Presentazione della nuova edizione del libro a cura di Aldo Aniasi "Ne valeva la pena. Dalla "Repubblica" dell'Ossola alla Costituzione repubblicana" (Biblion)

Consigliera no
Presidente
Va bene dai vi perdono perfetto fa un po'più preside che presidente ma vale lo stesso prego prego iniziano ha ragione il presidente Amato impeccabile consente
Buon pomeriggio a tu per tutti cioè con vero piacere che vi dà il benvenuto alla Sala della Regina della Camera dei deputati
L'occasione di questo incontro è la presentazione del volume
Ne valeva la pena curato da Aldo Aniasi pubblicato per la prima volta nel mille novecentonovantasette ora edito di nuovo in occasione dell'ottantesimo anniversario della Repubblica dell'Ossola per iniziativa della Fondazione
Che porta il nome della personalità che conosciamo come dirigente socialista Sindaco di Milano il ministro e che di quell'esperienza fu appena ventenne uno dei protagonisti
Proprio la Repubblica o Solana come Napoli e cosa la caratterizzò di quali azioni indirizzi culturali e politici fu sorgente è il cuore di questo volume volume di grande interesse a partire da quell'andamento sapientemente disordinato come scrivono nell'introduzione Mirko Carrà Tieri e Fiorella in Trenti
Scelto esplicitamente Danial si è pensato come viaggio attraverso le esperienze dei protagonisti
Abbiamo quindi racconti che diremmo in presa diretta soprattutto degli avvenimenti legati alla lotta partigiana e dalla liberazione della valle dai nazifascisti
Abbiamo i saggi che si concentrano su singoli temi e mettono in relazione l'esperienza della repubblica con quella dell'Italia che precede il ventennio fascista e poi con quella del fascismo infine con quella della Costituente
Abbiamo infine le testimonianze dirette sia dei combattenti che dei membri della giunta provvisoria di governo tutti uniti dalla convinzione che si ne valeva la pena
Sulla Repubblica dell'Ossola si è scritto tanto neppure la sua vita è durata quaranta giorni un battito d'ali dentro la tormenta della guerra e poi della lotta di liberazione della fase della rinascita con la Repubblica e la Costituente
Perché questa specificità rispetto anche alle altre repubbliche partigiane nate durante la lotta per la liberazione credo che la risposta sia in questa riflessione di Giuliano Amato che troviamo nella prefazione
Cito
La prima lezione che ricaviamo dall'esperienza della Val d'Ossola è una lezione di continuità tra resistenza e Costituzione
Segnata dalla naturale immediata adesione della Resistenza quel medesimo quadro di valori che troveremo poi scolpito e articolato nella Costituzione
Libertà di stampa libertà dei sindacati assistenza pubblica chi ha bisogno
Scuola che non si occupi di indotte ridare ma di formare principio di progressività del fisco
Ricostituzione dei comuni e delle assemblee elettive ecco alcuni dei principi che rintracciamo negli atti e negli indirizzi della Giunta che ritroveremo nella nostra Costituzione
Riprendendo le parole del presidente Giorgio Napolitano in occasione del settantesimo anniversario
La Repubblica dell'Ossola non può essere ricordata solo come esempio di strenua opposizione militare alla dittatura nazifascista
Ma anche e soprattutto per il suo caratteri innovatore in quanto anticipatrice dei principi in materia di lavoro istruzione giustizia e amministrazione del territorio ai quali si sarebbe ispirata la Repubblica italiana
Quelle donne e quegli omini alla luce di quanto leggiamo anche nel volume al centro della nostra discussione erano l'espressione più genuina è rappresentativa della nuova classe dirigente forgiata anzi nell'antifascismo
E nella lotta per la liberazione sui valori che sarebbero stati poi le radici della Costituzione e quindi della Repubblica
Non voglio rubare altro tempo ai vostri lavori mi limito un'ultima considerazione che trae spunto dal titolo del libro
Proprio quel titolo e ciò che immediatamente evoca in ognuno di noi
Ci deve ricordare che non dobbiamo mai dare per scontate le nostre conquiste i passi in avanti compiuti spesso grazie al sacrificio di donne e uomini come quelli che combatterono in montagna contro i nazifascisti
Oppure dei tanti altri che hanno contribuito a rendere più giusta e bella la nostra democrazia con le lotte nel Paese le battaglie in Parlamento
Ciò che sta accadendo attorno a noi non lontano da noi ci dice che non è scontata la pace non è scontata la democrazia non è scontato il rispetto delle intese internazionali
Non è scontata nemmeno la sovranità e l'indipendenza di un Paese così come non sono scontati i diritti umani
E dunque quelle conquiste dobbiamo difenderle perché appunto ne vale la pena buon lavoro
Mon buon pomeriggio a tutti
Ringrazio di cuore l'onorevole Ascani per la sensibilità e per l'ospitalità
Di di questa Camera che oggi cinici ospite ci accoglie Aldo Aniasi fu vicepresidente per quasi dieci anni e quindi essere qui oggi è ricordare ripubblicare un suo libro
Assume un particolare significato
Io titoli penne Rutor tutti a nome della Fondazione Aldo Aniasi
Voluta e fondata dal compianto amico Mario Artali
Per valorizzare l'archivio il patrimonio politico culturale valoriale di alta Aniasi Tiso come lo chiamavano i suoi amici e compagni usando il nome di battaglia che si era dato
Quando poco più che ventenne dopo l'otto settembre scelse la via della montagna però arruolarsi nelle sfilate resistenza e divenire poiché uno dei più giovani comandanti di divisione
Evito il benvenuto anche a nome della FIAT di cui ISO fu presidente dall'ottantasette fino alla sua morte
Oggi ricordiamo la Repubblica dell'Ossola che proprio tanti anni fa rappresentò forse la più compiuta espressione della volontà di costruire un ordine politica e sociale da una parte alternativa quelle instaurato dal regime fascista
Dall'altro diverso da altri modelli autoritari
Una democrazia compiuta in cui fossero riconosciuti e garantiti libertà ed uguaglianza
Dal dieci settembre al quattordici ottobre del quarantaquattro nella zona libera dell'Ossola si realizzarono forme di partecipazione democratica dei cittadini ed esperimenti istituzionali che anticiparlo principi di istituti sanciti poi dalla Costituzione repubblicana vendo ripristinati i fondamentali diritti civili che la dittatura fascista aveva limitato se non eliminato come la libertà di parola e di stampa
Con l'abolizione della censura la libertà di circolazione di comunicazione con la cancellazione del coprifuoco e diritti visto che le diede i mezzi di comunicazione oltre che dell'illuminazione stradale
Dopo vent'anni di partito unico e di assenza di dibattito politico fuorviato un Progetto e radicale rottura con le istituzioni fasciste elicotteri introduzione diversa concezione della politica
A fondamento della quale dirà la partecipazione attiva e diretta dei cittadini
Riprese l'attività economica e industriale furono riassunti gli operai licenziati per motivi politici venne garantito il pagamento dei salari abolito il sindacato fascista e ricostruita ricostituita la Camera del lavoro
Piazza Balbo divenne piazza Matteotti piazza Ciano divenne piazza Fratelli Rosselli e corso Vittorio divenne Corso del Popolo
Durante quei trentatré giorni libertà si ritrovarono operano personalità con Umberto Terracini già segretario la Giunta provvisoria di governo di Domodossola responsabile il bollettino quotidiano d'informazione
Gisella Floreani inni come stare l'assistenza sociale la medesima Giunta Ezio Vigorelli giudice straordinario Cino Moscatelli
Commissario politico era ovvio commento del raggruppamento divisione Garibaldi del Cusio Verbano Ossola e direttore del Foglio partigiano Mastella il piglia
Ezio Vigorelli
Che avevamo da perché aveva da poco perso entrambi i figli caduti in un rastrellamento dobbiamo la scelta per un garantismo che rompeva decenni di giustizia sommaria di arbitraria
Principio poi che ritroveremo non solo nello Stato di diritto voluto dai costituenti ma anche nella successiva dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
E poi Concetto Marchesi Franco Fortini Mario Bonfantini Albe Steiner Andrea Cascella e molti altri nomi della cultura italiana del Novecento lavorano su un progetto di istruzione finalmente inclusivo e accessibile per tutti
Ettore Tibaldi socialista
è sicura carismatica capo della giunta provvisoria di governo di questo titanico lavoro disse che serviva a dare l'esempio di come gli italiani liberatisi per esclusiva forza loro sapessero amministrarsi attraverso un libero governo
Dando prova della capacità reggersi democraticamente
E in questo esperimento consapevolmente tesa a prefigurare un governo democratico stanno le ragioni essenziale del suo valore altamente simbolico Teresa Repubblica dell'Ossola Breve ma non certo effimera
Aldo Aniasi isola guida la seconda divisione d'assalto Garibaldi reti fisserà combattente l'esperienza Solana
E pur avendo condiviso con gran parte dei garibaldini forte perplessità sull'opportunità di occupare millimetri militarmente la valle Siri credette proprio per questo valore simbolico intensamente formativo giungendo la convinta astrazione che ne valeva la pena
Ne valeva la pena fu la domanda che si posero e si sentirono porre molte volte i partigiani di fronte ai loro compagni I civili uccisi
Ne valeva la pena sì la domanda in fondo che si pongono gli si sentono porre tuttora tutti resistenti dai cittadini ucraini che vedono i loro giovani partire spesso non torna dal fronte e loro città bombardata in modo criminale
Alle donne iraniane che sfidano a mani nude l'oppressione l'apartheid di genere
Pagando spesso con violenza inaudita il carcere e la morte
Emilio Lussu
Scrisse forse dando una risposta che ne sarebbe della civiltà del mondo se l'ingiusta violenza si potesse sempre imporre senza resistenza
E ne valeva la pena
E anche la domanda che si poneva isolate che ci poniamo noi oggi di fronte a personalità e a forze politiche al Governo con incarichi istituzionali
Per le quali la storia del nostro Paese e in particolare le radici antifasciste la Repubblica Democratica conta poco o nulla
Meglio dimenticarla Volterrana con falsi miti privi di ogni evidenza storica decontestualizzati e del tutto ridicoli
Nelle pagine del libro la cui nuova dizione presentiamo oggi Giuliano Vassalli di rispondeva Riscone pretendo di ferendosi protrarre pubblico a Solana
Diceva Vassalli
E tuttavia nel momento in cui da taluno ancora ci si attarda discutere sulla provenienza delle nostre istituzione della Resistenza i sul loro legami indistruttibile con quell'esperienza
O peggio ancora si collegano asseriti difetti la nostra struttura costituzionale proprio con quella matrice
Non è inutile tornare lettura degli autentici documenti di quel breve luminoso periodo alle figure di quella Repubblica
Che in quella Repubblica impersonò al governo agli eventi che quella vicenda precedettero che conclusero
Ed è in fondo questa la ragione per la quale abbiamo voluto la nuova edizione di questo libro che ringrazio di cuore Fiorelli in Trentin Marco carrettieri i due giovani storici che l'hanno curata editore biblioteche l'ha pubblicato
E voglio ricordare qui anche l'amico e compagno Mario Pacelli autore di un prezioso saggio contenuto nel libro che ci ha recentemente lasciate con il quale per primo parlai del progetto
E ne valeva la pena ci chiediamo ancora oggi quando assistiamo sgomenti ottantacinque anni dopo la promulgazione delle leggi razziali a nuove liste di proscrizione ad insulti alla senatrice Liliana Segre per il solo fatto di aver avuto il coraggio della memoria
Ha scritto Enrico Mentana nella partecipazione partecipata postfazione alla nuova edizione del libro lo spirito la Repubblica dell'Ossola era embrione ed embrione di quella che fu poi la sfida riformista
Per questo il sindaco poi parlamentare quel ministro Aldo Aniasi poteva essere tra i pochi a tracciare una linea di continuità tra esperienza Solana e quelle di deleghe rappresentativa a livello milanese nazionale lungo dieci lustri di vita politica
E fu proprio così Milano di cui fu sindaco ormai più di cinquant'anni fa lo ricorda ancora per aver rinnovato la politica e l'amministrazione in una città segnata dall'immobilismo dal terrorismo e dal tumultuosa lotte sociali
E su tutto Aniasi teorizzò formulo e pratico la democrazia partecipata che aveva imparato proprio durante quei quarant'quei trentatré giorni
Ringrazio di cuore l'assessore Conte presso il cui oggi a portare il saluto della città di Milano
Salute pubblica ambiente Autonomie furono poi i temi che non a caso contraddistinsero la sua azione di governo
E vorrei concludere proprio con le parole di ISO
Nella carta costituzionale della Repubblica italiana si trovano gli ideali di libertà e giustizia di principi di valori che furono alla base la Repubblica dell'Ossola tenterà resistenza nazionale non possiamo quindi che non possiamo quindi che dare una risposta precisa
Ne valse la pena grazie a tutti
Io vorrei un attimo ancora se ascoltare le parole visto questa volta proprio dalla dalla sua voce si può partire contributo outing
Non solo ad ogni anno ci
Non mi battagliera ISU dico comandante della Divisione Garibaldi che un programma nell'Ossola
Se non avessimo avuto l'aiuto dalla popolazione se non avessimo un aiuto delle donne che curano i nostri feriti e dei ragazzi con delle ragazze che ci faceva da staffetta
Vede io e pastori che avevano le loro greggi dispersi nei vari denunciate però ci aiutavano lo stesso non avremmo potuto regista ecco quando si dice che nega l'esistenza l'ha fatto il popolo italiano questo è vero
Cioè non mille occhi mille orecchie che già nel titolo dei pericoli del risorsa lamenti che erano in corso o ciò che stava avvenendo ecco questo incrociatore resistente del popolo italiano
Così la parola allora l'assessore Conte che porta il saluto della città di Milano
Intanto buongiorno a tutte e tutti un saluto da parte del sindaco e dell'amministrazione che oggi il piacere di rappresentare un grazie alla Fondazione Aniasi alla FIAT a Luca e per questo invito che mi ha dato l'opportunità nei giorni di preparazione per questo intervento
Di conoscere meglio di indagare questa esperienza straordinaria che è stata la Giunta provvisoria dell'Ossola
Che ha unito di fatto la carica spontanea dei valori della Resistenza alla voglia di chi l'ha portata avanti di autodeterminarsi e darsi un ordine nuovo nella società
è stato ben descritto negli interventi di prima negli interventi che accompagna allora edizione di questo libro come sia stata fondamentale per la nostra Repubblica quell'esperienza per i principi di libertà giustizia sociale promozione delle Autonomie
Che poi si sono manifestati e sono perno della nostra Costituzione
E anche per la classe dirigente per gli uomini che hanno partecipato a quell'esperienza e che poi sono stati determinanti della storia della nostra Repubblica uno fra tutti
Terracini che è stato segretario della giunta provvisoria e poi presidente dell'Assemblea costituente
Un legame questo degli uomini molto forte con la città di Milano
Medaglia d'oro alla Resistenza
Come testimonia la storia dei cinque sindaci partigiani c'è Aniasi ma la storia di Milano dalla ricostruzione in poi dal quarantacinque avuto cinque interpreti storie politiche diverse che si sono susseguiti
Che hanno portato avanti quei ideali uniti da l'impegno comune e dei valori del socialismo democratico proprio per il raggiungimento della libertà e dell'eguaglianza sociale
Dicevo prima cinque profili Diversi Antonio Greppi sindaco della re della ricostruzione fece anche parte dell'osso restando andato è scappato in Svizzera
Virgilio Ferrari ermetico galantuomo Gino Cassinis l'ingegnere Rettore del Politecnico Pietro Bucalossi generale medico e infine forse il profilo che diverso di cinque Aldo Aniasi il partigiano ISO
Che io non ho conosciuto ma il sindaco come mi raccontava Mario Artali
Nei nostri incontri al Circolo De Amicis saluto qui Bruna in prima fila che non aveva mai saltato una venticinque aprile in piazza a Milano tranne la prima per un semplice motivo perché era ancora lì a combattere per evitare il ritorno dei nazifascisti di fatto grossolani arrivarono a Milano a maggio quindi con un po'di giorni di ritardo rispetto il venticinque aprile
E ritengo che i principi che hanno mosso la Repubblica dell'osso dal principio sola neanche l'esperienza che ha fatto in battaglia da caratterizzato poi l'azione da sindaco di Aniasi che infatti si è contraddistinto invece è più difficile stato Bendetto prima
Con la sua capacità di solidarizzare per esempio curandosi delle periferie fornendo case servizi soprattutto per i quartieri che erano popolati dagli immigrati meridionali per la sensibilità verso le ragioni dei giovani del sessantotto fermando addirittura del consiglio comunale trasporta nel raggio di qui un approccio di di ascolto e poi per i diritti dei lavoratori stesse caratteristiche che si trovano quando fu ministro della Sanità Piro durante il quale è stato poi determinato il servizio sanitario attrazione universalistica
Che come sappiamo è un suo gemello con gemello finanziario che quello della progressività fiscale anch'esso un tema è uno dei principi che ha ispirato l'esperienza o Solana
Oggi nostro malgrado entranti gemelli soffrono di una pressione che probabilmente ci porterà a decisioni difficili
Ma merita di essere ricordata per me perché parla di Milano parla di integrazione sociale la sua capacità proprio di solidarizzare con i quartieri periferici con gli immigrati con i diversi che popolavano Milano in quel tempo perché esprimevano al meglio le sue caratteristiche lo spirito ribelle di chi ha partecipato alla Resistenza giovanissimo ma anche la capacità di essere compagna dei meridionali tanto Pietro Mancini suo compagno ed amico
Così come cittadini comuni che abitavano le periferie milanesi
Dico questo perché ritengo che il futuro della nostra città di Milano in questo caso si ancora questo governare cambiando e integrare valorizzando le diversità oggi non sono meridionali sono altre diversità de integrare per far sì che la nostra città sia sempre più città mondo
E per dare l'opportunità ognuno nel proprio futuro guardando al proprio passato di dire ne valeva la pena
Che il titolo domanda di questo nel bel libro
Che ha due tredici nella sua riedizione riporta alla luce l'importanza di quella stagione quella della liberazione porta ancora avanti i temi dell'antifascismo
Più da un monito memento vivere le giovani generazioni per la partecipazione democratica attiva e per l'impegno per il bene comune
E infine concludendo richiamando Kierkegaard ci spinge tutti a passare della mitezza stante l'ammirazione e la mitizzazione degli eroi
è inseguire il proprio insegnamento per continuare a ribellarsi impegnarsi e combattere per tenere vivi i valori dell'antifascismo grazie
Grazie siamo siamo avvocati il sindaco di Domodossola città e Domodossola Lucio Pizzi che ringrazio particolarmente per per fare immediata adesione a questa iniziativa portare saluto proprio Della Valle
Buongiorno
Porgo a voi tutti il mio saluto personale quello dell'amministrazione comunale Domodossola
Devo confessarvi che sono orgoglioso
Ed emozionato
Orgoglioso ed emozionato per essere stato invitato qui oggi in questo luogo prestigioso per questa occasione così importante
Orgoglioso ed emozionato di rappresentare la mia città siamo profondamente
Desidero quindi ringraziare di cuore Luca Aniasi per l'onore che ha voluto tributare unico nel suo invito
Cerco di vincere l'emozione e anche la commozione
Perché da figlio di comandante partigiano
Mi sento profondamente toccato dal grande racconto resistenziale che oggi viene presentato dalla Fondazione Aldo Aniasi
D come Domodossola tassazione internazionale il traforo del Sempione
Dopo non sono forse nota anche per questo ma è molto di più
Domodossola e la resistenza dei quaranta giorni di libertà
L'epopea della repubblica partigiana che molti indicano come germe secondo e fondante della nostra Repubblica democratica e della nostra Costituzione
Siamo estremamente fieri di essere figli di quell'esperienza che in questi giorni celebra i suoi ottant'anni
Ricopre il ruolo di sindaco di Domodossola dal giugno del due mila e sedici
Io ho cercato di lavorare ogni giorno con grande impegno scevro da ogni condizionamento politico
Per rendere la nostra città sempre più bella accogliente a misura d'uomo apprezzato dei visitatori
Credo consentitemelo di poter dire che qualche buon risultato sia stato ottenuto
Quando mi specchio nelle opere realizzate lo ammetto provo il piacere di chi ritiene di aver fatto il proprio dovere
Mettendosi a servizio della propria comunità
Ma è quando sono in piazza
In mezzo la mia gente in mezzo ai labari alle associazioni schierate
Quando partecipò alla celebrazione di quella pagina tutta nostra
La repubblica partigiana dell'Ossola che però in realtà non è solo nostra Macca Pertini a tutta l'Italia
Ecco felice mi sento davvero al mio posto
Mi sento nell'unico posto in cui vorrei essere testimone di quell'appartenenza che sancirono i nostri padri
Testimone di quel sogno di quella speranza di quell'anelito
Siamo lontani da quei giorni e più ci allontaniamo
Più è forte la necessità di rinnovare il racconto di quei momenti memorabili della necessità di fare emergere gli ideali che animarono quel movimento di popolo che prese il nome di resistenza
Un modo è questo ripercorrere attraverso le pagine di quest'opera momenti imprescindibili per la nostra storia una storia in cui anche le nostre splendide montagne hanno avuto un ruolo importante
Le montagne ci attorniano
Le montagne sono state scenario per la lotta partigiana
Le montagne hanno guardato la Repubblica dell'Ossola nascere e tramontare
Ma poi hanno visto il venticinque aprile della liberazione
Anche per questo
Desidero chiudere il mio breve intervento con un famoso appello ai giovani di Piero Calamandrei
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione
Andate nelle montagne dove caddero i partigiani
Nelle carceri dove furono imprigionati nei campi dove furono impiccati
Dunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità andateglielo giovane col pensiero perché l'impennata nostra costituzione
Questa frase impressa su un muro alle porte di Domodossola
Noi tra le nostre montagne ci troviamo dalla parte giusta della Storia
Quella storia che ha visto soccombere il fascismo e trionfare la libertà
Noi tra le nostre montagne vogliamo essere ancora esempio per un Paese che non deve mai cessare di rinnovarsi né i valori e negli ideali
Quegli ideali di ottanta anni orsono di ideali della Resistenza così ancora validi così coccola importanti così ancora preziosi in cui ancora ci riconosciamo e continueremo a riconoscerci per sempre sono i valori da tramandare ai nostri giovani
Senza tentennamenti
Nel dire ad alta voce che siamo e saremo sempre antifascisti
E che non siamo disposti ad accettare nessun tentativo di revisionismo
Democrazia libertà e pace non devono mai essere date per scontate tanto più in questo periodo in cui suo fino forti nel mondo i venti di guerra
Ora come allora ne valeva la pena ne vale la pena
Grazie ancora di cuore per avermi invitato qui oggi grazie a voi tutti a nome della città di Domodossola culla della repubblica partigiana dell'Ossola tra
Chiamerei ora Andrea dottor Andrea Pozzetto e del direttore scientifico della Carta all'esistenza di Verbania
Buongiorno
Dividerò innanzitutto ringraziare Luca Aniasi per l'invito la FIAT la Fondazione Ignazi per me è un grande piacere essere qui oggi innanzitutto porta i saluti da parte di tutta la casa della resistenza di Verbania fondo torce perché siamo qui perché è qui la casa della Resistenza innanzitutto la cade Resistenza è un luogo di storica ed è un luogo della memoria l'opera memorie perché sorge proprio nel posto nel tratto in cui il venti giugno del mille novecentoquarantaquattro quarantatré partigiani che erano stati catturati
Sulle montagne dell'Ossola
Vennero fatti sfilare prima sfilare nei centri abitati di Verbania sul lungolago e poi appunto portati su questo grande prato e lì sono stati gli fucilati
Questo macabro corteo con i nazisti tedeschi che l'accompagnavano sotto ritiro delle armi di frontiera che avevano messo questo cartello che diventato tristemente famoso sono questi i liberatori d'Italia
Oppure sono i banditi secco la strage di fondo Tocci è stata una strage che ancora oggi è rimasta ed è IVA nella memoria locale ma non solo proprio perché la fotografia dei martiri che se ne vanno per essere fucilati diventata una delle fotografie simbolo della Resistenza o Solana e non solo in generale della Resistenza italiana della Resistenza europea
Ecco la casa di resistenza dunque legata a questa storia sorge appunto a fondo torce sul luogo della strage
Fondo Tocci simbolicamente è un po'il crocevia tra i territori Verbano Cusio Ossola capito a fondo torce passerà la il confine della repubblica partigiana
Dell'Ossola
Ma soprattutto la strati di fondo torce uno di quegli esempi di come la resistenza in Ossola nonostante il terrore nonostante le stragi si sia sempre rialzata sia sempre ieri sorta dalle dalle proprie ceneri e non a caso la strage è del giugno del quarantaquattro poche settimane dopo i partigiani si erano già riorganizzati aveva iniziato le occupazioni deliberazioni
Dei paesi delle valli che porteranno poi appunto alla nascita della Repubblica partigiana
Oggi sul luogo della strage si custodisce la memoria si studia la storia della resiste
Sa in Ossola e non solo lo facciamo però con i piedi ben piantati sul presidente siamo convinti che studiare e divulgare la storia della Resistenza sia una necessità
No per rendere viva per rinnovare costantemente quella che potrebbe essere la la nostra cittadinanza repubblicana ma ecco io sono particolarmente felice di essere qui in questo luogo perché questo è il luogo della democrazia potremmo dire no di una democrazia che il nostro Paese nasce appunto della Resistenza de una lunga lotta antifascista decennale
I la storia repubblica partigiana dell'Ossola è sicuramente minuscolo Cnn piccolissimo sideman in tutto questo processo anche accidentato di elaborazione e di costruzione democratica in Italia
Un processo che in fondo non è ancora finito perché la democrazia per necessità è dovrebbe essere sempre in divenire in costante rinnovamento
Ma qual è la Repubblica dell'Ossola è stato secondo me insieme
Particolarmente significativo
Ecco in questo luogo di democrazia nel Parlamento prima ancora nell'Assemblea costituente è stato ricordato hanno lavorato hanno discusso molti di protagonisti delle protagoniste della Repubblica dell'Ossola
E Aldo Aniasi è uno degli esempi di di questa storia di costruzione democratica in Italia uno degli animatori della costruzione potremmo dire in divenire
Della democrazia fin dalla sua esperienza del Comune di Milano poi in Parlamento può ancora come ministro ma vorrei ricordare anche il suo impegno memoria distico storico-culturale di cui appunto libero ne valeva la pena è un esempio
Così come anche il suo legame potrei dire viscerale col nostro era sempre presente quando poteva il nostro la i legami anche con la casa della Resistenza che lui ha voluto ha contribuito a far nascere e a far crescere
Ecco con questa iniziativa
Di oggi è come se la Repubblica dell'Ossola finalmente tornasse nel Parlamento in uno dei luoghi in cui dovrebbe essere di casa in cui effettivamente per decenni è stata commemorata in occasione delle sue di suo anniversari
I vuole chiudere con una citazione che è tratta da una lettera che mi piace punto ricordare quando mi capita di parlare di queste tematiche
è una lettera che Umberto Terracini mentre era presidente dell'Assemblea Costituente scrive a Ettore Tibaldi
Ettore Tibaldi che era stato invece il Presidente della giunta provvisoria di governo il Presidente della Repubblica dell'Ossola potremmo dire all'epoca siamo in quarantasette Tibaldi era sindaco di Domodossola
Terracini invece il tempo dalle pubblicare appunto stato il segretario della Giunta il braccio destro di Tibaldi che Terracini scrive
Io qui continuo la mia vita affaticante nonostante la cornice piena di doratura
Che ricordo con Nostalgia il nostro salone dell'ultimo piano del municipio di Domodossola dove magari in modo disordinato ma Sirio siamo riusciti a dare un piccolo esempio di buona disonesta
Condotta democratica a valle tra ecco io credo che il senso della della Repubblica partigiano dell'Ossola il senso di essere qui oggi a parlarne sia tutto in questo pensiero di Umberto Terracini grazie ancora per l'invito
Ferruccio Parri vicepresidente della figlia
Ecco buonasera buonasera tutte e a tutti
Ringrazio molto nuca per avermi invitato a portare questo salotto in realtà il mio è un brevissimo sarà un brevissimo ricordo
Diviso di come l'ho conosciuto in particolare vuole testimoniare la vicinanza tra
La tre il riso e nostro nonno Ferruccio Parri dico nostro perché io ho una sorella Francesca e qui in sala
Che
Effettivamente come hanno detto i curatori di questo volume sotto un certo profilo Aniasi può lo essere riconosciuto come
Un discepolo o quanto meno un continuatore dell'opera di di Maurizio io come conobbi isolò conobbi proprio qui o meglio qui alla biblioteca della Camera in occasione della presentazione del libero
Sul nostro nonno o sull'avventura Politi umana politica e militare di Maurizio ed è un libro che a nostro parere traccia in modo molto
Coerente molto esatto la la figura di Parri ancora mi ricordo poi un convegno proprio sul governo Parrini presso l'Archivio di Stato nel mille novecentonovantaquattro e in ricordo ancora la presidenza delle sedute da parte diviso come ISO appunto con altre pure le con autorevolezza esistesse quelle quelle sessioni ancora nel due mila due a Jenova
Quando o per opera della FIAT è connesso con il patrocinio del Comune
Venne essere iscritta venne deposta poi una lapide sopra la tomba la tomba cimitero di Staglieno dove riposano i miei dove riposa
Nostro nonno nostro padre a pochi metri dalla dalla Tomba di Giuseppe Mazzini e nel due mila due gli ero entrato da poco alla FIAT come c'era entrato proprio per invito diviso un giorno propone per bagna fondo tosare durante una delle rievocazioni dei quarantatré martiri e mi mi mi chiese mi chiese di entrare mi ricordavo accompagnato nostro padre che è stato anche lui un giovanissimo era un po'più giovani Tiso aveva cinque anni di meno un giovanissimo partigiano onerato autobus
Che poi componibili poi volli io nel due mila cinque chiederei solo di presentare alla Casa della memoria Milano
Una di una la seconda biografia poi se n'è aggiunta una terza di recente no mo'a opera del nostro direttore scientifico Ricciardi dicevo questa biografia e pubblicata in due mila quattro che presentammo la casa nella memoria Milano Casa della memoria che proprio Parri aveva di aperto nel lontano mille novecentoquarantasei
Ecco tutti questi ricordi quindi mi lega no ci legano a ad Aniasi che bisogna anche dire che senza un'opera meritoria dei nostri presidenti e quindi dopo Aniasi dive prende l'avvocato Francesco perché hanno alti di Mario Artali che ci sono qui dopo una il figlio e che noi ricordiamo senza l'opera accorta e appassionata di Luca la FIAT Comes mi è capitato di dire avrebbe chiuso i battenti da un pezzo che ma questo sarebbe forse un peccato per la per le caratteristiche proprie della nostra Federazione per la spirito di tolleranza e di apertura che l'ha sempre animata che per quei valori di giustizia e libertà di cui la FIAT è sempre stata un presidio e che tuttora incarna però cosa ricordo io diviso quale qual è l'impressione che mi è rimasta
Ecco intanto lo ricordo con una incerto piglio con piglio da combattente del resto sì non puoi fare il sindaco a Milano se non è quel piglio se non hai comandato uomini
In arme poiché mi ricordo il calore
Che tutto il popolo di Milano di qualunque crete condizione il tributaria durante le manifestazioni ha citato bene l'assessore Conte per il per il venticinque Aprile
E poi la la strenua e ferma difesa dei valori della Resistenza ma non come esercizio retorico di
Racconto di cose Trinità in morte e sepolte ma come
Racconto corale di un esperienza che per me ancora la nostra vita quotidiana
è stato detto è stato detto ed è vero che la Resistenza è stata fatta combattuta da da errori
Se noi pensiamo a questi eroi se pensiamo alla loro vita alla loro vita i loro sacrifici ai loro lutti te per lui dovrebbe essere sufficiente pensando quegli eroi comportarci da gentiluomini
Ecco io concludo dicendo che forse allora può valere in questo modo può ancora avvalere ridere poco allegre la pena di vivere e questo ancora ISO ottant'anni da quelle esperienze ci si grazie a tutti
Aveva previsto l'intervento del senatore porti senatore eletto nell'Ossola ci raggiungerà più tardi quindi magari lo spostiamo alla fase finale impegnate nei lavori di Commissione quindi io cederei la parola Enrico Mentana per questa chiacchierata che faremo sulla sull'osso verso libero e sul attualità di quel messaggio
Grazie Luca
Voi vi chiederete io che c'entro
Però forse tra tutti escluso forse anche compreso
Lucania si sono quello che ha conosciuto meglio qui alla al tavolo Aldo Aniasi
Ciò combattuto insieme ciò lavorato insieme oggi
Combattuto se sono se è vero che non son più giovarsi però c'erano dei combattimenti in epoca repubblicana che non erano del tutto incoerenti lo posso lo posso assicurare negli Anni difficili di Milano e
E c'è chi se lo ricorda e però ha ragione Giuliano ricordare che ho conosciuto quando lo ricordo e l'ho ricordato anche nelle righe che grazie Aldo a Lucania anzi ho potuto scrivere in coda al libro ho conosciuto ISO che era già il sindaco di Milano ma molto più che il sindaco di Mila no oggi abbiamo conosciuto
Al giorno d'oggi abbiamo conosciuto tanti sindaci di cui la traccia è difficile rintracciare Aldo Aniasi è stato qualcosa di diverso in una città che aveva già avuto grandissimi sindaci una città che viveva anni importantissime difficilissimi ISO era un punto di riferimento
Voglio dire due cose soltanto due il poi magari intercooler o gli interventi con qualche altro elemento però voglio dare due piccoli elementi il primo ricordo Aldo Aniasi
In questo stesso palazzo nel settantasei appena eletto
Deputato un po'irrigidirsi di fronte a un'icona riconosciuta sempiterna dell'antifascismo Sandro Pertini che gli voleva far conoscere il capogruppo del movimento sociale
E ISO
Che ecco ISO che è stato sempre ISO non è mai stato un fanatico
C'è stato sempre un uomo razionale ma di sani principi si è voltato dall'altra parte
L'altra cosa però che voglio ricordare
E poiché il permetterà di interloquire con con le altre persone che sono qui e che un paio d'anni fa sono stato in una città del Friuli
E ho chiesto ma non ho visto niente che ricordi Aldo Aniasi era Palmanova la città natale di Aniasi nessuno ne sapeva niente
Il nostro problema è la memoria ne valeva la pena certo
Ma la memoria non ne
Purtroppo eterna
E le parole che sono giuste che rivendichiamo e che servono a noi stessi per la coerenza della nostra vita non sono dei valori che sono stati messi in cassaforte
Ce ne accorgiamo per questo
Ci accorgiamo peraltro ruolo che ha svolto cioè il senatore purché il ruolo che ha svolto Aldo Aniasi anche ad esempio nella
Nell'amicizia con Israele oggi lo metterebbe ai margini letteralmente ai margini della vita politica rispetto a alle correnti trionfanti
Le parole intransigenti
Sulla Resistenza sull'invasore e su chi viene invaso lo metterebbe forse ai margini rispetto ad alcune persone che vanno per la maggiore
Credere ai propri valori vuol dire credere a delle cose che forse non saranno eterne ma che servono alla coerenza di una vita leggendo leggendo rileggendo per quanto mi riguarda ovviamente questo libro si rilegge la coerenza di una vita rispetto a a una lotta che è stata compiuta
Citava sempre
Aldo Aniasi per affetto filiale a sua volta filiale Ezio Vigorelli
E citava quella frase che viene riportata come sempre i tram per anni uno per ognuna delle persone se nel passato la storia Jonas sono una frase che viene ricordata purtroppo per Renzo Vigorelli è l'italiano e socialiste non lo sa
Ecco non lo sa più
Non lo sa più ed è molto difficile che questo torni indietro che la storia faccia passi all'indietro a questo riguardo anche se
Anche se questo non ci fa piacere e proprio per questo e se mi permettete comincio proprio da Giuliano Amato
Aldo Aniasi è stato e questo libro ciò ricordo
Da un uomo che ha vissuto una grande accelerazione e poi un'altra grande generazione sia possibile in questi termini ha avuto la forza di essere un uomo della Resistenza un combattente della Resistenza è un combattente della democrazia nei ruoli istituzionali
E politici che ha svolto Giuliano questo riproponibile e in che modo è come in che modi vendette o possiamo declinare e in che modo può essere utile per la battaglia che non può essere di retroguardia perché questi valori non passino
In archivio come gradualmente lentamente stanno facendo
Ma io non credo proprio che tu abbia ragione
Nel sottolineare questo nesso
Fortissimo
Che si legge EN ISO si legge anche in altre figure della nostra storia
Tra l'esperienza che hanno fatto come resistenti l'esperienza della repubblica
Ciò che si intende a rompere
Questo è un punto sul quale dopo torno da parte di
Persone e gruppi politici
Che hanno a cuore la nazione la sovranità nazionale più di quanto forse hanno mai dimostrato di averla altri
Ed è
Questi dovrebbero rendere omaggio alla Resistenza non disconosce
Perché il contributo più grande
Nella nostra storia unitaria alla salvaguardia della sovranità nazionale viene da lì
Viene dalla Resistenza
E in persone come ISO c'era la consapevolezza di Twist esplicite
Ed era per questo che c'era quella distanza nei confronti di chi la disconosceva
Io ho cercato di metterlo in evidenza acqua in Breve riprendo questo punto
Perché mi sembra davvero un punto cruciale il librone a tanti perché poi alla fin fine quando uno legge un libro
Era costruito bene non tanto e non è che l'ha costruito Luca l'aveva costruito Iseo in realtà perché questo libro
è uscito la prima volta con su scritto a cura di Aldo Aniasi a cura perché non è
L'autore di tutte le pagine curatore e quello che ha messo insieme ai contributi di terzi
Che vanno dai saggi I racconti ai documenti e qui leggente un sacco di cose in una realtà che vale la pena di leggere per capire
Il senso di rottura nei confronti del passato e come viene accettato in realtà
Questo scambio tra la giunta della Repubblica dell'Ossola e il Reggio governo Bonomi
Sono antitetici
Curioso che una repubblica faccia parte di un regno insomma è un bell'ossimoro che la storia produce in una fase evidentemente di transizione
E qui c'è il riconoscimento del governo da parte della Giunta
è un bel telegramma di Bonomi il primo presidente del Consiglio
Di quel momento che si rallegra si Felicita per il governo del territorio che la Repubblica rassicura
Poi ecco se non l'avete mai fatto non vi perdete i racconti di vicende partigiane che sono perché Issime e vi danno il senso proprio anche del rischio
Di come è diversa quell'esperienza dalle esperienze politiche e dalle esperienze di vita quotidiana che si fanno in tempo di pace ecco
A me è rimasta impressa scusa se de Dio ma nella storia che io ricordi poi tutto nel sul
Salvezza che venne assicurata al Sempione
Perché i tedeschi si stavano preparando a far saltare la galleria e quindi a chiudere il
Collegamento con la Svizzera
Ecco lo vengono a sapere i partigiani decidono di andare lì a impadronirsi del titolo
Ma il i tedeschi nel frattempo lo hanno infilato tutto mille cinquecento cassette in un casello ferroviario loro vanno al casello
Devono sbarazzarsi delle sentinelle senza che le sentinelle tedesche senza che sentinelle dividano ce n'è uno che si ricorda che c'era lì un locomotore nono utilizzato
Quindi fanno parte della vita di quei luoghi
Sfruttano la la conoscenza piano gioca e e quindi si nascondono lì finché arrivano le sentinelle poi ora lascio lì insomma in poi cominciano quaranta chili
A cassetta sono mille cinquecento euro hanno tre ore di tempo prima che arrivi il turno successivo leggete il libro saprete come va a finire va a finire bene il Sempione è rimasto lì in effetti quindi lo hanno salvato
Lo hanno salvato e quindi
Primo punto che entra nel mio ragionamento questi hanno salvato lama il patrimonio nazionale quello che avevamo come gli operai di Torino hanno salvato le fabbriche in realtà c'era un nemico che stava perdendo che era diventato nemico sul nostro territorio che stava distruggendo quello che avevamo
Resistenza lo ha salvato un'opera di salvaguardia della nazione di ciò che la nazione a indizi
E poi la cosa che mi sta più a cuore
Queste persone
Diventano una nuova imprevista capacissima classe dirigente nazionale che non c'era
E non c'era
Avevano avuto un regime per vent'anni la classe dirigente l'aveva espresse nel bene e nel male quel regime
Non c'erano altri che potessero aspirare a ruoli dirigenti perché se l'avessero fatto sarebbero finiti al confino
Il forti moltissimi erano al confino nella migliore delle ipotesi
C'è la resistenza la Resistenza non è stata solo andare in montagna e prendere le armi
La Resistenza è stata conquistare il governo del territorio ed esercitando
In questo senso la Repubblica dell'Ossola perché ricordata non è l'unica ne abbiamo avuto altre di queste esperienze vive belle nella nostra storia di quegli anni
Ma perché in quaranta giorni ha vissuto quarant'anni
Voi leggete questi documenti le cose che sono riusciti a fare entrare il dieci settembre lei e il venti ottobre in quaranta giorni
Hanno creato un sistema assicurativo hanno rimesso in piedi i sindacati hanno evitato Vito ad un sistema di welfare
E applicando i principi che troveremo nella Costituzione questo lo dicono bene Vassalli e Pacelli nei due saggi
Che fanno parte del volume sono ragazzi
ISO a ventitré anni
Era del ventuno mi sbaglio era del ventuno
Mille novecentoquarantaquattro ventitré a
Era l'età di altri io ricordo
Quando ero studente a Pisa
Primi anni Cinquanta
Uno dei miei professori più giovani
Mi raccontava di quando era comandante partigiano
E io gli ho chiesto dico professore ma quanti anni aveva
E lui m'ha detto a sedici anni ero colonnello
Guardate è impensabile
Eppure c'è una maturazione determinata dai fatti dal dagli ambienti familiari dalle culture e questa fascia giovanissima
Una fascia
Che comincia a governare e comincia a governare coordinandosi con gli alleati
Nelle azioni militari e nelle azioni civili coordinandosi gli alleati se la trovano davanti vendono che l'Italia ha una classe dirigente no un fascista
Ecco la faccio a questo punto breve noi dobbiamo il fatto di avere una Costituzione
Scritta da un'assemblea costituente eletta con il proprio voto d'tutti gli italiani e le italiane con diritto di voto in quegli anni a questo
E ce lo dice il confronto con la Germania noi eravamo in alla pari della Germania eravamo un Paese sconfitto ma la Germania non aveva avuto la resistenza non aveva avuto l'incubatrice di una classe dirigente non si sta a cui gli alleati che che dominavano
Sì fidasse erano di affidare il paese noi ce la trovammo
E ci trovammo quindi nella condizione che nessuno poté obiettare al fatto che noi la nostra Assemblea costituente c'è lei legge vanno i tedeschi non lo potevamo fare
La legge fondamentale che va fatta una piccola Assemblea piccola di poche decine di rappresentanti dei lender delle loro regioni scelte in realtà dai governi alleati
Che lavorarono su direttive sotto la vigilanza dei governi alleati
Questo con noi non è accaduto
Non avrebbe potuto accadere
Questo lo dobbiamo alla resistenza per questo
Ecco la domanda che io non riesco a non fare
A partiti che oggi governano orgogliosi della nazione della sovranità nazionale rendete omaggio a chi questa sovranità all'Italia l'ha conservata
Finora non è accaduto
Salutiamo la vicepresidenza scale
Marcello Flores mi ricollego alle parole finali
Di me di Giuliano Amato
è chiaro che storicamente
Noi dobbiamo una buona parte dell'essere qui liberamente a parlare di tutto questo a chi questo libro i fatti di questo libro li ha riempiti ovvero di chi a volte non solo rischiando ma pagando con la vita o ci ha permesso di poter essere non solo al tavolo degli sconfitti
E non essere soltanto chi aspettava che arrivasse qualcuno a dirci che forma istituzionale dovevamo aprire eccetera eccetera cioè
è un discorso molto chiaro ma è anche l'uso strumentale che si è fatto che la Resistenza da parte di tutti gli altri nel senso che come ricordava Giuliano Amato oggi tutti ci fregiamo dei frutto di tutto questo
Salvo poi dimenticare che questo non è stato a costo zero soprattutto in termini di vite umane di ideali che sono stati utilizzati per poter combattere contro non dimentichiamolo mai non una manica di Sturmtruppen di bassorilievo contro il più grande esercito del mondo in quella in quel momento che aveva invaso il nostro Paese
Sappiamo che il termine di invasore di di intanto in questo momento è stato un pochino fatto in grigi re appassire ma dobbiamo mai dimenticare che cosa è stato
E poi lo chiederò anche alla al senatore senza stiamo parlando di un Paese che era stato invaso per evitare che arrivassero agli altri un Paese in cui la resistenza teneva fornita di armi per combattere dall'esterno
Sono termini che oggi dimentichiamo un po'quando si tratta di discutere di quello che succede nell'attualità dei nostri giorni a livello europeo e internazionale ma come è possibile che quasi tutto al di là della memoria dei volumi dei libri degli storici sia stato azzerato e perché questo è successo per non fare soltanto come dire la lamentazione Dedra al fatto che i tempi antichi sono stati dimenticati e non sono presente
Perché gradualmente un
Memoria che dovrebbe essere l'orgoglio di un paese diventato soltanto una cosa che che ci raduna qui ma non siamo non siamo un gruppo di giovani
Soprattutto tra i giovani tutto questo è com'era per noi il ricordo della prima guerra mondiale nel migliore dei casi è soltanto fatalmente il passare del tempo o non è stata adeguatamente innaffiata la memoria i valori i principi le lotte
Grazie sera
A tutti
Ma io credo che una delle risposte non la troviamo proprio in questo libro e nell'attualità della ripubblicazione di questo libro
Cresce negli anni novanta
Che è stato forse il decennio sulla scia di quel grande libro che era uscito all'inizio del decennio di Claudio Pavone di
Ricomposizione di comprensione di quello che la resistenza era stata in modo
Quasi totale
è stato un decennio che si trovava e si è trovato in mezzo a la sopraffazione della memoria rispetto alla storia
E quindi la memoria è stata presente ma è stata esageratamente presente dal momento che tutte le memorie sono memorie divise parziali
Auto concilia storie o autocertificatorio o di accusa nei confronti degli altri si è pensato che la storia poteva in qualche modo essere messa da parte o lasciata a quella che era l'eredità raggiunta dalla Resistenza e cioè la costituzione su cui invece la storia ha lavorato ha lavorato molto e ci ha dato
Una consapevolezza che credo faccia parte della del sentire comune degli italiani
Anche di quelli che nei fatti poi la contestano o la mettono in dubbio io credo che la Costituzione faccia parte la Resistenza non è riuscito a far questo proprio perché non è mai diventata storia e patrimonio comune
Degli italiani quando avrebbe potuto esso per motivi diversi per responsabilità molteplici perché la guerra fredda ha iniziato subito a costringere in qualche modo a delle letture ideologiche della resistenza a delle arriva indicazioni
Di primogenitura o di maggior
Effettività che nei numeri c'era certamente ma che voleva anche dire un il tentativo di in qualche modo essere gli unici a poter testimoniare
L'identità resistenziale e pienamente e mi riferisco ovviamente alla tradizione
Comunista nello stesso tempo quelle tradizioni minori pensiamo alla democrazia cristiana che pure erano state presenti
Nella resistenza e che lo fossero in modo minoritario da un punto di vista numerico non toglie nulla faccio un esempio il momento in cui
La liberazione di Genova che l'unica liberazione dei partigiani che avviene in Italia Ottaviani che legge
Il comunicato del CLN ligure che dà il via all'insurrezione che porta poi e costringe
I generali tedeschi ad arrendersi nelle mani dell'operaio comunista che è il presidente del CLN
Eppure negli anni cinquanta la Democrazia Cristiana non una difeso la resistenza ha difeso casomai gli attacchi alla resistenza che per tanti motivi
E c'erano stati ecco allora noi abbiamo alle spalle quel lungo periodo degli anni Cinquanta
Sessanta che hanno
Lasciato un segno nella possibilità di guardare alla Resistenza con l'occhio
Della storia che non vuol dire l'occhio non partecipe o distaccato perché è passato tanto tempo
Anche quello ma se noi pensiamo per esempio a quello che pochi anni fa è stato fatto sulla prima guerra mondiale nel centenario della prima guerra mondiale c'è stato un rinnovamento
Di interessi e di conoscenza per cui oggi sicuramente anche i nostri giovani la prima guerra mondiale la conoscono meglio della Resistenza
Perché non si è fatto uno sforzo collettivo
Politico innanzitutto ma anche accademico ma anche educativo nelle scuole capace di riuscire a imporre in qualche modo un un discorso del genere Rea questo libro
Io sono molto contento che sia stato ripubblicato intanto perché si inserisce in un racconto che ormai
è il racconto di una resistenza europea in cui anche in Jugoslavia in Grecia in Francia ci sono stati momenti diversi di zone libere
Anche se non con le caratteristiche delle nostre aree pubbliche partigiane
E quel legame nel voler trasformare appena possibile
La lotta armata in istituzione democratica
Che era il senso più profondo di quello che è accaduto dopo perché il fatto che potesse avvenire nel corso della battaglia
Nell'Ossola com'era accaduto a Montefiorino o in Carnia soprattutto che sono le tre grandi esperienze portava con sé due cose fondamentalmente legati a quella che sarà poi la storia dell'Italia del dopoguerra riportare la normalità della vita quotidiana
Che era fondamentale e pensiamo a quella che è stata la ricostruzione negli anni immediati del dopo guerra delle città Milano da questo punto di vista è stato un esempio ma estremamente interessante e solo dopo e legato a questo pensare alle riforme pensare alle riforme
Che non necessariamente potevano essere attuate e nell'Ossola furono attuate alcune parzialmente alcune poi fallire lo perché Fini
La Repubblica ma come è già stato ricordato in tutti i campi possibile
Dalla sanità all'educazione al fisco a l'ordine pubblico ecco tutti questi elementi che facevano parte di un'idea di che cosa voleva dire combattere poteva dire riuscire a ritrovare una normalità democratica che l'Italia
Non aveva mai
Conosciuto
Ed è nelle testimonianze che sono presenti qui ma anche dei racconti che giustamente
Giuliano Amato suggeriva di andarsi a riguardare tanto sono belle interessanti e pieni anche di curiosità
Noi riusciamo a leggere il motivo per cui un popolo non nella sua interezza perché questo non è mai possibile ma passa dall'essere passivamente fascista nella sua maggioranza a convintamente democratico pur se non del tutto antifascista della sua maggioranza come dimostreranno le elezioni del due giugno
Del del quarantasei perché è proprio quello che accade in questi anni di guerra che coinvolge non soltanto i combattenti ma tutti coloro che gli stanno attorno e quindi praticamente
La gran parte
Della popolazione e non è un caso se poi i risultati
Del referendum saranno così diversi dal nord al sud dell'Italia per questa esperienza che è stata diversa che noi riusciamo a trovare
La capacità di intravedere come questo passaggio
Dal fascismo alla democrazia è stato un passaggio che ha coinvolto l'Italia nel suo insieme non è stato un atto come spesso viene oggi un po'detto
Da coloro che non hanno mai creduto che la Costituzione fosse antifascista
Che in fondo gli italiani erano opportunisti si adattavano a chi aveva il potere non è stato così
Quello che è mancato sicuramente stato questa opera profonda di riuscire a collegare la necessità della memoria che il primo momento che deve essere
Per forza tenuto
Presente e che e tutti coloro che hanno contribuito a a questo libro dagli alti stesso ma a a Luca a Ferruccio Parri il nonno
E il nipote facendo parte di tutto quel lavoro che per esempio gli Istituti della Resistenza hanno messo in piedi in
Decine e decine d'anni contribuivano proprio a mantenerlo una memoria necessaria che però non si è riusciti a trasformare in storia condivisa la storia condivisa
è diverso dalla memoria condivisa la memoria condivisa impossibile perché ognuno ha la sua la storia condivisa è quella che tiene presenti entrambe le memorie ma tiene fermi primo i fatti per cui non si può
Ignorare
Chi era e che cosa ha compiuto Junio Valerio Borghese né all'epoca e neanche poi negli anni settanta potremmo dire cosa che invece si dimentica con troppa ma oltre a questo bisogna ricordare i valori diversi che esprimevano anche le posizioni che portavano a scelte politiche differenti e questo e la mancanza di quella
Capacità
Educativa
Fondamentale che credo noi dobbiamo lamentare di più io ricordo che credo che andavano Imerio facevo il quarto ginnasio quando fu introdotta l'educazione civica
Beh fu la fine del poter parlare della Costituzione perché diventava un'ora quella di educazione civica per noi ragazzini di noia totale di non sa
Cioè e ecco noi non siamo stati capaci di inserire il legame tra la storia e i valori che nella storia sono presente e poter così raccontare cose la storia
Della resistente ci sono stati racconti e ci sono che hanno anche avuto Successo credo che pur
Nel suo piccolo questo libro è stato fondamentale per le zone che la cui storia racconta ma più in generale proprio per quel rinnovamento anche di studi che c'è stato e che noi dobbiamo cercare continuare di portarci avanti quindi
Direi che soprattutto se noi ci guardiamo
Le parole che Aniasi scrivo io
Ho trovato soprattutto rileggendo le le parole di Aniasi e di Vassalli come veramente due elementi di configurazioni insieme di ragionamento sui principi e sulla storia che hanno ancora adesso una attualità enorme mente altre cose possono essere più legate al momento in cui sono state scritte
Quelle sono il segnale di persone che avevano in tutta la loro vita
Dalla resistenza fino alla fine del loro percorso politico intellettuale e culturale che hanno avuto una visione che quella che credo incarna maggiormente quella che è stata ricordata un po'come
Questa idea riformatrice dell'Italia quella che
Commentando un po'il fallimento che riteneva tale della esperienza Solana uno di quelli che era stato presente Gianfranco Contini ricordava a un certo punto
I migliori hanno totalizzato calci nel sedere
Già erano dei mazziniani
Chi Baldi presidente della Giunta Facchinetti organizzatori da Lugano eccetera
Eppure l'Italia era tutta lì
In quei mesi e forse non si può ritrovarla altrove ecco questo è il richiamo credo a una lunga esperienza ha una lunga tradizione che noi dobbiamo essere in grado di ritrovare ripercorrere e soprattutto far conoscere
Pur nella consapevolezza che per le giovani generazioni di oggi effettivamente quel mondo quel periodo e di una distanza siderale rispetto a qualsiasi loro interesse a qualsiasi loro curiosità e quindi dovremmo anche inventarci
In modi per riuscire a trasmetterla e a raccontarla
Grazie a Marcello Flores ora mi rivolgo a Fiorella in trenta perché lei sicuramente se non se non a a livello di lettura può fare sfoggio di memoria nel senso che c'era lei in plein tiene nata quando Aldo Aniasi doveva già neanche più Sindaco di Milano per intenderci lungi dal poter avere un ricordo diretto AN della resistenza dei dei primi anni della politica
E quindi lei ha potuto fare quello che nessuno di noi ha fatto perché noi abbiamo avuto la fortuna l'occasione la necessità tutto quello che volete di intrecciare
La nostra vita è nostro incontro a con questi temi e anche con lo stesso Aldo Aniasi e allora lei attraverso il suo lavoro che Aldo Aniasi ci restituisce lei che la la scoperto dopo letteralmente
Grazie della domanda che mi fa stravolgere invidia di intervento che avevo in mente ma se vuole faccio la solita no io non voglio stravolgere nulla ci mancherebbe errore anzi non ci prova neanche dire qualcosa di miglio e di più di quello che è stato detto perché sono stati degli interventi veramente belli
E trasmettono la l'importanza del libro è anche la bellezza di leggerlo
Nella maniera sapientemente disordinata che ha già accennato l'onorevole Ascani e che può essere fruibile altre volte
Con una memoria traslata insomma però ho avuto la modo di di di parlare con persone che hanno riconosciuto in Aldo Aniasi anche soprattutto nel lavoro su Parri una capacità storica rilevante e nel costruire questo libro sicuramente si può confermare
Che Aniasi ho conosciuto allora io ovviamente il privilegio che ho è quello di poter aver visto a lungo e e e con maniera insomma tenta l'Archivio storico di Aldo Aniasi quindi ho letto i suoi discorsi anno per anno ho letto il
E ho letto la grande coerenza che già è stata ricordata
E e anche l'urgenza di fare la coerenza che deriva da una cosa voglio diceva sempre
Ed il fatto di controllare controllare se stessi per essere sempre aderenti a quei principi in ogni momento della propria giornata non nelle grandi cose
Ma proprio nel comportamento quotidiano essere aderenti tra ai principi
Che che che si scelgono di di seguire allora ci sono due morti che lui citava spesso uno lui eredità da Ferruccio Parri ed è cammini dritto chi compone
Ora non è un bellissimo motto dal punto di vista estetico magari però nella nella capacità di controllo quotidiano disse è importante allora addirittura quando quando ci si trova ad agire nel nella decisione di prendere un ascensore una scala mobile o le scale vere questo forma
E l'altro motto invece più più pensato più tipico di Aniasi è quello che l'autoritarismo è connaturato nell'essere umano non solo della sua dimensione individuale ma in quella collettiva
E che quindi sia a livello individuale cioè a livello collettivo bisogna porre le contromisure perché l'autoritarismo non prevalga perché là dove prevale l'autoritarismo si spegne la persona si spegne l'essere umano
Cosa vuol dire questo vuol dire che è importantissimo istituzionalmente e politicamente fare tutto quello che serve per rendere appunto una democrazia un sistema di governo partecipato e quindi collettivo autogoverno
Ne parla Pacelli il la partecipazione inteso non solo come esserci o esprimere un voto ma la possibilità di intervenire su un processo decisionale e anche definire la finalità di quel processo decisionale quella e la il la frontiera dell'autonomia dell'autogoverno che sempre Guido Aniasi
Allora la partecipazione come come il modo di contrastare l'autoritarismo e quindi anche le le modalità di di organizzazione delle istituzioni perché l'autoritarismo venga tenuto a bada
Sono importanti collettivamente Alitalia individuali come si fa a tenere a bada l'autoritarismo che ha in sé che è connaturato in onore di tutti noi
E questo è un controllo che bisogna fare quotidianamente appunto nel modo di approcciarsi a una lettura a a un giudizio a al modo L'Unità sindaco che è stato come è stato letto un sindaco sicuramente col pugno di ferro trova autorevole
Un sindaco capace di ascoltare di essere sempre presente di vedere lo sguardo dell'altro di farlo ogni giorno e diceva si diventa autoritari anche in un'associazione se non si sta attenti las lo fa l'associazione lo fa e il comitato di quartiere se non si sta attenti lo si diventa perché è connaturato nell'essere umano allora bisogna controllare che questi questi germi vengano messi da parte
L'altra cosa che Cecchi che ho imparato punto dal da legge erano e il fatto appunto di controllare anche le proprie finalità in questo libro oltre alla finalità della memoria se la finalità di insegnare
O comunque di stimolare un processo critico
Un processo critico che serve appunto a a un percorso formativo nelle Tore auspicabilmente nelle torri giovani ma in chiunque prenda in mano questo libro
Che viene catapultato in presa diretta come è stato detto nei misfatti
Senza grande consapevolezza di quello che succede perché non viene raccontato che cos'è la Repubblica dell'Ossola all'inizio
Vengono raccontati dei fatti non vengono descritti dei personaggi vengono ascoltate le parole di quei personaggi senza sapere chi siano
Dopo ci dopo intervengono i saggi critici dopo intervengono le testimonianze firmate ma insomma questa modalità esperienziale dividere la memoria
è uno dei modi per far sì che non se la memoria non sia appunto un un gagliardetto ma sia una Modotti agire su se stessi la memoria deve essere qualcosa che ci aiuta a cambiarci a cambiarci meglio
Questo era la sua visione allora come farlo come farlo anche oggi ce lo chiediamo in me lo chiedo anche la storica appunto perché quando cambiano i sistemi di di partecipazione quando cambiano anche i sistemi di lavoro
Noi discutiamo questo libro ha lasciato da parte tanti tanti documenti ho fatto un'intervista all'editore precedente oggi c'è quello
Quello contemporaneo ma insomma l'editore Presidente si diceva c'era talmente tanto materiale che avevamo riempito stanze stanze
E parte di quel materiale l'abbiamo recuperato emessa on line sul nostro sito si potrà vedere interrogare stiamo facendo anche una piccola sperimentazione
Su l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per l'interrogazione di quelle fonti storiche
Con tutta l'attenzione di capire che cosa
Cambia nel nell'utilizzare nuovi strumenti sulle fonti storiche in particolare
Che cosa cambia cambia il fatto e lo dico pensando a cosa penserebbe Aniasi poi ovviamente non mi posso sostituire però immaginando che cosa cosa avrebbe potuto pensare lui
Quello che conta non è che un'intelligenza artificiale possano sostituirsi a uno storico
Nel nel fare un ragionamento nell'analizzare una serie di documenti questa cosa è inevitabile che fa che sarà non si possono distruggere gli strumenti ma quello che bisogna considerare è che cosa si perde
Nella persona storico nell'esperienza di fare un lavoro che la macchina fa per lui
Cioè la lettura di migliaia di documenti fatti da qualcun altro non mi starà più formando io arriverò magari a sapere delle informazioni perché qualcuno le ha selezionate permea ma la noia provata nel leggere l'informazione sbagliata la carta non trovata il toccare quella cosa
Il tempo che ci si mette nel produrre un lavoro allora dovremmo secondo me tener presente che quello che la la anche la tecnologia
Cambia nel nell'approccio con con la storia e la memoria non è tanto che cosa in più riesce a fare
Lì latte d'intelligenza artificiale la tecnologia ma cosa in meno riusciamo fare noi quindi è la qualità dell'essere umano da tenere sempre presente
E perché ci vuole una qualità grande dell'essere umano per fare grande le istituzioni ci vogliono grandi singoli per fare grandi collettività
è necessario che l'essere umano si dia degli strumenti individualmente e collettivamente per diventare un essere umano migliore con delle esperienze esperienza della Resistenza è stata questa noi fortunatamente non abbiamo dovuto viverla speriamo di non dover la vivere
Ma per l'esperienza e le dobbiamo fare formative
Intanto forzare questi queste riflessioni all'interno del libro è una modalità
Tener viva e come come fanno tanti presenti qua la il confronto tra ieri e oggi è una modalità ma non può essere solo questo dobbiamo provare a capire come in noi stessi e insieme esercitare la coerenza che vogliamo vivere
Mirko caratteri
Legge settantaquattro nessuno colpo bassissimo in quello stesso anno
Quello stesso mille novecentosettantaquattro la RAI trasmetteva uno sceneggiato in tre puntate quaranta giorni di libertà oggi non oggi sarebbe improponibile non oggi per te le Meloni pre cosa che sentiamo oggi in generale su qualsiasi televisione
Uno sceneggiato scritto da Luciano Codignola quindi insomma una cosa profonda che ricordava
Chiamiamola così l'epopea della Repubblica dell'Ossola
Oggi cinquant'anni dopo non cinquecento anni dopo
Una un sondaggio normalissimo sarebbe scoprire che il novantanove virgola nove per cento degli italiani non ha la minima idea di cosa sia stata la Repubblica dell'Ossola
E cosa fossero quei quaranta giorni di libertà perché fosse alcuni non sanno neanche perché fosse al di libertà rispetto all'anno a quell'anni a quegli anni capito e ovviamente stiamo parlando di trent'anni dopo
Allora quale il problema per lo storico di non di non fare il papiro logo lo
E di essere invece passato e presente e perché è passato è uscita di conio
Quell'epopea
Una domanda un po'difficile pone e poi c'è un altro allora andiamo di più facile se no no va bene va bene giusto affrontare la sfida allora be'sul perché è uscita di conio abbiamo già sentito quello che ha detto Marcello Flores che sicuramente da condividere
Resistenza appare più lontana di quanto non sia cronologicamente per i motivi che abbiamo detto non essendo riuscito a diventare patrimonio di tutti allo stesso modo ma la sfidava una ripresa le zone libere dell'estate del quarantaquattro sono una buona occasione questo io ottantesima e che non riguardano solo solo l'Ossola presidente Mattarella è andato in Carnia
Noi in Emilia abbiamo ricordato Montefiorino
Queste esperienze sono interessanti sono un buon modo per recuperare alcuni elementi perché è vero che il contesto è completamente diverso e per la verità credo che l'analisi storica compiuta da tanti colleghi a partire dallo stesso Marcello ci ha spiegato anche quanto sia improprio
Diciamo così stabilire degli dei delle continuità troppo lineare anche tra repubbliche partigiane
E la repubblica per quarantasei adesso non abbiamo il tempo qui di farlo ma leggendo le cose che scrivono i giovani storici stromale voglia Fiorella ma i veri giovani storici che abbiamo qui come Andrea post setta come Luca Zanotta
Però ci sono delle cose che nonostante queste di differenze si possono recepire e ne dico solamente solamente due
Questa era una situazione difficilissima gli italiani non solo gli osovani venivano da vent'anni di dittatura da tre anni di guerra mondiale da un anno di guerra civile
Eppure in quella situazione hanno fatto due cose
Situazione ripeto molto difficile molto più difficile anche di quella pur non facile che ci troviamo a vivere oggi prima cosa sono riusciti a pensare al futuro
Una situazione difficile hanno smesso di pensare al futuro anzi hanno rilanciato Choir dando a qualcosa di diverso più avanti
Proprio queste nuove idee che sono state introdotte in quella breve stagione seconda cosa anche questa dire molto istruttiva per l'oggi in una situazione di difficoltà
I sottoscritti vanno ampliati Nordest questo fa la Repubblica dell'Ossola dirette sono due lezioni che sono abbastanza attuali tutto sommato no
Ecco su come poi si possa trasmettere quello che è successo ottant'anni fa alle generazioni più giovani noi come storici ci arrovelliamo chiaramente perché notiamo anche noi non solo diciamo una certa frustrazione della DC corporativa perché
Chiamo il nostro ruolo sociale continua crisi ma quanto piuttosto il fatto che esiste un gap sempre crescente
Tra l'avanzamento della ricerca che è notevole anche nel nostro Paese e quanto di questo Poli arriva al senso comune questo che si allarga
Allora sicuramente ci sono delle responsabilità degli storici
Qualcosa proviamo a fare
Per esempio rinnovare i nostri linguaggi per rimanere a questo esempio delle zone libere visto che di questo stiamo parlando
Più tardi presenteremo il podcast è stato fatto un punto dalla fondazione sulla storia dell'Ossola e quindi uno strumento diciamo più più moderno io posso colpo di scena posso i le ne vale la pena effettivamente anche un po'tocca Scheda oggi e su tutte le piattaforme finì di Thiago furti
Ascoltare
Per esempio io a noi a Montefiorino abbiamo fatto abbiamo fatto un gioco da tavolo sulla repubblica partigiana è andato a ruba quindi diciamo ci sono nuovi linguaggi che si possono utilizzare anche per veicolare
Diciamo questi eventi apparentemente lontani
Ma importante soprattutto quello che dicevo cioè tenere presente che ci sono dei valori di fondo assolutamente attualizzato i gli nelle modalità che dicevo ovviamente per fare questo bisogna però questo diciamo una prerogativa di nomi storici appunto superare diciamo gli elementi emotivi legati alla memoria appunto concentrarsi sul lavoro storico sulla documentazione che anche in questo caso molto ricca
E un'analisi attenta della documentazione ci porta a scoprire cose molto nuove ci porta ad articolare meglio tutta la rappresentazione dei fatti per cui anche sulla Repubblica dell'Ossola quello che sappiamo oggi non è più solo quello che sapeva che che ricordava Aniasi e neanche quello che ha scritto nel novantasette
Ma per fortuna siamo andati avanti ieri abbiamo nuove cose da da raccontare quindi insomma questo è un cosa bella del nostro lavoro di poter continuare ad approfondire grazie
Grazie professor
Filippo Sensi è è l'unico politico in attività parlamentare che presente a tavolo al Partizan otto istituzionali pian Ascani e di Borghi che sentiremo alla fine
E che ma ce l'abbiamo obblighi istituzionali arrivano e può dire ecco come la pensa ecco no no dico qui anche qui non è che può a poter comunque sia
Va bene allora è uno dei due
No però voglio chiedere a a Filippo Sensi che come borghi
E più giovane di queste storie
E però se posso permettermi per l'esperienza personale che forse mi dotare no quasi quanto altri ricordo di Aniasi Aldo Aniasi sarebbe in fu imbufalito recluso sono questo termine a viene in mente un altro per le baruffe chiozzotte del campo largo ma sarebbe soprattutto spiazzato in maniera irreparabile
Dalle dispute sul dove stare rispetto alla guerra tra Ucraina e Russia
E rispetto alla querela che si profila tra Israele e Iran e non lo dico per sentito dire nulla di questo lo dico quindi la mente per sentito pentire e penso lucro possiamo no mettere per iscritto e anche questo un segno che in realtà siamo entrati in un'età diversa in cui in cui i valori i retaggi la memoria e la storia sono contendibili e non è anche questo un segnale per la sinistra
Grazie direttore innanzitutto grazie animata da a voi arrogarmi assiduamente alla fiaccola Fondazione
Aldo Aniasi per questa e alla Camera i deputati ovviamente per questo invito a sentì direttori Titti rispondo innanzitutto così magari mandi a quel paese ma mi mia quando tu hai sentito la voce di Aldo Aniasi
Ti sei commosso
E questo non soltanto e questo non mette capo soltanto al fatto che tu lo ha riconosciuto hai lavorato e combattuto come detto prima con con colui come questa personalità
Ma anche col fatto che in fondo la sfida che anche i due storici
Sono ovviamente tutti quanti qui al tavolo c'hanno a insomma ci hanno un po'sollecitato a cogliere e quello di rifare vivo
Di come si rifà viva di come si fa presente la voce di Aldo Aniasi quest'oggi questo infatti il piccolo inserto di cui ringrazio molto
Luca
Immediatamente rifaceva viva questa stagione non solo perché tu l'hai conosciuta e cioè lavorato ma la rifece aveva me che non l'ho conosciuta non c'ho lavorato ma per me rimane invece uno degli degli dei del delle dei miti
Te la resistenza
I mille occhi Erminio vecchie diceva del della del del popolo italiano che hanno aiutato danno sostenuto consentito quella resistenza quindi io penso che fare presente
Sia uno dei compiti che ne siamo tutti chiamati ognuno con il suo alla sua responsabilità a fare nei confronti di quelle esperienze nei confronti dell'esperienza della Resistenza la resistenza direttore Parri con un barba riconosciuta adesso Tumi solleciti sul tema e l'Ucraina io passo nel mio partito per essere un guerrafondaio
Sogni conosci non so sua sono poco quindi Putignano perché in quella promessa fra le risposte passo passo il mio partito verso l'uno con l'elmetto io penso che la prima cosa che vada riconosciuta
Tu devi conoscere adesso nell'Ucraina che è la resistenza europea
Che lì si gioca e si combatte la resistenza europea
Così come appunto quei giovani quei ragazzi come diceva prima il presidente Amato quelli che erano uomini caro non solo eroi e poi dopo le abbiamo monumentali disattiva o dimenticati io né che letti
Ma che quegli omini erano dei combattenti mi ha colpito leggendo scorrendo il il il libro questo volume c'è un passaggio di Aniasi che diceva perché l'Ossola
Dice innanzitutto perché in quell'ampio territorio abbiamo combattuto felpe il primo dal il primo movenze
Di questa esperienza è che lì hanno combattuto cioè questi erano ragazzi uomini eccetera ed erano sono stati dei combattenti
Quando tra l'altro mi ha mi colpisce molto anche la persona vuol dire delle cose spettinata e davvero poco intelligenti su su quell'esperienza
E qui quello che sapevo dell'Ossola da ragazzino passava attraverso quello sceneggiato che termina e che è rievocato Anna identici progetti quaranta giorni libertà la canzone Guido e Maurizio De Angelis tra l'altro erano gli autori sia di quella canzone che della sigla finale che era verde era se vorrà sola in tono perché ricordo cosa
Tozzi dice un'altra cosa leggendo queste quattrocento pagine Hay e i i racconti i resoconti e le cronache e lede i deliberati della Giunta
A parte mi veniva in mente anche questa carattere provvisorio sempre della democrazia no
La Giunta provvisoria in fondo in quei quaranta giorni il fallimento per fallimento della dei quaranta giorni di Bertacca c'è anche la forza e la vittoria
Di quelle idee anche di quel grumo socialista riformista di libertà e giustizia che tu prima appunto dice di no
Come come fa come come come scolorito
Parola mi veniva in mente una cosa per contrastare cioè da queste pagine a questa esperienza questi racconti e pensando all'Ucraina
Mi veniva in mente uno dei documenti più impressionanti secondo me che resteranno di questa della Resistenza Ucraina all'invasione russa ed è un documento che dura un minuto poco più di un minuto in otto cinque secondi
Alla all'indomani dell'invasione russa
La disinformazione del made in Ucraina adesso due anni fa
Quel video quel di
La disinformazione russa diceva pazzeschi siete scappa se ne stanno scappando tutti
Un po'perché sono non sono dei nostri sono occidentali quindi come dire no alle mollezze dell'Occidente scapperanno
Dove potranno trovare insomma no sola dove oggi la loro idea di patria dov'è oggi la loro idea di libertà andranno via
E quindi hanno cominciato a dire se ne se ne andrà se ne scappa non c'è più la disinformazione di quelle ore come risponde Zaleski e la sua classe dirigente in quel momento risponde con un video fatto con un telefonino così
Di un minuto circondato da suo consumata ai suoi uomini
E dice e dieci dal primo ministro dal suo il Consigliere dai suoi ministri all'ombra di notte un video notturno all'ombra del palazzo presidenziale di chi e dice il presidente e qui il primo ministro e qui il ministro è qui il Consigliere e cui siamo qui in questo qui
In questa presenza io ho pensato a Tienanmen ma leggendo scorrendo le pagine i documenti l'i ricordi e non solo penso che questo libro sia un un enorme qui e che ogni resistenza è un essere qui
Un camminare dritti come
Ci si ricorda come si ricordava prima facendo allusione a quello che diceva Parri
Quindi non è qualche cosa che appartiene semplicemente al passato è spostato giustamente sul futuro l'Ossola come embrione
Del lavoro dalla Costituente della Costituzione ha proceduto parentesi in quelli in permanenza in quella caducità in quei quaranta giorni
C'è anche l'in permanenza la caducità anche della nostra trama dell'ordito costituzionale
Prima chiedere al presidente Amato riconoscete il valore di chi ha difeso la nazione riconoscete il portato che di quel valore oggi resiste e che la Costituzione
E mi chiedo il perché invece loro sia loro sentano estranei e perseguano un'estraneità meticolosa
Di principio non solo di come dire non solo di iattanza di ignoranza di arroganza ma è un progetto
è un Progetto adesso vediamo non voglio fare politica faccio la cosa il Pd la cosa alle riforme
La quello quella no scusami Enrico terzo la parola ringraziata sovente no però però la domanda del presidente Amato era una domanda molto precisa perché sfidava sul tema della nazione quelli che di nazione si riempiono la bocca e poi questo è un progetto secondo me Presidente non è un incidente non è un'estraneità non è una non è una casualità non è solo cattiva memoria o il fatto che sono nati dopo e che non hanno neanche fatto in tempo magari a vedere
Quello sceneggiato io concludo scusami Enrico io volevo dire questo dobbiamo riconoscere la resistenza e quindi i valori di libertà giustizia dove stanno
Dobbiamo sapere da che dobbiamo riconoscerla intanto tu perché quello stessa disinformazione che agiva nel due mila ventidue che diceva Zaleski se n'è andato a quello era qui cioè lì
Agisce oggi
Io sono profondamente indignato di un'iniziativa di un intergruppo per la pace
La il dialogo e non so che altro ci hanno messo dentro animato da da da una forza politica in particolare alla quale hanno aderito più o meno tutte le forze politiche il cui sottotesto il cui carriera parlasse non è la pace il dialogo e il negoziato ma è la resa
Ma è mufloni superiamo andiamo oltre non possiamo morire per andiamo ecco io questa cosa mi ferisce personalmente
Quindi io penso innanzitutto riconoscere la resistenza innanzitutto riconoscere che la Resistenza è un essere qui adesso ora non solo nel passato o in un futuro di si incarna top
E quindi quella coerenza qui l'intransigenza quel nerbo che però sapeva anche farsi pragmatica riformista
Entrava nelle cose
Cambiava
Cambiava così come ha fatto Aldo Aniasi nel corso della sua esistenze per la sua esperienza politica istituzionale quindi non era un'intransigenza dell'età che rimaneva fuori era un'intransigenza che diceva qui ora
Io vorrei che da queste pagine la lettura di queste pagine dalla voce
Di queste pagine così come
La commozione tua intrico sulla che non è una fragilità ma è un rifare vivo di fare presente
Venga una spinta anche a tutti noi che siamo qui ognuno con la sua parte politica ogni rosso pensieri a fare la nostra parte perché quello che siamo chiamati a fare
Grazie grazie al senatore Filippo Sensi prima di dare in recupero la parola a un altro senatore Enrico Borghi volevo fare un'ultima domanda però a Giuliano Amato sono permanente
Se se me lo permetti però sono
Ecco chi sono io per dirti allora è
Noi abbiamo conosciuto la resistenza attraverso poche grandi opere letterario una il partigiano Johnny di Fenoglio no che dà un'idea
Esistenziale per la partecipazione alla lotta partigiana allora esistenziale a proprio
Come se fosse una necessità vitale per
Per ideali ma anche per poter essere degni di se stessi e del proprio popolo
Aldo Aniasi ha dimostrato come tanti altri perché se no ricordiamo solo lui che poi in tempo di pace quei
I ragazzi quei ragazzi la resistenza sono diventati gli uomini delle istituzioni repubblicane gli uomini e le donne delle istituzioni repubblicana cosa manca oggi di più di queste cose la Resistenza fu fatta da ventenni soprattutto questo viene dimenticato
E anche men che ventenne e pochi e pochi Mutu ci la colletta ma anche anche per un altro motivo che gli uomini mentre erano in guerra qual erano sbandati la guerra non dimentica ci sono delle motivazioni a quella è una generazione nuova che si è rivolto e forse questo da ricordare come lezione della storia che c'è un momento in cui dobbiamo guardare al futuro al nostro futuro che sono i nostri figli e nipoti per sperare che queste cose si riaccenda no
Credo che
Punto oggi è stato detto i valori conto no chi valori che diventano motivazione
Che diventano più importanti dirla nudità nella vita
Che diventeranno lo stimolo ad affrontare i rischi che mi mettono a repentaglio tutte cose dalle quali tendenzialmente ad essere umano sfugge
Ora i valori che contano che cos'è che li tiene vivi
Io riflettendo anche sull'esperienza europea sulla enorme difficoltà deve far vivere l'idea d'Europa al di sopra di ciò che ci mantiene divisi
Mi sono convinto che la memoria a un rilevanza enorme
Che se nel dopoguerra riuscirono a superare le resistenze che erano state sempre invincibili in passato a rinunciare a pezzi della loro sovranità
Per dire mettiamoci insieme
Quella mossa straordinaria
Che fare Schumann né con la Germania
Che e anche qualcuno ha scritto il perdono a motivazione religiosa di una persona di fede quale Schuman ed era
Di dire venne ci siamo combattuti per secoli
Per possedere interamente diciamo l'acciaio ferro la siderurgia
Mettiamo tutto questo insieme
E non ci combatteremo più
Ecco questo il figlio di una memoria che ancora lacerante nella mente e nello stomaco nelle viscere delle persone che hanno il ricordo dei loro cari More attingo
Finiti in campo di concentramento venuti fuori il come fantasmi da Auschwitz
Finché questa memoria dura la forza delle grandi de a un supporto che altrimenti come riusciamo a creare essenza
Ecco questa è è la grande domanda temere impieghi il racconto della Resistenza attraverso un videogioco
Atte a me pare ci fa mancare il respiro qualcuno si può dire che l'unico modo viene in un tempo come il nostro non lo so questo a volte io vedo personaggi della mia generazione che sembrano proprio profeti nel deserto predicatori
Ma
Ecco nei giovani io confido non perché sono astratto
Ma perché credo che il cambiamento climatico che sta determinando Wi di cui solo alcuni che non nomino fingono di non essersi accorti
Che determinerà
Uno choc paragonabile a quelli della memoria perché ci saranno distruzioni come già ci sono ci saranno desertificazione il come già ci sono ci saranno e esordì come già ci sono
E allora purtroppo davanti alla tragedia recuperiamo il senso della nostra umanità
Dei popoli
A Luca Aniasi alla Fondazione ASI
Per questo invito per il quale Porto le scuse ringraziamento
Le scuse per non essere arrivato dall'inizio ma alcune vicende
Di carattere istituzionale peraltro strettamente connesso con l'emergenza di questi minuti visto che le agenzie mentre siamo qui stanno battendo di un alto rischio di recrudescenza
Fra Israele e Iran mi hanno costretto due partecipare ad un impegno istituzionale quindi mi scuso
Per resse arrivato tardi e ringrazio direttore per questa possibilità d'intervenire ai tempi supplementari
Un ringraziamento profondo non solo per il fatto che
Chi vi parla è nato a cento metri dal luogo dove si combatte la battaglia del ponte la Masone che fu decisiva
Per la liberazione di Domodossola oggi vive a cento metri da un fabbricato dove nel giugno del mille novecentoquarantaquattro i capi partigiani si ritrovarono per coordinarsi e decidere che sarebbe stato settembre il momento in cui passare all'azione quindi dal punto di vista dei diciamo dalla biografia geografica oltre che di quella familiare
Non posso che ringraziare per l'assunzione di un iniziativa di questa natura
Ma credo che i ringraziamenti vanno anche per avere scelto questo contesto questo luogo
E le cose che sono state dette perché è molto vero credo
Che se
Purtroppo per motivi che sono stati scandagliati il tema della memoria del ricordo non fanno parte del background diffuso del nostro Paese è altrettanto vero che questa esperienza non fu un'esperienza locale fu certamente un esperienza locale
Saluto e ringrazio il sindaco di Domodossola per la sua presenza
Ma in quel crogiolo si realizzo quella che oggi noi potremmo definire un'esperienza bloccarla
Ci fu la fuoriuscita degli antifascisti milanesi e torinesi
Che per contingenze di carattere logistico se ne andarono in montagna
E contingentemente quella montagna era vicina a un territorio come la Svizzera che consentiva anche di fare alcune operazioni di Intelligence che furono determinanti poi per il coronamento di quella di quelli quei quaranta giorni con una doppia consapevolezza i capi militari di quell'esperienza avevano perfetta conoscenza e consapevolezza del limite strutturale
Di quella ribellione e che se non fossero state aiutati dall'esterno non avrebbero potuto far fronte ad una resistenza che aveva già compilato compiuto il miracolo quasi incredibile re di bluffare con il nemico e di far credere al nemico che tutte quelle montagne fossero popolate in maniera come dire
Sovrastimata di combattenti e che fu una delle motivazioni per le quali tedeschi i repubblichini se ne andarono da quella vallata
Ma di Dio Superti Moscatelli sapevano che se non fossero stati aiutati dall'esterno
Quella sarebbe stata una esperienza destinata a chiudersi ma non per questo di rinunciarono
Questo fu il primo elemento che ci riconduce anche alla vicenda di questi tempi insomma laddove si combatte per la libertà per l'indipendenza
Uso una parola un po'desueta ma che credo sia giusto dover la dire per la patria
E quando questo lo si fa a diverse latitudini riferendosi a quei valori universali per i quali in Val d'Ossola in altre parti del nostro Paese
Vennero spesi vite ecco io credo che essere all'altezza di quell'esperienza significa essere corrispondente dal punto di vista della capacità di non guardare altrove di non stare alla finestra e di non attendere che la storia proceda per conto suo anche perché la mia personale opinione che la storia con gli ignavi
Produce poi un conto molto ossalato
E quindi allora erano perfettamente consapevoli che se non fossero state aiutati quell'esperienza sarebbe stata corta ma la fecero lo stesso
E la fecero per le motivazioni che sono state venne riassunto all'interno di questo libro e che sono tutte sintetizzate dentro un passaggio simbolico
I partigiani capi militari conquistano con le armi
Domodossola e poi centonove immediatamente il loro potere ai rappresentanti politici oggi sembra quasi una banalità
Riconteggio attualizza diamo questa riflessione in quel momento dopo vent'anni di regime
In una fase nella quale la politica veniva vissuta come un elemento di debolezza rispetto alla forza alla potenza soverchiante delle armi in questo doppio passaggio a mio giudizio ci sta molto
Dell'esperienza con la quale poi si è arrivati alla coronamento all'interno dell'Assemblea Costituente c'è un altro come direbbe al momento
Che si ricollega anche a questo palazzo il segretario provvisorio sopra il segretario
Della giunta provvisoria di governo era l'onorevole Terracini che poi fu presidente dell'Assemblea costituente che qui si tenne e dicono le cronache che Terracini
Tenne come se fosse il Talmud nel verbale della Giunta provvisoria di governo e appena arrivarono in Svizzera la consegnarlo con richiesta di tutela perché dentro quelle note quei verbali
Quelle registrazioni c'era molto di più di un elemento amministrativo ma c'era il senso vero di una storia quel senso ovvero di una storia a mio giudizio è anche il propellente che ci può consentire di evitare che il rischio della
Della come dire dell'oblio cada su queste esperienze e siccome in quella canzone di Anna identici si diceva che quell'Albora aveva trent'anni
Ma aveva dato pochi frutti già allora ma che soprattutto se non si fosse continuato ad operare
Quell'albero si sarebbe anche potuto seccare io credo che per evitare che questo accada e per evitare che torni a germogliare frutti
Dobbiamo compiere le due operazioni fondamentali per le quali questo lavoro io credo sia molto prezioso dovevamo al tempo stesso fare memoria fare ricordo
Dice l'etimologia dalla memoria che significa lasciare traccia lasciare traccia di sé o di quello che è stato fatto
E ricordo significa rimettere nel cuore cioè dare senso significato valore spessore etico a questa traccia anche per questo ancora una volta grazie
A conclusione ovviamente al nostro padrone di casa
Come
Una tragedia in questi provvisoria tutto è provvisorio
Allora prima dei ringraziamenti
Devo dire che sono passato facile mettere in piedi tutto questo ma non sono veramente soddisfatto perché la
La la qualità degli ospiti ed i relatori collocano portati saluti dalle varie realtà ringrazio ancora il sindaco della città e Domodossola assessore Conte
Il il segretario della casa l'esistenza di di Verbania il senatore Borghi ma e e tutti i relatori credo c'è un c'è una frase molto bella che del dello storico Kimathi Snyder che dice se c'è un modo per distinguere il bene dal male e quello di resuscitare la storia
Ecco io credo che questo sia un po'secondo me il senso della discussione che abbiamo ascoltato oggi
E e anche il senso del lavoro che cerchiamo
Di fare come Fondazione Aldo Aniasi come FIAT con tutti i ricercatori che lavorano con con grandissimo entusiasmo e con i pochissimi mezzi che non abbiamo a disposizione
Che lavorano con noi
Volevo dirvi che non finiamo qui perché continuiamo a la Casa della memoria e della Storia per chi potrà e vorrà essere con noi inauguriamo la mostra la mostra ricordo delle ricordo la luce da Repubblica dell'Ossola ricostruzione di Milano la mostra sarà visibile fino al ventitré ottobre e due mila ventiquattro Rizzato dalla dalla Fondazione Aldo Aniasi dalla FIAT in collaborazione con la Triennale di Milano
E ricordo la luce e perché
La banalità volte delle riforme delle piccole cose il ricordo che ebbero i abitanti della valle nel ritorna luce illuminazione stradale la riapertura dei bar ritornava appunto la luce e poi come abbiamo accennato brevemente prima ne valeva pene anche un podcast a proposito di cercare anche nuovi strumenti per per raccontare la storia
A cura di Fabrizio Zanotti Panizza Vanessa vi danno che sono che sono qui oggi che ringrazio tantissimo il loro lavoro da il il podcast ispira libro eppure ovviamente segue la sua strada anche anche hard
Istica che ed ecco i bile da oggi su con una corsa pazzesca su su tutte le piattaforme
Timidi podcast
Ringrazio nuovamente tutti tutti i relatori tutti coloro che hanno partecipato una parola
Se mi permettete personale di ringraziamento per Enrico Mentana perché
Per le parole
Intanto per per la sua disponibilità immediata a essere con noi oggi ma per le parole di di affetto di ammirazione e di riconoscenza forse in qualche modo
Che che ha avuto nei confronti di Aldo Aniasi lo ringrazio veramente di cuore grazie ancora a tutti