Istruzione: ecco perché dico "no" al 4 politico dell'Alto Adige: intervista a Rossano Sasso

A radio radicale siamo con Rossano sax o della lega che è stato sottosegretario all'Istruzione nel nel precedente governo
Per parlare con lui di una decisione che è stata presa dall'assessore all'istruzione della Provincia autonoma di Bolzano che ha imposto di non mettere un voto inferiore alla quattro ai agli studenti allora una polemica che ha generato un uno scontro anche col ministero dell'Istruzione intervenuta addirittura il mio il ministro Valditara che diciamo non appoggiato questo tipo di di logica allora che ne pensa
Beh innanzitutto bisogna vedere in che termini lui abbia imposto Fossa al massimo avrà suggerito avrà avrà chiesto
E secondo me da un punto di vista pedagogico innanzitutto è è sbagliato bene ha fatto il ministro Valli Tara a lanciare questo messaggio
La valutazione spetta agli insegnanti si rispetta l'autonomia delle scuole voi insomma proprio una provincia autonoma come quella di Bolzano dovrebbe rispettare questo principio ma poi andando proprio nel nel merito
Non deve passare il messaggio che è un brutto voto
Sia una catastrofe a volte il valore di un no da un punto di vista pedagogico valore di un voto basso può fungere da stimolo è chiaro che non deve essere utilizzato come un mero spauracchio nel frattempo insomma sono più in un'epoca deserto quando eravamo bambini noi dove davvero era era quasi traumatico prendono soprattutto per i più piccoli alla scuola primaria diciamo che c'è una via di mezzo si muove
Valutare senza essere
Eccessivi ma non va neanche bene la scorciatoia del disimpegno per cui siamo ragazzo non ha studiato dove prendere per forza un moto supera quattro una polemica davvero sterile va bene ripeto ha fatto il ministro Valditara di intervenire perché su questi argomenti nessun assessore può imporre niente a nessuno
Senta ritiene che da qualche studente un voto basso votano molto negativo possa rappresentare un'umiliazione insomma e lasciare un segno soprattutto per i più sensibili e poi il ministro Valditara detto non facciamo credere ai al a facciamo vivere agli alunni in un mondo ovattato cioè è giusto che il gli studenti che si stiano si stanno formando debbano capire quali sono i suoi limiti loro limiti per crescere
Ma guardi o sono nipote di una maestra elementare mio papà è stato maestro elementare quelli ricette scolastico riassegnato per quindici anni
Ci vuole mi sale scuola insegnata avevano insegnato siano son partito come maestro elementare proprio a scoraggiare può io ho fatto ho proseguito la mia carriera con i ragazzi poco più grandi che motivo di metteva detiene il voto più basso che si ricorda la
Ed il voto più basso è stato un
Ecco ora devo ricordare è stato un
Quattro meno meno quarantanove no ho capito come Navarrete aveva più valore ragazzo che passava da quattro sei piuttosto che ragazzo ne prendeva sempre otto ecco e lì e lì anche la strategia educativa
Bisogna registrare i ragazzi non soltanto per quello che valgono in quel momento bisogna valutare i progressi per questo dico è importante far capire al ragazzo quando non si impegna quando non studia non ha diritto alla sufficienza
Bisogna barrare saltare il momento in cui ragazzo prende coscienza e in che modo prende coscienza se qualcuno glielo dice sono Iodice nessuno il ragazzo prenderà sempre quattro Gabo in ogni in ogni equilibrio in ogni classe ceduto un microcosmo ci sono insegnanti
Ci sono una serie di dati oggettivi che andrebbero valutati no non bisogna come dire concentrarsi solo su quel singolo momento certa importante io da studente ero contento quando prendiamo un bel voto nel compito di italiano non le dico i voti che prendevano i compiti di matematica perché quelli sono sempre stati un po'offrire ho capito allora quindi
L'ultima domanda che le faccio è questa lei ritiene che la scuola italiana valuti bene le potenzialità degli studenti e che diciamo non è generosa quando si tratta alla fine di bocciarli o no io penso che i nostri insegnanti
Ribadisco essere tra i migliori davvero in circolazione nel contesto europeo
Debba andare al di là di quelle che sono le semplici valutazioni ma devono ad esempio valutare le competenze non cognitive le cosiddette soft skills ci può essere un ragazzo che prende tre quattro in determinate materie che però magari può avere delle
Può misurarsi come eccellenza in un altro settore ecco forse i piani di studio anzi eliminerei quel forse che ha visto di vanno aggiornati stiamo riformando l'esempio di istituti tecnici professionali
Con la riforma degli ITS partendo dal governo Draghi proseguendo col Governo Meloni stiamo dando una nuova offerto una nuova visione alle famiglie
Perché molto spesso il mondo del lavoro richiede delle figure che le scuole oggi non formano quindi più che
Valutare gli insegnanti dovrebbero essere pronti ad un mondo che è in continua evoluzione però senza tralasciare alcune tradizioni come il brutto voto quando uno studente studi
Allora grazie grazie a Rossano Sasso della lega ex sottosegretario all'Istruzione del governo Draghi grazie