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Saluti istituzionali
sovrintendente dell'archivio storico della Presidenza della Repubblica
presidente della Società per gli studi di storia delle istituzioni
professore di Storia delle istituzioni politiche italiane ed europee, Università La Sapienza di Roma
Cambio relatori
Prima sessione: il passaggio di Maastricht
Introduce e presiede
professore di Storia delle istituzioni politiche italiane ed europee, Università La Sapienza di Roma
Il Trattato di Maastricht nella storiografia
docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso l'Università di Padova
professore di Storia delle istituzioni politiche italiane ed europee, Università La Sapienza di Roma
Le fonti archivistiche
archivista dell'archivio storico dell'Unione Europea presso l'Istituto Universitario Europeo
Le istituzioni europee e l'opinione pubblica
docente di Storia delle relazioni internazionali, Università di Siena
Conclude
professore di Storia delle istituzioni politiche italiane ed europee, Università La Sapienza di Roma
Seconda sessione: la forma di governo dell'Unione
Presiede
docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso l'Università di Padova
Il Parlamento
professore di Storia delle istituzioni politiche italiane ed europee, Università La Sapienza di Roma
The European Commission
direttore del Dipartimento di storia internazionale presso la London School of Economics
Il Consiglio europeo e il Consiglio dei ministri
docente di storia delle istituzioni politicihe presso ll'Università del Salento
Conclude
docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso l'Università di Padova
Terza sessione: la dimensione economica e la rappresentanza sociale
Presiede
professore associato di Storia Economica all'Università Tor Vergata di Roma
The Court of Justice
professore di Scienza della politica presso il Trinity College di Dublino
La genesi della Banca centrale europea
docente di Storia delle istituzioni e dei sistemi europei a Bergamo
professore associato di Storia Economica all'Università Tor Vergata di Roma
Il Comitato economico e sociale
docente di Storia delle Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Padova
Conclude
professore associato di Storia Economica all'Università Tor Vergata di Roma
Quarta sessione: le sfide di un'identità multilivello
Presiede
rettore della LUMSA - Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma
Il concetto di Unione europea
docente di Storia delle istituzioni politiche presso l'Università del Salento
rettore della LUMSA - Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma
Il Comitato delle regioni
professore di Storia delle Istituzioni politiche presso l'Università della Tuscia
rettore della LUMSA - Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma
Le istituzioni della PESC
professore di Storia delle istituzioni politiche presso l'Università degli studi di Bergamo
Conclude
rettore della LUMSA - Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma
Cambio relatori
Tavola rotonda: il Trattato di Maastricht e il sistema istituzionale italiano
Introduce e presiede
presidente della Società per gli studi di storia delle istituzioni
rettore della LUMSA - Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma
professore associato di Storia Economica all'Università Tor Vergata di Roma
già consigliere principale per le questioni istituzionali della Commissione Europea
professore ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Genova
presidente della Società per gli studi di storia delle istituzioni
Domande dal pubblico
giornalista di Radio Radicale
rettore della LUMSA - Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma
professore ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Genova
professore associato di Storia Economica all'Università Tor Vergata di Roma
presidente della Società per gli studi di storia delle istituzioni
già consigliere principale per le questioni istituzionali della Commissione Europea
In apertura del convegno dedicato a Massi dell'istituzione ottenne trenta anni della firma del trattato
Desidero rivolgere un saluto e porgere un cordiale benvenuto qui all'archivio storico della Presidenza della Repubblica a tutti i presenti e a coloro che ci seguono da remoto attraverso la diretta streaming
Un saluto di benvenuto ai relatori che ringrazio per la loro partecipazione a questo incontro
E poi in contributi che ascolteremo a Breve che hanno reso possibile la realizzazione di un'iniziativa prestigiosa di forte spessore culturale anche ideale chi assume oggi un valore emblematico
Anche in ragione del contesto in cui si colloca il trentesimo anniversario di Maastricht
Segnato dalla crisi aperta la questione ucraina e dalle scelte che questa sollecita i Paesi dell'Unione
Un benvenuto dunque alla Presidente della Società degli studios e le istituzioni Antonella Meniconi che siede alla mia destra
Professore ordinario di Storia e le istituzioni politiche a Sandro Guerrieri che siede alla mia sinistra professore ordinario di Storia e istituzioni politiche che svolgerà l'introduzione generale al convegno un bel venute relatori delle quattro sessioni in quel convegno articolato rispettivamente moderate da Sandro Guerrieri la prima sessione da Antonio versori professore ordinario di Storia e trattati internazionali la seconda
Da Daniela si è vicini professore ordinario di Storia economica la terza e da Francesco Bonini professore ordinario di Storia e istituzioni politiche la quarta sessione
Come vediamo dal programma che scorre alle mie spalle
Il convegno organizzato con la Società per gli studi di storia restituzioni individua quattro ma crea a macro aree tematiche che costituiscono i topolini delle relative sessioni
Il passaggio di Maastricht per la prima
La analizzato attraverso specifici temi d'indagine
La forma di governo dell'Unione il titolo e la seconda sessione la dimensione economica la rappresentanza sociale è il titolo della terza le sfide d'identità multilivello il titolo della quarta e ultima sessione seguita poi da una tavola rotonda moderata da Antonella Meniconi
Ricordo che il convegno che sta per aprirsi e rientra nel ciclo di attività seminariali che l'archivio storico ha dedicato al Din snodi sapienti
Dell'itinerario che condusse alla firma e poi alla ratifica del trattato da parte del nostro Paese nell'ottobre del mille novecentonovantadue
Che ha dedicato anche al dibattito politico nazionale che ne ha accompagnato il percorso al processo di integrazione europea dopo massica la complessa architettura istituzionale dell'Unione evolutosi nel corso dei decenni ma anche alle intersezioni con i profondi mutamenti geopolitici che lo accompagnarono e ne avrebbero nel tempo costituito lo sfondo
Tali da permettere di leggere il contesto e le aspirazioni che condussero alla firma del Trattato e di riflettere sulle ragioni che segnala tutt'oggi il non ancora compiuto il percorso verso l'unione politica per l'Europa quest'ultima Bema in particolare rientra nel tema di un convegno che ha aperto il nostro ciclo d'iniziative che si è svolto nel marzo del due mila ventidue
Dal titolo L'incredibile avventura trent'anni da Massi che replica anche il titolo del volume pubblicato in quell'occasione organizzato dal Testazion storico con l'associazione Italia decide
La cui presidente Anna Finocchiaro siete con noi oggi in questa sala chi c'ha accompagnato in numerose nostre iniziative analoghe
Come nella tradizione dell'archivio storico il programma della manifestazione presentato sul nostro portale storico
E nelle menti invito reca lo stralcio di un intervento di uno dei dodici presidenti della Repubblica ritenuto emblematico in ragione del panel delineato per il convegno il in occasione di questo convegno si è scelto un passaggio molto lucido ed emblematico svolto da Carlo Azeglio Ciampi nel due mila per la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa da parte dell'Università di Lipsia
Un passaggio che intende che voglio ricordare perché individua talune specificità dello stato di sviluppo dell'Unione le medesime che attraversano oggi anch'ancora oggi l'Unione europea
Nella storia dell'integrazione europea con con considerava Ciampi
Non vi sono sempre stati progressi lineari abbiamo conosciuto pause e incertezze accelerazioni vi sono sempre stati i Paesi che si sono spinti più avanti prima di altri sulla via dell'unificazione
La complessa calendarizzazione del disegno europeo riforma istituzionale allargamento creazione di uno spazio giuridico comune politica estera e di difesa al governo dell'economia
Richiede per la sua attuazione un alto sentire e una forte carica propulsiva
Innanzitutto questa il diritto a un'integrazione più stretta fra i Paesi che sono in grado di farlo che vogliono farlo prevedendo comunque la possibilità di un ricongiungimento per chiunque lo voglia nel tempo
Ricordato i discorsi non a caso che presidente La Repubblica gli interventi dei capi dello Stato i quali sin dal discorso del giuramento hanno inserito nelle proprie esternazioni espliciti riferimenti ai temi europei quindi ai fondamentali principi guida del pensiero europeista
Unitamente ad altra documentazione conservata da questo archivio storico ci consentono di percorrere idealmente
Il lungo itinerario che sin dei primi discorsi al Presidente Luigi Einaudi nemmeno centoquarantotto avrebbe condotto alla firma del trattato il sette febbraio del novantadue successivi sviluppi della politica europeista del nostro Paese
Nell'esercizio delle funzioni di rappresentanza dell'unità nazionale estesa alle questioni geopolitiche strategiche
E di garante della Costituzione che nel caso dei riccamente dei richiami a temi europei e declinata sui vincoli declina derivanti al nostro Paese dall'ordinamento dell'Unione europea e dagli obblighi internazionali
L'attività internazionale del Capo dello Stato in questo contesto in queste nello svolgimento di queste funzioni ha dato luogo a riflessioni comunicazioni interventi che oggi assieme a alla imponente documentazione preparatoria Renna conserviamo contribuiscono a documentare già cronicamente le tappe che hanno segnato le politiche dei governi ed emergente della diplomazia italiana
Concludo ora sottolineando che un istituto di conservazione degli archivi quale l'archivio storico della Presidenza della Repubblica
Trova il suo proprio specifico vuole ed esercita le proprie competenze
Collocandosi in un rapporto dialettico di reciproco scambio all'interno di un crocevia di saperi eterogenei e discipline specialistiche alle quali fornisce contenuti conoscenza ed elementi di contesto
Essenziali per costruire collegare e collocare in modo coerente e adeguato gli oggetti delle rispettive ricerca
E alla luce di queste considerazioni che ricorda brevemente
Le carte di tema degli archivi e le carte i temi europeo conservati in questa sede utile alle storie all'integrazione europea taluni dei quali archivi e documenti sono stati già ampiamente utilizzati in questi ultimi anni nel corso di meno di numerose ricerca
Mi riferisco innanzitutto agli archivi dell'ufficio del consigliere diplomatico che documentano la sua attività di supporto al presidente negli impegni istituzionali internazionali ma anche nell'esercizio della funzione di garanzia ed equilibrio anche nell'ambito delle relazioni internazionali e della politica di sicurezza
Mi riferisco anche ai carteggi e documenti DC sia Guazzoni consigliere del presidente Pertini per le questioni della Comunità europea relazione economica di fondo
Rilevanti in ragione della funzione di quello che a me di collegamento svolta da Guazzaloca ogni in materia comunitaria con la Presidenza del Consiglio dei ministri con il ministero degli esteri e con il ministro per l'attuazione delle politiche ecco comunitari devo dire che fu veramente un'intuizione molto
L'uscita di Pertini di inserire tra i suoi consiglieri
Accanto al Consigliere per la sicurezza che non poi non
Se è stato replicato ne siete nati precede successivi un consigliere proprio specifico per le questioni europee
Mi riferisco ancora al a all'archivio dell'Ufficio degli affari giuridici e le relazioni costituzionali
Per ciò che attiene alle questioni legate al Parlamento europeo e al progetto di Trattato costituzionale non europea alla legislazione dell'Unione europea e all'esame degli atti della Comunità europea svolta dal Presidente alla corte di giustizia mi riferisco infine alla mole imponente discorso in cui abbiamo già accennato messaggi interviste dichiarazioni alla stampa dei presidenti
E comunicati stampa per le registrazioni audio
Qui si è in parte già fatto riferimento alle registrazioni audio sono state recentemente caricate sul nostro portale storico è sostanzialmente dalla
Dalla presidenza Gronchi diciamo consentano di seguire
Indiretta attraverso le registrazioni per l'appunto Nokia non video
Quelli che erano stati gli incontri che udienza dente piste c'è un leciti
Le iniziative al Palazzo del Quirinale fuori
E in questa prospettiva dunque è che l'archivio storico particolarmente grato per l'occasione gli stimoli e la circolazione di idee
Favoriti dal convegno che sta per aprirsi
Nel ringraziarvi per l'attenzione adesso invito
Vanta nella Meniconi come presidente la società
Allora intanto non è diciamo per una pressione retorica ma mi sento veramente di ringraziare l'archivio storico e la sovrintendente la dottoressa Marina Giannetto per averci accordato ancora una volta abbiamo avuto anche il patrocinio dell'Associazione Università degli Studi europei presieduta da la professoressa Daniela Fini che
Sarà qui tra poco e abbiamo avuto il patrocina degli archivi storici dell'Unione europea quindi è
Per una un tentativo di mettere insieme tutta una serie di soggetti anche che appunto studiano e conservano la memoria della storia delle istituzioni europee
E diventato quasi un appuntamento
Venire qui e in questo splendido palazzo e e raccolti da la gentile efficiente ospitalità dell'archivio e quindi voglio veramente sentitamente ringraziare Marina
Giannetto che Sasha della nostra associazione fin dalla sua fondazione e ci ha sempre aiutato appunto e ci permette di essere qui
E infatti l'anno scorso abbiamo tenuto qua un convegno che s'intitola ma si intitolava mescolare le carte la storia come si studiano le istituzioni
In onore di Guido Melis e presto avremo la pubblicazione degli atti e quest'anno appunto
Affrontiamo questo tema delle storie delle istituzioni europee
Faccio un piccolo scotta
Per la società degli stilisti per gli studi di stare istituzioni dicendo che poi ci saranno anche incontri a novembre sul tema del fascismo e la periferia che on line e sul nostro sito troviamo gli incontri
Che abbiamo organizzato per le delle carte la storia perché ormai siamo al quindici o vent'oltre che manterremo on line
Continuo con delle cose pratiche e teneva molto brevemente abbiamo dei lavori molto serrati oggi come avete visto al programma e quindi abbiamo pensato con Sandro guerrieri con Giovanna Tosatti da un punto e Agnese Bertolotti che ringrazio per l'organizzazione
Abbiamo pensato di rimanere nel palazzo finché avremo due coffee break è una pranzo qui insomma quindi non non ci disperdiamo tanto forse pioverà anche quindi non sappiamo bene
A parte questo sporte queste cose pratiche voglio dire brevemente molto brevemente perché punto Sandro Guerrieri che è stato l'ideatore di questo convegno in realtà
Paesistica diciamo maggiormente le ragioni scientifiche dell'incontro voglio solo dire brevemente perché abbiamo deciso di dedicare questo appuntamento annuale questo convegno annuale della società al tema delle istituzioni europee a trent'anni dal Trattato di Maastricht che e vent'anni dall'introduzione dell'euro
Si sa che gli anniversari costituiscono Sempre un occasioni per riflettere
E anche quando non vogliamo no
Su quello che è accaduto nel frattempo sui mutamenti sulle persistenza insomma tante volte
Siamo costruito appunto in occasione degli anniversari penso al centenario della prima guerra mondiale che ha comunque sviluppato una serie di studi e il tema delle istituzioni europee è stato al di là delle persone
Degli studiosi che qui abbiamo imitato che si sono gli altri che ovviamente che si sono occupati di questo tema e forse nel campo nella storiografia istituzionale rimasto un po'in ombra dal punto di vista proprio della discussione generale e questo appunto ci siamo domandati con Sandro Guerrieri
Quanto ha pesato l'innovazione del mille novecentonovantadue livello istituzionale come sono cambiate queste istituzioni dopo Maastricht
E Maastricht e qual è stato il ruolo anche delle élite e dei gruppi dirigenti che le hanno guidate nella trasformazione istituzionale
E quindi come vedo dal programma abbiamo dedicato uno spazio molto ampio proprio alle istituzioni europee
E poi abbiamo cercato anche di fornire non dico una risposta ma insomma porre il tema
Di quale sia l'idea dell'Europa che ha attraversato in questi anni
Il nostro Paese non solo qual è stato il suo rapporto con l'opinione pubblica e anche con la sua storia con le sue tradisce e la conservazione della memoria di cui appunto Marina ricordava il volo fondamentale che hanno gli archivi non solo per me ma la Società delle storie l'istituzione nata proprio dalla combinazione di storici archivisti e e comunque operatori delle fonti quindi per noi è un tema molto centrale
E indubbiamente quello dell'Europa è stato un modello difficile anche dal punto di vista appunto delle istituzioni nonostante la sua esistenza da quasi ormai da ormai settant'anni e dall'appunto l'istituzione della comunità del Carbone e dell'Acciaio del cinquantadue da trattative ma del cinquantasette un modello Complesso encomi CESC
Diranno gli studiosi che abbiamo invitato che si basa su tante istituzioni e competenze che concorrono all'attuazione delle politiche dell'Unione europea e che bilanciano altri poteri della unione degli Stati quindi della pluralità degli interessi nazionali
L'idea di una volta ci appare oscillante e anche molto messa in discussione
Da le vicende che hanno attraversato
Il nostro continente dalla pandemia la guerra allo sviluppo di movimenti che negano proprio l'esistenza che l'affermazione di un concetto unitario ti ti Europa poteri non possiamo non dirci o ripristini
Abbiamo pensato per tante ragioni che qui non sto ad elencare abbiamo pensato al convegno non solo come un'occasione di una riflessione scientifica e di diffusione della conoscenza delle istituzioni europee
Ma anche in quell'occasione di un bilancio delle conquiste dovute alla realizzazione dell'Unione europea e soprattutto di lancio dell'idea e tutti in pista
Come diceva giustamente chi mi ha preceduto di quell'idea che forse l'unica in grado di unire e speriamo che continui ad esserlo anche nel prossimo futuro i diversi paesi popoli europei in una prospettiva di pace
Grazie
Scalando era parola Sandro Benedetti ettari precederà la prima sessione e quindi al complice del suo intervento ne andremo via S. conteranno i relatori per la prima sessione
Grazie
Ringrazio anch'io per prima cosa la dottoressa Marina Giannetto all'ospitalità in questa splendida sede
E quindi siamo molto contenti di poter organizzati aver potuto organizzare questo convegno in questo Conte sto allora segnale lo affronterò diciamo i temi essenziali che saranno trattati dal convegno cominciando ovviamente a richiamare la centralità del passaggio di Maastricht nel cammino
Dell'integrazione europea e anche nel percorso di sviluppo delle istituzioni europea
Maastricht come ampiamente noto
Getta le basi del percorso che porterà all'Unione economica e monetaria con l'introduzione dell'Euro appunto si celebra anche il ventesimo anniversario dell'introduzione dell'euro questa no
Istituisce la politica estera e di sicurezza comune
La
La cooperazione in materia di giustizia affari interni ha delle ricadute come dicevo fondamentali sulle istituzioni ne crea di nuove tre al Comitato delle Regioni
Svilupparla percorso che porterà all'Istituto monetario europeo e poi alla Banca centrale europea
Istituisce la nuova figura del mediatore europeo rafforza l'indipendenza e l'autorità della corte dei conti europea
Più in generale si riconfigurare il rapporto tra la dimensione intergovernativa che la dimensione sovranazionale la dimensione intergovernativa che porta ad una che vede un ulteriore rafforzamento in prospettiva del Consiglio europeo del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo
Che era stato introdotto in maniera informale nei decenni precedenti e poi via via aveva acquisito un peso crescente dopo mastri naturalmente
Conferma la sua centralità la dimensione intergovernativa ma anche il rafforzamento della dimensione sovranazionale con l'attribuzione di nuovi compiti alla Commissione europea
E la l'attribuzione di nuove prerogative in particolare in ambito legislativo al Parlamento europeo
E quindi c'è questo nuovo contesto molto ricco di sviluppo del le istituzioni un altro aspetto da sottolineare perché questo convegno vuole anche affrontare la questione del rapporto tra il sistema istituzionale e l'opinione pubblica e i cittadini europei ebbene e con Maastricht che cambia un po'questo rapporto nel senso che i progressi nell'integrazione portano anche ad una ridefinizione dell'atteggiamento delle opinioni pubbliche nei confronti dell'integrazione europea nel senso che termina quella epoca che è stata definita del permessi il consensus di un consenso a distanza
Nei confronti delle istituzioni europee e si apre una fase più complessa anche più critica visto che la Diretta applicazione delle decisioni comunitarie nella vita di tutti i giorni porta appunto anche a diffondere in alcuni settori dell'opinione pubblica degli atteggiamenti che sono stati definiti di euroscetticismo o di Euro opposizione la campagna di ratifica del Trattato di Maastricht e con il primo referendum danese e il referendum francese che vede una vittoria molto risicata del sì a Maastricht ne sono la testimonianza obiettivo del convegno quindi è quello di mettere in particolare in evidenza nel modo in cui il Trattato di Maastricht ha inciso sulle singole istituzioni
Così come sul funzionamento del sistema politico dell'Unione nel suo Complesso naturalmente non abbiamo voluto concentrarci solo su massi sul trattato ma abbiamo voluto inserire le novità introdotte dal Trattato nell'ambito di questo di questa fase di rilancio dell'integrazione europea che i caratteri che comincia nella seconda metà degli anni ottanta con la commissione dell'orrore con l'Atto unico europeo e poi continuerà dopo appunto il trattato di Maastricht
Il convegno vuole essere quindi un un contributo Allo sviluppo del filone della storia delle istituzioni europee sulla base di un'impostazione Lori disciplinare
La storia delle situazioni europee all'inizio non è stata molto praticata
Come è stato detto abbiamo avuto almeno nella fase iniziale degli studi sull'integrazione delle istituzioni senza storia nel senso che le istituzioni erano analizzate soprattutto sul piano
Degli studi giuridici o politologi sci è una storia senza istituzioni nel senso che la storia dell'integrazione si occupava
Delle politiche estere dei vari governi oppure soprattutto nel caso italiano del pensiero politico europeista
Viceversa da alcuni anni abbiamo una ricca fioritura di studi sia a livello individuale sia del
Opere collettive tra cui naturalmente quelle da citare quella patrocinata dalla Commissione europea avviata nel Duemila denominata Pistorio Memores organistici uscito cito anche in questo quadro di sviluppo dei del filone Della Sala delle situazioni la nuova rivista institute Rivista di Storia delle istituzioni europee e internazionali
Il cui primo numeri uscito nel maggio del due mila ventidue che si avvale di un ricco comitato editoriale redazionale scusate redazionali scientifico formato da numerosi studiosi italiani e stranieri
Due parole sull'organizzazione del convegno peraltro si è già fatto cenno alla struttura
Sono previste quattro sezioni una tavola rotonda finale nella prima sezione come si può vedere ha un carattere generale parte da un esame della storiografia sulla genesi e sull'impatto del Trattato di Maastricht si occupa poi delle fonti archivistica in quanto appunto in compagnia di strade le istituzioni quindi le fonti archivistiche sono fondamentali depositate fonti archivistica depositata in particolare presso gli archivi storici dell'Unione europea consente a Firenze
Altro tema affrontato nella prima seduta sezione quello del rapporto con l'opinione pubblica che come accennato precedentemente diventa assai più problematico che in passato con la seconda sezione entriamo nel cuore della forma di governo dell'Unione con l'analisi
Della
Dello sviluppo della commissione del nuovo ruolo che acquisisce il Parlamento europeo
L'analisi della dimensione intergovernativa con il Consiglio dei ministri e il consiglio europeo dei capi di Stato e di governo naturalmente siamo ancora nell'ambito delle presidenze semestrali del consiglio del consiglio europeo oltre che appunto della corte di giustizia promotrice dagli anni sessanta di un non scontato processo di costituzionalizzazione de facto
Del sistema istituzionale europeo fondato sui principi dell'autonomia dell'effetto diretto del primato del diritto comunitario
La terza sessione dedicata alla dimensione economica e sociale con l'esame della genesi dell'istituzione fondamentale rappresentata dalla banca centrale europea anch'era prevista anche una relazione sulla
Sullo sul tema della corte dei conti ma purtroppo la relatrice Elisa Tizzoni si scusa ma per motivi insomma
Di di di salute non sarà presente oggi ma naturalmente darà il suo contributo scritto
E altro tema la dimensione sociale che viene analizzata dal punto di vista specifico ma naturalmente il discorso si allarga al tema più generale
Della dimensione sociale nell'integrazione europea del ruolo del Comitato economico e sociale
Qui appunto il passaggio di Maastricht per quanto riguarda la dimensione sociale particolarmente importante sia per ciò che prevede in in ambito sociale ma più in generale perché a partire dal Trattato di Maastricht
Abbiamo viene meno la tradizionale divisione dei compiti che aveva lasciato gli Stati nazionali all'origine un'ampia discrezionalità in materia di guerra
I modelli di stato sociale dei Paesi membri dell'Unione da questo momento
Sono sempre più condizionati dalle dinamiche comunitarie come si vedrà in particolare nel gli ultimi quindici anni a partire dalla crisi dei debiti sopra
L'ultima sessione dedicata alle assise di un'identità multilivello parte dalla ricostruzione del significato di unione europea
La questione del nome dell'Unione è stata molto dibattuta anche nei lavori della Convenzione europea del due mila due due mila tre
Per poi soffermarsi e il convegno sulle caratteristiche di un'istituzione che valorizza la dimensione territoriale cioè il comitato dei riso delle regioni che intendeva valorizzare questa dimensione
Alla luce anche dell'enfasi che viene posta a partire da Maastricht sul principio di sussidiarietà
Per arrivare infine a interrogarsi sul modo in cui è istituzionalmente regolata la politica estera e di sicurezza comune che rimane sostanzialmente viene diciamo la configurata su un piano prevalentemente intergovernativo con tutti i problemi che ciò comporta fino come sappiamo ai nostri giorni
Infine come è stato ricordato il convegno siculo si chiude con una tavola rotonda su Maastricht e il sistema istituzionale italiano visto che da questo punto di vista emergono diverse questioni
L'adeguamento del nostro Paese appunto ai vincoli di Maastricht quanto la classe politica del tempo era consapevole dei vincoli che il trattato rappresentava per un Paese come l'Italia
L'impatto che il Trattato di Maastricht ha sul sistema politico italiano in una fase in cui c'è una forte crisi come ben sappiamo dei partiti storici del Repubblica
E il modo in cui poi il Paese appunto si prepara ad affrontare e a superare la sfida dell'ingresso
Ma nel plotone di testa dei Paesi che aderiscono all'euro in base appunto la decisione su chi farà parte dell'area dell'euro che sarà presa dal Consiglio europeo nel mille novecento novantotto ecco quindi un vasto insieme di temi la speranza di offrire con questo convegno un
Contributo significativo la ricostruzione di un passaggio fondamentale sia per il nostro Paese e soprattutto per l'unione europea
Grazie a sapere adesso cioè ma riconfigurazione del tavolo perché sia per la prima sessione
Tutto il travaglio
Bene allora cominciamo la prima sezione è dedicata al passaggio di Maastricht e quindi sia una impostazione più di carattere generale
Il tempo di parola previsto intorno ai venti minuti per ogni relazione
A prossima apre più in questa sezione con la relazione presentata dal professor Sartori il Trattato di Maastricht nella storiografia professor Azzori professore emerito
Di storia delle risse in Relazioni internazionali presso l'Università di Padova e presidente delle coop Elizondo eccome se ha visto are contemporain opere della commissione Comino TESECO perenne
Che coordina tra le altre cose la pubblicazione del giornale o di una via Integration pistole come noto ampiamente noto e autore di numerosissimi studi sulla storia
Dell'integrazione europea mi limito a ricordarne due
Tra i più importanti
La Cenerentola d'Europa col punto interrogativo l'Italia l'integrazione europea dal mille novecentoquarantasette ad oggi del due mila dieci è il più recente dalla rinascita al declino storia internazionale dell'Italia repubblicana
Prego
Attualmente anche da parte mia perduto ringraziamento
Agli organizzatori il convegno potuto dire la professoressa Meniconi al professor Tedoldi dire
Professor Grevi ritiene appunto mi ha mai voluto invitare ripetutamente con calci e che tra chi lo storico dal Presidente della Repubblica che che ci offrite
Avevo preparato una relazione scritta Madonna con un po'di
Il Mark o di sintetizzarla di restare appunto nei venti minuti circa che mi sono stati
Assegnati dopo i ringraziamenti
Devo dire che mi è stato assegnato un compito nuovo non semplicissimo perché diciamo gli interventi sulla sulla storiografia
Di solito finiscono con l'essere un lungo elenco di titoli
I devo dire abbastanza noioso
Per giunta poi si dimentica sempre qualche collega il quale dopo ti dice ma perché non mi hai ricordato arabe mi dispiace quindi io faccio ammenda tra prima di iniziare la mia la mia relazione e e quindi spero di non annoiarvi spero di non avergli arbitro
Allo stesso tempo però in effetti è necessario ricordare che cosa sia stato scritto appunto sulla sul Trattato di Maastricht soprattutto quelli sono stati diciamo alle le interpretazioni prevalenti gli approcci prevalente nei confronti della di questo evento perché non sappiamo ovviamente che ci sono quatto
E venti nella storia della dalla costruzione europea trattati di Roma Maastricht ma prima naturalmente l'atto unico poi il tentativo di trattato costituzionale dispone che rappresentano effettivamente dei dei momenti di cambiamento anche perché fondo le scelte
Di carattere istituzionale e poi finiscono con influenzare
Tutto ciò che sarebbe stato fatto dopo la dovete Maastricht poi si inserisce in un momento storico particolarmente importante perché non dimentichiamoci o in qualche modo Maastricht il risultato
Di un di di una serie di dinamiche che vanno al di là voglio dire nel contesto europeo fermarsi in fondo si lega alla fine della guerra fredda al collo del muro di Berlino o alla fine l'Unione Sovietica ammettiamo c'è tutto quello
Quello che vogliamo e la mia prima osservazione è un'osservazione abbastanza singolare perché naturalmente su questo Periodo quindi soprattutto crollo del muro di Berlino fine del comunismo e così via
Esistono tutta una serie di istituti che in qualche modo un intero nell'ambito del filone della colgo rivisto no cioè quindi dello studi sulla storia della guerra fredda potrà alla fine da guerra fredda e devo dire chiaramente in questi studi dibattito non si parla
C'è qualche brevissimo cenno io cito solo volume dico avversaria rischio abbastanza noto appunto dentro da Conqueror
In cui credo che a maestri probabilmente ci sia un accenno di menta Panfilo fosse fosse nemmeno quello così la verità
Che però abbastanza significativo perché ci mostra come ci sia ancora una separazione tra gli studi sulla con l'uva e gli studi sulla storia della costruzione europea che puntualmente dal mio punto di vista non ha un grande non ha un grande senso insomma credo proprio che sono modo no intrecciati che e legati tra di loro
Un'osservazione che vorrei fare è che quando ne teniamo intaccato i maestri che è alta parliamo di due negoziati perché sappiamo che in effetti cioè negoziato sul piano economico e monetario manto negoziato invece sono europee negli aspetti economici
E gli aspetti politici e va detto che non è un caso che alla fin dei conti il primo a me invece studio importante sull'Ucraina Suma scritte apparso appunto nel mille novecentonovantanove conosco University Press sia lo stupito di carne la regione che hanno in fiction
Devo tutto Maastricht decrescente in economia che al momento io voglio che a mio giudizio lo studio importante scritto da due autori che tanto non solo gli storici perché sono non lo so il somalo dice forse a metà strada tra il politico Scientist aree gli storici e attaccare uno studio importante non fosse altro perché
Credo che sia più di ottocento pagine quindi l'ho di già leggerlo tra ci vuole un certo tempo anche una certa fatica
Però costati importante ma importante preceduto dalle che in effetti è il primo studio fondato su una serie di fonti particolarmente rilevanti che però non sono fonti primarie
Gli autori hanno condotto credo circa trecento interviste con funzionari diplomatici Esperti i politici coinvolti nel negoziato e la loro attenzione si è concentrata naturalmente sulla riduzione dell'unione economica e monetaria
Devo dire e sugli aspetti istituzionali
C'abbastanza alte abbastanza poco se c'è qualche cosa ma insomma diciamo un c'è un settore marginale rispetto appunto
Allo studio della nascita dell'euro e devo dire gli autori hanno concentrato l'attenzione soprattutto su quattro nazioni quello che l'ho consigliato a quelle poi hanno fatto il negoziato
A Francia Germania Gran Bretagna fascicoli taglia
Anzi devo dire che sicuramente hanno pubblicato uno spazio all'Italia anche abbastanza ampio ben due capitoli abbastanza consistenti e devo dire in fondo qual è però il loro obiettivo di fondo che lo ripetono anche nelle conclusioni la loro attenzione nello studio di un negoziato
Tre quindi come si sia giunti a questo
A questo risultato
E dal loro punto di vista nelle conclusioni è stato negoziato che ha avuto che ha avuto successo devo dire una cosa forse che lascia un po'singolare lascia un po'perplessi devo dire che lo sostengono che
Diciamo il loro la loro analisi è un'analisi von Below no from dal dal basso devo dire è un basso un po'singolare perché in realtà questo passo fatto di alti funzionari banchieri diplomatici e così via però diciamo che questa è la loro
La loro interpretazione che però si lega alle conclusioni dove sostengono che in fondo questo negoziato è stato il risultato di un'azione di un'élite tecnocratica
Con l'apporto di alcuni uomini politici ovviamente e e di esperti e così via e in fondo una loro tesi di fondo al di là del successo di questo negoziato
Alti però si limita in fondo proprio al successo del negoziato senza naturalmente pose le domande sul dopo ma in fondo questo libro esce nel mille centonovantanove quindi persino prima dell'adozione finale del dell'Euro
Che in fondo questo negoziato ha sottolineato un ruolo centrale
E il potere anche l'influenza soprattutto di per alcuni settori delle burocrazie in modo particolare di quello di quelli che loro definiscono i banchieri o quantomeno coloro che sono legati diciamo la scienza di questo tipo
Quasi contemporaneamente era apparso un altro volume di carattere più generale
Ghiande un'ora circa anche in questo caso non uno storico perché al mio manager è uno scienziato lo scienziato politico che però in fondo ha fatto una storia della costruzione europea che cioè sugli USA socio cui pose il take away from Messina Tuma split e devo dire che riprende per alcuni aspetti quando affronta Maastricht anche se non è stato un uscito un anno prima fece nel novantotto poi dopo nel novantanove dice un'altra versione prima negli Stati Uniti poi poi Gran Bretagna e va nella stessa direzione delle tesi di a di tesi di appunto di Featherston mentre l'altro suo collega che alla fin dei conti l'aspetto più importante negoziato è stato la creazione del del una quindi l'unione economica non economica e monetaria
Per Goran ci ci sono fondamenti attenzione ai soggetti importanti che possono sta hanno quindi chiaramente la Francia la Germania in parte anche
E in parte anche la Gran Bretagna e sottolinea quattro tutto il il ruolo di alcuni leadership politiche
Quindi naturalmente colpite Anna e e così via devo dire che alla fine dei conti ruolo delle chiamiamoli tecnocratico ciò che il termine non è poi così esatto soltanto per
Diciamo per comodità per rapidità
In effetti viene sottolineato
Da una delle personalità che ha avuto un ruolo centrale se non di Maastricht nella nascita della dalla moneta unica perché del due mila quattro pare
Questo volume di Tommaso Padoa Schioppa che appunto la lunga via per l'Euro anche questo devo dire un volume di non facile lettura perché se non c'è degli economisti lo dirà alcuni passaggi risultano un po'dopo scusi io non sono un economista per quello di alcune cose tube sul Po di tempo a capirlo
Il però ecco qua una cosa importante a mio giudizio che Padoa Schioppa ovviamente sottolinea il ruolo degli interrogati e visto che faceva ufficialmente ovviamente parte
Però c'è qualche cosa di diverso nel senso che Padoa Schioppa in fondo dice sì questo è il nostro ruolo
Però il nostro obiettivo l'obiettivo politico alla fin dei conti la soluzione è una soluzione apparentemente economica ma con un forte Obiettivo proposte obiettivo politico nel senso che l'Euro
Una organizzazione politica anche se apparentemente nasce da una scelta di natura di natura economica e questi sono un po'i primi contributi diciamo su su Marte come ho detto non opera generalmente di storici
Visto che ci sono sempre molto prudenti aspettano che si aprano gli archivi insomma per cominciare a lavorare
Ciò nonostante vuol dire se noi prendiamo gli anni tra interni novanta cani inizi degli anni Duemila
Anche quale conseguenza dello sviluppo di studio europee ivi dell'azione diciamo almeno della nascita appunto delle carte visto che l'integrazione europea noi abbiamo devo dire primi volumi
Di stati generali della dalla costruzione europea scritta da storici va be io qui mi limito a citarli perché non abbiamo tempo di andare nel dettaglio
Ci sono i volumi diviso per due ore e cioè il volume naturalmente i vari terreni spiccia in Italia cioè il volume di di Bino Olivi ecco in questo caso invece c'è una sottolineatura degli aspetti istituzionali
Però generalmente con una visione al giumente criticano a Brindisi cioè Bruno lavora bene al Marsiglia è stato utile della creazione prevede la modifica di alcune strutture Unione Europea
Però è stato un po'l'occasione mancata per alla fine i conti sono state fatte alcune cose però si poteva fare di più si poteva fare
Diversamente
Devo dire che se tra il due mila tredici invece un volume che
Groupe volesse in qualche modo provocatorio un po'un po'iconoclasta che il volume di John Birmingham
European Integration andamenti festina tutt'altro tempo il super scritto Newmarket economico argomenta John Gillingham cioè un
Thatcheriano convinto sostiene Vassili Maastricht va bene le istituzioni ma alla fin dei conti cosa cosa importante beh importante è che al di là di tutto ma Street ai Successo di un approccio neoliberista che quindi sebbene bacchetta che fosse contraria poi del lungo periodo e colei che ha vinto perché si è imposto una all'interno né all'europea una visione neo neo liberisti io devo dire quando questo volume era apparso me lo ricordo devo dire abbastanza bene variazioni quasi tutti i questori c'è no ma sono tesi chiede che non stanno né in cielo né in terra che hai sbagliato Gillingham si diverte così a fare Bastian contrario in realtà
Io devo dire che da questo sottolinea proprio ce l'ha finalmente un lento
Beve temibili legal stranamente poi forse effetti preso da alcuni storici non volto non molto tempo fa
Duramente vorrei ricordare visto che punto salutato Libor ricordare che sono anche Presidente coincide son tornata
Che appunto nel due mila sette
E devo dire ricordo bene che l'ambasciatore Fontanella presente
A Roma si è tenuto un convegno appunto organizzato al rudere son di carattere generale l'esperienza europea degli storici De Sisto viene inviato quello che riprendendo in mano questo volume proprio qualche qualche settimana fa per questa relazione sono rimasto stupito del fatto che praticamente imbastito un simpatico non si parli quasi cioè di stare ICI in questo volume hanno affrontato vari temi la politica sociale eccetera e cose di questo tipo ma a Maastricht lo spazio dedicato alla Pentecoste abbastanza limitato persino da parte di questori ceppo lambiti così banche romane vicendevole che allora la notizia restano alla fine degli anni ottanta e non vanno oltre
Se c'è qualcuno che affronta questo tema ben parte Pierce ladroni e devo dire Villotta però anche in una visione critica che Maastricht è stato un passo importante però si doveva fare qualcosa di più
E io devo dire che fosse il primo
L'intervento mio giudizio
Significativo non fidarti non lo fossero
Ma dal punto di vista dapprima utilizzazioni di fonti documentarie probabilmente è stato il numero monografico del due mila tredici aggiornandovi propriamente il viceministro il dedicato proprio al trattato
Al Trattato di Maastricht con gli Ritter fatturato domani col di caprini Jōmon Kiran clausola parte il
Perché si tratta di articoli diversi diversi tra loro però detto che in effetti si basano molto spesso sulle prime fonti archivistiche disponibili
E guarda caso ancora una volta l'attenzione si concentra sui economica l'unione economica e monetaria
E va be tra le varie interpretazioni occorre ricordare quella di più situato il Jobs Uniedit introdotto di Guido tiene e io di Harold di Harold genus devo dire che
Forse dal nostro punto di vista perché molto spesso sono analisi delle posizioni nazionali no quindi gli inglesi è martedì francese Maggi e così via devo dire che ho fatto gli italiani a Marta Marzotto
E devo dire che forse quello più interessante quello che avevo il gesto che parte poi riprende le interpretazioni
Di Daidone Fidel sta cioè fondamentalmente resettato Successo quello economico monetario al successo degli tech dotati dei banchieri e
E così via e sottolinea naturalmente l'importanza della decisione di come strutturare la Banca centrale europea è un elemento chiaramente importante
Potrei aggiungere perché a questo momento inizia ad esserci una serie di studi su diciamo i casi nazionali no quindi italiana Street la Francia Maastricht e così via
O nel caso italiano perché vorrei ricordare Daniela Preda Francesco Lefebvre d'Ovidio e così via insomma quindi devo dire permetterci anch'io ho scritto qualche cosa
Il forse Milito in questo caso il l'intervento più interessante merito è quello di fare dei Boso
Che può apparire molto tradizionale
Avevo visto politico-diplomatica
In cui però la sua attenzione si concentra sul ruolo ovviamente François Mitterrand
E naturalmente su valori mite al giocatore noto apposta Della Monica Monica e nella risposta e dall'altra parte
Proveniva dalla Germania ed a Kohl cercando di mostrare che in realtà non si trattava solo di una scelta di banchieri o di tecnocrati ma anche ovviamente una scelta fortemente fortemente politica
Devo dire che dedicata invece al gli aspetti istituzionali c'è stato una serie di volumi in questo caso io sottolinea il ruolo della storiografia italiana perché per quanto devo dire come se perché capita poi decidiamo di scrivere le cose le ma insomma
Io penso al volume curato da Daniela Preda venissero termometro junior comprami fraseggi summit prospettico all'Inter Brescia ne fanno resistenza
Quello curato da Stefania Baroncelli Carlo Spagnolo la villa Simonetta amebe Tuma scritta dei quello curato da Marx Guderzo Andrea Bosco il monito agli occhi for Europe
O giungendo a tempi più recenti appunto spero di concludere in poco tempo le persone quindi nel venti minuti che mi sono stati indicati
Doveri di ricordare un altro volume capace in qualche modo un po'conto corrente
Anche anche questo devo dire un volumetto da poco anche questo vuol dire quante sono seicento settecento pagine mi ricordo più per volume di Ashoka mobili
Perché sciocca modi con lei ha un volume fortemente critico nei confronti Unione vorrà economica e monetaria un volume che naturalmente era apparso nel due mila diciotto con otto alle università s'è stato tradotto anche in italiano traduzioni italiane due mila venti e nuovi sostiene Benavente conti Unione economica monetaria su tutto l'arco non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissa
Sostiene l'ipotesi di fondo Verona convergenza dell'economia e in realtà la seconda un pochino abbiamo avuto il contrario ed emotiva molto influenzato dalla crisi greca dalla vicenda e la crisi economica e così via
Però quello che in apparenza potrebbe sembrare un volume euroscettico gratta non lo è perché poi noi sostiene se si voleva fare una cosa un progetto che funzione se a questo punto si doveva fare anche una sì una politica economica europea nel senso più alto evidentemente la politica fiscale eccetera
Lo devo dire che la versione italiana che ha un'introduzione che abbastanza interessante che persino più pessimista
Dal suo punto di vista nel due mila venti quando la scrive prima della pandemia
L'idea era che Thomas si andasse verso sostanzialmente un pieno fallimento dell'unione economica monetaria e soprattutto a caso poi la situazione italiana
Naturalmente poco tempo dopo c'è bisogno di fare Index Generation e lucchetto ma ha cambiato in qualche modo le prospettive
Una visione più ottimistica cioè anche nel volume di clausura Kiran fatte il progetti UK rischio riuscito appunto del duo anche questo nel due mila diciotto in tedesco e poi riproposto nel due mila venti
Se ricordo bene da Cambridge
Da Cambridge University Press in cui invece la visione di
Dichiara Patelli è molto più ottimistica e devo dire a mio giudizio parte comincia invece a sottolineare l'importanza degli aspetti istituzionali prima vide tolti tutti questi hanno concentrato l'attenzione unione economica e monetaria
E io per lei in qualche modo purtroppo ci sono coinvolto direttamente il terzo volume della Storia della commissione europea
Appunto curata da diciamo un gran bene Debussy Pierce ladro Federico Romero è difficile anche
Naturalmente io pur essendo parte più oggetto
Trovo che Porretto sia cioè la visione finale c'è un po'troppo ottimistica però bisogna anche tener conto del fatto che si prende in considerazione un periodo molto preciso obbligo novecentottantasei due mila quindi e qui io ritornerei all'importanza di tener conto anche il contesto internazionale più ampio
Sono gli anni Novanta sono gli anni dell'India del nuovo ordine internazionale quindi democrazia liberale neoliberismo
I la convinzione che l'Occidente ha messo vinto la guerra fredda adesso tutto sarebbe andato bene e così via e certamente all'interno la Commissione europea nel giudizio fino al Duemila questa visione buona visione un milione prevalente
E qual è forse al di là di tutto
L'importanza di questo di questo volume ma che questo volume per la prima volta veramente infondato tutto su diciamo la da parte su fonti partiti o soprattutto sulle fonti comunitarie e oltre naturalmente oltre duecentocinquanta interviste
Però devo dire la cosa più importante affettivamente il fatto che questo volume tratto abbia favorito l'apertura di una serie diverse richiesti
E ha dato per la prima volta a mio giudizio non non l'involucro ma diciamo il Progetto vogliamo in termini generali la possibilità per gli storici di lavorare su fonti su fonti private e questo mi sembra forse il risultato più importante ed ergo stentatamente alla fine
Del mio del mio intervento
Ricordando un volume che uscito credo due o tre mesi fa
Purtroppo devo dire
L'ho letto molto rapidamente ancora rifletterci ebbero Mendrisio volume importante significativo e volume di Laurent Baluze
No contro top antro ridateci solida dite cui sax era girata una storia della costruzione europea
O volume ponderoso basato su fonti su fonti archivistiche
In cui c'è una interpretazione che credo vada cioè quando si deve riflettere non ho detto che io sia pienamente la propria Ochoa si deve riflettere perché in fondo
Parlo se sostiene all'interno alla costruzione europea noi troviamo tre dinamiche fondamentali
Una una dinamica che lui dice Liberté irrealtà lui parla di neoliberismo
Un'altra è quella dell'Europa solidale e la terza che quella dell'Europa Potenza
La potenza è una cosa che io e i miei colleghi francesi piace molto attuale Coppi Sasco suona bene a cui Sas insomma
Va be'
Anche se devo dire per va Lusetti non è tanto la potenza militare e quanto è la potenza economica che può tradursi quindi in una forza una cosa sul piano politico
L'altro aspetto a mio giudizio interessante l'idea di Van Roost Laeken Maastricht
Dopo Maastricht si è visto in fondo questo scontro tra l'Europa della libertà e che proprio lui è l'Europa neoliberista lui sostiene che per almeno dieci quindici anni questo questa dinamica ha finito con il prevalere ed Europa
Solidarietà no per la solidarietà
Si può essere d'accordo o disaccordo con queste tesi tramviario dito questo volume pone delle questioni perché in fondo
Affronta Maastricht cercando di offrire delle interpretazioni
Che non tengano solo conto di Maastricht ma più in generale di tutto il contesto della costruzione europea poi ho detto ci può essere accordo o disaccordo col suo interpretazione da questo volume che a mio giudizio dovrebbe sollevare quanto meno interesse e insomma farci farci riflettere quindi io concluderei solo con alcune osservazioni di carattere generale che cosa emerge insomma questa panoramica naturalmente mi scuso ancora con quelli che non ho ricordato che dimenticato che mi diranno perché non mi hai ricordato va bene
Mi dispiace mi scuso
Ma devo dire in primo luogo è chiaro che Maastricht resta centrale della storia dalla costruzione europea e questo è un po'la banalità
E l'interesse
Nei confronti di questo trattato a mio giudizio e cresciuto negli ultimi tempi e dovrebbe crescere ancora per noi storici soprattutto perché adesso noi abbiamo le fonti archivistica produzione e quindi possiamo lavorarci seriamente
Va detto che comunque l'attenzione di storici nei riguardi per rispetti Maastricht è stata influenzata anche dalle vicente concetti contingenti relativa all'Unione Europea
E ciò mi giudizio spiega il fatto che l'attenzione sia concentrata soprattutto sull'Unione economica e monetaria nasceva l'euro la crisi economico due mila otto il caso greco per vicende relative alla pandemia è evidente che collusi con la Banca centrale europea al problema della zona e così via a sollecitato l'attenzione degli storici nei confronti di questo di questo aspetto
Ecco quello che io ritengo sia importante veramente qui sono le mie ultime Tremonti ministro osservazioni
Ritengo che sia opportuno ha mentito perché il volume Iva l'uso e l'ho fatta
Di inserire
Maastricht in un contesto più ampio cioè in una prospettiva temporale più ampia perché se no devo dire sì studiamo questo aspetto specifico però perdiamo alcuni alcuni elementi questo credo valga soprattutto dal punto di vista da tre istituzioni perché voglio dire Maastricht se non teniamo conto prima dell'atto unico e poi successivamente naturalmente di tutto ciò che è avvenuto dopo il tentativo Trattato costituzionale dispone e così via per insomma comprendiamo solo alcune cose
Personalmente visto che sono anche uno storico relazioni internazionali e quindi soprattutto corso storia dell'atto internazionali tutto questo va inserito in un contesto più ampio Tamil Rizzo se c'è un pericolo che la storia di integrazione europea e quello che io dico una sorta di approccio in Urlo King permettiamo a guardare cosa succede dentro l'Europa
No
Questo funzione perché se non si capisce perché il resto del mondo dire molto difficile capire anche Maastricht e questo alcuni che hanno studiato l'unione economica e monetaria in fondo lo hanno lo hanno sottolineato se non si comprende voglio dire e il grande cambiamento fra gli anni settanta e gli anni ottanta il neoliberismo delle scelte reaganiana certe facce piane
è difficile comprendere anche Astrit in questo devo dire che è un vile gamma sulle quote che io non sono d'accordo
La rende conto una certa provocazione nel dire teniamo conto anche di ciò che succede al di fuori credo che sia che sia importante ultimissima osservazione così spero di far contenti per i colleghi istituzioni
Io credo che delle istituzioni c'era stato un po'trascurate invece dagli storici quindi devo dire cioè tanto di quello spazio per poter fare tante belle ricerche e soprattutto penso effettivamente per capire
Bene maestri perché il vero cioè diciamoci la verità la posizione europea anche la costruzione giuridica che piaccia o no e quanto costruzione giuridica creano internazionali nazionali come le vogliamo mettere e quindi tutto questo se in lega poi anche a chi mette in atto questa enorme rigidamente sono delle istituzioni che sia la Commissione Parlamento il consiglio il Comitato economico sociale chi vogliamo però è evidente che studiare le istituzioni fondamentale e fino adesso devo dire non è stato fatto
Molto io ritengo veramente qua concludo che l'iniziativa dei nostri colleghi di questa rivista credo sia veramente l'opportunità per cominciare a riflettere proprio sugli aspetti
Istituzionali non solo di Maastricht ma di tutta la costruzione tutta la costruzione europea grazie per l'attenzione
Ringrazio molto il professor versori per questa attenta estremamente stimolante disamina della storiografia su Maastricht ha citato moltissimi aspetti come la necessità di inquadrarlo
Nella percorso storico più anche dell'integrazione così come la necessità di inquadrarlo in una prospettiva che non si limita all'Europa ma inquadra la situazione europea nel contesto dei fenomeni che si verificano sul piano globale solo una osservazione mi sembra molto interessante tra le varie cose citate le interpretazioni su Maastricht riguardo appunto
Alla sua dimensione puramente economica o anche alla dimensione politica e appunto se si va a vedere
Ad esempio la posizione francese come è stato ricordato il ruolo di Mitterand certamente c'era un disegno politico molto importante che si ricollegava a rapporto con la Germania unificata naturalmente nel nuovo contesto per cui Maastricht è diventata un po'una risposta ai fenomeni della crisi cioè versata il crollo della dei paesi dell'Est a cominciare appunto dalla Germania dalla Germania Est
è stato prima ha fatto riferimento alla necessità appunto di una ricerca fondata sugli archivi e questo permette di rete legato a stare subito
Con perfetta continuità logica alla relazione di Andrea Becker uccisi sul tema le fonti archivistiche
Andrebbe Carucci storico archivista degli archivi storici dell'Unione Europea con sede a Firenze oggi rappresenta anche della presente in assenza del direttore degli archivi il dottor flanker che saluto e ringrazio a mia volta per il patrocinio dell'iniziativa rappresenta anche gli archivi
Punto di Firenze andrebbe che wc autore di vari studi sul federalismo europeo sulla politica sociale europea sui partiti italiani e in particolare sul Partito d'Azione tra i suoi volumi ricordo la politica europea e italiana di Piero Malvestiti curato con Concetta Argiolas e il più recente l'Europa tra luci e ombre prego
Sì grazie
Grazie
Carissimo Sandro gravame ringrazio gli organizzatori e porto i saluti del direttore degli archivi storici dell'Unione Europea Devers lei perché si scusa macché trattenuto a Firenze da un impegno istituzionale
Quindi in questo caso io rappresento anche l'istituzione e mi pregio di portar via anche i suoi saluti
Dunque l'intervento si focalizzerà sulle fonti archivistiche presenti agli archivi storici dell'zero europea di Firenze sul Trattato di Maastricht dunque il sette febbraio mille novecentonovantadue viene firmato a Maastricht capoluogo del Limburgo olandese loro l'omonimo trattato firmato dagli allora dodici Paesi facenti parte della Comunità europea
Allo scopo di dare vita all'Unione europea fondata su tre pilastri riguardanti rispettivamente il mercato unico la politica monetaria e altre competenze la politica estera e di sicurezza della politica di cooperazione in materia penale
La firma del Trattato di Maastricht dall'esito finale di un lungo negoziato iniziato nel mille novecentottantuno con il Piano casher Colombo per procedere sulla strada una maggiore integrazione
L'intenzione fu recepita poi dagli Stati membri nella dichiarazione di Stoccarda subito europea adottato dal Consiglio europeo che si tiene nella città tedesca dal diciassette al diciannove luglio del mille novecentottantatré
Gli archivi storici dell'Unione Europea che hanno sede a Firenze presso l'Istituto universitario europeo sono nati a metà degli anni ottanta per la volontà comune delle istituzioni europee Commissione Parlamento consiglio dei ministri Corte dei Conti Comitato economico e sociale
E cresce più recentemente corti di giustizia riaprire dopo trent'anni dal loro creazione documenti di interesse storico prodotti dalle istituzioni europee
Agli studiosi
Dall'inizio degli anni Novanta l'attività degli archivi storici dell'Unione europea si è andata è andata a regime e il rapporto con le varie istituzioni comunitarie si è consolidato
Questo fatto tuttavia non ha impedito né nel tempo si producessero ritardi nei versamenti dalle sedi delle diverse istituzioni a Firenze dovuti per lo più a carenze di organico e a mancanza di professionalità specifiche
Nel settore archivistico all'interno dei servizi versanti
Naturalmente tali ritardi nei versamenti hanno influito direttamente anche sulla consistenza dei fondi conservati a Firenze in particolare quelli istituzionali che sono potenzialmente o che potrebbero essere potenzialmente di interesse per la ricetta su Maastricht inizieremo questa breve rassegna sul Trattato di Maastricht indicando che una ricerca lanciata nella banca dati degli archivi storici utilizzando come parola chiave treppiedi mastri dà come risultato oltre diciassette mila occorrenze
Disaggregando i dati però vediamo più nello specifico il risultato finale comprende anche occorrenze dopo lo però Comastri non si unisce alla parola tre e mentre oltre possono essere escluse a partire dalla data altre possono essere escluse a partire dalla data dei documenti ad esempio trecentoventicinque documenti segnalate dalla banca dati del Fondo CM uno cieca
Consiglio dei ministri del guidata estreme però sono mille novecentocinquantadue mille novecentosessantasette oppure le occorrenze selezionato all'interno del fondo Assemblea Parlamentare europea per ovvi motivi relativi alla provo CIA non ci riguardano non riguardano quello di cui stiamo parlando
A un esame più approfondito risulta chiaro che per i documenti su Maastricht provenienti dei fondi istituzionali vale quanto scritto in precedenza per i ritardi nel tempo si sono accumulati
Trattandosi infatti di Grieg materiali archivistici limite rispetto al terminal quelle di trent'anni novantadue due mila ventidue
Deve essere considerata come la scadenza consentito dal regolamento per l'accesso a tali documenti e non è facile dunque identificare il materiale utile a questa ricerca diversamente istituzionali
Molti viceversa sono i risultati provenienti dai fondi del Parlamento europeo terza e quarta legislatura suffragio universale mille novecentottantanove mille novecentonovantaquattro e mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove
E si si riferiscono quasi unicamente interrogazioni presentate dei parlamentari
Analizzando poi mille settecentonovantacinque risultati ottenuti per il fondo della commissione Bach ci accorgiamo che praticamente nessuno di questi rileva per una ricerca ne abbiamo il focus il Trattato di Maastricht o le sue premesse
Sono inoltre arrivati a Firenze però da pochi giorni è questa la notizia forse più importante e dovere anteprima ma sono sono ancora disponibili alla consultazione non saranno fra breve io direi uno due mesi
I documenti relativi alle annate novanta novantuno e novantadue del Consiglio dei ministri sono cinque grossi bancale di documentazione che sono arrivato con trazione divisi ma che sono arrivate il ventisette scorso quindi pochissimi giorni fa
è si suppone ci sarà vorrei essere poi dopo quando si tratterà di mettere mano all'intervento scritto un po'più preciso ma ora al momento non lo posso fare
Poi possiamo passare esaminare i fondi privati che costituiscono l'altra parte ma certamente non la meno importante dei depositi e conservati a Firenze
In questo caso è opportuno specificare al contrario di fonte istituzionale depositati di fondi privati sia di persone fisiche che di associazioni e organizzazioni non governative non hanno la necessità del rispetto del vincolo trentennale a questa regola però fanno eccezione i depositi effettuati a titolo personale da funzionari delle istituzioni comunitarie il cui contenuto è riconducibile in tutto o in parte a documentazione ufficiale provenienti da strutture delle istituzioni stesse
Il caso più frequente rappresentato dai direttori generali o da alti funzionari già attivi presso i servizi della commissione su questo potrebbe essere molto interessante sentire Paolo cozzano è un'esperienza diretta
Avendo poi tra l'altro lasciato accertate da voi
Tensione Millo è il in cui troviamo circa sessanta dossier che si riferiscono in larga parte alla preparazione del trattato e in particolare alla Conferenza intergovernativa e sull'Unione economica e monetaria sull'unione politica
Tra questi un po'si è e mi cinquecentoquarantatré insegnava che vuole sulla ratifica del trattato è ancora chiuso la data di apertura al primo gennaio due mila ventitré e quindi si tratta di aspettare pochissime
Per quanto riguarda il fondo Ciampi allora abbiamo un risultato pari a centotrentotto corrente di questi dossier una decina sono chiusi e anche per la consultazione degli altri è comunque richiesta la preventiva autorizzazione da parte del la da parte delle attiviste responsabili del fondo secondo il protocollo d'intesa stipulato con la fondazione del lavoro
Tra i documenti mi sono reso conto e di riunione di incontri memorabili da dichiarazioni comunicati stampa articoli articoli interviste risultati di sondaggi interventi e discorsi in larga parte sui processi di ratifica tutti questi documenti sono già liberamente consultabili
Tra le carte dell'ex capo di gabinetto di Dell'Oro Pascal Lamy sono reperibili diciotto dossi abbastanza interessante che portano il titolo di Frasca trova un bus comprendenti vari documenti relativi all'applicazione alle conseguenze delle clausole di Maastricht e principalmente in Francia
Ugualmente ricco di documenti e il fondo del giurista francese già alto funzionario della Commissione François comunque attraverso il quale è possibile tracciare il passaggio dalla fase delle ratifiche del Trattato quello della sua messa a regime siamo di fronte in questo caso ventidue dossier date estreme novantadue novantanove
Di questi solo due sono chiuse per un lungo periodo mentre altre saranno già aperti nel gennaio due mila e Betty tre
A partire dal prossimo anno sarà già possibile tutto impostare alcuni libri di ricette a partire dalla disponibilità di questo nuovo materiale
Altra documentazione archivistica aperto alla consultazione reperibile nel fondo dell'ex collaboratore di Spinelli e dirigente federalista per Virgilio D'Astoli
Nel quale troviamo alcuni dossier dedicati a lei ai trattati
Ai alle conferenze intergovernative pardon del novantadue e nel novantasei oltre a materiale sui Trattati di Maastricht Amsterdam anche tutti i test per i documenti sono aperte alla consultazione
Nel fondo Tommaso Padoa Schioppa poi abbiamo a sé che specificamente dedicato al Trattato di Maastricht comprendente sei grossi in cui soltanto uno
E liberamente aperto alla consultazione mentre i restanti cinque sono consultabili
Io ero richiesta di deroga da sottoporre a un rappresentante della famiglia Padoa Schioppa che si riserva di decide decidere caso per caso ma che normalmente non fa problemi sì non fa problemi nell'accesso alla documentazione salvando assetati documenti aperti datata aprile due mila cinquanta
Dunque riepilogando velocemente possiamo concludere affermando che al momento sono del tutto assenti le fonti istituzionali commissioni Parlamento ma non consiglio dei ministri avevo considerato il Consiglio dei ministri tra le fonti assenti però alla luce di quello che ho detto prima non è più così
Concernenti la preparazione lo svolgimento dei negoziati per il Trattato di Maastricht mentre né i fondi privati è possibile rintracciare poco ma significativo materiale archivistico per la cui consultazione però per lo più richiesta domanda di deroga
Naturalmente è sempre possibile avere Garda decente autorizzato termini chiave come Conferenza intergovernativa al mio politico ancora unione economica e monetaria questo per allargare un po'il campo della ricerca si può concludere affermando che sarà necessario attendere ancora alcuni anni per potere scrivere la storia del Trattato di Maastricht delle sue premesse utilizzando le fonti ufficiali delle istituzioni europee
Ciò non toglie però che si fossero dal momento attuale a portare questo snodo storiografico ponendosi delle domande formulato delle ipotesi che in seguito potranno trovare conferma o meno nella documentazione archivistica penna frattempo sarà stata resa disponibile ecco questo vi ringrazio
Ringrazio andrebbe chirurgici e anche per l'ottima capacità di sintesi l'aveva fatto un quadro con diversi chiaroscuri ci ha fatto capire l'importanza dei materiali che sono presenti festoso diciamo ci aiuterà ad aspettare il momento in cui potremo in pochi vedere lei completamente realmente studiarli però che già a partire dal due mila ventisei ci sono molte
Molti elementi di novità
Ma il Consiglio dei ministri viceministri insomma la via d'accesso in una foto di un certo certo i voti agli Archivi nazionali naturalmente la progressione socievoli nazionale ovviamente
Quindi abbiamo già più un ampio materiale che si che aumenterà nel tempo sarà appunto il motivo per cui tutti quanti andremo nuovamente a Firenze in quella bellissima sede di villa Salviati
Allora passiamo all'ultima relazione della sessione
Quella di Daniele Pasquino UDC sulle istituzioni europee e l'opinione pubblica
Daniele Pasquino ci è professore ordinario di Storia delle relazioni internazionali all'Università di Siena
è autore di numerose pubblicazioni sulla storia dell'integrazione europea in particolar modo sul Parlamento europeo cito tra i suoi lavori
Il volume elezioni europee classe politica sovranazionale mille novecentosettantanove ottantaquattro volume del due mila due mila quattro scritto conduca versi Chelli
Il volume uniti dal voto storia delle l'assise delle elezioni europee nel mille novecentoquarantotto due mila nove libro uscito nel due mila tredici e il volume curato con Marco e Gilberto è uno scherzo tesissimo dei storica un gruzzolo di politica sociale già
Uscito nel due mila venti prego dal
Bene grazie molte grazie agli organizzatori per avermi invitato a questo interessanti convinto ora il processo che conduce alle ratifiche del Trattato di Maastricht nel corso del mille novecentonovantadue e poi la sua entrata in vigore nel novembre del mille novecentonovantatré generalmente considerato dagli studiosi come un punto di svolta nell'atteggiamento delle opinioni pubbliche
Europee verso il processo di integrazione il favore manifestata cittadini degli Stati membri nei confronti delle istituzioni comuni avrebbe iniziato a declinare creando un ambiente più articolato e problematico nel quale non si poteva più considerare il loro turismo con un dato del tutto scontato
Per riprendere le parole di Toni Giavazzi
Lo cito dal suo post war per circa quattro decenni le istituzioni e le regole del nuovo sistema continentale erano state scritte nella convinzione che se corrispondessero ai desideri collettivi
Quei giorni a quanto pareva erano finiti
Ciò di cui veniva sancita la conclusione per alla fase caratterizzata dal cosiddetto consenso permissivo che è stato ricordato prima nel sangue per ed è una formula coniata come sappiamo all'inizio degli anni settanta
Da due scienziati sociali con la quale si indicava la dei il benevolo assenso
Dei cittadini comunitari acconsentire all'elitari classi dirigenti dei loro paesi di plasmare la natura la direzione fatto non meno importante la velocità del processo di integrazione sopranazionale
A quel consenso permissivo si sarebbe sostituito un atteggiamento più decide se così vogliamo dire
Che sovente soprattutto in tempi recenti è trasceso nella critica o nella contestazione vera e propria
Non è un caso che molta letteratura faccia sovente cominciare
L'adozione del trattato dell'unione europea con il pieno dispiegarsi del cosiddette euroscetticismo
Che come sappiamo l'espressione concepita la metà degli anni ottanta dalla stampa britannica per definire l'atteggiamento di Margaret Thatcher negli atti politici inglesi
Rispetto al cammino intrapreso dall'allora Comunità europea con l'atto unico e con alcuni suoi successivi sviluppi
Va aggiunto che secondo certe analisi
In particolare da parte di storici il consenso permissivo può essere considerato una interpretazione persino troppo prudenti dell'umore dei cittadini europei verso i progetti di integrazione sono molti i fatti gli studiosi che hanno pensato alla creazione delle istituzioni comuni a partire dagli anni Cinquanta come corrispondente a un diffusore attivo filo erotismo
In molti casi è ora entusiasmo tra i popoli degli Stati membri della Comunità
E d'altro canto va detto che i sondaggi di opinione condotti sporadicamente negli anni cinquanta e sessanta e poi costanti profilati in modo scientifico con la nascita dell'euro Baron
Nel mille novecentosettantatré
Sembrerebbero confermare la pressoché completa marginalità o poca importanza ovviamente varia anche a seconda dei Paesi delle voci dissenzienti
Con vaschette quindi le cose cambiano inizierà a cambiare almeno così ci spiega appunto gran parte della letteratura
Invero un relativo disincanto si era manifestata in Europa già prima rimasti
Ne avevano parlato ad esempio quotidiani come le Monde della Frankfurter Allgemeine Zeitung tra la fine del mille novecentottantotto e l'inizio del mille novecentottantanove
Sottolineando come il principale obiettivo del tempo il mercato interno sollevava crescente crescenti perplessità mano a mano che ti venivano tangibili
Le conseguenze della deregolamentazione adesso collegati
Tuttavia queste crepe non aveva suscitato ansie particolari negli architetti delle istituzioni sovranazionali l'edificio allora parere rimaneva assai insolito
Le loro sicurezze che quelle di altri sperano tuttavia destinate appunto avvenire Pino con gli sviluppi dei primi anni novanta il passaggio un'era di euro incertezza
Vera e propria destinate ai tempi più recenti a trasformarsi in euro pessimismo viene generalmente ipostatiche Zanato e tutti rosa dal dibattito su Maastricht e in particolare da due referendum convocati per la ratifica del relativo trattato quello danese
Tenutosi il due giugno del mille novecentonovantadue quello francese
Indetto il venti settembre dello stesso anno
Il primo come sappiamo dividendi prevalere del no alla ratifica
La maggior parte dei votanti espresse in Danimarca contrarietà alla cessione di sovranità in settori quali la politica estera la politica di difesa e la politica sociale la politica monetaria i danesi avevano l'impressione insistette Anna si stesse andando troppo in avanti e troppo in fretta si trattava di temi e di timori che attualizza davano il tradizionale scetticismo di quel Paese e più in generale scandinavo
Verso l'integrazione europea il risultato del referendum sappiamo aprì una vera e propria crisi nella comunità
Il trattato per essere ratificata entrare in vigore doveva essere approvato da tutti gli stati membri crisi che venne poi superata con la concessione alla Danimarca di una serie di deroghe all'applicazione del Trattato stesso l'éscamotage consentì al dovere di Copenaghen
Di organizzare una seconda con una seconda consultazione nel maggio del novantatré che questa volta ebbe un esito positivo con il cinquantasei virgola due per cento di voti a favore della ratifica
Il referendum francese fu ancora più importante e denso di significati per evidenti motivi alla fine come sappiamo vinse il sì con un margine minimo cinquantuno a quarantanove il piccolo sì con il passato alla storia
La campagna referendaria de Toni abbastanza drammaticità che i sondaggi di opinioni
Con l'approssimarsi della data del voto mostravano il rapido estinguersi detto inizialmente assai ampio vantaggio attribuito agli elettori propensi a votare a favore per Maastricht
Un sondaggio le Figaro soffre Hess del giugno del mille novecentonovantadue aveva dato il sì addirittura il settantasei per cento
Il dibattito in Franciacorta della luce sentimenti latenti determinati si storicamente che però per la partecipazione all'integrazione mi appariva verso subito
Ho per essere forse ancora più precisi che d'integrazione rapida intendeva rendere anacronistici
Eppure merita una menzione
Il primo è l'antigene malissimo in alcuni casi la vera e propria Germano fobia
L'unione economica e monetaria la Banca centrale europea per molti francesi avrebbero sancito il nuovo dominio teutonico sull'Europa
Se il tempo me lo permettesse non è così mi tu mi dilungherei sulla declinazione particolari di questa antica Hermanin Simone si sviluppa in Francia
Ovvero sull'idea che l'egemonia tedesca la supposta egemonia tedesca implicasse un debba operare amento della Francia simile a quello subito dal Mezzogiorno italiano ad opera del Piemonte tempi dell'unificazione della penisola
Questo peculiare paragoni
Con la Germania giocava erano del Piemonte questo peculiare paragoni tra le unificazioni europea e quella italiana non era però una novità in Francia
L'aveva già proposto tra gli atti Pierre Mendes France nell'Assemblea nazionale in occasione della ratifica dei Trattati di Roma nel contesto di un discorso nel quale egli lanciava un caveat contro il dinamismo e la forza economica preponderante della Germania occidentale
Implicitamente disegnando la quale vera beneficiaria a suo dire del costituendo mercato comune
Una linea di continuità ancora più pronunciate riscontrabile in un altro tema agitato dagli anti Maastricht in Francia ovvero quello della difesa della nazione che spesso si collegò la messa in sicurezza della identità repubblicana politici e intellettuali di diverso orientamento ideologico e culturale rivendicarono quelle che consideravano l'essenza della Repubblica minacciata dal progetto europeo citando figure che andavano da Jean-Jacques Rousseau fino a certi gol
Emersi come hanno scritto alcuni studiosi francesi un paradigma ori emerso in un paradigma nazionale repubblicano fondato sulla riabilitazione del nazionalismo culturale
Se faccio scena queste posizioni che alle loro origini di lungo periodo
Che connotava anche le opposizioni danesi a Maastricht come abbiamo visto per introdurre una questione che ritengo centrali ovvero quanto sia accurato ricondurre ad una netta discontinuità l'atteggiamento dell'opinione pubblica nei confronti dell'integrazione ai tempi di Maastricht
Questo pur nella consapevolezza che l'origine remota determinanti lobbisti è una cosa da loro Prisa sull'opinione pubblica è un'altra cosa evidentemente
Prima però a riparare i continuità e discontinuità degli atteggiamenti delle opinioni pubbliche occorre precisare che il discorso il dissenso contro l'Europa disegnata nelle due conferenze intergovernative ricorda Antonio
Che preparano la nascita della Unione europea non fu solo una questione da risolvere incesti
Ma fu percepito anche laddove
Il punto di vista dei cittadini non venne misurato contando le schede le poste nelle urne
Infatti quasi ovunque nella comunità col necessario giustificare il trattato spiegarlo avevano opinioni pubbliche nazionali come ha scritto Claudio c'avevate estendere in un interessante volume sull'evoluzione storica della contestazione nei confronti della legittimazione democratica dell'Unione Europea
Una supposta assenza di legittimazione democratica dell'Unione
Questo fu ciò che fu obbligata a fare la classe dirigente tedesca la stampa tedesca è spesso una forte opposizione trattati in particolare l'unione economica e monetaria
E tale opposizione padre per interpretare i sentimenti popolari alcuni sondaggi di opinione indicavano che un referendum sul trattato in quel Paese avrebbe anche potuto avere un esito molto incerto persino negativo
Un rapporto alla commissione europea elaborato alla vigilia del vertice di Maastricht sulla base delle informazioni fornite dalla difficile rappresentanza dell'esecutivo plus dell'ISEE
Fornire un quadro abbastanza preoccupante anche per altri stati membri o alcuni altri stati membri in Belgio ad esempio molta parte della popolazione temeva che
Usando la leva degli obblighi previste dal nuovo Trattato in vista dell'unione economica e monetaria il Governo nazionale imponesse severe misure di riforma dello stato sociale considerato dai del PCI già abbastanza insofferenza
E molti belgi ricavavano l'indizione anche nel loro Paese di un referendum per la ratifica in Olanda molti cittadini esprimevano una certa diffidenza impatti generata dalla scarsa conoscenza tra posta che era in gioco
E questa diffidenza era cresciuta da Lecco ampia che nei Paesi Bassi ebbe il turbolento bit dibattito svoltosi nel Parlamento britannico
Siffatta dinamica si sovrappose con le difficoltà che i tempi di Maastricht che stavano vivendo le economie europee la Francia in Francia la manifestazione principale di questo malessere incrementa la disoccupazione
Che si accompagnava un'ampia disse disaffezione verso la classe politica
Secondo quanto si legge dallo studio qualitativo sull'immagine della comunità studio condotto e commentato da Opteron una società di sondaggi su incarico della Commissione europea quella deriva stava provocando la riserva risurrezione della sindrome gallica ovvero un ripiegamento della Francia in se stessa
La stessa eziologia e gli stessi sintomi erano segnalati in Belgio Einaudi devo certo spiegare come questa introversione nazionalistica fosse incompatibile con gli avanzamenti dell'organismo
Incertezza economica i timori per il futuro colpirono anche i cittadini di altri due Paesi della Comunità nel Regno Unito e l'Italia nella quale l'Italia non c'è bisogno dilungarsi su questo la crisi
Era sistemica andava ben oltre l'economia secondo questo sondaggio questa inchiesta soltanto i cittadini d'Irlanda Portogallo e Grecia erano estranee al senso di preoccupazione verso il future a una certa disaffezione verso la comunità Unione Europea
Preoccupazione verso il futuro che costituiva una sorta di leit motiv ciò che emergeva da questa analisi
Il contesto avverso si diceva prendeva potenzialmente fragile l'europeismo chiesto rimaneva maggioritario ma le sue fortune erano strettamente subordinate alla capacità di offrire benefici socioeconomici e di fornire modelli di modernizzazione
Al contrario timori che l'unificazione europea suscitava tra i cittadini però la conseguenza diretta della direzione di marcia che Maastricht pareva voler imprimere al processo di integrazione europea
Se aveva paura dei decessi causati da concorrenza tra i sistemi produttivi e quindi paura della infatti Zazà della competitività con i suoi frutti avvelenati su tutti la disoccupazione
E una preoccupazione non riguardava solo il sud Europa questa mega presente anche in Belgio in Lussemburgo in Francia l'orizzonte era reso ancora più fosco nell'avviso di molti europei dalla previsione di un abbassamento dei salari
E dà la sensazione di un incipiente attacco a propri sistemi di sicurezza sociale a causa di una immaginaria invasioni di lavoratori stranieri prodotto favorita da Maastricht
E forse interessante notare che le Paure anche quelle apparentemente soprattutto identitarie sorgevano quasi sette tra considerazioni utilitaristica
Nei paesi più piccoli la riduzione della sovranità nazionali dovuta all'approfondimento dell'integrazione europea
Più che un problema di difesa della propria identità nazionale prefigurava una posizione di inaccettabile potenziali
Subordinazione grandi Stati mentre e quindi era un po'non se la capacità di difendere i propri interessi nell'arena comunitaria
Non approva la contrarietà
Cito appagare i per gli altri e fatto relativamente nuova destinata poi come sappiamo a radicarsi ad accettare che qualcuno non rispettasse le regole comuni arrecando in tal modo danno agli altri
Non sono molti segnali che avrebbero potuto e dovuto mettere in guardia le classi dirigenti e stavano costruendo la nuova Unione Europea
La reazione dell'intera euro sfera
E qui in cui i governi nazionali fu caratterizzata disorientamento dalla sorpresa per il malessere che le pene pubbliche stavano palesando verso il trattato di Maastricht la Commissione europea nel dicembre mille novecentonovantadue parlava di questo malcontento come di qualcosa che era cito improvvisamente latte è importante divenuto molto visibile utili vide reali e evidente
La reazione a questi eventi fu segnata dalla sorpresa un fatto che contribuisce a spiegare la trasformazione della posta in gioco in qualcosa di esistenziale
Su questa produzione che spinse già dello a minacciare le dimissioni dalla presidenza della Commissione europea in caso di vittoria del no in Francia che indusse falso microfono a mentire durante un confronto televisivo son basti cosa provò a tranquillizzare il pubblico dello studio né a casa sostenendo che la Banca centrale europea sarebbe stata sottoposta al controllo del Consiglio europeo
E qui non sarebbe stata un caicco della Bundesbank
Come invece temeva dei cittadini francesi irretiti dalla propaganda anti ero triste Germano frodi campi e infine fu questo che spinse molti riterrà dichiarare europei a dichiarare che il fallimento del Nord trattato avrebbe portato
Alla fine deciderà europeista e delle sue concretizzazione avrebbe cioè significato cito ancora Mita FAMP Cassi dopo sono tutti esempi turistica drammatizzazioni generata dallo smarrimento acquisì rispose anche con una buona dose di improvvisazioni dovuta alla mancanza di preparazione di fronte all'inattesa interruzione dell'idillio tra i cittadini e i progetti operistico ora
L'improvvisazione non è di per sé una modalità creativa biasimevole perché la capacità di improvvisare per i politici
E non solo per loro può essere una dote quando si tratterà dunque in immediatezza inventiva
Naturalmente la in un suo libro alla LUMSA innescarsi Sons ha trattato ad esempio della capacità dei leader dell'Unione Europea di governare efficacemente alcune recenti crisi
A partire dalla recessione della zona euro facendo prevalere la politica degli eventi e politica Stradivarius sulla politica delle regole politics of in altre parole una flessibilità creativa frutto anche la capacità di improvvisare che superando la rigidità degli strumenti che la lettera del Trattato di Lisbona dall'unione ne ha prodotto la metamorfosi benigna
Se voi mi chiedete se da maschietti in poi videro europea abbiamo saputo essere altrettanto abili e creativi ed efficace nell'affrontare un'altra crisi quella del consenso la mia risposta strette meno positiva
Articolare bene questa risposta richiederebbe un'altra relazione ma su una questione che considero centrare voglio intrattenendo rapidamente per poi procedere speditamente le conclusioni
Per farlo passa da un commento riportato nel loro barometro del giugno del mille novecentonovantadue giugno mille novecentonovantadue e cito in tutti i Paesi europei tranne la Danimarca cittadini poi
Rimedia accelerare la costruzione dell'Europa
L'opinione pubblica europea sostiene con forza l'idea di una politica estera comune e di una politica estera e di una difesa epiteti e di una difesa e di sicurezza comune
Io la penso non molto preoccupati per la protezione dell'ambiente vogliono che diventi un'area di responsabilità comunitaria
Ora ciascuna di queste affermazioni era vera o comunque difendibile ma il quadro complessivo che restituivano era parziale perciò fuorvianti
Vorrei aggiungere
Che questa cosa e vale anche per molto di quello che si legge negli eurobarometro
Perché fuorviante parziale perché era inidoneo a rappresentare quanto stava accadendo
Quelle affermazioni erano invece in linea con una convinzione senta propria degli architetti del dell'Europa unita che l'unione che sta ovvero che l'unione che si andava costruendo
E non parlo dell'ideale europeista ma del suo concreto assetto politico istituzionale
Forse è coerente con le aspirazioni più profonde dei cittadini ora questa idea dentro degli organi di informazione veri filtro anche un'altra
Coerente con la prima essa pure formatasi durante dentro le istituzioni comunitarie Commissione Parlamento in particolare
E che possedeva e possiede tuttora un qualche coefficiente di nocività ovvero se i cittadini si approvavano una iniziativa europea nel caso di specie il Trattato di Maastricht era perché non l'avevano rapita
Da chi non sufficientemente informati
In nessun articolo almeno sei quelle che ho potuto leggere preparando questo intervento come quello pubblicato dal Corriere della Sera il giorno del referendum in Francia venne espressa con più nitidezza
L'idea della irrazionalità dell'opposizione al trattato che poteva essere spiegata sulla Colleen consapevolezza frutto dell'ignoranza
Il crescente Fronte del rifiuto in Francia era un mistero queste dalle stesse lo sa giornalista un mistero sarebbe l'impressione ci sono ancora l'articolo che francesi non abbiano capito nulla del processo di integrazione europea
Loro Monica quindi così come era stata concepita andava bene il problema era la carenza di informazione di conoscenza
Non a caso dopo Maastricht si apre una fase di grande sviluppo dell'informazione e della comunicazione dell'Unione le cui risorse vengono triplicate e tra il mille novecentonovantadue mille novecentonovantotto
Quella che invece rimase e rimane tuttora piuttosto socchiusa che la via che avrebbe dovuto portare una riflessione più attenta se molti segnali che l'opinione pubblica inviava la cosiddetta Ross era
E quindi portare anche perdonerete era genericità
Causa
Pendenza mento
Ho una riflessione sui contenuti e sulla direzione del processo di integrazione da questo punto di vista vaschette non fissa una discontinuità perché non ha insegnato nulla o comunque insegnato poco parlino a chi ha un mutuo acchiappo dovrebbe avere a cuore l'unificazione sovranazionale
Dal mille novecentonovantadue davanti sono stati convocati come sappiamo molti referendum sui temi europei
Un recente saggio pubblicata sul Journal ovviamente conosce instabili analizzato i processi di apprendimento transnazionali delle classi dirigenti europee ed europeiste
Di fronte a risultati spesso negative di quelle consultazioni indette non infrequente mente su questioni decisive si pensi al trattato costituzionale respinta in Francia Olanda nel due mila cinque alla Brezzi che domina sedici
La città principali della reazione a questi voti negativi essendo è stata la sorpresa questo diversi indica una chiara incapacità di ascolto di ascolto di imparare dall'esperienza
In ragione di questa incapacità sono molte ma accenno ad una sola di natura concettuale in filosofica sì in questo contesto la parola non fosse troppo impegnativa forse
Ovvero l'idea che l'Europa così come si è concretamente inverata ponga i suoi artefici dalla parte giusta della Storia che issa sia l'esito inevitabile dello sviluppo storico
Questo di per sé come capite benissimo pone in modo problematico la questione del rapporto con l'opinione pubblica
E favorisce un'attitudine autoassolutorio poco incline all'analisi critica e non priva di una certa arroganza
Tanti atteggiamenti che da Maastricht in poi hanno avuto l'effetto controproducente di incrinare il rapporto tra le istituzioni comuni e le opinioni pubbliche dell'Unione Europea venga
Ringrazio Daniele Pasquin uccide per questa relazione che ha messo in luce appunto l'importanza cruciale che al trattato
Nella nel rapporto sarà per competenze come si configura rapporto tra i cittadini e l'Unione europea
Aggiungo che come si è visto poi in particolare in Francia quello che è nato è stato messo in luce da quel referendum può è stato ampiamente confermato dal referendum del due mila cinque
E anche una sorta di frattura sociale perché poi se si va a vedere chi vota a favore chi vota contro bensì di Dejan nel novantadue che appunto le classi sociali più deboli coloro che erano meno istruiti di cui forse anche la retorica devono essere formati di più per per un dato di fatto cioè c'era un problema che chi e apparteneva alle classi sociali più deboli dal punto di vista dei redditi dal punto di vista dell'istruzione era tendenzialmente più contrario all'Unione e quindi il messaggio negli anni successivi non è stato riformulato in modo tale da convincere questi strati sociali come si vide ampiamente poi nel referendum del due mila cinque appunto in Francia dove i no furono ancora di più che nel nel novantadue bene a questo punto abbiamo il Brecker nel breve Brecker di dieci minuti penso e quindi invito tutti a prendere un caffè qui nella sala accanto grazie
Bene allora
Questo che mi è stato chiesto
Per siederà in questa questa sessione siamo
Un po'in un po'in ritardo e
Quindi l'organizzazione del convegno
Hanno deciso di vuol dire sfortunatamente per il servizio militare profitto dal fatto che
Le disposizioni non si sente bene quindi hanno avuto la possibilità di essere presente
Di passare uno dei partecipanti di questa di questa sessione alla se la sessione di oggi di oggi pomeriggio abbiamo quindi dal momento
Interventi e quindi io direi di passare subito
La parola al al primo relatore Ultimo relatore devo dire non credo che abbia bisogno di presentazioni visto che ma anche Ars
Dell'organizzazione di questo di questo convegno appunto il professore
Santo quelli veri che ordinario di elezioni all'Università di Roma
Di Roma la Sapienza intendevo dire autore di tutta una serie di importanti contributi importanti volumi su quali temi relativi alla storia alla costruzione europea ma una particolare attenzione dei confronti
Delle assemblee quindi non solo di il Parlamento europeo
Delle precedenti esperienze perché non dimentichiamocelo
Il tutto in qualche modo nasce con l'assemblea con
Della del carbone e dell'acciaio e quindi appunto la sua relazione di oggi detterà all'opposizione in Parlamento ricontattato il master cosa trattato rimasta
Dei cambiamenti istituzionali per l'Assemblea
E quindi
Grazie allora cominciamo quindi questa sessione con il parlamento
Come accennavo anche nell'introduzione generale il Trattato di Maastricht introduce importanti novità per il parlamento europee
A livello legislativo con la nuova procedura della codecisione nel rapporto con la commissione
Naturalmente
è un un rafforzamento quello del Parlamento europeo che come però nella nella relazione va inserito nell'ambito di un processo più ampio di un rafforzamento dei poteri che è cominciato
Appunto molto molto tempo prima
Tuttavia dopo Trattato di Maastricht e rimangono alcune questioni aperte relativamente al ruolo del parlamento
Non è un caso che quando il Parlamento europeo
Approva con una risoluzione il Trattato di Maastricht nell'aprile del novantadue e Sora comandi ai Parlamenti nazionali di ratificare il trattato ma tale documento in tale risoluzione si esprimono anche diverse critiche al Trattato stesso molte delle quali ritengo siano assai interessanti
Allora nella relazione appunto partono dalle novità introdotte nell'ambito del da Maastricht nell'ambito di questo nell'ambito di questo processo incrementale di sviluppo dei poteri del del Parlamento europeo
Una di zero come il Parlamento europeo intenda agire nel nuovo quadro istituzionale e poi appunto quali nodi rimangono apre
Allora gli studi di carattere storico sul Parlamento europeo si sono molto sviluppati negli ultimi anni cito ad esempio
Il fascicolo monografico dedicato alla Parlamento europeo negli anni settanta ottanta del giorno la biro piena Integration tiristori uscito
Nel due mila ventuno e questi studi hanno sottolineato che già nella fase precedente l'elezione diretta introdotta nel settantanove il Parlamento europeo era uscito
Quanto meno in parte a fuoriuscire dalla situazione era riuscito a fuoriuscire dalla situazione di marginalità in cui lo avevano a suo tempo confinato i trattati comunitaria
Il Parlamento cioè che precede l'elezione diretta Parlamento in cui i parlamentari erano nominati dei parlamenti nazionali aveva introdotto una serie di procedure di pratiche istituzionali
Che saranno poi una delle basi su cui farà leva il parlamento eletto dai cittadini dopo il mille novecento settanta
Tra l'altro cito gli importanti trattati sulle relativi al bilancio comunitario del mille novecentosettanta del mille novecentosettanta cinque
Naturalmente l'elezione diretta apre nuovi orizzonti
Così che il Parlamento si impegna ancora di più
Atti si impegna ancora più attivamente su una serie di questioni come la politica sociale la politica ambientale che già negli anni precedenti erano stati una erano stati tra le principali diciamo punti della al centro della sua azione e poi il primo Parlamento eletto a suffragio universale da un notevole impulso al dibattito sull'unione politica con il celebre Trattato sull'Unione Europea famoso progetto Spinelli che viene approvato il quattordici febbraio mille novecento ottantaquattro
Un tratto un progetto che come è noto non viene poi fatto proprio dai governi ma che è importante sia perché la sì perché attesta questa volontà del Parlamento europeo di dare il suo contributo ad una riflessione sull'Europa politica sia perché Diversi dei temi che sono presenti in quel Progetto a cominciare ad esempio dalla codecisione
Tra Parlamento e Consiglio dei ministri saranno poi attuati nel corso del tempo Neva nel durante le varie riforme dei trattati
Nel nella seconda metà degli anni Ottanta il Parlamento europeo beneficerà di alcune importanti innovazioni e vengono introdotte dalla prima grande riforma dei trattati comunitari cioè l'Atto unico europeo del mille novecento ottantasei in Italia
Ci fu una un atteggiamento un po'critico nei confronti di questo atto unico perché non riprendeva a sufficienza appunto i termini del Progetto Spinelli tuttavia va sottolineato che l'atto unico ha avuto un'importanza decisiva
Nell'attivare un processo dinamico perché di accelerazione dell'integrazione che poi continuerà fino almeno alla metà degli anni novanta per il per il Parlamento europeo e l'atto unico
è importante in quanto l'istituzione viene coinvolta in maniera incisiva nella procedura legislativa grazie all'introduzione della nuova procedura di cooperazione cooperazione tra il Parlamento e il Consiglio dei ministri una cooperazione che lascia l'ultima parola ancora al Consiglio dei ministri
Ma è una procedura che consente al Parlamento europeo di intervenire questi questo tema è stato affrontato appunto
Di recente negli studi ad esempio di loro un po'a Ruse consente al Parlamento europeo di intervenire con incisività
Su tutta la complessa tematica dell'introduzione del mercato unico quindi tutta la fase legislativa che porta al mercato unico
Del mille novecentonovantadue vede un coinvolgimento del Parlamento in maniera molto incisiva
Tra l'altro l'atto unico con ferisce anche al Parlamento europeo il potere di approvare
Da i trattati di adesione di nuovi membri alla comunità o anche i trattati di associazione il Trattato di Maastricht si inserisce come ho detto in questo processo incrementale di sviluppo dei poteri del Parlamento e il Parlamento che chiamato a misurarsi con la fase di elaborazione del trattato e quello eletto nel mille novecento ottantanove vediamo un po'di descrivere una specie di fotografia del Parlamento europeo di in questo periodo appunto nel mille novecentottantanove la terza legislatura del Parlamento eletto dai cittadini siamo nell'Europa a dodici nel momento in cui il numero dei paesi
Vincite con quello delle stelle dell'Unione
Cosa che durerà fino al mille novecentonovantacinque
è un parlamento che viene eletto con una partecipazione elettorale non molto alta rispetto alla media all'epoca del tasso di partecipazione alle elezioni nazionali
Nell'ottantanove il tasso di partecipazione a livello europeo e del suo dell'enorme l'Europa dodici del cinquantotto virgola cinque per cento con un leggero calo rispetto al sessantadue per cento delle prime elezioni del settantanove
Non solo ma è un Parlamento che eletto in alla luce di campagne elettorali in cui predominano molto spesso delle tematiche di carattere nazionale ancora non si struttura un dibattito su temi prettamente europea infatti è stata coniata
Per descrivere questo fenomeno la categoria di secondo ordine al National Directions che peraltro è una categoria che è stata sottoposta anche a una disamina critica in particolare sempre negli studi di Pasquino sci in quanto non tiene conto di quanta mente degli elementi più prettamente europei che comunque sono presenti nelle elezioni che sono destinati a svilupparsi nel tempo
I parlamentari sono cinquecentodiciotto suddivisi in dieci gruppi politici che poi nel corso della legislatura diventeranno si ridurranno a otto
Il gruppo più numeroso da molti anni e quello socialista che è stato rafforzato dall'ingresso degli eurodeputati spagnoli e portoghesi a partire dal mille novecentottantasette
Il secondo gruppo il partire quello del Partito popolare europeo che si rafforzerà nel novantadue con la confluenza nel gruppo spesso
Dei conservatori britannici nel periodo post thatcheriano e questo peraltro porta il Partito Popolare Europeo ad assumere una fisionomia
Diversa da quella classica cadeva storicamente assunto processo che naturalmente si accentuerà con la crisi proprio in quegli anni della democrazia italiana
Le moderne della Democrazia Cristiana italiana che era stato il pilastro assieme la sede del gruppo fino a quel momento si forma un gruppo verde omogeneo mentre la sinistra comunista si scinde in due gruppi il gruppo della Sinistra unitaria europea composto da i Comunisti italiani e poi dal PDS dagli spagnoli e dai comunisti greci riformisti diciamo così è la coalizione delle sinistre composta dal Partito comunista francese e dai comunisti greci più tradizionalisti con la trasformazione poi del PC in PDS
I membri italiani nel novantatré di questo gruppo aderiranno al gruppo socialista presidente del parlamento il socialista spagnolo Enrique Baron Crespo e questo è un riconoscimento importante per la Spagna entrata nell'ottantasei
Ma la metà della legislatura secondo il principio dell'alternanza sa Baron Crespo sarà poi sostituito dal cristiano democratico tedesco Complesso
Allora il Parlamento europeo dovrebbe essere coinvolto nell'elaborazione del trattato indica delle direttrici di fondo ma il suo ruolo
Nelle conferenze intergovernative di fronte a queste conferenze intergovernative diciamo che estremamente marginali
Vorrebbe il rafforzamento della dimensione politica punta molto sulla piena utilizzazione del metodo comunitario anche per i nuovi settori di politica estera e di sicurezza comune e giustizia e affari interni ma appunto la sua influenza su tutto questo sarà alquanto limitato
Certo è che il trattato di Maastricht conferisce al Parlamento europeo nuove prerogative importante sul piano legislativo viene introdotta la nuova procedura della codecisione
Ancora non siamo a un livello di perfetta parità nella procedura tra Consiglio e Parlamento ma ci si arriverà con il Trattato di Amsterdam del novantasette
Questa nuova procedura della codecisione per il momento limitata a pochi settori ma anche qui si tratta di un primo passo perché sarà poi estesa a settori più ampi appunto con i trattati successivi di oggi
è la come sappiamo la procedura legislativa ordinaria
Abbiamo la l'introduzione della facoltà di una iniziativa legislativa indiretta del Parlamento europeo anche in precedenza il Parlamento europeo sollecitava la commissione intervenire su una serie di di ditemi tramite la presentazione di risoluzioni
Naturalmente continua a presentare delle risoluzioni ma viene formalizzata questa iniziativa indiretta per cui il Parlamento può suggerire può formalmente invitare la Commissione a presentare una proposta legislativo peraltro ancora oggi come sappiamo non siamo arrivati ad una diritto di iniziativa in legislativa da parte del Parlamento analogo a quello dei Parlamenti nazionali ed è un tema ricorrente nei dibattiti sulla riforma delle istituzioni sul per quanto riguarda l'intervento del Parlamento nella procedura di nomina della commissione il Trattato di Maastricht stabilisce che il Parlamento deve essere consultato dai capi di Stato e di governo sulla scelta del presidente della Commissione e deve poi esprimere la sua approvazione al collegio dei commissari nel suo complesse parlamento e legge la nuova figura del mediatore europeo e viene sarà consultato sulla nomina del presidente e dei membri del comitato esecutivo della futura Banca centrale europea
Da citare un altro aspetto rilevante del Trattato di Maastricht e cioè il riconoscimento del ruolo dei partiti politici come fattori di integrazione che contribuiscono cito dal Trattato alla formazione di una coscienza europea e le targhe all'espressione della volontà politica di cittadini dell'Unione
Qui si riconosce innanzitutto il ruolo avuto dalle correnti politiche
All'interno del Parlamento europeo nel plasmare un dibattito in seno all'istituzione che ha portato appunto i parlamentari a organizzarsi per correnti sovranazionali per correnti politiche anziché per delegazioni nazionale resta il fatto che poi il passaggio dal livello del gruppo parlamentare che sin dall'epoca dell'assemblea comune si rivela piuttosto coeso a livello sovranazionale
Al livello del partito politico vero e proprio sul piano europeo sarà un passaggio complesso difficile che certamente e non si è ancora concluso ed anzi rimane una dei punti deboli anche se ci sono stati molti sviluppi in questo senso della situazione attuale
Allora nella sua valutazione del Trattato di Maastricht naturalmente il Parlamento europeo a esprime un giudizio positivo su queste nuove prerogative
Così come valuta positivamente le più importanti innovazioni del trattato a cominciare dall'introduzione in prospettiva della moneta unica dall'indicazione del percorso che condurrà a questa trasformazione fondamentale sul piano monetari
Una volta entrato in vigore il trattato il Parlamento europeo si impegna con sforzo con forza per sfruttare al meglio una nuova procedura di codecisione
Si organizza per sostenere con successo il confronto con il Consiglio dei ministri e assume una posizione più assertiva anche nei confronti della commissione
Tant'è che quando si conclude l'esperienza della commissione dell'orrore e il Parlamento viene consultato sulla nomina del presidente
Il Parlamento intende questa consultazione come la richiesta di una a sua approvazione un'approvazione che viene ritenuta dal Parlamento imprescindibile
Non solo ma il Parlamento impone ai nuovi commissari di sottoporsi alle audizioni presso le competenti Commissioni del Parlamento europeo sono audizioni procedure molto rigorose che poi porteranno anche nel tempo in varie occasioni a mettere in discussione la figura di con alcuni commissari designati
Questo carattere più assertivo del Parlamento nei confronti della commissione avrebbe condotto come è noto nel mille novecentonovantanove al dimissioni della commissione Sante
Il Parlamento europeo quindi in continuità con quella che è stata la sua prassi da quando nato come assemblea comune della cieca
Intende si predispone e riesce a sfruttare nel modo più ampio gli spazi aperti dal nuovo Trattato dal Trattato di Maastricht tuttavia intessere interessante sottolineare che nella risoluzione
Che il Parlamento approva di valutazione del Trattato di Maastricht vengono evidenziati in maniera molto netta alcuni dei più rilevanti i punti critici del trattato spesso il grado di coinvolgimento del dell'istituzione nell'ambito legislativo viene considerato ancora insufficiente
La suddivisione in pilastri che comporta il prevalere della dimensione intergovernativa sia per la politica estera e di sicurezza sia per il terzo pilastro ovvero la giustizia e gli affari interni
Viene individuata come questo prevalere della dimensione intergovernativa come è un fattore che avrebbe portato a gravi difficoltà sul piano decisionale
Ma soprattutto la parte più interessante a mio avviso di questa risoluzione
è sono le critiche riguardo al al funzionamento dell'unione monetaria
Si afferma in questa risoluzione che il trattato non contrappone cito all'autorità monetaria autonoma della Banca centrale europea un'autorità economica democraticamente e adeguatamente legittima
Fine della citazione
La risoluzione deplora inoltre che l'unione economica e monetaria
Come obiettivi sia finalizzata solo alla stabilità
E si augura che vengano considerati altrettanto seriamente gli obiettivi di una crescita responsabile e di un elevato elevato livello di occupazione protezione sociale quindi l'idea che era stata anche quella
Disabili lordi assi conferire all'unione monetaria degli obiettivi che andavano al di là della difesa della stabilità economica e dei prezzi viene portata avanti con forza dal Parlamento europee
Inoltre il Parlamento europeo lamenta il fatto che le decisioni sulla politica economica comportino una diminuzione della capacità di influenza dei parlamenti nazionali
Senza che ciò sia compensato da un parallelo rafforzamento del controllo democratico da parte del Parlamento europeo
Quindi a mio avviso si può dire che in questa risoluzione il Parlamento europeo evidenzia alcune problematiche del funzionamento dell'Unione economica e monetaria che diventeranno piuttosto evidenti a partire dalla crisi dei debiti sovrani alla fine del primo decennio del nuovo secondo ora la soluzione a questa difficoltà per il Parlamento europeo deve essere perseguita nell'ambito di un rafforzamento della dimensione politica dell'Unione in senso costituzionale
Dopo la vicenda del Progetto Spinelli dell'ottantaquattro il tema della elaborazione di un trattato di natura costituzionale era stato rilanciato
Nel mille novecentottantanove grazie anche al referendum di indirizzo che si era svolto in Italia contemporaneamente alle elezioni europee
In questo referendum svoltosi in Italia
Era stata approvata con la maggioranza spiazza schiacciante dell'ottantotto per cento e con un tasso di partecipazione alle elezioni europee che era dell'ottantuno per cento sembra un altro mondo rispetto alla realtà odierna la proposta di conferire al Parlamento europeo il mandato di redigere un progetto di Costituzione
Quindi si era registrato in Italia un consenso vastissimo ancorché ancorché molto superficiale
Rispetto all'idea di integrazione politica appunto diciamo è il il livello più elevato della euro figlia nel nostro Paese di lì a qualche anno cambieranno notevolmente le cose come avviene in altri Paesi
Ora il Parlamento europeo affronta la questione nella legislatura conferendo l'incarico di relatore sul tema dell'elaborazione di una nuova costi di una Costituzione dapprima a Emilio Colombo
Poi al popolare spagnolo Marcelina Horeca e infine al cristiano sociale belga afferma Herman
A cui spetta redigere la versione finale del Progetto di costituzione
Tuttavia è questo interessante da analizzare contrariamente a ciò che era avvenuto per il Progetto Spinelli il Parlamento europeo la fine in questo frangente finisce per adottare una posizione estremamente prudente e cioè approva nel febbraio del novantaquattro il Progetto costituzionale di Herman solo come un semplice contributo alla discussione cosa cosa era accaduto e qui rientriamo anche nella questione del rapporto tra istituzioni e opinione pubblica che erano l'oggetto della relazione
Precedente di Daniele Pasqui Nucci
Che nel contesto di una disaffezione di settori dell'opinione pubblica nei confronti del processo dell'integrazione il Parlamento europeo non si sente più sufficientemente legittimato per avanzare da solo un progetto di Costituzione
Rimane a favore naturalmente di questa idea ma nella prospettiva appunto visto che si stanno per svolgere le nuove elezioni nel novantaquattro non ritiene che sia opportuno in quel momento
Di crisi un po'dell'immagine dell'Unione presso settori consistenti tra Unione pubblica portare all'attenzione della stessa opinione pubblica dopo il Trattato di Maastricht anche un progetto di costituzione
C'è la necessità di una maggiore legittimazione che il Parlamento europeo comincia ad individuare in un dialogo più stretto con i Parlamenti nazionali qui c'erano state già del dei passi in avanti nel rapporto tra questi due livelli del parlamentarismo
Nell'ottantanove era nata la conferenza degli organi specializzati degli affari comunitari nel mille novecentonovanta a Roma si erano svolte le assise che avevano messe insieme centosettantatré parlamentari nazionali cinquantatré europarlamentari assise che si erano svolti a Montecitorio ed erano state aperte dalla presidente della Ca'
Era Nilde Iotti
E quindi il Parlamento Europeo comincia a pensare ad un possibile coinvolgimento anche dei Parlamenti nazionali ora su questo tema che è estremamente importante quello del rapporto tra Parlamento europeo il Parlamento nata parlamenti nazionali
Bene le prospettive di dialogo non sono automaticamente definite in quanto emergono anche in questa riflessione su come impostare in maniera positiva rapporti tra questi due livelli emergono nuove problematiche
Ad esempio c'è una paura del Parlamento europeo poi ci sia una eccessiva concorrenzialità da parte dei Parlamenti nazionali tema che sarà ampiamente discusso poi nella convenzione del due mila due due mila tre sta di fatto che il Parlamento europeo proprio nella risoluzione sul progetto di Trattato costituzionale la relazione Ermanna propone di a arrivare alla convocazione di una convenzione in cui ci sia un dialogo tra europarlamentari e parlamentari nazionali diciamo che nell'ottica del Parlamento europeo siamo ancora in una concezione per cui è il Parlamento di Strasburgo che deve dirigere il processo però viene lanciata quest'idea di una lavoro comune tra parlamentari europei e parlamentari nazionali che nel gennaio del novantanove sarà ripresa dal ministro degli Esteri tedesco gli Oscar Fischer
Per l'elaborazione della Carta dei diritti fondamentali e dell'idea che è alla base delle due convenzioni del mille novecentonovantanove due mila sulla Carta dei diritti fondamentali e quella poi
Del due mila due due mila tre sul progetto di Costituzione anche se nella composizione di queste convenzioni come sappiamo ha parlamentari europei e nazionali si aggiungerà no avranno un ruolo chiave i rappresentanti dei governi e quelli della commissione tuttavia importante sottolineare che questa idea appunto di un dialogo tra questi due livelli viene portata avanti sia pure con alcune difficoltà proprio in questi in questi anni
Chiudo perché credo che sia esaurito il tempo come ho detto e come è evidente nel percorso di rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo
La Maastricht costrutto costituisce un passaggio essenziale nell'ambito di una
Fase che appunto di sembra forzamento che viene da lontano
Il Parlamento europeo farà tesoro delle nuove prerogative al tempo stesso mette in evidenza una serie di nodi problematici del fronte del trattato a cominciare dal funzionamento dell'Unione economica e monetaria per quanto riguarda il rapporto tra la dimensione monetaria e quella economica
In quanto manca diciamo un contrappeso politico un governo economico
Rispetto alla funzionamento appunto dell'unione monetarie della gestione della moneta unica
E questo appunto sarà uno delle caratteristiche principali che porti dell'iniziativa del Parlamento europeo anche negli anni successivi
Per quanto riguarda le dinamiche elettorali nelle elezioni successive novantaquattro novantanove continueranno a pesare ancora
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Grazie
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Ringrazio Pizzolato da sé questa relazione che tra l'altro ci mostra come i rapporti tra i maggiori istituzioni europee non siano sempre dei rapporti semplici e facile
Ora dopo diciamo le due istituzioni che rappresentano se vogliamo al momento sovranazionale tende il Parlamento e la Commissione
Passiamo invece a trattare il consiglio europeo e del Consiglio dei ministri che aspetta invece al momento
è il momento intergovernativo in questo caso ce ne parlerà appunto il professor Ubaldo Villani Rubelli docente Vittorio delle istituzioni presso quindi dal Salento e quindi no rapidamente la parola visto che siamo già stampanti con il tempo
Grazie grazie professore verso le per introduzione grazie naturalmente gli organizzatori in particolare tanto nella Meniconi Sandro guerrieri e Leonida Tedoldi per avermi appunto invitate coinvolti in questo convegno
Nel mio intervento come è stato già
Appunto annunciato cercherò di mettere in evidenza alcuni aspetti relativi all'impatto che il trattato di Maastricht avuto sul Consiglio europeo sul Consiglio dei ministri
Si tratta naturalmente come è stato detto di due istituzioni che rappresentano l'Europa intergovernativa e che anche nel nel dibattito pubblico
Sono spesso associate al potere o all'influenza che gli stati membri hanno nella complessa diciamo talvolta anche talvolta anche a contraddittoria atti architettura istituzionale dell'unione europea
Il Consiglio europeo e il consiglio del denaro per tuttavia hanno avuto una storia ed anche un peso politico specifico molto differente nella nel corso del processo d'integrazione europea
Se il Consiglio europeo fu creato ufficialmente soltanto nel mille novecentosettantaquattro ed è stato poi formalmente riconosciuto come istituzione soltanto con il Trattato di Lisbona il consiglio dell'europea e l'istituzione
Che insomma risale sindaco Altavilla vigile di Roma
Per ragioni di tempi certi concentrò prevalentemente sul Consiglio europeo anche se evidentemente farò delle dei riferimenti molto importante al Consiglio dei ministri poi per evidenziare per analizzare questa Europa intergovernativa le ricerche più recenti hanno evidenziato e messo diciamo sottolineato come le riunioni intergovernative abbiano avuto un ruolo importante decisivo nella nella comunità europea nel mille novecento cinquantadue si tende a Lussemburgo la prima sessione del Consiglio speciale dei ministri della Comunità europea il carbone e dell'acciaio che poi diventerà appunto Consiglio
Dell'Unione europea nel cinquantotto con l'entrata in vigore dei Trattati di Roma e la nascita della Shell e della Comunità europea dell'energia atomica si tenne la prima sessione del Consiglio dell'Unione Europea
Si tratta di diffusione del sessantasette e poi del settantuno introdussero un consiglio unico una commissione unica anche un bilancio unico per tre
E comunità esistenti e altri dubbi
Ok diciamo sin dall'inizio del processo d'integrazione europea si rivelò necessaria l'esistenza di un organismo che in un quadro di relazioni con le istituzioni dell'Unione
Fossi in grado di il produrre e attuare decisioni politiche fondamentali e cruciali
La casa del denaro per appunto diciamo in tutto il processo di integrazione europea evidentemente i vertici dei capi di Stato e di governo hanno poi che possiamo appunto diretta di Consiglio europeo sono hanno avuto un ruolo fondamentale venendo poi all'impatto specifico che il trattato di Maastricht ha avuto è importante sottolineare con e l'Atto unico europeo qui insomma anche nella relazione mi ha preceduto è stato sottolineato da popoli importanza storica istituzionale dell'Atto unico europeo
Diciamo quindi l'atto unico europeo attribuito al Consiglio europeo un ruolo specifico nel processo d'integrazione europea in quanto da una parte si cercò di consolidare la dimensione di interazione Inter statuale
Non condizionata dalla ricerca del consenso unanime degli stati membri tramite l'utilizzo di voto a maggioranza nonché del ruolo centrale svolto do dalla commissione dall'altra si intendeva valorizzare il Consiglio europeo tanto nella prima denominazione ufficiale appunto Consiglio europeo
Sebbene non fosse ancora formalmente riconosciuto come istituzione del resto l'articolo due dell'atto unico limitandosi a richiamarlo seppur nelle disposizioni comune
Affermava appunto che il Consiglio europeo riunisce i capi di Stato e di Governo degli Stati membri non che il presidente della Commissione delle Comunità europee
E si sono assistiti da ministri degli affari esteri e da un membro della Commissione
Il Consiglio europeo si riunisce almeno due volte l'anno il profilo intergovernativo del consiglio europeo era evidente anche dalle modalità con cui venivano mia prese le decisioni che erano adottate appunto per consenso già in questa fase storica il Consiglio europeo pur non essendo un'istituzione comunitaria iniziò ad emergere come un organo politicamente stranamente incisivo
Del resto prova a partire dall'Atto unico europeo la prassi dell'opinione cisterne al sistema dei trattati
Istitutivi tedesco attività Zidane Cisternazzi stemma dei trattati istitutivi delle tre comunità allora esistente venne progressivamente inserita appunto nell'ambito comunitario a tal proposito è molto importante sottolineare come qui le vicende
Cioè siamo appunto alla fine degli anni ottanta i primi anni novanta le vicende trombone dinamiche politico istituzionali del Viminale europea si intrecciano poi anche con Cuni vicende storiche anche geopolitiche e in questo senso è molto importante qui segnalare come proprio in questa fase storica estremamente complesse il Consiglio europeo assume un ruolo d'impulso politico fondamentale
Ma lo assume anche per alcune richieste che vengono per esempio dal Parlamento europeo grazie ad Andrea Becker uccisi mi ha segnalato alcuni punto fondi del fondi europei per esempio ho potuto uguale accesso un discorso dell'allora presidente del Parlamento europeo in cui appunto in una delle riunioni dal dall'ottobre del mille novecentonovanta il Consiglio europeo nel discorso che il Parlamento e il presidente del Parlamento europeo tiene in quel contesto cioè proprio l'invito quasi un appello al Consiglio europeo di e prendere in qualche modo un ruolo di impulso politico diretto proprio al fine di creare quella comunità unica di cui appunto si iniziava a parlare
In quel tempo quindi c'era poco esigenze una richiesta anche interno in qualche modo le istituzioni europee di poter sviluppare il Consiglio europeo come un vero e proprio organo d'impulso o l'impulso politico
Tanto è vero che poi consiglio europeo fu decisivo per l'introduzione della moneta unica e penalizzare anche il contesto istituzionale che avrebbe appunto consentito anche l'ingresso di nuovi Stati membri successivamente in questo contesto è anche importante ricordare evidentemente la cooperazione con la Commissione europea preceduta da Dell'Oro
Appunto il pacchetto dello uno il primo pacchetto dello prevedeva infatti la realizzazione degli obiettivi che si erano posti appunto con il Trattato con l'atto unico europeo in tal senso molto importante che inoltre precisare a mio avviso che proprio nel rapporto Dell'Orto del mille novecentottantanove il Consiglio europeo veniva indicato esplicitamente come una delle istituzioni delle comunità europee
A dimostrazione dell'accresciuto ruolo politico che il consiglio aveva assunto in quel in quel contesto storico ben preciso per cui era di fatto aveva assunto il Consiglio europeo lo status di istituzione
Di fatto appunto
Nella prima del mille nell'aprile del mille novecentonovanta Dublino i capi di Stato e di governo proprio nella consapevolezza di dotare europea di un nuovo sistema politico-istituzionale decisero appunto di indire
Le conferenze governativi la Conferenza intergovernativa la seconda che affronta sta appunto l'assetto istituzionale della dell'unione europea
E quindi è molto insomma il passaggio storico dall'Atto unico europeo al Trattato di Maastricht si possono di fatto i presupposti per reinserimento del consiglio europeo nel sistema istituzionale comunitario
In quanto tende a divenne molto di più di una semplice conferenza un dei capi di Stato e di governo tra l'altro infatti proprio l'articolo di disposizioni comuni del Trattato di Maastricht
Oltre a riprendere l'Artico prima citato dell'atto unico la seconda annuncia una nota ignoti come finali si fa riferimento al fatto che il Consiglio europeo presenta al Parlamento europeo
Una relazione dopo ciascuna delle sue riunioni nonché una relazione scritta annuale sui progressi compiuti dall'Unione
Questo punto fondamentale perché in realtà segna una svolta decisiva proprio nel ruolo e nelle relazioni interistituzionali all'interno appunto del dell'architettura istituzionale dell'Unione Europea
Il Trattato di Maastricht attribuiva quindi esplicitamente un profilo istituzionale al Consiglio va bene europeo sebbene non fosse ancora formalmente un'istituzione
Il Trattato di Maastricht quindi confermava il profilo principale del Consiglio ovvero quello di indicare violentemente i politici generali ma al contempo specificando che il consiglio operava il nome del due operava dell'Unione
Prevedeva un maggiore coordinamento tra le istituzioni tanto che appunto il Consiglio europea dovrà presentare al Parlamento europeo una relazione dopo ciascuna delle sue
In questo senso si profilava per certi versi anche una competizione se non va be'propensione che poi emergerà molto più avanti successivamente con il con il successivo diciamo progresso del processo di integrazione
Europeo tra quella dimensione specificatamente comunitaria che credo assunto intergovernativa del resto sedare la relazione del consiglio europeo era tenuto a inviare al Parlamento aveva l'obiettivo di rendere maggiormente democratica e trasparente
L'attività del consiglio è altresì vero che il Parlamento restava estraneo ai processi decisionali
Decisionali interni al Consiglio europeo
Il Parlamento aveva solo un po'un potere di discussione delle decisioni prese dal Consiglio trattava naturalmente mia Pinto novità introdotta da Maastricht quanto alla partecipazione del presidente della Commissione non rappresentava un dato meramente formale anche in questo caso ovvero aggiuntiva complementare ma al contrario sottolineava la funzione specifica di garante dire antica quel legame quel raccordo tra il Consiglio europeo e la Commissione e quindi ancora una volta a quell'attribuite evidentemente
La il potere d'iniziativa legislativa quindi ancora una volta siamo all'interno di un dialogo interno interistituzionale che si abbia poco in questa fase storica
Volevo sottolineare tre aspetti finali diciamo per completare il discorso
Credo che siano fondamentali proprio parco comprendere alcuni diciamo alcuni aspetti che si legano a questa dinamica storica che ho cercato brevemente di esporrà
Il primo punto
Riguarda il la questione che pure all'Inter in un contesto di modifiche istituzionali all'interno di un quadro storico e politico in rapida trasformazione
Il Trattato di Maastricht non delineava un profilo istituzionale chiaro dell'unione dell'unione europea
Il processo d'integrazione europea poteva essere in qualche modo condizionato dal Consiglio europeo in diversi modi però in realtà proprio questo proprio il ruolo attribuito al Consiglio europeo era col Porto certi versi ambiguo nella misura in cui per esempio ciò moltissimo
Diciamo la ricerca ha definito poco col fuoco del consiglio europeo anche in questa fase come un'istituzione a Moffa oppure come un consiglio di in qualche modo viene sette agisce separatamente dalla dalla Comunità europea Peralta il problema e legato al fatto che pur in un contesto in cui il Trattato di Maastricht inseriva il Consiglio europeo nella dialettica istituzionale
Diciamo il quadro complessivo e il profilo complessivo dell'Unione Europea era estremamente ambiguo e per certi versi rimase ambigue tant'è vero che diciamo molti giuristi parlo anche di un vero è proprio mancato completamente ciò di olio mancato o del mancato obiettivo di una costituzionalizzazione vero e proprio contratto di Maastricht dell'Unione dell'Unione Europea a questo proposito ordina molto cioè l'interessato una una lettera che è legata ad un parere della Commissione europea
Che fu che firmato da Gianni De Michelis
E in cui si sottolinea quest'anno l'otto due appunto avere grazie appunto le segnalazioni di Andrea dette luce sui fondi di Emile non è il sono salite tratto citati
Però si sottolinea un aspetto che è fondamentale che la testudo anche ripreso poco fa conferma anche del della questione cruciale del ruolo fondamentale che anch'esso in questo frangente il rapporto fra il Consiglio europeo Commissione e appunto il profilo complessivo istituzionale dell'Unione Europea
L'ossessione che c'è nei documenti dell'equilibrio nove baldanza del della della necessità di trovare un equilibrio istituzionale
è in questa un passaggio molto breve e semplice equilibrio delle istituzioni significa anche trovare un equilibrio tra i diversi modelli di integrazione tenendo conto che la costruzione europea è un processo quindi più un aspetto fondamentale costruzione europea intesa come un processo
E che occorre evitare di aprire una disputa teologica intorno ad una creazione così originale non riconducibili ad un modello unico
In tale processo dovranno inevitabilmente coesistere senza sinergie negative momenti di cooperazione intergovernativa e di decisione di tipo confederale
Tuttavia disposti intorno a un asse che come si è visto anche per le nuove politiche deve essere di tipo chiaramente federale capite bene che seppur non ci sono elementi a mio avviso che lasciano intendere come realtà non c'era esattamente di di idea di quali dovesse essere effettivamente il mi l'intero profilo istituzionale dell'Unione Europea per certi versi se vogliamo utilizzare un termine che poi sono molto molto diciamo di cui si è abusato successivamente mancava in altri termini la finalità politica dell'Unione Europea
Che si rivela proprio questo utilizzo di confederazione Federazione mancanza di modello unico
Diversi modelli istituzionali eccetera
Quindi e questo mi sembra un aspetto fondamentale per concludere c'è un ultimo aspetto che si ricollega a il ruolo del Consiglio europeo e in qualche modo all'Europa intergovernativa che volevo sottolineare ed è l'introduzione detta del principio di sussidiarietà di cui appunto si è accennato anche prima
Agli impieghi e che appunto è stato il punto prodotto dal Trattato di Maastricht
Ora che il principio di sussidiarietà come noto definisce insieme al principio di proporzionalità i criteri per l'esercizio delle competenze che sono attribuite in via concorrente agli stati membri all'UE all'Unione Europea il principio di sussidiarietà stabilisce che i settori che non sono di competenza esclusiva
L'Unione europea interviene soltanto se in quanto gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri
Ora il principio di sussidiarietà fu appunto introdotto dal Trattato di Maastricht ma nel Consiglio europeo del mille novecentonovantadue ad Edimburgo furono solo stabiliti i diciamo i criteri di applicazione del principio di sussidiarietà ma e qui ancora sono molto utili i i documenti disponibili dell'ago contro la Commissione Europea ci sono molto spesso si è farsi fa riferimento al fatto che il principio di sussidiarietà insiste però che fu introdotto ufficialmente con il Trattato di Maastricht ma in realtà era già presente
Di fatto sebbene non venisse esplicitamente citato dall'atto unico
Che appunto aveva introdotto la regola della sussidiarietà nel settore dell'ambiente anche se appunto non veniva esplicitamente chiamata con chiamato con principio come principio di sussidiarietà
In questo senso un altro aspetto fondamentale che va sottolineato è che emerge dalle conclusioni del del Consiglio europeo di Edimburgo del mille dello mille novecentonovantadue in cui appunto si si gli si esplicano i criteri con cui deve essere dovrà essere poi successivamente applicato il il principio di sussidiarietà
Si sottolinea giustamente ed emerge poi chiaramente come anche dal dal successivo sviluppo dell'applicazione del principio di sussidiarietà che non è stato privo di conflitti tra gli Stati membri e le istituzioni
Come un processo come un concetto dinamico che poi in sale avrebbe in qualche modo avuto una conto diversa e controversa applicazione
Eccoli concludo perché il tempo punto finito con l'ultima considerazione generale sul Trattato di Maastricht evolve anche del Consiglio europeo che a mio avviso e anche questa ha una sua rilevanza il Trattato di Maastricht come appunto cercato di brevemente sommariamente
Spiegare pur riconoscendo un profilo politico istituzionale definito al Consiglio europeo non aveva in chiaro modello istituzionale all'interno col profilo che pure l'appunto definito doveva essere inserito e questo è una prima contraddizione anche perché tra l'altro proprio dei documenti la Commissione europea si parla dell'unione europea come di una istituzione sui generis cioè l'istituzione che la stanno Nahum modello modello preciso ma ciò che forse in qualche modo è questo il dato positivo cioè che forse ha rappresentato una grande novità del Trattato di Maastricht anche ragione del nuovo profilo attribuito al Consiglio europeo e che c'è stato poco
A mio avviso un progressivo spostamento della politica estera inteso in senso stretto
Che diviene di fatto una politica interna europea
Proprio attraverso quel riconoscimento fondamentale che veniva dato al Consiglio europeo per cui c'è questo inizio progressivo di spostamento e di ruolo delle questioni che politiche europee
Come di una vera e propria politica interna europea e non come una semplice pura e semplice
Attività di legata alla politica
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Se possibile e quindi
A questo punto
Questa sessione
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Poetico dai genovesi identità
Ventidue contravvenire venti
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Penso a tuffo maestro ITC voi Hassan fans match no Intini e quindi un primo luglio Pirlo gli occhi blu gli occhi blu qui nato an che il suo Botto Walid affabile nera sciocca Enzo D'Alò
Qualcuno a scuola oppure ad una sei una Ochotsk inverso a quelli somma bevi bevi di ICI
Professor Ivan
No confessa senza va bene Stardust de France precedenti lei ha di otto incoraggia stessa impartita ai suoni
Empúries dei mezzi paese sapete Camacho per i up non politica ma cioè il sei stand mostre in stanza competenze Stiglitz cessando Pezzucchi siccome non c'è crisi c'è chi fosse Ismea pezzi che fanno capo al storicamente anzi ripercorre ciascun centro un po'mormorò stava faccia triste stancamente anch'a come dire indico
Anch'io William fuori Vialli INPS Sting
Età
O forse fastidio di Francia scusate le differenti culture giuridiche e istituzionali del diciamo dei membri della Corte quindi da giustamente un ruolo fatte agli individui specialmente di un organismo diciamo così apicale in qualche modo Dora la parola
Tra Leonida Tedoldi
Leonida professore di Storia delle istituzioni politiche all'Università di Palermo non rispondere ha pubblicato lavori molto interessanti sul debito pubblico italiano sul divorzio tra Tesoro e Bankitalia
Oggi ci parla del da Gianni aziende la Banca centrale europea
Niente di meno grazie presidente grazie presidente dove sta l'emittente eventualmente
Sì fermate di eventualmente ferma
Bene sì
Allora è chiaro che la
Primo immagino anche perché la la BCE nuova sulla come si dice sulla bocca di tutti degli ultimi diciamo tempi no
Non solo perché Italia sostanzialmente in mano alla Banca centrale europea ma anche per altri per altri motivi oggi mi limito naturalmente alla
Alla gente ciò alle
E passaggi a liste che hanno portato poi alle Trattato di Maastricht e quindi ieri all'Istituto monetario internazionale
I alla alla banca centrale europea nel mille novecentonovantanove e libero in realtà mi fermerò
Con grande credo soddisfazione anche dell'uditorio
E
L'idea di unificazione monetaria e sono non voglio tornare troppo indietro ma alcune queste devono essere per lui chiare sono fu come insomma molti non sanno una convergenza tra la Francia tra Francia e Germania su questo naturalmente non non voglio non voglio dilungarmi dalla metà degli anni degli anni ottanta no Marco molto molto forte da una parte dall'altra parte la Francia che ci aveva difficoltà anche per crisi valutarie nessuna prima nella prima metà e quindi questo a inciso fortemente anche sulla nascita
Del Meglio sul filo del processo di unificazione un ex l'accelerazione verso una banca centrale europea con questa diciamo dicitura avviene credo possiamo dire in tre quattro passaggi
Il memorandum geisha
Una presa di posizione di Ottmar Franzen andine novecentottantanove nel Parlamento nel Parlamento europeo
Poi direi che il Consiglio europeo di Hannover e appunto il già pluri citato Comitato dell'ordine attraverso il dell'Olimpo quindi
Questi sono sostanzialmente sa
Voglio ricordare che il
Memorandum invece è però una mila novecentottantotto è un passaggio molto importante perché è un passaggio molto importante qui è un tema che ritornerà poi nella mia relazione
Alcune cose
Perché è in quel Morandi in cui si parla espressamente di formazione si invoca una forma commozione la Banca centrale europea quindi istituto centrale
Avviene
Come superamento appunto del modello diciamo così del fondo europeo di riserva e questo è una è una prima parte Paperino interessante la seconda parte di questo Franco
Perché introduce punto un'idea di istituzione
Che è centrata sull'indipendenza della della banca centrale sul modello della della Bundesbank sulla ricerca costante della stabilità dei prezzi
E e questi sono i due grandi i due candidati cioè sostanza onorando invece si può dire forse anche una certa età si non lo so CRI crea un ponte tra no la filosofia diciamo ordo liberale tedesca e appunto questa nuova istruzione che si tiene e questo è uno dei grandi temi che sono
Sottili si alle alle origini alla banca della banca centrale
I lavori di di definizione della banca centrale del sistema europeo di banche centrali sapete sono assolutamente intrecciati e il Pin conati ovviamente ancora oggi
Con una centralità naturalmente della della banca centrale
Si profilano diciamo così nel dibattito tra di di Stati membri tra i delegati tra i tra i Governi degli Stati membri tra l'ottantotto i il novantuno quasi pari Dosso
Poiché il faro del trattato di di ma
Diciamo uno dei passaggi è appunto si diceva prima il la commissione dello e quindi anche quello che nella Commissione Dell'Orto comincia a no a
A di battersi ma con il rapporto dello anche a a definire una
Un andamento
Quanto meno come un indirizzo un indirizzo generale
Nelle non riporta appunto viene indicato dice alcune lingue
Si parla già di di sistema certi sistema
Europeo di banche
Di banche centrali ora su questo non non dico molto per non dico di più anzi perché è un tema che porterebbe
Di Jammu diverso tempo su cioè sull'idea anche stessa di no il sistema banche centrali quindi in un sistema che Dupré doveva
Unire qui c'è tutto un percorso è parallelo negli anni dagli anni settanta in poi no che Anfia questa sorta di chiamiamolo dialogo accordi tra tra banche tanta governatori delle banche le banche centrali europee che appunto qui trova poi un una peste no comincia a trovare una veste istituzionale
E nel nel rapporto
Nell'al porto di allora si parla punto chiaro di questo sistema è sopra traduco da da dall'inglese notti dire ottemperare diciamo alla stabilità dei prezzi
E ovviamente serve da supporto no alogenati economiche policy della
Della della comunità dello Comunità europea
Per favorire anche
Gli indizi della a livello comunitario
E e quindi anche utilizzi dei degli organi si dice nel rapporto in questo rapporto competenti europei
Bene
Dell'Orco interviene più volte su questa su questo tema interviene anche né in alcune riunioni del Comitato monetario che è un'istituzione che che da tempo lavora raccordo con un solo con le banche ma sommano con tutti
Le istituzioni le istituzioni monetarie europee e anche ovviamente scusate degli stati membri e anche
Ovviamente dei dei governi quindi il rapporto
E Taylor precisa in qualche modo in alcune
In alcune riunioni di questo comitato comunitario
Appunto cos'è cosa intende per per comunità e comincia a precisare in realtà andando oltre anche anche il rapporto io qui ho una una situazione che sermone in molto importante sono non la voglio predilige osta costate dell'unione monetaria completa la Comi notte ora INPS
Politica monete Chiti vanno oggettivo ci prende di sorga della fallito Della Monica questo è
Rafforza quello che era quindi si parla di sistema delle banche delle banche centrali
E anche di una banca Banca centrale Centrale Europea e che ha questi obblighi quindi intrecciandosi con il mio Morando che con il memorandum crescere quindi con anche una una diciamo una certo tipo di di tradizione che poi la tradizione tedesca ora su questo si potrebbe ci si potrebbe dilungare molto
Io mi limito semplicemente dire che si noi la la la pensiamo come la dizione tedesca in realtà e diciamo l'ultima tradizione tedesca
No della della della Bundesbank e che è vincolata fortemente al modello poi della
Federal Reserve e quindi a come dire quel quel tratto non semplicemente una tradizione tedesca tout-court
E questo però e importante perché
E Shue appunto questo elemento che si costruisce poi l'istituzione istruzione bici bene consiglio europeo di Roma nel novanta e credo molto importante insieme a quello di di di Madrid delle sempre del dello stesso anno precedente in cui viene affermata appunto si creerà una nuove istituzioni che sarà composta dalle banche centrali nazionali che da un organo centrale che eserciterà l'intera responsabilità della della politica monetaria qui abbiamo una un indirizzo ben preciso che si configura come cui addetto anche molto bene stamattina
Ubaldo Milanino nel consiglio europeo comincia a formarsi una un indirizzo che diventa un indirizzo diciamo per per mestamente istituzionali visti molto importante perché e certamente istituzionalizzate sì si può dire così cioè si dà una un'impronta vere e proprie che fino a quel momento era molto in in discussione da quelle da quel passaggio quindi siamo negli anni negli anni novanta e soprattutto direi il mille novecentonovanta
E dal nostro punto di vista e e un anno direi che possiamo anche definire sul piano storico decisivo perché il dibattito poi tra gli stati membri quindi inteso
Le delegazioni degli stati
E dei ministri non so nell'Ecofin nel comitato monetario a tutti i livelli compreso il Consiglio europeo e il dibattimento a molto molto sostenuto molto sostenuto direi tra inizi degli anni del del del novanta ieri compreso poi vedremo anche il il novantuno
Bene
Perché dico questo facendo anche voglio dire molta molta sintesi perché emergono molte posizioni
Emergency l'accordo tra tra gli stati membri di
Indirizzarsi verso l'autonomia della della banca questo diventa una come dire un accordo che
Insomma sostanzialmente da da quello che che che ho potuto potuto vedere
Diventa già nel novanta aumentato di fatto
Per molti motivi di cui dirò se riesco poi
Diventa di fatto ma si comincia a pensare da parte di alcuni Stati anche a caricare di altre funzioni la la banca centrale quindi non solo quella dell'indipendenza da una parte e della del controllo diciamo così della stabilità dei prezzi dall'altra qui naturalmente quando si dice contro pezzi significa inflazione che il grande e il grande problema è grande anche un po'devo dire anche un polo sessione
E qui entrano in campo
Lo dico per brevità alcuni diciamo figure secondo me che nel dibattito sono importanti una di queste e una persona è un ministro per le finanze che si chiama Carlo sarà sociali spagnola
Ci entra in campo molti altri personaggi molto più celebre diciamo sociale è uno di questi appunto il ho tentato il governatore della la Bundesbank Tietmeyer mai e quindi insomma pezzi diciamo così
Dal novanta che
Che cominciano a a dibattere e fortemente su come sarà la la la banca centrale la Banca centrale europea secondo alcuni tra i quali appunto sociale da doveva essere molto più di questo doveva occuparsi anche di controllo dei mercati finanziari controllo del è
Quindi vigilanza ad esempio no a tutte queste mira
E tutte queste diciamo insomma
Non così ma poco ecco non è cosa da poco da queste ovviamente sobria ben un elenco mantello ovviamente dello dello risparmio
E che un legame forte e e di non parli controllo però di allevamento al bilancio europeo cosa molto
Insomma molto difficile complessa da da discutere
Da una parte e quindi
Dall'altra appunto altri altri diciamo altre figure su questo non voglio insiste proprio su questo
Che individuavano altre punte d'intervento come appunto la crescita all'occupazione la bilancia ad esempio dei dei pagamenti quindi chiedevano molte più funzioni
E e soprattutto bisogna dire anche da parte degli stati medico appunto la Spagna entrati da poco poi nella nella comunità
Come quindi pensavano anche un sistema di banche centrali no che avesse come indirizzo raggiungimento ad esempio del
L'obiettivo si dà la stabilità monetaria ma anche distruzione di controllo dell'assetto dei mercati finanziari
L'urgenza del rafforzamento Della così non economico sociale rispetto dei livelli di di sviluppo di ciascun Paese per di evidenti motivi che possiamo possiamo immaginare
Questi confronti sono molto serrati direi quasi ogni ogni mese del mille novecento novanta per darvi appunto anche questa idea questa accelerazione che effettivamente è molto molto forte
E e in questi diciamo dibattiti
Oltre alla cosiddetta autonomia avvengono però diciamo molti scontri su alcune questioni che di vetro però importanti chiaramente restituzioni monetario di questa ad esempio era gestione delle riserve di cambio
Un'altra e l'atteggiamento sul
L'inscindibile intatta la gestione della politica monetaria interna e quell'esterna ad esempio no quindi perché tutti questi tutte queste discussioni perché ci sta sottesa una grande questione che ancora oggi molto forte e cioè il rapporto con le
Out va bene l'autonomia ma quale rapporto con le le autorità politiche la gestione e l'esempio dei cambi è per definizione no una funzione delle autorità politiche e quindi no il discorso è esiste però a le la la BCE futura a fra il sistema di europeo di banche centrali avrà questa fortissimo autonomia dal politico anche sulla gestione dei cambi che per definizione è una funzione del politico
E quindi su questo viene in realtà si svolge gran parte delle
Gran parte del del dibattito io su cinque minuti potranno avere anche meno due ore ma non fa niente tenteremo di ridurre tutto a cinque sei minuti
Oltre a questo oltre a questo importante importa dibattito ci sta poi
Diciamo lo scontro vero e proprio su che cosa da una parte la la Germania sempre molto in sintesi a una parte la Germania Mario
Per l'esattezza che spinge per una un'autonomia essi ma solo su alcune diciamo funzioni
E e quindi anche
Faccio un esempio diciamo classico sulla vigilanza quindi tende a scindere
Anche sulla ritrosia tedesca a come cedere sovranità quindi questo note de su temi di cui ognuno può parlare sul Po ovviamente ovviamente sottesi da un'altra parte la Francia che ha sempre questa tradizionale ritrosia alla all'autonomia della banca centrale ma poi alla fine concorderà su quello perché poi è una storia che da un certo punto di vista da certo podista va a finire abbastanza bene
Da un certo punto di vista pratico a prenderla
E quindi in questi però sono motivi che poi si ritrovano fortemente quando quando con la messa in campo dall'unione monetaria poi si deve pensare alla fase di transizione che porterà alla alla costituzione della Banca centrale e qui i problemi sono grandi preso lo cambio non non li richiamo perché voglio andare poi alzare brevemente al trattato di vedi Mustang
E sono grandi perché la discussione è un sogno ce la farò la discussione molto forte riguarda potrei farcela anche no però
Dissente però
Per l'adulto forte su su che cosa sulla base transizione che non era in realtà è stata molto dibattuta nel rapporto però e e invece e una fase cioè la seconda fase del sono tre passaggi la prima fase seconda fase e la terza
Detta terza fase e sta facendo di transizione preparare alla alla alla DC
E qui arrivano appunto i dolori perché perché una parte dei paesi comincia a pensare qui entra in scena anche i nuovi Paesi Spagna eccetera che vorrebbero un istituto unitario cosa che poi succederà
E quindi che i traghetti
No e poi faccia nascere come una sorta di o dal bozzolo alla alla farfalla la la la la la DC e e dall'altra parte la Germania invece che non voleva concedere troppa sovranità mai e durissimo su questo quindi no non sovranità un istituto va bene se Stingo sempre questo va bene ma noi non vogliamo chi abbia troppi poteri discussione sui poteri discussione anche sulla contabili di futuro del del Dida direttore di questo di questo istituto perché non parlava a titolo personale produttivo Pezzuto però insomma c'è tutta questa discusso
Cioè molto molto forte l'Italia e per una Miccichè già nella seconda fase istruita per
Poi no
Diventare la la la la banca centrale del della moneta unica bene tutti questi discorsi però trovano in nel mille novecentonovantuno una sorta di compromesso in cui all'Istituto Monetario Europeo
Si fonda questo monetario europeo una conferenza intergovernativa del novantuno
E senza grandi poteri naturalmente una soluzione diciamo abbastanza all'italiana se possiamo dire così
Quindi con alcuni poteri ma molto pochi intervento ma soprattutto di discussione in realtà poi se volete ne ne parliamo e Palermo dopo questo la BCE inservibile sistema di europeo di banche centrali
E l'Istituto monetario entreranno ovviamente nel trattato nel trattato europeo ancora due minuti Daniela soccorso risulti uno uno va bene nel nel tratto trattato di di vaste
Se rigida dei criteri di Maastricht questa condizione neoliberista verista
Si obbliga a queste a questi tali
I ladri ma si si trova tutto questo che si trova tutto questo soprattutto però ottenendo tenendo il baricentro
Sulla direi il modello tedesco no e quindi della stabilità dei prezzi quel tipo di quel tipo di diciamo di poter di cui di cui parlavo prima diventa centrale così come diventa centrale anche questo rapporto della BCE sul sul sistema sul sistema delle banche delle banche centrali quindi si sceglie si sceglie appunto di
Arrivo con la citazione finale finale importante no quindi la matrice culturale e tutto quella liberale così banale bilanciare la forza condizioni anche condizionata più volevo rispondere un po'Allegrini sul ci sarebbero avvenute
Oggi no una bici che diventa una sorta di a qualcuno l'ha chiamata una burocrazia del potere la cui apoliticità
Andavi intesa con indipendenza dagli altri poteri e che la stabilità dei prezzi individuava la propria missione e questa è un po'quello che si trova all'interno del trattato di Maastricht poiché e concludo poi concludo
E volevo citarli l'ultima parte undici all'ultima fase non ultima parte e di un di un orto storico dell'economia Marcello De Cecco
E giustamente diceva sì è una filosofia economica che però forse concentrata sul pericolo insito quasi esclusivamente nella nel monetizzazione dei deficit pubblici
E mi diceva questa è una è una forzatura chi si trova non so io chiudo qui perché poi vi lascio lascio a voi poi l'interpretazione di quello che sta avvenendo sì grazie scusate
Grazie Leonida in questa diciamo tua relazione densissima in cui viene fuori secondo me un filo conduttore ossia la politicità dell'organismo Banca centrale europea con buona pace tecnocrazia di chi la chiama come un argano tecnocratico è un organo eminentemente politico
E non solo perché gestisce quello che è uno diciamo degli elementi della sovranità della statualità e della sovranità ossia la moneta quindi non sono i cambi ma la moneta in serie ma poi perché Piano piano orientato proprio ruolo e diciamo anche è stato interpretato in modo diverso e se vogliamo chiudere sempre ricordando De Cecco De Cecco nel suo sto celebre studio moneta intero a proposito diciamo della invece di di altre realtà punto stressa tutto il ruolo dell'importanza della moneta della gestione della mobilità grazie do ora la parola
Allora Enzo metti Laurent fra il professore di porno ordinario di Storia delle relazioni internazionali all'Università di Padova
E studioso della dimensione sociale nel processo d'integrazione europea sin dalle origini io ricordo una cosa sulla cerca pagine
E su cui hanno una rosa dei lavori credo una un volume in pubblico su questi temi in pubblicazione ora con il Mulino siamo in più qualcosa fornisca ci siamo poi carni miste riformulo ringrazio per l'ottimismo l'ottimismo
E non esame che ci parla del Comitato economico e sociale
Grazie grazie permettermi solo per ringraziare almeno leoni da Sandro e Antonella che mi hanno invitato va bene non dico nient'altro per risparmiare tempo anche se mi chiedo lo la sezione finisce alle quarantacinque quindi ho trentacinque mila insegnanti
Ma Pierri
Mezza
Ora
O che fine fanno comitato economiche sociali e parlo di questo calibro che un pochino la Cenerentola delle istituzioni europee nel senso ora andrò a spiegare in che senso ovviamente ma nel senso che anche dal punto di vista dell'attenzione che ha ricevuto dagli studiosi insomma lo è evidentemente si cerca qualcosa sul Comitato economico e sociale si trova per lo più qualcosa di carattere politologico rientrato in varie direzioni ma per quanto riguarda la storiografia c'è veramente poco qualche breve ricostruzione di qualche ex membro ex funzionario
E poi quello che è l'unico volume che viene forse da Prada una ricerca fatta quanto meno da accademici che un volume curato da Antonio Atzori che si nasconde la dietro ma ma accetta e crea alla responsabilità di aver guidato questo progetto di ricerca al quale ho partecipato anch'io un volume uscito ormai più di venti anni fa
Nel quale insomma con tanti studiosi che parteciparono è basato per lo più su fonti d'archivio insomma in qualche modo cercava di ricostruire se vogliamo non solo l'evoluzione istituzionale del Comitato i suoi poteri ma anche entrare in tutta una serie di aspetti specifici poi della sua attività effettiva quella di emanare pareri consultivi sulle politiche comunitarie insomma su quello che stava attorno alla politica comunitaria in generale
Quello che racconterò adesso sarà è in buona parte basato inevitabilmente su quel vecchio lavoro cercando di aggiornarlo ovviamente un po'anche alle ultime novità non tanto di venire più vicini a noi nel tempo perché già stia toccavano alcuni elementi della della fase di riforma insomma che passa per l'atto unico il Trattato di Maastricht di allora non esporrò elementi di dettaglio anche ed il tempo anche a disposizione ma anche perché credo che sia più importanti per comprendere un po'questa istituzione sottolineare alcune caratteristiche generali che risalgono poi un po'alle sue origini e dalle sue origini che molto brevemente intendo intendo partire dal motivo per cui fu creato da come fu creato che da quali problemi strutturali fin dall'inizio in qualche misura presentò mostrò di avere perché fu creato molto molto brevemente ci furono due tipi di spinte da una parte il mondo sindacale quello ma un comunista che aveva abbracciato
Le idee dell'integrazione europea dell'integrazione economica in primo luogo che premeva per avere una rappresentanza nella futura Comunità economica europea così come era successo in altri organismi precedenti quella e che nel periodo nella fase cinquantacinque cinquantasei del negoziato finalmente queste pressioni aumento ulteriormente dalle singole organizzazioni sindacali nazionali ma anche dalle loro organizzazioni di coordinamento tipo la Confederazione sindacati liberi
Dei sindacati cristiani
Richieste che consistevano generalmente nell'inserimento di una robusta dimensione sociale nel trattato ma anche appunto di avere una rappresentanza permanente per il mondo del lavoro nel sistema istituzionale della comunità
Ovviamente la speranza era di una rappresentanza che potesse garantire una influenza effettiva sul processo decisionale tant'è che le prime pro quota meno alcune proposte
Parlavano della costituzione di un organismo bipartito cioè a sindacati e imprenditori che potessero confrontarsi e magari si là fuori anche dei pareri che in qualche misura potessero ispirare l'azione della comunità
Insomma cosa diciamo una sorta di dialogo sociale chiamiamolo così ante litteram l'altro elemento che spingeva per l'inserimento di un organismo di questo tipo era il fatto che era presente un organismo del genere nella modello istituzionale che inevitabilmente fece da riferimento per le consigliato sul Trattato di Roma cioè quello della CEE inutile lumi dilungo sulle similitudini perché li conoscete tutti ovviamente c'era un comitato consultivo a beneficio dell'Alta autorità con la rappresenti nel quale aveva presentato al mondo sindacale quello imprenditoriale è una terza categoria era quello dell'industria consumatrice di carbone acciaio massima quella era una peculiarità diciamo della di quella comunità
L'idea era di inserire un meccanismo di questo tipo era stato inserito un meccanismo di questo tipo sempre per le pressioni sindacali e anche perché in quel contesto particolare ideatore di quella comunità diciamo un mezzo la figura che tutti conosciamo
In qualche misura riteneva opportuno a vere questo corpo questo organismo come contatto costante con le forze vive della produzione no idea se li faceva un pochino una persona che ha studiato abbondantemente
Queste cose davanti al mese di faceva un po'alle alle
Tradizionale dalle esperienze delle agenzie del create durante il New Deal negli Stati Uniti ma anche poi modello del glande modernizzazione francese che morde avevo guida fino a quel momento sono queste erano un po'le ragioni di fondo che in qualche misura penetrare un po'in tutte le delegazioni nazionali tratti tutte sostenevano l'introduzione di organismo di questo tipo cambi quella tedesca che oppose tutta una serie di resistenze
Anche per esperienze nazionali legati al fallimento di organismi analoghi durante la Repubblica di Weimar cosa insomma nelle quali adesso non sto a pensare il risultato fu un compromesso tra tutto questo che vedeva l'inserimento di un Comitato economico e sociale del Trattato di Roma con poteri però obiettivamente assai limitato senza cioè la una capacità di iniziativa propria
Che era stata fortemente richiesta da alcune delegazioni e ovviamente dal mondo sindacale
In secondo luogo con una composizione che già di per sé istintiva fortemente il mondo sindacale che non era quella bipartisan richiesta da qualcuno ovviamente ma non era neanche quella tripartita della cieca nel senso che era il trattato diceva che parlava di un comitato cito tra la versione originale del Trattato di Roma composto di rappresentanti delle varie categorie della vita economica e sociale in particolare dei produttori e agricoltori ispettori lavoratori commercianti e artigiani
Nonché delle libere professioni e degli interessi generali cioè i lavoratori hanno negavamo in tutto questo insieme di categoria di produttori e non meglio prese precisati interessi generali va aggiunto che il trattato non diceva nulla su come queste categorie dovessero ripartirsi i centouno seggi del Comitato
Per cui mica era detto che dovessero essere un terzo qual è la prassi si istituirono i tre gruppi primo gruppo imprenditori secondo mondo del lavoro e terzo interessi diversi ma non c'era scritto neanche questo nel trattato il che determino fin dall'inizio una sorta di diciamo ora mente o se vogliamo del mondo sindacale che tanto l'aveva sostenuto per questo tipo di organismo nonostante come nella prassi appunto i tre gruppi venissero coi regolarmente crea infatti tocchi comunque anche poco la questione della composizione in quanto tale rimase sempre elemento controverso dal punto di vista del sindacato
In virtù del fatto che il terzo gruppo gli interessi diversi era visto nella migliore delle ipotesi come un elemento di disturbo nel dialogo fra le due parti dell'industria
Nella peggiore e più spesso come in realtà assimilabili al primo gruppo quello degli imprenditori cosa che metteva regolarmente il mondo del lavoro strutturalmente in minoranza
Cosa tra l'altro non così peregrina perché nel terzo gruppo c'erano piccoli imprenditori piccoli agricoltori artigianato banche finger qualcosa chiaramente più assimilabile al suo gruppo che non al secondo anche se magari con interessi diversi o cosa legge
Questo aspetto della rappresentanza il carattere solo consultivo la mancanza d'iniziativa propria appunto quindi fecero intesa murare un po'fin da subito e il mondo sindacale rispetto al rispetto a questo Comitato il mondo imprenditoriale ti guardo a sua volta fin dall'inizio con un interesse moderato Baviera diverse meno interessato avendo altri canali per poter accedere in qualche misura al processo decisionale o influenzare il processo decisionale comunitario
E la decisione e la scusate la delusione non venne poi compensata nella vita pratica cioè comitato comincio regolarmente a funzionare dal cinquantotto emanare i suoi pareri inizialmente una decina di pareri all'anno non sono quelli che gli venivano richiesti sulla base del Trattato attorno alle varie tematiche della vita comunitaria ovviamente ma fin dall'inizio a parte l'occhiali tutta una serie di elementi strutturali che andarono come dire a ulteriormente deludere far perder e fiducia nelle potete Apa cita potenzialità di questo organismo
Mancanza di potere d'iniziativa propria era costantemente sottolineato ma poi mancanza scarsità di fonti di risorse umane e finanziarie la scarsa considerazione di cui vi ho detto da parte delle stesse forze che ne facevano parte e poi il dubbio crescente fin dall'inizio
Su a cosa servissero questi pareri perché non erano mica vincolanti per le istituzioni per la commissione che li richiedeva
Ma se li leggeranno
Un saponi seguiranno ma se si legge la o che s'è qualcosa questa sorta di crisi di identità che nasce per queste motivazioni strutturali la si vede subito e continua per tutta la vita del Comitato io
Ho la sensazione che ci sia ancora in qualche misura ok
Questi elementi poi sono ripetutamente segnalati nei rapporti annuali dai membri del comitato e hanno vengono in qualche misura emendati in qualche fase per esempio nel settantadue c'è un momento importante le grandi riforme di quegli anni che hanno un'attenzione crescente anche per la dimensione sociale e in quell'occasione in quella contesto viene in modo informale dal vertice di Parigi del settantadue affidata data concessa al Comitato finalmente il potere e appunto di emanare i pareri di iniziativa propria che viene visto come un grande successo tant'è che da quel momento in poi i rapporti annuali parlano regolarmente
Elenca lo regolarmente i barili di iniziativa propria espressi in quell'annata con le loro tematiche ovviamente quasi come sorta di indicatore della vitalità e dell'autonomia acquisita da questo dall'organismo ma tutto questo non è sufficiente a cambiare questa impressione di scarsa rilevanza che sembra caratterizzare questo organismo anche da parte dei suoi membri anche perché ad alimentare questo senso di marginalità se vogliamo
Contribuisce qualcos'altro che accade al di fuori in modo particolare il progressivo aumento dei poteri del Parlamento europeo nato a sua volta come Assemblea consultiva
Con premesse magari diverse figuriamoci però insomma inizialmente in un erano poveri posizioni tanto diverse ma sappiamo che il Parlamento ha un'evoluzione che poi nel settantanove sommava un salto particolare con la legittimazione popolare ovviamente
Proprio questi sviluppi fra l'altro all'inizio degli anni Ottanta Speed spingono più di un osservatori e di un commentatore esterno a cominciare a chiedersi
Quale
Motivo per cui un organismo come quello continua ad esistere cosa che accresce l'ansia ulteriormente da parte di chi dall'interno cerca di difenderne le attribuzioni il periodo delle grandi riforme dell'era dello l'atto unico Maastricht e tutto quello che ci sta in mezzo chiaramente
Può aprire delle prospettive potenzialmente interessanti
Il Comitato pieni in qualche misura coinvolto con varie richieste di pareri risultanze di tanti aspetti in discussione a sua volta fa ogni sforzo per farsi coinvolgere basta guardare il numero dei pareri di iniziativa propria che a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta comincia a lievitare inizialmente sono una decina all'anno al settantadue in poi e poi diventano più di venti gli anni Novanta sono fra i venti e i trenta la insomma no
Tocca un po'tutti i grandi temi in discussione nel turbine delle discussioni sulle grandi riforme di quegli anni emergono anche proposte di riforma che toccano direttamente il Comitato per esempio l'idea di inserire nel Comitato economico e sociale rappresentante delle regioni e poi chiaramente viene abbandonata in favore della creazione del Comitato delle Regioni
Guardo però quel velivolo nel suo insieme dall'atto unico maschi con tutto quello che sta attorno e in mezzo a questi due a questi due cambiamenti le novità i cambiamenti che investono davvero direttamente il comitato sono abbastanza forti
O meglio sì
Guardo la Breve ricostruzione della storia del comitato che sul sito web del comitato stesso si può trovare molto breve e molto sintetica si vede per esempio si legge che l'Atto unico europeo il Trattato di Maastricht così come tante altre riforme dei trattati successivi
Hanno rafforzato il ruolo del Comitato
Che è
Vero in un certo senso ma il vero soltanto nella misura in cui quei due trattati ampliando la sfera di competenza della comunità coi dell'europea tutta una serie di nuovi settori che in modo quasi automatico innaturale estende il potere consultivo del comitato a una serie di nuovi settori e tutte le materie ad esempio del protocollo sociale di master in
Salute e sicurezza sul lavoro pari opportunità fra lavoratori e lavoratrici
La decisione sapete passa a maggioranza qualificata in Consiglio previo parere
Rete sociale insomma queste sono cose che magari prima non c'erano e non a caso il numero dei pareri complessivo rilasciato dal comitato in quegli anni negli anni immediatamente seguenti cresce notevolmente si passa dal centinaio compresi quelli richiesti non solo che l'iniziativa propria
Degli anni precedenti ai quasi duecento di metà anni novanta per dare un'idea
Con una crescita anche di quelli di iniziativa propria che menzionavo prima
A parte questo però l'unica novità istituzionale che lo riguarda direttamente e la formalizzazione la fa il Trattato di Maastricht appunto proprio del potere d'iniziativa quello che era stato dato in via informale venti anni prima diventa costituzionalizzato sommo come si dice
Questo mentre il Trattato di Maastricht fa
Porta una serie di altre novità che invece sembrano marginalizzato ancora di più innanzitutto l'ulteriore crescita di potere il Parlamento europeo con la codecisione ormai
Perché si affranca completamente dal da ruolo che Assemblea consultiva lo aveva già fatto da Maastricht in poi in modo totale
Prima cosa che lo rende fra l'altro punto di riferimento inevitabile per qualsiasi forma di rappresentanza di interessi o tentativo di influenzare in qualche modo il processo decisionale secondo la creazione di un altro organismo consultivo il Comitato delle Regioni
Tac in qualche modo mette ulteriore timore molte ulteriore ansia sembra togliere ulteriore Tirreno comunque alle potenziali attribuzioni e alimenta quindi ulteriormente la crisi d'identità del Comitato economico e sociale
In terzo luogo anche l'aumento del dei poteri del dialogo sociale europeo questa cosa che esiste dal mille novecentottantacinque creata in via informale dalla Commissione delle ore
Al quale il Trattato di Maastricht da dei poteri segni legislativi ora sto usando un termine sicuramente sbagliato insomma no una corsia preferenziale per presentare proposte di iniziativa legislativa
Che donne ulteriormente un terreno sul quale in realtà dialogo sociale il comitato non aveva mai
Agito in modo particolare ma che poteva vagamente rientrare inizialmente fra le sue attribuzioni
Tutti elementi che ti si illudono fortemente qual sia si speranza quindi di acquisire un ruolo maggiore sistema istituzionale vorrei sapere quanto tempo ancora
Costo
Tre Omar
Va be allora ecco due cose previa e poi lana un albergo china prassi svizzera grazie perché vi abbiamo allentato il patto di stabilità prestate scostamenti Sara è stata la pandemia Santacroce
Comunque molto brevemente e ci sono due episodi nei quali il Comitato è coinvolto di più in quella fase di grandi trasformazione di quegli anni uno è la carta comunitaria dei diritti sociali dei lavoratori al approvata mille novecentottantanove nel quale
Si fanno a guardare
I racconti degli alcuni membri del comitato stesso sembra che abbia giocato un ruolo veramente determinante non credo sia stato effettivamente così però obiettivamente consulta poi partecipo in qualche misura alla elaborazione di quel documento che poi qualche misura fu cambiato è stravolto diverse volte prima di arrivare alla sua alla versione finale il ruolo effettivo del Comitato è molto difficile da comprendere probabilmente non fu fondamentale ma insomma un ruolo cinque
E quello fu una un momento relativamente importante nella creazione di un documento che pur non vincolante rimase poi un punto di riferimento di qualche rilievo nella produzione legislativa degli anni immediatamente successivi il secondo questo è stato descritto la un saggio di Marinella nei riguardi sicché su quel volume che dicevo prima cura di Antonio Mazzone
Una qualche forma di partecipazione stavolta non nella redazione ma compare IRI che in qualche misura ma del tutto difficile in può quasi impossibile da comprendere
Nel libro bianco i soldi il testamento diciamo programmatico della commissione dell'olio bianco del novantatré su crescita competitività e occupazione no documento che poi rimarrà un riferimento importante che verrà realizzato soltanto in modo in misura meno che parziale diciamo comunque rimarrà certamente un punto di riferimento
Rilevante nel quale si dice dice appunto quantistiche plausibile immaginare che in virtù della sua composizione il Comitato abbia svolto una qualche forma di mediazione fra gli interessi coinvolti
E quindi abbia contribuito a delineare questo orientamento socio economico che poi è quello di dell'amore della sua Commissione ovviamente
Che ispira il Livorno e anche in questo tentativo di conciliare noi l'accettazione delle nuove regole del mercato globale l'impegno a mantenere alti livelli di di protezione sociale insomma
La sintesi il senso del modello sociale europeo modello queste o che il un orientamento che
Caratterista appunto anche le altre istituzioni come
La Commissione in primo luogo è che nel comitato cominciano a delinearsi in una forma che in qualche misura comincia a mostrarci la trasformazione e la direzione nella quale tutti questi cambiamenti loro
Stanno spingendo cioè il fatto di stare il meno pur cercando queste forme di sintesi anche fra come dire fra imprenditori e sindacato poi alla fin fine in realtà nelle formulazioni del del comitato che lo si vede poi mi pare ieri da quegli anni in poi si comincia a vedere che si basa su una visione della società più ampia non più limitata al rapporto fra le forze della produzione diciamo ma all'idea di una Europa dei cittadini no con l'attenzione per le nuove tematiche oramai affermate dell'ambiente dei consumatori tutta elementi di questo tipo è chiaro che son posizioni che esistono nella Commissione europea e nelle altre istituzioni comunitarie ma
E anche un motu
Mettere il focus su questi temi per spostare sottrarre definitivamente l'attività del comitato al alla alle tematiche delle relazioni industriali del dialogo sociale in senso stretto che gli sono stati sempre stretti fondamentalmente chiudo giuro trenta secondi
Per dire che non è un caso che dagli anni novanta in poi con negli anni Novanta cominciano a moltiplicarsi i gli studi interni per cercare di capire cosa possiamo diventare cosa vogliamo che tipo di organico possiamo diventare per avere un senso data l'attuale situazione istituzionale politica generale
A partire da decennio successivo
La trasformazione è quella di rendere di cambiare il nome al terzo gruppo non solo nome ma anche composizione per rendere in modo più chiaro il Comitato l'espressione la rappresentanza di quella che viene chiamata la società civile organizzata il terzo gruppo assume la denominazione un po'di anni dopo di gruppo delle organizzazioni la società civile
E insieme a piccola media impresa piccoli produttori agricoli artigianato si cominciano ad aggiungere ora membri che vengono da mondo accademico consumatori cooperative fondazioni e ONG di vario genere la composizione attuale trecentoventinove membri esattamente orientata in questo in questa direzione ed è chiaramente cosa che ruolo ha avuto dieci secondi il Trattato di Maastricht e tutto quanto per ha avuto un ruolo di accelerare una crisi di identità eccetera
Era strutturale ma che ha spinto in una direzione non so se questa sia una soluzione stabile o efficace probabilmente no
E diciamo esterna cosa che si può capire grazie
Grazie Lorenzo menti bendati cinque minuti in più perché tu andando avanti hai risposto a quella che era un interrogativo che la tua parte precedente dell'intervento mi aveva suscitato e cioè a parte di maggiori spazi che gli si aprono perché si amplia prevenzione sociale sia con l'atto unico al palco Maastricht
Il potere d'iniziativa propria la mia domanda era ma è stato il Comitato economico e sociale capace di proporsi con una una nuova Hack tornassero cioè ha capito cosa voleva fare da grande in questa nuova unione europea
E secondo me
Al di là del fatto che le istituzioni sono hanno un'inerzia per cui vanno avanti queste sono istituzioni molto ben retribuite con sedi eccetera eccetera al di là di questo da da osservatrice profana Esterna ma insomma anche un pochino le cose europee le guarda mi è sembrato che il Comitato economico e sociale molto di nuovo da dire coi anche rispetto ai processi del mondo del lavoro che si sono negli cioè ha riflettuto in qualche modo quella che è
All'interno dei singoli Paesi anche la crisi della rappresentanza del mondo del lavoro in modo molto più ampio che è avvenuta con la globalizzazione che è avvenuto
Quindi assolutamente
In contenitori nei quali ancora il mondo del lavoro dal produttore contano qualcosa non sono questi sono anche nel sistema comunitario non è questo eventualmente i ricavi
Insomma eventualmente sa
Diciamo che ha cambiato scuola
Francamente ridotto quindi un figlio adolescente finite vetrine a Scampia vediamo se questa entrambe avranno italiane residua inferiore quasi esatta
Vediamo
Allora grazie a tutti e tre i relatori noi chiudiamo qui io ricevo istruzioni di fare dieci minuti di pausa però poi di ritornare qui non alle quattro bensì alle quattro meno un quarto alle quindici e quarantacinque in modo da guadagnare un po'di tempo
Per rispetto alla a una giornata molto densa
La
Nostra quarta ed ultima sezione mentre i colleghi finiscono di prendere posto è come sapete dedicata alle sfide di una identità multilivello e quindi ci accingiamo a tentare anche di ragionare sulle definizioni di questa cosa che si è sviluppata a partire da trent'anni fa e il primo te ci aiuterà a ragionare in questi termini Alessandro i sogni
Che questa è una sezione per riprendere il così l'osservazione conclusiva del professor va fori che saluto e perché ci ha appena lasciato i nostri lavori Antonio Pastore detto gli storici le istituzioni devono lavorare sulle istituzioni europee
Naturalmente ci sono stati illustrissimi colleghi nelle precedenti sessioni queste diciamo così totalmente animata da storici delle istituzioni credo che la sapienza il nostro organizzatori abbia proprio ragionato in questi termini restanti regioni insegna Storia delle istituzioni politiche nelle diverse declinazioni che ormai questa nostra disciplina all'Università del Salento e sono molto lieto di darmi da fare
Grazie presidente
Ringrazio anche gli organizzatori appunto mi associo al
Al compimento relativo alla Sapienza appunto del nella sessione che è una sezione appunto
Abbastanza complicata io per renderlo ancora più complicata volevo iniziare dalla una cosa che non c'entra niente si parlava di trent'anni fa io voglio tornare indietro quasi di mille anni fa iniziare con una domanda apparentemente retorica ma Gesù Cristo possedeva almeno gli abiti che indossava
Frane Michele da Cesena
Dispute teologiche siamo nel campo delle luogo macchie
Parlare del concetto di unione europea è ritornare a un Medioevo prossimo venturo in realtà che stiamo vivendo
Questo momento con tutte le difficoltà che questo comporta cioè con una ritorno sostanzialmente più o meno involontari oneri indeterminatezza dei concetti delle procedure delle organizzazioni in generale delle strutture anche degli equilibri costituzionali
Che evidentemente generale confusione smarrimenti o è tutta una serie di sentimenti che poi possiamo ravvisare in vari ambiti della nostra vita non soltanto nell'ambito chiamo così elettorale che in parte ha costituito primo oggetto delle relazioni precedenti in cui si è dimostrato l'abbondanza ma tanto per rimanere in termini filologici quanto il il processo di integrazione europea sia entrato in una fase in cui
Siamo nel termine lo scetticismo che siamo proprio nelle lobbies cinismo in questa fase e
Però
La mia relazioni intende sostanzialmente se vogliamo
Gettare una luce di speranza rispetto a determinate questioni
Per fare questo c'è quello di alternare i due piani
Con un piano che sta a metà tra il due e poi vedremo come quali piani sono il piano storico meglio ancora il Piano cronologico
Che si fa affidamento sostanzialmente i documenti
è un piano invece più concettuale che se vogliamo si richiamano al mondo dei delle dispute teologiche per cercare di ravvisare quello che il l'origine remota del concetto di unione ma anche il significato che essa ha assunto nella opinione pubblica europee non sono rimanendo sulla nell'ambito del dei documenti e quindi delle fonti ho fatto una ricerca socialmente incentrata sul quando si inizi a utilizzare il concetto di non europea all'interno
Del processo di integrazione europea è il ricerca dato vita a bari e quel sorprese
Lasciando perdere il trattato istitutivo della Comunità politica europea dove c'è un riferimento all'Unione
Il primo lo ferì riferimento cronologico che voglio decorre dal darvi e quello che invece fa riferimento al primo piano fucile
Quindi siamo appunto nel sessantuno e il Prix l'articolo uno nel piano foce di cosa dice
Il solito col presente trattato una unione di Stati
Da qui in avanti disegnata con il termine unione
L'unione fondata sul rispetto della personalità dei popoli degli stati membri
L'uguaglianza dei diritti e degli obblighi essa è indissolubile
Vi chiedo soltanto di tenere presenti quali sono gli elementi poi ci ritorneremo di questo primo riferimento all'Unione perché e fondamentale per capire invece queste cose realmente accadute
Il piano fu scelto due continua con con riferimento all'Unione
La controproposta dei partner negli altri cinque partner europei
Il venti gennaio del sessantadue
Quindi un altro trattato che emenda in parte la proposta sul sceglie come dice l'Unione Europea è fondata sul principio di uguaglianza di diritti e di obbligazioni dei sui membri
E col presente trattato
Si istituisce una unione di Stati e di popoli europei da qui in avanti disegnata con il termine l'unione europea quindi siamo perfettamente all'interno del nuovo concetto dall'unione siamo entrati nell'Unione Europea
Sembrerebbe un avanzamento rispetto a quello che si era detto prima sappiamo che il piano fu c'era un piano sostanzialmente per dare sostanza politica sopra tutto al punto di vista la politica estera secondo quelli che erano i disegni gollisti e che la controproposta appunto di cinque partner andava invece in direzione di sì una maggiore allora agili agibilità politica delle comunità e di una nuova istituzione europea ma soprattutto una i minuti spione della l'influenza che la Francia voleva avere sul piano militare rimanendo all'interno dell'ombrello della NATO una disputa che come vedete ancora oggi e ben presente i fatti della della guerra in Ucraina lo dimostrano ancora una volta
Il tempo passa ma nemmeno tanto è il rapporto d'Avignon ventisette ottobre del settanta
Fa riferimento sempre a quest'idea dell'Unione europea è la dichiarazione vertice di Parigi del liceo dal diciannove al ventuno ottobre il trentadue che cosa ci che cosa dice il gli Stati membri della Comunità
Elemento motore della costa europea afferma la loro intenzioni trasformare prima della fine dell'attuale decennio quindi entro mille novecentottanta l'insieme delle loro relazioni in una unione europea
E la dichiarazione si chiude quel punto sedici è dedicato proprio l'Unione europea cosa dice i capi di Stato o di o di governo
Essendosi dati come un pugile obiettivo maggiore di trasformare prima dalla fine l'attuale nel segno e nel rispetto assoluto dei trattati già sottoscritti
L'insieme delle relazioni degli stati membri di una Unione Europea
Prendiamo le istituzioni e la comunità di elaborare su questo soggetto prima della fine Santa cinque rapporto destinato a essere sottomesso alla conferenza in un vertice ulteriore
Avrei bisogno di duecento minuti per raccontarvi tutto arrivo
Nel settantacinque
Al rapporto sull'Unione Europea al così detto rapporto tinte Manzo
Che ci consente di fare da ponte tra la dimensione cronologica storica quindi le fonti alla dimensione invece per concettuale
In questa relazione Thielemans
Illustro appunto il compito che è stato a assegnato quello appunto di indagare di iscrivere un progetto sull'Unione europea eh si dilunga in maniera abbastanza
Interessante per i nostri occhi su una su alcuni aspetti che sono stati già affrontati stamattina e che invece probabilmente i i vertici politici dell'epoca e che quelli successivi hanno ignorato per lungo tempo e quindi tornando al discorso che faceva il professore Pasquin ci stamattina cioè ci sarebbe da indagare quali sia realmente l'atteggiamento di ascolto di propensione all'ascolto da parte dei vertici europei
Che cosa dice King e non si in occasione dei miei numerosi contatti aveva girato tutti paesi europei per e parlando appunto con i vertici politici economici industriali per avere contezza di quello che potevano essere le intenzioni su tutti i desiderata
Rispetto all'integrazione nuova costruita intorno al concetto di europea i cinque si contatti sono stato colpito da una contraddizione
Da una parte alcuni credono che il momento sia almeno c'è
Favorevole per redigere un rapporto sull'Unione Europea settantacinque perché l'idea europea in questo momento attraverso una crisi e l'edificio europeo
Costruito a metà vacilla
A questo si aggiunge il sentimento che la recessione economica dei rapper coltiverà ancora durante l'anno settantacinque numerosi Stati membri senza che un'azione comune di qualche vigoria se sia stata messe in campo per lottare contro questo stato di fatto quindi il momento e mal scelto ma allo stesso tempo c'è necessità di nazione e tuttavia dice lui
E questa è una è una costatazione di grande portata
Quasi tutti i miei interlocutori mi hanno affermato di non poter immaginare un miglior futuro per il loro Paese che attraverso la costruzione dell'Europa
Non concepisco la realizzazione di questo obiettivo se non erro il forzamento nel rafforzamento della comunità
Ma a questo riguardo una divergenza marcate esiste tra l'opinione pubblica e gli uomini che hanno delle responsabilità politiche nel loro Paese
Questa opinione pubblica fa prova di un profondo scetticismo quando e io si chiede un giudizio sulla voi sulla volontà di creare una vera Unione Europea e di risolvere a livello europeo i veri problemi del momento
L'opinione pubblica auspica delle realizzazioni e mette in casa mette in discussione la mancanza di volontà politica dei suoi dirigenti
La conclusione per me chiara dice Thielemans se si vuole salvaguardare ciò che abbiamo acquisito con i trattati occorre impegnarsi in nuove realizzazioni
E gli Stati membri si devono porre nuovi obiettivi
La posta in gioco a questo livello e politica senza dubbio
E il motivo per il quale io volontariamente rifiutato di fare un rapporto che aveva avuto la pretesa di essere in parte la costituzione di una futura Unione Europea
Non ho voluto descrivere ciò che dovrebbe essere uno dopo dirà ideale restando tuttavia personalmente convinto che l'Europa non avrà un vero significato se essa non si impegna su un percorso federalista
Allora
Questo aspetto rappresenta il Red unione con l'aspetto invece che ho definito prima teorico e che vede tra vedete azioni concrete non mi dilungo sulla questione relativa al trattato di massi perché poi appunto entrato in masse darà vita all'Unione Europea ma
L'unione europea come si è venuta a costituire con il Trattato di Maastricht l'anno saremo sotto il profilo che appunto definito concettuale l'ideale
Quanto detto dal interna si indica chiaramente che sin da settantacinque c'era una forte degli Halford degli atto tra la dimensione della volontà popolare
O comunque dei vertici politici e dall'altro lato invece la volontà
De il vertice delle situazioni nazionali rispetto alla alla avanzamento sul piano
Dell'approfondimento della collaborazione a livello europeo
Il sottotitolo di questa relazione appunto il concetto di Mione potrebbe essere unità comunità unione
I tre passaggi indicano chiaramente una una sorta di progressione o di regressione forse sarebbe meglio dire verso qualcosa che è sempre meno integrato
L'unità che cosa rappresenta rappresenta l'anelito l'aspetto ideale che ha animato il processi e i movimenti per l'unificazione europea l'idea appunto dopo la prima saputo dopo la seconda guerra mondiale di più aggiungere all'unità europea
La comunità invece che cos'è la comunità e la realizzazione concreta sul livello sovranazionale
Di un'integrazione che voleva essere principalmente non economica ma fortemente politica ma attraverso quale strumento uno strumento tecnico cioè lo strumento in cui sostanzialmente la politica era stata
Retrocessa al secondo piano
La relazione precedente sulla sull'andamento sulla evoluzione della del quadro giurisdizionali giurisprudenziale europea indica chiaramente qual era questo disegno cioè molte delle conquiste l'integrazione sono arrivate attraverso pronunce
I giudici non attraverso accordi tra gli Stati
E qui mi ricollego alla questione dell'unione l'unione in realtà
Ha una natura sin dal dall'inizio appunto piano fu ce lo indica chiaramente ha natura chiaramente intergovernativa
Per richiamare un grande teorico dalla politica ma anche un grande giurista
Che purtroppo gode di cattiva fama meritata sotto molti aspetti ma che ha malati straordinaria capacità di lettura c'è Carl Schmitt
L'unione l'Unione europea non duale in cui sostanzialmente il conflitto è l'elemento decisivo
Mi avvio velocemente alla
Alla conclusione per cui il ritorno appunto a una concezione sovranazionale quindi anarchico comunitarizzazione dell'Unione Europea perché comunità sovranazionale sono appunto due gemelli siamesi stanno insieme non si possono separare
Sarebbe la soluzione migliore purtroppo oggi
La diffusione delle idee
All'interno della opinione pubblica di elementi anti europeisti eh irreversibile perché il mio europea è diventata una oggetto del contendere c'è mentre prima le Lezzi europee vertevano sui temi le tematiche nazionali da un certo punto in poi
La posta in gioco appunto i loro quella venuta politicizzazione dell'Europa per fare ciò ci sono solo due soluzioni con l'Unione europea si dice si scioglie oppure bisogna arrivare a una soluzione federalista io penso che questa sia l'unica soluzione lo Spica bene per tutti grazie
Molte grazie al professo Rizzoni che anche opportunamente stimolato dalla necessità di una sintesi impietosa sia offerto un un quadro molto
Molto interessante molto chiaro molto puntuale al quale sarebbe interessante aggiungere un ulteriore tassello cioè la la la definizione di questa cosa europea
Che la il Tribunale costituzionale tedesco in due riprese ha dato sia la sentenza Maastricht che la sentenza a Lisbona quando ha introdotto il concetto di state in fare Bund cioè di società di Stati che in realtà richiamo alla radice contrattualistica e privatistica del concetto stesso di unione e quindi diciamo così
Questi molto interessante ragionare anche sulle questioni di carattere definitorio e proprio per muoverci su questo su questo multilevel evocato nel nostro titolo la parola V. Ora padovana Tosatti
Keci parlerà del Comitato delle Regioni Giovanna dotati insegna all'Università della Tuscia ed è anch'essa una storica delle istituzioni politiche nonché una delle animatrice della Società per lo studio della storia delle istituzioni politiche appunto della dell'istruzione scusate
L'organizzatrice suo convegno annuale
Giovanna della parola grazie grazie
Sì grazie insomma per questa
Possibilità di partecipare a questo convegno che mi sembra veramente molto molto stimolante allora cercherò di fare altra mette rapidamente il percorso con cui si arriva appunto con il Trattato di Maastricht tetti ripercorrere velocemente il cammino lungo che c'è stato per arrivare alla formazione alla nascita di questa nove istituzioni il Comitato delle Regioni
Il la lentezza dell'iter cappottata nasce il comitato non è un fatto eccezionale perché insomma
Le lunghe durate nella facesse anche lunghi
Sono un po'la regola nella Milla storia della comunità coi dell'unione qui però il punto di partenza si deve cercare addirittura nel preambolo del Trattato di Roma quindi alle origini in cui sei Paesi fondatori si dichiarano solleciti fra virgolette di rafforzare l'unità delle loro economie e garantire lo sviluppo con armonioso riducendo il divario
Fra le differenti regioni e il ritardo di quelle meno favorite
Tuttavia per gli anni sessanta è stato fatto ben poco
All'inizio per esempio la commissione si è limitata a raccogliere statistiche studi a cercare di definire il concetto di Regione e a procedere a una classificazione delle regioni sulla base del loro livello di sviluppo
Era il momento della conoscenza per così dire ma di fatto la comunità all'epoca guardava solo agli Stati nazionali e non alle articolazioni su statali che li componevano
Tanto che il giurista giurista tedesco Hans-Peter Lips Anna coniò la fortunata definizione di cecità regionale
Diverse iniziative furono prese fino al varo del fondo europeo di sviluppo regionale
Che che però erano tutte iniziative dall'alto che non coinvolgevano assolutamente le comunità territoriale
Erano allora la comunità e gli stati membri che si preoccupavano di un riequilibrio socio economico necessario perché andassero a buon fine le politiche messe in campo
Che definivano i programmi di sostegno regionale e che determinavano il quadro di attuazione della politica regionale
Sulla base principalmente di criteri economici
Del resto in quegli anni la comunità considerava le regioni come realtà economiche che servivano a distribuire geograficamente i fondi europei piuttosto che veri attori politici
E del resto al momento della nascita della Comunità economica europea solo la Germania si configurava come uno Stato federale frese Paesi Baggio sarebbe arrivato molto più tardi la situazione italiana la conosciamo naturalmente quindi bisogna aspettare il settanta
Per avere le regioni a statuto ordinario in Francia esistevano sì dal mille novecentocinquantacinque degli enti regionali ma avevano delle funzioni legate
Alle programma più che altro ai piani di sviluppo quindi insomma non avevano una loro autonomia
Di nessun genere
Con il primo allargamento del settantadue poi naturalmente si farebbe aggiunta anche la Gran Bretagna con la S quattro divisioni amministrative
E già con un numero di Paesi così limitato le differenze delle suddivisioni territoriali sotto il profilo amministrativo
Erano assai marcate e non facile da gestire appunto Regione significava cose molto diverse in ciascuno di questi Paesi
E per di più possiamo aggiungere a questo la resistenza degli Stati nazionali decisi a mantenere integro il proprio potere all'interno della comunità
E qui per esempio per quanto riguarda l'Italia si possono citare due circolari della Presidenza del Consiglio che sono rispettivamente della fine del settantadue e poi del settantatré
In cui si lamentava che talune amministrazioni regionali in più occasioni e specialmente in sede di studio e di elaborazione di provvedimenti legislativi
Assumono diretti contatti anche in via ufficiosa con i servizi della commissione della Comunità europea
Il ministero degli affari esteri ha ora segnalato che l'instaurazione di una prassi del genere potrebbe dare origine ad inconvenienti di varia natura e costituire serio pregiudizio per il normale svolgimento delle procedure
E la regolare ed uniforme trattazione delle questioni connesse con le disposizioni sul sul richiamate
Non si possono che condividere le preoccupazioni manifestate concordando nella necessità che in avvenire venga evitato il ripetersi di tali il regolare età normale procedimento
A seconda circolare quelle al settantatré sottolineava come il Governo fosse l'unica istituzione abilitata a parlare all'estero prende iniziative
Quindi porta sbarrata alle partecipate dalla partecipazione delle regioni in prima persona diciamo
Con le loro esigenze a soli due anni appunto quindi assolutamente a ridosso della nascita delle regioni a statuto ordinario
Il momento di svolta rispetto a questa situazione si colloca intorno agli anni Ottanta quando spinte diverse modificarono praticamente la situazione
E il riconoscimento di regioni istituzionali divenne ufficialmente il perno della politica strutturale comunitaria
Tutti gli osservatori notava Mario Caciagli
Sono concordi con che il nuovo corso regionalista iniziò con il rilancio del Progetto processo di integrazione nel mille novecentottantadue
E acquistò un ritmo sostenuto con l'arrivo alla presidenza della Commissione di Dell'Orto nel mille novecentottantacinque e poi con le svolte rappresentate
Dall'Atto unico europeo e dal Trattato di Maastricht
Era il momento quaestor in cui la Spagna appena uscito dal franchismo aveva chiesto
DIA dedite alla Comunità economica europea e durante i negoziati il problema regionale rivestiva un ruolo di primo piano e soprattutto premeva anche la Germania con la forza dei suoi Land
Per una partecipazione diretta processi decisionali intanto nel mille novecentottantaquattro il City Council di Birmingham decise di forzare la situazione aprire un proprio ufficio di rappresentanza per gli affari comunitari a Bruxelles
Al fine di negoziare in loco il proprio interesse le proprie richieste
Lo imitarono con entusiasmo alcuni Laender tedeschi alcune regioni francesi altre comunità locali del Regno Unito
Per la Spagna Catalogna Paesi Baschi decideranno di sfidare il divieto posto dalla legge statale
Aprendo le prime sedi di rappresentanza non ufficiali mentre in Italia il medesimo divieto verrà girato ricorrendo surrettiziamente organismi gli appoggi esterni come le camere di commercio
Le Regioni insomma dovendosi muovere all'interno di meandri complicati seppero sfruttare dinamiche rituali appoggiandosi a uffici non riconosciuti formalmente come agenzie finanziarie fondazioni e Camere di commercio
Attraverso tali inedito questi coacervo di soft di Lins
Anche l'attività di lobbying è così divenuta progressivamente parte integrante della cosiddetta fase ascendente nella formazione delle politiche della comunità uno per europea per riuscire a creare margine di azione alle regioni
E l'appoggio per una presenza effettiva delle Regioni a Bruxelles venne anche dalle istituzioni stesse il Parlamento approvando nel febbraio dell'ottantaquattro il Progetto Spinelli già riportato
Introduceva nella discussione il principio di sussidiarietà
E ed emergeva in quella sede anche la necessità di permettere la partecipazione delle Regioni alla costruzione europea dal punto di vista istituzionale
Si aggiunga che all'indomani della prima elezione diretta del Parlamento europeo
Venne costituito un intergruppo degli eletti locali e regionali che riuniva i parlamentari europei che ricoprisse ero avessero ricoperto un mandato di eletti a livello comunale provinciale dipartimentale regionale
Quindi il Parlamento fra l'altro nel mille novecentottantotto adottò una risoluzione di sostegno al ruolo delle regioni ossia la carta comunitaria della regionalizzazione quindi sembra che ci sia sul una certa disponibilità
Non da meno fu la Commissione proprio perché appunto c'era anche gli anni
Jacques Delors ma perché mise in campo progetti sperimentali come i Progetti Integrati Mediterranei in grado di incentivare il rafforzamento delle relazioni ore oltre orizzontali fra le diverse regioni fu proprio la Commissione a dare poi la spinta definitiva
Al processo di rappresentanza delle Regioni a Bruxelles con la creazione nel mille novecentottantotto del Consiglio Consultivo degli enti regionali e locali ovverosia quello che è considerato poi insomma l'antecedente
Del comitato delle regioni
Finalmente rapporti venivano ufficializzati
Il Consiglio era formato da quarantadue membri con un mandato esecutivo e nominati per metà dalle in rappresentanza delle regioni per lamentate di comuni delle comunità intermedie
Poi c'erano altri protagonisti importanti sulla scena
Ovvero sia le organizzazioni che rappresentano gli enti locali e regionali a livello europeo
Ne sono elencate otto in un documento di lavoro dettato dal Parlamento europeo
Oltre al Comitato delle Regioni attualmente non c'è tempo di soffermarsi su queste ma potrei citare la Conferenza permanente dei poteri regionali e locali d'Europa
Nata nel mille novecentocinquantasette in seno al Consiglio d'Europa qui coi nomi ci si può sennonché il discrimine
Impossibile ricordarsi non confonderci poi c'era il Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa
Il Cicr le cui carte sono negli archivi appunto da chi la parte storica naturalmente negli archivi a Firenze che sono l'unica fonte più diretta in per in questo periodo per ora insomma
Sulla nasce il comitato e poi la più ampia associazione europea dei governi regionali e locali creata già questa era creato già addirittura nel mille novecentocinquantuno a Ginevra e poi
La terza organizzazione da ricordare che l'Assemblea delle Regioni d'Europa rare costituita più recentemente nel mille novecentottantacinque a Strasburgo
Dal concerto di associazioni europee di collaborazione transfrontaliera e interregionale e forse proprio all'Arel si deve poi la spinta più forte per la nasce il comitato delle regioni e arriviamo appunto a
Vedere rapidamente come nasce questo comitato
Nel senso che
Soffro non soffermandomi ora su su ulteriori vicende negli anni appunto fra l'ottantotto e novantadue possiamo dire con mai si era creato comunque un consenso
Per la nascita di questo nuovo organismo e che quindi
Per le regioni questo avrebbe voluto dire scrutare meglio le opportunità offerte dal mercato comune
Avviando un rapporto più forte e diretto con la comunità mentre per le istituzioni comunitarie questo voleva dire provare a rafforzare la propria legittimazione politica democratica all'interno del sistema
Una conseguenza collaterale forse non del tutto sgradita Commissione Parlamento poteva essere anche l'indebolimento progressivo del ruolo degli Stati nazionali
Non era un organismo qualunque quello che nacque perché ha una nuova istituzione e questo sottolineava come decentramento regionalizzazione potevano ora qualificarsi come principi strutturali fondamentali dell'Unione Europea
Era un comitato consultivo gemello quindi del Comitato economico e sociale
Costituito inizialmente di centottantanove membri altrettanti supplenti
Di membri non dovevano essere vincolati da alcun da alcun mandato imperativo ed esercitano le loro funzioni in piena indipendenza nell'interesse generale della comunità
Il Comitato quindi composto di eletti o di persone politicamente responsabili davanti a un'assemblea eletta si affiancava al Comitato economico sociale dovendo addirittura condividere con questo l'apparati amministrativi
Doveva essere obbligatoriamente consultato su alcune materie che riguardavano da vicino la vita dei cittadini europei salute educazione formazione professionale reti transeuropee e coesione economico-sociale
Quindi un organismo politico di eletti che si andava in qualche modo ad affiancare al Parlamento con la funzione non solo di allargare la partecipazione al processo decisionale di garantire alle comunità locali la conoscenza dei temi in discussione nei palazzi di Bruxelles ma anche di colmare almeno in parte il fossato che separava istituzioni e cittadini europei appunto il cosiddetto
Deficit democratico
E ci sono luci ed ombre perché naturalmente la diversità delle strutture territoriali costituisce uno dei principali limiti della alla coerenza del futuro comitato anche rappresentanza dello stesso organismo di realtà territoriale molto diverse
Grandi regioni comuni anche molto più piccoli naturalmente c'era per esempio chi come l'Assemblea delle Regioni d'Europa avrebbe voluto soltanto che fossero che rappresentasse le regioni e non anche le Autonomie locali
E questo era stato previsto inizialmente anche sotto la nel nel progetto che era stato elaborato sotto presidenza lussemburghese e che però
E che venne lasciato da cui derivò il fatto che si chiamo Comitato delle Regioni poi avendo insomma una rappresentanza più ampia e il l'attività del comitato che entrò in funzione nel novantaquattro non risentì però delle contrapposizioni che c'erano
Nel primo triennio furono prodotti centoquarantanove pareri di cui settantuno di propria iniziativa perché appunto di a differenza del Comitato economico e sociale o forse data l'esperienza che c'era stata con in quel comitato il potere di iniziativa venne dato subito e quindi il lato sibila di scegliere su quali temi in discussione intervenire venne utilizzata dal Comitato come arma politica e permise a questo Comitato di fissare il proprio campo di competenze di
Intervenire in qualsiasi questione comunitaria per rappresentare e difendere gli interessi di tutte le comunità territoriali
Ho letto anche che in effetti stato provato che molti pareri penne ero effettivamente ebbero riscontro nella formazione nelle decisioni anche pareri di iniziativa
Quindi dimostra che in qualche modo il comitato è riuscito a superare i limiti che erano stati fissati dal Trattato
Poiché sembra anche che sia riuscito a stabilire dei rapporti molto proficui con la non solo con il Consiglio d'Europa ma anche con la Commissione e con il Parlamento
E naturalmente contino anche la la la collaborazione stretta con il Cicr ilare
I cui presidenti erano membri e del Comitato quindi una rete diciamo molto molto ricca quindi alla fine potremmo dire che dopo Maastricht il termine in Regione non è più solo sinonimo di territorio del ritardo
Ma di territorio nel quale tutte le politiche della comunità possono essere attuate i limiti differenti
E si può dire che il comitato è divenuto l'interlocutore privilegiato di questa vasta rete che dicevo
E della società quindi sia delle rappresentanze degli enti lo degli enti locali e regionali a Brussel sia delle associazioni
Quindi che costituivano punti d'informazione essenziali perché il Comitato potesse svolgete quella fondamentale azione di rappresentanza degli interessi del territorio per cui era stato costituito grazie
Molte grazie molte grazie a Giovanna Tosatti quindi ogni Costituzione ai suoi invalidi e quindi probabilmente però sì il diciamo così la sistemazione nel reparto invalidi per il Comitato economico e sociale quasi e quasi certa per il Comitato delle Regioni così non sembra o esprimere un giudizio
Va bene grazie grazie molte poi c'è l'altro tema che cosa sono le regioni chi ha studiato per chi ha studiato le circoscrizioni amministrative la partecipazione di territori collusi pelle UPS
Europei vediamo che c'è una scala molto diversa tra le circoscrizioni territoriali quest'ultima se sicuramente di grande di grande interesse ma non possiamo affrontarlo qui invece affrontiamo a conclusione di questa nostra quarta sessione il tema delle istituzioni della pesca cioè la politica estera e di sicurezza comune
Il tema è affidato a Giovanni Zucchelli che insegna Storia delle istituzioni politiche nella declinazione
Più più ampia presso l'Università degli studi di Bergamo e Guido molto volentieri la prole grazie professor Bonini
Un breve ringraziamento i professori Tedoldi professor guerriero professoressa Meniconi per quest'invito che mi rende davvero orgoglioso onorato anche per le bellissimi interventi che ci sono stati oggi bene
Durante le varie tappe della costruzione europea i concetti di politica estera comune difesa comune sono stati regolarmente posti all'ordine del giorno da una serie di progetti politici
Dato il tempo a disposizione non è questa la sede per ripercorrere tutti interamente ma ritengo necessario sottolineare i passaggi più importanti per poi arrivare al Trattato di Maastricht non preoccupatevi sarò telegrafico
Partiamo dal tentativo fallito di attuazione del piano prive del mille novecentocinquanta
Che portò alla firma del trattato che costituì che istituiva la Comunità europea di difesa il cui corollario fu proprio un progetto politico volto a creare una struttura federale europea
A quello altrettanto mancato dei due piani fucile negli anni sessanta che prevedevano una più stretta cooperazione politica un'unione
Di Stati e politica estera e di difesa comune ecco
In questo senso il vertice dell'Aja del dicembre mille novecentosessantanove rappresentò una svolta
I capi di governo dei Saint caricarono i ministri di studiare il sito letteralmente il modo migliore per realizzare progressi nel campo dell'unificazione politica
Nell'ottobre del mille novecentosettanta presentarono il cosiddetto rapporto di Lussemburgo predisposto da un comitato di direttori politici presieduto dal belga ad Avignone
E tale rapporto fondamentale perché costituisce il vero atto di nascita della cooperazione politica europea
Nel vertice poi di Parigi dal dicembre del settantaquattro venne compiuto un ulteriore passo avanti sia concettuale sia pratico
Alla CPE ben infatti posto l'obiettivo di definire progressivamente le posizioni comuni e mettere in atto una diplomazia concertato in tutti i campi di politica internazionale che toccano gli interessi della comunità
In ordine a ciò nacque formalmente il Consiglio europeo una riunione biennali di capi di stato di governo e dei ministri degli Affari Esteri
Con il compito di controllare coordinare i due rami dell'attività europea formalmente distinti fra di loro quello economico nato dei Trattati di Roma e di Parigi e quello politico derivante appunto dei rapporti di Lussemburgo e di Copenaghen
Ci cerco anche di trasformare questo impegno in un obbligo giuridico ma Francia Inghilterra membri del Consiglio di sicurezza e nel club atomico non vollero perdere la propria sovranità in politica estera
Realtà le opposizioni si levarono da più parti
L'Irlanda ostacolava le questioni relative alla difesa in difesa della propria neutralità la Francia si opponeva all'istituzione di un segretariato la grezza voleva mantenere la propria libertà d'azione nel contenzioso con la Turchia per la questione di Cipro
E così via
Fu quindi il Ra
Io tutti
Successivamente il rapporto presentato dal Comitato tu già istituito nel vertice
Di Fontainebleau del giugno del mille novecentottantaquattro e presentato al vertice di Milano nel giugno del mille novecentottantacinque a costituire una tappa fondamentale nello sviluppo della politica extraeuropea perché si sito all'origine dall'Atto unico europeo
Ecco diversi fattori avevano concorso alla realizzazione di questo passaggio l'istituzione del primo Parlamento europeo del settantanove grazie alla legittimità popolare l'attivismo di Altiero Spinelli le disposizioni questa mattina stato sottolineato presidente dalla commissione istituzionale
Che zio proprio da pungolo per i governi europei l'elezione alle all'Eliseo nel maggio dell'ottantuno di Mitterrand l'elezione diciamo delle ore nominato nell'ottantacinque presidente della Commissione europea
Anch'egli impresse all'istituzione grande dinamismo e anche dal nuovo leader sovietico Gorbaciov
Eletto nel maggio dell'ottantacinque
Che tolse l'Europa dalla prospettiva di essere una posta in gioco tra le due superpotenze
Ecco il risultato del complesso negoziato per quanto riguarda la difesa e la sicurezza europea si esplicò nel Titolo terzo dall'Atto unico europeo
Esso per lo più recettiva formule meccanismi già esistenti e non costituì certamente il qua il salto di qualità
Che si era sperato a Milano ma la sua importanza risiede nell'aver dato la cooperazione politico europea una basi giuridicamente vincolante è un contenuto più definito articolato Nesta obiettivi e alle sue modalità Alice procedure
L'atto e del resto definito unico perché per la prima volta nella storia dell'integrazione europea pose la cooperazione in maniera in materia di politica estera sulle stesse basi dell'integrazione economica
Vennero in pratica codificate le procedure di informazione e consultazione concertazione adozione della pure attuati al di fuori dei trattati attuati dei direttori degli affari politici e dei ministri degli esteri con il compito proprio di preparare le opinioni dei ministri e promuovere la cooperazione a livello diplomatico corretta
Ben istituito un segretariato a Bruxelles indipendente dalla struttura comunicato comunitaria incaricato di assistere alla presidenza
I ministri potevano trattare di questioni di politica estera in occasioni delle varie sessioni di Consiglio anche se la CPE continuava a rimanere autonoma rispetto alle strutture alle procedure comunitarie
Il flusso delle informazioni e della consultazione veniva rafforzato anche dall'esistenza di una rete Telese la Corea
Che collegava direttamente rapidamente i dodici ministri degli Affari Esteri la Commissione europea il Segretariato ecco le prime attività della CPA riguardano due problemi della massima importanza per l'Europa di quegli anni le relazioni fra Est e Ovest in particolare
Il processo iniziato con la Conferenza di Helsinki del settantacinque sulla sicurezza e la cooperazione in Europa il Medioriente
A mano a mano la CPE estese tuttavia la portata delle proprie azioni
Scusate anche ad altri settori riguardante un sempre maggior numero di questioni internazionali Sudafrica l'Afghanistan l'America centrale le Nazioni Unite i diritti umani il terrorismo e così via
Va detto che su tutti questi argomenti è stato possibile nel quadro della CPE raggiungere un certo grado di consenso e quindi pervenire ad un certo numero anzi potremmo dire ragguardevole di posizioni comuni e di azioni congiunte
E tuttavia e l'impegno della consultazione non era accompagnato dall'impegno di un'azione comune e rimaneva la decisione all'unanimità la politica estera era esclusa
Dalla giurisdizione dalla corte europee a di giustizia impedendo in questo modo che un organo sovrannazionale potesse risolvere le dispute fra i membri i riferimenti alla sicurezza erano depurati delle questioni militari ed era assente ogni riferimento alla difesa vera e propria
Nell'ottantanove con la caduta dei regimi comunisti di popolo una zia le reazione degli eventi Paesi dell'Est che avevano l'obiettivo di consolidare la propria democrazia accelerare lo sviluppo economico cercando di evitare tensioni stabilita ci aspettavano delle risposte da Lazzi
Ecco la riunificazione tedesca aveva inoltre diciamo così alterato gli equilibri interni all'azienda l'incertezza sul peso effettivo che la Germania riunita avrebbe potuto avere nella politica internazionale
Con il timore che quel peso potesse tradursi in risentimento ed espansione
Poneva in maniera dirimente l'alternativa tra rafforzamento dell'unione politica oppure la ricaduta nel nazionalismo la divisione della Germania era stato l'elemento fondamentale della formazione dalla NATO e dall'azienda
La riunificazione tedesca doveva perciò coincidere con il rafforzamento politico della comunità
Ma va detto che se la maggior parte dei Paesi europei era disponibile ad un approfondimento delle strutture comunitarie in termini economici e sociali diverse dalle situazioni nella politica estera e di sicurezza
Per la Francia la politica di sicurezza avrebbe dovuto ispirarsi a soluzioni intergovernative proprio per tutelare il suo status di grande potenza
E creare quindi uno una difesa autonoma europea proprio intorno all'asse franco tedesco la Germania prestava maggior tutela lassa pratico Belgio Lussemburgo e Spagna
Che voleva lasciarsi alle spalle il suo passato franchista
Si erano schierate a favore di questa posizione mentre Inghilterra Danimarca Olanda e Portogallo non volevano incrinare il quadro atlantico l'Italia in questa situazione gioca un ruolo di mediazione fra le due posizioni
Ecco che nel vertice di mastri del nove dieci dicembre del novantuno ci fu un dibattito su quali organi avrebbero avuto la responsabilità sulla pesca già sulla politica estera e di sicurezza comune e sulle modalità istituzionali
Per far dialogare l'Unione dell'Europa occidentale e le strutture comunitarie
L'urgenza della situazione nei paesi dell'est europeo non permetteva di fare affidamento sui farraginosi ingranaggi dalla CPE
Segnalando la necessità di riforme istituzionali ecco il dibattito fu può acuito dall'ambivalenza degli Stati Uniti che guardavano la costruzione dell'identità europea nel settore della sicurezza
Appunto come diceva in maniera ambigua da una parte vi è l'ottimismo riguardo rinforzo dalla sponda europea della NATO e dall'altra invece c'era il timore che questa avrebbe allontanato le due sponde dell'Atlantico
La pesca che prese il posto della CPA e nel Trattato di Maastricht presentava una struttura confederale distinta dal primo pilastro comunitaria disciplinata dal Titolo quinto da qui dal Titolo quinto del due la politica estera comune non unica come quella monetaria dunque non sostituiva le politiche estere di sicurezza dei singoli stati nazionali che venivano solamente armonizzati nel quadro del trattato
Questo era il necessario equilibrio tra l'impossibilità di una politica federalista europea e invece la volontà di un'affermazione della presenza europea nell'ordine mondiale
Fu comunque un passo avanti rispetto alla CPE la pesca veniva estesa alla pesca veniva estesa venivano estesi tutti i settori della politica estera e di sicurezza
E non solo ai soli aspetti diciamo politici escono ed economici della sicurezza così come riportato all'articolo trenta dell'Atto unico europeo
Inoltre il quadro istituzionale unitario del Trattato di Maastricht permise di evitare il comportamento schizofrenico che aveva caratterizzato l'azione in politica estera dall'azienda quegli anni
Quando i ministri degli esteri si riunivano come CPE in una sede e poi in un'altra come consiglio della Comunità economica europea proprio per marcare la distinzione tra le due istituzioni
L'Unione Europea si prefiggeva dunque l'obiettivo di affermare la sua identità sulla scena internazionale segnatamente mediante l'attuazione di una politica estera e di sicurezza comune ivi compresa la definizione al termine di una difesa comune che potrebbe successivamente condurrà una difesa comune
Affidando questo al Consiglio la commissione la responsabilità di garanzia di coerenza nelle politiche di sicurezza sviluppo ed economia nelle relazioni esterne
Ogni qual volta lo avesse ritenuto necessario il Consiglio avrebbe definito una posizione comune in ogni occasione internazionale ogni stato membro avrebbe dovuto difendere le posizioni comune che dipendevano strettamente dall'evolversi
Della situazione internazionale
Gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune erano la difesa dei valori comuni e degli interessi fondamentali dell'indipendenza dell'Unione
Il mantenimento dalla pazze il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali da perseguire instaurando una cooperazioni sistematica tra gli stati membri alla condotta della loro politica e attraverso l'adozione di azioni comuni
Ecco questi obiettivi erano già stati indicati nella Conferenza per la sicurezza e la cooperazione occupa europea nell'Atto finale di Helsinki una politica di disarmo contro l'
E gli armamenti non diffusione di armi nucleari economia sicurezza per quanto invece riguarda le quattro aree di azione individuate dal Consiglio europeo
Come oggetto di azioni nella politica estera comune
Ci faceva invece riferimento a una lista redatta dal Consiglio dei ministri dei sei dall'ottobre del mille novecentonovanta da solo in una riunione informale che comprendeva un coordinamento di iniziative militari nel quadro delle azioni decise dall'ONU in merito alla guerra del Golfo
Questi erano il Maghreb Medioriente l'Europa dell'Est e l'ex Unione Sovietica
Ecco la pesca come Lazzi Piera deciso all'unanimità se non per qualche eccezione
La formulazione era data dal compromesso Pratesi dell'Inghilterra che voleva che gli stati si sentissero obbligati analizzare azione comune è quella di Francia e Germania che la consideravano utile nella scelta dei mezzi d'azione per migliorare l'efficienza della politica estera europea
Pur rigettando la per quanto riguarda le questioni di principio
Ecco la decisione a maggioranza qualificata avveniva dopo tre edizioni prese all'unanimità del Consiglio europeo
Che fissava agli ordinamenti generali attraverso il Consiglio che adottava una azione comune poi definiva le questioni sulle quali adottare attraverso la maggioranza
Capite Piné il sistema farraginoso e la difficoltà non solo a decidere manca sottoporre al Consiglio la discussione una discussione sui temi divergenti fra gli stati
A tal proposito è forse utile ricordare una celebre battuta di Dell'Orto
I rapporti con i paesi dell'Europa dell'Est fanno parte delle competenze comuni bene
Il Consiglio propone una riunione con i ministri degli Esteri di questi Paesi occorre l'unanimità dove ci si renderà ci dovrà decidere all'unanimità si opta per Praga perché non passare per vaste per per Varsavia ci vuole ancora all'unanimità
C'entra in erano tutti insieme ancora una volta l'unanimità
E solo la scelta dei posti sarà fatta a maggioranza qualificata
è evidente come la ritrosia di alcuni Paesi europei a perdere la propria sovranità sulla politica estera aveva di fatto ostacolato la formulazione di una politica comune e coerente
Oggi professor Pasquino ci ha citato il caso della Danimarca il referendum sul tuo è del luglio del novantadue finì in un fallimento solamente con l'inserimento di numerose clausole di esclusione con l'accordo di Edimburgo il Trattato potrà essere ratificato
Ecco malgrado i condizionali e termine volutamente ambigui era comunque la prima volta che si parlava di difesa dei tempi dell'azienda e dei piani Fuci
E il voto a mezzo a maggioranza pochissimi casi aveva comunque introdotto un elemento federale
Inoltre l'Unione europea chiedeva all'Unione dell'Europa occidentale che da sempre era stata parte integrante dello sviluppo dell'Unione Europea anche se la formulazione
Di questa affermazione però introdotto solamente col trattato di Amsterdam l'articolo sei sette di elaborare di realizzare con il consiglio le decisioni e le azioni dell'unione aventi implicazioni nel settore dalla difesa
Ecco per sviluppare l'Unione Europea Occidentale come componenti di difesa dell'Unione Europea vengano strette relazioni di lavoro tra le due organizzazioni tra le quali il trasferimento a Bruxelles della sede del Consiglio e del segretariato dell'UEO
Con l'obiettivo proprio di divenire pilastro europeo della NATO e in vista di questo obiettivo allargare anche la sua composizione e i nove inviteranno la Danimarca la Grecia e l'Irlanda che erano membri della UE ma non erano membri dell'unione europea ci dentale di aderirvi almeno come conservatori e Islanda Norvegia Turchia che erano membri della NATO ma non erano membri dell'Europa dell'Unione dell'Europa occidentale la di veleni associati e in effetti la perizia di entrerà nel novantadue e successivamente anche l'Irlanda e la Danimarca con lo status di osservatori rimanevano comunque dei problemi il ruolo del parlamento
Come già prima ricordato
Che rimaneva su diciamo subalterno a quello del Consiglio poteva semplicemente esprimere opinioni non vincolanti giuridicamente attraverso interrogazione o raccomandazioni
Non poteva inoltre trascinare alla Corte il costo davanti alla Corte il Consiglio le cui decisioni non dovevano essere sottoposto ad approvazione parlamentare
E non poteva votare mozione di censura contro commissione infine non sempre poteva ricorrere la bocciatura del bilancio attenzione questa è una una particolarità
Se è vero che le spese amministrative risultanti per istituzioni dalle vie dalle disposizioni relative alla politica estera e di sicurezza comune sono a carico del bilancio della Comunità europea piccolo centro diciannove di Maastricht
è e quindi poste teoricamente ad approvazione del Parlamento era altrettanto vero che il Consiglio poteva cito testualmente
Constatare che tali spesi dovessero essere a carico degli stati membri eventualmente secondo un criterio di Ripa di ripartizione da stabilirsi e in questo caso si poteva girare il controllo parlamentare
Quindi la tanto invocata coerenza attendeva poi a far dipendere la buona riuscita dalla buona volontà dei diversi organi coinvolti ma tira quindi con così europea il Consiglio dei ministri degli esteri il Coreper la Commissione anche la struttura a pilastri dell'Unione Europea rendeva poi faticosi il dialogo tra la Commissione che avevo una natura sovranazionale il Consiglio invece di natura intergovernativa e le crisi balcaniche misure luce tutti questi limiti in Bosnia Erzegovina nell'ottobre del novantatré il Consiglio europeo decise di intervenire con un aiuto umanitario che fu però ostacolato dalle difficoltà tecniche di finanziamento
Il Consiglio di fronte all'emergenza spese quattro mesi a decidere se coprire costi dall'operazione sul Baggio dalla comunità o sulla base di una ripartizione nazionale
Serviva quindi una figura qui vado a chiudere che parlasse a nome di tutti gli europei senza seguire balza dalla presidenza a rotazione che finiva di fatto per privilegiare le esigenze del proprio Paese
Piuttosto che esprimere e orientamenti comuni il Trattato di Amsterdam cercò di rispondere a questa difficoltà introducendo diciamo l'aspetto più significativo tra tutti quelli sì però puntate che ovviamente non avrò tempo di di esporli ma è la creazione dell'Alto rappresentante dell'Unione Europea per la pesca nominato dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata con l'accordo del presidente dalla commissione
Ecco l'obiettivo era proprio quello di assicurare continuità visibilità ed efficacia all'Unione Europea nei suoi rapporti con l'estero con l'esterno
L'amministrazione di Clinton dichiarò nel maggio due mila chiavi e Solana appena eletto rappresentava la realizzazione del desiderio di Henry Kissinger di avere un numero di telefono da chiamare per parlare con l'Europa
Chi devo chiamare se cerco l'Europa queste e da qui il soprannome di abbia Solana di mistero Europa
Anche se la posizione d'Inghilterra Danimarca Svezia e Portogallo e Finlandia si riflesse in maniera anche decisiva sul ruolo che mister pesca finita a ricoprire
Di un col ministero degli esteri europeo diventò il supporto della presidenza del Consiglio europeo in qualità di segretario generale del Consiglio ecco con l'aiuto di un segretario permanente e nel pollici Flamingo giorni warning unit l'Alto rappresentante avrebbe curato l'attuazione concreta delle strategie comuni e decisa dal Consiglio europeo
Contando sulla possibilità di prendere decisioni a maggioranza qualificate anche in tema di politica estera e di sicurezza
Quindi l'Alto rappresentante era soggetto insieme al Presidente gli altrimenti dalla commissione ad un voto di approvazione del Parlamento che esprimeva così un piccolo elemento di legittimità democratica del suo operato
Vado proprio chiudere
Trenta secondi le innovazioni insieme a questo trattato tra le varie innovazioni visto che dal dal punto di vista procedurale procedurale cambio veramente poco è sicuramente l'inclusione dalla clausola diciamo così di dalla procedura di astensione quindi con il quale uno o più Stati membri potevano decidere di non aderire ad un'azione di politica estera in tema di sicurezza senza tuttavia impedire agli altri Stati di adottarla quindi questo fu un grande passo avanti
Anche se accanto a questa clausola
Diciamo
Venne inserita è una clausola di salvaguardia anche per alcune categorie dove bisognava insistere per la decisione qualificata e quindi ogni Stato poteva in caso proprio se questa decisione ira contro
Lì diciamo per dichiarati e ragioni di politica nazionale non poteva essere concordata ecco che lo Stato aveva il diritto comunque parla proprio politica nazionale di di non aderire quindi Trattato di Lisbona del due mila e nove eliminerà la struttura a pilastri e quindi una parte di questi problemi la eliminerà e tuttavia il le crisi che abbiamo avuto nel due mila tredici in Crimea in Libia sottolineano ancora come questo rapporto intergovernativo e soprattutto la crisi di deficit democratico che è già stata citato oggi dato un paio di interventi relativo alla questione politica estera ecco
Non permetteranno all'Unione Europea di divenire tale nell'aspetto prima ricordato e quindi non potrà l'Unione europea
Perseguire quella fine quelle finalità che inserito nella Carta di Nizza quindi creare zone di pace libertà e rispetto e garanzie di delle democrazie dei paesi limitrofi e questo penso che dovremmo prenderne atto
Sono molto Graziano il il professor Zucchelli sono molto lieto di affidare poi alla nostra Presidente il testimone in quasi perfetto orario ricordo che però appunto questa istituzione che appunto così complessa e quella in cui noi abbiamo una un'importante affermazione di genere perché investire pesche in realtà spesso e Madame pesca e quindi questo è un dato significativo dal punto di vista anche della prosopopea figlia delle comunità e delusione
Grazie quindi allora il testimone adesso passa alla tavola rotonda conclude
Allora se prendiamo posto piano piano e abbiamo sci verso la conclusione di questa giornata secondo me insomma molto riuscita di studi sulle asta delle istituzioni europee che veramente a in qualche modo
Certo
Secondo me insomma una pagina anche diciamo relativamente nuova per nel nostro per la nostra disciplina
E voglio ringraziare se posso tutti i relatori e tutte le persone che hanno seguito fino adesso in fondo abbiamo cominciato alle dieci di mattina sono qui stiamo alle cinque e vedo sempre un pubblico molto atti attento e anche appunto che avrà qualche modo anche di esprimersi e volevo solo appunto prima i dare la parola a ai partecipanti alla tavola rotonda sottolineare questo aspetto che siccome è venuto fuori con molta nettezza di una multilicenza evita di questi temi e dura interdisciplinarità ammesso che ci sono due questioni differenti
E in cui però lo spazio per la sua delle istruzioni mi sembra che sia emerso con molta nettezza
E forse uno dei campi che meriterebbe ancora di essere approfondito
Non ovviamente molti dei miei colleghi e tre persone che sono intervenuti e lo hanno fatto in altre sedi l'aspetto che citava alla fine forse Francesco Bonini l'aspetto pro socratico ecco mi sembra che e questi studi ancora forse necessita di un approfondimento comunque insomma di un confronto su questo un po'lo accennavo William Fell Anna qualcosa è cambiato nella composizione ad esempio della cartuccia stesse e probabilmente insomma anche nelle altre istituzioni ma è solo uno spunto di riflessione
E anticipo come già aveva accennato Sandro guerrieri questa mattina che in attesa di pubblicare
Come auspico ospitiamo gli atti di questa giornata alcuni contributi saranno pubblicati sia nella nuova rivista di stare soluzioni europee e internazionali di seduta
E sia sulla rivista della Società ovvero le carte la storia quindi insomma cercheremo di non litigare ci contributi e di pubblicarli perché secondo me è anche necessario che insomma ci sia una la fresca rispondenza insomma rispetto agli atti al momento della giornata
E penso di aver detto quasi tutto quello che volevo sicuramente Palmisano dimenticata volevo ringraziare anche mi sono dimenticata questa mattina
I dipartimenti della Sapienza che hanno dato il loro patrocinio ovvero lettere culture moderne e scienze politiche e anche appunto l'Auser che ho già ringraziato e la sua Presidente che siete qui alla mia sinistra
E l'Archivio storico che ci ospita e degli archivi storici e l'Unione europea insomma è l'insieme di istituzioni a supporto di questa iniziativa
Quindi il tema della tavola rotonda che avevamo pensato all'inizio con i gli organizzatori a quello della guardare le la spettro del trattato di mass
E che dall'ASP dalla parte del sistema istituzionale italiano
E io ho pensato però pensiamo che forse vista la ricchezza degli interventi possiamo consentire a i partecipanti alla tavola rotonda di intervenire se lo ritengono su alcuni aspetti delle relazioni che ci hanno preceduto insomma con molta libertà quindi io pensavo di libertà dei temi ma non dei tempi
E pensavo a vi e a fare un primo giro di interventi di una decina di minuti
Consentire a qualcuno dei relatori o a qualcun altro del pubblico che voglia fare qualche domanda o anche puntualizzare alcuni aspetti che purtroppo nella brevità dei tempi non è riuscito a puntualizzare semper brevemente
E poi un ultimo giro di interventi dei componenti la tavola rotonda per realisticamente concludere per le sei sei dieci c'è un quarto insomma
Vediamo poi come il dibattito così si persone rimangono piacerebbe anche
Sentite
E intanto do il benvenuto a Daniela Preda che come abbiamo visto e e do la parola subito a Francesco Bonini chiaramente tutti i componenti di questa tavola rotonda non hanno bisogno di presentazioni insomma io dirò solo due parole sperando di non scontentare lì allora
Francesco Bonini ordinario di stare le sezioni politiche alla università LUMSA di cui anche rettore e tra l'indultino interessa hippy scientifici e pubblicazioni intanto sono interessa molto sulle istituzioni multilivello mi sembra la storia del sezioni multilivello e poi ha pubblicato e accurato
E due volumi insieme tra l'altro Sandro guerrieri ad altri il settennato presidenziale percorsi transnazionali Italia repubblicana e sempre con Sandro guerrieri la scritta le scritture della Costituzione nel quadro del secondo dopoguerra quindi do la parola
Votiamo no grazie grazie molte io volevo insieme con voi molto brevemente parlare
Del fatto ma anche dell'antefatto e delle conseguenze del fatto
Il fatto è l'approvazione in Italia del trattato di Maastricht l'Italia arriva dopo Francia Irlanda Grecia Lussemburgo
España quindi si classifica al
Al sesto posto al sesto posto con il fatto poi che la Danimarca che è stato prima viene recuperata poi in un secondo in un secondo momento dopo una falsa una falsa partenza
E questo fatto è un fatto Complesso come vedremo tra un attimo la prima del fatto bisogna parlare dell'antefatto che è stato ricordato è stato regolato questa mattina e cioè della legge io parlerò in termini più discoli istituzionale della legge costituzionale tre aprile mille novecentottantanove che è un fatto importante nella storia costituzionale italiana perché introduce per la prima e unica volta il referendum consultivo
Che o di indirizzo che una antica rivendicazione di una parte della cultura politica e costituzionale italiana e lo applica come sappiamo alla
Alle prove alle successive elezioni alla contemporaneità delle successive elezioni per il Parlamento europeo con questa idea di un mandato costituzionale costituente al prossimo Parlamento europeo
Mandato che in qualche modo sancire credo Sandra pericoloso stamattina il risultato direi bulgaro di questo referendum
Che si diciamo così sì
Sviluppa nella adesione italiana al trattato di Maastricht nell'annus horribilis per il sistema politico italiano mille novecentonovantadue
All'inizio dell'annus horribilis in un'ottica che è quella della del vincolo esterno
O della salvaguardia Esterna vincolo esterno che come sappiamo è stato teorizzato
Formalizzato da Menichella nel mille novecentocinquantaquattro come diciamo così garanzia della prima primissima fase del miracolo italiano e della ricostruzione poi sarà formalizzato dal punto di vista costituzionale
All'inizio della diciottesima legislatura
Quando viene trasferito nell'azione istituzionale suprema della della
L'istituzione di cui ci ospita e cioè al momento della formazione del primo governo contro in cui il vincolo esterno viene interiorizzato nel processo di formazione del governo
E quindi questo passaggio diciamo così questa
Questo filo rosso così filo rosso a nella approvazione del trattato di Maastricht un passaggio importante perché perché ma scritti viene approvato dal parla dalla Camera dalla Camera italiana nella seduta del ventinove ottobre mille novecentonovantadue ovvero dopo che è esplosa Tangentopoli e noi abbiamo una circa alcune centinaia di deputati che sono già investiti da avvisi di garanzia
E nel corso della seduta del ventinove ottobre mille novecentonovantadue Pannella che uno dei protagonisti del dibattito porta la notizia della perquisizione di cui è vittima il l'onorevole De Lorenzo
Che è uno dei fatti diciamo così istituzionalmente significativi di Tangentopoli
E quindi questo diciamo così rende in qualche modo traumatico un passaggio che invece avrebbe dovuto essere così come la firma del Trattato di Maastricht assolutamente inserito in questo unanimismo certificato dal referendum del mille novecento
Del mille novecento opera ottantanove
Il risultato comunque della votazione un risultato plebiscitario perché appunto soltanto sostanzialmente
L'estrema sinistra e l'estrema destra votano contro il trattato di massa di tutte le altre forze politiche compresa la lega che aveva ha assunto una posizione
Piuttosto critica che su cui non possiamo naturalmente vedere tutti i passaggi però abbiamo un approvazione significativo
Questo è il fatto appunto un approvazione in qualche modo che è il risultato di una storia ma che avviene in un momento molto complesso del sistema politico e anche istituzionale italiani
Quali sono appunto le conseguenze del fatto la conseguenza finale era complete interiorizzazione del vincolo esterno
Che è certificata dalla decisione di Mattarella di non procedere alla nomina del ministro Sacconi perché perché si tratta di uno dei temi in qualche modo di domenica non serve europea
Cioè c'è una trasferta una una un trasferimento del Domaine resterebbe che non è più legato alla concezione regalistica tradizionale dello Stato ma è allargato agli elementi dell'unione europea nel frattempo c'è il tema della riforma della Costituzione
Perché perché tutti i Paesi europei provvedono a riformare la Costituzione per adeguarsi al vincolo europeo
Il primo che è colui che ha cominciato e l'Olanda quando ha dovuto firmare il trattato Chamber
E poi via via il Lussemburgo il badge ore per per per per adeguarsi alle comunità e poi soprattutto la Germania con la riforma costituzionale pro Maastricht
E poi tutti gli altri Paesi che hanno era l'Italia che cosa fa dal punto di vista della riforma costituzionale
Il tema europeo Vieste ingorda atto della nell'ingorgo della riforma costituzionale
E qui abbiamo soltanto l'ultimo prestigio il piccolo prestigio che l'articolo centodiciassette nuova versione della Costituzione in cui appunto in cui appunto si fa cenno ai principi fondamentali della
La potestà legislativa era esercitato dallo Stato dalle Regioni nel rispetto della Costituzione nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario ed agli obblighi internazionali
Quindi in maniera un po'surrettizia viene diciamo così ed è sviluppato l'articolo undici viene sviluppato attuato l'articolo
Nella commissione D'Alema noi avevamo una nuovo titolo esplicitamente dedicato alla sarebbe il Titolo quinto dalla parte seconda nuova formula del della Costituzione
Che appunto sarebbe stato dedicato alle alle istituzioni alle istituzioni europee
Naturalmente questo questo tema un tema che viene inserito proprio perché fa parte siamo nel novantasette fa parte del processo di revisione costituzionale di tutti gli stati europei in corso dopo il Trattato di Maastricht
Ma ne rimane appunto soltanto pur piccola vestigia l'attuale formulazione dell'articolo centodiciassette della
Della Costituzione
Che permette che permette appunto un sostanziale adeguamento dell'Italia al nuovo quadro della dell'unione europea dal qui
Questo per quanto riguarda il punto di vista istituzionale aggiungo una brevissima postilla sul su quello che
Viene è stato definito in un bel libro ormai molto risalente lo turno neo liberale
Cioè l'adeguamento dell'Italia al mood neo liberale Espresso ad veicolato anche dalle istituzioni europee sulla base delle acquisizioni diciamo così del percorso Nuova Zelanda Australia
Regno Unito Stati Uniti e per certi aspetti Canada
Tutta la questione delle privatizzazioni e nella de statizzazione del sistema Italia
Che avviene e concludo secondo la logica dell'annus horribilis mille novecentonovantadue in cui si gettano le basi di questi processi cioè una logica
Non coordinata non programmata
Una logica in qualche modo per certi aspetti obbligata e per altri aspetti non attuata in termini di efficienza di efficacia e di economicità che pure sono i principi del turno neo liberale
Grazie anche nella capacità di sintesi gonfiabili così
Essi tanto ci sarà anche modo di
Internare
Dalla frana a Daniela Fini Cynic professoressa ordinaria di stare economica a Tor Vergata e e anche lei non ha bisogno di grandi presentazioni in questo ambito
E si è occupata molto del ruolo dello Stato in economia e di storia dell'integrazione europea anche con riferimento ovviamente agli aspetti economici e sociali e ha scritto appunto accurato
Un volume che culture economiche e scelte politiche nella Costituzione europea nonché altri saggi proprio sul tema dell'integrazione europea e quindi chiedo la parola
Scusatemi grazie presidente io prendo la palla al balzo sherpa Special veniva usato l'assist profeta
Perché
Non mi soffermerò molto su questo perché Rocco ho colto piuttosto la suggestione di Antonella Meniconi di proporre qualche riflessione anche sulle diciamo interventi di una giornata così pensa come oggi in cui è stata talmente pensa che abbiamo avuto poi poco tempo per commenti domande quindi vado piuttosto su qualche spunto che mi è venuto dagli interventi di oggi ma non possono non cogliere quello che tu dici e cioè
Diciamo quello che avviene all'Europa vincolo esterno di Cavriana memoria con diciamo dopo Maastricht che coincide con il nostro novantadue ma che era già in gestazione da prima quindi le privatizzazioni la creazione di nuove istituzioni in Europa come l'Authority Antitrust tanto per dirne una ma non l'unica
Lo shock
Che arriva per alcune in diciamo istituzioni perché nella mia visione anche le impresa sane istituzione specialmente grandi come le grandi imprese pubbliche lì ritratta prima fra tutte
Uno shock
Non così inatteso come e non così non voluto Sanzo che chi
Lo frequentava all'epoca ricorda che Andrea Pierluigi Ciocca ricorda che Andreatta avesse detto cioè non c'è stato portato solo dall'accordo Andreatta Van Miert
Alle privatizzazioni poi fatte in modo affrettato in modo pasticciato diciamo su questo ma che abbia detto più volte io gli tolgo il giocattolo quindi quest'idea di razionalizzare e in qualche modo depurare degli elementi più critici quella che era diventata da una grande impresa propulsiva
Diciamo in qualche modo una
Così un terreno di raccolta del consenso diciamo cattivo uso delle diciamo dell'impresa
Quindi
Da un lato l'input fortissimo per le istituzioni economiche che deriva da Maastricht
Prima fra tutti alla Banca d'Italia che piano piano si ritrova in qualche modo con sempre minori competenze all'inizio nel governare la politica monetaria ma dopo piano piano fino ai tempi più recenti addirittura con la vigilanza quindi diciamo quindi da un lato lo choc rispetto ad alcune istituzioni che erano e sono ancora ma insomma portanti nella diciamo panorama istituzionale italiano come la Banca d'Italia che sappiamo bene che ha avuto un ruolo che è andato al di là da del ruolo tecnico no nel suo ruolo tecnico prima e dopo il divorzio dal al tesoro come Leonida ci insegna e poi appunto la nascita di nuove istituzioni nel campo economico l'acquisizione di quella che in quel momento sì presentava come una Unione Europea ispirata dei principi neo liberal no dei principi della globalizzazione che aveva fatto molto proprio in un periodo
Quindi in qualche modo uno sci
Ok
Istituzionale in una visione delle istituzioni alla Douglas no Hassan quindi tangibili e intangibili
Anche di cultura e di prassi diciamo di a tutto campo per l'economia italiana e delle istituzioni economiche in particolare
Riprendendo lo spunto di mediante diciamo del di Antonella Meniconi io vorrei così dire qualcosa su alcune idea è che mi sono venute ascoltando le relazioni di oggi in interessantissime devo dire veramente interessanti primo il primo filo rosso che ha cercato di disegnare tra le varie eh la contesa tra le istituzioni europee che parte esisteva già prima ma che con Massimo si fa più vigorosa più visibile
Anche di fronte all'emergere di una nuova istituzione ancora dibattuta ma insomma come la BCE diventa destinata a diventare sempre più importante
Sandro infatti Guerrieri ha parlato di il di un Parlamento europeo che vuole un contrappeso alla BCE che non è non fa parte dell'idea di un contrappeso non fa parte solamente della così del grande manterrà della democratizzazione dei processi ma fa parte anche di una costante impegno del Parlamento affinché per acquisire nuovi spazi per acquisire maggiori spazi sarà anche sulle materie economiche pensiamo alla questione del bilancio delle risorse proprie quindi inizia una lunga marcia del con Maastricht una lunga marcia del Parlamento europeo per ampliare i propri spazi sulle questioni economiche quindi bisogna trovare un contrappeso alla BCE che si profila già come un'istituzione
Potente diciamo in qualche modo
Nello stesso tempo in questa contesa tra istituzioni alcune smarrisco né invece così in qualche modo le ragioni della propria esistenza il Comitato economico e sociale resta in vita gli viene dato a un potere d'iniziativa però in qualche modo e questa contesa tra le istituzioni europee che Maastricht apre che non insomma da allora non è mai stata risolta in qualche modo è stata risolta formalmente ma e Sempre su sottesa
Ci inserisco anche lei la contesa tra le sotto istituzioni chi un po'a guardando le vigili della diciamo della commissione
Sa benissimo si lamentano quelle del vigili attività produttive della DG Agricoltura della preponderanza assoluta della DG Competition della DG Concorrenza
Che assolutamente da Mina e è egemone nell'impose c'è una diciamo in qualche modo una tirargliela tra diverse normative la DG Concorrenza fino a poco tempo fa a Sempre prevalso diciamo questo
Sarà poi oggetto di qualche lavoro più strutturato
E questa contesa tra istituzione europea mi pare che vada inserita in una qua generale crescita ovviamente delle istituzioni no dal punto di vista dei numeri sotto il profilo delle materie di cui si occupano delle competenze esercitate i numeri poi con la con il mega allargamento ovviamente sono cresciute a dismisura ma diciamo è una crescita delle istituzioni in cui mi pare non vada sottovalutata una cosa che è emerso che anche Antonella risolvermi ha ricordato diciamo la prosa ecografia no cioè il ruolo degli individui alcuni relatori l'hanno già messo in luce gli individui sono portatori non solo di posizioni interessi nazionali diversi
Ma anche di culture giuridiche di culture istituzionali di culture economiche differenti
E questo diciamo viene fuori e queste culture economiche giuridiche istituzionali sono in larghissima i casi parte penda anti rispetto diciamo alla
Formazione nazionale che i gli esponenti protagonisti che si trovano lì hanno vale per la BCE come leoni che ha messo in luce anche se poi ci sono casi apparentemente contrastanti come William Fella ma ha messo in luce di europeizzazione delle culture che sta che viene plasmata all'interno delle istituzioni europee no quando parlava della corte di giustizia in cui il primo presidente era un francese con tutte le diciamo in qualche modo anche così le visioni etiche dei francesi quando sono nelle istituzioni europee l'ultimo presidente invece è una persona che si è formata né sulla European law quindi non su un diritto nazionale quali prestato alla Corte di giustizia europea ma su già un campo un ha una sua struttura metodologica suo Statuto Matteo logico che è la Juve affinarlo quindi diciamo va di pari passo da un lato il confronto tra individui e tra cultura che non vuol dire solo confronto amata interessi nazionali va al di là e invece la il re piani session come papello l'ha definita all'interno delle istituzioni europee
Io non voglio occupare molto altro tempo solo direi
Diciamo qualcosa che ha mi ha così un'idea che mi ami venuta in mente ascoltando Pierce l'urlo
Che ha messo in luce tutte le preoccupazioni ha parlato di anche Saiti della commissione Man mano che ci si avvicinava a Maastricht oltre che subito dopo ecco quello fa venire una grande curiosità di esplorare maggiormente carte permettendo in carcere
Il backstage
Ossia il dibattito che ha portato alla redazione del trattato cioè sarebbe il sogno sarebbe vedere le brutte copie con le cancellature e le correzioni quello sarebbe rifiutino uomini la massima ambizione dello storico e anche qui anche in quella redazione dei trattati
Il ruolo degli individui è fondamentale cioè il ruolo dei protagonisti che hanno lavorato sui trattati
Perché questo parte contribuisce anzi a spiegare anche no
Quella Azzariti della commissione sì certo è un'ansietà
Rispetto a una commi a una comunità che si sta trasformando in Unione in un mondo post guerra fredda che sta cambiando quindi vediamo doc dove andremo a finire quindi l'ansietà ci sarebbe stata comunque ma anche un'ansietà rispetta la possibilità di controllare la redazione del trattato cioè di aver un ruolo attivo nella redazione del trattato certo nelle fonti dovrebbero consentirci ora non lo sappiamo ma questo sarà oggetto di un un
Grazie al Daniela di quest'intervento che ci consente subito di dare la parola al professor Paolo con sano che è stato a lungo linee dal advisor della Commissione europea per circa vent'anni fornite
Mi hanno detto e ha insegnato anche all'Istituto universitario europeo di Fiesole che quindi in qualche modo consente anche di di fare un l'abbiccì Adina su questo backstage potremo farla e già stato un po'annunciato il pro-soluto perché tutti gli altri che l'hanno studiato però parimente forse lei ci può dare ancora di più uno sguardo o comunque le scelte venga
Come come grazie grazie dottoressa che grazie agli organizzatori per avermi invitato questo interessante
Convegno in cui si parla si è parlato per ora delle situazioni e delle modifiche apportate dal Trattato di Maastricht tra le stesse istituzioni non si è parlato ancora ma occorrerebbe un intervento diciamo a parte
Del delle modifiche che Maastricht ha portato alla prassi cioè alla alla pratica dell'istituzione perché sulla cosiddetta ansietà si è espresso il professor ladro
è proprio giustificata dal fatto che il trattato di Maastricht se avremo il tempo di di parlarne ha ridotto la il ruolo e le funzioni della
Della della istituzione europea più o più originale perché la la la la commissione
La Commissione come sapete non resiste negli anni negli Stati e quindi giustifica un trattamento dice appare
Non è possibile fare una comparazione un parallelo tra il Trattato europeo
Modificato buttato a Maastricht e poi modificato poi Adams Taman udienza e Lisbona che il sistema istituzionale italiano che invece avendo una Costituzione rigida che Enrico
Come si dice consente più francamente più difficilmente delle modifiche della Carta
Cosa che si comprovata perché ci sono stati tre referendum se non sbaglio per la modifica della Costituzione italiana e solo uno quello sulla modifica dell'ordinamento regionale avuto un successo
Se potevo prima di entrare in quindi non so se avrò il tempo di arrivarci ma insomma
Parlando brevemente il sistema istituzionale italiano
E se fondato come la maggior parte dei sistemi istituzionali dei Paesi europei se facciamo eccezione dalle cosiddette democrazie illiberali sul principio della separazione
Tra i poteri
Registrati esecutivo giudiziario
Mentre nel sistema istituzionale europeo che si tratti di Maastricht ma siete davvero anche per il trattato successivo anche per il Trattato di Lisbona non esiste non vige una vera e propria separazione tempo ti e questo perché abbiamo un'istituzione che la Commissione europea che non esiste negli Stati nazionali che partecipa sia al potere legislativo perché ha un diritto di iniziativa quasi esclusivo
Partecipa al potere si esecutivo
Perché addotta duecentotrenta decreti delegati atti delicati decreti legislativi altrimenti dette
Almeno questa è la cifra dell'anno scorso e circa quattro mila atti esecutivi o decreti ministeriali
Quindi questo è un ruolo sempre o il annualmente quindi sono cifre che valgono annualmente che fanno che da da quando esiste l'integrazione europea la Commissione europea ha adottato
Per fare una cifra
Approssimativa circa centoventi mila
Decreti che siano legislativi scopre l'isteria
E financo c'ha un potere quasi giudiziario
Perché la Commissione esercita un ruolo comparabile a quello di un procuratore generale ricorrendo alla Corte di giustizia europea per violazione dei trattati o dei valori dell'Unione Europea
E comminando delle multe delle sanzioni per violazione delle norme sulla concorrenza in particolare
Non è un caso che Giuliano Amato che è stato voi sapete vicepresidente della Convenzione europea nel due mila due due mila tre
Nel suo discorso inaugurale della convenzione nel due mila due aveva detto la famosa frase che no ma Montesquieu non l'ha mai visitato Bruxelles
E ed era vero ma è stato vero anche dopo la convenzione perché malgrado viaggi i cambiamenti apportati dalla prima dalla Convenzione europea e poi dal Trattato di Lisbona Montesquieu ancora oggi a anche se ha visitato Brussel gli è stato spiegato che la separazione dei poteri non è applicabile nel sistema e copre proprio perché c'è la commissione che partecipa a tutte e tre pieni poteri l'abbiamo visto esiste anche un consiglio e talvolta anche un Consiglio europeo in violazione degli stessi trattati badate bene
Che esercitasse il potere esecutivo in aggiunta alla Commissione sia il potere legislativo
Deciderò poi se volete qualche caso in cui Consiglio europeo si è addirittura interferito nell'adozione di leggi europee caso più
Flagrante è stato quello delle quote di emissione nitriti
Carbonica che sono state fissate per i capi più pur essendo un direttiva europee
Come tante altre
In questo caso direi che non c'è una vera differenza tra il sistema italiano e quello europeo in quanto anche il più governo italiano partecipa al processo legislativo quando presenta disegni di legge ed esercita il potere esecutivo
Mediante l'adozione di atti Telegatti ove le leggi delega e di atti esecutivi quali decreti ministeriali
Da notare che bisognerà aspettare il Trattato di Lisbona per apportare alcune modifiche di natura costituzionale al sistema istituzionale europea
Solo con l'Hezbollah sono stati soppressi muniti pilastri i famosi tre pilastri che sono la Comunità europea il primo pilastro la politica estera e di sicurezza e gli affari giudiziale
Sono stati soppressi può benché siano state mantenute le procedure di decisione cosiddette intergovernative per sia per la politica estera che per gli affari giudiziaria
Sempre con Lisbona è stata soppressa la competenza della Commissione europea per adottare degli atti delicati senza l'accordo delle legislatore o europeo priva di Lisbona la commissione come abbiamo visto poteva adottare delle modifiche delle leggi senza l'accordo delle legislature altro che deficit democratico fissi trattato in cui
In un caso in cui l'organo esecutivo modifiche a una legge senza l'apporto del notizia fallita potestà di adottare una legge oggi decreti delegati sono adottati previo accordo sia del Parlamento europeo che del Consiglio
è stato introdotto con Lisbona ma siamo fuori da Maastricht uno strumento di democrazia partecipativa quale l'iniziativa legislativa dei cittadini europei anche se gli effetti sono stati molto ridotti
Per il resto Maastricht come sappiamo ha introdotto il metodo Inter intergovernativo cioè decisioni del Consiglio
All'unanimità senza la partecipazione del Parlamento europeo o previo un parere puramente consultivo di questo non solo formalmente per il secondo il terzo pilastro politica estera affari giudiziari ma anche sostanzialmente la politica economica inoltre come gli ho detto prima alcune decisioni fondamentali prese o avallate dal Consiglio europeo il quadro finanziario pure Noale meccanismi di sostegno finanziario quali Next Generation e il il Regolamento sulla condizionalità del bilancio europeo e come ho detto prima le quote di dimissione di anidride tempo unica sono state fissate contra legem dal Parlamento dal dal consiglio copre
Aggiungo a questo per completare il quadro che la maggior parte delle decisioni legislative europee
Pur potendo essere adottate a maggioranza qualificata in quanto sono fondati su basi giuridiche maggioritaria
Se hanno continuato a essere prese all'unanimità quindi con un contenuto che avvocato sul minimo comune denominatore degli Stati all'incirca tenetevi il presidente mi temi forti l'ottanta per cento dei casi solo nel venti per cento
In Europa si vota a maggioranza quando si potrebbe votare a maggioranza non quando naturalmente bisogna votare all'unanimità lì bisogna votare non lo vedo ma anche potendo votare a maggioranza gli Stati sono abituati al consenso quindi nell'ottanta per cento votano all'unanimità
Finite forse ho scritto troppo quindi non cerco di sopprimere quello che la diciamo l'aspetto gli aspetti più essenziali importanti
La sconsiglia col Trattato di Maastricht come sapete ha introdotto il cosiddetto principio di sussidiarietà l'abbiamo già sentito ospite stamattina quindi non lo ripeto
Era già nel trattato Spinelli diede il progetto di Trattato ma è stato introdotto formalmente Tamas
E d'altra parte una lista di esaustività delle competenze dell'Unione Europea non c'è nel Trattato di Maastricht ci sarà poi nel Trattato di Lisbona
Nel sistema costituzionali italiano invece la modifica dell'articolo diciotto centodiciassette della Costituzione come ha ricordato il professor Boni
è avvenuta nel quadro dei rapporti tra Stato e regioni e ha permesso di formare una la una che era quella
Dell'articolo undici perché si si dice che l'articolo undici consente le limitazioni di sovranità verso gli organi sovrannazionale ma all'epoca non c'era
Quarantasette dell'Unione Europea quindi non si può dire che con l'articolo undici si è voluto consacrare il primato del diritto europeo che non esisteva
è stato successivamente è stata la giurisprudenza sia voluto interpretare l'articolo undici nel senso dei vincoli dell'ordinamento del dell'Unione europea e solo una modifica all'articolo centodiciassette è stato introdotto appunto il fiume ritardato professor Bonini la il vincoli risultanti dal dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali quindi se non era costituzionale prima lo hai diventato dopo
Quindi tutta questa la polemica
Di questi giorni sul fatto che l'articolo undici non consentiva queste limitazioni di sovranità non la nessun senso
Perché la modifica è stata fatta prima per via giurisprudenziale interpretazione e poi per via i loro ma con la modifica del centodiciassette
Dell'articolo centodiciassette
Un punto solo su questo poi se volete sì abbiamo tempo sì sì stizzite ancora disposti a sentire qualcosa sulle Ande la utilità delle parassiti della della prassi europea ci ha ridotto come vedremo le competenze
De il ruolo delle realtà Commissione europea
Volevo dire perché il principio di sussidiarietà ha provocato già un effetto perché ha ridotto l'attività legislativa della Commissione
La Commissione negli anni ottanta proponeva al Consiglio oltre alle trecentocinquanta mille quattrocento leggi europee cioè proposte di legge occorre quando dico leggi europee dico direttive e regolamenti naturalmente
Oggi come oggi siamo scesi come ha detto il primo ministro
Britannico quando se ne contato volevo vantarsene prima del referendum sulla break Seat aveva ottenuto d'Inghilterra o comunque gli Stati membri
Ci la commissione presentarsi oggi tra le ventitré e trenta proposte legislativa annuali
Il vita trecento quattrocento attenti trenta proposte poi non parlo poi della dell'aspetto della l'adozione di queste proposte riescono a tutti
Mi fermo qui
Rimane
Al professor Ponzano che ci ha dato uno sguardo sia sulla parte diciamo costituzionale ma anche appunto quest'ultima osservazione sulla prassi che sicuramente sarà oggetto di un'asta riflessione adesso do la parola la professoressa Daniela Preda che professoressa ordinaria di storia contemporanea all'Università di Genova e si è occupata anche lei appunto della storia della costruzione che l'Europa unitaria
E segnalo solo appunto il suo volume suddiviso io io Lucchina Union e mi pare da ultimo pochi anni fa
Uno studio su Alcide De Gasperi le basi politiche dei Progetti trattato Pagliuca
Avvenuta grazie presidente
Mi spiace non aver eseguito la maggior parte delle relazioni dalla storica non delle istituzioni mi permetto di proporre qualche riflessione o più in generale sul Trattato di Maastricht partendo da quello che diceva Paolo Ponziano che avrei continuato ad ascoltare ancora per altri ma per molto altro tempo ovvero modifiche della e delle istituzioni modifiche nella prassi
Io aggiungerei modifica anche degli obiettivi e delle aspirazioni
Perché mille centottantanove sicuramente è stato già detto mille volte oggi può pento di grandissima svolta il Trattato di Maastricht si inserisce è un momento di cerniera cioè viene pensato
Prima della della caduta del muro di Berlino e viene attuato dopo si trova come dire a cavallo di due mondi totalmente diversi siamo nel passaggio dal bipolarismo al multipolarismo cioè siamo nel passaggio per per integrazione europea un momento fondamentale cioè qui abbiamo il passaggio
Da un mondo in cui europeismo e atlantismo quasi si sovrapponevano per tanti versi e in cui la c'era una statua è stato qualità di riferimento che era quella americana sulla nel campo di quello che sono i due pilastri fondamentali della sovranità quindi la difesa era munita
Quindi lungo tutto il percorso della seconda guerra mondiale per quanto riguarda la difesa sicuramente l'atomica la NATO per quanto riguarda la moneta il dollaro chiaramente almeno fino al mille duecentosettantuno e viene Paesi europei sicuramente hanno saputo immediatamente anche rispondere all'indebolimento di quella sul di questa sovranità di riferimento perché è già negli anni settanta hanno proposto delle sa hanno fatto delle proposte importante proprio sul tema della moneta con il piano Werner prima di tutto che sarà un po'anticipatore diciamo così della dell'unione economica e monetaria
Poi con l'uso eccetera
Ecco quindi una una prospettiva diciamo così in cui l'Europa non aveva una poco una bisogno di scegliere la necessità di scelta tra il fatto di essere federazione o confederazione
Poteva rimanere diciamo così a metà del guado sostanzialmente
Proprio perché non aveva bisogno di una statualità forte dopo l'ottantanove le cose cambiano decisamente nello nell'ambito del multipolarismo
Agli Stati europei si devono chiedere qual è il posto dell'Europa del mondo qual è l'identità europea quale può essere una statualità europea
E questo secondo me lo fanno molto bene a Maastricht e il Governo italiano lo percepisce e ha un ruolo importante proprio su questo versante
Lo fanno bene a Maastricht perché a Maastricht si muove su tre dei temi fondamentali della sovranità si muove sulla difesa sulla moneta ma si muove anche sull'istituzione
è vero l'istituzione poi vengono abbandonate però c'è una conferenza che parallela a quella economico monetaria che si muove a partire dal mille novecentonovanta
Un Consiglio europeo di Dublino poi viene avviata proprio a Roma
Ed è fortemente voluta dal governo italiano che riguarda le istituzioni dopodiché come spesso è avvenuto nel processo di integrazione europea le istituzioni vengono un po'allontana accantonate si dice ne riparleremo in seguito
Ma e si va avanti soltanto sul terreno monetario neanche del tutto e anche con i nomi comunitario semplicemente come tale
Però detto questo sicuramente c'è un'attenzione diciamo così i temi della sovranità quindi moneta
Difesa
Istituzioni moneta andiamo a vedere qual è la strategia però il metodo che viene utilizzato moneta il metodo che viene utilizzato è un metodo Monetti hanno
Funzionalista quello che è sempre stato il gradualismo costituzionale del passato
Per quanto riguarda la difesa siamo all'interno invece di una strategia completamente di carattere intergovernativo per quanto riguarda le istituzioni invece pensiamo la strategia di carattere invece costituzionale
Quindi l'Italia il governo italiano si muove soprattutto sul tema delle istituzioni quindi si muove soprattutto nella linea che parla del governo italiano da De Gasperi in poi sul tema sostanzialmente della della strategia costituzionalista
Che non viene che non viene attuata d'accordo che cosa
Maastricht ci dice di nuovo dal punto di vista soprattutto dell'integrazione dei piccoli passi quelli che stiamo facendo ancora oggi e e e come ci interroga diciamo così sull'oggi
Volevo a riprendere una una affermazione di Tommaso Padoa Schioppa fatta nel due mila e due siamo nel periodo in cui si pensava alla convenzione c'è la convenzione europea Tommaso Padoa Schioppa scrive perché cosa che apparentemente sorprendente cioè dice per l'economia inclusa la moneta il processo costituente sostanzialmente compiuto
E poi ancora ripete la costituzione economico europea sostanzialmente esiste già
L'unione si è gradualmente dotate di regole legislazioni istituzione di un assetto monetario comune e poi continua e in estrema sintesi
Riconduce questa costituzione economico europea la combinazione fra quattro grandi politiche moneta Bilancio lavoro mercato
Con quattro livelli di governo europeo nazionale regionale o municipale ai quali essa assegna le competenze di governo e dice il governo della moneta in una funzione europea il bilancio regole europee rapido ampliamento
Regole che poi vengono ampliate nell'ultimo test negli ultimi due decenni attraverso il Six spetti Túpac il fiscal coperte eccetera eccetera eccetera fino arrivare Nesta Generation e più
Ma per il resto diceva per il Bilancio siamo ancora nella quadro della funzione nazionale la politica del lavoro non è di competenza europea se non in misura minima ma la politica del mercato è prevalentemente europea insomma sostanzialmente Padoa Schioppa parla di una costituzione economica tra virgolette cito originale di carattere federale in cui relativamente poche materie sono accentrate al vertice
E che si basa sostanzialmente sul principio di sussidiarietà di cui oggi sia largamente le ha largamente parlato questa non è una opinione a sé stante perché se andiamo a vedere anche Lorenzo Bini Smaghi
Scrive imputato un articolo proprio intitolato L'Unione monetaria e unione politica la stessa cosa dicono
Dario Francesco velo in un recente volume in cui si sottolinea proprio il carattere la natura costituzionale del Trattato di Maastricht con specifico riferimento alla BCE
E al fatto all'elaborazione dello Statuto della BCE che ancora una volta Cito ha una valenza costi cui costituzionale garantisce l'indipendenza della banca sia rispetto agli Stati membri che alle istituzioni e agli organi comunitari e ne indica l'obiettivo la stabilità dei prezzi dell'intera unione
BCE ancora anche per me lo organizzata in modo federale cioè impone agli organi centrali della banca di cercare il consenso delle banche centrali nazionali a trave
Un processo di consultazione esteso ai poteri pubblici nazionali chiamati a Cortina le i coordinare il governo dell'economia fra i poteri pubblici e la banca quindi questo consenso di cui prima
Paolo parlava con quattro riferimento invece alla formulazione delle leggi sicuramente viene considerato in questo caso come qualche cosa di positivo proprio per permettere una maggiore sintonia
Chiudo perché finché poi quello che è
Sottolineando il fatto che a mio parere l'Europa Money Diana ha continuato negli ultimi negli ultimi tempi dopo il Trattato di Maastricht sui
Il suo cammino di carattere graduali visti Coop eccetera eccetera ma
Ma scritta non ha sciolto quello che Enrico il nodo Gordiano che è sempre stato presente nel processo di unificazione europea
Ovvero il fatto che ha ampliato molto le competenze ma non era ampliato altrettanto i poteri di controllo democratico quindi in qualche modo ci troviamo di fronte alle stesse problematiche acquisti pur pose di fronte acide Degasperi quando andò a chiedere ai suoi colleghi ministri degli esteri in maniera forte
Il fatto il fatto di avere un controllo allora si diceva del Bilancio qui stiamo parlando di moneta
Allora vogliamo l'esercito europeo vogliamo bilancio europeo benissimo vogliamo che gli Stati nazionali limito nella nostra vanità e trasferisca una delle competenze a livello sovrannazionale ok però ci vuole uno controllo a livello sovranazionale quindi anche i poteri che vengono e eliminati tolti agli Stati nazionali devono essere trasferiti poi livello sovranazionale quindi io credo che questo sia un punto che sicuramente Maastricht non ha risolto e che rimane ancora in campo aggiungo soltanto che il governo italiano
A nel backstage Daniela
A molto allora su Bettelli stage presso gli archivi e io non mi batterei più di tanto perché io ho visto quale di Andreotti ti assicuro gli articoli di Andriola Andreotti teneva tutto persino i menu qualsiasi cosa
Però le cose fondamentali non ci sono cioè il famoso appuntino eccetera c'è qualcuno ma probabilmente probabilmente sono più o nelle nelle telefonate nel e nelle conversazioni private però detto queste ci sono due episodi che sono stati raccontati da Tommaso Padoa-Schioppa che secondo me
E ce ne sono di particolare interesse sono la folle fonti orali vengono della fonte orale
E ci dicono sostanzialmente che fu Andreotti a chiedere attraverso un suo modo particolare di come era come ha fatto lui
Di odio per modus operandi di non parlare di moneta comune ma di moneta unica quindi noi parliamo di moneta unica perché l'ha voluto Andreotti e di e si è imposto agli altri ministri
E dall'altro lato anche preteso in qualche modo attraverso della delle conversazione
E poiché ebbe con cui le commenteranno eccetera preteso la fissazione della data per la seconda fase della del processo contro della moneta quindi queste sono secondo me delle testimonianze che ci dicono come il governo italiano abbia avuto un ruolo importante all'interno del Trattato di Maastricht ruolo spesso misconosciuto purtroppo
Ma sui temi fondamentali cioè non un ruolo magari troppo gravi molto evidente ma proprio sui temi fondamentali che era che porta ma avrebbero consentito il processo di andare avanti
Grazie grazie Daniela Preda di questo diciamo anche spunto diciamo se vogliamo non solo sostanziale ma anche metodologico che si riferisce ad esempio le fonti orali
Perché esiste come sappiamo e forse andrebbe Perucci fai deve fare un accenno anche un grande deposito di interviste di fonti orali presso il sul sito dell'archivio degli archivi storici il mio europea
E qui gli studi presso può grafici sono possibili anche sono stati fatti poi sulla corte di giustizia smaltire istituzioni anche grazie alla grande raccolta di biografie di profili biografici
Che su quel sito io vorrei sapere se c'è qualcuno che vuole
Fare un piccolo intervento anche una domanda ai nostri tra Torino e seri prego
Se voi avvicinarti
Di fratelli Leon radicale ossia comunque
Bene faccio
Se sono breve divento forte lungo previsti ex ci pareva i trenta secondi di molti relatori che poi c'è il Kronos cerca Eros personale no io devo dire che apprezzo molto il fatto che voi siate tutti perché il segnale
Cioè amate soprattutto il professore la norma cura al di sopra di tutto e di tutti però devo invece richiamarli su secondo me l'attualità
Maggiore drammatica attualità che ci offre Carl Schmitt
Cioè è stato ricordato prima politicizzazione
La politicizzazione ci porta alle dicotomia ora senza arrivare amico nemico però c'è una guerra in corso quindi potremmo anche dirla
Più che la dimensione della difesa più che la dimensione dell'economia
Più che la dimensione monetaria
Qui c'è ma non mi aspettavo che fosse un business ma anche i convinto ma su modulo Schioppa ha elaborato quanto nel Medioevo si cerca di cambiare il mondo dopo il migliore Francesca ripensando a quel testo sacro della Bibbia sul tema dell'uso del denaro
Dove c'è questa elaborazione culturale perché il problema culturale
Nel momento in cui si crea la dicotomia e qui l'odio fare l'associazione e la domanda siccome un amico faccio un dispetto allevatore della LUMSA e la dicotomia entra in Europa della riforma che a differenza anche delle a dispetto della ubicazione geografica il calvinista ormai e la classe dirigente calvinista olandese sono accomunati
Per la discussione dell'uso delle risorse ma persino la Germania oggi che sul gas gioca un ruolo piuttosto singolare guarda caso il Sinodo tedesco
Rischia di cattolico resta rischia di proposte il stanchezza e di creare una diaspora
Il processo quindi caro Ettore so che a siamo amici quindi agli amici si fanno questi spetti non mi permetto di provocare il professore cui ho già detto che io sono qui ci mettiamo che e il problema è che l'Occidente europeo
Un Occidente
Multiculturale laddove l'Occidente americano interculturale
E dell'interculturalità a come forma di sabato il federalismo laddove la multiculturalità se non riesce a trasformarsi in interculturalità
De accontentarsi di una forma di Stato confederale
Che ne dice
Grazie
Grazie di questa spunto e che ci consente poi di fare anche un ultimo giro se non ci sono altri interventi a questioni fare un ultimo giro la nostra tavola rotonda non so se la pretendente dell'Archivio Storico vuole dire qualcosa o magari alla fine tanto stiamo chiudendo insomma della un saluto finale non so se altri vogliono intervenire altrimenti do la parola al chiamato in causa
Il magnifico rettore
Prego
O
Sono sono d'accordo che a mio avviso l'Unione europea una società di stati una state per punirlo ma questo trombosi appartiene alla questione delle definizioni vi sulle sulle cose che hai detto
Non mi avventuro a proposito come dire ricordava Daniela prima quando parlavamo insieme c'è stato questo lungo dibattito sulle radici cristiane dell'Europa perché non sapevo bene cosa significa farà dice cosa significava cristiane quindi tutta una cosa una cosa complessa io direi che il il tema interessante in questa sede è la questione della periodizzazione perché l'intervento di Daniela
Preda era molto significativo nel senso che diciamo così l'ipotesi Padoa Schioppa Bindi di Bini Smaghi eccetera va bene per la fase diciamo così Marciante della globalizzazione
Tra tra il preposto ottantanove e quello che succede dopo adesso è un modello di sviluppo fallito nel senso che il i i i fondamentali economici le tensioni sociali ci dicono che non basta cioè andava bene per per per esprimere quella fase adesso siamo in una fase diversa
Qui ci sarà qualcosa di diverso non sto a dire il nuovo modello di sviluppo che è una parola vecchia
Però utilizzata per per cercare di DDT porre la domanda su che cosa c'è di nuovo
Però cioè il tema è questo questa roba qui cioè c'è una periodizzazione e quindi la la fase diciamo così ascendente si è conclusa e adesso c'è qualcos'altro in cui ritornano i fondamentali della politica
E della democrazia dicevamo appunto questi questi poteri che non
Non
Non si possono configurare come luogo come dicono i costituzionalisti tra poteri eccetera cioè in realtà sono è tutto molto complesso c'è un po'di antico regime io avevo citato
Nel in questo lavoretto sulla storia costituzionale una cosa che mi ha ha fatto leggere il compianto il compianto Muzzarelli cioè una un libriccino di una diplomatico francese seguiranno che che appunto che appunto ha scritto che ha scritto guardando sul lungo periodo scriveva credo nel novantadue
L'idea di nazione è una forma politica effimera una eccezione europea una precaria transizione tra l'età dei re e quella neo imperiale
In realtà l'Unione europea le Comunità europea solo una risposta evolutiva alla questione dello Stato una risposta che è ancora aperta che è affidata credo la responsabilità di tutti noi
Tra l'altro
Posso dare una risposta anch'io alla domanda allora io ma l'articolo era in due parti la prima velocissima però ovviamente multiculturalità e interculturalità a mio parere noi abbiamo una grandissima interculturalità lei pensi e romanticismo al Rinascimento all'Illuminismo cioè le grandi correnti
No no da porterà sta parlando di cultura le grandi correnti culturali non sono né italiani né tedesche né francesi mi scusi però da questo punto di vista le dovunque vada in Europa trova lo stesso stile architettonico molto spesso modificato eccetera eccetera
Ma trova delle grandi
Linea di continuità
Poi volevo soffermarmi sul concetto di crisi senza dell'importanza delle crisi nella storia integrazione europea perché questo mi consente di dire che effettivamente i tempi sono molto cambiati abbiamo avuto delle crisi importante due mila otto due mila dieci
Crisi colpite adesso crisi ucraina eccetera eccetera
L'Europa ha saputo dare delle risposte personalmente col
Mi conoscete bene nel senso che io sono più spinelliana che modesti Anna però mi rendo conto che l'integrazione europea sta andando avanti piccoli passi o grandi passi non lo so vi dico quello che scrive scusate ma la mia relazione era molto lunga Balthus l'approccio tagliata vi dico quello che diceva
Che ha scritto Alain Lamassoure che è stato per la metà del parlamentare europeo ma è stato anche alle tre e presidente della commissione Bilancio all'interno del Parlamento europeo per lunghi anni e lui le ha scritto recentemente
Che la reazione europea alla crisi Covip in questo caso
Con la decisione di mettere in atto un bilancio straordinario di finanziarlo Traverso maschili sistema di prestiti ma soprattutto di emettere titoli di debito europeo da parte della commissione
In quantità significativa e in prospettiva di creare delle imposte europea può essere considerato disdicevole Explosion termonucleare un'esplosione termonucleare cioè ci spostiamo facendo comunque dei passi avanti enorme del processo d'integrazione europea
Sicuramente poste possiamo dire che sono insufficienti come dicevamo il Trattato di Maastricht ma a Maastricht
Le élite europea hanno saputo guardare al futuro hanno detto hanno cercato di guardare al futuro non sono mai
State al passo con la velocità di cambiamento a mio parere e anche in questo caso stiamo facendo fatica però Next Generation you qualche anno fa ce lo saremmo potuti sognare obiettivamente quindi non so io ho l'impressione che la crisi si possa comunque dare sempre degli spunti e attivare delle energie creative
Che ci sono effettivamente sono latenti
Io una parola perché non mi posso permettere un secondo giro io che invece sono più Monetti anche spinte spinelliana versano le due Daniele dell'Auser quindi
Sono perfettamente d'accordo e direi che l'intervento di Daniela ci consente anche di superare un po'a una vecchia dicotomia che però era sottesa anche a qualche intervento e cioè che l'economia integrare solamente nel settore dell'economia non faccia progredire l'integrazione politica ma se non fa prevede l'integrazione politica fare per la mutualizzazione del debito ma cosa che si fa progredire
Quindi diverso campo della difesa quando negli anni Cinquanta si diceva non ci può essere difesa se non c'è stato non ci può essere moneta se non c'è stato
Sì si può cambiare qualche
Qualche Letta alfabeto
Che
Io
Eh sì però sa risolvere risorge un possente dalle sue ceneri però io vedere la parola
A Paolo Ponziano per una bossa di conclusione è ringraziando tutti quanti ancora che soprattutto lastra intendente che c'ha dovuto lasciare perché ad un impegno urgente che ci saluta
E e diamoci appuntamento magari il prossimo anno con una nuova idea che parto ridimensiona
Prego pensano
Chiederei soltanto senza entrare in merito alla domanda posta vorrei rilanciare il dibattito
Ma siamo siamo già in un sistema confederati
Il sistema confederale fondato su cosa sulla volontà di tutti che decidono all'unanimità e come avete sentito prima all'ottanta per cento si continua a decidere all'unanimità percosse piccole per così grandi non solo per le grandi decisioni ma anche per le piccole lancia direttiva sul penso sul sul prezzo del sul prezzo del gas ma anche sul
Non fosse molto più però sai che sono degli preparati all'unanimità quindi non c'è questa questo questo elemento che si vede si vuole contrapporre i confederali ai federalisti ma non c'è questa contrapposizione siamo già in un sistema confederale non bisogna rito lacci ci siamo già
Il punto è se vogliamo andare avanti
Verso un sistema più integrato o no su questo si può si può discutere però non è non è a dire che bisogna ritornare indietro scrive tu tornare alcun federalismo
Per il resto non so non non non mi ero preparato a fare una conclusione è troppo tardi per farli
Menzionati gli altri esibisce altri elementi della prassi e sono stati molti modificate dal Trattato di Maastricht ma lo troverete in una nota che non devo dire agli organizzatori quindi Mancino che potete leggere la successivamente
Oggi stamattina abbiamo concluso Abril sono stati spiegati il funzionamento di praticamente tutte le istituzioni e delle
Quasi istituzioni o sotto situazioni siano
E quindi credo che su da questo punto di vista abbiamo fatto un'opera di di di spiegazione perfino non non sapesse ancora
Le varie competenze delle varie istituzioni europee e dove siamo usciti più più informati da da quanto da quello che siamo al momento in cui siamo entrati in questo
Nel convegno per risalissero naturalmente non abbiamo potuto approfondire i cambiamenti auspicabili
Quelli che sono come si dice
Sono già permessi per i Trattati attuali o come si discuteva olio oggi
è necessario riformare i trattati
Perché questi trattati sono stati fatti in un periodo in cui non c'era la pandemia non c'era la guerra in Ucraina
Quindi non c'era non avevamo matti finse europea complementare a quella degli Stati Uniti ma comunque complementare
Se non si vuole sì se spogliamo adattare
La struttura dell'unione alle nuove esigenze e i nuovi bisogni anche dei cittadini stessi bisogna passare credo che sia inevitabile per la riforma dei trattati
Adesso tra tormento c'è un dibattito tra i fautori timonieri più vorrebbero
Passare modificare i trattati su punti precisi volta per volta che Cecchi Spinelli alla mente potrebbe passare per la costituente europea
Cioè dare mandato a un'Assemblea costituente eletta per fare una riforma perché naturalmente dalle modifiche dei trattati vanno adottati con la doppia unanimità parlare senza prima ci vuole l'accordo dei ventisette Stati che poi dei ventisette
Parla venti qualche volta con ricorso al referendum in alcuni sa
E come facciamo a trovare l'accordo sui ventisette Stati di ventisette
Parlamenti nazionali su un testo quindi se invece venisse dato Aulonia un'assemblea costituente il mandato di elaborare una vera e propria
Che chiamo costituzione europea
Dissi sarebbe ci sarebbe un dibattito che ci sarebbe la possibilità di adottare come tutte le costituenti a maggioranza
Che vincolerebbe sul piede di tappo di non sarebbe da chi non fosse d'accordo sarebbe escluso da questo nuovo
Passo in avanti
Questo mi pare che la conclusione possiamo l'aspetto diciamo cantautori in hotel prospettive del dell'unione europea grazie
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