Siccità: appello di Radicali Italiani dalla sponda prosciugata del Tevere

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Grande
Diamo
Bene la possiamo dare inizio a questa estemporanea conferenza stampa che abbiamo deciso di convocare qua sulle sponde del Tevere
Per dare una dimostrazione anche visiva della situazione della difficoltà e gliela tramite drammaticità di una situazione che il nostro Paese sta vivendo e non solo da questo anno perché quello che si sta vivendo in questo anno e qualcosa di eclatante ma è ormai qualcosa che si ripete con una frequenza sempre più importante
Io comincio dando qualche numero qualche dato sulla situazione del due mila ventidue che rimarrà negli annali
Della storia climatica del nostro Paese come uno degli anni più difficili dal punto di vista della carenza idrica e dal punto di vista della siccità soprattutto per quel che riguarda le regioni del Nord e del Centro Italia
A Roma sono caduti fino ad oggi circa centoquaranta millimetri di pioggia su una media di quattro centotrenta millimetri
Questo già denota una differenza incredibile parliamo di precipitazioni quelle avvenute quest'anno che sono tipiche della Tunisia dell'Algeria non certo della città di Roma dove piovono mediamente in un anno ottocento millimetri il livello del Tevere che abbiamo qua di fianco a noi di fianco Massimiliano Iervolino che non ho presentato che il segretario di Radicali Italiani io sono i Borboni
Presidente di radicali italiani
è un metro e mezzo più basso rispetto al solito non per niente abbiamo il ponte di Nerone che fa capolino decisamente dalle acque l'Aniene altro fiume che scorre su Roma dentro Roma viaggia a metà della portata
Della media e lago di Nemi e un metro sotto il livello quindi sono numeri importanti che però non sono una eccezione o meglio sono un'eccezione per la loro gravità ma rappresentano ormai un dato col quale l'Italia deve fare i conti ma facciamo questa conferenza stampa perché noi da vent'anni presentando dossier facendo azioni in Parlamento conquistando anche dei volti all'interno del Parlamento abbiamo indicato cosa fare non per fare piovere di più ma per consumare di meno l'acqua senza ridurre la nostra qualità della vita in Italia oltre il cinquanta per cento dell'acqua viene utilizzata dall'agricoltura circa il venticinque per cento per gli usi civili le nostre case e un venti per cento per gli usi industriali
Nel nord Italia più del settantacinque per cento dell'acqua va al comparto agricolo
E noi da vent'anni chiediamo al Governo italiano alle regioni italiane di fare riforme nella gestione dell'acqua in agricoltura per utilizzare al meglio tecnologie avanzate irrigue
Che consentono a paesi dove c'è una carenza idrica storica parlo dei paesi del Mediterraneo parlo di Israele
E nei quali si riesce ad arrivare a produzioni di qualità
Con un utilizzo dell'acqua infinitamente minore rispetto al nostro su questo in particolare vale per il Nord Italia ma vale anche per il centro Italia è stato fatto troppo troppo poco primo primo punto il secondo punto riguarda gli acquedotti cioè gli usi civili come dicevo il venticinque per cento dell'acqua vino e arriva nelle nostre case dei nostri rubinetti
Ma il quaranta per cento dell'acqua che viene immessa nelle condotte idriche dei nostri acquedotti viene perduta
A causa del disfacimento letteralmente di parte di questi acquedotti in questa regione ci sono i dati peggiori in particolare i dati di Frosinone dove il settantotto per cento dell'acqua viene persa
Non è che settanta settantuno per cento arriva nelle nostre case il settantotto per cento viene persa durante il passaggio nei tubi per arrivare le nostre case e latina che perde il settanta per cento quindi è evidente che rispetto al comparto dell'agricoltura rispetto alle infrastrutture acquedottistiche l'Italia necessita di riforme e necessità di Investimenti
Quello che vogliamo dire oggi ad una stampa che attenta perché c'è l'emergenza siccità e quindi ben vengano tutti i provvedimenti anche di emergenza lo stato di calamità allo stato di emergenza tutte cose necessarie
Ma è importante che di questo tema chi governa il Paese chi governa la Regione se ne occupi quando inizierà a piovere
Non è che quando arriverà la prima precipitazione e vedremo il Tevere risalire il problema sarà risolto questo è un problema strutturale che dipende dai cambiamenti climatici che impongono
Temperature più alte quindi evaporazione evapotraspirazione maggiore
E
Una distribuzione delle piogge differente da prima con accumuli magari in certi periodi che provocò delle alluvioni disastri dissesti idrogeologici e lunghi periodi di siccità come quello che stiamo vivendo oggi l'ultimo dato che dopo che vale più a livello nazionale il bacino del Po che il bacino più grande d'Italia come tutti sappiamo oggi a Ferrara trasporta duecento metri cubi al secondo
Poi è tanto è poco la media del Po adesso e i mille cinquecento metri cubi duecento adesso la media e mille cinquecento metri cubi il cuneo salino dall'Adriatico è risalito dentro
La superficie terrestre dentro le terre emerse di trentuno chilometri quindi vuol dire che le acque salate del mare non essendo più spinte verso Valle dalla potenza dell'acqua dolce del Po risalgono e tra virgolette inquinano le falde che servono poi per replicare quindi siamo di fronte a qualcosa di grosso a qualcosa di che lascerà il segno sicuramente né i redditi
Degli agricoltori ma certamente speriamo che oltre che lascia il segno finalmente crea anche un salto di qualità un cambiamento di pasto una soluzione di continuità rispetto ad un passato dove si ragiona solo sulle emergenze e dato che Massimiliano Iervolino si occupa di questioni legate alle acque anche oltre che alla questione cambiamenti climatici non oggi che c'è l'emergenza ma da sempre credo che possa darci un quadro
Anche istituzionale di quali sarebbero alcune delle riforme necessarie da mettere in campo oltre quelle che ho già citato in questa breve premessa grazie grazie ai rigori grazie a tutte le persone presenti presenti a questa conferenza stampa una conferenza stampa
Che a nostro avviso importante anche per fare il punto della situazione sull'iniziativa radicale che quella degli impianti di depurazione
Perché diciamo questo perché in questo momento o di estrema è gravissima
Emergenza siccità sentiamo dire a più persone più esperte più politici che andrebbe l'usato risata l'acqua che esce dai depuratori per irrigare irrigare soprattutto le le culturali alimentari
Non dimentichiamo e partiamo da questo dato che è un dato fondamentale che dai miei depuratori escono circa nove miliardi di metri cubi hanno di acqua il problema e che parecchi di questi nove miliardi di metri cubi che di acqua che escono dei depuratori non è acqua per l'irrigazione in che senso non è acqua che potrebbe irrigare un campo perché noi abbiamo un problema storico per quanto riguarda gli empi di depuratori noi abbiamo novecento trentanove agglomerati
Quindi un circa un terzo dei comuni italiani sotto procedura di infrazione
Sotto quattro procedure d'infrazione che dal due mila quattro la Commissione europea
Ha aperto contro il nostro Paese
Proprio perché soprattutto nei tecnici e nei comuni del centro-sud Italia c'è una difficoltà enorme per quanto riguarda la depurazione quasi tutti gli agglomerati della Sicilia sono in difficoltà
Quasi tutti gli agglomerati della Campania della Calabria
E anche della Puglia hanno un sistema di depurazione non non ha non adatto a un paese civile queste quattro procedure di infrazione che come dicevo prima coprono circa il trenta per cento dei comuni italiani a a hanno portato a pagare per la prima procedura di infrazione che quella più vecchia quella del due mila quattro
Già cento milioni di euro di multe che l'Italia ha versato alla alla Commissione europea perché noi continuiamo a dire che bisogna intervenire
Continuiamo a dire Biche bisogna intervenire perché questo anche un problema per l'irrigazione per quanto riguarda l'agricoltura continuiamo a dire che bisogna intervenire perché ci sono dei soldi stanziati all'interno del Pnr R. soldi che andranno spesi soprattutto
Nelle regioni del Sud di tale del centro-sud Italia per superare questa vergognosa
Questa voi rigogliosa situazione che si protrae da tantissimi anni
C'è un commissario un commissario di governo da tanti anni il commissario che dovrebbe intervenire su questo noi continuiamo a denunciare il fatto che non ci sia nessuna informazioni poi se andate sul sito del commissario per la depurazione
Un sito governativo non troverete nessuna informazione né su quali sono gli agglomerati sotto infrazione
Nessun quali sono le multe che ogni anno i cittadini italiani devono pagare per questa mancata depurazione negli aggiornamenti che sei mesi dopo sei mesi la commissione europea manda l'Italia per questo problema
Tenete in considerazione e qui chiudo perché non la voglio fare troppo lunga che duecentocinquantuno agglomerati sono in Sicilia centottantotto sono in Calabria
In Campania sono centodiciassette e in Lombardia sono centotrenta
Io sfido chiunque cioè un singolo cittadino un normale cittadino ha avete informazioni su questo grave problema che attanaglia in Italia da diverso tempo è chiaro che questa questione
è una questione che tocca anche l'incredibile l'irrigazione perché il novantuno per cento
Delle acque reflue escono dei depuratori e quindi delle cattive acque le tragedie che escono dai depuratori vanno nei laghi e vanno nei fiumi acqua che poi viene utilizzata anche per l'irrigazione è chiaro che più aumenta la siccità è meno o è la diluizione che quell'acqua
Di irrigazione per cui l'acquarello che poi Valle rivelazione a e quindi con l'aumento aree della siccità questo problema diventa ancora più grave e per questo chiediamo al governo di fare presto sulla questione della depurazione perché è una questione che diventata uno scandalo tutto italiano grazie
Grazie a te Max se ci sono domande abbiamo fornito qualche dato a ciascuno di voi se qualcuno non l'ha ricevuto o ancora fogli a disposizione sia a livello regionale
Per la Regione Lazio sia a livello nazionale
Quindi diciamo facendo i tre punti agricoltura innovazione in agricoltura tenete conto ci sono documenti che abbiamo presentato in Parlamento dal due mila e sei approvati di cui non se n'è fatto praticamente nulla
Seconda cosa investimento infrastrutturale sugli acquedotti
Lo diciamo da anni qualcosa ovviamente è stato fatto ma gran parte del lavoro deve esser fatto posta tanti soldi ma ovviamente è assolutamente necessario
Questione della depurazione delle acque non è solo la questione ecologica ma anche economica perché il nostro Paese come avete sentito da Massimiliano cioè ciascuno di noi sborsa un sacco di denari
Per riuscire a pagare le multe elementi derivante dall'infrazioni che si che subiamo da parte della Commissione europea
Vi prego non occupiamocene solo oggi che il Tevere un metro e mezzo più basso ma anche quando poi il livello risalirà
Se siete d'accordo ci trasferiamo per fare una foto dentro l'alveo del Tevere con la nostra bandiera per dare il segno anche visivo e tangibile della situazione che Roma sta vivendo grazie grazie mille
Se il feto