La libreria dei podcast della Corte costituzionale. Sentenze che ci hanno cambiato la vita - La porta aperta alle donne dalla sentenza 33/1960, di Maria Rosaria San Giorgio

Non è escluso che una donna sia Presidente della Repubblica il titolo su tre colonne campeggia sul Corriere della Sera non siamo a gennaio del due mila ventidue durante l'ultima elezione del capo dello Stato
Siamo a maggio del mille novecentosessanta all'indomani della storica sentenza della Corte costituzionale che apre alle donne le porte degli uffici pubblici grandi sono le aspettative
Sono passati sessantadue anni e nessuna donna è ancora diventata Presidente della Repubblica
In compenso però a gennaio due mila ventidue le donne sono il cinquantacinque per cento dei nove mila seicentoventiquattro magistrati in servizio fino al mille novecento si da cinque non ce n'era neanche una quell'anno invece se ne contano otto sono le vincitrici del concorso aperto alle donne proprio grazie alla sentenza della Corte costituzionale
E a una successiva legge del mille novecentosessantatré che a quella sentenza ha dato attuazione dall'ora la presenza delle magistrate aumenta progressiva mente e il sorpasso avviene nel due mila diciassette con quattro mila cinquecentocinquantatré donne su un totale di nove mila novantotto toghe
Chiede la donna possa partecipare con profitto per la società a cui l'amministrazione della giustizia dove più può far sentire le qualità che derivano dalla sua femminilità e dalla sua sensibilità non può essere negato
Ma negli alti gradi della magistratura dove bisogna arrivare alla estrazione del tecnicismo ed è ritenere che solo gli uomini possano mantenere quell'equilibrio di preparazione che più corrisponde per tradizione a queste funzioni con queste parole pronunciate nel mille novecentoquarantasette nel corso di una seduta dell'Assemblea costituente destinata alla discussione su quello che sarebbe diventato l'articolo centosei della Costituzione concernente le nomine dei magistrati
L'onorevole Giovanni leone intese esprimere la propria adesione al testo nel comitato di redazione che demandava alla legge sull'ordinamento giudiziario
Determinazione dei requisiti per l'accesso alla magistratura e quindi anche la fissazione di limiti alla partecipazione alla funzione giudiziaria da parte delle donne
Che egli vedeva con favore solo nelle giurie e nei tribunali dei minori e da tenere presente che la legge sull'ordinamento giudiziario approvata in un diverso contesto politico e sociale
Con il regio decreto dodici del mille novecentoquarantuno stabiliva all'articolo otto come i requisiti per l'accesso alle funzioni giudiziarie l'essere cittadino italiano di razza italiana di sesso maschile
Ed iscritto al partito nazionale fascista le espressioni è l'onorevole Leone furono tra le meno dure nell'occasione altri deputati illustri giuristi
Si mostrarono nettamente contrario all'ingresso delle donne in magistratura esibendo tutti gli stereotipi della cultura della fase storica appena superata
Nonostante la programmazione dei principi di uguaglianza e pari dignità solennemente affermati nel già approvato l'articolo tre della Costituzione
L'onorevole campi osservò che nella coscienza pubblica oggi non vi è la convinzione che le donne possono essere ammessi all'esercizio delle funzioni di giudice e ciò in considerazione della prevalenza che nelle donne a il sentimento sul raziocinio
Mentre nella risoluzione delle controversie diede prima di lei raziocinio sul sentimento
Secondo l'onorevole Manni Ronie nella sua costituzione psichica la donna non alle attitudini per fare bene il magistrato perché le manca proprio per costituzione quel potere di sintesi e di equilibrio assoluto che è necessario per sottrarsi agli stati emotivi addirittura l'onorevole molle premesso che non intendeva affermare una inferiorità della donna
Ricordo che dagli studi specifici della scuola di share con un illustre neurologo francese
Sulla funzione intellettuale in rapporto alle necessità fisiologiche dell'uomo e della donna risultano certe diversità specialmente in determinati periodi della vita simile
Fu una delle poche donne elette la costituente l'onorevole Federici ad evocare con riferimento al tema della partecipazione delle donne all'amministrazione della giustizia i valori della uguaglianza e della parità di diritti che la stessa Assemblea diventi suo pure alla base della carta
E gli onorevoli Mattei Rossi
Proposero chi fosse reso esplicito in costituzione il diritto delle donne di accesso a tutti gli ordini e gradi della magistratura ma alla fine prevalse la formula secondo la quale le nomine di magistrati hanno luogo per concorso
Formula che lasciava nell'ombra la questione di cui si tratta tanto più che il primo comma della settima disposizione transitoria
Stabilisce che fino a quando non si emanata la nuova legge sull'ordinamento giudiziario in conformità alla Costituzione continuano ad osservarsi le norme dell'ordinamento vigente
E la medesima ambiguità fu alla base della formulazione dell'articolo cinquantuno della Costituzione in tema di accesso agli uffici pubblici
La materia era ancora regolata da una legge del mille novecentodiciannove della legge mille centosettantasei
Che sopprimendo l'istituto dell'autorizzazione maritale
Aveva riconosciuto la piena capacità giuridica della donna ammettendola con l'articolo sette ad esercitare tutte le professioni e a coprire tutti gli impieghi pubblici con esclusione di cui implicanti poteri pubblici giurisdizionali o l'esercizio di diritti o potestà politiche o attinenti alla difesa militare dello Stato
La legge aveva rimandato la specificazione delle attività escluse ad un Regolamento emanato poi nel mille novecentoventi
Chiedeva notevolmente circoscritto la portata innovativa della legge stessa e numerandolo una serie di uffici pubblici preclusi alle donne quali quelle di perfetto diplomatico direttori generali dei ministeri ministro magistrato in sede assembleare fu discussa la proposta di ammettere i cittadini di entrambi i sessi agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza conformemente alle loro attitudini secondo le norme stabilite da legge
Proposta poi provvidenzialmente superata dalla formula che stabilisce la riserva di legge per la individuazione dei requisiti di accesso
Da tale riserva parte della dottrina ed anche la giurisprudenza trassero ritorsione di riconoscimento in capo al legislatore del potere di porre ancora tre requisiti per l'accesso a determinati uffici pubblici il genere maschile
Vanificando così il principio di uguaglianza e comunque esclusero che potessero ritenersi abrogati l'incompatibilità con la Costituzione le norme che limitavano l'ingresso delle donne negli uffici pubblici in magistratura
Accade così che una giovane laureata in scienze politiche Rosa Oliva presentasse domanda per partecipare ad un concorso per entrare nella carriera prefettizia ben consapevole che il bando di concorso
Esplicitamente escludeva le donne dalla partecipazione alle prove
E che richiedesse che relativo rigetto venisse formalizzato con una comunicazione scritta
A questo punto la dottoressa Oliva chiese a Costantino Mortati suo professore di diritto costituzionale
Di assisterla mille impugnazione del provvedimento innanzi al giudice amministrativo nel corso del procedimento fungibilità la illegittimità costituzionale dell'articolo sette
Della legge mille centosettantasei del mille novecentodiciannove e il Consiglio di Stato ritenendo la questione non manifestamente infondata
Rimise gli atti alla Corte costituzionale che con la sentenza numero trentatré del mille novecentosessanta dichiarò la illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui impediva alle donne
L'accesso alle carriere chi implicasse con l'esercizio di diritti potestà civili e politiche per irrimediabile contrasto con l'articolo cinquantuno primo comma della Costituzione
Che programma l'accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive
Degli appartenenti all'uno e all'altro sesso in condizioni di uguaglianza
Nella motivazione della pronuncia la Corte chiariti che la diversità di sesso in sé e per sé considerata non può mai essere ragione di discriminazione legislativa
Non può cioè comportare un trattamento diverso degli appartenenti all'uno o all'altro sesso davanti alla legge
Una norma che questo facesse rilevò la corte violerebbe un principio fondamentale della Costituzione quello posto dall'articolo tre del quale la norma dell'articolo cinquantuno costituisce una specificazione è una conferma
Prosa Oliva a distanza di cinquant'anni dalla pronuncia avrebbe poi fondato e presieduto l'Associazione Rete per la verità a testimonianza di un impegno costante ed appassionato per l'affermazione dei diritti delle donne
La portata di quella sentenza nella storia della emancipazione femminile e della legge che inseguire è stata paragonata da qualcuno a quella della presa della Bastiglia con minore enfasi può certamente dissi però che essa ha risolto un problema di discriminazione di tutta la componente femminile della società esclusa dalla partecipazione allo svolgimento di funzioni pubbliche
Qui invece la stessa deve essere chiamata per portare il proprio contributo di idee di punti di vista
Di prospettive e perché le istituzioni possono rispecchiare la società nel suo complesso insomma un risultato di straordinario valore per la società e per le istituzioni
La legge numero sessantasei che darà seguito alla decisione della Corte costituzionale fu approvato nel mille novecentosessantatré ben quindici anni dopo l'entrata in vigore della Costituzione
E sa abrogate espressamente la normativa previgente consentì l'accesso a tutti i pubblici uffici compresa la magistratura alle donne
Fu nello stesso anno bandito un concorso per uditore giudiziario che vide per la prima volta la partecipazione di laureate tra i vincitori quel concorso vi furono otto donne
La diffidenza con la quale furono accolte dei capi degli uffici giudiziari e molto ben descritta da una di esse Gabriella Luccioli e nel suo diario di una giudice racconta di essere state ricevuta unica donna insieme agli altri uditori del distretto romano
Dalle più alte autorità giudiziaria del distretto ovviamente di sesso maschile
E chi è uno di tali alti magistrati
Le se loro un brano di un filosofo del diritto il senatore dei primi anni del secolo Sinoussi Guelfi che trattava dell'inferiori capacità speculative delle donne
E mi ponevo in evidenza l'attitudine ai lavori di ricamo e cucito ed aggiunse che poi il legislatore aveva avuto l'improvvide idea di ammettere le donne allo svolgimento della funzione giudiziaria
Non restava che arginare il danno destinando le colleghe ai tribunali per i minorenni all'epoca con leggerezza ritenuti scarsamente impegnativi significativi
Decisamente poco lungimirante quell'alto magistrato Gabriella Luccioli figura emblematica dell'affermazione femminile
Pur tra le mille difficoltà dovute ai pregiudizi
Sempre latenti se non chiaramente esplicitati e oggi finalmente superati grazie al massiccio ingresso delle donne in magistratura e all'ormai collaudata capacità è stata la prima donna ad assumere le funzioni di consigliere di Cassazione nel mille novecentonovanta
La prima a diventare presidente di sezione del due mila otto
E nel due mila undici la prima donna ad assumere le funzioni di presidente titolare della prima sezione civile della Cassazione forte dell'eccezionale ed unanime apprezzamento
Si è poi persa l'occasione storica di decretarne l'ascesa al vertice della corte ciò che avrebbe avuto uno straordinario valore simbolico oltre che di riconoscimento delle sue qualità professionali
Le statistiche del ministero della Giustizia dicono che a gennaio due mila ventidue negli uffici giudicanti le magistrate superano nettamente gli uomini ma non anche nei posti di vertice
è vero infatti che su sei mila ottocentododici giudici il quarantotto per cento e di genere maschile
Ma è vero anche che gli uomini occupano il sessantotto per cento dei duecentoquarantasette posti direttivi mentre le donne soltanto il trentadue
Mi va meglio con i semidirettivi dei seicento sei posti gli uomini ne occupano trecentosedici il cinquantadue per cento le donne invece raggiungono il sessanta per cento dei posti ordinari quelli da soldato semplice
Nelle procure la presenza maschile supera ancora quella femminile
Su due mila duecentosessantatré i magistrati requirenti il cinquantatré per cento sono uomini che occupano bene settantotto per cento dei centosettantasei posti di vertice
Il settantadue per cento dei cosiddetti semidirettivi
Anche qui come per gli uffici giudicanti la percentuale femminile supera quella maschile soltanto nera anche ordinari con il cinquantuno per cento
In Italia infine la maggiore presenza di magistrati e si trova al nord e al sud mentre al centro la presenza degli uni e delle altre sì equivale
Quell'occasione si attende ancora e si è dovuto attendere ancora quasi dieci anni per vedere affidato ad una donna Margherita Cassano
L'incarico di presidente aggiunto della Cassazione e per vedere incrinato un altro soffitto di cristallo con l'elezione del primo magistrato donna alla Corte costituzionale presso la quale fino al due mila venti
La componente magistratuale non aveva mai avuto una rappresentanza femminile
A differenza di quella accademica e forense che aveva già trovato spazio nelle nomine di competenza del presidente della Repubblica Emily lezioni della quota di spettanza parlamentare
Individualmente la mia persona non ha nessun significato nessun rilievo ma importante il significato istituzionale sociale di questa novità
Grazie alla sentenza trentatré del mille novecentosessanta non è più la legge ad impedire la partecipazione delle donne alla vita pubblica del Paese
Sono fortunatamente lontani i tempi in cui Bruno villa Bruna nella discussione in Assemblea costituente sulla parte della Costituzione relativo alla magistratura si diceva seriamente preoccupato dall'idea dell'ammissione delle donne
Io scendo di fascino e di intravvedere sono le sue parole l'inevitabile pregiudizio che la giustizia subirebbe il giorno in cui anche alle donne fosse consentito l'onore di vestire la toga dei magistrati
Ma sono ancora necessarie molte azioni positive per la realizzazione di una completa parificazione sul piano della percentuale di presenza delle donne nelle istituzioni anche dei relativi ruoli di maggiore esposizione e più in generale sul versante della diffusione di una completa cultura della parità di genere in tutti gli strati della società