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Ecco uscì su Radio Radicale per il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'amianto aveva assunto un saluto da Enrico Salvatori
Oggi è la giornata mondiale dell'ambiente il destino dell'uomo e dell'ambiente non sono mai stati così strettamente connessi ha dichiarato il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella e ancora la scellerata guerra che sta in sanguinando l'Europa sta provocando una conseguenza inevitabile
Sulla capacità di rispettare l'agenda degli impegni per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così le ulteriori crisi umanitarie conseguenti c'è un po'il punto della situazione con il professor Alessandro Miani presidente della Sin la Società italiana
Di medicina ambientale professore buona sera ben trovato eccoci vola lei ascoltatore allora sì ma si occupa del rapporto tra ambiente e salute secondo l'organizzazione della sanità l'OMS
E il circa il venti per cento e la mortalità in Europa è attribuibile a cause ambientali soprattutto i cambiamenti climatici insomma influenze sano i determinanti della salute come la qualità dell'aria la salute degli ecosistemi insomma
Ed altro patologie e decessi sono causati dall'aumento della temperatura da eventi estremi questo è un tema di cui non si parla mai
Ecco volevo fare un po'il punto della situazione con lei
Certo volentieri per innanzitutto è a livello mondo ed è il ventiquattro per cento di tutte le forme di malattia e di morte sono dovuti a fattori ambientali
Ed è un dato purtroppo perché in atto ad aumentare immagino nella prossima revisione da parte dei documenti dell'Organizzazione mondiale della sanità
E i cambiamenti climatici che saranno un cofattore che si somma a quelle che si chiamano determinanti ambientali e sociali della salute a partire dall'inquinamento dell'aria dell'acqua del suolo e via dicendo
Si sommeranno già ci sta sommando non solo al costo sanitario ma anche al costo economico che tutto ciò ha come impatto ricaduta diretta di costi sanitari ebbene oggi giornata mondiale dell'ambiente un ambiente che abbiamo distrutto magari non proprio la nostra generazione ma abbiamo comunque contribuito a distruggerlo che i dati tutti i parametri che almeno riguardano diciamo gli indici
Di previsione per quanto riguarda il cambiamento climatico ci dicono che abbiamo già abbondantemente passato la linea il che significa che dovremmo ridurre così drasticamente così in fretta le emissioni climalteranti a partire quelle di CO due
Che altamente difficile che questo possa accadere quindi gli scenari che si sono disegnati e che a livello mondiale sono stati condivisi ci dicono che entro la fine di questo secolo oltre ad essere aumentati come il numero complessivo di abitanti del pianeta arriveremmo a oltre undici miliardi di individui
Un innalzamento medio diciamo di un metro dei mari che significa erosione delle coste riduzione di superficie più che abitabile coltivabile
E poi ovviamente costi che ne derivano pensiamo alla alla parte nord dell'Adriatico hotel diciamo italiano ecco qualcosa significa lanciare un metro il livello dell'acqua medio
Poi c'è ovviamente e tutto ciò che deriva dalla
Esplicita perché ci saranno sempre più ondate di calore e quindi questo porterà da un lato villaggi per le persone che possono portare anche morti commenta il successo in imperio D. recentemente passati in cui forti ondate di calore soprattutto nelle città generano morti tra i più fragili
Ma felicità carenza idrica che già oggi è un uno del del siamo la seconda emergenza mondiale per quanto riguarda l'ambiente complessivamente dopo l'inquinamento dell'aria
Questo poi porterà ovviamente a maggiori incendi maggiori fenomeni cosiddetti estremi che già oggi si registrano più frequentemente rispetto al periodo pre industriale e saranno sempre più frequenti
Il prego no no prego prego perché non volevo fare una domanda su un rapporto quindi la domanda specifica quinta ok no ecco dicevo che
Diciamo la una un'altra cosa che si sa e avverrà entro la fine di questo secolo causa cambiamenti climatici e poi cambiamenti climatici inquinamento sono strettamente connessi
Perché l'inquinamento aumenta sarà caratura terra soprattutto la parte climalteranti appunto
E i cambi il diciamo il caldo piuttosto che il tempo instabile va a peggiorare la salute di persone che sono già colpite da inquinamento per esempio dell'aria piuttosto che dell'Arco della terra
Ma al di là di questo dicevamo che una previsione entro la fine di questo secolo che il settanta per cento della popolazione mondiale andrà a vivere o viva in una grande agglomerati urbani quindi non più città ma megalopoli
E ci saranno queste città che saranno fondamentalmente la prima linea la prima frontiera per mantenere salubre in salute la popolazione mondiale come rendendo le città prensili gli enti ai cambiamenti climatici facendo una pianificazione che metta l'uomo e la comunità umana al centro in un sorta di urbane Health
Che prevede tutta una serie di azioni previsionali per rilievi per edificazioni nuove piuttosto che riqualificazioni ammodernamenti degli edifici ma anche come viene pensato alla città
Che oggi peraltro è uno degli elementi più energivori che abbiamo e che lei non viene sistemata secondo un certo tipo di linee guida lo sarà sempre di più e sarà insostenibile
E quindi chi pensa al al verde oggi si sente molto parlare di Bird urbano perché il verde da un lato riduce l'inquinamento dall'altro mantiene più fresche le città e quindi riduce il consumo energetico oltre che
L'agire anche a tanti altri livelli
E dall'altro lato ci sarà da probabilmente da utilizzare anche tecnologie che sono in grado come Cutting per esempio sto Esterni anche che saranno in grado di intercettare gli inquinanti ed eliminarli
E piuttosto che cita in molto attenti visto che già oggi passiamo fra il settanta e il novanta per cento del nostro tempo della nostra vita all'interno di ambienti confinati quindi tra i mezzi di trasporto gli uffici alle case alle scuole e via dicendo
Questo tempo andrà aumentando e la qualità della vita in questi ambienti dovrà essere perfetta per mantenerci in salute
Oggi non è così oggi in Italia abbiamo trentasei mila decessi secondo l'Istituto superiore di sanità ogni anno dovuti a ciò che respiriamo all'interno degli ambienti confinati delle nostre case uffici per esempio
E quindi bisognerà prendere in sempre di più in seria considerazione ma dal punto di vista diciamo del decisore nella pianificazione di tutte le azioni di tutti gli investimenti per tutelare l'uomo mettendole al centro
Perché siano oltre ad avere danni economici del misurati avremo anche perdite umane incalcolabile
Ascolti c'è un rapporto dell'ANSETT scandalo non è alta in climate change per il due mila diciannove sull'Italia che mette in evidenza un rischio particolare per all'Italia per il nostro Paese le
Sì è vero perché ma diciamo non solo l'Italia l'Italia come centro del bacino del Mediterraneo il Mediterraneo sarà particolarmente colpito dai cambiamenti climatici per una serie di fattori Legati a anche semplicemente al fatto che sono tutti paesi e l'Italia in particolare con oltre cinque mila chilometri di coste
Completamente circondata dal mare anche il sole innalzamento del mare come dicevo prima può essere un problema molto serio
E anche molto costoso da affrontare per porvi rimedio poi ecco c'è un altro tema sempre sui cambiamenti climatici parlavamo prima di fitta e quindi Kultur culture ridotte perché diciamo la salute dell'uomo non parla solamente attraverso ciò che respiriamo ma anche ciò che mangiamo ma soprattutto se ne abbiamo a sufficienza per tutti
E il riscaldamento diciamo della della Terra portare anche all'acidificazione degli oceani
E quindi questo significa in previsione che non si pone rimedio non potere garantire pesci o comunque animali acquatici per tutti
Vuol dire sulla terraferma a vere diciamo culture non della stessa qualità e quantità di cui possiamo disporre oggi mentre la popolazione mondiale andrà aumentando quindi sono sono temi che interessano tutti e che già nelle previsioni fitta ma già oggi avviene colpiscono
Il diciamo la parte povera del nostro mondo e all'interno dei Paesi ricchi le asce più deboli è chiaro presidente qualche giorno fa la Giornata Mondiale senza tabacco che è stata restituita lo ricordiamo
Dall'OMS l'ottantasette la Società italiana di medicina ambientale la signora ci ha fornito dei dati che sono impressionanti oltre novantatré mila persone muoiono ogni anno a causa del tabagismo insomma
Diciamo così qualcosa che uccide più degli incidenti stradali del dell'Ice gli omicidi dell'alcol e della droga addirittura messi insieme il tabagismo tra l'altro a delle pesanti ripercussioni
Sulla nostra salute questo lo sappiamo però si tende ad ignorare o sottovalutare il suo impatto caricaturale ambientali esattamente estratto calcolato che
Chi fuma è oggi in Italia ad esempio fumano otto milioni di persone dato peraltro in una in aumento va in tutte le fasce d'età purtroppo anche nei più giovani
Corrisponde le emissioni diciamo delle sigarette fumate o del tabacco fumato corrispondono alle emissioni che emettono degli aeroplani facendo tre milioni di voli tra natura attratto atlantici e quindi insomma è un dato voglio dire che di per sé può lasciare indifferenti ma io penso che sia stato diciamo lanciato proprio per dare un un senso di dimensione ecco noi vediamo un po'di fumo uscire dalla tanta ogni singola figlia retta tutte assieme in un anno
Inquinano quanto tre milioni di voli transatlantici aerei che non sono pochi a proposito di cambiamento climatico quanto costa in termini economici di danni di morti feriti
Beh
Fatto calcolato per esempio per l'anno scorso un a livello mondo centoventotto miliardi di dollari il costo dei tra tra danni e costi sanitari diretti indiretti dovuti a diciamo agli agli eventi avversi dovuti appunto al cambiamento climatico giusto per dare un'idea ci ricordiamo tutti le grandi alluvioni che ci sono state presente Germania
Sono costate trentatré miliardi di dollari quindi stiamo parlando di cifre importanti che incidono sul PIL nazionale e che oggi possiamo considerarle solo gli albori di quello che sarà nei prossimi decenni
Quindi anche a livello economico ci saranno costi da pagare elevatissimi
Oggi il Presidente della Repubblica ha ricordato però che c'è un conflitto in corso che potrebbe mettere insieme lo sta mettendo in discussione tutti gli accordi di Parigi e questa riconversione Grima su questo che cosa possiamo fare
Be'noire di base saremmo già comunque in ritardo rispetto agli accordi di Parigi e purtroppo conflitto in Ucraina sicuramente sta mettendo in grande difficoltà almeno l'Europa o rispetto rispetto alla all'abbandono più rapido delle delle fonti fossili
E e alla necessità che insomma non si può fare fallire lo Stato ovviamente non si può fare fallire tutto il sistema imprenditoriale e industriale italiano
Bisogna o europeo bisogna trovare delle fonti alternative però devono essere temporanee e come diciamo noi devono essere me
Afferma allo stesso momento in cui decidiamo di riaprire per un breve periodo una centrale a carbone deve essere messo a terra la semplificazione reale
Per potere fare progetti di energia rinnovabile senza dover aspettare le lungaggini burocratiche che ancora oggi imperversano in questo settore consideriamo che per fare un impianto fotovoltaico prima in più il ci vogliono mediamente agli otto anni il il parco eolico di Taranto recentemente presentato peraltro sono solo una dottrina dieci dodici pale eoliche insomma è anche molto piccolo seppure produce energia per circa settanta mila
Persone e insomma ha avuto la luce dopo quattordici anni noi dobbiamo fare progetti che possono vedere la luce nel giro di sei mesi un anno massimo
E non non non riusciremo mai a ridurre questo gap
Con con quello che dicevo prima ossia con la natura che sta facendo il suo corso e fra corre molto più veloce di noi purtroppo
Professore la ringrazio veramente reso importante contributo ricordiamo gli ascoltatori abbiamo parlato con Alessandro Miani che presidenti di sì ma la Società italiana di medicina ambientale grazie ancora buon lavoro
Grazie può e non vuole ci fermiamo qui con l'aver sotto il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente dobbiamo la settimana prossima un saluto da Enrico Salvatori