Presentazione del libro "L’esperienza di una vita, nel cuore delle Istituzioni senza dimenticare mai le origini", di Giovanni Santilli (vicesegretario generale della Fondazione ICSA) edito da Europa Edizioni.

Orio do subito la parola nostro ospite che
Senatore presidente Luciano D'Alfonso prego
Allora un saluto
Speciale accogliente
Riconoscente a Giovanni Santilli
A questa bella comunità di amici che viene qui per riconoscerli in merito
E anche un saluto
Ai relatori che parteciperanno a questo momento che non è soltanto di storia e di memoria
Ma anche di sostegno per il futuro del cammino del nostro Paese
E anche dei territori che sono grande parte di questo Paese
Io darò il mio saluto ponendomi delle domande
C'era bisogno di una riflessione iscritta di questo tipo
In Abruzzo in Italia nella comunità politica
Secondo messi
Ed è la ragione per la quale voglio dare un contributo che non è soltanto di amicizia e di circostanza ma un contributo che cerca di dare anche un segno all'indirizzo del recupero di una riflessione politica
C'era bisogno perché questo libro racconta come una vita dedicata a fare esperienza
Fa bene fa stare bene il singolo
E fa bene fa stare bene anche la collettività qual è il significato di questo libro che racconta una vita dedicata
Il significato riguarda intanto la questione della classe dirigente di un Paese di un sistema Paese fatto anche di migliaia di territori differenziati come si diventa classe dirigente qui c'è una fotografia che ricostruisce come la classe dirigente si costruisce si costituisce e diventa funzione per quanto riguarda quella coppia diritti doveri che poi nello specifico anche del sistema giuridico di un Paese
E qual è la classe dirigente che viene delineata una classe dirigente che non fa la scommessa dell'uno uguale uno
Che non fa la scommessa diciamo della donazione di ruolo ma fa la scommessa primo di dedicare una parte importante del proprio tempo le questioni degli altri
Io vengo da una zona dell'Abruzzo che assomiglia alla zona dalla quale viene Giovanni Santilli e c'è un protagonista in questo libro che di sicuro e Giovanni Santilli ma un altro protagonista e il territorio dal quale Luigi viene con le cicatrici che riporta quel territorio e che conserva con le disparità di opportunità e di condizioni di quel territorio rispetto ad altri territori dello stesso Abruzzo
Nella zona dalla quale vengo io c'era un modo di dire lo dico a Massimo D'Alema D'Andrea Orlando
A De Angelis al mio amico Michele Fina e anche alle esperienze qui professionali di istituzionali che sono riportate alla mia destra c'era un modo di dire la brava persona
E la persona che adempie tutti i giorni ai doveri riferiti alla propria famiglia
La bella persona
E la persona che accanto ai doveri riferiti alla propria famiglia poi si fa carico delle questioni degli altri
Aggiungerei poi le istituzioni si fanno carico delle questioni di tutti ma coloro i quali vogliono essere socialmente significativi si devono fare carico anche delle questioni degli altri e questo racconto racconta come si cuce
Come si compone il tema delle questioni proprie e delle questioni degli altri fino a farle diventare questioni di un'intera comunità regionale o nazionale
Secondo me questo libro ci aiuta anche a volgarizzato e a rendere di cibi le comprensibile la questione oggi resa si complessa dell'articolo quarantanove della Costituzione
La questione dei partiti politici del che sono come fanno funzione come riescono ad essere riconoscibili utili significativi i partiti qui c'è l'inveramento del partito politico che diventa funzione funzione di cosa
Quella grande funzione che consente per esempio al partito politico di rendere presenti gli assenti
In ogni democrazia non tutti possono essere presenti nello spazio istituzionale della decisione la politica
I partiti grazie alla politica se viene declinata consentono agli assenti di essere presenti
E Giovanni Santilli racconta come Luís dirigente di partito in cammino si faceva carico di portare nei luoghi della decisione le questioni della sofferenza del bisogno del dolore
Questo libro è utile anche per ricostruire un'altra coppia tematica
Il rapporto piccolo grande sul piano istituzionale
Lui da piscina
Dai paesi dell'hinterland della Marsica che diventa punto di riferimento
Del processo decisionale prima in provincia dell'Aquila poi a livello regionale e poi nel cuore delle decisioni del sistema Paese attraverso il suo arrivo a Roma
Vedete e mi avvio alla conclusione perché il mio vuole essere un saluto che incoraggia
Questo livello diciamo di fertilità dei rapporti tra singoli e collettività
Io mi sono posto la domanda ma quando e accaduto che in Italia il tutto corrispondesse al niente
Quando cioè ci siamo fatti prendere da una emotività che ha negato alla radice la pubblica opinione capace di misurare e di giudicare io pongo una data
Che corrisponde ad una trasmissione una televisiva ed una radiofonica
Quella televisiva è quella che corrisponde a Funari
Vi ricordate voi e quella radiofonica tre uno tre uno quando abbiamo fatto genuflessione rispetto al giudizio istantaneo emotivo negando l'uso della ragione questo libro
Ricostruisce come le democrazie si costruiscono in basso in alto attraverso le argomentazioni la discussione nel merito l'ingresso dentro le questioni il confronto impegnativo
Mi piace molto e davvero concludo il grande spazio che si riconosce in questa galleria dei ricordi
In questa galleria di fotografie al ruolo dei mondi vitali degli interessi organizzati che poi si componevano
Alla fine nella decisione istituzionale la vicenda dell'Aquila capoluogo il ruolo del Partito comunista e di alcuni dirigenti nel fare in modo che le opinioni convergenza era attraverso una valutazione idonea appropriata proporzionata
Bellissimo
Mi ricordo che fa di don Antonio Sciarra
Cattolico sacerdote bravissimo che dopo avere fatto benissimo nella Marsica anche mio amico personale per l'esperienza che lui fece con successo nella Caritas locale e poi nella carità sa anche dell'Albania vicino Scutari
Ecco questo è stato possibile ad un comunista militante impegnato fruttuoso produttivo come Giovanni Santilli perché aveva imparato
Nella scuola di partito ascoltando i suoi compagni di vicende e di impegno sociale
Che le ragioni ci sono anche dalle altre parti nelle parti lontane anche le parti che non corrispondono alla parte dalla propria formazione Giovanni grazie
Per questo libro che racconta una storia dedicata alla costruzione dei nostri Abruzzi per fare in modo che diventassero un Abruzzo unitario e univoco
Grazie Luciano dunque questa
Nell'occasione rappresentano una biografia parziale lo dico subito intanto perché Giovanni Santilli che qua
Ancora un sacco di cose da fare
E poi parziale perché ha biografia molto benevola nei confronti di tutti quelli che cita molti dei quali sono in questa sala
Non solo dalla parte della presidenza naturalmente vi saluto tutti vi ringrazio esprimo solidarietà per chi non può accedere in quanto privo di cravatta ma probabilmente si risolverà
Siccome parziale benevola questa discussione io cercherò di condurla è toccato a me perché De Angelis si è sottratto impunemente
Ma insomma provando a a stare un po'alle caratteristiche di questo libro che racconta molti molti aneddoti alcuni anche divertenti profondi appassionati come la vita di chi decide di dedicarsi
Alla politica direi che possiamo partire dalla fine e questo libro si conclude con l'esperienza la fonte ma fondazioni X AN ultima esperienza e anche quelle attuali
Della vita e Giovanni Santilli e quindi chiedo a Elettra Santori e poi al generale Tricarico di aiutarci appunto a partire dalla fine
Prego
Giovanni innanzitutto ti ringrazio di avermi invitato come madrina in mezzo a tanti prestigiosi padrini di battesimo della tua creatura autobiografica
Io ti confesso che all'inizio mi sono chiesta come mai
In mezzo a un
Ex premier un ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica nonché consigliere militari e di tanti presidenti
Un ministro del lavoro un commentatore politico e altre figure istituzionali e politiche tu avessi voluto proprio me che con la politica attiva
Le istituzioni non c'entra niente perché io sono una studiosa di fenomeni che il terrorismo islamista
E quindi ti dirò
Mi sono data una peste al di là della dell'amicizia e della comune appartenenza alla fondazioni sa una veste per essere presente quindi di cui tu non è che è a conoscenza e non è che a conoscenza perché io non te l'ho mai detto
Che in passato nel corso di mia vita Cunningham come direbbe il Foscolo io sono stata ho lavorato come esperta di scrittura autobiografica come forma di auto-aiuto e di auto terapia
Ho tenuto dei corsi di scrittura autobiografica nelle scuole medie nelle scuole superiori anche con i migranti quindi con questi occhi e con questa in questa veste che io ho letto l'atto autobiografia restando la stretta la stessa attenzione che prestavo alle vite che i miei studenti scrivevano durante i corsi di formazione
E quindi io non voglio tediarvi con il perché il per come si scrive in forma autobiografica
Perché sarebbe troppo lungo però qualche accenno rapidissimo lo devo pur dare a questa materia anche per capire che cosa ha fatto Giovanni anche cosa non ha fatto scrivendo questo libro questa autobiografia
Perché si scrive in forma autobiografica perché a un certo punto della propria vita
Persone anche ordinarie e non necessariamente in avanti con l'età decidono di mettere mano alla parola scritta e scrive che della propria vita
Lo fanno per capire chi sono
L'autobiografia la scrittura autobiografica a che fare con il concetto di successione così come la matematica conta con i numeri così la scrittura autobiografica li racconta
E mette in successione mette in fila gli eventi e questo per perché chi scrive abbia un feedback della propria identità dalla carta scritta
Come diceva Kierkegaard la vita va vissuta in avanti va capita all'indietro quindi generalmente chi lo fa chi scrive informato biografica lo fa per avere un riflesso della propria identità personale questo vale per quasi tutti ma non vale per Giovanni Santilli
Perché Giovanni in realtà la propria identità ce l'aveva ben chiara da sempre da molto prima di mettersi a scrivere la sua autobiografia
Chi volesse legge che il suo libro con l'intenzione di capire segreti
Del partito in cui ha militato per anni rimarrebbe deluso perché in realtà non è che Giovanni anche ha contato la vita del partito col pretesto di scrivere la propria autobiografia e il casomai il contrario lui ha raccontato
Sì spesso attraverso il partito
Ma ha utilizzato la storia del partito come strumento per raccontare se stesso e per raccontare che cosa della propria vita un aspetto predominante la sua militanza la sua militanza di sinistra
Perché Luís nella sua vita di militante vede un esempio vede un modello un modello valido ancora oggi per i militanti di sinistra
E noi potremmo anche riassumere questo piccolo manifesto di militanza politica che lui ha scritto con questa che non è solo la sua Autobiografia mai come dire la militanza di sinistra secondo Giovanni
Allora potremmo dire che
Per questa militanza per questo tipo di militanza e fondamentali il radicamento
Accanito nel territorio
Il dialogo con tutte le parti sociali con tutti i corpi sociali anche con gli imprenditori all'imprenditoria locale
Il rifiuto del massimalismo
Rifiuto del massimalismo
In
La curiosità verso il nuovo come diceva Nenni no
Rinnovarsi o perire
E la paura di rimanere tagliati fuori dalla storia e di non potere più intervenire nella storia ed è questa
Curiosità per il nuovo che a un certo punto TA spinto accedere alle sirene renziani come i racconti tu ma non è stato un cedimento strutturale è stato un mancamento temporanea da cui ti sei ieri ha avuto in tempo come racconti tu stesso
Ora
Chi scrive informa autobiografica
Sì espone a quel lavoro di completamento che gli altri fanno della nostra auto più grafia
Quante volte si sarà capitato Giovanni da quando è scritto questo libro
Di sentire dire da Michiko parenti ma Giovanni non hai raccontato di quell'episodio ma Giovanni non hai raccontato di qual e di quella volta che e non è che ha contato di quell'aspetto e questo succede perché le nostre memorie autobiografiche accendono negli altri
A loro volta memorie ricordi
Fanno sorgere o risorgere dei ricordi che ci rimandano un feedback di chi siamo quindi è come se la nostra Autobiografia si completasse attraverso i racconti degli altri la nostra autobiografia va oltre
Le pagine scritte è un lavoro extra dei di agenti con come si dice che gli altri fanno assieme a noi
E quindi completa non la nostra identità e ci fanno capire che siamo mettono in luce degli aspetti che magari negli stessi non avevamo colto io ad esempio Giovanni ti conosco al di fuori della Fondazione X ha come un operatore culturale
Come un animatore culturale
Perché le volte in cui ci siamo incontrati al di fuori della Fondazione e stato ad esempio quella volta in cui avete celebrato pittori danesi vissuti a cavallo dell'Ottocento tra l'Ottocento e il Novecento nella Marsica
Che avevano eletto curiosamente un paesino della Marsica al loro residenza artistica oppure mi ricordo quella volta in cui abbiamo partecipato ad un'asta di beneficenza di pittori di livello tra cui uno dei miei preferiti della scena romana devo dire
Altre occasioni culturali come quella volta in cui ci ha portato su un su un trenino che attivato per l'occasione che si inerpica va su per le montagne dell'Abruzzo in cima a un Paese medievali un borgo medievale abbiamo pranzato in un castello ecco questo anche questo Giovanni
Giovanni è un operatore culturale che si attiva per valorizzare le risorse del territorio anche le risorse culturali
Perché c'è in lui questa vena del mettere a valore del ballo Vizzari del mettere a frutto con la forma mentis del contadino che ha un appezzamento di terra che deve farsi lottare in ogni in moto
E questo è
Come dire nell'aspetto di lui che mi fa pensare a una scheggia di di sinistra padana conficcata nel quale della Marsica questa sua vena in prenditi Ivano ecco devo dire che di questa militanza
Di di sinistra di lunga data
E anche di questi aspetti di che sto raccontando non c'è traccia nella copertina di questo tipo
Questa è una copertina che potrebbe tranquillamente essere la copertina di un rapporto della Fondazione X sarà una copertina istituzionale e neutrale
Potevi scegliere ad esempio quella foto di pagina sessantacinque molto bella in cui ci sei tu che parli credo ad un congresso con il piglio di un Tiberio Gracco che arringa al Senato sulla legge agraria
E non c'è quella foto c'è questa foto neutrale in cui tutti Autun rappresenti come uomo delle istituzioni
Perché presto perché Giovanni in fondo tu
Sì perché il partito è stato fondamentale nella tua vita lo hai seguito in tutte le sue evoluzioni Piccini PDS DS PD
Ma perché il partito in fondo non è il bene supremo per tempo ideale che quell'attivo è il bene della comunità il bene della collettività il benessere della collettività
Quindi se più se vogliamo più comunitario che comunista lasciatelo dire
E questo questo mi ci ha fatto pensare un episodio che tu racconti l'episodio della dirigente comunista ma Marisa Rodano che cattolica e comunista che trascurava le
Le riunioni del partito per andare a messa ecco tu questo
Episodio lo racconti bonariamente con benevolenza perché quell'ambiente cattolico e comunista lo conosci tua madre era di sinistra ma cattolica fervente
E capisco anche perché qualche volta ci siamo anche benevolmente accapigliati sul concetto di laicità in fondazione
Per te
Questa è la tua provenienza e perché la laicità è un valore negoziabile mentre per me che scrivo per MicroMega Balcani è un valore assoluto però si sa che noi allievi di Paolo Flores d'Arcais sul concetto di laicità abbiamo la contraerea sempre attivate quindi in conclusione Giovanni io atti
Ringrazio per questa tua fatica ti faccio i miei migliori auguri per questo tu primo libro perché sono sicura che ne seguirà un secondo
Perché una volta che il Demone dell'autobiografia ci cattura poi ci si è poi si diventa scrittori autobiografici seriali quindi aspettiamo la tua seconda fatica e in bocca al lupo
Grazie del
Generale Tricarico che è stato molte cose attualmente presidente della Fondazione intesa qui viene ricordato molte volte a partire da dall'incontro no
Guerra il Kosovo pagina centoundici
Dicendo volentieri grazie Segretario grazie a Giovanni per avermi voluto fare questo regalo di essere
Questo tavolo così importante qualificato
Però non sfugge a nessuno diciamo che sono un po'un pesce fuor d'attacco alla mia la mia casa madre un'altra
Non perché io abbia diciamo dei dei problemi relazionali tutt'altro però sono in un ambito culturale che mi proibisce di avventurarmi in delle valutazioni
Di carattere politico
Che non siano quelle perché insomma o notato quotidianamente
Nella interazione con Giovanni
E con anche chi nella Fondazione poi
Ci ha ci ha diciamo
Ci ha sempre la confortati visitati
E ha interagito con noi
Allora io ho conosciuto Giovanni quando il presidente D'Alema mi chiamò a palazzo Chigi
Dopo la guerra del Kosovo
Una diciamo un episodio dalla nostra vita in cui
Abbiamo collaborato
Molto in maniera molto stretta
Minniti che era sottosegretario alla presidenza
Aveva avuto diciamo una delega molto ampia immagino a
Interagire
Con questa coalizione multinazionale di cui ero vice comandante
Quale conseguenza di questa collaborazione
Presidente D'Alema mi ha chiamato collaborare a Palazzo Chigi
Arrivato trovo Giovannino alla segreteria del Sottosegretario
E e qui comincia diciamo un ruolo importante che che Giovanni Marco Minniti presidente D'Alema
Ma lui in maniera particolare hanno avuto nella mia nella mia vita
Perché il militare persona che votata all'autoisolamento insomma ecco
Quindi il fatto di vivere operare in una società fondamentalmente chiusa
Lo porta poi ad avere difficoltà quando viene chiamato
Diciamo ad operare in in ambiti diversi e per me lo era certamente un ambito diverso
Quello di essere consulente del Presidente del Consiglio e quindi di interfacciarmi con il mondo di istituzionale certamente ma anche della politica perché
Se non ricordo male forse sbaglierò le proporzioni ma
La maggior parte del presidente D'Alema del suo tempo
Era dedicata alla politica e anche alle istituzioni quindi compito molto arduo
Che potevo vedere quotidianamente
E quindi delle due l'una o
Riuscivo a penetrare questa cultura di questo mondo nuovo
E quindi avrebbe avuto un senso la mia collaborazione con il prezzo al Consiglio
Oppure come succede come succede sarei rimasto isolato nell'ambito del mio vecchio mondo di provenienza
E Giovanni in questo senso vi ha aiutato molto
Perché questi scampoli che vedevo quasi quotidianamente
Di interlocuzione a me sconosciuta nel linguaggio nei rituali nei comportamenti
Piano piano hanno cominciato a divenire anche un mio patrimonio che mai urtato diciamo a far bene il mio lavoro come insomma sempre ho sempre cercato di fare
Tutto questo è continuato poi nell'ambito di una fondazione
Certo un ambito diverso
Un un ambito più istituzionale che politico
E tuttavia
La l'appartenenza a questo mondo era visibile nella quotidianità
Sia perché diciamo Minniti ha continuato mantenere diciamo un radicamento nel partito nella direzione quindi
E e sia perché Giovanni e poi c'era anche Naccarato non li vedevo tante volte parlare
Di queste cose io ho sempre diciamo cercando di assorbire
Sono questo mondo questa cultura
Per poter diciamo armonizzare un po'i i miei comportamenti
Con l'ambito lavorativo in quel particolare momento
Ecco poi ho letto libri allora questo punto questi scampoli queste tessere
Dignità politica che avevo insomma acquisito al mio bagaglio culturale hanno avuto diciamo una loro definizione completa il palazzo al
Se completato
E io ho capito di più cosa vuol dire
Senso di appartenenza militanza
Determinazione soddisfazioni
Un mondo che però forse non so adesso non esiste più comunque cambiato
Ma diciamo il percorso di Giovanni così ben descritto nel libro credo che sia argomento che appartenga al passato dei partiti
Che oggi hanno riferimenti totalmente diversi
E quindi questo è stato sicuramente un motivo che mi ha fatto apprezzare da te che Giovanni l'ho letto d'un fiato al libro appena il nome dato c'ho telefonato il giorno dopo per dissi che mi era piaciuto
Perché avevo respirato avevo correlato diciamo quello che avevo visto
Qua e là con tutta nuda vita spessa
Diciamo al servizio dell'idea in cui che devi in cui crede
Ci ho visto anche
Diciamo soffrire
Perché evidentemente
I cambiamenti significativi che hanno riguardato anche il tuo partito
Ci hanno in qualche maniera
Coinvolto anche motivamente non lo dà a vedere
Ma noi esterni
Che valutavamo
Come
Rivoluzionari non sempre in positivo gli accadimenti che hanno riguardato la politica italiana
Tu invece cercare di smussare di giustificare di capire
E di diciamo evidenziare sempre una sintesi poi positiva che potesse non danneggiare eccessivamente il partito a cui ancora appartenenti abbiamo visto fare delle simulazioni ecco ogni tanto c'era questo richiamo dalla foresta
Prendete la carta e penna
Disegnava i dei modelli
Diciamo elettorali e che poi credo che sistematicamente abbiamo trovato una conferma in quello che poi è successo
E io credo anche di aver capito perché ha scritto questo libro
No
Perché come tutti insomma come successo a me anch'io sono andato in pensione no dall'Aeronautica non voglio più non può più insomma
Quasi più
Anche se questa passione rimasta viva può morire
Non ho scritto un libro ma tu credo che abbia avuto la stessa traiettoria scrivendo diciamo la testimonianza dall'autorità
Ma appunto io spero che di questo si tratti di di una testimonianza
E non certo di un testamento concerto un testamento
Per cui spero che la all'attività dalla Fondazione rappresenti diciamo una compensazione ad una vita politica attiva che forse ancora di Manca
E che comunque sicuramente sarà ugualmente remunerativa perlomeno noi faremo in modo che così accada grazie
Grazie mille
Va bene Alessandro De Angelis è un amico osservi sito oggi intervistati farò e adesso dico una cosa però prima spirali passata intanto lui scrive
Una bella prefazione in qualche modo sintetizza anche un po'il libro Alessandro De Angelis conoscete un giornalista bravo giornalista anche quando è quando scrive cose non condivisibili e cioè adesso sembra
E scrive naturalmente commenta anche
Dirigenti di oggi e gli esponenti politici principali a volte con generosità a volte meno in questo questa biografia romanzata di formazione
C'è una tipologia c'è l'Abruzzo essendo abruzzese l'Abruzzo lecchese abruzzese ma la domanda che volevo farti e noti una certa simili Ansa tra questo percorso e quello di Giuseppe Conte quindi sede ringrazio molto forti pensavo che hanno Scotti sporchi no io devo ringraziare Giovanni non solo che mi ha onorato
Di scrivere aveva azione del suo libro ma anche che mi han consentito ecco oggi di di dare qualche opinione un po'più distesa senza dover fare la domanda così non ho litigato con o quando oggi il punto vendita bene dove fare delle domande
E e poi mi ha riportato diciamo basta conosciamo vanno ce l'ha coi capelli vanno insomma conosciuto con Giovanni è stato in Abruzzo ma e di averne un po'riportato nella lettura alle mie le mie passioni giovanili allora tavola così faccio qualche considerazione sparsa
Dei vari fenomeni morbosi diciamo che ha avuto questo Paese e anche un po'scomposti è stata una certa persistenza di un sentimento anticomunista che sopravvissuto anche alla fine del comunismo spesso diciamo
E ne è derivata un'immagine molto usata diciamo anche nelle nelle campagne elettorali eccetera
E un'immagine abbastanza caricaturale di quella che è stata l'esperienza comunista italiana e se oggi
Qualcuno mi chiedesse diciamo una dei libri per
A capire che cosa è stato il PC di oggi io dove gli consiglierei diciamo quell'Est bastano le faccio questa di Paolo Spriano ecco diciamo di classici della storiografia su cui io mi sono formato ma i consiglierei dei libri come quelli di Giovanni
Cioè la storia delle persone
Che aderivano al Partito Comunista il perché lo fecero quale fu il significato della loro militanza quale fu il rapporto col Paese che costruivano o che costruì il partito
Ma
Perché questo libro e questo è una è una storia comunista nell'accezione della del comunismo italiano delle sue specificità
Lo straordinario testo su ciò che sono i comunisti e la canzone voi sapete da opere di Giorgio Gaber no perché qualcuno era comunista perché
Nati in Emilia-Romagna qualcuno era comunista perché Berlinguer una brava persona qualcuno era comunista perché Andreotti non è una brava persona e cioè lo potremmo dire che delle cento motivazioni per quelle comunità qualcuno era comunista perché come Giovanni
E nato in Abruzzo nell'Abruzzo profondo è arretrato quello diciamo descritto da da Silone in Fontamara dove sia la perciò nel della immutabilità dei destini delle persone nel nel nel loro essere ultimi sopraffatti vessati
E che poi scopre un percorso di emancipazione delle lotte contadine eccetera eccetera Giovanni sceglie quello che sceglie il partito che meglio interpreta quelle lotte degli ultimi e non lo fa come molti in Italia come milioni di italiani
Perché ha letto Marx non c'è niente di male legge Mazzanti né consiglio la lettura perché secondo me il mondo un po'metà con Maazel Mehta con Freud si capisce bene
Ma insomma non per adesione a una dottrina no ecco ma perché perché innanzitutto per questo impulso e per una biografia personale perché il nome oggi c'è un vecchio comunista egli aveva ammazzato il fratello o perché il Papa
Fece alcuni atti nella guerra partigiana perché si emozionano quando tutti al Paese andavano a sentire Togliatti dalla Prima tv in in bianco e nero e lì no non mi pare gli fu fatale che vuole vedere Togliatti dà forza era già ammalato in Abruzzo come noto fa freddo diciamo eccetera e e quindi
Gli fu fatale quella cosa insomma per tutte queste ragioni lui diventa diventa
Ecco
Ed è una storia come tanti e quel Paese nel Paese che poi diciamo ci ci descrive da soli quindi a mia prima la mia prima riflessione è questa
E non si è pentito
Sottolineo non si è pentito cene che dice della sua specie rivendica rivendicato per esatto non è detto non sono stato comunista rivendica quell'esperienza
Come parte che ha contribuito a costruire la democrazia italiana con tutte le contraddizioni non siamo una sede storiografica diciamo il dibattito eccetera ma fu un partito parliamoci chiaro diciamolo lo dico con la forma un po'esemplifica problema che venne non fu certamente un partito riformista nelle premesse ma lo fu non c'è dubbio nell'effetto storico cioè nel processo spediti anche
Alla alla modernizzazione del Paese anche attraverso appunto il conflitto sociale eccetera
E quindi è una lettura che
Diciamo demodé è in lite con la storia con i tempi di oggi
Con quella rappresentazione che dicevo all'inizio no di un anticomunismo
Caricaturale che sopravvive alla fine del comunismo e con
Il presenti Isma'della discussione storica di oggi no discussione senza memoria dove vige il primato della comunicazione sulla politica anche
Della cattiva comunicazione tra cui azione solo Twitter cioè voglio dire si duole anche magari diciamo approfondimento
E in cui appunto il passato è una sorta di ferro vecchio no nell'ansia nuovista che c'è stata in Italia negli ultimi vent'anni
E io invece continuo a ritenere che il passato sia un campo di costruzione di senso
Perché è difficile costruire delle delle identità politiche de di futuro eccetera senza un'analisi delle radici che che non è un'esaltazione diciamo a critica ma anche un
Appunto una critica ma insomma
Non esiste politica senza un ancoraggio storico e qui c'è la prima questione che secondo me lo dico anche a umana Portland D'Alema e ancora attuale ciò che scrisse Miriam Mafai in un pamphlet un carteggio che fece con Vittorio Foa che Alfredo Reichlin altri due grandi vecchi della sinistra italiana scrisse un pamphlet sul silenzio dei comunisti no in questo Paese
Cioè sul perché chi è stato un protagonista di questa storia
Quasi con timidezza con lo spirito di rimozione di un lutto non elaborato ma nel raccontare la sua esperienza
Non ne ha l'orgoglio non ne tenta la polizza azione non ne tenta una revisione critica eccetera no
Ecco eppure è stata un'esperienza unica perché come racconta anche Giovanni nella sua vicenda personale politico anche quella peculiarità consente al diciamo all'esperienza del PC
Di non rimanere sepolto nelle macerie del muro di Berlino e quindi questo è il primo tema il silenzio
Dei comunisti che questo libro
Contribuisce a rompere
E secondo me tutto ciò che rompe diciamo questa tendenza alla rimozione a un valore positivo a maggior ragione poi si è ben scritto se denso di aneddoti
Se fa capire poi come concretamente Eva la vita la militanza in quel in quel partito cioè ma seconda riflessione che mi sollecita quando ci sono racconti di anche di rapporti diretti con i leader di allora la manifestazione organizzata con Enrico Berlinguer i complimenti di DDT Berlinguer etc la la la la non era facile diciamo anche nel nell'Abruzzo conservatore diciamo
Questo questo di per esperienza la seconda conservazione
D'Alfonso ci stimolava a una riflessione sull'oggi è il tema del popolo di cui tutti si riempiono la bocca ma è un tema enorme e Complesso no ecco sinistra e popolo nel frattempo sere abbastanza perso diciamo no il dibattito di questi anni la tendenza della sinistra ad aveva abbandonato
Le periferie seguita la famoso partito della ZTL che non ha intercettato la rivolta contro l'establishment calato una lettura ottimistica della crisi bla bla bla io penso che si sia
Smarrita quella che è stata una grande lezione del PC che
Appunto se tu leggi nel libro come venivano organizzati il lavoro che fa diciamo nella nel consorzio che bieticoltori troppo nella Commissione agricoltura e poi nella saldatura antica operai e contadini eccetera
Il popolo come entità sociologica non esiste
Resiste il popolo il popolo è una costruzione politica questa la gara una delle grandi lezioni diciamo del PC poi attivismo in particolare c'è e la composizione di interessi nell'ambito poi di un disegno
Più ampio tra generale e all'interno di questo questo libro è un libro dove ci sono le lotte contadine c'è un altro tema di oggi su cui io per esempio sono molto critico anche su alcune parole d'ordine
Che vanno di moda per esempio nel Pd sul tema della protezione sociale
E l'orizzonte della sinistra non è protezione sociale l'orizzonte la sinistra e Iman citazione sociale la protezione sociale nell'Abruzzo di Giovanni la faceva anche Zio Remo Gaspari che a quei cafoni di cui parlava Silone di che in famiglia immetteva un postino la doccia pieno di postini quando castrista per le Poste e Comunicazioni proteggeva socialmente perché dava uno stipendio per famiglia ma non è non ci farà niente
Emancipazione Concia sociale anche il recupero del conflitto
E i non c'è sinistra senza conflitto Massimo D'Alema in un'intervista molto bella che mi diede qualche anno fa la facemmo sul collo dell'anniversario del muro di Berlino mi raccontò un aneddoto
Che di quando incontrò Giovanni Paolo secondo no dopo la la la la la la seconda metà degli anni Novanta correggimi se sbaglio
Che a proposito della fine del del del del comunismo disse
Che adesso diciamo che li difende gli ultimi no perché poi il paradosso del comunismo è stato che è stato un disastro nei paesi diciamo dell'Unione Sovietica
Ma quella spinta che è una spinta diciamo al cambiamento il conflitto sociale ha consentito alla capitalismo anche di autoriformarsi diciamo
E e di migliorare no di delimita quel punto di vista conflittuale eccetera ed effettivamente dopo c'è stata un'adesione piuttosto la critica
Diciamo al liberismo ma abbiamo anche analizzato in tanti altri dibattiti però sta di fatto che questo riguarda anche poi ce lo siamo detto tante volte il Partito Democratico che nasce
Sulla base di una cultura che rimuove la critica al capitalismo e se proprio dobbiamo attualizzare la riforma la la la riflessione di oggi
E che si è spesso
Di costruire il popolo e quella stessa diciamo tenacia che si usino Susana prima del rapporto con la società
Il giudice ha cominciato a costruire tanti governi diciamo ecco si è sostituito al protocollo de etnica si sa è diventata una costruttrice di governi più che costruttrice di relazioni sociali
Se guardate all'ultimo decennio diciamo pur non avendo anche vinto le elezioni in base vale contorsioni politiche
è stato al governo e anche tante visioni culturali ecco io credo che e nel libro c'è il tema della responsabilità nonché un grande tema della tradizione comunista la responsabilità nazionale
E che io credo che oggi la responsabilità nazionale vada declinata all'opposto cioè che più nel costruire i governi bisognerebbe ricomporre quella frattura tra governanti e governati
Perché insomma finite tutte le posizioni del Kamasutra politico degli ultimi dieci anni iniziata nel rapporto a due
Diciamo Pd Pdl finita con la grande ammucchiata di tutti come ogni Kamasutra diciamo in questa crisi di sistema io vedo che il rapporto col popolo completamente rotto il terzo punto e concludo e il grande ruolo di di un partito di massa come il PIL cima si potrebbe anche fare un discorso per gli altri partiti
Dell'Italia repubblicana come strumento di integrazione politica e di selezione delle classi dirigenti
Un partito che non è che magari non era democratico come lo intendiamo oggi ammesso che fare le primarie sia democrazia ma che comunque garantiva dei meccanismi e greggi di selezione delle classi dirigenti
Ne un esempio il percorso di di di di di Giovanni e che punto parte da lei pure da da da Marsica e poi romani e poi a Roma con con D'Alema e poi con Minniti e poi la e prima ancora la federazione
Eccetera perché diciamo ed è un percorso di di di di selezione in cui c'è una formazione c'è il misurarsi con problemi a giocare lo stesso percorso
Noto diciamo di D'Alema che da da da da EDF ridefinita la FIGC fare esperienza in Puglia e poi torna a Roma e poi quella cosa là eccetera
Insomma
Che che completamente diciamo scomparsa nella nella dinamica di partiti di oggi che esso che sono totalmente permeabili diciamo alla a
Ai vizi del male l'andazzo del momento con il il leaderismo la la fluidità le strutture leggeva è l'istantaneità dite della il primato della comunicazione
Più in generale l'ideologia dell'antipolitica che non è stata sufficientemente contrastata diciamo negli ultimi vent'anni e parlo di ideologia perché è un'ideologia Chelsea teorizzato in questo Paese
E l'inutilità dei partiti si rovinati una democrazia più fragile più permeata le lobby senza una classe dirigente diceva D'Alfonso sistema paese appunto no sempre se non c'è
Questo noi abbiamo dopo la
La la fine dei partiti di massa e anche la Seconda Repubblica una classe dirigente che è un coautore urlo di interessi ma non è un sistema Paese perché un sistema Paese significa che una classe dirigente a
Come accadeva lo dico senza Nostalgia perché la Prima Repubblica non è tutto cose più ovvie perché vedo che c'era l'arco costituzionale diciamo con dei valori comuni ma è anche vero che insomma era tante cose anche anche anche drammatiche la prima la prima repubblicana
E adesso il sistema-Paese non c'è no il sistema Paese scusate l'esempio di idoneità è la Germania dove il capo dello Stato Steinmeier l'altro giorno fa un comunicato per ringraziare
Il leader dell'opposizione Frederick emersa perché Mercer andato a chi arriva a parlare con Zaleski che aveva ricomposto
Quell'incidente che c'era stato dopo che i tedeschi e ha detto che Steinmeier no imposti non poteva andare inizi dalla voce forse non ricordo bene
Considera semmai considerandoli responsabile degli accordi vini che sono una una crisi è andato a voi immaginate diciamo in Italia si può accadere no in Italia tu sei pezzi della maggioranza che stia lo stanno all'opposizione fondamentalmente e quando stanno all'estero ancora meglio quello è un sistema paese il nostro è una classe dirigente
Una classe dirigente come il coagulo di interessi che ha perso che ha perso nella ossessione di un consenso anche volatile diciamo quella caratteristica che è stata una caratteristica
Forte del del PC diciamo per tornare al libro di Giovanni
Che era
Una sana funzione anche pedagogica nei confronti del popolo ritorniamo al popolo il grande capolavoro di trasformare le plebi in popolo no in questo libro c'è un esempio no
Quei quei cafoni dell'inizio del libro sono delle plebi e dei consigli dei cittadini
Più
Moderni
Più maturi sono appunto di cittadini consapevoli dello diritti e dei loro doveri il processo in atto cui contribuisce anche la disintermediazione diciamo anche il quest'uso distorto dei social esattamente l'opposto
La trasformazione del popolo in plebi diciamo ecco
Ed è così che ci ritroviamo dentro e concludo
Non hanno ordinaria crisi politica ma parliamoci chiaro una squadra nata conclamata crisi di di di sistema no ecco
Di cui questo governo l'effetto diciamo e certamente non la causa ma di cui io personalmente non metodo
Non vedo né una forza né uno schieramento anche perché i due schieramenti ormai sono perfettamente illusorie sono due simulacri tenuti impiglia questo imbroglio di legge elettorale in grado di esercitare quello che appunto un partito come il PC esercitare si chiamava una volta una funzione nazionale cioè di
Di uscire da un punto di vista esercitato un ruolo guida con una certa idea dell'interesse generale scusate il pessimismo credo ma mi sembra abbastanza realistico anche il realismo è un retaggio della diciamo della cultura comunista
Però credo che un libro come questo sia utile anche per recuperare queste coordinate e orientarsi nella crisi attuale grazie
Grazie
Naturalmente anche Andrea Orlando viene citato
Soprattutto nelle ultime pagine anche io vengo citato e diamo intellettuale non so se sporgere querela
Però in realtà vorrei leggere questa parte pagina sessantuno che dice così all'inizio degli anni ottanta con Ubi Pio la Torre
Membro della segreteria nazionale del PC nella quale si occupa delle questioni riguardanti il Mezzogiorno tra lui si stabilì molto presto una forte sintonia
Condividevamo una visione la politica fortemente riformista e a volte volta la continua innovazione
Avevamo anche molti amici in comune come Paolo Bufalini Gerardo Chiaromonte Giorgio Napolitano Emanuele Macaluso Edoardo Perna e tantissimi altri
La dichiarazione di una adesione una corrente di cui Andrea Orlando era quel tempo giovane presidio spezzino
Però in realtà violato ora mi fa pensare che una volta che ci siamo trovati Orlando la ministro della giustizia lavorare un discorso per la come la razione di Pio la Torre Laura discorso Andrea Orlando fatica perché è un livello di Prost perfezionismo
Però il tema era approvare sottolineare il racconto di una storia nella storia di figlio di due poverissimi contadini violato vorrei che diventato parlamentare per tre legislature poi naturalmente tutto quello che sappiamo alla fine questa è la biografia di
Inizia Giovanni racconta il suo voler leggere libri mentre accudiva le pecore
In sostituzione del Papa e poi arriva da collaboratore ma insomma al cuore delle istituzioni repubblicane finanche ad occuparsi di temi molto delicati come quelli della sicurezza eccetera
Visto
Sì grazie buonasera no io credo che il libro sia abbia una sua peculiarità ringrazio Giovanni per avermi invitato alla presentazione questo è stato un anno nel quale non sono mancate produzioni letterarie attorno al la vicenda del partito comunista abbiamo alle spalle centenario poi c'è stato uno strascico a livello locale diciamo di di che ha prodotto molti testi questo libro secondo me ha una specificità che questa
Che abita due punti di vista che spesso imprigionano diciamo lo sguardo di chi ha scritto su di quell'esperienza
Il
Rischio
Che spesso occorre chi lo la ricostruisce dal punto di vista locale
Che è quella di sopravvalutare un po'il proprio al ruolo della propria funzione stesso folletto diversi libri in questi questi mezzi
Di dirigenti locali del Partito Comunista diciamo sembrerebbe che il Partito Comunista coincida essenzialmente col loro ecco
Partito Comunista suo sviluppo i partiti che lo hanno lo hanno seguito
E poi ci sono invece ritratti dei ricostruzione costruite dal centro che tendenzialmente sottovalutano l'aspetto dell'interazione tra ciò che avveniva qui a Roma e ciò che si determinava nel Paese io credo che il il libro di Giovanni abbia un merito cioè di raccontare sostanzialmente due viaggi uno temporale
Sostanzialmente da Togliatti a oggi
Non saprei a chi attendere la fine di questo ragionamento perché diciamo le ultime pagine
Parlano più che di politica di un'esperienza vicino alla politica ma non direttamente di di attività di partito
E l'altro viaggio che caratterizza tutta l'esistenza di Giovanni è quella tra Avezzano e Roma
Entrambi i viaggi sono molto importanti
Il primo perché è stato detto da chi mi ha preceduto racconta la vicenda di una forza politica che ha costruito la democrazia in questo Paese ha selezionato classi dirigenti però con una peculiarità che secondo me sì
E vince da dalla lettura del libro
è la particolarità di questa selezione della classe dirigente di selezionarli in qualche modo all'interno di un alterità
Cioè tutta la storiografia del Partito comunista è prevalentemente dedicato a all'aggettivo italiano
Cioè a sottolineare il fatto che si era un partito comunista ma che era profondamente integrato nella realtà nazionali
Io credo che andrebbe indagato un po'di più anche l'aspetto del comunista cioè mi spiego non perché quell'elemento diciamo se è stato un elemento che ha pesato e talvolta apprezzato ma perché quell'elemento in qualche modo ha fatto sì che per molto tempo anche quando l'esperienza diciamo così
Di un'adesione a un movimento internazionale in senso stretto si si era già esaurita
Quella come dire quell'alterità in qualche modo ha costruito dei percorsi che non erano completamente integrati nei percorsi di selezione delle classi dirigenti si direbbe oggi mainstream
Cioè sostanzialmente oggi si direbbe era una piattaforma che in qualche modo era in grado di rappresentare selezionare anche chi non si riconosceva in qualche modo nel pensiero dominante
Oggi è molto più difficile immaginare un percorso di questo genere
Perché oggi chiaramente diciamo così la costruzione di un pensiero se ora non piacciano le le affermazioni totalizzanti ma insomma se non unico abbastanza omogeneo tende a far sì che se tu in qualche modo
Tutti riconosce in quel pensiero ai forti difficoltà a trovare un percorso attraverso il quale costruirti un tuo punto di vista un luogo attraverso il quale rappresentare una critica ciò che esiste tant'è che il Partito Comunista in qualche modo diventa veicolo di altri atti alterità anche quando esaurisce diciamo così la la sua fase più potente di critica al capitalismo
Per il movimento delle donne passa attraverso il Partito Comunista il movimento ambientalista nascente passa attraverso il Partito Comunista creando non poche contraddizioni credo d'Alema lo ricordi bene ma passano di lì anche tutti i pensieri che in qualche modo mettono in discussione lo stato delle cose
E l'idea di poter selezionare classe dirigente che non appartiene in qualche modo a quello che oggi chiameremmo le stabilisce mentre in verità è
Sicuramente importante per gli esclusi per quelli che non possono accedere al potere
Attraverso le forme diciamolo
Organizzate dell'establishment spesso ma è molto importante se ci pensiamo per la democrazia
La la l'altro viaggio da questo punto di vista altrettanto importante
Il Partito comunista un partito che ha una dimensione nazionale che fa quasi questo diciamo fatto in tempo a viverlo anch'io diciamo una ideologia del territorio
Cioè non è importante soltanto
Quello che avviene all'interno dei gruppi dirigente molto importante anche qual è la reazione che si viene a determinare a livello territoriale e quali sono le percussioni ripercussioni
Una domanda che ho sentito ripetere anch'io a che cosa ne dicono i compagni che cosa vi dico com'è andata la assemblea dei segretari di sezione
C'è oggi richiameremo indistinte focus group o no ecco come come è andata quella quella fa perché c'è un andate c'è un ritorno non è che il Partito Comunista diciamo ecco ora poi forse sarò smentito aspettava per decidere l'assemblea dei segretari di sezione
Anzi le decisioni erano abbastanza verticistiche però era molto importante capire qual era l'impatto di quella decisione su un territorio su una realtà
Un alterità come dire rispetto alle stabili cimenta ciò che rappresenta lo Stato scuole è una realtà territoriale se ci pensiamo queste suo turno due punti importanti
Canali di linfa per una democrazia
E Giovanni racconta come lui accede a questi due canali in questo senso diciamo io ho avuto in un'altra in un'epoca successiva Giovannino conosciuto mi mi pare all'inizio degli anni due mila quando iniziato a lavorare alla direzione nazionale dei DS però quando lui racconta diciamo l'impatto con
Il partito mi diciamo ha fatto venire in mente i miei primi
Incontri a livello nazionale
Quell'elemento anche di mitizzazione talvolta anche un po'eccessivo dei dei dei dirigenti del nostro partito comunque quell'elemento anche diciamo così di di reverenza nei confronti di gruppo di dirigenti talvolta che ti ho fatto in tempo a Contrada qualcuno
Diciamo così che aveva un curriculum prima
Segnato data dalla liberazione dalla fase dalla guerra addirittura dalla guerra di Spagna insomma una
Emozione anche vorrei dire del di chi è un provinciale accede diciamo a una dimensione
Di cui ha sentito parlare che gli è stata raccontata anche nell'epoca in cui diciamo non c'era solo la tradizione orale o scritta anche nel nell'epoca in cui c'erano i mezzi di comunicazione
E quindi da questo punto di vista o ho letto alcune pagine con una particolare come dire immedesimazione
Ma tornando al ragionamento che facevo rispetto diciamo a questo a questi due viaggi un viaggio diciamo che è il viaggio dell'inclusioni delle masse popolari italiani all'interno della democrazia tanti italiani
E l'altro viaggio che è quello delle inclusioni di quelle che chiameremmo oggi è le aree interne del Paese
In fondo c'è la storia della tenuta democratica
Meno di un pezzo importante perché poi non è che questo ruolo abbiamo svolto soltanto i comunisti avevano svolto anche altre forze politiche lo hanno svolto le forze sindacali era un ambito diciamo più articolato di vita democratica di quello attuale
Certo è che si è
Riflette molto diciamo su
Alla
Crisi della democrazia le difficoltà delle della democrazia che oggi incontra guardandola tutto dal punto di vista del suo funzionamento istituzionale e non degli strumenti attraverso i quali se in qualche modo la democrazia
Si nutre delle spinte delle indicazioni che vengono dalla società
I partiti secondo una celebre definizione sono la democrazia che si fa sono la società che si pasta
Giovanni bene racconta uno spaccato peculiare secondo me molto importante molto interessante
La domanda che noi ci siamo fatti con tante volte con Michele quando riflettevano sul piano Pio la Torre
Forse la domanda che si potrà si si sarà fatto anche Giovanni che poi in fondo mi sono fatto anch'io che ho incontrato l'ultimo pezzo diciamo della storia del Partito comunista il primo delle nuove forze del della delle forze politiche che sono nate POR se un ragazzo oggi incontra una struttura politica qualunque struttura politica trova la stessa diciamo possibilità di utilizzarla come elemento di formazione
Di crescita di riscatto per usare il termine che
La risposta è purtroppo tendenzialmente no
Per ragioni diciamo
E naturalmente che che che che non hanno nulla a che vedere con la nostalgia che hanno molto a che vedere con me su come è cambiata la società su come sono cambiate le organizzazioni politiche sociali ma con effetti che hanno una conseguenza molto evidente sull'impatto sull'assetto democratico
Non solo quel ragazzo diciamo incontra una frustrazione ma la democrazia non saprà mai del contributo che quel ragazzo può dare alla vita democratica
La campagna elettorale francese
Che non si è svolta tendenzialmente sulla guerra
Si è svolta molto su temi che credo tempo massimo centro della nostra attenzione le disuguaglianze la questione dei salari
Si è svolta anche molto su un tema che qualcuno forse a
Ha notato cioè sul fatto la contestazione del fatto che gran parte dei dei gruppi dirigenti della classe dirigente politica del partito venisse tutta dalla stessa scuola
D'Alema
Ma questa grande luogo di selezione delle lettere devo dire diciamo bipartisan nelle quali sono nati i principali esponenti da Segni sono sono formati principali esponenti della sinistra francese negli ultimi decenni e anche prima e della destra
Ora una riflessione così compiuta da noi non c'è perché l'Italia è anche un po'disordinata in questa ma se andassimo a vedere i profili diciamogli andassimo a vedere le biografie delle persone che progressivamente hanno avuto accesso alle classi dirigenti del Paese ci renderemo conto che
Le biografie sono sempre più simili
Che
Il ranger di di luoghi in cui si seleziona la classe dirigente si è progressivamente ristretto
Questo porta anche a una conseguenza che non è soltanto quella diciamo della istruzione
è anche quella della ecco ciambella dicono gli esperti di risorse cioè alla fine trovano dentro queste classi dirigenti persone che attendono a pensarla tutta nello stesso modo e a darsi reciprocamente ragione legittimando sì
E quando diciamo questo non avviene diciamolo il tema è è quello della spesso quello della
A demonizzazione
Che è un infonde un esorcismo contro chi nona le stesse gli stessi antefatti gli stessi percorsi di di inclusione
Insomma nella società cosiddetta aperta bene che si sarebbe dovuta realizzare in verità si sono creati
Circoli molto più chiusi
E in fondo
La storia di Giovanni fonda la storia di una di una cyber si direbbe oggi cioè di una persona che viene da un da un contesto che imprevedibili imprevedibilmente imprevedibilmente mo'portare al cuore delle istituzioni ai luoghi delle decisioni politiche a discutere di come si formano i governi a discutere di come si determinano le svolte
Politiche a vedere da vicino eventi che hanno anche segnato profondamente la storia del nostro Paese come
I governi di centro sinistra tra il novantasei e due mila uno la guerra nel Kosovo eccetera eccetera eccetera potrei ricordare a altri ancora di questi episodi ecco in fondo è un racconto su come funzionava democrazia rispetto sacro democrazia che sta state lapsus freudiano ma non è tanto sporca fra gli atti mai ampolla prosperano perché in fondo lo stesso ragionamento potremmo fare anche per la democrazia cristiana
Su come funzionava la democrazia italiana
E però è anche un racconto che ci fa capire come non funziona e che cosa non funziona più nella democrazia attuale
E come non funziona e che cosa non funziona più
Nel dibattito attuale
Perché
Una delle caratteristiche dei comunisti quell'almeno una delle caratteristiche che che credo ognuno di noi ha potuto misurare che i comunisti
Forse anche con qualche elemento di superbia intellettuale erano sempre convinti di poter convincere gli altri delle loro opinioni
E in questo in questa postura
Appunto si sviluppava quell'idea pedagogica che era rivolta rispetto agli atenei agli aderenti ma anche nei confronti del netto nei confronti degli avversari forse anche per una ragione tattica o forse perché si seguiva l'indicazione di Gramsci di cercare anche l'elemento di verità che c'è nella posizione altrui
Si costruiva il dialogo diciamo un elemento che oggi progressivamente scomparso voi se guardate diciamo così al dibattito politico ha fatto da persone che sostanzialmente non si ascolta
Quindi per persone disabili
Spesso ne abbiamo lamentato il fatto che anche la partecipazione politica fatta di persone che vanno in un posto dicono cosa penso e tornano a casa è esattamente con la stessa idea avevano come sono andati partecipare a quell'assemblea quella discussione
I comunisti no i Comuni stanno quest'idea che alla fine diciamo attraverso un percorso dialettico qualunque passaggio cambiava sempre un po'
Chi partecipava
Che quindi
Quel passaggio aveva un elemento di arricchimento così ci si giusto si giustificava anche un'organizzazione molto
Pesante articolata quasi
Militare diciamo del
Partito perché altrimenti non si capirebbe perché c'era questa ricerca di una la presenza così capillare all'interno di ogni singola realtà la concorrenza con la Chiesa ogni sezione un campani dire se non si fosse stato per l'idea di svolge quella funzione di carattere pedagogico e quindi anche sviluppare quella dialettica a tutti i livelli
Io non credo sinceramente che se non si che se non sito io non credo che esso saranno sufficienti le riforme istituzionali qualunque tipo di riforma istituzionale se non si affronterà anche questo tema cioè di come si ricostruisce ora io non so non credo che nel mondo post fordista dei socio si possa ricostruire il popolo negli stessi termini in cui si è formato con il movimento operaio e contadino a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento ma sicuramente una democrazia non può basarsi su
Monadi
C'è una democrazia non si può fondare su entità che in qualche modo tra loro non comunicanti e senza soggetti che in qualche modo se abbiano la funzione storica di farle comunicare
Pena
Il verticismo populista che all'interlocuzione in
Di un leader con soggetti che in qualche modo hanno vol
L'illusione di dialogare direttamente con quel leader
E quindi di vedere superate qualunque forma di
Costruzione collettiva di di di di di luogo di di costruzione di un punto di vista comune
Insomma per dirla in altre parole la democrazia liberale rischia di essere travolta dall'affermazione di un Inti di un estremismo individualistico Dean matrice liberale
Che si trasforma il narcisismo
Il Partito comunista e concludo per come l'ho conosciuto e per come lo racconta
Giovanni è anche come dire un potente freno un elemento di contenimento alle dinamiche narcisistico
Perché non che non ci fossero diciamo
Però era un'organizzazione un po'come il bar di Umberto Eco no ente dove c'era uno che ti diceva cosa stai dicendo era un'organizzazione nella quale in qualche modo
Veniva temperata la spia la spinta diciamo così solipsistica
Oggi
Questo luogo da alcuni eredi accesissimo tanta freno non l'hanno tenuto Mita ma perché non c'è più un partito ma i fatti dei mica ho detto che non c'erano né in quel partito né cioè in quel partito
Ho convivevano anche personalità che probabilmente non si sopportavano però il punto fondamentale che c'era un'organizzazione e c'era un luogo c'era una religione del confronto e della discussione
Che in qualche modo conteneva questa dinamica
E senza qualche luogo in cui questa dinamica si contiene io temo diciamo così ci sia un indebolimento irreversibile dei processi democratici e in fondo il libro di Giovanni e credo parli anche di questo grazie
Grazie intanto ci ha raggiunto Anna Rossomando vicepresidente del Senato la saluto la ringrazio
Va bene Massimo D'Alema un coprotagonista di questo libro come era prevedibile ne scrivono introduzione di cui non posso non leggere una parte
Fui invitato a una riunione la se non posso fu invitato nella sede la direzione del PC io avevo diciannove anni si trattava del Comitato nazionale del partito per l'università mi persi tra il quarto il quinto piano viaggi o per il corridoio quando voi si parò davanti un uomo quadrato robusto
Non più alto un metro e sessanta che dava la sensazione per la durezza del suo sguardo di essere un blocco di pietra riguardo da capo a piedi Gonare severe indagato dice io mi presentavo secondo la moda giovane del tempo piuttosto disordinato dei vestiti ai capelli più adatta un'assemblea studentesca che Marione del pc gli dissi compagno
Non trovo la riunione sull'università mi guardo
Gli studenti posto
Incalza va in che senso disse nel senso che siete tutte teste di cazzotti
Ora quando ho letto questo per una frazione di secondo immaginato il dialogo con Santilli però era il Sessantotto aveva vent'anni realtà riferimento a un altro personaggio straordinario cioè sembra che santifica D'Alema con D'Alema Kakà Emery chiosa no ma non è stata in realtà venti no il blocco di pietra in questo caso è Stefano Schiapparelli nome di battaglia Willy grande a Broni vitale va partigiano eccetera però D'Alema dice ricordava fisicamente e glielo contestavo bisogna entrare
Mi è venuto in mente effettivamente quando io ho conosciuto santi
Studente liceo scientifico Avezzano compagno di scuola piantò il suo figlio dovevamo dovevamo riunirci e noi insomma è una fase un po'Proto grillina no dobbiamo andare in un luogo neutro riuniamoci a piazza Risorgimento a settembre freddo
Quindi qualcuno diceva riuniamo sciolto le chiavi del partito se non mi fa schifo è la prima volta che entrambe le parti facemmo una degli studenti
Per decidere di occupare o i capelli lunghi ero rappresentante d'istituto e totalmente potrei più cattivi bisogna occupare s'dietro di Messineo Santilli che a un certo punto interviene è sostanzialmente mi dice più o meno la stessa cosa cioè senza testa non mi convinse non mi convinse occupammo lo stesso però quelle stato esattamente il momento in cui ci siamo conosciuti e devo dire che il proposito di pedagogia nella formazione di chi ha attraversato io addirittura differenza di Andrea Orlando proprio davvero l'ultimissima una forma partito strutturata i rimproveri i rimproveri ne ricordo alcuni davvero meravigliosi sono fra le cose più formative
I momenti in cui che vengono raccontati qui di collaborazione con dalle sono tanti
Tra questi novantaquattro dimissioni di Occhetto congresso
Votò D'Alema Veltroni e un dibattito che Giovanni Santini quel momento appunto si schierò con si schierò con D'Alema
Che
Si muovevano intorno cose che sentito di recente più volte D'Alema richiamato cioè le forme della politica di là della Nostalgia che notoriamente patina della memoria quindi non ha ma insomma l'idea di una politica strutturata che sia corpo intermedio mi sembra che siamo ancora lì forse a questo punto anche non solo come tema nazionale ma anche sopra nazionale come contributo ecco della politica organizzata a alla grande spia grande sfide sovrannazionali compreso quello di costruire l'Europa
Presidente
Buonasera grazie grazie di questo opportunità grazie o Giovanni
Che
Diciamo conosco da tanti anni come si evince anche dal dal suo racconto e anche dalla breve presentazione che ne faccio anch'io
E leggendo diciamo il racconto della sua vita mi sembrerebbe di dire potrei dire che l'ho conosciuto da sempre nel senso che l'ho riconosciuto anche in quella parte della sua vita che non abbiamo vissuto insieme perché
Diciamo per molti aspetti le riunioni o insomma somiglia diciamo alla vita che ho vissuto io e tantissimi altri compagni che ho conosciuto
Sì
Noi siamo stati vicini in un momento in una fase
Molto importante della vita politica italiana
E della storia della sinistra
Che comincio
Nel momento in cui noi vivemmo quella transizione drammatica tra il il primo e il secondo perché
Tra le tra le varie smanie che abbiamo di complicarci la vita noi questa svolta da cui doveva nascere la cosa
Che fu un grande dramma collettivo
Anziché levarci il cerotto con uno strappo diciamo cenno levavamo piano piano se facciamo due conga pezzi dedicati a questo tema in modo da prolungare la sofferenza il più possibile
E e noi vivemmo insieme proprio la fase quella lentamente dello strappo diciamo tra un congresso e l'altro
Achille Occhetto quando diventò segretario del partito
Giustamente secondo me come non so se prima o seconda iniziativa una tra le prime ci fu quello di dirmi di andare via da Botteghe Oscure disse questo palazzo sembra così grande ma forse non è abbastanza per stare qui insieme
E mi fece fare un'esperienza indimenticabile direttore de L'Unità
Quindi sono sempre grato
Però poi dopo il primo congresso quando si aprì la fase più drammatica
E quindi c'era bisogno anche di quelli cattivi diciamo
Mi richiamò in servizio effettivo
E mi dette la responsabilità di coordinare l'ufficio di segreteria questa è un'espressione magica che abbia conosciuto il Partito comunista perché l'ufficio di segreteria era il sancta santorum cioè laddove si esercitava il potere vero
E comunque per essere più precisi nel luogo in cui si scaricavano tutte le grane
Tutte le grane possibili immaginabili diciamo ecco
I e quindi bisognava costituire questo ufficio
Per il cui
Per il quale erano necessarie persone fidatissimo e
Questa era un compagno fidato quando si diceva questo si diceva tantissimo
E disposte a farsi un mazzo così cioè la
Dei grandi lavoratori
E infine possibilmente intelligente
Però in definitiva diciamo nella vecchia logica comunista questa apparterà quasi facoltativa distacco ma i pessimisti dunque Falco obbligatori
Ricordo perché
Fu un'indimenticabile amico diciamo assoluta a consigliarmi di io non conoscevo
Da vicino avevo avuto
L'occasione di conoscere il signor Giovanni fu Marcello Stefanini Marcello è stato un compagno meraviglioso dice
Due si erano avvicinati nella mitica sezione agraria
Io non ho mai capito perché diciamo tutte le altre venivano chiamate commissioni di lavoro
Ma quell'agraria si chiamava la sezione agraria aveva qualcosa di di in di terzi internazionalista nella sua nella sua mitica mitizzato sono passati
Nome non si diceva si diceva alla Commissione operaia ma alla sezione agraria non non so perché però questa si diceva così
Marcello è stata una delle vittime di Tangentopoli
Perché anche noi fummo perseguitati contrariamente a quello che la leggenda tramanda e lui ne soffrì moltissimo
E questo accelerò sua malattia alla sua morte prematura e fu assolto dopo postumo a Brescia correnti come è capitato a qualcuno in questo strano paese diciamo nel quale viviamo
E mi disse e mi dissero no io dico bisogno compagno fidato un un lavoratore e lui mi disse sì sì e anche intelligente
Mi aggiunse questi crack attacco di quella intelligenza ecco in questo libro c'è
Diciamo
C'è qualcosa di di interessante del carattere di Giovanni perché dopo quella che si potrebbe definire con il titolo di una bella canzone una vita da mediano diciamo
Lui qui rivendica in alcuni momenti
Cioè una vita di uno che ha avuto un ruolo molto importante ma sempre vissuto con molta discrezione cioè senza mai diciamo presentare assi sul sul palcoscenico
Qui rivendica al alcune cose su fronti cioè alcuni assiste
Che li aveva fatti Lucy ed è vero confesso per la verità
Cioè
Che era stato lui a suggerire che potevamo nominare Rubbia presidente dell'Enea o lui a suggerire che bisognava chiedere Attraverso certo giro di relazioni al papà di dire un attimo fare una certa poi insomma
Diciamo si è levato
Lo sfizio è giustificato a questo punto di raccontare anche qualcosa di quelle cose che devono rimanere normalmente sedici
E senza esagerare
In alcuni di questi racconti un paio in particolare lo ringrazio dice la verità anche su alcuni passaggi della vicenda politica ormai si potrebbe dire della storia nazionale
Che sono passati alle cronache in una versione falsa
E che mi riguardano anche personalmente dice alcuni dei complotti di cui sono stato accusato nel corso della mia vita e che con molta semplicità e con molta onestà intellettuale
E con buona conoscenza dei fatti Giovanni spiega e dimostra che che non è vero diciamo questo anche lo ringrazio per quel tanto spacco
Potrà essere utile anche alla ricostruzione un giorno
Della mia di biografia
Ma
Io credo appunto che in questo libro c'è molto della della sua personalità
Tra la sua storia
Delle sue ragioni di quella
Rapporto con le persone
Che però non fu mai un rapporto di fedeltà ad una persona
Io infatti nella mia presentazione dello lo rigetto rigetto la categoria di dalemiano in definitiva noi venivamo da due da due matrici diverse dentro il Partito Comunista naturale perché come le diversità potevano essere concepito nel Partito comunista io sono sempre stato berlingueriano diciamo e
E Giovanni ha una matrice migliorista diciamo e non è che sia mai corso buon sangue diciamo ecco ci sono stati anzi i momenti in cui ci spesso a quelle ventisette
Io ho avuto mi mi sento responsabile di una cosa che alcuni anni non molti anni fa
Diciamo
Sono stato invitato da Giorgio Napolitano ho incontrato Giorgio Napolitano in un incontro personale e privato
Chi nasceva dal fatto che in occasione dei miei settant'anni ora neo compiuti settantatré quindi non non parlo di moltissimo tempo fa
Lui mi aveva scritto una bella lettera personale lamentando che i nostri rapporti si erano raffreddati diciamo
Io gli ho dato gli ho risposto con una lettera personale dicendo ma caro Giorgio noi non siamo mai andati d'accordo in verità
Diciamo non è un fatto di questo ultimo periodo perché la prima volta che abbiamo litigato era nel mille novecentosessantanove che esattamente
E però abbiamo poi sempre ci siamo rispettati abbiamo lavorato insieme in tanti momenti mi farebbe molto piacere vedere lei mi mi ha invitato
E siamo stanchi dui ore insieme io non ho registrato questa conversazione il che è una cosa dare la testa nel muro perché abbiamo
Conversato di
Settant'anni di storia della sinistra
Per lo meno sessanta sessantacinque cinquanta
Ricostruendo momenti passaggi polemiche e lui era molto cosa molto vivace che ci teneva dica ma quella volta avevo ragione io
E insomma è stata una cosa bellissima di cui gli sarò sempre grato diciamo che purtroppo rimarrà così consegnata alla memoria e non e non trasmissibile quindi
Noi venivamo da da questa storia che ha avuto le sue articolazioni
Nelle forme in cui questo era possibile nel partito comunista dove era proibito il frazioni istmo Paola terribile Jacques
Però ci siamo sentiti vicini politicamente vicini proprio nel momento della transizione
Perché in definitiva quello che ci accomunava era il fatto di essere favorevoli al cambiamento
Ma con l'idea che né il cambiamento c'era un patrimonio di valori che non doveva essere disperso
Io riassumerei così cioè che bisogna cambiare ma c'era qualcosa che bisognava portarsi dietro
Ecco che io una volta ho avuto una polemica del tutto letteraria su su su questo punto con Achille perché Occhetto perché lui aveva citato l'Ulisse di Tennyson una bellissima poesia diciamo
Ulisse il resto però è che parte verso il mondo sconosciuto che fa naufragio a me non mi sembrava un esempio molto incoraggiante diciamo
Egli contrapporsi invece
Diciamo l'eroe virgiliano per eccellenza cioè l'Enea che fugge dalla città in fiamme
Ma si porta dietro il vecchio padre e fonda un nuovo impegno
Mi sembrava più incoraggia tutte diciamo ma soprattutto al Franco lire
Due modi due modi di affrontare il tema del cambiamento
E cioè se nel cambiare bisognava portarsi sulle spalle anche un pezzo del passato oppure no
E
Questo in questo libro sostanzialmente tutto questo io sto lo racconta come esperienza di vita
Ma è per capire quello che cosa ci ha avvicinato in quel momento in poi dopo ha gettato le basi di una collaborazione
Perché è chiaro che io facendo segretario del partito e poi facendo il Presidente del Consiglio le persone che ho portato con me erano le persone di cui
Diciamo sulle quali ritenevo di poter conta perché altrimenti e effettuate in esperienze così difficili così così impegnative così sfidanti
Come quelle che ci è toccato di dire
Ora naturalmente la discussione di questa sera è andata al di là del libro di Di Giovanni ha toccato ne ha toccato toccato significati più profondi è chiaro che qui si racconta
Un modo di essere della democrazia
è stato detto più volte diciamo senza Nostalgia Sanza Nostalgia lasciatemi
Disse essere in dissentire personalmente con nostalgica diciamo e non c'è niente di male diciamo fatto recentemente tutta un dibattito sulla Nostalgia diciamo una ricerca anche uno studio scoperto che c'è un dibattito scientifico molto importante ma che comunque le ricerche più recenti
Attesta ma quella Nostalgia è una risorsa esistenziale positiva aiuta a vivere meglio quindi mi non mi sento in colpa diciamo nutrire questo sentimento ecco non
Non è né è vero porta con sé anche una certa dose di tristezza ma tutto sommato anche il senso di una vita compiuta il senso dello stato delle cose positive nella propria vita e quindi in qualche modo insomma ti ti
TG
Chi sostiene quindi da Nostalgia è un sentimento a mio giudizio da nonna
Però è chiaro Nostalgia non significa avere l'idea balzana che quel mondo possa rinascere diciamo
Anche se io credo
Che sa se io sono ammirato perché ancora il Paese vive in parte di quello parliamoci chiaro del della capacità chi ha avuto la democrazia dei partiti di formare classi dirigenti
Non soltanto classe dirigente dei partiti
Classe dirigente del Paese perché poi diciamo la storia di Giovanni Santi e questa è la storia di uno che nasce come militante funzionale di un partito cioè di una parte
E dopodiché a un certo punto diventa uno funzionario del tutto
Cioè del paese
Detto da persone che si mette al servizio di una comunità impedirà
E questo era stato detto qui anche questo era la forza di quel sistema di essere un sistema di essere una classe dirigente
In cui c'era il il senso della responsabilità verso il tutto
Non c'era soltanto lo spirito di parte no
Nella esperienza nostra di Comunisti italiani rimane per esempio il momento in cui Togliatti a cui sparano non molto lontano da qui
Cade ferito e mentre lo carica non è che diceva indicati dice state calmi
Non perdete la testa
Cioè
Qui non gli hanno sparato no
Sentimenti immediato dovrebbe essere credo che indicate invece dice no calmi state calmi
Ecco questo era l'essere classe dirigente
Cioè avere in mente il destino del Paese
E questo a vari livelli ha formato tante persone
Cioè non si capisce perché un funzionario di un partito della sinistra può diventare mettersi al servizio di occuparsi delle politiche della sicurezza mettersi al servizio di di
Dello Stato o comunque di agenzie di fondazioni che si occupano dei problemi comuni di tutti dal punto di vista dell'interesse generale del
Questo è stato secondo me e rimane qualcosa di estremamente importante
E non lo so e poi c'è un altro aspetto
E cioè il fatto che quei partiti erano delle comunità
Le comunità di persone
In cui i rapporti tra le persone
Non erano rapporti di fedeltà personale
Erano rapporti di lealtà personale ma la fedeltà ad un'idea d'un Progetto ad una visione della società
Cioè c'era qualcosa che stava al di sopra delle relazioni personali e in qualche modo le innervata
Creava il contesto nel quale poi le persone si trovavano insieme
E da questo punto di vista dovuto bellissimo rapporto con Giovanni Santilli ma quando il lo lo ricordo anche quando io me ne andai poi fare per il capogruppo alla Camera
Dopo il secondo congresso la rielezione faticosa di Occhetto eccetera
Lui
Non poteva venire Camera lui lavorò con Occhetto
Non è che c'era come dire
Perché lavoravate per per Progetto per un'idea per una comunità
In cui potevano esserci anche maggiori o minori affinità personali ma poi alla fine prevaleva il senso di appartenenza
Io questo lo dico perché io penso che qualcosa di questo genere bisognerebbe ricostruirlo
Segnerebbe lavorare a ricostruire e delle comunità politiche
Certamente non possiamo avere l'idea che queste comunità politiche possono essere i partiti di massa io sono stato responsabile organizzazione del PC
Prima di fare il direttore dell'Unità e allora s'alza un milione
Settecento mila iscritti seicento mila iscritti sono centro delle dei concetti che non sono ripetibili oggi
Io mi accontenterei di molto meno cioè di ripartire
Da un partito
Sì di quelli che ci credono
Non so quanti potranno essere non voglio fare delle proiezioni non non lo so
Ma di quelli che credono in che cosa
Ne in un determinato leader in una in una certa catena istituzionale per cui c'è un deputato consigliere regionale tre consiglieri comunali che
Ma questo non non è un partito
Solo un comitato elettorale non voglio definire in modo spregiativo diciamo si può creare un agglomerato di comitati elettorali con le copertine
Partito presuppone un orizzonte ideali comune
Noi abbiamo sbagliato noi e non mi mi riferisco la mia generazione
Comma
Quando abbiamo pensato che
Che fossero finiti i partiti ideologici che bisognava creare i partiti programmatici un'espressione
Lasciatemi dire
Priva di senso
Tokyo che Giovanni abbia diritto al programma pausa espletava che come è stato ma cosa aveva il problema drogava SIT si imparava dopo
Sia derivato un idea del futuro ad una visione della società d'un insieme di valori a un orizzonte ideale i partiti sono questo se non c'è questo non c'è un po'
I partiti programmatici se non è il cose che non hanno un senso
Non è vero
Noi abbiamo detto a un certo punto una cosa che sembrava banale ma conteneva una menzogna tragica hai finito il Novecento disse
Certo che era finito il Novecento
Salvo che poi oggi ci troviamo di fronte al nazionalismo le diciannove c'è novecento è tornato
Prepotentemente
E chi chi è forte in questo momento i partiti novecenteschi
Il populismo e nazionalismo
I partiti novecenteschi
Sono in grado di interpretare la crisi di oggi
Molto di più dei partiti posto come Centelles è un paradosso ci vorrebbe molto tempo per approfondire e non ce l'abbiano questo paradosso
Ma se noi non comprendiamo il senso di questo paradosso
E non ci rendiamo conto che noi abbiamo fatto una sorta di disarmo unilaterale
Nel momento in cui invece le persone hanno bisogno non di un riferimento programmatico
Ma di di una speranza di un come dire di una
Di un senso
Di una forza in grado di dare un senso all'impegno civile persino un senso diciamo a ad un impegno di vita
Senta tu non sei in grado di dare senso tu crei un legame fragile
E noi viviamo in tempo di legami fragili ecco
Che i legali fragili determinano una politica debole
Come quella in cui ci troviamo e una democrazia esposto nel prossimo numero in rivista pubblico bellissimo articolo di Nadia Urbinati sulla contaminazione i conti autoritaria delle democrazie
Temo che sia sulla fragile
Andrea Orlando difesi riferire la campagna elettorale francese pensate in Francia
Al primo turno
Il poi grazie ad un Complesso artificio eccetera alla fine Macrone è stato eletto con generale sollievo anche mi diciamo
Però al primo turno ma Kron avuto il consenso di meno di un francese su cinque
Cioè la base di consenso su cui poggia la forza del Presidente della Repubblica francese è un uomo che ha un enorme potere è meno di un cittadino su cinque
Il settanta per cento di quelli che hanno votato hanno votato per partiti che noi considereremmo estremisti
Di destra o di sinistra
Noi noi diciamo correttamente i membri dell'Internazionale socialista conserviamo nelle sono un pericoloso giudice populista di sinistra
Luigi insieme alla candidare Traviata di Verdi e ai tre quattro candidati dell'estrema sinistra che se ne avessero presentati uno sarebbe pronta ballottaggio trotskista eccetera
Hanno preso un po'più del trenta per cento dei voti il partito socialista nostro partito quello della sinistra riformista ha avuto l'uno virgola sette
L'uno Francia sto parlando della Francia l'uno dei grossi
Socialisti e gollisti insieme i due grandi partiti democratici che hanno incardinato la democrazia francese insieme avuto cinquecento euro fine
L'estrema destra
Ha raccolto tutti insieme il trentasette e il trentotto
Cioè sottratti sia una
Poi è chiaro siccome l'azione ma destra estrema sinistra non sono tra di loro compatibili
E poi al ballottaggio vince matrone insomma il sistema è un sistema studiato molto bene quello francese deve garantire la governabilità ma
è difficile dire che quel sistema democratico riflette il Po se in francese fosse votato alla proporzionale la Francia sarebbe finito
Non avrebbero saputo da da dove da dove cominciare diciamo a mettere insieme oppure
Oppure Macron sarebbe stato costretto ad allearsi con la sinistra e questo forse non sarebbe stato male diciamo ma
Questo per dire che
Se non c'è se non è innervata di partiti sindacati associazioni
La democrazia diventa una bolgia
Oppure un corpo come un corpo senza spina dorsale che si affloscia su se stesso
Questo è un grande problema
Questo è un grande problema è un problema diciamo cui
Internet non può essere la risposta ma è solo uno strumento attraverso il quale
Perché no
Si organizza si ascolta anche se diciamo
è talmente deresponsabilizzante come mezzo nella nel suo anonimato diciamo che finisce per eccitare gli istinti peggiori
No
Mentre chi prendeva la parola in un'Assemblea del sindacato del partito
O della o della cooperativa
Aveva il dovere di studiare le cose di prima sentiva una dice sentivo una responsabilità verso gli altri che erano lì
Chi ha si abbandona su sui sociale non non si sente responsabile verso nessuno
E questo eccita gli istinti peggiori rinuncia e noi lo vediamo qualche volta
Insomma io credo che se si deve trarre
Una riflessione per l'oggi per il domani noi dobbiamo cercare soprattutto voi loro quelli che oggi hanno le responsabilità insomma di ricostruire
Una comunità
Che
Possa riconoscersi in un orizzonte ideale condiviso
E che
Perché insomma
A modo suo la destra lo fa
Cioè non è vero che è tutto finito
Però che non c'è più
A modo suo
In un modo che a noi può apparire discutibile la destra lo fa
E lì c'è la ragione della sua forza
Cioè un elemento identitario cui visivo che molto più forti a destra che non la sinistra
A sinistra questo elemento si è smarrito
Anche perché noi abbiamo contribuito a disperderle pensando che fosse un fardello
E invece
Paradossalmente bisognerebbe dire che se uno guarda ai problemi del mondo di oggi crescita della diseguaglianza
Questione del rapporto uomo natura ambientale sono alcuni delle idee fondamentali della sinistra tornò ad essere necessarie
Vorrei dire sostenibili persino necessarie
Ecco doloso se può darsi che tutto questo sia utopistico ma se c'è un insegnamento diciamo che si deve trarre da questi racconti di vita
Lori assumerei nel titolo di un bel libro di Claudio Napoleoni che diceva provate ancora
Provate ancora e lo dico soprattutto alla nuova generazione provati ancora
Provate a correggere
Gli errori
Dei vostri fratelli maggiori tra i quali mi metto anch'io magari recuperando lo slancio ideale dei vostri padri grazie
Giovanni
Una sola curiosità il collegio per il professor Flick dopo
Assai quello fa parte
Delle cose insomma
Non belle diciamo così della politica trattare le persone per quello insomma strapazzare un po'personalità diciamo così è un po'
In quei momenti concitati delle elezioni e un po'cinico però avveniva anche questo siamo e noi
Eravamo costretti a gestire queste fasi corsa vuol fare gol
Boh
Però insomma essere anche
Spietati
D'Alema quando girava per fare la campagna elettorale delle formava
Esordiva inflitti
Sì perché Prodi mi sollecitava Flint che eccetera dice Flick ha fatto il giro d'Italia free
Abbiamo proposto in Lombardia l'abbiamo proposto nell'azione abbiamo proposto in Sicilia due giorni in mezza giornata
Spesso anche qualche ora dopo di Desy ceno ma proponendo in un altro perché non va bene fittizio
E poi invece Flick ha fatto il ministro della giustizia ha fatto bene Stato poi tra l'altro ha fatto una carriera delicato
Sì siamo stati generosi siamo sta
Siamo stati oltre generosi molto generoso
No io insomma non debbo dire niente non è che adesso riaprono la discussione insomma assolutamente io serbo solo con le cose che dovevo dire l'euro scritte
è una testimonianza
Per cui l'ha presa per quello che diciamo testamento assolutamente e non è nemmeno chi adesso
A una certa età volle dare la linea decisa del no
Un racconto
Come ha detto lettera diciamo a un racconto diciamo episodi di fatti intrecciati però una logica ce l'aveva ce l'ha Stone racconta
E a logiche una critica la politica di oggi
In generale al panorama politico
E anche il disamore che c'è diffuso
Della gente verso la politica verso i partiti gradimento è così basso diciamo così
Questo lo testimonia siamo
Io ho voluto dire con questo racconto
Che c'è un modo c'è un altro modo di intendere e di fare la politica
E c'è un altro modo per vivere questa poi
Questo è il
L'insegnamento diciamo che ho voluto dare con questo libro esterno spinte
Poi se of sentito questa sera parole di apprezzamento da parte di personalità che io stimo molto insomma che hanno dato molto a questo Paese
E questo vuol dire che insomma oppure se questo dibattito si allargasse con altri contributi anche di altre diciamo provenienti
Forse questo sarebbe utile
A ricostruire una fisiologia della politica e della democrazia nel nostro Paese
Di cui abbiamo tanto bisogno
Io la chiudo qui
Prima di ringraziando innanzitutto
Gli amici e i compagni
Abruzzesi
Maxi cani
E romani che sono venuti questa sera qui
Due ore di dibattito di riflessione di alto profilo e quindi questo è una cosa che mi fa molto piacere
Ringrazio
Gli amici che son venuti a testimoniare il loro pensiero su questo libro
Lettera un'amica carissima
Massimo D'Alema col quale ha condiviso tanti anni bellissimi di questo diciamo di politica ma soprattutto di servizio a questo Paese
Michele Fina
Segretario regionale
Che
Sta provando a coniugare quello che un po'diceva Massimo il tema dell'innovazione con il tema della costruzione di un radicamento organizzata della società
Andrea Orlando il ministro
Che ho conosciuto
In momenti delicate e difficili del nostro partito insomma
No non c'era prova non si sapeva che finisse facile dovesse farcela
Ha sempre tenuto la barra dritta
è un capo vero diciamo così del partito
Un grande adesso venissero fa molto bene credo che sembra ha imparato anche a usare i social sta sempre sui social di qualsiasi dichiarazione sta sui sociale questo può essere però Andrea a diciamo così ha compreso che stasera ce l'ha testimoniato che bisogna poi costruirlo questo sgomento e credo che nei prossimi mesi da questo punto di vista caro Massimo ci saranno sviluppi che forse vanno nella direzione che tu hai detto lettiga che tu eri auspicato
Un ringraziamento debbo fare al generale Tricarico mio carissimo amico nonché presidente della
Fondazione X a a cui io contribuito a formare fino a fondare a cosa e Longo vengo meno mai a dare una mano per mandare avanti quella questa istituzione diciamo così della Repubblica
In ultimo e non per ultimo al mio carissimo amico
Alessandro De Angelis che ho conosciuto da giovanissimo giornalista Bruzzese che voleva
Voleva venire sul romanici aiutami avvenire su Roma sì va bene sembrava insomma cercato di spendere qualche parola e ho fatto bene perché poi si è dimostrato un giornalista che va oggi per la maggiore
E questo è un prodotto Apruzzese che io rivendico diciamo così come un prodotto spendibile molto di valore diciamo
Per cui grazie a tutti
Voglio
Ringraziare
Mio figlio Antonio che prima di ogni altro mi aspetto spinto a scrivere queste riflessioni e che oggi purtroppo non può non è potuto venire perché malato ha letto diciamo
Ne ha pregato di insomma a portare i suoi saluti io lo faccio molto volentieri
Insieme alla mia famiglia che qui presente mia moglie il due
Due bambine due giorni bambini diciamo sono i nostri gioielli e Cinzia che la allora mi hanno detto ciò io finito grazie vi ringrazio tanto abbiamo fatto una bella sera