Rassegna delle riviste di politica e storia

Temiamo che questa settimana questo appuntamento per alcune segnalazione carattere storico storico-politico tratte dalle riviste che si occupano di queste materie oggi cercheremo
Di proporvi un percorso attraverso la storia delle parole e le parole e la storia insomma
E vedrete
Sì ci sarà una connessione con questi argomenti cominciamo da una notizia triste di queste settimane
Che non abbiamo ancora trattato in questa rubrica cioè la scomparsa di Luca Serianni lo facciamo grazie al periodico la riforma l'eco delle valli valdesi che proponente
Questa notizia in prima pagina né il numero trenta il titolo e stiamo smarrendo il senso dello Stato si riferisce poi anche altre questioni scrive la riforma nel commemorare il grande italianista Lucca Serianni linguista filologo studioso della Divina Commedia scomparso
Nei giorni scorsi il Corriere della Sera
Altri giornali altre fonti formazione ho riportato un episodio degno di nota
Ai suoi studenti professore nella nella lasciare l'insegnamento attivo nel due mila diciassette spiegò il senso dell'articolo cinquantaquattro della Costituzione
Che nella seconda parte recita i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore
Sulla base di queste parole diceva Serianni permettere certe studiati per me voi studenti rappresentate lo Stato i divideva cioè nella nuova generazione il senso
Del suo servizio di professore si materializzava scrive la riforma nelle aule di studio la comunità civile
è un corpo organico che vive dell'impegno di tutti e tutte nelle diverse funzioni loro assegnate con le parole che la riforma ricordiamo Luca Serianni la sua Accademia degli Iskra ausili un ricordo indelebile anche per chi
Non è riuscito poi a sostenere di esami
Di seria e andiamo avanti con le segnalazioni
Che il percorso appunto e quello a questo punto delle parole e della storia e vi vogliamo segnalare da questo punto di vista un saggio approfondito di cui come sempre cercheremo di darvi qualche segnalazione ma naturalmente importante leggerlo integralmente tratto dalla rivista della Fondazione garantisce il numero due di quest'anno aprile-giugno il
Il primo saggio che trovate proprio in questa pubblicazione parole criminoso sempre la locuzione inutile strage durante il fascismo mille novecentoventidue mila novecentoquarantacinque l'autore
è Giovanni Carla enigmi Dipartimento di storia archeologia geografia arte spettacolo dell'università di Firenze un saggio abbastanza corposo
Che appunto noi vi segnaliamo qualche passaggio per per
Questa riflessione ora con le parole del Professore Cavagnini capiamo di che cosa si tratta per tutti i Paesi coinvolti in uscita dalla prima guerra mondiale fu un processo graduale
E tormentato come testimoniano tra le altre cose le difficoltà delle trattative di pace la butta Rizza azione della vita politica e non ultima l'evoluzione linguistiche appunto questo il tema di oggi la durata
Il carattere totale
Del conflitto infatti favori Verona favorirono l'insorgere e l'affermarsi di neologismi
Ed espressioni idiomatiche che rimasero in uso topo il mille novecentodiciotto contribuendo a plasmare ogni i contorni nell'immaginario collettivo questa l'ipotesi di studio il fenomeno tra l'altro visibile ancora oggi scrive è Cavagnini questo studio si sofferma sulla espressione inutile strage usata dal Papa Benedetto quindicesimo nella nota ai capi dei popoli belligeranti del primo agosto del mille novecentodiciassette per esortare i contendenti a risolvere diplomaticamente le loro con più controversi ricostruendo lei l'impiego nel discorso pubblico dell'Italia fascista dal mille novecentoventidue al mille novecentoquarantacinque la scelta della cronologia
Spiega lo studioso è stata dettata dal fatto che in quella fase la locuzione fu motivo di imbarazzo e a tratti di tensione per e tra le due culture politiche dominanti la fascista e la cattolica questo è
Il
Questa è la prospettiva di questo studio che noi appunto vi proponiamo qualche passaggio per capire come appunto l'uso di questa locuzione poi è un segnale sia di questi rapporti siano appunto anche della trasformazione del ceto politico diciamo così il nostro Paese ma anche della società italiano nel periodo in questione inutile strage costituiva un ricordo scomodo scrive
Che a Magnini poiché la nota aveva segnato il culmine della tensione tra stato e Chiesa durante la guerra evocare la rischiava di rinfocolare vecchie polemiche oscurando il dato essenziale la la contrazione sostanziale dei due poteri nel mille novecentoquindici mille novecentodiciotto che non a caso è stata descritta anche in termini di conciliazione ufficiosa e poi spiega perché andiamo avanti però non ci soffermiamo l'affermazione della dittatura parliamo del primo periodo del mille novecento ventidue mille e novecentoventisette nei primi anni del governo Mussolini mentre la penisola era lascerà nata dalla guerra civile dice
A chiare lettere Giovanni Cavagnini la locuzione sicuro raramente nel discorso pubblico perché gli stessi cattolici cui in teoria spettava il compito di coltivare la memoria del papà della sua azione per il ristabilimento della pace temevano
Di essere confusi con i detestati sovversivi appunto l'evocazione del clima di guerra civile
Spiega questa affermazione scrive più avanti fino ai tempi della guerra infatti alcuni esponenti delle sinistre
Si erano impadroniti delle parole di della chiesa Benedetto quindicesimo causando un certo disagio nei circoli clericali
Il fenomeno poi proseguì anche dopo la marcia su Roma alimentando alimentato da antifascisti come l'ex presidente del consiglio Francesco Saverio Nitti ormai in esilio in un discorso del ventiquattro l'Università di Copenaghen
Nitti lamento
Le debolezze dell'ordine di Versailles e lodo
Le parole di verità di Benedetto quindicesimo ai suoi occhi il conflitto appariva una inutile strage una guerra civile europea
Così funesta da rendere necessaria una grande
Riconciliazione che ristabilisca l'Europa come un'unità vivente queste le parole di Nitti nella primavera successiva miti si rifece il movente al Pontefice per condannare in un volume dedicato alla pace lo spettacolo grottesco delle cristianesimo militarizzato citazione da Nitti
Ne abbiamo visto sacerdoti
Di una stessa religione benedire le bandiere degli eserciti che si combattevano
è stata vi è stata alcuna specie di cristianesimo militarizzato ognuno invocava lo stesso Dio per distruggere uomini della stessa fede
Tranne la grande e non ascoltata parola del Papa Benedetto quindicesimo nobile incompreso pontefice che nel fervore del conflitto o so parlare della inutile strage
Definendo con precisione la grande tragedia e Divina degli eventi nessuna parola nessun sentimento di religione a abbreviare un o di una sola ora io orrori della guerra per quanto rilevante scrive
E Cavagnini il caso di Nitti non deve essere però sopravvalutato perché le varie anime dell'antifascismo non fecero necessariamente ricorso questa locuzione me la usarono nel bene del medesimo
Senso alcuni come i redattori dell'Avanti mantennero un silenzio spiegabili alla luce del rapporto difficile dei socialisti con la memoria di quella guerra che aveva causato tra l'altro il naufragio la Seconda Internazionale
Altri come il senatore Luigi Einaudi rifiutarono di fare della locuzione la chiave interpretativa del conflitto pure evitando toni sciovinista i ribadirono che l'intesa aveva combattuto per una Europa più solidale e indipendente
Più avanti gli antifascisti non detenevano il monopolio della locuzione cui talora ricorsero le stesse camicie nere
Per denunciare quanti non condividevano la loro visione del conflitto e dei destini del paese ad esempio prima riversare della marcia su Roma
Il giovane Guido Pallotta nobile forlivese volontario fu fiumano e fascista della prima ora mise in guardia
I camerati tra i falsi amici pronti a salire sul carro del vincitore lontano da noi chi senza la scusante dell'ignoranza invece di aiutarci nei giorni di G.C. derise come una ciurma di Bazzoli di in cerca di pericoli per puro spirito fazioso lontano da noi gli agrari che pur di proteggere il loro potere vi avrebbero piantato la bandiera dei soviet i possidenti che mentre la patria si dibatteva nella lotta mortale
Conteggiavano ciechi e sordi i sacchi dell'Oro granaio e a noi
Che dicevamo patria ribatteva no pace e a noi in citavamo sacrificio obiettavano inutile strage con la locuzione noi che esclamava mo'più grande Italia replicavano più vasto Granaiola situazione
Fini fine della citazione la situazione con ciò mutare poi con il decennale
Dell'intervento di Benedetto quindicesimo celebrato è una fase assai delicata compresa tra il discorso mussoliniano del tre gennaio del mille novecentoventicinque nella promulgazione delle leggi fascistissime spiega più avanti
Alcuni interventi e recita uno quello del barnabita Giovanni Semeria già cappellano del comando supremo Zeno altissimo oratore nazionalista e spiega questa citazione quando si cercano le cause morali di Caporetto e questo è quanto sosteneva appunto
Seme Semeria non bisogna fermarsi
Alle cause aneddoti che bisogna risalire alle cause profonde allora bisogna chiedersi quale forza
Quale corrente ideale quale istituto stava paralizzando in senso antipatriottico in senso anti militare l'anima italiana la risposta non è dubbia
Dice il barnabita altro che prendersela con la frase della nota pontificia inutile strage il socialismo da noi ha fatto nella gioventù soprattutto maschile e femminile operanti patriottica sputa chiamato
Le idee di patria è il mondo de di sentimenti che visita riconnette quindi indicava questo il barnabita queste affermazioni spiega lo studioso dettate dall'acceso patriottismo il motore anche dal persistere di questa leggenda della nota disfattista così veniva anche definito una parola cara allo stesso Mussolini
Che pure la commissione d'inchiesta su Caporetto aveva smentito non incontrarono tra l'altro poi il favore i chi tutti cita poi un altro ecclesiastico e dice questi interventi
Complementari affrontano il problema da diversi punti di vista e bilanciano il Silenzio tra l'altro dei vertici cattolici disposti a parlare
Sì della nota di Benedetto quindicesimo ma non della locuzione inutile strage poi studioso fa importanti riflessioni su questo fatto atteggiamento dei superiori nel contesto il Vaticano
Ci sono queste dichiarazioni di questi religiosi
Però appunto non c'è la circolazione secondo lo studio che viene proposto qui di questa locuzione inutile stragi nella cultura cattolica italiana vediamo più avanti qualche altro passaggio a questo proposito vale la pena di menzionare un discorso di un giurista senatore ligure Paolo Emilio Brands ha chiamato nel giugno del mille novecentoventisei a una cura inaugurare all'università di Genova una lapide in memoria di Benedetto quindicesimo che cosa che cosa
Dice la condotta ironica del clero durante il conflitto sarebbe stata impensabile senza l'approvazione del Papa che non poteva essere biasimato nemmeno per la nota frase l'inutile spia l'inutile strage vero purtroppo che di essa si impossessò spiega appunto
Il lo studioso con questa citazione come di tanti altri elementi occasionali la turpe genia dei disfattisti per torce prima ai suoi biechi Fini e poi appunto prosegue
I questa una citazione di quanto avveniva secondo questo studio nel al mondo cattolico e l'uso di questa di questa frase che non c'era
Diversa situazione è quella di don Luigi Sturzo spiega lo studioso Cucci gioco fuggito a Londra il ventiquattro
Pubblica due anni dopo Eataly antifascismo un volume che parla invece delle colpe del regime nostro Paese
C'è anche una citazione in inglese che vi risparmiamo il sacerdote sarebbe tornato a usare la locuzione Sturzo in chi evade
Anti nazionalista traslate anche in un altro volume apparso in Germania nel ventotto la che raccoglieva le voci di alcuni cattolici europei contro la guerra egli fece voti per l'abolizione del servizio militare obbligatorio spiccato dallo stesso Papa che aveva esortato i belligeranti affermare l'inutile strage i toni e le idee di Sturzo sarebbero stati impensabili
In Italia spiega accanto ai minimi per via della violenza squadrista e del ferreo controllo governativo sulla stampa al fine di evitare complicazioni i giornali usarono l'inutile strage con grande parsimonia in questi anni relegando la generalmente vicende esteri fatti vari senza tenere conto del contesto degli intenti originali
E il lo studioso esaminato anche il Corriere della sera e appunto produce alcune testimonianze da a questo punto è di lista chiede interessante andarli a vedere naturalmente noi vi vi mandiamo al testo andiamo più avanti con gli anni ci avviamo alla fase della conciliazione mille novecentoventotto trentadue
Nell'agosto del ventotto l'Osservatore Romano che presentò più uno morto cinquant'anni prima
E il papà dell'inutile strage come vittime dei principi liberali dei miei disegni Principi liberali responsabili tanto della rivoluzione del mille ottocentoquarantotto
E che della Grande Guerra
Date queste premesse la diagnosi de L'Osservatore Romano non poteva che essere in linea con lo schema intransigente di
Questa lettura della storia solo il ritorno ai principi cristiani praticati al Vaticano avrebbe ridato al mondo la vera pace
E appunto anche nella locuzione non costituiva il perno del pensiero di Benedetto quindicesimo spiega
L'autore perché dal mille e novecento diciassette tra l'altro questa locuzione non era più comparsa e sulle pagine dell'Osservatore Roma e sono conclusioni interessanti nella storia delle parole come vedete citava anche qualche elemento per giudicare la storia di
Paese Cavagnini spiega più avanti vertici cattolici si mostrano assai cauti nel per esempio orchestrare l'inaugurazione nella basilica vaticana la presenza di quattro mila persone
Dell'inaugurazione della statua di Benedetto quindicesimo la locuzione infatti rimase esclusa sia dai discorsi ufficiali sia da quelli di Pio undicesimo che spiegano il senso della a cerimonia facendo un ricorso ad altre ad altre parole prudenza era d'obbligo perché tra l'altro lo stesso Mussolini nel mille novecentodiciassette aveva attaccato duramente l'inutile strage
E non aveva dimenticato il vecchio rancore lo studioso ricostruisce anche le tensioni nei particolari
Tra Mussolini e i vertici del Vaticano di naturalmente vi segnaliamo il testo per andare a vedere questi interessanti particolari una testimonianza interessante che viene prodotta poi questa Giulio Andreotti
Allora giovanissimo alunno della scuola elementare Jeanne turco a Roma fu proposto a Giulio Andreotti fu proposto un tema sulla vittoria del mille novecentoquindici mille novecentodiciotto
Da svilito da sviluppare seguendo una scaletta orientativa
Proveniente almeno dal proibitive dal Provveditorato forse da più in alto e una citazione tra virgolette è tale schiarita chiedeva più o meno di sottolineare l'assurdità della frase di Benedetto quindicesimo controlla inutile strage
Mi limitai questa la citazione appunto del testo tiglio Andreotti Giulio Andreotti A ogni morte di Papa i papi chi ho conosciuto pubblicato nel
Mille novecentottanta i appunto scrive Andreotti
In questo libro mi limitai a rispondere che tale teoria non doveva poi essere così assurda se molti italiani dalla guerra erano stati resi orfani essendo per me un fatto personale non ricevetti rimproveri di sorta non intendevo certo fare politica ne conoscevo le riserve Giolitti anni il Patto di Londra o l'attacco USA Landriano al parlamento che non voleva saperne
Dell'intervento la mia unica fonte d'informazione era il deputato repubblicano Giovanni Conti che accompagnando Squaw a scuola né e suo figlio Dante a giorni alterni con mia madre
Ci aveva detto più volte che la guerra era stato un errore del re e che Trento e Trieste si sarebbero potute avere anche senza combattere e tra l'altro poi
Il lo studioso Cavagnini spiega che il padre dello statista scrive nella nota
Cavagnini
Sulla rivista della Fondazione Grancini
Filippo al fondo son serviti in Albania morì nel mille novecentoventuno quando Giulio aveva solo due anni con Giulio Andreotti aveva solo due anni a causa dei postumi dell'influenza spagnola contratta durante il conflitto e appunto con questa nota si spiega anche il passaggio citato relativamente ai patti lateranensi anche questa volta siamo prendendo troppo tempo questa citazione ma ci sembra interessante
Più avanti
Si spiega che in questo
Questo successivo un momento la locuzione ebbe una un ritorno in qualche modo naturalmente sempre con molta cautela sì restituì una qualche specificità la locuzione impiegata per lo più il riferimento alla Grande Guerra e con intento polemico ad esempio nel mille novecentoventinove la stampa la stampa commentò con evidente fastidio Lara cretese la rappresentazione a Parigi del di un dramma
Ritenendo la viziata dal pacifismo in voga oltre per e sì cita appunto la locuzione la citazione che segue per segnalare questo lusso di queste parole in questi temi un'altra citazione ancora uno studio di Arrigo Serpieri ex sottosegretario del ministero dell'Agricoltura di Mussolini la guerra le classi rurali italiane
Con toni meno polemici rispetto al passato l'idea che durante il conflitto socialisti e cattolici la vissero indebolito lo spirito di resistenza causando la rotta di Caporetto viene ribadire ancora una volta in cui sto testo in particolari questo deputato puntava l'indice contro il passo più celebre della nota assicurando che l'influenza di queste parole susciti rurali largamente legati alla Chiesa fu certamente profonda
Un'altra testimonianza interessante la voce su Benedetto quindicesimo con le mille novecentotrenta il senatore
Sì Filippo Crispolti difensore instancabile del pontefice durante la guerra scrisse per l'Enciclopedia italiana e gli ricordo che l'appello alla pace era stato indirizzato ai capi di Stato non al pubblico questo è importante
E che solo l'indiscrezione di una cancelleria aveva permesso ai giornali di pubblicarne il testo suscitando specialmente in Italia ire clamorose causa del parole l'inutile strage con cui si definiva lo Stato burlesco di e quell'ora tra l'altro studioso spiega
Che questa lettura anche di questa circostanza è un segnale di quel tentativo di compromesso tra cultura cattolica e cultura
Fascista che secondo Guido vero ci fu un tratto essenziale dell'impresa coordinata da Giovanni getti insomma
Ci sono tanti tanti passaggi che potremmo ancora produrvi tra l'altro si fa anche riferimento un'altra tesi che circolava durante il periodo fascista
I per l'ex presidente della Fuci Giambattista migliori rilevò che il inutile strage era stata volontariamente enucleata dal contesto Gigli agitato davanti agli occhi
Delle folle per un'operazione fatta da ambienti nascosti naturalmente si evocano i soliti complotti di cui si parlava spesso erano al centro della lettura fascista di quello momento il complotto giudaico massonico internazionale
Vediamo che cosa possiamo ancora leggervi da questo
Da questo nel testo credo che ci possiamo anche
è fermare
Per dirvi che nel Periodo della guerra quello successivo insomma ci fermiamo però più diciamo ancora che nel periodo successivo ci sono
Altre testimonianze interessanti torna la locuzione allocuzione fece ritorno nella stampa di regime nel periodo della catastrofe mille e novecentotrentanove mille novecento
Quarantacinque Lauso
Per lodare l'umanità dell'alleato germanico lo stesse o Indro Montanelli sul Corriere della Sera descrisse la scena surreale di cavalieri polacchi lanciati contro i blindati tedeschi
Rilevando come i comandi della Wehrmacht ad essere ordinato di mirare basso per evitare una strage inutile di coraggiosi soldati la locuzione citata sempre
In termini molto molto mediati e appunto questo studio riproduce anche anche queste e questioni insomma è un percorso molto particolareggiato Giovanni Cavagnini studi storici la rivista della Fondazione Gramsci parole criminoso e la locuzione inutile strage durante il fascismo mille novecentoventidue mille e novecento quarantacinque
Cerchiamo di andare avanti con questo percorso oggi vi vogliamo presentare una rivista una nuova rivista in carta sedici
Come sempre rallegriamo verrà
La la nascita di queste iniziative la vera la meraviglia del possibile della Università di Roma Luiss Ho visto cose il mondo di domani raccontato oggi che qui
Colme questa locuzione in questa frase
Sì racconta un quadro naturalmente
Molto molto più positivo interessanti di quello che abbiamo descritto fino ad oggi ma vedete come le parole l'utilizzo questa è una frase di un famoso firma
Del mille novecento ottantadue Blade Runner e ci raccontano anche del cambiamento
Dei tempi della trasformazione fortunatamente delle nostre istituzioni della nostra società la meraviglia del possibile il numero uno di leggiamo innanzitutto
Qualche passaggio dell'editoriale di apertura di Andrea Prencipe che rettore della LUISS professore di organizzazione e innovazione nell'editoriale di apertura spiega questa esperienza non rileggiamo sullo un passaggio che ci sembra in qualche modo rappresentativo gli uomini cominciarono a filosofare a causa della meraviglia
In questa ottica la meraviglia un sentimento Complesso non è semplice stupore dinanzi agli ignoto o a ciò che non si comprende ma è il riconoscimento della propria ignoranza e il desiderio di superarla
Questo impulso conoscitivo attiva un processo che poi la dinamica stessa del progresso una volta acquisita la spiegazione di un fenomeno la ricerca delle cause prosegue per trovare nuove risposte ulteriori domande nella consapevolezza che l'arte dell'interrogare e più decisiva di quella del rispondere noi esseri umani siamo alla continua ricerca di risposte
Esigenza di ottenerle sembra essere connaturata all'esperienza stessa della vita
L'ammenda Viglia del possibile allora un vuole additare le domande i dubbi e riscoprire il pensiero interrogante che si alimenta di critica
E quindi evocare quel senso di stupore di vertigine
Di fronte all'ignoto quella tensione quel richiamo ha gettato ci nell'abisso del futuro pena anticiparne gli svolgimenti conoscerne i segreti la rivista della LUISS che porta questo titolo
Si pone l'obiettivo di affrontare i temi dell'attualità di domani muovendo da una riflessione sul presente nei cambiamenti sociali alla tecnologia
Alla filosofia all'ambiente le voci del mondo l'Ulisse di appartenenti al panorama culturale nazionale e internazionale si confrontano e dibattiti e dibattono di temi di grande rilevanza incominciare e finire riflettendo sul momento dell'inizio di un'opera di prosa oppure sia Calvino scrive
Ogni volta all'inizio e questo momento di distacco dalla molteplicità dei possibili
Per il narratore nell'allontanare da sé la molteplicità delle storie possibili in modo da isolare e rendere raccontarvi della singola storia che ha deciso di raccontare lezioni americane la Giunta con la meraviglia del possibile l'idea e paradossalmente i mantenere vivo il momento del distacco dalla molteplicità del possibile la meraviglia del possibile della università
Luis di Roma abbiamo letto qualche passaggio dell'editoriale
Di apertura ci sono molti contenuti sono molto molto interessanti noi dato che anche oggi abbiamo finito il tempo vi vogliamo a segnalare qualcosa che riguarda più da vicino le cose di cui vi parliamo Irina questa rubrica e una segnalazione al professor Giovanni Orsina che tante volte abbiamo citato A pagina ottantotto il ritorno della storia dice il professor Orsina che di leggiamo ecco qua
Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro ogni famiglia infelice è infelice a suo modo riflessione
Di uno studioso in cui si trasforma unici Peter famosissimo dobbiamo concludere che le famiglie felici potranno essere studiate dalle scienze non potenti che perché vanno a caccia di regolarità mentre quelli in uffici saranno presi in carico dalle scienze CDU grafiche che le studieranno ciascuna nel nome delle proprie sventurati peculiarità per una quindicina d'anni dopo il mille novecentottantanove ma sviluppando premesse già visibile a partire perlomeno dalla fine degli anni settanta l'Occidente
Si è convinto di essere una famiglia felice ben al di là dello scontatissimo fu Puglia scienze sociali degli anni novanta
Hanno prodotto un ricchissima messe di letteratura neon quando lo si anossia celebrativa dell'avvento di una tarda modernità del tutto libero ormai dai tenaci residui dell'epoca pre moderna capace di oltrepassare anzi rendere irrilevanti i confini geografici
E diffondersi sul tutto il globo conclude popolata di individui riflessivi
Intenti a costruirsi in piena autonomia identità multiple a mettere in piedi in maniera altrettanto autonomia comunità Flou idea anche se multiple riflessive proprio perché si era distaccata del tutto dal proprio passato ed era omogeneizzata dalla propria giochi e la famiglia felice della tarda modernità non aveva più molto senso studiarla in maniera Ideo grafica mentre si prestava naturalmente a una osservazione di tipo non molte etico per gli studi storici così quella del neo parlo sisma satura stagioni profonda crisi a un dato punto però nel corso del primo decennio del ventunesimo secolo qualcosa a cominciare andare storto
La regina delle scienze sociali mottetti ticket l'economia non ha saputo prevedere la l'avvio della grande recessione fra le famiglie occidentali ne sono emerse alcune che non soltanto non erano affatto felici ma che lo erano tanto meno quanto più ritenevano che fosse stata loro promessa una felicità che aveva poi mancato di materializzarsi l'ondata populista nella secondo decennio e quella che ha raggiunto l'acme nel mondo del due mila e sedici con l'ingresso di Donald Trump alla Casa Bianca con l'elezione
Con le elezioni del due mila e diciotto in Italia non può essere interpretata anche come il frutto di una ribellione particolaristica contro le pretese omogeneizzando i della tarda modernità e contro questo atteggiamento neo parlo siamo per il quale qualsiasi problema della voce e quella omogeneizzazione restringere generato si sarebbe infine risolto Dassi non per caso le scienze sociali hanno fatto un'immensa fatica a comprendere l'insurrezione
Populista vediamo però qualche passaggio più avanti
Ecco l'approccio questi approcci che sono stati descritti
Presentano molti punti critici basti pensare a come il nostro dibattito nel nostro dibattito pubblico l'aggressione russa oggi venga spesso giudicata il residuo
Di un'epoca ormai superata il frutto di una sorta di ritardo della storia come discorsi su plate tremante
Le decisioni di Putin e ricondotti a psicopatologie individuale l'irrazionalità ancora una volta e il segno di quanto sia difficile accettare dice Orsina il ritorno della storica con il suo carico di dolore di violenza di diversità o meglio di utile versa razionalità e il segno di quanto sia difficile tornare a pensare in forma Iddio grafiche sia ben chiaro
Accettare il ritorno della storia non significa affatto
Abbandonare il sogno meraviglioso della famiglia felice
Occorre assegnarsi alla sofferenza è vero l'esatto contrario fronteggiare la storia significa riconoscere quel sogno meraviglioso non è mai scontato né garantito da alcun automatiche smog va ma va costruito e mantenuto giorno dopo gioco questo scrive tra l'altro il professor Giovanni Orsina il ritorno della storia la meraviglia del possibile nuova rivista della Lux con la quale ci fermiamo evitiamo appuntamento alla prossima settimana