Festival delle Migrazioni - Le resistenze, i conflitti e le migrazioni

Sono sì
Intanto vi saluto
Buongiorno
Festival delle migrazioni penultimo giorno finalmente siamo arrivati a questi il controllo sulle resistenze
Questo festival alla quarta edizione
Diciamo che ha come filo rosso
Proprio il tema delle resistenze delle guerre delle tante guerre che ci sono nel mondo
Non soltanto quella assoluta tra Russia e Ucraina propriamente di cui si parla molto ma tutte quelle che anche sono dimenticate e soprattutto se voi guardate il programma molti sono gli incontri le mostre gli spettacoli che parlano di resistenze in questo caso c'è proprio il titolo quindi e proprio giusto parlare di Resistenza anche proprio già dal dall'INPS intitolazione per capire che cosa vuol dire
In territorio di guerra perché i ha vissuto una guerra e fuori anche Giada alla guerra che cosa vuol dire resistere anche dopo la guerra perché la guerra rimane sempre all'interno delle persone che anche sono riuscite fortunatamente a uscire dal ponte da da questa guerra non essere non essere appunto
Toccate fisicamente ma anche quando le persone escono dalla guerra
Tra virgolette
La resistenza a questa guerra in terra interiore che ognuno tira via vogliono di di queste persone a esiste e quindi la resistenza Proust prosegue per tutta la vita grazie
La ma il
Ne ha lanciato uno il mare quel giorno basandoci Tissot di partire il futuro nera senza frizione il presidente ci supplicava fucili
Simon in Spagna la
Appare
Basta
Siamo iniziale undici invece ancora qualcuno che ha sempre senza curata invece hanno detto all'imbarco come pure le belle da crociera
Tacchi un po'ma poi lambire il paesaggio sabbia ciottoli sulla scogliera era ma la Napoli io neanche ad avere un ruolo dovresti stare da Agapito aiutare temi a gettare via la messe enti visto pregare dove io quel via una maggiore pone all'ammenda l'ho anche essere scappavo dalla guardia la ma adesso io di un futuro migliore via strappandolo dalla via Serra
Songs fa di delle acque profonde del cimitero di Desenzano spero li accorpiamo un'intonata sirena impianti i loro una bella canzone io son sbarcare sulla terraferma Bahrami Enache ora ho dovuto narrare eravamo in I fratelli Ernest analogo l'uomo senza nuotare dietro rien ne aggiornandone all'occorrenza hanno doveva strappare banale allora ma anche
Il sono io di un futuro migliore e tu sei mia figlia respinta
La cura la
Grazie
Riapriamo questa giornata questo dibattito ringraziando Stefano Corradino che
Il direttore di Articolo ventuno liberi di associazione per la libertà di informazione
Stefano Corradino a pubblicato recentemente questo Visco anche in vinile dal titolo note di cronaca un disco importante che raccoglie anche testi impegnati test importanti ed era per questo che volevamo
Aprire con Stefano Corradino ringraziamo tanto due parole al volo su questo lavoro discografico
Grazie Giommoni intanto benvenuti a questo alla quarta edizione di questo Festival delle migrazioni appuntamento importante
Hai già detto praticamente tutto la canzone che avete ascoltato
è uno dei sette brani che compongono il disco io sono un giornalista di Rainews ventiquattro e mi occupo di cronaca prevalentemente i di temi di vari temi che vanno dalle immigrazioni alle mafie alle morti sul lavoro la violenza contro le donne e suono e canto da quando ero praticamente in fasce e e allora ho pensato di come dire fondere la Paz la mia passione giornalistica con quella musicale
E mi sono ispirato a sette storie che ho raccontato su Rainews ventiquattro in questi anni le ho trasformate in sette canzoni sono tutte storie personali ma sono anche delle storie collettive ovviamente storie vere che parlano appunto di vicende tragiche la canzone che avete ascoltato si intitola sulla nostra pelle ed è uno dei tanti drammi dell'immigrazione
E racconta la storia di un giovane che si chiama Iaia stangare un giovane della Costa d'Avorio che è partito dopo in uno dei tanti viaggi della speranza
Per arrivare in Italia
E gli hanno detto prima di partire dacci un sacco di soldi
Lui ha dato migliaia di euro per partire e arrivare in Italia gli hanno detto che avrebbe fatto il viaggio insieme alla moglie ai quattro figli su una bella barca
E e invece lui si è imbarcato su un gommone
Fatiscente insieme la figlia Deborah di pochi anni nell'altro comune che viaggiava accanto a Luís c'era la moglie
E gli altri tre figli nel viaggio lui ha visto il Comune con la moglie e tre figli inabissarsi in mare
E e quindi questa è la storia che io ho raccontato su RAI news intervistando Luís ed era una storia
Tragica ma al tempo stesso una storia anche in parte di speranza perché perché è rimasta con lui quantomeno una figlia e chiaramente lui farà di tutto affinché la figlia possa vivere una vita normale grazie
Grazie Stefano Stefano ci accompagnerà ancora con brani musicali
Oggi un incontro importante abbiamo tanti ospiti due in particolare presenti qui con noi Mon-El mito Curzon ringraziamo racconteranno la loro storia
La loro delle loro vicende ma soprattutto faranno un'analisi su quelle che sono tema delle migrazioni
Ci racconteranno con testimonianze dirette delle loro largo del loro vicissitudine loro avventura che poi
Trasformate in un momento di di di vita positiva e di aiuto verso il prossimo vendi grazie Muner mito
Dicevamo tanti ospiti davvero tanti sono per lo più collegati on line perché sono dislocati in varie atti del mondo anche varie zone d'Italia però hanno accettato questo invito e vi ringraziamo davvero tanto lì annunciò brevemente Antonella Napoli giornalista
Enzo Nucci anche lui giornalista corrispondente RAI Antonella Napoli autrice di tanti libri inchieste inviata tiziana Ciavardini e Tiziana Ferrario Nico Piro che già vedo collegato con noi giornalisti che stanno seguendo gli ultimi conflitti e che possiamo anche vedere in televisione spesso con i loro reportage
Ci sarà il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana Giuseppe
Giulietti quindi siamo davvero tanti iniziamo subito e darei la parola a Antonella Napoli per aprire questo incontro a questo dibattito
Ricordandoci che noi oggi abbiamo vicino a noi la la tragedia dell'Ucraina ma tante tragedie in Africa sono presenti da tanto tempo solo l'anno scorso alcuni dati riportavano che in Nigeria tra le vittime civili e quindi non militari si contavano dieci mila cinquecentottantaquattro morti in Etiopia otto mila settecentottanta
Nella Repubblica Democratica del Congo cinque mila settecentoventicinque due mila quasi tre mila in Burkina Faso e poi diamo avanti immani sul Sudan
Repubblica Centrafricana Sudan Niger insomma
Noi abbiamo davanti ai nostri occhi regolarmente tante tragedie tragedie che però in Italia sopra tutto quando si parla di esteri si riesce a raccontare poco per fortuna abbiamo corrispondenti e inviati che invece riescono a farlo grazie al servizio pubblico Antonella Napoli tra l'altro dirigente una rivista che si chiama Focus con Africa ed è una rivista proprio specializzata su questi temi Antonella Napoli benvenuta benvenuta tra noi non so se si vede nello schermo Antonella bene sì
Grazie a Mediobanca sporchi
Grazie a voi mi spiace tanto non essere lì fisicamente presente cosa che era programmato per purtroppo operare esigenze familiari di troppo
Mi trovo molto lontano da voi quindi il ci sono però perché ci tengo molto perché il festival è l'immigrazione è una bellissima realtà
Con cui focus non accetta in qualche modo interagisce non a caso su su questo numero sull'ultimo numero cartaceo in edicola e disponibile siano un amento che diciamo che un quel nuovo lo richieda cioè in uno speciale dedicato proprio a ai migranti Carminati
Chicchi trasportano questi questi migranti percorso che che appunto fanno questi migranti per per arrivare in Italia
Io io stessa lo scorso anno ero sono un po'più in questi giorni rientravo dalla Libia doveri
Ho ripercorso le rotte dei emigranti che attraverso il deserto del Sahara
Il via assunta ed Egitto cercano appunto di arrivare in Libia poi gli arrivare sulle nostre coste ghiaccio davvero abbastanza per
Ecco si è bloccato Antonella Napoli vediamo se riusciamo a ripristinare il collegamento
Sì ma loro dovrebbero sentì attraverso allora mentre cerchiamo di Rieti Pristina re questo collegamento abbiamo con noi Enzo Nucci poi torneremo da Antonella Napoli ecco
Abbiamo mi ricollego ad andare Nucci prima di Nico Piro semplicemente perché c'è il collegamento sull'Africa
Una delle ultime notizie di nuovo il secondo colpo di Stato nel Burkina Faso ecco queste notizie ciclicamente ci ricordano che ci sono altre guerre altri conflitti
Però appunto sono notizie che noi conosciamo relativamente poco
E insomma Ucci che cosa ci può dire di questo di questo da ultima notizia per entrare nel vivo e soprattutto qual è la sua opinione rispetto al tema guerre noi abbiamo titolato resistenze quindi persone che resistono conflitti che poi queste guerre portano ovviamente inevitabilmente al tema delle migrazioni alle migrazioni forzate
Enzo Nucci
Le chiediamo di accendere il microfono Enzo Nucci
Grazie mille
E diligentemente aveva spento proprio perché così si usa finalmente si l'avevo scritto appunto per evitare rumori perché davano fastidio dicevo che questo golpe in Burkina Faso e tassello di questo grande gioco
A cui stiamo assistendo della guerra in Ucraina in Russia ora ci arriveremo cumino appunto accennavi dicevi
Il secondo colpo
In un otto Misiti ed è un golpe arrivato copertura militare tutto all'interno di militari del del corpo militare Burkina Faso mi è arrivato dopo con la che è stato deposto il presidente
Eletto democraticamente a gennaio lei ieri c'è stato quest'altro pronunciamento ma
Come dicevamo fa parte di questo grande gioco perché il
Presidente militare deposto ieri era considerata in qualche modo Attilio francese una uno che quanto meno non aveva espresso finora critiche verso la Francia ricordiamo il Burkina Faso diventato l'epicentro del terrorismo nel Sahel
Ci sono due milioni di profughi e ci solo quattro mila
Morti quindi tutto si sta concentrando nel Burkina Faso all'interno della del del del terrorismo islamista che è una vera e propria tempesta che sta soffiando
Nella nella regione selle dov'è che l'Italia impegnata come sappiamo con un piccolo contingente
Dicevo questo presidente era considerato un filo francese ed è stato deposto proprio da un militare da un altro militare
Mentre si svolgeva manifestazioni popolari che chiedo
Interrompere ogni collaborazione militare con la Francia e avviare collaborazioni con la Russia non a caso ieri
Le persone che stavano in piazza per chiedere questo sfoggiavano le due bandiere quell'appunto del Burkina Faso della della della della Russia questo per dare l'idea di come appunto in realtà anche qui in in Africa un continente tutto sommato dimenticato si stia
Giocando di sponda intorno ai grandi eventi
Chi si svolgono altrove appunto come dicevi
Si parla poco utile dell'Africa e
Ora stiamo scoprendo sulla nostra pelle lady di chi abita in Europa di tutti i problemi
Che a cui andiamo incontro con con con il blocco del gas eccetera qui arriva tutto poco no molto molto molto silenziato io voglio ricordare ad esempio ma cosa
Avvenuta nel due mila otto quando la più grande società produttrice di playstation che aveva concentrato sul Natale del due mila e otto mila sua pubblicità rilancio credo nella seconda versione di questo PlayStation non sono purtroppo l'esperto crescerebbe tanto fu costretta poi a rimandare l'uscita di questa playstation perché in Congo
C'erano problemi per dovuti appunto alla a una guerra perenne che coinvolge l'ex in questo paese e che Priebke difatti rendeva impossibile l'estrazione del cobalto il cobalto
E e altri elementi che servono appunto per Igli in le memorie dei epiteti dei telefonini dei computer eccetera e di altri e quindi questa grande campagna andò in fumo perché dal Congo ci furono questi problemi quindi solo allora si sente che esisteva un problema in Congo relativo all'estrazione
Di questi materiali che tra l'altro sono anche molto dannosi per la salute che spesso a cui spesso sono riservati ai bambine proprio ai più piccoli e più che sono anche i più esposti
Sì esempi di resistenza proprio farà quindi abbiamo ottantanove
E un è molto difficile fece un breve conto che su cinquantaquattro nazioni più o meno una ventina diciassette di lentamente e altri indirettamente hanno problemi di vario tipo Owen riaperte
I o quelli che vengono chiamati impropriamente propriamente per i danni che apportano conflitti a bassa intensità nonché ci sono vari livelli di conflitto secondo gli studiosi ma quelli a bassa intensità sono forse quelli che durano di più e quelle che parlo più danni
Alla alla apportando più danni alla vita quotidiana della gente
Leggo insorgenti sì da Ray di nuovo la parola Antonella Napoli sul suggestione che lei c'ha appena regalato perché è difficile comprendere nel i conflitti lei adesso ha citato l'ultimo l'ultimo golpe a me viene in mente che va lo stesso legale del Burkina Faso era la città degli uomini giusti di Thomas Sankara anche di Blair scompaia ore era collega e amico di di Sankara è stato poi lui ha creare il il golpe e a prendere in mano diciamo il potere del Burkina Faso scalzando un una persona che invece avrebbe dato tanto a quel paese ora è difficile per noi comprendere Antonella Napoli quali sono i meccanismi che stanno dietro questi perché sono guerre interni talvolta il più delle volte e sono terre peraltro come ricordava Enzo Nucci molto ricche e quindi fanno gola solo a chi chi la osserva da lontano marchi poi ci ci entra gamba tesa
E conquista territori Antonella Napoli deriviamo la parola dopo che è caduta la linea
E io mi mi scuso troppo la commissione costata dicevo riprendendo il filo appunto di quest'ultimo viaggiano quest'ultimo lavoro che appunto vedeva questi flussi provenienti dal suo un anche è uno di quei Paesi che citava il collega collega Nucci dove nel due mila diciannove
Ci sono appunto in Corte che ha deposto dopo trent'anni un regime sanguinario responsabile di uno dei più gravi c'è uscenti e delle più profonde crisi umanitarie che siano mai
Registrato nel mondo quella del Darfur quattrocento mila morti due milioni e mezzo di sfollati
E e ed è forse il paese simbolo di può del titolo di quest'incontro per l'esistenza conflitti migrazioni perché da quando nel due mila diciannove dopo centinaia di di vittime e caduto il regime di Bashir il l'esercito a primo momento preciso il potere poi lo ha lasciato
Nelle mani di un premier civile
E poi lo scorso novembre
Giustificandolo con l'instabilità che si stava creando
Per guerre di potere
Tra le parti che avevano partecipato allora alla rivoluzione hanno ripreso sostanzialmente il controllo e oggi la popolazione civile sta di nuovo manifestando con altri centinaia di vittime
Il tutto senza ovviamente via il silenzio totale
Della dei media ministri ma dico Piro è un po'un'eccezione in questo caso mi mi fa piacere salutarlo
Il collega della RAI perché lui ad esempio si occupa spesso di Tesini
Quando il Milan spazio su sulle tre sul TG tre per quanto riguarda appunto questi beni e dicevo nonostante appunto la mano dura ben dell'esercito
La resistenza del popolo
Sudanese che continua a chiedere a reclamare Democrazia giustizia libertà e encomiabile e sono ragazzi molto giovani
Chi proprio non riesce non se la sente più perché non crede più nella rivoluzione tenta questo viaggio disperato
Che appunto stavo cenando prima attraverso le rotte del deserto le cosiddette rotte della morte perché perché sa spesso o questi viaggi non non arrivano termine c'è una percentuale di morti ancora più alta di quelle che vengono prese dal Mediterraneo e ed è un dato di cui non parla nessuno perché perché c'è una propaganda
Che vede coinvolto anche vitali nostro paese in Europa in tela che sostiene che quelle rotte sia chiuse invece non è così perché perché dopo aver dato milioni di euro a Paesi commerciali stesso Suban
E e e altri Paesi della regione che avrebbero dovuto chiudere quei corridori
Quelle rotte come abbiamo potuto testimoniare grazie anche a sostegno dello del delle organizzazioni mondiali eliminazioni che invece sono ancora migliaia quelli che puntano questo questo percorso attraversamento del deserto un altro elemento che accennava non c'è che mi farebbe piacere di prendere è proprio quello che conflitti dimenticati allora
Sempre questo numero cartaceo di Defoe son Africa
L'editoriale dedicato proprio questo oltre l'Ucraina c'è di più lungi da me voler come dire contesta all'attenzione che e e data al conflitto ci mancherebbe la la priorità al mito
L'escalation anche degli ultimi giorni Onna
Con la missione i referendum la posizione di Putin l'evocazione l'atomica non c'è dubbio ecco che l'attualità sia il conflitto sopra i limoni ma tra i dieci conflitti a dati visita al momento incursori Mundo
Al lamenta meno cinque sono si stanno consumando nasca tra questi il conflitto in Etiopia dove nel Tigrai una delle regioni di questo immenso Paese ci sta compiendo nuovo genocidio il genocidio dal popolo del Tigrai
Avevamo detto più volte abbiamo detto più volte il mai più è stato detto con quand'era stato detto con la si può usare è stato detto Cold azzurra ed oggi siamo sistemi all'induismo
All'ennesimo genocidio con la colpevole colpevole Contini comunque confidenza con la connivenza di paesi comunitarie che ancora un anno pronunciato una parola chiara su questo conflitto e proprio su questo poco ci sono Africa che poi rilancio poi non c'è questo appello a tutti voi a pubblicato una una lettera appello della L'Unità della diaspora Tiberina
Chiedere al governo di prendere una posizione chiara su questo conflitto appello che rivolgo anche al Festival e l'immigrazione e a tutti voi chiedo anche ai colleghi che hanno magari più possibilità di raggiungere grandi ti voglio quanto possiamo fare noi con focus sono affidati sostenere questo questo appello io immagino di dover lasciare la parola agli altri Corben reazioni troverò lavorerò sodo Oltrepò nulla con una permettimi oggi Consob sola atti che abbiamo ha detto alla manifestazione
Delle donne iraniane del popolo iraniano consolarci età segue tanti percorsi di rivoluzioni computer alcuni in corso e alcune che si stanno limando nel continente africano ma voluto anche dare questa attenzione con lo spazio che abbiam Sopranos tra la rivista on line focus internazionale un gesto di solida da Rita esprimere la vicinanza al popolo iraniano iraniano quindi niente
Si teneva a sottolineare questo poi esso che il tema arco razionale Saladini questo Sindaco massima esperta sull'argomento un abbraccio a Torino siamo grazie grazie Antonella Napoli davvero facciamo un applauso anche se loro sono lontani noi siamo qui in strada
Come dicevo dobbiamo correre perché abbiamo veramente tanti ospiti tanti collegamenti ma soprattutto abbiamo gli ospiti in sala quindi non possiamo dimenticarci anche di loro Antonella Napoli ha citato anche gli effetti di questa guerra poi darò anche chiedo intanto a Nico Piro se può ancora aspettare qualche minuto
Dare la parola al presidente Giulietti al volo che vedo collegato quindi in viaggio quindi per questi Nico Piro possiamo dare la prima la cosa presidente Giulietti
Allora Giuseppe Giulietti presidente della Federazione nazionale della stampa italiana a lei la parola Benvenuti benvenuto Guarnaccia Bongiorno
Bravi può darmi anche del del dunque va bene sarà fatta
Sarà denunciata non sarà denunciato no guardate molto più utile ascoltare gli altri ospiti ascoltare soprattutto adesso dico gli altri collegate due cose rapidissime io sono là per una ragione come sapete questa mattina l'argomento ci riguarda resistenze sono stato a consiglieri dove già il monumento dedicato ai tipografie giornalisti ammazzati dai nazifascisti dato ricordo tutti che domani ci sono le cerimonia Marzabotto Luciano perché in queste stesse ore quarantaquattro i nazisti aiutati dai traditori fascisti ci chiedano vita e vita persone fascisti facevano che spiega Riccardo ma guarda che parta dalle se spezza della memoria le colleghe e colleghi presenti
Insomma capaci in questo momento vi pago da Udine
Siamo andati al convegno
Mandato multi salutisti
Particolare antico sullo antico Tiziana queste il luogo centro Balducci cito Balduccio grande centro della pace si può ancora dire la parola pace senza finire in una lista di proscrizione potrebbe racconta al pubblico
Tante su questo tema esistesse luogo diciamo dove dedicato a padre Balducci grande testimone della costruzione quotidiana per la pace qui c'era un grande sacerdote avrebbe il doppio Luigi di piazza che ricordava il poco prima l'immobile divenne
L'associazione convoca intorno e quindi hanno detto addebiterei se
Di Totò Capua reversibile cercano tuttavia di va a vedere soluzioni ai conflitti non di alimentare conflitti
Tra l'altro che quello che abbiamo poco fa proposto alcune dall'associazione articolo ventuno che proseguano si tenga una grande riunione questo luogo dedicata a Padre Paolo Dall'olio scomparso dieci anni fa farle Padova era proprio l'immagine fisica diciamo cristiano che incontrava i musulmani contrastare il conflitto e dell'usato espressioni che ha usato il pontefice che vedo anche lui sotto tiro diciamo costantemente pontificia nel piccolo messaggio che ha fatto sulle comunicazioni sociali e invito tutti a leggere credenti o non credenti o diversamente credenti credo che sia pensate cioè spirito dalla carta che Assisi valdesi ebrei principali non credenti ieri ha detto dobbiamo Brad Pitt marcia usare parole per favorire disarmo favorire sarà integrale e per contrastare e combattere queste sotto le parole lo spirito bellicista che alberga in molti cuori qualcosa qualcuno vuole interpretare il Papa
Un altro modo faccia pure ma le parole sono inequivocabili sul rivolta alle giornaliste e ai giornalisti
E abbiamo portato a nome tutti i futuri un riconoscimento al centro Balducci la targa terribile impianti di articolo ventuno via rete anche
Il Rettore Stefano Corradino io volevo semplicemente guarda solo dare questa testimonianza ringraziare tutto e tutti e segnalare come questa grande iniziativa che ha voluto Gian Mario Giglio
Ecco il presidio di articolo ventuno fa parte di una serie di iniziative che abbiamo deciso in queste settimane di promuovere di alimentare perché abbiamo la sensazione che ci sarà sempre più bisogno di tutelare la libertà d'informazione in tutte le sue forme sicuramente avrete già fatto voi
Permettetemi solo di aggiungere una mia inutile voce perché del borgo sorvola presente quelle sentirete sono tutte di persone che stanno sul campo
Mi piace ricordare quante volte ci siamo messi a fare Nico Piro alla faccia dei crediti dicevano siamo tutti afgani
Mi hanno dovuto chiamare per ricordare quanti afgani non passano la frontiera quarantatré anni sono fermi Pakistan quanti giornalisti appagare non possono uscire
E quindi mi sembra giusto subito circolata direttore faccia Barrack promuovere una prossima iniziativa
Con tutte le donne che si stanno battendo per partita non solo in Iraq l'Iran ma penso alla sfida di questa terra ma perché altrove cancellata
E cioè numerose altre realtà in cui c'è una battaglia per la dignità quello che accade nel mondo mondana romani
Cioè se si facciano i cavoli loro quello che accade altrove riguarda direttamente anche la nostra esistenza
Un'ultima cosa nel ringraziare davvero Gianmarco perché bisogna dare forza sostegno coraggio a chi ancora banchieri come diceva Stefano Rodotà
Mantiene aperti gli spazi pubblici il pensiero critico rifiuta il pensiero unico qualunque esso sia con l'assenza metto tiene subito allo spirito critico viene non solo di Grazio Giammario ma tutti coloro sentito prima Antonella Tiziana che in questi giorni stanno alimentando sospendendo straordinarie battaglie con l'impegno ad avere un appuntamento quanto prima
E qui all'Atelier mi permetto di dire ringraziando le tante tante che gli hanno manifestato solidarietà per una serie di aggressioni invettive insulti la quarta sono molto sereno sono ben altre le persone che rischiano sono economisti dalle terre di mafia di camorra sono sono ben altri
Spesso i loro nomi non sono neanche non sono neanche noti siccome l'aggressione però è venuta semplicemente per essermi premesso uno intervenire nella catena degli insulti lateralmente
Illeggibili nei confronti del pubblico credo che sia permesso di continuare a tenere alto il pensiero critico sul tema della guerra ma subito dopo nei confronti di Roberto Saviano Paolo Berizzi
Nel mirino degli squadristi per avere semplicemente dato memoria
Siccome chi mi conosce sa che sono anche particolarmente tignoso come tutti voi come articolo ventuno
Che la Federazione della stampa a questo punto andrà in tribunale ventiquattro ottobre Saviano Capacchione andrà in tribunale sette novembre con Paolo Berizzi e poi lo decideremo con Nico e gli altri amici chiunque altro dovesse decidere di denunciare ciò che c'è un dossier che ha preparato dico chiunque altro dovesse decidere di denunciare di testimoniare io e comunque non non faccio finta di non vedere
Per quel poco che noi tutti contiamo considerate Che consideratemi totalmente a posto a disposizione per qualunque iniziativa deciderete tra prenda le chiedo scusa
Per chi non ho ascoltato a chi non potrà ascoltare perché sceglie gli enti sito macchina ma volevo semplicemente dare comunisti Titti si può grazie a tutta la comunità
Grazie presidente Giulietti grazie davvero arriva il nostro applauso
Con proseguimento di giornata di battaglie da quel che abbiamo sentito ecco
Nico Piro abbiamo citato tanti conflitti quello più attuale quello in Ucraina quello più vicino a noi che crea anche grandi difficoltà ai Paesi africani perché ovviamente questi blocchi creano situazioni di grande disagio di grande difficoltà manca diciamo mancano i beni primari manca cibo manca tutto
Ecco parlare di una guerra senza dimenticarsi anche le altre
Che cosa ci può dire lei lo sta facendo da tanto tempo
Anche autore grazie per l'invito che mi scuso se non ci sono otto io contribuivo a motorino e diciamo mi fa piacere stare in mezzo alle persone per sia parte del dovere di Willy giornalisti confrontarsi con il pubblico purtroppo però ci sono impegni non si non si può sempre fare tutto anche le cose che vogliono fare
è difficile parlare dopo Antonella Napoli che
Ha avuto il coraggio di
Dedicare dirigere guidare una pubblicazione dedicata solo all'Africa
E diciamo non interessa a nessuno ma in realtà continente cruciale interessa nessuno evidentemente il mio un paradosso e difficile varato coperte Giulietti che insomma come al solito in poche parole ci ha dato un quadro
Semplicissimo di quello che sta accadendo io temo che si tornerà presto a parlare di migrazioni di sbarchi perché si tratta evidentemente a maggior ragione nel mezzo della pesante crisi economico ormai siamo recessione sono una potente arma di distrazione di massa
Tra l'altro bar detto va sottolineato questo credo che sia il mio contributo il contributo di tutti noi quando c'è uno spacco di cosa si parla
Si parla della barchetta scusatemi se la chiamo così lo dico con il dovuto rispetto per i poveri cristi che su quella bacchetta ci stanno ci muoiono ma guardiamo al dito in una valuta cioè non ci chiediamo mai ma quella barca da dove partì
Ma quelle persone che ci stavano curdo perché ci sono salite
Cioè abbiamo dimenticato che la guerra ha destabilizzato Valpiana che le armi che abbiamo mandato invitiamo contribuito a trasformare quel Paese
In da pari sottoposto per carità ma terribile dittatura paese nelle mani base di bande armate che trafficano esseri umani e carburante
Abbiamo dimenticato che abbiamo mosso guerra all'Afghanistan siamo abbiamo invaso l'Afghanistan per portare la democrazia per rendere più sicuro il mondo per ammazzare il Bin Laden che poi in realtà abbiamo catturato catturato e ucciso
Individuato e ucciso chiedo scusa dieci anni dopo in Pakistan di fronte alla più grande accademia militare l'eliminazione di Bin Laden cosa porta cosa cosa comporta
Comporta ok arcaica assolutamente no Al Qaeda non è stata mai così forte come oggi il caso africano che parlava Enzo Nucci è assolutamente emblematico in quel continente le di franchising il terrore di Acaia si è radicato Linda tutta una serie di diciamo articolazioni diverse
Abbiamo avuto vent'anni di guerra al terrore è costata un milione di morti doveva rendere il mondo più sicuro e in realtà ha reso il mondo molto più sicuro di prima le migrazioni nascono da queste cose
Ma le emigrazioni nascono anche da altro per esempio dalla dallo sfruttamento delle risorse ed è
Come dire facile purtroppo tragicamente è facile prevedere che i prossimi conflitti se quelli che sinora abbiamo combattuto sono conflitti combattuti sostanzialmente per di carbone per i combustibili fossili
I prossimi conflitti verranno combattuti per l'acqua e già al confine fra Iran e Afghanistan una possiamo individuare dei gli ambiti di di terrore di tensione di
Di crescente al potenziale
Mi Charle innesco bellico proprio per via di due grandi fiumi qualcosa del genere potrebbe capitare in Iraq col Tigri insomma
Siamo io credo che abbiamo bisogno di risalto U culturale
Politico
Parlare della dello sbarco è un'arma di distrazione di massa e un modo per guardare dettaglio ma non il problema se vogliamo contribuire a
Non dico risolve il problema perché l'immigrazione ormai è chiaro che sono fenomeni e in qualche modo permanenti e storici di connaturati a questa fase io credo che abbiamo il dovere di ragionare su un mondo più giusto
Per quanto posso sempre come dire opera titanica però è fondamentale
E dobbiamo anche cercare quindi un mondo con meno disuguaglianze e dobbiamo anche cercare soprattutto di raggiungere un obiettivo che quel visionario di di Gino Strada ci ha indicato cioè abolire la guerra la guerra ma lei sa va dichiarata fuori dalla legge Partiban dichiarata illegittima
La guerra generale distruzione e morte
Nega il diritto alla vita
Manda le persone in fuga
Oggi è la principale causa di principale causa delle migrazioni proclamò
Io non vorrei come dire addentrarmi sul tema del conflitto non sia ucraine anche perché potrei parlare per un paio di ore non vorrei che nella platea gli altri relatori come dire finissero finissero per addormentarsi
Ma
Io credo che oggi niente la la il conflitto russo ucraino un chip comune di fronte a un grosso tema grosso dilemma culturale
Che cos'è il pensiero critico noi siamo in una fase in cui io coniato questo acronimo che tanto fa arrabbiare alcuni cioè il perito pubblico pensiero unico bellicista ormai siamo una fase in cui se in undici che sei a favore della guerra che la guerra è giusta che morale
Se osi
In qualche modo far capire provare a spiegare che il caso Gancia ha insegnato per esempio che trent'anni di guerra
Sono sedici annulla abbiamo dato comunque giorni ma vent'anni alla guerra del tipo a starci poteva risolvere i problemi sei un traditori della patria si Domenico sei pagato il pubblici è amico di Putin
E quant'altro
è un Piliego molto brutto molto preoccupante e questo stigma sul pacifismo non è solo a mio avviso un arretramento complessivo del dibattito culturale e politico nel nostro Paese
Ma è anche un segnale molto pericoloso il pensiero unico bellicista currunt della democrazia
S oggi io mi chiedo non possiamo parlare di guerra non possiamo parlare pace
Domani di che cosa hanno un potremo parlare
Questo è il e il tema secondo me
Fondante e tutto si tiene cioè le migrazioni le guerre il cambiamento climatico le ingiustizie sociali e la democrazia io credo che lo dobbiamo restare in questo ambito
Ancorati saldamente al alla lucidità alla ragione
Per indicare scelte che sono scelte di pancia e che poi paghiamo per decenni io ricordo e chiudo che il diciotto settembre del due mila uno sette giorni dopo
L'attacco alle Torri gemelle il Congresso americano con un solo voto contrario approvava uteri di guerra la Casa Bianca cioè la Casa Bianca da quel momento in poi pubblico opere guerre senza passare per in Parlamento si disse all'epoca beh dobbiamo agire evitare altri attacchi
Vent'anni dopo quei poteri di guerra sono ancora validi sono serviti ripeto fare in un milione di morti e affari operazioni cosiddette antiterrorismo in ottantacinque Paesi del mondo li conquistiamo la raggio la nazionalità rimettiamo al centro del dibattito la pace e la giustizia sociale la democrazia gli atti dibattito il pensiero critico che affrontiamo con serenità con lucidità
Fenomeni complessi come le indicazioni che non possono essere ridotti a un semplice spostamento del di persone perché quelle persone non sono numeri e perché colpito con l'Ovest dietro quelle persone tragicamente è purtroppo ci sono ci sono dei e grossi degli enormi nubi che vanno una volta e per tutto sciolti grazie grazie Nico Piro
Il nostro applauso
Chiedo a Tiziana Ciavardini e Tiziana Ferrario che magari chiediamo di vedere sullo schermo se hanno la possibilità di rimanere con noi ancora
Per ascoltare un contributo qui dal dalla sala di Mido card scorso uno
Siriano che voleva dirci raccontarci qualcosa e magari se voi non avete particolarmente fra il pericolo chiedo altrimenti vi do la parola chiedo a voi se avete possibilità di ascoltare un intervento ne abbiamo due però vorrei farne sentire almeno uno ora e poi Mouna chiuderà l'incontro di oggi quindi vi faccio vedere anche Mido che qui vicino a me
E così lo guardate lo ascoltate
Mito mito corso
Grazie grazie mille
Appunto mi chiama mito o venticinque anni sono io a Torino in Italia dal due mila quindici
Sono studente laureato in chimica insegnante scuola media e da poco abbiamo anche un ristorante Torino
Quello per dire che non sono un profugo
Non sono solo proprio garanzie
Poi Pato come premessa
Sono molto fortunato
In primis per essere siriano
Dall'inizio alla guerra in Siria
Guardavo sia primavera araba in altri Paesi che soprattutto in altre città della Siria e nonostante io misuriamo con le bombe
Si gioca un Fortunato perché detto c'era molto crudele ma le bombe partivano là dove ero io da Damasco
Quindi mi sento pronto per questo
Mi sento fortunato perché è stata data in in Italia con Elio da minorenne con consumi familiare ma comunque salvato con Elio mentre tutti i miei amici sapevate poi barconi viaggi che trovano Nesi mesi che
Erano spesso senza di me e mi sono spesso finiti anche in carcere senza dovermi accendere gli anche sappiamo come situazione
Quindi dopo questa piccola premessa
Vorrei tanto racconta di tante città dimenticata in Siria
Come Aleppo chiama città dal du mila quattordici quindici dall'entrata l'esercito russo tra l'altro in Siria testare adatta è stata tutto al suolo adesso non non esiste più la maggior parte il repo chiamo città bellissima
Vorrei parlare tanto anche di Palmira c'è un patrimonio del mondo non appartiene al popolo esigano Palmira Palmieri appartiene a tutto il mondo come anche Damasco
E certo molta frustrazione insisto molto frustrato quando penso alla distruzione che si è stata di e alla reazione del mondo
Il silenzio arrabbiati sono Tristan tantissimo alle tante emozioni ma il mondo non ha esito abbastanza perché il mondo ha perso quando Palmira aspri scotta
Parlo molto il Palmieri eletto perché mio padre faceva più tristi pensi Raponi io ci sono stato in tutti questi luoghi tantissime volte stempera altissimo alla cultura alla storia del dell'umanità
Che
Mi sento frustrato per la reazione del mondo occidentale e non tutte doti detto ciò non vado nei dettagli nella politica nella nella storia di tutta la schiena al nord grazie per esempio viola controsenso mentre la mia storia perché non non mi sento abbastanza competente di raccontare di politica tutto
Quando avevo quattordici anni Cogni nel due mila undici
Se sentivo già vedevo già sul supervisione della primavera però mi ricordo in particolare un video che visto sulle tv di un camion in Egitto che andava contro una protesta e ammazzava le persone
Il rapporto ricevesse no-stop
No no senza parole raro quasi tra una chiesa possono dare della sulle tv
Dopo pochi mesi ho sentito
E partita anche la protesta in Siria
Non ci credevo
Per tanto tempo non c'è Couto minimamente uno per la propaganda siriana il governo che continuava per anche due Antimi due anni cercavi nascondere la propria le proteste è ormai la il quasi la guerra civile che partita dal dai ribelli contro governo e cercato comunque dovranno andiamo cercato di nasconde tutto questo
Dopo un po'cominciato anche col Comitato anche sentire i bombardamenti nella mia città e quindi alla fine ho realizzato che c'è la guerra anche alle attese nonostante andava avanti permanere un anno al c'è un c'è voluto un anno per a realizzare che era terra perché davan viene non non volevo crederci
Poi dire a parte la parte in cui è più brutto
Dopo aver realizzato che ormai c'è la guerra riprese la parte più brutta e la la normalità ovvero il fatto che la guerra e diventata normale per una quindi sì per un anno non usciva più di casa anzi per fosse sei mesi pure se dice di casa per la paura
Però dopo sei mesi che sentimmo ma venti tutti i giorni alla fine
Che era anche un docente quel può anche uscire poi nemici e quindi io uscivo anche molto spesso comici nonostante c'erano i bombardamenti mia mamma era molto molto impaurita ma non potevo farci niente perché volevo volevo uscire quindi purtroppo dopo il primo anno della guerra
La guerra e bombardamenti senza svegliarmi con li suoneremo permanenti è diventato una normalità era per quella sveglia qua si sentono uccelli o c'entra magari in Siria per me era in Montana interno anche vicino a casa vostra
Poi nel due mila e nel due mila quindici
Quindi quando avevo diciassette anni
Era diventato molto pericoloso stare in Siria
Perché ero quasi maggiorenne
Essere un maschio mangiano in Siria e molto pericolosa perché ci vanno su subito all'esercito per la leva militare ma in caso di guerra si parla più di fare il militare ma andare Aster macellato semplicemente ti buttano in prima linea
Perché non c'è né tempo né soldi addestrare nuovi quindi a parte questo non volevo fare guerre vasta e quindi molto fortunatamente mio padre con un miracolo con due anni di di prove è andata avanti indietro in Libano è riuscito con un miracolo a ottenere un visto pel per l'Italia quindi venuto prima lui contrario e poi mi ha fatto ricordare mediare dominerà in
Quindi se Marchon Italia
All'inizio ero molto traumatizzato diciamo dal dal rumore delle Rio vivevo Zabarella e lì vicino al al rapporto e quindi ogni volta che sentivo lei io ho tanta paura perché mi ritornavano degli diciamo i traumi da quando era piccola ci siamo distanti anni per sparare queste piccole cose sia i fondi fuochi d'artificio che l'unione delle Riolo felicemente ormoni molto molto forti
Però adesso son qua sono cita anche a studiare diplomare mirava laurearmi a in sa anche anche avere come insegnante
In un certo modo un certo senso sono anche in grado grato di tutto ciò che mi è successo
Uno perché sono sopravvissuto mentre tanti ma tantissimi dico di Pili i miei amici miei
Parenti anche non sareste sopravviverà e quindi mi sono molto grato per quello e quello mi ha dato anche molto forza per affrontare per rendere questa seconda opportunità che mi è stata data che o quesito che mi genitori sono usciti a darmi a renderla più a rendere migliore quindi a vivere una vita migliore a rendere al massimo
Grazie Mido davvero
Purtroppo dover dire grazie per una seconda opportunità già c'era la dice lunga sul fatto che sia la necessità punto di una seconda opportunità
Chiedo intanto allora ringrazio Tiziana Ferrario e Tiziana Ciavardini Tiziano Ciavardini trattengo ancora un attimo ferma perché vorrei poiché traccia se questo appello per le donne iraniane
Visto che se ne occupa tanto mentre a Tiziana Ferrario che ringrazio davvero tanto per essere qui con noi volevo chiedere visto l'abbiamo parlato di guerre ma e tante abbiamo parlato di tante guerre in Africa ma ci dimentichiamo tantissimi altri conflitti noi abbiamo detto poco fa
Alle donne afgane che non ci saremo dimenticati di loro in realtà ci stiamo completamente dimenticati oggi ci ricordiamo delle donne iraniane ed è giusto farlo
Però ecco dove forse abbiamo un po'la memoria corta dovremo anche cercare di tenere sempre alta l'attenzione Tiziana Ferrario
Buongiorno
Microfono
Audio ecco mi sento
Un saluto a tutti e in modo particolare anche a quel ragazzo siriano che ha appena parlato e a cui davvero faccio i miei auguri più sinceri e continuare a stare bene in Italia e continuare a raccogliere
Tutte le sfide con la grinta che che che sta dimostrando quindi in bocca al lupo per tutto perché davvero
Può succedere di tutto nella vita le attese successo qualcosa di veramente drammatico
Però Tisserant rialzato e guardata avanti e e quindi vai avanti così non ti scoraggiare perché insomma anche il paese il girato fare alcune la pace
Cui tutti speriamo no cioè la pace in Siria la pace in tanti altri posti e Gianmario secondo me
Il titolo che dovevi dare a questo incontro era le resistenze conflitti le migrazioni gli smemorati
Gli smemorati siamo noi giornalisti
Nieri Miriam faccio marcia mi riaggancio un po'anche a quello che diceva prima Nico Piro noi come giornalisti abbiamo delle responsabilità e e lo sappiamo perfettamente
Chi è collegato in questo momento a questo incontro lo sa perfettamente quali sono le responsabilità in genere anche si dà da fare perché queste responsabilità diventino anche dei gesti concreti
Non è sufficiente andare solo nelle guerre da prima pagina lo sappiamo gli avete ricordate il mondo è pieno di conflitti dimenticati
E il circo dei media si muove sempre solo dove ci sono quelle guerre di serie A in questo momento e in Ucraina lo abbiamo visto sono mesi che in Ucraina
E io devo dirvi che qualche perplessità ce l'ho avuta in questi mesi non essendo io sul campo ma essendo a casa
E quindi apprezzando tantissimo il lavoro che coglie che che tanti giornalisti rischiando la vita stanno facendo sul campo però un po'di domande di interrogativi mi veri sono posti
Essendo la prima guerra vissuta così dalle nostre generazioni nel cuore dell'Europa cioè io ho visto un certo tipo di giornalismo in questi mesi
E allora la domanda che io mi pongono parlo parlo della responsabilità dei giornalisti soprattutto nel momento in cui scelgono di andare a raccontare un conflitto come quello dell'Ucraina
E mi chiedo se nelle redazioni se n'è parlato cioè che tipo di atteggiamento decadere il giornalismo occidentale
Deve essere un giornalismo neutrale
Deve essere un giornalismo schierato il partigiano
Serve sempre solo raccontare
La dimensione lamentoso e del problema la cercare per forza il dolore le guerre sono dolore lo sappiamo però c'è modo e modo di raccontare questo questo dolore no
Io ero ero in certi momenti un po'a disagio perché desidero che mi venivano raccontate soprattutto nei primi mesi del conflitto
Delle storie che mi venivano date senza
Ma dubbio
Senza mai raccontarmi da che parte
Il giornalista del campo di combattimento stava con chi era chi gliele faceva vedere queste cose perché sappiamo perfettamente che quando si va in una zona di guerra non è che ci si può muovere liberamente
Senza dove chiedere dei permessi per andare in certi posti senza doveva essere autorizzati accompagnati per entrare in certi posti
Quindi io BBB pongo questi miei dubbi che sono
Che non si sono mai chiariti
Mi chiedo se abbiamo fatto al di là del suo vede del problema di vivere una situazione molto pericolosa
Se abbiamo scelto di raccontare la guerra in Ucraina nel modo più oggettivo possibile
Perché ai giornalisti non viene chiesto di schierarsi viene chiesto di raccontare quello che sta succedendo e io
Davvero per la prima volta ho avuto la netta sensazione che la stampa presente in Ucraina fosse molto molto schiera e e che quindi non consentisse Annoni che stavamo a casa
Di capire davvero quello che stava succedendo almeno di dirmi cioè il bisogno di dirmi da contiene in quel momento e quindi io capivo riuscivo quantomeno a capire
E questo non lo dico in modo ingenuo cioè lo dico perché credo che del buon giornalismo il buon giornalismo non sia per forza quello schierato e non sia per forza quello neutrale quindi dubbio un problema che vi pongo e questo si Rizzieri agganciato poco anche alle tematiche che ha raccontato Nico Piro quando dice e è stato molto difficile dire io so
Pacifista perché comunque pacifismo è stato visto come un sottoprodotto della guerra
Come un qualcosa che in quel momento non si doveva dire il perché in quel momento l'ordine era idea di schierare ci devi raccontare
Tutto quello che è in buono che le armi possono fare quindi non non non c'era possibilità di di avere una dimensione diversa
E e però questo non viene richiesto i giornalisti in genere non è il lavoro dei giornalisti non dovrebbe essere questo il lavoro dei giornalisti
Poi c'è l'altra dimensione che è quella di non raccontare ma il mondo oggi la guerra in Ucraina ovviamente anche un una guerra
Da prima pagina perché vede in campo le grandi potenze e quindi non ci siamo coinvolti
Tantissimo per cui la la quale in Ucraina la stiamo raccontando dopodiché tutto il mondo non lo raccontiamo e non è che noi raccontiamo i conflitti non raccontiamo il mondo io in questi giorni sono state per lavoro in mezzo a molti ragazzi che invece il mondo
Lawley cioè lo vogliono conoscere si informano attraverso internazionale attraverso il socio al comunque non chiedono pagine e pagine sulla politica interna e basta e i telegiornali che sono un rosario di dichiarazioni dal più piccolo partitino a quello che più grande
Ma tutte le ore del giorno e della notte
Cioè c'è non sa distacco proprio uno scoramento tra il lavoro giornalistico che la nostra stampa sta facendo perché se dico se confrontiamo i nostri giornalino siti regionali con quelli internazionali
Cioè correggiamo che noi siamo molto autoreferenziali a quello che accade in questo piccolo villaggio che l Italia e poi ci stupiamo
Che all'improvviso succedono le cose che che succede no ma quando mai abbiamo parlato del don Bassano voi tra il due mila e quattordici e il due mila e il ventidue quando poi Putin ha deciso di invadere l'Ucraina
Cioè ci sono pezzi di mondo che ignoriamo completamente non raccontiamoci niente dei Paesi dell'Asia non quindi diciamo che un esame di coscienza
Cioè lo dobbiamo fare
Perché e soprattutto sullo dobbiamo fare il mutamento in cui il mondo così complicato no il mondo è sempre più complicato e quindi il lavoro dei giornalisti diventa ancora più complesso non lo puoi ignorare
E quindi questo io credo che sia un grosso tema sul quale confrontarsi non mi ricordo più quale Sammarco domande
Era quella va be released bellissimo questo recupero colpo di teatro meraviglioso perché ha dato due miliardi di risposte interessantissime ad una domanda
Perché non ricordare quindi eccezionale no parlavano le donne ma adesso io mi i colleghi lo so che non c'è i sogni che hanno società egiziana direi per quello che ama
Lavorando Dundee arrivare in maniera quali calcoli link per collegarci con Tiziana io d'altro ricordo cioè quelli
Enzo Nucci anche lui ci ha raccontato un sacco di cose è ancora dire lo teniamo lì perché gli chiederò ancora qualcosa perché forse è stato la persona che oggi abbiamo sacrificato leggermente di più come tempi quindi grazie Enzo perché e sempre di all'ascolto Digilio ascolto
E già il suo monito era arrivato in precedenza quello che ci ricordava Tiziana oggi non è non raccontiamo non parliamo non vendiamo complessità vediamo che anche solo una cosa saggia Mario certi ambienti parlavate del tema delle donne
Tiziana sta sta vedendo quanto è difficile comunque far uscire notizie da un paese come l'Iran perché interamente è stato rallentato e e e quindi dall'Iran si si fa molta fatica
Dall'Afghanistan dove c'è una censure norme cioè non siamo più raccontando niente pure già solo stando sui sociale su Twitter si vedono comunque immagini manifestazioni le donne in questi giorni anche lì a donne afgane stanno manifestando davanti all'ambasciata iraniana Kabul
A favore delle iraniane
Le i talebani disperdono sparano in aria
Cioè le poche donne che hanno ancora il coraggio di fare questo anche ieri c'è stato un attentato sanguinoso kamikaze si è fatto esplodere in una scuola dove c'erano dei ragazzi che facevano degli esami di ammissione
E ci sono stati dodici morti ventiquattro ragazzi feriti tutti studenti alzare
Io non ho visto nulla nei telegiornali ma neanche sui giornali o mi sono distratta io si sono distratti colleghi nelle redazioni c'è un un kamikaze in una squadra non è più una notizia
Quindi è per questo che io dico quando parlo anche di giornalismo fatto con senso di responsabilità
Io capisco che non abbiamo appena avuto le lezioni che stiamo aspettando il sapere chi farà parte del governo importantissimo figuriamoci se non è importante
Però forse non possiamo essere così schizofrenici a dimenticarci che ci sono anche cose che assolutamente
Grazie Tiziana Ferrario se puoi rimanere ancora con noi ovviamente ci fa piacere che poi ci sarà anche l'intervento di una con insomma la parola Tiziana Ciavardini oggi era diciamo chiamiamola portavoce
Morale almeno delle donne iraniane ecco Tiziana Ciavardini
Del grazie buonasera portando buona sera grazie alla sera Gianmario è grazie a tutti quanti grazie per l'invito
Ma insomma abilitate una grande responsabilità io semplicemente ho vissuti nel rame per tanti anni sono un antropologo culturale prima ancora di essere una giornalista e quindi ho studiato la società contemporanea Caniana negli ultimi vent'anni e quindi è per questo che quello che sto vedendo in questi giorni ovviamente a parte la drammaticità dei fatti comunque mi mi ha un po'sconvolto perché sto vedendo Miranda che sta cambiando
Questo era anche sta cambiando sta cambiando grazie alle donne perché è stato l'input è stata la morte di quella ragazza di massa Ammini come sapete che era stata arrestata perché aveva i capelli fuori dal foulard il diciamo da vantiamo il velo islamico
E e quindi poi presidente dalla morte di questa ragazza dal funerale di questa ragazza si sono scatenate delle proteste in Iran queste proteste sono represse con diciamo da parte del regime
Quello che è importante visto che punto stiamo facendo un a un festival sull'immigrazione è proprio anche un altro focus che volevo portare perché molto spesso quando mi venne poi io ho scritto un libro sull'immigrazione
E io scrivo qua partecipato più volte propria convegni parlando
Del di immigrazione mi dicevano sapeva tutti i centri perché in fondo l'Iran non è un Paese in guerra quindi questi ragazzi che scappano dall'Irlanda cosa scappano ecco questi giorni tutto il mondo sta vedendo la cosa potevano scappare questi ragazzi
Adesso il mondo si sta rendendo conto e tutte le manifestazioni in oltre centocinquanta città in tutto il mondo che sono state fatte oggi sono proprio a sostegno di quel popolo che adesso si è ribellato quella dittatura
Prima ringrazio Tiziana Ferrario per avermi citato più volte
E però mi consenta anche di dire una cosa proprio perché non nasco come giornalista ma nasco come antropologo culturale e che ho vissuto sulla mia pelle le restrizioni che ci sono i rami sono fatta portavoce
Di quella comunità qui in Italia e quindi sono dieta banca attivista per i diritti umani e quindi il mio attivismo anche se come giornalista dovrei essere che non dovrà essere di parte dovrà essere neutrale ma di fronte a un regime che
Impicca ammazza resta semplicemente anche abbiamo notizia di questi ultimi di queste ultime ore che sono state arrestate anti degli italiani e tanti stranieri solamente perché
Hanno fatto magari defluito deposta in cui sostenevano le proteste che ci sono contro il regime
Quindi io mi sono schierata da sempre con il popolo
Sono stata accusata più volte e concludo di essere invece un accenti jazz riceve regime proprio perché mi sono avvicinata anche all'autorità iraniane perché per conoscere il nemico in qualche maniera devi comunque capire qual era qual è la loro cultura Q su quali basi
Posa possano praticamente il loro modo di fare nei confronti del popolo
Quindi c'è ancora oggi ma credo che stiamo veramente a a a un passo da una guerra civile da una rivoluzione comunque da un cambiamento radicale all'interno dell'Iran perché l'Iran che vediamo oggi e sicuramente diverso da quello che abbiamo visto negli ultimi quarant'anni
E ora è il momento di agire ma tutti noi possiamo fare qualcosa perché già parlarne parlarne nell'IDV parlarne facendole manifestazione parlarne anche in questo importante festival è comunque un passo in più verso la libertà di quel popolo
Io rivolgo l'appello veramente a tutti quanti e poi concludo tu sai Giammario più come articolo ventuno ci siamo attivati subito e ringrazio per questo Giuseppe Giulietti che ha addirittura ha dato la possibilità e anche a Stefano Corradino
Direttore di articolo ventuno ha dato la possibilità di creare uno spazio proprio sul sito
Di del di articolo ventuno proprio per rilanciare tutte le locandine delle manifestazioni che ci sono in Italia che ci saranno nel mondo e anche dare spazio a chi vuole comunque raccontare la propria storia quindi che sia un iraniano qui abbia comunque un amico in rame che vuole raccontare quindi abbiamo messo a disposizione anche la nostra associazione
Proprio per aiutare questa popolazione in questo momento e mi appello è rivolto a tutte ovviamente le e le agenzie di stampa tutti i giornali a chi alle all'università gli studenti a chiunque ha a cuore i diritti umani in questo momento dobbiamo stare accanto al popolo iraniano questa è l'appello che mi sento di dire in questo momento grazie ancora a tutti quanti
Grazie Tiziana Ciavardini che anche per insomma
Capacità di sintesi riuscire a dire tutto in in breve tempo e con grande piglio devo dire
Perché questo mi permette di dare ancora la parola Enzo Nucci visto che Tiziana Ciavarro così
La nostra truppa insomma restano chiesto qualcosa dal dal pubblico ma daremo anche se riusciamo la parola al pubblico richiederà Enzo Nucci visto che l'appello è quello cerchiamo di fare qualcosa del suo Enzo Nucci da tanti anni ci racconta l'Africa come corrispondente e è un'esperienza che probabilmente adesso volgerà al termine però ecco appunto questo il momento per dirci anche se c'è una ricetta mantenere alta l'attenzione come ci è stato ricordato da Tiziana Ciavardini da Tiziana Ferrario da tutti i nostri ospiti intervenuti oggi
Ricette ovviamente non ne ho perché se ne avessi saremo o più opportuna dove l'uso quello che dicevamo letizia prima di me tutto vero
Giustamente a Tiziana Ferrario diceva dobbiamo capire da che parte raccontiamo la guerra io
Ho avuto ho seguito il conflitto nella ex Jugoslavia devo dire che lo abbiamo seguito tutti dalla parte biglietti d'invito Pierotti imposti recenti tralasciando
E e questo forse era giusto in quel momento anche se il giornalismo schierato sul piano non si fa però forse tante cose non ce l'ha fatte vedere
Cioè la parte così dimenticare ci sono dubbi su alcuni episodi che hanno costituito
Diciamo la narrativa di cui il conflitto la famosa nella strage del mercato a Sarajevo dove addirittura qualcuno ipotizzò che fatta proprio per creare tensione nell'opinione pubblica oppure la famosa storia dei cui giovani che derivano Robinho e Giulietta dove la culto fu data ai serbi ma sappiamo che in guerra potrebbero essere stati anche forse drammaticamente il pool dieci quindi sono
Tutti i problemi quelli che coniugava Tiziana Ferrario di capire sempre di dire sempre dove ci troviamo
Quali sono le nostre fonti
Devo dire poi sicuramente
Un'altra cosa non voi
In questi giorni abbiamo seguito
Tutta la vicenda dei dei funerali della
Della della regina Elisabetta credo che ormai conosciamo pure il numero di chiodi che erano sulla base
C'è stato risparmiato nulla che va benissimo perché ci mancherebbe un la è inutile che sto qui a a dire perché però ho
Ho visto anche molto allora disattenzione
Quando mi chiedevano dice ma come vive in Africa come dire l'Africa questa questa questa è la la la la morte di Elisabetta e sono un po'i colleghi sono rimasti abbastanza sconvolte dal sapere danza diritti quindi non se ne parla patto se ne parla poco si è stata data la notizia ovviamente in prima pagina eccetera
Ma quei si dimentica che in Africa sono ancora aperte le ferite di quello che è stato il colonialismo inglese che non è qualcosa di dimenticato così come da noi fascismo e antifascismo sono ancora oggi come ci diceva prima il presidente Giulietti qualcosa su cui ci si confronti inserirci si discute e ci ci si scontra
E qui nello stesso identico modo il colonialismo volatilità ancora più giovani più fresca allora
Per per dire no questa questa narrativa per cui la regina Elisabetta pace all'anima sua universali da principessa su quello delle discese
Leggina perché lì come sappiamo venne qui in Kenya a fare questo viaggio ecco allora ci siamo dimenticati di dire che due anni dopo
La discesa da quell'albero quell'albergo papale che abita in ma un quanti erano i resistenti keniani perché quell'albergo divenne simbolo del colonialismo e quindi puntato all'impianto non non si dimentica troppo spesso appunto che la regina
Durante quel almeno durante il primo decennio
Reggeva un rinvio ancora e non poteva non sapere quello che succedeva qua
Il ministero Winston Churchill quindi linea ci sono stati i campi di concentramento dove venivano di ma umana campi di concentramento che non avevano nulla da la
Da da invidiare a quelli fatti grava occhiali
Ma per i miei figli non dimentichiamo ecco
Allora nel nel precedente album Barbato l'audizione diamoci anche qui su un po'di stupore dopo bravissimo insomma
Alcun non lo dimentica grazie grazie perché ormai non dimenticare la storia anzi io dovrei prenotare questo perché fu perché sono veramente molto stretti ancora
Spazio ah no alla musica un pezzo un brano musicale di Stefano Corradino ascoltiamo Munari Harcourt Zoom quindi però Tito un flash ferocemente mentre Corradino si prepara al pianoforte
Prego Antonella Napoli
Perché per sottolineare perché provvisoria ha appena ricordato Adrian proprio fatte due giorni abbiamo complicato ogni giorni voi c'era l'URSS virali
Della regina Elisabetta opportuna cronostoria li fa sulle comunque in particolare firmo nullo nel continente africano e non c'è stato un solo testimone franchigia una sola
Uno apriva il suo collaboratore scalo collaboratore Orson affida che non la avesse di marcato tutte le ferite ancora aperte in Africa io quello che posso capire da rispondendo a quello che concede il permesso naturali alla bacheca imbattuta
Però ognuno di noi alla possibilità di andare per informarsi su tutti quei temi che il mio insomma
Chimenti da alla prossimità rifondarsi su fonti alternative che siano riviste come focus su un'Africa che siano proprio come Tiziana e Ciavardini che siano le pagine associa artifizi Anna Ferrari che nonostante terzo potrebbe meglio immediatamente l'altro per sarebbe ottima attacca Bersani per il giornalismo quello piegate all'autorità no il mutuo fra le varie sfaccettature senza classificare i morti serio biscotti i sei anche se dedicato quindi c'è l'ha definita riformarsi e andare grazie perfetto Antonella Napoli grazie fra l'altro se tutto è un principio splendidi tipi
E quindi io ricordo che ci sono anche questi strumenti oltre interna primario le televisioni avete scritto libri importanti
Stefano Corradino
E chiedo a voi di chiudere i microfoni segreta
Allora visto che parliamo di guerre questa canzone
Si intitola rosa bianca e dedicata a una vittima di guerra
Che Ilaria Alpi Ilaria Alpi era una giornalista lo sapete del TG tre che è stata uccisa in Somalia nella nel mille novecentonovantaquattro
Una vicenda lei era andata in Somalia per fare un'inchiesta molto scomoda sulle sul traffico di armi e ti rifiuti è stata ICI uccisa insieme all'operatore che stava colleghe Milan Hrovatin
E e dall'ora nonostante sia iniziata
Siano iniziati filoni d'inchiesta numerosi non si sa ancora la verità
I genitori Giorgio Luciana di Ilaria Alpi sono morti senza conoscere la verità io intervistato pochi prima pochi mesi prima
Intimorire la mamma Luciana
Che si è abbattuta fino all'ultimo momento e nell'intervista ha detto tanto io lo so che quando morirò
La la ricerca della verità
Morirà con me perché perché nessuno ha intenzione di scomodare anche tutte quelle relazioni e qui intrighi che ci sono stati tra Italia era Somalia e che hanno portato alla morte
Di mia figlia c'è stato un somalo che è stato
Tenuto in galera per diciassette anni si chiamava ASCII Omar Hassan Al è stato tenuto in galera da innocente e la mamma Luciana ha sempre detto per me è innocente lui non è stato su questa acquistati dagli alti una vicenda davvero tragica la canzone s'intitola rosa bianca
Bene una punizione è una svaligiate senza a nuovo viaggio Chiefa di personali di notes intanto coraggio persero badare la guerra denuncia una nuova immissione di pace vero fa segnalare raddrizzare spedito in viale Zara AMACI
Fa il racconto ripensa inchiesta ma se si scopre l'ambito di aiuti sei vale la sia essa tale serve probabilmente traffico di istituti
Io la quota di autorevolezza la vita
Per pulire l'audace pure l'autore ora Redondi bene tutti cartine tirando i titolato un fiore
Non sappiamo transiti sentirò sarà o noiosa senza Baresi Fiorini
La sabbia Carassiti dice Ironside
Orgogliosa Sabahi servitori
Ma non è stato dice Giovanelli lasci Santo ingiustamente se beccato diciassette ampi Louisiana l'oggetto si era non c'è zero
Mi addentro aspettate che io muovere a sbrigarsi a tagliare rinviare allora la stima vanno ai giudizi lottizzare giustizia è un fiore tacco o singolare
Il Lula guarda caso chi ha c'era la vita umana per pulire Lautaro c'era Lamberto
Ora don tipo mezzi cartine siamo indolori ti isolato un fiore
Non sappiamo niente sortirono sa però io sa senza by Fiorini non lo sappiamo sia dirò o voglio sa Sir Salman
Sfiori
Grazie
Grazie Stefano Corradino allora siamo in corsa perché ovviamente il tempo ma eravamo veramente dieci quindi sinistra parlare tutti insieme fenomeno
Non non era possibile anche limitare i tempi perché il tema importante tutti gli interventi sono stati preziosi Muna Curzon
Grazie
Buonasera tutte tutti cerco molto breve
Tiozzo non attivista per i diritti umani sono in Italia da circa sette anni
Studiò giurisprudenza del lavoro sia come assistente legale che come facilità attrice e formatrice dell'educazione ai diritti umani nel contrasto alle dispersione scolastica
Oggi quindi volevo cercare di collegare un po'i punti di degli altri relatori le relatrici raccontati una parte della dell'attivissimo
Da quando da quando ha iniziato era una un'attività di volontariato semplice quando le prime famiglia siriani sono arrivate a Torino tramite i corridoi umanitari
Andavo di semplicemente perché sapevo parlare sia l'arabo che l'italiano e non si fa
Mediare
Tradurre un po'
Per per poter aiutare queste persone piano piano
Le persone hanno iniziato a chiedermi il mio contatto dovessero aver bisogno di qualcosa e da lì hanno iniziato a farlo girare a perenti che partono cugini amici e amiche eccetera
Adesso mi troppo spesso negli ultimi anni ad per gestire anche
Casi di divergenze lungo le rotte per migratorie sia nei Balcani che spesso mi arrivano est-ovest imbarcazioni in mezzo al mare
Come diceva Tiziana prima
E il giornalismo nel nostro caso italiano
A volte inizia a raccontare
Tantissimo di un caso specifico perché magari c'è qualcosa
Più speciale no
Quando la stessa situazione capita più spesso smette di raccontare perché ormai ne abbiamo parlato una volta che dobbiamo passare tutta la vita a raccontarlo
La stessa cosa che sta succedendo con tutte queste guerre dimenticate in Siria in via Manin Palestina dopo anni e anni
Qua quanti articoli di giornale avete letto sulla guerra in Siria o in Palestina in questa settimana
Invece sull'Ucraina che giustamente è giusto anche raccontare quello ma come diciamo sempre giusto non dimenticare la storia e non dimenticare cosa sta succedendo dall'altra parte del mondo solo perché è lontana
Nelle ultime settimane ci sono state tantissime imbarcazioni
Nel mar Mediterraneo adesso a quanto pare si sta aprendo una nuova era di nuovo la rotta dal Libano
Per per l'Italia ma tante persone non non ce l'hanno fatta
Di sicuro avverte avrete letto almeno un articolo della bambina non sei che è morta tre settimane fa
Io ero in contatto con quell'imbarcazione mi avevano chiamato per chiedere aiuto
Sette otto giorni io non dormivo perché ero lì cercando di contattare l'imbarcazione prendere altre coordinate per comunicarla alle guardie costiere
Per tre giorni quell'imbarcazione era nelle nella zona SAR maltese Malta era il responsabile a mandare soccorsi io ogni volta che i contattato la Guardia costiera maltese dicevano sì però noi stiamo monitorando la situazione adesso sono divisi
Mettiamo a contattare tutte le navi in zona
Per chi ad esse qualche nave ha ricevuto l'autorizzazione del soccorso tutti dicevano di no
Alla fine tante persone sono morte
Meno male qualche giornalista è riuscito a raccontare questa storia
Il giorno dopo due giorni dopo altri bambini sono morti
Già nella stessa zona sempre la stessa storia partiti con le loro famiglie con con altre famiglie non ce l'hanno fatta le autorità non autorizzavano i soccorsi
E bambini bambini adulti sono morti
Abbiamo letto anche con le storie io non ho visto niente
Purtroppo è la stessa storia di sempre sia parlando della guerra delle guerre
Di del delle migrazioni in qualsiasi parte del mondo
Anche se le notizie non arrivano qui
Certe cose continuano a succedere anche in quelle parti del mondo
Come dicevano colleghi prima cerchiamo di informarsi di più
Non limitiamo le nostre conoscenze a quello che decide l'algoritmo di internet farci vedere
Cerchiamo di andare a capire cosa sta succedendo e di lontano
Come diceva mito prima all'inizio della della prima della primavera araba
Tutto era non tanto per noi
Sì magari
Una volta mi ricordo sentito mio zio che parlava con l'altro zio ha mai visto di quelle manifestazioni
Per me era un discorso da adulti
Qualche mese dopo il successo anche a casa mia
Comunque cerco di di non parlare
Tanto volevo davvero ringraziare Stefano è lo ammetto dopo la prima canzone Io per voi i lacrimoni stavo per piangere
Silvio perché purtroppo sono situazioni che devo vivere quasi tutti i giorni quando mi arrivano gli est-ovest delle imbarcazioni in mare io cerco sempre di dargli speranza
Mi ricordo una delle ultime imbarcazioni che mi hanno contattata
Dopo tre giorni in mare abbiamo perso il contatto con loro
I loro parenti le famiglie mi scrive fanno chiedendo informazioni
Chiedendo viva una fila un paralitico
Mio marito è partito e su quella parte da
Io non potevo Tires sì perché non avevo più notizia da loro
Mi ricordo questa madre richiamo inizia a piangere diversi racconta neanche Bugia ma dimmi che mio figlio è ancora vivo
Questa è la cosa più brutta nel mondo
Poi dopo quando abbiamo trovato il cadavere del figlio io dovevo contattare la ma
Mi dispiace ma suo figlio non non ce la fa
Sono storie che hanno che continuano a succedere quasi tutti i giorni in tutte le parti del mondo ma non tutte queste notizie arrivano da noi
E qui dove entra anche per ruolo del giornalismo di raccontare le storie non racconta
Ringrazio di nuovo tutti i relatori tutte le relatrici che che erano con noi e oggi è stato davvero molto interessante molto intenso anche ringrazia anche il pubblico
Non so palmare
Siamo noi non nemico a ringraziare poi perché
Festival ed è un momento di di riflessione importante ma è anche un momento di che raccoglie le testimonianze racconta
Storie i primi a raccontarle siete proprio voi dovete essere voi
Non possiamo parlare noi di cose conosciamo
E vi diamo da lontano ma dobbiamo confrontarci con chi queste cose le vive
E le subisce a proposito di questo davvero io mi unisco al ringraziamento per il pubblico Sava ringrazio voi tra i direttori del Festival delle migrazioni Vittorino Gabriella Bordino Beppe Rosso e Simoneschi nocca la lunga lista di di interventi che ancora ringrazio vedo ancora Enzo Nucci e Tiziana Ferrario collegati con noi fino a poco tempo fa c'era anche Antonella Napoli ricordo tutta la vista di ospiti che sono intervenuti oggi Antonella Napoli
Enzo Nucci Tiziana Ciavardini Tiziana Ferrario Nico Piro Giuseppe Giulietti
Un emiro che sono qui con me Stefano Corradino che ci ha dettati con la musica facciamo ancora un saluto se riusciamo a mettere Venosta ecco sono visibili un applauso
Grazie davvero per aver partecipato a questa giornata per aver portato il vostro prezioso contributo
Grazie e buona serata a tutti la parola di nuovo alla musica anzi a Gabriella Bordino io volevo soltanto ora arriverà certe Festival curare saluto a tutti voi cioè voi
A dirvi che
Già
Le diciotto ma forse anche tra poi c'è un po'di ritardo
C'è un incontro a proposito di pacifismo e di dialogo
Il contrasto con le guerra c'è Torino città del dialogo est e il Comitato interferì fa questo
Adesso allo store otto
E che questo giardino dietro a San Pietro in vincoli via Press quindi se volete partecipare c'è Valentino Castellani Gianna per tenero e dei rappresentanti delle varie fedi che ci sono che sono vinto
Grazie capirla Bordin e io mi unisco per due ringraziamenti Simone Orsini via di radio radicale grazie mille essa Clorinda che hanno curato la parte tecnica grazie davvero stressante bravissimi
Allora egli ovvio il viluppo gli ultimi tre minuti
Per cantanti quest'altro brano del mio disco note di cronaca abbiamo parlato di guerre abbiamo parlato di violazioni dei diritti umani
Questa canzone riguarda dei diritti umani nei confronti di un giovane che e finito in carcere è finito in una caserma tanti anni fa e da lì è uscito purtroppo cadavere la storia è quella di Stefano Cucchi e anche della battaglia irritati e la sorella Ilaria ha condotto per per tanti anni
La canzone
Stefano Bush Stefano Buschini
Il primo verbale scoppiava il cognome
Era già un segno premonitore più depistare sotto il loro rumore
Di molto segnato dai contorni e tutto confluiti su non è più lo Stefano dagli occhi fisico le guance rosse Vitol cessò di Bears Stearns scatta l'arresto questi in divisa sono intransigenti
Forse le piante neghiamo inglobato niente casa
E altri aromi sì tutte facce noi lo porteremo al pronto soccorso pressioni fratture varie fuori ma questo lo rinvio permesso a familiare le notizie dal carcere sono Panti
Segnando pressati nato considerò destinava bestia finale volevo fare una bassa bene
Territorio Datura
By lagna insopportabile visto enfatico le ha detto fallo fotografare
Suo fratello è stato ucciso Button sarà fare tanti vostra Ilaria le foreste Pestalozzi Camenzind dimostrano i titoli Siccardi che un giovane
Tra le mani di chi doveva aiutarla palo affatto origini
Quanta violenza
Sottoponesse Andrea sia lo Langlois canzone preferì direi Dow Jones a quale oggi finalmente senza una residenza viveri già serve nono
Lei debba sì già
La
Grazie grazie
Se volete poi fuori ci sono ci sono i dischi io ho pubblicato questo album in vinile
E il ricavato dei dischi andrà tutto ad Amnesty International da questo ve lo voto comunicare grazie per dire che l'artista l'autore il cantautore
Devolve tutto
Interamente tu
Grazie davvero
Buona serata gran