Rassegna stampa estera

Voi giornalisti conduttori di Radio Radicale giovedì otto settembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale in apertura oggi ci occuperemo della guerra della Russia contro l'Ucraina in particolare le ripercussioni sull'Europa
Sul piano energetico ieri
Ursula von der Lian la presidente della Commissione a
Presentato pubblicamente le proposte che verranno messe sul tavolo dei ministri dell'Energia dei ventisette stati membri in un consiglio straordinario
Domani
Alcune misure sono radicali stravolgono in qualche modo il funzionamento del mercato energetico europeo e ce n'è una in particolare diretta
Alla Russia il Prai scappi il tetto sui prezzi per il gas importato dalla Russia attraverso i gasdotti
Proprio ieri Vladimir Putin ha minacciato di tagliare completamente le forniture all'Europa se questo Prai scatta verrà messo in opera cosa leggeremo
Un commento di Martin Wolf dal Financial Times di ieri
L'Europa può e deve vincere la guerra energetica la vittoria sarà costosa ma l'unione europea deve liberarsi dalla stretta della Russia
E poi l'editoriale di oggi di le monde ora crisi energetica rifondare il mercato europeo dell'elettricità le monde ci porterà
Poi
All'Italia le elezioni del venticinque settembre riapriremo una finestra dopo alcuni giorni su come i giornali internazionali
Vedono la campagna elettorale il piccolo quotidiano francese lo impegno ieri avevo un articolo di Francesco Maselli
In Italia l'acqua dizione delle destre si divide sulla Russia con l'avvicinarsi delle elezioni Salvini moltiplica gli attacchi contro le sanzioni irritando il suo alleato Meloni
Secondo l'opinione la ragione di questo posizionamento del leader della lega
La perdita di terreno nei sondaggi sembra proposito di Russia vi segnaliamo almeno nel sommario un commento pubblicato oggi da le Monde a firma Gil pari
Sulla scomparsa di Mikhail Gorbaciov Huff
è un un articolo abbastanza originale Gil pari sostiene che ci siano dittatori riconoscenti nei confronti di Gorbaciov fa
Perché fondamentalmente
Hanno imparato la lezione non aprirsi anzi
Rispondere con sempre maggiore repressione quando il regime vacilla l'errore degli occidentali è stato di credere che il crollo dell'Unione Sovietica prefigurarsi una vittoria
Della Democrazia
I regimi autoritari hanno un debito immenso nei confronti del padre della perestrojka
In chiusura poi se avremo tempo torneremo a parlare del Regno Unito e del suo nuovo Primo Ministro Lizzie strass lo faremo
Di nuovo con l'opinione che parla di trassi come pallida Coop PA di Margaret Thatcher in realtà
Il nuovo premier
Molto diverso dal lontano predecessore che ha governato il Regno Unito dal maggio mille novecentosettantanove novembre mille novecento novanta
Cominciamo però dalla guerra di Putin contro l'Ucraina e dalla guerra di Putin contro l'Europa la prima militare la seconda energetica
Come abbiamo detto nel sommario
Ritrovate
Molto anche sui giornali italiani la commissione ieri ha presentato le sue proposte che saranno discusse in una riunione straordinaria dei ministri dell'Energia
Prevista domani a Brussel
Per Martin Wolf uno dei più importanti commentatori del Financial Times l'Europa può e deve vincere la guerra energetica
La vittoria sarà costosa ma l'unione europea deve liberarsi dalla stretta della Russia scrive Martin Wolf
L'Europa sarà forgiata nelle crisi e sarà la somma delle soluzioni adottate
Per quelle crisi queste parole diciamo né uno degli artefici dell'integrazione europea risuonano anche oggi nel momento in cui la Russia chiude il suo principale gasdotto Nord Stream uno
Questa è sicuramente una crisi non sappiamo se prevarrà alla prospettiva ottimista di Monetti
Ma Vladimir Putin aggredito i principi su cui è stata costruita all'Europa del dopoguerra e semplicemente occorre contrastarlo
L'energia è un fronte di tale nella guerra di Putin sarà costoso vincere questa battaglia eppure secondo Martin Wolf l'Europa può e deve liberarsi dalla stretta della Russia
Questo
Non non significa sottovalutare la sfida ci potrebbero essere perdite economiche maggiori di quelle subite nei due shock petroliferi degli anni mille novecentosettanta
C'è il rischio di un'interruzione dell'attività industriale di un impatto fortissimo sulle famiglie più povere e anche inevitabile che il forte omento dei prezzi dell'energia porti a un'inflazione elevata per un periodo prolungato di tempo
L'esperienza degli anni mille novecentosettanta
Insegna che la risposta migliore tenere saldamente sotto controllo
L'inflazione come fece all'epoca la Bundesbank tedesca e non lanciarsi in tentativi disperati per impedire che le inevitabili riduzioni
Dei redditi reali si trasformino in una continua spirale salari prezzi
Questa combinazione di forti Hermite di reddito reale
Con una politica monetaria non del tutto accomodante significa tuttavia che una recessione e inevitabile
Detto ciò prosegue
Martin Wolf anche se il futuro sembra difficile c'è speranza come ha scritto nelle scorse settimane Chris CGIL che un altro commentatore del Financial Times
Non c'è praticamente alcun modo per sfuggire a una recessione livello europeo ma non per forza deve essere profonda e prolungata
Nel lungo periodo l'Europa può fare a meno del gas russo e Putin perderà se l'Europa gli resisterà
Un recente documento del Fondo monetario internazionale
Spiega il ruolo potenziale del mercato globale del gas naturale liquefatto nell'attutire lo ciò che in Europa l'integrazione europea nei mercati globali del Gnl imperfetta ma è significativa e il documento del Fondo monetario internazionale arriva una conclusione un'interruzione totale delle forniture dalla Russia porterebbe a un calo del reddito nazionale lordo dell'Unione Europea
Di appena lo zero virgola quattro per cento l'anno dopo lo shock
Un altro documento del Fondo monetario internazionale suggerisce che il PIL della Germania potrebbe essere inferiore dell'uno e mezzo per cento rispetto al valore previsto di base del due mila e ventidue
Del due virgola sette per cento nel due mila e ventitré dello zero virgola quattro per cento nel due mila e ventiquattro il lavoro del Fondo monetario sui singoli Paesi dell'unione europea dice che la Germania non non è lo Stato membro che verrebbe più colpito l'Italia ancor più vulnerabile ma i più colpiti saranno Ungheria Repubblica
Ceca e Slovacchia
Quale la grande lezione degli shock petroliferi degli anni mille novecentosettanta secondo Martin Wolf la lezione
E che poi ci si è trovati a metà degli anni mille novecentottanta
Con un accesso di offerta globale di petrolio e sul gas
Le forze di mercato produrranno sicuramente lo stesso risultato nel corso del tempo anche l'impatto nel breve periodo sarà gestibile
Ciò che si deve fare attutire lo choc sui più vulnerabili e incoraggiare gli adeguamenti necessari compresa la riapertura del merger Enza di giacimenti di gas
Ursula von der Line la presidente della Commissione ha affermato che l'obiettivo ora deve essere quello di ridurre il picco della domanda
Di elettricità limitare il prezzo del gas aiutare i consumatori e le imprese vulnerabili corrente entrate straordinarie che devono venire dal settore energetico
E assistere aiutare i produttori di elettricità che devono affrontare problemi di liquidità causati dalla voluto volatilità del mercato tutto questo è sensato
Un aspetto cruciale di questa crisi che come il covi dei a differenza della crisi finanziaria quasi tutti i Paesi europei vengono colpiti negativamente
In questo caso la Germania tra i più vulnerabili questo sì significa che lo sciocchi e quindi anche la risposta sono comuni
è vero
Ci sono e Fascetti Diversi ci sono capacità fiscali molto diverse nella zona euro
Se si vuole che la zona euro superi questa situazione con successo beh
Si dovrà tornare ad affrontare la questione della condivisione delle risorse fiscali il bilancio comune fondamentalmente della zona euro la conclusione di Martin Wolfe questa in il modo in cui l'Europa risponderà a questa crisi plasma era al suo futuro immediato nel lungo periodo l'Europa deve resistere al ricatto al ricatto di Putin
Dovrà adattarsi cooperare persino e perseverare
Sta tutto qui il nocciolo della questione così tra l'altro Martin Wolf sul Financial Times di ieri
Che ci porta alle mondi oggi l'editoriale dedicato uno dei punti in discussione
Una delle proposte anche della commissione
Anche anche se in realtà poi la il tema viene rinviato alla fine dell'anno all'inizio del prossimo e cioè questo il titolo rifondare il mercato europeo dell'elettricità e più in generale dell'Energia ci sono alcuni elementi di stravolgimento del mercato europeo
Ma temporanei nella proposta della commissione ad ogni modo scrive le Monde le conseguenze economiche dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia rischiano di far passare un inverno difficile agli europei
L'arresto sine die del gasdotto Nord Stream uno accentua la pressione anche se l'Unione europea ha ridotto la sua dipendenza dal gas russo farne totalmente almeno sarà doloroso il rialzo dei prezzi del gas che sono due volte superiori a quelli di un anno fa costringe già alcuni impresa cessare le loro attività e alcuni servizi pubblici a ridurle
In Francia questa meccanica non tocca le famiglie e per il momento perché sono protette dallo scudo tariffario creato dal governo
Ma questa spesa di bilancio non potrà essere sostenibile
Per molto tempo ancora
In questo contesto gli appelli alla riforma del mercato europeo dell'elettricità anche se tardivi sono salutari
E Maremma crollo ha fatto in modo sibillino lunedì in una conferenza stampa ha detto il prezzo dell'elettricità deve essere formato in modo più coerente
è uno eufemismo questa crisi energetica rivela un sistema che poteva a vere dei meriti in tempi normali
Ma è che ma che è diventato obsoleto oggi danneggiando gli interessi degli stessi europei
A lungo più preoccupata dalla liberalizzazione del mercato interno che della posta in gioco della sovranità l'Unione europea si trova nella trappola di meccanismi concepiti in un quadro politico Chioggia che oggi mostra i suoi limiti
Il modo in cui i prezzi dell'elettricità sono fissati in Europa dipende dal prezzo del gas quando alcuni paesi europei tra cui la Francia non producono gran parte della loro lettrici elettricità
A partire dal gas la logica si fonda su un principio i prezzi dipendono dal costo necessario alla messa in funzionamento dell'ultima centrale chiamate rinforzo per rispondere ai picchi della domanda della rete elettrica
Se è una centrale a carbone o gas i prezzi dell'elettricità si adeguano a quelli del carbone o del gas
L'impennata spettacolare del gas ha dunque fatto esplodere il prezzo d'elettricità a un livello mai visto prima fornendo a Vladimir Putin un potente mezzo di ricatto
Questa logica prosegue le monde denunciata da tempo dalla sinistra europea dei sindacati del settore energetico in Francia
è una buona notizia che questa constatazione si ormai condivisa da diversi governi europei dalla commissione anche se le modalità della riforma restano da precisare
Secondo le mondo occorre seguire diverse linee direttrici innanzitutto una solidarietà europea la Francia ne avrà particolarmente bisogno quest'inverno visto il cattivo stato di salute del suo parco nucleare
La cooperazione in termini di stoccaggio di gas apre
Giuramento di elettricità indispensabile bisogna evitare ad ogni costo il ciascuno per sé che farebbe il gioco di Putin
Poi occorre definire l'elettricità come un bene comune protetto da una concorrenza a volte artificiale che privilegi al breve periodo infine
Necessario allineare il Nuovo Mercato dall'elettricità agli obiettivi climatici dell'Unione Europea verso la decarbonizzazione della nostra Energia
Le incertezze del mercato non possono più essere l'unica bussola della nostra politica energetica così conclude
Le mondo il suo editoriale nel quale però c'è una contraddizione
Va detto va ricordato per esplicitato
Il meccanismo di formazione del prezzo
Dell'elettricità con il gas come punto di riferimento
è stato costruito anche e proprio per produrre enormi profitti per le tecnologie rinnovabili e perché perché poi quel profitti possono essere CP distribuiti in alcuni casi ma se si guarda lo sviluppo di lungo periodo vengono in gran parte reinvestiti proprio nel rinnovabili e dunque modificare questo meccanismo
Rischia di non essere proprio coerente con il modello necessario a realizzare gli obiettivi climatici
Dell'unione europea ma veniamo all'Italia e la Russia c'entra ancora anche in vista del voto del venticinque
Di settembre lo racconta l'opinione piccolo giornale francese in un articolo di Francesco Maselli in Italia la coalizione delle destre si divide sulla Russia
Con l'avvicinarsi delle elezioni politiche Salvini moltiplica gli attacchi contro le sanzioni irritando il suo alleato Meloni
Scrive l'opinione Matteo Salvini e Giorgia Meloni non nascondono più le loro divergenze in particolare sulla politica estera questo fine settimana invitati al Forum Ambrosetti a Cernobbio i due leader sono apparsi l'uno a fianco all'altro
Per rispondere alle domande tutto andava per il meglio fino all'evocazione della guerra in Ucraina e alle nuove critiche di Salvini contro le sanzioni contro la Russia
Iter della lega era atteso su questo tema dopo aver direttamente attaccato l'Europa durante un comizio precedente nel quale aveva detto le sanzioni stanno penalizzando gli italiani arricchendo i russi a Brussel qualcuno ha sbagliato i calcoli
Di fronte agli imprenditori le parole sono state meno virulente ma la sostanza la stessa non vorrei che ci si aziona Simo da soli ha detto Salvini
Meloni imbarazzata dalle dichiarazioni del suo alleato preferito abbassare la testa mettersi le mani nei capelli
La sua irritazione era evidente tanto più che qualche minuto prima la favorita per il posto di Presidente del Consiglio a seguito delle elezioni del venticinque settembre aveva riassunto così la sua posizione la credibilità dell'Italia in gioco
Se domani il nostro Paese si allontana dai suoi alleati è volta loro le spalle sanzioni ci saranno sempre ma avremmo perso la nostra credibilità l'opinione spiega che Meloni ha avviato una campagna per rassicurare
Soprattutto i partner internazionali
Dicendo che Roma non diventerà l'anello debole dell'Occidente se l'Ucraina cade l'Occidente muore il grande vincitore non sarà solo la Russia ma anche la Cina
Di sci Jinping per Meloni che già viene attaccata per le radici post fascista del suo partito la credibilità è un tema chiave in questa campagna
Elettorale
C'è anche comprensione da parte di Fratelli d'Italia
Nei confronti di Salvini secondo un sondaggio secondo un sondaggio la lega
è in
Calo in vista del voto Salvini è convinto di poter recuperare lettori meno ostili alla Russia
Il trentasette per cento degli italiani ritiene che imporrà sanzioni a Mosca sia stato un errore storicamente in Italia la politica estera è stata spesso utilizzata per scopi interni
Secondo Fabrizio Cuticchio uno studioso abbiamo già un grosso problema di stabilità politica che sì l'Ipercoop quote sulla nostra capacità di negoziare con gli alleati
Discorsi come quelli Salvini non aiutano la reputazione dell'Italia
Nel mondo
La conclusione però dedicata anche a
Come dire le divergenze interne alla Lega
Lo pignora conta di un comizi o a a Treviso di Salvini in cui nuovamente ha criticato le sanzioni
Al suo fianco c'era il presidente del Veneto e rivale interno alla lega Lucca Zaia che ha evitato di applaudire l'intervento di Salvini sulla Russia è la prova che su questo il leader della lega è molto isolato
Così l'opinione
Che usiamo per chiudere sul Regno Unito
E lì trasse da il titolo del vittoriale di ieri di questo piccolo giornale quotidiano francese che trasse è una pallida copia di Margaret Thatcher
Non si fa onore a Thatcher quando la si paragona al nuovo premier britannico la lady di ferro aveva molti difetti
Ma non quello di andare dove porta la corrente come li Trust passata senza tanti patemi dal partito liberaldemocratico al partito conservatore dal campo dei rinvenne Axa quello dei brand Seat
Prima di baciare la mano di una regina a cui voleva togliere il trono nella sua gioventù insomma lei strass non annulla dell'ultra liberale l'etichetta che cerca di attaccarci addosso in realtà vuole solo il sostegno della base tori nostalgica degli anni Thatcher dotata di meno talento rischia di seguire i passi di Boris Johnson e usare la stessa retorica di Johnson anti europea per dirottare l'attenzione dalle crisi a venire
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale