Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Intervista a Michel Charbonnier

Abbiamo al microfono di radio radicale siamo le battute finali del sino delle chiese battiste e valdesi a Torre Pellice Ila Pastore di Torre Pellice
Michel lasciando niet che è anche membro del Comitato centrale della cioè che che il comitato ecumenico delle chiese
Con lui poi verremo dopo su che cos'è questo comitato come funzione intanto ad ogni chiediamo come è andato il dibattito che si è svolto alla sinodo anche in vista dell'Assemblea che il check in terra ai primi di settembre
Come è andato il dibattito ecumenico il dibattito sui rapporti ecumenici che c'è stato in chiusura di sì
Ma
Il nostro sinodo come dire aveva tempi molto contingentati perché prima di esso si è svolta l'assemblea sinodo cioè un sinodo insieme all'Assemblea delle chiese battiste in Italia questo già da un punto di vista ecumenico e rilevante dall'altro però ha compresso particolarmente i tempi del Sinodo ciononostante si è discusso si è discusso di ecumenismo non si è potuto entrare
Nello specifico dei tanti rapporti internazionali
Che la nostra chiesa coltivati tra cui il Consiglio ecumenico delle Chiese
Si è voluto concentrarsi maggiormente
Sull'ambito italiano sulle i rapporti ecumenici in Italia che la nostra chiesa coltiva
Ci sono segnali estremamente positivi di apertura di collaborazione con
Con la la Conferenza episcopale con issare l'adesso la Presidente del sale
è una valle ESE contanti organismi device sale il sale e il segretariato delle attività ecumenica è un latte è una organizzazione
Interconfessionale portata avanti esclusivamente da laici che promuove la collaborazione a livello di base delle delle chiese cosa tutti questi aspetti qua sono estremamente positivi
Al tempo stesso abbiamo dovuto e voluto anche registrare
Il fatto che su alcuni temi
Il dialogo e ancora difficile e in molti casi
Fermo
Perché sui temi della laicità dello Stato della laicità della scuola della sessualità umana si registra comunque
Una una difficoltà al dialogo spesso cioè una cosa
Non riuscire a come dire a trovare una convergenza altra cosa è il rifiuto del dialogo stesso questo e un pochino il problema al momento questo probabilmente con le dovute distinzioni e anche un pochino un tema a livello globale a livello di Consiglio ecumenico delle Chiese quindi
Consiglio ecumenico delle Chiese che intanto vediamo che cose come lavoro
Allora il Consiglio ecumenico delle chiese è un organismo globale una gli anni è una comunità di chiese in cammino
In cammino verso l'unità visibile della Chiesa quindi l'obiettivo è la ricerca dell'unità visibile
Dei cristiani e delle cristiane è probabilmente la più ampia e inclusiva tra le molte espressioni
Organizzate del moderno movimento ecumenico perché e composto da trecentocinquantadue chiese membro i tutti dal da tutte le regioni del del globo che rappresentano circa cinquecentottanta milioni di cristiani a tutta questa tutte queste chiese membro si aggiungono poi
Dei rapporti
Molto stretti anche con chiese che non sono membro i membri sono protestanti ortodossi anglicani
Le chiese pentecostali carismatiche e così via e così discorrendo ci sono chiese come ad esempio la Chiesa cattolica che non viene membro del Consiglio ecumenico delle Chiese Emma
Con il quale a dei rapporti molto stretti la Chiesa cattolica ad esempio e membro a pieno titolo di alcune commissioni di lavoro del Consiglio ecumenico delle Chiese in primis la commissione sede Costituzione quindi la Commissione teologica del dialogo teologico tra le Chiese portata avanti dal dal Consiglio ecumenico delle Chiese e quindi ecco in questo senso
è un organismo che in qualche modo non se non non si può dire che sia alla rappresentanza della cesti Anita globale che è estremamente variegata ma probabilmente
Come dire l'organismo il più rappresentativo ecco se non totalmente rappresentativo
Quando c'è stata l'aggressione della Russia all'Ucraina
Come dire si è parlato di interruzione del dialogo ecumenico di una battuta d'arresto c'è stata anche un lacerazioni all'interno della chiesa ortodossa
Da questo punto di vista avete discusso c'è stato un mandato da parte del Sinodo a coloro i quali parteciperanno ma caso rumore a questa assemblea e comunque come vanno le cose dal tuo punto di vista
Rispetto a questa dimensione del del dialogo del dibattito dello scontro
è chiaramente è una cosa è una situazione estremamente delicata estremamente complessa
Il Consiglio ecumenico delle chiese la dal primo giorno del conflitto
Assunto una posizione se vogliamo difficile perché noi dobbiamo ricordare che la Chiesa ortodossa russa e membro del Consiglio ecumenico delle Chiese
Ciononostante alla a a assunto la posizione credo difficile ma bah giusta e doverosa nel senso ha sempre condannato il conflitto e ha sempre esortato in maniera molto esplicita
Che il Patriarcato di Mosca
In quanto membro del Consiglio ecumenico delle Chiese e poi anche il il patriarca ucraino e diciamo le parti in causa a quindi idee che rappresentanti religiosi se vogliamo delle parti in causa
A lavorare per per la pace lavorare per come dire l'abbassamento della soglia del conflitto invece che lavorare come purtroppo spesso accaduto per alzare l'asticella del conflitto
La la la la la risposta come anche per altre altri leader religiosi pesce in primis a papa Francesco ha risposto da parte del Patriarcato di Mosca è sempre stata come dire estremamente estremamente
Deludente sì se non proprio esplicitamente sprezzante
A febbraio
Afferma
A febbraio quando è iniziato il conflitto il Consiglio ecumenico delle Chiese aveva appena indetto una riunione straordinaria del Comitato centrale
Per giugno a giugno ci siamo incontrati
Tutti quanti i membri del Comitato centrale
E inevitabilmente anche se la riunione andata ovviamente per altri scopi ci siamo ritrovati con questa questione
Sul tavolo quindi ecco e per me e quindi non non non non dico tanto a scatola chiusa adesso cosa potrebbe succedere
A Karlsruhe perché c'è già stato un prodromo
Ma importante
A
A a a giugno in cui il comitato centrale ha dovuto discutere questa questione c'era qualcuno che aveva chiesto l'estromissione la Chiesa russa esattamente ci sono che questo si rifà alla alla tua domanda sul se ci sono dei mandati adesso ad esempio da parte del Sinodo perché al suo UE in questo senso i mandati ci sono già stati perché molti membri del Comitato centrale sono arrivati con delle indicazioni da parte loro chiese sì in alcuni casi proprio indicazioni espliciti di verificare la possibilità ad esempio di espulsione di un membro in questo caso la chiesa il Patriarcato di Mosca la chiesa ortodossa russa dal Consiglio ecumenico delle Chiese
Ecco la discussione a Ginevra acta a giugno è stata estremamente
Gestita estremamente bene devo dire è stata molto delicata ma al tempo stesso
Da un mio personale punto di vista estremamente
Fruttuosa e matura
Perché attraverso il metodo del della costruzione del consenso attraverso l'ascolto reciproco
Al traverso come dire appunto un un cammino di
Di dialogo e di di costruzione di di di posizioni condivise
Si è riusciti a punto io credo a disinnescare la tentazione
Delle scorciatoie che corrispondono alla ad esempio appunto al risolviamo Cil problema espellendo
I nostri fratelli e sorelle e invece si è detto no il nostro compito come cristiani norme di come dire sbattere la porta in faccia a chi crediamo stia sbagliando ma quello di come dire trovare i tempi e modi di oppure come dire invitare se non quasi in qualche modo obbligare esortare se non altro le tutte le parti in causa al dialogo e alla costruzione del della riconciliazione quindi
Non mi tolgo il problema dal dal dal tavolo buttando fuori le persone ma invece cerco modi di costume di contribuire alla pace e alla riconciliazione tra fratelli separati
Attraverso attraverso gli strumenti del dialogo ciò che Late mo'che la le diplomazie hanno così difficoltà a fare
Ce l'abbiamo visto in molti casi gesti che di fatto hanno portato ad un'escalation del conflitto perché nel momento in cui c'è una l'idea di che l'Ucraina entra nella in Europa che ci sono le sanzioni eccetera e tutte queste cose qua
Sono come dire strumenti strumenti diciamo che che che non fanno che alzare il l'asticella del conflitto non ci siamo detti proviamo
Proviamo la porta stretta del del dialogo a a tutti i costi e quindi questo ha fatto sì che senza senza come dire senza nascondere nulla sotto il tappeto
E e forse il risultato
Perché a qualcuno può sembrare piccolo ma che a me invece sembra estremamente prezioso e che queste trecentocinquanta lire i rappresentanti di queste trecentocinquantadue chiese che di fatto non hanno nulla in comune tra di loro perché sono diversissime
Teologia per cultura per provenienza geografica eccetera eccetera
Queste trecentocinquantadue Chiesa
Chiesa ortodossa dim sum patriarcato di Mosca inclusa perché è stata presente durante tutta la discussione attiva durante tutta la discussione sono riuscite a dire ad esempio chiaramente che la guerra non è illegale che ingiustificabile
Dall'in generale uno la dura repressione ma non ho la guerra la guerra alla guerra in in tema mille ecco
A invitare chiaramente la chiesa russa e quella ucraina a intervenire insieme per anche presso i propri governi per la diciamo per la risoluzione non violenta del conflitto a a creare un un luogo di dialogo teologico e politico
Interno al Consiglio ecumenico delle Chiese per continuare il lavoro
Su questo tema
La Chiesa ortodossa ucraina è stata invitata a Carlo sul web quindi ecco non non la la questione chiaramente non è finita
E
è stato dato mandato al Consiglio ecumenico di inviare una delegazione ai massimi vertici a Kiev e Mosca spero continuare sul campo a quindi invitare le parti in causa al dialogo
Nessuna porta è stata sbattuta in faccia nessuno nessuno ha lasciato il tavolo
Queste cose sono state dette e decise appunto tutti insieme qualcuno può potrà dire che poco a me non sembra poco in questo in questo frangente adesso vedremo a Karlsruhe con
Concluderei così un lavoro che continua che avrà la tappa importante l'otto di settembre quando questa Assemblea si concluderà Marche
Continuerà anche dopo esattamente continuerà anche dopo io credo e auspico che cacciò quel sia una tappa in cui importante su moltissimi aspetti del della vita delle delle chiese su questo in
In particolare
Auspico che sia un momento di ispirazione di in cui ci si ricarica le batterie spirituali
E anche ci si ricarica le energie per come dire evitare le soluzioni facili e invece continuare a tenere a parte
Le porte del dialogo come dire ostinato
Tra tra fratelli testardi
E però certo appunto se la scelta è quella
Delle soluzioni complesse il cammino è chiaro che è lungo ma è quello che siamo credo chiamati a fare come Chiesa
Grazie grazie ad amici Aisha Boniek che pastore valdese a Torre Pellice e anche membro del Comitato centrale dell'archetto che il comitato ecumenico delle chiese