Una lapide nella sede dell'Ordine dei giornalisti del Lazio ricorderà i nomi e le storie dei giornalisti romani vittime della repressione e della violenza nazifascista

No
Allora
Grazie a tutti a cominciare questa cerimonia giacché non avevo rigetterà Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Già Germinal soggiornava San Giuliano
JJ cinque Roberto Gualtieri getti l'ambasciatore Israele lombarda cari colleghi oggi vogliamo ricordare contribuire insieme alla comunità ebraica di Roma
Ad istituire memoria ed onore alle giornaliste e giornalisti librai ai quali usurpata la dignità professionale fu cancellata arbitrariamente l'iscrizione all'ordine ed è in vendita l'attività giornalistica
Per loro e per le loro famiglie la persecuzione causata dalle leggi razziali introdotte dal fascismo nel mille novecentotrentotto su particolarmente violenta e crudele
Quello lì per dare il buon questa lapide questi brani incisi su una lastra di marmo che ricorda un foglio di giornale è stato
Valutazione della libertà d'espressione
Abbiamo pensato di farlo ponendo i loro nomi all'ingresso della nostra storica sede perché anche i più giovani entrando qui
Possano ricordare conservare la memoria della Shoah Kennedy lettere su quei pregiudizi che tanto dolore provocavano anche i colleghi che oggi proviamo onorare
Il Consiglio dell'ordine del Lazio che oggi io rappresento mantenere forte l'impegno contro le discriminazioni il razzismo l'antisemitismo e l'odio di genere un percorso di dialogo avviato da questa consiliatura un percorso interreligioso cominciato con la messa in occasione ricorrenza del santo patrono dei giornalisti San Francesco di Sales
Proseguito con un corso di formazione all'interno della moschea di Roma e un altro la scorsa settimana
Sui dieci anni di pontificato di papa Francesco
Il tutto nel percorso intrapreso con la carta di Assisi incentrato sul contrasto al linguaggio d'oggi
Testimonianze come questa
Attenzione verso le libertà culturali e religiose contro i pregiudizi che oggi culmina con questa lapide che ci aiuta a non dimenticare gli orrori del passato triste doloroso
La gora un messaggio che ci ha inviato la senatrice Liliana Segre
Signor presidente amici giornalisti diminuiscono idealmente alla solennità della cerimonia un grande gesto
Restituire dignità ottantaquattro anni dopo ad una categoria una categoria molto speciale quella dei giornalisti e non sono un atto dovuto ma necessaria non importa quanto tempo sia trascorso il tempo della riconciliazione civile sempre il tempo presente
Zagorka ricorda termine tra i più ricorrenti nel testo biblico la parola chiave
La posizione della labile il ricordo dei giornalisti per cacciare dall'ordine è una buona pratica di memoria un grande rammendo
Un percorso di ricucitura civile
La memoria e la funzione del mondo perché ci insegna a leggere il passato
è per questo che ti sono grata
Primo levi parlava della memoria come di uno strumento formidabile alla Fallaci
Pietre d'inciampo targhe e monumenti installazioni parlano alla posterità
Per non dimenticare grazie Liliana Segre
Adesso Como gli ospiti che sono intervenuti
Provvederemo a svelare la lapide poi ci saranno subito gli interventi a cominciare da quello del presidente del consiglio Giorgia Meloni che ringrazio ancora per essere qui con noi
L'accordo
Non c'era una provocazione al professor Giorgio
Cagionato già messa scattano solo professore grazie
Dunque proprio già tutti ugualmente io no voglio ringraziare l'ordine dei giornalisti del Lazio il suo presidente qui non Ubaldo il vicepresidente Roberto Rossi per avermi invitato ma questa cerimonia dipendenti deposizione scopertura di una lapide
Il numero dei giornalisti romani ebrei vittime della persecuzione il regime fascista in seguito all'approvazione di una legge nazionale
Annunciò tenuto nonostante l'aggiornamento controversa essere qui ovviamente in quanto giornalista iscritto alla correttamente ricordava
Hanno l'ordine con la Presidente del Consiglio per il valore simbolico due simboli vuol dire tante cose di questa iniziativa ovviamente voglio salutare le autorità presenti
Ambasciatore d'Israele in Italia ad andare il sindaco di Roma cantieri ministro San Giuliano residente dalla comunità la bancarotta dov'è che il rabbino capo dei segni un saluto anche assegni Modiano Lucia appena raggiunto il professor Enrico Serventi Longhi e ovviamente a tutti i presenti
Le leggi razziali nel trentotto rappresentano come mi è capitato di dire più volte di più in cui il punto più basso della storia italiana
Una vergogna che ha segnato il nostro popolo per sempre
L'ho detto anche durante le dichiarazioni programmatiche con le quali il mio governo si è presentato in Parlamento l'ora lo ribadisco ancora una volta oggi
Le leggi razziali sono una macchia indelebile nostra la nostra nazione
E rappresentano un'infamia che avvenne nel silenzio di troppi allora perché è importante un'iniziativa come questa perché questa piazza della Torretta qui a Roma l'ordine dei giornalisti di Roma
E la casa di coloro che ogni giorno raccontano la realtà
Raccontano le nostre vite la realtà di quello che accade nella mia vita in particolare insomma in questo momento ma diciamo sono quelli che raccontano quello che sta accadendo
E allora c'è qualcosa di di molto forte nella simbologia di questi di questa lapide dedicata trentacinque giornalisti che allora furono espunti dall'albo dei giornalisti no
Perché molti non potevano più fare il loro lavoro
Molti altri tacque roba
E l'insegnamento che a noi arriva da questa vicenda e che raccontare quello che accade sempre
Anche quando può costare anche quando può fare paura per chi come noi ha studiato sulla deontologia professionale che la missione di giornalista e questo lo dico da giornalista
E l'insegnamento più importante che arriva da questa vicenda perché alla fine a memoria
Come semplice ricordo è importante sì ma importante se ti insegna qualcosa
è importante se capisci che
Studiando quello che è accaduto coi anche imparare cosa sui fari tu se dovesse accadere di nuovo
Allora questo una un appuntamento secondo me importante non lo dobbiamo ricordare questa lapide noi dicevamo Alberto Moravia giovanissimo
Tra i nomi di coloro che durante il regime fascista non potevo più fare il loro lavoro
Alberto Mora muraria poi è tornato a fare quel lavoro ha avuto i suoi riconoscimenti a livello internazionale altri non sono più tornati
E allora credo che la memoria serba per ricordarci che ciascuno di noi nel suo ruolo
Di fronte alla tragedia la violenza la tirannia può fare la sua parte
A parte piccola la parte più grande ma ciascuno di noi può fare la sua parte questo credo che sia un grande insegnamento che arriva da questa iniziativa e che ci dica anche che la sfida della lotta alla discriminazione la sfida della lotta all'antisemitismo
Non è qualcosa per cui dobbiamo guardare indietro
E guardare alloggi
Perché è una battaglia che noi non abbiamo vinto avanti la hanno l'abbiamo vinto l'antisemitismo riemerge riemerge in via in molte facce
E con molti strumenti nuovi e diversi
E quindi è ovviamente
Una battaglia che ci coinvolge tutti che coinvolge la politica il Governo le istituzioni a tutti i livelli che coinvolge anche chi racconta la realtà
Ogni giorno che coinvolge chiunque abbia una responsabilità io posso dire che per quello che riguarda il governo italiano noi ovviamente siamo sempre pronti concentrati e attenti a fare la nostra parte per combattere ovviamente ogni forma di discriminazione e ovviamente l'antisemitismo che rischia di essere ancora presente tra noi perché combatterlo è una sfida di ogni giorno
E per la quale ovviamente ognuno deve fare la sua parte vi ringrazio ebbe un buon proseguimento
Sì ma non la tormenti adesso prenderà la parola il presidente della comunità ebraica di Roma Rutte dure Cheglio grazie
Buonasera
A tutti è un saluto affettuoso l'autorità presenti il presidente del Consiglio il sindaco
Sami Modiano
Gli ambasciatori ministro San Giuliano e spero di non aver dimenticato nessuno
E con il permesso del rabbino capo voglio aggiungere alle riflessioni che mi hanno preceduto da parte del Presidente del Consiglio qualche ulteriore elemento
è sempre molto difficile parlare dinanzi a un sopravvissuto alla Shoah
Summit che da dietro le mie spalle ci protegge ci benedice è la testimonianza vivente di quale orrore abbia significato quella pagina terribile della storia
Che non è stata però un fulmine a ciel sereno che ha avuto il suo Preludio in una pagina altrettanto inquietante terribile della storia italiana
Fatta di propaganda di un clima politico in cui è maturato un antisemitismo che non era sicuramente così pervasivo nella società e quelle leggi razziste ha visto come ci è stato detto la pagina più inquietante e più bassa
Ora colpire i giornalisti e compierli nella maniera in cui furono espulsi non soltanto dagli indifferenti ma anche dai compri compiacenti dai collaborazionisti da coloro che è vano vederli fuori
Dalla stampa e dalla comunicazione significava colpire in due modi
Una parte manipolare l'informazione in modo che questa fosse pura scevra da ogni condizionamento ogni diritto di cronaca come legittimo e dall'altra informazione
E anche rappresentativa di valori presidio della democrazia del rispetto della comunanza di obiettivi di tutto quello che cancellando il diritto di scrivere si cancellava
Nel Paese
Questo oggi è un messaggio quanto mai attuale come si è detto perché soprattutto chi
Racconta la vita il quotidiano le esperienze ciò che accade intorno assoluti se come abbiamo più volte
Condiviso anche con il presidente devo salda ma quanto
Altri giornalisti dell'ordine e delle diverse federazioni con i quali ci siamo confrontati tutt'oggi rappresenta una responsabilità importante quando sulle pagine si raccontano le vicende
Della nostra Italia ma anche le vicende di Israele ma anche le vicende del mondo ebraico che ci circonda
Ogni parola poco esalare ancora come una pietra
E di fronte a queste parole che invece dovrebbero essere piume che invece dovrebbero essere monito che invece dovrebbero essere accoglienza noi dobbiamo essere chiari eminenti
Perché possono ancora procurare dolore e le ferite come è stato detto l'antisemitismo è ancora nella nostra società e ancora in Italia ancora di più in Europa cerchiamo di continuare a contrastarlo proprio e soprattutto nel rispetto della memoria di quei nomi e di quegli uomini perché non sono solo uomini ma persone che rispetta questi valori hanno sacrificato anche con la loro vita
Per continuare a permetterci di vivere e vivere in armonia in pace quindi grazie all'ordine dei giornalisti del Lazio grazie al suo presidente e l'impegno a continuare nel solco di questa via che è la via della vita e la via del futuro che vogliamo condividere grazie
Grazie presidente ridurre quell'adesso abbiamo importante intervento una testimonianza storica che è quella di siamo già pranzava spesso a farlo grazie
Bene
Io
Come sapete sono un sopravvissuto
Che è stato colpito
Da bambini
Da queste
Leggi razziali
Sì era un bambino felice nato a Lodi in una bellissima isola romantico come tutti gli altri
Andava a scuola
Ero uno studente che gli piaceva andare a scuola trattare
Qualche cosa di bello alla famiglia
E nello stesso tempo erano anche ben voluto dai miei insegnanti della scuola maschile italiana a oggi
Io mi ricordo bene
La scena
Cioè mi aveva colpito
Di quello che era la mia educazione di avere una cultura ero un bambino come tutti gli altri avevano frequentato la mia prima elementare maschile
Avevo dato buone impressione sia i miei insegnanti
Quando
A otto anni
Mi ricordo bene a otto anni
Un bambino come tutti gli altri
Si era svegliato per andare a scuola come tutti i giorni
Felice e contento
Va alla sua terza elementare appena iniziata
Seguito da ai suoi compagni discusso classe
I suoi compagni di classe erano diversi
Allora io come me ma che avevano religioni diverse
Molti erano religione mussulmana Turchini molti erano di religione cattolica italiani
E molti erano di religione ortodossa greca io con loro giocavo studiavo mi divertivo e non mi sentivo diverso da loro eravamo bambini
Bambini infelici
Quando
Quella mattina
L'insegnante
Che mi voleva un sacco di Verne perché erano all'uno che si stava all'insegnamento
Mi seguiva da vicino mi chiama cioè io mi ricordo bene ancora tutti i particolari non si sono dimenticati sono scritti qua dentro
Non lo ricordo benissimo
Mi chiamo per andare davanti alla cattedrale
E io mi avvicinai alla cattedra contentissimo perché mi immaginavo che mi voleva interrogare e siccome il giorno prima ci aveva dato un compito
Io mi ero preparato a questo compito ero felice di essere stato chiamato
Ma quando mi avvicino davanti a lui
Vedo l'espressione del suo avviso che non è più uguale
Non è quella del solito è molto amareggiato
Molto dispiaciuto e io
Guardo quel viso del io il mio insegnante mi domando ma per che
E poi lui quasi quasi in silenzio
Mi disse questa frase Sannino diranno
Allora
Vedete
Quando le sfide c'era un bambino
Res un sorvolo a scuola
Io mi ricordo amica del ce l'ho in testa
Non capivo il motivo
E caldo e in un
In un pianto terribile
Avverto ancora il mio insegnante
Che si trova in difficoltà vedendomi in quella crisi di pianto e mi dice no no non piangere io ancora io
Ore la forza del dell'Ima scusi che cosa ho fatto per essere espulso dalla scuola
E lui mi disse del nonno non hai fatto niente di male
Vai a casa Papa Ratti spiegherà il motivo di questo autore espulsione
Vedete
Qualche cosa di terribile
Rombo andino torna a casa
Otto anni
In quella crisi di pianto chiedendo a mio papà
Papà Giacobbe un Papa adorabile
Che quando mi vede in quella crisi di pianto cerca di calmarmi prima di tutto e poi con la mia insistenza voglio sapere conoscere il motivo di questa mia espulsione
Perché io
Cioè fermo mi immaginavo che era una mancanza mia a scuola per essere stato escluso
Papà che la cosa poteva dirmi poverino a un bambino di otto anni spiegarli
Il motivo
E poi ho capito che mi disse
Che io ero diverso dagli altri miei compagni di classe
Ma mi ricordo bene ancora che io ho reagito quella parola no papà
Io non sono diverso ai miei compagni di classe io con loro non ho avuto mai problemi con loro
Io non mi sono mai sentito diverso
Però vedete
Successo
è successo io sono stato espulso dalla scuola perché ero colpevole di esternato di religione ebraica è una colpa questa no io non l'ho accertata a quel morta mento e non l'accetto tuttora ancora chiaro novantadue anni suonati
Però io sono un essere umano ora uguale a tutti gli altri
Non mi sento di marzo
Ecco credo di avere ereditato una piccola parte di quella che è stata la mia esperienza io non ho avuto una cultura scolastica la mia cultura è stata quella di aver dopo le esperienze che la vita mi hanno dato sì perché da quel momento in poi io non ho più messo piede in una scuola perché sono successe
Molti altri motivi la deportazione la perdita di una famiglia
Grazie a Dio sono venti anni temi dei quali ragazzi
Di trasmettere quello che è stato
Quello che è stato
Faccio in modo
Cioè questo non succederà mai più
Io non voglio che i ragazzi vedono quello che hanno visto i miei occhi
Ho avuto delle esperienze bruttissime in questo campo di sterminio presidiano a Birkenau
Auspici
Niente
Ringrazio nuovamente tanto il
Il nostro amico Sami Modiano per il suo intervento veramente commovente
E adesso diamo la parola alla rabbino di Roma e Riccardo il professor Riccardo Di Segni
Buon pomeriggio
Una breve riflessione
Io vorrei condividere sul significato di questa importante cerimonia
In questi ultimi anni salvo la pausa teorico Reed
Sono stato presente a molte apposizioni di lapidi
Che hanno ricordato
Persone che sono state espunte dalle varie società le le quali svolgevano la loro attività
Quindi ci sono state delle cerimonie al palazzo di giustizia
Nella al Coni per esempio
Chimica cominciare sono stati e il Comune di Roma che ha posto una lapide ai dipendenti che c'è di via l'ordine degli avvocati
La scuola Visconti liceo
Tutte
Chiazze immagini alla quale si aggiunge questa importante doverose cerimonia di oggi
Nella quale si poi si vanno a vedere i nomi sono nomi importanti che hanno segnato la cultura italiana
E quindi c'è un valore aggiunto in questa in questo ricordo specifico
Il ragionamento da fare che
Da subito dopo la fine della Shoah
I muri
Sono stati riempiti con i nomi delle vittime
Dei deportati
Pensate sulla facciata della sinagoga di Roma
Cioè
Nome per nome l'elenco degli uccisi alle Fosse Ardeatine
Al quale peraltro sono stati aggiunti recentemente tre nomi la cui identificazione è stata possibile grazie
All'analisi genetica
Ci sono i nomi dei morti ci sono il ricordo dei deputati che non hanno fatto ritorno dei campi di sterminio
Per arrivare alla memoria delle persone che sono state espulse dagli ordini professionali renda dall'attività di magistrato
Dalle scuole
Siamo arrivati in questi ultimi anni a distanza di ottant'anni
Questo bisogna ragionare su questo dato
Perché sui morti giustamente
Ci si è pensato subito
All'offesa precedente
L'offesa del trentotto delle leggi razziali
Su questa
Ce l'ha messa una pietra sopra
Certo i morti sono molto più importanti di quelli che sono stati cacciati via dall'ordine professionale
Ma quello è stato l'inizio
La cima del pendio scivoloso
E pure su questo
Silenzio
Come se le due cose non fossero strettamente collegate
Per cui è importante che ora ci si dedichi a questo recupero di memoria
Tardivo ma comunque sempre necessario
E che non si dimentichi mai che all'uccisione delle persone ci si arriva non immediatamente ma ci si arriva facendo perdere alle persone la loro dignità ed è esattamente quello che è successo
In questo Paese in questa Europa grazie
Grazie a una buona professor Riccardo Di Segni adesso la parola passa al sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Grazie davvero
Voglio
Ringraziare l'ordine dei giornalisti del Lazio
Vito D'Ubaldo
Per questa importante
Iniziativa saluto presidente Giorgia Meloni
Ministro San Giuliano l'ambasciatore Israele ha lombarda la presidente rupture Callow e il rabbino
Riccardo Di Segni e naturalmente Samuel Modiano che ci ha dato trasmesso in modo così immediato e forte
Il significato concreto
Di quelle terribili leggi razziali
Una delle conseguenze delle quali oggi noi ricordiamo
Giustamente anche perché come ha sottolineato presidente del consiglio giornalisti hanno il compito dell'informazione
E senza informazione non c'è consapevolezza del nostro presente e del nostro passato e quindi capacità di costruire liberamente il nostro futuro
Le leggi razziali sono state una pagina tragica della nostra storia
Che ha prodotto una frattura una lacerazione profonda dentro la carne viva della nostra comunità nazionale sono state la premessa
Io una percorso che ha portato poi ai crimini più drammatici del Novecento e forse della storia dell'umanità come la Shoah
Lo sterminio degli ebrei l'uccisione di tante persone che ha avuto le sue radici in quelle leggi
Che si basavano sull'orrore dell'antisemitismo del razzismo della discriminazione
Per razza per religione di persone in carne e ossa che da un giorno all'altro come esami Cerra accordarci ha raccontato si sono viste private dei propri diritti cacciate dalle scuole espulse dalle università
Dagli ordini professionali e impedite come i giornalisti che sono su quella lapide e tanti altri giornalisti tipografia ebrei italiani e romani
Gli eserciti dare il loro lavoro la loro professione informare su quel che avveniva e innanzitutto su quell'obbrobrio che li ha riguardati personalmente ecco ricordare i giornalisti e tipografi ebrei romani è un pezzo in questo tassello
Un tassello di questa rete di una memoria che noi dobbiamo praticare sviluppare e la consapevolezza come ci ha ricordato il rabbino Di Segni che solo guardando profondamente in cosa ha significato nel corpo della società romana e italiana
Le leggi cosa hanno significato alle leggi razziali del trentotto noi possiamo comprendere anche la radice della Shoah e dei crimini terribili che hanno insanguinato la nostra città il nostro Paese durante la seconda guerra mondiale e dobbiamo non solo ricordare quel passato combattere il quale ha costituito la base della nostra costituzione democratica della nostra Repubblica
Ma anche vaccinarsi sempre contro il tarlo dell'odio della discriminazione e dell'antisemitismo in tutte le sue forme che ancora oggi costituisce
In Italia in Europa nel mondo un pericolo di cui dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo contrastare anche ricordando cosa ha comportato e cosa o produrre
Anche la leggerezza la superficialità o la malafede di chi si lascia andare al pregiudizio e alimenta una visione che ha insanguinato la nostra storia e quindi noi dobbiamo conoscere
Per contrastare duramente in ogni sua manifestazione dobbiamo essere vigili
Per il nostro presente per il nostro futuro e dobbiamo essere uniti come molto bello che noi oggi siamo una grande comunità cittadine nazionale
Unità nell'affermazione dei nostri principi e né i nostri valori
E nell'onorare la memoria il ricordo come base della nostra identità della nostra comunità e della nostra capacità di costruire insieme un futuro migliore grazie davvero per questa iniziativa
Ringrazio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha parlato di comunità anche la nostra alla comunità la comunità dei giornalisti giallisti di Roma Ventimiglia scritti in questo ordine che mi onoro di rappresentare
E anche lui un iscritto al nostro ordine del ministro alla cultura
Gennaro Sangiuliano ed è un onore averlo con noi lo storico che anche poi da potrà dirci cosa importante su questa iniziativa che abbiamo fatto grazie
Buonasera a tutti ma innanzitutto ringrazio il presidente dell'ordine del nuovo ordine per aver promosso questa iniziativa perché vedete noi abbiamo il dovere di coltivare la memoria anzi la memoria merita di essere scolpita
Nelle pietre
Ringrazio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per essere qui perché la sua è una testimonianza fondamentale importantissima ringrazio l'Ambasciatore d'Israele il sindaco di Roma
E io riascoltato sempre con grande commozione le parole di Sami Modiano che avevo già avuto il piacere di ascoltare ignare altre circostanze
Posso dirvi delle cose che vanno nella prosecuzione di quello che ha fatto oggi il Presidente
Con la la presidente dura Chiello
Siamo al lavoro o in questi giorni già ci siamo incontrati più volte
Per concludere a Roma la realizzazione del Museo della Shoah
E raccogliendo un invito che mi è venuto personalmente dalla senatrice Segre
In occasione del Giorno della memoria noi inaugureremo la stazione di Milano una segnaletica che ti segnalerà appunto a tutti i passeggeri
Il modo per raggiungere il binario ventuno ci sarà ma segnaletica storica che indicherà come si arriva al Binario ventuno ecco solo piccoli tasselli piccoli mattoni che vanno nella costruzione di quello che stiamo facendo di quello che ha fatto il presidente oggi e gliene rendo merito
E su quello che bisognerà fare il giorno dopo giorno perché il pericolo dell'antisemitismo un pericolo ancora vivo come ha ricordato il presidente Meloni
E noi abbiamo il dovere di denunciarlo e di come dire coltivare
I coltivare la memoria
Qualche anno fa mi sconvolse e ne scrisse un piccolo saggio la vicenda di Angelo formi Gini chi era Angelo Fortunato Formigine
Era uno scrittore un saggista un giornalista modenese un editore importante agli inizi del Novecento
Che che quando apprese delle leggi razziali che lo colpivano in prima persona anche una persona benestante che poteva lasciare l'Italia andare a vivere negli Stati Uniti d'America salì su una torre storica della città di Modena e si suicido
E io decisi di raccontare il mio libro questa vicenda come riprendendo le parole del rabbino disegni
Non dobbiamo dimenticare le omissioni che ci sono state anche storiche del nostro Paese mi abbiano avuto il primo presidente della Corte costituzionale Gaetano Azzariti che era stato però il presidente
Della commissione razziale pensate il presidente la commissione razziale che diventa presidente perché la Corte Costituzionale una delle più alte cariche dello Stato
C'è voluto un po'di tempo poi la memoria anche in questo caso è stata rimessa apposto quindi continuiamo il nostro lavoro andiamo avanti
Coltiviamo sempre la memoria grazie al presidente D'Ubaldo per questa iniziativa grazie a tutti i partecipanti che sono qui
Grazie signor ministro adesso chiude
La serie di interventi
Una persona che già ha dato un grosso contributo per questa lapide che lo storico professore universitario dico Serventi Longhi che ha condotto la ricerca per arrivare a trentacinque nomi di giornalisti perseguitati
Durante le leggi razziali grazie grazie
Ah grazie a tutti a tutti voi a essere qui per noi storici quando facciamo ricerca e
Ricostruiamo queste storie cerchiamo di restituire la memoria avere dei momenti istituzionali così importante anche un riconoscimento importante per il lavoro mio
Per il lavoro di tanti giovani storici in tutta Italia che si stanno occupando dei giornalisti non solo romani che sono stati colpiti dalle leggi razziali perseguitati il Progetto sta si sta sviluppando anche a livello nazionale ci sono ricercatori di Torino Genova Milano
Trieste e non solo ma Trieste è una città particolarmente importante non solo perché ospitava una delle comunità ebraiche più importanti ma perché il diciotto settembre del mille novecentotrentotto Benito Mussolini annunciò proprio a Trieste
Le leggi razziali e in quell'occasione Mussolini disse una frase che in qualche modo conferma tutte le riflessioni che sono state poste da illustrissimi
Intervento che mi hanno preceduto disse che le leggi razziali non sono scoppiata all'improvviso
Su possono pensare in questo modo solo coloro che sono abituati a bruschi risvegli perché abituati a lunghi sonni poltronificio linguaggio di Mussolini non ovviamente mi
Come a dire che chi pensa chi pensava che leggi razziali fossero solo un prodotto dell'alleanza con la Germania si sbagliava lo dicevo a luglio non è che lo diciamo noi perché le leggi razziali erano iscritte nel DNA del fascismo che dalle sue origini aveva aveva prodotto un'espulsione dei reprobi degli anti nazionali che alla fine era culminata con la persecuzione
Ebraica una persecuzione è una un meccanismo di epurazione continua che in realtà non era semplicemente in una momento di repressione e di di purga ma incideva nell'animo ed è stato riconosciuto prima da rabbino molto opportunamente nella dignità dell'essere umano
Questi giornalisti potevano salvarsi qualcuno di loro lo fece facendo avviando un procedimento chiamato di discriminazione ovvero andare alla ufficio dalla demografia dalla demografia della razza
E sostanzialmente presentare un memoriale in cui o smentiva voglia essere ebrei portando documenti in cui
Rivelavano la loro cattolicesimo loro anche aria Anita all'epoca oppure mostrando una serie di benemerenze perché che li rendeva sostanzialmente assimilati al Progetto fascista
Alcuni di loro ci provarono anche ci riuscirono ma questo dato
Non elimina il dolore e l'assenza di dignità tu il totalitarismo che quel tipo di cultura politica generato non solo verso gli ebrei ma verso tanti italiani in quegli anni
E quindi questo richiama noi richiamano i quelle parole di Mussolini che dicevo precedentemente a non abituarci esoni poltrone
E a temere bruschi risvegli che possono capitare quindi quotidianamente
Lavorare ed essere presenti in maniera con la cultura nelle istituzioni nella politica nell'economia perché non si ripresenti no quelle condizioni avendo ben chiaro da che parte stare grazie
Franzoni potrebbe Entiroldi e siamo alla conclusione di questa bravi cerimonia ringrazio ancora il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per essere stata le spalle per essere stata con noi il ministro Gennaro Sangiuliano grazie ancora
Il sindaco Roberto Gualtieri
L'ambasciatore a lombarda grazie della sinistra avevano tutti gli amici della comunità ebraica cominciamo dalla presidente dottor vederlo
Devo fare i saluti e ringraziamenti anche Ruben Della Rocca il vicepresidente dalla Comunità ebraica di Roma
All'assessore alla Comunicazione dell'Unione delle comunità ebraiche italiane
Della comunità ebraica italiana scusate l'avvocato David viola Falco la responsabile della segreteria della senatrice Liliana Segre Maria Paola Gargiulo infine un ringraziamento particolare alla collega Giovanna Iannelli
Grazie davvero a tutti e questa labile eccetera quando dimenticare grazie
Tutto da sé