La Marcia su Roma. Il crollo della democrazia in Italia

Il
A
Felipe
E
Ma
Ventotto ottobre mille novecentoventidue la marcia su Roma il crollo della democrazia in Italia
Cause complicità
Errori e violenza benvenuti a a questa inaugurazione che anche un momento di riflessione di riflessione storica
Ne parleranno l'assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi
Il sottoscritto farà un commento relativamente al ruolo del museo in questa importante iniziativa espositiva per poi parla passare la parola al Presidente della Fondazione Anna Kuliscioff Walter Galbusera premetto che da ormai svariati anni il museo rapporto molto solido con la Fondazione Kuliscioff
Con la quale abbiamo realizzato diverse diverse mostre
Tra l'altro con materiale straordinariamente conservato presso questo importantissimo archivio come ci sarà poi il modo di spiegare
Assessore
Grazie grazie Claudio Salsi
E grazie a tutti voi insomma qualche giorno fa a Palazzo Marino anzi ieri così né per l'altro ieri e ieri adesso al ieri ieri perché corrono le giornate con una velocità tale che dilatiamo anche il tempo naturale dei nostri giorni noi ieri con il sindaco
E e con diversi di voi abbiamo dato il via a questa a questa serie di inaugurazione di momenti diciamo di confronto e di racconto che riguardano l'anniversario
Della della marcia su Roma
Il crollo della democrazia in Italia questo è il e il titolo della mostra che inaugura oggi qui al Museo Risorgimento
E insieme inaugureremo invece una mostra
Un'altra mostra diciamo che completa questa questa lunga digressione questa ampia digressione che Milano
Ha voluto dedicare a a quegli anni e quindi è una settimana dedicata proprio questo devo dire sono felicissimo che ci sia il coinvolgimento di istituti e di fondazioni che si occupano di ricerca storica nella vita espositiva della città e lo dico perché il dovere e la responsabilità di una città come la nostra proprio quello di insistere sulla memoria io questo
Credo che sia un punto di straordinaria importanza
E sul quale insistiamo spesso e Ho letto con grandissimo
Coalizione condivisione il fatto che all'ingresso della mostra proprio qui al al piano terra
Di di Palazzo Moriggia ci sia una
Ci sia una didascalia che riporta la una dedica particolare di questa mostra che ripercorre la memoria di quegli anni alle nuove generazioni questo è un punto davvero fondamentale io credo che senza memoria senza conoscenza del passato non vi sia ovviamente una prospettiva futura è un è una consapevolezza di quello che è stato anche il dramma
Dell'ascesa di una di un regime che ha posto fine a vecchia posti che che ha visto diciamo
Che ha determinato il crollo di una democrazia e e e pensare che questa mostra si è rivolta alle nuove generazioni ovviamente è qualcosa che condivide condividiamo molto anche il sindaco ricordava
Con con grande forza il dovere ti rende la nostra città nei confronti della memoria e di una documentazione che come dire non è mai abbastanza all'interno dei nostri musei delle nostre istituzioni
Tra l'altro devo dire Claudio che vedere
Palazzo Moriggia Museo del Risorgimento
Così partecipato e che svolge questa sua funzione così determinante
Ci fa sentire una volta di più impegnati nei confronti del pubblico della cittadinanza nel voler ripercorrere fatti storici servendoci tra virgolette ma insomma avvalendoci più che altro della collaborazione
Di istituti importanti Kuliscioff Parre in questo caso che hanno davvero trovato che hanno davvero dato un contributo determinante e nei quali non abbiamo trovato dei partner fondamentali per ripercorrere un pezzo così importante incisivo e drammatico della storia della nostra città del nostro Paese quindi grazie davvero di cuore tra l'altro e chiudo sono molto lieto di vedere una partecipazione così così folta e così qualificata insomma di figure storiche di mondi accademici di come dire di figure che hanno speso la loro vita per non solo ricercare e quindi svolge un'attività fondamentale
Nella ricerca ma anche per divulgare poi raccontare quello che sono fatti storici importantissimi e che in ai nostri giorni è fondamentale riportare alla luce attraverso queste attività espositive grazie di cuore a chi ha voluto con noi
Dedicare queste queste pagine di storia attraverso queste mostra Città di Milano grazie
Prima di passare la parola al presidente dalla Fondazione Kuliscioff volevo mettere in evidenza quella che è stata la nostra partecipazione
Dal punto di vista documentario a questa ricchissima esposizione ordinata da Marina Cattaneo parla con Fondazione Kuliscioff
Che ci ha effettivamente offerto la possibilità di illustrare sia pure in uno spazio gioco forza limitato alcuni cimeli alcuni documenti che compongono un corpus straordinario presso questo museo
Museo del Risorgimento si ma anche laboratorio di storia moderna e contemporanea e proprio grazie a questa ulteriore identità che ed evidentemente dialettica ed è strategica soprattutto per mettere in atto iniziative di questo tipo
Che abbiamo potuto non solo ospitare ma anche partecipare a questa a questa rassegna
Ebbene vi sono tre
Tre situazioni che mi hanno molto colpito nella ripercorre le fasi storiche del del Museo del Risorgimento
Prima durante e dopo la marcia su Roma
Il catalogo è corredato da un ampio scritto Di Gregorio tacco la
Le università di Milano Bicocca che illustra
Dal punto di vista
Sequenziale quello che è stato il la trasformazione del museo
Durante il fascismo e l'allora direttore Antonio Monti pensate dopo la prima guerra mondiale voleva realizzare addirittura un museo del dolore
Contro tutte le guerre
Due reduce tra l'altro dal dalla prima guerra mondiale aveva questa intenzione
Multata trasformata dalla visita di Mussolini a Milano andare nel ventitré
Con un gesto plateale la carezza di Mussolini ad un grande invalido nella piazza del Castello Sforzesco
Da allora cominciò a cambiare l'impostazione di questa istituzione che appunto sempre al Castello Sforzesco che è stata la prima sede del del Museo del Risorgimento si chiamò prima muso della guerra ecco il Museo delle guerre italiane
Quindi
Tutto ciò che il museo era lo specchio di quello che avveniva in Italia in quel momento
Vi è poi un un documento purtroppo non in originale ma significativo ugualmente anzi estremamente significativo che è la memoria
Del generale Emanuele pugliese incaricato della difesa di Roma in quei giorni così drammatici da cui risulta che l'esercito avrebbe potuto
Dichiarare lo stato esercitare attenzione lo stato d'assedio su nella nella capitale se soltanto il re avessi firmato il il decreto che peraltro lui stesso aveva contribuito a
A far redigere
Ma che rimase lettera morta generale pugliese ci tenne nel negli anni cinquanta a lasciare presso il rinnovato Museo del Risorgimento questa testimonianza e la sua lealtà
Alla monarchia e all'esercito in particolare attraverso una serie di pubblicazione che poi alla fine scagionarlo scagionano anche dei sospetti ingiusti che su di lui sia puntarono
Di collusione al fascismo vi è poi un altro
Un'altra diciamo
Sottolineatura del rapporto Complesso nel nostro museo con il fascismo e cioè il fatto che anche nel secondo dopoguerra continuarono arrivare
Cimeli da parte di privati cittadini della loro appartenenza al partito fascista tra questi Paolina piolti dè Bianchi che era la figlia di un eroe del del Risorgimento Giuseppe piolti dè Bianchi
Che è l'unica figura storica rappresentata in effigie nel cortile del Castello Sforzesco che quando venne restituito alla città Luca Beltrami l'amministrazione comunale del tempo vollero in maniera significativa ed emblematica legare all'epopea del Risorgimento della rinati identità italiana
Perché perché lei dichiarava che da post it risorgimentale aveva trovato nel fascismo
La degna conseguenza da degna dell'esito di quel processo che doveva avere una un'evoluzione un complimento
Tutto ciò noi documentiamo documentiamo per la coscienza poi dei nostri visitatori e per l'arricchimento della della conoscenza soprattutto per le giovani generazioni
Che il nostro museo cura in modo particolare grazie ad una devo dire bella o bellissima in alcuni casi esposizione di di opere di a dieci metri di opere storiche di opere legate al periodo che va dalla dall'incoronazione di Napoleone fino appunto all'Unità d'Italia
E quindi davvero questa è un'occasione straordinaria per il giovane per ragazzi al opportunamente fidati
Per su conoscere aspetti ormai fondamentali anche per loro della della loro formazione della loro educazione prima di passare la parola passa Gabriele ieri desidero anch'io ringraziare gli illustri accademici qui presenti Barbara Bracco Mauro Canali
Marco Cuzzi Pietro Neglie Giovanni Scirocco che c'erano nomi della loro presenza grazie passo la parola a Walter Galbusera
Prima però di aver ringraziato tutto lo staff del del Museo del Risorgimento in primis
Ilaria De Palma da pochi mesi Ilaria Torelli aveva un dream scusate bisticcia ma in Ilaria Ilaria insomma sono molto diverse devo dire da ogni ogni punto di vista ma entrambe ricordo anche la precedente conservatrice sta hanno dato e stanno dando molto a questa questa istituzione ringrazio tutto lo staff del del museo che ha contribuito a raccogliere questi questi documenti
Il Museo del Risorgimento è noto soprattutto per la sua esposizione per la per la sezione museale propriamente detta ma l'archivio è di gran lunga
La la la porzione di beni culturali più importante di questo istituto quindi degli studiosi questo è ovvio ma deve essere anche diciamo secondo me divulgato sempre di più nel pubblico universitario grazie
Grazie grazie a tutti
Mi unisco ai ringraziamenti in particolare personale
Del Museo del Risorgimento e ringrazio verità Duchenne presidente del consiglio comunale di Milano che
è venuta a trovarsi a ringraziamo perché
E particolarmente gradita la sua la sua presenza
Perché abbiamo fatto questa iniziativa e perché discuterne
Credo che una delle cose più importanti
Sia quella di
Con uno uscire capire e approfondire
La storia degli eventi non perché si possano cambiare
Ma perché
Tanto più è accurata la ricerca siano in grado di capire di errori limiti le complicità le responsabilità le le cause che hanno prodotto un fenomeno che per noi che per la storia italiana
è certamente uno dei più utili dei dei più ed in più importanti no se assai negativo ma comunque purtroppo è uno degli elementi che hanno segnato la storia italiana
Quello che è il secondo me merita e di essere approfondito in particolare per cui attualmente i nostri professori che intervengono
Daranno il loro contributo
Sul Fullin sull'intero argomento nella modalità che riterranno più opportuno però ecco io sottolineo solo un aspetto
Il Lauri circa dell'analisi delle ragioni per cui il fascismo Bottego dei veri di consenso di protezioni di complicità a vastissimo raggio
E
Naturalmente questo non toglie la violenza le scuole le le squadre
Tutto ciò che di male è stato fatto in quel periodo ma rimane il fatto che
Questi anni diciannove ventidue si svolgono in modo come dire quasi inesorabile d'altra parte anche Mussolini dice noi vinceremo inesorabilmente no USA usa questa parola no mentre la sinistra usa questa parola
Ci sarà inesorabilmente la rivoluzione e lui dice no inesorabilmente verremo Neumann e ma poi ragionevoli sono alla fine
E emergono una serie di responsabilità a livello di app degli apparati statali i prefetti che in gran parte sono cioè non fascisti
Comunque non sono certamente antifasciste insomma sono agnostici in molti casi di questori
E forse propendono più per il per i per i periti Pepper i fascisti e i i generali cioè cioè il sì l'apparato statale
Che non risponde non risponde perché nonostante gli inviti anche perentorie no dei dei primi ministri no anche lo stesso fatta no che pure fu una sciagura comunque che lui dice
Intervenite no fatte rispettare non non accade nulla
E d'altra parte poi quando nasce il governo
Ebbe è un governo che nasce sulla base di una serie di
Gravissime vicende
Le violenze e la costituzione della milizia volontaria
L'imposizione ma ma anche l'accettazione del re
E l'epilogo però è una vastissima maggioranza in cui si ritrovano i popolari
I moderati i liberali conservatori i fascisti
Che sono poca cosa in quella in quel Parlamento o no non è che siano tantissimi col Parlamento no sono trentacinque se lo se non sbaglio ecco qui
E in quel governo entra una figura dire di grande rilievo per esempio adesso lascio stare la solita citazione croce no eccetera
Ma entra Giovanni Gronchi
Che sarà poi presidente della Repubblica italiana no Talato eletto paradossalmente proprio col voto dei comunisti no
E ma
Ecco
Questa questa è la domanda a cui dobbiamo rispondere no perché questo ci porterebbe anche da vere e chiudo una memoria più condivisa il che sarebbe un fattore anche di maggiore stabilità per il sistema politico italiano
Chi vede ricostruire un modello in cui le forze politiche di maggioranze indici di opposizione si rispettano e si legittima lo reciprocamente
Per costruire un vero sistema di alternanza questo secondo me è il contributo e modesto se volete ma comunque utile che possiamo andare a un team per un vero dibattito insomma nella nella nella realtà italiana io darei la parola
Alla secondo questi sì sì o no la la la lira turca si sente ecco io Barbara Bracco e la nostra prima
Lei
Ma direi ecco ma basta un quarto d'ora al massimo va bene anni allora si
Tratta allora buona sera a tutti mi fa piacere essere qui in una
Occasione come questa o per diciamo parzialmente partecipato alla sì credo che sia mi sentite bene oca
Alla genesi di questa mostra Walter Galbusera e Marina Cattaneo mi hanno coinvolto all'inizio nella fase un po'aurorale di questa mostra che secondo me a in merito
Che non è affatto scontato di ritornare sulla vicenda sulla genesi della marcia su Roma mettendo appunto e a fuoco alcune date i fatti fondamentali
Detta così è una banalità lo Emma sento più che mai in questo momento l'esigenza in questo Paese e non solo per le ultimissime vicende politiche di tornare a fare anche una corrono lo Gia puntuale nella sua complessità della storia italiana e quello è una fase dalla fine della Grande Guerra fino al mille novecentoventidue
è una fase piena puntellata da tanti fatti personaggi eventi
Motivi
Passioni e violenza che hanno segnato per il nostro Paese e non solo per il nostro Paese non va mai dimenticato una svolta politica di enorme importanza
Dunque la mostra invita a ragionare su questo
Io mi permetto con l'amico Walter Verini sollevare un dubbio su quello che lui ha detto in merito alla finalità politica del di una mostra come questo come di altre iniziative in questo centenario cioè quello di arrivare a una visione pacificata
Della memoria
Per la semplice ragione che
Nessun Paese a nonostante una certa retorica su questo
Nessun Paese ha una memoria pacificata questo deve essere molto chiaro
Passa per fortuna il tempo si sedimentano altre cose essi depositate la polvere ma le memorie dei grandi paesi civili e democratici e fatto anche di momenti di rottura ed i momenti di riconoscimento di quella rottura
Ricordo che le grandi democrazie occidentale Stati Uniti Inghilterra Francia purtroppo o per fortuna non lo so decidete voi nascono da una guerra civile ed è un passaggio traumatico tremendo che ancora oggi andate a parlare del quattordici luglio accerti ambienti conservatori francesi e poi Nieri discutiamo quindi sulla memoria condivisa io ho qualche dubbio
Invece è come dicevo prima utilissima l'idea di mettere a fuoco le date i moventi
Il quadro anche i dettagli di quella che sembra o sembrava o volevano far sembrare una marcia inesorabile del fascismo verso il potere
Ad esempio Walter adesso giustamente citato il l'atteggiamento passivo connivente delle istituzioni
Anche su questo certo una buona parte di questori di prefetti Mauro Canali venti conosce questa pagina e decisamente favorevole al compimento fascista
Ma forse ancora più grave e il fatto per quello che io ho potuto vedere è un altro tipo di atteggiamento e cioè quello di ereditato tra l'altro dalle prassi dell'anteguerra
Ed è quello di lasciar fare alla piazza
Cioè i fascisti alla fine possono sostituirci e tenere a bada il movimento operaio e le sinistre facendo un po'il lavoro sporco un errore madornale
Che fa scappare totalmente di mano la situazione alle istituzioni che avrebbero dovuto proteggere
L'ordine pubblico nel nostro paese accenno a una cosa poi lascio la parola ai colleghi ad un aspetto che ho toccato già ieri in conferenza stampa cioè al ruolo di Milano in tutta questa vicenda
Ripeto il fascismo non è una cosa una pagina solo italiana
Il fascismo italiano ha fatto da modello a molti altri regimi a partire da quello nazista e non solo quindi è una pagina europea perlomeno e questo non va mai dimenticato
In cui questa città svolge ed è bene che qui sia si siano aperte si si aperto questa mostra che ci siano altre iniziative
Per il centenario della marcia su Roma il ruolo che questa città ha svolto che è stato un ruolo c'entra le
Non solo perché
Qui sono nati i Fasci di combattimento
Ma perché questa è la città che ha fatto da laboratorio durante la prima guerra mondiale al dibattito violento non a chiacchiere soltanto tra interventismo e neutralismo
Dove la prassi della violenza diventa un elemento di rigenerazione necessarie in
Dispensa delle di rigenerazione della politica
Milano è stato un palcoscenico essenziale per gli interventi ismi soprattutto di quelli di sinistra
Senza quell'interventismo del movimenti che si collocavano in modo un po'confuso attorno o alle estreme del partito socialista
E quindi non solo l'interventismo nazionalista che invece alla sua capitale in Roma
Ha come palcoscenico Milano e quella è una violenza
Che ha un sapore una linea un suo Ono nuovo che darà poi come dire impronta anche al futuro movimento fascista
Questa è stata una città fondamentale a cui Mussolini personalmente era molto legato anche per i trascorsi che ti ho appena detto e che rimarrà tale ancora per una parte degli anni Venti
Il ruolo che ha svolto Margherita Sarfatti
Longa manus di dello stesso Mussolini ad esempio nel ripensamento della città ma lo stesso fratello di Mussolini Arnaldo che more il trentuno e decisivo
Poi sarà Roma a diventare a fare da sfondo da palcoscenico al fascismo regime mai nocciolo
Politico culturale vorrei dire quasi antropologico del fascismo e in questa città quindi spero che questa mostra contribuisca a chiarire anche in ruolo non piccolo di una città che all'epoca tra l'altro contava appena seicento mila abitanti ma che ha dato una svolta alla storia
In almeno di un paese se non di un continente grazie
Mauro Canali
Nove
Si verifica
Buonasera a tutti
Ringrazio gli organizzatori per questo invito che ho raccolto molto piacere incasso Walter
Fa sempre piacere venire a Milano Giovanni Scirocco lo sa sono un milanese quasi dice
Aperta
Il
La l'iniziativa che nasce attorno a questa mostra io misto la mostra una mostra molto bella fatta molto bene
Soprattutto
Ricostruisce anche il background del della marcia su Roma cerca di in qualche modo di dare conto anche di che cosa si muovesse oltre alle alle squadre oltre ai fascicoli tra Mussolini cosa si muovesse attorno al mondo politico
E credo di percepire che in qualche modo uscisse anche fuori un dato un elemento importante che è stato quello anche la debolezza della risposta
Socialista alla allo squadrismo
Io volevo toccare un pochino il discorso delle cause visto che possiamo come dire scegliere diciamo il tema cosa tra nella qualche momento
Io volevo un pochino toccare questi un paio di punti imposta sulle cause ma anche su un paio di protagonisti tenendo conto del quarto d'ora preferisco tener d'occhio l'orologio
Il le cause io
Sì ci sono ci sono molte cause riconducibili al mondo liberale riconducibili alla come dire all'omertà alla connivenza del di una parte di settori importanti del mondo liberale con il con il fascismo con il movimento dei fasci forse c'era anche una sottovalutazione
Di che cosa si apprestassero a che cosa apprestarsi apprestasse ad aprire la porta
Forse c'era una sottovalutazione pure del personaggio di Mussolini
Mentre Mussolini conosceva molto bene invece no o comunque ha mostrato di conoscere molto bene il mondo liberale
Il mondo liberale non ha capito molto bene il personaggio Mussolini
E a mio avviso
Pensavano molti di quegli uomini politici pensavano a un intermezzo a una forma di come dire di cedere a Mussolini il potere era un per un certo periodo quando poi si fossero calmate le acque tornare di nuovo a gestire la cosa pubblica
In questo senso c'è una debolezza ma c'è anche una cecità poi della dell'analisi del del fa del movimento dei fasci
Ma c'è una anche una debolezza da parte del movimento socialista
Qualcuno l'ha detto preceduto cioè in qualche modo se teniamo conto di un fatto che nel momento della marcia su Roma esistono tre partiti
Che sono nati dal ceppo originario del Partito socialista
E l'ultimo quello riformista che nasce a tre settimane dalla marcia su Roma tre settimane la marcia su Roma
Sì e non so non erano tre partiti che si amassero
Nel momento stesso della scissione si arriva all'odio l'odio fraterno che è peggiore di qualsiasi altro ottico
Quindi si paralizza la vicenda
Ecco la da qui anche l'incapacità di una risposta non solo politica ma anche se vogliamo sul piano della forza al movimento fascista quindi sembrerebbe come dire in qualche modo assunto pensare al rapporto delle forze in campo pensare l'ha fatto l'esempio dei trentacinque deputati sì erano trentacinque deputati fascisti con le elezioni del ventuno
Poi con il gestore del ventiquattro diventerà la maggioranza ma gli servirà la legge maggioritaria
Vi servirà la legge ma la legge Acerbo
Quindi
Di fronte a fasci che in qualche modo sono una minoranza e continua a esserlo molto rumorosa ma continua a esserlo se c'è una maggioranza che non li vuole
Eppure questa minoranza va al potere lo conquistano mantiene
Per qualche mi sembra tua accenno alla Pugliese al al generale alle esatto Pugliese che ha lasciato po'delle memorie
Anzi ha ricordato quella marcia su Roma
Beh pugliese però dice un'altra anche aggiunge oltre a dire
Aggiunge pure che Luís sì e l'esercito è fedele e sarebbe rimasto fedele di fronte al tentativo di forza di fronte all'ordine di sparare
Però dice anche un'altra cosa Soveria dice pure però
Non sperimentiamo non non come dire evitiamo di di fare questa prova come dire l'esercito sparerà però insomma sarà un tram sarebbe un trauma sarebbe una tragedia
E quindi cerchiamo di evitarla questa cosa quindi l'esercito da diciamo dagli ufficiali superiori naturalmente il Suma anche soldati
Teniamo conto di un'altra cosa molti squadristi che fanno la marcia su Roma vestono ancora divisa militare
Sono reduci
E quindi come dire loro contano molto su questo Bianchi Michele Bianchi adeguato un giudice ma l'esercito non sparerà su gente che ha fatto la guerra che ancora divisa addosso
Ci contano molto su questo qui dice anche questo all'interno di un quadro abbastanza tragico c'è anche questo elemento
C'è un elemento di divisione Seat ma anche di un fatto che si esce tutti da una guerra in cui il fascismo e qui arrivo un po'alle cause anche alle debolezze del movimento socialista
In cui il fascismo è una delle forze politiche che difende strenuamente le ragioni della guerra
Le ragioni della vittoria le ragioni e e soprattutto si scaglia contro chi nega
Le ragioni della guerra ora a mio avviso io l'ho detto anche in altre sedi insomma so che qualcuno magari non è d'accordo ma io fare risalire a molte responsabilità del Partito socialista anche alle posizioni assunte sull'interventismo e sul neutraliste
Perché in un momento in cui la guerra divampa in tutta Europa
In cui tutti i partiti socialisti europea dei hanno già scelto stanno nelle Union sacre dei propri Paesi hanno ministri hanno ministri dei governi che si stanno battendo per la difesa della patria
L'unico partito socialista del mondo occidentale partito sull'italiano che dichiararla neutralità e poi si muove in una situazione su un terreno molto ambiguo perché a un certo momento proprio per come dire per conciliare le spinte
Verso una considerazione più ampia dei motivi della guerra che era nel mondo del riformismo
Socialista Venturati di Treves che in qualche modo cominciano a muoversi anche la direzione di maggiore comprensione verso Regione la guerra la l'altra sceso massimalisti decisamente contrari quindi esce fuori un compromesso del né aderire
Nessa votare
Che avete francamente sul terreno poi operativo politico non si capisce che posizione dovessero assumere seguendo questo slogan questa parola d'ordine
Ma tanto che Matteotti uno dei più radicali e più antimilitaristi dice esplicitamente ma la guerra e si mette contro il addirittura contro Turati
In questo
Quindi
Il Partito socialista come si presenta nel nel nel biennio rosso
Dal diciannove al venti
Si presenta come il partito che non ha voluto la guerra si come si fanno i conti voi sul genocidio che è stato la guerra che stanno emergendo i numeri che stanno emergendo della grande tragedia
è chiaro che il Partito socialista andando con questa parola d'ordine alle elezioni del diciannove stravince
Però attenzione è una vittoria elettorale ma a mio avviso una sconfitta politica
Perché stravince sul piano elettorale ma è il suo altissimo sul piano politico
E isolati siamo rispetto alle altre forze politiche non agganci con niente con nessuna delle altre forze politiche
E tant'è che non non con tutto che vince con tutto che il Partito Popolare voi a sua volta che un partito anche insomma diciamo fuori un po'dell'area liberale vincono ma poi non non si mettono d'accordo non fanno il governo torna Facta nel ventidue insomma
A mio avviso è una vittoria di Pirro quella del le elezioni del diciannove
Questo
Anche per spiegare per far capire a mio avviso quello che significò poi la la l'avvento del fascismo la possibilità da parte del fascismo
Di affermarsi malgrado appunto fosse una può una forza politica diciamo non sul piano numerico conforta non e colgo anche il discorso del sindacalismo rivoluzionario dell'interventismo di sinistra che è molto importante
Perché la spaccatura già c'era stata prima della guerra
All'interno del movimento socialista c'erano settori del Partito socialista che volevano la guerra c'era stata già una prima spaccatura con i moderati con Bissolati
E Bonomi
Una seconda spaccatura c'è Corneille sindacalismo rivoluzionario con l'ala sinistra
Che vogliono la guerra
Mussolini Boy terzo ed ultimo esce pure lui del quattordici e si porta dietro qualche cosa e comunque gialli la guerra aveva determinato una serie spaccature quindi
Voglio dire quando il Partito socialista vince e stravince all'idea del diciannove
Sul piano politico delle difficoltà poi a far fruttare quella vittoria
Quindi una delle cause è questa a mio avviso una delle cause della vittoria voi della marcia su Roma un questa verso Roma dobbiamo andare a trovare in questo mondo sfrangiato
Diciamo abbastanza questa diaspora socialista
Che consente appunto al movimento fascista di muoversi agilmente all'interno di queste dentro queste spaccature muoversi trovare gli alleati giusti è andata al potere
Il io volevo accennare anche
Non lontano da cinque minuti ancora no
A un'altra cosa
Si è parlato quanto per parlare della conquista della marcia su Roma si è parlato del cento anni sono una ricorrenza insomma vale la pena che spinge alle di flessione
Ma la marcia su Roma fu poi il fascismo la trasformò uno dei tanti miti del regime l'Asfor ma è una rivoluzione in un gesto rivoluzionario verso la rivoluzione realtà non si è capito bene ancora se si analizza dal punto di vista storico
Si è trattato di un ma minaccia di di marcia
Che la marcia di fatto non c'è stata ci sono stati tre grossi da duri alle porte di Roma ci sono stati in varie città ci sono stati tentativi di sollevazione con con l'occupazione di caserme e la Prefettura eccetera
Ma una marcia su Roma francamente non c'è stata
Il mito successivo ha trasformato questa strano evento la trasformato poi in un fatto curioso da parte del fascismo ma in realtà c'è stata l'
O l'investitura ufficiale perché il re capo del governo capo dello Stato a dato l'incarico a Mussi nel formare il governo come in tutte le crisi diciamo di tipo istituzionale quindi diciamo la marcia su Roma qualcosa qualcosa di libri potrà una un tentativo di sedizione minacciato
Da far pesare politicamente
Mussolini è molto chiara in questo lo dimostra anche mentre sta trattando come dire agita questa minaccia della sedizione
E quindi cerca di far pesare come elemento politico lì la crisi dello saliva di far pesare questa minaccia dall'altra un re che non vuole assolutamente sangue dice ma soprattutto ha paura che l'avvio di una di una repressione Possa poi comportare un processo difficilmente governabile e quindi addirittura un processo che potesse mettere in discussione la stessa monarchia
E poi c'è quest'altro elemento qui gli storici un pochino hanno cercato di capire questo fatto che della mancato del mancato stato Cassetti
Che è uno dei noti su cui gli storici si sono come dire un po'più affannati cercare di capire
C'è lo stato d'assedio è pacifico dello stato d'assedio c'è anche all'interno di casa sabauda ci stanno televisione ci stanno dei filo fascisti ricordiamoci la regina madre è una fascista fascista
Quando debbono dei vecchi e Balbo si riuniscono a Bordighera per organizzare le squadre che faranno la marcia su Roma vengono invitati a pranzo dalla regina male la regina madre che come dire in qualche modo li incoraggia
Non Balbo nociva perché non avevamo ardito
Essere ricevuto Balbo può era un repubblicano ex repubblicano diverrà visto un po'nervosi quindi
C'è la regina madre che
Respinge e probabilmente è anche la consigliera del re nelle ultime ore della crisi
Una cosa che mi ha sempre poi chiusi dove il cui l'ultimo lavoro Goss che ho fatto riguarda questi quattro personaggi sono
Il quattro quattro ieri i quattro membri di questi quattro personaggi che si trova a gestire la marcia di fatto
Beh io dico che quello è il quadro preciso
Della la rappresentazione della come dire della dell'assenza dell'ideologia nel fascismo delle origini
Io non sono d'accordo per esempio con Emilio Gentile non faccio fatica a dirlo parla di Giorgilorio già fascista delle origini io francamente faccio difficoltà a trovarla quest'ideologia dentro il fascismo delle origini
Qui si riuniscono il sedici ottobre a Milano si riuniscono i poi chi i protagonisti della marcia di deciderà e quindi anche i quadri abbiamo un De Vecchi monarchico monarchico monarchico
Un debbono no monarchico militare Generale il generale del Grappa
Abbiamo un Balbo che Mazzone e repubblicano
E abbiamo addirittura un Michele Bianchi che ha un antimilitarista sindacalista rivoluzionario quindi dovrebbe vedere e debbono come il fumo agli occhi diciamo
Questi quattro personaggi vengono da quattro strade diverse
Spesso antitetiche matto romano un coagulo in che cosa a mio avviso torniamo al discorso della guerra De Felice dice senza la guerra non ci sarebbe stato fascismo e quindi io credo a questo la guerra e il Lux da cui nasce il fascismo la guerra la vittoria mutilata tutti i miti poi della guerra
E perché
Per questi quattro assieme fanno capire che li tiene assieme proprio la questione guerra
L'odio verso ci non riconosce il fatto guerra l'odio verso la la classe operaia che non ha fatto la guerra secondo loro
Che è stata nelle fabbriche a produrre ma non ha fatto la guerra la guerra secondo questi quattro va fatta allo fate i contadini l'ha fatta chi c'è la Provincia il fante diciamo italiano
L'odio verso ci
Disconosce i valori della guerra quindi queste il collante Kent tiene insieme i primi fascisti e Mussolini agisce su questo sa agire bene su questo disaccordo cullare sa quindi in qualche modo dare
Un arazzo politica alla a questo odio perché quello che tiene insieme i primi fascisti dell'odio non è un fatto propositivo non è un progetto
Il progetto è quello di prendere poi di abbattere di cacciare chi non ha voluto la guerra chi è un anti qui attenzione perché c'è un discorso molto chiaro che poi il nazifascismo e chiudo veramente
Il fascismo poi il regime lo esalterà
C'è il principio che
Chi non è d'accordo con la gara con le classi dirigenti di un Paese un anti nazione ma che fascismo esaspera sconcerto che antifasciste antinazionale
Quindi in un certo senso chi non ha voluto la guerra è considerato un nemico interno è il nemico interno
è un filosofo Jago
E tale che Matteotti viene definito un filo ossido tu sia una ostriche ante diceva
Quindi in questo senso questa il collante che tiene insieme questi personaggi e il coltello ottico
Classe operaia interi neutralismo questo il il collante
L'ultima battuta proprio ultimissima non si toccano mai un discorso culturale per capire anche le vicende della conquista del potere a marcia su Roma io vorrei introdurre un personaggio che non non entra mai come le storie e il l'ambasciatore americano
Osbourne acciaio il Washington Child
Racconta nelle sue memorie e guarda caso quello che poi fa la prefazione alla biografia di Mussolini in inglese che circola negli Stati Uniti è un fascista
Era ambasciatore a Roma l'unico
Quando Mussolini fa Napoli il ventiquattro ottobre dove possibile Fidel per la data
Della marcia Mussolini chiede a un amico diciamo ai da un giornalista molto amico un incontro con Childe nel passaggio per Roma
Questo passi in questo passaggio lui incontra l'ambasciatore Cialente e acciaio idee dice esplicitamente
Ma un governo gestito da noi fascisti cosa come troverebbe l'America e Child praticamente gli dice vai avanti non ci sono problemi
E guarda caso la prima persona che incontrerà Mussolini capo del governo quando esce
Sarà la visita all'ambasciata americana sarà la visita acciaio ride
E c'ha il De racconta nelle sue memorie mi è venuto incontro gli sono andati incontro sorridenti la prima frase che mi ha detto Roma è conquistata ci siamo stretti la mano ci siamo guardati e ci siamo sorrisi
Questo per anche per far capire che poi voglio dire le le ramificazioni era molto complesse riguardavano anche personaggi che in genere qualche volta non entrano nella vicenda ma ci stanno dentro grazie
Grazie amava canali volevo ricordare presentazione dei nostri coloro che hanno accettato di partecipare alla presentazione Barbara Bracco è docente all'Università degli Studi di Milano Bicocca ma ho qualche analisi docente all'università di Camerino
Che adesso diamo la parola Marco Cuzzi che invece docente all'università di Milano
Quindi abbiamo una rappresentanza vasta
Grazie NARS ringrazio Walter agli abuserà ringrazio balena Cattaneo orgasmo se adesso il cemento
Venga astuti colleghe Moro calare in particolar modo quello mi fa pagare di meno perché sostanzialmente ha toccato il giudice punti dobbiamo toccare io e devo dire che condivido peraltro il condivido ampiamente no allora posso dire qualcosa ancora diciamo qualche piccola considerazione o qualche ragionamento ma prima di tutto cerchiamo di capire una cosa ma come mai e me lo sto domandando da un po'di tempo guardando anche semplicemente
Le librerie come mai la marcia su Roma a questa attenzione così particolare ed è ovviamente possono immaginare lo sappiamo come storici ma ci andiamo andassimo anche a confrontarla ad esempio con i Centenaro di diciannove
Osserviamo che c'è una esposizione maggiore sulla marcia sul Po dal punto di vista mediatico non che non ci sia stato sia chiaro una analisi una retrospettiva sul ventitré marzo del diciannove
Ma mi sembra anche guardandolo al pubblicazioni straniere che l'attenzione sulla marcia su Roma sia maggiore io penso che questo significhi qualcosa dal punto di vista dei due anniversari dico cos'è successo in mezzo
Tra il due mila e diciannove due mila ventidue e il fatto che poi alla fine andando induce la marcia su Roma non è altro che epitaffio alla lapide sulla democrazia
Nasce dalla crisi della democrazia e dall'ultima l'ultimo scossone alla democrazia
E ovviamente il parà loro il parallelismo non può che essere fatto con una situazione non tanto italiana io non sono un allarmista tanto sull'Italia ma c'è una situazione generale a livello internazionale che passo solleva una serie di allarmi riguardo l'ha tenuta dei tessuti democratici tradizionali moltissime nazioni Mauro citava gli Stati Uniti di allora per gli Stati Uniti in tempi più recenti hanno avuto lo scossone che non si debba vedeva più dai tempi
Della guerra di civile americana dal punto di vista della cesura quindi e non parliamo dei Ungheria hanno però dalla Polonia non parliamo di tanti altri stanno abbiamo anche dei di stessi sta anche in Stati diciamo
Potenzialmente intoccabili cominciando dalla Germania in realtà fragilissima anche essa oppure presso la Francia neanche a parlarne dunque credo che innanzitutto ci sia questo farti questa particolare attenzione che ha prodotto
Parecchi volumi tra l'altro infatti io volevo citare anche quello di Giovanni Scirocco occuparmi deve siglare qua perché il cielo
E quello di Mauro Canali colletto con piacere che oltre a tantissimi altri che ho potuto guardare un riguardare Giulio Albanese la ripubblicato che è un ottimo volume che consiglio credo sulla ricostruzione in dettaglio e tratto lavoro di canali lo ha citato molto importante perché finalmente si dedica qualcosa qualche pagina importante a questi quattro quadro un Vieri poi c'è anche Didier musi di acqua per esempio che a Parigi ha fatto uno studio attraverso gli archivi privati inediti di De Vecchi
E gli archivi
Prima privati di De Vecchi aprono una serie di focus schiavo insomma di luci su un personaggio che ha sempre considerato stato considerato minore anche rispetto agli altri e poi c'è il nemico ma Bianchi del quale sappiamo poco nel quale abbiamo pochi documenti o quasi nulla e che fosse stato un regista il regista e anche l'artefice delle ultime scelte di Mussolini questo almeno dal mio un mio giudizio a me sembra cioè che
Il Mussolini del di quei giorni
Sì o Mussolini che seguiti a meno che non faccia il gioco delle parti insieme a Bianchi seguiti a compiere una serie di trattative e tratto proprio Giovanni riporta mi pare anche delle Tellier telefonate compiute ricostruite anche riportate tra bianchi e mi e Mussolini l'uno da una parte l'altro a Milano
Dove Bianchi dice bene siamo pronti
Agiamo e quanto dice anzi prima Mussolini gli dice o che io ho mandato Lusignani il prefetto ha perso l'uso inane ho contattato Cavour non Cavour il conte ma il il la luogo dove si trova Giolitti al Piemonte
E stiamo cercando di trattare ci sono delle soluzioni Salandra
Ovviamente sono liberali di destra e quelli che vengono coinvolti perché anche questo è un altro tema Salandra Orlando
Non si cito ovviamente musici Tanit eccetera ma interessante Sandon Lando sono cinque troviamo un sistema albanese parla anche forse di un tentativo di un nuovo Facta addirittura e ci infiliamo con qualche ministro tra i ministri quattro ministri forse riusciamo a strappare la guerra se non la guerra la diamo a Diaz che amico siano nostro che di quegli altri
E Bianchini di ciò che stai facendo Benito qui bisogna intervenire pesantemente bisogna forzare la mano insomma sembra quasi che ci siano due fascismi uno quello di Mussolini che tenta di inserirsi come peraltro lo stesso Gramsci di scrive pochi giorni prima la marcia su Roma cui siamo già fatto l'accordo con i liberali è finito e finita la rivoluzione fascista
E d'altra parte gli squadristi che vanno avanti lo stesso grandi se non erro a un certo punto dirà i lo squadrismo non deve morire credo che venga citato nel vostro l'ho visto prima non deve morire onde non deve lei fa lo squadrismo devo uccidere fascismo
Allora c'è questa strana lettura che a parer mio può avere una doppia cioè questa strana realtà che può avere una doppia considerazione una doppia lettura da un lato stiamo parlando di due imbroglioni
Da un lato il Bianchi estremista che fa il gioco delle parti
E da dai dalla parte chiaramente del dell'in solo otto di colui che vuole arrivare fino in fondo
E dall'altra parte un Mussolini che viceversa sta non si sta rendendo conto
Di quello che sta scatenando il fino a che punto si può arriva
Are e questo è un tema che rimane lì diciamo che rimane in sospeso oppure viceversa effettivamente i due sono realmente su posizioni contrastanti
Rimane il fatto che in questo senso credo che la citazione poi della figura del re sia una citazione molto importante perché poi del resto abbiamo poco
C'è questa in questo un mistero che va dal mi pare dalle sei del mattino del ventotto ottobre alle sedici mi sembra dello stesso giorno dove capita di tutto e nessuno sa nulla abbiamo un governo che manda un dispaccio
Manda una morale un'ordinanza a tutti tutti i comandi a tutti i prefetti di
Prepararsi per lo stato d'assedio
Abbiamo un un lo stesso Governo che ritira
Si ritira che in qualche modo al nulla questa questo ordine punto tale che se non sbaglio a Roma erano già stati affissi i manifesti dello stato d'assedio la proclamazione dello Stato Ras
E tutti stanno lì ad aspettare quello che questo sovrano rinchiuso a San Rossore non si trova neanche a Roma e a San Rossore della tenuta
Stava stanza riflettendo insieme a questo misterioso Consiglio della Corona perché a me non risulta ma qui chiedo ai miei colleghi
Non mi risulta un elenco di nomi del Consiglio della Corona che dai documenti sembra sia stato riunito a San Rossore per discutere della situazione la Regina Margherita ciò può darsi qualche altro esponente della Real Casa di certo alla fine di questo disco di questo incontro che io avrei decide quello che decide e di fatto apre le porte a Mussolini allora ci sono alcune interpretazioni giustamente a Mauro ricorda questa questi inquietanti affermazione punto che riportata da Pugliese poi ci sono anche altri mi pare adesso non mi ricordo lo stesso generale Diaz mi pare che abbia ripetuto questa cosa cioè applicato ecco meglio non metterle alla prova no
E a me viene in mente in questo senso come prima considerazione sulla scelta del re mi viene in mente il Pucci ricatto
Marzo del mille novecentoventi nella fragile Repubblica di Weimar il un ministro deve Delladio le foreste russi hanno monarchico della Deutsche e nazionale Volkspartei tripartito più a destra che già dallo schieramento
Decide di organizzare un colpo di stato con la complicità di ampi settori dell'esercito
Il Puccini vuol Francato fallisce e fallisce per la mobilitazione principalmente dei socialdemocratici e dei sindacati che bloccano l'arrivo degli insorti nella capitale tedesca nelle altre città
Il problema è che l'esercito non interviene
L'allora ministro della Difesa del della della Repubblica losche parla con il capo di stato maggiore della Reichswehr dell'esercito e Info sette gli risponde la Reichswehr non spara sulla RAI supera
E quindi c'è una parte dell'esercito che non è pronta a combattere a ciò l'esercito lealista non combatterà mai quelli che per per lui è solo di fatto semplicemente commilitoni
Che stanno facendo qualcosa forse addirittura di condivisibile non a caso il governo socialdemocratico cade su quella vicenda
E comincia la stagione dei governi conservatori in Germania beh la situazione in Italia sembra simile abbiamo un esercito ampiamente connivente
Di fatto per la stessa dichiarazione dei suoi esponenti principali connivente nel senso che coni lente perché i documenti dimostrano che i fascisti vengono armati dal alcune caserme che gli ufficiali il più delle volte fanno entrare alcuni squadristi a ritirare certe armi eccetera
Connivente dell'ammenda perlomeno perché non non vuole intervenire
Questo è un tema il secondo tema che spinge dunque io avrei forse a
Non non firmare lo stato d'assedio riguarda va be'd'accordo spargimento di sangue insomma e umore che ha guidato una taglia in uno degli spargimenti di sangue più spaventosi
Della sua storia ma sicuramente fosse c'è anche quello c'è anche un tema dinastico perché e poi anche Mussolini via la De degna H suo tempo lo tirerà fuori questo argomento durante un'intervista a dire a
Sì però io le carte che inchiodano d Aosta in particolar modo Emanuele Filiberto sulla questione appunto legata la marcia su Roma ovvero sia c'era questo sospetto che Manuele Filiberto tende ad Aosta cioè il poi il comandante dell'invita Terza Armata e rapace molto vicine fascisti fosse pronto nel caso di uno stato d'assedio a creare una rottura all'interno della dinastia
Ora quanto di queste queste queste queste possibilità siano per quanto siano vere quanto non siano vere non lo sappiamo di certo rimane lì c'è anche De Vecchi che peraltro incontrava lei dice non vi preoccupate ha mai sta Mussolini è diventato monarchico
Che era un altro tema perché Mussolini aveva effettivamente un'origine tutt'altro che lealista
E con queste cose messe insieme il combinato disposto di queste cose spingono Rea prende le decisioni
Ma è solo re il responsabile no Mauro ha raccontato e ha spiegato molto bene anche quali sono le spazzi de spaventosa debolezze della sinistra italiana
E ha ragione a dire che il punto di partenza fosse la peggiore tragedia che la sinistra italiana abbia vissuto qui si parla sempre della scissione di Livorno si parla non so di quella di Palazzo Barberini
Ma qui l'unica vera scissione che condanna la sinistra italiana a essere unna realtà extra istituzionale indistinti kata come sovversiva
E lei stessa si pone fuori dal sistema salvo naturalmente le municipalità riformiste magari Paleo convenuto anche di quello fuori dal sistema politico nella scissione del dodici
E quando Bissolati dice dobbiamo cominciare a creare le condizioni per un socialismo di governo ma anche un socialismo patriottico riprendendo Risorgimento attualizzando l'anche in chiave se vogliamo marxista
Ecco quella scelta Bissolati Anna fallita l'espulsione dei socialisti riformisti
Che poi andranno a finire in un minimo minimo nulla sia chiaro
Ma quell'espulsione ma fa Eckhart caratterizza sempre di più il partito fa caratterizzare il partito socialista come sostanzialmente un partito insurrezionale un partito sostanzialmente ribelli sta questa almeno nella percezione di quella media borghesia piccolo medio borghesia anche illuminata
Che non a caso di Bonomi e Bissolati cercavano di avvicinare negli anni precedenti
Non a caso la media borghesia illuminata assente un partito sostanzialmente socialdemocratico alla tedesca
Tenterà esperimenti alimentari si attaccherà i carretti dei radicali dei democratico costituzionali
Degli ultimi Bissolati anni tutti insieme Tato questi partiti centristi nel mille novecentoventuno raccolgono il venti per cento dei consensi
Ma solo
Fosse conciati quasi peggio dell'attuale centro in Parlamento perché sono divisi tra varie componenti contrapposte
L'ultima cosa l'ultima cosa volevo dire un'altra responsabilità ritengo sia ed è gravissima fosse è stata anche un po'citata mi pare da Walter il Partito Popolare
Perché anche il Partito popolare ha delle responsabilità sia
Per quanto riguarda quello che è stato detto nel rapporto con i socialisti ma vi sono anche i socialisti che non vogliono Paracoi popolari sia chiaro c'è una è una dialogo tra sordi
Anche perché al loro interno i popolari hanno componenti fortemente conservatrici e direi anche fortemente contrari a qualsiasi soluzione democratica non a caso il secondo congresso del Partito popolare Sturzo va in minoranza salgono riemergono figure appartenenti a con legami Oltretevere e non a caso poi saranno questi che entreranno dentro il governo Mussolini
Quindi anche i popolari hanno la loro responsabilità e quindi in sostanza cosa si può dire
Possiamo dire che i suoi liberale abbiamo detto tutto si può dire che le forze illuminate democratiche realmente democratiche nell'Italia del mille novecentoventidue erano poche
Poche e sfilacciate poche perché gli unici socialisti parzialmente disponibile a qualche ragionamento dico parzialmente perché è il ritorno nel boom ma Modigliani ad esempio lo era molto meno
Ma insomma sono i socialisti unitari e poi abbiamo un piccolo nucleo chiamiamolo di democratici centristi
Da sparo otto non a caso uno dei pochi che
Si opporrà che interverrà insieme a De Gasperi tra l'altro il sedici novembre in quello che è passato alla storia come il discorso del bivacco
Che è forse la fase finale della marcia su Roma pazzo trovano nel ventotto ottobre da Totò succede niente tra l'altro succede dopo qualcosa fino al trentuno agosto ottobre quando abbiamo al governo Mussolini comunque l'incarico
Poi abbiamo squadracce che in tutti Italia si scatenano nell'ultima sbronza violenta
E poi il sedici novembre Mussolini prende la parola alla Camera e fa quel celebre discorso che è uno schiaffo alla democrazia al parlamentarismo a tutto una sorta di arrogante
Guanto di sfida gettato chi si alza per contrastarlo beh naturalmente si alza Turatti che dice
Bella vittoria con la polizia e l'esercito al fianco non si può neanche chiamar vittoria mi pare di cablaggio Turati De Gasperi
Poco una delle poche voci popolari che si oppone
A questo discorso e appunto il vecchio Gasparotto che dice voi state distruggendo la democrazia poi basta gli atti non ci sono già più
Non ci sono già più ti l'ultima parola che posso dire purtroppo pure avendo anche una certa ammirazione per il personaggio storico provare devo dire in negativo
Sul solito personaggio che ogni volta che c'è bisogno di lui torna nel suo nella sua residenza in Piemonte
Perché Giovanni Giolitti
Era presente nel mille novecentoquindici e risponde all'ordine del re e anche nel mille novecentoventidue alla fine il suo anche se ormai anziano anche son mai
E si è giocato un po'tutte le carte ma anche lì è un nome che girava un nome che lui stesso
Non non mette in gioco non so quanto avrebbe potuto fare ma sicuramente ormai probabilmente aveva deciso che doveva seguire le decisioni del sovrano grazie
Grazie accavallata Pierre Cremonese
Docente all'Università degli studi di Trieste
Buonasera a tutti non è di grammatica però un ringraziamento davvero gli organizzatori per avermi dato questa opportunità anche se in realtà i colleghi che mi hanno preceduto hanno azzerato
Le possibilità di intervento quasi liberali invidiosi infatti io avevo pensato e la prossima volta mi presenterò come Pietro Aiello visto che ne ho in ordine alfabetico
No
Quando io ho parlato con con Walter mi ha detto qual era la traccia del del convegno me lo sono posto come domanda
Adesso io non farò altro che scusate voce terribile
Riprende alcuni punti che sono stati già trattati dai due colleghi forse non ci sarebbe neanche bisogno di parlare oltre però visto che mi tocca lo faccio
Quando mi son posto la domanda dove stanno le responsabilità in effetti il quadro che disegnava canali poco fa un partito che prende centocinquantasei deputati la maggioranza a a a affiancato da un partito popolare che prende cento deputati più del venti per cento
Come fa
Il fascismo ad andare al potere assisto domanda che ci si pone per la Germania il più forte movimento operaio il più forte movimento sindacale e Hitler dal potere
Beh un problema complesso che necessita di spiegazioni complesse e cerchiamo proprio di semplificare e di dimettere per lo Stato in quanto dura
Francese questo pensiamo nei tempi ok
E ha individuato come responsabili su cui volevo intrattenermi brevemente i soggetti che sono stati trattati da esso da dei colleghi ossia classe dirigente liberale
E il Partito Socialista che
Indubbiamente hanno delle enormi responsabilità senza gli errori che hanno compiuto questi sia i liberali che socialisti probabilmente il fascismo non sarebbe andato al potere errori strategiche errori molto forte molto grossi
Però dobbiamo anche disegnare il contesto all'interno del quale caliamo questi soggetti e le applicazioni che si svolgono e qual è il contesto io son d'accordo con
Luzzi
Quando individua nel mille novecentododici la scissione
Però se collochiamo questi eventi all'interno del contesto storico che gli è proprio vediamo come quelle successive quando abbiamo alle spalle la rivoluzione bolscevica abbiamo alle spalle la rivoluzione russa abbiamo la guerra mondiale
Cambiano cambiano le cose e attribuisce alla alla scissione alle fratture interne un significato completamente diverso
Il quadro che ci troviamo davanti in quel contesto è un quadro che è molto caratterizzato dalla guerra
La classe dirigente liberale la vecchia classe politica che si regge su la politica intesa come manovre di corridoio Giolitti ero un maestro e le manovre di corridoio del le clientele nelle nelle Province
E noi abbiamo invece la politica di massa c'è il Partito socialista cioè il Partito popolare che hanno inaugurato l'età della politica di massa con un'industrializzazione che ha toccato tutti
Pesci dell'Europa e la guerra chi è drammaticamente un momento di modernizzazione terribile
Cosa comporta questo
Ma noi arriviamo a questo a questo secondo me quadri questo quadro con un socialismo che in realtà forte il Partito socialista realizzato l'unificazione politica del proletariato così come la CGIL ha realizzato l'unificazione sociale del proletariato
E questo mondo socialista in grado di esprimere un blocco sociale che può a scendere ha classe dirigente e prendere il potere perché a fianco a questo mondo socialista che preparato
C'è una borghesia che frantumata
Che spezzettata divisa al suo interno perché c'è una parte conservatrice legata alla vecchia politica cioè la borghesia giolittiana quella che è stata neutralista disfattista e successivamente si identifica con l'azione diventa patriottica
Cioè la borghesia agraria che la più feroce la più inferocita perché lì nelle campagne la Federterme tra le leghe le camere del lavoro avevano imposto il controllo proletario sulle modalità di organizzazione del lavoro
Le le ore di lavoro ripaghi di doveva essere assunto arrivano leso il principio di proprietà e siano naturalmente Risi nemici giurati del de dei proprietari cioè la borghesia industriale
Che porta con sé tutte le contraddizioni di quella borghesia che si eredità già dal processo risorgimentale con la suddivisione il famoso compromesso no di cui si parla Gramsci borghese settentrionale industriale produttiva e quella invece terriera del meridionale improduttiva che ha portato avanti un processo di unificazione nazionale contraddittorio e il processo di industrializzazione altrettanto contraddittorio sotto le ali protettive della della dello stato con l'industrializzazione parte sulla siderurgia un Crispi è una borghesia che è piena di contraddizioni
Cioè anche la borghesia finanziaria bancaria che invece è in crescita in crescita sta cercando altri spazi nella guerriglia trovati a la borghesia industriale è la più
In qualche maniera già quella col pelo sullo stomaco più degli altri
è la borghesia che è fortemente ferocemente anti parlamentare antisocialista e non disdegna l'idea di ricorrere alle maniere maniere forti per affrontare quel problema che è l'unico elemento che bonifica la borghesia italiana
Il cosa sono contro cosa sono questo che unisce quale il soggetto contro quali possono avere punti di convergenza socialismo è quello che diventa il coagulo di queste forze borghesi che non escludono anzi l'utilizzo del ricorso a forze armate paramilitari o oltre organizzazioni armate funzionano quasi come uno Stato nello Stato perché tolgono lo Stato la il monopolio di una forza utilizzabile contro il pericolo rosso
Che il pericolo che si sta profilando un pericolo vero perché è scoppiata la rivoluzione in Russia
E in Italia non si fa altro che dire e noi faremo come la Russia dal diciassette in poi
E gli echi di questo sinistri Isma'che aleggia io utilizzerei l'incipit del manifesto il partito guida uno spettro che si aggira per l'Europa
E lo spettro di una rivoluzione che contamina un po'tutti gli ambienti il primo tentativo che fa Mussolini di cui ci ha parlato una il primo tentativo che fanno il diciannove e lui si presenta alle elezioni per la sinistra interventista con i recidivi il centralismo rivoluzionario interventista quelle forze di sinistra che vuole
Agglutinare detenere assieme
Senza però escludere senza espungere dal loro confine ideologiche e culturali l'idea il valore dell'azione anzi a come sapete bene Mussolini prende un bello schiaffo nei licei diciannove perché prende quattro mila voti neanche un deputato
Ecco che l'istrione
L'opportunista
Si farà conoscere dall'inizio come tale
E sarà questa la sua grande abilità che non possiamo riconosce di cui lavora sempre su più tavoli alli al minimo due tavoli dove utilizza un soggetto contro l'altro a seconda dei momenti la politica agraria la politica industriale
Il gli squadristi e i fiancheggiatori conservatori a seconda del momento annusa l'aria la sinistra è finita come eventuale orientamento cioè Nenni che scrive nel libro storia di di quattro anni che ancora allora secondo Nenni Mussolini aveva l'idea che i socialisti lo amassero ancora si ricordassero di Louis glielo avrebbero addirittura colto lo avrebbero potuto aggiungersi Allulli ebbene questo passaggio ci porta subito appunto a al Mussolini opportunista si sposta a destra e inizia tutto un altro un altro discorso ora
Il discorso che inizia è quello che ci farà vedere pian piano intero voto del fascismo
Nel mille novecentodiciannove subito dopo la le elezioni
Secondo me c'è un processo che si mette in moto e che vede il partito socialista e i fascisti
Misurarsi sullo stesso problema con risultati completamente diversi mi spiego
Giustamente hanno detto poco fa non c'è un partito socialista ci sono tre
Qual è il partito socialista l'identità socialista nel diciannove ventidue quale è quella della direzione del partito che sinistrorsa e massimalista
I socialisti sono invece i riformisti di Turati o il socialismo è quello della CGD l che un po'una via di mezzo perché è riformista la linea dei politica e riformista però non disdegna per forza di cose per chi esercita un'azione molto potente forte diciamo così muscolosa
E non non esclude il ricorso a alla violenza
Ecco qual è il socialismo diversamente
Il movimento fascista che era un insieme mille cose era tutto il contrario di tutto tant'è che poi il simbolo è quello degli enti e delle verghe ognuna rappresenterebbe un'anima del fascismo no
è un po'tutto e il contrario di tutto comincia a chiarire meglio il suo il suo profilo la sua identità e quale e lo squadrismo
L'antiparlamentarismo l'anti socialismo e il nazionalismo patriottico
E da qui poi ci collegheremo su quelle che sono secondo me le emesso dovunque dovunque
Responsabilità del Partito socialista però due parole ancora sugli i liberali secondo me dovremmo dirle
Magari scendendo su un livello che non è proprio quello mobile dello storico si sono vicende personali che pannolini fuori la meschinità l'opportunismo la piccolezza di questa classe dirigente di liberali che non guardano oltre loro naso in un contesto in cui quello che si è messo in moto un processo di cui non hanno contezza Giolitti non si accorge che c'è un processo di disfacimento della dello Stato liberale per cause interne
è un processo di smantellamento per cause esterne c'è il Picconatore Mussolini che sta mettendo in discussione non crea un problema di ordine pubblico mette in discussione lo Stato liberale
Anzi lo mette in discussione seriamente perché poi lo lo disfa sicuramente lo Stato liberale
Ebbene questi signori sono tutti presi dalle loro beghe politiche
Nitti che si deve barcamena aree sì come si misura con Giolitti dalla parte sono andato dall'altra l'esperienza di Facta è un liberalismo quello che che esce fuori di una piccolezza culturale ideare da far spavento
Ed è questo che però fa capire anche questo ospedale non solo che fa capire a Mussolini che gli si apre la strada per il potere perché lui attestato in più occasioni la capacità di di di di creazione di resistenza delibere delle dei liberali del liberalismo e ha visto che giocando su due tavoli
E questa capacità di resistenza non c'era un tavolo era quello dello squadrismo
E lì c'è un problema serio i fascisti conquistano la piazza e i socialisti che lasciano conquistare Errore madornale perdono militarmente prima che politicamente
E quando perdono la piazza le conseguenze vediamo quali sono
E stavo parlando punto delle piccolezze delle meschinità di di questi personaggi
è stato già citato quindi non mi soffermo ulteriormente Dio soltanto un particolare il problema dello stato d'assedio
E in quelle in quel frangente due altre chiavi di lettura di quei momenti sono quelle che attribuiscono al re il merito di non averlo firmato il lo stato d'assedio perché da quello sarebbe scoppiata sicuramente la guerra civile
Perché è vero diverso dice non lo metto alla prova è altrettanto vero che Mussolini che aveva intercettato bene sapeva bene quale fosse il valore della della guerra del combattenti ISMU è quello che tende la mano ai reduci ai mutilati a tutto quell'universo scusate il termine verso il quale il partito socialista sputarmi sputa addosso
Quando i sindaci socialisti nelle elezioni del venti conquistano la maggioranza dei Comuni la prima cosa che fanno e ammainare la bandiera tricolore mettere quella quella sovietica dicendo che la rivoluzione sta lì lì per per arrivare ora parliamo un po'
Venti i socialisti per concludere data seconde voci sullo stato d'assedio dalla parte di dare la guerra civile dall'altra sembra che mi collego a quello che diceva Narduzzi
Addirittura dei rumors di colpo di Stato fossero giunte all'orecchio del sovrano egli sapeva che c'era il Duca d'Aosta che teneva le fila di un gruppo minuscolo formato da Luigi generale il giardino e generali Cadorna che erano pronti al colpo di Stato
Per sovvertire naturalezza vedi le le rivalità fra Duca d'Aosta e pittore manuali verso voleva prendere il posto del rene
Per evitare questo qualche storico articoletto scelse il male minore e dunque non firmò lo stato d'assedio dando il via libera a Mussolini alle squadracce salvando soltanto formalmente ma io ho qualche dubbio anche su questo termine salvare formalmente le procedure affidare l'incarico di governo a una persona
è facile gioco forza PD dall'incarico di governo quando dalle squadracce armate che che circola per la città
Sicuramente non non c'era alternativa
Ma ora tocca un sacco di unto del partito socialista e non condivido Conduit totalmente le responsabilità dei socialisti sono gravissime
Certo bisogna storicizzare il problema perché è facile a distanza di tempo poi dire quali sono stati tutti i loro errori però sono sono stati errori molto molto gravi primo errore è l'atteggiamento che il Partito socialista manifesta nei confronti della guerra non ha capito che è andato a un fatto nazionale
Non è più soltanto come chi lo diceva Guzzi o
Che i partiti socialisti degli altri paesi votano i periodi di guerra ed entrano in guerra l'unico che resta fuori in maniera ambigua il partito socialista ma non soltanto re sta fuori resta fuori con una
Cerca di boicottare e c'è un momento importante è quando c'è lo sfondamento di Caporetto che i già citati Treves e Turati
Hanno delle posizioni possibili Ste cioè la famosissima lettera di Turati e Treves resistere resistere resistere che lo stato maggiore stampa in milioni di copie e lo fa circolare nelle trincee dai dei soldati perché dice dura di quando lo stivale straniero qual pesta il suolo italiano è obbligo del proletario in divisa resistere e di cacciarlo
Quello poteva essere il momento per cambiare posizione rispetto alla guerra complessivamente intesa perché poi nei confronti della guerra e tutto quello che essa rappresenta che c'è un'ostilità una una puntualità di retta il Partito socialista non non intercettano capisce il problema dei reduci
La disgregazione sociale che c'è in Italia in quel periodo
Voi pensate i giovani ufficiali che ritornando a di trincee quattro anni di violenza incredibile sono poi persone sono rappresentanti della piccola borghesia sono gli ufficiali coloro che hanno studiato
Che hanno uno stato sociale elevato ma loro sono quelli che con la pistola escono insieme ai soldati vanno all'attacco della trincea hanno pagato un tributo di sangue enorme gli ufficiali di truppa i tenenti sottotenenti
Si sono abituati al al hanno l'attitudine l'abitudine al comando Ernani stesso è sempre vivo con lui ci racconta invece che non hanno attitudine per lo scudo né per il lavoro e che cosa nota imparato lì
E li hanno imparato una cosa importante
Non dimentichiamo che cosa può significare vivere quattro anni in trincea e assumere fare della violenza un elemento consustanziale alla propria esistenza diventa parte di Fini e la violenza in queste persone non è diventato uno strumento e il fascismo se la proprietà è un valore
E il valore attraverso il quale si esprime il coraggio
La disciplina e così via
E questi giovani non trovano ad esempio le parti sociali son partito che è in grado di raccogliere raccoglierli e raccogliere le loro richieste cercare di rappresentarle perché cercano un posto in una società che il posto non glielo concede
De Felice invertire la tesi secondo la quale la piccola borghesia era una classe in crisi che dà vita al fascismo e sostenne no quella una classe in ascesa
E in quel momento che si conosce si distingue come classe e cerca spazio politico e non trova Nestlé né i socialisti né negli nel ne nega né i cattolici un partito una forza politica in grado di dargliela
Ma ci sono non soltanto i giovani che sono tornati da da dalla guerra ci sono i reduci
Il valore del combattenti ISMU diventa un valore che il il valore con il quale si identifica il fascismo
E sul in base al quale costruisce il proprio universo simbolico che che che di che cosa si nutre questo universo simbolico del mito del combattente il mito del fante il mito del coraggio il mito della violenza
E qui ci sarebbe da parlare un bel po'perché il partito socialista non si pone il problema guerra violenza rivoluzione guerra che invece gli animi si è posto e come pur avendo quello come esempio non è che lo assumono ci riflettono no le allora il Partito Socialista è arriva la rivoluzione spaventa tutti ma non organizza la rivoluzione
Loro si come dire
Si sottomettono diciamo così ad una concezione determinismo del marxismo per cui la rivoluzione è nell'ordine delle cose ci sarà a prescindere
E invece manca l'organizzazione quello che l'esempio gusto doveva in qualche modo diventare un modello per loro quando torna l'ENI che cosa fa trasformare la guerra in guerra civile e rivoluzione questa nel passaggio che avrebbero eventualmente dovuto rappresentare anche loro e invece questo qui non non lo fanno eh
Il il fascismo che invece lega i due i due estremi rivoluzione e guerra rivoluzione fascista lo dicono la rivoluzione ossia quella che viene nutrita dai però doposci si sanciva dissi rivoluzionari dal futurismo
La guerra è una rivoluzione nei confronti dei Paesi altri infatti si parlava di
In Paesi proletari contro i i Paesi Pluto graticci e invece la rivoluzione e la guerra interna contro il nemico interno
Le l'assenso costruiscono e su quello costruiscono una propria identità che forse sicuramente costruiscono la siamo due rappresentano in questo modo dove la violenza ha un ruolo importantissimo
Invece Partito Socialista cosa fa dei programmi vuoti
La loro la sua identità non la conosce ci sono due parole d'ordine importantissime
Che il Partito Socialista utilizza e sul quale si spende senza spiegare mai che cosa intende con quello la prima parola d'ordine subito dopo la fine la guerre la Costituente e sulla Costituente cioè li chiamano tutti quanti questo
Ma ognuno intende la Costituente a modo proprio non c'è anche perché non si sa che cosa intende il partito per costituente tanto che mentre ancora l'anziano questa parola d'ordine i riformisti
E sindacalisti celati e il gruppo parlamentare c'è la direzione del partito che dice è un discorso superato perché adesso la Costituente è annullata dal fatto che noi inseguiamo la rivoluzione per instaurare la repubblica socialista
E l'altra parola d'ordine e la dittatura del proletariato con la quale spaventano la borghesia italiana
Ma cos'è questa dittatura del proletariato non lo spiegano non lo dicono mai non fanno i conti con quello che a livello teorico teologico rappresentava questo Terme che per caso
Dittatura del proletariato visto che i proletari in Italia sono un'esigua minoranza devi essere la dittatura della minoranza sulla maggioranza no
Cosa diceva Marx della dittatura del proletariato in una reazione violenta di uno Stato proletario nei confronti della reazione che vuole sovvertire l'ordine delle cose e questo però aggiunge
Non escludo non non contempla l'annullamento la cancellazione della democrazia e addirittura anche adesso andrà anche oltre dirà le che la dittatura del proletariato eh la Repubblica democratica
Su questo termine su questo problema non fanno i conti così come fanno i i conti vivendo con il problema più importante è quello della rapporto fra violenza e e e rivoluzione dopodiché secondo me e qui chiudo ci sono tre punti topici che ci dicono qualcosa di in più circa la linea del partito socialista la sua debolezza la sua presunta debolezza
I tre appuntamenti importantissimi sono l'occupazione delle fabbriche
Alla fine del biennio rosso
L'occupazione delle fabbriche normalmente in una società industriale è una
è una mossa è un'azione insurrezionale è preparatoria della rivoluzione
Si occupi le fabbriche devi sapere qual è poi il prosieguo ho qui le fabbriche con i fucili
Le fai funzionare per dimostrare come diceva Lenin che uno un operaio con la con la istruzione elementare riesce a fare il lavoro un borghese le fabbriche possono essere gestite dalla classe operaia e cosa diventa l'occupazione delle fabbriche una vertenza sindacale
Che Giolitti che maestro nel gestire nel neutralizzare le spinte eversive gestisce al meglio firmando un accordo che pane anche verrà rispettato
Poi il secondo appuntamento e cioè centrato un attimo forse su questo e esattamente lo la scissione di Livorno
Che la CIA di Livorno doveva essere nelle aspettative e nelle speranze di di Giolitti il passo che avrebbe dovuto portare all'inclusione dei socialisti al governo per fare a in accordo parlamentare per fare argine
Ai fascisti alla parte Kokollari dall'altra perché Giolitti quello che si aspettava era una scissione che portasse via dal partito ma se ne parlava da due anni
Bordiga la la la la professava assomma Tundo
Portava via il gruppo napoletano con quello torinese uscivano fuori sinistri portandosi dietro i massimalisti lasciando nel Partito Socialista soltanto i riformisti e Giolitti era convinto che soliti riformista all'interno del partito li avrebbe attratti nell'orbita di governo in un'azione che è quella in cui lui eccelleva che era quella di istituzionalizzare le forze eversive
Gli era riuscito col Partito socialista egli pensava di farlo anche oltre a cinismo ma non aveva capito il cambio di regime che c'era stato il cambio d'epoca di di tempi non poteva funzionare una cosa del genere con il fascismo e il terzo elemento il terzo punto importante è il patto di pacificazione
Mussolini in quel momento vede che si stava andando troppo oltre con la violenza c'erano stati fatti di Sarzana
Dopo i quali scrive un articolo dove parla della violenza chirurgica che è necessario la violenza non può essere così gratuita che si colpisce bisogna esercitare la violenza cavalleresca chirurgica dice l'articolo che scrive e lui era insomma abilissimo nel tassare i il puzzo della società
Vedete comincia a esserci qualche malumore nei confronti di questa violenza e esasperata e quindi immagina che ora è il momento di frenare è il momento di ridare fiato al fascismo legalitario quello che cerca cortili Pardo addirittura dice
La gioventù popolare fasciste socialista è il meglio che può esprimere l'Italia
è quello che cerca e esattamente di abbassare i toni e di arrivare ad una pacificazione con i socialisti
Che pensa potrebbe tornarci utile perché ritenne continuiamo a colpire le strutture sindacali e tutto il mondo socialista che fa riferimento alle leghe alle cooperative alle Camere del lavoro alla Confederazione andrà nel partito socialista
E cinte abolirà ulteriormente quindi e però sapete bene i gli squadristi non è che fossero troppo d'accordo su questa su questa linea per cui già quando le le gli incontri per firmare l'accordo sono pieno svolgimento a luglio trentuno luglio Mussolini arriva a Roma tra agosto firmato l'accordo contemporaneamente già comincia a trattare sotto tavolo Mussolini sotto ottavo con le le spinte con le le frange eversive le frange squadriste del del fascismo perché l'avevano seriamente messo in discussione badate bene quello fu un momento che lui che viveva la crisi personale
E addirittura disse se il fascismo non mi segue io non seguirò il fascismo non è detto addirittura arriva ventilato l'ipotesi di dividerci di separare le sue il suo destino da quello del fascismo poi in realtà i suoi due grandi rivali grandi e Farinacci
Erano detassati avevano il controllo di aree geografiche importanti ma non avevano una capacità un carisma è una leadership simile a quella di Mussolini in grado di sostituirlo Busoni d'altra parte dice
Non vale la pena
Sacrificare il il fascismo sull'altare della BCE riaccendono i socialisti e pur avendo firmato il tratti il patto
I fascisti non lo rispettano e i socialisti si e lui abbiamo la fine
Definitiva il dove patto di pacificazione della gusto del ventuno piano piano ci avviciniamo
Alla la parte finale quella in cui imperversa lo squadrismo quello vero quello che che fa male Milano è stato citato prova al Teatro Diana buttano la bomba le prime file esaltano muoiono ventuno persone
A Sarzana ne muoiono quattordici mi sembra cioè sono bastano due ore uccisioni all'ordine del giorno prima delle elezioni del ventuno si si sommano se non sbaglio quattrocentoquindici morti una guerra
E quella progressivamente
Porterà il partito socialista a non sviluppare gli anticorpi che avrebbe dovuto avere politici ma soprattutto militari
E Mussolini avrà l'autostrada davanti quando voi mettere assieme questa debolezza di socialisti con quella che ha già aveva già testato dei liberali
Sacchi con la la l'azione di forza ce la potrà fare anche se non è sicuro fino all'ultimo perché sapete tutti che l'università a Milano pronto per andarsene in Svizzera se la cosa non va in porto quando invece si vede altra viene chiamato dal re e lì prenderà l'incarico e inizia
La storia che tutti conosciamo mentre grazie è
Nata Giovanni Scirocco dell'Università degli Studi Ghiberti diamo
Mario
Lo sapevo che mi toccava fare il difensore del partito socialista
Avevo un vago sospetto poi dico come degli aspetti Kallon
Allora
Mi pare che siamo tutti d'accordo non perché lo diciamo noi ma per lo dice Renzo De Felice lo dice chiosa mosse cioè
I due forse principali più notti
Studiosi del fascismo che senza i fatti la guerra non ci sarebbe stato il fascismo
Ma questo perché e non c'è bisogno del dottor Freud per capirlo
Le guerre tutte le guerre spostano
Quasi inevitabilmente gli equilibri politici interni
Dei vari partiti Paesi a destra
Nel mille novecentodiciannove
Anche nel due mila e ventidue Svezia Italia
Speriamo che tengano Francia e Germania
Pur sia cioè verso
Russia perché sì certo ma perché c'era lo zarismo e perché poi e nel mille novecentodiciassette è un'altra storia Russia russe sempre un'altra storia comunque è sempre una rara storia ecco
Come diceva come diceva Turati un fenomeno asiatico
Quindi si tratta sto
Ma perché è banalmente con le guerre e le crisi economiche che quasi sempre nel conseguano ripeto non c'è bisogno del dottor Freud per capirlo la gente ha paura
Ha bisogno di ordine e sicurezza e si rivolge a chi gli promette ordine e sicurezza
Nel mille novecentoquattordici
Di fronte allo scoppio della guerra
In Italia non molti lo capirono
Non molti capirono che un conflitto mondiale
In un paese
Debole economicamente debole militarmente debole politicamente con delle istituzioni come quelle liberali
Che forse no liberali ma tanto democratiche ci sarebbe anche da discutere
Avrebbero provocato
Uno sconquasso
Deve poi conseguenze emo difficile da prevedere
Le cui conseguenze si sarebbero viste nel mille novecentodiciannove mille novecentoventidue
Chi lo capì
Fu giovani Giolitti perché conosceva
Era l'uomo che meglio conosceva la struttura lo Stato italiano
Tant'è vero che Mussolini fino all'ultimo momento di una persona aveva paura di Giolitti anche del Giolitti ottantenne
Un po'scosso
Che forse non ha cattiva veramente quello che accadeva nel dopoguerra però la sua vera paura non è Salandra terreni vuole mettere tetti viene sempre Giolitti
L'ho capito
Benito Mussolini e l'altra parte e infatti passa dalla neutralità assoluta la neutralità attiva ed operante perché capisce da quello straordinario giocatore d'azzardo e aggiungo
Ahimè straordinario giornalista
Benito Mussolini
Uno dei più grandi giornalisti italiani certo che gli si apriva uno spasso nel partito socialista
Non riusciva ha davvero dove non vedeva prospetti
E lo capì Filippo Turati
Che pur forse avendo qualche dubbio sulla
Formula di Lazzari come la definì coraggiosa ma Chiariglione signor la non aderire né sabotare aderì
A quella fu
I
Quando quello che è stato uno dei suoi più fedeli agli i
Carlo Rosselli che invece era un interventista democratico come lo era Gaetano Salvemini
Carlo Rosselli proveniente da una famiglia di mazziniana
Una famiglia che diede un figlio alla prima guerra mondiale
La cui madre Amelia quando del diciannove gli ufficiali in congedo vengono schiaffeggiato di fremente dirà nei confronti dei socialisti
Turati definì
Gli interventisti democratici
Che erano figli suoi come Carlo Rosselli i raggirati della storia
Erano
Intervenuti a favore della guerra nella convinzione che la guerra avrebbe portato la democrazia in tutta Europa avrebbe visto il crollo degli Imperi Centrali avrebbe visto il crollo dell'impero zarista alle culle della reazione
E invece
Disse Turati rivolti a queste nobili figure interventisti democratici credevate di portare la democrazia in tutta Europa invece vi siete trovati con il fascismo in Italia innatismo in Germania lo stalinismo in Russia le dittature in tre quarti d'Europa
E Marco tu mi citi sempre Bissolati se avesse fatto come l'Spd le spese intervenuto però andati su c'è stato spesso
Accertato lo stress
Non l'ha salvato la Germania l'intervento dei dei socialdemocratici a favore del crisi guerra non ha salvato la Germania dittatura nazista
Certo è in Italia ha preso il diciannove
E in Europa la crisi del due mila otto
Così non è che possiamo raccontarcela come vogliamo
è andata così sono stati i raggirati della storia e Rosselli Rosselli non noi in morte di Filippo Turati nel mille novecentotrentadue scrive aveva ragione Filippo Turati
Siamo stati raggirati della storia
Abbiamo creduto nella guerra d'
Lo carati che la guerra c'ho portato il fascismo e nazismo lo stalinismo
Le dittature militari in Ungheria in Polonia
Non so se vi suona qualcosa
Ma perché la guerra l'ha detto giustamente negli apre una nuova dimensione che quella della violenza della politica di massa
Tutti quelli per tornare a fascismo e nazismo il novantacinque per cento gli squadristi
Sono gente che viene dalle trincee abituati alla violenza alla morte
Data e ricevuta per cui andare a manganellare
Pugnalare
Uccidono presso non fa assolutamente differenza
Dieci anni dopo gli squadristi dell'S.A. delle SS sono la stesse identica cosa se noi non ci caliamo in questa dimensione della violenza quotidiana non capiamo poi la violenza quotidiana e mille centodiciannove meno centoventidue
Ma che pensiamo come noi che siamo qui io posso essere d'accordo col mio amico Cuzzi ma mica vado a picchiare
Anche perché meritare previsto che il più grosso di me quindi
è questa dimensione che non colgono nel quattordici non lo coglie più giù litiga vero
Giolitti un uomo gli ottant'anni
Ma che pensa che la politica si faccia ancora come cui maneggi prefetti Mazzieri come faceva prima spostando ma voti socialisti una volta noi cattolici una volta un accordo la parte ancor corda lata
L'isolamento il partito socialista hai ragione Marco
Era gioia ma con chi parlava Tura
Parlava con Partito liberale che non è un partito e che dalle elezioni del diciannove
Con la proporzionale diviso in dodici gruppi parlamentari sono gruppi parlamentari diciotto correnti
Con Chicco il mitico Giolitti con Salandra con chi parlava con Sturzo
Costoso costruzione no perché poi si è visto la fine che ha fatto Sturzo Vaticano certo punto l'ha preso per le orecchie gli ho detto guarda
Forse non è il caso lascia fare
Dopo dopo
Ma è un partito impopolare anch'esso diviso fra una cosa e migliori Marta correre Kasper un'altra cosa e Sturzo un'altra cosa Cavazzoni eh
è un mondo sfarinamento completamente sfarinamento
Dove nessuno più ha il senso c'era uno Benito Mussolini
Trincee Lucrezia quindici dicembre mille novecentodiciassette il poco Italia andate a rivedere il suo programma in atto una nuova comunità politica che è quella che è uscito delle trincee
Ed è una comunità politica fondata una nuova aristocrazia dice addirittura
Fondata sull'esperienza trincea fondata appunto sul rifiuto le parole interi sono dei vecchi partiti che
Non hanno compreso nulla poi non gioca una partita straordinaria di gioco delle tre carte i prima con gli interventisti democratici mille novecentodiciannove prende zero seggi e poi dopo Palazzo d'Accursio
Spostandosi con gli agrari eccetera eccetera
In tutta questa situazione
C'è il collasso dell'istituzione di per il totale collasso dell'istituzione di Pera
Ma certo che i massimalisti e un cappio
Ma anche di come detto giustamente tu c'era una sirena irresistibile che nasce la guerra che era troppo forte
E la sirena Reguzzoni russo
Rosselli dice sempre a Turati sì avevi ragione tu e lui era girato siamo stati raggirati Astorre però tu non ci parlavi più non parla di più ai giovani ai giovani parlava la rivoluzione russa da una parte il fascismo dall'altra nell'epoca dello sconquasso della politica di massa della crisi economica e di questo popolo di seicento mila morti centinaia di migliaia c'è Barbara che che che la scusa benissimo questi fenomeni di mutilati feriti di spostati di matti di guerra che non ritrovo un loro un posto nel Paese
Questa è la situazione
E cinque sta situazioni di estrema radicalizzazione la situazione sia capitalizza infatti tutti quello che c'è in mezzo sono spazzati via
Sono spazzati via potrò parlare parlano conti col muro parlavano
E se pensavano che ci fossero le istituzioni dello Stato e chiudo penso di essere stato abbastanza chiaro
Vi leggo
Due pezzetti veramente rapidi uno
Il diciotto novembre del mille novecentodiciannove si vota
A Milano e in tutta Italia il Partito socialista ottiene come sapete uno straordinario Successo
La sede del partito socialista l'Avanti era la sede nazionale era Milano che era stato già salite quindici aprile mille centodiciannove e noi abbiamo messo un totem
Grazie Walter abbiamo messo a punto davanti alla sede che adesso era la sede in via San Damiano adesso l'attuale Visconti di Modrone abbiamo fatto la fa chi ritrovarla ma alla fine l'abbiamo trovata
E poi i socialisti naturalmente Purini cosa fanno pensioni festeggiare la straordinaria vittoria
Del del novembre mille novecentodiciannove pensione di festeggiarla vanno sotto la sede del loro giornale e
Gli affitti
Che avevano la loro sede in via Cerva dietro perché poi è una Milano estremamente piccola come ha detto basta insomma Paolo h nove il Popolo d'Italia siete degli affitti in via Cerva l'asset avanti in via San Damiano parliamo di un chilometro
Se degli additivi accennano come dice il mio amico Scurati
Che nella bottiglieria Abacha bottiglieria non c'è e a RAI due aree così magari approfittato frasi festeggia i pannolini e questo e questo era uno di quelli del del delitto Matteotti dovesse avere tirargli una bomba dal ponticello perché c'era la Milano dei Navigli pesa venti vani una bomba fortunatamente a differenza dell'aprile del mille novecento diciannove non fa morti
E il povero prefetto di Milano pesce organo perché sa benissimo da dove veniva ordina un'ispezione
Al popolo italiano
O scrive ingenuamente scrive al ministro intende presente del consiglio Francesco Saverio Nitti che uno teoricamente i rischi dici te quattordici bossoli quattrocentodiciannove cartucce per rivoltella un arsenale insomma
Di modo che complessivamente rivoltelle sequestrate stamane oggi al poco Italia sono diciotto e seicentotrentacinque cartucce in attualmente lo arresta lo arresta stanca né una notte perché il presidente così e ministro interno Francesco Saverio Nitti il risponde dopo tanta tolleranza estremamente pericoloso ogni violenza
Ah no violenze che hanno fatto gli altri che aggiunge mi duole che sia venuto fatto grave come arresto Mussolini senza che mi abbia avvertito
E provvedimento di estrema gravità non che quelli hanno buttato le bombe cadevano arrestato Mussolini e domani entro marzo le pistole e cartucce e solo fatto delittuoso poteva giustificarlo cioè se non c'è il morto non era il caso perché appunto l'abitudine accusa
Bisogna subito rilasciarlo
E il giorno dopo
Il Corriere della Sera
Inneggia appunto alla liberazione di Mussolini andate a rivedervi appunto la borghesia industriale cosa scrivere Luigi Albertini o
Luigi Now di futuro presidente della Repubblica nel mille novecentoventi ventuno al cassiere ce l'ho fatta una lettura molto costruttiva oltre storti
Della connivenza intellettuale di certi settori della borghesia della buona borghesia dei buoni salotti con il fascismo e concludo
Così poi arriviamo a conclusione e tre Ferraris capo di gabinetto del ministro dell'Interno
Pubblica le sue memorie nel mille novecentoquarantasei intitolato la marcia su Roma
Era
Nella notte del ventotto ventinove ottobre è fra Ferrari sera nelle sale enormi del Viminale sede allora della Presidenza del Consiglio oltreché del ministero Interni
E scrive
Assistevo nella notte nel silenzio delle grandi sale del Viminale allo sfaldarsi dell'autorità e dei poteri dello Stato
Si sentivano sui grandi fogliette tenevo dinanzi a me i nomi che andavano notando delle prefetture occupate le indicazioni degli uffici telegrafici invasi dei presidi militari che avevano fraterni tratto quei fascisti propose non mette meglio non messe d'altro fornendo Lidia mi dei treni che le milizie avevano requisito e che si avviavano carichi di armati verso la capitale
Probabilmente la marcia su Roma sarà stato un bluff ma a quel punto restituzione allo Stato liberale bastava fargli un soffio per farla crollare
Come siamo con i tempi siamo
No no ecco quanto tempo abbiamo cinque minuti dieci mila possiamo chiede se ecco se qualcuno avesse una domanda da fare
Chiediamo ai nostri amici di rispondere c'è qualcuno che che vuole fare una domanda sì mi devo fare una risposta però me lo faccia domande aiutare la violenza violino la violenza e sono vale no no no ma mi son di quando è fondamentale
è vero che non rispondi Partito Socialista sul piano della violenza
Ma perché successe non c'avevo l'organizzazione noi parola il tasto lo spiega benissimo la forza del Partito Socialista a livello locale le sezioni i circoli e le camere del lavoro
I fascisti quando vengono finanziate dagli agrari
Hanno primi finanziamenti rimettono per comprare il camion quel quali e l'Italia mille novecentoventuno venti ventuno coi quali si spostavano
In una giornata non è che la Camera del lavoro di Lodi avvertiva i compagni Milano veniva da lei mettimi ci fascisti si spostava le proprie
Una Castro spiega molto bene alla dimissione proprio di tattica militare che lui avevano perché erano abituati e gli atti non aveva
Scusa una facciamo così poi dopo quante sono le domande due uno due domande ecco due domande no dopo no era o è pretendere adesso all'UE ha alzato la mano per primo
Prego
Quando
Però
Giorno
Modiano politica poi dicevo
Della Repubblica
Io
La lista cioè cioè allora e ancora
Grazie
Allora verrebbe
A domanda quasi ma la domanda è che
Fra io ho aveste B
Ci sono possono essere
Ma resti che
La sinistra non ha fatto rimane Guarino è quasi andata Adriano con tre io la barba ce l'ho da profeta ma non sono un profeta per mio conto e credo che anche vaga non siamo profeti
Va agli storici non deve chiede il futuro è già tanto se sa qualcosa passato valutare Rocca
Approvato
Forza la seconda domanda ora
Io
E già queste araba Bergamo
Sì sì dei non nero
Quando aveva
Ma
Ma
No grazie
Signora
Vanno ma
La
Io non
Non
Così come
Volevano com'era
Già diciamo
Quello
Della da
Tre virgola novantuno Pubblico
Grazie a lui è un Sato un grande dirigente sindacale sempre uno spirito pratico essa varie io che io voglio voglio ringraziare voglio che sarà in voti e in particolare alle ringrazio Marina Cattaneo che ha materialmente e fisicamente raccolto il la la documentazione l'ha ordinata insomma la la predisposta e mi pare sia stato fatto un ottimo lavoro
Io spero che se sia servito a qualcosa questo di questo dibattito perché noi dobbiamo anche chiederci qual è l'utilità della nostra azione
E mi sembra che la cosa più importante sia quella di riusciva era
Trasmettere una informazione una documentazione una lettura di questi eventi che sia il più possibile chiara
E io oggettiva io ho usato il termine condivisione perché è fuori discussione
Che
Non la condivisione totalizzante che non può esistere
Ma un alto grado di condivisione
Sempre che
Assente
Sulla storia del proprio Paese e su come su particolar modo su vicende complesse difficili come queste
Garantisca un elemento di stabilità istituzionale politica perché questo è il problema che noi ci ritroviamo di fronte certo
Non si può mettere sullo stesso piano se vogliamo la crisi delle bollette e l'inflazione
Ma certamente certamente un Paese che ha la possibilità di un confronto anche che sia rispettoso
Da parte di soggetti che ricoprono ruoli diverso ed è giusto che sia così che vi sia una maggioranza vi sia un'opposizione è un fatto importante tanto più per le note in condizioni in cui non ci troviamo se noi riusciamo a fare un po'di chiarezza e qui è anche lavori di storici voglio dire che devono fornire il più possibile delle delle letture delle interpretazioni che si avvicina al alla realtà sulla base della documentazione non sulla base delle loro opinioni nello impressioni
E questo è il nostro lavoro quello di portarlo nella società ecco io spero che abbiamo dato un
Un piccolo contributo insomma di di di di conoscenza
Di trasparenza di informazione
Che sia utile a tutti in particolare questo sì
Alle nuove generazioni che non devono semplicemente vivere questi argomenti con degli slogan delle battute delle sentenze così ma sulla base di una conoscenza il più larga e il più possibile precisa dei fatti
Grazie a tutti grazie al museo
A voi vi informo che non ha non sappiamo ancora quale sia la data ma noi apporremo alla sede all'edificio dove sorgeva l'Avanti
Nel mille novecento il ventidue in via Settala e chi fu distrutto completamente dei fascisti apporremo in quel muro una targa
In ricordo dell'Avanti e di di eh eh non lo sappiamo ancora perché bisogna trovare gli operai che l'attaccano perché c'è un problema con il