25 Aprile. Ieri, oggi, domani Resistenza. Con il popolo ucraino contro il fascismo di Putin

Bonatesta Italia
Vorrei dire Doria agli eroi della liberazione perché se oggi in Italia è libera e grazie alla resistenza perché qualcuno ha messo la sua vita
Per farci vivere oggi liberi e grazie per l'aiuto per l'accoglienza
Per l'aiuta la resistenza Ucraina e per aiuto a ogni persona che viene qui grazie di cuore
Speriamo anche noi di avere la nostra festa di Liberazione il più presto possibile perché ciò che adesso voi avete già e forse qualcuno non si ricorda qual è il vero prezzo di questo dono
Noi in questi giorni in questi anni combattiamo ancora per avere la libertà la libertà il dono più prezioso
La libertà di scegliere di vivere la propria vita di fare le proprie scelte democratiche
Vogliamo essere liberi come voi
Grazie italiano
Cioè
Aveva il il sei
Ma
Un
Se per
Mettere aveva sì QS per
Due
Veniamo il limite
Connessi
Numeri i prelievi io se
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Ecco allora c'è segno
Che pari al
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Ovunque adoro
Ed era porca nasce ma siano pareva mettiamo un intesa grazie
La
No agli eroi nella liberazione
Buona liberazione buona festa della Liberazione a tutti voi che siete qui a tutti gli italiani a tutti gli ucraini in particolare ai popoli che nel mondo stanno lottando per la propria liberazione
Un ringraziamento e un applauso ancora Ulan actina share
Cantante che grazie all'Associazione cristiana degli ucraini in Italia con i quali abbiamo deciso anche quest'anno di celebrare il venticinque aprile
Per noi è una scelta
Giusta necessaria è anche naturale celebrare il venticinque aprile è la festa e la giornata più importante della Repubblica insieme ai rappresentanti del popolo ucraino
E abbiamo deciso di farlo spontaneamente
Con le associazioni partigiane che anche quest'anno hanno deciso di farlo insieme
A noi e voglio mandare loro un ringraziamento particolare la Fia potrà poco interverrà il presidente Luca Aniasi la Federazione Italiana delle Associazioni partigiane
E l'Associazione nazionale dei partigiani cattolici
In questa giornata si celebra il legame indissolubile fra Resistenza Liberazione
Costituzione italiana e quei valori della costituzione quei principi fondanti di libertà di democrazia di partecipazione
Che lo diciamo subito per noi hanno una lettura unitaria inevitabile che non può che essere quella ed è quella antifascista
Ma insieme
Riteniamo
Che si debba celebrare che non si possa celebrare il venticinque aprile
Senza guardare a quello che accade nel mondo pochi giorni fa il presidente della Repubblica Mattarella
Da Cracovia
Ha mandato un monito a tutti a tutti gli europei mi viene da dire non solo agli italiani
Ha citato Liliana Segre
Quelle parole di Liliana Segre importantissime estremamente fertili per la democrazia con le quali lei ci ha detto
L'unico vaccino per l'indifferenza è la memoria ma nel citare quelle parole il presidente Mattarella ha detto
Queste parole assumono nuovi significati di fronte a quello che sta accadendo in Europa ai confini dell'Unione Europea in Ucraina
Dove una nazione un popolo sovrani e democratici sono stati aggrediti sono stati invasi militarmente ancora da più di un anno subiscono degli attacchi Rutelli
Degli attacchi con delle armi ovviamente da parte di una potenza preponderante come forza
Con la finalità nazionalistica della conquista
E con il pretesto di ricongiungere delle popolazioni che sono affini Berlinguer per cultura e il presidente Mattarella ci ha detto come possiamo di fronte a questo non pensare agli studenti non pensare alla Conferenza di Monaco
Come possiamo non pensare all'origine della tragedia della Seconda guerra mondiale dalla quale siamo usciti con la Resistenza con la liberazione con la nostra nuova costituzione Weston è il legame indissolubile
Che noi non possiamo non sottolineare in questa giornata
Perché la storia
La memoria
E anche dobbiamo dire la nostra coscienza ci fa fare un'enorme differenza
Fra la forza che viene utilizzata per invadere per schiacciare per conquistare e la forza che utilizza chi è costretto ad utilizzarla per tentare di difendersi e di non soccombere
Questo ce lo dice la storia la memoria ce lo dice il diritto ce lo dice il diritto internazionale
Allora questo è il significato di questa giornata
Ed è anche un significato che aiuterebbe
Un nuovo significato come dice il presidente Mattarella che aiuterebbe a trovare non solo una lettura unitaria di quello che accade in quegli anni tragici e di quello che accadde nel mille novecentoquarantacinque
Ma anche un modo unitario per interpretare la vita politica istituzionale di oggi e soprattutto e concludo con questo l'ultimo accenno che il presidente Mattarella c'ha voluto sottolineare indicando una via che a nostro avviso noi siamo più Europa lo portiamo nel nome
L'unica via l'unica possibilità di salvezza l'unica possibilità di non ritorno a quelle tragedie
Rapidamente con urgenza con urgenza politica delle cose che devono avere una priorità
Dare una coesione alla nostra Europa che deve essere prima di tutto coesione di politica estera coesione e di difesa comune
Questi come il Progetto la speranza la strada
Unica possibile per affrontare le sfide dei nostri tempi che solo anche sfide di sicurezza e di pace
Tutto il resto tutti gli altri richiami al pacifismo ci suonano in questa giornata come dei richiami velleitari
E non è una polemica è semplicemente guardare alla storia e guardare all'attualità dando un nuovo profondo significato ai valori della le se l'esistenza e della liberazione io vi ringrazio adesso avremo dei saluti perché non abbiamo molto tempo perché molti molti di noi parteciperanno oggi pomeriggio alla manifestazione nazionale che si terrà a Milano altri si recheranno dopo aver preso la parola qui alla manifestazione a Roma
A Porta San Paolo e voglio appunto partire con Luca Aniasi presidente della Federazione italiana delle associazioni partigiane ringraziandolo ancora per avere promosso insieme a noi questa iniziativa The Luca
Buon buon giorno e buon boh venticinque aprile buona liberazione a tutti e grazie di cuore la comunità ucraina di Roma di essere qui con noi a festeggiarlo
E la festa dell'Italia libera la festa dell'Italia democratica ed è importante bello festeggiarla cioè festeggiarla con eh con i rappresentanti della comunità ucraina
Non dovrei sarebbe scontato è un po'anche strano doverlo dire però come presidente in una sola azione partigiana
Mi tocca di tocca farlo oggi perché si sono sentite tante cose ecco io vorrei dire con chiarezza che i valori e il patrimonio della guerra di liberazione non è il patrimonio di una parte ma il patrimonio di tutta di tutta la Nazione il patrimonio di tutta di tutta l'Italia
Così come va respinta una rappresentazione
Della della guerra rivelazione come se fosse stata combattuta da da una parte sola invece alla guerra di liberazione parteciparono partigiani di tutti di tanti schieramenti partiti perché ci parlano comunisti azionisti popolari cattolici liberali monarchici parteciparono le sei ufficiali e sottufficiali dell'esercito i soldati dell'esercito uomini che non aderirono all'esercito della Repubblica sociale
A loro
A loro va ricordo ma loro dal ricordo anche a tutti a tutti quelli che non combatterono recitando le montagne ma supportarono la resistenza dando ospitalità e rifugiati dando ospitalità agli ebrei che si nascondevano dando supporto anche logistico alle alle alle forze partigiane
Ecco il questo è un ricordo che noi dobbiamo loro perché è grazie a loro che oggi festeggiamo questa liberazione festeggiamo inviamo in un paese un Paese libero e democratico
Sono stato sono stato l'altro giorno al santuario santuario della Benedicta sulla sull'Appennino ligure
Settantacinque partigiani
Fucilati e e sepolti in una fossa comune che loro stessi avevano dovuto avevano dovuto scavare fucilati dall'esercito repubblicano peraltro non non dai tedeschi
Ecco a loro va il nostro ricordo ma quante assonanze anche con quello che è successo vede e sta accadendo sta accadendo in Ucraina
Per questo motivo noi abbiamo sentito il dovere di essere di essere qui di essere qui con voi oggi si è ci è ben chiaro
Cioè ben chiaro che la guerra che
Che il popolo ucraino sta combattendo non è solo a difesa dei propri confini
Ma è difesa dell'Europa la difesa dell'Oropa libera e democratica dell'Europa unità nata dal dopoguerra sognata Ventotene da Spinelli da Colorni
E dobbiamo dobbiamo essere non possiamo non essere non essere con loro con loro oggi
Da ultimo vorrei vorrei ricordare che a chi non trova la parola antifascismo nella nostra Costituzione
Che tutta la Costituzione ogni articolo della Costituzione e antitesi dello Stato autoritario antitesi lo stadio illiberale l'antico si dell'oscurità in cui l'Italia era caduta
Ricordiamo ricordiamo nostra liberazione ricordiamo i nostri martiri ricordiamo oggi i martiri di Ucraina i tanti giovani che non fanno ritorno alle loro famiglie
E gli siamo grati perché ripeto stanno stanno Cambuur combattendo anche anche per noi e anche nell'Europa viva l'Europa libera e vive Gloria l'Ucraina
Grazie
Grazie a Luca Aniasi grazie ancora
Nel salutare la presenza del presidente Casini dell'onorevole Sensi che ho visto prima tra di noi do la parola Benedetto Della Vedova
Grazie grazie Riccardo il venticinque aprile è la festa della Liberazione la liberazione dal nazifascismo la liberazione voluttà cercata dai partigiani aiutata
Dagli angloamericani dalle grandi democrazie europee ma non è solo la liberazione dal nazifascismo e la liberazione dal fascismo dal fascismo del consenso
Però prima del trentotto prima delle infame leggi razziali prima dell'alleanza militare con Hitler il fascismo della dittatura del partito che si fa stato di ogni margine di libertà che viene viene cancellata ecco quel fascismo quel fascismo è quello che ci deve che dobbiamo ricordare per evitare che oggi si riproponga nel cuore dall'Europa
Il fascismo di Putin noi oggi siamo col di amici ucraini perché riconosciamo nel fascismo
Lei era la radice del regime autocratico e totalitario di Vladimir Putin
Che è una cosa non può tollerare che avvenga chi è che è un pezzo di quello che lui considera la grande madre Russia guardi all'Europa guardia la libertà l'abbiamo sentito
Prima guardi alla democrazia e noi dobbiamo ribadire il nostro sostegno a chiedere che il governo continui
Con a garantire che l'Italia aiuti l'Ucraina dal punto di vista economico umanitario e anche drammaticamente dal punto di vista militare non possiamo tollerare proprio noi italiani Pannella ci ricordava che il fascismo fu un prodotto made in Italy politico drammatico esportato nel mondo e noi italiani abbiamo una ragione in più per stare al fianco
Degli amici ucraini che vogliono combattere per la propria libertà nessuna democrazia perfetta non è quella italiana non lo è quello Ucraina difendere la propria libertà la propria democrazia
Dal tentativo russo putiniano di conculcare margini di libertà con le armi di distruggere
Di distruggere il nome di un disegno nazionalista e imperialista che abbiamo sentito risuonare e ne parleremo in altra sede anche nelle parole dall'ambasciatore cinese a da ambasciatore cinese a Parigi
Il governo italiano grazie a Mario Draghi ha convinto spinto l'Unione europea ad aprire le porte le proprie porte all'Ucraina è stato una grande conquista per l'Europa
Ed è stata voluta con determinazione
Dal primo ministro Mario Draghi l'Europa nasce anti nazionalista antitotalitaria liberale per definizione nel senso delle istituzioni liberaldemocratiche e oggi e chiudo su questo
Noi abbiamo un impegno anche dentro l'Europa
Combattere i germi della abbiamo creatura della democrazia illiberale quella che piace tanto a Orban e io vorrei che i nostri governanti magari oggi o se non oggi domani
Chi sta al governo Melloni Salvini prendano in modo netto le distanze da Orban Orban è il pezzo di unione europea che più sta vicino a Putin
E vorrei che il nostro governo prendesse le distanze dalle leggi liberticide che Orban fa e vorrei che cambiasse opinione
Sulla non condanna delle leggi omofobia e che stanno devastando la comunità LGBT a Budapest l'Europa è il nostro destino migliore l'Europa è un destino antitotalitario anti nazionalista anti
Fascista ed è il nostro destino comune migliore grazie agli amici ucraini per essere qui oggi
Grazie a Benedetto Della Vedova
Ora invito a salire a raggiungerci a intervenire Cristina olivi vice presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani cristiani
La ringrazio e ringrazio Conte anche Maria Pia Garavaglia la presidente della vostra associazione che ha subito aderito quando ci siamo sentiti a te la parola Cristina
Assolvo innanzitutto il compito di portare i saluti appunto della nostra presidente Maria Pia Garavaglia e di tutto il direttivo dell'Associazione partigiani cristiani ringrazio gli organizzatori tutti voi
Il venticinque aprile il dovere della memoria il dovere di ribadire che la Resistenza è stata guerra per la conquista della libertà
Un grande movimento di ideali e di azioni che ha poi trovato espressione e traduzione diretta nella Costituzione repubblicana
Come rappresentante dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani non mi stancherò mai di ribadire che la Resistenza non può essere monopolizzata e schermi di parte
Perché essa è stata un movimento al quale hanno partecipato donne uomini vecchi giovani di tutti i ceti sociali e di diverse formazioni civico culturali e vi hanno partecipato in modo spontaneo e in Comune d'intenti
E questo vale anche per la numerosa schiera di sacerdoti suore parroci vescovi mettendo a rischio la propria vita hanno fornito una collaborazione coraggiosa e talvolta temeraria
Perché forte era al legame tra ideali e azione
Il contributo dei cattolici italiani al movimento resistenziale furbastri articolato all'indomani dell'otto settembre alle organizzazioni cattoliche assunsero un ruolo nel Comitato nazionale di liberazione
Alimentando quella resistenza civile che è stata sottovalutata dallo storiografia
Anche sul piano militare l'impegno fu concreto i cattolici che parteciparono attivamente furono circa ottanta mila uomini su un totale di duecento mila partigiani tra loro c'erano anche sacerdoti combattenti
Per questo riteniamo che l'omaggio più eloquente ai gloriosi caduti sia quello di Re meditare sulle ragioni che li spinsero a livellare il sì e a sacrificarsi
Ed è proprio ricordando le loro rinunce le loro sofferenze il loro lo cause sto che tutti dovremmo sentire il dovere di restare fedeli agli ideali di libertà di pace e di giustizia
Che sono stati a fondamento della lotta di liberazione
Continua nella scelta di quella libertà morale che a misura della personalità dell'uomo e il fondamento di umana convivenza di autentica democrazia oggi l'Italia sta subendo una svolta di governo un governo eletto democraticamente grazie alla resistenza madre della Costituzione un governo permettetemi questa parentesi eletto da chi non è andato a votare
Il voto è un diritto che si deve esercitare ed è un dovere morale nei confronti di quanti hanno dato la vita per la libertà
Astenersi dal voto vuol dire aprire le porte alla dittatura
Oggi il pericolo incombente è che la nostra memoria che alla base di colori della Costituzione si perda o venga falsato come accaduto ultimamente da parte di alcuni rappresentanti istituzionali nelle loro dichiarazioni
Il dovere della memoria deve continuare a sensibilizzare i giovani allora è affidata la difesa delle istituzioni democratiche e la pratica della solidarietà che ci ha sempre contraddistinto
Solidarietà chi fugge e a chi è costretto a difendersi continua la guerra in Ucraina le immagini che ci giungono ci riportano alla seconda guerra mondiale e alla nostra lotta di liberazione
La resistenza degli ucraini e anche la nostra perché stanno difendendo il principio comune della libertà
L'Ucraina non deve non può arrendersi la resa significherebbe la morte di un popolo e di un'idea di democrazia e di libertà
Mi
Mirare alla pace è giustissimo ma d'una pace senza limitazione e sottomissioni il fascismo di footing e va combattuto
Per quest'oggi l'Anp CE presente anche qui oltre che a Porta San Paolo
Il venticinque aprile non deve dividere ma unire è una festa una festa di tutti senza però dimenticare chi ancora è costretta a difendersi a resistere per il proprio paese e per l'Europa grazie
Grazie a Cristina olivi grazie Cristina
Emma Bonino
Buongiorno
Due frasi brevissime
Io ora ho qua sarà anche alla manifestazione di Milano
Credo anzi che Benedetto Della Vedova ossia già andata in stazione
Ma qui a Roma volevamo fare una cosa speciale
E ciò è dare voce a tutte quelle associazioni partiti organizzazione e non di matrice comunista che pure hanno dato un contributo notevolissimo alla resistenza contributo che spesso sottovalutato per non dire Marco
Per questo ottanta il Siret c'hanno aiutato a organizzare questa manifestazione perché era un po'alla loro festa originalissime entrambi Sr
Presso dimenticati per non dire nascosti e siamo contenti
Di tutti quelli che hanno aderito aiutando essi organizzare questo manifestazione e anche di coloro che hanno aderito all'ultimo minuto ci fa piacere non è un problema queste ormai l'infiltrazione aperta tutti perché il venticinque aprile è di tutti quindi per me
Voglio rendere omaggio a tutte le associazione gli organizzato azioni socialiste repubblicane liberali cristiane tutto quello che volete
Per aver contribuito alla
A loro va anche il merito il nostro plauso e la nostra riconoscenza grazie mille
Ma grazie grazie a te
La parola ora Roberto Giachetti
Grazie
Grazie a tutti anche noi saremo presenti a Milano ma abbiamo aderito convintamente a questo appuntamento che più Europa organizzato qui a Roma perché noi pensiamo lo diceva adesso Emma che la liberazione la festa il racconto di una storia italiana dalla liberazione non può che essere qualcosa che appartiene a tutti
Ma soprattutto non può essere soltanto una ricorrenza e purtroppo quello che è accaduto ormai più di un anno fa ci dimostra che lottare per la libertà e qualcosa di ancora molto attuale
E noi in in una in un'iniziativa che si chiama resistenza ieri oggi e domani sappiamo quanto la resistenza sia stata decisiva per raggiungere l'obiettivo
Della libertà e poi anche della pace almeno nel nostro Paese
Ecco noi sappiamo che quello che hanno fatto in tanti nel nostro Paese si applicherà sacrificando anche la loro vita in tanti per la libertà di questo Paese adesso lo ritroviamo in una fotografia di immediatezza in quello che sta accadendo in Ucraina
E hanno fatto bene gli amici di più Europa a fare una manifestazione che tenga insieme due vicende che hanno nella resistenza contro l'invasore fascista ha ragione
Benedetto Della Vedova dirlo
Di lottare per la libertà alla Resistenza lo è stato in Italia la resistenza lo è in Ucraina e noi dobbiamo non solo continuare sulla linea anche qui è stato utile ricordare come l'Italia sia stata leader nell'appoggio da parte dell'Europa alla Resistenza Ucraina all'aiuto all'Ucraina anche all'aiuto umanitario non dimentichiamo anche lo sforzo che abbiamo fatto
Ma certamente dobbiamo continuare perché quella linea vada avanti e obiettivamente il governo sta portando avanti
E cercare di fare in modo contemporaneamente
Che Attraverso la resistenza e attraverso l'aiuto anche militare indubbiamente si creino le condizioni per un negoziato per una pace che ci interessa perché ovviamente come tutti hanno ricordato
Sta accadendo con le sta accadendo ai confini
Dell'Europa ai confini
Anche del del nostro Paese e ai confini di una democrazia che deve tornare ad essere libera per questo ancora grazie agli amici più Europa grazie a tutti voi e ovviamente buona festa deliberazione a tutti
Grazie a Roberto Giachetti per l'intervento adesso diamo la parola Carlo Calenda
Allora grazie mille in realtà ne eravamo non qui ma qui vicino l'anno scorso nel medesimo formato a ricordare un fatto
Che non si può sostenere
L'immortalità dei valori della Resistenza senza riconoscere che quei valori ci sono universali e pertanto oggi applicati soprattutto in Ucraina contro l'invasore russo
Questo è il punto di partenza e qui c'è Signori il nodo irrisolto
Di questo Paese
Da un lato l'idea che si celebrano i valori della Resistenza come valori di parte
Disconoscendo il contributo dato dalle forze anglo americane a quel processo di liberazione disconoscendo la forza e il valore delle formazioni
Azioniste cattoliche liberali repubblicani che spesso non solo hanno contribuito a liberare l'Italia ma l'hanno fatto con uno spirito che rifiutava
La
Soggetta mento a ogni altra potenza antidemocratico
E dall'altro lato la difficoltà a usare parole parlo della destra che sono parole chiare nette e definitive
Sulla questione del fascismo
Io penso non da oggi che il problema con il fascismo
è un problema soprattutto di natura culturale
Esiste in questo Paese un pezzo rilevante della popolazione
Che ritiene che il fascismo è stata una dittatura morbida
Il cui unico errore è stato quello di allearsi con Hitler che in fondo ha fatto anche cose buone
Ma questa battaglia una battaglia culturale che va combattuta sul piano culturale
Bisogna che di questo fatto si parli a scuola che le letture
E anche la conoscenza diretta
Dei posti e dei luoghi
In cui il fascismo ha compiuto azioni aberranti
Vengono conosciuti dagli studenti italiani basta andare a Milano e visitare il binario dove fascisti insieme ai nazisti mettevano sui treni verso le camere della morte i bambini
Betti
Giovani e Bray per capire di che cosa si tratta non eravamo lì come spettatori
Delle malefatte altrui o della Rho l'orrore assoluto altrui non eravamo compartecipi di questi e oggi questo fatto molto dimenticato nel Paese
Non bisogna politicizzare la liberazione bisogna dargli un contenuto che sia di riunificazione nella verità
E ripeto la verità è che quei valori
Sono valori assoluti perché hanno tengono insieme la libertà insieme alla pace
Che sono elementi che non si possono scindere parlare di pace a prescindere è quanto di più contrario ai valori della Resistenza uno Possa immaginare questo è quello che eravamo qui ad affermare l'anno scorso a largo Argentina quello che su questo è quello che siamo qui ad affermare oggi
La libertà
La felicità viene dalla libertà
Ma la libertà viene dal valore diceva Peric le in un famoso discorso sulla democrazia
E questo è valido ancora oggi ed è valido per sempre questi sono i valori universali della Resistenza che siamo qui noi ad affermare grazie
Grazie grazie Carlo Calenda
Abbiamo adesso la parola d'Alessandro capezzoli di radicali italiani
Grazie buona liberazione a tutti a tutte grazie a chi ha organizzato questo appunto da questo appuntamento alla al quale abbiamo aderito con entusiasmo come sempre io credo che la giornata di oggi sia un'occasione straordinaria come tutti i venticinque Riedel riflettere su alcuni concetti prima di tutto sul concetto di libertà e di pacifismo abbiamo sentito troppe volte in questi mesi
Una premessa la premessa io non sto con Putin ma io non sto con Putin ma seguita
Da una serie di affermazioni che smentiva hanno quella premessa io non sto con Putin ma non possiamo dare le armi all'Ucraina perché vogliamo la pace io non sto con Putin ma l'Ucraina si deve arrendere per far finire la guerra io non sto con Putin ma la resistenza e il venticinque aprile solo un'altra cosa sono una cosa diversa
Noi oggi siamo qui
Per affermare che non è così e per affermare che quelle persone per quanto qualcuna di loro molte di loro magari siano anche in buona fede molte no
E lo sappiamo in realtà quando fanno quella premesse fanno seguire quelle parole stanno dalla parte di Putin
Ci stanno quando dicono che non dobbiamo aiutare l'Ucraina ci stanno quando dicono che la Resistenza il venticinque aprile non c'entrano niente è una storia diversa rispetto a quello che sta succedendo oggi i confini dell'Europa noi siamo qui per dire una cosa semplice che se il mondo allora
Avesse ragionato così oggi non ci sarebbe nessuna liberazione da festeggiare
Ne per l'Italia e forse neanche per l'Europa intera e quel sogno europeo che oggi è diventato l'unica ancora verso la libertà e verso i diritti e che oggi è minacciato anche dai confini dell'Europa non ci sarebbe
Tutto qua
C'eravamo prima che cominciasse l'invasione di Putin e la guerra ci siamo oggi e ci saremo domani al fianco del popolo ucraino il mio saluto oggi va anche ai compagni radicali che stanno celebrando il venticinque aprile a chi arriva e in questo ponte ideale fra questa piazza
Le piazze di dove si combatte per la libertà grazie a tutti e a tutte
Grazie ad Alessandro Capriccio all'INPS
Salutiamo la presenza di Maria Elena Boschi di Silvia fregola ente e diamo la parola Lorenzo Mineo di Human
Grazie
Grazie Riccardo grazie Matteo grazie ma grazie
A tutto e tutti voi che siete in piazza oggi e che avete contribuito a organizzare questo appuntamento leggere oggi i giornali italiani significa proiettarsi in un dibattito surreale di polemiche
Sul venticinque aprile che non tiene conto del fatto che la Resistenza fu il risultato di una convergenza
Tra ideali politici diversi
Che non avevano uno stesso colore politico ma convergevano sulle idee di giustizia di libertà
Di eguaglianza e allora credo che oggi la cosa più importante da fare in nome di quegli ideali ma anche in nome della convergenza che ci fu e va ricordata e spesso non lo si fa
Della convergenza tra gli alleati la giustizia internazionale e l'impegno dei resti della Resistenza italiana e dei partigiani ecco il nome di questa memoria dobbiamo oggi impegnarsi per battaglie al fianco della consistenza Ucraina per l'Abbé battaglie a fianco lo voglio ricordare anche della comunità iraniana che oggi conduce una lotta non violenta contro un regime o persone
La duecento ventidue giorni anche a Milano saremo in piazza con loro
Di mobilitazione non violenta
Contro un regime che fucile agli adolescenti che violenta le donne per il solo fatto che scelgono liberamente di indossare un Rossetto una minigonna
E allo stesso modo la resistenza ucraina che va avanti da un anno e due mesi
Subendo una violenta guerra di aggressione
E allora che cosa possiamo fare come io Manza siamo un movimento paneuropeo e per questo ci rivolgiamo all'Europa con delle proposte concrete
Due petizioni depositate al Parlamento europeo per chiedere di mettere nell'indice delle organizzazioni internazionali il gruppo Wagner e i Pasdaran a questi due gruppi paramilitari
Ne avete sentito parlare anche se l'informazione italiana che non è assuefatta dalla guerra non ne parlano confessato direttore del gruppo Wagner di aver ucciso dei bambini dopo avergli fatto prigionieri ecco perché metterli tra le organizzazioni internazionali terroristiche significa isolare lì l'isolamento internazionale come Stato controlla in un giornale nazifascismo può essere oggi un'arma
Contro i nuovi fascismi di Putin e di Teheran
Ecco
Oggi siamo in piazza insieme a Valerio insieme a mire ama Laura ad Andrea con le bandiere di romanzi ma anche le bandiere della Corte penale internazionale
Perché pace significa anche fiducia nelle istituzioni internazionali nel diritto e nella giustizia internazionale
Ecco perché c'è un mandato d'arresto nei confronti del criminale di guerra Vladimir Putin
E c'è un appello sul sito di Human specchiere deve di isolarlo l'isolamento internazionale a partire dal prossimo vertice internazionale dei Brics in Sudafrica ci sono delle cose
Anche semplici come una firma che possono rappresentare un impegno concreto per la resistenza oggi buona festa della Liberazione buona firme a tutti
Grazie grazie Lorenzo perlato testimonianza diamo adesso la parola la tesoriera di più Europa Carla Privy
No no grazie a tutti grazie a tutti davvero il venticinque aprile è una giornata di liberazione
Deliberazione di celebrazione da dire della liberazione dal nazifascismo che ha piegato un popolo un continente nella convinzione che la razza bianca appunto
Forse prevalente fosse quella da
Da portare avanti forse lassù suprema
Ecco è in questo senso noi stiamo a fianco con il popolo ucraino
Nella nostra giornata della Liberazione proprio perché anche loro devono avere la loro liberazione dell'oppressore Putin
è importante ricordare questa giornata in Italia perché anche altrove nel mondo anche alle porte dell'Europa
Ci sono situazioni in cui tutte lei libertà tutti i principi democratici vengono mezzi
Seriamente
A rischio
Occorre avere contezza dei principi democratici festeggiare questa giornata
Con gli ucraini è oggi noi siamo orgogliosi tutti quanti celebrare i partigiani che c'hanno liberato dal nazifascismo e siamo a fianco del Popolo Ucraino perché il popolo ucraino possa liberarsi dalla dall'invasione dalla guerra
Scatenata arbitrariamente senza nessun motivo se non quella di ristabilire la grande Russia
è vogliamo in questo in questa giornata
Essere veramente celebrativi ma al contempo consapevoli che occorre ricordare ieri come oggi perché in futuro non si ripetano altre violazioni dei diritti umani viva la libertà
Lago Ucraina
Grazie grazie Carla che ci ricorda l'importanza di essere qui oggi in una giornata così importante per ricordare che la battaglia al fianco del Popolo Ucraino
è una battaglia di chi crede nello Stato di diritto di chi crede nella democrazia non di chi vuole nella guerra di chi vuole le armi il fatto di dare armi al popolo Cragno significa difendere la democrazia allo stato di diritto la libertà di un popolo che vuole autodeterminarsi sono al referendum
Che in questi giorni stanno circolando e possono essere firmati che vanno contro la democrazia che vogliono smettere non vogliono dare la possibilità agli ucraini di difendersi ecco importante avere un presidio come questo in una giornata così importante proprio per opporci a chi invece vuole l'equidistanza che significa stare dalla parte di Vladimir Putin
E noi non possiamo permettercelo
Diamo la parola adesso a Olé sono desti
Della della sensazione che stiano Krajina grazie Holes tra gli organizzatori dell'evento intanto si prepari andrà Silvestrini
Buongiorno dottor Piero
Al dogma della comunità o crema di Roma volevo fare gli auguri a tutte le italiane a tutti gli italiani
Per la festa della Liberazione è una festa molto importante per il nostro popolo in questo momento che da più di un anno compatte per avere questo che la Resistenza italiana ha avuto tanti anni fa per avere la libertà
Volti
Non solo
In Russia ma anche l'Occidente dicevano e Ucraina non resisterà che Ucraina cadrà che Ucraina sarà preso da Putin in tre giorni
Ma il nostro popolo con la sua resistenza eroica ha fatto vedere a tutto il mondo
Che le persone sono disposte a morire per non essere schiavi per essere liberi
Perché la nostra storia ha avuto molti momenti tragici abbiamo
Ha avuto modo domande il genocidio del popolo ucraino abbiamo avuto uccisioni di massa abbiamo avuto deportazioni di massa non lavoriamo più vogliamo vivere come Honda popolo libero un popolo democratico un popolo europeo
Oggi in questo il giorno di festa vorrei ringraziare tutti i politici italiani che si schierano ora con Ucraina vorrei ringraziare in particolare
Presidente Draghi
In un momento molto difficile
Si era schierato subito
Con la parte offesa con il Paese aggredito
Vorrei ringraziare anche il Governo Dattola attuale dei Giorgia Meloni che ha continuato a questa strada rispetto Ucraina
Grazie a tutti i politici ai più Europa
Radicali italiani al Partito Democratico a tutti quanti scusate chiedo dominato qualcuno in questo difficile momento per la nostra nazione si schierano col vostro popolo ma oggi vorrei ricordare anche questi giornalisti opinionisti politici
Che magari dietro la parola di pace
Quando le dichiarazioni ipocrite
Quelle persone io ora cercavo di fare referendum
Io farò perché Pandora
Studi sociologici contro le invio delle armi in Ucraina
Questi sono le strumentalizzazioni e manipolazioni perché io sono sicuro che nel Sud italiano sarebbe favorevole allo sterminio del popolo ucraino
E non dare le armi in Ucraina vuol dire essere favorevoli allo sterminio del popolo ucraino che viene compiuto tali
Criminale Putin
Noi come popolo ucraino siamo pacifisti più convinti perché perché ogni giorno ogni nostra Familia perde qualcuno
Sotto a bombardamenti o in trincea
Ma noi sappiamo per cosa lottiamo lottiamo per il nostro futuro
Che non può essere se non futuro est libero democratico europeo
Oggi volevo ribadire ancora una volta quello che voi Ucraini
Che viviamo in Italia chiediamo
Per vincere insieme il mare assoluto rappresentato ora da Putin
Dobbiamo essere uniti aiuto alla Resistenza Ucraina le sanzioni più forti alle regime rosso
E aiuto ai profughi che bevono che sono costretti a scappare dalle pompe questi crea sospetti importantissimi
Io non ho nessun dubbio io Ucraina vincerà perché Ucraina sì dipende
Fa quello che è previsto anche dalla Costituzione italiana articolo cinquantuno perché non tutti che cito dalla Costituzione italiana ci dicono citato anche questo articolo la difesa della patria è il diritto sacrosanto di ogni cittadino
Noi vinceremo
Tutti coloro che ora
Appunto condannando formalmente
Putin
Dicono quello ma ho però e continuano
A fare la propaganda nascosta per regime dicendo noi alle armi in Ucraina non è tutto così chiaro non c'era differenza fra aggressore aggredito si dovranno fare l'esame di coscienza
Se
Nel momento in cui si trattava dei salvare un popolo andò fatto tutto
Dipendente da loro tutto nelle loro forze per salvarlo
E io sono convinto di chi ora si schiera con il mio popolo martoriato sta dalla parte giusta della storia prima la Resistenza italiana
Prima la resistenza Ucraina poi la maestà della riparazione arriverà antieventi cinque aprile ucraino europeiste già Remo insieme col nella Europa libera e democratica slavo crede
Grazie grazie Holes diamo adesso la parola a Diletta lese della Gioventù federalista europea
Tangenti
Buona liberazione a tutte e tutti viva la resistenza e questo soprattutto con gli amici e le amiche ucraini che oggi condividono la piazza con noi
La festa della Liberazione è stata liberazione dal nazifascismo e non sarebbe esistita se il nazifascismo non avesse occupato l'intera Europa
Per questo la Resistenza è stata una resistenza europea una lotta di liberazione per un di un ampio nei confronti di un anti modello specifico di Stato
Che aveva unito all'Europa ma l'aveva unità con la violenza il razzismo con l'annientamento della persona
Il problema è che non siamo riusciti a sconfiggere del tutto il nazifascismo perché sebbene sia stata una resistenza europea il Progetto di democrazia di libertà
Non è stato ancora compiuto perché quel progetto che in tante in tante avevano immaginato a livello europeo non si è realizzato quello che ritroviamo nel Manifesto di Ventotene e che tanti e tante resistenze
Hanno creato nel tempo oltre confine durante la guerra e oltre
Non abbiamo risolto perché non abbiamo risolto il problema dei conflitti che ancora si combattono con la violenza e non con la forza del diritto
Cosa che avremmo volute avremmo dovuto imparare dopo la seconda guerra mondiale un mondo nuovo che garantisse diritti al di là delle frontiere dei singoli Stati e questo non è successo
Quindi l'impegno di in supporto della Resistenza Ucraina va di pari passo con un impegno che vede la resistenza non solo come bussola della nostra memoria ma come orizzonte del nostro futuro
E c'è un terreno di lotta specifico in cui possiamo combattere questa battaglia del terreno di lotta europeo
Perché l'Europa oggi ancora non riesce ad essere un attore di pace perché non ancora strumenti in politica estera non ha una difesa unica europea
E noi sappiamo che non c'è pace senza istituzioni e anche le istituzioni internazionali che in questo momento
Dovrebbero difendere il multilateralismo non possono farlo perché di fronte all'aggressore nessuno strumento di pace in questo momento sta o può funzionare
Allora io spero che questo momento di crisi che è una crisi profonda sistemi capisci vita che tutti noi subiamo perché non riusciamo più nemmeno a vedere un futuro senza le crisi ne abbiamo subite tante continueremo a subirle
Allora cosa esternavo momento costituente sul piano europeo per confermare la scelta della nostra comunità di destino che si riconosca riconosce in dei valori comuni nella valorizzazione della diversità
Per i diritti per la democrazia per la libertà per l'antifascismo su ogni livello da quello va locale a quello mondiale
Vediamo quindi chiarire però quale Europa vogliamo perché molto chiaro il modello dell'Europa fortezza è molto chiaro il modello dell'Europa confederale dell'Europa
Cassero bianca che rifiuta la diversità che lascia morire emigranti nel mar Mediterraneo e a cui non frega più niente a nessuno questa Europa è molto chiara ed è visibile è la vedano in tante in tante oggi in molti la sostengono dall'Ungheria alla Polonia e a tutto poi quello che è no all'organizzazione internazionale dei nazionalismi e dei fascismi dalla Bielorussia alla Russia e a tutti coloro che sostengono questo anti modello bene allora noi crediamo che un'altra Europa politica federale dei diritti solidale sia possibile e che possa essere un attore nel mondo in difesa del multilateralismo per supportare davvero chi oggi sta facendo la resistenza al fronte in Ucraina ma anche per poter creare un futuro di pace vero reale giusta una pace giusta
E concludo con le parole di di Mario Albertini proprio perché la Resistenza non è finito e deve essere chiaro il nostro impegno per un modello di Oropa che si riconosca in questi valori è ora mi dispiace ma non è chiaro e molto più chiaro quello che c'è dall'altra parte ma non quello che le forze progressiste possano ancora esprimere come farsi costituenti dell'Europa
E quindi con le parole di Mario Albertini è vero che la Resistenza non è finita perché se grandi valori la pace la libertà e l'uguaglianza sono ancora in pericolo
Ed è vero che la resistenza dell'Europa sono strettamente collegate perché solo con una un'Europa libera e indipendente ci si può battere per il superamento dei blocchi e dell'imperialismo cioè per la pace e l'uguaglianza di tutti i popoli
E dobbiamo tener presente che il fatto che la Resistenza non è finita si riflette in modo particolare nella formazione politica culturale dei giovani ai giovani bisogna dire proprio questo che la Resistenza non è finita buona liberazione viva la resistenza e continuiamo
Grazie grazie Diretta grazie alla Gioventù federalista europea chiudiamo adesso con l'intervento del segretario di più Europa Riccardo Magi
Grazie Matteo grazie grazie a tutto il mio non è un intervento ma è un saluto e intanto un grazie a tutti qua a voi che siete qui a tutte le organizzazioni che hanno accettato di aderire a questa iniziativa e che l'hanno promossa insieme a noi
La nostra intenzione era quella nella giornata di oggi appunto di sottolineare il legame fortissimo e indissolubile che a nostro avviso esiste
Tra i valori della Resistenza della liberazione della nostra Costituzione e la lotta di resistenza che il popolo ucraino sa portando avanti per arrivare alla propria di liberazione
E quella lotta è una lotta per l'Europa per la democrazia per la libertà
Ed è per questo che senza fare polemiche ma dicendo delle parole chiare di giudizio politico
Noi diciamo che alcune iniziative che in queste ore vengono promosse come quelle di referendum per fermare il sostegno militare
All'Ucraina
Lo diciamo chiaramente da da referendari risuonano come un inganno per la democrazia ci suonano come un tentativo di togliere l'aiuto a chi in questo momento si vede aggredito da una potenza militare da chi in questo momento
A
Le proprie cita le proprie case le proprie scuole bombardate danesi da più di un anno
Crediamo
Che sia un inganno proporre quel referendum ma come una via per arrivare alla pace la pace si costruisce sul diritto si costruisce sulla democrazia
E il diritto in questo momento è calpestato perché è calpestata la carta delle Nazioni Unite che prevede in maniera netta chiara esplicita il diritto di difesa
Per i popoli che sono aggrediti finché il Consiglio di Sicurezza ONU non sia in grado di ristabilire la pace e la sicurezza per quei popoli e il Consiglio di Sicurezza ONU come sappiamo però di motivi non ha è in grado avendo tra i suoi membri la Russia di garantire queste condizioni di sicurezza
Queste sono cose che vanno dette chiaramente
Per togliere di mezzo anche nel dibattito pubblico italiano questo tipo di inganno e non ha nulla a che vedere quell'istanza con l'istanza
Della Resistenza e delle formazioni partigiane che ringrazio ancora la Fia PAC e l'Anp chip per avere partecipato e promosso con noi a questa iniziativa e ci teneva lo loro a che la locandina di questa iniziativa
Mostrava segni
Dei partigiani e delle partigiani armati
Che non amavano la violenza non amavano le armi ma erano costrette in quel momento dalla violenza assassina nazifascista a imbracciare le armi
E hanno voluto che nella locandina di questa iniziativa fossero accostate quelle immagini di partigiani armati alle immagini oggi degli Ucraini armati che difendono non solo
Il proprio popolo il proprio territorio ma appunto come ho detto la democrazia
La libertà
E in fondo un'idea d'Europa che noi dovremmo saper sviluppare in modo che sia più in grado di garantire la difesa ai propri confini e la difesa anche di quei Paesi come l'Ucraina che chiedono di diventare nuovi membri dell'Unione europea nel frattempo e concludo
Abbiamo che avanza nell'Europa un'altra idea che è quella nazionalista
Che è quella che dice che non ha alcun senso
Arrivare a una difesa comune a una politica estera comune ma che in fondo gli Stati nazioni sono il Baluardo sono tutto quello che ci darà sicurezza benessere noi abbiamo un'altra convinzione
Noi crediamo che l'Europa debba essere sempre più federale e su questo crediamo che anche i prossimi mesi di battaglia politica
Debbano essere in qualche modo incentrati intanto però oggi
Buona liberazione buona liberazione a tutti a chi l'ha ottenuta
E ha costruito delle istituzioni democratiche sulla liberazione e a chi come il popolo ucraino ancora deve raggiungerlo e speriamo la ottenga presto anche con il nostro aiuto slava ucraini
Grazie a Riccardo Magi chiudiamo Colleen Ucraino con la voce di Marta filo Nova
Buongiorno dagli ucraini volevamo dire a ai nostri cari amici italiani buona festa di liberazione
Non è credemmo che un giorno pure in Ucraina arriverà la nostra festa di liberazione dal fascismo russo e delle Racism russo
Chi dice che no non mandare armi in Ucraina vuole dire una cosa
Se un giorno come dite voi dite che hanno armeno prima e noi per caso facciamo c'era inviamo sapete che succede in tutto il mondo ogni aggressore
Ora ne dittatore capirà che all'aggressione al punto
Sì Honda
E non ci porta alle conseguenze
Per ce la dobbiamo a resistere
Tutta l'Europa tutto il mondo civile si deve aiutare l'Ucraina perché quella pure la difesa per l'Europa non solo per noi per tutto il mondo civile
Ora adesso tentiamo una canzone di resistenza Bella ciao
Amante fin da ministro Zelia atto o
Lamezia va bene galiziano Galizia chiama siamo nel Amati Nauman mezza via da decimetro ma lì andava Enzo
Annamaria Tenna reiterarle legate all'Avana ci metterò Obama tra lui andava mezz'ore
O partiti dopo Portami via o analizziamo galiziano Lamezia sia sia partigiana
Parte da membri chiamava che ministeri enti da di boh di ora a parte egiziana Patanè vere a che ministri da di boh di
Se io io da partizionamento o Lamezia Venezia a terra e chiare tiare iniziare il sei ormai già datare Tiziana
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Diverrà da o che ebbe Fiore
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Dai partigiani da morte europee per le ali Arca
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