Festival delle Migrazioni - La deontologia della narrazione

Sì
Funzione
Buona sera
Benvenuti
Con questo incontro entriamo nel vivo
Del festival
Da domani avrà anche tutte
Che ha cominciato martedì ma da di qua in avanti
Continuo di
Di concerto
Vi ricordo faccio una brevissima presentazione io
Ricordo che il festival è la quarta edizione organizzato da altre compagnie teatrali che ama affetto richiama teatro e che da Ca'
Quest'anno il festival a una direzione molto precisa
Anche perché c'è una sensazione in giro lo sapete anche voi che il mondo sta prende
Brutta piega
In qualche modo un anno fa nessuno si sarebbe immaginato
La situazione attuale che l'attuale si vive
Tutti ce l'abbiamo davanti agli occhi ne siamo anche tutti molto inquieti
E certo che l'informazione in questa dimensione assume una responsabilità molto importante perché poi l'informazione che ci dà la sensazione dello stato delle cose
Qualcuno dice che l'informazione non è libera
Eterodiretta qualcuno dice che è l'informazione stessa a generare preoccupazione qualcuno dice che invece per fortuna abbiamo l'informazione che riesce a entrare nel merito e soprattutto ora farci vedere delle cose che solo tempi fa era
Erano impossibili
Riesce a entrare
Dentro il meccanismo
Certo che l'informazione si concentra sempre su delle cose noi già abbiamo degli incontri sulle guerre dimenticate cit oltre la guerra attuale ci sono
Tutti sappiamo in Ucraina
Ci sono centinaia di altre guerre che vengono dimenticate in qualche modo anche dall'informazione
Abbiamo un incontro proprio sull'atlante delle guerre che sarà domani
Le guerre poi perché il peso dell'immigrazione si occupa di questo perché le guerre poi sono quelle che generano la mo'maggior parte delle migrazioni
Che arrivano da noi o arrivano o dal Sudamerica verso il Nordamerica eccetera eccetera anche in Oriente ci son fortissima emigrazione
Quindi
Dicevo la
L'informazione è fondamentale e logicamente informazione dovrebbe seguire delle regole cioè dovrebbe seguire delle deontologia ed ecco per questo non abbiamo fonti fatto l'incontro come questo di oggi
Dove ci sono molti
Molti ospiti alcuni dal vivo alcuni in collegamento streaming e detto questo io passo la parola Asa Mario Giglio che condurrà l'incontro e che di presenterà e i nostri ospiti grazie
Grazie
Sì
Bene buongiorno si sente il microfono
Allora buongiorno grazie per essere venuti a questo incontro importante grazie a Beppe Rosso grazie Gabriella Bordin e Simoneschi nocca che sono i tre direttori di questo Festival
Importante che giunto alla quarta edizione mi siedo permesso sempre stanco
Allora abbiamo ospiti importanti oggi parliamo di di guerre parliamo di esteri che spesso dei nostri telegiornali sono dimenticati in realtà in questo periodo sono balzati all'onore della cronaca ma per ovvi motivi la deontologia della narrazione qual è il compito dell'informazione della diffusione di percezioni e narrazioni su guerre immigrazioni e il titolo scelto
Per parlarne oggi siamo tantissimi quindi cerchiamo di essere veloci almeno nella la parte che mi riguarda Anna mediche invito sul palco andamenti e la direttrice della comunicazione del cospetto
Grazie andamenti prego
Collegate con noi ci sono a smetta Jean che è una giornalista fotografa e scrittrice la vedremo a breve sullo schermo
E insieme a lei la quale daremo la parola subito la giornalista Francesca Mannocchi che collegata che aprirà questo incontro
Ricordo ancora Paola Barretta coordinatrice della carta di Roma Grazie Paola benvenuta
Valerio Cataldi giornalista d'inchiesta e presidente della carta di Roma Paola Barretta invece la coordinatrice sempre della carta di Roma
Il presidente dell'ordine dei giornalisti Stefano Talia che invito sul palco grazie taglia
Brevemente la carta di Roma lo vedremo dopo che cose entreremo nel vivo di questo dibattito questo tra l'altro un incontro l'ordine dei giornalisti accreditato per la formazione un incontro deontologico proprio perché la carta di Roma si occupa di invitare i giornalisti ad avere un uso corretto delle parole quando si parla di temi legati alle migrazioni
Ma io darei subito la parola Francesca Mannocchi che abbiamo collegata con noi buonasera Francesca Mannocchi benvenuta
Lei non ci può cadere ma ci può ascoltare
Di ascolto vi ascolto mi dispiace molto non essere con voi soprattutto non essere contanti oltre che colleghi amici con cui condividiamo e speranze aveva soprattutto un punto di vista il che non è banale di prestiti anche punto di vista non lo dico solo dal punto di vista ecco scusate la ripetizione metaforico ma ma davvero del del del modo in cui guardiamo quelle cose difficili del mondo che siamo chiamate raccontare
Ecco il check point le faccio subito da ovviamente il tra conosciamo i suoi reportage presso inchieste
Ultimamente si è occupata molto di Ucraina quindi diciamo il tema all'ordine del giorno
Ecco una sua o sensazione su quello che sta accadendo perché ovviamente come diceva già Beppe Rosso in apertura il direttore del festival
Il clima non è dei migliori e anzi credo che le preoccupazioni siano all'ordine del giorno dello sono su vari fronti lei che cosa ci può dire
Ma allora questo conflitto in corso è un compito che più di altri NI negli anni più recenti di guerre crisi non necessariamente conflitti armati che abbiamo raccontato ha spaccato le sensibilità e diviso l'opinione pubblica
Ma evitare ho capito che ci pone di fronte a un cambiamento che politico per attivo che nominare impedire possano essere considerati reversibile
Questa irreversibilità dovrebbe
Irreversibili pare la misura in cui il mondo
Conoscevamo o che pensavamo di conoscere prima del ventiquattro febbraio evidentemente non esiste più probabilmente non esisterà più in quella forma verso se quella forma fosse reale o allucinata ce lo dirà il campo
E ce lo diranno gli storici quello che però è già sotto i nostri occhi è la necessità l'urgenza
Di una riflessione che è stata troppo a lungo rimandata che ha una riflessione che riguarda il nostro lavoro i dilemmi etici e morali che riguardano il nostro lavoro l'approssimazione che talvolta è protagonista del nostro lavoro e anche che tipo di funzione sociale Noemi assorbiamo facendo questo lavoro e cioè parto da qui e cioè noi non siamo non dobbiamo essere noi siamo chiamati a essere attivisti mai
Siamo chiamati a a raccontare ieri sopportare descrivere quello che vediamo con una fedeltà reale
Che quel pezzettino di mondo che siamo chiamati ad osservare
Questa funzione testimoniale è l'unica ragione per cui tutti noi in posti del mondo Diversi tazza Valerio per
Sonate Smile ma insomma siamo chiamati a a attraversare raccontare nei conflitti tutti riversi dei dolori tutti riversi e siamo chiamati a raccontando la verità fattuale che ha di fronte ai nostri occhi che mai
Come durante questi mesi di conflitto è stata messa in discussione al ora ne dobbiamo chiederci perché la testimonianza
Di noi giornalisti che attraversiamo
Noi finalmente arrivano i fotografi che attraversano quei conflitti e così fortemente messa in discussione
Quanto la ha diffusione incontrollata delle informazioni sui social network abbia alterato
La nostra professione invece di rendersene strumenti Toni cioè Iran vere strumento anche quelle informazioni con i fonti aperti che sono diventate sempre più fondamentali invece si sono rivelati questo conflitto minacciose
E quale sia il confine entrai nel mostrare la usare questo credo che ognuno di noi indipendentemente dalle da dalle norme che giustamente regolamentano la nostra professione ognuno di noi ha una sensibilità che determina qual è il passo in più da fare qual è quello indietro dati nere
Non vi è alcun dubbio che questa guerra che hanno una guerra iper medializzata
Come forse nessun'altra lo è stata dopo and delle guerre pesanti Pansa la liberazione di Mosul dalle dalle truppe dello Stato dall'inizio dello Stato islamico
Sia stata una vernici metto anch'io dentro in Candy Camozzi sia stata principalmente una descrizione dell'evento emozionale e e e e comunque sempre troppo poco una descrizione analitica ecco quali sia il passaggio quale sia l'equilibrio Clara descrizione emotiva e la descrizione analitica in un in una griglia giornalistica che è la nostra io diciamo i colleghi gli amici lo sanno non sono tendenzialmente incline a dire che altrove va sempre meglio perché da noi sia andata molto male questo sì
Ecco il nostro giornalismo in questo conflitto specificamente in questa invasione specificamente è stata per i primi mesi Pomponi contraddica dei colleghi se settantanove sbaglio Coppola cartina al tornasole del fatto che negli ultimi vent'anni in questo Paese non so se non sono stati formati da quelle istituzioni che hanno deputate a formarle
Bene veri corrispondente in aree di conflitto il motivo per cui sia aziende pubbliche che aziende private ma per le aziende private
Poco se ne importa ma le aziende pubbliche invece sì perché sono pagati con i soldi dei contribuenti si sono avvalse del lavoro
Di anch'io sono una rientranza ma di molti finanza ed è spesso si sono improvvisati
Quando innanzi si improvvisa non solo mette a repentaglio la sua vita mette a repentaglio la vita delle persone che raccontava e quindi disgraziati che poveracci subiscono nel fatto della guerra
E crea un'informazione citando informazioni intossicata io penso che questa guerra abbia messo tutti noi di fronte all'urgenza e alla necessità di ripensare e forse Harry normare poi in una maniera che sia più figlia dei tempi che viviamo alla professione di tutti noi poi queste un tempo così tanto esposto e così tanto
Veloce
Che dovrebbe portare in tutti noi a sedersi di fronte alle persone che incontriamo e ad avere di fronte al loro una delicatezza e un rispetto che ci manca per il nostro prossimo vicino e quindi è evidente che se c'è una ma per il prossimo vicino che abbiamo pagheremo ancora di più ad averlo per una persona che ha geograficamente lontana must questi se c'è una cosa una che questo conflitto dovrebbe averci insegnato è che tutto immensamente più bici e di come lo immaginiamo è tutto immensamente più prossimo ed è tutto immensamente più complessa suo quindi laddove noi eravamo lì a camminare in mezzo ad un confine che per definizione il luogo di complessità
Tornavamo qui e assistevamo a ore dibattito che era un dibattito lunare quindi avevamo questo scollamento
Totale
La la realtà delle cose che documentava amo e l'utilizzo stereotipato e polari dato delle informazioni che trasmettevamo ecco io credo che questo sia un problema
Su qui davvero la nostra comunica con grande umiltà dovrebbe cominciare ad interrogarsi Technische un ruolo noi l'abbiamo è quello di
Dare una testimonianza di possano essere un piccolo tassello di costruzione dell'opinione pubblica
Grazie ma Nocchi una domanda velocissima quella lasciamo
Lei ricordava appunto questo scollamento tra i gli inviati in Ucraina e quindi che documentavano la tragedia una tragedia che poi ci è arrivata in casa perché poi si parla di persone persone che per sono costrette a fuggire adesso lo vediamo anche in Russia anche in Russia stanno fuggendo proprio perché probabilmente questa guerra non la sentono loro
Ecco questo scollamento da cosa nasce cosa è la politica che non è in grado di a gestire ok con un problema legato all'informazione prettamente all'informazione
Ma diciamo nella mia catena ideale e di di come dovrebbe muoversi la pubblica opinione i
Diciamo da da da Haber Massa in poi i l'opinione pubblica si muove dalla costruzione di di quelle forze che sono le forze mediatico i giornali libri
Gli opinion leader che
Fanno da dal traghetto da passaggio all'informazione killer se tra l'informazione e lo spettatore in questo specifico conflitto in questa specifica crisi che stiamo vivendo
Vengono usate da otto mesi parole a sproposito parole a sproposito noi ogni volta dobbiamo ricominciare ma sono penso a questa guerra
Perché è una guerra che che ha spaccato la società perché avvicina perché ha fatto aumentare le bollette del gas e della luce quindi le persone la Santoro più prossima ma questo medesimo scollamento delle parole dalla realtà sera durante la guerra in sé l'idea che è ancora in corso sarà durante le crisi migratorie in Nordafrica che sono ancora in corso sera durante la minaccia del surrealismo globale che non è affatto eliminata
Questa guerra tra di noi da per per esempio richieste è stata quindici minuti chiamo guerra non è una guerra d'aggressione
Da qui da dalla dalla poca cura nonché tutti un po'abbiamo e davvero parto da me per le parole che utilizziamo accaduta determina un malinteso complessivo di quello che sta accadendo noi dovremmo avere non si dica e ci manca
Pupo per la fretta un po'per l'abitudine ci manca anche in buona fede o in questo specifico caso dovremmo avere l'abitudine di ripartire dai fondamentali di ricordare che questi non sono due Paesi in guerra i qui c'è un Paese che mi ha aggredito un alt proprio questa non è una guerra tra due Stati ma una guerra asimmetrica in cui in un paese si combatte in un altro no in cui i civili in un Paese sono sottoposti alla minaccia di essere colpiti da un missile e crepare dentro casa e dall'altra parte no e che quindi le cose non funzionano in maniera simmetrica e queste cose non sono uguali perché se noi non lo ricordiamo tutte le volte le opinioni che si creano sulla base delle nostre testimonianze sono diverso stesse alterate è come andare a raccontare Damasco senza dire che sei seguito dal Macbeth di Bashar al-Assad e che le persone che parlano con te non sono libere di dire una parola
Sento questa informazione nulla dai tu alteri la confezione della persona che ti sta ascoltando ecco io credo che in un momento così con uso e in cui il paradosso delle fonti aperte è quello di creare più confusione che attenzione sugli eventi
Non mi noi giornalisti dobbiamo tutte le volte a vela una di ricordare i fondamentali
Molto più di un campo perché esponiamo le persone
è ad una confusione e a e e ad una matassa del CUN bandolo loro da soli giustamente non riescono a risalire
Grazie Francesca Mannocchi grazie davvero per questo collegamento l'applauso
Vorrei
Arrivata alcuna qui presente alla scuola Holden di Torino che tra l'altro ringraziamo perché è sempre una spalla che ci ospita metterci valorizzati
Grazie davvero allora Bolano e grazie per tutto quello che fa va be'grazie allora andiamo avanti Anna medi abbiamo sentito Francesca Mannocchi che ha parlato di tante guerre ha parlato dei fondamentali delle parole giuste da utilizzare
Ecco tante guerre che noi dimentichiamo neri ci dimentichiamo degli esteri lei si occupa di di stilare un rapporto che analizza proprio quanto le televisioni si occupino di di esteri in Italia
Oggi lo si fa in modo più assiduo proprio perché appunto questa guerra c'è come diceva Mannocchi rientrata in casa per vari motivi ma altre guerre ci hanno portato in casa comunque delle delle persone che sono fuggite queste migrazioni forzate
Ecco si è parlato di Afghanistan e noi abbiamo detto non vi dimenticheremo si è parlato vendite non si è mai quasi mai parlato di aumentare l'esempio ecco che cosa succede che qual è la sua analisi rispetto alla situazione odierna e quella che invece poco tempo fa la precedeva che era una situazione completamente diversa
Sì innanzitutto grazie grazie per l'invito
Mi ricollego un po'a quello che Francesca diceva prima no
Francesca lanciato Motta detto il mondo che pensavamo di conoscere effettivamente come coste Aspen una organizzazione non governativa che opera in ventiquattro Paesi del mondo
Avevamo netta un po'questa percezione di una scollamento no come diceva Francesca fra quello che accade in varie parti del mondo
La complessità e l'interconnessioni che quello che accade nel mondo hanno poi rispetto a ciò che accade qua e non non solo in termini di migrazioni di flusso migratorio
Ma appunto banalmente se pensiamo a che
A quello che indossiamo quello che mangiamo con le appunto abbiamo visto adesso con la questione energetica quanto siamo dipendenti e interconnessi rispetto ad alcuni prodotte da alcune ad alcuni beni
E quanto poco conosciamo quel alcuni pezzi di mondo
No in questo questa sensazione di
Di di oscuramento di di una parte di realtà alla vivevamo sulla nostra pelle perché ovviamente operando in prima persona in molte parti di questi di questo mondo sentivamo un po'alla frustrazione di un racconto molto troppo parziale allora insieme all'Osservatorio di Pavia la Federazione della stampa
A RAI per il sociale all'Agenzia per la cooperazione abbiamo da quattro anni stendiamo questo rapporto proprio sui gli esteri dimenticati detti ci e grazie appunto a Paola anche Barretta che che analizzato molti di questi dati abbiamo appunto rilevato quanta ancora nonostante la crescita io vi parlo di alcuni dati del due mila ventuno che forse
I colleghi tecnici riusciranno in Compass scorre a far vedere
Si vedeva un incremento del numero delle notizie degli esteri
Nei telegiornali di Pantani in e quindi
Come dire c'era una crescita di attenzione però no sguardo sicuramente ancora troppo parziale perché come appunto ci dicono i ricercatori troppo eurocentrico la gran parte delle notizie
Riguarda ovviamente l'Europa ma molto al Nord America
C'è un un nello scorrere appunto del del rapporto una cartina che fotografa bene un po'la situazione dell'informazione
Che ci fa vedere come alcune parti del mondo e ovviamente soprattutto America Latina ovviamente no ma Africa America latina e un po'meno l'Asia e non teme la ventuno sappiamo anche perché sono totalmente oscurate dalla racconto più quotidiano di quello che accade in alcuni contesti l'Asia un dato appunto più significativo
Solo perché c'è stata appunto una crisi nell'agosto del due mila ventuno legata all'Afghanistan
Ma anche qui i dati erano interessanti e fanno vedere come c'ha un passato proprio un picco informativo nell'agosto
Del due mila ventuno a cui è seguita diciamo c'era un silenzio prima c'è stato un silenzio subito dopo quindi e questa intermittenze questo illuminare in modo intermittente alcune parti del mondo sicuramente non facilita la comprensione no delle dinamiche di quello che accade
E
Io vi volevo anche raccontare una rimanendo sul fatto insomma
Negli stessi giorni in cui si è parlato molto della della guerra in Ucraina Francesca si faceva riferimento negli stessi giorni in cui sono stati scoperti gli orrori di buccia
Avvenivano in una l'altra parte del mondo che il Mali in un piccolo insomma mi non ha cittadina di dieci mila abitanti che si chiama mura in Mali un eccidio di circa cinquecento persone
A diciamo fatto completamente diciamo Imam guerriglia organizzata dal famoso gruppo fatti nera
Che adesso appunto essere noto perché allegato ovviamente alla Repubblica russa
E e appunto venivano uccise fra le trecento e le cinquecento persone io Marra il suo c'ha steso un rapporto poco dopo
Appunto di denuncia di questi crimini che erano stati commessi e l'esperto indipendente per i diritti umani delle Nazioni Unite ha parlato proprio di di massacro
Da parte delle forze governative che essi erano appunto supportate da questo gruppo Cardine ovviamente di questa notizia
Francamente quando siamo andate a cercarla l'ho trovata su un po'di stampa ovviamente francese per i legami che in Mali a
Sulla BBC e poco altro
è ovvio che la notiziabilità di quello che accade alla porta e vicino a noi è diverso da quello che accade in Mali però appunto come si diceva Francesca prima
Poi il il gruppo organizzato partner ce lo ritroviamo le dinamiche internazionali che
Del terrorismo Aci attivista
Hanno dei riflessi in varie parti del mondo e non solo quando fanno gli attentati in Europa allora una comprensione di quello che sembra come diceva immensamente lontano ma che in verità esige no un approfondimento un una conoscenza che va al di là della di quello che appunto rapporto si fotografa che il il caso dell'italiano vittima o protagonista di una notizia allora in qualche parte del mondo allora si illumina
Quel Paese per quella sequestro per quella per quel fatto legato a un nostro connazionale
Ma poi in verità appunto a vere degli spazi informativi
Che ci danno un po'più di contesto rispetta quello che accade si permetterebbe di comprendere meglio il legame le connessioni di questa globalizzazione che spaventa molto ma che deve essere più compresa
Per poi avere gli strumenti per declinare comprendere questa complessità del mondo
E si è parlato anche appunto in occasione della della guerra in Ucraina del fatto
Della giusta rilevanza che avevano alcune notizie
Di una
Solidarietà selettiva
Alcune colleghe hanno parlato
Appunto ex chitarrista selettiva sia quando c'era il flusso Giusto di e l'accoglienza dovuta alla alla popolazione ucraina e si faceva appunto un po'dei paragoni rispetto a quello che accade in altre parti del mondo pensiamo alla Siria
Pensiamo ad altre appunto si è citato l'ovocita piglio Yemen
Insomma persone in fuga da guerre altrettanto sanguinose altrettanto drammatiche che producono appunto fughe situazioni davvero
Catastrofiche e allora ci domandiamo spesso no quale
La differenza perché no
Io appunto capisco bene che la dal punto di vista della produzione mediatica interessa molto quello che accade vicino a noi però fino a che punto ci possiamo permettere
Di non fornire alcune informazioni sul contesto più ampio in cui viviamo
Ecco io credo che se c'è un anche una cartina di tornasole di questo conflitto deve essere anche questo no c'è
Del Rey insegnare hanno i giornalisti e a credo spenti non soprattutto a chi decide degli spazi all'interno delle redazioni abilitano degli del servizio pubblico ma non solo
Di allargare lo sguardo a quello che accade nel mondo perché appunto le le le connessioni sono tante
E poi l'altra l'altro elemento e poi chiudo sempre un po'facevo riferimento a quanto dice Francesca sulla questione
Un po'a della polarizzazione fra all'assenza d'informazione o la eccessiva emotività di alcune informazioni ecco
Quando e ve lo dico da organizzazione non governativa per cui vedo anche e denuncia debbo dire da da giornalista alcuni
Sessi legati ha degli aspetti paternalista ICI jazzistici di rappresentazione di alcune parti del mondo spesso funzionali alla questione della raccolta fondi
Credo che facciano veramente dei danni enormi questo tipo di rappresentazione in primis rispetta il continente africano di cui appunto abbiamo una rappresentazione stereotipata
Il cui continente davvero una diciamo un un laboratorio di diversità al proprio interno di di marce di terzi secco
Anche quest'aspetto eccessivamente emotivo credo che non faccia bene alla comprensione di della realtà allora
Calvino nelle Città invisibili diceva che quando per comprendere la forma di un bosco è difficile di farlo quando sei immerso in quel bosco rischia di vedere solo l'albero e non di tenerne la forma ecco spesso io credo che dovremo stare attenti a non è è giusto andare immergersi in una realtà incontrare giustamente le persone e fotografare raccontare
Ma non solo gli aspetti emotivi che colgono la pancia delle persone ma cercare di fornire un contesta un'informazione che cerchi di far capire le dinamiche che stanno che attraversano quei Paesi quelli quelle problematiche e e risalì per risalire un po'anche alle origini alle responsabilità di dove stanno
Ecco questa è la grande sfida credo che che che ci attraversa tutti insomma che ci col si sta a tutti noi
Grazie andamenti davvero
Bella anche questa questo richiamo questa immagine di Italo Calvino che ci fa capire che dobbiamo vedere le cose da una con una prospettiva diversa che deve essere globale completa tra altrui
Dalle cimiteri Ino di Castiglione della Pescaia dall'alto osserva il mare e tutto quanto
Allora a smetta Jean in collegamento video assume buonasera vediamo se riusciamo a collegarci buonasera smentiva nasceranno entro non ancora noi nota d'accompagnamento di azione da Jean
Vediamo se riusciamo sentiamo la sua voce
Sì ma non solo voi disperata da Catania dove mi trovo in questo momento tra allora se abbiamo solo Claudio leggermente basso ma cercheremo di risolvere
Intanto ringraziamo anche i i tecnici fonici perché fanno grandissimo lavoro e quindi li ringraziamo grazie davvero
Allora smetto Asciano abbiamo visto e abbiamo sentito già parole importanti una delle
Cose che è emersa diciamo in modo preponderante è questa
Ricerca della ante non della verità perché la verità è una parola grossa ma insomma di cercare di riuscirà a chiamare le cose con il loro nome
A cercando di avere una attenzione etica importante se quindi visto che si parla di guerre ma soprattutto si parla di persone parliamo Dinoi
Questo è il punto diciamo che credo sia fondamentale oggi soprattutto per noi giornalisti
In questi giorni la questione legata all'Iran iraniana le donne che protestano
Anche questa balzata agli onori della cronaca ma non è una questione che nasce oggi è una questione che si porta che va avanti da tanto tempo l'Iran una volta era diverso si fa molto riferimento all'acqua anche la questione del vero che piene pistoleri declinato in un accezione particolare che è quella dell'imposizione in realtà sappiamo benissimo che il velo non è un'imposizione
E l'atteggiamento di alcune persone che impongono degli le il velo messo in un certo modo e che deve essere quindi diciamo che c'è altro a monte le faccio subito questa domanda per cercare di entrare un po'anche in questa dinamica
Assume da Jean vediamo se l'audio
Prego e allora le questioni vanno trattate Sempre partendo da una conoscenza dei fatti di cui nei quali tendiamo a parlare
Non è immaginabile un cronista che si occupa si occupi di esteri che non conosca la storia non conosca il contesto il costume e perché no anche la lingua dei paesi doveva a lavorare
Questo ci restituisce una collassare di strumenti che ci aiutano a interpretare le variegata realtà di cui andiamo a raccontare i fatti
Azione pensiamo ad esempio a quanto sta accadendo in Iran e a come viene trattato oggi sulle varie testate intona sempre lo stile sto scandalistico paternalistico si trattano certe notizie come se fossero degli eventi che sono in qualche modo iniziati ora quando tutti quanti sappiamo che la lotta delle donne iraniane per per la propria libertà e la notte dei giovani anche iraniani per la propria libertà Anna lotta che ha diversi decenni di storia alle spalle e in particolare le donne che si vedono impostori Riina Iran una sorta di cos'come distacco questo velo che appunto diventa un'imposizione in quel contesto ma a questo vero corrispondano anche tanti altri che di diete Pantera preposizioni ed è per questo che oggi insieme alle donne
Che manifestano la propria indignazione contro questo regime teocratico sono scesi in piazza finalmente anche gli uomini quello di cui hanno sette oggi in Iran la libertà sete di libertà sette vie autodeterminazione di emancipazione ed è una lotta che vede Musil per le donne tanto quanto gli uomini perché apriranno appunto ce lo raccontano proprio i migranti dagli Tanzi scappa per varie ragioni
Lo Stato teocratico il fatto che si è seguita in qualche modo chi non la pensa come come dovrebbe come qualcuno vorrebbe insomma
A un diktat anche del pensiero e le persone sono costrette per questa fuggire
Proprio ad agosto sono stata non lontano da noi non lontano dall'Italia in Grecia alle svolto in particolare nella città di Mitilene
Che è stata vinti dal due mila quattordici in poi un punto di approdo importante per i migranti provenienti dall'area dell'est del mondo ma anche del sud del mondo e li ho incontrato tante donne tanti uomini rami anima anche tante donne e tanti uomini asciugamani così come un quadrato donne uomini siriani africani ci sono tante ragioni appunto che spingono le persone alla fuga
Ci sono dei fattori comuni a queste persone che stanno cercando una un'alternativa a quella vita di imposizioni di ristrettezze di condanna di persecuzione di guerra di povertà
Che hanno nelle loro terre d'origine questi quando in Comune sono proprio desiderio di libertà e la voglia di riscatto
Ora il fatto stesso che per anni queste persone siano invece intrappolate meglio spot sulle isole e non possano proseguire il proprio percorso ci chiede la invece un segnale contrario cioè noi sanitari diamo con le donne Assocarni vittime dei talebani vittime del burqa poi però non siamo capaci di garantire loro un arrivo dignitoso sicuro e rapido nei paesi appunto dove loro pensano e sperano di trovare un'alternativa i passaggi sono sempre molto lunghi sono sempre molto macchinosi e queste persone a volte sono costretto a passare delle settimane e dei mezzi persino degli anni all'interno di queste tendopoli dove tutto trovano tranne che sicurezza e limitando un altro aspetto importante che accomuna queste persone è proprio il momento della fuga che al momento in cui raccolgono tutto il proprio coraggio e cercano appunto di mettersi in salvo
E a questo momento della della fuga e della speranza corrisponde però sempre quasi sempre un momento di grande delusione
Le testimonianze che ho raccolto delle dei sopravvissuti del campo di memoria che oggi vivono in altre tendopoli sono testimonianze di persone traumatizzati persone che appunto non si aspettavano di trovare in Europa filo spinato che andò con lui e si trova pensavano di trovare un'accoglienza diversa
E quella diciamo appunto nei vivono i cronisti Negroni sino al dobbiamo continuare a raccontare storie emergenza non dobbiamo continuare a stare sempre toni allarmistici non dobbiamo nemmeno a fare quella sorta di giornalismo spettacolo per cui se viene fuori la otto Diego Gilman morta di fame e di sete
Siccome notiziabilità allora la raccontiamo e forse ci ricordiamo che esiste una guerra in Siria che dura da dodici anni e che di fatto non è mai finita
Ecco questo non fa bene né alle persone di cui stiamo parlando né ai nostri lettori non fa bene anche al giornalismo
Il giornalismo dovrebbe vivere una ragazza diesel Sussex dovremmo sempre fare un giornalismo di prossimità cioè andare nei luoghi per capire respirare l'aria che respirano le persone di cui raccontiamo
Vivere con loro cercare di guardare il mondo attraverso i loro occhi usare degli strumenti che sono importanti per la nostra narrazione come lo strumento dell'empatia
Metterci nei panni di per provare a raccontare in una maniera più significativa e soprattutto quando ci troviamo a raccontare dice migrazioni smettere anche di usare sempre terminologia come invasione oppure emergenza ricordiamoci che stiamo parlando di esseri umani
E questa sembra una cosa banale e scontata ma io di fatto non lo era stiamo parlando di esseri umani che sono spesso vittime di traumi
E a questi migranti hanno di solito un bagaglio molto leggero perché scappano volte hanno soltanto i vestiti che portano indosso e i documenti che sono cuciti dentro le loro camicie chiusi
In sacchetti di plastica perché non si Vannino durante le traversate ma il carico umano di sofferenza che si portando San carico grandissimo
Anche qui nei giornali si deve mandare preparati verso l'incontro con queste persone perché quando parliamo con persone traumatizzata e che sono state vittime di guerra vittime di persecuzione religiosa o ideologica
Quando parliamo di persone che sono stati vittime di tratta o vittime di violenza sessuale dobbiamo andarci con delicatezza dobbiamo approcciarci a loro con rispetto dobbiamo aprirci ad ascoltare quello che ci raccontano a rimandare in qualche modo infierire sulle loro ferite
Per questa importante secondo me anche insieme ai cronisti comunque lavoriamo a stretto contatto con delle figure che professionalmente ci possano in qualche modo completare come gli psicologi
Gli psicologi che ci dicono attenzione quando intervistato una persona vittima di un trauma perché nel momento stesso in cui di raccontare subito
Sta ritirando per trauma e voi non sapete non potete sapere la reazione che una persona a se ci siamo trovati tutti quanti sì ma che cerchiamo di Rampin ma anche di di violenza di fronte a persone che appunto ci in qualche modo c'hanno aperto il proprio cuore ci hanno raccontato di un trauma subito
E ed è importante con di fronte a queste situazioni avere la delicatezza l'accortezza di riportare la persona nel qui e ora nel qui e ora quindi nella realtà incidente perché a livello di cronaca non ci serve
Ascoltare di più non ci serve un ulteriore dettaglio
Chiude dicendo appunto che quello che facciamo un lavoro veramente molto complicato lavoratrici richiede quindi tanta umanità e io penso che appunto questa parola basta
Rimessa a in tutte le redazioni come un cardine Zizzi del nostro lavoro non possiamo lavorazione a curare solo sui numeri non possiamo lavorare solo sulle emergenze armato amo lavorare con una continuità di osservazione e non possiamo ricordarci che c'è una guerra in Siria solo quando vediamo un bambino riverso sulla spiaggia una bambina che muore di sete e non possiamo ricordarci della Nigeria
Solo quando ci sono appunto delle stragi enormi dobbiamo avere un osservatorio slittino su queste realtà del mondo e dobbiamo appunto anche sulle nostre redazioni fare un lavoro diverso per cercare in qualche modo di alloggiare quello che è un po'l'effetto specchio cioè il lettore Sisti si identifica nelle cose che gli somigliano di più ed è per questo che ad esempio da quelle in Ucraina in qualche modo con tutte le complessità comunque della narrazione ha toccato di più i lettori perché si sono identificati
Nell'ucraino che è una persona europea sia una persona fisicamente più simile all'accidentale
Questa stessa che non si crea con altre persone e quindi quello che accade che si perde un pochettino dell'umanità con cui queste persone vengono raccontate questo secondo me è molto è molto importante su cui punto importante su cui lavorare
Grazie asimmetrici Anna
Queste belle parole per questa lezione di deontologia professionale per davvero lei rimarrà con noi assume da Jean quindi se ci sono quei domande cerchiamo di trovare anche lo spazio per le domande dal pubblico
Abbiamo sentito assume la dimensione del
Della dell'etica di quando si si parla di persone sì racconta si raccontano le le migrazioni nella dimensione importante per la carta di Roma Paola Barretta Nela coordinatrice
Oggi l'emigrazione sondato di fatto non sono un'emergenza lo ricordava su
E da Jean dal vecchi disastri climatici dal lecco dei conflitti trecentocinquantanove luoghi del mondo somma adesso non so se la cifra era e e corretta ma più o meno siamo lì
Ecco questo ci dice che fenomeno migratorio alla base della della vita umana c'è addirittura di teste il testo biblico ce lo ricorda leso così parte crudele sovrano dalla genesi ma poi c'è il peso allora quindi se ci si muove questa è la dimensione si si va in cerca di un posto migliore nel Quarrel poter vivere Paola Barretta
Che cosa ci può dire copista per raccogliete e cercate anche di invitare i giornalisti ad un linguaggio corretto quali sono i dati che raccogliete costa richiamo a muoversi sempre come dicevano Adriano vedi la prossimità bisogna essere vicini alle notizie alle persone
Prego Paola Palin grazie grazie a Gian Mario Giglio all'attrattiva delle migrazioni
Al inizia avrei iniziato dicendo che le immigrazioni prendendo anche spunto dall'ultimo rapporto della carta di Roma che le immigrazioni non sono più raccontate rappresentati in realtà come un'area di crisi e quindi sono questo il non gli aveva siamo partiti dall'ultimo rapporto con l'idea di raccontare in quanto dopo anni di centralità del tema
Nella a c'è un dato che noi ricordiamo spesso negli incontri con con le colleghe e i colleghi che Kamen colpisce sempre perché c'è stato un anno il due mila diciannove in cui in un solo giorno non è stata e di tutto l'anno Nesti non c'era nei principali telegiornali di prima serata nella stampa almeno una notizia sulla migrazione anche ci siamo chiesti come a imprese successi in quel giorno per nel quale non c'è non si è parlato di migrazioni ET persone migranti e rifugiati
Perché arriviamo da una fase e possiamo anche partire con un arco le slide che nuovo in autonomia grazie
Siamo arrivati eliminare arriviamo da una fase in cui è stato era un tema centrale occupava l'agenda della politica
Con una sovrapposizione continua tra la politica invidia
Ed era un tema su cui si dibatteva e si era in qualche modo si erano detenuti ci si dovuto inizierà tenuti a prendere una posizione o in un senso favorevole o in senso invece opposto cioè tutti noi anche all'interno delle redazioni
Perché era un tema che aveva generato e generava una polarizzazione
Siamo passati invece ad una fase in cui e adesso
Sì si può lanciare il video in cui le cose sono cambiate perché c'è una sorta di sospensione cioè c'è l'impressione almeno a vedere i dati dell'anno scorso che sono confermati anche per questo
La scomparsa Progress
Non ho
Proprio nell'anno in corso
Mischiato domani
Una
Il video realizzato da Valerio racconta quello che è stato svolto nella mani le analisi delle parole nel corso degli anni cioè qui ci sono le attese la parola dell'anno per ciascun anno dal due mila tredici al due mila ventuno sì che è il risultato di tutte le parole che sono state utilizzate nella nei quotidiani il navi sia di nazionali sia locali
Rispetto alle notizie che parlavano di migrazioni di persone migranti e rifugiati e come vedete c'è proprio in una fase in cui l'emergenza Rita l'allarmismo è la chiave interpretativa
E non solo con una frena cioè con una cornice che racconta di quella crisi che diventata in qualche modo a partire dal due mila tredici una crisi mediatica
Una cornice che cambia nel tempo perché si inizia da Lampedusa si prosegue con il mare nostro poco quindi quella brevissima fase che era stata caratterizzata dall'apertura
E per poi l'Europa la centralità evidentemente delle politiche dell'Unione Europea progressivamente i muri
Leoni oggi la fatidica minimizzazione delle organizzazioni non governative Salvini Salvini e Carola quindi la contrapposizione poi no il come dire il protagonista è l'antagonista almeno nella narrazione
E presto evidentemente le conseguenze traumatiche della pandemia per arrivare all'Unione Europea
Che è di nuovo la parola in qualche modo chiave la cifra del del due mila ventuno in presenza però di un calo significativo dell'attenzione al tema
Che da un certo punto di vista faccia rispetto alla polarizzazione ha portato un effetto positivo cioè nella misura in cui quelli quegli elementi di contrapposizione sono venuti meno
Ha però condotto i conduce anche all'assenza poi di una
Pur nella drammaticità di alcuni eventi che caratterizzano ancora oggi i flussi ed eventuali divisioni nel corpo sociale su cui arriverò tra un momento però ecco quella dimensione finisce per scomparire ma perché finisce di non essere perché non è più raccontata dai media cioè ieri il c'è stato un una foraggio sono morte novantatré persone partite dal Libano
Che nulla sono morte nel nel mar Mediterraneo
è una notizia che forse entrata no in qualche titolo di quota ma ora non nostro porta nei titoli peraltro delle pagine on line dei quotidiani
E a quella come ed è stata l'ennesimo cioè l'ennesima tragedia in mare lo stesso però attenzione
Il lato come dire della sofferenza lo stesso però accade per tutte quelle notizie che noi sono sottolineammo sempre sono quelle notizie che riescono da una logica di emergenziali ITA
Perché che la Nigeria sia il terzo Paese per produzioni cinematografiche credo che lo sappiano gli addetti ai lavori cioè che no che comunque ci sia una sovrapposizione di Are Paesi eritemi
Che ci racconta di una di un certo modo di raccontare quelle fare e però qui cioè anche con una tosse sommati realismo ci diciamo che forse la responsabilità
Dei giornalisti e delle giornaliste e bassa
Quasi nulla
Forse di qualche capretto al tumore capo redattrice qua e là
No cioè però che in qualche modo rispetto a quelli che si definiscono come i criteri di notiziabilità
Cioè il ruolo del singolo anche no nel proporre una notizia nel proporre un pezzo cioè non è detto che a fronte di una buona volontà ma poi ci sia una corrispondenza da parte dell'editore di coprire quell'area quella notizia o quel contesto e quindi sui sul tipo di
Come dire di criteri
Gli abbiamo elencati alcuni poi ve ne possono essere molti altri però rispetto ai criteri di notiziabilità a cosa cioè quali sono perché ad un certo punto alcune notizie entrano nella nell'agenda
Fatto salvo quelle per rilevanza l'Ucraina ne è un esempio
Però ci sono alcune notizie che entrò nella Genda in seguito a ragioni specifiche o ad un insieme di questa una combinazione di queste ragioni
Provando ad elencarne alcune che abbiamo visto anche nel corso del tempo per delle cosiddette aree le periferie geografiche tematiche
Laddove invece credo che ci possa essere crediamo che ci possa essere invece una in qualche modo una responsabilità e una c'è una Murri un impegno deontologico nel raccontare in modo accurato è corretto i fatti e su altre dimensioni che vedono invece il la Scelta in prima persona della giornalista del giornalista nella nell'intervistare alcune persone piuttosto che altre nel scegliere un contesto piuttosto che un altro e anche rispetto alle persone cioè chi andiamo a chi andiamo a porre delle domande
E quindi insomma condivido alcune alcune suggestioni
Una sulla rispetto alla
Alla correlazione come dicevamo poc'anzi trarre e e temi
Cioè trovare a cercare di innestare e
Delle delle nuove di nuovi spunti
Rispetto alle aree e quindi non basarsi su quelle che sono quelle associazioni ormai a cui tutti siamo abituati che peraltro hanno torniamo hanno un impatto sull'opinione pubblica perché nella tutti gli anni noi accanto alla aumentato sulla rappresentazione nei nell'informazione i ministeri ma abbiniamo un dato che ci deriva dai sondaggi sulla percezione dei cittadini
In questa questa domanda
Che viene svolta dei sondaggisti è quanto quanto ti fa paura all'immigrazione cioè quanto l'immigrazione per te è una fonte di insicurezza
E ogni anno fissato cambia negli ultimi anni però troviamo va appunto i dati più bassi dalla negli ultimi dieci anni ci sono stati dati più bassi
Però all'interno delle risposte molto spesso gli intervistati identificano alcune nazionalità specifiche che sono quelle associate mediaticamente spesso ad alcuni comportamenti devianti
Il quindici di c'è un ruolo dell'informazione lì c'era qualche giornalista che magari nel titolo potrebbe evitare di specificare l'origine della mozione una vita a meno che sia indispensabile per la comprensione della notizia
E patto rapidamente con alcune suggestioni altro spunto rispetto ai social network che venivano citati
Perché a cioè molti insomma sociologi della comunicazione negli ultimi anni hanno insistito nostro l'importanza anche per i giornalisti per chi fa comunicazione
Di accedere quanto più possibile alla pluralità di fonte che vengono che provengono dai social media
E inizialmente si diceva a dispetto ai media tradizionali è di sociale media che abbiamo le notizie in qualche modo più più interessanti a cui non abbiamo accesso altrimenti nei canali tradizionali quelli televisione radio e carta stampata o carta on line o quotidiani nulla in in realtà almeno negli ultimi anni si assiste a una sorta di convergenza fra le agende
Che è anche frutto di continui rimandi e che continui lavori nelle redazioni di scambio con tutto il mondo on line e anche il mondo del sociale
Poi ciascuno palco le proprie aree di appartenenza diciamo le cosiddette bolle però cioè insomma siamo stati colpiti dalla fatto che nella la la copertura di una crisi come quella fuga Anna
A seguito gli stessi identici andamenti sia sui social network sia nella nei media tradizionali e non è tanto poi ovviamente certo era cioè la la crisi dell'estate scorsa dell'estate del due mila ventuno in Afghanistan è stato una crisi talmente
Intensa dalle conseguenze drammatiche che non si poteva non non coprire sì però è sulla continuità cioè sul fatto che anni fa noi assistevamo a una copertura di alcune aree molto più intensa proprio in alcuni in alcuni tipi di contenitori i sociale erano rappresentavano anche questo
Oggi invece si assiste a un progressivo allineamento per cui scompare nei media tradizionale scompare nello stesso modo social media e nei social network e in generale perché lì ci sono anche
Le pagine sociale delle grandi agenzie di produzione di notizie per esempio
E secondo me è un dato interessante che sarà anche cioè sarà anche interessante capire quale sarà l'evoluzione rispetto poi all'uso che ne viene fatto all'interno delle testate per reperire le le notizie rispetto alle fonti delle notizie
Negli stessi giorni rispetto alle
Alle crisi dimenticate e poi c'è permane altro elemento in tutto il comparto informativo come dicevano insomma
Come hanno detto assume Anna e Francesca che mi hanno preceduta il la la questione di alcune amare che permangono nell'oblio che comunque nella sebbene siamo rilevanti evidentemente le conseguenze per le persone nel paese poi tendono a scomparire
Vado velocemente sulla
Sul
Un ultimo spunto trovate poi se va bene una disponibile a condividere il eventualmente le slide perché fosse interessato
L'ultimo spunto sulla cosiddetta disinformazione perché uno degli Effetti come cioè sottolineano anche o i manuali del giornalismo più recenti uno degli aspetti più interessanti rispetto alla non copertura che alcune notizie o a all'anno un'accuratezza
Nel racconto di alcuni scenari non è tanto la produzione di notizie false
Che è una questione sicuramente
Macché in qualche modo è anche più facile da riconoscere
Soprattutto per chi fa informazione certe chi svolge un ruolo fondamentale come quello della mediazione giornalistica mai l'Alfio l'ambito della cosiddetta disinformazione misi informazione per cui io cioè come dire
Lascio da parte una porzione della notizia lascio da parte una porzione dello sguardo
Ed è lì che in qualche modo si giocano poi le credibilità e si gioca la possibilità di raccontare in modo approfondito
La realtà
E
Da qui alcune sollecitazioni torniamo rispetto alla al al ruolo e alle alle sfide che che possono essere raccolte dal muto del giornalismo
Esperto appunto alle cornici dei dei contesti di crisi alle voci plurali
Cioè al fatto di ricorrere quanto più possibile non sono non solo rispetto alle aree di crisi ma proprio per smontare quel tipo di associazione a ricorrere quanto più possibile a delle fonti autorevoli nel momento in cui si racconta un contesto che siano delle fonti autorevoli o perché cioè sulla base della competenza per esempio per cui se sto parlando di cambiamento climatico
E di migrazioni perché non intervistare una biologa un biologo afro discendente ce ne sono in Italia ce ne sono tanti
Cioè perché quindi non rappresentare quella quell'Italia che c'è quella comunque di comunità che ci sono uscendo dalla migrazione
E credo che sono quello sia una diretta responsabilità del del giornalista nel momento in cui si può scegliere a chi dar voce per parlare di alcuni temi di alcuni argomenti
Se volete citazione ovviamente sulla rimozione quanto più possibile sugli scambi tra redazioni anche a livello locale chapter
Appunto di nuovi in quella logica per una logica scherzi a di prossimità sia di conoscenza dei contesti che quanto più approfondita tanto più Cecchi vive può vivere il il territorio
E sulla sugli scambi va be rispetto al mondo sociale anche nella moderazione nell'intervento quanto necessario
A cura delle redazioni di rimozione dei commenti che riteniamo offensivi o comunque lesivi della dignità delle persone o discriminatori
Due ultimi dati due mila ventuno
Come vedete il sei per cento è la percentuale di coloro che sono intervenuti in voce come persone migranti e rifugiati
Solo nei servizi di prima serata che riguardano la migrazione quella percentuale diventa lo zero virgola sei al di fuori dei servizi quindi persone migranti e rifugiati o che sono portatrici di un'identità multiculturale di fatto sono assenti quando si parla di lavoro salute of scuola o in stazione o soft news
Peraltro il quei picchi due mila diciotto due mila diciannove sono legati a fatti di cronaca nera per cui sono sono presenti ma in quanto altri autori di reati
Rispetto ai contenuti Tiezzi riceve e quindi Italy la stampa anni fa scese una strada a mio modo di vedere molto virtuosa che poi peraltro è stata anche abbandonata che invece ecco e Scelta e ribadita dai principali quotidiani internazionali
Che è quella di intervenire con la rimozione dei contenuti che sono considerati di speech anche solo punto di discriminatori
Attraverso una mediazione che si viene svolta proprio dei giornalisti
Perché
Un dato ecco che quella la rilevazione dell'anno scorso a a giorni uscirà al nuovo rapporto perché carta di Roma tra le associazioni che svolgono il l'analisi terra della Commissione europea circa il rispetto da parte delle piattaforme del Codice di condotta in materia di discorso di odio
Cioè facendo la somma come vedete circa il sessanta oltre il sessanta per cento dei contenuti di Expo Fitch on line e dato comunque è confermato anche per quest'anno
è sulla su quella che definiremo la variabile etnico o razziale
Che rimane ancora una questione su cui ci sono commenti lesivi della dignità discriminatorio nulla in e che appunto a qualsiasi come dire acqua e sassi vivendo e a seconda delle diverse competenze possono essere rimossi mutarsi quali ci può essere un un intervento tutti questi tutto quello che è stato detto e qui chiudo qui invece con una nota positiva tutto quello che è stato detto come sommo sottolinea il Polo Diamanti che segue e poi svolge sondaggi nella sulla rete rispetto alla percezione che le persone hanno della migrazione
Dice che tutti gli indicatori in sicurezza
Rispetto alla globalizzazione rispetto alle migrazioni aumentano quanto è maggiore tra le variabili che vi sono state molto difficile sempre a stabilire delle relazioni causali dirette però tra indicatori che suggeriscono una correlazione Dl esposizione
Ha mai
Ai media e social media cioè quanto si sta
Più davanti a soprattutto dalle
Con i tipi di contenitori tanto più aumentano gli indicatori dell'insicurezza
E quindi siamo al suo invito usciamo facciamo delle cose vediamo le persone a cui vogliamo bene con cui ci divertiamo e ci sentiamo sono un po'meno insicuri
Era
Grazie Paola Barretta infatti abbiamo fatto questi amo qui oggi ci vediamo ci parliamo abbiamo la possibilità di condividere ecco quando con il nostro giornale riforma abbiamo bisogno di toccare temi dedicati Espinosa ecco i i relatori che vedete oggi qui seduti al tavolo
Vengono contattati chiediamolo corno di scrivere per noi questa è una una certezza una garanzia di di qualità e di serietà del nostro lavoro ce n'è anche un altro liti avrebbe invitato al al pane ma non era Periodo Mauro Berruto che voglio salutare perché sarebbe stato anche calzante in questo in questo caso perché quando scriveva proprio questa cura e attenzione delle cose che riporta allora Valerio Cataldi abbiamo detto morto o un'immagine che mi colpisce tutte le volte che ti vedo e la tua immagine quando fai il tuo i reportage e va in giro per il mondo e col tuo programma nato Cotica sei andato proprio in mezzo a persone
Cattive possiamo dire così ma proprio capire quindi quando io guardavo il tuo programma però molto preoccupato per te ho detto ma dov'è andata a finire quest'uomo preservata in mezzo ai personaggi discutibili simili perché veramente pericolosi ecco diciamoci la verità
Ecco questa è la rappresentazione reale di quello che succede cioè tu vai di incontri le persone racconti che cosa accade e cerchi di capire quali sono le motivazioni no che spingono certe persone a comportarsi male
Quindi Italia fai diciamo come presidente era carta di Roma lavoro similare nel senso che cerchi di far capire ai giornalisti che quando si parla di certi temi lo si deve fare in un certo modo
E che certe parti parole non devono essere utilizzate adesso avevate iniziato con una campagna
Che era quella di non usare la parola clandestino anche se poi purtroppo
Ce l'abbiamo anche in una legge che la Bossi-Fini che ancora attiva oggi e Bossi si sa che è stato rieletto è stato ripescato quindici sono notizie sempre particolari che ci accompagnano
Ecco il tuo lavoro e quindi è su vari fronti però quello diciamo dedicato alla deontologia professionale al giornalismo quindi questa attenzione questa cura
Vai riversato sulla carta di Roma che sta lavorando direi molto bene quindi lavoro prezioso che cosa ci puoi dire
Sì insomma io comincio ad occupare di migrazioni di tanto tempo fa quando Rezzato a fare questo lavoro era
La la fine del no l'inizio degli anni Novanta del secolo scorso detta così Bitonto insomma
Ed era un momento in cui le parole già all'epoca giornalisti facevamo fatica a a usarle bene insomma caos che poi le parole sbagliate non esistono in rete esista il modo sbagliato di usare le parole
All'epoca era un momento in cui io mi ero trovato di fronte a quello che dico definisco il primo sbarco con mai visto in vita mia detto una vecchia fabbrica occupata Bacci pastificio occupato c'erano circa tre mila persone che arrivavano da da varie parti del mondo hanno tutto il diritto insieme io è stata la prima volta ma credo forse anche Roma io sono di Roma
Anche a Roma si è trovata per la prima volta di fronte ad un evento così così evidente importante in qualche modo
Ed era il momento in cui all'epoca erano tutti marocchini nuovo Osservatorio strette pure uno insomma oggi li chiamavamo tutti marocchina per scendere saranno bianchi neri gialli di qualunque colore fossero erano marocchini ed erano talmente marocchini
Che è un giornale del Nordeste proprio in quei Periodo fece un titolo su un incidente banale incidente stradale si scrissero
Incidente stradale è morto un uomo e un marocchino
Era
Come dice l'inizio per quello che mi riguarda magari c'era stata anche prima ma insomma non è la prima volta che mi trovavo di fronte ad un altro fenomeno che è quello della
Disumani inserzione del del migrante nota personale
Che affidata chissà dove
E però insomma è stato un crescendo da quel momento in poi c'è stato c'è stato
è cambiata un po'terminologia son diventati extracomunitario un certo punto però erano extracomunitari anche gli americani anche gli svizzeri lentezza non era abbastanza adeguato guardano alla fine ha trovato questa definizione
Che clandestino però non l'abbiamo trovata traspare punto è che
Tutte queste parole tutto questi dalla terminologia dell'emigrazione l'uso delle parole delle migrazioni non è
Una come dire un la volontà nostra di di utilizzare perché quelle parole ci aiutano a descrivere qualcosa a me
Inteso invece parole che ci tengono dalla propaganda politica che
Ci dice
Che detta le regole e dice questi li chiamiamo così
E quindi sono rimasti clandestini addirittura ne nei testi di legge insomma
E questo un po'il problema con il quale ci troviamo di a confrontarci tutti i giorni sul tema delle migrazioni ma anche sul tema la guerra insomma agire è tutto molto viaggio tutto molto in parallelo al di là del fatto che molti dei migranti scappano da guerre e quindi insomma dovremmo
Contezza di questo e raccontare anche quella quell'aspetto del prima della partenza cosa succede ma insomma cioè c'era tutta una terminologia che usiamo raccontando lo sbarco diverse già lo sbarco è un termine
Derivato datata azione militare nomi
L'assedio all'isola di Lampedusa la all'assalto all'isola di Lampedusa l'assalto al al barcone all'assalto e poi l'invasione insomma che è quello più banalmente
Utilizzato o per
Dare un'immagine distorta realtà della realtà sappiamo perfettamente che i numeri ci dicono che la Di Maggio non c'è mai stata meno dei migranti in questo in questo Paese
Però continuiamo costantemente e continuamente a
Usare in parte e comunque assecondare la politica che usa questo tema questa terminologia perché se politico ti dice siamo invasi forse è necessario chiede
E conto di ciò che sta affermando non fargli una domanda la famosa seconda domanda che che abbiamo perso l'abitudine a fare
Detto questo tipo all'inizio tu questo ha molto a che fare con una parola che è usato all'inizio con un po'di pudore ed è utile perché ha detto la la verità che poi è un concetto così grande che insomma dobbiamo usarlo un po'di cautela che che è verissimo sono trovata accorpare Rita non ce l'ha in tasca nessuno
La verità bisogna ricercarla
Nella l'articolo due del del della legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti dice che i giornalisti hanno l'obbligo è un dovere quello dei giornalisti di cercare la verità sostanziale dei fatti
Quindi forse arriva non ce l'abbiamo magari ma ancora troviamo però abbiamo l'obbligo di di cercarla abbiamo davvero
Come dire non è una cosa dalla quale possiamo
E svincolarci un po'come il Codella carta di Roma le carte tuttologi che sono sono le carte che sia l'obbligo di rispettare
Ma non per un per una ragione politica ma per una ragione di di correttezza e di rispetto anche il lavoro che facciamo e delle persone che ci ascoltano ci leggo
E quant'altro quindi la ricerca della verità è davvero essenziale e all'inizio di questa guerra io adesso mi faccio aiutare da dei filmati l'ho portato
Fare
Questo tentativo di di racconto questa porzione della mia dal mio punto di vista così come da Francesca Mambro che all'inizio
Io vi riporto la mia porzione di
Vi racconto di su questo tema che se riusciamo a far partire il primo firmato va bene capiamo perché
Ecco
Sì sì dico insomma
Città sotto attacco esplosione
Traccia Barcellona
Tutti Santo
Sono dell'immagine spossatezza
Raccontare
Se
Va
Sia
Cinque cinque di queste immagini
Anche queste immagini non sono l'immagine girate in Ucraina ma è un videogioco è un videogioco famoso che non so come devo
L'avvocato per raccontare ciò che stava accadendo questa notte ho firmato nello stesso momento viene usato per dire che c'è passione e quindi che cornista sta ripresa
Storta come di qualcuno che sta cercando di di nascondersi di scala scappare realtà qualcuno che
Etica giarrettiere
Evitare
Il la ricerca della verità si fa presto esistenza
Sì
Sì
Da da London Stock Exchange
Sono contando
Matrigna certo
Sì sì c'è un centro
In Italia
Per cui insomma questa questa guerra diventata anche un momento in cui
I giornalisti sono partiti in massa i fotografi andavano tutti in quella direzione
Stato così perché c'era la necessità di uscire da casa da una parte e di approfittare di quell'occasione che era rappresentata da quella guerra poi sopra un collega che io non so se devo Giarrusso ucraini non so fa poca differenza chiamato un altro atteggiamento bizzarro
Sta per andare in diretta del suo telegiornale si mette d'accordo con l'artiglieria
Cavalera perché
C'è c'è un limite a tutto casca in acqua però succede questo insomma c'è la necessità di modificare
A proprio uso e consumo la realtà per farne il il nostro personale racconto giornalistico e questo è è qualcosa che che non insomma sembra stupido dirlo ma è evidente che non che non va fatto lo hanno detto prima di me
Le colleghe che hanno molto meglio anche molto meglio di me l'hanno detto ma insomma le parole
Raccontano fenomeni questa è un'altra siamo altro sei per l'appunto una famosa prima prima pagina della Stampa
No l'attore tettuccio al secondo la pagella stampa che racconta la carneficina per raccontare appunto la
L'aggressione russa ma queste immagini questa in fotografia
è stata scattata nel Donbass quindi a i russi in questo caso sono le vittime editor per terra sono di filo russi a lanciare le bombe sono stati gli ucraini quindi c'è proprio una distorsione completa cioè ci diamo degli schiaffi facciamo dei giri e parliamo le cose le cose un po'a casaccio evidente che non tutti fanno così
No per fortuna secondo te questo era voluta ho estratto non c'è trovato questa foto non c'è stata era una grande lezione non c'è la volontà di non erano sicuramente però diciamo Gabriele dopo tante volte anche per errore
Sì assolutamente l'errore però fa parte di un meccanismo che poi
Come dire assorbe tutto divora tutto trasforma tutto al punto questo riportarli cerchiamo la verità sostanziale ma prima di capire che che cosa stai prendendo diciamo attorno meno deve essere il tuo
Solitamente devi esserlo io credo che anche l'errore del fa del titolo che racconta o prima morto un uomo è un marocchino si appunto un errore
Non credo che che chi l'ha scritto è un marxista di quelli che diceva Rocchi ritiriamo
Conosciamo tutti non credo che sia così credo che sia uno sbaglio però è è un sintomo significa che c'è un meccanismo che non funziona che c'è una influenza e è una e invasione si in questo in questo in questo caso di di elementi esterni che non aiutano a fare un racconto acconto reale della realtà le parole dicevamo usate usate un po'a Casaccia poter usare non usate proprio quindi la la in Ucraina c'è la guerra vediamo i carri armati vediamo le bombardiamo i morti io Siria c'è la guerra vediamo stesso cosa sta cosa divise che si muovono
E sappiamo che ci sono dei numeri importanti ha finora le Nazioni Unite hanno contato oltre cinque mila morti sul campo in Ucraina dall'inizio del conflitto dall'impotenza di invasione
Cinque mila morti son tante insomma peraltro trentadue giornalisti quindi insomma un gran numero di di vittime
Però paesi come il Messico per tornare al punto a Anna Cotica avevo io sono andato
Più volte per fare questo racconto dei cattivi che portano cercavano i buoni e i cattivi perdono trattati Nicola storia spesso ai cattivi allora sette
Messico ci sono tra i trenta e i quaranta mila morti ammazzati ogni anno
Non è un fatto episodico
Giornalistiche vengono uccisi in Messico fino ad oggi per esempio quest'anno sono diciassette
Messico il Paese più pericoloso per per i giornalisti al mondo
Eppure quella non la chiamiamo guerra
Perché perché c'è questa differenza nuovi di approccio
Gestione delle parole perché le usiamo apposta in un modo qualche un altro
Perché siamo distratti perché messi contro racconta nessuno come diceva Hannah prima no
Ma lì c'è una una strage molto più grande di quella di bussare non sappiamo assolutamente nulla però siamo tutti
Attenti a guardare alle dirette televisive che inciampano nel canale di
Ci mostra le fosse comuni che pure è necessario
Però non succede sono lì
Succede un po'in tanti in tante partite di questo mondo e e quello che non che non riusciamo a mettere insieme perché poi non dipende solo dalla nostra volontà giornalisti appunto bruciato c'è un meccanismo
Redazionale che esclude io ho lavorato al TG due per tanto tempo c'è stato un periodo in cui un direttore e le notizie di esteri vuole non ha manco sapere cosa fossero insomma lei esclude va a prescindere
Dalla dalla scaletta del telegiornale
Eppure l'Alto commissariato per i rifugiati Nazioni Unite ha calcolato che sono cento milioni le persone in fuga cioè
Cento milioni oggi
In questo momento sono cento milioni di persone che stanno scappando da da un conflitto dalla situazione di crisi da
Dalla situazione di crisi violenta parliamo di guerre perché poi le persone scappano salta anche da altri venti sono sono anche più
Però su aggiuntiva dovesse che scappa o dall'Ucraina appunto abbiamo visti e quindi li abbiamo visti al lungo sette milioni di persone sono scappate
Dall'Ucraina fino fosse ammessa scorso un conto che era stato fatto fino a qualche tempo fa
Sette milioni di persone sono sono tante per l'appunto oppure se voi andate sul sito del ministero dell'Interno raccontarci gli ingressi
C'è quello che chiamano cruscotto non so perché lo chiamano Cosimo concordiamo con Scotto ed è l'analisi quotidiana del gli arrivi di amare
A volte ci sono anche quelli dei Balcani non sono prevalentemente proprio per Mediterraneo quindi barconi quindici sbarchi contano gli sbarchi tutti i giorni e ci dicono che c'è una situazione di emergenza poi alcuni giornali
Il successo recentemente intervistano
Ma fonti dei servizi segreti che ci dicono che questo meccanismo appunto dettato è in crescendo in questo periodo di conflitto in Ucraina ed è dettato dalla volontà della famosa milizia partner che vuole
Destabilizzare il nostro Paese pagando partire tante persone sessantotto mila persone dall'inizio dell'anno sono arrivate con questo crescendo e questo meccanismo di paura nel nostro Paese
Poi c'è un'altra parte sempre sul sito del ministero l'interno racconta altri ingressi e soprattutto quelli dall'Ucraina
è curioso perché se clicchi su quella pagina sia una pagina dove la la grande una grande testata dice Benvenuti
Allora insomma è evidente che c'è un approccio completamente diverso ti faccio una domanda al volo su questo poi abbiamo ce la parola al presidente
Tu mi hai citato adesso il sito del ministero
Spesso si dice
Rifugiati e migranti di serie A e di serie B che secondo me anche c'era la definizione di per sé e brutta nel senso che non ci devono essere rifugiati in serie A e di serie B però per sottolineare una disparità di trattamento che forse è quello che tu volevi
Sì una Terna gara grandi percezioni percezione è un po'questa differenza perché i sessantotto mila diventa un'emergenza piantone invasione diventano un elemento destabilizzante al nostro Paese
Ma sappiamo solo che ci ha messo all'interno che darà dalla Krajina ne sono arrivati centocinquanta mila eppure sono ben tenuti allora è evidente che c'è una differenza di approccio no di di di di di
Di come li accogliamo come decidiamo di metterci anche fisicamente al momento in cui sappiamo che stanno arrivando è un po'questo e le parole fammi finire questa cosa che spaccio dell'ultimo filmato e poi lo stesso giorno chiudo
E le parole sono essenziali giornalismo essenziale nel determinare come
Gli italiani in questo caso si relazionano con chi sta arrivando usando le parole male determiniamo la paura usando le parole in modo normale determiniamo un'altra cosa però raccontiamo un fatto se ci riusciamo
Vediamo l'ultimo firmato questi sono oggetti appartenute ai naufraghi del tre ottobre
Insomma sono anche questo è un elemento di di racconto importante questi salutato umanizzare al contrario ciò che che invece facciamo di solito il viso umanizzare l'usciere riesce ad andare avanti ancora
Esatto questo qua
Allora uniscono dove padre non è andata male
Uno
Grazie
Grazie Valerio Cataldi anche per la passione che
Che letti nei retto e racconti che sono importanti Stefano tal via abbiamo scandagliato direi a fondo la questione legata alla alla comunicazione come i giornalisti
Dovrebbero forse possiamo dire così ti dico utilizzare le parole giuste per come dovrebbero utilizzare proprio giuste per raccontare questi fenomeni prima si diceva allora ricordava anche Anna mediche e anche a Paola Barretta che a volte le notizie vengono messe nel senso che se ne racconta solo un pezzo
Talvolta queste notizie invece vengono falsate quindici
Definite fece Mus-e io per esempio dello sbarco cioè della tragedia in mare in Libano ho scoperto attraverso e non dirò farò mai i nomi di un'associazione umanitaria che si occupa di queste cose
Dove ha messo all'inizio la notizia della della tragedia e poi la questione del Libano quanto è difficile vivere di perché scappano eccetera eccetera fondo c'era la raccolta fondi no e quindi è questa
Modalità particolare che non è solo giornalismo ma è anche chi ceo si occupa di comunicazione quindi la comunicazione ormai trasversale per via non è anche limiti soci annidi alla politica passa attraverso l'autorappresentazione bypassando talvolta i giornalisti quindi una riflessione importante questa di oggi
Sì ebbe questo grazie al Festival del delle migrazioni che ci offre questa queste opportunità di riflessione di ragionamento sulla nostra professione
Non ho esitato nemmeno un attimo ad accreditare questi eventi nel nostro piano formativo
Tutt'altro questo io sono presidente nell'ordine dal molto nemmeno nemmeno un anno
Abbiamo parlato molto per le carte né antologiche e naturalmente uno dei compiti dell'ordine quello di vigilare affinché le carte deontologiche vengano applicate anche di sanzionare laddove vi sono delle
Delle violazioni però prima di tutto questo io credo che il compito dell'ordine si è quello di stimolare la riflessione try tra i colleghi e non solo tre colleghi all'interno della società civile perché poi questi
Sono temi che riguardano tutti e naturalmente devono essere devono entrare
Della discussione nel di nel dibattito pubblico quindi
Sono appuntamenti importanti questi poi ci ritroveremo anche al Premio Morrione tra circa un mese li affronteremo alcuni di questi temi ma credo che più occasioni ci sono
Meglio quindi sono indubbiamente riflessioni molto importanti che ci rimandano anche all'idea a quello che
Deve essere il giornalismo allora le cose che diceva Francesca Mannocchi edilizio e che poi ripeteva anche Ars Media Scianna nel nel suo intervento la competenza la conoscenza delle cose che si vanno a raccontare io ricordo un piccolo un po'lontano però
Certo punto già ricordo sentito interviste di di Gianni Minà in cui raccontava come era nata la prima intervista che gli uffici a Fidel Castro Gianni mi ha racconta di marzo scorso sei mesi all'Università di Città del Messico
Preparare quell'intervista poi è nato intervistare Fidel Fidel Castro
Allora è chiaro che come dire questo è un lusso che oggi nessuna testata si può più permettere nessun giornalista si può più permettere no
Però io credo che il problema dell'approfondimento della conoscenza della qualità del giornalismo sia un tema aperto è ovvio che se si va a raccontare un contesto in contesto complesso
E necessario come dire prepararsi prepararsi per capire quali saranno le persone che si incontreranno qual è qual è la situazione qual è il backstage del listino del delle delle persone che noi che ne incontreremo e il tutto questo naturalmente a un a un costo
Costi che purtroppo un sistema come quelli in crisi dell'editoria italiana per buona parte non è in grado di più in grado di sopportare
Questo e un dovrebbe essere un tema di dibattito pubblico perché poi la qualità dell'informazione la qualità della preparazione Kellerman mandiamo sul campo dipende direttamente anche da questo da questo elemento prove studio
Insisto sempre sul fatto che i temi che riguardano il giornalismo non possono e non devono essere tecniche restano chiusi all'interno del nostro ambito professionale il fatto che l'azienda abbia le risorse per poter mandare i propri inviati lo vediamo precisamente in quello che succede in in Ucraina di quello che succede in questi mesi in Ucraina
Grazie al lavoro generoso di molti colleghi riusciamo a se riuscite a capire qualcosa di più di quel conflitto quotidianamente diciamo capire qualcosa di più di di quel conflitto
Piano proventi tutto questo tutto questo non basta soprattutto tutto questo non basta quando ci allontaniamo da quello che il fuoco della nostra attenzione mediatica per cui l'Ucraina oggi i riflettori sono accesi sono sono abbastanza accesi ma molte volte ne quando parliamo di migrazioni illumina modo riusciamo ad illuminare solo l'ultimo tratto del della strada che fanno i migranti e quindi accettabile accendiamo i riflettori quando gli accendiamo perché purtroppo
Molto spesso non ci riusciamo nemmeno quando ci sono delle tragedie nel mar Mediterraneo nell'ultimo tratto di strada che fanno queste persone il problema però e conoscere
Conoscere più complessivamente i i i i fenomeni comprendere quali sono i fattori che spingono le persone a migrare allora
Appunto di quello che accade all'interno del continente africano degli enormi movimenti migratori che ad esempio esistono all'interno del continente africano purtroppo brucia mo'raccontare riusciamo a raccontare molto poco ma quello decisivo per per capire che cosa sta accadendo bio sento parlare della partner adesso a proposito del
Della russe ma la parte sono anni che imperversa nel continente africano dove si combattono delle guerre non so se ha passato intensità ma sono
Sono anni che quelle milizie combattono per il controllo di risorse assolutamente decisive importanti
Attenzione al tema delle terre rare che sono che stanno puramente la prossima battaglia dalle risorse che Sco si combatterà del mondo ma si sta già combattendo da anni per questo
Poco conosciamo poco riusciamo a raccontarlo ma conoscere questi nomi
E e decisivo e decisivo anche per evitare delle semplificazioni io
Diciamo così invito sempre i colleghi lo dico lo dico spesso io vorrei che smettessimo di utilizzare questa odiosa distinzione tra migranti economici persone che fuggono da
Da da da conflitto perché a parte questo stabilisce
La differenza morale a mio giudizio moralmente inaccettabile come se morire sotto un bombardamento fosse diciamo così più dignitoso che fuggire morire morire di fame e questo più ovviamente inaccettabile ma questo stabilisce anche una arbitrarietà nelle ragioni proprio perché una persona parte bella ragioni possono essere molti caracca una persona che parte dal sei ragionevolmente parte per perché il suo Paese è stato devastato dalla guerra ma possono esserci anche altri altri fenomeni se noi ad esempio osserviamo le migrazioni che riguardano il continente il continente americano le migrazioni che lo studio salgono verso nord
Punto Valerio ha raccontato per buona parte D'Astore de delle acque trafficanti
Molte di quelle persone in realtà non fu clone la può non è la povertà chi respinge ma ad esempio il tema della violenza strutturale il fatto che in alcuni Paesi
Come come nel messi come abbiamo visto prima si può morire si può morire per popolar bisogna raccontare questi fenomeni bisogna conoscere questa realtà ma perché questo accada
è necessario che il sistema dell'informazione sia un sistema sanno che può
Permettersi di
A raccontare raccontare queste queste cose quindi anche in questo senso appuntamenti come appuntamenti come questo sono sono sicuramente importanti importanti perché portano ripeto fuori dal nostro dal nostro confine
Diciamo così ire ma la discussione la discussione su questi temi
Sono molte le riflessioni che sono
Che si sono affacciate in questo in questo dibattito io ne vorrei aggiungere le vorrei aggiungere una
Diciamo così il
Siamo ci siamo vicini il sette di ottobre del due mila sei venne uccisa Anna Politkovskaja a a Mosca Anna Politkovskaja è stata uccisa fondamentalmente per le denunce che ha fatto delle violenze commesse
Commesse in Cecenia no città città rasa al suolo
Sono stati vari process insomma no ma la complicità di persone vicino al Cremlino mi sembra che sia invece teniamo alla verità sostanziale dei fatti mi sembra mi sembra più che documentata
Allora io credo che forse
Per troppi anni abbiamo dimenticato quello che accadeva in un paese con il quale in trattenevamo relazioni intense relazioni commerciali
Per cui si somma al tema dei diritti umani in qualche maniera proprio messi in secondo piano io credo che osservare
Per capire i contesti a livello a livello mondiale osservare quello che succede nel mondo del dell'informazione si è sempre una buona cartina di tornasole per capire qual è lo stato della democrazia in un certo tipo di di paese
Dico questo perché mi sembra che negli ultimi mesi abbiamo ci siamo un po'distratti su quello che accade in un pub in un Paese come il quale oggi invece le relazioni diplomatiche sono sicuramente più cortesi cordiali
Ricordo che in Turchia sono circa un centinaio i giornalisti che conta che sono che sono incarcerati che sono
Per diciamo così di aver approvato ad esprimere le proprie opinioni per aveva provato a raccontare quello che accade in quel in quel Paese allora attenzione attenzionano distratti starci troppo cerchiamo di capire e di osservare quello che quello che succede
Nel mondo del dell'informazione al di là di quelle che possono esser le contingenze più politiche porta ad essere più o meno vicini a un certo tipo un certo tipo di Stato per troppi anni ci siamo distratti su quello che accadeva in Ungheria ora finalmente il Parlamento europeo la scorsa settimana si è svegliato censuri scrittore su quello su quello che accade in quel Paese ma e questa sempre un'ottima cartina di tornasole per capire lo stato della della democrazia e anche del rispetto dei dei diritti umani
Diceva prima Francesca Mannocchi da giornalisti dobbiamo raccontare non dobbiamo essere attivisti certo è vero però io
Diciamo così una militanza la conservo che quella per la difesa dei diritti umani in qualunque parte del mondo vengano violati credo che illuminare sulla sulla violenza sulla limitazione dei diritti umani su questo tipo di violazione che perché invece sì sia un compito specifico del dell'informazione
Via
Direi che siamo stati
Bravi perché in tanti siamo riusciti a chiudere in orario ci sarebbero ancora sette minuti di tempo per fare delle domande ma credo che non sarebbero sufficienti i nostri relatori sono qui
Per rispondere alle vostre domande io tra l'altro vedo di nuovo in video la smetta Scianna che ringraziamo davvero tanto per aver
Seguito a tutto il dibattito quindi grazie davvero non non chiudiamo con le domande per formare il tempo sfuggito diciamo però grazie sulle grazie ai nostri l'applauso sulle
Grazie onorevole vedi a Paola Barretta Francesca Mannocchi Valerio Qatar di Stefano Taddia di auguriamo una buona serata vi ricordiamo che il Festival va avanti quindi non perdete i prossimi appuntamenti
Grazie mille a tutti per questo bellissimo incontrò grazie davvero vi ricordo che sta iniziando dal all'ufficio Pastorale migranti un altro incontro sull'identità molteplicità e ricchezze
A cui partecipano i vincitori del concorso di lingua madre che sono un concorso di racconti più altri più altri invitati
D'ufficio Pastorale migranti molto vicino qua dietro in via Cottolengo grazie mille per la vostra partecipazione