Presentazione del libro di Umberto Ranieri "Ucraina"

Buona sera buona sera e e benvenuti a questo incontro di presentazione del libro di Umberto Ranieri Ucraina nome non momento in questo caso dal punto di vista proprio della vicenda non si aggiunge nel nel null'altro quello che dal febbraio ecco forse questo
Che dal dal febbraio dello scorso anno una vicenda assolutamente tragica
Ecco adesso sentiamo senza sentiamo onorati ecco sentiamo sentiamo no dicevo dal il libro di Umberto Ranieri dal titolo ucraina con commenti di Giuliano Ferrara Ernesto Galli della Loggia e Ferdinando Nelli feroci commenti che dialogano naturalmente con il testo di di Umberto Ranieri che un testo
Realizzato di recente ma che naturalmente contribuisce in maniera molto acuta al dibattito sulle cause di un conflitto che quotidianamente ci dà ulteriori spunti e nuove notizie da un da un anno ormai quasi diciamo un anno febbraio del del del due mila del due mila ventidue quindi ci dà da molto da discutere le notizie di oggi sembra sono appena venuto alla redazione cessò Olten Berti che ha detto che l'Ucraina deve entrare nella NATO che uno dei temi
Perché uno dei temi che di cui già si dibatteva prima del prima del conflitto ed è una delle questioni che in qualche modo viene esaminata anche nel corso del del libro che
Parte e si sviluppa attraverso tesi
Legate all'evoluzione storica del rapporto tra l'Europa l'Occidente in generale e l'Unione Sovietica e la federazione russa
In seconda battuta quindi passiamo dalla sgretolamento del muro di Berlino a alla Federazione quindi da Gorbaciov fa Eltsin e per la federazione dei pesi Russie fino alla a a al al potere di di di Putin che
Ha avuto sempre un dialogo con l'Occidente particolare
Dico particolare perché a al mattino alle mie spalle o come una sorta di scenografia per i collegamenti per i collegamenti video che una prima pagina molto importante che è una pagina che è quella dell'orgoglio napoletano
Del premio Oscar vinto da Paolo Sorrentino e Toni Servillo con la grande bellezza era un giorno di grande orgoglio per tutti quanti noi per la città per l'arte di Napoli
Riconosciuta a livello mondiale col massimo riconoscimento internazionale ebbene quella prima pagina a un'apertura in a particolare perché la pettorina che riguardava l'annessione della Crimea da parte di Putin
Obama all'epoca presidente degli Stati Uniti che chiedeva una reazione forte dell'Occidente
L'Unione Europea divisa sulle sanzioni e un fondo in cui si parlava della totale dipendenza dell'Italia e di gran parte dell'Europa dal gas e dal petrolio russo
Questo ci fa riflettere che quella prima pagine del due mila quattordici
Sono passati ma dalla rispetto allo scoppio del conflitto otto anni sulla dipendenza energetica abbiamo peggiorato la situazione sulla situazione legata alla geopolitica non è cambiato nulla anche perché poi Putin
In maniera del tutto folle e arbitraria invaso un Paese indipendente
E la reazione dell'Europa da un punto di vista politico è stata una reazione fortunatamente forte ma ad esempio cessato una reazione di diverso spessore e di diverso grado rispetto a vicenda la vicenda della questione energetica
Per cui a un certo punto la Germania ha fatto da sé la Francia ha fatto un accordo con la Germania
I Paesi forti dell'Unione Europea sono arrivati divisi rispetto a una questione che era quella dell'approvvigionamento in particolare di gas dalla Russia
Adesso ne stiamo facendo accordi con i Paesi in particolare nordafricani siamo accelerando i tempi rispetto a un approvvigionamento alternativo ma indubbiamente
La questione è ancora sul tappeto
Tutti nudi che Umberto Ranieri affronta
Con grande scrupolo storico e devo dire anche cronistico perché
Non gli manca la lucidità nel comprendere nel capire anche da cronista quelle che sono che l'evoluzione di una materia magmatica siamo ancora per esempio in Italia a parlare della questione delle del delle armi
Che d'Italia
Da all'Ucraina con una spaccatura ad esempio dei partiti del centrosinistra ma di questo voi magari parleremo con i nostri con i nostri interlocutori quindi o una guerra di cui purtroppo non si vede lo sbocco e non si vede la fine
Anche l'attività diplomatica del Vaticano e di papa Francesco sembra mostrare in questo momento la corda rispetto alle intenzioni di Putin e alla copertura che a Putin sta dando la Cina
Che è l'altro grande attore di questa partita che non è più soltanto una partita a scacchi Riggio politica comune poteva essere prima del febbraio del due mila ventidue ma è diventato una battaglia sul territorio che quotidianamente
Conta morti e feriti soprattutto tra vittime innocenti della popolazione nella popolazione civile Bégaudeau passare subito la parola abbiamo una molti interlocutori alle diciotto ci collegheremo con Pina Picierno che al Parlamento
Europeo e quindi avrà la possibilità di dedicarci qualche qualche minuto credo in collegamento e passerei subito la parola alla parola padrone di casa Maurizio De Giovanni che il presidente della Fondazione Premio Napoli che ci ospita lo ringraziamo naturalmente chiediamo anche Maurizio
Un suo pensiero e un suo contributo rispetto a questa vicenda che davvero è una vicenda epocale
E che continua a ferire le nostre coscienze quotidianamente anche se purtroppo un processo di assuefazione rispetto alle prime immagini dei primi giorni di primi ministri del conflitto
Purtroppo si sta verificando anche a livello di coscienza dell'opinione pubblica grazie
Sì
Grazie grazie a Francesco grazie a Francesco Frege rigore direttore del Mattino le sapete quindi
Diciamo il personaggi giusto intrusi nel condurre qui su questo evento che sono onorato DTT ospitare la Fondazione Premio Napoli sapete una testa di ponte è un avamposto della della dell'azione culturale che il comune di Napoli l'amministrazione comunale di Napoli
O a fianco a me Gaetano Manfredi che successivamente spero giara anche il suo contributo in questo senso la Fondazione Premio Napoli
E attenta deve esserlo lo è per sua funzione precisa
E attenta ogni fenomeno
Che abbia dei riflessi culturali e sociali nel contempo all'interno del comune di Napoli
Lo deve essere per fortuna
Anche soprattutto per un evento come questa guerra che ha un fronte interno
Che ha una precisa situazioni di lotta all'interno di questa città questa città a un enorme foltissima comunità Ucraina questa comunità questa comunità vive con dolore con l'enorme
Passione come è giusto che sia con
Con problematiche fortissime
La propria la Prada lontananza
Da un luogo dove mariti fratelli
Genitori combattono quotidianamente questo deve rendere questa città da sempre sensibile alle comunità interne da sempre accogliente
E sta sempre rispettosa delle culture
Una comunità che così gravemente vive un momento di grandissima difficoltà quindi la cultura napoletana e vicina alla comunità ucraina che c'è
Molto numerosa molto coesa e molto identitaria dal punto di vista culturale all'interno di questa città quindi è giusto che ogni operazione di sensibilizzazione culturale
Veda Napoli in testa pedana Poli presente dei da Napoli al fianco
Di una comunità di fa parte della città
Che fa parte quotidianamente della città fa parte della città con le persone che lavorano con persone che hanno stretto rapporti familiari
Tre o persone che hanno stretto rapporti affettivi fortissimi con gli altri quindi c'è un fronte interno
Alla città di Napoli di questa guerra
C'è un fronte anche dal punto di vista economico
Questa città risente fortemente delle situazioni a valle
Ed è una situazione che sta diventando sociale
Io penso a come la comunità internazionale abbia fatto dei passi
Dai quali sarà difficilissimo tornare indietro
Io penso alla impossibilità per gli atleti russi
Di gareggiare sotto la propria bandiera
Penso alla difficoltà derivante da una cancellazione culturale intollerabile
Che sta intervenendo a tutti i livelli record della cultura russa
è impossibile pensare che vengano interrotti seminari universitari su autunni russi dell'Ottocento degli inizi del Novecento
Questo non possiamo né dobbiamo consentiti
Non deve essere una situazione contingente
Come la guerra
A ribaltare delle degli atteggiamenti culturali che debbono essere consolidati
La musica la letteratura
La danza
Non debbono essere di cancellazione debbono essere di unione
Debbono essere di contatto la cultura un punteruolo muffa
Non può mai diventare un museo
Questa fondazione in questa gestione
E determina anca a fare in modo che la cultura che sul ponte
Così come credo
Determinata che la cultura avessi un ponte anche l'amministrazione comunale e il nostro sindaco il quale passo la parola volentieri
Adesso il moderatore mi debbo di mi deve dire di che debbo parlare dell'Ucraina col del Premio Napoli non scherzano no ringrazio Maurizio sicuramente villa diciamo del suo impegno al Premio Napoli nella necessità che prima Napoli era presenti sempre di più per la città una grande agenzia di promozione della lettura ma anche di promozione alla cultura e di dibattito nella nella città quindi parlare di Ucraina come farlo con Umberto Ranieri con la sua grandissima competenza in politica estera
Sicuramente un momento molto significativo proprio per i legami della nostra città
Ha con l'Ucraina è la città italiana insieme a Milano che Accolti e la maggiore comunità ucraina l'abbiamo ma ha raccolto il maggior numero di profughi che veniva dalla dall'Ucraina una comunità fortemente & Forte menti integrata nella città molto attiva molto presente
E anche molto democraticamente organizzata Napoli ha fatto tanto non solo per l'accoglienza ma anche per il sostegno al popolo Ucraino per quelli che erano le sue necessità legata alla guerra inviando farmacie inviando materiale di supporto facendo in modo che Napoli facesse sentire con la sua grande generosità la presenza di della nostra città vicino a un popolo che è stato in basso dalla Russia
Tema della guerra emigrare ucraini è un tema di grande complessità che Umberto nel suo libro
Che quasi cronaca analizzare sviluppa con grande con grande attenzione e con grande competenza perché il rapporto tra diciamo Russia e Ucraina
Anche se ovviamente Putin dice che l'Ucraina e Russia e un rapporto diciamo di conflitto antico non è una questione che è nata oggi e forse debbo dire la politica estera di oggi conosce poco la storia quindi quando diciamo vengono prese delle decisioni e prende il premio presso delle posizioni
Dice e politiche in politica estera forse bisognerebbe conoscere meglio la storia perché spesso la reazione dei popoli di chi governa quei popoli non è una con una reazione diciamo di razionalità una relazione una reazione di pancia che è legata anche alla storia
E la storia ci dice che il rapporto tra Russia e Ucraina è stato sempre un rapporto molto viscerale
Perché l'Ucraina è stata considerata sempre dalla Russia al tempo degli zar
Come una parte del della Russia proprio perché rappresentava la parte europea di una nazione che voleva sentirsi europee quindi considerava l'Ucraina
La sua parte europea e quindi e diciamo durante tutte le
Le vicissitudini complesse della storia russa
L'Ucraina ha sempre rappresentato un elemento di grande complessità anche durante la Rivoluzione di ottobre l'Ucraina ha rappresentato l'elemento diciamo zarista
Il di resistenza rispetto alle forze rivoluzionarie
Questo ci fa capire che quando entriamo neve nel rapporto tra Russia Ucraina dobbiamo avere grande attenzione proprio per comprendere determinati processi o spesso quando leggevo diciamo qualche commento giornalistico che diceva
Ma voi bruttine non ha grande consenso all'interno per aver invaso l'Ucraina mi meravigliavo un poco perché è chiaro che in una visione nazionalista russa lucrare nel flusso non è non è indipendente come lacrime russe non è indipendente dal punto di vista del sentimento del popolo russo adesso non di quello che pensiamo noi
Questo ci fa capire come affrontare il tema dell'Ucraina se un affrontarlo in maniera bisogna affrontarlo con grande con grande attenzione
è indubbio che c'è stato un in passione di un di un paese autonomo di un paese democratico che veniva da un'elezione
E sulla sulla necessità di uno schieramento chiaro dell'Occidente a difesa dell'Ucraina non c'è nessun dubbio il fatto che non ci siamo schierati come Europa eccome
Italia
A favore dell'Ucraina sostenendo l'anche militarmente io lo trovo una scelta naturale giusta
E assolutamente condivisibile però dobbiamo capire tutto quello che c'è intorno qua perché
Qualsiasi
Conflitto deve avere una soluzione finale
E debbo dire che diciamo di soluzioni finali questo Umberto quei dopo ce lo spiegheranno molto meglio risoluzioni finali non è che ne vedo insomma ne vedo almeno vede Chiara all'orizzonte perché si incrociano dentro a questo conflitto
Una serie di questioni che sono questioni molto complesse
Un'Europa divisa perché un'Europa che non ha una politica estera comune e questo mi sembra una
Un aspetto che indebolisce fortemente l'Europa rispetto a quello che il suo ruolo internazionale e questo debbo dire è un tema che sono sul tavolo
Un rapporto complesso
Tra la rottura la Germania e la Russia che è stata il grande
Diciamo ogni grande avvenne genetico della crescita della Germania crociera leader e posso Schroeder se la Germania è cresciuta tanto è anche perché ha avuto il merci a basso costo e questo spiega anche le grandi insomma titubanze anche con la Merkel nei rapporti col difficile che c'erano tra Russia
E in Germania e come le Comunità europea
Un est Europa che nella comicità europea ma che è fortemente anti russo c'è la posizione della Polonia è una posizione storicamente Andrea antirussa perché ricorda ancora diciamo i tempi del dell'invasione
Del del Periodo del
Del posto col del post comunismo e in questo un convitato di pietra che la Cina
Perché il ruolo della Cina in tutto questo quadro di geopolitica internazionale è un ruolo insomma molto
Significativo perché è chiaro che c'è una competizione tra Cina e Stati Uniti su Chirivì diventa il grande equilibratore politico mondiale
Quindi in questo momento la Cina con la sua forza economica con la forza di essere
Un'autocrazia e non un non una democrazia colla sulla sua politica che ha fatto sia nei confronti dell'Africa nei confronti del mondo arabo
Sì per esempio come diciamo un soggetto alternativo come regolatore dei processi
Diciamo di politici a livello globale e quindi anche questo questa posizione ambigua della Cina devo non è altro che una testimonianza di questa situazione
Ecco e concludo
Dentro questo scenario così Complesso
Qual è stato il ruolo dell'Europa e io insomma il giudizio che odora essa ad un ruolo estremamente debole perché è stata divisa indecisa
E in parte diciamo senza quella capacità di terzietà che gli poteva dare un ruolo forte rispetto non solo alla difesa dell'Ucraina ma anche a una soluzione diciamo a essere uno dei protagonisti dell'eventuale soluzione diplomatica quindi questo insomma credo che sia almeno la conclusione di questa fase che è una fase diciamo di un giudizio di grande debolezza da parte dell'Europa in questa dinanzi
E poi c'è un altro tema anche io credo che sia diciamo importante
Che in questo scontro globale tra
Stati Uniti che scrisse che la potenza militare per eccellenza e le grandi potenze emergenti la Cina ma debbo dire anche l'India
Alla fine diciamo l'Europa è praticamente scomparsa cioè nel senso che il noi siamo il vaso di coccio dentro a un sistema di vasi di ferro che ci possono frantumare in questo conflitto in maniera
Pazzesca ecco qual è il la conclusione finisco sicuramente grande attenzione
Per alla per soste al sostegno dell'Ucraina e del Popolo Ucraino però anche di grande preoccupazione su una geopolitica globale
Nel rispetto alla quale il ruolo dell'Europa e dell'Italia all'interno dell'Europa estremamente residuale ed estremamente fragile
Con
Dichiarazioni che debbo dire vedo diciamo sempre più un'escalation anche dal punto di vista non tanto militare ma dal punto di vista del posizionamento
Del posizionamento politico dei vari Paesi dichiarare oggi ucraine Ucraina nella NATO
Significato diciamo quaranta lire un fronte di una diciamo ampliamenti o del conflitto che non credo che sia quello che complessivamente oggi si vuole si vuole perseguire
Quindi come coniugare la fermezza della difesa della democrazia e deve il e dell'autonomia e dell'indipendenza dell'Ucraina anche dal punto di vista della sua integrità territoriale
E una necessità di arrivare a una situazione di pace che ovviamente deve risponde anche a nuovi equilibri geopolitici in un Mondiale io non sono quelli post diciamo attraenti si posto guerra ma seconda guerra mondiale questa è la grande incognita
Che emerge anche dalla lettura del libro
Di Umberto e qui spero che a Umberto alla fine ci dà anche qualche illuminazione perché aprire diciamo
Di che morte dobbiamo morire dentro a questa dentro a questa dentro a questa a questa situazione che sembra quasi una situazione senza via d'uscita grazie
Far sì che il Sindaco ha chiamato in causa l'Unione europea e non abbiamo collegabile all'interno poco
Vice presidente parlano
Apparsa e a e grazie grazie Pina per esserti collegata qui con noi vicepresidente del Parlamento europeo
Quindi vive in prima linea ha vissuto continua a vivere in prima linea l'evoluzione di questo di questo conflitto e appunto il ruolo dell'Europa dall'inizio a oggi a quale potrà essere come potrà svilupparsi
Rispetto anche a quello che ha scritto nel suo nel suo libro nella nella sua analisi Umberto Ranieri mi sembra di capire è il tema del tuo del tuo intervento quindi cioè ce lo dà indirettamente da dal Parlamento europeo e grazie grazie per essere intervenuti
No
Ora
Dubbi avrebbe ovviamente che dalle navi nuova grazie piazza euro ampi dalla
Ecco involucri voi
All'ordine Daniela
Ma
Al parlare vero i militari gli enti istituzionali
Che Unilever
Paradiso costretta invernale
Ora improvvido
Che la
Un però prima pena
Ma
Durano mirabolanti inutile non
Ma uno Ibra i comuni dovuto in ogni Formigoni ripetutamente questo bigino viabilità
Io borghese ostici dar seguito no di non
Ilva
Tutto la prima garantito
Serietà status Lo
Parco in o o Max ormai vengono no no occorre di no s'governo il mondo di una doti quarantadue ma post voluto e
Ora ma ma
I
Fondi
Negazione Rizzo
Prima continua
Non retorico ma
Come
Il impone davanti ma da egli resta assunta educativo europeo stile ma e tutti gli altri Marco
Regno da
Turismo non da in base migliori i giorni Zilli di i grazie ma
Non
E
Dirigismo strage ma niente sottolinea rotti ora insieme e ma informarti appartengono bisogna esattamente
Ora vigili femminile e i libri quindi
Quindi vibra non spontaneamente
Invisibili
Ma indica i due e hanno
Inclusione illumina
Che aiutano a ma bar arriva relativamente alle dinamiche un po'rimandato nella
Ordina il e meridionale
In un modo ricognitivo e di un piumino ma ho e Lina
Ma
Il
Vigna il viene indica benissimo alcuni
Ancora pieno alcune con lei di ma
Della figlia invece va bene avvocato
Ma
No
Allora Paolo
Non
Ma qui
No
Dopodiché rende varia inevitabile Simone armi il mondo offrono un vigile
Non girava vigna la regola vediamo continuare
Simone mi vuole Europa e al al mio studi lungo nell'ultimo della qualifica di autonomia nel nell'alleanza atlantica vuole ignoranti nove io il nuovo gli italiani in una lira
Di rilievo prima di in una programma vengono assolutamente importante leggo che sono contro
Ho avuto della partivo passivo essendo dove da i danni Conte d'un simile eletto conti prima sessantuno e lei no no
Nato ovvero l'importante ruolo il Bari
Negli anni inquinano evitiamo causa e illudendo villa Antonio diceva i due nei conferimenti eppure o di funzioni non indire tema del processo di integrazione sottrarre anch'io Dardanelli incontra non è ed attenta mai e i comuni il titolare
E allora politica replica innanzitutto il parametro approvato inutilizzabili una bene trappola Cundari niente chiedendo che venga you ritratta un lei muore li fa il rilievo Edoardo Lamberti una maggioranza mancava anche a qui il mandamento ambiguo turbine ingombranti turismo da davanti prendeva inutili
Indù prigioniera il figlio da sul merito dell'aeronautica niente da fare io in un momento di Mendini blindare Intiglietta
Però è un
Caso ma il uno a una procura vuota
E io quindi io niente che ma la qualcosa in consiglio sono assolutamente insufficienti Enzo
Trovo allora motivi chiediamo credo proprio procurerò novemila vicino una immigrati prima il quadro immagino io almeno lire alcuna
Cioè umane controllate
Si accontenta despota non è ancora una volta Melania attenta caso valuterete Paolo Sandretto grazie
Questo suo collegamento e anche per gli spunti degli spunti di riflessione l'abbiamo poi qui due docenti dell'Orientale Paolo Buzzetti e Massimo Galluppi coinvolgere subito Paolo Buzzetti
Perché credo tutto ruoti attorno alla figura di Vladimir Putin sì una figura anzi leggendo Galli della Loggia
Beh dall'io l'ho già fatto una diciamo quasi una previsione dicendo
Alla e l'inizio della fine l'avventura Ucraina e l'inizio della fine di di Putin della fine politica dell'isolamento internazionale quindi della suo del suo ruolo sia interno che sullo scenario internazionale non vediamo ancora
Questa fine però diciamo appuntite degli anni precedenti è stato un capo di Stato blandito
Dalle Nazioni europee
Gradito a molti premier presidenti del Consiglio presidenti capi di Stato
Forse per la forza energetica della Russia
Che si è sprigionata in maniera così forte come prima anche ricordava il Sindaco soprattutto nei confronti della Germania non ricordiamo qui la vicenda cedere gas promozioni ecco cioè la più clamorosa
Che insomma è ed evidente nella storia recente della del dell'Europa però questo personaggio un personaggio assolutamente da un lato enigmatico dall'altro però svela come ricorda anche
In molti passaggi del suo libro Umberto Ranieri
Anche delle radici forti con una tradizione che quella imperialista zarista che che che transita sopra la storia quella della rivoluzione russa e del passaggio poi dopo il crollo di Berlino a una fantomatica fantomatica democrazia che poi si chiude drammaticamente con la doppia invasione della Crimea e viene dall'Ucraina computi
Professore si grazie Nasuti ringraziamenti alla Fondazione Premio Napoli per aver organizzato questo incontro per avermi invitato e un ringraziamento a Umberto per il suo bel libro che già diciamo parlando di persona o definito diciamo un affresco di storia internazionale degli ultimi trentacinque anni perché come storico non posso non aver apprezzato il fatto che la crisi ucraina giustamente Umberto la fa partire non dal ventidue febbraio del venti ventidue neanche dal due mila quattordici dal dal dalla visione della Crimea
Neanche diciamo dal due mila otto dalla Georgia ma la fa partire sostanzialmente da quel periodo che un po'oggi al centro ecco della riflessione storiografica grazie all'apertura degli archivi che sono l'inizio degli anni Novanta
Quello un po'oggi appare il nodo no da cui partire per capire tanti processi di oggi coinvolgono il mondo
Il mondo attuale sia sul versante russo ma anche sul versante sul versante occidentale che proprio su
Fine anni Ottanta inizio anni novanta sostanzialmente sulle interpretazioni ecco che alla fine di un mondo dell'apertura di un altro mondano della fine della guerra fredda
E dell'apertura al post guerra fredda che il libro di Umberto sostanzialmente accoglie non molte delle tesi che sono oggi sta al centro del dibattito storiografico la prima l'Unione Sovietica non è crollata per un complotto dell'Occidente anzi quello che è chiaro che ormai è emerso chiaramente gli archivi negli anni e che gli Stati Uniti fino all'ultimo hanno tentato di preservare
L'unità diciamo del dell'Unione Sovietica considerando comunque l'Unione Sovietica
Post guerra fredda considerando che potesse essere esserci un mondo di due super potenze senza la guerra fredda perché comunque l'Unione Sovietica rappresentava un fattore nono di stabilizzazione soprattutto per il controllo delle armi nucleari
E fino alla fine Bush Bush padre non Bush Bush Bush signore attentato no di mantenere in vita potremmo dire insieme a Gorbaciov sono quanta più Unione Sovietica possibile le baltica un certo punto ha dimostrato di non starci più
E lì l'elemento determinante questo Umberto lo ricorda benissimo delli prestato il il il referendum sull'indipendenza dell'Ucraina quello è stato il momento in cui si è capito all'inizio del novantuno che per l'Unione Sovietica non c'era più futuro
Nonostante ci fosse stato il tentativo anche last minute di Bush o no il famoso intervento che lui tiene chiede dicendo agli ucraini guardate che libertà indipendenza non sono la stessa cosa voi potete essere un popolo libero pur essendo ancora parte dell'Unione Sovietica mentre l'Ucraina l'ha già fatto la sua scelta di
Distaccarsi da quel mondo quindi questa retorica questa narrativa no dell'Unione Sovietica non ricordo il mio sedere come più grande diciamo tragedia geopolitica dalla storia no che ha in qualche modo accompagnato no questa ossessione antioccidentale Putignano degli ultimi anni in realtà non non non è storicamente non è storicamente fondata anzi è vero il contrario così come l'altro aspetto no che che che è importante su quegli anni e che nel libro di Umberto Ranieri emerge
è il fatto e qui forse cominciamo a chiamare un po'in causa anche le cosiddette non responsabilità dell'Occidente che è un argomento scivoloso perché è chiaro che da che da febbraio del due da febbraio del venti ventidue il nostro alla nostra scelte nostro schieramento insomma è e inequivoco insomma c'è l'aggressore ce l'ha aggredito ex questo nessun nessuno come te nel nessuno può metterlo in dubbio però compito dello storico dell'analista anche quello di cercare un po'le radici diciamo multiformi dei problemi non la Multipla multi dimensionali da delle radici delle dei processi storici
E quindi forse il fatto ecco di non aver capito da parte occidentale che la guerra fredda era stata vinta anche grazie non l'interdipendenza che c'era stata fra mondo sovietico comunista e mondo occidentale più o meno da metà degli anni Settanta
Quindi era stato diciamo un trionfo ecco del bene contro il male diciamo così da guerra fredda non si conclude con una vittoria militare questo lo sappiamo benissimo fortunatamente perché forse non altrimenti non saremmo qui a parlarne no per via dell'arma atomica non si è conclusa però con l'affermazione indiscutibile ecco della superiorità di un modello rispetto all'altro
Nella fine di quel mondo moltissimo e contattano l'interdipendenza che si era stretta economica tecnologica ma anche umana no fra i due mondi a partire sostanzialmente dalla metà degli anni Settanta no processo di Helsinki
E quant'altro quindi ecco Umberto pare aggiornare provo tra l'altro di allocando con una pluralità diciamo di attori cioè di Autori scusateci italiani che stranieri va ragionare snodi fortemente attuali al dibattito
Nel dibattito storiografico a me sembra che li produca Umberto diciamo sostanzialmente
Viaggino su tre su tre questioni su tre dimensioni e la prima appunto la figura di Putin
E un po'tentare di capire quali sono le matrici di questo revisionismo della politica estera russa ecco questo è il primo grande interrogativo che esce dal libro
Di Umberto il secondo è relativo appunto all'altra parte all'Occidente cioè ci sono responsabilità di occidentali e se ci sono quali sono e in che contesto della storia vanno trovate
E qui io condivido pienamente diciamo il giudizio di Umberto
Se responsabilità ci sono che ci sono non vanno rintracciate nell'allargamento della NATO su cui la retorica della Broken promesse no a alimentato diciamo controversie in larga parte fuori dal tempo e dallo spazio perché la promessa mancata sostanzialmente sì si discuteva in in quei in quei mesi no del futuro della Germania vedermi filiazione tedesca si discuteva al massimo del fatto che troupe che truppe NATO non dovessero essere dispiegate sul tritolo della Germania Est
Ma non ci fu mai già un impegno scritto formale sul fatto che la NATO non si sarebbe estesa a destra anche perché poi dobbiamo ricordare
La questione fondamentale che l'allargamento del lato destro è stato un allargamento recepito con un favore
Entusiasta da parte delle opinioni pubbliche dei Paesi coinvolti per quei Paesi la Russia continuano a rimanere un problema questo non può essere non è stata una scelta diciamo imposta dall'alto
Il fatto che governi no Varsavia Praga e quant'altri fossero favorevole all'ingresso della NATO va accompagnato dal fatto che le opinioni pubbliche degli obesi erano in larghissima maggioranza favorevoli così così come erano favorevole
Alla prospettiva europea l'Europa significava ecco su questo ecco ci ci interroghiamo
Poi più avanti l'Europa significava sicuramente per questi Paesi la prospettiva di fondi europei della modernizzazione dello sviluppo accelerato anche dalla transizione democratica
La natura presentava la sicurezza per questi Paesi il problema russo non finisce con la fine dell'Unione Sovietica e qui c'è il peso della storia qui c'è il peso della storia molto molto forte quindi Umberto ragione diciamo sul revisionismo russo e Umberto ragiona sulle responsabilità dell'Occidente e poi Umberto ovviamente analizza il ruolo dell'Unione Europea cioè poteva fare di più ci sono errori specifici addebitabile al vino europea anche quel giudizio mi sembra chiaro e condivisibile c'è un un un errore strutturale storico dell'Unione opera cioè non aver mai
Costruito accanto a questo grande spazio economico commerciale e anche culturale che l'Europa non aver mai costruito un analogo spazio politico e di sicurezza queste letture strutturale che però accompagna tutto il processo di integrazione europea dagli anni cinquanta ad hoc all'Europa non ha mai fatto quel salto di qualità verso chiamiamola un Actor messi internazionale che nella capacità di agire come attore politico e di sicurezza internazionale spesso ci si è ci si è divisi sull'idea sia la politica estera dei primi e questo Umberto lo dice bene deve precedere la politica di difesa o se la difesa che precede la politica stretta questo non problema nel libro lo spiega chiaramente le due dimensioni devono procedere insieme anzi
Ci i pochi tentativi no nell'integrazione europea in cui si è tentato di far precedere una dimensione rispetto all'altra la difesa rispetto alla politica estera negli anni Cinquanta
La politica estera rispetto alla politica di difesa negli anni settanta sono falliti entrambi sono due dimensioni complementari
E mi dicevi su Putin c'è un re di c'è un un un revisionismo della politica estera Putin anzi se apposito ma una formula che a me è parsa particolarmente
Centrata è questo passaggio che c'è stato della Russia negli ultimi anni soprattutto nel secondo il
Secondo Putin ecco dal due mila dodici in avanti no
Della Russia da potenza insoddisfatta a Potenza revisionista ce la Russia era una potenza che fin dagli anni Novanta anche negli anni di Eltsin
Anche negli anni del tentativo di cooptazione da parte dell'Occidente no alla dimostrato vari elementi diciamo di insoddisfazione no per il ruolo che le era stato riservato nella nuova architettura di sicurezza europea
Di fronte alle prime ipotesi di allargamento della NATO no Eltsin definì quella prospettiva come ingiusta
Umiliante e pericolosa ingiusta perché sostanzialmente non teneva conto ancora
Che la Russia ragionava da grande potenza ed è ed è difficile per la Russia non ragionare in questi termini chi conosce la storia russa sa che è connaturata all'idea stessa di Russia l'idea di essere una grande potenza
Definiva umiliante perché & andava in qualche modo a rinfocolare no quel tradizionale senso di accerchiamento della Russia che ha tradizionalmente alimentato un po'la politica estera di questo Paese
Definiva pericolose qui però è interessante notare come questo termine pericoloso compaia anche poi nella retorica putiniana solo con un significato diverso per Eltsin pericoloso voleva dire attenzione perché si voi riporta della NATO alle porte di casa
Rischio rischio di perdere il consenso già fragile che all interno e voi rischiate diciamo di attizzare dall'esterno come dire la crescita dei partiti più nazionalisti cosa che avviene con elezioni del novantasei Umberto lo dice bene
Putin invece Ri elabora il termine pericoloso dicendo no la NATO è pericolosa per la sicurezza russa c'è la nave pericolosa come rivale strategiche militato e qui c'è l'altro tema diciamo che che mi sembra in
Pressante cioè no cosa rappresentava l'Ucraina per Putin
Un rischio strategico di avere la NATO alle porte di casa che tra l'altro già già già c'era tanta alle porte di casa c'era era le repubbliche baltiche così come adesso la NATO alle porte di casa è ancora più più presente no con l'allargamento a Svezia e Finlandia
O forse il timore era di una completa evoluzione democratica dell'Ucraina cioè per un modello non di transizione democratica
Come dire virtuoso no alle porte di casa
Quindi avere sostanzialmente alle porte di casa il modello di uno Stato ha servito di uno Stato satellite la Bielorussia e avere invece le porte di casa un modello di uno stato europea europeo occidentalizzata uno che ha intrapreso riforme virtuosa
Qual era il rischio per Putin il rischio diciamo politico rischio strategico io penso che il timore principale fosse quello di una democratizzazione compiuta della Russia che avrebbe in qualche modo acuito no quel rischio che
La Russia di Putin ha sempre visto cioè il timore no che si accende all'interno la società civile russa una richiesta pressante diciamo di riforme di democrazia nonché Putin ha sempre tenuto sotto controllo
Sull'Occidente volevo dire un'due cose poi lascio la parola ai colleghi gli amici a me sembra che
L'idea occidentale fondamentalmente statunitense della Russia
Negli anni Novanta soprattutto viaggiasse diciamo su due Progetti massimi diciamo può cooptare la o renderla sostanzialmente un Paese occidentale
Quindi democratizzare la Russia ma anche inserirla nelle strutture occidentali quasi all'interno di una super nato no non si è mai parlato in concreto di questa prospettiva ma ma tante volte diciamo da dal punto di vista statunitense c'era l'idea che la Russia sarebbe avrebbe intrapreso quasi naturalmente un cammino diciamo di democratizzazione di stampo occidentale questa evidentissimo i documenti americani degli anni novanta
Oppure c'era Chavo il Progetto Massimo alternativo cioè l'irrilevanza russa la russa che non rappresenta più un problema anzi secondo alcuni la stessa Federazione russa
Avrebbe alla stessa integrità della Federal territoriale della Federazione russa sarebbe proprio il probabilmente è stata messa in discussione no con l'aggravarsi della crisi economica russa negli anni novanta
Ecco gli Stati Uniti hanno regionale o secondo me negli anni novanta su due prospettive entrambi irrealizzabili sia quella dell'irrilevanza russa sia quella della cooptazione russo poi c'è stata la fase della grande collaborazione no di Russia e
Occidente non negli anni della guerra al terrorismo quelli sono gli anni in cui Bush dice non esiste più il problema del confronto tra le grandi potenze questa è una categoria di politica internazionale superato
Tutte le grandi potenze questa è una frase che è rimasta scolpita tutte le grandi potenze stanno dalla stessa parte il grande nemico al grande sfidante del primato americano e questo attore non statale questo network di terrorismo internazionale e gli stati che danno loro protezione
Gli Stati Uniti l'Occidente ricominciare a ragionare in termini di confronto fra le grandi potenze sostanzialmente in parte dal due mila dodici no quando
Obama fa il più tu hai già quanti quando sostanzialmente no sì sì sì sì nasce con l'allarme per la crescita anche militare della Cina
E dal due mila quattordici quindici quindi con l'annessione della Crimea
Forse aggiungo questo un altro eroe dell'Occidente forse cifra corto tardi di questa torsione revisionista della Russia che Putin aveva annunciato nel due mila sette nel discorso di Monaco quando l'ha detto chiaramente a noi il mondo unipolare
A guida americana non sta bene la Russia non si ritrova in questo momento e concludo quando ci sarà da ragionare diciamo sul dopoguerra ecco qui da storico dico che ci saranno due opzioni in campo l'opzione Vienna e l'opzione versate l'opzione Vienna provare a ricostruire uno Europa
No anche dialogando con ci auguriamo tutti lo sconfitto non c'è la Russia e poi ci sarà l'opzione Versailles cioè ricostruire l'Europa marginalizzato andò escludendo chi avrà ci auguriamo sempre perso questa guerra
Ecco ragionare fin d'ora sul fatto che la gestione del dopoguerra e ci auguriamo sia un dopoguerra che avvenga in tempi rapidi sarà altrettanto problematica della guerra e nella gestione dei quel dopoguerra probabilmente verrà scritta la storia dei prossimi cinquant'anni grazie
Grazie grazie ma forse e ringraziamo anche Maurizio che ci deve lasciare per un impegno precedentemente preso mi mi mi dia da fare una brevissima osservazione di carattere di costume diciamo così si diceva una volta che dove arrivava McDonald arrivava l'Occidente McDonald era arrivato in Russia
Mette da un lato non c'è più dopo dallo scoppio della guerra
Della guerra in Ucraina nel simbolo del tentativo di occidentalizzazione dei costumi che probabilmente in maniera molto ingenua l'Occidente ha pensato così di annettere attraverso forme non di carattere geopolitico
La Russia ha un sistema di valori che non appartiene non appartenendo all'apertura del primo McDonald's in Russia Mosca nel novantanove spesso vista come davvero la fine del mondo della guerra fredda esattamente allora
Con con Alfredo guardiano magistrato
Magiste
Magistrato e quindi studioso del diritto Etta proposi di rito l'altro l'altro grande sconfitto diciamo battuto dal punto proprio di vista pratico oltre che diciamo teorico il diritto internazionale
Il diritto internazionale è stato completamente rasa al suolo
E il i pilastri sono stati rasi al suolo dalla invasione dalla invasione della della della Ucraina quindi e è un tema che dal diciamo sì dalla teoria alla prassi il passo in questo caso purtroppo tagika mente e anche molto breve
Grazie direttore grazie innanzitutto Umberto Ranieri per avermi invitata a presentare nel suo libro
Voglio dire io non sono uno studioso scritto un po'dall'altra lotto uno studioso di geopolitica voglio dire o o di fenomeni ad essa assimilabili una grande passione per la per la storia della Russia e soprattutto dell'URSS e quindi probabilmente è questo uno dei motivi che diciamo così asfittico Umberto a invitarmi e del resto
Nella
In prima pagina o per meglio dire insomma nelle citazioni con cui si apre la prima pagina del libro di Umberto appunto c'è un chiaro riferimento alla storia dell'Unione Sovietica con due bellissime citazioni per l'appunto di Schumpeter e di Vittorio Strada
Ora diciamo detto questo
Non so ecco non so se poi si possa sostenere in maniera assoluta in maniera radicale
Che diciamo questa guerra ha determinato come posso dire insomma la distruzione o arriso evidente l'inutilità di diritto internazionale perché perché è in fondo in fondo il diritto internazionale
Mantiene ancora una sua accettabili dignità ecco ho cercato un po'le parole giuste no
E penso che forse queste possono diciamo funzionare e in fondo anche il sistema imperniato sul Consiglio di sicurezza dell'ONU che obiettivamente diciamo un un organo probabilmente superato non dalla storia pensate che il Consiglio di sicurezza dell'ONU eh costruito intorno a un organo o per meglio dire l'ONU e costruito intorno a un organo il Consiglio di sicurezza in cui siedono sostanzialmente le potenze che hanno vinto la seconda guerra mondiale no quindi diciamo capirete che insomma come dire è un organismo che in qualche modo risente in maniera molto forte del passato no e tuttavia però
E quindi no il dal Consiglio di Sicurezza poi funziona
Appunto sulla base dello principio noto a tutti del diritto di detto tuttavia diciamo questa e probabilmente questa struttura che ha impedito e forse ancora impedisce
Che come posso dire insomma la guerra abbia travalicato i confini del conflitto tra ucraina in Russia
E questa diciamo capacità di portare all'interno di un organismo sopranazionale dove sono rappresentati tutti i paesi del mondo che può ancora mantenere
Diciamo la dignità appunto accettabile del diritto internazionale perché perché comunque come diciamo ci dimostra la cronaca di politica internazionale di ogni giorno in fondo
Il diritto internazionale ancora oggi impone
Ai lati diciamo operatori ai vari soggetti
Che agiscono sulla scena internazionale di dare conto delle proprie scelte e delle proprie azioni in un mondo che è sempre più interconnesso e interdipendente in cui la fiducia e l'affidabilità
Sono fattori decisivi per la convivenza e per il commercio Comi ricordava per esempio
Proprio mi sembra qualche giorno fa il corrispondente uno dei corrispondenti più famosi del New York Times Thomas Friedman che diciamo così ha pubblicato un articolo scritto un articolo pubblicato
In in Italia
Diciamo sulle sensazioni della sua recente visita
Nella Cina del dopo del dopo coprite no insisteva molto diciamo Friedman sua necessità di ricostituire fiducia e affidabilità
Il diritto internazionale comitive può contribuire in qualche modo a ristabilire o a fornire gli strumenti per come dire rinsaldare il rinvigorire questi due valori Umberto
Del resto
A proposito della guerra che è un tema attualmente che ci interroga tutti ci interroga dal punto di vista giuridico ma dal punto di vista storico dal punto di vista politico ma ci interroga anche dal punto di vista morale uscita secondo me come dire con una grande perspicacia
Norberto Bobbio no voglio dire uno dei più grandi filosofi del diritto
Del nostro Paese a porre leggerle proprio per una per un secondo per un attimo queste parole di di Bobbio perché mi sembra che in qualche modo
Ci aiutino anche a a risolvere dentro di voi questo diciamo di lei ma che sembra in qualche modo inconciliabile irrisolvibile tra appunto pace e guerra tra orrore i appunto reazione necessità di difendersi allora scriveva Bobbio rimango convinto che non si può se non si debba lasciare impunità un'aggressione ad uno Stato sovrano
Quando esiste una violazione del diritto internazionale e se la violazione è avvenuta con la forza e legittimo usare la forza un punto deve restare ben fermo
Rinunciare alla forza in certi casi non significa mettere la forza fuori gioco ma unicamente favorire la forza del prepotente e la fornitura diciamo di armi
Che l'Italia ha deciso di attuare
Appunto diciamo in favore dell'Ucraina trova il suo fondamento morale e giuridico in questo principio affermato da Bobbio che poi trova diciamo così riscontro nella Costituzione Italiana e dei principi
Del diritto internazionale nei principi che sono a base proprio
Appunto della
Creazione dell'ONU secondo cui le guerre sono legittime nella misura in cui sono necessarie per rispondere alla aggressione della sovranità alcuni Cetto
E molto come dire e molto sottile può essere molto sottile il crinale il confine tra Guerra di difesa e guerra di aggressione ed è per questo per esempio che
Diciamo nel campo occidentale in modo particolare negli Stati Uniti
è aperto il dibattito sui limiti entro i quali bisogna dotare in Ucraina di determinati armamenti che potrebbero diciamo così trasformare
La guerra di difesa in una guerra di aggressione e quindi privare sostanzialmente di legittimità anche alla luce del diritto internazionale il sostegno all'Ucraina
Ci sarebbero ecco veramente moltissime cose da dire ma insomma non non vi voglio non vi voglio annoiare
Però c'è un punto ecco sul quale io mi permetto di attirare la vostra attenzione anche in considerazione proprio del luogo in cui ci troviamo oggi
Gaetano ma il figlio ha detto una cosa secondo me molto diciamo molto puntuale e cioè ha detto cito quasi testualmente che in realtà spesso chi fa politica non conosce la storia
E non si tratta a mio modestissimo avviso di
Non conoscere la storia
Come posso dire degli apporti internazionali la la storia diciamo della vita dello Stato la storia che ha accompagnato per esempio la formazione diciamo della Russia come Stato unitario
In tutte le sue diciamo
O per irrigazioni sino al crollo dell'Unione Sovietica
Ma si tratta di conoscere anche la storia
Sotto il profilo della storia delle idee e della cultura
Di un di un Paese ecco da questo punto di vista mi mi colpisce che
Uno dei pare sembra uno dei consiglieri
Più ascoltati di di Putin Sergej Caraga Knopf
Ha affermato che in realtà la guerra voluta da Putin è una guerra esistenziale cioè è una guerra
Come dire che essi ricollega ha un bisogno diciamo de il popolo russo e dello Stato russo di cui Putin che si fa interprete di riacquistare la propria centralità che non è nemmeno un caso sostanzialmente qui l'annotazione e di un altro attentissimo studioso della realtà russa Orlando fa il gesto nel suo recente Storia della Russia
Ecco non è un caso che
Come ha proprio acutamente diciamo colto
Nel nel suo libro Umberto che ci sia questa tendenza da parte di Putin a riscrivere la storia
A ricollegarsi per esempio a determinate correnti appunto del pensiero della Filosofia e della politica russe
Che diciamo così propongono una lettura della storia russa in contrasto Kondo l'Occidente la Russia come sostanzialmente
Entità popolo al quale Dio affidato il compito di tutelare la cristianità rispetto diciamo così ai pericoli che vengono dall'Occidente scrive fai che essa per l'appunto che questa guerra e una guerra nata da miti e dalla lettura distorta che puntino fa dalla storia in questo peraltro
Diciamo non differenziandosi dal suo uomo
Come dire
Dallo statista politico di riferimento
Di Putin per quel che riguarda l'Unione Sovietica che non è Lenin ma per l'appunto e Stalin che appunto procedette ad una anche lui ad una riscrittura della storia della Russia quindi e qui
Diciamo non sono d'accordo non con Umberto ma con un'annotazione
Di Giuliano Ferrara
Perché Giuliano Ferrara in un commento finale che troverete appunto alla alla fine del libro di Umberto scrive
Non dobbiamo cadi nell'errore di come dire
Pensare che la Russia sia la sia di Toy Story invece io solo assolutamente convinto
Che la Russia esattamente la Russia di Tolstoj ma non la Russia diciamo del principe Tolstoj no
Ma la Russia di Guerra e pace perché e qui ritorno scusatemi
A questo autore che che mi ha colpito molto a a fine che essa
Fai che s'intitola uno dei dei suoi libri sulla storia della Russia la danza di Natasha che cosa significa la danza di Natasha fa riferimento ad una bellissima diciamo scenografico di Guerra e pace
In cui sostanzialmente Natasha che fa parte della nobiltà certo non una nobiltà particolarmente diciamo elevata ma insomma fa parte della nobiltà russa quindi è stata educata
Secondo i precetti dell'Occidente e in modo particolare della cultura francese che imperava sino alla conquista napoleonica
Natasha quindi che balla secondo le regole dei maestri diciamo francesi quando è
In contatto con il popolo quando è in contatto in realtà con un suo zio si lascia ad una danza popolare di come dire derivazione asiatica tenete conto che lascia
Voglio dire i mongoli con l'Orda d'Oro hanno governato la Russia dalla metà del mille duecento sì non mi sembra al mille cinquecentocinquanta
Questo voglio per dire sostanzialmente che cosa che la Russia e sempre in bilico storicamente tra esatto tra l'ansia
E l'Occidente se non e è sempre stato in qualche modo conflittuale il rapporto se non si comprende questo insieme ovviamente con le e ben più pregnanti di flessioni di
Di geopolitica che sono state fatte
Probabilmente non si comprendono
Bene nemmeno come dire lei tradisce gli di un consenso di un consenso che voglio dire insomma mi sembra piuttosto difficile come dire negare secondo l'ultimo sondaggio di una delle
Agenzie
Chiamo l'indipendenti in Russia i tre quarti della popolazione russa sono favorevoli alla operazione d'invasione all'operazione spesa
Vogliamo dire che sono inattendibili perché nessuno avrebbe diciamo il coraggio di manifestare il dissenso tranne diciamo così pochi che vengono perseguita
Sono d'accordo però probabilmente probabilmente ecco
Come dire sottovalutiamo est e hanno sottovalutato soprattutto gli altri
Come dire questo consenso che c'è e che secondo me e legato
Ha una dimensione nazionalista a un a un forte sentimento popolare nazionalistico in cui in qualche modo dopo il venir meno della dimensione imperiale della potenza sovietica
Continua diciamo ad esercitare una Prisa anche nei confronti del popolo
Un'ultimissima annotazione perché approfitto della straordinaria presenza di Gaetano
Noi che cosa possiamo fare
Nuovi proprio e tavole il venne in nostro nel nostro piccolo insomma no e anche qui all'interno del del Premio Napoli possiamo e qui lo dice lo ha detto secondo me molto bene Maurizio no
Che ha parlato di accoglienza rispetto delle culture eccetera Napoli
Allora possiamo fare lui a meno della cultura russa e della cultura ucraina sicuramente no
Napoli a un diciamo a un particolare legame anche dal punto di vista letterario con gli scrittori russi in un bellissimo libro
Di Cara Muzza che è lo zio
Del povero Vladimir Scaramuzza condannato tre giorni fa alla pena di venticinque anni di reclusione a Mosca per essere
Come dire per essersi espresso negativamente contro l'invasione per aver richiamato
Guerra la guerra ecco in un libro dello zio di cara Muzza
Intitolato mi sembra la Russia o i russi a Napoli sì
Come dire si presentano tutti gli scrittori da Gogol scrittore russo ma ucraino in realtà a Gorki che sono stati voglio dire in in questa città e che hanno voglio dire contribuito alla diffusione della cultura nella nostra città allora io mi chiedo qui veramente veramente concludo se il comune di Napoli e
Attraverso diciamo
Il Premio Napoli attraverso
Soprattutto la la Rete diciamo universitaria non possa rappresentare in qualche modo un un modello un punto di riferimento in termini di accoglienza delle persone
Di soggetti
Di gli uomini di cultura degli intellettuali di quelli che una volta diciamo rappresentavano l'intellighenzia durante diciamo il il periodo sovietico ecco sì e diciamo se non si possa creare una rinite in grado di accogliere diciamo queste persone inserirli in percorsi formativi in percorsi voglio dire culturali
In modo da ecco da fare sì che appunto
Sia data voce
A coloro che si oppongono alla guerra e che fuggono dal Paese come ha scritto in un bell'articolo sull'avvenire Raffaella Chiodo commentando acquista dell'orgogliosa sentenza di condanna di Scaramuzza torno a ripetere a venticinque anni di reclusione semplicemente per aprire manifestato la propria contrarietà a questa guerra quindi io
Diciamo così concludo questo mio disordinato intervento grazie della vostra attenzione
Grazie allora credo quanti hanno tutt'altro che disordinato ma assolutamente ricco di spunti mi permetto di dire che molti politici non solo conoscono la storia ma neanche la geografia che in questo caso è importante per capire un poco le dinamiche e anche la dimensione del conflitto lo volevo coinvolgere Massimo Galluppi
Naturalmente per le sue riflessioni sul libro di Umberto Ranieri ma anche lui faccio una donna la domanda diciamo pure dal dalle cento persone scusi dicevo la a avendo grande stima del professor Galluppi fino all'epoca del Corriere
In pochi anni fa la nostra esperienza
Come si
Abbiamo siamo percezione di quello che
Se le buone DVD pace
Se ne parlava prima di diviene di Versailles quale de delle due opzioni potranno essere poi in qualche modo sul sul terreno ma mi veniva in mente questo tipo di concetto cemento ci potremmo permettere un giorno il totale isolamento dal consesso internazionale della Russia oppure sarà la caduta di Putin
Della persona Putin e del capo di Stato Putin l'unico elemento che può far vi combaciare i tasselli siamo della geopolitica internazionale
A lei la parola grazie
Esprimerò il mio giù nella mia opinione su questo su questo aspetto che naturalmente è molto molto importante
Voglio cominciare dicendo che
Il titolo del libro di Umberto Ucraina può essere fuorviante perché il libro di Umberto perché Umberto in questo libro non si occupa soltanto della crisi ucraina la crisi ucraina e
Parte di una riflessione più generale
Che riguarda l'intero sistema delle relazioni internazionali a partire dalla collasso dell'Unione Sovietica e gli ultimi trent'anni
Tra l'altro Umberto anche se molto rapidamente
Analizzando che il
La crisi dei Balcani la crisi suggerito il successiva alla morte di Tito negli anni Novanta e alla dissoluzione della ex Jugoslavia fa riferimento alle alle primavere arabe alle crisi nel Medioriente ma soprattutto e questa è una cosa che mi ha molto colpito che mi è piaciuta Umberto analizza sistematicamente le relazioni tra le tre grandi potenze che sono emersi diciamo collasso nel nuovo sistema internazionale successiva al collasso di Unione Sovietica la Russia che rimane una grande potenza cosa di cui spesso ci dimentichiamo gli Stati Uniti e la Cina
Infatti la Cina è presente nel riflessioni di Umberto anche su un punto dirò poi molto importante
Il punto relativo al la domanda ma come finirà questa guerra
Però prima di arrivare a questo io voglio sottolineare un aspetto delibere di Umberto che mi piace invocare perché perché è stato compare poco questo aspetto nelle analisi anche recenti che sono state fatte e cioè
Il fatto che
La politica e il americana a partire dall'arrivo alla presidenza degli Stati è incredibile Clinton non è stata diciamo
Esclusivamente tesa a provocare ha risolto il problema di equilibrio al nord euro in Europa
Favorendo una generale e sistematica diffusione dei valori della democrazia liberale non è stato soltanto questo c'è anche questa componente naturalmente dalla polizia americana sarebbe strano che non ci fosse stata del resto il suo libro il famoso libro di Fukuyama di Andolfi storica last man proprio diciamo spinge in questa direzione
No quando Clinton arrivo alla Casa Bianca nel novantatré si rese conto che la prossima prossimo ingresso dei paesi del Patto di Varsavia nella NATO avrebbe provocato dei problemi
E allora cercò di costruire una partnership con Russo americana che diciamo riuscì
E se in qualche modo a risolvere questo problema questa tensione
Non è stata soltanto un'idea è stata un'idea che è stata nel corso degli anni novanta è stata messa in pratica con una serie di accordi di intese
Il cui scopo era quello a partire dal novantaquattro fino al novantasette almeno lo scopo era quello di coinvolgere la Russia in una articolazione di rapporti non so se Umberto Orio usa proprio questa espressione
Un articolo sui rapporti che diciamo costituisse che risolvesse questo problema della della conflittualità latente tra la Russia grande potenza e gli Stati Uniti
Questo tentativo non è riuscito
Perché quella partnership russo americano a cui faceva riferimento a Clinton non si è realizzata
E anzi da questo punto di vista vorrei che
Umberto circense qualcosa di più su quello che Luís dice nel suo libro perché la parte nessuno sa americana non non si è realizzata
Questa è la prima diciamo per riflessione
E che sottopongono porta attenzione l'altra naturalmente riguarda come finirà questa guerra perché Umberto se ne ottantotto punto nel suo libro e si chiede ma come finirà questa guerra come può finire
E dice ci vorrebbe
Un compromesso onorevole ma questo compromesso onorevole non c'è perché gli ucraini s'sostengono che essi potranno negoziare
Una eventuale pace soltanto dopo che i russi avranno abbandonato completamente il territorio ucraino
E Putin sempre fatto capire che non ha nessuna intenzione di diciamo aprire un negoziato diciamo su queste basi
Come finirà
Nel nelle pagine in cui si occupa di questo Umberto fa riferimento al ruolo della Cina
La Cina compare come grande potenza in tutto il libro anche se marginalmente la Cina con il progredita quale la piccina con il problema rappresentato dalle sue ambizioni egemoniche in Asia orientale
Ambizioni egemoniche alle quali si oppongono agli Stati Uniti da sempre per la verità
Quale ruolo potrebbe avere la Cina
Qui c'è il problema diciamo non facile da
Diciamo definire completamente delle relazioni tra la Cina e la Russia la Cina si è sempre rifiutata di condannare l'intervento russo in Ucraina
E ad anche per certi aspetti lo ha anche sostenuto la posizione russa in questo quel contesto eccetera
Però sappiamo anche che la Cina non è interessata alla prosecuzione indefinita di questa guerra perché non è interessata a che nel sistema delle relazioni internazionali sì
Si inserisca stabilmente un fattore di tensione diciamo tra le grandi potenze
Che cosa potrebbe fare la Cina spingere l'Unione Sovietica a fare qualche concessione
Questo Umberto non lo dice forse non lo può dire perché oggi non sappiamo esattamente cosa potrebbe fare la Cina per agire operare nel senso della
Soluzione di questo conflitto però forse ci potrei dire qualche opinione qualcosa in più su questo punto
Basta io solo questo volevo dire
Non ho altro da sé e poi magari se ci sono c'è c'è occasione intervengo successivamente ma per il momento basta così
Grazie grazie a Massimo Galluppi allora e gli spunti di riflessione passiamo naturalmente alla all'autore del libro sono stati davvero tanti anche le domande ultime che
Umberto D. apposto il professor Galluppi certo per far scusami perché faccio adesso venuta in mente una riflessione di Alfredo guardiano
Putin vuole riscrivere la storia di se guardiamo secondo me tutti non vuole riscrivere la storia vuole recuperare quella parte della storia
Che era evidente alla mente Aliani mi dei russi durante l'Impero degli Zar la Russia
Ha sempre avuto rapporti complicati la Russia dall'epoca sempre complicati con l'Europa
Durkin che è uno dei politologi amici di Putin che sostiene diciamo l'opportunità di questa guerra ha scritto una volta che la Russia non è un paese è una civiltà il che significa avrebbe potuto dire con parole un po'meno gentili direi che in Russia
La Russia è un impero e nella Russia di Putin c'è l'idea che va in qualche modo ricostruito questo impero questa civiltà cioè la Russia deve essere deve stare al centro di uno spazio politico
E deve avere la capacità la possibilità di sviluppare la sua influenza nei paesi circostanti
Grazie grazie
Per questa appendice comunque molto interessante perché alla fine è giusto che si dialoghi anche con opinioni differenti rispetto a una questione che e così travolto magmatica perché tale la dobbiamo definire non Bertotto gli spunti sono stati davvero tanti
E anche le domande quelle che ti ha rivolto il professor Galluppi sulla partnership Stati Uniti o meglio nato
Russia comunque il ruolo influenza della della Cina che continua ad avere per certi aspetti un anti già mento rispetto all'Occidente un po'ambivalente un po'mondo presentando un piano di pace per opportuna e
Grazie perché siamo naturalmente giustamente proiettati
In una dimensione che anche quella di una di una pace per il quale per la quale però non vediamo in questo momento alcun tipo di esito perché non mi pare ci siano i prodromi di una di un passo indietro
Di Putin me da un punto di vista del conflitto anche nella stessa Ucraina io metterei in risalto probabilmente siamo andati molto sulla sul sulla Russia e poco sull'Ucraina anche questo sentimento popolare assolutamente straordinario
Probabilmente tutti quanti pensavano che nel giro di pochissimi giorni
Se non di poche settimane dopo l'Ucraina di fronte all'avanzata di di Putin delle truppe russe potesse in qualche modo cedere di schianto invece questa questa grande forza del popolo ucraino trasversale alle generazioni dalle persone anziane fino fino ai bambini
Ha dato una una prova di Dini di una un carattere di un sentimento identitario fortissimo una una grande lezione anche per molti per molti popoli dell'Occidente quindi si parlava prima di Napoli un bisturi fino al consolato ucraino al centro direzionale di persone di famiglie
Devastate dal dal conflitto soprattutto nella primissima primissima fase ma c'è questo sentimento popolare che indubbiamente contrasta ma contrastato l'idea di di Putin e di un'avanzata
Che fosse totale nel giro di pochissimo di pochissimo tempo
Umberto te la parola ripeto le domande degli spunti sono stati davvero davvero tanti quindi tu hai ai annotato in maniera diligente tutti quelli che potevano essere negli spunti di riflessione a te la parola grazie grazie
Ringrazio prima di tutto Premio Napoli per avere ospitato promosso questo incontro
Presidente De Giovanni
A cui auguro successo nella sua
Presidenza i
Voi tutti chiari siete intervenuti nel merito del libro voi voi che avete
Ascoltato voi siete stati qui presente
Ma gli ho scritto questo libro
Questo volumetto per
Per contrastare una tendenza diffusa
Qualcuno sostiene addirittura maggioritaria nel
Nel paese
A rintracciare le cause del conflitto del del
Della guerra
E della rottura della crisi nelle relazioni
Tra occidente Europa Stati Uniti e Russia
Nell'Occidente in sosta
Cioè all'origine dei dei problemi ci sarebbero le scelte compiute dall'Occidente nel corso degli anni successivi al
Al crollo del muro di Berlino alla alla conclusione che la storia dell'Unione Sovietica
Alla riunificazione tedesca
Ecco
Questo è un po'la chiave utilizzata per interpretare quello che sta accadendo di molti commentatori divenuti protagonisti della discute della discussione intorno a quello che sta accadendo lì ho provato a
Indicare invece che le cose per tanti versi stanno diversamente
E che la Russia si è sottratta con scelte
Discutibili
Contraddittorie si è sottratta allo sforzo compiuto
Lo ricordava
Adesso Massimo
Allo sforzo compiuto a all'indirizzò nel
Delineato
Sia dal dagli Stati Uniti in particolare dall'Unione e dalla dall'Unione Europea su lo sforzo compiuto si può si può approfondire la materia punto per punto anno per anno
Ricordare tutti i tentativi fatti
Quello più rilevante lo sforzo teso a stabilire un un rapporto positivo coinvolgendo direttamente anche sugli aspetti militari la Russia e la NATO
L'ultimo incontro Russia NATO
Si è svolto poche settimane prima della della invasione
Questo a conferma del del della della De Nardi disponibilità dell'apertura
Intensa entrambe con della che hanno animato i Stati Uniti e Lord e Unione europea
Bene oggi la guerra si è trasformata in un conflitto di logoramento
Le conquiste territoriali russe si sono ridotte
Ma alle linee di combattimento si sono cristallizzate in vere proprio trincee
A più di un anno in sostanza dal dall'inizio il conflitto
Pare sempre più aggrovigliato con il rischio di un lungo stanno
Certo
Tutti auspichiamo che ci sia un cessate il fuoco e si avviino negoziati
E siamo persuasi che la fine delle ostilità è possibile solo grazie a una soluzione negoziata
Credo sia difficile pensare
Allo Stato probabilmente posso sbagliare ma insomma a un successo sul campo diciamo dell'uno o dell'altro
Malgrado gli sforzi compiuti coraggio l'efficacia sostenuta dalla dall'intelligenza e dal re evita i dalle armi dell'Occidente degli ucraini
Che hanno combattuto e continuano a combattere una
Forte battaglia sul campo
Che però è evidente che occorra indispensabile pensare ad una soluzione negoziato
Allora
Qui deve essere chiaro un punto allo stato mi pare che
L'Unione Europea con tutti i suoi problemi mantenga ancora a questo punto certamente lo mantengono gli Stati Uniti e l'attuale presidenza
Insomma il conflitto non può concludersi
Premiando l'aggressore
Cioè con una Russia che conservi i territori annessi
Con la forza e conducendo una guerra spietata anni abbiamo visto concretamente i tratti
Perché se così fosse
Le conseguenze sarebbero rischiose drammatiche Sissi moltiplicherà ebbero guerre conflitti
Persuasi gli aggressori che poi prima o poi quello che si conquista con la forza viene riconosciuto
Quindi non non è possibile una soluzione negoziata che
Consenta un un come di una sorta di premio diciamo agli aggressori
E del resto la resistenza degli ucraini su questo su questo punto è il forte
E nelle Hull Unione europea negli Stati Uniti possano contraddire questa elementare considerazione non possiamo più giungere
A a una soluzione che premia la Russia
Io parlo di come ricordava massimo di
Di di di un compromesso ragionevole di di di di di di e l'avvio di negoziati non sulla base di condizioni
Inaccettabili per per una parte per l'Ucraina che è stata aggredita e che ha pagato un prezzo enorme in termini distruzione di vite insomma
Tu parlavi di Tolstoj Illy il turismo ipotesi di credo si dica così non so DTT DDT e Tolstoj che un autorevole dirigente della Duma
Comunque posizioni di rilievo nella Duma ha detto
Noi dobbiamo continuare a distruggere l'Ucraina
Ah contro a compromettere del tutto le infrastrutture
Di trasporto sanitarie energetiche
Dobbiamo chiedo scusa ma mia moglie
Dobbiamo
Ricacciare l'Ucraina nel diciassette diciotto diciassettesimo secolo insomma
Un di punte indegno diciamo di Tosto
E quindi forse probabilmente io sono anche per ragionare su quello che
Che dice la subito il quello che viene considerato il la proposta della Cina insomma ci son ci sono delle partiti gli stessi ucraini annota
Teso a non svalutare del tutto entro in particolare quello della del riconoscimento del della no
No ora furono spende perdonatemi sono mortificato ma che la gente e la moglie che non deve dunque
Forse probabilmente l'idea che è stata espressa nel corso di un'intervista importante al momento a un organo a una a un
Assuma Sorgo organizzazione impegnata nella discussione delle tedesca della discussione delle delle vicende politiche internazionali fatte da da Henry Kissinger
Il quale correggendo quello che aveva detto a Davos che cosa ha detto la Russia ha perso perché ha dimostrato di non essere in grado di sconfiggere un piccolo Stato
In ogni caso la mia quale è quella di
Negoziati ma come organizzare questi negoziati cioè la Russia torni
Al situazione tre ventiquattro febbraio cioè torni sulle posizioni prima dell'aggressione
Ritornelli rinunci quinta ai territori quasi il quindici per cento del territorio ucraino conquistato con la forza con la guerra
E i territori contesi voi si affidano al negoziato si discuta su come affrontare i temi che i russi pongono per la parte orientale del Paese il don bassa lacrime si discuta
Questo forse poteva essere un una strada un'idea però
Non è stato anche Zeman rischi in un primo momento dichiarò che il sì che quella poteva essere la via però poi la ferocia della guerra
La la la la la scelta distruttrice del del del dell'est del dell'armata di Putin insomma ha creato anche qui una situazione che ed è difficile
In non i riprendere il filo di una ricerca e comune e di un negoziato
E poi la Russia l'abbiamo visto non è non è parsa disponibile è ancora convinta di poter far spuntare sul terreno militare ha paventato un conflitto diretto con la NATO ha fatto ha evocato più volte l'uso dell'arma nucleare
Un tabù
Che e diventato nelle parole di di di Medvedev secche di Putin un'opzione possibile quinta usato i toni della guerra di nervi con l'Occidente
Probabilmente si prepara a prolungare intensificare lo sforzo bellico
Anche con se non con offensive
Plateale diciamo almeno con con lenti avanzamenti come come ha provato a fare a Bacco molto nel nell'ultimo nella nella in in queste in queste in questi mesi insomma
C'è un altro aspetto quando si discute del negoziato che lo trovo del tutto
Discutibile quando si dice beh badate però Putin non può essere sconfitto
Mettete le cose come vuole ma non può essere sconfitto perché se lo fosse non reggerebbe lo stesso regime rischierebbe grosso quindi non può essere sconfitto
Quindi quindi il negoziato dovrebbe concludersi riconoscendo appunto in tutte le conquiste
Quelle del due mila quattordici e quelle del due mila e ventidue e questo questo
Questo diciamo e allora perché l'Ucraina poi dovrebbe essere sconfitti accettare rischiamo un esito di questo tipo per quale ragione al mondo dovrebbe rinunciare a a quasi al quindici per cento il suo territorio più la Crimea
E le repubbliche cosiddette popolari caldo un bus
Quindi occorre lavorare per
Un negoziato credo che gli stessi Stati Uniti siano persuasi di questo
Gli Stati Uniti secondo me io provo a ricordarlo non sono non volevano la guerra
Ha poi preoccupati di di di di di di fronteggiare essenzialmente
Nell'indo Pacifico lacci le pretese le ambizioni cinesi è chiaro che non non non non non ritengono che sia diciamo
Utile a questo fine strategico che di
Che li guida impegnarsi fortemente in Europa
Già da tempo sostengono che lo spostamento d'interesse degli Stati Uniti comporta che l'Europa si attrezzi sul terreno di una politica
Estera comune di una politica di difesa insomma già da tempo questo è stato ricordato a più riprese dalle amministrazioni statunitense
L'altro l'altro interrogativo riguarda torna sempre nelle discussioni io vedo insomma
Ma allora perché si è perché si è giunti a questo conflitto se le cose stanno così
Ora io penso che
Ora l'oratoria e la ricostruzione che fa Putin
Ruota intorno all'idea che
Da parte dell'Unione Europea ma in particolare da parte della NATO l'Unione europea ha ha ha consentito che diventassero membri dell'Unione i paesi del dell'impero esterno dell'Unione Sovietica no
Dalla Repubblica Ceca a Romania
E
Qui l'allargamento della NATO sono le due le due questioni su cui insiste Putin in tutte le occasioni anche re ancora recentemente nei suoi discorsi
Ha ricordato che
Sono queste le responsabilità Occidente e ha ricordato anche poi a un certo punto che il crollo dell'Unione Sovietica sia stato frutto di un di un complotto
Negli Stati Uniti
Dei dei suoi degli alleati degli Stati Uniti e anche ha osato sostenere che le forze in terra nella quale come dice come si dice la all'interno del del mio dell'Unione Sovietica coloro che si erano posti il problema esplicitamente ne ha fatto un cenno gli uomini di Corva Cioffi in sostanza sarebbero stati ora la verità è che quelli tentavano disperatamente di ridare una prospettiva quel Paese Gorbaciov non intendeva certo
Chiudere l'Unione Sovietica voleva era persuaso che fosse possibile una riforma cosa che sia il primo Strata in sosta impossibile
Da un lato
E dall'altro
Gli Stati Uniti gli Stati Uniti io prova ricordarlo nelle nelle nelle USL nel volumetto insomma negli Stati Uniti presidenti americano Bush padre
Bush padre
Esplicitamente si recò addirittura in Ucraina
Al parlamento ucraino quando io Cry niente volevano l'indipendenza
Bush in andò a Mosca
Poi si recò a Kiev e fece in un discorso
Nel parlamento al Parlamento ucraino dicendo ma voi non non dovete porre il problema dell'indipendenza l'Unione Sovietica da un bisogna riorganizzarla su bassi democratiche per quanto è possibile ma no quindi e infatti i democratici ucraine rimasero colpiti poi all'Ucraina giunse all'indipendenza dopo il tentato colpo di Stato
Del del colpo di coda dei conservatori i sovietici ricordato nell'agosto del novantuno
E allora a quel punto fu indispensabile pulito l'Ucraina voto l'indipendenza e quando si giunse al referendum nel dicembre del novantuno
Sia nel Donbass che incrina e a la richiesta di indipendenza e per la maggioranza
A sostegno questo di di di di un orientamento che era diffuso anche nelle nelle aree oggi contese diciamo alla indipendenza dalla dalla Russia
L'Europa io credo che l'Europa abbia fatto Suma l'Europa e piena di problemi sono stati ricordati qui tuttavia
Il l'ingresso nell'Unione Europea
Degli stati dell'intero Esterno dalla Repubblica Ceca Ungheria Polonia e gli altri sta nei Paesi baltici l'ingresso
L'ingresso di quei ci si ma come è possibile ci si rende conto buttate
Via l'ingresso di quelli risate è stata una scelta lungimirante cosa ne sarebbe stato di quei Paesi se non avessero avuto come punto di riferimento l'Unione europea
E l'unione poi si rese conto che si apriva un problema con la Russia e cercò per mille strade con programmi intese e convergenze di stabilire un rapporto con la Russia
Sì giunse allora addirittura discutere cosa che non aveva alcuna possibilità di realizzazione qualcuno addirittura abbia giunse a dire beh forse bisogna allargare i confini
Te l'unione dell'unione europea verso la Russia cioè cosa che imposti allo stesso Putin e disse su questo non si non esiste una cosa del genere per tante ragioni storiche territoriali economiche c'è
Quindi e e per quanto riguarda la NATO ma io torno sempre a questa storia ma
L'ingresso nella NATO di quei Paesi
Fu la risposta a un problema che quei Paesi avvertirono come centrale dopo la loro indipendenza dalla Russia c'è il problema della loro sicurezza cioè sono Paesi per i quali il problema del rapporto con la Russia è un problema esistenziale
Insomma sono Paesi che più otto per secoli hanno ottenuto
Lella dalla pressione le leve le ambizioni della Russia zarista
Ma poi Necci negli anni dell'Unione Sovietica sono stati dominati aveva già orientata l'Ungheria del cinquantasei la Repubblica la Cecoslovacchia del sessantotto
La Polonia dell'ottantuno l'Ucraina degli anni Trenta la Polonia dell'otto la Polonia che non ha dimenticato che las la se la divisero tedeschi e russi nel trentanove
Quindi voglio dire un complesso una memoria che e pesa
Nella nella nella nella commenti nel pennello modo di di essere di qua o di cui di quei Paesi
I quali non è che vogliono come dire ma avvertono l'esigenza della sicurezza e scelgono la NATO che che è il punto di riferimento per costruire la loro sicurezza poi
La Russia di Eltsin
La Russia di enzimi è una Russia instabile e preoccupante per per per per per per questi Paesi scusate benedizione dal novantatré l vinse Zhirinovskij il capo della destra estrema
Russa
Lei vinsero le fa vincere o quelle elezioni le forze oltranziste e poi giunsero diciamo alla alla guerra in Cecenia
Emersi ma poi fece una un'intesa con questi partiti oltranzisti per poter vincere nel le lezioni presidenziali del novantasei e quindi
Insomma e poi è uno Hill e uno per l'Occidente non non l'Europa in particolare non non seppe operare per tentare di
Come dire di stabilizzare i Balcani e la Repubblica che la impedire il tracollo e la tragedia del Co dei conflitti in Jugoslavia quindi
Questi Paesi avvertirono che solo in in in l'ingresso nella NATO avrebbe potuto consentire loro di
A bere un un livello di sicurezza accettabile e furono i capi del dis della della lotta per l'indipendenza a chiedere agli Stati Uniti per noi vogliamo in dobbiamo entrare nella NATO fu a novembre
Fu un badessa
Furono leader indiscutibili diciamo
A chiedere a questi e trenta ammessi o inizialmente e sito inizialmente ma poi quello che stava accadendo in Russia
Portò anche gli Stati Uniti e Clinton ma la presa d'atto della necessità però allo stesso tempo si accompagnò quella scelta hanno politica forte di apertura
Fino al coinvolgimento della Russia sul terreno anche Opel militare nel rapporto
Con con la NATO
Quindi io penso che
Alla la possibile occorra diciamo contrastare queste questi cui queste tendenze a descrivere le cose
In modo diverso da come realmente sono sono andato e
Certo c'è da chiedersi oggi
L'urlo
L'Occidente ha retto
Con mille problemi questioni irrisolte ma insomma alla prova anche l'Europa ha retto nel senso che ha mantenuto il sostegno anche anche fornendo armi alla all'Ucraina
Ma reggerà questo è il punto reggerà dinnanzi a un disegno strategico che si delinea
Secondo me non andrà lontano però attenzione e cioè la costruzione di un asse euro asiatico Russia Cina ma anche con un tentativo di coinvolgere
Gli scontenti della globalizzazione che sono paesi significativi diciamo del del mondo coinvolgerli in una
In un nuovo asse ostile all'occidente alla democrazia gli Stati Uniti
All'Europa oppure auspicando una
Rottura nel rapporto come secondo me
Ha fatto sbagliando ma crolla
Parlando del rapporto tra Europa e Stati Uniti mettendolo Truman così in discussione con alcune affermazioni che trovo discutibili parliamoci chiaro senza senza rapporto con gli Stati Uniti
Ma l'Europa è in grado di fronteggiare una Russia aggressiva è mossa da una sorta di neo espansionismo neo imperiale
è in grado di farlo senza il rapporto con gli Stati Uniti cosa sarebbe stato se non ci fosse stato il rapporto con gli Stati Uniti la voce del del del prete dell'Unione Europea diciamo con
Settori insomma anche disponibili diciamo in qualche modo l'abbiamo visto Nenni negli anni successivi al due mila e quattordici alla alla missione della Crimea cedimenti quindi
Su questo non si deve transigere occorre occorre da un lato rafforzare e cercare l'autonomia strategica dell'Europa ma in un rapporto con gli Stati Uniti che resti saldo
Condizione essenziale per poter pensare nel confronto con
Autocrazie e questa o sorta di asse
Euro asiatico che è emerso certo l'Europa problemi seri ci sono tensioni
Più tasse indifeso questioni di fondo quale le energie e la difesa c'è una diversità di approccio tra Francia e Germania famoso asse franco tedesco che
Non appare più in grado di garantire un indirizzo e un orientamento sicuri
Su sulla scena internazionale suppliche per le prospettive del dell'Europa questo è un punto molto delicato le tensioni tra Germania e Polonia che non sono gol
Le difficoltà nel rapporto tra Paesi che vivo nell'applauso rione della Russia in termini aveva detto esistenziali
E l'Occidente e diciamo altri Paesi fondatori
Che invece avvertono i problemi conseguenze sull'asse sulla stabilità politica economica della della della della del del conflitto quindi
Questo problema questi problemi esistono ma io io l'ultima cosa che voglio dire questo
Io non credo che
Da un asse
Russia Cina con l'Iran Lara cioè le cose che abbiamo visto in lui io non credo che possa venire da questo blocco siamo una strategia convincente
La valori che impostazioni di portata universale che sono in grado di di vincere quella che ho credo sia una battaglia per l'egemonia
No non credo che le autocrazia siano in grado di DTT fornire risposte di di di litigi non posseggono
Come dire Videla culturale hanno hanno la il dominio diciamo forza
La Russia le bombe atomiche perché la Russia diciamo vive di esportando gas e petrolio diciamo parliamoci chiaro
Questo lo ha detto la la la la la governatrice della banca centrale russa badate che qui c'è un problema ha parlato con una parola
Tragica nella vicenda russa del decennio degli ultimi dieci ha detto ci vuole una perestrojka per per vedere bene come stanno le cose dell'economia russa quindi questo mondo
E e certe è una sfida impegnativa ma l'Occidente se resta unite supera le contraddizioni il rinnovarne idea soprattutto anche sul piano delle relazioni economiche
Del coinvolgimento di quei paesi che abbiamo detto scontenti alla globalizzazione però ci tenga la possibilità di farcela non di fare la guerra Madia come dire di persuadere della forza delle sue idee
Come per l'Unione Sovietica crollata perché perché non dava risposte ne ha problemi di libertà né di benessere questa è la verità altro che comprò
E quindi voglio dire l'Occidente è in grado di fornire risposte ai problemi della libertà del benessere deve dimostrare di saperlo fare e questo può consentire anche che si aprono problemi in quei mondi
In una stessa Russia
Ecco io termino qui ho fatto troppo lunga forse non ho dato Mastropasqua
Ringraziamo Umberto Ranieri anche che purtroppo i temi i temi sul tappeto anche rispetto alle notizie di oggi sono sempre più drammatici sotto emerga che era chi ebbe
La diplomazia francese che dialoga con la diplomazia cinese per una trattativa rispetto al piano al piano di Pechino insomma un po'indipendente
Rispetto all'Unione europea il ruolo che essa incomincia ad avere il Brasile c'è il molti Polaris mo'di cui parla di cui parla Putin ancora oggi è comincia a ad ad a vere un'aggregazione importante a livello a livello internazionale quindi la situazione purtroppo non è una situazione destinata a uno sbocco di pace a breve termine però indubbiamente il libro di Umberto Ranieri ci ha consentito di capire
Affondo e con diciamo le le le motivazioni di questo di questo conflitto di cui come ultimissimo punto
Diciamo purtroppo allarmante e anche la questione dei Balcani che credo prima o poi tornerà Hardy esplodere nel cuore dell'Europa perché tutta la vicenda legata al Kosovo alla Serbia e a queste spinte comunque
Di Putin all'interno di paesi che in qualche modo appoggiano la politica putiniana insomma non ci fanno presagire nulla di buono
Grazie a tutti i presenti avvenute in piazza Umberto la mia
Quindi