Collegamento con David Carretta da Bruxelles sulla decisione dei ministri degli esteri dell'UE di sospendere l'accordo del 2007 con la Russia per la facilitazione dei visti

I ministri degli esteri dell'Unione Europea hanno raggiunto ieri un accordo sulla sospensione dell'accordo con la Russia un accordo del due mila e sette
Per la facilità anzi per la facilitazione dei visti la decisione arriva dopo settimane di pressione da parte dei Paesi e membri confinanti con la Russia per fermare l'arrivo di cittadini russi in possesso di visti Schengen la sospensione dell'accordo rende la procedura di ottenimento del visto più complicata costosa burocratica oltre da allungarne anche i tempi ma di tutto questo ne parliamo in diretta con il nostro corrispondente dal Parlamento europeo David Carretta Bongiorno David
Sì buongiorno a voi nella riunione informale dei ministri degli esteri dell'Unione europea ieri a Praga è stato trovato un accordo per la sospensione totale dell'accordo di facilitazione dei visti tra l'Unione europea e la Russia che era stato sottoscritto nel due mila e sette questo ridurrà in modo significativo il numero di visti rilasciati ai cittadini Rossi ha spiegato l'Alto rappresentante
Sulle Borrell ha sottolineando che il processo per per ottenere questo visto sarà più difficile e più lungo i visti saranno rilasciati su base individuale dopo una valutazione approfondita del PD ciascun caso Borrel ha spiegato di non voler tagliar fuori la società civile
Rossa ma perché ci sono ragioni di sicurezza che motivano questa decisione dalla metà di luglio ha detto l'alto rappresentante abbiamo visto un aumento sostanziale tetti
Ingressi dalla Russia nei paesi vicini Stati membri dell'unione europea questo è diventato un rischio di sicurezza per gli stati frontalieri con la Russia i ministri degli esteri hanno adottato anche altre decisioni sempre nell'ambito della politica dei visti l'Unione non riconoscerai passaporti rilasciati dalla Russia nei territori occupati
Dell'Ucraina la Commissione europea pubblicherà delle linee guide su come gli stati membri dovranno comportarsi con i rischi che sono già stati rilasciati il Ministro degli esteri ceco ha parlato di dodici milioni di visti come tocca complessivo e poi c'è un'altra importante
Decisione i Paesi confinanti fondamentalmente i baltici e la assillante i Paesi confinanti con la Russia
Potranno prende le misure a livello nazionale per limitare l'ingresso nell'Unione europea attraverso le loro frontiere ha detto vorrà el spiegando che in alcune circostanze un visto non è sufficiente per l'ingresso ed effettivamente il Codice di frontiera Schengen
Prevede la possibilità di vietare impedire l'ingresso di un cittadino di un Paese terzo sulla base di ragioni di sicurezza pubblica o nazionale c'è poi un messaggio politico che ha voluto dare Borrell abbiamo visto molti russi viaggiare per vacanze e shopping come se nessuna guerra fosse incorso in Ucraina
Gli Stati membri considerano che non può più esserci Byrnes Youssou alla questa decisione è una vittoria per un fronte di Paesi dell'Est e del nord che avevano proposto il divieto totale i visti turistici per i cittadini russi
L'iniziativa era stata appresa dalla Polonia manda i tre paesi baltici dalla Finlandia dalla Repubblica Ceca alcuni di questi hanno già deciso a livello nazionale di limitare ho vietare il rilascio di visti i cittadini russi non è il divieto totale è un compromesso anche perché c'era l'opposizione non solo dei soliti sospetti in particolare
L'Ungheria la Grecia e Cipro ma anche e soprattutto di Francia e Germania un divieto totale ma è comunque un un una vittoria per questo fronte i paesi più vicini alla Russia e che sostengono con maggior vigore
L'Ucraina e il suo Presidente Volodymyr tedeschi da cui era partita questa questa richiesta
Dimostra ancora una volta come stanno cambiando i rapporti di forza interni all'unione europea dall'inizio dell'invasione il ventiquattro febbraio
Nel frattempo sempre a Praga ieri sempre i ministri degli esteri hanno indicato di battere di nuovo pacchetto tradizioni per ora non c'è nulla di molto concreto sul tavolo proposte di alcuni Stati membri ma è stata soprattutto da il il ministro degli esteri tedesco Annalena Berton poc'a sorprendere in qualche modo perché è stata lei pubblicamente a evocare uno ottavo pacchetto di sanzioni
In realtà sarebbe il settimo
Perché è stato adottato un certo Pacchetto in mezzo una sorta di aggiustamento nelle precedenti sanzioni nel corso del mese di luglio
Il tema destinato però a tornare sul tavolo dei ministri degli esteri con un dibattito che si annuncia difficile molti ritengono che si sia raggiunto il limite di ciò che si può fare almeno su le sanzioni più dure efficaci che colpiscono i settori più importanti ma c'è un gruppo importante di paese che merci
Che invece dice no occorre può condurre continuare a sanzionare il regime di Vladimir Putin questo quadro sono le domande più siti Scolari
Grazie grazie dunque a David Carrey