Antichi valori. Eterni doveri. Gran Loggia 2023 - primo giorno dei lavori (mattina)

Bene buongiorno e benvenuti quindi a questa Gran Loggia due mila ventitré del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani
Cominciamo con un momento particolare un momento molto significativo all'interno di questa gran loggia due mila ventitré
è il momento in cui avverrà una testimonianza questa testimonianza
Ci è data da sarà pagine Giarda de Arganini
Se ero di aver pronunciato bene il suo nome sarà sicuramente studentessa iraniana sarà è stata costretta a lasciare il suo Paese che sta attraversando come sappiamo una situazione molto difficile
In cui sono calpestati ormai da tempo i diritti donne e più in generale i diritti umani
Negli ultimi tempi hanno preso vita tante proteste
Come seguiamo anche sui media quindi è importante non far cadere l'attenzione su questa situazione ed è per questo che sarà stamani e qui a portarci la sua testimonianza come vedete gli facciamo un applauso
Con noi ci sono anche il presidente del collegio dei maestri venerabili della Campania Giovanni Esposito
E il gran maestro
Stefano Visini Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani
Quindi grazie al sarà per la presenza che interverranno poi alla fine della testimonianza di Sara Sara grazie per la presenza alla Gran Loggia due mila ventitré e prego poi fare il tuo intervento grazie
Grazie
Ok Buongiorno accezioni
Prima di tutto
Mi dispiace per il mio italiano alcuni di voi sapete c'è italiano e ne la mia settimo Angola quindi mi dispiace ma riesco a fare il mio migliore
Inizia
Buongiorno a cerchi presenti e grazie di essere venuti qua a questo convegno a sentire anche la mia testimonianza
Io sono sarà sono in Italia Croazia un dottorato di ricerca
In Iran insegnavo in storia dell'arte nelle gli universitari
Ma ero insofferente o perché non volevo accettare Hero quartili
Regolamenti che la Repubblica islamica ci restavo imponendo
Alla fine ad un certo punto occulte voluto lasciare il mio Paese e iniziare una nuova vita qua in Italia
Forse sedi DS in Iran avrei la mia famiglia al mio fianco
E avvenne una vita più raggiata visto che provengo da una famiglia ottenesse stante
Ma non lo posso fare
Non posso farlo perché non Mele non Mellone
Permettono ma soprattutto perché non voglio vivere come loro vogliono
Infortuni
Sono come un uccellino che è uscito dalla sua ad Appiah e non è pronto a per tornare indietro
No non vuole più tornare in gabbia
Io ora sono cui per ricordarli ciò è chiesta accadendo in Iran e ciò per cui e stiamo combattendo io sono qui per i mi Ferrantelli egli
Se non voglio vedere questi perché non posso parlare
Possiamo
Per favore prima di tutto
Di Perego prima di tutto bisogna fare una importante e netta differenza tra l'Iran e la repubblica islamica sono concetti contraddittori
L'Iran è occupato dal regime della Repubblica islamica
E non devono rappresentare l'Iran
La nostra in storia il nostro popolo la nostra cultura la coltura persiana per tutto il mondo
Dopo la rielezione del mille novecentosettantanove una della prime accuse chiama fatto Khomeini è stato l'unico del velo per le donne
Il bello quelle bello non è solo e un pezzo di stoffa
Il bello rappresenta la parte visibile di tanti diritti che sono è stati tolti alle donne
Diritti come divorzio la costruiti a dei figli in Iran una donna non può guidare una moto o salire sulla bicicletta
Una figlia ha diritto alla metà per eredità rispetto al fratello la sua testimonianza in una in un processo vale la metà rispetto a un Omo
La sua vita vale letteralmente la metà rispetto Corella chi un uomo non deve non devo e cioè credere però che tutto questo sia è stato accettato da noi donne le donne iraniane sempre hanno lottato già l'otto marzo
Mille novecento settantanove più di cento mila donne arrivarono attento anche Armani fa stare
Manifestare contro l'obbligo del Veneto vennero brutalmente ai ventitré dalle milizie in borghese
Era anni sono umiliata voltata arrestata incarcerata e anche acidi ficcante
Come forse saprete a. C edificare una domanda consiste nel gettarle sul volto del acido il solito sulfurei col ricavato del dalle batterie delle oltre o auto l'indice lenti l'intenzionalità del gesto e annullare l'identica del del della donna dal punto di vista individuale ma soprattutto vuol essere un monito le altre donne
Di stare calma evitino alzare la testa
Ma le donne in Iran non hanno mai smesso di lottare
Se in Iran le donne non sono come in Afghanistan non è perché il regime o islamico non ci ha occupato ma perché non ci e lui Cito
Le nostre donne non lo hanno permesso N hanno pagato il prezzo
Il regime della pulizia morale ogni anno e spente la bella sedi uni miliardi ottocento milioni di dollari leggi già politiche anch'esso connesse
Per le politiche ambientali spende appena trentasei milioni di dollari
Io sono è stata fortunata
La gabbia semiaperta per me ma non tutti in miei fratelli e sorelle come
E sta è stato vivendo sono è stati fortunati come me
Certo alcuni sono più audaci di me e non vogliono semplicemente fu fuggire da quello cabina
No muoiono frontiere
Come Nicola come Arcadis come Salina come mai giungere stava come Mohammad mesti
Nel ultimo proteste sono estate uccise più di cinquecento persone di cui settanta minori e quasi
Trenta mila persone sono estate arrestate hanno bisogno di aiuto
La cosa più importante che il tutto però e non è pensare cresta sia un no problema ha chiuso circo è iscritto al Iran e ai iraniani
I ragni Agni E.T. UPI ai annullo esteso in tre S in questa lotta
Credimi
Senza alla Repubblica islamica La Russa non a giovani che era attaccare l'Ucraina
Il mondo senza Repubblica islamica è un posto più sicuro per tutti noi
Sospendere la vera voce dei iraniani fuori dagli USA cui in Italia indio Rocca
Inserire il Corpo delle Guardie nere della Red Edizioni islamica islamiche olive Luciano Ricca Corps
Nei gruppi terroristici voluti ai rende rivali pubblica islamica più isolata nel mondo
Il Mac
L'esercizio di liberazione nazionale del isolana nonne labile voce dei iraniani non sono noi i senatori italiani
Non deve rapper o incontrollabili
Il popolo la vera voce degli iraniani dovere per essere più forte per compattare contro la Repubblica islamica
Come lei che chiede chiediamo quelle che vogliamo ricostruire l'Iran come piace a noi
Per noi questo l'inizio della rivoluzione moderna c'è porterà l'interno Medio Oriente ad un alcune era rinascimentale
Tutti voi avrete sentito anche stanno avverando anche le ragazze i ragazzi nelle scuole adesso più di tre mesi più di cinquecento Riscone
La Repubblica islamica e sta mostrando al mondo interno la vera natura chi sia stessa dobbiamo vedere
Ora e si sta ciascuno di voi di cedere ai aiutarci in questo impressa e piccola o negarsi la liberta
No ai noi vi chiediamo di compattare le nostre battaglie ma di essere solidali con noi di essere al nostro fianco
Fermatevi
Ascoltate ci incontrare l'iter di questo rivoluzione
Ripariamo insieme passo dopo passo il mondo intero per un mondo senza Repubblica islamica
Per un mondo più sicuro per un mondo più giusto per un mondo più
Per un mondo con in più ugualmente dappertutto grazie
Abbiamo prima nella crisi e dicano il vero trovare suonare Storaro vero agire ma svolti i flussi eroi Sherman Gentilini Marro noi vinto liberò i massaggi vigilia ma baroni fuorilegge sorgono leggiadro nessuno non sta a noi inespresso adesso inclusiva
Bonino Vanoli Manigrasso della storia assassini l'analisi in uso egemone però il sesso Aerolineas no io dico no ma Caroli
Série Noire veniva Veroli eccessivi restringe Lorella se è vero che c'è invece miscelando vero ideatore somministrava paravento ma il senso
Senta
Quaranta
Ragione ma
Ma gira
Suonare la zuffa appare ma diciamo ma persa allora fa conosce Massanzago su un anni Maroni storia sono organico vittoriano Mimma no un po'Tiny parole d'ordine legge non risultò non stessa Burba noi si tende giri sono aveva i aveva avanzato cosa
Ecco che
Questo è il nostro l'applauso per la testimonianza che ci ha portato Sahara e penso non ci sia altro da aggiungere sarà come ho detto all'inizio
Come ci ha ricordato anche lei
E attualmente una stima studentessa universitaria all'Università Orientale di Napoli ha recentemente il collegio dei maestri venerabili della campagna organizzato per la precisione il cinque di marzo un convegno sulla condizione della donna in Iran
Convegno dal titolo donna vita libertà rovine di oggi Heroine da sempre ed ha ospitato anche sarà stamattina con gli ho detto all'inizio e qui il presidente del collegio Giovanni Esposito che ci racconterà quanto è successo e come si sia deciso di dare a sarà una borsa di studio per il perfezionamento
Dei suoi studi in Italia lo prego quindi di fare il suo intervento coi stare lì sì preferisce oppure puoi venire qua
Come volete sto bene qua benissimo prego
Grazie soprattutto buon giorno a tutti ma grazie soprattutto ah se sarà che per la seconda volta mi ha emozionato e devo dire noi a Napoli in questi ultimi anni siamo stati definiti che agli azionari per il past president che dovrebbe stare qui e devo dire ancora oggi sarà mi fa tremare la voce
Ogni
Essere umano
Nasce Alice nasce sicuramente libero
E tutti quanti meritano la felicità
Questo grido di libertà
Che è arrivato dall'Iran questo piccolo uccellino
Oggi da noi
E prima ho avuto la fortuna di incontrarla Napoli
Devo dire e così forte questo concetto
Che per noi è è scontato me per alcuni popoli non è scontato
E questa canzone finale
Che grida fortemente libertà
Un qualcosa che è fetente lo dice con con tanta veemenza con tanta forza
Quando parla di insicuri di casi insicure
E da impazzire perché si vive una situazione diverso
Quindi a questo piccolo uccellino
Noi abbiamo come collegio Campania Lucania ma con il patrocinio più dico universale del coi
Abbiamo dato ma un piccolissimo contributo
Un piccolissimo contributo si per i suoi studi ma mi auguro per lei
Per l'Iran ma per il mondo intero
Questo raggiungimento della di questa luce
Che si chiama libertà
è veramente grazie attenti da parte di tutti
E soprattutto forza continua in questo tuo viaggio che sarà anche il nostro viaggio da ieri in poi graziosa
Grazie
Grazie a Giovanni Esposito
Fetta magari se vuole fare un intervento e dirci qualcosa che il gran maestro Stefano Guizzi prego
La seconda volta che incontro Sada
Ed è la seconda volta che incontro quelle
Tuo coetaneo
Che
Ha cantato con una cantilena
Per la libertà e ha detto che aspiriamo tutte atti vedere il sole
E per rivedere il sole i giovani iraniani stanno combattendo
Soffrono sono incarcerati molti di loro sono stati uccisi
Quindi questo pensiero che il collegio circoscrizionale temesse variabili della Campania Lucania insieme al Grande Oriente d'Italia
Hanno fatto per sanare un pensiero che tutti noi della fratellanza universale facciamo ai giovani iraniani grazie stare per grazie al vostro
Bene a questo punto possiamo passare alla consegna della borsa di studio a saracinesche alzate Arganini da parte del presidente del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Campania e Lucania Giovanni Esposito e del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Pizzi
Grazie grazie sa
Bene grazie un saluto
Prego
Dello dillo dillo illogico
Poi sono vi ringrazio anche io voglio compattare ancora io voglio essere la voce dei giovani iraniani noi nel fermo mai io perché dice adesso questo
Con sedici e venti
Più sciocco essendo bene ai fatti e sai che ti sei
No
Poi dice adesso questo modo lo per compattare di pubblicare islamica ma addio abbiamo bisogno di aiuto perché non possiamo fare da sole
Non possiamo fare da sole anch'io dico questo non è il problema Auteuil iraniani questo il problema o del mondo
Oggi e speriamo grazie
Tutta la parte nostra veramente il cuore a sarà per il sì portato stamattina la sua testimonianza i nostri numerosi applausi lo hanno ricordato grazie non andate via perché
Magari possiamo congedare il Giovanni Esposito il presidente del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili tira a campare della Lucania
E a questo punto ci aggiorniamo un attimo prendo due informazioni però tra poco cominceremo con il primo incontro dopo ha visto questa mattina dopo sarà che naturalmente il convegno
L'inno alla gioia aspettate né un attimo che mi informo
Gran maestro segretata nata no non me ne vado e intrattengo in per dire
Faccio Pippo Baudo ci sono dei posti a sedere su questo lato quindi se attraversate ci sono almeno quindici posti
Attendiamo tranquilli non succede niente attendiamo l'arrivo delle pianista perché cosa è successo e c'è stato lo sciopero di treni
Italia e quindi è rimasto bloccato a Bologna però i nostri potenti mezzi se no che massoni saremmo CEO di usciamo a far finire uno da Bologna fino a Rimini arriva ci auguriamo ma in ogni caso possiamo cominciare il convegno possiamo cominciare perché è presente
Tra noi un ottimo psicologo e quindi Stefano Bartoli ma lascio la parola al presentatore di professione che Claudio John minimi e io mi limiterò a stare seduto ad ascoltare e da prendere nozioni
Importanti Soda ero bravo presentai cerca i è Claudio Giombini le riconosciamo dall'anno del Signore sale tanto settantotto e abbiamo fatto radio e televisioni insieme
Tempi pionieristici
E siamo il re degli improvvisazioni quindi non ci fa paura con ritardo
Il pianista direi direi di no
Nave orario di vecchio naturalmente anche a quel tempo Stefano Bisi era il mio direttore quindi da questo punto di vista no precisiamolo
Bene come si dice spesso e volentieri anche se non sempre così però questa coesione lo è il venti invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia e quindi chiamare a questo punto un signore piuttosto alto che in sala Stefano Bartoli
A raggiungerci
Benvenuto quindi di nuove razze per essere qui questo è il primo convegno al convegno di apertura della Gran Loggia due mila ventitré del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani
Lo abbia lo ha già fatto il Gran Maestro questa mattina mentre presentava le le mostre soprattutto l'ultima
Qui siamo nel come vedete
Nel campo nel dominio nel ter Reno del servizio biblioteca e quindi anche questo incontro stamattina lo doveva presentare Bernardino Fioravanti gran bibliotecario dramma maestro onorario del Grande Oriente d'Italia
Che ci auguriamo di potere incontrare di nuovo molto presto ma che questa mattina non può essere qui
Quindi ha comunque virtualmente insieme a nuovi come vi dicevo lo ha già fatto il Gran Maestro ma lo facciamo anche in questa occasione e qui con la mente con il cuore non può esserci fisicamente quindi gli giunga il nostro applauso
Ed è proprio proprio Bernardino ad aver pensato al tema di questo nostro incontro mattutino che dedicato all'inno alla gioia
E che mi sembra perfettamente in sintonia con quello con il tema che è stato scelto per la Gran Loggia di quest'anno che è come sapete Antichi doveri eterni valori
Nel trecentesimo anniversario della pubblicazione delle costituzioni di dei liberi muratori di Jensen Anderson era il mille settecentoventitré il libro in cui tra l'altro venivano riportate perché c'erano anche
Altri altre parti valori e comportamenti come si diceva allora estratti dagli antichi documenti di logge di Oltremare di quelle d'Inghilterra Scozia e Irlanda i doveri appunto del libero muratore che sono ancora oggi alla base
Della Massoneria
Ecco che allora stamani ritorniamo indietro nel tempo ci soffermiamo sul periodo che va da fine settecento Rizzotto cento questo lo faremo nel momento in cui arriverà il musicologo Giovanni Bietti che tra poco sarà con con i consapevoli che gli uomini e le idee non si formano dall'oggi al domani ma sono frutto sovente di approfondimento e maturazione che avviene nel corso degli anni ci vuole tempo spesso e si può dire allora che quanto riunito scritto nel mille settecentoventitré può essere l'inizio del percorso di cui parleremo allora cos'è l'inno alla gioia
L'inno alla gioia è un'ode composta da Friedrich c'è il lo sapete sicuramente poeta e drammaturgo tedesco nel mille settecentottantacinque
Che richiama importanti valori importanti idee per esempio la fratellanza universale l'armonia la concordia tra gli uomini la libertà di pensiero
Si parla di stelle che noi conosciamo bene costellazioni della meraviglia dell'universo
Il l'universo che creato da un padre affettuoso che abita sopra il cielo stellato
Quarant'anni dopo da questo momento Ludwig van Beethoven
La uso scrivendo Luís qualche ricordi introduzione come testo della parte corale del quarto e ultimo movimento della sua nona sinfonia in questo periodo intercorso circa quarant'anni
Tanti eventi si succedettero all'inizio l'inizio del luglio Lumineers mo'la sua maturazione la rivoluzione francese il periodo napoleonico il congresso di Vienna testimoniare che anche allora da trasformazioni erano piuttosto veloce ma un seme importante era stato piantato il concetto di gioia caro a scegliere Beethoven
Non sottintende soltanto allegria spensieratezza Benessere ma è il risultato di un percorso graduale in cui pian piano ci si libera dal male e si scoprono i valori di cui sì appena parlato non è dato sapere con certezza ci sono alcuni pareri contrastanti se scegliere Beethoven fossero massoni comunque dei loro lavori si trovano secondo me forti influenze
In tal senso anche riguardo al concetto sviluppato in ambienti libero muratori del passaggio dalle tenebre alla luce che sottintende quello dall'ignoranza alla conoscenza
Raggiungendo forse proprio grazie a quest'ultima la cognata libertà come ci ricordava prima il gran maestro Stefano Bisi con dove stamattina
C'è Stefano Bartoli
Che è uno psicologo e ci farà compiere un grande salto riportandoci ai giorni nostri e anticipando l'intervento di Giovanni Bietti che invece ci porterà dentro le originali atmosfere
Della nonna Sinfonia di Ludwig van Beethoven naturalmente come vedete è presente anche il gran maestro Stefano Stefano dissi volevo ricordarvi anche un'altra cosa importante che il l'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven nell'arrangiamento che al tempo fu fatto da Herbert von Karajan è stato adottato nel mille novecentosettantadue dal Consiglio d'Europa gli atti e come proprio inno e dal mille novecentottantacinque l'inno ufficiale dell'unione europea come tema musicale privo di testo ad esaltare gli ideali di libertà pace solidarietà
E che sono perseguiti dall'Europa per celebrare appunto di Valeri i valori dei suoi Paesi i valori che i suoi Paesi condividono mantenendo al tempo stesso alla ricchezza delle diverse culture e
Le diverse tradizioni del nostro continente che tra l'altro è un concetto riassunto nel motto Rope o che sapete unità nella diversità
Questi ideali sono certo esaltati anche dall'hotel inno alla gioia che è stato composto come abbiamo detto da Shiller
Bene a
Questo punto allora di presento Stefano parto perché sì abbiamo parlato del significato che veniva dato allora in quel periodo al termine gioia da parte dei due protagonisti Shiller prima e Beethoven poi dobbiamo pensare che adesso siamo nel due mila ventitré hanno per ricordare solo aspetti avvenimenti recenti che si colloca molto vicino alla pandemia di corride diciannove che ci ha fatto vivere situazioni e momenti mai prima privata provati
Una guerra in corso al confine orientale dell'Europa e non è certo l'unica guerra del mondo e siamo nel piano di varie crisi quali quelle finanziarie energetica climatica allora forse è importante fare come vi dicevo questo salto temporale quindi e applicando quello che una volta aveva detto dal passato al presente con lo sguardo a futuro approfondire magari concetti di gioia e di luce nel mondo attuale come possono essere interpretati da noi ormai di una certa età
Sottoscritto o dalle giovani generazioni cardine del tempo che verrà cosa possa significare presenti oggi passaggio dal buio alla luce quale possa essere l'essenza della gioia cosa si debba intendere per rissa quali siano le sue chiavi di lettura siamo in grado di farlo si bene come deve essere la gioia per riflettersi negli occhi di un abitante del nostro tempo considerando anche le varie velocità e le profonde disuguaglianze presenti nella nostra epoca di questo piccolo grande pianeta e allora eccolo qua
L'ho ricordato prima lo psicologo Stefano Bartoli ve lo presento rapidamente
è un Trainer internazionale del modello strategico
Formatore in importanti corsi master e il direttore operativo del centro di terapia strategica di Arezzo oltre qui per le sue conoscenze che spaziano in vari campi
è un consulente di grandi aziende cocci di atleti professionisti e imprenditori
Docente universitario in tecniche di colloquio clinico ed autore di numerosi saggi mi fa piacere ricordare visto che anche io e gran maestro l'abbiamo detto anche prima da lì proveniamo che è nato a sia e nato a Siena e si ha lavorato presso la locale università poi si è specializzato in varie parti d Italia e all'estero e allievo e questo è importante ricordarlo secondo me perché il suo maestro dello psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone che fondatore nel mille novecentottantasette proprio del Centro di terapia strategica di Arezzo
Tra l'altro una curiosità perché ho spaziato anche nel sito internet io che ho visto che di lei parla bene anche il filosofo Umberto Galimberti
C'è anche un parto Galimberti che domani tra l'altro alle dodici lo dico per tutti ma è nel programma lo ritroveremo troveremo in questa grande oggetti parlerà dell'uomo nell'età della tecnico bene forse sono stato un po'lungo ma quando si fanno i cambiamenti in corsa magari non si riesce a mettere tutto in ordine spero di averlo fatto
Sentiamo quindi l'intervento grazie troppo buoni sentiamo quindi l'intervento che ci porta oggi Stefano Bartolini che penso sarà come vi dicevo focalizzato sul presente che vediamo quali strategie magari possiamo affrontare grazie per essere qui e prego a lei la parola
Grazie dell'invito ora parlare dopo una testimonianza forte come quella di Sara della gioia non è facile
E come è stato anticipato siamo vivendo un periodo storico in cui siamo bombardati da i motivi prettamente
Di angoscia
La pandemia la guerra alle crisi le crisi d'identità alle crisi energetiche le crisi economiche quindi siamo come topolini negli esperimenti fa Bolognani che vengono elettrificati continuamente ogni giorno potrebbe esserci qualcosa
E quando
La nostra mentre la nostra psiche viene continuamente bombardata da
Attacchi
Da qualcosa di cui dobbiamo difenderci automaticamente Eccher sopravvivenza andiamo in una situazione espresso oggi ma in cui abbiamo un'allerta legatissima quando il soggetto a una uno stato di allerta continuamente elevata ovviamente non dà spazio a tutto quello che può essere la felicità la gioia tutte quelle che sono quelle dinamiche più interiori liti
Rilassamento e benessere per sopravvivenza se stiamo combattendo non possiamo rilassarci questo come dire il nostro padre non c'è fallo ce lo insegna
Quindi come introdurre la gioia in questo momento storico qua
Probabilmente l'azione che dovremmo fare che non identificarla come un'emozione
Perché se lo identifichiamo la gioia comune mozioni siamo condannati ad a fare la che può non averla perché qualsiasi emozione temporanea
Non c'è un'emozione per sua struttura che sia permanente nel tempo
E quindi senno di diamo gli stati di gioia appunto come Stati non abbiamo la condanna di averli perderli ricercarli per riaverle per ipertermia e quindi andiamo su una sorta di altalena in cui abbiamo dei picchi
Dei picchi di appunto felicità gioia serenità
Lui perdo e devo cercare qualcosa per recuperarli e questo
Tra l'altro questa dinamica nei giovani è diventato una condanna perché
Gli timoni
Dopo amminici quindi stimoli di in quel momento gioia felicità
Sì hanno con i social media quindi scrollare continuamente ci durate avere le notifiche re a un rilascio dopo amminico di bassa qualità in quel momento sto bene appena lascio
Ne ho bisogno e crea una dipendenza
Quindi se noi identifichiamo la gioia come un'emozione come un sentimento siamo condannati ad andare alla ricerca continua
E allora la prospettiva dal mio punto di vista più funzionale
In questo periodo storico qua è quella delle sapienza antiche quindi riprendere il concetto di gioia non come le mozioni come uno stato temporaneo ma come un'attitudine quindi vederla come i latini la chiamavano io gundi tazza
Quindi un atteggiamento nei confronti della realtà ma come possiamo davvero
Dentro di noi questa you condita sa se non abbiamo una proiezione nel futuro
E allora lì nasce un concetto nuovo
La gioia intesa come attitudine quotidiana costante non momentanea per essere associata alla speranza
Perché se non c'entra ma se non c'è speranza non c'è gioia
E allora la speranza per sua struttura ha un orientamento sul futuro pensate che etimologicamente la parola speranza deriva dal latino Östersund ma in realtà una radice Sanz scritta sta che vuol dire tendere verso quindi la speranza è un'attenzione verso il futuro
E questo particolare perché per avere speranza verso il futuro connaturata dentro la gioia vuol dire che devo credere
Che il futuro può essere migliore
Certo sperare
Che per sperarci mi devo sentire attore principale di come io posso intervenire oggi per creare un domani migliore
E allora questo concetto di unire
La gioia alla speranza chi per la come un'attitudine costante indipendentemente da ciò che accade
E proprio probabilmente il segreto che poi non è un segreto perché
Fin dall'antichità tutte le culture conoscevano questa dinamica che di racconto di uno psicologo che descrive molto bene questo concetto musica ma Victor Franco molto famoso
Ha scritto diversi libri quello più famoso è uno psicologo nei lager e Luís da psicologo viene praticamente a una una situazione particolare che evita in cui viene imprigionato ad Auschwitz e anche in altri campi di concentramento etiche lì
Come prigioniero
Il Luda psicologhe da psichiatra fa quotidianamente una sorta di disamina di quello del fenomeno che tra l'altro è stato alcun modo per con il quale due riuscito a sopravvivere
Che in fondo al suo libro questo lo psicologo dell'alterchi tra l'altro librettino che scaccia che molto bene Luís scrive
Osservato che le persone che perdevano il proprio orientamento futuro quindi perdevano la capacità di vedere se stesse nel futuro un futuro senza più quella situazione
Non avevano più speranze non avendo più speranza perdevano quel briciolo di forza che gli rimaneva nell'arco di pochi giorni sarebbero morti
Mentre coloro che mantenevano viva dentro se l'immaginazione
Che un giorno sarebbe finito quell'inferno ogni giorno si alzavano il lottavano
Non sapevano quando sarebbe finita ma mantiene poteri dentro di sé la speranza che qualcosa sarebbe successo e quindi sono quelli che sono sopravvissuti
E conclude scrivendo
Dalla mia esperienza potrei dire che l'essenza dell'uomo e la sua proiezione futura non è la sua situazione presente
E probabilmente in questo periodo storico in cui noi siamo circondati bombardati sempre da informazioni
Ad orientamento negativo la vera pandemia probabilmente quella informatica di informazione l'infotainment
Forse dovremmo riorientare per avere gioia come attitudine
Il no la nostra visione sul domani su un domani in cui possiamo essere agenti del cambiamento poter fare qualcosa e allora con questa attitudine Lagioia torna noi senza doverlo cercare grazie
Grazie grazie a Stefano Bartoli per il suo intervento naturalmente da questo punto di vista prego
Non appena ci saranno notizie dell'arrivo del musicologo Giovanni Bietti di farmi ampi cenni così lo facciamo venire sul palco nel frattempo cosa che
Cosa che non è prevista ma a questo punto colgo come si dice la vostra attenzione e vi sollecito in tal senso
Possiamo magari fare un paio di domande se vogliamo a se farò partorì c'è già una persona non ho vengo io vengo io c'è già una persona pronta riaccomodi bene stia comodo
Se non lo posso fare anch'io qualcuna ma è meglio che lo facciate voi
Si presenti per poi
E poi prego
Fabio barocco da Siracusa
Carissimo professore
Non è che così si rischia di vivere una vita virtuale
Magari possiamo chiedere anche questa stessa domanda la facciamo Umberto Galimberti domani pomeriggio vediamo che ci dice però tanto sentiamo anche alla sua prego prego arrivo poi riprendo un altro magari
Allora la Dom la domanda interessante perché noi per cultura occidentale almeno da un punto di vista psicologico siamo figli dell'idea che
La nostra situazione presente deriva dalle esperienze passate
Se non li osserviamo in maniera un pochino più empirica in realtà noi siamo
Quello che facciamo nel presente determinato molto di più dal futuro
Ci sono esempi molto semplici seguo ieri sera siete andati a letto l'ultima cosa che ad esempio che faccio sempre
L'ultima cosa che avete fatto magari mettere la sveglia nell'atto di mettere la sveglia era orientato a quello che dovevate fare la mattina dopo
Se voi siete qua oggi vuol dire che o sette partiti stamani ieri sera e quindi l'atto che avete fatto in quel presente era determinato da quello che volevate fare nel futuro
E questo è un concetto importante perché tutto ciò che virtuale non tecnologico da questo punto di vista ma virtuale come macinazione in realtà l'essere umano lo traduce come irreale
Che allora lì si apre lo scenario di quello che viene definito in Antropologia l'oltre
Oltre deriva da un Taras che vuol dire al di là è solo quando noi vediamo qualcosa che la possiamo realizzare se non vediamo non possiamo realizzare
E ciò che noi immaginiamo
è sempre avanti sempre qualcosa che è virtuale ma con la capacità dell'uomo lo possiamo rendere reale e quindi è vero ma viviamo in una
Virtualità con la potenzialità di renderla concreta
C'è un'altra domande rinviando viviamo
Grazie
Leonardo mostrati da Torino una domanda legato alla alla speranza
Ed era più che altro una visione tipo quella di Seneca storica che diceva proprio il contrario di cercare di pensare l'evento più negativo per essere preparati al peggio
è un po'come dire in contrapposizione con questa idea quindi forse la gioia dovrebbe essere vista più come un nella gioco gli ho condita as tipo di come vedere la vita come un gioco e non prenderlo troppo sul serio
E quindi
Nel nel non essere prigioniere della speranza perché la speranza ci può deludere quindi creare tristezza quindi il contrario proprio dalla gioia
Allora sei anni fa nella serenità
Dice una cosa un po'diversa
Da quello che la posizione storica
Negli nelle contingenze avere una sorta di quello che noi potremmo definire adesso pensiero positivo
Trova pienamente quello che lei ha detto se noi speriamo in maniera ingenua che le cose vadano bene
Allora poi creiamo i tre livelli no illusioni e disillusioni depressione che è sempre così ci illudiamo di qualcosa poi quella cosa che mi sono immaginata non avviene ora completamente diversa mi di imbuto e seccato Pato in depressione
Ma quello che abbiamo detto prima contempla qualcosa in più rispetto solo alla speranza
Spero ma su un attivo
E il soggetto attivo dentro quella visione che può permettere di realizzarla quindi non è solo spero che mi vada bene non è speriamo che ma è o l'attenzione verso per cui io mi sento artefice
Di quello che posso fare cerco di farlo se non riesco a farlo nonostante abbia provato e riprovato riprovato ritrovato
Non avrò né rimorsi né rimpianti perché ho messo tutto me stesso in questo caso ci viene in soccorso il questa persona
Cercate di mettere sempre tutti questi siti tutto ciò che fate se poi quello che avete sperato non si realizzerà come diremmo ripete da guerrieri ma ci avete provato
E forse la speranza non è realizzare fare
Indipendentemente dalla realizzazione
Grazie grazie a Stefano Bartoli
Per le esamineremo nei scuse non era prevista pesa queste domande meno male che Stefano Bartoli è molto bravo e regge l'improvvisazione quindi un altro applauso in piedi un'altra per la pesca disponibilità
Grazie grazie davvero
Come vedete la platea reagisce piuttosto bene perché ti domanda ce ne sono diverse prego
Francesco Crusoe da Catanzaro
Brevemente ho ascoltato con molta attenzione l'esposizione del concetto di speranza
C'è una scuola di pensiero però che ci dice che lei ha presentato la speranza o come proiezione e legata al futuro ma c'è una scuola di pensiero che ci dice qualcosa di conti di diverso
Perché se io mi proietto nel futuro abbandono il presente e corresse virtualmente io mi allinearsi in una realtà che non c'è mentre la vera realtà a specie a livello psicologico e quella del presente
C'è una un concetto rientrare lei conosce meglio di Menem
Che fa riferimento sciò vivi il presente con l'intensità e compie per le operazioni elementari della vita come quello di allacciarsi le scarpe con la stessa sacralità con cui prendi o con cui fa l'amore
Come si conciliano questa condizione
A questa un'ottima domanda allora
Sono due livelli leggermente diversi tutta la cultura orientale che realtà del qui e ora tre motivi più buddista potevo ce l'ha fatta sua ovviamente ma se lei ha letto assolutamente lasciare un grande precettato
C'era un grande anche imprenditori e quindi arriva sempre una proiezione futura ma qual è il rischio il rischio è che si noi orientiamo e basta nel futuro e quindi tutto quello che facciamo bah non non sono mai nel momento presente perché è sempre una mente avanti Mileto perfettamente ragione
Quindi dovremmo bilanciare
Lei cinque come diceva ai perché novità Simon l'essere ci qui nel momento presente e vivere appieno ma se no no un orientamento nel futuro ex comandanti
Cioè ma pronto a livello operativo pragmatico se voi stasera non avete idea di dove andare a cena perché improvvisato di Terni ma a un certo punto perché pensare dove andare a cena
è un esempio banale quindi c'è un orientamento anche banali del futuro quindi è aviere un orientamento dell'oltre del domani ma vivere appieno il presente ritratto del presente lo si può vivere appieno solo se abbiamo uno scopo
Pensate alla sensazione del dolore
Che una delle quattro sensazioni di base insieme alla paura il pesce per la rapina se il dolore non fosse finalizzato perché se domani sarebbe insopportabile
Se non gli diamo un significato pensate ad una donna che deve partorire se non avesse la finalizzazione del dolore per dare la vita quel dolore non sarebbe sopportabile la finalizzazione lo scopo è sempre su quello che deve essere realizzato quindi è un bilanciamento tra vere una proiezione nel futuro e grazie a questa viversi pienamente il presente
Grazie grazie Stefano reo a fare anche prego
No no no agrario Stefano ha fatto questo esempio poteva fare anche un altro esempio che questo se state facendo un convegno è un reattore non è ancora arrivato dovete pensare e trovare una soluzione al momento
Quello che ho fatto io e qual è la soluzione è quella di cercare di coinvolgere tutti voi nel far passare questi minuti
E perché qual è la nostra esigenza esattamente questa
E quindi potevi fare poteva fare anche le spese in più penso comunque grazie naturalmente cioè qualcuno alleato lavare o al Senato prego due
Buongiorno professore buongiorno a tutti Mario Mattei da Palermo
è sicuramente interessante quest'approccio alla gioia come attitudine piuttosto che come emozione
Si dice che la felicità dipende da come si affronta quello che ci accade e non da quello che ci accade però mi mi sorge una nascono una domanda spontanea come si concilia questo con l'accettazione
Perché il cambiamento parte sicuramente dall'accettazione contrastare e avere una speranza come dire
Troppo disancorata dalla realtà non ci permette di essere attraversati dalle dalle situazioni e quindi accettarle per superarle non voglio parlare di rassegnazione perché non è una mozione che che mi appartiene ma l'accettazione credo che sia comunque un presupposto per il cambiamento grazie
Allora
L'idea che l'accettazione contempli il cambiamento è una posizione che in molti casi è fondamentale in altri non necessariamente
Anzi alcune volte il cambiamento avviene perché non si accetta situazioni vi faccio sicuramente riferimento al mio lavoro ci sono delle patologie in cui si accettate una persona ci sprofonda dentro e quindi proprio l'idea di non volerne accettare anche se mi è capitato che stimola l'idea di io lotto vado avanti ci provo
In altre situazioni accettare la situazione è fondamentale ma allora li dobbiamo dividerla in due grandi livelli si accettano i fatti che non possiamo cambiare
E si cerca di trovare le soluzioni ai problemi quando una situazione non è un problema nel senso che non trova una sua soluzione immediata e non posso fare nulla l'unica cosa che posso fare accettarla allora lì diventa il motore per poterlo gestire ma in tutte le altre situazioni in cui l'accettazione mi farebbe sprofondare in una situazione con un problema che non voglio fare bene allora lì bisogna fare per un'azione contraria
Devo accettare di non volerlo accettare per lottare
Quindi in questo caso bisogna analizzare le situazioni in una in taluni casi è fondamentale in altri i la non accettazione diventa la propulsione al cambiamento
Grazie ancora grazie se ci siamo quasi ci dovremmo essere Muhammad domande e poi chi è che aveva alzato la mano in questa parte eccoci qua prego
Buongiorno sono i giudici venduto a Roma quindi speranza è un comportamento volitivo io devo avere speranza devo avere coscienza di quello che voglio necessariamente altrimenti non ci sarebbe speranza
Non a caso noi tutti abbiamo chiesto la luce quindi avevamo speranza che ci fosse qualcosa oltre quello che era la nostra coscienza di profani prima e di massoni di oggi
Mi viene in mente un pensiero difficile forse da da ottenere risposta quella povera ragazza che si è suicidata
Ecco perché ha perso la speranza
Se io avessi le risposte perché un altro mestiere però riferisce
Allora
Cerco di dare una risposta un pochino più psico sociologica diciamo così senza entrare troppo in meccanismi di interpretazione
Le generazioni
Del nuove generazioni sono tutte figlie di un iter protezionismo da parte dei genitori in cui è stato per anni tolto qualsiasi l'idea che sentire male soffrire un po'sia sbagliato
Da un punto di vista invece psicologico anche psico biologico l'essere umano è progettato per soffrire
E quindi sta eccetera sofferenza
Cosa succede nel momento in cui noi creiamo una bolla di protezione nei confronti dei figli e delle nuove generazioni per farmi vivere nella vita più bella possibile è vero che fin quando sono piccoli i bambini dicono sereni e felici ma non avendo mai sofferto allora di diventano fragili e alla prima difficoltà cadono si rialzano quindi viene meno a quello che viene chiamata resilienza
E allora questi io credo che sia uno dei problemi maggiori ci sono sempre più persone che grazie a un iper protezione
Genitoriale della società si sono dimenticati di come ci si rialza e quando cadono si rompono
E quindi basta poco per fare andare una persona nella disperazione più totale nell'angoscia tutto tale e l'angoscia a differenza dell'ansia
è una proiezione del futuro completamente negativa non c'è mai niente di positivo
E quando qualcuno non ha sviluppato dentro di sé un po'di struttura l'angoscia può essere talmente tanto travolgente che l'unica via d'uscita per non soffrire e quella di farla finita
Quindi siamo figli prodotti di una società otto una famiglia iper protettiva che anzi che protegge la danneggiato
Perché se non soffriamo un po'nutriamo la resilienza senza la resilienza non reggiamo gli urti della vita e la vita prima o poi l'urto lo
Lo propone tensostruttura quindi dovremmo imparare anche ed è il consiglio che notiamo sempre anche scrittori
Ai bambini piccoli per esempio di creare quotidianamente un piccolo problema che devono risolvere
C'è troppo grande Vanni frustrazione e allora lì non funziona più però un piccolo problema quotidiano che possono risolvere crea quello che Banti ora chiamava la percezione di autoefficacia quella che più banalmente viene chiamata o fosse stima ma da piano piano
E Duca il soggetto allo sforzo
Alla sofferenza che lo scorso contenta ma anche la speranza che ci riesco proprio perché o l'esperienza fin da piccolo che ho sofferto un po'sono impegnato ce l'ho fatta che allora con quest'idea
Creiamo piano piano persone sempre più forti che non c'è attuano alla prima difficoltà ma crediamo che il coraggio di avere speranza per il domani
Grazie grazie
E ancora qualche minuto quindi c'è tempo per un'altra domanda che l'ultima venti cinque minuti a mezzogiorno deve andare siepi e naturalmente continueremo fino a domani esami all'esaltazione dovrei porre domande
Perché i nani Reggio Calabria
E il giovanili nome noi abbiamo sempre al Kilani Reggio Calabria
La speranza e la gioia io sentimento sono personali individuale oppure può essere di tipo trenta collettivo perché lo dico perché l'esperienza
Poco fa con da ragazze iraniane
I ragazzi i ragazzi palestinesi che tutti i giorni vanno nelle strade tirare pietre contro i carrarmati israeliani
Sapendo che possono morire
Come si può interpretare in questa in questa questa visione di gioia e speranza
Non so se la domanda un po'complicata oppure perché non ha risposto
Allora se io avesse la risposta a queste cose avrei una visione del futuro profetica e ahimè purtroppo non ce l'ho
è chiaro che nelle situazioni drammatiche come quelle descritte l'atto di tirare un sasso contro un carrarmato non è la soluzione è un atto simbolico all'atto di ribellione
Che ha più valore per il soggetto che lo tira nei confronti di quello che crea quell'atto
Però
è proprio sono proprio le piccole azioni che sono l'esempio per e masse
Quindi
Quel sasso lanciato che non avrà sicuramente effetto al carrarmato che significa qualcosa di più de lanciare semplicemente il sasso e quello crea come dire
Potrebbe creare io lo spero
Un modello di come dire e cercare di ribellarsi a alla situazione
Lottare senza armi ha comunque sopra Ande valore
E questo è un atto di coraggio incredibile
In merito a lottare quando so che non posso vincere ma è l'atto no e il significato il simbolo che ci sta dietro al quel lanciare la pietra che da questo punto di vista forse dovremmo ricordare un po'se non sbaglio era Francesco di Sales che a un certo punto scrivevo insegna
Bus un raggio di luce illuminare anche le pene per più profonde
Un applauso di fuori assenti
Allora psicologo Stefano Bartolini che questa mattina ha fatto gli straordinari tra l'altro non previsti
E quindi grazie davvero per la disponibilità tra l'altro adesso lui ci deve lasciare ci deve salutare perché anche lui deve prendere un mezzo per portarlo in altra zona d'Italia e quindi lo ringraziamo davvero per il suo intervento lo congediamo gliele facciamo un'altra applauso
Bene grazie grazie bene a questo punto ci siamo e quindi possiamo possiamo andare avanti e parlare e quindi di musica e di poesia quindi abbiamo fatto un applauso a Stefano Bartoli lo facciamo a Giovanni Bietti che chiamo qui sul palco eccolo qua
Che con una certa difficoltà però è arrivato allora innanzitutto si può accomodare in una di queste serie e poi a questo punto il palco e completamente a sua disposizione per naturalmente fare e per
Così condurci questi questi momenti quindi chi è Giovanni Vietti presento un attimo perché non l'ho fatto prima Pocho da fargli anche una riassuntino veloce di quello che è successo finora perché arrivare in media stress non è molto facile no e quindi bisogna riprendere un po'il filo del discorso allora chi è Giovanni Vietti
è un compositore pianista
Musicologo considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani
Ed è anche una delle voci radiofoniche se sentite la radio sentite sempre la radio questo caso ascoltate Rai Radio tre è una delle voci più conosciute radiofoniche della trasmissione lezioni di musica vero vero ben e ha collaborato alle trasmissioni di Superquark musica ha partecipato inoltre a molti eventi musicali in Italia e all'estero e ha scritto numerosi libri sui compositori che hanno fatto la storia della musica solamente viennese e su altri alcuni l'ultimo per la terza nel due mila ventuno guarda caso si chiama dal Flauto magico alla nona sinfonia ed ha per protagonisti Mozart Beethoven ma anche ai interna c'è anche
Stamani
Il suo contributo avrà insieme le caratteristiche di una relazione una conferenza di una lezione poi utilizzerà il pianoforte con al centro l'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven
Bene cos'è successo finora
Allora il nostro convegno doveva prevedete
Il primo momento suo che ci riportava naturalmente al mille settecentottantacinque quando Shiller ha scritto lode inno alla gioia a quarant'anni dopo quando detto venne la utilizzata come parte corale appunto dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia e poi un momento attuale che è stato fatto dallo psicologo Stefano Bartoli
Che ci riportava invece al concetto di gioia
Ai nostri tempi cosa abbiamo fatto abbiamo invertito l'ordine dei fattori speriamo che il prodotto non cambia
Quindi a questo punto a lei il compito di riportarci nel passato con le parole e anche con la musica prego un applauso
Perché sarà anche stanco del ghiaccio
Buongiorno mi scuso ancora per questo ritardo senso prima ci sono state una cosa insopportabile
Come tutti sapete
Beethoven scrive
Questo capolavoro degli estremi anni viene rappresentata per la prima volta la Nona Sinfonia di quella presentata perché non era mai successo che una sinfonia avesse il Coro le voci un testo quindi c'è un aspetto teatrale in questa composizione
Nel mille ottocentoventiquattro più esattamente il sette maggio del mille ottocentoventiquattro data storica ma in realtà ha detto che non aveva pensato di mettere in musica questo testo testo di sci il che viene scritto nel mille settecentottantacinque e poi rivisto dallo stesso Shiller nel mille ottocentotré con delle aggiunte delle modifiche sostanziali vediamo se abbiamo il tempo perché so che il tempo è limitatissimo di parlare di queste modifiche aggiunte petto penale ha pensato di mettere in musica questo testo già dei primi anni novanta detto nell'avuto una formazione
Abbonda dov'era nato di tipo illuminista studia la canta università c'erano dei professori anche molto radicali Bertone si era iscritto alla facoltà di Filosofia
E all'inizio degli anni novanta quindi giovanissimo metto nella NATO nel settanta pensa già di mettere in musica l'Ode alla gioia di Schiller
Continuerà pensarci nel corso della carriera più volte in realtà senza poi mai realizzare questa versione
Cantata dell'Ode alla Gioia tenete presente che le prime versioni musicate di questa polizia sono già degli anni novanta del Settecento
Nel mille settecentonovantanove esce addirittura una antologia di brani musicali sull'Ode alla Gioia che quindi era un pezzo doveva una enorme diffusione
E questa antologia esce mila settecentonovantanove come vi dicevo in questa raccolta ci sono ben tre compositori più noto di questi negozi Theodore crearne narra compositori
Affiliati alloggi dico subito che sono anni decenni addirittura secco lì
Che i musicologi si sforzano di dimostrare che Beethoven fosse effettivamente un massone non abbiamo nessuna documentazione mentre sappiamo benissimo che mozzato
Apparteneva a una loggia addirittura diventa maestro pochi anni dopo l'affiliazione Heidi un era ugualmente affidato una loggia anche se sembra che dopo il cerimoniale di ingresso nell'alloggio non abbia partecipato neanche a una singolare riunione anche perché Hayden viveva fuori Vienna era piuttosto era piuttosto decentrato
Ma c'è una spiegazione il motivo per cui Beethoven forse non entrò mai in una loggia semplicemente perché come molti di voi sapranno naturalmente a Vienna
Fra il mille settecentonovantaquattro mila settecentonovantacinque quindi dopo la morte di di di Monza sta lei logge massoniche vengono proibite vengono ufficialmente chiuse dall'imperatore Leopoldo secondo dopo la rivoluzione francese quindi in qualche modo diventava più difficile
Una attività ufficiale un'attività aperta massonica
Sta di fatto che in questo testo nel testo di Shiller ci sono moltissime risonanze soprattutto nella seconda versione
Aspetto curioso non molti lo sanno il testo di Shiller è un tre in clinica è un brindisi
Quindi sostanzialmente l'Ode alla Gioia è un'ode conviviale in cui si brinda alla gioia si brinda metri strofe sono molto numerose persone ne mette in musica solo cinque sceglie attenta ambiente
La principale differenza che c'è fra la versione originale mille settecentottantacinque e la versione del mille ottocento a tre eh che Shiller insiste molto di più sul concetto della fratellanza
Aggiunge in particolare un tema un un verso
Che sarà il verso che a Beethoven interessa di più quello che lui ripeterà più spesso nel corso della sua composizione questo verso è ve lo dico in tedesco è alle Mensch verde brevi ed era che vuol dire tutti gli uomini
Saranno fratelli o tutti gli uomini diventano fratelli
Questo è esattamente il concetto che a Beethoven interessa in maniera particolare
Perché proprio nel mille ottocentoventiquattro comincia a lavorare nel ventidue detto Nenna finalmente decide di mettere in musica questo testo famosissimo
E lo fa all'interno di una composizione rivoluzionaria
Nessuno come vi dicevamo mai inserito le voci in una sinfonia la Sinfonia era musica pura musica solo strumentale
Beh se pensiamo alla storia
Mille ottocento quattordici quindici Congresso di Vienna e quindi il Progetto di restaurazione europea di Metternich
Mille ottocentodiciannove lo stesso Metternich approfitta di un attentato politico per promulgare i cosiddetti decreti di Carlos parte i decreti di casta Biassono
Se vi leggete sono piuttosto impressionanti sono un tentativo
Ufficiale di istituire un sistema di spionaggio statale
Si mettono sotto controllo i giornali si proibiscono le riunioni studentesche gli artisti sono osservati speciali com'è ovvio
E tanto per capirci in una sera del mille ottocentoventi Franz Schubert giovane musicista non noto come Battle venne a cena con quattro amici e quindi sono più di quattro persone la polizia fa irruzione li arresta tutti e cinque
E il padrone di casa viene mandato in esilio
Oggi diremmo per adunata sediziosa probabilmente questo è il clima
Politico-sociale in cui Beethoven decide di recuperare il testo di Shiller e di inserirlo all'interno di questa sua straordinaria composizione composizione che
Anche questo lo sappiamo poi se abbiamo tempo vi racconta anche la storia di questa particolare
Biforcazione perché nella mille novecentosettantadue si decide di usare la musica di Beethoven come inno del Consiglio europeo
Qualche anno più tardi diventerà proprio l'inno europeo
Perché beh evidentemente perché il contenuto che Beethoven vuole comunicare è proprio questo contenuto di fratellanza universale
Ora se voi considerate l'intera Nona Sinfonia quindi quattro movimenti che compongono questo gigantesco capolavoro e non solo il finale ci sono delle caratteristiche particolari
So se avete mai sentito il movimento iniziale l'Ode alla Gioia naturalmente in qualche modo la conosciamo tutti
Ma la Sinfonia non comincia con questo tema con questa melodia questo il tema dell'ultimo movimento del quarto movimento sinfonia comincia con un un movimento piuttosto drammatico caratterizzato soprattutto da ritmi marziali
Della
Clima molto drammatico lo sentite
Ora
è molto importante il fatto che questo è un termine tecnico ma provo a spiegarglielo nel modo più semplice possibile che il primo movimento della Sinfonia sia in modo minore
E l'ultimo movimento invece sia in modo maggiore
Nel linguaggio del cosiddetto classicismo viennese il modo minore a caratteristiche particolarmente scure drammatiche
Il modo maggiore invece e più aperto più estroverso più luminoso più trionfale sino questo inizio di abbia fatto sentire a
Questo è il modo minore ma sentite se cambio sono una nota che succede
Questo improvvisamente sentite che cambia completamente il carattere ma Beethoven comincia in modo minore
E solo nell'ultimo movimento questo accordò l'Accordo fondamentale
O diventa
Capiterà differenza naturalmente ora che cosa significa dal punto di vista immaginate il significato che Beethoven vuole comunicare attraverso questa composizione
Il percorso complessivo della Nona Sinfonia eh andare dal modo minore quindi dal buio
Al modo maggiore ossia la luce
Evidentemente una metafora la più potente che si possa realizzare attraverso la musica della percorso illuminista e sappiamo benissimo che il buio non è il buio atmosferico
Il buio illuminista il buio dell'ignoranza il buio dell'oppressione la luce e la luce della conoscenza e la luce della libertà
Questi sono i contenuti che Beethoven vuole comunicare nella Nona Sinfonia e sono naturalmente gli stessi contenuti in questo caso esplicitamente dichiaratamente massonici che mozzata esplora nel flauto magico Flauto magico scritto nel mille settecentonovantuno quindi trent'anni abbondanti prima della Nona Sinfonia comunque
Elabora gli stessi identici contenuti Schouten ma nel flauto magico la lotta è fra la Regina della notte
E il tempio del Sole di Sarah astro una volta di più è il confronto fra il buio nella luce fra le tenebre e la luminosità e quindi ovviamente fra l'ignoranza l'oppressione e la libertà la saggezza la Sapienza questore apertamente dichiarato da Mozart a ora l'aspetto più interessante anche più straordinario di questo ultimo movimento il trionfo della luce il tre
Info della libertà il trionfo della Fratellanza alle nemici interni dell'impresa
L'aspetto forse più interessante in assoluto è che in questa composizione Beethoven mette a confronto fra loro attraverso un singolo tema
Questo sono tema viene annunciato nel modo più semplice possibile è una singola voce la voce del baritono che cantando proprio Freud e scegliere deve terra fu
Ossia Gioia bella scintilla divina la voce del baritono ci fa sentire scippare senta la melodia
Questa medaglia viene elaborata immediatamente in una serie di tecnicamente variazione e quindi viene pian piano trasformata
Da voci sole coro e orchestra
Poi la musica si interrompe
Comincia a cantare una voce di tenore che canta una particolare strofa del testo di Shiller e la las la presto la fa del testo di scendere una strofa che tocca dei tonni militaris chi
Più dichiaratamente militari rischi
E improvvisamente il ritmo cambia nell'accompagnamento entrano alcuni strumenti che non erano mai stati usati in una sinfonia c'è un solo esempio isolato di Riding questi strumenti sono strumenti militari
Sono i piatti la grancassa e il triangolo
Perché sono strumenti militari perché erano gli strumenti che usavano nel Seicento i giannizzeri gli strumenti della corpo scelto del sultano
Nel corso del Settecento questi strumenti diventano per esempio nel teatro d'opera un un cliché un simbolo della musica esotica turca mozzata li usano e parte del Ratto dal serraglio per esempio
Che cosa succede qui sentite la musica abbiamo un accompagnamento proprio militaresco a
Ma melodia altissima nell'ottavino a
Ma
Da
Esattamente la stessa melodia solo che cambia completamente carattere quindi lenta una marcia
Quindi in qualche modo sottolinea il contenuto più esplicitamente militaresco ricordiamo che siamo negli anni immediatamente successivi al Congresso di Vienna Beethoven vite
Le guerre napoleoniche
Vienna viene occupata due volte durante la vita di Beethoven dai francesi
E soprattutto in questo istante della Sinfonia trasformazione del tema e ingresso delle percussioni turca
Vuol dire
Confronto diretto e in qualche modo conciliazione perché il tema è lo stesso fra culture distanti Betone sta facendo dialogare fra loro
La cultura occidentale e la cultura orientale e questa è la prima volta che una cosa del genere succede nella storia della musica non era mai successo
Ma Symphonia non è finita naturalmente c'è una
Terza sezione che mette in musica due ulteriori strofe del testo di Shiller e queste due strofe sono quelle che accennano i contenuti esplicitamente religiosi il testo dice
Sai consci lunga m Lionello abbracciatevi milioni milioni vuol dire tutta l'umanità una volta di più immagine di fratellanza
E poi il testo cimice senza dubbio si alziamo gli occhi al cielo ci rendiamo conto che c'è un padre benevolo sotto il padiglione celeste
In questo istante della Sinfonia Beethoven scrive una sorta di no sembra quasi musica Gregoriana
La
Apparentemente quindi il tema della gioia è sparito
Non c'è più c'è questo l'uovo tema questa questa nuova atmosfera un Adagio molto solenne qui entrano gli strumenti
Dell'aldilà di strumenti più evocativi e l'orchestra beethoveniana a disposizione i tromboni
I tromboni nelle opere entreranno tromboni nel Don Giovanni di Mozart entrano quando entra la statua del Commendatore
Quindi sono uno strumento che ha un potere evocativo particolarmente forte del movimento fra virgolette precedente nella marcia c'erano le percussioni turche qua ci sono i tromboni
Atmosfera completamente modificata
Murdoch è portato a questo
Sa atmosfera religiosa improvvisamente sfocia nella ripresa del tema della gioia
Nel ritmo di marcia
Quindi nel ritmo che avevamo sentito
Ma
Al tema della gioia si sovrappone il tema religioso
E
Riusciti a percepire la sovrapposizione
Siete perplessi abbastanza chiara
Ora
Che cosa succede in sostanza nel percorso di questa composizione
Al di là della novità l'idea di inserire le voci in una sinfonia
Usare un testo risalente a quaranta trentanove anni prima che nel corso della sua evoluzione soprattutto nelle diverse versioni musicali che erano state realizzate ce n'è una di Schubert per esempio mille ottocentoquindici questo testo aveva assunto una valenza prettamente specificamente illuministiche massonica molto chiaramente
Quindi Beethoven lo mette in musica negli anni della la restaurazione negli anni più bui gli anni dei decreti di casa spavalda e attraverso questo testo come vedete Beethoven
Realizza una sintesi culturale una sintesi fra la cultura occidentale nella cultura orientale
E una sintesi fra i diversi aspetti del testo
Gli aspetti etici gli aspetti più specificamente attivi militari rischi gli aspetti religiosi che progressivamente vengono messi a confronto sovrapposti e quindi in qualche modo sintetizzati
Tutto questo all'interno di un brano che realizza un percorso complessivo
Di passaggio dal buio alla luce quindi realizzazione pratica attraverso i suoni la più grande utopia che si possa immaginare naturalmente della principio illuminista
Passaggio dal buio alla luce ciò significa che per Beethoven il percorso complessivo di una sinfonia in particolare della Nona Sinfonia è un percorso di conoscenza
è un percorso vogliamo dirlo percorso iniziatico evidentemente un percorso in cui all'inizio c'è un semplice materiale
Il significato di questo materiale ma mano che si sviluppa in una mano che interagisce con altre suggestioni si arricchisce si modifica e in qualche modo acquista nuovi significati che si stratificano progressivamente
Il senso profondo dell'operazione beethoveniana è questo
Questa è l'idea complessiva sintesi culturale sintesi di elementi terreni etici religiosi sintesi anche di passato e presente perché ci sono degli istanti in questo finale della Nona Sinfonia in cui Beethoven addirittura USA delle melodie gregoriani
Quindi recupera la musica
Del passato fra musica arcaica l'idea quindi che la conoscenza la sintesi la realizzazione degli ideali di fratellanza di uguaglianza di libertà siano possibili soltanto se affondano
Profondamente le radici nel passato nella storia
Perché la musica e arte del tempo naturalmente
Se abbiamo altri cinque minuti volevo raccontarvi un altro paio di cose me li concedete ce la facciamo
Infami
A cinque minuti posso dire solo una cosa volete che vi racconto
La storia di dell'inno europeo che è interessante anche un po'inquietante o volete che vi racconto altri aspetti di questa di questo sguardo universale molti sondaggio sondaggio ampia e per l'inno europeo
Tutti e due in sette minuti in sette minuti papà
Allora cominciamo da una cosa che pochi sanno che trovo incredibile
A partire dal mille ottocentonove su suggerimento di un editore scozzese Beethoven comincia a realizzare degli arrangiamenti di canti popolari
Delle isole britanniche
Musica oggi diremmo Celtica
Nel mille ottocentosedici il primo gennaio mille ottocentosedici guarda caso esattamente l'anno dopo la fine del Congresso di Vienna
C'è uno scambio di lettere fra Beethoven e questo editore dove Beethoven dice ho deciso che voglio
Realizzare una raccolta di arrangiamenti di canti popolari di tutte le nazioni europee
Noi oggi lo chiameremmo un progetto multiculturale naturalmente un termine anacronistico
In questa raccolta ci sono
Canti
Ovviamente tedeschi osteria ci tirolesi in particolare ci sono canti francesi ci sono canti svedesi e norvegesi c'è una danza danese
Canti russi e ucraini o meglio della Piccola Russia cosa molto attuale come ben immaginate
Cantina Aliani c'è una biondina in gondole Turner Rizzato all'Abetone Anna
Cantanti un canto ungherese tre canti polacchi nel quale è compresa una mazurka e la prima mazurka scritta da un compositore non polacco
Quattro canti spagnoli che ci sono due Bollero e sono guarda caso i primi Bollero realizzati da un compositore non iberico
Tre campi portoghesi
Sto dimenticando qualcosa un canto svizzero
E sicuramente ve ne manca qualcuna un vero progetto multiculturale
Questo progetto del mille ottocentosedici
Otto anni più tardi Beethoven scrive vanno la Sinfonia ossia questi ideali realizzati attraverso questi piccoli deliziosi meravigliosi
Arrangiamenti trovano una forma definitiva una sublimazione attraverso una delle composizioni più ampi e più ambiziose più complesse della storia della musica
Le radici del pensiero illuminista del pensiero massonico beethoveniano sono molto profonde come vedete
Ma se noi riflettiamo sulla storia dell'indoeuropeo ci rendiamo conto che anche questi contenuti a volte possono essere manipolati e travisati noi artisti abbiamo una enorme responsabilità
Come capite è impossibile equivocare i contenuti che Beethoven vuole comunicare attraverso
L'Ode alla Gioia è impossibile sono chiarissime evidente
Così come sono chiarissimi evidenti contenuti che molte vuole comunicare nel Flauto magico eppure vi racconto qualcosa
Prima guerra mondiale
Nella prima guerra mondiale si fronteggiano due nonne Symphonia
Perché i tedeschi
Attaccano
I francesi diffondendo le note dell'inno alla gioia
E i francesi rispondono dicendo si vogliono appropriare vogliono considerare Beethoven un po'un patrimonio nazionale ma Beethoven un patrimonio invece universale i francesi rispondono diffondendo le note dell'inno alla gioia
Quindi questa composizione che è un inno alla fratellanza un inno alla conoscenza un inno a alle égalité alla fraternità era Liberté improvvisamente diventa invece una contrapposizione nazionalistica
Nel già mille novecentoquarantadue
Un musicologo nazista che si chiamava anzi occhi Moser scrive un saggio sulla mano Symphonia in questo saggio si dice
Attenzione certo che la Nona Sinfonia canta la Brunild lasciaste alla fratellanza di tutti gli uomini del mondo ma questa universalità
Va intesa in senso germanico è certo che Beethoven stesse pensando a un'umanità germanici Zatta
Piuttosto inquietante
Nel mille novecentosettantaquattro la melodia
La melodia dello della gioia viene usata in cantata in africane erra viene usata come inno nazionale della Rhodesia
Io lo Stato razzista
Naturalmente il testo diceva tutt'altro rispetto alle parole di Beethoven ma forse la cosa più paradossale che succede quando finalmente questa melodia dopo cinquant'anni di proposte viene adottata come inno del Consiglio d'Europa
Viene adottata con meno del Consiglio d'Europa solo che c'è un problema che Beethoven naturalmente l'inno di Shiller lo ha scritto in tedesco
Il testo originario ma un inno europeo non può essere cantato in una singola lingua se vogliamo dirla proprio tutta forse men che mai in tedesco nel mille novecentosettantadue
Quindi si decide di realizzare una versione puramente strumentale dell'inno che Beethoven non ha scritto
E questa versione puramente strumentale viene affidata a un singolo musicista di grande fama un grande musicista che era Herbert von Karajan
Benissimo naturalmente se non fosse il fatto che Karen era stato iscritto al partito nazista e non aveva mai abiurato
Capitemi
Quante cose possono succedere anche intorno al pezzo più
Dichiaratamente inequivocabilmente orientato i cui contenuti sono assolutamente inequivocabili invece è sempre possibile manipolare l'opera d'arte voi pensate che tecnicamente l'inno europeo
Non è una composizione di Beethoven è una composizione di Gaber von cari
Ancora oggi i suoi eredi
Prendono i diritti ogni volta che si esegue l'inno europeo cosa e come potete immaginare succede piuttosto spesso
Siamo
Grazie grazie a Giovanni Bietti
E quindi ce l'abbiamo fatta no il viaggio è stato lungo anche sei chilometri erano tantissimi però il viaggio è stato Dongo il nostro applauso che rifacciamo nuovamente
Per questo intervento che è stato come si dice condensato doveva essere un attimino più esteso grazie davvero prego grazie a voi
Bene a questo punto prego naturalmente di mettere altri due sedie sul nostro palco voi potete vi siete alzati avete fatto un bellissimo applauso però potete a questo punto rimettervi rimettere degli a sedere perché andiamo avanti rapidamente e passiamo al nostro incontro successivo in fin dei conti siamo un quarto d'ora in ritardo quindi non è tanto prego i relatori del secondo convegno di venire qui sul palco grazie
Prego venite
Prego
Prego
Benissimo
Con
Arriva
Bene potete a questo punto
Potete a questo punto
Sistemare bene
Però
Ma
Bene
Quindi a questo punto andiamo avanti questa mattinata che ha avuto così dei momenti in cui si sono anticipate delle cose poi le abbiamo fatte dopo l'abbiamo fatto tutto fino a questo momento quindi il secondo incontro di questa mattina
E anche questo lo possiamo considerare figlio dei primi tre titoli degli Antichi doveri il primo ve lo ricordo è concernente Dio e la religione in cui si dice tra l'altro che il retto massone non sarà mai un attimo stupito de un libertino e religioso e si considera la Muratori ha come il centro di unione il mezzo per conciliare sincera amicizia tra persone che sarebbero rimaste
Perpetuamente distanti
Magari potete
Entrare mettervi e fare anche un pochino di silenzio perché se no
Non sentiamo grazie
Quindi il primo di Dio e la religione il secondo che del magistrato civile supremo è subordinato che riporta l'ambito dal cielo alla terra parla della pace del benessere dell'azione della lealtà della fraternità e il terzo antico dovere quello delle logge appunto che sono le i luoghi dove i massonici riuniscono come uomini buoni e sinceri per lavorare al bene e al progresso dell'umanità
E da questo punto di vista quindi facendo una salto temporale di trecento anni
E e considerando anche quanto abbiamo detto preserie precedentemente quanto ci ha detto soprattutto Stefano Bartoli è importante riportare il confronto e il dialogo senza pregiudizi
Fra rappresentanti magari di fedi diverse per trovare risposte e soluzioni concrete ai problemi
Che di cui abbiamo parlato anche precedentemente grazie
Alla spiritualità che ci unisce per questo lo scorso diciassette dicembre a Matera
La Fondazione Grande Oriente d'Italia in collaborazione con la Loggia Quinto Orazio Flacco orgoglio europeo
A organizzato il convegno per una ecologia della pace e dialogo tra massoneria religioni per la tutela della casa comune che adesso è diventato un libro per le edizioni Perugia libero
Perugia libri per un convegno e un libro che il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Pizzi ha chiamato la carta di Matera
Quindi stamattina ne parliamo con quattro esponenti di diverse fitti che sono il teologo cattolico don Paulo Renner
Cosa sta succedendo
Benissimo
Li mandi Firenze insedi nel sia per
Il teologo e pastore della Chiesa evangelica valdese Pavelka Yevski
Il rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara Luciano Mele caro
I primi tre le relatori per essere precisi hanno partecipato anche al convegno di Matera e il loro intervento di allora è riportato nel libro il quarto non era presente personalmente in quella occasione
Quindi anche stamattina seppur nel poco tempo a disposizione nostra intenzione continuare il confronto senza pregiudizi con persone
Che vengono da esperienze diverse e differenti fedi su argomenti e tematiche che interessano direttamente problemi del tempo attuale che trovano fondamenta e radici
Per la soluzione degli stessi nel percorso spirituale da ognuno di loro fatto in genere
Nei nostri compendia dei nostri incontri l'intervento della Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia
Stefano Bisi alla fine adesso invece lo chiamiamo sul palco per fare un intervento iniziale e magari di collegamento
Tra il convegno a cui abbiamo assistito e cui il suo perché poi per le tempistiche di questa Gran Loggia il gran maestro ci deve come dire salutare deve naturalmente andarsi a occupare anche gli altri aspetti grazie prego
Grazie a tutti il
Convegno di Matera del dicembre scorso ha prodotto non solo parole non sono stati esercizi spirituali ma una vera e propria carta di materne all'inizio di un percorso di persone che hanno ispirazioni diverso per incontrarsi e quello che succede nelle logge massoniche dove appunto persone che hanno diversa ispirazione diversa preparazione
Culturale si ritrovano e sì considerano e si sentono soprattutto fratelli alla Fratellanza universale
Quindi e con gioia che oggi passiamo
Dal dai Interamna
Di una donna King dramma di un popolo che ci ha raccontato
Stamani in apertura di questa giornata Saonara poi sono passati all'inno della gioia e come ha detto lo psicologo Stefano Bartolini sembrava quasi difficile poter parlare di gioia dovevo aveva ascoltato la testimonianza drammatica di
Sa
Ah certo le religioni possono dare un contributo al superamento delle barriere proviamo a vedere sempre quello che ci unisce più che quello che ci divide
E quindi sono particolarmente contento di questo incontro che la prosecuzione appunto della carta di materie sono altrettanto felice perché venuta a trovarci
Un parlamentare una parlamentare molto importante nel parlamento italiano che l'onorevole Erykah mazzetti di forza Italia
è trovarsi ha partecipato spesso nostre
Iniziative ha presentato tra l'altro una proposta di legge una delle prime presentate in questa nuova legislatura per ripristinare la data del venti settembre mille ottocento settanta
Come feste nazionale credo anche dopo Paolo carattere
Conto papà
Illuminato come Paolo sesto disse che quella data la breccia di Porta Pia in fondo
Fu una data voluta dalla provvidenza perché lasciava alla chiesa cattolica il potere spirituale e toglieva il potere temporale insomma che ognuno faccia il proprio mestiere no ognuno a chiedere perché discese radio perché Egidio quindi mi piacerebbe se vuole l'onorevole ricca Mazzetti venisse sul patto sul palco a salutare i nostri amici i partecipanti
Al grande
Grazie grazie alla Gran maestro Stefano Bisi che mi ha invitato a questa importante
E appuntamento per tutti voi ringrazio tutti voi di essere qui perché per me è la prima volta che partecipa all'evento del genere anche se con grande piacere perché il fatto di fare politica è anche questo ascoltare
Coloro che conoscano diversi mondi che vengono da da diverso realtà
Anche quelle cattoliche e questa per me è un bel piacere questa mattina a stare qui ascoltare perché chi fa politica il confronto il dialogo la libertà e la tolleranza per me sono indiscusse per cui è un piacere
Io sto diciamo affrontando diverse tematiche che vanno proprio in questa direzione
Sono la seconda legislatura e il mio impegno è quello proprio stante di ascoltare chi realmente
Vive le varie questioni le varie politiche le varie lavori esigenze perché solo così si può meglio decifrare come ha detto il Gran Maestro bis io faccio parte di un partito
Forza Italia che credo che per la tolleranza e la libertà sia un esempio da circa trent'anni e di questo ne vado molto fiera perché per me i valori della libertà tolleranza
E anche della conoscenza la scienza per fare politica sono fondamentali per cui anche oggi qui
Ascolto molto volentieri tutti voi che fate diciamo questa importante anche servizio la popolazione perché voi che vi informate conoscete esprimete e vi confrontate per noi è fondamentale
Per cui grazie a tutti dell'invito della partecipazione della collaborazione perché per noi che facciamo politica questi sono veramente momenti fondamenti
Tali ed essenziali Stefano Vinti che conosco da molto tempo anche perché siamo della stessa Regione Toscana
Che può trasmetterla mente quella concretezza petto cameratismo e quell'ottimismo che ci si vuole proprio no Nuova Società per cui grazie a tutti voi Gazzetta ma è storia ascolto con molto piacere questo confronto perché confrontarsi
è la parte fondamentale della vita grazie
Siamo della stessa regione ma non siamo della stessa città perché la Toscana la Toscana la regione dei campagna ringrazio tornare e lei che ha Mazzetti e attraverso di lei un messaggio di augurio di pronta guarigione al presidente Berlusconi come
Un augurio di pronta guarigione tutte le persone che in questo momento soffrono
Sono ammalate
Italia penso a due nostri fratelli
A Dino Fioravanti gran maestro onorario e ad un'altra persona che non è un fratello
Ma è un dipendente del Grande Oriente d'Italia un impiegato si chiama Roberto molti fratelli lo conoscono perché la persona a cui si rivolgono quando devono ricevere un brevetto per le iniziazione Louis con molta gentilezza risponde a tutti ed è pronto a mettersi all'opera per accontentare le esigenze di tutti fratelli non attraversa un buon momento
Di salute ma noi speriamo così anche con il nostro applauso col nostro affetto anche l'opposta
Fu di nuovo la parola a Claudio grazie grazie
Grazie Agra maestro Stefano Bisi
Bene a questo punto possiamo cominciare a entrare in media stress Luciano Meier caro si è laureato in scienze politiche a Torino ha compiuto studi rabbinici perfezionandosi a Gerusalemme è stato rabbino capo a Trieste a Firenze dal mille novecentottantanove
Era pieno può rimanere sul posto se
Allora la faccio venire qui va bene aspetti pure un secondo quindi come dicevo dall'ottantanove rabbino della comunità ebraica di Ferrari e della Romagna che è una grande comunità in Italia nel nel corso degli anni ha avuto numerosi altri incarichi ha dato un forte contributo se non vado errato alla realizzazione del museo interreligioso di Bertinoro
In provincia di Forlì-Cesena dedicato alle tre religioni monoteiste che come sapete sono alle prese con il cristianesimo e l'Islam
Lei non era personalmente presente al convegno di Matera in quell'occasione Domenico Guzzanti ha portato i saluti
Dell'Associazione Italia Israele della comunità ebraica di Napoli ho visto però cercando che nel giugno del due mila ventuno a Ferrara ha avuto un incontro pubblico con l'arcivescovo di Ferrara Comacchio Giancarlo Perego risponde a realtà sì bene
E sul tema ambientale dove si è parlato della natura e del creato in un confronto quindi tra un rabbino un vescovo all'insegna del dialogo di differenti esperienze e finiti
Sentiamo quindi il suo intervento quest'oggi in questa grande loggia del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani Luciano Mele Cairo prego può venire a questo punto se fa piacere venir qua
Grazie un cordiale buongiorno a tutti voi
Purtroppo
Questo convegno è stato organizzato nel del sabato de al venerdì e per noi venerdì è una giornata molto problematica perché al tramonto iniziamo già nostra celebrazione del sabato che sono piuttosto piuttosto impegnativo
Comunque come è stato detto io sono il rabbino della comunità ebraica di Ferrara che è competente per territorio anche per Rimini per cui forse voi non lo sapete ma io sono il vostro rabbino
Che vi piaccia o non vi piaccia
L'importo
Il saluto della nostra comunità e soprattutto quello della signora Noemi Disegni che presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane che avrebbe voluto partecipare lei di persona questa questa riunione ma non ce l'ha fatta perché è appena finita la nostra ricorrenza della Pasqua e quindi siamo tutti un po'presi da una quantità di da una quantità di impegni
Quindi io mi scuso preventivamente ma dovrò lasciarvi quanto prima perché urge che io sia a Ferrara in un'ora molto molto ragionevole per cui cercherò di essere più circonciso del solito
Consentitemi solo due parole per l'argomento della della nostra riunione quest'oggi io ritengo lo dico informa critica che le grandi religioni del mondo e mi riferisco soprattutto a quelle monoteistiche
Hanno in parte fallito il loro compito
Perché se a oggi noi leggiamo i giornali e sentiamo parlare di guerra di minacce di armato ombelicale di corbellerie di questo genere che sono tragiche che portano portano milioni di milioni di lutti e sofferenze inenarrabili vuol dire che forse i rappresentanti delle queste religioni non hanno fatto bene il loro lavoro
E quindi è opportuno molto opportuno che noi riprendiamo il ci appropriamo del tempo perduto e affrontiamo dei discorsi tra nuovo che non riguardano la teologia la teologia un qualcosa che sta che sta in alto ma che riguardano il modo di affrontare le problematiche dell'oggi
Una qualcosa che io ritengo che dovremmo fare insieme perché ritengo che il mondo ne abbia bisogno era l'aspetto una cosa del genere che rappresentanti delle varie delle religioni cosiddette monoteistiche
E sono tali
A fronte né insieme e il come il problema di come
Dar vita a un giusto rapporto tra gli uomini e tra gli uomini e il e il creato e voglio soggiungere solo questa questa osservazione ricordate che all'inizio del testo biblico
Si dice che Dio creò il il cielo la terra la luce e così via quindi scarsi ad opera in questa circostanza il verbo barra creare è che è un verbo che significa in ebraico il produrre qualche comfort come in italiano creare dare vita qualcosa che prima non c'era quindi se c'è leggiamo con attenzione questo ti questi primissimi versi del testo biblico che poi sono il succo dell'essenza della presenza dell'uomo nella terra
Si dice che Dio ha cominciato col creare poi successivamente a gli azzardi ha dato forma alla materia che lui ha creato e pienamente Hassan
Di a prodotto ha fatto ha operato ma a a conclusione del racconto della della creazione si addice
Che Dior scientifico il settimo giorno dopo i sei giorni della creazione di questo mondo che Dio ha creato Usher barra Elohim la assolto che Dio ha creato per fare
E ci si domanda cosa vuol dire che ha creato per fare sono proposte ad arrivare interprete interpretazione operato a per la maggiore che da una parte può insegnarci che Dio a una
Un carattere tutto speciale
Sto bestemmiando senza volerlo e che attribuisco a Dio delle qualità delle qualità avevano un carattere tutto speciale per cui non può stare senza far niente
Deve passare il tempo e e mi mi permetto di raccontarvi una piccola un piccolo episodio bene ha raccontato nei testi talmudici nel quale si racconta che una signora
Intellettuale del tempo del periodo della dominazione romana si è rivolto un grande rabbino gli ha detto ma il vostro Dio ha creato tutto quello che esiste è certa
Mancano nel nostro Dior per perché il disco aggiunge anche tuo ma questo Dio poi cosa fa
Come passa il tempo e il maestro gli ha risposto chiedo
Una risposta ma poi non se ne può salvare tante altre e e il il dio Dio è straordinariamente occupato a cercare di rispondere a domande stupide come la tua
Ma al di fuori di testa
Dio passa il tempo scogli stesse posi a posto ma a creare a fare ma questo Espress questa espressione che siamo nel testo biblico che Dio ha creato per fare viene intesa anche un altro modo
Non riguarda Dio ma riguarda nuovi che Dio ha creato tutto quello che ha creato perché non lo facessimo
Perché noi ci sentissimo intensissimo responsabile della creazione
Sentissimo questa responsabilità dei a prendere questo creato che Dio ad affidate le nostre mani e cerchia e cerchiamo di condurlo sulla strada giusta prima adesso questo non è arrivato
Ma mi auguro che da questo convegno tra l'altro
E ska proprio questo desiderio di incontrarsi tra di noi e tirarsi su le maniche scusate l'espressione e dire come affrontiamo le problematiche di oggi abbiamo problemi di Bobby brevi bioetica ciò quali stiamo scherzando problemi di fame nel mondo
Per cui ci sono persone nel nostro Paese che spendono capitali per dimagrire e ci sono decine di migliaia di bambini che muoiono al giorno ogni giorno per fame
E nove queste cose miglioriamo perché ci conviene i perché ci conviene ignorarla Corben da affrontare insieme queste queste queste cose
E finalmente smettere di parlare di guerra
E tirchieria e creare una un generazione di psichiatri che si prendano in cura tutti gli ospiti ai governanti che hanno il coraggio di di passare il tempo sulla sul avverte
Il valore bellico una bandiera cosa
Detto questo lasciatemi concludere con una espressione preso dalla tradizione ebraico e purtroppo video salutare come vi annunciavo c'è un'espressione ebraica che dice tra l'altro di un passettino in leggiamo proprio in queste settimane successiva alla Pasqua
Cosa che ne sia sei le scene Shammai sofà all'Italia
Qualunque riunione qualunque iniziativa che sia proiettate alle scienze umane verso il cielo sentivo parlare dal persona che parlava prima della musica questo c'era un eccesso di tenere sempre presente la dimensione
La dimensione superiore qualunque iniziativa che sia proiettate verso il sesso fallisca sicuramente darà risultati ma se non c'è questa
E intenzione di rivolgersi il nostro pensiero sempre verso l'alto perdiamo del tempo
Grazie tutte e vi saluto molto cordialmente
Grazie grazie a Luciano Mele caro che come ha detto
Ci deve lasciare a questo punto stamattina dopo gli orari non sono stati come dire perfetto bene grazie grazie davvero per questo intervento di nuovo il saluto di del del pubblico prego poco sport grazie
Passiamo a da un Paola Renner che è docente di teologia fondamentale allo Studio teologico di Bressanone direttore
Dell'Istituto superiore di scienze religiose di Bolzano inoltre scrive ricorrere l'Alto Adige per il Corriere del Trentino e anche altri numerosi incarichi che non sto qui a ricordare si tratta di un libro quindi il suo intervento riportato nel libro la carta di Matera intitolato la riscoperta del creato nel Maggi del magistero nel magistero della Chiesa cattolica
Leggendolo sono diversi punti che ne hanno sollecitato quali ad esempio i concetti di ecologia umana ecologia sociale
Come sia necessario un effettivo cambiamento di mentalità per adottare nuovi stili di vita come la pace permetterebbe anche una maggiore salvaguardia della natura
E poi la citazione alla fine del suo intervento
Dal romanzo Origin di tempra una che fa riferimento all'amore come motore del cambiamento con la tecnica che non deve arrivare a controllare l'uomo tra l'altro l'ho accennato anche nel nel mio intervento nella precedente convegno quest'ultimo argomento lo affronteremo domani insieme al filosofo Umberto Galimberti
Già come dicevo citato
Sempre alle ore dodici alla pala congresso di Rimini naturalmente
Questa mattina son convinto che don rendere ci porterà Nuovi Argomenti e quindi a lei la parola per il suo intervento e quindi sentiamo il suo contributo mi ha detto è che lei preferisce venire qui
E quindi prego
Trovati tutti e tutto trovato molto ricche in tarda mattinata ho imparato un sacco di cose per questo venga la Gran Loggia già da quasi vent'anni
Ogni saltuariamente ero regolarmente pur non essendo un fratello non parlo di quello che c'è scritto nella Carta di Matera comprate di Libero questo assoluto dicevano che vale la pena
Parlano di cose molto concrete accennato il Rav di Ferrara che le religioni monoteiste hanno parzialmente fallito il loro scopo in effetti non siamo molto orgogliosi dei secoli passati perché parlo pro domo mea il cristianesimo è iniziato come un movimento che coinvolgeva i poveri che come diceva il nostro psicologo Stefano prima ha dato speranza alle classi più travagliate più emarginate più debole
Si è trasformato in un sistema di potere la cristianità quando il Cristianesimo ha cominciato a far l'occhiolino alla decadenza dell'impero romano in assoluto ne ha preso le Redini
è diventato uno stato o il Papa è diventato un rene quindi siamo diventati un'organizzazione socio politico economica piuttosto che
Organizzazione spirituale ma che le due livelli c'era la gerarchia che navigava un certo livello e il popolo con problemi che sono simili a quelli del popolo
Musulmane dei popoli musulmani popoli ebraici e così via non
Diciamo che negli ultimi decenni si è riscoperto il bisogno di una ecologia integrale
Cosa intendiamo per ecologia integrale il termine abbastanza recente il Concilio Vaticano secondo sessanta anni fa non ne parlava perché il termine non circolava ancora nella società e nella cultura nella politica dell'epoca
Ma l'abbiamo riscoperto negli ultimi decenni nel senso dell'ecologia integrale e cosa si intende con questo termine per parlare un po'di tedesco come ha fatto prima lo sto musicologo spettacolare
L'ecologia normalmente si riferisce alla un Mortelliti cioè l'ambiente creato l'ambiente naturale che va tutelato da mentalità nuove da politiche da atteggiamenti che devono essere rispettosi e nel segno della sostenuti
Sostenibilità però un altro termine
Riguarda questa ecologia integrale cioè la miti svelte ovvero sia coloro che ci sono intorno nel nostro ambiente fanno parte anche gli altri essere umani e come dice verrà va dobbiamo prenderci cura particolarmente di loro senza trascurare
Le altre creature no e tutto questo dipende però fondamentalmente dalla in Feltri
Cioè dal mondo interiore da quali sono i valori che noi portiamo quali sono i valori che ci porta voi che portano Estensi quali sono le virtù che ci danno
Orientamento nell'esistenza per questo negli ultimi anni abbiamo cercato di sviluppare nuove mentalità nuovi stili di vita
Abbiamo e lavorato anche come diocesi di Bolzano Bressanone dei documenti molto pratici ad esempio questo manuale per l'ambiente in italiano e in tedesco ovviamente
Che potevi trovare sul sito del www punto studio teologico punto dirti ci siamo presi questo dominio web da lo studio teologico di Bressanone trovate questo buonissimo manuale per l'ambiente che tra l'altro poche settimane fa il Vaticano c'ha quasi piratato ha pubblicato un qualcosa di simile usando i nostri stessi titoli temi capitoli però finché si viene invitati il segno che si vale qualcosa no
L'anno scorso abbiamo pubblicato anche un decalogo per un corretto rapporto di genere contro la violenza sulle donne uno dei temi molto caldi del nostro tempo la chiesa
è stata in per secoli anche complice di una sottomissione della donna rispetto all'uomo oggi c'è ornare fascismo femminile giustamente
Nello studio teologico insegnano due colleghe di cui è stata mia studentessa perché sono il più anziano come anzianità di servizio a Bressanone
E quindi c'è uno spazio crescente per le donne
E anche questo trovate sullo stesso sito Studio teologico pungenti sotto il finita dell'Istituto De Pace fidei che dirigo
Che fa riferimento all'opera del nostro illustre vescovo di Bressanone forse non tutti sanno che Niccolò Cusano grande umanista è stato qualche anno Vesco principe-vescovo di Bressanone
E voglio concludere citando
Papa Francesco che da quando è diventato vescovo di Roma come lui ama dire ha lavorato molto per questa ecologia integrale per questa ideale della Fratellanza che
Diventa anche il titolo della sua ultima enciclica fratelli tutti un documento molto molto leggibile anche da non credenti un documento rivolto a tutti coloro che hanno degli ideali alti tutti coloro che puntano
Alla trascendenza punto alla fraternità universale
Nell'ottavo e ultimo capitolo il Papa dice che dobbiamo credere che quando sì sì estromette Dio dalla società
Si rischia di andare a venerare gli idoli o quello che ci ha ricordato anche lo psicologo Bartoli prima
Per questo è importante che teniamo presente degli ideali alti che non ci accontentiamo di vivacchiare ma di puntare in alto questa ideale che
Rende paralleli sforzi delle religioni e quelli della massoneria
E anche il Papa scrive questo documento per la prima volta
A quattro mani almeno in questo ottavo capitolo con i grandi sceicco ai cavalcavia allattare Abdellah Università al-Azhar del Cairo
Che con cui ha siglato un documento sulla fratellanza il dialogo nel febbraio del due mila diciannove ad Abu Dhabi
Dove si spiega che noi ci impegniamo per la tutela delle minoranze religiose parola del Papa quella parola impegnativa e anche che che coloro che usa la religione per Fini non filantropici non umani non morali non agiscono in nome di Dio dice al punto duecentottantatré
Il culto addio sincero e umile porta non alla discriminazione all'odio all'accoglienza ma rispetto per la sacralità della vita al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e alla morì volle impegno per il benessere di tutti
Chi non ama non ha conosciuto Dio il terrorismo
Che minaccia la sicurezza delle persone spargendo panico e terrore non è dovuto alla religione anche si terrorizza i la strumentalizzano ma è dovuto alle accomunate interpretazioni errate dei testi religiosi
Alle politiche di fame di povertà di ingiustizia e di oppressione di arroganza
Per questo è necessario interrompere immerso tra colori diceva sabato mattina
Il sostegno a movimenti terroristici attraverso rifornimento di denaro di armi di piani anche la copertura mediatica e così via queste parole sono appunto scritte dal papà insieme allo sceicco Al Tayeb
Nella alla fine del documento dice
Anche se in alcune fasi della storia gli uomini a me abusato dell'influenza del sentimento religioso dei cuori delle altre persone
In realtà a Dio l'onnipotente sottolineo questo titolo l'onnipotente non ha bisogno di essere difeso da nessuno
E non vuole che il suo nome venga usato per terrorizzare la gente
Dobbiamo cambiare stile dobbiamo passare dalla pesantezza della religione imposta alla possibilità di una religione che dà vita che dà spazio e come diceva un noto scrittore francese dobbiamo imparare dagli angeli
Che sanno volare perché si prendono con leggerezza
Grazie il vostro scopo
Grazie a don Paolo Renner per il suo intervento inserì nel giro è i Manna della comunità islamica di Firenze dal due mila uno
Quando ha fondato anche la comunità islamica toscana di cui in seguito divenuto presidente attualmente consigliere in passato è stato anche presidente dell'Unione delle comunità islamiche italiane svolge un'intensa attività nel dialogo interreligioso e interculturale
Il suo intervento nel libro la carta di Matera vedete la copertina
Sul maxischermo si intitola la responsabilità verso il creato nell'Islam
E parte dalla visione che questa religione a dell'universo in generale della rapporto che il musulmano ha con l'ambiente circostanze circostante che di affetto e di amore con il creato la terra quindi diventa la casa dell'uomo per un periodo limitato in quanto passeggero su di essa e deve lasciarla bene
A chi verrà dopo di lui ecco l'importanza del concetto dell'equilibrio ricordo un suo passaggio che mi ha colpito in questo testo nonostante Dio avesse messo tutto al servizio dell'uomo quest'ultimo non è il signore di questa terra ma è un signore sulla terra ed è chiamato a tutelare il se stesso e ciò che gli sta attorno
Sentiamo quindi l'intervento di stamani di inserì nel SIR che penso anche lui ci porterà nuove argomentazioni prego
Buongiorno a tutti
Anch'io parlerò oltre quello che è scritto nel libro giustamente
Prima di tutto di condividere e quello che è stato detto
Dalla ragazza iraniana
Che ha fatto una bella testimonianza
Come siedo si deve lottare per acquisire spazi di libertà
Certamente nella nostra realtà italiana
La libertà grazie a Dio e garantita almeno nell'ultimo in settanta anni perciò un concetto non è così facile da votarsi comprendere
Da chi soffre
Da come ha detto la ragazza dal settantanove fino ad oggi da una dittatura
Poi le dittature hanno diversi nome
Delle volte hanno un nome religioso dalle volte hanno un altro nome nazionalista ma sempre sono dittature
Ringrazio il Grande Oriente che ha organizzato questa mattinata
Che è sempre per creare più spazi di libertà
Quello che manca
In diversi parti del mondo
Anzi la maggior parte del mondo spazi di libertà perché quello che abbiamo in Italia quello che abbiamo in Hopa
Ho in America
Purtroppo non c'è nel mondo
E la fede senza libertà non è una fede non esiste una fede senza libertà
Perché la fede deve essere una scelta personale
Per responsabilizzare come abbiamo sentito stamani dalla ragazza sarà da anche da Stefano
Senza responsabilità
Non si può andare avanti le fede religiosa e chiamano noi a e se responsabili
Noi e invece vogliamo sempre delegare all'altri e non è casualmente quando si fa violenza diciamo la nostra fede religiosa non diciamo che noi che abbiamo fatto
Quando uno va a uccidere non dice chi Luís ha ucciso ma ci sono altri corsi delle volte la fede delle volte l'azione delle volte diciamo una questione economica delle
Addirittura anche invidia
Le diversità sono ricchezze
C'ho qui con don Paolo con pastore con il rabbino che la prima volta che lo conosco ma mi sembra che sono lo un contratto anche a Firenze Marco la quota ebraica Akranes abbiamo ottimi rapporti di dialogo non stante che io sono di origine palestinese
Potete capire abbiamo sentito la domanda stamani palestinese e israeliano
E qui sottolineo che le fedi religiose d'accordo con il rabbino
Non è che hanno fallito ma noi uomini donne abbiamo fallito
Perché dobbiamo richiamare alla responsabilità noi stessi
Che dobbiamo affrontare i problemi della nostra realtà del nostro mondo del nostro Paese affrontarli senza pregiudizi
Conserva sotto considerandola reca la diversità come ricchezza
E questo non può avvenire se non c'è il dialogo se non c'è il confronto
E non è così facile il dialogo
Tutti quanti noi abbiamo famiglie dentro una famiglia un dialogo fra marito moglie difficile
Perché grazie a Dio che sono due cose diverse
E infatti per questo motivo si uniscano perché si sono uguali non si uniscano
Il diavolo difficile fra genitori-figli
Non dico che e genitori meglio di figliol fili meglio di genitori ma un dialogo difficile sì noi prendiamo atto che questo dialogo difficile
Ma abbiamo
Come obiettivo di dialogare e allora diventa du fasce
Perché e per trovare un mondo diverso migliori
Migliore per noi stessi per i nostri figli per curare il fiato
Noi spesso abbiamo pensato che siamo noi dio in terra
Non è vero siamo essere umani stati creati per chi crede da Dio
Per chi non crede siamo fratelli tutti
Proprio il documento di papa Francesco collimava appaia parla di fratellanza ma credo anche questa assemblea quando si parla si parla fra fratelli
Allora precedere sì uno ha una fede religiosa o no a una fede religiosa ma a un'altra fede
Sì noi cominciamo a parlare fra fratelli sapendo che anche fra fratelli non è facile figli di Adamo uno ha ucciso suo fratello
Che credo avevano lo stesso colore perciò non era un Obiang Conero avevano credo la stessa fede religiosa se avevano una fede religiosa avevano la stessa lingua avevano la stessa nazione
Ma credo per motivi diciamo più semplice di quello che noi di de delle volte mettiamo allora
Se noi cerchiamo di avere questa responsabilità cercare di aiutare l'uno o l'altro a trovare più spazio di libertà
Con rispetto non la tolleranza
Non abbiamo bisogno della tolleranza unisono curarsi cento anni fa si o io non sono di andare un passo avanti rispetto perché io non devo tollerare la differenza tramite un fratello cristiano cattolico o protestante o ebreo
Credente o diversamente credenti io devo rispettare la diversità
Torno al dialogo più difficile credetemi il dialogo più difficile chi lo trovo con la mia figlia che ha quattordici anni
Perché io pretendo che io ho una certa età
E lei che ho una scadenza che lei mi deve diciamo seguire succo e lei dice babbo Saiti cinquantadue anni e quattordici sono numeri
Certamente non è così ma per una bambina per lei è un numero
E allora se noi cerchiamo di fare questo dialogo nei piccolo nostro
Avere il coraggio di parlare con
L'altro in questo caso il figlio o la figlia
Marito moglie avere il coraggio perché noi non lo vogliamo affrontare la realtà allora non abbiamo il coraggio di affrontarla facciamo due passi indietro non parliamo non di adeguiamo
Al massimo come all'interno de la famiglia stadio antenate lesione
Oggi se statuti davanti al
Telefonino
Non c'è dialogo e poi pretendiamo che una società chi migliore o che cambia
Se vogliamo salvare il mondo dobbiamo salvare noi stessi in primis
Salvare noi stessi parlare con noi stessi parlare col prossimo per creare una nuova cultura dove insieme siamo creare più spazi di libertà D Urso cosa detta verso di noi stessi in più rispetto grazie
Grazie anche a pizza e dei mezzi Pavelka Yevski e Pastore della Chiesa evangelica valdese di Perugia
E professore alla facoltà valdese di Teologia di Roma la facoltà pentecostale di scienze religiose di Bellizzi in provincia di Salerno con ricercatore attento di fondamenti biblici e teologia delle religioni ha pubblicato numerosi saggi lei ricorda nel suo scritto nel libro John di John pick uno dei più importanti studiosi contemporanei delle religioni quando parla di scoperta o meglio riscoperta della dimensione spirituale della natura umana
Lei dice che la terra ci è stata affidata dal creatore al quale dobbiamo rispondere del modo in cui esercitiamo questa responsabilità
Speranza per il prossimo
E le generazioni future giustizia per i nostri simile cura del mondo naturale sono il vero fondamento di uno stile di vita sostenibile che ha per fine il rispetto e la cura dell'ambiente il benessere sociale ed economico la pace tra i popoli queste sono le sue parole in nel libro la carta di Matera Massoneria e religioni
Come vedete per una ecologia della pace dialogo tra massoneria religioni per la tutela della casa comune sentiamo il contributo di questa mattina
I Pavelka Viesti e quindi Gaja scrive e quindi a due il nostro applauso
Ringrazio per l'indicazione ringrazio per questa presentazione
Il privilegio dell'ultimo che parla vorrei rivolgere due saluti in particolare Roberto biancorosso lo trovate qui nell'indice degli
Carissimo amico Mircea che ordo UNESCO che ci lega anche
Siamo cresciuti due Paesi diverse ma all'interno del cosiddetto il socialismo reale su cui sulla storia abbia già espresso il suo giudizio abbastanza duro
Questo libro uno strumento di lavoro uno strumento di lavoro molto potente
Io spero e auspico che la sua diffusione non si limiti soltanto alle logge del Grande Oriente d'Italia io veramente credo che questo libero
Ossia uscire fuori delle colonne dei templi massonici perché è un ottimo veramente ottimo biglietto da visita
La massoneria che dialoga la Massoneria che mette in dialogo religioni diverse persone diverse e lo fa fuori della dimensione rituale
Che è anche una sfida una sfida e un invito agli altri e qui vorrei chiamare in causa
Il reverendo Jensen Anderson che apparteniamo alla stessa confessione cristiana riformata
Claudio citato poco fa il primo articolo degli Antichi doveri concernente Dio la religione ma penso che
Anderson compie un'operazione veramente fantastica
Nonostante il titolo Anderson sposta il peso del suo discorso dalla religione all'affetto
Perché in effetti la religione è piuttosto un fenomeno sociologico
La fede qualcosa di personale
Le religioni facilmente creano divisioni la fede è sempre unificante e qui bisogna fare però anche una precisazione di carattere
Linguistico filologico noi siamo abituati a collegare la parola sette alla fiducia alla Fidel si lattina e in effetti il significato è proprio questo fiducia che è già tanto
Però la parola greca tristissimo
Ha un significato ben diverso ben più ampio direi nel greco biblico Corinne ma come anche del greco classico
Il verbo e il sostantivo esprimono lo stesso concetto che quello di relazione di relazione molto profonda citando l'apostolo Paolo
Dalla Prima lettera ai Corinzi capitolo tredici la fede in qualche modo preludio all'amore come lo è anche la speranza che è stato l'argomento
Il primo intervento di questa mattina e quindi e con la fede che il sostantivo il serbo più utilizzato nell'interno vocabolario cristiano
Ed è una delle parole anche più frequentemente pronunciate da Gesù e in questo caso vorrei richiamare il Vangelo secondo Giovanni penso a tutto e tutti noi molto molto caro
E vorrei richiamare il capitolo diciassette
Ecco molti nomi dello uno
Secondo me questo capitolo diciassette
è stato interpretato non correttamente perché generalmente qualunque
Studente o studentessa di teologia nell'ambito cristiano risponderà ecco qui Gesù parla
Dell'unità della sua Chiesa che storicamente non si è mai realizzata non siamo sto solo noi i cattivi protestanti che abbiamo spaccato
L'unità della Chiesa no assolutamente non è mai esistita nella forma proprio istituzionale lo posso dimostrare se qualcuno mi chiederà in un'altra sede ma quello uno e diverso
Che s'siano uno che sia non nello uno e questo richiama molto chiaramente una delle
Frasi più celebri nella storia del pensiero nella storia del pensiero esoterico
Tutto è uno e l'uno e in tutto
E io credo che proprio Giovanni mette sulla bocca di Gesù questo invito a percepire Rossi a sviluppare l'autoconsapevolezza di far parte del uno
De di un'unica realtà
Che include tutto e tutti include tutto ciò che esiste essi estende venne oltre l'orizzonte delle nostre conoscenza credo che in Giovanni
Sì voli a dire questo ma quello buono
A questa dimensione che io direi in qualche modo afferrabile da noi esseri umani
E questa dimensione generalmente si chiama il sacro
Che attenzione il sacro non è la proprietà esclusiva delle religioni il sacro è una dimensione ben più ampia
E ormai quasi ventitré anni Umberto Galimberti che sarà qui presente domani a mezzogiorno ha scritto un bellissimo libro intitolato le Orme del sacro in cui dimostra come sono Galimberti sa fare che la nostra civiltà occidentale non ancora distrutto completamente la dimensione sacro ma attende a distruggere questa dimensione
Su questo Vorrei fare due esempi molto concreti che hanno anche a che fare
Con il tema della carta di Matera con il tema di questo volume il primo esempio i giorni considerati sacri i giorni considerati di riposo i giorni considerati di fare sì perché dedicati al altro con la a maiuscola ovviamente
Proviamo a pensare noi che siamo di origine cristiana cosa abbiamo fatto domenica scorsa
Cosa faremo domenica prossima proviamo a pensare un po'proprio ma pensare ai centri commerciali che nella nostra civiltà occidentale sono i ferri propri tempi di
Di una nuova religione chiamata ovviamente consumismo e io lo devo dire in esiti io veramente invidio gli amici ebrei gli amici musulmani
Che dimostrano un forte attaccamento a questa sacralità del tempo e alla sacralità del riposo
Perché il riposo non è opzione il riposo è un altro tipo di attività dove possiamo superare la dimensione fisica materiale e andare in quella sfera immateriale la sfera dello spirito
Un altro esempio
Qual è la nostra principale relazione nel senso anche della pista sede intesa come una relazione profonda totale e totalizzante in qualche modo e lo storno apporto con il cibo
I nostri amici musulmani sono nel tempo sacro del digiuno del mese di Ramadan che sono norme molto rigide probabilmente la maggior parte di Fo il sa che dall'alba al tramonto non si può neanche prendere un bicchiere d'acqua confermi in condizioni normali
Ma della nostra civiltà occidentale ha rimosso anche la ritualità legata al cibo
La sacralità del cibo siamo in gran parte io penso che invece qui in questa sala le proporzioni fortunatamente sono infertilità ma in gran parte siamo consumatori anzi divoratori
Del cibo in maniera del tutto inconsapevole senza nessun tocco di ritualità senza nessun pensiero della rinuncia
Della limitazione
Mi permetto di lanciare uno slogan veramente banale mangiare meno ma mangiare tutti e io credo che nella nostra civiltà occidentale ricostruirne la sacralità dei pasti
Che nella Massoneria si fa il problema è come portare questa prassi fuori ecco potrebbe essere una delle proposte che le religioni insieme
Con la Massoneria propongono alla società in terra perché c'è bisogno di una svolta
E concludo sempre con la Regione che con uno dei suoi ultimi libri
Intitolato la quinta dimensione
Generalmente il nostro orizzonte come ben sappiamo
Ridotto perché ridotto alle quattro dimensioni classiche cominciamo a imparare già durante gli ultimi anni delle scuole elementari e poi approfondiamo durante le scuole medie le tre dimensioni
Più la quarta del tempo ma che propone la quinta dimensione
Sarebbe lungo definire questa quinta dimensione ma quella dimensione ci porta di nuovo verso una realtà diversa che si potrebbe definire anche come spiritualità unificante universale
Questa è la dimensione che dobbiamo in qualche modo anzi la percezione di questa dimensione che dobbiamo in qualche modo risvegliare
Nelle nostre società in particolare ripeto la nostra società occidentale che ha perso molto molto del suo persone spirituale
Concludo augurando a tutti noi
La carta di Matera possa diventare il primo passo di un lungo percorso perché sarà lungo
Il primo passo di un percorso faticoso
Perché sarà faticoso ma sicuramente ci porterà verso il risveglio di una nuova consapevolezza di un nuovo approccio a noi stessi
Alla realtà che ci circonda grazie per l'attenzione
Bene io a questo punto ringrazio quindi tutti i relatori per i loro contributi
Nella convinzione che gli argomenti trattati nel convegno prima Matera e poi riportati nel libro la carta di Matera massoneria religioni ed oggi ulteriormente approfonditi saranno ancora fonte di dibattito di ulteriori studi e confronti
All'insegna del dialogo che possa portare anche ad azioni concrete grazie a Paolo Renner Izzo e di nel Sirpa Vergari ST e Luciano Maire caro di facciamo un applauso cumulativo
Grazie grazie a tutti voi per la vostra attenzione tutto sognato abbiamo rispettato anche i tempi in questa John nata che sarà ancora lunga in questa Gran Loggia due mila ventitré del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani
Può proseguimento di giornata grazie di nuovo a tutti