Salone della Giustizia 2002 - Face to face con Maurizio Landini (segretario generale CGIL) e Giuseppe De Bellis (direttore SKY TG24)

Ecco c'è ritornato in indiretta proseguono i lavori di questa prima giornata del tredicesimo Salone della giustizia ricominciamo con il primo dei Festo fesso che hanno avuto grandissimo successo lo scorso anno
E lo facciamo ringraziandolo della sua presenze partecipazione con il segretario generale della CGIL Maurizio Landini grazie a noi è un graditissimo ritorno Giuseppe De Bellis direttore di Sky TG ventiquattro appena atterrato all'arrivo porto di Fiumicino
Una brevissima una brevissima sigla e poi trenta minuti tutti per due ore
Non è un obbligo
Segretario Dandini benvenuto grazie buongiorno allora abbiamo una mezz'oretta nel parlare di dei siamo da pochi minuti da qualche qualche tempo usciti dal primo discorso della neo premier dal prende il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni come ha detto devono essere chiamata
Le chiedo subito un primo commento in generale sul discorso e poi andiamo sui temi più specifici della relazione che ci sarà Polito al governo e il sindacato
Io ho trovato una coerenza tra le cose che lei ha detto durante la campagna elettorale del suo programma
E quello che oggi ha illustrato quindi vi do atto diciamo così appunto di una coerenza di chi rivendicando un governo politico che alla maggioranza teorica per poter governare per i prossimi cinque anni
Che intende essere coerente con le cose che ha detto anche prima delle prima di diventare il premier del nostro Paese
Contemporaneamente per quello che ci riguarda io ribadisco che ci sono una serie di questioni e di temi che noi vogliamo poter discutere poterci confrontare e ci sono una serie di questioni che io non ho sentito esempio affrontare la emergenza che abbiamo energetica e quindi anche economica dei redditi bisogna decidere dove si vanno a prendere le risorse noi continuiamo a pensare che in questo momento la tassazione degli extra profitti è assolutamente indispensabile non ho sentito una parola su questo tema
Ho sentito parlare di tregua fiscale se questo in un qualche modo copre un'idea di condono fiscale ludiche in modo molto chiaro non mi sembra questa la strada da seguire
E la riforma del fisco per noi un punto particolarmente importante così come quando si parla
Di riduzione del cuneo fiscale di cinque punti e si dice che deve essere diviso tra impresa e lavoro
Io mi permetto di dire che in questa fase non son d'accordo in questo fase è il momento di se riduco il cuneo fiscale di sostenerlo verso i lavoratori aumentando il netto in busta paga
E altro tema che secondo me centrale e io non l'ho sentito
Nel discorso e per noi rimane un punto di fondo eh cancellare quella precarietà assurda che nel nostro Paese se determinate vuol dire costruire il creare dei posti di lavoro
Che siano non precari che siano stabile che permettono alle persone di potersi realizzare a partire da una serie di scrittori strategici che sono la sanità che sono l'istruzione che sono anche settori di
Diciamo così manifatturieri strategiche sostanzialmente per il nostro Paese quindi io vedo una coerenza ho visto anche delle cose che non ci sono e soprattutto posso dire non ho capito mi auguro che nei prossimi giorni questa mia non comprensione sia risolta
Perché quando si dice o la maggioranza discuto con tutti ma poi decido vorrei capire il rapporto che ma in Parlamento non ci siamo il rapporto con le parti sociali col sindacato quale perché se qualcuno pensa semplicemente di informarci di quello che hanno in mente di fare io credo che non sia sufficiente noi rivendichiamo avendo delle proposte delle piattaforme sul fisco sulle pensioni sulla precarietà
Sulle politiche industriali
Sulla salute e sulla sicurezza ne vogliamo essere coinvolti e vogliamo trovare delle intese degli accordi si tratta di capire se il governo ha la volontà di rapportarsi con le parti sociali in questo modo pure no questo lo vedremo nei prossimi giorni
Il neo ministro la neo ministro del lavoro
A me appena uscita dal Quirinale ad ha dato diciamo garanzia di di volersi confrontare con le parti sociali effettivamente non ha detto
In che modalità e le chiedo se oggi dovesse decidere qual è la prima priorità ne ha dette diverse né in cui in questa prima risposta ma la prima priorità per il sindacato
Nella politica economica e del sostegno al lavoro dei prossimi mesi del governo qual era la prima priorità in assoluto è la questione del reddito e delle bollette che stanno arrivando
Quindi io penso che cioè i duecento euro che sono stati dati
A luglio o i centocinquanta che dovrebbero essere dati a novembre fino a chi ha un reddito fino a venti mila euro sono assolutamente insufficienti ad affrontare quello che sta succedendo
Perché le bollette sono triplicate quadruplicate quindi è chiaro che c'è un'emergenza immediata
Che vale sia per i lavoratori in alcuni casi vale anche per le imprese che deve essere assolutamente affrontata credo che questo sia un primo provvedimento immediato che deve essere affrontato
In conseguenza questo perché bisogna ragionare non solo sull'emergenza ma su come rendo stabile una crescita dei salari penso naturalmente che c'è un problema
E riguarda il superamento della precarietà perché l'altro grande tema è che in questi anni noi abbiamo persone che pur lavorando son poveretti sono livelli di precarietà
E di diversità di diritti tra le persone che lavorano che non assolutamente senso continuare ad agire e questo vuol dire soprattutto parlare di ai giovani e dare ai giovani la possibilità di un futuro che sia al legato alla realizzazione nel lavoro che fanno oggi continuiamo ad essere un Paese che ha un numero altissimo di giovani laureati e diplomati e noi ne abbiamo molto meno di altri perché abbiamo una dispersione scolastica molto alta che però se ne vanno dal nostro Paese noi perdiamo intelligenze e competenze
E soprattutto non diamo una prospettiva di futuro visto che si parla anche di aumentare le nascite io credo che sia un problema assolutamente giusto
Uno si dovrebbe chiedere perché oggi non ci sono io penso che uno dei problemi è proprio la precarietà della vita e del lavoro che non permette di poter anche fare scelte e di avere una sicurezza sul futuro
C'è stata tanta polemica e ne parleremo tra un po'anche sui nomi che hanno avuto alcuni ministeri foglio devo chiedere almeno un paio di cose su questo però voglio fare una riflessione sul fatto che ministero d'una famiglia e quello sotto il quale c'ho le pari opportunità non sarebbe più giusto che le pari opportunità finissero sotto il ministero del lavoro
Ma guardi per me a questo punto il problema non è solo come si son chiamati che può essere anche una per tante ragioni per indicare quello che uno vuol fare o per dire che c'è un cambiamento
Io penso che sia importante che tipo di politiche sostanzialmente si fanno quindi l'ho detto in precedenza e lo confermo noi il giudizio definitivo su questo governo lo daremo sulla base di quello che concretamente sarà di come intende affrontare questi temi e aggiungo noi come organizzazioni sindacali almeno come CGIL
Andremo a questo confronto se il Governo lo attirerà avanzando delle proposte su ognuno dei temi che oggi sono stati trattati anche nella relazione perché anche noi abbiamo
Assolutamente
Il bisogno di cambiare politiche sbagliate fare riforme che da anni non sono state fatte
E per quello che ci riguarda il centro ci deve tornare la persona si deve tornare il lavoro
Ti deve tornare la possibilità delle persone di utilizzare la propria intelligenza di realizzarsi nel lavoro
In un momento in cui c'è da cambiare anche i sistemi di produzione i prodotti perché la questione della transizione ambientale e digitale non sono uno scherzo ma sono un elemento con cui fare i conti questo vuol dire cambiare anche il modo con cui si organizza il lavoro con cui si organizzano in prede
Ma il centro deve essere chiaro per noi non ci può essere il profitto il mercato fine a se stesso ma ci deve essere la persona il lavoro e da un certo punto di vista anche il ruolo nell'economia dello Stato che deve essere davvero di indirizzi e non semplicemente di quello che lascia fare al mercato perché disastri
Che stiamo vivendo sono frutto di vent'anni in cui la teoria era lasciamo fare al mercato che risolve risolverà tutto quello che si è determinato in aumento delle diseguaglianze e in molti casi il fatto che il nostro Paese molto più in ritardo di altri Paesi in giro per l'Europa e per il mondo
Nel nel primo discorso Giorgia Meloni ha parlato anche del dell'Italia come un Paese che non è un Paese per giovani India citato i giovani poco fa
Che cosa secondo lei rende così difficile che cosa ha preso così difficile investire e credere ai nostri giovani fino ad ora
Beh io credo che uno dei temi di fondo basta parlare con i giovani che vanno via dall'Italia lavorare da altre parti perché da altre parti li pagano di più riescono costruirsi riescono a realizzarsi nel lavoro che fanno in tanti casi svolgono anche delle funzioni molto importanti
Da noi oggettivamente i livelli di precarietà che ci sono sono io credo inaccettabili
Ed è anche i livelli di sfruttamento che si sono determinate in questi anni e siccome sono state fatte leggi sbagliate in questi anni lo dica in modo chiaro sia da governi che dicevano di essere di sinistra
Sia che governi dicevano di essere di destra io credo che lei è stato il più sbagliato secondo da una ma sono anni su questo perché c'è chi è cominciato nel due mila e poi ha finito col Giovacchino accettato proprio tutto un percorso che ha prodotto un elemento di flessibilità e di precarietà se lei parla con un giovane io non ne ho trovato uno che alla domanda cosa vuoi fare da grande tipiche il precario non ne ho trovato ancora neanche uno tutti vogliono potersi realizzare utilizzare la loro intelligenza essere utili allora io credo che questo significa anche cambiare il sistema e in questo caso penso che ad esempio la formazione il diritto alla formazione la crescita delle conoscenze sia oggi un diritto fondamentale che va garantito a tutti perché una delle ragioni delle diseguaglianze che si stanno determinando
E proprio anche il fatto delle diverse conoscenze delle diverso porno otto unità
Che le singole persone hanno per questo io penso che il ruolo oggi della conoscenza della formazione dell'istruzione della scuola pubblica
è un elemento fondamentale perché questo non riguarda solo chi è giovane e arriverà se ci riesce ad una diploma d'una laurea siamo in una fase in cui il diritto alla formazione deve diventare un diritto permanente lungo tutto l'arco della vita
Che è una persona io debbo anche mentre lavoro
Averi il diritto dentro il mio orario di lavoro di avere delle ore in cui non sono pacato perché produco ma sono pagato perché studio perché mi aggiorno e uso questa mia intelligenza questo vuol dire cambiare il sistema di funzionamento
Anche delle imprese ma vuol dire investire davvero sulla formazione sulla ricerca recuperare quei ritardi che in questi anni il nostro Paese ha determinato perché siamo il paese che a livello di precarietà più alto
E siamo il paese che a livello di investimenti in ricerca in innovazione più basso i livelli di produttività più bassi
Queste due cose da Bono portarti a cambiare sostanzialmente secondo me il modello di agire per questo io dico
Bisogna rimettere al centro il lavoro e bisogna rimettere al centro la persona
Una maggior flessibilità per lei è necessariamente più precarietà
Guardi la tv il mercato oltre avere un mercato di lavoro così rigido va incentivato ma guardi l'avete letta oggi siamo di fronte al fatto che il mercato non è assolutamente rigido dei livelli di tre abbiamo non so quanti rapporti lavoro provi a pensare
Dal contratto
Autonomo dal lavoro a chiamata dal job sharing certo abbiamo una quantità dei rapporti di lavoro che stanno determinando il fatto che ci sono sei milioni di persone che pur lavorando sono povere
E siamo di fronte al fatto che le persone in molti casi pur facendo lo stesso lavoro
Sotto lo stesso tetto non hanno gli stessi diritti e non hanno le stesse tutele e questo porta le imprese non a competere sulla qualità sull'innovazione sulla formazione
Ma sulla riduzione dei costi sui bassi salari abbiamo pensi a tutto il sistema dell'appalto dei subappalti delle finte cooperative
Di quello che questo determinato questo impoverito non solo il lavoro ma indebolito anche il sistema industriale del nostro Paese allora io penso che ci sia proprio da produrre un cambiamento in questa direzione e io penso ad esempio che bisogna cominciare non a dare soldi
Pubblici a pioggia tutte le imprese a prescindere bisogna condizionare i soldi pubblici che io ti do al fatto del tipo di investimenti che fai del tipo di rapporto di lavoro che crei come pari coi dipendenti che innovazione mette in campo
Come li coinvolge nelle sale te che fai quindi proprio perché siamo di fronte a un cambio insisto cambiano i prodotti da se pensiamo a tutta la tradizione
Energetica di cambiamento climatico i motori a scoppio per dare un'idea da qui ai prossimi quindici o vent'anni novità il più devi fare delle altre cose
La tecnologia digitale cambia il lavoro e cambia il sistema e quindi devi investire
In questa direzione la tecnologia non è neutra dipende chi la usa allora in questo contesto è decidono le imprese da solo decide il mercato o c'è il coinvolgimento anche del lavoro e delle parti sociali rispetto come si gestiscono sostanzialmente questi processi
Quindi io rivendico un ruolo del lavoro e del sindacato in questa funzione non per partecipare meno qua per partecipare di più
Ma anche per riconoscere che ci son delle mediazioni sociali da fare in cui si riconosce questo tema per cui se la flessibilità significa essere disponibili a lavorare in orari diversi si può contrattare se la flessibilità come è stato in questi anni si traduce in più precarietà
Io credo che questo è una cosa sbagliata per le persone che lavorano ma è una cosa sbagliata anche per il nostro Paese c'è se non siamo più indietro di altri paesi
E abbiamo livelli di produttività più baci site cresciamo meno
Dovremmo chiederci perché e dovranno valutare il fatto che noi siamo quelli che hanno i livelli di precarietà più alta e siamo quelli che hanno il numero di giovani ogni anno che se ne vanno sentito che oggi si parla della chiusura dei porti forse dovrebbero fatemi farla battuta chiudere il diario porti perché sono di più i giovani italiani che se ne stanno andando in giro per il mondo degli stranieri che vogliono venire da noi non fate chiaro questo tema
E io penso che questo sia un elemento decisivo nei giorni scorsi mi è capitato di andare in Inghilterra fare un incontro con i tanti giovani che vivono a Londra
Vorrei far notare che in una città come Londra sono più di cinque seicento mila gli italiani continuano a esserci nonostante che ce l'avresti quasi trenta mila giovani all'anno che se ne vanno in quella nazione lì per non parlare di altre parti e quando tu parli con quei giovani buona parte di quelli lì non ti dicono che domattina tornano fa affari precari ma rimangono
E in molti casi scoprì che hanno un'intelligenza una capacità perché noi italiani questa creatività questa capacità di fare ce l'abbiamo e ce riconosciuta
E svolgono anche dei ruoli allora si può pensare di cambiare questo Paese se le energie più intelligenti e più forte io le lascio scappare perché se rimango un qui
Non gli dà un contratto precario di pago poco o gli dico che debbono competere con altri che come loro per vivere hanno bisogno di lavorare io credo che sia un modello sociale sbagliato quello e quindi penso che oggi vada cambiato se la sua domanda se la flessibilità e quello che c'è stato fino adesso non ho dubbi a dire no quella roba lì non va bene
Se vogliamo creare una cosa diversa per me togliamo la precarietà
Poi concordiamo le necessaria flessibilità che debbono esistere ma se la flessibilità e la possibilità di licenziare o di pagare meno le persone di non applicare i contratti di non rispettare le norme di sicurezza di fare gli appalti al massimo ribasso
E via di questo passo io dico abbiamo già dato fine queste quello che noi vogliamo che si cambi se vogliamo dare un futuro al nostro Paese
Sentendola parlare dei dei ragazzi che vanno fuori vanno all'estero e inevitabile ricollegarsi al merito lei non è stato particolarmente contento quando tornando un nome di un ministero si è citato il merito ma non è che il concetto è giusto in realtà cioè premendo il merito ha un valore o no
Guardi mi permetto di dire
Non solo nella nostra Costituzione
Ma mi permetto fin dall'Illuminismo
Già una persona importante come Rousseau
Diceva delle cose molto precise già Luís a quei tempi respingeva si direbbe con qual si con molto rigore qualsiasi criterio
Per valutare le persone diverso dalla conoscenza e dalla qualificazione specializzata
Allora io banalmente dico non ho nulla contro il riconoscimento delle qualità delle persone perché per non siamo tutti uguali e giustamente vanno anche riconosciute
Ma io parto da un altro punto il ruolo della scuole dell'istruzione e quello di includere e quello di mettere tutti nelle stesse condizioni
Per poter dare il meglio di sé in un Paese pieno di diseguaglianze come quelle che ci noi stiamo vivendo non mi ha quindi Peretti dire siamo il paese che c'è ancora la dispersione scolastica più alta d'Europa
Siamo il Paese in particolare nel Mezzogiorno dove c'è questa situazione siamo ancora il Paese dove ci sono famiglie che non sono in grado di mandare a scuola i propri figli perché non hanno abbastanza risorse e altri che invece hanno la fortuna di poter anche al limite non
Non andare a scuola non studiare tanto perché tanto hanno la possibilità allora in una situazione di questo genere che cosa significa
Introdurre una qualche ragionamento è che cosa
Perché io penso che noi dobbiamo qualificare se penso anche a tutte le persone fragili che hanno bisogno di un'idea di scuola di un certo tipo io la vedo come una regressione non so se è chiaro la vedo come una regressione di cui non abbiamo bisogno
Lo abbiamo bisogno esattamente dell'opposto quello che io sto dicendo
Non vuol dire che non penso che vadano riconosciute le capacità io sto dicendo che per mettere nelle condizioni tutti di poter utilizzare le proprie capacità
Debbo partire dalla aveva una scuola inclusiva che mette nelle condizioni di affrontare questa situazione e a tutti di poter dare il meglio di sé
Se io parto all'opposto io penso che sto facendo una regressione molto pesante e non credo che sia la strada che dobbiamo seguire
Tornando alla formazione del governo le voglio chiedere un giudizio sulla Centa del ministro Piantedosi come ministro dell'interno
Visto che è stato il prefetto di Roma durante i fatti che hanno riguardato l'assalto alla CGIL è una cosa che l'ha colpita
L'ho lasciati undici ore al giorno le dico una cosa molto precisa a parte che il prefetto Piantedosi lo conosco fin dai tempi in cui lavorava a Bologna essendo io dell'Emilia Romagna avendo fatto la mia esperienza
Di lavoro sindacale anche in quella regione
Le dico una cosa in senso generale da me non sentirà mai nessun giudizio personale su nessun ministro
Perché
Io in questo caso le persone le giudico per quelle che faranno nel momento in cui hanno un ruolo di lì in avanti
Quindi sono scelte che giustamente la il presidente del Consiglio incaricato aveva il diritto di avanzare le proposte ha fatto queste scelte di cosa farà il governo ne risponderà lui
Per quello che mi riguarda io i ministri il governo li giudicherò per quello che concretamente faranno di qui in avanti quindi
Da me non sei non è per fare il furbo lavarmi nelle mani Pan perché credo che sia sarebbe sbagliato
E introdurre dei preconcetti rispetto a quello che viene poi se ragiono rispetto a quello che è successo
Alla CGIL io non posso come ho fatto
Anche in piazza pochi giorni fa quando abbiamo organizzato
Io non posso che ringraziare
Le forze dell'ordine la magistratura per il lavoro che sta facendo perché hanno
Arrestato delle persone son già stati fatti dei processi quelli che hanno scelto di farla con il rito abbreviato sono stati condannati ti son degli altri processi che sono in corso
Quindi ho grande fiducia e rispetto anzi se vedo un punto qui c'è una domanda al sistema politico noi abbiamo una Costituzione
E anche questo governo ha votato ha giurato sulla nostra costituzione
La nostra Costituzione dice che forze politiche che si richiamano che praticano violenza e che si richiamano al fascismo debbono essere sì oltre perché sono contro la nostra Costituzione che nata dalla Resistenza quindi come abbiamo chiesto un anno fa
Chiediamo anche questo nuovo parlamenti a questo governo che se vuole applicare la Costituzione deve sì oliere quelle forze politiche che si richiamano al fascismo è una cosa che ancora non è stata fatta la magistratura e le forze dell'ordine
Stan facendo il loro mestiere mi auguro che anche il Parlamento le forze politiche il governo facciano anche loro il loro mestiere applicando i principi della nostra Costituzione
E vendendo questo tema il richiamo oggi che il Presidente del Consiglio ha fatto alla sua totale contrarietà a ogni forma
Di totalitarismo compresa il fascismo la compito giudicata assolutamente normale se lo aspettavano
Beh son cose che lei aveva già detto sì tra l'altro lei ha rivendicato anche una sua storia e trovo da un certo punto di vista legittime debbo dire
Quel passaggio che ha invitato i giovani
A essere liberi e al limite se necessario manifestare anche contro il suo governo l'ho trovata anche come una cosa importante perché è un messaggio vero di libertà
Verso sostanzialmente le persone che riconosce anche il ruolo del conflitto sociale come elemento di una democrazia senza conflitto sociale la democrazia non esiste e il conflitto sociale serve a trovare anche quelle mediazioni che devono essere evitate
Vorrei se visto che mi fa una domanda ho visto che la il presidente ha citato il Risorgimento per dire che è da lì che è nata l'unità d'Italia
Vi vorrei suggerire ma penso che ce l'abbia chiaro che se in un'altra occasione ricorda anche che siamo una Repubblica democratica perché c'è stata la Resistenza ma siamo dalla Resistenza è un elemento che completa il ragionamento rispetto anche alle cose che lei ha detto
E penso che sia anche un elemento di valore molto importante in un momento in cui il rischio di ritorno di fascismi è un rischio non solo nel nostro Paese ma anche in giro per l'Europa in giro per il mondo lo dico
Perché noi proprio il nove di ottobre a un anno di distanza dall'assalto della nostra sede abbiamo dato vita assieme a tantissimi altri organizzazioni sindacali mondiali
Ha una rete internazionale antifascista che metta proprio al centro la democrazia
E
La libertà delle persone e il lavoro come elemento di costruzione di un rette che si in grado davvero di sconfiggere la cultura della violenza e la cultura anche fasciste quindi io credo che questo sia un una iniziativa importante che va messa in campo
Restando sul sul tema delle di fatti di un anno fa
è un periodo particolarmente difficile per il Paese per colpa del in particolare del Covent delle restrizioni
La matrice fascista al momento è stata congelata rinnovo dell'inchiesta trovate quella tensione sociale che nasceva da movimenti Novak s'sia copia ancora sotto la cenere o era una cosa confinata a quel momento
No la tensione sociale c'è ancora non è che anche perché per fortuna diciamo così siamo in una fase di pandemia meno pesante di altri periodi ma non siamo ancora fuori dalla pandemia né nel nostro Paese né da altre parti e in più siamo dentro ad una guerra
E non è un caso che la tutta la questione energetica tutta la questione delle bollette ha un suo fondamento sia nella speculazione ma nel fatto che siamo nel pieno di una guerra e siamo nel pieno di una guerra in Europa
Quando per fortuna la nostra generazione tanti di noi avevo sentito parlare della guerre abbiamo avuto finora la fortuna di non vivere direttamente l'esperienza di una guerra
E io penso che quello che si sta determinando anche frutto di questa guerra
E oggettivamente un peggioramento delle condizioni di vita
E di lavoro sostanzialmente delle persone
E quindi io vedo una situazione che se non governata rischia sul piano sociale di esplodere nei prossimi mesi nelle prossime settimane lei mi chiedeva
Cosa deve fare il governo io non sto pensando cosa deve fare nei prossimi cinque anni io sto pensando cosa deve fare la prossima settimana perché nel mese di novembre c'è bisogno sia di approvare il decreto aiuti quindi c'è il problema quali soldi metto perché lei lavoratori possono pagare le bollette le imprese non debbono chiudere
Perché di costa di più produrre che non produrre che va fatta e poi c'è una legge di bilancio che va presentata e va votata entro la fine dell'anno se non siamo all'esercizio provvisorio
Il presidente oggi nel suo intervento ha detto che intendano rispettare le norme che ha dato l'Europa nell'Europa c'è una discussione aperta si fanno altri fondi come è stato durante la pandemia
Che sono quelli che oggi ci permettono a noi di poter dire che abbiamo o più di duecento miliardi da investire si fanno o si torna alla situazione precedente dove c'erano i patti di stabilità dove c'era l'austerità perché se si torna alla situazione precedente ne continuiamo a essere il Paese che ha in Europa a livello di debito pubblico più alto di tutti a quel punto di risorse non ce ne
Quindi o si fa una battaglia per cambiarla l'Europa non per uscire dall'Europa per cambiarla l'Europa
E per fare in modo che ciò che è avvenuto dopo la pandemia il suo urlo il PIP i Piani nazionali che permise l'evidenza diventa una nuova regola e quindi ci sono altri fondi chiodi ti permettono di gestire la transizione energetica di rimette al centro il lavoro
Di costruire una dimensione aveva fuori in più penso
Anche su questo non ho sentito una parola noi dobbiamo essere costruttori di pace
Noi non possiamo guardare per vedere come va a finire questa guerra perché oggi c'è un pericolo che bene aver presente che il rischio di una guerra nucleare se si arriva lì è finita la discussione per tutti allora da un certo punto di vista lo dico perché noi siamo tra quelli con tante altre associazioni laiche e cattoliche che abbiamo organizzato per il cinque novembre una grande manifestazione a Roma
Che chiede proprio
Che ci sia il cessate
Ne il fuoco per poter avviare una trattativa
E per poter ricostruire le condizioni di una pace proprio per sconfiggere quella logica assurda che Putin sta tentando di rimettere in campo noi non possiamo accettare che la guerra torni ad essere lo strumento di regolazione dei rapporti tra le persone tra gli Stati
E proprio quella logica folle che ha portato Putin ad attaccare il popolo ucraino e proprio nella logica di difendere il diritto a resistere a un attacco di questo genere il punto vero è come ricostruire amo
Una situazione di pace che anche nel Nord che nella nostra Europa permetta di cancellare la guerra come strumento e di aprire anche una fase diversa di investimento di lavoro e di crescita sociale ed economica delle persone ma anche del nostro Paese
L'unità del sindacato come in questo periodo
Beh noi abbiamo come è noto la storia del sindacato in Italia si parla di tre organizzazioni CGIL CISL e UIL
C'era un sindacato unitario subito dopo la guerra no poi ci furono negli anni Cinquanta delle divisioni frutto
In anche di un mondo che oggi non esiste più perché era un mondo dove c'era la guerra fredda e molte delle ragioni che portarono alla nascita di tre sindacati era proprio il fatto che sera comunisti sia democristiani si era da una parte si era dall'altra
Ancora oggi ci sono tre organizzazioni sindacali abbiamo delle azioni comuni le dicevo prima su alcuni temi abbiamo delle piattaforme unitarie non stiamo chiedendo di proseguire questo confronto io credo che ci sia bisogno di investire molto di più
Perché penso da un certo punto di vista in questo c'è anche la necessità di un cambiamento del sindacato
Io penso che ci sia bisogno di lavorare
Per rafforzare ulteriormente non solo l'unità d'azione tra i tre sindacati ma mettere nelle condizioni le lavoratrici e i lavoratori
Di poter costruire un nuovo sindacato unitario che non risponde a nessuna logica politica di appartenenza di partito ma che risponde alla logica di essere persone che si mettono assieme per difendere e tutelare i propri interessi
E sviluppare sostanzialmente la propria azione
Quindi io penso che anche per noi di fronte a tutto quello che sta cambiando c'è anche un problema che riguarda come rilanciamo una nuova azione unitaria che non sia solo L'Unità dei sindacati ma sia come ricostruiamo l'unità del mondo del lavoro e quindi compunto
Il presidente oggi nell'intervento che ha fatto ha parlato anche del lavoro autonomo no si vede la benissimo io sono assolutamente d'accordo penso che noi dobbiamo e lancio una proposta a costruire un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori
Che non sia legato al rapporto di lavoro che ho ma nella mia testa c'è che qualsiasi persona che lavora sia esso a tempo indeterminato sia essa autonomo senza partita Iva
Deve avere gli stessi diritti e deve avere le stesse tutele proprio per impedire che ci sia una competizione tra le persone che per vivere ha bisogno di lavorare
Allora questa è un'altra sfida che vogliamo fare vuol dire cancellare i contratti pirata
Vuol dire a quel punto lì garantire che i diritti dei contratti nazionali sono garantiti a tutte le forme di lavoro e questo vuol dire anche superare la logica dell'appalto al massimo ribasso
Della logica degli appalti delle esternalizzazioni delle delocalizzazioni ecco io credo qui c'è una sfida secondo me verso la politica che cambi quelle leggi sbagliate che ha fatto in questi anni e se volete c'è una domanda anche di cambiamento per l'organizzazione sindacale perché vuol dire
Essere più democratici essere più aperti dare spazio
Io sogno un sindacato dove gliela dico così nella segreteria
Generale di un sindacato alla segreteria nazionale ci sono anche i lavoratori partite IVA ci sono anche i lavoratori autonomi cioè che le camere del lavoro come sono nate alla fine dell'Ottocento
Tornino ad essere quel luogo in cui tutte le persone che per vivere ha bisogno di lavorare hanno lo spazio di potersi mettere assieme di potersi rappresentare di farsi ascoltare dalla politica
E da dalle controparti e dalle imprese perché io penso a un sindacato che deve essere autonomo
Un sindacato che deve rispondere ai bisogni delle persone che vuole rappresentare che autonomo perché parla alla pari con i governi con le forze politiche con le imprese i nomi degli interessi della difesa degli interessi del mondo del lavoro
Andar seguendo questo ragionamento le chiedo non sarebbe il caso visto che è cambiato il mondo rispetto a come si faceva la contrattazione collettiva anche nel Novecento le cose sono molto cambiate
Di ridurre il numero di contratti nazionali collettivi che ci sono assolutamente io sono assolutamente d'accordo infatti noi da tempo stiamo chiedendo di arrivare anche ad una legge sulla rappresentanza
Non stiamo dicendo che è un contratto nazionale per essere valido bisogna misurare anche la rappresentanza di quelli che l'hanno fatto
E quindi io penso che si debba misurare la rappresentanza dei sindacati quanti iscritti hanno quanti voti prendono le elezioni delle RSU ma anche le controparti quanti imprese rappresentano e penso che vada introdotto anche un criterio per cui un contratto nazionale per essere valido deve essere approvato tramite voto tramite referendum dalla maggioranza dei lavoratori a cui quel contratto glielo atleti iscritti e non iscritti al sindacato
E allo stesso tempo io penso che oggi ci sono troppi contratti nazionali addirittura diamo dei contratti pirata
Perché ci sono dei contratti in cui sono imprese che decidono di mettersi assieme seguono quale sindacato fare l'accordo a prescindere dalla rappresentanza che ha e questo vale per tutti nel settore del raider ad esempio dove noi ci stiamo battendo perché anche quei lavoratori abbiano un contratto nazionale
Una Sting la
Organizzativa come l'UGL che non ha rappresentanza che non si capisce che rappresenta ha firmato un contratto con un'impresa e nel nostro Paese non essendoci una legge sulla rappresentanza basta che due parti privati facciano un contratto e questo può avere un valore generale se viene applicato io
Non solo penso che ci son troppi contratti ma penso che ci sia bisogno di fare una legge sulla rappresentanza che recepisca in questo modo anche la direttiva sul salario minimo che ha fatto l'Europa
Dove a quel punto i minimi del contratto nazionale diventano minimi sotto al quale nessuna forma di lavoro deve andare ma applicare i contratti e dargli una validità
Di legge vuol dire che oltre allora alla pago oraria debbo veri diritti delle serie della malattia degli infortuni delle riduzioni d'orario
Dell'inquadramento e quindi di essere pagato per quello che faccio e via di questo passo quindi io penso che anche su questo c'è un elemento di modifica
E io penso che sia un modo non per uscire dal Novecento ma per dare garanzie che quei diritti conquistati nel Novecento siano portati anche nei secoli futuri cambiando anche le modalità con cui si realizza perché se c'è un punto che non si cancella
è che lavoro delle persone che produce la ricchezza di un Paese capisse
E l'intelligenza delle persone il come lavorano assieme la ricchezza di un Paese non la produce la logica finanziario la speculazione finanziaria e la produce chi lavora nelle forme nuove con cui il lavoro si esprime ci saranno qualifiche o professionalità che oggi non ci sono e che un domani con il cambiamento tecnologico si costruiranno come è sempre avvenuto ma ciò che per me non è accettabile
E che in questi anni è passato una cultura per cui non eravamo più lavoratori Rahman diventati tutti dei consumatori
E a quel punto lì si cancellava il fatto che la ricchezza di un Paese la produce chi lavora non è un caso a proposito di fisco che noi siamo un Paese che alla follia che la tassazione
Sul lavoro dipendente
è più alta della rendita finanziaria detti in altri termini paga meno tasse chi specula sulla finanza
Di me dipende ente che lavoro per lo stipendio che facce sono alla follia che col mio lavoro gli arricchisco quelli che poi speculano con la finanza e pagano meno tasse di quelle che pago io per rendere ricco lui ecco io credo che questo sistema vada radicalmente cambiato
Ho come l'impressione che che su questo ci sarà una col nuovo governo ci sarà comunque un un ampio dibattito le voglio chiedere l'ultima cosa sulla retto e cittadinanza
Perché oggi in maniera molto chiara Presidente del Consiglio ha parlato del superamento berretto cittadinanza non ha parlato due cancellazioni anche se in campagna elettorale di questo si parlava
E ha spinto moltissimo sul fatto che bisogna aiutare chi non può lavorare ma bisogna trovare il modo di far trovare lavoro a chi
Debray
Essere produttivo per ho visto che per parlare di reddito TT ordinanza ha fatto una citazione di Papa Francesco non so se papa Francesco sarà così contento contento convinto di erogare Suazo signori o auto l'applauso dell'auto è stato beh la luna Volontè era uno dei punti della come le ho detto prima sono stati coerenti e uno dei punti che loro in campagna elettorale hanno messo e quindi all'applauso colori la sua citazione
Anche assedianti allusione no no ma l'applauso papa Francesco per l'amor di Dio credo che sia stato di diffuso e condiviso da tutti avrei applaudito anch'io per le cose che dice che fa papa Francesco in questo momento penso all'entity che che ha fatto e anche alle cose che sta dicendo e facendo proprio per ricostituire la pace contro la guerra pervenire al reddito di cittadinanza
Io penso lo dico in modo molto secco che i livelli di povertà nel nostro Paese sono aumentati non sono diminuiti
E se si discute di migliorare il reddito di cittadinanza io sono pronto a farla questa discussione
Se si pensa di ridurre o di togliere a qualcun il reddito di cittadinanza per redistribuire lo penso che sia sbagliato perché oggi se voglio andare a prendere delle risorse e debbo dire su quelli che si sono arricchiti non sui poveri che non sanno come arrivare alla fine del mese
E con un Paese che ha più di quaranta miliardi di extraprofitti che sono ancora lì e che non sono stati toccati io credo che quella e l'azione che debbo fare poi da sempre
La critica che noi abbiamo fatto quando è nato il reddito di cittadinanza come sindacato non era tanto sul reddito ma era sul fatto che avevano collegato il reddito alle politiche attive per il lavoro come abbiamo sempre detto che queste due cose non diverse
E non avrebbero funzionato si vuol fare una discussione diversa sulle politiche attive per il lavoro siamo pronti ad affrontarlo si vuole migliorare i redditi ordinanza siamo pronti affrontarlo
Ma non raccontiamoci la storia e se ci sono i furbi sono pronto per fare combatterli per noti da ponesse furbi ma se andiamo a vedere quello che è avvenuto il problema che abbiamo di fronte non è quello lì non è che ci sono persone che non han voglia di lavorare ci sono intere zone del nostro Paese dove il lavoro non c'è
E non se ne è in grado di nemmeno di affrontarlo pure esistono forme di lavoro nero forme di lavoro precario
Forme di lavoro che sfruttano allora
Se la guardia di selezionare si vuol fare una discussione su come migliorare le rigenerante appronti noi abbiamo delle proposte se l'idea è invece una campagna ideologica su questo versante per dire che quello che non crea lavoro io penso che questo non sia vero e sono pronto a fare una discussione
Su quali politiche attive per il lavoro si debbono fare tra l'altro già adesso nel reddito Thielemans c'è scritto che se qualcuno rifiuta delle proposte di lavoro viene tolta che dobbiamo non è certo il problema è che in molti casi a chi in quei Paesi in quelle zone in quei territori non sei in grado di farli proposte di lavoro perché il lavoro non c'è
Perché gli investimenti non sono stati fatti oppure perché fai delle proposte di lavoro come abbiamo visto nei settori del commercio da altre parti dove la gente è sottopagato o in alcuni cadetti fanno proposte di lavoro in nero o in altre situazioni allora in questo caso lì
Penso che ci sia un problema da battere perché se pensiamo alla quantità di evasione fiscale il presidente ha fatto riferimento l'evasione fiscale si diciamo la verità nostro Paese son centotrenta miliardi evasione fiscali ho trovato una contraddizione
Perché se dice che c'è l'evasione fiscale la voglio combattere non è che posso partire facendo un altro condono ecco perché siede tra l'idea della tregua
Fiscale come l'anti amata c'è il condono e cioè quelli che non han pagato le tasse
Diede condono una parte vedo quello che succede
Io non non penso che quella sia una cosa da fare in questo momento e la lotta all'evasione fiscale insisto un Paese che accento trenta miliardi centoventi miliardi di evasione fiscale ogni anno dichiarata dall'Agenzia dalle entrate da tutti
E chiaro che lì c'è un punto e se dopo tanti anni noi continuiamo ad avere una situazione di quel genere di e perché finora non c'è mai stata la volontà politica
Di affrontare seriamente sostanzialmente questo tema io mi permetto di rivendicarla perché il mondo del lavoro dipendente dei pensionati sono quelli che pagano le tasse fino all'ultimo centesimo
L'ottantacinque e l'ottantasette per cento dell'IRPEF e quello che viene versato e questo Paese qui i pensionati i lavoratori dipendenti l'ottantasette per cento sono quelli che prendono meno di trentacinque mila
Euro lordi all'anno sono quelli che oggi fanno fatica arrivare alla fine del mese in Italia ci son tredici milioni di persone che vivono con una pensione di meno di mille euro e ci sono sei milioni di persone che sono sulla soglia della povertà
Allora se questo è il quadro nello stesso tempo siamo il Paese che ha aumentato gli extraprofitti e dati sotto gli occhi di tutti le cinquanta famiglie più ricche del nostro Paese hanno aumentato durante la pandemia ancor di più i loro le loro ricchezze le loro entrate
Io su questo tema non ho sentito una parola quando la parola come combattiamo le diseguaglianze
Cioè sono stato poco attento rileggerò il testo ma non l'ho sentita mentre io penso che sia un elemento centrale delle politiche che debbano essere affrontate
Quindi sulla sua Attacks ovviamente il Dinoi non amavo alto di un oggi ecco un una cosa molto interesse a nominarne accennato all'accennato avevamo lasciato che intende aumentare da sessantacinque mila cento mila che intende introdurre un altro criterio
Noi come noto come Hollande osservazioni sempre sugli autonomi però non ma non si è capito lì non si è capito se la cosa riguardava anche i lavoratori dipendenti oppure no non l'ho capito c'era limite va approfondito di chi in modo molto chiaro
CGIL CISL e UIL hanno presentato ai tre governi che abbiamo avuto e la presenteremo anche al nuovo governo una piattaforma di riforma complessiva del sistema fiscale dove per noi il principio della progressività deve rimanere
E il principio della progressività sancito dalla nostra Costituzione dite che ognuno deve pagare in base alla capacità contributiva non solo al reddito in base alla capacità contributiva vuol dire che chi più ai più prende più deve contribuire in senso generale per noi quel criterio fondamentale dentro questo schema per noi bisogna abbassare la tassazione sul lavoro dipendente perché bisogna aumentare il netto in busta paga oggi più di metà del nostro Paese non ce la fa arrivare alla fine del mese pur lavorando
Quando lei diceva vede il rischio di una situazione sociale esplosiva se io lo vedo se non si affrontano nelle prossime settimane questi temi io vedo davvero il rischio che aumenti lo dico perché è un problema anche per il governo
Il governo ha vinto chi è al Governo ha vinto le elezioni
E ha la maggioranza in Parlamento ma se guardiamo i numeri ha preso dodici milioni e trecento mila voti noi abbiamo diciotto milioni di persone che non sono andate a votare e abbiamo quindici milioni di persone che andando a votare hanno votato altri partiti che non sono quelli di governo
Lo dico non per mettere in discussione la legittimità allora la maggioranza e hanno il diritto dovere di governare ma debbono sapere che non stanno rappresentando la maggioranza del nostro Paese e quando il quaranta per cento degli italiani non è andato a votare vuol dire che non si sente
Rappresentata da nessuno e se andiamo a vedere sono quelli che stan peggio non quelli che sta meglio che già sono andati a votare allora recuperare queste rappresentanze la condizione permettere a condizioni nostro Paese ricreasse allora noi non abbiamo bisogno di aumentare le divisioni
Abbiamo bisogno di unire il nostro Paese e di combattere quelle diseguaglianze che hanno portato a tante persone non sentirsi rappresentata da nessuno
Ma Lecce Landini grazie grazie a voi
Buona giornata