Parole, non Pietre (prima giornata, mattina)

Intanto dare il buongiorno a tutte tutte ringraziarvi per essere qui con noi in particolare ringrazio chi qui in rappresentanza istituzionale delle confessioni e comunità e delle istituzioni che voglio hanno voluto condividere con noi questo cammino un cammino che io parlo come articolo ventuno naturalmente l'associazione che riunisce giornalisti cittadini di tanti settori contante anche visioni politiche culturali
Diverse ma che hanno come punti di riferimento i valori della costituzione di principi di una sana informazione e comunicazione che non sono solo un un dovere una prerogativa dei giornalisti ma di tutti noi perché siamo tutti noi oggi è più che mai con molti educatrici e comunicatori quindi quello che noi oggi diremo e condividere IMO e rivolto in prima imbattuta al noi
E la carta di Assisi infatti parla al noi non vuole parlare a gli altri ma a hanno gli stessi in prima bon persona ma e rivolta a tutte tutti i per cittadini che siamo comunicatori ogni giorno con i nostri posto di infilai con i nostri nonostante allora io ora se stringerei e darei
Intanto il via a un video saluto molto breve che ci sia gentilmente inviato la senatrice Liliana Segre non ha bisogno di presentazioni ma che vogliamo ricordare che è stata la promotrice della commissione
Controlla discriminazione e soprattutto contro l'antisemitismo e che ha voluto comunque non non ha potuto essere fisicamente con noi ma voluto esserlo con i suoi contenuti la sua parola
Però colpendolo evento sono miei perenti
Mi fa piacere e invece niente nell'imminente per parlare delle parole contro l'opinione queste non sono piene sono messaging che non hanno cittadinanza speciale che non hanno credo politico credo religioso
Particolare ma sono universali per le parole che uniscono le persone e non dividono
Quella di Marone che possono portare conforto non dolore
Ed è molto importante pare un convegno sul palco che vengono non siano che perché invece
Chi ha sofferto per gli impiegati
Devo però carente sul proprio cammino e controllo dissente
Allora rientra doc i bambini in pace che si parla in libertà in un contesto come il vostro mi perseguire assolutamente vicina lui e molto felice che tante persone willing riversa siano unite per celebrare l'acqua cento sotto
Invece mi ha
Aumentano
Naturalmente il richiamo della senatrice Segre era alla al nascita della carta di Assisi che le nata da dalla da qui insieme a tutti noi dalle starà nelle strade di di Assisi e quindi e vorrei a questo punto lasciare la parola al padrone di casa padre Antonio Spadaro direttore della Civiltà Cattolica Katie
Ci ha voluto ospitare che potrà continuare meglio di me il la moderazione della giornata
Grazie cari amici cari colleghi permettetemi ti darvi un saluto modererà un po'questa questa prima sessione del nostro incontro
Un saluto da parte della struttura che ospita questo evento cioè la Civiltà Cattolica che la rivista italiana più antica d'Italia
Siamo stati fondati nel mille ottocentocinquanta quindi per noi è un onore io mi sento onorato questa mattina di a vere qui tutti voi
Perché in fondo siamo insieme giornalisti leader religiosi e politici oggi c'è un grande bisogno di coesione sociale il fatto che oggi siamo così tanti
Qui quest'oggi e così Diversi anche tra di noi che posso dire questo è un grande segno di coesione sociale quindi il mio abbraccio il mio benvenuto è cordiale e oserei dire virale
Visto che siamo qui nonostante le tende la forza diciamo che ci spinge invece a stare lontani e a separarci
Noi aderiamo cordialmente all'invito e facciamo nostro questo evento che di tutte le forze che lo hanno in realtà organizzato e hanno contribuito a organizzarlo siamo siamo quindi insieme
Pongo presto i lavori di questo incontro si svolgeranno ancora nella federazione la Federazione nazionale della stampa e poi coinvolgeranno anche il centro culturale islamico e la Fondazione Museo della Shoah
Quindi grazie a tutti coloro che lo hanno voluto in particolare al Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti Federazione Nazionale della Stampa articolo ventuno
Sappiamo quanto sia cruciale il tema di questo incontro tutti i colleghi anche coloro che hanno posto qualche domanda prima dell'incontro hanno sottolineato la la peculiarità del titolo non parole e con voi a e soprattutto in questo momento siamo tutti chiamati a costruire la nostra democrazia compito del giornalismo direi quasi la sua vocazione
E quello di favorire la costruzione di una vera cittadina quello in questa prospettiva di orizzonte ampio quindi operare con professionalità vuol dire avere a cuore uno degli architravi delle coste della costruzione della nostra società democratica
Per me qui c'è il senso della nostra responsabilità come giornalisti cioè il giornalismo come strumento di costruzione della società devo dirvi tutte le volte che scrivo un articolo che faccio un posto su Twitter o su Facebook
O su Instagram perché alla fine la nostra comunicazione anche la comunicazione come testata giornalistica si declina non solamente nelle pagine che noi scriviamo
Ma in tutte le forme di comunicazione in cui ci esprimiamo allora la domanda che io mi pongo e non sempre ovviamente trova risposta giusta ma la domanda che mi pongo è quale società ho in mente
Perché quello che dicono esprime solo la mia psicologia o la mia idea ma facendo un gesto pubblico io mi devo porre la domanda quale società o in mente quale società voglio costruire con quello che sto dicendo
Nel suo discorso di fine fine anno nel due mila diciotto presidente Mattarella parlato dell'esigenza di sentirsi e di riconoscersi come una comunità di vita
Ha parlato della Repubblica come del nostro comune destino
La permettetemi una citazione leggermente più estesa una riga e mezzo sentirsi comunità significa condividere valori prospettive diritti e doveri significa pensarsi dentro un future un futuro comune da costruire insieme mi sono parole sono età scolpire
No da avere sempre presente davanti agli occhi quando lavoriamo il giornalismo la comunicazione
L'ambiente mediale oggi è talmente pervasivo avessero ormai indistinguibile dalla sfera del vivere quotidiano dunque non esistono più in mezzi di comunicazione i mass media intesi come strumenti questo una cosa è sulla rivista diciamo ormai da da molto tempo
La la comunicazione costituisce un ambiente un ambiente reale e non virtuale
Si tratta di un ambiente non separato ma integrato con la nostra vita quotidiana quando parliamo di Rete di informazioni in Rete stiamo parlando di relazione ogni informazione crea relazione e poi la relazione diventa informazione stessa cioè il momento in cui io comunico una cosa per esempio su Facebook
Allora il fatto che io la sto comunicando
E parte dell'informazione che comunico quindi dobbiamo avere dobbiamo comprendere come le relazioni tra di noi la relazione che creiamo sono parte integrante dell'informazione che diamo
Allora proprio in questo ambiente sembra imporsi una narrativa della paura
Del muro
Una paura indotta che agita gli animi della gente con la proiezione di scenari inquietanti
Ecco è in in piena siamo in piena Apocalisse no quindi come dicevo qualcuno prima la la situazione che viviamo del coronavirus più che sintomo diventa un simbolo
Di una condizione
La mascherina diventa una condizione umana
La retorica politica sollecita pure forze potenti ma forse non ancora del tutto emerse dal profondo della società e dell'opinione pubblica
In questi tempi una malattia epidemica mette sotto stress il corpo
Certamente ma anche la presenza dei leader religiosi questa sala lo dice ma anche la nostra anima
La malattia epidemica mette sotto stress la nostra anima attaccando anche la fisiologia sociale non solo quella personale
L'influenza influire no ci scorre dentro non solo fuori
Allora serve il riconoscimento di una fratellanza che ciò che ci consente consente agli eguali
Di essere persone diversa
L'odio invece elimina il diverso
La fratellanza salva il tempo della politica della mediazione del compromesso dell'incontro della costruzione della società civile della cura il fondamentalismo lo annulla in un videogame
E a volte non stiamo giocando anche con il virus dico che
Quanti ne ha uccisi chi sono nessuno cui si chiede Emilio che anche questo
Occorre trasformare e lo dice molto bene la carta dei venti di Abu Dhabi firmato appunto un mese fa trasformare la consapevolezza di tutte le organizzazioni di media editori giornalisti e rendere a sua volta parte fondamentale della pratica dei media trasformare la consapevolezza questo è la la mission e ci sono delle figure che ci aiutano permettetemi di ricordarne solo una qui perché mi sta a cuore perché una persona che non ho conosciuto macchie misti era direi quasi quotidianamente e che Antonio Micalizzi
E io appunto posso dire che ho l'onore e tutti noi oggi abbiamo l'onore di avere i genitori qui presenti io li ringrazio perché
La testimonianza di di Antonio è stato una testimonianza importante ed è una testimonianza un messaggio importante per tutti noi e la loro presenza ce lo ricorda
E questo deve entrare
Nel nel nell'anima delle entrate stimate alza deve entrare nell'anima e poi ci sono degli altri eventi eventi che ci che hanno determinato una riflessione sulla fratellanza umana ricordiamo un anno fa al quattro febbraio due mila diciannove
Ad Abu Dhabi Papa Francesco il Papa cattolico a Ahmad Al Tayeb in mamma di al-Azhar hanno firmato uno storico documento sulla fratellanza e questo messaggio in realtà a e vuole avere una proiezione ben più ampia e coinvolge le religioni come tutte le persone di buona volontà concludo con un altro messaggio che ho ricevuto in realtà un messaggio personale ricevuto su Vozza
Ma che ho chiesto se mi è piaciuto e quindi io ho chiesto se potevo renderlo pubblico ed e del cardinal ha chiuso il Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso
E che ne ha scritto questo io ho chiesto se questo messaggino che mi ha inviato in occasione di questo incontro potevo leggerlo a voi ebbero lecco
Mi scriveva auguri per l'evento di venerdì molto ben strutturato e assolutamente necessario
Ai nostri giorni
Abbiamo bisogno di una nuova narrativa che faccia emergere la bellezza della fratellanza che da sempre esiste nei cuori ma che oggi ha bisogno di comunicatori di verità sincerità e amicizia
Grazie
Questo vuole essere un po'la il il messaggio che sentivo di dare all'inizio di questo incontro
E passerei ai saluti che danno anche il tono no della dell'incontro che facciamo chiamerei Guido D'Ubaldo segretario nazionale del consiglio
Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti
Buongiorno a tutti
Ho aderito con convinzione a questa grande iniziativa promossa da articolo ventuno e tante altre realtà che hanno a cuore la libertà di stampa il giornalismo di qualità basato su correttezza e rispetto della verità
Queste tre giornate ci verranno e confrontare sui valori che hanno ispirato la carta di Assisi per giungere alla costruzione di una comunicazione fondata sulla fratellanza sulla giustizia che rifiuti un linguaggio violento rispetti il pluralismo
La carta di Assisi è stata firmata dalle tre religioni monoteiste del del dal mondo del giornalismo e dalla società civile nella sede della Federazione nazionale della stampa qui a Roma poco meno di un anno fa il tre maggio due mila diciannove
In occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa
La prima carta internazionale che si rivolge non solo i giornalisti dagli operatori della comunicazione ma a tutti i cittadini uomini e donne chiamati a scrivere commentare fare informazione
Con un approccio corretto e non fazioso rispettoso della dignità umana e basato sull'uso consapevole dei termini da utilizzare per contrastare il diffondersi di sentimenti di odio alimentati dalle XP ci
La carta di Assisi oggi non è una carta di ontologica quindi non ha valore di norma alla quale tutti i giornalisti si devono attenere per svolgere correttamente il proprio lavoro e non incorrere in sanzioni disciplinari ma questo non ci esime dal sottoscriverla io osservarla titolo personale come categoria e rispettare
Quanto in essa contenuto e auspico che in futuro questa carta possano far parte della Carta dei doveri dei giornalisti
I dieci punti dalla carta d'altronde ribadiscono principi e valori più volte espresse nel testo unico di deontologia approvato il tre febbraio due mila e sedici dal Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti
Scrivere nel rispetto delle persone del diritto-dovere di cronaca rettificare le notizie quando necessario per consolidare il rapporto di fiducia con i lettori difende della dignità delle persone utilizzare il web garantendo il pluralismo politico culturali religioso e ricordandosi che sia giornalisti h ventiquattro
Non solo quando si scrive per una testata giornalistica ma anche sui propri profili sociali
Ma la carta di Assisi invita anche a farsi portavoce di chi ha sete di verità di pace e di giustizia sociale sostenendo i cronisti minacciati con la scorta mediatica e usare le parole per cancellare la violenza dei nostri siti e i blog denunciando gli squadristi da togliere impegnandoci a sanare i conflitti le parole sono pietre messe male utilizzate possono ferire e far male cancellare la violenza anche una nostra responsabilità quando si scrive degli altri dovremmo dovremmo farlo
Come vorremmo che venisse fatto per noi prendiamo le distanze da polemiche delle violente invitiamo ed evitiamo di farci coinvolgere in discussioni basate su aggressività e prepotenza
Quando dobbiamo scegliere le parole misuriamo le perché ci aiutino a disinnescare le hit spicci
Usiamole per costruire ponti di dialogo e di confronto secondo la strada che ci indica la carta di Assisi
Do la parola Raffaele Lo Russo segretario nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana
Buongiorno buongiorno mise anzitutto consentito di ringraziare che vita cattolica e articolo ventuno
Per questa iniziativa che non riteniamo sia un momento importante di confronto che deve andare oltre i confini della professione e della categoria
Perché parole non pietre un richiamo alla responsabilità che deve stimolare azioni positive comuni e la Federazione nazionale della stampa
Questo è un percorso che è cominciato da tempo è un percorso che si è consolidato e ha trovato la propria consacrazione nell'ultimo congresso quello celebrato Levico Terme
Esattamente un anno fa un congresso che ha segnato anche lo spartiacque fra chi ritiene che uno vale uno e che non esista una Costituzione antifascista e antirazzista ci si possa illudere che si sia tutti uguali
Abbiamo bisogno di un'azione comune terribili per reagire all'eco alla cosiddetta posto verità che nasce dalla distruzione del principio di realtà e dalla prevalenza della demagogia sulla realtà e sulla verità stessa dei fatti
Esempi negli ultimi mesi ma anche negli ultimi giorni ne potremmo citare ne potremmo citare paletti
C'è chi si sforza di raccontare i fatti di rendere intelligibili situazioni complesse e chi lavora per scatenare reazioni scomposte irrazionali e alimentare paure
Serve responsabilità
Ciascuno di noi non soltanto i giornalisti può contribuire alla rinascita dell'opinione pubblica
Attraverso l'uso responsabile delle parole è possibile reagire ai professionisti della demagogia parole non pietre significa distinguere i fatti per quello che sono e non per quello che sembrano o per quello che ci piacerebbe fossero significa contrastare chi pensa di moral manipolare la percezione della realtà attraverso gli algoritmi dell'odio del rancore e della paura
E questo in fondo il messaggio della carta di Assisi
Il confronto può essere anche accesso
In certi frangenti deve essere acceso ma non deve mai trasformarsi in una permanente chiamata alle armi
Governare il linguaggio significa rispettare la verità dei fatti e non manipolarli in funzione delle necessità imposte dalla cosiddetta narrazione
è la strategia di chi vuole imporre una visione del mondo che punta escludere e non includere a costruire muri e non a costruire ponti
Per carità è un fenomeno è un fenomeno da sempre presente nella società ma è un fenomeno che in questa fase della storia trova terreno fertile per tutta una serie di ragioni il discorso è complesso prova citarne alcune l'avvento la diffusione della Rete
Ha ingigantito e amplificato questo fenomeno
Si è affermato un concetto distorto di libertà della Rete
La pretesa di non regolarmente processi sta mettendo in discussione i fondamenti stessi della democrazia lo ricordava prima padre Spadaro
La nostra democrazia liberale perché questo sistema perché si sta sempre si sa c'è sta cercando di ostacolare sempre di più e di indebolire quei processi di confronto di mediazione e di compromesso che sono l'essenza stessa dalla democrazia
Esiste un problema di elaborare regole naturalmente non a livello nazionale a livello continentale a livello planetario sull'uso responsabile della Rete
L'accesso alla Rete anche il mero atto di informarsi rende possibile quel fenomeno di profilazione degli utenti
Il traffico dei dati consente la creazione di gruppi chiusi
Dimettere quindi insieme gente
Che viene animata dalle stesse paure anche dagli stessi pregiudizi che poi si come dire si moltiplicano e si propagano nella Rete creando rancori e paure diffuse
Di qui la necessità di regole
Torna alla mente in una fase nella fase che stiamo attraversando una lezione del professor Stefano Rodotà
Quando ricordava
Come l'habeas corpus debba essere esteso anche alla Rete
Siamo in una fase in cui serve elaborare una bene assestata se posso permettermi di chiamarlo così perché non dobbiamo diventare prigionieri inconsapevoli dei signori della Rete e di chi se ne serve per alimentare paura e odio
C'è un terreno fertile
Però anche nella società
Che permette i semi dell'odio e della paura di attecchire molto più facilmente che in passato archiviare questo terreno è il disagio sociale sempre più diffuso
Il processo di globalizzazione è stato foriero di nuove opportunità ma anche sviluppato nuove diseguaglianze
Sono tante le vittime delle nuove diseguaglianze della violazione ed è soprattutto della violazione del diritto di pari dignità sociale
Potrei citare qui alcuni esempi
In primo luogo gli ebrei
C'è un antisemitismo che sta risorgendo in varie forme che vanno dal negazionismo alla violenza al terrorismo
Poi ci sono le donne
Il tentativo sempre ripetuto di Degas nella dignità e le conquiste sociali
E infine ci sono quegli emigranti e qui viene il tema dell'uso delle parole guardate approvare in questo Paese una legge che nei titoli
Parla di immigrazione e di sicurezza
è come mettere un marchio sui migranti come portatori di insicurezza e di di e di pericolo sociale
Anche su questo dovremmo difende di di riflettere tutti quanti
Ho citato semplicemente tre forme di discriminazione su cui l'informazione può fare moltissimo perché la paura nasce dalle notizie false da quelle che oggi chiamiamo feti di USA che ha che attecchiscono su un tessuto sociale sempre più lacerato
Il disagio sociale risultato di politica in sempre meno attente alle persone agevola il compito di chi vuole diffondere odio la disoccupazione di massa persistente il disfacimento della classe media l'aumento delle povertà la precarizzazione della società e lavoro inteso come una merce come tutte le altre agevolano l'azione dei professionisti della democrazia
E qui accrescono anche la rabbia degli esclusi
E da qui anche il diffondersi di un linguaggio sempre più violento e sempre più intollerabile
Quindi ridurre le diseguaglianze
Politiche di inclusione e di ridistribuzione del reddito attenzione agli ultimi del mondo del lavoro e anche degli altri ambiti della società devono essere i punti cardine di un nuovo percorso che possa ricreare una società più giusta
Una premessa necessaria per far sì che anche le parole tornino ad avere il sì il loro significato e non ad essere usate come pietre grazie
Siamo Roberto Natale coordinatore del comitato scientifico articolo ventuno
Buongiorno a tutti e tutte aggiungo anch'io tre quattro cose sul percorso che ha portato alla definizione di questa carta di Assisi
Percorso che parte molto da lontano abbiamo detto è stato già ricordato non è carta solo dei giornalisti e delle giornaliste questo ci teniamo molto a ricordarlo
Ma è carta nella quale confluisce comunque il lavoro che il giornalismo italiano dalla fine degli anni ottanta ha cominciato sulla strada dei diritti più anziani noi quelli coi capelli bianchi o senza più capelli ricordano il Gruppo di Fiesole la fine degli anni ottanta quando cominciamo a dire che non esistevano solo i diritti per noi come categoria mai ci stanno anche di doveri di cui render conto
è una carta che lascia nell'epoca in cui siamo tutti comunicatori è una carta che nasce nell'epoca della disintermediazione
Cioè c'è chi dice guarda alle di voi giornalisti non c'è più bisogno perché ormai tutto arriva tramite la Rete se noi giornalisti vogliamo contrastare questa tendenza dobbiamo dimostrare di essere all'altezza delle nostre responsabilità
è una carta che nasce
Per prendere atto della marea montante dell'odio la carta è nata da alcuni anni
Perché stavamo vedendo nella disattenzione generale che c'erano segni pericolose che si stavano addensando una marea che stava montando e che in Italia non faceva ancora notizia perché non era ancora fatto direttamente politico
Siamo stati il Paese che qualche tempo fa l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha richiamato perché preoccupata dei livelli d'odio che c'erano nella comunicazione italiana in particolare nella politica siamo il Paese che ha dovuto adottare ne parlerà domani mattina il commissario Agcom Antonioni cita un Regolamento di contrasto e discorsi d'odio per le tv e i media
Anche della Rete è passato senza che diventasse notizia siamo il Paese in cui c'è stato bisogno di costituire la commissione sinistre abbiamo sentito il suo saluto siamo il Paese nel quale sarà con noi
Domattina anche lei Milena Santerini è stata nominata qualche giorno fa coordinatrice della lotta nazionale all'antisemitismo son tutti segnali preoccupanti sui quali la carta di Assisi ci chiama a ragionare
La carta d'Assisi si dice che l'articolo ventuno e faccio orgogliosamente parte come molti qui di articolo ventuno non può essere invocato a sproposito segnalo al riguardo la bella sentenza che uscirà qualche giorno fa dal Tribunale di Roma che nella causa che opponeva Forza Nuova a Facebook
E nella quale Forza Nuova aveva invocato l'articolo ventuno dicendo che noi abbiamo il diritto di esprimerci
Un tribunale della Repubblica ha risposto che l'articolo ventuno non giustifica ogni nefandezza e nessuno può riempirsi la bocca credo che la comunità ebraica
La presidente pure che non ne sappiano qualcosa di questo contenzioso è ancora
La la carta di Assisi questo è un punto sul quale al quale molto teniamo
Non nasce da buonismo per usare la parola logora non chiede a noi giornalisti di guardare e a tutti di guardare la realtà
Con come si usa dire occhiali rosa hanno i giornalisti chiede il rispetto della verità sostanziale dei fatti cito testualmente l'articolo due della legge istitutiva dell'ordine come c'era anche nelle parole del segretario generale
Guido D'Ubaldo che ha portato il saluto
E più in generale dice che una società non si regge sull'odio lo ricordava padre Spadaro che idea di società abbiamo in mente il presidente Mattarella ancora qualche giorno fa ha detto esattamente guardate che non è buonismo quando ha premiato mi pare i cittadini semplici degni di dimensione per le loro imprese civili
Dunque non è un problema di esser buoni
Cito il buonismo perché io sono rimasto impressionato non so se anche voi da come in una settimana in cui abbiamo diciamo così parlato solo di coronavirus
Il tema del buonismo e dell'accoglienza sia in alcuni organi di stampa è emerso con un riflesso condizionato ora basta con il buonismo
Porta solo inerzia e ritardi e tempo di finirla con il buonismo idiota
E la questione dell'accoglienza accogliamo tutti anche il virus prove tecniche di stragi e poi ieri un sobrio titolo virus pure si esagera diamoci tutti una calmata tre giorni dopo aver fatto il tifoso accogliamo tutti anche il virus e ancora stamattina
Siamo un porto infetto ma ospitiamo i profughi
Le navi dell'ONG ci puntano invece di cercare approdi più sicuri che c'entra la questione dei profughi dell'accoglienza con il coronavirus peraltro paradossalmente nel giorno in cui arriva la notizia dalla Nigeria che c'è un caso di coronavirus Italia con singolare inversione diciamo degli stereotipi
Però
Norme ripeto non stiamo parlando di esser buoni stiamo parlando del fatto che una società non si legge non si regge sulla predica continua della lacerazione e sociale e poi altri due punti della Carta che molto ci stanno a cuore il punto quattro dice impariamo il bene di dare i numeri giusti
Siamo il Paese non è una sensazione è uno stucco sono studi che dalla fine del due mila diciotto hanno circolato ma anche lì non sono riuscito a diventare notizia
Siamo il Paese tra le società cioè occidentali più avvelenato dalle percezioni siamo cioè il Paese nel quale massima e la distanza tra le dimensioni reali di alcuni fenomeni e quello che tra virgolette la gente ne percepisce esempio classico quanti sono i migranti in Italia tra il sette e l'otto per cento quante l'immigrazione percepita il venticinque per cento
Questa forbice pericolosa socialmente politicamente culturalmente
Mediaticamente e anche nostra responsabilità come giornalisti che evidentemente su certi toni emotivi preferiamo battere anzi che raccontare la verità sostanziale dei fatti da questo punto di vista permettetemi oggi fatto delle citazioni in negativo permettermi di fare un esempio positivo l'ho visto prima che tu sia ancora tra noi io ringrazio il direttore dell'Osservatore Romano
Monda Andrea Monda che da una settimana ho guardato sul titoli dell'ultima settimana la Siria dove sta avvenendo
Un disastro in questi giorni in queste settimane
Un posto superiormente al nostro coronavirus
Non è riuscita ho ricontrollato stamattina tutte le nostre prime pagine dell'ultima settimana a trovare una riga
Tranne l'Osservatore romano che da una settimana perché André ho controllato sull'ultima settimana ci informa della catastrofe umanitaria che invece sta avvenendo
Ancora nell'ultima settimana un milione di nuovi sfollati c'è una catastrofe che peggiora e noi imparare i beni di dare i numeri giusti anche farle corrette proporzioni e infine la carta dice anche
Punto nove commettiamo le persone
Anche qui per favore spaziamo via l'idea che la carta di Assisi voglia dire vogliate di bene abbracciate viziati fratelli e sorelle guardate regolari Atena nostra dicendo un'altra cosa che c'era nelle parole
Di padre Spadaro nelle parole di Raffaello russo sta dicendo che una società non regge se ciascuno crescessi avvelena dentro le camere del lecco se qualcuno sesto ognuno ognuna per tutta la vita
Non dialoga solo in un finto dialogo con chi la pensa esattamente come se stessi su questo è il rischio grande della Rete dei socia assieme a tante straordinarie opportunità che ciascuno sì cornetta solo con se stesso così la democrazia salta così una società muore per questo con mettiamo le persone significa per noi giornalisti non solo per noi giornalisti teniamo viva la spinta del dialogo che è essenziale una buona informazione
è una società viva e allora la carta di Assisi a un solo rischio al quale deve sfuggire rimanere nel cassetto ma l'iniziativa di oggi fino a domenica
Dice che abbiamo l'intenzione di lavorarci tutti insieme abbiamo detto non è una carta dell'informazione
Avremmo vinto se saprà diventare strumento di animazione nelle scuole domani saranno presente nella parte dell'infettate in federazione della stampa sul mondo del lavoro nella nostra interlocuzione il cui socio grazie ancora per essere qui con noi
Grazie per questi saluti che hanno votato e hanno comunicato ancora una volta il senso di questo di questo incontro passerei a questo punto agli interventi darei la parola
Andrea Martella sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria otto come voi come sì sì come vuole
Scusa
Buongiorno tutti nei grazie per l'invito
Mi fa molto piacere essere qui con voi oggi ed è un piacere non formale perché sono convinto che i temi di cui si discuterà in questi tre giorni hanno davvero molto a che fare con il presente con il futuro non solo del mondo dell'informazione ma come ha detto padre Spadaro nella sua introduzione hanno che fare con la nostra società
Con le relazioni fra noi con la qualità della nostra stessa convivenza
E lo sono anche in riferimento i giorni che stiamo vivendo
Come paese soprattutto in riferimento al valore delle parole al loro impatto sull'opinione pubblica al prezioso imprescindibile ruolo che deve avere l'informazione
Le parole possono essere pietre è vero le parole hanno un loro peso una loro forza una loro gravità
E invece sempre di più in questo tempo sembra si preferisca dimenticarlo succede allora che le parole siano usate senza l'ho dovuta corteccia e che vengono gettate in modo strumentale contro l'interlocutore
Spesso trasformato in un avversario addirittura in un nemico
Con l'affetto inversamente proporzionale per cui la leggerezza meglio la sconsideratezza con le quali si usano trasformano queste parole in un mezzo per colpire per fare male per ferire
Pietre pietre appunto
Scagliate per attaccare e mortificare una presunta diversità per alzare muri separare per impedire l'ingresso agli estranei che si tratti di individui o di popoli per creare nemici
L'altro è visto con sospetto diventa colui che minaccia la nostra esistenza i nostri valori la nostra quotidianità così come l'abbiamo sempre conosciuta
Quello che stiamo vivendo davvero sembra essere diventato il tempo dell'odio
Col titolo L'intolleranza che si diffonde con le cronache che si riempiono purtroppo di episodi di antisemitismo e di razzismo di sessismo e di omofobia di bullismo e gli atteggiamenti discriminatori nei confronti delle persone disabili
Nelle città italiane solo negli ultime settimane
Ci sono state stelle di David disegnate sulle porte dei partigiani
Svastiche sulla votazione di una deportata scritte sui muri contro gli ebrei
Nel due mila e diciannove in Italia si sono verificati duecentocinquantuno episodi di antisemitismo il doppio di quelli registrati due anni fa e basti ricordare l'abbiamo sentita nella sua testimonianza adesso che una donna che è un simbolo straordinario della forza della memoria e della libertà contrapposta al mago al male assoluto come Liliana Segre
Sì è costretta a muoversi sotto scorta
Ma Linton intolleranza religiosa significa anche
Il siamo fobie ne è stata un'ulteriore drammatica prova la strage di Hanau in Germania la settimana scorsa e ci riporta agli eccidi Contini troppo spesso nel silenzio di cristiani in Nigeria
In Burkina Faso in Medio Oriente in Medioriente è stato ricordato e altrove nel mondo e resta il fatto che come ha detto giustamente ed è stata ricordata adesso da Roberto Natale
La professoressa Santerini che come Governo abbiamo dominato coordinatrice della nostra nazionale contro le di l'antisemitismo come abbia ragione quando Soru serba che l'odio è uno solo
Quando ricorda la vicenda emblematica della sinagoga viale dello scorso ottobre con il neonazista tedesco che tentò di fare una strage sostenendo che gli ebrei sono la causa di tutto e poi una volta respinto pronto rivolgere le armi contro una rivendita di kebab
Per colpire comunque gli altri dei musulmani e uccidendo due persone
Ed è no l'odio è uno solo
La sorgente dell'odio razziale e religioso ma come anche di genere derivante da una qualunque forma di malintesa superiorità e la stessa
è una sorgente perennemente attiva perché l'odio come altre pulsioni negative o anche come pulsioni negative e positive individuali e collettive dalla paura o la fiducia del progresso per esempio e da sempre compagno di viaggio dell'umanità e della sua storia
La brutta novità che domina il nostro tempo però e la fine di ogni ritegno nel manifestare ostilità e disprezzo verso gli altri
Oggi le persone si sentono autorizzati a dire in pubblico cosa che fino tempo poco tempo fa avrebbero avuto vergogna solo di pensare
Ha ragione pensatore della sinistra italiana
Che ammiro molto Emanuele ma Macaluso quando scrive che in giro c'è tutta una grammatica che ha liberalizzato l'insulto
Invettiva personale come fossero veraci manifestazioni di libertà e non segnali di imbarbarimento
E proprio così
E drammaticamente questa la marea si sta alzando e ogni remora è caduta si può odiare apertamente
Avanziamo verso l'età del libro odio verso una sua pericolosa inaccettabile normalizzazione che invece dobbiamo a tutti in tutti modi arrestare
Prima che il così detto ex PC il discorso che fomenta l'odio diventi cultura oltre che diffusa dominante perché e questo è il rischio che dobbiamo prevista arrestare e il punto è che se l'odio è inapplicabile
E se fatti drammaticamente concreti come quelli che abbiamo citati ne rappresentano il vertice alla base alla base di questa piramide c'è proprio la violenza verbale ci sono gli stereotipi le rappresentazioni false fuorvianti gli insulti l'incitamento alla discriminazione e a passare all'azione contro determinate persone o gruppi di persone giudicate per la loro etnia la loro religione l'orientamento sessuale
In tutto questo e difficile negare che la Rete abbia un ruolo molto grande
Per non dire di Civo non è neutrale perché potenzia il fenomeno specie quando poggia come è stato ricordato in maniera perversa sulla secchi Minutes
E spicci specchi Music procedono in parallelo potremmo dire vanno a braccetto tra notizie false incitamento all'odio c'è un nesso strettissimo con le prime che svolgono una funzione centrale nel meccanismo di semplificazione che alimenta le ansie collettive le paure più profonde individua un capro espiatorio
Un nemico su cui sfogare
Questo non vuol dire e io me ne guardo bene ovviamente demonizzare internet e sociali anzi ma significa rendersi conto che la Rete ha una doppia anima da una parte è stata ed è uno straordinario strumento per favorire cultura informazione pluralismo libertà di informazione
Dall'altra ha visto crescere al suo interno un lato potremmo dire oscuro
Al riparo del quale si è rafforzata enormemente la base per ma verbale della piramide dell'odio quella per anni dell'odio di cui parlavo prima
Da un lato la rete nata all'insegna del massimo di decentramento e di apertura nella produzione di informazioni
Dall'altro vede la distribuzione dell'informazione effettivamente disponibile concentrata nelle mani di pochi over the top che hanno accumulato un'enorme impotente economico
Sono due contrapposizioni quindi due corni del dilemma che portano con sé i problemi di non poco conto
Su un piano che influenza i comportamenti sociali e lo spirito del tempo e su un altro piano che riguarda l'assetto concreto della libertà di informazione
Da questo punto it di vista sappiamo quanto sia un tema incandescente ci sono riflessioni approfondite da fare decisioni da prendere anche norme da adottare
Possiamo per limitarci a sottolineare come le nostre costituzioni e la Convenzione europea dei diritti umani basata sul principio di uguaglianza e di non discriminazione consentano l'imitazione di alcune libertà fondamentali
Nel caso in cui il loro esercizio illimitato costituisca una minaccia per valori democratici su cui lo Stato di diritto si fonda ora siamo al punto in cui su pressione soprattutto delle istituzioni europee i principali social network attestati all'inizio su una linea di Enzo of letteralmente giù le mani rifiutando ogni censura hanno iniziato a rimuovere alcuni contenuti di odio e di incitamento al razzismo e grigi speriamo che sta maturando
Da parte delle grandi piattaforme anche una consapevolezza diversa delle proprie responsabilità per tornare invece al primo punto quello che ha a che fare direttamente con la diffusione su vasta scala del discorso dell'odio il fenomeno con più conseguenze e la chiusura ne ha bussato parlato prima
Delle persone degli utenti nelle cosiddette bolle per cui ciascuno resta prigioniero del della sua della sua bolla in cui riceve solo informazioni
Beh che gli interessa ma Checco ed è in cui quella bollita e coerente solo con le sue opinioni o meglio con i suoi pregiudizi rafforzati di continuo dalle compositiva che ottengono puntualmente
Le sue idee
Su questo meccanismo
Pur senza immaginare ovviamente gli scenari attuali
Ha scritto parole esemplari Primo levi
Osservando che l'intolleranza tende a censurare la censura cresce l'ignoranza delle ragioni altrui e quindi l'intolleranza stesse un circolo vizioso rigido difficile da spezzare
E allora come si può spezzare questo circolo
Ci legittime legittimamente con speranza di riuscire a fare qualcosa può provare a farlo
L'abbiamo detto cerco di venire dopo questa riflessione alla parte che riguarda ovviamente la politica e le istituzioni lo abbiamo detto c'è una complessa partita normativa da giocare
Per trovare con i big tecnico libro efficace che io credo possa arrivare in una logica collaborativa e sussidiaria tra nuove regole pubbliche
E autoregolazione
Soprattutto è una grande battaglia culturale quella che va intrapresa
In particolare per sensibilizzare i nativi digitali quelli che conoscono e interagiscono interagiscono solamente avendo così conosciuto questo ecosistema
E qui e fondamentale ruolo che può avere l'informazione il giornalismo vero
Quell'onesto serio documentato che affonda le sue radici nei principi affermati dalla Carta d'Assisi
Qui principi tante volte richiamati dallo stesso papa Francesco ascoltare approfondire confrontarsi sempre
Facendo attenzione custodire lo spessore del presente rifuggire l'informazione di facile consumo che non impegna ricostruire i contesti e spiegare le cause ad avvicinare sempre le persone con grande rispetto a scommettere sui legami che costituiscono la forza no la comunità ecco contro il dilagare del linguaggio dell'odio delle false notizie
Chi per mestiere usa le parole
Chi le sa usare bene per informare concretamente correttamente può e deve svolgere un un compito prezioso per non dire decisivo
Un compito complesso non c'è dubbio perché ripristinare il buon funzionamento del merito delle merci del mercato delle idee
è una sfida ardua si tratta di rovesciare la tendenza in atto quella dell'affermarsi delle fette Music che scacciano o almeno minacciano la verità dei fatti
Le notizie fondate sulla verifica delle fonti e quello che stiamo verificando purtroppo anche in questi giorni ed è quello che vogliamo contrastare efficacemente sul palo sul puntando sul valore dell'informazione professionale che parta dall'attendibilità delle fonti
E guardate parliamo complessivamente di una vera e propria emergenza culturale e civile che molti mostra il suo volto in modi diversi siamo un grande Paese
E abbiamo tanti pregi ma ci sono anche delle quindici criticità qui bisogna prestare attenzione mi riferisco all'alta percentuale che riguarda negli italiani lo scarto tra percezione e realtà tra notizia e opinione
Mi riferisco l'elevata incidenza dell'analfabetismo funzionale non solo ritardi unta
E mi riferisco anche al basso indice di lettura di libri di giornali con il profilo più preoccupante che riguarda le nuove generazioni e il Mezzogiorno vitali ecco perché la stampa
Un informazione forte libera hanno un ruolo decisivo per rimettere le cose nel giusto modo con i piedi per terra
E la testa vorrei dire in alto
Ed ecco perché la politica le istituzioni hanno il dovere di creare le migliori condizioni perché i giornalisti tutti gli operatori dell'informazione l'intero settore dell'editoria possono svolgere al meglio il loro lavoro la loro funzione
Una delle prime condizione
Ne ha parlato qui prima segretario dell'ordine la difesa concreta dei giornalisti proprio dall'odio il quadro è allarmante anche in Italia come nel resto del mondo
Con continui attacchi alla stampa rischi per i turnisti investigativi la loro grave esposizione ad atti intimidatori da presenza di organizzazioni criminali che vedono nella stampa
Una minaccia
Per questo ringrazio la amministrata Morgese
Per aver artigliato in brevi attivato tempestivamente dopo una proficua proficua collaborazione istituzionale con il coinvolgimento il Federazione Nazionale della Stampa di Taffarel l'uso che qui ha parlato per aver riattivato il centro di coordinamento delle attività di analisi scambio di informazione sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti di giornalisti
Ed è sempre a difesa del professione giornalistica che come sapete abbiamo ricostituito la Commissione per l'equo compenso
Perché i giornalisti per far bene il proprio lavoro per essere davvero liberi devono aver riconosciuto i propri diritti deve essere retribuiti
Come meritano
Io spero davvero di poter dire nei prossimi giorni anche questa
Commissione può concludere positivamente
Il proprio lavoro ma come dicevo la sfida più grande e quella di arrestare la marea e di vincere la battaglia culturale e civile che abbiamo davanti a noi
Davvero per abbattere ogni muro per sostituirli con ponti che uniscono popoli e persone
C'è una grande opera di prevenzione di sensibilizzazione da portare avanti il governo considera questa opera una sua priorità ed è proprio la buona informazione
L'arma migliore da contrapporre l'emergenza dell'odio sconfiggerlo fare in modo che non diventi questo la cultura dominante nel nostro Paese e il compito fondamentale
Che il governo sente sub iudice e della sfida per la quale spendere Monini regia e per questo anche che abbiamo proposto a partire da quest'anno nella legge di bilancio dei percorsi critici di lettura di giornali riviste e periodici periodici per venti milioni di euro nelle per il due mila e venti nelle scuole del nostro Paese a partire dalle scuole elementari scuole dalle scuole medie per arrivare poi alle superiori misure concrete per fare in modo che i giovani si possono avvicinare alla lettura iniziare ad avere percorsi critici fare in modo che questa informazione possa diventare una formazione possa diventare coscienza civica possa diventare educazione ecco perché questo patto tra i rappresentanti e ho davvero concluso di religioni diverse e i giornalisti e molto importante non è un rito ma un atto che potrà declinarsi attraverso un codice di linguaggio condiviso che allontana che emargina mi auguro dal dibattito politico le parole d'odio
Del resto in qualsiasi credo la costante e l'anelito al bene che è un principio proprio se ci pensate anche della laicità e davvero l'occasione di un cambio culturale che trae origine della Speedy spiritualità del della parola per renderci tutti consapevoli che non deve mai trasformarsi in pietra grazie
Grazie perché questo è uno splendido intervento sarebbero tante le cose da sottolineare mi permetto molto brevemente di sottolinearlo sottolinearne una perché mi ha colpito per un in particolare abbiamo detto più volte di questo fenomeno delle bolle Lodi queste bolle filtrate nelle quali ormai viviamo perché grazie
Ad algoritmi particolari social network ci mettono in contatto sostanzialmente solo con le persone che la pensano come noi
Quindi sparisce l'altro sparisce il diverso
Si creano Società degli uguali i messaggi che si mandano servono per consolidare ciò che già a si si pensa e quindi per costruire delle comunità omogenei per pensiero sparisce la differenza qual è il buco tutto questo quale può essere ce ne sono tanti bisogna trovarli ma uno in particolare quello della lettura
Perché leggere significa uscire e e ve lo dice uno che crede profondamente e radicalmente nella Rete e che ha sempre lavorato con questo anche col professor Rodotà è stato citato molto distante per altri
Versante ma su questo certamente eravamo uniti
Ecco però l'unico Lu l'unico modo per poter bucare efficacemente questa bolla e uscire no da una rette che ci chiude grazie appunto a algoritmi la lettura
E un modo per poter crea un ambiente di pensiero che permette di uscire da questo mondo grazie per questo quello che state che state facendo
Adesso do la parola a padre Mauro Gambetti giusto per dire che francescani i gesuiti no sono insieme con grande piacere
Chiaramente padre Mauro rappresenta oltre che se stesso come voce autorevole
Anche il Sacro Convento essendo il custode del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi e certamente la carta di Assisi come è stato detto più volte ci unisce qui
Quindi con grande gioia ti do la parola
Grazie grazie davvero grazie per questo invito che
Il fatto molto piacere sono onorato di essere in questa sede così prestigiosa ma soprattutto sono contento di essere qui
Con ospiti così illustri
Ecco perché penso davvero io faccio un po'da trait d'union tra Assisi Roma
Penso davvero che
Ecco in questo ritrovarsi così nelle nelle differenze nella l'apprezzamento delle differenze ecco si costruisca qualcosa di Di Bello
Può ricominciare proprio da questo noi quando abbiamo ha curato la carta di Assisi faccio qualche citazione per dire come diamo i messi insieme differenze differenze di di vedute di pensiero tra giornalisti sicuramente ad esempio Beppe Giulietti Enzo Fortunato al suo
Due Renzo
Accerta certo
Ma così anche abbiamo lavorato fianco a fianco noi francescani con i gesuiti
Con padre Antonio padre Francesco Chetta della redazione qui di Civiltà Cattolica ecco abbiamo sfatato alcuni dei miti abbiamo religioni diverse ma possiamo acqua passiamo fra forare insieme
Non solo lavorare in seta vero costruire insieme
Beh comitato papa Francesco che il vero a mettere insieme a comporre queste
Questi colori ecco e questo svela poi tutto sommato l'acqua calda ha scoperto l'acqua calda dietro la carta di Assisi c'è questa visione prima padre Antonio diceva quale visione di società abbia ecco non abbiamo questa visione di una una società che fraterna
Di una comunità di una civitas fraterna ma anche di una economia fraterna di una comunicazione fraterna
Abbiamo questa nel visione dentro a questa ci sarà ci sta il percorso che è stato avviato che qui ecco davvero mi fa piacere abbia un un rilancio davvero autorevole
Ecco io vorrei soltanto sottolineare quelle che sono credo
Ci sono alcuni dei nodi dinamici
Della dello sviluppo di questa visione di questo percorso
Primo un'accentuazione perché il problema
Forse dal punto di vista ideale siamo tutti d'accordo
Chi è che non vuole una scelta in cui ci riconosciamo ci accogliamo ci ci vogliamo bene stiamo tutti bene siamo nella parte somma che che non la vuole
Il problema nella pratica
Come dimostra ad esempio la rivoluzione francese che è partita con la libertà l'uguaglianza e la fraternità nella fraternità si è smarrita presto per la strada
Problema pratica e della pratica nostra prima ancora che quella degli altri
E cioè come noi riusciamo a costruire fraternità allora
Faccio un inciso prima sulla carta proprio sulla comunicazione e poi dopo ecco treno di secondo me dinamici trasversali nella vita per crescere in questa direzione tre comma
L'inciso sulla carta perché la comunicazione e
Una delle dimensioni
Più direi importanti e sono mio in un termine sufficientemente più cattivo
Ma una delle più importanti per costruire per costruire fraternità la parola prima in ha ricordato una sua valenza spirituale
Fondativa nel costruire relazioni ecco la comunicazione di per sé quella virtuosa spira sempre
Ad essere un momento relativo in grado di introdurre alla conoscenza della realtà e delle persone anche tra loro
E la cifra della comunicazione
Mi rifaccio al caso virale di questi giorni è una Co
Contaminazione vicendevole
è un'arte sviluppata attraverso dia la parola viva Logos
Il dialogo e il solo metodo per accogliere e trasmettere qualcosa
Allora la comunicazione quando riesce a tessere i dialoghi
Diviene capace di generare incontri
Il raggiungere l'obiettivo principale cioè quello di favorire le relazioni intersoggettiva e con il mondo in un'attenzione creativa ecco per questo anche credo che davvero sia me colpiva soprattutto l'ultimo intervento questo cioè è importante educare ed educare sì forse ancor prima alla comunicazione la lettura critica è fondamentale l'ascolto critico ma ci deve essere ecco questa disponibilità per cui forse un patto educativo che va fatto innanzitutto tra noi
E allora ecco questi nodi dinamici che vorrei proporvi così l'attenzione il primo è questo qui perché
Nella visione di una società di una comunità fraterna cioè in fin dei conti la l'idea Lanna alla
In fin dei conti c'è il fine ecco per l'uomo per l'umanità di una felicità condivisa di una gioia per tutti
Ecco e
Il primo nodo ecco direi proprio in questi termini per tutti
Cioè deve essere per tutti
Il primo nodo dentro di noi è quello di un orizzonte del cuore
C'è forse va esercitato proprio il cuore va esteso il cuore va dilatato allargando gli orizzonti quelli personali e quelli sociali
Perché ci rende felici in fin dei conti proprio questo
E cioè l'universalità che non è marginale ci rende felici sapere che nessuno escluso
Dal nostro orizzonte
Per cui anche forse qualche domanda ebbene porse la e cioè quanto è largo il mio cuore
Quanto è largo il cuore della mia comunità di appartenenza
Chi sta rimanendo fuori
Il coso
Metto mettiamo a disposizione
Di pochi e non di tutti
Ecco questo è il primo in modo il secondo
Io prendo in particolare da fra da San Francesco insomma questo dell'umiltà
L'umiltà perché l'umiltà
Ci spinge ad uscire ad uscire da sé per rivolgersi all'altro
Rinnega lì io non il se ma rinnegando io quello che tende a gonfiarsi come le bolle della siamo tutti d'accordo e sempre più cinque
Accresciamo nella superbia rinnega Dio per conoscere il tu
Lo vuole abbassare invio per fare emergere la bellezza del prossimo
L'umiltà cerca sempre la relazione
Così favorisce lo schiudersi nel proporsi del se
Che è il vero fondamento dell'esserci
E così in tal modo l'umile
Paradossalmente viene saltato
Mentre il superbo e isolato e non a caso viviamo in una società sempre più individualista
Persa ormai tersa terzo nodo dinamico orma perché c'ho in mente
La nostra tradizione Francesco diceva seguiamo le orme le orme del Signore Gesù Cristo ben seguiamo le norme seguiamo le orme in questo senso
Anche di questi valori che vi propongo terzo la gratuità
La gratuità comincia dalla gratitudine
Gratitudine perché mi siamo fin da piccoli a ricevere un sacco di regali
E questo rallegra il cuore ma piano piano questa gratitudine volgevo dovrebbe evolvere in gratuita
Perché la gratuità fa sperimentare anche la felicità del Tare del donare
Ecco si educa questa gratitudine gratuita si educa attraverso la condivisione delle risorse dei talenti e del tempo in un'ottica appunto
Universalistica di fratellanza
Fra gratuita rinuncia a riempire sempre questo io
E ricerca la comunione il noi
Fino a dar vita alla fraternità
Lo spirito della fraternità si fonda quindi sulla gratuita di essa si nutre in mentre chiede di espropriare sì espropriare ci chiede al dio di espropriare sì restituisce
Restituisce alla persona al sei restituisce la per la preziosa e inestimabile della gioia
Ecco allora davvero l'invito che che che sento così di portare dritte o meglio di condividere Cornel coeso di di ciascuno ciascuno
Si impegni noi per primi ecco dicevamo
Cerchiamo di fare sempre di più questi patti o meglio di crescere sempre di più in questa questa fraternità
Ecco perché quando si crea l'ambiente e anche la comunicazione anche tutto quello che si fa
Diventa espressione di quello che stiamo vivendo ecco allora davvero anche un augurio questo che tutta la nostra società ma tutto il mondo ormai globalizzato possa crescere
In questa visione di fraternità grazie
Grazie Mauro e la la la sua presenza qui e anche quella di un di un testimone di una forte radice spirituale di quello che ci unisce
Nel senso che è appunto la carta di Assisi si chiama Carta di Assisi e tu sei il custode di Assisi quindi in qualche modo anche in custodia di questa carta
Che baci richiami richiami tutti noi credenti diverse fedi non credenti ma a trovare una radice profonda
Nel nostro atteggiamento
Quando diciamo parole non pietre non facciamo un discorso tecnico facciamo un discorso che potremmo dire ampiamente spirituale
Perché implica un modo di guardare il mondo
E non naturalmente non voglio ripetere nulla di quello che che hai detto detto benissimo però certamente fatto riferimento al cuore agli occhi hai parlato di dilatare il cuore dilatare il cuore e parlato di e detto nessuno escluso dal nostro orizzonti quindi significa ecco all'orizzonte c'è è un dato oggettivo di fatto però hai detto il nostro orizzonte cioè gli occhi i nostri occhi
Quindi ci può essere una realtà ma se non abbiamo gli occhi aperti non vediamo la realtà
E e quinto appello è a vedere tutta la realtà cioè nessuno escluso dal nostro orizzonte
Però vedete a volte si ha una vista selettivo un ascolto selettivo tutti ce l'abbiamo se stessi ma attenti e rumori che sentiamo lo ascolteremo nessuno
Perché il nostro udito per esempio è continuamente sottoposto a messaggi però siamo in grado di selezionare
Bene il problema e il rischio è che la nostra capacità di ascolto e di visione comincia a diventare anch'essa dentro confezionata dentro una bolla filtrata per cui vediamo quello che vogliamo vedere sentiamo quello quello che vogliamo sentire
E quindi CPP ci chiudiamo la realtà allora il tuo appello un appello spirituale profondo a appare
Le nostre orecchie a dischiudere i nostri occhi a dilatare il nostro cuore
Per poter comprendere veramente la realtà e quello che ci circonda quindi grazie liberato dal gesuita navigato meglio di me possiamo dargliela fantastico esecuzioni il microfono
Allora però questo mi permette di introdurre diciamo una seconda parte del nostro del nostro incontro adesso vediamo ci sono delle delle figure che appunto hanno hanno dato la loro la loro piena adesione ma vedremo quanto saranno in grado di partecipare per sempre la stessa vista la Morgese e da vedere c'è un tavolo che forse includerà solo tecnici forse includerà anche politici sul coronarici quindi vediamo se riuscirà a scappare quindi essere presente ma noi intanto andiamo avanti
Quindi una una parte e fondamentale per noi proprio qui Civiltà cattolica cioè la parte che coinvolge le religioni se volete questo incontro mi è piaciuta sin da quando Betlemme a Giulietti ovviamente
Mi ha proposto di di fare questo questo incontro abbiamo cominciato a parlarne con tutti gli attori la cosa che mi ha colpito e e Cuesta cioè in fondo la buona occasione per mettere insieme religiosi politici e giornalisti che sono tre categorie che a volte non stanno insieme e che fanno incontri per compartimenti separati stagni
Mettere alta sono quelle forze le forze dell'informazione le forze della spiritualità forze politiche no che che che sono poi il tessuto la nostra democrazia
A fanno fatica a incontrarsi a fare un discorso comune e questo mi ha mi ha colpito mi sembra molto bello
E quindi avvierei adesso questo questo momento e dare la parola a Paolo Ruffini
Che il prefetto del dicastero delle comunicazioni della Santa Sede
Tra paro paro
Grazie
Parto per dicendo che che cos'è che ci porta acqua in qualche modo lo ha allora detto del suo padre antipatia Antonella la la carta di Assisi e la carte d'Assisi
Come diceva Roberto Natale introducendo
Questo parte di di lavori non non è un ma carta buonista non è un non è un decalogo di precetti in qualche modo disegna una visione
E proprio perché una visione chiama tanti le religioni compresa in maniera indiretta chiama tanti e noi oggi qui a riflettere sull'uso delle parole
In un tempo che troppo spesso si usa come pietre qui il titolo sul ruolo dei giornalisti
Sul ruolo di tutti nell'era dei social il suo ruolo anche delle religioni nel costruire la consapevolezza della necessità di un uso responsabile l'Aperol e sulla necessità di distinguere fra le religioni e le loro deviazioni indotte dal fanatismo
E sulla possibilità di intraprendere cammini insieme
Oggi proprio oggi per esempio e questo dimostra anche appunto l'interesse e la Santa Sede sotto questo su uno dei temi che è stato già toccato c'è quello degli algoritmi quello del del digitale non sono parole gli algoritmi Marzano
Uniscono le parole
Uniscono in qualche modo le nostre meno sentita cioè l'incontro importante penso alla Pontificia Accademia della vita
Il secondo per esperti
Sul sul tema della città digitale proprio per discutere dell'etica negli algoritmi proprio per vedere se si può sottoscrivere degli impegni tipo quello della carta del sì sappiamo tutti quanto la comunicazione sia importante
Nel costruire la consapevolezza per unità del genere umano conto posto al contrario se l'Asia per continua ad alimentare gli equivoci
I risentimenti le inimicizie che purtroppo hanno sin qui a aggrovigliato il nostro presente minacciano nasca futuro
Il rischio del nostro tempo quello di costruire anche attraverso una comunicazione errata tribù ostili invece di comunità
Tribù fondate sull'esclusione dell'altro sull'odio nell'altro a volte anche sulla pretesa di aver arruolato Dio dalla propria parte questo oggi occorre spezzare questo incantesimo
Esistono come sappiamo fanatismi di ogni tipo
Esiste anche scudetto
Per inciso qualcuno gli interventi che mi hanno preceduto il fanatismo della paura
Del panico gradimenti alimenta il panico il fanatismo della diffidenza a tutti hanno in comune la pretesa imporre agli altri la propria verità
Su questo punto il magistero della Chiesa post conciliare
Da nostre tate attività disumana è chiarissimo
Significative anche la dichiarazione firmata un anno fa
Ad Abu Dhabi
Il fondamentalismo fa oltraggio addio che dichiara di voler servire
E tutte le religioni hanno un ruolo fondamentale nel combattere ogni forma di fondamentalismo nel favorire il dialogo fra identità diverse fra gli uomini di buona volontà
Nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace del due mila e due
Quasi vent'anni fa a San Giovanni Paolo secondo
Che assunse così questo concetto il fondamentalismo fanatico nasce dalla convinzione di poter imporre a tutti l'accettazione della propria visione della verità la verità invece anche quando la si è raggiunta
E ciò avviene sempre in modo limitato è perfettibile non può mai essere imposta e rispetto alla coscienza altrui nella quale si riflette l'immagine stessa di attiva consente solo di proporre la verità all'altro al quale spetta poi responsabilmente se vuole di accoglienza pretendere di imporre agli altri con la violenza magari quella che si ritiene essere la verità significa violare la dignità dell'essere umano e in definitiva fai oltraggio anch'io di cui egli è immagine
Per questo il fanatismo fondamentalista e l'atteggiamento radicalmente contrario alla fede in Dio
Imporre agli altri con la violenza quello che si tiene se la verità riguarda anche la violenza delle parole
Quindi perché le parole possono essere violente e le parole di papà di San Giovanni Paolo secondo sono ancora oggi profetici dalla vita come è scritto nel documento post conciliare del sessantacinque limitati smagliante va cercata nel dialogo e nel rispetto della dignità delle persone tenta normatura sociale
Ora su questo per esempio il nostro tempo mi pare in qualche modo in qualche lettino degli interventi mi hanno preceduto per ricordare che questo si scambia l'autenticità con la verità
Ora con il suo stop può essere un autentico Scurto ma può essere autentica menzogna questo vale molto titoli ho tweed che si fanno o affermazioni che siano socialmente vale molto nella comunicazione comunicazione autentica non è necessariamente la comunicazione vera questa questa diciamo verità
Forse l'abbiamo un po'persa uno può essere no autenticamente
Bugiardo
Come scrive
Martin Buber conti scassi di me la la parola che narra più che semplice parola essa trasmette effettivamente l'accaduto alle generazioni future anzi la narrazione e accadimento essa stessa alla secretati un rito il racconto è lo stesso avvenimento all'unzione di un atto sacro
E più che un'immagine più che l'immagine riflessa l'essenza sacre in cui ci dà testimonianza e continua a vivere a testimonianze continua a vivere nella parola
Ma c'è appunto un che di blasfemo nell'usare le parole come pietre come ha detto papa Francesco a maggio e lo scorso anno ricevendo i corrispondenti esteri in Italia
Quello dei giornalisti è un ruolo indispensabile e proprio questo ci affidò una grande responsabilità ci chiede una cura particolare per le parole che utilizziamo per le immagini che trasmettiamo per tutto ciò che condividiamo sui socialmente
A volte va detto Papa Francesco citando papa Benedetto mass media tendono a farci sentire sempre spettatori come se il male riguarda solamente gli altri e certe cose hanno non potessero mai accadere invece siamo tutti attori
E nel male come nel bene il nostro comportamento a discusso sugli altri
Non è che servono grandi regole in realtà se le capacità di visione serve recuperare il senso tinte il mestiere di comunicare papa Francesco che sotto questo così in un'esortazione vi esorto dunque a operare secondo verità e giustizia
Affinché la comunicazione sia davvero strumento per costruire e non per distruggere per incontrarsi e non per scontrarsi
Per dialogare e non per modo care per orientare non per disorientare per capirci non perché intendessi per camminare in pace non per seminare odio per dare voce a chi non ha voce non per fare da megafono che urla più forte
Ma la bellezza e la ringrazio di questo messaggio mi pare
Anche se qui credo siamo quasi tutti giornalisti o diciamo diciamo vicini al mondo del del giornalismo la grandezza del messaggio e nella università della chiamata che ci riguarda tutti nell'era dei social media essa riguarda i giornalisti ma anche gli scrittori i registi poeti gli artisti i politici
Le religioni
Nostri racconti sono infiniti sono scritti sono parlati sono firmati sono tessuti di parole e di immagini di musica timore del passato e di visione del futuro tutti siamo responsabili del mondo che la nostra narrazione richiama te la società civile un civile che costruiamo dell'accettazione potere negazione dell'altro se non mettiamo gli esseri umani di fronte falso dilemma
Che la l'affermazione disse
Prevede la negazione della cancellazione dell'altro noi costruiamo una società incivile
A tutti il Papa sui messaggi sui discorsi chiede qual è la storia che raccontiamo qual è la storia che ci raccontiamo
Quali parole usiamo per quanto riguarda i giornalisti quali titoli usiamo quando non ce la fa il giornalista vecchie cioè i vecchi anzi mi hanno insegnato che era bene fare titoli accattivanti
Con il tempo ho capito che titoli accattivanti sono spesso titoli cattivi
Sono titoli che incattiviti Scano e salotti Toti Fazzi
Credo che un'altra cosa che dovremmo che dovremmo a imparare racconterà sa essere che tutte le sere anche le peggiori
Prevede la possibilità di una trasformazione
Prevedono posteriori scatto prevedono possibilità di miglioramento se non ci raccontiamo una storia che è ferma
Ferma quella che raccontiamo al male magari che raccontiamo che dobbiamo raccontare
Noi ci chiudiamo in un altro tipo di Bollate che è una una bolla di che non prevede il futuro che non prevede rischia
Quasi se è vero che il che tocca i mezzi di comunicazione ricostruire l'unità della di unità della famiglia umana occorre allora parte di tutti una grandissima cautela di fronte al rischio di scambiare il fanatismo con la richiesta con la difesa della verità
Facendo così sparire ogni forma di dialogo ogni minimo comune denominatore occorre comprendere che sono le false notizie le false interpretazioni della realtà le parole usate come pietre cocomero mento per i propri per i giudizi gli incubatori di quel fanatismo che annienta ogni libertà
Se le come ha detto Paolo Francesco convocando a Roma i prossimi metti mesi un incontro multireligiosa molti culturale per un patto ecco educativo globale serve l'impegno di tutti esserle perseveranza perseveranza il racconto la verità perché non si può combattere il mare con altro male non si può sentire la verità con la disinformazione
Perseveranza nella cultura del dialogo perseveranza nel credere che che questo non può avvenire l'altro verso la diresse le parole perseveranza nel non fare di ogni erba un fascio perseveranza nell'evitare strumentalizzazioni ideologiche e politica
Tocca anche comunicatori difendere questa cultura questa consapevolezza questa conoscenza reciproca tocca anche comunicatori eliminare la falsa necessità della polemica sottrarre le identità dall'obbligo di avere un nemico
Svelare quanto sia falsa il dilemma della scelta fra negare se stesse negare gli altri
Custodire e tramandare i valori della pace nella giustizia del bene della bellezza del fraternità umana educare al coraggio necessario per accettare l'alterità
Questo cammino le religioni non sono un problema secondo me ma sono parte della soluzione
Occorre partire dal primo mattone dalla prima regola che tutti ci accomuna acque ci dovrebbe accomunare non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te un anno fa ad Abu Dhabi vigna forma del documento
Locus documento sulla frate ritarda dal Papa Francesco interessanti ma ampia Lanza quel documento e un ponte indica una strada che ha bisogno di essere raccontata per essere capito una strada che ha bisogno anche di incontri come questo per essere condivisa questo nostro da lunga può richiedere tempo ma è la strada giusta per costruire anche attraverso i media
Un mondo meno ostile mondo dove le parole servano per parlarsi
Questi Eva Gianni Rodari in una sua bellissima filastrocca per bambini volte
Qui usare linguaggio per dei bambini ci aiuta siccome comprende la profondità delle cose abbiamo però le per tutto cerchiamo insieme le parole per parlarci grazie
Grazie grazie Paolo la tua presenza intanto ci onora per a fatto esperienza professionale per il ruolo specifico che ha in questo momento
Come di fatto capo della comunicazione della della Santa Sede e proprio a dal tuo punto di vista ci ha detto delle cose molto forti vorrei appunto solo sottolinearne due
Hai posto una distinzione netta tra comunità e tribù e il rischio oggi è quello di confondere invece questi due termini che sono ben distinti e vanno articolati
Quindi una cosa è la comunità di vita un'altra cosa una tribù settaria accetti Busetta e tutto questo una setta Rizzato azione verso società che uno dei grandi problemi che ci troviamo ad affrontare in questo momento
E poi dal punto di vista più strettamente religioso hai detto che Dio non è arruolabile
Quindi io non può essere arruolato dalla nostra parte
Con mi un se no ecco non sappiamo bene come le ideologie distruttive hanno arruolato Dio e quindi la politica a volte no proprio per il consenso tende ad arruolare Dio dalla propria parte
E questa è una bestemmia questa lui ha detto fondamentalismo fa oltraggio attivo lo ha detto con grande con grande chiarezza quindi Dio non è arruolabile
E Dio non può essere usato né strumentalizzato soprattutto permettetemi di dirlo questo lo aggiungo io
Ma insomma è stato detto anche in situazioni come quella che vede che viviamo cioè le epidemie non sono strumentalizzabili teologicamente
Al servizio della narrativa di un Dio che punisce l'umanità ecco per intenderci questo messaggio non è cattolico questo messaggio non è religioso è puramente
Un messaggio di strumentalizzazione fondamentalista
E
Mi sento di dire questo in questo momento perché comunque di diamo anche tensioni dentro la sua società che portano a una comprensione sbagliata degli eventi
A Paolo faceva riferimento alla documento sulla fratellanza umana che è stato firmato ad Abu Dhabi un anno fa
Da a Papa Francesco e dalla l'Imam
Ti all'azzardo è stato un documento un documento molto importante e che va ben al di là del dialogo cristiano islamico
E ma che al contrario lo stesso papa Francesco per esempio visitando Thailandia e Giappone ha portato questo documento regalando loro al capo supremo del del buddismo in Thailandia lo ha citato altre quattro volte
Nel suo viaggio in Giappone
E e quindi è un documento che vuole rimettere al centro un punto che addirittura va al di là di quella che noi definiamo solidarietà ed un discorso il Papa ha detto la disse che solidarietà e fondamentale importantissimo ma in fondo è una definizione declinazione ammorbidita
Rispetto a fratellanza che invece un termine molto più forte e robusto
Allora oggi doveva essere con noi tra gli altri Mohammed Abdal Salam che il segretario della questo Alto Comitato per l'attuazione della documento sulla fratellanza umana
Quando ha saputo di questo incontro ha immediatamente aderito e quindi era assolutamente pronto a partire dall'Egitto dove appunto si trova a per venire da noi a Roma purtroppo proprio la situazione del coronavirus sia impedito ce n'è stato di fatto detto di anche per il suo ruolo
Di responsabilità di non muoversi e quindi è stato impedito a venire
Allora ha inviato un un video con un messaggio in arabo
Che viene tradotto e qui devo dire lo devo ringraziare da Riccardo Cristiano
E che ha cercato di modulare la sua voce al ritmo dell'arabo ma evidentemente era molto più veloce quindi sarà una una dizione un po'rapida però le parole saranno molto chiare di prego di prestare attenzione è stato uno sforzo improbo che Riccardo ha fatto ma vorrei dire che c'è appunto non è presente fisicamente qui
Ma la sua presenza e molto molto è reale e quindi non è puramente virtuale e reale voleva voleva essa gli è stato impedito appunto di di venire
E ascoltiamo le sue parole che sono la testimonianza
Del segretario del segretario
Di questo comitato che sta promuovendo posso già dire una giornata mondiale quindi sono state stato lui col cardinale agli USA e tutti gli altri componenti del gruppo
Alle Nazioni Unite per proporre una giornata il quattro febbraio per la fratellanza
Umana quindi speriamo che questa proposta sia accolta intanto ascoltiamo il suo messaggio
E se lo quote latita Matteo segnalava un Telesina nel nome della fraternità che ci unisce nonostante le nostre differenze nel nome dell'affetto che riunito i nostri cuori in nome della pace e della quale i nostri sforzi si sono uniti
E in nome di Dio solo e unico creatore del di tutte le persone la pace e la misericordia di Dio e le sue benedizioni possono essere sugli voi signori professionisti dei media
E illustre pubblico eletti all'inizio vorrei esprimere i miei sinceri ringraziamenti per l'invito al quale ho cercato di rispondere ma sfortunatamente non sono ha potuto venire personalmente confidandosi incontrarvi prossime occasioni signore signorile sua Eminenza il Grande Imam di Al Azhar professore alquanto Tayeb sua Santità Papa Francesco Papa della Chiesa cattolica hanno dato al mondo una nuova costituzione il documento della fraternità umana per presentare un'immagine di civiltà che ha attirato l'attenzione di tutto il mondo a via quindi è stato istituito il Comitato Superiore della fraternità umana per attuare i principi di questo documento sin dalla sua fondazione hadith lavoriamo per costruire nuove slot machine dov'è iniziato a mettere in atto iniziative ambiziose creative come labbra amica avulso fraterno i privati che avrà una moschea una chiesa e una sinagoga
In un unico luogo per la prima volta oltre all'iniziativa che cerca di includere il documento fraternità umana nei curricula scolastici
E la Costituzione datemi un Mondiale della fraternità umana rileggeremo presto altri progetti e iniziative
In tuttavia onorevole pubblico non possiamo parlare del modo di affrontare l'odio dell'attuazione dei principi della fraternità umana senza parlare
Dei due più influenti poteri che sono la religione dei media a Firenze signore e signori sin dagli albori del tempo la religione ha occupato un posto preponderante tra i diversi popoli e le civiltà umane in tutto il mondo che può differire da una cultura all'altra ma svolge comunque il ruolo più importante nel determinare la visione individuale comunitaria del mondo sia direttamente
Attraverso gli insegnamenti dei testi sacri o indirettamente considerando che ciò che la religione presenta come è lecito e illecito corrisponde in gran parte della cultura ritiene tutto è sbagliato come confermato dal sociologo americano Talcott Parson Luís a considerato la religione come il fattore determinante della natura delle culture che modellano i significati dominanti nella società guidando i comportamenti degli individui praticamente immediata all'emergere delle comunicazioni di massa che iniziano con un il giornalismo finiscono con un internet stanno giocando un ruolo cruciale nel modellare l'opinione pubblica e ora non quella che è conosciuta come la capacità di impiantare sculture ampiamente contaminata dal numero di ore trascorse quotidianamente su varie piattaforme di social media grazie all'quasi possiamo conoscere la capacità di delle influire di questi strumenti su unioni comportamenti percezioni la religione è stato ingiustamente accusata di aver allevato violenza e terrorismo e il dito accusatore era stato puntato anche contro i media in merito alle inganno dell'opinione pubblica la modifica dei fatti ha sempre significato sapere di giugno media dei programmi e da un lato abbiamo visto gruppi di ogni religione distrarre dai testi sacri fuori dal contesto passa per dare un'interpretazione forse gli angeli coinvolgendo le premiazioni in conflitti e controversie che sono estraneo e dall'altra parte abbiamo visto un certo numero di professionisti che sfruttano la loro capacità di raggiungere il pubblico per cambiare falsificare infatti provocare gli istinti pur di ottenere con animo o perseguire una particolare valenza ideologica è un documento sulla fraternità umana è stato firmato come non si attiva dei due più grandi simboli religiosi nel mondo al fine di sottolineare il ruolo delle religioni nella costo sono e della pace nel mondo di confutare tutte le accuse indirizzate ad esse per mostrare erroneamente buoni motivi per qualsiasi spargimento di sangue in tutto il mondo il Consiglio musulmano degli anziani nel complicato Superiore della fraternità umana hanno invitato i profili visti dei media della regione araba a partecipare alla Convenzione sui media arabi per la fraternità umana alla quale hanno partecipato oltre due tutto professionisti e hanno lanciato la Carta dei principi il Codice etico dei media per la fraternità umana nanoscala fatati e non
O accogliendo un a un modello di uomo favorevole al suo uomo
Faranno un ottimo alla mia fine quando alla fine allarmi
Come il veri che Pazzano scoppiano e lustrini
Ma le serate Lauriello curati gli anziani e Napoli atteggiamo allele un primo passo verso nuovi media mondiali che bilanciano la pratica professionale con la responsabilità umanitarie stiamo pensando progettando in collaborazione con il nostro caro amico Paolo Ruffini presso toh del dicastero vaticano per la comunicazione di invitare i media occidentali a organizzare l'incontro dei media in Occidente
Lo fu per metà umano ricorresse bipedi capire Allendale New due simboli nel ruolo sette nani ampolla sugli atti vinse a mia figlia
Quando furono fatti sono fatti gentili signore e signori c'è ancora molto da fare e la nostra responsabilità nei confronti dell'umanità ci obbliga a cooperare ad integrare i nostri sforzi e la grande responsabilità è ora affidata a studiosi religiosi e professionisti dei media poiché di media senza l'etica e i valori religiosi saranno uno strumento di danno e distruzione umana e i leader religiosi non saranno in grado di consegnare i loro messaggi senza media la facoltà
Per le abbiamo già al primo quei mobili con la fiaccola sbadato termineremo convivi noir minimizzano i poco comincia il dire polveri sottili polimorfo office vivere all'ambiente
Lei è caduta esosità siano o non toccate il sospendiamo le nostre mani apriamo i nostri cuori per cooperare con tutte le parti della fraternità umana che ha davvero bisogno di tutti noi grazie della vostra attenzione la pace e la misericordia di Allah possano essere su tutti voi Reina
Omar quella del Ruanda
Su colonne con possano amore
Bene avremo modo di prendere i contenuti di questo intervento ancora grazie a Kristian Riccardo Cristiano verrà per la lettura do subito la parola rutto dure Chiello presidente della comunità ebraica di Roma che ci onora ancora una volta dalla sua presenza
Grazie a voi grazie accerta l'insetto questa iniziativa grazie a chi ci ospita grazie a tutti voi coraggiosi che avete citato la stampa l'informazione terroristica di questi giorni e avete deciso di riunire in una sala per due ore perché comunque ce la possiamo fare scriviamo tutti quanti insieme questa mi sembra un primo messaggio importante voglio alla fine degli interventi con ascoltato e che ringrazio tutti quanti fare un po'di riflessioni anche un pochino di storia per amore di verità e anche per dovere di cronaca di come siamo arrivati fino ad oggi perché anche questa iniziativa l'esito di un ragionamento di una condivisione di un dialogo di una riflessione comune a con una visione condivisa questo per sentiti usare tutto quello che abbiamo detto fino adesso
In poche parole
Era più o meno in gennaio di due anni fa quando Beppe Giulietti mi ha chiamata perché era nelle sue intenzioni organizzare qualcosa in occasione della giornata della memoria era un momento lo ricorderete tutti abbastanza delicato erano innanzitutto
Gli ottant'anni delle leggi razziste e cresceva in questo Paese anche un clima abbastanza
Teso forte che avevamo già iniziato a denunciare come comunità ebraica
E come ebrei ma devo dire anche con un buona buona pace di tanto mondo della società civile che in questa sempre manifestato grande sensibilità e disponibilità e alcuni giornalisti
Venivano insultati nonché malmenati pubblicamente
Perché per ponevano una cosa cronaca una narrazione
Dei fatti
Che si incentrava proprio su una denuncia di alcuni monili movimenti fascisti neo fascisti nazisti e dai nazisti che si stavano riaffacciano nel panorama italiani cito uno fra tutti che Paolo Berizzi che è un amico al quale va il mio saluto il mio affetto
E attualmente
No
Prima è l'unico a devo dire fortunatamente degli scortati per motivi di questa di denuncia di questa natura all'interno del mondo giornalistico ci siamo quindi visti all'interno della casa nella Casina dei Vallati che il luogo
Della sede della Fondazione Museo della Shoah in un incontro bellissimo in cui abbiamo ripercorso
Un po'a un percorso ideologico culturale che a mio avviso troppo spesso è stato dimenticato trascurato e responsabilmente accantonata nella rana narrazione storica ma anche di cronaca di questo nostro Paese
Eravamo insieme a Furio Colombo al quale ovviamente fa il mio saluto che era stato anche firmatario della legge
Insieme ad Athos De Luca perché istituiva il giorno della memoria
E ci interrogavamo appunto anche non soltanto sul contesto storico attuale ma anche su quanto realmente noi già sapessimo di uno strumento così perverso così crudele quanto il quale poteva essere l'uso di un'informazione asservita all'ideologia
Perché
La propaganda che questo Paese aveva vissuto ottanta ottanta due anni prima quindi la costruzione di una e ideologia di divisione di un contesto di esclusione di una negazione dell'altro
Non era accaduta improvvisamente ma era caduta con un una serie di strumenti messi a sistema fra i quali un ruolo assolutamente non secondario aveva avuto anche il giornalismo
Il giornalismo asservito alla propaganda e quindi da una parte c'avevamo cosiddetti giornalisti come Interlandi
Si può citare che dirigeva un giornale per diffondere e divulgare ogiva dall'altra c'avevamo editori giornalisti tipografiche che si suscitavano afferrare mi viene in mente Formentini che venivano esclusi dall'albo dei giornalisti che solo qualche giorno fa l'abbiamo ricordati e grazie a Dio anche su quella si sta facendo un lavoro di recupero storico te la memoria di queste persone
Domenica con la panchina della memoria ricorderemo anche i romani deportati nel sedici ottobre appartenenti a queste categorie
Ora sembra ovviamente tutto un pochino fuori dal contesto ma darvi il quadro di quello che è l'impegno di una comunità in un mondo in cui paga oggi ne è la dimostrazione ne siamo veramente una minoranza a partire dal fatto che come vedete sono l'unica ebrea questo talvolta come vedete sono l'unica donna come vedete non sono una giornalista e come vedete quello che cerca di dare un contributo di sensibilità di storia di cultura e di responsabilità
Che sembra molto spesso dice disse difettare nei contesti più disparati
Quindi io ringrazio sinceramente Beppe per aver insieme costruito questo lavoro perché se non avessimo avuto questa sensibilità e la condivisione di questa insensibilità oggi probabilmente non avremmo ritrovato un ascolto così condiviso e se non avessimo messo a disposizione anche l'esperienza del mondo ebraico
Nel contesto del dialogo e del superamento del pregiudizio religioso ideologico identitario politico lo conosciamo tutto è nelle sue diverse forme l'abbiamo dissoluto vissuto e non partito vissuto tutto
Ma vogliamo continuare a proporre quelli che sono i modelli di contrasto che troviamo nella stessa esperienza di vita ebraica in quella riproposizione settimanale della narrazione che alla lettura dei testi
Che rende ancora per noi così importante riproporre i valori fondamentali
Del comandamento
Dei le figure positive della giustizia sociale e dell'equità sociale della verità della generosità del volontariato tutti quanti messaggi che all'interno della tradizione ebraica fanno il sono fondamenta dell'esistenza di un popolo che per benché diverso pigliano anzi grazie al fatto di essere diverso continua a sopravvivere ad essere esempio per altre di come relazionarsi appartarsi e non far prevalere il male
Ora e concluderò perché credo che chi miliardi e ha preceduta abbiamo abbondantemente riempito ancora di significato
Tutto questo lavoro e sia motivo questo di grande speranza e di fiducia che sono due parole e lo dico agli amici giornalisti che molto spesso non vengono scritte speranza e fiducia
In un giornalismo che sempre più sensazionali fisico ovviamente me ne vogliate lo ripeto non sono giornalista erano qui il il l'arroganza né tanto meno alla la la la volontà di offendere nessuno per carità
In giornalista mo'per H sempre più sensazionalista dico di cronaca portatore di parole
Che esaltano le differenze i modelli negativi in contrapposizione invece alla società un mondo giovanile che ha sete di cultura che a sedere di valori positivi di modelli positivi di parole di fiducia e di speranza per costruirsi un cammino se ne non recuperiamo importanza di tutto quanto questo lo rimettiamo al centro abbiamo perso e l'occasione di fare anche noi la nostra parte concludo con una la riflessione che mi è doverosa perché abbiamo parlato tanto di antisemitismo e di questo nuova poca di di antisemitismo che devo dire molto sinceramente non è che mi ci sorprenda più di tanto
Lo abbiamo detto da tempo l'abbiamo denunciato anche nelle forme più diverse abbiamo parlato dell'uso delle parole abbiamo parlato della necessità di essere operativi dell'intervento della repressione dell'applicazione della legge te la Costituzione
Abbiamo detto un po'tutto quello che c'avete
Registrato
E oggi però la situazione generale che solo quindici giorni fa non solo veniva nominato un coordinatore per contrasto l'antisemitismo devo dire anche questo in un quadro europeo che grazie a Dio ha avuto grande sensibilità negli anni rispetta le tematiche generali della discriminazione specifiche dell'antisemitismo nel contesto politico
E appunto di questo continente così come di altri continenti ma ha fatto un passo ulteriore che la stessa stampa la stessa informazione ha lasciato un pochino da una parte c'era il governo ha recepito una definizione sull'antisemitismo
Una definizione riconosciuta a livello del Parlamento
Europeo individuata da una serie di ministeri dell'educazione che si occupano appunto di contrasto all'antisemitismo all'odio che era definizione dell'Aira sull'antisemitismo laica e l'International Remembrance Holocaust
Alleanze è un'organizzazione come dicevo internazionale presidiata dai ministeri della educazione e della scuola perché lì e il fulcro del ragionamento
E in questa definizione sono enucleati anche una serie di esempi che panna specificare meglio cosa significa da un lato sentirsi vittima di antisemitismo perché antisemitismo non è una cosa salute qualcosa che viene percepito da noi così come mi dà l'occasione anche saltare indiani corre da me l'anti islamismo è qualcosa che gli i musulmani sicuramente per percepiscono con la loro sensibilità di violento ed inaccettabili nei loro confronti ma per far sì che tutto questo diventi un valore generale d'assoluto e che sia anche lo strumento attraverso le quali si possono costruire sentenze come quelle solo più recenti sul processo al San fronte due la stessa sentenza di cui si parlava grazie a Roberto per averla citata
Rispetto a Forza Nuova ricorso Forza Nuova è costruire un processo culturale in cui questo sia valore universale
E quindi magari l'ordine giornalisti a Federazione giornalisti su questo come hanno fatto anche altre associazioni o istituzioni o mondi della cultura possono aprire un ragionamento
Per una riflessione più profonda più attiva e più condivisa su il tema specifico e le sue e non cioè se ogni o enucleazione all'interno della definizione di Aia
Io non ho nulla pensata aggiunge ne sono felice che ci siano tavoli aperti fra le altre religioni
Vado spesso ad Assisi dove la mia amica sindaca mi invita a iniziative le più disparate sarà praticamente quasi una cittadina onoraria
Di Assisi mi sento cittadina onoraria anche di questo mondo di civiltà cattolica col quale abbiamo fatto veramente tante tante cose anche con l'informazione
Vaticana il messaggio secondo me che in questo momento bisogna dare è veramente Forte
è un messaggio forte perché perché il pericolo di un'implosione
è un pericolo reale ma il pericolo come diceva giustamente il sottosegretario prima che non coinvolge soltanto alcuni e quindi non si può pensare che questo sia responsabilità soltanto degli ebrei piuttosto che delle minoranze più disparate
Ma un pericolo implosione della scelta che deve preoccupare un pochino tutti come mi sembra che c'è organizzato questa occasione abbia ben chiaro e ai quali di nuovo
In via dei ringraziamenti è la mia grande disponibilità niente la Comunità ebraica di Roma continuare a lavorare grazie
Lutto hai detto una cosa assolutamente corretta la Citto sei cittadina onoraria di assise certamente cittadina onoraria
Di questa di questa casa di Civiltà Cattolica e la tua presenza per noi è fondamentale per costruire questo processo culturale di cui tu hai parlato
Assolutamente vero bisogna condividere una sensibilità e se siamo qui e per questo e perché lo vogliamo dire e e se siamo qui è perché abbiamo scelto di condividere questa sensibilità di farla crescere e anche di comunicarla perché molti di voi parleranno di questo di questo incontro quindi è compito responsabilità nostra
Direi giustissimo speranza fiducia sono parole che raramente vengono citate purtroppo gli atteggiamenti di speranza e fiducia son quelli che mancano anche perché gli opposti vendono in qualche modo cioè creare allarmismo
E evocare l'Apocalisse
Evocare l'Apocalisse
Posso dire primo numero Civiltà Cattolica di quest'anno c'è il centosettantesimo quello che qualcuno di voi ha ricevuto si apre proprio così con un articolo sulla sfida l'Apocalisse cioè dobbiamo sì dare questa cosa che attraversa anche le religioni tra l'altro con tutte
E e che perniciosa e che porta a non avere il tempo di costruire i rapporti e di e di incontrarci nelle nostre differenze lacci Binda all'interno di tribù come diceva prima Paolo
E dobbiamo e se siamo qui è perché vogliamo costruire scusa è facile spericolato indice molto intervento mi ha molto stimolato ma l'ultima cosa il fisco Polito deve andare quindi finisco subito questa cosa qui noi siamo cittadini
Dobbiamo ricordarcelo quindi vorrei che sparisse dal nostro vocabolario maggioranza e minoranza
Vorrei che sparisse questa questa questa distinzione che crea perniciosa che crea divisioni ma perché dobbiamo è un processo non ci siamo ancora su questo è chiaro ma non è un'utopia
Dobbiamo ricordarci che siamo tutti cittadini non ci sono maggioranze con minoranze tra nove mi grazie per la tua testimonianze grazie di cuore so che tutte Fini andare
Sì assolutamente
Però a ci sei andato a firma mi pare non ci serve la tua firma
Allora chiedo Elisa ma vincola
Di noi a parte che abbiamo ancora gli interventi della moderatore Alessandra Trotta della Tavola Valdese de del segretario generale del Centro islamico culturale di Roma Redouane ha che sentiremo tra poco purtroppo
La presente dure che lo deve lasciarci ma noi vorremmo che firmasse la riproduzione ovviamente l'originale della tavola di Mauro Biani che invito a raggiungerci
E protetta o questa è una riproduzione ma noi vorremmo raccogliere la firma di voi partecipanti a qui a margine della tavola come condivisione di questo percorso dei valori di cui abbiamo parlato delle della sintesi insomma della carta di Assisi che il maestro Biani è riuscito pregevole mente a rappresentare
Maestro che qui con noi
Mauro yankee
Peraltro giusto che la prima firma sia di una donna vogliamo dire che c'è ha giustamente del corruttela e mi sento di condividerlo che noi abbiamo voi avete come comunità ebraica fu un una difficoltà da superare da millenni possiamo dirlo purtroppo perché si non è l'abbiamo detto tutti in più però Tour fece anche una donna e quindi lo sforzo offerte e duplice e quindi mi un onore danteschi spendere il triplo per la privativa
Dopo
Fra le altre
Allora io opero forti approfitterei in questo momento per re invitare tutti a firmare Mauro Biani però ci vuole vogliamo avere te a fianco qui perché ma
è stato direi insomma è giusto avere un'opera d'arte a rappresentare il nostro percorso perché è un ulteriore messaggio che noi diamo non la cultura l'arte la bellezza sono parte come ha detto giustamente il prefetto Ruffini sono parte di questo nostro percorso
Quindi la chiedere tutti gli avvicinarsi sì sì prego
Non ci conosciamo
No
No
Così precario
Fini finita
Io volevo salutarla signora me Galizzi e si era dimenticata di salutarla nel mio intervento che ho conosciuto esatto che ha conosciuto l'anno scorso in occasione dell'intitolazione del giardino dei Giusti di Roma
E volevo anche ricordare due giornalisti di cui quest'anno ricorre il quarantesimo della scomparsa perché sono due giornalisti che all'epoca nel mille novecentottantanove voluto testimoniare una verità importante la quale ancora non l'abbiamo purtroppo dalla quale ancora non abbiamo tutti quanti letta la storia in maniera corretta e la comunità ebraica di Roma anche in qualche modo vorrebbe dedicargli un momento quindi l'invito è ovviamente per tempo a lavorare e della memoria di Graziella De Palo e Italo Toni
Acque volevo dedicare il mio intervento e me ne ero dimenticata nell'emozione scusate vuol sapere virgola procioni assoluto lo scriviamo brutto non lo potevo sapere mi accaloro per più di appello lo potevo prevedere trovato volte secondo fornito poco prima del giudice su queste parole il prodotto tra il fratello
Solo due colleghi Polito il Polo Scoditti quarant'anni fa il Libano stiamo tentando disperatamente degli hot dog i riflettori ecco qua
Luglio del fratello report dell'oppio Judith dello zio possibile fare una cosa visto che stiamo per firmare credo che sarebbe molto bello o situazione you tube vostra
Che magari se si avvicinano
Dopo due giorni dall'inizio qua pone più bassi possibile all'Oltrepò riproduzione del suo il coso dovrebbero essere le prove credo sottoposto due vetture serbatoio dite guardate qui più abbiamo tutti quanti assieme
Bagliori poi fattura blocco popolo bisogna Reggio troppo lobatura torto in un orizzonte altro forzatura proprio il governatore
Noi chiediamo l'orizzonte dove le parole devono coprire grazie grazie grazie davvero Mauro ciò che tu non puoi parlare però allora
Bisogna disegno va bene preclusi è chiarissimo Baldelli prego allora Kantor
è il venerdì di preghiera infinite forse camarille e poi chiuderà la moderata ora Alessandra
Bene allora possiamo possiamo riprendere e io sento che in quest'Aula in questo incontro ci sono delle energie molto forti delle visioni della realtà che hanno bisogno
Di essere condivise e questo quindi lo vedrei quasi come un primo momento guardando in prospettiva credo che dovremmo andare oltre
Allora o il piacere intanto di dare il benvenuto al segretario generale del Centro islamico culturale d'Italia appella Redouane
Che appunto ci dirà la sua prospettiva ma vorrei dire anche un'altra parola per riconnettere questo intervento
Che lui sta per fare con l'intervento che abbiamo ascoltato dalla voce di Riccardo Cristiano
Di del del segretario di questo alto comitato per la fratellanza umana
Che ha detto lo ricordo
C'è molto c'è ancora molto da fare
E la nostra responsabilità nei confronti dell'umanità ci obbliga a cooperare e integrare i nostri sforzi e la grande responsabilità e ora affidata a studiosi religiosi e professionisti dei media
Perché i media dovrebbero costruire il loro messaggio secondo gli insegnamenti di onestà fiducia tolleranza convivenza pace e rispetto degli altri
Che sono valori profondi era di Calì
Delle religioni perché come abbiamo ascoltato anche Paolo Ruffini ha detto le le religioni sono parte della soluzione non del problema
Quindi sono molto onorato di averti qui con noi oggi a condividere questo messaggio a te la parola
Il ma nella scienza in nome di Dio clemente e misericordioso
Fratelli sorelle vi saluto con il saluto dell'Islam cioè la pace su di voi
Prima di tutto vorrei ringraziare gli organizzatori in particolar modo il direttore della Civiltà Cattolica
Anche la Federazione nazionale della stampa italiana il comitato scientifico articolo ventuno per l'invito
Ritrovarci nella sede della Civiltà Cattolica
Per parlare di fratellanza umana e per me e per il Centro islamico culturale d'Italia un momento importante
Perché rappresenta un'opportunità
Offerta a tutti i presenti
Per far crescere lo spirito che deve prevalere nel costruire una via alternativa a quella predominante oggi basata sull'intolleranza la paura che lo scontro delle civiltà
Nel passato le realizza la religione in generale è stata un motivo di scontro e di conflittualità
Penso che oggi tutti siamo convinti che la religione debba unirci e non dividerci
Il punto di partenza dovrebbe essere sempre il rispetto reciproco e la possibilità per ciascuno di praticare la sua religione liberamente
Questa affermazione pur essendo logica normale purtroppo trova ancora oggi delle difficoltà nella sua attuazione gli spostamenti dell'individui che portano con loro le loro culture nere le loro religioni creano nuove realtà multiculturali cloni confessionali
E la convivenza tra loro e ineluttabile
Al canto
Alle problematiche del presente e le difficoltà delle quote della quotidianità l'individuo e le comunità sono condizionate anche dal contenzioso
Nel passato
Lo contorsioni G. passeggi
E non c'è miglior indicazione ONU soluzioni diciamo che la scelta del titolo del documento di Abu Dhabi che discutiamo oggi in questa sede prestigiosa
Oltre ad essere un semplice invito alla Fratellanza per condizionare il nostro pensare e il nostro agire
Il documento del quale stiamo discutendo evoca nel preambolo le gioie le tristezze che i problemi del mondo contemporaneo
Si tratta di una fotografia eloquente della condizione umana odierna
L'esortazione formulata nel documento inizia evocando Dio
Che ha creato gli essere umani uguali in diritti doveri e dignità
E li ha chiamati a coesistere come fratelli tra loro
Dopodiché il documento si esprime in nome dei poveri delle orfani delle vedove delle esiliati delle vittime di guerra persecuzioni ingiustizie
L'elenco preciso dei mali che affliggono l'intera umanità non mira a farne una semplice constatazione passiva
Ma questo sopralluogo doloroso e seguito da una serie di indicazione come antidoti che possono sanare queste piaghe
Ricordando alla fraternità umana la libertà la giustizia e la misericordia
L'invito ai musulmani e cattolici dell'Est e dell'Ovest ad adottare la cultura del dialogo come percorso
La collaborazione congiunta come condotta la conoscenza reciproca come metodo rappresenta una vera e propria road mappa per gli uni come per gli altri
L'importanza del documento risiede nel fatto che e destinato ai musulmani e ai cattolici che rappresentano quasi la metà della popolazione mondiale
Quest'ultima ha superato la soglia dei sette miliardi di cui un miliardo e ottocento milioni sono musulmani un miliardo e trecento milioni sono cattolici
Rimane l'auspicio che gli effetti di questo documento vadano oltre le due comunità per abbracciare l'intera umanità vista la sua dimensione universale
Di più questa dichiarazione
Partendo da una riflessione profonda sulla nostra realtà contemporanea apprezzando i suoi successi esibendo i suoi dolori le sue sciagure e calamità crede fermamente
Che tra le più importante cause della crisi del mondo moderno rischiano una coscienza umana anestetizzata allontanata dei valori religiosi
A parte queste osservazione il documento rimane un inno alla fratellanza umana e un simbolo
Dell'abbraccio tra Oriente e Occidente tra nord e sud tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli
Che si amano infine il documento insiste sulla libertà il dialogo la protezione dei luoghi di culto la ferma condanna del terrorismo e ben altri valori fondamentali
All'inizio
Posso anche ricordare
Il diritto degli Haggard mora
Che per cerchi la fratellanza non può essere decretata per legge maltese e rimanere da noi stessi
Dobbiamo sapere associarsi associare la libertà e l'uguaglianza anche a costo di compromessi per suscitare esiliare la fratelli la fraternità
Il riconoscimento della nostra umanità comune
E il rispetto delle sue differenze sono le fondamenta su cui sviluppare la Fratellanza tra tutte le essere umani per affrontare il nostro destino comune e la nostra avventura comune e grazie per l'attenzione
Grazie per questo intervento che e prezioso perché una una testimonianza di quello che è avvenuto ad Abu Dhabi
Devo dirvi io ero presente
Nella delegazione appunto della della Santa Sede ed è stato un evento che ho percepito come storico
Un evento che è stato in realtà neanche i giornalisti al seguito sapevano che sarebbe stato firmato quella questo questo documento ed è stato una sorpresa
E rappresenta diciamo un punto di vista un po'diciamo un punto di svolta che supera come ai ribelli detto una anestesia
Perché questo il punto cioè la frattura della Fratellanza e provoca un dolore al quale ci siamo sostanzialmente anestetizzati
E una de dei problemi che viviamo è proprio l'anestesia nei confronti situazioni di odio di violenza
Dico spesso che al di là di qualunque ragionamento politico il fatto di considerare che uno che sta affogando in mare
Sia un a un problema no cioè ci sia un problema di tipo politico e non umano significa che c'è una parte la nostra anima che essi atrofizzata che sia nettizzata che non avvertì che non avverte più il il dolore allora vorrei anche approfittare di questo intervento per dire che come frutto del documento sulla fratellanza universale
E stata scritta un'altra carta
Che io sento sorella la carta di Assisi
Che e il Codice etico dei media per la fratellanza umana qui ci sono dei venti principi in qualche modo anche e chiedo ai agli altri giornalisti alle anche a Beppe e qui vedo che che andrebbero approfondite perché vengono da un'altra tradizione culturale religiosa ma che presentano una coincidenza piena con i valori che esprime la carta di Assisi quindi grazie per questo intervento grazie per la presenza per noi è veramente importante
E lasciamo andare perché anche lui deve scappare grazie di cuore per la preghiera appunto del venerdì grazie di cuore grazie
Bene allora
Adesso la parola ad Alessandra Trotta
Moderato ora della chiesa maltese
è la prima volta forse che ci
Esatto che ci che ci vediamo e ed è un grande onore per noi averti qui te la parola
Anche per me è un grandissimo onore essere qui e avere avuto la possibilità di raccogliere l'invito degli organizzatori
Ma diciamo anche poter confermare quello che è già accaduto cioè che le chiese valdesi e metodisti e che io rappresento in questa occasione
E si sono sentite fortissimamente impegnate a sostegno di questa iniziativa della elaborazione poi della sottoscrizione della carta di Assisi
E hanno anche partecipato perché questo era lo spirito abbiamo recapito già è stato ricordato che non è una carta per i giornalisti è una carta che tendenzialmente vorrebbe essere rivolta all'intera società
E quindi questo l'abbiamo capito abbiamo anche approfittato della possibilità di partecipare all'elaborazione suggerendo modifiche insomma come credo che ci si aspetta che avvenga quando appunto viene lanciata a nel dibattito pubblico
Un documento che si spera possa essere frutto di un'elaborazione più allargata e questo ci tengo a dirlo
Anche un po'emblematico del modo in cui le chiese valdesi metodisti e percepiscono vivono la loro presenza all'interno della società italiana
Possiamo dire che dalla fine del ghetto perché anche i valdesi hanno vissuto un ghetto nel senso che dopo secoli di persecuzioni e di forti discriminazioni fra l'altro di privazione di diritti anche civili appunto solo con il diciassette febbraio del mille ottocentoquarantotto Nuto riconosciuti con Lele patenti di Carlo Alberto lettere patenti
Il riconoscimento dei diritti civili pochi giorni dopo l'avrebbero avuto gli ebrei quindi diciamo che spesso in questo Paese che noi condividiamo
Alcuni cammini si intrecciano perché sono significativi di difficoltà che il paese ha diversi come appunto paese in cui le libertà e i diritti delle persone possano essere tutti salvaguardati
Ma da quel momento che ha imposto una scelta ecco la scelta mi riprendo le parole di padre Spadaro è stata sia pure faticosamente con una dialettica interna che deve essere stata molto cessa lo posso immaginare
è stata quella di non considerare comunque di dover dividere la propria Cuccia
Poi il ghetto poteva continuare a esistere come detto psicologico in cui si coltivavano le proprie tradizioni ma invece di uscire una volta avuta la possibilità e di diversi sempre di più è questo lo spirito con il quale noi viviamo da credenti all'interno la società italiana non come minoranza ma come una componente della società attiva responsabile vigilante che cerca a partire da quelli che sono i principi in cui crede di contribuire a quella costruzione comune democratica
Che appunto fondativa del nostro essere all'interno dello stesso paese è proprio questo lo spirito con il quale cerchiamo di vivere anche il nostro essere credenti in Italia appunto sempre meno utilizziamo la Pro la minoranza sempre di più quella di componente si spera significativa nella sua piccolezza
Della società italiana e questa è anche la ragione per la quale quella data del diciassette febbraio che ho ricordato viene qua sempre vissuta da moltissimi decenni ormai vissuta non come una data
Significativa o ne Brown di un evento di memoria di un evento che riguarda la storia dei Valda sì o appunto dei protestanti italiani ma come uno spazio che rinnova un impegno per la difesa dei diritti e delle libertà di tutti a cominciare da quelli che ne hanno meno che faticano di più
A averli riconosciuti e quest'anno credo non sia un caso
La scelta che stata abbiamo appena terminato la nostra settimana della libertà quella che ruota in poi punto intorno la data simbolica del diciassette febbraio
è stata quella proprio di dedicarla al tema dell'antisemitismo della deriva dell'odio perché sentiamo tutti che questo il momento nel quale appunto
Le coscienze anestetizzata insomma non ce le possiamo permettere l'indifferenza o la anche solo l'ignavia cioè l'incapacità di prendere una posizione o di far sentire una parola alternativa non ce la possiamo permettere in molte nostre Chiese
Sono stati affissi in questa settimana dei cartelli ecco che con una bella stella di Davide una parola Giudecca insomma ricorda purtroppo ben altro ecco ho scritto qui abita un ebreo Gesù diciamo che questo certo è un gesto che forse anche all'interno fra suscitato delle discussioni ma anche ogni tanto bisogna saper osare delle cose sperando che si possano rompere anche il muro del silenzio ecco questa se responsabilizzazione si diceva che la carta di Assisi non è un codice deontologico per i giornalisti anche se molti dei principi che vengono chiaramente contro i contenuti in questa carta fanno parte della Codice deontologico dei giornalisti è invece pastori Pastore diaconi e di Acone
Delle nostre chiese hanno voluto assumere la parte più significativa diciamo di questa carta di Assisi all'interno di un codice deontologico che dopo tantissimi anni di discussione è stato adottato appunto e non sui cosiddetti iscritti a ruolo e che appunto riproduce i del doppio impegno da una parte quello a curare la propria comunicazione nelle forme e nei contenuti in modo tale da evitare che il rischio di offerse
Dall'altra quello di contribuire quindi a partire dall'interno dei ruoli che sicuramente sono pubblici che sono quelli anche dei ministri di culto che insomma esercitano all'interno le proprie comunità
Contribuire a una comunicazione corretta e non violenta vigilando sul linguaggio di odio quindi a farsi parte attiva nel vigilare all'interno delle comunità perché queste pieghe da cui non siamo esenti le comunità di fede
Ovviamente risentano di tutte quelle che stanno alle dinamiche che si muovono all'interno della società italiana
Ora volendo dire anch'io insomma una parola teatrale speranza e la fiducia
Si parla di parole
Forse una delle cose che a me personalmente sorprende di più o ma io non mi sorprende il fatto che si che la realtà sia questa fosse sorprende il fatto che ce lo siamo dimenticati
E che da una parte può determinare problemi dall'altra forse apre anche un incoraggiamento
è il la forza della parola noi diamo all'interno di una società sempre più visiva i giovani si dice usano sempre meno parole per comunicare
E invece abbiamo riscoperto lo abbiamo riscoperto negativamente perché chi le parole le sa usare per infiammare ci ha fatto scoprire quanto ancora in realtà le percezioni letture della realtà i movimenti di azione che muovono le persone sono condizionate dalle parole che ascoltano perché le parole hanno una efficacia non non da poco una forza non da poco
Volendo citare un testo biblico che era su quel predicato recentemente quindi mi ha impressionato ricordarlo lettera di Giacomo quel pezzo in cui si ricorda le lingue che infiammano iniettano veleno e quindi considerate la bocca e la lingua in particolare con un pericolo da governare
è l'inaccettabilità del fatto che la stessa lingua che è bene dice il signore padre Kenney Celli male dica agli esseri umani che sono fatti a somiglianza di Dio è dice esseri umani ecco lì
Persino la per la fratellanza che ovviamente non è univoca qualche volta può essere intesa in un senso molto ristretto può essere fratelli per sangue per etnia
Per nazione per religione se la intendiamo in senso universale certo che è una parola che unisce noi speriamo di pronunciarla sempre in questo modo
Ma ecco diciamo che la parola essere umano forse fa intendere la fratellanza nel senso della comune appartenenza alla famiglia umana però questo ci ricorda che le parole anche in positivo ad una forza allora ma non è che ce lo dimentichiamo ormai lo sappiamo che le parole in realtà sono parole che aprono visioni le possono aprire anche in positivo allargano la capacità di leggere tra la realtà le parole sono anche parole che guariscono in molti casi e quante malattie sono guariti sono derivanti da assenza di parole da solitudini da isolamento che sono rotti dalla forza della parola
Le parole emancipare no appunto forniscono strumenti e attraverso i quali la capacità di leggere la tua realtà viene ampliata e la capacità di esprimere le cose che hai dentro quante aggressività e violenze
Nascono dall'incapacità delle persone di trovare letters da parole per dire il male che hanno dentro per poterlo esprimere in un modo che alla fine lo butta fuori
E fornisce sicuramente degli anticorpi al fatto di agire solo quel male nei confronti di altri quindi questo ricordiamoci che la cura delle parole va non soltanto usata nel senso di non bloccare le parole dell'odio ma forse anche di essere capaci sempre più fortemente capace di ricordarci la cappa
Provare a quindi esercitarsi nella capacità di parole che sanno invece essere parole che aprono in un senso positivo per curarlo che guariscono che uniscono te non dividono
Ora molto brevemente perché tante cose sono state dette rispetto alla carta di Assisi che naturalmente noi condividiamo pienamente in tutti i passaggi due forse sono gli elementi sui quali ci terrei a dire ancora due parole
Uno e naturalmente lo è stato detto l'importanza dei fatti della correttezza nella ricostruzione dei fatti nella capacità rendere anche capaci le persone di distinguere le opinioni dei fatti
Mi stupisco sempre quando nelle trasmissioni televisive di fronte a dibattiti sui numeri famosi
Si resta così cioè c'è qualcuno che ti dice che un numero venti il numero è in un modo un altro che ti dice che il numero nell'altro
C'è una grande insoddisfazione del fatto che chi conduce la trasmissione ed è un giornalista non riesca a far uscire chi ha ascoltato quella trasmissione
Alla fine dicendo questo è vero e questo è falso perché i fatti sono o così o così il numero o e quello e quell'altro
E e quindi su questo credo che effettivamente e quanti pregiudizi quanto quanti discorsi di odio partono da narrazioni false
Che care creano caricature sulle persone il dileggio all'inizio lo scarso le leggende metropolitane quante ce ne sono state contro gli ebrei contro i valdesi contro le categorie naturalmente criminalizzate che mangiano i bambini causa se andiamo a riscoprire la memoria di tutte le cose che sono state dette che però sono quelle che giustificano il fatto
Che quella persona tu non la vedi più come persona cioè la disumani d'azione
Di quella categoria è il presupposto per poter giustificare il male che si fa non è in fondo un essere umano
E e credo che molto di quello che sta rischiando di accadere nuovamente la disumanità azione però quanto meno una riduzione dell'umanità delle categorie che creano fastidio anche solo perché sono disomogenea e l'altro elemento sulla tre col costituire comunità creare legami costruire comunità ecco naturalmente siamo molto sensibili dello l'ho detto l'ho chiarito e mai ci intendiamo proprio cittadini credenti proprio cede società Chiesa e società sono temi da sempre nei quali noi cerchiamo di crescere nella capacità di considerare queste dimensioni fortissimamente intrecciate allora si è detto di le nostre società sono oggi delle società sempre più plurali cioè non c'è dubbio
Che abbiamo tante diversità all'interno io non so quanto sono società pluraliste che non coincide più orale più la lista noi abbiamo le differenze Sempre più differenza e vi devo dire
Che è una cosa che sta sfidando veramente le democrazie liberali qualcuno dice che le società verso le che sono per dunque la convivenza di diversità così ampie
è resa possibile dal fatto che le nostre società occidentali sono società fondate
Fu un riconoscimento delle libertà di tutti e dei diritti di tutti
è chiaro che quello che accade in Occidente non accade nei luoghi in cui non si può essere cristiani o non si può essere islamici perché la legge non lo consentono o ci sono comunque delle limitazioni tali per le quali non si è in posizione di uguaglianza
è quindi le diversità vengono espulse o messe a tacere è chiaro che se noi oggi ci troviamo di fronte oggettivamente delle differenze io non lo so se è sempre accaduto
Credo che un momento della storia nella quale accade quello che forse non è mai accaduto cioè che dentro le stesse società abbiamo effettivamente delle differenze
Notare voli cioè realtà che non sono abituate a convivere perché altrimenti se fosse così banale vi devo dire ecco non allora quel quello che chi si fida e che qualcuno sta cominciando a dirci che le società pluraliste non sono possibili cioè ci dice è un modello a proposito della visione
Che non ci possiamo permettere perché scoppia ma è possibile acida tanto ex fidata credo le religioni in primo luogo anche perché ci dice che questo modello di società è un modello impossibile
Che le società reggono solo sei simili stanno con i simili e alla fine insomma limitano lo spazio di chi è disomogenea perché l'unità fondata sulla omogeneità quindi queste sono quindi elogia che circolano attorno tornati a circolare
Oggi sta cercando sempre di più di rifare quello che è sempre avvenuto nella storia
Cioè di
Nel tentare le religioni di fornire il forte fondamento identitario di cui hanno bisogno perché viviamo in delle realtà valida credenti protestante abbiamo sempre detto che siamo laici cioè noi difendiamo
Va be'è una è una specie di ossessione del nostro modo di vivere
La difesa della laicità dello Stato della laicità delle istituzioni perché non crediamo che le religioni possono vivere pacificamente ma hanno bisogno di istituzioni forti
Che le costringono in uno spazio pubblico all'interno del quale tutti possono stare ma accettando di ascoltarsi rispettarsi
è di il più possibile di allocare quello che trasforma la società dal plurale pluralista cioè il fatto che le scelte del bene comune alla fine vengono compiute guardando alla più oralità delle prospettive
Allargando la visione la conoscenza delle cose l'altro ti fornisce una possibilità di capire delle cose che da solo non capiresti
E quindi alla fine di fare delle scelte anche legislative normative e il più possibile sono riconoscibili come tali da soddisfare quanto più possibile la la varietà de degli oggetti sociali che si muovono all'interno di questo corpo
Allora oggi le religioni sono tentate dirvi offrire un forte
Fondamento idee al queste identità invece aggressive escludenti che appunto tendono a cacciare a allontanare chi è disomogeneo ti dà fastidio
E io spero che saremo tutti capaci di sottrarci a queste spinte che utilizzano i simboli religiosi
Molto cari a tante persone allora il rosario vi devo dire non è ovviamente uno strumento nelle nostre chiese circola non appartiene chiaramente la musica spiritualità al nostro modo di vivere la fede cristiana
Ma tanti fratelli sorelle di chiese cattoliche con le quali abbiamo splendidi rapporti ecumenici anche di base ci spiegano quanto tocca corde profondissima delle persone al punto eletto in dicesse
E chiaramente quando si trova nelle mani di chi utilizza quel simbolo potente
Terre
Sostenere un modello di società che invece escludente aggressivamente
Contrario alla legittimità della presa e è una cosa che insomma interroga così come anche l'uso della Croce del crocefisso
Insomma Allo stesso modo e altri simboli religiosi per altre religioni evidentemente si può fare lo stesso richiamo allora io credo che la sfida è vero insignificante sono perché deposita ottimista non posso non essere una che coltiva la speranza perché credo che rinnega Remo le cose in cui crediamo
Però credo che sia meno banda banalizzare il livello della sfida delle nostre società stanno attraversando in questo momento
E spero naturalmente per quel contributo che viene richiesto a chi rappresenta poi questa forte effettivamente forza verrà potente forza che rappresentata dalla religione che tocca i vissuto delle persone a livelli di intimità e di profondità e di bisogni che rinforza sono scarsamente non sono comparabili tra dopo niente altro
Una capacità di disciplina è di vigilanza Autori G. Lanza e credo debba essere in questo momento particolarmente alta grazie
Grazie per la sua testimonianza per le cose che cedette son tante del vorrei solo più comunque evidenziarne due perché quando ci sono degli appelli anche in quello che almeno io ho percepito degli appelli
Uno è uscire l'ha detto
E questo mi sembra veramente fondamentale perché poi detto è un altro modo per dire bolla filtrata insomma di cui abbiamo detto prima quindi uscire dalle bolle uscire dai ghetti pesci dal dove dove l'aria e irrespirabile la seconda cosa prepara parlo hai usato una parola che oggi non si usa più
Verrebbe quasi da chiedere quale datemi la definizione sta parola ignavia
Conosce dato Ragnar gli atti io la sentivo non so atto ignavia ai tempi del liceo e allora dico hanno appena eletta ho detto ma ecco qual è la parola perché è vero oggi siamo diventati ignavi rileggiamo la Divina Commedia forse per vedere la condanna dell'ignaro indignati a che cosa è ho cercato la definizione mentre parlavi ovviamente su Google qua e la prima cosa che che che e alla definizione è indolenza o viltà eletta a norma di vita
Io dico questa parola cioè grazie perché c'hai consegnato una parola orribile ovviamente ma che è ci fa capire qual è il rischio perché il rischio non è solo quello di cadere nella spirale dell'odio della violenza ma è anche quello di essere indolente cioè va bene
Cioè di di la la vincita eletta a norma di vita alla se siamo qui oggi è perché vogliamo non essere ignari vogliamo non essere indolenti vogliamo non essere di quindi grazie di questo di questo messaggio che ci aiuta a capire anche come vivere in una società pluralista in cui è possibile essere uguali
Perché differenti
Considerando e valorizzando tutte le nostre differenze perché questa è la fratelli la fratellanza fratellanza umana quel documento firmato da Abu Dhabi e fratellanza umana
La Fratellanza siamo fratelli perché siamo
Uguali
E perché siamo differenti se non saremo fratelli saremmo alto
Per il resto il grande messaggio io ringrazio veramente tutti e do la parola Beppe Giulietti per concludere continuo lo dico ancora una volta di quanto noi siamo onorati di aver ospitato questa prima sessione
Una tre giorni molto importante
E sento che il messaggio che da questa sala e emerge c'è un messaggio molto importante per ciascuno di noi e spero per ciascuno dei giornalisti e dei colleghi qui presenti grazie
Funziona
C'era un altro bellissimo titolo oltre a uscire dal ghetto di un giornalista che immagino sia nel tuo cuore quello di alcuni dei presenti dell'Andrea via si chiamava Paolo Giuntella fato il vaticanista del TG uno scrisse un bellissimo libro uscire dal tempio
Lo scrisse con padre Sorge in una stagione molto difficile della quale teorizzava l'esistenza di un'ampia area grigia fuori dalle tende dell'identità chiuse dove ciascuno portava la sua capacità di pregare di non praticare
Ma la metteva in comune con le diversità per la costruzione qualcuno in più dico un'alleanza altre dicono di un Grande Compromesso storico
Nel quale si incontrassero le diversità al servizio della comunità questa all'altezza del tema che abbiamo davanti altro che le carte di un tono oggi che
Fatemi dire soltanto alcune cose è stata l'impresa più difficile portata siede
Io sono felicissimo
Perché questa è stata un'iniziativa molto difficile
Perché si trattava di mettere assieme delle diversità rispettando le parole di tutti senza prevaricare
Esposto ad ogni tempesta e ad ogni livore di chi non apprezza che si lavori per costruire un'aria comune
E qui di fatto in primo luogo ringraziare
I molti che non parleranno a differenza nostra e ci sono donne e uomini in questa sala che hanno lavorato per quest'evento che hanno contribuito che hanno investito che hanno solidarizzato e che lo hanno reso possibile vorrei un applauso per tutti quelli che non parlerà
Perché processi democratici lo solo fatti dai leader solitari ma solo fatti dalle comunità e devi imparare ad ascoltare anche coloro che rischi di non vedere
Ma non è l'indice di ascolto mediatico che corrisponde all'indice della dignità è un'altra delle grandi truffe Contemporary
Che se il tuo invece l'ascolto è alto quello è anche l'indice della dignità non è vero esistono vergognosa trasmissioni con un alto indice d'ascolto e con un bassissimo indice di dignità sono quelle per esempio
Che anche in queste ore a proposito del virus non hanno dato la parola chissà ma l'ho dato la parola a chi urla non danno la parola che ha competenze dando la parola chi bestemmia
Nella mia tradizione come la vostra quando devi comprendere un fenomeno devi essere radicale nella capacità di analisi ma il radicalismo è cosa diversa dalla radicalità nelle analisi del radicalismo appartiene all'ugola
Ed è parente stretto della volgarità la radicalità del lavoro di un politico come di un giornalista come di un religioso è cosa diversa e andare alla radice scarnificata dei problemi e provare a andare alla radice riconnettere parole cose
Diffidate sempre di chi non giustifica quello che dice perché non è in grado perché non lo sa
Perché lo chiamate sulla Siria e se gli dite dimmi sulla cartina geografica dove la Siria indicava Lombardia perché non lo sa ma non si sa per quale ragione questo grande tema che dovrebbe avere in questi giorni
Per quale ragione chissà viene sostituito da chi non sa è un grande problema democratico e non è un prema corporativo
è un grazie dovete dirlo alle differenze che si sono unite perché le sale non sono tutte uguali
Essere ospiti ricettata cattolica essere stati accolti da padre Spadaro da Ruffini ed altri amica dice religiosi e non solo
E per l'unico motivo di grandissimo amore perché ci sono sale che favoriscono l'incontro tra le parole e fa sale che respingono l'incontro tra le parole quindi l'applauso fatti a kitsch accolte c'ha messo in condizioni di discutere
Ringrazio Antonio Spadaro
Se me lo consentite dato lo faccio lo stesso che come sapete sono cercano così da ragazzo figurarsi adesso mi fate esprimere una solidarietà un abbraccio ad Antonio Spada
Per le immonde aggressioni che alcuni fogli che si definiscono giornali hanno rivolto nei suoi confronti e nei confronti della comunità religiosa
Perché nel tentativo di colpire alcune delle parole di Spadaro sul tema del suo bravissimo e sul linguaggio degli anni Trenta si voleva realtà colpire l'elaborazione anche del Pontefice sul tema dei confini e delle frontiere
E dico a noi giornalisti che non possiamo continuare con lo spirito corporativo a definirci tutti uguali
Quando un giornalista odio la Costituzione pratica lo squadrismo colpisce i differenti credo che sia ora il tempo di far sentire la nostra voce come federazione come ordine con un po'più di linearità qualcuno deve andare a casa
Non è possibile a fingere di non vedere
Non è poi
E pazienza riusciamo non devo neanche ricandidarmi va bene mi interessa e solo dorato di non prendere quei voti anzi spero che quelli che già lo sono iscritti al sindacato non si scrivano restino nei loro luoghi senza contaminare le organizzazioni
Questa non è una Carta deontologica
Ma come detto meglio e più di me commentando il disegno di Mauro Biani la diabolica invenzione in questo caso non è di Giulietti che rischia la scomunica mai di Spadaro perché quel disegno delinea un orizzonte che integra la carta di Assisi Pilo siamo venuti a rifirmare la carta di Assisi no
Sarebbe stata cosa vecchia antica spiaggia che qualcuno l'abbia compreso per tempo
Qui siamo venuti a firmare un orizzonte qui delineato grazie Mauro che quello che la penna che unisce che non significa non essere critici e polemici la penna può e deve essere critica non deve avere bavaglino deve criticare liberamente ciascuno di noi
Ma un conto è usare una come strumento di guerra surrettizia un altro come strumento di conoscenza questo disegno è chiarissimo indicate diversità e ponte una penna
Noi fermiamo un orizzonte più largo di quello di Assisi ecco perché non è la stessa cosa
Si aggiungono con i loro messaggi altre comunità religiose e tutte le istituzioni nessuno viene respinto quando tu mi dici guardiamo e Oro
Perché da qui deve partire un messaggio che parte un percorso aperto dove qualunque altra associazione chiunque altro voglia partecipare di no non solo italiani sarebbe banale
Dobbiamo metà sindacato europeo dei giornalisti vedo qui Lorusso hanno del freno che nessuno autorevoli membri
Dobbiamo prima ai giornalisti dall'altra sponda del Mediterraneo
Dobbiamo ragionare con chi oggi è in carcere penso ai colleghi turchi
Qua quello che accade nelle carceri egiziane dobbiamo offrire questa carta con massima apertura
Che significa no la carta dei giornalisti ma la carta di tutti i cittadini che ad acqua della Costituzione italiana è una cosa un po'più seria che non la Carta deontologica
Non è un bavaglio come dice qualcuno che non sa perché legge poco e fatica anche a leggere quel posto
Ed è stato contrario è una liberazione dal bavaglio
E la liberazione dalla cultura dell'omissione dell'indifferenza ma posso sintetizzare con un'espressione né non mia una liberazione dalla cultura del me ne frego che ammorbato del secolo scorso e tuttora questo Paese
è l'esatto contrario questa carta
E imparare a sentire deferite degli altri come proprie
E dobbiamo uscire da uno schema in cui lo sentiamo le ferite dei nostri simili so che è difficile so che è difficile tu devi sentire
Devi capire che non sono affari loro chiedo scusa la famiglia Micalizzi
Ma quando ci sono famiglie con la famiglia Micalizzi come la famiglia reggente
Come altre dalla famiglia Toni De Palma
Che subiscono una ferita l'assassinio
Tu non puoi dire che sono affari loro la richiesta di parità e giustizia fare tuo perché se tu non lo fai se una persona senza dignità non poi consegnare una famiglia la sua disperazione
E la carta credo che abbia anche questo elemento attenzione non la contemplazione ma l'azione
Da qui la scelta per esempio questo pomeriggio che ti segnalo assegno battuti se vorrete venire
Noi oggi pomeriggio alle quindici e trenta con tantissimi amici qui presenti lo ringrazio tutti sono molti rappresentanti degli Ordini regionali delle associazioni regionali a conferma che c'è solo tutte le istituzioni dei giornalisti insieme religiosi ai mondi religiosi
Noi diremo della prima volta che accade le famiglie che hanno subito la ferita e l'hanno trasformata e solidarietà per avere una cosa straordinaria
Famiglia Micalizzi la famiglia alpina famigli alti Rovati la famiglia Cucchi la famiglia impastato la famiglia Fava la famiglia Lucchetta vota da Angiolo nomi noti ai giornalisti
è un lungo elenco di giornalisti ammazzati perché tentavano di luminare ruspe oscurità
Loro hanno fatto una cosa che non so se saprai fare perché è facile dirlo quando non sei coinvolto hanno trasformato il dolore Ida attenzione per gli altri e che cos'è questo se non la raffigurazione più alta da mettere decida questo disegno cioè hanno detto mi occupo di quello che accade ai miei simili
Dove dice la famiglia dei geni diamo voce a tutti ingiurie ingiurie l'Egitto anzi se mi posso chiedere un applauso oggi e di associarsi e di associarsi al grido di Chi d'Italia sta chiedendo la liberazione di Patrick Giorgio Patrick Zaki
Perché noi
E l'articolo tre della Costituzione sa che forse andrebbe messo in testa questa carta che firmiamo lo dico anche a chi credente non è questa carta è una sintesi come il disegno dell'articolo tre tu devi compatire compatire non è un verbo orrendo è un verbo ricco di passione compatire vuol dire patire con insieme ascoltare e lo devi fare senza distinzione di sesso di religione di opinioni politiche
Devi essere capace di farlo in ogni considerazione di mettere insieme quindi ti rispondo sì senza esclusione alcuna
Tutti coloro che vogliono contrastare l'inquinamento dei pozzi della civiltà
E di coltivare la memoria non come una targa ad attenderli ai muri
Ma come impegno per il futuro
Quando io sento Paolo Siani straordinario fratello di Giancarlo che dice ricordiamo Giancarlo andando a leggere dei libri dei quartieri di Napoli nelle zone a rischio
Beh io mica diciamo lo trovo un'iniziativa di straordinario valore usò le parole al contrario
Quando la famiglia Micalizzi forse molti di voi ricordano Micalizzi perché è saltato su quella maledetta bomba dei terroristi
Dorato costruito una fondazione e io ho scoperto da loro grazie che l'attività principale di Antonio nella scuola scovare fra i critici contrastarne falsificazioni sull'Europa
Battersi ogni giorno per scacciare il chiodo della menzogna vero bene ed è questo che cos'è se non è un modo per dieci se lo volete onorare non mettete le targhe ma mettetevi sulle spalle questo contrasto
Io voglio consegnare solo due parole finali dapprima
E quella
L'espressione che non è mia che forse potevamo aggiungere alla carta è una mia fissazione Mickey i miei amici mi chiedono chiedo scusa in anticipo c'è un professore che insegna l'erede di Tullio De Mauro uno dei giovani che lavorava con Tullio De Mauro staccasse Lima del professor Antonelli
Lui nel suo libro sul già intese che vi consiglio di leggere uscito per Laterza
Dove spiega i rischi di tutte le posizioni in cui il capo sulla Rete si consegna il capo è la sua folla posizione antidemocratica per eccellenza
Che ha sostituito al balcone di piazza Venezia il balcone della Rete dove il capo si affaccia chiede un clic e dove l'intermediazione considerata il nemico
L'intermediazione tutte le sue forme ma senza la mediazione interpretazione non c'è ordinamento democratico del tutto evidente perché uno non vale
Se non è uno alla nascita cielo ciò costruito le condizioni sociali pare essere uno uguale a uno altrimenti a un imbroglio quando tutto del contesto a Nancy dalle condizioni di di parità
E lui termina del suo libro dicendo ricopre ad una frase di Catone il Censore
Orrenda in questo contesto di libertà d'informazione
REM tende pervase cuento
Che l'oggetto studi approfondisci
Seguiranno le parole la trasforma Antonelli grande amante della modernità in REM bene media se cuento
Intende dire a noi possono imparare questa versione prima studiare fatica
Appagati dal testo dal contesto palchi porrà il problema dei centoquaranta dei duecentottanta caratteri ma se tu non hai l'oggetto tu non sei in grado di tradurre nei cento caratteri ben cento pagine
Perché quello che ti è venuto vero e lo studio dell'oggetto che voi descrivere capite qual è il grande imbroglio che rischia di prenderci tutti e questa è una frase che io mi permetto di segnalare a me stesso chiedo scusa Liliana Segre
Dice perché chiediamo scusa perché altri non l'hanno fatto
Perché io penso che questo Paese sarà un Paese serio e libero quando Liliana Segre non avrà bisogno della scorta e quando i suoi persecutori salato dell'uovo che loro spetta chiaro esattamente al contrario quello che deve accadere allora
L'impegno no Domini ove un conto niente diciamo il mio impegno vale forse al massimo per me stesso non credo neanche per la mia famiglia che non credo condivida quello che sto dicendo
L'impegno non è quello di mettere questo santino delle redazioni l'impegno non è quello di mettersi la foto non è quello di fare un lancio si sociale
Ma di prendere questo documento come l'inizio di un viaggio per impegnare noi stessi i giornalisti le comunità religiose
Le parrocchie
I centri civici e sociali non ne facciamo un elemento della corporazione deve diventare un impegno quotidiano portato in tutti i luoghi per ricominciare a porsi il problema
Che il problema non è quello di Harvard riprende quello di disarmare chi usa le parole come pietre vediamo
Sì la storia lo picchiano
Si è discusso in questi giorni di come fronteggiare il virus ma c'è un virus più terribile che dovrebbe vedere il nostro impegno quotidiano
Il virus di chi da anni
Sta attaccando inquinando demolendo e sgretolando i valori costituzionali tutti coloro che vogliono vivere di ponti che preferiscono i ponti e i muri e che non temono solo quindi l'uso attuale ma temono il virus che aggredisce la Costituzione Aldo il dovere di fare questo percorso assieme grazie
Grazie ancora ci vediamo allora nel pomeriggio alla sede la Federazione nazionale della stampa grazie