Intervista a Stefano Brusadelli sul suo libro "Il settimanale che cambiò l'Italia. Il giornalismo di Panorama 1962-1994"

Radio radicale parliamo della storia del giornalismo italiano e in particolare di di come è cambiato
Il giornalismo italiano diciamo negli anni Sessanta quando si sono diciamo affermati i grandi i grandi settimanali di di di di informazione
Allora se noi guardiamo alla storia del giornalismo italiano dobbiamo riconoscere che la svolta del settimanale Panorama è stata importante soprattutto dal mille novecentosessanta sette in poi
Quando il questa importante settimanale assunse la forma che noi conosciamo adesso forse oggi un po'di Magritte sette dimagrito un po'troppo
Ma a ma darci lo spunto per fare una riflessione su questo è stato Stefano Brusadelli che ha pubblicato con la Fondazione Arnoldo e Alberto
Mondatori il settimanale che cambiò l'Italia il giornalismo di Panorama
Mille novecentosessantadue mille novecento novantaquattro che è un libro molto secondo me molto importante che ci fa capire un polo l'evoluzione il cambiamento del giornalismo italiano che negli anni sessanta c'aveva ancora diciamo c'è stato un grande bomba dei dediti tesi settimanali che era già cominciata alla fine degli anni negli anni Cinquanta ma diciamo non erano settimane erano settimanali diciamo che aveva un carattere scandalistico di informazione o comunque in in bianche nero che rappresentava un po'l'immagine ma esclusivamente l'immagine senza fare troppi
Troppi approfondimenti allora Stefano Brusadelli immagino che sia stato difficile curare un volume di questa di questa portata che raccogliesse le voci della storia di Panorama
E di quello che ha rappresentato Panorama che poi
Ha avuto anche un grande dove dualismo soprattutto negli anni settanta e la prima parte degli anni ottanta con con l'Espresso che in quegli anni ma con qualche ritardo in più ebbe dei cambiamenti importanti rappresentante in qualche modo anche l'alter-ego di di di Panorama
Ci vediamo ogni giorno Lanfranco sì è stato un lavoro decisamente impegnativo avvenuto quando libero
Di oltre cinquecento pagine c'è un un apparato introduttivo con dei saggi
Molto interessanti poi magari ne parliamo c'è una cronologia della storia del giornale
C'è un'antologia dei sì significativi che sono stati pubblicati
In questi trentadue anni che vanno dal sessantadue al novantaquattro e poi c'è una una sezione con le testimonianze di una cinquantina di giornalisti
Che hanno lavorato a Panorama in quella in quella stagione ed è forse la parte del libro che viene che mi è più cara perché
Ci sono i ricordi c'è la lirica c'è la passione di tanti colleghi che nella loro storia professionale sono passati da Panorama qualcuno per concludere di gran carriera Alpi per andare
Altrove
Ecco dei della
Dualismo con L'Espresso
Vuoi che prendiamo qualche parola anche su questo tema beh sì io credo che che sia importante perché diciamo L'Espresso ha avuto soprattutto diciamo negli anni
Negli anni sessanta o un momento di grande popolarità allora era un grande Land Fullone dove sta è stato fatto anche un grosso scoop che poi negli anni successivi è stato ridimensionato mentre Panorama
Aveva ancora diciamo Sisto stava cambiando e si stava trasformando in un se da mensile invece in in settimanale allora
Se dovessimo fare un po'il il percorso degli anni Sessanta delle TTT Panorama e dell'Espresso che cosa
Potremmo dire soprattutto o quanto è accaduto ha contribuito questo tipo di concorrenza
Nel della svolta che decisiva che ci fu all'inizio del mille novecentosessantasette quando Panorama smise i panni del mensile per diventare settimanale
Allora geloso un po'di date L'Espresso è nato prima nato nel mille novecentocinquantacinque e Panorama è nato nel mille novecentosessanta buona come mensile con la direzione di Nanto Salvalaggio
Poiché Lamberto Sechi arrivano nel mille novecentosessantacinque quando Panorama era ancora un mensile ed è dal mille novecentosessantasette come tu hai ricordato poco fa che Panorama
Diventa settimanale
Solo apparentemente
Panorama e L'Espresso si rivolgono allo stesso pubblico
C'è una differenza fondamentale che deriva secondo me dal fatto dell'Espresso è un giornale romano mentre Panorama giornale milanese di quella è una prima fondamentale differenza Nespresso quindi è più legato
Al mondo della politica
Mentre Panorama che esce il fenomeno che ha il suo quartier generale a Milano che è una città
In quegli anni guard diciamo più internazionale più proiettata verso l'Europa rispetto a Roma
Invece coltiva da subito degli interessi DiVersi parla di parla di scienza parla di medicina parla di sessualità parla di di consumi
Quindi si rivolge a un pubblico o che è leggermente diverso da quello dell'Espresso certo tutti e due Panorama ed Espresso come tu il giustamente ricordi
Contribuiscono a
A rinnovare il Paese però secondo me
Panorama lo fa di più lo fa in modo più incisivo anzitutto per la scelta dunque tematiche che dicevo poi sono sempre rimaste una caratteristica del giornale
E un po'perché addotta un linguaggio giornalistico che è molto diverso dell'Espresso è un linguaggio giornalistico quello di Panorama che è quello anglosassone per quanto è possibile
Lamberto Sechi vuole che i giornalisti di Panorama usino un linguaggio fatto di frasi Brevi
Odia gli aggettivi
Esorta tutti a
Costruire pezzi ordinativi in cui gli argomenti vengono toccati una volta sola
E poi mai più e inventa il famoso moto i fatti separati dalle opinioni che poi resterà
Anche adesso destinato poi successivamente essere superato resterà un po'il cartiglio sullo sullo stemma di Panorama e cosa intendeva dire Lamberto Sechi
E chiaro che chiunque faccia il nostro mestiere sa bene che non esistono fatti che non siano inquinati dalle opinioni perché su soltanto la scienza giornalistica i quali fatti trattare di quanto spazio dedicare sulla pagina di come titolare di quali fotografie scegliere
In qualche modo è già un'opinione
Ma per lui mette in con i piedi per terra per quanto è possibile questo comandamento perché chi vince
Tutto ciò che voi raccontate dove deve essere sostenuto da testimonianze e non testimonianze anonime
E inoltre io voglio una separazione netta tra la parte cronachistica del giornale e quella delle opinioni quindi chi scrive la cronaca del giornale non deve mai
Esprimere opinioni questo è compito degli opinionisti ecco io credo contro forse anticipando anche una parte il discorso che facciamo oggi che questa è un comandamento
Sempre attuale oggi purtroppo caduto largamente in disuso
Però ecco questa credo che sia l'eredità più importante di di quella stagione di Panorama
Solo allora questa cosa è stata copiata dall'Espresso quando nel mille novecentosettantaquattro fa la stessa svolta che aveva fatto sette anni prima Panorama
Allora proprio per la per la concorrenza agguerrita del nuovo panorama settimanale ritardi discenti nel settantaquattro L'Espresso lascia il formato lenzuolo e diventa e diventa e assume anche informato informato di Panorama
Quindi in qualche modo Panorama costringe anche L'Espresso ha rinnovato
Nel settantanove e poi ci sarà anche il sorpasso dividendi di panorama sull'Espresso però restano comunque
Restano comunque le differenze tra i i due giornali ripeto entrambi hanno sempre avuto come avversario una certa cultura cattocomunista
Entrambi hanno sempre politicamente avversato la Democrazia Cristiana ma come dicevo le differenze restano un panorama resterà sempre un giornale un po'più settentrionale
Più attento ai cosiddetti ceti emergenti e e meno preoccupato rispetto all'Espresso di di costruire un partito Dettori militanti diciamo così
L'Espresso resterà sempre un giornale un po'più più romano centri domini più attento alla politica
Più apprezzato probabilmente dalla dalla dall'intellettualità professionale con un'età media di due piccoli un po'più alta
E sempre molto attento a a mantenere questa idea del del giornale partito che poi insomma diventerà una caratteristica anche quello di un cugino Repubblica che che nasce nel mille novecentosettantasei in questo libro
Di cui stiamo parlando c'è un saggio molto interessante scritto fa Lorenzo Pellicioli che oggi tridente da De Agostini ma il passato al stato umana più della Mondadori
Ha raccolto la pubblicità sia per il panorama che L'Espresso e quindi conosce bene e ha raccontato molto bene la differenza tra tra i due gruppi
Ecco però se oggi noi andiamo a leggere il panorama degli anni sessanta settanta noi abbiamo più l'idea di un'informazione oggettiva rispetto a quella diritti altri settimanali allora non parlo soltanto delle diciamo di
Titti L'Espresso ma mi riferisco anche al Borghese che conduceva tutta un'altra battaglia ancora diciamo che però ci ha regalato delle belle chicche di giornalismo ma che comunque oggi si ci dà un quadro più oggettivo io per esempio non so leggendo le anche se diciamo non era particolarmente amico della Democrazia Cristiana ho scoperto attraverso il panorama degli anni sessanta settanta che Fanfani è stato uno dei primi ecologisti italiani a sorpresa perché lui aveva fatto delle delle delle iniziative da Presidente del del del del Senato oppure mi aveva molto sorpreso la freschezza dei titoli che loro mettevano agli articoli che era secondo me molto rivoluzionaria un punto avuto ironica e divertente nel modo di presentare la notizia
Sì
Indubbiamente
Si curavano voci sono sempre curati molto ossia a Panorama anche all'Espresso sì alla titolazione della Scienza delle fotografie tanto da parte qui ti racconto quello che riguarda panorama storia che conosco certamente meglio
Panorama nasce nel mille novecentosessantadue come dicevamo nasce mensile però nasce in base a un accordo tra la Mondadori e il gruppo Time Life quindi andiamo nel DNA alcuni elementi del giornalismo anglosassone che poi che poi sono sempre sono sempre rimasti
Per l'atteggiamento nei confronti ecco questo è un altro argomento su cui vale la pena spendere qualche parola
Il panorama di sei chili cambia proprio l'atteggiamento nei confronti della della politica ebbe anche qui forse Fantozzi di essere un giornale in un milanese che Romano aiutato la politica secondo Secchi deve essere trattata in modo certamente asciutto rispettoso mass ma a debita distanza che non bisogna mai dare l'impressione e anche questo potrebbe essere in una lezione sempre attuale dunque il panorama non bisogna mai dare l'impressione che il giornalista sia troppo dentro sia come dire faccia parte del gioco che sta raccontando
Deve sempre
Manifestare anche agli occhi del lettore che lui guarda le cose da fuori che non è
Quello che da il colpo di gomito al politico che
Non coltiva
Complicità
Non ci non ammiccamenti tant'è vero che questa è un'altra intuizione Lamberto Sechi lunga sfida i pezzi di politica a dei giornalisti giovanissimi che quindi non hanno avuto il tempo di entrare di diventare organici alla al Palazzo pubblico come si come si diceva un tempo e anche preferibilmente
Arrivati dalla provincia e quindi mette in campo per esempio due grandi firme come Guido Quaranta piemontese minori sì che era parmigiano parmigiano come dire che anche lui consensi unanimi
Che cominciano a raccontare la politica con questa con questa con questa chiave quindi è ecco questa è un'altra caratteristica
Del panorama da raccontato da questo libro
Spesso e volentieri Napoli i politici sono stati duramente attaccato
Brusca prima parlo di Panorama la Democrazia Cristiana poi il craxismo ne è stato invece la stella polare due
Il panorama di Carlo Rognoni e poi di Claudio Rinaldini parliamo degli anni metà degli anni Settanta fine anni ottanta e tutti gli anni Ottanta però non è mai stata non è mai stata disprezzata ecco il tono era possiamo essere avversari però la politica va sempre rispettata la politica importante per un Paese democratico e non bisogna mai scendere dello del dileggio dello e dello sberleffo
Dunque la
La con la qualità di Disetti qual era nel senso che io ho visto una volta un servizio che lui diciamo era riuscito a intervistare Andreotti diciamo si era presentato sotto casa sua l'aveva aspettato che che uscisse
Adesso non so quanto fosse organizzata o meno questa cosa qua e si è fatto dire delle cose sulla situazione politica di quel momento adesso non ricordo bene però mi era rimasto molto impresso che lui Bill aveva aspettato sotto con un fotografo e poi l'aveva intervistato per strada
Venne lui era solito fare queste cose
Ma lui quando ci certamente quando era giornalista queste cose le faceva e e voleva chiede comunque che poi le facessero i suoi cronisti quando quando era diventato direttore quindi aveva anche chiaro un altro comandamento del nostro mestiere che le notizie bisogna andarseli a cercare e non bisogna aspettare che siano i politici andartene quindi da questo punto di vista è stato è stato certamente è stato certamente un innovatore perché se oggi no Franco fammi dire vedo un un un limite grave anche dell'informazione politica e che noi giornalisti
Naturalmente non voglio generalizzare ma diciamo molti cronisti politici ormai
Sono come posso dire ricercatori di informazioni
Che i politici distribuiscono nei tempi e dei e nei modi che e sì cioè i politici scelgono era per me abbastanza sconfortante vedere che oggi la principale fonte un tale principali fonti dell'informazione politica sono i social gestiti vai pietà evita i leader politici
Il che significa che sono appunto i leader politici a decidere che tipo di informazione somministrare questo in quegli anni non poteva succedere
E comunque non doveva succedere ecco informazione doveva essere in qualche misura tra virgolette rubata non nessuno doveva fare da cassetta delle lettere per per i politici dopodiché oltre a questo c'è chi diceva anche nelle altre cose che entrano dovrebbero rimanere nella memoria di tutti quindi che fanno il nostro mestiere
Per esempio diceva
A proposito del rapporto tra un direttore il potere di circostanti diceva io ho molti amici ma Panorama nobile averne nemmeno uno
Un'altra cosa che lui diceva ai suoi giornalisti regola aurea pure questa
La fatica la dobbiamo fare noi e noi lettori perché cosa intendeva dire intendeva dire che quando li scrive un pezzo per bisogna sempre fare in modo che il lettore non debba farci delle domande oggi noi leggiamo dei pezzi in cui Fini
Ci sono degli acronimi incomprensibili che il chi firma non sempre si preoccupa di i i spiegare in cui ci sono riferimenti a fatti che però non vengono ricapitola
Certo sette
Come spieghi no che il panorama a un certo punto chi supera lo dicevi prima supera L'Espresso dopo diciamo dopo che L'Espresso aveva fatto dimissionare il leone alla fine degli anni se allora che cosa ha rappresentato questo sorpasso rispetto a questo fatto che invece avrebbe dovuto forse far più grande e L'Espresso
Proprio io credo quello che dicevo prima cioè
L'Espresso coglie un grandissimo successo politico senza dubbio ma lettori dei minori ma anche armi in nel frattempo sono diventati milioni e non è detto che loro interessi siano tutti centrati sulla politica
Quindi panorama è più in grado di soddisfare la voglia d'informazione
Del negli anni ottanta che è Diretta
Non soltanto sulla politica ma anche appunto su scienza costume medicina viaggi consumi mode
Ecco sia Panorama che L'Espresso ma soprattutto panorama contribuiscono anche ad insegnare in qualche modo l'identikit nuovo italiano che vota a sinistra ma non disdegna la qualità della vita
Ovviamente è chiaro che tutto questo anche poi un un un una importante ricaduta sui conti dunque di cui settimanali ma in particolare di Panorama che poi diventa leader nella raccolta pubblicitaria cioè un lettore di questo tipo
Quindi un lettore certamente interessato alla politica mai ma ma vuole anche vivere bene e ha una buona capacità reddituale diventa molto appetito dalle ambiente
L'impatto rovesciano a loro pubblicità su su Panorama quindi saziano ricordiamo insomma uscivano in nome cinquecento pagine
Con centocinquanta pagine di pubblicità in cui si trovavano anche articoli
Di lusso il campo automobili orologi penne dialisi bene ce l'hanno già c'erano dei diciamo degli inserti io per esempio ho trovato
So c'era l'inserto sul vino l'inserto sulla nautica addirittura sulla pesca subacquea io trova tutte queste cose qui che erano delle cose alle quali non pensava nessuno cioè noi diamo l'informazione però facciamo anche questo separato
Panorama inventa incerti nel mille novecentosettantatré
E
Gli insetti si rivelano da subito una una strategia vincente perché perché anzitutto consentono di allargare l'aria delle corali quelli che cosa succede non ci ho fatto l'impianto tuo nautica
Anche chi non ha mai letto panorama fino a quel momento però è appassionato di nautica chi va a comprare Panorama e potenzialmente può essere poi un un direttore stabile
E ne ho preso tempo consente di raccogliere ancora di complicità perché se il panorama fa un inserto sulla nautica allora tutte le avvilenti italiane sono sono sono costrette a mettere la pubblicità sul panorama questo ad un'altra grande
è stata un'altra grande innovazione di Panorama poi per ironia della della della RAI Storia del giornalismo italiano
Così come sul sul supplementi panorama prosperato
E poi anche sui sui supplementi panorama cominciava a soffrire perché quando sia Repubblica che il Corriere della Sera
Mettono in campo anche loro naturalmente per aumentare la raccolta pubblicitaria loro supplementi sette venderli se non ricordo male nel mille novecentottantasette ed è questo è un attacco al cuore sia di Panorama L'Espresso
Dunque un'altra cosa che mi interessava capire nella l'impatto delle copertine allora
Io ricordo allora certo punto era diventato una specie di derby tra alcuni settimanali a chi faceva metteva i nudi nel senso che diciamo che estate vivremo e si vedevano due ragazze belle ragazze
Che stavano con le tette di fuori al mare oppure riusciremo a superare questa questa stagione si vedeva insomma
Era una cosa che addirittura io poi tra l'altro visto iniziare dal proprio da Panorama negli anni Settanta duro fecero un un numero sempre con la solita caratteri si parlava di politica di tutto tipo nudo è bello
E c'era una bella foto di una donna ma nel mille novecentosettanta settantuno credo a Bellano foto di una donna in copertina allora quando è di venti quanto è stata importante la guerra delle copertine
E che tipo di impatto ha avuto fermo restando che per esempio lei sì tutti ricorderai molto meglio di me che negli anni ottanta ci fu quella copertina di panche feci credo panorama di Craxi che stava senza occhiali che fece molto incassare Craxi che lui debba tra l'altro credo che minacciano anche una querela nei confronti di Panorama
Guarda io la questo attore la querela non me la ricordo ma insomma la conflittualità Congo continua contro Panorama e Craxi era all'ordine del giorno
Le copertine le copertine dubbio che sono una caratteristica di parola vantano poi anche L'Espresso
Nascono alle all'inizio con certamente anche l'intenzione di sfidare un certo perbenismo e quindi e quindi ritorniamo al discorso sulla su una questione anche di modernizzazione della della società italiana
Però poi bisogna anche dirci con molta onestà che diventano anche una scelta commerciale perché io ricordo che si diceva alla al giornale che una copertina di nudo mediamente vendeva venti mila copie
Più di una copertina senza numero
Diventa certamente anche anche una scelta una scelta
Commerciale
Il che non significa che quel tipo di di copertina poi non come dicevamo non non non abbia svolto anche una sua una sua funzione c'era una guerra simile copertina entrata Panorama e L'Espresso
C'era addirittura
Una azione Intelligence ma entrambe le parti per capire che tipo di copertina avrebbe l'avrebbe fatto il concorrente c'è stato anche qualche timido tentativo credo che i tempi della direzione Rognoni di dialogare per
Metterci d'accordo evitare magari di fare la stessa copertina però poi non l'ho non porto
Hanno su una a nessuno a nessun risultato ognuno si fece le copertine dei ritiene più opportuno poi lentamente
Dalla seconda metà degli anni novanta questo tipo di copertina non non ci ha fatto più o si è fatto si è fatto molto più
Dunque
Durante Tangentopoli chi vinceva sfidati delle delle dei settimanali allora voglio chiedere Panorama come attraversa questa stagione
Soprattutto se
La la la tiene abbastanza bene questa sfida con altri con la concorrenza ma riguarda è una padiglione in cui Panorama e L'Espresso cavalcano
Tutti e due Tangentopoli
Ma cavalca poi anche il panorama perché tu ricorderai insomma che
I media di Berlusconi perché nel novanta che
Allora ne era diventato di Berlusconi anche di Berlusconi ancora Presidente del Consiglio
Insomma Berlusconi cavalcò eccome la stagione di Tangentopoli
Perché probabilmente lui sapeva che per mettere in campo una sua proposta politica aveva bisogno
L'eliminare dal campo di Gromo quanti più giocatori soci era possibile
Cosa che poi puntualmente si è verificata
Quindi sia Panorama che L'Espresso hanno hanno hanno dedicato molto spazio
Ed era una competizione settimanale
Insomma chi faceva faceva più più tutto Panorama ne fece comunque importanti
Presso L'Espresso anche ma complessivamente questo cioè il modo di modo discende Tangentopoli non distinte io credo Panorama L'Espresso
Tutti e due dedicavano molto spazio in Tangentopoli e tutte e due
Collaboravano diciamo così con le procure cercando di farsi dare che materiale più materiale possibile in questo in questo libro c'è anche una bella testimonianza di Marcella Andreoli che è stata una grande giornalista giudiziaria lavorato tanto tempo per Panorama
E con una certa una certa amarezza ricorda in quella stagione
E questo è un discorso insomma dedicate al Complesso toghe in quella stagione molti giornalisti in realtà avrebbero avuto
Buongiorno a tutti gli effetti eppure erano sugli scudi naturalmente perché Autori discuto su Tangentopoli beh insomma questi colleghi avrebbe dovuto alla fine ben poco ad odiarsi perché purtroppo di fatto non facevo i postini
Pubblici ministeri
Ma questo invece è un discorso pochi pochi porterebbe molto lontano senza però ecco già in quegli anni dentro Panorama c'è chi dice attenzione perché
Ci facciamo strumentalizzare dalle dalle procure si può dire che
Come editore diciamo Berlusconi non è stato secondo al Grillo politico
Ma certo ac ci sono diversi ci sono diversi ci diano di Renzi Berlusconi Vittorini diciamo quand'ero per quanto riguarda la mia esperienza quando Berlusconi arriva Mondadori mille novecentottantanove s'promette e rispetterà la linea politica di tutti i giornali poi sostanzialmente è abbastanza rispettoso abbastanza rispettoso il Mondadori Mondadori per dirla tutta una
Un ruolo molto importante a difesa dell'autonomia Panorama
Nei primi anni novanta nello svolgere Franco Tatò che supermanager dell'azienda
E anche una certa abilità Andrea Monti presidente e direttore centonovanta con Berlusconi lo sa apprendendo che lo diventerà fino al
E lo sarà scusami fino al mille novecentonovantasei quindi quella è una stagione in cui Panorama bene o male riesce a marcare una sua autonomia
Poi
Certamente detto autonomia progressivamente che unisce di Michel perché perché arrivano ecco l'inverso di come una scoria diverso perché Tatò lascia l'ambiente Vallès nella perché la lotta politica si incattivisce Berlusconi in questa nota politica nel frattempo c'è c'è direttamente perché fra il suo partito diventa presidente del Consiglio
Cade risorge quindi
Diciamo che
Le vicende della politica italiana progressivamente risucchiando panorama in una in un'area molto molto filo berlusconiane a questo succede appunto
Io credo nella a partire dalla seconda metà degli anni novanta
Senta noi prima domanda prima perché là c'è questa
Conversazione su su il giornalismo di Panorama
Lei adesso quando adesso non so se va in edicola e prende tutte le settimane Panorama
Però quando dovete così dimagrito allora che cosa pensa che tra poco sparirà pensato e scritto una Napoli cioè nel senso scusi eh non non si deve dire mai questa cosa qua però insomma se un settimanale dimagrisce così tanto non so che avvenire si può programmare per questa settimana adesso magari se qualcuno sente questa domanda non so quanti accidenti mi manda però forse andai andrebbe fatto questo ragionamento
Ma io naturalmente mi auguro che l'inchiesta non amare me lo auguro anch'io in primo luogo possibili edicola perché amo amo amo panorama e ci sono dei bravi colleghi parte dei quali conosco che continuano a lavorare lì
Credo che questo i tempi non siano non siano facili per
Per tutti i settimanali però non soltanto per per per il panorama io dico che c'era stato un riposizionamento per cui oggi nuovi quotidiani sono diventati i nostri telefoni cellulari
E in qualche misura anche le reti olio uso di di tutte le grandi televisioni
Quindi e che il successo i quotidiani i quotidiani di carta sono diventati nuovi settimanali cioè oggi la gente compra quotidiano pochi ahimè che continuano a comprare il cognato di carta
Perché cerca lì dentro
Approfondimenti inchieste interviste più o meno quello che un tempo si cercavano i settimanali e quindi settimanali fino trovati questo in questo gioco
A hanno riposizionamento di no si sono trovati un pochino ai margini
Soprattutto comodini settimanali diciamo così generalisti quindi è entrare proprio ciò che sta succedendo nel mondo editoriale che rende complicata la sopravvivenza dei dei settimanali io credo nel panorama e nell'Espresso
Penso possano
Fare a meno di di fare i conti con questa con questa difficoltà ambientale ecco allora senta io la correttamente molto molto difficile non si vede ancora all'orizzonte
Chi sia in grado di inventare una nuova formula per rilanciare questo tipo di prodotto cioè il settimanale generalista con il mondo quello che un tempo si definiva il settimanale maschile di fascia alta Süss
Allora io la allora dunque non non in questa intervista non abbiamo trattato tutti gli aspetti del volume che lei ha curato che tu hai curato però questo serve almeno per invogliare gli ascoltatori ad andarlo a leggere qui troviamo contributi di Giuliano Amato di scene
Piazzoni di di di Paolo Panerai di Stefano Del Re oltre a al curatore del volume che Stefano Brusadelli che ringrazio per la adesso che su tutto questo tempo per parlare commette settimanale che cambio all'italiana il giornalismo di Panorama mille novecentosessantadue mille novecentonovantaquattro edito dalla Fondazione Arnoldo e Alberto montatori
E ti ringrazio
Io ringrazio te per il tempo che mai dato si è davvero consiglio la lettura di questo libro perché intanto un viaggio nella storia del Paese durante trent'anni e anche una raccolta di un gran bel giornalismo ecco quindi lo raccomando non soltanto a chi fa il nostro mestiere o vuole fare il nostro mestiere ma anche a tutti quelli che amano chiamare il giornalismo grazie
Grazie a Stefano Brusadelli