Rassegna stampa estera

Quel giorno gli scrutatori di radio radicale mercoledì trentuno maggio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta in apertura oggi Ricci occuperemo di Turchia alla vittoria domenica di Recep Tayyp Erdogan al secondo turno delle elezioni presidenziali vi proporremo in particolare gli editoriali di l'Hammond e del Financial Times ferocia al Times che useremo anche per approfondire un'altra questione la Cina i rapporti tra l'Europa e gli Stati Uniti che tentano di allinearsi per contenere Pechino
Video raccomanda ieri spiegava che il cosiddetto del rischi nella strategia delineata da Ursula von der Line la presidente della Commissione che è stata fatta propria anche dall'amministrazione by the per smettere di dire dei cappellini disaccoppiamento beh il dei rischi sul commercio con la Cina è un affare rischioso un approccio incentrato sulla sicurezza si scontra con gli interessi delle imprese occidentali e con gli obiettivi ambientali
E climatici secondo il columnist del fanno affrontare INPS ovviamente rimane d'attualità la Rock la guerra della Russia contro l'Ucraina la notizia del giorno è l'attacco di Broni contro Mosca droni ucraini a quanto pare nel momento in cui chi è è stata bombardata per il terzo giorno consecutivo Vladimir Putin ha promesso di rispondere contro questo attacco con i droni a Mosca
Vedremo le evoluzioni nei prossimi giorni concentriamoci oggi sulla Turchia la vittoria di Erdoğan le conseguenze per il Paese e più in generale per le relazioni con gli occidentali partendo dall'editoriale di oggi di le monde in Turchia lo spettro del disincanto post elettorale
Scrive il quotidiano francese che mal che vi citerò blu alla fine non è riuscito a mettere in scacco Recep Tayyip Erdogan
Dopo due decenni al potere il presidente turco è stato facilmente confermato per un nuovo mandato domenica con il cinquantadue per cento dei voti il fatto di averlo obbligato il secondo turno
Una prima resta una magra consolazione
Per un'opposizione che malgrado il suo fronte unito non ha saputo bloccare la potente macchina elettorale del presidente uscente e la sua dinamica nazionalista
Niente è sembrato intaccare
Erdogan
La violenta crisi economica che attraversa
Il Paese la gestione troppo lenta dei soccorsi dopo il terremoto del sei febbraio o ancora la deriva autoritaria del regime nulla di tutto questo ha indebolito lo zoccolo elettorale conservatore
Che ha rinnovato nuovamente la fiducia in Erdogan
La sintonia tra il leader turco e questa parte della popolazione turca fedele alla sua causa malgrado le circostanze è stata ampiamente sottovalutata dall'opposizione in questo periodo difficile prosegue
Del mondo
Con un'inflazione galoppante che rovina la popolazione la guerra russa ucraina vicina milioni di rifugiati siriani sul territorio
La maggioranza dei turchi ha preferito vedere in Erdogan una Garanzia di stabilità politica invece che l'origine delle loro difficoltà quotidiane
Eppure la responsabilità del presidente uscente nella situazione economica del Paese pesante
Contro ogni logica economica di fronte all'iperinflazione Erdoğan si è rinchiuso in una politica di taglio dei tassi di interesse
Che non fa che gettare benzina sul fuoco e aggravare l'erosione del potere d'acquisto di una popolazione sempre più povera
Dopo aver licenziato tra i governatori della Banca centrale in due anni perché non abbastanza docili da applicare la sua fuga in avanti monetaria
Erdogan nelle ultime settimane ha gettato tutte le sue forze nella battaglia elettorale anche in termini finanziari esaurendo le riserve di cambio del Paese per sostenere la lira turca
All'indomani della sua vittoria la svalutazione della lira sembra ineludibile
Il Paese consuma il gas russo
Indispensabile a far girare la sua industria accredito
Un terzo turno delle presidenziali potrebbe avvenire ma sul piano economico dato che la sfiducia dei mercati finanziari continua a aumentare per contro per le Monde
Sul piano politico il raìs è ormai in posizione ideale per realizzare
Il suo grande piano dopo aver messo la museruola i contropoteri dalla giustizia alla stampa passando per le principali istituzioni dello Stato di diritto
Dopo aver strumentalizzato la religione per rafforzare il suo potere Erdogan a tutte le leve per lasciare definitivamente la sua traccia nella storia della Turchia
Il centenario della Repubblica fondata da Ataturk il ventinove ottobre due mila e ventitré dovrebbe essere un'opportunità per delineare i i contorni della Turchia di Erdogan più religiosa più nazionalista che mai ma anche più opaca sul piano economico questa vittoria su nulla filo del rasoio invece dovrebbe per le monde incitare Air dogana a riconoscere i propri errori non è tuttavia nella sua natura ma i turchi non hanno niente da guadagnare dal proseguimento della sua deriva autoritaria
Che allontana ulteriormente Ankara dall'Occidente per avvicinarla a una Russia e una Cina fonti di ispirazione inesauribili per questo presidente
Impossibile da sloggiare così
Le Monde nel suo editoriale di oggi e poi ci sono due pagine di speciale
Sulle elezioni in Turchia
Il famoso Tangeri aveva un altro editoriale in cui oltre e alle questioni economiche
Una parte era dedicata anche
Alla ai problemi delle relazioni internazionali della Turchia un futuro preoccupante per l'economia e la democrazia della Turchia
Recep Tayyip Erdogan avrà poco tempo per godersi il suo trionfo elettorale scrive il quotidiano della City dopo aver rivendicato la vittoria nel ballottaggio delle presidenziali domenica
Davanti ai suoi sostenitori risultanti Recep Tayyp Erdogan ha dichiarato che la Turchia è la sola vincitrice tuttavia mentre i fedelissimi del presidente continuano
A festeggiare milioni gli altri turchi sono costretti a chinare la testa
Per lo sgomento di fronte a ciò che significano altri cinque anni di governo dell'uomo forte in un Paese spaccato fondamentalmente in due
E per i fan sciolta insano ragione d'essere preoccupati
Anche Erdogan che ha dominato la politica turca per due decenni dovrebbe rendersi conto che non ha tempo per coro giovarsi nel suo trionfo se la Turchia vuole evitare di sprofondare sempre più nella crisi economica le elezioni si sono svolte con sullo sfondo
Una grave crisi del costo della vita con la valuta turca scambiate i minimi storici e l'inflazione che si aggira intorno al quarantaquattro per cento
La crisi è in gran parte il risultato delle politiche economiche non ortodosse di Erdogan è che si è scagliato contro gli aumenti dei tassi di interesse nel momento in cui l'inflazione aumentava vertiginosamente
E di fatto cancellato l'indipendenza dalla banca centrale la pressione sul bilancio dello Stato aumenterà a causa di una serie di regalie elettorali
Tra cui le modifiche
Alle norme sull'età pensionabile e l'aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici le riserve di valuta estera e loro sono crollate di diciassette miliardi di euro nelle sei settimane prima del primo turno
Lo Stato è anche alle prese con un deficit delle partite correnti se record storico
In realtà spiega Fortune Times sono le politiche di Erdogan così come la sua propensione a litigare con gli ha gli alleati occidentali e la sua deriva verso l'autoritarismo a spaventare da molto tempo gli investitori stranieri
Continua continuare su questa strada non è sostenibile
Lo Stato turco sta esaurendo le risorse per difendere la lira Erdogan deve mettere da parte le sue stranezze tornare una politica monetaria e convenzionale
E compiere passi seri per ripristinare la credibilità delle istituzioni dello Stato solo in quel caso Ankara avrebbe qualche possibilità di convincere gli investitori a tornare
Ma se Erdoğan come probabile resterà fedele a se stesso
L'Occidente deve aspettarsi un'altra era di relazioni imprevedibili con la Turchia membro importante della NATO
Ci sono anche preoccupazioni su cosa significherà la vittoria di Erdogan per la democrazia della Turchia
Da quando aveva portato per la prima volta il suo partito la cappa P al potere ventuno anni fa Erdogan ha consolidato il potere centralizzato il processo decisionale a livelli senza precedenti
Avvicinandosi sempre di più al governo di un uomo solo al comando Erdoğan sostituito la democrazia parlamentare turca con una presidenza onnipotente grazie al referendum costituzionale del due mila diciassette
Le lezioni si svolgono in condizioni di disparità i media sono sotto il controllo del governo in gran parte e poi politici dell'opposizione giornalisti accademici uomini d'affari
Languono nelle carceri turche
L'elenco delle persone incarcerate include
Se latin venir tassi leader del Partito Democratico Popolare dominato dei curdi che è in carcere dal due mila e sedici
Lo spettro di un interdizione dalla politica e di una possibile condanna al carcere incombe su Ekrem Mogul sindaco Istanbul e figura di spicco del Partito Popolare Repubblicano
Molti altri avranno paura per le loro libertà civili durante la campagna Erdoğan che ha corteggiato gli ultranazionalisti ha ripetutamente attaccato il suo avversario
Che manchi di Cetraro Group per essere a favore dei diritti LGBT per il suo
Sostegni o meglio per il sostegno ottenuto dagli elettori curdi conclusioni
Del Financial Times
I sostenitori del presidente dicono che la vittoria è un'ulteriore prova della durata la popolarità di Erdogan
Ma il fatto che sia stato costretto al ballottaggio sottolinea soprattutto la frattura politica profonda
Tra chi ama e chi detesta Logan in Turchia così tutto costrinse costituzionalmente questo dovrebbe essere l'ultimo mandato di Erdogan se davvero lo sarà sarebbe saggio considerare
L'eredità che vuole lasciare qualunque sia la rotta la Turchia rischia di precipitare Ina cuore preoccupanti e
Tempestoso e conclude
Tra l'altro il il Financial Times altri giornali ovviamente hanno dedicato editoriali commenti negli ultimi negli ultimi due giorni
A alla vittoria di Erdogan
Definito dal Times di Londra ieri il nuovo otto Manno la vittoria di Erdogan alle presidenziali in Turchia promette ulteriori certezza per la democrazia l'economia
E le relazioni esterne del Paese il Times evidenzia quanto la Turchia sia decisiva
Importante quanto meno per la guerra della Russia contro l'Ucraina soprattutto per l'adesione della Svezia alla NATO su cui Erdogan ha messo il veto
Fino alle alle elezioni presidenziali Guardian di ieri un altro editoriale la vittoria di Erdogan un trionfo per la polarizzazione non l'unità mentre si imbarca per un terzo decennio al potere il presidente turco continuerà a usare i suoi enormi poteri per dividere e governare da solo
Come fanno sul Times anche il Guardian sottolinea come metà della popolazione in realtà o quasi Abbiati votato contro Erdogan e questo rischia di aggravare in qualche modo anche la la la situazione politica in in
Turchia per chiudere però vogliamo tornare sul Financial Times di ieri e recuperare un commento firma Gideon raccomanda che riguarda i rapporti tra Unione europea Stati Uniti e Cina
Tra l'altro
Oggi si riunisce consiglio commercio tecnologia
A in Svezia è un forum di discussione tra cooperazione soprattutto tra gli Stati Uniti e l'unione europea che in qualche modo lavora soprattutto su su temi che toccano la Cina
Il titolo del del commento di Racman il del risk Ing la riduzione dei rischi con la Cina è un affare rischioso
Un approccio incentrato sulla sicurezza si scontra con gli interessi delle imprese occidentali e con gli obiettivi ambientali
Comincia così Racman il concorso per la parola dell'anno è già terminato nella categoria geo politica vince dei rischi via questa parola è passata dall'oscurità all'onnipresenza in meno di due mesi è stato il fulcro di un discorso sulla Cina fine marzo di Ursula fondarla in presidente dalla Commissione europea
La riduzione del rischio è stata poi adottata dall'amministrazione by del infine è stata approvata da un vertice del G7
Uno dei motivi per cui i leader occidentali hanno deciso di adottare il dei rischi India con questa velocità
E che li toglie dai guai retorici i precedenti discorsi sul disaccoppiamento dell'economia occidentale che dalla Cina il backup Ling
Sono stati spesso criticati come impossibili o estremisti
La riduzione del rischio sembra più prudente mirata alle imprese occidentali viene detto che possono ancora fare affari con la Cina solo che servono alcune salvaguardie
Il tipo di rischi rispetto a cui gli Stati Uniti e Unione europea sono preoccupati possono suddividersi in due grandi categorie cose che l'Occidente riceve dalla Cina e cose che l'Occidente U chi che la Cina ottiene dall'Occidente
Nella categoria cose che
Ottengono da noi le tecnologie avanzate con potenziali usi militari è in cima alla lista
Le restrizioni sulle esportazioni di semiconduttori annunciate dagli Stati Uniti e la scorsa settimana il Giappone rientrano in questa categoria
Nello stesso momento in cui i Paesi del G7 stanno limitando l'accesso della Cina tecnologie critiche
Stanno anche cercando di liberarsi da quelle che considerano pericolose dipendenze della Cina
Le terre rare i minerali critici che sono cruciali per le batterie la transizione verde solo in cima
Alla lista un'altra dipendenza che l'Occidente sta cercando di ridurre e quella di oltre il novanta per cento dei semiconduttori avanzati che provengono da Taiwan
Isola vulnerabile a un'invasione
Proprio della Cina
La teoria la base del dei rischi in via per Racman è ragionevolmente chiara
La pratica tuttavia e molto più complicata stanno già emergendo tra in grosse difficoltà in primo luogo lo scontro tra le imprese e i Paesi in secondo luogo la difficoltà e il costo di ridurre le dipendenze dalla Cina in terzo luogo una persistente ambiguità sulla natura del rischio
Siamo preoccupati per la coercizione politica da parte della Cina o siamo davvero preoccupati di una guerra
Sutta iguane che coinvolgerebbe anche l'Occidente
In tempi normali sostenere le aziende nazionali che vogliono esportare un obiettivo chiave dei governi occidentali
Ma non è più così nel mondo del del rischi Ing la scorsa settimana l'amministratore delegato di invidia gruppo di semiconduttori
Col enorme con sede in California avvertito di enormi danni per le società americane se verrà loro impedito di vendere semiconduttori avanzati e la Cina
Ma i funzionari dell'amministrazione by the non demordono
Dicono che i chip sono fondamentali per le Stati Uniti che la Cina potrebbe facilmente utilizzare l'intelligenza artificiale avanzata per ogni tipo di obiettivo nefasto dalla produzione di armi biologiche alla manipolazione politica attraverso tecniche USA l'ulteriore inasprimento delle restrizioni sugli investimenti verso la Cina sia da parte dell'Unione Europea sia da parte degli Stati Uniti significherà che più aziende occidentali subiranno restrizioni in futuro ma la restrizione delle esportazioni e delle tecnologie critiche e ovviamente un gioco a cui si può giocare in due per questo l'Occidente sta cercando di ridurre alle sue dipendenze dalla Cina in settori cruciali
Ma le opinioni divergono su quanto sarà facile il ministro del Commercio lande server Tito questa settimana che la transizione verde dell'Europa sarà impossibile senza la Cina che è di gran lunga il più grande produttore mondiale di pannelli solari batterie e minerali critici che di compongono
Racman poi ricorda che l'approccio occidentale alla
Riduzione del rischio si basa su tre grandi pilastri ridurre le dipendenze della Cina limitare le esportazioni dicono tecnologia ma anche incoraggiare le aziende occidentali a commerciare con il vasto mercato cinese
è una politica più o meno coerente ma a una condizione
Che che non venga meno uno dei tre pilastri
Il dei rischi che rischia di sgretolare questa strategia
In caso di vera e propria guerra tra Stati Uniti e Cina magari per Taiwan
Alcuni funzionari americani stimano le possibilità di un conflitto militare al cinquanta per cento più se ci sarà la guerra alle imprese occidentali suber hanno pressioni immediate per ritirarsi dalla Cina
Per una società come pollo un vuol svaghi e non potrebbe significare semplicemente la morte
D'altra parte però se ci sarà una guerra con la Cina l'impatto sul mercato automobilistico mondiale sarà l'ultimo dei nostri Problemi così video raccomanda su questo tema che
E controverso delle rischia di esserlo sempre di più nelle prossime settimane ma ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata Corradi radicale