Presentazione del libro di Eugenia Roccella "Una famiglia radicale" (Rubbettino)

La parola al padrone di casa su una
Su su sollecitazione iniziamo questo questo incontro questo pomeriggio buona sera a tutti grazie per la vostra presenza sempre molto affettuosa
Porto i saluti anche se il ministro inversione non ministro questa sera ma il presidente la Regione Siciliana Renato Schifani
A porge il saluto insieme al Governo regionale così come l'assessore regionale qui presente mio tramite porge i saluti a sua volta come padrone di casa
Grazie per la vostra presenza io lascio subito il microfono
Al nostro sindaco perché porta il suo saluto per non sottrarre ulteriore tempo grazie
A Fulvia toscano a Marinella fiume a Mariangela peretta direttrici artistiche di Italia delle donne già Sicilia delle donne quindi da questo territorio germogliato questo pensiero importante che ormai raggiunto ogni angolo del nostro paese grazie giunti Ivo a Fulvia toscano
Direttrice di Naxos legge che ormai una nostra compagnia nella gestione nel sostegno alla promozione della cultura all'interno della nostra città
Perciò che riguarda la partecipazione del nostro museo
Che ha messo a disposizione della comunità interpretando i bisogni della del nostro territorio e le esigenze delle degli ambiti culturale questo spazio all'interno dell'Istituto di cultura dando voce sostanzialmente ha una finalità che la Regione Siciliana a al riconosciuto nel momento in cui a istituito i musei regionali
Riconoscendo la finalità sociale del degli istituti culturali e noi continuiamo su questo piano
E speriamo di aver ben interpretato di continuare interpretare l'incarico che ci è stato dato adesso ringraziando vizio passò il microfono al sindaco Federico Basile per un saluto della città prego
Grazie
Direttorio
Ma parlo veramente un breve saluto nel rimarcare quello che ho appena ascoltato io sono solo qua
Così apro anche una maglia importante la settimana scorsa per la giornata del Fai vera domenica scorsa
In quell'occasione come in questa occasione il museo si aperto alla città in quell'occasione per un ragionamento di culturale all'ambiente oggi una cultura legata ai libri
Con max legge con un'autrice d'eccellenza in questo caso ministro e quindi cifre Giancola di più della della sua presenza io la prima città e non posso che ringraziare chi ha organizzato questo evento il museo che era aperto le porte come sempre fa alla città soprattutto il ministro che oggi è qui
Ci spiegherà o comunque farà comprendere qual è il valore della famiglia ancorché non e non ne abbiamo bisogno in un momento nel quale la famiglia eh perno più di prima di tante centralità versiamo danni Panda nemici in anni di crisi economica di riso sale sicuramente il concetto di famiglia
Un concetto fondante mi sono veramente contento che in questo momento culturale che il museo ci accoglie coglie anche me da primo cittadino ci sia un importante aumento riflessioni Grazie grazie a voi e grazie a chi ha organizzato questa importante
Bene anch'io ovviamente
Scusate anch'io ovviamente ringrazio prima di tutto
Il la ministra Eugenia Roccella per la sua disponibilità che non è esattamente una cosa scontata lo voglio dire
Ma ho trovato un'interlocuzione straordinaria
In lei attraverso anche quella che ormai posso dire è diventata prima un'amica telefonica ora un'amica e cioè la segretaria
Che mi ha accompagnato in questo percorso di costruzione di questo incontro che nasce per l'interesse oggettivo nei confronti di questo libro
Quindi nasce all'interno di Naxos legge di un festival che si occupa di di scrittura di lettura di promozione della cultura
Per quello che mi interessa è che è un interesse
Prima di tutto per me generazionale perché questo è prima di tutto un libro generazionale io faccio il professore
Di un liceo e ci tengo molto a gestire sempre con i ragazzi questo questo dialogo intergenerazionale devo dire che non è sempre facile perché negli ultimi anni
Questo dialogo si è un po'complicato ed si è spesso anche e spesso anche è stato interrotto
Questo tipo di libri ne sentirete parlare da Marinella fiume Mariangela profeta e poi da dall'autrice è un libro che in realtà affronta una generazione a noi care quello delle ragazze del secolo scorso cito un libro che ha fatto la storia quello di Rossana Rossanda sui sulle ragazze del secolo scorso
Ed è un libro di un di una generazione che con un amore rabbioso
Sembra un ossimoro ma non lo è perché l'amore a volte deve essere rabbiose arrabbiato
A immaginato un altro mondo
E e forse è stata l'ultima generazione che lo ha potuto immaginare con libertà facendo degli errori anche grossissimi come è normale che sia quando sia ma e spesso non è stata richiamata
è una generazione complicata emarginazione che però ci appartiene di una parte della storia del nostro Paese che non è stata sempre raccontata bene anzi per alcuni suoi tratti è stata volutamente dimenticata
E che invece questo attraverso questo libro un libro autobiografico
E come tutti Libardo biografici alla bellezza
Della dimensione dell'apertura del cuore e questa apertura del cuore si trasferisce nelle tombe soprattutto il lettore che riesce a cogliere nelle pagine di questo libro in maniera empatica
Questo amore questo amore che è un amore filiale
E quindi un amore sacro
Perché l'amore filiale soprattutto mi sembra una cosa strana detta da chi organizza la Sicilia delle donne l'amore verso il padre è un amore sacro e l'amore di chi deve scendere sempre ai padri in una catacomba sì come quella di Enea agli infiniti Enea non incontra la madre incontri il padre
Ulisse incontra la madre ma incontrare i padri è sempre un viaggio particolare soprattutto per le figlie quindi questo è un libro di amore filiale
In questo senso
Mi interessa anche per il mio rapporto personale con la mia figura paterna
è con la figura paterna che in questo momento è anche mio marito
Che il padre di una figlia adottata quindi il rapporto tra padri e figli per me è un rapporto molto importante e lo dico da chi come Marinella e Mariangela
Organizzato danni
Un festival dedicato alle donne al genio femminile ma sono certa che tutte le donne seduto in sala e sedute da questo lato quando tocchiamo il tasto del rapporto con la figura paterna tocchiamo sicuramente un tasto profondo quindi io ringrazio Eugenia Roccella la chiamo così senza epiteti
Per averci raccontato una storia una grande storia d'amore che ripeto ci interessa
Perché è come ce lo racconteranno le nostre due relatrici Mariangela preda che come ha già detto
Orazio è archeologhe direttrice del polo museale di Soriano Calabro e Marinella fiume che tutti conoscete in Sicilia antesignana
Negli studi di approfondimento della storia delle donne autrice di quella straordinario volume del due mila e sei siciliane
Che anticipato tutto una serie di percorsi e che è stato un po'la fonte di ispirazione anche della nostra Sicilia delle donne poi diventata la Calabria delle donne poi l'Italia l'Italia delle donne ma Marinella è stata anche coinvolta in un grande progetto che Giani a Roccella ha portato avanti in anni passati le italiane un lavoro straordinario quando allora era ministro delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo fu un progetto all'avanguardia di narrazione dell'altra metà della storia del nostro Paese quindi non siamo qui perché sono mai avviene le cose non avremo mai del caso le scelte sono assolutamente misurate poi io come nazione già negli ultimi tempi atto una selezione veramente radicale anche io di alcune cose che intendo presentare
Perché c'è anche troppa carta e troppa carta anche inutile sul mercato questo invece un libro non solo utile ma il libro bellissimo quindi grazie per essere con noi passo la parola a Mariangela parità
Grazie grazie Fulvia ma grazie soprattutto al ministro generazione la che ha scritto questo libro che io ho divorato glielo dico con con franchezza e sincerità in questi giorni tra il festival della della Calabria Sicilia delle donne che ha ci ha visto protagonista in tanti appuntamenti io ce l'avevo sempre dietro quasi come un un portafortuna perché è una storia io in inizio dal titolo
E mi correggerà se sbaglio una famiglia radicale ma io l'ho trovata anche una famiglia radicata in quella Riesi le sue origini nelle sue identità culturale di una famiglia straordinaria dove ci sono guardate delle figure che
Io le ho immaginate no ho immaginato Peppino alla zia Sarina ma girato il nonno Eugenio li ho visti tutti Piobesi tutti perché questo libro ti trasporta vederli ho visto i soffitti alti di questa casa i rumori le voci
è un libro che ti trascina in un vortice d'emozioni e
La bellezza quando un libro scritto bene ti conduce per mano in questo percorso
E non è un libro badate bene facile perché sono delle mozioni forti descritte prima
Da la bambina Eugenia viste dagli occhi di una bambina poi quella dell'adolescente per quella dell'adulta che deve affrontare una serie anche di problematiche familiari importanti
Essere una bambina che viene portata a pochissimi mesi e diciamo quasi mi consenta come un pacchetto lasciato alla zia e detto volevi tanto una bambina ecco ti quali abbiamo fatta madre
E questa bambina che cresce con gli affetti poi più belli quelli di questo nonno della nonna di di tutte queste persone che si affacciano dentro questa casa che come veramente un alveare stanno tutti lì intorno e sono tutti quasi al servizio di questa famiglia no
Però a dove manca però
Alla nostra protagonista l'affetto principale quello della madre che la porterà ad avere ancora apporto difficile col cibo in un periodo in cui diciamo l'anoressia non era un argomento trattato sicuramente sulla salute ma una cosa dell'inizio di questa storia
A fatti medesima are me e credo tante delle persone che sono in sala e che lo si ritroveranno in quelle parole
Le descrive certo punto queste feste a Riesi no popolari la bancarelle fermagli etto con gli strass la processione di paese allora penso che molti di noi molte di noi
Hanno avuto la possibilità di passare molto tempo con i nonni un po'come la pasta non come li ha passati lei diciamo pro quest'anno cresciuta però le ferie estive le vacanze e si si io mi sono rivista perché anch'io ho passato molto tempo cresciuta con i nonni quindi ritrovarsi il lei in quel caso come personaggio
Letterario è stato un incontro molto trascinante in questa in questa storia
E poi badate bene troviamo
Un rapporto importante ecco perché dico radicato più anche che radicale radicata un questa figura del nonno che l'ho trovata la figura chiave poi della sua vita della sua esistenza e anche dell'amore del rispetto che lui ha perso la figura femminile
Questo
Non voler costringere neanche la moglie ad alcune azioni quando
Suo padre tornerà in Sicilia con con la moglie sua son sua nonna scappa un po'di casa perché non accettava questa figura abbia fatto tanto tanto sorridere
Però poi piano piano una casa che si svuota ma che piano piano come monaci li ho visti io tornare uno per uno a distanza di poco tempo e questo nonno che è sempre lì
Molto dirigente legato al suo lavoro con una porta che comunica solo con la nipote da qui è consentito l'accesso tra le sudate carte lo in metallo visto immerso vero immerso tra le sudate carte
A a fare il suo lavoro di notaio però con questo amore forte verso vestono la nipote che è stata secondo me anche un'ancora di salvezza questo affetto in tante cose io ho percepito così
Almeno io l'ho percepita così e anche gli odori di casa diciamo di
Della della cuoca possiamo chiamarla così per prima la cuoca la badante di casa che cucinava tante cose riusciva a immettere subito una tavolata con quello che i contadini portavano Dall'Orto
è un racconto familiare veramente veramente bello che ti
Porta in quello che sono poi gli affetti più cari quelli delle grammi familiari ma
Delega mi della famiglia con un territorio con le identità culturali di un territorio acque ci si aggrappa anche in maniera importante io
Vorrei leggere una parte e commentarla con lei che me e e vado verso la fine non verso l'inizio
Mi ha colpito molto questa parte si dice che la vita familiare sia monotona
Che ogni famiglia infelice lussi a modo suo mentre le famiglie felici si assomigliano a prodotto tra di loro ed è quindi sottinteso che a raccontare la quotidianità la noia prende il lettore alla terza riga
La vita coniugale dei miei non era fatta di armonia e serenità mossi sempre ritenuto che fosse a modo suo felice vivevo in una famiglia felice i cui membri presi singolarmente non lo erano
E allora ministro lei ha avuto sicuramente una difficoltà iniziale però poi lei ha ritrovato
Forse diciamo nei momenti difficoltà la mano di sua madre ma soprattutto la mano di suo padre quella mano che prima lei ha cercato da bambina ma che poi lei ha ripreso da adulta nell'assisterli anche diciamo
A fino all'ultimo e nelle e nelle difficoltà e allora vorrei commentarla con lei questa questa parte del libro
Grazie di questa interpretazione che molto
E molto acute tocca esattamente alcune corde fondamentali
Del libro ma anche della mia vita della mia infanzia della mia della mia formazione
Intanto voglio dire
La Sicilia per me si vede dall'inizio di Libero ed Jesi in particolare questo Paese che quando sono arrivata a Roma nessuno conosceva per me era il centro del mondo nel cuore del mondo pensavo che tutto il mondo conoscesse questo mio paradiso familista
E invece non lo conosceva nessuno
E Riesi particolare per me è stato ha una grande culla sostitutiva di quella che io non avevo sostitutiva del rapporto soprattutto con mia madre che io non avevo vissuto fino in fondo perché mia madre
Era una persona a adorabile assolutamente affettuosa generosa ma non aveva nessun senso materno era proprio con una donna che rifiutava in realtà la maternità e s'era trovata madre
In qualche modo suo malgrado
E quindi vi è sì per me e il
Questo mondo siciliano è stato per me veramente un un nuovo Materno un luogo familiare e materno e il senso della comunità che c'era lì e che io ho vissuto molto intensamente era proprio sostitutivo insieme a mio nonno io non è stata la mia ancora di salvezza è verissimo
E anche il mio mito maschile io ho sempre pensato io volevo un uomo come lui è un uomo che forse
Lo cito anche come dice Andromaca di Ettore permetto Rea era il mito letterario della virilità paterna della virilità protettiva e Andromaca dice quando si stacca da Ettore che va a morire
Dice tu che mi sei non solo marito ma mi sei figlio padre madre e tutto ecco io mio nonno era il simbolo mio nonno Ettore erano il simbolo di questo modo di essere di essere uomini rispettosi e capaci
Di una protezione non invasiva ma di una protezione che poteva anche essere Tenera è essere appunto filiale non solo paterna
E quindi io questo ecco assorbito dalla dalla mia infanzia a Riesi e in Sicilia
Questa comunità calda profondamente mescolata ecco per esempio non c'era differenza cioè c'erano fortissime differenze di classe altro che però nello stesso tempo erano assorbite da un modo di vivere che era molto simile cioè il modo di vivere delle persone della borghesia siciliana diciamo e quello non so della dei mezzadri dei coltivatori diretti era un Paese ancora fortissimamente agricolo sostanzialmente però il modo di vivere era lo stesso le cose che davano gioia erano le stesse io giocavo avevo amiche
Ha con assolutamente senza differenza di classe e senza differenza nemmeno di età cioè era molto forte quel senso appunto di essere comunità ed essere una comunità calda compatta coesa che io poi non ho mai più trovato e che permessa pressato
Come dire un ideale in qualche modo che ho mantenuto poi anche nella politica anche nel fare politica
La domanda
Sì insomma mio mio nonno è stato appunto certamente la figura fondamentale della mia vita quella che sostanzialmente mi ha salvato la vita
Perché una bambina bisogno ovviamente di un riferimento forte caldo e lui è stato questo per me però appunto lo è stata in qualche modo l'intero Paese
E io questo Paese e questo modo di vivere meno sono sempre portato appresso ho poi mi sono trasferita a Roma quando ero ancora bambina sono andata poi alla scuola americana quindi ho fatto un salto che era un veramente
Un salto epocale perché tra il mio paese a Riesi che
Cioè la vita di Jesi che era ancora molto simile negli anni Cinquanta quando ero bambina molto simile a quella di anteguerra cioè tra infanzia mia e quella di mio padre c'era pochissima differenza in realtà c'erano tre o quattro macchine in tutto il Paese
E la gente andava a cavallo ancora e la mattina passavano le caprette perché il latte si prendeva direttamente dalle caprette appunto Peppino scendeva prendeva il latte
Dalla dalla capretta che veniva munta lì in paese
Quindi questa questa cosa questo Paese fermo anche alla alla un passato che appunto somigliava a quello di mio padre
Io poi quando ho fatto il grande salto essa arrivata a Roma non solo a Roma ma buttata nella scuola americana che era invece venti anni avanti quindi già a Roma era molti anni avanti
Ma la scuola americana lo era ancora di più
E io però me lo sono Sempre portato nel cuore non soltanto come un elemento di ancoraggio affettivo che appunto che mi salvava la vita perché era un luogo di calore una bambina bisogno appunto di un luogo di calore familiare e il mio telefono a Berlusconi
Ma anche proprio come a una una prospettiva oggi si direbbe l'identità la tradizione ma non è solo questo è proprio un modo di essere
Uomini un modo di essere persone un modo di avere relazioni e di essere davvero solidali perché si parla tantissimo di solidarietà però in realtà
Questo elemento di solidarietà spontanea che nasce dall'immediata relazione di vicinanza che è in una comunità
è stato abbastanza perso nella nostra vita di oggi ecco questo per me è sempre rimasto anche sul piano politico
Un ancoraggio un ancoraggio forte qualcosa che io non volevo perdere e pensavo fosse una grande ricchezza che nessuno nessuno di noi che in realtà il nostro il nostro mondo di oggi non deve perdere
Proprio proprio su questa cosa no su quanto fosse importante
Per le righe si lei quando la mamma
La porta romani di dice Marco come fa più certi ancora lì e si dice a Roma ci sono tanti monumenti e lei da bambina dice no manca Rienzi va bene allora qui abbiamo nelle cose vere ma che riesca a un certo punto la Magli fa ma qui pro provano a stuzzicarlo nella fin milita die ma qui ci sono le boutique ebbene voce che lei gli fa anche qui c'era lì un negozio che la tv un bazar come ce ne grandi Paesi che vendono dei piatti dai piatti a al cibo un sommo alla tabaccheria un po'multi uso fino alle magliettine quindi quella cosa mi ha fatto molto sorridere e fa capire ponte era forte questo legame con tutta qui quella che era la trama e le maglie di tutte queste
Queste persone
Lei cresce tra l'altro
Con la presenza in casa e poi frequenterà anche il partito con persone importanti quali Marco Pannella ministro Tullio Tullio De Mauro ma poi avrà la possibilità di anche riconosce un'altra donna calabrese
G li giù ogni Adele Cambria che diciamo è stata anche la protagonista del Festival della Calabria delle donne sia nella prima edizione la seconda edizione quindi personaggi di uno spessore tutti sicuramente le avranno lasciato un qualcosa da cui avrà presto è qualcosa che avrà che avrà lasciato ma la cosa che mi ha fatto sorridere ora chiederò anche qual è stato il rapporto e che
Oltre ad averla mandata in una scuola americana quindi o all'avanguardia rispetto a tutto quello che era e anche una scuola
A teatro come lo erano anche i suoi genitori a leggerle alla fine oltre essere stata battezzata per forza dalla zia Sarina perché insomma gli ha messo un diktat
Al padre letto la bambina si deve battezzare il padre fece agli ora lo diremo uno un padrino d'eccezione per questa per questa bambina a un certo punto lei dice questa cosa alla madre così una sera
Mentre cenavo da sola con la mamma papà tornava sempre molto tardi le dissi tutto d'un piatto voglio fare la prima comunione
Lei riguardo allibita e perché
Non seppi cosa rispondere tutto il coraggio l'avevo esaurito con l'annuncio e non mi ero preparata spiegazioni
Dichiarare che credevo in Cristo mi sembrava eccessivo e roboante e se poi con mio padre si fosse aperto una discussione sull'esistenza di Dio sarei stata miseramente schiacciata
Come spiegare che non mi bastava più entrare nella casa di Gesù come un ospite furtiva che volevo sic aprirgli la porta di casa mia parlargli a tu per tu come ormai avevo cominciato a fare timidamente
Come dire ai miei che al di là delle prove dell'esistenza storica del Nazareno in me era nata la precisa sensazione che lui fosse presente qui e ora che mi avesse accanto vilmente ripiegare su motivazione di basso livello che ritenni più facilmente accettabili la comunione la fanno tutte le mie compagne mio padre mia madre mi guardo perplessa ma non ho detto alla fine della cena disse soltanto
Sei proprio sicura di voler fare questa cosa perché allora ne devo parlare a papà e poi insomma da lì comunque lei vince questa questa sua sfida di voler fare la comunione perché
E a me questa cosa un'altra di quelle diciamo racconto proprio di casa familiare che mi ha fatto ridere così come il pasticcino volato sullo sul muro che adesso mi farò spiegare direttamente da lei perché la sua è veramente
Una storia di una famiglia non normale ma straordinarie non è vero che tutte le famiglie
Che le storie delle famiglie sono nelle loro normalità hanno le loro straordinarietà e la sua sicuramente non è stata ce lo ce lo racconti lei
Ma
Questa Storia della mia cosiddetta conversione infantile
è stata abbastanza puntuale
Faticosa per me perché io non sapevo assolutamente niente di religione sono stata battezzata perché mia zia quando mio padre mia madre mi hanno riportata a Roma appunto a sei anni a cinque anni
Ha detto alla bambina non ve la do se non la battezzate mio padre ovviamente non voleva assolutamente battezzare mi però la sorella sia improntata in questo suo modo molto da donna siciliana per cui non ammetteva assolutamente Repliche a mio padre approvato un po'niente
E alla fine quindi sono stata battezzata e naturalmente mio padre per mitigare questa cosa ha scelto come padrino di battesimo quello che c'era un suo carissimo amico un anticlericale arrabbiato che poi è diventato segretario del partito radicale e senatore del Partito radicale Sergio Stanzani era un carissimo amico di famiglia
E quindi io sono stata battezzata da Sergio Stanzani però io non capivo niente non sapevo niente e mia zia per non entrare troppo in rotta di collisione con con mio papà non mi ha mai insegnato nulla semplicemente le le bastava che io fossi almeno battezzata e quindi non più un'anima persa ma almeno affidata a qualche santo
Quando sonanti arrivata poi a Roma nella scuola nasco americana no quando a dieci anni alle medie sono entrata nella scuola italiana ho avuto un incontro con il il catechismo e con un giovani Prete veramente molto molto bravo nel nel rapporto con con i ragazzi non mi ha assolutamente non è stato per niente invasivo è stato molto attento e ha è riuscito a suscitare alcune curiosità profonde io non sapevo nulla sapevo che esisteva Natale che esisteva Pasqua ma in modo veramente molto molto vago
E quindi ho cominciato ad avvicinarmi ho cominciato persino ad andare a messa senza dirlo ai miei perché era trasgressivo per me la trasgressione era il contrario di quella che era per le mie amiche per le mie amiche era trasgressivo non andare la domenica messa per me a era farlo invece e e quindi a un certo punto ho deciso io al Comune aveva voglio fare perché fa poi lo spiego nel libro
E quindi ho fatto questa scena con mio padre cioè prima con mia madre e poi mia madre l'ha detto a mio padre
E mio padre ha detto una cosa veramente profondamente antifemminista lui che era un laico liberale fermi
In vista per la libertà sessuale assolutamente però però era siciliano e questa casa è emersa appena mia madre ha detto allora che vicino alla bambina vuole fare la comunione dopo un po'lui io mi aspettavo che lui facesse una grande filippica di quelli che faceva lui contro il concordato con la scuola italiana e con Mirko ancor dato fascista che permetteva il catechismo nelle scuole c'è trecento invece no
Mio padre dopo un po'di silenzio disse quattro
Per una donna non è male essere cattolica
Il senso era chiaro perché si stava avvicinando al sessantotto Luís che faceva tutta la campagna per la libertà sessuale omosessuale eterosessuale eravamo i primi era il partito radicale era assolutamente il primo a fare le battaglie indifesa della degli omosessuali che allora erano veramente non discriminati discriminati Issey dice il fu una famosa battaglia per il Caso Braibanti eccetera Luís che faceva tutto questo però la figlia
Era meglio sera cattolica magari c'era un po'più di cautela diciamo nel nei rapporti
Nei rapporti liberi con l'altro sesso
E quindi e le e l'altra cosa buffa fu che per la crisi ma mia madre mi disse chi sceglie come madrina puoi scegliere un'amica di famiglia una persona cui tu se affezionata e io con molta decisione visto che eravamo non amici di Marco Pannella mio padre è stato il maestro di Marco Pannella
Ci sono anche alcune lettere nel libro eccetera e era proprio non di casa di più eravamo Intimissimi
E e io quindi dissi Liliana Pannella la sorella di Marco Pannella quindi io dico
Sono stata battezzata da un radicale mangiapreti e Cresima adesso da una radicale meno mangiapreti Liliana era una sobria ma insomma assolutamente Altea totalmente Altea
Quindi queste la strana storia del mio rapporto con la fede che poi è maturato poi io sono stata radicale per moltissimo tempo perché a un certo punto
Era abbastanza fatale istintiva diventassi però ancora più che radicale ero femminista
Questo questo indubbiamente Marinella
Allora
Voglio dire che in quanto mi occupo di letteratura
Mi piacerebbe analizzare questo libro anche al di là dei contenuti sotto il profilo formale e stilistico di questo libro credo che lo meriti meriti anche questo aspetto
E ed intanto la cosa che mi ha subito messo in allarme è stato questo
Questa sorta di etichetta sotto il titolo che dice Roman uso romanzo
Luigi Luigi hai fatto benissimo hai fatto benissimo possedere perché perché poi ha fatto benissimo a secondo me
Perché il e libero presentato una pluralità di generi
Già proprio come genere non parlo solo
Del pluralità di stili della pluralità linguistica abbiamo visto c'è persino l'uso del dialetto del siciliano quindi un plurilinguismo e fare in questo libro
Ma anche una diversità stilistiche di genere
Un po'perché la prerogativa della scrittura e delle donne
L'acconto calmierazione e allora mi pare che anche qui ci sia una contaminazione di generi le perché si tassato dato un incipit perché da fa vola che bere latte favolistico e poi a una scrittura
Sociologica una scrittura politica a una scrittura dialogica a una scrittura epistolare è veramente molto vario allora dire Autobiografia e forse un po'sminuisce probabilmente la portata di questo libro mentre invece romanzo io credo che gli rende a più giustizia per non per non dire che è già nel corso del diciannovesimo secolo quando il romanzo diventa così introspettivo e Luigi e questo si inserisce in questa tradizione che ne so la tradizione avviata
Per citare i grandi con Proust per esempio quando diventa introspezione allora abbiamo un genere di autobiografia diversa
E intanto incomincia con la favola io credo molto nel potere di evocare che alla letteratura quando è buona letteratura
E credo che la scrittrice signor una strega capace di portare in luoghi enti situazioni completamente diversi alcune
Alcuni dei quali reali altri totalmente immagina
Allora volevo
Collego leggeri di la mia lettura dell'incipit di questo
Se mi consentite
Intanto da Messina ci siamo spostati Ardia esiti provincia di Caltanissetta ecco noi stiamo andando lì
Restiamo sempre in Sicilia anche se Gesualdo Bufalino dice che ce ne sono cento di Sicilia il mio e questa è una di quelle del centro Sicilia
Qui in una di queste cento Sicilia è esplosa da poco la primavera
Sul manubrio sono cadute le prime ombre della notte
Il calendario dice cioè il mille novecentocinquanta qua
Ecco nel buio si materializza un'ombra una figuranti grande o inopportuna come ci arriverà la personalità di questa figura e un uomo ne conosciamo subito il suo nome si chiama Franco ora accettò Roccella
Che piomba inaspettato da Bologna nella casa paterna mentre ska cominciando ad albeggiare
Ma cosa in braccio a ecco un fagottino non una cosa qualunque è una bambina anziché e la figlia di sei mesi Eugenia si chiama col nome del grande nonno notaio
Lui è la mamma della piccola alla Bologna si debba andare a gli
Nota pittrice femminista libertina riletti femministi non hanno tempo o forse non sono preparati a fare i genitori
O forse hanno altro di più urgente da fare la bambina nelle quindi consegnata assai Riina
La sorella zitella ricordate che case bellissima avevo le nostre che famiglie bellissime erano non le nostre non la mia erano quelle contadine a quelle dell'Albero degli zoccoli che e per adesso non ci sono più Pini
E poi il padre dati gli anti è l'incipit che sembra quello di una fiaba
Bella crudele però cioè come sono tutte le fiabe trainante
Con un finale c'è potrebbe sembrare triste il contrario del direttore del chiave e invece non lo è
Perché
Perché è una storia che riguarda tutte è una storia dove ho letto me che riguarda me
Perché
E fu una notte d'estate che mio padre mio padre attenuando il padre di Eugenia che mio padre prese il treno da una Sicilia odorosa di Zagaria e per condurre Nenni a sorella di pochi anni dai nonni in una Sicilia odorosa di carrube erano otto quella mia madre era stata mandata ad insegnare in un Paese in ospitale tra le montagne calabresi
Un Paese che si chiamava a bocca di lupo dove si poteva andare sono al sull'ovunque con l'asino con immuno e quindi doveva lasciarci
Assolutamente con i nonni in un paese un po'più facile può più civile terra appunto noto la città dove la cittadina dove io natante
Anche mia figlia io non l'ho mai perdonato a mia madre di avermi cacciato
Mia madre veniva semper mi porta un sacco di regali un sacco di regali non sapeva più cosa portati dalla Calabria non so che cosa non mi portava perché un sacco di cose regala Abbado anche alla maestra che poi faceva tutto facevo il notaio estendeva agli atti faceva la sarta faceva bit di tutto in quel villaggio
Eppure io non ho mai per torna
Guardate io ho avuto una figlia
Mia figlia scrisse una volta un tema in questo questo tema fece il giro della scuola per dire
Guardate cosa pensa di sua madre Ambra mia figlia
Mia madre non è una buona madre ero io a questa mia figlia aveva dieci anni nove o dieci anni mia madre non è una buona madre mia madre non sa fare le crostate di Mele
Mia madre sta sempre a leggere fa sempre assemblee ma sempre a scuola faccia per porta sempre fuori casa
Bene un tema così pensate l'ho fatto da Marina la figlia di Fulvia e pensate che scriverebbe la stessa identica accolta calzante il viaggio libri
Però io mi domando noi
Non glielo abbiamo mai perdonato le nostre madri la verità è questa
Che è stata sempre forse la testa lo capiva
La testa diceva bene insomma le nostre madri hanno anche bisogno di realizzarsi la sua madre aveva bisogno di fare la pittrice ed era ancora giovani alle prime armi aveva necessità di trovare un mercato un pubblico
Mia madre aveva necessità di di insegnare di di di di Carlo
è però il cuore non gliel'ha mai perdonato perché il cuore andava sempre a quelle a zia Sarina che era la zitella che non c'era sposata che però ci riservava tutte le cure
I bambini sono poi molto sono poi molto conformisti bambini sono molto vogliono sempre una stabilità pazzesca
Sono proprio così tutti i bambini i bambini settori lasci pensano di essere stati cattivi e di avere meritato questo quindi guardate come complessa questa la vicenda acronimi cornetto figli no
Eppure
Eppure le donne della nostra generazione hanno fatto bene forza lasciarci hanno fatto bene forse a
Pensare che era possibile anche a realizzarsi
Hanno fatto forse bene rinviare il corso della storia a non essere più le zie sì carina e per carità con tutto l'amore che abbiamo sempre portato a queste zia e
E hanno fatto bene a realizzarsi perché se la famiglia è un luogo dove
C'è il rifugio è il luogo in cui ci si può anche azzannare lacci si deve amare sempre
Sei nuovo dell'amore che è a Morena dice François a Mauriac
Che familiare diventa un nido di vipere se io rimprovero inconsciamente a mio marito e i miei figli di non avermi fatto realizzare di non avermi fatto
Come dire fare la strada che io voglia pro
E allora forse era uno scotto che la nostra generazione di donne di madri che hanno lavorato la testa adesso alla nostra teste dice dovevamo pagare e però è una ferita che ci manteniamo sempre non è una ferita che tutte noi teneva aperte forse è per questo che c'è questa autobiografia e forse è per questo che
Eugenia scrive questa autobiografia perché scrivere autobiografia significa attraversare il dolore
A ha sofferto
Sofferto Eugenia
Mi permetto di dire Eugenia solo perché il personaggio del romanzo verrà
Elezioni perché il personaggio del romanzo che si chiama un genio Eugenia perché in prima persona narrato come qualunque autobiografia che si rispetti l'intero un
E allora
Sicuramente questo
Ha fatto sì che questa autobiografia scrivere autobiografia fosse necessario per attraversare il dolore perché è un dolore che non si supera un dolore che va raccontato
Cioè se tu racconti questo dolore reintegri la personalità il dolore diventa più sopportabile la magia del racconto della letteratura
Che di di di cui stiamo parlando a nome del tuo libro
Non tutti tutti scrivono autobiografie prima o poi c'è sempre un momento in cui sente il bisogno di farlo non tutti raggiungono stessi esiti stiamo parlando di un'autrice che
è eserciti attivissima nella scrittura chiara
Fatto giornalismo per tutta la vita che ha scritto abbondantemente quindi qui i risultati sono eccellenti però c'è anche chi scrive anche senza
Questi a risultati gli eccellenti perché questo fa bene attraversare il dolore de a restituire il senso dell'identità
Il doloroso l'arcano il misterioso quello che non ti stai spiegare cita dopo esci sicuramente trasformata da questo racconto allora la prima domanda che vorrei fare è questo quanto l'ha trasformata la scrittura di questo diritto
Una
Tu hai toccato sicuramente un tasto che fondamentale nella storia delle donne
Cioè il fatto di quanto hanno pagato o quanto hanno fatto pagare ad altri la propria il proprio percorso di liberazione liberazione non ci siamo arrivati ma insomma un percorso che sicuramente ha ottenuto almeno grandi passi ha fatto grandi passi anche se io penso che oggi le donne sotto siano sotto la minaccia di nuove forme di patriarcato vecchie forme ancora e nuove forme altrettanto pericolose però questo
Io non c'ero mai avuta con mia madre l'ho amata appassionatamente
E certamente ho sofferto e questore evidente perché un abbandono è un abbandono
Però Sempre non so fin da piccola ho visto questa cosa con molta chiarezza cioè che lei non aveva veramente nessun nessuna lato Materno nessuna pulsione materna verso la cura verso l'accudimento che nel materna ovviamente
E quindi la mia soluzione sarà rovesciare le cose cioè fare tendenzialmente fin fin da abbastanza piccola
La mamma o la protettrice di mia madre e questo a equilibrato in qualche modo
I bisogni infantili poi naturalmente per l'accudimento per il calore eccetera c'era richiesti questo c'era mio nonno è tutta comunitarie Sina quindi io lì
Ho avuto dato da da quel mondo
Quella minimo di protezione di calore senza il quale veramente non sarei vissuta
Nel libro racconto delle cose che sono molto dure sono state molto dure per me da attraversare molto dure ed è stata o la storia di mia sorella diciamo
Non non spoil non sia così cespuglio evirato spogliare per
E quindi non non vi racconto una storia che
Per me è stata molto difficile anche da proprio da
Da ricostruire da accettare darà
Da dire anche però ho pensato quando ho scritto questo libro che ho scritto per tanti motivi magari un attimo ne parliamo ho pensato che dovevo scrivere la verità che non dovevo perché altrimenti sarebbe stata Ponton
Un'elegia o si stesse insomma volevo volevo raccontare
Volevo raccontare tante cose cioè in una recente presentazione che è stata fatta a Roma Pierluigi Battista ha detto che questo libro si può leggere è una specie di
Torta multistrato una specie millefoglie si può leggere a tanti livelli c'è quello politico cioè quello insomma ce ne sono tanti
E
E appunto e uno di questi livelli è sicuramente quello che dici tu cioè
La ricostruzione di un
Di un momento storico ha travolto otto ovviamente attraversato in prima persona e raccontato come l'ha vissuto una bambina
In cui i miei genitori era no
L'avanguardia
A di un pensiero di un modo di vivere che oggi è
Che allora era trasgressivo
E appunto era un'avanguardia
Ma che oggi è diventato veramente fin troppo senso comune banalizzato
E rovesciando sostanzialmente il rapporto fra
Farà
I valori di un di un tempo e
E quando io ho attraversato il la militanza radicale pensavo che l'ampliamento degli spazi di libertà che era assolutamente fondamentale perché noi venivamo da anni cinquanta che se uno racconta oggi alle nuove generazioni
Che cosa viveva una donna in quegli anni da da dal delitto d'onore delle attenuanti per il diritto all'amore al caso Franca viola io vagamente un pochino racconto velocemente alcuni
Più che racconto ricordo alcuni fatti dell'epoca
Io mi ricordo che io non mi volevo sposare perché il diritto di famiglia che ti dicevano che ti leggeva no era angosciante cioè era veramente per una donna
Terribile e ecco quindi
L'emancipazione però da
Da quella storia che era assolutamente fondamentale quindi l'ampliamento l'allargamento degli spazi di libertà doveva però essere accompagnato da una crescita anche del senso di responsabilità la libertà non è solo i diritti io dico sempre che non si può tradurre la libertà Sempre in diritti
Noi abbiamo la libertà che pensava di farci del male di fare del male e questo non non è che ogni ogni libertà sottoposta al giudizio etico e al nostro giudizio etico e non è sempre appunto traducibile in diritti come invece tende a essere nella nostra nel nostro
Nella nostra epoca ecco io pensavo che automaticamente facendo delle lotte per la libertà individuale per ampliare la libertà individuale sarebbe cresciuto anche il senso di responsabilità invece non è stato così
E e questo anche ho voluto raccontare proprio attraverso la storia della mia famiglia perché queste figure fascinose
Appunto
Con il tempo in questo ambiente che era fascinoso colto e che per me in particolare per me bambina era straordinariamente
Fonte di proprio di magia culturale perché io assisteva conversazioni che erano brillantissime
Straordinarie ecco tutto questo ambiente questo mondo però
A all'epoca ha lasciato
Lasciava sul campo e tu dici poteva anche essere assolutamente necessario morti e feriti
Io ero ferita
Mia sorella non c'è più
E quindi
Io volevo raccontare anche questo se volevo raccontare le ombre e le luci anche perché quell'ambiente che è stato fondamentale nella storia di questo Paese un ambiente piccolo ma che in quel momento il partito radicale ha fatto la storia di questo Paese in quegli anni
Ecco quell'ambiente però volevo raccontarlo in tutti i suoi lati perché oggi noi anche dobbiamo aprire una riflessione su questo sa sulla ha
Sulla strada che stiamo prendendo
E su quanto i nostri diritti fra virgolette siano effettivamente i diritti
E quanto invece
Comincino a diventare un individualismo
Che
Annichilisce o comunque
Deprime il senso profondo dell'essere persona cioè che quello relazionale e quindi della responsabilità relazionale
Questa famiglia questa famiglia radicale a Tear anticonvenzionale per l'amore libero
A educato una figliola perbene
Facendo rendendola liberale delle nelle proprie scelte persino le scelte di frequentare la chiesa di farcela è questo sicuramente molto bello
E anche quest'anno dare e anche quest'anno cara
Questa madre che
Eugenia dice non l'ha fatto non non era portata a fare la madre era affettuosa Eracle ma non era portata per fare la madre
Sarà questo uno stereotipo secondo cui le madri devono essere di un certo tipo la madre deve esercitare la cura non era una buona madre quella che tra cava la figlia come una sorella come scrive alle Litta non era una buona madre quelle che le faceva condividere con lei anche momenti come Castle gruppi di autocoscienza femminista non unitaria e che
Non era in e attento una buona ma bere
Per cui probabilmente era possibile scambiarsi i ruoli non è non è non è bello
Sentire una madre come sorella erronee meraviglioso fare poi come ha fatto lei Eugenia de Libero che immagino assicurare anche lei Eugenia che abbiamo quindi stasera
Quando la madre è stata molto ma le è stata in Canada per un'operazione che qui nessuno voleva tentare lei ha tenuto la mano seguita nella carri educata uscita da quella specie di comma cui quell'operazione che rapporto più bello avrebbe potuto esserci tra quella madre e quel
Guarda mi sono questa è una seduta di autocoscienza praticamente anche coesa tra l'altro dovrebbe essere l'unica di aver fatto il gruppo di autocoscienza con mia madre con con delle madri del re del femminismo Alma Sabatini via e anche mia madre
E no tu hai ragione in un certo senso e comunque io adoravo mia madre e ci volevamo molto bene era eran proprio un rapporto molto stretto
Però io devo dire e quindi io sono cioè quello che mi hanno lasciato i miei genitori con queste figure Strambelli ma straordinari e di straordinario fascino
è tantissimo io sono io sono figlia di quel di di di di e quindi assolutamente io non disconosco in nessun modo e credo e spero che questo amore questa gratitudine anche emerga anche dal libro lo spero perché altrimenti ho fallito proprio però ecco però io credo su questo sono in leggero disaccordo su una cosa cioè io sono felicissima di aver avuto quei genitori e anche di aver pagato tutti i tre sì di aver avuto quei genitori perché siamo tutti definiti
Dalle nostre rinuncerà ai prezzi che paghiamo e che siamo in grado di pagare questo
Costruisce la nostra umanità
Però però io devo dire penso che
Una una un bambino abbia bisogno di un elemento forte di protezione di cura e questo elemento se non ce l'hai rischi veramente grosso
Io sono stata fortunata anche in questo perché ho avuto appunto Lamieri esiste completa di un nonno straordinario
Di mia zia Sarina della tata dive Pina che era una persona che veramente anche quella per me era fondamentale quindi in qualche modo eppure nonostante questo erano recital
E sono stata non essi carcinoma
Inoltre il Frosinone più o meno fino a sedici diciassette diciott'anni Mammano sono migliorata ma insomma non mangiavo
E
E quindi io penso veramente che appunto io chi sono salvata grazie ad altri rapporti perché non è detto che è madre poi debba essere solo la madre
Ma la cura la cura e d'accudimento una bambina ne ha un bambino mi ha assolutamente bisogno
E il legame con la madre con
Proprio il fatto anche corporeo del Materno io credo che sia essenziale con questo
Ovviamente non criminalizza o per niente le scelte delle donne che non vogliono essere madri che non vogliono e non possono o non non sanno cioè ogni conoscono le scelte dove devono essere libere di fare qualunque qualunque scelta però devo dire appunto è proprio lì il punto sulla responsabilità noi non possiamo mai secondo me scindere le nostre scelte di libertà dalla responsabilità che abbiamo nei confronti degli altri delle persone che amiamo in primo luogo ma proprio comunque delle persone che abbiamo vicino
Della nostra comunità in assoluto di una responsabilità di prossimità perché io non credo alle responsabilità lontane penso che se già ognuno di noi ha cominciato se da da una responsabilità di vicinanza di di prossimità già sarebbe tutto molto diverso quindi io veramente penso che ha
Sono grata a mia madre
Ma sono stata salvata da altri
Vorrei aggiungere a questo che la mia premessa sul fatto che questo è un libro generazione scaturisce proprio da questo dal fatto che c'è stata questo attraversamento della società italiana anche in situazioni ancora più estreme perché pensiamo ai fini dei terroristi
Rossi e nell'indipendentemente
Alcune ferite
Che
Emergono inevitabilmente nel proprio modo di stare al mondo no che non annullano il valore di una lotta che tu in quel momento reputi giusta
Però
Ma il tuo fare una cosa giusta non si può emergere
A criterio per il quale fu
Non pensi all'altro
è secondo me il rapporto con il figlio è un pensare all'altro in maniera archetipica
Quindi per questo io ho detto che
Per me questo è un romanzo generazionale perché e quella generazione che ha attraversato l'Italia con una precisa idea di militanza che può essere una militanza
Introna parlamentare extraparlamentare ma l'idea in una ragion di Stato che prevale
Sulle ragioni del cuore dovrebbero essere e ragioni del cuore
Cioè alla fine c'è una generazione i genitori che ha dato tanto
Ma per dare tanto anche tolto qualcosa
Questa perdita di questa quota di sovranità genitoriale
Ha creato una generazione di figli
Che nel caso di Eugenia sono stati fortunati perché protetti dalla comunità
Sì
Sì però però ci sono quelli che non si sono salvati
C'è una generazione che non si è salvata ma non solo per colpa dei genitori forse anche per disattenzione della società
Perché qua dovremmo aprire anche un altro discorso che quello i come la società ha tamponato poi rispetto a determinate scelte
I come la società ha interpretato determinate scelte perché
Il monotipo di vivere in buoni e cattivi non ci sono genitori del tutto buoni genitori del tutto cattivi come non ci sono figli buoni o cattivi o alunni buoni e cattivi o partiti politici buoni e cattivi o periodi storici buoni e cattivi
C'è umanità però a mio avviso
Il problema di quella generazione è stato questo problema vissuto con amore rabbioso
Siamo tutti figli di questa Italia cioè nessuno escluso io io sono figlia di una generazione di genitori
Primo più ansia
Una famiglia in cui mia madre rimane sola con tre figli all'età i quarantun'anni io certe volte penso spesso penso ai miei quanto una e ai quarantun anni di mia madre
Cioè alla mia adolescenza prolungata e alla responsabilità di una donna sola con tre figli affrontata in una maniera radicalmente diversa con un padre
Molto quando io avevo quattro anni quindi una figura paterna apparentemente assente ma mia madre apparteneva a una generazione per la quale si facevano i veri padri pure quando i padri non c'era
Ecco mio padre è stato presente pure se non c'era più
Ma mia madre appartiene alla generazione ancora precedente ma la generazione appunto degli anni sessanta settanta è stato una generazione che si è consumata nella ricerca limite
Buona o cattiva porta cioè e a un certo punto ha perso di vista tuttologa più vicino
Queste cose si fa si pagano ci sono stati anche dei risultati positivi di tutto questo perché come io ho detto anche nel comunicato stampa breve che abbiamo scritto
è stata comunque l'ultima generazione che ha sognato un mondo diverso
E questo e di questo gli dobbiamo essere grati
Comunque a mio avviso perché ancora viviamo di un lascito però capisco esattamente il senso di questa mancanza perché conosco figli di persone che hanno fatto decenni di carcere per motivi politici
E non hanno più trovato le parole del saperglielo spiega e quando tu a un figlio non riesce neanche a spiegare
Perché per tanto tempo sei stato lontano si è interrotta una comunicazione almeno una spiegazione portata le ragioni di quella generazione non è detto che siano capite da infiniti
Questo non significa che una generazione tutta da da condannare i guai questo non ci fai una visione manichea che ha portato tanto danno a questa nazione e da cui dobbiamo uscire dobbiamo avere la serenità per raccontare anche attraversare il dolore
Speriamo insomma di sapere leggere questi libri nel modo in cui vanno letti possedere posso dire una cosa cioè non non voglio togliere la parola dico che c'è un libero suscita questo dibattito è un buon libro già
A seguire una conferito no siete straordinari proveniente dalle straordinarie sarà veramente molto contenta di questa presentazione perché appunto è stata una specie di autocoscienza femminile non dico femminista ma io lo direi però non voglio allargare mette
E sono molto contenta di quello che avete di come ariete
Focalizzato alcuni punti di questo di questo libro di e di questa storia quindi io vi ringrazio
Grazie a te nella Chirico Chirico
Diversa perché voglio chiudere
Che cosa che cos'è il primo la cassoeula cosa che non abbiamo detto probabilmente avremmo potuto dire molte alte Mazza cosa è che cosa hanno lasciato questi uomini questi i grandi intellettuali no Eugenio Roccella lo stesso Pannella lei era Parnell alta come diceva suo padre in capo a attacca perché Caserta che cosa hanno lasciato questi questi uomini nel bene o nel male nel senso che dove sappiamo però magari molto contraddittori magari sappiamo ma ma chi di noi non non parlo di volti io lo so e e tre e siamo tutti contraddittorietà quindi questi volumi sono contraddittori ma sono grandi mostrano grande che cosa hanno lasciato
E hanno lasciato canta e tante cose non per esempio per esempio le battaglie di l'anno che erano battaglie comunque lo si giudichi che erano battaglie per per contro la fame nel mondo che erano battaglie per i diritti civili che erano battaglie perché la politica non fosse consociativismo perché erano battaglie per perché erano soprattutto risposte
A giugno modo completamente diverso di concepire la politica è in modo diverso di concepire la politica era quello di dire la
Questo ci porta alla felicità
Era cioè il nord di le gare la politica e l'esistente
Le sue exordium e non violente i suoi digiuni le sue battaglie sulle carceri insomma io credo che ci abbiano lasciato una grande eredità che veramente da tutelare
Gran parte
Abbattuta guardano
La signora nella
Sì il la mia scelta politica di oggi è molto lontana da data quella di quando ero ragazzina di quand'ero giovane dei miei anni pannelliani il femminismo è rimasto quello non si tocca però dalle il mio pannelli Isma'non superato anche fin troppo abbastanza presto insomma
Però ecco sì questo era molto il tassate toccato e però per la quintessenza del pannelli Isma'
Cioè lui diceva sempre che la politica non era una scelta solo politica era una scelta esistenziale
E voleva dire mettere in gioco tutti sesta tutto si è spesso nel suo caso il proprio corpo anche tanto che i digiuni erano questo
E tutta le il suo modo di di fare battaglie non violento attraverso il di Giuni sit-in eccetera c'era
Io comunque ho imparato moltissimo da Marco Pannella e molte cose di quel metodo le ho sempre portati con me proprio alla il il peso dell'iniziativa politica per esempio il modo di rilanciare Sempre di non arrendersi è se se leggete il libro lo lo lo capite perché ero lo dico e lo racconta un è ancora abbastanza pannelliano quindi anche questo a me è un'eredità che mi è rimasta coloro che grazie ancora a tutti
Grazie ovviamente potete acquistare il libro all'ingresso ma prima di andarcene
Volevo consegnare al ministro mi dispiace solo a Messina però io vivo Anna socio nella prima colonia greca Sicilia
è voglio consegnare un omaggio realizzato da un artista una donna Stefania pennacchio che non è poi non non non è potuto essere con noi ma ha realizzato uno scudo lo scudo Dina scosse che noi regaliamo a tutti gli ospiti che vogliamo ringraziare per la presenza è uno scudo e che simbolicamente rappresenta anche la necessità
Di difendersi ma di avere sempre una comunità che ci difende
E quindi
Esatto Carmona ecco il nostro omaggio un uno scudo un piccolo pensiero però molto sentito fatta dalle mani
Di una grande artista che lavora libero uso la resina il fratello una forza fuori dal comune questo è il nostro scudo di me Solazzo con l'immagine di sì del nostro sì lei non ha si nota e con la con la base di bronzo
E quindi la
Nella nostra città lo faccio a Messina della la metà del gruppo cita Messina nella
Bene grazie a tutti grazie alla casa editrice Rubbettino qui presente nella persona di Luigi Franco che ringraziamo è come vi ho detto l'acquisto dei libri all'ingresso grazie per la vostra presenza