Le mafie a trent'anni dalle stragi

Prendete posto grazie grazie
Del benvenuti tutti gli ospiti interventori
E ora partirà video
Dopo faremo i saluti istituzionali dopodiché inizierà un inserimmo con gli interventi se fate silenzio in sala vi ringrazio
Grazie a tutti il silenzio
Servitori dello Stato uomini di cui si può comperare solo la morte come disse un sostituto dopo l'omicidio del procuratore Gaetano Costa ucciso libri in un'edicola aveva firmato personalmente i mandati di cattura per il clan Spatola Cosa Nostra aveva già ucciso il suo predecessore Cesare Terranova stessa sorte tre anni dopo toccherà a Rocco Chinnici inviati pitone Federico i killer utilizzeranno un'autobomba quattro i morti Pietro Scaglione è una delle vittime di mafia di cui si parla meno è una mattina di maggio del mille nove centosettantuno il procuratore nel cimitero dei Cappuccini dopo una preghiera sulla tomba della moglie esce e sale sull'auto di servizio
Per raggiungere il palazzo di giustizia ma non arriverà mai tre killer sono in agguato appena fuori del cimitero
Così in Sicilia muoiono i servitori dello Stato che lo Stato come disse Falcone non è riuscito a proteggere muoiono come Antonino Saitta colpevoli di aver condannato gli assassini del capitano Basile non si era voluto piegare il racconterà un pentito ad aggiustare un processo che stava a cuore a Totò Riina i cosiddetti uomini d'onore lo hanno ucciso lungo la statale per Caltanissetta mentre era in macchina insieme al figlio disabile nessun piano sofisticato né scorte da colpire neppure per il giudice Livatino
Ferito mentre stava andando in tribunale ad Agrigento inseguito braccato mentre cercava di fuggire lungo la scarpata e colpito ancora
Solo e senza scorta anche il giudice Ciaccio Montalto memoria storica della procura di Trapani ucciso mentre stava tornando a casa pochi ricordano l'omicidio del giudice Alberto Giacomelli una vendetta dei corleonesi qualche mese prima di andare in pensione aveva disposto il sequestro dei beni del fratello di Totò Riina omicidio preventivo invece quello del giudice Antonino Scopelliti avrebbe dovuto rappresentare l'accusa nel maxiprocesso a Cosa Nostra in Cassazione un altro di quei giudici di cui si può comperare solo la morte
Nel pomeriggio
Si è saputo che un supplemento di indagine a suo tempo affidato a Emilio Alessandrini per accertare eventuali responsabilità cioè il favoreggiamento falsa testimonianza di politici e generali
è stato affidato al dottor Luigi suo inizia in un magistrato nuovo alla procura e che fino a un anno fa svolgeva la sua attività nella pretura milanese
Ma i commenti che si fanno inevitabilmente oggi a Milano della messa in evidenza la riconosciuta matrice fascista della strage vediamo intanto le immagini che abbiamo già visto tante volte in questi dieci anni
Il Comitato antifascista ha commentato che una maggiore rapidità nello svolgimento del dibattito avrebbe sicuramente evitato tanti lutti e spargimento di sangue ultimo in ordine di tempo l'assassino del giudice Alessandrini ma
Un nuovo più su delitto che sicari prezzolati di una malavita organizzata sempre più arrogante hanno firmato senza molte preoccupazioni
Un chiaro e tragico avvertimento a Ferdinando Imposimato da anni giudice istruttore a Roma che indaga su alcuni dei casi giudiziari più scottanti di grande attualità
Dall'inchiesta Moro all'industria dei sequestri al fiume di denaro sporco riciclato in tutta Italia dalla mafia in affari apparentemente puliti
Franco Imposimato è stato assassinato per intimidire o minacciare il suo fratello del giudice che sui tanti affari sporchi ha messo le mani mafia 'ndrangheta camorra ognuna di queste associazioni a delinquere ha validi motivi per colpire il giudice Imposimato hanno scelto la strada più facile la vendetta definite in gergo ormai sempre più diffuso trasversale
Pochi colpi esplosi colto franche Imposimato e sua moglie Maria Luisa Russi per far giungere un messaggio al magistrato romano
I centri di potere della malavita lo hanno condannato
Dopo quattordici anni è una serie di travagliate vicende processuali c'è una svolta nell'inchiesta sulla morte del giudice Chinnici sono stati emessi sedici ordini di custodia cautelare per mandanti ed esecutori dell'attentato in cui con chimici
Morirono tre carabinieri di scorta e il portiere del palazzo dove abitava il magistrato
Perché invece perché Chinnici
Cool come come forse si va be'Fucci si se autorizzato un nuovo tipo di invece per rifarsi Primal Fear
L'inventore chiamiamolo così
Full antimafia che fu l'arma vincente erano nascosti dietro dei bidoni su un camion sicari capeggiati da Nino Madonia il quale azione Hoyt la radiocomando
Per fecero esplodere la mattina del ventinove luglio ottantatré l'autobomba che uccise il consigliere istruttore Rocco Chinnici
Fra i sedici voti né di custodia cautelare emesse dal Gip Gilda Lo Forti
Su richiesta dei sostituti procuratori insegni Anna Maria Palma Petralia Di Matteo
Ah sì Marina calorie Provenzano figuranti e Giovanni Brusca al quale ha sì ammesso di avere posteggiato l'auto bomba
Sotto il palazzo di Chinnici Bach usato per l'assaggio dei capimafia deceduti e soprattutto è indicato fra i sicari anche il rivale Balduccio Di Maggio ma
La Sicilia è scossa turbata il nuovo omicidio nemmeno ventiquattro ore dopo il duplice delitto di Caltanissetta il magistrato Antonino Saetta il figlio Stefano sorpresi in macchina mentre senza scorta facevano ritorno
A Palermo affiancati da una BMW data poi alle fiamme raggiunti da quarantaquattro culti
A sperare si dice oggi sarebbero stati due mitragliette sono poche sono confusi gli elementi di indagine un fatto appare soprattutto inquietante fino a un'ora prima di partire giudice secca non sapeva se davvero quella notte avrebbe fatto ritorno a Palermo
La rivelato l'altro suo figlio Roberto dunque veniva spiato pedinato
A segnalare la presenza dei due cadaveri in macchina sulla veloce Porto Empedocle Caltanissetta e stata particolare non trascurabile una telefonata anonima
Non hanno trovato invece conferma le voci secondo cui al giudice sarebbero giunte minacce nel pomeriggio a Canicattì gitana tale che magistrato i funerali solenni
L'attenzione in questo momento estrema l'allarme forte per la prima volta in Sicilia è stato colpito un magistrato giudicante
Una inversione di tendenza nella strategia di Cosa nostra fino a questo momento obiettivi di morte erano stati i giudici titolari di indagini delicate i giudici cosiddetti di prima linea l'anarchia adesso sembra dunque avere allargato il tiro forse proprio nel tentativo di bloccare l'intensa attività giudiziaria
Avviata con i maxiprocessi processi che hanno scompaginato le strutture del crimine organizzato poco fa presente il ministro Vassalli al palazzo di giustizia di Palermo si è riunito il plenum del Consiglio superiore della magistratura un fatto eccezionale con un solo precedente fu in occasione dell'assassinio a Valderice Nell ottantatré del giudice Ciaccio Montalto
Parole ferme pronunciate in apertura di seduta il primo presidente ero vediamo della corte d'appello complica richiamato anche il delitto Rostagno erano presenti tutti i giudici del pool antimafia abbiamo appena visto giudice Falcone
L'azione della giustizia non sarà disarticolata affermato pronti mai una istruttoria ma in processo di primo grado ora è io sono stati bloccati lo stesso concetto espresso in un comunicato
Dell'Associazione nazionale magistrati Palma
L'ex magistrato di Trapani Alberto Giacomelli di settantadue anni in pensione dall'anno scorso è stato ucciso in un agguato a colpi di pistola nella sua casa di campagna a qualche chilometro dalla città
Si indaga in molte direzioni e non si esclude una vendetta da parte di qualcuno condannato anni fa dal giudice la mafia è tornato a Trapani dopo la lunga tregua seguita all'agguato al giudice Carlo Palermo del due aprile del mille novecentottantacinque
A cadere sotto i colpi di un sito Rio un autentico professionista sostengono gli inquirenti un magistrato dove vanno in pensione
L'obiettivo Alberto gioco quelli sessantanove anni devastato presidente di Corte d'Assise inoltre presidente della sezione penale per le misure di prevenzione vede per la vittoria in questo settore del Palazzo di Giustizia di Trapani
Il punto non è il primo indagini per far luce sul delitto compiuto evoca il tomo con grande a undici chilometri dal capoluogo
Alberto Giacomelli uscito con la sua nello stomaco e poco dopo le otto o borgo più a fondo copertura è stato bloccato poco prima cinquecentoventi l'obiettivo è sceso tranquillamente comma otto come Giorgio in mano un sicario a questo punto gli ho sparato con un revolver calibro trentotto un colpo al fianco per quindi un colpo grosso in prestito tale da
Qual è sera siamo in grado di darvi retta in immagini dello spaventoso attentato nel quale ha perso la vita il giudice terreni Falcone almeno tre uomini della scorta venti le persone che sono rimaste Erika era cacciare avvenuto nel tardo pomeriggio sull'autostrada che collega
Palermo anziano a Trapani collegamento subito con Palermo per vedere ecco c'è senatore Cusimano buonasera con ecco buonasera rimando immediatamente le immagini che sono state girate dallo stroma collega Marco Sacchi che è riuscito a penetrare la barriera che rendeva impossibile l'accesso è andato aggirato queste scene scene drammatiche scene da guerra quel terriccio nasconde ostruisce quello che una volta era l'autostrada nel nel tratto diventi chilometriche porta dall'aeroporto di Punta Raisi a Palermo vedete le due corsie in pratica sono assolutamente irriconoscibili si vedono lamiere contorte
Si vede un'auto al centro è un'altra ancora dietro probabilmente è la Croma bianca da blindata dove era il giudice Giovanni Falcone Falcone guidava la sua auto accanto a lui c'era la moglie
Siamo in grado di dirvi immediatamente che i gli agenti che sono rimasti uccisi sono tre sono tutti e tre pugliesi di possiamo dire i nomi
Uno è Antonio Montinari l'altro è Rocco Di Cillo il terzo Vito Schifano poi ci sono due civili dei quali non siamo in grado di darvi in nome ci sono poi dieci feriti non venti come sembrava sono dieci tra cui due austriaci che erano qui in venuti in Sicilia per una vacanza
Abbiamo tra i feriti c'è la dottoressa Morvillo Francesca Morvillo la moglie appunto del magistrato che è rimasta ferita alle gambe la dottoressa Morvillo e giudice alla corte d'appello
Il l'attentato è avvenuto intorno alle diciassette e cinquantacinque pochi minuti prima Giovanni Falcone era atterrato all'aeroporto di Punta Raisi rientrando a Palermo come era solito fare per tutti i fine settimana quando era possibile
Il aveva percorso ha percorso con la le auto di scorta e la sua blindata condotta a velocità sostenuta alcuni chilometri quando al allora svincolato di Capaci poco prima di un grande complesso industriale è avvenuta la esprime esplosione
Pare siano stati utilizzati secondo la testimonianza del procuratore distrettuale antimafia Piero Giammanco qualcosa come mille chili di tritolo che sono stati collocati in una canaletta che scorre sotto
Questa sede autostradale che prende tutte e due le corsie no l'esplosivo è stato fatto brillare a distanza probabilmente da un commando molto nutrito molto numeroso
Era per certamente poteva contare su informatori che al Punta Raisi hanno dato la notizia dell'arrivo a Palermo del magistrato hanno
Sono le diciassette un pomeriggio caldo e silenzioso per le strade di Palermo forse troppo silenzioso poi un boato assordante una nuvola di fumo uno sciame di elicotteri che diffonde per le strade la sensazione che è accaduto qualcosa di grave
In via Mariano D'Amelio strada sconosciuta anche a molti palermitani fino ad oggi nel quartiere della Fiera del Mediterraneo ancora un'autobomba ancora una strage la quantità di esplosivo usata si fanno stime già adesso si parla di trenta chili ma sono tutte notizie da verificare
In mostra che per centrare il bersaglio Paolo Borsellino l'era dei Falcone oltre che uno dei suoi amici più stretti la mafia è pronta alla carneficina
L'autobomba sarebbe una Seicento forse una centoventisei vecchia e apparentemente inoffensiva
Il contatto viene innescato mentre il giudice Borsellino percorre il breve tratto di strada fra l'auto blindata e la portineria del palazzo di dieci piani in cui abitano madre e sorella
Un quarto fortissimo che sventola la scuola da un lato della strada scuola per fortuna deserta ai Palazzo dall'altro lato l'esplosione danneggia anche le strutture portanti del palazzo facendo saltare pezzi di prospetto fra i balconi i feriti sarebbero quindici alcuni dei quali in gravi condizioni
Sul luogo dell'esplosione immagini agghiaccianti che riportano sia l'agguato al giudice Falcone ma soprattutto a quello che in un'altra giornata di luglio il ventinove di dieci anni fa costò la vita a consigliere istruttore Rocco Chinnici ai suoi tre uomini di scorta e al portiere dello stabile
Anche in quel caso un'autobomba con comando a distanza
Per terra quella mentre i vigili del fuoco lavorano per spegnere le fiamme
Sprigionato sia vera auto distrutte dall'esplosione una ventina in tutto si notano anche resti umani e del resto la descrizione del corpo delle vittime carbonizzate mutilate dimostrano la grande potenza dello scoppio
Quattrocento vittime di mafia
Poliziotti rabbini agenti di custodia pubblici funzionari amministratore imprenditori comuni cittadini uccisi deve aver contrastato il proprio patrimonio
Ventiquattro sono i magistrati
Agostino Pia
Di
Ringrazio il ministro gli uni e per questo
Se il passato il luogo dove cercare i ricordi il presente e il tempo dell'iniziativa
Di quel comincia male dell'azione che apre al futuro attraverso la promessa promettere nel presente infatti e scommettere che il male non faccia sistema è un'attestazione di fiducia verso l'altro Pollica
Un poco la ragion d'essere solo se in quanto conservi alimenti la propria memoria
Compito degli uomini del presente e pertanto la custodia gli avvenimenti del passato
Affinché questi preservati nella giusta maniera possano essere offerti alla generazioni future quali esempi meritori e perciò fondanti di un determinato modo di agire nella qualità di presidente della Giunta esecutiva sezionale dell'Anm Napoli a nome di tutta la giunta qui presente
Il quinquennio ha reso possibile organizzare quest'evento do il benvenuto a tutti autorità della società civile politica militare religiosa
Do il benvenuto agli illustri ospiti dottoressa Maria Falcone presidente della Fondazione intitolata a Giovanni e Francesca Falcone
Do il benvenuto al dottor Borsellino presidente del movimento delle agende rosse che sarà in collegamento da remoto a breve appropriatore casi ravveda o già Procuratore nazionale antimafia antiterrorismo
A questo re di Napoli
Alessandro Giuliano al dottor Rillo Abate direttore de L'Espresso al dottor Martino Lo Cascio scrittore e narratore do il benvenuto a voi tutti magistrati ed avvocati a tutti quelli che servono da remoto
In collegamento screening su Radio Radicale
Ai giovani presenti
In questo luogo particolare Castel Capuano suggestivo perché ricco di storia
In quanto ha rappresentato per oltre cinque secoli secoli il luogo dove è stata amministrata la giustizia a Napoli la sede della Corte di giustizia luogo ove in un passato più recente sono passati molti magistrati anche solo per il tirocinio formativo
Questo Salone dei Busti di grande valenza simbolica con i suoi tre affreschi dipinti sul soffitto
Ciascuno dei quali celebra la forza il trionfo della giustizia rappresenta il luogo ideale in cui tenere questo evento commemorativo di uomini animati da un forte sentimento dello Stato
E diventa ancora più significativo oggi che troviamo qui riuniti per ricordare il trentennale delle stragi il terribile attentato che uccise Giovanni Falcone Francesca Morvillo Vito Schifani Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro
Cui fece seguito qualche settimana più tardi quello in cui furono assassinati Paolo Borsellino Emanuela Loi Agostino Catalano Walter è di cosina Vincenzo Li muli e Claudio Traina
Una ricorrenza questa divenuta giorno della legalità in ricordo di tutte le vittime di mafia in questo trentennale così significativo ricordiamo nel nome di Falcone e Borsellino tutti gli uomini e le donne che sono stati uccisi dalla mafia
Magistrati ed esponenti politici sindaci amministratori giornalisti e testimoni appartenenti alle forze dell'ordine alla società civile servitori dello Stato e cittadini che hanno detto no al pizzo
Collaboratori di giustizia loro familiari anche di tenerezza
Il loro numero impressionante non li possiamo dimenticare ognuno di loro ha rappresentato un seme la loro memoria cui si accennava all'inizio deve farsi come diceva Borsellino la lotta alla mafia di rappresentare non solo una distaccata opera di repressione ma un movimento morale culturale
Che coinvolge le giovani generazioni le più adatte a sentire fresco profumo di libertà
La massa affermato il presidente La Repubblica vuole eliminarli non soltanto per la loro competenza nella lotta alla criminalità
Organizzata ma perché era un simbolo di legalità di intransigenza di coraggio di determinazione
Erano di stimolo e di esempio per tanti giovani colleghi magistrati e per i cittadini
Chiamavano Rigoni ma nel loro fiducia e speranza sono rimasti modelli di stimolo e di esempio a Falcone a Borsellino a tanti nobili figure di magistrati caduti vittime perché avvertimmo alta la responsabilità del ruolo della dignità della funzione giustizia
Deve guardare la magistratura italiana
Anche ad essi si di respirare lavoro tenace di tanti magistrati presidio di legalità i quali devono appunto ciascuno di loro ciascuno di noi ricordarsi che c'è sempre qualcosa che possiamo fare per migliorare la società
Agli uomini della scorta caduti in servizio devono ispirarsi le forse dell'ordine del contrasto alla criminalità organizzata
Non mi delle quote però ulteriormente e subito passo la parola alla per i saluti istituzionali al presidente della corte d'appello di Napoli
Giuseppe di Prost è di De Carolis prego presidente
Si sente
Buongiorno a tutti Berluti agli ospiti difficile prendere la parola dopo aver visto questo video diciamo che sicuramente su citato il nome soprattutto i magistrati anziani che quella giusto in quella saggio nella delle stragi l'abbiamo anche vissuta
Sicuramente suscita commozione
Però voglio ringraziare la Giunta dall'associazione magistrati terrorizzato questo convegno che appunto nelle premesse non volessero solamente una semplice conversione retorica ancorché doverosa nei confronti dei dei colleghi altri tante vittime della del dovere che abbia avuto in passato ma vuole essere anche una riflessione sul presente e sul futuro cioè il cosa rimane di quella stagione che cosa bisogna fare per evitare che si ripetono evidente del genere e certo punto ecco
La situazione attuale delle mafie in Italia e e del contrasto Marti dell'azione di contrasto alle mafie è vero non ci sono stati più negli anni recenti stragi sul del tipo di quella però questo non significa che la battaglia per la mafia è stata vinta perché tuttora non si può dire che sia sconfitte le cronache diciamo di ogni giorno ce lo dicono soprattutto in questo distretto
Ecco su questo aspetto diciamo bisogna riflettere perché diciamo non è nei confronti della mafia come sappiamo benissimo ormai da diversi
L'intervento giudiziario che ancorché necessaria indispensabile non è sufficiente
Un appunto ricordava anche la collega presidente l'associazione nazionale e necessario anche sconfiggere la cultura mafiosa
Che rischia di essere Ciambetti diventati diffondersi del paese e che invece richiede quindi interventi articolati che vanno al di là di quello che può essere l'intervento strettamente giudiziario ripeto ancorché indispensabile
Quindi riflettere su che cosa è successo in questi trent'anni e che cosa abbiamo fatto che cosa possiamo fare
Anche adesso allora prima lascito che c'è la la cosa rispetto nei confronti delle vittime
Di mafia tredici ci impone il sito di continuare la romperà la prima cosa da fare e alcune cose sono rimaste ormai dal punto di vista giudiziario sono rimaste dei lasciti
E di quella stagione soprattutto le intuizioni di geniale di Giovanni Falcone come la creazione di una gestione nazionale antimafia di cui abbiamo oggi il procuratore
è merito e il nuovo procuratore antimafia oggi non è presente ma comunque siamo orgogliosi che ancora una volta un magistrato di formazione napoletana
La creazione appunto della della dire della direzione c'è l'obbligo l'organizzazione delle indagini che prima prima di Giovanni Falcone non era neanche pensabile e adesso invece è diventata patrimonio comune di tutta la magistratura e di tutto il Paese
Per esempio la confisca dei patrimoni mafiosi soprattutto sia di confisca anche di prevenzione c'è l'aggressione ai patrimoni mafiosi che pure un elemento indispensabile per la lotta alla mafia
Io da questo punto di vista chiaramente per quanto riguarda la situazione delle indagini il con il contratto avrà fatto attraverso le indagini
Ci i relatori sicuramente a cominciare da da amico Federico Cafiero saranno sicuramente e più esaurienti tipi su questo aspetto invece volevo soffermarmi su un punto di vista la magistratura giudicante perché io credo che la vittoria più importante che abbiano avuto abbia avuto Falcone Bolt il pool è stato ottenere una sentenza definitiva perché quella è una cosa difficile perché fino a quel momento fino al al momento del maxi-processo alla mafia di Falcone
Tutto si fermava le indagini però poi non si riuscirà mai avere una senza definitiva in Cassazione la il punto di svolta è stato proprio quello è stato ben finalmente si è avuta una sentenza definitiva cioè per la prima volta condannato dei mafiosi diciamo
Se per e non era affatto scontato perché noi io ricordo bene che in quegli anni c'erano addirittura magistrati ai vertici dell'imposizione a capitali in Cassazione che negavano l'esistenza e la mafia che ritenevano le Falcone Borsellino fossero due sono stati diciamo quindi questo non ce lo dimentichiamo
Quindi la la da Vittorio significa dire San Giorgio una condanna definitiva perché è chiaro che non è sufficiente
Le indagini se poi questo non si non non riescono a sfociare in una sensazione definitiva io dal punto di vista da maestro rivelate trovo questo critico molto molto difficile arrivare a sentenza definitiva perché vedo che in primo grado questi pazzi processi durano tanto perché per una serie di ragioni per sempre il processo accusa o col sistema accusatorio è chiaro che è necessario fare moltissimo udienza ed è quindi un processo
Ne vediamo che in primo grado molti processi
Durano tanti anni perché c'è un problema proprio di risorse di di di gestione che complicato in appello coi c'è un imbuto addirittura cioè arrivare quella la sede definitiva per ancora più complicato perché non ci sono i giudici d'appello almeno rintanato nel al penale sono pubblici abbiamo pochissimi giudici che si confrontano con processi
In grande quantità arrivano dal Gip distrettuale che è un attributo perché anche il GP di settore a Napoli
Soffre di questa di della delle difficoltà di gestire questi tipo di processi di in gran parte arrivano in abbreviato direttamente alla Corte d'Appello aperto attraverso un circuito che poi finisce per lui fermarsi in Corte d'Appello restino remota perché siamo riusciti a dovere alle scarcerazioni eccellenti a non far prescrivere processi di di di di importanti diciamo perché ci siamo dal delle priorità quindi abbiamo deciso di dare la priorità insieme anche con la Procura generale dei capi degli uffici dare priorità a questo tipo di processi a dare una via in un percorso preferenziale ora è chiaro che la scarsità di risorse l'inadeguatezza la sproporzione delle forze in campo ci rende molto difficile questa cosa
D'altra parte nostro uno non il malfunzionamento dell'ultima superare d'appello finisce per rischia veramente di vanificare le scudi sforzi delle forze dell'ordine e delle mentre l'indagine l'attività diciamo che si fa precedenze poi non si arriva a alla fine quindi io auspico che per il futuro si cerca di intervenire su tutta la filiera che rendersi conto del processo e unico e l'obiettivo di qualsiasi indagine
E arrivare a una sentenza definitiva e anche eseguirla poi perché lì poi c'è anche un problema nella fase esecutiva quindi credo che anche su questo noi dal punto di vista ma il suo il giudicante una recessione vada fatta
Con cui struttura auguro a tutti buon lavoro la ringrazio ancora la la la Giunta ringrazio i li illustri relatori che sicuramente ritornarono le azioni saranno molto interessanti per noi
Benvenuti al tutti a Napoli e in questo palazzo che è stato già ricordato dalla dalla precedente giunta per noi è un significa molte vuol poco più di un simbolo per voi questo palazzo
Buongiorno
Siamo ora il procuratore generale presso la Corte d'appello di Napoli dottor Luigi Riello
Io sono particolarmente grato all'associazione nazionale magistrati del distretto di Napoli al suo presidente la collega piena d'inverno riavere organizzato questa importante giornata
Dico subito che è una giornata che avrà un senso ed sicuramente lo avrà nel momento in cui saremo tutti profondamente convinti di non esercitare sotto nessun profilo la retorica di non stare qui per sterilizzare un ricordo
Di non essere presenti per invalsa mare i santini Di Giovanni Falcone di Francesca Morvillo di Paolo Borsellino e di tutti i tanti troppi servitori dello stato che sono caduti sotto i colpi dei mafiosi
Questo avverrà certamente perché c'è un parterre di straordinario livello ma mi fa piacere naturalmente che di questo parterre faccia parte Maria Falcone che saluto e qui do il benvenuto a Napoli
Salvatore Borsellino che ci raggiungerà dare molto e consentitemi di dire che a questo tavolo cioè il nostro amatissimo questore l'amico Alessandro Giuliano che ti vogliamo bene lo apprezziamo per tutto quello che sta facendo con l'altissima professionalità che lo contraddistingue ma credo che oggi ci sia una valore aggiunto dobbiamo ricordare che il figlio di Boris Giuliano
Ecco io credo che la testimonianza proprio della presenza quale questore di Napoli di Alessandro Giuliano figlio di Boris Giuliano
Costituisca plasticamente il significato di questa giornata i di tutte quelle nelle quali non si fanno celebrazioni rituali ma si fa qualcosa di diverso
Il figlio di a di Boris Giuliano non si è chiuso in casa nel suo dolore ma seguito il padre ed è un poliziotto con la P maiuscola e questo è un onore per lo Stato italiano io
Sì io vedete
Credo che sì dicevo sia una giornata importante abbiamo visto quelle immagini
Abbiamo ascoltato i nomi
Io credo che dovremmo riflettere un po'di più sul numero dei magistrati che sono caduti
Non che vogliamo sottovalutare per carità abbiamo sentito quattrocento vittime di mafia
Un numero da bollettino di guerra però i nostri amici delle forze dell'ordine
A cui va una gratitudine che nessuna parola e nessun aggettivo potrà mai esprimere in modo compiuto ed efficace sono coloro che armi in pugno sono per la strada
Armi in pugno affrontano fisicamente i delinquenti
Il fatto che il ventisette magistrati ventisette magistrati
Siano caduti sotto i colpi dei mafiosi dei terroristi qualche volta anche di un pazzo come quello che entrò nel Tribunale di Milano per il collega Ciampi
E qualcosa di assolutamente anomalo non a pari in nessun Paese europeo non ha pari nel mondo civile credo che dobbiamo forse andare a vedere ma non raggiungiamo questo numero di la Colombia
E questo è qualcosa di scandaloso che non è degno di un paese civile non è degno di uno stato democratico non è degno di uno stato di diritto io vorrei dire ancora qualcosa perché credo di interpretare quello che Maria Falcone ha detto tante volte l'ho detto
Il ventitré maggio quando con il prefetto il questore i vertici dell'Arma dei Carabinieri della Guardia di Finanza delle altre forze
Di polizia abbiamo celebrato questo giorno con questo giorno anche Paolo Borsellino
Quanti oggi dicono Giovanni mi diceva Paolo mi ha riferito
Tutti amici tutti a ricordare questi grandissimi eroi del nostro paese ebbene non è stato così invita questo lo dobbiamo denunciare altrimenti queste giornate non avrebbero un senso
Giovanni Falcone con Francesca morbillo Paolo Borsellino credo possiamo dire e dobbiamo avere il coraggio di denunciare
E prima ancora che il dai colpi dei mafiosi dalle bombe dei mafiosi sono caduti sotto i colpi dell'indifferenza di molti rappresentanti dello Stato
Quando abbiamo ascoltato i nomi di coloro che erano procuratori della Repubblica di Palermo in quel periodo che erano presidenti della Corte d'appello di Palermo in quel periodo non abbiamo sentito i nomi di magistrati il cui nome appunto sarà scolpito nella storia
Erano collusi con la mafia quando non lo erano erano diciamo così molto molto prudenti
E questo ha ucciso Giovanni Falcone Paolo Borsellino Francesca Morvillo ma con loro Rosario Livatino e tanti altri perché è facile essere bersaglio dei mafiosi quando si è soli oggi non è più così per fortuna dobbiamo guardare al futuro con molta volontà ma anche con molta attenzione come dire dirò un attimo più avanti Bindi rubo qualche minuto in più se mi consenti presidente
Io ho avuto l'onore di stringere la mano di Giovanni Falcone di scambiare con lui poche parole ma lo ricordo ovviamente come un fatto di grande commozione Arras a Roma nella sede dell'Associazione nazionale magistrati non ho avuto il privilegio di conoscere Paolo Borsellino
Però ecco io ricordo una cosa l'ho ricordato anche in piazza Municipio
Eravamo qui in questo palazzo perché prima di trasferirci al centro direzionale la giustizia Napoli si amministrava qui nel palazzo di giustizia
Qui di Castel Capuano
Bene quando successe il ventitré maggio la strage
Restammo tutti sconvolti ci riunimmo eccetera ma l'ho ricordato e io incrocio sempre lo sguardo di Dario del porto perché io l'avevo quasi dimenticato sebbene non è un fatto da dimenticare né vuole essere autocelebrativo
Quando il diciannove luglio vi fu la bomba di via D'Amelio ovviamente ecco fu ancora più terribile perché era la guerra aperta tanto che perfino il presidente Caponnetto disse finita insomma c'era un momento di smarrimenti o a dir poco e bene eravamo qui in questi corridoi nera quasi estate
Cercammo di riunirci in modo spontaneo perché non avevamo avuto il tempo il modo di riunirci eravamo molto pochi
Molto pochi
Oggi non sarebbe più così però allora era così vorrei dire che ecco quando ho parlato di corpi quando ha parlato di coloro che dicevano Giovanni Falcone se l'è messa a lui la bomba l'Addaura e cose del genere noi viviamo e Lori viviamo qui nella nostra regione in questi giorni in questi mesi la confusione di divise tra le guardie e i ladri nel momento in cui c'è questa confusione
Lo Stato ha perso nel momento in cui qui a Napoli e della Campania Marano di Napoli Marano è stata sciolta quattro volte quattro per camorra nel momento in cui recentemente Torre Annunziata e Castellammare di Stabia sono stati sciolti per camorra vuol dire che i sindaci che dovrebbero essere gli avamposti dello Stato nei territori locali sono parte del problema camorra ed è molto molto molto grave vado a terminare mi hai guardato in maniera molto disperata e raccolgo il tuo invito ma devo dire un'ultima cosa
Colgo e credo di non essere il solo dei segnali di cedimento nella cultura di questo Paese
Si parla sempre meno di mafia
E ho letto l'altro giorno francamente per un pizzico di tempo invidiato ma poi mi sono anche arrabbiato
Le dichiarazioni di un intellettuale che ha detto aboliamo il carcere
Cioè aboliamo pure gli ospedali
Così non ci saranno più malati
Anche io sogno un mondo nel quale non ci siano carceri ma che non ci sia guerra non ci sia nulla però Santo Iddio vogliamo essere
Tanto sognatori da pensare di vivere in Finlandia dove pure le carceri non vanno abolite aboliamo l'ergastolo aboliamo il quarantuno bis vogliamo tutto
Francamente questa è una mancanza di tensione
è una mancanza di coraggio e forse una sogno ad occhi aperti e dobbiamo vigilare acché questo non accada concludo con una frase che mi è molto cara e che sto ripetendo spesso in questi giorni
Oggi che è una giornata così importante nella quale dicevo non sterilizziamo un ricordo ma ci proiettiamo verso il futuro per poter tesaurizzare queste profonde ferite del passato altrimenti non avrebbe un senso
Dobbiamo fare tutti un grande esame di coscienza
Mi ha colpito molto non un grande intellettuale è una citazione dotta ma una una vignetta di Mafalda scusate mila carattere frivolo della citazione però era molto interessante molto bella diceva ci sono persone che non passerebbero l'esame di coscienza nemmeno copiando
Ecco io credo che qualche volta questo sia vero
Noi oggi dobbiamo farlo tutti a cominciare dai magistrati un esame di coscienza lo devono fare gli altri pezzi dello Stato dobbiamo boccia astice a questo esame di coscienza per poter finalmente ricominciare su basi diverse vi ringrazio buon lavoro
Facciamo il procuratore grazie per l'intervento forte portiamo per un sopravvenuto imprevisto purtroppo il il procuratore nazionale antimafia antiterrorismo da poco nominato Giovanni Meli non ha potuto essere qui tra noi portiamo i saluti del procuratore e e gli auguriamo sicuramente facciamo tutti gli auguri auguri per il difficile lavoro che lo attende
Ora chiamo sul podio il Presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo grazie
Buongiorno a tutti
Ringrazio anch'io l'associazione nazionale per organizzato questa bellissima giornata
Il trentennale della strage di Capaci e sicuramente l'occasione per ricordare come diceva anche il procuratore generale Perillo tutte quelle che sono le vittime della mafia
E soprattutto è l'occasione per ricordare l'impegno che abbiamo noi tutti nel proseguire nel perseguire quelli che sono stati gli insegnamenti
Di Giovanni fa di far far Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino di Francesca fa alcuni tutti coloro che purtroppo hanno sacrificato la loro vita
Per la giustizia per il perseguimento di quelli che sono appunto degli ideali di lotta alla mafia per tutte le forze di ridurre di me
Io oppongo il il mio saluto a tutti gentili ospiti e soprattutto ho un ricordo con la professoressa Falcone che volevo diciamo estendere anche a tutti voi
Questo per dimostrare quale il significato e la grandissima rilevanza che figure come il procuratore Falcone come Paolo Borsellino hanno nella storia e nell'affermazione di ragazzi all'epoca in cui ero col Presidente tribunale a Vallo della Lucania quindi alcuni anni or sono ebbi modo di conoscere la professoressa Falcone cinquanta ammonì in occasione di una riunione indie
E la professoressa io mi meravigliai muto della sua presenza sono sincera
E la professoressa mi spiegò che in effetti aveva da anni un rapporto epistolare con una giovane bambina perché all'epoca era solo una bambina del chi di Dead appunto nelle zone del Cilento da quale pure essendo nata dopo la tragica di storia di cardi scenda di Capaci però aveva studiato tantissimo chiedeva continuamente notizie alla professoressa sulla storia di Giovanni Falcone sulla sua vita e quindi la professoressa Maria Falcone venne a Vallo della Lucania raccontavo di questo episodio
E da oggi ho saputo che questa ragazza è un'alea laureanda in giurisprudenza sicuramente penso seguirà la professione vorrà fare il magistrato
Questo soltanto per dire cosa è veramente io non voglio rubare tempo perché degli saranno molto più significativo ed importante sentire gli interventi di coloro che oggi diciamo partecipano come relatori al convegno questo per dire che noi abbiamo una grossa eredità morale un'eredità morale nei confronti dei giovani
Dobbiamo fare finché appunto non questi tutte queste vicende quest'l'impegno di tutti coloro che hanno lottato contro le mafie
Non si esaurisca Abba persegua sempre nel tempo e perché questo avvenga e necessario
Che
Dobbiamo noi avere il compito di trasmettere ai giovani questi principi questi insegnamenti che ci sono venuti da appunto dal sacrificio di tanti vittime innocenti
Anche proprio da questo punto di vista io ho avuto anche l'occasione di incontrare qualche giorno sono Giuseppe Costanzo l'unico sopravvissuto della sporta dei presidente Falcone al momento della sua tante di catarsi e anche in questa occasione che è stata un'occasione di incontro con le scuole tutto l'unica o diciamo scopo e s'è trattato di scuole difficili di scuole che vivono in territori dove la criminalità in questo momento come sempre ai il dominio e lo scopo di tutto questo diciamo questo mio intervento questo mio Incontro con le scuole e proprio quello di far comprendere ai ragazzi
Sì che come fu detto da Falcone da Borsellino la cultura rappresenta l'arma più importante più significativa per combattere la criminalità
Giovanni Falcone come tanti altri come Paolo Borsellino come tutte le altre vittime innocenti della mafia
Non sono persone che non si sono mai piegate al compromesso questo è il grande insegnamento che dobbiamo trarre dal dalla loro vita dal loro perseguire il il il crimine in un certo modo Giovanni Falcone ha svolto la sua attività in maniera rigorosissima un risponde però puntuali preciso di tutti quelli che erano gli elementi di prova gli indizi che venivano acquisiti nel corso delle indagini tant'è vero che poi appunto le dichiarazioni raccolte da Buscetta hanno avuto poi non con tutti i riscontri ad una acquisite hanno portato ad una sentenza che come ricordava il presidente De Carolis sentenza di primo grado ma confermata in Cassazione che ha riconosciuto quelle che sono appunto la e ha portato alla condanna condanni serissime gravi nei confronti di tanti del di personaggi che si sono macchiati di reati gravissimi
E allora non voglio trattenervi urgente voglio nuovamente ringraziare ed augurare buon lavoro a tutto a tutti e soprattutto ricordare in effetti che il Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia ci hanno lasciato una grandissima eredità
Quella di valori fondamentali nella nostra vita che dobbiamo sempre perseguire e mai dimenticare e solo così possiamo sperare in un futuro migliore per minori ma soprattutto per le future generazioni che vivono momenti difficili e che devono avere fiducia in tutti coloro che oggi guidano grazie
Grazie al Presidente impone di Napoli chiamo ora per i saluti rossa molte procuratore aggiunto di cambio della Procura della Repubblica di Napoli prego
Grazie
Grazie per l'invito
Scusatemi l'emozione non sono poi tanto abituata alza gli acquisti interventi
Anzitutto porto i saluti di Giovanni Melillo chiaramente
Quale procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli per altri quattro giorni ma procuratore della Repubblica di Napoli fino all'ultimo giorno il fra qualche giorno procuratore nazionale antimafia insomma che seguirà il lavoro che ha fatto il dottor Cafiero vera avrebbe voluto essere presente Gianni Melillo purtroppo insomma un impedimento effettivo non gli ha consentito e stamattina in faccia agli otto il diessino ha mandato un messaggino dicendomi rosa di chi è veramente voleva essere presente ma purtroppo non mi è possibile
Consentitemi di dire che ci sono da un lato emozionata dall'altro sono un'orata di essere qui
Sono emozionata piedi ricordo anche personale che io conservo di Giovanni Falcone avendolo conosciuto la prima volta in qualità di discente è un incontro di studio presso il Consiglio Superiore della Magistratura quando ero uditrice giudiziaria tanti anni fa ebbi era un tirocinio mirato vedete ho portato qui convinti non recuperato il programma di questi corso in quanto la vivo conservato
Ritenuto di conservarlo e Giovanni Falcone teneva una relazione il giorno cinque novembre del mille novecentottantasette il tema era questo
Problematiche della repressione della criminalità organizzata ho conservato anche la sua relazione
L'ho conservata perché e tutt'oggi valida sempre valida
Io non dispongo delle capacità oratorie di chi mi ha preceduto e io non so se saprò benissimo primarie la riconoscenza che tutti quanti dobbiamo a Giovanni Falcone ed una sola Giovanni Falcone io quando parlo di Giovanni Falcone associa a suo nome anche quello di Paolo Borsellino
Si è parlato di eroi si due veri eroi ma non perché sono stati uccisi ma perché pur essendo ben consapevoli che il loro impegno nel contrasto di una organizzazione criminale come Cosa Nostra gli appende risibili nemici irriducibili del potere mafioso e quindi obiettivi da eliminare
Non hanno mai dato fatto un passo indietro nell'impegno all'azione di contrasto
Io ritengo ma non ritengo io insomma lo ritengono tutti la mafia Cosa Nostra
Uccidendo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino commesso un grave un gravissimo errore questa scellerata azione sanguinaria azione
Ha di fatto poi comportato il fallimento del progetto criminale di Cosa Nostra un progetto criminale che aveva in sostanza due finalità Lura era quella di infine di vendetta vero e proprio nei confronti di chi come ha è stato già detto aveva consentito per la prima volta che si celebrasse un processo che aveva determinato la condanna anche all'ergastolo in molti casi di gran parte dei campi di Cosa Nostra
Ricorderete tutte che nel gennaio del mille novecentonovantadue la Corte di Cassazione
Confermo la sentenza di condanna ponendo fine ad una lunga stagione di impunità e di complicità anche politica come è stato già detto prima il secondo obiettivo del progetto criminale di mafioso
Guardava al futuro guardava avanti infatti ci voleva impedire che Giovanni Falcone che frattanto era divenuto direttore generale degli affari penali del ministero della giustizia e c'era ispiratore di scelte legislative lungimiranti illuminate si collega al cui dire che li portasse avanti quel Progetto tanto coltivato di trasformazione dell'organizzazione giudiziaria e della legislazioni in materia di criminalità organizzata se oggi noi abbiamo la Procura nazionale antimafia sì abbiamo le direzioni distrettuali antimafia sì abbiamo la Direzione investigativa antimafia sì abbiamo i servizi centrali specializzati dei Carabinieri della Polizia di Stato della guardia di finanza se abbiamo un servizio centrale di protezione i testimoni dei collaboratori di giustizia dove lo dobbiamo al lavoro
Di Giovanni Falcone
E sono proprio su queste strutture che a distanza di vent'anni ancorarsi reggono si regge l'azione dello Stato del contrasto alle mafie utilizzando quindi strumenti investigativi che erano stati sperimentati dal pool
Di Giovanni
Falcone
Come dicevo la macchia non riuscì né qui in questo secondo obiettivo io ricordo ancora dopo la morte di Paolo Borsellino
Il giudice Antonino Caponnetto che è stato un coraggioso capo degli giudici istruttori parli Mitanni disperato per la morte dei suoi colleghi amici subito dopo la morte di Paolo Borsellino e disse
E tutto finiti in tutto non c'è più nulla da fare bah non fu così perché come ho sentito dire in questi giorni italiani alzano la testa l'azione repressiva dello Stato non si fermò e l'azione investigativa e diffidente intraprese metodi nuovi moderni efficaci
Costruirgli attorno all'idea di Giovanni Falcone tutti una serie di innovazioni queste di cui ci avvaliamo oggi come dicevo
Che ruotavano attorno a una fondamentale intuizione di Giovanni Falcone il quale che capi prima e meglio gli tutti che le indagini sui sistemi complesse quali sono le organizzazioni criminali le organizzazioni mafiose hanno bisogno di una conoscenza profonda della loro struttura delle loro regole delle loro dinamiche diceva Giovanni Falcone nell'anno mille novecentottantotto in una società complessa come l'attuale sulla specializzazione del sapere può consentire
Di comprenderla e di Bodmin Harlan
Quindi una specializzazione estrema del lavoro giudiziario quale condizione del Governo razionale di tecniche investigative che si sono rese sempre più efficace
Se oggi a distanza di trent'anni dalla morte di Giovanni Falcone possiamo veramente parlare di azioni efficaci di contrasto alle mafie lo dobbiamo alle il suo intuizioni ha le sue idee e dalla normativa efficace che ne è scaturita
Ma io un dazio particolare lo voglio rivolgere alla professoressa Maria Falcone
Non me ne vogliano gli altri ospiti pure ringrazio chiaramente
Grazie professoressa per il suo tenace serio imponente instancabile attivismo con cui ha fatto conoscere e atti posto e diffonde le idee e l'esempio di Giovanni Falcone
Un attivismo che ha contribuito tantissimo a migliorare e altre scene la società civile a scuotere le coscienze ad evitare il giovani sì italiani progressivamente e sempre più massicciamente hanno imparato a riscattarsi dalle mafie hanno saputo alzare la testa e mostrare la schiena dritta
Perché si vive di schiena dritta c'è accaduto che accade anche grazie all'opera educativa instancabile di persone come la professoressa
Maria Falcone eccome anche ingegnere Salvatore Borsellino chi
Avremo in videoconferenza
Dunque trent'anni non sono passati invano ancora oggi voglio dire l'attivismo di chi diffonde le idee di Falcone e Borsellino desta preoccupazione nelle mafie che ne sono profondamente col Ponte Albiate ed etico di un fatto recente di chi ha pagato anche la stampa ma che io ho potuto esaminare leggendo l'ordinanza cautelare che è stata emessa in merito all'inizio di maggio di quest'anno il tre maggio la procura distrettuale di Palermo ha dato esecuzione all'ordinanza totale cautelare emessa il tre maggio dal Gip di Palermo a carico di alcuni partecipi di Cosa Nostra
Dalle attività di intercettazione emerge che uno degli indagati presunto mafioso come dobbiamo dire nel corso di un colloquio intercettato del colloquio che tiene con un'amica apprende da questa che è la figlia in tenera età vorrebbe partecipare dovrebbe partecipare ad una manifestazione il ricordo della strage di capaci ma non cassazione per la quale la bambina si era preparata a lungo ebbene uomo ho finito il presunto mafioso
Si preoccupa si agita si indispettisce e dice la donna non ti permettere di mandare i quarti gli alla manifestazione io mio figlio non l'ho fatto mai partecipare queste solo vergogna allora queste emergenze attuali evidenziano quanto sia importante l'attivismo svolto dalla professoressa Maria Falcone che ha un ruolo molto io dico più e importante rispetto a quello che svolge la magistratura e le stesse forze dell'ordine non non me ne vogliano insomma tutti i presenti perché noi magistrature e forze dell'ordine interveniamo in ritardo quando ormai la violazione della legalità c'è stata laddove quest'opera di attivismo piene illegalità grazie
Grazie
Grazie al procuratore come Jesse portiamo grazie nuovamente come già esportiamo i saluti del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Randy Napoli che in un po'dovesse qui presenti tra di noi per un sopravvenuto imprevisto
Maria De Luxe Merkel e chiamo ora per i saluti Antonio Tafuri presidente dell'ordine avvocati Napoli grazie presidente
Buongiorno a tutti grazie l'Associazione nazionale magistrati alla Giunta
Distrettuale
Grazie di avere invitato ovviamente anche l'avvocatura attraverso la il consiglio dell'ordine la mia persona
E grazie soprattutto di aprire organizzato come è stato già evidenziato
Un Trento come quello di stamattina in una maniera si può dire in pompa magna in maniera solenne perché non siamo riuniti qui ad un ad un convegno ma siamo lì gemiti ad una celebrazione che se deve avvenire
Un senso come ha già detto molto efficacemente il procuratore Riello se deve avere un senso deve essere quella del del chiederci perché perché riflettiamo su questi su questi fenomeni perché siamo riuniti perché che perché sono passati trent'anni come sono passati queste questi trent'anni e che cosa ci hanno dato questi trent'anni
Ebbene ricorrenze servono a tutti quanti noi
Si tratta di di di ricordare le persone che abbiamo perso si tratta di ricordare gli eventi più felici servono a fermarci un attimo e appunto pensare come è cambiata
La nostra vita a partire da quel momento
Noi quindi dobbiamo chiederci come è cambiata la vita a partire da trent'anni fa da quando
Sono successi quegli eccidi dei giudici del di di Falcone e di Borsellino che hanno seguito poi tutte quelle altre uccisioni drammatico che abbiamo visto
Nel filmato perché ha aperto questa giornata
Cosa è cambiato e cambiato cambiato dello Stato forse ha dimostrato che la alla la forza militare cela ce l'abbiamo
Però è chiaro che la questa guerra non è una guerra che si svolge che si svolge come un confronto appunto
A darmi in testa non non è un confronto soltanto militare
E allora questi trent'anni li dobbiamo far fruttare li dobbiamo far fruttare perché in questo modo noi possiamo ricevere effettivamente una eredità importante
Da chi
Ha destinato la propria vita perché la persa ma ancor prima di perderla perché l'ha vissuta in un modo che io so soltanto immaginare essere essere impossibile perché molti di voi vivono sotto scorta
Vedono le proprie resistenze condizionate io diciamo la fortuna di non di non avere questa necessità ma posso immaginare quanto sia terribile
E allora chi ha destinato la propria vita
Ad una lotta c'è stata una lotta ripeto non soltanto militare ma non lotta culturale una lotta per per far capire al mondo che da una parte ci siamo noi da una parte c'è il rispetto del diritto della giustizia della persona dell'umanità e dall'altra parte invece ci sono gli altri ci sono loro
E allora se io devo devo dare un senso alle tante dite che abbiamo perso
E che ricordiamo oggi
E questi sono loro hanno perso forse la battaglia umana e terrena perché hanno perso la vita e forse sono stati stroncati prima ancora di di raggiungere gli obiettivi che si erano prefissati
Però siamo noi incaricati di farli vincere siamo uno incaricati a far capire a tutti quanti gli altri perché qua dentro siamo impegnati nel campo del nel mondo della giustizia nel mondo della società nel nel le forze dell'ordine il il il caro
Professore Giuliano
Ci sono gli altri ci sono gli altri che non sono soltanto quelli di Scarpia del quartiere Zen o di quant'altro sono quelle zone degradate delle altre società cioè degradato è dir poco delle delle altre città
Afflitte da questi fenomeni ci sono degli altri che sono circondati dalla mafia perché la mafia le mafie sono dovunque le mafie
Si fanno le troviamo nella né tattici i tutto quello che si potrà applicare delle droghe e delle persone
Delle influenze oggi abbiamo la mafia sta nel povero parcheggiatore che sta lì perché qualcuno gli consente di stare lì la mafia
Stanno il pizzo del supermercato piuttosto che del negozio di abbigliamento o del negozietto piccolo la mafia sta la mafia sta nel riciclaggio la mafia sta nei negozi si chiamano outlet provvisori noi nelle nelle lavanderie tra virgolette L'Abate assai dovunque sta nelle nostre vite la mafia sta nel fatto che noi acquistiamo non a prezzo pieno perché ce lo ce lo procura qualcuno che ci farà risparmiare ma la macchina sarà dappertutto e allora noi abbiamo un compito non missione proprio per rispettare l'esempio insegnamento di tutte le vite che abbiamo dovuto
Insistere aver perso come abbiamo visto il filmato
Abbiamo questa missione di farlo capire fuori
Di far di di di di di cogliere questo esempio e di darlo dagli stessi a tutti affinché si capisca anche con il nostro comportamento che deve essere una diretta derivazione dei comportamenti di chi ha perso la vita
Perché la legalità deve essere rispettata anche in ogni minimo dettaglio grazie
Grazie al presidente dell'ordine degli avvocati di Napoli Intini saluti con chiamo amarcord diciamo in il in sostituzione di Marco Campa presidente le camere penali di Napoli l'avvocato Angelo Mastrocola grazie avvocato
Voi io chiaramente grazie anche a nome del presidente Campora che non è potuto esser presente stamattina per l'invito voglio ringraziare il presidente d'inverno come presidente era giunta distrettuale Nm tutti i componenti della giunta e chiaramente il saluto tutti presenti per l'invito sono passati circa trent'anni dalla dalle stragi di capaci e di via D'Amelio trent'anni in cui non abbiamo potuto assistere a una serie di risultati positivi di battaglie di lotte e chi abbiamo compiuto non soltanto dalla partendo dalla comprensione del fenomeno mafioso come è stato già ricordato più volte da chi mi ha preceduto ma soprattutto approntato una serie di strumenti dando una nuova modalità di approccio alla conoscenza e alla repressione del fenomeno mafioso
Indagini processi il ricorso a legislazione emergenziale speciale doppio binario sicuramente hanno dato una serie di risultati positivi ma trent'anni in cui abbiamo assistito necessariamente anche a ombre a sospetti avveleni
A dubiti purtroppo credo rimarranno tali che non siamo riusciti non potremmo più di parlare perché molti dei protagonisti diretti e indiretti di quella stagione sono morti o comunque non daranno il loro contributo
E il mio vuole essere un ricordo da giovane studente universitario che hai già aveva gli strumenti no per rendersi conto
Di quello che accadeva appassionato dello studio del diritto in particolare del diritto e della penale della procedura penale ricordo perfettamente qual è il qual è il sentimento in quei giorni e di quei momenti ricordo il passaggio dalla dalle guerre di mafia degli anni Ottanta che pure c'avevano essa è malamente colpiti al momento in cui negli anni novanta si è avuto necessariamente lo scontro frontale la lotta alla mafia ha necessariamente ha avuto uno scontro tra le istituzioni tra lo stato e la e il fenomeno mafioso e il fenomeno mafioso e quindi anni nomade che si aprono con il momento peggiore per la mafia momenti in cui dopo il processo dell'ottantasei il primo grande maxiprocesso siamo arrivati poi Corbin primo annullamento della Cassazione la Servazio del processo viste siamo arrivati poi in realtà alla con firma di quello che era stato l'enorme lavoro fatto dagli inquirenti in particolare da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino cioè la considerazione del fenomeno mafioso come una struttura unitaria che aveva purtroppo uso il passato
Ha un senso ottimistico una collusione o comunque dei collegamenti con tutti i settori della finanza dell'economia e anche della politica e ricordo quello che era e questo credo che sia il messaggio da dove tramandare alle nuove generazioni e non soltanto il momento dell'orrore nello sgomento
Dell'Utri dopo momento sul meteo ma anche e soprattutto quello che è stato il momento della reazione che dice io ho la coscienza civica a me piacerebbe che alle nuove generazioni venisse tramandato non soltanto la momento della dell'espulsione ma anche il risveglio della coscienza civile i momenti in cui nelle ore successive a questo delitto interregionali trasmettevano
Lavori cittadini palermitani che si recavano spontaneamente senza nessuna organizzazione sotto il municipio di Palermo le manifestazioni spontanee che si sono susseguite in tutta Italia
Anche quei momenti di fortissima protesta mi mi colpì moltissimo quando i funerali della scorta di Borsellino ci sono problemi di ordine pubblico perché i rappresentanti dello Stato non riuscivano
Addirittura a passare perché la popolazione presente in massa
Reagiva in maniera significativamente questo che oggi sembra un dato acquisito all'epoca non lo era all'epoca era impensabile che la società civile si svegliasse da quel torpore
E devo dire che
Non soltanto Falcone Borsellino che sono i simboli della lotta alla mafia ma importantissimi settori della vita sociale hanno pagato il prezzo un prezzo altissimo nel senso dell'impegno civile imprenditori politici noto magistrati lo abbiamo già detto forze dell'ordine ma anche semplici cittadini addirittura giornalisti mi piace ricordare che nell'impegno vado a concludere delle vittime della mafia sì sì anche l'avvocatura anche l'avvocatura ha pagato il prezzo del corretto esercizio della della funzione difensiva il prezzo di non voler sottostare al sopruso
Sono tantissimi gli avvocati una ricordo alcuni da Fragalà in questo territorio è stato ucciso l'avvocato cappuccio dalla camorra
Ricordo anche forse come simbolo avvocato Serafino Famà
O a cui alla cui memoria buono è stata intitolata la locale Camera penale del suo foto appartenenza a Catania voglio ricordare che l'avvocato fa ma è stato ucciso barbaramente dalla mafia perché si è rifiutato che una sua assistita prendesse falsa testimonianza fornisse l'alibi per capo
O un boss mafiosi io credo che
Nel loro ricordo tutto quello che vivo Falcone Borsellino qual è il nostro impegno perché non rimanga soltanto una liturgia del ricordo ma sia soprattutto la prosecuzione di un impegno grazie
Grazie avvocato Mastrocola cominciamo ora con
Gli interventi saranno ciascun membro dell'accesso a presentare brevemente
Interventori
La dottoressa Ida Teresi presenta Federico Cafiero de Raho già Procuratore nazionale antimafia antisionismo prego
Grazie benvenuti a tutti con grande emozione presenta Federico
E faccio mie le parole del presidente d'inverno
Nel ringraziarvi di aver accolto il nostro invito
Che sicuramente frutto della comune necessità di ricordare ciò che è stato come tributo a chi ha dato la vita per un ideale di giustizia che le fondamenta della democrazia
Come monito per tutti perché ma si abbassi la guardia
E come linea guida per noi operatori del diritto per le forze dell'ordine che ci affiancano per la politica che ha il dovere di fare sempre la sua parte nel comune impegno per un serio contrasto alle mafie alle mafie storiche potremmo dire che osserviamo esprimere una straordinaria capacità di adattamento alle rinnovate strutture politiche economiche sociali e alle nuove mafie tutto questo chiarisce già di per sé il motivo per cui è qui con noi Federico Cafiero de Raho cui il piacere e l'onore non di presentare non ha bisogno di presentazioni ma di introdurre con l'emozione che mi deriva del vivere questo momento con voi d'armi a personale esperienza il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli
Che mi ha dato l'occasione di sperimentare la straordinaria professionalità e la passione civile del dottor persino Federico ha vissuto da protagonista stagioni e vicende che ne fanno uno dei maggiori conoscitori del fenomeno mafioso
Iniziano da pubblico ministero a Milano nel settantotto e dall'ottantaquattro a Napoli dove da subito si è occupata di camorra seguendo il processo Raffaele Cutolo e al direttivo della Nuova camorra organizzata ed esattamente trent'anni fa con l'istituzione delle direzioni distrettuali antimafia Federico è stato assegnato la nuova struttura essi occupato come è noto a tutti che il clan dei Casalesi del processo Spartacus un processo che ha segnato un momento cruciale
Perché accertato di infiltrazione nella politica e nella camorra presidente Tafuri egli nella politica e nell'economia nei settori strategici dell'economia
Non i parcheggiatori abusivi perché la camorra e mi e la mafia sono nei settori strategici dell'economia
Con l'infiltrazione che tuttora ci tocca di fronteggiare sempre con crescente difficoltà
Ancora Federico si è occupato dell'omicidio di Don Peppe Diana
Un momento di attacco inaccettabile al potere della parola dell'impegno sociale della forza spirituale e umana di opposizione a quella privazione di libertà che l'oppressione mafiosa anzi occupata del decide di Francesco Imposimato che prima abbiamo ricordato
Altre vittime di mafia da non dimenticare è stato poi procuratore a Reggio Calabria quindi se confrontato direttamente con quell'altra faccia dell'antistato la 'ndrangheta calabrese e soprattutto ha contribuito a di svelare la componente invisibile della 'ndrangheta una struttura sovraordinata il crimine parallela ma ancora più insidiosa
Perché mi matti mimetizzata è composta da storici 'ndranghetisti legati ad esponenti di vertice dell'economia della politica e della massoneria
Realtà particolar mente insidiosa
Per la sua forza di infiltrazione capacità l'inabissamento che anche l'ufficio napoletano quello a cui ho l'orgoglio di appartenere con la direzione del nostro procuratore Gianni Melillo che ci ha lasciati ma non abbandonati ora con la rosa anche il nostro ufficio napoletano impegnato su questo fronte
Individuare nell'inabissamento in villa mimetizzazione in funzione di protezione degli illeciti legami con settori strategici dell'economia e della politica i connotati salienti di alcuni dei più potenti sodalizi campagne
E le sentenze arriveranno presidente dei carrelli se sono già arrivate molte importanti sentenze dei maxiprocessi ma siamo tutti rigorosamente impegnati perché si vada sentenze possibilmente definitiva
E infine vorrei ricordare indagine calabresi condotte da Federico sulla partecipazione della 'ndrangheta alla strategia stragista di Cosa nostra degli anni novanta tre novantaquattro perché ritengo sia importante farlo perché quella è una prova poco nota ma tanto più preoccupante della sottile linea di comunicazione tre vertici assoluti dei sodalizi più potenti
Ed è un terreno che merita il nostro attuale e futuro impegno per evitare che l'erronea lettura di un crimine frammentato possa impedire una corretta analisi del dato di realtà
E dal procuratore nazionale infine si è occupata del coordinamento delle direzioni distrettuali formulate e l'inveramento delle intenzioni di Giovanni Falcone visione sistemica lettura delle interconnessioni coordinamento
Ruolo oggi per la terza volta rivestito da magistrato proveniente dall'ufficio napoletano per me è motivo di orgoglio il segno dell'importante contributo dato del tu nel tempo dalla procura di Napoli al contrasto al fenomeno mafioso
Do la parola Federico Cafiero de Raho tessitore ringrazio
Sì
Anzitutto Bongiorno tutti ringrazio l'Associazione nazionale magistrati per avermi invitato saluto i colleghi gli avvocati
Gli esponenti delle forze dell'ordine che oggi sono qui presenti
I tanti che sono intervenuti oggi in occasione di questo trentennale il trentennale è un momento importante
è particolarmente importante perché
è un momento
Di bilanci
Ma i bilanci si fanno anche guardando quel che è avvenuto
Ebbene
Il ventitré maggio del mille novecentonovantadue
Un'esplosione
Che soltanto forse in tempo di guerra poteva vedersi avviene invece a capaci l'autovettura nella quale si trovavano io me la scorta venne sbalzata oltre sessanta metri di distanza
Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo insieme agli uni la scorta trovarono la morte
E cosa
E a era avvenuto
Era venuto che
Cosa Nostra aveva individuato Giovanni Falcone come il proprio nemico
Colui che era stato in grado di mettere su un maxiprocesso
Un processo che insieme a Paolo Borsellino
E agli uomini che hanno contribuito per comporre quelle norme quadro giudiziario
Consentì di decapitare i vertici di Cosa Nostra individuarla nella sua componente economica in quelle parti politiche e soprattutto comprendere che cosa nostra esisteva
Perché prima di quel momento
Ci si muoveva quasi come se l'organizzazione mafiosa Cosa Nostra fosse
Una
Un'invenzione o qualcosa che veniva è saltato come un momento di una società che non funzionava
Ebbene quel maxiprocesso venne concluso in primo grado in pochi mesi nonostante ci fosse un vecchio rito che costringeva assentire e ha portare avanti
Una istruttoria dibattimentale particolarmente complessa
Furono condannati vertici ma con i vertici anche coloro che ne costituivano l'organizzazione
Ecco perché Giovanni Falcone Paolo Borsellino vennero individuati da Cosa Nostra quando il trenta gennaio del mille novecentonovantadue la Corte di Cassazione confermo quelle condanne come i nemici di Cosa Nostra
Ma questo probabilmente è solo uno dei motivi uno dei motivi perché l'altro e che Giovanni Falcone in quel momento stava occupando una posizione di grande importanza all'interno al ministero della giustizia
Anche all'interno del Ministero Giustizia si stava attivando per contrastare al meglio al massimo le mafie cosa che non era mai stata fatta prima delle nuove leggi si stavano portando avanti
Pensate peraltro che gli strumenti legislativi sono sempre fondamentali per contrastare le mafie occorrono leggi adeguate e perché venne portato avanti un maxiprocesso come quello che ha assegnato i vertici di Cosa Nostra al carcere a vita perché poco prima nel il sedici il tredici settembre del mille novecentottantadue con la legge numero seicentoquarantasei viene istituita una nuova fattispecie l'associazione mafiosa
E guardate che quando io sono entrato in magistratura
Ho avuto l'onore e il piacere di partecipare
A quelle discussioni di altissimo valore che Giovanni Falcone insieme a Rocco Chinnici insieme a tanti altri che approfondivano il tema di contrasto alle mafie stavano portando avanti
Allora ricordo che si parlava di un'associazione per delinquere che era come fattispecie totalmente insufficiente
A configurare il fenomeno delle mafie occorreva altro e guardate se andate a considerare i connotati l'associazione mafiosa vi rendete conto che essa
Individua
Degli elementi così specifici che soltanto dei conoscitori profondi e degli assertori di una legge che fosse effettivamente capace di contrastare le mafie potevano portare avanti così come è stato fatto
Ebbene quella legge poi ha consentito il maxiprocesso
Perché sottolineo questo aspetto che potrebbe sembrare quasi marginale perché per ogni efficace contrasto alle mafie è necessario uno strumento legislativo ugualmente capace e aggiornato
Va bene ma tornando a quel che Giovanni Falcone ha portato avanti come
Uomo direttore generale ministero la giustizia
è stata già ricordata l'istituzione della direzione nazionale antimafia delle direzioni distrettuali antimafia
E Giovanni Falcone cosa aveva evidenziato che era assolutamente insufficiente
La distribuzione di uffici giudiziari sul territorio nazionale per contrastare le mafie era necessario centralizzare era necessario individuare dei luoghi in cui le informazioni fossero concentrate e poi canalizzate verso una comunicazione una condivisione delle informazioni questi è stata la grande innovazione che ha portato avanti Giovanni Falcone comprendere nell'ambito delle indagini su Cosa Nostra cadono portata al maxiprocesso come la parcellizzazione la frammentazione degli elementi fra le oltre centosessanta procure circondariali erano un elemento di ostacolo e di indebolimento del contrasto alle mafie concentrare costituire delle banche dati era invece fondamentale ecco perché venne istituita la direzione nazionale qua direzione nazionale le direzioni distrettuali
Ma ancora perché venne ucciso Giovanni Falcone quindi non solo per il maxiprocesso che il trenta gennaio del novantadue la Corte di Cassazione confermò ma anche perché prima di quel maxiprocesso era stato in grado di far comprendere che la stessa corte di cassazione dove va a rotazione occuparsi di quelle decisioni non era pensabile che è sempre la stessa sezione se ne occupasse ed ebbe la forza di creare il principio della rotazione presso la Corte di Cassazione
Che è stata una innovazione straordinaria Pecchia ugualmente è stata vista da Cosa Nostra come un momento di forte indebolimento
E e poi ancora
La sua proiezione verso la direzione nazionale
La direzione nazionale in cui proprio Giovanni Falcone doveva diventare il procuratore nazionale infatti dopo le audizioni lo stesso Paolo Borsellino quando ebbe a ricordarlo trenta giorni dopo disse Giovanni Falcone nero consapevole perché dal Consiglio superiore questa informazione era arrivata sarebbe diventato il nuovo procuratore nazionale ebbene e questo è l'ulteriore elemento di grande importanza che portò Cosa Nostra ad uccidere Giovanni Falcone Giovanni Falcone sarebbe diventato il procuratore nazionale e con le conoscenze che aveva avrebbe portato ulteriormente l'attenzione sugli appalti
è questo quello che dice era sentenza capaci bis è questo quello che dice lo stesso Borsellino quater quando tratta sia la strage di capaci che la strage di via D'Amelio
Evidenzia non come
Giovanni Falcone avrebbe dato un grande impulso a quello che doveva essere poteva essere l'aspetto più significativo è più deflagrante per Cosa Nostra
L'aspetto appalti appalti pubblici e quindi la forza che Cosa Nostra aveva nel sostenere i propri uomini e accaparrarsi quei lavori
Ecco tutti questi motivi determinarono quella strage
E e poco dopo cinquantasette giorni dopo Paolo Borsellino
Anche gli ritenuto nemico al pari di Giovanni Falcone nemico perché con Giovanni Falcone
All'Asinara aveva lavorato per portare di vertici di Cosa Nostra a giudizio perché lo aveva sostenuto in tutto il suo percorso perché era ritenuto l'uomo che avrebbe sicuramente dato corso a quel progetto di contrasto a Cosa Nostra e perché avrebbe assunto e indie a quel punto il quel posto di Procuratore nazionale
Tanto che vennero riaperti i termini e lo stesso Paolo Borsellino fu invitato a partecipare
Ecco
Quello probabilmente fu un ulteriore elemento che determino così come dicono le sentenze
La decisione di Cosa Nostra di far saltare in aria anche Paolo Borsellino però ricordiamo anche un'altra cosa che Giovanni Falcone Paolo Borsellino con Rocco Chinnici
Erano gli uomini dell'ufficio istruzione che non ho portato avanti quelle indagini quell'istruttoria e Rocco Chinnici è stato l'unico magistrato insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a saltare in aria quindi con le stesse modalità
Sono stati tre nemici di Cosa Nostra che Cosa nostra ha voluto uccidere con delle modalità terroristiche
Ma cosa ha fatto lo stato ci sono state poi le stragi di Roma Firenze Milano lo Stato è intervenuto con grande forza una reazione straordinaria tanto che mandanti esecutori
Autori in via generale sono stati tutti condannati
Gli uomini di Cosa Nostra che a livello
Dirty cistico a livello esecutivo hanno partecipato
Ombre
Punti oscuri tanti altri elementi sono da verificare ed approfondire
Ed è quello che tutt'oggi stanno facendo le procure di Caltanissetta e di Firenze per quanto concerne le due stragi o meglio lei due stragi siciliane e le stragi del continente
E al tempo stesso reggio Calabria che pure ha individuato un altro insediamento di adesione alla strategia stragista di Cosa Nostra della 'ndrangheta per un segmento veramente Breve nel quale sono restati vittime i carabinieri
Presi accoppiamenti tre facevano il loro normale lavoro
E poi cosa ha fatto però all'ora
La 'ndrangheta
Si è riunita in assemblea e con i propri vertici ha deciso di revocare la dizione che aveva dato perché perché si stavano bene con le istituzioni dicono in quell'Assemblea e dovevano continuare ad operare così come hanno fatto e oggi la 'ndrangheta e l'organizzazione più forte
Cosa nostra invece è indebolita dalla enorme reazione
Tanto si è fatto tanto si deve fare su quelle stragi
Un paese democratico uno Stato di diritto come il nostro certamente non può accontentarsi di quelle decisioni e deve
Eliminare tutte le idee biglietti ancora gravano su quella verità
Tanti sono i percorsi che si stanno tuttora sviluppando
Ma
Qual è l'eredità che ci ha lasciato Giovanni Falcone Giovanni Falcone ci ha lasciato un'eredità che è innanzitutto quella del metodo
E quindi dimensione economica delle mafie da battere attraverso strumenti particolarmente capaci in secondo luogo
La squadra il gruppo ecco i ci sono Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia di Stato Carabinieri Guardia di Finanza carabinieri vale Finanza Polizia di Stato sono
Tutti che operano insieme con la magistratura per portare avanti una strategia forte
Questa è quella che io ho sempre chiamato la squadra stato quando si lavora assieme si conseguono dei risultati straordinari
Ma per lavorare assieme conseguire risultati straordinari necessaria passione tanta passione e necessario credere lo stato e sentirsi Stato
Sottolineo queste parole perché può sembrare quasi inutile dirlo
Ma non siamo tutti uguali
Purtroppo non siamo tutti uguali e quindi è necessario che l'impegno di coloro che sostengono determinate linee sia Massimo e che coloro che svolgono queste attività investigative sappiano che ogni passo in avanti che riescono a fare minore sofferenza per i territori che sono condizionati dalle presenze mafiose camorristiche 'ndranghetista dicevo eredità
Modello innanzitutto ma non solo la capacità di guardare lontano
Giovanni Falcone è stato anche l'uomo chi ha guardato al criminalità transnazionale ha svolto tante attività di contrasto alle mafie che riguardavano gli Stati Uniti del Centro e Sud America e e a compreso esattamente come fosse importante che le indagini si sviluppasse ero con una condivisione fra le autorità giudiziarie le polizie di tutto il mondo
E questo ha portato avanti
Nell'aprile del mille novecentonovantadue e meno di un mese prima di restare vittima di mafia egli partecipò come rappresentante dell'Italia alla prima Assemblea delle Nazioni Unite contro il crimine e in quell'occasione
E ieri disse
La via decisiva per combattere la criminalità organizzata presuppone una collaborazione energica ed efficace il richiedente la predisposizione di una legislazione internazionale adeguata disse anche tante altre cose ma queste mi sembrano le parole che più di tutte
Fanno comprendere come se non si abbattono le frontiere le mafie non si contrastano efficacemente bisogna essere presenti dappertutto quasi come un unico Stato perché loro sono presenti dappertutto come un'unica organizzazione
E quindi non ci dobbiamo muovere con la stessa vari validità con la stessa capacità con la stessa rapidità come fanno loro se non facciamo come fanno loro siamo perdenti se invece ci muoviamo con la stessa intelligenza che allora probabilmente vinceremo
Ma
Un'altra cosa di grande importanza resta
Da Giovanni Falcone
L'amore per il popolo per il suo popolo
Per la Sicilia ma anche per l'intera nazione
Di questo devo dire
Sintomatico quello che disse Paolo Borsellino in memoria dell'amico e compagno di lavoro alla veglia di Giovanni Falcone a Palermo il ventitré giugno mille novecento novantadue
Giovanni Falcone
Non ignorava l'estremo pericolo che gli correva perché troppe vite di suoi compagni di lavoro e di suoi amici sono state stroncate sullo stesso pur corso che gli si imponeva
Perché non è fuggito perché accettato questa tremenda situazione perché mai si è turbato perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui
Per amore
La sua vita è stata un atto di amore
Verso questa città verso questa terra che lo ha generato
La lotta alla mafia non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione ma un movimento culturale e morale anche religioso che coinvolgesse tutti
Che tutti abituarsi a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale della indifferenza della contiguità e quindi della complicità
Ecco
La passione l'amore il comprendere la sofferenza degli altri lavorare non come burocrati e noi magistrati in questo abbiamo una responsabilità grande
Anche perché mi sembra che di volta in volta parliamo molto di numeri di definizioni
Ma parliamo anche di qualità di formazione di passione parliamo di ciò che è importante veramente diamo più attenzioni anche al contrasto alle mafie ricostituiamo
Tutto ciò che è necessario per farli sollevare la nostra società
Cominciamo a pensare quanta soddisfazione bisogna dare al cittadino il cittadino deve crede nella giurisdizione la giurisdizione è uno dei momenti fondamentale in un Paese democratico
Polizia giudiziaria magistratura devono svolgere questo lavoro e gli organismi che costituzionali che di essa
Della magistratura si occupano devono sostenere la al massimo e dare valore all'attualità del lavoro io questi insegnerà i sempre ai giovani che prendono servizio qualità non trattata il fascicolo come una carta da eliminare
Dietro ogni carta c'è la sofferenza di una persona guardate quella persona vedete cosa c'è dietro studiate approfondite non Steve molti alla scrivania pulita
Sino anche alla scrivania piena di carte perché evidentemente uno che acquisisce che vuole approfondire che vuole vedere oltre questa e l'eredità che ci hanno lasciato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino guardiamo a questo e ancora pensiamo che se una legge ci dice che d'informazione deve essere cauta
Quella stessa legge non esclude però che i magistrati informino la gente di quel che avviene la gente ha bisogno di un'informazione la trasparenza è fondamentale dire quel che si fa dà fiducia alla gente stare in silenzio fa credere che non si fa nulla
Perché purtroppo quello che si sa e ciò che c'è quel che non si sa non esiste e allora anche nonostante i limiti pensiamo a dare una spinta in questa direzione
Per chiudere perché so di aver preso forse un po'più tempo di quello che vi era consentito
Vorrei dire
Agli avvocati
Continuino nel loro grande lavoro
Io credo nel lavoro degli avvocati e siamo in questa sala meravigliosa la sala dei busti dove ci sono tanti avvocati che hanno svolto non solo un lavoro importante nella compito che hanno adempiuto con
Grande dirigenza grande professionalità ma anche per il nostro Paese molti di loro sono stati i ministri capi del governo parlamentari hanno aiutato accrescere il nostro Paese
Ecco magistratura gli avvocatura devono andare insieme devono guardare lontano devono fare in modo che la nostra società si riprenda cresca recuperi appieno quel tratto di di legalità che che necessario soprattutto per i giovani i giovani devono essere preservate aiutati sostenuti estinti
Un'altra frase di vorrei dire che quando arrivai in Calabria mi colpì molto e per me e come un monito sempre
La più grande disperazione che può impadronirsi di un popolo è credere che vivere onestamente sia inutile ecco noi crediamo invece l'inverso crediamo che sì anche facciamo pochissimo quel pochissimo è utile e per nessuno è inutile collaborare tutti devono collaborare per la crescita del nostro Paese e probabilmente facendo così riusciremo anche a debellare definitivamente le mafie io ci credo
Grazie
Grazie grazie
Al procuratore Teramo per questo sentito intervento grazie di cuore
E ora la dottoressa Garufi Caterina Carusi presenta la professoressa Falcone per
Un giorno per rinnovare i ringraziamenti dell'accesso e per questa anche partecipazione di prendo solo pochi attimi
La professoressa Maria Falcone e precedente della Fondazione Giovanni e Maria Falcone e in questa veste e protagonista da tempo di molteplici iniziative volte a diffondere la cultura della legalità
Sì gli stessi temi è anche autrice di numerose pubblicazioni
Ha così offerto quotidianamente
Il suo contributo diretto a perpetuare la memoria del fratello Giovanni del suo impegno nel contrasto alla criminalità organizzata
Il ricordo della moglie Francesca Morvillo anch'essa magistrato e apprezzato giurista
Nell'importante ricorrenza che oggi ci riunisce
La sua testimonianze allora particolarmente prezioso
Perché portata avanti per trent'anni con determinazione coraggio
E grande amore
Nell'esprimere la gratitudine di tutti per la sua presenza nonostante i mille impegni lascio la parola
A Maria Falcone
Autorità
Signori e signori
è inutile dire che
E quando arrivo
A Napoli
Io mi sento a casa mia
Stesso genere di parlarsi
Stessa cultura un po'spagnoleggiante e soprattutto più o meno spezie problema
Stessi problemi di criminalità mafia diresse ma sempre in materia
Mancanza di lavoro
Una situazione giovanile sì che quella che sempre mi sta più a cuore
Molto doloroso
Trent'anni
Lo dice il titolo di questo convegno
Trent'anni dalle stragi
In questi ultimi mesi
Messi da gennaio soprattutto ad oggi
Sono stata bersagliata dai giornalisti non soltanto italiane
Ma americani francesi e spagnoli inglesi
E tutti
Mi hanno chiesto un bilancio di questi trent'anni
Di volta di volta in volta
Ho parlato con loro dei vari problemi
Ma la cosa importante fare
Oggi qua come l'ho fatto
Pochi giorni fa
Prima a Torino coi ammirano ieri a Roma
Un bilancio collettivo
è un bilancio anche personale
Per quello che riguarda
Il bilancio personale
Devo dire
Che proprio entrando qua stamattina sono stata avvicinata da tanti di voi che mi hanno detto ci siamo conosciuti as a a Caserta Cava dei Tirreni
A Santa ma via Capovetere
E quindi mi sono ricordata i vari momenti di questo mio pellegrinaggio
Un po'in tutta Italia
Però voi vi chiederete ma perché l'ha fatto
Chi l'ha spinto a farlo
Beh lo ha fatto no non perché volessi che si ricordasse Giovanni con me era stato bravo come era stato intelligente aveva lottato la mafia
Però poi era morto
Non l'ho fatto per farmi dire quanto era stato bravo
Ma l'ho fatto
Perché dopo la sua morte sono stata costretta a prendere nel mio campo un testimone che lui
Ma aveva lasciato CIA aveva lasciato perché quando Giovanni
All'inizio proprio del maxi Processo
Dice quella bellissima frase o quella che è ritenuta una bellissima Varazze ma in realtà è per me e dovrebbe esserlo per tutti voi il testamento morale di Giovanni
Giovanni proprio ai giornalisti che gli chiedevano
All'inizio del maxi all'apertura del maxi gli chiedevano
Adesso dottore Falcone
Lei è arrivato affare un processo nel quale ci sono più di quattrocentosettanta imputate
Un'opera particolare in questo momento cosa vuol dire ai cittadini palermitani siciliani
Ai cittadini italiani
E Giovanni
Sapendo che sarebbe finita come è così netta
Lui aveva la piena consapevolezza
Che il suo conto con la mafia si sarebbe chiuso soltanto con la sua morte
Ma come aveva detto
A Buscetta che gli chiedeva se voleva iniziare le sue ad ascoltare le sue confessioni che probabilmente lo avrebbero portato alla morte
Giovanni rispose non si preoccupi signor Buscetta
Dopo di me altri magistrati continueranno il mio lavoro
Ce ne siete tanti qua oggi abbiamo superprocuratore
Superprocuratore di quella procura tanto importante tanto tanto contrastata
E poi piazza avrebbe da fare un altro discorso sulla Superprocura ma continuiamo nel bilancio
è appunto dicevo
Giovanni visse
Sicuro di dover morire
C'ha lasciato lei sua evidente
Dicendoci io morirò
Ma dovette essere voi a portare avanti sulle vostre gambe le sue idee
E non è vanno solo le gambe dei magistrati degli uomini delle forze dell'ordine mani gambe di tutta la società italiana
E devo dire che quelle gambe
Dopo la sua morte si sono messe in moto
Io personalmente
In quei giorni di grande dolore smarrimento
Non soltanto come sorella ma commesso cittadina italiana
E soprattutto dopo la morte di Paolo
Al quale avevamo noi familiari delegato
La fiducia
Ma sì ma l'unico mi aveva detto proprio trenta giorni dopo la morte di Giovanni inchiesta
Per una messa nel trigemini firmo mi aveva detto
Non ti preoccupare a Maria
Continuerò io il lavoro di Giovanni
Sto scoprendo delle cose
Inimmaginabili
Che Tangentopoli e Tangentopoli
Quelle cose non sapremo mai quali erano
Quando muore farlo la disperazione totale e allora in quei momenti di grande scoraggiamento
Mi sono detta cosa potevo fare io
Non era un magistrato
Euro
Soltanto a un insegnante di diritto ed economia nelle scuole superiori
E come potevo portare avanti le sue idee e soprattutto quale da l'idea da portare avanti
Allora mi sono venute in mente le sue parole nelle rare volte in cui nelle nostre riunioni che familiari e parlavamo di mafia perché io cercavo sempre di distrarlo di dargli dei momenti di lei l'afflusso
Diceva non sente
Che per sconfiggere la mafia
Non bastava soltanto la repressione
Che doveva essere forte
Costante degna di uno Stato di diritto
Ma era necessario anche
Soprattutto lo stare La Mantia nel campo culturale
Perché la mafia stessa e cultura
Cultura del malaffare ma culturale
Ed è quindi per vincerla che dobbiamo lottando nel suo campo
E così
Ho ritenuto
Necessario
Portare avanti questa sua idea come insegnante
Ho cominciato ad accettare
Le richieste di
Sì Assemblea nelle scuole di tutta Italia
In Campania sono venuta tante tante volte
Ma in tutta Italia non mi sono mai proposta ho detto vorrei venire a fare un'assemblea con il giovane
Ma sono andata nelle scuole la dove mi hanno chiamata
E quindi io credo che dobbiamo avere anche un grande in questi trent'anni un grande debito dicono di riconoscenza
Nei confronti di tutte quelle insegnanti che volontariamente per amor di patria hanno continuato a cercare a parlare
Ai giovani
Di legalità di importanza della lotta alla mafia di contrapposizione di una società libera a quella che è invece un potrebbe essere una società oppressa dalla mafia
E allora il mio balcone bilancio
Personale è piuttosto facile farlo
Sono andata ho parlato
Ho commosso i ragazzi ho detto loro qual erano i valori in cui credere e loro mi hanno in gran parte creduto
Perché io ho portato il messaggio di un uomo che loro amano che loro ritengono un soprattutto come dicono è un uomo onesto
E a consolazione di quanto tetto vorrei portar bene una cosa che mi ha commosso proprio
Nel giorno dell'anniversario
E ho potuto fare un raffronto ecco troppo che fa riferimento alla vostra Piaggio
Tanti anni fa
Venendo credo che fossi a Casal di Principe
Un ragazzino durante una conferenza
Al quale io ho chiesti ma secondo te Bossi chi è
Mi rispose
Bossa è bello
Bosso guadagni e fa guadagnare tremendo agghiacciante
Desolante
Però io ho avuto subito ce l'ha con me è un magistrato che poi
Era rimasto pure lui colpito da queste parole Lord rincontrate anni dopo e mi ha ringraziato per la risposta che diedi a quel ragazzino gli dissi però boss
è quello che ti garantisce sicuramente
O il carcere con la morte
Non credo che sia bello
Bossi
Contrapposizione di questo episodio di tanti anni fa proprio la vigilia lei ventitré
Il ventidue di maggio di quest'anno mi è arrivato
Nel sito della fondazione un messaggio di lunedì imprenditore credo napoletano non so se proprio di Napoli non lo è più onde e dintorni
Che mi diceva
Ho avuto dei problemi anche la criminalità ma o allevato i miei figli nel punto di Giovanni Falcone
è oggi
Il mio bambino
A quando gli ho chiesto qual è il regalo volesse
Per la sua festa di prima comunione mi ha risposto
Voglio andare a Palermo il ventitré marzo
Beh
Fra quella ragazzona Teti parlava di boss come un fatto positivo è quello di oggi
Che ci dice che Giovanni Falcone è
E cioè è bello venire a parlare a Palermo Di Giovanni
Questo magazzino io me lo sono ritrovato sotto il palco il ventitré maggio lo ha abbracciato lo ha abbracciato
E la sera poi in chiesa al San Domenico al lasciato un bel un messaggio bellissimo
Quindi potrei dire
Che è mio bilancio personale
Se è stato positivo
Rischiamo ricco
Dando ancora oggi Giovanni Falcone non commenta uno sprovveduto un fanatico un
Palazzo
Che voleva combattere la mafia ma come un uomo fondamentalmente lucido pragmatico
Che ci ha lasciati e mezzi per combatterlo
E quindi
Adesso però dovremmo fare un bilancio collettivo di questi trent'anni che non faremo insieme mi direte voi quello il cui posso sbagliare nelle percezioni
Ossea invece
Se poi porta
E allora dovremmo analizzare il problema della contrapposizione alla mafia subite direttive come ci diceva mi diceva Giovanni è sempre per combattere la mafia bisogna agire
Primo
Sulla repressione
Fondamentale l'azione abbiamo detto dei magistrati e delle un uomo degli uomini delle forze dell'ordine
Come è andata la depressione in questi tenta anni dopo
Io credo di dovere ringraziare sia i magistrati che gli uomini delle forze dell'ordine per il lavoro fatto
Un lavoro fatto però
Sotto lo spingono di una società civile che si è ribellata
Che non ha più non si è più accontentata
Vi sentirsi dire come mi sentivo dire io e l'abbiamo sentito dire tutti noi siciliani in tanti anni
Di morti illustri a Palermo ci sentiva usavamo diede Larrea azione dell'asta dello Stato alla morte di Boris Giuliano alla morte di Carlo Alberto dalla chiesa alla morte di Mattarella quanto durava questa
Reazione e questa risposta dello Stato
Break
Possiamo comportarci avevo siete d'accordo era Breve questa risposta
Tanti morti illustri tanti che avevano dedicato la loro vita alla nostra società
Dopo poco tempo Sifi Poltava pagine
Ma quando muore Giovanni
E subito dopo Paolo con quella reazione tremenda
Forse i mafiosi non capirono che loro pensavano The facendo le due stragi e vicine col mondo Solar reazione di tre mesi tutto sarebbe finito sarebbe ammortizzato il problema
Invece non fu così perché doppia strage crea una deflagrazione tale che ancora oggi dopo trent'anni non ci fermiamo
Non ci fermiamo
Abbiamo messo in carcere grazie alla nostra polizia le nostre forze dell'ordine la maggior parte dei latitanti di Cosa Nostra
Voi non avete il polso di Palermo come ce l'ho io
Ma sicuramente
Cosa nostra quella che Giovanni ha combattuto
Non esiste più
Una
Organizzazione molto più debole
In parte credo anche Henschel favola
Resta Messina denaro
Resta Messina Denaro che Joy Lemmon Ismaele spero al più presto quando lo lo potremmo prendere ma siccome qua il manifesto di oggi ci parla di mafia di mafie
Ed in di questo Bilancio non dobbiamo fare riferire aprendoci a tutte le organizzazioni
Nostre
E le altre organizzazioni soprattutto alla 'ndrangheta non si è certo indebolita anzi per quello che mi dicono
Gli addetti diciamo così ai lavori è diventata più forte è una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo
Quindi abbiamo ancora mio caro questore ancora tanto da lavorare
In tutto soprattutto
Mi dicono sempre in tutto il Meridione sì diceva Giovanni
La mafia ai dominio del territorio nel zone meridionale
Ma la mafia i suoi affari li fa nelle zone ricche del Paese beffa all'estero come ci ricordava poc'anzi Cafiero De Raho
Quindi se vogliamo fare questo bilancio cosa possiamo dire
Per quel che riguarda la repressione
La società civile dopo le stragi ha chiesto all'istituzione
Con forza una reazione forte c'è stata
Questo testimone
L'hanno raccolto in tanti
Magistrati e uomini delle forze dell'ordine
Ma diciamocelo forse qualcuno mi ha fatto dire che gli ho detto che la mafia sconfitta una bestialità più grossa del genere non poteva dirsi la mafia le mafie non sono vinte andiamo ancora da lavorare dall'altare interessante
Stare sempre attenti è continuare nel lavoro inizia l'altra direttiva che in cui bisognava lottare come ho già detto e quindi Berardi risparmio a terra agire sulla società civile
E creare questa scultura antimafia e questa c'è stata
Grazie agli insegnanti diciamolo con
Con grande piacere come ex insegnante
E fine lungo stima per noi credo fondamentale
Agire sullo sviluppo economico
Perché al soldo creando uno un adeguato sviluppo economico si potrà sanare una situazione sociale
Veramente
Dice disagiata è dir poco
Nel nostro Meridione ritardi
In questo campo non intendo sicuramente
Salve un discorso di economia politica
Però siccome io sono una persona che cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto
Perché nonostante tutto
Io credo che si deve sempre alzare la testa e andare avanti
Me lo ce l'avevamo
Ricevuto come educazione familiare mai scoraggiarsi e andare avanti
Avete sentito tante volte il Giovanni e dire c'è sempre anche nei momenti più bui c'è sempre qualcosa da fare
E allora per quello che riguarda l'economia perché sono ottimista
Media
Ottimista ottimista no speranzoso direi quasi arriveranno e c'avete fatto troppo qua un bellissimo convegno del quale ne ho parlato tre giorni fa con il presidente Draghi a Mila no un convengo sulla organizzato dalla ministra Carfagna sullo sviluppo del Sud
Io mi sono entusiasmato a a quello che è stato detto
E quello che si può fare perché
Tutto questo flusso di denaro che arriverà Traverso il Pnr
Potrà essere finalmente cioè sfruttato bene
La possibilità reale
Di creare per lo sviluppo
Nel suo non c'è mai stato
Beh riscrivere la storia
Finalmente risolvere la famosa questione meridionale forse un po'troppo ottimistico
Però
Però
Io penso che ciò ci porterà tanto aiutare
E lo dobbiamo affrontare questa nuova possibilità naturalmente
Con grande attenzione da parte dei magistrati borsa dell'ordine sempre a terra editare che questo flusso di denaro finisca nelle mani
Dei mafiosi che sicuramente troverebbero una bellissima nuova occasione di arricchimento
Questo non spetta a me sorvegliarlo ma credo che ognuno di noi che fa la sua parte quelli che saranno alzò delegati
La facciamo bene e finalmente potremmo dire che questi trent'anni
Non sono passati invano grazie
Grazie stessa Falcone per la sua presenza qui oggi
Per questo intervento veramente
Bellissimo veramente per avere messe in evidenza questa la la strada da seguire l'importanza della scuola raffronto che ci ha fatto tra il Bossi nei ed è il figlio dell'imprenditore
Ci indica qual è la strada da seguire indica i giovani qual è la strada da seguire grazie grazie di cuore
A questo punto
C'è
Dottoressa Giusi Piscitelli membro della Jess che presenta Lirio Abbate giornalista direttore dell'Espresso prego
Buongiorno a un saluto a tutti non è facile prendere la parola dopo questa testimonianza così emozionante
Professoressa le posso assicurare come lei si resti sarà resa conto in tutti questi anni che il CSM Bellori insegnamento dell'insegnamento di Falcone e Borsellino è attecchito e che tanti generazioni di magistrati hanno scelto questa strada grazie allora insegnamento
A me adesso il l'onorevole l'onere di rappresentare di Rio Abbate giornalista e saggista italiano che tutti conosciamo
Inizia la sua carriera di giornalista nel mille novecentonovanta collaborando con i giornali di Sicilia lavora alla redazione palermitana dell'ANSA e poi dal novantotto e corrispondente della Stampa
Nel due mila nove dalla cronaca giudiziaria passa al giornalismo investigativo con L'Espresso e prima da inviato poi vicedirettore del settimanale e il coordinatore della sezione inchieste dal marzo due mila ventidue e direttore del periodico
E autore di reportage sulle mafie corruzione collusione tra politici e mafie durante la sua carriera si è occupato dei principali scandali italiani sulla criminalità organizzata tangenti e traffico di esseri umani
Nel mille novecentonovantadue poi si occupa delle stragi di Capaci e via D'Amelio e l'undici aprile del due mila sei e l'unico giornalista presente durante l'arresto del capomafia latitante Bernardo Provenzano
Nel due mila dodici con un'inchiesta giornalistica sull'Espresso Abate ed era la presenza a Roma degli intrecci che sarebbero stati oggetto due anni dopo dell'indagine giudiziaria mafia capitale per tutto questo nel due mila quattordici l'organizzazione internazionale Reporter senza frontiere lo ha inserito tra i cento eroi dell'informazione con questa motivazione
Le minacce di morte e la sua presenza nelle nella lista nera di Cosa Nostra non lo hanno intimidito
è stato poi inserito nel due mila quindici tra il diciassette persone al mondo che lottano che hanno lottato e lottano per la libertà di espressione
Noto anche come saggista fa da ultimo nel due mila ventidue
Ha scritto strabici stragisti uomini e donne delle bombe di mafia in cui ricostruisce le stragi di mafia di trent'anni fa
La barbara uccisione dei giudici Giovanni Falcone Borsellino e Paolo Borsellino e l'attentato anche fallito Maurizio Costanzo e la strage di via dei Georgofili di cui ieri ricorreva
Il tragico anniversario e infine la bomba di via Palestro a Milano
Agli L'Abate va il plauso di aver contribuito a raccontare e denunciare spesso ancora prima delle inchieste giudiziarie
Gli intrecci tra mafia e politica al malaffare delle organizzazioni criminali anche a rischio della propria vita per rompere il muro del silenzio e di omertà perché utilizzando le sue parole il cronista deve con il suo lavoro illuminare nell'interesse dell'opinione pubblica di quella società civile gli angoli bui e sporchi del cortile di casa affinché prima della responsabilità penale sempre eventuali ci sia una responsabilità sociale e politica accertabile
Al di la parola
Grazie
Io mi collego subito con quello che diceva Maria Falcone prima perché l'immagine di Lorenzo si chiama così il ragazzo
Lorenzo Maria Falcone ce l'ha portato sul palco ventidue maggio
Al Foro Italico e ha raccontato questa questa storia con Lorenzo lì crea raccontato detto che
La sua il suo mito
A Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Ecco
Questo è risultato della dell'attività che gli insegnanti svolgono nelle scuole l'attività che Maria Falcone ha fatto in questi trent'anni all'attività della società che prende spunto da da un fatto secondo me da due fatti
Dal cratere di capacità il ventitré maggio del novantadue e dai palazzi sventrati di via D'Amelio cinquantasette giorni dopo
Quando io sono arrivato il ventitré maggio del novantadue a bordo di quel cratere era un'immagine
Che anche se mi ero occupato
Da giovanissimo cronista Valerio mi ero già occupato di di omicidi ha luogo visto omicidi
Qualche attentato le bombe un'immagine del genere
Nessuno di noi era era preparato a affrontarlo e RAI immaginarla
Oggi rivedendo quelle immagini purtroppo siamo assuefatti c'è guardi amo quelle immagini e ci sembra normale ma normale non è perché quell'immagine
E quelle immagini
Di Capaci e di via D'Amelio ci portano ai giorni d'oggi di che viviamo vediamo in Ucraina sono immagini di guerra
Oggi le vediamo e purtroppo per trent'anni
Se le abbiamo viste per fortuna abbiamo visto e ci ci hanno ecco assuefatto de la cosa più brutta
Che può capitare a una società l'assuefazione di un fatto così il forte elevato e ti fa alzare l'asticella di una misura
Di etica di morale di emergenza
Dopo che aspetti un'altra cosa ancora più forte forse per scuotersi
Quel cratere c'ha scosso c'ha scosso
Umanamente da cittadini c'ha scosso professionalmente ma non tutti c'ha scosso non tutti siciliani sono stati scossi da quel botto alcuni purtroppo hanno anche festeggiato
Ma voglio fare un passo indietro quello era il ventitré maggio del novantadue faccio un passo indietro perché voglio portarvi per immagini
A quel cratere per cui tutti quanti ce lo ricordiamo
Cratere con al bordo questa Croma bianca blindata con il cofano davanti mozzato
E voglio portarvi a un'immagine di tredici anni prima
è un'immagine sbiadita
Io l'ho avuta fra le mani pochi anni fa una vecchia Polaroid
è una vecchia Polaroid ingiallita in cui si vede ritratta l'immagine di due persone
In costume da bagno
Che sono al mare sorridenti
Giocano con dei bambini piccoli che li tengono per mano
Sono questi due uomini ridono i bambini che giocano in acqua e intorno dei canotti altri bagnanti tutti al mare tutti diciamo a festeggiare
Vedendo quella Polaroid
La prima cosa che ti salta in mente e che venti una descrizione normale di una famiglia felice al mare
Una famiglia felice al mare che gioca con i bambini e che a cura dei bambini
Peccato
Che quella immagine così come l'ho vista io pochi anni fa ma come l'hanno vista quei bagnanti e quelle persone che si vedono attorno a questa a queste due persone
Forse non sapevano o forse non volevano sapere o comunque non c'era l'assuefazione o forse dimessa l'assuefazione che quelle due persone
Ritratte fotografate con una Polaroid
Nel luglio del mille novecentosettantanove era no Salvatore Riina e lo Luca Bagarella con i figli di Salvatore Riina in acqua che giocavano
E cioè quella data
Così come ho potuto riscontrare e veritiera
Prina era latitante
Leoluca Bagarella era fresco di omicidi
E quei bambini vivevano latitanza insieme a loro genitore e qui il e quelle persone nel mare trapanese in cui è stata scattata la foto
Non sapevano o forse non avrebbero mai immaginato che accanto a loro c'erano due assassini due stragisti due sanguinari
Che soltanto il dottor Falcone
Insieme al dottor Borsellino al sul
Diciamo del dell'antimafia di quegli anni
Avevano disegnato
Raccogliendo i dati investigativi che la polizia giudiziaria aveva faticosamente registrato e documentato e quindi per immagini di voglio portare al fatto che
Quello che il dottor Falcone dottor Borsellino avevano visto come pure in quel periodo altri avevano visto a cominciare proprio dal dal dottor borse Giorgio Giuliano
Che poi non sappiamo se quella foto e prima o dopo ma nel luglio del settantanove proprio Leoluca Bagarella uccide in maniera vigliacca sparando alle spalle a questo servitore dello Stato e poi va a festeggiare da a prendersi cura dei bambini in acqua insieme a suo cognato
Ecco
Quelle immagini di quelle persone se incontrate per strada se incrociate per le vie o anche al mare nessuno avrebbe mai pensato che erano gli assassini corleonesi quelli che avrebbero dato avrebbero messo il Paese afferrò fu
Perché
Sono normali
Come può immaginare che uno in costume da bagno con i bambini in braccio può essere capace di tutto ciò
E invece lo era e invece il vero volto di questi mafiosi era rappresentato così era nascosto da questa da queste figure e quindi quando ci sono poi delle figure servitore dello Stato li chiamo così che posso essere poliziotti carabinieri finanzieri magistrati che invece invece sollevato quel bello davanti ai nostri occhi e ti fanno vedere che
Il mafioso è colluso con il politico con il prenditore e fanno le inchieste non è per danneggiare l'economia di una città o di una regione perché c'è una mafia che si appropria dei nostri dei nostri principi della nostra democrazia della nostra economia ed è quello che è capitato al dottor Falcone e quindi quando in quel periodo accadeva questo
C'era
Una società
Che non era non applaudiva i magistrati gli investigatori
C'era una società che andava contro e lì devo fare il mea culpa mea culpa informa dell'informazione
Perché sono andato a vedere
Poco tempo fa nel nell'occasione cioè il fare di pubblicare per L'Espresso uno speciale su Falcone e Borsellino
I titoli dei giornali
Che dal mille novecentottantacinque fino al ventidue maggio del novantatré hanno pubblicato nei confronti del pool antimafia del dottor Falcone e dello dottor Borsellino
Titoli che erano spesso virgolettati da dichiarazioni che altri magistrati con nome e cognome faceva attaccando l'impostazione del maxiprocesso attaccando l'impostazione del dell'attività istruttoria di Falcone di Borsellino attaccando il pull antimafia
Tutto questo purtroppo le collezioni dei giornali le raccontano tutte queste purtroppo le la storia ce lo dice e che non lo abbiamo dimenticato
E che noi oggi a trent'anni da quei fatti gli abbiamo dimenticati
Perché bisogna ricordarlo
Perché è giusto che noi ricordiamo
Ricordiamo il dottor Falcone di ricordiamo dottor Borsellino ricordiamo quello che hanno fatto nella loro attività perché loro
Beh è giusto ricordare quello che diceva prima il procuratore generale
è giusto ricordare che quando nell'attualità delle cose in cui non siamo abituati a vedere quel cratere ma in cui c'è qualcuno che facendo le indagini oggi nell'attualità ti dice questo è il pericolo del futuro questa invisibilità della situazione di porterà a queste conclusioni
Ci sono queste situazioni criminali queste attività queste organizzazioni
Che purtroppo possono coinvolgere il politico l'imprenditore
L'affarista Godot dice ma non è possibile
E lì devi ritornare purtroppo a quarant'anni prima
A quegli anni in cui quei magistrati venivano attaccati perché mettevano sotto inchiesta personaggi mi faccio un nome per tutti Nino Salvo
CTNM USA
E Nino Salvo era uno degli uomini insieme a suo cugino e Ignazio più ricchi della Sicilia è come erano diventati ricchi mica perché su Tavano mica perché Zappa vano la terra
Erano degli imprenditori che riscuotevano le tasse con un raggio altissimo che gli permetteva deve diventare miliardari di lire in quegli anni e di finanziare la politica la politica che gli permetteva di fare quelle cose
E se tu ti sei permesso ti permette di di metterli sotto indagine Benigni attaccato
Bene tutto questo mi mi piace ricordarlo ma mi piace ricordarlo in questa aula mi piace ricordarlo in questa situazione davanti a voi che non ho da insegnarvi nulla sono io anche da voi che ogni giorno apprendo le cose
Io devo fare soltanto memoria
Devo soltanto rumena delle cose che non sono oggi dizionario ma che tendono ad aprire al ragionamento alla riflessione
Per riflettere sul fatto che arriva un bambino da Napoli con il suo papà che anche se ha avuto delle vicissitudini e dopo l'attività che fanno nelle scuole viene lì come premio vuole
Vuole andare a vedere le manifestazioni che celebrano non la morte non la morte di Giovanni Falcone ma c'erano la sua attività di antimafia
Ecco ricordare tutte queste cose per me è importante perché
Serve a cercare di sfatare
Le situazioni di
Quotidianità di di retorica
Perché guardate
Io sono convinto come vecchi cronisti che conoscevano il dottor Falcone che mi mi ripetono spesso a cominciare dalla Licata
Falcone fra virgolette inizia morire prima ancora del ventitré maggio
Perché attaccato per quello che lui faceva
No onestamente per quello che è la sua la toga importava fare
E quindi
Dobbiamo riflettere alloggi e quindi all'assuefazione
Oggi siamo assuefatti
Di da quell'immagine
All'epoca
C'è tredici anni prima
Di quella strage eravamo assuefatti di quelle immagini di quella famigliola felice e contenta che era al mare con i bambini e poi ma i bambini magari li ammazzavano Burano magari il purtroppo li hanno ammazzati
Era una sua infatti perché dovevamo immaginarci lì per forza con la coppola e la lupara il mafioso oppure finché non ci ha toccato direttamente motivamente dovevamo immaginarci o pensare che che la mafia portava così tanta violenza orrore e dichiarava guerra allo Stato
Ecco è questo quello che che mi sento che mi sento di dire a trent'anni di distanza perché oggi è vero
Quello che diceva prima Maria Falcone
Quei corleonesi
Sul territorio non ci sono più
Sono in galera
Sono in galera sono stati arrestati e condannati definitivamente all'ergastolo ostativo
E sono in galera da più di venticinque anni con questi latitanti
Quindi selle un inchino Bagarella che tanto vuol bene a me
Diciamo che mi pensa spesso ma
C'era poco da fare
Io fra poco tempo ma lo ripeto in giro e ci possiamo abbracciare dirò chi sei redento sedimentato buonissimo ti vedo Baiocchi che proprio sprizza di gioia o se è Giuseppe Graviano spiega arrestato nel novantaquattro o tornare libero o Zagaria o ancora pesce e io cioè non so come dopo trent'anni nella devo vedere questa attività antimafiosa per persone che non hanno ottant'anni per persone che hanno sessant'anni al massimo sessantacinque
Tranne Bagarella che alla sua età però non lo Santa società ancora da cazzotto ni agli agenti di polizia penitenziaria che gli dicono di stare fermo in carcere
E quindi a trent'anni di distanza queste persone
Che stanno in carcere e che vogliono tornare
Liberi per legge
Io qualche dubbio ma lo faccio venire
E io ho qualche dubbio me lo faccio vedere
Perché loro ma che vogliono evadere allora quindi bisogna incominciare a pensare che forse
Il boss ergastolano ostativo
Forse dovrebbe essere considerato in maniera parallela rispetto ad altri ergastolani che magari non sono stragisti e non hanno a che fare con la 'ndrangheta non hanno a che fare con la camorra non hanno a che fare con Cosa Nostra e che in questi anni di detenzione hanno anzi il ribadito la loro forza è il fatto che magari no anche rifiutato il cibo il vitto dal carcere perché non prendono le cosa che lo Stato gli passa rispetto a collaboratori di giustizia di mafia di fatti di sangue
Che hanno deciso di tradire l'organizzazione segreta alla quale appartenevano ottenendo dei benefici che erano stati suggeriti
Mi dicono mi sbaglierò dal dottor Falcone
Perché qualcosa a a queste persone che decidono di tradire la propria organizzazione criminale
Rivelando i segreti di un'organizzazione segreta senza il quale non puoi saprebbe perché non ci sono registri non c'è un CDA che fa i verbali non ci sono altri attività nello Statuto
è qualcosa IVA da evitare ma se oggi invece li metti sullo stesso piano
Il collaboratore di giustizia che non solo mette in pericolo la propria vita quella dei propri familiari che deve consegnare allo Stato il patrimonio che deve indicare i suoi prestanome
è rispetto a chi ha un Giuseppe Graviano che sta in carcere
E che aspetta questa cosa chissà chi per fatti di sangue collaborerà più
Sì deciderà più di fare per queste cose gravi un passo del genere chi
Mi chiedo chi
Ecco al trent'anni di distanza
Io mi aspettavo che alla vigilia del ventitré maggio quando era in scadenza come indicato dalla Corte costituzionale qualche cosa dal Parlamento arrivasse
Per indicare questa norma per aiutare ma purtroppo
I nostri politici i miei politici non hanno avuto questo tempo un anno è stato poco
C'è stato un coprì d'forse la data non ha funzionato forse la vacanza si è allungata forse c'è stato qualche altra cosa più importante da fare e quindi alla vigilia del ricordo dell'uomo che ha ispirato anche queste cose per premiare la collaborazione con la giustizia hanno chiesto una proroga di sei mesi che scadrà
In un periodo in cui non ci saranno ricorrenze e quindi siccome abbiamo la memoria corta lo dico a tutti noi e lo dico anche a me stesso ad aprile non ci saranno ricorrenze
E forse qualcuno si dimenticherà anche che c'è questa norma in scadenza e che qualche cosa deve essere fatto perché quando non ci sono le ricorrenze la lotta alla mafia sembra essere dimenticata grazie
Grazie dottore gli Abate e ci ha fatto questo
Affronto dal cratere a quello che ancora tanto sì devi fare ancora il legislatore ha da fare speriamo speriamo veramente
Allora a questo punto c'è la sosta del Che la dottoressa Cristina curato lì
Cristina curato lì che presenta il questore di Napoli Alessandro Giuliano ecco
Il giorno della commemorazione delle stragi consumati si trent'anni fa il giorno della memoria è nello stesso tempo il giorno nel quale ricordiamo nei testi come per la magistratura per le forze dell'ordine per tutta la società civile
Quel drammatico momento rappresentato anche un nuovo inizio le mafie credevano di porre la parola fine a un percorso che al contrario avuto nuovo slancio
Ricordiamo Nesti sin come da quei tragici eventi sono nati strumenti e forme investigative che ancora oggi tutti ci invidiano attingendo proprio dall'esperienza di Falcone e Borsellino e alle loro coraggiosa intuizioni
Quello che ci hanno lasciato è un'eredità morale intellettuale ma anche e soprattutto giudiziaria che vive nel lavoro quotidiano di magistratura forze dell'ordine che portano avanti con spirito di servizio e senso di responsabilità tutti i giorni
Oggi siamo qui per ricordare insieme a Falcone e Borsellino anche gli agenti della scorta Antonio Montinaro Rocco Di Cillo Vito Schifani Agostino Catalano Emanuela Loi Vincenzo Li Muli Walter a.d. cosina Claudia tra Ina che hanno perso la vita in quel drammatico mille novecentonovantadue che ricordiamo essere Soro l'epilogo di una lunga strategia sanguinaria e che hanno continuato con grande spirito di servizio a servire il proprio Paese fino all'ultimo giorno nella consapevolezza di quello che stava per accadere
Siamo qui per ricordare come non esista lotta alla mafia che non si fondi su una sinergia costante tra magistrati e forze dell'ordine è solo grazie a tale cooperazione continua gestante quotidiana che oggi possiamo dire che se anche la guerra non è stata vinta tante battaglie sì
La terrestre sta Falcone ricordava la frase di Giovanni Falcone ampi io ogni pastorale del restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini ebbene tra quegli uomini bisogna in primo luogo le forze dell'ordine alle quali oggi non possiamo non rendere un ringraziamento per il servizio reso tutti i giorni nel nostro Paese
E per questa ragione sulla base di queste premesse che per noi siamo felici di avere qui oggi questore di Napoli Alessandro Giuliano che ringraziamo per aver accettato il nostro invito in un giorno così importante
Il dottor Giuliano e questo era Napoli al due mila diciannove dopo lungo percorso professionale che lo vedeva già qui a Napoli nel mille novecentonovantasette come funzionario della Squadra mobile a diretto diverse squadre mobili tra le quali quelle di Venezia i di Milano è stato direttore del Servizio centrale operativa da una grandissima conoscenza delle problematiche che affliggono le nostre strade
Siciliana di origine ma ci piace pensare tutti effetti adottato dalla nostra città fondamentale presiede l'ansia di legalità e dell'ordine pubblico che a Napoli
Da sempre impegnato contro il crimine anche soprattutto organizzato si è spesso occupato di indagini su organizzazioni di stampo mafioso
E rappresenta per noi oggi la testimonianza del faticosi assiduo lavoro che alle forze dell'ordine
Compiono quotidianamente non che di quell'eredità che Falcone Borsellino lasciato alla sua generazione di investigatori la ringrazio a nome della Giunta per essere qui le dame altamente la parola
Buongiorno a tutti ringrazio anzitutto io l'associazione ma nazionale magistrati per avermi coinvolto quale anche rappresentante delle forze dell'ordine in questo evento così importante
E speciale
Grazie dottoressa anche per aver ricordato i miei otto colleghi che hanno perso la vita tra maggio e luglio novantadue tra cui anche la prima ragazza divisa mai ucciso da Cosa Nostra CISL alle mafie Manuela lo evoca soltanto venticinque anni penso sia giusto ricordarlo
Io sono troppo giovane per avere lavorato insieme a Giovanni Falcone Paolo Borsellino ma sono abbastanza vecchio di averli incontrati entrambi un paio di volte d'avere qualche ricordo personale su cui naturalmente non voglio annoiare nessuno ma il fatto di avere lavorato in quel periodo mi
Mette a disposizione alcuni ricordi di quegli anni che vorrei condividere perché secondo me consentono di rispondere a questo simbolo della dottoressa curato di cercare di riflettere su cosa questi due magistrati e anche gli investigatori che erano loro fianco hanno lasciato a noi alla mia generazione di investigatori auspicabilmente anche i miei colleghi più giovani
Quando noi pensiamo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la nostra mente va al mille novecentonovantadue un fatto umano normale la data della loro morte tant'è vero che siamo qui nel trentennale però è anche vero forse sarebbe opportuno ricordare che l'inizio di questa dell'attività di questi due magistrati contro Cosa Nostra risale ad almeno dodici anni prima al mille novecentottanta
Nel mille centottanta Falcone Borsellino due quarantenni io inviterei anche riflettere su a riflettere su questo dato anagrafico in un paio d'anni perché nel mille novecento erano già titolari delle inchieste più importanti su Cosa Nostra e nell'ottantaquattro quando Tommaso Buscetta iniziò a collaborare
A tra settembre ottobre loro che erano giudici istruttori con altri due mistero colleghi mi sono oltre settecentosessanta mandati di cattura se ben ricordo quelli che diedero luogo poi inseguito negli anni successivi al cosiddetto maxiprocesso erano dei quaranta erano sempre dei quarantenni quarantaquattrenne ricordo mi corregga professoressa se sbaglio quindi la il punto più alto mai registrato fino a quel momento nella lotta contro le mafie era in mano era grave è stato grazie a questi magistrati e libri così giovani oggi dire oggi di Crema addirittura giovanissimi delle persone che ha che hanno questa diciamo consistenza anagrafica e gli investigatori che erano accanto a loro ecco questo spot dà un senso anche la mia presenza a questo tavolo alcuni dei quali ho conosciuto con con alcuni dei quali ancora varato faccio qualche nome
Titolo puramente esemplificativo Ninni Cassarà Gianni De Gennaro Antonio Manganelli Alessandro Panza avevano trentacinque anni queste questo è il gruppo proprio evidentemente rigo della Polizia di Stato anche le altre forze di polizia hanno svolto attività importantissime accanto a Falcone Borsellino quindi questo secondo me ci deve far pensare al fatto che oltre a questa straordinaria capacità di questi uomini dello Stato va ricordato quanto fossero degli innovatori
Grazie anche al al alla alla loro giovane età che ruppero completamente gli schemi delle metodologie investigative di allora addirittura per quanto riguarda ma intanto per quanto riguarda la magistratura inventandosi letteralmente come sappiamo delle strutture nell'ambito alla Procura della Repubblica
Dedicate specializzate per la col per un contrarre il contrasto un fenomeno così complesso ma per fine loro compagni di lavoro della polizia di Stato
Ricordo che proprio nel mille novecentottantaquattro istituirono un ufficio investigativo dedicato alla lotta a livello nazionale contro cosa nostra divenne sostanzialmente un alter-ego di Falcone quell'ufficio si chiamava nucleo centrale anticrimine era composto da circa trenta persone
Si trovava in una sorta di ambiente unico all'Euro che definire un sottoscala non è saggio non sarebbe esagerato
In questo sottoscala nell'ottantanove vidi entrare Giovanni Falcone che andava ad interrogare Francesco Marino Mannoia quindi all'ufficio di assoluta eccellenza però composto da pochi giovani
Che facevano soltanto questo perché avevano deciso in col in corrispondenza con quanto faceva l'Ufficio istruzione di Palermo
Di specializzarsi e di affrontare questo fenomeno per la prima volta in maniera professionale sistematica
Questo succedeva in quegli anni questo ufficio il nucleo centrale anticrimine percorse di sette anni gli uffici servizi centrali di polizia giudiziari come noi no io ci riconosciamo introdotto in un decreto legge del novantuno quindi furono fu una una poi divenne poi divenne Servizio centrale operativo nel novantadue per la verità perfino io ebbi la fortuna di lavorarci esattamente in quel periodo ma ciò che importa e che in quegli anni in quei tempi così che sembrano così lontani quarant'anni fa
E ci furono ci fu un gruppo di persone anche sul versante investigativo che ebbe l'idea di stabilire dei nuovi schermi anche organizzativi rispetto alle nostre rispetto all'attività investigativa
Però in quegli anni secondo me noi dovremmo ricordare che succedevano altre cose ne ha accennato ne ha accennato Livio poco fa io ricordo nel mille novecentottantaquattro ottantacinque esattamente nello stesso periodo in cui si facevano cose tanto importanti
Ricordo la lettera di una cittadina al primo giornale di Palermo dell'epoca una persona scolarizzato e chiaramente da come scriveva che si firmava con nome e cognome e che si lamentava del fatto che questi magistrati transitasse era a sirene spiegate nell'ora del riposo pomeridiano per il centro della città e proponeva per evitare questo disturbo è anche l'esposizione al rischio della gente normale che tutti questi magistrati fossero tra trasferiti in una caserma possibilmente al di fuori della città dove posso più sicuri e loro è possibile professoressa scommetto che se lo ricorda ma insomma io ne ho ricordo distinto
Ricordo ancora
Che nel mille novecentonovantadue il ventitré maggio mille novecentonovantadue devo approfittare di un ricordo personale ma soltanto un veicolo io lavoravo in quel momento dalla Criminalpol di Milano quel pomeriggio decisi di venire a Palermo per partecipare al funerale di Giovanni Falcone ovviamente riuscì a raggiungere a tre passare al passano attraverso quello sfacelo la la la città di Palermo perché mi vennero a prendere ma ricordo ancora il disappunto di tanti passeggeri in in arrivo a Punta Raisi che ovviamente non rimasti bloccati lo l'autostrada non esisteva più
Che benché sapessero benissimo loro come tutto il resto del pianeta cos'era successo
Percepivo comunque da parte alcune norme in sofferenza
Anziché una costernazione per il fatto di essere rimasti bloccati
E infine ricordo che quella sera stessa la nostra principale azienda culturale di Stato non ritenne procrastinabile la messa in onda di una trasmissione che se non vado errato si chiamano scommettiamo che
Ora tutto questo secondo me a me e questo mi serve salvo per trarre alcuni insegnamenti da quegli anni che secondo me devono essere messe a disposizione dei miei colleghi più giovani anche dei vostri colleghi più giovani
Il primo è che questo lavoro non si fa sperando nella popolarità sperando nel consenso meglio naturalmente noi oggi ci tre amo dispiacere da un articolo di giornale che contro che critica la nostra attività o anche di un problema un provvedimento che legittimamente ci smentisce ma allora quegli uomini avevano contro un'intera parte della società che quando non era direttamente o stilerà perlomeno insofferente un'intera parte della società e non parlo soltanto della criminalità organizzata
Ecco perché diciamo il primo insegnamento è quello di non mollare di fare quello che si ritiene ingiusto individui dipendentemente la consenso che eventualmente si raggiunge per la gente con noi ovviamente mille volte meglio
è un'altra cosa che a me è piaciuta di quegli anni ripeto avendo voi lavorate al servizio centro operativo ho lavorato con alcuni dei dirigenti di polizia che ho nominato e quindi se ho respirato quell'aria per anni come tanti miei colleghi evidentemente
A me è piaciuto molto
Il concetto introdotto dal citato da Marcel Padovani utilizzato la Marcel Padovani nel suo ultimo libro per definire le modalità lavorative di Giovanni Falcone il cartesiane Simone
Cioè questo il rigore durante l'indagine di fare un passo alla volta di svolge un'attività investigativa che siamo in ogni passo saldamente ancorata alla realtà senza perseguire delle ipotesi per quanto suggestive che non abbiano un riscontro concreto
In ogni passo delle indagini nella concretezza cartesiane sino a me questo molto questa espressione
La un'altra cosa che ho imparato in quegli anni e da quelle persone e la necessità di studiare lo studio la specializzazione nel nostro in questa in questa del contrasto alla mafia non si può essere generalisti non c'è un fenomeno criminale Complesso Piero che possa essere
Contrastato in maniera adeguata se non comprendendo le studiando l'affondo se questo me lo pretendiamo da un medico che deve affrontare una patologie complesse non si vede perché non debba valere lo stesso per un inquirente chiamato a occuparsi di mafia o di o di o di vicende così complesse e quindi lo studio e e io per questo sempre vissuto anche in maniera con grande favore ogni interazione tra il mondo inquirente quello universitario e non con una perdita di tempo perché credo che la conoscenza e la comprensione dei fenomeni sia fondamentale questo è un'eredità
Che noi otteniamo da quegli anni i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino erano leggendari per la conoscenza approfondita delle dinamiche e delle delle delle organizzazioni criminali che andavano indagando
E infine nel pieno rispetto delle regole che devono essere sempre la la nostra stella polare nel pieno rispetto delle
Delle persone che indaghi amo
L'ultima insegnamento che io tratte che non bisogna mai avere paura di cambiare di riorganizzarci di cambiare le nostre i nostri strumenti investigativi di osare di seguire la tecnologia anche la nostra stessa organizzazione se questa non è più adatta alle mafie che mutò ne cambiano ogni giorno
Quindi essere evolvere continuamente non non non non non tenere il cambiamento perché comunque le mafie le obiezioni criminali evolvono mutano ogni giorno e non si fermano aspettarci grazie
Grazie grazie a questo di Napoli per questo intervento così conciso operare sottolineando quanto sia importante la specializzazione la specializzazione non deve essere mai dispersa perché importante il nostro lavoro lavoro di ciascuno di noi forze dell'ordine e magistrati
E come ha ricordato benissimo nostro lavoro si fa non per popolarità o per consenso ma per amore solo per questo compassione grazie
A questo punto non so se cioè in collegamento da remoto l'ingegnere Salvatore Borsellino
Verrà presentato dal dottor Diego ora Guzzini prego chiedo
Microfono dettero prova
Benvenuto a tutti dei minuti soprattutto all'ingegnere Salvatore Borsellino benvenuto da Napoli a Napoli che e anche la sua città dal due mila dodici l'ingegnere cittadino onorario partenopeo
Salvatore Borsellino con Maria Falcone testimonia e dimostra come l'eredità tramandata per i magistrati Falcone e Borsellino ed altri servitori dello Stato vittime delle stragi sia rivolta all'intera collettività
Ad ogni cittadino a prescindere dal suo ruolo nella società
Il suo impegno molteplice costante continuo porta anche tra l'altro alla fondazione del movimento Agende rosse l'agenda rossa sottratta dalla vettura di Paolo Borsellino il giorno della strage
Movimento costituito dai cittadini che agiscono affinché sia fatta piena luce su moventi e mandanti della strage di via D'Amelio
Tra le tante iniziative nel due mila ventuno fonda il gruppo scorta per la memoria per il presidio di cittadini volontari sui luoghi di dare di via D'Amelio
Per testimoniare l'importanza del ricordo controllare storica di facciata la strumentalizzazione occasionale della strage
Il suo è un messaggio costante contro l'illegalità e di speranza rivolto a tutti soprattutto le nuove generazioni
Salvo Torre Borsellino cita spesso una frase del fratello maggiore Paolo
Che soleva ripetere parlando della mafia
Sì la gioventù lei negherà il consenso
Anche l'onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo
Con questa speranza cedo la parola l'ingegner Borsellino
E allora tu ringrazio l'associazione nazionale magistrati
Non è un miracolo corto unitari con decifrare questo convegno nel secondo le istituzioni e le autorità presenti devo dire non sono solito partecipare
Ma con una relazione convegni di tipo istituzionale
Perché preferisco mi impegno giornaliero nelle suole con i giovani
Per obbedire quanto cronici trent'anni fa non sono insieme a mia sorella Rita di non fare morire bisogno di Paolo furono proprio rovescio del giocatore
Ci aveva gettato ed volentieri di intervenire a questo convegno l'alto senso di appartenenza che Paolo aveva con la sua associazione con l'Associazione nazionali magistrati
Le mie parole però non potranno essere politicamente corretta anche perché non sempre riescono dicembre del pochini Canneto corretto dagli sia per questo non posso esimermi dal dire che mentre parole ci c'erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino come eroi mentre si metta l'orefice sulla moneta da due euro e mi viene da dire
Che avrebbero dovuto di nuovo coniare quei trenta ordinari con il quale è stato pagato aggiungo il tradimento del Gesù Cristo
Ci sarà invece nei fatti lavorando per distruggere il patrimonio di leggi che ci avevano lasciato dare al forze sane dallo Stato soprattutto magistrature alle forze dell'ordine le armi per poter combattere efficacemente la criminalità organizzata
Con la scusa di obbedire ai dettami di una comunità europea
Per prima di sindacare sulle nostre leggi che nel campo della contrasto alla criminalità organizzata sono il migliore del mondo dovrebbe piuttosto assumerla legislazione europea
Dato che non esiste in questo campo una legislazione comune mentre invece criminalità organizzata non più confini
Ci stanno smantellando quei provvedimenti che hanno dato per anni ai magistrati e alle forze dell'ordine le hanno è necessario per condurre concesso anche se purtroppo solo parziale questa volta
Voglio ricordare che questo pacchetto di leggi che Giovanni Falcone aveva studiato quando dopo essere stato costretto ad abbandonare il palazzo di giustizia di Palermo era approdato all'utilizzo degli affari penali a Roma
Fu presentato dal Governo soltanto dopo la sua morte dopo la strage di Garbage
Già allora
Roberto Scarpinato disse che era un decreto sporco di sangue perché erano anni e la magistratura aspettava leggi come quella e c'era voluto l'assassino di Falcone nella strage di Capaci
Per il governo ci decise rappresentarlo
Non vennero per diventare legge dovrà essere approvato dal Parlamento in quell'elenco sarebbe stato respinto sarebbe decaduto cioè non fosse sopravvenuta
L'assassino di Paolo Borsellino e l'azione di via D'Amelio e la conseguente rivolta dell'opinione pubblica dalla parte sana Della Monica
Sono quindi leggi e sono corso sangue di quelli che oggi chiamano eroi ma chi oggi ha trent'anni di distanza ci vogliono smantellare voglio ricordare che Monti contenuti in quelle prego nel decreto Falcone sono proprio quelli in cui Salvatore Riina aveva chiesto l'abolizione fermare le stragi
In quella Jean errata trattativa che abbiamo dovuto subire non essere un reato
No meglio è sembrato sottoporre i rappresentanti della mafia che avevano portato avanti ma non per i funzionari dello Stato
Che aveva portato il quei criminali sono andati a bussare
Sembra che oggi a trent'anni di distanza ci siano saldando le cambiali sottoscritte nel corso di quella trattativa
Questo mentre a livello della politica ci stava svolgendo un attacco senza precedenti ad un principio costituzionale fondamentale
Quello dell'indipendenza della magistratura e mentre c'è una boss ovvio una riforma della giustizia
E rappresenta l'ultima dello stabilimento quello che ci chiedevano portano vera era di accorciare la durata dei processi non di troncare il gesso manovratori borghesi sepolti
Procedure nei progressi non introducendo questo concetto giuridicamente assurdo anche per me che sono soltanto un ingegnere bella improcedibilità cioè trompe Gianicolo riesce quando
La rinuncia costato S ad Arezzo stringe i concittadini non soltanto agli accusati di un reato ma anche a chi viene accusato per il reato che con l'improcedibilità resterà in un momento né colpevole né innocente tutto questo è contro nel controllo contro una legge contro tutto
Non si possono troncare i tuoi gesti d'ora in poi
In quelle aule di giustizia dove c'era scritto fino ad oggi la legge è uguale per tutti dovranno scrivere la legge non è uguale per tutti c'è una legge per i potenti e possono permettersi solo gli avvocati che
Allungano fino all'incredibile ha parlato del progresso sesso e ci saranno
La legge per la giustizia per i poveri cristi che non possono permettersi spese poca che quindi verranno invece inesorabilmente conta
Trent'anni fa
Prima di essere ucciso Paolo dice la sua moglie
Quando mi uccideranno non se li decideranno ma quando mi ucciderà
Hanno cioè l'assalto alla mafia ad ucciderli ma sono stati al al propongono oggi attonito sarà sono soldi assicurarli alla giustizia anche se non tutti quelli che lo hanno materialmente ucciso ma nessuno nessuno di quelli che hanno voluto quelli che hanno mosso tra tu dalla sua Marchioro collegialmente
La sua agenda grazie
Grazie grazie ingegner Borsellino per questa sua presenza qui grazie veramente per aver sottolineato quanto queste riforme legislative siano siano possono essere deleterio
Per la giustizia a questo punto
C'è la dottoressa Anna Laura Alfano che presente a Martino Lo Cascio scrittore narratore
Allora grazie per essere rimasti so che si è fatto tardi un grazie particolare ai nostri ospiti un grazie alla professoressa Falcone lo voglio dire l'impegno della Giesse soprattutto sulla legalità nelle scuole oggi proprio in Cassazione si farà un premio per il concorso l'ex voto
Dove hanno partecipato diversi istituti superiori è uno di questi un istituto superiore napoletano
Un istituto professionale tecnico dove si insegna proprio la sua materia professionista grazie infinitamente
A Salvatore Borsellino voglio dirlo come ingegnere ha capito quello che anche i fini giuristi non hanno compreso che la nostra riforma
Assolto dell'impegno civile dell'amore di cui si è parlato grazie a Federico Cafiero che ripete perché si lotta per amore si muore per amore che io presento Martino Lo Cascio
Martino Lo Cascio lavora da circa vent'anni nel circuito minorile nel circuito penale minorile
Ha realizzato come scrittore eccome registra numerosi documentari ed è stato anche autore di rappresentazioni teatrale tutte incentrati diciamo per la maggior parte incentrate sul disagio sociale
Oggi l'abbiamo invitato come scrittore chi abbiamo chiesto di leggere da uno dal primo dei suoi romanzi il Giardino della memoria narrazione complessa della vicenda del giovanissimo Giuseppe Di Matteo tredicenne anch'egli vittima di mafia
Ucciso barbaramente
Per tentare di convincere di costringere il padre Santino a non collaborare più con la giustizia
Uno dei più efferati delitti mafiosi degli ultimi tempi narrazione questa da cui emerge con crudezza l'assurdità di ciò che ci piacerebbe pensare essere solo frutto della fantasia ed invece è accaduto realmente accompagnato dal maestro porta Martino locali grazie
Chi è Giuseppe Di Matteo
Giuseppe il figlio di suo padre
E chi è suo padre
Santino Di Matteo
Santino Di Matteo che aveva partecipato all'attentato unico
Sentivo era capaci
Quando andavano in malora persone e speranze
Ma ora Santino
Ha deciso di parlare
E allora è bene sapere chiesta entrino
Anche Santino è figlio di suo padre cioè il nonno di Giuseppe
Uomo d'onore della famiglia di Altofonte
Torniamo un attimo indietro dove è stato Giuseppe tra i tredici e i quindici anni
Due interi anni è un mese gli passa in sette nascondigli stanzette virtuosi sgabuzzini in un triangolo di tre province della Sicilia occidentale
E sballottato da uomini incappucciati
Ogni volta trasportato dentro il portabagagli imbavagliato bendato
Nel libro
Ho provato a raccontare
Per come potevo
I settecentosettantanove giorni di prigionia
Usando tre registri narrativi
Il primo è quello del regista teatrale che dovrà scrivere uno spettacolo su questa orribile vicenda
Poi c'è quello degli atti processuali pedissequamente ricopiati nelle pagine del romanzo
E poi c'è quello della Voce di Giuseppe che parla parla parla parla parla e parla dietro quelle mura con chi parla
Ascolterete adesso uno stralcio da ognuno dei tre registri narrativi questo è il primo il regista è appena arrivato a Gian Basho Gian bacio è il luogo dove Giuseppe viene tenuto per circa centocinquanta giorni in due riprese diverse e lì che trova la sua fine
Undici gennaio due mila e quindici il calendario trema
Si vorrebbe strappare saltare quel pizzico sull'agenda saltare a piè pari al dodici
Un'amnesia che però ci condannerebbe a un infinito errare senza requie
Sì aspiriamo ad avere la pace esattamente dove siamo l'unico terreno offerti nell'unico giardino consentito è la
Dove si è abbattuta alla fine
Sono partito presto
Quel giorno prendere una giovane amico una volontaria dell'associazione Libera
La Sicilia scorre ai lati della vettura nel suo splendore nella sua inerzia
Il paesaggio mine via in ogni stagione ci rimbambiti esce con i suoi doni
Ammiro scorci indimenticabili della vallata che si distende alternandosi a pareti rocciose aspre isolate contrappunto ideale per esaltare il verde giallo e rosso che la luce dipinge
Passiamo davanti al monumento di Portella delle Ginestre
Guardandolo capisco che la memoria individuale non è sufficiente
Un ricordo che si ferma pochi decenni non rende giustizia di una storia che coinvolge la comunità intera
La memoria deve farsi tangibile in un fatto squisitamente pubblico collettivo corale
Per essere ricordo che indichi la strada da compiere dovrà reggersi su azioni precise ciocca si annidi omaggio esplicito una memoria dinamica non rituale né ripetizione coatta di gesti svuotati
Dopo corre contro Corradi diamo uno sterrato una trazzera malmessa in cui si sussulta
Finché
Già ambasciatore
Gian Bashar
Non riesco neanche ascriverlo a dirlo adesso
Immerso nella campagna
Lontano dagli occhi campeggia la scritta Giardino della memoria
L'assessore mi illustrò ogni anfratto l'assessore indica la una botola il marchingegno la diavoleria che faceva alzare abbassare il pavimento
Sopra c'è un mazzetto di fiori ormai secchi
Dobbiamo scendere devo scendere sono venuto qua per questo
L'unica via per rianimarlo Giuseppe e guardarlo guardare guardare fino in fondo alla sua Via Crucis
La stanzetta così la chiamavano
Al processo l'ultima stanzetta una rete in metallo come quella che resse le membra di Giuseppe quella dove davvero aveva dormito Giuseppe la fecero a pezzettini
Dopo il delitto cioè un bagnetto con doccia nient'altro rimango in silenzio
In questo antro Giuseppe si era dibattuto allo stremo delle forze
Ridotto a trenta chili sul punto
Era qui che stava sospeso alla fine dei suoi giorni fra organico e inorganico fra una vita che assomigliava sempre più alla morte una morte che ha pressando si sarebbe stata apertura un'altra vita chissà quali parola Rosato Giuseppe
Per dirsi quella caduta
E Terna
Eppure
Ancora lì
Abbarbicato alla vita
Essere vivente ridotto all'essenziale
Come un santo come un eremita in catene come una scenetta suo malgrado
A quella profondità sembra di essere al centro della Terra nel ventre della balena in quel vuoto di suoni Louis senza alcun dubbio aveva cominciato a viaggiare fine ho la certezza
Nella spoliazione
La vita nuda coincide con il puro spirito
Avendo dovuto rinunciare alla messinscena terrena del mondo si ritorna tutt'uno con il ministero del cosmo
Sto con la parete
Devo scendere
Sì mi devo sedere però tocco quello stesso muro lo stesso muro escludo con le mani minimi rilievi increspature
Il linguaggio non riesce a penetrare
La parola non poteva più arginare quella montagna di frantumi le grida non erano diventati appello mentre la sua firma la sua famiglia era lacerata
Dilaniata dall'assenza dal terrore Giuseppe si era trasformato
Nell'invocazione inascoltata nella preghiera Motta
Ecco la fine di Giuseppe la conosciamo tutti no
è una fine tragica
Un epilogo che non ammette revoche perché niente si poteva obiettare almeno così sembra
All'ordine dello scanner cristiani Giovanni Brusca un epilogo che però si ripete il mio che nel mille volte ogni volta che io chiudo io che ogni volta che chiudiamo gli occhi
Per un anno e mezzo cercavo ogni giorno di scrivere e poi abbandonato
La penna la tastiera i documenti
Perché perché piange
Come mai
Adesso se ve la sentite glielo chiediamo insieme a chiodo uno dei tre killer
E questa è la deposizione una parte della deposizione al processo del ventotto luglio mille novecentonovantotto sentiamo come parlano questi che vanno al bagno con i bambini come ci ha detto poco fa Livio
Allora Giada eravamo nella sostanza io aperto apporto e ho fatto pure fatica ad aprire la porta vecchia era quasi arrugginita perché giù c'era molta umidità
Cita sempre la condensa del corpo che che stava chiuso senza avere un'aria come in altre in azzeccata se
Allora io ho detto al bambino era ancora incappucciato e ho detto al bambino di mettersi in un angolo c'è vicino al letto quasi ai piedi del letto in un angolo con le braccia alzate e con la faccia al muro
Allora il bambino come io io ho detto sia messo diciamo faccia al muro e ci sono andato da dietro
C'ho messo la porta al collo ecco tirandolo con uno sbalzo forte me lo sono tirato indietro e l'ho appoggiato a terra
Enzo Brusca
Si è messo sopra le braccia inchiodando lo in questa maniera
E Monti ciò lo si è messo sulle gambe del bambino per evitare che si muoveva
Nel momento dell'aggressione che io ho buttato il bambino giù e Monti ciò lo si sarà avviando per tenere le gambe gli dice vede spiace
Rivolto al bambino tuo papà a fatti il cornuto
Nello stesso momento e subito dopo Enzo Brusca dice ti dovevo guardare meglio degli occhi e mi
Dice eppure chi lo doveva dire queste sono state diciamo ecco le parole al bambino io mi ricordi bambino cioè ma non ricordo quasi giornalmente la faccia diciamo
Mi ricordo sempre ce l'ho sempre davanti agli occhi il bambino non ha capito niente e chi non se l'aspettava
Non si aspettava niente e poi bambino ormai non era come voglio dire non aveva la reazione più d'un bambino Senna fa monde
Anche se non ci mancava mangiare
Non ci mancava niente
Ma sicuramente ma non lo so ovarica forse mancanza di libertà
Il bambino diciamo era molto mondana e catene ero Sand Amati ho fatto di burro
Cioè questo il bambino penso che non ha capito niente neanche Luís ha capito dice Nozza o morendo no io penso penso che non l'abbia capito il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione uno solo lento e ha fatto solo quel poi non si è mosso più solo solo io oggi cioè girava gli occhi
A me poi mi sono cominciate a chiamare le gambe ho lasciato il posto a Monti cholo che lei mi ha detto di andare sopra dopo che però il bambino penso che già si bambino già era morto
Perché si vedeva che c'hai gli occhi proprio cioè caldi fuori
Vedevo la bava che gli riusciva tutta dalla bocca e sono uscito e nell'attimo che siamo andando sopra a vedere se c'era movimento movimento strano che esso
Pochi se Monti ciò che tirava forte la corte con il piede faceva nella corda per potere stringere ancore cappio nella corda ho preso un pochettino Daria
Sono risceso e ho detto a Monti cholo
Senti ed a me di nuova mela corta
E Monti ce lo dice va be'lasciar passare
Finché quel bambino già era morto
Enzo Brusca ogni tanto si appoggiava al petto del bambino per sentire i battiti del cuore quando ha visto che il bambino già era molto mi ha ordinato Enzo Brusca me spogliavo
Dio spogliate il bambino
E il bambino era un rinato
E si era fatta anche addosso dalla paura di quello che abbiamo potuto capire diciamo un fatto naturale forse che gonfiati bambino forse una per noi forse forse è stato una liberazione perché e quello che aveva passato il bambino
Però
Era trattato bene da me perché vivere in quelle condizioni
Chiuso lì non sapere se c'è il sole se c'è il sole senza Cerciello come quelle come può essere un bambino di quindici anni ci che poi non aveva quindici anni ce l'aveva tredici quattordici doveva essere o cioè e era un incubo continuo
Dopo averlo spogliato c'abbiamo tolto aveva un orologio al polso è tutto abbiamo versato l'acido
Però è stato l'acido del fuso abbiamo preso il bambino io l'ho preso per i piedi Tremonti Cholet Brusca
Mi l'hanno preso per un braccio Bruno così e poi abbiamo messo nell'acido e ce ne siamo andati sopra
Andando sopra abbiamo lasciato il tappo del tunnel s'è chiuso per far uscire il vapore dell'acido che usciva
Che quando siamo saliti sopra Enzo Brusca Monti Ciolo mi hanno Pasha
Dicendo che mi ero comportato
Parla come se come dire come se mi avessero fatto gli auguri di Natale Cherso complimentandomi si insomma per come mi ero comportato
Siamo entrati dentro la casa dove avevamo accennato prima così eravamo lì abbiamo fumato una sigaretta non si parlava così insomma
Poi dopo un po'Enzo Brusca mi dice vai sopra vario guardare che cosa c'è se funzionerà lascito se va bene
Oppure no
Perché allora
Poi
Ho davvero deciso di scrivere
Perché per me c'è qualcosa di peggiore della morte se così si può dire
E ed è per me la servizi a di vivere settecentosettantanove giorni
In due metri per due da solo senza nessuno che ti parli senza nemmeno il conforto di un quadernetto
Qualcuno doveva pur dare voce a tutto quel silenzio riscattare l'orrore dell'afasia
C'era ancora un'anima in pena che vagava io la sentivo
Per le campagne siciliane un'anima che bisognava ancora quasi seguire nel suo vagare soffiare
Su una possibile resurrezione perché esistere la resurrezione
Ogni volta che noi ci accostiamo a questa storia la leggiamo
Facciamo lo sforzo di entrare in quel tunnel di entrare in quel pozzo di scendere fino là in fondo come abbiamo fatto anche con con gli altri
Allora lì secondo me c'è la possibilità e la resurrezione per chiudere mi faccio sentire Giuseppe la voce di Giuseppe
Alla i dettagli sono ripresi dalla sua storia vera però
Però e la mia fantasia che gli ha dato poi questa forma i fatti
I fatti hanno indossato questa forma ma le cose che sentivo che sono tutte vere
Qui più o meno siamo a
Erano passati circa cento centoventi giorni del settecentosettantanove giorni
Ci fu un periodo che questi signori mi hanno fatto dormire per terra per un forti o di tempo mi niente memorie Ivo e che poi mi svegliavo tutto dolori e magari sono nomi rovinavano che all'inizio cioè all'inizio qualche mese io volevo dormire perché almeno dormendo non soffrivo o soffrivo magari pochettino meno e pensavo sempre che quando mi svegliavo ero in un posto diverso ed ero di nuovo a casa con mia madre che fa l'infermiera e allora lei mi curava perché infermiera è pure mia madre allora di certo doppia cura per suo figlio Giuseppe anche se già ce l'ha un altro tipo di fiducia ma un altro
Ma che significa si deve voler a tutti bene non si devono fare differenze lei mia mamma è una mamma fantastica ridiamo sempre ci piace cura Mariella
Cesa ci sa che fa Mariella per ora
Mia madre lavora all'ospedale ed è sempre attenta alle mie cose mi ricordo che l'ultima persona che ho visto prima di quel giorno maledetto che l'ho salutata lei si ricorda sicuro anche se è passato già un po'di tempo io lo so da deceduto
Ciao mamma
E sono uscito
Come una cosa normale
Che ne sapete il patatrac che stava per succedere che se lo sapevo manco uscivo di casa porca miseria e ci disse pure quel giorno prima di uscire mamma
Quando viene il mio compleanno che cosa mi regali
Io non lo so che cosa mi ha risposto comunque penso che era una cosa buona perché ne accontentava sempre mia madre e anche mio padre anche mio nonno
E compleanno era gennaio ed era già fino a novembre quando io glielo quando gli ho chiesto
E io mi parlò tutte queste cose così veloce veloce veloce nella testa perché mi spavento di impazzire mi spavento che la testa che un orologio si ferma e non funziona più e qua chi me lo riparasse non si ferma questo orologio ho capito che quando uno
Cioè poche cose figuriamoci se non c'hanno niente come me qui dentro
Allora
Allora tutto diventa importante e io prima che non ci sentivo tanto bene forse ero distratto adesso sono attentissimo attentissimo a tutto a tutti i tumori
Ci sento anche mille a termine l'odorato oppure e penso che mia madre sicuro piange giorno e notte per me prega tutti santi e soprattutto la Madonna di farmi tornare sano e salvo mammina
Che voce dolce che c'è
Che bella faccio box
Che bella faccia sa quando mi guardi mammina mi manchi un sacco
Che mi si stringe la gola tipo un nodo sei la più bella del mondo e sicuramente quando torno mi fai tutte le ricette del mondo che tu lo sai cosa mi piace tipo tutte le paste asciutte di tutti i generi e patate fitta volontà cioccolato al latte e merendine
E mi ricordo quella volta che le merendine
Le abbiamo rubate con Mariella
E ci abbiamo fatto quattro risate anche sacerdote professori dicevano che eravamo una coppia troppo vivace io e lei siamo stati sempre i compagni di banco sin dalla prima ci capivamo al volo
La sorella di Mariella ci chiama a me occhio sveglio e a lei Argento vivo ma io se la devo chiamare per prendere in giro ci dico son bolero chiara e lei mi risponde che io sono Mezzana Asca che così tutti ci soprannomina non nel Paese a me e mio padre e mia nonna
Chi sa che sta facendo si sta dimenticando di me passato un po'di tempo qua
Qui solo una volta mi hanno fatto girare fuori ma non fuori fuori eh
No un fuori fuori solo nell'intorno della prigione che dentro un magazzino tutto ma la come nato e mi hanno fatto fare un giro da INCE magazzino che sembrava che mi stavano facendo girare attivo tutta Roma sembrava che mi faceva un favore quanto il cervello
E io mi misi a camminare e migranti in un pochino le gambe che mi sembrava tipo di essere allora effettivamente in un campo di calcio
La luce mi dava fastidio ma mi fece una bella passeggiata
I due minuti
Ma mi fece bene
Per qualche giorno
Ma ora ora mi hanno fatto incalzare
Sì questa volta mi hanno fatto proprio incalzare ne escono gli occhi dei fuori esse vengono ora a salvarmi se vengono ora a salvarmi
Mi vedono tutto ciò nato pieno di lividi sul collo sulla faccia Sheba stabilì che io gridavo
O Moon Palace perché ho sentito che c'era uno e si stava avvicinando perché ormai c'avevo fu mantenne al posto delle orecchie con tutto quel silenzio giorni e giorni mesi mesi mesi con tutto quel silenzio o diventi sordo oppure ti trasformi in un Superman e allora gridavo gridavo gridavo che era normale che io gridavo dopo tutti quei mesi ed ero stato buonissimo perché speravo speravo per tutti quei mesi ma che ci sta va a fare c'erano ormai i giorni che non speravo niente stavo per pezzi di tempo infiniti con l'orecchio attaccato al muro finché non era tutto ghiacciato l'orecchio dico e quasi non riuscivo più a staccare poi finalmente finalmente sento che c'è un cristiano
Che parla e sicuro è un contadino e gli aumenti ridotto da birre arrivano invece loro tale iniziativa nata volte cornuto cornuto aiuto paiono dopo allora rivolto a Di Matteo solo oggi usata Asor Rosa come salato cessata Asor Rosa Bazzi Matteo parlano come potete formato manchi mila vigliacchi pezzi i fanghi che terzo centro io bigliettini la come pace io manco usati ciò che volete baciami alle otto ora sarei tanto tanto avete conservate vendemmia
Vinco io
Vinciamo noi
Cose frettolose
Ma non vi vergognate
Con i cappucci atti dei Beati Paoli e mentre si allontanavano già sentito pure dire Minchiante
è un leone Officio Dubai chissà
E questo è il minimo che dicevano sul mio padre quante gliene potevano dire e io ora come ora Antares minuto pure io ovulo essa affogare a me Palazzo da permea non è che uno Santino Di Matteo Mecacci
Nata un mese fa a lasciarli
Quei
Solo in questo cito ragione Aspica nazi aste canaglie insomma papà
Dovesse
Un S
E che mi lascia il segno se dicevi di amarmi
Papà
Pechino abbandona
Facce ringraziamenti alla fine
Ringrazio l'Associazione nazionale magistrati gesso tutti quanti
Volevo dedicare questa lettura fino a fare il maestro ovviamente
Volevo dedicare questa lettura
Ovviamente Giovanni e Paolo
è a mio padre perché venendo qui alla Rio porto
C'è una mostra da pochissimo l'ho detto poco fa la professoressa Falcone c'è una mostra la riporto di Palermo
E io camminando so per venire qui appunto prendere l'aereo la prima foto in cui mi sono imbattuto di questa mostra
Si vede Giovanni Falcone in terza media e si vede con mia grandissima gioia anche commozione sono stato dieci minuti fermo il mio papà che gli mette la mano così che era compagno di classe di
Di Giovanni Falcone poi mia madre è stata invece all'università insieme non sarà professoressa Falcone quindi dedico a anche a mio papà che anche lui non c'è più
Grazie piazza Martino Cascio per questa ricordo questa rappresentazione così commovente della nella fine di del piccolo Di Matteo concludiamo ora questo questo convegno ringrazio veramente di cuore tutti presenti per per essere stati fino a quest'ora tarda però ne è valsa la pena diciamo alla fine anche in questa rappresentazione vi lasciamo noi con questa o con questo consuma monito che da cui prendo spunto da quello che ha detto Martino perché non ci sia più solitudine nessuno si senta più solo per non dimenticare grazie grazie a tutti di cuore per essere presenti