"La resistenza non armata: l'esperienza italiana"

No allora prender posto
Iniziamo
Il nostro discorso di stamattina
Pregherei di venire il più possibile avanti una piccola udienza è bene che sia anche un'udienza raccolta
Raccolta anche fisicamente
Oltre che spiritualmente
Allora io sono Ettore Zerbino introduco questo nostro incontro di oggi
E dando per quanto mi è possibile con le precisazioni che poi faremo perché abbiamo anche a che fare con alcune varianti di programma che d'arresto sono anche degli aspetti vitali Zandri
L'una quattro della dei lavori come si svolgeranno in questa prima giornata
Si sente bene
Così si sente
Medio ecco devo stare un po'più lontano
Questo convegno fa seguito e da Sviluppo al precedente del venticinque ottobre mille novecentonovantatré del quale sono già disponibili gli atti troverete gli attivi all'ingresso
Ebbene segnalare in questa introduzione di lavori il motivo ispiratore che ci introduce compiutamente nel cinquantennale della Resistenza
Che ha liberato l'Italia in un confronto con i poteri economici ed armati che avevano instaurato l'oppressione fascista e nazista
Il tema ispiratore del nostro convegno e semplice ed esigente
Quel confronto quella resistenza non sono cessati sono in atto
Il senso di questa resistenza va approfondito la sua Energia deve riprendere oggi
Ma in quali forme
Io richiamo brevemente la dicitura che e molto meditata sotto la quale abbiamo avviato le celebrazioni del cinquantennale
Il Comitato nazionale si intitola a la resistenza e alla guerra di liberazione
E chiaro l'insegnamento che procede da questa doppia denominazione
La guerra di liberazione si potrà dare per conclusa
Se ne potrà parlare anche al passato remoto
Ma la resistenza non è conclusa se ne può parlare solo al passato prossimo e al presente
E allora il quesito che rivolgiamo tutti noi ai testimoni agli storiografi è il seguente
Quale è stata la resistenza aldilà e oltre e inseguito alla civile guerra di liberazione
Quali furono le forme non armate di resistenza e che senso è vero e quali conseguenze
Dovremo interrogarci sul gli eventi e sullo spirito democratico che in essi ebbe nascita
Dovremo interrogarci sul travaglio collettivo sulle sofferenze e sulla fecondità di un grande movimento il cui fluire nella storia va riconosciuto anche oggi
Come il corso di un fiume carsico in un momento in cui sembra trapelare la superficie
Tale la resistenza i cui fatti meno noti sono proprio quelli forse più duraturi della lotta all'armata
In apertura ringraziamo perciò la grande iniziativa in cui siamo inseriti quella del Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della guerra di liberazione
Che ha reso possibile col suo finanziamento questo convegno di studio
Lo strumento per la realizzazione di questo nostro incontro è il nostro lavoro di piccolo gruppo il Centro studi difesa civile fa parte di quella corrente di studio e di iniziativa politica che viene coordinata in Italia dalla segreteria per la difesa popolare non violenta
Troverete la presentazione degli scopi e attività che si rivolgono questo ti a questo tema cruciale della trasformazione della difesa da difesa esclusivamente militare a difesa in senso democratico
Difesa cioè della vita e dei diritti umani che non può essere delegata a nessuna istituzione la Resistenza italiana va rivisitata come la vicenda ispiratrice di grandi urgenze che sono odierne tanto più nelle nuove minacce di guerra sul mondo e sulle e nell'Europa stessa
Primo l'urgenza di forme di diplomazia popolare per la pace
Che arrivino a far sentire la forza della loro voce fino ai belligeranti e fino all'ONU ci sono già dei grandi esempi in questo senso a cominciare dalla marcia dei cinquecento a Sarajevo
Secondo l'urgenza di azioni unite di resistenza e pace che vadano dalla difesa della Costituzione fino al rilancio di una democrazia libera dalla guerra
E quindi libera dalla mafia e dall'imperialismo economico che fomentano il mercato delle armi e la guerra
Quel rilancio che le grandi mobilitazioni dei lavoratori e degli studenti stanno riproponendo oggi in Italia scusatemi se mi sono soffermato su questi motivi che vi prego di esaminare questi ed altri temi dovremo fare interagire in queste due giornate con l'insegnamento degli e Sperti
Passiamo quindi l'articolazione dalla giornata di oggi premettendo alcune importanti adesioni intanto la segnalazione del patrocinio dato dal Comune di Roma alla nostra
Iniziativa
L'amministrazione comunale ha disposto la concessione del proprio patrocinio al convegno su la Resistenza non armata
Abbiamo poi un telegramma del ministro della pubblica istruzione impossibilitato partecipare per motivi di governo ringrazio cortese invito e invio cordiale saluto
Segnalo anche una comunicazione che leggo che proviene dai fratelli Taviani
Impegni di lavoro ci impediscono di essere con voi di partecipare al vostro bel convegno sulla Resistenza non armata ne siamo dispiaciuti
I registi contro scrivono
Abbiamo vissuto sulla nostra pelle di ragazzi le esperienze di quell'estate del quarantaquattro
I ricordi forti sono non solo quelli legati alle azioni dei ribelli così venivano chiamati dalle nostre parti i partigiani
Ma anche e soprattutto alla silenziosa complicità dei capoccia delle donne contadine che cedettero
Le loro i loro riti nelle loro stanze divisero il loro cibo trasformando le loro famiglie pacifiche in famiglie che resistevano
Contiamo di poter leggere quanto prima i resoconti del convegno e a voi tutti i nostri auguri di buon lavoro Paolo e Vittorio Taviani
Per quanto riguarda il programma di questa mattina
Aprirà i lavori la relazione del professor Antonio Parisella
Dell'università di Parma vicepresidente dell'il Sifar il quale presenterà un tema che è difficile intitolare perché vi è stato il protagonista della precedente convegno svoltosi un anno fa alla sala della Provincia
E quindi e quelli che gli riproporrà sono è un per quello che riproporrà è un percorso di studio riflessioni un anno dopo
Il professor Vittorio Giuntella ci parlerà a proposito della Resistenza dei militari italiani deportati lei la veste dei rischi
E il titolo una Resistenza non armata ma non inerme
Seguirà l'intervento del dottor Giuseppe Terragni
Il quale ci darà una presentazione di un'aria della Resistenza tra l'Italia e l'Europa
Aspetti della resistenza civile in una regione di confine
A conclusione la relazione di don Francesco motto che è una testimonianza sotto una particolare angolazione ma molto ricca di ciò che il mondo religioso fece al momento della Resistenza e sarà intitolata i salesiani la Congregazione Salesiana e la resistenza in Italia
Sì
E l'introduzione
Ho omesso di dire che verrà svolta dal professor Giarda Giorgio Giannini segretario del Centro studi difesa civile
Allora questo è il secondo convegno che il Centro studi difesa civile organizza speriamo che abbia un una certa ecco all'interno del degli organi istituzionali preposti alla ricerca storica sulla Resistenza la mia relazione non vuole essere una relazione storica perché io non sono uno storico quindi ma vuole affrontare degli argomenti da sottoporre al dibattito di chi coi parlerà dopo di me
Quando si parla di resistenza si intende comunemente alla lotta partigiana armata in base al decreto legge luogotenenziale cinquecentodiciotto del quarantacinque considerato partigiano combattente solo che ha fatto parte di una formazione partigiana
Ed ha partecipato ad almeno tre operazioni armate invece considerato patriota chi pur facendo parte di una formazione partigiana non ha partecipato a queste tre operazioni armate questa legge ha riconosciuto
Come formazioni partigiane soli gruppi che hanno svolto attività di resistenza armata pertanto non è considerata vera resistenza all'attività non armata svolta si arriva all'individuale che collettivo al di fuori delle formazioni partigiane
Questa distinzione tra partigiano combattente patriota e tra resistenza armata e non armata comportato una vera e propria militarizzazione della Resistenza
Di conseguenza le azioni di Resistenza non armata anche se praticate da moltissime persone
Non sono riconosciute a livello ufficiale e sono sottovalutate nella ricerca storica perché non sono considerate vere e proprie azioni di lotta partigiana e quindi di resistenza
Nella migliore delle ipotesi
Queste azioni sono considerate complementari o di supporto alla lotta partigiana armata
Queste azioni sono invece meritevoli di un proprio riconoscimento autonomo
Perché sono state espressione di una modalità di resistenza distinta dalla lotta partigiana praticata spontaneamente da moltissime persone forse anche in numero maggiore rispetto ai partigiani combattenti riconosciuti
è indubbio comunque che la Resistenza non armata ha avuto un ruolo molto importante nella lotta di liberazione nazionale favorendone sicuramente l'esito positivo
Per un'analisi obiettiva della Resistenza è quindi necessario superare la logica della sua militarizzazione che ha condizionato per molto tempo la ricerca storica ed iniziare finalmente a studiare chiede a rivalutare gli episodi di lotta non armata
E quindi doverosa una ricerca storica più approfondita in modo da scoprire gli episodi finora sconosciuti
Di di resistenza non armate rivalutare quelli conosciuti questa ricerca non solo è doverosamente urgente perché la conoscenza dei fatti rischia di perdersi per sempre con la scomparsa dei protagonisti dei testimoni
Pertanto è necessario un concreto impegno di ricerca non solo da parte degli istituti storici della Resistenza e dei dipartimenti di storia delle università ma anche da parte di tutti gli uomini di buona volontà
A riguardo encomiabile l'iniziativa dell'Istituto storico della Resistenza di Bologna che ha bandito in collaborazione con l'amministrazione provinciale
Il premio Giorgio Bonfiglioli di tre milioni di lire per la migliore ricerca o tesi di laurea o di dottorato sulla Resistenza senza armi
C'è un
Auguriamo che iniziative simili possono essere attuate da altri istituti storici
Ok diceva professor Parisella che c'è stata anche Prodi vero anch'io avevo avuto questa notizia però non l'avevo documentata vini non l'ho riferita con queste molto recente questa di Bologna
E quindi a Cochin auguriamo che iniziative simili possono essere attuate da altri istituti storici in collaborazione con i propri enti locali alle riguardo confidiamo che anche a Roma si riesca ad attuare un'iniziativa simile rivolgiamo infine un appello ad attivarsi ne cerca storica quanti hanno a cuore la scoperta la rivalutazione la conservazione di un pezzo importante della storia contemporanea nostro paese mi è un appello che facciamo a tutti
Coloro che in qualche modo sono ancora e testimoni di fatti accaduti cinquant'anni fa e quindi è opportuno che questi fatti siano conosciuti e documentati
Quale attività di Resistenza non armata le più importanti sono state il boicottaggio praticato con varie modalità allo scopo di gravi difficoltà alle autorità fasciste alle forze d'occupazione naziste ricordiamo la campagna contro la chiamata alle armi delle classi di leva degli anni ventitré venticinque per costituire l'esercito della Repubblica sociale italiana
Ricordiamo inoltre il boicottaggio da parte di molti comuni dei programmi di arringhe Savoca le per avviare al lavoro i disoccupati in Italia e in Germania ricordiamo l'imboscamento di prodotti agricoli e del bestiame che spesso veniva ripreso di notte che i rischi che l'avevano razziato di giorno
Ricordiamo il sabotaggio delle linee di comunicazione telefonica lei graffi delle strade
Ad esempio metti nella mediante la distruzione dei cartelli stradali e lo spargimento di chiodi sulle strade per ostacolare il passaggio dei convogli militari tedeschi
Il sabotaggio delle ferrovie degli impianti per l'erogazione dell'elettricità dell'acqua
Nel gas delle raffinerie di carburante ricordiamo anche dal la lacerazione risoluzione di manifesti affissi dall'autorità tedesche fasciste molto diffuso era il sabotaggio delle macchine pediatrici per i carichi che che i tedeschi portassero via il grano coltivato
Gli atti di sabotaggio avevano un grande valore dimostrativo perché dimostravano l'esistenza di una organizzazione clandestina
Di opposizione molto efficiente e nel contempo mettevano in evidenza la debolezza dell'apparato militare nazifascista
Ricordiamo gli scioperi praticati sia a livello locale che nazionale con diverse motivazioni dalla richiesta elementi salariali alla richiesta Dini della pace ricordiamo le manifestazioni popolari in particolare a livello di quartiere
In particolare ricordiamo quelle davanti alle casermette chiede la liberazione degli uomini rastrellati per assediati a lavoro obbligatorio per essere portati in Germania
E col diamo l'attività di propaganda politica di stampa che destina ad esempio la diffusione di giornali volantini le scritte sui muri nelle carrozze ferroviarie nei bagni dei locali pubblici
Ricordiamo l'organizzazione di comizi volanti nei mercati nelle piazze dei quartieri popolari ricordiamo la raccolta di informazioni di carattere militare e la diffusione di notizie false alle autorità nazifasciste
Ricordiamo l'assistenza ai ricercati in particolare l'assistenza alloggiativa ed alimentare agli ebrei ai perseguitati politici
Ricordiamo la protezione dei renitenti alla leva ed i soldati sbandati per dopo l'otto settembre che hanno considerati di settori ricordiamo la protezione dei militari Angola americani cuciti dei campi di prigionia dopo l'otto settembre
Ricordiamo infine le cosiddette attività di fortificazione dell'anima per sostenere psicologicamente la popolazione incoraggiarla a lottare
Ad esempio mediante la elaborazione la diffusione di canzoni di proverbi adattati da un testo esistente oppure creati appositamente
Tutte queste attività non armate erano altrettanto pericolose di quelle armate infatti chi li compiva rischiava la condanna a morte dopo essere stato torturato per fargli confessare i nomi delle altre persone che avevano collaborato con lui da mezzo secolo questi fatti
Che pure rappresentano una curiosa pagina della nostra storia contemporanea sono dimenticati e quasi condannati all'oblio
E pertanto un dovere civile morale e di scoprirli di valutarli prendendo il giusto merito a chi li ha compiuti e riconoscendo ai loro figli e nipoti il diritto di ricordarli con legittimo
Orgoglio adesso citerò alcuni esempi Resistenza non armata a dimostrazione dell'efficacia della Resistenza non armata cioè però alcuni fatti esemplificativi
Il primo riguarda la resistenza collettive non violenta attuata dagli insegnanti norvegesi durante l'occupazione nazista del loro Paese contro il provvedimento che imponeva loro pena il licenziamento giuramento di fedeltà alle regime fantoccio di Quisling
In base a un decreto del quattro ottobre quaranta fu predisposto una dichiarazione che gli insegnanti dovevano firmare nella quale tra l'altro era scritto Cogni docente doveva contrastare ogni forma di opposizione al governo da parte degli allievi
Ho dei colleghi il sindacato degli insegnanti diffusa una conto dichiarazione nella quali docenti affermavano di poter essere fedele ai principi della propria coscienza per protestare contro il Governo in i docenti attuarono anche degli scioperi
Il cinque febbraio quarantadue Quisling promulgò la legge di istituzione del sindacato degli insegnanti norvegesi che dovesse uno degli elementi portanti dello Stato corporativo che voleva costruire sul modello italiano due giorni prima con alta leggi era divenuta obbligatoria la partecipazione dei giovani dai dieci ai diciott'anni all'organizzazione della gioventù nazionalsocialista
Poiché in base alla nuova legge insegnanti dovevano istruire i loro studenti sui principi del nazionale socialismo e si decisero di opporsi in pochissimi giorni fu predisposto una dichiarazione nella quale i docenti affermavano di non poter educare i giovani secondo l'ideologia nazionale socialista
Perché era in contrasto con la propria coscienza
Questa dichiarazione fu sottoscritta da circa il novanta per cento degli insegnanti i quali non risposero all'invito del governo di ritirarla pena il licenziamento
Il governo decise allora
Di chiudere nel mese di marzo tutte le scuole ufficialmente per mancanza di combustibile
Appena fu diffusa la notizia circa duecento mila genitori di studenti
Dimostrando che ha nel suo idealità con gli insegnanti mandarono al governo una lettera di protesta nella quale dichiaravano che non volevano che i loro figli fossero istruiti secondo l'ideologia nazionalista socialista
Un inciso il Partito nazionale socialista alle ultime elezioni prima della guerra aveva preso pochissimi voti mi Germani Pini aveva pochissimo seguito
Il venti marzo quarantadue migliaia di insegnanti son totali di circa quattordici mila furono arrestati in tutto il Paese mandati nei campi di concentramento di falsa vecchi che ne sa
Nel mese di aprile alte centinaia di insegnanti furono deportati al campo di Kirkenes al confine con la Finlandia in cui le condizioni di vita erano spaventose
Si cercò di costringe gli insegnanti a ritirare la loro di le loro dichiarazioni sottoponendoli a lavori massacranti e dal digiuno
Ha solo poche decine cedettero
Venticinque aprile il governo dispose la riapertura delle scuole che riconobbe la libertà di coscienza degli insegnanti i quali ripreso il lavoro dopo aver sottoscritto una nuova dichiarazione letta ai propri studenti nella quale ribadivano che non potevano insegnare quello che era in contrasto con la propria coscienza
Questa vicenda un chiaro esempio di come può essere efficace un'azione di disobbedienza civile purché attuate in modo deciso e determinato e per un obiettivo giusto così da ottenere il spille a sostegno dei cittadini
Desidero ricordare anche un altro episodio che ha bellissimi esempio di solidarietà umana
Peraltro poco conosciuto de dimostrare l'efficacia dell'attività di assistenza come mezzo per salvare delle vite umane si tratta dell'opera di salvataggio di alcune migliaia di ebrei attuata dalla popolazione di un piccolo paese di montagna
Jean Bonnet surreali Bignone nella zona montuosa della Cia venne nel dipartimento dell'Alta Loira nella Francia meridionale
L'animatore di questa meravigliosa opera di soccorso collettivo
Che coinvolse tutti i tre mila abitanti di Jean Bonnet fu il pastore della Chiesa riformata Andretto rock mentre esponente di punta del movimento internazionale per la riconciliazione in Francia
Che aveva fondato in quel piccolo paese prima della guerra una scuola internazionale di pace con la quale aveva profondamente sensibilizzato i concittadini sui temi della fratellanza e della non violenza
Pertanto durante la guerra e gli abitanti di Jean Bonnet si comportarono
Secondo l'insegnamento di turkmeni
Da veri non violenti seguendo la propria coscienza che imponeva loro di non odiare e di non uccidere
Dato che tutti gli uomini sono fratelli
Gli abitanti di Jean Bonnet quindi si attivarono per salvare il maggior numero possibile di vite umane anche se questa loro azione significava mettere in pericolo la propria esistenza e quella dell'intero Paese esposto alle alla rappresaglia nazista
Nonostante questi rischi individuali e collettivi gli abitanti di Jean Bonnet si mobilitarono e riuscirono a salvare molte migliaia di ebrei aiutandoli ad espatriare in Svizzera
La notizia di quanto si faceva Jean Bondi si diffuse rapidamente tra gli ebrei che accorrevano in quel piccolo paese da tutta la Francia
Il pastore torni aiutato nella sua opera dalla moglie italiana Magda Pirilli di Firenze ed a numerosi collaboratori
Primi fra tutti Eduard FS Roger dacci il sake desidero infine ricordare altri due episodi di attività assistenziale svolta non è da una comunità ma da un uomo solo
Che riuscì a salvare molte migliaia di vite umane rapina vicenda riguarda l'attività di aiuto agli ebrei svolta da italiano Giorgio Perlasca Budapest egli era stato un fervente fascista
Tanto che aveva combattuto come volontario in Spagna nel settembre quarantatré si trovava in Ungheria per la sua attività di commerciante una serie di fortunosa e circostanze si trovò ad assumere illegalmente le funzioni di console spagnola Budapest
Avendo ormai cambiato le proprie idee decise di approfittare di questa carica diplomatica per aiutare disinteressatamente quanti ne avevano bisogno
E quelli che in quel momento hanno più bisogno di aiuto erano gli ebrei
Il rischiavano la deportazione nei lager di sterminio
Grazie alla sua attività di pseudo console spagnolo di uscire a salvare file quarantatré quarantaquattro alcune migliaia di ebrei fornendo loro sia documenti spagnoli sia l'alloggio in case che godevano della extraterritorialità
In quanto erano sotto la giurisdizione del consolato spagnolo l'attività di Perlasca rimase più lungo periodo sconosciuta egli stesso non si quanto mai di aver salvato tante vite umane
La sua vicenda fu conosciuta solo grazie alla ricerca fatta da un gruppo di ebrei ungheresi che lui aveva salvato quando erano ragazze e che riusciranno a rintracciarla
è stato quindi onorato come un eroi in Ungheria e come un uomo giusto in Israele dove anche ricevuto la ricompensa concessa a chi si è attivato per salvare gli ebrei dall'Olocausto
Ma ha avuto il giusto riconoscimento in Italia solo poco tempo prima della sua morte avvenuta nel novantadue
La sua vicende documentata nel libro la banalità del bene
Curato dal giornalista Enrico Deaglio ed è stata raccontata nel corso di una puntata della trasmissione del TG due Mixer curata da giorni Giovanni Minoli nel novantadue poco prima della sua scomparsa
L'altro episodio anche esso poco conosciuto e l'attività di assistenza agli ebrei svolte in Svizzera da folle Brüning re negli anni Trenta quando era capo della gendarmeria nel cantone di San Gallo nel trentotto dopo l'approvazione delle nuove leggi antiebraiche
E dopo l'annessione dell'Austria alla Germania il flusso degli ebrei che cercavano rifugio in Svizzera momento ha considerevolmente
Per cui la Svizzera chiuse le frontiere gli ebrei tedeschi ed austriaci respinti di giorno alla dogana tra attraversavano di notte il Reno vecchio l'abbia abbandonato del fiume è diventato una palude che segnava il confine fra due Stati
Brüning con la collaborazione di un funzionario di religione ebraica Sydney Dreyfus incaricato di organizzare gli aiuti di idee ai profughi Bray di registrava in data anteriore al diciannove agosto del trentotto giorni in cui era entrata in vigore la legge tedesca che vietava l'espatrio degli ebrei
Con questo sistema Bruni in gare in alcune settimane riuscì a salvare circa tre mila ebrei il fenomeno però divenne troppo vistoso
Ed il capo della polizia federale ordinò un'inchiesta e Grün inviare si addossò ogni responsabilità fu processato a un condannato a una multa di trecento franchi per violazione né dei doveri di ufficio per falsificazione di documenti che fu licenziato costretta a quarantotto anni ha trovato un altro lavoro per mantenere la famiglia
Dato che era additato al pubblico disprezzo non riuscì a trovare altro che lavori saltuari
Secondo il suo biografo sterzo Estefan Keller che ha curato una ricerca sulla sua attività Brüning riuscì perfino a liberare prima della guerra siamo nel trentasette e trentotto alcuni ebrei dal Campo di Dachau
Inviando alle autorità tedesche delle lettere false dei dei loro parenti che si dichiaravano disponibili ad accogliere in Svizzera Campo di Dachau è stato il primo istituito dal regime nazista nel trentatré però divenne campo di sterminio solo dopo la seconda guerra mondiale
Il film esce interviste che le che il regista Spielberg attratto dalla storia di Oskar Schindler che ha salvato migliaia di ebrei assumendo nella sua fabbrica dimostrato quello che è possibile fare anche in situazioni di estrema difficoltà
Per salvare delle persone molti altri si sono attivati come Grün Inger Perlasca scinde le e non hanno ancora avuto giusto riconoscimento
Ricordiamo ad esempio i consoli svizzeri a Milano Carla debba DR e a Venezia Imhoff che dietro il visto d'ingresso in Svizzera rispettivamente a circa mille seicento cinquecento ebrei
Ricordiamo inoltre l'avvocato tedesco Hans G. Gheorghe Cal maiale che durante la guerra in Olanda era il capo di un ufficio che decideva i casi dubbi
Di purezza della razza
In questa sua funzione riuscì a salvare molti ebrei accettando documenti falsi e Pseudo perizie che attestavano la loro appartenenza alla razza ariana
Le persone che non poteva aiutare in questo modo le metteva in contatto con altri che potevano aiutarmi a fuggire all'estero
Anche nel nostro Paese molte persone hanno hanno svolto la loro attività di assistenza ai venti ricercati ebbene i renitenti prigionieri agli atti scappati dai campi di concentramento in silenzio e nel silenzio sono rimasti come Perlasca senza pubblicizzare il loro operato
Basti pensare che perfino molte persone che hanno partecipato attivamente alla Resistenza anche armata
Non hanno chiesto il riconoscimento della qualifica di partigiano o di Patti Riotta perché hanno ritenuto in perfetta buona fede di non meritare un particolare riconoscimento per quello che avevano fatto
Infatti chi ha partecipato alla Resistenza armata considerava questo suo impegno un fatto naturale anzi doveroso
E cercare di liberare il Paese dal fascismo e dall'occupante nazista chi invece ha svolto un'attività di resistenza non armata considerava la sua opera una semplice espressione di quella solidarietà umana che ogni essere umano dovrebbe offrire a chi soffre
E pertanto necessario che la loro attività
Non sia dimenticata anzi sia adeguatamente rivalutata affinché il loro operato si è presentato alle generazioni future come esempio concreto di quello che si può anzi si deve fare per aiutare coloro che ne hanno bisogno e soprattutto per riaffermare gli elementari diritti di ogni popolo a vivere libero ed in pace e di ogni uomo a dispetto della propria dignità
Scusate se ho letto in fretta ma
Sa
E nell'avviare adesso per le relazioni della mattinata
Farei una proposta cioè di
Prendere un momento di domande discussione
Disponibile già dopo la prima relazione del professor Parisella
In modo che ci sia la possibilità di non tacere troppo lungo anche da parte di chi è venuto qui con delle
Con dei suggerimenti da portare con delle opinioni da da presentare tutto questo e molto prezioso non va omesso quindi aprirò la discussione subito dopo la relazione del professor Parisella
E se ci sarà qualche intervento intanto potrà essere avviato in questa prima
In questa prima occasioni
La parola dunque al professor Parisella su riflessioni dopo un anno circa la Resistenza non armata
Io intanto voglio salutare mentre parlava Giannini è arrivata Brunella della casa che la direttrice dell'Istituto storico della Resistenza di Bologna che appunto ha bandito il concorso per i premi per le tesi sulla Resistenza non armata
Ma poi che voglio fare un'osservazione che veniva a sulla bocca di molti prima che iniziassimo i nostri lavori questo il secondo convegno un anno fa
Ci sono esigenza di registrazione
Cerchiamo di parlare un po'a distanza in maniera che
Un anno fa nella sala della Provincia
Eravamo molti di più
Oggi il pubblico presente un pubblico qualificato ma più ridotto io ho apprezzato molto l'audizione del ministro della pubblica istruzione ma l'altra hanno il ministro della Pubblica istruzione aveva autorizzato gli insegnanti
A partecipare al convegno quest'anno nonostante sia stata fatta una richiesta esplicita it per tempo il ministro della pubblica istruzione che così gentilmente aderito al convegno non autorizzato gli insegnanti a partecipare
A a questo secondo convegno quindi questo mi sembra un dato da dover sottolineare
La seconda cosa che vorrei sottolineare e appunto perché riflessioni un anno dopo
Perché non me la sentivo di ripetere le considerazioni fatte nella relazione del convegno di un anno fa finché sono contenute nella volumetto del Centro studi di difesa civile che con tempestività solo un anno ha pubblicato già i materiali più importanti del convegno dell'altra
Lui avevo per quello che mi riguardava avevo indicato alcuni problemi
Storiografici e metodologici per lo studio della Resistenza non armata che si sommavano a quelli che aveva indicato Tonino Drago ecco senza ripetere quei problemi io oggi vorrei cercare di affrontare alcune questioni di inquadramento del problema della Resistenza non armata
O meglio della lotta non armata nella Resistenza io personalmente preferisco questa dizione quella del convegno che l'anno scorso rispetto a quella di quest'anno poi capirei
Da quello che dirò perché ecco e cercare di di capire di di individuare oggi in questa fase della sensibilità comune e anche della ricerca storica
Che senso acquista affrontare questi problemi e poi anche spiegarci di conseguenza perché proprio oggi poi viene la sensibilità per queste cose
Ieri sera tornando da Parma Roma leggevo in treno una parte di un volume è appena stato pubblicato dalle Edizioni Laterza a cura di Tullio Gregory
Eclisse della memoria
è un volume che si occupa del problema della conservazione dei materiali documentari
Della carta delle fotografie dei film
Dei dischi dei computer questa memoria sulla quale viene
Così impressa tutta la grande mole di informazioni tipica della nostra società c'è il rischio che questa memoria
Per deficienze tecniche di supporti vada perduta
Quindi c'è un problema di eclisse della memoria in senso materiale ma c'è anche un problema di eclissi della memoria che quello che noi qui in questo momento interessa in senso etico civile
Gli anni ottanta gli anni del ritorno al privato
Sono passati nella società italiana come gli anni anche della crisi del paradigma antifascista
Con la dove parlare della Resistenza non era più di moda quasi ci si vergognava a questi richiami
Nella fase di crisi
Della sistema politico italiano
C'è quasi un'eclisse del processo di fondazione della nostra stessa convivenza civile ha suscitato quasi lì ilarità
Di qualcuno il fatto che gli atti del convegno
Passato il presente della Resistenza
Svolto un anno fa in Campidoglio organizzato dalle tre grandi organizzazioni partigiane fossero stati pubblicati dalla Presidenza del Consiglio
A cavallo della prova elettorale che siano usciti con la indicazione come editore della presidenza del Consiglio proprio quando è avvenuto era avvenuto a seguito del la prova elettorale di primavera il cambiamento che
Tutti conosciamo
In questa fase lo ricordava il Presidente della Repubblica l'altro giorno le cose stanno cambiando ma non si individua bene ancora
Un pensiero che le unifichino un'idea forza che indichi maggiormente con maggiore chiarezza
Quella
Il senso di questo cambiamento è qui in questa situazione il problema
Dell'eclissi della memoria della memoria della Resistenza
E e collocare
Ricordo che ancora alcuni anni fa i giovani di Palermo nel con nel loro corteo antimafia
Portavano un grosso striscione sul quale era scritto verso una nuova resistenza
Nelle autogestioni e nelle occupazioni di questi giorni come negli interventi che con la Sezione didattica dell'istituto romano per la storia d'Italia Fascismo la Resistenza ogni anno facciamo
La cosa che ho potuto costatare è che c'è uno spostamento di interessi
C'è una ripresa questo è il dato significativo importante per i temi del fascismo
E del fascismo regime non ed eventualmente per il problema dell'antifascismo fra dell'antifascismo come come sottolineatura dell'antica più che per la resistenza
Questo è un dato secondo me sul quale bisogna riflettere perché è il dato che deriva appunto da quella eclissi della memoria da quella a
Da quel tentativo di rimozione del processo di fondazione della della nostra convivenza civile dell'Italia repubblicana che ha operato né i mezzi né negli anni precedenti
In un volumetto pubblicato dal Manifesto Libri intitolato appunto politiche della memoria
Nicola Gallerano
E introducendo il discorso sulla memoria pubblica del fascismo dell'antifascismo sottolineava come la fine del dopoguerra o fare l'opportunità di collocare in una prospettiva storica la memoria pubblica del fascismo e del nazismo
Una critica puntuale delle rimozioni e delle vere e proprie falsificazioni che vi sono state a questo riguardo
E poi nella parte conclusiva del suo saggio
Sottolineava dopo aver esaminato i casi della Francia della Germania dell'Italia una tendenza generale al logoramento della tradizione antifascista
Proprio nel momento in cui era già prima dell'ottantanove il risorgere dei movimenti di estrema destra in tutta Europa
Soprattutto per la forte caratterizzazione violenta e razzista e poi aggiungo io l'emergere prima che nella fase recente di nuovo nell'Europa occidentale dell'estrema destra nei paesi che dell'ex
Degli ex regimi comunisti di analoghe tendenze di estrema destra rendevano invece necessario riproporre riflettere sul gli anticorpi che le società
Contemporanee dovevano sviluppare a questo riguardo è qui in questo contesto in questo contesto si è collocata quella crisi della Repubblica nata dalla Resistenza
Il problema
Proprio quello della crisi di un fonte di legittimazione della vita
Civile della convivenza civile dell'Italia repubblicana che è stata spostata invece e come legittimazione di un sistema politico che è quello che reggeva la
L'impasto la identificazione del sistema politico
Con la Repubblica la sua immutabilità
Il
Lo ha fatto sì che in una certa sensibilità questo legame
Resistenza a Repubblica
Sia apparso comune un legame fra resistenza Repubblica e quel sistema politico che lentamente
E quindi l'uso pubblico che della Resistenza è stato fatto per legittimare quel sistema politico
A e la crisi di quell'uso pubblico di quell'uso politico
Ha rischiato rischia di far travolgere completamente come questa a seguito di questi dentistiche azione la memoria della resistenza
Ancora prima che si verificasse dei cambiamenti italiani negli ultimi anni era uscito pubblicato da Rizzoli un volume di un volumetto un pamphlet di Romolo Gobbi il mito della Resistenza dove accanto a tante osservazioni
Pungenti e pertinenti sul piano storiografico relative quello che gli storici alle immagini che gli storici e i politici avevano dato dalla Resistenza vi erano delle conclusioni drasticamente
Riduttive se anzi direi provocatoria la Repubblica nata dalla Resistenza fondata sull'antifascismo sta vacillando Romolo Gobbi è uno studioso di orientamento UPI RAI sta il
Possiamo auspicare che si formi una nuova schiera di intellettuali che non abbiano giurato fedeltà alla Prima Repubblica che siano uniti ad un'esperienza da un'esperienza comune di opposizione radicale del sistema politico
E che siano disposti a pensare a una nuova resistenza che prefiguri una nuova costituzione
Demitizzare i vecchi miti contemporaneamente crearne di nuovi e così avanti
Fino alla conclusione non si vede come perché mantenere ancora in vita il mito della Resistenza nato in un contesto politico del tutto diverso e ormai superato
Questa situazione ecco merita una riflessione e introduce proprio il tema nostro cioè quella che introduce poi il tema specifico che è quella che e non può essere altra che possono suggerire coloro che si occupano di storia contemporanea di Storia della Resistenza ma anche di storia dell'Italia repubblicana
L'esperienza degli circa dei circa sessanta istituti storici della Resistenza
Che è stata recentemente pesantemente attaccata in un servizio di Italia settimanale
è andata in direzione opposta a quella della costruzione del mito
Anzi
è stata a molto spesso rimproverata proprio da chi elaborava il mito unanimismo dico della
Del
Test stava dietro la espressione arco costituzionale diverse importanti ma chi appiattiva il la problematica della storia della Resistenza e la utilizzavate Fini di consenso politico
La ricerca che gli istituti hanno compiuto in questo senso è stata tesa sempre a capire la resistenza della storia allargare le conoscenze capire inizi tra la società italiana e la resistenza dei venti mesi tra la società italiana la resistenza lunga dell'antifascismo tra la società italiana e la repubblica la nascita e lo sviluppo dell'istituzione dell'area
E in questo con questo approccio che si recupera il senso vero reale della memoria
E allora se ci muoviamo intorno a questa a questo problema se siamo orientati in questa direzione
Il senso che recuperiamo di queste cose ci appare diverso e in questo senso
Trova progressivamente cittadinanza la scoperta a volte per la prima volta in altri casi la riscoperta del ruolo della lotta non armata nella resiste
Nei giorni stessi in cui
Ecco perché questo richiamo alla anche all'anno riconsiderazione del momento della nascita della resistenza perché serve per capire poi il la definizione stessa che il l'interpretazione della
Il rapporto tra antifascismo e resiste nei giorni stessi in cui nelle strade di Roma in armi si combatteva contro i nazisti
Nove e dieci settembre il comitato di di liberazione nasceva il Comitato di Liberazione il Comitato delle opposizioni antifasciste diventava Comitato di liberazione nazionale
è un passaggio significativo questo da un obiettivo che era indicato unicamente contro le opposizioni antifasciste o l'obiettivo che era indicato per che si caricava di senso positivo la liberazione nazionale
Nello stesso documento si indicava però come l'occupante nazista tendesse alti restauro della del potere fascista e che quindi la lotta andava condotta contemporaneamente in tutte e due le direzioni da unità della lotta antinazista con la lotta
L'antifascismo diventava il presupposto di qualche cosa che doveva essere costruito che doveva non dimenticato antifascismo ma diventava il presupposto per la costruzione di un movimento che è stato storicamente nei suoi confini politici culturali sociali e di generazioni più ampia del movimento antifascista
Non solo numericamente ma per esperienze che
Confluivano in quel movimento
Quell'Italia che era stata fascista attraverso la resistenza prendeva progressivamente coscienza di sé
Vendeva conosce coscienza
Che
La realtà nazionale
Si salvava in una dimensione differente
In cui con gli antifascisti doveva progressivamente crearsi una nuova unità
L'ottava per la sua liberazione
Con questa questo passaggio è quello sul quale doveva dobbiamo riflettere
C'è un libro uscito proprio in questi giorni di Gianni Oliva i vinti e liberati una storia una sintesi di Storia della Resistenza che viene dopo molti anni da dopo quella famosa del Battaglia
Ecco i vinti
Ito l'otto settembre come la vittoria di un nemico contro qualche cosa che mi appartiene molti non hanno vissuto l'otto settembre anche dei protagonisti come una sconfitta dell'Italia
Ma l'hanno vissuta con una sconfitta del fascismo
Una parte consistente italiani ha vissuto l'otto settembre come una sconfitta nazionale come la sconfitta con un momento della vergogna nazionale
Eccolo il passaggio dall'otto settembre al venticinque aprile e il passaggio dal
Nato a seconda dei sentimenti
Ha qualche cosa che invece riguarda tutti venticinque aprile come momento della liberazione che non riguarda solo chi l'ha vinto ma riguardanti gli sconfitti e che la la
Attraverso la guerra civile attraverso
La lotta fra concittadini oltre che la lotta contro i nazisti si giunge a un risultato che un risultato che riguarda anche gli sconfitti la Repubblica Democratica diventa la casa comune di tutta la comunità nazionale
E allora ecco
E influenza
Questa realtà che io ho definito sommariamente dei contorni particolari
Assenso perché
Ha senso per i nostri discorsi perché questo è possibile che la liberazione di venti fondamento di una casa comune
Perché
Quella lotta che è stata che ha avuto anche tutte le durezze di una guerra che era combattività
Fra cittadini oltre che fra uno cittadini un occupante era combattuta fra cittadini dello stesso paese
è stata una grande lotta popolare
Questo era uno dei più dei richiami nelle ultime battute della la discussione dell'anno
Hanno poche migliaia
Coloro che nelle nell'autunno del quarantatré erano andati di montagna
Erano molti coloro che parteciparono all'insurrezione della primavera del quarantacinque prima in prima ancora a quella di
Firenze
Circa un anno
Erano molti quelli che a Napoli avevano dato vita alle quattro giornate
Napoli come cosa che non è disgiunta dal resto ma che una sorta di laboratorio della
Resistenza dei ventidue
Ecco
Assume riportare alla memoria la Resistenza come lotta popolare non solo come guerra combattuta
Dalle formazioni armate partigiane
In montagna o di città
Come come lotta nella quale le formazioni partigiane combattenti non sarebbero durante neppure un minuto di più se non vi fosse stato il contorno rappresentato dalla lotta popolare
Significa
Non trovare una nuova resistenza ma scoprire nella Resistenza storica le ragioni per le quali Essa della memoria può essere e
Deve esserci il fondamento della nostra identità della nostra convivenza civile
E allora in questo caso il problema è quello di recuperare la unità nel processo resistenziale ed è per questo che l'espressione Resistenza non armata a me piace di meno di quella lotta non armata nella resistenza perché quasi
Con la indicazione di Resistenza non armata tende ad aprire quasi una un conflitto un contrasto nella memoria fra due realtà che erano storicamente possibili e che hanno avuto esiti diversi per scelte e che hanno privilegiato quella meno nobile rispetto a quella nobile ecco l'altra hanno su questo abbiamo anche
Dato delle valutazioni che sono ora negli atti
A me la cosa che sembra importante è questa di recuperare l'unità del professor esistenziale in tutte le sue dimensioni
Con tutti gli enormi problemi che acquisto
Comporta nella valutazione degli esiti della Resistenza nel dopoguerra nel passaggio alla repubblicani la nascita della Repubblica e delle ragioni per le quali la Repubblica poi assume quelle fisionomie che al Sud però di recuperare questo ruolo unitario nella Resistenza
Quel ruolo che non era sfuggito ad Aldo Capitini
Maestro dei non violenti italiani che scriveva
Nel corso degli avvenimenti problema per me non era di determinare quale Scelta violenta o non violenta era quello di determinare l'asceta che ciascuno Point coscienza avrebbe fatto secondo le proprie convinzioni
Quindi questo è una cosa che io mi sento di risottolineare di nuovo con forza si tratta di scoprire questa integrazione questa questa
Insieme di cose graduate
Nel
Secondo tanti aspetti secondo tanta sensibilità secondo tante prospettive ma facenti parte di un unico movimento
Del resto
Proprio gli studi che sono stati pubblicati nei quaderni di azione non violenta sulla Resistenza in Danimarca sulla Resistenza in Norvegia
Indicano una cosa importante
Nelle introduzioni in entrambi gli autori sottolineano che nella realtà dei loro paesi la Resistenza non armata e caratterizza prevalentemente tutta la prima fase fino a quarantatré della
Vita di quei Paesi
Perché anche lì dal quarantatré in poi la anzi da quarantadue cambia la vicenda ecco la la resistenza non armata da sola non avrebbe
Contribuito alla liberazione di quei Paesi e sottolineano questa unità che c'è fra la Resistenza non armata alla resistenza armata in quei Paesi
Quindi questo elementi importanti secondo elemento che
Riguarda proprio questo passaggio dell'intera collettività nazionale attraverso l'esperienza resistenziale
è sul ruolo che la Resistenza ha avuto nella formazione
E Tyco civile dei resistenti
Non sto qui a richiamare le pagine numerosissime che nei diari partigiani nelle memorie partigiane per tutte quelli di Dante Livio Bianco ad esempio oppure nel volume di Guido quarzo a resistenze storia d'Italia
Sono state scritte su come funzionava la organizzazioni Interna della banda partigiana
Ai fini della formazione della coscienza dei militanti
Cioè l'idea che
Si dovesse combattere per la e non solo si dovesse combattere contro idea che si dovesse combattere attraverso una valutazione adeguata del rapporto tra fini e mezzi che non si dovesse essere degli sconsiderati
Per quello che riguarda le conseguenze che propri atti potevano avere non solo per chi partecipava la lotta ma per le popolazioni per per
Tutti gli altri che
Era non solo il destinatario ma
Erano i
Per dirla con la
Espressione l'acqua stessa nella quale il pesce
Del combattente viveva
E con lo spirito di resistenza che uno spirito che è uno spirito di pazienza uno spirito di accortezza
Nella valutazione del rapporto tra mezzi e Fini allo spirito di pazienza
Nel senso che che sta di sopportazione anche delle condizioni di infima minoranza quali combattenti erano nello stile nel momento in cui fecero la scelta di combattere
Lo spirito di resistenza che quello spirito di sviluppare nel corso della lotta degli strumenti che poi devono prefigurare la vita
Civile del momento del dopo Liberazione ecco queste sono sono elementi che nella Resistenza italiana sono presenti allo stesso modo nel quale sono presenti nello sviluppo dei movimenti non violenti la il richiamo di Martin Luther King in uno dei suoi primi discorsi alla funzione di volta in volta della colomba della la la purezza della colomba e l'astuzia del serpente
Il ecco questo questo è non lo lo lo ritroviamo nella progressiva acquisizione di coscienza che la il movimento resistenziale
Originali nei suoi partecipanti
E un'ultima considerazione
Come vedete sono orientamenti perché tendono a definire un quadro nel quale le numerose e poi testimonianze di oggi e di domani
Si collocano e fornire dei criteri di carattere interpretativo a queste cose
Un'altra un'altra considerazione riguarda il tipo di
Legittimazione nuova che attraverso l'esperienza resistenziale si manifesta e che essa stessa alla base e il fondamento anche di
Dei movimenti non violenti
Una cospicua parte della resistenza motivava la propria scelta con ragioni di legittimità l'obbedienza al governo legittimo
Gli ufficiali che avevano giurato
Fedeltà un'altra parte invece motivava nel corso della dei venti mesi coi queste motivazioni si intrecciano cambiano
Motivava questa scelta in base a quel diritto di resistenza che dalla giusnaturalismo passando attraverso il e l'Illuminismo arriva e alla
Etica sociale cristiana arriva fino ai giorni nostri cioè quel diritto di fronte che è diverso dall'obiezione di coscienza l'obiezione di coscienza come fatto
Individuale come fatto oggi c'è una dichiarazione del Sant'Uffizio che richiama l'obbligo dell'obiezione di coscienza c'è un
Una
Un corto circuito in questa
In questo espressione l'obiezione di coscienza è interiore omini
è è qualche cosa che rigorosamente personale il diritto di resistenza una cosa che riguarda la vita dei popoli è il diritto dei popoli a ritrovare le ragioni della propria identità di fronte a situazioni in cui i diritti vengono conculcati anche da governi legittimi formalmente legittimi e questo credo che sia l'elemento decisivo importante notevole il diritto delle
Delle maggioranze oppressione delle minoranze oppresse
Che caratterizza fortemente la vicenda resistenziale che crea quel legame poi fra la vicenda resistenziale e le lotte per la democrazia
Per tutto il periodo della vita dell'Italia repubblicana è quell'elemento positivo quell'elemento propositivo anche che che fornisce
La Raggio
Pone per la quale la memoria poi non Perna questo riferimento
Ecco io su questo vorrei concludere non lasciando un discorso aperto un discorso che va approfondito che va curato nella lavoro poi della ricerca e la cosa piacevole per me vivere qui sono presenti alcuni ricercatori che conosco di persona che si stanno dedicando a questi gli studi e che sono sicuro che anche in questa direzione ci daranno cose positive
E grazie al professor Parisella penso che adesso potremmo subito provare ad offrire qualche spunto se ce ne sarà l'occasione ringraziando chi vorrà intervenire al riguardo
Per attivare una reazione no alla una una risposta alla a alle proposte molto dense che sono venute dalla relazione che abbiamo ascoltato
Proverei intanto io a chiedere professor Parisella
E se e ritiene di poter decidere qualcosa di più circa l'attualità di questo processo a storico
Che ha che ha lumeggiato
E in particolare un forse un accenno ulteriore questa è proprio una domanda chiodi porrei
Si può dire che oggi esiste una ancora una corrente unitaria di resistenza
Si può dire che cresca questo questo unificazione delle varie correnti che appartennero la resistenza o sono prevalenti invece i processi
Di differenziazione
Credo che questo al tocchi il nostro tema in quanto le due correnti quelle della guerra di liberazione e quella della Resistenza che fu sia armata sia non armata ed anche non violenta in certe sue espressioni
Tendono a distinguersi forse anche ad ignorare assi forse tendono anche ad incontrarsi
Siamo tutti
La parola Raniero la Valle
Avevo solamente una questione da porre
E mi sembra che nella sua relazione verso la fine abbia anche senza forse troppo diciamo dare importanza a questo è un aspetto che invece secondo me importante
Aveva in qualche modo distinto sono contrapposto l'obiezione di coscienza al diritto di resistenza nel sito
Popolo come tale
Mentre invece l'obiettore dico è un fatto individuale
Consuma nella segreta nella profondità della coscienza
Ora non c'è dubbio che l'obiezione di coscienza avuto questo rigide
Però c'è stata un'evoluzione molto significative in questi anni e decreto oggi diventato un'altra cosa ed è un'altra cosa sicuramente nella legge sull'obiezione di coscienza che in questo momento faticosamente ancora una volta si sta cercando di parare alla al Senato Repubblica
Io credo che anche l'obiezione di coscienza sia un fatto collettivo sia un fatto che riguarda il popolo come tale non mi pare che ci sia una contrapposizione da fare l'obiezione di coscienza e diritto di resistenza anzi direi
Che l'obiezione di coscienza e precisamente ciò che unifica nel modo più profondo la resistenza armata e la Resistenza non armata se noi cerchiamo sino a cerchiamo di trovare il nesso profondo tra queste due espressioni della Resistenza io credo che questo nesso sta proprio nella sua origine che è un'obiezione di coscienza alla oppressione
L'obiezione di che perché diciamo c'è questa analogia questa affinità profonda provvisorio di coscienza e resistenza perché la resistenza normalmente si intende come una resistenza che si rivolge contro un potere che si pretende legittimi se si trattasse solamente di resistere diciamo un'aggressione allora sarebbe la legittima difesa sarebbe una cosa che nell'ambito del diritto nell'ambito della legge persistenza invece e qualche cosa che deve in qualche modo sfidare una legge non dico un una giustizia attualmente dico una legge una legge vigente una legge a cui si appella colui che opprime che sia un occupante che sia un regime dittatoriale totalitario eccetera
Quindi la resistenza a questo aspetto non solo di combattere contro un nemico Oliver combattere anche contro una contro una legge contro un diritto e e perché si appella un diritto più alto si appella una giustizia che al di là di quel diritto che viene invocato dall'oppressore e la stessa cosa l'obiezione di coscienza obiezione di coscienza
Occhietto a una legge i nomi di una legge più altri nomi più la giustizia che ha la sua profondità naturalmente la sua radicamento nella coscienza che non è però in questo caso semplicemente l'espressione di un soggettivismo individualistico ma è l'espressione anche quella di una coscienza collettiva ecco questo mi sembra molto importante perché ci fa capire allora qual è la nuova tipologia dell'obiezione di coscienza che oggi si sta cercando di far avanzare non è la personale ripugnanza all'uso delle armi come era nella vecchia legge del settantadue nella coscienza che
Gli stessi lo stesso obiettivo della difesa della patria si realizza
Dentro il disegno costituzionale attraverso mezzi non violenti attraverso non il ricorso agli eserciti tanto più oggi come si vorrebbe gli eserciti professionali e quindi è un uno stare contra legem
Una legge diciamo ulteriori per una legge per una per la realizzazione e più alta della giustizia in questo senso mi pareva appunto che sarebbe troppo da ricomprendere in una sintesi molto forte sì all'obiezione che la resistenza che
Grazie
Prego nella nella
Più il trambusto sono sono brune nata la casa dell'istituto Storico Provinciale della resistenza di Bologna ringrazia Parisella
Il saluto che mi ha dato io sono ho partecipato a questa ho deciso di partecipare a questa giornata
Per
Ribadire un interesse profondo che visti tutto storico provinciale della resistenza di Bologna assieme alla Provincia di Bologna a per lo sviluppo appunto di ricerche su questi sul tema della Resistenza non armata
Nella nostra provincia in primis ma anche sul territorio nazionale
E significativo a mio avviso che questo interessa questa spinta sia avvenuta in una province in una regione come la nostra dove invece la resistenza armata è stato un elemento una realtà evidentemente sempre
Numericamente ridotta rispetto ai milioni di persone che componevano la popolazione civile però una resistenza che ha avuto dei forti momenti appunto anche di lotta armata i prolungati poi per nell'ultimo anno
Tutto l'inverno per quarantaquattro quarantacinque con momenti anche tragici ma anche eroici di lotta armata ecco e e anche la nostra è una regione dove
Proprio anche per un certo tipo di
Egemonia storiografico un certo tipo di scelta storiografica il movimento la il privilegiate negli studi in questi anni è stato soprattutto il momento della lotta armata
Soltanto negli ultimi anni recentemente proprio sull'onda e qui concordo con Antonio Parisella
Di suggestioni storiografiche
Sollecitate dagli istituti storici della Resistenza che hanno invitato e spinto appunto
La ricerca storiografica a collocare la storia della Resistenza dentro l'ambito più vasto appunto della storia italiana del Novecento e dentro appunto l'arco più vasto della storia
Del fascismo e dell'antifascismo e quindi con la maggiore attenzione a quanto accadeva appunto nella popolazione civile
E nella nella gente appunto comune le reazioni della gente comune
Da questo sollecitazioni sono venuti studi più recenti che hanno cercato di collocare la storia della Resistenza anche cioè di ricostruire l'habitat diciamo così dove la resistenza a sì eccolo con la resistenza armata si è collocata qual è il retroterra su cui la resistenza potuto appoggiare qual è la realtà ad esempio delle città ed è un faccio riferimento a un recente studio che in fase di pubblicazione dovrebbe uscire proprio in questi giorni svolto dal nostro istituto che ha promosso studi sulla città in guerra cioè sulla realtà di Bologna durante la guerra
Cercando di ricostruire anche i momenti minuti della vita quotidiana della popolazione durante la guerra cercando di rilevare anche la il sorgerà anche di quegli elementi appunto di
Nascita di un'opposizione al regime
Indipendentemente oppure col a latere della e in appoggio comunque di una resistenza che stava appunto radicamento significa nelle montagne
Perché non c'è dubbio e questo è ormai una credo un dato indiscusso che la resistenza comunque sempre numeri per quanto ampia sempre numericamente di poche ci impegna in centinaia di milanesi di poche numericamente limitata non avrebbe potuto resistere senza questo retroterra appunto di appoggio della popolazione civile
Ecco non più vi preme però anche sottolineare che spesso a questo retroterra della popolazione civile è stato interpretato non autonomamente ma come il segno di un'egemonia politica di una parte appunto sulla popolazione ed è questo questa stato una lettura abbastanza limitata segno come di un radicamento mente probabilmente ecco oggi si giustamente anche nella nelle nelle varie piste di ricerca che ha anche delineato Parisella tante sono le strade che possono portare appunto alla resistenza non armata appunto della del alla resistenza della popolazione
O anche alla resistenza armata più giustamente faceva riferimento ai diversi alle diverse motivazioni che portano non so alcuni miti i militari ad accedere alla resistenza armata
Nella popolazione civile i percorsi possono essere se tanti sono i percorsi della scelta resistenziale anche per coloro che che che vanno appunto sulle montagne
Quanti tanti altri e forse ancora maggiori sono i percorsi che portano le singole persone appunto
A opporsi al fascismo e a appoggiare la resistenza o o anche Sam o semplicemente appunto a resistere al
Al fascismo
Ecco inoltre volevo solo aggiungere una cosa a sostegno di questa o riflessione che
Aveva già fatto per Israele che è stata ripresa anche da Della Valle Zanda
La valle dal professor ristorante
Questo necessità a mio avviso appunto di non creare una dicotomia fra i due momenti fra il momento della Resistenza non armata il momento della Resistenza armata questo perché non solo perché credo appunto che sia introdurre come ecco si accede rischiare di fare una forzatura ideologica come è stata fatta negli anni precedenti per cui esisteva solo la resistenza armata adesso il rischio è di fare il contraltare di rivalutare di valutare come positiva sulla Resistenza
Non armate ecco ma o a parte questo è che credo che sia uno due momenti che anche nella coscienza del periodo possono essere andati strettamente congiunti e io faccio un porto un esempio
Mi riferisco al fatto che proprio questa settimana ma purtroppo io non ho avuto la possibilità di avere in nei giorni scorsi volumi e quindi non ho potuto portare l'Istituto per la storia di Bologna a pubblicato la tesi di laurea di un giovane tenente degli alpini tale Franco Cavazza
Che il diciassette marzo del mille novecentoquaranta
Muore si fa muore in Jugoslavia
La storia di Franco Cavazza è questa è una appunto tenente alpino di artiglieria debba tendone Gemona di opere operazione appunto nella zona di te polemiche Pellerini vicino al fiume Po Brussa
Sul Monte in Jugoslavia è il diciassette marzo mille novecentoquaranta il sedici marzo dopo dodici giorni di combattimenti Ferrucci simili che si concludono che portano a un vero e proprio bagno di sangue viene dato termine viene posto termine all'offensiva che Mussolini aveva
Attuato aveva fatto attuare in questo su questa zona del fronte per cercare di aprire una breccia sul fronte che prendere l'esercito greco alle spalle
Tutto questo ai fini della strategia della guerra parallela cioè di permetterà all'Italia sapete siamo ancora agli inizi della guerra le disillusioni grosse sulle capacità appunto dell'esercito italiano sono appena cominciate comunque questa è una delle prime poi verrà da russi e poi verrà anche via però ecco siamo ancora il momento in cui Mussolini pensa di potersi sedere arrivare ad Atene potersi sedere a fianco appunto dell'alleato germanico a pari a pari dignità
Questa te e l'offensiva su questa zona sul Monteponi qua e in funzione di questa strategia politica militare la il Mussolini guarda dall'alto mandare per dodici giorni consecutivi fa anche all'attacco è il tutto si conclude in un bagno di sangue sono più di dieci mila i morti tra morti e feriti Demel truppe italiane
Senza che questo riesca minimamente appuntarsi formula produrre uno sfondamento nel
La esercito appunto greco il
Il giorno dopo la la cessazione cessazione dell'offensiva
Durante appunto tutta la giornata ancora Gruppi di pattuglie di Grey cd di dell'esercito greco operano fanno dell'incursione in sulla zona ditte Pellini che è una delle zone nella quale premente in combattimenti sono stati più feroce a quel punto il tenente Cavazza
Manda a valle tutti i suoi cioè il sgancia tutta la la il gruppo al da lui dipendente e manda via anche il suo attendente
E aspettai rimane da solo su questa zona a aspettare l'offensiva
Di questi piccoli truppe greche di Luís il sì da addirittura alla butta via la pistola cioè fa proprio un gesto di ribellione anche non non armata il proprio attende l'attendente testimonia che sembra che anche nel periodo precedente e pur tenendo la pistola in pugno però l'avesse scarica avesse sempre comandato anche il suo gruppo con la pistola scarica queste ma testimonianza dell'attendente comunque resta il fatto che il Franco Cavazza rimane solo e viene ritrovato dopo
Giorni e giorni evidentemente morto e disarmato ucciso appunto da questa controffensiva ecco perché ricordo questo episodio e perché
Perché lo prendo come esempio della di questo intreccio fra questo è proprio l'episodio di non violenta accetti tempi rivolta non violenta nei confronti appunto di questo sterminio che si è creato lo lo richiamo però per l'effetto che questo episodio a sulle altre sulle truppe sul l'episodio questo comportamento di Franco Cavazza di Haendel presto risaputo fra richiese fra i soldati e delle delle del distanza in punto io così gravi che ne parlano se ne parla a proposito la smette con un tam tam fra tutta la agli altri e poi gli altri soldati e in qualche modo e crea è è l'inizio per molti a testimonianza anche appunto
Umorali date successivamente l'inizio proprio di una presa di coscienza l'inizio d'una presa in si giudica questo gesto come un gesto giusto nonostante che dal punto di vista militare sia invece tradimento naturalmente invece viene considerato un gesto giusto contro la retorica militare e per molti i migliori probabilmente però per molti di questi soldati appunto Istat è l'inizio d'una presa di coscienza e di una riflessione siamo nel quarantatré siamo nel quaranta quindi molto molto presto di una presa di coscienza una crisi
Di coscienza che per i migliori poi diventa resistenza nel momento in cui tornano in Italia
Adesso sì
Diceva Antonio Parisella della sensibilità che oggi le sale del così dell'emergenza oggi di questo tema della della lettura di una nuova lettura della dei lunghi anni dell'antifascismo e del della necessità di tornare alla alla virtù civile di donne e uomini che per lunghi anni hanno con tenacia
Tenuto fede a certe premesse certi impegni proprio di difesa di alcuni valori e di alcuni diritti
E
Giannini sottolineava e la la solitudine poi la spesso la mancanza di successa la mancanza di riconoscimento la il silenzio che accompagna molti di molte di queste scelte personali e di queste di queste vicende
Ecco come insegnante mi sembra che oggi sia veramente urgente tornare proprio come
Come obiettivo pedagogico come un impegno un'urgenza etica quella di riproporre ai ragazzi la necessità di
Questo tipo di di virtù quotidiane difficili che sono quelle di cui parla Todaro quando analizza proprio i comportamenti umani la possibilità di rimanere umani di fronte alle condizioni estreme le virtù proprio dell'attenzione all'altro della
Delle linee l'attenzione alla alla bellezza nonostante tutto la la capacità insomma di essere persone
Integre intere e e in qualche modo forti capaci di di essere fedeli a quello che diceva Raniero
La valle proprio questa capacità di obiettare in profondo e questo mi sembra che sia proprio unica un'indicazione oggi più che mai necessaria nelle nostre prospettive didattiche
E mi sembra che ecco riferimento per esempio per un lavoro di questo tipo che poi ovviamente è caratteristico sempre dei lavori dell'insegnante
Può essere per esempio una testa di amare
Un bellissimo saggio per rispetto alla responsabilità individuale sotto la dittatura
Forse mi se investito la responsabilità personale ancor più che individuare e di fatto sottolinea come sia necessario e possibile comunque
Essere fedeli alle
Alle proprie amicizia le proprie scelte ai propri valori alla propria identità e alla al diritto di difendere certe
Certe acquisizioni democratiche
Un'altra immagine che mi sembra molto suggestiva e quella che usa Enzensberger
E in questo ultimo libretto prospettive delle guerre civili lui conclude e con un'immagine del Mito di Sisifo e dice il mito di Sisifo non è un non è un mito dell'eroismo e il mito della quotidianità ogni giorno Sisifo riprende questo suo masso
E ieri comincia a sospingere questo Masson nome nel nome della pace vale a dire ecco mi sembra che proprio anche come come donna oltre come insegnante sia necessario ribadire proprio la necessità delle virtù quotidiane della a della forza della tenacia quotidiana nel mettere in pratica
Appunto questi diritti civili che ci sono stati consegnati dai dalle delle donne e degli uomini che hanno per lungo tempo berretto il il confronto e che non hanno e non non hanno rinunciato ecco mi sembra che questo dovrebbe essere un messaggio che dovremo essere in grado di riproporre ai nostri studenti
Con la difficoltà che che conosciamo no vista la situazione culturale che che è proprio
Tende invece a non enfatizzare questo aspetto della Scelta questo aspetto della responsabilità che io credo sia invece proprio l'inizio di una convivenza che Londra
Ringrazio per la ricchezza profondità di questi tre interventi
Abbiamo la possibilità ancora di raccoglierne altri
In
Io finiamo un attimo Comparini e sono un obiettore attualmente il servizio civile presso la Caritas
Parlerò appunto dalla tensione
L'obiezione è un valore profondo sì però secondo me più profondo ancora il valore dell'obbedienza anzi l'obiezione è una delle facce possibile l'obbedienza perché obbedire alla propria coscienza comportarono all'obiezione
E poi c'è quindi si ambienta solo contro una legge contro in ordine al loro da qualcuno che è superiore a noi
In una gerarchia non so militare sociale per cui io proporrei un nella distinzione tra resistenza ai obiezione questa cosa
L'obiezione obiettori si è la Resistenza si fa
Perché
C'è una legge e io sono contrario a questa legge dicono a questa legge
Poi può essere necessario resiste per essere coerenti all'atto
A tre secoli coerenti con se stessi con ciò che si è obiettore la legge però può essere non necessario
Per esempio
Non so noi ci facciamo obiezioni di mostri di coscienza ormai
Non non dobbiamo fare più nessun atto di di resistenza per potrebbe anche essere visto il servizio civile come atto di resistenza però
Può essere non necessario a priori
Mentre del si può resistere anche se non si può abiezione per esempio i movimenti sindacali sono una forma di resistenza ma contro un contro una società a controllo so quello che volete ma non contro una legge non c'è bisogno che si dica no a un ordine e quindi non si fa un obiezione di coscienza ma si resiste
E insomma la distinzione schematica limitativa forse però può essere utile
Grazie per questa ulteriore precisazione un'altra sollecitazione dopo la relazione del professor Parisella e in particolare l'indicazione della condizione dell'obiettore su cui non ci si mette non si metterà forse sufficientemente la l'accento cioè parlo dell'obiezione al di coscienza al servizio militare certo oggi e legalizzata
Proprio questo non dovrebbe però togliere
La l'evidenza di un'altra caratteristica dell'obiettore cioè di essere un difensore un difensore per delle vie che non sono quelle della difesa militare
Se non ci sono altri interventi o domande
Potremmo ridare la parola al professor Parisella
Ecco io prima di rispondere debbo però me ne ero dimenticato prima
Dare di delle comunicazioni di adesioni che sono venute a me però che
Una e e giustificare e due assenze una
Quella di Adriano ossicini
Che e contemporaneamente impegnato in un'altra iniziativa dove credo si tratti di bioetica e che comunque invierà un testo scritto per la pubblicazione poi se si farà un quaderno che raccoglie gli atti di questa giornata le altre due sono due giustificazioni di persone che avevano aderito e che sarebbero intervenute
Se non fossero ammalate
Franco Leonori è ricoverato in clinica a Viterbo per un incidente che ha avuto recentemente
E mi ha telefonato ieri sera chiedendo di scusarmi ho e Paolo e Claudio Pavone mia invece mi ha fatto comunicare stamattina che è influenzato e non poco
Ecco detto questo vorrei riprendere le i quesiti che mi sono stati posti affrontando prima quelli posti da Raniero la Valle
Io mi riferivo a
Non è casi storicamente concreti ma a un problema di definizioni dal punto di vista della cultura politico giuridica dell'obiezione di coscienza della del diritto di resistenza
Chiaramente
La legislazione si rompe
La coscienza
In merito a questi problemi si evolve e quello che riguarda quello che riguarda la evoluzione della obiezione di coscienza al servizio militare è qualche cosa che stimolanti la riflessione più generale su questi su questi problemi
Sono per questo caso totalmente d'accordo con le cose che diceva Raniero la Valle in qualche modo dal punto di vista della discussione su quelle cose partecipe anche di quella vicenda ancora recentemente qualche posto mi domandavo domandavo pubblicamente che fine ha fatto la legge sul di riformare o di dell'obiezione di coscienza del servizio alternativo che era stata così al centro della discussione
Negli ultimi tempi della presidenza di Cossiga vale la pena di ricreare intorno un movimento di opinione una più largo di quello che già c'è e che forse ristretto un po'anni ambienti che più direttamente se vi interessa con la mia convinzione invece dal punto di vista diciamo del quadro di riferimento anche l'obiezione di coscienza sia qualche cosa che
Non investe soltanto uso delle armi non investe soltanto il servizio militare che trovo legittima in tutti quei casi in cui si manifesta appunto questo rapporto fra certe prescrizioni di legge e certe convinzioni etiche è l'estrema difesa della persona nella sua
Configurazione etica in condizioni nelle quali anche un'autorità legittima come quella che il regime democratico eh espressa dalla maggioranza parlamentare
Anche non in vista di un diritto superiore anche soltanto in vista di di una convinzione che non è quella condivisa dalla alla collettività
La condizione la convinzione etica che non è quella condivisa dalla collettivi quindi è un portato del pluralismo sociale e giuridico applicato alla persona
Mentre invece il diritto di resistenza e qualche cosa di più ampio diritto di resistenza che diventa anche il diritto della
La maggioranza contro quella minoranza che legittimamente cioè era il diritto del popolo nei riguardi del sovrano quando il sovrano era il sovrano assoluto era il diritto di una maggioranza che è maggioranza della popolazione rispetto a una minoranza che è maggioranza parlamentare
Ecco questo è il fondamento del diritto di resistenza
E questo non solo nei riguardi dei regimi dittatoriali ma anche nei riguardi dei regimi democratici c'era un libro di molti anni fa edito da comunità di Alessandro Passerin d'Entrèves resistente della resistenza Valle d'Aosta protagonista insieme al fratello Ettore della lotta di liberazione in Valle d'Aosta che era la resistenza in una società democratica
Dove passerelle che era un filosofo del diritto tendeva ad escludere il diritto di resistenza
In vie normali in una società democratica ecco io invece sono più vicino elaborazioni di Lelio Basso a questo riguardo
Quando sul diritto di resistenza si fonda anche il diritto dei popoli quindi diritto della persona e diritti civili i diritti del cittadino i diritti del cittadino associato come diritti di Erice come diritto di resistenza quindi è una di una distinzione che apparentemente esca e scolastica benché
Probabilmente nell'evoluzione
Della coscienza giuridica e politica nella direzione che ci indicava la valle porterà a configurarla diversamente ma che diciamo secondo la nostra tradizione di pensiero presenta tuttavia queste e distinzioni bisogna avere chiare eccome punti di partenza e anche come punti di interpretazioni di vicende storiche
Il al caso che richiamava prima anzi che va proprio nella direzione che diceva la valle che richiamava Brunella della casa di di Cavazza io vuole vorrei aggiungere un altro caso che la realtà bolognese offre quello di Antonio Giulio Antonio Giulio opera un non violento amico di Capitini e di Bobbio le vicentino
Anche l'ufficiale degli alpini che fa comanda una brigata partigiana nell'Appennino bolognese che muore con il fucile Cat
Come come Giuriola aveva organizzato una sua formazione che cosa significava ineguali carissimo che c'era la formazione eccetera sono tante cose tante scoperte che vorrei fascisti i lavori leggendo mille cose che Bobbio altri hanno scritte ingiuriose
I ecco la in quel caso c'è addirittura il comandante di una formazione che personalmente un non violento
Che guida però la resistenza di una formazione nella lotta alta artigiane c'è questo questa unità che esiste all'interno di una formazione
Invece ecco volevo soffermarmi su le cose che mi chiedeva Zerbino
C'è una una questione che
Riguardo l'avvicendarsi delle generazioni
Una distinzione una differenziazione delle polemiche
Io ritengo siano state continuino avesse stimolanti vitali perché poi ci si ritrova tutti dalla stessa parte
Che riguardano la mia generazione gli studiosi gliela generazioni dei testimoni e che anche l'altra notte convegno del Campidoglio erano poi riemerse
Riguardo alla lettura l'interpretazione della resistenza alla valutazione della Resistenza della
Trasferimento della Resistenza nella Dida sociale
Già in realtà ad esempio una cosa importante nel corso negli ultimi e in più venticinque anni con la frattura degli anni cinquanta che si era determinato anche all'interno del mondo degli esistenti
Con la formazione addirittura di diverse associazioni che tra di loro erano in contrasto sia progressivamente ricomposta che non sempre ha preso poi la l'unanimismo è continua ad essere quella che un resistente Fermo Solari aveva detto al l'aut
L'unità discutibile la l'armonia discutibile nella Resistenza cioè ma armonia dinamica nomina armonia che appiattisce le differenze
Le da tanto tempo ormai l'Associazione Nazionale Partigiani la Federazione delle associazioni partigiana relazioni con voi italiana volontaria libertà prendono iniziative in comune agiscono in comune e
Esprimono orientamenti in comune molto spesso anche in dialetti in contrasto o gli studiosi con chi rappresenta un movimento della società e anche a proposito di questa questione della Resistenza della Lotto non armata
Però devo dire che nel corso del tempo è cambiato un atteggiamento iniziale era alto il cemento molto spesso anche di scontro duro scontro vivace progressivamente si stacca tempi di più sotto questo profilo anche a proposito della questione della Guerra civile come sapete guerra civile era l'espressione che era stata usata prevalentemente dai fascisti nel periodo che arriva fino agli anni più recenti perché con la individuazione della guerra civile i fascisti volevano sul piano etico-politico sullo stesso piano la scelta di militare nella Repubblica di Salò conoscitori militare per la queste espressioni recentemente anche con polemiche che spesso sono stati artificiose nel attraverso il libro di Pavoni è stata posta come un problema sul quale bisognava riflettere vale bisognava confrontarsi misurarsi perché tra le altre cose non non era la sola lettura ma era una lettura che ne prevedeva
La nella Resistenza si ritrovava anche questo aspetto della lotta fra concittadini che Abdallah correntemente capito valuterà
Quindi anche su questo piano le riflessioni un anno dopo secondo me sono riflessioni di carattere positivo nel senso che un anno fa su queste cose lo scontro era più duro era più dopo un convegno del Campidoglio
Ci sono state tante altre occasioni per ritornarci su questo
Capire definire verificare studiare discutere interrogare i testimoni tirar fuori nuovi documenti
Porta anche a perfezionare le capacità ricomprende
Ecco una cosa però che va ripetuta specificamente ecco su questo bisognerebbe trovare un minimo e e o anche procurare un minimo di unità di intenti non tutto quello e si verifica nei venti mesi inesistenza in Italia
Può essere ricondotto secondo me sotto ma definizione di inesistenti la tendenza legittimare l'attesissimo come Resistenza non armata
Tra
La scelta del collaborazionismo e la scelta della lotta armata sono tante cose nei
C'è l'attesissimo cioè c'è il il quella che mi libero ad esempio di Gianni Oliva che ho citato prima tutto quello che non è resistenza armata si chiama resistenza passiva
è una definizione sbagliata che c'è un'attività non è ormai dell'attività non armata allegata Quinta armata c'è un'attività non armata autonoma quell'armata
E ci sono tante altre cose c'è un'attività che non nel nelle sue motivazioni nessun contenuto di opposizione
Ma è sempre è solidarismo
Sono cose che molto spesso sul piano della d'impegno personale aveva anche le stesse conseguenze perché nascondere un prigioniero sfuggito dal campo di concentramento occupa una famiglia di ebrei poi che riguardino con
Di chi compiva questo atto che ha le stesse conseguenze
Ma dal punto di vista dell'atteggiamento personale le motivazioni potevano essere differenziate quindi c'è da capire ancora meglio come questa vasta Area che si definisce aria grigia
Poi
Contenesse cose differenti al suo interno quindi ritrovare all'interno di tutte queste esperienze quello che era atto di scelta cosciente di opposizione conoscente di opposizione anche in forme elementari conoscente anche in forme elementari di difesa della propria sopravvivenza ma che aveva questo elemento di attività bambini pura semplice attese cosiddetto distacco
Non accompagnato da
Azioni da iniziative da cose che lo potessero qualificare come iniziativa
Anche lì distinguendo fra quello che era condizionato dai fatti e quello che invece era diciamo condizionato da una pura condizione da una condizione di una passività quindi questo dicevo proprio nella nello spirito invece di unitario di comprensione dell'evento resistenziale in tutte le sue articolazioni in tutte le sue manifestazione ecco per esempio ce ne parlerà professor Giuntella per molto tempo anche io l'ho sentito a esponenti di rilievo delle associazioni partigiane
La vicenda degli internati militari era del tutto sconosciuta in e ignorata
La vicenda interna di mi gli internati militari erano considerati se non dico dei collaborazionisti ma qualcuno Pistilli va bene ma che apporto hanno un apporto fondamentale sul sotto il profilo della dello sgretolamento
Morale politico delle prospettive del dell'occupazione nazista e della Repubblica sociale hanno mostrato che dei soggetti sui quali si faceva affidamento per il rafforzamento Repubblica sociale erano soggetti che non erano affidabili perché
Molto meno pari cinque il dieci per cento aderirono forse anche meno alla Repubblica sociale la quasi totalità rifiutò ritornare in patria e partire scegliendo di partire il in Nabila quindi queste queste in realtà della quale noi oggi abbiamo piena coscienza che una forma di resistenza è una forma di resistenza nota ma ecco di questo in passato non si aveva questa della coscienza e quindi in senso dinamico l'approfondimento della conoscenza la valutazione di di nuove realtà a ampia arricchisce motiva una visione che storicamente più pertinente per questo meno affidata alle l'uso pubblico all'uso politico della Resistenza
C'è una
Cosa che a me sta particolarmente a cuore che sottolineava Lidia Menapace in un articolo che saluto è arrivata che si in un articolo su avvenimenti che poi le forme non armate della Resistenza sono il modo di partecipazione questa grande vicenda nazionale dei soggetti deboli
Gli anziani donne i ragazzi e questo nel senso proprio di quella ridefinizione di un tessuto nazionale che è un tessuto nazionale ampio di lotta popolare non solo Villotta di formazioni che in qualche modo si considerano o vengono sono state considerate poi nella loro entità militare
Esclusivamente
Grazie al professor Parisella ora la parola per la seconda relazione
Sull'otto ad un'armata Mourinho né del professor Vittorio Giuntella
Vorrei innanzitutto ringrazia la signora che ha parlato di Franco Cavazza
Franco Cavazza ho conosciuto molto bene perché insieme abbiamo battuto più corso allievi ufficiali
La linea
Qualche giorno dopo sul monte del gotico
La morte
Vedete
Quello che sarebbe stato bene tieni presente e quello che è l'unico disse a suo padre partendo per l'Albania
Qualche cosa che è stata scritta nel nei volumi della Resistenza in mi disse chiaramente che andava ma che non avrebbe ucciso nessuno
Io ho visto la combina vuota
Perché arriva in qualche giorno dopo la sua morte con quel minimo morto Ingrosso
Ciò che perché
Perché ci volevamo bene la fondina
Vuota
Non impedì ad una scheggia di mortaio di ucciderlo Dio visto perché era passata al l'unico ufficiale del battaglione Germont arrestato in linea lui disse a suo padre sia chiaro
Che io non si sono un eroe del fascismo
Se morirò
Tu devi andare nei vari comandi a dire che non voi da medaglia che non voglio la medaglia al valor militare
Suo padre a quanto mi sta andando negli Comandini alla riunione perché Figliolia aveva detto che lui non andava
E
La sua fondina credo che ce l'abbia ancora l'ufficiale che la previsione
Perché a Ravenna
Poi vorrei dire qualche cosa non come relatore ma come intervento intervento a uno come intervento io lessi all'inizio della guerra l'Italia non era ancora entrata in guerra in un in un giornale naturalmente fascista perché non c'erano anche perché i giornali fascisti un titoletto molto in grassetto con scritto perché l'iter la in Inghilterra perderà la guerra e sapete perché questo scrittore diceva che l'Inghilterra non avrebbe non avrebbe vinto la guerra perché aveva per lui riconosciuto anche in guerra anche in quella guerra contro la Germania l'obiezione di coscienza
Io DC dentro di me dico e un Paese che riconosce l'obiezione di del due ai hanno
Dico
Di coscienza certamente vincerà la guerra dell'obiezione di coscienza gli aveva parlato aveva parlato anni e ai miei compagni di scuola per liceo Nazareno padre Pietrobono
Un giorno lui difficile parlare dell'obiezione di coscienza durante il fascismo lui disse che punto i morti i fucilati per l'obiezione di coscienza erano uguali a quelli che avevano fatto la guerra che erano caduti in guerra
Appartengo ad una generazione
Di universitari cattolici che avevano sentito Montini parlare di queste conoscenze
Gli avevano
Parlato con la Pira non avevamo letto i principi di rapidità perché non cioè di facevano leggere no però avevamo sentito la pineta parlare anche dell'obiezione di coscienza vedete c'è un inquilino che nel libro che io ho letto dopo c'è un punto in cui dice che cosa fare
Di fronte quando uno vede su una strada uno che accoltella un passante
Se ha un'arma cosa posso fare
E diceva che sarebbe stato necessario difendere colui che stava per essere assassinato e poi non avevamo letto e se non dopo la guerra la lettera dell'aviatore no di Primo Mazzolari
Se vuoi
Non andare
Se non vuole fare questo gesto
Vai con coloro che non possono comandare sia con i soldati va bene cerca appunto di non uccidere
Semmai accetta di essere ucciso
Io ebbi del primo e del secondo la gara un incontro che poteva finire assai male
Con un ufficiale che era che è stato
Perché
Lui a un certo punto avevo una specie di diciamo diciannove tenevo i libri avevo tanti uno di questi Patera un libro scritto
Contro i tedeschi durante la prima guerra mondiale in Germania naturalmente a Roma otto Iacono rabbia poi uno per uno mi cercò tutti quanti questi libri a me lascio
Pochi che alla fine mi disse il Consiglio gara boh
Tu non sei un militare sei un dottore e io ebbi la forza di dirgli in tedesco gli ha ICI ventotto questo fu il mio ingresso nel nell'aria
Vedete parlerò di una resistenza disarmata
Ma non inerme ossia della resistenza di questi oltre seicento mila militari italiani deportati in Germania dai nazisti dopo l'otto settembre
Erano stati traditi dagli alti comandi italiani seppero appunto a fronteggiare la situazione
Nei sia negli scacchieri dalle zone di occupazione sia nella madrepatria
Furono traditi
Dagli ufficiali della Wehrmacht delle SS di
Che ripetevano che sarebbe stata garantito il rimpatrio ma non si poteva andare per la strada più breve perché erano saltati i punti chiedono la Slovenia esempio portavano in Italia e invece furono trasferiti nei lager tedeschi
Seicento mila italiani che assunzione lo spontaneamente un atteggiamento ostile alle proposte dei nazisti
Che furono all'inizio entrare nell'essere rese dunque dal mio campo dare amore e il sesso
Ed era uno che ci diceva ebreo e l'altro che invece era un folla di collaborare volontariamente nelle fabbriche d'armi dalla Germania
Di andare nella Repubblica sociale italiana
Vedete
Quello che fa impressione
E che
I soldati hanno reagito in una maniera immediata spontanea senza discussioni fin dal primo momento
Qualche volta la cultura è un impedimento soprattutto è un impedimento con la storia
Mi ricordo quando mi prese lo impronta digitale nel primo campo e mi dietro il pilastrino non volli fare la fila
Quando non c'era più nessuno andai e quindi numero cinquantadue sono uno dei soci fondatori della Congregazione degli internati militari bene quando uscì dal recinto dove era l'intera divisione illuminati trasportata fino in Prussia orientale quando avevano avuto la promessa che li avrebbero portati giù Verona negli avrebbero Fois militarista
Smilitarizzati mi accolsero con una p sfiata tremenda no allora mi avvicinai al reticolato e dissi perché perché vi siete dichiararci fascisti no dico guarda
L'hanno preso l'impronta digitale questo è il mio il mio
Piastrelle no dico voi piuttosto noi tutti no qualche tempo fa proprio qui a Roma dove lo ricordavo
Allora autore del Sergente nella neve genera nella neve Rigoni Stern che mi
Mentre io parlavo c'aveva un sorrisetto ironico e alla fine mi disse me lo ricordo molto bene bene ero di quelli Chiti avevano rischia
Ecco vedete
Era appunto unione una rete fu una resistenza totale eroi chiaramente totale sapevano bene a quello che andavano incontro perché durante il viaggio erano stati uccisi
Dei nostri compagni no
Avevano subito la guerra questa guerra
Impreparata
Avviata immediatamente perché Mussolini credevo che fosse già ormai
Sulla via della quindi no
E invece duro per altri anni una Lager che paradossalmente sì chiese a questi giovani
Per la gran parte dei seicento mila di fare una scelta collaborare volontariamente con i nazisti o rifiutare riprende
Con tutte le conseguenze vedete erano di non aderenti appunto e non oltre il novanta per cento
Pubblico immediata come dicevo tra i soldati ma ricordate che era la generazione le generazioni che non arrivano mai o un punto esprimere una loro scelta
Le ultime elezioni erano state
Nel ventinove e voi sapete come un un plebiscito a uno
Un plebiscito perché la scheda del sì era colorata si credeva Napoli va bene ecco era gente qui non era mai stato chiesto nemmeno un parere
Per la prima volta paradossalmente nell'aria che questi giovani si possono
Cinquantanove anni
Va bene
L'undici novembre del quarantaquattro quando ormai erano già passati gli arruolatori tedeschi e fascisti avvenne racconta del mattino nel campo sottocampo arrivati a venne in mente a qualcheduno di sole indirizzare il giorno dell'armistizio del mille novecentodiciotto
Intonando una strofa dell'inno di Mameli badate l'inno di Mameli a le sue
Le sue retoriche
Ma noi non conosciamo oboi non conosciute io l'ho imparato scuole perché allora l'inno di Mameli ce l'ho imparato insegnavano nelle scuole no
E il regime più tardi non amava e non incoraggiava a cantare
Anzi l'aveva praticamente proibito c'è una strofa che si riparte proprio e fu cantata con questa intenzione nell'aria nell'aria di vaglia gli embrioni perché ci sentite che cosa dice questa canzone
Questo inno di Mameli
Tra l'altro si suona male come se fosse una cosa www Damon così
Non si conoscono tutti i versi restò interne le strofe dell'inno del mio meglio dice sono giunti che piegano le spade ventuno più che sia qualche cosa che nella natura vegetale
Molto probabilmente no son giunchi che piegano le spade vendute già all'Aquila d'Austria le tende a perdute
E poi c'è un'altra un'altra strofa che dice il sangue italiano il sangue polacco bebè col corsa come mai Cuorgnè scoppio ecco cantata nell'aria
Dopo tutte queste ritti di richieste di collaborazione si ebbe il coraggio di dire che i giunti che erano appunto gli internati militari sarebbero quelli che avrebbero
Vinto la loro però un momento entusiasmante ma anche pericoloso qualcheduno del vicino campo degli aderenti denuncio chi l'aveva intonato
Disse che era un ufficiale degli alpini con barba pericoloso antifascista i tedeschi non lo trovarono sapete perché
Perché la barbarie avevano fatta tagliare
Con un ordine scritto a tutti i bar le Bollicine e poi lo cercavano collaborare
Un momento entusiasmante ma che pur seguito vedete da tanti altri momenti estremamente pericolosi a mano a mano della guerra si metteva male Perin esiste altri momenti in cui
La fame annebbiamo alla vista badate si fa presto a dire fame
No addetto primo re fino sì proprio inoltre
Case
Altri momenti in cui
Bastava poco per essere uccisi posto dove ci sia ci fidavamo nel campo di San vostra
Era a poca distanza da un pigro su cui c'era scritto che tocca il fino muore
Bene
Ho visto uccidere uno perché Saponara
Cercava il l'asciugamano troppo con un dito
Prete ed ha una resistenza che non è stata solo nel momento in cui sia il rifiuto decise si sono rifiutati di andare nel se avesse di andare nella Repubblica sociale che andare per gli ufficiali volontariamente a lavorare nel
Officine anche officine
Di guerra ciò che era tra l'altro proibito dalla convenzione internazionale di Ginevra sui prigionieri di guerra vero ma ecco
C'era anche questo questo obbligati obblighi obbligatorietà a andare anche nelle officine di guerra
E poi c'erano i momenti della nostalgia di casa nella nostalgica della famiglia l'assenza di notizie da casa l'avanzare della guerra nella penisola
E tutto faceva intravvedere tanti mali
Vedete
Tra questi seicento mila italiani mandante un episodio tu l'hai detto molto bene io non oso per due parole ma è un episodio poco conosciuto ma fondamentale della storia
Questi seicento mila non ero degli imboscati come non ha fatto la guerra erano stati in Albania erano stati
In Grecia erano stati in Slovenia erano stati sul fronte francese
Un'altra cosa che bisogna sempre ricordare e che mai abbiamo incontrato sui fronti di guerra i gerarchi fascisti
L'abbiamo visti arrivare soltanto dopo il venticinque luglio
Solo Grandi e Bottai sia i due che erano un po'fuori ordine se
Pensiero qualche giorno di guerra in Albania
Non pochi di questi seicento militari
Furono inviati non ai campi di internamento ma i campi di eliminazione dei campi cioè
Governati dalle SS furono adibiti anche alle armi segrete più V uno e V due cercarono di sabotare
Vedete su questo problema del sabotaggio patto danni limitati e più tardi anche dagli ufficiali costretti ad andare con la forza a lavorare nelle officine
Furono in questi nelle fabbriche ci furono molti casi di sabotaggio Luigi Cajani euro e un ricercatore dell'Università di Roma dalla facoltà di lettere ha trovato negli archivi dalle fabbriche tedesche e in quella dei DS e delle SS la documentazione di questi sabotaggi l'utilizzo dei soldati appunto proibito dal trattamento dalla accordi di Ginevra portò anche a questo durante
Durante il viaggio verso la tana del lupo ossia il quartier generale edilizia il ventidue giugno del mille novecentoquarantaquattro
Mussolini
E il venti luglio il giorno dell'attentato
Contro Hitler no quindi un rendimento perché era ministeri Ministro degli esteri
Dette a Mussolini
Un memorandum dall'Ulivo preparato
Perché lo consegnasse al nome sua dizione ed era
Un memorandum sulla civilizzazione
Degli internati militari
Vedete
Mussolini ha più volte rivendicato questo suo tentativo di sottrarre ai paga gli internati militari vero niente vero niente da quel giorno lì
Gli internati militari perdettero
Ogni loro
Possibilità di rivendicare lo stato dei militari da quel giorno la situazione del Milan degli internati militari italiani divenne ancora più tragica
Ma la resistenza non si più attivo per questa dismissione
Che Mussolini fece su e poi diciamo ricordare ricordare appunto
Quello che le famiglie in Italia fecero
Badate bene
Evidentemente non si poteva parlare liberamente arrivavano arrivavano dall'Italia notizie della resiste intanto assai importa
E poi arriva ora no arrivavano dei consigli che si potevano scrivere solo con un linguaggio
Così ermetico arrestare e a non aderire alla Repubblica sociale
E una vedete che un episodio rapidamente vado alla fine perché era necessaria soltanto ricordare che nella Resistenza non armata Mannoni inerme
C'era stata una obiezione di coscienza fondamentale perché toccava proprio l'intimo della propria coscienza non andare con i tedeschi
Non servire ai tedeschi
Pepe
Quando
Fecero la richiesta di andare con la Repubblica sociale un ufficiale degli alpini giovanissimo
Accettò di andare io en lo presi per il bavero e gli disse perché
Quindi ottobre del mille novecentoquarantatré la risposta fu questa
Io e mio padre abbiamo lavorato a Mauthausen-Gusen
A Mount House Anna c'è una camera a gas
L'ho vista molti anni dopo visitando il campo di Montale
Naturalmente il gruppo di resistenza perché vedete in ogni campo dei soldati e degli ufficiali c'erano dei nuclei attivi di resistenza no
Bisognava temere immorale alto anche quando invece stava per andare a pezzi quando la guerra si fermava va bene c'avevamo anche qualche radio clandestina che era stata addirittura fatta nel campo i pezzi che mancavano ad un ingegnere di Torino
Furono tolti da
Dalla dinamo di una bicicletta
Di una bicicletta di un tedesco lasciata lì nel giro di qualche minuto
Fu portato via tutto l'interno c'era una resistenza che era anche aiutata da nuclei importanti
Degli internati
E quello che fa impressione e lo stesso avvenne nei campi dei soldati
Una ricerca adeguata
Dei morti non è stata appare
Perché anche questo vedete c'è stata una resistenza
Una resistenza insomma c'è stata un'opposizione sia in campo militare sia in campo politico
Per non ricordare questa resistenza dei seicento mila no non è stato cercato nemmeno il numero dei morti
Solo qualche
Qualche distretto all'appalto
Morti il numero di morti va da cinquanta mila settanta mila ma molti sono continuati a morire anche dopo
Nel cimitero militare di Medrano
Sono continuate a morire nella fino alla fine degli anni cinquanta
Nel cimitero di Capranica dove mia moglie il primo figlio
Vicino c'è la tomba di un soldato che era stato tra quelli mandati nei campi da se esso
A Buchenwald
Era stato mandato di
Per lavorare era uno dei campi peggiori della Germania nazista
E c'è una bella lapide che non ricorda morto due giorni dopo il Natale quarantacinque ecco vedete
Ho fatto
Il più presto possibile forse non ho lasciato un ritratto più lucido di questa resistenza non armata Mannoni nero è un episodio che va ricordato lo ricordo molto bene non sono dei nostri convegni parli dicendo non ne sapevo niente
Ma Giuntella forza di discussioni neanche qualche volta aspre va bene Manai insegnato grazie
Grazie grazie professor Giuntella questa sua relazione ci farà da guida nel proseguire il nostro lavoro la nostra ricerca
Ora do la parola al dottor Giuseppe Ferrandino
Ascoltiamo il dottor Giuseppe Ferrandi che
Riprende un i suoi contributi il suo precedente e ci ha contenuto negli atti della precedente sessione di questo nostro incontro di un anno fa
Era intitolato una ricerca sulla resistenza civile in Trentino ora ora lo ascolteremo su aspetti della resistenza civile in una regione i confini
Beh io devo
Ringraziare il Centro studi difesa civile il finisce abili sensibilità e l'attenzione dimostrata da alcuni importanti istituti storici a resistenze che hanno preso la parola neanche oggi
Devo aggiungere che rispetto al convegno dell'anno scorso
Oltre al bilancio che è già importante tracciato prima
Ma no anche valorizzati insomma dei contributi che in pur non rientrando nella ricerca storica in senso stretto nell'attività degli istituti segnalerò insomma un cambio
Di direzione io voglio citare solamente un uno spettacolo un a un festival di teatro è stato organizzato in Trentino testi del teatro di livello nazionale Braudel sera dove i registi e alcuni storici si sono confrontati proprio su come recuperare queste storie di resistenza civile
E inserirle appunto in spettacoli teatrali per dare anche a questo cinquantenario un'ottica e degli strumenti di diffusione diversi dei convenire alla sensibilizzazione diciamo più più tradizionale ecco io devo porre par due precisazioni prima di leggere queste queste poche pagine la prima precisazione riguarda che purtroppo per motivi di tempo non potrò specificare e il quadro e la collocazione storico-politica particolare di eccezionale della regione Trentino Alto Adige non potrò farlo anche perché implicherebbe appunto una relazione diciamo a parte
Sito solamente il fatto che il Trentino Alto Adige insieme alla provincia di Belluno e al litorale Adriatico apparteneva ad un altolà di operazione speciale una forma di occupazione
Gestita direttamente dai nazisti però di fatto una sovrapposizione tra un'amministrazione militare e delle amministrazioni civili che poggiavano diciamo su elementi di localismo accentuato di
Autonoma autonomismo
Frainteso e Titti atto praticamente da grosse responsabilità dei gruppi dirigenti di queste di queste province ecco questo mi serviva per dà un'altra indicazione in questa breve comunicazione affronterò un po'il caso altoatesino e particolarmente i fenomeni di resistenza popolare tra il le popolazioni di lingua tedesca ecco tengo a precisare però che i risultati di questa ricerca
Sono di fatto saccheggiati da un lavoro che è condotto da qualche da qualche anno da un gruppo di storici di lingua tedesca
Che hanno deciso contro un un clima culturale che caratterizza purtroppo il Sud Tirolo hanno deciso di rivalutare queste forme di resistenza civile sarebbe importante in un contesto di analisi appunto del fenomeno resistenziale
Cominciare anche a confrontarci con queste ricerche che non rientrano assolutamente nei canoni della storiografia
Della storia nazionale addirittura io che pure abita a Trento per confrontarmi con loro ho bisogno di dotarle di una strumentazione critica del tutto particolare oltre della conoscenza
Molti paesi del tedesco cosa che e del tutto insufficiente ecco passando un po'alla alla comunicazione io vorrei iniziare con due testimonianze
Si tratta di due racconti individuali
I protagonisti che ho scelto hanno personalità completamente diverso sono diverse le loro storie le loro scelte e anche appunto l'appartenenza al gruppo linguistico
Mi riferisco a Franco Thaler un sudtirolese residente attualmente in un piccolo paese della Baldi Sarentino a Reichsbahn e al Trentino Vittorio Leonardi purtroppo recentemente scomparso
Del primo sentiamo cosa racconta Nicolaus Brooker che a un contadino che l'ha conosciuto
Iscrivere Brugger provenienti da un Omar da una numerosa famiglia di piccole agricoltori Franco tale all'età di tre anni venne accolto da noi nel marzo Bachman come membro della famiglia era umile sempre obbediente emigrato per ogni manifestazione di affetto
Dopo frequentò la loro scuola italiana fascista era un bravo alunno manifestò particolare attitudine per diversi lavori manuali
Dopo il suo ultimo anno scolastico il mille novecentotrentanove che per tutti i sudtirolesi ha rappresentato un anno spartiacque un anno terribile vennero gli anni politicamente difficili
Suo padre c'è se di rimanere anche per i suoi sei figli minorenni
E quindi nostro fratello tutti Ivo e cugino quattordicenne divenne un Vashem che era una forma dispregiativa appunto per lui era straniero perché l'italiano
In questo modo per lui ebbero inizio
Le prime sofferente per colpa del nazionalsocialismo perché venne deriso e presi in giro da chi aveva optato per la Germania
Durante il mille novecentoquarantaquattro avrebbe dovuto partire per la guerra però avendo già sentito tanto di negativo suo nazionalsocialismo decise di non avvertire al precetto e fuggì
Ma dopo alcuni mesi dovette consegnarsi ai nazisti per evitare ritorsioni contro la propria quote i propri genitori
Di seguito per lui ebbe inizio una la chiama questo testimone la via Crucis attraverso le prigioni fino al campo di concentramento di Dachau poi cadde ancora prigioniero americano per una coincidenza strana quanto alle vicende cattiva alla fine di agosto e quarantacinque
Continua Brugger tornò a casa grazie alla Divina Provvidenza ventenne fisicamente e psichicamente crollato cineprese soltanto lentamente imparò il mestiere di ricca amatore di piume
Per continuare appunto una tradizione dei Masi torno rimosso eccessivamente sulla storia di tale utilizzando la sua memoria scritta per fortuna pubblicata in italiano
Parlando di tale era primo modo di avvicinarsi a uno dei contesti locali e regionali più difficile Complessi quello sudtirolese
L'altra storia e l'altro personaggio costituiscono un caso sicuramente meno anomalo ma non meno ricco di indicazioni per la nostra ricerca
La testimonianza inedita si tratta del testo della richiesta per il riconoscimento di Mary benemerito della liberazione nazionale richiesta
Firmata da Leonardi e datata quattro agosto mille novecentoquarantacinque
Vittorio Leonardi della classe del mille novecentoventitré di professione alberghiera
Per studiare in tedesco si trova in pieno conflitto mondiale a Dresda
Con lui l'amico Benito Pizzi anche ieri nonostante il nome completamente antifascista
Assieme scrive Leonardi fu il rapporto con altri antifascisti e fra questi con un dottore ebreo allora nostro cliente
Da Luís avemmo la spiegazione su ciò che avveniva ogni mattino alla stazione ferroviaria di Dresda
Ad una data ora le guardie naziste scrive Leonardi con auto blindate prendevano in consegna centinaia di persone uomini e donne vecchi bambini quasi tutti dementi e mutilati
Li conducevano in un campo di concentramento non distante dalla città dove gli assassinarono a mezzo di iniezioni per dar posto così ai soldati feriti
Da allora io dico Pizzi svolgemmo un'intensa campagne di propaganda
Seguono le minacce da parte la polizia tedesca e quindi la decisione per i due compaesani senza avvisare le autorità competenti di recarsi a Baden Baden lasciando tre sta a Baden Baden Leonardi Titti conobbero un francese
Che teneva rapporti con i patrioti alsaziani il quale ci veniva ogni giorno per le notizie ci dava istruzioni
Ci siete così che il movimento clandestino di cui non ci faccia parte a Dresda era stato soppresso tre giorni dopo la nostra partenza dalla Gestapo Duemila furono gli arresti in una sola settimana
In quei giorni ci fu una fuga di Jas
In Inghilterra ne approfittavamo scrive Leonardi per svolgere una dei morali tante propaganda
Rientrati per una breve licenza Riva del Garda a chiunque si avvicinava si dice dei disastri e delle prepotenti in Germania
A quel punto PT fu richiamato alle armi
E Leonardi rientrò in Germania a Berlino questa volta corredata di nomi cognomi indirizzi
Dei testimoni dei protagonisti di questa nuova attività resistenziale la sua testimonianza si riferisce delle riunioni clandestine con un gruppo di cecoslovacchi deportati in Germania
Alle quali partecipava ancora emittenti alla leva militare tedesca
Alle riunioni seguirono atti di sabotaggio le azioni di propaganda duramente represse dalla Gestapo berlinese nell'inverno del mille la centoquarantadue
Arriva quindi venticinque luglio quarantatré
Leonardi con il suo gruppo di resistenti operanti nel cuore del Terzo Reich
Si recò all'ambasciata italiana il cancello le scritte fasciste in quell'occasione non manco una colluttazione con diversi convinti fascisti
Verso il venticinque agosto del quarantatré sospettando il colpo di Stato in Italia contro la Germania la citazione è letterale
Contro di noi italiani
Leonardi giunse a Riva del Garda suo paese natale il due settembre e il nove svolge già un prezioso servizio aiuto e militari spaventati ospitando anche un maggiore dell'esercito tale di Italo
Dopo aver rifiutato
Il servizio obbligatorio come interpreta a Bolzano fuggì a Verona ma temendo rappresaglie rappresaglie contro la famiglia ottenne il medesimo incarico d'interprete presso l'Ufficio lavori ed esoneri militare di Verona
Il nuovo incarico e la fiducia accordatagli dal suo direttore diretto superiore permise a Leonardi di adoperarsi sito con molto rischio a pacificare esoneri militari
Dalla Repubblica fascista ed esoneri dal lavoro obbligatorio
Anche in questo caso si elencano alcuni destinatari dell'azione di Leonardi e scene specificano le modalità dell'azione
E sto accendo timbri dal servizio tedesco pacifica Ando le firme produsse Palici esoneri militari cancello decine e decine di persone dagli elenchi dei precettati al lavoro obbligatorio
Teneva sempre una scorta di fogli in bianco già timbrati per esoneri per pace documentazione di identità
Questa fascia documentazione per Micelli di caccia attività clandestina di un non precisato gruppo di partigiani di Legnano
Come si conclude questo percorso biografico di guerra un dar corso internazionale dal momento che Leonardi passa dalla Germania all'Italia e all'arte informando
Con la partecipazione ad un attività armata
Trasferitisi nuovamente arriva il Leonardi partecipò alla battaglia per la liberazione dell'Alto Garda i sorgendo a mano armata contro l'odiato tedesco repubblichino
Lunga e complessa questa esperienza questa seconda esperienza resistenziale può essere assunta analizzate collegata ad altre storie individuali per tale dell'importante indicazione per la nostra ricerca
Partiamo dalla conclusione della testimonianza
Dalla rivendicazione dall'auto e sopravvalutazione dell'apporto armato alla resistenza sia pure l'ultimo giorno di guerra
Devo qui a rinviare la comunicazione che svolsi l'anno scorso il venticinque ottobre rinvio qui brevemente richiamo però librerie credo condiviso osservazioni di carattere generale sull'importanza di mantenere aperta la classificazione delle forme resistenziali
Tale necessità si ricollega al tipo di fonti documentarie ma anche il clima politico e penso anche ideologico nel quadro giuridico normativo
Mi riferisco riconoscimento delle qualifiche di partigiano e i relativi impegni impicchiamo chiaramente zitto sulla valutazione immediata
Lavorando sulle tre mila ottocento quattordici domande individuali che sono depositate presso il museo Risorgimento di Trento
Presentata appunto alla commissione provinciale patriottico
E tra cui ho trovato la testimonianza per Leonardi spesso o colto necessario ribadire una doppia precauzione relativa a queste fonti ma in generale alla ricerca relativamente alla prima precauzione da assumere i criteri di valutazione della Commissione la composizione militare della stessa il fatto che l'indennizzo fosse stabilito in modo direttamente proporzionale alla partecipazione armata obbligano gli aspiranti al riconoscimento apportare il proprio apporto militare alle volte non sottolineando adeguatamente quelle pratiche di resistenza civile non armata e non militarizzata
Per contribuire credo a rendere visibile interpretabile storicamente la componente civile non armata erano stati esistente è necessario rapidamente
Procedere alla raccolta di testimonianze orali laddove è possibile
Credo che la metodologia propria adottata da questi storici atto Tesini guidati dalle oppositori reali e ci si sono cimentati in questo bellissimo lavoro sulle obiezioni sui disertori sudtirolesi
Vada proprio in questa direzione insomma non ci sono ovviamente fidati della del materiale solamente materiale d'archivio all'intervistato è uno dei dirittura trovato difficoltà oggi
Nei degli intervistati a trovare una rivendicazione Pina appunto perché pensano ancora delle delle fortissime insomma dei fortissimi limiti al riconoscimento di queste di queste esperienze
E credo che si voi riprendiamo un attimo la il percorso di Leonardi dunque
Questa serie di partecipazione additivi ad ad attività resistenziali prima la propaganda antinazista nella stessa Germania resta Baden Baden a Berlino
Successivamente l'attività di sabotaggio tra l'altro implica una difficoltà di classificazione perché può esser considerato è difficile appunto scindere il momento militare dal momento non militare quando sta parlando di sabotaggio
L'attività di resistenza assistenziale
In occasione dell'otto settembre
L'attività di resistenza civile svolta all'interno della macchina amministrativa e militare attività di sostegno diretto indiretto alla lotta partigiana e da ultimo la lotta armata
E la decisione appunto e lasciare Verona e andare a combattere e io credo che di fronte all'esempio di Leonardi ma se ne potrebbero citare altri diventa difficilissimo
Separare appunto il i vari piani di questa resistenza e dunque credo che le indicazioni fashion emerso prima
Sono particolarmente utili insomma bisogna mantenere aperti e bisogna considerare quasi una grande famiglia di rappresentazioni
E difforme resistenziali
Riprendo ora e concludo brevemente la testimonianza e la merce e la vicenda di tale testimonianza purtroppo che non intendo seguire ma dopo l'intervento di Giuntella piacerebbe tra l'altro confrontarmi su questo su questi aspetti
Con tale errore rimaniamo nella stessa regione Trentino Alto Adige ma dobbiamo rievocare un quadro di riferimento completamente diverso e di una realtà storica e detti etnico linguistica complessa
Non siamo solo in un territorio di confine
Una provincia di confine che da settembre quarantatré viene inglobata insieme al Trentino nel Bellunese
Sotto la denominazione di zona di operazioni delle Prealpi e gestita direttamente dai nazisti tramite Giau laica bistrot fantozziano
Stiamo anche riferendoci ad un'anomala almeno per l'Italia situazione in cui si trovò nel mille novecentotrentanove il gruppo di lingua tedesca posto di fronte all'opzione
Fascismo italiana il nazismo tedesco chiesero di optare o per la cittadinanza italiana quindi per la possibilità di rimanere in Alto Adige o per il trasferimento in Germania o comunque in territori
L'Inter RAI e quindi per la cittadinanza appunto del Reich tedesco
I genitori di France Thaler come è stato ricordato Bruner optarono per quella italiana Funo quindi chiamati da Blinder letteralmente però questo questo confessa corretto amanti del luogo di nascita inferocito trovano la produzione
Che ma soddisfatto questi da Kluivert sono il quindici per cento della popolazione di lingua tedesca contro l'ottantacinque per cento degli occhi tanti Terragni
Pur non entrando nel merito di questa tragica pagina di storia delle popolazioni lingua tedesca l'Alto Adige
è necessario ricordare che dopo l'otto settembre quarantatré con la presa di potere nazista esso Tirolo perita parlai per inizia un periodo di vera e propria persecuzione
Mentre la maggior parte gli ho tanti per il Reich salutavano l'occupazione nazista
Per il TAR laiche del trentanove iniziamo gli arresti in le deportazioni nei campi dice concentramento lei note forme di rappresaglia usate dai nazisti
Particolarmente dura fu la repressione contro la Chiesa sudtirolese e la sala stampa argomento che secondo me va andrebbe ancora
Studiato e con il novembre quarantatré si procede alla precettazione di tutti gli uomini abili delle classi mille ottocentosessantasei mille novecento ventisei nel caso dei tight like ter ciò avvenne in contrasto con il diritto internazionale
E credo che sia utile ricordare qui a Roma chi tra i quattro reggimenti formati asciutte lo lesi uno il reggimento Buzzati
Fu coinvolto nell'attentato di via Rasella le autorità naziste furono implacabili la disobbedienza civile venne perseguitata con la prigione le deportazioni la pena capitale e la rappresaglia contro i familiari
Franz tale ci ha trasmesso la propria memoria
In una e credo che appunto vada recuperato in quanto però in una ricerca di questo tipo credo che vada recuperato anche come le popolazioni montane hanno trattato tale re e i suoi compagni
Tale a racconta le modalità della sua permanenza in montagna
Non prima di aver riconosciuto i sottolineato in l'uomo il il ruolo importante avuto dal canonico Michel Dante armi definito lo stesso Palermo capo spirituale della resistenza contro il fascismo e nazionalsocialismo
Nello spingere la gente atteneva stretta la propria patria a difendere le loro piccole proprietà
Contemporaneamente camper
Pronunciava in numerose riunioni veri e propri discorsi antinazisti
Il solo circostante circostanze Purtuc fortuite dopo il settembre quarantatré gli permisero di raggiungere Firenze scappando alla rete di controlli e di informazione della Gestapo
Dopo quella data e concludo
Dopo le cartoline precetto
L'unica riaperta era per molti la fuga in montagna qui si tratta di obiezione di coscienza ma credo che si possa parlare di Resistenza vista la l'opzione fortemente politica e antinazista di questo tipo di obiezione anche l'ostilità proprio del territorio della popolazione
Colpiscono le immagini della ricostruzione di tale i Paesi della Val Sarentino a popolate popolati da informatori nazisti
Molti
Nell'anno acconto se ne contano
Decine e la contemporanea grande solidarietà diffusa tra i suoi compaesani Tato la passare in Tina era un territorio particolare perché i nazisti avevano paura
Ad agire perché la popolazione dei Magi praticamente organizzava forme di resistenza
Immediata insomma Marie in questo caso non politica ma sicuramente efficaci
Tale Harpo dirittura trovare nel suo della sua permanenza di un anno in montagna dell'occupazioni per la fine Azzone ma la pressione l'attenzione sono continue
Dei minacciate rappresaglie contro i familiari lo costrinsero dopo un anno di montagna a costituirsi per tale mezzo così l'esperienza di Dachau e poi la prigionia americana tale era stato praticamente preso dagli americani
Perché è riuscito a liberarsi prima
è finito in un alloggio delle SS sia pure in condizioni da ex internato è stato prelevato fatto che parlasse tedesco ha completato il quadro è ritornato praticamente dopo un periodo di prigionia tedesca nel dopoguerra questo personaggio dovuto sì subire l'isolamento e le difficoltà materiali unita a una costante voglie di testimoniare che non tutti i sudtirolesi
Erano filo nazisti però tra le centinaia di disertori che scelsero la montagna la ricerca di Stoiber ne ha contati più di trecento
Chi sono riusciti a coprire tutto l'arco praticamente fino alla guerra circa dalla dal nove settembre Tano contare quelli che sono stati uccisi o deportati nei campi di concentramento
In condizioni ambientali difficili a fronte di un apparato repressivo che coinvolgeva quasi la metà della popolazione
Un nutrito gruppo proveniente dalla Val d'Ultimo scelse come rifugio le montagne i confini della provincia di Trento le montagne la vallate della Val di Rabbi la Val di Rabbi tanto per intenderci è verso il passo del Tonale insomma
In questa piccola comunità locale i disertori di lingua tedesca furono accolti dalla solidarietà della popolazione
L'esempio di Rabin è indicato come il più rappresentativo dagli autori del volume precedentemente citato
In generale si nota che queste zone protette per i disertori sudtirolesi in non pochi casi si trovavano in regioni italofona fuori dei confini della provincia di Bolzano
Sono proprio loro i disertori chi sottolineano che a Rabin ci trovava la solidarietà incondizionata veritiera popolazione peraltro del tutto spontanea
In questi luoghi protetti era possibile eseguire un lavoro ed anche farsi vedere pubblicamente
Perché si poteva essere sicuri di essere avvertiti in tempo prima di una eventuale di un eventuale rastrellamento da parte della gendarmeria nazista
Numerosi riscontri di queste azioni dell'età
Diffuso ho potuto individuarle presso l'archivio che citavo prima la Commissione patriottico Zanoni Maria Enrichetta
Residente a San Bernardo di Rabbi dichiara che sia stata arrestata dalla polizia tedesca perché sospetta di aver fornito di verità alloggio a fuggiaschi della provincia di Bolzano
Dopo l'otto settembre quarantatré sono stata rilasciata cinque marzo alle prigioni di Trento per non aver avuto prove a mio carico
La domanda di della della futura benemerita della liberazione si conclude dichiaro di avere effettivamente aiutato i fuggiaschi chi era una valle virali
La domanda e corredata anche di un visto della comitato di Bach comitati operazione nazionale
Anche Ida Penasa per il medesimo reato subì qualche giorno di carcere
Ci Cino accavallarvi labili si è nascosto anche gli per un periodo in montagna fornito vivete alloggio al fuggiasco rombano Umberto di Bolzano per circa una settimana
Penasa mai che anche il capo del distaccamento di rapide del corpo volontaria liberata dichiara esplicitamente concludo
Di aver dato aiuto fornendo dividere i fuggiaschi che hanno scappa Della Valle d'ultimo per una vera e le rappresaglie dei tedeschi avendo optato per l'Italia
Sempre Penasa si lamenta che l'aiuto concesso ad un polacco di nome Altan via costato un orologio da tasca egli si lamenta di non aver più rivisto nel polacco nella refurtiva e qui concludo spero davvero dato un'idea della firma
Grazie al dottor Ferrandi e speriamo di poter avere il suo contributo anche della discussione di oggi ora facciamo pausa del lavori del convegno e la relazione del professor Donno otto
E destinata alla pomeriggio penso che aprirà i lavori ci diamo l'appuntamento per le ore tre mezzo e come una raccomandazione ovvia di puntualità perché c'è molto materiale per la tornata pomeridiane
Dritto adesso ci sarà una relazione di Lorenzo portante ha già partecipato al convegno dello scorso anno per cui la sua relazione appunto che è stata com'presentata l'anno scorso approvate negli atti che sono disponibili
Lì vicino all'ingresso della Saarland poi parlerà
Da un morto dei salesiani poi i copriletti di Torino
E poi se abbiamo tempo un paio di brevissime comunicazioni quindi verso le le cinque così incominciamo la tavola rotonda con con le varie persone sono invitate abbiamo la relazione in francese di Semele AN quindi proveremo un attimo a sintetizzarla in modo da dare la possibilità a chi partecipa alla tavola rotonda di di non solo Roma tutto l'uditorio di sapere il contenuto tra l'altro chi perché cioè alla alla tavola rotonda e la vuole leggerei la reazione dei disse mi rende disponibile queste cartelline che sono qui sul tavolo quindi invito Lidia Menapace cortesi
Parisella eccetera apprendere visione di queste relazioni in francese disse ne venne che comunque abbastanza
Quinto adesso la parola Lorenzo Porta
Dunque
Son contento di se di intervenire in apertura al pomeriggio di aver ascoltato gli interventi
Giustamente di carattere storico
Che
Si sono susseguiti nella mattinata mi sembra che il livello della riflessione storica sia sostanzialmente quello quello preponderante
Bene io cioè non sa non sono storico
Il mio contributo così come anche negli atti dello scorso anno muove da una riflessione
Su un autore Bruno Bettelheim abbastanza noto e che a partire dal riflessioni sull'esperienza concentrazionario
E quindi da questa esperienza negativa
In elabora e e mette in atto delle forme costruttive nel suo lavoro
Di psicologo per la cura di ragazzi in adolescenti psicotici e per la cura dell'autismo vi è in lui una parte diciamo ti riflessione sul livello massimo diciamo che si è manifestato al nostro secolo di violenza e dall'altra come di rimbalzo una forza e un'energia costruttiva di costruttività quindi il taglio è un po'va oltre naturalmente la storia
Nello stesso tempo però intendo cioè noto con piacere mi riferisco dunque all'ultimo libro appena uscito a cura di Anna Bravo e Daniele Jalla per rimanere in sede storica intitolato appena proprio uscito recentemente intitolato una misura onesti che è la continuazione del lavoro ormai famoso la intitolato la vita offesa che era la raccolta delle testimonianze dei sopravvissuti della Regione Piemonte
Sopravvissuti ai campi di concentramento che nella a nella nutritissimo introduzione parla ampiamente e con diciamo in modo circostanziato della necessità di integrare iniziative altre che la lotta oltre a quella della lotta armata e ai vinti e quindi muovono questi autori muovono
Critiche a quelle posizioni che continuano a identificare esclusivamente diciamo partigiana trova resistenza quando è piuttosto e che di resistenza armata che si dovrebbe parlare e quindi lasciando il sostantivo aperto ad altri significati è un ottimo strumento perché è una raccolta sistematica con un apparato eccezionale di tutt'le testimonianze scritte e un indice dei nomi e anche una diciamo delle estremi essenziali in riferimento ai nomi delle persone deportate
In Italia
Come è noto diciamo un un classificazione completa della deportazione non c'è ancora per quanto riguarda invece gli ebrei cioè il famoso Libro della memoria dal quale esce per lo meno un
Un conteggio
Piuttosto precisa insomma
Hanno per esempio si parla di mille ottocentonovantotto arresti di ebrei da parte di italiani nel periodo quarantatré quarantacinque
Due mila quattrocentottantanove da parte di tedesche trecentododici da parte di italiani e tedeschi questo per anche cioè s'mitizzare il discorso dell'Italia e degli italiani come tra virgolette brava gente
Cioè questo Cucci sono questi dati questi dati bisogna bisogna riflettere
Ritornando diciamo al alle riflessioni di ordine storico e psicologico da cui da cui muove Vettel fine e dall'analisi dei comportamenti nella situazione estrema
Dei campi
Così come ha notato
Se me lender e altri autori che
Sviluppano delle riflessioni sul piano dell'otto non violenta l'importante Da Rin da sottolineare è che anche in situazioni così estreme
Bruno Bettelheim osserva e riferisce di episodi
Che l'hanno coinvolto personalmente in cui pur non teorizzando una posizione diciamo non violenta ha praticato uno dei principi cardine
Della non violenza che quella della rottura degli stereotipi del saper vedere l'avversario e in quel caso che avversario e che conflitto così altamente cristallizzato com'era quello della situazione di deportato nei confronti delle delle SS di saper vedere l'avversario come persona e saper distinguere tra la persona e il ruolo sociale che essa ricopre proprio per non perdere quelle energie e quelle possibilità
Di
Cogliere delle deposita di sopravvivenza e di resistenza alla
Diciamo all'attacco
Condotto attraverso il sistema concentrazionario cioè della riduzione delle persone a Massa docile indifferenziata
A questo proposito
Diciamo
Le riflessioni Bettino si muovono all'interno di un tipo di RX possiamo chiamare resistenza sostanzialmente però individuale non organizzata come invece le riflessioni di un altro
Studioso e che è stato nei campi di concentramento in particolare ausili Hermann Lang va in fa mando anime a un concetto di resistenza invece
Che
Come resistenza organizzata e da una quantità di esempi concreti circostanziati
Di di resistenza nei campi e in particolare nel campo di Auschwitz che come è noto sapeva sta nel come si sa ha diviso in tre parti lui si trovava ad Auschwitz uno non andavo Cis Birkenau che
Diciamo venti il campo dove lo sterminio si è consumato in una forma anch'
In più dire
De anche lì
Documenta all'alba anche Lang ma in di casi di salvataggio di vite addirittura di punto di casi di disobbedienza agli ordini appaia da parte di più dei triangoli
Dei cosiddetti triangoli Verdi no i delinquenti comuni
Che si rifiutavano di obbedire agli ordini SS per diciamo fare fuori
I politici i triangoli rossi vi era una organizzazione
Una una forma organizzata di resistenza
Che andava anch'che si manifestava anche attraverso per esempio la Rocco si detta rottura dell'isolamento
Purtroppo non sono ancora state tradotte quelle tre centocinquanta lettere fatte pervenire fuori dal campo di Auschwitz dalla Resistenza interna al campo
Ai membri della Resistenza Esterna sono state scritte in polacco e non sto non sono a quanto un mi risulta almeno di smentite non sono ancora state proprio
Quindi
Non voglio soffermarmi molto su questo anche perché essendoci gli atti
Sulle riflessioni di Bettelheim abbastanza note a in in questo campo rimando un po'anche alla lettura
Degli degli atti
Volevo fare delle considerazioni sempre sulla linea di quello che ho detto all'inizio cioè che a partire da un'analisi
Del male estremo diciamo
Io ritengo che debba anche STET scaturire
Una delle proposte costruttive un percorso costruttivo proprio pertinente al all'argomento fondamentale che dobbiamo affrontare che quello della appunto del costruzione di una resistenza e a proposito della della della contesto storico tendiamo analizzando la capacità anche di prevenire una cristalizzazione dei conflitti così forte perché io ritengo che vada comunque riconosciuto
Che
Da una parte fondamentale la ricerca e il far affiorare esperienze e casi anche individuali e organizzati naturalmente di resistenza
Che vadano al di là del vecchio stereotipo ora esistenza armata con le armi così o pura e semplice passività
Una terza via una via appunto non armata assertiva così è fondamentale che emerga d'altro canto però è necessario anche constatare che
Il periodo storico che analizziamo è un periodo che che nel suo complesso
Registra una forte e sconfitta diciamo delle delle delle forze
Costruttive perché se ci riferiamo per esempio agli fulgidi episodi che sono stati citati anche questa mattina presente all'episodio resistenza norvegese
Parliamo anche di episodi resti di esistenza in Olanda o anche in quello di l'episodio di Perlasca in Ungheria
Però se andiamo a vedere il contesto generale non in Ungheria in un anno solo ci sono state mezzo milione deportazioni di ebrei i fan e quindi lampo con conseguente morte né nel nel campo di Auschwitz così per la Norvegia al contrario della Danimarca abbiamo circa la metà e la comunità ebraica norvegese che è stata deportata e
Non è più tornata
Per l'Olanda i verso i dati precisi non non non li riporto così a memoria ma si tratta comunque di una pesante e mi riferisco in questa sede in questo momento agli ebrei ma
Per quanto la domanda anche quella è stata una pesante
Perdita in questi in termini proprio di morte
Allora il discorso a mio avviso andrebbe portato
A riflette su
Un qualcosa che dannare ed è stata definita la banalità del male e che io vorrei porre un po'in modo critico alla riflessione magari dei relatori dopo di me o comunque della tavola rotonda
A mio avviso
Certamente l'organizzazione burocratica del dello sterminio e o comunque della delle persecuzioni
è senz'altro un aspetto no cioè la cosiddetta
Diciamo del il massacro amministrato come viene detto è un aspetto senza altro importante di questa di queste vicende storiche sta di fatto però che
L'ideologia razzista non è non è certamente qualcosa da scrivere a questo concetto ideologia razzista avuto una sua evoluzione sia diciamo sì a incarnarsi è cristallizzata nelle coscienze e quindi è mancato effettivamente un lavoro preventivo che rompesse questa cristalizzazione
E e quindi con i conseguenti stereotipi e con la conseguente ideologia del credere che esistono a persone che non appartengono all'umanità e questo era creduto e questo ha creato le conseguenze
Che possiamo che possiamo constatare
Quindi a mio avviso questa non è banalità
è e la creazione di un sistema su un'ideologia attraverso delle forme di coinvolgimento illusorio ma di coinvolgimento di una parte
Del della gente dei cittadini questo e l'operazione che è riuscito a sostanzialmente a regime nazista in questo senso le riflessioni dello storico mosse sono abbastanza secondo me sono da tenere sono cose di cui tenere conto cioè che il regime nazista non è tanto così una una variante del o comunque un movimento che prezzolato e messo su dal capitale economico quanto un'ora un movimento che ha avuto anche degli degli elementi autonomi che si è imposto appunto
Mettendo in atto questa ideologia con molta accortezza naturalmente queste ideologia è arrivata alle sue estreme conseguenze
Quindi se da una parte questa concetto di banalità del del male appunto
Va messo in discussione altrettanto connessi discussione quell'espressione capovolta che la banalità del bene
Perlasca mi riferisco al titolo del libro la banalità del bene a cura di Deaglio per l'asta era tutt'altro che banale perché organizzare un tipo di imbroglio diciamo
Nei confronti delle autorità naziste a Budapest a quell'epoca era tutt'altro che banale quindi la resistenza civile o comunque il prepararsi a una vera resistenza civile è cosa tutt'altro è tutt'altro che banale
Ecco anche su questo
E qui sono nell'ultima parte della mia della mia riflessione mi voglio riferire la parte costruttiva e in questo senso
Così voglio dire per esempio a Firenze all'interno un po'lavoro
Di
Sotto la cattedrale di metodologia da Rachel sociale con l'Abate stiamo avviando una inchiesta sul pregiudizio su varie sfaccettature del pregiudizio quello antiebraico quello contro gli immigrati
Si è partiti con un questionario sulla scorta un po'delle riflessioni teoriche e delle indagini forse poco conosciute quella di Armando di Lamberto Borghi
Avvenuta negli anni Sessanta un'inchiesta molto importante sul pregiudizio
Negli adolescenti nelle famiglie di riferimento nei contesti sociali in particolare in tre cittadine d'Italia era avvenuta negli anni Sessanta cittadine del Nord vicino a Ivrea Grassina in Toscana e Pozzuoli
E Pozzoli nel in Campania
Che vedeva al suo centro come fuoco dell'indagine
Il pregiudizio e la comunicazione sociale quindi i livelli di comunicazione nella famiglia ai ragazzi la famiglia i livelli quindi di autoritarismo che si manifestano in essa nella scuola
I livelli anche di socialità dei delle dei dei genitori i rapporti uomo-donna
E da lì sono emerse delle cosiddette
Quelle che vengono chiamati Sociologia le cosiddette variabili
Variabili che per certi aspetti diciamo riprendono
I risultati emersi dalla forse più famosa ricerca sociologica che e passa sotto il nome della personalità autoritaria di Adorno e altre che avvenne negli Stati Uniti
Negli anni cinquanta queste variabili che sono dell'autoritarismo dello appunto dell'obbedienza all'autorità del convenziona lirismo
Del dico tomismo cioè del del modo di pensare bianconero e dell'incapacità alla alla diciamo al modo di pensare critico e alla messa in discussione anche della del parere dell'autorità ecco io ritengo che Possa l'inchiesta possa essere uno strumento per mettere a fuoco quelle quelle atteggiamenti quei comportamenti che possono tendere
Ecco alla al pregiudizio e quindi colpire in questo senso cioè lavorare proporre proporre costruttivamente moti di socializzare modi di ridurre la distanza sociale perché diciamo a quell'antisemitismo virulento per fare l'esempio dell'antisemitismo se potremo fare altri ma virulento Espresso nel periodo nazista poggiava su un'acquiescenza
Diffusa poggiava su un senso comune
Di distanza sociale nei confronti di questa particolare il gruppo sul quale poi si è innestata
Diciamo l'ideologia
Drastica mente razzista del nazismo
Secondo me se se se si può dire
Che c'è stata una lezione lezione è proprio quella di di prevenire perché in situazioni così fortemente questo lì cristallizzate come può manifestarsi un tipo di resistenza non violenta
Anche a questo proposito e concludo mi riferisco a quel dibattito che ci fu rispetto a posizioni di Gandhi nel periodo
Sul nazismo
Gandhi come persona acutissima aveva visto i limiti per esempio del del patto della pace di Monaco e su questo era stato lungimirante probabilmente però sulla base dei dati non aveva capito
Che per esempio la condizione ebraica alla fine degli anni trenta in Europa non era paragonabile ha una posizione tipo apartheid dal Sudafrica per quanto riguardava gli indiani cosa che lui aveva vissuto era qualcosa già di più
Quindi ecco a mio avviso la lotta non violenta e la resistenza
Civile o la la lotta la difesa popolare non violenta deve lavorare molto sul piano della prevenzione di quella creazione di condizioni per cui poi si possa innestare una vera lotta organizzato
Grazie alla Lorenzo Porta
Chiamo donne Francesco motto che il direttore dell'Istituto Storico servizi hanno
La relazione di don motto ce l'avete in cartella e invito anche se chiaro tempo che anche le reazioni di chi Camera in cartella quella di di Semele né poi la sintetizzerei ma un attimo perché in francese quindi lo ce l'hanno soltanto coloro che parteciperanno alla tavola rotonda
Prego
Io penso di non presentare tutto quanto è scritto in questi diciassette pagine vorrei farla sintesi anche perché buona parte soltanto un elenco di fatti di avvenimenti così possono scorrere poi con calma
Magari negli atti o comunque in in altri tempi
Faccio soltanto brevissime premesse la prima premessa che questo lavoro che sto tentando di sintesi è fatto su una carenza di monografia analitiche precedenti non esistono in ambito
Non esistono anche in ambito salesiano degli studi su la vita resistenziale che lavora così dei salesiani durante il i venti mesi proprio perché l'archivio è ancora chiuso non è consultabile
Da parte del del degli studiosi per cui ci si basa un po'su testimonianze o su altre fonti non direttamente archivistiche
Una seconda premessa e che ovviamente questo discorso di una istituzione religiosa come i salesiani
Di don Bosco rientro in discussione della resistenza cattolica in Italia o meglio resistenza del clero in Italia
Anche se come sapete essendo un'istituzione autonoma
Non dipende dal
Dai vescovi non dipende pur direttamente dalla Santa Sede ma dal loro superiore da loro Rector maggiore cosiddetto per cui le egli imputi venivano sì in generale Dalla Chiesa ma spesso direttamente dal centro moderatore della casa
Generalizia
E a questa in questa linea dire che i salesiani ci sono caratterizzati da sempre per una scelta originaria legata alla storia del fondatore don Bosco don Bosco a formalizzato delle sue costituzioni
L'obbligo di non fare politica i salesiani non fanno politica per motivi che non sto adesso a spiegare
Per cui questo atteggiamento di non fare politica si è poi trasmesso direttamente ai red ai ai salesiani che mi hanno continuato l'orma
Non fare politica per don Bosco
Voleva dire non impegnarsi nell'ambito direttamente politico partitico nelle questioni di riforma politica sociale costituzionale
Ma non non ha voluto dire estraniarsi dalla vita del tempo non aver rapporti coi politici non avere a attenzione agli avvenimenti dell'Ottocento non intervenire qualche volta per trovare una soluzione fra Stato e Chiesa
Non seguire per esempio i i tanti emigrati che in America Latina erano abbandonati dallo Stato per lo lasciati un po'alla loro così iniziativa e attraverso l'opera non solo religiosa si è anche fatto un'opera di educazione civile sociale a questi nostri e fratelli più poteri questo per quanto riguarda la storia del fondatore sia poi riproposta nella Congregazione Salesiana che non fa politica perché è scritto dalle costituzioni ma questo ha voluto dire soltanto che non c'è stata e non c'è
Un luogo un tempo una struttura adeguata per preparare i futuri salesiani a intervenire nell'ambito direttamente politico
E anche non c'è stata per tanti fino a venti trent'anni fa neppure una scuola di educazione chiamiamolo sociopolitica per preparare appunto a questo argomento
Sì lasciava perdere si preferiva puntare su una educazione religiosa un'educazione civile e sociale non direttamente politica anche perché spesso nelle case appunto dei salesiani
Gli studenti erano internazionali per cui si voleva evitare qualsiasi è questione nazionale fra confratelli o anche perché spesso durante la Resistenza in particolare la l'attività notevolissima dei dei religiosi non permetteva neppure di avere tempo per dedicarsi magari a delle elucubrazioni o degli interessi direttamente politici
Addirittura era scritto che i salesiani non leggono i giornali per non perdere tempo quindi si perdeva anche quell'occasione per un dibattito dei temi che vivevano sulla propria pelle tanti italiani
Sono a pagina
Quattro che cosa hanno fatto i salesiani dopo l'otto settembre quarantatré ecco diciamo che dopo un periodo di consenso col fascismo Senato un momento di difficoltà di dissenso non dichiarato per lo più costituito da ostentata riservatezza di comportamento
Certamente ci furono dei notevoli antifascisti ma la maggior parte ha percorso un set con terreno individuale e collettivo non in misura predestinata
Se ci fu una oscurare esistenza è stata dettata dalla sfera dei sentimenti dalla sensibilità morale più che a quella politica che era sconsigliata proprio direttamente dalle loro costituzione
Leggo una pagina quattro la resistenza alle forze tedesche i repubblichini né non vi dei salesiani impegnarsi ovviamente in formazioni armate o in comitati politici
Però li trovò solidali materialmente e moralmente con le popolazioni duramente colpite un po'in ogni parte d'Italia
La linea del tranquillo realismo verso l'autorità nazionalsocialisti fasciste
Quale poteva essere giustificata dalla rivendicazione della non politicità
Fu però sconfitta in virtù di una ispirazione umana e di un'ispirazione religiosa
Da forme di cosciente impegno civile sociale e spirituale a vantaggio dei più deboli e della solidarietà con le forze che ero insofferenti delle prepotenze ingiustizie che si vedevano sulla base di tali processi Motta motivazionali fondati più su ragioni contingenti che non su capacità e volontà di proporre modelli alternativi
Fondate più su Caracciolo ragioni di carattere e ittico spirituale che non politico sociale
Ci sono avuti nelle case Salesiane nelle duecento circa case Salesiane fra i circa cinque mila Salesiane di Italia di cinquant'anni fa
Episodi e fatti ridefinì mini forse sotto il concetto di resistenza non violenta
Tanto più che proprio a Torino all'ombra del del Santuario di Maria Ausiliatrice costituita da un bosco
La la il la Regione Piemonte i vescovi della Regione Piemonte avevano invitato i loro sacerdoti a non fare politica
E ad accogliere tutti quelli che avevano bisogno avevo fame avevo sette i discorsi evangelici o anche dell'Antico Testamento di proteggere quelli che scappano quelli che sono ricercati
E citavano addirittura come ha fatto San Giovanni Bosco quindi la carità di don Bosco del Cottolengo che si è vista nell'Ottocento a Torino si doveva rivedere cento anni dopo nel momento della Resistenza
Allora due i punti che vorrei presentare un primo punto quello che non chiamerei resistenza ma chiamerei come ho chiamato una carità
Diffusa che in tempi abnormi si fece politica una carità che si fece politica e poi il secondo punto invece una solidarietà che si fece collaborazione col movimento resistenziale
La testimone leggo pagina cinque la testimonianza caritativa nel senso più autentico riveste in ogni tempo una valenza sociale e politica
In quanto rientra verso una polis in cui le persone vivono non terse ma per gli altri non accanto agli altri o sopra gli altri
Ma tale valenza politica emerge più viva e forte
Quando essa nelle sue varie forme continua a essere esercitata all'interno di una società in preda al parossismo bellico e quindi seriamente tentata dal demone della violenza e dell'isterismo bellico
In tempo di guerra e di guerriglia le preoccupazioni somme divengono quelle del auto condensato conservazione
E l'attenzione agli altri diminuisce progressivamente fino a coincidere con la noncuranza e il disprezzo
Che i salesiani sull'onda della loro tradizione abbiano continuato con ostinazione nella loro opera caritativa anzi allargando gli spazi vitali azione
In tempi tanto difficili ha quindi rivestito un significato peculiare
Un significato politico perché ha reso evidente un tipo di rapporti politici ispirati alla solidarietà all'attenzione agli altri al vivere non autocelebrativo ma in atteggiamento di dono di sé agli altri
Nella misura in cui tale vasta azione di solidarietà attiva rispose ai criteri di libera determinazione
Di lunga durata di gratuita di totalità e non di clandestinità acquistò i tratti non di utopismo ma di reale possibilità anche in tempi abnormi come quelli
Quindi diedero il loro contributo a nutrire la popolazione è semplice di quello spirito di sacrificio di sopportazione
Che la mise in condizione in un regime di terrore di sopportare lo sforzo etico di rischiare per l'altro per il ricercato per l'ebreo
Ed è questa carità che si è fatta politica e allora presento qui rapidissimamente senza leggere le cinque o sei modalità in cui si è dei ficcata sia attuata questa carità fatta politica anzitutto la difesa delle proprie opere dei propri istituti collegi parrocchie centri giovanili
L'idea fu di non abbandonare i giovani affidati continuando l'attività educativa come se nulla fosse compiuto forza compiuto disponibilità lottando quindi anche contro le requisizioni costanti e continue
Sia da parte dei nazisti che dei fascisti e poi anche degli alleati ma mano che risalivano l'Italia
Contro la totale o parziale requisizione
Oppure quando non era possibile operare nelle loro opere normali
Bensì estive che diventavano residenze
I conti per tutto l'anno
Alle spinte più semplici di difesa delle proprie opere
E della propria pelle si aggiungevano così le profonde ragioni di una missione a cui non si voleva rinunciare non si voleva chiudere l'attività educativa nonostante i tempi difficili
Una seconda forma di questa carità fatta politica è l'accoglienza dei ragazzi sinistra chi orfani in un'Italia veramente stracolma di ragazzi poveri abbandonati sinistra attivo dirittura orfani di uno due genitori
Occorre perché qualcuno si assumesse la responsabilità di prendere questi ragazzi e dare loro un tetto un pane un vestito e una e un po'di studio allora l'apertura delle opere Salesiane spesso prive degli allievi normali perché per motivi contingenti di contingenza bellica venivano riempite da tantissimi di queste forme di assistenza e perde gli orfani o i ragazzi sinistra atti
Fino al punto che si è stabilito che ogni circoscrizione italiana una decina erano ogni regione più o meno dovesse aprire une ospizio un orfanotrofio proprio per i ragazzi orfani e abbandonati
Addirittura lo delle il governo fascista l'onorevole Renato Ricci propose Salesiani di passare in blocco l'Opera Balilla
Ai Salesiani stessi sia Leo le costruzioni sia il personale e sia i ragazzi tre mila ottocento ragazzi
Si rifiutò di assumere il personale politicizzato si rifiutò di assumere le le le ho le strutture politiche dello Stato si presta riassumere prendere un certo numero di ragazzi alcune centinaia di ragazzi specialmente di genitori scappati dalla Libia di profughi dalla Libia vedono ha colto accolte nelle opere Salesiane mandate
Nientemeno che della Repubblica sociale italiana e l'onorevole Renato Ricci presidente dell'Opera Balilla
Una terza forma sono a pagina sette
L'assistenza materiale e morale alla popolazione sinistrata di fronte a emergenze costante continuo dei bombardamenti moltissima gente ha chiesto ospitalità dove era possibile
Essere accolti evidentemente le opere Salesiane spesso ampie
Magari con pochi ragazzi in quel momento potevano ospitare e quindi hanno fatto assistenza materiale
Assistenza morale ovviamente assistenza civile religiosa spesso sanitaria a migliaia di persone e qui faccio poi una pagina e mezza di elenco di così esempi di dove è avvenuta questa attività di aiuto alla popolazione giovanile e non giovanile in Italia nel momento della dei bombardamenti in particolare cito il caso di Forlì
Dove dirittura divenne una casa salesiana l'ospedale don Bosco cito il caso di Faenza
Di Pisa di Comacchio di Novara di Varazze e poi vorremmo dire un può di tutte le duecento case ogni casa ha dato una mano alla popolazione circostante bombardata quindi priva di un tetto priva anche di una protezione
Cito poi in fondo a pagina otto Castellammare di Stabia nato lo Palermo Messina Genzano Grottaferrata Ravenna Lugo Porto Recanati Perugia eccetera eccetera Frascati qui vicino a noi
Un'altra forma è l'ultimo la penultima forma di questa carità fatta politica la presenza fra i carcerati e gli ostaggi risentimenti nelle carceri fasciste
O nelle re requisizioni di tante persone occorreva qualcuno che desse una mano anche per sostenere un po'il morale o perlomeno l'assistenza particolarmente religiosa ma poi non era solo religiosa di tutte le persone chiusi chiuse gli internati in qualsiasi situazione di carcere
Io ho messo qui presenza silenziosa ma non priva di pericoli
Nelle carceri fra gli ostaggi i rastrellati i prigionieri politici per facilitarne il rilascio spesso l'evasione
Per favorire lo scambio dei prigionieri di appoggiarla chiarificazioni di situazione di allevare i i disagi in mille modi
E poi presento due casi il caso di Torino dove vari salesiani erano cappellani di diversi tipi di carcere i caccia di fascisti carceri naziste o anche altri gruppi così presi come dire in in domicilio coatto
Anche campi di prigionieri inglesi un salesiano lituano di Torino ecco faccio presente che questo essendo molte case con personale
Internazionale si poteva assistere anche gli eserciti nelle loro componenti appunto internazionali per esempio a Torino
Furono assistiti lituani Chico slovacchi i poemi da alcuni giovani salesiani di questa nazionalità
Così pure a Cumiana la fa la la strage di Cumiana con una sessantina di ostaggi fucilati vennero chiusi proprio in una stalla in un porcile della scuola agricola dei Salesiani di Cumiana
L'ultima forma la mediazione fra le due parti in lotta
Proprio il fatto di dichiararsi a politici di essere un po'separati dalla società politica in quel momento in difficoltà
Ha permesso ai Salesiani in tante località di fare opera di mediazione stando proprio in mezzo alle due parti con delle conoscenze
Da una parte e dall'altra e anche spesso con un aiuto a chiunque l'avviso aveva bisogno da una parte e dall'altra per cui hanno svolto quello cosiddetto ruolo di supplenza istituzionale
Che evidentemente aveva anche un chiaro risvolto politico qui si ricordavano anche se ne Siani come don Bosco pur essendo cento anni fa evidentemente controllo occupazione di Roma contro l'invasione dello Stato Pontificio nonostante la prese posizione chiarissimamente contro aveva cercato di trovare una soluzione una mediazione
Dei diversi degli siamo degli estremismi opposti hanno fatto un po'lo stesso anche centri cinquant'anni fa i salesiani in questo tentativo di eliminare i conflitti e di trovare una soluzione e qua e soprattutto di saldezza del di tutte le persone
E qui cito allora pagina nove e dieci il caso di Faenza il caso di Torino Pisa Villastellone non bombardato proprio per l'intervento dei salesiani Castelnuovo don Bosco spagnolo a Cuneo
Benevento Caserta
Fra l'altro in questa opera di mediazione fra le due parti qualcuno ci ha lasciato la pelle e qui cito alcuni casi a Caserta quattro salesiani
A Bologna Donen Donini Emilio Comini lo stesso venne ucciso così pure a Grugliasco nel tentativo di soluzione di intermediazione qualcuno proprio anche lasciato la propria vita
Questo vorrei dire l'aspetto di una carità che si è fatta politica ma non si è fatta ancora resistenza
Invece a pagina dieci vorrei presentare quella carità che si è fatta resistenza non violenta soprattutto attraverso il sostegno diretto o indiretto alla l'orto lotta partigiana
Vi rientrano senza forzature di concetti o eccessiva dilatazione tutta quella serie di azioni che possono essere definite di boicottaggio o di ostacolo alle ingiustizie conclamate dall'aggressore
Non ottemperare agli ordini di rivelare o consegnare partigiani o altre persone invisi all'occupante rischiando per questo repressioni a morte magari accogliere nelle proprie case tali persone mantenere il segreto circa la loro identità
Aiutarli in tutti i modi aprire Lesko istituti agli ebrei eccetera
Questi e simili comportamenti diffusi
Fra l'amplissima parte della popolazione italiana dietro spessore a una cultura non violenta e contribuirono a spiazzare l'aggressore evidenziandone l'irrazionalità
La motivazione era chiaramente politica il diritto di disobbedire a uno Stato che comanda la vita e la morte
Come tale nei suoi punti di forza nei suoi limiti assunse una chiara funzione storica
Anche in considerazione che la stessa azione armate partitica già lo sappiamo tutti non poteva sopravvivere senza l'appoggio la solidarietà di tanta popolazione
I salesiani per il loro ministero sacerdotale e per loro scelta direi costituzionale assunsero una posizione di neutralità come dicevo
Ma a un certo punto di fronte al totalitarismo poliziesco e illiberale del quarantatré in poi di fronte alle forme continue di violenza arresti se sequestri esecuzione eccetera
Hanno sentito fortemente anche la questione morale non si poteva più stare in mezzo al guado la particolare sensibilità religiose educativa di cui erano portatori io yogurt orientò a mettere in fa in pratica una forma di resistenza non violenta
Fatta soprattutto dalle comunità in quanto tali e spesso in alcune forme da alcuni singoli comprate di alcuni singoli salesiani con evidente rischio
Il passaggio dalla solidarietà
Con persone si distratte culla calda fatta politica all'aiuto a chi lottava militarmente contro Leo lei gli stranieri connazionali non era facile non fu facile per chi aveva fatto professione di non politicità
In questo è venuto in aiuto venti venti il Papa Pio decimo secondo con il permesso di essere cappellani delle forze partigiane e anche alcuni vescovi più aperti in questa linea anche sui problemi rimanevano sempre
Per di più per i salesiani c'era un altro problema tante volte da Torino dal centro arrivavano ordini di massima prudenza di non fare nulla di politico per evitare ovvie conseguenze per le istituzioni
E quindi in teoria avrebbe dovuto non fare nulla non potersi muovere
In realtà si può capire perfettamente come dal centro non potesse arrivare che ordini di questo genere ordini ufficiali ma in pratica ufficiosamente sia il centro che la periferia hanno agito indiciamo in diversità rispetto alle norme ufficiali
Lo stesso rettore maggiore mentre invitava la massima prudenza
Delegava incaricava tanti confratelli nella sua comunità di assistere i partigiani milioni fine di ogni lingua e di ogni nazione quindi pure di una specie di contraddizione e malattie rare apparente tra l'ordine ufficiale di non politicità e poi il permesso di dare una mano a chi lottava per un'Italia migliore per cui ai Salesi ai singoli che lottarono in questa linea rimasero poi anche i delitti pericoli personali in quanto si riassumevano personalmente non come istituzione salesiana
E anche il fatto di collaborare magari con dei gruppi che politicamente non non ero tocco d'accordo con le loro eventuali linee politiche
Quali le forme di questa di questo appoggio
Alle al movimento partigiano nell'elenco quattro a pagina dodici anzitutto l'assistenza dei cappellani alle formazioni partigiane sia democristiane che non democristiane
Dove spesso erano anche molti ex allievi ex alunni dei salesiani quindi c'era anche un fatto affettivo di assistere i propri ex ragazzi dell'istituto
Poi l'assistenza agli internati nei campi di concentramento di questa mattina e si parlava professor Giuntella
Poi la la custodia delle dovrei dire del materiale non delle armi ma dei vestiti degli indumenti delle scarpe del detto va dei vettovagliamenti della dei soldi dei che i che i partigiani depositavano in casa salesiana in attesa di recuperarlo
E finalmente l'ultimo punto la ospitalità un po'a tutti l'ospitalità a tutti quelli che avevano bisogno è inutile che faccia le lenti
E qui A pagina tredici quattordici e quindici praticamente specifico faccio degli esempi concreti come dove si è sviluppata soprattutto l'aiuto ai partigiani cito in particolare la zona con tanta presenza
Piemonte Castelnuovo don Bosco proprio laddove nato don Bosco nella casetta del fondatore erano ospitati i fascisti i tedeschi i partigiani e gli ebrei tutti nella stessa casa ai Piani DiVersi
Quello che è avvenuto un po'anche qui a Roma le catacombe ai vari piani c'erano i disertori tedeschi o polacchi qualche alleato evaso dal campo di concentramento italiani emittenti alla leva o anche e Pray tutti dalla stessa casa addirittura aggiungo che nella stessa casa c'era anche nientemeno che il quadro un vino Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon
Nascosto sotto le vesti sacerdotali stava anche Luís in quella casa quindi c'erano un po'tutti a un una specie di Torre di Babele delle varie componenti militari in quel momento
La casa di Canelli a casa di dell'atto dell'Alessandrino Bagnolo Monferrato Mirabello
Borgomanero dove anch'hanno anche avuto ospitalità la divisione Fratelli di Dio e poi altri gruppi partigiani Ticino Ticineto o gruppo patria oppure Cavaglià oppure anche Bolle Ingo Montale indi tutte zone che hanno punto dato ospitalità a persone e a cose di appoggio al movimento partigiano
A pagina quattordici cito anche qualche nome a Torino don Luigi Cocco poi un missionario
A Lanzo d'Intelvi in una zona con molti partigiani una casa che ha veramente sofferto tanto e dato tanto ospitalità addirittura con varie Medaglie d'Oro a chi aveva lavorato sia Duranti
Il disordine oli così durante la lotta partigiana sia soprattutto nel momento della fine della lotta al venticinque aprile e fine aprile maggio quando occorreva trovare una soluzione e far sì che le situazioni non peggiorasse lo più di quanto lo erano già l'essere stato a metà strada fra gli altri ha favorito qualche opera di riconciliazione e anche la possibilità di ieri evitare la distruzione di questi Paesi del dell'Astigiano del del Piemonte
Dalle forze tedesche ormai in fuga verso appunto la loro terra
Poi cito ancora don Giovine nella zona di Alessandria Val Borbera don la zero a Montechiarugolo Parma al Mugello in Toscana e poi finalmente qui a Roma oggi
Già riconosciuto alle catacombe don da Lentini chiedete dirittura il nome a un gruppo della resistenza della capitale
Don Giorgi che fu la relazione con i partigiani del Partito d'Azione
Gino calcioli che era in relazione sempre con alcuni partigiani fatto poi poi tragicamente ucciso alle Fosse Ardeatine che come sapete sulla scoperte proprio dei salesiani perché abitavano lì di fronte alle stesse grotte
E poi anche evidentemente famiglie di persone bisognose ebrei eccetera
Pagina quindici si è anche rischiato l'arresto nientemeno che del rettore maggiore del del generale in quanto in una zona di Lombri as con l'uccisione di una di un figlio di un gerarca fascista
Ha fatto sì che venisse incarcerato il direttore dell'opera e anche il superiore della circoscrizione della Provincia richiamato dalla Regione
E allora ne incarcerato donde Luigi Ricceri che poi sarebbe diventato il re torna Gione venne incarcerato in quanto superiore della zona in cui si trovava questa casa dove avvenne l'omicida l'omicidio
E fra l'altro dicono le cronache che il rischio anche l'arresto
Il carcere il rettore maggiore ma che intervennero alcune autorità politiche dicendo che era un po'troppo avrebbe stilato un caso internazionale essendo un'autorità con una una giurisdizione su tante case sparse per tutto il mondo quindi andò in casa in carcere per tre settimane il futuro rettore maggiore e non il rettore maggiore in casa
Quella casa generale dove avvennero due perquisizioni in tempi diversi l'ultima nientemeno che la la notte del ventiquattro e venticinque di aprile del quarantacinque il giorno della liberazione
L'ultimo elemento pagina quindici gli ebrei
Lentamente gli ebrei erano fra quelli più in pericolo e quindi ogni casa dove ha potuto a colto ha protetto questi gruppi questi ebrei un po'in tutti i paesi d'Italia a Roma la nostra ricerca più o meno ne ha raccolto circa un duecento di ebrei raccolti nelle varie case di Roma ma evidentemente in tutta Italia ce ne furono un po'dovunque specialmente deve dire Roma e il Piemonte non cito tutti casi ma potrebbe essere far fattibile
Anche un un futuro vescovo salesiano ancora vivo ha preso il premio in Brasile della Menorah
Proprio per l'ospite d'aver difeso un centinaio di famiglie ebraiche
Concludo con un amico
Anche qualche ex allievo qualche amico dei salesiani ha dato una mano in questo e qui cito il caso di Gino Pistoni una figura nota del movimento resistenziale del Piemonte
Conclusione il caso di Milano lo cito rapidissimamente Milano ha fatto opera come tutte le altre case ospitando orfani nascondendo qualche ebreo dando una mano per una coscienti Za azione soprattutto a livello democristiano cattolico di questi gruppi che ruotavano attorno alla casa
Di Milano Stazione centrale e soprattutto ha dato ospitalità l'ultimo mese al CNL Alta Italia in patois il ventinove di marzo e la mattinata del venticinque aprile
Quindi il decreto di insurrezione nazionale del famoso comitato e del CNL venne decretata proprio in una casa salesiana di Milano attraverso la così l'ospitalità concessa
Dai Salesiani di questa comunità
Come concludere patti oggi diciassette diciotto in sede di bilancio provvisorio in attesa di ulteriori e più completi e verifiche si potrebbe dire
Che i salesiani d'Italia alla esplicita dichiarazione di volersi attenere apposizione di neutralità con conseguente ostentazione di riservatezza di atteggiamento
Unirono una generosa assistenza a tutti i bisognosi
Tutte le comunità numerose però furono i casi di collaborazione con i partigiani e le forze di opposizione e non pochi i fermi gli arresti le minacce le violenze
Pochi i casi di morte violenta nonostante l'assenza di qualunque atto ostile conti la vita i dazi fascisti nell'espletamento del loro ministero
Quindi i salesiani più chiede a una precisa scelta politica antifascista o anti tedesca furono guidate
Sia pure dalla diversa sensibilità dei singoli dalla sostanziale distanza del nuovo regime fascista
Dall'opposizione alla violenza degli opposti estremismi dalla consapevolezza di dover rispondere in un momento così drammatico alle immediate esigenze della popolazione più colpita
Al di là della cultura della fede della passione politica
Se maturazione antifascista c'è stata fu provocata da ragioni morali pastorali esistenziali da esigenze religiose di solidarietà più che da una precisa strategia o profonde convinzioni politiche
E furono le stesse prevalenti motivazioni umanitarie cristiane che ispirarono l'accoglienza concessa negli ambienti salesiani a persone compromesse con il regime fascista dopo il venticinque aprile
Una interpretazione riduttiva sarebbe quella però di leggere i loro interventi
Di carattere politico opporre politico solo in tale chiave escludendo quella religiosa caritativa che invece resta eminente fondante prioritaria
Una resistenza che fu ovviamente di alto profilo ispiratore la solidarietà la carità cristiana
Un valore atto a difendere l'unità di un Paese diviso stritolato dall'infernale girone delle vendette e assuefatto alla violenza
Quindi un valore a Toffoli da un'uscita di sicurezza a una società che correva il rischio di essere privata dalla speranza di una pacifica convivenza tra i cittadini
Qui dovremmo dire che in conclusione hanno dato il loro contributo
Senza grandi categorie sociopolitiche ma quel movimento di resistenza popolare di humus senza di cui senza cui non ha potuto sopravvivere anche il Movimento della resistenza armata
Grazie
Ringraziamo don Francesco Amato per la sua molto ampia esauriente relazione adesso prima di passare a alla relazione di Peretti che sarà abbastanza impegnativa vuole dare la parola rapidamente a Gianni Grassi per una breve comunicazione
Brevemente se
Il primo di questo convegno anomalo
Ricercare le dimensioni non violente
Gli un'esperienza come la resistenza
Che nell'epica degli anni Cinquanta su cui io stesso mi sono formato politicamente intrisa di violenza giusta ingiusta
Perché nella deriva terrorista degli anni settanta
Pochi lui
In cui sono state ignobili mente deviata e tante aspirazioni giovanili
Assunta a riferimento nobile proprie solo perché armata
Voglio dire allora breve il tema di questo convegno è anomalo
Si tratta di ricercare le dimensioni non violente di un'esperienza come la resistenza
Che nell'etica degli anni Cinquanta su cui io stesso mi sono formato politicamente è intrisa di violenza giusta ingiusta
E nella deriva terrorista degli anni settanta in cui sono stati nobilmente deviate tante aspirazioni giovanili e Assunta riferimento nobile proprio solo perché armata
Ora ancora più anomale anomalo quello che voglio ricordare questa eroina della resistenza di rivoltosi un po'anarchici e molto delusi di Ragusa
Che sono ribellati all'invio in guerra nel Nord contro i nazifascisti un'apparente contraddizione
Un'esperienza che è stato oggetto di giudizi e pregiudizi impietosi ma che ha trovato anche nella ricerca storiografica un'attenzione è un'analisi più adeguate alla sua complessità
Mario Occhipinti
In occasione del suo ultimo intervento pubblico
Indirizzato alla sessione del convegno l'anno scorso
Dopo aver criticato gli scienziati tecnici e gli operai che antepongono il proprio lavoro alla sua utilità sociale
E progettano o producono beni come missili mine o veleni concludeva il suo appello dicendo sono vecchi amici molto malata
Eppure da tempo ho capito che certi mali non si curano con certe medicine
La produzione di morte va distrutta le radici prima che sia troppo tardi
Da lei che ha patito
Per ogni possono già passata presente e futura e che ha retto come pochi altri un insopportabile fardello di sofferenze personali
Sociali
Non è stato possibile avere un nuovo intervento diretto
Ma di lei
Donne eccezionale è possibile e doveroso accennare qui quale esempio di una travagliata e lunga esperienza di resistenza non violenta
Che in parte è nota grazie al bel libro autobiografico una donna di Ragusa di pubblicato dalla Sellerio
In cui lei stessa ha raccontato la sua vita siciliana dall'infanzia alla rivolta quando in stato di avanzata gravidanza Opposition corpi inermi alla colonna di mezzi cara strillavano gli uomini del quartiere che fece scoccare la scintilla
Rivolta che le ha procurato il confine il carcere in esilio e poi la fanno
Ora
Di Maria resta la sua voce vibrante negli scritti quelli editi
Purtroppo ignorati dalla stampa compreso il Manifesto e quelli inediti le poesie
L'ultima parte della sua vita che è stata mandata la Sellerio
Nella trascrizione di Veronica Vaccaro
Resta infine la sua passione aspra scomoda stimolante come quella di Luigi Cipriani una forza vitale una scorza
Scorta d'ossigeno per fare ispirare le nostre speranze residue di resistere all'inganno e alla prepotenza riuscirà a comunicare prima che sia troppo tardi
Io vorrei concludere chiedendomi quali insegnamenti attuali possiamo trarre dalle cose che stiamo rivedendo nel passato
Nell'attività sia da resistenza
Non violenta sia di questi episodi come quello di Mario Occhipinti
Ma io mi riferisco all'attualità al mio per esempio la al mio lavoro attuali io lavoro nella previdenza che come sapete è oggetto di scontri durissimi in questo momento
Personalmente ho partecipato alla manifestazione
Ho dato la mia ora di lavoro
C'è stato qualcuno che incautamente ha contrapposto ai molti in piazza in moltissimi a lavorare bene giorno dello sciopero generale presente senza paga era andato a lavorare anch'io
Pur aderendo allo sciopero ma solo per non regalare neanche un utente
A chi ci obbligava a scioperare
Ora per me che lavora all'INPS si tratta di una scelta morale per difendere i diritti delle utenti più deboli e sono le inoccupate le immigrate le disoccupate le pensionati innanzitutto non credo che serva a bloccare l'INPS come se fosse la fiato la pace piuttosto serve farlo funzionare meglio
Per gli utenti ma anche perché ci lavora
E credo che l'insegnamento che possiamo trarre da questa cose che abbiamo studiato si possa pari pare riproporre oggi lavoratori industriali per esempio con le loro proteste dilaganti stanno facendo una serie farne lotto abbastanza violente blocca però ci sono anche i lavoratori pubblici bene la protesta la manovra è sicuramente provocatoria e demagogico come si fa aumentare l'età pensionabile e i prepensionamenti
Ove i posti di lavoro e che ne so
E l'età e le tre età pensionabile però ci sono anche i lavoratori pubblici ai quali spetta dimostrare che non stanno sulla stessa barca ma stanno in acqua nuotare controcorrente coi pensionati allora mentre pensionati possono fare forme di lotta non violenti dimostrative che vanno dallo sciopero della televisione al blocco di un Pendolino invece che dei pendolari o l'apertura di un casello di autostrada invece che al blocco dell'autostrada
Così i lavoratori pubblici posso secondo me imparare da quello che stiamo studiando
Osando nuove forme di lotta che non siano forme di riscatto di ricatto sociale ma forme di riscatto sociale
E che puntino a migliorare il servizio prendendo coscienza di privilegi
Denunciando gli sprechi presente all'INPS ci sono fior di medici che vengono tenuti a far poco mentre potrebbero controllare le pensioni di invalidità delle USL e verificare se è falso la pensione o falso il problema
E infine sperimentando modi di lavorare
Che soddisfino lavoratori otto in che migliorino la qualità dei servizi forme di lotta cioè che contengono più intelligenza che violenza più proposta che protesta più tensione morale che astensione più attenzione agli utenti che regolamenti per me sarebbe un ottimo modo di portare avanti gli insegnamenti di questa grande fenomeno complesso interessante che è stata la resistenza non violenta
Grazie
Allora chiamò Enrico Pedretti per la sua relazione
Dopodiché possiamo incominciare anche la tavola rotonda
Chiedo scusa prima di tutto del cambiamento di programma avrei dovuto parlare stamattina ma è stato veramente impossibile venire non mi piace partecipare ai convegni a pezzi ma non ho potuto far diversamente
Ero imbarazzato su che cosa proporre in questo convegno perché a Torino abbiamo fatto un lavoro durato paio da un paio d'anni più un gruppo di insegnante di storia ma non solo proprio su questo tema di ricerca
Di non violenza nella storia limitatamente proprio al periodo della al caso della Resistenza al nazifascismo
Tra le parti
Ricercate scritte da me avrei potuto proporre diverse cose ho scelto anche per un interesse credo più immediato
Questa contributo a cui ho dato il titolo molti Schindler
Dunque si poteva resistere al nazismo e parte proprio dal film che molti di noi credo anche hanno visto un po'di mesi fa
Infatti nella primavera del novantaquattro avuto grande successo questo film ad estendere Spielberg scindersi list la lista di Schindler premiato con sette Oscar
La singolare figura di Oskar Schindler
Ci interessa qui come tipo di una possibilità di resistenza in gran parte non violenta alla violenza nazista in cui ogni tedesco si trovò coinvolto prima di questo film è il personaggio e la sua storia erano quasi totalmente ignorati
A Gerusalemme nel viale dei Giusti davanti alla Yad Vashem il museo dell'olocausto c'è un albero Daloui piantato e a lui dedicato tra molti altri uno anche all'italiano Giorgio Perlasca
O percorso quel viale nel estate del novantatré ma non sapevo ancora nulla di Schindler
Il suo nome mi era sfuggito nel libro che avevo letto di Elie Wiesel uno dei massimi testimoni avrei della tragedia patita nella Carnazzi East credere o non credere
Mi era sfuggito l'ho ritrovato soltanto dopo aver visto il film
Allora viene facile la domanda
Se questo fatto è stato largamente ignorato fino ad oggi quanti altri simili ce ne saranno stati e quanti resistenti caddero in simili tentativi il bene non fa il rumore del male inoltre una precisa ragione politica ha impedito a lungo la conoscenza della resistenza tedesca antinazista sia violenta che non violenta
Finora quasi l'unico caso noto se non sbaglio era quello della rosa bianca un piccolo gruppo di studenti di Monaco che nel quarantadue quarantatré diffusero volantini di appello ai tedeschi e di denuncia della dittatura e furono giustiziati
Nell'ottantatré nel quarantatré segnalo a questo proposito oltre la storia dei presto gruppo dei Ghezzi la rosa bianca un piccolo libro di Romano Guardini
Grande teologo e filosofo tedesco di nome italiano
Dallo stesso titolo la rosa bianca che contiene due commemorazioni sue una del quarantasei una del cinquantotto di grande profondità e
Purtroppo dico di impressionante attualità in cui segnala che non c'è solo un totalitarismo che viene dall'alto da fuori ma c'è un totalitarismo che viene da dentro dall'interno delle persone
Andando avanti
Leggevo quest'estate su le Monde del nove luglio io Team Fest storico tedesco autore di un libro sulla resistenza al nazismo in Germania che scriveva queste cose
Quando Stati Uniti e l'Inghilterra occuparono la Germania dopo la guerra ogni pubblicazione su questo argomento della Resistenza antinazista era proibita
Perché la realtà della Resistenza si opponeva alla tesi della propaganda ufficiale secondo la quale non c'era stata differenza tra di Hitler e il popolo tedesco
Forse anche per questo motivo si è saputo poco della resistenza tedesca antinazista
Da queste interessante articolo scritto nell'occasione del cinquantesimo del famoso tentativo di sopprimere Hitler del venti luglio quarantaquattro o ha preso io non lo sapevo che gli attentati al dittatore tedesco furono più di dodici io sapevo soltanto di quello del venti luglio
Ricorre a un altro l'articolo di una decina d'anni fa di Lisa Foa che dice allo scoppio dalla guerra circa un milione di tedeschi avevano già conosciuto alle patrie galere per attività anti naziste e alcune centinaia di migliaia tra loro finì nei campi di concentramento
Chi ha visitato il Lager di Dachau vicino Monaco sa che fu istituito per gli oppositori interni all'inizio del regime nazista e soltanto in seguito fu usato per lo sterminio degli ebrei
Scusa
Se va be ma se non è che non accetti ma non vorrei prolungare più di tanto insomma abitasse cose buone se se
Non non sto dicendo che fossero tutti oppositori non violenti non sto dicendo questo
Va be'sono sono una parte
Una parte espulsa insomma del
Scriveva ancora reso solo a anche se manca una consacrazione ufficiale della resistenza a Hitler ce n'è stata tuttavia abbastanza per concedere ai tedeschi di fare serenamente i conti con la propria storia recente
Senza lasciarsi sommergere da un senso di colpa collettivo
Senza aspirare a una soluzione globale indiscriminata
E concludeva osservando che col tempo all'analisi storica le cose si presentano sempre un po'più complesse sfumate e la distanza temporale dovrebbe servire appunto
Ad aggiungere i mezzi toni chiaroscuri senza timore di oscurare giudizi di fondo
Credo che possiamo fare nostre anche oggi e queste conclusioni ma tornando al caso Schindler
E al film e poi al libero di ricerca dal quale il film è stato tratto prima il film
Troviamo al film tanta classe scolastica intere scuole sono andate a vederlo per il valore dell'azione storica sul nazismo ai campi di sterminio degli ebrei
Con funzione utile correttiva del revisionismo negazionista come viene chiamato in Francia
In corso da qualche anno ad opera di qualche scrittore docente universitario e ora da qualche anche da professore liceale
Torino c'è stato un lettore ignoto della stampa che ha offerto dieci milioni per pagare il biglietto al maggior numero possibile di studenti uguale iniziative si sono verificate in altri centri minori
La lezione di questo film di Spielberg è risultata tanto più efficace perché racconta e mostra la Shoah indirettamente attraverso la storia personale di quella singolare figura dell'industriale avventuriero e umanitario narrata in modo avvincente con linguaggio crudo e serrato ecco sensibilità il regista francese Lanzmann autore di Shoah grande documentario che ricostruisce l'Olocausto Traverso le testimonianze dei sopravvissuti all'aspetto attuale dei luoghi dello sterminio specialmente Polonia ha criticato seccamente scende Schindler's List soprattutto perché sembra dare un lieto fine alla tragedia degli ebrei
Ha risposto in un'intervista è la grande riconciliazione il migliore dei mondi possibili il conflitto arabo-israeliano sta per risolversi e insomma sono i tedeschi ad aver salvato agli ebrei
Così Lanzmann
A me pare invece che il significato della storia di Schindler dica
Proprio il contrario se un tedesco come Luini nazista e profitto attore poté salvare oltre mille ebrei allora la tragedia della Germania largamente succube complice di tanti delitti più tremenda
Tanti altri tedeschi avrebbero potuto salvare tanti altri ebrei
Se soltanto avessero tirato fuori
Da se stessi
Un po'di quel coraggio nemmeno eroico e di quell'astuzia
Che permise a Schindler di utilizzare gli interstizi esistente nel sistema nazista per sottrarsi all'obbedienza gregarie edile per rispondere all'appello dell'umanità
E così riscattare la propria dignità di uomini e tanto infatti come vedremo fecero come lui perché era possibile
Eppure questo non fu un moto di popolo non fu il comportamento della Germania non fu sufficiente a togliere base al potere criminale di Hitler
Giustamente autori come gli ottimi festa che ho citato poco fa e comportamenti come quelli dei molti Schindler
Di cui vogliamo parlare rivendica ne riscattano l'onore del popolo tedesco e non permettono la sua totale identificazione storica compia Hitler e lo Hitler risma
D'altra parte si tratta di nobili eccezioni a quella vasta fuga dalla libertà come intitola from il suo studio sull'adesione di massa al totalitarismo
Fuga dalla libertà senza la quale certamente non si spiega il nazismo
Dice il proverbio che l'eccezione che conferma la regola eppure l'eccezione dimostra che la regola non è assoluta
Senza entrare nel calcolo del più e del meno senza farne una questione numerica a noi qui interessa vedere che anche in Germania nel cuore del sistema
La Resistenza al nazismo sia violenta che non violenta era possibile e ci fu che neppure il nazismo era irresistibile e che per combatterlo non c'era unicamente la violenza cioè l'assimilazione al suo metodo e linguaggio
Prima di vedere questi altri Schindler raccogliamo ancora alcune osservazioni suggerite dal film
Ciò che affascina e nesso che ha toccato fibre profonde dei nostri cuori disorientati scoraggiati
Mi sembra proprio questo un uomo ha potuto essere umano dentro un sistema disumano
C'è qualcosa nell'uomo che può sfuggire al più potente violento sistema ed esservi superiore
Cinzia non atteso che il mondo cambiasse radicalmente attorno a lui
Ne ha cercato di uscire da quel sistema
Vi è stato dentro senza perdere se stesso senza che la sua anima via Fogar se senza appartenere in questo senso fu uno nel mondo ma non del mondo come dice Gesù per i suoi discepoli
Così la progressiva ripulsa di quella disumanità dominante e feroce apparentemente totale gli ha permesso di rintracciare fare emergere e far crescere la propria umanità
Quella luce interiore che illumina ogni uomo
Come leggiamo nel prologo De Giovanni
E questa profonda risorsa umana l'elemento in cui dobbiamo avere fiducia e su cui possiamo far conto persino nelle più brutte situazioni se non vogliamo rassegnarci a ridurre tutto pura questione di forza anche la difesa dal male
Anche l'affermazione del bene
Si può essere umani sempre dovunque nonostante tutto questo è il messaggio incoraggiante della storia raccontata da Spielberg
Che deve avere raggiunto nostri spazi interiori assettati e tesi a reincontrare questa verità
Può essere questa la ragione del lungo Successo del lungo permanere sugli schermi di questo film
Infatti viviamo oggi immersi nella morale della convenienza nessuno fa niente per niente
Le Tod's dominante esercita una pressione ci penetra non si deve far niente per niente
Non si deve fare qualcosa che costi troppo
Il calcolo costi benefici in termini bassi decide del valore di tutto
Sotto l'intero nazista salvare un ebreo costava troppo rischiare la propria vita o anche solo la propria posizione per la vita di un altro tanto più se generalmente valutato come inferiore sempre e dovunque un costo molto alto
Eppure qualcuno non pochissimi hanno potuto e saputo addirittura sotto quel feroce intero razzista salvare molti ebrei
Allora sotto l'impero del calcolo
Sotto cui siamo noi si può non essere calcolatori
Noi intuiamo nel profondo che qui c'è un segnale di salvezza di speranza e di impegno ineludibile
Questa possibilità di bene entro un sistema di male interpella noi oggi noi siamo ben inseriti nel mondo ricco e omicida
Che prospera sul dislivello stabilito con le ingiustizie del passato ben ribadite moltiplicate oggi
Che fa guerra economica e alimentare oltre che armata al mondo impoverito
Conviene ripensare quelle gravi parole dei grandi scritte il diciotto maggio del quaranta
La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche è una forma di Twitter di nazismo o di fascismo
Nell'antologia raccolto la fontana Teoria e pratica della non violenza Einaudi pagine centoquaranta
Ci rendiamo conto del sistema in cui e di cui viviamo e non vorremmo esserne complici siano Kama chiamati ad essere altrettanti Schindler
A saper vedere e inventare gli spazi l'azione contro corrente il salvataggio di uno a due più vite possibile
Al calcolo non risulta ma è vero che chiunque salva una vita salva il mondo intero come dicono gli operai a scendere alla fine del film
Traendo questo pensiero dalla loro antica sapienza anche a nome dei tanti morti
Ecco il paradosso di questa storia i più sono morti
Shiller piange facendo il conto di quanti altri anche pochi avrebbe potuto salvare e sopravvissuti di dicono che il mondo
Cioè tutti
Cioè anche i morti sono saldi
Vogliono dire che il bene pesa più del male sulla bilancia della verità
E che anche le vittime di delitti orrendi come quelli nazisti vittime dell'assurdo oltre che dalla ferocia
Riacquistano significato e dignità per l'opera di uno che a cura della vita
Probabilmente per questo il mondo ancora vive pur sotto l'impero dell'ingiustizia mondiale
Ma per quanto riguarda ciascuno ciò si verifica soltanto se salviamo una vita e un'altra e tutte quelle che incontriamo nelle nostre possibilità
Ah cresciute dal desiderio che tutti siano e divano
Il personaggio di Schindler è un antieroe quasi un eroe per caso titolo di un altro dal film
Non è dalla nicchia di un santo che dieci parla quando ci dice che il prezzo più alto davvero da non pagare e la vendetta della coscienza umana la negazione dell'umana pietà
E via l'astuzia e la fortuna che per lo più è il buon uso del caso
L'astuzia la fortuna di esercitare la sua risvegliata umanità conservando la propria precedente fisionomia di convenienza personale di adesione al sistema generale
Da questa posizione è partito e la mantiene come guscio entro il quale trasforma la sua persona la sua azione
Emblematica la scena del treno pieno di deportate sotto il solleone scinderli rinfresca le di seta ultimo gesto umano ricco di simbolismo specialmente per gli avrei con l'aria di prendersene gioco ridendo insieme agli ufficiali nazisti
In un altro punto quando una donna fa appello alla fama secondo cui lui ha buone la fabbrica un ricovero
Dà in escandescenze ma poi assume i due vecchi genitori di quella donna per salvarli non rinnega il nazismo a parole
Avrebbe perduto gli operai avrei se stesso
Ma non rinnega nei fatti
D'altra parte quella luce interiore quella riserva umana su cui far conto
Contro il contagio dell'abbrutimento non è una sicurezza
Può essere una fede nell'inverificabili che supera il cerchio dell'esperienza
Ma non è una formula sempre funzionante entro questo limite
Shiller gioca la carta umana concreto il feroce comandante del Lager con un argomento ad personam secondo il suo metodo di agire con gli strumenti del sistema rovesciarlo nel risultato
Li propone cioè di usare il perdono come la forma più sopraffina di potere
E sembra che detto un po'divertito un po'incredulo accetti di assaggiare questo nuovo gusto del dominio
Quando per donne ragazzo Canosa pulire la vasca
Ma subito il suo sadismo mortale dire prenda la mano
In gratis criminale non emerge l'uomo non compare la luce interiore egli rimane chiuso nel mistero tragico del male
Ma questo non è un argomento né per sci Engler né per noi per darla vinta al male
Fino alla fine vediamo Schindler col distintivo del partito nazista
Gli serviva al suo scopo
Ne fa parte del partito Enea fuori
Dunque mai possiamo ridurre un uomo al quadro in cui egli vive
Perché egli potrebbe essere tutto diverso
Scenderà usa il sistema stesso contro i fini del sistema
Senza la guerra non avrebbe potuto far funzionare la sua fabbrica salva ebrei
Se avesse rinnegato il nazismo avrebbe testimoniato probabilmente col sangue ma avrebbe perso gli operai insieme a se stesso perciò rinnega il nazismo ai fatti
Allora ebbene strumentalizzare un sistema perverso corrompe lo domando corrompere i corrotti ingannare violenti sedurre gli abiti ad
Ma Gandhi avrebbe agito così
Egli vedeva la verità come sostanza dell'azione giusta
Ma la verità stadi più nelle parole dichiarate o nel azioni sono domande
Nel film di Spielberg molti anche la schedina che il manifesto pubblicava in quei giorni nella pagina dei film hanno visto un elogio del profitto misto ad umanità con tanti soldi si possono salvare molte vite
Si poteva anche con meno soldi è un po'di coraggio
C'è ben altro che l'elogio dei meriti umanitari del denaro in questa storia
Tanto più che a scendere dapprima vuole solo far soldi sfruttando la manodopera ebrea quasi gratuita poi spende tutta la sua ricchezza fino all'ultimo Marco per salvare vite prende
Compra col denaro la libertà di agire bene
Tommaso Moro in Utopia nel capitolo sulla guerra dice che gli otto pieni sì mentre si vergognano molto di una vittoria sanguinosa sito grandemente si Floriano di vincere i nemici con l'arte e con l'inganno
E prima dice che esce disprezzano Roy argento ma ne tengono in serbo una grande quantità
Virgolette ben sapendo che con molto denaro si possono comprare anche i nemici
Questo uso nobilita ai loro occhi il denaro
Scendere con ogni probabilità non aveva mai detto Tommaso Moro ma ha fatto questo
E dalla iniziale passione per la ricchezza è passato a consumarla tutta nell'uso migliore riscattare vite umane
Certamente non basta introdurre eccezioni in un sistema di violenza occorre affermare il male
Non è sempre possibile
Intanto è tremende situazioni si può solo ridurlo
Nel film di di Spielberg ma non romanzo storico di che mi agli acquisti spiega di cui parlerò tra momento al c'è Inter piange come già dicevo per non aver saputo salvare altre vite di ebrei
è una reazione che si riscontra anche in altre figure simili
Che vedremo
Ed è il prezzo di quella Pseudo collaborazione che consentiva mediante l'inserimento nel sistema qualche spazio d'azione adesso contraria
Si oppone all'ingiustizia la totale non collaborazione paga altri prezzi e prova altri rimorsi
In quest'ultima scelta cioè de opporre la totale non collaborazione prevale l'intenzione manifesta la purezza l'effetto a lungo termine ma non c'è il salvataggio immediato almeno di alcuni
Nelle scelte come quella di Schindler prevale la responsabilità prossimale effetto immediato l'efficacia limitata ma concreta
In ogni casa la resistenza al male in tutte e due i casi di tipi di scelte la resistenza al male drammatica e costosa mai facile mai appagante e Trionfale
Ho detto qualcosa del film Spielberg che è molto più noto del romanzo di Tom scrigni alle la lista di Schindler pubblicato da Frassinelli
Il quale contiene molte più sfumature interessante
Questo libro è costruito come un romanzo ma sulla solida base dei racconti di una cinquantina di testimone diretto
Quindi ci può dire
Precisamente un romanzo storico
E quindi una valida ricostruzione dell'ambiente storico politico morale e delle vicende personali del protagonista e di tanti altri personaggi reali
Con molte più sfumature del film naturalmente il libro permette di seguire tutte queste vicende e in particolare l'evoluzione psicologica morale politica e operativa di Schindler che qui ci interessa dicevamo come tipo di una possibilità di resistenza quasi completamente non violenta
Alla violenza in cui è immerso
Nel libro appaiono anche caratteristiche sorprendenti del sistema nazista
Dopo aver assistito dalla collina alla feroce razzia nel ghetto Schindler dirà più tardi giunge alla determinazione di sconfiggere il sistema
Non compie soltanto azioni umanitarie ma precisamente politiche
Prende contatti regolari con la Resistenza polacca e con l'organizzazione sionista
Alla quale fa precisi rapporti orali scritti
Sulla situazione che conosce
Si presta come tramite dei suoi finanziamenti
Arriva persino ad introdurre nel lager due capi dell'organizzazione ebraica facendoli passare per colleghi industriali e uno dei due riesce con un piccolo apparecchio fotografare immagini dei prigionieri per la documentazione internazionale storica
Scendeva
Non solo
Con lavoro del suo agli ebrei fabbricare mica non funzionano
Quindi esercita un vero e proprio sabotaggio all'industria di guerra nazista
Ma addirittura si procurarmi e queste funzionanti e a destra Debra ad usarle per l'eventualità di una rivolta
Inutile dire il totale rischio personale e il coraggio di queste azioni
Sette le divise di Serse delle SS ci sono spesso degli uomini che ritrovano drammaticamente la loro umanità anche se non trovano una via d'uscita dal sistema che gli USA sorvolò su alcuni casi
Molto significativi che si trovano raccontati nel romanzo di umanità
Nei Soldati dell'esercito nazista e fatto soltanto un cenno ad al maresciallo Osvaldo Bosco che diserta passa ai partigiani polacchi viene catturato e giustiziato per tradimento ed è qui esco un momento per ricordare un libro pubblicato da una piccola casa editrice di Este nel Veneto di Edouard Brescia Horner
Soldato tedesco disertore
Nel quale si trova notizia questa notizia nella mia ignoranza
Non conoscevo
Per cui ci sono state nell'esercito nazista trentacinque mila disertori
Quindici mila dei quali sono stati arrestati e giustiziato
Attraverso dettagli delle storie vere raccolte da criminali si scoprono nel sistema nazista anche certi inauditi spiragli
Che dunque non giustificavano completamente la paura e potevano anzi incoraggiare la resistenza almeno a gesti di piatta o umana
Come alcuni che vengono raccontati
Nel libro proprio da parte anche di militari nazisti nei confronti degli ebrei destinate
All'osteria miglia
C'è un episodio che non hanno tempo di riferire
Nel quale il sergente che accompagna un gruppo di operai tra cui un bambino ad Auschwitz sembra al bambino un compagno di prigionia
La sera del venti luglio del quarantaquattro scindere chiama Garde uno dei suoi gli avrei prigioniero e con lui brinda alla notizia dell'attentato a Hitler
Spera che sia riuscito ascolta la radio tutta la notte poi quando sente il messaggio di da
Dimostra così di essere sopravvissuto soffrono delusione e dice a questo ebreo prigioniero prigioniero dovremo aspettare ancora un po'per essere liberi cioè si sente prigioniero come lui
Ah garde queste ebreo ciò non sembra strano
Se c'è un volto umano per lo più assente o invisibile del personale nazista
Moltissimi sono peraltro i corrotti o corruttibili in alto e in basso e sono al loro punto d'appoggio dell'azione di scindere per inceppare la macchina distrutta
Egli agita dapprima per sé e poi per salvare gli ebrei servendosi di questo sistema corrotto e feroce
C'è dunque una debolezza del potere anche nei sistemi più duri
L'assenza di scrupolo nell'uccidere toglie gli scrupoli a maggior ragione direi anche nel rubare
Chi compie azioni infami per obbedienza diventa comunque capace di infamia
I delitti di Palazzo sono l'ultimo risultato
Del palazzo dei delitti
All'inizio del suo libro che mi alle cerca di trovare il senso di questa storia scrive questa la storia del trionfo del bene sul male in termini misurabili statistici inconfutabili
E cioè si riferisce all'abbondante migliaia di ebrei salvati da scindere è facile descrivere
Dice l'autore e facile descrivere prevedibili successi che il male solitamente ottiene più rischiosa descrivere della virtù
Ma quella di Schindler non è semplicemente una storia di virtù dato che non era personalmente virtuoso
Virgolette ha operato nell'ambito di una certa ambiguità o perlomeno servendosi di un sistema corrotto e feroce che ha riempito l'Europa di campi disumani
In ogni modo fu la strana virtù di Schindler che permise a mille cento ebrei prigionieri di respirare fino alla liberazione
L'ambiguità permane
La storia emblematica di scindere quelle simili non sono storie splendide trionfali ma sono un misto di ombre e di luci
Quanto basta però per non darla vinta al buio del male
La non violenza non è un'astratta purezza dal male
Proprio perché lotta al male tentando di non ripetere il male
Simoni pay indica l'estensione della tragedia della violenza
L'impero della forza assoggetta ogni cosa della tira irrimediabilmente verso il basso come la forza di gravità
E ma che ha anche le sue vittime
Città Simon's Bay
Sì maneggi la forza o se ne sia feriti in ogni modo il suo contatto pietrifica e trasforma un uomo in cosa
In merito al nome di bene solo ciò che sfugge a questo contatto
Ma Dio sono sfugge a questo contatto
E anche in parte quelli tra gli uomini che per amore hanno trasferito e nascosto
In luglio una parte della loro anima
Forse il primo passo per sfuggire al contatto pietre ficcante col male e porre in Dio la propria anima anche senza atti né pensieri religiosi l'identificazione con la vittima compassione umana
Che lascia emergere il nocciolo redento dalla nostra umanità e annuncia la redenzione del mondo
I credenti dicono per far questo e fare ciò che Dio ha fatto nuovi lei resistenti come Schindler non contano tanto le ambiguità più o meno grandi il coraggio maggiore o minore
Ma questa scelta di riconoscersi nelle vittime
Il sergente esseesse in quel racconto per dovuto saltare sembra al bambino un compagno di prigionia
Scendere si sente prigioniero come Garden
Qui sta la radice del rifiuto e superamento della violenza che tutti degrada
Non stare dalla sua parte
Ma di fronte ad essa insieme ai colpi
E non volere o volere il meno possibile che ad essa si risponda con altra violenza perché essa non conquisti e non con tannini anche gli innocenti e non vinca totalmente
Veniamo ora finalmente per finire agli altri Schindler tedeschi e non tedeschi quelli che fecero come lui o magari anche di più se consideriamo il numero di vite salvate e le condizioni in cui agirono e se ci sono il grande interesse dell'opinione pubblica attorno al film di Spielberg ha fatto ricordare storie simili o scoprirne di nuove qui non faccio altro che presentare alcune schede sintetiche in ordine casuale rinviando alla stampa anche non specialistica che in questa occasione ne ha parlato Giorgio Perlasca italiano oggi in Ungheria è il caso più noto dopo scende c'è un libro pubblicata da Feltrinelli la banalità del bene
E gli servono da cinque mila duecento a sei mila e trenta
Gino Martinoli italiano ingegnere dirigente dell'Olivetti di Ivrea
Sottrasse al carcere alla deportazione ottocento antifascisti ebrei e non ebrei
Facendoli passare per impiegati delle Olivetti azienda protetta perché lavorava per i tedeschi
Evidente a novantatré anni
Paura Green in gara svizzero gendarme alla frontiera con l'Austria frontiera chiusa dalla Svizzera agli ebrei in fuga dai nazisti dopo l'Anschluss nel trentotto
Chiusa la frontiera perché invece la Svizzera la barca è piena
Quindi era Gendarmerie frontiera lascia entrare illegalmente in poche settimane tre mila ebrei
Fu aiutato dalla complicità di alcuni colleghi ma si assunse tutta la responsabilità
Condannato perse il lavoro e la pensione
Fu riabilitato soltanto l'anno scorso nel mille novecentonovantatré ma ormai era morta
Carla deve vi è svizzero console a Milano concesse il visto d'ingresso a mille seicento ebrei prima che lo fermassero
Imhoff o il nome incompleto svizzero console Venezia diede lo stesso aiuto ad almeno cinquecento ebrei
Ha un sedere Org al Meyer tedesco
Si fece assumere nell'amministrazione civile tedesca nell'Olanda occupata
E arrivo a proprio a capo di un Ufficio per gli Affari razziali Allo scopo di sabotare la persecuzione degli ebrei che aiutò in molti modi
Sono documentati due mila ottocentonovantanove casi di ebrei Daloui salvati ma probabilmente furono quasi cinque mila
Provo rimorso per non aver fatto di più
Nella Germania democratica soffrì isolamento e disprezzo
Mentre vedeva il persecutore di ebrei ritrovare agiatezza ruoli sociali
Antonio Schmid tedesco maresciallo della Wehrmacht
Responsabile dei lavori forzati avrei pare che si facesse pagare dagli ebrei che salvava
Probabilmente quei soldi gli occorrevano per corrompere come faceva scende
Fu riconosciuto giusto dal Yad Vashem di Gerusalemme dopo lunga esitazione
Ma era stato fucilato dai nazisti come traditore il due aprile quarantadue
Maria Elena François al Isabelle ogni malsani
Contessa tedesca e svedese personalità anticonformista di famiglia nazista
Fu attiva nella Resistenza anti-nazista Monaco
Nascose nutrire curò più di sessanta ebrei in casa propria a Berlino
Vissuto in difficoltà nella Germania democratica oggi ha ottantacinque anni
Donata e Eberhard
è il marito coniugi tedeschi lui ufficiale della Wehrmacht aiutarono gli ebrei fino dalla notte dei cristalli del nove novembre trentotto in vari modi ne salvarono almeno cento
Anche per loro il dopoguerra fu amaro
Mentre tornavano sulla scena tanti vecchi nazisti
Bertolt bytes tedesco ha vissuto la storia più simile a quella di Schindler
Anche lui dirigeva una fabbrica in Polonia impiegava lavoratori avrei che proteggeva per semplice umanità
Arrestato nel quarantatré scampo alla condanna a morte per un colpo di fortuna
Unico tra questi eroi silenziosi ha fatto carriera dopo la guerra e presidente della Fondazione Krupp il colosso dell'acciaio
Raoul Wallenberg diplomatico svedese salvo cento mila ebrei ungheresi queste risulta quanto sì prova si rintraccia il numero più alto per quel che ciò può significare anche lui è stato dedicato un film presentato nel novantadue a Berlino ma senza la fortuna di quello dei Spielberg
Su scenda Wallenberg Fini misteriosamente in qualche parte dell'Unione Sovietica
è triste dover annotare che calmai era la contessa Maria Elena i coniugi il Moretto dopo la fine della guerra e del nazismo soffrirono in patria non solo delusione ma anche disprezzo
Così tocco d'arresto anche a Schindler
Quando la sua storia fu resa nota dalla stampa
Scrive
Kimi alle nel libero raccoglie le testimonianze di fischiare uno dietro per le strade di Francoforte di gettare delle pietre un gruppo di operai da schermi egli credo che avrebbero dovuto calmarlo insieme agli ebrei
Nel mille novecentosessantatré prese a pugni un operaio che lo aveva chiamato Butch ebrei
Per questo fatto Schindler fu condannato da un giudice locale a pagare i danni
Egli scrisse ad un amico americano mi ucciderai se non sapessi di dar loro nel cyberspazio
L'insulto Butch ebrei tocco anche a Vienna a Raimondo tipici austriaco cattolico che nello stesso Lager in cui operò scenderà
Aveva anche lui protetto gli ebrei raccolto documentazione fotografica sui maltrattamenti per futura memoria
Lo scrittore è regista mare ch'altera aggirata recentemente un documentario dei quattro ore dal titolo sa Beckham
In ebraico giustizia e carità sui giusti il salvatore di ebrei ne ha rintracciati e intervistati trentasei nel mondo queste coraggiosi solitari vanno distinti da chi operò in organizzazioni come congiurati contro Hitler il gruppo della Rosa Bianca
Così spuntano continuamente notizie soltanto un mese fa manifesto del venticinque ottobre
La notizia che qui a Roma sono state ricordate centoquarantasette giusti che offrirono rifugio agli ebrei però si tratta per lo più
Non solo di persone singole ma anche un comune i rappresentanti di alcuni conventi di Roma e provincia mentre questo calcola da parte del di questo regista ebraico
Considero soltanto quelli che operarono da soli
Ma altri dati di grande interesse significato e sta per finire chiedo scusa della lunghezza mezza pagina
Altri dati di grande interesse significato emergono dal procedere delle ricerche i giusti fra i popoli onorati a Yad Vashem sono undici mila ottocento
Di questi i giusti fra i tedeschi sono duecentosettantasei
Questi più quelli ancora ignoti sono gli altri cinque quanti potranno essere stati tutto
Al centro per le ricerche sull'antisemitismo delle Università tecnica di Berlino si calcola e quando il diciannove maggio quarantatré
Il governo nazista dichiarò Berlino Youdem su RAI cioè de ebraici Zaccardi darà dai parenti
Si calcola che in quel momento vivessero nella città almeno mille quattrocento ebrei clandestini i cosiddetti U-Boot sommergibili
Nascosti ed aiutati da tedeschi non avrei
Poiché l'esistenza di un clandestino era conosciuta in media da quattro cinque persone
Si conclude che nella sola Berlino almeno sei sette mila tedeschi sfidavano la morte per proteggere gli ebrei
In tutta la Germania in sommergibili dovevano essere circa quattro mila perciò alcune decine di migliaia di tedeschi proteggevano in via Praia a loro rischio
Calcolando anche casi in cui l'aiuto fallì
Il Centro berlinese stima che siano stati fra cinquanta e gli ottanta mila i tedeschi impegnate sia ad aiutare gli ebrei
Il numero è considerevole confrontato con l'immagine prevalente di una Germania tutto passiva di fronte alla crudeltà nazista
Di tutte queste storia di ordinario eroismo non più di una cinquantina sono note
Pochissimi dei loro protagonisti hanno avuto un riconoscimento in Germania
In occasione dell'uscita dei scindersi visto i giornali tedeschi hanno raccontato alcune di queste storie
Altre sono raccolte nel libro visitare in stile nel tempo furono eroi silenziosi uscito alla fine del novantatré dunque cinquanta ottanta mila tedeschi aiutarono coraggiosamente gli ebrei
Sui circa settanta milioni di tedeschi tale era la popolazione nera novecentoquaranta essi rappresentano l'uno per mille
Avviciniamo a queste il numero dei resistenti riferito da Lisa Foa nell'articolo citato all'inizio di questo capitolo anche con la correzione che è stata fatta all'inizio
Furono tanti pochi
Vorremmo evitare la questione quantitativa sebbene non priva di significato e interesse
Per concludere con indicazione sostanziale che qui ci importa
Anche nella Germania coordinata dallo Hitler risma era possibile resistere sabotare disobbedire agli ordini proteggere minacciati
Chi lo fece salvò vite umane salvo il significato del mondo
La possibile o
Grazie Benedetti anche la sua relazione è stata veramente molto interessante
Allora se possiamo incominciare che se a tavola rotonda abbiamo tempo fino alle sette dopodiché c'è il coro io inviterei ma anche le persone a rimanere perché appunto la presenza del coro vuole dare un significato particolare questa giornata
Allora invito le persone professore Parisella cortesi Tonino Drago e Lidia Menapace veramente facesse amichetti avvenire qui
Sì neanche parlare sempre
Sì
Sì
Sì
Allora
Allora per la parola professione pari serve farà una breve in introduzione a questa tavola rotonda dunque riferita brevemente anche di questa comunicazione ci ha mandato insieme venne in francese per cui non abbiamo dato a tutti sono sedici pagine comunque sarà sintetizzata
Allora
Questa tavola rotonda avrebbe dovuto avere come premessa i due interventi di uno studioso francese Genoni gli open day con già se me l'MPA autore del volume senz'armi di fronte a Hitler
Venne tradotto l'altra hanno proprio nei giorni in cui noi facevamo il convegno che
è un ricognizione delle forme della resistenza civile in Europa fino al mille novecentoquarantatré
E
Questa ricognizione
Usata nella
Relazioni di Serlenga intitolata la resistenza
Civile nel mille novecentoquarantatré dalla sopravvivenza alla liberazione
La data del quarantatré scelta l'assemblea come in termine ultimo della sua ricerca
E è stata scelta perché con il quarantatré la vicenda della seconda guerra mondiale in Europa cambia di significato si ha la percezione diffusa che il nazismo può essere battuto sul piano militare le vicende della guerra indicano
O su tutti i fronti quarantatré non è solo una data per l'Italia c'è stato Stalingrado ottimale quarantatré chiesta dalla Resistenza
Ok
Centinaia di chilometri da Mosca ce sta è il momento della svolta della
La Resistenza italiana si collocava al quarantatré in poi la resistenza degli altri Paesi europei una resistenza lunga la resistenza della quale resistere significava trovare essenzialmente le ragioni per sopravvivere ecco perché se mi rende parla della prima fase della Resistenza come la resistenza della sopravvivenza
E questi dalla fase della resistenza alla quale fanno riferimento
La gran parte degli studiosi nella resistenza europea per
Evidenziare tutti gli aspetti della resistenza civile o della Resistenza non armata
I norvegesi i danesi del quale abbiamo parlato oggi soprattutto stamattina ma anche i francesi anche i belgi gli olandesi
Nella parte conclusiva della sua relazione ecco sembrerebbe cita tutti tutta una serie di casi che qui il risparmio
Ma
Che sono significativi proprio di questo fatto non che mancasse la resistenza armata anche nel nel periodo quaranta quarantatré in questi Paesi ma questa era circoscritta perché la la forma prevalente era quella che tendeva alla sopravvivenza delle popolazioni in un regime di occupazioni che andava
Sempre di più assumendo condizioni estreme
La comunicazione di Green Camera invece Trinca Hummer è un giovane studioso tedesco della storia italiana contemporanea
Sì
Inserisce si intreccia con la comunicazioni sembrerebbe
Perché una comunicazione relativa all'Italia una Resistenza non armata contro l'occupante tedesco Italia quarantatré quarantacinque
Che in camera scritto un volume sulla occupazione tedesca dell'Italia grosso volume pubblicato da Boringhieri nell'asta più o meno della stessa forma e dimensioni del volume di Pavone sulla guerra civile
Il rincara Hummer
Addotta per indicare la Resistenza non armata una definizione che è molto circoscritta
E che è più vicina alla definizione la riprende da uno studioso tedesco di queste cose che Martine Brochard ex
E resistenza civile come opposizione quotidiana disubbidienza civile renitenza riluttanza verso il potere
E
Quindi quel tipo di resistenza l'utile che individua nelle forme di sottrazioni agli obblighi che l'amministrazione tedesca imponeva agli italiani
Lui distingue una occupazione amministrativa da una occupazione militare anche se le due erano strettamente coordinate di questa formali gli resistenza civile che lui cerca di individuare la colloca sia in relazione alla prima sia in relazione alla seconda e la sua conclusione è che in Italia le forme di questo tipo di resistenza fossero abbastanza circoscritte
E la e le possibilità anche di questo tipo di resistenza quindi noi abbiamo una relazione quella di Sam Land che riprende anche alcune delle conclusioni di quegli studiosi che citavamo stamattina nella che avevano studiato la Norvegia Olanda o la Danimarca che dicevano ma da quarantatré in poi
Vi fu invece fu necessaria una integrazione delle due resistenze perché cambiarono le condizioni perché la vittoria sul nazismo poteva essere realizzata soltanto abbattuti un modo diverso di condurre le cose
E più in camera in questo integra lei conclusioni di sembrerebbe che non mi sembrano essere contrastanti in questo senso proprio perché se me l'N nelle sue conclusioni parla che del passaggio dalla resistenza di sopravvivenza una resistenza di liberazione quindi con un aspetto positivo procurare la liberazione
Che era
Diventato l'obiettivo principale e che poteva essere poteva essere raggiunto attraverso la integrazione delle due forme quindi questo ci porta poi a riflettere maggiormente
Sulla realtà italiana sul rapporto che c'è fra questa vicenda generale dell'Europa e la realtà italiana
Nella quale rispetto agli altri casi europea dei c'è una cosa importante che è stata individuata anche da Pieretti sua articolo
Come tipica del caso italiano che
La mobilitazione operaia
Di massa nelle fabbriche contro l'occupante essa individuata come una forma di Resistenza non armata legata alla a conduzione della lotta di liberazione più generale
Ecco questo mi sembrava necessario introdurlo come contributo per valorizzare anche il contributo di questi nostri amici uno tedesco l'altro francese del stasera no
Ci avevano promesso la loro presenza che poi non son potuti stare qui condoni
Do adesso la parola Lidia Menapace
Grazie sì ho chiesto di parlare subito su nessun altro dei partecipanti alla tavola rotonda
Per per ragioni di salute va praticati da qua dentro parlare sul
Allora
Anch'io ho provato come ricordava Grassi l'indigestione da rappresentazione eroica della lenza e successive o strumentalizzazione
E temo che quella
Retorica rappresentazione sia una parte considerevole del rigetto del rifiuto che le dava mille D'Antoni hanno nei confronti della resistenza e conseguentemente poi dell'antifascismo la caduta
Della coscienza antifascista in parte dipende anche da questo stravolgimento e cattiva rappresentazione o unilaterale insufficiente rappresentazione della Resistenza che abbiamo avuto questo è vero però comincio e quindi sono felicissima partecipo io stessa per quanto mi è possibile della il tentativo scientificamente corretto di dare un'immagine più complessa della Resistenza che più complessa fu anzi addirittura che sicuramente non è venne l'aspetto dello scontro armato l'aspetto decisivo io di questo sono convinta tuttavia confesso un qualche imbarazzo anche lo dirò in modo brutale ma sorridendo in modo che si capisca che la brutalità dell'espressione dovuta solo alla ristrettezza dei tempi non vorrei che venissimo convincendo ci credo e partigiani servivano a far fare delle buone azioni ad altri
Questo mi sembrerebbe francamente eccessivo
Ecco
Non vorrei che s'ho un certo imbarazzo perché talune ricostruzioni
Sembra lo dico brutalmente ma sorridendo quindi mettete in gioco il sorriso per alleggerire la brutalità dell'espressione sembrerebbe quasi che noi partigiani dovevamo servire a far fare delle buone azioni altri e questo mi sembra eccessivo francamente per noi partigiani c'eravamo
Facevamo anche delle cose per noi come dire improprio
Allora comincerà a dire che io sono stata partigiana e non sono pentita
Possiedo un documento
Che non dice di me quello che ho fatto ma quello che le norme chiedevano che si dicesse per poter avere questo riconoscimento infatti sono definita partigiano ovviamente al maschile combattente grado tenente
E credo che sarebbe l'ombrello adesso non così con semplicemente pure andamento della della anzianità
Ma che cosa perché io ho citato questa cosa
Perché voglio anche qui rapidamente dire a mio parere la Resistenza fu un grande movimento politico
Che poteva essere armata o non armata a seconda di circostanze decisioni il fatto decisivo è che non era un movimento militare
Cioè l'uso delle armi non era il suo fine era uno strumento a cui alcuni accedevano al Perrino quindi questo mi pare che i bisogni ricordare un movimento politico
E quindi la coscienza di appartenervi e molto importante dopo di che certamente la sconfitta del nazifascismo fu dovuta anche alla resistenza passiva l'insopportabilità dell'occupazione tante cose concomitanti
Però io vorrei che parlando di resistenza
Parlassimo di questo movimento politico nella sua complessità ci sta dentro tutto e la resistenza armata in quella non armata
Perché dico che è invece importante sottolineare che anche quell'armata non fu militarista per così dire non solo perché c'è una famosa canzone non certamente ne capitano né colonnello nel generale questa è la marcia dell'ideale una delle più
Note canzoni partigiane
Non solo per questo ma perché dentro quel movimento si poteva sempre fare obiezione di coscienza dentro il movimento
Non si veniva messia fuori per esempio sempre per andare alla svelta io ero sta spetta del Comitato di liberazione nazionale di Novara la città importante nella storia della Resistenza c'era in Valsesia Moscatelli
E garibaldini e le formazioni Matteotti c'era sul lago Maggiore Giustizia e Libertà con il comandante bel tramite morì cadde quasi subito c'era in Val d'Ossola
La resistenza diciamo cattolica azzurra con i Fratelli di Dio tutte e due uccisi e ci fu anche lei episodio della Repubblica
Partigiana dell'Ossola che si segnano per avere prima di tutto scritto una Costituzione
Gisella Floreani mi Della Porta
Fu ministra della pubblica istruzione prima che le donne avessero il diritto di voto iscrisse è una riforma della scuola vedete che l'aspetto era politico e civile persino lì dove sicuramente avevano anche combattuto
Allora volevo ricordare questo io ero staffetta
Allora io potei dichiarare che non volevo armi adesso non verrà vantarmi dire che lo dissi perché i sapori nobili ideali io provo anche paura non ho nessuna voglia di imparare a usare le armi non mi interessava qui
Un rifiuto tra politico etico non so come dire insomma ride anche propriamente di paura
Avere paura secondo me molto civile insomma in generale allora io potenti re io sono disposta a
Stampare e distribuire stampa clandestina
Andare ad affiggere manifesti illegali sfidando il coprifuoco
Portare messaggi alle formazioni in montagna aiutare a evadere prigionieri politici nelle carceri di Novara a Novara avevamo Scalfaro come Pubblico ministero è generalmente portava fuori le notizie degli interrogatori e quando si capiva che uno sarebbe proprio stato comunque condannato e ucciso
C'erano delle persone tra le quali anch'io Praga Nizza ramo
Tramite l'appoggio di un primario medico che era socialista all'ospedale di Novara le evasioni e poi io e anche altri ovviamente accompagnavamo coi nascondiglio sicuro o la frontiera svizzera o in montagna a seconda io arrivavo fino a ad accettare riportare plastico
Per sabotaggi alle cose più di così no ecco queste secondo me è un tipo di decisione di resistenza non armata
Però io non mi sentivo di non considerarmi solidale con quegli altri che invece avevano deciso anche di usare le armi
Ecco era un
Una convivenza non senza conflitto era un conflitto assai alto assai elevato e io considero una forma straordinaria inciviltà politica il fatto che nell'interno di una situazione così
Con una ignoranza politica avevamo tutti ignoranti come capre dopo vent'anni di fascismo nessuno
Davvero proprio insomma come minoranza politica così diffusa avessimo potuto stabilire queste forme allora questo mi interessa
Di mettere in luce l'aspetto della Resistenza non armata non per negare che l'altra ci sia data per avere una visione più complesse per capire anche l'intrinseca connessione io continuo ad essere convinta che sotto il profilo delle armi in altre ci avrebbero schiacciato
Anche all'ultimo giorno prima di arrendersi perquisiti la sproporzione dei mezzi Racale
Quando il comandante nazista di Novara si arrese ai i partigiani che erano scesi dalle vallate Novara si liberò prima che arrivassero gli alleati
Si arrese dicendo io tengo i miei soldati dentro le caserme metto un carro armato davanti a ogni porta approvateli voi insomma e
Stemmo tutti tranquilli insomma cibo spargimento di sangue
Ma se lui avesse voluto ci avrebbe ucciso un momento prima che che finisse la guerra non c'è dubbio la sproporzione de la forza militare era ancora allora incommensurabile veramente devo dire che il tizio si ritirò in caserma si mise in alta uniforme
Con un tovagliolo bianco bianco davanti al sotto il mento la foto di Hitler si sparò in testa
Non so cosa dire proprio un caso di follia sì insomma prussiano sarà stato non lo so bene
Allora questa cosa mi interessa di dire un movimento politico
Armato o non armato non militarista questo è il punto che mi interessa di più
Perché è una coscienza politica che approdi ha una visione politica del pacifismo e della non violenza a mio parere ha come base questo rifiuto del militarismo essenzialmente
E ma come si formava la coscienza politica in modo da poter approdare alla Resistenza in Italia più tardi che negli altri Paesi europei per l'appunto perché il inabili erano per noi alleati prima che invasori un bel po'di tempo mentre per gli altri paesi europei furono sempre subito degli invasori
Era difficile formarsi una coscienza politica perché appunto la scuola era fascisti Zatta la radio anche il cinema c'aveva sempre i giornali luce rappresentavano Mussolini
In tutte le salse ed era veramente complicato avere una formazione di coscienza politica fuori di come dire allora io posso dire
Mio padre era un mazziniano sfrenato mia madre era di una famiglia di ferrovieri anarco sindacalisti noi in famiglia eravamo antifascisti a questo modo del non sopportiamo questa cosa
Ma perché ciascuno di noi figli tre
Come avvenne il passaggio da questa specie di antifascismo domestico alla presa di coscienza politica ecco io qui vorrei ricordare che nel mondo cattolico zero due maniere sostanzialmente quella dell'Azione cattolica che è molto simile a quella dei salesiani
Che era un atteggiamento di io non mi intrometto la Chiesa aveva ottenuto unica istituzione di poter mantenere le associazione la propria stampa a patto che non critica se il regime e quindi faceva questo precisi formazione sociale caritativa nonché si fermava alle soglie della politica questa era l'Azione cattolica da lì
Si poteva passare dal quarantatré al quarantacinque visti gli orrori che succedevano proprio quelle fasi che ha ricordato anche da un moto no a una carica carità diffusa poiché diventa politica sempre in modo un po'marginale potrei dire Scalfaro e di questo di questo qua questa corrente
Invece la Fuci la Federazione universitaria cattolica era altra cosa The scartava un po'da questo atteggiamento ha politico dell'Azione Cattolica e e lì era davvero una fucina di antifascismo si studiavano testi pericolosi era per esempio la Rerum Novarum pensate forse Lenin buono ma comunque dei testi pericolosi per il fascismo delle cicliche dei papiri diritti della persona il razzismo è una cosa da condannare e quindi la mia formazione politica di questo tipo avviene lì
Ma quella di mia sorella che ha solo quattro anni meno di me
Avviene per un episodio quando lei faceva il quinto ginnasio stava tornando da scuola fu fermata su una piazza di Novara da dei repubblichini che le dissero grida morte a quei rossi abbiamo sentito parlare molto di assistenza resistenza allora gli ebrei a favore dei rossi più raro e più raro
Tutti momenti dal quarantadue al quarantacinque
E lei disse no riconosco uno infatti era il nostro fotografo l'altro era il figlio del fornaio
E disse no li conosco quindi non poteva dire morte Cozza fossero se non sapeva nemmeno
E allora fu obbligata ad assistere all'esecuzione con un mitra piantato alla schiena e perse la parola per quattro mesi
Questa fu la sua formazione politica poi non abbiamo fratello crederci anni meno di me la metto subito ma insomma
Forse sono tutte le testimonianze che hanno qualche il senso
Un fratello che ha dieci anni meno di me e che quindi era proprio ragazzino al quale come a tutti i ragazzini
Tutte le famiglie dicevano non intromettersi stai zitto non dire non raccontare quello che diciamo in casa non dire se abbiamo ospiti no questa consegna
Allora nella sua classe si presentò un gerarca
Della repubblichino a che visse quelli che vogliono iscriversi all'Opera Nazionale Balilla era ritornata dopo la Jill Opera nazionale Balilla facciano un passo avanti e avranno un paio di scarpe una divisa una tessera per zucchero e marmellata e noi gli avevamo sempre detto non non diversificare dei tuoi compagni si prudente tutti fecero un passo avanti Luino
E si rivela la sua resistenza perché il maestro mi domandò ma perché è alto e lui disse perché hanno portato mio papà in Germania per lui perché mio padre era in campo di concentramento io
Per questo aspetto di resistenza mi riallaccia quanto ed è stato detto stamattina Giuntella allora la formazione politica avveniva
Su questa base
Poteva essere culturale in certi ambiti poteva essere in conseguenza di un evento clamorosamente pratico come per mia sorella poteva essere per una insofferenza del di un bambino che non capisce perché suo padre è stato portato via
E quindi dice no io non posso ricevere neanche lo zucchero marmellate un paio di scarpe che erano delle cose assai pregiate in quei tempi di penuria da chi ha portato via mio papà
Allora la formazione politica in queste forme molto intricate strane per per un per canali che non sono quelli della scuola che insegna cos'è la Costituzione i diritti del cittadino per niente proprio per niente
Nasce e si forma e diventa poi un piccolo nucleo familiare mia madre mia zia e noi tre che appunto ospitiamo ebrei che scappano renitenti alla leva fino a quando non vanno in montagna mia mamma e mia zia cuciono mostrine per le formazioni partigiane sette rete una cosa di questo tipo
è questo che io dico quell'aspetto non armato ma politico della Resistenza che ne
Di di cui posso testimoniare danno ora danno ragione danno conto di questo che dico
Tra le persone presenti
Le più non possono capire
Credo o non l'hanno sperimentato che che cosa può vere di stravolgente la parola sciopero quando all'inizio del quarantaquattro gli operai di tutte le fabbriche di Novara ma era a Milano Torino e Genova Rent triangolo industriale al suono della sirena che per non voleva dire allarme aereo
Uscirono sui piazzali delle fabbriche e incrociarono le braccia io mi ricordo questo gesto incrociarono le braccia cioè superarono la cosa fu sconvolgente lo sciopero era vietato per legge
Durante la guerra due volte vietato durante la guerra su occupazione Nazili andato tre volte tutta la popolazione
Perché se si parte subito la voce arrivò lì
Insomma in atti non ebbero il coraggio di sparare
Perché cosa dovevano fare per volontà ammazzare a uno a uno tutti
Allora queste sicuramente è stata una cosa di resistenza politica non armata che usava lo strumento tipico non violento dello sciopero
Certamente non fu una cosa spontanea fu una cosa organizzatissima avvenne in contemporanea a Milano Torino Genova e quindi è ovvio che poi negli archivi nazi si trova scritto segnalato ogni sciopero
Più quasi che ogni scontro nelle vallate perché lo sciopero significava qualche cosa di molto significativo come presa di coscienza capacità di autorganizzazione e coraggio civile
Devo ricordare che non tutti gli scioperi furono così influenti come questi di cui parlavo perché quando Mussolini dette l'ordine di smonta
Smontare le macchine delle fabbriche italiane del Nord per trasferirle in Germania per sostituire il patrimonio diciamo distrutto dai bombardamenti soprattutto gli operai di Genova
Sabotare uno questo ordine seppellendo pezzi di macchine e furono decimati però perché se la cosa avveniva nell'interno di una fabbrica questo questa opposizione sabotaggio non violento non aveva più la possibilità di arrestare la repressione armata furono ho mandato in campo di concentramento di sterminio o decimati
Anche questo io credo che debba essere ricordato
Così come va ricordata la clandestinità cioè la possibilità di mantenere viva
Una parte di popolazione perseguitata
Entrando in un gioco di clandestinità che mi significava però anche divi dello scarso pane della tessera perché se uno si prendeva in caso pure l'intento un ebreo mica quello non è la persona dovrà essere mandato a morte
E quindi significava anche
Un rischio mortale se si veniva presi e anche proprio una abbassamento dello spread scarso tenore di vita in cui si viveva e l'addestramento
A una sorta di doppiezza politica molto importante posso ricordare
Rapidissimamente che mio padre appunto fu preso rimandato in campo di concentramento in Germania e un lui fu di quelli che non aderirono quei moltissimi che non aderire alla Repubblica di Salò ma per farci capire ci scrisse una letterina
Uno dei rari biglietti che ci arrivano dicendo
Alcuni di quelli che tornano non vi porteranno i miei stati i miei saluti e noi facemmo un consiglio di famiglia per cosa vuol dire
Poi da quelli che tornavano quei pochissimi capimmo che tornavano soli fascisti e che quindi nonché vi porteranno e loro noi riscrive mo'casa nostra è chiusa per quelli che non ci portano in poi i saluti
L'ultima dette di non capire che forse non hanno capito del tutto e allora ci scrisse in fin dei conti ho fatto un giuramento al re cosa ci faceva ridere per un mazziniano ferventi stimo proprio dei Savoia non ne poteva sapere e noi rispondemmo i giuramenti si devono mantenere
Quindi ecco per dire
Ci furono credo decine di migliaia di corrispondenze di questo tipo e anche di modi nella vita quotidiana
Se se io accompagnavo qualcuno in Svizzera in bicicletta è magari aveva fatto qualche mese di galera e quindi non aveva la forza di pedalare fino ma alla fino alla frontiera e dovevamo fermarci
Se proprio non mi capitava la sciagura di su un'area al campanello del federale o del podestà qualunque casa ci ospitava e nessuno ci chiedeva chi eravamo
Perché meno sai e meglio è in queste circostanze allora ti danno un piatto di minestra un bicchiere d'acqua mezz'ora per riposarti e questa è quella piccola forma che ti fa capire che sei dentro un contesto amico
Mentre in altri con tutte armate fino ai denti e i fascisti loro servi erano in un contesto ostile
E infatti appunto come ricordo sempre
Anch'io la più triste di tutte le canzoni di guerra una canzone fascista che dice le donne non ci vogliono più bene perché portiamo la camicia nera che evitare proprio il segno del rigetto del rapporto d'amore affettivo come segno della comunicazione
Voglio ricordare a questo punto che ci sono state oltre che agli scioperi operai delle lotte specifiche delle donne
E anche quelle non solo del tipo che dicevo ospitalità eccetera clandestinità ma proprio anche
Appunto forse ne parlerà più di me
Maria e i gruppi di difesa della donna che sono come dire l'anticipazione dell'Unione donne italiane furono costituiti proprio in quegli anni a Torino fecero un assalto alla Prefettura in molti posti fermarono premi che portavano deportati o militari
E tutto questo insomma costava
Ed era segno di una convinzione profonda ecco io smetto
Mi scuso anzi di aver parlato in maniera così
Forse accalorata è un po'troppo episodica ma volevo un pochino illustrare il modo della vita
Per far capire che è un po'difficile dire fino a qui arrivano quelli della vita della resistenza armata da qui cominciano i non violenti pacifisti io non sapevo nemmeno cosa fosse
La non violenza o il pacifismo insomma battezzo Erei con dei nomi
Successivi un atteggiamento che a cui non sapevo dare il nome
Però che cos'era la cosa fondamentale una coscienza politica che si acquisiva il si risvegliava e che era così superiore alla vita politica in cui vivevamo da consentire opzioni differenziata io trovo questa cosa che nella resistenza si potesse fare obiezione di coscienza in qualsiasi momento che nessuno poteva ordinati di fare una cosa che tu non volevi fare questo mi sembra straordinario perché questo è il principio che rompe il militarismo
Che trasforma perciò persino l'uso della forza in coloro che decisero di usarla in un fatto puramente strumentale non intrinseco e fondativo come per l'appunto nel militarismo questo volevo come dire dire mi serve per rompere un qualche imbarazzo in cui se no mi troverei in grande
Ringraziamo veramente è stato punto
Molto belle appassionato il l'intervento di Lidia Menapace do la parola al professor De cortesi dopo la professoressa mi chiedo io mi metto volentieri nella Sicilia di Lidia Menapace
Mi metto volentieri nella scia di Lidia Menapace
E addirittura voglio dichiarare subito la identità di avvocato del diavolo Vespa circostanti
Cioè e il diavolo starebbe il partigiano armato voglio qui riabilitare difendere la figura del partigiano ormai
è vero che c'è stata
Una rappresentazione eroica un po'mitizzata
Forte
Sterile così stereotipata insomma nella sua forza
Diciamo soggettiva violenza del partigiano
Ma io non parlerei di un'idea della Resistenza lo dico a signore che ha parlato Giovanni Grassi
Non parlerei di un'immagine utile unite dell'esistenza permeata di violenza ma quando mai
Ma quando mai
Non queste cose non esistono insomma non non sono esistite
D'altra parte
Certamente anche dai dà fastidio poi diciamo l'oleografia diventata oleografia di
Pretesto o di copertura di un regime politico ingiusto
No io regime democristiano e poi alla fine democristiano e socialista di centro sinistra eccetera che si giova Ava della antifascismo e la Resistenza e di queste immagini novantesimo dell'esistenza
Per coprire appunto la sua corruzione eccetera in realtà io sarei disposto a
Impedire ad una gli analisi critica dall'antifascismo e la Resistenza da questo punto di vista
Ma per tornare a una pira immagina la verità della Resistenza non per mescolare insieme nel rispetto a fenomeni che non frode all'esistenza oppure per parlare di una resistenza agli onori della rispetta permeata di violenza
Eccetera d'altra parte rovesciando le cose abbiamo una specie di assunzione di altare verso chiedo scusa Pedretti
Di assunzione agli altari di saliscendi il
Dopo Stendhal Tolstoj San Gandhi
Abbiamo anche un sua cintura
Mi chiedo se questa fu resistenza oppure se si può parlare di una resistenza in questi casi senza pensare a tutto il resto del fenomeno resistenziale che è un fenomeno ad amplissimo spettro molto complesso giustamente diceva appunto la Menapace
Quindi voglio dire sì corriamo il rischio cioè
Coloro che dicono queste cose dirigono questi ortodossie Corno appunto il rischio di ha già tutto venire ad una rovesciamento permette a mitizzare
E altre cose che a mio avviso rappresentano effettivamente una ricostruzione veramente debolezze ma molto a posteriori volto Ricard K ricalcata sulle attuali
E diciamo incertezze del pacifismo sull'attuale messa col mescolare Muzza tra tipologie di violenza che sono molto diverse tra
Tra di loro
Ma insomma entrare tutto una ricostruzione debole
Che poi ha proposto di San cinture scintilla quanti Schindler tra i partigiani scusate se ve lo dico essendo stato anch'io giovane anzi giovanissimo partigiano poco più che una ragazzata come
Fu partigiano la
Quanti fascisti salvati non solo ebrei non solo comunisti non solo perseguitati quanti fascisti salvati
Dagli Schindler partigiani
Cioè queste sono dimensioni che altrimenti sfuggono altrimenti la Resistenza non ci sta viene più restituita nella sua complessità non è più capace di parlare ai giovani con la sua complessità complessità che le deve essere le lasciata cioè non barba lasciata intatta è impossibile estrapolare il petalo valido
Nota una corolla e violenta o o marcia oppure ebbene permeata di violenza eccetera come è stato detto
Va lasciato consiglio modestamente ho salvato di fascisti
All'insurrezione
Ho avuto con loro lunghi contatti lunghe amicizie uno di loro è diventato uno scrittore che poi ha narrato anche di questi diciamo pure a un certo punto diventato una comune avventura
Di
Di adolescenti e giocose rimane mi tiro al piccione
Ma appunto
No loro occorre tornare una visione alla visione all'assistenza storica l'avviso storico dalla resistenza il libro di se me le io voglio qui Pirlo chiaramente come chiaramente finora ci sono espresse
Diciotto pur con uno
Franchezza partigiana
Erano cose che non dicevo fino e c'era poi la la moda oleografia del partigiana da quando non c'è più mi piace dirlo
Allora con franchezza partigiana devo dire che li produce Blair è un libro sto orograficamente giura debolezza estrema
Non si regge
Non esiste come libro storico della Resistenza non non parla di resistenza non è resistente
è un libro molto esile che ha dei limiti dei limiti che dichiara devo dire onestamente dichiara
Già a pagina quattordici quindici e sede credo proprio di introduzione
Dice queste azioni di resistenza civile quale Lula definisce combinate con la lotta armata perché mi si pone il problema ma la resistenza civile ha combinato alla con la lotta armata sentite cosa dice meriterebbero uno studio d'insieme ma non costituiscono l'oggetto di questa ricerca
Quindi l'umido si propone di ricercare quello che invece il tesoro della Resistenza la combinazione delle due forme di lotta la compilazione consapevole delle due forme di lotta lo sciopero di Torino e conta provente l'azione partigiana
Luna che sorregge l'altra come tue gambe tutte due necessaria al movimento della Resistenza lui se propone invece di spaccare una gamba dall'altra e non si capisce bene poi naturalmente il libro cade cioè nostri sostiene no
E in aree mi sono invece soffermato sull'esame delle azioni di resistenza civile più autonome quelle cioè orientate verso obiettivi propriamente civili
Come se non fosse stato il obiettivi anche civili quelli della resistenza armata come ad esempio il mantenimento dell'indipendenza di diverse istituzioni al di fuori del controllo del potere occupante e la protezione di persone ricercate
Ma la protezione persona ricercate l'anno
Veramente l'hanno fatta un po'tutti anche sotto altre impronte e altre specie non politiche come qui ci ha detto quel bravissimo è onestissimo salesiano che prima ha detto chiaramente tento noi non facevamo azione politica hanno persino rivestito
Di una saio di protezione il il quadro un vero debbono mi pare no delle deve di
Ma quanto alle istituzioni di fare l'incontro al potere occupante lunghi esamina addirittura il caso di interi Stati
Che hanno goduto della protezione e hitleriana e comunque del permesso di esistere
O trova ieri da parte da parte dei tedeschi dei razzisti cioè per esempio due casi opposte diciamo la Francia che è un caso che in fondo lui dispiace un po'spiace molto anzi la Francia di Vichy
E la Danimarca caso che invece gli piace
La casa e la Francia di Vichy non gli piace perché dice capisci la prestava comunque una rottura del seno dell'unità nazionale
Ed ha ragione
Del ed gli contrappone il caso danese ma ahimè lo dice una volta en passant ma poi quando riepiloga non ricorda che il Governo danese alle atto e tollerato tutto alleato non militarmente ma tollerato comunque dal nel quadro del nuovo ordine nazista dell'Europa
Aveva messo fuori legge i comunisti e qui ci siamo e chi erano i comunisti
Si era così quali era l'anima della Resistenza
La Rimet Estensi era rossa io non dico che il programma fosse rosso non dico che la resistenza forse tutta rossa ma e l'anima della STET il partito rifocillati in Francia la maggior parte dei partigiani in Italia e anche dei morti
Partigiano il calice perché sommando
è difficile e astrarre da questo elemento storico
Come difficile astrarre dal ruolo dall'Unione Sovietica dall'Armata Rossa ad un quadro del quadro per la salvezza dell'Europa per tre anni l'Unione sovietica in Europa compatte
Combatterà solo lo sappiamo e lo sbarco in un bar in norma di averne tre anni dopo l'operazione Barbarossa anche se adesso tutto dopo la il il crollo dei regimi di socialismo reale tutto pare consistere dello sbarco in norma inviano allora io dico in in sintesi per quanto riguarda questo punto
Guardate tutto si può fare ogni approccio storico è utile
Ogni distinzione alla litica e proficua per lo storico serrato e proficua euristica mente perché concentrando la ricerca e microscopio dalla ricerca su in una direzione sola per esempio anche quella della resistenza civile come la chiama Sembler si possono ottenere risultati importanti
Ma
In primo luogo bisogna rispettare
La complessità del fatto storie
Come diceva
Qualche filosofo
La storia è sempre in pura i fatti storici sette pure anche la resistenza tempura
Abbiamo visto partigiani ladri abbiam visto partigiani uccidere inutilmente naturalmente per cifre totali che adesso brutto fuori dal volume di Nazario Sauro
Cifre totali di fucilati fascisti nei giorni dell'insurrezione
E che è molto inferiore a quella che si diceva
I trecento mila poi trenta mila eccetera certo perché non raggiungono i dieci mila inoltre ormai son documenti d'archivio e censimenti
Il ufficiali questi morti Christa libero da allora ma che le autorità di allora dopo la liberazione non ci dissero
Mai veramente per bene no
Ma
Ecco quindi ci sono Parziani lo stesso capo
Partigiani che vi invita provetti parziali mi invitavano a picchiare i fascisti e non l'ho mai fatto del resto io l'ho visto però gran parte un granché a questo riguardo non ci sono state
Troppe cattiverie gratuite anzi ci sono stati molti molti salvataggi di i ragazzi fascisti che si erano quasi per un caso abbiamo fatto la scelta sbagliata contraria alla mia per esempio anche i miei compagni di liceo due dei quali non sono più tornati sono stati fucilati i partigiani con mia grande dispiacere quando poi anch'io l'ho saputo no
Ma e ecco ci voleva ripropone e mi dispiace molto che propone non ci sia perché Pavone ha saputo questo problema della scienza
Che alla quale al quale problema anche la Menapace prima parlando ha portato la sua testimonianza molto interessante molto importante molto preziosa
Questo problema la scelta questo problema della della violenza
Della violenza in una lotta che era contro la violenza in una lotta che era nel senso del contro il militarismo che diceva prima la vera pace contro quella che il Papa Spada definito l'attrice Silvio lo dice l'ideologia di guerra tipica
Del nazismo e del
E del fascismo ma osteggiata di principio dalla lotta partigiana la quali si svolgeva come controllo lenta come lotta per la pace come lotta per l'instaurazione di un vero ordine di pace di una vera struttura internazionale pacifica
L'olio ha dei contenuti
Contraddittori ma senza dubbio quanto di tensione sovrannazionale internazionalista cioè nell'ONU è anche frutto di questo grande movimento di popoli di questo grande movimento di popoli e di queste punte armate di resistenza già protestato la vera sconfitta la vera tomba del fascismo
E delle nazismo
Quindi questa complessità del fatto storico
Produce certamente degli studi
Io devo dire la verità
Una volta io sentì in un dibattito De Felice diretti lo strudel la storia gli arrecava letti gioia e letizia io intervenni per dire non lo studio dello storia provoca spera
La storia è un impasto Facci molto difficilmente domata vile e comprensibile al capo soltanto con estrema fatica lo si comprende
Ma lo storico prematura qualsiasi partito costoro storie frutto al pubblico proprio mentre non può risolverlo
Facendo una opzione sua di carattere spirituale non violenti non violenza questo è il problema noi ci troviamo di fronte una realtà che la nostra realtà voglio dire anche con un fondo antropologico
E dobbiamo sbattere la faccia contro questa realtà altrimenti non siamo pacifisti non edifichiamo la pace
Questo è il problema e il dramma anche dello storico che studia la storia da un punto di vista pacifista come faccio io e sono pagine ci sono pagine a questa a questo riguardo molto belle nel libro di Pavone che ha un titolo sbagliato a mio avviso
Ma che di ha un contenuto in subito delle pagine molto
Pongo un problema un po'di sfida a chi non volesse volesse non essere d'accordo con questa mia presa di posizione che vuole essere anche una presa di posizione problematica
L'insurrezione del nord la si dovrà fare o non la si dovrà fare
Militarmente fu inutile diciamolo
Puntualmente
Arrivavano i liberatori
Era inutile
L'abbiamo fatta ed è stato giusto farla perché perché è stato il primo atto di ricostituzione di una struttura di identità collettiva senza la quale l'Italia sarebbe stato un paese vinto è travolto dalla guerra
Ecco che l'ufficio della Resistenza ecco l'ufficio il dovere e il compito della Resistenza impensabile senza e il l'atto di chi e ha impugnato le armi per quella che io considero e non una violenza
Ma una contro violenza e comunque non la violenza Major degli Stati e dei fascismi ma la violenza minor diciamo della a proprio appunto della
Resiste
Io cedo la parola
Grazie al professo cortesi diamo la parola Luca
Attraversando accetti
No non è abbiamo un problema
Io non vorrei parlare qui della mia
Esperienza diretta
Non vorrei mica
Perché c'è anche la seduta di domani nella seduta di domani
Penso di riconoscermi parecchio nell'intervento che farà Adriano Molinari e semmai sarà in cui il quadro nella riunione di domani
Di prestare la mia esperienza diretta
Vorrei invece un poco interloquire con la discussione che c'è stata questa mattina e poi anche queste
Sì ma sparso subito da una impressione
L'impressione che
Questo analisi storica della Resistenza richiedesse per
Un rigoroso
Studiò
Del contesto in cui avvengono le singole esperienze i singoli atti in cui entrano in campo diversi soggetti
Lui sembra che questa mattina e ancora questa sera
Il discorso si sia orientato sub due
Su in due direzioni
Da una parte cerchiamo di fare emergere all'interno di quel movimento politico che è stata la resistenza questi oggetti che finora sono rimasti per così dire in ombra mi pare che questo sia legittimo dal punto di vista di un'analisi
Alcuni interventi che sono stati fatti qui questa sera
Aprono in maniera storicamente valida uno squarcio una finestra danno delle conoscenze di ambiti nei quali
C'è stata una presenza all'interno del movimento politico della Resistenza che va pure valutata non sopravvalutata ma valutata per quello che
Non aspetto invece che mi pareva soprattutto trattato dal professor Parisella
E l'insieme dei problemi che questa estensione diciamo così della Resistenza pone e Parisella in maniera riassuntiva
Ma molto efficace
Aveva cominciato a parlare ma poi non ha nemmeno sviluppato il concetto tra il titolo del convegno di quest'anno Resistenza non armata il titolo mi pare del convegno dell'anno scorso che era lotta non armata
Le stelle
Perché ci diceva Parise Parisella il suo tentativo è quello di non mettere opposizione di non mettere di non creare opposizione tra le parole
Armata o arma insomma militare eccetera e resistenza ma invece di creare una continuità fra tutte le varie forme della resiste
Beh io mi sentirei di sposare questa tesi di di Parisella e di farla mia
Perché
Perché lei è vero che
Nel grande fenomeno della Resistenza i passaggi poi
Tra un modo di partecipare a questo movimento senza dubbio movimento politico e l'altro hanno subito
Dei clienti
Dei movimenti evolutiva
Molto spesso non degli scontri ma dei passaggi che son sembrati natura
Perfino una persona rigorosissima come Claudio Pavone
Proprio club Pavan Claudio Pavone che dedica capitoli e capitoli al problema della scelta come diceva il professore
E tutti noi abbiamo presenti quei capitoli di Claudio
Però nel capitolo sesto trovati in lui un'espressione di questo genere
E sotto il titolo nota nella società nota per la sopravvivenza
Dice Pavone
Di fronte al freddo e alla fame i confini tra il fare politica di fare altro
Sono frastagliati immobile questo lo dice Pavone non sono
Cosa voglio dire con questo voglio dire che bisogna vedere la resistenza
Nelle sue nelle diverse forme che essa ha assunto in quale contesto si sviluppa
Io vi debbo confessare
Sono stato a Roma in tutto quanto quel periodo vi devo confessare che stamattina mentre passava parlava il professor Giuntella
Mi sono sentita colpita e molto emozionata
Per la inevitabile in legno inevitabile richiamo ma anche per me il pudore mi permetta professori che ha davvero questa parola culturali professor Giuntella c'ha parlato della fame
Per me l'ho rivissuto a quella situazione non rivissuta nella Roma occupata dei nomi messi ho rimesso wondo quella situazione
Perché se non si è se non si è visto la decadenza del corpo delle persone amate se non si sono visti i bambini con le pance gonfie se non si sono viste
Che cosa vuol dire
La fisicità della guerra tra sé e dell'occupazione trasferita proprio nella carne nella pelle nel modo come come gli occhi non brillano più nel modo come insomma ci si muove diversamente ed è allora non si riesce a capire
Un aspetto essenziale che non è stato generale di tutta la resistenza perché nelle campagne comunque le cose sono state diverse diverso e forse anche nel Nord per le cose sono state diverse
Ma in certe situazioni concrete nei campi
Nei campi di concentramento e di sterminio ma anche nei campi dei prigionieri raccontavano tanti e tanti nostri compagni che sono stati anche prigionieri in campi alleati per esempio ma certo non lo so per esempio in Egitto
Oppure chi ha subito situazioni come quelle di Roma o quelle di Napoli e di altre grandi città in un contesto Urbani è fortemente urbanizzati
Con una soluzione di continuità con le campagne con la possibilità il problema della fame il problema del dormire il problema della quotidianità è diventata una sfida grandissima
E non studiare cosa che ancora non è stata fatta come da questi bisogni elementari
Sia Natola necessitati a bere un ruolo nella politica è uno degli snodi che a me interesserebbe moltissimo che giovedì ricercatori
Con il contributo che possiamo dare qualche d'uno dei testimoni ma molto proprio con con l'intuito che deve avere il ricercatore riescono a scoprire
A me queste è sempre stata una delle cose uno degli snodi diciamo così della lotta resistenziale che mi ha sempre più emozionale
Debbo dire che dal punto di vista teorico a me sembra che sotto questo profilo anche Franco Ferrarotti in Storia e storie di vita CDA un'indicazione che non è da rigettare e che anzi per quello che io ho potuto ho cercato di mettere a frutto per alcune ricerche nell'ambiente romano
Dice Ferrarotti
Che bisogna accettare la storia come memoria collettiva della quotidianità
E offre lo strumento delle storie di vita ho delle storie del piccolo gruppo voglio ritornare un momento su questo
Che a me sembrano assalivano
Cioè la quotidianità la storia come memoria collettiva della quotidianità e vedere come allora in questa memoria collettiva scatta poi Pisoni di una superiore aggregazione
Che abbia le caratteristiche di un'aggregazione politica io credo che questo sia per molte circostanze di come la resistenza si è sviluppata nel nostro Paese un punto di ricerca che non dovrebbe
Sempre dal punto di vista del metodo
Rifacendomi ad alcune questioni che poneva ancora il professor Parisella
Dicevo che per esempio Ferrarotti offre come metodo quello di fare la storia del piccolo che cosa intende del piccolo gruppo valgo tutti quanti lo sapete
Questo elementare in genere inviare ho degli amici della piccola ad
Del resto in molti casi durante la Resistenza anche l'organizzazione politica era organizzazione dei piccoli gruppi
Perfino la resistenza armata
Solo la resistenza armata i gruppi di cappe sono piccoli gruppi dica
Anche la Resistenza non armata molto spesso viveva su reti
Di piccoli gruppi molto spesso che non avevano contatti diretti tra di loro ma che ciascuno aveva un compito preciso aveva possiamo fornire un suo territorio e anche una sua specializzazione di interventi
Ora perché questo metodo a me sembra efficace lo ripeto io l'ho usato a Roma in alcune realtà urbane
Segnatamente anche per ricostruire il passaggio dalla Resistenza poi alla Repubblica oppure anche dagli anni del fascismo agli anni della Resistenza
E chi si è servito anche di questo metodo e anche Arnaldo onesti che ha scritto un libro interessante anonimi compagni
In questo libro onesti cerca di far vedere qual è il momento del passaggio dalla Rete antifascista alle nuove forme
Resistenziali nell'ambito della
Della Toscana e segnatamente di alcune comuni molto vivi e vivaci nella lotta antifascista e poi anche nella lotta resistenziale
Mi pare che questo metodo sia prezioso non solo perché
Edita come dire
La rappresentazione agiografica della di quel periodo in genere il piccolo gruppo che si ricostituisce per ricostruire una memoria è un curriculum gruppi in cui ognuno un po'controllato l'altro
E nella le memorie vengono per così dire anche in parte
Purificate
Snellite un pochino se voi volete ridotte a quegli elementi della memoria che sono poi stati condivisi dal piccolo gruppo che offre la sua testimonianza ma anche perché
Ne emerge da queste analisi un dato che essenziale per capire l'anima della Resistenza
Durante la Resistenza
Una delle forme in cui la forma in cui la cultura resistenziale
E la saggezza politica si è trasferita è stata proprio nel modulare le formule organizzative sull'ambiente sul territorio alle persone che di queste forme organizzative venivano poi
A far parte
Vale a dire c'è una cultura profonda l'ampio dei ceti popolari quelli che erano scissi diciamo dalla cultura alta umanistica e così via
Che riusciva a far sì che nelle forme organizzative Ciffo forme organizzative che potevano anche diventare l'assistenza oppure il modo come si organizzava
L'aiuto ai renitenti alla leva o come anche lo vedremo domani poteva la Roma essere organizzati negli assalti ai forni no tanto per tanto per parlare di una forma di lotta
Nella quale appunto il confine tra lotta per la sopravvivenza
E lotta politica diventa davvero assai assai intricato non scindibile a mio avviso ebbene dicevo in queste forme organizzative si trasferisce una gran parte
Di una sapienza di una saggezza che non appartiene a tutti i ceti sociali ma che appartiene a quelle che nella storia si sono chiamate classi subalterne oppure che insomma nell'esperienza resistenziale facevano parte delle classi diciamo così più popolari
Certo la forma massima poi diventa lo sciopero ma insomma di questo poi adesso noi non vogliamo parlare sotto questo profilo
La scienza cioè come bisognava e bisogna con quale atteggiamento rivolgersi a questo io prendo proprio dal libro di innesti una citazione di Parisi e con questa voglio concludere non mi voglio non voglio prolungare oltre
Va be'fai sia uno richiama Cesare Pavese lo fa anche per affetta no perché noi l'abbiamo conosciuta
E perché c'è stato tanto caro e ancora sempre ritorniamo a Luís con grande con grande emozione
è un passo del mestiere di vivere
E dice così
In fondo l'intelligenza retta qui non ci crede più costano in fondo l'intelligenza umanistica le belle arti le lettere non patito sotto il fascismo potesse sbizzarrirsi accettare cinicamente il gioco
Dove il fascismo Vigilio su un nel passaggio tra intellighenzia e popolo
Tenne il popolo all'oscuro ora il problema è uscire dal privilegio servile sottolinea pavese
E non andare verso il popolo ma essere popolo vincere nella cultura che abbia Conticini nel popolo ecco ora secondo me questo anche questo un passaggio da ricercare e da vedere
Riuscire a capire come nella Resistenza è cambiata nel profondo la cultura anche perché non uno ma centinaia a migliaia e a migliaia
Anche intellettuali si sono fatti popolo e sono riusciti a vedere il mondo a vivere la vittima la vita
Affidare la vita nel quotidiano e nelle prospettive più lontane con codici che fino allora non avevano appartenuto se non per l'élite e più ristretta i più circoscritta
All'interno all'intellighenzia quell'intellighenzia umanistica
Contro la quale pavese irrimediabilmente
Sì esprimeva con le parole che prima ho ricordato
Adesso la parola a Torino traggo poi penso che avremo il tempo per un nuovo rapidissimo giro dopo di che c'è il coro grazie
C'è stato una posizione che si è qualificata conviene avvocato del diavolo io non sono un santo per rispondere a un via però posso provare a fare qualche considerazione
Prenderò spunto quindi dare qualche considerazione
Sul discorso fatto da Gigi cortesi per fare un discorso più ampio dapprima è sul libro di J-Ax indolente
La critica che fa cortesia libro d'inizio millennio
Valida fino a un certo punto secondo me certamente ci son delle critiche da fare ma la critica più forte alla quale si riconduce credo anche quello che diceva cortesi nel fatto che il libro di slang è un libro precostituito
E questo chi si muove nell'ambito nonviolenza lo sa bene nel senso che in Francia da una quindicina di anni è prevalsa una tendenza di intendere il Progetto di un'alternativa alla difesa nazionale come Progetto di difesa civile
E la parola civile indica già la direzione dove ci si muove c'è una difesa basata sul civile cioè sulle persone della società civile
Ma finalizzata soprattutto alla salvaguardia delle istituzioni civili in una casa in una fase che leggeva anche Gigi cortesi sì sottolineava quest'aspetto che cioè si andava a salvaguardare le istituzioni
Luci e città
Quindi e prevalse questo atteggiamento che ha portato il gruppo francese molto forte molto rilevanti in Europa già ma diciamo a Rimini statuto delle personalità più rilevanti in Europa negli anni settanta
Ma prende una direzione che noi in Italia non condividiamo molto perché noi invece usiamo la parola difesa popolare non violenta e dopo la parola popolare nonostante tutti gli sforzi e farcela togliendo la manteniamo
Perché riteniamo che questo sia essenziale cioè il pluralismo del popolo e la pluralità anche delle opzioni che è insita nel popolo e quindi tutto ciò che prima si diceva di una resistenza che un fenomeno complesso noi va bene pre perché noi riteniamo che proprio su questo direzione di un movimento di popolo che possono avvenire fatti straordinari come quelli di giustificare un'azione non violente
Che certamente a freddo a tavolino nessuno mai farebbe di fronte alla pistola minacciata Fred chiunque
Cercherebbe di reagire in maniera istintiva
Quindi in questo senso discorso disse non è un discorso precostituito ma il libro io credo che abbia valore lo stesso perché è il primo libro che documenta i fatti che comunque ci sono stati perché i fatti della società civile in Francia in Danimarca e tutte le parti giustificabili più o meno con governi più o meno accettabile quello che sia infatti ci sono stati
Quindi in questo senso ecco vengo l'altra considerazione su ciò che dice così cortesi
Qui lo storico si tranquillizzi Gigi non deve far nessun opzioni di tipo spirituale
Qua si tratta di verificare se i fatti ci sono uno qua non ci sono opzioni perché infatti sono il pane dello storico se se togliamo i fatti di mezzo il discorso storico non regge e il problema non è che oggi noi non violenti chiediamo un'opzione agli storici a nostro favore
Il problema è che nel passato c'è stato l'opzione contraria quello che si ha sottolineato in continuazione per cui si è dovuto aspettare per cinquant'anni di far convegni come questi dove ci sono testimonianze che fa vedere una serie di cose che fino ad ora sono state lo diceva Gigi cortesi costa stesse c'è stato il molto messe da parte perché hanno prevalso certe mitizzazione
Certi atteggiamenti culturali Nichi indulge uno al militarismo e quindi tutta una serie di fatti è passato nei fatti o estemporanei
Comunque
Del tutto naturali che qualsiasi popolazione animalesca mente farebbe di fronte a fenomeni bellici
Oppure trascurabile in una logica complessa di rapporti di forza e di potere
Prima Luigi civili russi non dimentichiamoci c'è uno scontro tra superpotenze già in atto sia pure in embrione ma lo scontro a livello mondiale giaceva diciamo gli accordi di Yalta vanno a sentire
Scontri tra super potenza quindi questo senso nessuno ignorava chi corrisponde un virus interni a una certa nazione infatti poi dopo la guerra i vari nazioni tra quindi a questo punto
Non si tratta quindi di una precostituzione tanto più che oggi siamo dopo quello del mille novecentottantanove dove quei fatti che nella resistenza da minoritari sono diventati maggioritari e decisivi per cambiare la faccia della storia della perché e con la non violenza che son cadute le barriere che su
Abbiam visto che abbia ottantadue
Cioè non sono state lotte armate non c'è stato quello scontro nucleare su cui siano basate tutte le razionalità
Quella comunista purtroppo perdendo l'internazionalismo affidandosi alle bombe e quella logicamente capitalista all'attuale purtroppo si adeguavano anche i vescovi francesi e buona parte la politica democratica
Non dobbiamo dimenticarlo questo che era uno scontro nucleare a cui si andava
E dal quale ci ha liberato i popoli con azioni non violente e regalandoci un futuro che ancora non riusciamo a gestire tanto siamo rimasti sorpresi
L'azione ed è lì non c'è nessuna opzione da fare per capire cos'è stato l'ottantanove nessuno ci potrà raccontare che ottantanove è stato uno scontro armato e Follini non è stato così
Allora come mai i successi in Europa questa il vento incredibile impensabile fino a pochi mesi prima
E ci devono essere dei precedenti per assestare ci dobbiamo porre guardare che dei precedenti ci devono essere stati non può essere stato un idea nata di notte a qualcuno qualche singolo perché sono stati movimenti di popolo
Ecco un dovere che abbiamo proprio come storici
Alla luce dell'ottantanove la resistenza prende un altro connotato come anticipazione inevitabilmente perché certamente è stato un movimento di popolo certamente è stato un movimento contro la macchina bellica più grande che sia stata mai visto sulla terra
Macchina bellica operante sul Tirreno in battaglia in guerra noi abbiamo visto la guerra nucleare solo come fantasia
Il nazismo ha realizzato la guerra in macchina bellica su un terreno più grossa è stata quella e la resistenza andava contro quella pur sapendo che militarmente erano formiche di fronte un elefante lo si diceva anche prima
è chiaro non era lui che si poneva la fiducia del mitragliatore della bomba anche se bisogna affidarsi all'azione singola con i consumi
Però io nella nota che fa cortesi un'opzione di caratteri spirituali io noto un un altro elemento quello spirituale
Lo spirituale che mi sembra chiuso
Nel presenti
Aspetti che fa sono molto importanti eventualmente per la vita individuale ma che per la storia non contano non per il ferro
è un'interpretazione quindi se mi sbaglio se mi sbaglio appunto di chiedo tuo correzione ma vediamo dove voglio arrivare io voglio arrivare a queste che questo tipo di considerazione in sostanza a me sembra che ributta a livello di metodo storico quello che una difficoltà sul nord davanti alla quale ci incontriamo
Cioè noi abbiamo una storia che si fanno secondo certe clausole più o meno codificate secondo certe scuole ma che abbia le sue difficoltà di fondo
Cioè noi sappiamo bene che una storia della tradizione orale difficilissima perché la strada è legata documenti e sappiamo che non facendo storia dell'oralità ne perdiamo gran parte della storia e questo lo sappiamo benissimo come storici
Noi sappiamo che la storia si fa prevalentemente più figure carismatiche tipo Napoleone Chicco Granducato ittico grandi eventi
E con questo accogliamo tutti gli avvenimenti popolari o per lo meno le mettiamo i sottordini mania subordinata quasi che fossero di riflesso hegeliano di quello che la grande idea impersonato da un capo storico
Che tutta la storia si fa così però purtroppo le tradizioni che abbiamo sono di questo tipo
Stante il tipo che la storia popolare estremamente difficile farla con un metodo storico accreditato per cui si tenta ma non una capacità di Presa tale e quale quello della storia di un Napoleone delle guerre pubbliche Fazio per tiro di cose di questo tipo cioè degli eventi che son più facili da collocare
Con documenti iniziaste date insetti situazioni in una certa Nuti
Sappiamo che una storia degli ideali sfugge facilmente la storia di tipo intellettuale che gli storici insolita queste cose si trovano in grande difficoltà
Come pure sappiamo che una critica del progresso non fa parte della tradizione storica
E sappiamo bene che asse portante del progresso e la corsa agli armamenti da duecento anni a questa parte che quindi interpretarla storia dal punto di vista del militarismo che non in termini di azioni militari mentale di Filosofia militare è la strada più breve e più semplice interpretarla storie in una via che non accetti questo tipo di progresso come promesso inevitabile sempre gloriosa
è la strada più difficile
Allora in questo senso ecco il punto dove voglio arrivare e c'è un problema di metodo
Problema di metodo che non è astratto perché nella sulla Resistenza è un problema del tutto attuale
E attuale perché i metodi con cui si è affrontato il tema resistenze nel passato sicuramente oggi son da rivedere
Non c'è nessuno io credo che oggi voglia perpetuare le interpretazioni tentativi interpretazioni da chi nel passato
Che pure essendo tentativi nel passato sono stati presentati come verità definitive
Nuovo Risorgimento guerra di liberazione nulla vieta insurrezionale cose di questo tipo qua certamente oggi non vengono più ripetuti
E sono interpretazioni però che hanno pesato fortissimamente infatti politica nel passato
Non solo quella democristiano del centro sinistra
Dopo cinquant'anni d'altra parte di raccolta di documenti
E il per l'esaurimento se non altro degli stessi protagonisti della Resistenza questa raccolta non potrà continuare a lungo è inevitabile che a questo punto a cinquant'anni dalla data resistenza sì
Si passi a uno sforzo decisivo
Di interpretare più che documenta
E questo la quindi inevitabile affrontare questo problema di metodo che guarda caso per cinquant'anni l'università ha messo da parte non a caso la Resistenza è stata studiata degli Istituti della Resistenza c'è organismi fuori due città perché sappiamo bene noi che stiamo sitar resta si occupa solo di cose passati perché perché deve cumulare un metodo sì no non vedono università non si occupa di certi argomenti
A questo punto ecco il nodo che c'abbiamo davanti un nodo di metodo
Ora io vorrei ricordare il libro di Pavone
Non certo per il titolo son d'accordo con cortesia e un titolo sbagliato
C'è un'altra parziale anche rispetto alla crisi stessa di favore quindi è proprio un titolo provocatorio per tutta la sinistra ma una provocazione brutta di basso livello
Piuttosto ritengo che quel libro
è un grande sforzo per arrivare a una sintesi interpretativa
Veramente un grande sforzo
Purtroppo rimasta a metà
Per cui e più la documentazione che non l'interpretazione è una documentazione tutta tesa a un'interpretazione perché è inquadrata secondo uno schema che certamente determinante tanto quanto la documentazione però soprattutto una documentazione
Questo libro
Secondo me comunque a un grande né il grande merito di sottolineare in maniera molto forte lo si diceva anche poco fa le scelte le motivazioni
L'aspetto traumatico dell'otto settembre e di tutto ciò che e conseguito a livello personale
è un fatto molto importante perché questo elemento permette a tutti di poter riprendere un discorso a partendo da un filo comune da un punto comunque altrimenti un'interpretazione di tipo veterocomunista facciamo per dire un'interpretazione di tipo vetero-cattolica un'interpretazione liberalsocialista
Un ambiente grazie all'azionista partirebbero da dei punti differenti e non si ritroverebbero mai come abbiamo visto per cinquant'anni di storia del interpretazione resistenze qui c'è un punto viene sottolineato e che credo sia una base comune a tutti quanti
Sicuramente tutti possiamo concordare che l'otto settembre tutto ciò che c'è stato intorno è stato un grande trauma nazionale e che questo trauma nazionale
La gente ha sempre risposto con delle prese di posizioni avvenute casualmente Menapace prima dello Stato magnificamente
Le note in tante episodi ma fondamentalmente vissuti anche collettivamente queste la cosa enorme anche di questo fatto per la prima volta all'Italia si sveglia perché per la prima volta prende delle decisioni personali e collettive nello stesso tempo cosa che non ha precedenti di Thales non perché quattro personaggi della Risorgimento vissuti inaccettabile particolarmente allora ecco questa è una base è una base per un discorso di ricostruzione della Resistenza che però ha come altra polarità la quale arrivare
La ricostruzione strutturale e sociale collettiva di quello che è stato il fenomeno storico della Resistenza
Quindi il punto di partenza c'è quindi propone a questo punto è aperta la via perché si possa ricostruire la resistenza secondo le capacità che uno a ditte neutrale nella storia di costruire i fanti intorno certi diretta dirittura
Ecco questo è quello che in effetti
Qui io credo si tenta di fare si è tentato di fare con cui gli studi anche parziali sulle varie situazioni locali quando si è guardato la resistenza anche nell'aspetto del resistenza non armata
Per avere tutto e lo sguardo ampio possibili il più ampio possibile perché è di fronte a questa possibilità di una reinterpretazione della resistenza
E di fronte a questo punto di partenza delle motivazioni molto forte sulle quali ovviamente non c'è questione di armi che ci posso dividere ecco di fronte a queste possibilità gli episodi che si sono ci son stati vengono il più possibile documentati escono da quella storia orale da quella storia popolare che normalmente viene sacrificata ed entro presi in considerazione quello che possono Valentino nulla di più nulla di per cui nessuno qua ha in animo di inventare una resistenza non violenta nessuno progetta di dare una mettere una bandiera sopra un episodio del passato
Quello che invece si pretende e di cercare una interpretazione più approfondita che tenga presenti tutti gli aspetti veri soprattutto tutte le esperienze umanisti come quella della Lidia Menapace anche senza sapere la parola non violenta anche senza sapere la parola pacifista però fatto e questo è l'importante e la storia deve rispondere attraverso la farfalla
Oggi in più io credo che c'è una possibilità ulteriore dovuto al fatto che come non violenti abbiamo maturato un pensiero che è strutturale
Quindi la non violenza non si presenti al più in questo senso appunto mono sono assolutamente d'accordo con l'opzione di carattere spirituale nonviolenza non ne un discorso di tipo spinto è anche un discorso di tipo spirituale come anche il comunismo era un discorso di tipo spirituale perché ha ripreso la vecchia camicia spericolato redatto un connotato politico questa fatto Max
Discorso la non violenza si presenta oggi con un discorso che ha una sua ideologia politica
E questa ideologia è caratterizzata da due scelte di fondo da quattro modelli di sviluppo Galton non fa che parlare in questi termini
Alla scelta di classe mi mette un una in più una scelta di progresso la scelta che purtroppo il mento impara operaio sempre ridicolizzato come lunghissimo e che invece sempre di più si manifesta come decisiva per la vittoria tua
Basta ricordare l'ecologia ma soprattutto il crollo della corsa agli armamenti l'ottantanove
Per indicare la cui che la critica del progresso della scienza e il progresso di fisioterapia recuperare un pensiero politico che turni a farle storia e coscienza della storia
Allora rapidamente secondo giro
Senta
Se brevemente
Se lui vuole portare manda
No Lorenzo se tu puoi porre una domanda lo puoi fare rapidamente poi
Anche qui
Va bene
Va bene allora chi vuole intervenire
Allora Lorenzo mancherebbe
No breve dove allora domanda ecco resta
Al professor cortesi questa domanda
Lei
Sì lo sto c'è anche una parte
Lei
Cosa pensa rispetto a il milione di persone cosa state coinvolte nel nel fenomeno tragico della deportazione sono state milioni rispetto diciamo i partigiani combattenti che hanno hanno deciso della deportazione sono milioni e sembra essere proprio il fenomeno preponderante in quel periodo no
Bene
All'interno poi chiarimenti come che sta che
Come è stato illustrato ci sono stati episodi di resistenza umana di esistenza individuale di resistenza anche organizzata
Ecco queste persone come entrano a pieno titolo come resistenti perché abbiamo visto anche che c'è un piano poi di riconoscimenti in fondo
Vivono una condizione chiamiamola così subalterna trascurata questo me lo diceva la l'amico del voto che tra l'altro voglio ricordare scomparso da poco che ha studiato molto il fenomeno dell'oppressione queste una seconda domanda
E queste
Su difesa civile difesa popolare non violenta
Non adatto Nino Drago
Richard Semele o comunque gruppi francesi
Correggimi se sbaglio tengono a mantenere questa espressione dice difesa civile perché al diciamo all'interno del appunto dei casi di difesa loro tengono a sottolineare il fatto che possa essere una forma interclassista di difesa cioè da Schindler raccoglie per fare un esempio allo stesso Perlasca non era certamente cioè a ecco era una persona che aveva la possibilità in in qualche modo di trovasse non baciata spagnola maneggiare documenti eccetera ecco questa qui l'altro ne avevo altre
Peretti vuoi fare tu la tua domanda poi
Cioè io ho visto in programma tavola rotonda dibattito mi sembra perfettamente a norma voleva dire qualche cosa cortese non tanto per reperimento
Intervento di prima
Ma non per avere ragione
Il master ragionare
Vado subito oltre il deferimento
Il mio intervento su scende perché non mi pare
Non sia venuto fuori il tutto diverso da quel che volevo dire non mi pare che fosse urna mettere sugli altari scenderà pare che a parte il fatto che non è minimamente paragonabile ne ha grande né a Tolstoj
Non si tratta di fare santo nessuna di queste di pensare nulla era semplicemente indicare e in quel caso più famoso in altri simili come all'interno di un sistema come quello nazista si poteva fare sabotaggio si poteva salvare delle vite ecco delle possibilità così
Seconda cosa seconda cosa
Diceva la Resistenza non è un'immagine permeata
Di violenza io sono d'accordissimo su quel giudizio nel fare i don Milani che semmai c'è stata nella storia una guerra giusta questa e la guerra di resistenza
Un'altra delle cose che avrei potuto riferire qui di quel lavoro fatto a Torino era un episodio l'unico fatto di sangue da me visto personalmente all'età di nove anni
Che è stato un fucilazione di tre tedeschi tre soldati tedeschi a guerra finita da parte di un gruppo di partigiani che ha segnato la mia vita di bambino per sempre
Un fatto assolutamente ingiusto che però non mi fa per nulla concludere no no no il Lunigiana dove mi trovavo
Da bambino
Non mi fa per nulla concludere nel senso di
Non dico condannata la guerra partigiana da un punto di vista morale ma nemmeno dire che la guerra grazie alla resistenza e qualche cosa permeato totalmente di violenza ecco non mi fa concludere quello invece mi fa riflettere
Su quello che è bene illustra puntava nel suo libro di vent'anni fa se il fine giustifichi i mezzi
Cioè sul fatto che anche la causa più giusta
Portata avanti con le armi
Si rovina
E statisticamente non necessariamente non necessariamente
L'arma usata anche per il fine più
Giusto
De umanizza chi la usa
E quindi rovina la causa rovina il risultato questo è il problema della violenza questa il problema della violenza no per cui
Io direi
Questo discorso che stiamo facendo a mio parere va inserito in un discorso più ampio
Va inserito in una ricerca di pace in una cultura di pace che alle dimensioni della memoria
Della coscienza e del project
Certamente facendo storia si cerca non quello che si desidera se cerca quello che è stato
E quello che si trova ma
Appunto questo lavoro è continuo
Come già accennava Nino Drago
Deve scoprire mettere in luce anche quello che è stato per una serie di ragioni che a Sharp
Elenca molto bene nel secondo volume della sua politica dall'azione non violenta
Per una serie di ragionamenti storici hanno occultato
Delle dimensioni della storia tra cui appunto alle lotte non violente
Io ho messo insieme alla piccola bibliografia con come potevo verso la consegnarono ancora la sedia
Di forniti
Delle lotte non violente allora la storia è fatta di tante cose alla storia complessa nessuno la vuole ridurre ma certamente si tratta di mettere in luce una memoria
Dimenticata
Che permette di costruire una coscienza delle possibilità
Di lottare senza violenza e quindi
Di costruire un progetto che a quello puramente e semplicemente della eliminazione della guerra non sono della guerra di offesa ma anche della guerra di difesa anche della guerra di resistenza
In una situazione simile bisognerebbe potere nell'evoluzione umana che non sappiamo quando potrà contro se a questo livello ma ci si deve proporre si deve guardare questo orizzonte deve poter arrivare a a rendere capace un popolo con rifiuto dell'obbedienza come è anche avvenuto nella storia Tonino ha ricordato l'ottantanove per cento
Se un popolo disobbedisce anche il potere di Hitler non esiste più perché il potere consiste unicamente nell'obbedienza
Il peggiore tiranno non ha qualcosa in mano
Che gli altri non hanno
All'obbedienza dei suoi schierarmi
Ma anche questa è un fatto umano che viene non da lui il tiranno a in potere è in mano degli altri
La coscienza di questo distrugge come il gigante sui piedi d'argilla ogni tirannia questa cultura liberatrice allora dico
Si rintraccia si cerca una memoria che permetta questa coscienza che permetta questa Progetto
Della soppressione dalla storia dell'eliminazione dalla storia della guerra non solo quella di offesa ma anche quella di difesa un attimo
La sola cosa ancora quanto a Pavone propone sì
Fa un discorso e circa una donna Aprea sul nonviolenza purtroppo in un modo tale non ho più tempo di documentarlo mano le pagine scritte qua
In modo tale per cui si deve concludere che anche persone colte anche persone toccate direttamente dalle peggiori offese ai diritti umani non conoscono davvero la cultura alternativa alla violenza
Sì se vuole rispondere
Volevo riprendere un attimo il discorso sul libro di sembra Lenna perché prima volevo appunto dare un quadro degli inizi del libro e mi ero dimenticato di far rilevare con una certa diciamo enfasi
Che il libro si ferma quarantatré cioè nel momento in cui veramente c'è il grande crollo della Resistenza escono strane le giustificazioni che da a questa scelta perché Stroke per una scelta l'autore cioè dice dopo Stalingrado
C'è una tale processo di e affiancamento e compenetrazione tra la resistenza civile e la resistenza che lui chiama militare e secondo me questo è già un impoverimento
è una unì la penalizzazione della della Resistenza che ci reale
E dice che la cosa non mi interessa più in poche parole ecco questa è secondo me è un limite un limite piuttosto grave da ma ecco poi in un volevo fare un'altra considerazione prima di rispondere a porta appena eletti brevemente cioè vorrei dire
La delicatezza
Richiamare l'attenzione su questo la delicatezza
Del nostro atteggiamento politico di pacifisti perché anche i pacifisti devono avere una politica che non è quella dei partiti ed è pure quello del partito a cui appartengono deve essere una ricerca la politica autonoma
Nel momento in cui abbiamo un governo con dentro pezzi di Salò
Pezzi del governo di Salò
E in cui si proferì scorro minacce demagogiche e di mobilitazione di piazza antidemocratica cioè populistica demagogica antidemocratica
Che alla quale si avviene dovremo porci questo non è tranquillizzo Tonino Drago non è un appello alle armi non osarono Musardo no non è questo
E però un appello la vigilanza
Un appello a non abbassare comunque il tiro della lotta politica che della mobilitazione nostra ed è la elaborazione politica North ecco questo è un po'il punto
Il la assolutizzazione novità nostra violente la della non violenza
E non è in se stessa diciamo una in virtù perché ahimè nella storia non esiste una consecutio necessaria tra
Il e i mezzi buoni infine il ruolo queste la storia è una cosa punto molto complicata insomma è molto a volte anche molto spiacevole
Comunque a quel a Lorenzo Porta che prima mi pareva che dicesse dunque la resistenza dei deportati
E la figura del contropatto all'altezza dell'organizzazione resistenza da parte loro stessa entra nella ma certamente entra a pieno titolo io ho parlato prima di una complessità e di una diciamo multi rari laterali fa del fenomeno resistenziale
E per cui io non soltanto non vorrei che soltanto uno di questi aspetti fosse sacrificato
E non soltanto resisto alla tentazione di metterli in un ordine gerarchico di importanza ma penso che ho già detto prima che un'analisi che Run Piccinini i singoli momenti singoli livelli di questa resistenza
E quindi le diverse tipologie dalla Resistenza è sempre un'analisi benvenuto
E l'assolutizzazione questo è un fenomeno quindi star ci sono e abituati per non so io penso che forse il professor Giuntella qui presente sarà anche d'accordo cioè come quando si assolutizza un certo tipo di storiografia diciamo la microstoria
Se la si assolutizza si sbagliasse non le so la sfida assolutizza utile oppure certe unioni fusioni interdisciplinari Tomba nome assolutizzato è come se fossero diventate quella pietra filosofale della risoluzione storiografica che so io ho dei problemi del mondo no
Quindi ovviamente tanto di il riconoscimento
Questo tipo di resistenza questo tipo anzi direi particolarmente
Eroi cioè particolarmente toccante insomma questa cosa
E Peire ti Peretti forse io non vorrei averlo
Offeso perché o esagerato magari colossale Schindler eccetera
Sì ho abitato a incontrarci SD pacifiste va be anche io sono un pacifista un po'polemico mi batte soltanto Tonino Drago ordine e più polemico ride etiche e lui lo sa benissimo del perché anche forse perché più criticabile
Ma e va be adesso a parte Schindler però ecco io intorno a segnalare il fatto che anche per quanto riguarda lo spettacolo orrendo dalla fucilazione di tedeschi che a quanto tu dici mi sembra una fucilazione è stata inutile in Lunigiana
Beh insomma devo dire che il secondo me i partigiani in molti più ne hanno salvato che non fucilato anzi questo è è ovvio evidente e con molti più io ho visto immediatamente e lo facevo io stesso essendo ragazzo hanno intrecciato discorsi immediatamente diciamo proprio non violenti per convincerli per
Il e ci sono stati discorsi lunghi accanto ai fuochi del del del
Del dei piccoli campi dove era stati raccolti io
Discorsi lunghi insomma con loro i coi fascisti ed è bello pensare a questi discorsi del ventotto aprile del del trenta aprile del due maggio del quattro maggio sempre tornando sulle stesse cose sempre
Accettando il contraddittorio con loro in quei momenti di tensione mentre forse altrove avvenivano fatti anche
Anche diciamo
Invest tragico necessarie come quelle nei a cui alludeva anche alludeva appunto per gli eventi no
Dunque
Per quanto riguarda il rapporto tra il fine di metri è stato qui citato Fontana che un autore che io ne ammiro molto quindi perché mi mette in rispetto la la forza per la sospensione intellettuale spirituale
Chiedo scusa io vado nel suo terreno a a Tonino Drago detto spirituale
Ma comunque io direi questo
Per venire a capo di questo problema nel modo almeno empiricamente il più efficace dei nostri tempi ce n'è Tatò mica quella che a me come storico così che fatti i servizi sulla
Sembra necessario a quello a cui io ho accennato prima molto en passant
Cioè
Bisogna arrivare ad una distinzione delle tipologie di violenza
Perché ormai siamo in tre primo Protti violenza maggiore violenza milioni siamo in presenza di una violenza di Stato che può diventare anche violenza di gruppo non istituzionalizzato che alla violenza
Una violenza alla quale può innescare la fine del mondo non la fine della civiltà
D'altra parte abbiamo che so io
Supponiamo pure il terrorista con la P trentotto ma quando Bobbio ha fatto un discorso in cui mescolava le due tipologie di violenza io gli ho detto ma stiamo attenti perché si parla della fine del mondo da un lato
E del ingiusto ammazzamento di singoli dall'altro no con armi leggere
Cioè e occorre fare ogni sforzo per deprecare naturalmente anche la violenza bella P trentotto ma non confondiamo di diciamo l'impegno sui due piani perché
Questo è deleterio dobbiamo fare uno sforzo veramente analitico e critico per di fare un discorso che non fa di ogni erba un fascio dobbiamo avere realisticamente l'idea di che cosa vuol dire per esempio appunto la minaccia atomica rischio nucleare
Di fronte e per esempio che so io anche direi che sarò io alla criminalità politica un criminalità nel comune no occorre appunto farsi una
Tipologia della violenza
Dunque la possibilità di lottare senza violenza alla quale accennava Pedretti ma certamente io penso che ne Parrinello nel Secchia né Pertini vende
Avesse abbiano mai pensato che comunque dovessi accessi del PCI violenza fino ad ogni livello ad ogni momento per la lotta
Tanto è vero ha detto prima che cercavano di combinare varie cose e anzi con adesso che il problema è stato comunque posto quando alla resistenza non violenta diciamo sarebbe interessante rivisitare la violenza dal punto di vista proprio della coscienza qui è stato già c'è stato è stata già qualche allusione in merito della coscienza che i i capi dei partigiani dirigenti politici e militari i partigiani avevano
Ciò non già di una di quella che poi sarebbe stata diciamo portata avanti sviluppata e anche un possono utilizzata come non violenza ma così della necessità di combattere su più piani lottare ha sempre su più piani
Su più piani combinati che è quello che Sembler rifiuta e questo è il maggior limite libero diesel
Per cui libri sembra finisce poi col viaggiare in un cielo che il reale insomma
Nel cielo la realtà storica
Ho finito ultimogenito di ultimissimo centro ma e trenta secondi non dimentichiamoci che molti aspetti della non violenza citati anche da assemblee sono al limite dell'attendismo
E i nostri dirigenti partigiani adesso leggiamo quello che hanno scritto appunto Avril Longo se han dovuto lottare contro l'attendismo
Perché non hanno rotto
E la rinuncia alla lotta alla rinuncia alla ricostituzione di quella identità primaria a quelle strutture identitarie del popolo italiano che il fascismo aveva distrutto
Boni pronta a rispondere a una delle domande come ha fatto cortesi e anche concludere un po'il ragionamento introdotto nel primo giro
Io ho cercato di dire come era nel vissuto questo intreccio tra le armi e il rifiuto delle armi
Ho anche detto una partigiana non pentita non ho detto per questo che sono una partigiana cretina cioè e non non giudica cinquant'anni di storia sono passati a me pare benché questo non faccia parte della storiografia perché la storia non è un tribunale giudica il ventennale torto che a ragione
A me pare e locuzione non armata in quel contesto che la rendeva possibile ma forse non sufficiente adesso è più futuro della tra allora mi serve di più mettere in luce questa
Perché preferisco semmai come dire tra il Dixieland la da imitare mettere questi che non gli altri
Se è vero che dopo l'ottantanove sono d'accordo quando usciva Tonino serviamo confrontati e confrontate con la possibilità di pensare la storia avanti a noi senza le armi diciamo così allora è interessante andare a rileggere la storia dietro di noi i precedenti in questo senso allora mi mi dà bene questo accento però non vorrei che decontestualizzata Simo troppo perché anche quell'opzione non armata allora fu fatta in quel contesto io non mi sentivo allora né mi sento adesso di giudicare quelli che fecero un'altra opzione
No no no non sono affatto sicura sono sono certa che siamo confrontati con questo problema possiamo fare avanzare quella direzione con l'altra per questo io voglio mettere
In questo l'esperienza ci ha insegnato quello che già succede sono però sta per succedere
E siccome è già successo anche che ci fosse
Una lotta non armata io preferisco mettere la luce l'accento su quella ecco non in modo esclusivo però non in modo rigido questo
No la domanda di cortesi era sì dove ma insomma si doveva fare l'insurrezione sì o no
Io credo di sì son d'accordo colui che l'insurrezione una presa di coscienza collettiva un'affermazione della dignità verso queste parole purtroppo senso hanno sempre
Retoriche per esempio ripeto il mio la mia piccola esperienza nel contesto del CLN politico non quello militare novarese
Si disse che non volevamo comportarci in modo tale che i liberatori dovessero venire a metterci a posto perché era un tardo barbariche ci sto Scott ramo tra di noi allora intatto fu che avvisavamo tutti fascisti incolpevoli ma odiosi che si rilevassero si andassero a nascondere
Quelli che avevano delle gravi pendente perché quelli che l'hanno messo il mitra puntati alla schiena di mia sorella perché l'assistesse all'uccisione di dieci persone critica meno allegra Dobrea tanto che dovesse passarla in attualmente l'indice quelli che avevano delle sentenze noi decidemmo di prenderli e metterli in carcere con l'intenzione di difenderli dal legittima ira popolare e infatti la più parte furono in questo modo sottratti alla morte
E i casi di violenza privata ci sono sempre questi grandi sconvolgimenti furono molto ristretti come si ottenne questo risultato politico perché nell'amore il terziario che non fu solo armato non abbiamo stabilito un rapporto tra le formazioni militari a mano noi tipologia bene beninteso insomma io portavo su e giù i messaggi da abbiamo stabilito un buon rapporto con le formazioni che stavano in montagna il vescovo
Che diventa il punto di riferimento della trattativa l'ospedale che diventava un luogo di il rifugio il carcere il tribunale le fabbriche con questo contesto
Beh è evidente che si pone si poteva fare anche l'insurrezione che si potesse fare
E in atti si chiusero in caserma e pattuire o noti arrendersi per così dire e non si versò sangue dopo si fecero i processi però a questi signori ci furono i tribunali del popolo e Scalfaro chiese tredici condanne a morte e su questo ci fu grande discussione perché per esempio io sostenevo che la pena di morte è stato essendo stato introdotto dai fascisti noi non dovevamo praticarla e Scalfaro invece richiama la Chiesa d'ammette quindi io l'ultima delle condanne a morte poi non è una domanda di grazia insomma tutta questa storia molto più articolata meno greve meno grezza di quanto non possa apparire dalla rappresentazione
Insurrezione armata bagno di sangue e poi viene fuori la nuova Repubblica non non è stato così insomma laddove ci fu abbastanza saggezza politica per stabilire una serie di regole di tattica a cui da poco l'azione stava sostanzialmente preme interpretava la coscienza profonda chi poté fare anche l'insurrezione non dirò non armata non dirò totalmente non violenta ma sostanzialmente molto controllata politicamente
Questo
Allora ringrazio tutti quanti sì
Io sono stato costretto a tacere dalle ragioni di tempo perché in la tavola rotonda di stasera c'erano delle persone che non c'erano stamattina però mi conforta che proprio le persone che erano assenti sostanzialmente abbiano rilanciato alcuni temi che erano stati presenti nel dibattito di stamattina come la complessità del fatto storico che va recuperata nella sua interezza la complementarietà delle posizioni
E e la necessità della fase attuale di recuperare una memoria sia storica della Resistenza che vada al di là dell'uso politico che della Resistenza è stato fatto
Voi data una rotonda ma dato tante altre sollecitazioni che io cercherò in qualche modo di tener conto del momenti iscriverò il nel giallo i in cui scriverò intesto per la pubblicazione degli atti
E mi dice Luigi Cortesi per Giano rivista di studi sulla pace che
Ospiterà questa cosa nel numero primo del prossimo anno
Allora purtroppo costava poco venne il tempo è quello che volevo dare un bell'annuncio che Amnesty International ha organizzato la lettura di alcune elette diamo spazio a sansa capito bene e il ventinove e trenta di novembre due di dicembre a piazza Adriana tre al teatro del associazione invalidi e c'era alle nove di sera