Conversazione con Alberto Mingardi sui visti turistici dell'Unione europea per i cittadini russi

Radio radicale abbiamo qui con noi per la consueta conversazione il professor Alberto Mingardi direttore dell'Istituto Bruno Leoni di Milano professor Mingardi innanzitutto come sta bene è ritornato ma come sono andate le vacanze tutto bene
Io sto bene spero anche lei a chi ci ascolta allora professor Mingardi ritorniamo a parlare delle decisioni dell'unione europea stavolta in tema di mistiche riguardanti i cittadini russi lei che cosa ne pensa
Ma insomma sappiamo che questo settimanale è stato anticipato domenica dal Financial Times
Quindi ministro degli esteri dell'unione europea dovrebbero comunque Cile su questo proposta archiviata tra inizialmente avanzata Carlotto presidente Ucraino degli elenchi e poi ripresa da parte del Coni sta ti dell'Unione Europea
Che come dire impacciato contavano molto poco Reactor otto nella governance europea e che invece di recente proprio sulla spinta dalla guerra in Ucraina sono diventati molto più pesanti nella governance europea
La proposta è quella di uscire insomma dal Raccordo Inès de che regola le modalità per cui i cittadini russi possono ottenere con una relativa facilità
Un visto turistico per accedere ai Paesi europei inasprendo le fortemente sulla base del concetto estratto Espresso da taluni come questa situazione nello Stato
Nel quale sono precipitati con l'inversione dell'Ucraina deve essere reso impossibile ai cittadini della Federazione russa
Di condurre una vita normale a me pare un'idea molto pericolosa perché il professore mi scuso
è molto pericolosa perché ovviamente nessuno di noi che siamo sono sufficientemente adulti pensa che sia possibile eliminare la guerra dall'orizzonte delle vicende umane la guerra ci accompagna perché siamo su questa terra a che fare purtroppo con un modo nel quale noi siamo fatti è stata con me in passato sarà come in futuro
Ma se c'è qualche cosa che possiamo chiamare il progresso anche rispetto al modo nel quale si svolgono le vicende e belliche beh questo progresso
A che fare sostanzialmente come un tentativo di far sì che le conseguenze della guerra vengano pagate soprattutto coloro che sono direttamente belligeranti e non invece dalla popolazione civile che sia di una parte o dell'altro
No secondo insomma dei pensatori liberali molto ottimisti ma che in qualche modo a poi influenzato anche le dinamiche l'evoluzione del diritto internazionale
La guerra dovrebbe diventare qualcosa che somigli il più possibile a un duello tra governi anche perché sappiamo poi soprattutto quando abbiamo a che fare insomma con situazioni nelle quali diciamo così le dinamiche democratiche non sono così impedite
Consequenziale ma che è fortemente sbagliato associare una popolazione alle decisioni del suo governo in materia di politica internazionale
Perché mi sembra che in questi ultimi mesi noi stiamo facendo esattamente l'opposto
Cioè sono state messe in atto tutta una serie di misure il cui scopo non è quello di limitare per quanto più possibile l'impatto anche l'estensione
Del conflitto magari lavorando sotto il profilo diplomatico per far sì che questo conflitto finisca quanto più è possibile prima insomma il prima possibile
I anche queste tremende immagini che ci accompagnano quotidianamente vengano quanto prima cessa ma invece sono state poste in essere delle misure e che in qualche modo estendono l'impatto e le conseguenze del conflitto questa è l'ultima e come ha scritto anche un giornale diciamo così insospettabile corti intelligenza col nemico russo come il Financial Times si tratta della misura che colpisce in maniera più diretta
Alla popolazione rispetto tocco di questi mesi in modo anche più diretto delle sanzioni che almeno in teoria erano mirate insomma da alcuni individui
Nominato alcuni settori e secondo me rischia tanti non rischia è intensa insomma
Per crescere per alimentare una diffidenza se non un occhio tra la popolazione russa e le popolazioni dei Paesi europei resse ma questo molto pericoloso un po'perché sappiamo dove ci porteranno iniziative diciamo così piede nazionalismo di massa
Di questo tipo è un po'diciamo ma anche perché e comunque vada questa guerra le popolazioni che sono soggette ma questi doverne non scompariranno non scomparirà la Russia alla fine del conflitto
E mezzo sia auspicabile e ragionevole immaginare in qualche modo delle strategie per tornare
Ad avere relazione commerciali culturali tra istituzioni culturali universitarie tra studenti che viaggiano Paesi dell'Unione europea e federazione corsa Lecce noi stiamo perseguendo la chiusura la identificazione del nemico
Non più solo allora col o dei russi cioè con Vladimir Putin
Ma con tutta la popolazione nel questo sembra veramente una china pericolosa chiarissimo ringraziamo come sempre professore Alberto Mingardi direttore dell'Istituto Bruno Leoni di Milano Bono sgorgare audio radicale