"La bomba climatica: popolazione o consumi? Un conflitto possibile? il rapporto della Legambiente che verrà presentato alla III Conferenza Mondiale sulla popolazione e lo sviluppo (Il Cairo 5-13-IX-1994)

Giovedì il primo settembre alle undici e trenta presso la Sala della Sacrestia alla Camera dei deputati a Roma verrà presentato il rapporto la bomba climatica popolazione o consumi un conflitto possibile delle dizioni quelle questo rapporto lo ha realizzato Legambiente in collaborazione con varie organizzazioni non governative di vari paesi del mondo
E a questa presentazione saranno presenti Ermete Realacci presidente di Legambiente il demo che Raffo Antonio Golini
Che a collaborato con la sua équipe acquista ricerche che fa parte della delegazione ufficiale italiana al Cairo
E Giovanna Melandri e deputata progressista che rappresenterà la lega ambiente Al Cairo
Giovanna Melandri che noi abbiamo in collegamento telefonico Bongiorno
Innanzitutto vorrei chiederti una breve anticipazione di questo rapporto
Dunque innanzitutto
Le parole tu come nasce questo rapporto che lo ricordo verrà presentato alla Conferenza del Cairo come contributo di alcune associazioni ambientaliste del nord e del sud del mondo questo lavoro
Ha visto
Partecipare appunto delle associazioni di diversi Paesi Prodi per l'Italia da Legambiente un'associazione del Bangladesh un'associazione ambientalista sudamericana del Cile per l'esattezza e un'associazione ambientalista del Kenya oltre a un'altra associazione che si chiama Klamath Action Network che opera a Bruxelles
Questa collaborazione ha permesso ad alcune studiosi ed esperti che questa associazione ambientalista e di mettere a fuoco un problema particolare su cui noi appunto vorremmo dare il nostro contributo alla conferenza che è quello del rapporto tra crescita dei consumi energetici e crescita della popolazione ora io penso che questo dibattito che c'è stato in questi giorni e che ha agitato anche che ha progettato da polemiche anche in Italia è non possa essere semplificato come una un dibattito tra i fautori diciamo così delle politiche di pianificazione familiare da un lato e i fautori delle politiche di sviluppo da l'altro il problema demografico va affrontato nella sua complessità e noi ci rifiutiamo di arruolare
Diciamo stia nel partito di coloro che tempi sanno che la conference Cairo tutti alla conferenza di Fatah ma perché vuole chiarire una volta per tutte quali sono i diritti all'accesso alle politiche di pianificazione fra diari medici arruoliamo tra coloro che pensano che la questione demografica porta ridurli solo ad un problema di politiche di pianificazione familiare
La parte frequentiamo come abbiamo fatto in questo rapporto libera la relazione che esiste tra crescita demografica e consumi è credo che la vera risposta che non solo siamo troppi ma siamo soprattutto troppo voraci
Ecco rispetto al documento
Dell'Hombu intimo Ignazi dissenso in bus ma è l'impostazione molto simile noi abbiamo voluto sottolineare l'aspetto dei consumi energetici e dei consumi pro-capite
Nel nord e nel sud del mondo
Abbiamo voluto mettere in relazione per esempio comitati ne ricordo solo alcuni ai tempi del Nord del mondo ai Paesi ricchi con meno di un quarto della popolazione mondiale consumano circa l'ottantacinque per cento di tutti i prodotti chimici Delli settantadue per cento della produzione della per il settantaquattro per cento dalla produzione della carne l'ottantuno per proprio fare la carta tutti proprio produzione prodotti che naturalmente implicano alte alti consumi energetici quanto non significa naturalmente che una popolazione che cresce al ritmo di circa novanta milioni di abitanti ogni anno non sia un problema e non si può nemmeno pensare che tanti di fertilità che vanno dai quattro
Cinque o il sei figli per donna nei Paesi del Terzo Mondo non siano un problema anche in termini non solo di innanzitutto dignità e condizioni minime di sopravvivenza ma anche in termini di pressione di pressione sulle risorse ambientali e quindi questa contrapposizione tra chi ritiene che il problema via tutto nelle politiche dello sviluppo e chi ritiene invece che il problema più tutto nelle politiche di pianificazione familiare una contraddizione che è una contrapposizione che noi non non accettiamo perché riteniamo che per avviare l'umanità e questa un po'anche la affidate le Nazioni Unite hanno lanciato su un per
Corso già con la Conferenza di Rio de Janeiro di due anni e mezzo fa su una ipotesi di sviluppo sostenibile occorra ridurre tra
Dica mente i consumi nel nord del mondo e anche sostenere nella piena riconoscimento di diritti di sovranità degli Stati quei quelle politiche di pianificazione familiare che non fanno altro che rispondere a una domanda di Hashemi sto alle metodi anticoncezionali emette di pianificazione familiare che già esiste nel mondo da questo punto di vista voglio ricordare un un dato che pezzo nella discussione un po'ideologica e demagogica che c'è stata in questi giorni in Italia e dimenticato e cioè che esistono già oggi circa trecento milioni di coppie secondo vari istituti
Che ripete il Terzo Mondo chiedono di poter anzi avere accetto a metodi anticoncezionali e non trovano una risposta nei loro Paesi
Ecco comunque mi pare di capire che pure appunto precisando di non essere nei da dalla parte degli gli anti abortisti né dalla parte mai quasi papà papà non riuscì appunto di quelli e di non vuole partecipare a questa discussione strumentale e però mi pare di capire che comunque voi vi ponete da una parte e cioè dalla parte di dell'ONU e del suo documento contro cui appunto si è lanciato una crociata
Una mente IP anche per
Che credo che lo sforzo che le Nazioni Unite hanno intrapreso soprattutto anche grazie peana fitta di che la direttrice dell'affondo e la popolazione delle altre unite è stato poco uno apporto di tenere a pm questi aspetti diventi in patate conferente anche nella tramite sulla popolazione me c'erano stati tenuti in maniera rotta ritenuti separati e devo dire che mi auguro che al Cairo fuori dai anche così provincialismo della discussione in Italia è il contributo di molte associazioni ambientaliste gruppi di donne gruppi che anche degli Soldi che operano nel settore dello sviluppo della cooperazione portano contribuire a rimettere la discussione sul sul giusto binario che lo ripeto ancora una volta non è certamente quella del conflitto tra abortisti antiabortisti anche perché non è questo l'oggetto della conferenza
La conferenza di domani primo settembre ci sarà anche un demografo Antonio Golini che parte che fa parte della delegazione italiana
E presumo che sia un demografo che in più o meno sostiene le vostre tesi ma la delegazione lo sappiamo adeguazione italiana
E invece sembra caratterizzarsi come una delegazione che invece avrà delle posizioni vicine a quelle sostenute dalla Santa Sede ecco rispetto a questo
Però io personalmente ritengo che le scelte che sono state fatte in merito tutti alla costituzione della delegazione che è merito anche le posizioni cariche
Nel governo italiano andrà a rappresentare al Cairo sono diciamo più soggette a una strumentalità della nostra politica interna che ha un respiro di dimensioni planetarie globali quale dovrebbe avere questa conferenza sicuramente il il fatto che nella delegazione sia presente un ministro come il ministro Matteoli che ha sostenuto che i dati delle Nazioni Unite sono appalti devo dire all'unica
Dato anche il presidente della Camera Irene Pivetti sostenendo che i dati dell'ONU che ricordo sono una bussola per la discussione per il dibattito attorno alle questa demografica danni secondo la presidente della Ca'
E sono dati vistosamente gonfiati ecco io penso che con queste posizione diciamo così di pregiudizio
I porta in un contesto internazionale una immagine dell'Italia intollerante non capace di comprendere appieno i menti che esistono tra demografia povertà crescita distruttore dell'ambiente e sviluppo
Bene io ti ringrazio ringraziamo Giovanni
Melandri dove pure si sta voglio solo ricordare che questo libro vengono conteggiati e in questo libro Bahrein Libreria da fra qualche giorno e
E con lei i ricavati di questo libro noi sosterremo il il lavoro di coordinamento tra queste associazioni appunto che hanno contribuito al lavoro di ricerca e dei Paesi del Terzo mondo e soprattutto una procedura del Bangladesh che
è stata particolarmente utile in questa favorisce grazie a Giovanna Melandri grazie a voi