Pace, pacifismo, resistenza

Allora cominciamo a questa secondo incontro del nostro corso costruire la pace
Nel precedente incontro il cardinale Turkson
Cha prospettato dello sviluppo del pensiero del interni cedere Chiesa cattolica essenzialmente il ruolo che il papato si è delineato
Dopo la fine dello Stato Pontificio con l'assunzione da parte del Papa di un ruolo di padre universale
E quindi l'impegno che ci ha assunto nell'ambito dell'ottocento nel favorire trattati di pace per esempio a livello dell'America meridionale anche di recente ciò è avvenuto
A livello di un conflitto fra Cile Argentina quindi comunque il papato sia assunto questo ruolo di favorire la non belligeranza
Successivamente vi è stato uno sviluppo anche di pensiero sulla pace non più intesa come non belligeranza ma come sviluppo della persona della società
E quindi questo sì acuto come Giovanni ventitreesimo con la pace di interni is con la Populorum Progressio di Paolo sesto
Poi successivamente con Giovanni Paolo secondo e infine con Papa Francesco si è acquisito ancora di più il concetto di pace come sviluppo integrale della persona
Quindi nell'ottica di un ecologia umana integrale in questo modo ci si avvicina di più al concetto ebraico di Shalom della pace con me
Completo benessere completa soddisfazione del dell'aspettativa umana
Il cardinale c'è stato cogliere come questa pace sia all'origine del messaggio cristiano di gli angeli cantavano a Betlemme pace agli uomini di buona volontà di Gesù all'affaire al termine del suo mandato
In bocca
Capace come obiettivo anche della missione dei suoi discepoli quindi la il cristianesimo intrinsecamente legato allo sviluppo integrale dell'uomo nell'ottica quindi la tradizione ebraica di sviluppo di una pienezza del dell'uomo
Ora il
Se questa è la pace come si è andata sviluppando nel pensiero pontificio è altrettanto vero che la belligeranza
è il più chiaro
Ostacolo allo sviluppo della pace
E quindi l'impegno alla non belligeranza dopo terminare la belligeranza o cercare di cogliere adesso stile possibilità diplomatiche o non diplomatiche di evita l'abile vigilanza continua a essere un impegno del papato
E dei cristiani
Si è visto del Madagascar se visto del Sudan
E attualmente questo pensiero quindi è stato degno delineato da parte del cardinale
Oggi abbiamo un altro punto da affrontare come si pone questo chiaro obiettivo con la realtà storica dove esistono possibilità di andare perso
Attive Nismo forse
Ideale utopico ingenuo oppure profetico o viceversa anche la
La polizia il possibilità di trovarsi in situazioni molto difficili e quindi il problema della resistenze ecco quindi anche della possibilità di lotta rubata
D'altra parte già in San Tommaso si ipotizzava la legittimità del tirannicidio quindi Picciano
Cioè una problematica complessa
Quindi oggi affronteremo questa tematica
La prossima volta aprirlo ad approfondire
Che
Dei implicazioni geopolitiche invece del momento attuale ma adesso non si hanno sull'attualità siamo più Sudan problematica di fondo
E adesso lascio al professor Dario blocco oro Croccolo la
Presiedere questa riunione e di introdurre il relatore buonasera
Buona sera a tutti
Ma il compito e l'onore di presiedere questa assemblea
Su sono molto felice del corso Ceccanti abbia accolto il nostro invito invitò qualche nota biografica prima lasciare la parola al relatore
Professor Stefano Ceccanti è nato nel mille novecentosessantuno a Pisa dove si è laureato nell'ottantacinque
Attivo fin da giovane nei circoli e nei movimenti degli studenti cattolici è stato rappresentante nel suo istituto liceo classico Galilei dal due mila e tre professore ordinario di diritto pubblico comparato presso l'Università di Roma la Sapienza dove tiene i corsi di diritto parlamentare e diritto costituzionale italiano e comparato in precedenza ha insegnato anche presso l'Università di Trieste di Bologna è stato garante degli studenti delle Facoltà di Scienze Politiche Sociologia comunicazione
Ha ricoperto il ruolo di presidente nazionale della Fuci universitari cattolici dal mille novecentottantacinque all'ottantasette
Dopo essere stato segretario dall'ottantuno all'ottantatré e poi vicepresidente dall'ottantatré all'ottantacinque
Nei primi anni novanta è stato tra i promotori dei Comitati per la riforma elettorale in senso maggioritario
Per l'elezione diretta dei sindaci
Dal novanta al novantaquattro ha lavorato in Parlamento presso le Commissioni indicare bicamerali per le questioni regionali per le riforme istituzionali
Dal due mila sei al due mila otto è stato capo ufficio legislativo del ministero per i diritti e le Pari opportunità e consulente giuridico del presidente del Senato valvola Franco Marini
Iscritto sin dal due mila sette al partito democratico ha fatto parte dell'assemblea costituente del Pd
E da diventato senatore della Repubblica dal due mila otto al due mila tredici e poi deputato dal due mila diciotto al due mila ventidue
Componente della Commissione affari costituzionali e della Giunta del Regolamento relatore sulla riforma della legge elettorale e sulle intese con alcune confessioni religiosa
E vicepresidente vicario dell'Associazione di cultura politica libertate attuale presieduta dall'ex Vinci dice il ministro dell'economia Enrico Morando
è autore di sei volumi e di numerose pubblicazioni di diritto costituzionale italiano e comparato e infine accurato l'ultima edizione scrivendone anche la prefazione del libro i cristiani alla pace Emanuele Monica
Come dicevo siamo molto felici onorati che abbia accettato il nostro invito questa sera TV per parlarci di questo argomento molto interessante pace pacifismo resistenza lascio Professor Ceccanti la parola
Grazie io farò una l'esposizione abbastanza breve riprendendo questi tre termini ma capovolgendo lì
Partirò dall'ultima parola resistenza
Poi passerò al concetto e concerti di pace pacifismo sia in questo testo di Emmanuel Mounier che un testo maturo personalismo comunitario e sia nell'articolo undici della Costituzione questa è la scaletta
Ideale che mi propongo il sul primo punto parto da resistenza perché il concetto di Resistenza e quello che ci aiuta meglio a capire gli altri due
E invito tutti anche in vista del prossimo venticinque aprile a rileggere bellissimo libero molto corto peraltro scritto dal professor Pietro Scoppola venticinque aprile liberazione
Perché scritto negli anni novanta è un testo tuttora molto attuale perché attualizza bene il concetto di Resistenza come base della liberazione e della nostra costituzione in sintesi dice questo scopo la ma libro veramente merita di essere letto
La resistenza che ha una grande esperienza storica collettiva che riguarda sia scelta armata di alcune persone si alcune forme di resistenza all'oppressione della popolazione civile in un fenomeno molto composito
E a cui dobbiamo molte evoluzioni importanti della storia d'Europa degli anni successivi sia della Chiesa sia per la società civile pensiamo tutto il movimento ecumenico nasce perché si trovano insieme nelle prigioni resistenti cattolici e protestanti
La nuova considerazione l'ebraismo nasce anche dalla tragedia della Shoah la stessa frattura laici cattolici tipica di alcuni paesi come la Francia viene ricomposto c'è un bellissimo
Può Emma di lui Aragon
Che si chiamava rose alla Resega tutto ritmato con strofe che dicono colui che credeva al cielo colui che non ci credeva per segnalare questo momento di ricomposizione delle fratture nazionali
Dice Scoppola da noi la Resistenza ha generato una cultura della liberazione
Che la liberazione va nettamente distinta dalla rivoluzione
L'idea di rivoluzione dall'idea di un c'è qualcuno che vince e che perde in maniera definitiva c'è qualcuno che si impone sugli altri l'idea di liberazione genera invece un processo aperto una società perfetta
Ecco noi grazie anche al fatto che la liberazione avvenuta
Gran parte dalle truppe dei Paesi democratici a differenza di altri paesi abbiamo avuto questo incardinamento della liberazione terrà della Resistenza in un progetto di liberazione delle persone
E questo ha sconfitto come sempre capita anche soprattutto di processi armati che sono processi impuri le tentazioni della cultura della rivoluzione anche se c'è stato un rivolo di cultura della rivoluzione che attraverso il mito della Resistenza tradita di chi pensava invece dall'esistenza dovesse entrare in una rivoluzione ci è pervenuta a noi attraverso le Brigate Rosse diamo seguito questo mito della rivoluzione Nico sanguinario
Il cui ora ricorderemo il l'undici febbraio il sacrificio di vettori facile quello appunto era l'impostazione e la cultura del rivoluzioni qualcuno di un assetto che si crea in via definitiva si impone alle persone ecco questo diciamo è Roberto Ruffilli che è stato uno dei martiri punto ricorderemo aprire il trentacinquesimo una volta mi invitò a leggere il libro di un filosofo americano Michael Wolf Sancho
Esodo che rivoluzione che fa una lettura Ciampi for mista del libro delle sono perché quote reagisce che aveva letto il libro adesso in chiave rivoluzionaria ogni passaggio alle su dal male al bene
Quindi con una verità che si doveva imporre invece punto Michael Walsh fa una lettura iberica sapienziale Libro dell'Esodo e dice che la terra promessa è importante andarci ma sulla terra terra promessa a tanti guai e tante
Cose deficitarie cioè vale la pena di spostarsi alla schiavitù d'Egitto per andare a terra promessa la terra promessa su questa terra non può essere il paradiso terrestre col trionfo del bene sul male
Di cui qualcuno si sente portatore che lo impone agli altri ecco
Penso che questo sia il modo con cui noi aborriamo bene i temi della pace del pacifismo e anche dell'affrontare il problema dei mezzi impunite conflitti armati e così via ricordava prima
Precedente oratore il tema il tirannicidio apparentemente omicidio tema vivissimo la coscienza cristiana contemporanea pensiamo Dietrich Bonhoeffer che organizzò l'attentato a Hitler attentato vero e proprio attentato riteneva assolutamente necessaria moralmente giustificato risparmiati
Un e però saper pur sapendo pur essendo uomo di pace pur sapendo benissimo che si trattava del ricorso a mezzi più puri questo era appunto il primo passaggio il secondo passaggio vorrei ricordare questo testo maturo di Emmanuel Mounier del mille novecentotrentotto i cristiani la pace che l'anno scorso dire era quasi scomparso grazie Castelvecchi
E abbiamo deciso di ripubblicare su un testo molto bello in cui Emmanuel Mounier credente impegnato uomo di pace scrive in relazione alla Conferenza di Monaco dove le democrazie europee a Francia e l'Inghilterra si sono arresi alle richieste di Hitler
Emmanuel Mounier ora si pone tutta una serie di interrogativi
In sostanza concludendo che è stato un atto sbagliato perché a volte nella storia ci si scontra con volontà di potenza mali radicali che devono essere arginati
Con la va di moda ora scrittore lanciato Cerci e la famosa frase contro Chamberlain
Volevano evitare la guerra anche a costo di cadere una vergogna hanno avuto la vergogna avranno della povertà e con l'analisi di Emmanuel Mounier è molto simile prefigura necessita di prepararsi allo scontro militare con la Germania nazista dicendo che la mentalità il cedimento ai tre accelererà la guerra la renderà più grave e quindi che dalla dieci Under le hanno fatto un gravissimo errore però costruisce un sistema molto utile e di criteri ti ricorso legittima difesa
Cercano
Do di aggiornare questo diciamo poi voi avete avuto la ricostruzione storica del cardinale Tucson ma in sostanza noi segnala per il dopoguerra la necessità di un'autorità legittima internazionale
Che come diciamo l'ordinamento interno conosce l'autorità democratica di governo alle forze di polizia che reprime e e previene i conflitti lo stesso debba farsi sul livello internazionale segnala anche alcune carenze
Per la dottrina della Chiesa fino a quel momento che per esempio aveva guardato con sospetto la Società delle Nazioni primo embrione dell'ONU
Che dice che è stato sbagliato avere e un eccesso di rapporti solo con gli Stati governati e governanti cattolici in cui venivano approvate tutte le cose invece non valorizzare le mentre la Società delle Nazioni cosa che critiche e poi la Chiesa fece propria già durante il pontificato di Pio decimo secondo se pensiamo che appunto Jacques Maritain ebbe in sostanza un mandato per trattare sulla dichiarazione universale dei diritti umani
E fece un grande lavoro di convergenza sulla dichiarazione quindi l'invece la scommessa che ci fu da parte della Chiesa sull'ONU fu decisamente maggiore di quella che si ebbe rispetto alla Società delle Nazioni appunto morire costruisce definite legittima difesa che sono in sospeso un restrittivi di quelli tradizionali
Diciamo tradizionalmente la Chiesa attendeva bene dire qualsiasi cosa facessero gli Stati cattolici a condannare gli altri accorciarlo sorta di doppio regime invece qui c'è una criteriologia che sarà quello che poi ritroviamo nella gaudium et spes
Che in questa chiave restrittiva parla sempre di legittima difesa e mai di guerra giusta
Poi la dizione di guerra giusta Harrison bucata nel Catechismo però sempre con i contenuti che gli aveva dato la Caorle spesso cioè anzitutto il ricorso all'autorità legittima
L'equilibrio tra il bene che si fa difendendosi del male che si arreca anche in tutte le cose che coloro che hanno studiato insegnamento sociale
Sanno con un punto però fondamentale perché si possa parlare di un vero discernimento
Non sia discernimento se si approva qualsiasi cosa facciamo gli Stati cattolici ma non si ha neanche discernimento se si dice che non si può mai ricorrere alla legittima difesa
Il discernimento consiste nel valutare situazione per situazione quando il ricorso anche agli strumenti armati necessario pure imperfetto e quando non lo è questo è cioè la logica del del discernimento cioè di di qualsiasi tipo di discernimento in qualsiasi sede
Con una postilla importante che non dobbiamo mai dimenticare
La Chiesa cattolica nella sua espressionista usuale la Santa Sede è una cosa i cristiani impegnati in politica sono un'altra cosa
Senza i cristiani impegnati in politica non sono dice guardi del Papa
Che ci possono essere giudizi storici diversi tra quelli che esprime la Santa Sede e quelli che esprimo i cristiani impegnati in politica
E perché sono responsabilità del tutto diverso e faccio un esempio
Dell'intervento del mille novecentonovantuno della prima guerra del Golfo quando l'Iraq invase il Kuwait e l'ONU nelle forme legali internazionali stabilite
Decise di liberare il Kuwait
Fu una decisione dove l'unico caso in cui ci fu un intervento pronto a Long senza nessuna
Senza nessun veto sono le potenze la Chiesa cattolica Santa Sede aveva un problema che si trattava di un intervento militare rispetto no Paese musulmano
E di conseguenza quindi la Chiesa cattolica per evitare di essere inglobata nella Profezia false la guerra tra Regioni assunse un atteggiamento critico ma i governanti cattolici sia di centrodestra e centrosinistra principale Democrazia europea Coppa Internazionale decisero l'intervento
A ciascuna delle due posizioni dalla singola responsabilità specifica ha le sue ragioni senza che ad una posso previdenziale sull'altra
In questo momento diciamo la Santa Sede esprime una posizione netta suffissi all'aggressore che siamo il dito nel calcio in Ucraina dopodiché Santa Chiesa la Santa Sede non fa parte della NATO non possono che avere deriva ma i cattolici impegnati a Democrazia Europea e tutti quelli che sono al governo governi di centrodestra e di centrosinistra sono tutti a favore della legittima difesa ed aiuto anche militante dei governi e poi il Parma venti
Voci sullo varie solo a favore della legittima difesa l'intervento sull'Ucraina che del a mio avviso del tutto motivato appartengono camera quando una votato la prima risoluzione che che riteneva giusto anche per legittima difesa degli ucraini
Terzo e ultimo punto
L'articolo undici dalla Costituzione
Precisa chi ne parlerà dopo di me magari c'era il professor Bertolissi
Ma io penso che noi dobbiamo capire bene l'articolo undici proprio vedendolo vedendo la proprio nella sua materialità ora quando avrete tempo anche ora potete vederlo
Quando si chiede in genere cosa dice l'articolo undici le persone rispondono due cose distinte
Cioè dispongono ripudio della guerra e limitazione accettazione delle limitazioni di sovranità
Questa è la risposta spontanea che teme che un casco di che io in genere qualche posso mica dici ma lei l'ha visto l'articolo son due commi diversi
Non solo come diversi con comma sorta sono due periodi diversi
C'è un periodo solo è un periodo solo interrotto da un punto e virgola
E questo è la storia l'articolo undici articolo undici ci viene dal preambolo della costruzione della Quarta Repubblica francese che si era votato poco prima
E che a questi due concetti scolpiti con parole simili non esattamente le stesse e interrotti da un punto
E quando si discusse l'articolo undici come spesso accadeva ai nostri costituenti avevano i principali riferimenti
Delle altre Costituzioni mistero per la costituente l'ha fatto una bella collana
In costruzioni straniere fatta dal bravissimi autori che ne illustrava no ora punto arriva Dossetti risolviamo questo testo bello del cinema Quarta Repubblica ha fatto molto bene ragioni angusta
Due costituenti diversissimi tra di loro
Che era un costituzionalista Carmelo Caristi amico discorso letto per la democrazia cristiana in Sicilia che Palmiro Togliatti insistettero
Per fare un cambiamento rispetto al testo francese non dobbiamo separare i periodi
Perché il ripudio della guerra è fare l'ONU
Ripudia la guerra non siamo noi che diciamo non ci interessa nulla delle guerre degli altri
Perché per noi tre articolo settantotto abbia omesso che noi facciamo una dichiarazione di guerra che ci aggredisce
Però non è che noi con mentalità sopranista nazionalista diciamo la Costituzione prevede che ci fermiamo sono voi non ci interessa gli altri no
La vera soluzione che ci sia come lo ha spiegato bene Emmanuel Mounier con insistenza su fare un'istituzione più forte della Società delle Nazioni e costruire una realtà internazionale che possa prevenire o reprimere
E quindi il ripudia la guerra significa limitare le sovranità e significa che non ci rivolgiamo se di comunità e sono in grado di pulire il crimine perché il crimine non punito si ripete
Se voi fate la conferenza di Monaco e date ai tre i suddetti e poi nel si prende qualcos'altro che va avanti a catena siccome la storia dell'umanità Astori ciascuno di noi la storia di Stati una storia anche di volontà di potenza difficilmente governabili è storia di regimi autocratici che sono strutturalmente portati a scaricare detenzioni fuori mentre due democrazie non si sono mai fatte la guerra nella storia l'umanità non c'è nessun caso in cui due Paesi democratici sono fatti la guerra fra di loro
Che i regimi democratici al un maggiore controllo opinione pubblica un maggiore senso del limite
Ecco allora il la questione era l'articolo undici è stato scritto anzitutto per consentire l'adesione dell'Italia all'ONU e in questo papista la scelta cioè che è una scelta molti lati di multilateralismo democratico così come poi è stata la scelta dell'adesione all'Alleanza atlantica quarantanove sul momento che ha diviso le forze politiche ma che negli anni settanta ha finito per raccogliere l'unanimità delle forze politiche presenti in Parlamento
E così è stato per la costruzione del del dell'unità europea qual è però il problema è che mentre noi abbiamo una struttura militare quell'alleanza atlantica che è capace di risposta
Che ha dei problemi interni dovuti a scelte sbagliate dei Paesi europei principalmente alla scelta sbagliata della Francia nel mille novecentocinquantaquattro di non dotarsi di una gamba europee difeso la Comunità europea di difesa
Che nello schema di De Gasperi Altiero Spinelli la nono la NATO dovrà essere composta di un braccio americana di un braccio europeo caro Comunità europea di difesa
L'Assemblea nazionale francese del cinquantaquattro rigetto il trattato sulla Comunità europea di difesa dove Alcide De Gasperi e Spinelli avevano anche scritto che alla Comunità europea di difesa si legava un'assemblea costituente europea è una Costituzione europea
Mille novecentocinquantadue dalla scritta purista purtroppo questo rapporto si è voluto in modo asimmetrico ma non per cattiveria degli sceicchi Stati Uniti d'America ma per l'incapacità dell'europea specificamente della Francia di uscire dallo schema nazionalistico
Ora che cosa abbiamo abbiamo una realtà capace di risposta e invece una realtà l'ONU che solo in un caso praticamente casi gravi di peace and forcing in altre riesce a farlo
E avendo il potere di veto delle potenze vincitrici la seconda guerra mondiale è sufficiente che l'aggressore sia una delle potenze vincitrici fu uno degli amici dalle potenze vincitrici
Che in qualche modo non è possibile utilizzare l'ONU come strumento di prevenzione e di repressione
E da qui la necessità di secondo un classico schema del principio di sussidiarietà nel caso in cui non sia in grado di intervenire autorità legittima perché l'autorità legittimo sia bloccata
Che intervengano altre struttura comincia ad Alleanza tra Dio che sono in grado di rispondere che si basano anche se sul motivo multilaterale
Quindi non siamo contro fuori da costruzione siamo esattamente nella costruzione dell'articolo undici della Costituzione come spiegato brillantemente nella logica del punto e virgola non del punto fermo come spiegato
Da Carmelo cari stia e anche da Palmiro Togliatti
E quindi diciamo noi ci troviamo spesso a fare scelte necessariamente imperfette
Ma in queste scelte sono scelte imperfette che non ci possiamo rifiutare di fare perché non farle significherebbe in alcuni casi creare un male maggiore
Dobbiamo sempre impegnarci tenendo conto da una parte la necessità di passare prescelte imperfette e dall'altra della creazione di condizioni
Quelle di un governo internazionale efficace che possano meglio rispondere meglio soprattutto prevenire conflitti più cut-over refrattaria reprimere alla figlia grazie
Grazie per questa excursus offre al la nostra Assemblea penso molti spunti di riflessione abbiamo veramente molto tempo a disposizione per porre domande per entrare
Forse un pochino più nel nel dettaglio di in quanto appena affermato quindi io apro la discussione se c'è qualcuno che vuole iniziare a fare una domanda società
Chiedo magari nell'assistenza l'aiuto distribuire i microfoni
Sensazione che non funzioni
E se no
Otto sì
Chiederei se possibile qualche parola in più
Su quell'atteggiamento della Francia nel cinquantadue
Perché
La Francia cinquantadue
Era l'unica potenza in Europa l'unica nazione chiedo scusa in Europa ad a vere un seggio privilegiato con possibilità di detto allora aveva la bomba atomica
Aveva degli armamenti che potevano essere certamente considerati superiori a quelli di tutti gli altri Stati europei
Allora c'è un messo è è è questa situazione della Francia che l'ha spinta a legare l'adesione nel cinquantadue
Nel no diciamo che noi ci sono stati due problemi il primo problema era l'acconto l'ora la il trattato dall'accento del mille novecentocinquantadue il voto dell'Assemblea nazionale francese a metà del cinquantaquattro
Licci forma un problema di come era quell'Assemblea è un problema contingente un problema di com'era l'Assemblea eletta nel cinquantuno era che in quell'assemblea erano molto forti da una parte il Partito comunista
Che era contrario Pioneers francese rimasto sempre storicamente contrario sì a differenze con l'italiano sia le istituzioni europee sia alla NATO
Ed era molto forte la componente gollista che in quella fase aveva atteggiamenti fortemente nazionalistici sommandosi gollisti e comunisti più dissidenti vari partiti fecero maggioranza il secondo problema fu che la Francia aveva perso la guerra in Indocina
E che in quelle stesse settimane
Si doveva votare si doveva uscire con un trattato di pace quindi la Francia sotto choc d'attrazione potenza forte e questo ebbe un po'una sorta di riflesso nazionalistico in quel vuoto queste sono due regioni
Grazie se scopo altri interventi
Cifra
Mi colloco nell'anno di grazia due mila ventitré
Perché credo che le date attirando
Qualche significato mi ricollego
Più vicino a mangiare sino al microfono giallorosso car purtroppo bisogno a Beirut allora dicevo che mi collocava comanda la colloco del due mila ventitré per una ragione molto semplice che le vicende cui ha fatto riferimento questa antefatti ha posto la domanda e la risposta del Professor Ceccanti
Vanno risale risalgono retrospettivamente ai tempo delicatamente successivo alla fine del secondo conflitto mondiale dobbiamo dire che molta acqua è passata sotto il ponte tra l'altolà finita la guerra fredda e quelle famose contrapposizioni
Che detengono ciascuno monopolista della verità
Sono crollate
Ecco io non so che cosa tunnel pensi da sono sempre in difficoltà
Quando vengono revocate queste parole queste garanzie Barone con le quali tu hai fatto ricerca nel quale il fatto riferimento
Secondo uno sguardo all'orbe terracqueo
Perché mi pare che tutto sommato il discorso sia limitato ad alcuni privilegiati
Faccio un esempio cioè la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Votata nel dicembre se non ricordo male del mille novecentoquarantotto lì si dice che tutti si comincia mi pare con la dignità
Se io guardo quello che sta accadendo senta RAI
Questo un discorso che facciamo tra di loro
Per il Garda alcuni che si possono permettere il lusso di parlare
Di guerra di pace
Perché tanto la guerra pace sta dentro certi particolari consigli annulla baci agli altri la guerra hai citato il Papa il Papa mi pare che abbia ricordato che ci sono oltre quaranta militare di guerra ma quelle sono guerre che non c'entrano
Che cosa intendo dire con questo
E sottopone a domani
Non possiamo pensare di essere al riparo
Da un errore
Sì a questa se noi ci impegniamo ai limitare questo flagello non guardando soltanto il mio stessi ma guardando anche oltre mi pare che si capisca con grande semplicità
Perché altrimenti ecco penso che sia indefettibile se poi anzitutto anche la risposta purtroppo l'uomo fatto come è stato Michele e qui il segretario fiorentino che serve Machiavelli ce l'ha spiegato molto bene in poche pagine e quindi periodicamente ci sono questi problemi certo bisogna impegnarsi però era su questo questo punto insomma del perimetro ecco ha una validità universale universale onestamente immigrazione oppure c'è sempre un retropensiero tutto sommato il produttore voluto che finisce per essere poi rivendere interesse sterili magari questa declamazioni
Chiedo scusa per
Luca considerazione
Ma chiaro che noi abbiamo dei sistemi di tutela dei diritti che ci proteggono abbastanza bene sul continente europeo ma come usciamo fuori da lì come dicono i francesi il problema è se le istituzioni sono Contra in mia o no
Cioè se si imprimono loro forza sui fatti noi abbiamo coi sistemi di giustizia suo connazionale d'Europa uno più debole col Consiglio europeo uno più forte con la corte di giustizia leoni europea
E ciò siamo fare privilegiati nel mondo questo indubbiamente mentre invece l'impatto che le dichiarazioni del servizio se vediamo anche i Paesi che compongono la commissione dell'ONU che vive su rispetto alla commissione della dichiarazioni versava insomma c'è un po'da piangere il problema di fondo che voi abbiamo vissuto per vari anni diciamo dal settantaquattro fino al novantadue novantatré tempo logico ottimistica di espansione delle democrazie
Quindi sembrava un cammino più lineare quello che Samuel Huntington va ascritto alla terza ondata democratica che va dalla rivoluzione portoghese del settantaquattro fino alla rivoluzione liberale all'Est Europa dell'ottantanove che poi in questi ultimi anni abbiamo avuto delle forme di regressione in alcuni casi che non sembravano prevedibili se pensiamo che tu e democrazia relativamente giovani come l'Ungheria e la Polonia
Sono sotto osservazione stringente diciamo l'Unione europea perché hanno creato modello piuttosto pericoloso di cosiddette democrazie illiberali che si Autori vendicano come democrazie illiberali evidentemente l'idea di un'evoluzione lineare verso il bene Satrapi soggettivamente in discussione
Io penso che dovremmo avere una maggiore capacità di coordinamento tra i Paesi democratici che con tutti i loro difetti le loro contraddizioni anch'esso anche nella storia
Le democrazie liberali hanno questo vantaggio di non essere aggressive
Perché alla fine non c'è niente da fare appunto due democrazie non si sono mai farsi la guerra tra di loro
E se noi vogliamo un'espansione dei diritti umani e un'espansione
Illogica di risoluzione anche negoziale dei conflitti queste sono possibili si si spandono democrazie quindi un uso più attento anche dei poteri dell'Unione Europea quando abbiamo degli stati Delia no
Usando anche le risorse economiche come è giusto che si faccia anzitutto per rafforzare democrazie sul continente
Solo che la prima cosa da fare poi ci sono delle dinamiche internazionali che non sono lineari anche se ha fenomeni come
La rivoluzione iraniana fenomeni come la stessa evoluzione dell'Ucraina
Portata diciamo anche dalla vicinanza ai Paesi che subentra Toniolo ben ottantanove novanta evolvere sono elementi di speranza però non ne usciamo senso maggiore coordinamento tra democrazie
Che deve essere fatto in maniera più con un maggiore investimento
Altre domande
Lei prima al chiuso il suo intervento dicendo che bisognerebbe fare della prevenzione nota quindi prevenire per evitare
Ulteriori guadagni
Però mi pare che sulla questione della dell'Ucraina
Voglio dire non c'è stata questa prevenzione da parte dei Paesi europei e tanto meno da parte diciamo della degli Stati Uniti della NATO
Perché
Ricordiamo che i sono stati per esempio disattesi trattati di Minsk
In questo quindi in questo caso l'Unione europea nella fattispecie la Germania e la Francia che costate le fautrici diciamo di questo accordo di di Munster
Non non sono intervenute per sull'Ucraina finché appunto rispettasse questi questi accordi e così come la NATO che si è spinta fino ai confini della della Russia
Con tutti i rischi che venivano denunciati venivano anche annunciati da parte di grossi esponenti faccio anche il riferimento a Kissinger ecco nonostante questo voglio dire
La l'azione della NATO e proseguita
Finché poi voglio dire questo atto in qualche modo causato anche delle delle delle delle reazioni per quanto ovviamente esecrabili però qui a dire bisogna tener conto anche della di quelle che sono state le anche delle cause che hanno favorito la situazione attuale
Grazie no io dissento radicalmente
Non ed ho fatto un gravissimo errore dopo l'aggressione alla Crimea che avremmo dovuto capire che pronti non si sarebbe fermato la Crimea
Anzitutto la cancelleria tedesca ha sbagliato perché ha pensato che un atteggiamento di appeasement verso Putin lo avrebbe fermato
Si tratta di prevenire significava prendere atto dell'aggressività del regime autocratico putiniano e fargli sapere che avrebbe avuto delle risposte questo e lì il la la NATO si è estesa non per la pianificazione della NATO a perché i liberi i Paesi che erano stati oppressi per decenni a Unione Sovietica hanno voluto la garanzia della NATO e hanno fatto bene
Perché se la Polonia i Paesi baltici professore dritto la NATO sarebbero stati attaccati esattamente come è stata accredita
Dedito all'Ucraina quindi noi abbiamo peccato di appeasement verso con la Russia di Putin non di aggressività
C'è il nostro amico a mille che ha scritto
Abbiamo pubblicato questo solido presso il Mulino che scrisse un articolo l'indomani della lasciando lacrime a su ora le cancellerie europee saranno convinte che fine va bene così perché Putin si firmava Crimea quello è un regime che quando conquista un territorio se non a reazioni ne conquistò l'altro
E dopo l'Ucraina sarebbe l'Estonia
E questo lo sanno bene e quindi io proprio in questo caso visti noi abbiamo commesso soprattutto la Germania un peccato di appeasement esattamente come fu commesso nel trentotto perché non possiamo pensare che i regimi autocratici in patrimonio
Come i regimi democratici i regimi autocratici ragionano in chiave di tipo aggressivo la Russia di Putin l'autocrazia elettorale pericolosa
Che non aggredire a se saprà di dover pagare dei prezzi che se saprà di perdere questa guerra questo è il dato ci può piacere ci può non piacere perché tant'è che anche Kissinger
Il cui pensiero non mi è particolarmente simpatico perché Pisicchio precisi in genere le volontà di libertà individuali non contano contro gli equilibri di potenza
Fu come è noto uno dei sostenitori del colpo di Stato americano in Cile settantatré per queste ragioni di equilibri di potenza ha cambiato giudizio in questi giorni ha scritto nelle cose dove ammette di essersi sbagliato quindi no
In questo caso abbiamo un'opinione opposta
Presentare quesito io relativamente al punto di vista del pacifismo del pacifismo diciamo direi iniziò di questi che ritengono che non si debba scritto e parlato del
Tra resistenza eccetera però esistono forze assolutamente tipo Candy eccetera non violenza resistenza non violenta che sempre diciamo tendono a avverrà eliminare completamente anche
Discorso degli Eserciti la presenza degli eserciti causa guerre la spesa militare immorale eccetera eccetera
Ma dunque come noto Gandhi non ha mai teorizzato la non violenza assoluta
Grandi ha teorizzato che avendo come controparte uno Stato democratico il Regno Unito sia pure imperfetto fosse possibile con tecniche disobbedienza civile non violente spingere un Paese democratico essere coerente con i suoi principi
E quindi riteneva la non violenza sceglie perché efficaci in quello stato specifico e quindi indubbiamente se ci sono democrazie commettono gli errori largo uso dello strumento azioni non violente più che utile
Io conosco persone che hanno fatto anche per scelta di gruppi di resistenza non armati per ragioni di coscienza personale la deputata di Lucca Maria eletta Martini presente riteneva come scelta personale fece parte di un gruppo di resistenza un'armata
Ma lei non diceva che la resistenza armata aveva stato utile
Ok l'arrivo delle truppe alleate diceva che lei per sé sceglieremo preesistenza non armata ma riteneva assolutamente fondamentale contributo le truppe angloamericane per liberare in maniera armata ai nazifascisti Rita
Qui il problema non è un problema astratto un tono concreto rispetto qual è la tipologia di male che si è persa se la tipologia di male possa essere affrontata con una tecnica un'alta dipende dal contesto dipende qual è il male si affronta e penso che chiunque di noi pure essendo estremamente pacifico avesse avuto la possibilità di fare un attentato Reuter lo avrebbe fatto se avesse avuto la possibilità perché non è che i tre si convince un attimo quei certe non tutto i casi sono i tre quindi però bisogna poche e questa è la questione appunto di discernimento il discernimento suppone avere dei criteri Averno situazione valutare la situazione sulla base di questi temi allora ci sono alcuni casi in cui gli interventi sono sbagliati e sono anche incostituzionali
Per esempio
Il vero intervento contrario articolo undici era la seconda guerra del Golfo
Perché la seconda guerra del Golfo era un intervento controllo o no la quale aveva sostenuto che non si doti al Consiglio di sicurezza deriva dove non c'erano i motivi
Tant'è che il Presidente del Consiglio Berlusconi in Consiglio supremo di difesa e per uno scambio piuttosto ruvido col presidente Ciampi ieri se no io presiede il Consiglio supremo di difesa e sono costretto a dirti che voi dite
Anche una partecipazione simbolica alla seconda guerra del Golfo non si può fare perché sulla base dell'articolo undici della Costituzione perché il ripudio è legato alla le istruzioni internazionali e in questo quel tipo di intervento sarebbe illegittimo quindi tu il contributo all'Iraq anche simbolico a Bush o lo puoi darci noi non siamo intervenuti
Nella seconda guerra del Golfo esattamente perché
Quella è una guerra che andava palesemente contro ci sono il Consiglio di sicurezza mentre l'Italia a
Partecipato alla prima guerra del Golfo perché viceversa era c'erano le condizioni risplende test nazionale la cosa in Consiglio di sicurezza
Quindi non si tratta di pronunciare dei sì o dei no qualsiasi situazione dipende dalla lettura delle situazioni facciamo questo e questa è un'attività responsabilità politica per questo dico che
Previsti all'impegnati in politica non è che il giudizio storico concreto ce lo dica il Papa siamo noi che ce lo diano sulla base nostra responsabilità specie comprato su altri temi non solo su questo
Io vedo una domanda forse più difficile risposta che
E ispirato a quello che il Papa ha detto di ritorno dal viaggio in in Congo venti sud Sudan parlando delle della guerra della un senso generale perché noi adesso abbiamo diciamo nel nella nostra mente la guerra in Ucraina il e capiamo tutti o forse tutti che effettivamente egli fu forse c'era il problema di di resistenza credibili diventa necessario per per una liberazione per evitare come diceva giustamente lei che è un paese monocratico poi prenda il coraggio di andare avanti no però tutte le altre guerre che ci sono nel mondo e che noi conosciamo
Come facciamo provare a risolverle a cercare che anche di dieci sì diventi insomma un paese di pace perché ce ne sono tante e che nel distanti democratici sembrano che non siano interessati solo forse perché non c'è la minaccia di di un'autocrazia che che possa minacciare la nostra le nostre democrazie
Come si fa secondo lei cosa dovremmo fare cosa dovrebbero fare paesi democratici per portare la pace e la liberazione anche in quelle zone del mondo che invece continuano esprime la guerra
Beh no anzitutto noi checché ne pensiamo nel ci vediamo dall'interno vediamo per esempio l'istruzione europee con un certo grado di scetticismo cioè però guardate che nel mondo l'idea di mutuare in alcuni contesti regionali delle istituzioni di cooperazione tra Stati Simoni europea
è un qualcosa di
Ciò che deve essere implementato mai visto come un dato rilevantissimo abbiamo avuto varie democratizzazione e prendevano il mito del Belvedere dove istruzione troppe
Portogallo Spagna hanno avuto un processo di democratizzazione perché vedevamo Perrotta con traguardo fondamentale lo stesso nuove democrazie dell'Est
E quindi dobbiamo sviluppare oltre all'ONU come in realtà internazionale che va evidentemente ristrutturata però secondo il principio di sussidiarietà abbiamo bisogno anche di organismi migliori di quelli che ci sono come l'organizzazione non trafficava insomma gli stati latino americani che alcunché in alcuni casi prevengono i conflitti d'aiuto sul Sole controverso in qualche caso anche la Santa Sede ha dimostrato anche con la gestione del caso Mozambico ciò quando si tratta di conflitti però limitate un Paese solo tre etnie di un Paese non ci sono di mezzo interessi internazionali più semplici relativamente più semplice costruzione non c'è un modello univoco risoluzione dei conflitti
Altre domande prego
Sì scusi professore concretamente come si fa fermare
Da quarantacinque ad oggi sono cambiate
Per fermare l'iter non c'ero probabilmente per azione e ci sottratto cinquanta milioni nel mondo
Adesso
Nel caso di guerra e cinquanta milioni si fanno un paio non le pare che questo dovrebbe indurre tutti a uno sfottò certamente complesse da fare per far privilegiare la diplomazia all'uso delle armi più situazioni sono completamente diverso secondo allora la guerra rapace stabile liberale mondo qui però le situazioni sono totalmente
Quando un evento come la guerra nucleare non è probabile ma possibile sicuro credo che ci sono sale
Guardi cioè io non non c'è nessuno che riesca a spiegarmi una cosa diversa da quello che è battere tutti sul campo aiutare il cranio liberarsi e ritornare ai confini dell'oscurità statale non è che ce ne sono altri perché non aiutare gli ucraini significa tra vince la volontà di potenza e Putin e prepararsi altre aggressioni questo è il dato di realtà non è che Putin ha come noi vorremmo che fosse Cipputi ne pubblica uno toccati il quale ha deciso che vuole vincere una guerra
Ispettorato che devo vincere la guerra deve perdere purtroppo cioè qui diciamo possiamo girarla come vogliamo Paco uno scontro che ha voluto Putin non è evitabile
Sì ma non ci sono solo le armi
Le sanzioni sì ma lo sforzo diplomatico parte dei risultati del conflitto
Non è che parte cioè non non c'è diplomazia senza che prima finisca il conflitto
Nessuno è in grado di convincere Putin la diplomazia deve intervenire durante la diplomazia quando c'è un rapporto di forze sancito sul territorio interviene la diplomazia
E questo con e Paesi autocratiche combattono così in guerra non c'è un'altra soluzione
Non c'è qualcuno che è in grado di andare a spiegare a puntini che bisogna fare una trattativa Putin può vincere la guerra ha giocato il suo consenso interno su questo ci può piacere o non piacere ma in alcuni casi ci sono delle strettoie che non dipendono da noi
E quante volte il Papa ha chiesto di poter andare a Muscat la volontà del regime di Putin ed vincere sul campo e sterminare gli ucraini evitare il contagio democratico deluxe anche al suo recide perché il problema non è territori problema è che l'Ucraina
Con la sua evoluzione democratica nominerei cimentando la Russia di Putin il quale non vuole contaminazioni De Luca è uno sconto dello Graziotto grazie a questo è il dato non non possiamo sfuggire è è un elemento
Diciamo contro cui non non possiamo cambiare natura di punti
La situazione è diversa ma ci sono forme di volontà di potenza di regimi autocratici con cui noi dobbiamo fare i conti fare i conti utile combatterla
Beh insomma l'America nel sessantadue Renzi
Al problema dei missili alcun e quindi voglio dire insomma
La NATO forse per un motivo sì strategico poteva accettare di prendere sull'adesione dell'Ucraina la
Ridente visto che di là abbiamo
Dittatore sì però le democrazie non centrali hanno reagito con sanzioni Brandi all'aggressione lacrime alla conquista firme
Pensando che la cosa era dunque sembrata Putin si fermasse pur di non si è fermato e quindi va fermato questa del e gli ucraini resistono fino ai nostro dovere dei tagli ucraini a resistere
Una volta che Putin si sarà reso conto che non si può con questa è l'Ucraina ci sarà una trattativa di pace che dopo l'Ucraina sostanziosi dopo le prime hanno fatto assolutamente
Appunto perché avremmo dovuto reagire in modo più pressante alla direzione di uno Stato sovrano queste prove
Bene grazie ci sono acqua pronto anche la la altro
Fino al
Qual è due in sede interazione delle grosse multinazionali che hanno un potere diciamo che forse noi non conosciamo mai molto grande sull'aspetto degli guerra non dico la guerra rientrante ma le piccole guerre dove a un certo momento ci possono essere delle multinazionali che hanno degli interessi economici
Per cui favoriscono null'altro o addirittura esterno penso io forse mi sbaglio spero ne escano delle guerra
Ma questo però io per disciplina io mi mi attengo alle cose che so quindi questo perché aveva gli economisti a coloro che hanno specie sono i costi quindi ebbene se ognuno risponda di quello che sa
Senta posso chiederle così un'idea Silvano non c'è in tre colloca nel ma la situazione della Cina io sono molto preoccupata della vicinanza e della così dell'unione almeno da un punto di vista nonché ci si aiuto da parte della Cina alla Russia non non c'è partecipazione invero però sono molto vicini come in sono due potenze autocratiche
E che hanno idea edili sparsi o nei e soprattutto verso l'Europa verso l'Occidente
Ecco che piccolo costituisce Cuesta unione diciamo di di di questi la Russia e la Cina checché svolgimento vede lei
Nel futuro perché c'è Taijiquan ci sono cioè ci sono delle delle situazioni molto pericolose
Sì però anche qui questo ci sono domande tipiche dai spetti politica internazionale geopolitici o faccio il costituzionalista
Massimo Todisco alcune dinamiche senza la politica però mi attrasse no io anch'io penso questo che lui però il regime ha dei problemi notevoli in questa fase anche direzione d'opinione pubblica rispetto ha fatto un patto con l'opinione pubblica di accrescimento della ricchezza in cambio di non contestazione politica
Lì ci sono due gravi strettoie che si manifesta un prima è stata le misure draconiane sulla libertà di circolazione rispetto copie su cui poi il governo ha dovuto abdicare mora quel Governo ma gli strumenti sanitari per reggere l'impatto e l'altra questione problema demografico che a distanza la politica del figlio unico
Che in parte era stata necessità con un eccesso di popolazione creole ritenuto al sistema pensionistico Tomaselli questo per cui imprecise potrebbe essere meno aggressivo perché ha dei problemi interni comunque che in questi ultimi anni non ha avuto
Resta sempre il problema che però coi regimi autocratici non si sa mai che regime autocratici la tentazione di spostare sull'esterno i conflitti interni cercano sempre il rischio di saldatura
Certo in quel caso la potenza economica diversa rispetto alla Russia perché la Cina è un paese di una capacità di espansione economica molto fortemente russe un paese militarmente relativamente forte un pretesto molto debole
Però se si possono sommare non c'è questo lo dovete chiedere agli aspetti scenario che non non rientra almeno ha precisato che è è una grossa preoccupazione io penso per il futuro resta esclusa
Sì c'è una domanda fondo sì
Non sarà così il vero offrire un ulteriore sguardo perché professor Ceccanti ci ha i progetti canticchia sottolineato la potenza delle democrazie in termini non bellici no nessun ostacolo pratico tra confutare
Ecco ogni potere si fonda sul consenso
Anche i poteri autocratici si formano sulla cattura del consenso Traverso
Sistemi coercitivi attraverso propaganda interna comunque anche il potere di Putin si fonda sul consenso Cracco
Tanto in modi non democratici ma ti racconto
Allora vorrei spostare l'attenzione sul fatto che non forse non esiste solo l'arma distruttiva
Per ridurre il consenso dell'autocrate
Che si impone forse non esiste anche se è molto importante solo l'arma economica perché in questo momento non è in fasi è centrata su questo
Arma bellica distruttiva arma economica
Ma esiste anche l'arma democratica tra virgolette o meglio senza la raffinatezza istituzionale del consenso delle popolazioni
Allora io credo che
Non possiamo solo ragionare in termini Putin senza ragionare in termini popolo russo
E pensare che l'unica modalità per distruggere confermare il nemico russo
Utili sia l'arma bellica assai riduttivo anche in termini di un processo involutivo della democrazia russa perché la vera vittoria contro Putin non è solo e tanto bellica
Ma la vera vittoria eh lo sviluppo per quanto latente crescente di di un processo democratico questo porta la pacificazione nel nostro globo
Allora io non me ne intendo di guerre indiane come è noto perché riconosce ma credo che forse dovremmo sviluppare molto di più l'arma della democrazia ciò
Essere relazioni di costruzione di consenso possibile con tutta la sofferenza che questo comporta con tutta la repressione che questo può comportare ma con le popolazioni russe che a loro volta subiscono comunque un un regime ecco io credo che noi non avremmo vinto o in senso
Realmente solo uno strumento bellico bene è stato citato Gandhi ecco però cambi ma solo per quello che ha studiato i lavori sarà limitato non ha solo preso le misure sulla possibilità che il primo il bonario di origine inglese in quanto democratico poteva spiega ma sull'idea che la distruzione del nemico non avrebbe portato la reale vittoria
Ma la conduzione del nemico è questo in questo senso il nemico non è solo l'esercito ma tutto il popolo avrebbe sgretolato il potere dominante allora io credo che forse potremmo accanto a al ragionamento sulla Resistenza e conflitto bellico mettere almeno altrettanta Energia e profusione di risorse nella conquista del consenso democratico alla ragione non bellica nelle forme possibili
E vorrei che questo mio ragionamento non fosse confinato negli Renis modi questi quattro pacifisti che alzano le bandiere perché tanto poi tornano a casa e vivono caldi nelle loro abitazioni
Certo il rischio c'è per noi che viviamo a casa caldi ma credo che invece di sì anche gli utenti l'autentico desiderio di chi affronta la resistenza
Che non bellica sacrificando la propria vita Avola proprie risorse allora
A me pare che
Demonizzare come dire
Entrambe le posizioni tendoni degli altri non ci porti molta molta strada
Io credo che valga la pena di potenziare alternative complementi ridurre ad un'unica strategia la speranza di vittoria a mio avviso allontana un esito soddisfacente anche delle locazioni Monti
Sì ecco da questo punto di vista manca ancora una chiara strategia di risposta delle istituzioni europee perché è evidente che noi non possiamo fare nuovi allargamenti distinti ai popoli che si avvicinò agli standard democratici deve già abbiamo dei problemi a funzionare ventisette ventotto
Se pensiamo che ci sia una realtà unica che possono funzionare inglobando tutti questo non funziona
Però avere maggiormente l'idea di una Europa cerchi concentrici in cui qualche chili paesi che si avvicinò standard democratici
Sanno non di entrare nel nucleo duro federale che più omogeneo passano di entrare comunque in un meccanismo Esterno di collaborazione
è presente anche questa richiesta di una l'Ucraina e troppo eterogeneo l'Ucraina tre immaginare di poter essere inserita Unione europea così come essa è però non si può neanche rispondere
Vedremo tra venticinque anni perché questo aiutano la spinta di democratizzazione di Standa democratici quindi qui questo è il grande tema dell'Europa cerchi concentrici delle cooperazioni rafforzate che è un tema non solo tecnico
E ma è un tema anche l'allargamento sì altrimenti speriamo anche alcuni paesi vengono abbandonate dove abbiamo avuto un'evoluzione democratica importante in Armenia alcuna rivoluzione pacifica
Da quando l'Armenia avuto rivoluzione pacifica Antonio la Russia la difende più nei confronti dell'Azerbaijan perché anche lui teme il contagio fra l'altro la rivoluzione di velluto grande Ernesto una delle cose che ha spinto alla ribellione delle donne iraniane spesso dal Quentin a Pecchia
Quindi manca ancora una strategia con delle proposte chiare che non sia quelle incontriamo Lucania per dire che fra la candidata per trent'anni no deve essere chiaro il quadro istituzionale in cui ci muoviamo questa è una sfida che sta vedendo l'Europa in questi giorni penso che sia importante che su questo si ripeta anche quel parlamento estraneo eletto nel due mila ventiquattro in cui speriamo che queste cose siano capire dalle forze politiche che non abbiano invece un atteggiamento solo di di protezione interna
C'era una domanda
Mentre vorrei fare una domanda estremamente sintetica ma che le rivolgo non tanto al politico al costituzionalista ma quasi all'ex Presidente
Ed è questa
Che giudizio dà storico che l'attuale del patriarca Kirill che Gesù inneggiare alla guerra santa
Ho citato la Fuci perché mi pare che il mento di lettura della Pucci niente l'ortodossia russa sia estremamente diverso se non opposto
Hassan nella tradizione ora al netto delle caratteristiche personali del patriarca Kirill
E al netto anche dei commenti dal Papa
Sopravvive anche a chi li vede se in quel caso non diplomatici Licci è una tradizione storica delle Chiese ortodosse credi eccessiva vicinanza al potere
Questo la famosa Sinfonia tra il potere politico pro tempore il potere ecclesiastico allora non sono abituati a un maggiore distinzione e il tre piani anche momenti di polemica o di critica profetica questo diritto ci sono alcuni che lo fanno risalire
Questa cosa del figlio cui a cui devo dire finché
Quindi al credo Fini chi deriva da chi perché ciò aumenterà la nostra visione trinitaria delle Chiese cristiane
Sarebbe più dinamica perché noi abbiamo il figlio quel loro invece avrebbe una visione più chiuso la spinta in cui il figlio minore mia creaturale quindi questo
Io non so se questa ricostruzione ho visto che c'è una anche in questo mito sono state rilanciate queste interessanti dispute teologiche di cui io non sono competenti io mi limito a registrare una cosa storica cioè che le chiese ortodosse non praticano
Una distanza al potere c'è sempre un rapporto di simbiosi diacritico tant'è che ogni volta che c'è anche un conflitto politico che esso è anche un conflitto religioso tra le varie anime dell'ortodossia e in generale
L'ortodossia non ha avuto una sorta di concilio Vaticano secondo e quindi tentativo di dialogo con la modernità di cui anche la separazione dei poteri dal potere politico religioso fa parte
Poi per carità magari queste cose potranno devolvere in genere però la storia ci dice che le chiese vengono dopo cioè che c'è prima un evoluzione etrusco democratico
Che si trascina le chiese le chiese sono trascinata verso questo non sono sempre promotrici ecco
Se pensiamo quel bellissimo libro del padre Sale della Civiltà Cattolica
Convinti i report degli incontri tra Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi
E il Nunzio vaticano che governava l'ambasciata della Santa Sede ci sono episodi conflitti durissimi
Con il Nunzio che chiede il iscriverli digiuna di Stato
Costituzione italiana del presidente Repubblica in quanto capo dello Stato deve appartenere alla Felicioni maggioritario testi costituzionali preparati e consegnati al Presidente del Consiglio
Il quale dà delle risposte piuttosto secche tipo non capisco il concetto religione di Stato stato sono degli uffici gli uffici un anno negli sono sono le persone che hanno e questi sono i conflitti
Piuttosto forti è stata Chiesa cattolica è stata trascinata accettazione della democrazia
Pensiamo ancora punto in quella fase presenta il cardinale occhio Ottaviani riteneva il regime franchista migliore dell'operazione
C'è stata un'operazione politica e localizzazione che ha spostato in avanti la Chiesa cattolica ma la spinta è stato della politica ma anche lì probabilmente la democratizzazione di alcuni Paesi può contagiare da chiese ortodosse svincolata questa visione molto compatta con il potere di turno
Si fidava grazie
Buona sera premesso che la storia non si fa con i se segnalo questo nel mille novecentonovantuno novantadue dopo la dissoluzione dell'URSS
Dunque dai in lei accettò per smantellare le le le armi nucleare sovietica che erano basate sul suo territorio se non l'avesse fatto verso della dirigenza Cuccia scegliersi tutto sarebbe riguardata
Tanto dall'attaccare di febbraio
Su questo non c'è dubbio
Ma più in generale non si può pensare che paesi che sono stati che sono passati di dal dominio nazista quell'unione sovietica se diventano liberi non vogliono aderire alla NATO per protegge solo sovietica nessun esperte geopolitico del Realpolitik riuscirà mai a Vieri voi non dovete della NATO perché quelle Unione Sovietica ci fanno avuta in casa dei cinquant'anni gli oppressi
E questo è il problema
I ciclisti Losiggio politica fanno del del equilibri a tavolino questo popolo delle star di questa proposta da ma c'è la libertà dei popoli provate a dire ai polacchi dopo l'ottantanove non vogliono aderire alla NATO scusare ma mi albero presso tutti i fermati cioè ecco c'è il dato della libertà dei popoli è un dato incomprimibile
Questo il tasso gli studiosi geopolitica costruiscono Spessotto tavolino degli equilibri che per non tengono conto delle legittime volta dei paesi questo è il dato la libertà umana libertà dei popoli implica anche questo chi sono i conflitti che si supera ove nascono però non suono risolubile come se giocasse mora fisico perché c'è una dimensione incomprimibile allora tutti questi Paesi poiché la cintura esterna al mio compleanno visto cosa comporta in termini di libertà civili libertà economica di sogno prego
L'Ucraina e così capita così perché hanno visto gli affetti turni europea sulla Polonia la Polonia ai loro confini hanno avuto un boom economico poi ha avuto una serie prendono sul materia di diritti
Però comunque è chiaro che fuori da noi l'Unione Europea e vista l'aria
Persino
C'è un viste magari mostruosamente positiva molto di più come noi che siamo dentro la vertiamo limitata è un fattore di attrazione potentissima per questo appunto con lo dobbiamo saper gestire e trovare un modo ci concentrici e così via perché noi spesso sottovalutiamo una risorsa che abbiamo
Volevo semplicemente portare una testimonianza rafforzamento della di quello che lei ha detto io due anni fa ha fatto un viaggio nei Paesi baltici Estonia Lettonia e Lituania di fronte ogni edificio pubblico c'erano tre bandiere ma io quella della NATO quasi non la conoscevo domandato di Marco date queste bandiere Europa paese bandiere del paese è un'aggravante
Dove comunque c'era la bandiera della NATO perché era l'evidente segno che loro tributano a alla sicurezza che si aspettavano dalla partecipa detto organizzazione quindi
Conseguentemente alla paura che avevano un giorno o l'altro di essere di poter tornare alla al triste passato che si dove dopodiché ovviamente come in ogni cosa ci sono delle contraddizioni
E quindi è anche vero che per ritorsione del cui in questi Paesi l'acquisizione delle minoranze russe
Che gli erano stati importati in forza al tali non corrisponde del tutto al concerto di tutela delle minoranze che abbiamo noi e quindi cioè nessuno è perfetto però è chiaro che quei Paesi hanno avvertito poi addirittura nel caso i Paesi baltici loro sono stati vittima
Di una parte che la storia della dell'URSS la Russia nasconderci loro sono stati spartiti dal patto nazi sovietico
Comunque iniziata la seconda guerra mondiale perché poi vero che nazifascisti Luttazzi battuti dall'alleanza internazionale antifascista alla guerra iniziata con la spartizione della Polonia e Paesi Baltici fatta da Molotov porre il ventotto per i forestali quindi Ciampi per loro in particolare la più difficile due oppressioni si sono saldate in quell'accordo nefasto
C'è una domanda all'INPS cioè condivido pienamente
Quella sera
Io
Ho apprezzato l'approccio molto
Pragmatico e realistico cari adatto al problema Tella di una vita pacifica tra
Ma volevo domandarle in questo questa prospettiva che condivido ma è possibile pensare che nell'ONU i cinque Paesi che hanno diritto di veto
Rinuncino a questo diritto come è possibile pensare che paese che alla moneta più forte che spende in data venti più di tutti gli altri dieci che lo seguono in classifica rinunci a questi privilegi che che ne conseguono e quindi ma è possibile arrivare a una Assemblea dove si conta in funzione che ne so del numero di abitanti non del numero di dollari io nel numero di testate
Nucleari o nucleari che sia a disposizione
Ecco qui però siamo in un classico dilemma quasi insolubile cui noi avremmo bisogno del consenso di quelli che hanno il potere di veto per togliere il potere di veto questo problema diciamo un paradosso conosciuto anche dibatto teorico partirà Kelsen che quelli che dovrebbero informare la cosa sono quelle che ci prenderebbero e quindi non lo fanno
Però anzitutto noi potremmo dare un esempio che è una cosa che diceva sempre Beniamino Andreatta
La Francia a un assedia per se stessa e potrebbe diventare una sede europea nessuno ci impedisce di gestirla politicamente almeno necessariamente in termini tecnici
Cioè la Francia quando vota il Consiglio di Sicurezza voti dopo una concertazione europea già questo noi daremmo l'esempio di come le democrazie gestiscono in maniera divenne diverso a questo potere ci darebbe anche come Europa
Uno slancio diverso quindi secondo me la riforma appunto a questo inghippo non facilmente risolubile bisogna però alcune cose lui le possiamo dare come
E anche diciamo la Francia e la Germania
Dovrebbero entrare di più nella logica della difesa europea anziché per la prosecuzione di queste logiche del rafforzamento ciascuno per conto suo
Che sono anche un po'ridicolo ecco questo è il punto l'altro punto perché appunto fallimento Comunità europea di difesa cinquantaquattro faremo settant'anni l'anno prossimo forse sarebbe il caso di trarne le conseguenze perché abbiamo un paradosso pesa che è superiore a quello della Russia ma compartimentati
Distretti sette Paesi che non ha nessun senso
Quello quindi essendo la Francia l'ultimo dopo l'uscita del Regno Unito l'unico paese Cassino deterrenza atomica sì al seggio questo dovrebbe essere gestita in chiave
Epopea
C'erano comandati dal pascolo screzi
Grazie professore condivido pienamente tutto quello che ho detto
Per quanto riguarda le ragioni sostanziali di questa guerra non necessita della difesa la necessità di una risposta che contenga l'espansionismo russo
Però mi è piaciuto anche il contributo che ha dato il professor Gori poco fa
Che ha messo in luce che non è sufficiente questo è necessario ma non è sufficiente
Lui ha messo in luce che bisogna pensare anche al consenso dei popoli certo non è facile con influenzare il consenso all'interno del popolo russo però è una direttrice che credo debba essere perseguita
Un'altra direttrice che io credo debba essere perseguita e quella della rafforzamento delle Nazioni Unite è un poco
La domanda per precedente è scandaloso che in questa situazione non si senta mai la parola del presidente delle Nazioni Unite
Ma è anche scandaloso che nei programmi dei nostri partiti politici non si senta mai parlare di una riforma a lungo raggio a lungo tempo a lungo termine delle Nazioni Unite perché se non vogliamo rassegnarci alla logica della guerra ma dobbiamo seguire Maritain come lei ha citato prima e munire dobbiamo pensare a una riforma delle Nazioni Unite in senso sostanziale
Terzo punto si deve pensare a una nuova conferenza di pace internazionale non è sufficiente resistere alla Russia quale sarà l'equilibrio politico internazionale successivo e questo già a cui dobbiamo pensare ecco mi pare di constatare che
Non serve semplicemente di contenimento della Russia e su questo io condivido tutto quello che lei ha detto ricordo anche tra l'altro che Berlinguer al tempo in cui dialogava con Moro aveva detto io mi sento molto più garantito dalla NATO che l'appalto di Varsavia a conferma di quello che era stato detto
Però su questi tre aspetti che non sono prettamente di resistenza la guerra non vedo una elaborazione nemmeno culturale politica da parte dei nostri partiti e sarebbe necessario perché se no riduttivo
Sì resta che
Prego comunista italiano certo prima le istituzioni europee
E poi dopo accettò la NATO qualche tempo dopo di un attentato a Berlinguer a Sofia
Quello fu uno degli eventi chiave gli fece capire fessi gli fece esattamente capire collega la situazione del mondo attentato automobilistico che mancò per poco l'obiettivo
E ora l'ONU di realtà il segretario generale ottima persona studioso Emmanuel Mounier già esponente della Fuci portoghesi
E quindi lui alle coordinate però se il governo una struttura che ahilui non è che abbia grandi capacità devo riforma però invece l'Unione europea siamo in grado di scegliere noi cioè non è che c'è qualcuno che ci impedisce di ci migliorare nel livello di integrazione sono state un po'di resistenza spaiate vorrà mi sembra che anche la presidente del consiglio italiano abbia capito che forse le teorizzazioni di un'unione confederale dove tutti sanno il potere di veto sugli altri non è che ci aiutino molto
Nel noi nell'Europa in generale quindi ciò mi sembra che sia un po'cambiando posizione spero che tenga la posizione del precedente governo
Pudore lì possiamo decidere noi li votiamo noi alle elezioni europee quindi selezioniamo le persone abbiamo un commissario europeo anche molto bravo quindi diciamo le cose che possiamo fare da noi con del traino l'Unione Europea comunque non sono poche sull'home in questa fase difficile ma sull'europea no
Mi sembra che anche la crisi del Codice abbia fatto capire anche i più allergici agli strumenti comuni anche l'indebitamento comune che i margini di intervento singoli paesi su molte questioni sono risibili se non c'è uno sforzo unitario
Quindi mi sembra che il Covi da abbia segnato un punto di svolta almeno per l'Unione europea per l'ONU forse bisogna aspettare la spinta democratici santi in vari Paesi riparta come c'è stata fra il settantaquattro ottantanove novanta potremmo avere anche noi spinta non è detto che questo non accada
Altre domande
Prego
Allora io provo a chiedere questo se vediamo la la situazione della Russia che è una grande potenza un grande spazio mondiale dal punto vista territoriale in vista di un pentito che era prima della guerra irrisorio rispetto all'indebitamento di tutti gli altri paesi europei occidentali e la scelta che che fa un po'diciamo così incosciente nemmeno baite all'inizio credeva che che e nemmeno noi credevamo che critiche puntuali avete appaia nell'unico che aveva capito
In cima diceva non lo farà perché gli costerà gli costerà del enormi quantità di vite come come sta costando i costerà anche Muntari per la reputazione Micheli sarà una grande difficoltà
Insomma io il ritorno a quel che diceva che la signora prima che diciamo ha annunciato che l'idea del delle qui tu non sei dice dice l'esperto però secondo la quale ci sono anche perché il figlio dibattendo ecco un'altra cosa che ricordo nel nel nel conflitto Tramper parlarne durante le elezioni presidenziali teso a trattare tratta disse che un terzo ante palpiti era come una sfida sole una scadenza del SISMI so questo termine c'è un aspirapolvere in Ucraina nel senso che si era mosso in maniera forse un pochino un po'troppo Spagna in maniera un po'troppo vivace se e in un paese delicato e e critico e e quindi insomma tutto questo mi fa dire
Non è che effettivamente ci sia una ragione economica che è stata un po'spinta troppo avanti cioè portare questi stati farcita di Perale
Troppo avanti e e che ha costretto Baldan cioè la responsabilità occidentale insomma in questo in questo caso quella di cui tu hai detto non sa non so non posso giudicare questo fa questo fatto male sono esatti occidentale nel suo diciamo che che che ha portato all'alterazione non non positiva insomma di di di
No io appunto se devo entrare in scenari di geopolitica non non è la mia madre poi appunto diffido della geopolitica peraltro io devo dire commetto varie cose il libro che mi convince di più è quello del professor Pansini il signor ministro cattolica
Tra le varie chiavi esplicative mi sembra quella migliore quindi se lei è curioso di queste connessioni io invito a leggere passi perché egli può da cui ho imparato di più credo di sia quello che sperimenta poi ci son tanti spettri complice la notte spetti quindi ognuno scelga però vedendo le cose mi mi sembra che il terzo posto apparse sia quello che risponde anche alle domande su
Dissero va
Lasciamo spazio un'ultima domanda cinque
Nel suo discorso si è soffermato pochissima proprio citato en passant un concetto che meriterebbe un po'di approfondimento e cioè la punizione
Che cosa vuol dire quando alle città in che forma e così via perché sotto il termine punizione
Può passare il tutto
Di tutto non controllato non verificato
Se può approfondire un po'questo concetto di punizione
No io cioè alta il concetto è piuttosto banale nel senso che
Nel modello immaginato per i nostri costituenti
Ovvero sia il link con l'ONU lo strumento per doveva funzionare per reprimere e prevenire era lo strumento previsto dal Consiglio di sicurezza come organo che stabiliva come intervenire
Conche premesso intervenire e così via questo era noi ci troviamo però che la principale istituzione che dovrebbe funzionare così non funziona nella grande maggioranza dei casi perché sono coinvolti Paesi che possono mettere il veto
Di conseguenza siamo costretti a operare nella stessa logica con mezzi imperfetti come in questo caso in cui noi non siamo belligeranti ma aiutiamo un paese a difendersi
Oppure come nel caso
Serbia Kosovo cioè che essendo riunite le condizioni di legittimità dell'intervento ma essendo bloccato l'organismo che dovrebbe decidere in via sussidiaria facciamo decidere il sistema di cooperazione militare giornali che la NATO
Ovviamente sono scelte più imperfette rispetto al modello che decida l'ONU e però in generale nel diritto internazionale se non si afferma il principio che il crimine non paga
Cioè che per quanto tu possa avere le tue ragioni anche rilevanti non ti è consentito di farle parere ricorrendo tu a un intervento di aggressione e noi moltiplichiamo le possibilità di intervento di audizione questo è il dato perché noi siamo andati avanti per anni con l'illusione
Soprattutto tedesca che la moltiplicazione di tipo economicistico che la moltiplicazione dei rapporti economici avete portato altri stati ad essere meno aggressivi questa teoria si è rivelata sbagliata
E quindi siamo costretti ad operare su altri livelli né per cui questo è un po'nel modello ideale era l'ONU che doveva svolgere questa realtà diciamo di polizia internazionale di monopolio legittimo dell'uso della forza
Tant'è che noi parliamo di forse non di violenza perché gli strumenti possono essere anche coercitiva forse in più che c'è il diritto così parla in forza cioè il diritto concettuale violenza non c'è il delitto
Allora questo monopolio legittimo dell'uso della forza che nell'ordinamento interno a autorità politica che governa i corpi di polizia
Nello schema articolo undici così via doveva essere l'ONU con le proprie forze armate e così via poi l'equilibrio internazionale può Seconda guerra mondiale è stato sostanzialmente rimesso le due superpotenze governavano ognuna
La propria sfera di influenza c'è che capitano in quella fortunata cerca veramente la sfortunata e poi dopo l'ottantanove si è posto questo problema di come far funzionare l'ONU di come riattivarlo purtroppo tra nel novantuno l'ONU non funzioni
Quindi diciamo però è difficile immaginare che possa funzionare se non c'è una tendenza la democratizzazione del Paese con pomolo non sono maggioritariamente democratici questo è il dato perché anche togliere il potere di veto a decidere a maggioranza quando la maggioranza i paesi non sono democratici
Espone alcuni problemi al di là di come eventualmente si pondera il voto del Lichtenstein rispetto agli Stati Uniti d'America popolazione però al di là di questo c'è un problema di fondo cioè che per funzionare una organizzazione di avere un certo grado di omogeneità dei suoi contraenti
Come faccio a far funzionare il comitato dei diritti umani dell'ONU
Se la maggioranza dei Paesi componenti viola i diritti umani CD
Quindi sulla la quadratura del cerchio qui c'è un modello come quello immaginato l'articolo undici che ha una sua perfezione rispetta questa percezione dobbiamo ragionare su basi prefetti e come però mentre usiamo mezzi imperfetti acqua miglioriamo il quadro questo è lo sforzo che stiamo cercando di fare quei non sfuggiamo alle responsabilità di usare mezzi imperfetti se ci chiedono in Parlamento che aiutare militarmente l'Ucraina aiutiamo militarmente Ucraina possiamo però fare altre cose più grande d'impatto come immaginare l'Europa cerchi concentrici che a pagarsi dobbiamo fare anche questo e quindi questo è lo sforzo complicato a cui siamo chiamati grazie
Nel a questo punto direi che
Siamo
Chiudere questa serata l'applauso davvero va frutto al professor Ceccanti che era tenuta viva in questa discussione con con con tutti noi con l'assemblea che ringrazio anche essa perché gli interventi sono stati tutti veramente molto molto interessanti in una discussione aperta che lascia comunque a mio avviso però ancora c'è molto da fare c'è c'è tanto da fare sul su sul tappeto della della pasta del pacifismo su vari punti su vari aspetti
Che così ci lasciamo in questa serata con quest'
L'inchiesta Soriani motivi di mettersi in moto per far qualcosa anche nel nel futuro no Stati della NATO paesi del
Le il la pace diffusa della democrazia attendendo vi tutti spero ancora più numerosi per la prossima serata dal punto sa fra una settimana qui di nuovo tutti insieme grazie e buonasera