Unione forza e libertà! Mazzini 1872-2022

Chiedo scusa Maria Grazia Vitale si può salire sul palco così facciamo la prepariamo per la prima lettura e poi sive ripari Lepore in macchietta
Vitale
Dice
Tra noi facciamo
Sì sì pagavo quando si alza lei viene Maria Grazia i la stessa cosa
Vale per i ragazzi del del liceo classico
Che partita
Cioè per benissimo allora ringrazio prima di tutto i ragazzi che sono che sono presenti
Né questa a questa iniziativa su sono sono Gino Razzano direttore dell'Istituto storico del Risorgimento delegazione beneventana abbiamo riacquistando sono i centocinquanta anni della morte di Giuseppe Mazzini e quindi ci sembrava doveroso festeggiare commemorare quella quest'evento abbiamo preparato una una serie di interventi con i professori che ringrazio e altri che sono presenti in sala
In cui abbiamo voluto far vedere la il rapporto che c'era tra Benevento e quello che era il pensiero risorgimentale in tutta Italia e benché Benevento fosse in grado di pontificia
Ha partecipato a pieno titolo a quello che era il movimento politico dell'epoca che erano le la formazione delle società a partecipare a quel e che era in diciamo inserito voi ci dirà Pinto successivamente in un più largo movimento europeo abbiamo voluto fare questa cosa specialmente con con i ragazzi del liceo per un un motivo semplice
In in un momento in cui molti pensavano che la storia fosse finita nell'ottantanove
Fulham scriveva che la storia era finita perché era finita una certa dialettica
Purtroppo dobbiamo costatare che quella storia perché la storia non è finita anzi è finito un periodo di pace in Europa anche durava da più di settant'anni
E per trovare un altro periodo di pace che durasse settanta anni dobbiamo vedere l'Arco di Traiano che ha appena fuori da questo da questo complesso di Sant'Agostino dell'Università del Sannio di Benevento che ci ospita il
La la la prima la prima parte che è partita dal dalle locandine che abbiamo fatto assieme ai ragazzi del liceo artistico di Benevento in particolare la Quinta cinque
Il professore Biagio Mario
Ma del professore Biagio Mario e degli enti e degli alunni della della quinta C abbiamo selezionato una decina di opere che parteciperanno a un contesto nazionale
In commemorazione di idee centocinquant'anni di Mazzini
In questo contesto queste opere verranno pubblicate sia se un libro è edito dalla Domus mazziniana il parteciperanno anche loro a queste mostre nazionali che si terranno intestando perché quest'anno è un anno come sappiamo tutti ancora vidi pandemia con professore prego ora che il presidente dell'istituto storico di Benevento ci tenevamo a che questo convegno fosse fatto in presenza chiaramente i convegni non è che si organizzano in una settimana ci vuole tempo e labbra da quando l'abbiamo preparato stavamo ancora in piena pandemia ma abbiamo scommesso che prima o poi sarebbe finita
Giustamente volevo possono anche dire una cosa ai ragazzi
Come come centocinquanta anni fa durante di il periodo del Risorgimento vi era questo movimento europeo Tuturano ci troviamo in uno scenario europeo in cui diciamo faccio mie le le parole del Presidente della Repubblica ma anche di una delegata della del comune di buccia in in Ucraina una mattina mi sono svegliato io ho trovato l'invasore che la il testo di Bella ciao ma è anche la stessa situazione in cui si sono trovati gli ucraini per cui le chiedo abbiamo abbiamo qui la a oltre ad avere in Italia una folta presenza di ucraini ai quali va alla alla nostra la nostra solidarietà abbiamo anche la la presenza di una rappresentante della comunità ucraina a Benevento che ero presente che in Italia ne abbiamo accolti più di cento mila i profughi ucraini e devo dire la verità la l'accoglienza degli italiani sempre spettacolare
Per qualche giorno fa ho visto che trasmettono sui canali nazionali della RAI di cartoni animati in un trenino
Con con collaudi ora in Ucraina quindi diciamo a questo testimone alla sensibilità degli italiani
Prima di dare il la parola e per i saluti istituzionali verso quale la Provincia lo leggo dopo
Dare la parola Tatiana per un momento diciamo di solidarietà con con il popolo ucraino limitati
Buongiorno a tutti
Ringrazio organizzatori allora perché sta opportunità di dare alla musica anche piccolo spazio a questa situazione stiamo chiudendo tutti il mio popolo in trincea occupiamo le spalle
E chiedo un minuto di silenzio in piedi
Grazie
Non sarò molto lunga qualcuno mi conosce sono beneventana indica Duzioni da vent'anni da un topo ventiquattro febbraio sto facendo anche volontari qualcuno Gianni conosce forse e oggi allora in questo contesto a ho voluto ho preferito di condividere con voi un piccolo brano sonoro purché anche sono anche cantante promuovo canto beneventano patrimonio sonoro nella vostra terra però oggi canterò in ucraino e una canzone che parlerà userà un verbo risorgere una canzone che è diventata virale grazie a un artista ucraino è più tornato dalla tournée in America per cantare questa inno alla resistenza
Nella piazza vuota di chi e parla di una pianta di un albero è un un albero che simbolo di pace e antico simbolo di pace ucraina di Bournemouth
Non lo so se conosciuta frutti rossi e io se posso leggo breve in traduzione e poi
Insieme a mancare riusciamo anche dare nausea
Nel prato il labour non rosso siti no
E accaduto qualcosa alla nostra gloriosa Ucraina e alzeremo quello rosso di turno ed risorgerà la nostra gloriosa Ucraina non piegarsi Liburno ai fiori bianchi
Non preoccuparti glorioso Ucraina ai buona stirpe e alzeremo quello rosso vi Borno il risorgerà la nostra gloriosa Ucraina
Mi aiuterete
Noi più si sceglie il monarca di un po'lui si dà c'erano Maurice rossa Sellaronda Ucraina sa procedure ma sia
A un mese luglio un cero loro carrello quindi mo'ma ammenda a sussurrò voterei no vero messe avremo ho Julius Michel monaca ben otto vera nessuna signor noi seduta Shas no no Ucraina non sulle rimanesse a a omento volubili un cervo locale quindi in me mo'
La a sosta no no Pirelli leggi
Queste Memmo
Io darei la parola rettore per i saluti vorrei ringraziare anche radio radicale che sta trasmettendo indiretta questa questa iniziativa la trasmette in diretta sulla sua pagina
Radio radicale punto it e quindi volendo vi potreste anche collegate triste anche condividere la diretta do la parola alla rettore professore campo farà
Grazie Gino difficile prendere la parola dopo momento così il coinvolgente buongiorno benvenuti a tutti per me è veramente un grande piacere darvi benvenuti qui oggi presso convegno l'abbiamo rincorso perché abbiamo voluto che fosse dal vivo abbia voluto diciamo bucare gli schermi nel senso letterale della parola incontrarci perché noi come università potuti quanti noi crediamo che il valore dello stare insieme dell'essere comunità si appartente bande di processi di formazione si cresce insieme si cresce condividendo in momenti come questi fanno parte di questo processo
Di crescita
E sono diciamo contento di parlare di Mazzini a centocinquanta anni dalla siamo in questa occasione di ricorrenza
Ricorrenza che diciamocelo forse sta andando un po'sottotono rispetto a quello che ci aspettavamo tutti quanti perché il convitto prima e la guerra d'o va in qualche modo stanno facendo passare in secondo piano un appuntamento che pure un appuntamento importantissimo
E poi forse c'è un altro elemento attingo ai miei ricordi di liceo in fondo Mazzini per noi italiani non è mai stato un personaggio particolarmente culla particolarmente coinvolgente un po'forse schiacciato da un lato dalla Conte di Cavour il grande stratega il politico il tessitore diciamo delle trame dall'altra parte dall'eroe avventurosa Garibaldi insomma quindi questa figura che a circa sembra un suo percorso di originalità nelle cose che ha detto e che ha fatto alla fine finisce con essere o meno coinvolgente di quando probabilmente invece la sua opera e la sua testimonianza medita
E poi diciamocelo a renderlo poco cool ci sono anche alcune scelte peculiari li ha fatti perché uno che essi mette a scrivere un saggio sui doveri dell'uomo e già il titolo allontana un saggio sui doveri dell'uomo diciamo non è un titolo proprio proprio accattivante ci tornerò eppure è una persona diciamo è una figura che ha un ruolo chiave è uno spartiacque insomma tutti quanti noi sappiamo il ruolo che ha avuto e le grandi sconfitte che accumulati ma CIPE citare una per tutto il ruolo che ha avuto nella Repubblica romana dell'esperienza del quarantanove
Sapete erano in tre che hanno in qualche modo governato quell'esperienza però le testimonianze ci dicono che la Costituzione della Repubblica fu in larga misura il risultato del suo pensiero bagordi anche dagli storici di correggermi se dico qualcosa di di errato è ad Adelio proprio in vista di questo appuntamento sono andato a a ripescare la quella Costituzione
E penso che sia di una modernità straordinaria mi sono appuntato alcune alcuni passaggi
Allora nella costituzione del quarantanove c'è scritto dalla credenza religiosa non dipende l'esercizio dei diritti civili e politici
Questo succedeva nel mille ottocento
Quarantanove
La pena di morte la confisca sono proscritti
Che io sappia ancora una volta correggetemi se dico qualcosa di inesatto fossero delle costituzioni che mette in Costituzione l'abolizione della pena di morte
Il domicilio è sacro
Non è permesso entrarvi che nei casi e nei modi determinati dalla legge
La manifestazione del pensiero è libera l'insegnamento e libera l'associazione senza armi e a scopo di delitto e libera sono sempre passaggi della costituzione nessuno può essere costretto a perdere la proprietà delle cose se non per causa pubblica previa giusta indennità
E io penso che per trovare diciamo elementi di tale modernità pace abbiamo messo un altro segnala perché queste sono cose che abbiamo rivisto della nostra penisola
Nel quarantotto ore bel po'di tempo un bel po'di tempo un bel po'di tempo quindi questo dà un'idea della modernità e dell'attualità del pensiero di Mazzini e e poi aveva un'altra cosa che gli ha colpito sin dai tempi in cui ero studente al liceo
Mazzini e l'uomo delle dei sentieri stretti l'uomo del pensiero originale in un momento nel quale diciamo tutti quanti noi abbiamo studiato le pagine di storia di quegli anni diciamo le passioni erano forti Savoldi no o di là
In maniera netta
Mezzi dell'uomo che ha non ha mai abbracciato il socialismo
E e pitture ha avuto una grande attenzione ai temi che erano propri del socialismo e nello stesso tempo ha costantemente criticato il liberalismo così come si stava configurando cioè come diciamo in qualche modo mercantilismo che va al di là dei bisogni degli individui delle texture c'è una frase che ancora una volta mi sono appuntato
Che probabilmente almeno a mio avviso descrive fondiamo in maniera perfetta questo suo ricerca di un percorso originale e cioè la libertà di concorrere per chi nulla possiede
Per Kimi mancando di educazione di mezzi e di tempo non può esercitare i diritti
è una menzogna e quindi in un momento di grandi passioni e quindi diamo della necessità di schierarsi Luís trova un percorso originale
Ecco io il mio doveva essere denso a lutto quindi non voglio rubare tempo ai relatori però un attimo fa citavo il passaggio sui sui doveri dell'uomo e chi pensa che oggi non farebbe male tornare al rileggerlo
Perché perché dopo di Dupuis diciamo il pensiero si è focalizzato principalmente sui diritti dell'uomo coso ovviamente
Sacrosanta
Dimenticando che diritti e doveri in realtà sono due cose che si bilanciano
E essi questo non succede troppo spesso la focalizzazione sui diritti finisce con il colorarsi di un individualismo invece il lavoro l'attenzione e la riflessione la cui Mazzini ci richiamo sui doveri dell'uomo
E probabilmente la garanzia che nel rispetto dei doveri si trova l'equilibrio fra diritti diversi che mai come oggi ne sappiamo che cercare continuamente l'equilibrio fra i diritti e la chiave per costruire un mondo migliore con un mondo di pace
Per cui io ringrazio Gino per aver organizzato questo momento di riflessione ringrazio i relatori ringrazio soprattutto voi ragazzi deve essere venuti così tanti con entusiasmo sono sicuro che farà una mattinata stimolante
Che costruttiva buon lavoro
Ciò la
Per l'eccessiva Banana ebraica i diciamo iniziano alla lettura dei brani mazziniani a cura dei ragazzi del
Del Giannone di di Benevento e del Liceo Virgilio di San Giorgio del Sannio
Per cui non so se
L'ho detto prima ma di diciamo le gli elaborati artistici sono a cura della quinta C di la la locandina che abbiamo usato come
Sfondo per tutte le nostre iniziative quella realizzata da Rebecca San G. Dario
Che la vera
La nostra non era impresa di semplice reazione stimata di inferno permuta nata ad alleviare il dolore
Nino intendevamo alla libertà come infine la come a mezzo per poter raggiungere un fine più positivo è più alto
Avevamo scritto unità repubblicana sulla nostra bandiera vogliamo fondare una nazione creare un popolo
Presente per uomini che saranno proposte intenta sì basta una disfatta
Non era appunto parte dell'opera educatrice quella di insegnare ai nostri imperturbabilità degli eventi avversi
Potevamo insegnarla senza darne l'esempio noi
E non avrebbe la nostra dedicazione somministrato un argomento a quanti ritenevano impossibile L'Unità
Il guasto radicale in Italia sa che la condannava l'impotenza era visibilmente non una mancanza di desiderio
Non è diffidenza delle proprie forze una tendenza è facile sconfortanti non difetta di quella costanza senza la quale nessuna virtù può fruttare
Una squilibrio fatale tra il pensiero e l'azione l'insegnamento morale che doveva porre rimedio a quel guasto non era possibile in Italia sette flagello persecutore delle polizia per via di scritti e discorsi su larga scala in proporzioni eguaglia il bisogno era necessario la Polstrada evidente un nucleo di uomini italiani farti di Costanza
Inaccessibile lo sconforto i quali si mostrassero in nome di un'idea capaci di affrontare questo resa della fede persecuzioni sconfitte cadenti un giorno i sergenti di troppo
E presti sempre a combattere credenti Sempre senza calcola di tempo di circostanze nella vittoria finale
Se la sera non senta Marelli giovane di patria e le sette passeremo riveste la violenza le religioni non mai
Darei la parola alla all'assessore alla cultura del Comune di Benevento Antonella Tartaglia pulcino il sindaco Perin gli impedimenti non è potuto essere presente
Buongiorno buongiorno e grazie a tutti voi porto il saluto del sindaco della città di Benevento Mario Clemente Mastella e ho l'onore e il piacere di essere qui
Dove mi trovo a casa perché l'università
è anche la mia e la nostra casa e tra amici e consentitemi immediatamente di ringraziare i due amici ai quali dobbiamo tra l'altro questa importante iniziativa di memoria costruttiva
E educativa ter evocare alcuni dei valori mazziniani oggi vivi più che mai
Il direttore due istituto che oggi si ospita tutti
Vede nella
Delegazione del Sannio
Ho un'importante conquista per la nostra terra
Direttore dell'Istituto storico del Risorgimento delegazione sannita Luigi Razzano mi permetto di dire amico caro
Ed anche motore attivo determinato testardo convinto che ha voluto perseguire questo obiettivo del quale parlavo un po'di tempo fa e lo ha realizzato ben oltre ogni rosea aspettativa
E l'amico caro fraterno che collega autorevole Gaetano Pecora presidente
Bisogna
Nostro istituto delegazione sannita e
Grande maestro di molti nostri studenti che vedono nella Storia delle dottrine politiche un viatico culturale ed educativo verso la libertà
E due schieramenti e due riflessioni su questa giornata
Le celebrazioni gli anniversari il tempo che trascorre sono per noi un invito a riflettere sulla caducità dell'esistenza
E sulla immortalità dei valori che ciascuna persona umana nel suo impegno quotidiano
Didattico lavorativo politico
E di qualsiasi altra natura il primo il vostro quello nello studio che il dovere più alto che si ha verso se stessi innanzitutto prima che verso la comunità di appartenenza
Ci ricordano che
L'anniversario la celebrazione il momento di memoria non sono mai fini a se stessi ma sono un momento di crescita per far sì che il sacrificio di quelle vite
E di quelle militanze attive all'interno di contesti difficili che oggi evochiamo per altre ragioni sotto gli occhi di tutti
Rappresentano una pietra miliare nella costruzione del progresso
Giuseppe Mazzini io amo ricordarlo nelle mie memorie di ragazza quando lo studiai per la prima volta nella formazione scolastica e devo dire che mi ispira molta simpatia per la sua figura raffinata
E il suo laico rispetto anche delle religioni civili
Il pluralismo un insieme di apertura i valori che noi figli della Costituzione repubblicana del mille novecentoquarantotto siamo abituati a dare che scontato per lui fu una conquista da propugnare
Passando al di sopra di tutta una serie di limitazioni del tempo e la nozione di patria correlata a quella di universalità attraverso il volano dell'umanità
E qui il messaggio che oggi grida più che mai in un momento nel quale
Le nazioni sonora mai un dato apparentemente acquisito ma grida la centralità dell'identità dei popoli e da questo punto di vista le parole che
Sono
Richiamati qui in questo volantino che anche la brochure la di questo incontro che noi ci auguriamo soprattutto per il coinvolgimento delle scuole che hanno ogni sei stato grande sensibilità sia nel corpo docente sia soprattutto nella vitalità degli studenti che popolano questo bell'auditorium
Queste parole devono vivere in voi nella vostra memoria ma nel vostro impegno Unione forza e libertà tenendo conto che con Mazzini con il suo pensiero emerge quello che poi è stato l'elemento centrali che noi giuristi amiamo ricordare della conquista autentica e non meramente promessa della Costituzione repubblicana del mille novecentoquarantotto a poco meno di un secolo da quella conquista tanto desiderata e attesa vale a dire la libertà per mezzo dello Stato quando l'istituzione non è fine
Ma in mezzo per realizzare i valori alti dell'individuo e della comunità coniugando lì attraverso il collante il volano dell'umanità nel suo significato universale
Allora l'istituzione avrà svolto il suo ruolo di servizio autentico e con questo
Io vi invito ragazzi asservire voi stessi il prossimo oggi nel formarmi una cultura che volano di indipendenza di libertà e dissi di poi un domani nella vostra attività professionale Schiatti liberi guardando alla libertà come mezzo di sviluppo della persona umana e di tutta l'umanità
Grazie e buon lavoro
Grazie all'assessore chiederete di salire sul palco o Peluso Martina del Virgilio
Nel frattempo ci sono giunti i saluti del presidente della Provincia
Che vi leggo mi scuso per la mia assenza e per l'involontaria mancanza di riguardo ma improvvise sopraggiunti impegni di natura istituzionale afferenti peraltro la problematica dell'istruzione scolastica nelle aree interne
Mi impediscono di essere presenti e di portare il saluto della Provincia l'importante iniziativa
So che sono coinvolti in questa giornata dedicata Mazzini al Risorgimento insigni studiosi e la stessa Università degli studi del Sannio si relazionano con lo studente dei licei classici di Digilio e Giannone si tratta ha omesso il liceo artistico si tratta dunque di un approccio di particolare interesse il rilievo del quale va dato merito all'EIRE promotori tutti auguro il miglior successo a questa giornata di studi cordiali saluti Nino Lombardi
Martino
Infatti i primi doveri Zona verso l'umanità
Abiti da veri di cittadini di figli disposizioni di padri
Dorelli stantio in Gerardini Maccia passanti inviolabili quei doveri è la missione a il dovere che la vostra natura due minimi comanda siete padri educare uomini al culto e allo sviluppo della legge di Dio siete cittadini ariete una patria per potere facilmente in una sfera limitata col concorso di gente già stretta voi Pier lingua
Per tendenze per abitudini operare a beneficio degli uomini quanti sono e saranno sacche Marqués testi operare per tutti voi soli e di quelli nell'immenso numero dei vostri simili
Quel che gli insegnano morale
Limitando l'allocazione dei vostri idoli ieri alla famiglia quali la patria vi insegnano più o meno ristretto l'egoismo che e di conducono al male pieni gli altri e per voi i medesimi
Patria famiglia solo come Idris circoli segnati rientra in circolo maggiore che li contiene come i tre gradini della Scala senza i quali non potresti serie pilastro piatto ma sui quali non è permessa restarvi
Siete uomini cioè creature a geni voli sassi voli e capaci per mezzo unicamente delle associazioni d'un progresso a cui nessuno qua segnali limiti e questo è quel tanto che oggi sappiamo da leggi di vita data all'umanità
Voi dunque o fratelli per da dire e per utile vostro non dimenticherei che mai che Plinio vostri doveri sarò verso l'umanità
In qualunque terra questi ATER dopo Bonomo combatte PIL diritto per il giusto pel vero ivi è un vostro fratello
Dopo quello ma soffre tormentato dall'errore dall'ingestibili sia dalla tirannide atti ivi da un vostro fratello liberisti chiari siamo tutti fratelli
Pur do
Do la parola al primo relatore il professore Carmine Pinto dell'università di Salerno
Il quale
Sì illustrerà la persuase
Buongiorno a tutti ovviamente grazie per l'invito a questo incontro
Il mio dovere innanzitutto salutare tutte le istituzioni a partire dal dal carissimo amico vetture ovviamente rappresentante del del comune delle scuole che partecipano a questo incontro
Un ingaggio vento molto particolare tutti l'hanno fatto perché è evidente che un motore di attività culturale e civile
E non sono cioè a Gigi Razzano per tutto quello che ha promosso io stesso sono stato coinvolto in tante tante di quelle iniziative anche ieri che testimoniano quello che rappresenta il suo impegno
Di questo era il primo dovere secondo dovere forse ancora più pesante non vedo la la persona che ha cantato
Quella bellissima interpretazione
Però è evidente che al di là di tante cose che a volte ascoltiamo soprattutto sui tal cosa sui talk show sui soci al e che riguardano la crisi ucraina qualsiasi persona che ha a cuore i valori della nostra democrazia e di quella europea e di quella più antica sa che come sta facendo del resto benissimo il nostro Paese il nostro governo
Il nostro noi siamo ecco citando quello che ha letto l'ultima studentesse il dovere noi siamo a fianco della nazione ucraina terza cosa questo è un dovere del tutto personale e quello di obbedire citando Garibaldi nella terza guerra di indipendenza quello che mi ha chiesto l'avvocato Razzano e cioè di non superare i quindici minuti mi estro dodici o tredici nel in in questo intervento
E siccome devo obbedire hanno spazio temporale che mi è stato dato vi vi propongo una interpretazione gli studenti sanno che quando si costruisce una un ragionamento per un articolo per un libro o nel caso dei ragazzi che sono quindi una lezione io lo spazio del tempo
Per
Magari proporre un argomento può muovere tanti a secondo della della della del crono programma cioè delle ore che si usano può muovere tanti concetti a me restano dodici minuti io vi propongo una sola interpretazione che parte da questo titolo Mazzini Pisacane la spedizione disabile
La spedizione di sapete cosa è stato ormai un episodio dimenticato o comunque lontano della storia del Mezzogiorno del resto
Quando la quando l'Assessore faceva riferimento alle celebrazioni era perfettamente consapevole che mano mano che i processi storici continuano questi fatti sono molto distanti da lui e questo è un dato ce ne parliamo di una storia che è lontana
Che è molto lontana per fare un solo esempio dalla vicenda della costruzione dello Stato nazionale poi dal suo epilogo che vide tra le altre cose la morte di protagonisti come Mazzini
Ci separano la costruzione della nazione durante lo Stato liberale la Grande Guerra il fascismo la seconda guerra mondiale la fondazione della Repubblica le diverse epoche della storia repubblicana il miracolo economico la crisi degli anni settanta
La distruzione estrapoli giocando argento della Seconda Repubblica e poi la legislatura del due mila e diciotto pensate quante cose
Ci separano da questa storia e davvero lontana e quindi io non sono pure essendo di mestiere storico uno che si scandalizza quando le cose vengono superate ed altri processi da altre domande storiche in credo che ne viviamo un'epoca senza memoria storica anzi ritengo che mai come negli ultimi vent'anni il rapporto con il passato nel mondo e anche in Italia e anche nel Mezzogiorno è diventato talmente imponente da essere addirittura opposto a volte quasi eccessivo
Pertanto la la la premessa del mio ragionamento è questo noi stiamo parlando di un'epoca che molto lontana da noi
Io utilizzo come prospettive interpretativa di una breve riflessione un episodio del tutto minore in quest'epoca molto lontana Danovi eppure il fatto che noi siamo qui ha una ragione che spiega perché noi stiamo ricordando un personaggio e soprattutto il processo storico una volta che si sarebbe detta la sua epoca
E non facciamo altre cose ed è questo il primo elemento che propongo soprattutto gli studenti che siamo qui stiamo ricordando questo personaggio e la sua epoca perché si tratta di uno dei momenti più potenti della nostra storia
E la sua potenza e tale che il modo con cui parliamo la cornice mentale in cui inseriamo i nostri riferimenti a partire dei documenti che abbiamo intascano la carta d'identità
La patente che la per chi di voi la presa già molti avranno probabilmente la tessera sanitaria si inseriscono in questo cornice cioè quello che noi spesso pensiamo il modo con cui parliamo i nomi delle strade basta girare
Per buona parte di Benevento o dei paesi vicini e tante altre cose
Ancora oggi anche se non ne siamo consapevoli
Ci riportano o un momento potentissimo della nostra storia che quella in cui alcuni attori sono saliti su un palcoscenico sono simili a questo ma era un palcoscenico della storia
Non era un palcoscenico di un convento trasformato o di una chiesa di un convento trasformato in Auditorium e hanno determinato qualcosa di così potente così forte che segna ancora oggi la nostra storia
Per chiudere il tema di cui noi ragioniamo cioè il il modo con cui un una personalità molto controversa complicata
Caratterialmente non appassionante con cui probabilmente una ma non avremmo avuto piacere ad andare a mangiare una pizza la sera dal punto di vista magari di linguaggio dello entusiasmano uno esce la sera con in genere con con con chi gli piace stare insieme
Allora poter segnare la storia d'Italia
Quindi il primo elemento che vi propongo come riflessione non tutte le storie sono uguali
Non tutte le storie sopravvivano
Non tutte le storie vengono ricordate non tutti gli uomini sopravvivono a se stessi cioè sopravvivono alla morte
Il primo elemento che ci consente di stare qui in questo bel lire questo bel bel posto in questo bell'incontro e che questo personaggio e la sua epoca
Sono stati così potenti da sopravvivere alla morte ed esistere ancora oggi a prescindere dei termini e dalle riflessioni storiche storiografiche che io e soprattutto i colleghi vi proporremo era vi proporranno
Due perché la spedizione di sale la specializzato in realtà fu l'episodio del tutto migliore nella storia della costruzione dello Stato nazionale per capirci
Durò meno di una settimana di fatto fu quella che sancì non insuccesso ma alla fine di Mazzini
Mazzini chi era la la rete per la verità il retto bene ma lo utilizzo così per fare una una
Un'introduzione dell'attore che sale sul palcoscenico Mazzini come avete band di fibra sto le vostre letture per dirlo quegli accenni molto belli che ha fatto il rettore Mazzini era una personalità carattere mente molto forte aggressiva potente intellettualmente molto aggressiva molto potente cioè aveva molte idee molti pensieri non sempre sistematici ma molto potenti il fatto di avere idee potenti non significa non è scontato
Che coincida con idee sistematica questo vale a tutti i livelli anche la pubblica amministrazione non solo intellettuale
E questo determinò che per la sua la combinazione tra la sua forza di volontà cioè voglio arrivare per forza dove voglio arrivare il suo pensiero a dire delle idee potenti nel diciannovesimo secolo il repubblicanesimo cioè la sostituzione del potere dei sovrani col potere degli uomini
Era una delle idee più potenti del resto la fondazione degli Stati Uniti d'America dalla fine del Settecento lo testimonia che sogna la potenza di quest'idea
Però non ne aveva un uomo
Capace di costruire quello che è fondamentale nella vita politica che il consenso ancora oggi non esiste atti attore che posso vincere un'elezione che si tratti di fare il sindaco o di fare il rettore o di dirigere una classe al liceo
Se è una consenso non vince
Quindi Mazzini era un personaggio che interpretava un'idea politica potente la Repubblica che aveva la forza di volontà per battersi per una idea che riteneva potente la Repubblica ma non era un leader capace di aggregare anche per le condizioni della storia
Tale forse così grandi da determinare il successo della propria idea
Il momento più importante della sua storia era stato il mille ottocentoquarantotto quanto era riuscito a essere anche se per un breve periodo protagonista di un palcoscenico e della storia della Repubblica romana
Dopodiché era diventato leader di un partito di partito oggi lo chiamiamo Partito repubblicano all'epoca non si chiamava così ma insomma
Non mi rimane molto tempo per continuare questa questa riflessione con voi era diventato di un leader e che per comodità oggi chiameremmo adesso stamattina il Partito repubblicano
Ma in realtà era il leader di qualcosa che chi fa politica magari li conosce meglio di una corrente
Cioè la rivoluzione italiana venne fatto da un grande partito liberale
Di cui tra l'altro immagino se ne parla da dopo
Vi è una tradizione lunghissime di grande fascino qui a Benevento
Questo partito liberale si formò con le grandi rivoluzioni della fine del Settecento e di fatto ha governato l'Italia fino all'immediato dopoguerra cioè dopo la prima guerra mondiale in sostanza che cosa che era Mazzini da questo punto di vista uno il capo di una corrente
Utilizzo anche in questo caso una parola moderna non la non sarebbe stata utilizzata all'epoca il capo di una corrente di questo grande partito liberale
Che per un secolo adduttori minato la politica italiana nella prima metà dell'Ottocento quanta forza di opposizione
Nella seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento come il partito che ha costruito l'Italia
E poi sopravvissuto fino anche se in forme molto minoritarie fino alla seconda guerra dopo la dalla seconda guerra mondiale fino alla alla fine della Prima Repubblica quindi Mazzini esce un uomo che interpretava un'idea potente senza un pensiero sistematico ed era il capo di una corrente di minoranza
Di questo grande partito repubblicano che noi per comodità chiamiamo per liberare chiedo scusa che era un partito a larghissima maggioranza monarchico
Al cui interno la corrente che lo dicono che lui capitanata era repubblicana il momento di grande successo di questa corrente guidato da Mazzini e il mille ottocentoquarantotto perché alcuni pezzetti della rivoluzione che c'è in Italia tra cui Roma quindi un valore simbolico immenso questo partito repubblicano il protagonista e nel caso di Roma
Per qualche mese per circa sei mesi anche Pazzini è protagonista addirittura della fondazione di una repubblica in quella che da quindici o sedici secoli era la città dei papi
Che cosa rappresenta dopo di che il mille ottocentoquarantotto finisce nel quarantanove la rivoluzione italiana nelle viene largamente sconfitta
Mazzini e il Partito repubblicano sono sconfitti
E il Partito liberale italiano si convince in maniera definitiva perché per costruire l'Italia ci vuole un'alleanza tra la libertà e la tradizione
La libertà e il costituzionalismo cioè l'idea che il potere vada organizzato attraverso la costituzione e questo crea una grande alleanza tra i liberali napoletani siciliani torinesi toscani emiliani e così via
E la tradizione che la monarchia
L'unica monarchia disponibile
E quella sabauda disponibile perché costituzionale cioè accetta di dividere il potere e di riconoscere la libertà e quindi concludo la seconda riflessione Mazzini si trova a essere capo di una corrente di minoranza
Quindi di una piccola corrente di minoranza
All'interno di un grande partito liberale che si è convinto dalla Sicilia alle Alpi che per fare una nazione europea
Ci vuole un'alleanza tra rivoluzione e tradizione
La rivoluzione il liberalismo il costituzionalismo la tradizione e la monarchia punto che cosa c'entra in questa storia la spedizione ISAF la spezzoni Sapri e la fine del la sconfitta definitiva del progetto di Mazzini
Ma è anche la vittoria della rivoluzione meridionale vi spiego queste ultime due linee interpretative e concludo perché la squadra sconfitta definitiva della della rivoluzione di Mazzi
Mazzini dopo il mille novantotto ottocentoquarantanove mantenne in piedi questo suo partito repubblicano
E si convinse che essendo stata la rivoluzione sconfitta a Roma e a Venezia
Bisognava ritentare la rivoluzione in un'aria d'Italia il Mezzogiorno
Dove si storicamente la rivoluzione si era riproposta ciclicamente per più di mezzo secolo
Perché nel Mezzogiorno c'erano state tre grandi rivoluzioni
Una addirittura di tipo repubblicano nel mille settecentonovantanove
E due di tipo liberale ma con una corrente repubblicana nel mille ottocentoventi e nel mille ottocentoquarantotto che avevano convinto l'Italia e l'Europa
Che la rivoluzione si poteva fare dal Mezzogiorno
E quindi Mazzini si convinse
Che
Non lei proponendo il suo progetto nel Mezzogiorno non solo avrebbe potuto fare la la rivoluzione ma addirittura si sarebbe potuto fondato la e trovò un alleato un interlocutore che era napoletano che a differenza sua era socialista Carlo Pisacane
O per lo meno si autodefiniva tale poi utilizzare queste parole in questa epoca non è semplice tot così si definiva e quindi rispondeva anche ha un problema che però non è di questa discussione non possiamo far abbiamo certo il tempo di far capo settore
E con questo socialista che si chiamava Carlo Pisacane si convinsero di tentare una rivoluzione del sotto questa fu la spedizione di Sacchi
L'idea di tentare una rivoluzione e di fare l'Italia dal Mezzogiorno
E di farla non con un progetto che era quello che provo voleva la maggioranza liberale cioè di tipo monarca costituzionale
Ma di farla con un Progetto repubblicano che nella interpretazione di Pisacane che scrisse poi un celebre testamento politico che lascia una giornalista ingressi chiamava Jessie White Mario prima di partire addirittura con un colore socialista
Ovviamente la spedizione si trasformò rapidamente in un disastro oggi lo definiremmo un disastro tattico operativo e strategico mutuando sempre parole moderna
La la la spedizione partì alla fine di giugno da Genova sbarco nel Cilento
Hassan altri alla fine di giugno del mille ottocentocinquantasette l'Intelligence borbonica aveva ampiamente infiltrato l'organizzazione mazziniana sia in Italia sia Genova che nel Mezzogiorno e quindi le forze di sicurezza borboniche
Nel giro di cinque giorni eliminarlo che annientarono la spedizione disastri
Pisacane anche fu ucciso si suicidò questo non si è mai saputo
Anche molti dei suoi furono uccisi altri furono arrestati e furono poi celebrati in un processo che si tenne a Salerno che fu molto famoso perché fu probabilmente il primo processo della storia risorgimentale questo
Che fu seguito da corrispondenti internazionali perché era stato portato il telegrafo a Salerno da poco tempo e quindi addirittura giornali tipo il Times poterono fare quello che fino a quel momento era impossibile cioè mandare telegrammi e Farias
Questa spedizione quindi fu un piccolo episodio
Che però determinò due conseguenze fondamentali uno la sconfitta definitiva di Max mi Mazzini come sempre succede in politica quando perdi o i tuoi amici che abbandonano
O i tuoi nemici si levano lo sfizio per esempio più quello che era a livello internazionale il principale nemico di Mazzini si chiamava Carlo marcarli Max Carlo Marx
Scrisse un articolo in cui definiva spedizione di Sapri un Puccio del somaro Mazzi
I suoi neri nemici invece italiani all'interno del partito liberale utilizzano la spedizione di Sapri per affermare definitivamente la vittoria della corrente opposta
E cioè dei liberali costituzionali che sostengono che l'Italia non si poteva fare con una rivoluzione repubblicana ma si poteva fare come sarà con la grande alleanza tra tradizione e rivoluzione monarchia e libertà però e vado a concludere la spedizione di sapiente per un merito
E questo lo si vide proprio dall'impressionante attenzione
Che ebbero i media quelli che oggi chiameremmo i media all'epoca erano i giornali ma i giornali all'epoca erano molto diffuse molto netti molto più di quando si immagina che cosa fecero del di questa spedizione risate utilizzare una spedizione di Sapri per demolire definitivamente qua sì sì legittimità politica del regime borbonico due si resero conto che quelli che hanno fatto la spedizione di Sapri con la rivoluzione del Mezzogiorno erano tutti per i viola tra quelli che seguirono Pisacane erano circa quattrocento poi la filastrocca di Mercantini li trasforma in trecento per paragonarli gli Spartani erano trecento erano giovani e forti e sono morti
Ma tra quelli che seguirono Pisacane ero tutti napoletani qualche siciliano poi c'è una ventina di Vigo di un po'di meno
Insomma qual è il senso di questo dramma di questa tragedia della spedizione di Sapri e della scelta disastrosa che sul piano politica uno fatto Mazzini Pisacane eccetera un mezzogiorno liberale repubblicana e costituzionale che da oltre mezzo secolo da quattro settant'anni come erede di illuminismo si era convinto
Che la libertà e la nazione si potevano fare solo creando un grande Stato comunitario
E che l'unico modo per portare fuori il Mezzogiorno da una parte di felicità una marginalità in cui era durante il regno borbonico oggi qualcuno Nostalgia del regno borbonico ma sono cose da bar in un contesto intellettualmente importante come questo non ne parliamo proprio
La marginalità e la periferici tale di un regno che era i confini sociali ed economici dell'Europa si potevano risolvere solo agganciamento il Mezzogiorno all'Europa
E per portare il Mezzogiorno in Europa ci voleva una grande nazione di tipo europeo che era e sarà la nazione Italia
La spedizione di sacche il fallimento di Mazzini e Pisacane
Paradossalmente dimostrano che il Mezzogiorno poteva uscire da questa condizione periferica solo diventando parte di una grande nazione e questa grande nazione si poteva fare esclusivamente attraverso la unificazione italiana grazie
Con la
Nicola Russo Aurora nel liceo
Corsico di San Giorgio del Sannio
Dopo
Chi fosse
A voi uomini nati in Italia di assegnava quasi prediligendo i la patria meglio definita dell'Europa
La forza brutale può ancora per poco contender di quei confini ma il consenso a seguito dei popoli vi riconoscete antico
E il giorno in cui levati unanime l'ultima prova tenderete la vostra bandiera tricolore su quella Franti era l'Europa intera Camera sorte accettata nel consorzio delegazioni l'Italia a quest'ultima prova dovete tendere con tutti gli sforzi senza patria voi non avete nome nel segno nel voto né diritti nel battesimo di fratelli tre popoli soldati senza bandiera
Non vi illudete a compiere se prima non vi conquistata una pazzia la vostra emancipazione da un'ingiusta condizione sociale
Dove non è patria non è patto comune al quale Borsetti richiamarvi impegna solo l'egoismo degli interessi o miei fratelli amate la patria la patria è la nostra casa la casa che Dio sia data
Dovunque ritrovate in sé Laqualunque popolo le circostanze di caccino combattenti per la libertà di quel popolo se il momento non esige ma combattente come italiani cosicché il sangue che Testori terz'ultimo nome e d'amore non a voi sarà mente ma la vostra patria e italiano sia il pensiero puntino dell'anime vostre italiani siano gli atti della vostra vita italiani disegni sotto i quali coordinati a lavorare per l'umanità non dice io dite noi
La patria si incarna in ciascuno di voi ciascuno di voi si senta sì facciamo allevatore di sei fratelli ciascuno di voi impari a far sì che lui sia rispettata ed amata patria la patria è una indivisibile come i membri di una famiglia non hanno gioia della mensa comune investe lontano così voi non abbiate gioia e riposo finché una frazione del territorio sul quale si parla la vostra lingua è divelta dalla nazione
Do ora la parola alla professore Gaetano Pecora dell'Università del Sannio docente di filosofia del diritto che resta al tavolo
Grazie
Intanto grazie gli organizzatori grazie le autorità
Specie poi se queste autorità sono autorità amiche
E grazie a tutti quanti voi per
Per l'attenzione che ci state che ci state prestando
Guardate io quando ho indicato il del titolo del mio intervento Salvemini
Mazzini e i due socialismo i ecco quando indicato questo titolo io ho voluto che la successione dei nomi fosse precisamente e rigorosamente questa Salvemini
E Mazzini
Cioè prima Salvemini e poi Mazzini perché perché questo ordine di priorità
Ma insomma intanto perché il centocinquantesimo della nascita di Salvemini settembre due mila ventitré e cade a così breve distanza dal centocinquantesimo della morte di Mazzini
Che non mi è parso credo di poter come si dice di poter provvedere a a due servizi con un solo viaggio insomma date le due ricorrenze dateli a così breve distanza perché perché mi sono domandato perché non ricordare insieme
L'uno dell'altro anzi anzi
Perché non ricordare Mazzini l'uno attraverso l'altro proprio attraverso Salvemini
E è vero non è vero che Salvemini quando ancora militava nel partito socialista
E badate bene vi militava in polemica con tutti
Vi militava in polemica sia con i destri del Partito socialista l'ala riformista sia con i sinistri
Cioè con l'ala massimalista cioè è vero non è vero che quando Salvemini da socialista militava nel partito contro tutti i socialisti Luís avvertito potente e prepotente il bisogno di fare i conti con Mazzini
E questo bisogno lo lo lo lo porta a scrivere nel mille novecentocinque un libro
E si intitola proprio così Mazzini un libro che a giusto titolo è stato definito
E modello per tutti gli studi posteriori
Allora stando così le cose io mi sono chiesto come è possibile perché un socialista
è un socialista come Salvemini impegnato con tutto se stesso nella lotta contro le correnti interni del partito non come mai cui a un certo momento sente il bisogno di fare i conti con una esterno
Evidentemente ci doveva essere qualche cosa di Mazzini
Che lo capiva c'era qualche cosa che gli parlava fraterno qualche cosa sì ma ma che cosa
E poi posto che questo qualche cosa avesse comunque a che fare con il socialismo
Perché Mazzini rimaneva essendo esterno all'universo politico di Salvemini insomma
Dove la differenza tra i due
E poi subito dopo
E perché gli gli parlava fraterno
Dove sono le corrispondenze dove le differenze e dove le corrispondenze cominciamo da qui cominciamo dalle corrispondenze tra i due
Guardate prima ancora che col sistema dottrinario di col sistema di idee di Mazzini col quale Gaetano Salvemini sintesi pochino pochino anzi
Sì intese quasi non si intese per nulla perché quelle idee a torto o a ragione non stiamo qui a discutere ma quell'idea Salvemini sparivano vaghe
Nebulose incerte prima ancora dunque che un incontro dite quello di Salvemini con Mazzini
Fu lasciatemelo dire così fu la comunione di due anime fu la comunione di due anime che si intendevano tra di loro per lo stesso slancio morale
Che si intendevano tra di loro per lo stesso fervore religioso sissignore per lo stesso fervore religioso con quale entrambi dipendevano difendevano i loro ideali e soprattutto per la stessa eroica eroica appena faccia con la quale entrambi difendevano questi ideali nelle circostanze più avverse contro i nemici più implacabili insomma
Eroe l'uomo ed ero e l'altro
E guardate che i tre eroi prima o poi più prima che poi si stabilisce sempre quella corrente di intesa che nessuno
Nessuno può interrompere il più voi pensate
Entrambi Salvemini e Mazzini
Combattuti senza misericordia da tutti a cominciare dai loro stessi compagni di sì
Entrambi Salvemini Mazzini travolti da rovesci e da incomprensioni varie
Entrambi sbattuti di qua e di là per le vie dell'esilio
Quando un atteggiamento più dopo Cile avrebbe consentito ad entrambi un'esistenza tranquilla agiata in patria insomma cioè un'assoluta fraternità di esperienza
E da questo punto di vista significa molto è la chiusa con la quale saldi
La lingua batte dove il dente duole è la chiusa con la quale Salvemini sigilla il suo saggio sul sul patriota genovese Mazzini così concludeva Salvemini
Mazzini ha avuto una grande eroica visione del mondo della storia della vita perché perché egli pensava lavorando e soffrendo egli pensava di contribuire con la sua pena individuale ad un opera di equità universale
E sta appunto in questa intenzione di universalità il segreto del fascino che egli Mazzini esercitò potentissimo invita
Quest'uomo scandiva Salvemini
Non è vissuto perse su
Ha voluto vivere ed ha sofferto per tutti universalità ha vissuto ed ha sofferto anche per noi per questo
Noi possiamo avvicinarci sempre a lui come ad un fratello
Come ad un padre
Sicuri di trovare sempre in lui
Un eccitato ore e un consolatore
E cita attore nelle ore della stanchezza
Consolatore nelle ore della sconfitta
Guardate non si scrive così
Non si scrive così se non c'è empatia se non c'è corrispondenza da cuore a cuore
Ecco perché i Salvemini ritornava dalle pagine dall'esperienza e dal magistero di Mazzini di ritornava fatemelo dire in questa maniera di ritornava con un ricambio di ossigeno nella mi ritornava appunto con
Con la mente pulito ritornava con la mente il cuore pulito e la mente pulita perché poi a questo è doveva servirgli il contraddittorio il confronto scontro con Mazzini a farli chiarezza
A fargli pulizia nel cuore ma fargli anche chiarezza nella mente cioè doveva servirgli quel confronto con Mazzini quel confronto scontro a precisarmi quale idee
Fossero sue di Salvemini propriamente su due quelle idee che mai mai e poi mai Salvemini avrebbe potuto condividere con Mazzini non non s'
Dante il fascino rapinoso Pisa vinto che Salvemini che Mazzini esercitava su Salvemini e allora la domanda è e quali sono queste queste idee propriamente di Salvemini queste idee che mai Salvemini avrebbe potuto condividere con Mazzi
Domenica idea propriamente sua
Dominano uscì sconfitto il contrasto tra i due quadrati il conflitto il contrasto non nasce sul terreno economico
Non nasce sul terreno economico perché proprio qui sulla questione economica proprio qui sul terreno economico
Fermentato a quella quell'anno in pensione anti proprietaria no alla proprietà privata
Fermenta va quella repressione anti proprietaria di Mazzini che per un lungo periodo di tempo sintesi alla perfezione
Col socialismo di Salvemini
Il quale Salvemini non mancava di ricordare lo sto citando che i quattro quinti delle idee di Mazzini sono di origine Sensi munisca e cioè che i quattro quinti delle idee di Mazzini
Derivavano da quel pensatore francese Sensi Mon
Che aveva in grandissimo Fitto la proprietà privata
Quella proprietà privata che Sensi Money i suoi seguaci travolge Ivano come la fonte di ogni bruttura come la fonte di ogni vergogna della storia umana quindi era pressoché fatale
Che
Su questo specifico punto no alla proprietà privata
Socialisti e mazziniani procedessero insieme posto come Salvemini si premurava di chiarire che uno una delle idee centrali del socialismo del socialismo di ogni colore che una delle idee centrali del socialismo secondo Salvemini fosse appunto questo la negazione più o meno radicale della proprietà privata
Voi togliete dal socialismo come lo intendeva salve re seccate dal socialismo quell'idea no alla proprietà privata e avrete ucciso il socialismo
La negazione più o meno radicale
è più radicale questa negazione nel sistema collettivistica cioè da dove la proprietà privata viene annullata del tutto
E viene annullata del tutto perché lo Stato diventa proprietario di ogni cosa ma diventando lo Stato proprietario di ogni cosa diventando ogni proprietario
Suscitava per questo perciò per ciò stesso questo stato ogni proprietario suscitava l'esecrazione di Mazzini il quale con una felicissima intuizione lo diceva prima il professore vinto per questo sì si sopravvive a se stessi e con una felicissima intuizione
Mazzini abbatteva la spatolate DDA collettivistica
Come un'idea due volte due volte sciagurata
Intanto perché diceva lo Stato padrone quadro parole di Mazzini
Chi spedisce la produzione
Quando lo stato diventa padrone di tutto
Cagiona povertà materiale e poi e soprattutto perché quando lo stato diventa padrone di tutto ancora parole di Mazzini allestisce un ordinamento soldati Sco
La società diventa una società case
Dove gli individui sono legati a uno dei ceppi della servitù più mostruosa che la storia ricordi
Questo per quanto riguarda il socialismo più radicali il collettivismo che produce povertà materiale
E priva gli uomini della libertà
Poi però c'è un socialismo meno radicale
Ed è meno radicale perché la proprietà privata viene annullata ma non annullata del tutto
Viene annullata la proprietà privata nel sistema che Mazzini chiamava delle libere associazioni cioè lì dove solo alcuni prese venivano assorbite Fago citate dallo Stato perché il resto rimaneva affidato alla gestione alla gestione stessa dei lavoratori
I quali diventavano essi essi non lo Stato essi diventavano proprietari delle terre
E delle fabbriche dove si lavora
Con la qualcosa al collettivismo socialismo più radicale si sostituisce quello che si chiama l'autogoverno dei produttori o l'autogestione socialismo meno radicale
Precisamente quell'autogol perno
Che non solo non solo non cadde non scapito mai nella sensibilità di Mazzi mi ma che al contrario accese Mazzini vorrei dire di un entusiasmo contagioso che essi comunicò oppure a Salvemini il quale pure lui era convinto
Che l'autogestione l'auto-governo il sospetto se volete questo socialismo meno radicale fosse la come debbo dire la testa d'ariete per scardinare la roccaforte del privilegio liberal capitalistico
Quindi se noi rimaniamo qui sul terreno dell'autogestione sul terreno del socialismo meno radicale guardate che la corrispondenza tra i due perfetto
E non è ancora scoccata quella benedetta scintilla dell'urto del contrasto di cui noi stiamo andando in cerca
Perché Scotti questa scintilla bisogna venire su un altro terreno
Che non è ripeto quello de il fine
Dello scopo lo scopo è comune per il momento
L'autogestione l'autogoverno dei produttori no perché scoppi la scintilla dell'urto tra i due bisogna venire non sul terreno del fine ma sul terreno del mezzo dello strumento per promuovere quel fine perché
Perché è perché Salvemini teneva dietro ad una concezione che dirò così ad una concezione classista conflittuale della storia la storia
è una storia segnata scandita da conflitti tra le classi tra quelli che hanno e quelli che non hanno
Ed è attraverso questo conflitto che si può promuovere l'obiettivo l'autogoverno
Per Mazzini no
Mazzini aveva un'altra concezione della storia una concezione che ma Salvemini definiva pacificata e progressiva della storia e cioè la storia e il teatro di potenti
Sempre meglio educati i quali contenti per effetto di questa sempre migliore educazione si ostinano benevoli sugli umili e ritirano Hassen con gli anelli sempre più larghi dell'aiuto e della solidarietà
Educato
Educati
Per Mazzini scrive Salvemini il problema della trasformazione socialista
E tutto qui
E tutto un problema di educazione quando le classi superiori si saranno convinte Grazia Allai educazione del dovere della trasformazione sociale la trasformazione avverrà senza ostacoli
Ma guardate ed è un ma anche come uno scappa Cione come un magro Vescio su tutto l'impianto concettuale di Mazzini e
Ma
Dice Salvemini
Mazzini non si poneva mai una domanda
Dato il caso
Che le classi superiori continuino a rimanere maleducate
Le classi inferiori che cosa devono fare
Debbono continuare ad obbedire e a soffrire finché lor signori non si compiacciono di diventare beneducati
Un'ipotesi di questo genere continua Salvemini era per Mazzini così assurda così mostruosa così disumana che egli non a prendere neppure in considerazione eppure
Proseguiva Salvemini l'esperienza ha dimostrato che quelle ipertesi la maleducazione
Guarda un po'che quella ipotesi corrisponde alla triste realtà e quella in locazione che le classi superiori non sanno darsi da se stesse
La impongono le classi inferiori come organizzandosi economicamente e politicamente cioè facendo in tutto il mondo
La lotta di classe predicata da Marx e poi brusco Salvemini concludeva così
Per quanto riguarda il metodo badate bene il discorso riguarda il metodo non il film il fine è quello per quanto riguarda il metodo della lotta la teoria di Mazzini è stata abbattuta
E la tiri a socialista è stata consolidata perché perché in tutto il mondo si predica il si pratica la lotta di classe prego patrocinata da Marx
Così Salvemini fin negli anni Venti perché voi dovete sapere che il libro su un Mazzini ebbe varie edizioni mille novecentocinque mille novecentoquindici mille novecentoventi mille novecentoventicinque
Così Salvemini per tutti gli anni Venti
Lotta di classe predicata da Max si pratica in tutti i Paesi
Passarono dieci anni
Dieci anni soltanto e queste parole la storia è storia di lotta di classe
Primo Orbetello a Salvemini gli rimorchi detto ero dentro come un'autentica idiozia
Badate bene la parola idiozie non è mia non mi sarei mai permesso ex Salvemini successivo che giudica il Salvemini precedente
Queste parole gli apparvero una idea in autentica idiozia
Ed erano trascorsi dieci anni macché anni non furono quindi vi prego cercate di riandare con la mente al periodo che va dal mille novecentoventi in Italia al mille novecentotrenta
Tante cose in quel decennio dovevano dissi ingannare Salvemini ma una una in particolare gli spense del tutto
Gli estri i capricci del classismo giovanile
Insomma una fu come una specie di pietra del sepolcro che quando cade non si rialza più
Fu in quel decennio che un capobanda mezzo pazzo e mezzo criminale
Serie insinuato nel sistema italiano delle libertà liberali facendole cadere via all'una dopo l'altra
Il tutto precisamente con l'acquiescenza e con la passività di coloro che i sacri testi del marxismo dipingevano a colori di gloria
Insomma signori quando Mussolini dava l'assalto al potere e sua e poi soprattutto quando poi dopo ne diventò il Duce
Ma dov'era dov'era quell'esercito proletario che i sacri testi dipingevano come pugnace di forza
Compatto di disciplina
Splendido di virtù un rivoluzionario dov'era questo esercito rivoluzionario quando imperversava la reazione dove
Einaudi dov'era sempre stato
Nel nulla nel nulla delle allucinazioni di chi s'era segregato dalla realtà e non voleva vedere le cose per come realmente stavano e come stavano le cose del Salvemini per questo secondo Salvemini
Le cose stavano che cito il proletariato non esiste come forza di condizionali
Attiva
Aggiungeva una considerazione brutale semplicemente brutale il personaggio era così e brutale che però trova il conforto della realtà diceva Salvemini
E lo diceva ad un suo allievo socialista
Tu citato dai fascisti poi trucidato dai fascisti lo diceva Carlo Rosselli
Cioè a voi tenete un operaio a muovere il braccio avanti e indietro per otto ore al giorno per una settimana
E alla fine della settimana quello lì non è più un uomo è un meccanismo senz'anima è materia inerte
Obbedire al capo squadra nella fabbrica obbedire al segretario della lega fuori della fabbrica e poco importa che il segretario della lega sia cattolico socialista o comunista
E se un bel giorno il segretario del e fascista o nazista obbedire a al fascista e nazista
Non solo
Non solo la classe proletaria non è una classe rivoluzionaria non lo è almeno per decreto di natura ma c'è qualcosa di più
Cioè che per il Salvemini degli anni Trenta
La stessa rivoluzione e più in generale la storia tutta non è fatta dalle classi
Non è fatta dalle masse la storia è fatta da minoranza
La rivoluzione russa non sarebbe stata rivoluzione sarebbe stata già che lì ma non sarebbe stata rivoluzione se non ci fosse stato un drappello che rispondeva al nome di partito bolscevico
Perché perché la massa cito Salvemini si muove si
Ma quando gli ostacoli sono stati abbattuti da altri
E poi rapido concludeva aspettare che la massa si muova da sì come avevano fatti massimalisti nel mille novecentodiciannove aspettare che la massa si muova da sé è da idioti
Da idioti ritorni il termine
Ecco perché Salvemini si mangiava si di cacciava in gola la lotta di classe dicendo ora cito dicendo ma una idiozia che lo aveva cercato per quarant'anni
Voi pensate quale rottura quale frattura serra prodotto nel suo pensiero
Nel suo pensiero e bisogna subito aggiungere
Nel suo stesso modo di immaginare il socialismo perciò il titolo del mio intervento i due socialismo
Cambia la visione della metà cambia la visione dello scopo come è naturale che sia guardate io lo dico sempre sono nella mia
Nella mia sede universitarie quindi lasciate che mi abbandoni a questa a questa confidenza vedo poi amiche e amici
Non più studenti amiche amici insomma io lo dico sempre a fondamento dei vari di tutti i sistemi etico politici tutti cattolico nazista fascista socialista cioè in ogni sistema etico politico c'è sempre insinuato un principio ideale ideale nel senso che muove da una certa idea dell'uomo voi scavate scavate scavati in tutti questi sistemi in tutti questi ordinamenti e alla fine vi troverete a tu per tu con una certa visione dell'uomo con una certa
Idea delle sue capacità mutate idea dell'uomo cambiate l'idea della sua e vi troverete quasi automaticamente tra le braccia un altro ordinamento politico comunque lo stesso ordinamento ma declinati in una maniera completamente diverso come appunto capitò a Salvemini
Perché guardate se l'umanità
Era così come lui se la figurava a partire dagli anni Trenta un'umanità quasi del tutto chiuso alle suggestioni di funzionario
La maggior parte degli uomini e delle donne scriveva nel trentasette
Altro non desiderano che un minimo di sicurezza di tempo libero e di benessere
Sicurezza tempo libero e benessere altro che autogestione altro che autogoverno dei produttori se quindi il teatro della storia e animato da questa gente qui
Da gente che non ha nessun trasporto per un mondo nuovo tutto da realizzare
E beh signori miei bisogna diceva Salvemini che i governanti della nuova Italia dell'Italia liberata dai dai barbari l'Italia liberata dei socialisti bisogna che questi governanti si rassegnino
A meno che non vogliono instaurare una nuova dittatura
La dittatura dei virtuosi controlli mediocrità dei viziosi bisogna che si rassegnino
Bisogna che prendano gli uomini e le donne per quelle che sono non li forzi non non li sforzino oltre lavoro misura che è una misura volta ad incrementare il benessere
Il benessere assistito da un sistema di libertà
Libertà e benessere
Benessere e libertà questi questi sono i due termini che entrati nella circolazione del pensiero di Sabelli trasportarono su altri lidi il suo socialismo non più il socialismo dell'autogestione
Come quello che gli veniva da Mazzini non più il socialismo come proscenio di geste Magnani me alimentati da chissà quale corrente di grandi idealismo nossignore
Il socialismo appunto come Complesso di libertà che assistono la tranquilla operosità di uomini e donne volti ad incrementare il loro benessere
Socialismo questo del benessere si capisce
Si capisce che il socialismo sia pure un socialismo di lega tutto diverso
Da quel socialismo che auspice anche Mazzini diceva Salvemini di trasformazioni radicali
Complete totali dell'ordine costituito trasformazioni sì modifiche sì ma modifiche parziali e comunque sempre al di qua
Delle frontiere ultime del mondo liberal capitalistico che ambiva andava aggiustato andava rimodernato andava democratizzare domanda uno ribaltato tant'è che quando alla fine di chiedevano a Salvemini dove lui avrebbe voluto vivere dal di in Inghilterra
Nell'Inghilterra laburista
Guarda da questo punto di vista o più da questo punto di vista c'è una lettera bellissima
Che lui scrive ad un'amica siccome si confida il vecchio Salvemini è una lettera dove Salvemini si confida e procura socialismo
Quello speciale respiro quello speciale fermento che è proprio delle cose dite
O più precisamente delle cose sopravvisse pochissime cose sopravvissute alla catastrofe planetaria delle esperienze socialiste è un brano molto bello sentite
Io ho raggiunto gli ottantadue anni scriveva Salvemini e da sessant'anni sento parlare di rivoluzione ma una rivoluzione Ilio non l'ho mai vista
Invece ho visto una evoluzione
Lenta frammentaria continuamente interrotta eppure visibile
C'è oggi in Italia meno miseria benessere
C'è oggi in Italia meno miseria che nel mille ottocentonovanta quando io avevo diciassette anni
Vi sono oggi i diritti della classe lavoratrice le libertà libertà e benessere vi sono oggi i diritti della classe lavoratrice che allora nessuno si sognava neanche di chiedere anche se era socialista rivoluzionaria
Queste conquiste prosegue sono state l'opera di persone come lei e se mi consente di aggiungere di persone come me che abbiamo sofferto all'idea di coloro che stavano peggio di noi
E poi proprio apprendo tutto il suo cuore dice
Nel mille novecentoquarantasette quando io tornai dall'America dopo ventidue anni di esilio
Mi misi a conversare con una donna di servizio intelligentissima e squisitamente buone
E quella donna
Mi disse che era sempre stata socialista
E aveva sessanta anni
Alti racconta Salvemini io le domandai ma perché
Perché sei sempre stata socialista
E quella donna mi rispose
Perché penso che ci debba essere un po'di bene per tutti
Un po'di bene per tutti
Questo concludeva Salvemini questo cara amica
E il socialismo vedete dal rinnovamento totale dall'autogoverno dei produttori ad un po'di bene per tutti a distanza di tanti anni
La distanza è tanta
Ma non è così tanto
E tanta ma non è abissale
Perché guardate la fonte da cui derivano tutte e due le prospettive socialiste
è sempre un è sempre quello
è sempre la stessa è sempre la sollecitudine per il destino dei meno fortunati
E così una volta scoperto dentro di sé e questo li questo lievito di bontà calda e generosa per gli umili dovrà bene secondo detta la lezione delle cose dovrà bene scegliere questo invece che quel programma economico Cuesta anziché quella strategia politica nella consapevolezza però
Ti cambi di strategia e mutamenti di programma
E non toccheranno mai il centro non toccheranno mai il nucleo primigenio
Insomma non toccheranno mai quello che importa quello che importa davvero a quello che importa davvero come Salvemini scriveva proprio nelle dighe finali del suo saggio su Mazzini
Quello che importa davvero
E che nella visione che ciascuno di noi si costruisce dell'universo e della propria vita
Entro il concetto dell'obbligazioni di vivere non solo per noi ma anche per gli altri
Se noi raggiungiamo questo convincimento morale
Statene ben certi possiamo pure pensare alla all'autogoverno dei produttori così come ad un bel sogno contano possiamo pure pensarli con una vena di ironica indulgenza però
Qualcosa di quello originario slancio del cuore rimane
I nani comunque
E rimane perché ci rende quello slancio del cuore quello originario slancio del cuore ci rende più ingrata e le nostre manchevolezze
Ci rende più amari i nostri egoismi alla fine
Ci rende più acuti gli obblighi della fratellanza
Per questo per questo nonostante tutto Mazzini e Salvemini e adora e ora campioni inversione Berto i nomi per questo nonostante tutto Mazzini e Salvemini sono ancora vivi
Per questo Mazzini e Salvemini sono ancora capaci di operare dentro di noi
Perché sono la voce limpida della nostra coscienza ed è tutto grazie
Devo ringraziare
Ma anche da Lepore si legge è scaduto il professore va alloggi Atzeni
Se si vuole accomodare perito
Magda del liceo Giannone
Io so che da quando l'uomo che più amo sulla terra protese di sulla croce che abbraccia quasi a stringere in amplesso tutti viventi e proferì la parola ignote ai secoli che lo precedettero perché tutti o padre siamo un ente dio decretò che la voce straniero come abitatore di terra diversa passerebbe dalla favella degli uomini adesso lo straniero sarebbe il malvagio ma se voi guarderete attenti per entro le pagine della storia
Vedete che appunto in quel tempo comincia a prepararsi visibile quel moto di razze umane che doveva concludersi con loro riparto ordinato sulle varie terre d'Europa
Assecondano il disegno che il dito Egidio scolpiti va fin da quando la sottrarsi alle acque del sulla sua superficie
Allora quasi sommossa dall'eco di quella grande parola la terra sobbollito un immenso fermento e come due mari che si contende Street dominio dell'abisso una metà del genere umano si rovesciò sull'altra metà end all'estremo settentrione Settentrione dall'Oriente da tutti i punti come sospinti era non so quale tempesta divina
Sì Budua omini strani e fino allora ignoti apparvero ad una ad una sto spingendo si accavallando sia acquistato onde gigantesche l'una sull'altra
Avviate da un'arcana potenza alla volta della città dei Sette Colli nella quale l'idea di patria seri incarnata da secoli e l'ascoltavano si nascevano si confondevano struggendosi su e struggendosi
Era come un roteare c.d. elementi diversi tenente un caos infinito e gli uomini impauriti credevano imminente la fine del mondo ma era invece la nascita di un nuovo mondo che se elaborava in grembo a quel caos
E dopo cent'anni più di quel rischio rimescolamento di genti senza nome senza missioni visibile comun tempo la piena dell'acqua che ricopriva il globo si concentrava retrocedendo sì laghi fiumi di oceani
Si videro emergere da altri pugni o delle moltitudini i popoli collocati a seconda delle loro tendenze e del disegno di Dio dentro a certi confini
E sulla fronte a ciascuno splendeva un segno di missione speciale e quel segno era la patria la patria di ciascun popolo il battesimo il simbolo della sua vita inviolabile fra le nazioni
L'insieme di tutte quelle missioni compite imbelle Santa armonia per il bene comune rappresenterà un giorno la patria di tutti la patria delle patrie l'umanità
E solamente allora la parola straniero passerà dalla favella degli uomini e l'uomo saluterà l'uomo da qualunque parte gli si muoverà incontro contorce nome di fratello
La patria e il punto d'appoggio della leva che si libera cioè l'individuo e l'umanità
Volevo dire che in fondo in fondo alla sala allestito un un banco corner liberi diciamo di tenore risorgimentale oltre alle pubblicazioni effettuate dai vari scrittori che sono scrittori semitiche sono membri è parte attiva dell'Istituto storico del Risorgimento di Benevento do la parola al professore la logica della della Sapienza che ci illustra da un altro capitolo mazziniano
Grazie Grasselli organizzatore dell'invito grazie
Al padrone di casa
E il magnifico rettore per l'ospitalità
In questa bellissima localizzazione
Mentre ascoltavo
La relazione precedente mi è venuto da pensare
Ma non
Quanto è
Particolare la storia dell'umanità
Il suo pensiero
Perché
Alla metà dell'ottocento
Quando Mazzini insieme ad altri dà vita all'esperienza dalla Repubblica romana
Siamo nel pieno della prima rivoluzione industriale
Pieno
Con la rivoluzione industriale che controllo il capitalismo
E la base giuridica di questa prima rivoluzione industriale sono stati i codici
La prima stagione dei codici
Fondati sul diritto romano
Gli ho detto quanto è curioso la storia dell'umanità
Cento cinquant'anni dopo
Di più anzi centosettanta
Storia di questi giorni dopo questi giorni davvero
Un in Codice Civile nuovo
Fondato sul diritto romano
Costituisce la base giuridica
Del socialismo reale vicina
E questo codice
è fondato sul diritto romano anche loro curioso no
Il diritto romano è alla base della delle rivoluzioni industriali qui è alla base del socialismo reale cinese
Guarda un po'
è infatti sarà proprio diritto romano il nucleo centrale della mia brevissima volo prometto
Comunicazione
E la cosa ancora più particolare
Che
Diciamo così questa via al diritto romano nella Repubblica Romana del mille ottocentoquarantanove sarà tracciata dagli studenti universitari sorretti dalla sapienza del tempo
Siamo nel mille ottocentoquarantasette
Il Papa Pio Nono la speranza di molti
Molti intellettuali in Italia e non solo sperano che il Papa sia la risposta ai problemi del tempo alcuni sperano in uno Stato federale
Con il papà
Garante per tutto altri invece vedono nel Papa un possibile re
Del futuro Regno d'Italia
Io vado e incarna questi aspettative ma addirittura concederà una costituzione e cosa c'entrano gli studenti della Sapienza allora nel mille ottocentoquarantasette gli studenti della Sapienza che scesero in piazza po'curioso no
Non era un una università di massa come oggi
Io studenti della Sapienza compositore di studenti universitari di tutte le università d'Europa del mondo al tempo d'Europa soprattutto erano
Figli della classe dirigente
Eppure scendono in piazza per chiedere a Pio Nono una riforma della del
Dei programmi
Do l'offerta formativa
Viene chiesta l'introduzione dell'insegnamento di pensate un po'anatomia umana
Blues insegnava
Né alla Sapienza né in altre ore sita anatomia umana
Avrebbe previsto il dissenso la mente del di sezionamento dei cadaveri
La Chiesa non era favorevole
Ma venne chiesto ad alta voce tra gli studenti della Sapienza anche l'insegnamento di un'altra materia
Storia del diritto romano Paola pensate un po'l'università romana
Molto molto antica risaliva all'inizio del quattordicesimo secolo è noto
Non aveva tra i suoi programmi la storia del diritto romano
Nonostante fosse romana la sapienza
E gli studenti nel mille ottocentoquarantasette chiese lo grandissima voce con una manifestazione di piazza l'introduzione dello studio della storia del diritto romano
Materie che oggi viene insegnata persone tutti di avere quanto meno evitare
Sicuramente la sapienza
Perché degli studenti del quarantasette
Chiedevano l'introduzione della Storia del diritto romano cosa rappresentava per loro nell'immaginario giovanile del tempo il diritto romano
Beh rappresentava molto
Perché le idee politiche e il movimento costituzionale
Che ormai aveva preso le mosse da qualche anno e che proprio in quegli anni si stava sviluppando fortemente sicuramente Roma Roma
Da altre parti contrastato ovviamente in vario modo
Era un movimento politico giuridico culturale
Che
Aveva comunque a che fare
Con le categorie del diritto romano
I codici quello che ho detto prima erano nati sul diritto romano
E le costituzioni cosa avevano la loro base fondamentalmente due idee
Che venivano interpretate da due autori che avevano messo per iscritto il loro pensiero grosso modo alla metà del secolo precedente grosso modo
Uno era un nobile si chiamava barone di Montesquieu a ripetere tutto il nome ci metteremo la mattinata barone di Montesquieu meglio conosciuto come Montesquieu
è noto Montesquieu
Tra le tante opere che scrisse una in particolare
Exploit Lo spirito delle leggi
La base
Del costituzionalismo contemporaneo
E in quel libro infatti teorizzò Montesquieu la separazione dei tre poteri al potere legislativo e potere esecutivo potere giudiziario
E la separazione fra questi volere
E teorizzò anche la rappresentanza politica quella che alimenta i nostri Parlamenti
Tutto questo
Pera in questo libro di Montesquieu
Grosso modo metà del Settecento
Quasi nello stesso periodo
Un borghese non era un nobile
Cittadino di Ginevra così si firmava nelle sue opere
E che si chiamava Jean Jacques Rousseau
Scriveva invece
Che
L'ispirazione per lo Stato moderno ricordatevi siamo alla metà del Settecento prima della rivoluzione francese l'ispirazione dello Stato moderno non doveva pesche are nella tradizione della separazione dei poteri e della rappresentanza politica tipicamente anglosassone
Ma doveva attingere all'esperienza romana
E in particolare della Repubblica romana che badate storicamente e la Repubblica più longeva nella storia d'umanità fino ad oggi cinquecento anni
E lo so diceva un'esperienza così non può essere dispersa
E quindi nel suo libro cercava di dimostrare che lo Stato moderno
Doveva attingere a questa esperienza
Gli studenti romani de la Sapienza queste cose le sapevano
Ma sapevano anche che se non erano messi nelle condizioni di studiare il diritto romano non erano in grado di dire la loro
E allora ecco perché chiesero l'introduzione della Storia del diritto romano come un afflato rivoluzionario una ribellione un chiedere qualcosa di nuovo un provocare far paura
I loro intendimenti
Si scontrarono con la realtà
E come accadeva in quei decenni il loro modo di esprimere il dissenso passò attraverso l'uso dei fucili
Come spesso accadeva in quegli anni
Perché nel frattempo scoppiava la prima quella indipendenza
Gli studenti della Sapienza dalla richiesta di una riforma dello dell'offerta formativa
Passarono alla richiesta di armi
Armi che il Papa concesse
Il solito no
Con la sua benedizione fu costituito un battaglione composto esclusivamente da studenti universitari
E in maggior misura della sapienza
Che con la benedizione del Papa nel mese di marzo partirono per il Veneto
Con uno scarso addestramento
Con le divise e i fucili
E ufficiali papalini
La cosa curiosa che arrivati in Veneto arrivò il contrordine
Tornate indietro il Papa ha cambiato idea
Pare che nessuno di loro vuole tornare indietro nei fatti è storia parteciparono a alle numerose battaglie che vennero combattute quella parte d'Italia parteciparono la difesa di Vicenza ad esempio
Finita la prima guerra di indipendenza molti di loro si recarono a Venezia nel tentativo estremo dalla difesa di quella Repubblica è molti altri quasi tutti tornarono a Roma
Tornarono a Roma forti
Del loro diritto romano
Ma anche le loro fucili
Arriviamo a circa un anno dopo
Il Papa già fuggito a Gaeta
Si è messo sotto la protezione del re delle due Sicilie
Roma è senza papà
Si è vengono indette le elezioni verrà costituente
Si vuole fare sul c'è
Quei giovani evidentemente
Non mi hanno trovato soddisfazione
Ne nella possibilità di accedere allo studio del diritto romano pubblico
Ne delle fucilate che hanno dato e hanno preso
A vicenza
E allora la strada ormai è tracciata
Arriva Mazzini a Roma eletto
Eletto
Si formano vari fiumi reati tra cui l'ultimo quello notissimo no Mazzini Armellini Assandri
E nel frattempo gli studenti della Sapienza
Si rendono conto che la loro esperienza deve proseguire e proseguire sui due fronti sul diritto romano e sui cuscini
E e trovano una combinazione particolare
Nel fatto che nel mese di marzo
Siamo già nel mille ottocentoquarantanove
Si riforma il battaglione universitario
Cioè riforma spontaneamente
Dal basso
Per gli studenti si presentano alle nuove autorità e chiedono dateci fucili dateci una divisa vogliamo continuare a fare quello che avevamo iniziato un anno fa
Gli ha dato una divisa una bandiera addirittura i fucili che chiedevano
E
Il potere vuole imporre loro dei comandanti
Come aveva fatto il Papa un anno prima
Loro si rifiutano di ricevere comandanti dal potere chiamiamolo così
Perché vogliono comandante loro
Solo vogliono eleggere
Vogliono eleggere un comandante
Cosa abbastanza inaudita no
Non mi risulta che
Neanche nella Repubblica dei Soviet
è mai successo che le truppe abbiano eletto il comandante forse sbaglio ma da quel poco che so
E ed è la cosa più rivoluzionario la quale posso pensare
Eppure questi ragazzi ottennero di eleggere il loro comandante
E guarda un po'e chi scelse lo uno di loro no
Scienza e un professore universitario
Che si chiamava Pasquale De Rossi
E guarda un po'cosa insegnava diritto romano
Certo era anziano
Vi dico subito che il professor Pasquale De Rossi non entrò mai in linea di fuoco mai
Era un generale
Diciamo così politico
Ma nella mentalità di quegli studenti era la soluzione migliore per loro perché la loro
E lo sentivano e nelle cronache del tempo è scritto proprio così uno di loro
Pensate un professore te uno degli studenti uno di loro
Ufficiali di campo furono altri cioè quelli che accompagnarono sui campi di battaglia questi ragazzi furono altri mai il generale De Rossi
Era per loro un simbolo un qualche cosa che che dimostrava quello che volevano
Nel frattempo l'Assemblea costituente aveva cominciato a lavorare
Il rettore
Del suo intervento iniziale
Ha ricordato
La Costituzione della Repubblica romana
In verità
Di testi ce ne sono stati due
Uno elaborato alla metà di aprile
Quando stavano per sbarcare i francesi a Civitavecchia
Nell'altro elaborato promulgato
Negli ultimi minuti di vita della Repubblica romana
Nei primissimi giorni di luglio
Del quarantanove due testi guarda un po'
Il primo testo un testo di partenza di base
Sul quale cominciare a lavorare a ragionare
Per aggiungere poi con la versione definitiva a badate nessuno dei due testi mai entrato in vigore mai
La Costituzione della Repubblica romana non è mai stata in vigore non lo è mai stata
E forse per questo che è estremamente interessante
Una di quelle occasioni perdute
Così si chiamano di solito no
Abbiamo avuto tante occasioni le abbiamo perse ecco un'occasione perduta però estremamente interessante
Perché nella bozza dell'aprile del quarantanove
Era evidentissima l'influenza
Del diritto romano
Attraverso il filtro dell'opera di lusso
Pensate nella Costituzione
Nel progetto di Costituzione della Repubblica romana dell'aprile del quarantanove appariva il tribuno della plebe il tribunato
Ora
Il tribuno della plebe nella Repubblica romana antica
Era quello che poteva impedire a qualunque altro magistrato di compiere attività dei rendere conto
Si alzava il tribuno della plebe alzava la sua manina diceva no questo tu non lo fai
E non c'era niente da fare quello tu loro procede fosse stato anche il console quindi il più grande magistrato la Repubblica romana
Fosse stato anche il console che voleva riunire al Senato
Il tribuno della plebe glielo poteva impedire
E questo per molti secoli
Ebbene questa figura
Tanto pericolosa che fa tanta paura se ci pensate bene
Era codificata nel testo dell'aprile del quarantanove
Più diritto romano di cose
Era evidente che
Quegli studenti di due anni prima
Avevano colto nel segno
Avevano tracciato una via
Come spesso accade
Giovani studenti riescano a a vedere
A comprendere
A tracciare una strada
Che poi qualcuno dovrà seguire
Era in corso insomma in altre parole un esperimento interessantissimo
In quei momenti
Tormentati della metà dell'Ottocento e l'esperimento era cercare di conciliare
La separazione dei poteri
Con
Le categorie del diritto pubblico dei romani
Conciliare Montesquieu colosso
Non c'è riuscito nessuno di anticipo subito una conclusione non c'è riuscito nessuno
Nel mille ottocentoquarantanove a romanzi approvato a fare questo
Iniziano le discussioni
Siamo
Se non ricordo male
Il diciassette aprile del mille ottocentoquarantanove sette giorni dopo
Sbarcano i francesi a Civitavecchia
Sette giorni dopo Corpo di spedizione inviato a Napoleone Napoleone ovviamente il nipote del grande Napoleone
Il piccolo Napoleone lo chiamarono dopo no il piccolo Napoleone però in quel momento era uno dei capi della terra e Napoleone Bonaparte passato alla storia come Napoleone terzo vuole contare in Europa
Vuole far vedere che la Francia cioè che lui non è da meno
Suo illustre parente
E allora ecco che manda qualche migliaio di soldati francesi convinto
Che nel giro di qualche giorno spazzerà via
Quella Repubblica che ha cominciato a fare cose
è meglio che non faccia
Si vede che Mazzini uomo di di fantasia e di fede
Ma anche di dopo ma
Riuniva insieme tutte queste cose quasi impossibile riunire cercava un'ennesima impresa
Quasi impossibile
Quella di creare una Costituzione nuova ma veramente nuova che affondando le sue radici nella tradizione romana
Avrebbe portato a qualcosa di nuovo deluso orario
Il corpo di spedizione francese lo sapete la storia la conoscete
Impatta
Il trenta di aprile
Su quelle truppe male armate imporrà frazionate
Create costituite addestrate nel giro di qualche giorno ma guidate da quel genio militare che pubblica perché arriva
Tra questi volontari ci sono anche trecento ragazzi universitari trecento
Il numero ce l'ha riportato che arriva
Che nelle sue memorie ha sempre dimostrato grande affetto nei confronti di questi ragazzi che
Senza pensarci un attimo
Si schierano sui campi di battaglia
Senza aver avuto una tesseramento niente
Impattano duramente contro dei professionisti il corpo di spedizione francese era formato di professionisti gente che viveva
Con le armi in pugno professione
E nonostante questo duecento di questi trecento impattando duramente contro questi professionisti rise riescono a sostenere
L'urto delle cose note se uno ci pensa impossibile come è successo
Guardate che
è stata una cosa durissima di questi duecento
A malapena un centinaio non subirono neanche un graffio
E gli altri pagarono molto care
Questa loro scelta
Tra
Morti e feriti
E come se non bastasse questi ragazzi comunque quello che rimaneva
Furono spediti un mese dopo no qualche giorno dopo e un mese dopo qualche trovavo furono spediti nel sud del Lazio
Perché nel frattempo erano arrivate altre tre armate
Pensate quattro armate
Fecero conversione sulla Repubblica Romana per spegnerla
Il mondo si rendeva conto che quella Repubblica dove a morire
Troppo pericolosa
E questi ragazzi per proteggere la loro scelta
E le loro idee che venivano che stavano prendendo corpo
Nella discussione dell'Assemblea costituente
Nonostante fosse ormai ridotti a ben poca cosa seguirono Garibaldi
Per fronteggiare
L'esercito della Regno delle due Sicilie per fronteggiare il più potente esercito del tempo l'esercito dell'Impero Austroungarico
E l'esercito
Spagnolo
Anche gli spagnoli che arrivarono con circa dieci mila persone che e che arrivarono con un gruppetto di villeggianti erano dieci mila persone armate e Garibaldi riesce nel miracolo riesce a fronteggiare non si sa neanche come importunare battaglie Palestrina Velletri
Completamento un pugno di volontari segno evidente
Che i volontari erano fortemente motivati perché si rendevano conto che c'era qualcosa di nuovo
Che stavano creando si levano conto che buona parte del mondo
Come era uscito dal congresso di Vienna ma voleva questo
E non c'è niente di meglio quando ti rendi conto del mondo non ti vuole diventi più cattivo la storia questo solo in sé
Sempre successo questo
Intanto le discussioni della Costituente vanno avanti vanno avanti Mazzini ricerca di convincere i francesi
Che non non solo un pericolo è una Repubblica è una repubblica come la Francia perché soffocare una repubblica
Viene a patti con i francesi non si sa come ci riesce
Ma Napoleone terzo o ne vuole sapere dico l'uomo vestito di nero
Ma se
Era noto amava vestirsi di nero a questa questo vezzo anche lui aveva un pezzo
Rinnega i patti farne Ponzi che aveva stipulato con i francesi perché prevedeva una tregua una tregua per per dare tempo alla gente di Roma di riprendersi da questo assedio durissimo di quattro corpi d'armata
Rinnega ahimè in modo furbesco utilizzato i giorni spesi per
Per trovare un buon accordo per rinforzare Corpo d'armata
I francesi sono diventati trenta mila adesso
Da quelle poche migliaia che erano sei mila mi sembra arrivarono a Civitavecchia due mesi dopo sono trenta mila
è evidente che bisogna farla finita prima che sia troppo tardi l'Assemblea costituente la doppia gli sforzi Mazzini cerca di convincere attraverso la costituzione progetto ricostruzione che non sono un pericolo sparisce il tribunale
La politica dove porta talvolta
Uno degli elementi che faceva più paura
Ma uno degli elementi sui quali
Si incardina la
Il tentativo di conciliare costituzionalismo di Montesquieu
Costituzionalismo di lusso nel nome del diritto romano
I francesi sfondano
Il PD poveri studenti universitari non ce la fanno al reggere l'urto insieme a tutti gli altri
Più gente in borghese nascono le prime crocerossina pensa le crocerossine
Gloriosa lunga storia delle crocerossine nasce lì
La Repubblica romana mi ottocentoquarantanove sul campo
è vero gli atti ufficiali dicono che quattro cinque anni dopo sarebbero nate le crocerossine ma vuole Roma
Che furono riunite donne di tutte le condizioni
Nobili ricche popolare le prostitute lo riportava che soccorre Ivano i feriti nella difesa quindi vedete
Quante cose nuove intorno alla Repubblica Romana del mille ottocentoquarantanove nonostante tutto questo la difesa non riuscirà a reggere
L'ultimo punto contro i trenta mila francesi
Uno degli ultimi gesti dei volontari universitari
Può apparire macabro
Ma se ci pensate bene rappresenta
Diciamo così le idealità
L'anima
Le speranze
E l'alla radice culturale di questi RAI
Ragazzi
Uno di loro
Addosso a una colonna romana
I suoi commilitoni caduti
Ecco il macabro
Con il loro sangue
Scrisse sulla colonna sarete vendicati
Ma non lo scrisse meno italiano mentre cinese cosa che avrebbe voluto fare benissimo vi assicuro gli studenti eversiva del tempo conoscevano perfettamente il francese
Lo parlavano quasi come l'Italia
Lo scrittore latino
Un messaggio
Un vuole rivendicare quell'origine cave ha dato vita a tutto l'attaccamento alle idealità nodi un diritto romano da ricostruire perduto
Quando i francesi arrivano in Campidoglio e ci arrivò di corsa perché è necessario chiudere immediatamente l'esperienza
La Costituzione che viene promulgata
Una costituzione
Che come tutte quelle che seguirono non riuscì a conciliare molte spie con Russo non riuscì
Ma nella Costituzione romana promulgata rimangono le tracce di un diritto romano
Che
Che evidentemente faceva tanta paura e che se nessun'altra carta costituzionale poserà più può riprendere come esemplarmente il potere dei tribuni della plebe
Potere pericolosissimo quello ci ha detto è il potere negativo assoluto
E lo trovate più nessuna carta costituzionale
Nessuna
Va be ma questa è un'altra storia vi ringrazio
Vi ringrazio il professore la logica sicuramente per la bella notizia dell'adozione del diritto romano da parte dei cinesi
E spero che questa vada meglio delle sport all'esportazione delle idee vada meglio dell'esportazione della democrazia s'è stata già fatta e ha dato un pessimo risultato
Chiamo Alessia Di Pietro di il professore ci son dei se può venire al parco
E comunque col professore allorché oltre le l'impegno sul diritto romano ci accomuna l'impegno per l'abolizione del debito dei Paesi del Terzo Mondo che speriamo di avere qualche buona notizia anche su quell'altro fronte
Alessia
Senza libertà
Senza libertà voi non potete compiere alcuno dei vostri doveri voi dunque avete diritto alla libertà e dovere di conquistarla ad ogni modo contro qualunque potere d'anni in senza libertà non esiste morale
Perché non esistendo libera scelta tra il bene ed il male tra la devozione al progresso comune e lo spirito di egoismo non esiste società bene era perché tra liberi e schiavi non può esistere associazione ma solamente Dominioni gli uni sugli altri
La libertà è sacra come l'individuo nel quale essa rappresenta la vita dove non è libertà la vita è ridotta ad una pura funzione organica
Non è libertà dove una casta una famiglia un uomo si assuma dominio sugli altri in virtù d'un preteso diritto divino in virtù di un privilegio derivato dalla nascita o in virtù di ricchezza
La libertà deve esser per tutti e davanti a tu ti voi dovete avere libertà in tutto ciò che è indispensabile ad alimentare moralmente e materialmente la vita
La libertà non è che un mezzo guai a voi e al vostro avvenire se va be'ex aste mai a guardarla come fine
La vostra libertà sarà santa perché si svilupperà sotto il predominio dell'idea del dovere della fede nel perfezionamento comune
La vostra libertà chiarirà protetta da Dio e dagli uomini
Perché essa non sarà il diritto di usare e abusare delle vostre facoltà nella direzione che a voi piazza di scegliere ma perché essa sarà il diritto di scegliere liberamente i mezzi per fare il bene
Allora do la parola al professore ci son dell'università di Salerno
Grazie grazie
Salto i ringraziamenti di rito per
Sono scontati e per un recupero di tempo premetto la mia piena adesione alla opportuna giustissima manifestazione da fatta all'inizio a favore del Popolo Ucraino senza se e senza ma
Detto questo
Pongo una domanda credo che molti degli studenti presenti fino di Benevento
E credo che molti di loro sono stati alla scuola elementare e media Mazzini
Perché Mazzini
Quando questa città ha sentito il bisogno di intestare una scuola
A questo profeta del Risorgimento
E c'è anche una piazza Mazzini non so in provincia quanti possono essercene di riferimenti topografici a Mazzini ma questa in città
Queste due questi due riferimenti in città sono particolarmente significativi
Perché sono ambedue differimenti voluti
Come dire
Maniera un po'strana e dal fascismo
Un regime
Dittatoriale che sente il bisogno di dedicare all'errore del repubblicanesimo dell'associazionismo della libertà
Due e momenti di ricordo cittadina
Vedremo poi perché
Questa mia breve chiacchierata io la concentro perciò su Mazzini e il Sannio
Quando il Sannio incontra Mazzini e perché il Sannio incontra Mazzini
E quale Mazzini
La domanda mi è sorta
In particolare seguendo e le celebrazioni mazziniane del due mila quattordici
Allora fu uno storico
Defunto da poco Giuseppe Galasso a ricordare che potevamo parlare di Mazzini solo se siamo consapevoli Della poliedricità della polisemia della diversificazione interna che del pensiero di Mazzini è stato fatto a seconda dei luoghi storico territoriale nei quali esso quel pensiero è penetrato
E io mi sono posto la domanda
La provincia di Benevento questo Sannio beneventano
Nato geometricamente non è mai esistito nel Sannio beneventano
Nato col compasso
Perché incontra Mazzini
I
Patriottico beneventani del quarantotto e poi il sessanta si ispirano a Mazzini al Partito d'Azione anche sei va precisato si ispirano di più
All'alter ego di Mazzini nel Mezzogiorno e cioè a Giuseppe Ricciardi che in qualche modo il barone Ricciardi che in qualche modo industria si picca di essere l'alter-ego di Mazzini è pur sempre però riconoscendone la suprema autorevolezza morale politica ideologica
Nel quarantotto beneventano alcuni personaggi beneventani in particolare la città Mutarelli rissa Baliani Vincenzo Russo
E allora già anche lampone si ispirano al Partito d'Azione mazziniano
Hanno letto Mazzini forse no
Diciamo forse perché le indagini andrebbero fatte in una maniera più approfondita di quanto ammesso in ore è riuscito si ispirano al Partito d'Azione cioè alla alla
Sedimentazione napoletana del mazzinianesimo dove il Partito d'Azione nasce
Giuseppe Galasso ci disse allora alle quattordici
Non possiamo
Rinchiudere il mazzinianesimo in una interpretazione codificata bisogna scandagliare nei singoli territori nelle singole esigenze locali
Come è stato coniugato come Stato storicizzato il messaggio di Mazzini
Il messaggio di Mazzini storicizzato in questa Provincia nata col compasso mai esistita storicamente
è un messaggio che serve a quegli uomini
A porsi come
E
Premessa per un'autonomia cittadina e provinciale contro il dominio pontificio sulla città
Dopo gli ho solo accennare lo approfondirò dopo
è un atteggiamento che usa Mazzini ma molto lontano dall'insegnamento morale e politico ideologico di Mazzini
Cioè il mazzinianesimo serve a questi uomini
Per rivendicare la gloria della città l'antico Sannio
Questa città ha un passato storico glorioso questa città merita di essere capoluogo di provincia merita di essere provincia autonoma
Approfondendo Mazzini non diceva proprio questo anche quando Mazzini
E suscita il mazzinianesimo suscita auspica
L'autonomia delle piccole patrie ma non vi rinchiudersi nelle piccole patrie il quarantotto come
Sappiamo fallisce anche nel Sannio questa rivendicazione di autonomia di autonomismo cittadino e provinciale fallisce
E fallisce tra l'altro mischiando mazzinianesimo e Jo verticismo vedete che strana che strano che che miscuglio che si verifica per cui appunto indagare il mazzinianesimo nei suoi risvolti specifici
Mazzinianesimo e cioè ripubblica associazione cooperazione solidarismo sociale Autonomie locali il neo quell'idealismo invece di Gioberti
Primato del Papa
Riconoscimento
Di una Italia federata ma governata dall'autorità morale e religiosa del Papa
Bene a Benevento noi abbiamo questa mistura nel quarantotto abbiamo questa misura che in parte si ripete addirittura anche nel sessanta si ripete questa
Arrivano
Le truppe che la Legione del Matese si avvia un modo risorgimentale non c'è più spazio per questa confusione
La considerazione che sorge allora quale
Il mazzinianesimo i mazziniani beneventani
Utilizzano Mazzini per porsi in contrasto per porsi contro la permanenza del dominio pontificio
Sono per la rivoluzione come vice Mazzini sono per l'insurrezione come vuole Mazzini
Sono per la rivolta morale Mazzini dice io sono andato a vedermi
I tre testi principali la questione sociale che del settantuno fedi avvenire che mi pare degli anni quaranta e e la la prima parte dei doveri quella dei doveri nei confronti della divinità
Mazzini ha un atteggiamento totalmente diverso
Cita un messaggio morale politico e ideologico completamente diverso da come lo leggono e lo interpretano
I protagonisti diciamo del cosiddetto Risorgimento beneventana
Mazzini parla di moto sociale
Di moto risorgimentale
E qui io vorrei problema drizzare un attimo
La figura di Mazzini che è emersa anche stamattina da questi incontri la vorrei problema drizzare
Mettendone in rilievo l'aspetto religioso
Sia ben chiaro religioso non significa cattolico può significare cristiano ma non cattolico
Il moto dice Mazzini è impresso d'avvio
Ha creato il modello cosmologico antropologico sociale
è impresso da Dio
Il rischio che si corre che parte Salvemini poi Croce
E di dire che questa definizione del moto fa sfumare Mazzi del mazzinianesimo nel vuoto nel vago come diceva Croce
Fino a un certo punto è la vicenda beneventana mia acconsentito di approfondire addirittura in maniera di cogliere un aspetto originale di questa apparente contraddizione
Perché il modo e quasi resto Perico Latini fisso il movimento è impresso ha creato
Il motore impresso
Da Dini io all'uomo all'umanità attraverso il moto l'uomo e l'umanità diviene tempio della divinità l'umanità realizza la divinità in terra
Col suo progredire
Gli studenti che avessero già studiato seconda terza liceo non lo so possono ritrovare in queste espressioni parte dell'Illuminismo tedesco Lessing Fichte
L'umanità è lo strumento è il tempio della divinità dirsi serve dell'umanità per realizzare la divinizzazione del creato il moto sociale che cos'è
è lo strumento perché l'uomo possa uscire da una condizione antropologico primitiva
Possa associandosi raggiungere i livelli di piena umanizzazione starei per dire la umanizzazione di Dio la divinizzazione dell'uomo si realizza attraverso il modo sociale
Come avrete capito siamo lontanissimi dalla concezione del moto sociale che realizzano i patrioti beneventani ma rivedendo Galasso di quell'intervento del due mila quattordici
In molte occasioni in molte realtà storica territoriali italiane
è stato cessi c'è un divario tra il messaggio del modo sociale dato da Mazzini è la storicizzazione di quel modo sociale
Mazzini arriva a dire non lo leggo ma me l'ero segnato volevo leggervelo è un profondo errore pensare che il modo sociale
Sia frutto della dialettica sociopolitica il modo sociale provvidenziale
è il modo di in cui il lo strumento di di di cui si serve il creatore per farà avanzare il compimento il divenire dell'umanità e qui a me si è aperta una finestra perché
Mi è capitato di vedere la vicenda beneventana nel diciamo dalla vita in poi e mi si è aperta subito una finestra abbia fatto venire voglia di andare ad approfondire
I patrioti del nostro Risorgimento e quarantotto del sessanta realizzano quindi un moto che è ben diverso da quello voluto da Mazzini appena dopo l'unità c'è chi
Si avvicina
Al lo stesso re etico civile e morale di questo messaggio faccio un nome Domenico Mutarelli
Che oltre a mettere in piedi
La insieme Ramponi e la società per il tirassegno cioè il luogo in cui si devono formare i giovani soldati per andare a combattere per conquistare il Veneto e Roma Capitale mette insieme che cosa le società operaie
Luoghi di associazionismo
Nella provincia di Benevento tra il mille ottocentosessantaquattro mille ottocentosettanta settantuno sorgono società operai in quasi tutti i centri più grandi
Tutte le società operaie nel loro statuto contengono principi mazziniani cooperativismo solidarismo sociale partecipazione della donna attenzione partecipazione della donna e mutualismo assistenza anche economica gli anziani
E solo dopo l'Unità quinti che parte del messaggio mazziniano Luisi storicizza diventa storia
Crea una Rete di Fratelli d'iniziazione di socializzazione degli interessi di premura di cura per gli interessi del popolo
Questo dura fin quando fin quando il mazzinianesimo non è sconfitto da uno dei due socialisti mi di cui parlava il professore pecora
Fin quando il mazzinianesimo e non è messo in minoranza da Bakunin mia prima e dal marxismo dopo
Una parvenza quinti di moto
Maxi inteso mazziniana mentre come strumento per realizzare la smaterializzazione degli uomini si realizza in questo decennio tra il sessantaquattro è il settantaquattro settantacinque
Con gli anni Ottanta a Benevento sorge il partito socialista
E qui è interessante capire una cosa che tra l'altro ci pone dei problemi ai fini del concetto di laicità
Il socialismo quanto attecchisce a Benevento si libera del mazzinianesimo è proprio un passaggio successivo radicale di che cosa non si libera però di una dimensione escatologica del divenire storico dimensione teologica del divenire storico cioè il socialismo si realizzerà per necessità insita al divenire delle cose mentre per Mazzini il modo sociale è voluto da Dio è impresso per Dio
E cosmologico antropologica e sociale
Per il primo socialismo cosiddetto scientifico appunto per questo
Il socialismo si realizzerà dice il mi principale esponente del socialismo beneventana Luigi Basile
Come crollato Aristotele come crollato il mondo romano così crollerà la chiesa scientificamente certo
E si realizzerà che cosa il sol dell'avvenire gli uomini tutti fratelli vedete quando di Mazzini hanno cioè in questo rifiuto del mazzinianesimo quando mazzinianesimo permane quanta ispirazione permane in questo rifiuto del mazzinianesimo
Ma questo è solo il primo esempio i signori che vengono anarchici che vengono nel settantotto nell'Alto Sannio accusano Mutria a rifare la insurrezione rivoluzione
Uno dei due mazziniano ma la teste mazziniano Cafiero no ma ma la teste mazziniano
Che significa vengono a mettere in moto un modo scusatemi il bisticcio realizzano un moto sociale che secondo loro è insito nel divenire delle cose
In un certo senso mazziniano anche questo fallirà va be'altro discorso
Ma non voglio fermarmi qui perché l'analisi dei momenti se ho ancora qualche minuto l'analisi dei momenti per importanti di questa provincia ci Sunday dei re come
Il modo sociale perfino al secondo dopoguerra è essenzialmente un moto che all'interno come suo principio come si diceva poco fa come suo principio a una espirazione o di tipo pescata logico teologico o di tipo cosiddetto scientifico
Di tipo cioè necessitante quello che noi stiamo per fare lo facciamo perché deve essere fatto sarà così è così il nazionalismo
Il trionfo della nazione ma in maniera del tutto opposta alla visione che ne a Mazzini
La nazione non è soltanto la nostra patria ma la nostra nazione la primus deve essere la prima deve essere dominante Mazzini non ha detto questo
La nazione è il luogo che ci ospita nel quale siamo nati nel quale abbiamo la radice della dice la Patria e la ressa Patrum
Rappresenta il mondo patrimoniale etico-morale dei nostri avi
Non è un idea da imporre agli altri
Il nazionalismo che a Benevento riceve molta tensione
Con l'inizio degli anni dieci mille novecentodieci fino all'interventismo il nazionalismo si nutre di alcuni elementi escatologia necessitanti mazziniani pur contro Mazzini
Ma le voglio citare solo qualcun altro
Il moto sociale che uno scienziato beneventano analizza dal punto di vista evoluzionistico naturalistiche c'è Leonardo Bianchi
Il modo sociale che avanza furiose terribile
Sta a sua volta significare una lettura del modo sociale come un divenire naturalistico evolutivo quasi inarrestabile Bianchi ha l'accortezza è uno scienziato e un medico uno studioso all'accortezza di dire i forti pensatori
I legislatori con la scienza la legislazione di Filangieri
Riusciranno a orientare e a guidare questo moto ma il modo diversi è inarrestabile Bianchi si renderà conto che quel modo è inarrestabile si e disciplina delle sì ma anche dal fascismo non solo dai forti pensatori non solo con la scienza e la legislazione può essere anche un modo sovversivo Ideo ed eversivo non soltanto costruttivo
Mi fermo non non è analizzo più se non quello del fascismo il fascismo dice che il moto è stato messo in essere dal dio Stato
E lo Stato che genera il moto e le squadracce fasciste il partito fascista e la violenza fascista che cos'è e lo strumento che Mazzini voleva per realizzare l'autonomizzazione
Della divinità per realizzare una una convivenza pacifica è perfetta
La conclusione a cui io sono giunto e che il moto che questa Provincia nata sulla carta per via geometrica senza radici storiche senza radici ideali senza radici vissute condivise è sempre un moto in qualche modo che conserva una ispirazione mazziniana pur viaggiando lontanissimo da Mazzini
E concludo con una notazione che ci sfugge molto spesso e che grazie a Dio
Loro non conoscono ma purtroppo temo che ne dovranno prendere atto l'unico moto naturale di questa provincia
A cui non si è potuto sfuggire e di nuovo non si sfugge e il moto migratorio che non ha nulla di mazziniano questa provincia in centocinquant'anni avuto trecento mila immigrati nessuno dei moti sociali messi in essere
Dalle varie fasi storiche è stato in grado di prevenire questo sì naturale non biblico come chi scrisse la chiesa di allora è un modo biblico quasi che un divo ha scosso avesse imposto e voluto che tanti Sanniti
Emigrazione del mondo è stata la economia la diseconomia
è stata la politica è stata la scarsa lungimiranza delle classi dirigenti a determinare questo modo ed è l'unico modo storico naturale che se realizzato in questa provincia grazie
Grazie al professore ci son dei ora mandiamo un intervento registrato del professore Finelli
E direttore scientifico della Domus mazziniana per il museo di Mazzini
I atterra a tal proposito volevo ricordare alle professoresse che la Domus mazziniana provveduto a inviarci un kit di libri mazziniani che legale Remo alle regaleremo conferiremo alle librerie della degli istituti quindi chiedo alla regia di mandare il registro la registrazione dell'intervento di Finelli vi ringrazio
Un giorno
Ti
Grazie era terrorizzato l'opportunità comunque malgrado
Piccolo incidente domestico spinta perché ci pare ai lavori dell'Italia fa il convegno che si inaugura oggi dedicato alla figura di Mazzini avvelenamento permettetemi
Di portare il saluto il ringraziamento da comitato nazionale per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario morte di Giuseppe Mazzini del della Domus Mazzini va che hanno ambigua sostenuto tre patrocinato questo
Convegno quindi permettetemi di ringraziare tutte
Persone sentiti amiche e gli amici che hanno reso possibile questo convegno in particolare il tra direttore dell'Istituto per alla storia del Risorgimento PTP elemento PG Razzano che è stato
Sicuramente l'anima di questo di questo convegno senza del quale non sarebbe stato possibile
Realizza non un ringraziamento infine permettetemi di rivolgerlo al grazie recarsi del liceo artistico che si sono impegnati in un percorso molto di cui avete potuto ammirare
Il risultato finale nel la a nella locandina del del convegno che speriamo di ospitare presto a a alla commosso
Mazzi
Ecco proprio dalla Domus mazziniana ho voluto comunque registrare questo mio ebbe intervento questa mia brevissima relazione proprio per segnalare comunque la nostra presenza la nostra vicinanza nell'ambito del
Nel complesso
Relazione che fuori le indagare che che nasce punto dall'idea discussa insieme a a Luigi Lazzaroni provare a esplorare
A la presenza di Benevento cercare di dare in qualche modo o un chiave di lettura più legate al territorio possibile rispetto a tante relazioni che avremmo potuto immaginare di taglio più generale ma che sarebbero appunto possibili
E in qualunque altro convegno con Luigi abbiamo col provato a a
A fare tra accettare questa sfida di
Provare a individuare se esiste e quale in riferimento a casa Benevento negli scritti di
Nel di Mazzini a riferimenti accetto come punto di di osservazione come base sostanzialmente due tipi di
Di interventi che sono illa a
La presenza ideali
Gli scritti di carattere più teorico e poi appunto se ecco Benedetto rientra nel
Nel quadro generale di organizzazione cospira ma che
Mazzi di mette in campo nel corso della
Della sua a attivi a i ambedue i casi la messa e non è particolar mente ricca ma sicuramente e interessante e significativa
Per quanto riguarda
Il primo elemento quello dell'aspetto più ideale no a non è certo a voi che devo ricordare come per il vento occupi un posto assolutamente centrale nell'immaginario romantico risorgimentale legato essenzialmente oserei dire esclusivamente alla alla battaglia tutto alla sconfitta a di Manfredi che segna di fatto la mille la
Della monarchia Svevo al normanno-sveva e nella lettura neo bellina ma ugualmente diffusa negli ambienti democratico i sordi democratici risorgimentali
A la garante del Sogno di una monarchia italiana nazionale l'Anica se non addirittura espressamente anticlericale ecco questo fornito che presente in tantissimi testi quadri riferimenti culturali in e età risorgimentale ha probabilmente una delle sua ricade espressioni più significative nel a romanzo di
Francesco Domenico Guerrazzi a la battaglia di pelle una storia del secolo predice si
Romanzo che
Mazzini avrei di cui Mazzini avrebbe a ascoltava con la a
Una prima stesura direttamente
Guerrazzi in compagnia di Carlo Bini mentre Guerrazzi si trovava a e al confino a Montepulciano e Mazzini era in Toscana per conto della della Carbone apertura tra innervare potenziare legami tra la Carboneria lì e qual è la a gelo è quella alla Toscana
Di questo romanzo Mazzini pubblicherà nel mille ottocentoventotto una Luca recensione
E questa lunga recensione è assolutamente fondamentale nell'ambito delle riflessioni Mazzini per quanto riguarda io avevo il rapporto tra la storia e la letteratura soprattutto il ruolo politico che la letteratura attente arbitro e serve anche a precisare ammazzi mi quella che è la sua posizione che poi rispetto al romantici alla prima generazione prima seconda generazione romantica diciamo romanticismo individualista come lo chiama qui che poi andrà uccisa prescritti delle sì sostanzialmente Mazzini nella recensione di Mazzini si legge forte l'imbarazzo tra l'hanno un po'tutti Issione del a sia della struttura a narrativa che bella argomenti del la base argomentativa e la base ideologica del romanzo di di Guerrazzi tempi ed è appunto di cui Mazzini cerca in qualche modo di salvarsi con una serie di i paragoni ad esempio
La no
Il romanzo ha paragonato ad una tomba non bellissima i cui di Lecce cui fattezze pressione presentano una certa irregolarità una perfetta armonia non non risiede nel suo contorno ma perché all'è la gioia dell'innocenza pose sulla la produzione ISO tu lasci la prima per a fissarti nella seconda cioè qualche modo Mazzini dice è i vizi di forma tempi struttura del romanzo comunque vengono superati dall'intento politico dalla dallo spirito dall'ardore che hanno e il romanzo stesso peraltro nella seconda parte della recensione
Mazzini che prudentemente delega ad altri recensori l'elencazione dettagli attente difetti troppi del del romanzo anche nella seconda parte che qui si concentra sulla a contenuto ideale quel romanzo Mazzini parente fortemente le le distanze rispetto a a sì in particolare quello che viene criticato al
Di guerra sia il odierna
è il vinto se non delitti esce
E in tal modo che egli avesse gli elementi anti costituisce onde si costituisce la vita delle nazioni
Duole uniche molte pagine siano sparse con indifferenza rimani Santarpia straniere alle niente dello scrittore due amiche della misantropia eretta il sistema ai uno possano trarre argomento per disperate dei luoghi del Lingotto
Ecco qui Mazzini prende le distanze
Da unite prendendo le distanze dal comando di Guerrazzi prende le distanze
Da un attinte era generazione romantica quella che più si era lasciato influenzare cura ero anche tanica dai appunto tra il di un peronismo disperate essenzialmente pessimista e negativo in cui l'errore non aveva nessuna possibilità a di salvezza incomincia a superare appunto questo individualismo Guerrazzi resterà
Invece fondamentalmente legato in nome di una a
Letteratura di un'arte in generale del futuro che si dovrebbe caratterizzare
Per la sua dimensione
Sociali ecco
In questo segna anche al superamento anche delle eventuali suggestioni imbelli nemmeno di veline che M cinque razzi sono estremamente forti
E che età Mazzini vengono mi guidate molto rapidamente
E all'interno della recensione parlando appunto del parricidio e fra città
Manfredi liquidato in pochissime
In pochissime battute quindi sostanzialmente il riferimento veramente alla battaglia di Benevento in particolare alla a nel testo Guerrazzi Tiziano che peraltro è l'unico riferimento forte che troviamo
All'interno del quadro ideale dei testi fino ad oggi sì avvenimento e significativo proprio in quanto assenza
Perché viene in qualche modo attraverso il rifiuto del mito di Manfredi del mito
Dell'eroe bello e dannato viene avviene il superamento del l'intera a concezione letteraria punto di tipo ben ogni anno e allo stesso per il nome di una a
Letteratura appunto sociale letteratura del futuro e dall'altro lato viene è rifiutata qualunque suggestione di tipo a neo ribelli o che pure come dicevamo prima all'interno della a fronte democratico è tutt'altro che class
Altro
Discorso invece diamo rapidamente a concludere la presenza di di Benevento all'interno bella a delle dinamiche cospirative Marzio
Ma qui in maniera a interessante Benevento occupa un ruolo sicuramente non centrale ma interessante in particolare
Nella riflessione che Mazzini porta avanti alla metà degli anni nella prima metà degli anni Trenta
E portata avanti a a partire dalla riflessione sulla sulla guerra perbacco la prima la più significativa delle citazioni appunto di Pibe elemento la troviamo nel saggio del mille ottocentotrentatré quel nel cuore e nella costruzione del progetto insurrezionale della Giovine Italia sulla avvierà l'insurrezione conveniente e all'interno qui in particolare il Mazzini nell'immaginare in maniera dettagliata la a lo svolgimento dell'insurrezione verbale della guerra del popolo
Sì lascia andare ad una descrizione abbastanza appunto uniti
Dettagliata legata alla sua come vice Mazzini alla situazione geografica dell'Italia citato all'altezza versata qualche allungare all'Appennino intersecata ogni lato profili torrenti laghi verrà immessa nel tackle indipendenti e quindici veramente favorevole alla guerra per bande ecco a in questo contesto ovviamente il Mezzogiorno d'Italia rappresentava un moderno perché il modello era quello delle insurrezioni sia stato previste sia a anti murattiano Perelli e comunque antinapoleonica un piccolo per piste Pellizza
Del primo decennio del primo conducente
Del diciannovesimo secolo e prima Fini e appunto con riferimento specifico a Benevento partendo dalla tra dall'esperienza appunto della cosiddetta banda Barbarella scrive Bazzini una banda che il napoletano scordarsi come quella del Cardarelli il territorio di Molise eccetera eccetera minacciato alternativamente Campobasso Foggia Benevento Avellino sì tornerebbe un punto centrale fortissimo ma quante banche si contati i sorgesse in quello scorcio immagino sostanzialmente perché benemerito come uno degli ammassi dei bimbi di riferimento possibili o comunque all'interno del dell'aria evidenzia né di una di una Mandrake appunto il surrene insorti rubando insurrezionale perché agisse attraverso una tecnica di guerriglia all'interno della zona nel Sannio formate una prospettiva appunto che si rifà immediatamente all'esperienza del
Brindisi primo brigantaggio politico scusa un pubblico così comunque l'esperienza a napoleonica e che un po'come sappiamo avrà una lunga storia fino alla a alla banda del del Matese ecco tra questa di Mazzini non resta te ed è significativo a una cultura enunciazione di principio
Mazzini tenta negli anni dello stesso attorno agli anni di chi instaurare la fa rete ramificata a della Giovane Italia anche nel sud la nel regno degli edifici
A questo scopo in via
Da Marsiglia e via Bellezza uno dei suoi principali collaboratori proprio a cercare di allacciare legami con precedenti organizzazioni insurrezionali del sta segretezza Iaia con Fassino dell'Italia così via attivi malgrado la repressione borbonica nell'Italia meridionale
Quindi dicevamo India Indian carenza nel Sud a creare questa rete cospirativa e all'interno di questa rete cospirativa Benevento eccitata esplicitamente in una lettera e ma Mazzini in via agli ha pensato a Marsiglia il sedici aprile del mille ottocentottanta dunque e in cui dati istruzioni dettagliate e cui viene individuato tra i i riferimenti a cui
Con cui prendere contatto già voluto farmi in più dissi no sopra Benedetto ecco quindi vediamo come sia pure attraverso citazioni molto Random molto visori che a Benevento acquisisca un ruolo all'interno di quel Progetto l'insurrezione
Nazionale diffuso su tutta la penisola che il grande progetto di Mazzini al a all'inizio degli anni Trenta un grande progetto che come sappiamo verrà spazzato completamente
Diano al fallimento delle insurrezioni del trentaquattro soprattutto dalla durissima repressione da parte degli dell'arte del Piemonte degli altri Stati
Premunita
E con questo si conclude sostanzialmente anche il tentativo mazziniano di radicamento a a livello organizzativo nel nell'Italia meridionale o almeno nella sua prima stagione bisognerà aspettare l'unificazione
La spedizione dei Mille poi il processo di appunto di unificazione per veder rinascere a
Saglio così come
Lungo gran parte della dorsale appenninica meridionale una significativa presenza a democratica e preferita legata in una maniera che forze meriterebbe una maggiore attenzione anche ad una dibattuta
Vita associata ad una dinamica a vita sociale che porterà appunto Benevento addirittura a negli anni ottanta all'elezione di Antonio siccome deputato appunto a parte
All'estrema sinistra ma qui
Ringraziando ancora nuovo tutte tutti in particolare Luigi Razza a mi taccio perché solo parlato troppo ma perché questi argomenti saranno sono a oggetto invece della a di una delle relazioni successivo quindi grazie può Perotti che
Ringrazio grazie al professore Finelli siamo arrivati alla fine volevo ringraziare i ragazzi mi rendo conto che abbiamo dato a dosi massicce non sono stata proprio omeopatica per cui insomma spero che abbiamo incuriosito qualcuno qualcun'altra che voglia continuare con noi diciamo questo percorso di ricerca storica
Io ringrazio prima di tutto i ragazzi ringrazio i professori del del liceo vedo vedo Nicola io alla guerra gli altri non mi avventuro sui nomi perché non me li ricordo tutti quanti a memoria top fregato la penna e lo confermo
Ringrazio i i relatori ringrazio l'Università del Sannio e ringrazio radio radicale che ha trasmesso indiretta questa cosa alla prossima