Meeting di Rimini 2022 - La crisi alimentare globale: la persona al centro

Un saluto a tutti innanzitutto allora grazie perde la pazienza come sapete il ministro era presente a un evento poco fa che hanno davanti un ora più a lungo del previsto e quindi abbiamo dovuto tutti correre qua ad arrivare in tempo e grazie a tutti voi per la pazienza innanzitutto benvenuti al padiglione
Coordinato dal Ministero Affari Esteri che come vedete a un percorso espositivo dedicato principalmente al tema della sicurezza alimentare con un titolo che vedete molto grande ma in fondo
Che il diritto al cibo è un diritto umano
Io vi invito senz'altro se non l'avete già fatto dopo l'evento di visitare il padiglione faremo fare anche noi una breve mi visita al ministro Dimaio
Questo lo spazio che noi abbiamo realizzato e coordinato insieme con i parte del Ministero Affari esteri la cooperazione italiana
Tra cui la fa o che appunto altre cose benvenuto qua a Maurizio Martina direttore generale aggiunto della FAO
Tra i partenti con un bellissimo spazio là in fondo lo spazio alla FAO era fonda la mia destra in fondo alla mia sinistra abbiamo lo spazio di Coldiretti l'abbiamo quindi il Presidente
Di Coldiretti Prandini che ringraziamo anche lui grazie veramente per e della tua presenza tra gli altri parte né che noi abbiamo qua vi sono anche se invece il già mi sono anche l'Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo di cui saluto il direttore Luca Nesti Piero il collega qua
La organizzazione Baio versi che internazionale abbia il l'Istituto agronomico del mitico di Bari quindi come vedete noi abbiamo partner e il motto praticamente il partenariato noti visto che il titolo fuori è un'Italia che coopera io mi chiamo Stefano Gatti sono inviato speciale del Ministero Affari esteri per la sicurezza alimentare e quindi per questa ragione modello questo evento evento che come vedete dal titolo il la crisi alimentare globale la persona al centro strettamente collegato al tema del meeting perché come sapete il tema è la pare una passione per l'uomo non esiste
Fragilità maggiore
Per l'uomo lo vedete che mette abbiamo messo anche i grandi spacconi con una scritta fragile nella nella mostra non esiste maggiore fragilità dell'essere umano che il momento in cui a carenza o assenza di cibo
E quindi oggi parliamo di questa importante tematica con l'importante aspetto dell'uomo della persona dell'essere umano al centro
Prima di cominciare invito il Presidente della Fondazione miti per amicizia e popoli Bernard Shaw sa di fare uno prima Inti intervento introduttivo
Come ha appena detto l'inviato speciale dati questo padiglione nate una collaborazione fra il Ministero per i fari Estelle cooperazione la FAO Coldiretti e tutti gli altri partner è qui ringrazio perché penso che sia un padiglione molto ricco Perego comprendere informarsi perché stiamo parlando di temi che ha in primo acchito sembrano semplici ma poi bisogna anche entrare comprendere dinamiche
Io signor ministro segno dice
Direttore presidente Bandini vi sono molto grati anche il professore Zamagni che è un grande amico del meeting tanti anni che siete venuti qua per affrontare questo tema della sicurezza alimentare un tema che dopo la crisi e dopo la guerra e contro l'Ucraina sia molto aggravato ma è un tema presente già da tanti anni
è un tema che tocca la vita di persone soprattutto di giovani
Bambini in tutto il mondo
Io vi ringrazio anche a nome del meeting per l'impegno che ci mettete sia istituzionalmente ma penso anche molto molto personalmente perché questi temi chiedano un grande impegni per creare il dialogo è anche fra Paesi limitati
Una su un continuo tenta tentativo di superare le barriere burocratiche
E ci sarebbero mille alibi per dire non ce la facciamo è troppo complicato le contrapposizioni sono un po'forti e quindi penso che ci ossia anche da parte vostra Ampelio molto personale e di questo vi ringrazio veramente anche nome di tutte le persone
Qua presenti
Mi preme ringraziare o lei sa
Per lei il suo impegno che ci ha messo nella nostra collaborazione ringrazio direttore Cassese che è di nuovo
Firmato questa collaborazione questa partnership e spero che anche nei prossimi anni possiamo andare avanti in questa cooperazione collaborazione
Che si è già rivelata molto fruttuoso degli ultimi anni quest'anno vedete che c'è una grande frequentazione di questo padiglione e questo secondo me è una premessa
Per il futuro ma anche una promessa per e se è utile attraverso questi incontri per un impegno maggiore di onori Dinoi grazie
Grazie Riley allora entriamo adesso nel vivo della discussione io ministro cominciare da te se sei d'accordo con la prima domanda
In questo spazio che abbiamo coordinato con Ministero Affari Esteri proprio nella piazza centrale c'è una piazza che abbiamo dedicato alla diplomazia alimentare italiana
Quindi proprio la centralità della persona l'attenzione al diritto al cibo come diritto fondamentale di tutti sono elementi di base di quella che è oggi molto anche nei giornali uno dei primi che la scritta sui giornali è stato Maurizio la l'emergente diplomazia alimentare
Dell'Italia può dirci che cos'è questo rito ma cementare quali sono i principi respiro ma su tutto iniziative concrete che ci sono la base
Prima di rispondere a domanda voglio ringraziarvi tutti voglio ringraziare chi ha partecipato all'organizzazione di questo padiglione Brera saluto il presidente
Che è appena intervenuto ringrazio il meeting ringrazio il ministero degli affari esteri per il lavoro che ha fatto il corpo diplomatico che qui Coldiretti e la FAO tutti coloro tutti i relatori che oggi interverranno per noi è una grande opportunità
Quello che ho chiesto prima l'inviato speciale Gatti
E al corpo diplomatico era quanti giovani stavano visitando questo padiglione perché io spero che tra le altre cose oltre a capire e a conoscere ancor di più l'importanza della nostra cooperazione internazionale
Rappresentata dal direttore Cassese all'agenzia e da tutti gli altri pro ma dici presenti io spero che tanti giovani si possano appassionare alla carriera diplomatica perché mai come in questo momento storico tutto quello che ci riguarda e politica estera soprattutto quando accendete spegnete
La luce a casa vostra per quello che costa e da cosa dipendono questi costi ma anche per quello che comprate sugli scaffali dei supermercati
Il l'impatto della guerra in Ucraina sull'alimentazione e sui costi dei prodotti alimentari solo che in un Paese sviluppato settima potenza mondiale come questa oggi abbiamo famiglie imprese insofferenza
Ma in altri Paesi magari in via di sviluppo in estrema difficoltà l'impatto dei costi sull'energia e sull'alimentazione rischia di produrre nuove guerre proliferazione di cellule terroristiche nascita di nuove cellule terroristiche
E tanti altri problemi che possono portare a colpi di Stato quindi quello che posso dirvi e che nella diplomazia né diplomatici di tutto il mondo dobbiamo riporre grandissime speranze nei prossimi mesi
Perché saranno loro insieme ovviamente alla leadership perché sempre politica dei Paesi ad affrontare negoziati
Come quello che è stato che ha avuto esito positivo che ha visto un accordo importantissimo tra Ucraina e Russia sotto l'egida della Turchia per permettere l'esportazione del grano dai porti ucraini
Grazie a quelle migliaia di tonnellate centinaia di migliaia di tonnellate dovrebbero essere centosessanta mila tonnellate quelle che già sono uscite dei porti ucraini
Negli ultimi alle ultime settimane stiamo evitando nuove guerre in Medio Oriente nuove guerre Nordafrica e permettetemi di dire su questo
Che noi politici ci prendiamo sempre il merito ma dietro accordi come quelli ci sono ore e ore di negoziati farti da diplomatici da tecnici che portano avanti il loro lavoro con grande passione
Il tema però della sicurezza alimentare non riguarda solo ciò che è avvenuto dopo la guerra in Ucraina con Maurizio
Martina abbiamo costruito e il direttore della FAO Chu abbiamo costruito un G venti quando l'Italia nell'anno scorso avuto la presidenza
Del G venti a Matera dove abbiamo approvato con le venti economie più potenti al mondo che rappresentano l'ottantasei per cento della dell'economia mondiale la carta di Matera sulla sicurezza alimentare
Ben prima che arrivasse la guerra in Ucraina esattamente a giugno del due mila ventuno quando già la pandemia aveva fatto aumentare per decine di milioni le persone in insicurezza alimentare
Quindi il lavoro della Farnesina
Del governo di questo Paese insieme al terzo settore insieme alle organizzazioni le leggi della cooperazione insieme a alle rappresentanze della parte imprenditoriale o della parte nel caso di Coldiretti dei coltivatori insieme alle organizzazioni internazionali sta facendo un lavoro continuo
Nella piena consapevolezza però che diplomazia alimentare non significa solo difendere le persone dall'insicurezza alimentare dal punto di vista è la carenza di cibo
Pensate a quello che stiamo facendo da anni ormai contro il nutrì scordo
Che è un altro strumento che si sta discutendo il mio europea su cui non siamo d'accordo per cui una lattina di Coca Cola e una bottiglia d'olio extravergine d'oliva made in Italy hanno entrambe un bollino rosso che dice che quel prodotto è pericoloso perché mantiene contiene dei dei grassi o delle cose per cui secondo quei parametri quando andiamo sullo scaffale di tutto il mondo o una bottiglia di Coca Cola una bottiglia di olio extravergine d'oliva made in Italy hanno lo stesso rischio per chi lo assume
Ed è per questo che abbiamo costruito il nutro informi batteri
Che sono tutti degli strumenti che stiamo provando ad opporre a strumenti che sicuramente non aiutano il nostro made in Italy quindi non aiutano le nostre produzioni beh il ministero degli esteri è questo e molto altro
Però sulla sicurezza alimentare dobbiamo tener presente che stiamo andando avanti dei prossimi mesi
Nessuna fine dell'anno e l'inizio del due mila ventitré non semplice su cui dobbiamo fare squadre io ringrazio il meeting perché quello che abbiamo fatto oggi con questo panel
Segnala un lavoro di squadra che stiamo facendo da tantissimo tempo e che continueremo a portare avanti e che sono sicuro il ministero degli Esteri continuerà a portare avanti per tanti anni per difendere le nostre produzioni alimentari
Ma soprattutto per proteggere tante popolazioni al mondo inclusa la nostra dall'insicurezza alimentare
Che legata ai costi dell'energia legata alla carenza di grano legata ai costi delle materie prime può produrre o costi proibitivi per il prodotto finito o proprio assenza del prodotto
Come abbiamo visto in alcuni Paesi del Nordafrica che avevano un'autonomia di due mesi sul grano che è molto pericoloso perché potrebbe vedere appunto instabilità e poi anche come effetto l'emigrazione verso i nostri paesi grazie
Grazie ministro
Sottolineatura della diplomazia alimentare come uno sforzo non solo dei diplomatici grazie per gli apprezzamenti ma di tutto il sistema Paese
E quindi uno sforzo di tutte le diverse componenti che vedete in questo padiglione per la proiezione internazionale su questo tema dell'Italia
Il fatto che io non sia un presentatore professionista si era fatto ho fatto una cosa imperdonabile ho presentato tre pannelli su quattro io mi scuso
Con il Stefano Zamagni presidente l'Accademia Pontificia per le scienze sociali nato a presentare con colpevole ritardo
La prossima volta prenderemo presentatore professionista
Ne approfitto
Inter per passare diciamo a Maurizio Martina Maurizio
Fattore come che i conflitti cambiamenti climatici le pandemie lo abbiamo
Lo vedete in uno dei pannelli proprio dall'ingresso alla mostra sono le cause identificate anche dalla stessa FAO nella situazione di crisi alimentare crisi elementare che come la FAO ci dice esisteva anche prima aggravata
Dal conflitto in Ucraina
Quindi rispetto a questa situazione di insicurezza alimentare nel mondo quali sono le azioni che la FAO mette in essere per far fronte a questa crisi ma anche che tipo di risposta da parte la comunità internazionale si aspetta che richiede la farò
Tanto grazie di cuore per quest'invito saluto il meeting come ogni anno questa una bellissima occasione di confronto in particolare quest'anno dopo anni complicati ancora di più quindi grazie davvero
E grazie al ministero Ministero degli affari esteri grazie al Ministro Di Maio
Per il lavoro fatto in questo anno e mezzo non semplice
Io voglio dare atto al ministro innanzitutto al ministro al ministero tutto
Nel lavoro straordinario che si è fatto proprio da quel G venti ministro
Quel G20 che giustamente è stato ricordato si collocava sostanzialmente a valle
Della seconda ondata pandemica
Io voglio riconoscere
L'importanza che l Italia ha dato ai temi della sicurezza alimentare per tempo
Chiamare a raccolta i venti più importanti Paesi del mondo a discutere di sicurezza alimentare dopo la pandemia
Non è un fatto scontato
Lo si è fatto perché questo Paese ha una sensibilità attorno ai temi della sicurezza alimentare che è qualcosa di più profondo
Della semplice diciamo titolazione di un convegno giustamente qui noi discutiamo di passione per l'uomo
Non si può avere passione per l'uomo se non discuti come l'uomo finite
Tutti i santi giorni di come sta non si può discutere di questo se non ci si in tema
Poca di come stanno le cose per gli elementi minimi fondamentali che uno deve avere per poter campare tutti i giorni in dignità e cibo è la l'essenza di una buona vita
Rimettere a tema questa questione oggi è fondamentale
è fondamentale per capire il mondo
Perché è quel combinato che tu giustamente Stefano hai richiamato prima di questa triplice sfida che l'uomo ha davanti a sé anche sta vivendo che io esemplifica o nella sfida delle tredici il corridoio con tutte le sue devastanti conseguenze economiche sociali il clima
E direi che non dobbiamo aggiungere nulla perché lo stiamo vivendo ancora oggi le le guerre i conflitti per quello che stanno determinando in particolare
Nei paesi più fragili ma ovunque nel mondo in fatto di sicurezza alimentare di insicurezza alimentare ecco queste tre cinque queste tre sfide combinate insieme
Fanno della questione alimentare la chiave cruciale per capire il destino delle comunità e dell'uomo secondo me
Non si può capire quello che avremo davanti
Di cui
Al prossimo periodo se non si capisce la portata
Dalle conseguenze di questi tre fattori attorno a un tema primario come quello della sopravvivenza e dalla fame delle persone di come si sfama né o di come non si spalmano
Oggi noi siamo dentro un tornante micidiale complicato
La fame nel mondo aumentata
è aumentata anche prima della pandemia attenzione
Stefano Gatti ha condotto con successo l'Expo di Milano ci ha lavorato come tanti di noi
Noi non possiamo non ricordarci che dal due mila quattordici che la fame nel mondo cresce
C'è stato un tempo in cui il mondo pensava di essere sostanzialmente su un piano
Incrinato di riduzione della fame
Abbiamo dovuto fare i conti col fatto che
Invece negli ultimi otto anni la fame nel mondo aumentata
E ci sono situazioni disperante e disperato in giro per il pianeta
Che noi non riusciamo neanche a descrivere e che i nostri convegni e le nostre parole i nostri documenti anche quelli di una grande organizzazione multilaterale come la FAO fanno fatica a descrivere penso al Corno d'Africa penso allo Yemen penso all'Afghanistan penso a tante situazioni dove noi tocchiamo con mano tutta la drammaticità di una grande questione che coinvolge milioni di persone la fame nel mondo mentre è aumentata la pandemia ulteriormente drammatizzato questi numeri la guerra ha detto bene il ministro ha ulteriormente ha rotto gli argini di questi di queste dinamiche
Attenzione che i divari aumentano tra i Paesi si ripropone un Anna una mappa nord sud del mondo che noi pensavamo di avere messo nel cassetto con la globalizzazione invece c'è ancora tutta quella mappa
Perché le distanze tra nord e sud del mondo sono aumentate anche da questo punto di vista ma si ripropone anche un aumento delle disuguaglianze anche alimentari dentro il Paese
Al nord come al sud del mondo nel Nord come nel sud del mondo
Cosa facciamo noi e chiudo noi cerchiamo di tessere la tela con fatica di un lavoro multilaterale cioè cooperativo tra Paesi per affrontare i nodi irrisolti di questa di questa grande dicendo
Per noi i nodi irrisolti sono lo sviluppo rurale di queste terre sono la ricostruzione di equilibri di equità dentro i sistemi agricoli alimentari
E anche la fatica ce lo potrà dire credo molto bene il professor Zamagni ma certamente anche Ettore Prandini per il lavoro straordinario che che Coldiretti fa tutti i giorni la fatica di costruire un equilibrio negli attori
Dei sistemi agro alimentari ovunque essi siano troppo spesso il produttori non hanno la dignità e le condizioni di sopravvivenza che invece meriterebbero di avere dentro l'esperienza agroalimentari
E guardi in faccia le mille contraddizioni di questa storia noi abbiamo avuto un aumento della fame nel mondo
In questi anni importantissimo e con il Cofide abbiamo avuto anche il massimo dei profitti delle grandi aziende agroalimentari del pianeta
E come stanno insieme queste cose
Esprimo una gigantesca contraddizione una domanda di equità
Noi cerchiamo di
Lavorare attorno a Progetti operativi che a partire dal basso lavorando con i governi perché senza i governi questo lavoro non si fa
Cerchiamo di mettere insieme le energie di lavorare sui temi dello sviluppo rurale
Per aiutare in particolare i piccoli e medi agricoltori le piccole-medie esperienze agricole che ovunque costituiscono l'ossatura fondamentale di riferimento delle esperienza agroalimentari
Il settanta per cento di quello che ne mangiamo viene prodotto da piccole e medie imprese di carattere agro alimentare familiare
Poi certo che ci devono essere anche le grandi imprese ci mancherebbe
Guai a noi se di proponessimo uno schema tra piccola e grande che tende a rappresentare come nemico qualcuno e come amico qualcun altro abbia bisogno di far lavorare insieme questi soggetti ma abbiamo anche bisogno di costruire dagli equilibri più avanzati tra questi soggetti e qui il lavoro e finisco delle politiche pubbliche dei governi è fondamentale
Non possiamo affrontare il tema ad esempio della transizione climatica
Che è un fatto e che non è manco più transizione a un dato strutturale in particolare ad esempio a casa nostra nel cuore del Mediterraneo senza politiche pubbliche adeguate a questo cambiamento storico epocale
Allora c'è bisogno di mettere insieme le forze c'è bisogno di ministri degli esteri che capiscano
Che di questi temi non possono occuparsi solo gli addetti ai lavori
Dell'agroalimentare c'è bisogno di portar fuori dagli addetti ai lavori dell'agroalimentare questa consapevolezza io sono grato al vinti per questa discussione perché davvero noi comprendiamo la portata di quello che sta accadendo pure
Non capiamo che un pezzo anche dalla passione che dobbiamo avere per le persone passa di qui
E in questo tempo complicatissima
Dove fare il multilateralismo cioè mettere insieme diversi a fare cose insieme
Una sfida Tosca per non usare altri termini praticare il multilateralismo nell'agro alimentare una via di pace è una via di cooperazione è un segno di speranza ho detto bene prima il ministro ma quell'accordo
Faticosissimo fatto anche grazie al lavoro di mediazione dalle Nazioni Unite io voglio dire fatto anche grazie al lavoro di questo governo del Golan italiano del presidente Draghi del ministro Di Maio di chi dentro la fase complicatissima di questi mesi
Anche dentro i momenti più difficili del conflitto ha sempre cercato di dire attenzione
Che una delle conseguenze più drammatica di quello che sta accadendo a che vedere con la vita e la morte di milioni di persone a chilometri di distanza da questo conflitto
E non è stato banale che l'Italia in ogni momento ricordo anche le vostre uscite alle Nazioni Unite
Sollevasse il tema delle conseguenze in fatto di sicurezza alimentare del conflitto
Anche a chilometri di distanza
Dall'Ucraina stress
Allora tutto questo per dire che c'ha un protagonismo da svolgeremo
Anche da parte del nostro paese in questo il nostro Paese ha delle peculiarità straordinarie da questo punto di vista
Perché noi prima di altri e più di altri capiamo
Tutta la l'importanza di questi temi quando abbiamo insieme al ministero al ministro un po'declinato questo concetto di diplomazia alimentare sinceramente pensavamo spontaneamente un ruolo che l'Italia poteva svolgere prima di tutto dal punto di vista diplomatico e poi dal punto di vista agroalimentare
Le due cose erano l'una conseguenza dell'altra ma gli ordini
Diciamo gli elementi sono questi prima una idea di cooperazione e di pace di sviluppo dei popoli insieme poi l'utilizzo di una grande piattaforma come quell'agroalimentare perché fosse veicolo di cooperazione e di pace un po'questo lavoro l'abbiam fatto io voglio solo dire questo
Mi auguro che l'Italia non interrompa questo lavoro se c'ha una preghiera che faccio da italiano dentro lo spazio multilaterale
è che l'Italia non interrompa questo lavoro anche in prospettiva mai investa su questo lavoro
Che se c'è una cosa folle che l'Italia fa spesso è dimenticarsi le buone cose che fa e tutte le volte ricominciare daccapo questo sarebbe indipendentemente dalle appartenenze un errore clamoroso
Per questo Paese innanzitutto per il suo ruolo nel mondo e quindi mi auguro davvero che si possa continuare a fare questo lavoro perché siano solo all'inizio di una stagione complicatissima dove ha in mente dovremo affrontare sfide complicati grazie
Grazie Maurizio grazie mille
Presidente Zamagni la chiesa
è intervenuta più volte io direi da anni ormai su questo tema con i suoi vertici basti pensare per esempio all'enciclica noto sì ma quale papa Francesco sottolinea il problema degli sprechi alimentari
Ci parli quindi di questi frequenti richiami della visione della Chiesa su questo tema grazie
Grazie molte grazie ancora per l'invito come il moderatore Ciampi ha ricordato mi accade di essere da qualche anno precedente dalla Pontificia Accademia delle scienze sociali da un paio d'anni l'Accademia che ora presiedo ha messo al centro della propria attenzione esattamente la questione dell'agroalimentare del cibo
L'Accademia formata da studiosi dei quattro continenti sottolineo dei quattro continenti ed è molto aperti
Per essere membri non c'è bisogno di essere credenti ci sono portatori di fedi diverse questo è un punto che molti non sanno perché pensano che sia una accademia come dire confessionale si direbbe in un altro non è così però tutti sono accomunati potremmo dire per ripetere il titolo di questo meeting
Con
Ma da una forte passione per ebbene illesi papa Francesco da un paio d'anni ha invitato a mettere al centro del studi e delle ricerche
L'accademia alcuni lavori sono appena apparsi altri solo in corso di pubblicazione proprio il tema di cui qui ci stiamo occupando il dato di partenza che dal mille novecentosessantuno al due mila diciotto
Il numero la percentuale di coloro che a livello mondiale di so al di sotto della linea dalla povertà e quindi soffrono la fame era diminuito del trenta per cento e questo avrà tempo nuova speranza
Dal due mila e diciotto ad oggi e in parte chi mi ha preceduto ne ha ricordato le ragioni il tasso di coloro i quali soffrono la fame o la denutrizione è tornato a salire
Quindi il problema è di non solo di attualità ma rappresenta una sfida anche intellettuale perché la domanda è come mai
Nel giro di poco tempo
Sì è invertito una tendenza allora una prima distinzione importante che occorre fare e quella tra insicurezza alimentare e ditte dipendenza alimentare
Troppo spesso vengono confusi e questo distorce le politiche in buona fede ovviamente perché perché le due cose non vanno assieme
Cos'è l'insicurezza lamentare la situazione di vita di chi non ha accesso al cibo
Non sto a qualificarlo nelle varie forme perché ci intendiamo ora questo avviene per due ragioni o perché il cibo non c'è e questo succede quando accadono le carestie
Ma la seconda ragione oggi è dominante rispetto a quella che ho appena ricordato e cioè non c'è l'accesso perché le persone non hanno il potere d'acquisto
Non hanno come dire i soldi per comprarsi cibo ma il cibo cioè questo è quello che oggi fa poi per i medici e avere il coraggio etico oltre che intellettuale di dirlo perché troppo spesso a facciamo credere che la gente muore di fame perché non c'è il cibo Bugia bugia Bugia
Non è così perché siamo di fronte ad una Institute citasse il via si dice in inglese c'ha un fallimento delle istituzioni
Perché se il cibo c'è e la gente muore di fame
Evidentemente la ragione sta in qualcosa d'altro esempio tipico velo di l'India l'India è un Paese che ha una forte insicurezza alimentare ma non hanno dipendenza alimentare perché l'India esporta grano e altro
E in India oggi ci sono centonovanta milioni di esseri umani che soffrono la fame e la denuncia
Sì o no allora non si può dire che in India ma anche il cibo
Il problema è che i meccanismi istituzionali di cui qui non posso parlare istituzioni economiche soprattutto quelle finanziarie operano in maniera perversa
Giovanni Paolo secondo
Che era molto intelligente
Fu quello che introduce una espressione che poi è stata abbandonata ed è un male e cioè ESP strutture di peccato parole sue dice nel mondo d'oggi logica riferito all'epoca in cui era papà
Ci sono delle situazioni in cui non è che manchino le cose
Ma le strutture di peccato sono quelle regole del gioco economico finanziario o legale che impediscono alle persone di avere accesso a beni fondamentali e più fondamentale dei beni ovviamente il cibo eccetera
Ecco allora il primo punto su cui occorre vigilanza e bisogna che le cose le diciamo alla gente perché altrimenti si fa di ogni erba un fascio il che non vuol dire che non ci sono paesi dove invece
Manca proprio il CIPE la FAO se non vado errato ma il direttore Martina mi può correggere
Ha censito cinquantatré Paesi del mondo in cui c'è proprio scarsità Di Cicco ho dovuto a fenomeni di carestia oppure si cita le cose che sappiano eccetera questo allora è un primo punto
Su cui occorre intervenire perché le politiche adatti
Per sconfiggerli sicurezza alimentare sono qualitativamente diverse dalle politiche che si devono porre in atto per sconfiggerla dipendenza alimentare la dipendenza vuol dire che questo Paese dipende
Da qualcun altro e l'esempio della che è stato fatto
Della guerra ancora in corso indiano
Ucraina ne è un esempio Carlo cibo c'è Stanley container del porto di Odessa
Si è sbloccata o fortunatamente da poco la situazione ma voi pensate quello il super paradosso paradosso parola greca che significa meraviglia
E la gente del Nordafrica e sarebbe morta di fame e dopo un po'dopo tante settimane o mesi quelle granaglie devono essere buttate via perché reperiscono e così via
Secondo punto importante è quello che riguarda il e questo la FAO bisogna dare credito alla FAO per il
Buon lavoro che finora
Ha svolto e va svolgendo cioè i quello che loro chiamano il quadro strategico dalla FAO due mila ventidue due mila trentuno per la prima volta parla di sistema agroalimentare
Quindi le terre è una cosa no non è una cosa ovvia
Perché fino ad ora si teneva si tendeva a tenere distinti il sistema alimentare dal sistema agricolo
E ed è sbagliato ed è sbagliato teoricamente scientificamente è inutile poiché qualcuno voglia fare il furbetto per cercare dire il contrario perché se la scienza ha un senso e ha un valore che lo dicono scienziati che veramente a livelli internazionali si è qualificato
Bisogna che i due sistemi procedano
Di pari passo cioè a dire che non possono separare e questo ovvero soprattutto a livello di politiche implementative il sistema
Alimentare da quello che il sistema appunto agricolo e così via ecco perché bene ha fatto la FAO ha parlare di sistema infine un terzo punto che merita secondo a mio modo di vedere all'attenzione è il tema della educazione alimentare
Ora educazione alimentare quando si usa questa espressione tutti i pensionati e cose a educare tutti giovani e meno giovani all'anno capire gli valori
Nutrizionali diete per via dieta mediterranea sapete di riconoscimenti che ha ricevuto la ricevente e questo è vero
E abbiamo fatto passi avanti noi italiani su questo fronte dobbiamo riconoscere però non basta
Perché educazione alimentare non è solo quello di insegnare ai singoli
Come dosare dei diversi componenti dai grassi alle proteine e carboidrati accetta cosa che va fatta ieri ma anche affrontare il tema c'è veramente scandaloso degli sprechi alimentari
E questa è veramente una piaga sociale noi in Europa siamo il paese che spreca di più sì in Europa
Siamo agli spreconi solo pensando al sistema dalla grande distribuzione alimentare
L'anno scorso due mila ventuno sono stati buttate via duecento il venti milioni di tonnellate di cibo
Allora ditemi voi come dare conto di questo tanti anni fa in atto il Banco alimentare
E poi successivamente il Banco farmaceutico che si occupa di altro ovviamente di medicine però ecco molto correlato al primo e il Banco alimentare e i io ricordo agli inizi gettò il sasso
In piccionaia nella per dire guardate chi il problema del cibo non lo possiamo risolvere soltanto affidando alla distribuzione commerciale tu mai ai soldi vai a comprare cioè
Perché
Inevitabilmente ci sono sempre degli scarti tra domanda e offerta
Quindi bisogna risolvere il problema di quel civico
Che tenendo scartato oltretutto inquina perché il paradosso per paradosso è diviene buttate via il cibo che potrebbe nutrire coloro i quali ne hanno bisogno ma soprattutto evitare degli sprechi energetici perché per distruggere quel cibo bisogna bruciarlo
E se lo bruciamo inquiniamo produciamo CO due si F quattro sarebbero il gas di teflon sono peggio del molto peggio del CO due e così via ecco allora per quando si parla di educazione alimentare e bisogna fare riferimento bensì all'aspetto di cui ho già detto ma soprattutto a quest'altro il che vuol dire che dobbiamo trovare delle forme organizzative che perché i problemi a risolvibile ed è su questo punto specifico lasciate che ve lo dica che il ruolo degli enti o dei soggetti di terzo settore è fondamentale
Per dirla in altre parole senza susciti arietta questo problema non si risolve però la sussidiarietà è sulla bocca di tutti
Ma mica la vogliono ve lo dico io per esperienza diretta
Che è stato presidente dell'agenzia nazionale del terzo settore che aveva sede a Milano poi è stata chiusa in maniera
Uno degli errori più grossi che sono stati fatti in epoca recente ma vi posso assicurare che la sussidiarietà la si declama però non la si vuole attuare un problema come questo
Quello cioè di fare in modo che gli avanzi alimentari non vengano sprecati
Non può essere risolto Dash solo dall'ente pubblico quale che esso sia alla Regione anche la regione più organizzata non può farcela non perché cattiverie ma perché non può farsi e ovviamente alle imprese private pure da sole non possono farcela bisogna che ci mettiamo in testa che solo dalla triangolazione dei tre vertici del triangolo magico cioè l'ente pubblico idem mondo delle imprese private che il mondo del terzo settore devono cooperare per trovare la soluzione al problema sapendo che la soluzione esiste ecco l'ora per concludere capito il perché oggi di segnalo un libro da poco tradotto in italiano di una studiosa che si chiama caro Linde stile è un inglese nato il libro si chiama sito Pia
è una parola greca che significa il luogo del cibo sito Pia che letteralmente vuol dire il luogo del CIPE il sottotitolo è interessante dice colonne il cibo può salvare il mondo oggi se voi leggete e pieno di intuizioni
Molte delle quali vanno nella direzione di quello che ho detto perché è chiaro che il problema dello spreco Nori non può esser risolto a livello di singolo Paese
Almeno a livello regionale cioè nel caso nostro dell'Unione Europea
Già su questo un passo decisivo per sciogliere il nodo devastante dell'anche i morti di fame di denutrizione potrebbe essere sciolto mi fermo qui grazie
Grazie grazie presidente
C'hai ricordato
L'importanza tra le tante cose
Del tema dello spreco del cibo quello che in inglese si chiama futuri Weston food l'osso significa sia spreco del cibo quando c'ero io a casa lo consumiamo ma anche la perdita importante del cibo in tutta la catena della filiera
Agroalimentare hai citato anche l'esperienza del Banco
Alimentare Keita abbiamo oggi presente qua il Segretario generale del Banco alimentare che non solo sono diamo ma ringraziamo per tutto quello che il Banco alimentare fa partendo dall'Italia ma in giro per il mondo
E passiamo da un presidente all'altro abbiamo molti presidenti ministro qui siamo primi presidenti e quindi per ai tre Prandini presidente di Coldiretti allora Coldiretti è da sempre impegnata molto di più in questi ultimi anni sul fronte internazionale addirittura sul fronte alla cooperazione internazionale a è stata selezionata la FAO con un progetto nell'ambito programma della Food Coalition e però che in questi ultimi mesi avete varato
Abete
Diciamo formalizzato lo statuto di un'associazione mondiale anche dei delle farmacie Association
Ci parli di questa esperienza del significato anche questa esperienza per Coldiretti ma intanto
Permettimi di salutare e ringraziare Giorgio Vittadini
Perché se noi siamo qua oggi è grazie a una persona lungimirante che anche nei momenti di difficoltà che il paese attraversato partendo dal copie da non ha mai fatto mancare la presenza del meeting come momento di confronto anche quando venivamo in pochissimi e questo ovviamente
Gli va riconosciuto
Il presidente Scholz era il lavoro straordinario che fa ma permette neanche di ringraziare i tantissimi volontari che il mitiga perché tante volte non vengono ringraziati a sufficienza
Ma se il mettendo funzionale grazie soprattutto loro
Io penso che è vero Coldiretti ha fatto suo quello che è il titolo dal Meeting di quest'anno
Dove viene messa al centro una passione per l'uomo
Io aggiungo una passione per le famiglie
Perché in un momento come veniva ricordato bene prima dal ministro Di Maio e da Maurizio Martina
Noi non possiamo non sottolineare che un c'è un thread dei trend costante che purtroppo vede i nuclei familiari non dall'altra parte del mondo nel nostro Paese essere in difficoltà
Noi queste hanno avremo due milioni e seicento mila persone che faranno fatica vera e diritto all'accesso al cibo e allora quello che veniva detto puntualmente prima dal Zamagni diventa la sfida va fatto
I termini di ragionamento in tutti i Paesi a livello mondiale va fatto nel nostro Paese
Noi non possiamo sprecare il diciassette per cento del cibo parquet non arriva sulla tavola
Perché si ferma prima perché abbiamo ancora delle inefficienze nella filiera
La catena del freddo se noi vogliamo dare una risposta anche a quelli che sono i Paesi come può essere l'Africa nell'avere più cibo a disposizione il primo sforzo evitare che quel cibo possa deperire
Allora anche la carta dei farmers market creare un'associazione a livello mondiale
Crea con la condizione di rapporto diretto col cittadino con consumatore dove può trovare immediata risposta non ovvero il cibo disposizione valorizzando l'economia di quel territorio
Qualcuno potrebbe banalizzare dire va be'ma cosa muovono i farmers market vi faccio un esempio di ciò che rappresenta un oggi nel nostro Paese
Un po'allora complessivo in termini di prodotto commercializzato superiore ai sei miliardi un numero aggregato di impresa che sono più di dodici mila ma soprattutto una sfida di far creare di creare le condizioni perché questo dove l'Italia un'eccellenza assoluta in tutto il mondo possa essere mutuato nel resto dei Paesi da cosa dobbiamo partire da quello che sta succedendo noi paghiamo dell'uomo parliamo dalla famiglia parliamo della persona parliamo dall'individuo che sia al centro
Ma ne siamo così convinti
Che le persone siano al centro delle scelte di carattere economico che si sta facendo a livello globale
Quando oggi tu hai un tentativo di sabotare
Quello che è il cibo tradizionale perché venga sostituito dal cibo fatto il laboratorio
è che di proprietà di due-tre barra multinazionali che ho appaiono in tutto il mondo queste una concentrazione di ricchezza che toglierà la possibilità a quei nuclei familiari più deboli di avere accesso al cibo
E noi dovremmo proprio talmente in terreni di far ciò che rappresenta il meeting e riunioni iniziare a creare invece un cordone passatemi il termine sanitario
Nei confronti di quelli che sono quei tentativi che mettono a rischio la salute dei cittadini stessi perché oggi nonostante noi abbiamo forme non dall'altra parte del mondo ma in Europa
Dove iniziano a essere sostenuta anche con risorse pubbliche queste start-up
Ovviamente dove noi non sappiamo nel momento in cui questo cibo viene consumato in modo costante e continuativo quella che se
Alla ricaduta sulla salute dei cittadini
E se noi abbiamo imparato qualcosa da ciò che è avvenuto durante la pandemia è che chi deteneva il sistema della comunicazione
Poi ha fatto un passaggio successivo che è stato quello di occuparsi della Big Pharma
Oggi c'è un terzo tentativo che è quello di arrivare a una dieta globalizzata che sia uguale in tutti i Paesi di tutto il mondo che abbia il suo perno proprio sul cibo sintetico questo vuol dire cancellare la storia la tradizione e la cultura di intere popolazioni e noi questo non lo possiamo permettere non solo perché difendiamo un interesse economico che è il figlio dal lavoro dei nostri agricoltori dei nostri imprenditori
Perché vorrebbe dire creare le condizioni per le quali in pochissime persone potranno decidere quelli che sono quelle parti di quei Paesi a livello mondiale che possono crescere e quelle che invece andranno in difficoltà
Creando quelle tensioni sociali che oggi sono collegato uno scontro bellico
Ma anche lo scontro bellico ci dovrebbe aver insegnato che il cibo è prioritario
Non è un aspetto secondario noi partono appigli anni stante anche un benessere diffuso che fortunatamente avevamo l'abbiam dato per scontato
Ma cibo non è scontata non è scontato guardata quello che ha voluto quest'anno il tema dei cambiamenti climatici c'è chi dice non è un problema
No va affrontato e non stanziando della risorse
Per riparare il danno dal quotidiano che si è avuto l'agricoltura italiana solo in questa fase legata alla siccità avuto danni superiori a sei miliardi di euro
Qual è il contributo economico che un Paese può stanziare per coprire solo parzialmente il danno subito dall'impresa non c'è
Ero di cosa abbiamo bisogno di una programmazione abbiamo bisogno di interventi strutturali abbiamo bisogno di investire per quanto riguarda il tema della ricerca dello sviluppo
Per quanto riguarda il creare nuovi bacini di accumulo noi tratteniamo solo l'undici per cento dall'acqua piovana dovremmo arrivare almeno al cinquanta per cento creare le condizioni per sviluppare le energie rinnovabili non come slogan
Ma come reale possibilità di un modello economico diverso rispetto a quello dal passato che vuol dire cancel diamo tutto ciò che innovativo ad esempio rispetto alle nuove generazioni che ci saranno di nucleare io non sono un tuttologo
Saranno i tecnici che ci diranno quello che è l'indirizzo giusto
Ma come imprenditore non mi precludono la possibilità di valutare qualsiasi possibilità che mi possa portare a dare delle certezze a quelli che sono i bisogni delle famiglie e delle attività produttive
Cosa c'entra in questo il ministero degli Esteri centra tantissimo
C'entra parlo operato che ha fatto grazie anche alla sua struttura oltre che dal ministro rispetto a quelle che erano dalle denaro dinamiche di tensione che si sarebbero potute causare legate proprio lo scontro bellico in atto
Guardato a quello che è avvenuto in termini di
Il rischio che abbiamo avuto sul sistema cerealicolo
Guardate che l'Europa la fine era continente che rischiava meno
Se noi andiamo a vedere quello che noi importiamo
Dall'Ucraina in termini di grano è irrisorio cioè noi importiamo il quattro per cento dicano proveniente dall'Ucraina quindi potevamo dichiara che noi eravamo a posto tutto sommato
Ma è una visione miope
Noi dobbiamo guardare a quello che avviene anche vicino ai nostri confini
E quando tu hai un Paese ad esempio nel Nordafrica dove invece l'approvvigionamento dal grano russo ucraino superava il settanta per cento e dove
Non arrivava con la fornitura di prodotto da un lato ci sarebbe stato una tensione di carattere geopolitico e di tensione di carattere si vive sociale le primavere arabe
Non dimentichi non dimentichiamo ce l'ha con troppa facilità non sono così lontane
Sono successe meno di vent'anni fa
E allora da lì dobbiamo ripartire parquet cosa per creare una visione di carattere geopolitico anche in un contesto europeo perché perché la Cina in questi anni non è stata ferma
La Cina nonostante consumi il venti per cento
Il termine esigenza Ricato Heinze areali in questi anni si è accaparrata il sessanta per cento della disponibilità di cereali nel mondo
Però queste sono le cose che vanno arginate queste sono le cose che vanno sotto un certo punto di vista bloccate perché perché non possiamo giocare con la fame
Perché non possiamo giocare con l'incertezza che potrebbe arrivare all'interno dalle nostre popolazioni perché non possiamo giocare col futuro di tanti agricoltori che diversamente rischino di abbandonare la loro attività
Durante il periodo dal coprite e poi dello scontro bellico stante l'aumento anche dei costi energetici noi oggi in questo momento nel nostro Paese
Abbiamo un'azienda agricola su dieci che è destinata a dover chiudere la propria attività
E siamo in Italia
E abbiamo un'azienda agricola su tre che in fortissima difficoltà in termini economici
Allora di fronte a questo quando nei dibattiti che ci sono stati anche negli altri
Negli altri appuntamenti nei giorni scorsi si è parlato di Pnr R. e ci viene chiesto come mondo agricolo ma qual è la vostra priorità e non sprecare nemmeno un centesimo del Pnr perché queste risorse vanno investite
Non per quella che è l'esigenza del domani ma per pianificare quelli che saranno i bisogni futuri e noi dovremmo vera quell'accortezza quella capacità che tante volte ci viene illustrata anche dalla FAO
Nel pianificare nel medio-lungo periodo perché tutto ciò che è pari il giorno dopo
Ti dà una risposta una boccata di ossigeno ma non costruisce niente noi invece dobbiamo ritornare a pianificare quelle che sono le necessità partendo dai nuclei familiari mettendo al centro il ruolo dalla famiglia mettendo al centro ruolo dall'uomo mettendo al centro
Quello che ha sempre caratterizzato il nostro Paese nell'essere un modello assoluto a livello mondiale perché valorizzava il nuclei familiari e quel cosiddetto ceto medio che se noi osserviamo ciò che avvenuto negli ultimi anni si è sempre più impoverito e ha creato tutta una serie di diseguaglianze che poi recuperarle diventa molto più difficile e allora che cosa proponiamo proponiamo che al di là di quelle che saranno le lezioni che ci saranno il venticinque
Chiunque vincerà le elezioni non si ritorni a quella dinamica che abbiamo conosciuto negli ultimi trent'anni che i primi provvedimenti sono quelli di cancellare le leggi del Governo che li ha preceduti
Ma di andare avanti in continuità nel costruire quei percorsi che devono riportare l'Italia a essere protagonista sia nello scenario europeo
Ma soprattutto in quelle che sono le dinamiche di discussione a livello mondiale perché al ruolo ruolo che ci appartiene
Ma il ruolo che soprattutto l'Italia può rappresentare come modello di sostenibilità partendo dalle filiere agroalimentari chiudo dando due numeri
Guardata con la che la demonizzazione che noi abbiamo su alcuni comparti
Ad esempio la zootecnia
Quando si parla di emissioni in atmosfera
La zootecnia fatta nel mondo
Non è uguale in tutti i Paesi a livello mondiale
E la zootecnia italiana
è la più sostenibile a livello mondiale
Abbiamo un dato legato le missioni che solo il sette per cento rispetto a quello di tutti gli altri settori produttivi dove gli altri settori produttivi hanno dalle percentuali dal quarantaquattro al venticinque per cento
Nel resto d'Europa non vado fuori perché sarebbe facile ad esempio con l'Argentina col Brasile con gli Stati Uniti col Canada e via dicendo rimango in un contesto europeo in Germania
Le emissioni rispetto alla zootecnia italiana sono esattamente il doppio
In Francia sono quasi tre volte più alte allora la generalizzazione non fa crescere ma la conoscenza
è quello che noi dobbiamo utilizzare come principio per fare esplodere quei modelli virtuosi che come Italia dove possiamo rappresentare come modello che possa essere anche copiato dagli altri
E allora la chiusura quale la chiusura è la formazione la conoscenza noi dobbiamo ritornare a parlare non solo di negatività ma di positività noi dobbiamo rappresentare anche un modello che sia bello e virtuoso
Che non è semplificazione
Ma è esattamente quello che è nel DNA che questo Paese ha sempre avuto in modo straordinario in tutti i settori produttivi dall'artigianato la piccola impresa all'agricoltura all'agroalimentare
Cioè l'Italia in questo eccelle
Cosa c'entra
Con la fame nel mondo
C'entra perché quando tu esporti un modello positivo che è fatto anche di economia basata sulle famiglie
E secondo me l'altro sforzo dovrebbe esser quello di di smetterla di demonizzare le attività quando son fatte a carattere familiare
Tante delle nostre attività il novantacinque per cento dell'attività fatte in Italia
Sono tutte di carattere familiare la famiglia
è un elemento positivo non è una negatività
Perché è il modello alternativo
Era multinazionale che viene in Italia che sfrutta il nostro Paese che paga le tasse da un'altra parte e di ricchezza non è distribuisce però queste sono le logiche che dovrebbero appartenere che appartengono al mittente
Dove noi siamo onorati tutti gli anni di poter partecipare
Grazie grazie presidente grazie d'averci ricordato anche gli esempi del col dire che sarà protagonista questo tiranni come Campagna amica che tutti conoscete in giro per il mondo perché con la associazione che adesso è stata costruita si vuole esportare il modello del mondo questo anche diplomazia così come diplomazia portare i modelli positivi dell'Italia come esempio da qui per esempio la dieta mediterranea recentemente ministro abbiamo realizzato proprio a luglio questo evento la Reggia di Caserta sulla dieta mediterranea come strumento di trovarsi a
Siccome stiamo andando lunghi io farei una sola domanda per tutti e quattro e inviterei la la sfida tutti è di rispondere con una battuta lo so che è possibile altro Elampini per la mando la sfida è una domanda molto semplice niente nella mente e nel cuore di tutti questo rito c'è il conflitto in Ucraina
E vediamo tutti anche accedendo notizie le conseguenze sulla crisi alimentare del conflitto in un cane io chiederei ognuno di voi nella diversità ovviamente dalla vostra dell'organizzazione no delle dita che rappresentate di fare uno due riflessioni su la crisi in Ucraina cosa no Italia Ministero Affari Esteri abbiamo fatto e stiamo facendo pertanto contare la crisi dal punto di vista della sicurezza alimentare che è stata ingenerata quindi ricominciare da ministro dolcemente crisi in cantina
Sì poche battute ovviamente saluto tutta la platea e faccio i complimenti perché qui al meeting anche all'incontro di prima c'è una resistenza un'attenzione delle praterie fuori dal Comune quindi complimenti
Prima siamo andati lunghi di un'ora nel dibattito tra i leader politici ma tutti sono rimasti fino a fine qui addirittura aumentar quindi siamo onorati sono onorato
Che siate tutti qui poche parole per dire la guerra in Ucraina è già una guerra mondiale non per fortuna militare dal punto di vista militare ma dal punto di vista energetico delle materie prime e dell'alimentazione lo è già
Io ricordo
Pochi giorni dopo il ventiquattro febbraio avevo iniziato a fare le missioni energetica in vari posti al mondo
Uno dei paesi dove sono andato due settimane dopo del Mozambico il prezzo del pane in Mozambico stava salendo come saliva nel resto d'Europa o nel resto
Dei continenti l'impatto di questa guerra non è come quello delle altre drammatiche guerre che abbiamo vissuto prima di tutto perché nel cuore dell'Europa secondo colpisce gli approvvigionamenti energetici e terzo ha colpito gli approvvigionamenti di grano che son rimasti bloccati
Nei porti ucraini per mesi
E minacciando la stabilità di tanti Paesi più fragili come quelle Medioriente e dell'Africa che cosa stiamo facendo noi da una parte dobbiamo sostenere gli ucraini altrimenti prossimi saremo noi è inutile
Raccontarci sciocchezze
Le intenzioni i punti non sono chiare e questo è preoccupante ciò che ha deciso di fare sull'Ucraina lo ha fatto dopo settimane e mesi di tentativi di mediazione di negazione del volere entrare in Ucraina
Quindi il sostegno all'Ucraina serve a sostenere tutti quanti noi supportare gli ucraini e la resistenza ucraine gli significa supportare e difendere anche i confini europei dall'altra parte per Farrah per fermare questa dinamica inflattiva anche in alcuni posti colpisce con la perdita di potere d'acquisto in altri con la perdita proprio di Generali mentali dobbiamo raggiungere un accordo di pace quest'accordo di pace possibile se gli ucraini se agli ucraini va bene
I russi hanno invaso oltre il venti per cento il loro Paese e nonostante questo gli ucraini hanno avuto il coraggio di fare un accordo sul grano con quelli che nelle stesse ore della firma gli stavano bombardando le case ammazzando i bambini quindi agli ucraini che va il mio che
Anzi per quell'accordo non a Putin che ha provocato quella guerra
Ma quello è un canale ne siamo stati in Turchia una settimana prima col presidente Draghi con gli altri ministri
Eravamo incoraggiato la Turchia e ovviamente le Nazioni Unite a sostenere l'accordo quella un canale di comunicazione adesso dobbiamo fare in modo che quel canale possa costruire altre opportunità per altri accordi di pace parlo di accordi perché probabilmente non si arriverà subito al grande accordo di pace ma possiamo raggiungere degli accordi sullo scambio di prigionieri possiamo raggiungere degli accordi sul tema delle evacuazioni di civili
Dobbiamo continuare in questa direzione non è semplice però abbiamo capito quanto è fragile il nostro sistema
Noi prima della guerra eravamo a quaranta euro a megawattora sul prezzo del gas oggi oggi siamo proprio in questa giornata a trecento euro a megawattora
Questo il prezzo la variazione del prezzo del gas
Incide su tutto incide sulla produzione alla trasformazione di generi alimentari quando i presidenti Coldiretti diceva
Che un'impresa su dieci rischia di chiudere eppure siamo un sistema residente ma è una è un numero in veramente impressionanti come riusciamo a fermare l'inflazione
Sul generi alimentari anche col tetto massimo al prezzo del gas non possiamo farci ricattare dalla Russia sulla chiusura dei rubinetti
Non può essere questo l'atteggiamento di una società che ha sottoscritto dei contratti con noi noi abbiamo sottoscritto dei contratti decenni fa con la Gazprom
A Gassman non può decidere per ordine di Putin di ricattare l'Europa i chiudere e aprire i rubinetti quando vuole perché esistono dei contratti commerciali
Per ridurre la dipendenza questi contratti abbiamo fatto altri accordi con Algeria con Qatar con Mozambico con Angola
Con Congo per ridurre la dipendenza dal gas russo ma il tetto massimo presso il gas europeo è l'unico modo che noi abbiamo per fermare anche la dinamica inflattiva sui costi degli generi alimentari
Siamo un Paese esportatore noi importiamo materie prime esportiamo materie trasformata
Quindi necessariamente dobbiamo lavorare in tal senso
Far finire questa guerra un obiettivo di medio termine non posso raccontare agli italiani che si può risolvere il problema in poche settimane in pochi Nesi
Ma allo stesso tempo abbiamo gli strumenti come comunità dell'Unione Europea per provare a mitigare gli effetti e ha degli effetti anche su altri posti del mondo
Perché è chiaro che essendo un continente esportatore molti di questi prodotti se salgono i prezzi intaccano anche sui beni di prima necessità di Paesi in via di sviluppo
Basta questo no servono le Nazioni Unite serve lavoro che fa la FAO ma che fa anche l'IFAD che fanno le altre agenzie legate all'alimentare al genere al tema alimentare
La settimana della Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre sarà fondamentale per cercare di raggiungere nuove intese sui generi alimentari però posso dirvi che tutto quello di cui parliamo anche le materie prime
Passano per un lavoro di diplomazia
E quindi più forte
è il corpo diplomatico del mondo
Meno ci sarà bisogno di eserciti e quindi inizio come ho concluso
Questo padiglione no è solo l'occasione per dire quello che facciamo come ministero che continueremo a fare come Italia negli anni ma anche un'occasione per prender parte a questa squadra lo dico ai tanti giovani
Appassionate di a questa carriera perché io ne ho conosciuti e sono una parte fondamentale del nostro Paese
E dell'Europa in un momento in cui già dalla pandemia ma soprattutto in questo momento tutto dipende dalle relazioni multilaterali e bilaterali non c'è quasi niente più che come Paese siamo in grado di fare illudendo uscì di poterlo fare da soli perché siamo un mondo interconnesso e sempre più polarizzato
Nel quale ci sono due blocchi il mondo libero
E il mondo delle autocrazie e delle dittature noi stiamo dalla parte del mondo libero e tendiamo una mano a tutti i popoli del mondo anche quelli che vivono sotto dittatura e sotto autocrazia
Che hanno tutta la nostra vicinanza e che continuiamo a ritenere amici grazie
Grazie grazie ministro grazie anche l'attestato di stima per materia diplomatica a nome anche dei colleghi per presenti Maurizio Ucraina e fa ovvio sono già andato lungo prima
Brevemente dico questo noi stiamo lavorando in Ucraina non abbiamo mai terminato
I nostri le nostre attività in quel Paese
Ci sono circa cento operatori che praticamente hanno vissuto tutta la fase del conflitto e sono ancora operativi tanto per darvi un'idea di come è cambiato anche il nostro lavoro
In questi mesi molti dei nostri operatori hanno dato una mano agli agricoltori Hasmin Arel terreni
E dove è stato possibile abbiamo cercato di aiutare nelle semine
Soprattutto in alcune zone del paese meno interessate dai bombardamenti quotidiani dove invece Sella Faglia più delicata specialmente nelle zone del su teste abbiamo cercato di dare una mano agli agricoltori Ucraini dando dei contributi economici cui devono in Grazie mento ancora anche all'Italia per avere al ministero degli Esteri
Per aver supportato con la cooperazione anche un pezzo di questo lavoro abbiamo cercato di fare distribuzioni dissemina abbiamo cercato pensate un po'per non mandare in malora
Nel grande parte dei cereali raccolti di trasformare quei cereali in farina e quindi di attivare un po'di impianti per fare questa trasformazione in loco
Adesso stiamo facendo un lavoro
Per cercare di garantire degli stoccaggi transitori ha raccolto che sta arrivando
Perché tutto quello che si poteva riempire riempito a causa dei blocchi
Del Mar Nero dei porti del Mar Nero ora è chiaro che l'accordo apre per fortuna una prospettiva nuova stanno uscendo dagli
Un po'di tonnellate di cereali ma è anche vero che se noi non svuotiamo i magazzini pieni da mesi
Dice reali raccolti noi non riusciremo immagazzinare i cereali che arrivano ecco molto materialmente siamo qua esto in Ucraina e fuori dall'Ucraina siamo quello che abbiamo detto
Il riflesso immediato di questa vicenda come è stato benedetto adesso dal ministro
Soprattutto nell'area del Mediterraneo nel Nordafrica in Africa in grande parte dei paesi mediorientali è è è diretto perché diretto storicamente il flusso delle materie prime in particolare il particolare di cereali e attenzione
Un dato che sfugge ai più di fertilizzanti
Russia Bielorussia Ucraina sono i tre più importanti Paesi produttori di fertilizzanti in questa parte del mondo
Il fatto che si siano ridotte le produzioni aumentati i prezzi
Ha ammesso in ulteriore difficoltà
I Paesi fragili che ricevevano quel poco di fertilizzanti da questi Paesi che con l'aumento dei prezzi vedono ridurre l'utilizzo di fertilizzanti e meno fertilizzanti in quei Paesi
Significa meno produzione
Ha ragione il professor Zamagni a dire non abbiamo un problema di accesso
A Cipro
Attenzione che noi rischiamo una duplice sfida
Oggi abbiamo un problema di accesso per via degli dei prezzi alti
E dall'inflazione alimentare che in alcuni di questi Paesi è letteralmente esplosa
Parliamo di inflazione alimentare a due cifre in Libano a tre cifre stiamo parlando di un'inflazione alimentata in Libano esplosa del più duecento per cento in Etiopia del più quaranta per cento in Italia siamo al più otto
In Gran Bretagna siamo al più dieci ma capite bene che soprattutto nei Paesi fragili la spesa pro capite alimentare incide di più
Perché la torta più piccola e prima di tutto si cerca di mangiare quindi l'incidenza della spesa alimentare è più alta
Cerchiamo di lavorare anche lì abbiamo lanciato alcuni programmi straordinari di intervento è fondamentale il lavoro che è stato fatto in ambito G venti e G7
Per finanziare si spera che dalle parole poi si passi realmente i fatti questi programmi straordinari di interramento perché è inutile girarci attorno senza investimenti finanziari adeguati per supportare questi programmi questi programmi rischiano di rimanere sulla carta e tutto possiamo permetterci forche
Che questi programmi rimangano dalle conferenze stampa dalle istituzioni anche le nostre e non diventino invece un fatto operativo che cambia la vita concreta di milioni di persone
Noi siamo impegnati lì in uno sforzo anche diplomatico non banale perché torno a dire ha fatto bene il ministro di chiamare tutta anche alla la straordinarietà di una scelta anche di carriera diplomatica anche di esperienza mi permetto di dire nella cooperazione d'Italia tra l'agenzia la cooperazione ha un patrimonio
Di esperienze di cooperazione internazionale straordinari
Hanno un valore hanno un peso oggi più che mai e quindi è vero che il meeting può essere una scuola di cooperazione internazionale proprio per la sua sensibilità
Per me questo messaggio fondamentale conta più di tutto conta più di qualsiasi altro numero se noi forniamo nuovi italiani a questa dimensione della sfida che ci riguardano abbiamo fatto un pezzo del nostro mestiere
Ciascuno per la propria parte è sicuramente anche il meeting grazie
Grazie grazie Maurizio presidente stamani Cochran ha detto bene ministro di Mario ricordare che quella Ucraina non è una guerra mondiale ma è una guerra globale ed è la prima guerra globale nella storia dell'umanità
Vedrete che i i nostri pronipoti nei libri di storia studieranno queste cosa vuol dire che l'ovale vuol dire che gli effetti perversi ricadono non soltanto sui Paesi belligeranti
Così è sempre stato ma anche su Paesi innocenti
Il riferimento alla questione del cibo e del eccesso alimentare è un chiaro esempio tre punti specifici che cosa si può fare primo bisogna chiedere perché si può ottenere di dare vita all'interno delle Nazioni Unite allora in foto system stabiliti Bond che vuol dire un'Agenzia internazionale chi si occupi della stabilità del sistema qualcuno non mi non abbia il coraggio qualcuno di dire che non è possibile perché chi dice questo è un idiota o uno che ha degli interessi dallo scontro
Perché nel due mila nove subito a ridosso dalla grande crisi finanziaria scoppiata l'anno prima l'anno prima è stato creato il Financial stabiliti boh
Bolt vuol dire Agenzia per la stabilità finanza allora se è stato creato del due mila e nove per il lato finanziario perché non lo si può creare
Una agenzia che si occupi della stabilizzazione dei prezzi perché chi è in agricoltura e e qui abbiamo un imprenditore agricolo lo sa che è la volatilità dei prezzi agricoli il nemico numero uno di un agricoltore
Perché io osservino a ottobre e mi ha detto a giugno se no no la ragionevole previsioni di sapere come andranno i mercati a quotare il mio prodotto capite subito l'implicazione non farò l'investimento
E questo è punto secondo di le riserve strategiche
Terzo
Vede preoccuparsi di garantire il sedici commerciale allora
Questa richiesta può essere fatta sarebbe bene che l'Unione europea perché singolo Paese non è sufficientemente potente ma l'Unione europea lo potrebbe fare perché questo ci sono
O come ho ricordato c'è già precipiti secondo e il provvedimento che è possibile fare è quello sempre in sede Nazioni Unite Ochoa internazionale chiedere la abrogazione della legislazione riguardante il ridurrebbe India
Leggo Repin vuol dire accaparramento delle terre che la vergogna delle vergogne
Si tratta di questo il primo paese che pratica l'accaparramento delle terre la Cina il secondo gli Stati Uniti e e via via altri noi italiani siamo messi bene perché non non lo facciamo quindi una volta tanto siamo virtuoso
Il meccanismo è questo la Cina Vai in Africa o in America Latina e fa con i governi locali un contratto della durata di novanta anni in forza del quale in cambio di un pagamento
Quasi ridicolo però subito e ottiene il permesso di sfruttare i terreni secondo le proprie tecnologie e con il proprio personale risultato che gli africani
Che è quello che la realtà più vicino a noi che lavoravano fino a quel momento le loro terre vengono espulsi vanno a finire nelle grandi città e dalle grandi città prendono la via delle migrazioni
Il flusso migratorio di cui tanto parliamo trova qui la sua ragione fondamentale o forse qualcuno pensa gli africani vogliono venire qua per divertirsi per star bene ma perché sono espulsi dalle loro terre
Perché è chiaro che chi pratiche danni gravi quindi vuole installare del nuove tecnologie il così detto Agritecnica che vuol dire l'ingresso delle tecnologie e del digitale anche in agricoltura e così via questa la prima cosa perché ne sono state interrotte solo trentacinque anni fa prima non era mai esistito e allora come sono stati introdotti si possono perché questa è una forma di neocolonialismo neo colonia il Papa uscirà fra breve con un documento su questo
Con chi conosce questo Papa Sacchi è un tipo un po'è così perché quando si supera una certa soglia lui non riesce a star zitto e per fortuna dico io che non riesce a star zitto perché vi sia una vergogna che agli e perché questi contratti sono legali
Ma semplicemente perché si son messi d'accordo De Grossi multinazionali terre appunto ottenere questo l'altro e il vuota Grabbi l'accaparramento dell'acqua
Voi sapete che tra India e Pakistan c'è in atto una guerra silente per l'accaparramento le fonti idriche e c'è chi ha detto che nel prossimo futuro
La carenza d'acqua sarà la causa come è stato finora con il petrolio il gas di di guerra quindi bisogna pensarci seriamente poi sapete come funzione
Pensate soltanto alla diga dell'Egitto l'Egitto dice io sono a casa mia sul Nilo faccio una diga bravo in questo modo porta via l'acqua a ai paesi vicini
I quali estraggono assetati e così via ecco allora perché occorre intervenire per eliminare questi
La terza proposta che si può fare
Prende le mosse da quanto abbiamo sentito
Dal presidente della Coldiretti voi dovete sapere che l'uno per cento delle aziende agricole a livello mondiale controlla il settanta per cento della terra coltivabile
Uno per cento settanta il che vuol dire chiedere colto da c'è una concentrazione mono oligopolistico che non trova pari negli altri settori dell'economia
L'agricoltura che chi ha studiato economia possa storie per tanto tempo è stata indicata con il settore economico
Dove c'è concorrenza perché ha la proprietà è divisa ci sono tanti eccetera oggi è il settore più monopolizzato
E ed è chiaro che questa è una situazione che è insostenibile perché l'accesso alla proprietà zip delle terre oggi praticamente impossibile e allora che cosa bisogna fare bisogna fare intervenire la finanza che deve smetterla
Di fare speculazione e il caso di ieri l'altro dell'aumento
Del prezzo del gas questa pente che pare un fenomeno solamente speculativo dovuto al fatto che ad Amsterdam c'è un mercato mercato dei dei sfiducia si si dice non entro nelle cose tecniche ma si poteva evitare
Perché non è non sia voluti in Europa a Brussel mettere un tetto superiore agli aumenti delle quotazioni
Il governo italiano
Il ministro lo sa aveva approvato la norma che impedisce legare al must le doppie gare al massimo ribasso in agricoltura
E la B e avete fatto bene però dovreste dico di più perché questo è uno un fiore all'occhiello perché altri paesi invece se per la frazione non l'ha voluto e così via ecco allora il punto in questione bisogna che si cambiano quelle regole del gioco che tendono a mantenere una assetto e direi proprio Tardio che non va nella direzione di ad esempio è stato fatto del cosiddetto cibo sintetico è un esempio reato
Ma dati che molto più serio di quanto non sente l'idea cioè di imporre su scala mondiale come ci dice una dieta universale guarda caso fatta solo di prodotti sintetici che vuol dire
Evidentemente
Buttare fuori mercato quelle realtà tra cui quelle italiana caratterizzata invece
Da una proprietà contadina fa famiglia contadina eccetera eccetera che va ovviamente migliorata questo è ovvio ci mancherebbe altro ma un conto è eliminare La sette chiudo dicendo che tutto questo può avere uno sbocco per attivo voi sapete che nel novembre scorso a Glasgow si è concluso il Cop ventisette che è la riunione dei Paesi per trattare il tema della sostenibilità ambientale pensate nell'agenda del Cope ventisei
Il tema di cui oggi qui ci siamo occupati non era neppure indicato non se ne è parlato proprio come se la sosta DB vita ambientale potesse essere separata dalla sostenibilità alimentare quattro Cossutta passi allora siccome il prossimo Coppa ventisette si svolgerà a fine di quest'anno
In Egitto
Non sarebbe male se il meeting presidente Guido un lavoro da fare a Scholes che disoccupato altrimenti mandasse perché è possibile inviare delle richieste perché nell'agenda della Conflenti sette avvenga inserito anche il tema di cui qui ci siamo
Ovviamente
L'ha proposto può voi direte non sarà accolta però sarebbe già un segnale sei miti indici noi ci siamo riuniti abbiamo discusso di queste e di altre eccetera riteniamo che non possa essere accettabile l'organizzazione
Di una niente
La riunione perché a livello di là Nazioni Unite che trascuri la questione voi sapete benissimo che è uno dei punti di forza della lauda atto scegli questo libro che è il più letto
Accolto da tutti e credenti e non credenti di una sede di un'altra eccetera e la laudatio sì ma perché lo sette chieste
Uno non può dire perché è un'enciclica perché ce ne sono tante altre
Ma perché alla votato il sì e il primo documento ufficiale
Chiaro sviluppato la seguente tesi che questioni ambientali e questione sociale e nella questione sociale c'è il tema alimentazione sono come dei due facce della stessa medaglia
Non possono essere portate avanti in maniera disgiunta e quindi elaborando su questi idea poi il documento è andato avanti con una serie di pronto ecco allora perché vedere la questione dell'agroalimentare in un'ottica di questo tipo aumenta l'impossibilità di convincere i policy makers e più in generale nella società civile organizzata perché il tema veramente al allora chi coltiva la passione per l'uomo di fronte a fenomeni di questo tipo non può fare spallucce o pensare che altri devono essere i primi ad impegnarsi grazie
Grazie grazie presidente per ultimo Ettore Prandini chiama firmato un assegno in bianco per esempio se non ci mettere Presicci mette dei due minuti
Gravina
Quella intrapresa sono stati tutti breve io mi prendo ad imparare dai tempo it ecco sta scalzando ovviamente assolutamente due battute velocissima io penso che e parto dallo stimolo che Tucidide ci dava i legato all'Ucraina
Io penso che qualsiasi persona di buon senso abbia ben chiaro che il popolo ucraino e quel poiché si andava difeso
Per quanto mi riguarda per cultura personale non ho mai avuto dubbi sul fatto che il rapporto che l'Europa e l'Italia dove restaurare era di filotto l'antico
Però mi permetti di fare una sottolineatura sotto questo punto di vista avrei preferito avrei voluto un protagonismo diverso da parte dell'Europa
Nel difendere quello che era il nostro sistema produttivo perché in questo momento paradossalmente sul tema del gas che rischia di far saltare il nostro sistema economico negli Stati Uniti da una parte e in Asia dall'altra non hanno le difficoltà che abbiamo noi
E questo si tradurrà in una capacità di carattere competitivo rispetto le loro economie rispetto all'economia comunitaria europea allora sotto questo punto di vista rispetto a quello che un assetto a livello globale
Di ciò che gli Stati Uniti e in modo particolare pensano di fare per conquistare mere maggiori mercati a livello mondiale interni di commercializzazione dei loro prodotti e nello stesso modo ciò che sta pensando di fare l'Asia
Mi chiedo l'Europa in tutto questo che strategia si sta dando noi auspichiamo che sia una strategia distinta rispetto agli altri e che metta al centro ciò che può valorizzare l'economia dei ventisette Stati membri sorpassando e superando quelle di mai dinamica Chezzi manici dava ad esempio non è accettabile che è un Paese
In Europa per un interesse personale che è l'Olanda non abbia creato le condizioni di poter mettere un tetto alla formazione del prezzo dal gas
E questa situazione bisogna iniziare ad avere la forza di creare una condizione trasversale fra Paesi Parker l'asse dei Paesi del Nord Europa non continui a condizionare
Le scelte che riguardano tutti gli altri stati membri e l'ultimo punto premier serbo aveva è che noi la dobbiamo smettere dal dare gli incentivi per delocalizzare le nostre attività produttive noi dovremmo dare incentivi
Perché le nostre attività produttive non vadano dall'altra parte del mondo a produrre ma restino qua aprendo le condizioni di poter competere con chi Anna l'altra parte del mondo questo ci potrebbe aiutare molto
Esser più autosufficiente e SEL più forti sulle filiere economiche ma creare uno sviluppo sicuramente anche più sostenibile a livello mondiale a livello globale
Grazie grazie grazie presidente concludiamo qui questa incontrerò grazie a tutti per la vostra partecipazione vi invitiamo a visitare il Padiglione grazie