Presentazione del nuovo libro di Anna Foa "Gli ebrei in Italia"

Alla buongiorno a tutti
E ben venuti qui al Museo penso che per qualcuno di voi sia la prima volta ma per tanti altri invece bastano un po'forte forte per tanti altri invece è una consuetudine arriva qua
E è stata il momento in cui avete incontrato i vostri insegnanti era
Aspettavamo questo momento ormai dall'inizio dei corsi da settembre ottobre quando abbiamo cominciato il San contento che si sia realizzata proprio in una circostanza così lieta che è quella di una bellissima giornata davvero Ferrara oggi ci ha accolto con una punta manco tanto di freddo che ci sta bene e con tanto tanto sole quindi mi fa davvero piacere
è un incontro coi vostri insegnanti loro incontro pure fra fra voi perché vi siete rivisti sempre su Zoom molti di voi non sono neanche di Ferrara e quindi le occasioni
Per stare insieme non ci sono state finora ma per noi indispensabile che questi gruppi che si costituiscono quando abbiamo i corsi siano gruppi che rimangano affiatati a prescindere dall'ora e mezza le due ore di di di di lezione
E lo facciamo e creando due momenti importanti di approfondimento fra l'altro con pezzi da novanta come Anna Foa che oggi ci ha fatto questo bellissimo rigare il regalo di esser con noi di approfondimento e anche di condivisione di di di di temi connessi ai corsi che voi fate
Vi ricordo che i corsi che voi seguite son corsi di lingua o il corso sulle sinagoghe ebraiche il discorso sulla cucina ebraica il corso su nessun ricordo ce ne sono altri forse ragguagli dello scorso anno
A pensiero ebraico adesso filosofia ebraica parte in quello sia mi stavo pensando a quelli precedenti invece comincerà pensiero ebraico filosofia Braga con la professoressa Pepi proprio questo secondo semestre no
Ah e poi un corso sulle feste ebraiche con la Miriam Camerini quello invece esiste ed è avviato già da questo da da da da settembre ecco son tutte esperienze nicchie di approfondimenti che poi sono interconnessi perché la lingua Braga c'ha ramificazioni in tanti e tanti argomenti così come gli altri devo dire che senza i rudimenti e senza la forza della lingua Braga che sottintesa rispetto a tutte quanti gli argomenti che vengono trattati dei corsi
Sarebbero monchi
E quindi ci fa piacere c'è un'interconnessione cioè voi vi vedete anche se poi studiate discipline diverse in fondo perché condividete il grande scibile Garosci bile del mondo ebraico e che in fondo la missione nostrano e siamo qua proprio per declinare tutte quante queste tematiche in maniera differente e per il largo pubblico
E qualche mese fa
è è giunto in libreria un testo importante quei testi che fanno stato cioè c'è un prima e c'è un dopo
Mi piace raccontarlo rispetto a un altro
Testo importante che ha preceduto quello di Anna che è il testo a cui tutti i cd chi abbiamo che ci siamo su cui ci siamo formati nel bene e nel male nella critica e nell'accoglimento delle tesi che son proposte che quello da Attilio Milano che è stato pionieristico per certi versi che la storia degli ebrei in Italia degli anni sessanta
Da quel momento ci sono stati altri tentativi sicuramente c'è stato appunto uno di Calimani c'è stato quello ancora più di sintesi
Di Luciano tassa se vogliamo metterle insieme poi Anna di un ricorderà tantissimi altri ma si sentiva davvero esigenza agli storici l'anno sempre c'è stato però è diverso
Abbiamo i due volumi di inaudite ma in quel caso son saggi distinti sul di saggi monografici su momenti passaggi storici su su chiavi storiografiche
Direi che dagli anni sessanta in poi è stato una crescita enorme senza numero speciale anche se legata specificamente all'Italia ma tentativi di creare appunto una monografia un libro
Generale sulla storia degli ebrei in Italia che prendesse in considerazione due mila anni
è davvero un momento
Storico
E e viene fatto non da qualcuno che si cimenta in questa operazione senza un background senza aver delle
Direi di un'esperienza storiografica lo fa Anna che dalla sua c'ha tanti e tanti volumi tante monografie tanti saggi che hanno spaziato e tra questo voglio dire una cosa perché è importante per noi
Lo devo riconoscerlo riconosce è un una cosa importante il fatto che questo museo apre i battenti
Con una mostra che lei ha curato e lei insieme a Giancarlo Acerenza e ha già alla hanno
Allestito la mostra sui primi mille anni della storia ebraica in Italia e una mostra di cui fra l'altro mi vengono dati adesso delle nel vostra kit
In Francia abbiamo regalato
Ecco sì esattamente una non è il catalogo vero e proprio ma è una guida che racconta in maniera sintetica i prime mille anni quindi non sostanza noi abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di Anna perché con lei che questo museo ha preso le mosse
E forse per certi versi devo dire che io che ho spogliato il libro di Anna che comprarlo l'ho letto per buona parte devo dire che questa esperienza sua
Lei è stata utile perché delle volte specialmente sulla parte iniziale anche non soltanto citato in bibliografia ma citato anche quelle foto coi suoi compagni di esperienza
Da cui attratto appunto nozioni e notizie per poi creare questa sintesi che la carne cosa più difficile perché la sintesi che crea del problema e e io mi fermerei qua perché proprio sull'idea della sintesi
Andrea che sta qui con noi tra l'altro scusate lo devo presentare ma molti di voi e loro insegnante settimanalmente lo incontrano il professor Morpurgo che un architetto e che si occupa di cimiteri di sinagoghe ebraiche in particolare ha scritto un bellissimo volume qui in vendita sui cimiteri ebraici in Italia
Condivide come insegnante del vostro del del di un di un corso che che che che voi avete e condivide come la presentazione di questo libro
E Luís su questa idea cioè sulla su su su questa scelta di creare un libro unitario su due mila anni di storia a una domanda per Anna quindi lasciare la parola un sì grazie
No è una domanda quasi inevitabile per la professor Foà nel senso che per lavare questa storia italiana e non solo quinti sono i libri italiani come sottolinea te l'introduzione del suo libro
Quali sono stati i criteri e di selezione delle vicende vuol oppure in altri termini anche di di questi storie esemplari considerando la vastità della tra tematica che dell'arco temporale affrontato
Ma dunque
Innanzitutto di lascia di non lasciare scoperta nessuna momento essenziale
In questo senso io che non sono un'esperta di storia antica degli ebrei in Italia o effettivamente come diceva meteo o molto usufruito della mia esperienza con la prima mostra e non solo ma devo dire che quando è stato è stato il mio editore mi ha chiesto la terza che mi ha chiesto questo libro in accordo fra l'altro con un editore americano Princeton man con cui poi gli americani hanno il loro leader devo cambiare
Un po'anche per il pubblico americano però il editore americano ha detto e poi dato che la professoressa fosse occupata anche della storia antica nel primo per la mostra di Ferrara e quindi questa mostra di Ferrara
Era conosciuta anche negli Stati Uniti e questa idea che io potessi utilizzare questa parte che ho seguito che mi ha molto
Mi ha fatto conoscerlo sacco di cose che non sapevo come ho scelto ma le cose vengono un po'cioè ci sono alcuni filoni uno era quello che era una storia italiana di questo io sono fermamente convinte io son convinta è l'unica minoranza presente in seno collettivi di collettività non come individui o come singoli ma come collettività presente nella storia italiana per tanti secoli dall'inizio dell'era cristiana fino a
Al all'emancipazione e e quindi ha determinato anche la storia italiana oltre a esserne determinata io sono convinta che la storia
Nel nostro Paese non sarebbe stata uguale se non ci fosse stata una nera Anza con cui misurarsi nel bene e nel male spesso più nel male che nel bene comunque
Questa in presenza di un alterità c'è sempre stata e non può non aver segnato
Di fronte a esperienze che invece andavano nell'altro senso cioè nel senso di una costruzione di un solo remo un solo Dio un solo popolo la storia pensiamo alla Francia pensiamo all'Inghilterra pensiamo alla Spagna
L'altra il rapporto costante anche se non sempre espresso con le altre esperienze
Cioè l'idea di far sotto di sottolineare le differenze le somiglianze viene dal fatto che siamo di fronte poi è una storia che non è unitaria in senso preciso ci sono molte differenziazioni fra la storia degli ebrei in Francia quelli in Spagna e quell'Inghilterra parlando anche solo delle però poi occidentale però che è comunque per l'Italia è una storia diversa una perché c'era la chiesa che ha avuto un'influenza e norme non solo nel per i ghetti ma anche per le modalità e anche un'influenza culturale
Religiosa e inversamente acchiappato questa esperienza di ebraica l'ha fatta sua in tante case pensiamo al Rinascimento italiano su cui c'è stata anche qui una straordinariamente bella mostra e pensiamo a come gli umanisti hanno recepito la cultura ebraica e fatto delle vere del delle blairismo uno dei punti di riferimento insieme con il mondo greco del mondo romano della loro esperienza culturale e anche col mondo arabo in qualche modo della loro esperienza culturale
Ecco quindi ho cercato di seguire questi filoni
Dopodiché ovviamente sulle cose più specifiche ai cosiddetti focus rende libero di zoom mi sono mi sono basata sulle cose che avevo studiato di più anche perché un libro di divulgazione e si scrive meglio se queste cose si conoscono bene cioè se si lavora su cose che si stanno divulgando ma si hanno si sono affrontate da un punto di vista
Di
Anche accademico in qualche modo molte delle storie che ho riprese riportato possono apparire come dire la processione nel mille quattrocentonovantotto a Roma
Dei cosiddetti Marra anni e tante altre storie sono storie che io ho studiato da un punto di vista accademico e quindi mi vengono facilmente da raccontare ecco si racconta quello che fissa in qualche modo e ho cercato quindi di mettere in luce ovviamente come tutte le cose
Scegliere è sempre una cosa soggettiva probabilmente avrei potuto scegliere molti altri punti di vista
Però i filoni no i filoni sono una scelta storiografica non sono una scelta
Così
Parziale Omo casuale
Venti e ovviamente spaziamo tra contemporanea antico o moderno e una domanda che vorrei farti che alla come sappiamo c'è una specificità del mondo braghe italiano parliamo sempre degli ebrei italiani che non sono né ashkenaziti e ne sefarditi d'altronde però basta che uno esca da qua estive barocchetto di Ferrara abbia dei Sabbioni a via Mazzini si trova l'edificio di Sir Mele
Romano che arriva qua e che forse
Portatore di quell'antica tradizione italiana che si sposta dal centro sud che si dirige verso il Nord che in fondo fonda le comunità
Da da dalla fine del Medioevo e poi in poi però poi dentro si ritrova la Scola Grande italiana la Scola tedesca la Scola la scuola spagnola lì accanto
La scuola Farnese e e allora
è vero che e così la stessa cosa che avviene coiffeur arrabbiatura fibra bellezze avviene in parte a Roma Modena Mantova e via dicendo in tante altre comunità ora
Noi abbiamo questa vena autentica nostrana italiana di cui ci facciamo tanto vanto ma poi durante i secoli abbiamo importato questi altri comunità questi altri gruppi mondo aschenazita che arriva in Italia peraltro lo esportiamo pure dall'Italia all'esterno e poi abbiamo questo grande arrivo dei
Spagnoli portoghesi in Italia e e di cui critici ci lasciano una forte influenza in parte influenza oppure noi allora adesso una domanda un po'
Pretestuosa e
Siamo più noi che abbiamo influenzato loro con loro che hanno influenzato noi il mondo italiano in fondo alla alla fine alla fine della fiera
Si può dire schiacciato da queste forze askenazita e sefardita e quindi abbiamo perso
Una buona parte della nostra autentica vena italiana oppure né risultiamo arricchiti assenza di loro forse sta storia non sarebbe arrivata fino ai giorni nostri
Se non sarebbe arrivata fino ai nostri giorni non lo so
Certamente l'ha caratterizzata moltissimo meno per i portoghesi non sono convinte forse dalle delibere si capisce
Che l'esperienza portoghese siano esperienze che resta abbastanza dico abbastanza nel senso non è in assoluto ma dentro questa storia come un'esperienza come chiusa dentro una sorta di capsula
Perché è molto particolare perché si collega molto più alle comunità portoghese nel mondo che alla Storia degli ebrei italiani
Perché succede ovunque non non a caso a a Londra è proibito atteri porto per le comunità portoghese comprare carne dei macellai Cassell aschenaziti perché non sono considerati
Accettabili perché a Livorno tutti gli ebrei che arrivano dopo la dopo la formazione delle comunità portoghesi e la fine del mille cinquecento e quindi le lingue S-mine vengono reinseriti nella comunità livornese portoghese non formano comunità
Proprio italiane schiene dritte ecc e c'è amore inserimento è un mondo quello portoghese con molte caratteristiche di specificità che mi sembra anche i matrimoni misti sono molto minori che nel mondo sefardita spagnolo
Non passato attraverso il cattolicesimo e quindi non passato attraverso l'esperienza portoghese perché poi quello che le assegna cos'è
E il fatto di essere un mondo che è passato attraverso una o anche molte generazioni di cattolicesimo che è tornato questo senso Livorno e e Amsterdam la caratterizzano il di più
I sefarditi IST nell'ora d'arrivo dopo il mille quattrocentonovantadue si fondono a Roma come altrove in pochi anni in due decenni con gli ebrei italiani gli ebrei italiane chi sono sono principalmente gli ebrei e del sud Italia sono di quella culla che da cui poi nel passaggio verso nord e anche verso la Germania dal nono secolo in poi anche la comunità askenazita
E in parte di origine italiana in parte di origine
Francese quindi e quindi attraverso la Francia e la Provenza poiché spagnola Spagna e Italia sono lei e due culle ma l'Italia in modo particolare perché le anche lì testimonianza che abbiamo
La nostra storia dipende dalle testimonianze sempre il giorno che trovassimo delle testimonianze e delle delle delle dei documenti ma insomma ma in questo caso dovrebbero essere testimonianze archeologiche tali da cambiare la nostra storia dovremmo probabilmente cambiarlo rispetto alle testimonianze che abbiamo l'Italia è comunque la culla della diaspora occidentale
Dico sempre accidentale e quindi dal in parte dall'Italia in parte dalla Francia mo'si formano le comuni le prime comunità aschenaziti che poi saranno distrutte dalla violenza delle
Delle delle delle crociate della prima e crociata in particolare e poi delle vicende caratterizzano la Germania ma che però danno un un cultura
Ebraica straordinaria con trasformazioni tacca notte aggiunte quindi alla a a quello che sono le el le norme e cambiano radicalmente il mondo ebraico l'Italia
Certo questo le recepisce attraverso le successive ondate aschenaziti che si stanziano in particolare al nord
E ormai il Sud e privo quasi completamente privo di ebrea e anzi e privo di ebrei e
E Roma in caso particolare Roma è veramente un caso particolare va studiata il sei perché come dire proprio di fronte alla chiesa e rappresenta in fondo una sorta di
Bolla sperimentale per la Chiesa e forse la Chiesa rappresenta una bolla sperimentale Perrotta gli ebrei romani chissà dovremmo forse approfondire anche questo aspetto alla sperimentazione reciproca
La storia del ghetto è segnata da questi momenti direi
Però
In ogni caso io credo che
Senza la ricchezza e la trasformazione che le ha le le il aschenaziti a tutta una serie
Sefarditi ma anche sefarditi che vengano dall'aria ente dalla Grecia eccetera la storia dell'ebreo italiani sarebbe stata profondamente diverse fosse davvero come diceva Amedeo non sarebbe con domandava come domandava Amedeo
Non sarebbe arrivata fino ad oggi o almeno non così
Ci sono due aspetti caratteristici del dell'ebraismo italiano che che lei sottolinea del libro che io trovo estremamente interessanti
Anche sottovalutate un certo punto di vista
Il primo è come la città sia luogo direzione degli ebrei in Italia
Tranne appunto descriverlo alcuni momenti del primo millennio dove c'è una relazione col mondo rurale ma sostanzialmente la città il luogo
E l'altra è
La l'assenza di proletariato a parte il caso Romano ecco mi interesserebbe sapere quali sono stati
Gli effetti più rilevanti di di di queste due dinamiche una di tipo insediativo l'altra di carattere socio economico all'interno dello sviluppo del mondo ebraico in Italia
Ma certamente la il fatto che la città diventi il cuore della presenza ebraica e non esista ma praticamente presenze al di fuori della città è strettamente collegato anche allo sviluppo comunale italiana cioè l'Italia
è un un territorio in cui c'è un fortissimo sviluppo della città in cui le città
Riprendono anche in parte la tradizione qui io non vorrei allargarmi cose più suoi femminile comunque riprendono anche in parte la tradizione delle città romane delle città abbandonate durante la alla caduta dell'Impero romano in secoli successivi alcune presenze ebraiche si riallacciano queste antiche presenze ormai desertificata e e quindi la città comunale la città dei Comuni che chiama la Libreria Popolare la e ha prestare per sovvenzionare le casse della città e fare avanzare lei l'esperienza comunale il luogo di elezione dell'ebrea e che sono ormai distanti
Dal mondo rurale e che circa no visto che e la Scelta dell'innalzamento sociale per gli ebrei non può essere la terra e quindi la nobili il fatto di diventare nobile attraverso per terra
Adesso cercano una una valvola per impiegare i fondi raccolti nel commercio quindi prima viene il commercio prima viene il rapporto con la città poi viene il prestito
Quanto alla mancanza di
Di che a me incuriosisce moltissimo perché la mancanza
Di immigrazioni immigrazione in Italia alla fine dell'Ottocento dopo mentre che per esempio in Francia abbiamo le norme immigrazione dai Paesi dell'Est
Che determina un proletariato ebraico fortissima negli Stati Uniti
Abbiamo un e norme proletariato che dal mondo Idis che si sviluppa crea giornali crea cultura ma sono anche le le le persone che vanno nelle fabbriche a lavorare sono il peggio le schegge erano ma anche per esempio quando parliamo della presunta perché non è verificata e molto discussa origine e della nel rogo della fabbrica dell'otto marzo donne che lavoravano in questa fabbrica erano probabilmente
Perché le donne che lavoravano in testa nelle fabbriche tessili erano di solito immigrante e molto spesso immigrante ebree anche perché c'era questa tradizione teste
E e quindi in Inghilterra la stessa cosa pensiamo
Che lo squartatore di Londra la scortava alle donne le prostitute nel quartiere ebraico che era un quartiere proletario
A Roma non è un vero e proprio precariato è però una una un ceto sociale molto più debole molto più povero almeno in alcune fino all'arrivo
Davide degli ebrei dopo le dopo l'emancipazione dagli altri che che si si volge ancora verso la valvola tradizionale del commercio ambulante
Ancora nel mille novecentoquarantatré nel
Nell'ex ghetto la e commerciali con quelli che fanno commercio ambulante che poi saranno colpiti nel quaranta soltanto dalla prescrizione dalla dalla ritiro delle licenze e quindi dalla povertà assoluta sono sono moltissimi quindi è una tradizione che continua non è un vero e proprio progetto avviato qualcosa che oggi possiamo fare lezione e non lo so perché in parte è stato detto perché l'Italia è un Paese di emigrazione non di immigrazione
C'è un'emigrazione culturale c'è un'immigrazione di pochi pochi ebrei di solito di ceti elevati pensiamo che se io a chi è passato attraverso le università europee pensiamo Anna Kuliscioff pensiamo la stessa famiglia Ginsborg pensiamo ma questi non sono non sono significativi di un immigrato di un'immigrazione dall'Est
Forse non lo so me lo sono domandato a tante volte non sono riuscito a trovare una risposta nemmeno nel confronto con gli altri Paesi forse perché l'Italia non era considerato un luogo dove era possibile vivere anche se era privo di maggiormente privo di antisemitismo in quei in quei tre decenni finali dell'ottocento e nei primi del Novecento fino al e prima il primo decennio del Novecento fino alla guerra di Libia per lo meno ad accrescere il nazionalismo anche se era meno antisemite di altri lotti
Allora intanto vi chiederei di prepararvi perché Anna e qui anche per rispondere alle vostre domande quindi vi dico un po'i tempi perché
Siamo un po'schiacciato
Di chi volesse rivolgere delle domande ad Anna prepari adesso un quesito io adesso di un orco un'ultima domanda riflessione e poi apro il dibattito se ci sono degli interventi
Quindi prevenire siate pronti allora
E rispetto a questo testo ci stiamo affacciando contemporanea siamo arrivati uno dei testi importanti che
Davvero letto da molti specialmente a Roma il suo testo sulla sul portico d'Ottavia che racconta le le vicende la tragedia degli ebrei durante la Shoah a Roma e tutti spinge ovviamente con questo libro a parlare anche della contemporaneità allora mi chiedo
Fatte queste premesse c'è questa tua profonda conoscenza delle dinamiche che si son costruite nelle varie comunità ebraiche a Roma in particolare durante la Shoah
Anche sugli atteggiamenti sulle responsabilità House sulla superficialità diciamo di di come gestire il momento tragico che si è andato compiendo tra l'otto settembre e nella l'arrivo degli americani a giugno del mille novecentoquarantaquattro
Spesso si parla stiamo facendo adesso dal dal periodo della memoria e si parla anche spesso dei di cosa succederà rispetto alla memoria ma molto spesso e declinato questo questo quanto anche le espressioni che hanno avuto la Segre ultimamente rispetto a cosa il mondo esterno
Rimarrà per il mondo esterno della memoria a te ti faccio un'altra domanda visto in questa storia degli ebrei in Italia
Come vidi come quali potrebbe essere lo sviluppo della coscienza storica e della memoria all'interno della comunità ebraica italiana
Puoi fare delle previsioni la la Segre dice non rimarrà sui libri di storia d'una riga è ovvio che questo premesso che ovviamente possiamo fare le nostre considerazioni riflessioni critiche su questa espressione della Segre ma mi chiedo invece all'interno del mondo ebraico non si può pensare che nel mondo prego rimarrà una riga nei nostri cuori questo è ovvio ma che rimarrà quale sarà il futuro della memoria all'interno della comunità ebraica italiana
Io credo ma questa è una previsione personale da storica ma anche da persona da individuo che
Se l'ebrea e italiani
Chiuderanno alla memoria in una specie di omaggio i i loro morti
Che ed operosissime certo ma che si ferma lì
Se saranno della memoria una sorta di cassaforte della identità ebraica questa memoria finirà per scomparire con le successive generazioni ancora sono ancora vivi protagonisti o comunque quelli che erano bambini all'epoca ma passiamo una ancora uno due generazioni cosa rimarrà di una cosa del genere se non le cose che si dicono nelle né né né nel canti sinagoga Ali riferiti ai martiri delle della prima crociata eccetera
Io credo che il mondo ebraico deve fare uno sforzo e e in parte lo ha fatto in parte no alcuni l'hanno fatto altre no
Di usare questa memoria nel presente nella sua modo di essere nella sua azione cioè la memoria del passato non è una cassaforte identitaria ma è una spinta
A far sì e che ha ad agire nella società modestia dei rapporti con il mondo esterno
A capire quello che succede a giudicare quello che succede a evitare collaborare evitare che altre cose del genere
Sì ripeto non non solo agli ebrei ma a tutti
Cioè questo implica che la memoria della Shoah come è diventata per i non ebrei penso all'Unione Europea che ha fondato sulla Giornata della memoria l'unica
Ricorrenza civile comune a tutti i Paesi dell'Unione europea questo vuol dire fondare sulla sul pilastro della memoria della Shoah un
Un progetto un progetto di di di rifiuto dell'antisemitismo di rifiuto del razzismo di apertura al mondo ecco se gli ebrei non asseconderà ambito questa tendenza
A usare la memoria la memoria si può usare si può usare male elesse posare bene non c'è c'è un buon uso delle memorie è un cattivo uso della memoria credo che il mondo ebraico debba andare nella direzione di aprirsi chiudere la memoria semplicemente nel ricordo dei morti è uno dovere intimo personale individuale ma non ci apre e non sarde a conservarla perché ancora uno due generazioni si perderà inevitabilmente la segrete diceva è possibile che si perda e e lo diceva anche perché c'è l'antisemitismo
Mandela Dante revisionismo ci sono delle cose che ci agghiaccia no come quel professore che si è alzato
Durante una celebrazione di estate mentendo eccetera e queste cose che c'erano anche prima ma non non trovavano espressione si aveva paura Achille pensata aveva paura a dirlo adesso non ha più paura dirle
Ma in ogni caso c'è non è solo per questo ma anche il mondo sta cambiando abbiamo una guerra per la prima volta in Europa dopo
Tanti decenni e questo implica una revisione di tutti i nostri valori di tutti i nostri priorità se vogliamo ecco
Facciamo mettiamo insieme il la memoria della Shoah e di quello che è stato il più tragico e privo di precedenti il genocidio del Novecento per discutere pensare riflettere metterle insieme
Con quello che dobbiamo fare di fronte altre possibilità di genocidio altri eventi che ci spaccio toccano molto da vicino per la prima volta finché erano in Africa finché erano in Asia non ci toccavano così da vicino
Eppure adesso ci sono quindi
Dietro la nostra porta mi sembra di ricordare le parole di Primo levi di tanti quanto dicevano ad Auschwitz non si esce mai
Fra l'altro l'ultimo la postfazione di questo libro giunge a una profondissima riflessione proprio sulla guerra in Ucraina che era appena scoppiata probabilmente no era appena scoppiata c'era invece
Ritroviamo ancora oggi allora mi lasci una Adriana subire ulteriori devo assolutamente devo mamma questa parla però anche la risposta veloce perché scrisse ma poi voglio sentirlo no ad
L'ho profittato della presenza professa for Queen devo farlo assolutamente non è nel senso che una delle caratteristiche dal mio punto di vista qualità del libro è che non ha paura di affrontare anche l'oggi no
Cioè non non non si limita a dimensione del passato ma anche
Esatto e qui vengono infatti problemi nel senso che riflette si pone domande molto difficili complesse ad alcune non risponde perché sono ancora aperti evidentemente
No mi interessava capire questa apparente contraddizione rispetto a il fatto che lei sostiene che la storia ebraica in Italia del prossimo millennio non può che essere europea no
Al tempo stesso però c'è il discorso che da un punto identitario sempre di più le presbiteriano coincide in maniera molto forte anche questo inevitabilmente con Israele no e la cito quando lei dice di identificazione delle primo con Israele dimenata diffusissima come non pensare che questo sottintenda un'immagine dei libri ed è diaspora cioè minoranza dei vari paesi e nelle varie culture come fuori posto
Solo temporaneamente lontani dalla loro patria attuale ossia Israele gran parte erogativo da parte dei non ebrei ampiamente non da pesca e gli ebrei ho la sensazione che questa parte identificazione
Degli ebrei con Israele che viene dei non ebrei quante volte ne mi dicono qualcosa su Israele quando sto parlando di tutt'altro io dico guardi ma sto parlando di un'altra cosa non c'è niente da fare oppure mi dicono a io sono così
Favorevole a Israele per mi fa piacere però adesso una cosa che stiamo o non stiamo parlando di questa allora ho come la sensazione che ci sia un sottofondo l'ho voluto scrivere perché è un'idea che mi era venuta che in fondo qui siamo provvisori e nostro posto e la e se andassimo alla forse risolveremmo a tante questioni identitarie che sono che sono ancora esso speso in qualche modo tra e lo vedo come un sottile inconsapevoli vissi ma forma di antisemitismo in fondo
Che ci fanno le minoranze dentro le maggioranze questa totale da parte dei non ebrei d'identificazione degli ebrei con Israele ama io ho tanti amici ebrei a ma io
Ammontante a Israele che viene detta per tirarsi fuori da qualunque accusa di antisemitismo
Implica il fatto che in fondo il posto degli ebrei italiani in Israele forse no forse esiste anche una diaspora e io sono fiera di essere figlia della diaspora e voglio continuare a essere figlia della diaspora ecco
Tutto qua e mi domando cosa c'è dietro questa
Questo appiattimento se non ci sia anche una cosa di questo tipo forse no non in tutti certamente inconsapevole
Ma l'idea di mettere insieme tutti gli ebrei e mandarglieli in fondo almeno come posto mentale questo mi sembra che da parte di alcuni ci sia io l'ho notato grazie
Allora
Se c'è qualche intervento qualche domanda Enrico bene però Dale qua perché ce lo streaming e quindi consentono
Quello proposto mi guardava per ma è una cosa rapida nascondere domande
Una considerazione
Non lo so adesso se si era subì pro sul fatto che con l'unità d'Italia dal mille ottocentosessantuno comunque con la integrazione degli ebrei in Italia insomma il tessuto nazionale
Già fitta di chi si è allontanato dall'ebraismo io parlando di questo qui mi riferisco mio nonno perché fu l'ultimo libro della famiglia e sposa una gentile così andò
Se potete dire qualche cosa in merito se ha avuto comunque un un peso importante anche percentualmente su vogliamo domani sera Miriam
Qualcosa forse
Grazie a me piacerebbe l'opinione di Anna fa nessuna ragione per cui non esiste canzone ebraica italiana specifica c'è dove ci sono la tradizione yiddish alcune cose del mondo si far dita
Che hanno una loro cultura musicale parlo di musiche che chiameremo leggera ovviamente non liturgica per questo dico canzone perché almeno nell'ambito delle mie ricerche io non ho mai trovato canzoni ebraica italiana
Provvisori
Trenta Manta se non è invece la nuova chiuderei anche perché tra riunioni dobbiamo chiedere una cosa piccolissima
Ho sempre pensato e oggi da quello che hai detto mi pare erroneamente che a Livorno ci fosse un proletariato ebraico perché si diceva una volta che la maggior parte dei camalli del porto fossero ebrei
Intanto
Non è no neo è è un è un discorso molto generale esso pure il
Sul sul livello del il numero è un'altra caratteristica molto specifica che non si estende al resto della
Del mondo ebraico italiana che è probabilmente legato io non sono fatto studi specifici al modo in cui si è creato il porto di Livorno eccetera ma è una caratteristica molto specifica diciamo che in generale
Non esiste in Italia un proletariato ebraico dopo di che ci sono naturalmente
Sulla canzoni brevemente e dico è che perché Lilli gli ebrei italiani sono italiani non hanno bisogno e sparlano italiano e ascoltano le canzoni esterne e e vivono dentro il mondo estende anche e non hanno bisogno di una canzone
In ebraico inibisce anche perché l'ITC come ci ha detto c'hanno detto tutti non lo parlano almeno tranne che in alcune comunità energiche
L'altra domanda oddio assumeranno astenuto città è certa eterna ci sono stati a un sacco di di di di e quindi fenomeni di conversione di massa o di abbandono dell'ebraismo questo dopo l'emancipazione perché prima bisognava convertirsi
Pensiamo alle Marche in cui quasi tutti gli ebrei si sono convertiti fra Sette e Ottocento pensiamo alla a a a all'Umbria studiata Daliento asta in cui ci sono state in tutte le comunità di prestatori conversioni di massa storici studiano molto il fenomeno dell'assimilazione e integrazione
Con l'emancipazione l'emancipazione contrariamente a quello che molto spesso è stato detto non ha incrementato in modo particolare l'abbandono a certamente incrementato l'abbandono della religiosità
Ma questo è comune al mondo ebraico mondo cristiano pensiamo
A al fatto che della laicizzazione della società che attiene con la fine dell'Ottocento pensiamo a a alla massoneria la presenza dei maschi risalito fanno delle famiglie nella nazione via anche nel mondo cristiano
Mentre da parte maschile c'è un atto quasi una crescita delle indifferenza religiosa da parte femminile come nel mondo ebraico c'è una mantenimento dell'identità religiosa nel suo alla fine dell'Ottocento fenomeno assolutamente simile però
Abbandoni dell'ebraismo i fenomeni di conversione di massa sono verificati anche indipendentemente da ogni anche e ha e emancipazione e da ogni e da ogni costrizione soprattutto perché nel Sud Italia era costrizione e Noorda o nel centro
Non era costrizione era semplicemente che le famiglie pensavano che i loro figli avrebbero avuto una vita più facile e possibilità maggiori nel mondo cristiano anche in cioè era vedersi davanti un muro vedersi davanti a una strada questa un movente principe del del del del delle conversioni bene Marche e dell'Umbria nell'età fra il quattro e il sei sette per cento
Prima dell'incidente
Allora mi dispiace per le altre domande rivolge teorie tanto ostacolo è ancora un po'spero Anna e adesso
Tutti il corso di cucina ebraica a un insegnante Giulia gallici che per motivi famigliari dell'ultima ora l'ha costretta a rimanere in Spagna non ha potuto essere con noi qui ero pronto a biglietto comprato biglietti i biglietti ferroviari va invece una tournée tant'è che si collegherà e streaming tra un'ora però ho capito che la sua classe
Ha preparato
Dei dolci per tutti quanti noi ispirandosi alla testa i dubbi sul fatto che questa sera
Allora quindi son pronti il subito dopo cominceranno le preparazione delle interpretazioni insomma gli interventi dei vari corsisti con i loro insegnanti
Allora in facciamo così ci avviciniamo a quel tavolo ognuno prende un pochino di dolce e poi vi dimettete però subito seduti
In modo da poter continuare la giornata con l'interventi dei corsisti e dei loro insegnanti arrivare al momento del pranzo
Grazie
Grazie ad Anna Grazia D'Andrea
Raccomandata
Poi l'impatto