Violenza istituzionale. Quarta conferenza nazionale - Verso i 30 anni dell'Ordine

Allora
Visto che siamo in diretta su Facebook e su YouTube come sapete ci sono i crediti formativi le e e comunque insomma tutta questa giornata tutta questa mattinata sarà e Ambra Olanda indiretta allora io vi presento Bongiorno sono Giovanna Reanda sono una giornalista di Radio Radicale
Buongiorno tutte a tutti allora oggi è la quarta conferenza
Nazionale degli assistenti degli assistenti sociali allora intanto come probabilmente tutti voi sapete
Questo è il quarto appuntamento la quarta tappa
Un percorso che è durato quasi un anno saper punto per per terminare questo anno che è stato dedicato
All'ascolto mi fanno un attimo scusate mi fanno cenno ai tecnici ci deve essere evidentemente un problema però va be'io vado avanti
Insomma l'ascolto delle persone e delle comunità delle situazioni ci sono state le prime tre tappe Roma Torino Bari e oggi la quarta e ultima a Firenze in vista degli stati generali che passeranno a Roma
Del ventuno dal vento marzo allora il tema di oggi lo sapete la violenza istituzionale
Quando lo Stato
Le istituzioni decantano il nemico di chi invece dovrebbero accudire accogliere sostenere in alcuni casi anche controllare
Tutelare ecco quando lo stato diventa il nemico e io volevo iniziare e poi la mattinata sarà intensa con gliela faccio piuttosto bene volevo iniziare ringraziandovi ringraziandovi davvero perché per sollevare un tema come questo
E e oltretutto sollevarlo da un'istituzione perché voi siete un'istituzione se te lo Stato sette una professione giovane perché trent'anni li farete fra pochissimo
Però se rappresentate lo Stato e lo siete ecco parlare di violenza istituzionale secondo me ci vuole davvero coraggio e quindi io vi ringrazio perché sollevate un tema perché diciamo arriva a agli onori delle cronache quando diventa dramma
Qui ne abbiamo come oltretutto a cui siamo a Firenze insomma come non ricordare il forte rito e poi ci saranno sicuramente ed altri che ne parleranno in maniera molto più approfondito anime
è un tema che Buddy svelato perché la violenza istituzionale non quasi mai fa notizia invece purtroppo è una drammatica quotidianità a cui moltissimi moltissimi
Soggiacciono equipariamo non soltanto delle carceri dei minori delle donne dei migranti ma a volte degli ospedali delle RSA batte anche nel nostro quotidiano quando noi incontriamo quello stato sotto le sue varie forme che lo Stato ha un atteggiamento violento
Allora io la faccio breve come dicevo mi fermo
Grazie ancora e in apertura cioè un video
Prego la regia
Scusate c'è un problema tecnico infatti non si sentiva niente
Bene
E quindi come avete visto non siate dei kamikaze
Tutt'altro siate persone impegnate con una grandissima professionalità
Che si stanno mettendo in gioco e lo fanno per tutti i motivi che abbiamo visto elencati in questo video di cui parleremo questa mattina ma intanto diamo la parola grazie grazie davvero alla
Dottoressa Barbara Rosina dice presidente nazionale dell'ordine degli assistenti sociali prego
Grazie
Un giorno Buongiorno davvero che sia un buon giorno per tutti noi a tutto e tutti diamo avvio alla quarta conferenza nazionale
Una conferenza che ne segue altre tre voi sapete che abbiamo iniziato ormai da un anno un lunghissimo percorso nella nostra Bella Italia
Affrontando temi scomodi abbiamo parlato a romani
Di lavoro abbiamo a Torino di lavoro abbiamo parlato a Roma di povertà abbiamo parlato a Bari di periferie umane materiali abbiamo parlato di temi che sono spesso sottovalutati dimenticati non riconosciuti
E la scelta che noi abbiamo fatto è stata di
Dar voce agli esperti per esperienza cioè a tutte le persone che noi quotidianamente contratta in servizi
E che spesso hanno degli spazi di rappresentanza per poter raccontare la loro percezione di ciò che accade nei servizi la loro percezione di cosa manca nel sistema dei servizi italiano
Questo percorso che abbiamo fatto è un percorso che ha l'obiettivo non solo di dar voce ma anche di costruire una piattaforma condivisa priorità di contenuti di priorità che possano essere in qualche modo consegnate ai decisori nel nostro Paese
Che possano essere utili per la politica che possono essere utili per i servizi per le organizzazioni e per la nostra professione
Ci diamo appuntamento dopo l'incontro di oggi Roma gli Stati Generali di cui parlerà poi il presidente anche in chiusura dal ventuno al ventitré di marzo
Gli stati generali dell'ordine ci consentiranno di fare il punto sulla nostra professione negli ultimi trent'anni da quando è stata riconosciuta come professione ordinata ma anche precedentemente perché noi sappiamo
Quanti su quante sono state le fatiche e gli impegni che assistenti sociali prima di noi si sono assunti per arrivare la formalizzazione della professione del riconoscimento dal dal nostro Stato come professione ordinata
Ma abbiamo anche siccome siamo poco ambiziosi
Il grande obiettivo di individuare quali possono essere gli obiettivi per i prossimi trent'anni e per fare questo lavoro non potevamo non coinvolgere esperti per esperienza e la politica le istituzioni le organizzazioni
Abbiamo scelto come sapete nella forma degli delle quattro conferenze nazionali
Di non avere assistenti sociali sul palco ma gli assistenti sociali saranno invece sul palco negli Stati generali perché tutti insieme dovremmo riuscire a ripercorrere ciò che abbiamo costruito in questo anno nell'esercizio per la nostra professione
Ripercorre a Roma e ragionare insieme su quali possono essere le priorità per i prossimi trent'anni
Un'altra nota tecnica se vogliamo ma che eterno è significativa e la ricordiamo abbiamo scelto di non avere nelle conferenze nazionali tra i relatori i componenti delle associazioni con cui abbiamo lavorato quest'anno l'abbiamo scelto perché non e nei workshop abbiamo raccolto priorità abbiamo raccolto proposte abbiamo raccolto su gestioni le abbiamo portate alla politica le abbiamo portate i tecnici li abbiamo portati
Alle organizzazioni ma negli Stati generali tutte le associazioni che hanno lavorato con noi in questo anno avranno uno spazio nei diversi momenti
In queste quattro conferenze noi abbiamo incontrato virtualmente o di presenza dieci mila assistenti sociali
Oggi su questo tema abbiamo il sold out e quindi abbiamo più di due mila persone collegate più di duecento persone presenti oggi in Sala e c'è anche la diffusione che poi rimane come memoria sui canali social del Consiglio nazionale
Sono stati momenti importanti che ci hanno consentito di elaborare delle proposte
Proposte che in parte sono già anche state ascoltate ma che comunque noi continueremo a portare avanti con una forza e con la determinazione e alle volte un po'la pignoleria che ci contraddistingue
Il tema di quest'ultima conferenza nazionale è un tema spinoso è un tema che ci mette tutto in discussione
è un tema che noi vogliamo affrontare forse anche in modo come era coraggioso come ha detto Giovanna Reanda
Non vogliamo affrontare perché noi dobbiamo chiederci cosa accade tutte le volte in cui lo Stato diventa un nemico quando chi ti dovrebbe proteggere ti colpisce quando una vittima diventa colpevole bloccando la giustizia fa ingiustizia
Lo preciso fin da subito noi non stiamo ricercando colpevoli non stiamo immaginando che le responsabilità siano delle responsabilità unicamente addebitabili al singolo professionista alla singola organizzazione
Stiamo cercando di capire insieme
Cosa accade quando le cose non funzionano con l'obiettivo di fare in modo che non accada più quindi questa e la prospettiva con cui tutti quanti noi dobbiamo guardare non farò l'evento di oggi ma tutto il lavoro che abbiamo fatto
Siamo a Firenze ringraziamo proposto scannati questa splendida accoglienza e a tutti noi ringraziamo tutti voi presenti
Siamo a Firenze proprio perché non vogliamo dimenticare che quando parliamo di Stato nemico
Forse opportuno parlarne in una regione in cui forse lo Stato è stato nemico mi sto riferendo come potete immaginare ai fatti della comunità del fortezza dove molte persone erano state affidate per motivi di curare il sostegno e sono in realtà state abusate maltrattate per decenni
Stiamo parlando di un luogo dove le sentenze ci sono state nei diversi gradi di giudizio
Le condanne degli atti giudiziari ci dicono che
Non sono solo fatti delittuosi azioni concrete ma ci sono anche tante omissioni tante dimenticanza tanta superficialità
Forse un'abdicazione delle responsabilità su diversi livelli su diversi livelli su diverse professioni su diverse situazioni
Forse lo Stato che doveva supportare vigilare
Forse lo Stato che doveva supportare vigilare ha fallito il suo compito
Lo stiamo cercando le responsabilità queste sono state accertate in sede penale come è giusto che sia
Ma noi non possiamo dimenticare e da qui dobbiamo partire per una riflessione comune che ci consenta
Fa anche di portare alla ribalta delle situazioni come quella del forte toh che non hanno avuto tutta questa ribalta mediatica non ci hanno consentito di sapere cosa è realmente HDPE accaduto
E se non conosciamo se noi non sappiamo quel lavoro quell'attenzione la possibilità di riflettere su ciò che è accaduto viene in qualche modo depotenziato alla radice
Io arrivo dal Piemonte
Lo ha messo anche a Giuseppe avversa che qua con noi oggi rappresentante del Comitato delle vittime del forte turn io non avevo mai sentito parlare di forte To fino a quando sono arrivata a Roma perché in Piemonte io non ho mai letto un articolo sul giornale
Probabilmente accaduto a tanti di noi
Forse
Anche questa difficoltà nel ragionare nel rielaborare cos'è accaduto in quegli anni le difficoltà che ci sono state forse è proprio questo influenza una sofferenza ancora presente una ferita ancora presente
Quella ferita che legata al minor riconoscimento di ciò che è accaduto in questi a un tentativo di non assumersi delle responsabilità per ciò che è accaduto siamo a Firenze e non vogliamo dimenticarci neanche il tema della violenza istituzionale della vittimizzazione secondaria quella violenza che si sposta dalle mura domestiche e arrivano in tribunale arriva nei nostri uffici
Arriva nelle scuole
E coinvolgere molteplici sicure professionali sicuramente gli assenti sociali ma i consulenti tecnici giudici le forze dell'ordine una serie di figure che come noi
Sono
Messe lì a tutela delle persone e invece noi sappiamo che accade in moltissime situazioni che questa situazione è questa tutela non accada dirittura le persone rivivranno delle condizioni di sofferenza
Che in qualche modo lei rendono responsabili di ciò che è accaduto invece che sostenerle in un percorso di cambiamento e quindi oggi qui insieme a Fort Eto'insieme all'Associazione Artemisia assieme all'Associazione dei caregiver per parlare donne e di bambini
Ma per ricordarci anche che forse questi sono i due fenomeni più evidenti quelli di cui maggiormente si parla come avete visto dal nostro video noi non vogliamo dimenticare neanche la violenza istituzionale in carcere
Non vogliamo dimenticare che in questo momento c'è un tasso di sovraffollamento del centosette per cento nelle carceri italiane e non vogliamo dimenticare che nel due mila ventidue sono stati ottantaquattro i suicidi in carcere
Non vogliamo dimenticare tutte quelle persone
Che sono giustamente forze private della loro libertà personale
Ma sono anche private della dignità di esseri umani con trattamenti inumani degradanti
Che probabilmente proprio per queste condizioni di vita incivili non degna di un paese come il nostro
Eleva nei i livelli di sofferenza e quindi i tassi di suicidi ma anche i tassi di atti autolesionistici
Sia nelle persone detenute che anche nelle forze dell'ordine che lavorano all'interno delle carceri deve sicuramente interrogarci che poi abbiamo la violenza istituzionale rispetto ai fenomeni migratori
Pensiamo a quanto e complessa ottenere un permesso di soggiorno pensiamo alle lungaggini e pensiamo alla moltitudine di uffici nei quali bisogna presentare delle domande
E pensiamo alla violenza istituzionale nelle strutture per anziani per disabili per persone con malattia mentale pensiamo alla violenza istituzionale a Bolzaneto alla scuola Diaz pensiamo eventi che sono molti più noti molto più noti che non vogliamo esimerci dal pensare a quanto alle volte i nostri servizi possono diventare dei servizi oppressivi cioè non in grado di accompagnare le persone
Chiudo dicendo che parliamo ribadendo che parliamo di questi temi non per cercare un colpevole non fu per puntare il dito contro qualcuno che siano avvocati psicologi medici e assistenti sociali non stiamo facendo questo
Stiamo cercando di far comprendere come non dobbiamo concentrarci su responsabilità individuali perché questi sono problemi sociali strutturali noi dobbiamo fare una lettura dei sistemi dobbiamo riuscire ad incidere sulla narrazione del lavoro di cura che non può essere ricondotto unicamente una somma di prestazioni ma che deve essere altro noi siamo convinti che nessuno possa dire io non c'entro in questa situazione nessuno possa dire io non ho visto
Nessuno possa proteggere collega o un una persona con cui lavora che ha commesso degli errori e tutte le volte che questo accade noi dobbiamo schierarci dalla parte della vittima Central
Buon lavoro a tutti
Grazie grazie alla vice presentante Barbara Rosina
Per Sammy date un cenno d'assenso da parte della regia no dovremmo essere in grado di collegarci con Night viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto
Ce l'abbiamo
Allora
Evidentemente va bene quando poi saremo in grado di di poter fare il collegamento mi avvisate e quindi io direi di aprire la tavola rotonda
Che è il primo momento diciamo di approfondimento della mattina poi ce ne sarà un'altra
E questa prima tavola rotonda ha proprio come tema ma pregiudizi stereotipi violenza domestica e di Stato conoscere per agire che poi diciamocelo no Einaudi diceva conoscere per deliberare ma insomma
è chiaro che tutto ciò che si riesce a conoscere a una maggiore possibilità poi di essere come dire incisivo a allora io direi vorrei che venissero qui si sedessero qui vicino a me professor Luca Fazzi professore ben trovato
Docente di Sociologia diversità di Taranto possiamo dire scarto professore si non s'offenda seccati finiscono esperto e poi abbiamo Francesca nascenti anche lei è qui grazie Francesca Innocenti
è la presidente è finito al centro donna limitative latina al centro antiviolenza ma non solo
Tanto un assistente sociale è una nostra collega tali dovremmo essere collegati con il professor Starace che però non vedo professor sagace si occupa di salute mentale il direttore del dipartimento del Salute Mentale avocazione delle di Baden ha eccoci qua va trovato
E poi ma non certo per ultima per importanza Daniela de Robert credo l'ufficio del garante delle persone private della libertà personale
Allora se voi siete d'accordo io darei la parola subito al professor Fazzi perché professore perché abbiamo bisogno giù di lei nel senso lasci deve riuscire insomma chiaro che a un a un'utenza è una platea di persone esperte e quindi forse non ce ne sarebbe abbiamo bisogno però un focus di approfondimento esattamente quando si parla di violenza istituzionale abbiamo visto nel video ma c'è stato tutto un un elenco anche di situazioni
Che sono portatrici di violenza dove lo Stato diventa il nemico
Professore non c'è solo questo noi sappiamo come la violenza non necessariamente sia e debba essere una violenza fisica
Cioè la violenza più sottile cioè la violenza del condizionamento c'è la violenza il ruolo di dove non si manifesta esclusivamente il forme fisiche
E poi c'è alte tutto il grande capitolo di come all'esterno questa questo questo drammatico fenomeno viene percepito se ne sa se ne parla secondo lei abbastanza no probabilmente la risposta no
Insomma professor Fazzi dalla
Grazie
E la risposta è no
Direi
Io il inizierei con una con una citazione
Che è scaturita da un nostro dialogo di qualche giorno fa
E parlavamo molto in generale
E il tema del convegno Giovanna mi ha detto una frase che mi ha molto colpito la ripresa da un film di Nanni Moretti concerto appunto protagonista dice bisogna trovare le parole giuste le parole sono importanti
E io la ringrazio molto di questa di questa citazione perché quando noi iniziamo a parlare di violenza di maltrattamento di abuso che sono parole che non vengono utilizzate comunemente che allora diamo iniziano dare significati alcune questioni ringrazio anche presidente la vicepresidente della della ordina che hanno organizzato questo incontro su questo tema penso sia un credo una delle primissime Paul perché e gli ordini ai professionisti e alle istituzioni guardano riflessiva mentre su se stesso su un tema così delicato ringrazio anche Barbara questo bellissimo intervento iniziale allora violenza abuso e maltrattamento sono dei temi appunto sono delle parole che ci svelano alcune questioni che cosa ci svela no
Ci svelano che può accadere spesso come diciotto a cadere che le persone che hanno bisogno di aiuto
Ricevano un danno intenzionale o meno da parte delle persone o delle istituzioni che
Tutto era preparato aiuto e questo un qualche cosa di straordinario sotto certi profili perché non non siamo abituati a ragionare in questo modo è stata fatta una bellissima ricerca un paio d'anni fa su le aggressioni alle assistenti sociali e agli assistenti sociali dove si è visto che gli assistenti sociali e le assistenti sociali possono essere vittime di aggressioni minacce eccetera
E quindi ripartiamo e diciamo anche le persone che si rivolgono ai servizi alle istituzioni alle assistenti sociali a tutti gli altri professionisti possono essere vittime di violenza maltrattamento
E l'abuso
La domanda successiva te mi farei ho già risposto dicendo inizialmente no forse era molto molto
Affrettata
La risposta perché fosse passato va
Spiegato qualcosa allora cioè maltrattamento c'è abuso c'è violenza dobbiamo definire anzitutto maltrattamento abuso e violenza la la violenza maltrattamento abuso non è soltanto l'atto fisico di violenza fisica
Ma può essere anche una violenza emotiva nolente violenza psicologica una violenza che colpisce l'identità delle persone può essere l'incuria
E questa è una forma di violenza molto molto pesante molto molto diffusa
Quanta violenza c'è all'interno dei servizi e all'interno delle istituzioni deputata ad aiutare le persone noi veniamo da una stagione l'ormai piuttosto lontana purtroppo cara la stagione delle riforme quando negli anni settanta ottanta novanta e si è arrivati al due mila
L'idea era e smontiamo alle istituzioni totali
è stato in parte fatto
E in parte queste istituzioni totali sono rispuntato il Papa tutte le parti e direi alle volte senza che ce ne accorgessimo questo il problema
E in parte senza che ce ne accorgessimo in parte nel disinteresse o nell'abitudine cioè si lavora in un certo modo quindi tutto sommato non ci facciamo neanche più caso e non facciamo più caso di che cosa
Non facciamo più caso del fatto che nel RSA la violenza l'abuso
E il maltrattamento sono estremamente diffusi
Le ricerche ci dicono che circa l'ottanta per cento degli operatori
Sono stati protagonisti o hanno visto episodi accadimenti di maltrattamento soprattutto emotivo psicologico in Curia cioè l'ottanta per cento
E il personale che lavora all'interno di strutture dove sono ricoverate ospitate attualmente circa trecento mila persone
Si è parlato delle carceri le carceri sappiamo che sono sono sono sovraffollate che ci sono i suicidi che sono luoghi assolutamente non do putativi al loro obiettivo principale che dovrebbe essere la rieducazione
Ma poi ci sono molte altre questioni ci sono per esempio i centri di salute mentale che sono sempre più sprovviste di personale
E quindi cosa succede quando siamo sprovvisti di personale succede che dobbiamo fare la contenzione succede che dobbiamo andare i medicinali succede che non ci approcciamo più alle persone in quanto persone
E poi c'è un'ultima specie un'ultima fattispecie
E che quella sera più complicata perché mentre quando parliamo di Aversa possiamo dire ok gli assistenti sociali sono un po'a margine nelle carceri ok sono un po'a margine almeno come operatore diretti cioè
Ferme in parte son proprio a margine ma anche nei servizi sociali nei servizi sociali di base c'è una violenza maltrattamento diffuso faccio ombra ad esempio poi arrivo su sull'ultima parte c'è ancora un minuto
L'esempio è questo
Anche l'Italia della quotidianità no Barbara prima parlava di omissioni di di di di scarse attenzioni perché poi il maltrattamento passa da queste cose dire anche forse le volte da scarsa preparazione
In questo in caso di una famiglia c'è stato un allontanamento con la quattrocentotré dovrà far UPB due bambini sono stati messi in protezione e dopodiché il giudice a deciso per un rientro progressivo
La famiglia inizia a chiedere all'assistente sociale delle informazioni su cosa significa questo piano di rientro progressivo con delle per avere dei tempi sì che qualcosa inoltre chiede delle informazioni su come dovrebbe comportarsi per fare in modo che questo piano di rientro si compia cioè che non si comporti la famiglia male quindi per qualche motivo il piano di rientro non si compia
La famiglia di persona normale di persona anche fragili come spesso sono queste famiglie
Gli assistenti sociali non danno risposta alla domanda la domanda viene inoltrata con una pecca non viene data risposta
è segnalata al dirigente dei servizi e che rimanda l'assistente sociale al parere dato l'assistente sociale orale verbalmente a questa famiglia
La famiglia non sa non riceve mai una risposta
Una famiglia che ai bambini in nelle strutture e che vive una situazione diametralmente pesantissime incertezza
Ora al di là il diciamo della del pacato rispetto del codice deontologico tra questo tipo di operazioni questo tipo di azioni dobbiamo pensare quanto sono diffuse quanto non sono diffuse nel dalla mia esperienza sono purtroppo più diffusa di quello che si pensa e non sono solo diffuse all'interno ai servizi sociali naturalmente sono diffusa all'interno delle università di un sacco di istituzioni però anche all'interno dei servizi
L'ultima questione che perché tocco e chiudo sono le cause di tutto questo vada a fare e il penso che ci sono delle cause complesse ma alcune sono generali sui cambiamenti culturali sul fatto che noi siamo sempre meno attenti agli altri
Paci sono dette cose precise allora una causa alla riduzione della spesa per il welfare
è vero che nel cui settori adesso compie narra eccetera eccetera la spesa per guerre fra commentata
Ma se andiamo a vedere quanto si investe nella RSA per esempio se andiamo a vedere quanto si inverte successa M. per esempio quanto si è investito in passato sui servizi sociali per esempio
Vediamo che si è investito molto poco e allora via Morgagni ci ridotti abbiamo scarse risorse abbiamo operatori molto stressati e tutto questo ricade inevitabilmente sulle persone questa è la prima questione
La seconda questione credo sia la burocrazia imperante cioè il fatto che alle volte non ci troviamo a lavorare con delle persone ma chi è responsabile di quell'aiuto non si sa non si capisce perché arriva il medico perché arrivano psichiatra perché arriva l'assistente sociale arriva l'insegnante è tutto talmente frammentato che alla fine la tentazione di dire la responsabilità di qualcun altro molto forte
E poi c'è un tema che divenuti ciò mi occupo di questo soprattutto per faccio l'insegnante che il tema della formazione
Oggi gli operatori sono formati ad affrontare questo tipo di tematiche sì o no
E la risposta che io penso sia necessario dare sia indispensabile dare risposte no
E no perché perché il percorso di formazione anche del servizio sociale si sono fondamentalmente indeboliti nel corso del tempo
Noi diamo delle universitarie proprio dei corsi di laurea dove c'è uno due materie professionali dove è difficilissimo fare i tirocini dove non si trovano operatori supervisore che sa come tirocini
Ora si può imparare dall'esperienza
E quindi uno può dire tutto sommato la formazione universitaria con lacche
Ma bisogna vedere che tipo di esperienza perché se poi l'esperienza che facciamo un'esperienza all'interno dei servizi con poche risorse forte stress forte burocratizzazione ed a capire quanto esperienza possiamo fare questo è quello che mi sentirei di dire
Grazie professor
Grazie professore
Però ovviamente non non non si alzi appena d'acqua
Smettete biete scusate ma io mi devo girare perché non riesco a fa interloquire con qualcuno sano guardando euro
Quindi va trovato ben trovato questo sarà se direttore del Dipartimento di salute mentale dipendenze allora SL ma della ma anche molto altro lavoro
Posso dire per quanto riguarda la mia esperienza di vita e lavorativa posso ricordare al anche il fatto che lei e dell'Associazione Luca Coscioni
Che per me insomma vale molto non so chi la conosce ma insomma chi non la conosceva magari ne parliamo in un altro momento
La salute mentale la salute mentale ma non solo perché in questo caso magari uno associa la questione della violenza al alle alle problematiche legate al contenimento ad esempio però si può e poi lo faremo anche con una la dottoressa De Robert parlare di dell'uso degli psicofarmaci in carcere
La questione della del delle patologie legate alla al disagio che non necessariamente sono vere e proprie malattie psichiatriche però fanno assolutamente come dire la la fanno da padrona in in determinati contesti e il carcere ha sicuramente uno di questi pace tutto il capitolo delle famiglie
Lasciate sole lo stigma
Insomma
L'argomento bastone
La sentiamo dalla sentiamo non la sentiamo acceso il microfono
Tra l'altro vi volevo dire mentre presto Starace esistono al suo microfono che il viceministro Sisto interviene Houghton diciamo un contrattempo per appena appena riesce a liberarsi si collega quindi lo ascolteremo
Vediamo un po'siamo riusciti non la sentiamo
Supporto tecnico
Queste sono diciamo le a parte gli inconvenienti del del delle dirette e dei collegamenti da remoto ecco adesso non ce l'abbiamo proprio più
Quindi io se la dottoressa verrà aperta da corto l'ufficio del Garante per le persone private della libertà personale che ultimamente non è Soro il garante per i detenuti
Diciamo che la presentazione che ho fatto in parte sicuramente ha molto a che fare con il lavoro che il garante che l'ufficio del Garante fa abbiamo visto i dati nel video che sono dati drammatici però non ci sono dati come dire non sono delle novità perché per quanto riguarda le strutture carcerarie il sovraffollamento non è certo una notizia
L'elevato numero dei suicidi quest'anno sicuramente ha rappresentato dramma ma voi vi occupate anche di migranti vi occupate di persone private della libertà personale anche momentaneamente insomma buon quadro dove sicuramente la violenza istituzionale purtroppo e è molto diffusa
Intanto grazie per l'invito grazie per l'opportunità per questo tema ho seguito con attenzione il PTA iniziale no si parla di violenza di e i alcune istituzioni
Devo dire che noi come garante nazionale ci occupiamo e privazione della libertà più in generale quest'anno abbiamo ahimè focalizzato l'attenzione sui suicidi ottantacinque
L'ultimo Verona causata accertare decesso per caso ad accertare che è stato riconosciuto come Suicide siffatti c'era scritto tacciano non vedo sarà
Tanta quattro ma sono sinceramente non è l'ultimo dell'anno se non ricordo male tra l'altro dal era una decesso che sta poi riclassificato
Nel due mila ventitré abbiamo già i primi due suicidi siamo al venti gennaio
E si parla molto di sovraffollamento che c'è che è un problema che è un problema molto
Poco omogeneo differenziato sul territorio differenziata all'interno degli istituti ci sono delle regioni altamente sotto affollate degli istituti altamente sotto affollate agli esteri le sezioni
Sotto affollate a fronte di situazioni opposte
E si parla di sovraffollamento spesso anche quando si ragiona sui suicidi noi abbiamo analizzato con attenzione i numeri la sensazione che abbiamo è che non è sovraffollamento il problema principale
Quanto e e lo dico perché i due picchi dei suicidi sono stati e sono spesso ma sono state ventidue al momento dell'entrata persone dunque io c'avevo qui i numeri
Ma sono una trentina le persone che si sono suicidati nei primi tre mesi anzi sono cinquanta le persone le succitate
Nei primi sei mesi della carcerazione ventuno nei primi tre mesi dieci nei primi dieci giorni di questi la maggior parte nelle prime ventiquattro ore alcuni e non sono neanche stati registrati dalle matricole perché non si è fatta in tempo e il secondo picco eh quando stai per uscire e oltre a l'impressione che abbiamo tratto noi da questo e dal contatto dal lavoro su questa situazione che l'idea di chi entra in carcere di entrare in un mondo che non interessa a nessuno che diventerà un pozzo nero da cui non riusciranno a uscire se usciranno nessuno sarà più disposta ad accoglierli allora la violenza dell'istituzione è una violenza che inizia prima continua dopo è una violenza
De tra le persone per detenute ci sono
Più di mille cinquecento persone che hanno una pena
Compresa tra zero e Todi città sotto i dodici mesi persone che hanno una pena di tre quattro cinque sei otto mesi dieci mesi reati leggeri
Due mila cinquecento che hanno una pena inferiore ai due anni sono tutte persone che non dovrebbero neanche entrare in carcere che dovrebbero accedere direttamente alle misure alternative ma la loro presenza in carcere ci dice due cose
Uno ci dice l'assenza del fuori cioè quanto queste persone che sono persone evidentemente più fragile più povere con meno difesa con meno capacità relazionale con meno capacità economiche magari prive di una casa però la detenzione domiciliare
Quanto queste persone sia nel perché sono entrati in carcere le loro fragilità le difficoltà che hanno non siano state intercettate prima sono arrivate quasi direttamente alla giustizia penale
Che è una misura estrema è una misura sussidiaria che interviene laddove altre risposte non sono riuscite a ottenere un risultato soddisfacente Calamissura anche molto costosa e allora ci dice
Quando dell'assenza del fuori e quanto poca attenzione sia stata data a queste persone di quanto poco si sia intervenuti sulle difficoltà voi vi occupate anche di minori ce ne occupiamo anche noi per il minorile per i minori stranieri non accompagnati
La scuola spesso perde beh non è capace di recuperare queste persone e quindici dice dell'assenza del fuori la presenza del carcere ci racconta l'assenza del fuori la presenza di tante persone
Con queste situazioni ci parla di una grande fragilità io dico del carcere ama molto le povertà le predilige tutte le povertà economico sociale e culturale relazionali di salute
Delle persone degli ottantacinque persone che si sono suicidati eh
Undici avevano un disturbo mentale che agnostica Antonio
E quindi questo sicuramente è un aspetto
Si è parlato prima di parole delle portanza delle parole della violenza
C'è una parola che abbiamo dovuto aspettare fino al due mila diciassette perché entrasse nel Codice penale che la parola tortura e purtroppo una parola
Che nel Codice penale in questi di questi tempi si fa un uso ci sono molti processi in corso allora tutti sappiamo in Santa Maria Capua Vetere tutti abbiamo visto quelle immagini ci sono altri processi in corso San Geminiano Torino Ferrara e molti altri parlo di carcere
Devo dire che anche qui io c'è un aspetto di cui si è parlato poco parlando di Santa Maria che ci ha colpito molto né di cui spesso parliamo con gli operatori tutti gli operatori
Che sono presenti in carcere penitenziari della salute che altro
Ed è il silenzio di tutte le persone che sono entrate nel turno successivo che fossero poliziotti direttori assistenti sociali educatori medici infermieri insegnanti e quant'altro
Nessuno
Nessuno dei questa persona denunciato e sicuramente quando entrano in carcere dopo quello che è successo sai cos'è successo e allora
Allargherei anche qui perché il tema della violenza delle istituzioni si fonda anche su un consenso esterno penso alla disturbo mentale a quanta voglia ci sia di chiudere queste persone
Perché ci fanno richiudiamo le tenta mettiamo le nelle Renzi mettiamo le strutture riapriamo
Degli ospedali psichiatrici giudiziari oggi di nuovo sui giornali
Si riparla di una vicenda dolorosissima Dl nel cassetto morta bruciata nell'ospedale di Bergamo
Perché era legata al letto e quindi non è riuscito a mettersi in salvo quindi anche qui il tema della contenzione sono temi importanti sono temi che però non possono trovare sono una soluzione interna
Non lo diciamo per gli suicidio suicidi in carcere non interrogano solo l'amministrazione penitenziaria interrogano tutti interrogano i territori interrogano la chiusura quando non si è disposti ad accettare una persona che ha scontato la sua pena
E che rientra
Quando si parla di violenza delle istituzioni sicuramente l'ambiente un ambiente conta molto
C'è un altro aspetto non parlo tanto del carcere anche lì ci sono
Contesti assolutamente inaccettabile se voi avrete la voglia la pazienza di leggere i nostri rapporti leggerete anche le descrizioni di alcune sezioni alcune strutture
E alcune abbiamo chiesto che fossero chiuse alcune sono state chiuse ma penso in particolare adesso per esempio Cpr centri permanenza per i rimpatri
E i centri dove oggi sono presenti seicentoventinove persone
Uomini e di cui e invece solo cinque sono donne
Sono strutture
Che il per definire io uso un'espressione di Berruti Luciani che parla di un'altra esperienza molto forte di un centro per migranti in Australia sono delle gabbie senz'anima
Sono dei luoghi vuoti in cui non ci sono neanche immobile perché i mobili sono parte delle murature o dei pavimenti
In cui il corpo file una gabbia chiusa sopra e più sei lati in cui non c'è nulla da fare in cui il tempo vuoto come spesso il tempo a vuoto nel carcere anche questa una violenza
Sono dei luoghi violenti ti perse devo dire che dall'ultimo Cpr da cui sono uscita non glieli si chiama in continuazione sono uscita continuando a chiedermi perché perché li trattiamo così
Perché tra l'altro questi sono centri ormai lo sappiamo centri per il rimpatrio dovrà vengono portate le persone che devono essere rimpatriate perché presenti
In maniera irregolare sul territorio ma il cinquanta per cento di queste persone da sempre da quando sono state istituite queste strutture e hanno Mammano cambiato nome
Fino a diventare oggi Cpr e cinquanta per cento non viene rimpatriato quindi cinquanta per cento che entra lì per essere rimpatriato
Ci domandiamo uno qual è il senso di questa privazione della libertà se la finalità per la quale sono stati privati della libertà non viene raggiunta questa è la prima domanda
Sono luoghi da cui queste persone escono quasi sempre con un foglio di via per ritornare a girare
Per il nostro Paese in attesa di essere rifermare atti Tieste riportati non Cpr per essere rimessi fuori quasi un sistema di allontanamento temporaneo di persona un po'ma così fastidiose scomode dalla vita comune anche qui c'è una violenza di un sistema cioè la violenza di un consenso in qualche modo
Dio forse mi fermerei qui ci sarebbe moltissimo da dire ma sicuramente a proposito di di questo che stava dicendo diciannove dottoressa Roberta
Per mi veniva in mente sul la citazione che poi io come avete sentito non ha fatto o no e che poi invece proposto Fazzi ha avuto no
Come dire la gentilezza di ricordare però io l'avevo fatto come per riflessione
Sull'uso delle parole dal punto di vista passatemi il termine magari è improprio sociale
Il fatto che ci sia consenso generalizzato di fastidio rispetto a chi ad esempio l'ufficio del garante delle persone private della libertà personale cerca di riportare dentro vanno dentro un uovo ma dentro al problema l'opinione pubblica
Cioè di su queste queste ematiche sono vissute fondamentalmente con fastidio quando con invece con assoluta indifferenza perché magari ma non sono percepite come un problema perché qualcosa distante da noi il carcere in questo è l'esempio forse più significativa il carcere o luogo
Chiuso isolato totalmente l'attacco da cui tu non hai di cui tu non hai contezza se putacaso nella vita non ho mai avuto modo di avere a che fare le persone non sanno che cosa è un carcere non ne hanno la più pallida idea però di contro quando capita di fare discorsi situazioni diverse da queste ovviamente voi siete una platea interessata attenta soprattutto già formata o informazione
Non c'è c'ha un senso di fastidio
Come se il riportare l'attenzione su queste tematiche fosse quasi una perdita di tempo oppure viene tacciato di buonismo come se va be'ti occupi degli ultimi perché cioè cattolico perché sei convinto che questo sia un modo buono di approcciare alla vita l'esistenza e secondo me in questo caso il lì invece il il parlarne con le parole appropriate aiuta molto e queste questi appuntamenti che sono appuntamenti fatti
Per specialisti dovrebbero invece essere aperti anche a a agli altri alle persone al mondo di fuori non questo è una considerazione a margine che faccio
Allora mi fanno mi dicono di guardare il telefono Starace Saraceni collegato
Ecco cifra allora sbrighiamo ci perché divertente la tecnologia magari non aiuta lo rifaccio tutto il preambolo
Non la sentiamo
Bene mi secca telefonici ecco ci fa penale sto innanzitutto grazie grazie a Giovanna Amanda e soprattutto agli organizzatori presidente grazie alla vicepresidente spiegare alla quale ho particolarmente apprezzato si l'intervento grazie soprattutto perché mi pare si tratti di una serie gli eventi che piuttosto che seguire il menestrello che purtroppo sembra essere comune questo periodo di difficoltà del sistema di welfare cioè quel quell'affermazione veri principi e dei diritti attinenti alla propria corporazione mi pare invece questa serie di incontri e questo in particolare siano destinati da un interesse che travalica le competenze professionali che si occupi finalmente dell'interesse comunque del del bene ecco e e per questo ancora ancora convinta che il interna e il tema della tavola rotonda declinato nell'ambito dei paletti direttamente mi occupo
Credo che possa avere Diversi diversi elementi d'interesse io ne sottolineano tre nei tempi concessi chiedono anzi a Giovanna Reanda di farmi solo se sono sto andando oltre il primo è quello che è stato da citato era sullo sfondo della presentazione a cui abbiamo assistito e creare una violenza zecche
Diciamo sta prima di quella istituzionale quella che padre ciascuno di voi ne ne caratterizza certe attitudini
Cioè che certi valori sulla base pagare informazioni Settis porte o comunque non sempre correlate al europei determina e determina questo è il peggior comportamenti di marginalizzazione quando non apertamente violenti nei confronti in questo caso delle persone marginali o ancor più specificamente del persona che sono portatrici di una sofferenza aumenta
E sto parlando appunto dello stigma sto parlando della dello stigma che associato alla tema del tema della malattia mentale e riguarda non solo le persone i diretti interessati ma il loro familiari persone che condividono
Con loro percorsi di vita e non vorrei dimenticare riguarda anch'Kinetic professionisti e si occupano di questo di questo io credo che questo sia un tema largamente sottovalutato dal vostro Paese credo che siamo tra i pochi o forse gli unici tra i Paesi occidentali non a quello esterno ma ormai oltre quindici vent'anni fa ha messo in campo iniziative specifiche la lotta Aldo stigma per contrastare le informazioni scorrette
Intervenire sulle attitudini in ultima analisi auspicare comportamenti più coerenti con un Tibet comunque ma lo stigma sulla salute mentale sì
Come diceva alla base di modalità che vengono adottate ai diversi livelli quelli istituzionali quelli decisionali quelli organizzativi nei quali io credo che possiamo comprendere bene come tutto tutta la l'assistenza per la salute mentale sia nelle condizioni in cui si trova io sono assolutamente convinto che lavorando stigma quella e il pregiudizio relativo alla salute mentale IMEI anche se non in maniera esplicita il disinteresse o l'interesse apparente solo manifestato solo nelle dichiarazione di principio ma non nei fatti
Che ha caratterizzato gli ultimi quindici trent'anni della delle nostre politiche la per la salute mentale negli ultimi tempi mi è capitato di approfondire anche un aspetto molto specifico che è quello dello stigma che viene coltivato nei confronti delle persone con problemi di salute mentale
Perché hanno impegno politico bene tutta la letteratura sull'argomento segnala che proprio tra i decisori politici che dovrebbero conoscere questi trabocchetti cognitivi invece il pregiudizio lo stigma la marginalizzazione nelle persone che s'possono presentare temporaneamente o in maniera duratura condizione di sofferenza psichica e molto molto più forte rispetto alla popolazione generale forse anche questo è un chiave di lettura terrà comprendere lo Stato attuale si delle cose stato però delle cose che è stato delineato in alcuni interventi recenti ai quali faccio riferimento ad una più dettagliata analisi ma che ci dicono che è stata realizzata negli ultimi dieci quindici anni
è una una reale destrutturazione del nostro sistema di cura per la salute mentale a quel sistema che avrebbe un documento creare un compito di contrastare non solo di F ti sulla comunità sui singoli e sulla comunità dei problemi di natura psichica anche di contrastare attitudini errate che possono incidere forse più della patologia stessa sugli esiti a medio lungo termine i nostri i nostri interventi tutto questo abbiamo abbiamo verificato documentato proprio di recente alla luce degli inutili standards organizzativi strutturali e di personale sono stati sanciti in un'intesa Stato-Regioni e alla fine dello scorso dello scorso anno proprio di recente abbiamo potuto calcolare che a regime all'attuale sistema di cura per la salute mentale presentai circa tredici mila operatori assenti
In undici mila di questi oltre undici mila di questi sono operatori delle professioni sanitario che il servizio
E poi vi sono medici psicologi vendevate case ma alla massima carenza attiene proprio automatica
Dei professionisti Sensi sanitari servizio sociale che direttamente più direttamente hanno si sfoga una rapporto comanda
Le persone che si rivolgono passa creme per questo quindi sia un primo sì e una prima chiave di lettura di alcuni altri aspetti ai quali vengo immediatamente che pervadono la pratica psichiatrica e vengono segnalati dalle associazioni dai diretti interessati dai familiari come
A gravissimo rischio di lei i diritti delle delle persone parlo
è stato citato anche nel documento iniziale parlo delle forme estreme di limitazione non solo della libertà ma dei testi limitazione dei movimenti della contenzione fisica su su cui pure correttamente è stato ricordato c'è stato un gran lavoro sia del tavolo tecnico salute mentale l'onore di coordinare sia delle regioni che lavoro che purtroppo perdura senza esitare nella in una definizione possa divenire elemento di differimento le pratiche nel nostro nel nostro paese andando verso la zona merito della contenzione così come è stato ottenuto anzi dire abbiamo ottenuto visto che dipartimento che ma la responsabilità di dirigere uno dei dipartimenti in cui ancora quest'anno siamo usciti da azzerare qualsiasi tipo di contenziosi ai servizi pubblici nei servizi privati obiettivo quindi possibile
Da perseguire obiettivo che sarebbe necessario analizzare nelle sue difficoltà di conseguimento caso per caso ma tutto ciò ma evidentemente a patto di una consapevolezza che questa è una particolarmente altre aree particolarmente critica sempre di limitazione della libertà quella dei trattamenti sanitari obbligatori pure hanno visto nel corso degli anni una progressiva decrescita anche qui probabilmente ci sarebbe molto nota fare rafforzare le garanzie a sfavore sia i diretti interessati sia degli operatori
Una delle ipotesi di lavoro che abbia Tiso potrebbe essere utilmente perseguita quella della presenza presso i reparti dove si svolgono questi trattamenti sanitari obbligatori che ricorda vengono sulla base dell'emissione di un'ordinanza sindacale la presenza personale delle politiche sociali di quel comune che il cui primo cittadino è emerso l'ordinanza per verificare landa evento Pertusola programma terapeutico secondo l'età di bilancio cioè se vengono attivate tutte le opportunità perduta
Acquisire il consenso la persona se vengono rispettati tutti i suoi diritti se chi ha la possibilità di libero accesso da parte di familiari da parte di conoscenti ecco già soltanto la presenza di un terzo a garanzia di questi diritti credo possano essere di grande ausilio nella realizzazione sia pur come elemento ormai sempre più fra rispetto alla pratica ordina in un trattamento sanitario obbligatorio concludo
Con un'area che è stata appena dettagliatamente già trattato collega verrebbe quella del quella del carcere e in particolare l'assistenza si cerca in carcere assistenza che evidentemente risente di tutte le difficoltà che ho appena segnalato carico dei servizi della rete dei servizi sanitari pubblici assistenza e dovrebbe essere garantita con la presenza di almeno uno psichiatra e uno psicologo e un professionista sanitario dando trecento trecentocinquanta detenuti
Io credo che questo standard sia largamente non osservato in una in tutto il Paese e credo che anche da questo dipenda il largo uso che viene fatto che è stato denunciato più volte di sì con farmaci oltre il quaranta per cento della popolazione carceraria comunque che superano questa soglia no con in alcune strutture e che evidentemente non risolvono non risolvono il problema anzi possono ingenerare fenomeni di dipendenza soprattutto sui farmaci questione sono sembianze Pina o già ancora Ceronetti Cossiga dazio ecco è stato già detto il carcere e di per sé una condizione
Nella quale difficile immaginare una persona possa mantenere un equilibrio equilibrio psichico ma non è scelto il ricorso sedativo psicofarmaco l'assoluzione è evidente che il farmaco che il che il carcere dovrebbe acquistare riacquistare soprattutto per le persone mostrano conseguenze più rilevanti sul piano sul piano psichico con la funzione educativa rieducativa abilitativa riabilitativa che il Luigi snatura credo stabilire chi parli così costituzionali e gli avevano mi arrivano assegnato i provengono più grande e che alle carenze alle contraddizioni del sistema carcerario si vanno a dare una risposta in termini si chiama tredici così come in fondo come è stato fatto dalle origine della della nostra della nostra disciplina che così come invece è stato respinto
Sperando appunto di accantonarlo per sempre con la legge di riforma di ormai quarantacinque anni fa posto restio ecco io mi fermerei qui naturalmente disponibile interagisce nella fossero approfondimenti richiesti grazie perché vi dicono che possiamo andare avanti dice Franca Pellini fa lei trova fermare
Perfetto allora abbiamo la parola adesso a Francesca innocenti francescana Santi
Bella presidente del Centro donna Lilith di latina è un centro antiviolenza ma non solo perché avete anche delle dedicava una casa famiglia comunque insomma ma sutura di accoglienza anche per i minori
E ed è un assistente sociale la nostra collega allora forse invece a raccontare che cosa è un centro antiviolenza io pensavo che fosse come dire superfluo perché desto vista la platea che invece Francesca mi ha fatto notare che nella formazione delle delle assistenti sociali la violenza domestica appena Cenerentola la formazione hanno almeno sa esattamente quello che ho capito tre
Buongiorno a tutte buongiorno a tutti ringrazio intanto l'ordine per avermi invitata come relatrice ringrazio tutte voi e tutti voi di asset qui anche chi ha collegato da remoto
Mi mi ricollego subito a tre parole che sono le tre parole che diciamo porterò avanti in tutto il mio intervento la parola parola il silenzio è lo stigma che sono le parole che noi sentiamo quotidianamente io personalmente da dodici anni all'interno del Centro donna Litta
Parlando di violenza istituzionale mi faceva piacere condividere con voi come siamo nate a pensiamo la del mille novecentottantasei a latina
Territorio non semplice quindi sono trentasette anni quattro o di febbraio che operiamo su questo territorio
Nasciamo però da un frame con visto nel vostro Ovidio a da quel processo per stupro del mille novecentosettantanove che si è svolto a latina e dal precedente processo del massacro del Circeo
Le nostre società e dopo dieci anni hanno fondato l'associazione erano coloro che facevano la pratica dei processi ovvero coloro che militavano all'interno delle aule del Tribunale di latina
E osservavano quello che oggi nel due mila ventitré chiamiamo violenza istituzionale ricchi imitazione perché diciamo non è una novità è da sempre così
Ed è da sempre così che le donne quando chiedono aiuto non vengono credute
E quindi quando arrivano ad un centro antiviolenza quella vi dirò che cosa trovano forse per la prima volta un luogo di donne per le donne in cui noi le chiediamo
Il Centro Antiviolenza e quindi questo noi gestiamo uno dei primi centri antiviolenza italiani e perché diciamo siamo tra le storiche come associazione
Il Centro Antiviolenza e questo è un luogo dove la donna in maniera totalmente gratuita si può rivolgere che svelare e chiedere aiuto per la prima volta per quello che non è una situazione che non la fa star bene non la fa star bene e ha già messi in discussione gran parte della sua vita perché se a preso consapevolezza di essere vittima di una qualsiasi forma di violenza vuol dire che ha già iniziato il suo percorso di fuoriuscita
A me non piace chiamarle donne vittime piace chiamarle donne in temporanea difficoltà a causa delle violenze che hanno subito perché quello stigma
è un'etichetta che molto spesso nelle istituzioni loro si ritrovano e dicono che il loro sì
Hanno vissuto delle violenze ma possono farcela a ricominciare una loro vita libera e quindi sentirsi continuamente chiamati vittime vittime vittime
è un una condizione che le fa star strette
Nei centri antiviolenza noi ascoltiamo i racconti delle donne ed era li ascolto come operatrice antiviolenza da dodici anni prima all'interno di una struttura protetta non una casa famiglia una casa rifugio
Perché c'è una differenza noi diamo nell'immediatezza le donne del nostro territorio un rifugio una via di fuga per uscire per molte volte salvare la loro vita e quella dei loro figli e delle loro figlie le mettiamo in protezione
Fare un percorso di fuoriuscita dalla violenza duro difficile e molte volte a dei momenti in cui si ferma si arresta in maniera repentina per poi ricominciare a io vi porto delle esperienze oggi non vi porto diciamo Teoria l'esperienza è quella che ha doloroso e le donne ce lo raccontano mettere in discussione a volte gran parte della loro vita perché non tutte
Se ne accorgono nello stesso momento non tutte trovano la forza di dire basta al primo schiaffo alla prima vessazione psicologica
Non tutte ce la fanno perché troppo difficile e perché viviamo in una cultura che ancora fortemente patriarcale in cui non riescono a vedersi da sole
E qui ce lo stigma che investe la nostra professione noi abbiamo donne che si rivolgono ai nostri centri antiviolenza dopo aver vissuto anche vent'anni di violenze
E nel momento in cui in maniera delicata facciamo loro la domanda o loro stessi e ci dicono perché non si sono rivolte prima ci rispondono candidamente che non l'hanno fatto perché avevano paura di perdere loro figli alle loro figlie
Perché non avevano un lavoro perché non avevano un'autonomia economica
E perché mai trattante ripeteva questo loro se te ne vai via io mi tanti figli perché non lavori poi arrivano gli assistenti sociali e lo ripetono da dodici anni noi proviamo a scardinare anche il loro nel processo di cambiamento questa immagine che è demonizzata dei servizi sociali e perché né ci lavoriamo con i servizi sociali territoriali e ci confrontiamo io penso che io una parola chiave per provare a a superare quelle che sono le violenze istituzionali all'interno di servizi sociali
Forze dell'ordine tribunali ospedali sia quello di conoscersi
Confrontarsi e formarsi in maniera congiunta
E questo dà la possibilità di offrire un servizio migliore sicuramente alle donne
Perché se ci si guarda con diffidenza se io non mi fido della persona che dovrebbe far l'etere intorno alla donna non riusciamo ad offrirlo questo servizio delle donne
E quindi la best practice che vi porto oggi è quella di latina che non ha una metropoli
Però è il territorio in cui noi lavoriamo ed è quello di confrontarsi in maniera costante anche con tutti quelli che sono i repentini cambiamenti e sia delle i servizi sociali ma anche delle forze dell'ordine o dei tribunali o della procura
Rispetto a condividere a
In maniera basilare almeno delle linee guida su come ci si comporta nei casi di violenza perché Scolari vittimizzazione secondaria di cui so approfondite Rete questo pomeriggio è dietro l'angolo ed è e l'ho vissuta io sulla mia pelle io oggi mi sento di raccontare e di testimoniare di rappresentare tutte le donne che si rivolgono al nostro centro antiviolenza
Ed è quello che quando te arrivi in un presidio di forze dell'ordine e vuol fare una denuncia perché ha trovato la forza di denunciare il tuo mal trattante o la tua altrettante scusate mi correggo
Non pensiamo che il maltrattamento sia esclusivamente maschile
Ecco lo più preponderante perché calcisticamente abbiamo un novanta quattro per cento l'anno di donne che sono vittime di un nuovo noi lavoriamo con donne che sono vittime di donne donne che sono vittime delle proprie madri e donne che sono vittime di un qualsiasi altro familiare era o e lavoriamo con tutte le persone che si sentono donna e mi sento sembra che sia importantissimo dir vero
Perché l'abbiamo avuto dei fortissimi sconti con i servizi sociali che ci dicevano una donna che era stato concludendo il suo percorso di transizione non era degna di rivolgersi al Centro Antiviolenza anche se la vittima di violenza
E questa è una delle nostre mission far capire che la violenza di genere Domestica rivolta a chiunque si possa sentire donne che il nostro centro e aperto a tutte
E e quindi io accompagnate le donne quando gli operatori di PG li fanno i conti interrogatori anche del Codice rosso
E nel momento in cui una donna qualche anno fa aveva trovato il coraggio perché ci vuole coraggio a dire che all'interno del tuo rapporti affettivo
Una vera subisci delle violenze sessuali è un e le subisci a seguito di forti vessazioni che erano minacce dovuta ad un coltello che veniva posto sul comodino
E quanto l'operatore di vigili e ti fa una domanda e ti
Dice allora su questa violenza sessuale ce l'abbiamo dei testimoni
Tutte noi sappiamo che è semplicissimo trovare all'interno di una denuncia di violenza domestica dei famosi e nel particolare di violenza sessuale
Dei famosi testimoni perché sappiamo che le donne lasciano le finestre avverte dicono al vicino di venire ad origliare a guardare quello che sta succedendo
Non cadendo che testimoni molte volte ci sono di quello che succede all'interno delle abitazioni e sono i loro figli alle loro figlie
Che molte volte le donne
Con un ultimo briciolo di forza per tutelarli è questi figli e le figlie io mettono dalle denunce
Perché sette dichiari che tuo figlio che anche una determinata età è a conoscenza di quello che accade dentro casa può e deve essere contro interrogato anche Louie e quindi provano
Nelle maniere più bislacche a proteggerli questi figli e le figlie
Però quando sono in lì per provare a salvare la loro vita non è proprio semplice tutelare da essere una madre
Tutelanti perché destra e tentando di salvare il salvabile
Quindi quando ci si ritrova all'interno di un tribunale ha diciamo i dati riportati nel video sono confortanti latina se ne sta un po'peggio come tribunali nel senso che sto ancora aspettando testimoniò su un procedimento del due mila quindici
E non siamo ancora riusciti ad arrivare a metà rispetto almeno una prima sentenza rispetto a questo mal trattante
Quindi quando ti ritrovi e in un'aula di tribunale in cui dietro ad una grandissima forza di dire sono stata vittima di abusi di violenze
Ma ti trovi un giudice che vuole sapere nei dettagli più intimi quello che tu hai subito e che passi dall'essere diciamo la donna che ha trovato il coraggio l'imputato di quel processo di imputata capiamo che stiamo invertendo i ruoli concludendo il mio intervento non volendo rubare tempo al ad altri iniziative nel secondo me come professione quindi ora non parlo come presidente del Centro donna Lilith non parlo come operatrice antiviolenza parlo come assistente sociale
Secondo me dovremmo investire su una formazione ma che non è lasciata al buon senso della professionista o del professionista
Ma che sia strutturale e che sia resa indispensabile all'interno dell'ENI università in cui studiamo
Fin qui ci viene data la possibilità di conoscere in maniera sempre più approfondita tutte le casistiche di cittadine e cittadini che possono avere delle fragilità delle disabilità
Tutti coloro gli ambiti succitati che sono i i carcerieri ne sai che mi sono laureato un po'd'anni fa no ho avuto la possibilità di formarmi su tanti ambiti
Però la violenza in una V mai sentita nominare
L'ho sentita nominare nel momento in cui la mia professoressa di tirocinio mi ha detto ma nel territorio in cui tempi vie e quindi con le colleghe sono andate a vedere le per la parte istituzionale non confida al nostro territorio e mi si è aperto
Prendere un duo
Un mondo che che nessuno ne aveva mai parlato e che però si sa da tanti anni e perché la violenza non pensiamo che accade solo alle persone che sono lontane da noi io penso che ognuna di noi entro questa stanza almeno nella sua vita
Ha subito una qualsiasi forma di violenza quindi siamo tutte potenziali donne che nello a loro vita possono essere spostato una forma di violenza
E proprio perché la dobbiamo saper riconoscere prima di tutto su di noi abbiamo la necessità che non venga lasciata all'università x di mettere in maniera facoltativa un corso laboratorio
Per capire che cos'è la violenza di genere domestica ma che sia importantissimo che ognuno di noi come sa operare nell'ambito disabilità
Assistenza domiciliare o chi più ne ha più ne metta sobria aiutare in qualsiasi presidio una donna vittima di violenza che sta chiedendo loro aiuto grazie
Grazie cioè grazie a Francesca rilassanti
Allora intanto
Dicono che circa dal caso di scusarsi con le persone che sono collegate a on line perché per circa dieci minuti e non si è sentito Almirante ci sono state delle sovrapposizioni quindi ci scusiamo davvero per questo che evidentemente un inconveniente di natura tecnica abbiamo la possibilità di fare un diciamo ombrello secondo giro
Dove forse adesso si possono avanzare e nei nostri interventi già è stato fatto delle proposte introverso Fazzi le proposte perché perché
La situazione è quella che è stata descritta sia dal video che da da dai vostri singoli interventi
Adesso c'è la farse c'è la fase propositiva tra tanto nella seconda tavola rotonda saranno ospiti anche due politici quindi diciamo c'è c'è anche questo di diciamo un'opportunità no di poter chiedere visto che è stato sottolineato la troppa burocrazia
Anche un una catena di responsabilità non chiarissima
Il fatto che i servizi siano legati al territorio quindi se ad esempio tarlo di Roma toccanti circoscrizione in una circoscrizione ai un certo tipo di servizio qualitativamente parlando in un'altra ce n'è un altro e poi i progetti i progetti sono temporalmente limitati
Professore
Ci sarà per la il dieci mila piani su cui no
Studi scooter
E quindi a tornare su quello che ha detto la dottoressa Innocenti prima cioè tanti tipi dire una cosa se posso in
Diciamo più ampia
Io penso che maltrattamento abuso violenza abbiano dei picchi nelle carceri nelle nelle situazioni di violenza sulle donne eccetera eccetera
E Paci si apra una violenza un abuso e maltrattamento esteso molto più esteso si parla di iceberg di solito per fare quando si parla di maltrattamento nei servizi
E ho nelle istituzioni per fare vedere che c'è una punta che quello di cui discutiamo a quello che va in televisione eccetera eccetera quello che anche stride di P uno e poi c'è tutto un altro universo di azioni composto da omissioni composte da indizi scarsa preparazione scarsa attenzione
Beh io se devo dire la verità sono preoccupato di tutti e due i piani sia della violenza più manifesta e sia della violenza che si che si realizza anche nella quotidianità quella che e potrebbe essere considerata la banalità del male no cioè è banale non dare una risposta a un cosiddetto utente
Che chiede per esempio delle informazioni oppure è banale dire all'utente che chiede in una partecipazione di un terzo con l'occhio perché non riesce a capire di lì no non può partecipare nessuno
Ci sono tantissime forme di banale di banalizzazione io credo che il tema della formazione si è molto importante dottoressa annuncia che di lì parlava di di introdurla in modo in modo statutario dice al meglio io penso anche che sia importante agire a livello formativo cioè la formazione in Italia del servizio sociale estremamente debole
Se non agiamo su quel elemento lire credo che dopo tutta una serie di considerazioni che lei giustamente ha posto lavorare sull'organizzazione dei servizi su tutta una serie di cose è difficile farla perché se se abbiamo dei professionisti che arrivano e non sono formati per affrontare certe questioni
Credo che deciso il problema quindi per oltre a tutto l'insieme di risposte che io potrei dare ma non c'è tempo di dare forse non sono neanche capace di darle
Però credo che il tema della formazione oggi per il servizio sociale sia centrale
Grazie professor Fazzi
Dottoressa De Roberto
Prima nel suo intervento lei a un certo punto mi ha fatto un passaggio no parte ovviamente la domanda poi è collegata a questo cioè lei diceva
Agli assistenti sociali dovrebbero potere intercettare prima accompagnare durante e poi accogliere dopo ecco tutto questo è legato tassate mila ci vuole la banalizzazione affatto gli assistenti sociali non lo fanno oppure perché la norma le leggi e non non non lo prevedono
è un insieme di fattori
Quando chiedeva quali le risposte una era secondo me questa proprio accompagnare le fragilità in tutte le fasi quando stanno per manifestarsi quando cominciano a manifestarsi prima
Durante quando si interviene io mi occupo in particolare privazione della libertà quindi penso prima del carcere prima dei Cpr prima dei trattamenti sanitari obbligatori là dove sono necessarie prima di dover ricorrere alla privazione della libertà
C'è un welfare che è stato smantellato
E e che di cui sentiamo la mancanza c'è una carenza di personale molto forte
C'è e quello di quel generale non mi rivolgo in particolare alla platea di cui non non voglio fare ma c'è anche un rischio che noi vediamo molto spesso tra gli operatori che lavorano in ambiti così complessi che la sua infrazione
Noi
Come garante abbiamo il mandato di andare e visitare abbiamo accesso a tutti i luoghi di privazione libertà senza autorizzazione quindi entriamo entriamo dappertutto Parliament cotte
Vediamo delle cose che le persone non vedono più
Ma che sono talmente evidenti ma che un operatore
Che ne ha viste di tutti coloro e dopo un po'si adatta e abbassa la tensione allora anche questo è un aspetto su cui bisogna lavorare molto noi facciamo un lavoro sono estesi quando facciamo le visite cerchiamo sempre cambiano a volte manca strapotere UCPI era una volta il Bayern SPDC perché non ti devi abituare al fatto che le sezioni d'isolamento sono dei luoghi indegni non lo posso accettare mai non lo devo poter mai accettare l'ora anche in questo la formazione anche una formazione non lavorare non abituarsi
Alle cose che non vanno poi lo so che non vanno ma devo continuare a combatterle
Parlo del web per gli assistenti sociali siamo poche non ce la facciamo non fa niente bisogna continuare a lavorare è un lavoro importante un lavoro che gioca
Con le vite delle persone con la libertà delle persone per cui questo è un aspetto su cui credo
Per sia importante per lavorare sempre tante anche lavorare insieme non lo diciamo sempre siamo un organismo intrusivo perché picchiano innanzi a veramente dappertutto ma collaborativo e molto spesso quando entriamo
Nelle strutture con gli operatori ci dicono c'è questo problema noi non sappiamo in Vienna capo magari insieme qualcosa si può fare un magari facendoci sponda e allora lavorare insieme
Prima sarà cioè diceva l'importanza di un controllo non entriamo anche negli SPDC
Perché sono luoghi in cui può essere effettuato il trattamento sanitario obbligatorio sono luoghi in cui può essere effettuata anche la contenzione meccanica
A volte siamo respinti ci dicono non abbiamo detenuti parte cioè gli hanno anche a volte ma non è quello no ma il fatto che di riconoscere e quelle parole quelle privazione la libertà
Non è un giudizio è un fatto in allora cerchiamo di controllare ma di controllare nel senso di lavorare insieme di portare un occhi Esterno
Che non è assuefatto queste al vantaggio all'occhio esterno altre due cose io credo siano importanti parlo in termini molto generali
I luoghi di privazione di libertà tra carcere pensarci Pierre pensare strutture psichiatriche
Sono dei luoghi in cui lo stigma si rafforza che esce dal carcere esce con una macchia indelebile
Indelebile non non trovi lavoro altrove Cavour provenienza ma quello è stato in carcere poi magari è stato anche in carcere passato è uscito innocente ma comunque è stato in carcere
Il Cpr sono dei luoghi che confermano il sentire diffuso che lo straniero nemico ce lo straniero è meglio tenerlo chiuso per un po'almeno per un po'possibilmente un po'di più
Però sono luoghi che rafforzano lo stigma che rendono molto più difficile per le persone che lo subiscono
Per liberarsene in questo in questi ultimi anni esso ci sono degli psichiatri
Non si fa altro che dire carcere sono tutti matti Cione psichiatrica azione della carcere non è così ci sono persone fragili ci sono anche persone che hanno patologie psichiatriche
Conclamate riconosciute ma in realtà c'è un grandissimo disagio che avrebbe bisogno di un'attenzione noi diciamo sempre quando una persona troviamo spesso negli istituti una persona atto tenta il suicidio
Immediatamente viene messa in isolamento
Allora non diciamo ma una persona che ha fatto un gesto di questo tipo che sia dimostrativo o che volesse veramente riuscirci poco importa ma ha bisogno di più attenzione non di meno attenzione
Non deve essere isolato non deve essere messa in un posto spoglio così non si fa male senza vestiti così non si fa male quindi troviamo gente in mutande che nell'incontro a nessuno per giorni perché ha manifestato un gesto chiaramente di
Che è un campanello d'allarme
Allora questa è l'altro aspetto come lavorare perché lo stigma non si rafforza
Ma al contrario combattere lo stigma
All'interno del carcere poi è tutto un luogo di pregiudizi perché poi dentro il carcere ci sono ieri protetti che sono considerati infame e poi ci sono le leggi Beattie che non sai mai dove mettere che non sai come trattare
Gli omosessuali le donne che sono una minoranza e come tale vengono trattate perché sono di meno quindi hanno un po'meno di tutto quindi il fatto che noi delinque AMMO meno
Diventa all'interno del carcere un problema perché siamo poche e quindi a volte non riesce neanche a fare la classe perché non ci sono i numeri sufficienti per farle studiare finisco
La terza cosa che secondo me molto importante io parlo di diffusione di una cultura che deve cambiare e che il senso di appartenenza tutti questi luoghi e il carcere
Pubblici pr parlo il Centro Antiviolenza tutti questi luoghi
Sono luoghi che dobbiamo tornare a sentire come nostre le persone che stanno lì prima c'è stato un lapsus interessanti arco ne sono temporaneamente private tutti sono temporaneamente privati nell'area già una grande Vergassola anni anche dal carcere si entra e si esce
Temporaneamente private libertà prosegui uscire finalizzata a farle rinascere
Era un lapsus ce l'ho l'ho chiaro ma queste sono luoghi che appartengono alla nostra collettività che non sono altro da noi dove ci siamo noi
Quando commettiamo delle arti o quando ci troviamo in alcune situazioni da visitiamo anche l'RSA gli arresti dica se sono diventate e coprite ce l'ha fatto vedere
E talvolta ci sono ancora dei luoghi di privazione di libertà
Noi andiamo a vedere dei posti dove le persone non possono uscire nessuno può entrare e non si può neanche telefonare e il documento piene trattenuta all'ingresso perché se no se coperto no no no quindi allora sono luoghi ci appartengono
Le persone che stanno lì sono le persone della nostra collettività che sono temporaneamente in quei luoghi per tornare questo è un lavoro Ska-P sogna fare
All'interno naturalmente agli ambito professionale ma quel più facile ma su cui credo tutti dobbiamo lavorare insieme
Penso anche alla funzione dei giornalisti e quindi però credo siano questi tre punti l'appartenenza a combattere lo stigma e l'accompagnamento
Continuamente attento non lo sforzo e fanno loro e dire discreto poi magari ci credi ti prendo per buono quello che mi dice poi ragioniamo insieme vediamo no ecco questo è un lavoro che va fatto con forza
Grazie
Grazie dottore fa della Barcaccia ancora Starace
Ci sembra giusto c'è ancora oggi
Io ci sono eccoci
Guardi ecco diciamo per tirare anche le fila no di questo di questo di questo momento di approfondimento la formazione il senso di appartenenza
Anche dal suo punto di vista insomma sono queste le diciamo delle vie delle soluzioni
Sì credo che una affermazione contenuta nella documento mostrato civile all'inizio ossia esplicativa nomina
Non coprire non non coprire le inefficienze testualmente citava quell'indicazione non serve avere all'indifferenza piuttosto che aveva all'assuefazione dicendo una cosa però è così
Io credo che occorra
Conoscere beh tutti gli strumenti a nostra disposizione per evitare di trasformarci Vienna
Rotelline di un ingranaggio che finisce col vostro ritornare innanzitutto la nostra coscienza di operatori di fronte a condizioni intollerabile e certo la la formazione un elemento importante a questo facevo riferimento quando citato le attività ridurre fino ad azzerare possibilmente
Il triste e drammatico tragico o talvolta fenomeno della contenzione meccanica
Ma la formazione e fondamentale nei programmi di lotta allo stigma quelli rivolti alla popolazione generale quelle rivolte a agli stessi operatori perché scopriamo che l'ambito ruolo sanitario
E anche negli ambiti circostanti nel professionali circostanti che vi sono talvolta degli atteggiamenti e delle modalità che scioperano quel in senso negativo con il della con colazione generale ma certo è un elemento di garanzia
Fondamentale che io credo debba farsi scoprire quella patto sociale sentimento fiduciario reciproco che pietre righe gli scarsi nel rapporto tra operatori e popolazione servita ecco a voi utilizziamo esattamente questo tema cooperazione servita
La l'elemento l'ingrediente fondamentale è quello della e quella del della conoscenza condizionali
Io credo che molte delle espressioni anche violente che si addensano sempre di sempre più frequentemente nei confronti degli operatori operatori sociali degli operatori sanitari
Molto del bar una che negli operatori esteri si sia legato alla distanza che esiste tra obiettivi e principi declamati completamente e mesi risorse pesi disponibilità io immagino una una ripresa in Italia rapporto con i diretti interessati una ripresa di rapporto e questa è una modalità che perseguita la dipartimento tecnico nel quale con chiarezza viene esplicitato alle inizio di ciascun anno quali sono le risorse disponibili finanziarie tecniche e soprattutto umana
E afferente la fabbisogno esistente e quali sono le priorità che possiamo assieme individuare all'interno di liste che purtroppo sono sempre più estese prodotte dal legislatore prodotte dalla dall'intesa dalle intese Stato-Regioni ma anche finiscono delegittimare se stesse alla stregua liscio miste dei soldi se nuovo una adeguatamente soste
Ecco riprendere il rapporto con i diretti interessati segnalando che siamo tutti dalla stessa fa per ossia tutte dalla parte dell'interesse comune del funzionamento
Della macchina pubblica e se necessario tutti dalla stessa parte nel richiedere con forza che questa macchina pubblica non venga abbandonata
A vantaggio di interessi privatistici ovvero P pochi ma continua a essere un potente strumento di solidarietà di perequazione
Di equità questi sono i principi io mi sentirei di suggerire
Grazie
Grazie a Fabrizio Starace
Dottor essendo santi
Una conclusione anche dal dal suo punto di osservazione visto che poi com'è stata lei a sollevare la questione della della formazione questo che è stato diciamo gli interventi di questo secondo giro
Vanno secondo lei nella direzione giusta
Però sicuramente sì
Perché nel momento in cui siamo veramente tutte e tutti dei professionisti formativo o almeno informatiche su quella che che la tematica qual è i sono dei segnali e che la violenza o può mandare ma su tutte le persone che non è normalmente accogliamo riusciamo realmente ad aprire un intervento efficace per le persone
E riusciamo secondo me anche a ad andare oltre quella che è la paura perché io mi ci sono trovata quand'ero più giovane ad opera affrontare quelli che erano i racconti di queste donne
E alla paura che delle volte mi portavo a casa rispetto ai loro racconti
Paura per i racconti fa paura anche di decidere di andare oltre di accompagnarle nel loro percorso di fuoriuscita se noi sappiamo qual è la nostra cassettina degli attrezzi da quella che poi chiudo
Lascio in eredità alle tirocinanti che si può all'interno del centro antico Lanza lascio loro una cassettina degli attrezzi che è quella di state raccogliere non giudicare e ascoltare in maniera empatica i racconti delle donne che hanno accompagnato il loro percorso di formazione nel momento in cui ognuno è un gradino e riesce a fidarsi a credere hanno un giudicato la storia di vita di una donna e perché ha ha deciso di far passare così tanto tempo nel chiedere aiuto
Forse riusciamo a essere realmente quello che secondo me nella nostra professione ovvero degli agenti di cambiamento per migliorare le vite e quindi essere un loro strumento ed essere il loro strumento le loro mani per cambiare la loro vita grazie
Grazie allora questa grazie pur essendo Santi questa privata alla Rotonda termina quindi
Io ringrazio il professor Luca farsi ringrazio Daniela de Robert ringrazio Francesca Innocenti ringrazio Fabrizio Starace piazze ancora
Questo
Carlo sesto mi mi dicono che abbiamo il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto
Viceministro
L'araba fenice l'ologramma eteree prima gravi diciamo ecco che interessano ma mi sorrise Suraci Sante
Viceministro
A conclusione di una lunga noi la sentiamo un pateracchio
Vediamo se riusciamo
Tecnicamente a rendere un po'più pulita telefonata
Io aspetto indicazioni altrimenti vado vado avanti con la scaletta vado avanti con la scaletta allora è il momento adesso perdonateci al certezza
Allora è il momento adesso di dare la parola Anna Maria Asti che salutiamo e che ha Maria Teresa Asti è una è una vostra collega
Ed è constatiamo alla trovata dottoressa aspirato quale guardi oppure se vuole andare lì al microfono come come preferisce
Allora Marinella sassi la dottoressa dinastici laggiù la storia allora intanto bisogna dire che come succede come succede sempre viene pubblicato sui social del del Consiglio
Dell'ordinanza Facebook ecco mi dicono che questa storia qui che adesso ci legge ha praticamente è stata letta da quasi il numero totale degli assistenti sociali del del dell'ordine iscritte all'ordine ed è veramente una cifra insomma molto alta io voglio evitare di dire
Quaranta quattro cinque quarantacinque mila cioè come dire apertamente con incredibile quindi adesso lasciamo la parola lei che c'è la la gente
Prego
Allora caso
A
Grazie
Allora ringrazio tutti voi ricreazione l'ordine per lo spazio che sta dando a alle storie che noi e assistenti sociali siamo scrivendo
In questo percorso che io amo definire contro narrazione nel senso che la nostra è una professione che come abbiamo un ben sentito negli interventi precedenti a forte fa anche paura
Impressioni agli altri no vediamo usati appunto me
Com'è un termine vedrai che l'assistente sociale ecco questo perché noi siamo una professoressa ente siamo le magie Dario della nostra professione che c'è nell'opinione pubblica e quello creato da altri sistemi di comunicazione
Quindi il potere scrivere delle storie e delle esperienze U utilizzato il sistema narrativo quindi un sistema per un simile forse riesce a comunicare qualcosa della nostra professione più profondamente ecco che non altri sistemi grazie scusate
Mi guardo attorno e nulla e come pensato varcato l'altisonante portone tutto caos nessuno sa nulla
Affannati impiegati mi
Utilizzati in stanze polverose stracolme di pratiche ti dicono che si forse ci dovrebbe essere attenda in fondo al corridoio
Apposti sulle porte cartelli di fortuna
Indicarono farraginosi orari per il recepimento e per le telefonate quasi a dire per favore aiutateci anche voi se stiamo sempre a parlare non riusciamo a lavorare
Mobilia ordinaria decadente tra cui spiccano sorprendenti pezzi unici carichi di storia e Dio vocazioni
Pile e pile di carta sulle scrivanie sulle sedie sul pavimento accatastate un ordine ma pur sempre accatastate
Attendo attendiamo finalmente il nostro turno
Entriamo in una stanza molto più decorosa delle precedenti ma una caratteristica la comunale altre l'accatastamento pile e pile di faldoni fascicoli cartelline
Ci sentiamo nessuno conosce nessuno le presentazioni avvengono mentre Luís continua a leggere
Riassume brevemente la situazione continua a leggere il fascicolo tanto si sofferma su affermazioni che mi riguardano annuisco se ti guardano a loro loro annuiscono
La situazione è relativamente semplice
L'idoneità dei genitori naturali è appurata impensabile un rientro in famiglia
Non ci sono nonni o altri parenti donne al compito il bambino annate anni da due vive con la famiglia affidataria
In questi casi le soluzioni sono due idoneità all'adozione e il bambino avrà una nuova famiglia
Oppure la proroga all'affidamento in atto per un periodo molto lungo
Il primo caso comporta un drastico taglio con tutto ciò che è stato situato ora ma la garanzia di una famiglia tutta per lui e lo status di figlio legittimo
Nel secondo caso la sua storia prosegue in maniera più lineare rispettando la continuità degli affetti ma proseguirà anche il suo status di figlio affidato
Arrivo alla domanda del giudice
Sareste disponibili per un affidamento sine die
Loro se l'aspettavano ne avevamo già parlato
Avevano deciso risposta affermativa
Il giudice scrive qualcosa si alza esprime lode nei loro confronti ci dà la mano usciamo
Undici minuti in totale il destino del bambino è stato deciso ripercorriamo la strada a ritroso che stavolta mi è più familiare sorridiamo
Teeteto sieri di ciò che hanno fatto sicuri di ciò che faranno prima di oggi gli avevo visti solo una volta la situazione m'era stata passata da una collega in maternità
Ma io continua a guardarmi intorno immagino il giudice con un altro fascicolo in mano penso a tutti i fascicoli che ho visto quel giorno ognuno ha il nome di un bambino di una famiglia di una storia
Allo stato d'assedio in cui lavora nei giudici cancellieri gli amministrativi a quanto poco tempo hanno per ognuno di quei fascicoli fra virgolette
Alla complessità umana a quanto importante ciò che noi scriviamo come lo scriviamo
Come loro lo interpretano e ha così poco il tempo destinato al confronto così determinanti le decisioni che si prendono
Esco dal tribunale per i minorenni da quel muro luogo da me ritenuto nobile deputato alla giustizia ed alla tutela dell'infanzia
Vi era entrata stamani per la prima volta mi aspettavo molto forse troppo
Rifletto
Di certo l'aspetto e l'organizzazione sono tutt'altro che nobili ripongo le mie speranze nelle singole persone Mauri l'amaro in bocca
Saluto gli affidatari con un arrivederci ci vediamo giovedì loro rispondono Serini grazie mille
Eravamo preoccupati invece ci siamo trovati benissimo anche con lei Berthe vero mi dice l'uomo stringendomi la mano
Le benedette dico io con lei nelle rispondo sempre sorridendo
Mancano quaranta minuti alla partenza dell'autobus il tribunale a Firenze quaranta trecento chilometri per andare e tornare
Passeggia nella piazza antistante Santa Maria Novella
Ammiro la chiesa armonia delle forme dei colori penso agli architetti alla precisione dei calcoli a quanto lavoro di squadre coordinamento siano stati necessari
Lo troppo semplice ordinato perfetto chiaro e lineare preciso dei consequenziale con un inizio ed una fine non come il mio lavoro Penzo
Grazie la grazie a Maria Teresa basti alla dottoressa Asti veramente volto
Molto significativo molto toccante questo questo scritto che CIA che ci ha letto che se mi confermate si può dire sono sui social del del consiglio nazionale dell'ordine quindi sia Facebook il giubbotto
Allora
Fermo restando che il viceministro non sappiamo perché a quanto pare insomma i collegamenti sono contro di noi
Forse contro di lui non lo sentiamo va be'comunque a parte questo adesso invece iniziamo la seconda la seconda tavola rotonda e quindi io invito ad accomodarsi sulle poltroncine la senatrice Ilaria Cucchi senatrice banca vattene
La dottoressa varata bianchi anche lei grazie grazie per essere tornati
Che dovremmo avere il collegamento l'onorevole Catia Polidori
Diamo se questa volta glamour ridimensionamento eccoci qua dal trovata non la vediamo ma va bene lo stesso quindi noi mandato però non so perché non non si preoccupi onorevole Polidori intanto la sentiamo che il la cosa più importante
Allora io adesso ovviamente farà le presentazioni in maniera più esaustiva la senatrice Ilaria Cucchi che tutti conosciamo perché ha una storia
Drammatica è stata eletta quindi ha iniziato da da poco questa sua avventura in politica con i Verdi sinistra italiana noi la ringraziamo per essere affronta ancora una volta scriba stravolti dal
E poi abbiamo data Bianchi data Bianchi la dottoressa Donata Bianchi alla responsabile del del settore ricerca dell'istituto degli Innocenti qui a Firenze grazie per essere per noi Catia Polidori una parlamentari parsa Alitalia ed è la responsabile di Azzurro donna
Allora con voi il tema di questo secondo momento di approfondimento d'acquisto allora sulla propria pelle nelle organizzazioni in Parlamento allora
è evidente che sulla propria pelle non trovò senatrice occhi che riportarci alla vicenda Di Stefano si avvicina prende il cane si prenda il microfono
Allora io Oronzo se interpreto in maniera erronea e il fatto che lei sia trovata adesso in questa sua seconda diciamo fase della sua vita lavorativa ma non solo evidentemente
Assolutamente se avesse potuto sceglierlo probabilmente non le avrebbe scelto perché il percorso che l'ha portata a adesso ad essere umano un rappresentante delle istituzioni
è un percorso drammatico la storia di Stefano Cucchi la conosciamo tutti Stefano era un ragazzo sicuramente non facile con delle sue fragilità è stato fermato e dal momento del fermo al momento in cui è ma è morto è stato nelle mani dello Stato e queste mani non solo non lo hanno raccolto ma lo hanno ucciso perché si può morire di botte ma soprattutto si può morire e nel caso che sta a Fano non mi ricordo chi prima diceva
Quante persone ma il turno successivo a Santa Maria Capua Vetere tante persone sta fanno ha incontrato in quei giorni pochi perché passano staticamente pochi
Ecco e si sono tutti girati dall'altra parte allora è evidente che questa è la storia drammatica
Purtroppo sappiamo che
Grazie si torna a parlare del coraggio il coraggio della proposta famiglia senatrice Cocchi è stato fondamentale perché poi non avete mai perso né la speranza in una soluzione e una dei nella giustizia
Ma soprattutto non avete mai perso il coraggio di continuare a dire quello che secondo voi alla verità e che poi è stata la verità che anche la stessa giustizia ha confermato
Adesso lei
Essere atterrisce quindi ad un altro ruolo
Immagino che il carcere sia certamente il suo diciamo il suo centro di interesse proporrei Acco chiederle visto che parliamo di garanzia istituzionale
Che cosa nella sua esperienza seppur darebbe di senatrice si può e si deve fare partendo proprio da quello che lei fa quindi il suo e visite ispettive prego grazie
Grazie a lei intanto mi piace ricordare che si sono senatrice neo senatrice
Anche grazie a ai cittadini di Firenze che mi hanno dato la loro fiducia e è fiducia nella quale tengo moltissimo e rispetto alla quale sono sicura e che metterò come sempre tutta me stessa per non deludere diciamo che le al lavoro iniziato già da subito vorrei e fare un passo indietro e lei prima ha detto
La seconda parte della sua storia sì è vero
A me piace definirla la mia seconda vita perché questo EP fatta da quel momento in poi da quel ventidue ottobre del due mila nove
è iniziata la mia seconda vita prima era una con persona completamente diversa si parlava prima essi ripetuto più volte il termine indifferenza nessuno come me sa quanto è vero che di indifferenza si può morire
Citava il caso appunto di mio fratello e quando racconto la mia storia è e anche quando racconto quello che sto facendo e quello che farò
Mi piace ricordare sempre da dove arrivo perché quella il bagaglio che mi porterò dietro per quello che mi ha consentito di fare
Attivismo e di fatto politica ormai ahimè da tredici anni anche se come ti sembra avere volentieri
Tornerà volentieri fatto a meno
E e che raccontava di mio fratello ecco io parlando di indifferenza parlando di cinismo parlando di stigma questi sono i termini che sono stati più volte ricordati e che è bene ricordare sempre vi voglio raccontare un con una storia vi voglio fare un esempio dalla dottoressa sicuramente l'ho conosciuta perché un po'l'ha citato ma molto significativo e e delle invitarci a riflettere mio fratello Stefano Cucchi è stato nelle mani dello Stato per un lasso di tempo brevissimo sei giorni
Che per noi però devono essere stati interminabili
Non l'immaginario collettivo di chi ha seguito la nostra storia Iannuzzi anche nel mio di sì
Immaginava Stefano posto in uno stato di isolamento come in effetti poi alla fine è stato ma in realtà in quel lasso di tempo Stefano non è stato solo Stefano è stato in contatto con qualcosa come centocinquanta pubblici ufficiali li abbiamo contati nel corso delle indagini e del Processo
Centocinquanta sono tanti
Ripeto non mi riferisco alla gente comune mi riferisco operatori della giustizia ricordiamo che Stefano è stato ora un'ora abbondante in un'aula di tribunale di fronte a un giudice un pubblico ministero che si sono voltati dall'altra parte che non hanno visto pronunciato le sue condizioni che semplicemente hanno risposto alle domande di magistrati dicendo che guardavano in un'altra direzione
Io l'ho ascoltata la registrazione Laudadio con l'udienza e si sente benissimo il tono di voce Distefano Stefano era sofferente era stato picchiato
Ed era un prestatore l'avrebbe portato alla morte estraggono più volte si scusa non riesco a parlare tanto bene
E che una cosa terribile e l'ha detta invece la segretaria d'udienza ha detto a me io me n'ero accorta delle condizioni di quel detenuto ma in fondo non siamo abituati
A vedere presentarsi in quelle condizioni cosiddette arrestati della notte si parlava se diverse assuefazione
è terribile l'assuefazione l'assuefazione di quelle centocinquanta persone che sono stati medici e infermieri
Agenti carabinieri e che hanno visto Stefano in quel
Percorso dei sei giorni in quello che io definisco un calvario perché letteralmente è stato un calvario che l'ha portato a morire in quelle terribili condizioni hanno assistito al tetto onerare ti quelle condizioni
E io ho una domanda che mi son sempre poste alla quale ahimè non riesco a trovare una risposta
Perché nessuna di quelle centocinquanta persone ha fatto qualcosa che non necessariamente doveva essere un gesto di con umana pietà ma semplicemente e banalmente se vogliamo il proprio dovere di pubblico ufficiale ossia denunciare colorava davanti agli occhi
Perché probabilmente avrebbe potuto interrompere quella catena di eventi che ha portato mio fratello alla morte
E quindi
Amiche veramente lascia perplessa sconvolta e indignata non so trovare il termine adatto
Che poi alla fine queste persone non erano dei mostri erano tutte persone presumibilmente normali come noi che la fanno il loro mestiere che la sera tornano a casa dalle loro famiglie
Ma che non hanno avuto la capacità di guardare oltre l'indifferenza oltre il pregiudizio e vedere in quel detenuto tossicodipendente
Problematico pure rompiscatole come è stato detto più volte ma sir rompiscatole perché in fondo stava letteralmente morendo di dolore perché ti questa è morto mio fratello non hanno saputo vedervi un essere umano
E perché probabilmente se con uno solo di loro avesse denunciato non stare qui oggi non esisterebbe la storia di Stefano Cucchi non esisterebbe nemmeno Ilaria Cucchi nessuno saprebbe chi chi è magari l'aria Cucchi sarebbe a fare la solita tranquilla con la sua famiglia quella cui ha dovuto rinunciare ma ha voluto rinunciare perché da quel giorno
La mia vita è cambiata per sempre siccome ho capito che di indifferenza si può morire ho deciso che non mi sarei mai più portata dalla mia dall'altra parte ho deciso che non avrei mai più fatto finta di niente perché questo è il nostro dovere di cittadini
è il nostro dovere di persone che hanno a cuore una società che possa definirsi civile è una società si può definire civile quando i diritti sono di tutti e soprattutto uguali per tutti
Quando ci si batte per quei diritti ma ancora di più
Quando i diritti riguardano gli ultimi cosiddetti ultimi com'era Stefano Cucchi e della nostra società
La nostra società degli ultimi stracolma e purtroppo lo sarà sempre di più così come lo sono le nostre carceri
Io sono stato a visitare le carceri ha iniziato a quello che sarà un lungo viaggio all'interno della realtà carceraria degli istituti
Penitenziarie anche degli istituti minorili e quello che trovo le detrazioni esattamente questo cinismo e indifferenza
Io non mi riferisco attenzione soltanto alle condizioni del tenuti perché sarebbe troppo facile ebbero loro sono le prime vittime ma per quanto mi riguarda per quello che sto capendo le vittime sono anche tutti gli operatori del sistema carcerario
Tutti coloro che ogni giorno sono costretti a lavorare in condizioni terribili spesso troppo spesso con scarsissimi mezzi
In strutture che dire fatiscenti è usare un F millesimo perché qua si parla di ristrutturazioni delle carceri ma insomma
Di Ascrizzi messa in sicurezza delle carceri o di creazione di nuove strutture forse basterebbe utilizzare i fondi e decidere che anche in quelle realtà
Vale la pena spendere del tempo del denaro delle energie vale la pena valorizzare il lavoro di chi ci lavora di chi ogni giorno si mette in discussione ci lavora con passione con determinazione con volontà
Pensate che
Molto recentemente sono stata in visita al carcere di villa parte fastigi appesa a Rho è stata un'ispezione a sorpresa
Essa è rimasta commossa
E ed anche con molte domande quando sono stata accolta dagli agenti non con ostilità che immaginavo ma anche Manzi
Con un'espressione di rassicurazione
Di di speranza con la voglia di raccontare tutto quello che sono costretti a vivere
In quella stessa occasione sono stata avvicinata da ed ai vostri colleghi e una di loro mi ha abbracciata
Una bracciata e mi ha detto grazie per essere qui e ma raccontato tutta la loro voglia di fare tutta la loro determinazione nella fate quello che è il loro ruolo nella
Consentire che i detenuti che è anche ai detenuti sembra una cosa strana ma poi scontata venga concessa la possibilità di continuare a vivere una volta usciti dal di fuori si dice da quel momento transitorio non saranno lì per sempre
Ma quando usciranno diceva qualcuno di voi queste persone Annozero possibilità zero
Perché le nostre carceri per come l'ho conosciuto io e sono diventate solo ed esclusivamente salvo rarissime eccezioni delle vere e proprie discariche sociali e questo non per colpa di chi ci lavora lì dentro che ripeto sono loro stessi vittime ma per colpa del sistema pro per colpa di una politica e non mi riferisco all'attuale governo ma mi riferisco a tutta la politica in generale e chi ha lavorato e lavora nel settore lo potrà confermare
Che da anni ed anni fin da quando sono bambina mette il tema delle carceri risorse per le carceri è sempre e comunque all'ultimo posto perché questo lo si accennava prima perché in realtà delle carceri non importa niente a nessuno
Le carceri non portano voti
Carceri non portano consensi
Le carceri come tante altre e l'uomo tanti altri luoghi di restrizione sono il più lontano possibile dai problemi della gente ha sempre qualcosa che non riguarda il signor Mario Rossi di turno quello che vive a casa con la sua famiglia ed estremamente propone profondamente convinto che si poverini ma in fondo tanto a me non capiterà mai ecco se non scatta questo meccanismo di dire sì allora te non capiterà mai
Però stai parlando stai ascoltando qualcosa che riguarda la violazione dei diritti guardi qualcun altro
In realtà questo non può far finta di niente e nessuno di noi può far finta di niente e per questo che la mia vita è cambiata ed è per questo che la mia vita sicuramente cambierà ancora ma mano che vado avanti in questi viaggi
Io a
Ogni partenza credente di abilità dottoressa
A Pesaro per esempio stiamo iniziando e voglio fare con determinazione una seria indagine in quel carcere dove vi dicevo che ci sono gli operatori così determinati anche così arrabbiati
Abbiamo una direttissima che alla quale vengono dati i fondi per la ristrutturazione di strutture che rassicura sono sono pezzi Mendes nemmeno gli animali Conte innanzi no pur anche negli animali possono potrebbero vivere in situazioni del genere
Ma purtroppo i detenuti molto spesso sono considerati come come degli animali insomma ne so qualcosa per la fine
Che ha fatto mio fratello bene non vengono utilizzati come fondi non vengono messe energie ci si interessa non vengono dati i permessi premio ai detenuti perché vengono fatti scadere sulla scrivania
Siamo di fronte a un problema culturale fino a che la società tutta la società civile non inizierà a puntare il dito l'attenzione su questi temi perché lì è il vero problema tocca a noi ripa carcere maniche farci sentire
Tocca a noi fare la vera rivoluzione
E far capire che così non si può andare avanti perché anche volendo fare quella fine giurato Oricchio distinguo che ragionamenti
Vogliamo pensare che prima o poi i detenuti a meno che non li ammazziamo tutti dovranno rientrare nella società civile e dovranno farne parte e allora vogliamo cominciare
Spingere a far sentire la nostra voce a fare in modo che vengano utilizzate tutte le risorse di risorse se ne sarebbero da utilizzare
Affinché venga messo in essere quello che lo scopo del delle carceri previsto appunto dal dal nostro ordinamento
La senatrice mi perdonano nato volevo farle questa seconda domanda cioè Sisto abbiamo esistono possiamo andare in onda subito allora ok allora abbiamo diamo finalmente la parola dice il ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto
Che biondo un brivido per la verità ben trovato costellato trovato vicino io ancora da percorrere la sentiamo benissimo quello che
Credo che c'è una una immagine un po'rigida no veramente cercherò di combattere questa rigidità con una agilità di discorso grazie per questo prestigioso l'invito che in qualche maniera mi dà la possibilità di una testimonianza in genere gli avvocati penalisti quale io sono non sanno da testimone tra i politici hanno la capacità di coniugare ma secondo le regole e le competenze
E quello che la realtà con quello che l'assetto normativo della realtà io ho ascoltato le con l'attenzione alle parole della senatrice Cucchi e devo dire che non sono appassionato di responsabilità minestrone
Cioè in cui vengono messi insieme giudici politica strutture quasi che debba esservi necessariamente una critica direi necessario nei confronti di un mondo senza specificare i come di perché io sono invece appassionato dei come e dei perché invece la verità analizzare con pazienza
Per raggiungere l'obiettivo poi di capire se la violenza istituzionale
Che quella forma serpeggiante indipendente da quello che appare
E quella forma la responsabilità sociale
Che deriva da omissioni più che da comportamenti attivi omissione che possono anche essere colpose gravemente colpose oltreché dolose quindi è una responsabilità in cui d'analisi e fondamentali per comprendere in quale letto di fiume scorre l'albero della indifferenza che poi comporta
La violenza istituzionale ho sentito parlare delle carceri beh io con tutto il rispetto per le esperienze personali che indubbiamente guidano ciascuno di nuovi ognuno col proprio corpo altrui misure meno male
Devo dire che il ministro della Giustizia sulle carceri sta ponendo in essere un attimino importantissimo intervento che è nato con un'antenna sensibile quali Stati occorre è stato il ministro Cartabia
Che in qualche maniera ha fatto della battaglia per migliorare il pianeta carceri in punto di riferimento sapendo bene che la riforma del processo penale ha come suo perno la ripresa del principio costituzionale una piena conforme al senso di umanità o non contrario al senso di umanità e comunque tendente alla rieducazione io stesso ho curato un'architettura carceraria come uno dei punti di partenza
Del governo Draghi Cartabia ho seguito la rafforzamento dell'assunzione di polizia penitenziaria il miglioramento degli ambienti carcerari un'attenzione all'edilizia carceraria
E al trattamento dei detenuti visitando numerosissimi Tabacci io devo dire che non mi sembra che è vero prende il pianeta carcere a grandi problemi c'è il problema degli assistenti sociali della dei corpi intermedi
Che hanno bisogno certamente di una iniezione non soltanto di fiducia banche riaggancio ma dire che c'è un trattamento ad animali a me sembra davvero un fuor d'opera
E mi e mi sembra approfittare di una di una occasione politica per la presentare una realtà non rispondente al vero d'altronde c'è la sentenza Torregiani nota alla senatrice che sa bene che obbliga lo Stato italiano a rispettare da europei e che in qualche modo si può fare di più cento si deve fare di più incerto
Ma dire che i giudici lasciano come posso dire passare in permessi sulle scrivanie non occupando insomma cioè parlare di omissioni dell'autorità giudiziaria come se si potesse parlarne liberamente a me sembra da davvero eccessivo
Dobbiamo migliorare il sistema facciamolo tutti insieme questi sono temi senza appartenenze io dico con molta franchezza
Sulla violenza istituzionale come in genere sulla carenza sul pianeta carcere non ci sono ben tenenza debba essere uno spesso sinergico in cui la politica si deve arrendere
Rispetto ai bisogni del paese è di soli dei singoli perché la riforma della giustizia dico sempre con molto orgoglio ecco Motta qui diciamo così forza è stata calibrata soltanto sul cittadino
Non sui diritti e sui sacerdoti gli avvocati magistrati l'Accademia il personale no è stata scritta perché i cittadini possano in qualche modo finalmente usufruire di garanzie i diritti in una parola
Che nel nostro Paese dobbiamo imparare al piccolo nucleare con le armi e giudiziari ma direi in genere con la vita quotidiana ma soprattutto riprendendo i
Cene in per imparare dalla Costituzione come diceva Calamandrei non è un spoglio caduto per terra che qualcuno deve raccogliere ma un paio che va tenuto ostinatamente dalle mani
Come un propellente che si chiama democrazia allora i principi costituzionali presunzione di non colpevolezza giusto processo di ragionevole durata
Sono principi che in qualche modo va il diritto di difesa l'articolo ventiquattro sono principi che vanno scolpiti e vanno sanciti quotidianamente
Ripeto evitando strumentalizzazioni che a mio avviso non aiutano
Che lasciano invece non trasparire il grande sposta Strong e lo dico con molta franchezza mi lavoriamo cioè anche a fianco con Nessuno tocchi Caino con Rita Bernardini ed i suoi straordinari protagonisti bella diciamo così rilettura del sistema carcerario non c'è nessun timore di dire che siamo al loro fianco lo posso posso a fianco per provare a dare al pianeta carceri lettura
Maneggiata costituzionale ha ragione in questo la senatrice non bisogna mai dimenticare che chi entra nelle carceri
Dove necessariamente uscirne ma voglio dire migliore ma quanto meno non peggiorato sono stato recentemente ha visitato il carcere di Santa Maria Capua Vetere un luogo tu hai diventato cult purtroppo per un episodio traumatico io non vorrei mai
Fosse accaduto nel nostro Paese è successo responsabilità sono personali ma soprattutto che cosa ha accertato in quell'istituto a dimostrazione sia la violenza istituzionale qualche volta se percepita
Dalle persone giuste dice la direttrice donna straordinaria può essere l'occasione di riscatto gli è accaduto che pensate nel laboratorio di camiceria dell'istituto di pena di Santa Maria Capua Vetere si compensano le camicie per la polizia penitenziaria
Una sorta di scambio paradossalmente virtuoso in cui i detenuti confezionano l'abbigliamento dalla polizia penitenziaria un laboratorio di pasticceria straordinari ma detenuta mi ha detto
Io fra otto mesi uscirò e sarò una donna che avrà un lavoro ecco questo è secondo me il modo corretto di leggere il rapporto fra carcere
E quello che fuori dal carcere come se il calcio Mandragola componente afflittiva che deve necessariamente avere debba però affiancare a questo stereo fori cadenti inevitabilmente una possibilità di riscatto che in qualche maniera composti
Il rientro all'interno delle carceri al letto della della sul della società dal carcere con la possibilità di raggiungere un obiettivo di di miglioramento credo che quando la violenza istituzionale viene correttamente viene correttamente diciamo così letta Carpenter la responsabilità di tutti e soprattutto un buon in progresso inedita
Nessuno si può distratta
Noi possiamo preoccuparci benissimo di violenza di genere possiamo preoccuparci di Codice Rosso possiamo preoccuparci
Dalla necessità di migliorare il Codice rosso
Con delle tutele personali nei confronti dei soggetti che denunciano dovrebbe chiedere un cero e con un percorso di formazione di chi raccoglie queste denunce questo e nel programma di questo governo
Perché è ovvio che la percezione della denuncia para differenza rispetto a quanto era e se il soggetto che era riceve in condizioni di percepirne la gravità sarà in condizioni di apprestare i migliori prime per quello che che che accanto ma questo non cito distrarre dalla quotidianità io sono sempre convinto cioè gli uomini e le donne le persone la quotidianità comodi moltissimo dalla lettura degli equilibri tra suscitasse ciascuno dei mondi le rubo
Un principio di Aldo Moro assolutamente noto qualche quasi banale
La stagione dei dei doveri se ciascuno di noi e in condizioni di grande rigore il partito che il Pd secondo dei cannoni apprezzabili questo aiuta moltissimo tutti quanti gli altri un aspetto indoor clinico di moltiplicazione
Del delle positività a migliorare il contesto sociale qui l'aderenza
E istituzionale significa tolleranza
Cioè e la violenza tollerata mandante ciascuno di noi in cui in qualche modo sopporta perché quasi connaturato alla velocità del nostro sistema ecco una maggiore lentezza di percezione una maggiore capacità di adempiere una minore tolleranza a queste forme di di violenza io penso che possano costituire un buon punto di partenza e chiudo con un'ultima considerazione
La passione per la legalità ecco io credo che io sono mi dispiace di non poter essere presente ma sono qui ad una ad un convegno dell'ANCI dove ci sono centinaia di sindaci che hanno soltanto per avere la possibilità di poter fare i sindaci tranquillamente la regalità la legalità e un percorso c'è a dal multiforme ingegno direbbe qualcuno
Cioè ha bisogno di percorsi amministrativi corretti di norme che garantiscono la correttezza di percorso amministrative enorme delle risorse economiche
Risorse economiche per poter raggiungere quegli oggettivamente si tratta di un sistema economia norme sicurezza singoli incomincia su gomma deve essere convinto di essere parte di un sistema di positività che certamente può portare lo Stato al raggiungimento degli obiettivi ministro della giustizia da questo punto di vista non pretende di coraggio né di competenze e quindi sto meglio
E di cui saluti ovviamente pronto a questa Assemblea e in condizioni di garantire solidi valori piuma giudice costituzionale
Se tutti insieme chiederanno crediamo tutto questo io sono convinto che al di là riposizionamenti politici che in questo momento ci devono lasciare completamente libere Nicola consentire che in chiusura di saldare Catia Polidori nella diciamo compagna di strada nella difesa di però mani egli farlo privato tout court chiunque abbia a cuore questo Paese questa democrazia chiudo questo intervento ancora una volta ringraziandovi mi scuso per non essere presente ma la prossima volta minori che elabora l'onore di partecipare a questo questo venti ore venti simili non mancherò di potervi ovviamente come posso difendermi interfacciare direttamente con maggiore capacità di interfaccia con questo contesto io trovo ineliminabile assolutamente fondamentale nel percorso di compartecipazione che in concorso positivo alla realizzazione degli obiettivi di uno stato democratico e lì grazie
Grazie al viceministro della giustizia Francesco tavolo sinistro di Forza Italia
Sono due parole e si famosa reciproche immischiarsi che il viceministro assistito abbia male interpretato quello che ha detto perché in realtà sarei un ipocrita
Se dicessi che e diciamo la situazione delle nostre carceri è responsabilità dell'attuale governo che senza inviato tre mesi fa
è ovvio che è un problema che certi darsi io ero bambina è già sentito parlare del problema carceri della riforma delle carceri son cresciuta sono diventata donna sono diventata mamma mio fratello nel frattempo è morto di carcere e siamo ancora a parlare del problema carceri non certamente colpa dell'attuale governo quello che posso dire ma questo lo posso dire atta partendo dal presupposto non stiamo qui a fare campagna elettorale che siamo tutti d'accordo
Il tema del tema dovrebbero essere fidanzata nella regione asiatica con una
Posso solo dire che diciamo dalle prime scelte fatte come per esempio il taglio delle spese delle carceri
Passiamo dire che
Pur possiamo ipotizzare ecco che il tema carceri e delitti non rientra tra le proprietà del di questo governo posso fiduciosi nel piatto di
Così come le richieste eccessive le lingue da Sgarbi seguissero c'è ancora una replica rapida allora innanzitutto abbiamo posto rimedio come lei sa
Ma il problema del taglio delle spese delle tracce se non lo sa glielo dico io e seconda cosa sia delle denunce tappe rivolgere sulla situazione carceraria le ha detto d'animali io la prego sovvenzionato mila giunto mi dica dove io sono in condizioni di poter intervenire decisamente su situazioni già lo stato il ministero non subito ma che sa possano avere ci vorranno attenti attenti a risolvere risolverle rapida tra grazie che se venisse magari se vuole l'accompagno volentieri
Zaccaria
Viceministro allora nella salutiamo il e io io vi saluto vi ringrazio scusate la l'attività dell'immagine posso sicuramente attivo sono nettamente meglio capace
Tornare dal padre la conosciamo presbiteri estrae lo so bene
Grave al viceministro della gestione delle riserve da Fava Sinistra periodici
Arrivederci a lei tanto abbiamo raggiunto
Abbiamo detto positivo Bini un appuntamento strategico chi con la il viceministro e diciamo speriamo che questo sia come dire all'inizio dicono rapporto anche come dire con una lunga durata nel tempo e proficua soprattutto rispetto a tutti
Ragionamento che stavamo facendo sulle carceri
Massima guardi io sono e credo che tutti noi siamo estremamente determinati estremamente chiuso così e poi guardate io sono veramente onorata oltre l'emozionata di essere qui io ho oggi per le persone che si siede per tutto quello che rappresentate e sa benissimo che voi non siete gente che si fa perché si ferma di fronte agli ostacoli che anziché proprio di fronte agli ostacoli
Per alla vostra natura per fra la passione che avete per il vostro ruolo
Proprio di fronte agli ostacoli si rimbocca le maniche va avanti quindi direi che possiamo essere tutti fiduciosi che nonostante le mille difficoltà di lavoro certa tanto da fare
Lo faremo insieme cercheremo di come giustamente bisogna fare e rispetto a temi che accomunano devono accomunare tutti di abbattere le barriere perché ripeto i diritti non fanno sui diritti non si fanno sconti diritti sono di tutti e soprattutto i diritti non hanno bandiere
Ma soprattutto
Facciamo giustamente Fini è l'applauso da soprattutto sarebbe anche arrivato il momento di idee ideologizzare il carcere perché se il carcere diventa come del resto molti di questi cani di cui abbiamo parlato oggi un come dire oggetto del contendere non sa nasce perché il carcere come la sanità con me
La malattia mentale e computer sono tutte questioni che riguardano la comunità i cittadini non solo come di una parte o di un'altra certo
Le soluzioni sono sono diverse a problemi identici
Ovviamente noi però stiamo ragionando parlando di stato di diritto perché il il viceministro faceva con riferimento e è certo che se lo Stato per prima e quindi si torna a ragionamento sulla violenza istituzionale
Lo Stato per prima non è e non è rispettoso delle stesse leggi che si è dato
è evidente che però non è che può chiederlo ai propri cittadini diventa o all'istituzione di che diciamo fanno parte no diventa un circuito drammaticamente
Drammaticamente complicato allora io nello stesso momento faccio molta fatica perché poi anche dare anche data agli organizzatori che mi dicono i tempi a quindi perdonatemi se sembro è esatto denunzie so che dovevo dare la parola all'onorevole Polidori perché poi a un impegno giusto onorevole Polidori
No quando no allora responsabile di Azzurro donna dice il ministro la giustamente insomma salutata come compagna di partito
Allora onorevole Polidori anche rispetto alle parole del viceministro Sisto lei che che cosa si sente di di poter commentare
Allora intanto mi faccia ringraziare
L'ordine nazionale per avermi invitato e se non fosse perché tra due ore ho mi impegno preso prima di questa materia giunto molto volentieri perché non so nemmeno allontanarsi per mezzo di macchina circa dati quindi sarebbe nuda
L'avevo già detto credo alla vicepresidente quindi grazie grazie a voi per questo prestigioso incontro grazie anche per il lavoro che fate perché io vi ho ascoltato da prima mi ero sentito la vostra collega abbia detto imparare a non avere paura cioè io capisco che è un lavoro di questo tipo
Come dire non è facile da gestire nemmeno anzi soprattutto poi le mozioni oltre che nella parte che la parte pratica
Io credo che il governo il viceministro più che come compagno di partito abbia salutato per Rigoni nessuna stavolta nel senso che possono nei suoi confronti come nei confronti di tutti devo dire non da adesso ma anche c'ha da io sono in Parlamento da sedici anni
Perché laddove è possibile e con grande fatica delle portate più grande scoraggiamento perché non sempre abbiamo gli strumenti per poter far tutto ci vuole tempo ci vogliono soldi ci vuole formazione su all'attenzione io storiche Rizzo veramente non si responsabilità il governo per tutte le situazioni che ci vengono segnalate un non basta la cosa di cui Trento di occuparmi chiaramente da io so io faccio faccio il legislatore quindi dal punto di vista legislativo seguendo le segnalazioni anche anche dell'ordine degli assistenti sociali
Riguarda le difficoltà delle donne ora in questo caso difficoltà vicine alle violenze subite dalle donne come sapete sono tante le leggi che negli anni hanno visto la luce ma non manca ancora un percorso importante perché magari ci sono le leggi ma come diceva prima il viceministro ha detto qualcun altro che ha parlato il problema spesso che l'interpretazione di queste leggi la preparazione anche soprattutto forse delle volte degli assistenti sociali la preparazione ma non vuol dire che non sono preparate parlo di preparazioni in nel senso di formazione che prepara a fronteggiare alcuni eventi la preparazione anche di questi giudici racconto di prima
Carboni visto o rivisto
Ciò che ho vissuto io con i miei occhi entrando e in questi tribunali dove ci sono fascicoli dappertutto dove spesso per l'affidamento di due bambini si utilizzano come narra giustamente il racconto undici minuti quando è tanto
Allora io mi pensando
Alla grande preparazione dei nostri avvocati dei nostri giudici dai nostri magistrati delle nostre forze dell'ordine di tutti è chiaro che in undici minuti che decidono la vita di un bambino dovrebbero essere appena conclusione di un percorso di Mino
Uno dei problemi che io vivo più grandi è che assitito di una denuncia di violenza non ci sia l'immediata presente carico cosa voglio dire la donna quando denuncia Bakri tutta subito poi questa e e quello che ho sempre detto poi
Vanno fatte tutto ovviamente le portone verifiche ma messa subito innanzitutto sotto tutela come vanno messi subito sotto tutela i suoi bambini perché spesso sono bikini di violenza lo stesso comunque hanno assistito a degli spettacoli Nora non racconta
Invece il più delle volte
Viene Benuzzi denuncia una volta si denuncia una seconda volta
Sottacendo peraltro già come questo percorso di denuncia si è un percorso faticosissimo non lo sapete meglio di me perché tutti spingiamo le donne denunciare con le donne hanno paura ma per tanti motivi la povera
La paura di rimanere senza un sostegno economico la domanda che ti fanno il giorno dopo e chi dar da mangiare mitili domani perché spesso queste donne non hanno o un loro lavoro non alla loro indipendenza ed ecco che qui il tema della violenza
Si lega a doppio filo con il tema del lavoro femminile e quindi dell'inserimento al lavoro delle possibilità di Zaccaria delle possibilità delle donne di avere un'assistenza sociale statale e qui secondo me c'è una parte di violenza istituzionale cioè il fatto di non aiutare le donne anch'a a poter lavorare con la gestione della famiglia con lavori che spesso questo non violenza
Drammatica secondo me i lavori che spesso ti chiedono prima di assumerti sì ai figli perché sei figli soprattutto in età minore gli chiedono come come Nazareno un freno per per poterti assumere perché suppongono che tu laburisti alla querela di meno cosa che assolutamente possibile soprattutto se si hanno bambini piccoli che si ammalano e non sia il sistema di protezione quel salvagente importante affettivo sono ad esempio in ogni e tutto possibile ma magari in alcuni non dappertutto per carità alcuni Paesi del Nord
Il sostegno a chi vorrà dire che si si affianca ad una visibilità anche lavorativa con molte donne quindi non lavorano hanno paura di denunciare
Hanno paura poiché gli mancano come succede spesso Oltre la violenza subita volontario per trovare il coraggio e quant'altro ancora qui vanno portati dei figli onesta è una delle cose
Che terribile tremende che capitano ci saranno di certo delle situazioni ognuna di voi ha vissuto dove necessariamente i bambini parlano presi e portati via
Spesso si consiglia immediatamente una casa famiglia quando magari l'ambiente potrà protetto potrebbe essere delle volte anche nella loro famiglia magari nella famiglia di provenienza di queste donne con bambini
Si sottovaluta
Il fatto che invece di portare via questi ragazzi si potrebbe accompagnare queste donne in casa loro o in casa famiglia aumentarle arte dire questi figli aiutarle hanno una davvero posto imbarcarsi dello Spesal per lui conquistare la genitorialità
Perché questo è un americano denunciando ed è comunque sono allenati sono donne a il più delle volte donne che non sono capaci a fare le madri
Ci saranno sicuramente dei casi dove alcune donne si sono approfittate
In virtù di una lidi litigi di separazione di ripicche
Hanno probabilmente sventolato la bandiera della violenza ma immagino che siano una minima parte e sicuramente sono casi che si possono indagare
è chiaro che poi estese son comunque tante perché al di là del Codice Rosso che ha garantito l'avvocato di garantito gratuitamente
Per tutte dopo la denuncia ha finito col codice rosso per tutto il resto invece ci sono delle spese incredibili ecco poiché si dice le donne non denunciano hanno paura hanno paura di quello che succede giorno dopo cento
Perché spesso quasi viene infilati in un vortice donne e bambini in alcuni casi è successo anche agli uomini in un vortice da cui poi si esce
Con grande difficoltà
Mille euro e ventinove tutti tutte in Parlamento stiamo cercando di fare è proprio questo quello di
Innanzitutto istruire formare dare possibilità sostegno economico alle donne agli psicologi a tutti quei percorsi che vengono fatti a me sentire che questi bambini
Che vengono strappati dalle famiglie e poi vengono affidati alla psicologia di una psicologia
Scientifica forse nemmeno troppo bene conosciuta che pretende di azzerare di azzerare ciò che hanno vissuto ecco negli USA cosa spaventa molto perché la manifattura una manipolazione psicologica se non fatta da persone
Perché Simoni venga con grande esperienza è pericolosa infatti spesso così tra questi bambini che nonostante
Siano affidate delle famiglie meravigliose generose o comunque
Nel crescere sono comunque bambini che hanno dei grossi problemi alcune alcuni hanno non solo un ritardo psicologico ma anche un ritardo nella nella crescita
Nella crescita fisica ecco i problemi sono tantissime ho solo accennato ai due punti che secondo me sono la grande violenza istituzionale ma abbiamo fascicoli e fascicoli di storie
E ci raccontano ciò che poi non funziona negli anni allora le dieci
Ci sono ce ne sono anche troppe probabilmente ce ne sono anche troppe cose forse dovremmo anche semplificare ma quando si tratta di Psicologia qua c'è sempre l'interpretazione personale ecco che con lei
Infatti un lavoro incredibile con una grossissima responsabilità che di certo vi sentirete perché interpretazione il tempo che dedicate
Con quell'interpretazione salvate l'abilità di una donna salvarti la vita
Di bambini oppure potreste con un errore complicarmi percorso e vicino a voi chiaramente non solo come tutti medici tutti sia tutti magistrati tutti gli avvocati
Tutti noi politici cioè questa è una piaga sociale che non riguarda solo l'Italia
Riguarda tutto il mondo tutto il mondo che questa la la troppo un'epidemia un'epidemia se posso usare questa parola perché noi oggi tutti conosciamo la parola epidemia ci si stringe veramente il cuore la troppo una un'epidemia drammatica
E vi posso solo dire io sono sul fatto delegata anche nella scorsa legislatura lo sono anche in questa nel Consiglio d'Europa vi posso dire che esiste trasversalmente questo gruppo
Il peso Niemen dove pesa solo la sigla del Consiglio d'Europa dove e ci confrontiamo in continuazione e cerchiamo di prendere le pratiche migliori da ogni Paese
Cioè se c'è una pratica che vedo che funziona bene in Grecia in Spagna in Danimarca sono io che cerco quali mi portarono in Italia riproporla ed impedire come come può essere ad esempio
Una nostra pratica ora non riguarda la violenza ma comunque una cosa femminile i percorsi rosa che abbiamo in Italia per di indagare i tumori al seno sono stata molto felice di vedere che la Norvegia li ha presi dall'Italia quindi stiamo tutte molto attente su questi temi trasversalmente per vedere se
Magari confrontandoci a livello europeo si riesce a a migliorare perché noi non siamo come diceva qualcuno nati imparati no
Voglio arrivare in ogni non ci dobbiamo fermare perché abbiamo delle dei tempi sul web Bilardo del dei corsi di formazione
Possiamo minimamente derogare grazie davvero grazie a Katia mentalità
Responsabile di Azzurro donna coordinatrice nazionale a volte anche canadese presenti grazie ancora buona giornata e buon lavoro grazie ancora chiedo scusa per il giorno che non dico più niente solo una parola si citava
Onorevole citava il Codice rosso che citava l'importanza del vostro lavoro e davvero lo ribadisco è altrettanto vero però è stato anche detto prima che troppo spesso il problema non è l'assenza di figure come le vostre ma un problema di coordinazione con altre realtà dunque io dico soltanto faccio un esempio e e voglio ricordare questa storia che secondo me estremamente signor significativa Genova primo maggio scorso famiglia Scagni
Padri figli Alberto ed Alice Alberto e affetto da e in una forte forti problemi di tipo psichiatrico
è seguito da vostri colleghi
Ed è seguito vengono vengono riscontrati questi problemi e per queste e per queste vengono fatte delle strinse nelle azioni alla polizia giudiziaria a alla polizia locale
La familiare Scanni il primo maggio e si capisce che si ha di fronte ad un rischio Alberto è fuori disse ministro minacciare di fare il disastro aveva già manifestato altri episodi e per questo i vostri colleghi avevano fatto tutte le dovute segnalazione quel giorno però non lo si riesce a fermare anzi perché è il primo maggio
La famiglia la madre il padre di Alice Adalberto chiamano ripetutamente ci son chiamate che durano qualcosa come dodici minuti se non sbaglio
Di richiesta disperata di aiuto ma nonostante le segnalazioni che voi avevate fatto loro nessuno degli agenti che interviene il primo maggio del due mila ventidue Alice Scanni e Morea uccisa dal fratello con una marea di coltellate quel giorno i genitori Scanni perdono due figli Alison ed Alberto
Grazie grazie senatrice
Data Bianchi
Responsabile del settore ricerca dello
No non riassorbita dal mio guardi
Lo
Si raccoglieva data
La domanda
Adesso azionando quest'altro no la domanda è alto in questo diciamolo il
Il suo ruolo ruolo anche molto come dire molto utile in questo finale di di Rieti mattinata perché lei a questo doppio ruolo da una parte sul campo perché comunque Istituto degli innocenti a un una tradizione d'accoglienza
E e di contro però è anche un grande centro di ricerca quindi voi avete anche ha rielaborato i dati che arrivano alla luce di quanto è stato detto sia dal vice ministro ma tutta la tematica nella mattinata
Forse il suo intervento può essere molto utile per aprire anche delle finestre sia dal punto di vista DVD considerazioni e quindi di analisi ma anche potesse per le prospettive
Allora grazie grazie prima di tutto del dell'invito essere qui effettivamente stato ma mattinata molto prudenza e tentativo di riassumere scappò e di essere una fortissima banalizzazione io però credo che noi dobbiamo fare uno sforzo di mettere anche nelle mani voglio dire del del legislatore di noi stessi alcune impegni precisi che sono quelli di fare uno sforzo teorico di concettualizzazione di ciò di cui stiamo parlando perché solo attraverso questo sforzo teorico boh che ci permetta di vedere tutta la filiera delle connessioni e anche dei passaggi dove li si nascondono gli atti mancati dove invece si nascondono
Le collusioni le negazioni e gli atti compiuti è possibile avere anche una chiarezza che ci permetta di dire
Forse dobbiamo fare qualche riforma per inserire una fattispecie specifica di maltrattamenti istituzionale come aggravante
Forse dobbiamo probabilmente rafforzare una serie di strumenti che abbiamo forse dobbiamo probabilmente anche fare dei passaggi che sono passaggi compie e sì che passano attraverso la formazione passano attraverso anche la valorizzazione di alcuni strumenti che già esistono nel nostro ordinamento
Allora il punto di vista di chi guarda alla realtà
Riflettendo sulla propria storia l'istituto ed innocente un antichissimo orfanotrofio ma poi lo fa anche raccogliendo i dati è intanto di capire è ad esempio dal punto di vista anche di quei trenta mila bambini e bambine allontanate dalla famiglia di quelle centinaia di migliaia di persone possano seguite dal servizio socio le adultere dalle centinaia di migliaia che sono anche strutture d'accoglienza cosa significa maltrattamento istituzionale sono atti specifici e individuale
Sono anche difficoltà nelle procedure
Se no no inizia con una con insieme di Effetti prodotti anche da da una cultura e da una collisione
Lungo queste tre dimensioni a questo punto non ci possiamo interrogare e dire quale tipo di provvedimenti è possibile assumere anche in un'ottima un ottica di riduzione dei fattori di rischio dei fattori di protezione allora parto però dall'ultimo passaggio è il maltrattamento è istituzionale è Sempre un effetto sistemico
Allora se questo è sempre un effetto sistemico valgono le cose che sono state dette anche fino adesso il tema della formazione di base ma non solo gli ha
E stenti sociali ma di tutti gli operatori che hanno detto dei ruoli delle competenze in virtù della loro professione di come sono incardinate all'interno del sistema pubblico dei servizi all'impallina Terno d'esistere
Vedo che organizzazioni del terzo sesto re che so di rapporto con è il sistema pubblico casomai ricevendone finanziamenti
Quindi sono degli incaricati di pubblico di pubblico servizio però anche quelli che a titolo volontario stanno dentro il sistema ecco detto questo allora punto in cui all'interno di di questi questa figura noi c'è un problema anche di formazione specifica c'è un problema poi di capacità di tenere dentro
Le e diciamo non solo una formazione che a intesa a riconoscere il proprio ruolo e cosa fa all'altro ma anche intesa riconoscere forse quelle che noi chiamiamo gli esperti di esperienza come attori di esperienza
Noi abbiamo un tema fondamentale sul maltrattamento istituzionale che è quello della scuola oltre un coloro che entrano all'interno del sistema dei servizi dai riconoscere come soggetti che sono al centro di diritti che implicano dei dove evidentemente no implicano anche delle prestazioni di funzione
Da questo punto di vista ciò un tema che attraversa voglio dire trasversalmente tutto il nostro il nostro sistema che anche quello della
Della
Come creare quelle condizioni in cui le persone possano parlare non sono raccontando ciò che accade allora all'inizio per chiedere aiuto ma anche esprimere ciò che accade loro durante il percorso e trovare qualcuno che li rappresenti in relazione ai propri interessi penso per anni per esempio alla figura del curatore speciale o del tutore in ordine a soggetti dei minorenni c'è anche un tema d'di Beckham di accountability di ciò che facciamo non abbiamo un problema anche di valutazione dei processi di lavoro e su questo è è a che fare molto anche con per esempio la messa a terra di alcune linee di indirizzo che abbiamo il ministero della Funzione pubblica
Ah se è dotato di linee di indirizzo per la persona valutazione partecipativa dei servizi pubblici usando uno strumento importante ad esempio quindi Istituto degli innocenti come agenzia del ministero del lavoro le ha messe a terra creando delle Youth conferenze locale dello Youth conferenza regionale nazionale per valutare la sperimentazione
Due del fondo dell'uso dei diciamo dei cinque milioni di Euro su un triennio rinnovate che vuole accompagnare ai progetti di autonomia i ragazzi e ragazze quindi il tema è e dare credibilità alle persone che si aiutano
All'interno di una relazione che ha una relazione di cura ma anche una relazione di potere e il riconoscimento della dinamica di potere è fondamentale nelle relazioni tra professioni sappiamo voglio dire quali sono le le le le professioni più potenti o o meno potente quanto possono pesare nella decisione del destino di un bambino oppure di una donna oppure di un uomo che all'interno di un carcere
Ma anche a della reazione di potere che anche in quel momento nello stato di bisogno
Io credo che sul fronte ad esempio della messa a fuoco di alcune procedure che riguardavano anche e il mal il maltrattamenti istituzionale la capacità del sistema dei servizi dimessa il mettersi in discussione tanto beh amo molto abbiamo una una grande e nuova decreto di riconoscenza Koelliker leaders ad esempio colonna e IBAN i ragazzi oggi giovani uomini o giovani donne abbandonati dalla e dallo Stato al forte i toni per la posizione che è stato l'Inter traduzioni intelligente dove non si non si sono fermati chiglia ascoltati il sistema dei servizi sistema anche istituzionale non si è fatto raccontare le loro singoli storie ma cercato di commettere dalle loro singoli storie l'inefficienza del sistema allora è in questa interlocuzione W e dentro la che noi ci dobbiamo stare ci dobbiamo stare dandoci delle misure quindi per esempio sulla sul tema dell'ascolto verificare sempreché nostri progetti individualizzati siano effettivamente compresi
Dai soggetti con i quali non li facciamo forse per firmare le forse può fermarli voglio dire stringendo un patto
Di in qualche modo anche di coprogettazione a livello micro con tutti coloro che avevano i servizi oppure pensando se non è il caso di di inserire anche delle procedure di invalidazione
Dove in alcuni procedimenti e manca l'ascolto della vittima oppure per fare ascoltare dei soggetti
Trascorrono a Nesi anni e quindi poiché c'è tutto un effetto iatrogeno che lungo voi molto ben conoscete all'interno di questa attenzione al sistema c'è un altro aspetto sul quale però noi dobbiamo guardare ciò che si muove positivamente ed è la definizione di alcuni livelli essenziali delle prestazioni sociali che sono coinvolte una garanzia di diritti sul tutto il territorio nazionale
Su alcune di queste dal Segretariato sociale alla supervisione professionale degli assistenti sociali
Il tentativo è quello di non di ridurre quelle disuguaglianze di sistema che caratterizzano il nostro Paese
Ciò che noi diamo per scontati in termini di prestazioni di accessibilità dei servizi anche di standard
Nel centro nord non è obiettivamente il gran parte del centro sud questo sforzo collettivo di andare verso la standardizzazione delle prestazioni e l'introduzione dell'introduzione anche di sistemi di monitoraggio professionali è come una garanzia verso una riduzione di quei fattori di rischio del maltrattamento istituzionale ne aggiungo un altro che è il tema di
Guardare anche alla processualità dei prezzi percorse faccio riferimento alla questione delle carceri è interessante il picco dei tanti suicidi all'uscita
All'uscita c'è anche l'angoscia dell'uscita pensate a chi non ha la residenza
Il quadro si prende la residenza anagrafica una volta che io esco dalla dal carcere dov'è che io posso poi con quella residenza poter accedere a tutta una serie di servizio da un problema riguardi che riversa prendo la residenza anagrafica per poter dire che fanno misere autonomia e per poter accedere al reddito di cittadinanza ecco questo è un problema che non è vostro al male della giustizia non è delle carceri
Forse l'interlocuzione con ANCI no coro perché comunque la creazione anche di sistemi che favoriscano una anche della residenza anagrafica e temporanea prefettizia è un è un tema che riguarda voglio dire comunque anche nelle comunità ancora io credo che un ulteriore elemento dell'alta età voglio dire della attenzione anche alla la riduzione maltrattamenti istituzionale essere tutti convinti c'è e i dati servono noi abbiamo la necessità di mettere a terra un sistema che ci dica quante sono le persone effettivamente seguite dai servizi sociali e non solo per il reddito di cittadinanza
Noi abbiamo bisogno di sapere quanti sono i bambini e le bambine perché è passata con le loro famiglie
Attraverso questo sistema di servizi non ce l'abbiamo
Abbiamo potabile amo anche approvato è stato votato dal Parlamento è stato quindi approvato entrato in vigore voglio dire un sistema anche al sistema informativo unitario dei servizi sociali che si è già dotato di un sistema informativo
Dell'offerta dei servizi sociali che quanto prima ci permette di sapere un po'grosso modo come sono distribuiti per esempio i centri ha finito con alcune loro caratteristiche o alle comunità residenziale con arco
Allora però interiste allora prima si va verso la chiusura vada assolutamente verso la chiusura sapevo che sarei stata un po'confusa essendo appresa dalla dall'attenzione assolutamente però credo che
Ci sono tutta una serie di meccanismi importanti come la capacità anche di valorizzare come luogo di interlocuzione di scambio anche alcuni delle è dei luoghi che non abbiamo sono per esempio i tavoli interistituzionale a livello locale nelle città perché non avere una rappresentanza dei beneficiari dei servizi anche all'interno delle città così anche a livello regionale
C'ha un tema di controllo da parte del cittadino vado verso la chiusura
Si dice che c'è una a una riduzione delle risorse per il welfare
Certo ci sono stati dei trenta titoli la statistica dei fondi ce lo dice ma c'è stato anche una perdita di tensione della dimensione culturale e civica e politica con la P maiuscola del lavoro delle professioni sociali
Io credo che questo sia un altro tema che ha scavato anche comunque Roberto se vogliamo di una disattenzione in cui le protezioni sociali di incertezza nella definizione pensavano educatori professionali
Poi si sono dibattuti per anni però credo che questo sia importante recuperarla perché si dà anche un aiuto a chi dentro le istituzioni nei governi a livello locale regionale nazionale data ad avere delle spinte
Verso la messa a terra di bombe buone che obiettivamente abbiamo o comunque di riforme che sono necessarie grazie
Va
Bene
Anzi
Va
Bene uno eccolo eccolo grazie
Allora intanto grazie sarò
Telegrafico
Intanto permettetemi di ringraziare Giovanna Reanda per questa educazione
Una conversione non semplice
Sono con una piccola pressione anche sui tempi ringrazio senza nominarli sempre per questioni di tempo tutti i relatori della mattinata tutti presenti
Permettetemi di ringraziare il Consiglio regionale della Toscana e tutto il personale del consiglio nazionale che ha reso possibile questa mattina
Questa mattina la Barbara Rosina la vicepresidente iniziato auspicando che fosse un buon giorno io posso dire sinceramente che oggi è un buon giorno
Lo dico perché lo è veramente perché abbiamo anche permettetemi un po'di orgoglio professionale dimostrato che gli assistenti sociali non si sono propriamente assuefatti siamo stati quelli che hanno acceso un faro
Voglio anche dire con con orgoglio che non lo spendiamo non è che dopo questa mattinata lasciamo perdere abbiamo fatto nostro pezzo perché saremo a quel punto connivente
Con le violenze istituzionali colma il trattamento che abbiamo saputo sentito stamattina
è stato un atto di coraggio
Forse
Sicuramente è stato un atto etico da parte nostra perché noi vogliamo sempre a fare la nostra parte
E ricordo a tutti le parole del presidente Mattarella
La Repubblica siamo tutti noi e noi come professione come assistenti sociali lo facciamo tutti i giorni e lo dobbiamo fare tutti i giorni e quindi
In questo vorrei anche ricordare che gli assistenti sociali in questo Paese quarantasei mila
Non hanno solo l'obbligo di denunciare di fare ad Boccassi di fare giustizia sociale direi rendere quell'articolo tre della Costituzione concreto
Non basta denunciare e dire c'è il problema bisogna fare anche qualcosa
Abbiamo sentito parlare
Della necessità di competenza e di formazione
Bene oggi io chiedo un'alleanza nuovamente la chiedo danni ma sempre più concreta c'era qui anche la senatrice fedeli proprio perché stiamo lavorando e chiedo un aiuto in questo ultimo miglio
Per cambiare la formazione agli assistenti sociali per rinforzare competenza perché io non posso venire un convegno e sentire che un'assistente sociale non ha mai sentito parlare nella sua formazione di violenza
Intollerabile per il Paese non per una professione non è solo per noi è per quei cittadini che a noi si rivolgono serve informazione
Serve dire alle persone quali sono i loro diritti e serve una semplificazione di questo quadro normativo che rende impossibile dire quali sono i diritti se non li scrivi decentemente e servono risorse sono aumentate sì è vero sono aumentate sono sufficienti non credo
Non credo perché i problemi stanno obiettivamente aumentando e sappiamo anche che le riforme aumenteranno ancora di più l'accesso ai servizi
E quindi iniziamo a pensarci adesso a quello che succederà nel due mila ventisei quando questo benedetto Pnr R. finirà non possiamo sempre pensare che tutto stare in piedi addebito
E aggiungo per essere
Propositivi e perché io credo che oggi abbiamo sentito parlare di salute di famiglia
Di ministero dell'interno di comuni di disabilità di giustizia e di politiche sociali e di scuola e probabilmente sto dimenticando qualcosa bene tutto questo va affrontato
Nel tema del prevendite della prevenzione della violenza istituzionale in un solo luogo io lancio una proposta una sfida se vogliamo alla Presidenza del Consiglio dei ministri in questo Paese
Faccia subito una cabina di regia dove chiama tutti questi soggetti compresi i professionisti che lì dentro lavorano e inizia a parlare di prevenzione della violenza istituzionale e del maltrattamento
Se non facciamo questo
Se non facciamo presto
Io credo che avremo non solo disatteso la la legittima aspettativa di professionisti ed i cittadini ma io credo che avremo disatteso profondamente l'anno
La Costituzione grazie a tutti ci vediamo agli stati generali della professione
Ventuno ventitré marzo due mila ventitré perché noi saremo ambiziosi saremo anche un po'folli non ci manca il coraggio il coraggio di cambiare in meglio grazie a tutti
Grazie
In maniera
Disse Libertad
Grazie a voi che ci avete seguito qui presenza grazie ovviamente a tutti gli aspetti e grazie a tutti quelli che ci hanno seguito
Via web ai quali ancora diciamo porgiamo delle scuse e grazie ancora anch'per avermi concesso questo onore grazie arrivederci
Ecco