Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno a tutti si chiamerà Casa numero uno
Ordinanza centotrentotto del due mila ventuno ordinanza sei luglio due mila ventuno consiglio di stato era Ambiente S.p.A. contro Regione Emilia-Romagna Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici che rifiuti ATER sir
Per era Ambiente S.p.A. avvocato Aristeo Aristide pollice per regione Emilia Romagna avvocati Giandomenico Falcon Gaetano puri atti Fabrizia Senofonte
Non è all'pesante niente dichiarasse presidente
E allora la corte si trova a
Giudicare una nuova questione in tema di smaltimento dei rifiuti e che concerne in particolare la fase finale del ciclo integrato
Qui l'incidente nasce da
Un giudizio instaurato contro la regione Emilia Romagna innanzi al Consiglio di Stato dalla società Enerambiente S.p.A.
Che è proprietario di impianti di smaltimento di rifiuti sia urbani e assimilati e speciali
Allora io adoro semplificare molto rispetta la vicenda che decisamente complessa però poi da voi c'è una qui le parti che potranno integrare eventuali vuoti che esistono la mia ricostruzione
Preciso sono che qui la legge Emilia Romagna la numero ventitré del due mila e undici all'articolo sedici che è la norma impugnata
Dispone in questo in presenza di un soggetto privato proprietario dell'impiantistica relativa alla gestione delle operazioni di smaltimento eccetera eccetera allora in questo caso l'affidamento della gestione del servizio dei rifiuti urbani Noriko ombre non ricomprende dice la norma detta impiantistica e precise che resta inclusa nella regolazione pubblica del servizio
A tal fine l'agenzia che è l'agenzia arte Sirchia Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti Hall a tal fine l'agenzia individua dette specificità
Regole i flussi verso questi impiantisti pure all'attivo contratti di servizio e questa è la parte che ci interessa sulla base dei criteri regionali definisce il costo dello smaltimento dei input era Tarif tenendo conto dei costi effettivi
E qui viene la parte
Sospettata di legittimità costituzionale al giudice e considerando anche gli introiti questo è il punto della questione
Allora
Quindi
Attesi era in base all'articolo sedici l'agenzia territoriale dell'Emilia Romagna definisce la cosiddetta tariffa il cancello
Che
Quella tariffa che viene pagata ad esempio dei comuni quando portano i rifiuti solidi urbani
Al termovalorizzatore
E questa tariffa dicevano ma è definita sulla base di criteri regionali il problema come accennavo nasce dal fatto che la legge regionale stabilisce che si considerano solo i costi effettività imputare a tariffa
Ma anche gli introiti questa è la questione che abbiamo di fronte
Che poi dopo spiego quale il il sospetto del giudice andava la Regione in attuazione di tale legge
Ha adottato tre delibere da trecentoquindici del due mila tredici a trecentottantadue mila e quattordici a quattrocentosessantasette del due mila e quindici
Con le quali indicare questi criteri ha fatta applicazione per determina la tariffa del metodo normalizzato di cui al DPR centocinquantotto del mille novecentonovantanove integrandolo
Anche attraverso la considerazione degli introiti
Derivanti da incentivi per le fonti rinnovabili e degli ammortamenti
Questo ha comportato evidentemente una riduzione delle importo della tariffa
E allora la società ha impugnato le ultime due delibere
Qua nel due mila e quattordici due mila quindici con quelle distinti ricorsi al TAR fra l'altro per violazione del metodo normalizzato e per violazione delle disposizioni
Dell'unione e nazionali in materia di incentivazione per la produzione di energie Netti riti di energie da fonti rinnovabili
I tre corsi sono stati respinti dal tale e la società proposto due separati appelli che posso stati riuniti davanti al Consiglio di Stato che ha rigettato i primi tre motivi di impregnazione mentre ha sollevato l'odierna questione di legittimità costituzionale in ordine al quarto motivo
Cioè a quello relativo alla violazione della normativa degli incentivi pubblici per la produzione di energie letti di energie da fonti rinnovabili
Quindi interessi va precisato che avviso del rimettente le due delibere hanno fatto corretta applicazione sia del metodo normalizzato l'ordinanza dice non dei campani indo dell'attività principi generali
Sia della legge regionale facendo rientrare gli introiti
Facendo leggi diventare fra gli introiti gli incentivi pubblici
Sia
A titolo di finanziamento a fondo perduto sia come progressiva quota di ammortamento
è il problema però però entro questa quindi secondo il consiglio di stato nella legge regionale rispetto a quale solleva due questioni di legittimità costituzionale
La prima ci sarebbe una violazione dell'articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione perché
Attraverso l'utilizzo del termine introiti darebbe agli orari comprende come poi ha fatto la Regione
Anche gli incentivi per l'energia prodotta da fonti rinnovabili
Per cui secondo il rimettente la riduzione dell'importo della tariffa regionale comporterebbe uno sviamento degli incentivi del loro destinatari ossia i proprietari degli impianti di smaltimento
Sviamento caverebbe a favore della collettività
Utente del servizio queste lo spiego forse perché è utile per capire perché a tariffa intera al cancello inferiore
Per un principio di vasi comunicanti corrisponde un altarino inferiore poi per i cittadini PD che paga una tariffa bassa perché a tariffa si è ridotta la Tari deve comprende tutti i costi che il Comune ha sopportato
Collettività utente che però non sarebbe prese in considerazione dagli incentivi statali secondo la ricostruzione del giudice rimettente
Quindi sì realizzerebbe in sostanza una lesione dell'effetto incentivante sugli investitori con lo sconfinamento della legge regionale in peius nella materia dell'ambiente che è di competenza esclusiva statale
In secondo luogo il consiglio di stato dice sotto un diverso profilo la norma regionale
Limitando i costi concretamente rimborsabile proprietarie degli impianti potrebbe integrare un tributo una prestazione patrimoniale imposta in assenza di una disposizione statale che avviliti questa potestà tributaria regionale
In carenza di criteri oggettivi quindi sarebbe in violazione degli articoli ventitré centodiciassette secondo comma lettera e e centodiciannove secondo comma della Costituzione
La società si costituisce in giudizio insiste per la dichiarazione di illegittimità della norma impugnata replicando sostenendo diciamo le argomentazioni del TAR del Consiglio di Stato scusate
E argomentando che in questo mondo questa sviamento delle fette incentivante determinerebbe un'equa equiparazione
Tra l'impianto di smaltimento dei rifiuti urbani che smaltisce rifiuti senza produrre Energia da fonti rinnovabili e un impianto che invece produce energia pulita quindi sarebbe questa l'indebita
Perfetto che si viene a creare per questi questo riferimento anche agli introiti una legge regionale
Poiché sostiene che la limitazione dell'importo della tariffa costituirebbe un tributo una surrettizia paste prestazione patrimoniale imposta al di là delle competenze delle Regioni a statuto ordinario
Si costituisce in giudizio la Regione Emilia Romagna che adombra preliminarmente in via embrionale anche se in via in pena la formazione di un giudicati interno in quanto nel rigettare il primo attivo di appello Consiglio di Stato avrebbe ritenute legittime le due delibere e quindi avrebbe esaurito suo potere giudicante e invece solleva la questione
Poi eccepisce l'inammissibilità di entrambe le questioni in quanto formulate sulla base di due ricostruzioni inconciliabili e diresse
L'unica disposizione quindi ci sarebbe diciamo una questione sollevata alla stregua di una irrisolta prospettazione interpretativa
Nel merito la Regione sostiene l'infondatezza perché questa è l'argomento della Regione gli investimenti pubblici sono in sostanza decisi dalla collettività
Non solo dall'investitore
Con la procedura di pianificazione approvassimo delocalizzazione dell'impianto sicché è comprensibile che i benefici vengano goduti anche dalla comunità di ieri differimento che deve sopportare le esternalità negativa dell'impianto
Inoltre siccome impianti di smaltimento di era ambiente ricevono
In base alla stessa prospettazione che ci dà il giudice rimettente sia rifiuti urbani
E assimilati che speciali
E la tariffa regolamentata riguarda solo i primi urbani e seminati mete per i rifiuti speciali presso e di mercato si forma sul mercato
Per cui e questo è l'ambito in cui i proprietari degli impianti realizzano la maggior parte dei loro profitti e quindi l'incentivo statale rimane l'aspetto degli incentivi statali anche salvo in capo al proprietario dell'impianto che grazie all'incentivo ha realizzato l'impianto e poi
Mio ricevendo i rifiuti speciali producendo energia con questi di fatto produce un Reddito
Anche grazie all'incentivo
La seconda questione secondo la Regione sarebbe infondate in quanto lo scomputo della tariffa non costituirebbe un tributo ma è solo un'operazione matematica del calcolo della tariffa stesse un
In base ai principi del metodo normalizzato applicato correttamente anche secondo quanto dice il Consiglio di Stato
Con la presente il tema è complesso gli occhi e per chiedere alle parti se mi consente di concentrare magari l'attenzione loro su alcuni punti abbiamo letto tutti gli atti ecco quello che sarebbe utile
Se innanzitutto ci si concentrasse sulla se esiste o meno una deviazione dell'effetto incentivante
Quest'argomento
Che è importante approfondire con a un paio di corollari che modo velocemente e se espongo
Adesso c'è anche Arera che dal due mila diciannove cioè l'autorità nazionale si occupa di intervenire in relazione a queste tariffe ecco
Come considera l'autorità nazionale di riferimento agli incentivi
Seconda questione in che modo sarebbe utile capire
Vengono considerati gli incentivi dei qui si tratta di formule molto complesse
E mi è sembrato di capire che praticamente se io ho ricevuto mille di incentivo
E
Su un impianto che cosa che vale i dieci mila che è costato dieci mila quindi l'incentivo è un decimo
Del costo di dell'impianto i si determina un proporzione chi Raf Chiffre con che determina il rapporto fra il costo complessivo degli impianti e gli incentivi per cui se gli incentivi aveva presentato il dieci per cento del costo di produzione dell'impianto dalla tariffa verrà scomputato il dieci per cento
Dei ricavi dalla vendita di energia rinnovabile ecco chiedo conferma su questo aspetto da ultimo quali incentivi vengono considerati gli incentivi a fondo perduto per la produzione degli impianti o anche altri incentivi come certificati vere dico altro quest'altro aspetto molto importante grazie presidente
Dunque veneziana molto esaustiva con delle indicazioni precise quindi chiedo la nostra collaborazione la parola allocato fogli vicente
In ambiente
Grazie presidente molto brevemente anche cercando di rispondere agli interrogativi posti dal eccellentissimo giudice relatore in realtà proprio per rispondere all'ultima delle domande che li fa e per tornare all'indietro
L'ordinanza che ha ha sollecitato l'attenzione di questa Corte molto attenta nel ricostruire la posizione di Enerambiente era ambiente in realtà assunto una condotta non di contestazione delle scelte regionali in un primo momento perché come ricorda l'ordinanza di rimessione paragrafo cinque punto due
In realtà c'era stata già una precedente delibera di Giunta della Regione la numero centotrentacinque del due mila e tredici questa delibera di giunta già determinava
Una scelta quella di imputare a tariffa di scomputare incontristi i costi complessivi sostenuti dal titolare dell'impianto per le operazioni di smaltimento di rifiuti relativamente alle risorse che venivano a fondo perduto assegnate dal pubblico erario in questo caso invece nell'asse conti questa delibera
è stata contestata verande
Perché perché a nostro avviso l'interpretazione illo tempore assegnata all'articolo sedici della legge regionale oggetto di questo giudizio
E cioè la parola introiti faceva riferimento appunto a introiti derivanti da fonte pubblica a fondo perduto
C'è una seconda componente qui anche per la determinazione della tariffa una seconda componente derivante da una ulteriore delibera
Ulteriori due delibere successivamente impugnate con le successive delibere si dice al punto cinque punto cinque dell'ordinanza di rimessione
Afferenti rispettivamente al due mila quattordici al due mila quindici la Regione a esteso tale scomputo
Ed è questa porzione ed è questa applicazione della legge regionale in relazione alla previsione e alla parola introiti che in essa si rinviene che noi riteniamo che in realtà il dubbio sollevato
Dal consiglio di stato rappresenta a voi
Essere
In contrasto con ben due precisi e molto precisi parametri di legittimità costituzionale qui incidente al mente sulla questione processuale in ragione del quale il contrasto con le due di di due distinti parametri di legittimità costituzionale quello relativo appunto alla competenza regionale quello relativo alla imposizione tributaria o comunque alla imposizione di prestazioni non sono affatto nei confusi inni confliggenti ma in teoria e anzi nella sostanza coincidono perché nulla esclude che una medesima disposizione possa essere viziate relazioni entrambi
Il peraltro il Consiglio di Stato molto ben argomenta rispetto all'uno e all'altro ma in ogni caso ritornando al e delibera che ha originato il giudizio in relazione al quale il sospetto di incostituzionalità relativamente alla locuzione introiti contenuta all'articolo sedici della legge regionale si discute bene quella parola è stata estesa nella sua portata andando a includere lo si dice al punto cinque sei dell'ordinanza di rimessione molto precisamente
Anche quella parte dell'ammortamento del capitale privato
Inizialmente speso per la costruzione dell'impianto rispetto a questa applicazione della legge regionale intendendo la parola intreccio introiti che effettivamente e molto ampia e quindi in questa ampiezza consente alla
Amministrazione regionale di disporre un'estensione così ampia in questa ampiezza che il Consiglio di Stato giustamente dubito che essa sia costituzionalmente illegittima perché
Questa ampiezza fa sì che il capitale privato investitore poi quindi conseguentemente ammortato
Debba essere traslato sostanzialmente a vantaggio dell'utenza non il capitale a fondo perduto pubblico su cui era ambiente non ha contestato le originaria delibera regionale
Del
Del due mila e tredici ma il capitale prova privato utilizzato per la realizzazione degli impianti
Quello e rispetto a quello il tema di costituzionalità e molto grande ed è molto grande rispetto al primo dei parametri e vengo alla prima delle domande che il giudice relatore aveva sollecitato
Ed è molto grande in relazione proprio a questa traslazione ora che vi sia una traslazione
Dalla dei privati
Concessionari che hanno realizzato l'impianto e che quindi hanno attuato proprio la funzione incentivante della norma statale dei contributi statali erogati per la realizzazioni di Italimpianti
Che che mi sia una traslazione non lo dico diciamo non lo posso e non lo voglio sostenere io Onnis lo voglio rinvenire dalle sole parole dell'ordinanza di rimessione Malo rinvengo negli scritti della stessa difesa
Avversaria a pagina nove dieci della ultima memoria per questa udienza sette novembre
In questa
Memoria controparte riconosce del del resto l'onestà intellettuale oltre che lo straordinario pregio della difesa di controparte notorio è nota a tutti
Riconosce esattamente che effettivamente vi è una traslazione
A vantaggio dell'utenza
E in danno del titolare dell'impianto cioè di colui che ha investito il proprio capitale privato
Che vi sia questa traslazione riconosciuto e anzi si dice che legittimamente
La Regione può disporre con la propria legge con gli atti a DS applicativi può disporre questa traslazione perché i beneficiari degli incentivi sic non è non sono necessariamente coloro che
Grazie agli incentivi sono sollecitati a realizzare i impianti ecosostenibili a vantaggio della tutela ambientale e qui la vostra giurisprudenza è talmente ampia peraltro abbiamo citata nelle memorie per cui non è necessario
Sollecitato all'attenzione di questo collegio in relazione per esempio all'arma della molte sentenze anche di questo anno due mila ventidue
Ma
Questa posizione della Regione ipotizza che invece questa transazione si possa fare perché l'utente dell'incentivo il beneficiario dell'incentivo è l'intera collettività ora io non sono un esperto di analisi economica del diritto e molto mi piacerebbe esserlo ma in realtà è del tutto noto alla anche per fino a Modesto giurista che l'incentivo a esattamente la funzione di realizzare attività
Che per scelta libera un imprenditore se si tratta di un incentivo economico rimessa degli imprenditori non porrebbe in essere
In quanto il proprio capitale privato investito verrebbe remunerato meglio altrimenti con impianti che non abbiano quelle caratteristiche di ecosostenibilità che sono più costosi evidentemente che sarebbero
Sconvenienti nella generazione di un proprio margine di utile questa è la funzione degli in Saint c'è intimo dagli studi più importanti che su di esso hanno fatto illustri
Economisti e anche qualche illustre giurista per esempio gli studi di Fabio Roversi Monaco su questi tempi bene
Gli incentivi
Hanno questa funzione quella di realizzare lo scopo per il quale sono previsti dalla legge
Lo scopo è quello di realizzare impianti la collettività evidentemente neppur può fruire di benefici pubblici nella piena discrezionalità della scelta legislativa ma non certo
Fondi vincolati alla realizzazione di uno scopo rispetto al quale se esiste lavora alla competenza esclusiva del legislatore statale proprio in riguardo alla tutela dell'ambiente
Io credo di aver risposto alle due domande ce n'è un'ultima che ha fatto come corollario il giudice relatore è pure giusto rispondere anzi è molto giusto rispondere ad essa in relazione alla posizione e al ruolo che l'Arera
L'autorità di regolazione del settore letta anche nel settore elettrico svolge in questo ambito perché e importante questo tema e il sole il relatore lo ha giustamente sottolineato per due ragioni una prima di tipo oggettivo un'altra rinvenibile negli atti di causa alla prima questa regolazione quella di cui alla controversa che innanzi a voi oggi riguarda solo un periodo limitato di tempo dal due mila quattordici sostanzialmente alla nuova fase regolatoria perché riguarda quella fase in cui l'Arera non ha operato e questo è molto importante segnalarlo perché a questo punto e sei salvo per gli interessi della parte ricorrente evidentemente la questione la questione assume un rilievo di principio ancor maggiore che non sia l'impatto generale di questa controversia sulla collettività in secondo luogo e con riguardo agli atti di causa
Controparte molto abilmente devo dire attribuisce ad aree era una funzione legittimante della norma
Assumendo che in queste due delibere dell'Arera si leggerebbe che l'Arera ritenga corrette le scelte delle regioni quanto la determinazione delle tariffe per il periodo pregresso per la precedente fase di regolazione quindi quell'oggetto della presente controversa
Ora rispetto a questo in realtà
Ovviamente l'Arera non assume su di sé più di competenze di quelle che ha in realtà quelli locuzioni contenute nelle delibere non hanno nessuna valenza di valutazione né nel merito né in alle nella legittimità delle tariffe precedenti
Ma ovviamente si limitano a dire noi li terrei vuole Remo per il futuro per quanto riguarda la regolazione del passato valgono le determinazioni dell'autorità amministrativa ovviamente valgono quel
Badate dell'autorità amministrativa cioè del regolatore regionale non del legislatore regionale
E quelle determinazioni ovviamente seguo nel circuito di verifica della legittimità amministrativa o costituzionale come in questo caso ciascuno secondo la sua serie infatti sulle scelte dell'Arera come ricorda controparte effettivamente
E tuttora pendente un ricorso relativamente alle determine Arera ma riguardano scelte amministrative
Di organo statale o comunque della Repubblica
E comunque scelte amministrative poste su un diverso
Argine e e guida normativa
Quindi le delibere dell'Arera in realtà non certo vinyl riconoscono la legittimità della tariffa precedente ne prendono atto il confermano che essa è la tariffa applicabile perché la nuova tariffa sarà determinata direttamente dall'arena ciò detto a questo punto è del tutto evidente che la prima determina regionale quella non impugnata del due mila tredici a nostro avviso è del tutto pur sfavorevole molto sfavorevole per gli interessi di era è una delibera legittime rispettosa della previsione della legge regionale rispettivamente interpretato
Viceversa l'interpretazione estensiva assicurata dalle successive due delibere del due mila quattordici determina evidentemente e senza nessuna connessione con la regolazione Arera che di molto successiva
Una manifesta violazione della competenza esclusiva
Del regionale in materia di ambiente ma quello che più duole costituisce poi la ragione fondamentale per cui il Consiglio di Stato ha sottoposto all'attenzione di questa corte la questione uno sviamento direi di scuola degli incentivi a vantaggio di altro destinatario come riconosciuto dalla parte che qui resiste
Per cui avvocato Walter la domanda in cui chiedevo gli incentivi che vengono considerati c'è incentivi a fondo perduto anche i certificati vere di incentivi sia per la costruzione dell'impianto io ve lo chiedo a voi perché essere la società quindi presi
Sì sì dire vengono utilizzati senz'altro nella nuova
Gli incentivi per la costruzione dell'impianto e in quel modo di a mente vengono studiati a vantaggio dei consumatori perché incidono sulla di villini non i certificati verdi sempre di non c'entra in questa dicendo che era
Grazie la parola a appreso Falcone l'avvocato Puglia atti che dovranno dividersi equamente il tempo fra di loro anche per voi chiedo collaborazione sui tempi grazie
Mi scuso fin d'ora con il collega perché utilizzerò altre del tempo ma siamo d'accordo con lui grazie presidente uscirono i giudici lentissimi giudice grazie anche al collega di controparte per la sua cortesia anche se le cortesie in corso di causa sono sempre finalizzate alla alla poca ragione come abilmente
Il professor Paul ricette
Da qui abilità e non meno mostrati quella di cui io non fosse meritata
Fama almeno presso di lui
Su un punto mi pare siamo d'accordo ed è il punto che nelle nostre iscritti abbiamo puntualizzato nella memoria e la seconda memoria qual è esattamente l'ambito della questione posta l'ambito della questione posta cui oggi non è il principio stesso per cui nella determinazione dei costi effettivi si tiene conto anche degli introiti questo qui c'è il giudizio del Consiglio di Stato ma anche controparte si dice non è questo in discussione non è neanche in discussione
Che tale tra questi introiti si comportassero gli incentivi in relazione a agli eventuali contributi a fondo perduto della collettività
La la la questione in discussione oggi e quindi è
La più grande
La crisi inclusione una sub e norma mi verrebbe da dire che consentirebbe di includere tra gli introiti
Gli incentivi
Infatti per le energie rinnovabili di qualunque tipo mi verrebbe da dire rispondendo a una delle domande
Ma si notti limitatamente alla parte in cui questi incentivi sono per così dire guadagnati
Da quella quota di investimento che di cui in realtà l'investitore sostanziale
La comunità
Che rimborsa
Per quote annuali il costo dell'impianto al gestore
Il che se mi si consente un passo indietro non accade per caso perché questi impianti isolati diciamo no
Cioè impianti che non fanno la raccolta di Geri dei rifiuti altri fanno la raccolta dei rifiuti fanno partecipino negare si aggiudicano la gara fanno la raccolta di rifiuti
Qui siamo qui abbiamo degli impianti isolati che fanno lo smaltimento dei rifiuti
E i gestori della raccolta portano i rifiuti al gestore dello smaltimento poi tutto va a finire nell'Atari ma in prima di tutto è il gestore della raccolta che pagano la tariffa la da parte della fra
Gestore dello smaltimento
Questi impianti
Anche nascono per caso nascono nel quadro di procedure di programmazione che sono molto complesse prevedono la via
Si inseriscono nel Piano regionale dei rifiuti Conde determinazione dei luoghi dei flussi delle direttrici
L'investitore
Sa bene che una quota del suo investimento gli verrà pagata dalla collettività
Quando decide di investimento di investimento e deciso da lui ma col sostegno dell'Arco della collettività perché la collettività che approvando quell'impianto ne approva il costo sapendo bene
Che se ne farà carico
Questo è un profilo al secondo profilo illustrissimo relatore vi accennava
La situazione resa anche delicata perché questi smaltitore il teste benemeriti smaltitore io non sono certo uno che non non faccio le lotte contro i termovalorizzatori magari ne avessimo tutti più
Questi investitori fanno servizio pubblico
E fanno bellissima naturalmente il business lo fanno abbiamo dobbiamo sentito nella ragione sui rifiuti speciali ora sembra che rifiuti speciali sono una piccola cosa ma sono una cosa enorme rifiuti speciali no
Allora qui c'è anche un problema delicato che viene in considerazione anche se non è nella sentenza non è molto evidenziato perché
Per quanto riguarda i settori speciali
Questi operatori operano in regime di concorrenza sul piano regionale nazionale e internazionale
E non c'è dubbio che essi abbiano un vantaggio competitivo
Non piccolo dal fatto che una parte molto significativa del loro investimento
Prepagato pago è pagato insomma loro si avvantaggiano della della partecipazione dell'inserimento nel servizio pubblico
è questo che spiega un fenomeno altrimenti incomprensibile no che nel patto che nessuno contesta no nel patto l'abbiamo sentito anche nel patto più di inserimento
Del gestore dello smaltimento nel servizio pubblico c'è il fatto che il servizio pubblico gli rimborsa i costi
Cioè
E istituzionale che il gestore dello smaltimento per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani
Non non mira a trarne un guadagno non è questo il senso il senso è che lui è parte del servizio pubblico che il servizio pubblico
Chi paga i costi questo pagamento dei costi estremamente significativo perché a fianco di questa attività di servizio pubblico il gestore dello smaltimento fa anche attività
Di smaltimento di rifiuti speciali e su questo sì avvantaggia
Si avvantaggia
Grandemente
Su questo
Tema generale
Si inserisce la questione degli incentivi o meglio degli incentivi che si collegano non a eventuali contributi a fondo perduto perché per questi la stessa controparte dice ma dalla benissimo c'è una contribuzione del pubblico anche quella quota di incentivi andrà
Al pubblico
Solo che
Nel momento in cui
In realtà
Per la quota parte per dobbiamo sempre stare attenti noi parliamo della quota parte dell'impianto riferibile allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
Nel momento in cui questa quota parte dell'investimento e pagata intoppo dal servizio pubblico attraverso le successive quote di ammortamento
La Regione attenersi per essere precisi applicando la legge regionale a pensato che siccome questa quota parte dell'investimento vede come investitore sostanziale e non per caso ma nel DNA originario dell'impianto la comunità
I benefici derivanti da INCE anche le introiti derivanti da incentivi richiedessero per ragioni di
Diciamo conseguimento dei costi reali Tsr riportati diciamo così nel calcolo
Il collega pollice ha cercato di sminuire quella delibera di Area era del due mila venti che noi gli abbiamo richiamato nella seconda memoria ma mi si consenta di dire che questa delibera
Dice
Diciamo nel due mila venti è richiesto un parere sulla prassi precedenti dice i ricavi da incentivi
All'energia prodotta da fonti rinnovabili sono valorizzati in continuità con quanto disposti dagli enti territorialmente competenti precedentemente all'entrata in vigore
Del metodo tariffario del due mila
Diciannove sembra sembra naturalmente non è non è non era era che deve decidere questa causa ma per è significativo per noi che che tale era abbia sostanzialmente avallato
Da
Allora
Qui sembrerebbe finito il discorso anzi devo devo dire che quando ho letto per la prima volta alla sentenza del Consiglio di Stato
Mi è sembrato che fosse stata scritta da tre relatori diversi il primo è arrivato fino al paragrafo sette compreso letto va tutto bene retto la
Questo
Nelle delibere impugnate si è inteso operare nella dichiarata applicazione della legge regionale un popoli o un'individuazione dei costi reali sostenuti dall'operatore
Scomputando dai costi materiali grezzi i benefici incentivanti percepiti dall'operatore stesso
In relazione ai beni capitali gravanti sulle casse pubbliche
In quanto i nei limiti in cui tali beni capitati capitali siano stati utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti dei rifiuti urbani una ricostruzione a noi sembra perfetta
Dopodiché
Secondo redatti secondo estensore della sentenza si pone il problema della della traslazione del mutamento del fruitore sostanziale
Del frapporsi della della norma regionale che si frappone fra al destinatario formale dell'incentivo
Deviando
Noi
Crediamo che tutto questo non non sia
Per intanto
King come ben sappiamo gli introiti di cui si tiene conto non sono solo quelli degli incentivi sono anche quelli per per esempio
Già tutti sappiamo che i rifiuti vengono utilizzati per produrre energia questa energia viene venduta questo introito vai diminuzione dei costi questo è evidente
E ed e la questo fatto vuol dire che qualcuno si frappone tra tra la lo smaltitore che vende nella regia
E il compratore dell'Energia ma non si frappone nessuno quello è il contratto di di compravendita semplicemente
Di quell'introito per la parte relativa al conferimento dei rifiuti solidi urbani si tiene conto
Per
Per per per vedere i costi perché questo è il patto di base che si rimborsano i costi
Un'ultima cosa prima
Quando si dice
Cioè l'aspetto l'aspetto
Poco concorrenziale perché lamentano i nostri avversari lamentano che se noi
Col cogliamo gli incentivi in qualche modo Liars equipariamo a a quelli a quelli che non hanno che non hanno questi incentivi ma io vorrei vorrei attirare l'attenzione su di questa corte su un altro aspetto perché colpiti legge quanto questi smaltitore di cui che fanno anche servizio pubblico sono in concorrenza con per con soggetti che fanno solo rifiuti speciali
Allora se noi consentiamo
A agli smaltitori che fanno del servizio pubblico di avvantaggiarsi degli incentivi pagati dal sarebbe costo il cui fondamento è pagato dal servizio pubblico
In realtà creiamo ad essi un ulteriore vantaggio concorrenziale Sully smaltitore che fanno solo rifiuti speciali e non sono inseriti nel servizio pubblico
Questo è nascono un aspetto e a nostro avviso rilevante e cioè questo patto a nostro avviso questo patto secondo il quale
Si inserisce
Nella programmazione qui non ci sono procedura bandi qui un un consente con il consenso dello smaltitore il suo impianto viene realizzato autorizzato
Dalla Regione inserito nella programmazione questa per lui un vantaggio il patto è che lui fa questo al costo la la delibera e la legge sono la garanzia di questo patto che è un patto a nostro avviso giusto che consente anche di tenere in equilibrio
In qualche modo la parte di servizio pubblico del gestore da parte di rifiuti speciali
Grazie Sesa presidente lo consente uccisa
è rimasto un poco tempo a disposizione ma certamente vogliamo ascoltarli anzi appunto questo risponda
Allora in realtà alla decurtazione pro quota degli incentivi non avviene in base al costo dell'impianto ma sulla base della parte rimborsata al pubblico
Cioè se un impianto in costato cento la decurtazione pro quota non avviene rispetto ai cento ma rispetto ai cinquanta eventualmente rimborsate al pubblico cioè la quota ideale dell'impianto
Di cui si fa carico il pubblico attraverso il boss il potere di ammortamento per la parte diciamo imputabili all'usura relativo smaltire i rifiuti solidi urbani
Ed ecco perché non può mai avvenire che ci sia una verifica del tetto incentivante
Cioè non è mai avvenuto me anche concettualmente impossibile che accada che chi l'impianto che percepisce gli incentivi perché Aminta miti virtuoso strappato il sommo dell'impianto che non li percepisce perché comunque la decurtazione proposte soltanto rispetto a quella parte rimosso per pubblico rispetto alla parte di questo fatto carico l'imprenditore
Percepisce tutti gli incentivi nessuno li toglie
Quindi non può mai avvenire una manifestazione effetti incentivanti non ci può mai essere equiparazione impianto ammiccamenti virtuoso che quindi percepisce incentivi perché idonee le carte visti i doni che Loreti lo rendono diciamo
Idoneo a quell'antico però la domanda molto veloce su questo perché è importante sulla formula
I quindi vengono dedotti tutti i ricavi dalla vendita venerdì Gia rinnovabili o solo in percentuale alla
Dalla percentuale delle dell'incentivo pubblico rispetto al costo complessivo dell'impianto dunque vendita di energia rinnovabile non non era in contestazione Ringo dedizione di consigli proposti gli introiti non dei ricavi della vendita di un dell'Energia
Ieri non capisco cos'è la domanda nella formula chiedeva infatti avvenne poi decurtati mi scusi ho capito mi bemolle portati pro quota pro-quota introiti lidi di benefici incentivanti pro quota relativamente quindi alla parte l'impianto rimborsate dal pubblico
Attraverso i rimborsi e le quote di ammortamento che è pari alla fatte la quotidiana dell'impianto
Diciamo imputabili lo smaltimento di rifiuti solidi urbani scusi le faccio un esempio d'impianto costa mille sì
E l'incentivo è stato cento sì allora quindi è un decimo dell'impianto del valore complessivo degli impianti non è riportato un decimo
Non viene a costare invece non secondo me ma viene decurtata innocente dieci cento diede portato una prova in proporzione alla parte di quel mi allora del del mille discutere pianto supponiamo che lamentava il cinquanta per cento quindici no facciamo l'esempio mio mille e e cento è stato un incentivo allora a questo punto viene decurtato cento indigeni no il parametro non è il costo è l'impianto me la parte in Borsa per pubblico di mille cento no che può essere sempre facile cento
Ipotizziamo che sai fare ai rimborsi a Torino Bicocca ha in proporzione ai cento certa quindi il quindi viene rimborsato allora cento avviene in sé l'incentivo viene messo dentro
I al Detour a riduzione dei costi posso provare a fare un esito completa lo con impianto costa mille attraverso i rimborsi e le Potì abbordabile degli ammortamenti viene rimborsato il pubblico il cinquanta per cento quindi cinquecento supponiamo che questo impianto che percepisce gli incentivi perché è un indiano tanta nettamente compatibilità recatisi teologiche per percepire incentivi la decurtazione pro quota di questi incentiva rivelazione ai cinquecento cioè la parte al cinquanta per cento imposto dal pubblico qui
Indi
è un Lechi fra non è sul costo dell'impianto ma è sulla parte rimossa dal pubblico
Questo perché il senso ovviamente lo scopo delle norme calcolare i costi del rispettino i costi diretti ma alla fine l'effetto finale ed ecco perché non ce la deviazione della della della fine degli incentivi e di far sì che gli incentivi ricadono pro quota su chi ha finanziato l'impianto
Quindi per la parte finanziata al pubblico ricadono sul pubblico sulla collettività per la parte finanza da privato il privato li tiene li trattiene
Quindi il termine di paragone la parte diciamo del del della della della della frazioni chi fra è non è il costo dell'impianto nella parte in basso dal pubblico
E su quello che viene decurtato pro quota l'incentivo perché si ritiene che comunque il l'effetto finale debba essere che ricadono pro quota su chi si è fatto carico dell'impianto debiti costi dell'impianto ed anche su chi ha concorso a decidere non sono stato chiaro nella nella risposta
No
Sulle spose che le ha perse un punto in poi se professor Farcom volesse dire una parola proprio nell'esempio Venegono ebrei durante l'esempio del Gambia ancora sto dell'impianto mille partecipazione per la resa della regione della comunità attraverso gli ammortamenti cinquecento incentivo globale cento parte considerata ai fini dello scomputo cinquanta
Sì una cinquanta eventuali pene corrispondentemente alla partecipazione della Regione alta alla spesa del capitale
Bene Danilo scusi lei dell'Agenzia mobilità basso verso due minuti per concludere che quindi non non potrà mai essere non ci potrà mai sua deviazione la sfida dell'eccidio perché la finalità non è quella di premiare gli imprenditori in quanto tale ma di chi si è fatto carico ovviamente finanziamento di impianti e anche di chi ha concorso a deciderlo
E qui abbiamo l'altro teatro sintonizzatore che attraverso la via Previti ovviamente una partecipazione del pubblico l'impianto viene autorizzato
E avallato in qua anche in quanto a quelle caratteristiche tecnologiche lo renderà mentalmente compatibile nella consapevolezza che di cui Bigongiari così chiaramente si farà carico il pubblico quindi c'è un tutto torna in una nel circuito ricadono sul pubblico che ha concorso ha finanziato da finanziarlo e anche a deciderlo in sede di
Vito Cinetto rete otto otto vittorie unico si possono contenuto risponda lana sull'Area sulla sulla Sinico devo segnalare che ci sono due domande di due colleghi quindi magari prima di risparmio sull'arena raccogliamo le domande
No la mia puntuale questo diciamo effetto traslativo risulta questo criterio risulta anche in altre legislazioni regionali consta che altre regioni abbiano una normativa che utilizzi questi criteri nella determinazione della tariffa se consta perché potrebbe allori non cose non ci siamo mai occupati non abbiamo mai fatto da ricerche in questo senso
Però sul sul a mi scusi un'altra domanda forse del sì la mia era la domanda al professor pollice a anche per dargli modo poi di interloquire su questo su su questo scambio ma ci riuscirebbe lei e se ha una grande esperienza a sintetizzare in una battuta veramente la ragione per cui la legge regionale censurata interverrebbe la competenza statale
In materia di ambiente posto che l'ordinanza non enuncia nessuna legge specifica né il principio con cui ci sarebbe questo contrasto e a questo punto le chiedo anche quale sarebbe
Il rimedio che la parte auspica rispetto alla censura censurato e soltanto gli incisori considerando anche gli introiti la pronuncia che lei auspica
è una pronuncia semplicemente ablativa di questo inciso non credo che sia così posto che lei ammette la il il nel mille il fatto che possa essere scomputati gli incentivi e se non è così auspicherebbe che tipo di pronuncia una pronuncia di tipo sostitutiva manipolati da in quali termini precisamente posto che ancora una volta l'ordinanza non precisa il petitum con esattezza
Ed infatti completare forse le risposte l'avvocato Puglia il sindaco da
Tutti e due insieme allora chiudere francesi allora l'effetto traslativo chiedeva del della de del capitale mi pare a questo lo l'oggetto della domanda allora non c'è questa trascrivo del capitale perché non comprendo perché a difesa versare pare in effetto lassativo del capitale il capitale investito l'imprenditore non viene toccato i costi di nuovo tutti integralmente rimborsati gli incentivi euro tutti integralmente percepiti
Pro-quota relativamente alla parte ovviamente di cui si è fatto carico l'inventore privato quindi non ce ne nessun effetto traslativo
Non so se manca qualcosa alla alla
A
Alla pesantemente nell'anno di Alfonso Arera allorché non era un feudo non toccato
Allora le delibere di area non parlo degli incentivi ma per un semplice motivo che la delibera di Area riferisco in particolare l'ultima quella che diciamo dette attinente al nostro caso perché si occupa delle terminazioni dei tariffe al cancello
Non si fonda su una previsione realistica dei costi ma stabilisce un tetto massimo non è un atto regolatorio vera e propria sedici al tetto massimo e qui abbiamo anche citato è la nostra ultima Emory passaggio proprio che della della della delibera che prevede questa a questa questa questa impostazione quindi non parla di incentivi come non ne parlava neanche le metti R uno c'è quello che non riguarda nostra fattispecie perché si occupa della del della delle terminazioni tariffate chi svolge il ciclo completo di smaltimento dei rifiuti
Però la determinata per il due mila venti addetti al niente apre cattiva invece se ne occupa e non è vero come diceva la difesa avversaria che del tutto neutra perché i momenti in cui dice che gli incentivi vengono valorizzati
Rispetto a quanto già lì mi ha fatto alle regioni a ballare a vale il sistema nelle compreso quello della Regione Emilia-Romagna quindi non è vero che sia neutra
Quindi non si occupa di incentivi prevede un tetto massimo in quelle temi accennava lo preciso
Quindi su questo credo di avere terminata grazie grazie mille professor Panici
Molto brevemente Presidente
Rispondo alle due domande la la prima per da rispondere anche alla seconda quella del giudice Patroni Griffi relazione alla esistenza di altre norme regionali così incerte da generare questo problema in realtà non ve ne sono norme regionali del resto sebbene fossero state noi ci e altre imprese sarebbero insorte evidentemente in relazione a quello che e rispondo appunto a quanto si chiedeva con la seconda serie di domande
A è un vero e proprio affetto traslativo ma che sia un effetto traslativo evidente nel momento in cui si dice che la quota di queste risorse viene sottratta e restituito alla comunità ora è chiaro che se c'è un incentivo e dei suoi viene decurtato
Vi è una scelta del legislatore se questa deriva dalla parola appunto introiti così latamente intesa che determina una contrazione una riduzione dell'incentivo su questo non c'è non c'è un il confronto contrasto tra le parti che ci sia un impegno riduzione dell'incentivo è un dato
Con la legge regionale e qui rispondo a quale sia il parametro con la legge regionale disporre una riduzione dell'incentivo stata che lo la legge statale prevede nelle la legge statale in attuazione di molti predisposizioni peraltro di politiche dell'Unione europea a volte a garantire questa diciamo trasformazioni in senso economico sostenibile può alla legge statale realizzare o meglio essere sostanzialmente modificata da una legge regionale quanto all'entità dell'importo dell'incentivo
è competenza della Regione provvederei a ciò e quindi cosa si richiede Marietto di realtà anche se in modo diciamo
Non conclusivo perché non contenuto nella parte conclusiva dell'ordinanza di rimessione si rinviene cosa il Consiglio di Stato ipotizzai dubita sia costituzionalmente illegittimo
è proprio quella parte della norma regionale in relazione alla parola introiti
Dove si dice di Christiès si prevede che la Regione in applicazione di quella legge ha esteso tale scomputo anche alla quota di capitale progressivamente ammortizzato
Da un punto di vista economico ora che l'ha fatto la delibera mi scusi non la legge Cindy latina con un'ala dell'hip la delibera deriva dall'interpretazione ovviamente di quella parola introiti in questo senso estensivo quindi ovviamente attenuare la realtà è quella della l'illegittimità costituzionale della norma Nieri limitatamente alla parole introiti nella parte in cui
Evidentemente
Venga intesa con questa estensione perché è questo il tema che il consiglio di stato a mio avviso molto correttamente non ha ritenuto di poter decidere come vizio di legittimità per contrasto con la legge regionale perché la locuzione introiti un concetto giuridico che dire determinato e poco determine consentirebbe in astratto questo di clinica
Posso posso posso provare a rispondere la
Griffin un secondo veramente secondo un secondo me a me sembra che la ragione per cui la Regione Emilia-Romagna si trova da fare da pioniere su questa si è trovato a fare da pioniere su questa strada
Che la Regione ha molti impianti di smaltimento sia di rifiuti speciali sia di rifiuti speciali inseriti nel servizio pubblico e quindi ha dovuto trovare un criterio di selezione di quelli che inseriva e di giusta retribuzione
Della del rimborso credo che questa sia la ragione grazie
Decisa
Siamo in tanti a chiamare la causa numero due
Ordinanze nove ventuno del due mila ventidue ordinanza ventuno gennaio due mila ventidue tribunale di Lecce PDR contro INPS Istituto nazionale della previdenza sociale ordinanza quattordici dicembre due mila ventuno corte di cassazione comune di cibi contro lp
Per INPS Istituto nazionale per la previdenza sociale avvocati Vincenzo Stumpo Samuela Pischedda Mauro Sferrazza ordinanza nove del due mila ventidue
Per comune di cibi avvocato Federico De Meo ordinanza ventuno del due mila ventidue per L. P. avvocato Francesco D'Addario ordinanza ventuno del due mila ventidue avvocato dello Stato Lorenzo Basha
Seleziona Barletta che anche dei quesiti che forse rimarrà alla fine grazie presidente
E i due ordinanze le nove del due mila ventidue del tribunale di Lecce il ventuno del due mila ventidue della corte di cassazione solleva no queste legittimità costituzionale dell'articolo due mila trentatré nel codice civile la norma generale fonte
Dell'obbligazione restitutoria da indebito oggettivo
E sollevano le questioni riferimento agli articoli undici centodiciassette primo comma della Costituzione relativamente all'articolo uno protocollo addizionale uno della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Per come è in cui interpretato in un gruppo di casi da parte della corte di Strasburgo casi dei quali si riferisce che a particolari condizioni gli orrori dell'ente non debbano essere poste a carico del cittadino che davanti un legittimo affidamento rispetto al al fatto che la prestazione fosse dovuta
In particolare il caso esaminato dal Tribunale di Lecce riguarda un indebito previdenziale non pensionistico l'erogazione di una indennità di disoccupazione
Di cui l'INPS chiede la restituzione in quanto per l'appunto in debito
L'ordinanza esclude che si possa applicare al caso la disciplina
Prevista per le prestazioni previdenziali pensionistiche applicata anche prestazioni assistenziali che dispone tout cour irripetibilità salvo il d'olio dell'accipiens
E ritiene però diciamo i presupposti delineati dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo che richiamavo prima non la storiche amare tutta diciamo da ultimo certamente il caso
Casarin contro italiano insomma sono più o meno quattro con le i giudizi
E e la corte il tribunale quindi ravvisa l'illegittimità del due mila trentatré il tribunali di legge nella Pa a parte in cui non prevede l'irripetibilità dell'indebito per previdenziale non pensionistico
Nel caso in cui il percettore di somme Simona Fede la condotta dell'ente erogatore abbia ingenerano atto un legittimo affidamento circa la spettanza della pretesa
Il tre marzo si è costituito dello mila ventidue se costituite in giudizio Lins Carinci che ha eccepito
L'irrilevanza delle questioni
Diciamo in generale l'inammissibilità poi magari si soffermeranno loro e la non fondatezza la non fondatezza soprattutto facendo presente che questa giurisprudenza non sarebbe così consolidata e che in particolare sul tema delle prestazioni penso previdenziali non pensionistiche sarebbe fermata solamente un un ci sarebbe solamente un caso che per caso cari riscontro con siamo e poi ravvisando un ambito di discrezionalità del legislatore che poco con vari strumenti lato sensu Gal dare garanzie l'affidamento stabilendo termini prescrizione Heavy o addirittura decadenza
Se intervenuto in giudizio il presidente del consiglio il quindici marzo due in ventidue e stata presentata dall'Avvocatura anche una memoria del sette novembre del due mila ventidue
L'avvocatura ha eccepito l'irrilevanza e ho sostenuto la non fondatezza
In particolare l'avvocatura pone in risalto come nel nostro ordinamento vi sarebbe un complesso di rimedi
I doni a dare una congrua garanzia all'affidamento senza aggiungere al al rimedi in integrum tout court dell'irripetibilità
Trattando
E e questo diciamo insieme di rimedi rientrerebbe anche nel margine di apprezzamento dello Stato
Venendo alla questione posta dalla cassazione
Qui l'indebito era un indebito invece di natura retributiva
Questa è una retribuzione di posizione è risultata indebita in quanto
Prevista dalla contrattazione integrativa decentrata dichiarata poi nulla per contrasto con i vincoli posti dall'articolo quaranta della legge il decreto legislativo nel due mila uno la Corte ravvisa tutti i presupposti per la tutela dell'affidamento proprio quelli indicati da Casarin contro Italia che riguardano nella fattispecie è per l'appunto di indebito retributivo
E prospetta la questione di legittimità costituzionale due mila trentatré nella parte in cui in caso di del retribuzioni erogate indebitamente da un ente pubblico in caso di legittimo affidamento
Definitività dell'attribuzione consente un'ingerenza non proporzionata nel diritto al rispetto dei suoi beni dice la Cassazione nel senso di cui all'articolo uno protocollo
E in questo giudizio si è costituita il diciotto marzo due mila ventidue la parte resistente il ricorrente incidentale nel giudizio a quo e che ha diritto a alle prospettazioni del giudice rimettente nella stessa data si è costituito in giudizio anche il ricorrente comune di Campi Bisenzio che ha sostenuto la non fondatezza della questione
E
è intervenuto in questo ufficio anche il presidente del consiglio dei ministri e qui l'avvocatura di nuovo eccepito l'irrilevanza e la non fondatezza con analoghe motivazioni prodotte anche nell'altro giudizio
E non sono state presentate poi memorie sia dalla parte contro ricorrente del giudizio a quo sia dalla avvocatura
Ecco io mi fermerei qui perché vorrei lasciare più possibile spazio alle difese le domande che sono state formulate sono domande piuttosto generali forse
Soprattutto l'INPS che immagino sia coinvolto in più giudizi
Rispetto a queste pretese retributive può darci qualche risposta in particolare chiedevo se il di fronte a pretese di diciamo lezioni di ripetizione dell'indebito oggettivo lei per il creditore soprattutto l'insperato ripeto chiunque o rispondere
E come prospetta un una rateizzazione intanto se viene prospettata sempre ma soprattutto con quali criteri
A che cosa si guarda del determinazione delle rate e se posso chiedere soprattutto all'INPS e se ci sono circolare che fissano dei minimi per le quote o dei termini minimi per chiedo scusa massimi sul per restituire e poi nell'ambito del contenzioso in cui eventualmente punto
Più di una volta immagino ci possa essere stato implicato soprattutto lente
Previdenziale quelli tipi di tutele solitamente vengono richieste dal della CPA Enza dell'indebito che lamenta l'elezione di affidamento grazie
Grazie dunque ci sono tre avvocati beninteso parlano tutti e tre
Va be'grazie presidente prima di rispondere agli specifici e preciso posti da codesto eccellentissimo collegio solo alcune brevi considerazioni ostative anche in relazione ad alcune deduzioni svolte dall'Avvocatura dello Stato
Con riferimento alla rilevanza della questione si osserva che ai sensi dell'articolo mille centosettantacinque del Codice civile il principio di correttezza e buona fede enuncia in effetti un dovere di solidarietà ispirato ad un criterio di reciprocità
Ed impone quindi a ciascuna delle parti del rapporto obbligatorio il dovere di agire in modo di preservare gli interessi dell'altra
Pertanto certamente vige anche un dovere dell'accipiens di avvertire il solvenza nel caso di palese errore e di pagamento in eccesso
Come nel paradigmatico caso di specie in cui l'assicurato ricevuto per soli due mesi sui dieci un importo dell'indennità di disoccupazione
Molto superiore non solo alla misura di percepita nei mesi precedenti precedenti antecedenti ma anche addirittura al massimale di Lecce
Ed infatti
L'errore commesso dall'istituto potrà essere percepito con la normale diligenza
E con il normale buon senso che per esperienza comune per vero capita di utilizzare a chiunque nei pagamenti effettuati anche in esecuzione delle Speer semplici attività quotidiana
In tal senso non può non considerarsi un principio di prossimità secondo cui l'errore evidente dell'istituto come nel caso di specie può essere più facilmente percepito dal singolo assicurato rispetto al medesimo istituto che cura per definizione una molteplicità di posizioni assicurative
Con riferimento al merito della questione come correttamente rilevato dall'Avvocatura dello Stato il principio di correttezza e buona fede può incidere solo sulla fase dell'esecuzione
Dell'obbligazione quindi al più sul quando o sul quomodo dell'obbligazione restitutoria ma non certamente sull'andrebbe atto lo della medesima obbligazione giuridica e dunque sul momento genetico dell'obbligazione restitutoria impedendone il suo impedendo nessuno sorgere
Non è a parere dell'istituto il principio di buona fede e correttezza può costituire il fondamento di un modo di estinzione dell'obbligazione diverso da quelli previsti dagli articoli mille duecentotrenta e seguenti del Codice civile
Prevedendo un ipotesi di cosiddetta inesigibilità che ovviamente può dipendere da situazioni temporanee e mutevoli nel tempo
Infine non può non debba dirsi con riferimento alla peculiare obbligazioni ex legge previste di citata dall'ordinamento previdenziale per tutelare temporaneamente l'assicurato dallo stato di disoccupazione
Che solo l'esplicito intervento discrezionale delle giocatore non arrivi obbligate poi incidere sulla e poi ci dell'altamente sulle vicende dell'obbligazione restitutoria per il concomitante espandersi di altri fondamentali principi costituzionali coinvolti
E previsti specie dall'articolo ottantuno atteso che le obbligazioni ex legge in questione sono a carico delle sempre scarse limitata e finanze pubbliche
Dall'articolo novantasette della Costituzione atteso che le risorse pubbliche devono andare a vantaggio di chi ne ha effettivo bisogno
Dall'articolo ventotto della Costituzione atteso che si potrebbe profilare una responsabilità erariale per i funzionari che hanno erroneamente liquidato la prestazione che non può essere recuperata dall'articolo tre della Costituzione atteso che il principio sumo Quique tribù guerre a ciascuno il suo espressione del principio di parità e di uguaglianza
Dagli articoli ventiquattro centoundici della Costituzione atteso che in mancanza di sicuri e precisi indici normativi da valutare nella fase amministrativa dovrebbe essere in ultima analisi sempre il giudice a vagliare caso per caso
Le varie possibili ipotesi con il conseguente inevitabile proliferare di un'inutile contenzioso giudiziario
Detto questo ciò premesso vado a rispondere agli specifici quesiti del formulati da codesto eccellentissimo collegio e si riferisce quanto segue in ordine proprio al quomodo della restituzione delle prestazioni previdenziali temporanee non pensionistica indebitamente erogate l'istituto espressamente disciplinato signor giudice
Una con normative Interna IMI specie con il messaggio numero sette tre quattro del venticinque febbraio due mila venti
La possibilità a domanda di una rateizzazione dell'obbligazione restitutoria
In particolare l'istituto prospetta sempre per prassi è per indicazioni interne la possibilità della restituzione dell'indebito informate Ale
Più ogni specie con la nota di debito che realtà la nel primo atto con il quale l'istituto chiede in concreto la restituzione
Viene espressamente comunicato tra l'altro che l'assicurato può concordare con gli uffici uno apposito piano di recupero
Il piano di recupero potrà vedere la restituzione dell'indebito fino a settantadue rate mensili quindi in sei anni con un minimo da recuperare di sessanta euro mensili
Salvo l'ultima rata certamente
Senza alcuna richiesta di garanzie di alcun tipo reali o personali
Con riferimento invece signor giudice alla sul Colle eccellentissimo collegio alla
Alle tutele che vengono normalmente richieste dall'obbligato nell'ambito del contenzioso relativa al recupero delle prestazioni previdenziali non pensionistica indebite
Si rappresenta che usualmente ricevuta la nota di debito che questa richiesta di di restituire quanto ricevuto indebitamente
L'assicurato propone di solitamente un'azione di accertamento negativo
Vediamo mediante il quale cerca di dimostrare pretende di dimostrare la sussistenza del diritto alla prestazione ricevuto ossido ossia la sussistenza dei requisiti del diritto
Ho ovvero della correttezza della misura della della prestazione liquidata
In altre limitata ipotesi come nel caso di specie gli assicurati chiedono di escludere tout-court la l'obbligazione restitutoria merce il riconoscimento della buona fede
Nel percepire la prestazioni indebite dunque l'applicazione della disciplina legislativa dell'indebito per le prestazioni previdenziali pensionistiche in particolare l'articolo cinquantadue comma al secondo della legge ottantotto dell'ottantanove
Non costano invece giudizi contenziosi con i quali sia stato richiesto un risarcimento compensativo
Oppure il riconoscimento di una relativizzazione non riconosciuta chiede dall'alto l'istituto concede sempre o anche una diversa modulazione della rateizzazione pur riconosciuta e quindi concordata con gli uffici
Detto questo presidente l'istituto insiste per l'inammissibilità e comunque l'infondatezza della questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Lecce
Grazie presidente la parola l'avvocato nasce
Grazie presidente
Signori giudici
Sì io diciamo
Rispetto a quanto rappresentato all'INPS mi pare evidente che quindi il rimedio come abbiamo scritto nei nostri scritti esistenti pur rimedio a tutela dell'affidamento a tutela della buona fede del dell'accipiens cioè esiste la possibilità di ottenere una un piano di ripartizione delle delle somme da da da corrispondere
E da restituire i nuotare da non far gravare in modo eccessivo sul sull'accipiens sul percettore in buona fede le conseguenze del comportamento della pubblica amministrazione o con un comportamento erroneo
E abbiamo evidenziato come arrivare all'estremo opposto e cioè quello di rendere definitiva dovuta una prestazione che non lo era andrebbe contro tutta una serie di principi che la stessa corte europea dei diritti dell'uomo ha
Ha affermato
E dobbiamo dire che in questo c'è sempre stata una posizione netta del Consiglio di Stato soprattutto cioè la possibilità di ottenere questa rateizzazione non è mai stata messa in discussione tutte le sentenze del Consiglio di Stato che sono occupate di questo tema
Si è sempre detto da un lato che la ripetizione dell'indebito un atto dovuto che non deve essere neanche motivato
E quindi un'operazione che l'amministrazione deve comunque fare
Ma viene precisato che non deve essere svolta questa ripetizione in modo da essere troppo gravosa per l'interessato e addirittura scettico un caso anche se un po'risalente del novantatré in cui il Consiglio di Stato ha ritenuto che questa ripetizione fosse tale da determinare un pregiudizio grave e irreparabile per la posizione del
Dell'accipiens e quindi addirittura si è configurata una inesigibilità assoluta dei seggi da assoluta che peraltro è un rimedio che in qualche modo a livello privatistico e ammesso cioè non è un caso che è legato necessariamente a una situazione di indebito era legato alla ma delle situazioni in cui il debitore si trova in una situazione di inesigibilità assoluta
Ma sono casi eccezionali è quel pericolo che noi abbiamo paventato da queste ordinanze di rimessione
E che a partendo da questo caso Casarin della Corte europea di te l'uomo l'approccio che tipico della corte europea che un approccio casistico equitativo che va a vedere il caso di specie c'è il rischio che il it l'operatore italiano cercando di mettersi
I gheppi di aderire a questo principio vado a fare più di quello che la corte magari ritiene di dover fare perché la corte caso Casarin un caso molto particolare un caso nel quale effettivamente c'era una situazione socio economica di salute estremamente grave
Diciamo non c'è stato forse una c'è un approfondimento perché la Corte valuta non sufficientemente ridotte le rate per poter fronteggiare questo obbligo senza determinare una lesione del diritto dell'esigenza di far fronte poi visioni della vita
Ma ecco sono casi estremi e tali probabilmente devono rimanere così come sono casi estremi quelli in cui nel nostro ordinamento già con l'attuale disciplina civilistica è possibile ottenere una pronuncia di inesigibilità assoluta quando cioè vi sia una situazione di impossibilità assoluta e forse mai superabile in futuro
Di far fronte alle proprie esigenze di vita e contemporaneamente corrisponde anche una rata minima per restituire queste somme però deve essere una situazione appunto perché non sia possibile irreversibile ecco
Che altrimenti un altro rimedio potrebbe essere quello del semplice differimento del pagamento oltre a quello della rateizzazione con le modalità più adeguate al caso di specie ecco questo non impedì io penso che il giudice è pienamente nella possibilità nel potere di eventualmente ritenere non sufficiente il piano di rateizzazione eventualmente concesso dall'INPS o da qualche altro ente l'ente comunale o qualunque altro ente pubblico debba recuperare una somma indebitamente versata perché lo può fare deve valutare se quella rata anche molto bassa tenuto conto delle particolari situazioni di reddito o patrimoniali dell'interessato può ritenere quella rate ancora eccessiva bisogna ridurlo ancora un po'e quindi dilazionare ulteriormente il momento in cui sarà recuperata questa somma oppure si può configurare un i sigilli Rita parziale ecco per una parte ma riequilibrare la situazione attraverso però un un esito opposto a quello che era stato già ritenuto sproporzionato dalla Corte europea diritte luci pare eccessivo perché non trova un fondamento nell'articolo uno protocollo uno L'articolo protocollo uno deve solo impedire che vi sia un danno ingiusto all'affidamento perché l'affidamento
Anche l'affidamento inteso come una mera speranza che l'aspetta che che la che l'apparenza corrisponda alla realtà
Ecco questo affidamento è tutelato dall'articolo uno protocollo uno però non è non può essere tutelato nel senso di riconoscere al soggetto che non vi ha diritto una prestazione indebita
E in questo quindi penso che sia possibile che codesta Corte costituzionale anche in un eventuale dialogo con la Corte europea dei diritti dell'uomo Possa rappresentare rilevare come nel nostro ordinamento esistano già dei rimedi
Che questi rimedi non sono necessariamente quello della estinzione dell'obbligazione ma possono essere altri medie comunque raggiungono l'obiettivo che sta a cuore alla Corte europea dei diritti dell'uomo e grazie
La parola l'avvocato dei neo per il comune di Campi Bisenzio
A quello che diceva l'avvocatura cioè il secondo me nel sistema lo snodo proprio questo cioè la rateizzazione rateizzazione che principio
Che nel nostro ordinamento sussiste nel caso di in indebito da somme erogate da amministrazioni percepite
In buona fede da parte del dipendente
L'avvocatura richiamava una sentenza del Consiglio di destato già datata non nella nostra memoria all'epoca al fine ventidue ventitré abbiamo chiamato una propri chiamato una pluralità di sentenze del Consiglio di Stato proprio per dimostrare come è un principio questo che ormai pacifico è diritto vivente nel l'interpretare l'articolo due mila trentatré cioè principio per cui la ripetizione possibile sempre e comunque è un atto doveroso però bisogna sempre e comunque salvaguardare l'esigenza di vita del percettori pubblico impiegato dipendente eccetera
Ciò se ciò vale in astratto e quindi sulla fondatezza della questione
Per vale anche né è è quello che è accaduto nel caso di specie questo bar secondo me sotto il profilo anche della rilevanza della questione perché e qui mi riallaccio anche quesiti del giudice relatore perché il comune di Campi Bisenzio come si è esplicitato nella memoria come si è documentato sono i documenti nove e dodici
Dapprima nella determina diciamo così generale che a fronte di ai dei rilievi della ragioneria generale l'ex dello Stato su questa illegittimità della contrattazione contro contrattazione decentrata a livello comunale in generale da l'avvio al procedimento di recupero nell'ambito di tutto il Comune sia nei confronti dei dirigenti sia nei confronti dei
Dipendenti il personale non dirigenziale dicendo che dice appunto si procederà al recupero delle somme secondo modalità tali da non incidere significativamente sull'esigenza di vita del debitore
Quando poi questo la determina generale quando poi si va nel caso di specie per la ricorrente che da cui assorto può il contenzioso nella nota di recupero il documento dodici sì appunto espressamente fa presente che in considera dice leggo testualmente in considerazione delle invitate dell'entità delle somme da recuperare l'amministrazione comunale disponibile a valutare ipotesi dal preventivo di rateizzazione
A tale scopo lei potrà entro il suddetto termine presentati perso il servizio eccetera eccetera per concordare tempi e modalità di restituzione delle somme
Poi le il procedimento si è fermato qui perché c'è stato il ricorso con cui controparte ha chiesto l'accertamento negativo eccetera eccetera
Ecco quindi è questo il punto secondo me lo snodo è è questo nel nostro ordinamento non viene una lesione dell'articolo uno del protocollo del protocollo cioè più perché non sia non sia una sproporzione di ingerenza nella sfera patrimoniale del del precettore
Perché sussiste questo principio e se sia il dipendente può appunto agire l'autorità giudiziaria è proprio giocare su questo elemento cioè a dire sì cioè il recupero mai stato sproporzionato il Co comune ma chiesto troppo io non ho da pagare tanto e e quindi giocando su questo elemento si può benissimo come dire far quadrare il cerchio cioè il sì l'ordinamento italiano all'ordinamento europeo grazie
Piazzola fra l'avvocato D'Addario
Posso
Diciamo l'unico che ha fa da contraltare intanto volevo rispondere al secondo quesito onorevole Giudice si fa sempre una superiorità
Apertamente confliggente con la pretesa quando si tutela il Jean questo caso il Pubblico impiegati o fa fatto pubblico impiego ma molto nella nella mia diciamo vicenda accusati
Lo si fa perché sono posizioni confliggenti non sono posizioni che sono suscettibili di essere portate per mano in uno stesso posto sufficienti
Sì da io chiedevo il tipo di rimedio si tratta di Angelica Leo negativo
Si chiede anche la tutela in corso di causa l'attore com'è stato nel caso dell'Arca
Il procedimento ed era lei c'era io non ho dovuto fare perché della della frase che offriva astrattamente la possibilità di non si sa quale raffinazione ma è stato fatto niente da parte del Comune ma neanche è stata attivata la pretesa
E poi io ho chiesto anche come faccio spesso
La risarcimento del danno da violazione dell'affidamento che sia anche questo
Perché una tutela che il pubblico impiegato privatizzato il pubblico privato per Rizzato non può non avanzare davanti ha preteso me questi abbiamo una persona che oggi ha settantacinque anni
Quando è stata fatta la pretesa canonizzata
In seguito a un accertamento della Ragioneria dello Stato che ha preso per le orecchie comune gli ha detto tu non dovevi dare questi momenti comune si è difeso nel procedimento dicendo no io li dovevo dare
Quindi evidente c'è stato un errore da parte l'amministrazione comunale e poi è stata portata alla legge dalla ragioneria che ha detto che doveva recuperare quanti a questo recupero
All'atto sessantacinque anni dieci anni fa quando è stato instaurato ricorso in grado ricorrente avevo una madre anziana un busto che per acquisire un'abitazione faceva parte delle sue poste proprietarie
E si è trovata a dover restituire cinquanta mila euro
Ad oggi ha settantacinque anni pensionata ormai da anni
Non riesco a dipingere mi come questi settantacinque cinquanta mila euro potrebbero essere restituiti in comode rate penso anche al quinto della pensione correndo come riferimento astratto ma nessuna diciamo che l'infingimento con la materia oggetto di causa non riesco a configurare come potrebbe poterlo fare
Quindi la rilevanza c'è perché era una situazione l'ha detto la se Sezione lavoro della Cassazione dopo un'intensa discussione che si è svolta in sede di legittimità sul punto che mi sento di condividere la c'erano tutti gli elementi
La tutela che si richiede è come dire confliggente per necessità che sono sue configurazioni che si pongono una contro l'altra
Il caso e manifesto c'è una chiara intromissione nelle Po nelle ragioni forfetari nelle Poste proprietarie sappiamo come vengono articolata in maniera pare interpretata in maniera varia la giudice comunitario
Quindi purtroppo tassazione esiste ma abbiamo un contenzioso previdenziale non c'erano circolari che prevedevano caratterizzazione le conosco perché faccio un po'anche di custodia contenzioso di quel tempo lo dovrò fare fosse anche per la signora piccine se diciamo prosegue perché pensionata da una ricaduta sulla sua pensione questo tipo di richiesta questa entità di emolumenti di gesti
Comporterà anche andare a realizzare sulle Poste insomma pensionabili conseguenti ma sicuramente servite insomma settantacinque anni l'aspettativa di vita sono ottantaquattro se non erro ultima però dico sono tutte le confliggenti e quindi non si può non articolare questo tipo di richieste intelligentemente secondo me la Cassazione legittimamente ha sollevato il problema il Consiglio di Stato a luglio ha riconosciuto
In maniera come si può dire
Troppo diretta propriamente recependo il diritto di Strasburgo ma ha dato una sentenza dove ha riconosciuto questo tipo di
Di necessità di tutelare l'affidamento
E ultima cosa vorrei dire
Sono tanti i pubblici dipendenti privatizzata che sono pochi e queste situazioni sono una normalità
Quindi preme insiste
Strasburgo lo risolve non c'entrano consiglio di stato ripeto in maniera che la Cassazione non ha condiviso va risolto in un altro modo ma esigenza esiste
Perché si smorza in Offerte davanti a cinquanta mila euro chiesti improntato
Dopo che per quattro anni perché avevo dati e poi ti dico che non erano dovuti perché tu sei mio errore dopo che io mi sono anche difeso come morì articolate dalla ragioneria nel procedimento di determinazione delle Poste
E non è che ho non possono chiederti di indennizzare l'adesione dell'affidamento fermi arresti con una richiesta di quel tipo
Grazie socio risponde strettamente grazie
Possiamo chiamare intanto la campagna casa numero trenta mentre si
Ordinanza duecentoquindici del due mila ventuno
Ordinanza quindici novembre due mila ventuno Commissione tributaria regionale dell'Emilia Romagna Caseificio sociale la cappelletta di San Possidonio Società cooperativa agricola contro Comune di Concordia sulla Secchia
Perché se figlio sociale la cappelletta di San Possidonio Società Cooperativa Agricola avvocati di via Salvini Davide De Girolamo Annalisa fuso avvocato dello Stato Giammario Rocchetta
Relazione al presidente cangiante grazie presidente
E oggetto di censura l'articolo due comma cinque ter del decreto legge centodue del due mila tredici convertito con modificazioni nella legge centoventiquattro del due mila tredici norma chi sia autoqualificato di interpretazione autentica
E di cui la Commissione tributaria regionale dell'Emilia Romagna denunzia il contrasto con gli articoli tre e cinquantatré della Costituzione nella parte in cui esso richiede l'inserimento dell'annotazione degli atti catastali per il riconoscimento retroattivo della ruralità a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda
Ai fini dell'esenzione dal pagamento dell'ICI anche nel caso in cui l'annotazione sia tecnicamente impossibile perché gli immobili risultano soppressi nei detti atti al momento dell'entrata in vigore della norma
Il giudice a quo espone che la Commissione tributaria provinciale di Modena aveva accolto il ricorso della cooperativa agricola in questione nei confronti del Comune di concordia in relazione all'avviso di accertamento ICI relativa all'annualità due mila sei ma in realtà emerge dalla stessa ordinanza della Cassazione che si tratta di avvisi e relativi invece agli anni d'imposta due mila sette due mila otto due mila nove ritenendo dimostrata la natura rurale di sei fabbricati di proprietà della cooperativa e quindi operante l'esenzione dall'ICI la Commissione tributaria regionale aveva rigettato l'appello proposto dal Comune quindi la corte di cassazione in accoglimento del ricorso proposto dallo stesso Comune aveva cassato la sentenza d'appello con rinvio alla commissione tributaria regionale
Riassumendo il giudizio la società cooperativa aveva ribadito l'assunto della natura rurali dei fabbricati in contestazione
Per i quali la stessa cooperativa aveva anche avanzato domanda di variazione ai sensi dell'articolo sette comma due bis del decreto legge settanta del due mila undici
In seguito alla quale soltanto per due dei fabbricati era stata notata la ruralità mentre per gli altri quattro non risultava alcun annotazione non essendo distesi più censiti nel catasto dei fabbricati rurali
In conseguenza di un frazionamento che avevo Reginato altri subalterni
La Commissione tributaria regionale aveva colto il gravame interposto tra contribuente confermando l'esclusione degli immobili dell'ICI
Adesso per i per un certo comuni di Concordia sulla Secchia aveva proposto nuovamente ricorso per Cassazione che era stato colto con conseguente cassazione della sentenza della Commissione tributaria regionale il nuovo rinvio
Al medesimo organo giurisdizionale per la decisione alla luce del principio di diritto secondo il quale l'esenzione dell'ICI prevista precisa dedicati brutali postura l'annotazione caffè tale della ruralità nella specie non sussistente la società cooperativa quindi riassunto il giudizio innanzi alla commissione tributaria regionale dell'Emilia Romagna che nel sollevare la questione di legittimità costituzionale chiarisce
Che non è in discussione il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione ma piuttosto la possibilità che tali enunciazione determini la lesione di diritti tutelati dalla Costituzione in particolare vecchi vulnus agli articoli tre e cinquantatré della Costituzione
A giudizio rimettente sarebbe anzitutto discriminatorio e lesivo del principio di ragionevolezza di capacità contributiva non consentire l'estensione della ruralità a immobili che essendo stati soppressi
Essendo confluiti in altro subalterno catastale non hanno avuto la possibilità tecnica di iscrizione formale
Inoltre le previsioni scrutinio risulterebbe arbitraria in quanto a ricorrere di particolari situazioni di fatto renderebbe impossibile l'adempimento l'annotazione catastali su fabbricati soppressi necessario a conseguire l'esenzione fiscale
Il rimettente ravvisa altresì una ingiustificata disparità di trattamento tra le situazioni sostanzialmente uguali
Dei proprietari degli immobili che prima della presentazione dell'istanza di ruralità sono stati oggetto di variazioni catastali nel periodo del due mila sei al due mila undici e dei titolari di immobili viventi che tipologia che non abbiano subito alcuna modifica infine la disposizione centrata imponendo prestazioni patrimoniali diversi a contribuenti nella medesima situazione sostanziale violerebbe il principio dalla capacità contributiva enunciato dall'articolo cinquantatré della Costituzione
Nel giudizio è intervenuto il presidente del Consiglio dei ministri rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato
Chiedendo dichiararsi l'inammissibilità sotto diversi profili genericità carenze motivazionali sulla rilevanza sulla non manifesta infondatezza o comunque l'infondatezza delle questioni sollevate
Viene evidenziato non mi dilungo qui particolarmente perché essendo le parti presenti gli errori dei difensori potranno entrare meglio le loro conclusioni
Viene evidenziato che le circolari dell'Agenzia del territorio numero sei del due mila undici delle direzioni centrali catasto e cartografia dell'Agenzia del Territorio del due mila dodici
E della direzione centrale catasto del due mila tredici hanno chiarito il che per gli identificativi associati ad unità immobiliari soppresse l'annotazione di ruralità del fabbricato viene inserita manualmente menzionando lo stadio superato
Pertanto il presupposto su cui si fonda il dubbio di legittimità costituzionale prospettato da rimettente e cioè la impossibilità di effettuare materialmente l'annotazione
Non troverebbe riscontro nella normativa censurata
Nel presente giudizio si è costituita anche la parte ricorrente di assunzione del giudizio principale concludendo per la declaratoria di illegittimità costituzionale
Della disposizione censurata in adesione alle prospettazioni del giudice rimettente osserva la parte privata anche qui non mi soffermo se non è in estrema sintesi
Che l'annotazione in catasto posturale ricorrenza della situazione sostanziali del requisito di ruralità di conseguenza l'annotazione deve essere considerata come una semplice modalità procedurali attraverso la quale viene data adeguata pubblicità
Alla situazione di fatto preesistente onde assicurare l'esenzione dell'ICI
La parte privata ha anche depositato una memoria nell'imminenza dell'udienza pubblica replicando alle difese svolte dall'avvocatura insistendo per l'accoglimento delle conclusioni rassegnate nell'atto di costituzione
Grazie avvocato Salvini
Grazie presidente
Quella questione naturalmente è stata perfettamente illustrato nella relazione e quindi anche accogliendo il consueto invito alla sinteticità mi limito a poche osservazioni purtroppo siamo in presenza
Di una normativa che si è venuta sovrapponendo nel tempo
In parte per il tentativo del legislatore di opporsi ad un indirizzo interpretativo della Corte di Cassazione che non riteneva pongono rispetto alle finalità della norma
E quindi è proprio su una situazione veramente complesse caotica che la questione odierna si va a inserendo
Questione che potrebbe sembrare anche diciamo di poco momento effettivamente la situazione della cooperativa la cappelletta
Quella per cui essendo stato frazionato l'immobile non è più possibile tecnicamente e poi verrà naturalmente a questo punto
Attestare la ruralità dello stesso mediante la specifica notazione sistema catastale è una situazione peraltro abbastanza di nicchia ma direi diffusa ci sono molte altre
Cooperative da altri soggetti che sono la medesima situazione per cui questa costituisce diciamo un po'una causa pilota se posso esprimere in questo senso e quindi il tema è appunto quello della ruralità degli immobili ai fini della loro esenzione dell'ICI
Tema della pluralità degli immobili che legislatore attentato
Di risolvere in senso positivo e favorevole contribuenti dal punto di vista sostanziale
E quindi prescindendo dall'accatastamento nelle specifiche categorie rurali a sei e di dieci
Scontrandosi con l'orientamento e la Cassazione che invece ha fatto definitivamente riferimento alla formalità delle iscrizioni catasto ai fini dell'esenzione dell'Ici proprio nelle categoria a sei e di dieci
Ecco che a questo punto
Nel due mila undici sono intervenute due disposizioni una abrogativa dell'altra in una breve brevissima successione di tempo
Lella prima delle quali è stata anche oggetto di una pronuncia di codesta Corte in particolare
Una ordinanza del due mila quindici la centoquindici del due mila quindici a cui poi anche farò riferimento perché ad essa fa riferimento anche l'Avvocatura dello Stato
E quindi mentre la prima norma poi immediatamente abrogata era sufficiente un'autocertificazione della contribuente indipendentemente dall'accatastamento come fabbricato rurale per il riconoscimento della ruralità
Subito dopo e anche in relazione alla questione
Di legittimità costituzionale che era pendente davanti a codesta Corte nel dello stesso due mila undici con l'articolo tredici comma quattordici bis del decreto duecento uno del due mila undici è stata abrogata la vecchia norma
Ed è stato previsto che non era più sufficiente la semplice auto dichiarazione autocertificazione del contribuente della ruralità ma anche una riscontro e qui veniamo al tema del contendere da parte della amministrazione particolare dell'agenzia allora del territorio
E infatti la norma rinviava un decreto del ministero dell'economia delle finanze
Che avrebbe dovuto disciplinare come poi ha fatto l'inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito della pluralità
Questa disposizione che era certamente volta al passato perché il contribuente doveva appunto auto dichiarare autocertificare che il requisito sussisteva per i cinque anni precedenti
Non è stata ritenuta sufficiente dalla corte di cassazione a dirimere la questione della retroattività ed ecco che è intervenuto appunto
La norma di cui oggi è causa l'articolo due del DL centodue del due mila tredici il comma cinque ter che
Richiamando sia la necessità della autocertificazione ma soprattutto per quanto qui ci interessa
Richiamando espressamente nel corpo normativo la necessità dell'inserimento dell'annotazione negli atti catastali finalmente espressamente sancisce la retroattività della domanda al quinto anno antecedente e quindi alla questione di cui adesso è causa
Di cui appunto si discute della retroattività della riconoscimento della ruralità di questi immobili ai fini dell'esenzione dell'ICI
Solo che qui che cosa è accaduto è accaduto che
Proprio in virtù del orientamento della Cassazione che faceva leva sul requisito formale dell'accatastamento ante litteram la cooperativa si è attivata chiedendo l'accatastamento in assai a dieci dei fabbricati di cui trattasi ma inopinatamente sfortunatamente possiamo dire così a la luce dei fatti successivi anche proceduto ad un frazionamento di alcuni di questi immobili
Questo frazionamento ha comportato che questi mobili non erano più gli stessi nel momento in cui è stata compiuta la procedura di cui alla successione di queste norme per arrivare alla norma interpretativa non erano più esistenti perché erano stati frazionati e quindi non è stato possibile ottenere l'annotazione di località sui medesimi allora e e qui dico insisto su questo perché poi appunto veniamo anche alla soluzione proposta dall'Avvocatura che sostiene la inammissibilità della questione la Commissione tributaria regionale la prima volta poi cassata dalla Cassazione adottato proprio quella soluzione di buonsenso che tutti avremmo auspicato e che probabilmente era anche quella che poteva essere diciamo suggerita dagli orientamenti di prassi citati dall'avvocatura
Cioè che
L'annotazione della ruralità degli immobili di sul tanti dal frazionamento Valle Eba
Retroattivamente anche per quegli immobili che sono stati frazionati essendo sempre gli stessi immobili e avendo la caratteristica dal della ruralità questa si trasferiva
Retroattivamente dalla situazione attuale in cui a cui si riferiva l'annotazione anche alla situazione preesistente cinque anni prima
Questa soluzione però è stata cassata dalla Corte di Cassazione
E proprio questa la corte di cassazione dice no non si può ritenere che in assenza di un'annotazione riguardante proprio quegli immobili risultanti dal frazionamento l'esenzione postare tragica quegli stessi immobili
A del frazionamento
Quindi questa soluzione che quella che secondo l'avvocatura
Il giudice remittente avrebbe dovuto esaminare in ossequio d'insegnamento di codesta Corte per cui tutte le opzioni interpretative vanno esplorate prima di rimettere la questione a codesta Corte non la poteva
Adottare il giudice a quo perché la Corte di Cassazione
Vincolando ovviamente il giudice a quo aveva già deciso che quella soluzione non era legittimo nel rispondente alla norma quindi nessuna alternativa riteniamo alla
Questione
Sollevato alla commissione tributaria regionale ben motivata sia in punto di violazione dell'articolo cinquantatré che in violazione dell'articolo tre come risulta anche dalla relazione sia dal punto di vista della ragionevolezza sia dal punto di vista della disparità di trattamento
Ragionevolezza disparità di trattamento e quindi ciò identificazione del terzo in comparazione essa las che è la situazione del soggetto il quale non ha frazionato a un immobile non frazionato
E quindi ottenendo l'inserimento dell'annotazione può fruire dell'esenzione rispetto a un soggetto che nella stessa situazione di ruralità
Che avrebbe teoricamente consentito l'inserimento dell'annotazione ma per il prefetto del frazionamento non può fruire di questo beneficio assicurato dalla legge
A nostro avviso naturalmente la le argomentazioni dell'ordinanza sono pienamente condivisibili
L'avvocatura come è stato anticipato formula diverse eccezioni di inammissibilità della questione
Innanzitutto dice l'Avvocatura l'eccezione di costituzionalità la questione non coglie nel segno perché avrebbe dovuto aprire ad oggetto la norma interpretata e non a norma interpretativa
Qui l'obiezione mi sembra particolarmente facile giustamente il giudice a quo censura norma interpretativa
Perché è quella che ha espressamente stabilito la retroattività ed è proprio di quella retroattività che noi stiamo parlando e quindi nessun'altra norma avrebbe dovuto esserci il sudata da questo punto di vista né si può dire che la stessa questione sia stata già affrontata dalla ordinanza della Corte Costituzionale centoquindici del due mila quindici che ha già ricordato perché quella ordinanza riguardava non la norma interpretativa
Alla norma interpretata quindi già era diverso l'oggetto della questione mera anche nel merito diverso perché in realtà la norma censurata si sosteneva che non offrisse
Ai comuni una necessaria garanzia di oggettività basandosi sulla autocertificazione della prova della ruralità
Da parte del contribuente e codesta Corte avuto naturalmente facile
Compito nel rispondere che la legge prevedeva rinviava un decreto del ministero del Palmieri finanze
Il quale avrebbe dovuto disciplinare le modalità di inserimento negli atti catastali della ruralità con ciò anche facendo delle dei controlli a campione quindi la norma era diversa e la questione sottoposta era anche assolutamente diversa
Dice anche l'avvocatura il giudice avrebbe dovuto pregiudizialmente risolvere la questione di inammissibilità sollevata dal Comune nel giudizio a quo della ricorso per i assunzione presentato dalla cooperativa e realtà
è insufficiente
Leggere il l'atto di costituzione in giudizio il Comune
Per vedere che sotto la teste di inammissibilità in realtà il Comune ha fatto valere e così recita proprio il motivo il titolo del motivo la rubrica del motivo
Una semplice fondatezza nel merito e quindi è evidente che nessun esame preliminare da fare il giudice a quo
Che il difetto di motivazione della ordinanza mi sembra ampiamente superato sulla base della semplice lettura che ne ha fatto il relatore anche delle considerazioni che che ho fatto
E appunto soprattutto anche con riferimento ad una illustrazione del il punto di rilevanza dobbiamo considerare che come è stato illustrato la questione deriva da due
Rinvii dalla Cassazione e quindi era ormai un puro distillato di diritto della questione scevro da qualsiasi situazione di fatto che ormai era ben pacifica in causa invero la questione di fatto non era mai stata controverso in causa per cui giustamente l'ordinanza non si sofferma sulla rispondenza della fattispecie concreta quel paradigma che poi porta alla censura di incostituzionalità
Infine
Un punto che è stato appunto anche sottolineato dalla relazione
L'avvocatura dice ma ci sono delle circolari le quali prevedono che proprio in questo caso
Di cui non è possibile per intervenuta variazione fare un'annotazione di ruralità automatica si proceda ad una annotazione manuale allora innanzitutto quello in questo caso non è avvenuto
Ma c'è di più
Non solo ovviamente le circolari non sono fonti del diritto e quindi non valgono ai fini dell'interpretazione della costituzionalità della norma
Ma le due circolari che vengono citate in questo senso giustamente l'Avvocatura le chiama lettere circolari perché non sono pubbliche non sono mai state pubblicate sul sito dell'Agenzia
Non sa non hanno natura di vere e proprie circolare hanno natura di istruzioni interne agli uffici di cui naturalmente il contribuente non era assolutamente a conoscenza e che nel caso in esame evidentemente gli uffici non hanno assolutamente seguito
Quindi insisto per l'accoglimento della questione di costituzionalità
Lo Stato
Grazie si effettivamente la quest'
Non è ma appare banale ma realtà la stratificazione normativa e un po'il ricorrere illeggibili de il il ricorrere del legislatore a delle decisioni della Corte di Cassazione non aiuta
Spero di riuscire a fare un po'di chiarezza do atto al alla collega di no estrema sintesi oltre sinteticità anche se ma chiarezza delle posizioni tuttavia altrettanto devo darà atto dopo prendere atto
Che c'è una sorta di
Etero integrazione di quella che è l'ordinanza di rimessione da parte delle difese delle della parte contribuente perché alcune delle cose che abbiamo sentito abbiamo letto prima nelle nelle memorie le memorie costituzione a memoria
Per l'udienza
è oggi ribadite nella discussione non sono scritte non emergono dall'ordinanza di rimessione
Una per tutti ma ne parlo per prima perché a mio avviso ha valore pregiudiziale la questione della dell'inammissibilità
Ecco io osservo che se l'ordinanza di rimessione avesse detto quello che oggi è stato detto con le tre parole che sono state dette
Non ci sarebbe non si sarebbe posta una questione di rilevanza perché l'ordinanza
Da che c'è una questione Tina un'eccezione di inammissibilità e lì si ferma
E allora la riflessione di chi deve difendersi sulla base della e quindi in questo caso dell'avvocatura sulla base della mera ordinanza quindi
Anche in qualche maniera confidando sull'autosufficienza della stessa senza dover andare a vedere
Quelle che sono le difese il Comune gli altri atti gli atti pregressi visto come è andata due volte in Cassazione
Viene da domandarsi perché la questione di inammissibilità non sia stata esaminata nelle difese scritte la controparte sostiene che sia stata implicitamente rigettata
Ma in realtà le regole procedurali non funzionano esattamente in questo modo perché l'implicito rigetto
All'implicito rigetto deve seguire il rigetto anche dalla pretesa sostanziale perché solo in questa ma in questo modo si può
Postulare
L'assorbimento
Il giudice decide secondo la regione più liquida nel merito è assorbe la questione pregiudiziale sulle inammissibilità ma non viceversa
In questo caso proprio non c'è stata nessuna decisione nel merito quindi non possiamo presumere che la questione di inammissibilità l'eccezione di inammissibilità verrà risolta in un senso o nell'altro
Il giudice semplicemente tatto che c'è un'eccezione di inammissibilità
è rilevante questo
Scusando il gioco di parole ai fini della rilevanza cento che si
Perché la questione di costituzionalità
Per essere rilevante deve essere deve poter essere applicata la norma che si sospetta di costituzionale deve poter essere applicata è certamente non sarà applicata se il giudice non perviene a una decisione nel merito perché scrutina l'inammissibilità
Questo mi sembra assolutamente assorbente dal punto di vista della rilevanza dell'esame della rilevanza
Il problema ulteriore
E e qua si innesta in quello che noi abbiamo eccepito come il mancato esame
Delle questioni poste nella decisione centoquindici del due mila e quindici codesta Corte in realtà correggo molte esso specifico meglio
In questa vertenza in questa causa vengono in essere le medesime questioni
Pregiudiziali chiamo così sull'ammissibilità che erano state svolte in quella causa
Anche in questa causa il giudice a quo non prende in esame il decreto ministeriale del due mila e dodici che disciplina
Le modalità
Di annotazione e di variazione catastale
Quello che noi sappiamo sulla base della mera lettura dell'ordinanza è che l'annotazione è stata negata
Da parte dell'amministrazione perché gli immobili su quali insistevano
Le particelle sui quali insistevano dov'erano stati accatastati gli immobili di cui si chiedeva la variazione non esisteva più mancava la particella era stata soppressa ed era confluita in un subalterno dice esclusivamente questo l'ordinanza
E allora a questa motivazione la replica che è stata fatta e di irrilevanza della questione perché proprio le istruzioni
Date dagli uffici centrali a gli organi tecnici e non quelli di annotare sul nuovo sul nuovo accatastamento poco importa che fossero pubbliche ogni pubblica erano le istruzioni
Noi scopriamo
Dalle difese di controparte che d'impeto integrano quella che l'ordinanza di rimessione che in realtà
La mancata annotazione non è susseguente conseguente a questa distonia tra l'accatastamento che risulta e quello che di fatto invece si è posto ma per il fatto che ci fosse già stata
Mutata
La categoria catastale asserì di dieci viceversa che dir si voglia cioè quelle che sono per definizione rurali
E allora qua bisogna fare un passo indietro le sentenze delle Sezioni Unite del due mila nove la sentenza delle sezioni unite due mila nove a cui sono succedute
L'indirizzo costante
E lui espone tre
Possibili situazioni una è la situazione che gli immobili siano accatastati assegna e di dieci
E allora la Cassazione dice in questi casi la ruralità degli immobili è in re ipsa non è dato luogo a nessuno né all'amministrazione né al giudice di verificarne la corrispondenza all'effettiva ruralità
Pendant di questa asserzione è la successiva affermazione della cassazione dice se la parte contribuente o l'amministrazione non condividono quella catasta mento dovranno impugnare
E qua ma a mio avviso del tutto legittimamente si reportato quella che la situazione
Documentale a quello che l'agire amministrativo quali son provvedimenti amministrativi che vanno impugnati
Quindi non ci sono situazioni di fatto che si sovrappongono a situazioni diritto se l'Amministrazione ha
Dato quella categoria ho negato quell'alta categoria incombe un onere del contribuente o della parte pubblica in questo caso il Comune riferendosi a un'esenzione ICI Ict Imu
Di impugnare quell'accatastamento
La terza ipotesi della Cassazione e quella della mancata iscrizione a catasto in questo caso la ruralità dell'immobile può essere accertata dal giudice
All'interno di questo solco
Interpretativo dato dalla Cassazione il legislatore ha sentito l'esigenza di agevolare chi aveva confidato che il contribuente che aveva confidato su un indirizzo giurisprudenziale differente
Prevedendo le norme che son state impugnate quelle del due mila undici e quelle del due mila e tredici cioè consentendo una sorta di sanatoria al contribuente
Che aveva degli immobili sicuramente rurali possedeva degli immobili sicuramente rurali nella per la loro destinazione quindi la strumentalità la definizione di ruralità che data
Dalle norme
Ma non erano accatastati a sei e di dieci
In questo caso ed è proprio questo il nucleo della vertenza
A prescindere dall'accatastamento perché così dicono le norme ci sarebbe stata apposta si poteva porre gli uffici tecnici avrebbero apposto l'annotazione di ruralità annotazione che era basata su un'autocertificazione
Della parte contribuente che retroattiva di cinque anni
Anche il tema della retroazione è stato paventato per la prima volta adesso perché l'ordinanza di rimessione non ne parla
L'ordinanza di rimessione forse lo dà per scontato lo da per implicito sicuramente non è parlare spessissimo verbis
Allora
Proprio sul punto dell'annotazione
Registro un equivoco che è sorto dalla effettivamente poco chiara decisione del due mila diciannove se non vado errando quella che è intervenuta in corso di questa HT quella causa detto dalla vertenza alla cappelletta
Mi si permetta se si va a vedere quell'ordinanza
è un'ordinanza della stessa sezione la sesta sezione della Cassazione la sezione filtro
Che ha degli specifici compiti quelli di intercettare le questioni inammissibili o le questioni che sono state già risolte in un senso uniforme dalla Corte di Cassazione
E questo fa
La decisione
In maniera poco felice su questo do atto alla controparte ma ne ha poco felice ma la cassazione del due mila diciannove dà atto dell'indirizzo che ho poco fa ha riferito quello del due mila nove
E dice di volersi porsi in contiguità di quell'indirizzo
Prende atto dell'intervenuto ius superveniens rispetto a quelle decisioni ribadisco la normativa che qui interessa è del due mila e undici due mila tredici la legge di interpretazione autentica
Mentre le sentenze sono del due mila nove quindi non potevano prendere non potevano prendere esame evidentemente quella quella normativa e anche a tale riguardo sostiene la Cassazione nel due mila e diciannove che anche il contenuto
Per la dello ius superveniens collocata
L'ipotesi se genetica della sente le sentenze del due mila nove della Cassazione due mila e nove
Lapo la frase poco felice quella di ritenere tout-court necessaria l'annotazione
Noi invece riteniamo che la lettura corretta delle norme anche del decreto ministeriale del due mila e dodici se si va a vedere articolo uno al secondo comma prevede che
L'annotazione vada fatta esclusivamente quando non vi si vi sia la caratteristica della ruralità ma l'immobile non sia iscritto nella caratteri nella categoria di dieci
Ah se di dieci quindi è solo in quei casi e allora per chiudere il cerchio la mancata annotazione di cui lamenta il caseificio non è data perché è stata soppressa la particella e
E confluito un subalterno perché in quel caso sarebbe bastato le istruzioni date andava fatta l'annotazione sul nuovo subalterno
Sulla nuova situazione non è stata data perché e questo lo dice controparte anche nella memoria in prossimità dell'udienza i quattro i due immobili era pacifico nei quadri mobili erano già quattro e di dieci a sei e di dieci
Quindi era un già rurale
Il problema che si può porre ma lo poteva benissimo risolvere il giudice a quo non era necessaria l'intervento di codesta Corte
E che se solo l'annotazione che determina la retroattività a nostro avviso no e la ruralità che determina la retroattività l'annotazione serve esclusivamente perché così è previsto dalla normativa
A
Sanare una situazione in cui gli immobili non abbiano quelle caratteristiche catastali ma siano comunque rurali
Quindi non è andare di contrario avviso alla Cassazione nel due mila e nove integrare in maniera favorevole
It un ausilio al contribuente per sanare una situazione in cui il confidando sulla prevalenza della situazione il fatto sulla situazione formale
La gran parte dei possessori dei proprietari di quegli immobili non aveva chiesto la modificazione anche se in realtà le norme risalente al trentanove prevedeva comunque la necessità di un mutamento della destinazione
Gli altre questioni inammissibilità sotto i vari profili non mi sento ripetere perché sono chiaramente a prescindere dal loro condivisibilità esposte nell'atto di intervento al quale mi richiamo
Quindi penso che la questione comunque vada dichiarata inammissibile sotto il primo profilo quello del mancato esame della questione di inammissibilità ed è il mancato esame della normativa del decreto ministeriale del due mila e dodici esattamente come codesta Corte
Ha stabilito nella sentenza centoquindici del due mila quindici
Mi ha consentito presidente una brevissima considerazione aggiuntiva
No
La ringrazio non sono previste repliche sarà decisa
Valeria domanda
Il fatto caso mai su quest'ultima cosa che ha detto l'avvocato detto l'avvocato dello Stato sul questione di fatto questione di diritto per particelle ma è un chiarimento infatti se lasciassimo spesso che volevo intervenire perché mi sembrava non chiara come il giudice conferma la esposizione l'avvocatura ma la sosteniamo
Licenza del passato maresciallo fatta se la Presidente mi autorizza contaminata la domanda grazie esattamente proprio questo il punto bisogna precisare questo risulta naturalmente dall'ordinanza di rimessione
La cooperativa ha chiesto l'accatastamento nella categoria rurale mediante modello top fa quindi non avvalendosi della procedura di cui alle norme del due mila undici può interpretata nel due mila tredici perché l'ha chiesto precedentemente
Quella accatastamento per le vie ordinarie ovviamente non è retroattivo
E sulla base dell'orientamento della Cassazione la quale richiede appunto la formalità dell'escrezione non poteva valere per gli anni precedenti
Quindi
Quando è stata emanata questa normativa nel due mila undici che invece era strumentale come precisato nel due mila tredici alla retroattività cioè degli anni di cui a causa del due mila sei in poi
La cooperativa si è trovata costretta per ottenere quella retroattività
Ad adottare anche questa procedura benché fossero accatastati già in testa e di dieci
Grazie ma insufficiente
Grazie grazie mille sarà decisa
Richiamare la causa numero quattro corso undici del due mila ventidue Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Puglia presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Maria Gabriella Mangia Regione Puglia avvocato Anna Bucci
Prego come l'arte della relazione del vicepresidente Depretis
Grazie presidente
Parliamo di proroghe dei terzi di Termini sulle leggi del pugliesi del piano casa e sulla legge sul recupero dei sottotetti porticati locali seminterrati e interventi sulla pubbliche
Allora ne il ricorso sia che proposto contro la legge trentotto del due mila ventuno della legge regionale della Regione Puglia
Incensurati sono gli articoli uno due tre i parametri li espongo mano a mano che credo conto del ricorso il innanzitutto sono impugnati gli articoli uno e due di questa legge che prorogano rispettivamente il termine entro il quale gli edifici devono essere esistenti per potersi
Avvalere delle previsioni del piano casa e questo termine prorogato dal primo agosto due mila e venti al primo agosto due mila ventuno poi prorogato un secondo termine
Che è quello per la presentazione della domanda
Ed è prorogato dal trentuno dicembre due mila e ventuno al trentuno dicembre due mila e ventidue
Parliamo di interventi edilizi straordinarie di ampliamento demolizione ricostruzione anche in deroga agli strumenti urbanistici
Quelli che erano previsti nella legge del due mila e nove quattordici
Della Regione Puglia che
Che che applica appunto il piano casa nella regione in l'impugnazione di questi due primi articoli della legge censurata è proposta innanzitutto con riferimento all'articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione
E al principio di leale collaborazione le norme in tre Porter poste sono gli articoli centotrenta cinquecentoquarantatré centoquarantacinque del Codice dei beni culturali e del paesaggio
In che cosa consiste in sintesi la censura che nel ricorso è molto articolata
Si sostiene che le continue proroghe di queste misure disposte per oltre dieci anni e la loro estensione come ho detto anche a edifici di molto recente costruzione come quelli esistenti al primo agosto due mila e il ventuno
Mi avrebbe snaturato il carattere straordinario eccezionale rendendo stabile la possibilità di realizzare questi interventi a ciò sì povera riverbera il Rebbe in una violazione delle nella tutela paesaggistica per chi del principio di prevalenza del piano paesaggistico del obbligo di copianificazione
Perché il combinato disposto fra questa norma di proroga e le norme che essa proroga norme che avevano ampliato la categoria degli interventi di ristrutturazione edilizia farà ad alto
Con una norma che
Estendeva lo stesso concetto di ristrutturazione edilizia onde attrarre dentro di esso anche opere di sostanzialmente di nuova costruzione
E la quel combinato disposto con le norme
Che già CONS avrebbero consentito interventi in aree vincolate appunto comportano una ampliamento della portata del piano caso e quindi la sua incompatibilità con le norme di tutela paesaggistica che ho sinteticamente
Ricordato prima questo poi si arriva si risolverebbe anche in una violazione l'articolo nove della Costituzione per la riduzione l'abbassamento dei livelli di tutela del paesaggio
E nell'articolo centodiciassette primo comma in relazione alla Convenzione europea del paesaggio che comporterebbe un vincolo
Di tutela paesaggistica di tutto il territorio anche non vincolato sotto un altro profilo queste stesse due disposizioni di proroga dei termini via del piano casa
Violerebbero anche l'articolo centodiciassette terzo comma costituzione in sé nel senso che sarebbero violate quindi parliamo di materia concorrente il governo del territorio queste norme di proroga violerebbero principi fondamentali contenuti nella legislazione statale
Che buona sostanza sarebbero quelli che esprimono l'idea che il territorio deve essere pianificato e per gli interventi edilizi devono rispettare la pianificazione e che possibilità di Derro proprio di ricezione alla pianificazione non possono che essere o puntuali secondo procedimento della deroga articolo quattordici del testo unico
Dell'edilizia o anche generalizzati però limitati nel tempo e nella possibilità qualitative e quantitative della deroga
I parametri interposti sono individuati in una serie di norme che sono l'articolo quarantuno quinquies della legge urbanistica del quarantadue suo DM di attuazione del mille novecentosessantotto
L'articolo due bis del del del testo unico del dell'edilizia l'articolo cinque comma undici del ddl settanta del due mila e undici
Ecco in questo quadro appunto non sarebbe consentito alle Regioni di introdurre con legge d'eroe generalizzate alla pianificazione urbanistica
Con il secondo motivo di ricorso invece impugnato l'articolo tre
Di questa stessa legge pugliese che a quella che proroga i termini come dicevo per gli interventi di recupero dei sottotetti dei porticati dei locali seminterrati
E interventi esistenti su a Repubblica e non autorizzate
Qui nell'articolo della nuova legge regionale pugliese modifica
Innanzitutto la l'articolo uno comma tre della legge del due pugliese del due mila sette numero sessantatré
Nel senso che il recupero volumetrico consentito in essa per tutti quegli interventi a cui si riferisce suo titolo quindi sottotetti porticati
Seminterrati eccetera questo recupero permanente con può essere consentito purché gli edifici interessati fossero legittimamente realizzati alla prevedeva la data del trentuno giorno ad giugno due mila venti e questa data è stata sostituita con il trenta giugno due mila ventuno quindi un anno di proroga alla stessa maniera la le alla lettera bis di questa nuova legge di questo articolo nuovo articolo quattro comma uno della legge regionale il il recupero abitativo dei sottotetti
Può essere effettuato su edifici esistenti ora
Secondo la nuova disposizione al trenta giugno due mila ventuno anziché come previsto prima al trenta giugno due mila venti ricorrente Salt sottolinea che è la quinta volta che l'ambito applicativo di una legge
Che fra l'altro a differenza della legge sul piano casa non è neanche sorretta da una disciplina statale che una legge consente generalizzati interventi di deroga agli strumenti urbanistici e quindi
Ancora una volta la censura sull'articolo centodiciassette lecco secondo comma lettera S qui c'è anche la
La censura si estende anche alla violazione a normativa sui beni culturali
Perché
Non non non rileverebbe il fatto che ci si stia che sia che l'articolo ventuno prescriva
L'autorizzazione in quanto il legislatore regionale avrebbe ingenti generato ingiustificate aspettative edificatoria in capo
A ai proprietaria gradi amministrativi a carico delle sovrintendenze ci sarebbe una violazione degli articoli tre e novantasette della Costituzione perché sia violerebbero il principio di ragionevolezza di buon andamento
La lettera S e poi invocata anche con riferimento alla tutela paesaggistica e quindi si riproducono in buona sostanza censure analoghe a quelle che ho esposto prima con riferimento al primo motivo di censura
E di nuovo il nove per l'abbassamento dei livelli di tutela centodiciassette primo comma
In relazione alla Convenzione europea
Poi questo sempre questo articolo tre della Regione Puglia censurato con riferimento alla violazione delle competenza esclusiva statale in materia di governo del territorio per violazione di principi generali
I principi generali sono desunti da una serie di norme interposte che sono quasi
Non del tutto ma quasi integralmente riproduttive di quelle precedenti in particolare qui
Citato direttamente l'articolo quattordici del testo unico dell'edilizia secondo cui appunto gli interventi in deroga puntuali possono essere fatti soltanto nel caso in cui ci sia segua il procedimento che prevede fra l'altro la la deliberazione in consiglio comunale l'intervento della Regione ed altre condizioni che sono quelle per la deroga
Ancora una volta sarebbero violati gli articoli tre e novantasette della Costituzione terra manifesta e ragionevolezza e violazione del buon andamento
La Regione Puglia di cui non forse potrei non ripetere legge le solleva anche una serie di eccezioni di inammissibilità
E sottolinea fra l'altro il fatto che qui si sta si sarebbe cioè rispetta la giurisprudenza costituzionale citata
Dal ricorrente si verterebbe in una situazione diversa giacché la Regione Puglia avrebbe già il suo piano paesaggistico codicillo con lo Stato
E questo la autorizzerebbe appunto a non prevedere nelle sue leggi leggi di questo tipo anche l'espressa previsione del necessario dispetto del mille dei vincoli paesaggistici ecco poi svolge tutta un'altra serie di considerazioni sulle quali si è la presidente mi autorizza
Mi mi fermerei per dare poi la parola nel parco
Nel mille la parola l'avvocato dello Stato Mangia tenendo presente che c'è stata relazione molto esaustiva
Grazie presidente infatti la relazione che abbiamo appena sentito molto dettagliata e puntuale
E mi consente di essere telegrafica su quelle che sono le eccezioni di inammissibilità sollevate da controparte peraltro eccezione di inammissibilità che appunto non trovano nessun fondamento
Perché il ricorso indica dettagliatamente le disposizioni impugnate ne analizza il contenuto e specifica i parametri di legittimità costituzionale invocati
L'impressione è che analoghe cesariani seguita sono state fatte anche in relazione ad altri ricorsi e sono sostanzialmente forse anche
Reiterate senza poi tener conto di quello che è il contenuto effettivo del ricorso che è stato proposto quindi assolutamente nessun fondamento per quanto riguarda l'eccezione di inammissibilità
In realtà la questione a me un sembra abbastanza diciamo così
Lineare perché qui si tratta come è stato già detto in modo specifico e dettagliato
Di proroga in proroga i termini che riguardano ovviamente una disciplina molto dei delicata che riguarda la pianificazione urbanistica che riguarda
Il piano casa che per sua natura basta leggere quella che la proprio
Come viene presentato come misure straordinarie urgenti misure straordinarie urgenti che risalgono al due mila nove quindi che risalgono altri via più di tredici anni fa e che sono state diciamo così in abitino abbia in modo in opinabile reiterate causando pienamente un'incertezza e tra l'altro delle
Modificazioni del territorio che non sono secondo me il più con consentiti non dovrebbero essere più consentite
Quindi
La corte anche da ultimo ha affermato dell'importantissimi principi che sono quelle proprio nell'ultima sentenza quella del duello a duecentoventinove del due mila ventidue e cioè che le reiterate proroghe di una disciplina eccezionale e transitoria
Volta ad apportare vero per la pianificazione urbanistica al fine di consentirgli di consentire interventi edilizi di carattere straordinario come è stato ricordato e quello che è avvenuto nel caso di specie
Possono compromettere l'imprescindibile visione di sintesi necessaria a ricondurre ad un assetto coerente i molteplici interessi
Che afferiscono al governo del territorio del territorio e quindi finiscono anche poi con l'intersecarsi
Con nell'ambito della tutela dell'ambiente e del e dell'ecosistema come sono come è stato ricordato e dettagliatamente
Indicato e
Ed è tutto nel ricorso proposto quindi mi riporto ha ricorso ed insisto per l'accoglimento
Fatto Bucci per la regione Puglia
Ok perfetto
Non non starò a ripetere tutto quello che è stato scritto negli abbondanti memorie sia di costituzione che quale depositata il tre novembre in in vista dell'udienza soltanto qualche brevissima precisazione
Oggetto di contestazione e la proroga la proroga del piano casa che è stato
Vito quella legge centododici del due mila otto quindi a a attuato con la rete intesa Stato-Regioni della prima oppure due mila due mila nove
Però varia va va anche detto che proprio codesta eccellentissima corte assente stabilito che è in mancanza comunque di una precisa come dire cessazioni di efficacia sia pure di una legge straordinaria ed eccezionale la Provenza è non è illegittima se non viene messa in riferimento ai ai propri diari allea i provvedimenti alle disposizioni di tipo sostanziale che determinerebbero diciamo una visione il vulnus costituzionale
Orbene nessuna di queste norme sostanziali ci sono state denunciate Exa diverso realtà realizza comune legittimità costituzionale
Perché in primo luogo non viene assolutamente intaccato le il il paesaggio in particolar modo il piano paesaggistico territoriale regionale della Puglia che è stato approvato in conti a in copianificazione e chi viene espressamente rispettato
Nella proroga contenuta nella legge trentotto del due mila ventuno viene rispettato in virtù della legge trentanove del due mila ventuno chi anche se portano una mi numerazioni successiva entrato in vigore prima
E che stabilisce che tutti gli interventi del piano casa che siano realizzabili in aree vincolate del PPTR tutto il territorio in tutte le parti
Diciamo del PPI chiede sia programmatiche che precettive prescrittive devono essere rispettate non si possono fare interventi del piano casa indago PPTR
Per un principio sostanzialista dico di cui si è già discusso la scorsa udienza del diciotto ottobre due mila venti ventidue
Se gli interventi sono già previsti dal clima dal pian piano dal piano paesaggistico perché non dovrebbero essere previsti solo perché a organizzarvi di solo perché previsti dal Piano casa
Quanto al al come dire alla critica che ci viene fatta il legislatore si sovrappone ai pianificatori comunali
Interviene a gamba tesa nei piani regolatori inserisce e autorizza interventi in deroga
Non vengono autorizzati interventi in deroga non vengono modificati gli strumenti comunali sì pretendono possibilità facoltà dei comuni di consentire interventi in deroga ai soli strumenti comunali
Nel rispetto Espresso ripeto
Del piano paesaggistico territoriale nel rispetto e spesso del decreto ministeriale mille quattrocentoquarantaquattro del mille novecentosessantotto
E quindi del reperimento degli standard previsto dall'articolo cinque della legge quattordici del due mila nove
Nel esperto insomma della legislazione statale che non viene derogata dalla legge statale sul piano casa meno dalla legge regionali sul piano casa
Mi sento di citare una sentenza centoventiquattro del due mila ventuno che non è inserita negli atti scritti ecco perché la cito di codesta eccellentissima corte
Che a proposito della legge una legge della Regione in Liguria che prevedeva interventi in deroga agli strumenti comunali come recupero di Vanni sotto non utilizzati sottoutilizzati eccetera ha stabilito che laddove la deroga sia circoscritta agli strumenti comunali
Pure in assenza di una espressa salvaguardia della pianificazione paesaggistica regionale
E comunque un intervento consentito legittimo costituzionalmente perché rientrante nella come dire discrezionalità del legislatore regionale esercizio della legislazione concorrente di cui all'articolo centodiciassette comma terzo
Un'altra annotazione sette negli atti diciamo avversari si dice che è in attesa della come diedero adeguamento degli strumenti comunali al PPTR no se possono operare interventi in deroga quindi né con legge né in altra maniera non è così perché non c'è una norma di salvaguardia che impedisce Cuasso adegua che impedisce la modifica nell'attesa di un adeguamento solo una norma statali di salvaguardia avrebbe questo affetto
Peraltro in virtù del combinato disposto dell'articolo centoquarantacinque del Codice dei beni culturali e dell'articolo novantasette della mia NTA del PPTR e dell'articolo sei dell'NTA del PPI chiare la pianificazione presa paesaggistica ex equivalente
Quindi se ci sono degli strumenti comunali o anche degli interventi che siano derogatoria rispetto al PPI chiave non possono essere attuati per Terna il piano per paesaggistico regionale esistente e prevalente rispetto a tutto questo
Queste come dire considerazioni che sono già state spese valgono anche per la l'articolo tre della legge trentotto chi attua drogato la legge regionale tentate del due mila sette perché di questo oggi si discuterà relativamente all'altra legge
E quindi vale anche la sentenza centoventiquattro due mila ventuno che sembra insomma punibile vorrei fare soltanto una piccola notazione con riferimento ad immobili abusivi che siano stati legittimati in forza di sanatoria straordinaria dice lo stato la legge del piano casa non autorizzato
Come dire interventi deve premiali o quant'altro sugli immobili abusivi che siano stati oggetto di condono ma soltanto di sanatoria ordinare ex articolo trentasei
Ebbene il la censura è totalmente infondata perché imprime in primo luogo il paramento richiamato il piano casa
E con inconferente la legge regionale tentate due mila sette del cumulo dei sottotetti porticati seminterrati non ha come presupposto il piano casa che evidentemente successivo
In ogni caso esiste un orientamento sia di codesta Corte che della della giurisprudenza amministrativa in particolare richiamo la sentenza della dell'eccellentissima corte duecentootto due mila diciannove
E le sentenze del Consiglio di Stato cinque mila cento centocinquantatré del due mila venti mila ottocentoventotto del due mila diciassette
Che hanno stabilito che è una norma straordinario ed eccezionale come il piano casa non può fungere da terzi in comparazioni se visti dispetto
Ad un alla legittimi alla valutazione di legittimità di un'altra disposizione non può fungere da preda metro di paragone né come parametro di legittimità ma neanche come parametro di illegittimità
Negativamente alla proroga ripeto del due mila ventuno della legge certamente trentatré del due mila sette paramento però generale per valutare la legittimità esiste oggi e dell'articolo nove bis del testo unico dell'edilizia che definisce lo stato Luigi
Legittimo dell'immobile e e e lo Stato legittimo dell'immobile si valuta in base al titolo che ne ha legittimata abilitato la costruzione Paolo ha legittimato senza distinzione tra sanatorio Dinale sanatoria straordinaria
Quanto ripetiamo alla possibilità che ci sia una una legge che prevede in astratto interventi derogatori
Non perché vi impone l utilizzo Excel ma perché consente ai Comuni di attuarli e potrebbero anche non essere attuati si chiama ancora la sentenza centoventiquattro del du mila ventuno ci si riporta agli atti e si augura buon lavoro
Non sono esenti posso fare una domanda rapidissima proprio veloci veloci all'avvocato dello Stato
Lei cita giustamente a sostegno giustamente lei cita a sostegno della prosa prospettazione la sentenza duecentoventinove del due mila ventidue dunque quella quella parte che lei ha citato si riferisce peraltro alla censura formulata in base agli articoli tre e novantasette per la costituzione Citti ci dice proprio in due battute per quali ragioni lei ritiene che queste argomentazioni spese da dalla Corte nella sentenza citata possano essere utilizzate anche con riferimento alle censure qui svolte che sono essenzialmente quelle sull'articolo centodiciassette comma due lettera S e e centodiciassette terza come relazione principi fondamentali in materia di governo del territorio
La sentenza duecentoventinove del venti ventidue riguardava la Regione Toscana
E in quel caso per un problema diciamo così di coordinamento nell'ambito del del Dipartimento degli Affari regionali non fu impugnata quella norma che prorogare i termini e quindi
Nella sentenza appunto è stato però comunque precisato questo questo aspetto perché anche lì era stata disposta una proroga termini quindi la fattispecie era del tutto analoga nel senso che siamo sempre nei parametri differenti father vedo male tra lega li vedo che voglia sottolineare il passito e qui non c'è parametro tre novanta senza rispetto agli articoli uno e due e che cosa stavano toccherebbero urbanistiche la leale collaborazione giusto
Quindi qui invece qui invece non pur non S essendoci comunque sempre perché qui c'è anche qui c'è c'è comunque un piano che è stato fatto paesaggistico quindici ha comunque diciamo così
Un qualche cosa a monte però pur non essendoci quello comunque la regolamentazione organica e razionale dell'assetto del territorio e quindi l'articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione c'è anche qui tutto nel senso che anche qui noi siamo in un campo che prorogando il cosiddetto piano casa come era per la Regione Toscana sempre proroga del piano casa
Continuando a prorogare poi l'assetto del territorio bene essere in qualche modo falsato e sono poi esempio anche gli ultimi al tristi avvenimenti
Del del che che ciclici che Chávez ma riguardato di recente e quindi io in questo in questo citando la sentenza che riguardava un'eccezione fatta proprio dalla sempre per approvati del piano casa
E tra l'altro poi la sentenza si occupa anche diciamo così di tutto il resto e cioè quello che riguarda appunto
Non solo l'articolo tre novantasette ma proprio l'ecosistema la tutela dell'ambiente e quindi la propria invernale la la attraverso il sì questa la ringrazio grazie
Bene sarà decisa possiamo intanto chiamare la causa numero cinque
E io ricorso diciassette del due mila ventidue Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Abruzzo
Per presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Gianmario Rocchetta
Professata stereo
Il Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo uno commi uno e due della legge regionale Abruzzo numero ventisette del ventuno
Chiedendo inoltre la dichiarazione di legittimità costituzionale consequenziale degli articoli due commi uno due e dall'articolo quattro comma uno della stessa legge regionale ritenuto enorme strettamente connesse consequenziali al disposizioni in primo
L'articolo oggetto di censura stabilisce l'esenzione dal pagamento della compartecipazione alla spesa sanitaria il cosiddetto ticket per gli operatori delle forze armate delle forze di polizia della Protezione civile del Corpo nazionale dei vigili del fuoco della polizia locale nonché per gli operatori delle associazioni e cooperative impegnate in attività di emergenza
Urgenza soccorso ordine pubblico e sicurezza e protezione civile
Che accendono in pronto soccorso a seguito di infortunio durante il servizio o per ragioni di servizio
Anche in caso di dimissioni
Di in codice bianco e in relazione ad eventuali successive prestazioni strettamente collegate all'infortunò per un periodo massimo di due anni a decorre dal giorno dell'evento traumatico
Va precisato che questo ticket di venticinque euro e che la sua ratio è essenzialmente quella di evitare
Un intasamento dei pronti soccorsi per prestazioni che possono essere invece erogate dai medici di famiglia
La distruzione impugnato ad avviso del ricorrente violerebbe l'articolo centodiciassette terzo comma costituzione il riferimento al principio di contenimento dalla stessa pubblica sanitaria quale principio fondamentale della materia concorrente
Cioè del coordinamento della finanza pubblica
E questo in relazione all'articolo uno comma centosettantaquattro della legge trecentoundici del due mila quattro
In quanto la Regione Abruzzo essendo impegnata nel piano di rientro dal disavanzo sanitario non potrebbe individuare né porre a carico del servizio sanitario regionale livelli di assistenza ulteriori rispetto all'idea stabiliti dalla normativa statale
La disposizione regionali violerebbe inoltre gli articoli ottantuno e centodiciassette secondo comma lettera del M della Costituzione per violazione alla competenza statale in materia di determinazione dei LEA in quanto la Regione Abruzzo essendo impegnato in temi di rientro del razzo sanitario dovrebbe osservare il divieto di effettuare spese non obbligatorie e non può destinare risorse a prestazioni non incluse nei livelli essenziali di assistenza
Anche se va detto che qui in realtà non si tratta di una spesa in senso tecnico ma caso mai di un mancato introito
La regione Abruzzo no non si è costituita in giudizio
E e l'avvocatura generale dello Stato non ha depositato il terreno in memoria però va detto che successivamente alla presentazione del ricorso con la legge regionale cinque Abruzzo al ventidue sono state soppresse le parole ordine pubblico e sicurezza che erano nella primitiva nella primitiva a norma
E quindi si capisce che la Regione ha voluto limitare queste prestazioni in codice bianco a situazioni di emergenza
Espungendo quelle prestazioni
Fatte nell'ordinario servizio di ordine pubblico sicurezza che sta agli atti
L'avvocato dello Stato Rocchi
Grazie presidente ma insomma c'è poco da aggiungere
Effettivamente la questione abbastanza geometrica non c'è anche una la contestazione la la si si si ritiene che non sia rispettato neanche il il parametro
Dall'articolo ottantuno perché la clausola anche di invarianza finanziaria
Correttissimo quanto riferito al giudice relatore ancorché si tratta di un mancato introito comunque da incidere su quelli che sono i costi delle prestazioni e quindi la normativa realtà finanziaria che prevede che comunque siano
Alle prestazioni di cui alla alla norma sospettata
Di incostituzionalità
Sì come dire vengano finanziate con quelle che sono le risorse destinate al servizio sanitario per la per la Regione
Ovviamente non trattandosi di non potendosi trattare di livelli essenziali di assistenza in quanto la Regione non ha competenza a determinare nuovi livelli essenziale di assistenza rispetto a quelli determinate lo Stato proprio perché e la giurista il secolo essa corta
E interpreta la norma proprio in questo senso che livelli senza dalla determinazione dei livelli essenziali di assistenza è competenza della normativa statale
E allora a quel punto e con la geometria della della della questione come è stata costruita essendo in in una situazione di rientro dal dissesto finanziario per la spesa sanitaria non possono essere poste in essere nuove spese
Nel senso di aggravare i costi di quelli che sono già i fondi destinati a i ribelli essenziali di assistenza in cui non può rientrare questo
Previsto dalla norma
Regionale riteniamo che anche la modifica normativa intanto ha comunque prodotto effetti quindi lo scrutinio di costituzionalità e comunque dovuto consentito
Codesta Corte Anco che la norma sia cambiata ma comunque rimangono le altre parti della norma che non modificano la chiusura la sostanza della censura nel senso della non possibilità per la regione di prevedere ulteriori spese proprio per essere nel rientro dal dissesto finanziario
Rispetto a quelli che sono i livelli essenziali di prestazione per il suo richiamo il ricorso che dice esattamente questo clima
Grazie avvocato per la concessione per la geometria
E per la geometria
Congiuntamente sì sì
Chiamiamo congiuntamente le cause numero sei e sette
Ricorso quindici del due mila ventuno Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Molise per presidente del Consiglio dei ministri avvocato dello Stato Gianna Galluzzo per regione Molise avvocato Claudio Angiolini
Ricorso trentasei nel due mila ventuno Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Molise per presidente del Consiglio dei ministri avvocato lo Stato Gianna Galluzzo regione Molise avvocato Massimo Luciani
La relazione del presidente Buscema
Allora presidente d'accordo fare un'unica relazione per tutti e due i ricorsi esaltante allora
La presidente concime ministri a né con ricorso numero quindici
A impugnato l'intera legge della Giulia Molise trenta marzo due mila venti numero diciassette
In particolar modo la tabella relativa alla verifica piano ripiano componenti le disavanzo aprendoci a misura diciotto contro in allegato trenta relazione al conto del bilancio la gestione economico patrimoniale
Approvato dopo l'articolo dodici comma uno della deve lettere di di della medesima legge regionale che applica la quota disavanzo non ripianate del due mila diciannove l'ulteriore disavanzo emerso sempre ritenuto invece nove
Nel biennio due mila ventuno mila ventidue
Anziché per l'intero due mila ventuno assumendo la violazione dell'articolo centodiciassette
Secondo comma lettera n i Matia di armonizzazione dei bilanci pubblici in particolar modo e l'articolo quarantadue commi dodici e quattordici del decreto relativo centodiciotto del due mila undici entro il quale l'eventuale disavanzo di amministrazione accertato i applicato al primo esercizio il bilancio di previsione esercizio in corso di gestione poiché la quota disavanzo ripianata non sarebbe stata applicata al bilancio relativo all'esercizio due mila venti
Poi difficile a debito ha violato anche il principio contabile applicato
Dieci punto punto tre punto tredici e senza del quale gli enti che non realizzino un miglioramento del disavanzo
Devono dare distinte evidenziazione del disavanzo non ripianato spettò voleva ulteriore disavanzo formatosi nel corso dell'esercizio seconda novità previste
Dal paragrafo nove punto dopo punto ventisei inoltre
Il non liberazione secondo lo Stato i principi contabili applicati di cui ai paragrafi nove punto due punto ventisei nove punto due punto ventotto l'allegato qua quattro barra due
Del decreto di Rio centodiciotto mila undici ai sensi del quale le quote disavanzo applicate al Bilancio e non recuperate
E l'ulteriore disavanzo devono essere applicati per intero al primo esercizio del bilancio di previsione incolto di gestione ossia stante la la tardiva approvazione del bilancio due mila ventuno
Sostiene l'avvocatura dello Stato che le criticità indicate sarebbe superabile solo se ha ragione sostituisse in sede di bilancio di previsione due mila ventuno dalle ventitré
Oppure la prima legge di variazione dovuti delle suddette tabelle della relazione sulla gestione allegata al al rendiconto ma diciannove quantificata appunto e questa continuità se quantificazione
Con il secondo ricorso si consumò trentasei dove lo ventuno lo stato impugnato intera legge della Regione Molise quattro maggio per avente numero tre
In particolar modo le tabelle relative alla composizione copertura del disavanzo presunto rappresentate nella nota integrativa di guerra al all'articolo due comma uno lettera p allegato sei dice medesima legge
Nel laddove prevedono di ripianare in maggio disavanzo è emerso in sede di rendiconto negli anni vivere diciannove
Negli anni due mila ventidue e dovrebbe anziché pendente a dover nel due mila ventuno e questo avrebbe secondo lo stato della divo dell'attico centodiciassette secondo comma lettera è in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici
E in particolar modo secondo lo Stato sarebbe votazione dell'articolo quarantadue
Come come dodici e quattordici l'allegato quattro quattro punto due dei principi che ha già ribadito eccellenza senza dei quali in caso di approvazione tardiva del rendiconto il disavanzo non recuperato nonché l'utero il disavanzo vanno applicati per intero né altri Cizio in corso di gestione usi e domina ventuno
In aggiunta alle quote di recupero previste dei piani di rientro in corso di gestione con riferimento a tale esercizio
Per secondo lo stadio ci dirà così della composizione della copertura del disavanzo presunto rappresentato le tabelle contenute nella richiamata nota integrativa
E
Per quanto riguarda e la posizione del regione a regione si costituì in giudizio e sostiene quanto ricorso al primo ricorso l'infondatezza l'impugnativa e quant'altro secondo ricorso invece eccepisce può puri motivi di ammissibilità in subordine infondatezza
Nelle more del giudizio sono sopravvenuta alcune norme regionali che hanno terminato la richiesta di rinvio a loro la parte allo Stato per valutare la sussistenza di cui si dice stazione materia del contendere
Il meteo nove dicembre dove l'avventura infatti la Regione Molise approvato le leggi regionali numero sei e sette
Recanti rispettivamente rendiconto generale vede per l'esercizio della venti e assestamento al bilancio di previsione due mila ventuno e le ventitré i modi
In merito al richiamato chiuso per Tevez afferma la Regione che nel corso del tizio mila venti sarebbe stato recuperato più disavanzo di quanto previsto condizione che avrebbe consentito all'amministrazione regionale di ripianare già al due mila venti
Una quota di quanto non ridato il due mila diciannove quindi di applicare per intero nel due mila ventuno la quota rimanente
Che dunque la Regione che venga dichiarata la cessione Telecom tende perché le leggi regionali evocate avrebbero sanato i vizi denuncia del ricorrente lo Stato invece insiste per l'accoglimento delle questioni
Affermando Ida memorie depositate doccia dell'udienza di un potere ritenere satisfattiva li modifica apportate dalle chiamate l'inciucio sopravvenute peraltro conclude l'avvocatura erariale la tardività di con cui
è stata approvata la legge di assestamento al bilancio previsione per il ritorno ventitré ossia proprio al limite del kitsch opera ventuno non consiglierebbe di parentele adeguatamente ripianato il disavanzo nel corso del medesimo esercizio
Sono in proposito allegate alcune note della Ragioneria generale dello Stato che confermerebbero la scarsa attendibilità delle scritture contabili dunque la stessa richiesta dalla Regione fatta prevenire amministrate come delle finanze del febbraio due mila ventidue
In cui l'esistente avrebbe chiesto di poter beneficiare di una deroga e quindi chiamati i principi contabili
Che le consentisse ripianare il disavanzo deve diciannove in più annualità ammettendo quindi implicitamente l'insussistenza di risorse sufficienti per un ripiano del Circeo doveva ventuno fin qui gli atti
Presidente Buscema fra l'avvocato dello Stato Galluzzo
Giudice
Il giudice relatore a ampiamente illustrato la materia del contendere e non mise in testa che richiamare quanto appena detto rilevato nella memoria conclusiva da ultimo depositata il si insiste sul rilievo di ampiamente dimostrato dalle note pervenute dalla ragioneria che la Regione Molise non ha in realtà ripianato integralmente il disavanzo due mila diciannove nel due mila ventuno in quanto ha richiesto proprio una modifica normativa per consentire di spalmare in più annualità il recupero del suddetto disavanzo è evidente che tale circostanza non fa altro che confermare la fondatezza dei ricorsi proposti e mi sembrava sufficiente quindi richiamare gli scritti insistendo per l'accoglimento dei ricorsi
Grazie a molto credo che voglia prendere la parola prima professor Luciani
Così ci siamo accordati con suo permesso
Si tratta di due ricorsi e ovviamente essendo distinti mandati defensionali io parlo soltanto per la causa iscritta a ruolo al al numero sette ma ci sono evidenti profili di connessione tant'è vero che sono state chiamate congiuntamente
Ora senza invadere il campo riservato alla collega ovviamente direi che siamo di fronte anzitutto una singolare questione processuale per due profili
Perché la corte a nostro sommesso ma molto fermo avviso si trova in realtà di fronte soltanto a un'alternativa o dichiarare il ricorso inammissibile per letture eccezioni plurime eccezioni di inammissibilità che abbiamo formulato
Perlomeno questo riguarda il ricorso iscritto a ruolo al numero sette
Ovvero dichiarare cessata la materia del contendere e questo riguarderebbe entrambi i ricorsi mi permetto di dire
Perché di fondatezza proprio non se ne può parlare quindi valuterà la corte se in un caso del genere prevalgano le ragioni della forma e quindi l'inammissibilità o le ragioni della sostanza e quindi della cessazione a Matera la seconda ragione e che l'opposizione alla cessazione
Della materia del contendere si basa su argomenti che non solo non sono probanti ma sono documentalmente smentiti e smentiti dai fatti come vedremo tra tra poco
E mi consenta Presidente mi consenta la corte di osservare che quando c'è una controversia tra istituzioni non è un bene ma quando questa controversia inutile
E ancora peggio è troppo male perché non si comprende perché siamo disturbando la corte
La ragione della mia perplessità
Dipende dalla lettura della nota Mef protocollo due tre quattro quattro del dieci gennaio due mila ventidue che
Invocata dalla difesa erariale quale pretesa dimostrazione della
Non ricorrenza delle condizioni per pronunciare la declaratoria di cessazione della materia del contendere ora io forse mi sbaglierò però se leggo questa nota io ci leggo esattamente il contrario
Dalle memorie difensive risulta che la regione Molise ha fornito copertura al disavanzo due mila diciannove forse leggo male
Evidentemente l'ha fornita imputando la l'esercizio due mila ventuno cosa voleva lo stato questo l'ha fatto la Regione Molise si chi lo dice la Regione Molise no giudice immersa ragioneria generale
Pertanto salto Malika
Non si hanno osservazioni dice la Ragioneria generale che è stata compulsata dalla difesa erariale
Non si hanno osservazioni in merito alla cessazione la materia del contendere e perché non se ne hanno nel presupposto della verifica della corretta applicazione dei principi contabili quegli stessi principi contabili che sono stati invocati dalla difesa erariale
Mi permetto di richiamare l'attenzione della corte eccellentissima sul fatto che i principi contabili nove punto due punto ventisei nove punto due punto ventotto
Stiamo parlando ovviamente dell'allegato quattro barra due al decreto legislativo centodiciotto nel due mila undici questi principi contabili che sono quelli che si assumono violati né i gravami
Del presidente del Consiglio sono esattamente quelli menzionati in questa nota
Che dice sono stati rispettati
Non si capisce di che cosa si stia discutendo in questa tesi
In questa sede
La nota della presidenza del Consiglio conclude così tanto rappresentato si rinvia cautelativamente
Alle conclusive valutazione del dipartimento per gli Affari regionali la Presidenza del Consiglio dei ministri in merito la possibilità di aderire alla richiesta della Regione Molise che venga dichiarata la cessazione la materia del contendere è un problema tecnico nossignore un problema politico
Ma
Alla ragioneria generale era stato richiesto un avviso tecnico lo ha dato questo avviso tecnico sì ed era perfettamente favoriva
L'ipotesi cessazione materia del contendere
E quindi per quale ragione siamo qui in una controversia istituzionale inutile che come accennavo prima un male
Seconda
Secondo rilievo U l'altra nota richiamata nelle difese
Della del Presidente del Consiglio è la nota sempre del ministero come delle finanze il ventuno febbraio due mila ventidue due sette protocollo due sette otto tre sei
Questa nota
Riguarda si badi la legge regionale Molise numero sei
Stiamo discutendo della legge regionale Molise numero sei nossignore non ne stiamo discutendo
L'osservazione numero uno così esordisce in merito alla legge regionale in oggetto quindi riguarda quella legge regionale non riguarda quella di quest'anno di quelle di cui stiamo discutendo
La nostra quella per la quale ho mandato la tre del due mila ventuno
La collega Angiolini discuterà della legge diciassette del due mila venti
Si evidenzia che analogamente a quanto già rilevato in merito all'esame della legge di assestamento di bilancio di previsione due mila ventidue mila ventidue che la legge sette del due mila ventuno ne stiamo discutendo
No
Ci sono delle criticità sopra evidenziate in queste leggi si dice e si chiede l'impegno formale della regione ad attenersi in futuro certi comportamenti
Si parla poi di l'accantonamento di rischi di fare dei residui perenti
Qui stiamo parlando di ripiano disavanzo stiamo parlando di accantonamenti per i residui perenti cosa c'entra nulla
Peggio ancora più avanti la terza osservazione con riferimento al rispetto degli equilibri di cui l'articolo uno comma ottocentoventuno dalla legge centoquarantacinque del due mila diciotto cosa dice la Ragioneria
Nell'osservare che nell'esercizio due mila venti sono stati conseguiti un risultato di competenza è un equilibrio di bilancio non negativi
Ma
Fatto certo stesso e la stessa Ragioneria dello Stato che ci dice che c'è l'equilibrio di bilancio e quindi il disavanzo non c'è
Anche qui non comprendo di che cosa si stia si stia discutendo soprattutto questa nota
Chiederei se potessi domandarlo alla difesa erariale questa nota come si può dire che colleghi
Il diniego di assenso all'ipotesi di cessazione della materia del contendere all'assunzione del rispetto di impegni relativi ad altre questioni
Non è così
Non è così
Quindi l'opposizione
Alla
Cessazione della materia del contendere del tutto incomprensibile aggiungo che nessuna di queste leggi nella legge sei nella legge sette nella legge nove del due mila ventuno tutte leggi attinenti al bilancio perché alcune legge di bilancio legge di assestamento rendiconto nessuna di queste leggi è stata impugnata
Quindi evidentemente tutte le perplessità della ragioneria evidenziata in questa nota sono state risolte perché altrimenti il presidente del Consiglio queste leggi l'avrebbe impugnata vero
La difesa erariale
Chiede che si subordini l'adesione alla alla richiesta di cessazione del contendere all'assunzione di alcuni impegno mi ecco ma questa assunzione di impegni riguarda altro cioè il perimetro della
Di questo contenzioso è definito dal ricorso qui stiamo parlando di altre leggi di impegni relativi ad attività futura della regione che non c'entra assolutamente nulla con
L'ipotesi stazione del contendere in queste in queste vicende
E oltretutto come abbiamo visto le leggi successive sei sette nove del due mila ventuno non sono state censurate
Nel presupposto dell'assoluta satisfattiva ITA
Del comportamento della regione
Comunque
E concludo presidente
Che
Tutto questo non abbia mi permetto di dire forse perdonerete insomma non abbia senso
Lo dimostra anche un carteggio che mi permetto di produrre abbiamo avuto cura di consegnare alla difesa erariale copia ovviamente
Che produciamo in realtà non tardivamente perché la produzione è stata stimolata dal deposito della memoria nell'imminenza dell'udienza da parte del Presidente del Consiglio quindi non avevamo la possibilità nel dovere
Di e produrla precedentemente si tratta del carteggio
Che
Intercorre tra la Regione Molise e la presidenza del Consiglio proprio dipartimento affari regionali in ordine alle questioni concernenti le leggi numero sei sette nove insisto non impugnate quelle per le quali si dovevano assumere gli impegni
Allora questo carteggio dimostra a che la Regione alcuni impegni gli assunti BT che su altre questioni ha dato i necessari chiarimenti
Ci che poiché le leggi sei sette nove non sono state impugnate evidentemente
La materia del contendere è cessata senza il minimo dubbio perché non c'è nessun residuo di contenzioso che sia stato lasciato fuori
Quindi con suo consenso presidente mi permetterei poi di consegnare copia se ho ben capito l'avvocato è stata già ricevuto né grazie
Quindi poi consegno cancelletto
Quindi
Due ultime osservazioni se non fosse se non ricorresse l'ipotesi della cessazione della materia del contendere dico ricorrerebbe comunque
E un difetto di interesse sopravvenuto e quindi ricorrerebbe la fattispecie dell'improcedibilità del ricorso in ogni caso diciamo dal nostro punto di vista mai cambierebbe molto certamente la cessazione del contendere fa meglio comprendere che il contenzioso nona più nessuna ragione ragione di essere un'ultima osservazione
Ma una
Non credibile mi permetto di dire pronuncia di accoglimento ma quali conseguenze avrebbe
Cioè quali sarebbero gli effetti di una pronuncia di accoglimento che ravvisasse un vizio di una legge regionale i cui Effeti Point sono stati comunque
Ripianati
Attraverso interventi successivi della stessa regione
Non ci troveremmo di fronte a un'ipotesi di impossibilità di sanare un qualsivoglia vizio cosa che invece nel regime del del bilancio pubblico non è secondo la vostra giurisprudenza perché l'avete detto voi stessi in in plurima occasioni
Quindi per tutte queste ragione Presidente ma io insisto
Valuti la corte se ricorra l'ipotesi prima della inammissibilità e poi della cessazione dalla materia del contendere ovvero se vuole pronunciarsi nel merito la cessazione materia del contendere ore assoluto subordine
In assoluto subordine l'improcedibilità per carenza sopravvenuta di interessa in l'estremo subordine l'infondatezza del ricorso per la ragione per le ragioni che abbiamo enunciato negli scritti difensivi sulle quali non non ritorno grazie presidente cambiando i limiti
Aggiunge
Qualcosa
Sì grazie Presidente buongiorno
Allora io per snellire la discussione per alleggerire anche la tempistica mi condivido integralmente le gli argomenti appena trattati dal professore rutti Luciani che chi tutte le osservazioni da lui appena illustrate
Mi preme soltanto rilevare come la Regione abbia fatto pieno affidamento nella legittimità degli atti delle delle leggi successivamente intervenute intervenute successivamente all'impugnativa
Parlo del ricorso numero diciassette e quindi la legge regionale chiedo scusa il ricorso numero quindici due mila ventuno legge regionale impugnata Kakà diciassette del due mila venti
La Regione abbia fatto pieno affidamento stavo dicendo sulle nella nella legittimità del ripianamento del disavanzo che è stato illustrato nelle tabelle della della della legge sei che riguarda il rendiconto due mila venti
Nella legge sette che è l'assestamento due mila ventuno
E chi chiaramente poi gli successivi atti sono sfatti
E lavorati dal punto di vista contabile senza alcuna ulteriore rilievo come anche ha dimostrato il l'avvocato il professore Luciani
Con gli atti che ho anch'io in deposito ma ritengo a questo punto super superfluo inutile depositarli nuovamente
E credo che la Regione abbia pienamente dato le giustificazioni le spiegazioni alle osservazioni che il dipartimento della degli affari regionali
Del del Mef del ministero abbia ripetutamente perché c'è c'è stata un'ampia dice Coco una un ampio scambio epistolare e di di di comunicazioni fra regione nel come come dovrebbe essere quindi la Regione una volta che ha terminato le le interlocuzioni fornendo le osservazioni richieste ma soprattutto gli impegni che come ha illustrato il professor Luciani
Riguardavano tutt'altre fattispecie abbia assolto pienamente al proprio obbliga onere di interlocuzione con il ministero
A questo punto quindici anch'io insisto per la dichiarazione di cessazione della materia del contendere non restando state
Impugnate le le leggi che hanno poi rideterminato il ripianato il rideterminato Morri del ripianamento già c'era stato la rideterminazione né Sensi voluti in qualche modo dalla dalla del ministero
Grazie posso fare una domanda sì a sicuro i temi di fatto che mi rivolgo da tutta la regione il il rendiconto del due mila ventuno è stato approvato dalla Regione Molise
In
E due miliardi e la giunta ha già approvato
No così non ancora non ha no poi perché si è Varvara parifica della rete la Corte dei conti che rende conto se approvato dalla Giunta e di avere portato
Per prima all'esame alla la corte dei conti presso quattro dal consiglio e ancor meno no è ancora in corso di di elaborazione e proprio il documento contabile
Grazie
Grazie nell'incidente allora richiamiamo l'ultima Caldarella alla numero otto
Tu no Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Calabria presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Maria Gabriella Mangia per regione Calabria avvocato Graziano un g su delega degli avvocati Gian Claudio festa e Domenico un bullo
Dal centro destra dal meriti prego accomodatevi
Grazie presidente il presidente del consiglio dei ministri
Ha promosso in via principale questioni di legittimità costituzionale dell'articolo uno della legge della Regione Calabria sette luglio due mila ventuno numero ventitré
La disposizione impugnata proroga di un ulteriore anno fino al trentuno dicembre del ventidue
Dopo numerose scusate dopo numerose precedenti proroghe il termine per la presentazione delle istanze per eseguire interventi edilizi previsti dalla legge Calabria recante il Piano casa il ventuno del due mila dieci
Legge sul piano casa che tra l'altro ha consentito ampliamenti volumetrici in edifici abitativi e demolizione e ricostruzione di immobili quattro i profili di censure il primo e denunciata anzitutto la violazione dell'articolo nove della Costituzione e dell'articolo centodiciassette secondo comma lettera S per contrasto con alcune norme del Codice del bene dei beni culturali e paesaggistici
Centotrentacinque articoli centotrentacinque centoquarantatré e centoquarantacinque poiché il secondo il ricorrente la disposizione impugnata renderebbe permanenti interventi previsti come straordinari dalla legge Calabria sul piano casa del due mila dieci
Con la conseguenza di accrescere il numero di interventi in deroga alle prescrizioni urbanistiche e di disporre tardi interventi cito al di fuori del necessario quadro di riferimento che dovrebbe essere costituito dalle previsioni del piano paesaggistico
Piano paesaggistico non ancora adottato in Calabria
Che hanno paesaggistico che ai sensi del Codice di settore fa elaborato d'intesa fra Stato e regioni
E prevede le trasformazioni compatibili e quelle incompatibili in relazione alla tutela del paesaggio
La legge regionale in definitiva contrasterebbe con la scelta del legislatore statale che ha competenza esclusiva in materia di ambiente di rimettere ad una pianificazioni CUD decisa la disciplina del paesaggio
Seconda censura il ricorrente richiede ritiene inoltre violato anche l'articolo cento di
Già sette primo comma della Costituzione
Quindi vincoli sovrannazionali in riferimento alla Convenzione europea del paesaggio poiché la proroga di cui abbiamo detto consentirebbe la realizzazione di interventi
Di significativo impatto sui paesaggi sia vincolati che non vincolati
Terza censura la disposizione impugnata violerebbe anche l'articolo centodiciassette terzo comma per contrasto con i principi fondamentali statali in materia di governo del territorio
Dettati tra l'altro da norme della legge urbanistica del quarantadue attuate mediante il decreto ministeriale mille quattrocentoquarantaquattro del sessantotto che come noto stabilisce
Tra l'altro limiti inderogabili di densità edilizia di altezze di distanza tra i fabbricati
Infine sarebbe violato quarta censura il principio di leale collaborazione fra Stato e regioni in quanto la disposizione impugnata sarebbe stata adottata dalla Regione Calabria in via unilaterale in assenza
Di quella pianificazione condivisa con lo Stato di cui si è detto anche nel primo
Profilo di censura il presidente il Presidente del Consiglio dei ministri ha depositato memoria l'otto novembre del ventidue in cui verrà ribadito integrato e precisato ulteriormente le sue posizioni la difesa regionale chiede che le questioni siano dichiarate non fondate sostenendo che la proroga disposta dalla legge regionali impugnata
Sarebbe stato adottata per consentire ai soggetti interessati un termine più ampio per presentare le istanze per la realizzazione degli interventi edilizi termine più ampio reso necessario
Secondo la difesa regionale dalle difficoltà causate dalla pandemia
La difesa regionale sottolinea inoltre che buona parte delle regioni
Hanno disposto proroga analoghe infine gli interventi sarebbero inibiti nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico di che dite al che non sussisterebbero violazioni di norme costituzionali grazie
Professor Dal venti avvocato dello Stato mangia
Grazie presidente qui si tratta di questioni ben nota codesta certissima corte
Il ricorso stato
Esposto
Attore abbiamo depositato memoria
Nelle more intervenuta la sentenza duecentodiciannove del del venti ventuno di cui si è dato conto nella nella stessa memoria il questa legge del due mila e dieci è stata abrogata dall'articolo quindici della legge
Sette luglio ventidue numero venticinque però comunque avuto applicazione quindi permane d'interesse fa ricorso mi riporta ricorso e insisto per l'accoglimento
Anzi avvocato Bondi
Grazie presidente Bongiorno sarò telegrafico innanzitutto rappresento quanto appena dedotto dalla collega in merito alla torta integrale abrogazione da legge ventuno due mila dieci ad opera dell'articolo quindici comma uno lettera della legge regionale numero venticinque del sette luglio del del due mila ventidue
Che
A nostro avviso comunque
Consente l'accertamento della cessazione la materia del contendere qualora la Corte non ritenesse sussistere i presupposti per tale dichiarazione
Mi riporto
Motivi
Il l'atto di costituzione
Sottolineando che la norma impugnata è una norma specifica sulla era proroga del del termine che
è giustifica a nostro avviso per Mario espressione come eccezione dell'eccezione siamo ben consapevoli giurisprudenza della corte
Sulla
Sul principio
Della natura emergenziale degli atti che non possono essere ripetuti fino a diventare affina stabilizzano determinata disciplina però in questo caso riteniamo che la straordinarietà degli eventi degli ultimi Due anni
Abbia consentito questa ulteriore proroga per al per fa sì che non rimanesse
Lettera morta realtà la precedente la precedente disciplinate
A bloccato comunque
Per procedimenti in maniera sostanziosa per terra nuovi ovvi motivi relativi relativa relative alla pandemia
Detto questo non vi rubo altro tempo ringrazia mi riporta le conclusioni
Sarà decisa e l'udienza è conclusa