Presentazione del libro di Antonio Varsori "Dalla rinascita al declino. Storia internazionale dell'Italia repubblicana" (il Mulino)

Buonasera a tutti sono Luigi Giorgi coordina le attività culturali dell'Istituto Sturzo
Ed è con vero piacere che oggi ospitiamo la la presentazione di questo libro il professor pastori sulla storia internazionale dell'Italia repubblicana
Libri importante
Che ci racconta un po'per vicende e appunto internazionali della politica estera del nostro Paese
Appunto nella del partito repubblicano fino quasi ai giorni nostri
Io ringrazio
Il parterre de degli intervenuti
Di assoluto livello che per il aver accettato insomma la la proposta di di essere presenti oggi
Qui in Istituto
Ringrazio professor Barzola dei passo la parola inizierei con il professor Craveri
Sul grazie del
Grazie presidente
Ma
Si vede per quanto intenso
Ricorrono fino
Annuncia hanno che non si può dire di di notizie di problemi di
Di procura di per sé si presenta come esauriente ed è certamente
Il il prosieguo quasi non dico la conclusione perché ho perso para ancora moltissime cose ma certo la conclusione di un lungo ciclo di studi sulla storia della politica estera italiana
Renzo
Decine i titoli non sono la mia forza perché la memoria non è più la mia forza ma penso quello sulla Cenerentola d'Europa il rapporto
Con un nuovo con l'Unione europea
Penso a quel libro
Sugli ultimi anni della prima Repubblica all'inizio della seconda su sostanzialmente i governi Andreotti è una singolare cercai centrata su
Su alcuni anni che segnano un passaggio sembra un passaggio che ritroviamo ritroviamo poi in questo in questo libro
Il
La Storia delle relazioni internazionali
Non ho bisogno di ritornando alla mia sinistra ma
è una di quelle materie che hanno molti ottimi studiosi hanno avuto sarà perché per intraprendere la corre un ma avere un minimo di bagaglio e non tutti si buttano come ad esempio succede nella materia che io ho insegnato per anni e quella della storia contemporanea dove si trova veramente è un grande al pascolo nel quale c'è ogni sorta di animale
E però a a me sembra di non far torto a nessuno io credo che questa è un'opera abbastanza eccezionale insomma
Nel senso che son seicento pagine densa dense che coprono veramente
Giorno pur non dico giorno per giorno quasi un mese per mese i problemi
Che si succedono nella politica estera italiana il giudizio è segnato dallo stesso titolo
Dalla rinascita al declino diciamo il declino inizia presto da un certo senso insomma a seguire libero nel senso
La rinascita il periodo degasperiana Sforza Indecast diede Casperia Sforza
Ed è il periodo in cui abbiamo anche contato qualcosa della Comunità europea
Quello che dopo
Quello che diciamo io quello che non ho mai capito e perché l'Italia
Per decenni ha inseguito il problema di essere una grande potenza e poi dopo tramontata dopo la seconda guerra mondiale definitivamente questo problema si è posto il problema di essere una media potenza non non non non ho mai capito perché perché sì sì ci sia data da
Questo genere di obiettivi
Ma
Certamente
I fondamenti diciamo così quelli che ancora oggi restano son quelli gettati nei primi
Nel nel quinquennio degasperiana sostanzialmente sono quelli atlantismo l'europeismo
Mentre invece la deriva che arriva dopo vera qualche regata anche interessi nazionali cioè quella mediterranea quella mediorientale
Ma che è stato un fallimento penso al Fanfani e della fine degli anni per gli anni cinquanta primi anni Sessanta fine anni cinquanta
Perfino il ministero degli Esteri
Che pure
è un elemento data l'alta qualità
è un elemento di continuità la nostra politica estera non c'è dubbio
Basta vedere questi John questi ultimi tempi è riuscito perfino a fabbricare un ministro degli Esteri
E però ha avuto un sussulto con la fine degli anni cinque c'erano il Mao Mao c'era un gruppo di che seguirono
Furono le imprese non complessivamente non fortunata e nel senso che non abbiamo mai siamo mai riusciti ad avere realmente
Un'influenza sulle altre sponde del Mediterraneo e tanto meno sul Medioriente
Accompagnatori
I cambiamenti sia della politica interna sia della politica estera
Penso alla lunga vicenda del Moro ministro degli esteri che è una spia un pellegrinaggio
Presso le capitali arabi e soprattutto al fine di non che non nel timore che si creassero attriti
Vorrei fermarmi
Insomma percorrendo libero che come dico è un libro come ho detto un libro abbastanza uniforme nella sua ricostruzione completa vorrei fermarmi su alcuni momenti uno è quello forse nel l'altra volta in cui l'Italia riesce ad avere un ruolo all'interno del Comunità europea che sono i primi anni Sessanta come Emilio Colombo
E ben descritta la cosa
Emilio Colombo
Proteo che
Ha contribuito fortemente ad affossare il centro sinistra secondo quella che era
La dimensione europea e il rapporto europeo però nella politica estera
La linea è stata verrà rispettata una linea sempre la democrazia cristiana quella comunque che l'Italia doveva essere presente nel contesto europeo e in quel caso di avere un ruolo un ruolo che
Io derivato dalla momentaneo posizione del gol
Avete operato sul sulla comunità
E a cui tra l'altro la reazione italiana insomma Italia in qualche modo è stata di guida nel nell'uscire da quell'impasse
Per tutto questo
Risulta molto
Ricostruita perché
è un passaggio controverso controversa anche questo ruolo italiano del relativo ma
è molto ben ricostruito
Nel libro diverse ori
Poi un altro punto che mi ha interessato
E in quello dei serpenti monetari
Sono due uno quello
Che finisce nel settantadue settantatré
E quello che poi riprende
Nel settantotto
E che sono Inter Mezzadri da quella che è la prima grande crisi italiana economica che quella del settantacinque settantasei
Ora
I rapporti sono complessi perché
Naturalmente c'è una tendenza
Soprattutto di francesi e tedeschi
A tenere fermo il serpente
E poi sono quelli che loro il programma per il popolo riproporranno aperte saranno Giscard d'Estaing e Smith pienezza settantotto e c'è naturalmente una resistenza italiana per la crisi interne problema
Basta vedere il livello di svalutazione gradi tali avuto tra il settantadue settantotto
Per avere la dimensione di come il serpente fosse forse il vincolo esterno trenta
Io ho fatto un profilo di la Malfa La Malfa insisteva moltissimo che doveva essere un vincolo interno
Vedo nelle memorie di indicarli
Il quale sostiene
Eccolo come vincolo esterno come unico
Diciamo capestro come unico elemento che possa
Spingere il o costringere la classe politica italiana un'altra considerazione delle politiche di bilancio
Nel settantotto
Naturalmente
E carri per l'appunto segue tutta la trattativa che porta al
Ma la dizione e poi al
Grazie spera secondo serpente monetario
Se Pettenò notare io è un vincolo
Era un vincolo più elastico che non la moneta unica nel senso che lasciava dei margini infatti noi al settantadue
E l'ottanta
E dopo entrati nel
Nel trattato della moneta unica non abbiamo più nemmeno questi margini dobbiamo rientrare camosci killer serpente vogliamo rientrare nel serpente non abbiamo più margini di svalutazione
Va tra le settantotto
E l'ottanta insomma le occasioni valutazione della riva continuano a essere
Molto
Per quelle diciamo ammesse tra l'altro
Basti era riuscito a compiere a Coco operato della Banca d'Italia era riuscito a concordare Martinez valutazione più ampio di quello degli altri Paesi europei e noi abbiamo più volte usato usato fino
E comunque l'ingresso del serpente Orrù secondo ingresso al settantuno per a percussione per cui delle ripercussioni sulla politica interna molto forti tra l'altro rappresenta la fine della collaborazione con i comunisti come un punto secondario la grande difficoltà di ritornare
Per i comunisti all'interno
E invece diciamo così
E il punto di avvio della pur breve parabola di Bettino Craxi
Che nasce proprio con la dichiarazione di
Percorso sono molto
Ricostruite diciamo in questo libro
E hanno la possibilità di toccare un punto che è importante sia per la politica interna che per la politica estera
Poi diciamo
Il declino
Si accentua con la seconda Repubblica
Si accentua con la seconda Repubblica
Nella seconda Repubblica
Io
Insisto nel dire che
Il passaggio dell'ingresso dell'euro dell'Euro è un passaggio decisivo
Quello del fatto dal governo di centrosinistra Prodi e Carlo Azeglio Ciampi
Perché entrati e dell'euro il vincolo
E ancora più forte
E ancora più vincolante
Ora parliamoci chiaro
Chiunque vada al governo i margini per fare qualcosa sono minimi questa è la verità sono margini minimi con quel vincolo inutile
Donde la polemica di destra
Al vincolo esterno l'Europa eccetera
Ora
Rimane pur sempre il fatto che noi non siamo l'Ungheria di Yuki Orban
Siamo la seconda potenza manifatturiera d'Europa integrata con tedeschi sopra tutte francesi fortemente un'economia fortemente integrate
Credo
Comunque non entro nel merito diciamo di questo dibattito
Ma certamente
Lascia molte perplessità
Quello che il nostro prossimo avvenire
Proprio in relazione a questo tipo di problema
E naturalmente la lettura del libro diverso ordine accresce diciamo questa preoccupazione nel senso che bene o male si è riusciti a seguire un filo pur nella decadenza
Se lo spezzare questo file
Non sembra in effetti possibile nessun punto di vista nei e quindi è difficile capire quelli che possono essere le politiche alternative al vincolo esterno grazie
Grazie professor Craveri che cita
Indicato dei punti importanti all'interno del libro della descrizione professor Bazzoli
Ricordo che siamo indiretta sui canali società d'istituto sia sulla pagina Facebook sul canale YouTube
Passerei adesso la parola al professor la febbre del prezzo suo intervento grazie
Simona
Buonasera dunque mi associo anzitutto a quanto ha detto
Il professor Craveri sull'importanza di questo nuovo contributo dal professor versori
Per non solo per il suo spessore diciamo numero di pagine dettaglio ma perché abbraccia per la prima volta un periodo così ampio tutta la storia repubblicana anzi comincia un po'prima
Fino ad oggi e lo fa non in una tentativo soltanto di sintesi ma di analisi quindi lo studio originale condotto su le fonti
Da questo punto di vista mentre il primo studio che a questo carattere che si propone anche quindi di dare un'interpretazione complessiva
Che quella sostanzialmente delineata dal professor Carreri
Ora vorrei ci son tanti argomenti di cui vorrei parlare molti di voi avete conoscete già questo libro comunque conoscete l'argomento vorrei toccare soprattutto alcuni punti che secondo me sono nevralgici
Nel libro di diverso cori
Diciamo puntini di tipo metodologico
Anzitutto l'oggetto
Storia interna Ascom è spiega il titolo e come spiega nell'introduzione storia internazionale quindi non solo la storia della politica estera
Quindi il ruolo internazionale del Paese
Questo è il primo secondo punto metodologico i soggetti ci sono gli attori non solo il ministero degli Esteri Kouchner le tradizionali libri storia della politica estera italiana parla del ministro degli Esteri
E tutt'al più il Presidente del Consiglio ma altri attori statua abbiano statuali e in terzo luogo le fonti quindi l'uso degli archivi
Che per quasi tutto Periodo sulla storia vera politica internazionale italiana appunto la prima volta che viene fatto su tutti e tre questi punti vorrei dire qualcosa in particolare su la l'argomento delle fonti l'uso degli archivi in che misura
è necessario in che misura gli archivi esistenti possono essere ritenuti sufficienti adeguati
Le altre fonti alternative che per questo periodo quasi sono inesistenti abbiamo pochissime pochissima memorialistica che abbia un valore
Diciamo sufficientemente attendibile comunque non utilità pochissimi diari quei pochi diari
Poco attendibili alcuni altri meno ma insomma molti poco poco poche fonti diciamo quelle che si sollevate mare memorialistica
Ma vorrei concentrarmi soprattutto su l'oggetto storia internazionale anziché storia della politica estera
Quindi non storia di tutti i problemi della politica estera
E solo dei problemi dalla politica estera ma diciamo quello che l'autore afferma essere un argomento più ampio
Quello della del ruolo internazionale dell'Italia quindi
Non tanto i problemi dei singoli trattati i problemi territoriali
Problemi tipici di libro che voglio affrontare la storia della politica estera sono i i problemi territoriali per l'Italia il confine settentrionale confine orientale i problemi dell'emigrazione e dell'immigrazione prima era solo lì l'emigrazione poi diventato l'immigrazione
I problemi del commercio internazionale
I problemi della moneta
è stato fatto più di un importante riferimento quindi cambio della moneta ecco questi sono i club classici tecnica e politica estera qui si cerca di andare a un punto più elevato diciamo della
Politica estera del Paese cioè il ruolo internazionale
La leadership politica appuntato ha cercato di ripristinare un ruolo internazionale
E quindi come è stato detto poc'anzi mentre prima
Tali aspirava ad essere grande potenza
Oggi si dice nel libro aspira aspirato a diventare ad avere un riconoscimento di media potenza regionale
Come ha detto condivido pienamente quanto ha detto il professor Craveri mi domando anche io spesso ma perché bisogna essere una grande potenza perché sembra essere una media potenza regionale
Come si valuta questo perché utilità
Spesso me lo domando e mi domando anche se
Chi ha avuto in mano le redini dalla politica estera italiana
Soprattutto coloro che l'hanno avuta in modo più incisivo
Hanno veramente puntato più al ruolo internazionale che non alla soluzione dei problemi tradizionali della politica estera italiana o non invece utilizzare il ruolo internazionale per risolvere i problemi della politica tipicamente
Condizionare l'adesione a questo o a quell'iniziativa di carattere internazionale
Come avrebbero voluto magari i nostri alleati a l'ottenimento della soluzione per esempio del problema di Trieste
Ricorrente nella nostra politica estera
Comunque diciamo senza niente
Il tema quindi è
Il ruolo internazionale e il fatto sta che l'Italia abbia tentato
E in che misura sia riuscita ad ottenere
Questo riconoscimento se non di grande potenza di media potenza
Questa
Questo problema porta ad una scansione
In io ho individuato quattro fasi
Perché non c'è un'evoluzione lineare vero che la tendenza è verso come dice il titolo il declino si parte da un rilancio da una
Da una riabilitazione diciamo internazionale la rinascita della frase degasperiana e si procede verso il declino
Questo avviene però in quattro fasi quindi non in modo lineare c'è una prefazione che è quella dopo l'armistizio dalla dal diciamo dal crollo militare sconfitto all'armistizio d'Italia divisa in due
Fra divisa fra tedeschi alleati
Il drammatico risveglio dal sogno di grande potenza si dice nel libro poi la costruzione repubblicana il trattato di pace e poi comincia la prima vera fase la prima rinascita quarantasette sessantatré
Che va che comprende il periodo quarantasette cinquantacinque lungo dopoguerra la fase del centrismo
L'inserimento nel sistema occidentale e nel processo di integrazione europea che si sono
I punti centrali di questa fase
E in cui avvengono le grandi scelte fondamentali alla fine di questo periodo si chiudeva un'era che se ne apriva una nuova che sembrava offrire all'Italia l'opportunità di conseguire in maniera definitiva l'obiettivo di media potenza regionale si dice
Quindi alla fine di questo periodo nello del centrosinistra dell'inizio del centrosinistra sembrava offrirsi questa possibilità di riconquistare se non il ruolo di grande potenza quello di
Media potenza regionale
Poi c'è la fase la crisi del del centrismo lenta crisi del centrismo il centrosinistra
Cambiamenti e grandi speranze titolo completamento dell'insegnamento inserimento nel sistema occidentale la Comunità economica europea il boom o età dell'Oro come si diceva una volta miracolo economico
Quindi il passaggio verso il centrosinistra col Governo Moro del dicembre del sessantatré
Questo conclude la fase della prima rinascita critica ma primo momento di slancio e poi
Un po'un rallentamento
Arriva quindi la prima crisi che comincia subito poco dopo l'avvento del centrosinistra la fase sessantatré settanta
Che si articola in sessantatré sessantotto occasioni perdute e prima crisi italiana
Quindi con l'inoltrarsi della fase del centrosinistra inizia la crisi economica dopo il sessantaquattro
Poi viene il sessantotto l'Italia Cenerentola d'Europa
Titolo deve riportare
Nel citato ma il titolo di un altro libro revocato prima
Poi sessantotto settantaquattro l'Italia che diventa il problema per l'Occidente
Dalla crisi del centrosinistra del Sessantotto fino all'anno di svolta settantaquattro cesura che viene identificata Passoni
Con lo shock petrolifero la crisi economica l'inflazione galoppante
Settantasei momento implicherebbe Grandini decisioni di politica economica e la chiusura dei mercati dei capitali e non si può più portare una lira fuori d'Italia
E quindi crisi del sistema capitalistico coincidevano
Infine settantatré settantanove la crisi italiana vera e propria
Berlinguer la fase del compromesso storico
Eccetera
Questo conclude la prima crisi poi dall'ottanta al novantadue c'è una seconda rinascita seconda rinascita
Per la rinascita craxiana la Milano da bere ripeto viene ripetuto spesso questo concetto la Milano da bere quindi in questa fase di ottimismo diciamo
Si aprono
I mille novecentottantatré l'apogeo della rinascita ottantanove opere novantadue un diverso ruolo
La fase culminante con la Repubblica unificazione tedesca il ruolo italiano nella
Creazione della moneta unica Maastricht quindi l'unione monetaria europea la fine della guerra fredda e la figlia del sistema bipolare
Tutti i nodi relativi al ruolo internazionale dell'Italia giunsero al pettine e quindi si conclude questa conta fase di rinascita per iniziare la seconda crisi il declino novantadue due mila ventuno
Novantadue due mila e uno il nuovo ordine mondiale cioè mondo unipolare dopo la dissoluzione dell'URSS sovietica due mila uno due mila undici l'Italia fuori dalle regole con Berlusconi due mila undici due mila ventuno crisi smarrimento tecnocrati e populisti al governo fine del sistema unipolare insomma negli anni
Dodici quattordici
Queste sono le fasi ora
Quindi
Non è un andamento lineare c'è una fase di tentativo di rinascita alla fase craxiana
E poi però riprende il declino che porterà non sappiamo se sia irreversibile con me
Ora primo problema
Cercherò di andare rapidamente ma il primo problema Italia medio potenza regionale o grande potenza e così parte dall'idea che non può essere una grande potenza può tentare di essere una media potenza regionale che non ci riesce
Ma però
Vorrei dire che
Dal mille novecentoquarantanove di tale membro originario della NATO
Dalla danza faticosamente l'organizzazione membro non secondario
Base di Napoli insomma certamente dimensioni dell'esercito italiano che non è certo l'ultimo tra gli eserciti degli oggi trenta membri della NATO quindi
Membro importante della NATO
Poi c'è il famoso problema la NATO si sposta verso nord si sposta verso sud adesso si risposta verso nord quindi forse l'Italia avrà col non è detto che si sposti verso nord veramente vedremo
Che fine farà detto turco
Alla Finlandia la Svezia comunque diciamo Italia e membro importante della NATO
E membro originario dei sei della ceretta e poi della CEE
E quindi di quella che poi è diventato una confederazione di ventisette sta ventotto ventisette Stati
E non è l'ultimo di questi Paesi seconda potenza industriale ogni tanto sorpasso con Inghilterra paghi il trattato è uscita quindici
Però insomma non è certamente l'ultimo di questi e e l'Unione europea è
Certamente uno dei grandi protagonisti quindi essere uno dei principali membri della dell'unione europea
E poi dal novembre del settantacinque membro del gruppo sex poi G7
E tutto ininterrottamente membro del G7 Poggi otto colpi di nuovo G7
E quindi del settantacinque sempre membro del gruppo dei sette più importanti Paesi che si riuniscono per prendere decisioni su su valutazioni
Cosa fare
Per cui
Diciamo se per essere grande potenza in un mondo bipolare bisogna essere una delle due massime potenze certamente nell'Italia né altri Paesi possono essere possono aspirare al ruolo di grande potenza solo i due le due massime potenze del mondo unipolare meno ancora ce ne solo una grande potenza nel mondo multipolare verso il quale a detta di molti ci stiamo indirizzando e certamente bisogna essere uno di questi popoli quindi da questo punto di vista possiamo dire che non può essere grande potenza però
Della categoria subito dopo
Certamente ci dovrebbe stare
Tuttavia
Penso persone molti possono avere opinioni diverse
Penso che sia un dato di fatto che l'Italia nona il ruolo internazionale che hanno altri paesi magari con un PIL meno importante magari con un esercito meno importante
Magari che non fanno nemmeno parte
Dell'Unione Europea o del G7
E però in effetti l'Italia non ha quel ruolo internazionale in che senso
Nel senso che
Quando parla un
Governance italiano ministro degli Esteri persino il conte del consiglio
Non non viene non abbiamo la sensazione anche in altri paesi si ha la sensazione che non ci sia tutta quella importanza che non venga attribuito a tutta quella importanza e un legame come per esempio quello fra Stati Uniti Inghilterra l'Italia non lo ha un legame come quello che stringere i Paesi dell'aria quella che è una volta si chiamava l'aria Marco alla Germania quindi l'influenza che alla Germania sul certo numero di paesi d'Italia non ce la
Neanche nei Balcani dove abbiamo tentato per tanto tempo di avere un ruolo internazionale neanche nel Nordafrica quindi in effetti
Una
Un ruolo internazionali inferiore a quello che per altri versi incisi attenderebbe che sarebbe forse logico
E che però sembra essere sempre sfuggente
E allora e questo penso che sia questo il senso ruolo internazionale
E che
Del libro viene ripercorso soprattutto facendo vedere con me nelle varie cancellerie europee o non europee
Si reagisce al cambio di governo nuovo insomma alle crisi interne italiane
E quindi si vede bene attraverso proprio queste reazioni esterne quale la considerazione che riceve l'Italia col ci sono varie risposte che ricavo anche dal libro stesso
Queste fasi
Di declino o comunque alternante
Sono una conseguenza della formula di governo questo mi sembra abbastanza evidente cioè alle fasi di stabilità
Corrisponde la rinascita centrismo centrosinistra
Periodo Craxi del pentapartito
Quindi stabilità della formula di governo e coerenza interna della forma di governo partiti che la pensano nello stesso modo
Rinascita fasi di instabilità e coalizioni eterogenee uguale declino anche qui mi sembra abbastanza evidente la crisi del centrosinistra
Labbra mento dell'ora
Situazione politica del Parlamento
Fine del periodo
Craxiano fine della cosiddetta Prima Repubblica concordo che non dovrebbe essere usato questo termine troppo dove logica
Quindi primo punto è questo andamento a fasi alterne e complessivamente declinante del ruolo internazionale funzione della
Della formula di governo in secondo luogo queste fasi sono una conseguenza della performances economica cioè abbastanza chiaro
La prima fase della rinascita coincide con il miracolo economico soprattutto dopo i primi anni Cinquanta inizia questo miracolo economico e continua fino al sessantuno sessantadue consente sessantatré
Sessantadue
Quindi la fase di rilancio o di rinascita e la fase anche del miracolo economico
La fase
Degli anni ottanta
è una fase di espansione anche dell'economia mondiale nella quale l'Italia si inserisce validamente soprattutto con il Nord-Est con il triangolo Lombardia Lombardo-Veneto diciamo che devo creare
Mentre invece la fase di declino sono la fase dello shock petrolifero ovviamente
L'inflazione la crisi dei subprime e li manda due mila otto due mila undici dal quale non ci siamo mai più risollevarsi
Quindi conseguenza della performance economiche conseguenza di decisioni di politica economica
Sia nell'uno forma di governo formula di governo sia nell'altro caso performances economiche o politiche conoscente di politica economica parliamo quindi di problemi interni che essi riflettono sulla percezione esterna
Può essere questo è solo questo
Penso di no penso che ci sia ma anche un altro problema e cioè quello di una
Carenza di linea di fondo di individuazione di direttive della politica
Politica estera politica internazionale del paese
Mancanza anche di chiare svolte strategiche è vero che si
Susseguono un numero incredibile di governi si susseguono anche dei periodi
Un po'più consistenti in cui
So tutto la politica estera è nelle mani di poche persone
Abbastanza incisive penso sopra citato Fanfani Moro
Però nonostante questo si ha l'impressione di una mancanza di riflessione nel Paese sulla politica
Estera sulla politica internazionale su quello che l'Italia vorrebbe essere nel mondo e su come dovrebbe essere siccome si dovrebbe prospettare nei confronti degli altri paesi con i quali ha rapporti gli altri Paesi europei prima di tutto gli Stati Uniti massima potenza mondiale e poi gli altri
Paesi volta a volta
Lezione al problema del rapporto con la Russia da dall'Ottocento abbiamo avuto alterne vicende e poi soprattutto nel periodo fra le due guerre e poi nel dopoguerra abbiamo avuto vari tentativi di stabilire un rapporto con la Russia
Quindi carenza da questo punto di vista e carenza di anche far percepire nel far percepire
Al mondo esterno che c'è una linea e questa linea non è ondivaga non è frutto dell'improvvisazione e non è
Frutto del sacro egoismo espressione che come ben sapete
E si è stata sussunta
Per caso dal discorso pronunciato da Salandra discorso non il Parlamento discorso
Dava alla Consulta Ministero degli Esteri
A pochi funzionari e cito questa espressione trattarmi dice nelle sue memorie da Renato dal secondo volume della Storia generale del cristianesimo Thielemann
Sono andato a sera per dormire si leggeva rendano sette volumi di Senna
Che cos'è però questo sacro egoismo
Adesso piacerebbe leggervi quello che la definizione che dà colmi Asso sulla politica dei Savoia politica di Savoia dei Savoia in generale non periodo particolare
Lo leggo per anche se ci metto un minuto secondo non stringersi ma in tutto e per questo lo scrive cognato nella storia della politica estera degli
Vessatoria
Non stringersi ma in tutto e per tutto ad una parte ad una fazione ad una politica conservare intatti senza stringergli assenza allentati tutti i rapporti di amicizia di parentela di politica rimanere fedeli ai patti stipulati comunista e con scrupolosità ma riconoscendo nella lettera lo spirito dei patti assicurandone il rispetto preciso e formale degli impegni la propria libertà di giudizi di atteggiamenti la più completa indipendenza di pensiero e di azione
Ma insomma praticamente sacro egoismo non è molto diverso però detto molto bene da quando ha messo e però in fondo quello che disse Palmerston famosissima riscosse comuni il primo marzo mille ottocentoquarantotto meraviglioso discorso di politica estera interminabile
Qui non intorno all'arresto e lui non per perciò e Nimis autentici verso il terno canta perciò & Sons Angels e censo oggi Citto sotto
Quindi ci sono non c'è una politica dei valori come oggi
E diventato ricorrente
La Svezia nel
Due mila quattordici ha adottato come principale obiettivo di politica estera il femminismo non so se quanti Livorno sappiano ma cardine dalla politica estera svedese è il femminismo quindi diffondere il femminismo nel mondo quindi tipicamente politica di valori
Quello che spesso si sente dire l'Unione europea
Deve stabilire i suoi valori nel mondo Palmerston dopo il contrario non ci devono interessare Dini nostri eterni amici perché la pensiamo nello stesso modo perché abbiamo gli stessi valori dobbiamo pensare ai nostri interessi che quello che fanno tutti magari ah mancandolo di belle parole
E allora non può essere
Questa mancanza di grandi principi a far venir meno l'autorevolezza o l'autorità dell'Italia
Penso che sia qualche cos'altro e cioè
La mancanza di proprio invece prendere una decisione su quelli che sono gli interessi faccio un solo esempio così poi concludo
Che la politica monetaria
Quando l'Italia decide di partecipare alla c'è e poi nella cedette già prevista l'unione monetaria la CEE non avrebbe senso se ad una unione doganale e non un'area di libero scambio è stata scelta
Anziché è stata rifiutata l'area di libero scambio come volevano gli inglesi è stata scelta l'unione doganale proposta dagli olandesi
Ciò che ha un unico senso se si vuole creare una unione monetaria altrimenti non ha senso creare un non è un problema
Quindi fin dalle e infatti nel trattato di Roma c'è scritto già ci sarebbe stata l'Unione monetario
L'Italia non soltanto aderisce anche all'Unione monetaria ma si fa principale sostenitrice merito di Andreotti
Della adozione di questa decisione in occasione del consiglio di Roma
Ebbene
Appena decide prende queste decisioni
Aderisce al serpente aderisce al Sistema monetario ne esce ci rientra la politica che viene messa in atto una politica diametralmente opposta
Ma politica basata sulla strategica svalutazione della lira però aumentare l'importo le esportazioni
Queste sono le cose credo che fanno sì che
Ci siano quelle reazioni che descrive bene Antonio Bassolino quando l'Italia prende una posizione ma lo pensa non lo pensa lo vuole fare non lo vuole fare
Dice di volere l'unione monetaria ma in realtà ne vuole come sta come hanno dichiarato tutti i partiti tranne il partito liberale in occasione della ratifica della approvazione del Trattato di Maastricht prima della ratifica tutti i partiti hanno dichiarato bene aderiamo per cambiarlo
Questo è
La tipica impostazione quindi penso che quello quello che poi io almeno forse perché ne sono Congia convinto Colletto del libro di Antonio versori è questo che al di là del problema certamente della formula di governo che un problema di costituzione di altri problemi che il professore Ravelli avvenne illustrato nei suoi libri
Al di là del problema dell'andamento delle performances economiche viene equilibrio distratta eccezionalmente buona
Quello che veramente manca e motivo per cui l'Italia non è riuscito ad avere il riconoscimento che in fondo capisco bossoli vorrebbe che Italia ricevesse
è in questa mancanza di coerenza e di serietà di propositi
Questa è l'impressione che che ricevo e comunque credo che questa di identificazione delle fasi
Sempre il problema
Siate nei libri di storia stabilire quando vince una fase quando finisce quando ne comincia un'altra
Ed è dei problemi di fondo che determina questi spostamenti credo che sia il grande merito di questo libro grazie
è grazie professor la febbre questa interessante periodizzazione che ci porta dentro
Il libro le viscere di questo lavoro diciamo così che anche importante mi permetto anche per l'uso che il professor Bazzoli fa anche dei fenomeni di costume rispetto a alla politica la storia internazionale dell'Italia come l'Italia si percepisce come viene percepita all'esterno partendo anche da mutamento dei costumi dei consumi e quindi a aggiunge qualcosa in più diciamo alla narrazione sulla politica internazionale del Paese ecco passo la parola professor Nuti lo ringrazio
Grazie
Ovviamente anch'io mi unisco a i miei predecessori nel sottolineare ci si trova di fronte a un'opera monumentale
Mi è obbligo fare i miei complimenti al professor Sartori
Per aver coniugato la vastità con la profondità cioè la capacità di unire la precisione nell'analisi dei singoli episodi specifici con l'ampiezza della visione che non è
Come dire
Un fenomeno comune no riuscire a coniugare
Questi gli aspetti nel del del lavoro per cui il lavoro e al tempo stesso esaustivo completo ma anche molto originale nell'analisi di tutta una serie di passaggi specifici grazie anche alla capacità di esaminare episodi anche noti già affrontati da una copiosa produzione storiografica offrendo elementi di novità
Tramite il ricorso sistematico ad una molle sterminata di documenti di archivio si vede che il lavoro
Gli anni di ricerca in archivi italiani inglesi francesi consultazione di collane dei documenti diplomatici se volete divertirvi a scorrere le fonti citate
Nelle notti nelle decine di pagine di note che corredano il volume vi rendete conto dell'ampiezza della massa documentare su cui questa ricerca passata e se posso aggiungere un elemento autobiografico o che mi unisce in qualche modo alla alla all'autore del libro
Leggendo la prima parte di questo volume ho avuto un effetto ma delle certo senza che mi sono ricordato tesi inizi del della nostra carriera quando professor verso Riera
Già un giovane e brillante ricercatore io ero ma ancora più giovane dottorando e insieme a tutto il gruppo che lavorava alla alla storia della politica di potenza in Europa
Ci avventura avevamo nella ricostruzione della politica estera italiana degli anni Quaranta
E aspettavamo come una sorta di momento epocale fa fase in cui il ministero degli esteri ci avrebbe aperto finalmente l'archivio per consultare gli anni Cinquanta avremmo forato questo Rubicone nel decreto anche presso persone si ricorda il momento in cui ci fanno annunciato che avremmo potuto consultare documenti agli anni cinquanta con una sorta di di svolta il leggendo la prima parte del del del volume sonoro rimandato indietro con gli anni appunto al momento in cui la frontiera degli studi sulla storia politica estera italiana erano gli anni quaranta negli anni negli anni cinquanta
Prima di passare a un'analisi un po'più specifica di alcuni dei dei temi dei problemi affrontati dal libro
Vorrei anche sottolineare due ulteriori aspetti che mi hanno colpito particolarmente un'onda appena ricordato il dottor Giorgio e cioè l'attenzione sistematica dedicata dall'autore ai temi e ai problemi fenomeni di costume ma in particolar modo all'uso all'attico l'attenzione dedicata al cinema
Come fare come strumento per ricostruire il sentire di un'epoca come
Un ulteriore elemento che ci consente in questo viaggio a ritroso nel tempo di cogliere ancora meglio le sensazioni il pensare il sentire
Di di un certo periodo
E ancora di più io mi ha colpito l'uso sistematico che professor verso rifà di
E questo è veramente elemento atipico che nuovo che il volume offre le letture che dell'Italia venne vengono date dai diplomatici stranieri quasi ogni capitolo è accompagnato si stima che a mente dalla consultazione di quello che scrivono i diplomatici francesi inglesi e americani
Nel commentare l'evoluzione della politica estera italiana ed è un un modo molto interessante di contestualizzare e se vogliamo
Provincializzato Lanna la narrazione facendola un po'meno autoreferenziale
Perché ci ha col ci aiuta a inserire l'evoluzione della politica estera italiana in un contesto più ampio facendoci vedere come veniva percepita dagli altri
Magari qualche volta anche sbagliando ore utilizzando categorie non sempre adeguate però è interessante perché ci fornisce il contesto all'interno del quale poi la politica estera italiana doveva inserite e ci fa vedere anche i limiti se vogliamo del perimetro all'interno del quale del quarto nell'operare e da questo punto di vista poi è particolarmente interessante sistematico riferimento alle valutazioni della politica estera del americana nei confronti dell'Italia perché sappiamo che quella vedono un peso ancora maggiore nel definire le scelte che il terreno all'interno del quale la politica estera italiana e non solo la politica estera Mack le scelte di politica interna dovevano dovevano operare
Passando a l'analisi dei tantissimi temi affrontati dal volume impossibile ripercorre le tutti perché sono settanta anni abbondanti anzi un po'di più
Di di di storia
Affrontati con con grande acume con grande attenzione al dettaglio
Uno dei temi che fa da filo conduttore è già stato ricordato e quello della storia dell'integrazione europea del difficile rapporto
Che l'Italia con il processo di integrazione europea perché versori sottolinea costantemente sia il contributo e l'impegno italiano nel promuovere la causa dell'integrazione europea ma anche le grandi difficoltà che l'Italia deve affrontare quando cerca di promuovere i propri interessi si scontra con una serie di atteggiamenti
Dei suoi partner perché non sempre sono così aperti di fronte alle richieste italiane
E tutto questo lunghissimo percorso che va dalla fine degli anni Quaranta e arriva fino ai giorni nostri ricostruito con grande attenzione ai particolare al dettaglio corredato aveva sedici trazioni
Basate sulle fonti primarie particolarmente illuminanti per farci capire le difficoltà ce n'è una non posso non citare perché mi ha colpito particolarmente quando di fronte nel mille centosessantotto di fronte all'ennesima difficoltà causata dalla Francia gollista dopo secondo rifiuto dell'adesione richiesta di adesione britannica alla comunità
I Issei cercano di trovare delle posizioni comuni ma i tedeschi si defila hanno di fronte alla volontà dei italiana dei Paesi del Benelux di cercare di ricucire
Un rapporto che si sta sfilacciando un esasperato Fanfani ministro degli Esteri scrive all'ambasciatore
In Germania Lucio molli
Dottore dice la risposta di Fanfani rivelava la sua profonda irritazione in effetti
Fanfani scrive dalla velocità di quanto scritto illa braccetto compreso come ormai la misura sia colma e l'ora della chiarezza debba essere ricercata da parte di tutti a comunisti gli esteri che in un certo senso usa un'espressione un po'forte di questo tipo rivela quanto possa essere esasperante lavorare anche con quelli che dovrebbero essere gli alleati più stretti che il partner i partner comunitari
Secondo me ne esce nel lungo periodo un affresco importante del del ruolo italiano
Velato qui sarei curioso poi divisi ci sarà modo di scambiare un po'di idee di sentire cosa ne pensa Antonio Grazioli secondo me c'è un un velo di amarezza quasi di di malinconia nella ricostruzione del dello sforzo italiano per l'integrazione promuove l'integrazione europea
Come se l'Europa di oggi che viene descritta con attenzione negli ultimi capitoli non fosse che sono in parte la realizzazione dei progetti più ambiziosi coltivati con tanti entusiasmi con tanto entusiasmo
Negli anni Cinquanta negli anni Sessanta come si in un certo senso si fosse perso in gran parte lo slancio ideale di allora ci si deve essere muovere all'interno di una costruzione un po'senz'anima questo almeno nel percezione che io ho ricavato non so se sia una forzatura striminzite prestazione storie curiose appunto dissentire l'opinione del del dell'autore
Ed è significativo nella ricostruzione che Antonio verso rifà della politica italiana nei confronti dell'integrazione europea anche e mettere a fuoco la scarsa attenzione
Che da parte della classe politica italiana SITA per lo meno per tutti gli anni cinquanta e gli anni sessanta al a questo problema commessi fosse un problema che dovevano gestire pochi addetti ai lavori fondamentalmente quindi mi viene in mente
Con la famosa frase decreto di Ralf Dahrendorf
Quando diventa membro anche lui della Commissione europea all'inizio degli anni settanta
Che dice che da questo momento in poi delle settanta in poi la commissione europea la politica europea in genere prende un aspetto diverso rispetto a quello di pochi addetti ai lavori che aveva avuto fino a quel momento come se sì ampliassero gli orizzonti dopo la Conferenza dell'Aja che si mettessero in cantiere tutta una serie di progetti
Un po'più ambiziosi di quelli di quelli precedenti
E visto che siamo attratti a parlare degli anni settanta
Vorrei soffermarmi anche su l'ampiezza e l'attenzione dell'analisi che il libro dedica a questo periodo così così travagliato
Sottolineando un aspetto molto importante
Che Antonio Fazio che mette in evidenza cioè la suddivisione in due fasi prima
Gli altri membri di questo pannello ricordavano l'importanza per me storici della scansione temporale
Giustamente l'autore dell'inno sottolinea come non si debba guardare agli anni settanta con un'unica fase di crisi ma come la crisi sì rafforzi in maniera graduale per cui giustamente viene individuata una un cerniera a metà degli anni settanta tra il settantaquattro e il settantacinque per coi anche analizzando appunto le
I documenti prodotti dalle altre diplomazie che sorvegliano attentamente e quello che sta succedendo in Italia la percezione che sia in atto una crisi davvero grave
Non emerge nonostante il terrorismo gli scioperi disordini interni
Fino al settantaquattro settantacinque fino a e come si fino a un certo momento l'Italia vivesse in una situazione difficile ma tutto sommato ancora gestibile che poi di colpo questa situazione precipitasse e facesse dell'Italia il malato d'Europa no quindi il periodo veramente drammatico e quello che va dal settantacinque al settantotto e ci sono le pagine molto belle su un vertice di Puerto Rico tema che attraverso che ha studiato a lungo anche in passato
E di come questa percezione dell'Italia come
Problema che riguarda non solo l'Europa ma un po'tutto l'Occidente cambi che apra la strada ad un miglioramento quando tra il settantotto e il settantanove il governo italiano riesce a fare due scelte molto difficili che sono quella dell'adesione alle
Smeriglio e quello dello schieramento degli euromissili che costituiscono due esempi chiarissimi di come ci sia un intreccio molto forte
Tra le scelte di politica estera le loro ricadute sul piano politico interno che in qualche maniera contribuiscono a stabilizzare una situazione che fino a quel momento invece appariva avviluppa fa da una serie di di problemi quasi quasi ingestibili quindi ho molto apprezzato questa suddivisione questa scansione del dei lunghi anni settanta diciamo in due fasi abbastanza distinte perché contribuisce molto bene a chiarire i termini che i termini del problema
Saprà propose negli anni settanta un aspetto più specifico che mi ha colpito molto
Ci sono quelle analisi che i diplomatici italiani fanno
Precedentemente l'invasione sovietica dell'Afghanistan quando notano
Come è probabile che ci si debba aspettare da parte sovietica
Una qualche mossa volta espandere la propria influenza perché il conseguimento della parità strategica con gli Stati Uniti
Mette Mosca in una posizione di forza che conoscendo la logica del Cremlino è probabile che voglia essere monetizzata in qualche modo mi ricordava quello che scrivevano
Gli americani nel mille centocinquanta poco prima della guerra di Corea quando si aspettano che da qualche parte ci possa essere un tentativo di di valorizzare
L'accorciamento delle distanze tra tra Mosca e Washington è è molto interessante perché fa capire come la vostra classe diplomatica avesse anche una capacità di percezione del rapporto di forza mondiale al di là del dei problemi di politica estera specifici dell'Italia particolarmente acuti in questo in questo falso
Molto interessante infine la una della parte funzioni ancora più originali di tutto il volume quello che riguarda la fine della Prima Repubblica perdonatemi se uso anch'io questo termine
Per mancanza di meglio diciamo tutta la la la ricostruzione che Bazzoli aveva già studiato che qui approfondisce ulteriormente con altri documenti sulla fine della guerra fredda Maastricht scusi sono sicuro criminis parleremo ancora
La guerra del Golfo fanno vedere come i limiti le difficoltà incontrate negli anni precedenti in qualche maniera si rafforzino con l'indebolimento della capacità propositiva del del governo italiano
Un dubbio qui mi è venuto pongo una nuova domanda un'ulteriore domanda all'autore
Forse quanto scrivi che il la visione
Italiana la percezione di Gorbaciov fra è una percezione un po'troppo
Ingenua ottimista diciamo mi chiedo se non sia un giudizio un pochino troppo severo perché in realtà quasi tutti continuano a puntare su Gorbaciov su se si pensa che Bush il Presidente degli Stati Uniti il primo agosto del del novantuno tiene quel celeberrimo discorso ha chiesto in cui invita gli ucraini astenerci dal Sud nazionalismo suicida famoso discorso del Chicken Kiel su una e se lo fanno gli Stati Uniti di essere sì il mio film forse lo possiamo lo possiamo fare anche noi credo che fosse un problema di non so se definirla di illusione collettiva o di sensazione ex ci si dovesse aggrappare a Gorbaciov suo perché dopo di lui si sarebbe aperto un
Passo di Pandora che era meglio cercare di di tenere a tutti i costi chiuso il più a lungo possibile
Ci sono molto d'accordo su o quello che scrive
Versori a proposito del disinteresse americano per quello che succede in Italia
Con la crisi Tangentopoli e di Mani pulite qui la capacità mito poi etica della nostra classe politica di inventarsi bizzarre vendette americane
Che mettono in atto Tangentopoli per presunti sgarbi subiti negli anni precedenti non non andrebbe nemmeno commentata e giustamente versori fra si limita a dire
Che il l'unica spiegazione possibile la luce te la documentazione esistente
è che nel momento in cui in Italia scoppia lo scandalo di di Tangentopoli e l'inchiesta di Mani pulite
Illy agli Stati Uniti l'Italia nell'interessa più durante la guerra fredda ora impensabile che scoppiasse uno scandalo del genere perché avrebbe messo a repentaglio la stabilità del Paese quando la stabilità del Paese non è più un interesse prioritario la politica estera americana in Italia possono succedere che queste cose perché è un a Washington queste cose non interessano più questo mi sembra l'unica l'unica spiegazione possibile più generale sono d'accordo col comparso morì quando cerca di calibrare attentamente temi il peso che la politica estera americana ha avuto nel definire il contesto politico italiano durante durante gli anni precedenti
Con un unico conviene differenza se mi fosse permettere di dissentire forse perché non sono sicuri d'aver capito bene
Quello che scrive a proposito degli Stati Uniti e del centro sinistra
Quando scrivi pagina cinque centottantasette leggo nella citazione esatta sino non mi sbaglio
Cinquecentottantasette eccoci qui
Per quanto scrivi che e gli Stati Uniti sostanzialmente hanno avuto un ruolo tutto sommato non decisivo nel facilitare la scelta della creazione del centro sinistra lì ci sono non sono del tutto d'accordo perché ma può darsi che abbia interpretato male quello che ne scrivi
Perché secondo me è vero che la scelta italiana scelta autonoma ma quella scelta autonoma è resa possibile
Dal fatto che si percepisce che agli Stati Uniti questo percorso tutto sommato non dispiaccia
Considerando la fragilità degli equilibri interni di quegli anni di quanto fossero attenti ogni minima sfumatura politici italiani di quello che veniva detto non veniva detto a Washington
Di quello che veniva fatto dagli americani in Italia percepire che non c'era più un peso nella creazione di un governo di centro sinistra diventa un incentivo ad andare avanti secondo in questo senso
Credo che abbia avuto un peso vorrei dire quasi determinante la scelta la scelta americana
Per concludere che temo di aver già abusato della vostra pazienza del tempo a mia disposizione
E per riprendere alcune delle cose già accennate da Piero Craveri Retta Francesco Lefebvre
Il libro ci presenta un'alternanza di fragili successi e di Ciclidi impotenza quasi conti difficoltà della politica estera italiana a svolgere un ruolo adeguato alle aspettative
Per cui il volume pervaso da un certo pessimismo di fondo mettiamo diciamo così soprattutto nella parte finale ecco mi chiedo Piero chiedo all'Autore
Intanto se secondo lui siamo
In una fase di cifra negativa o se siamo avviati verso un declino inarrestabile so che è difficile rispondere a questa domanda però la la mia curiosità è stimolata dal modo in cui c'era rappresentato tutti questi problemi con tanta con tanta attenzione
E e l'altra un'altra domanda che mi viene fatto quanto in fin dei conti
Questa alternanza di successi e fallimenti sia solo un problema italiano non sia soltanto e non sia invece un qualcosa che ci accomuna anche agli altri Paesi europei e quali magari con maggiore
Energia rivendicarono con maggiore determinazione rivendica una serie di successi ma che anche loro
Negli anni più recenti in particolare non hanno molto di cui essere soddisfatti penso a quante volte i francesi si sono dovuti rimangiare la politica destra gollista dalla fine della guerra fredda in poi
E delle difficoltà che hanno avuto nel portare avanti quella scelta di fondo fino a rientrare nella NATO quindi sostanzialmente cancellando quasi un trentenne di ricerca della dell'indipendenza un ventenne aveva dal no ottantenni perché si va dal sessantasei al a tutto il due mila otto quindi no quarantenne attenti
Insomma forse non siamo soli ad avere questo genere di problemi
Mi fermo qui grazie
Grazie grazie professor noti l'interessante anche posizione ti con
I suoi tubi le sue le sue domande insomma ecco passo la parola l'ambasciatore Vattani per le il suo intervento lo ringrazio
Grazie mille buonasera a tutti
Il libero del professore Antonio versori è un invito a ricordare
Per coloro per lo meno che
Hanno una certa età
è un viaggio da un memori legna
E lo ringrazio per questo perché
Mi ha costretto anche a me può andare
Cercare di capire ma cosa è successo in questo periodo
Io sono entrato al ministero degli Esteri
Nel sessantadue
L'ambasciatore Ferdinando San Leo che è qui con noi che mi fa piacere vedere tra noi
Qualche anno prima
E credo che certamente una buona parte di quel periodo ce lo ricordiamo abbastanza bene
E lo ringrazio perché se non mi avesse invitato a dire due parole oggi magari non l'avrei detto subito
Poveri fatto come quel francese che ha scritto un manualetto come presentare un libro senza leggerlo ma io quel manualetto non ce l'ho qua e
Ho preferito leggere andare a fondo questo bellissimo straordinario libero
Do che io sono entrato al ministero cinque anni dopo la firma del Trattato di Roma
Ed era un periodo straordinario
Straordinario per Roma
C'erano state da poco le Olimpiadi
Un film che il professor versori ricorda Vacanze romane del cinquantatré aveva avuto un immenso successo
Non solo in Europa in Italia in Europa ma anche in America
Avevamo tutti scoperto la mobilità con le vespe con le piccoli scooter
Si stava costruendo l'autostrada del Sole
Quindi era un periodo in cui c'era una grande voglia di Avvenire per dirla con Remo a Roma
E io mi sono ritrovato al contenzioso diplomatico che l'ufficio giuridico del ministero dove arrivano le pratiche quando sono un pochino
In difficoltà
Quelle che vanno bene non passano mai per il contenzioso ma quando c'è qualcosa che non funziona dicono sentiamo i giuristi
E quindi in quei pochi anni che ho passato lì ho avuto modo di recarmi spesso alle Nazioni Unite
Allora si viaggiarono non come adesso bisognava fare delle tappe Irlanda politica
Terranova e poi scendi scendi giù a New York
A Bruxelles un'infinità di volte le riunioni a sei erano frequenti
E alla NATO
Dunque
A Bruxelles e di Brussel se ne occupava la Direzione generale degli affari economici in mano all'ambasciatore Ortona e al ministro c'è Silvio Mazzaroli
Era il piano il quarto piano il più attivo il più dinamico
Vedevi gente che correva da una parte all'altra con i fogli con gli altri
Transitavano per i ministeri corridoi del ministero funzionari di tutte le amministrazioni agricoltura
Industria
Tesoro e così via
Perché perché bisognava coordinare e in quel momento il ministero degli Esteri aveva il compito fondamentale
Di collaborare di aiutare queste amministrazioni che non erano come il ministero degli Esteri abituato a trattare
Con funzionari se non saltuariamente con funzionari di altri paesi Marino si trattava solo di incontrarli si trovava di discutere dei grossi e quindi il ministero degli Esteri ha avuto un compito didattico importante in quegli anni
E Amato e anatomia accorsi che non era solo quello che avevo studiato sui libri
Un'alleanza politica
Ma quella che era l'organizzazione creata
Se non sbaglio ma parlo sotto il controllo del professor Nuti credo dopo la guerra di Korea
Era diventata una struttura importante
Nell'anno in cui fu fu espulsa questa parte organizzativa
Da Parigi
E dovette trasferirsi a Bruxelles
Lasciarono la Francia ventisette mila soldati americani trentasette mila
Dipendenti dell'organizzazione americani
E furono chiuse trenta
Questo vita l'idea di come nel anni sessanta l'alleanza non era solo l'impegno politico era una vera e propria struttura estremamente importante
E io mi accorsi che in questa struttura potevi avere tutte le ragioni di questo mondo
Ma c'era un alleato che puzzava molto più degli altri e quindi noi fummo
Una vittima una impresa italiana ingiustamente fu eliminata da una commessa internazionale non ci fu verso
Si arrampicano sugli specchi trovarono delle
Scusanti abbastanza assurde
E più con noi perdemmo resterà questa gara e non ci fu verso di raddrizzare
Tanto che essi dovettero vergognare di questo perché un anno dopo mi chiamarono
Perché dissero che volevano rivedere queste
Norme riguardanti
Le sappia il dossier interna subito in presidio e volevano che magari Dio suggerisse qualche cosa che segna ormai inutile
All'accusa e consumata
Ebbene
Ero al ministero da tre anni
Quando il nostro ministro degli esteri che è stato ricordato più volte qui Fanfani anche per il carattere fumantino che aveva fu eletto Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Potete immaginare per un giovane funzionario degli Esteri
Sapere che la più grande
Più importante organizzazione mondiale
Che si occupava di mantenere la pace di salvaguardare la pace
Di promuovere i diritti dell'uomo di aiutare dei paesi carattere ormai erano in fase di decolonizzazione a istituire delle strutture che potessero consentire loro di lavorare
Un italiano Fanfani viene eletto presidente dell'Assemblea generale
Ed è stato l'unico perché da allora non ne abbiamo avuto altri
Ebbene in quel periodo io ero lì
Mi chiamarono nella delegazione ero l'ultima ruota del carro
Ma vidi arrivare personaggi sorprendenti
Il sindaco di Firenze La Pira insieme a un suo assistente Primicerio professore di matematica
Venivano Danovi
Andare a noi nel periodo in quel periodo della guerra del Vietnam verrà la cosa più semplice dell'universo
Mai era stato invitato era andato lì tornava ci furono degli incontri con Fanfani e fontanili cercò di
Fare qualcosa
In qualche modo la Democrazia cristiana era rappresentativa molto della Società italiana anche di quella soprattutto quella cattolica quindi far cessare le ostilità
Era un po'nell'ordine delle cose
La Pira citava molto spesso
Le profezie di seria
Giglio tornerà a fiorire nel deserto cioè quindi era questo un po'lo spirito è un altro problema che vidi Fanfani
L'interessato molto cercare di risolvere a cura del seggio cinese perché allora era seduto
Al Consiglio di Sicurezza il rappresentante di Taiwan
Ma non il rappresentante
Di Pechino
Ma questo mi diede l'impressione è che per noi italiani
Dovunque fossimo alla NATO a Bruxelles hanno Jorge
Ci fosse una differenza fondamentale non si trattava di non essere assenti si trattava di essere presenti
Cioè di avere qualcosa da dire anche se poteva sembrare velleitaria come in questo caso i due tentativi furono dati
Ebbene
Questa esperienza hanno gli occhi
Fece capire che l'organizzazione stava cambiando commentava giorno dopo giorno il numero dei Paesi presenti
E mi accorsi di un'altra cosa
Che quando un'organizzazione si amplia
Non è soltanto una questione di dimensioni geografiche che cambiano
Ma spesso cambiano i contenuti
E ancora di più cambiano gli equilibri interni
E dovetti correggermi della stessa cosa quando molti anni dopo vidi che l'Europa sei cresceva dodici poi a quindici poi a ventotto adesso a ventisette ecco quando queste cose accadono
Il problema non è più un problema di numeri è un problema realmente di affrontare
La materia in maniera molto diversa
Mi accorsi dell'intraprendenza del nostro ministero degli Esteri
Quando trasferito a Parigi alla rappresentanza presso lo sedere che noi chiamiamo OCSE arriva una sua lettera
Indirizzata al segretario generale
Che diceva
Mi meraviglio che la vostra organizzazione che con prende soltanto Paesi industrializzati come anche il nostro
Non si sia accorta
Che c'è un divario tecnologico considerevole a vent'anni dalla fine della guerra noi sì ci saremmo rimessi in piedi ma non sappiamo costruire aerei
Non sappiamo costruire computer
Non abbiamo fatto gli stessi progressi nella scoperta delle energie rinnovabili
Non abbiamo materiali nuovi ma perché non vede occupati
E vidi che in quel momento
Questa lettera e perfetto la lettera di un unico ministro degli esteri dei tanti paesi membri riuscì a far lavorare per un anno e mezzo con l'organizzazione
Creando tutta una serie di settori
Dove venivano partecipavano i principali rappresentanti dei Paesi dell'OCSE
Interessanti a quei problemi svenne Luigi data il padre del primo calcolatore italiano
Venne Umberto Colombo allievo di Natale che si occupava la Montedison di problemi di chimica e così via avevamo assolutamente il meglio
Dell'Italia che insieme agli altri discusse questo fu importante
Perché diede al ministero degli Esteri un interesse a occuparsi sempre di più
Della ricerca scientifica della tecnologia
E pochi giorni fa insieme al professor pastori eravamo per l'appunto a Padova
Dove quest'anno si riuniranno il cinque il sei ottobre gli addetti scientifici del ministero degli Esteri italiana
E dove abbiamo avviato un master intitolato diplomazia e scienza tutto questo per cercare di vedere in che modi diplomatici possono aiutare di scienziati a raggiungere i loro obiettivi
Bene dello stesso anno in cui noi studiavamo il gatto etnologico
Due gol studiava il gatto tra la Francia e gli Stati Uniti
E lo risolse in modo semplicissimo come dicevo prima espellendo lì
Fu un'operazione incredibile noi che eravamo a Parigi
Ma quante famiglie perché i numeri si moltiplicavano per tre quindi era più di cento mila persone che lasciavano la Francia che dovevano trasferirsi ritrovare casa eccetera quella
Ma questo questo decisionismo di Gogol
In qualche modo deve aver influenzato in parte alcuni dei ministri che poi ho conosciuto perché anche loro vollero prendere delle decisioni piuttosto energiche
Bene
Nel pochi anni dopo mi ritrovai a Londra con un ambasciatore che si chiamava Raimondo Manzini che il professor versori ricorda molto bene nel libro
In questo periodo
Sì discuteva dell'ingresso della Gran Bretagna finiti detti Tito gol perché dopo dopo il maggio dell'ottantotto
Ebbe parecchie difficoltà a fece un Federer un referendum pro perse e lascio il potere e quindi con l'arrivo di Pompidou si aprivano delle prospettive più favorevoli per la Gran Bretagna
E Manzini ritenne molto importante che l'ambasciata a Londra avesse un suo funzionario che andasse regolarmente alle riunioni a Bruxelles per informare il ministro che allora era Moro di quelle che erano gli interessi inglesi
Da misurare quelli italiani
E quindi questo lo facemmo in per un anno io viaggiavo partivo con l'ultimo treno di notte dalla stazione di vittoria per andare a Bruxelles e
E poi portavo questi messaggini dell'ambasciatore a Moro
Che di Osama nella misura in cui li ritenevo ritenevo opportuno ma certamente non mi rese molto popolare con i miei colleghi di Bruxelles perché dicevano ma che viene a fare questo qua ma succede son cose deve essere un popolo
Ebbene nello stesso periodo
Manzini diventò molto amico del ministro ombra degli Esteri che si chiamava gente scampata
E questa amicizia fu fondamentale
E si rivelò fondamentale e pochi anni dopo
Quando si seppe
Che il Presidente della Repubblica francese Giscard d'estate
Aveva l'intenzione di invitare a Rambouillet
Di quattro paesi
La Germania l'Inghilterra gli Stati Uniti più bontà sua ci aggiungeva anche il Giappone
Ma noi non eravamo nel gruppo
Io lo seppi ero allora al gabinetto del ministro Rossetti
Da una telefonata di mi fu fatta e io a mia volta chiamai Manzini che era
Atene immissione
E quando gli riferì questo
Ma anziché mi disse semplicemente
Dica così alla mia segreteria di organizzarmi un viaggio a Washington e poi farò sapere dove andrò
E infatti non tornava a Roma
Ed ebbe una serie di incontri
Al Dipartimento di Stato
Successivamente andò a Londra da Callaghan
Che nel frattempo era diventato primo ministro
I casi della vita
In questo modo a cerchio l'unico problema serio erano i tedeschi
Ma allora
Seppi che
Il ministero avrebbe fatto un accordo consolare con la Ddr
E questa notizia non piacque molto bon
Perciò fecero cadere questa loro obiezione
E noi eravamo tutti lì
Van cui ieri faceva fretta da novembre mi pare fine dell'anno
E debbo dire che la nostro il nostro ruolo fu molto molto debolmente insomma
Li parlavano solo i politici
Non c'erano i diplomatici si incontravano tra di loro
E certamente la posizione era diversa
L'anno dopo a Porto Rico e andai anche lui
Gli americani insistettero per fare entrare il Canada ma successero cose molto antipatiche a Portorico che il professor noti ha ricordato
E che sono spiegate molto bene nel libro
Veramente un tentativo
Di immischiarsi negli affari italiani alle nostre spalle che fu veramente odio serissimo
Ormai questi documenti si possono leggere noi non lo sapevamo il professor bassorilievo portati alla nostra attenzione e certamente se l'avessimo saputi ma purtroppo non ci furono
Le fughe di notizia tipo Wikileaks gli abbiamo conosciuto successivamente e quindi non lo sapevo
Però ci fu un importante incontro tra Manzini e Callaghan a colazione la prima colazione
In cui Mazzini dissi a una certa un certo numero di cose
Significative ma anche curiosi sotto un certo aspetto sono raccontate molto bene perché credo che somigli siano i documenti britannici che li riportano e quindi li abbiamo in qualche modo appresi da loro
Perfino
La il l'ambasciatore americano liberty
Manifesto
Una serio imbarazzo vedendo come i nostri partner europei
Si volevano occupare dell'Italia come sette lo fossero tre medici al consulto al letto di un ammalato
Ebbene le cose cambiarono nel periodo successivo io mi ritrovai a Londra qualche anno dopo nell'ottantatré ottantacinque periodo
In Inghilterra della signora Thatcher in Italia del presidente Craxi e delle ministro degli Esteri Andreotti
Ebbene
Indubbiamente noi avevamo fatto molti passi avanti
Craxi sostenne che avevamo superato per il PIL considerando la parte sommersa quello della Gran Bretagna
Gli inglesi lì per lì non dissero un granché ma ci rimasero male
Per dire il punto in cui avevamo la possibilità di ottenere dagli inglesi
Delle concessioni all'ultimo momento
Ricorderò una telefonata che mi fece un consigliere di Craxi Acquaviva per dirmi tra tre settimane Craxi vuole venire a Londra ma non vuole solo vedere la signora Thatcher vorrebbe fare qualcosa di particolare dove ci siano molte persone molti individui e poi vuole incontrare
Quelli dell'Economist
Per una colazione di lavoro
Tre settimane a Londra insomma organizzare cose di questo genere non è facile
Ma quando vidi che il sindaco di Manciano a causa della City
Cancello il suo impegno per organizzare un invito come li fa Luigi in grande stile son più di duecento persone in cravatta nera ha menzionato sì in onore di Craxi vidi che indubbiamente poi il peso il nostro peso nelle isole britanniche era cresciuto
E ci permetteremmo perfino di chiedere agli inglesi successivamente
Di costruire una Fontana vicino all'ambasciata
Il sindaco di Westminster a Londra sono due ce n'è uno ad assentire uno Westminster e noi dipendevamo da questo mistero
Mi guardò un po'sorpreso come una fontana massicce valido per un anno
Una piazzetta vicino a noi molto carina Carlo sprezzo ci sono solo quattro cabine telefoniche al centro togliamo le cabine facciamo una fonte ma per quale motivo ma perché viene il Presidente Cossiga in visita di stato lasciamo un regalo ai londinesi
E perché ne in cinque mesi abbiamo costruito una fontana non oso pensare cosa risponderebbe sindaco Gualtieri all'ambasciatore inglese che gli chiedesse di consentire un monumento
In qualcosa come
Come si chiama dove e scendi quelle del gruppo dovranno questo permesso quello scultura i pennoni
Fontana non è Fontanella Borghese insomma quella piazzetta lì alla fine di via Condotti
è bene
Tre anni dopo vero
Mandato dal ministero mi misero in una rosa
Cade la scelta su di me andai a Palazzo Chigi dove c'era il primo nuovo presidente Ciriaco De Mita
E Ciriaco De Mita
Non aveva mai manifestato grande passione né per la politica estera né per i diplomatici
E di qualche problema all'inizio per cercare fargli capire che
Perché mi diceva ogni volta che gli andava a parlare di qualche cosa mi diceva ma perché non lo ama raccontare Andreotti
Scusi
Andreotti la sa meglio di me ed è inutile dirlo dal contare
Ma lei come Presidente del Consiglio ci deve andare lei al Consiglio europeo deve andare avere certi incontri e così via
Ma le cose poi girarono beni e a Toronto e prima di Toronto nella tappa con Reagan
A Washington
Fummo preceduti da un articolo di un grande giornalista americano che si chiama Agcom Jim operanti che è stato due volte premio Pulitzer un giornalista importante che chiamammo da Parigi per intervistare De Mita uscì questo editoriale il giorno del nostro arrivo il sedici di giugno e il
Questo articolo compì
Concludeva con queste parole
Il presidente Reagan farebbe bene ascoltare quest'uomo che viene dal Sud di dire a cosa è molto più interessante di quelle che normalmente gli arrivano
Ovattate dai suoi amici di Londra
Beh non era una piccola cosa spiegava perché perché nel corso di questa lunga intervista arriva notato intimità un grande interesse per il Paese per quello che stava succedendo in Russia con Gorbaciov
Ne aveva parlato con Andreotti ed errante Cordova per sottolineare questo nuovo
Nuova distensione nuove aperture che ci potevano essere con con questo questo Paese col quale abbiamo avuto tante difficoltà in tanti periodi per cui
De Mita
Fu abbastanza
Deciso con Reagan
Che Comincioli incontro dicendogli la ringrazio molto signor Presidente perché lei ha accettato
Di stazionare
Abbiano di F sedici che Gonzales il primo il mio primo ministro spagnolo aveva anche lui espulso dalla Spagna
E De Mita lo guardò e disse
Non mi deve mica ringraziare
Noi abbiamo ascoltato i nostri partner della NATO dice che hanno dicono che è una cosa utile e l'abbiamo fatto per questo motivo
Cioè fu molto metto nel respingere i ringraziamenti che non gli sembravano a far non sembravano affatto giustificati
Dopodiché a Toronto
Il sette insieme Andreotti perché essi insieme si modificasse il documento preparato dagli sherpa cosa molto difficile perché quei documenti vengono confezionati parola per parola ci mettono parecchio tempo eccetera
Ma come riuscì a infilarci una frase e questa frase era che bisognava rivedere i rapporti Est Ovest alla luce del fatto che c'era Cremlino
Questo nuovo presidente Corbaccio
Il risultato di questo arco di questa
Questa iniziativa
Lo vedemmo a Roma quando venne a trovarmi in un colf l'ambasciatore russo che portò un invito ma
De Mita visitare insieme Andreotti Mosca nel
Ottobre
Ebbene Seppi perché andare via a Mosca per per preparare questa visita e incontrando per caso nello stesso albergo il cancelliere consigliere del cancelliere Kohl posteggi
Che avevano preferito gli italiani ai tedeschi che molto prima avevano chiesto di poter andare a Mosca quindi ci fu un sorpasso nostro e riuscimmo arrivare prima quindici giorni prima di correre
I rapporti con Gorbaciov come tutti sanno migliorarono molto in questo stesso istituto abbiamo presentato poco tempo fa un libro proprio sui rapporti tra Andreotti e Gorbaciov
Non non occorre che omicidi lunghi vorrei dire che però l'ambasciatore San Leo fu poi inviato a Mosca
Quando l'ambasciatore Romano
Si dimise
Non era nella nella linea De Mita Andreotti
Il governo decise di inviare l'ambasciatore San Leo ska
Ebbene
Passo appena un anno
E voi tutti ricorderete cos'è successo nell'ottantanove crollo del muro di Berlino quella gente che festeggiava per le strade della capitale della
Quella che diventerà la capitale tedesca
Grilli Bramante col microfono diceva che non aveva neppure mai sognato una cosa simile cadevano le liturgie cadevano i regimi comunisti uno dopo l'altro come per un effetto domino
Insomma ci fu un un un tripudio generale che sembrava nascere una nuova epoca si metteva fine a questa lunga guerra fredda di quarant'anni
Che era poi come dire anzi Kissinger la storia delle cose non accadute
Effettivamente non ci fu mai una guerra in realtà anche ce l'abbiamo adesso
E quindi le le reazioni si videro immediatamente Mitterrand era contrario la signora Thatcher era contrario alla riunificazione tedesca che ormai sembrava quasi a portata di mano
Lo era
Andreotti che aveva detto una famosa frase che i tedeschi non hanno mai dimenticato amo talmente la Germania che preferisco averne due
E e così appena nove giorni dopo il crollo del Muro Mitterrand corre ai ripari chiama tutti a Parigi cercano di evitare che
Si crea un'instabilità una crisi qualcosa che non si possa controllare poco tempo dopo ad andrà addirittura nella Ddr
Metterò a rassicurare
Credo sicché
Non si dovesse preoccupare le cose dovevano rimanere come erano così
La presidenza italiana un anno dopo
Nelle mani di Andreotti
Fece quelle cose che sono state ricordate anche dal professor Craveri un momento fa cioè si decise che
Questa nuova Germania con un simbolo così potente come il dodici maggio diventato il primo luglio lo stesso che circolava in una e nell'altra parte della Germania anche nella ex Ddr noi ci facevamo
Sembravamo veramente Cosa nostra libera Franco Tilde destinati ideale sparire e quindi
Si accelerò le cose
E debbo dire in maniera assolutamente straordinaria il primo consiglio europeo di Roma del ventisette ventotto ottobre
All'insaputa di Edolo organizzi appunto della commissione delle consiglio del
Della CEE
Noi avevamo già preparato il mandato lo mettemmo del documento il giorno dopo fu approvato e la signora Thatcher un mese dopo
Tornare a casa e lasciava ristrette
Ricorderò solo che un articolo sul Times
Rimproverò Andreotti
Disse solo due volte eventi accaduti a Romano ha avuto effetti disastrosi sulle isole britanniche uno è il modo
Disgraziato con cui presidente Andreotti
Ha presieduto quel consiglio isolando la signora Thatcher provocandole successivamente alla caduta l'altro quando Clemente settimo rifiuto il divorzio Enrico ottavo
Provocando lo scisma d'Inghilterra queste due i due casi ricordati da loro
Nello stesso periodo del novanta ci fu l'invasione dell'Iraq
E lui è interessante rileggere le pagine del professor versori
Perché io l'ho vissuto quel periodo come un tentativo italiano di far funzionare di nuovo il Consiglio di sicurezza
Fare in modo che quei veti incrociati
Russi americani non ci fossero più e infatti la Russia molto sempre a favore ora quali cosa voleva dire
Che certamente era in uno stato di grande debolezza
Ma il modo in cui tutti tentativi dare l'impiego della forza
Che forse avrebbero potuto proseguire pian piano lentamente come avrebbe voluto Gorbaciov che come avrebbe voluto il Governo italiano in realtà
Furono forzati fu forzata la mano da americana ricorderete tutti
Le immagini sugli schermi di desert storm
Perfino l'azione terrestre e sul sul teatro terrestri e così via ebbene momento difficile comunque per la moneta le cose invece continuarono speditamente perché l'anno dopo a Maastricht
Grazie all'Italia
Fu fissata la data entro la quale i paesi che si fossero trovati nelle condizioni previste
Non avrebbero potuto impedire all'unione monetaria di partito
La data nel documento preparato dagli olandesi non c'è
Fu Andreotti a parlarne con Mitterrand alla sera prima del consiglio e i due a parlarne con con la mattina stessa e Carli all'inizio del Consiglio presiedette il
Consiglio dei ministri delle Finanze e fece inserire questa TAC quindi lo si deve di nuovo a un'azione italiana
Per dire però sottolineare perché la domanda che ha posto che pone all'inizio del libro il professor versori ma l'Italia poi ha avuto un ruolo
Io ho cercato di rispondere per questi primi anni età per indicare che comunque la diplomazia italiana era molto attiva ricorderò che soltanto nell'anno novantuno
A parte Maastricht
Ci fu
Il viaggio a Gheddafi come in Libia Gheddafi e la firma dell'unico trattato firmato da Gheddafi con un leader occidentale nel giugno del novantuno
I viaggi del Presidente del Consiglio in Marocco o in Algeria in Libia in Egitto furono continui nello stesso tempo oltre al Mediterraneo
Ci fu il viaggio in Cina
Nel marzo del novantuno
Due anni dopo Tienanmen
La Cina
Era stata in qualche modo isolata da
Contatti politici o di alti funzionari
Io fui invitato dal ministro cinese andare in Cina
E preparai in quel mese di marzo il viaggio di Andreotti a settembre a settembre
Al il presidente Andreotti fu il primo leader occidentale che richiede un ripresi in contatto con la Cina di Pechino
In America Latina
Fu l'unico leader europeo presente all'insediamento al nuovo insediamento incivile
Al momento e del nuovo presidente argentino quindi devo dire che in tutti i quadranti
Si muoveva in quel momento la la la diplomazia italiana
E per quanto riguarda e gli anni successivi per dire che mi trova in Germania dal novantadue al novantasette e poi fui in grado di presentare molto rapidamente al cancelliere Kohl
I cinque presidenti italiani del consiglio che si susseguirono in quel periodo
Senza che questo
Perché c'era una continuità nella linea politica
Che lasciava il cancelliere con l'abbastanza indifferente
Io mi trovai spesso nelle università in tedesche
A fare qualche presentazione del nostro Paese e c'era immancabilmente a una domanda alla fine ma quanti governi ha avuto l'Italia lo sapevano benissimo volevo sentirlo dire da me Ban cinquantasei cinquantasette
E c'era un largo sorriso che appariva su tutti i riti e allora chiedevo ma voi quanti Cancellieri ha ritenuto
Otto
E allora io facevo la mia riflessione chissà cosa sarebbe successo se noi avessimo avuto sotto otto governi e voi cinquantasei
E il sorriso spariva tale da quelle espressioni divertite inizio ebbene nel novantasette ci fu un'altra operazione molto voluta da Prodi dal ministro degli Esteri e da Ciampi
Di entrare nella della moneta unica perché bisognava pure
E avere la convergenza con i famosi criteri di Maastricht fu creato un gruppo di un gruppo di lavoro presieduta da me
Con il direttore del Tesoro col consigliere diplomatico del calcio del presidente del consiglio e con Saccomanni che era direttore per le relazioni internazionali della Banca d'Italia
E noi ci preparammo un documento intitolato l'Italia e la sua convergenza verso Lemmon
E
Padoa Schioppa mi fece notare ma lo secche lei Mou
E un volatile australiano
Ma Coriolis insita stesso nome della moneta
Ma nessuno dei due può andare indietro cioè camminavo sempre andando avanti e questo era un modo per riflettere sul fatto che noi intendevamo realmente nonostante le difficoltà che ha ricordato il professore
Craveri intendevamo andare avanti con questo vincolo esterno però il debito del Belgio in quel periodo superava quello italiano
Bene vengo subito conclusioni c'è il capitolo in cui si parla di Berlusconi
Ebbene
Io posso solo dire di aver assistito al primo incontro tra Berlusconi e Putin
Al vertice G otto di Genova
Berlusconi chiese
Putin mi meraviglia un paese come il suo così importante con tante materie prime noi abbiamo la tecnologia voi avete tutte queste prodotti come mai non lavoriamo insieme dell'Unione Europea
Ricordo ambasciatori
Russo che sia vicino a me e mi disse che ho sentito sentito bene ha detto così e poi chiese disse ma noi abbiamo questo problema questa dramma del terrorismo
Voi avete la Cecenia noi abbiamo il terrorismo in casa processi e questo oggi questo is terrorismo islamico non potremo lavorare insieme nella NATO
E di nuovo verrebbe
Putin ascolto e Matteo Berlusconi mantenerla per la sua parola perché a Pratica di Mare un anno dopo effettivamente
Per la prima volta nasceva il Consiglio nato
Russia
Poi mi mandò a me a Bruxelles e noi decidemmo facemmo riconoscere il partenariato strategico tra l'unione europea e la Russia
Risolveremo anche il problema di Kaliningrad problema dovuto al fatto che i rituali non volevano che si attraversasse che i russi che partivano dalla Lituania attraverserà avessero prese prima di arrivare in Russia
Quindi ci fu anche lì un duro dai dai dai baltici in un pugno attraversasse l'un l'altro e anche quello lo risolveremo pure
Si riuscì durante la presidenza italiana a far approvare dei greci e dei ciprioti una positiva dichiarazione sulla Turchia per cercare in qualche modo ritiri avvicinare la Turchia l'Europa e col nelle relazioni transatlantiche qualcosa di simile e poiché organizzammo per la prima volta dopo tanti anni l'incontro tra il ministro degli Esteri
Israeliano
Abbiamo Abu Mazen proprio nella prima riunione dei consigli dei ministri degli esteri
Del due mila e tre e per tanti anni non si erano più visti in Europa insieme ebbene cosa dire il ministero degli Esteri nel torna al due mila grazie anche la presenza di un ministro
Molto dinamico e molto capace come Lamberto Dini
Aveva pubblicato il primo libro bianco il secondo libro bianco abbiamo fatto una riforma aveva introdotto i criteri geografici proprio perché ritenevamo di dover essere attenti a quello che succedeva nel mondo
Non potevi più farlo soltanto con le direzioni tematiche perché eravamo in piena globalizzazione e quindi questa è una riforma che rispondeva a delle esigenze reali
Avevamo creato una Direzione generale per l'integrazione europea che non esisteva bisognava quando si trattava Gitti Europa passare da un da un piano all'altro dal secondo al terzo al quarto al quinto a seconda delle materie
Era stato informatizzato il ministero a tappe forzate si diede avvio alla prima conferenza degli ambasciatori che si ripete ogni anno leggi alle conferenze dei direttori degli Istituti di cultura degli addetti scientifici e così via avevamo uno strumento indubbiamente che poteva aiutare in qualche modo ad affrontare quei problemi li il primo dei quali
Era che l'Italia era diventata la marca dell'Europa cioè il Paese più periferico dell'Europa
Ormai il peso specifico era tutto a nord e noi avevamo ereditato la posizione scomoda che occupava la Germania durante la guerra fredda
Questa difficoltà
Ha fatto sì che le ondate migratorie sono state viste come un problema italiano piuttosto che un problema europeo
E così tanti altri problemi che noi abbiamo sollevato ripetutamente ma senza un grande ascolto da parte della Commissione e degli altri partner
L'ONU
Assistiamo abbiamo assistito tutti all'indebolimento di queste organizzazioni eppure proprio a Roma nel novantotto noi abbiamo fatta approvare lo Statuto di Roma su per la Corte penale internazionale
E infine sull'amato avevamo fatto cambiare il concetto strategico nel novantuno dicendo che non si doveva più perdere la Russia sarà stata pure in uno stato di adolescenza difficile ma avremmo preferito non perde
Ecco
Questi sono quelle cose che la lettura di un libro così bello come quello del professor versori ha riportato alla mia memoria e vorrei dire rispondendo a una domanda che ha fatto il professor dovuti che non mi sembra che nulla sia irreversibile e mi auguro che perciò l'Italia torni ad essere più attiva sui vari scacchieri grazie
Grazie ambasciatore Vattani non so se il professor versori vuole venire qui sul tavolo vuole parlare lui
Venga venga si metta
Si sedesse vuole parlare dal podio
In primo luogo i ringraziare minaccia di tutti
In primo luogo naturalmente l'Istituto Sturzo pre aveva organizzato questa questa occasione questa opportunità
Secondo luogo nel ringraziare attualmente coloro che hanno commentato hanno commentato il libero amore
Appunto come ricordava l'ambasciatore ambasciatore Vattani hanno avuto anche la pazienza di leggerlo
Visto che come è stato ricordato da tutti un po'lungo
Devo dire che quali Linda nel pubblico
Cioè la dottoressa Bertuzzi del Mulino e devo dire il Mulino ha avuto la pazienza di accettare un flusso quel volume così lungo che devo dire
è andato oltre gli accordi che avevamo preso all'inizio colonna ecco nell'ottobre stima devo dire sì ad ottobre tessera dottoressa bertuccia fin dei conti hanno accettato che il volume fosse nonostante tutto così lungo e naturalmente ringrazio
Il pubblico che e qui da più vada da più di due ore quindi il mio intervento sarà devo dire breve perché non voglio tediarvi ulteriormente
Che posso dire sollecitazioni
Le domande i rilievi posti
Dai colleghi sono sono numerose
Comincio dal per l'ultimo ben certamente niente irreversibile su questo siamo tutti sono tutti d'accordo come secondo bene visto che a quanto pare ho ricordato molto spesso il cinema
Come dice la gente gommone perse in no quindi mai dire mai pure il contratto non è il tetto
Perché le cose possano cambiare anche se devo dire personalmente io non sono così ottimista possiede una verità stante così le cose ma per nostra fortuna gli storici si occupano del passato pende nonna
Tendono ad essere molto prudenti sul presente ci fosse quasi mai a ad affrontarlo e soprattutto a differenza dei colleghi di altri settori disciplinari non intendono predire il futuro Wendel sul futuro non diciamo nulla lo lasciamo ad altri colleghi delle scienze sociali invece sono molto bravi a predire il futuro devo dire anche se qualche volta trovo che sbagliano poi anzi io devo dire sinceramente Toy quasi sempre insomma non riescono poi a predire ciò che veramente accade se mi permettete solo una battuta io ricordo sempre che nelle ne grossi bookshop
A Londra pace o meno ma insomma una volta c'era il settore Secondhand o no quindi i libri di alla usate i no che venivano che venivano venduti a prezzi a prezzi più bassi e devo dire che il settore più devo dire più imponente del Secondhand e a quello di International Revelation è carente apprezzo mi è generalmente queste interpretazioni Durham pochi mesi poi dopo devo dire venivano smentite dei fatti allora i libri finivano lì
Devo dire che per la storia questo capitava capitava un po'meno quindi settore seconda ed è storia c'era però insomma
Devo dire il settore più fatte Secondhand era quello proprio di Carretta freddezza International rilancia per cui noi non prevediamo il futuro e non abbiamo nulla da dire su ciò su ciò che avverrà nei prossimi mesi e dei prossimi anni possiamo solo augurarci e lo come no come storici ma come cittadini ma conto come storici non abbiamo molto abbiamo molto da dire
Annunciò che mia diciamo mi ha colpito male meglio non faccia altro che dire che sono che sono d'accordo l'andamento diciamo della politica estera italiana è un emendamento ondivago in cui certamente ci sono delle fasi di ripresa anch'io sono d'accordo
Che negli anni probabilmente già metà degasperiana quindi la fine degli anni negli anni quaranta
Ai primissimi anni Cinquanta però lì ho la sensazione che sia un po'la necessità di uscire
Dal profondo da dove eravamo finiti con una col fascismo una guerra persa pensa male ufficialmente
Con un trattato di pace che io devo dire consiglio sostanzialmente punitivo automa nei confronti nei confronti dell'Italia quindi era il tentativo in fondo di risorgere no
E ritengo invece che naturalmente c'è una fase c'è una base altra che sono stati sicuramente alla seconda metà degli anni Cinquanta i primi anni Sessanta nel periodo la formazione del centrosinistra poi una fase diciamo di ordinaria amministrazione
Quindi gli anni sessanta una fase di crisi negli anni settanta ecco
Però devo dire ho apprezzato molto ciò che diceva
Permettetemi di neve o Poldo non leopoldo Nuti quindi insomma voglio dire ci conosciamo non dico da quando eravamo bambini perché no questo non è stato però insomma quando il nome eravamo ragazzi stava entrava così il
Questa cesura rappresentata settantaquattro settantacinque come invece importante
E io vorrei ricordare anche perché tutto sommato il settantaquattro settantacinque perché non è solo la questione alla crisi economica ma mille centosettantacinque sono le lezioni
Amministrative che vedono quasi il sorpasso del Partito comunista nei confronti della democrazia cristiana e naturalmente noi non possiamo comprendere Portorico
Se non ricordiamo le elezioni politiche del mille novecentosettantasei in cui devo dire in tutto il mondo occidentale nel bene e nel male notiamo discutere torto e ragione le cose come stanno ci non ci interessano
Tutti erano terrorizzati dall'idea che questa volta il sorpasso ci fosse ci fosse veramente e che quindi
Alla fin dei conti ci si trovasse con un Presidente del Consiglio appartenente al Partito comunista non siamo discutere se questo forse è stato un bene o un male
L'occidentalizzazione del Partito comunista
Ciò che devo dire mi ha colpito questo è una cosa che io ho voluto sottolineare nel libro
Perché credo che sia importante non solo come noi italiani abbiamo vissuto certi eventi interni e come quindi abbiamo pensato che questi eventi interni poi si riflettesse ero
Sulla situazione internazionale anche come gli altri dallo vissute come noi abbiamo interpretato la posizione la posizione degli altri
Una delle cose che mi ha molto colpito che ho voluto sottolineare del libro e ad esempio usiamo tutto il termine una reazione alla insomma
La reazione sul piano interno
Dell'euro comunismo e di ciò che accade dopo il mille centosettantasei che in realtà in piena contraddizione con ciò che gli occidentali poi pensare fanno quindi questa interpretazione sbagliata
Da parte della politica italiana nei confronti della posizione di abolizione degli altri
Questa idea per cui arriva alla presidenza Cattelan gli Stati Uniti hanno già accettato che i comunisti entrino nel governo poi dopo si va a vedere la documentazione d'archivio e si scopre esattamente esattamente il contrario
Quindi questa specie di di di divario tra ciò che viene pensato o detto anche sul piano interno e in realtà e la realtà e la realtà internazionale
E la mia stessa età sensazione che questo è un po'quello che avviene anche
Non dico pienamente perché se devo dire la verità leopoldo perciò che riguarda gli anni Sessanta lapide continui fiori fatto abbastanza l'arbitro implicazione che alla fine dei conti poiché la nascita il centrosinistra è una decisione italiana
Terna fin dei conti è progresso la democrazia cristiana almeno centosessantadue cambia cambia poi le cose ceto quello che mi chiedo è
L'evoluzione la posizione americana viene usata strumentalmente
Per cui
Diciamo edema adesso gli americani alla fin dei conti non hanno niente da dire no e quindi lo possiamo fare
Oppure rapidamente gli americani non hanno niente da dire quindi lo possiamo fare una cosa un po'diversa no la mente
Qui devo dire non ho una risposta precisa cioè in io credo che tu abbia ragione quando quando sostiene che il cambiamento della posizione che Stati Uniti e certamente rilevante e ha una sua influenza
Mi chiedo e voglio dire anche se fossero stati contrari cosa sarebbe accaduto
Tramite l'ente
Voglio dire la mia sensazione quando io penso all'italiana
E penso per esempio gli anni settanta alla crisi sappiamo tutti l'ipotesi dei colpi di Stato e così via
Poi alla fine i conti documenti uno ci dicono prestare la reazione degli Stati Uniti
E vediamo un po'diamo un po'di finanziamenti ai partiti anticomunisti eccepire sia visto poi molto di diverso rispetto a quello di specie dal mille novecento lamiera centoquarantotto
Per la mia sensazione è che questo è una cosa che io ho voluto sottolineare
Ci sono delle similitudini e sono sbagliate perché hanno avuto una grossa influenza prima similitudine
L'Italia corre il rischio della Grecia del mille centosessantasette l'Italia non è che la Grecia del mille centottantasette tombe paese completamente diverso
L'Italia corre il rischio del cinemino centosettantatré ma neanche per sogno
Cioè il Cile non è l'Italia l'America latina non è l'Europa occidentale
Però questi elementi poi hanno in fondo condizionato certe scelte sia di politica interna e azioni politica sia di politica estera
Gli ho detto che era appunto la voglio prendere altro tempo non lo so c'è un'altra osservazione che è un paio di osservazioni che sono state fatte
Ma anche da Francesco Lefebvre anche da da Piero Craveri
C'è un legame molto stretto tra la possibile possibilità l'opportunità
Per l'Italia determinate dall'evoluzione della situazione economica cerchiato cioè il centrosinistra e non i cioè l'unica mangiamo il miracolo economico cambia la posizione dell'Italia Italia prima fino agli inizi degli anni Cinquanta un Paese
Povero arretrato
Quasi in paesi in via di sviluppo
Dalla fine degli anni cinquanta e l'inizio dei Sessanta è un Paese industriale con mille contraddizioni
Però questo cambia radicalmente trasposizione la posizione italiana negli anni ottanta è vero Francesco diceva e la situazione economica internazionale favorevole no che favorisce anche
Le Province in parte anche l'Italia ha soprattutto nella seconda metà degli anni ottanta questo è vero però tutto sommato questo contribuisce a volte anche i sentimenti no le sensazioni
Hanno hanno una loro hanno la loro parte
Io devo dire ho visto questa
Questo incontro metteranno Craxi del mille duecentottantasette subito prima che Craxi dia le dimissioni e negozi a febbraio la mia centottantasette e l'UE a Craxi cosa dice di cioè grazie giudice ammetterà
Dice in fondo quando io sono diventato Presidente del Consiglio almeno centottantatré
L'atmosfera in Italia l'Ancona fosse influenzata dagli anni Settanta io lascio questo paese che è un Paese ottimista cioè lo spirito è cambiato l'atmosfera è cambiata
Premette davvero entro certi limiti naturalmente con tutte le sue contraddizioni carogreggio al problema del debito pubblico e così via
Però mi chiedo se a volte poi le sensazioni le percezioni anche anche l'immagine non conti
Io l'unico momento in cui ho visto dei diplomatici stranieri questo calo diplomatici francesi
Che devo dire sono soprattutto interessati all'economia italiana è la politica malintesi guidato l'intesa all'economia italiana direi l'Italia sta cercando e forse ha quasi raggiunto
Questo ruolo di media potenza e nell'ottantanove
Ottantanove novanta parlavo cambia subito ovviamente a partire dal mille centonovantuno a questo tavolo unico momento ed era alla fine in fondo d'un decennio per queste illusioni
Però somma anche le illusioni a volte a volte contano anche come ci si sente eh no per cui come ci si propone verso persona Esterna e qui concludo in fondo l'immagine a mio giudizio a importante non voglio farla più importante di quanto non sia perché se no sembra che vada alla ricerca di cose un po'un po'singolare
Però ve lo dicevo questo questo ruolo anche comici si proietta verso nei confronti nei confronti dell'esterno e comunque l'altro elemento fondamentale qua chiedo veramente
Il legame stretto tra situazione interna che situazione politica e e la situazione economica e ciò che tu puoi fare sul piano internazionale cioè io dico sempre
E da trent'anni questo Paese in transizione
Non abbiamo ancora risolto il problema transizione che non c'è un sostegno politico stabile unico paese del mondo occidentale per quattro volte è stato costretto a ricorrere a dei Presidenti del Consiglio vi sono dei tecnici e non nodi politici prevista in nessun altro Paese del mondo occidentale
E successo
Anticipiamo ciò che può accadere da altre parti
Per alcune cose sì perché certamente la crisi ad esempio dei partiti politici tradizionali
Noi la viviamo da trent'anni forse dagli anni Settanta addirittura crack certamente voglio dire ai tempi di Tangentopoli in alcuni Paesi europei aggiungendo traducendo ce ne guardiamo la Francia alla fin dei conti lo abbiamo visto scomparire
Fasi Partito Socialista partito gollista vediamo delle formazioni che sono di tipo tipo diverso che alla fin dei conti matrona creato un partito il giroconto di poche settimane va be va al casolare pende una questione a questioni versa
Anche devo dire la socialdemocrazia in Germania qualche problema ce l'ha
Forse nel nostro Paese il tutto è poi devo dire reso più grave da un sistema politico chiaramente un sistema istituzionale che lo stato riformato un sistema politico ucraino però funziona con contro la vera un Presidente della Repubblica che una volta eletto sta per cinque anni conto vi era un cancelliere che tutto sommato a
Diciamo dei poteri pochino più forti rispetto presidente del Consiglio italiano
Quindi devo dire politica estera molto spesso a è non dico in funzione però è in qualche modo anche il riflesso della situazione interna sia quella politica se quella economica se non si risolva questi problemi e lo devo dire
Continua ad essere un pochino pessimista e come diceva come diceva leopoldo sì c'è un certo senso di Nostalgia in questo in questo libro
Che in fondo qui veramente scusate concludo
Ho dovuto scrivere perché perché ha un carattere biografico nonché naturalmente Volcic abbia avuto nel sul ruolo della politica estera italiana ma come dico all'inizio avevo dei conti io sono nato pochi anni dopo la fine la seconda guerra mondiale
No io adesso sono in pensione Dattoma fin dei conti ho fatto il mio lavoro
Sono passato attraverso tutti questi altri quindi per me è un po'il tentativo di spiegare a me stesso
Che cosa ho vissuto indirettamente da cittadino naturalmente Fontana se non da persona che aveva un qualsiasi con qualsiasi ruolo però è un fondo tentativo proprio io ho cercato di dire proprio voglio spiegare a me spesso cercare di spiegare
In questi anni che cosa ho vissuto cosa mi succedeva attorno
Provato a farlo
Potrò per pagine dell'Ivo pesa un chilo devo dire la verità quindi al proprio pesanti in tutti i sensi ecco basta grazie
Grazie
Auguro a tutti una buona serata grazie alle osservazioni