Carcere luogo di privazione, non solo della libertà

Pomeriggio a tutti e tutte grazie di essere qui io Simoncini presidente dell'Aci faccio un breve saluto
Prima di passare a prova Sergio D'Elia che presiederà
Questo questo incontro la passepartout subito uno una spoiler
No giusto due parole l'incontro di oggi a avviene a seguito di una visita che se ha fatto questa mattina
Presso la casa cinquantesimo Herno da una relazione di Nessuno tocchi Caino dalle Camere penali
Dalla garante dei detenuti
Appunto da dall'Arci una visita diciamo molto profondità
Per me personalmente era la prima volta
Che visitavo le le sezioni come accise più svolgiamo numerose attività all'interno della casa circondariale soprattutto nella media sicurezza
Però ecco che sta su un impatto forte abbiamo era risata anche la parte dei detenuti una voglia anche di di confrontarsi di raccontare la propria la propria speranza il proprio vissuto e ci fa piacere che l'incontro di oggi avvenga in un circolo Arci
Un circolo molto importante come come questo ci conosce Fini ora non c'è non c'è Anna a presidente che che ringraziamo che ho in circolo
Molto vivo anche dal punto di vista del del dibattito culturale cittadino e politico quindi
Siamo contenti che quest'incontro
Così importante per il territorio avvenga Manganelli non spazi dell'Arce soprattutto in questo
In questo in questo spazio
Come associazione neri riteniamo che sia essenziale che ci sia sia un contatto tra il dentro e e fuori del del carcere ma del carcere ma soprattutto che ci sia anche una riflessione da parte della della cittadinanza su ciò che avviene se ciò che vede anche perché noi
Operiamo sempre con la convinzione che il carcere o a tutti gli affetti parte la città è un quartiere della città e parte della della comunità quindi riteniamo che sia essenziale che queste che ci sia una discussione che ci sia una conoscenza anche del territorio sulle chiamati dal cacicco indio ringrazio nuovamente la situazione sono società per per la Perna insomma del PCI permesso di svolge la vita di oggi ringrazio nuovamente il circolo
Dei c'è anche andrà Raspanti l'assessore quindi ringrazio anche il comune per la per la presenza
Taccio passa la parola Sergio D'Elia grazie
Eccetera immediatamente a Francesco nel che il vicepresidente della Camera penale di Livorno che io ringrazio al circolo Arci che ci ospita per aver con insieme a noi condiviso questa giornata che è stata due Fassino scusa in due fasi la prima abbiamo appena conclusa
Con la visita nel carcere di Livorno
Ora iniziamo la seconda parte della nostra giornata doveva essere presente con la Presidente
Aurora Marte UDC del dalla Camera penale di Livorno sia alla visita che qui oggi con uno rimane
Sì presso quella malattia molto in voga negli ultimi due tre anni
E quindi non è con noi viene sostituita almeno nei suoi nei saluti iniziali voi già detto a Francesco oltre ai saluti istituzionali se ascoltando il dibattito vuol dire qualcosa può riprendere la prova intanto la do Francesco costine vicepresidente della Camera
Grazie grazie anche nella presentazione io diciamo che sostituisco solo per i saluti istituzionali Aurora che soltanto stamattina purtroppo ha fatto il tampone era in me
Ha ritenuto a parte non stava molto bene ma ha ritenuto opportuno non presenziare per ragioni che possiamo intuire dando incarico a me
Giudice ma Francesco che facciamo mi fa fai un intervento al posto mio c'è ascolta Al posto tuo no non lo faccio perché il livello di conoscenza del della materia che Aurora non ce l'ho certo io mi sono occupato anche un pochino il carcere ma non so neanche referente
Nel del della camera penale che della Camera Pera venale territoriale che lui a taniche sicuramente ne sa più di me ma abbiamo deciso di limitarci appunto a fare i saluti e lasciare spazio tanto spazio alle da persone che del carcere ne masticano tutti i giorni Enescu marsicano molto più di quanto non faccia io ho o altre persone quindi diciamo piuttosto che fare un intervento che sarebbe stato un d'intervento per quanto mi riguarda surrogato rispetto al l'ottimo intervento che sarebbe stato di Aurora
Mi limiterò appunto fare i saluti istituzionali
Ringraziando chiaramente tutti quanti partecipanti Rink ringraziando il circolo Arci Nessuno tocchi Caino e tutti gli organizzatori che hanno contribuito a questo incontro che è importante
Dico solo due cose una riflessione così molto molto rapida ma perché parlare di carcere
è importantissimo adesso in questo momento storico politico che che che stiamo vivendo parlare di carcere essenzialmente per due motivi
Per come il carcere abbiamo visto stamattina io devo confessare che ora sono venticinque anni e passa che faccio l'avvocato e non ero mai stato in carcere a guardarle cella vederle celle
E ho fatto un'autocritica perché io tante volte sono stato in carcere perché essendo appunto anche penalista
Spesso vado in carcere nella sala colloqui e lì c'è un ambiente edulcorato indubbiamente entrare nelle nelle celle rendersi conto effettivamente di come stanno i detenuti detti pone ad avere un un angolo di visuale diverso e quindi a capire anche di più il tuo assistito
Dice meglio tardi che mai no tempo del venticinque anni diceva sì mi è capitato di farci fu venticinque anni però ecco sono contento di aver visto quali sono le reali condizioni che io avevo soltanto letto
O ascoltato nei dibattiti cioè le condizioni che sicuramente non sono proprio di un Paese civile sicuramente no perché il solo fatto che i detenuti si preparano da mangiare accanto al
Dici dove ci fanno le loro cose ebbe questa proprio
L'inizio del degrado e tutto sommato e tutto sommato mi si dice che la l'ala che ho visto io è una delle migliori mi mi lascio che poi soluto andar via prima ma le le peggiori sicuramente sono
Altro che degrado altro che degrada
Quindi in sé è importante sapere come il carcere
Anche perché un dato che sicuramente voi sapete
I morti
Sì le persone che si sono tolte la vita nel mio del due mila ventidue sono ottantaquattro se non ottantacinque
Ottantacinque che è il record assoluto da quando viene fatto il conteggio triste conteggio di persone che si sono tolte la vita e questo è un dato veramente allarmante molto allarmante
Che impone che si parli di carcere perché lo Stato qui non ha protetto perché lo Stato deve proteggere il detenuto che è ristretto
E deve esserci all'interno del carcere come appunto
Si dice appunto il luogo solo dove vi è l'imitazione della libertà qualsiasi altra limitazione
Diversa dalla mera limitazione dalle della libertà e atto illegittimo dello Stato compreso il il suicidio
Compreso il suicido quindi è un dato allarmante ma non solo quindi in sé
Bisogna parla del carcere per come ma per come appare
Per per la valutazione che l'opinione pubblica a del carcere
Non bisogna almeno Camera penale questo fa da da tempo quello di cercare di far capire alle persone che il carcere non è il luogo dove essi marcisce non è il luogo di dove si butta via la chiave
E rimane dentro è un luogo dove si nomina Duca almeno si tenta di rieducare che il diciamo il lo scopo primario che la nostra Costituzione articolo ventisette che qui c'è chi lo insegna
Prevede
Quindi ecco perché è importante parlare di carcere per queste due ragioni sia per le problematiche intrinseche
Del del carcere e sia per far capire alla gente cos'è il carcere e per come funziona i politici non ci aiutano in questo senso
Non porta voti parlare di carcere mi vien da dire
E è per questo che poi indipendentemente dal colore politico poi ci sono colori politici che sono un po'più avvezzi a
Inserire il carcere non la la famosa cultura carcerano centri Ikea
Basti pensare e questo e poi mi taccio per davvero e meno male non dovevo parlare con l'avvocato che dovete mai dare la parola perché poi Elefante e non si sa dove arriva l'ultima cosa che dico è questa
C'è basti pensare non so se dico una cosa giornate che vi è un progetto di legge
Volto alla eliminazione del reato di tortura seicentosedici del codice penale di recente introduzione proprio perché invitati
Dal dalla dalla Europa a inserire appunto questo reato ecco c'è un progetto di legge per eliminare non dico altro ringrazio e mi scuso se mi sono brecciolino dilungato rispetto a quelle che erano le vostre aspettative
Grazie
Però io parlerò dieci minuti prima di dare la parola a Tullio
Padovan
Sento non soltanto l'urgenza ma anche il dovere di parlare dieci minuti minuti non so se travalicando quelli che sono proprio i compiti e ruolo proprio di una presidente presidente moderatore di un
Di un incontro di una riunione eccetera ma ritengo di doverlo fare
Perché sono a Livorno che a Livorno mille piano molte
Vicende della mia della mia vita io di solito
Tendo non a dividere attenere insieme quindi l'opposto del dividere le parti della mia vita uno potrebbe dire
Quelle buona la vita buone l'esistenza buona è quella quella cattiva
Guai ad essere schizofrenici e pensare di dissociare il proprio vissuto in una parte
Considerarla diversa dall'altra una cattiva l'altra buona come sul piano che ne so dire su tavolacci o del macellaio come se fosse un quarto di di bue sì spacca si divide si butta via
Quello che non si non è commestibile invece l'altra parte bassa sei
Eccetera
Però Livorno per me ci sono delle persone
Che rappresentano i miei punti di riferimento del mio vissuto della mia ecco diciamo qui della mia prima visita
Va bene ancora la l'avvertenza di non considerare la mia prima diversa
Sicuramente diversa ma come dire scissa dalla dalla seconda
Per quanto riguarda lo dico sinteticamente prima
Io qui ho i miei punti di differimento della mia prima vita sicuramente
Marco Solimano
Fratelli no minore Massimo Solimano mai quanti anni sono passati
No siamo grazie al mezzo secolo da quella nostra chi Malta
E un altro a persona fratello di Marco e di Massimo
Ma direi mio anche non perché non soltanto compagno di idee di lotta
Politica ma anche cd si diventa fratelli anche per le condizioni in cui poi ci accade di dover vincere
Nelle nel carcere io un cruccio che è quello di non aver commemorato quando sei anni fa se n'è andato Nico Solimano
Ci ha lasciati chissà in quale parte o del mondo d'Italia io fossi non sono potuto andare al suo al suo funerale era ieri cioè ieri sono sei anni dalla morte il Nico soli
E quindi non ricordo lo ricordo per ricordare una parte della mia vita da parte sua
Quando quasi mezzo secolo fa mi è accaduto
Nel mio
Dopo essere fermato arrestato e poi nel successivo peregrinare nelle carceri
Ci dicevano
Nelle patrie galere
In uno all'ingresso di uno di questi c'era una scritta qui entra all'uomo il reato resta resta pur
Quel carcere nel carcere di Pianosa quindi le cose si lega molto insomma per andare a Pianosa io ricordo che bisogna prendere un traghetto dalle parti di Piombino se non sbaglio per andare eccesso
Per andare lì era la sezione Agrippa
Guarda ricordo Nico in questo modo io in quella sezione ci sono stato per circa un anno circa una
E
è stata un'esperienza
Allora io ho avuto insomma la mia vita la passione politica sicuramente mano altra passione che condividevo con
Conico Solimano era quella del del pallone del calcio eccetera e il mio problema ogni volta che arrivava in un carcere di trovare un luogo adatto
Per poter organizzare fosse anche tre contro tre quattro quando al cinque io mi ricordo partite straordinarie in un triangolo ricavato dal muro di cinta e due bracci della sezione del carcere delle murate
A a Firenze c'è anche tu Marco era il processo è
Ma no ma io parlo di un triangolo giocare a calcio agli in un triangolo contro le regole non solo del calcio ma anche della Geometria però lì per me dire
E c'erano le guardie sopra al camminatoio che non aspettavano altro che arrivasse l'ora d'aria perché ci avrebbero visto giocare in quella cosa lì UniCredit
A Pianosa io le prime botte mi hanno incrinato l'ecomostro prese perché arrivato lì c'era il problema che all'aria si andava soltanto quelli della cella che affacciava sul passeggio
Però se andavano solo due celle eravamo che ne so quattro o al massimo quando erano affollate le celle tre in un attrezzato sei
Il passeggio consentiva almeno di giocare quattro punto quattro C quindi la mia prima protesta che feci
E per ottenere la socialità fra eravamo tutti insieme dello stesso addirittura dal sesso Processo quindi non c'erano problemi di divieti di nel conto però c'era questa cosa per cui solo quelli sono io mi ricordo la protesta consiste nel fatto arrivava il cibo e l'amministrazione lo buttavamo figlia
E così accadeva per le prime eccetera quando accade questa cosa io ero la prima cioè lo butto via silenzio assoluto arrivano
Dopo un quarto d'ora sento marcio
Rientrava cinquanta agente Polizia penitenziaria e io ricordo solo questo mio ondeggiare dalla porta del cancello del fino alla fine estate indiretto davanti al video cercava non c'era detenuto Sicilia
Napoletano
Si direbbe un galera non caleranno è quello che è un esperto di galera uno che l'ha frequentata da vissuta era lì che entrato metti per due anni e ne aveva già accumulati trenta perché in carcere faceva casino merce etto Sergio sfuggiti
Accanto a me sono i hanno smesso
Si sono messi paura sono usciti sono
Sono ritornati con un medico mi hanno portato in una
Sezione di isolamento sono stato due tre giorni pieno di morti ho dormito sono gli ATO
Ritornato in sezione c'erano tutti i più attrattivo nulla allora sono dopo cinque minuti il direttore era chiamato una delegazione aveva concesso la socialità parcelle sicché finalmente poteva l'ha pagata Nico Solimano
Perché poi io sono stato trasferito dopo un po'di tempo quasi un anno e Licci quella famosa contro rivolta nel carcere di
Pianosa fatta dagli agenti perché polveri insomma è poco seguita in un braccio si una ma spenda il bracciale finanziano allargati come si dice per cui non c'erano solo le partite a pallone c'era l'altro anche procedetti di evasione
Intervennero per chiudere in carcere
Mi componga assomigliava perché aveva i baffi come le avevo io eccetera quelli dalla cella dieci alla cella dieci lui gli hanno rotto ora non lo so se era un femore un braccio eccetera perché pensavano di
Picchiando lui di picchiare me ma io ero andato via da cinque giorni
Lui si era preso le botte che dovevo prendere che dovevo prendere
Allora io dico questo perché
Qui entra l'uomo il reato cresta fuori
è il senso che dovrebbe avere secondo Costituzione
Una
Concezione della pena per la quale quella cosa impossibile io ritengo del rieducare attraverso
C'è una cosa una contraddizione in termini
Pure
Almeno quella scritta all'ingresso della sezione insomma gli c'era l'articolo ventisette della della del della nostra dalla nostra Costituzione quello che poi è accaduto nel tempo
Patti il rovesciamento è stato per cui con di quel sito chi meglio di Tullio padovani può dire con la sua dottrina anche sul diritto penale del medico eccetera
Per cui accade che questa sorta di inversione dei della dimensione del ruolo delle degli istituti che hanno a che fare con l'amministrazione della giustizia
Io già accade che
Se nel carcere dopo dovrebbe entrare l'uomo e il reato resta restare fuori nel processo dovrebbe essere l'inverso entra il fatto di reato l'uomo resta fuori invece non tutta la legislazione d'emergenza
Non è improntata Sellone al fatto che tu quando finisci in un'aula di processo se considerato non per quello che hai fatto
Ma per quello per cui si è stato dipinto per quello che appare perché quindi è la fattispecie umana e la persona che gli viene processata il reato resta fu
L'aula di tribunale nel carcere succede di incontrare
Entra il reato
Entri nell'uomo resta fuori non abbiamo avuto fino alla sentenza poi come l'hanno fatta come la corte
Di cassazione l'ha legittimata su quattro bis per cui norcino quello fino alla sentenza viola contro il TAR
E poi alla Cannizzaro avevamo che tu in realtà chi in carcere entrava il reato perché tu eri pericoloso
Il re in maniera presuntiva ma assoluta non per quello che è diventato quello che gli altri ma per chi per il reato che avevi compiuto
Tutto tante che vengono chiariti i reati ostativi
Alla concessione dei benefici quindi in carcere il reato che veniva che veniva considerato
Allora
Io concludo in questo modo
Nessuno tocchi Caino se ha senso che esista
E perché
A la missione di
Difendere l'indifendibile
No a cogliere il reietto
Come dire riabilitare irredimibile sentiti
Nessuno tocchi Caino la sua missione proprio in Caino poi in realtà noi però spieghiamo cosa significa il nostro tessuto che che
E più che al condannato e rivolto più che al detenuto è rivolta alle tenente
Avrebbe detto Marco cioè evitare quella eterogenesi dei fini quella malintesi maledizione per la quale nel nome di Abele per difendere la lo stato si comporta diventa lui stesso
Quindi rivolto allo stato attento a non diventare nel momento in cui assume giustamente il ruolo di di fare
La sicurezza sociale
Quindi queste
Se nessuno tocchi Caino ha senso senso perché a questo compito a questo io no rimarrei un attimo in Nessuno tocchi Caino se dovesse accadere che per senso di opportunità
Per il politicamente corretto ecceda bisogna
Sognasse considerare invece le ragioni per cui i mostri pubblici pericoli pubblici numero uno
Io qui faccio i nomi di vale lo faccio in questa sede questa la sede dell'Arci di Valerio Fioravanti
E di Francesca Mambro
Condannati per il reato Support risibile che ci possa
Una strage
La strage di Bologna
All'accordi ai quali è accaduto loro colpevoli rei confessi
Quindi tanti omicidi che ma già bastavano a giustificare la loro condanna all'ergastolo
Ma non per la strage di Bologna
Da questo ambiente
Mi ricordo con Mimmo Pinto Adriano Sofri nacque un conto un comitato E se fossero innocenti
Ma parliamo di una cosa di venticinque anni fa
Con un punto interrogativo
Massima di venticinque trenta anni quel punto it interrogativo non ha senso che esista
Perché innocenti lo sono di qua
Ciò nonostante il loro sono stati anche di recente no maledetti ulteriormente per quel fatto non compiuto ma quand'anche fosse accaduto e poi ci sono altre mosse Gennaro Mokbel Cennamo
Cosa note se uno pensa lui anche non sa neanche cosa fa
Però nell'immaginario collettivo e che ne so e tutto il male della finanza del capitalismo delle il mondo delle telecomunicazioni ecco c'è tutto questo quella cosa
Per e ne loro suono nella seconda vita cioè io ho accolto
Siamo stati fuori dalla Libia ad accogliere Francesca e Valerio
No non c'erano i poteri forti occulti ad accoglierlo c'erano erano i senza potere
I non violenti
No di nei i radicali pannelliani di Nessuno tocchi
Ma per quale considerazione la mia convinzione se c'è la così dice il l'intimo convincimento di un giudice che non le portano via internamente convinto io sono l'intimo convincimento della loro estraneità a quel fatto
La certezza morale
Olsen vale tanto quanto l'intimo convincimento dei giudici magari che l'anno che l'hanno condannato non essendoci né prove né a mia disposizione secondo me neanche a disposizione del giudice abbiamo accolti senza poter Rachel
Nessuno tocchi di Massenzio sequestro se accoglie Clearfield inibire il reietto il pericolo pubblico numero uno che lo rimane per tutta la vita anche se non lo non lo è non lo è più collaborano con noi
Mica li hanno accolti come dire io loro i loro anzi loro li hanno invitati
I loro più antichi non quelli attivare addirittura non per la doppia pena di morte Almirante
Nei confronti sì sì raddoppia perché erano terroristi e perché erano di destra quindi due volte da impiccare a piazzale Loreto
Questa invece non li abbiamo ancora Marco Pannella di a Valerio di Francesca diceva Marco Pannella invita io affiderei se ne avessi i miei figli per la loro educazione a Francesco Valentino questo principio
Ma perché ma perché no erano nella loro seconda vita erano in un'altra vita
Se le stranita anche rispetto al delitto altri io dico al delitto con la D maiuscola perché nella storia della Repubblica italiana il delitto e quello di Bologna
Ma anche della loro diversità da quel tempo da quei tempi
Io sto parlando di loro sì ma sto parlando della mia storia solo pagando la storia di un impulso all'interno della storia di Marco
Di Marco Solimano cosa si può restituire
In termini per quello che abbiamo nulla R i e che riparabile è irreparabile il danno che abbiamo si può riparare in una maniera molto diversa da quella
No
Il cui umanamente possibile Pannella mi ha detto Turi pareva in questo modo e mi applico la legge del contrappasso Luca
Tu hai concepito l'omicidio politico come forma di liberazione di lotta pulitura ti occuperanno dell'abolizione dell'omicidio politico per eccellenza cioè la pena di morte cioè l'omicidio che compie lo Stato
Mi affido questa cosa
Io cosa sto residua non lo so valutato lo bovino valuti cerca io non ho avuto nessun risentimento neanche nei confronti di Ranucci di quelli di cioè l'unica che curiosità che ha avrei se incontrassi come Africa accaduto che perché il rifaranno un'altra trasmissione quello con la barba farei così giusto voglio vedere se finta mi fai tocca per vedere se Fini
Cosa voglio dire
Quello quella trasmissione e l'espressione di un potere
Di un potere occulto
Io lo definisco come quello delle Rini che dal buio dalla notte impreca non male dicono vendetta vendetta condannano giustizia
Questa è la
Non nutrono insomma voglio che quelle Erinni come Atena fece
Magari convertirle farle diventare Eumenidi
Sappiamo anche loro un posto nella società
Un giusto posto nella società a rappresentare l'accusa di fronte alla difesa con un ruolo da non imprecare comunque Ram solare invocare vendette eccetera
Quindi
All'odio io cerco in questa fase con la vita dei credo di aver tentato di rispondere l'odio l'amore alla violenza con la non violenza la mia vita violenta sono stati due anni e due e tre ideologicamente possiamo arrivare al cinque marzo quella praticata su quelli e poi ci sono i miei ultimi
Io sono entrato nel partito di gare nell'ottantasei
Ma le posso dire che già dal giorno dopo del mio arresto dal
Ho già ecco convertito il mio modo di pensare e di sentire di agire
In qualcosa di diverso
E certo le proteste
Per il pallone per il calcio società
Vi ringrazio
Ora io do la parola luglio padovani Tullio Padovani
Il quale sono ma professore Tullio Padovani diritto per insomma Tusek presidente d'onore di Nessuno tocchi Caino
Basta a tempo indeterminato ed è la pura verità
Basta e avanza per darmi la parola spero
Di gestirla onorevolmente
Ora
Ciò che ci ha detto Sergio poco fa può sembrare
Di primo acchito fuori del tema in realtà è al centro del tema
Che questo incontro sia troppo carcere luogo di privazione non solo della libertà
Vedete in realtà
Esprimere in questi termini
La nota dominante del carcere eh riduttivo
Luogo di privazione non solo della libertà
Lascia pensare che in definitiva ci possa essere come dire
Una sorta di misto composito c'è un po'di libertà e poi c'è dell'altro no il carcere è un'altra cosa
Il carcere è il luogo della soppressione della libertà e della sua sostituzione
Con la disciplina e con l'ordine
Due entità che sono l'antitesi speculare della libertà
Per motivare questa conclusione che o in qualche modo anticipato
Vorrei riportarvi diciamo alle origini ma prima di farlo
Vorrei sgombrare il campo da una premessa che spesso inquilina il discorso noi ci concentriamo ed è normale che lo sia sulle condizioni di degrado del carcere
Perché ne siamo giustamente colpiti quando andiamo a visitare un carcere la cosa che ci offende è vedere delle persone trasformate
Ma nemmeno in animali perché gli animali ricevono più cura
Trasformata in qualche cosa di aberrante rispetto all'idea di un uomo che chiunque di noi porta dentro di sé
E pensiamo che
Sia la struttura del carcere l'assenza di mezzi le condizioni materiali
La deprivazione
La mancanza di finanziamenti insomma la scarsa considerazione politica verso il carcere a costituire la radice del male quindi pensiamo che in definitiva
Questo sia un problema di riforma il carcere deve essere riformato
Per essere portato
A un livello tale da soddisfare l'esigenza costituzionale
Tra funzione rieducativa della pena il carcere deve diventare quello che i costituenti hanno pensato dovesse essere noi non ci siamo ancora abbiamo carceri
Devastanti dal punto di vista delle condizioni di abitabilità spesso sono addirittura
Seminterrati e interrati invasi dall'acqua privi del minimo con forte
Torridi d'estate gelidi d'inverno c'è di tutto
Poi basta entrare in un carcere visitarlo appena
Si resta inorriditi
Ma vedete con ciò finiamo col ripetere un rito che dura da duecentocinquanta anni circa cioè dura da quando
I riformatori settecenteschi decisero che la pena conveniente per la nuova società fosse la pena privativa della libertà persone
Il carcere al luogo in luogo delle pene del regime precedente dell'Ancien Régime le pene corporali
Le pene di morte le pene di infamia alle fustigazione e le mutilazioni
E quant'altro lo splendore dei supplizi cui supplizi esibiti sul corpo del condannata in modo che restasse impressa su di lui
Il marchio di ciò che aveva commesso taglio di organi
Frizione di bolli marchi segni vistosi del delitto commesso tali della lingua i testimoni falsi aveva la lingua tagliata per dire gli ispettori pure
I ladri tagliavano le mani come Arabia Saudita quindi niente di che niente di nuovo
Nella nuova società
Il dato fondamentale che comunque accomunava tutti gli esseri umani resi uguali fra di loro era uguali godimento di un bene la libertà che conveniva essere punto di riferimento per punire
Perché la pena ben uguale per la libertà è un bene uguale per tutti quindi tutti sono titolari di quello stesso bene la pena interviene quindi su un bene che accomuna tutti
Ma non solo questo la pena carceraria proprio per consentire
Di intervenire in qualche modo sulla persona è una pena utile
Perché permette di far compiere al detenuto un percorso al termine del quale e l'idea di potersi Ring prese rivive nella società
Cioè l'utopia settecentesca delle pene che devono avere una finalità
Proficua si punisce
Allo scopo di restituire alla società qualcosa di meglio rispetto a ciò che è entrato nel reato è rimasto fuori ma personale entrata dentro uscita migliore
Vedete in taluni Paesi
Questo percorso sia compiuto
E cioè il carcere è stato riformato
Rispetto alle istituzioni penitenziarie settecentesche ereditate
Dall'ancien régime dove servivano soltanto come istituti di custodia cautelare intendiamoci il carcere dell'ancien régime non era un'istituzione penale ma era un'istituzione
Cautelare
Un'istituzione cautelare che peraltro fin da allora aveva caratteristiche estremamente negative rispetto alle quali si era opposto appunto posto il problema
Di una riforma radicale
E in certi Paesi questo percorso si è compiuto sabato in Norvegia trovate
In carcere che
In realtà è un albergo di buona qualità
Con tanto di palestra riservata locale personale bagno separato giardinetto godimento di tutto ciò che si può bere salvo la libertà di uscire di andarsene in giro dove ti pare ti piace
Ma per il resto diciamo tutto quello di cui una persona può disporre anche di visite a scopo di incontri sessuali nessun problema
Vivo in uno spazio separato ma vivo come se
Mi trovassi a casa mia in buona sostanza un'altra casa che mi è stata destinata
Però vedete è proprio in questi Paesi
Che è sorto il movimento per l'abolizione del carcere
Proprio in questi Paesi
Tutti gli abolizionisti sono studiosi di Paesi dove il carcere ha avuto questa evoluzione riformatrice
Perché all'esito di questa evoluzione riformatrice si sono resi conto che il risultato non cambia
Che la situazione era esattamente quello
Anzi spesso peggio
Se voi
Andate in Germania Paese ci e guardate su internet mettete i nomi dei carceri sapete cosa trovate un sito destinato al carcere che si presenta
E che vanta le sue caratteristiche
Come se fosse una beauty farm
Una un
Nobel ragguardevole
Il tono non è proprio questo ma ma molto vicino
Perché si indicano non so le attrezzature sportive c'è la piscina cioè alla palestra c'è quello c'è quest'altro
Si ospitano detenuti di un certo tipo si specifica quali si indicano quanti educatori ci sono più opportunità di lavoro insomma
O non legge si conforta dice ma guarda che bellezza dice guarda che cancelli meravigliosi Pisacco Bellora la Germania cioè poi voi andate in questi carceri e vedete che è tutto pulito tutto in ordine
Tutto perfetto perché son tedeschi
Va be'niente che sia fuori posto parlate però con i detenuti e scoprite che son tedeschi
Scoprite che son tedesche anche nella pulizia
Nel senso che il trattamento
Ispirato a un rigore disciplinare assoluto
Tra spicca mente attuato
Perché questa è la caratteristica reale del carcere
Ed è questo che determinano il suo contenuto effettuare la essere un universo disciplinare
E questo non c'entra niente con lo stato delle pareti cui tubi dell'acqua cui lavandini che non funzionò certo se c'è pure questo
Figuriamoci ma direi che questo è un di più
Che paradossalmente serve a sviare il nostro sguardo perché restiamo persuasi che sia un problema
Dimettere arriva apposto questi edifici di renderli più umani intendiamoci
Va fatto perché far vivere le persone in quelle condizioni è disturba il sonno di ognuno che abbia visto di che cosa si tratta
Io sono uscito da una visita avvisa ieri era un po'che non entravo in un carcere passando diciamo la soglia riservata agli avvocati Eli confesso che non ho trascorso una notte tranquilla
E me ne rallegro e me ne rallegro
Certo quindi che queste riforme non è che dici non le facciamo ma non sono risolutive del problema per niente
Non cambia
Il problema del carcere non è questo a parte il fatto che il cammino di un carcere dal volto umano si è compiuto soltanto il certi
Cioè la maggioranza di essi questo cammino non sia compiuti
Perché il carcere soggetta una prima legge fondamenta
Assolutamente interroganti
Dente rappresentare comunque la peggiore delle condizioni socialmente possibili in quel determinato contesto socio
Debba essere la peggiore
Non può distanziarsi neanche di una spanna
Perché se se ne distanzia solo di una spanna si alterano le condizioni di mercato diventa appetibile
Se in carcere desse lavoro come sarebbe possibile
Organizzando un'impresa in cui lavorassero solo i detenuti scoppiare della rivoluzione
Perché i disoccupati di Reder ma che dobbiamo fare dobbiamo andare a rubare per trovare un posto di lavoro
Vedete questo che mi sembra un discorso populista in una certa qual misura lo è
è un discorso nel quale limitandomi ad un aggiornamento di tipo verbale riprendo le parole
Di un socialista di fine Ottocento che era anche un penalista che si chiamava Enrico Ferri
Un uomo non sospetto diciamo di
Allora
Derive autoritarie
Noi che veniva dal Polesine dice
E e ci si lamenta della condizione carceraria detenuti hanno vinto pessimo
Se le condizioni di salute sono molto gravi andate a vedere i contadini del Polesine come vivono con la pellagra con la malaria pieni di malattie
Muoiono nei primi anni di vita come le mosche
E noia questi dovremmo dire che ci occupiamo dei detenuti per rendere la loro vita migliore di quella che essi patiscono
Come glielo spieghiamo
Era il suo elettorato tra l'altro quello dei poveracci del Polesine
Quindi il carcere dovrà sempre essere in fondo dovrà sette in un paese come il nostro il fondo sta piuttosto in giù
Fatalmente inesorabilmente i Norvegia sta pure giù
Solo che l'ingiunge la Norvegia l'ultimo gradino ormeggia incommensurabile in mente più alto del nostro gradino mediano
E così per tutti i Paesi ma anche in Norvegia il carcere sempre quello che è
E che non può non essere
Per cui la prospettiva finale
Sarà inevitabilmente quella di rendersi conto che il carcere
Come diceva Sergio poco fa non può
Ieri la funzione che gli è attribuita
Non puoi essere rieducativa punto
Del resto il legislatore costituente non ha detto che il carcere deve essere rieducativo ma mica detto questo ha detto che lei lei debbono tendere alla rieducazione le prime ma quali sono le pene
Noi abbiamo un sistema carcere o centri con in cui tutto incentrato sulla pena ma l'articolo ventisette non dice la pena detentiva o la pena carceraria e ce le pene qualunque pena
Anche quella pecuniaria deve tendere alla rieducazione infatti anche la pena pecuniaria debba essere modulata in modo da tendere alla rieducazione quindi il legislatore non sia compromesso con una scelta di politica criminale di fatto però noi abbiamo un sistema che si basa essenzialmente sul carcere e del carcere
Facciamo per così dire il centro del sistema penale
In altri Paesi non è così la situazione peraltro non cambia fintanto che si mantiene il carcere in Germania hanno
Una situazione normativa diversa dalla nostra ma la situazione carceraria anche dal punto di vista di numeri non hanno sovraffollamento ma perché hanno il numero chiuso insomma è un sistema più civile intendiamoci
Non hanno dubbi le le malformazioni del nostro sistema noi siamo veramente oltre la soglia non so con chi ci possiamo comparare con un Paese latino americani o africani ecco questa è la nostra soglia carceraria con ogni evidenza
Ma il nodo da sciogliere
Era presentato da sciogliere
Il nodo che non si può sciogliere
è costituito dal fatto che il carcere un'istituzione totale
E quindi è un'istituzione dominata dal potere di disciplina
Ora che cosa significa questo significa
Che si parte dal concetto di libertà personale per determinare la pena cioè io ti privo della libertà personale ma poi devo gestire questa libertà personale in una istituzione nella quale in realtà
Tutto concorre a eliminare la libertà presso attraverso un meccanismo
Che si compie attraverso la disciplina
Vedete la disciplina non è un attributo della sola della sola istituzione carceraria la disciplina è un'invenzione della società moderna
Quando la società moderna si organizza produttivamente in modo
Alternativo rispetto al regime si degli Stati medievali non stati come ordinamento statuale ma degli Status personali ognuno faceva il suo mestiere secondo
Sull'appartenenza di nascita i contadini erano servi della gleba quando tutto questo si rompe tutti diventano uguali
Titolari in astratto della stessa libertà personale ecco che interviene a regolare il complesso di rapporti sociali non la fissità degli statuti Turci sei servo della gleba arresti serva debba cui quei figli e così via sua salire nella scala sociale fino al nobile che
Tramanda la propria posizione i propri figli
Tu però devi assoggettati secondo dove ti muovi
E in un contesto di disciplina per fabbricare qualcosa per regolare i rapporti sociali quindi bisogna che tu sia diciamo inserito in un meccanismo nel quale
In sostanza si tratta di articolare Minnuta mente le facoltà di cui la libertà e dotata in cui può esprimersi quindi come dice
Grande
Studioso francese Michel Foucault
E si tratta con la disciplina di ottenere corpi dolci e lì con i mezzi del buon addestramento
E per rendere docile il corpo ci sono due tecniche fondamentali l'arte della ripartizione il controllo delle attività
L'arte della ripartizione
Che si articola in quattro bellissime elementi la clausura la localizzazione elementare l'ubicazione funzionale elevando
In una fabbrica trovate tutto questo non in un carcere necessariamente in una fabbrica e difatti anche in una fabbrica c'è c'è il problema dell'invadenza il potere disciplinare nel settanta lo Statuto dei lavoratori di questo si occupava di regolare i limiti della disciplina in fabbrica che era appunto un potere pervasi
Ciascuno di questi elementi meriterebbe un commento particolare
Così come il controllo delle attività che si rivolge all'impiego del tempo all'elaborazione temporale degli atti di ciascuno alla correlazione tra corpo e gesto
All'articolazione corporeo oggetto alle spalle utilizzazione esclusiva del tempo
Tutto è regolato nel carcere in modo ossessivo
Ed è regolato secondo uno schema che vede all'ingresso
Il rito d'ingresso leggete Goff Mario assai Lux e vi convince che cioè modo di cambiare questa realtà se non ve li minando la all'ingresso c'è un processo di diciamo spoliazione della personalità tu perdi tutto ciò che ti distingue che ti caratterizza ma mai più oggetti personali mai più niente
Riceverai in forma di privilegio di premio eventualmente qualcosa in funzione di come inserirà il nell'assetto disciplinare
E nel corso di tutta la vicenda ogni tuo gesto ogni tuo bisogno ogni tua necessità sarà accompagnata dal vincolo ad un'autorità che concede che lascia che vede che valuta che controlla
Tu non sei titolare più di nessun frammento di libertà personale sei oggetto di un potere disciplinare che ha sostituito tutta la tua situazione
E tu sei ridotto un livello di infantili Zazie onestamente il detenuto deve diventare così docile da essere in sostanza come dire plasma a Billé ha volontà sensibile a ogni movimento dell'autorità
Esattamente il contrario di ciò che si può supporlo ipotizzare costituisca una qualsiasi forma di educazione e rieducazione il carcere fatto per spuntare all'esterno rifiuto inidonei incapaci di tutto
Se poi qualcuno si salva
Da questo universo disciplinare non è in virtù
Delle capacità del carcere abbia
Di
Sanare situazioni di questo tipo perché è vero esattamente il contrario
Ma in virtù delle sue doti personali della sua capacità di resistenza di incontri che possono essergli capitati nella vita insomma è un destino che lo riguarda personalmente ma che non riguarda l'istituzione
Non la riguarda per niente il carcere fatto per distrugge
è fatto per annientare
è fatto per rendere talmente i dolci lite poi del riuscire con l'idea che null'altro potrà toccarti nella vita
Di buono se ti azzarderà io a commettere cioè che hai commesso all'origine quando sei entrato quindi tutt'al più potrei essere terrorizzato all'idea del carcere
Ma le lo stato di spoliazione che hai subito soprattutto nei periodi di lunga detenzione sarà tale da impedirgli in pratica di trovare un lavoro ieri abbiamo incontrato una persona un detenuto
Che si diceva io utilizzo i permessi per andare a cercare lavoro
E mi presento e siccome era persona di bell'aspetto robusto
Pronto a qualsiasi tipo di attività richiedeva lì per lì un'accoglienza
Favorevole insomma perché cosa sai fare Massa fare questo so fare quest'altro uomo versatile sono disposto a fare tutto a benissimo benissimo benissimo dice precedenti sono in permesso
A faremo sapere ovviamente senza seguito
Perché è inevitabile che il carcere finisca col determinare uno stigma
Che socialmente risulta invalicabile salvo anche lì casi di istituzioni che si facciano carico l'assistenza post carceraria è un tema che accompagna la pena detentiva da quel ceto cinquant'anni
Se voi leggete la penitenziari spiega ottocentesca vedrete che i problemi sono esattamente gli stessi
Solo che allora c'era la fiducia diciamo
Direi anche un po'papà
Ridondante di poter
Davvero determinare il destino delle persone no penitenziari sta francese diceva subito dopo Dio viene legislatore penitenziario perché come Dio affonda nel profondo dell'animo degli uomini cretino
Problema occorra aveva capito ancora niente tale cioè
E atti se in quel momento si giustificava perché la buona volontà almeno in senso astratto si manifestava ma si manifestava badate bene nella forma di un controllo ossessivo per sé abusivo e totale che è l'obiettivo del carcere Bentham col panottico
C'è il sorvegliante al centro che ha la possibilità di controllare tutti i raggi ciascuno sta nella sua celletta ed è visto costantemente quindi costantemente il suo comportamento in seguito
è un una distopia che si realizzerà perché noi abbiamo gli strumenti per un controllo così il fattore li raggiungeremo
E probabilmente il carcere sarà abolito quando questi strumenti di controllo così ossessivo così pervasivo così totalizzante avranno raggiunto un livello di perfezione tale da dire beh non abbiamo più bisogno del part
Perché tanto ti teniamo sotto controllo in una forma anche più accurata di quella che il carcere sono consente speriamo che non sia così
Però vi dico che sono intimamente persuaso
Per non so fra quanti anni spero non molti
Noi tratteremo il carcere noi non dicono voi quelli che succederanno a noi speriamo noi ma ma allarghiamoci troppo
Che verrà trattato il carcere come noi trattiamo le pene di mutilazione le pene di marchio le pene di bollo le pene di fustigazione con lo stesso ribrezzo con lo stesso orrore
Con la stessa incredulità che è un uomo vini pensanti abbiano potuto concepire una tale mostruosità
Speriamo che il tempo sia vicino ma per ora contendiamo ci di lottare perché questa condizione
Non dico raggiunga lo scopo perché non lo può raggiungere
Ma si apposta in condizioni di nuocere il meno possibile
Lo scopo che dobbiamo cercare di raggiungere nel carcere che esso sia il melò di socializzante possibile
Quanto non possiamo dirlo non sarà mai abbastanza
E in questa la strada si incammina credo nessuno tocchi capolino con una speranza che è sempre assistita dal grande moto spes contra spenti noi continuiamo aspettate conferma ponderatezza e non confermano
Straordinario
Allora se io ci consentirà Clery scappare comincia ad alzarsi noi i chiederemo una pagina intera se non ce la danno la acquisteremo perché questo intrico intervento sia pubblicato
Grazie dalla
Bene allora so che tu hai un treno alle offre devi scappare discutono tanto grazie per essere stato il nodo fatto un piacere mi dispiace non poterne trattenere ma tanto insomma
Sono presidente onorario qui ma devo onorare e nell'onore e che
E quindi e sono sempre a disposizione grazie grazie a Tullio padovana
Allora
Io darò la parola ora Rita Bernardini che di Nessuno tocchi Caino è presidente
Il che non significa che abbia meno onore di Tullio Padovani di esserlo
Di avvicinarsi accanto e Marco avvicinati di una sedia la parola a Rita e poi di
Poi ai livornesi a partire da Emilio Rossi
Poiché le condizioni lei convinzioni di Tullio Padovani sono anche le nostre
Posto potremmo dire del lino vedi invisibilità del carcere
La nostra opera
Si limita
Per quanto è possibile
A ridurre il danno da carcere
Perché un'altra cosa
Purtroppo vera
E che lo Stato italiano
Nel carcere e io direi
Di nell'esecuzione penale
Non riesce nemmeno a rispettare la sua stessa legalità
Per cui si pone nei confronti della persona Rikl USA
In una posizione già uno pensa alla disciplina come ci ricordava Tullio Padovani e pensa ad un quadro
Di rispetto di regole no chi tu devi fare questo questo e quest'altro
No perché
Lo Stato non è in grado di far rispettare le regole soprattutto a partire dai diritti umani fondamentali tant'è vero
Che difficilmente troverete un in carcere un istituto penitenziario che distribuisce ai reclusi
Il Regolamento interno al carcere
A parte che diversi non ce l'hanno nemmeno perché c'è fa
Una procedura di approvazione che lo aveva impegnato il direttore la rieducativo alla polizia penitenziaria il magistrato di sorveglianza Keith
Pirati ne metta una volta che è stato approvato quel Regolamento
Fatto
Per essere smentito da ordini di servizio perché cessante l'ordine di servizio che può smentire quelle Regolamento comunque al detenuto non viene dato
E voi però leggete nell'ordinamento penitenziario che il detenuto dovrebbe averlo a disposizione proprio per
Contestare eventuali norme che siano in contrasto con l'ordinamento penitenziario con le leggi fondamentali magari
Chiedere al CIPE dire indicare al magistrato di sorveglianza
Che nel Regolamento di dell'istituto X e Y non
Si rispettano le leggi e quindi impugnare alcune norme di quel Regolamento tutto questo non viene fatto
E quindi questa disciplina in realtà è molto
Fatta all'impronta
A volte all'impronta anche e
Teniamo presente dei direttori che non ci sono
Oggi abbiamo saputo ma insomma una cosa diffusa un po'in tutti Italia che il direttore del carcere di Livorno dirige anche largo Arezzo Coco e Gorgone e perché migliaia e bastava solo Arezzo
Esatto anche reggente a Gorgona
E qui abbiamo
Carlo Mazar boh che Stato Philip purtroppo è andato in pensione giovane troppo giovane
Che è stato il direttore dell'isola di Gorgona B per noi pur con tutti i limiti
Di una detenzione su un'isola però insomma
Era un piacere andare lì e con il confronto diretto tra non erano trattati i detenuti come dei bambini
Che dovevano essere tris sia scappellotti ogni tanto e no erano considerate delle persone che potevano obiettare che potevano contestare che potevano intervenire
Anche loro nel dibattito però io credo
Che stabilito che la nostra opera non può essere che quella di del riduzione del danno
Contestando anche con denunce tutto quello che volete atti parlamentari e dossier eccetera
Tutte le cose che non vanno contestare Allo stato
Il mancato rispetto delle leggi
Poiché
Io credo che noi vogliamo parlare con tutti dialogare con tutti
Non possiamo esimerci
Dal dibattito che riguarda il male
Arrecato
Ora
E in Italia c'è un elenco infinito di reati
Le fattispecie di reato non si sa nemmeno quanti siano
Chi c'ha provato a calcolarla decine di migliaia di fattispecie di reato tipo trentacinque mila approvato ferraioli non si sa quanti reati fisica
Però è vero che ci sono dei reati
Della me soprattutto quelli che colpiscono la persona che colpiscono gli affetti e la soppressione e di una per per su una
E insomma io credo che non possiamo e si merci dal raggio anale ragionare sul male arrecato anche perché il male
Fa parte della vita di ognuno di noi
Il male
Ne possiamo fare tanto ne possiamo fare poco
Possiamo farne di meno se abbiamo avuto la possibilità di vivere in un ambiente che ci ha consentito
Di emanciparci di elevare le nostre conoscenze di a chi nasce in Quartieri in zone del Paese
Che sono particolarmente
Dellera date sia dal punto di vista proprio fisico di come
Sono queste zone sia dal punto di vista proprio della povertà
E che è anche povertà scolastica di abbandono scolastico voi andate a vedere l'incidenza dei reati che ci sono in determinate zone di paese e di del nostro Paese e degli dei che gli sono più alte
Quindi tutti noi abbiamo a che fare con il male
E tenendo presente che per altri nostri fratelli è più facile incappare nel male
Insomma se un nasce un bambino siamo tutti uguali al momento della nascita
Ma se nasce un bambino che ha avuto un contesto familiare di persone che hanno frequentato il carcere andate a vedere quali sono le statistiche delle probabilità che questo bambino a dice andare in carcere sono elevatissime
Per cui io credo
Che veramente non ci si può rifiutare di a vere
E di parlari di entrare in comunicazione in rapporto
Alcun qual sia si essere umano è fondamentale questo
Noi ci mettiamo sempre molto nelle nostre visite in carcere perché
Perché quando tu incontri la persona
Chi magari ha commesso un sacco di Rea cioè ma che dice che ha bisogno di parlare
Chi ha bisogno di raccontare che ha bisogno di confrontare sì con qualcuno che viene dall'esterno e che non è la persona che è costretta poveri agenti di polizia penitenziaria io lo dico noi abbiamo una grande solidarietà con loro tranne alcuni
Ma una grande solidarietà con loro perché è perché quelli fanno la vita del detenuto perché stanno tutto il giorno lì
Pensate siccome
E il le regole sono regole infantili Zanchi per cui per qualsiasi cosa devono fare la domandina anche se gli hanno cambiato nome la sostanza è la stessa
Pensate a quante richieste vengono fatte alla gente di polizia penitenziaria
Ogni giorno
Per cui quando incontriamo queste persone B
Ci perdiamo un po'di tempo
Perché sappiamo che difficilmente possono aprire questo scambio
E anche perché
Vedete una cosa che dicono i detenuti spesso dice va be'io devo farmi la mia pena però non ci potete togliere la dignità
Era la prima parlavo delle zone degradate è vero che ronza e non è così importante che il carcere non sia
Degradato però fino a un certo punto
Perché quando tu hai costruito il carcere continui a mantenerlo
Colonne il luogo dove si va in bagno
Attaccato a quello dove si cucina assenza porta di separazione per cui se il tuo compagno di cella difficile trovare cioè alle singole
Se il tuo compagno di cella sta cucinando e e tu contemporaneamente stai in bagno cioè quelle tra value una cattiveria voluttà
Tanto più se sono decine di anni che le condizioni sono le stesse
Quindi Tulliani Nantou dire dirigente dell'amministrazione penitenziaria hai mantenuto
Per anni per decenni i cosiddetti cessi a vista li abbiamo visti sia appesa che a Livorno lei mantenuti
L'hai fatta quindi veritieri in una situazione così di degrado in più con quelle regole con cui i controlli
Cioè è proprio il contrario della rieducazione tant'è vero
Che recenti statistiche hanno dimostrato
Che dei cinquantasei Milano proprio cioè l'ho letto i numeri dei cinquantasei mila detenuti presenti e in un certo momento solo qualche migliaio di loro erano alla loro prima carcerazione tutti gli altri se ne erano fatte altre precedenti questo proprio per dimostrare il fallimento del carcere
Io dico che nella riduzione del danno che possiamo fare però continuando a ragionare
Sul qualcosa di meglio del diritto del carcere del diritto penale perché dobbiamo rifletterci
Anche noi
Beh un'altra opera che dobbiamo fare è quella di allargare l'area delle altre misure e piene alternative
Però qui partiamo e concludo da un dato di bilancio voi andate a vedere quante risorse vengono destinate a questa area
Delle visure di comunità pochissime
E quelle per intenderci assistenti sociali ufficio per l'esecuzione penale sta eroina eccetera eccetera
E andare a vedere quante risorse vengono destinati all'amministrazione penitenziaria tre miliardi e duecento milioni all'anno
Credo che a duecento milioni non ci arrivi l'Area Penale Esterna al carcere quindi la mentalità è quella
Io non voglio sostituire dice lo stato uno alcuna intenzione di sostituire
Il carcere con pene e misure alternative la mia intenzione è semmai quella di mantenere e aumentare se possibile il carcere e di allargare di più l'area penale e quindi aumentare
Anche quel tipo di Pina però
Su questo io credo siccome le risorse in un in uno stato
I soldi stanziati in bilancio sono praticamente tutto perché cosa deve fare uno Stato deve destinare le risorse ad una cosa piuttosto che un'altra è io credo che tu su questo dobbiamo insistere
E proprio per fare quella piccola riduzione quella piccola rivoluzione che dalla riduzione del danno ci porti ad a vere poi cittadini più consapevoli
Grazie vita Bioy scaletta altri cinque interventi che se re rimangono nell'ambito dei dieci minuti ci consentiranno di fornire
Entro le sette ora io do la parola Emilia Rossi che fa parte e Lagalante insieme a Mauro Palma
E a Daniela de Robert del l'ufficio del Garante nazionale delle persone private della libertà qui entriamo un po'dove dicevo se lui mi lega a Livorno la mia prima vita diciamo violenta
Attraverso le persone che i
Che hanno vissuto insieme a me quella mia prima
Intanto è la mia prima esperienza mi lega al Livorno anche la mia seconda vita
E per me Livorno simile a molte persone tutte quelle che io ho conosciuto oggi per la prima volta che esso io so non so se loro sono entrati la mia vita ho io solo sono entrato nella loro sta di fatto che questi qui davanti a me Francesco buia e Nicoletta che oggi ci hanno accompagnato in carcere
A beneficio anche di radio radicale va be Francesco Agostinelli l'avete sentito
La responsabile carcere della camera penale
Di di Livorno buia Tani
La segretaria della Camera penale di Livorno
Che Nicoletta
Ricci sono le persone che oggi ho conosciuto che c'hanno
Però per me Livorno
Ah è tornata la nostra redattrice operatrice corrispondente di Radio radicale c'è sicuramente Alessandra in Palazzo ma Emilia Rossi Marco Taradash se io io ricordo quella giornata nelle cifre quando io per la prima volta ottengo un permesso premio
Dal carcere di Rebibbia per andare a consegnare alla partito della non violenza e per la mia prima visita
Violenta bene entravo nella seconda visita e io c'erano insieme a me
Taradash sicuramente lui addirittura io mi sono iscritto per la prima volta nel mille mille novecentottantasei Marco tu credo che abbia una una decina di anni ancora di anzianità di iscrizione al partito però voi Livorno siete la fate parte di me questa mia seconda vita allora procediamo in questo modo con Emilio Rossi garante nazionale persone private della libertà poi Andrea Raspanti
Assessore comune di Livorno
Marco Taradash
Ma non siete Osservatore Romano poi vediamo dopo soli Nunzio tanto Emilio prendo la parola subito e quindi tu nuovi avresti potuto rinunciare dopo per qualcun altro comunque poi Marco Solimano Elisabetta Zamparutti costituiti dal puntiglio notturni voi vorremmo volesse prendere la prova tanto migliore
Grazie Sergio anche per avermi inserito nella parte
Della To seconda vita anche io sono convinta che la vita si tiene tutte insieme si può distinguere ma non
Non nascondere
Allora voglio cominciare ecco questa mia riflessione da una domanda
è una domanda che mi ha fatto ieri sera un'amica che qui con noi Elisabetta Zamparutti e ed è una domanda che mi frulla in testa da ieri sera e lei lo sa e che grazie a Sergio
Grazie a Sergio capito qual è la risposta anche
Non sono riuscite a darle da ieri è la domanda di Elisabetta era è stata ma in questi sette anni di vita del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà
La situazione è cambiata in meglio e nel peggio cos'è cambiato
Ecco Sergio con il suo racconto mi ha fatto venire in mente cos'è cambiato
E cambiato che si è rotto si è rotta l'impunità
E cambiato che se succede nelle nostre carceri qualcosa come quella che Sergio ha raccontato
Delle guardie penitenziarie perché allora si chiamano guardi ora non più ma allora si chiamano guardi perché ma superiore
Ecco
Che vanno dentro una cella e Pessano una persona detenuta la lasciano esanime e poi
E poi succede quel Carlo succedere questo non passa
Più impunito non passa più sotto silenzio non passa più inosservato
Certo può succedere può succedere ancora che qualche episodio
Non emerga può succedere ancora ma è sempre più difficile e sempre più difficile non soltanto perché è stato introdotto nel nostro ordinamento la legge il reato di tortura io da avvocata penalista quale sono non è che ah mi particolarmente la proliferazione dei reati ma se c'è un reato che andava introdotto nel nostro Codice per cui noi avvocati penalisti ora parlo per la mia vita parallele ce l'ho pure una parallela legittimo
Di di allocata penalista se ce n'era uno che doveva essere introdotte se ce n'è uno che deve essere difeso con le unghie e con i denti al reato di tortura perché il reato di tortura va a punire la violenza di Stato
Va a punire le condotte degli operatori e dei funzionari dello Stato nel momento in cui non rispettano il valore dello stato di diritto e nel momento in cui hanno nelle mani
Nella custodia delle loro mani una persona e abusano del loro potere facendo le violenza
Storno corno l'esercizio di quel potere
Facendo violenza su una persona che in quel momento una persona debole perché il cittadino nei confronti dello Stato e nel momento in cui è nelle mani dello Stato
è un soggetto debole questo e cambiato Elisabetta sia rotta l'impunità e credo che questa sia
La cosa che è cambiata di più e anche fatemi dire la conquista migliore del lavoro che il Garante nazionale ha svolto in questi sette anni perché comunque oltre all'introduzione del reato di tortura diciamo che le istituzioni tutte ma in particolare le istituzioni che contengono le persone quindi che esercitano la porta e potestà punitiva dello Stato la potestà repressiva il potere di detenere le persone sapevano di avere un occhio vigile molto acuto molto acuto addosso
E ci sono stati una serie di vicende in cui i fatti di violenza di maltrattamenti e di tortura sono emersi perché il Garante nazionale
Chi ha la possibilità di vederle quelle cose perché le cose le vede subito le vede da dentro le ha viste le ha denunciate
Alcuni di questi fatti sono quelli capitati per esempio a Torino
E non è una gran soddisfazione che in Italia in questi sette anni
E negli ultimi tre quattro si sono aperti un certo numero di processi per tortura in cui sono coinvolti operatori
Penitenziari italiani non è una gran soddisfazione per quanto vorrebbe vederle queste cose perché non vorrebbe pensare che succedano cose in questo Paese ma siccome succede o no
Invece come dire una conquista avere stabilito anche attraverso queste azioni giudiziarie il principio che l'impunità non c'è più
E che la violenza non passa e che lo Stato si deve comportare con le persone di cui alla responsabilità della custodia cui deve e vuole
Insegnare la civiltà e la riabilitazione si deve comportare come soggetto civile essendo civile per primo
Insieme a quei so che mi sembra un gran risultato
è passata anche un'altra cosa in questi
Sette anni di vita del Garante nazionale che è nato sette anni fa appunto con noi con questo collegio ed è una cosa che si collega intimamente al al titolo di questo nostro incontro cioè si è affermato si è fermato
Si sta fermando fissità lavorando per per affermare il principio che
Nella nell'esecuzione di una pena o comunque nella detenzione non ci deve essere il nulla di più
Afflittivo oltre alla privazione della libertà personale
La pena o la detenzione Inca la pena
Detentiva e l'esecuzione e la detenzione in carcere insomma anche quella cautelare diciamo così non deve essere niente di più
Della privazione della libertà che è già moltissimo
Che significa che tutti tutti tutti gli altri diritti tutti gli altri diritti della persona si mantengono integri e vanno tutelati e rispettati tutti
Da quello di voto per esempio
A quello di espressione del pensiero a quello di informazione a quello di studio a quello di accesso al lavoro a quello dell'affettività a quello della salute
Voi non ve li racconto tutti gli abbiamo tutti scritti nella Costituzione
E
E per questa ragione vengo al al seconda
Secondo spunto di riflessione che
Mi è venuto ascoltando gli interventi di voi che mi avete preceduta
E
E in particolare il primo quello del mio collega
Chi mi dimostra che continua a essere fondamentale sono fondamentali quelle parole che disse Calamandrei nel gennaio del mille novecentoquarantotto alla Camera nel dibattito sulla situazione delle carceri bisogna aver visto
Bisogna aver visto cioè la
Realtà
Di un mondo chiuso
Qual è quello delle carceri ma ce ne sono altri ci sono i centri per il rimpatrio dei migranti
Ci sono le strutture sanitarie dove vengono contenute le persone
Ma diciamo che i centri chiusi per elezione tra i centri chiusi per elezione cioè quello sono centro chiuso che chiude
E il carcere al primo piano al primo posto allora bisogna aver visto
E l'importanza di un incontro come questo
Io ringrazio il circolo Arci per averlo voluto per averci ospitato perché dal perché ossi costruisce si condivide una cultura comune
Ho signori miei non andiamo da nessuna parte e non ci sarà nessuna riforma della giustizia del Processo dei reati del carcere di quello che volete
Che arriverà da nessuna parte se accanto a queste riforme non ci saranno dei principi condivisi e non sarà ristabilito un valore culturale comune
Che sta intorno al senso della giustizia
In questo Paese il senso della giustizia poi diventa anche il senso della pena ma prima di tutto è il senso della giustizia allora bisogna aver visto significa che dobbiamo porci di fronte a quella che è la realtà effettiva delle cose e la prima realtà che naturalmente balza agli occhi di chi entra magari per la prima volta nella pancia del carcere e nonna nelle stanze più o meno ovattate notte sono quelle dei colloqui con
Con gli avvocati e lo sbalordimento per le condizioni materiali è voi siete stati a Livorno questa mattina guardate io giusto centonovanta istituti ora non li ho girati tutti centonovanta ma cento sì guardate che Livorno non è la peggiore situazione d'Italia che c'è molto peggio di così
Guardate che oltre a a i servizi igienici che e non sono separati ci sono i i i servizi alla turca a vista davanti alle celle delle stanze
Una delle ultime volte che mi è capitato di vederla e perché poi le persone che Cimino perché poi noi esseri umani in qualche modo una forma di adattamento alla cerchiamo sempre all'ora
La persona l'uomo detenuto che io ho incontrato m'ha detto sa
Noi siamo in questa condizione qua allora io tante volte perché quando un parliamo
Di servizi igienici in via perché tra l'altro noi garanti abbiamo questa perversione che per vedere in che condizioni è una cella la prima cosa andiamo a vedere e servizio igienico subito patto la prima e loro le persone detenute che lo sanno perché quando vendiamo in visita la prima cosa che ci fanno vedere ci vuole entrare nella sì certo entra nel bagno al servizio di bene
Questa persona che mi ha parlato mi ha detto sa è ne siamo messi così
E io devo chiedere al mio compagno di cella ogni tanto di allungare i tempi della doccia per poter fare i miei bisogni perché quando un cesso alla turca e in favore di cancello e quindi a vista non è vista solo di quelli che passano e già ce ne sarebbe a vista pure di quello che sta in cella contenti
Allora viene meno il pudore allora viene meno la di micce non viene meno il punto sedici nemmeno la dignità viene meno il decoro
Offendi il pudore della persona
Però
Però io adesso dirò una cosa scomoda
E cioè che le condizioni materiali delle nostre carceri che sono
Molto spesso non sempre non sei molto perché per esempio se andate a vedere
Il padiglione dell'alta sicurezza e già messo meglio no è il nuovo Point
Mi pare Voiello dirà meglio dire al marco Solimano io ho visitato il carcere di Livorno non hanno fatti o meno non maggio
C'era ancora il direttore Zerbo per la verità sull'orlo della Pesa giorni dalla presa
Che qual era il problema del carcere di Livorno e che mancavano gli spazi per le attività trattamentali ci vengo tra un attimo
E si diceva in allora no però sono in corso lavoro cioè sono stati avviati i lavori di ristrutturazione togliamo dei posti detentivi egli rendiamo are destinate a svolgere le attività soprattutto per l'alta sicurezza
Mi pare poi Marco dirà meglio di me che lavori non si sono concluse che la destinazione non sarà quella allora questo è il problema e vengo al punto e poi chiudo
Io perché non ho tanta voglia di continuare a parlare di condizioni materiali perché quando parliamo di condizioni materiali di cui ho detto riconosco il degrado autenticità bla bla bla bla bla bla
Guardate che rischiamo di fare la domanda più semplice che quelle architettonica a cui viene data e la politica questa risposta la dà ricorrentemente ormai da tempo pare sia in voga anche oggi la risposta più semplice
Costruiamo nuove carceri
Allora questo non cambia né le condizioni materiali del carcere perché se ci guardiamo negli occhi ci rendiamo conto che prima di costruire un carcere nuovo passano molti anni
Ne eppure se si ristrutturano i luoghi che adesso magari li passa meno tempo ma è chiaro che una caserma non sarà mai non avrà mai la struttura
Adeguata per funzionare da carcere potrà essere un istituto a custodia attenuata per le pene Brevi o per chi alla fine di quel del percorso di recupero tutto quello che vogliamo
Ma se la risposta è nuove carceri o più posti detentivi possono cambiare le condizioni del carcere non cambia il modello del carcere
Non cambia il modello dell'esecuzione della pena
Non cambia il senso della giustizia non cambia la cultura diffusa nella collettività su che cosa significhi scontare una pena in carcere
Allora io credo e qui concludo stanno altro che bisogna fermarmi con Colle con le catene appunto con menti costrittive i io credo che si debba continuare con estrema insistenza adesso questo Collegio del Garante nazionale arrivato alla conclusione del del suo mandato mai io confido che
Il collegio che verrà dopo il nostro prenderà in consegna
Questo questo mandato e continuerà a su questo lavoro bisogna
Tornare sul punto e e riaffermare il punto che appunto la privazione della libertà e privazione della libertà e basta
Che tutti i diritti della persona detenuta devono essere tutelati ma soprattutto che ce ne uno di diritto soggettivo della persona detenuta in carcere che non hanno nessun altro cittadino a norma di Costituzione che non sia detenuto
Ed è il diritto soggettivo che lo Stato rispetti l'obbligo
Finalizzare la pena la riabilitazione
E scritto nell'articolo ventisette comma terzo della Costituzione che lei e pene dice va bene
Il professor Padovani devono tendere alla riabilitazione che per la verità il Garante preferisce alla rieducazione di questo è che è talmente ci siamo convinti che la parola rieducazione non ci piace
E che la chiamiamo Riabilitazione sempre le pene devono tendere alla riabilitazione e quindi lo Stato ha il compito e quindi l'obbligo perché un dettato costituzionale ammettere in pratica il rispetto di questa tendenza e quindi la persona che sconta una pena tanto più se detenuta e
Titolare di un diritto soggettivo quando parlo da avvocati so che mi intendono quando dico diritto soggettivo
Di un diritto soggettivo che è quello di ottenere tutto quello che lo Stato deve mettere in campo per essere riabilitato
Quindi non mi importa tanto se ci sono delle belle celle mi importa molto se ci sono tanti e molti spazi
Per svolgere le attività di quello che si chiama Percorso trattamentale e per fare in modo che chi è in carcere utilizzi il tempo che resta in carcere per costruire la sua seconda vita
E quindi il lavoro lo studio il lavoro lo studio il lavoro
Vi ringrazio
Allora non ve lo sport posso solo chiedere
Del comune di ricorda insomma
Grazie Sergio io apro
Ciò il vizio quando vedo qualcosa di che che mi colpisce di fotografarlo e mentre parlavi all'inizio sono andato a ricercare una fotografia del son segnano la data dodici novembre due mila diciassette che è un'altra citazione
Che richiama un po'quello che diceva all'inizio quindi soltanto del diciamo così per largo lucidamente sembra direttamente attinente però perché c'è stata diciamo questa risonanza era chissà quante vite abbiamo vissuto chissà quante vite scorrono e scorreranno la nella nostra unica vita alla fine nessuno di noi può potrà dire di aver vissuto una sola stessa identica a vita coerente chi non è chi non muta mai opinioni abitudini modi d'essere coerente è chiusa mezzi e metodi di lotta coerenti con gli obiettivi della lotta in tale coerenza di mezzi e di Fini coraggioso non è che osa sfidare nemico potente un potere assoluto e prepotente il Morando il corpo altrui e il proprio sull'altare di un'etica del sacrificio della morte
Magari liberatrice redentrice no coraggiose che il proprio corpo lo dovrà la felicità la tolleranza al dialogo all'amore
Va ricercata mi devi stipulavo sul cellulare perché la mi ricorda quando ha fatto la sua introduzione diciamo autobiografica un po'volutamente questa citazione mi fa piacere riconosco come tua e e quindi faccia piacere soci conosciamo oggi personalmente restituite la una cosa che avevo conservato e mi ricorderà in treno sto andando a Roma un incontro con Giuliano Pisapia stavo leggendo non mi ricordo quale giornale
Che c'era questa questo grazie probabilmente
No a me fa molto piacere questi invito oggi essere qui con voi anche perché tra l'altro qui ci sono tutte le persone che per le quali io in qualche modo quasi tutte le persone qualcuno non c'è più
Che per le quali può iniziare a un certo punto interessarmi di carcere lo dico con franchezza lo dico sempre riuscivo a farlo prima di fare l'assessore più di quanto non riesca a farlo adesso
E anche questa indicativo
Marco che è la la persona che mi ha permesso per la prima volta di entrare in carcere ormai dieci anni fa
Ma il mio interesse per entrare in carcere si dava un altro Marco che era Marco Pannella che incontrai su un treno che andava a Pisa e lui era su quel treno insieme a Matteo Angioli stavano andando da Adriano Sofri quindi la prima conversazione sul carcere Lawton Marco Pannella su un treno
E da lì poi questo rovello per cui appena sono entrato consigliere comunale che sia Marco subito era garante già allora di poter entrare all'interno del carcere controllo del mandato scorso sono entrato in carcere dodici volte
Quindi in buona parte appunto in compagnia di Marco
E ogni volta visitavo esitava questa visita in atti in consiglio comunale o venivano spediti a tutti al DAP altra pecche con risultati dice macinate sono crede tenere questo piccolo record di di prolificità forse Marco quando era Consigliere alla e poi punto da lì io convinco contro diciamo con con la galassia radicale è stato naturale per cui insomma sono visti diverse volte ho fatto iniziative che in carcere corrida che miglia
Con Alessandra
Oggi io non parlerò direttamente appunto del tema non voglio parlare specificatamente del tema penitenziari del tema del carcere perché forse sono quello qui appunto pur essendoci stato diverse volte nel solo carcere di Livorno che poi mi sa di meno e rischierei di dire delle cose che chi ha avuto modo di condividere con me ovviamente Carlo insomma l'altro decisamente è stato Alessia sono persone che ovviamente stando dentro il carcere che ha avuto occasioni condividere con me altri incontri questo ti come la già sentite dire
E anche perché in questo momento la mia riflessione vuole essere un po'più larga perché sento il bisogno un po'di allargarla
Però a alcune cose e cioè mi una un'immagine ma colpito è un po'questa immagine che veritieri chiamarli quando parla del carcere di Pianosa no del discorso
Del qui in tra l'uomo resta fuori entra il reato resta fuori e dentro l'uomo idea del carcere come filtro come se tacciono qualcosa in realtà come dicevi che il cult il carcere per esattamente con l'opposto soprattutto c'è un setaccio in uscita per cui le persone spesso escono purtroppo
Disabitate no dall'esperienza penitenziaria e mi è capitato anche per lavoro quindi non Piero il diciamo il Brolo amministrativo o politico di anzi inter all'interno del carcere per fare anche degli incontri tipo formativo e quello che mi ha sempre colpito di fronte a persone che avevano già dell'esperienza di detenzione
Era il tema del della grande timore legato al cosa succederà quando esco fuori e soprattutto alla riflessione
Sulla su sul su come Cocco come il mondo fuori mi a spetta sostanzialmente cosa pensa di cui il mondo fuori cella la possibilità quindi l'impossibilità sostanzialmente di sviluppare quell'estraneità dal delitto che dicevi dall'inizio ma anzi l'identificazione forte da questo punto di vista quindi questo su questo tema tutte le volte che ci vediamo parliamo della necessità di reintegrare no il il carcere all'interno del tessuto sociale della città però un tema su cui rifletteva amo anche ultimamente parlando di questioni sottoposte all'attenzione del Consiglio comunale dei sindacati
Delle forze di polizia
Era il fatto per esempio che questo compito viene considerato comunque compito esclusivo di chi lavora all'interno del carcere sul territorio o delle amministrazioni comunali degli enti locali che ospitano le carceri
Però la difficoltà più grande io qua e là dove il fatto oltre i temi culturali di cui parlavamo prima che per l'amministrazione penitenziaria il tema della territorialità del carcere non esiste cioè non non c'è un'attenzione da parte l'amministrazione penitenziaria e le decisioni che assume di cercare per esempio un dialogo di accogliere le proposte le richieste di dialogo che arrivano dei territori dagli enti locali
C'è il carcere oltre a essere un'istituzione totale anche uno luogo c'è un luogo che quando ci entri potesse essere a Livorno me potresti essere da un'altra parte molte in molti casi che la lo non c'è differenza quindi questo tema vedente ne parlavamo ultimamente della necessità è stata richiesta l'amministrazione comunale di fare allargare il parcheggio davanti alla al carcere di di di Livorno alla casa circondariale di Livorno è una scelta che la mente
Impegnativa è anche impattante in un punto di vista urbanistico con un'amministrazione sta facendo una programmazione non è che quando l'ho deciso di allargare il carcere qualcuno è venuto dall'ente l'amministrazione comunale che si parla della Missa cellulare precedente dall'altro gli ha detto ma l'abbiamo questo Progetto no facciamo questo tipo di ragionamento quindi c'è questo tema di di non riconoscimento dei territori da parte dell'amministrazione
Dell'amministrazione penitenziaria
La
La questione di cui parlavamo prima del della macchina né di squisito dettiamo spesso spesso spesso della mancanza di interesse da parte delle persone nei confronti di quello che succede dentro il carcere e della non comprensione
Sostanzialmente di che cosa vuol dire passare un periodo all'interno del di un carcere
è è vero ed è sicuramente legato al fatto che la maggior parte le persone non ci sono mai stati la quasi totalità delle persone non c'è mai stato dentro e quando in Trinco intatto con quella dimensione invece quella dimensione di menzionati chi segna il poi difficilmente riesce a fare finta di niente però oltre a questo secondo me esiste
Un una io rilevo questo nelle persone gli avvocati addirittura una spietatezza nei confronti della dimensione penitenziaria volte cioè le perché che è legato a una dimensione di esasperazione cioè io devo dire
Una riflessione che voglio portare qui e spero d'essere compreso di spiegarmi adeguatamente insomma
Io contatto tante persone rendono l'assessore alle Politiche sociali soprattutto alle politiche abitative che vivono all'interno denticoli nei quartieri a forte concentrazione di disagio
Noi abbiamo oltretutto un'edilizia residenziale pubblica di impianto primo novecentesco a molti mobili sono del periodo del Ventennio quindi pensati per la classe operaia
Italiana centinaia di famiglia che convivono insieme
Non c'è stato nessuna intervento nel corso degli anni per modificare questa situazione quello che impreca ambiato sociologicamente all'utenza del l'edilizia residenziale pubblica quindi non c'è più la classe operaia italiana per quanto ci sono soggetti spesso nullatenenti a forte rischio di marginalità con una componente interculturale fortissima la legge regionale semplicemente ti dice
E fa in una una un abbinamento noi avendo qua sei mila cento case popolari quindi insomma in proporzione pensiamo la città d'Italia che c'era di più
Incrociano popolazione e The riesce a fare un abbinamento sulla base d'un criterio che matematico consistenza del nucleo ma familiare consistenza dei vani e quindi The crei delle condizioni di qua mica azione convivenza tra
Persone che hanno pochi strumenti anche competenze sociali culturali telemetri a vivere tra di loro in contesto tutto degradati no pacca sulla spalla di al di dentro il tema di in sofferenza nei confronti di chi delinque
Raggiunge dei livelli di esasperazione fortissima perché spesso oltretutto sono quelle le attività delinquenziali che impattano
Molto nella vita nel senso di sicurezza delle persone ma che hanno una rilevanza penale poi scarsa per cui anche gli interventi delle forze dell'ordine si traducono in intervento delle forze dell'ordine
E la persona viene poi allontanato è successo anche ieri nella caso che era in piazza Saragat il giorno dopo la cosa persona ritorna la polizia interviene la riporta via giorno dopo ritorna e il senso da parte delle persone di frustrazione
Rispetto alle all'efficacia del sistema della giustizia è altissimo quando una persona quindi il carcere viene visto come la soluzione di questo tipo di problema è l'attenzione nei confronti del carcere l'interesse delle persone nei confronti del carcere se perché il nuovo dove vanno a finire
In molti casi persone che che hanno reso la vita molto molto complicata molto molto difficile
Questo tema è un tema che non si può affrontare secondo me
Soltanto con la la la sicuramente gli strumenti del dialogo della persuasione del con la battaglia culturale qui c'è un tema secondo me di battaglia politica che riguarda lo stato sociale in questo Paese
Che è un po'anche una cosa che mi inserisco nell'apertura faceva vita cominciò non possiamo non porci il problema del male subito allora anche da parte delle persone
Cioè noi non possiamo pensare di riuscire a scardinare secondo me
E lo stesso cosa vien da dire nel PIL pregiudizio razzista sempre in questi contesti
Cioè se la maxi e noi abbiamo l'otto per cento di popolazione straniera ma quell'otto per cento concentrato in tre zone della città Chiellini dell'invasione io voglio andare a ridire guarda non c'è l'invasione snocciola i dati delle parlo
Ho risolto il problema credo delle buone pratiche
Troviamo un modo di fare una redistribuzione oppure questo problema non lo risolverò mai con il disco con la la la la la la la semplicemente una uno sforzo persuasivo allora c'è un tema davvero di stato sociale
Perché la ci sono queste perché molte delle persone che vengono vissute come pericolose e magari sono solo di disturbo sono persone che non non il Coni Servizi
Non riusciamo uso il plurale mi ci metto dentro anch'io quindi servizi comunali servizi specialistici dell'ASL non riesce a dargli tutti i servizi di cui queste persone hanno bisogno per evitare che poi finiscano
Al per mettersi nei guai più o meno seriamente rovinare la vita agli altri e lo stesso tema si pone nella prospettiva in uscita fuori dal carcere il fatto che le nostre carceri abbiamo una chiara giù graffiano interno
Le medie sicurezze oggi sono piene per lo più di stranieri nel nostro territorio prevalentemente nordafricane l'alta sicurezza di meridionali
Questo è un dato che chiaramente e salta all'occhio è che fa riflettere quindi crea un legame forte con un tema che ripeto un tema squisitamente politico di cui non si farà più quindi io credo che il carcere
Io ho fatto tutto l'intervento come se il professor Padovani nove si è parlato perché è stato un intervento in in parte chiaramente conoscevo questo tipo di lavorazione ma la persuasi vita con cui l'ha fatto è stata destabilizzante quindi o continua a ragionare come se invece questo intervento non ci fosse stato e continua pare quindi il
Noi dobbiamo cerca e il carcere conservati dedicato un ruolo dell'istituzione penitenziaria per quanto possa essere più o meno efficace come servizio pubblico
è un servizio pubblico che mira alla riabilitazione delle persone
Come dicevo prima lo dice la Costituzione un servizio pubblico che serve a garantire la sicurezza della comunità e quindi tutte le persone che chiedono sicurezza dovrebbero essere interessate a quello che succede all'interno del carcere
Perché altrimenti rischia d'essere solo un'istituzione che sforna delinquenti no in carcere come istituzioni criminogena anziché appunto come e da questo punto di vista fare un ragionamento sul complesso dei servizi in questo Paese perché siamo messi veramente molto molto male cioè nel senso c'è stato un graduale progressivo definanziamento dei servizi pubblici
Che mette in grandissima difficoltà noi Enti locali spesso siamo il terminale che e poi anche il front office di tutto impianti che ci troviamo a fare i conti con questo termine però ecco io credo che possa essere un elemento non dico vincente ma sicuramente di aiuto non isolare la riflessione sul carcere ma inserirla in una prospettiva più generale che ripeto la prospettiva di rilancio di uno stato sociale del ruolo del pubblico
Nell'erogazione di servizi di prevenzione di sostegno e di riduzione del danno
Per la per le popolazioni e per tutte le persone che hanno bisogno quindi mi potenzialmente per tutta la popolazione altrimenti noi finiamo sempre poi effettivamente compete con chiedere alla giustizia di risolvere problemi che non solo Planica in anima che sono quindi comportamenti non sono penalmente rilevanti ma sono comportamenti che invece tradiscono un disagio che dovrebbe essere affrontato con altri strumenti spero che non sia sembrato tangente rispetto
Assolutamente ti ringrazio Andrea
Grazie a molto
Questo questo pro intervento poi hai ricordato hai raccontato degli aneddoti che insomma ci uniscono ci fanno vorrei incontrare in qualche modo quel viaggio sul treno
Con Marco Pannella e poi di hai ricordato soli una proprio in questi giorni venendo in Toscana con Elisabetta Rita dicevamo dobbiamo andare a trovare soffrì io ho mi pare che lui si ancora do Bessa o comunque non si
Una
Discutendo con
Con chi Elisabetta a Pisa l'altra sera
Con Paolo Fontanelli che ex senatore voi conoscete molto bene
Ci siamo dati appuntamento in queste zone volano qui c'è il problema di Pisa e Livorno insomma dei io non vorrei entrare
C'ho degli amici anche stop
Di organizzare un cosa con Adriano Sofri magari nel trentennale
Dalla scomparsa dalla morte della fondatrice di Nessuno tocchi Caino Maria Teresa di lascia di cui soffrì
Maria Teresa ormai ammalata e poi se ne sarebbe andata da Lia trenta quaranta giorni lasciandoci in eredità
Nessuno tocchi Caino come capolavoro civile come capolavoro letterario quello straordinario romanzo che vinse il premio Strega posto passaggio Passaggio in ombra B l'anno prossimo sarà il trentennale della morte di Maria Teresa e quest'anno il trentennale dalla fondazione di né Nessuno tocchi che vino quindi ritorneremo magari per fare un'iniziativa comune qui e
In a Livorno in quei giorni in cui torneremo con la con l'abbiano Sophie sperando che in quel periodo vi sarà a Roma
Ha accennato alla galassia radicale beh nessuno perché io non lo so nella galassia cos'è la stella polare verso lo Stato che ci guida lo Stato di diritto Ball Orsa Maggiore ma parlare di orsi di orzo in questo tema e ma riguarda molto Nessuno tocchi Caino anche questa storia del dell'orso
Tutto questo per dirti andremo ma i leader Elisabetta iscriviti a nessuno domani una sua scritto con lodevole meno ma io lo scusare che non le ho mai risposta è memoria pare segnalata miliardi scrisse il giorno stesso dell'isoletta qui dopo aver grazie questo vale anche per quelli non ancora iscritti e che sono ora Marco vieni qui accanto a me
Cioè
Una sesta
A meno che non
Marco Taradash
Solo due minuti per qualcosa sono state dette ovviamente sono più importante le condivido tutte volevo solo ricordare che sarebbe bene anche non entrarci in carcere
E lo dico non in generale ma specificamente perché sono ieri erano trent'anni né dalla vittoria sul referendum
Che modifica la legge Eiger volino sulla droga
E che cancellava la la pena li trasformava cioè cancellava la parte penale della legge Jervolino quella legata alla modica quantità prima i ragazzi
Potevano finire in galera che fumavano spinello solo se ma se superava una modica quantità di cui non era mai stata precisata in realtà la tecnicamente la misura
E questo indipendentemente dal fatto che fossero consumatori o spacciatori questura aveva riempito le galere allora
Di consumatori di Spinelli o di altre sostanze non c'era la differenza nella legge Jervolino e in questo modo attraverso un referendum che o venne votato al settanta ASS il referendum in sei dal settantasette per cento degli elettori
E il sì dal cinquantacinque per cento di questi elettori
Si riuscì a evitare che moltissime entrassero in carcere
Nonostante non avessero commesso neppure il reato di spaccio
Questo
è un principio secondo me che dovremmo tener presente anche oggi quando si parla dei penalizzazione e quando si vede che nelle carceri italiani c'è un terzo costante di tossicodipendenti molti dei quali certa hanno commesso dei piccoli reati
In relazione al bisogno e procurarsi il denaro per la droga ci fa pensare che appunto sia possibile anche ridurre il numero dei detenuti modificando le leggi sulla droga che in Italia ma non solo sono molto spesso una concausa dell'affollamento delle carceri
E dico questo perché personalmente sono convinto da semper et non solo che sia necessario depenalizzare ma se necessario sottrarre allora alle organizzazioni criminali le reti del traffico e quindi legalizzare
Produzione e commercio e utilizzo delle sostanze stupefacenti
Sapendo bene che molte case le leggi possono creare più danni delle sostanze stesse questa è una realtà per la droga perché la criminalizzazione delle droghe ha provocato la crescita senza di mezzo dimensioni oggettivamente fra inabili della mafia per molti decenni al nostro Paese spostando se la mafia magari alla Sicilia
Alla alla Calabria prevalentemente ma in molti altri Paesi del mondo questa a è finita per diventare padrona dello Stato attraverso corruzione o attraverso le armi il Messico
è uno dei dei paesi che vivendi particolarmente regione di confine con gli Stati Uniti il problema in modo drammatico ma ce ne sono
Tantissime come sappiamo che i talebani riescono a finanziare le loro iniziative Attraverso
L'oppio così come Iain nella Russia di Putin le attività di produzione di droghe certamente e contribuisco alla ricchezza del regime autoritario di Putin allora innanzitutto bisognerebbe anche riaprire la questione
E tenerla viva perché il fatto che all'interno delle carceri ci sia questo numero di tossicodipendenti certamente rende per tutti per coloro che sono vere e questo è un primo punto il secondo punto né quello della cultura condivisa Emilia
Quando su dieci e quello che è necessario alla cultura dei condivisa se davvero vogliamo io risolvere o avvicinarci la soluzione trovata del carcere una bella invocazione ma impossibile nel nostro Paese
Noi sappiamo che non è il nostro Paese oggi governato
Da una maggioranza di governo
Guidata tecnicamente lo dico da neo trattino post fascisti
Che hanno sostituito il centrodestra e i neo post fascisti hanno cultura opposta a quella che si era via via fatta strada in tutte le altre formazioni comprese politiche comprese
A è a n d Fini almeno in una fase compreso Forza Italia e compresa la sinistra alla sinistra io non posso che rimproverava il fatto che quando ne ha avuto la possibilità non è andata oltre la proclamazione o addirittura la deliberazione ma incompiuta è successo con la riforma
Del ministro Orlando sulla sulle cose per i sensi aria
Dove molto sarebbe stato cambiato in positivo rispetto alla possibilità di avere pene alternative presso rispetto ad piuttosto che la reclusione rispetto alla vita all'interno del carcere venivano introdotti elementi che oggi di cui tutti oggi lamentano l'assenza dico soltanto l'affettività
Ho il lavoro è interno è molto più decise di quanto se ne Possa immaginare oggi a distanza di pochi anni dal dall'approvazione
Di quella del lega e dalla formulazione legislativa del ministro Orlando come sappiamo il partito democratico decise di non arrivare alla legge temendo il proprio elettorato e questo fu dichiarato
A cuore aperto dal dall'allora credo ministro comunque dirigente del partito democratico Fassino che disse non noi non potevamo approvare la riforma del sistema penitenziario perché i nostri elettori non l'avrebbero compreso questa è una realtà è una realtà di fatto quindi questa cultura condivisa
Non è al momento spesso grazie incerto ma questo lo fa a dire lo come direttore hanno dopo Irem Pannella lo può dire chi fa
La politica ma che come te invece conosce benissimo la situazione delle carceri
E i comportamenti di coloro che in questi anni si sono succeduti al ministero della Giustizia temo che lo puoi certamente dire spes contra sperma
Però il conterà alle volte anche tu ce n'è più presente ma qui si entra le conversazioni domestiche per questo io non volevo non vuole dopo non volevo intervenire no per questo ora noi abbiamo quel ministro Giustizia Nordio tutti noi abbiamo Amato Nordio quando scriveva sul Messaggero quando parlava nei convegni finora ci ha molto deluso
E non possiamo dire altro che ci ha molto deluso e che la cultura neo post fascista del partito che l'ha voluto
Al governo a è prevalsa si suoi intendimenti naturalmente spes contra sperma allora si può dire Terry Nordio noi ci auguriamo invece che ci sia un'evoluzione della politica giudiziaria di questo governo anche riguardo alle carceri
Spetta a tutti noi a vere come punto di riferimento non soltanto in generale il sistema ha in particolare il nostro amico
Amico anche personale Nordio sul quale forse le pressioni Carlo devono riportare Pillon certamente alla prima fase nella tua vita ma all'Energia all'Energia che dalla prima alla seconda fase cioè saputo trasfondere nella lotta politica allora
Allora brillante brillante brillante questo
Questo intervento
Come l'attuale rassegna stampa che c'è stato l'eco dell'attuale da Zegna Svampa anche che fa il sabato su Radio Radicale
Anche in questo il mutuo Inter io posso accettare che tu critichi la destro come l'ha detto lo Anne's opposta opinione opposta Bacci
Che tu critichi la sinistra di Orlando perché non ha appunto per l'incompiuta deliberazione di quel riforma eccetera
Però non posso accettare che tutto nuova critica alla tua sinistra dov'eri seduto poco fa e tanto meno alla tua
Resto davvero ma hai guardato lui quando ballare credere
Perché lui è Marco Solimano che sta dedicando da almeno trent'anni fa facendo compiere quell'opera che noi abbiamo anch'ne abbiamo il suo titolo di viaggio della speranza a visitare i carcerati
L'opera di misericordia corporale lui la sta incarnando in questo ruolo
Di hotel osservazione no di garante che io sono convinto lo dico qui abbiamo garante nazionale il granturco
Che l'opera già solo di osservare le carceri le multa
Ma è un principio della fisica non è che ci stava quantistica non meccanicistica ma sappiamo che la fisica quantistica è uno stadio avanzato superiore di quella materialistica ma Marco Solimano però io qui vedo davanti a me sopra dice ma dove sono volte ma noi ci siamo visti stamattina
Ecco finali
Lei è la capo aria educativa allora interviene lui ma se lei ci vuole fare anche la cortesia di un saluto di un intervento viene accanto a Marco Lodola parola Marco poi a lei no non si può intanto sapere e poi chiuderà Elisabetta Zamparutti se non ci sono altri
Sì grazie a me il compito di riportare questa discussione
Con i piedi per terra c'è nella nostra città Sky sotto inchiesta obesità aggiornata e io voglio ringraziare davvero gli amici di Nessuno tocchi Caino ci ha dato una grande opportunità
Quella lì ispezionare insieme il carcere e scambiarci durante la visita pensieri e riflessioni e oggi di essere qui però prima di andare a parlare della giornata di oggi mi devo fermare un attimo sul suo inizio io voglio ringraziare Sergio
Per il ricordo che ha fatto il mio padre bionico
L'altro ieri Granze anni
Dalla sua scomparsa e portare a compimento un po'il racconto che abbia fatto Sergio
Io arrivai in quei tempi eravamo nel mille fine mille novecentottanta da Milano
Nel centro clinico di Pisa per un grave intervento alla gamba per un po'sarcoma
Nel frattempo succedeva il massacro a Pianosa
E qualche giorno dopo che io arrivai c'era un piccolo reparto per detenuti differenziati non avevamo già nel nel regime di articolo novanta all'epoca
Dopo un paio di giorni che io almeno ero lì a Pisa arrivò mio fratello la Pianosa insieme a Pietro Cavallero per ricordarmi Banditi a Milano
E in condizioni disastrate mio fratello aveva al testa a testa
E insieme a tanti che avevano subito quella terribile giornata a Pianosa quella vendetta
Delle guardie penitenziarie furono mandati via la barca dall'isola rivolgono perché in condizioni fisiche di Pianosa fisiche sanitarie incompatibili con la permanenza sull'isola
Per cui io mi vide arrivare Himiko
All'improvviso era un pomeriggio tardi
Ovviamente entrò in cella con me siamo rimasti insieme circa un mese
E poi l'altro grande dolore io usciva quella cella perché qui scarcerato emesso dalla gravità della mia malattia
E Fundoni ancora più grande uscir lasciare mio fratello nella cella
Che avevamo condiviso fino a quel momento e già che ci sono voglio fare un ringraziamento forse ho fatto troppo poco dieci anni fa a dodici anni fa Marco Taradash
Io fui nominato Garante per la prima volta nel due mila dieci l'allora sindaco di
Di Livorno Alessandro Cosimi
Si scatenò un conflitto violentissimo nelle Aule del consiglio comunale
E Marco che sedeva in una parte opposta a quella io qui sentivo di appartenere de appartenere fece un intervento di straordinaria grandezza
A difesa dei diritti delle persone
è che avevano compiuto già un percorso e un viaggio
Visto Chandos sì dall'aria politica che aveva scatenato questo pesante conflitto nei confronti la mia persona
Forse non l'ho mai ringraziato abbastanza lo faccio oggi pubblicamente
Allora parliamo parliamo veniamo alle così brutta nell'era
Oggi abbiamo visitato a lungo il carcere di Livorno insieme agli amici di Nessuno tocchi Caino abbiamo dato importanza rilevante alle sezioni di media sicurezza quelle che esprimono le criticità più
Aperte più evidenti più macroscopiche
Poco interessandoci ma perché ci mancava il tempo della delle parti di alta sicurezza
Beh abbiamo avuto la conferma oggi nel ispezione fatta al carcere di Livorno
Che questo carcere versa in gravissime condizioni di criticità e che non ha un'identità
è un carcere incomprensibile dove nessuno
Nessuna nessun tassello e al suo posto in una sessione c'è tutto e il contrario di tutto
Indipendentemente poi dalle condizioni igienico-sanitarie e strutturali della media sicurezza che sono arrivati a un livello indegno e incivile
Per qualsiasi uomo
è vero che non è questo che qualifica e modifica gli orientamenti ma penso che noi dobbiamo assumere l'abitudine di guardare la realtà con occhi strabici
E ovvio tenere presente sempre le grandi idealità
Le riflessioni più ampie ed articolate ma poi c'è un quotidiano con il quale noi ci dobbiamo confrontare che riguarda la vita di queste persone e anche la loro disponibilità
A mettersi in gioco
Perché accogliere una persona in una struttura totali in una istituzione totale
Ha di per sé una complessità enorme ma dare opportunità e creare le condizioni alle persone perché si possono riappropriare di dignità decoro e anche protagonismo
Aiuta sicuramente i percorsi riabilitativi io ho la sensazione e
Spesso accade quando ci sono queste situazioni collettive due detenuti contorno gli esterni e parlano e dicono cose
L'altro giorno è successo durante un'esibizione dice altro
Dove i detenuti coinvolti dalla esperienza creato una volta seduti e aperta alla relazione con il pubblico esterno che erano scuole studenti molto giovani hanno cominciato a parlare di tutto e anche di questo
Questo però mi ha dato un pensiero
Noi abbiamo il settore educativo il volontariato presente un terzo settore imperativo
E questo sinceramente è una è una ricchezza straordinaria per le cascine io ogni tanto ragionando
Dico a degli interlocutori con un p e si siano prevale immaginare in carcere senza il terzo settore un carcere senza il volontariato
Sarebbe
Per inibire io non riesco a immaginarlo
Che cosa sarebbe la vita all'interno investitori pena se non ci fosse queste risorse questa creatività questo colore che l'esterno riesce a portare dentro
Ma bisogna garantire quanto meno alle persone undici una dignità e un decoro che vi mettono in condizione di sentirsi protagonisti di un percorso a Livorno oggi questo non succede
Non succede ci sono reparti che vanno chiusi
Perché oramai il livello di tollerabilità e superato ampiamente
è la cosa più sconvolgente che sui io alla uno piccola cronistoria
Nel due mila undici due interi reparti il blocco più grande e la media sicurezza è un reparto Yalta scherza vengono chiusi nel due mila undici dodici anni fa
Perché ritenuti al rischio crollo
E parliamo di un carcere nuovo che è stato inaugurato nel mille novecentottantaquattro
Appunto vita Pontello di Firenze che ha costruito i due gemelli Sollicciano a Livorno dopo pochi anni dalla sua apertura succede questo io ricordo è successo
A ridosso di Natale del due mila undici più funesto dottore trecentocinquanta detenuti trasferiti in una settimana
A una setta cinque giorni dal giorno di andar
Dal due mila undici furono chiusi non solamente i Parioli ma tutto è reale
Vicine ai padiglioni che pure aveva le aree della socialità
Nei laboratori
Per cui dal due mila undici nel carcere di Livorno gli spazi per la socialità per i laboratori sono del tutto insufficienti quasi inesistente
E questo dobbiamo assumere anche come comunità e il garante deve assumere questo
I nuovi padiglioni
Uno è in fase di consegne il primo
Non sappiamo a chi sarà destinato
Non sappiamo se c'è un progetto che interessa il carcere che si rinnova dopo l'acquisizione di Pioneer qual è la prospettiva qual è il progetto qual è il percorso e qual è il cammino
Perché ha ragione l'assessore Raspanti io ho sollecitato più volte
L'apertura di un tavolo cittadino
Perché il carcere di Livorno nel momento in cui verranno consegnati i due padiglioni sarà un carcere che assumerà per forse dimensioni importanti
Importante
Però ci dobbiamo arrivare a quel a quel pomeriggio e di qui ad arrivare a quel momento che cosa accade
Io mi pongo un sacco di problemi oggi siamo andati in una sezione
Quella più
Penalizzata e fatiscente l'arancio
E continua decidevo di Kern arriva Capello il cibo
Noi non abbiamo un'unica cucina
Collocata in Alta sicurezza che serve il cibo per la anche per la media sicurezza
Il nuovo padiglione che verrà consegnato per primo centocinquanta posti non a Cortina
E allora io mi pongo delle domande banali semplici ma si è già oggi non ce la facciamo domani che cosa succede
E possibile non avere un luogo nel quale un provveditore un direttore un capo dipartimento ci venga a dire venga a dire alla città non la Marco Solimano o a Sergio D'Elia che cosa sarà del carcere di Livorno e quali sono i pensieri noi di questo ne abbiamo assolutamente bisogno
Anche perché poi la sensazione che tutti quanti viviamo sulla pelle che sia un carcere che non abbia grande rappresentanza ma la discussione extra cittadine
Noi abbiamo una situazione critica dove io sono intervenuto pesantemente con come garante minacciando in un esposto alla Procura da quattro mesi ma che il dentista
E le tre sedi odontoiatriche due a Livorno mediata cinese Gong sono tutte rotte
E questo dura da mesi
Allora io penso che
Dobbiamo costruire un percorso diverso all'interno del quale ciascuno
Dia un contributo importante a quello che deve essere un percorso comune
è intollerabile l'idea che i detenuti vengono trattenuti con farmaci antidolorifici perché manca il dentista da quattro mesi
Brevemente passa l'idea
Che nell'in maggio con il l'immaginario collettivo purtroppo esiste realmente che esistono luoghi e pezzi di cittadinanza che possono tranquillamente avere diritti minori
La questione che vi ho detto del dentista
Palese evidentemente una violazione dell'articolo trentadue della Costituzione
E pure su questo sembra che non succeda mai nulla
Io sono molto preoccupato non tanto per quella che è la fotografia delle carceri oggi perché sento che manchino una capacità e una volontà interloquiva rispetto a questo luogo
E le difficoltà poi di misurarsi
Con quello che sarà ci coglieranno l'improvviso di sorpresa
Me ce l'abbiamo tutta la possibilità di programmare e pianificare la stessa cosa che diceva l'assessore
L'ampliamento dei parcheggi non si può fare una richiesta così ex abrupto e non coinvolge la città in una nuova dimensione che assumerà il l'istituto detentivo livornese
La fortuna che abbiamo oggi l'unica fortuna che è arrivato un facente funzioni non ancora un direttore fisso che però quindi era a casa a Livorno forse
E che ha garantito la sua presenza dell'istituto quattro giorni la settimana è una suburbana vuol dire che finalmente dopo oltre un anno abbiamo un interlocutore che finora è mancato
Dunque abbiamo bisogno di riassumere la dimensione del nostro carcere all'interno di un circuito di trasparenza
E di capacità perché oggi noi la sensazione che tutti abbiamo che ognuno va per conto suo
Che senza idea senza progetto ognuno vive alla giornata e costruisce i suoi percorsi indipendentemente da quella che è la dimensione collettiva del carcere
Dobbiamo uscire da questa fase è complicato
Dobbiamo lavorarci
Però bisogna che ciascuno anche dal punto di vista istituzionale si assuma le sue proprie responsabilità e che dia la città una capacità di visione che oggi purtroppo non riusciamo ad avere perché manca un'interlocuzione per cui Rita Bernardini ha già messo il carcere con sotto sotto Guasco quasi sotto sotto alla messa speriamo insomma questo mi contributo di tutti piano piano disse soprattutto per la vita e per la dignità delle persone che ci vivono e ci lavorano anche all'interno del card piano piano si possa risalire la china
Accanto il protocollo di presunto
Appena Marcella Gori responsabile dell'area trattamentale del carcere di Livorno e sezione staccata di Gorgona
Allora grazie intanto invito ma giusto per un saluto per un ringraziamento perché per la vostra presenza per la vostra visita già un anno fa avevamo avuto appunto la visita del Garante nazionale avevamo messo sul piatto tutte le problematiche
Ora siete venuti voi voi venuti voi abbiamo rimesso sul piatto tutte le problematiche speriamo che queste questi incontri anche questi confronti servano a qualcosa
è già stato detto tutto professor Padovani che ho avuto come professori quindi era un grande stato di soggezione di avuto come professore all'università una chicca anch'io la voglio di'che tutti raccontate del passato fatti vecchi veterani
Io ho giocato a pallone coi detenuti di Pianosa quando a a però però molto prima molto prima come le cose Darwin il mio fratello andando con la barca Pianosa perché mio non era costruttori faceva i lavori appunto Akashi però sa però erano i primi anni ottanta
Nella piazzetta di Pianosa dove c'è l'arco nove l'estate andavamo a Fano andavamo al mare a Pianosa però io con mio fratello giocavamo a pallone coi detenuti di Pianosa
Allestire alle due va be
No dopo ho fatto conti era dopo quella Crippa quella era tutto dopo aver chiuso
No era prima era settantanove ottanta ottantuno ero proprio cinque sei anni il ministro parlando ottantenne soltanto l'opinione
Che è successo
Va be'detto questo
Concordo comunque con tutto quello che che è stato detto fino a ora quello che ha detto soprattutto Marco che è sceso più del dettaglio è proprio di ieri la relazione conclusiva della commissione che era stata fatta al Provveditorato capeggiata dalla dottoressa Venezia
Che c'hanno ce l'hanno consegnata proprio ieri e abbiamo siamo venuti a conoscenza abbiamo preso atto che la nostra progettualità la nostra proposta che avevamo buttato giù noi operatori del carcere anche con Marco con il comandante con la dottoressa c'è un piccolo che in quel periodo era era era reggente
è stata completamente cassata quindi noi avevamo fatto una proposta
Di lungo periodo
Sui dolci invece sui circuiti penitenziari su come utilizzare i nuovi padiglioni eravamo partiti per tempo avevamo fatto una proposta una proposta dettagliata sull'utilizzo dei nuovi padiglioni sulla trasformazione appunto del
Del pessimo reparto giallo in polo trattamentale
E del dell'avevano ma abbiamo chiesto la ristrutturazione insomma per lo meno un Progetto della riapertura di tutte le aree trattamentali che io arrivai a Livorno nel due mila dieci erano già chiuse quindi immagino che per lo meno sono venticinque anni che la sala polivalente tutelare tre stima in trattamento alle sono chiusa nel carcere di Livorno
Quindi avevamo fatto una proposta di circuiti penitenziari in il rispetto della dell'ultima circolare del Dipartimento sui circuiti penitenziari ed è nella commissione nell'introduzione che riguarda tutti carceri della Toscana
Ha ribadito disse si prende atto che
Ogni istituto ha fatto una proposta di rimanere come ebbene Livorno riesce a leggono aveva fatto una proposta contraria Livorno aveva fatto una proposta di verza aveva fatta ma avevano fatto una proposta di trasformazione dell'istituto
Hanno analizzato
Carcere per carcere tutte le posizioni agli altri carceri gli hanno imposto di cambiare a Livorno c'hanno imposto di rimanere come siamo quindi proprio questo
Diciamo che ci abbiamo delle padiglione del padiglione giallo il padiglione dei semiliberi invece noi avevamo fatto tutta un'altra proposta che apre la richiesta di polo universitario per l'alta sicurezza
Perché se uno dei padiglioni diventerà da altri centocinquanta detenuti di alta sicurezza come si pensa perché di due padiglioni sicuramente uno sarà di alto uno di media meno che poi
E niente non c'hanno accolto per ora niente a livello di provveditorato ora io dico se
Il livello più vicino che abbiamo che appunto il provveditorato non ci appoggia figuriamoci poi se ci appoggiano a Roma al dipartimento sulle nostre sulle proposte che abbiamo fatto e quindi siamo un po'delusi di questo e c'hanno addirittura scritto voi avete fatto una proposta di lungo periodo e bene le proposte devono essere anche di lungo periodo dato che abbiamo l'apertura di due padelle ci ha risposto no dovete fare una proposta che vi riguarda ora come siete ora come se questi padiglioni non esistessero quindi l'amarezza insomma di di questo detto questo
Voglio fa anche però una puntualizzazione riguardo alla tipologia di detenuti che c'abbiamo
I le difficoltà in questo momento stiamo lavorando proprio di emergenza stiamo lavorando sugli eventi critici stiamo lavorando sul gruppo sui gruppi io se multidisciplinari perché l'emergenza più grossa che abbiamo in questo momento ne parla come stavamo con la collega che qui presente che nella dottoressa lascia la villa
Che spesso noi operatori soprattutto in questo periodo ci troviamo a affrontare queste situazioni di questi detenuti psichiatrici
Stranieri scatenati Simi sono veramente alcuni sono degli animali quindi dobbiamo lavorare per contenervi per gestirle per evitare che fa facciano dell'autosilo decisionismo ma anche per evitare che siano aggressivi nei confronti degli altri detenuti
E del personale
Quindi mi veniva da dico sì una voce fuori dal coro si la porta fra il bagno la cucina ma spesso la porta viene distrutta
Viene distrutta la televisione viene distrutto il Vate sa cioè c'abbiamo veramente una grossa fetta di detenuti che distruggono tutto distruggono tutto quindi ci chiedevamo sì
Mettiamo la porta però poi c'è la porta fra il bagno era Café al bagno era non si vede la gente sta fuori perché sicuramente ora in una situazione in cui la nostra forma mentale è quella di evitare che il detenuto si faccia del male o faccia del male agli altri quindici spesso siamo portati proprio a toglierle di tutto quello che potrebbe essere utilizzato
Per danneggiare o per fare del male
E due chiodi in fronte
Quindi diciamo che dobbiamo affrontare a come piaceva che fosse
Cattivo
Se ci sono delle malattie psichiatriche dovrebbero essere assegnati all'articolazione tutela della salute mentale che a Livorno non c'è
Cioè sulla carta lo so non c'è di sostanza melò me lo ricordavo bene l'anno scorso e mentre invece ogni istituto dovrebbe essere dotato di un articolazione a tutela della salute mentale ma quello che noi diciamo anche e che siccome noi garante siccome non tutti i disturbi comportamentali sono inquadrati in disturbi psichici
Quindi non sono tutti malattie
Molti sono anche i disturbi comportamentali che che sul piano poi degli equilibri sono anche più gravi se vogliamo
In molti casi come come i casi di cui voi dite e allora lì bisognerebbe mettere più risorse ancora colluse anche delle figure professionali diverse che servono proprio a trattare situazioni di questo genere è chiaro che se le situazioni di questo genere rimangono in mano al circuito penitenziario cioè al personale penitenziario
Ordinario che giustamente non è stato formato per occuparsene quindi non ne ha le competenze all'area educativa tra l'altro sotto organico lo era un anno fa non sto neanche chiedervelo
A mentre sono buone notizie non perfetto
Però è chiaro che le competenze non possono essere così limitate
Ma d'altro canto dico io è chiaro che se un progetto che prevedeva la destinazione di del del padiglione verde a dare trattamentali adesso è stato respinto e quindi diventa tutto spazio detentivo
E i locali per fare anche queste attività riabilitativa verso le persone che hanno disturbi non ci saranno ecco lì sì che il problema architettonico diventa un problema di di civiltà della detenzione me ne me ne rendo perfettamente conto ma voi dovrete insistere
Al di là del Provveditorato c'è però
Sicuramente insisteremo non c'è non ci arrendiamo questo è sicuro
Va bene per penso che possiamo
In più occasioni
Ma ce le vogliono già togliere qui vogliono mandare in missione nelle nelle altre carceri dovevo in questo momento tipo porta azzurra o porta giuro c'è un educatore soltanto quindi è un problema
Va bene penso che è già stato detto tutto un ringraziamento comunque per la vostra presenza e venite più spesso
Grazie ad un
In conclusione cercherò di essere il più breve possibile a dico che ascoltando ricollegandomi a Sergio a Marcos Solimano mi sono veramente sentita e anche a tutti gli altri interventi in particolare anche
Alla forza il carattere al temperamento del nostro presidente d'onore Tullio Padovani mi sono sentita immersa in una rivoluzione che continua ed è una rivoluzione che continua perché penso che quello che stiamo facendo
Sia a il far conoscere un mondo un aspetto della nostra a contemporaneità quella del carcere
Che è e rispetto magari ai tempi della storia in cui il carcere ancora non esisteva e ai in cui la pena era molto spettacolarizzata molto conosciuta a chi era condannato veniva portato sulla pubblica piazza o perché amputato perché giustiziato
Ho per chissà quale altra forma di punizione
Oggi invece il mondo della pena il tempo della piena è sostanzialmente sconosciuto sconosciuto a all'opinione pubblica mentre il momento del processo
Spettacolarizzata o oltremodo quando invece magari semper tornando indietro nella storia il Processo quando pubblica era l'espiazione della pena ecco la fase del processo era invece silenzi atta e non
Non conosciuta non so che facesse prima riferimento all'URSS o no effettivamente stiamo vivendo
Una fatalità il loro l'orso fa il suo mestiere falloso a
In un clima di maniche Isma'Pampena listi core per cui scatta l'operazione all'orso il corpo della Forestale diventa la direzione
Anti anti animali discutiamo se l'orso era colpevole o era doloso quello che ha fatto se era da solo o con o con complici
Certo siamo propensi a condannarlo a morte anche perché l'orso non Loria educhi e non può neanche collaborare o o o pentirsi insomma questo è anche il clima in cui ci troviamo a ad agire operare proprio per questo occorre anche un pensiero forte e rivoluzionario ecco un pensiero che riesca ad avere ancora fiducia nella nelle persone
Io credo che anche
L'operazione che è stata fatta a da l'emittente dalla RAI e nel servizio pubblico con la trasmissione di Report
Sia né in questo senso diametralmente opposta a quello che stiamo facendo noi siamo davvero
Antagonisti Rispetto ecco a quel modo di pensare e a quel modo anche di a amministrare potere perché di questo in fondo
Stiamo parlando perché io credo che di fronte a vicende umane e politiche civili come possono essere
Libri la storia di Sergio ma anche la storia di Francesca la storia di Valerio
Ecco io credo che queste vicende siano il successo di uno Stato il successo dei principi costituzionali dove uno stato è riuscito ad affermare pienamente i propri principi possiamo dire la sua funzione è un termine che non mi piace rieducativa nel senso che ci troviamo di con persone profondamente e cambiate se vogliamo come ha detto prima l'assessore convertiti a quell'unica coerenza in cui credere cioè quella tra a i mezzi e i fini che
Sì intendono
Perseguire ecco trasmissioni di quel tipo negano tutto questo e quindi in fondo de Bolis indeboliscono indeboliscono lo Stato lo Stato di diritto
Noi abbiamo iniziato questa visita a agli istituti penitenziari della Toscana venerdì scorso con la visita a Sollicciano quello che posso dire
Dopo aver visto Firenze Arezzo Pisa e oggi Livorno
Che davvero sono istituti a tutti molto vecchi
Proprio strutturalmente con lavori in corso che si trascinano da oltre dieci anni a riprova un quasi di una impossibilità a a cambiare un'impossibilità
A a riformare un istituto che io condivido quello che ha detto Tullio Padovani credo abbia fatto il suo tempo nella storia dell'umanità e al quale davvero
Penso che a breve guarderemo come guardiamo oggi a appunto alle fustigazione o agli squartato menti che avvenivano nelle pubbliche piazze alcuni
Alcuni secoli in alcuni secoli fa quindi sono mi ha mi ha colpito moltissimo ad esempio Arezzo dove
A Livorno abbiamo visto la are a a polifunzionale
Polivalente
In in disuso da oltre dieci anni è diventata quindici anni è diventata uno un magazzino evade potrebbe anche essere utilizzata magari però in questa
Fase in questo tentativo di di cambiamento che però non cioè non non riesce no cosa
No non
Anche anche ad Arezzo c'è stata a una situazione in cui una ristrutturazione in corso anche lì da oltre dieci anni si sono rifatti magari le tubature si sono rifatti gli impianti elettrici per arrivare a quasi a completamento dei lavori dopo dodici anni
Per accorgersi che le porte di ingresso nelle celle sono troppo piccole una
Barella che dovesse entrare per prendere uno che si è sentito male non potrebbe entrare e quindi ora ci si accorge che un allargata la porta
Cioè è è proprio ecco il modo di pensare il modo di vedere il mondo dicevamo di guardare anche a questo istituto che mi porta a dire che è lo Stato stesso che non ci crede più perché non è possibile non è proprio possibile
Che istitutive sino in queste condizioni dopo così tanto tempo dopo anche Investimenti di denaro e allora questo viaggio che stiamo compiendo
Nelle carceri del nostro Paese che oggi ci in questi giorni ci porta a a visitare le carceri della Toscana si chiama il viaggio della speranza visitare i carcerati e quindi a una sorta di opera di misericordia
Ma io credo che non sia un'opera di misericordia sono nei confronti dei detenuti perché si trova veramente pena nei confronti di chi deve trascorrere il suo tempo in queste condizioni
Io provo pena anche perché lavora in questi istituti in queste condizioni
E ma io provo anche pena per lo Stato che si degrada a ai livelli
E a quello che che abbiamo visto oggi è l'immagine anche di di uno Stato spesso si dice
A che per che per valutare la civiltà di un Paese bisogna visitare le carceri io ripeto che
Siamo giunti ha ad un tempo della storia dell'umanità
In cui per la valutare la civiltà di un Paese dobbiamo proprio uscire dal carcere liberarci da questo istituto in sei
In sostenibilità perché Rita Paul poneva il problema anche del rapporto con il male no
Allora come possiamo pensare di ampi
A rispondere al male con altro male perché questo è quello che noi costantemente vediamo vediamo negli istituti penitenziari
Sì infligge sofferenza si si aggiunge male al male già già fatto e credo che sia un circolo vizioso che nona
Che non ha soluzione bisogna pensare a qualche cos'altro credo che il contributo che la giustizia riparativa Stam cercando di dare possano essere ecco una strada per o una via per radicalmente cambiare a
Il ecco il paradigma proprio con cui ci si rapporta perché rapporta a a questi problemi problemi che devono trovare anche risposte politiche di tipo diverso Marco Taradash ha fatto riferimento anche alla legalizzazione noia quanto invece stiamo assistendo almeno in termini di annunci in questi giorni perché purtroppo ci siamo avviati su un strada che ritiene di risolvere ogni problema attraverso il diritto penale con l'introduzione di nuovi reati quando quello che vediamo negli istituti fondamentalmente manifestazioni di Problemi sociali che dovrebbero a dire altre altre risposte che non appunto l'introduzione di un Rovato e la collocazione delle persone in questi in questi istituti quindi ecco noi saremo domani a Massa Carrara
Per poi essere a a Porto Azzurro lunedì
E completare questo giro con la visita negli istituti di Siena e di Grosseto poi Damaggio saremo invece a
Nelle carceri della campagna è dopo in Emilia-Romagna e dopo nel Veneto quindi insomma
Un
G ok non che che che prosegue è importante il punto di vista del garante
Cittadino del Garante nazionale c'è anche lo sguardo che viene da oltreconfine che il Comitato europeo per la prevenzione della tortura che ha
Pubblicato proprio di recente un rapporto
Sull'Italia che credo abbia davvero fotografato le problematiche in una maniera estremamente corretta
E e adeguata e tutto questo messo assieme a può contribuire se fatto vivere perché è importante che tutto quello che poi anche sì a porta all'attenzione
Delle autorità competenti e spero sempre di più dell'opinione pubblica si traduca in realtà può o quanto meno cercare di contenere il danno ma a comunque nel
Salutarmi nel ringraziarvi anche per a la vostra partecipazione non posso che rinnovare la richiesta della posta iscrizione a Nessuno tocchi Caino grazie