Guerra in Ucraina. I Disarmati Esigenti organizzano "Il digiuno di coerenza" contro il Decreto per l'invio delle armi all'esercito ucraino

Diciamo
Tanto
Quindi da piazza della Rotonda Nordin a Roma il dieci gennaio salutiamo gli ascoltatori di radio radicale ringraziamo per avere prestato attenzione a questa nostra iniziativa sappiamo che il partito radicale del tutto opposto fa all'obiettivo che ci proponiamo con questo
Presidio
In cui ci sono anche dei dei giocatori
Che vogliono rimarcare la convinzione comunque stanno scendendo in questo momento in piazza fisicamente Acco a contestare un iter parlamentare
Di aiuti militari al Governo ucraino
Che significa di fatto il coinvolgimento dell'Italia in in questa guerra al nell'ambito NATO
E un coinvolgimento
Che esclude la possibilità poi di di fatto di giocare un ruolo di mediatore per uscire dalla dalla guerra quindi oggi pomeriggio che se il dieci gennaio
C'è stato il voto al Senato su un decreto centottantacinque del due mila ventidue
Che dalla cornice giuridica per questi aiuti militari al Governo ucraino in pratica
Si tratta di estendere il metodo Draghi cede semplici comunicazioni dei dei vari pacchetti pacchetti di aiuti
Secondo alla Copa Serra senza bisogno di di discussione voto Riina Olona estendere questo metodo Draghi a tutto il due mila venti trenta quindi il nostro obiettivo e di seguire questo iter di protestare per dare voce al popolo italiano che ci dice la stampa
Mainstream ma è contrario al coinvolgimento dell'Italia nella guerra
E che quindi
Ha bisogno di una rappresentazione
Di una rappresentanza più coerente decisa rispetta la volontà che dovrebbe essere fatta propria a nostro avviso dal Parlamento quindi noi siamo forse di movimento siamo qui di Sarmi stesi genti quel Fitalia
Realtà pacifiste di base romana la rete dopo ore al altre realtà c'abbiamo avuto anche la lezione di Rifondazione Comunista
Per esprimere questa volontà di pressione sul livello istituzionale perché sia recepita da parte del Parlamento quella che è considerata da parte dei media mainstream la volontà popolare
E vogliamo anche siamo in piazza aprire un degli dei contesti di dialogo con la gente comune perché il nostro problema e di trovare uno l'età con questo popolo che sappiamo che non
è contrario al coinvolgimento in guerra per ragioni debbo dirle di buonsenso comune
E che in qualche modo va
Recepito in questo sentimento per evitare che come tante altre volte sul è successo nella storia sia trascinato in guerre distruttive contro la sua volontà
No e io parlo sempre che noi siamo organizzati ai centenari non è per esempio facciamo parte del lavoro esistere International questo momento siamo impegnati
Nella difesa degli obiettori sia russe ucraini abbiamo fatto delle carovane a Chievo abbiamo in programma di farne una una mosca
Poi c'è la guelfa anche essa che nata durante la per la prima guerra mondiale ecco non vorremmo che si ripetesse la storia della guerra la guerra di tante forze
Di allora questa e poi al momento della decisione i partiti o del momento parati allora i sindacati hanno votato i crediti di guerra in Italia il non aderire né sabotare
Quindi questo vorremmo che l'uomo che non si ripetesse un trascinamento
Depp dei popoli del popolo italiano in particolare in una situazione di guerra perché facciamo in questo discorso di fondo
Non c'è nessun problema che può essere risolto attraverso lo lo lo strumento bellico
Abbiamo l'alternativa non violenta se abbiamo dei soprusi con cui fare i conti reagire e soprattutto sappiamo e qui abbiamo portato uno striscione in piazza oggi non ci sono guerre giuste sappiamo che soprattutto oggi perché magari non ce n'erano anche per l'uomo non ci sono mai state guerre giuste solo a tutt'oggi con la potenza tecnologica e con l'Inter con selezione del mondo
Una qualsiasi guerra rappresenta un attacco alla sua Provenza stessa dello
Dell'umanità
Qui lindo dalla guerra in Ucraina abbiamo molte più morti per fame in questo momento come effetto collaterale
No del fatto che io devo bloccare i porti le diamo subito di dominare se almeno quell'altro interviene e Seles meno magari in attacco la flotta come già purtroppo è successo
No
Volte più morti per fame oggi rispetto con gliele l'albero di fico uguale il il blocco delle esportazioni pratiche di di grano abbiamo il rischio del bombardamento di centrali nucleari abbiamo una catastrofe ecologica al giorno perché ogni giorno viene bombardato deposito di carburante
Una raffineria è stato sabotatori il nodo stream due
E quindi
Gli effetti ambientali della guerra diventano un qualche cosa che Fassi che gli accordi di Parigi dell'umanità sa di fatto saltino star solo per il sabotaggio del del Nord Stream due sono stati calcolati
Ottocento milioni di tonnellate
Equivalenti di CO due
Quando cambierà il clima qui abbiamo per esempio l'inverno che non
Di di fatto al mezzo sole saltatorio
In in in Italia quello che stiamo ponendo a rischio la possibile sopravvivenza dall'umanità
Dicono gli scienziati e queste cose che cosa devono comportare devono comportare la consapevolezza che la guerra non è più lo strumento agibile per difendere nessuna libertà e nessun diritto
Questo è il punto primo chi è assolutamente importante
Ad
Fare in modo che in quasi a servono in qualsiasi maniera
Tacciano le armi
Che si arrivi al al delle tre guerre che si comincino dei negoziati per risolvere poi con tutto il tempo che ci vorrà
Quelle che sono le questioni controverse perché qualsiasi problema si voglia affrontare compresi quelli di libertà
Sono aggravati dalla guerra in sei noi siamo tutti aggrediti dalla guerra dalla guerra e dalle guerre dalle sessanta guerra che in questo momento
Sono in corso noi oggi non ci sono guerre giuste dice Papa Francesco noi io personalmente sono farà attenuano
Su questa considerazione su questa massima solo assolutamente d'accordo e apprezzo i tentativi del Papa dello Stato del Vaticano per fare da mediatore rispetto al conflitto che in questo momento si sta portando avanti in in Ucraina
E fra vorrei e vorremmo e siamo qui per questo che il governo italiano le forze politiche ascoltassero al popolo che questo buon senso c'è la
Si dicono i sondaggi che il popolo solidarizza col popolo che italiano col popolo che hanno martoriato ma non ritiene che è la soluzione sia essere coinvolto nella guerra
Vuole che ci siano trattative subito vuole non vuole che il governo rear mi perché abbiamo dichiarato abbia un futuro in cui dobbiamo sempre più armarci tra imperi contro i peli Noble occhi
Militari vuole un un disarmo è contrario al riarmo sia convenzionale che che nucleare infine non vuole la guerra economica non vuole che
Mettiamo dei muri a degli scambi alla possibile compra cooperazione già pagando sulla propria pelle quello che significa l'aver eretto questi muri che si di efficacia
Diciamo togliersi delle possibilità di creare delle condizioni di di di di sopravvivenza di sviluppo economico
Ecco queste cose il buonsenso popolare non rappresentato ce l'ha ben chiari e noi vorremmo che fossero recepite
Dal livello istituzionale
E per questo siamo qui e continueremo a essere ogni volta che il Parlamento
Andrà a portare avanti
Questa linea di violenza
Ripeto una violenza che fu è stata ed è esercitata cento anni fa quando sono nate nostre organizzazioni vuole Systems International welfare
E anche Life for nel movimento internazionale per la riconciliazione che ha avuto tra i suoi membri
Gandhi e Martin Luther King tanto per fare dei nominativi legati alla alla a alla non violenza e che hanno creato la possibilità
E l'idea che con la resistenza non violenta
Un possiamo ottenere delle dei risultati ecco delle con queste i in e importi importanti
Quindi
In questo momento abbiamo in
Due dei giocatori se non sbaglio no niente
Siamo io Emma e Marco Palombo altri
Dice
Possiamo coinvolgerli in questo momento da da remoto e quindi continueremo questi interventi
Per
La registrazione di radio radicale dando la parola ora non so se viene prima Marco poi la Patrizia Palombo delle dei movimenti di base Romania da veterano Ward Patrizia star petti della UIL fra Italia e daremo anche la parola
A rappresentante di rifondere Fondazione comunista che ha avuto diciamo la
Dalla nuova e molto apprezzata decisione di sostenere questa nostra i iniziativa
Dopodiché fare io l'ultimo intervento conclusivo
E quindi non so quanto tempo o impiegato per questo intervento
Dare la parola a a a Marco e poi a Patrizia poi rappresenta e poi concluderei questa la la scaletta per questa fine del presidio di oggi ripreso da radio radicale
Sì allora
Io ringrazio Alfonso che per quello che ha detto ora e per quello che al fatto prete promuovere questa iniziativa
Però io parlerei soprattutto del perché
Io mi mi sono impegnato in queste in queste cose
E perché perché oggi mi sono liberato dal lavoro e ho dedicato il mio pomeriggio interamente a questa iniziativa e il tredici
Di dicembre ho fatto la stessa cosa
Io ho la consapevolezza Alfonso ha parlato un po'di grandi organizzazioni di una grande storia
Io invece sono abbastanza non rappresento nessuno insomma
Non atti e non rappresento nessuno
Però e
Però è giusto oltre il giusto è necessario fare queste queste piccole cose che posso fare
Perché c'è un'assenza complessa un'assenza completa e ci sono molti magari impegna in manifestazioni il conferenziere libris slogan né di tutto ma un po'fuori e
Fuori dal campo Guzzo comma perché il campo in realtà è qui vicino in questo momento è al Senato e quindi tutti coloro che almeno a Roma si impegnano contro la guerra ci sono state molte manifestazioni cittadine anche solo mare
è in queste occasioni che devono muoversi che debbano fare sentire è inutile che facciano grandi
Procurarmi o manifestazioni o parole durissime la faccia dura come
Bennato diceva ci insegnano a scuola far la faccia dura quando poi invece la Pa
Partite qui è qui il che bisogna venire e bisogna dire noi siamo controlli in video delle armi
E mentre in Parlamento ci sarà al senato e alla Camera ci sarà un un dibattito che poi sarà riportato dai media
Come uno scambio di battute tra Crosetto e colte con Crosetto e dice
Hai sempre votato per le armi ora è cambiato idea colte dice le sue Seo solite
Metafore del tutto il suo modo di esprimersi molto diciamo in maniera non non diverta ma molto al COMU Dante siempre cercando di dare un colpo al cerchio un colpo alla botte di non scontentare mai nessuno non siamo contro le armi ma siamo filo atlantici
Ci vuole la mediazione
Le armi andavano bene dieci mesi fa uno ora no ma e tutta l'Italia che invece è sempre stata contraria alle armi sia quelli la gente comune sia le forze organizzate è in quest'occasione il che dovrebbero muoversi
E non lo fanno per cui il mio impegno a esserci
E continuerà a chiedere prossime occasioni
Spero però che cambi qualcosa insomma nel modo di vedere
Grazie a Marco Palombo
Un attore
Io invece rappresento la lega internazionale delle donne per la pace la libertà e perché noi siamo qua
Perché non si può non stare qua
Perché come organizzazione nata nel mille novecentoquindici contro la prima guerra mondiale che ha fatto del disarmo e del sostegno del Multijet laterali visivo e quindi delle Nazioni Unite come strumento di risoluzione dei conflitti attraverso sempre la negazione le le negoziazioni
è impossibile non e a per un per con attraverso un percorso sul disarmo universale che ha sempre avuto molta attenzione per tutto il tipo di armamenti che è riuscito anche a bloccare con delle troppa delle importanti propagande delle importanti armi come le armi chimiche le armi biologiche nelle mille novecentoventicinque e poi una negli ultimi decenni contro le armi nucleari
è impossibile non essere qui anche perché già della conferenza di Pechino nel mille novecentonovantacinque le donne capirono che non era possibile sullo sviluppo e nessuna nessuna automi autonomia se non con la pace
Allora il PUA Alfonso Navarra ha spiegato un po'come questa volevo voto di oggi segue una modalità che è stata già introdotta dal governo Draghi la qual è la cosa grave che noi vogliamo sottolineare il fatto che questo voto se veramente verrà approvato il sesto pacchetto di aiuti all'Ucraina
Si dice che il tipo di armamenti che verranno inviati sono armamenti che sono già in possesso dall'Italia quindi che non devono essere acquisiti e che vengono ceduti a titolo gratuito all'Ucraina
Però la la spezza la gran parte di questa spesa viene sostenuta tra l'altro ammortizzata da un fondo dell'Unione Europea che è stato istituito nel mille novecento e nel due mila ventuno e si chiama il Pisa
European Peace Facility S. che è nato in realtà per le cosiddette missioni di mantenimento di della pace in in in Africa e che poi è stato progressivamente dirottato verso l'Ucraina
Ora la cosa che colpisce per noi che abbiamo questo consapevolezza e conosciamo questi strumenti questa possibilità di di cercare la via della negoziazione quindi spinge per la diplomazia noi osserviamo come inevitabilmente si è creata una una una un ripiegamento una una un tradimento di quello della lo spirito originario delle Nazioni Unite e invece vengono sostanziate finanziate c'è una proliferazione invece di istituzioni di strumenti che sono tutti basati comunque sempre sull'uso del del di di delle delle di armi su basi dati su strutture proprio militari qui lo vediamo un'atrofia della diplomazia noi assistiamo a una a una impoverimento della delle proprio delle energie e delle reti delle risorse
Legate la diplomazia e ricordo che questo strumento della European piastra si liti Pro prevede anche una una un dispositivo di di blocco da parte degli stati cosa che per esempio è stata fatta da parte di Paesi molto saggi come l'Austria come la l'Irlanda e come anche la Malta ricordiamo che l'Austria è un Paese che sta diventando un'avanguardia del pacifismo
E della lotta contro il nucleare che ha ospitato la prima conferenza degli Stati parte che hanno ratificato il trattato di proibizione delle armi nucleari ad a giugno
E
Quindi
Diciamo che è possibile tranquillamente e dire no l'Italia eventualmente avrebbe potuto astenerci da questa modalità e non è vero che questi in via non avranno delle ripercussioni perché e la il decreto prevede che le le gli armamenti che vengono ceduti devono essere però riacquistati con lo una erogazione dispensa del Budget nazionale ora guardate caso io che lavoro proprio in un centro d'accoglienza
Per donne e bambini ucraini ed è un esperienza veramente straordinaria di ascolto e vertenza veramente umana molto molto interessante facendo anche una un corso di per la sicurezza
Vengo a scoprire che per esempio nelle scuole italiane non esistono i defibrillatori perché perché non ci sono non ci sono fondi per i defibrillatori per cui quando c'è un alto rischio mai pagare di infarti giovanili ma non esistono questi strumenti qui noi vediamo e e ripetiamo questo elemento dei di della Spesal militare che deve essere riconvertite a una spesa sociale ricordiamo anche che l'Italia è un paese fanalino di coda rispetto a la all'istituzione di una istituzione nazionale indipendente per la tutela dei diritti umani son passati trent'anni dalla conferenza di Vienna del mille novecentonovantatré e nella Unione europea gli unici Paesi che non hanno questa istituzione nazionale indipendente sono l'Italia e Malta
E e inutile dire che avere un'istituzione garante dei diritti umani in maniera veramente intersezionale avrebbe un impatto sulla vita quotidiana sulla vita sociale molto molto seria
Quindi è uno proprio l'orientamento quello italiano ha di ad essere sempre molto attrezzato sulle sulle iniziative militari sul prestigio militare e invece di educare Dida alla alla mediazione alla soluzione dei conflitti all'utilizzo di corpi civili di pace alla alla e e e questa questa
Continua a criminalizzazione che ha fatto addirittura l'Unione europea tracciando
La Russia come un Paese addirittura terrorista ora chiaramente noi siamo tutti concordi sul fatto che si tratta di un'aggressione militare per carità
Ma non è non è c'è un voce modo il modo di poter ridimensionare o invece fomentare un'opposizione una radicalizzazione anche del militarismo fino ad arrivare poi rischio della deterrenza nucleare
E anche su questo vogliamo ricordare che l'italiana nelle e il decennio scorso a accettato dire il trasferimento di Bobo ombre eterno nucleari a Ghedi Torre ad Aviano quindi noi abbiamo bombardato le ali sul nostro territorio e l'Italia non ratifica il trattato di proibizione
Delle armi nucleari
Quindi è chiaro che
Come gesto di responsabilità noi oggi siamo qui
E le abbiamo anche firmato una lettera Oro pena come sezione europee di UIL fare e il ventiquattro novembre diretto al Parlamento europeo e seguiremo anche l'incontro al prossimo incontro della NATO in febbraio e
Ed è necessario è necessario cambiare rotta questo è certo
Vorrei a questo punto passare la parola alla rappresentante di Rifondazione comunista tratto porto il saluto anche del di Russo Spena che oggi non è potuto essere qui
Ho ben poco da dire perché la maggior parte delle cose sono state già dette Rifondazione Comunista è stata fin dall'inizio contrari all'invio alle armi in Ucraina perché riteniamo che l'unico percorso che si possa fare è quello di un'attività diplomatica in cui l'Europa il tutto il resto del mondo venga coinvolto e proprio la carenza all'errore che è stata fatta e Unione europea negli ultimi anni che ha portato a questa situazione
Non dimentichiamo che la situazione in Ucraina per quanto riguarda la zona del don tromba storte il Donetsk eccetera ma anche la stessa Crimea
è una situazione che ci stiamo portando dietro in Europa dal due mila quattordici dal due mila e sedici
è un problema che andava risolto è affrontato a livello diplomatico con l'Europa si doveva fare parte attiva fin dall'inizio della crisi in Ucraina per difendere i diritti del diciamo per la popolazione un Sofia e Rousseau forma
Dell'Ucraina
Ma e diritti chiaramente anche dell'Ucraina naturalmente questo non vuol dire che noi giustifichiamo l attacco della Russia in Ucraina assolutamente no è una guerra di aggressione e noi non possiamo che condannarla
Ma dobbiamo capire nelle origini rendersi conto della grossa responsabilità che abbiamo avuto noi diciamo occidentali
Nel non prevenire questa guerra se ci fosse stato una manovra diplomatica un'attività precedente forse non saremmo arrivati a questo punto e per questo noi riteniamo che l'invio di armi sia comunque un errore
Tacciano le armi
Inizi la diplomazia sul serio
A meno che non ci sia ovviamente ed è questo il dubbio che abbiamo la malafede dico che invece rigettare acqua hanno gettato benzina sul fuoco de attivare causare questa situazione
Non ho altro da aggiungere che ripeto è stato già detto tutto e chi mi ha preceduto
Quindi
Noi rinviamo di servisse esigenti Wilf tutte le organizzazioni di base che hanno organizzato questo presidio
E questo digiuno di coerenza pacifista ai prossimi appuntamenti
Siamo speranzosi nel futuro
Speranzosi
Nella nostra capacità di riuscire a intercettare
Quello che albori ripeto il buonsenso popolare che è semplicemente l'attaccamento alla vita
L'amore per la vita
Che supera nell'ambasce popolare
L'elemento del
Conflitto di Iside istruttivo
E io credo che questo sia un un sentimento universale per questo li cerchiamo di lavorare facciamo le organizzazioni in internazionali dobbiamo affrontare
E in questa stretta questa crisi di sistema
Con la fiducia
Che la forza positiva
Del rispetto della vita dell'attaccamento alla vita
La forza della verità e l'amore direbbero i grandi maestri della non violenza alla fine prevarrà sulle sentendo Enza distruttive dobbiamo avere questa questa fiducia ma avere questa fiducia significa anche organizzarsi con con coerenza per
Fare in modo che i che si esprima
Quindi si siamo pochi in questo momento ma credo che andiamo avanti nella direzione del futuro della storia e non penso che siano parole retoriche perché nonostante le guerre mondiali abbiamo posto le basi qui lo ricordava par Patrizia
Per una società internazionale fondata sulla forza del diritto non sul diritto della forza tra virgolette a armata
Noi dobbiamo puntare su questo
Sono veramente rattristato che delle forze che si richiamano alla non violenza
Non si appoggino a questa fede della non violenza che è la forza dell'unità popolare della ricerca della verità della e della solidarietà per risolvere i conflitti anche le le aggressioni
E quindi mandiamo a delle campagne parallele che in questo momento non solo maggioritaria del popolo italiano ma che rappresentano fino in fondo in lino i nostri valori
In particolare due campagne
L'obiezione di coscienza alle spese militari per creare un sistema difensivo alternativo fondato sulla difesa
E la resistenza non violenta e questa è una
Che riteniamo sia assolutamente fondamentale su cui si ci impegneremo anche se in questo momento non rappresenta la volontà
Maggioritaria del popolo italiano
La costruzione di
Una diplomazia popolare di base a livello interno internazionale corpi civili di pace gli interventi dell'ENEL nella zona di di conflitto con mezzi non violenti con il popolo che si organizza
Per
Far dare la voce agli altri popoli che vogliono superare i i conflitti e legga le controversie risolta in maniera militare
E qui diciamo saluto
Gli ascoltatori di
La radio radicale ricordando che in questa attività questo l'aveva già fatto Patrizia va ci tengo anche a sottolinearlo personalmente Alfonso Navarra portavoce degli islamisti esigenti
Che in questo lavoro c'è un ruolo fondamentale protagonista
Devo devo devono imminenti delle donne
Vuole culturalmente siamo convinti che dobbiamo comprendere
Che l'umanità e parte integrante della natura fa parte dell'unico sistema ecosistema come corpo vivente
Universale
Dobbiamo dismettere una certa arroganza il primo compito e fare la pace con la natura anche in questo senso noi rischiamo di partire per la tangente per un uso della scienza della tecnologia che addirittura vuole superare quelli che sono i concetti e i limiti dell'umano
L'umano come realtà storica che si integra negli equilibri naturali abbiamo un compito fondamentale anche da questo punto di vista c'è l'avere questa cultura riprendere il nostro senso di non essere i padroni e quindi violentatori della dalla natura non e non avere una tecnologia che sia violenza con contro natura
E di essere un'umanità unita che deve fare la pace con la natura
Sì è una cosa che Cipollini re e che proponiamo a tutti i popoli realtà i i in conflitto come terreno di lavoro comune per poi a arrivare a queste soluzioni diplomatiche
Quindi ringraziamo tutti presenti ringraziamo radio radicale e diamo appuntamento per in gli appuntamenti fu futuri che non mancheranno e su cui saremo presenti e sono convinto sempre più presenti organizzati