Architettura vs edilizia. Le sfide del carcere contemporaneo

Va bene giriamo
Buongiorno Victorio accomodare
Buongiorno
Benvenuti per nell'aula del Consiglio regionale del Piemonte io sono buono mangiava solo garante detenuti della della Regione Piemonte
Davvero sono contento che abbiamo potuto organizzare questa iniziativa questa mattinata di di lavoro o di studio di riflessione
Con questo titolo architettura vs edilizia le sfide del calcio al contemporaneo
Titolo ambizioso programma ambiziosissimo di e assoluta attualità
Farò dopo le mine parole introduttive adesso do subito la parola al consigliere segretario del consiglio regionale del Piemonte Gianluca Cavazza che e padrone di casa a tutti gli effetti
Porta il suo saluto è quello della Presidenza del Consiglio regionale Gavazzi
Buongiorno a tutti a tutte
Sono il consigliere segretario Gianluca Cavazzana porto i saluti del consiglio regionale del Piemonte e del nostro presidente Stefano Allasia
Ecco sono onorato oggi di essere qui a poter partecipare a questo seminario architettura vs edilizia le sfide del carcere contemporaneo ecco indagare lo spazio fisico del carcere può apparire come un ragionamento estremamente specialistico quasi ostico riservato a ingegneri architetti o tecnici
Al contrario invece guardano al carcere della sua dimensione spaziale induce in una serie di ragionamenti Karin coinvolgono non solamente gli aspetti legati all'edilizia ma anche allo spazio che fisicamente e culturalmente diamo come società alle carceri nella nostra città
La riforma del sistema penitenziario del mille novecentosettantacinque e mi fa piacere ricordarlo voluto dal Governo Aldo Moro aveva tra le sue righe
L'idea di un carcere più aperto e di una maggiore io occlusione nel mondo esterno ma è stata puntualmente disattesa
Negli anni ottanta abbiamo assistito alla costruzione di carcere nei quali il carattere punitivo della pena continuava ad essere centrale e questa scomparsa dell'architettura
Ha determinato il prevalere della cultura e dell'isolamento sia dentro che fuori dal carcere che io divido in due punti
Primo l'isolamento delle persone detenute tra loro attraverso strutture architettoniche rigide che non favoriscono l'attività di socializzazione e personalmente ritengo necessaria la possibilità di fornire l'opportunità queste persone di lavoro formazione ai detenuti e infatti importante per combattere attraverso attività significative l'ozio forzato e il senso di apatica
E Dinoia tipicamente indotti dalla condizione detentiva e migliorare nel contempo il loro posto petto del lavoro posto rilasciò
Due isolamento fisico del carcere dalle città secondo un processo di periferia trazione rispondente alla volontà di escludere dalle città
E dunque dal consenso dei cittadini liberi il simbolo della devianza del pericolo e della malattia
La periodizzazione oltre ad avere un valore simbolico si traduce in ostacoli materiali e dispersioni di energie a per familiari e lavoratori diventa più difficile raggiungere il carcere
Be
Le associazioni sono disincentivante a farmi del volontariato divengono impraticabili le iniziative di aperture delle porte del carcere alla città in occasioni di convegni eventi o quel che ci sia ci e difficile quanto non impossibile per i detenuti in semilibertà raggiungere eventuali luoghi di lavoro l'alto numero di istituti del nostro Paese centonovanta di cui tredici in Piemonte e meritano lo sa bene
Dimostra che siamo in presenza di un patrimonio edilizio sia antico che recente con situazioni igieniche
Non sempre adeguate ed una generale carenza di spazi dedicati alle attività sociali ricreative e lavorative
Il disegno dello spazio di vita anche altri e fare con un significato sociale che assegniamo alla privazione della libertà personale
E dunque al percorso di formazione personale lavorativa sociale che immaginiamo per le persone detenute nel tempo del carcere da questo significato dipenderà l'inclusione
L'idea del carcere e del suo corpo nella città
Penso sia necessaria la realizzazione di nuove strutture edilizie
Visto il soprano al affollamento o comunque una riqualificazione del patrimonio immobiliare penitenziario mediante interventi finalizzati
All'obiettivo della rieducazione Ed Harris inserimento sociale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
E chiudo e chiudo dicendo la crescita di un popolo che sceglie il giusto sta nel far pagare il giusto nel giusto a chi ha scelto l'ho l'ho sbagliato
Ringrazio l'organizzazione
Per per l'evento unica altamente aspettare lo vorrei fare all'onorevole Bruno Mellano figura importante in quanto garante regionale delle persone sottoposte a misure di restrizione
Ma anche a livello personale dato il rapporto di amicizia che ci lega da lungo tempo
Grazie e buona salute a tutti e a tutte
Grazie a Gianluca Cavazza
Parole impegnative perché sono espresse a nome del Consiglio regionale a nome della presidenza del Consiglio regionale in un quadro assolutamente condivisibile di riflessioni e di spunti abbiamo previsto l'avete visto dal programma due fasi di questa nostra giornata seminariale la prima fase si incentra su l'eccezionale possibilità di vedere assieme una prodotto artistico veramente rilevante veramente
Forte di grande comunicativa che ci permette di introdurre i temi molto più forse che le parole che noi usare Moggi
Però prima di vedere di Garofoli di mila raggira Tashiro
Sentiamo ancora altre parole a cominciare da quelle di Sonia Caronni che la garante comunale
Nel Città di Biella e che qui in rappresentanza della conferenza nazionale dei garanti territoriali delle persone private della libertà che il soggetto che rappresenta a livello comunicativo istituzionale
I garanti e che ha collaborato alla realizzazione di questo di questa iniziativa che è stata organizzata ovviamente dal Consiglio regionale dell'ufficio del Garante regionale ma in collaborazione con alcuni partner assolutamente indispensabili citerò dopo gli altri sicuramente la Conferenza dei garanti in primo luogo sognata commenta
Buon giorno a tutti e a tutte come diceva l'onorevole Bruno Mellano garante regionale porto i saluti di tutte le componenti della Conferenza nazionale dei garanti territoriali presieduta dal professor Stefano Anastasia
Garante della regione Lazio e nel portare questi saluti mi permetto di lasciare due spunti di riflessione
Il primo spunto riguarda il contenuto dell'articolo ventisette della Costituzione che rimanda al il contenuto
Rieducativo del resto c'ha l'imperativo della pena
Il contenuto Research all'iniziativa educativo dell'appena si traduce poi in concreto nell'alle boh nell'elaborazione di progetti individuali personalizzati cosiddetti pay la parola per oggetto
Rappresenta proprio l'idea della ricostruzione e dal punto di vista educativo di un percorso di vita che ha avuto un momento critico con la detenzione
La parola Progetto viene utilizzata anche nell'ambito dell'architettura perché è organizzare uno spazio per una finalità
Per oggetto educativo individuale ha una finalità rieducativa
Credo che sia assolutamente importante che il Progetto educativo individuale o collettivo delle persone ospiti di un istituto si traduca in spazi che permettano al raggiungimento del fine rieducativo
Per cui spazi idonei per lo svolgimento di attività lavorative ma non di attività lavorative per cinque persone detenute
Ma di attività lavorative però uno un ampio numero di persone presenti nell'istituto
Porta la testimonianza della casa circondariale di Biella dove ad un certo punto abbiamo vinto un grosso bando per la produzione delle divise
Per tutto il corpo degli agenti di polizia penitenziaria con l'appoggio dell'imprenditore privato degli Zegna e non avevamo lo spazio per poter realizzare questo Progetto
Abbiam dovuto fare un bando un bando a livello europeo per la costruzione di un pezzo in più che potesse permettere la realizzazione di questo di questa parte lavorativa che ha contenuto fortemente rieducativo servono Aule
Aule i doni che possano garantire il diritto allo studio a tutti i livelli dalla scuola primaria all'università per cui anche con strumentazioni tecniche idonee
Servono stanze per fare dei sì al college passata la forma la riforma la legge Cartabia sulla giustizia riparativa lo strumento principale della giustizia riparativa statalisti alcol tale ma occorre avere delle istanze che passano contenere dei Circle Taime che possano portare avanti il concetto di bellezza
L'altro aspetto su cui voglio un po'mettere la riflessione questa distanza
Ha tra il carcere lo accomuni
Il carcere sempre in un pensiero periferico o che sia fisicamente nella nella parte periferica delle dei dei comuni che lo ospitano che sia nella parte periferica del del pensiero delle persone che abitano il Comune come si può ribaltare questo concetto facendo in modo che il carcere posso mettere a disposizione degli spazi ad utilizzo della comunità
Un esempio potrebbe essere il carcere di Bollate che ha al suo interno
Una scuola per l'infanzia che ospita bambini e bambine del territorio bambini e bambine degli agenti di polizia penitenziaria bambini e bambine delle mamme che sono ospiti all'interno dell'istituto
Oppure un altro esempio può essere il carcere di Volterra dove la terra Max Latorre maschia
è diventata un luogo che ospita mostre che arrivano a livello da tutte le parti del mondo gestita da una cooperativa di detenuti che però al proprio ai margini Della
Diciamo del carcere dalle dalle delle finestrelle della torre maschia si può vedere e osservare cosa accade all'interno del carcere trovo che siano dei simboli
E dei luoghi che possano essere utilizzati anche dalla comunità in un non con una finalità
Che promuove un la cultura l'educazione tutti i beneficiari per tutti i cittadini di cui il Comune del comune di quel terra piuttosto che del circuito metropolitano nel caso del carcere di Bollate
Grazie a tutti e lascio agli esperti ma l'altro pezzo di di relazione grazie grazie al Gratosoglio colonne grazie
Mi permetto di dirlo alla rete dei garanti comunali piemontese siamo l'unica Regione in Italia che ha leoni città sedi di carcere un garante comunale
Anche per sopravvivere per il Garante regionale è stata una scelta ma certamente diciamo egoistica però davvero significativo perché le varie amministrazioni vari colori i vari il bario succedersi delle amministrazioni hanno rinnovato i garanti comunali e ci permette di ieri aveva una rete per consolidata e significativa sul territorio
Do adesso la parola Matteo Negrin che il direttore della Fondazione Piemonte dal vivo l'altro partner assolutamente il indispensabile per questa mattinata perché ci permette
L'eccezionalità di avere un numero significativo di visori per vedere collettivamente un film in modalità innovativa
Buongiorno buongiorno a tutto e tutti io ringrazio l'onorevole Gianluca Cavazza per l'onorevole Bruno Mellano per l'invito a partecipare a questa vostra giornata di lavori
Io mi chiamo Matteo Negrin e sono il direttore della Fondazione Piemonte dal vivo
Due parole per spiegare cos'è Piemonte dal vivo Piemonte dal vivo una fondazione partecipata dal socio unico e fondatore Regione Piemonte
E a partire dal due mila diciannove ancor più dal due mila venti con l'entrata in vigore della legge regionale undici del due mila diciotto che si intitola disposizioni coordinati materie di cultura la fondazione
E diventato interlocutore privilegiato delle politiche di sviluppo di Regione Piemonte e braccio operativo nell'ambito dello spettacolo dal vivo
Nello specifico
L'articolo trentuno di questa legge undici
Riconosce un ruolo specifico della Fondazione Piemonte dal vivo quale circuito regionale multidisciplinare volta la distribuzione e la diffusione dello spettacolo dal vivo sul territorio regionale alla crescita alla formazione del pubblico al consolidamento del sistema regionale dello spettacolo
E allo sviluppo di specifici progetti di promozione
Voi vi chiederete a questo punto cosa ci fa Piemonte dal vivo qui oggi per capire cosa ci fa bisogna ritornare indietro al periodo dello da un del due mila venti in quel periodo che era un periodo in cui non solo i teatri ma per noi i teatri erano chiusi sotto la presidenza di Angelica trovarmi usi la Fondazione ha messo in campo alcuni dispositivi innovativi per affrontare il contesto pandemico e post punk e Nico momento sì lungo due direttrici
Anzitutto orientare l'azione della Fondazione al sostegno del comparto territoriale artistico e tecnico inserire regia con le politiche regionali emergenti e contestualmente colmare il ritardo sull'agenda digitale siano i processi interni sia nella relazione con il pubblico
Tradotto in parole povere
Avevamo bisogno e intenzioni in quel periodo di garantire un compenso un equo compenso i lavoratori dello spettacolo artisti tecnici maestranze che in quel momento si ritrovavano senza adeguati ammortizzatori sociali
Egli orientando al digitale la creazione l'offerta dello spettacolo dal vivo
Ricucire il rapporto con i nostri pubblici
Tra i i diversi strumenti abbiamo individuato la realtà virtuale come un ambiente innovativo e adeguato per la creazione e la frode e la fruizione di contenuti artistici che potessero impiegare artistici tecnici e maestranze dello spettacolo dal vivo
Ci siamo mossi anche qui in due direttrici
La direttrice della distribuzione e della creazione per quanto riguarda la distribuzione in quel periodo
Abbiamo utilizzato le librerie indipendenti della Regione Piemonte che in quel momento venivano indicate
Del DPCM in vigore come luoghi essenziali di cultura per distribuire spettacoli attraverso i visori la realtà virtuale in quel periodi distribuì mo'su tutta la regione Piemonte attraverso dei libri dipendenti lo spettacolo segnale d'allarme di Elio Germano
D'altro canto abbiamo nient'altro anche la creazione artistica alle nuove tecnologie e nello specifico alla resta virtuale e in quella circostanza negli spazi della lavanderia a Vapore che e centro regionale per la danza lavanderie vapore di Collegno
Abbiamo ospitato la creazione di Idro Kosmos con creazione ecco coreografica con la regia di Mila Than Scheer
Conoscemmo mi Lad uscir in quella circostanza e andando a indagare sulle sue precedenti produzioni in realtà virtuale abbiamo incontrato guar free
Il Pro che è stato prodotto dall'Associazione Museo nazionale del cinema e che oggi proponiamo a voi
Un prodotto in cui la realtà virtuale consente di fare esperienze di mondi altri e questo vale sia perché sta dentro che perché sta fuori le mura di un carcere questa seconda circostanza come noi oggi qui
E concludo dicendo che offriamo voi quindi oggi
Un'esperienza in virtual Reality sperando che possa essere utile introduzione al tema del vostro seminario vi auguro buon lavoro grazie
Grazie davvero marpioni che integra immediata disponibilità dimostrata e lo sforzo non indifferenza da non indifferente dal punto di vista organizzativo e anche economico per questo supporto non scontato
Peraltro ho visto anche nelle risposte che abbiamo avuto la possibilità di vedere il film è stato un'occasione molto preziosa che tutti hanno colto con grande
Diciamo
Entusiasmo e quindi ce ne dispiace per quelli che seguiranno il convegno in diretta sperimentali canali vari canali socio al e quello istituzionale del Consiglio regionale perché avranno invece della visione
In realtà virtuale avranno la proposizione del Tyler ma insomma così assaporano almeno l'iniziativa ma che nega in ha già introdotto in qualche modo Angelica coccolando i traguardi musi che nel momento in cui ho parlato di questo progetto era all'epoca presidente della Fondazione Piemonte dal vivo ma per noi Angelica
Mutamento di chiamarla così perché in questi anni abbiamo imparato a conoscere apprezzare la sua passione che i suoi intendimenti e presidente del fondo Alberto e Angelica Musi che fa vivere
Esperienze iniziative molto forti e molto
Concrete in particolare agli studenti del polo universitario e approfitto per salutare la presenza in aula
Di Franco poi Ina che il referente nazionale dei referenti
Di dei rettori delle università con i popoli attivi nelle nelle carceri italiane ed è storico responsabile del polo torinese Angelica a te la parola
Buongiorno a tutti ringrazio il Consiglio regionale per questo invito Bruno Mellano sono molto contenta di essere qui
Vorrei spendere due parole per raccontarvi chi siamo
Il fondo Alberto e Angelica mi sia stato costituito o nel due mila quattordici in seno all'ufficio Pio di Compagnia di San Paolo
E è stato costituito in memoria di mio marito scomparso prematuramente in circostanze tragiche
Con questo fondo
Noi volevamo fare una cosa molto precisa partecipare a un progetto già esistente il progetto non possa molto ben costruito da fondazioni ufficio Pio di Compagnia di San Paolo
E che partecipa al ai lavori del carcere miliardi al lavoro all'esterno all'interno i detenuti non essendo un piccolo fondo
Abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione sul polo universitario oggi assistiamo a per l'avvio al lavoro
Gli studenti del polo universitario del carcere di Torino cui nell'ultimo anno si sono aggiunti gli studenti universitari del nuovo polo o del carcere di Saluzzo di massima sicurezza
E gli studenti dei corsi di informatica avviati di recente dalla multinazionale Cisco a Torino
Questo è un Progetto condiviso con il Comune con molti altri enti penitenziari e con Compagnia di San Paolo e con l'università che partecipano alla costruzione di un Progetto un molto ben strutturato e gestito interamente dall'ufficio Pio
Un unico un in questo panorama
Il fatto che il fondo è completamente privato e alimentato da fondi da donazioni di privati cittadini
Che cosa facciamo facciamo un piccolo passo indietro forse non tutti sanno che all'interno del carcere di Torino è presente un polo universitario
Cioè una collaborazione tra il finanziamento di fondazioni Compagnia di San Paolo e l'Università di Torino per dare la possibilità agli studenti detenuti di laurearsi noi entriamo al termine del percorso di studi e e offriamo una possibilità di lavoro tirocinio finanziato da lui
Adesso di che cosa si tratta esattamente beh è stato messo a disposizione del polo universitario una palazzina una alla del del carcere
C'è una la un po'speciale un po'diciamo anche privilegiata perché intanto Bassan sarde con Rosanna Arquette unicamente è stata anche ridipinta ultimamente Lea un le le celle sono aperte tutto il giorno
è possibile fruire di via internet
Naturalmente con alcune limitazioni per poter seguire anche a distanza alle lezioni
Ci sono spazi ampi condivisi in cui gli studenti possono collaborare studiare insieme e ricevere i c'è una torre
Ricevere anche i professori universitari
Ecco tutto questo spirito U di collaborazione ha dato i suoi frutti negli anni e in termini di lauree di completamento del percorso di studio
Ma anche in riferimento al famoso tasso di recidiva e che forse sapete a livello nazionale sfiora il settanta per cento bene all'interno del nostro pur piccolo Progetto
La recidiva sfiora lo zero per cento
Di questo naturalmente siamo molto soddisfatti abbiamo anche nomi formulato delle idee dei desideri in questi anni in cui abbiamo collaborato con il carcere
Senz'altro uno dei desideri è che il carcere passi a essere la dimostrazione che lo Stato prova riabilitare le persone e non è solo una dimostrazione da dare alla cittadinanza a nostro avviso una pretesa delle persone che sono state vittima di reati e quindi è una nostra idea fissa adesso come realizzare tutto previsto forse adesso ci saranno delle opportunità di farlo ma io non sono architetto però mi fa molto piacere questa opportunità di paterni dare il mio contributo qualche a riguardo
E lo faranno con altre parole
Per esempio solitudine porre in celle sovraffollate
Paura alle volte per la propria incolumità anche di chi ci lavora
Oppure sconforto nel constatare che la misura detentiva e prese spesso considerata soltanto punitiva
Ma anche rabbia quando si esce oppure collaborazione dignità nella detenzione e nello studio e poi nel lavoro
Eppure lei per ulteriori la parola su cui poggia tutto al nostro lavoro che è diventato il cardine della nostra attività bella parola giustizia e cosa significa
Giustizia per un detenuto che è posta vivere in un ambiente decoroso un giustizia anche per avvenire attività lavorativa degli spazzini anche all'aperto e degli spazi anche Verdi e degli spazi di studio adeguati
Ma
Giustizia anche per chi lavora in carcere che dovrebbe essere posto nelle condizioni di lavorare in sicurezza
In un ambiente moderno e attrezzato e poi come vi dicevo giustizia per le vittime dei reati che come in ogni pretendono che lo Stato si faccia garante di una rimessa in libertà
Di un detenuto recuperato e di una persona recuperata e che il questa scatola che questa sconosciuta che il carcere possa diventare l'anticamera di un percorso virtuoso un un contatto davvero Home
Quasi impossibile da stabilire con alcune persone ma molto prezioso che le istituzioni hanno con una persona che ha sbagliato
E che si può a ristabilire però attraverso un percorso un po'più studiato di quello che Atm oggi e quindi io auguro un buon
La proroga a chi si metterà all'opera anche da parte nostra grazie
Grazie grazie Angelica grazie per le tue parole per la tua opera quotidiana perché non conoscesse la storia la vicenda di Angelica musi davvero non voglio aggiungere nulla ma credo che le sue parole siano oltremodo pesanti e significative proprio perché ha un vissuto personale molto particolare adesso passiamo ad una parte più operativa
Chiedo alle persone adeguo ai tecnici perché lo dico anche per le persone che sono collegati in stalinismo ci seguiranno attraverso Radio Radicale intesa registrando manderà a livello nazionale l'evento abbiamo l'esigenza di attrezzarci con i visori e ci sono però delle indicazioni tecniche anche delle raccomandazioni e quindi credo che ci sia un microfono portatile oppure ecco
Ilaria Occhini deve prendere la parola facile qualche vai va bene buona sera buongiorno a tutte e a tutti io sono Dario sono l'operatore dei vostri misure di realtà virtuale che avete davanti a voi innanzitutto ci tengo a dire che per me è un grande piacere essere qui al Consiglio regionale del Piemonte e anche un grande onore essere parte di questo progetto quindi oggi quindi questo ci tenevo a dirlo altra ma cosa che vi dico anche questa molto importante è che
I visori sono stati tutti i sanniti calati utilizzati attraverso un metodo certificato a livello europeo che è una scatola con una lampada a raggi ultravioletti che elimina qualunque tipo di virus batteri e quant'altro quindi somma siamo in una situazione sicura da un punto di vista sanitario indossando il nostro Visone
Allora oggi noi facciamo un'esperienza in realtà virtuale quindi la prima cosa che vi chiedo è se qualcuno ha già fatto un'esperienza di alta virtuale alziamo la mano se c'è qualcuno ok a qualcun faceva bene quindi voi saprete che la peculiarità della realtà virtuale e che la visione e a trecentosessanta gradi ok ciò significa che quello che vedrete sarà tutto attorno a voi
Quindi siete invitati ovviamente a guardarvi tutto attorno a voi per fare ciò avete anche delle comode sedie girevoli quindi insomma potete
Facilitarne anche nella visione grazie alle alle sedie
Io sono qui per darvi soltanto durante tutta la visione del insomma del del filmato però voi potreste aver bisogno insomma di qualunque cosa e quindi potete richiamare diciamo la mia attenzione per
Appunto per ricevere assistenza
Per fare ciò semplicemente potete alzare la mano ok quindi alzate la mano una volta che vertendo state visore saremo partiti con la visione io verrò da voi riscossione corte perché abito indossato anche delle cuffie mi dite qual è la questione la risolviamo subito ad esempio ci potrebbe essere bisogno di regolare il volume un po'più alto un po'di Oba sto per fare ciò si alza la mano io arrivo regoliamo il volume insieme oppure ci potrebbe essere bisogno di regolare proprio il visore sul proprio viso ok questo precocemente insomma ognuno di noi ha una propria comodità
Soprattutto perché indossa gli occhiali insomma perché magari avrà bisogno di allargarlo un po'è una cosa molto semplice da fare diciamo regolare il viso verso il proprio viso perché il visore a delle bande laterali che si possono regolare molto facilmente una volta indossato
Quindi venditore di provarci da soli una volta indossato il visore però anche lì servite delle necessità nove senza problemi arriviamo e regoliamo insieme il visore
Noi questo firmato lo vedremo tutti insieme contemporaneamente per fare ciò vi spiego un attimino come andrà come funzionerà io una volta che vi dirò di aver di indossare i visori visori saranno in stand-by e quindi non partiranno subito per cui una volta che l'avrete indossati noi passeremo singolarmente da ciascun uno di voi a fare la riattivazione del visore dello stemma e che l'operazione estremamente semplice e rapida fondamentalmente arriveremo da voi richiederemo segrete una scritta rossa coscritto leggere attentamente e davanti a voi quindi voi indosserebbe bisogna e sarete standby non passeremo facciamo la riattivazione di chiediamo vedete la scritta rossa leggere attentamente i cimiteri sì perfetto a quel punto rimaniamo col visore indossato
Senza rimuoverlo altrimenti ritorna in gamba e quindi rimaniamo con la testa dritta Edison indossato una volta che avremmo saremo tutti insomma ai attivati faremo partire il il filmato mancante
Durante la visione prego
Gli occhiali si possono tenere indossati come dicevo prima se avete necessità magari si può allargare un pochino il visore di modo che sia sia comodo
Una cosa che potrebbe accadere questo volo dicono
Ed è lei che il visore si potrebbe appannare un pochino che è perché non abbiamo la differenza di temperatura tra nostro core quello spazio circostante per cui insomma se dovesse cedere che sapranno un pochino il visore soprattutto all'inizio noi semplicemente prendiamo il visone noi siamo un po'dal viso così ok di modo che prende un po'di aria
E in pochi secondi si stanno da soli
Ok al termine della della visione potete semplicemente togliere visore cuffie e ieri appoggiamo dove sono davanti a voi poi dopo noi passeremo per a ritirarle metterle via
Ok sì sì sì o no e la visione mi ricordo ancora che la visione a trecentosessanta gradi quindi potrete guardarvi tutto attorno a voi anche muovendo di con la vostra sedia
Allora a questo punto io vi chiederei di lasciare intanto il visore dov'è prendere solamente le cuffie ok e metterle attorno al collo non ancora se le orecchie perché lo confermano indossate dopo
Il visore quindi intanto ci posizioniamo con le cuffie attorno al collo
Ok
Una volta che ci siamo tutti con le cuffie attorno al collo
Potete pure indossare irrisori premette che in questo momento anche per regolare aveva un pochino noi passiamo parlare attivazione dallo stand-by
Forse non abbiamo detto che il film dura tredici minuti dieci dieci minuti e va be insomma
Così intensa perché
Ecco ci fa un salto
Io non so distanza e alle persone che saranno collegate sul sito del Consiglio regionale che cosa vedo no penseranno che c'è una seduta strana del consiglio regionale del Piemonte una seduta spiritica dice il consigliere Galasso magari produciamo anche una norma migliore delle altre
E poi c'è allora abbiamo quasi terminato alla riattivazione del dallo stand-by rimaniamo con visore indossato testa dritta tra poco cominceremo
Ok prego
Allora
Spettano chiamato
Ma rassegnazione
Ok allora vi faccio la domanda di rito abbiamo tutti la scritta rossa coscritto leggere davanti attentamente e davanti a noi
Perfetto allora vi faccio la seconda domanda abbiamo tutti una scritta verde con scritto on line in basso
Perfetto allora siamo
Siamo fortunati e a cavallo allora io mi ricordo che lo aspetta
Vi ricordo che lo spettacolo a trecentosessanta gradi per cui potete guardarvi tutto attorno a voi per qualunque necessità potete alzare la mano io sto qui in assistenza
Ci siamo
Partiamo buona visione
Potete indossare le cuffie
Che
Ok dovrebbe essere terminato a tutti
Bentornata evento nati alla si seleziona
Possiamo riprendere doveroso Mele un applauso forte alla regista Milan ad alta
Che alla produttrice Valentina no gli anche qua in strada al carcere di Torino casa circondariale Lorusso Cutugno come il direttore dell'epoca Domenico Minervini
Che ha permesso dall'inizio tra le dune
Lo strumento comunicativo di indubbia efficacia io credo che possiamo condividere davvero che è uno strumento che ci permette davvero di parlare con qualche competenza conoscenza in più in questo seminario adesso però la parola la diamo al regista che ha scritto diretto il film nell'Adda
Devi schiaccia il pulsante attrice mangiata tutti e tutte un grande piacere ringrazio da Batman hanno è un veramente un motivo di orgoglio poter presentare questo lavoro in questo posto prestigioso quindi tanto sono felice devo ringraziare prima di tutto Valentina noia associazione Museo nazionale del cinema che da anni lavorano su anche sul fronte di carcere che mi hanno creduto e
Permesso di realizzare questo progetto anche matrone Clinia Fondazione in Piemonte dal vivo chiaramente in un momento difficile come ha raccontato lui principi pandemia ha creato questo spazio di creazione di ambizione anche ha reso possibile questa visione del reale grazie per questa opportunità anche a collaboratori di Piemonte del Vigorelli non Hillary chiaramente ha lavorato tanto per questo si adotta
Sono contento che l'abbiamo portato il lavoro qua perché questo è stato realizzato grazie a un bando del del Regione chiedendo mila diciotto gestito dal non come centro il Piemonte Andrea trentasei degli talché aveva come Focus nuove tecnologie noi abbiamo avuto la fortuna di non c'è se non dei vincitori e riorganizzare questo e quindi portare una volta un certo senso così a casa sua quindi mi fa un po'più mica tanto piacere
In
Ho fatto questo progetto venendo da un lungo processo di un documentario che avevo girato in civile Sudafrica e le Canarie ecco quando sono andato a girare nel carcere di Torino
Sembrava veramente camminare un paese lontano
Dall'istante comma che ricondurre Bruce da qualsiasi complicità si arriva al carcere della città opero è veramente Secondo me assente da da dalla vita di tutti i giorni dalla vita di tutta la città in un certo senso è una santa Chieco a molto più vicino a quello che immaginavamo
Un quindi
A me interessava tantissimo potenziale dello spazio in questo nuovo nido di realtà virtuale come si può trattare lo spazio e quindi mi piace va a fare un esperimento usando questo potenziale un luogo chiederei se no prima di esporsi drammatici come il carcere quindi niente abbiamo bisogno di tanti lavori Boni di denuncia un altro tipo io non ero interessato a quello per me i personaggi principali erano i corridoi cortile della cella quindi sono contento che fa parte di questo seminario oggi perché credo che anche per me è diciamo proprio dall'esterno spazio come far vivere vivere da persone dentro per me era la cosa più interessante da indagare con questo non può tecnologia
Personalmente chiede perché il mio obiettivo era se potevo fare bene il mio lavoro degli incuriosire o soprattutto emozionare i cittadini
In un modo che magari dopo alla visione abbiano voglia di partecipare al costo del corso Lacoste dialogo urgente non ricorda ricorda l'espatrio detenzione quindi crede che il mio lavoro e questo è quindi ma un motivo d'orgoglio e di poter di tornare dopo due anni che il film ha avuto da Fortuna di girare in diversi continenti dei potremmo con a casa a far parte di questo seminario grazie
Grazie Gazzilli larga
Grazie per la disponibilità e il lavoro che hai fatto e adesso partiamo con il seminario vero e proprio valuta tutti davvero tra tutti segnalo e ringrazio la presenza dell'assessore comunale Pentenero che tra l'altro è l'assessore delegata alle problematiche del carcere pare poi salute Roma mano le varie persone
Brevemente
L'esecuzione penale in carcere una delle forme implicite non esplicite implicite previste dall'articolo ventisette della Costituzione il quale stabilisce che le pene al plurale non possono consistere in trattamenti contrari al senso l'umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato gli spazi della detenzione appaiono decisivi quindi in questo contesto ossia nel garantire la dignità del detenuto che nel determinare l'efficacia dei percorsi di recupero di reinserimento
Aggiungerei anche per determinare la qualità di vita e di lavoro degli operatori
Quali sono le sfide di una pena costituzionalmente orientata che si confronta quotidianamente con i limiti di risorse e di personale ma anche con i vincoli delle mura degli istituti
Il seminario intende riflettere su questo tema partendo dall'ambiente fisico del carcere in termini di qualità architettonica per il benessere dei reclusi degli operatori dopo un'estate tragica
Per il numero dei suicidi
Ma stamattina registriamo dei posti vuoti in prima fila
Perché la direttrice del carcere di Torino il provveditore sono impegnati perché questa notte un ragazzo di ventitré anni si è suicidato nel carcere di Torino nuovo giunto e quindi
Vicenda umana particolarmente toccante
Vi è spazio è sicuramente incidono sulla vita ripeto dei trattenuti e degli operatori
Come garante lo sanno i Consiglieri lo scritto in tutte le relazioni del consiglio regionale segnalo sempre i dati assolutamente eclatanti
Dei suicidi in carcere ma ricordo sempre che la polizia penitenziaria e il corpo di polizia nel nostro Paese che ha il più alto tasso di suicidio
Vorrà dire qualcosa
Adesso termino qui la mia brevissima introduzione chiedo sono arrivati tutti e li ringrazio davvero i relatori che abbiamo previsto varie competenze molto significative
Nell'ordine al cui darò la parola sono Cesare Burdese architetto e già componente della Commissione architettura penitenziaria del ministero di giustizia
Emanuela Saitta direttore del master di psicologi penitenziaria e Cofide criminologi Cile docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Davide Ruzzon direttore del Master di neuroscienze applicate alla progettazione architettonica e docente di composizione architettonica e teoria del Progetto presso l'università gli più Alba di Venezia e referente scientifico di più energia Lombardini ventidue di Milano
Ma nella Santangelo docente di composizione architettonica e urbana presso l'uno e per l'università Federico secondo di Napoli anche lei già componente della Commissione architettura penitenziaria del ministero di Giustizia
E infine Giulia Mantovani che è docente di diritto penitenziario presso l'Università di Torino
Con cui abbiamo fatto molte cose assieme
Dopo subito la parola Cesare Burdese per il suo intervento che mi ha anticipato che tra l'altro è anche in cartellina che è un intervento anche di apertura di questo confronto
In compenso che
Ogni volta che entro in un carcere o che guardo il carcere come in questo caso non posso fare a meno di emozionarmi ma anche di indignarmi
E mi sento sempre
Come uno che per la prima volta approccio al tema è singolare questo accordo sarà un mio limite
Dunque leggero il tempo è tiranno
Plaudo non per piaggeria ma proprio per apprezzamento sincero aggravante Bruno Mellano a quanti del consiglio
Regionale hanno voluto questo seminario in centrato sui valori dell'arte architettonica per lo spazio carcerario e a quanti hanno quindi contribuito alla sua realizzazione anche con questi ultimi contributi che abbiamo visto veramente rivolgo il mio sincero apprezzamento
Ho voluto intitolare il mio intervento
Questioni architettoniche irrisolte del carcere della Costituzione con brevissime accenno al caso Piemonte
Per non sconfinare nell'utopia se non nel visionario ma per rimanere proprio dentro i confini dello stato di diritto del nostro stato di diritto quindi la Costituzione
Al centro
Tra le carenze della giustezza sulle quali non si può aspettare una riguarda le carceri
Tesi avvalorata
Da ottenere voli esponenti dell'universo giudiziario come ad esempio il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Davide era
Quindi che in occasione dell'insediamento del guardarci Lilli
Carlo Nordio esprimendosi sulla
Rio Rita sulle priorità nell'agenda del nuovo ministro
Ha messo ai primi posti della lista quella di dare dignità
Tra le nostre carceri sia sull'edilizia sia sulla detenzione
Lo stesso ministro
Lo ha confermato ieri
Rispondendo ad una domanda dei cronisti sulle priorità da affrontare lo ha fatto l'università di Roma Tre
Per la presentazione del calendario della polizia penitenziario dichiarando il ministro
Le carceri sono la mia priorità la mia prima visita esterna sarà alle carceri durò tre istituti particolarmente in difficoltà
Deve essere un segnale della mia attenzione ai problemi delle carceri
Lo stato di criticità in cui versa il nostro universo carcerario non è una novità
E il limitarci a ribadirlo ci rendiamo ebbe complice della sua per durante contraddittoria e anacronistica condizioni di arretratezza rispetto al dettato costituzionale
Dettato che nelle carceri italiane anche per come sono costruite e quotidianamente violato
L'evento odierno
Capita in un momento favorevole per il Piemonte e la città di Torino
Rappresentato dall'imminente investimento di venticinque milioni e trecento mila è un ricco destinato alla riqualificazione del complesso demaniale torinese Ferrante Aporti
Ove anche sede lo stile istituto penale per i minori
Un investimento quello che offre l'opportunità offrirebbe l'opportunità di mettere in pratica
Le raccomandazioni e le indicazioni che negli ultimi anni sono state profuse dalle commissioni dai tavoli tecnici ministeriali impegnati sul miglioramento della condizione detentiva nazionale
E dei suoi spazi materiali
Un investimento che potrebbe offrire l'opportunità di realizzare in ambito penitenziario finalmente un intervento di architettura e non di semplice edilizia
Di fronte alle criticità dell'ambiente materiale del carcere dobbiamo essere anche come progettisti
Più consapevole determinati e risolutivi
Progettando con i piedi ben saldi a terra ma con uno sguardo contro le nuvole l'architettura e il nome l'edilizia può esserci di aiuto
Dando per scontato che porre attenzione alla dimensione architettonica del carcere non significa avere posizioni contrarie all'obiettivo di renderlo una pena
Eseguita in termini di estrema ratio
Si tratta come architetti di progettare per ridurne il danno
Lei è principali criticità
Che affliggono le nostre carceri sono note da tempo
La carenza di spazi detentivi che riconduce al fenomeno del sovraffollamento degli istituti
La mancanza di locali e spazi per le attività tratti mentali attività lavorative socialità interna ed esterna attività fisica e sportiva
Che riconduce alla mortificazione della funzione risocializzazione della pena
L'ho citato di fatiscenza delle strutture che riconduce all'annosa questione della mancanza di risorse economiche per la loro manutenzione
La carenza di dotazioni igienico-sanitarie e di adeguamenti strutturali che riconduce al mancato rispetto degli adempimenti del Regolamento di esecuzione della ordinamento penitenziario
Risalente all'anno due mila
Una ulteriore criticità che sfugge ai più e che poco illustrata
E l'inadeguatezza degli ambienti di vita e di lavoro
Rispetto ai bisogni dell'essere umano che rimanda alla questione dell'arretratezza culturale nel concepire e progettare gli spazi della detenzione nel nostro Paese
Prima ancora che la carenza di adozioni spaziali
E il degrado fisico delle strutture
Quindi si devono rilevare i limiti oggettivi
Che caratterizza la fase progettuale
Che non prende in considerazione in contrasto con i valori etici e sociali di una esecuzione penale giuste e utile
I requisiti che l'edificio carcerario contemporaneo vale a dire umano e funzionale alla Roma risocializzazione deve possedere
Le scelte progettuali fatte in Italia nei decenni trascorsi da parte dei vertici dell'amministrazione penitenziaria nel modo di interpretare le detenzione e quindi gli spazi detentivi
Sono state fatte invito degli ordini orientamenti politici dei vaghi i governi che si sono alternati
Seppure se essi siano orientate all'adempimento della ordinamento riformato quello del settantacinque i risultati delle soluzioni architettoniche continuano a non essere con quello pienamente coerenti
Gli interventi edilizi realizzati negli istituti esistenti e quelli di nuovo di nuovi istituti si caratterizzano per essere stati risolti esclusivamente in chiave burocratica
E con una logica strettamente utilitaristica basata sui criteri di quantità e non di qualità
Quindi è chiaro che quando parliamo di architettura vs edilizia
Con le cose che vi sto dicendo
Riduciamo a chiarire la differenza
Materia nuova altre cose per migliorare la comprensione di questa differenza
I motivi psicologici ed estetici che è un edificio
Ancorché carcerario deve possedere per il benessere del suo utilizzatore
Non sono disfatto mai stati contemplati e quando dico utilizzatore parlo di carcere è evidente che intendo tutti i soggetti che a vario titolo sperimenta no quello spazio
In questo modo nonostante il riconoscimento generalizzato che la progettazione degli spazi carcerari abbia un effetto diretto sul comportamento sul controllo dei detenuti
L'ambiente è vissuto delle nostre prigioni
Credo che il video che abbiamo visto oggi non richieda commenti l'unica cosa è che non abbiamo sentito l'odore
Ma tutto il resto l'abbiamo visto è percepito
Quindi l'ambiente vissuto delle nostre prigioni compreso il suo potenziale di esperienza positiva ha continuato ad essere trascurato
Per questo il tratto distintivo che caratterizza le nostre carceri rimane prioritariamente l'affettività
Alla quale per le note criticità elencate si aggiunge la mancanza di dignità e la scarsità funzionalità ai fini trattamentali
E come se la pena continuasse ad essere quella del passato afflittiva
E non come dice la nostra Costituzione
La dimensione architettonica delle nostre carceri continua ad essere un luogo che impedisce ogni possibilità di crescita
Che arricchisce
Monotono
Uniforme
Paralizzante nella sua deprivazione sensoriale ed emozionale
Dove il conto un mito invalida rende incerti scoraggia Nina e reprime
Anziché convalidare rassicurare incoraggiare sostenere favorire non ho tempo ma ad ogni termine che io sto esprimendo corrisponde un elemento un manufatto un'immagine architettonica sia chiaro non sono parole
Sono termini per rappresentare qualche cosa di concreto è realizzato in morte carceri del mondo occidentale non ho tempo di farvi vedere le immagini vero è che per troppo tempo nel nostro Paese l'aspetto architettonico del carcere nel dibattito sull'esecuzione penale e rimasto al margine se no addirittura estraneo
Dia un forte squilibrio tra la qualità della dimensione giuridica e qualità dei luoghi della pena detentiva
Progredita la prima arretrata la seconda
Il mondo accademico dell'architettura salvo rarissime eccezioni e quindi abbiamo la testimonianza plastica
Salvo rarissime eccezioni del passato del presente ha dimostrato e continua a dimostrare un interesse poco più che marginale per il carcere
Per questo motivo l'edificio carcerario nel nostro Paese non viene studiato sistematicamente nelle aule universitarie e rimane estraneo al dibattito architettonico nazionale
Nel libero mercato della progettazione poi in quella carceraria è appannaggio di pochi
Gli uffici tecnici ministeriali detengono il monopolio dell'ideazione progettuale dell'edificio cartolario in condizioni di totale autarchia
Senza supporto della pluralità delle professionalità che dovrebbero concorrere a definirla
Non è colpa dei tecnici non hanno il mandato
Politico e quindi loro eseguono quello che il mandato in questo modo le nostre carceri sono orfane dell'architettura relegate come sono a rango di edilizia dove non si va oltre alle questioni legate alla sicurezza ancorché legittima ci mancherebbe altro
E dagli aspetti funzionali tecnici fisiologici
Nel mille novecentocinquantadue l'autrice divina Rizzini poneva la questione in questi termini
Osservando il nostro carcere ci troviamo di fronte ad uno strano fenomeno
Non ne esiste uno solo che i meriti architettonicamente di essere preso in considerazione
Che riesca cioè ad essere qualcosa di più di una meccanica applicazione edile di norme
Edifici assolutamente insensibili accolgono uomini mentre sembrerebbero destinati accorse in animate
Il carcere non ha ancora trovato il suo poeta diceva la Rizzi
Finora è rimasto in mano a tecnici precisi applicatori di norme convinti che un edificio tanto legato a leggi
Non possa essere che dominio dell'utile
Continuo solo in anni recenti a livello istituzionale nel nostro Paese la questione degli spazi detentivi
E stata appresa in debita considerazione
Come strumento per attuare i principi nazionali e sovranazionali che devono regolare l'esecuzione penale
Cahuzac il persistere
Dello stato di criticità nelle nostre carceri la dimensione architettonica del carcere in contrapposizione a quella edilizia ha quindi cominciato adesso oggetto di dibattito e di considerazioni
Indi verso i tavoli tecnici e commissioni che si sono formate degli ultimi dieci anni uno stimolo in tal senso lo sia molto in conseguenza delle condanne della Corte europea per i diritti dell'uomo CEDU
Inflitte all'Italia anche per lo Stato materiale delle sue carceri
A partire appunto dal secondo decennio di questo secolo le compagini governative che si sono succedute si sono ripetutamente impegnate ad affrontare la complessità della dimensione architettonica del carcere
Dando vita come vi ho accennato ad iniziative talvolta inedite nell'arco temporale di meno di un decennio quindi i famosi tavoli
E commissioni
Da ultimo specificatamente dedicato all'architettura penitenziaria ne ha accennato prima Bruno Mellano e in occasione degli Stati generali il tavolo numero uno
Era dedicato all'architettura gli spazi della pena e l'architettura quanto avvenuto ha rappresentato indubbiamente la testimonianza di una volontà inedita di superare le criticità del nostro sistema penitenziario in ambito architettonico
Pur tuttavia quell'impegno non ha prodotto per il momento risultati significativi
E la politica ha continuato a temere di essere sfavorita presso i suoi elettori come scelte più progredite
Mi riferisco in particolare al fallimento degli Stati Generali dove non si è approdati a nessuna forma di lei legge
Quando noi
In diciotto tavoli abbiamo lavorato assiduamente per oltre sette metri Cesaretti sarà vicino ai venti minuti quindi di accelerare ulteriori segnali di crescita ci provengono direttamente dall'amministrazione penitenziaria che recentemente ha messo in campo provvedimenti per un'esecuzione penale costituzionalmente maggiormente orientata il pensiero va in particolare alla circolare emanata dal capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria candore nobili nello scorso luglio
Avente per oggetto il circuito della media sicurezza concernente direttive per il rilancio del regime penitenziario
Ed è trattamento penitenziario se le direttive di quella circolare saranno realizzate nella pienezza del loro spirito certamente si dovrà mettere mano anche alle strutture in maniera conseguente e coerente
Il progresso auspicato dalle direttive di quella circolare riguarderà così anche gli aspetti ambientali materiali della Quotidiani elettiva e dell'esecuzione penale nel suo complesso
Io adesso non lo so perché volevo accennare rapidamente alla questione piemontese
Partendo ma dai dai però pieni conto che seria per i piloti no eravamo bah
è scritto che volessero legge io senza bianco allora lo tengo per concludere lo scenario architettonico Pellizzaro regionale che comprende tredici istituire dei temi per adulti alcuni dei quali come allora interno sezioni femminili un istituto per minorenni maschile
Lo scenario si diversifica perequare ricostruzione tipologie localizzato e leghisti
Singoli istituti sono presenti carcere ricavati all'incirca nell'Ottocento gli edifici antichi nome originalmente carceri e carceri ottocenteschi e novecenteschi le ultime defecazione risalgono ai primi anni del novanta del novecento
Le carceri del passato e quelle meno recenti alcuni di più altri di meno nel corso della loro vita sono stato oggetto di ripetuti interventi edilizi di adeguamento normativo ampliamento e riqualificazione le cacce piemontesi sono collocate alcune in urbane
Opere urbane altre in aperta campagna
Comunque a prescindere dall'epoca di costruzione capienza milioni massima in queste carceri si riscontra tutte le criticità che caratterizzò il patrimonio immobiliare nazionale
Riassume bene e così finisco alla dimensione architettonica della stragrande maggioranza delle cartiere piemontese nazionali giudice spesso da Sergio Lenci stato grande architetto competente in materia di architettura penitenziaria
Riferendosi agli schemi progettuali
Delle nuove carceri nell'ottantadue che fanno parte del nostro patrimonio edilizio penitenziario anche in parte regionale
Negli anni di piombo egli fu progettista di carcere per questo fu oggetto di una condanna la pena di morte che per sua fortuna non do non andò a buon fine da parte dei terroristi sentite il giudizio di Sergio Lenci
Dopo aver attentamente esaminato lo schema tipologico e dopo molta riflessione ho ritenuto mio dovere spore per iscritto le osservazioni critiche che tale fascicolo mi ha sollecitato mio dovere perché la regressione
Che attraverso questi schemi tipologici l'edilizia penitenziaria italiane portata a fare
In totale assenza di attenzione da parte di chi di architettura si occupa non può rimanere senza commento ritengo spetti a me e vede che spetti a me evidenziare l'inversione di tendenza che si stanno producendo nel delicato settore
Metterlo a parte il nostro Paese il Parlamento spingono verso un aumento delle garanzie democratiche per i detenuti
Una riduzione delle pene e delle detenzioni mentre ministri e funzionari pubblicamente mostrano che qualcosa si muove nel trattamento penitenziario in silenzio e probabilmente senza che i responsabili se ne rendano conto
Vengono ufficialmente adottati schemi tipologiche si muovono in senso diametralmente opposto quegli schemi corrispondono stato dispotico sudista
Precostituzione male indifferenti ai problemi delle tensioni è occupato solo della custodia di un detenuto reso al massimo dato inerme quello schema e la procedura di realizzazione delle nuove opere commesso isolate non sembrano appartenere ad una pubblica
A una repubblica democratica faticosamente in cammino verso un aumento delle garanzie civili una riduzione dell'intrusione del potere pubblico sulla persona un'espressione di fiducia nessun segno di conoscenza più vasta enti disciplinare
Dei problemi dello spazio di riso in rapporto alla vita i temuti alle loro esigenze psicologiche sociali questo schema tipologico viene presentato come si frase di una proposta calata
In un vuoto di tradizione di studi e sperimentazioni ho finito lo schema tipologico su descritto dovrebbe essere affidamento abolito
Per stava ricordare l'abilità della pubblica amministrazione
La situazione gravissima e meriterebbe un'inchiesta mi fermo qua
E ringrazio
Grazie Cesare scusa la pressione che che ti ho fatto per andare veloce sei andato davvero più veloce
Nel frattempo sono passate delle immagini per chi non le conosce se non avesse riconosciute sono l'immagine bellica ma Istituto a custodia attenuata per mamme con bambini che è un pezzo del carcere di Torino
Che è stato disegnato e progettato da Cesare Burdese
Rizzato mai
Qualche anno fa
Se viene dal due mila e quindi c'è entrato in funzione ok
Come lo sforzo appunto di trasformare un pezzo di carcere in qualcosa di diverso anche dal punto di vista avete visto dei colori dei mobili delle strutture del giardino rancori obiettivamente la vita vissuta del carcere l'ho portato ad essere magari diverso da quello che abbiamo visto in quel
In quel momento che c'è una riflessione ovviamente io non ho detto una cosa fondamentale non pensiamo e siamo consapevoli che i problemi del carcere non si risolvono con architettura sia chiaro
Ecco quello dovuto dire in finale perché non vorrei essere frainteso qui nessuno non ha la consapevolezza della drammaticità delle questioni in campo e dobbiamo lasciatemelo dire decidere se vogliamo
Un contenitore da settanta mila individui emarginati malati
Borderline o se vogliamo invece una struttura umana riservata a dieci mila
Persone irriducibili che juke di contenimento non possono beneficiare
Grazie i numeri non a caso fatti da Cesare Pavese sono quelli relativi al cinquantasei mila detenuti circa che abbiamo in questo momento nelle centonovanta carcere italiane di questi cinquantasei mila
Settecentocinquanta sono afferenti al circuito quarantuno bis il carcere straordinario speciale extra ordinem mi permetto di dire del quarantuno bis e circa nove mila in Alta sicurezza quindi diciamo il Circuiti dedicati a persone che sono
Diciamo sicuramente ritenute pericolose da una sentenza do adesso la parola Emanuela assai Itaca puntò detto direttore del Master di psicologia penitenziaria profili che non oggi ci e docente all'università
Cattolica Sacro Cuore di Milano il cui intervento ha come titolo aspetti psicologici della detenzione
Grazie
L'abbiamo un po'cambiato alla fine il titolo però nel senso che pensavamo già ho pensato che essere molto concreta forse la cosa più utile all'interno di questo contesto quindi anche da parte mia ringraziamenti ma soprattutto i ringraziamenti per aver invitato me che faccio la psicologa e che di architettura
Ovviamente so quel poco che i colleghi che sono qui presenti con cui ho avuto il piacere di incontrarci lavorare riflettere mi hanno segnato
La
Il titolo che abbiamo un po'ripreso rimodificato
Rispetto appunto a quello che inizialmente avevamo pensato e proposto
Contiene in realtà anche se ho preparato molte più slide contiene in realtà tre parole anche adesso vado a riprendere e che sintetizzano in realtà tutto quello che vorrei dire le tre parole sono ricerca Nordio il titolo del di questo progetto è ricostruire quindi rimanda certamente ad aspetti atti architettoniche ci e gioca
Con il o che Laffite la anche automobilistica della città di Como dove si trova questo carcere credete fotografato
E dove abbiamo condotto questo lavoro di cui volevo parlarvi oggi perché il termine ricerca e un termine credo estremamente importante anche alla luce delle cose che sono state dette
Nel senso che pensare accumuli migliorare i contesti dipinta e di lavoro per chi si trova a vivere il carcere nella sua quotidianità non può essere pensato in termini ideologici non è un'ideologia cercare di migliorare il carcere
Quindi lasciata a chi occupa un certo tipo di controlli come ad esempio quello del garante oppure a certi partiti politici che possono fare
Portare come bandiera questo tipo di iniziative no
L'idea è quella che modificare nelle strutture del carcere corrisponda Abdul obiettivo che è una trappola
Che richiamo tra un attimo ma sulla base di buon lavoro scientifico che rappresenta e idee in sei empiriche rispetto al fatto
Che un certo tipo di struttura nuove un certo tipo di sensazioni e di emozioni dei azioni anche come abbiamo visto nella bellissimo firmato un altro tipo di struttura quote
Qualcosa di differente qualcosa di diverso e questo dimostrando che accadde realmente così in un modo che vi dirò che vi racconterò tra breve
Il secondo concerto e quello della multidisciplinarietà
Di quei invierò soprattutto alla fine chiuderò riprendendo questo concetto ma la multidisciplinarietà giustifica il fatto che alcuni psicologi lavorino anche sullo spazio
E questo perché come anche è stato sottolineato lo spazio si compone di luoghi che non solo sono collocati in alcune posizioni più vicino al più lontano ma il modo in cui quello spazio è stato pensato in realtà molto spesso corrisponde ad un mandato sociale
Che dice
Il tipo di obiettivo questo in un modo assolutamente implicito è chiaro che il carcere ha come obiettivo esplicito
La detenzione e la rieducazione ma implicitamente anche dice di come all'interno di certi contesti sociali di certi certe culture
Si vuole trattare chi sta dentro il carcere veicolando tutta una serie di significati nonna così evidenti e quindi proprio perché impliciti
Difficili da mettere all'interno di un di un discorso e quindi di un confronto che ci aiuti a capire se quella modalità fisica non concreta di gestire le situazioni davvero adeguata ad esempio al nostro contesto culturale al modo in cui noi pensiamo cit
E la terza Paolo parola che voglio sottolineare
Salute salute perché in realtà io ma in università insegnò psicologia della salute
E i modelli teorici che stanno alla base della psicologia della salute e della salute in generale sono rimandano al fondamentalmente al modello Bío psico sociale quindi all'idea che l'essere umano debba essere considerato non solo nella sua integrità ma anche all'interno di un determinato contesto specifico quindi lo spazio può più prossimo ma anche l'ambiente più ampio l'ambiente più generale e quindi come dire il benessere del singolo riguarda in realtà il benessere di tutti
E allora ho particolarmente apprezzato illa saluto che il consigliere Gavazzi Saatchi ha fatto cioè rivolta alla fine non so se l'avete notato ci augurato salute
E non furono mi permetto di citare un'altra cosa che raccontava
Mentre appunto chiacchieravamo in attesa di dare il via ai lavori non lo so dire il dialetto torinese ma in sostanza le ripeto il senso
Non è per cose serie N perché mettersi scherzo si deve entrare in carcere
E il motivo per cui questo accade
Beh è molto chiaro insomma stare in carcere non è che si è tanto bello l'abbiamo visto con il filmato
Ma lo vediamo anche nelle osservazioni anche relativamente recenti relative alla all'esperienza detentiva
Che è certamente una piena che da dolore di tipo fisico cioè si sta proprio male all'interno del carcere
Ma credo che il filmato ci abbia consentito di lì sperimentare per empatia
Come dolore che si sperimenta all'interno del carcere sia davvero un dolore totale con dolore globale mi ha molto colpito quel padre che è scoppiata a piangere
Nel vedere l'immagine della della propria famiglia della propria figlia no perché
E proprio questa lontananza questa frattura non per questo
Anche per questo si dice che l'esperienza carceraria
è un'esperienza traumatica proprio perché rompe i legami anche oltre che esperienza quotidiana eccetera quindi nel dolore che immagino tutti abbiamo sentito
Beh insomma c'è stato spiegato essere un dolore che può comportare delle conseguenze conseguenze molto gravi anche per la nostra salute anche Shakespeare Re l'aveva intuito l'aveva detto dicendo che
Il dolore che non parla e all'interno del carcere è molto difficile essere ascoltati il dolore che non parla dance Biglia al cuore sovraccarico
E gli ordina di spezzarsi
Ed ecco allora che ci troviamo di fronte a delle situazioni di Grabbi rischio
All'interno del carcere il rischio suicidare io all'interno del carcere è fino a tredici volte più alto che nella popolazione
Poi concretamente per fortuna o purtroppo comunque il gesto autolesivo presenta un rischio inferiore per cui due volte
Rispetto alla popolazione generale ci sono situazioni di molte volte superiore alla popolazione generale ci sono rischi di suicidio all'interno del carcere quindi da diciannove a due
Vuol dire che in modo in cui il suicidio rischio suicidiario viene trattato all'interno del carcere fu Simona
Un suo risultato
Ma che come ci è stato ricordato è un risultato non sufficiente perché comunque il rischio suicida io è ancora troppo elevato all'interno del carcere
E quali sono le popolazioni all'interno del carcere che rischiano maggiormente beh sono quelle popolazioni che pongono con scritto possono essere considerati proprio più fragili tra i più deboli
I giovani adulti
Che statica hanno anche installare ad un progetto di vita
Che includa anche quel tipo di esperienza
Le persone più anziane che fanno fatica ad immaginare una vita danno a concludere o comunque caratterizzata all'interno del carcere
E che manda peggio di altri sia adattano al al carcere proprio perché sono persone la cui capacità di adattamento è condizionate ridotta dalla stessa età e gli stranieri
Vado molto veloce sulle slide tanto le lascio e chi di voi le vuole un richiede direttamente a me un richiede al dottor Mellano non ci sono problemi nel diffonderle
Gli stranieri
Per i quali ad esempio la valutazione del rischio suicida io eh più complessa più difficile sia per delle differenze culturali che molto spesso non si riescono a comprendere fino in fondo
Sia perché a volte non parlando la lingua investendo cioè un mediatore culturale anche gli psicologi che si trovano a dover effettuare questo tipo di valutazione
Si ritrovano come un unico strumento l'osservazione per poter capire se il rischio esiste in quanto elevato è questo rischio e così via
Con il gruppo di ricerca Camp
Rimanda ad un'unità di ricerca che abbiamo in Università Cattolica sulla psicologia delle disuguaglianze nell'essa Nella Salute abbiamo cercato di mettere a punto proprio uno strumento graphic con molto molto semplice è uno strumento che gli psicologi usano nella loro pratica professionale andando ad individuare delle caratteristiche specifiche che possano dire del rischio suicidiario più elevato proprio per poterlo utilizzare con questo tipo di popolazione che così soggetta a difficoltà relativamente a appunto alla possibilità di dialogare con qualcuno che
Ha anche il compito di valutare questo aspetto rischio suicidiario aldilà
Di questo elemento particolarmente davvero estremamente importante e particolarmente rilevante
E anche l'insieme delle malattie incomunicabilità cioè quelle tipiche malattie che non sono trasmissibili da persona a persona cioè sono riconducibili a
Stile di vita ha caratteristiche ambientali magari anche genetici
Ma che presentano si presentano con elevata percentuale all'interno del carcere
E non possiamo dimenticare già sono stati ricordati gli operatori penitenziari se le persone recluse immaginano di poter sperano di poter uscire anche ricordando quello che sta fuori come abbiamo visto nel firma
Beh per gli operatori
Uscire tra virgolette ad uscire dal carcere vuol dire magari rinunciare
Ad un lavoro ad uno stipendio sicuro dover cercare qualcos'altro e allora
Ecco che molto spesso anche per la polizia penitenziaria si dice i veri reclusi siamo noi no che facciamo fatica
Ad immaginare la nostra vita al di fuori dal carcere ma dentro il carcere quello che succede
Una enorme difficoltà di interazione a partire dalle persone recluse rispetto alle quali il ruolo richiede di svolgere determinati compiti
Che sono appunto collegati
Alle richieste della istituzione quindi anche l'organizzazione penitenziaria gli aspetti amministrativi e le difficoltà che rimandano anche a tutto quello che a che fare con la violenza
Violenza che Pierre cerchiamo non solo nelle parole con i gesti ma anche proprio nell'ambiente lo abbiamo visto quel tipo di costrizione comunque implicitamente
Dice di una forzatura dice di una violenza
Non solo di una mancanza di libertà
Ma dico qualcosa di molto più forte che molto spesso non si riesce nemmeno a descrivere attraverso le parole tant'è che nel carcere viene definito proprio un ambiente stressante al punto tale che il a tipo di contesto carcere
Fu ed è assente proprio l'ambiente lo spazio costituisce un elemento stressante come abbiamo visto per tutti i fattori che la slide ricorda ma che abbiamo visto benissimo anche Attraverso Hillary il filmato
Bando velocemente nel questa slide la lascio perdere tanto
L'architetto Ruzzon poi ne ne parlerà in un modo più ampio ma è un po'proprio la sintesi di tutti quegli elementi che rimandano all'architettura all'ambiente
Che rendono faticoso vivere all'interno del carcere passerei prima per favore
Ecco quella dopo
Se per raccontare di di questa esperienza di ricerca che richiamava appunto all'inizio nella quale un po'come abbiamo fatto oggi quindi con degli oncologi sa abbiamo rappresentato
Tra e differenti spazi
Di del carcere reale così come la cella illa la matricola quindi l'area d'ingresso ed il cortile
Per misurare quindi vedete la seconda foto in basso della dei sensori che consentono definitiva rilevare la temperatura Corco corporea la frequenza cardiaca
E la conduttanza conta cutanea quindi la l'elettricità che c'è nella nostra pelle che corrisponde ad una vasodilatazione
Per comprendere come le persone quindi sia gli operatori che nelle persone recluse come le persone rispondono ai diversi ambienti
Nelle slide che sono queste sono tra immagini della del carcere di Cuomo che rimandano appunto i tre ambienti sui quali abbiamo fatto la ricetta perché il carcere di Cuomo il carcere di Cuomo è un carcere che negli anni passati ha presentato delle difficoltà importanti e significative non solo in termini di numero di suicidi Yeti atti
Di autolesionismo ma anche con il numero delle aggressioni che si sono verificate all'interno del carcere quindi volutamente si è andati a scegliere un caso che ha presentato delle delle difficoltà nella vita di tutti i giorni andrei direttamente alle conclusioni salto tutta la parte relativa alle analisi che sono state fatte
Sui differenti ambienti
Perché
In questo modo insomma sintetizzo gli elementi più importanti quelli che ci hanno fatto maggiormente riflettere Rispetto
A la ai dati che sono stati raccolti durante questa esperienza in carcere con i detenuti e con
Gli agenti di polizia penitenziaria
Evidenziando come ci fosse in generale una sensazione di di fastidio in particolare per gli operatori una visione sfuocata che abbiamo un po'ricondotto anche allettato insomma abbiamo visto come qualcuno abbia avuto bisogno di tenere gli occhiali per poter vedere adeguatamente il film ma
I vino segnali quindi quelle reazioni di tipo emotivo delle quali le persone non sono consapevoli è questo il motivo per cui abbiamo utilizzato appunto di biofeedback
Ci hanno detto che nove persone recluse
Hanno presentato una maggiore tensione focalizzata quindi hanno guardato con molta attenzione il libretti filmati su questi tre ambienti che erano Statti loro proposti
La spiegazione l'ipotesi che abbiamo formulato rispetto a questo risultato è che da parte loro ci fosse una più elevata motivazione perché erano ovviamente stati comunicati così come
I ogni comitato etico consiglia anzi impone
Erano stati spiegati i motivi della ricerca e quindi che da parte loro ci fosse una elevata motivazione a guardarla con attenzione
Perché poi sapevano che avremmo loro chiesto dell'esperienza effettuata attraverso la realtà virtuale
Ma e l'ambiente tre quindi il cortile quello che ha destato il la maggiore interesse in un certo senso anche il maggior piacere dopo la
Somministrazione con l'occulto se le rilevazioni con biofeedback abbiamo fatto un questionario per cercare di capire la direzione in cui andavano a questi cambiamenti
Il cortile ad esempio è emerso Bello
Beh non solo avete visto una fotografia del cortile di Cuomo i cortili che abbiamo visto con il visore non sono affatto differenti e credo che Di Bello ci fosse veramente ben poco lei ha citato la bellezza insomma
Non non la trovo come la caratteristica principale di questi ambienti
E quindi
Anche qui l'ipotesi che noi abbiamo fatto è quella che
La bellezza sia più legata all'attività che viene svolta in quello spazio quindi l'ora d'aria l'ora di libertà il potersi muovere con una un po'più utili e autonomia
E in generale l'aggettivo sporco che ha davvero moltissimi significati è l'aggettivo che viene utilizzato
Per descrivere gli ambienti anche se nella fotografia agli ambienti erano le decisioni erano state tratte da delle fotografie in cui gli ambienti erano assolutamente puliti
Ma lo sporco come proprio quell'aggettivo che si usa per quelle esperienze contee di contesto eccetera in cui non troviamo una sorta di disgusto una sorta di Sacchi K collocarci allora chiudo
Chiudo dicevo che avrei ripreso
Il concetto di culti di scippi Marietta
Ed è un aspetto che come psicologa ritengo estremamente importante perché altrimenti il rischio è quello di cadere anche come persone che cercano di
Fare scienza all'interno della propria disciplina
Come quello di ricadere nel paziente narcisista che quando gli vengono presentate le tavole di Rorschach sono quelle immagini d'inchiostro in cui uno deve dire cosa vede
Cerca di rispondere risponde sempre
Io
Sono io ma andare a me stesso
No quindi questo essere
Sempre è solo auto riferiti Peschici comporta anche l'uso cioè non è solo segno di narcisismo ma ci comporta anche un più elevato rischio di errori quindi grazie anche ai colleghi
E a tutti coloro che sono disponibile ad un confronto su questi temi così importanti
Grazie Alcatraz assalita
Grazie per lo sforzo per vivere cose così pregnanti in pochi minuti adesso Davide Ruzzon che ho già presentato prima il titolo se non è stato cambiato le benevolo scienze applicate dal pretura penitenziaria va fatto per la seppur allora ringrazio anch'io doverosamente
Bruno per l'invito Cesa per per aver spinto in questa direzione tutti voi per aver dedicato questa mattinata
Su un tema così così importante
Ed è una un approccio che stiamo cercando di di mettere a fuoco che credo meriti la vostra attenzione
Perché perché al di là del dei temi che com'
Perché il tetto ero premetto che sono un architetto da
Sempre più
Figlio di un costruttore quindi abituato a stare in mezzo al cantiere a polvere eccetera
Però ho sempre coltivato una grande passione per la psicologia basta e quindi piano piano questa questa cosa emersa mi ha portato dieci anni fa occuparvi neuroscienze
Quindi io maturato una attenzione particolare sia la dimensione costruttiva che a quella che riguarda l'essere umano come tale
Allora io
Vorrei parlarvi come architetto di di questi temi cioè di come dovremmo fare il carcere e quali sono i temi chiave sui quali dobbiamo lavorare insieme per fare in modo che questo spazio sia in grado di
Svolge le il ruolo che la costituzione gli affida che il buon senso
Auspica
Che l'interesse generale perché ridurre la recidiva è un interesse che riguarda il tema della sicurezza e se è un carcere che funziona riduceva della recidiva come abbiamo visto come sappiamo diciamo che fa parte anche di una
Framework teorico diciamo così che attiene anche la sicurezza quindi è un progetto che riguarda tutti
Però io voglio vedere soprattutto dal punto di vista umano e allora prima di inoltrarmi e di descrivere
Perché
Una relazione con il contesto
Perché la socialità la permeabilità visiva dello spazio
Il tema della scala degli edifici così via prima Dinoi leggete le mie spalle tutti questi elementi prima di di un'altra armi nel descrivere come architetto questi aspetti
E devo dire forse ancor più importante perché le neuroscienze
Cosa c'entro le neuroscienze in questa dimensione
Allora per poterlo fare mi è servito di una di una storia
La storia è quella di Robert King
Uno dei tre incarcerati lungo termine nella famigerata prigione di angolo nell'Indiana che Good Achille una neuroscienziato dell'Università del Michigan
Colombe e che grazie a questo incontro fu portata
Ad indagare ad indagare le sue
Quello che gli era caduto nella vita sostanzialmente grazie a questo incontro
Lei scoprì come
La semplice tra virgolette frequentazione lì per lungo tempo di spazi ristretti produce dei cambiamenti biologici strutturali nel cervello delle persone e con questo modifica i comportamenti e lo stato di salute fisica
Dei soggetti
Quindi noi se pensiamo che al momento in cui nel momento in cui è un detenuto entra in carcere mi spezziamo una gamba no
Oppure anche le guardie carcerarie quando interno dentro gli spezziamo una gamba sta cosa inaccettabile evidentemente inaccettabile ben sappiamo ormai scientificamente è dimostrato che la presenza prolungata in determinate condizioni carcerarie produce dei cambiamenti a livello biologico fisiologico e cerebrale che hanno delle grossissime conseguenze
Allora perché dico questo
Uday killer dopo aver
Capito come lo spazio ristretto modifica l'ippocampo infelice sull'ippocampo che una regione molto particolare nostro cervello approfondì queste ricerche andando clero anche no patologo ad studiare il cervello in quindi studi studi post mortem di alcuni detenuti che erano stati rimasti in isolamento per molto tempo
E scoprì che il libro campo quest'area del cervello si presentava in fase di autopsia Rag insita ristretta Ring insita c'è quindi è un cambiamento fisico che lo spazio produce sul corpo ma quello che noi non lo sappiamo e che vi racconterò molto brevemente perché il tempo non è molto
è che questo
L'ippocampo e la sede principale della neuro genesi e della neuro plasticità cerebrale
E il luogo dove noi lustro ER costruiamo la memoria dei nostri avvenimenti è lo spazio dove mattiamo è il luogo nel quale mattiamo lo spazio
Noi all'interno di questo piccolissima parte del cervello abbiamo un meccanismo fantastico che ci permette di mappare in maniera immediata lo spazio e di costruire un sistema di orientamento
Consiste per permette non permettere alle persone di vivere all'interno di ambienti che sviluppino una serie di e proiezioni
Immaginativa e di mappatura costante perché a un certo punto il cervello non serve più c'è questo momento in cui se costretto all'interno dello stesso spazio per molto tempo questa funzione cerebrale viene sganciata ma sganciando questo pozione cerebrale
Ne sostanzialmente si coinvolge anche la mente la l'amigdala la sede del controllo delle emozioni di una parte per lo meno delle mozioni John non di tutte ma è un elemento molto importante
Quindi infierire su questo su questo spazio sostanzialmente modifica
Le nostra capacità di produrre anche empatia e di irregolare nostro sistema emotivo ed è per questa ragione
Che a un certo punto alcuni gesti alcune azioni possono sembrare e avere un valore diverso da quello che in realtà hanno nella vita reale
E mi fermo qui anche perché poi
Ci sarebbero molti elementi ulteriori da introdurre che riguardano la regolazione che attraverso la luce che nel carcere
Ha ovviamente una valenza disastrosa c'era luce all'interno del carcere e quindi la distruzione del ritmo circadiano eccome voi ben sapete produce ha dei riflessi sulla salute sul sonno per esempio sul sonno che è una e che è una delle chiavi perché sono
è il momento in cui nella fase REM e costruiamo la nostra identità perché passiamo le memorie da vedova di Messina occasionale all'immissione di lungo termine e quindi saldano che stratifica la nostra identità
Tutte queste ripercussioni sono solamente alcuni potremo star qui due ora di scriverle tutte con puntualità
Sono legate alla forma dello spazio quindi mi dispiace Cesare l'architettura carceraria può influire molto
Poi era molto
Quindi adesso
Vorrei quasi concludere senza andare poi a ripercorrere questi elementi
Analizzandoli duraturo perché potremmo yarde
Però sappiate che scorriamo rapidamente queste slide evoco tutti questi temi ecco sulla base delle cose che sto cercando di condividere con voi pensate a come
Il tema della socialità presente dell'isolamento sociale e sensoriale sia un muro un fattore che produce stress in maniera eclatante
Lo stress al di là di ridurre il volume stesso dell'ippocampo tensione perché semplicemente lo stress da solo riesce a a ridurre il volume dell'ippocampo ma inserisce su dimensione emotiva
Andiamo pure avanti la permeabilità visiva attiene al senso di controllo dello spazio andiamo avanti la Scala produce implicitamente disorientamento e paura quando non è regolata
Questo aspetto che adesso sembra molto strana e quasi credit incomprensibile implica semplicemente che noi non riusciamo più a produrre immaginazione noi non riusciamo a produrre immaginazione guardando lo spazio mentre in realtà lo spazio è stato di fondamentale importanza nella nostra
Traiettoria evolutiva perché è stata l'interazione con lo spazio che ha formato la nostra coscienza e la dimensione concettuale astratta
La relazione con lo spazio ormai tutti gli studi vanno in questa direzione senza rapporto dinamico con lo spazio non avremo coscienza e non avremo concezioni astratte
Quindi re quei sigillare l'intera nello spazio ristretto una persona vuol dire implicitamente depotenziare la sua capacità immaginativa e questo produce dei danni alla salute emotiva la regolazione emotiva
E con ciò astratta concettuali gli individui quindi
Ovviamente in tema dell'editoriale che è stato già esplorato
La produzione artistica è un altro aspetto molto importante che andrebbe inserito perché fare arte vedere arte eunuco ecco una terapia fondamenta
Sul sul tema delle componenti architettoniche andiamo pure avanti la luce
Parlavo prima e del ritmo circadiano e quindi del sonno e di della della regolazione di tutto il sistema neurotrasmettitore di fondamentale importanza nel carcere questo non è un tema la Ustica è un altro dei grandi talloni d'Achille perché all'interno del carcere c'ha la dimensione acustica terrificante
La qualità dell'aria
Mi sembra che c'è il recesso e prima nel video nel merito e non si sente l'odore conforme e così via i materiali già la povertà la povertà dei materiali che vengono utilizzati all'interno delle carceri
E come se voi pensaste di dormire vivere interno di un garage ma voi vi immaginate di viva all'interno di un garage sto la vostra vita
Andiamo pure avanti ecco i colori
Quali sono i colori che dominò entrando in carcere il grigio che non è un colore
Che non ha un colore
Quindi siamo uno spazio cromatico sale dello Spazio forma
Possiamo pure andare avanti che la geometria se
Pensavo di vivere in una scatola di cartone adesso c'era qualcuno che contempo diceva che
In fin dei conti
C'è una di grande c'è la peste che diceva c'è una grande differenza tra architettura e ed edilizia no che la cioè anche adesso e cattedrali sonore l'architettura e diceva velleità l'altro e l'altra della tettoia per le biciclette è un'edilizia e il suo è un suo dei suoi studenti dei più importanti i disse guarda intenzione perché io sono sicuro che sì d'omaggiare un panino all'interno di uno spazio fatto così o ti dò ma da mangiare un panino l'intero spazio completamente diverso io so scorse voglio Progetto lo spazio a notare che alla fine quel panino lo vomiti
E poi diviso il suo allievo riguarderà d'epoca quindi questa differenza tra architettura e edilizia non esiste
Perché ora bisogna che ogni architettura produce delle influenze sulla nostra dimensione fisiologica psicologica n euro circa
Incredibilmente in modo potente utile in modo potentissimo anche perché dentro questo spazio architettonico siamo a volte il novanta per cento del tempo che mi in cui viviamo non non chi vive all'interno di un carcere
Anche molto di più di novanta per cento
Quindi la potenza che lo spazio esercitarne le condizioni di salute fisica e psicologica enorme
Quindi io mi fermo quali sono non c'è altro tempo quindici minuti dopo essere stato
Grazie piazze dove opera le suggestioni riflessioni adesso do la parola amare la Santangelo che appunto docente niente da Federico secondo di Napoli il titolo contaminazione architettoniche degli istituti penitenziari l'impegno del mondo accademico
Molto Buongiorno tutte grazie
Di questo invito
Dunque parlare dopo aver ascoltato a loro tre
Diciamo mi fare competente ripensare quello che dico quindi che dirò quindi abbiate un attimo di pazienza le slide io direi di farle correre vi dico prima che cosa sono però possono correre
Una premessa con Cesare ragioniamo da parecchio tempo ormai su questi temi abbiamo fatto insieme abbiamo partecipato insieme e fatto
è il primo il tavolo uno sulla che turare i stati generali che è stato un momento comunque
Ferma restando diciamo gli esiti anzi non esiti di cui diceva prima Cesare certamente per noi è stato un momento importante perché ci siamo trovati saremo quattro saremmo perché no forse ora siamo anche un po'più di quattro
In Italia a occuparsi del carcere da punti sei perché pura e
E non è diciamo un'esagerazione la mia
Come è stata utile non abbiamo avuto modo non avremo tempo stamattina di di raccontarlo a Roma è stato molto utile l'esperienza della commissione
Dell'anno scorso che poi ha come dire ha ha dato dei risultati li ha dati anche molto concreti perché di fatto come Cesare che una una salti detective
A a o separarsi insomma si è reso conto del fatto che di che l lì le prime gare che sono state fatte immediatamente dopo la conclusione dei lavori della commissione
Sono fatte sulla base lavoro della commissione che ha un lavoro anche molto concreto specialmente per quanto riguarda la questione della trasformazione del patrimonio esistente allora io farò anche un intervento molto concreto
Come proprio a partire dal tema che mi è stato in qualche modo diciamo richiesto che è quello della relazione
Tra ricerca Progetto rispetto alla questione detentiva io sono un a un architetto ma sono un professore universitario a tempo pieno e lavorò faccio chiede Touré Progetto
Nell'università
E questo però è una una cosa tutto sembra può sembrare banale per Ambra c'è una cosa importante perché di fatto il mio impegno col carcere che è cominciato moltissimi moltissimi anni fa ma che ha avuto ormai quest'anno
Si fa sono dieci anni dal primo accordo di collaborazione scientifica con il garante allora in con il garante la campagna Adriana Tocco
Che è stato forse uno dei primi che riguardava con lo spazio perché era la sua sollecitazione a ragionare sullo spazio
è stato un un accordo di questi tutti suonare e questo è molto importante perché in questo mondo nel mondo del dell'amministrazione penitenziaria la relazione istituzionale
Diciamo è è un un un modo per cercare un piano diciamo di così di comprensione e di dialogo che insomma loro cerco sempre di evitare detto profonda con estrema chiarezza
E quindi diciamo questo sfuggire ne ed è un po'anche quello che ringrazio moltissimo il Franco Prina che anche il mio presidente essendo io una delegato del rettore di Federico secondo al Polisario penitenziario
Ed è anche un po'quello che sperimentiamo come conferenza nazionale dei polli penitenziari
Specificamente rispetto all'architettura quindi noi abbiamo iniziato a Napoli un percorso e quello che voi vedere vedete scorrere ribadisco non non me le non vi racconterò ai progetti uno per uno ma quello che vede scorrere sono proprio diciamo tutti quante le azioni che ne nel tempo abbiamo cominciato come Dipartimento Architettura di Napoli e come leggete poi ci hanno portato diciamo in giro anche per l'Italia
Perché di fatto abbiamo cominciato delle azioni nelle azioni che mettono insieme una serie di questioni e in quel Paese attraverso le quali abbiamo i provato a fare
Apportare dei cambiamenti
Fermo restando che ovviamente diciamo tutto quello che ha detto lezione intervento
Davide Ruzzon sull'architettura è tutto diciamo assolutamente sacrosanto
è chiaro ed evidente che questo è un mondo per cui al fatto che la questione edilizia che è tutta invece è una cosa che a cui diamo molto nel senso che io non dico che non faccio una differenza tra qualche cosa e architetture che cosa edilizia il problema è come si usa il termine edilizia quindi nell'ambito della carcere il termine edilizia vuol dire niente quindi se noi non imponiamo un modo anche proprio di di indicare lo spazio che io come dico sempre molto banalmente mie studenti quando la pena e chiudere uno dentro un posto quel posto diventa il mondo quindi vietava sappi importante e da di conseguenza cascata tutto quello che trovano era tutto uno etto Davide Ruzzon viene Jones viene emerge con forza che appunto come quello sul quale cerchiamo danni di di di lavorare evidente che l'ha chiesta una responsabilità enorme in questa faccenda ed è un po'anche quella che non ci vogliono dare appunto e perché tutto sommato
Perché noi siamo al come ha detto il l'ultimo
Il curatore dell'ultima Biennale ne siamo io e quelli che hanno responsabilità nel campo con troppo spazio tale quando con con
Le con gli altri ed è vero e problema è che noi non non non non possiamo parlare anche di spazio nei termini diciamo dell'architettura
Un'altra osservazione che mi preme Famer e e che poi è l'esito un po'di tutte queste esperienze
è che anche diciamo stato oggetto di di di lunedì
Diciamo ragionamenti con Emanuela nel preparare un programma di ricerca insieme nazionale
è proprio la questione del del di di come lo spazio in carcere con corrisponde presente i diritti e quindi come dire è una sorta abbiamo fatto propone una sorta di di di di gioco tra la che la salute è e gli spazi pervenute che cosa sono
E per salute totalmente dentro anche la visione del disagio psichiatrico che è un altro grande diciamo capitolo con gli occhi del rally di di Bruno vi dico non lo possiamo proprio a neanche citati però è così e così il movimento è così
Ogni diritto legato alla sessualità l'affettività i diritti negati io lo sono già chiunque pensa non dico lavora su carte ma pensa case non può che riconosce come diritti negati corrispondono distanti che non ci sono trova degli spazi
Che facciano per spazi dove queste cose possono accadere e quindi in questa azione
Che voi vedete fatta attraverso University cioè non ha preso con l'università ne abbiamo fatta abbia cominciato moltissimi anni fa con questo primo workshop io sono napoletana
Sapete bene valga per tutti il carcere di Poggioreale che il capitale il carcere peggiore d'Italia il carter regione d'Europa
Ed è anche ora o è sempre emergenza cioè l'emergenza costante viene ci portiamo dietro e nel due mila quindici e va fatto un workshop di progettazione con i detenuti e gli studenti di architettura
Una settimana in carcere
Tutti i giorni fino alle tre del pomeriggio e devo dire con una uno sforzo da parte di tutti i suoi mentre la polizia straordinario perché non solo non amo la in quaranta mandavamo l'armadio di computer tutto quello che normalmente non si può portare rigorosamente e l'abbiamo fatto da questo Paese scaturito un tiro cigno ed è scaturito un progetto esecutivo sono scaturiti immobili realizzati dai detenuti che poi sono stati sono stati realizzati in uno dei corridoi di Poggioreale
Perché è importante questo perché questo lavoro viene dal problema invio incredibilmente sei dalla dalla Torreggiani che non non abbiamo citato forse stamattina ma che già aveva un altro dei nostri mantra
La Torreggiani che cosa dici diceva otto ore almeno aperti le selle avverte che significato Torreselle avverte mi si vuole ci vogliono degli spazi dove loro possono stare che naturalmente nella maggior parte dei istituti italiani non sono minimamente considerati quindi Poggioreale ad esempio è un un istituto che ospita non lo so già quante sì a quanti stiano
E non sono previste dal progetto
Originario poi realizzato non sono previsti spazi collettivi e non sono previsti sale della socialità non è previsto niente quindi la prima domanda dell'allora direttore fusi io apro le celle bene
E quindi abbiamo lavorato sullo spazio a nostra disposizione il carcere un carcere la fine del Novecento scusatemi dell'inizio Novecento fine Ottocento che a questi corridoi giganteschi rate una tipologia strana rispetto alle canoniche tipologie carcerarie e e tra questi quelli dei giganteschi e quindi abbiamo cominciato ci sono voluti moltissimi anni per fare quel corridoio quindi questo voi anche se la dice lunga però almeno li abbiamo realizzati nell'officina nella riunione di ieri Poggioreale l'hanno resa detenuti
E ora finalmente ora che con il nuovo provveditore
Alla del della mi si aziona la Campania che Lucia Castellano che molti di voi immagino conoscano abbiamo dobbiamo messa su un tavolo permanente sul Poggio Reale con tutte le componenti e vi sia
Ha chiesto anche all'Università di esserci
Per cercare di come dire di di razionalizzare andiamo avanti con le madri mi perché son tantissime e non il tempo già sta per finire
Però questo è importante perché perché questo lavoro interistituzionale
è un un
Un lavoro che consenta moltissima sperimentazione poi l'architettura si fa progettando sperimentando
E quindi in questa in questo senso siamo stati e siamo fortunati perché a furia di progettare oppure ad immaginare soluzioni anche piccole
Per risolvere i problemi molto più grandi stiamo cominciando a a a a vedere dei risultati quindi oggi stiamo per fra mettere a punto questa sala polifunzionale sempre o a Poggioreale
E e su questo poi non sarà non non sto qui a raccontarvi però
Ovviamente ragionamenti che siamo andati a fare tutto l'altro fatto con tirocinio intramoenia del corso di laurea in un ciclo unico della del di Federico secondo quindi l'architettura
E ora stanno il trenta novembre cominciano i lavori
E queste sono Paolo quella quella cosa che c'è un detto napoletano non so se qualcuno di voi conosce napoletani sentisse il Papa dicevo alla luce
Dammi il tempo che ti Sperto uso che vuol dire datemi il tempo che io ma proprio il buco lo faccio la crepa la creo ed è un po'diciamo l'atteggiamento che per lo meno i nomi di alcuni casi siamo cercando di avere Degas
In Campania e forse qualcosa stiamo riuscendo a fare però devo anche dire che questo tipo di azioni questo lavoro per esempio con i detenuti
La per progettare il carcere devi parlare con i detenuti e non non è tanto il il il processo della dell'architettura partecipata ma è proprio una questione di condivisione diverso non puoi fare la partecipazione quella diciamo da manuale gli architetti sanno conoscono bene
Ma devi condividere con loro devi entrare maledetti di far dire da loro che cosa vogliono che è esattamente quello che abbiamo fatto a Poggioreale che poi abbiamo fatto
A due palazzi di Padova che avevo fatto con i minori di Treviso
Ora stiamo verrà per
Per
Aprire il cantiere anzi stiamo realizzando perché sarà in INAIL materiali legno proposito dei materiali il uno spazio verrà la la ginnastica nella nel carcere femminile di Pozzuoli nella
Nel cortile passeggio è insomma stiamo facendo delle piccole cose
Delle piccole cose però che come dicevo prima io mi auguro abbiano un un vede insomma
Un risultato diano alla fine un risultato grande
Ed è già il risultato è già poter pensare in termini appunto di progetto di architettura tutto questo perché voi un'altra cosa fondamentale Bruno dimmi il tempo perché l'ho perso
Un'altra cosa fondamentale
Tre minuti
Allora devo dice quale altra cosa fondamentale che devo dire valgono per un'altra cosa molto importante
Riuscire a a tenere sempre insieme queste cose riuscì a tempo insieme queste cose e a partire dal presupposto che per lo meno per me ormai una convenzione non c'abbiamo bisogno di costituirmi carceri
In Italia non c'ha solamente bisogno di costituirmi carceri cerbera bisogna fare un'operazione e l'operazione
Che poi significa andare a lavorare sul patrimonio esistente analizzare patrimoni si seppe capire realmente i livelli e le potenzialità la protesta del Progetto
E quindi come dire ragionando per appunti temi di architettura quindi in termini sostenibilità in termini di di adeguamento interno mettendo insomma come dire portando a regime non patrimonio che c'è ed è assolutamente sotto utilizzato male utilizzato e potenzialmente trasformabile
Le ultime immagini che che son passate sono le immagini del di un nuova nuova Cosmi nuovo diciamo lavoro che stiamo facendo che è appunto quello di progettare degli Stati che non esistono che sono appunto i spazi deboli sì dai penitenziari oggi ci arrangiamo Torino Anna Napoli Secondigliano atti siamo bene però c'è da lavorare perché questo è uno spazio da capire nello spazio di dei soggetti che sono privati della libertà personale che però hanno deciso di impegnarsi con se stessi innanzitutto per studiare questo è la Olari o che abbiamo progettato piccolino
Sempre
All'università per il popolo femminile cioè se si andava a fare vediamo delle l'unico il Polo delle donne nel carcere Benevento
E quindi come dire ora questa che è un'altra sfida perché è un po'una sfida anche diciamo disciplinare per me
Quella di pensare a una tipologia di spazi che in realtà non c'è non esiste e quindi diciamo tutta la dà da pensare da costruire grazie
Grazie anche a mare il dispiaceri facciamo fare le cose ma sicuramente visto la nostra disponibilità possiamo già anticipare che tutto il materiale sarà reso disposi disponibile sul sito del consiglio regionale del Piemonte nelle pagine del garante
Approfitto nel ricordare come su questi temi anche come garante piemontese oltre appunto Lagalante citata reato COO della campagna ma anche il garante della Regione Toscana Franco Corleone precedente garante adesso ora Fanfani hanno fatto delle riflessioni sul tema hanno fatto delle degli studi e hanno in qualche modo cercato di alimentare il dibattito
Nel nostro piccolo grazie alla disponibilità dell'Università di Torino in particolare della Clinica legale carceri diritti due della posso essa Scomparin e delle sue ottime collaboratrici Jones immenso
In questi anni abbiamo fatto delle iniziative tra cui anche un'iniziativa proprio sugli spazi della detenzione tra realtà in norma
E con un focus sul l'istituto penale minorile Ferrante Aporti di Torino comma tra l'altro anche un uno un rapporto di di studio che come garante di sono
Ho ho portato all'attenzione del Provveditorato regionale delle opere pubbliche proprio nel nell'ottica di quella di quei soldi che saranno sono stati stanziati saranno spesi proprio sul compound del Ferrante Aporti che è un compresso area molto densa di di struttura dal minorile al cento digiuni senza minorile alla alla centro di prima accoglienza all'UE penso male un calato rigato per la presenza anche il dottore Antonio Pappalardo qui con noi oggi la dottoressa Simona Vernaleone che la direttrice del Antonio Parlato direttore del cento giustizia minorile Simone per meglio la direttrice del Ferrante apporti del rito penale minorile
è importante perché insomma una parte cospicua di quei cento trentadue virgola nove milioni di euro che sono stati stanziati con il piano nazionale di recupero resilienza saranno sul Piemonte sul Torino in parte
Proprio per un intervento molto esteso sull'aria del Ferrante Aporti dall'altro punto di vista sono invece previste quelle opere su cui come garante regionale Piemonte o molto insistito cercando di attirare l'attenzione perché del mio giudizio c'era un intervento che era di pura edilizia penitenziaria c'è la costruzione di nuovi padiglioni detentivi sul campo da calcio degli istituti costruite negli anni Ottanta che prevedevano un campo da calcio
Ne erano stati previsti quarantacinque poi ventuno poi alla fine otto in quegli otto era previsto anche un padiglione di nuovo ad Asti che però nel frattempo era diventata case di reclusione tutto ad alta sicurezza il padiglione detentivo previsto di centoventi posti
Non corrispondeva ai requisiti d'alta sicurezza quindi voleva dire
E questo devo dire che è stata la cosa che ha credo fatto riflettere direttamente la ministra cartaria
Che ha tolto astile messo Ferrara si è arrabbiato il Garante regionale dell'Emilia Romagna ma al momento ecco al momento io credo di poter rivendicare su un un azione fare un padiglione di mera edilizia sul campo da calcio in una struttura che danni sta vivendo ancora adesso il passaggio fa la circonda viale è una casa di reclusione a a tutta ad alta sicurezza che vuol dire cambiare completamente le attività le relazioni la scuola
Il lavoro le dinamiche di una popolazione che diventa improvvisamente quasi tutta italiana quasi tutta di una certa età quasi tutta con problemi sanitari di un certo tipo e con richieste anche formative scolastiche di altro tipo rispetto a una circondariale
Fatta magari al sessanta per cento di detenuti stranieri e allora è una riflessione anche completa quella che abbiamo fatto e dove voglio dire anche ricordare grazie all'azione della commissione ministeriale voluta dal ministro buona fede e poi che ha portato il suo leader lavori alla ministra Cartabia su l'edilizia sulla architettura penitenziaria
Devo dire il fatto di avere sul Piemonte la presenza di Cesare Burdese ma anche del mio omonimo ma non parente Paolo Mellano docente del Politecnico è stata anche una un modo per poter in qualche modo interagire e credo che i risultati di quella commissione sono stati risultati molto operativi
Do la parola adesso
Scusami per la lunga pendenza Giulia Mantovani che appunto è Università di Torino delitto penitenziale
Grazie grazie Monica Buongiorno io ringrazio davvero di cuore il Consiglio regionale e il garante Bruno Mellano per avermi invitata a partecipare a questo incontro
Devo dire che guardando il film
Che ha aperto il seminario di oggi mi sono tornati alla mente due miei studenti che
Parecchi anni fa elaborarono un progetto di tesi che mirava a portare tramite la realtà virtuale a portare in carcere la fruizione della cultura cioè l'intento era quello di consentire visite musica musicali
Tramite la realtà virtuale alle persone detenute quindi consentire che visitasse no i musei i nostri di tutto il mondo stando all'interno dell'istituto penitenziario purtroppo quel progetto non è non non decollò allora ci sembra un'utopia false nel per le nostre conoscenze ecco noi
Che potevamo avere allora gli strumenti però adesso vedo che non è un'utopia
E questo mi fa molto piacere e anzi chissà se ci sarà la possibilità di portare la visione di questo film nelle aule universitarie io lo spero di cuore perché insomma sarebbe davvero
Davvero importante
Io ringrazio tutti i relatori e le relatrici che mi hanno preceduta
Perché hanno detto molte cose che io condivido
E e molto ho potuto imparare io per mandato professionale forse sarebbe meglio dire per deformazione professionale mi muoverò essenzialmente sul piano del dover essere quel dovere essere che
E segnato dalle norme
Innanzitutto dalle norme costituzionali
Un donerei estere che dal quale purtroppo vediamo che la realtà e spesso ancora molto molto lontana l'abbiamo visto
Grazie al film l'abbiamo sentita dalle relazioni di chi di chi mi ha preceduto
Ha partirei da una constatazione direi che è una constatazione quella della della relazione stretta tra le funzioni assegnate alla pena alle piene
E l'architettura l'architettura penitenziaria
Prendere in prestito alla riguardano le parole di Mauro Palma del Garante nazionale
Scrive Mauro Palma che lo spazio della pena non sarà mai neutrale
Al contrario esprimerà sempre un pensiero anche quello meno esplicitato
E tale pensiero lo renderà inidoneo a funzioni diverse in qualche modo condizionerà concretamente la pena nel suo svolgersi ben di più di molte acute elaborazioni teoriche
Ecco direi che le soluzioni architettoniche possono sicuramente contribuire in modo decisivo a definire il rapporto che un rapporto fondamentale fra esigenze di sicurezza ed esigenze trattamentali
Potendosi spingere addirittura sino ad invertire la rotta indicata dal legislatore
Al riguardo mi sposto per un attimo in un settore che nell'ultimo decennio è stato oggetto di una riforma importante mi riferisco all'esecuzione delle misure di sicurezza
Rivolte agli autori di reato psichicamente infermi
E penso all'alterazione significativa alla quale può andare incontro in concreto la fisionomia delle Remus appunto delle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza
Nel momento in cui si e infatti Inzino i dispositivi di sicurezza di queste nuove strutture
Ciò che potrebbe riportare il controllo a prevalere di fatto sulla cura
Quella cura che invece il legislatore
Ha inteso finalmente metterà al centro dell'esecuzione delle misure di sicurezza detentive indirizzata al sofferente psichico con l'abbandono degli ospedali psichiatrici giudiziari con l'abbandono delle case di cura e di custodia
Ma ritorna la forma del carcere anche qui non possiamo non constatare come i trascorsi di riforma intrapresi dal legislatore possano essere se veramente slitti da spazi inadeguati alla loro realizzazione
Con la riforma penitenziaria del mille novecentosettantacinque lo sappiamo è stato più volte ricordato da chi mi ha preceduto il legislatore intese finalmente adeguare l'esecuzione penale al suo volto costituzionale che un volto che ha i tratti dell'umanità
Della vocazione alla reinserimento sociale delle rispetto dei diritti fondamentali
Oggi queste direttive riecheggiano nell'articolo che apre la nostra legge di ordinamento penitenziario la legge trecentocinquantaquattro del settantacinque
Articolo che raccoglie espressamente l'esecuzione penitenziaria nel suo complesso
Intorno ad alcuni Rory fondamentali
L'umanità delle pene
Il rispetto della dignità della persona
L'imparzialità intesa come assenza di discriminazioni
L'autonomia
La responsabilità la socializzazione e l'integrazione delle persone private della libertà
L'individualizzazione del percorso riservata ad ogni condannato la garanzia dei diritti fondamentali di ogni persona ristretta
Credo che ciascuno di questi valori fondamentali si traduca in una direttiva anche per la progettazione degli spazi della detenzione
Spazi che allora sono chiamati a salvaguardare e a promuovere la dimensione individuale così come la dimensione sociale della vita delle persone detenute
Spazzi chiedevano rispettare le differenze interno alla popolazione ristretta rispondendo ai bisogni di tutti e di tutte anche delle minoranze
Come sono le donne la professoressa Sant'Angelo appena citato il caso unico il
Po'dò femminile
Di Benevento
Ecco non dovrebbe più essere un caso unico
Diverso crede che gli spazi dovrebbero partire dagli spazi dovrebbero prendere in considerazione
Spazi che dovrebbero scongiurare condizioni detentive infatti utilizzanti
Per esempio ma non soltanto permettendo la sorveglianza dinamica
Spazi che dovrebbero sapersi adattare al cambiamento delle persone nel corso dell'esecuzione penale e questi sono obiettivi richiamati nella sostanza anche nelle recenti direttive del DAP
Che ha già citato l'architetto pure Dese io la poi vorrei dire anche che la riforma Cartabia
Che quasi insomma in in larga parte entrerà in vigore a brevissimo il primo novembre
Da largo spazio alla giustizia riparativa anche nella fase esecutiva ma la giustizia partiva richiede spazi perché la giustizia riparativa e incontro e quindi richiede luoghi dell'incontro
Dell'incontro tra autori di reato e vittime ma non solo quindi questa è una riforma che penso dovrebbe avere un impatto rilevantissimo
Sulla sugli spazi sulla progettazione degli spazi e una nuova filosofia
Sappiamo è stato ricordato che le condizioni ambientali rientrano ai parametri utili a valutare l'umanità della pena secondo gli insegnamenti proveniente dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
La professoressa Sant'Angelo ha ricordato la sentenza Torregiani del due mila tredici
E bisogna sempre ricordarlo da quest'angolo visuale non rileva soltanto il parametro geometrico che quello relativo ai metri quadrati
A disposizione di ciascun detenuto
Ma conta anche la qualità della vita intramuraria
E io sul punto
Mi permetto di prendere in prestito le parole della Corte di Cassazione
Che dice non si può ridurre l'identificazione di un trattamento inumano o degradante alla sola questione dello spazio destinato al movimento
Ma rilevano anche altri aspetti di inadeguatezza della detenzione la Corte di Cassazione li ricorda la possibilità di svolgere attività fisica l'ha riaperta
La presenza di luce naturale aria nella cella l'adeguatezza della ventilazione della temperatura la possibilità di utilizzare l'attuale team privato
E il rispetto dei generali requisiti igienico-sanitari
La Cassazione prosegue osservando che i fattori ambientali pregiudizievoli sono situazioni capaci di deteriorare da una parte la salute dei detenuti
E dall'altra il senso stesso di umanità che deve contraddistinguere la detenzione
E tra i fattori ambientali pregiudizievole abbiamo anche la collocazione territoriale stessa dell'istituto penitenziario nel caso di specie era vicino a una discarica di rifiuti
Ma la forma del carcere essenziale non solo dall'umanità della pena ma anche alla funzione risocializzazione perché deve esserle propria ed in essa come propria per vincolo costituzionale
Come diceva una relatrice che mi ha preceduto non possiamo lasciare come dire a scelte discrezionali la definizione degli obiettivi anche degli obiettivi dell'architettura penitenziaria e un vincolo costituzionale la funzione Ristuccia Lizzani perché non comandare disgiunta dall'umanità delle pene
E allora ricordo come già ha detto che mi ha preceduto la centralità che le attività lavorative le attività formative
Assumono nell'ordinamento penitenziario riformato del settantacinque come strumenti fondamentali di risocializzazione di inclusione
Della persona condannata nel tessuto sociale tanto che l'articolo cinque comma due della legge di ordinamento penitenziario
Nella sua formulazione attuale prevede che gli edifici penitenziari devono essere dotati di locali
Per le esigenze di vita individuale i di locali per lo svolgimento di attività lavorative formative e attenzione ove possibile
Culturali sportive religiose ove possibile un inciso che direi quanto meno infelice
Perché sembra declassare l'accesso a cultura sporte pratiche religiose a privilegio di alcune realtà detentive soltanto quelle che se lo possono permettere
Non solo
Ma il diciottesimo Rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia che ha pubblicato quest'anno ma sono cose che già ci diceva la professoressa Santangelo ci dice che ci sono istituti nei quali sono assenti gli spazi
Per le lavorazioni per la formazione professionale ma che cosa vuol dire l'assenza di spazi per le lavorazioni vuol dire che i detenuti lì saranno impiegati se va bene nelle sole attività domestiche a turno secondo il meccanismo della turnazione
Inutile dire
Quanto in quale misura ne risulti svilito e lavora nelle carceri lavoro e qui
Sempre per deformazione professionale e me ne scuso apprendo ancora in prestito le parole della Corte di Cassazione
Ruolo che costituisce diritto fondamentale della persona e tale deve ritenersi tanti per il detenuto per il quale costituisce altresì componente essenziale del trattamento rieducativo
E come il lavoro anche il mantenimento del legame con i propri affetti un diritto fondamentale della persona prima ancora di costituire anche elemento centrale per la risocializzazione dei condannati
E anche qui è evidente lo diceva prima
La professoressa come in carcere al riconoscimento di un diritto corrisponde il dovere di creare un nuovo funzionale a consentirne l'esercizio in un contesto di privazione della libertà
E anche qui richiamo parole spese dalla Corte di Cassazione
Il diritto ai colloqui dice la Cassazione consente di preservare legami affettivi di assoluta preminenza
E al contempo consente il mantenimento dei punti di riferimento socio familiari imprescindibili al fine di favorire il reinserimento del detenuto
Ecco che aggiunge la Corte di Cassazione l'assicurazione di tale diritto e legata alle condizioni di svolgimento dei colloqui fra le quali rientrano le dimensioni di riservatezza e serenità
Alle quali deve essere improntato per quanto possibile il momento nel quale si realizza l'incontro del tempo limitato che la legge consente così la Cassazione e tirerei
Seppure con un breve cenno che non sfugge la particolare di lei cadenza di alcuni colloqui penso a quelli con i figli minori
In questo caso l'inadeguatezza del luogo del colloquio al genitore detenuto il figlio minore potrebbe addirittura concordare a determinare il divieto della magistratura minorile d'incontri all'interno della struttura carceraria
Oltre che naturalmente scoraggiare comunque le visite per iniziativa dello stesso genitore ristretto nell'istituto penitenziario che non vuole sottoporre il figlio ha un'esperienza
Di questo genere
E a proposito di affettività
Riprendo quanto l'architetto Burdese ha osservato in realtà in un'altra occasione
Queste sono le parole forse proprio l'organizzazione del possibile spaziato dedicato dedicata all'affettività
Potrebbero assicurare il legislatore nelle scelte che devi inevitabilmente compiere se vuole riconoscere il pieno diritto al mantenimento dei propri affetti
Quei
E credo evocato anche il tema molto delicato della sessualità in carcere
La delega penitenziaria del due mila e diciassette la legge centotré prefigurava il riconoscimento del diritto all'affettività delle persone detenute internate e la disciplina delle condizioni generali per il suo esercizio
Questa direttiva rimasta inattuata come tante altre forse si potrebbe provare a ripartire dall'allestimento dei luoghi
E in effetti è già capitato
Almeno così mi sembra che è un processo di riforma sia partito dalla sperimentazione di una nuova organizzazione degli spazi
Penso per esempio
è una rivisitazione della disciplina della carcerazione delle madri con figli dell'età dell'infanzia
Che è seguita la creazione a Milano in via sperimentale del primo Inca ma Istituto a custodia attenuata per Madrid prima abbiamo visto scorrere le immagini dell'i campi poi abbiamo avuto
Abbiamo avuto a Torino
Il riferimento alle madri mi permette di allargare lo sguardo oltre i confini del carcere
Per abbracciare l'esecuzione penale nel suo complesso perché l'esecuzione penale l'abbiamo detto non è solo carcere anzi dovrebbe essere essenzialmente altro
La costrizione degli istituti di pena penitenziari dovrebbe rappresentare l'extrema ratio e questo in conformità alla nostra Costituzione
E dico questo perché proprio nei confronti delle madri stiamo assistendo ad una spinta verso il superamento della carcerazione
Superamento della carcerazione anche nella forma della custodia attenuata che prende corpo negli gamma
E questo anche grazie al fondo che è stato istituito dalla legge di bilancio del due mila e venti per il triennio successivo e che è stato ripartito fra le Regioni
Per supportare l'accoglienza extra muraria dei genitori detenuti con bambini al seguito
Stando così le cose
L'ha la necessità di un impegno significativo sul piano della progettazione e della realizzazione di spazi adeguati che si deve estendere anche alle strutture dedicate alle alternative alla detenzione in carcere
E non a caso richiamo sempre
Un intervento dell'architetto Burdese Idi altra occasione il suo in un suo scritto di qualche anno fa richiamava le parole di Giovanni Michelucci
E a proposito della costruzione di un carcere disse non lo costruirà sei lo farei fare a un altro in questo caso la mia vigliaccheria arriverebbe fin qui a meno che non mi facessero costruire un'intera città
Proprio perché l'esecuzione penale Intra ed extra muraria non può direi non mirare ad inserirsi proficuamente nella comunità
E nella rete dei servizi del territorio e questo vale per le tutele detenute madri con i loro figli
Egualmente di Rai per la generalità dei condannati io mi fermo qui grazie mille
Grazie grazie alla perfetta Giulia Mantovani
Adesso andiamo velocemente alla chiusura perché dove vogliamo tenere qui limitandomi nell'aria libertà personale di fare quasi l'una meteo o una richiesta io veramente molto volentieri do la parola all'architetto
Giuseppe Ferrara che è il responsabile del settore del Provveditorato regionale Piemonte Liguria Val d'Aosta che si occupa vinto potrebbe dell'edilizia penitenziaria tra l'altro è presente qui anche Patrizia Massa che dirigente del del Provveditorato anche in rappresentanza della dottoressa Rita Russo che aveva anticipato
Problemi ad essere presente
Darà ringrazio tutti ringrazio per la parola quindi volevo solo esprimere alcuni concetti e qui ci sentiamo a casa perché appunto parliamo di di carcere e noi siamo punto parte integrante di questo sistema
Come Provveditorato regionale come servizio tecnico
Onorevole lo sa quotidianamente nel nostro piccolo
Piccolo perché fatto di numeri piccoli come tecnici e ci confrontiamo quotidianamente con la realtà
Dei penitenziari della regione Piemonte Liguria e Valle d'Aosta quindi denti a penitenziario differenti dalle loro ognuna con le proprie peculiarità e problematiche
Quindi quello che volevo dire che da quello che emerge da questo seminario interessantissimo
Il problema del sovraffollamento e quello che ha regnato che regna tuttora nelle carceri e che luogo nelle strutture perché offende la dignità delle persone recluse in questi spazi
A mio modo di vedere il sistema carcerario nell'ultimo trentennio è stato un po'abusato personalmente ritengo forse anche dal nostro sistema
Dal quadro normativo del nostro sistema delle pene per le quali io credo spero che le autorità governative pensi o rime ripensi o per meglio dire quelle che sono le prime alternative
Cercando di favorire quelle che sono queste misure che cercano appunto di alleggerire la tensione e lo stress sia dei reclusi e che delle strutture
Strutture tra l'altro concepite negli anni ottanta dove il l'esigenza primaria era quella della custodia quindi non si è pensato allora per oggi
A quello che era ed è anche oggi un tema fondamentale cioè quei diritti delle persone recluse
Quindi mancanza di spazi dovuti a strutture concepite con un sistema di vizio della prefabbricazione edilizia quindi molto veloce rapido che soddisfava le esigenze di far presto diciamo di costruire a fronte del dell'elevato numero di detenuti del sovraffollamento quindi strutture molte volte poco flessibili che mal si prestano ad essere modificate se non con dei costi enormi
In quanto abbiamo a guardare anche l'aspetto sismico della vulnerabilità sismica quindi strutture molto complesse che non ci permettono molte volte di poter pensare ad una struttura del tutto diverso da quella che noi però ci sforziamo nel nostro piccolo
Abbiamo realizzato delle
Diciamo anche degli spazi laddove possibile magari Cesare conoscerà sicuramente la realtà di Alessandria abbiamo pensato ad un'agorà cioè una struttura capace di aggregare di dare spazio al al vissuto quotidiano dei detenuti cercando quindi di promuovere quei processi di capaci di modificare quegli atteggiamenti che ho che ostacolano la costruttiva partecipazione sociale e quindi di correggere un po'quelle che sono le devianze del delle persone recluse
Quindi concludo brevemente dicendo che dobbiamo pensare sicuramente a degli organismi edilizi
Nuovi concepiti diversamente sono raccolto il grido di di dolore dell'architetto borghese
Dobbiamo sforzarci tutti di far sì che questa questo o aspetto dicotomie contrada architettura ed edilizia
Che sono poi parte della del della stessa medaglia vedeva verso la stessa medaglia dovrebbero convergere in un continuo di linguaggio ad uno ha pensato organismi sicuramente edilizi diversi da quelli attuali
Capace di rispondere a quelle che sono le aspettative che attualmente sono disattese
Volevo solo precisare una cosa onorevole Mellano dalla questione di di aste perché ho sentito diciamo le motivazioni per le quali le ritiene che il carcere di Asti sia uscito dalla lista degli otto istituti anzi dell'ampliamento degli otto istituti perché perché si parla di ampliamento perché e difficile trovare localizzazione per pensare ad una nuova edilizia penitenziaria e quindi l'amministrazione ha puntato in maniera più veloce alla ampliamento qui di strutture e di spazi già esistenti già costretti dove appunto i campi da calcio che lei faceva riferimento sono le uniche a valvole di sfogo tra l'altro già utilizzate
Per alti non è che era stato abolito dal campo da calcio e quindi limitata quella che era l'unico occasione di convivialità disposto dei detenuti
Era stata rimodulata la proposta sportiva in quel contesto con la creazione di due campi di calcio ad otto regolamentare FIGC in erba sintetica quindi facente parte del gruppo di progettazione la mi permetta non non sono d'accordo in realtà per rispondere anche al dottor Gavazzeni parlava di periferia
Che la connotazione principale del carcere di oggi la periferia vi è da dire che è difficile pensare ad un carcere o ha degli spazi all'interno del tessuto cittadino laddove le stesse amministrazioni poi mettono dei paletti quando si tratta di individuare degli spazi all'interno delle città quindi perché il perché abbiamo gli istituti in periferia con il disagio dei familiari che vale che vengono è dovuto a queste scelte
Politiche istituzionale anche locale
Che hanno visto il proliferare di istituti in in periferia e per Asti non è da meno
Perché vi è da dire che l'amministrazione comunale di Asti si opposta all'ampliamento di un istituto che era il più sovraffollato della regione
Perché devo dirlo per non scontentare l'elettorato della città
Perché diciamocela tutta il carcere purtroppo ancora visto come un elemento dequalificante del tessuto urbano quindi se ci ancoriamo ancora a questi pregiudizi
Che poi sono giustificate dal fatto che il mercato dell'edilizia privata poi il costo delle abitazioni ma giunse vicino all'istituto ce ne sono mai
Quelle leggende metropolitane contando leggende ma la realtà dei fatti quindi dicevo se invece incorriamo ancora questo retaggio culturale che il carcere una lente dequalificante visto dal di fuori
Non possiamo fare molto per migliorarlo all'interno
Grazie grazie architetto anche grazie battere la giusta correzione nell'assise
Sua Asti devo dire che idealmente io faticosa chiedo scusa dai parlava di media sicurezza stilisti sono due strade trasformate in Alta sicurezza tra voi due Circuiti possono convivere come convivono a Saluzzo
Dove abbiamo media ad alta sicurezza con le problematiche che diciamo ci sono per carità però anche attori lo stesso abbiamo tutti i circuiti penitenziari tra cui anche ad alta sicurezza
La ringrazio per l'interlocuzione e continueremo il dibattito anche perché sono obiettivamente convinto che essere poco onesto fino in fondo che il ragionamento sugli otto padiglioni che è arrivato grazie anche all'intervento della Commissione ministeriale ad una definizione è comunque un lavoro propedeutico e peraltro il ministro
Attuale lo ha già detto l'esigenza di nuovi spazi quindi sicuramente torneranno in auge anche soluzioni che per il momento servono accantonate e quindi si è parlato di Weah si è parlato di Vercelli si è parlato appunto di Asti
Per donne ne parleremo sicuramente sarà un'occasione per parlarne anche dal punto di vista molto operativi
Vado a chiudere con queste poche considerazioni l'altro giorno sentivo a radio radicale mi permetto di ringrazio ancora una volta questo servizio pubblico che ci permetterà di raggiungere un vasto pubblico nazionale un intervento del collega garante della Regione Sicilia Giovanni Fiandaca autorevolissimo collega
Maestro del diritto penale che raccontava delle carceri siciliane lo faceva in un dialogo molto serrato col direttore dell'Ucciardone definito appunto carcere borbonico e raccontavano il disagio di questi istituti vecchi e malandati fatiscenti
Mi sono ripromesso che nelle prossime ore Giovanni Fiandaca perché invece noi dobbiamo rivendicare che alcuni istituti come quello di Fossano ex convento
Del mille duecento sono gli unici fosse davvero corrispondenti alla norma
è una casa di reclusione
Accostati attenuata però permette davvero quello che l'articolo ventisette
Della costituzione chiede c'è un tessuto sociale il carcere in cento fa il Comune la scuola la Caritas la diocesi e non a caso nascono e crescono i Progetti
Il dentro accoglie il fuori e il fuori accoglie il dentro in una sinergia sicuramente fattibile con quel tipo di popolazione detenuta ma davvero quella e credo che sia la frontiera
Ma abbiamo è stata citata Alessandria
Non abbiamo il Don Soria il vecchio carcere circondariale del cento Città di Alessandria dove veramente meriterebbe la pena fare degli investimenti seri visto che quegli spazi antichi hanno Cameroni refettori significativi che permetterebbero molto più che il San Michele
Dove per fare un intervento di qualità come quello di Agorà
Ma confermerà la collega garante comunale ricevo Rivaldo che qua non siamo ancora riusciti ad aprire ora
Però nel frattempo abbiamo tolto agli spazi del della socialità e e e del e dell'aria perché abbiamo fatto su quegli spazi
Lo spazio nuovo di Agorà che speriamo a breve possa essere da aperto abbiamo delle risposte che si possono dare persino meglio in carcere i vecchi non antichi ma vecchi ma voglio citare Cuneo dove la sedimentazione di costruzioni ha fatto sì che durante la pandemia ma voi lo sapete meglio di me è stato sufficiente aprire una porta dove c'era un ex femminile e improvvisamente sono apparse quattro stanze per fare l'isolamento corrida
Abbiamo il padiglione di Cuneo che finalmente si ex giudiziario viene progressivamente riattivato dove ci son dei corridori che mi hanno fatto pensare al progetto di Marella Sant'Angelo a Napoli nei corridoi grandissimi bellissimi quasi nelle Aule delle delle
E poi mi hanno detto che nasceva da un'idea promette di dalla Chiesa che voleva aveva libertà di movimento anche dentro il carcere e con con mezzi no davvero è una una piazza d'armi quasi quel corridoio allora c'è da riflettere perché gli interventi di edilizia penitenziaria sono all'ordine del giorno e si faranno perché adesso i soldi ci sono stati finalmente si sono avuti se il passaggio da se dal passaggio dai meno di quattro milioni all'anno per la manutenzione ordinaria a quarantotto milioni che è stato il dato di quest'anno c'è stato l'intervento straordinario
Dei fondi europei e c'è però davvero direi bisogno necessità di riflettere con la prospettiva dell'architettura del disegno del Progetto del contatto comma
Con la società di che cosa vogliamo dal carcere dalle varie al realtà del carcere l'altro giorno alla partenza anche del dottor Rosa dalla dottoressa baschetto
L'amministrazione penitenziaria ha inaugurato i lavori dell'ex stante c'è chiudendo una storia di avanguardia che era stato il Sestante ma è una storia di vent'anni fa e nel frattempo c'era stata la riforma della sanità penitenziaria dando con un nuovo protocollo con nuove indicazioni
In nuovi spazi finalmente destrutturati adeguati la possibilità di trattare quelle arti di di dare forza e realtà l'articolazione
La tutela la salute mentale in carceri di curare di prendere in carico quel tipo di popolazione detenuta che è crescente che obiettivamente è un problema quotidiano per gli istituti ma come testimonia il lavoro prezioso e davvero apprezzatissimo da della direttrice del Meridione come l'idea di aprire uno spazio di socialità di cultura nel carcere minorile a sostegno della popolazione ovviamente ivi residente ma di necessaria coesione col territorio fa quindi raramente i progetti che già vent'anni fa
L'architetto Burdese il Comune di Torino il l'iniziativa culturale che attorno al carcere all'epoca fosse più di adesso si riusciva a far crescere proprio perché solo così potremmo pensare di passare da norme belle l'ordinamento il Regolamento le normative
Del degli in questi anni di questi decenni che però sono andate avanti in un contesto che è rimasto strutturalmente indietro
E concludo con questo il lavoro campati ragazzi della Clinica legale di Torino sentendo gli operatori a contatto con gli operatori del minorile era banalmente mettere
Di pari passo cosa chiede il decreto legislativo duecentotrentuno del due mila diciotto e come si possono fare quelle cose lì negli spazi che qui ed ora ci sono che sono spazi inadeguati per il contatto con la famiglia per la vita quotidiana perché come si dovrebbe beh esprimere l'incontro e quindi la crescita dei rapporti e delle relazioni che la chiave di un calcio che funziona la relazione grazie grazie a tutti grazie davvero fa tutti gli ospiti che avrà notato uno maggio del consiglio regionale qui all'uscita