"Il futuro del sistema previdenziale italiano"

Piazzare tutti gli intervenuti a nome
Dei gruppi parlamentari
Progressisti federativi della Camera e del Senato
Che hanno indetto questa iniziativa
Nel corso della quale saranno presentate veline
Del progetto dei progressisti per la riforma delle pensioni
Che in estate le Borella Boratto
Da un gruppo di lavoro
E poi discusso nelle
Nelle assemblee dei gruppi parlamentari
A nome proprio nella dei parlamentari progressisti
Dinoi
Lavoriamo a questo Progetto da tempo
Nella consapevolezza della
Urgenza della necessità di un intervento riformatore radicale
Profondo del sistema pensionistico italiano
E lavoriamo da tempo
Con
La profonda convinzione che
La materia meriti autonomia
Di apra di
Approfondimento e di decisione
Che riguardi una sfera talmente delicata
Sociale del patto sociale
Che regge la democrazia
Con una ripeto autonomia di elaborazione e di decisione
In modo totalmente
No strumentalizzabili le rispetto ad altre funzioni dello Stato
Che ad altri necessità dello Stato
Abbiamo dicevo lavorato fin da quando
è stato eletto il nuovo Parlamento e si sono costituiti i gruppi progressisti
Trattandosi di una materia di tale rilevanza richiede tempo ne siamo consapevoli
Tuttavia lasciatemi esprimere con una punta d'orgoglio la soddisfazione
Di aver raggiunto
Un
Le linee di un Progetto
Mi pare di poter dire con una qualche tempestività
Certamente nel momento in cui la tematica
Pensionistica e divenuta materia scottante della lotta politica no per il problema in sé
Ma per il modo in cui è stata
E noi siamo schieramenti avversi a questo metodo collegata ai problemi della legge finanziaria
Però la coincidenza con la vicenda politica e con il momento in cui questo tema
Ha assunto i toni di
Drammaticità insieme
Di
Deviazione dell'opinione pubblica dà i suoi veri obiettivi
Non non sono altro che un fatto oggettivo di coincidenza perché il nostro lavoro era iniziato che si sta per concludere come ripeto in modo autonomo
Non è non essendo i gruppi parlamentari dell'opposizione dotati dei mezzi
Degli strumenti
E delle possibilità di cui dispone il governo
Noi siamo giunti a questo risultato
Con la collaborazione di competenze
Che si sono adoperate più per adesione ideale
Alla a questi temi che non per funzione professionale
E anche questo costituisce un altro elemento di orgoglio cioè l'essere giunti a presentare una proposta
Nonostante le difficoltà oggettiva in cui versa il nostro lavoro con la tempestività di cui spero di via Teatro
Noi comunque però non presentiamo una proposta di legge
Anche questa è una scelta non obbligata dai tempi è una scelta di metodo
Perché pensiamo di presentare stelline di una riforma attualmente non è udendo i nodi centrali di scelta
Quindi senza differire questo aspetto anzi proponendolo concretamente però i dettagli è le forme sono affidati ad una fase immediatamente successiva
Che speriamo sarà si possono svolgere col concorso delle competenze del mondo del lavoro degli interessati socialmente parlando e quindi attraverso una consultazione molto più ampia di quella che era
Preceduto che ha accompagnato l'elaborazione della proposta questo il senso anche metodologico
Cioè noi offriamo questa nostra proposta ad una discussione più ampia chiediamo il concorso oltre il conforto delle forze sociali interessate e delle competenti
La iniziativa si svolgerà in questo modo il senatore Carlo Smuraglia
E il presidente della Commissione lavoro stiamo anche dal senatore alla Commissione lavoro del Senato farà una breve introduzione al tema la relazione sarà tenuta dall'onorevole Laura Pennacchi
E seguirà un intervento dell'onorevole Gino Giugni
Che in arrivo e quindi
Non appena sarà arrivato
Sarà qui con noi contribuirà alla discussione poi apriremo a discussione sono già previsti dei contributi di vari colleghi ed amici allora io darei subito la parola a Carlo Smuraglia
Ecco credo che sia indispensabile una premesse
Dopo tutte le discussioni che ci sono state in questo periodo
E dopo quel confuso vociferare che ha caratterizzato alcuni esponenti anche nel governo
Che ha prodotto dei guasti
Facilmente percepibili per chiunque
E che si leggono sui giornali nel senso che sia determinato uno spavento una preoccupazione tale che aumentano a dismisura le domande di coloro che vogliono andare in pensione anticipatamente questo è un altro effetto perverso
E che deriva un po'dal fatto che questa non è materia su cui si può intervenire abbraccia e dicendo quello che a ognuno passa per la testa
Ma un po'anche per il fatto che così si aumenta il disordine e l'idea di interventi dettati unicamente dall'emergenza
Su una materia così delicata è un'idea che va respinta immediatamente e spero per sempre
Questa è materia sulla quale se si vuole operare si deve operare in modo organico razionale cercando di risalire alle cause e ai fattori di una crisi che si estenderà nel tempo
Con progetti seri di riforma e togliendo di mezzo quelle tentazioni credo velleitarie ma respinte dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani
Di far diventare come era sembrato fino a poco tempo fa io spero che gli accordi le intese sono tali che sono intervenuti nei giorni scorsi ci consentono di essere ottimisti per l'avvenire ma credo che non convenga ancora abbassare la guardia fino a poco tempo fa faceva pensare che il tema delle pensioni dovesse essere una parte centrale
Della manovra finanziaria e della legge finanziaria che andrà in gestazione nel prossimo periodo
Credo che bisognerà restare vigilanti perché siamo tutti consapevoli del fatto che le Bilan le finanza dello Stato vanno risanate ma nessuno può pensare davvero di di sanarle
A danno dei cittadini che hanno invece un sacrosanto diritto che noi riconosciamo riaffermiamo ogni volta di veder tutelato il potere d'acquisto delle pensioni e di a vere
Ingresso a legittime aspettative che nella stragrande maggioranza dei casi sono veri e propri diritti
E anche ora di finirla
Su questo falso problema che viene sollevato in modo spesso scoordinato
Dei diritti quesiti che nascerebbero soltanto quando uno va in pensione e basta per ritornare a un ragionamento fondato sulle regole
Alle aspettative che si creano quando si istituisce un apporto previdenziale aspettative che hanno una sostanza e un significato giuridico che nessuno può trascurare e allora le ipotesi di taglio dalla contingenza
Di riduzione delle pensioni e e tante altre che sono deformate in questo periodo vanno messe da parte per ragionare seriamente su quello che invece è un problema esistente da noi in Italia come in altri Paesi
E che va affrontato con con serietà perché non c'è dubbio che il sistema è già in crisi lo sarà ancora di più nei prossimi anni anni per vari fattori
Se vogliamo sintetizzare molto rapidamente dobbiamo dire che le ragioni della crisi sono non soltanto ma anche questa c'è quella commistione tra previdenza e assistenza che si è verificata per tanti anni per molto tempo ma che non può essere considerata l'unica ragione risolvendo la quale avremmo risolto tutto il problema è uno dei fattori di crisi forse nemmeno il più importante
Gli altri sono il fattore demografico il fatto che c'è una tendenza al progressivo invecchiamento e al mutamento del rapporto tra i lavoratori i cittadini che sono in un'attività lavorativa e quelli che invece cesso non attività lavorativa con una conseguente incidenza anche sugli oneri e le prestazioni
Un fattore di crisi enorme e a nessuno può sfuggire è quello della complessiva iniquità del sistema che basato fondamentalmente su criteri di disuguaglianza
Nel senso che
C'è una vera e propria giungla di trattamenti sia per quanto riguarda gli aspetti contributivi che per quello che riguarda i gli aspetti relativi alle prestazioni c'è una complessità di enti di oneri e così via perché veramente sta diventando ormai inaccettabile c'è lo stesso problema delle pensioni dei dipendenti pubblici e del sistema di dipendenti pubblici che così certamente non può andare avanti ed è fattore di crisi perché
Occorre una buona volta che anche in questo campo si crei un fondo specifico lo Stato versi dei contributi e vi sia quindi poi un rapporto anche a dispetto a la previdenza
Che non può continuare ad essere inserita tra le spese correnti dello Stato come se questo fosse un problema del tutto separato
Dagli altri
E poi c'è un altro aspetto della iniquità che è quella che si crea all'interno delle generazioni perché da un lato non si sentono più sicuri nemmeno gli anziani ma ancora meno lo si sentono i giovani e c'è il rischio di una tendenza alla fuoriuscita preventiva da parte di chi teme che man mano che maturano gli anni la situazione andrà a peggiorare il che può determinare conflitti addirittura tra generazioni nelle quali invece il fattore dominante dovrebbe essere quello della solidarietà generazionale
Allora se questo è vero
Occorrono interventi non solo di razionalizzazione ma di vera e propria riforma che consentono soprattutto di raggiungere l'obiettivo di evitare gravi riduzioni del reddito individuale quando si passa dalla attività lavorativa
Alla fase non attiva della vita e a garantire a tutti un livello accettabile di esistenza in ogni fase della propria vita ma soprattutto nel periodo della vita cosiddetta anziana
Una riforma globale complessiva deve essere fondato su alcuni criteri
Che non possono essere dimenticati il primo è quello relativo alla sostenibilità complessiva della spesa
Alla compatibilità dance del sistema perché questo è un dato quale bisogna fare insopprimibili mente i conti secondo è l'obiettivo il criterio della raggiungimento dell'equità
Il terzo è quello della realizzazione di un rapporto consapevole continuo tra il problema previdenziale e quello del mercato del lavoro troppo spesso i due problemi sono dati considerati in modo separato come se procedessero per vie parallele invece
è assolutamente evidente per chiunque affronti questi problemi che il rapporto è fittissimo molto stretto e che ogni mutamento nella struttura del mercato del lavoro incide sul sistema previdenziale e viceversa
La Scelta ancora come carattere fondamentale del mantenimento di un sistema di ripartizione aggiornato e sottoposta opportune correzioni in modo da realizzare solidarietà equità
Efficienza e sostenibilità nello stesso tempo i criteri fondamentali debbono essere appunto quello della equità fra le varie generazioni in modo che fra le generazioni siano re equamente ripartiti sia i benefici che gli oneri
Quello della omogeneizzazione dei trattamenti e delle normative per arrivare ad avere la garanzia di un tasso uniforme di rendimento
Anche se questo non comporta necessariamente la creazione di un ente unico o di pochi enti unici
Quello che va ribadito con certezza che una riforma debba essere basata sul concetto che le regole debbono essere uguali per tutti questo è un fondamentale elemento per eliminare iniquità disuguaglianze squilibri fondamentali
In questo ambito va ancora accettata l'idea della separazione dalla separazione dell'assistenza rispetto alla previdenza riconducendo la prima nell'ambito dalla fiscalizzazione nel quale è la sua sede naturale
La previsione di una garanzia di un minimo vitale appunto per tutti
Per le pensioni di invalidità la riforma deve prevedere una riorganizzazione con l'unificazione dei criteri e delle modalità di gestione e il riferimento almeno ad un unico ministero
Perché non ha più senso che tutto faccia parte di tre ministeri diversi con criteri nonno uniformi si deve andare a una considerazione diversa invece dell'intero problema
Senza incidere negativamente sui titolari di diritti relativi alle pensioni di invalidità e senza criminalizzare tutti perché se è vero che vi sono anche i casi e patologici nei quali lì la invalidità è stata ingiustamente riconosciuta va sempre ricordato in questi casi patologici vanno ricondotti alla norma e vanno perseguiti
Però con una precisazione che va fatta una buona volta e cioè che non si può soltanto immaginare
Come si fa troppo spesso di colpire soltanto il lavoratore che è ricorso magari per ragioni assistenziali
A questo rimedio abnorme dimenticando che c'è sempre chi gliel'ha riconosciuta questa pensione c'è chi gli ha rilasciato certificati attestazioni mediche
C'è un sistema che magari per ragioni clientelari a questo si è prestato allora la visione
Del rientro nella normalità deve essere complessiva io non solo di penalizzazione di alcuni soggetti lasciando imperterriti in pace tu tutti gli altri un altro elemento essenziale e quello della commisurazione delle pensioni all'arco dell'intera vita lavorativa con le opportune rivalutazioni
La realizzazione di una solidarietà interna sistema previdenziale all'interno di ciascun fondo e nel rapporto fra i fondi diversi
C'è ancora un punto che noi riteniamo fondamentale nell'ambito di una riforma complessiva
Della presidenza delle pensioni in particolare e cioè quello di una della realizzazione di una flessibilità noi riteniamo che una riforma seria non possa basarsi sulla determinazione di criteri rigidi un'età pensionabile uguale
Per tutti un momento di accesso al pensionamento o di uscita la vita lavorativa che è uguale per tutti bisogna rivalutare anche la libertà di scelta
Degli individui sia pure basato non santo soltanto su un criterio di convenienza personale
Ma anche su criteri che tengano conto delle complessiva solidarietà da questo punto di vista eliminando alcuni vincoli si può immaginare la possibilità anche di anticipare il pensionamento
Però sulla base di una equivalenza più stretta tra contributi e prestazioni
E riconoscere anche la facoltà di prosecuzione del rapporto anche ad orario ridotto fino a un'età maggiore di quella in cui si fissa solitamente il limite dell'età pensionabile in altre parole all'interno di questo sistema
Fortemente connotato in senso pubblicistico una valutazione forte watt tribunetta alla libertà di scelta determinate condizioni degli individui e ha una flessibilità che non blocchi tutto secondo parametri rigidi ma lasci anche spazi notevoli del collocare il collegamento con le modifiche strutturali nel mercato del lavoro ho già parlato
Un altro punto fondamentale e quello dell'affermazione della cui esistenza
Fra forme di previdenza obbligatoria e forme di previdenza complementare volontaria
Sottoposta peraltro garanzie pubbliche su questo l'idea di riforma che noi avanziamo è un'idea che non corrisponde a quella che troppo spesso vediamo affrontare da alcune parti e anche da alcuni giornali specializzati cioè che tutto si debba risolvere in un enorme affare per alcuni tipi di impresa
Ai quali vanno certo incentivate a entrare in questo settore in questo mercato però la riforma non può essere basato su questo la riforma deve avere invece la finalità di garantire anche questa possibilità una volta garantito
Un livello minimo sufficiente
Sì via anche la possibilità di forme integrative attraverso le quali ognuno potrà adattare meglio il risultato complessivo alla sua situazione ma si tratta allora di trovare un giusto punto di confluenza tra le varie esigenze e non solo di favorire invece interessi
Unicamente speculative
Infine bisognerà arrecare anche delle innovazioni a sistema di finanziamento e questa è certamente una delle parti più difficile da realizzare perché naturalmente
Se non vogliamo incidere negativamente sul costo del lavoro che anzi pensiamo che debba essere diminuito
Se non vogliamo aumentare la fiscalità
A carico dei cittadini
è evidente che la soluzione sta in un riordino del sistema di finanziamento che sia tale da condurre a questi risultati
Senza produrre effetti negativi e perversi questa è una ricerca non facile ma l'obiettivo che noi indichiamo e appunto quello di riuscire a compiere operazioni di contenimento della Spesal nell'ambito dell'equità
Senza aggiungere ulteriori oneri ma semmai razionalizzando l'intero sistema e sopprimendo quella quantità enorme di spesi inutili che spesso si risolvono anche in forma diversa sotto forma di sotto contribuzione o di sgravi che vanno a incidere negativamente
E in modo indiretto anche sulle entrate del sistema sono linee
Di una riforma che noi riteniamo siano già sufficienti a indicare i parametri fondamentali attraverso i quali si pensa di arrivare a una modifica complessiva del sistema sulla base di criteri che ho detto
Ha già spiegato onorevole Berlinguer che non si è pensato di fare un articolato perché si voleva che questo fosse il lancio di una serie di idee già sufficientemente definite per un progetto di riforma e che il progetto nascesse con il contributo di esperti operatori sociali forze sociali forze politiche e che da questo confronto nascesse poi l'articolato a cui certamente si dovrà arrivare e possibilmente in tempi sufficientemente rapidi ma è sembrato che non fosse opportuno seguire il metodo che talvolta si segue
Che è quello di dire siamo aperti al dialogo al confronto all'approfondimento ma intanto presentare un testo già definito e quasi chiuso perché questo sarebbe sostanzialmente contraddittorio
E quindi l'avvio di una ulteriore riflessione su queste basi che ci sembra importante mentre in attesa della riforma è ovvio
Che va fatto tutto quanto possibile per eliminare lei già troppo vaste
Sacchetti evasione contributiva e per eliminare ogni volta che capita le più vistose disparità fra i vari sistemi in modo da battere la via graduale dell'eliminazione delle iniquità sulla base però di un progetto tendenziale di riforma
Queste sono in sostanza le linee
Sulle quali io mi fermo perché e il contributo più specifico analitico e dettagliato runner relatore onorevole Pennacchi che è quella che ha dedicato con altri il maggior sforzo il maggior studio a questo tema e che quindi potrà dare ulteriori più approfonditi particolari
Prima di dare la parola Pennacchi vorrei rivolgere un particolare ringraziamento
All'onorevole Sartori che il presidente della Commissione lavoro della Camera
Mi pare che voglia portare un saluto alla nostra iniziativa che potrà prendere la parola subito dopo la relazione introduttiva
E quindi lamento subito la parola Laura Pennacchi
Io tenterò di fare una breve relazione introduttiva e quindi non riprenderò
Tutti i dati elementi anche più specifici ricostruzione su cui si può sviluppare anche una costruzione tecnica
Che sono contenuti nel documento che vi è stato distribuito che a vostra disposizione sia nella parte analitica di questo documento
Troverete credo abbastanza esauriente sia nella parte propositiva
Mi sposerò invece di mettere maggiormente in evidenza i tratti caratteristici di fondo ciò che caratterizza e che rende anche a mio parere fortemente innovativo il tango l'impianto che sottoponiamo alla discussione
In esordio c'è però
Un aspetto che
Vorrei sottolineare lo ha già fatto Smuraglia
Io penso che appunto ci corre ci sentiamo obbligati ad insistere su questo aspetto che riguarda l'allarmismo è la paura che sono stati seminati o alimentati a piene mani in questi mesi in queste settimane che nere una prova la propulsione che ha assunto la fuga verso il pensionamento anticipato di cui sono liquidato sono piene le prime pagine di oggi
L'inversione di rotta del governo perché questo questo panico è stato provocato raccontino e da una ridda di ipotesi di dissociazioni dalle ipotesi di smentite delle ipotesi
A cui i vari esponenti del governo si sono abbandonati l'inversione di rotta del governo che si è verificata con l'incontro durante l'incontro con i sindacati
Inversione di rotta di cui noi dell'opposizione
Rivendichiamo il merito che si sia prodotto insieme Anna straordinaria iniziativa sindacale e su cui tuttavia siamo anche seriamente orientati a porci nei termini di una attenta e continua verifica perché troppi sono stati i cambiamenti
Avvenuti in questo periodo quindi è del tutto legittimo che noi ci si senta determinati a una continua verifica in vigilanza su ciò che il governo farà nelle prove nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Dicevo che però questi inversione di rotta non cancella e anzi rafforza la necessità di ribadire un dato da cui parte la nostra riflessione
Il dato è il sistema previdenziale pubblico italiano non sull'orlo della catastrofe
Non è questo dobbiamo ribadirlo
E che
Il ministro Mastella intervenendo due giorni fa in aula per rispondere alle interrogazioni presentate su questo tema e già annunziando la svolta che era avvenuta nell'atteggiamento del governo che rinunzia
Ad operare con tagli nella Finanziaria sulla previdenza e si affida ad una riforma che dovrebbe essere cercata in forme consensuali con il sindacato e con le forze sociali pur di pittura annunziando questa svolta Mastella ha insistito che il sistema eh sull'orlo del collasso queste sono state le parole di Mastella che appare uno una delle colombe di questo di questo governo
E la settimana precedente nella in un'audizione alla Commissione lavoro della Camera il ministro Dini ragioniere
Generale dello Stato Monorchio hanno sostenuto tesi che tendevano a ribadire una sorta di che equiparazione tra debito previdenziale debito pubblico con stime che si fanno sul debito previdenziale che lo fanno ammontare alla cifra astronomica di due virgola cinque volte inutile e ditemi voi se questo non è seminare allarmismo
Non starò adesso a contestare anche questo tipo di tesi certo è singolare che nel momento in cui la ragioneria generale dello Stato aveva già presentato uno studio nel quale si contestava la possibilità di equiparare
Debito debito previdenziale al debito pubblico nell'audizione in commissione
Tuttavia è echeggiato invece questa possibilità di equiparazione
Allora è importante sostenere
Tornare a ribadire che il sistema previdenziale italiano presenta difficoltà ma non è sull'orlo del collasso
Non lo è per una serie di ragioni che richiamo brevissimamente perché sono ricordate nel documento perché se si opera la distinzione previdenza assistenza che è prevista da una legge dello Stato e che peraltro viene applicata molto parzialmente
I bilanci risultano molto meno dissestati di quelli che appaiono non lo è perché vietati nel lungo periodo abbiamo una serie di indicatori positivi anche grazie agli effetti dell'operare della riforma Amato il rapporto pensioni attivi su cui in questi anni si è molto insistito come uno degli indicatori che dava la dimensione di per così dire di maggiore tragicità nella possibilità di tenuta del sistema visto che è il punto
Gli attivi diminuivano e pensionati aumentavano tantissimo questo rapporto in via di stabilizzazione e addirittura previsto per il due mila dieci in base alle assicurazioni effettuate con il modello dell'INPS
In diminuzione così come esso è prevista una stabilizzazione è una diminuzione delle aliquote di equilibrio con le aliquote necessaria persi che appunto
Contributi e prestazioni siano in equilibrio e poi c'è un elemento che bisogna ricordare che stranamente un po'scomparso dal dibattito al quale invece bisogna restituire grande valore ed è il fatto che l'andamento dell'occupazione
Non è irrilevante rispetto all'andamento del sì del sistema previdenziale soprattutto per la sua parte appunto tutta la sua base contributiva e un governo che ha promesso un milione di posti di lavoro non può trascurare
Un un elemento del genere certo non lo trascorriamo noi che sappiamo quanto per esempio frazione variazioni di frazioni di punto dello zero virgola cinque o dello zero virgola quattro
Nei tassi previsti di crescita del PIL possono modificare radicalmente gli scenari che si profilano di fronte a noi sullo sviluppo previdenziale
Noi sappiamo diciamo sappiamo e quindi diciamo queste cose non nascondiamo tuttavia che ci siano difficoltà che derivano soprattutto da andamenti demografici
Dei quali peraltro dobbiamo compiacerci assumere l'aumento della speranza di vita con un valore estremamente positivo
Andamenti demografici occupazionali
Sui quali occupazionali si può intervenire come dicevo che sono però previsti sono attualmente sfavorevoli e potrà e lo saranno ancora per un certo periodo
Ci sono anche degli elementi più strutturali
Il deficit per esempio del fondo pensioni lavoratori dipendenti che quello più consiste che il fondo più consistente come sapete anche il deficit è quello più consistente del di più lunga data rimane considerevole nonostante questa stabilizzazioni soprattutto se si fa se si detrae l'apporto che riceve dalle gestioni cosiddette transitorie che sono che era che rappresentano assegni familiari cassa integrazione indennità disoccupazione e così via
C'è il il fatto che il temporanee attivo di altre gestioni come quelle dei commercianti e degli artigiani dei lavoratori autonomi non può essere considerato in termini di tranquillità serenità perché anche per queste gestioni è previsto il formarsi di rilevanti passivi già dal mille novecentonovantanove e c'è il grande problema dei dipendenti pubblici
Per cui come sapete per i dipendenti statali non ci ha costituito un fondo non c'è accumulazione di fondi e questo costituisce un grande problema
La nostra tesi però è che le difficoltà riguardi non tanto il presente e l'immediato
Guardando anche a a quanto è cresciuta la spesa pensionistica in rapporto al PIL negli ultimi anni a quanto è cresciuta la quota di popolazione anziana sulla popolazione totale non possiamo ritenere che siamo di fronte ad andamenti per così dire fuori controllo il problema vero riguarda la dinamica per il futuro la dinamica di crescita per il futuro per il medio periodo ed è dunque su su questo tipo di dinamica che bisogna intervenire
Oltre che però problemi che si definiscono di sostenibilità macro economica cioè i problemi dei quali ho parlato finora
Cioè il sistema previdenziale italiano rappresenta due altri tipi di problemi enormi problemi di equità questo sistema è un sistema estremamente differenziato frammentato
Ernesto
La sua storia che come sapete data molto lontano nel tempo ed è si è ereditato anche dal periodo fascista qualcosa che una modalità che è stata di costruzione del consenso di uso di questo sistema in termini molto assistenziali e clientelari
Ci sono problemi enormi di equità c'è una giungla di trattamenti e di normative di regole che fa un po'di questo sistema
Qualcosa insomma su cui bisogna veramente intervenire
E infine via un terzo ordine di problemi
Che riguarda la scarsa coerenza tra il sistema così come è venuto a strutturarsi nel tempo e tra i suoi singoli istituti tali istituti previdenziali attuali e le caratteristiche della domanda e dell'offerta di lavoro che con sapete oggi sono profondamente diverse da quelle del passato
Cioè
Guardando soprattutto alle generazioni più giovani
Una forte difficoltà a entrare nel mercato del lavoro c'è ci sono ingressi uscite dal mercato del lavoro un elevato nomadismo di questa forza lavoro lavori atipici contratti anomali è un proliferare delle forme di rapporto di lavoro
è doveroso che la società si interroghi su rendere più coerente l'evoluzione del sistema previdenziale rispetto a queste evoluzioni in atto che del resto atto in tanti a a discutiamo in altri livelli quando parliamo di necessaria flessibilità che non significhi precarizzazione
Questa evoluzione nel mercato del lavoro
Allora per questi tre ordini di motivi e necessari e non solo quindi per ragioni di costo
O per ragioni di sostenibilità macro economica e necessario a nostro parere un radicale intervento di riforma il radicale intervento di riforma significa non soltanto delle razionalizzazioni e dei correttivi che mantengono inalterata la logica di fondo
Noi pensiamo che bisogna porre mano anche alla logica di fondo
Come fare questo
E qui ecco vengo alla maggiore indicazione degli aspetti che fanno davvero specificità Car carattere del nostro disegno aldilà dei singoli elementi specifici in cui questo disegno si traduce per ora e che sono già indicati nel documento che come è stato ricordato da Berlinguer e da Smuraglia saranno ulteriormente sviluppati nel conto nella con l'oppio e nella collaborazione che cerchiamo
Il primo elemento di fondo consiste nel fatto che noi ribadiamo la necessità di distinguere la previdenza dall'assistenza come un criterio fondamentale
Lo ribadiamo a fronte di governanti che sono intenzionati a screditare questo Criterium lo hanno già fatto lo hanno lo hanno fatto nelle audizioni lo ha fatto Dini va fatto va fatto Monorchio nelle audizioni
Che ci sono state in commissione lavoro e in molte altre sedi
Noi vogliamo ribadirla questa distinzione ma siamo al tempo stesso convinti che questa distinzione non basta più
Se noi ritenessimo che questa distinzione è sufficiente
Dovremmo dire
Fa si fa la distinzione e fatta la distinzione tutto rimane inalterato il sistema delle prestazioni sui singoli istituti rimane rimangono inalterati
Così viceversa non è per le ragioni che ricordavo e cioè sostenibilità matto economica equità coerenza tra involuzione Ghezzi
E economiche del mercato del lavoro evoluzione del sistema previdenziale
Il secondo aspetto caratterizzante
La nostra proposta
Stante l'idea di mantenere il sistema pubblico a ripartizione anzi di rafforzarlo perché ne riconosciamo l'indubbia tutti ormai credo ne riconosciamo non c'è più nessuno che pensa a un passaggio
Generalizzata la privatizzazione anche se voi sapete bene che in campagna elettorale quest'ipotesi sono state apertamente prospettate
Dunque mantenimento del sistema pubblico a ripartizione
E tuttavia
Sia maggiore spazio alla previdenza complementare senza che questo significhi una
Trasformazione della previdenza complementare imprevidenza sostitutiva se no torneremmo all'idea della della privatizzazione generalizzata
Ma oltre al maggiore spazio la previdenza complementare c'è una modifica questo l'idea di fondo che noi sottoponiamo alla discussione con voi
Una modifica nella stessa nozioni di ripartizione nella stessa parte che riguarda la ripartizione e sostanzialmente questa modifica gravità attorno a un'idea chiave
Che poi si traduce in una sorta di fertilizzazione reciproca tra sistema a ripartizione e sistema capitalizzazione
Cioè applicare quanto di buono c'è nella capitalizzazione allo stesso sistema pubblico a ripartizione
Con le Lando più strettamente di quanto non sia oggi contributi a benefici applicando il principio un principio inventare semplicissima a mio parere anche di grande impresa sulle persone
A parità di rendimento a parità di contribuzione perché oggi è così assolutamente non è i rendimenti sono differenziati simili ci sono studi accusati della stessa Ragioneria generale dello Stato che mostra una dispersione dei rendimenti impressionante
A parità di contribuzione viceversa ecco l'equità che noi chiediamo
A parità di rendimento a parità di contribuzione ma noi non chiediamo solo questo tipo di equità che diamo anche un'equità che tenga conto che nella fase non attiva della vita non si possono riprodurre gli stessi differenziali di reddito e di Stato spicci sono nella fase attiva
Questi dea tuttavia di correlare più strettamente contributi a benefici che non significa strette equivalenza attuariale
E questo va
Tenuto molto presente quest'idea consente molte cose positive a mio parere a nostro parere perché noi abbiamo lavorato collegialmente di straordinario valore
La prima tenere insieme più insiemi benefici e contributi consente di correlare la dinamica della crescita della spesa pensionistica all'evoluzione del prodotto interno lordo dandosi un parametro per
Guidare questa crescita
Il che consente anche se abbiamo questa correlazione col prodotto interno lordo di tornare a ragionare Sulley i benefici possibili per il sistema previdenziale che derivano dall'incremento dell'occupazione
Questo tema deve tornare ad essere nella discussione che si fanno sembra sparito da tutte le discussioni compreso quel da pure dalla commissione Castellino del rapporto occupazione sistema previdenziale deve tornare ad essere molto rilevante
La seconda cosa che correlare più strettamente contributi benefici consente sta nel mettere ordine con un criterio limpido non empirico
A cui come dicevo le persone e la gente molto sensibile
Mettere ordine nella giungla di trattamenti di normative di regole oggi esistenti operando nel senso dell'equità
E questo consentirebbe da questo deriverebbe quella omogeneizzazione che da tempo sindacati forze di sinistra forse democratiche hanno chiesto da anni da decenni ma che non si è mai realizzata e forse quindi bisogna interrogarsi se chiederla di per sé non sia non sia sufficiente come dimostra un appunto ormai un ventennio di richieste che non producono risultati lavorare in un meccanismo che porta ciò come sottoprodotto ma come sottoprodotto rilevante e forse molto più efficace
Dell'equità di cui sto parlando a noi sta molto a cuore poiché l'equità è fatta di tante cose come sapete anche l'equità intergenerazionale l'equità nel rapporto fra generazioni
Questa equità è stata gravemente compromessa negli ultimi anni anche con la riforma attuata con il governo Amato
Hanno in questa equità sta molto a cuore perché non ci limitiamo a prendere atto di di una cosa di cui adesso tutti si accorgono e cioè che se si lede patto intergenerazionale e si riduce la promessa pensionistica per le generazioni più giovani mantenendo l'ira contribuzione stessa contribuzione e anzi elevando gliela come accaduto
è inevitabile che maturi una volontà di fuoriuscire dal sistema e anche una volontà di votare
Verso schieramenti di di centro di centro destra
Allora siccome non ci puoi non ci possiamo limitare a prendere atto di questo dobbiamo riproporci questo tema anche per fronteggiarlo e per rendere più altre ibride per le giovani generazioni la permanenza dentro il sistema
La terza cosa che correlare contributive edifici consente di restituire flessibilità su questo ha molto insistito Smuraglia io condivido questa sua insistenza restituire flessibilità al sistema previdenziale attraverso questo consente anche la maggiore elasticità che permessa dal rapporto contributi benefici consente alle mie l'eliminazione del requisito contributivo minimo e consente l'eliminazione del limite rigido legale dell'età pensionabile in un determinato Anna
Lasciando viceversa facoltà di Scelta
Ovviamente se si va in pensione prima
Si avrà una prestazioni inferiore se si va in pensione più tardi si avrà una prestazione superiore se si dà Borra oltre fino per esempio a settanta anni a partire da un certo limite che deve essere definito si può incrementare il proprio capitale contributivo e questo conta costituto costituiti
Un incentivo
Questo è un elemento che io pure molto sottolineare perché in una fase in cui sarebbe irresponsabile fare promesse di ulteriori benefici quantitativi si può dire non si deve tagliare ma non possiamo promettere ulteriori benefici quantitativi siamo però in grado di recuperare una leva forte che è quella dell'offrire benefici di qualità
Benefici qualitativi perché la flessibilità nei termini che ho descritto costo costituisce un enorme deficit qualitativo una grande risposta alle esigenze di libertà
Che così come consentire lo sviluppo della previdenza complementare che fa chi è dentro un'idea di diversificazione degli stili di vita e di personalizzazione dei propri bisogni di tutela previdenziale costituisce una risposta anche a questo bisogno di libertà questa parola
La sinistra e lo schieramento progressista la ritiene una parola sua fino una parola di qualcun altro
E l'ultima cosa su fogli insistere che è consentita dal maggiore equilibrio dal maggiore rapporto benefici con i contributi a una redistribuzione solidaristica
Che fa la differenza di fondo con la capitalizzazione per questo noi diciamo siamo dentro un sistema ripartizioni pubblico
Una redistribuzione se solidaristica che riguarda sia il rapporto tra fondi
Perché non possa cadere
Che se c'è un continuo inattivo da qui quel condurli semplicemente si appropria
E magari quel fondo in attivo solo perché si tratta di una gestione giovane tra virgolette come si dice in consiglio quando si discute quando nel gergo degli esperti di queste cose si discute si discute di questi aspetti
Non ci si può appropriare ma deve si deve ragionare nella logica di lungo periodo dei rapporti tra sistema economico sistema previdenziale e anche una redistribuzione all'interno dei singoli fondi
Senza che questo comporti ovviamente una invece unicità di enti di gestione dei fondi possono anche rimanere rimanere distinti e separati anche una redistribuzione diceva all'interno dei singoli fondi con un sistema di minimi di massimi che modula
La le possibilità di redistribuzione
In sostanza in sintesi e concludo
Io credo che l'innovatività delle nostre proposte
Emerga soprattutto in relazione altri aspetti che amo descritto
Previdenza assistenza rimane un criterio fondamentale ma non basta bisogna mettere mano al sistema delle prestazioni
Secondo criterio una sorta di fertilizzazione reciproca tra sistema della ripartizione il sistema della capitalizzazione terzo criterio
Dare grande rilievo alla coerenza tra struttura previdenziale ed evoluzione economica e della e del mercato del lavoro e qui ritorna la validità di un ragionamento sull'equità intergenerazionale
Perché quelle figure di cui parlavo all'inizio quelle che fanno il lavoro i lavori atipici oggi quelli che sono i nomadi della fuochi nomadismo della forza lavoro sono soprattutto giovani e donne
Allora concludendo per davvero subito dopo la guerra il sistema previdenziale è stato un elemento fondamentale che ha consentito che assecondato accompagnato il passaggio dall'economia agricola all'economia industriale
Oggi abbiamo un'altra grande transizioni in atto che il passaggio dall'economia industriale a un Altreconomia chiamiamola postindustriale per i per intenderci è un passaggio che provoca problemi enormi
La fine di una di una di un assetto industriale tradizionale tradizionale non può significare la fine dei bisogni di protezione sociale significa però la trasformazione di questi bisogni di protezione sociale se noi operiamo con una la consapevolezza di questa Commissione
Il sistema previdenziale del futuro può diventare un elemento fondamentale della secondamento di questa transizione in atto che certo non non avverrà invece se ci abbandoniamo totalmente alle forze del mercato
Grazie onorevole
Le azioni e ora come previsto diamo la parola l'onorevole Sartori presidente della commissione lavoro dalla Camera che ringraziamo ancora per essere venuti al nostro incontro
Dopo qualche
Ecco il mio sarà un intervento estremamente breve perché poi hanno pensato già ad approfondire i vari temi l'onorevole Pennacchi
L'onorevole
Smuraglia
Io spero sappiate che nell'assetto all'inizio dalla seconda metà del mese di giugno
La commissione lavoro dalla Camera ha iniziato un'indagine conoscitiva sul sistema dalla previdenza italiana
Molto opportunamente mi sembra viste poi le condizioni che si sono determinate in questi mesi
Indagine conoscitiva che sta per essere conclusa e che ci ha permesso di raccogliere una notevolissima quantità di dati di formazione di suggerimenti per una futura riforma del nostro sistema previdenziale
L'indagine è partita con l'obiettivo che dichiarato di raccogliere queste informazioni e soprattutto di porre le condizioni perché tutti i parlamentari e in particolare i membri della Commissione lavoro vediamo sempre
Fossero informati sulla reale situazione del nostro sistema previdenziale eresie consapevoli della necessità di una riforma
E perciò in grado di origine di ragionare su elementi oggettivi
Quindi che il progetto che oggi
Presentano i progressisti credo si inserisca puntualmente nell'ambito di un dibattito che tutti sentono di estrema importanza per il futuro del nostro Paese che ha portato i membri dalla Commissione lavoro ad impegnarsi con grande passione notevole disponibilità anche mettendo a disposizione il loro notevole bagaglio tecnico e culturale mi riferisco a qualche deputato in particolare
Credo di poter dire che pur non essendo ancora conclusa l'indagine sul sistema previdenziale qualche punto qualche anticipazione sui posso già dare almeno
A grandi linee
Abbiamo già parlato o per lo meno ha già parlato onorevole poi Pennacchi del consistente squilibrio finanziario
Che oltretutto è destinato a crescere nel tempo durante mille novecentonovantatré Linciano subito al bilancio statale circa sessanta mila miliardi
Un disavanzo che oltretutto adescata crescere poco per quest'anno mille novecentonovantaquattro e dovrebbe arrivare addirittura a settanta mila a settantatré mila miliardi a questo disavanzo già strutturale va inoltre aggiunta quel disavanzo determinato dalle sentenze la Corte costituzionale che porteranno un ulteriore aggravio
Per circa due mila cinquecento miliardi annui e per arretrati di circa due trentadue mila cinquecento miliardi capite bene quindi che la situazione estremamente critica
C'è poi una parte che riguarda le differenze tra il nostro ordinamento previdenziale e quello degli altri Paesi europei e questo emerge da diversi fattori
Come l'aliquota di salario riconosciuta per per ciascun anno di contribuzione l'istituto il pensionamento a Zanetta e altri che sono stati analizzati
Profonda approfonditamente nell'ambito di questa indagine
C'è poi il problema di tutti questi fondi pensionistici in Italia sono più di cinquanta cinquantatré se non se non mi sbaglio esattamente che logicamente pone il problema di a realizzare un effettivo processo di omogeneizzazione
Nel senso che a parità di obblighi devono corrispondono parità di trattamento
Questo che credo che sia uno dei punto fondamentali e poi c'è e si è evidenziata maniera assolutamente lampante l'esigenza di un rapporto diretto tra prestazioni e contributi oggi come oggi abbiamo un metodo che ha dato luogo a forme di sperequazione tra i lavoratori e che ha portato a trattamenti comparativamente
Più favorevole per coloro che hanno una carica non hanno avuto una cara attributiva in forte salita coloro che hanno avuto per fortuna loro una carriera brillante rispetto a chi ha avuto la dinamica retributiva
Più orizzontale e mi riferisco a coloro che hanno avuto carriere piatte
E questo riteniamo non sia corretto c'è poi il problema annoso delle pensioni di invalidità che tutti avete avuto modo di conosce attraverso i giornali proprio in questi in particolare in queste settimane e l'accentuato sbilancio della previdenza agricola determinato oltretutto dal fatto che esiste un è razionale assetto tra quella che è l'ente pubblico che accerta e riscuote i contributi mi riferisco allo scavo e lente che poi e a organi affetti la prestazione che all'INPS e anche questo
Punto credo necessiti di un intervento legislativo che consigliere nel suo complesso e le aliquote contributive ecco mi fermerei qui nell'elencare quelle che sono le considerazioni emerse nell'ambito di questa indagine ma non posso
Non dire che l'importanza dei problemi a cui ho fatto riferimento
Rende evidente il motivo per cui sia io che tutti i membri della commissione
Consideriamo fondamentale che il Parlamento non si faccia emarginare e pretenda di essere ascoltato nell'ambito della riforma o nell'eventuale ipotesi di riforma del sistema previdenziale
Evitando di a rinunciare a un ruolo che crediamo di estrema importanza sicurezza al pari il Paese riportante mantenendo il dibattito nelle giuste e opportune sedi istituzionali
Per questo io spero e auspico che alla conclusione della nostra indagine le proposte di riforma ne sono nostro sistema pensionistico da parte di tutti i gruppi parlamentari non soltanto dei progressisti
Vengano successivamente trasferite in Parlamento
E adeguatamente dibattute io vi ringrazio oggi aveva meditato e ho accettato tutto molto volentieri piano ci saranno anche altre occasioni per dibattere di questi e altre temi grazie grazie
A
Alla parola Betty leone della segreteria confederale CGIL io sono
Così almeno
Io intanto voglio dire che ritengo molto importante che si cominci a discutere veramente di contenuti
Su questa questione della previdenza e che si portino avanti delle idee sulle quali confrontarci noi come sindacato abbiamo fatto una battaglia che era quella di dire non vogliamo discutere di tagli ma vogliamo discutere di riforma questo per due motivi
Non solo per il più semplice da comprendere che è quello che non si può discutere di tagli alla spesa se non abbiamo alla spesa sociale se non abbiamo un Progetto
Ma soprattutto perché rifiutiamo che si pensi ad una modificazione della spesa sociale
A partire dalle compatibilità economiche piuttosto che a partire dalla società dai soggetti che dobbiamo rappresentare in quanto forze sociali
Questo è un'impostazione che noi non possiamo accettare e ne siamo convinti che di riforma previdenziale abbiamo un grande bisogno
Non per emergenze economiche condividiamo l'analisi che sta in questo documento anche ne siamo convinti che non c'è un'emergenza
Che certo ci sono anche problemi di pensare ad un nuovo equilibrio sostenibile del sistema previdenziale ma non c'è un'emergenza economica
Ma siamo convinti altresì che è urgentissimo la riforma previdenziale perché esiste un altro tipo di non di emergenza ma di realtà è profondamente modificata questa società
Sono profondamente modificati gli attori che si aspettano una risposta previdenziale
E non solo proprio per questa modifica per questa rottura anche di rapporto tra generazioni e tra sessi che si che sia in qualche modo per pre perpetrata anche nelle modifiche che noi abbiamo avuto ultimamente nel sistema previdenziale
Proprio in questa rottura che c'è stata ci può essere un momento Laura lo diceva io lo condivido un momento di rottura sociale forte la riforma previdenziale oggi deve essere un punto sul quale noi costruiamo una nuova questione sociale di questo Paese
Che è lì che in qualche modo ricongiunta tutte le fratture e le rotture le frammentazioni che ci sono nel mondo del lavoro perciò riteniamo importante questo momento e questo appuntamento
Ne siamo sostanzialmente d'accordo come sindacato
A ragionare su una riforma che pensi ad forme di flessibilità e non di rigidità
E a una riforma che punti ad un equilibrio sostanziale del sistema previdenziale a partire da una maggiore tra rapporto tra contribuzione e e prestazione
Noi stiamo lavorando su queste stesse direttive il sindacato ha già annunciato anche alla Commissione parlamentare
Che presenterà il ventuno in questo attivo unitario dei delegati CGIL CISL e UIL una propria proposta un proprio progetto su cui discutere
Qui voglio sottolineare alcuni problemi però che non possiamo dimenticare quando ragioniamo di questo il primo problema è questo
Se ne facciamo una storia di come ci siamo comportati rispetto anche alla riga le modifiche previdenziali alle emergenze che ci venivano proposte
E pensiamo alla storia per esempio della famosa riforma Amato noi dobbiamo dire che abbiamo avuto lì
Un modo di affrontare il problema sbagliato lo abbiamo avuto io credo come forze politiche come forze sociali mi assumo la la mia responsabilità come sindacato
Noi siamo arrivati ad un sistema che in qualche modo ha garantito il nucleo forte per noi dei nostri rappresentati cioè dei pensionati in essere e dei lavoratori forti
E per lo sport e diciamo per la platea politica di quelli che più potevano contare in una protesta sociale
Abbiamo invece abbandonato in qualche modo non solo i giovani ma anche tutti i lavoratori precari discontinui le donne tutti quelli che non avevano una forte contrattuali ITA quel tavolo
Noi non possiamo permetterci oggi che parliamo di riforma di fare la stessa cosa
Allora da una parte né dobbiamo tenere conto delle cose che ci vengono dette chieste dai nostri lavoratori e dei nostri pensionati ne riceviamo centinaia di fax ogni giorno che portano tre parole d'ordine non toccate i trentacinque anni
Non ci toccate il tasso di rendimento dateci un sistema che abbia regole uguali per tutti
Allora queste tre parole d'ordine io credo che le dobbiamo coniugare con la discussione sulla flessibilità che si faceva e andare alla sostanza di quello che chiedono che chiedono il Rispetto certo di quello che hanno avuto e lo dobbiamo coniugare con quello che da noi si aspettano gli altri però se vogliamo costruire questo nuovo patto sociale i giovani che entrano oggi a lavorare
I laboratori appunto che anche sono in condizioni di lavoro precario
Le donne tutti gli altri che vivono in questo mercato del lavoro sempre più flessibile allora noi dobbiamo sfuggire anche ad un altro rischio che io vedo molto
Nel dibattito che cioè sia dentro che fuori il sindacato di pensare che possiamo trovare una soluzione che tutta si possa giocare nel rapporto tra pubblico e privato dando una funzione alla previdenza cosiddetta private complementare per poter in qualche modo reggere un abbassamento del rendimento che è inevitabile
Io credo che questa cosa ci porta sostanzialmente alla stessa via di uscita che trovammo all'epoca di Amato
Perché ci porta difendere solo i lavoratori forti perché sono i lavoratori forti potranno utilizzare veramente la pensione complementare
Per a integrare un abbassamento del rendimento questo non sarà per tutti quelli che appunto non hanno contratti porti e non hanno condizioni tali da poter agire su una previdenza contrattura contrattuale come la chiamiamo
Questo è un punto di riflessione con questo non voglio dire che non dobbiamo pensare alle pensioni complementari dobbiamo evitare di pensare che questa sia la soluzione al problema dell'abbassamento del rendimento se vogliamo dare una risposta a tutti
Questi sono i due punti tecnici la discussione che io credo dobbiamo tenere presente quando andiamo ad un'analisi delle questioni
Io poi voglio dire qualcos'altro qui rispetti gli è stato detto noi oggi siamo un po'ad una svolta anche nel rapporto su questa discussione con la previdenza con il governo
Il Governo si è detto disponibile a don ad una riforma è vero bisogna sapere però che il Governo ci ha riproposto le stesse linee che Dini ha proposto la commissione parlamentare i contenuti rimangono fortemente distanti da quello che noi per
Siamo si debba fare per fare una riforma previdenziale che difenda le cose che io dicevo e questo è un punto d'altra parte i lavoratori stessi non si fidano di questo nostro non a caso stanno continuando a scioperare
Non a caso domani la Camera del lavoro di Milano insieme di Napoli scusate mi insieme alla CISL da lei e la UIL lo fa uno sciopero generale di un'ora per le pensioni i lavoratori non si fidano di quello che è successo
Pensano che sia possibile che noi arriviamo allo stesso compromesso con cui siamo arrivati alcuni governo Amato
Allora io credo che non si tratta solo di rimanere vigilanti di non abbassare la guardia
Si tratta di sapere che cessi un disse una nuova consapevolezza del Governo che non si può fare una riforma sociale senza le parti sociali ma che c'è un rischio grosso che si tenti di usare come con il governo Amato le parti sociali
Per accettare sostanzialmente un aggiustamento
Che oggi forse sa può in qualche modo salvare un nucleo forte
Ma che non ci salva netta nei dal futuro Almeyda la disgregazione sociale che produrrebbe una riforma previdenziale che non tiene conto appunto della platea sociale a cui si rivolge e che è una platea sempre più disgregata
Allora io dico che non ci basta solo avere più vigilanza ci basta noi dobbiamo continuare a lavorare con una presenza porte di dissenso rispetto alle linee che comunque fino a oggi
Non sono state smentite di riforma che il governo propone e soprattutto dobbiamo continuare a dire che è possibile avere un'altra riforma vere altre linee alternative qui c'è un tentativo di questo c'è una proposta che io trovo anche come movimento sindacale estremamente interessante molto vicino alle cose che noi e di cui noi stiamo raggiante stiamo elaborando bisogna però essere fermi su questi contenuti e sapere che su questi contenuti si vince solo se teniamo alta la tensione sociale nel Paese che è stata molto forte rispetto a questo problema
E noi dobbiamo sapere questo che possiamo contare su questo problema e non su molti altri oggi ancora sull'appoggio della gente a proposte che siano innovative che diano risposte a tutti
Grazie
Onorevole Mattioli vicepresidente del gruppo progressista dalla casa
Io avrei
Accettato una una configurazione del
Di questo pomeriggio di puro ascolto da
Parte di noi parlamentari nei confronti dei nostri interlocutori
Se non fossi molto preoccupato
E su questo concentrerò il mio brevissimo intervento da un rischio che io temo per
I progressisti
E su cui mi piacerebbe a vere qui un confronto con le rappresentanze delle forze sociali che qui sono presenti
Io non vorrei che noi ricca dessimo sull'errore già fatto del perbenismo di inseguire il perbenismo su una questione cruciale come quella degli anziani e dei pensionati
Questo è il rischio
Se noi ci mettiamo noi che siamo una forza politica non un istituto universitario noi ci mettiamo a dibattere su aspetti su cui facile trovare un largo consenso tra tecnici
Ma attenua o che ci sfuggano gli aspetti cruciali della vicenda che noi stiamo vivendo quali sono a mio modo di vedere con molta modestia
Non voglio assumermi competenze che non ho ma quelli che mi sembrano gli aspetti cruciali
Vogliamo accettare il cliché che ci viene fornito
Di un ministro un po'Perrone clientelare il ministro Mastella bacchettato finalmente dai ministri che parlano europeo
è questo il cliché che vogliamo accettare metterci in sintonia con questi discorsi
Oppure noi stiamo assistendo a un'altra cosa a un'altra cosa
E cioè il fatto che su un terreno cruciale come quello del rapporto tra
Gettito che viene dall'allungamento dell'età pensionabile
E creazione di nuova occupazione
Ministro Dini non ci ha fornito l'ombra di una giustificazione tecnica su questo terreno io non sono un grande esperto di questioni del lavoro mai conti ho passato una vita a farli e mi aspetto che chi produce delle affermazioni le corredi anche di dimostrazioni tecniche casi sono due o il governo alla scelta assume la scelta che è prioritaria la questione del risanamento del disavanzo comunque
Le questioni sociali si vedrà successivamente
I due milioni io ho più di disoccupati la disoccupazione giovanile la vedremo successivamente
E allora è comprensibile una logica che è quella dell'allungamento dell'età pensionabile aumenta il volume del gettito e poi si vedrà
Ma se il governo va in giro a dire lo ha detto durante la campagna elettorale passi lo continua a dire che vuole creare nuova occupazione allora io mi aspetto che mi si dimostri
Ma mi si dimostri in modo tecnico limpido e trasparente mi si dimostri
Che il la allungamento dell'età pensionabile
è ancora in vantaggio rispetto ai formidabili incentivi che poi si fanno si vogliono fare si vorranno fare per creare veramente nuova occupazione
Fintanto che questo non viene prodotto con una dimostrazione io con le mie conoscenze le mie competenze ritengo fatti con un po'di colleghi un po'di tecnici alcuni conti alcune valutazioni che è in perdita il discorso di pensare che si possano ugualmente incentivare nuovo occupazione e nel contempo allungare l'età pensionabile
Secondo problema ma come e qui
Qui si io ci metto un garbato amichevole una garbata amichevoli critica ai miei colleghi progressisti in ma qui sono in gioco dei valori
è sostenibile che una grandissima conquista scientifica e di condizioni sociali
Come l'allungamento della vita diventi un fatto di contabilità messo anche nella relazione Pennacchi come uno dei punti di cui si deve tener conto oppure questo è un elemento fondamentale un giudizio di valori certo ortogonale distanti Simo
Ha una classe politica un Presidente del Consiglio alla sua cultura che tutto è infatti Za dei giovani dell'immagine dei giovani colpevolizzando emarginando e se possibile
Distruggendo invece quella parte della società che invece minori
Vorremmo valorizzare la preziosissima competenza ricchezza di una società che valorizza la presenza degli anziani
è sulla base di questa considerazione insieme a quello del dibattito costi-benefici che non mi viene dato alla bilancio dell'INPS e degli altri enti previdenziali che non mi viene dato perché le cifre che mi vengono date sono cifre truccate lo sapete tutti sono cifre truccate
Chiederei che vengano almeno certificate da esperti internazionali male ritengo truccate
Allora miei cari colleghi progressisti io mi aspetterei che il punto centrale sia allora non inseguire questo dibattito
Da sede universitaria tutto dignitoso tutto interessante tutto positivo ma la questione politica è un'altra e cioè che qui c'è una scelta quando si aggrediscono i livelli non è retorica non è populismo sono i livelli di pensioni che sono la più della metà delle pensioni italiane inferiori
Al milione al mese quando si attaccano i livelli delle pensioni quando non si danno o si danno truccate le situazioni
Dei gli enti previdenziali allora emerge la verità la operazione politica che è quella del rilancio della dell'annuncio del grande sostegno al grande business delle pensioni integrative questo è la realtà politica su cui io credo che noi dovremmo fare una grande lotta il grande regalo che qui viene fatto alle imprese assicurative
Guardate io su questo nono atteggiamenti ideologici se qualcuno vuole arruolarsi a questa grande entusiasmo
Che sta prendendo il nostro Paese
Per liberismo e liberalismo io resto uno molto legato al capitolo quaranta della Centesimus Annus laddove sì
Denuncia con limpidezza che non sarà accerto una sistema di libero mercato capace di affrontare problemi ruggenti come quelli delle migrazioni
Io planetario o quelle degli anziani
Ma si assuma anche questa linea però allora se questo è l'obiettivo sequestro si vuol far passare allora non credo che si possano nascondere questo obiettivo dietro il fatto che prima schianti aderiranno i livelli delle pensioni con il taglio della contingenza con il taglio dei rendimenti in modo che la gente sia forzata a questo risparmio forzato per di più con un grande affare delle imprese assicurative
Noi due proposte le vogliamo fare
Una è che sul fronte del problema dell'allungamento della vita la risposta non può essere una risposta agli interna alla problematica previdenziale e pensionistica può essere solo una risposta politica
Marie proposta di riforma e cioè che con una parte i lavoratori dipendenti della contrattazione che si è che deve determinata dal protocollo del luglio del novantatré con analoghe strutture gli altri si giunga a costituire un fondo un fondo
In cui le la previdenza non c'entra nulla è una scelta politica una scelta che il Parlamento con legge deve fare un fondo per la costituzione della previdenza delle generazioni future in modo da sta c'è un fatto emergenziale certo c'è un fatto emergenziale se uno guarda le proiezioni negli anni ed è un fatto al quale noi o con me mi dobbiamo cominciare
Ora a far fronte e la seconda proposta è
Più flessibilità
Se c'è chi vuole andare in pensione in modo anticipato Pro prevediamo dei meccanismi in modo che la pensione poi possano adeguarsi all'età pensionabile ma questo in modo da poter dare una risposta che sia un tantino più seria al problema occupazione giovanile
Allungamento dell'età pensionabile grazie
Allora l'onorevole Rastrelli vicepresidente della commissione lavoro della carta
Ma
Noi abbiamo voluto
Questa iniziativa
Come ha detto prima l'onorevole Pennacchi
Per due semplici motivi
Uno quello per respingere l'atteggiamento del Governo che a mio parere conseguentemente
Alle promesse elettorali anche se poi ha dovuto fare una frenata
Tende ad affrontare il problema delle pensioni essenzialmente con Italia
Non so se questa prega con le organizzazioni sindacali
Sarà la prova dei fatti una cosa seria speriamo però sta di fatto che nel Documento di programmazione economica del Governo programmazione economica e finanziaria
Sul quale si baserà la legge finanziaria
Tutto lì
Fondato sui tagli alla spesa sociale
Voglio sottolineare che la spesa sociale in Italia è due punti inferiore a quella a livello europeo dei singoli Paesi europei primo punto secondo punto
Io credo che
Si tenta attraverso il taglio comunque anche attraverso eventuali misure di razionalizzazione di razionalizzazione e di riforma io voglio sottolineare questo obiettivo
Da parte del governo che lo vede esplicito questo tentativo in tutte le posizioni anche in quelle dei stamani mattina pubblicate sul giornale cioè in tentativo di ridurre il sistema previdenziale italiano quindi sistema previdenziale italiano pubblico a un fatto minimale residuale
Quindi quando si parla di sistema misto e anche noi parliamo di sistema Bur misto naturalmente pubblico e anche privato però qui si dice due cose completamente diverse
Perché una cosa è se il sistema pubblico rappresenta per dire tre quarti o i due terzi del sistema previdenziale italiano altra cosa è se questo si capovolge il tentativo è quello di capovolgere
La situazione
Faccio un esempio concreto perché di questo vorrei
Che questo fatto che sto per dire vorrei che emergesse di più proprio ai fini del fatto che si tenta a
Ridimensionare fino ad eliminare il piano piano gradualmente il sistema pubblico pensionistico mi riferisco all'indicizzazione all'adeguamento delle pensioni rispetto al costo della vita insomma qui dobbiamo dirlo con chiarezza perché tu puoi fare qualsiasi riforma che vuole
Puoi fare qualsiasi insiste razionalizzazione del sistema se però tendenzialmente o comunque elimini l'adeguamento delle pensioni al costo della vita praticamente nel giro di qualche anno progressivamente abbastanza rapidamente distrugge il sistema previdenziale
Faccio solo due esempi se non ci fosse l'adeguamento al costo della vita la pensione minima invece di seicentoventi mila lire sarebbe di trecentosettantaquattro mila lire relativamente agli ultimi dieci anni
La media delle pensioni inserì un milione trenta mila lire pensione di vecchiaia che è la più alta sarebbe di seicentocinquanta mila lire
Quindi evidentemente questo non è un problema che riguarda solo i pensionati riguarda soprattutto i lavoratori futuri pensionati ai quali gli si dice il ministro Dini va detto con chiarezza e questo non è stato smentito da nessuno
Si dice che il rendimento delle pensioni deve subire l'ulteriore taglio del venticinque per cento
Un ulteriore taglio del venticinque per cento
Per i giovani
Quindi i futuri pensionati accompagnato dal fatto che la l'adeguamento delle pensioni al costo e la vita non esiste più o comunque si riduce a poca cosa vuol dire distruggere il sistema previdenziale pubblico aggiungo il fatto
Fra l'altro perché bisognerebbe anche che ministri al governo parlasse anche di questo come si fa
Ad accettare
Che il rendimento delle pensioni scenda di fatto
Posso dimostrarlo non ho tempo
Ma di fatto scenderebbe al quarantacinque per cento rispetto a quella attuale facendo pagare facendo continuare a pagare lavoratori dipendenti il ventisette per cento di contenuti per cui uno che è in pensione ha pagato il ventisette per cento anche un po'meno perché i contributi sono mentali
E riscuote una pensione quella che
Teoricamente dovrebbe essere il settore privato teoricamente dell'ottanta per cento faccio solo una parentesi teoricamente
Perché le pensioni che sono effettivamente nei fatti legata all'ottanta per cento rispetto al salario settore pubblico sono il ventidue per cento
Di tutte le pensioni parlo dell'inchiesta comunque come si fa accettare il fatto
Che un giovane continua a pagare i ventisette per cento perché nessuno dice che si possano divenire i contributi perché se si riuniscono i contributi salta tutto il sistema perché pensionati voi quello di rettili chi le paga le pensioni
Allora come si fa a dire ai giovani siccome CPT misto di via dice bisogna garantire le nuove generazioni come si fa a dire continuato a pagare il ventisette per cento e poi quando andate in pensione avrete i quaranta e i quarantacinque per cento
Non rivalutabile perché tendenzialmente si tende a ma lo si è visto in queste settimane in questi giorni a eliminare la scala mobile
Allora siccome stamattina ancora dopo l'incontro fra governo e sindacati leggo sui giornali che si vuole congelare la scala mobile nel mille novecentonovantacinque eccetera eccetera Rio noi siamo
Contrari a questo fatto che sarebbe veramente una cosa
Inaccettabile
Poi voglio dire il fatto che si dice non si garantisca nemico si garantisce la mia attenzione la scala mobile così come oggi così come oggi è già differenziata rispetto alle fasce di pensione è già differenziata cioè
Sopra un certo livello di pensione la adeguamento non è al cento per cento ma l'ottanta per cento settanta per cento quasi inadeguato ci può ripetere non lo so così eh
E guardate io che ero dirigente sindacale quando il governo non faccio nomi un ministro propose che l'indicizzazione fosse portata al cento per cento per tutte le pensioni a tutti completamente per tutti i livelli di pensioni non ci opponemmo
A questo fatto quindi io sottolinea ancora una volta il l'attenzione che ci deve essere all'indicizzazione non nelle proposte e facciamo come progressisti federativi questo punto è importante perché se non c'è questo salta tutto
L'arte due aspetti e poi chiudo rapidamente riguardano due punti che sono essenziali diciamo che è l'anima della proposta che noi facciamo
Una
E quella delle regole uguali per tutti l'omogeneizzazione dei trattamenti anche qui però questo ormai l'accettano tutti bisogna vedere poi nel merito che cosa vuol dire home utilizzazione dei trattamenti perché se l'organizzazione dei trattamenti non è correlata
All'equilibrio del sistema e non è correlata collegata all'equilibrio dei fondi allora dominazione trattamenti non ci sarà mai
E quando si parla di omogeneizzazione dei delle regole più che dei trattamenti delle regole anzi
Quando si parla anche dell'equilibrio del sistema dell'equilibrio dei bilanci questo vuol dire bisogna andare a vedere anche fondo per fondo certa a cominciare da quello dei lavoratori dipendenti che comincia a essere progressivamente in grande in grave passivo
Ma si può mettere tutto sullo stesso piano
Si può mettere tutto sullo stesso piano per esempio il fondo dei lavori dei lavoratori coltivatori diretti coltivatori diretti coloni e mezzadri che su tre mila miliardi di entrate all'anno ne escano dodici mila miliardi
Chi interviene qui si può è pensabile rilevare la pensione ai coltivatori diretti o tagliarla allora c'è un problema appunto di vedere nelle regole e nelle qui dove il rilancio e poi come si fa a a di come dire a contribuire che non è poi a un certo punto non è più previdenza allora diventa assistenza
Allora bisogna vederlo perché non è vero che è solo un problema contabile la separazione dall'assistenza dalla previdenza non è vero
Perché è un problema per mettere in evidenza che non è giusto che l'assistenza sia pagata dai contributi previdenziali
L'assistenza desse pagata
Dalla collettività
L'ultima cosa e chiudo salve
Riguarda appunto questo è un punto cruciale che che io voglio mettere in evidenza della relazione è stata fatta riguarda una modifica sostanziale delle nostre posizioni appunto introdurre il sistema a ripartizione la capitalizzazione
Un conteggio a capitalizzazione cioè le prestazioni pensionistiche sono più strettamente correlate ai contributi Caverzan anche questo però dobbiamo dire con chiarezza una cosa perché non siamo delle sprovveduti
Questo significa che mettiamo a nudo una cosa che deve essere messa a nudo che sta anche alla base dell'eolico dei dei dei bilanci e dei fondi previdenziali
Ma senza stabilire dei criteri di intervento di solidarietà che devono uscire anche all'interno del sistema previdenziale pubblico essenza stabilire dei criteri di solidarietà che proviene dallo Stato noi faremmo un grosso dando per esempio a tutti coloro che non hanno i contributi e non l'avranno nemmeno domani addirittura per raggiungere il minimo di pensione
Quindi avremo un crollo quindi non possiamo separare delle cose
E poi
Quando si parla anche di pensioni di invalidità insomma dobbiamo vedere quella che solo le pensioni di invalidità di carattere previdenziale e quelle che sono di carattere assistenziale una proposta che facciamo al ministro Maroni è questa perché il ministro Maroni non prende una non fa un provvedimento e toglie le competenze al ministero degli Interni per quanto riguarda le pensioni di invalidità civile cosa c'entra il ministero degli Interni quindi anche qui
Possiamo cominciare a introdurre un una una una cosa di riforma ultima cosa tutti missiva davvero
Poi lo spazio per le pensioni complementari cioè ci deve essere ma insomma giustamente diceva la relazione attenzione
Non siamo fessi qui si può fare un'altra operazione ci vuole sostituire faccio parla del quarantacinque per cento che poi c'è la scala mobile diventerai quaranta diventerai trenta poi scompare e chiaro coi la pensione previdenziale diventa la pensione complementare
Diventa quella sostitutiva e così senza Lillo piano piano si è privatizzato il sistema previdenziale facendo un danno alle casse dello Stato e facendo un danno ai cittadini italiani grazie
Stelle e alla parola il segretario generale della UIL Larizza
Innanzitutto chiedo
Al Presidente al momento in cui non supero mi avvicino al superamento del limite di tempo di richiamarvi immediatamente perché sfilano domani il tema e
Così Complesso
E così delicato e negli ultimi tempi
Se mi consentite diventato anche pericoloso
Che forse non è mai sufficiente discutono per cercare di trovare
Una soluzione
Io vi dico subito
Facendo prevalere le per un secondo diciamo la mia
Natura politica rispetto alla
Al lavoro
Vero mio che è quello di sindacalista che io sono una fase in cui sono estremamente estremamente preoccupante politicamente preoccupante
Per gli errori evidente al Governo e cerco di né qualcuna
Per i possibili errori
Dell'opposizione e cerco dire qualche altra ragione
Noi ci troviamo in una situazione
Che peggio non si poteva creare
Peggio non si poteva creare per un atto
Io non so se di leggerezza di disattenzione
Ci duramente delle responsabilità del governo
Che ha presentato una manovra con una
Equazione per molti aspetti vincolante
Fra
Finanza
E azione sociale
Oggi è sì una società se siamo previdenziale
Questo vincolo che ha determinato non so con quali suggerimenti e con quale consultazione ha creato una situazione alla quale
La strada più facile per tutti noi
Sarebbe quella di semplificare lo scontro
Fra un governo che sbaglia
è un soggetto sociale il sindacato che c'ha ragione per vedere che chi le vince il suo scontro evinciamo prima di cominciare perché l'errore così clamoroso e la protesta dei cittadini italiani è così diffusa che m'cioè non si comincia nemmeno si vince prima di cominciare
Ma dobbiamo sapere cosa vuol dire però questo qua
Non hanno sapere cosa vuol dire
E ve lo dice una persona che credo non sia stata secondo a nessuno nell'impegnarsi per evitare questa scelta del sindacato questa scelta del governo sbagliata sul piano politico sbagliano l'azione sociale sbagliata nei conti economici
Perché la cosa anche più grave sbagliata nel conto economico
è vero che noi abbiamo avuto un momento di pausa che non è la soluzione
Tutt'altro
Nel confronto con il Governo momenti in cui il governo
Accettò una tesi di buon senso elementare
Che poneva l'alternativa vera che c'erano sopra
Ho i tagli quindi alla mutilazione del nostro sistema sociale senza riforma
Con la riforma
Quale elemento di necessità e aggiungo di urgenza che tutti avvertiamo valutando dopo gli affetti
Finanziari di questa riforma senza per costituirne i valori a priori perché l'errore del governo è stato questo indica la quantità il settore che doveva pagare la previdenza e gli strumenti con cui realizzarlo
L'età di anzianità di vecchiaia non faccio l'elenco che li conosceva a memoria non abbiamo invertito questo tema
Però il problema di un equilibrio di una legge finanziaria
Che nell'ambito del risparmi anche se non già detto vincolante fra risparmi e nuove entrate
Comunque comunque prevede
Dell'entità sostanzioso sul piano dei risparmi
La spesa pubblica
Compreso il settore la previdenza
E poni a tutti
Non ci dimentichiamo che noi dobbiamo giocare la partita al nostro Paese stando pure attento un po'ha interessi anche esterni che ci fosse l'interesse legittimo esercitare in tutto il sistema occidentale dove c'è la democrazia di mercato cioè sui comportamenti governi sull'affidabilità sulla tenuta sulla serietà delle manovre
Bene noi ci troviamo in questa situazione un percorso
Possibile
E percorribile
E soluzione estremamente complicato
Abbiamo già cominciato a studiare
Possibili
Elementi di riforma del sistema previdenziale
E abbiamo cercato di valutarne gli effetti con gradualismo sapendo che c'è una differenza sostanziale anche rispetto ai diritti e legittima tesi fra coloro che hanno non solo da cinquanta anni in su quell'area coloro che hanno quindici anni di azionata contributiva da un cercato pure di calcolare gli effetti delle riforme
E fermo restando un punto che personalmente considero intangibile
Perché il vero punto di crisi sociale prima ancora che finanziario
Quello da salvaguardare il requisito la pensione di anzianità i trentacinque anni
Che per mille ragioni nel mille novecentonovantaquattro un può essere spostato manco di un giorno
E se sa accettare niente ma dicendo del gesto discutiamo abbiamo cercato di fare valutazioni sulla discussione sul resto
Il gettito finanziare il risultato finanziario è estremamente modesto
Cioè anche per argomenti che bisogna assolutamente affrontare se siamo evidenziati Aliano devo cercata valutari gli affetti diverse riforme e assoluta non c'è rapporto fra gli esiti novantacinque perché questa è l'altra modelli ma maledizione la scadenza novantacinque
Fra gli esiti di queste riforme
E gli obiettivi della manovra finanziaria il vincolo delle quantità nel tempo mille novecentonovantacinque
Per cui potremmo trovarci nella situazione in cui il percorso e utile
Anzi è necessario
Cindy lì individuano i lineamenti di una riforma possibile praticabile
Riconosciuta necessaria dagli stessi lavoratori
Che nel tempo che nel tempo concentra equilibri che allo stato dei fatti non sono più garantiti
Ma che non dai risultati ben mille novecentonovantacinque
E allora ci potremmo trovare nella situazione anzi ve lo dico e matematico e matematico
Che ho questo punto
Che peraltro da molti da troppi in Italia fuori dalle stato considerato qualificante dell'azione di governo sulla previdenza
Salta e si trovano altre fonti
L'equilibrio
Oppure questo punto resta un punto imprescindibile ho considerato tale
E la credibilità del governo
E arriveremo al contrasto sociale più netto
Perché tra l'altro per dare una risposta finanziaria
A questa manovra si dovrebbero toccare i più unti più delicati più delicati del sistema previdenziale
Il recupero
Dell'erosione delle pensioni che minimo quell'attesa di novembre
Si dovrebbe toccare e spostare
La pensione anzianità del trentacinque anni dopo due anni di fatto di blocco
Che c'è stato
Insomma entreremo veramente in un clima uno alla temperatura associata fare saltare tutti i termometri
E all'aldilà
Delle cose giuste che si dicono io mi sento Dante alcune Sud accorda un sorso accordi ad esempio
Io dico che dobbiamo avere ognuno di noi cioè i valori che si porta dietro ci sono principi da salvaguardare
Forse abbiamo cercato di video Annalisa demarcazione fra i valori sentimenti insomma quando si parla di un modello di società che naturalmente e obbligatoriamente dobbiamo cercare di costruire secondo principi di equità giustizia ma anche se anche secondo calcoli economici perché altrimenti diventiamo un altro Paese
Rispetto anche ai problemi che tutti trattiamo ha cominciato a quello dell'occupazione
Che personalmente riterrei sciagurato accoppiare ai tempi di lavoro o all'età di pensionamento
Paesi che hanno problemi meno Dinoi
Da questo punto di vista non che io proponga quella cosa a noi dall'elezione tra diritto a sessantasette anni e hanno problema occupazionale meno il problema nostro è quello dello sviluppo la qualità e diffusione non
Ma ora ora il governo ci ha messi in un imbuto sciagurato
Il Parlamento ha già provando il piano di programmazione economica
L'abbiamo trovato una fase di pausa nella pacificazione sociale
Pausa non soluzione pausa
E ci troviamo con dati sociali ed economici assolutamente non conciliabili fra loro
Qua
Qua
è una questione credo
Siccome io
Potrà essere accusato mille cose certamente devono essere
Un sostenitore né di maggioranza né di vede così questo genio dico che
Forse una di quelle occasioni in cui
Il giudizio del governo è facile perché io ero là commesso sono clamorosi e il rischio diventa prepararvi
Ma dobbiamo sapere tutti qual è il comportate in cemento che si assume nei confronti di un fatto che sta sul tavolo non si può rimuovere non si può rimuovere
E nei confronti
Delle conseguenze dalle nostre scelte
Io
Sono fra quelle che difendo fino in fondo non alcuni valori alcuni diritti
Non dei Galati collegata fatte reale condizioni di vita di milioni di cittadini italiani che vivono del proprio lavoro e su questo non si discute
Però i fatti i conti la realtà i tempi
La manovra stanno tutti lì tutti non è fra vent'anni
Già la prossima settimana siamo
In questa zona
In questa zona
Nella quale ciascuno di noi cerco di noi deve assumersi
Responsabilità noi
Io dico non nascondo metro anche in una certa difficoltà quasi con me stesso sapendo perfettamente che alcune cose bisogna difenderle perché sue giuste
E sapendo perfettamente
Che di fronte a queste maledette scelte del governo
Che sono diventate una trappola anche per lo stesso governo
Non si riesce no allo state fatte individuare una soluzione a meno che a meno
Non si cambi una parte fondamentale dalla struttura stessa
Dalla manovra di Pollica nome o meno che non si mette conto uno scontro o lo scontro vero
Che rischierebbe
Di essere anche la scorciatoia il chi vince lo scontro già si sa chi lo vince
Bisogna vedere cos'è il dopo perché lo vince il dopo che le forze politiche dopo che le forze sociali il dopo per gli interessi saggezza
è una situazione difficile e io non invidio
E difficile per noi perché non dobbiamo difendere alcune cose
Senza demagogia ma comunque forza determinazione su alcuni punti senza flessibilità
E difficile
Però forse opposizione che si candida come alternativa di governo
E che non può limitarsi a dire carta vince carta perde
E io credo che chi ha studiato 'ste cose soprattutto in questi giorni
Questa riflessione sicuramente
Le farà
Questa è l'impressione tra noi ci stiamo lavorando
In questi giorni in queste ore senza interruzione per arrivare sta appuntamento all'Unipol ci si sposta la di qualche giorno perché all'altro c'è stata pure questa strana comunicazioni
Che aveva messo tutti in imbarazzo dice il lunedì il Governo precedente al sindacato la legge finanziaria siccome si esclude che la legge finanziaria congelato i soldi abbia puntini puntini puntini
Se c'era una sola lira in materia previdenziale vuol dire che le moto che stiamo parlando in questi giorni oltre che ci trovavamo con la settimana di tempo dopo nella stessa situazione di ieri
Forse non si non sarà così forse sperava portati verso il giorno però il ponte questi io
Naturalmente sono perfettamente consapevole che posso aver detto un cumulo di errore e soprattutto possa aver detto cose che non sono condivisibili
Però usato la massima sincerità di cui dispongo e la massima onestà di cui sono capace
Per cercare illustrare nella sede dei progressisti del maggiore
Partito di opposizione che via dal governo quale quale il mio punto di vista rispetto ad una situazione politica sociale finanziaria de lì cattivissima
Sulla quale io credo può alla fine ciascuno sarà obbligato a misurarsi con se stesso ringrazio
Ringraziamo Larizza per questo intervento anche appassionato mi è rimasto il dubbio su chi vince lo scontro no organizzazione applausi allo scontro e io lo mammella scontro se fosse
Sulla partita manovra completata presenta al governo e difesa al sindacato vinciamo noi prima di cominciare non è questo il punto è il messaggio così era quasi non è questo il punto è chiaro è chiaro il senso del discorso
E ora la parola il senatore Vigevani chi esegue per il gruppo progressista del senato la Commissione finanze
Ma io mi scuso subito con qualche collega del Senato
Nel gruppo progressista se ripeterò alcune cose che vado che ho detto qualche giorno fa in una nostra riunione e dico da qualche tempo
Io ho avuto la
La sensazione è la quindi esprimo su questo l'apprezzamento che alla nostra riflessione su una questione di grande rilievo
Ha messo lì quello che dal mio punto di vista costituisce uno dei cardini
Della riforma necessaria del sistema previdenziale
Quella che con con Vittorio Foa potremmo definire la mossa del cavallo quello che scombina i termini per i quali siamo soliti ragionare su questa questione
Ed è l'introduzione in uno schema per costruire un'ipotesi di riforma
Che deve essere assolutamente discussa col maggior numero di persone prima di diventare Progetto disegno di legge
Quella di introdurre nella nei pilastri del del sistema nuovo che vogliamo costruire la libertà di scelta
Questa è la vera variante
In rapporto ad altri due elementi che tuttavia non sono nuovi sono un patrimonio di seppure spesso contraddetto poi nei comportamenti reali della riflessione della sinistra del sindacato che sono rappresentate da quella che con il linguaggio nostra definita all'armonizzazione dei sistemi
E l'altro con la la ridefinizione la messa a punto della principio di solidarietà che deve governare un sistema complesso che riguarda milioni di persone milioni di lavoratori e sistemi tra loro diversi e anche di interessi diversi come sono quelli ad esempio degli interessi che a volte sono divergenti per la situazione di fatto all'interno del lavoro dipendente e tra il lavoro dipendente lavoro autonomo e libero professionale
Però vorrei dire subito per favore non confondiamo libertà di scelta con flessibilità
Libertà di scelta è una cosa e flessibilità anche perché flessibilità presso la gente ha un connotato negativo
è una parola d'ordine che non è nostra attiene al governo dei processi di organizzazione del lavoro dell'impresa e così via è un entrare un'uscita e a mettere in cassa integrazione usiamo la parola propria libertà di scelta
Un sistema che consenta dati alcuni requisiti
Alla gente a un certo punto di poter scegliere se andare o non andare in pensione
Accompagnando questo ovviamente con i criteri in grado di stabilire che il sistema regge
E che la scelta sia effettiva nel senso che non c'è un andare c'è un andare tra diverse convenienze
Tra diverse opportunità se vogliamo che il sistema offra la libertà ma sia anche sostenibile da un punto di vista di compatibilità finanziarie
Che non riguarda soltanto i dati macro economici ma riguardano la sopportabilità da parte i lavoratori dell'onere che grava su di loro rispetto ai contributi che salario non è altra cosa sarà indiretto mai retribuzione
Però per introdurre questa lana la seconda ragione per cui avevamo chiesto di intervenire
Dovendo parlare avere il consenso di
Io parlo di milioni di persone poi se ne raggiungiamo cento mila o mezzo milione vedremo c'ha un ruolo fondamentale dell'organizzazione sindacale in questo che autonomamente ovviamente secondo i suoi criteri sarà in qualche modo tenuta a parlare
Ai lavoratori prima di prospettare anche da parte del sindacato le scelte che il sindacato vuole proporre
Per avere il consenso però non bisogna
Dire quelle che a me la dico così con
Voglio dire una parola più forte evitare di dire inesattezze
Perché per formulare un'ipotesi di riforma bisogna che la gente sia convinto che c'è bisogno di riforma
Io ho sentito anche qui delle valutazioni sullo stato della situazione che non mi convincono e delle quali divergono
Non è vero che il sistema attuale presenta lo diceva lo si diceva in un'introduzione delle difficoltà no in crisi
Che se fossero delle difficoltà il sistema resti in piedi si adotta qualche correzione il sistema il sistema è in crisi
E va riformato
Perché altrimenti è difficile spiegare alla gente tutti i cambiamenti anche una dose rilevante di modifica delle situazioni in essere e delle attese per quote di lavoratori parlo di lavoratori dipendenti
Che se si trattasse solo di difficoltà non capirebbero perché per le attese le attese verranno meno
Voglio dire ad esempio che nel mondo del lavoro dipendente non esiste soltanto una questione rilevante per la quale vi sarà trovare le gradualità ma le certezze nei tempi per armonizzare il sistema esiste anche del lavoro privato
Esistono situazioni differenze profonde con fondi speciali che riguarda lavoratori forti attrezzati combattivi parlo degli elettrici dei tranvieri inviate e non solo dei dipendenti degli enti locali dei ministeri e così via se armonizzi
E regoli siccome fuori dalle pensabile che si armonizza in alto la normativa
E il problema si propone
Si propone non per quelli che hanno maturato i diritti che vanno rispettati ma per i lavoratori attivi di oggi il problema
Dell'abbandonare delle attese che l'attuale sistema offre è un problema rilevante
Allora la situazione è critica è il sistema va riformato almeno per due ragioni fondamentali
Questo è un sistema costruito seppure con correzione abbastanza significative nel tempo attorno al mille novecentosettanta
Allora che i lavoratori attivi rispetto alle pensioni erano in un rapporto all'incirca due uno
E il tempo di fruizione della tensione attorno a quegli anni era di sette otto anni mediamente adesso la tendenza è all'uno a uno e al tempo di godimento di vent'anni
La struttura non regge nemmeno di portare la quota di contribuzione da prelevare dalla retribuzione i lavoratori a livelli insostenibili per i lavoratori in attività
C'è anche una ragione circa il calcolo io condivido da anni l'idea della separazione di assistenza e previdenza
E del fatto che non si può far carico al fondo alla i conti del bilancio della previdenza gli oneri che derivano dal da forme di assistenza
Però anche qui attenti
Che i dati scorporando la vera e propria esistenza non sono così positivi come si tenderebbe a dire si dice spesso se scorporare Asimo anche dal Bilancio della previdenza
L'uso che si è fatto per anni della residui attivi ad esempio del fondo assegni familiari dei lavoratori
Nell'ordine migliaia di miliardi il fondo dipendente dei lavoratori dipendenti sarebbe andata in crisi già alla fine del mille novecento degli anni ottanta se non avesse prelevato e continuasse a prelevare
Risorse gigantesche dai residui del bilancio degli assegni familiari
E qui ne approfitto per dire che se nella riforma riflette sì ma anche sulla destinazione in parte diverso nel fonde per fare da sinistra una politica per la famiglia per i figli per il sostegno che o non sarebbe mai dotare sì anche di questa cosa a latere diciamo del l'impegno per la riforma previdenziale
L'altra questione riguarda le previsioni del futuro circa le dinamiche occupazionali
Beh a
Insomma
Ma che possiamo mettere nel conto
Di un'ipotesi
Più
Più forte e più più adeguata di un nuovo sistema previdenziale e le promesse del milione di posti di lavoro di Berlusconi
E non è che possiamo aspettare beffe Giannone permettano il conto come dire siccome ci sarà un milione di posti di lavoro che non ci sarà rifacciamo i conti per vedere quanto in termini di gettito ai fini del bilancio previdenziale da cui proveniva ma non è questo il punto
Il punto è e qui c'è una divergenza con Mattioli se ho capito
Che le dinamiche a meno di ipotizzare cose che non ci sono credo in nessun Paese al mondo dinamiche di sviluppo dell'ordine annuale del quattro cinque per cento
La relazione tra sviluppo e crescita occupazionale non è più quella che ha caratterizzato un secolo
Ma siamo nell'ordine del resto da questo punto di vista potremmo utilizzare ma io sconsiglio anche questo utilizza un non brillantissimo documento come quello della documento dalla previsione programmatica per il triennio che il Governo ha sfornato poco tempo fa e una volta tanto raccontandola
Meno falsamente la storia dei prossimi tre anni fa anche giustizia di queste previsioni
La dinamica occupazionale nel triennio lo zero virgola uno mi pare se non ricordo male e c'è una crescita secca di disoccupazione
Beh allora
Voglio dire al prossimo triennio non parlo dei prossimi dieci anni gli esercizi al due mila venti al due mila quaranta parlo di situazioni in cui i piedi anche i necessarie ottimistico
L'unico ottimistiche ipotesi previsione di crescita non ha una tradizione in termini occupazionali
Oppure di masse retributive derivante dal lavoro dipendente che può anche suddividersi in più compatti ma con una massa retributiva che resta quella se il lavoro si redistribuisce
Da questo punto di vista la questione non non c'è differenza è diverso invece sulla su come creare occupazione redistribuire il lavoro questo fa differenza nei prossimi anni allora da questo punto di vista allora occorre commisurare
Come dire questi tre
Ma ritorno e concludo perché non la voglio fare lunga sulla questione della libertà di scelta allora bisogna dirla tutta e fino in fondo
Io ho sentito qui la compagna della segreteria della CGIL che ha messo i vincoli
Circa quello che dicono chiedono i lavoratori se si condivide la libertà di scelta bisogna avere l'onestà politica intellettuale di dire che il coefficiente non resta quello
Non si può dire
Che si può andare a partire dati requisiti minimi in pensione per scelta degli individui da una certa età in avanti e il il rendimento del coefficiente al due per cento al no no
Varia in funzione degli anni di ciascun anno e si può fare una scala di incentivi e di disincentivi che sotto il due per cento e al limite può superare il due per cento questa scarna
Appunto perché l'insieme la libertà di scelta comporta anche il prendere atto che si ci vai prima trendy in misura più che proporzionale meno
Ora queste sono scelte del quale allora bisogna sapere se noi siamo pronti a immaginare salvo derivi sconti dall'agente tra le due cose che sono sul piatto
Da parte del governo
Vi rinunciano vi rinuncia non lo so governo messo lì sessantacinque anni all'una e mezzo di coefficiente di rendimento io sono per non dire assolutamente di no e all'uno e all'altro introduco questo ma il coefficiente di rendimento porci l'aria ripeto dall'uno virgola al due e mezzo per ogni anno per blocchi di anni cresce e ciascuno fa i suoi conti
Concludo con degli esempi che cent li abbiamo presenti ciascuno di noi può fare
Io mi sono trovato in questi mesi anche durante le vacanze la gente che chiede come va a finire
E vi dico subito
Che non ho trovato nessuno
Anche in attività pubbliche come dibattiti sui festival che posto di fronte
All'alternativa semi io ti offro la libertà di scegliere
Tu devi però sapere cosa questo comporta oppure sul blocco celato il prolungamento obbligatorio per tutti
Della l'età per il pensionamento
Io non ho trovato nessuno che abbia detto preferisco che ci sia un'età fissa ma quel rendimento quello è preferisco avere la libertà di scegliere io
E poi coi conti dei vari rendimenti ci faccio i miei conti a casa mia col mio stato di mie condizioni di salute di reddito di famiglia e faccio la scelta beh se lo facessimo noi
Se la facevano da stilisti progressisti sindacato questa sarebbe un modo di parlare a milioni di persone per la prima volta diversamente da un po'la libertà che concepisce la libertà
Come quella di evadere eludere fare gli abusivi inquinare l'acqua e tra queste la libertà che propongono le avremo una ben altra libertà da proporre a milioni di persone
Grazie diceva che allora faccio il punto li nostri lavori
Io qua segnato l'onorevole cocci del gruppo di Rifondazione Comunista il segretario generale della UIL pensionati Miniati della Spi Cgil mini Elli
Minelli Pegoraro presidente dell'Associazione pensionati della Confederazione degli agricoltori e poi chiederei a giugno di concludere i nostri i nostri lavori
Quindi se non ci sono altre non avendo altre richieste di iscrizione io proseguirei in questo in questo modo se c'è qualcun altro che vuole intervenire
Me lo fa sapere l'onorevole cocci
Dunque pur non avendo letto bene il documento che ho avuto solo oggi
Ma che nelle sue linee essenziali è stato presentato con una relazione
E quindi in larga misura credo di averlo intuito
Gran parte del contenuto mi pare di condividerne
Larga parte di questo
Soprattutto laddove
Considera ribadisce
Che uno dei principi fondamentali del nostro sistema pensionistico debba essere
Il la sua ispirazione a al criterio di ripartizione questo lo dico perché mi pare che
Sì seppure la proposta avanzata un po'prima della campagna elettorale nel corso della campagna elettorale
Sulla
Possibilità di introdurre nel nostro sistema il cosiddetto modello previdenziale cileno seppure questa ipotesi non abbia avuto molta fortuna in sede
Mi pare che sostanzialmente questo modello si vada affermando entrando dalla finestra intanto c'è stata una caduto notevole
Agli occhi dei contribuenti di immagine del nostro sistema previdenziale pubblico
Quindi di fatto come una delle conseguenze di questa caduta d'immagine c'è un rilancio della previdenza privata
Che funziona con il criterio della capitalizzazione non è solo un fatto di natura ideologico ovviamente ma è la considerazione peraltro riscontrata in sede di audizione alla Camera deputati
Che in un sistema previdenziale maturo
In una società che ha i connotati della mostra con una forte presenza di anziani
Il problema il regime pensionistico non può che essere fondamentalmente a ripartizione
Partiamo da qui però dobbiamo anche sottolineare alcuni elementi di squilibrio che venivano citati nel corso del del dibattito e nella stessa relazione sono fattori di carattere demografico occupazionale
Mi sono grandi problemi di equità proprio interno problemi riempimento
Qualche volta si pesca qua e là anche nelle cose che diciamo noi qualche contraddizione tra la necessità di introdurre criteri di equità e dall'altra la necessità di non creare un forte dislivello distacco
Tra alla retribuzione percepita al momento in cui uno va in pensione e la pensione
Quindi possono esserci dei degli elementi di non completa assonanza in queste questioni
Ma vi è soprattutto su questo dibattito il problema di assegnare alla
Alla popolazione anziana del nostro Paese
Un ruolo sociale che mi pare sfugga alle analisi del governo il quale riconduce tutta la questione ad un fatto puramente contabile sarebbe un errore io sono d'accordo con maggiori su sarebbe un errore gravissimo scendere su questo piano
Perché questo porterebbe insieme agli altri input del Governo a ad una vera e propria frattura tra generazioni
Cioè se nell'azienda Italia
Il reparto anziani è considerato come un reparto a perdere prima o dopo tutti quanti ci convinciamo nella società magari anche in famiglia che questo reparto da tagliare quindi occhio a non cadere in questo problema
Che è un problema e chiudo per definizione Complesso nel senso che ha diverse nazionalità una di queste economica ma guai a noi se ci fermassimo solo a questa anche delle razionalità di carattere sociale di carattere politico quindi per la sua complessità è un problema che merita di essere affrontato attraverso un largo e unitario concorso di forza
Guai a noi se restringersi ma la nostra il nostro lavoro su questa questione
Abdu un asso ad un diciamo così a una logica soltanto numerica
Possiamo cogliere direttamente il problema delle pensioni oggi interessa circa quattordici milioni e mezzo di cittadini direttamente ma quanti altri cittadini si accingono ad essere pensionati quindi diciamo che è una prova è un problema di una vastità enorme forse il più vasto che abbiamo nel Paese
Detto questo guai a noi se non coglie Simo questa rilevantissima portata del problema per cercare di rilanciare da questo un modello di democrazia diverso modello di governo diverso
Cioè i progressisti hanno la possibilità su questo problema di ridefinire il concetto
Di definire le forze in campo
Guai a noi se per esempio limitassimo lo schieramento nell'arco delle sole forze politiche non coinvolge Simone altre forze sociali soprattutto i sindacati
Guai se non approfittassimo delle competenze di molti altri soggetti qui davvero rischieremmo di produrre una frattura tra partiti e società più larga di quella che c'è
Quindi io credo che
Dovremmo uscire da questa iniziativa di questa sera
Attraverso un impegno di una prosecuzione
Unitaria più unitaria operativamente unitaria
Nel senso non so se è possibile da qui individuare criteri per gruppi di lavoro larghi ripeto non soltanto pescati all'interno
Del dei gruppi parlamentari gruppi di lavoro che oltre a ridefinire a comporre meglio un progetto di massima
Credo debba elaborare nel più breve tempo possibile una vera e propria legge quadro sul problema delle pensioni che coniughi pensioni problemi sociali la terza età
E viti nelle sue linee di fondo di snaturare la natura essenziale del nostro sistema pensionistico e soprattutto anche qui riprendo in prestito
L'intervento parte l'intervento e-mail editi che si crei una frattura sul mercato del lavoro
Tra quelli che fino ad oggi potevano essere considerati pensionati e i giovani che sono alla ricerca di un posto di lavoro quindi voglio dire criteri di flessibilità come diceva Vigevani non criteri espressi non lo so discutiamone anzi avrei delle mie idee ma non è questo il caso la circostanza per confrontarmi
Discutiamo nell'essenziale è che si tenga conto appunto della portata complessiva
Grazie Miniati segretario UIL pensionati
Beh io credo che
Le motivazioni per le qualità e al gruppo dei progressisti ci attendiamo una battaglia strenua su contro qualsiasi ipotesi
Di rimettere in discussione anche marginalmente
La scala mobile sulle pensioni sono state ampiamente fornite non c'è ritorno assolutamente sopra
è stata chiesta collaborazione più in generale io sono a offrire collaborazione sono anche a chiedere chiarimenti
Io per esempio questa dentro chiara la discriminante tra capitalizzazione ripartizione
Non ho capito forse è colpa mia
Ma io questo nuovo modo di calcolare la
La resa pensionistica facendo giocare di più i contributi e così via ripeto o non l'ho capito
Bene
O altrimenti suscita in me delle perplessità ma prima di dare un giudizio voglio capire la situazione
Per quanto riguarda le prospettive io vorrei segnalare una contraddizione che abbiamo e sulla quale ebbene tutti discutere noi diciamo regole è uguale per tutti
Principio deve essere che a mille lire di contributi rispondono mille lire l'equivalente di mille lire di pensione in in ogni settore della previdenza italiana
E qui fino a qui va benissimo non ci sono non ci sono dubbi
Dopodiché si pone un problema
Che nella prospettiva non è detto
Che quelle mille lire
Producono lo stesso risalto risultato in ogni settore perché una se una volta fatta la separazione tra previdenza e assistenza
E una volta stabilito che ogni fondo deve essere in grado di far fronte ai propri problemi di riequilibrio pure in un sistema di solidarietà tra fondi che però può coprire fino a un certo punto
Beh noi ci potremmo anche trovare in una situazione nella quale o non sono uguali le mille lire perché per ottenere la stessa pensione in quel fondo bisogna versarne di più o abbiamo mille lire che producono di meno perché questa perché questa è la logica
Io questa è bisogni sono problemi che dobbiamo che dobbiamo vedere non ce li possiamo poi ritrovare tra i piedi i dieci anni fra dieci anni io vi faccio un calcolo se il principio dell'autonomia vera del fondo dovesse valere per i ferrovieri oggi
Beh voglio capire come come questo principio poi dico in pratica lo lo mettiamo lo mettiamo Ina
Ma ecco a me il problema che mi che mi interessa di più
Anche perché noi rischiamo come di come pensionate come sindacalisti dei pensionati di viverlo questa volta dalla parte degli imputati diciamo così è la questione del rapporto della solidarietà intergenerazionale
Perché guardate che in questi ultimi due o tre anni ha fatto molta strada la storia di questi pensionati che si mangiano tutto la previdenza l'avvenire le prospettive le prospettive
Beh io credo che noi pagheremmo
Se pensassimo che un pur necessario
Discorso che riguarda la previdenza e le garanzie di pensione per i giovani dei prossimi decenni ci risolve il problema
Della solidarietà intergenerazionale
I giovani purtroppo interessati alla previdenza in questo momento sono la minoranza
La stragrande maggioranza dei giovani sta fuori dal mondo del lavoro non trova occupazione
E allora o io metto insieme il discorso lavoro il discorso previdenza per fare per ricostruire un nuovo patto tra generazioni o altrimenti non non vado molto lontana allora da questo punto di vista io condivido fino in fondo
Il discorso che a patto Vigevani su non la flessibilità ma la libertà di scelta
Però anche qui ci sono due modi di leggerlo
Non è solo un fatto di civiltà di laicismo essere per la libertà di scelta
è il fatto di teorizzare la libertà di scelta
Come fatto che noi ci auguriamo che venga praticata in maniera massiccia
Per ottenere un forte ricambio generazionale all'interno dell'apparato produttivo pubblico e privato sapendo benissimo che se questo discorso lo faccio ancorandolo solo al bilancio previdenziale mi prendono per pazza mi portano via perché è chiaro che se molta più gente di quella che va oggi va in pensione seppure a pensioni
Più modeste perché io sono d'accordo che la pensione no in questo caso non può che essere correlata a a non ci possono essere i premi beh non c'è dubbio che se faccio solo il discorso previdenziale
E dico ripeto i conti non tornano ecco io guarda un altra cosa
Intanto qui c'è un problema bisogna abituarsi a discuterne di più non è solo un problema di di nuove generazioni ma non ci rendiamo conto già oggi che con l'età pensionabile che abbiamo abbiamo un terzo degli attuali dietro disoccupati che non hanno nessuna prospettiva di lavoro e sono gli ultracinquantenni per intenderci quelli che lavoro non lo ritroveranno
Quelli per i quali ogni hanno di allungamento dell'età pensionabile significa una non più di disoccupazione prima d'arrivare alla pensione
E questo è un treno e se andate a leggere le liste di di disoccupazione nei comuni questo è il dato che c'è cioè le donne dopo e cinquant'anni e gli omini dopo cinquantacinque casi eccezionali altrimenti lavoro non riescono a ritrovare ebbe se portiamo l'età pensionabile a sessantacinque anni per tutti come qualcuno propone vuol dire che abbiamo messo tra l'ultimo giorno di lavoro il primo giorno di pensione per qualcuno quindici anni che non si sa che cosa gli succede non hanno indennità di disoccupazione non hanno pensione
Non hanno non hanno lavoro
Seconda questione in questa prospettiva noi continuiamo a parlare di ristrutturazione della pubblica amministrazione di esuberi che vanno ma questo vale anche per il resto dell'apparato produttivo
Che possono andare da un posto all'altro di corsi di riqualificazione io no non sono un esperto di scuola purtroppo sono andato pochissimo a scuola ma credo che di sapere le cose essenziali
Per poter dire che ci stiamo prendendo in giro
Cioè il salto della modernità quando i corsi di riqualificazione dovrebbero investire persone che hanno superato i cinquant'anni
Beh con un apparato formativo come quello del nostro Paese dico rischia di non portarci da nessuna parte allora anche da un punto da questo punto di vista non avremmo interesse a una sostituzione dei giovani al posto al posto degli degli anziani
Quindi ecco se io valuto tutte queste cose e ce ne aggiungo un'altra
E quella che che insomma i progressisti almeno dico intesi in senso generale Tito visto che io mi considero a casa mia beh di combina possiamo continuare a dire alla gente fino a quell'età non te ne vai in pensione
Poi se sono dieci mila
Distribuiti in mille aziende che perdono il lavoro sono condannati alla disoccupato a disperazione
Se invece mille hanno la fortuna di lavorare all'Olivetti o alla Cotral lato tra la o all'ENI o alle ferrovie facciamo la leggina di prepensionamento e per quegli abbiamo risolto il problema
Dico sono situazioni di emergenza che ognuno può tollerare ma certo una visione della società
Che abbia questi meccanismi di come insomma o onestamente dico crea delle delle ingiustizie e delle iniquità molto gravi quindi ecco io credo che su queste questioni dovremmo lavorare e lavorare molto seriamente
E l'ultima questione quinto con una battuta io le cose che ho sentito dire da da Smuraglia a proposito del problema delle invalidità le trovo assolutamente convincenti quindi
Non ho niente da aggiungere se non il fatto che anche qui il sindacato ma anche i progressisti debbono assumere una posizione molto più aggressiva
A partire da una verità inoppugnabili perché guardate sembra una battuta ma non è così incominciamo a dire che gli invalidi veri esistono purtroppo in Italia come nel resto del mondo
Perché qui di giorno in giorno se lo stiamo attenti
Non esistono più gli invalidi veri tutti gli invalidi sono comunque dei potenziali truffatori dello Stato poi c'è tutto il ragionamento che molti muraglia faceva chi li ha fatti invalidi
E c'è poi un altro dato anche qui aiutiamo la gente a leggere i dati perché io non ho nessuna ragione personale dicono anzi semmai campanilismo fra toscani e umbri è particolarmente accentuato per dipende per difendere l'Umbria però scusate tanto ma come si fa
A comparare i dati dell'Umbria con quelli per esempio della Sicilia dicendoli c'è una più alta percentuale di invalidi quando le procedure per l'accertamento di qua in Umbria sono novanta giorni
A Catania di Corsano atto hanno inattesa ed è chiaro che se il grosso delle domande ancora da e e il se ci sono migliaia di domande in attesa ci saranno i falsi invalidi ma ci sono anche gli invalidi veri è chiaro che se ci fossero gli stessi ritmi di tempo per valutare le cose dico e le percentuali allora diventerebbero comparabili così come nel comparabile questa questione sulla quale pure la televisione a mio giudizio fa molta disinformazione
Che è quella di prendere i paesini e fare e il rapporto tra numero di invalidi
E popolazione residente e anche qui incominciamo ad andare a guardarci dentro perché se io ho delle realtà di Paesi dove e quando vado a vedere l'anagrafe viene fuori che ci stanno solo bambini e vecchi
è chiaro che lì la percentuale di invalidità e dico sarà molto più alta che rispetto ad altri
Cioè credo che dobbiamo riportare questo discorso sulle invalidità dove sicuramente esiste il malcostume ci vogliono regole molto più precise e molto più chiare ma lo dobbiamo riportare a un dibattito sereno nella società non possiamo utilizzarlo
Come arma criminalizzando e del sindacato delle forze progressiste in generale per di più usata la gente che forse se gli chiedessimo di guardarsi intorno fra le proprie famiglie i propri elettori forse si accorgerebbero che hanno contribuito non poco in passato a incrementare il numero degli imballi
Onorevole Pecoraro
Io
Io sarò brevissimo
L'organizzazione che qui io rappresento la Confederazione italiana agricoltori non solo si impegna a contribuire come del resto abbiamo sempre fatto anche nel passato per quanto riguarda quella definizione
Delle proposte molto interessanti che sono state presentate ma il giorno ventotto daremo anche una specifica iniziativa perché problema soprattutto alcuni comparti come l'agricoltura sono questioni che stanno molto a cuore dove è in discussione nuovo assetto dello Stato sociale quel previdenza sanità e tuttora est soltanto su due questioni
Io vorrei in questo momento a comporre
Chiama la vostra attenzione
A mio parere mettere mano seriamente alla revisione che deve essere profonda io condivido quello che è stato detto del nostro sistema previdenziale richiede soprattutto che si affronti il problema di separare l'assistenza dalla previdenza
Lei è già stato detto non è soltanto questo il problema ma per certe implicanze come vi dirò provenuto questo è un problema importantissimo è un problema che si trascina diciamo da molto tempo
è stato affrontato inadeguata mente perché proprio al Senato è stato presentato un un emendamento che ha un po'snaturato l'originaria proposta parlo della legge l'articolo trentasette della legge ottantotto del mille novecento
Ottantanove e praticamente non si è fatto niente
In tutti in tutti questi anni anche se sull'argomento le parti sociali partiti si dicono abbastanza abbastanza d'accordo ma VLT un problema molto grosso quindi si fa bene ecco facciamo bene porre l'accento su questa questione
Perché senza questa separazione non sono ben chiari i bilanci degli enti previdenziali
Non divengono sufficientemente trasparenti le gestioni e si corre il rischio di criminalizzare l'intera categoria
E a me in questo momento corre dovere ecco di dire che coltivatori diretti che si trovano e in una situazione del tutto particolare perché in questo momento i pensionati sono due milioni tre trentadue mila seicentodue milioni trentadue mila seicento a fronte di novecentocinquantuno mila ottocento
E ventisette unità attive voi sapete perché per la storia economica del nostro Paese
Non molti non molti decenni fa erano addirittura cinque sei milioni che poi sono diventati ciò diventati sono diventati pensionati quindi ci troviamo in questa categoria in un rapporto altro che uno è uno ci troviamo un rapporto che va oltre due pensionati per ogni per ogni unità attiva
Da qui
Da ciò deriva e la situazione per quanto riguarda il la la la Jet la gestione la gestione la situazione patrimoniale
Patrimoniale che da come tutti ben sanno una una una una passivo di cinquantasei mila seicentoquarantotto miliardi ed un avanzo economico questo patrimoniale ed un avanzo economico
I o otto mila cinquecentocinquanta cinquantadue di quando due miliardi se noi invece se si fosse applicata la legge di ristrutturazione dell'INPS
Ottantotto del mille novecentottantanove mettendo a carico dello Stato quello che era quello che era il deficit pregresso prima della dell'ottantanove il Bilancio si è parlato della situazione delle gestioni degli artigiani e commercianti
Anche per quanto riguarda coltivatori diretti mezzadri
Per il mille novecento e novantatré
è in attivo di trecento novanta nove milioni sono pochi probabilmente questa gestione andrebbe in passivo prima di quella degli artigiani e commercianti ma comunque allo stato delle cose abbiamo ancora una situazione una situazione in Bilancio prevedete non è perché i coltivatori diretti sono cattivi è che non vogliono contribuire a quella che e la la la la previdenza il fatto è che sono pochi rispetto al numero oggi oggi degli dei dei pensionati l'ultima questione
Sulla quale volevo Chiambretti ama la contravvenzione quello che è una proposta che è molto interessante
Che che è stata apposta per quanto riguarda le sue legittime esigenza
L'esigenza di a rivedere le questioni per quanto riguarda il alla in il finanziamento il finanziamento ecco
Questa su questa questione che noi siamo molto interessati a lavorarci dentro per vedere quali proposte possono essere fatto perché se è vero che nel passato i contributi che hanno pagato gli agricoltori erano contributi che pagavano pressappoco tutti in modo eguale e certamente non elevati
Con la legge di riformate trattamenti pensionistici dei lavoratori autonomi la duecentotrentatré del novanta il contributo per questa legge e per quello che è accaduto successivamente il contributo che attualmente pare questa categoria è un contributo abbastanza consistente tenendo conto anche della forza economica che hanno i coltivatori il faggio amici soltanto due esempi due esempi si paga oggi per farsi è ecco del piede di salario convenzionale la fascia più bassa dove sono collocate settanta per cento delle aziende equilibrare presa d'aria considerando su dieci milioni all'anno oggi si paga
Oggi si paga l'aliquota del diciassette per cento vale a dire se una unità lavorativo due generalmente ve n'è una in queste in queste piccole aziende paga un milione settecento mila
Che tenendo conto di quella che è la situazione della nostra agricoltura vi assicuro non è poco perché molte di queste aziende hanno prodotto Duzioni intorno a produzione lorda vendibile sull'ordine di cinque sei milioni quindi ecco qui il problema di ripensare a un sistema dei al finanziamento dell'intero sistema in maniera nuova praticamente ci torna a contare Circe ci convince perché vi vi ho detto che sono novecento mila poco più ma tenendo conto di quella come sta andando avanti la politica agricola comune le aziende sono del diede a destinate ancora diminuire mentre il numero dei pensionati ecco avente cioè la
Se madre natura che ci pensa ma evidentemente per molto tempo questo rapporto sarà molto forte proporzionato vi ringrazio grazie allora per l'ultimo intervento il segretario della Spi Cgil Minelli o concluderà Giugni
Era molto velocemente a me sembra di poter concordare come dire con lo spirito complessivo rispetto all'attuale situazione con cui qui verifichiamo l'atteggiamento rispetta la situazione previdenziale
Vale a dire la volontà di non intervenire più ormai per e razionalizzazione per interventi di aggiustamento dell'esistente ma per redditi ridefinire affondo le regole della previdenza del nostro Paese in sintonia appunto con i grandi mutamenti intervenuti della produzione nelle mercato del lavoro e nelle stesse soggettività cioè questo è lo stesso spirito con cui noi stiamo affrontando questa situazione
Ed è per questo ovviamente che ci opponiamo duramente non soltanto all'impostazione di partenza con cui nel documento di porre di programmazione economica e finanziaria sta assunto questo problema vale a dire con questa logica di tagli
Collocati a dimensione misura tale che non consentono certamente interventi è qui e razionali
Ma che ci vede ancora oggi per occupati malgrado il passo in avanti che abbiamo ottenuto dal governo per il semplice motivo che vediamo tradotto
Come dire questa nuova fase in un semplice spostamento di quantità abbiamo sentito Tremonti che sarebbe impegnato a vedere come aumentarle tre quattro mila miliardi
Cosa che farebbe semplicemente abbassare Italy da fare in previdenza dell'equivalente cosa importante certamente ma si tratterebbe di nuovo di trovare sei sette mila miliardi rispetta la manovra
Sei sette mila miliardi che normalmente
Crediamo per quelle che sono le nostre valutazioni e fanno ricadere l'occhio dello osservatore che vuole tagliare sulle due uniche possibilità concrete nell'immediato sia per i tre mesi novantaquattro e per i novantacinque che sono la scala mobile
E il blocco e il ritardare i pensionamenti
Naturalmente non possiamo che essere ferocemente contrari ma non come dice Dini perché saremmo strani personaggi che non sento la responsabilità canuto i lavoratori
Più volte abbiamo ricordate quelle l'unico meccanismo che difende il potere d'acquisto quello della scala mobile dei pensionati già è stato toccato
Già perché aderenze per le modifiche dell'indice noi abbiamo un sistema che non salvaguardia appieno rispetto all'inflazione il potere d'acquisto
E naturalmente credo che sarebbe strano che sia proprio il nostro Paese il primo Paese al mondo di ad intaccare il meccanismo di protezione dall'inflazione
Da questo punto di vista parto come dire per dare un paio di contributi così anch'io per porre alcune questioni
Primo primo problema
A me non convince non è questo lo spirito perché lì presenti previsto una tassa come dico a tasse ecologiche eventualmente ma credo che questo vado meglio sistemato
Non convince il considerare lì il sistema previdenziale un insieme chiuso tra contributi e prestazioni
Ci deve essere il contributo dello Stato al sistema previdenziale
Per il semplice motivo che c'è come sappiamo un pezzo di ricchezza
Collettiva prodotta sempre più dal risparmio della mano d'opera
Sempre più dall'uso di macchinari dal capitale fisso che secondo me deve contribuire anche esso al sistema previdenziale ora questo va meglio sistemato perché la mia paura è che in un in un'equazione che non verifiche quest'altro fattore all'interno
Ho la sensazione che possiamo rischiare se il lavoro è sempre di meno se lavoriamo sempre di meno e se la mia prestazione previdenziale legata soltanto alla mia quantità di lavoro fatta durante la vita
Di avere una prestazione non commisurata al mio livello di reddito della fase finale di attività
Da questo punto di vista mentre importanti almeno nel testo che ho visto che viene di nuovo ribadita l'esigenza di un meccanismo che protegga dall'inflazione
Per me c'è un altro esso non vorrei apparire ingordo rispetto a un governo del rituale vuole togliere a scala mobile io pongo un altro problema faccio notare però che questo elemento e presenti addirittura nel testo che quel persecutore dei pensionati che Monorchio
A
Dato alla commissione Camera vale a dire lo stesso Monorchio dice c'è da notare una cosa se non vogliamo un impoverimento relativo dei non attivi rispetto agli attivi rispetto ad eventuali fasi di arricchimento del Paese cosa che avviene sempre
C'è il problema del collegamento del reddito dei pensionati quindi le prestazioni pensionistiche alla ricchezza diciamo media ma io direi come abbiamo sempre detto alla retribuzione in vigore
Ora quest'altro elemento noi lo traduce in modo rispetto alla cinquecento treni all'attuale regole del sistema previdenziale con un articolo che tra l'altro questo governo non sta applicando
Perché nel secondo comma dell'articolo tredici se non ricordo male è prevista una verificare l'ovale prima della finanziaria in cui governo e parti sociali stabiliscono quale quota del prodotto interno lordo vari partita rispetto al mondo non più attivo ecco questo elemento
Credo che debba essere considerato pena il rischio ripeto in fasi di auspicabili non credo che nessuno di uno immagini che non ci possono essere fasi di ripresa
Anche alta del prodotto interno lordo o per lo meno sostenuta già adesso si dà per scontato
Uno mentre Paul tenuto intorno al tre per cento sarebbe abbastanza strano che noi non calcolarsi mo'come non allargare la forbice tra i redditi di chi ha contribuito nel passato e di chi oggi in attività
Ecco questo elemento lì non lo vedo presente Cappon darsi che sia semplicemente una sfasatura ma non vorrei che anche al nostro interno ormai
Si può garantire Hachiōji con le più in produzione è semplicemente al massimo il potere d'acquisto allora questo governo che vola addirittura programmare l'impoverimento il taglio dell'attuale condizione di vita
Voglio augurarmi che invece il fronte progressista abbia a mente un equilibrio tra chi ha prodotto e chi produce i vari momenti storici
Grazie ora Gino Giugni voi le conclusioni
Le conclusioni consistono nel tentativo di cercare di dare un quadro schematico e ordinato figli elementi che stanno in discussione oggi che sono al centro di questo riproporsi come avviene a scadenze ormai del grande problema della salvezza e dello sviluppo del sistema previdenziale
Gli eventi ultimi vale a dire l'incontro governo sindacati e le conseguenze che ne sono derivate
Hanno un po'modificato il quadro politico anche se pieno di nubi di incertezze e di e di e di aree oscure
L'hanno modificato poi ho detto non è che l'abbiano migliorato
Che le preclude le preoccupazioni sono ancora giustificate io non escluderei
Che il problema si dovesse riproporre con veemenza con pari veemenza quella che si ebbe nei giorni immediatamente successivi alle dichiarazioni alla audizione
Del
Ministro del tesoro quando appunto avete verificato tutti le contigue avete verificato tutti le conseguenze nei confronti del paese e della relativa pace sociale
Comunque è emerso da questi incontri una distinzione netta e di questo va reso atto dato dato riconosciuto il merito alla parte sindacale che quella che è la proposta
Tra situazione di emergenza e ipotesi di riforma tutte e due da curare fra tutti e due da vedere in una luce sensibilmente diverso
Sull'emergenza
Io confesso che io ho una grande difficoltà ad assumere una posizione a operare una scelta anche di carattere personale di fronte a una controparte che le scelte non l'ha fatta
E che continua possiamo benissimo usare questa terminologia a menare il camper L'Aia cosa che avviene da almeno due mesi avendo di conseguenza provocato già danni molto gravi
Una la corsa alle pensioni anticipate l'altro lo stato di inquietudine che c'è nel Paese quello che misuriamo con con gli spruzzi di scioperi che si sono avuti negli ultimi giorni ma quello che possiamo anche misurare con un termometro un po'più difficile a impiegare ma che a volte poi la febbre si vede senza misura ecco la temperatura del corpo sociale e notevolmente salita
L'angoscia che pervade una certa popolazione quella che ha la pensione e quella che in attesa di pensione la possiamo vedere senza l'uso di mezzi di misurazione e qualche misurazione c'è stata
Ad esempio mi dicono i direttori di quotidiani che non fanno altro che ricevere valanghe di lettere se qualcuno si accinge a fare un filo diretto alla radio come ho fatto io per Italia radio viene travolto dalla quantità di telefonate che affondano la lama nel nel corpo dell'ammalato
E manifestano appunto questa paura molto spesso irrazionale che va ben oltre quello che potremmo immaginare che sarà il risultato di questi discussioni e delle decisioni che verranno assunte poste che verranno assunte
Ora questo sblocco relativo che c'è stato
E avere a a delle zone di di di grande oscurità attivo nel matrimonio voglio subito manifestarle perché sul piano del giudizio politico sono importanti
C'era stato detto che otto mila miliardi era la Bindi l'importo dei tagli che dovevano essere effettuati con immediatezza a gravare sul mille novecentonovantacinque e era stato subito obiettato che qualunque misura di riforma fosse stata intrapresa non avrebbe potuto dare che Effetti in un periodo su ulteriore rispetto al novantacinque
Al più potremmo aver avuto qualche effetto anticipato qualche anticipazione di effetti ora apprendiamo
Che
L'obiettivo degli otto mila miliardi
Non era un obiettivo fisso dopo chi era stato detto questo l'udito io Cernobbio da parte di ministri finanziari
Che approvato il Documento di programmazione economico-finanziaria dal Parlamento bisognava ritenere che questi obiettivi fossero più ovvio obiettivi ormai inderogabili perché era volontà del Parlamento va be'la volontà del Parlamento si disdice con un'altra volontà del Parlamento successiva ma comunque tanto
Veniva fissato questo questo vincolo questo vincolo non c'è più
è scomparso nello spazio di un mazze letteralmente nello spazio di un mattino
Quando si è ripiegati sull'idea di maggiori entrate compensative di migliori tagli del di minori tagli della spesa facendo poi risorsa due rimedi anche si discutibili
Per i due se non altro per i loro re grado relativo di realismo
E uno e no l'uno a sì al CIPE avvia poi al relativismo etico che impregna l'attività di questo governo l'altro fondo
In una forma o nell'altra forse in una forma anche ragionevole ma è sempre un altro condono ed è il terzo e io il condono previdenziale ultima proroga del condono previdenziale ricordo d'averla firmata malvolentieri qua alcuni mesi orsono quando quando quando appunto partecipavo alla formazione governativa l'altro che mi preoccupa anche molto ed è l'aver riscoperto che si può fare ricorso a risorse preesistenti cioè la lotta all'evasione fiscale che proprio in quanto per e preesistenti
E mi chiedo ma perché non sono state prese in considerazione prima l'evasione eccetera
I mezzi per combattere l'evasione non c'erano allora e non ci sono rocce erano allora e ci sono ora quindi perché quei due tre mila miliardi che il ministro Tremonti sembra essere riuscito a spremere dai sassi
E che oggi sono stati offerti alla parte sindacale
Non erano già stati presi in considerazione evitando ci questo periodo di sofferenza ma soprattutto evitando l'attico ha qualche interesse della conservazione del proprio patrimonio previdenziale
Così
è avvenuto invece e apprendiamolo interessante lezione cioè che il il il la lotta all'evasione una variabile indipendente si fa quando conviene ai fini di una trattativa quando conviene ai fini di una sessione parlamentare o non si fa
Ma i guai che poi si fa o non si fa questo può la la domanda finale è si può fare
Perché se non è fatta prima io non lo so poi se questi propositi del ministro delle Finanze si potranno avverare oggi
O se non è un atto di leggerezza l'inserire nelle poste di bilancio anche i risultati di una lotta all'evasione che sono almeno quarant'anni che ha detto dava non in poi credo che si tenta di fare in Italia con un'amministrazione finanziaria noto narrativamente inadeguata il ogni nuovo ministro non il duopolio ogni nuovo ministro
Proclama subito che l'amministrazione non è adeguata allo scopo oggi abbiamo avuto la ripetizione della scena e così d'altronde quindi anche su questo sulle capacità di buongoverno che si esprimono nella gestione di questo problema e lecito sollevare le maggiori perplessità i ricchi
Comunque sia alcune misure di emergenza vengono ventilate
Io direi che qui veramente la responsabilità fondamentale farò un altro discorso per la riforma ma per l'emergenza la responsabilità fondamentale e del Governo perché è il governo che ha in mano gli strumenti idonei per percepire valutare quali sono quelle misure che possono raggiungere un determinato risulta purtroppo quello che sentiamo circolare è tutto
Inaccettabile o inadeguato o di dubbio risultato
Alla fine quali sono le tre proposte che girano
Il rinvio ennesimo delle pensioni d'annata che non è un bel gesto ve lo dice chi era contrario
Alla alla
In legge che ha riconosciuto e che li ha impegnato il bilancio pubblico
A intervenire erogando somme in compensazione per le pensioni d'annata e la legge che è stata voluta solo soprattutto dal ministro l'attuale ministro Fiori
Io ero contrario perché ritenevo che vi fossero altri più urgenti problemi proprio dentro il meccanismo previdenziale però dopo che la legge è stata emanata non possiamo andare a un da un rinvio all'altro bene abbiamo fatto il rinvio l'anno scorso è stato un gesto tutto considerato non molto elegante
Ecco ma farlo la seconda volta e meno elegante ancora mettere quindi sulle pensioni di annata che finiranno poi per essere coinvolte prevedo ma tutte le perplessità sono lecite
L'intervento sulla sulle pensioni di anzianità con blocchi anticipazioni slittamenti guardate qui il ministro del lavoro parla capito se estese anche inglese
Qui questi interventi sulle pensioni di anzianità bisogna farli avendo una pattuglia di artificieri a disposizione perché le pensioni di anzianità sono una mina
Se soltanto si sfiorano rischiano di esplodere e temo vestire esplodendo
Quindi o soprattutto sono cose di cui non si parla tanto si fanno non si fanno e si decide con rapidità
Il governo Bindi meno decisionista nella storia della repubblica queste doti non ce la ma secondo me ha già fatto esplodere la mina e quindi non potrà su questo piano qui ricavarci tanto è tanto se riuscirà a evitare i danni prodotti dall'esplosione della minima
E il terzo punto e quello più grave che la sospensione temporanea o definitiva delle indicizzazioni io su questo ho due due grandi Riserve uno e che la misura è profondamente iniqua
Perché di indicizzazione sulle pensioni basse significa scendere sotto il livello vitale già ci sono sotto e dobbiamo a affondare ce n'è anche ulteriormente con pervicacia
Per le pensioni più elevate non serve a niente intervenire può essere una misura simbolica di perequazione una misura di austerità
Ma come mi mi piace quando si dice cominciamo dalle pensioni dei parlamentari sì cominciamo ma poi domandiamo provinciale delle pensioni dei parlamentari significa significa niente dal punto di vista del della spesa pubblica
E esso ed è una formula brillantemente a dire banalmente demagogica per non per non dire la seconda frase la prima io ne convengo in pieno ma la seconda la seconda frase e è quella dice e poi e poi in che direzione abbia
Quindi credo comunque che criterio per quello che riguarda l'emergenza e su questo concludo
Sia fondamentalmente quello che occorre evitare qualsiasi misura che impegni già contraddica
Il il processo di riforma successivo cioè qualcosa che lo anticipi
Ho pericolosamente proprio perché lo anticipa lo mette in pericolo e per esempio la materia delle pensioni di anzianità sulla quale secondo me sarà necessario intervenire non può essere presa in considerazione in un clima di emergenza
Lo slittamento anche solo lo slittamento dell'indicizzazione è un messaggio come dire che l'indicizzazione sottoposta ad un giudizio relativo mentre per quello che riguarda il rapporto con i livelli salariali
Ci piazza è stato accettato molti di mala voglia mi pare ma secondo me criterio razionale che se ne discuta periodicamente a ragione Minelli a dire però quella norma non è stata finora tenuta in minima considerazione comunque la discussione un negoziato poi diventa quello ma per quello che riguarda il mantenimento di quello che sia il meccanismo deve essere automatico
Per chi non altre risorse per chi non ha l'accordo del luglio novantatré nel quale come è noto si stabilisce che la materia
Sul per mio dell'inflazione programmata si sviluppi in sessioni contrattuali biennali direi sono anche molto ravvicinati allora su questo
Mi pare che su questi aspetti su questo criterio non si deve smontare cominciare a smontare quello che poi si dovrà eventualmente rimontare
Chiede chiederanno chiederanno a noi che cosa farebbe qui dire veramente che la parola deve essere espresso dal governo il governo che deve dire che cosa vuol fare
Io comunque in umile condizione di ex membro del governo
Voglio ricordare che non c'eravamo arrabattata i a spremere i sassi quasi letteralmente tirando fuori la discreta somma da una serie di voci
Da comporre insieme e se c'è un po'di abilità nell'impiego nella manovra di queste risorse e giuridico istituzionali credo che potrebbero farcela anche ora
Avevamo addirittura previsto la vendita del patrimonio immobiliare dell'INPS per una quota modesta
Però tra l'altro questa vendita acquistata appena avviata con notevole ritardo siccome l'operazione non è da poco questo significa che i conti rimbalzi erano sicuramente come minimo all'anno prossimo
Sulla riforma sulla riforma ci sarebbe molto da dire molto è stato detto nel corso della discussione c'è stata la splendida relazione di Laura Pennacchi e io non me ne guardo bene dal dal dare qui orientamenti o giudizi di carattere definitivo
In questo sforzo di Chiara creare due caselle tre caselle dove dove collocare un po'i problemi a mo'di chiarificazione
Quello che vorrei sottolineare questo
La riforma ci deve essere
Ci deve essere per ragioni che sono state acutamente analizzate sono anche notte sono anche abbastanza interiorizzate la gente se ne rende conto indubbiamente ci deve essere per rispetto alle future generazioni non abbiamo bisogno che ce lo venga a dire ogni momento il ministro Pagliarini con le sue soluzioni cilene
Che poi si è rimangiato tranquillamente perché sono improponibili improponibili in termini di il in termini di costo e di tempo
Quello che dovrebbe attuare la riforma al fine di dare la capacità di resistenza necessaria al sistema
è un'operazione di perequazione interna e attenzione però anche esterna
Noi non possiamo sostenere più a lungo un sistema in cui vi siano non dico tutto il sistema ma alcune poco
O porzioni alcune quote alcune fette del sistema sia antichi hanno conferiscono benefici superiori rispetto a standard europei e c'è adesso
Ci sono degli angoli di privilegio veri e propri ci sono degli angoli di miglior trattamento che però non si giustifica se vogliamo allinearci a quella che la media del modo di vivere
E di procacciarsi le risorse necessarie che c'è nei Paesi europei
Su questi due criteri io credo che parecchie cose si possono fare e sono state giustamente preannunciate e vediamo di fare un nuovo elenco senza entrare nel merito sull'età è sicuro che già la legge Amato Cristofori aveva indicato direi Cristofori un po'faticaccia ricopre
Ci arrivo sotto la spinta sotto la spinta della sua mutazione della svalutazione crea un clima un clima di emergenza appunto sull'età ci sono già delle tappe segnate
Questo il quadro che potrà essere visto cioè io non escludo la possibilità di accelerazione
Ma non di immediatezza ecco quel questo è un punto mi pare di buon senso proprio non possiamo pensare che uno improvvisamente mentre sta per andare in pensione a sessanta anni ci dice devi stare in servizio a sessantacinque
E voglio vedere poi la sua azienda come la prenderebbe una cosa del genere era già pronto il ricambio il turn over verranno dei giovani al posto dei vecchi poi si ritrova popolata dai vecchi avendo già aperto le procedure per per la selezione per il gioco
Non credo che un'operazione di questo genere dimostrerebbe a intelligente
E un altro aspetto sul quale però è è importante
è importante avere idee chiare è il fatto della della eguaglianza in materia di età pensionati
Ed è e dell'eguaglianza anche dei trattamenti di pensione anticittà
I termini eguaglianza sia chiaro ma credo che ma a volte si possono stabilire equivoci possiamo partire apparire come degli egualitaria no le quali ad sa qui e l'eguaglianza nei termini di ragionevolezza di razionalità l'eguaglianza come la intende la Corte Costituzionale qualche volta bene qualche volta un po'meno ma queste ora queste quali altre si dice che i lavori usuranti devono e che de de devono devono potere di trattamenti di di carriera più accorciato ecco ci sono tra l'altro ormai abbastanza prodotti normativi in materia
Ma quello che non è più accettabile è l'esistenza di pensioni anticipate senza un fondamento razionale
Io sono rimasto vivamente colpito sia dal filo diretto mio sia da quel filo diretto che ha stabilito il ministro del lavoro o meglio Funari poi sull'Indipendente che quest'estate ha pubblicato tutte le telefonate che venivano dai dagli interessati
I quali le quali telefonate ridotte a unico come acqua acqua a comun denominatore
In realtà denunciavano un problema c'è gente che va in pensione prima di me avendo lavorato meno di me avendo versato meno contributi di me tutto questo ingiusto insopportabile intollerabile che cosa volete da noi che invece abbiamo letta eccetera eccetera
è da quello che colpisce e ferisce al fondo al nel profondo la gente e proprio l'esistenza di queste fortissime sperequazioni che poi oltre un certo livello diventano veri e propri privilegi allora dico
Sulle pensioni di anzianità che abbiamo noi non hanno i Paesi gli altri Paesi europei se non in qualche eccezione in qualche particolare forma più morbida
Ma non si può fare un passo se non si è stabilito a una condizione di eguaglianza per tutti
Perché se io
Porta a trentasei o trentasette anni le pensioni di anzianità del settore privato e non lo faccio per il settore pubblico che parecchio più indietro da questo punto di vista avrebbero diritto di cavarne gli occhi
Quindi su questo punto non si può che essere non dico preclusivi non si poté avanzare la richiesta di un intervento che sia intriso da questi valori di eguaglianza razionale
Poiché si sta affacciando e questo l'apporto originale che mi pare stiamo dando noi utilmente si sta affacciando all'idea della flessibilità dell'età pensionabile che è un'idea di preziosa
Perché ci permette di mantenere la possibilità di uscita però ci vorrebbe una soglia intendiamoci flessibilità ma dopo vent'anni di servizio che non a concedere comunque
Mettiamo anche che sia quella di oggi trentacinque anni come soglia dopodiché uno se la gioca come vuole naturalmente viene un po'penalizzato se se se va troppo presto
E gli si dà anche la possibilità di diversi di starci di più grinta una dietro il in quel famoso discorso va detto una cosa che non è una novità ma la pentola detta Clinton
Acquista un sapore di novità e cioè che una diritto di lavorare anche settanta anni e anche oltre c'ha voglia di lavorare vittima in America e così la giurisprudenza ha stabilito che è discriminatorio licenziamento della persona anziana perché anziana se poi dato la prova che non ce la fa più alcun altro discorso
Sui rendimenti
Ci sono accettata dal consiglio c'è una considerazione importante nella relazione della penna
Che è quella che la struttura dei rendimenti di cui ora si è parlato di ridurlo dal due all'uno e cinque euro e cinque poi naturalmente mettere negoziabile già diventato uno e settantacinque sui rendimenti
Di osserva Laura Pennacchi il meccanismo
Il meccanismo di calcolo è tale che il rendimento poi in realtà ha un valore di carattere non so se chiamarlo progressivo regressivo ai sostanze che guarda chi guadagna di più e paga più contributi che chi guadagna di più in sostanza ha un rendimento più elevato e che va contro un principio di di distribuzione solidale delle dei rapporti fra contributi e benefici
Io credo che sui sui sui rendimenti così come intendiamo essere flessibili sul piano dell'età sul piano dei rendimenti andrebbe presa in considerazione una ipotesi che già il ceppo in parte nell'ordinamento
Che è quella di rendere il rendimento inversamente proporzionale al livello di reddito e far sì che chi ha guadagnato di più nel corso della dell'attività pensionabile che ha percepito di più di retribuzione pensionabile
Riceve in proporzione un po'meno ma questo se il Kratos sulla base di una curva decrescente che rende i passaggi anche abbastanza insensibile
E questo si potrebbe permettere anche di raschiare qualche vantaggio dal punto di vista dell'equilibrio dei conti facendo leva naturalmente su chi ha di più e non su chi ha di meno
Perché molto diverso vedersi tagliare il rendimento quando si è al minimo o anche al doppio del minimo
Che poi se guardate le ultime sentenze della Corte costituzionale vedete che si sta infiltrando nella corte stessa l'idea che il vero minimo sì al doppio del minimo
Che è abbastanza sensata perché un milione due effettivamente corrisponde anche al Salario vi è vicina al Salario meno medio come idea di livello di sussistenza
L'unica riserve che ce ne sia uno solo
è a quel con questa considerazione e ho quasi terminato
Arrivo al al tema dei rapporti fra assistenza e previdenza
Io non ci
Oserei sopra nel cuore nella testa per un periodo per un tempo superiore a quello che lo merita questo cricche
La separazione e necessaria ma la separazione di per sé poi è una bella e utile operazione di trasparenza questa va bene
Andrebbe fatto perché bisogna che poi tutti capiscano tutti a cominciare da a cominciare da quei politici che stanno facendo una campagna contro l'INPS accusata di sperpero e di malversazione
Perché chiede il trasferimento di settanta ottanta mila miliardi l'anno alla al fisco pubblico senza
Rendersi conto del fatto che tutto questo avviene perché l'INPS è gravato di una serie di prestazioni improprio proprio nel senso che non hanno origine dall'atto previdenziale
Però
Che cosa significa queste è valida dal punto di vista di trasparenza e anche di principio perché deve essere ben chiaro che il conto l'assistenza la quota di assistenza qui non son d'accordo con la corte costituzionale
La quota di assistenza che c'è anche in moltissime pensioni quelle integrate al minimo è una quota che corrisponde deve corrispondere alla condizione di bisogno
E quindi anche manovrabile
Dal punto di vista della valutazione del viso
Il cumulo di integrazioni al minimo in capo uno stesso soggetto già e in messo in discussione in capo alla stessa famiglia c'è stato un tentativo no non molto coronato da successo
Le cose non vanno fatte poi con durezza grossolane immediate forse è stato commesso questo errore
Ma qui siamo in un campo che essendo di assistenza e anche materia di diciamo di disponibilità in rapporto ad una valutazione della condizione di bisogno
La la parte Enrico la quota riguardante la previdenza vere e proprie invece rientra se non dei diritti acquisiti che è un concetto che mi fa abbastanza orrore
Per la sua carica di ambiguità e anche di turpe imbroglio perché si usa per nascondere altre verità
Se non è diritto acquisito comunque una quota la parte contributiva corrisponde a quello che uno adatto
E che questo basa sani principi costituzionali uno non deve neanche perde
Io credo che di qui è questo il senso della distinzione e che ci può portare a conseguenze normative e assoluzioni ma non non è la soluzione è la premessa per tutta una serie di soluzioni
A cui si può pervenire da prima di tutte però la la trasparenza
La previdenza complementare non dico nulla sì sì eliminino gli ostacoli e la si faccia partire perché in in un quadro di questo tipo è preziosa mo'poi preziosa comunque
Perché io ho una profonda convinzione di carattere sistematico l'istituto dalla pensione pubblica deve servire a salvaguardare il livello di vita cioè il livello di consumi tra persone
Che passando dall'attività lavorativa a là non a quella alcun a a quella di inerzia di inattività deve poter mantenere il livello di consumi e quindi il livello di vita precedente
Ma non penso per niente che un sistema pensionistico pubblico debba anche attribuire le risorse per risparmia
Risparmio se già fatto
Quindi e la pensione serve per mantenere il livello di vita questa è la sua funzione o però se uno si vuole
Già creare un meccanismo che genera e rigenera ulteriori possibilità di risparmio anche perché la vita di ciascuno e insondabile dei bisogni di ciascuno sono insondabili
Bisogni di consumo e di risparmio le famiglie hanno tanti diversi bisogni e questo se la può fare attraverso l'accumulazione del del meccanismo complementare la pensione complementare deve servire soprattutto a questo oltre che a garantire meglio quel livello di vita che noi ragioniamo così Appel grandi quantità e e non possiamo certo misurare e fa e fare e fare a a misura di ciascuna persona non operiamo e ragioniamo in base a a a grandi standard
Questo io credo che possa costituire canovaccio diciamo un insieme di canoni in direzione dei quali ci si possa muovere discutendo della riforma l'ultima considerazione finale venne dal presidente Scalfaro l'invito a considerare la riforma previdenziale come un tema non partisan come dicono negli Stati Uniti cioè che possa coinvolgere parimenti maggioranza di opposizione
Io non mi opporrei ad una offerta di collaborazione si tratta di andare a vedere andare a vedere e
Sulla base dei contenuti la discussione si può articolare sarebbe un'importante acquisizione il fatto che questa maggioranza che ha rifiutato e sia data la zappa sui piedi in varie circostanze
Il criterio della rapporto di giusta dialettica e anche di collaborazione con l'opposizione ne facesse qualche volta la prova della sperimentazione non lo so si ha voglia è in condizione di farlo grazie
Sui lavori che credo siano spero per loro sono stati utili non solo la parte propositiva ma anche per ascoltare spero così anche per i nostri invitati che ringrazia