Agricoltura e Futuro

Grazie a tutti di avere accettato questo invito per noi era importante fondamentale oggi fare riflessioni sulla situazione dell'agricoltura ma anche sulle potenzialità di un settore che è primario non solo e non ma anche nel nei contenuti dette per una forza nazionale come la nostra patriottica e riveste un'importanza che va oltre il cibarsi oltre la base produttiva del nostro agroalimentare
Abbiamo cercato di mettere assieme
Tanti
Player sono l'inglese tanti
Tante persone che oggi sono chiamate ad un impegno
Fortissimo per per un settore che fiaccato uscì dalla dalla guerra in parte trascina problemi prima della guerra è innegabile
Chi come noi un po'si occupa di agricoltura conosce i problemi atavici ormai per l'agricoltura ho deciso di farlo oggi di confrontarsi oggi qui con tanti operatori del settore con le associazioni di categoria ringrazio il ministro per la sua grandissima disponibilità a essere qui con noi
Questo il quadro che Rizzato dai gruppi di Camera e Senato allora ringrazio per tutti proprio crollo Brigida oggi capogruppo alla Camera che è qui presente con noi io non mi dilungo perché poi faremo sarà oggetto di altri interventi ma dopo subito lascio la parola al presidente della Commissione agricoltura del Senato che poi impegnato su un provvedimento importante come quello della peste suina e quindi facciamo esordire luce rompere il ghiaccio lui grazie Giampaolo
Beh grazie grazie soprattutto o per l'invito ringrazio verso lutto tutti i rappresentanti saluto i collego senatore del Carlos collega Salvatore la pietra che sono in colei che servono l'agricoltura in Senato o che hanno organizzato questa questa legge non è assoluto
Il mito proprio nel saluto
Il collega Galli nel alla Camera deputate mi scuso sarà un saluto veloce perché alle tre e mezza parliamo di questo importante provvedimento e la peste suina ve agricoltura e futuro credo che in queste due parole ci stia
Forme come metà della nostra storia sull'agricoltura sicuramente ci giochiamo ci giochiamo molto ci troviamo tutto l'agricoltura sicuramente il passato ci ha permesso di sopravvivere durante la prima guerra mondiale durante la seconda guerra mondiale
L'agricoltura è presente avevo capito la sua importanza durante i tristi eventi del Covi diciannove abbiamo capito quanto è importante no proprio marittimi fermi credo che gli agricoltori dell'agricoltura se hanno fatto capire quanto questa sia importata di fondamentale sul futuro dobbiamo assolutamente investire investire di più
Lo dico senza nessuna velleità retorica però credo che perché i tristi evidenti dei pesi da lastre prestigio mi sono fatto capire quanto la sovranità alimentare parla rivista in questo in questo Paese il paese del made in Italy il Paese alla dieta mediterranea
Paese della bravura dell'eccellenza alimentare però anche molto fragile
Sotto il profilo della capacità di tentare di questo Paese quindi dobbiamo rivedere rivedere molto per le nostre strategie agroalimentari
Colpa e tutti colpa di nessuno però sicuramente bisogna fare un punto del della situazione e soprattutto bisogna secondo me mettere del delle risorse e quindi sforamento di bilancio meno argomento sul quale vorremmo sicuramente ragionarci
Dovremo anche rivedere secondo me la dignità di tanti nostri produttori agricoli a partire dal settore lattiero caseario dove credo non sia dignitoso assolutamente la prima trentotto quaranta centesimi stiamo perdendo tutto il patrimonio zootecnico in questo Paese
Forse abbiamo delegato ad altri anche la capacità dei fertilizzanti in questo Paese perché ci siamo troppo convinti che gli altri potessero superiore per quanto riguarda i fertilizzanti chimici e ci siamo accorti che non abbiamo più fertilizzante organico non abbiamo più stalle tutto momento sicuramente gli scenari si sono aperti e sia dire anatra quella quella nebbia Chezzi pensavamo la globalizzazione ci avesse risolto i poi i problemi invece oggi dobbiamo aprire gli occhi e ricredere ridisegnare le strategie agricole di questo Paese lo possiamo sicuramente fare credo che la discussione di oggi ringrazio di nuovo
Chi ha organizzato questo convegno perché parlare di agricoltura significa sicuramente parlare del futuro nostro ma soprattutto quello che i nostri figli non è assolutamente vero omologia è una realtà alla quale dobbiamo subito fino a oggi
Iniziare serio ragionamento io vi ringrazio vi auguro buon lavoro
Bene anzitutto buona sera a tutti qua anche ai nostri ospiti qui presenti ai relatori e anche a tutti coloro che ci stanno seguendo in questo momento da remoto
Allora trascorre rema insieme devo dire con un lungo interessante il pomeriggio nell'ambito nel quale affronteremo la tematica dell'agricoltura in né in tutte le sue diverse declinazioni sono previsti in particolare tre Pannella tecnici
Innovazione e sviluppo agricolo no sovranità insicurezza alimentare e agricoltura ed ambiente
Seguirà poi un confronto tra il senatore Luca De Carlo Keller responsabile dell'Agricoltura di Fratelli d'Italia e il mi Nistro dell'agricoltura Stefano Pastorelli che qui in sala con noi il saluto
E e poi concluderemo alle diciotto e trenta con l'intervento della Presidente Meloni ecco i tempi siamo veramente Sierra attivissimi quindi cercheremo di essere bravi puntuali
E inizia abbiamo iniziato quindi con i saluti istituzionali della del presidente Vallardi e passiamo quindi alla saluto della dalla parte della Camera dei deputati quindi i invito al podio l'onorevole Filippo gallinella presidente della Commissione agricoltura di Montecitorio grazie
Grazie a tutti grazie Luca la colloca ci conosciamo perché l'UE prima fatto deputata del senatore quindi abbiamo lavorato un po'di tempo insieme
Tema importantissimo l'agricoltura deve dare il cibo magari faccio una battuta anche sulla pesca saluto il ministro tutti voi ovviamente tutti gli operatori del settore cibo oggi di qualità
E a prezzi accettabili questa oggi è una sfida un po'interessante perché si parla di e portare in caserma e sciorina ed alcune produzioni perché e le scelte passare interesserà soprattutto cibo
Accessibile nel prezzo quindi abbiamo delocalizzato qualcosa no d'altronde l'Europa rispetto al resto del mondo lascia che lasciamo stai Stati Uniti che altri limiti di paesi lo tuteliamo molto il lavoro molto l'ambiente queste cose bene o male costano riportare in casa come produzioni costerà di più dovremmo fare molto probabilmente sì però dobbiamo dire ne in un'ottica strategica questo messaggio che va dato perché se no non non possiamo i dire che se vi facciamo tutto in casa costerà di meno cinque e non credo sia possibile come non credo sia possibile dire visto che non c'abbiamo il grano tagliamo il vigneto e mettiamo il grano cioè poi ognuno fa le sue scelte Mastro all'ottica deve essere questo ci vediamo pagati dal fino agli anni due mila nonostante abbiamo perso tanto terreno agricolo come superfici ma anche come qualità la produttività è aumentata
Questa cosa qua è andata scemando negli anni perché la tecnologia utilizzata fino a quel tempo ho sopperito alla mancanza di terra oggi sicuramente la sfida dell'agricoltura quattro punto zero io dico anche le nuove tecnologie abitazione saranno la soluzione per produrre di più a ettaro Comeno in tutte perché
Il l'urea si fa col metano ora forse qualcuno più avanti Cinven tra altre cose ma come tale proposta caro costi l'unico impianto letale mi si mi risulti sia fermo e faceva il sessanta per cento a produzione
La il potassio va be l'abbiamo già dato quindi siamo stati fortunati però le cave sono due mila il suo dovere il mondo Canada e Bielorussia sì quelli consolarlo più cioè ripensare a qualcosa di diverso sarà complicato
Se voi vedete i gli indici di autoapprovvigionamento a parte il pollo le uova e l'ortofrutta non siamo carenti in tutto con dodici milioni di ettari ventotto c'era la Francia ventuno Scala Germani insomma
Commenta non sembrano che tante rivolto rifrazione di piccoli le riflessioni da fare sono tante e capisca addirittura lo importiamo l'ottanta per cento di pesce quindi anche lì forse di sviluppare più l'allevamento interni su un mare ieri tutte cose strategiche per diventare meno simili agli choc esterni io non credo che la barca va la rivista ma era importante dico solo che dobbiamo il bottone rosso conoscere qualcosa accendiamo il bottone rosso abbia Rocca sette vediamo quello che si fa l'emergenza
Perché se no a tutte le volte che succede qualcosa di vedere le programmazioni sette giornalisti stravolge secondo me
Gli impegni che ci siamo dati perché è vero che c'è la crisi e conclude vero che c'è l'emergenza ma le problematiche ambientali non è che sono sparite sotto il tappeto sempre lì se noi siamo più suolo poi magari domattina desertificato l'abbiamo la salinizzazione abbiamo problemi di diretta filiazione di qualche e di qualche zona quindi ricordiamoci di fare il di avere di pensare al bottone Prosecco però coltura futuro io lo vedo come il bottone rosso che dobbiamo accesi pigiare che non vorremmo mai farlo quando succedono i casini che non vogliamo però la politica raccogliere lunga perché dobbiamo produrre diciamo l'uomo
Modificato il paesaggio se mai nessun piacere poté sopravvivere a questa modifica
Do la dobbiamo contenere perché probabilmente la natura sino a trovare prime senza di noi credo che qui non lo voglia nessuno grazie buon lavoro a tutti
Presidente Carbone
E prima di continuare vorrei chiedere a all'organizzazione come dobbiamo
Se dobbiamo mettere i propri crostoni o dobbiamo mantenere la mascherina anche al podio
Quindi quindi tutti
No no abbiamo anche il piano B con i propri microfoni era soltanto per dare delle indicazioni univoche entro il primo maggio
Allora continuiamo a con i saluti istituzionali invito al podio l'onorevole Nicola Procaccini
Commissione agricoltura del Parlamento europeo
Andava capito che difese scottati oppure no tutte queste
Si può dobbiamo tenere
Preferisco cioè intendo tanto non di perdere niente dietro la mascherina dunque innanzitutto buon pomeriggio grazie ovviamente a agli organizzatori grazie Luca in particolare
Grazie a Patrizia tutto il gruppo del Senato
Io
Anch'io stavo poco perché devo prendere la era devo tornare a Bruxelles e quindi chiaramente il mio saluto
Tratterà ordine essenzialmente di di ciò che accade sa di ciò che accade su Brussel di quali sono i messaggi che arrivano soprattutto adesso
E di come anche chiaramente cercherò di essere molto stringato come anche in cambiata un po'l'agenda diciamo in Commissione agricoltura in particolare
Sul tema di coltura in Parlamento europeo
è cambiata profondamente questa agenda ovvio
Siamo partiti con una delle ambizioni che certamente tenevano maggiormente in considerazione l'aspetto
Delle emissioni di CO due nell'aria diciamo gli aspetti cosiddetti green piuttosto che quelli produttivi
Lo dico anche da responsabile ambiente del partito di Fratelli d'Italia il nostro obiettivo viceversa è stato quello di cercare maggiore equilibrio
Tra le oltre gli obiettivi di medio lungo periodo che certamente devono tendere alla conservazione del patrimonio naturale alla neutralità climatica
Ma pensiamo che questo equilibrio vada ricercato attraverso delle misure che sostengano la produzione agricola che nulla criminalizza sino come purtroppo talvolta e capitato di di avvertire talvolta ci capitato di come dire di percepire una certa demonizzazione del delle impresa agricola
E chissà forse retaggi di del passato su così quali essendo un velo pietoso
Cosa accade accade che e la crisi in atto che è una crisi geopolitica ma che chiaramente ha dei riflessi evidenti
Ovunque particolare sulla sull'agroalimentare hanno un po'cambiato
L'approccio hanno cambiato sicuramente il sentimento come si suol dire nelle istituzioni europee nel Parlamento europeo in particolare
In qualche maniera si è dovuti fare un po'tutti un bagno di realismo
E e per questo che penso che bene ha fatto il commissario l'agricoltura gouaches costi a dare già delle indicazioni che sembrano essere state le recepiti dall'intera Commissione europea
Mi riferisco a queste misure qualcosa è stato già accennato per esempio sull'utilizzo dei terreni incolti quella quota di terreni incolti destinati alla PAC
Giustamente s'è detto in una situazione di crisi come questa cerchiamo di recuperare i terreni per le cosiddette fornitore primario e quindi per la coltivazione del grano di tutte quelle e di tutto ciò che in qualche materia è stato interrotto o particolarmente aggravato mettiamola così perché già c'erano dei problemi di trasmissione in tempi non sospetti ma certamente guerra in Ucraina ha ulteriormente peggiorato
Altrettanto registro con favore Laverna ha voluto allargare lo spettro diciamo dei fertilizzanti
Possibili e quindi andando anche a a anche lì a a ai intervenendo su questo innalzamento dei costi nel fare del fertilizzante che e sta creando un enorme problema ai costi produzione del mondo agricolo
Lo stesso UAC costi ha dovuto ammettere che viceversa sono troppo pochi di cinquecento milioni previsti dalla pacchetti come fondo di crisi
Perché probabilmente non erano pensati per una crisi di questo di questa portata onestamente
E quindi pensare che addirittura i cinquanta milioni che dovrebbero essere destinati all'Italia questo rende ancora più visibile l'intervento in termini economici laddove si deve indizi deve sostenere la filiera agricola
E sappiamo bene che questa filiera è in crisi per una pluralità di fattori ripeto alcuni contingenti ma altri anche di antica data perché insomma l'agricoltura per in Italia sconta problemi di di di di di di natura diversa penso anche a tutto il discorso della nel dei contratti a tal dato sul tema della mano d'opera solo dire ci sono diverse diverse situazioni che in una situazione di crisi diventano ancora più dolorose ma semplicemente perché molte si è affrontate con i tempi giusti e nei modi giusti ora cosa accade
Accade che certe certe riflessioni
Che prima facevamo un po'in solitudine
Be'adesso diventa dopo come dire non solo di dominio pubblico ma accogliamo con favore che anche il ministro dell'Agricoltura italiano registra la stessa nostra considerazione ovvero che
Si debba correre verso una sovranità alimentare che in qualche maniera Company la sovranità energetica che si affianchi alla sovranità in termini di difesa militare
Ecco la parola sovranità fino a qualche giorno era del tutto innominabile innominabile oggi invece diventa di dominio pubblico diventa in qualche viene sdoganata ai massimi livelli e ed evidentemente va a riconoscere il fatto che quando ci si preoccupava del fatto di di non pensare con la giusta attenzione alla protezione del nostro sistema un sistema economico un sistema sociale un sistema politico
Oggi vi siamo in grave ritardo oggi siamo in grave ritardo dobbiamo correre per recuperare il tempo perduto non sarà semplice di sicuro ecco noi su su Bruxelles e in questo caso parlo come gruppo dei conservatori europei
Potendo vantare una vicinanza politica con il commissario polacco all'agricoltura
Che appunto affine al nostro alle Ecr e e sul quale abbiamo spesso trovato una certa possibilità di fare sponda
Devo dire tanto per essere spedire un po'anche
Diretto un po'scorretto forza anche politicamente
Avrete notato che lo stesso commissario polacco non si è fatto neanche particolari problemi nello stigmatizzare
Chi come l'Ungheria sta facendo un gioco in questo caso sporco nel momento in cui blocca le esportazioni all'interno dell'unione europea questo a a significare che c'è un modo di stare in Europa
Un moto di starci dai conservatori d'età
Da uomini e donne di destra
Che semplicemente l'idea di fare meno fare meglio come diciamo spesso
Cioè di occuparsi di poche grandi cose ma di farlo bene quindi evitando di perdersi nella minuta Alia burocratica
E e quindi ecco su questo rivendichiamo rivendichiamo con la finezza con orgoglio con soddisfazione e nostro modo di stare in Europa
A suo modo di essere accanto al mondo agricolo il nostro modo di fare politica tutti i livelli dal più piccolo comune passando per i parlamenti territoriali nazionali ed europei grazie buon lavoro coraggio da tutti
Grazie onorevole Torchia cinese lascia la parola all'onorevole Francesco Lollobrigida capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati
Grazie
Cercherò di non fare il tuttologo e quindi di esplicitare esclusivamente l'aspetto dei saluti doverosi e dei ringraziamenti agli intervenuti alle rappresentanze del Governo
E delle Commissioni competenti e ovviamente alloca Carlo Cristina Carretta
Il senatore la pietra che svolgono per Fratelli d'Italia una interlocuzione costante con il mondo che oggi andiamo a sollecitare in un confronto puntuale con un modello che il collega Procaccini poc'anzi annunciava che fa parte della nostra cultura per quanto ci riguarda una forza conservatrice crediamo nell'esistenza dei corpi intermedi degli interlocutori con i quali contrastante mente
Confrontarci perché abbiamo contezza che chi abbiamo davanti ne sa più di lui dell'argomento che trattiamo la politica deve però avere un ruolo altrimenti non si giustificherebbe lo stipendio e il motivo per il quale la politica esiste è quella di fare sintesi tra interessi legittimi che possono entrare in Costa in contrasto e la politica deve provare riportati ad un quadro unitario di sviluppo
Anche in questo caso siamo trovati ci troviamo spesso ad avere opinioni ipotesi di sviluppo della nostra nazione cercando di comprendere quali sono i capisaldi sui quali ancora are una strategia il mondo agricolo a nostro avviso uno di questi per tante ragioni per ragioni culturali perché per un partito conservatore innaturale cercare di preservare
Quello che si sente proprio non solo che si possiede presente proprio e di cercare di coniugare a
Risposte
Risposte nuove a nuovi problemi tenendo presente però dei principi permanenti e il mondo agricolo li rappresenta naturalmente quei principi permanenti di conservazione della qualità nella qualità della vita
La fortuna è stata vista per molto come elemento residuale se proprio non hai trovato un'altra attività dati a Zappa semplifico questo messaggio quando invece spettante delle persone
Che sono qui non solo è stato una risorsa per sé e per la propria famiglia ma è stato il modo di far crescere un'azienda di valorizzare di inventare anche delle nuove produzioni cercando di elevare non sulla quantità di ricchezza ma la qualità del prodotto i termini positivi per quanto ci riguarda con Fratelli d'Italia anche di fronte a questa crisi supera in alcuni questi dice ci siamo posti
Che oggi immagino che verranno viscerali dal punto di vista Diller rischio che abbiamo quando si parla di indipendenza
D'indipendenza nazionale non si può prescindere da alcuni elementi scopriamo oggi è uno di questi elementi e la sopravvivenza alimentare
Noi viviamo nella serenità entrato in un supermercato le mie figlie
Che per fortuna ogni tanto portato in campagna sanno che quel pur non nasce esattamente all'interno del frigorifero che quel prodotto non cresce nella bancarella ma a un percorso per arrivare lì che passa dal lavoro dal la contatto con la terra però ci siamo accorti in quei frigoriferi quei Revel ma quei banchi possono essere svuotati rapidamente da una crisi come quella che viviamo un allarme che non percepiva percepivamo che ci pone di fronte a una necessità quella di comprendere quale sono delle risposte
Emergenziali ecco ne vorremmo vivere in una nazione la quale non si ragiona in emergenza ma si ragiona su piani strategica per questo
Che da tempo come forza politica sosteniamo che c'è un piano di attenzione sulla viticoltura a nostro avviso non ma del tutto sufficiente bisogna ragionare
E lo si è fatto per ora per spunti ma so che si entrerà da qui a poco in nel particolare su quelli che sono dei temi che in altre nazioni hanno affrontato con maggiore consapevolezza si parlava della stanza di forniture
Di grano provenienti in testa sappiamo che esistono nazioni che al contrario di nuovo in un anno diminuito la produzione hanno magari lavorato a perdere pur di avere riserve sufficienti ad affrontare situazioni di emergenza come quella nella quale ci troviamo sappiamo che si è investito anche in termini culturali per proteggere e promuovere il prodotto io ho guardato con un certo distacco
Rispetto al tema della guerra a un tema invece particolare all'interno di una discussione che sembrava davvero paradossale alla diminuzione di olio di girasole cambiata la comunicazione culturale sull'olio di palma l'olio di palma non fa più male
Scopriamo che l'olio di palma faccia male perché la Francia produceva l'olio di colza ed è quindi contenitiva a promuovere in questo non lo giudico nel termine di merito contenutistico magari non è vero l'assunto era una delle associazioni presenti
Mi sembra che il TV spiegava questo tipo di concetto ma un concetto culturale anche rispetto a un prodotto che segna l'ipotesi questa l'ipotesi del sospetto che una nazione avesse promosso un'attività comunicativa tale che penalizzava apre le penalizzando una produzione piuttosto che un'altra
Così che ci siamo trovati anche a riflettere in passato gridando alla parmensi a molti di voi sul utili scopre un semaforo che e qualsiasi cittadino normale
Capiva e comprendeva essere posto a danno della nostra produzione e a vantaggio della produzione di altre nazioni per fortuna l'Italia abbia agito in maniera abbastanza contesa questo tipo di approccio l'attacco ai nostri produzioni ad uno gira il mondo e trova l'olio la Lamaro mafia piuttosto che parmesan
Insomma innervosito da questo concetto ma visto che l'Europa costringe tutti a rispettare le regole se sono cittadini italiani dovrebbe provare ad affrontare con la medesima severità intransigenza
In questi giorni sulla Bolkestein sembra essere l'irremovibile a chiudere e ammette svendere le attività degli imprenditori balneari potrebbe esser irremovibile agire con la stessa intransigenza anche su questi meccanismi di falsificazione danno al mostra produzione una serie di sottolineature che i nostri produttori non si agricoltori nostri allevatori conoscono bene cercando di ragionare anche in termini lo dico allo stress meno ideologici quando si aggiorna
Di attività venatorie di attività imporre interconnessi e con impronta pericolosi potrebbe essere meno ideologici e ragionare con serenità anche sulle cosiddette specie infestanti sugli errori di immissione di alcune specie che hanno cambiato l'ecosistema a danno del mondo agricolo del PON dell'allevamento
Perché di un forte un grande rispetto il lupo figuriamoci ma anche rispetto per il bagnino
Per il vitello che hanno la stessa dignità del lupo di sopravvivere quindi questo ecosistema dell'uomo ha mutato deve vederci oggi reagire da gira protezione dell'intero sistema con una visione chiara e strategia
Quindi credo che oggi bisogna fare degli interventi emergenziali e degli interventi strategici emergenziali pudico colgo l'occasione anche per la presenza del ministro e chiudo esempi ci sono delle questioni immagino la vicenda che riguarda il chinino e siamo il secondo produttore mondiali di kiwi e oggi abbiamo la moria del chimiche un elemento da focalizzare sul quale per ora non si è ancora assunta un'ipotesi strategica che metta in condizione produttori di un botanico inizia la produzione in Italia a metà degli anni settanta e che cresce in maniera esponenziale facendoci diventare anche in quel settore leader mondiali quindi credo che oggi vada sostenuto quel settore in maniera primaria come una delle emergenze che riguarda il mondo agricolo Fratelli d'Italia per chiudere ci sarà il presidente Meloni poi negli altri collegi che meglio il punto mente diventeranno
Nei vari teatri sì presta e si mette a disposizione come abbiamo sempre fatto dall'opposizione noi abbiamo presunto un impegno prima dalla campagna elettorale e non poter governare con forse calano programmi differenti dai nostri ma sui temi di difesa e tutela dei beni nazionali
In Italia e all'esterno ci siamo sempre quindi offriamo la disponibilità alla maggioranza e ovviamente a coloro che rappresentano il mondo agricolo a trecentosessanta gradi di lavorare comunemente insieme su tutti quei temi che Borga no all'interesse di questa nostra Patria questo il nostro modo di esprimere la politica e quindi ringrazio per l'organizzazione e ovviamente per la grande partecipazione a questo evento
Grazie presidente Lollobrigida credo che non ci sia il presidente Ciriani ancora
No quindi direi di cominciare con il primo o Pannella innovazione sviluppo agricolo chieda di raggiungermi qui sopra il tavolo della al tavolo dei relatori alla
Sei ok e per fare
Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura in mancanza ahimè dell'onorevole Monica Sciaburi però chiederei a questo punto al onorevole per Carlo rientra perfetta allora mettiamo mettiamolo destra assieme a dare l'ambiente agreste
Va della parte
Benissimo fare ascolteremo a portano anche gli interventi della dottor Pierantonio dell'autore a Menesteo Dino allora presidente Giansanti
Anzitutto benvenuto
Se non sbaglio proprio la scorsa settimana svolta la cerimonia nazionale per l'innovazione un premio di di Confagricoltura tra l'altro se non sbaglio abbiamo anche uno dei vincitori i qui in sala con noi
Ecco lei presidente in occasione della della cerimonia ha affermato gli agricoltori che non impareranno rimarranno fuori dal mercato
Anche prima e l'onorevole Procacci e ha messo in risalto un po'quanto o quanto siamo in ritardo non solo a livello europeo ma l'inverno italiano è cambiato lo scenario non lo scenario geopolitico lo scenario economico ecco la mia domanda per cominciare come facciamo ad accompagnare gli agricoltori a rinnovare questi conoscessi i produttivi in chiave anche ieri né in chiave in in di economia sostenibile
Anzitutto grazie ovviamente nome di Confagricoltura per questa organizzazione a tutto il gruppo di Fratelli d'Italia e anche per l'impegno
è stato rimarcato all'onorevole Lollobrigida proprio come partito sui grandi temi dell'agricoltura e dell'alimentazione soprattutto anche in maniera IVA a me piace proprio ricordare lo dico al ministro e lo sa come proprio molto spesso nel dibattito parlamentare sui temi dell'agricoltura non c'è una maggioranza ma ciò non c'è una minoranza ma c'è una parlamento che compatto si muove per la mostra agricoltura del nostro sistema agroalimentare bene io continente sono persona perché circa rovente di raccontare modello agricolo di Confagricoltura la nostra idea di agricoltura
Un'idea che ovviamente vuole essere forte soprattutto su quello che deve essere innovazione innovazione per noi nel DNA degli agricoltori voi sapete che merita di me
O è la natura che vince a se stessa con dei tempi che natura ovviamente concede ma sono lunghissimi o al contrario deve essere l'uomo attraverso la scienza la ricerca e la tecnologia
Cordialmente anticipano velocizzano quello che l'agricoltura deve poi in qualche modo trasmesso io parto da alcuni dati che devono dare ovviamente
Una dimensione ciò che rappresentiamo perché se non sappiamo da cosa partiamo diventa anche difficile poi contestualizzare quello che io vorrei dire oggi grazie alle politiche agricole adottate negli ultimi vent'anni al Parlamento europeo
Rappresentiamo lo zero virgola ventiquattro per cento della superficie agricola investito abbiano tenero
Su sul grano duro Sama cinquantaquattro per cento sull'orlo siamo al due virgola quattro per cento Mice sette per cento
Per fortuna sul Trezeguet alle siamo allo zero virgola due per cento avena quattro per cento Sorgo quattordici per cento critica del nove virgola sei per cento
Colza un per cento gira solo il due per cento soia trentacinque per cento ecco questo dà la dimensione di quello che oggi rappresenta l'agricoltura italiana tanto di vigneto niente di tanto fate voi insomma possiamo essere forti in alcune culture ma siamo praticamente insignificante sulle culture principali che sono Miles
Commento tenero fondamentalmente sul Cremante grande tema delle oleaginose
Questo è figlio di una logica le scelte di politica economica sbagliate che ovviamente quando le cose sono fatte bene bisogna assumersi la responsabilità di dire bravo a chi le fa se le cose non fatte male purtroppo i nodi son venuto il tempo al pettine
Bisogna riconoscere che le scelte adottate in questa in questo fatto male ci stanno anche le associazioni tutte le nostre associazioni agricole probabilmente abbiamo contribuito a costruire modello che alla luce della Covi dalla luce della guerra Ucraina ha mostrato tutte le sue debolezze
E allora dobbiamo forse per far tesoro di questi errori innanzitutto coi numeri che vi ho dato pensate non sono ricerche
Perché ancora oggi in Europa non esiste un modello di rilevamento della produzione agricolo poca e non esiste un modello di rilevamento e le scorte tra l'altro per cui potrebbero essere acché numeriche in Europa Rama che potrebbero essere anche forse messi in discussione a più o meno sono questi allora è evidente che se non sappiamo chi siamo e se non sappiamo dove vogliamo andare diventa molto difficile oggi definire una politiche agricole una politica di sviluppo
Guardate noi oggi abbiamo un mondo estremamente globalizzato interconnesso
Rispetto globalizzazione tutti oggi ci stiamo rendendo conto come la globalizzazione di fatto abbia monopolizzato e creato dei polpi intorno ai quali giocano le partite della geopolitica della dell'economia in generale oggi l'Europa in questo contesto non gioca una partita da leader
L'Europa continuano fatta l'Europa l'Europa continua a costruire modelli agricoli una politica agricola basata sugli interessi di ventisette Stati membri voi immaginate come si possa definire una politica europea che è figlia del raccordo ventisette interessa diversi ministro se vuole proporre accorpare insomma
Negoziare una politica agricola con ventisette bis diverse praticamente impossibile non era lì diamoci se poi oggi ci accorgiamo Terlizzi l'Europa l'Italia è carente in alcune produzioni fondamentali allora se ne vogliamo reagire rispetto questa situazione che si è venuto a oggi appena è perché probabilmente fino allo così come giustamente ha ricordato l'onorevole Rocco Brigida sono state fatte probabilmente tante scelte ma oggi sono cambiati esigenze sono mutati gli eventi
Rispetto a questo ci vogliono risposte nuove e per fare risposte mocio anche coraggio a fare delle proposte oltre che a dare delle risposte
Ora se ci vuole coraggio evidente che dobbiamo partire da questi e io dico eh oggi fondamentale per l'Italia a vivere
L'Italia aggiungo l'Europa una Outta una capacità di autosufficienza alimentare ricette prodotti base a mio avviso se se dobbiamo ricorrono demenza le importazioni da Ford Europa necessariamente dovremo favorire una maggiore capacità produttiva dell'agricoltura italiana ed europea
Questo cosa significa che aumentare la capacità produttiva non è un puro ad un rubinetto e bike aumentare la capacità produttive italiane europea significa definire strategie visioni e mettere in campo modelli processi a vincoli in grado di aumentare la produzione
Sì sì a pianificare se mi sa dire dove facciamo Weiss
Facciamo denota nero in una visione europea ancor prima che italiana perché il sistema di libero mercato sì libero mercato funziona se il sistema unico europeo deve funzionare evidente che anche il sistema di produzione deve essere un sistema in cui esiste una mutualità interna la capacità di produzione all'interno delle comunità europea
Perché fare probabilmente mai si in Italia può essere più o meno conveniente se lo fanno in Ucraina o piuttosto che in Ungheria lungo via fax altra unità europea ci sarà un motivo o se oggi in Ungheria c'è più mai spedita
Allora quella prospettiva dobbiamo andare a caratterizzarci ovviamente per quello gli italiani sanno far bene su quell'ovviamente il tema della digitalizzazione dell'agricoltura diventa fondamentale
In quel percorso è evidente che dobbiamo fare delle scelte forti oggi più che mai sì dobbiamo aumentare la Food Security italiana generata fusibile europea
Dobbiamo definire debba getta completamente diversi rispetto a quelli sono salite finché mitologica caro ministro la parte fino ad oggi è stata intesa dei nostri parlamentari europei da parte della Commissione con uno strumento a sostegno al reddito degli agricoltori Niente più niente
Leggevo ieri gli atti le relazioni di un importante convegno a Roma un'importante economista gara mi ha detto la parte non serve per regolare la produzione prendo atto
Io pensavo che la servisse per dare una direzione alla se non serve regola la produzione utile che l'ha fatto un sostegno al reddito appunto
E se de lavorare la politica e i coloni europea Peres un sostegno al reddito mettiamo da parte la partenza ma immaginare un nuovo politica che dia una dimensione produttiva all'Europa per far questo ovviamente se si parla di funzioni dicono avuto modo di dire al commissario voci costi la settimana scorsa e bis c'è bisogno di definire una nuovo fucili più ricchi Platon con risorse nuove per definire un percorso in numero di anni adeguato sull'autosufficienza alimentare ala in quel percorso ridente che l'utilizzo delle tecnologie all'utilizzo della scienza e della ricerca
Precedente Parlamento europeo ha detto Nolli ambitissimo
Ad oggi ancora non se ne parla dibattito parlamentare europeo anche italiano vogliamo farlo son tutte le associazioni agricole siamo concordi nel chiederle ambitissimo
Eppure non c'è una discussione io penso che oggi più che mai se si vuol aumentare la produzione
Agricola italiane europea dove vi sarà mettere in campo tutti gli strumenti che la scienza e la ricerca sulla forma
Oggi siamo qui a discutere di zone vulnerabili ai nitrati abbiamo portato a casa di c'è stato però se tu vuoi utilizzare una certa quantità oggi di quanto sto di fertilizzanti in alcune zone dell'Italia vengono equiparata al volante evidente che non siamo come l'Olanda
In un modello in cui oggi la georeferenziazione di permette di dire quanto prodotto tutti effettivamente infatti perché prima tutto questo andava fatto che non c'era un elemento di misurabilità si faceva una stima si dice d'acqua acqua facciamo tutto uguale no
Oggi attraverso i satelliti riusciamo a misurare la capacità dei singoli detenuti di scambiare
Nel e di a trattenere ovviamente l'utilizzo del fertilizzante
Allora se esistono modello si farà anche verso un superamento di quelle norme che oggi regolano utilizzo
Prodotti che vanno ad arricchire la fertilità dei terreni sia che siano naturali che siano artificiale questo termine digitale per questo dico che oggi quegli agricoltori che non investono nel digitale rischiano di rimanere fermo al palo perché guardate mio nonno Amato terribilmente alcuni alcune macchie agricolo io in azienda ma insomma tenuti Caterpillar di otto FIAT mille settanta scivolata o M addirittura cinquanta cavalli gommati tutte macchine fanno parte di un residuo culturale vecchio oggi le macchine tutte macchine iper innovative che hanno modelli di rilevamento elettronico tra guida della nelle performances di quelli che sono sostanzialmente le attività sul terreno ecco quel percorso evidente che diventa fondamentale ministro definire uno o paradigma per l'agricoltura
Noi oggi usciamo da questa crisi usciamo da questa crisi con delle le ha detto fu anche più volte
Lo sanno tutti i parlamentari in sede se noi non facciamo uno scostamento veloce di bilancio riusciremo Conde asimmetrie produttive tra singoli stati membri tra comuni della Comunità europea pazzesche avremo degli agricoltori che voleranno Remo degli agricoltori che rimarranno fermi al palo
E ancor di più la crisi sarà forte allora è evidente che se ne non iniziamo a costruire un nuovo modello di investimento
Capendo che l'agricoltura un'attività strategica del Paese al pari dell'energia e nel dibattito generale io non sento parlare di agricoltura
Se non con marginalmente sì tutti in questi giorni siamo chiamati a portare un contributo Possenti parlare ma ci abbia grano duro come facciamo con la palla culpa né grano duro gli spieghi che serve farla pastette grano duro in Russia Ucraina non si fa indichino Duros altri problemi la pasta hanno altri problemi
Io credo che oggi sia dato il tempo di definire l'agricoltura e la congiuntamente ad alimentare in generale un'attività strategica del Paese appare evita dell'energia di altri aspetti e in quel percorso definire una nova politica italiana che posso essere portata in discussione in Europa
Dove l'elemento dell'innovazione diventa fondamentale del motivo per cui noi oggi diamo un premio quelle aziende che dimostra essere più innovative ma perché sono i precursori sono gli avanguardisti sono quelli che in qualche modo oggi traccia no nel presente quello che sarà il futuro dell'agricoltura in quel futuro credo che il digitale l'agricoltura innovativa non possa che ovviamente
A rimanere indietro ed è solamente chi gira al coraggio di investire di innovare di rinnovare di credere nel digitale nella scienza ricerca avrà un futuro nel mercato globalizzato perché comunque rispetto all'urbanizzazione mondo ai meno credo che si potrà tornare indietro
Bene il presidente io ne approfitto per farle una una domanda chiedo magari una risposta breve visto che i tempi sono veramente ristretti lei ha parlato ovviamente di di maggiori risorse sappiamo che anche le risorse proprie non essere utilizzate anche bene per per portare i risultati sperati se dovessimo delineare una road mappa le cose da fare subito nel breve periodo considerando le risorse che già oggi sono penso anche al pm RR
E e cosa bisognerà fare nel nel breve periodo anche per superare la crisi i economica ed energetica attuale
Allora parte Andujar presupposto che gli agricoltori sul futuro produrranno per fortuna cibo e questo continueremo a fare produrremo energia daremo un contributo all'ambiente quindi tre ambiti di azione di un delle e cultura del futuro sono fuzzy ed è veramente quindi quelle prevenzione bisogna andare in quella direzione viventi che bisogna partire immediatamente sua definizione oggi di chi agricoltore
Il ministro lo sa io continua a dire che il tassista che fa di secondo lavoro l'agricoltore Oak Fund secondo loro il tassista per me l'occasione di colture come me primo punto Secondo definito chi agricoltore dobbiamo iniziare a capire come distribuire quelle risorse in funzione di chi fa la l'agricoltore con ovviamente me istrumento i capitali di rischio rispetto a chi ovviamente lo fa lo può anche fare in maniera legittima conosciuto terzista oggi è evidente che qui imprese più strutturate e rischiano di più del mercato
Hanno bisogno di essere maggiormente accompagnata e questo non significa che chi oggi coltura estensiva dove con fortuna con anche importanti di queste società Ati
Trenta abbiano siano agricoltori di serie B ma è altrettanto evidente che oggi noi dobbiamo accompagnare chi garantisce quella quantità di produzione necessaria nella vita di tutti i giorni e abbiamo accompagna significa aiutarle investire aiutarli a produrre quel percorso quindi diventa abbastanza evidente che dovremo fare delle scelte molto forti
Il ricoveri plana spero mi auguro che possa essere un successo per tutti agricoltori italiani vedere se partito il bando della CRI solare quindici permetterà di abbattere il costo energetico del aziende agricole
Poi partiranno i progetti di filiera pagine ne parlerà maggiormente il ministro altrettanto evidente che dobbiamo comunque definire quanto prima appunto una visione una strategia italiana da riproporre all'interno di un dibattito europeo
Perché sentire ancora ieri che non c'è volontà di cambiare una politica agricola che nasce vecchia legge superata dalla guerra ma credo che in qualche modo in Europa si voglia andare tranquillamente nella costruzione di un mondo perfetto quando il mondo purtroppo in perfetto
Grazie presidente Giansanti
Senatore la tiritera vorrei una un attimo una una sua considerazione su quanto detto da dal presidente
Ma è stato anche estremamente veloce perché il quadro che ha fatto il presidente da questa stanza esaustivo
Volevo fare alcune piccole riflessioni se mi permette presidente così cerchiamo anche interloquire
Rinchiusi interessante io ogni tanto quando sento parlare presidente no lui molto spesso fa un esempio sulle varie rivoluzioni che dall'inizio del secolo si stanno Trust susseguite nel coltura e ha ragione
Credo che forse oggi se il momento di farli un ulteriore evoluzione non lancio per commettere come proposta Qualcomm più che altro anche come provocazione
Io credo che forse bisogna poi vedere proprio per andare incontro a questa innovazione e lo sviluppo che deve essere stessa agricoltura
Abbiamo bisogno di risorse l'avete detto che è stato detto non bisogna sicuramente di più risorse abbiamo bisogno di spendere meno ripeto che dobbiamo rivoluzione per quanto riguarda esce il reddito degli agricoltori perché se non esiste un reddito dell'agricoltore ma è soltanto un qualcosa che viene sostenuto con politiche europee e che che sostengono e basta
Io credo che non si arriverà a un cambio del Pat Metheny ma di quello che l'agricoltura oggi che non è più cultura di cinquant'anni fa di sì di cento anni fa
Oggi l'agricoltore ed agricoltura rilevatori è una aziende a tutti gli effetti moderna che vuole investire che deve dire che deve fare ricerca per farlo ci vogliono appunto non solo le risorse che possono arrivare dal Bernard aveva Alitalia dall'Europa ma devono essere anche il lavoro delle numerato perché in tutte le aziende se le aziende non guadagnano non ci può essere sviluppo non ci può essere investimento
Quindi io credo che la la vera rivoluzione una sicuramente un elemento su cui dovremo confrontarci approfondito è proprio questo come riuscire a farsi che possiamo tutelare soprattutto garantire un reddito ecco agli agricoltori alle produzioni se non usciamo da questo io credo che non si possa o romeno maniera molto difficile si può parlare di innovazione sviluppo cioè quelle cose fondamentali per l'agricoltura
Questo una prima smog provocazione chiaramente che che credo che il file coltura questo se c'è un tema fondamentale l'altro dispiace adesso che il ministero uscito ma io credo che l'altro aspetto fondamentale sia quello che proprio compete la politica per parlo in termini generali
Deve avere la forza di mettere al centro della propria recentemente cultura io faccio sempre un un un esempio banale è sempre successo purtroppo che qualsiasi tipo di governo di qualsiasi forma esso stia prima venne viene scelto il ministro dell'interno al ministro lo sviluppo economico il ministro dell'industria perché altro ministeri quelli fondamentali
Visto le finanze e il ministro dell'Agricoltura generalmente è un po'o l'ultimo no che si dà un qualcosa per accontentare non è più così
Può essere
Abbiamo investito forse
Coi ogni tanto ci va bene ogni tanto ci va un po'peggio oggi siamo abbastanza fortunati oralmente non c'è perché esatto quando non c'era di faccio i complimenti quando c'è poi l'attacco
Però questo anche questo è un altro elemento fondamentale che può aiutarci a cambiare l'agricoltura a cambiare quello che dobbiamo quello che può essere fatto a oggi
A oggi io oggettivamente non ho contezza Essendon parlamentare della Repubblica non ancora contezza piena di quella possa essere il piano strategico nazionale
Commissioni e appunto non c'è ma ecco ma capite che ora anche quegli Ravello poi entrò in maniera molto pronti sartoria non non esserci con i tempi ormai che siamo andati oltre a quelli che che erano i tempi necessari per poterlo presentare per
Il piano strategico nazionale
Si ritiene
Sì c'è ma allora ho ragione io cioè l'abbiamo visto noi in Commissione non l'abbiamo visto che ti dicevo voi vetrata un attimo e l'inganno ma capisce che no no no capisce che sente c'è un piano nazionale strategico è tornato il ministro lo fa corpo di complimenti
Adesso invece di no guarda mancano tre nazionale sarebbe opportuno firma inizia anche illustrato e discusso in qualche maniera acché affrontato in una discussione più se più sicuramente più concreta anche nelle Commissioni anche in quelle che sono le commissioni dim ecco questi due o tre elementi tanto per dare un po'anche di vincita al dibattito e per dire che possono essere alcune indicazioni credo sino al tre cose su cui poter riflettere e lavorare
Grazie senatore la pietra
Continuiamo con con Nilla qui interventi del panel siamo al podio Alessandro Pierantoni della Società agricola free Pharma
Che si trova a Badia Polesine provincia di Rovigo giusto sponsor tutti su una sera allora devo dire che parla di innovazione la vostra azienda
Chi si occupa di allevamento di di carne bovina se non sbaglio fa parte di un progetto europeo Biffi Innovation networking Europe che coinvolge tra l'altro ben nove paesi europei e un po'alla avanguardia ecco in cosa consiste
Questo Progetto e che significa sostenibilità innovazione tecnologica nel vostro settore tra l'altro letto sui soci all'onda vostro master mi è piaciuto molto meno incisioni più benessere degli animali e quindi
Allora
Parlo un po'della mia esperienza dal sono partito
Tanti anni fa ero molto giovane o avevo questo sogno di iniziare a capire come quindi più produrre energia in modo sostenibile
Visco uno chiaramente ha fatto le era molto giovane foto le mie esperienze sono privato ad una ad una conclusione
Che mi ha fatto creava dei modelli di sostenibilità per quanto riguarda l'attuazione dei gelati che al biogas quindi diciamo noi abbiamo grazie ad una famiglia l'Alto Adige ad un'azienda dall'alto anzi siamo riusciti a creare il primo modello di società miste perché io mi ero accorta sostanzialmente che nel mondo dell'agricoltura aveva amo
Sostanzialmente un po'di problemi
Avevamo la possibilità di avere delle matrici delle risorse da poter sviluppare da poter utilizzare per la trasformazione la generazione elettrica ma le aziende agricole era impreparate nel costruire dei modelli che fossero sostenibili dal punto di vista tecnico la puzza anche economico finanziari richiesti menti erano molto importanti e poi mentre agricoltura in quel periodo non era assolutamente preparata
Abbiamo creato con questa azienda dei modelli di società miste quindi l'operato sempre lì dove l'industria quindi la tecnologia i detentori della tecnologia del know how hanno costruito delle società miste sul territorio coinvolgendo le aziende agricole convergendo comunque porgendo le come
Fa continuando a fare fare all'azienda quello che ha sempre che è sempre stata Capa si farà quindi di produrre la biomassa di produrre
Diciamo di di fare allevamento e con i sottoprodotti gli scarti d'allevamento riuscire a creare quel connubio per poter poi iniziare a produrre energia sostenibile quindi questa è stata la sfida la nostra sfida che abbiamo intinto di RAI anche perché sono stati anni aiutati anche comunque dà un quadro normativo di incentivazione che ci spingeva agli investimenti siamo riusciti a creare un valore aggiunto e a creare anche una filosofia e armi un'attenzione all'azienda agricola tu che probabilmente sola ho ho molte di queste aziende da sole non sarebbero riuscite a creare ad investire in questo settore e quindi diciamo che la nostra visione è stata di del comunque una visione ancora attuale perché oggi gli impianti ci sono gli impianti continuato a produrre conterrà funzionale probabilmente verranno tacchi questi trasformati biometano visto che nel Pnr Arre comunque è prevista anche una misura molto importante nello sviluppo della sostenibilità per quanto riguarda i biocarburanti
Quindi tutta a tutt'oggi questo modello ancora sostenibile ancora vincente quinti io dico sempre che il connubio tra l'azienda agricola che riuscita a fare sintesi con l'industria far sintesi con chi poi nuovo e le capacità finanziare per investire è stato veramente di di fondamentale importanza
Visto che la sua diciamo un'esperienza di vita Diretta vorrei chiederle lei si ascoltando anche la la parte politica diciamo anche questo
Dibattito qual è la sua impressione e cosa realmente serve al territorio ad aziende come come la sua gente anche molto giovane
Allora intanto sto Giansanti riassunto Giansanti perché meno attualmente uno spunto e un assist importantissimo perché
Noi imprenditori siamo sempre
Diciamo impegnati
A trovare delle soluzioni probabilmente a guardare un po'o no il la nostra azienda quindi le nostre attività quotidiane devo dire che la visione ampia che ci ha dato anche il tuo Giansanti prima c'ha dato anche una possibilità di capire che oggi siamo di fronte ad un momento di macro macro economico il politico secondo me
Qualcun più unico che raro quindi oggi diciamo cortili che cosa che abbiamo diciamo la sfortuna vuole comunque diciamo la congiuntura vuole che ad un problema un problema di reperibilità di materie prime quindi reperibilità storto di materie prime agricole perché purtroppo siamo un Paese che e importa materie prime agricole quindi il fatto mi dobbiamo renderci conto che questa diciamo questo paradigma va sostanzialmente cambiato
E ci siamo accorti anche che i materiali usati che abbiamo delle grosse dipendenze anche qui quindi il tassista
Che che ne dobbiamo cogliere secondo Matteo quello di dove l'azienda agricola visto dista diciamo dista da fuori ma anche vista dal dal centro deve diventare veramente
Una azienda multi funzionale cioè il concetto di multifunzionalità deve essere veramente al centro dello sviluppo agricoltori dell'impresa agricola perché Neale facoltà nelle potenzialità chiaramente gli strumenti governativi devono essere appannaggio di questa crescita io guardavo il i piani al reato e quindi il il know decretò che sulla riva fortuna dei vari ministeri davanti devo dire che mi aspettavo probabilmente dal punto di vista della centralità dell'azienda agricola una una visione un po'diversa rispetto al fatto di utilizzare i non solo i tetti a voltarsi legati l'autoconsumo ma veramente con un paradigma un po'diverso oggi meno quello che ho letto dall'altra l'ultimo
Il testo del decreto
Grazie agricola
Può utilizzare sui tetti legati solo all'autoconsumo della media aziendale sostanzialmente quando però noi pop torna imprenditoria fondamentale che in questo passaggio vista la connessione
Sull'attività agricola di deposizione gelati attività agricola fondamentale avere magari una spinta in più per poter utilizzare i lastrici solari
Per fare più in più più reddito dell'impresa che oggi purtroppo così smuove equamente limitato sono quindi questo
Mi permetto oggi Palazzo visto che aveva previsto l'ospite somma di di di di di osservare questa questo punto di vista e cosa per quanto riguarda il il decreto che cito anche perché poi diventa fondamentale anche per lo smaltimento dell'amianto legato al kWh prodotto diventa un limite forte questo perché purtroppo se io il paradigma l'autoconsumo io non posso pensare di avere un lastrico i cinque mila metri autoconsumo e magari otto consulti in quanto kW e non riescono a smaltire l'amianto per tutta la mia superficie questo è un limite secondo me molto importante
Grazie grazie ad Alessandro Antonio grazie
Poi senatore quella che è la differenza tra tra la teoria e la pratica un po'la messa a terra anche dei provvedimenti
Bene concludiamo in nappa nel con testimonianza di Simone menestrello presidente della sezione addirittura piccola di Confagricoltura
Abbiamo accennato prima al fatto del Ciarla premio nazionale per rinnovazione con l'azienda alla start-up del di Simone Menesello è stata una delle delle vincitrici di questo premio del due mila ventidue
Grazie buongiorno a tutti permettetemi di ringraziare tutta l'Italia gli organizzatori
E sono un po'preoccupato perché in tre giorni mi ritrovo davanti al ministro il mio presidente ogni volta che mi trovo mi dite mi dice guarda mi raccomando trattamelo bene io spero che non
Non c'è anche un applauso occasione avrebbe visto
Che abbiamo introdotto prima il fotovoltaico come rappresentante degli agricoltori
No
Su questo aspetto ripetitive al fotovoltaico mi permetto di introdurvi subito ministro perché le per tutte le sue i produttori agricoli era una cosa che ci contava moltissimo perché ancora molte coperture sono in tramite ed essendo legato solo all'autoconsumo Vaime riusciremo a far molto poco rispetto a quello che ci aspettavamo quindi sparo magari ci si possa può rivedere qualcosa
In merito al innovazione
Io sottolineo una cosa visto che voi siete i rappresentanti del popolo poiché coloro che fatte le leggi siamo siete troppo legati alle opinioni
Una volta si studiato sui libri cosa c'era da fare sembrava dal dall'agronomo dall'insegnante dall'ingegnere oggi è l'opinione di chi
Ad artifizio mette in moto che poi fa fare le cose e questo purtroppo è successo anche in agricoltura sta spedendo in agricoltura allorché io non non capisco ma non lo capisco nemmeno i più giovani perché abbiamo la domotica in casa
Pensiamo all'auto elettrica
Spero faremo a tempo vedere anche l'auto alimentazione magnetica però quando vediamo per la tv un'azienda agricola vuole per l'agricoltore occupazione sotto il sole e maga alcol forcone che spalle Tammy spalla ecco questa opinione che è stata creata nel e consumatore non va bene nel senso che la tecnologia deve per forza entrare nei nostri allevamenti e nelle nostre aziende agricole
E queste opinioni hanno guidato i cambiamenti
Per quanto riguarda il nostro settore nello specifico le galline ovaiole negli ultimi dieci anni tra normative europee hanno fatto sì che i sistemi di allevamento fossero cambiati
Ad oggi ci accorgiamo che ci manca il cibo
Cinque anni fa tre anni fa la Fauci ha detto che nell'arco di dieci anni il numero di capi allevati per quanto riguarda Carlo piccola ed ovaiole e anche latte dovrà aumentare al cinquanta per cento a livello mondiale per far sì che tutti possono aprire del cibo
E noi in controtendenza andiamo invece a fare degli allevamenti che si devono rispettare l'ambiente mancherebbe altro ma non possiamo ridurre il cappio elevati perché rimaniamo senza cibo
Io sono anche produttore è proprietario di un allevamento biologico
E mi chiedo se quella sostenibilità istruito le quando passa per Padova venga a trovarmi se può visto che passo per l'autostrada per tornare a casa perché secondo me vale la pena di confrontarsi seriamente nel senso che sono sistemi che devono coesistere ma non possiamo sommare il mondo in passista in Mali il mondo avrà più fame
Mio padre perché perdonati me lo saluto perché oggi il tuo compleanno spero che mi stia guardando a ottantadue anni
Ha detto questa mattina guarda io c'ho un allevamento il ministro che ha sei anni emotivamente lo dovrò nuovamente ristrutturare lui mi ha detto no insomma è la terza volta imparano a questo lo studi lo lasci lì perché io ho suonato con la guerra ha detto
Lavorando molto ho portato però voi a spiare assommarli avere Cicu non avevamo nulla
Vuoi negli ultimi dieci anni ti sta trattando diciannove figlia non ci state portando alla fame nuovamente non ha fatto nemmeno tempo il cielo è bastato una guerra in un paese poco lontano ci siamo a corto che questo purtroppo realtà quindi ecco un ospizio un invito guardare attentamente e questi cambiamenti non solo con l'opinione io dico molte volte create a parte per cui vengono mosse scelte ma invece mettete rimettiamoci tutti un tavolo perché seriamente sia una crescita del settore fatta bene per quanto mi compete torno alla domanda
Sì è nata l'idea da una problematica di smaltimento dei reflui fitta dieci anni fa perché con la direttiva nitrati sembrava che le polline
Fossero riscritto abbiamo dovuto ricorrere prima al TAR poi in consiglio di stato
E devo dire grazie alla l'associazione che qui il presidente Giansanti Confort cultura rappresenta in tutti i vari gradi di giudizio siamo riuscite dimostra anche la Pollina è un sottoprodotto e non è un rifiuto
Inizialmente vi dico la verità il progetto prevedeva che fosse utilizzata per produrre energia
Però i tempi sono talmente così veloci che mentre si percorreva la strada giudiziaria abbiamo capito o che sarebbe mancato anche parte adottata i concimi
E quindi ecco una start-up innovativa crea ha pensato con le nuove tecnologie le nanotecnologie di arricchire questo prodotto perché dire Pollina dire tutto non dire nulla oggi le sostanze organiche invece vengono lavorate arricchite in maniera sapiente e danno degli ottimi frutti Rizzante organici
Vorrei farle una domanda se riusciamo a rispondere in tempi brevi quanta ce lo fa fare
Tanto la formazione e importante per l'innovazione e sviluppo
Cento per cento
Anziani
Pochi no
Si può forse il più forte formazione che interessa soprattutto i giovani che abbiamo bisogno poiché il pannello torna portata avanti dai giovani
Io non son più giovanissimo però la nostra start-up sono quattro laureati borsisti ragazzi che continuano a studiare
E ed ex che sono sostenuti dall'azienda altrimenti non potremo mai fare quel tipo di percorso lì ed è bellissimo perché e quando si dà la possibilità giovani ci credono che ci mettono garante del loro
Grazie per questa testimonianza
Allora il presidente senza bisognerà fare una battute hanno una maggiore finalizzazione di questa si ascoltando gli interventi movente dei due imprenditori inserendo in imprenditore come loro
Lo dico al ministro mano di tutti noi che siamo qua in sala tutti i colori poi ovviamente hanno un qualcosa da dire ovunque non sia che sia in Italia che se non lo fa è evidente che ci attendono delle scelte difficili da assumere questa frase il modello e la strategia del quindi l'Europeo va assolutamente rivista alla luce di quello che sta accadendo perché se rimane la guerra già gli Stati Uniti gli americani piuttosto che l'Università di l'ingaggio di Kiel dichiara di dicevano che gli istituti di impatto avrebbero determinato un ulteriore aggravamento produttivo evidente che probabilmente arrivato momento signor ministro signori parlamentari d'iniziare a parlare di un porto di strategia del paese sull'agricoltura e sull'ambiente sull'agricoltura sostenibile su un modello produttivo che posto una parte preservare le risorse naturali da altro garantire un giusto reddito agli agricoltori perché altrimenti i casi come quelli che abbiamo appena sentito
Nel tempo saremo sempre di meno perché veramente l'agricoltore oggi è imprenditore a tutto titolo oggi ancora oggi imprenditori stanno vivendo una stagione con ottica difficilissima tutto il mio rispetto per tutti gli imprenditori agricoli che stanno soffrendo pagando un costo di questa guerra che fuori dal comune molti di questi si uscirà nel molto fortemente indebitati rispetto a questo credo che vada dato segnale forte misto mai come in questo momento torniamo a parlare dell'incultura programmato per future agricoltura Nando per portare tutti insieme un messaggio di quello che l'Italia pensa nel contesto europeo termini proposta grazie
Grazie presidente
Viene abbattuto tremendo infatti lasciare parliamo parliamo contro le forze di agricoltura italiana Luca io invece panel chiamerei tavoli così almeno siam più nel tema
Ma a parte questo
Esatto volevo dire questo velocissimo chiaro che le due testimonianze che abbiamo sentito evidenzia un aspetto molto secondo me importante anche critico che coinvolge un po'tutti Cutolo che fanno imprenditoria in generale ma soprattutto per il culto elevatori un problema burocratico che affligge pesantemente qualsiasi tipo di azioni e d'iniziativa che qualsiasi editore scartato o meno che sia potrà intraprendere
Abbiamo sentito l'ultima testimonianza aspetti giuridici che hanno dovuto frontale per fare per fare dimostrarle che era in tutto il prodotto in mano rifiuti una queste tema
Ma se noi andiamo fondi Rain tante attività quanti quante difficoltà alla burocrazia purtroppo mette Umney paletti chi vuole fare impresa in tutti i praticanti
Su un appello che faccio al ministro perché tutte forte che parliamo di Innsbruck attribuito scritte azione scusate c'è la mascherina che un po'mi
Vince tutte le volte che vien fuori un decreto semplificazioni fine e tutto è più complicato rispetto a quello che era prima
Questo è un punto di vista cerchiamo oggettivamente di fare qualcosa di più e di meglio grazie grazie presidente
Allora accogliamo la richiesta della senatore la pietra e quindi siamo il via al secondo tavolo di lavoro
Sovranità e sicurezza alimenta aree vedo qui al tavolo dei relatori una l'onorevole Mariacristina Carretta capogruppo di Fratelli d'Italia nella compassione Agricoltura della Camera e al presidente di Coldiretti Ettore Prandini mentre
Un cambio dei ruoli
Allora presidente prende il mi l'ultimo Consiglio europeo o ha riguardato proprio tra l'altro la questione centrale della sovranità sicurezza alimentare ora l'obiettivo principale dell'iniziativa Pharma si legge proprio nelle conclusioni del Consiglio è di garantire l'efficiente funzionamento dei mercati
E incoraggiare la la produzione locale al fine ridurre il rischio di in sicurezza alimentare
è opportuno si legge sempre nella nella nota finale del consiglio
è opportuno preservare l'integrità del e catene di approvvigionamento
C'è già chi ha stimato che siamo passati dalla strategia affamato forca alla strategia Pharma to work lei cosa ne pensa al riguardo tali sono appunto le le priorità che dovrebbero essere destinate sia dal nostro Paese rischia a in ambito europeo
Intanto mi permetto ringraziamento nei confronti di Luca un saluto al ministro Patrone e lì è un ringraziamento particolare a Giorgio Avella vuoi l'attenzione che sistematicamente ammette nella difesa dell'Italia Anita e di un principio di sovranità interni alimentari parte anche qua per mettete mano
Per anni G. usava parlare di sovranità veniva identificato come un qualcuno che era diciamo colti da
Fortemente criticare che aveva una visione distorta rispetto agli andamenti
Di globalizzazione spinta ai quali era sottoposto no anche al nostro Paese
Io penso che parlare
Di sano patriottismo
Sì è un qualcosa di doveroso partenza da patriottici vuol dire interpretare al meglio quali piacciono gli interessi dal paese trentuno basterà presentare
E purtroppo nel nostro Paese questo spesso e volentieri non è avvenuto
Anche sul tema dalla sicurezza alimentare
Perché troppe volte
Abbiamo preferito schiacciare l'occhio a quelli che erano i grandi interessi economici che ci proponevano dei modelli standardizzati
Invece che dipenderà ciò che ci caratterizzava il principio dalla distintività
Sul tema della sicurezza alimentare io penso che ci sia in atto di un tentativo forte
Da parte di grandi gruppi di interesse economico
A livello mondiale
Per modificare quali che su uno
Di standard qualitativi e produttivi
Faccio degli esempi il tema dantesco
Nutro School parquet nasce per dare una risposta al cittadino su migliore qualità della vita per dargli delle indicazioni su core corretto consumare Opel condizionare le scelte dei consumatori dei cittadini
è chiaro che ha fatto qualcuno azionare le fette di consumatori visitatrice ma che nel momento in cui io ti metto un semaforo
E a rosso e non entro nel merito di quella che ha la giusta quantità di prodotto che dovrà messa consumata quell'ultimo fuorviante
E poi a questo aggiungo e va a colpire proprio quei Paesi che si sono contraddistinti sulla qualità dei loro prodotti che ripeto vengono più penalizzanti rispetto ad altre
è un ulteriore elemento di riflessione
E questo noi lo troviamo anche nelle ultime indicazioni certe che a livello comunitario si stanno prendendo il tema ad esempio affranto UFO
Dove si diventa una necessità di entrare nel merito di una forma di etichettatura lui sperava ancora di origine che desse visibilità a dove viene realizzato un prodotto partendo dal tavolo delle imprese agricole quindi dal prodotto agricolo
E invece si preferisce io no questa l'accantoniamo apprendiamo successivamente andiamo avanti invece col tema del mutuo di scopo
Che cosa diventa fondamentale diventa fondamentale
Un principio anche di carattere culturale
Invece nel dare le giuste informazioni ai cittadini stessi
Noi ci dimentichiamo che questo Paese secondo parlo un servita a livello mondiale
E quando tu utilizzi una corretta gita alimentare diventa una prima forma di risparmio conosco anche per quanto riguarda la spesa sanitaria
E di fronte a questo parlare emetterà un'etichettatura col semaforo rosso sul Grana Padano sul Parmigiano Reggiano o paradossalmente in alcuni casi sull'olio extravergine d'oliva invece che dire
Quanto ne dovrebbe essere consumato cambia diametralmente quello che è il risultato finale invece che indicare una strada corretta al consumatore
Parla per una giusta qualità della vita si ottiene un risultato che diametralmente opposto paradossalmente Red Bull ALDAI e può Camusso ma forme cambia
Paradossalmente le patatine fritte hanno semaforo verde quindi questo fa capire tutto il limite di quello che oggi viene proposto in un contesto comunitario che dovrebbe mettere al centro ancor prima che l'interesse dell'impresa agricola il CIPE l'interesse dei consumatori e dei cittadini
E l'abbiamo visto
Anche per quanto riguarda UNESCO che siamo riusciti a scongiurare proprio grazie a un'azione attenta che abbiamo forte che abbiamo fatto con i nostri parlamentari a livello europeo sul tema dell'etichettatura del vino
Perché noi in questo Paese
Sì diritti civili richiamo troppo velocemente di quelli che sono i rischi che andiamo a intraprendere ok qualcuno ci propone in termini di modelli produttivi anche sul vino Iddio paragonarlo addirittura al tema del delle scalette interne di comunicazione
E gran e sarebbe stato devastante oggi tutti dicono che noi dobbiamo produrre solo cereali io non son d'accordo
Noi dobbiamo intanto recuperare i terreni che sono stati abbandonati pochi anni parliamo quasi di un milione di ettari
Creando poi dell'infrastruttura magari mettiamo nel merito della seconda parte dal tavolo
Malgrado un principio che ad esempio il settore vitivinicolo
Non è che ce lo dimentichiamo perché abbiamo risolto il problema c'è ancora molto da dover restare
E se guardiamo il passi in avanti che noi abbiamo fatto se fossimo arrivati avremmo devastato un settore a favore di chi
Di chi abbia già tentato nei mesi passati prima di abbassare la gradazione del vino perché in questo modo anche nei Paesi in cui oggi è difficile produrrò all'avrebbero potuto identificare non come bevanda ma come Bin creare le condizioni perché possa essere utilizzato un prodotto alternativo magari e polvere
Con l'acqua mescolato e creare un prodotto che anche in quel caso poi potesse essere sostitutivo del vino magari con l'etichettatura a favore quindi rischi sul tema anche della sicurezza alimentare
Diventano di fondamentale importanza nel riuscire a perseguire in tutti quelli che sono i saggi partendo da quello che per un'attenzione corretta che cioè sia a livello nazionale
Ma senza mai dimenticarsi e queste scelte vengono ripresa a livello europeo etnie in Europa che Luigi dobbiamo porre la massima attenzione
Grazie presidente
è una domanda insomma lei ha messo in evidenza anche molti aspetti critici che un po'tutti conosciamo anche riguardo le politiche europee nei confronti di quello che è anche il made in Italy italiano oggi anche il ministro Patronelli nell'ambito della sua informativa alla Camera ha parlato sicuramente di una possibilità
E dell'opportunità di portare avanti una strategia diciamo di sovranità alimentari a livello europeo un po'meno è fattibile a livello italiano ecco secondo lei
Siri riuscirà a trovare diciamo una convergenza di politiche all'interno dei ventisette Stati membri che tuteli no un po'tutte quelle che sono le le peculiarità dei paesi in particolare quello che il il il made in Italy italiano
Sento comunque una nota anche molto critica nei confronti di quello che è l'approccio europeo nei confronti del de della nostra nel nostro comparto agricolo
Guardi io penso lo dicevo prima che noi abbiamo vissuto negli ultimi anni molti tentativi di standardizzazione di un sistema produttivo collo dall'agroalimentare quello dell'agricoltura che non appartiene a quella che è la storia di questo Paese
Presumo al Paese con maggior biodiversità a livello mondiale
Che è un patrimonio unico che il mondo ci invidia
E che paradossalmente fa paura proprio quei sistemi che puntano su una standardizzazione di un sistema produttivo dove la biodiversità ti esalta la distintività
E noi dobbiamo guardare a produrre di più
Ma valorizzando economicamente
Talché assente principio il modello è quello produco ma a quali condizioni cioè il mio prodotto al di là dalla retorica deve essere pagato poi come Harrison mia madre dove vengono utilizzati pesticidi che sono cancerogene per la salute umana dove c'è lo sfruttamento dalla manodopera minorile dove o anche in contesti europei prima si citava il caso dall'Ungheria ma fare mai si in Ungheria
Costa meno
Perché tu hai dei costi legati alla manodopera che sono decisamente più bassi rispetto a quelle che abbiamo noi
E allora noi vogliamo dire costi uguali per tutti va bene ci vogliamo fare dalla retorica va bene
Ma i costi uguali per tutti cosa sono a livello paneuropeo a livello globale perché fuori mercato è generale oppure alla sfida dall'Italia deve quella di creare le condizioni perché intanto guardiamo quello che possiamo fare a casa nostra nella ripartizione dal valore
Perché non è che non ci sia stato un valore in una filiera agroalimentare il problema che avvalora suo son preso altre partendo dalla grande distribuzione
E allora oggi il meccanismo dovrebbe iniziare a dire bene fatto cento il valore complessivo non possiamo accettare che sul comparto agricolo arrivino mediamente non più di dieci centesimi
Su un euro di spesa
Oppure dobbiamo iniziare a dire che il modello produttivo italiano deve iniziare a metter mano a degli errori
Evidenti che sono stati commessi negli ultimi trenta o quarant'anni
è il primo errore evidente per quanto riguarda l'organizzazione che io rappresento
E la legge Bassanini perché se noi non ritorniamo a dare la competenza
Alla politica
Di fare le scelte e con tutto il rispetto dalla parte dei funzionari pubblici che seguono le scelte dalla politica e non viceversa dove le cose non le cambieremo
E continueremo a fare tanti incontri di cui parleremo delle problematiche senza risolverla
Allora forse è arrivata la stagione per la quale anche i tentativi di referendum gli abbiamo fatti tanti settori fosse arrivata la stagione parla quale le competenze le riportiamo al centro
E iniziamo ad evitare che anche le singole regioni possano in modo diverso normare gli stessi processi
Perché qua sto diventa anche una forma di concorrenza fra regioni confinanti fra impresa confinanti se noi parliamo di politica agricola comune siamo tutti d'accordo sul fatto che servono più risorse
E noi ci auguriamo che forse è servito a una guerra che sono
Vidi ancora cinque minuti supereroina dinamicità ritiene va be'pagato tanto gli altri prima c'è siamo noi stessi è stata scavalcata sino ad allora il tema è
Sì noi utilizziamo lo il principio per il quale riportiamo le competenze a livello centrale
E guardiamo anche alla capacità di esportazione che il nostro Paese deve avere non deve perder di vista allora noi dobbiamo avere delle misure e dei parametri che siano equiparabili anche nelle regioni stesse
Cosa che non avviene oggi che è uno dei motivi per i quali si rallenta nella capacità di esportare le nostre eccellenze
E contestualmente per quanto riguarda il tema della sovranità alimentare
Noi riteniamo che delle sfide importanti vadano attuate
Delle sfide importanti che riguardano il nostro sistema produttivo veniva ricordato prima siccome siamo tutti d'accordo su questo tema che è il tema dell'accise negativa al tema delle viti siano di fondamentale importanza
Però e poi arrivo io alla chiusura se noi non saremmo in grado anche parlando di Pnr
Partendo dal presupposto che i due terzi sono comunque a debito per il nostro Paese io mi chiedo se abbia senso oggi so che tocco gli interessi magari anche di tanti amministratori carattere
Territoriale parola nella vita bisogna essere anche un po'coerenti
Se ci sia un senso per il quale noi diamo più del trenta per cento delle risorse ai comuni che faranno delle iniziative di carattere di investimento che riguarderanno il marciapiede la piazza o poco altro o diversamente se noi con queste risorse
Lui lucidissimo affare quegli investimenti infrastrutturali che sono necessari per competere
è normale che rispetto al tema dei cambiamenti climatici noi tratteniamo solo l'undici per cento di acqua piovana abbiamo i francesi e gli spagnoli che stanno ragionando per arrivare a una capacità che arriva fino al cinquanta per cento che significa
Portare l'acqua dove non c'è
Vuol dire che su un terreno che non è il residuo tu lo fai diventare il ritmo vuol dire triplicare le ha rese per superficie vuol dire produrre energia sostenibile parquet sviluppi l'idroelettrico vuol dire che le cose si possono fare
Però dobbiamo una terzina la condizione che dobbiamo avere il coraggio di andare contro un principio che è sempre appartenuto al nostro Paese che pur di far contenti tutti frazioni amo le risorse ed accettano le facciamo
Grazie presidente
Onorevole Carretta
Tematiche poste dalla del presidente Prandini sono sono molte
Le tematiche poste sono molto molto molte sono sicuramente molto interessanti io sono convinta che all'Italia manchi un grande progetto per ridisegnate la politica agricola del nostro Paese
Negli anni è sempre stata trattato malissimo possiamo dirlo è sempre arrivata magari a mettere una pezza a su una cosa e sempre e comunque a rincorrere il problema e io credo che l'agricoltura oggi meriti molto di più
Parto sempre dal da un concetto che a mio avviso deve rimanere sempre fermo
L'ambiente l'agricoltura e l'alimentazione sono legati tra loro in modo indissolubile se non abbiamo un ambiente salubre è chiaro che non possiamo avere una agricoltura di qualità
E viene così compromesso il diritto di poter riavere un'alimentazione sana
Ma va anche ricordato che i nostri agricoltori oltre ad essere produttori di beni essenziali
Hanno anche un grande ruolo che è quello di essere custodi primari dell'ambiente
E questo lo fanno lo fanno per tutti noi lo fanno anche per le future generazioni però bisogna anche capire poi come riuscire a coniugare tutto questo come il loro lavoro
Perché noi oggi ci troviamo con agricoltori che sono molto preparati ma se devo essere sincera ci troviamo con una politica poco coraggiosa parliamo di made in Italy e
Viene parlato in ogni sede del made in Italy e della necessità di avere delle filiere produttive però poi alla fine quando si propone qualcosa all'interno delle istituzioni un qualcosa che vada identificare bene il prodotto made in Italy o un prodotto che arriva proprio da una filiera made in Italy e che possano essere uno strumento chiaro anche per e il consumatore si vede che comunque si arriva a non si arriva a a alla definizione di quella che può essere l'identificazione di questo prodotto
Allora credo ci voglia il coraggio il coraggio del cambiamento ma anche il coraggio di capire dove vogliamo andare ad oggi abbiamo una una politica a livello europeo che ci propone degli strumenti e mi riferisco al forno più forte mi riferisco al Gremio della e sullo spirito della decrescita felice sì impongono una minore produttività
Ecco oggi invece abbiamo bisogno di materie prime abbiamo bisogno di produrre in Italia abbiamo bisogno di arrivare la sovranità al a alimentare proprio perché la produzione di materie prime interni si rende indipendenti da quello che possono essere i turbamenti Esterni
Ma sovranità alimentare significa anche dare più fiducia ai nostri agricoltori e Dalì sicuramente uno stimolo a quelle piccole e medie imprese che poi lavorano nei nostri territori locali e sono la vera forza beh dei territori quindi vicino a capire se effettivamente gli obiettivi che alla luce anche della crisi economica che stiamo diventa la crisi di materie prime
Gli obiettivi devono cambiare dotiamo mettere al primo punto a mio avviso le quella più può essere la sovranità alimentare perché perché sovranità alimentare significa made in Italy made in Italy significa sicurezza alimentare perché riusciamo ad avere delle filiere produttive nostre ed abbiamo naturalmente un tema e importantissimo che ha toccato prima il presidente dobbiamo garantire anche la redditività ai nostri ai nostri produttori ma io credo che se arriviamo a un prodotto made in Italy
Un prodotto che arrivavano filiera italiana
La politica dovrà fare la sua parte con la grande distribuzione perché non è accettabile tu grande distribuzione vuole sfregiati dipendere il prodotto made in Italy no quasi
Baglione non andare agricoltori mi ha visto
Per ridisegnare la politica agricola all'interno del nostro Paese
Può dare dignità ovviamente al difficile il lavoro dei nostri agricoltori perché va anche ricordato questo è un lavoro molto impegnativa da un lavoro che va fatto sette giorni su sette anche questo non viene mai riconosciuto allora riconoscerlo poterli poterli mettere nelle condizioni di produrre
Dei prodotti che sono prodotti made in Italy riconosciuti in tutto il mondo
Però signori miei io sono stanca di vedere che può in qualche modo anche Europa permette la vendita di prodotti che possono e mi riferisco al Parma insomma o altro a me non va più bene tu
Può vendere il qualsiasi prodotto made in Italy però fine scelta la paghi perché quel prodotto costa di più a produrlo
Grazie onorevole Carretta
Giampiero ha già in mente cugino rimembranza
Bene prego
Docente di economia dell'ambiente e del territorio presso la Facoltà di Scienze economiche delle università elmo Marconi di Roma
Un professore ai anche autore insieme a Standard Righini diurna libro molto interessante tradizione ecologica non so se incontra posizione con transizione ecologica
Però ho ho notato che lei ha nel nel libro parla molto anche della dimensione sociale dell'agricoltura che un aspetto molto importante tra l'altro il senatore Di Carlo ha scritto anche la prefazione di di questo libro
Sì in contrapposizione dialettica nel senso che afferma che la forza della nostra agricoltura ma aggiungerei anche a dei della del del nostro artigianato dei nostri distretti industriali delle nostre capacità produttive e data da una conservazione rafforzamento cura delle nostre tradizioni e delle nostre specificità ai crimini allaccio al discorso fatto precedentemente affermando potendo affermare con una certa sicurezza che propone la distintività che non abbiamo il fattore chiave di successo il punto di forza delle nostre produzioni agricole
Nel mondo e e questo dovremmo conservare tutelare non solo nella area agroalimentare agro industriale ma anche nell'area agricola quindi noi siamo assolutamente certi che quelle grandi capacità che abbiamo dimostrato nell'agro industria possono essere trasportate con uno sforzo ideale ma anche pratico in quello che è il settore agricolo così posso dire che come abbiamo dei formaggi di altissima qualità conosciuti in tutto il mondo abbiamo una riderci totale nella tipicità formaggi dei vini dell'olio e di tanti altri prodotti allo stesso modo possiamo avere una forza enorme anche nelle materie cosiddette prime che ci siano accorgendo e questo è un concetto molto importante che ho cercato anche di esprimere nel libro che quelle che si tengono
Comunemente chiamate commodities risultano delle specie ottici straordinarie nel momento in cui mancano e che quindi non il proprio verso questi prodotti cerealicoli diverso quelle che vengono considerate materie prime per verso quelle che sono state abbandonate rispetto al due mila otto abbiamo un forno un forte diminuzione dell'autoapprovvigionamento in determinate discipline
Culturali è chiaro che su questo trasportare la forza che la tipicità sarebbe un punto molto importante per ritornare a essere competitivi non tanto nella vendita ma nella produzione perché il vero problema è riportare l'agricoltura a produrre mais a produrre grano a produrre grano duro
Laddove se è stato abbandonato ci sarà stato un motivo
Che era la redditività ora tutto questo
Tengo a dire che in queste complessi Sima catena del valore dove evidentemente molto difficile
Anche potrebbe sembrare presuntuoso dare delle ricette perché le complessità partono
Dall'origine cioè dalla ricerca e sviluppo abbiamo tantissime grandi capacità all'inizio della catena del valore
Passano per questo mondo agricolo dove comunque per fortuna qua stiamo parlando di agricoltura del futuro e quindi tenderei ad avere una visione propositiva siamo ancora la seconda la terza industria agroalimentare Europa e la seconda o terza grande agricoltura europea abbiamo la leadership nei prodotti tipici abbiamo delle forze dalle quali evidentemente ripartire però dicevo in questa complessa catena del valore bisogna capirla partendo da quella che l'innovazione e la capacità di fare ricerca nella cascina di fare fertilizzanti nella capacità di essere leader nell'agricoltura di precisione delle macchine piccole in tutto questo mondo
Che sta alla base e poi dei processi produttivi e dell'innovazione di prodotto determinanti con i quali l'Italia con lo Strampelli ha creato di fatto dei grandi modelli che penso noi potremo continuare a seguire con forza e decisione rendendo sistemica questa innovazione per tutto il processo
Lo dicevo la complessità e comprendere tutta la catena del valore quindi abbiamo una un settore agricolo che deve riuscire a produrre delle cose che poi vengono comprate dall'agro industria
E quindi il nostro grano poi deve essere comprato dall'aria industria
Non è che noi possiamo obbligare la che l'industria comprare grano italiano perché abbiamo deciso di fare più ettari no evidentemente di grano o di mais
Ma certamente possiamo in instaurare un sistema virtuoso allo stesso modo che abbiamo fatto con il tipico o con altre categorie che hanno realizzato la forza né la distintività ovvero una pasta tutta italiana comprendendo anche il grano italiano e distintiva rispetto a una pasta che viene che utilizza grano di altri paesi
Questo è un grande processo importante ovvero è vero che la politica bisogna portare avanti una politica integrata ma soprattutto bisognerebbe trovare quei meccanismi che c'erano un'alleanza nelle varie parti del sistema una grande alleanza nella catena del valore una grande alleanza che porta davvero un'integrazione
Di attività dalla agricoltura alla che industria e soprattutto alla grande distribuzione organizzata sulla quale evidentemente non abbiamo la forza di alcuni competitori internazionali francesi americani
Ora e poi di lascio ma
E chiaramente molto
Particolare che in questa fase storica si parli si ritorni a parlare di sovranità
In Italia ma faccio presente che pochi probabilmente lo hanno seguito sicuramente è un fatto molto importante che già nel febbraio del due mila ventuno in piena attuazione di quello che ai green deal gli Stati Uniti nello stesso periodo uscivano con l'America sta qui c'è in l'America sta qui c'è iniziava con una frase
Avendo perso un chiodo si è perso il
Lo zoccolo densi si è perso il ferro di cavallo
Questa frase è l'inizio di un ordine esecutivo dato da Baj delle per un controllo totale della Sapri scene di alcuni settori considerati strategici
Quindi gli Stati Uniti leader evidentemente del pensiero iperliberista torna sui suoi passi e dice attenzione stiamo perdendo il controllo
Il che ci fa pensare che esistano evidentemente dei settori strategici che certamente la esiti un settore strategico di comunicazioni uguale l'agricoltura l'agroalimentare l'energica sono dei settori strategici
Dove certamente il mercato deve elaborare le sue scelte ma chiaramente una visione di bene collettivo per quanto riguarda l'agricoltura e l'agroalimentare italiano probabilmente arrecherebbe grandi vantaggi alla nostra forza nel mondo è la nostra forza competitiva
Grazie professore
Terminiamo anche questo tavolo con una testimonianza testimonianza di vita di retta Sabina Petrucci
Giovane imprenditrice agricola di Coldiretti tra l'altro
Abbiamo parlato prima delle dei giovani che non solo rappresentano il futuro ma abbiamo visto anche dei numeri che ne negli ultimi due anni è aumentato in maniera esponenziale anche il numero del dei giovani che sono diciamo Ria tratti dalla terra e dall'agricoltura tutto avviene sei un esempio quindi sarà un piacere ascoltare anche la tua esperienza in questo contesto grazie grazie buonasera a tutti allora io fatti so decise di tornare in agricoltura dopo un percorso
In economia così anche una mia sorella in nel mio territorio io vengo dalla Sabina pro diciamogli extravergine
Nel mio territorio c'è stato un grande ritorno all'agricoltura perché abbiamo visto proprio alla necessità di salvaguardare il nostro territorio e soprattutto abbiamo visto quante possibilità ci sono
Di poterlo trasformare in un'ottica più insostenibile
Noi abbiamo un'azienda di famiglia che produce olio dal mille seicento e quando abbiamo siamo entrati Darin in in azienda il nostro primo obiettivo è stato proprio quello di tutelare il patrimonio ambientale che abbiamo in Sabina
La Sabina al territorio ricco di uliveti secolari e di cultivar per questo misure che tutelino la biodiversità per noi sono fondamentali
E un'altra grande criticità che si interessa ci riguarda da anni ormai tutto l'impatto del cambiamento climatico
Beh con la siccità che ci sta costringendo a pensare degli impianti irrigui anche delle misure di gestione delle risorse idriche
Ormai sono necessarie perché mettono a proprio a dura prova la la possibilità di produrre
Anche ultimamente
è peggiorato con la crisi in Ucraina e anche con il corridoio aumentato a dismisura il costo energetico quindi misure come quella per il fotovoltaico
Sulle strutture e quindi sui tetti delle strutture non consumando il suolo questa tra l'altro iniziativa che abbiamo fatto come Coldiretti giovani per noi sono fondamentali perché oltre a non rovinare il territorio ci permettono di essere autosufficiente dal punto di vista energetico
Diminuendo i costi comunque rendendosi sostenibili
Grazie grazie per la tua testimonianza
Presidente una battuta prima di di chiudere anche questo tavolo
Guardo Luca Pagano
Il teste
Ma
No io penso che
Allora io penso che
C'è stato un tema che è stato toccato dall'ultimo intervento che magari non è stato colto rispetto a la produzione ad esempio di olio extravergine d'oliva che vale per l'olio extravergine d'oliva fare poi tutti gli altri settori
Se noi non riusciamo a stabilire un principio di reciprocità rispetto alle regole che noi imponiamo alle imprese agricole in questo caso dal nostro Paese
E rispetto a ciò che noi andiamo importare sarà difficilissimo riuscire a difendere i nostri principi produttivi erano strappo alita dei prodotti perché poi tutto si traduce solo ed esclusivamente prezzo che tu riesci a porre in vendita qual determinato bene agroalimentare la reciprocità ha creato le condizioni per le quali oggi nel nostro Paese parlavamo dell'Oglio ma potremmo parlare dell'ortofrutta potremmo parlare di alcuni accordi di libero scambio
Che oggi tutti ci dicono acceleriamo
Allora quando bisogna confondere
Ci sono accordi di libero scambio che vanno assolutamente bene ad esempio quello col Giappone
Ci sono accordi di libero scambio come quello col marco usura che ci preoccupano enormemente
Perché vorrebbe dire importare prodotti di vario tipo
Compreso coda las filiera avicola che rischierebbe di compromettere totalmente quello che noi abbiamo costruito in questi anni nonostante nella filiera dico ad esempio siamo autosufficienti
Allora assumiti dei più di carattere generale l'attenzione deve essere massima
Prendo ancora un minuto c'è un tema che è centrale che è quello della gestione dei dati allora noi fino ad oggi ci continuiamo a preoccupare di quello che facciamo nell'utilizzo delle attrezzature meccaniche
Che va bene da uno a cento fino venti
Anche se poi lo quel dato lì
Non lo prendo il loro utilizzo nella filiera sei li può portare un beneficio ma è marginale
Se ci ripensa e questo dato lo utilizza una filiera e riesco a tramutarlo in un qualcosa una la blocca Cina diventa di fondamentale importanza poiché saranno le nuove forme di etichettatura per il futuro
E contestualmente acqua pongo io un quesito a voi che ci rappresentati in termini istituzionali ma è normale che oggi nel mondo noi abbiamo due piattaforme uno è cinese è una statunitense
L'Europa in tutto questo si impone che la questione degli atti sarà il patrimonio più grande calandra preservato siano la filiera agroalimentare ma in tante altre filiere produttive se non avremo la gestione dei dati noi rischieremmo di perdere un patrimonio anche di contenuti e di utilizzo di strumenti delle nostre filiere che di letterati in possesso degli atti non a caso gli Stati Uniti non le pare interlocuzioni continuano a spingere perché ci appoggiamo sulla loro piattaforma ma è un modo per sapere esattamente cosa noi faremo all'interno delle nostre imprese ed Europa
Non può sotto questo punto di vista
Far finta di niente
E ultimo punto il tema delle nazioni che è stato toccato precedentemente
Quando e come organizzazione sono stati Panza terrà il ministro sta benissimo sotto questo punto di vista sul tema del biogas
Sul tema del biometano sul tema del biometano liquido abbiamo lavorato ininterrottamente per scrivere al meglio quelle che sono decretazione sul tema del fotovoltaico sulle coperture sul fabbisogno energetico aziendale
Ma lo possiamo allargare
Perché quelle comunità energetica ne possiamo coprire totalmente quelle che sono le nostre superfici e dare Corrent anche a quelli che sono settori al di fuori dall'impresa agricola spesso ultimo tema Ca'del digestato ecco il digestato permettetemi è una battaglia chi lo rivendico totalmente Stefano lo sanno
Perché è da dieci anni che ci lavoriamo
è servito purtroppo uno scontro bellico
E fare impazzire quelli che hanno i prezzi
Dei consiglieri
Per arrivare a capire che l'utilizzo del digestato il modo migliore per valorizzare l'ambiente e il territorio dal quale noi lavoriamo nel quale noi vogliamo fare tutti i sistemi di attività
Per preservarlo per arrivare a una forma di concimazione carattere naturale che ha una base da da preservare la biodiversità e Luca è una delle persone che c'ha aiutato di più i termini fallimentare in questi anni chiudo dicendo che per quanto noi investiremo sulle energie rinnovabili due potremmo arrivare a un venti ventidue ventitré per cento del fabbisogno nazionale
E come dicevo prima sul coraggio di cambiare alcuni paradigmi noi oggi dobbiamo per forza di cose aprirsi anche altre forme energetiche ad esempio la fusione magnetico solare che ha un patrimonio tutto italiano che detenuto dal dall'egli per arrivare a quella forma di autosufficienza che ci metterebbe nella condizione di essere molto più forti parquet consumiamo quello che abbiamo bisogno senza dipendere da alte ma molto più liberi rispetto a quella che è una difesa dei nostri sistemi produttivi grazie
Grazie per la sintesi delle imprese grazie
Devo dire
L'intervento accalorato della del presidente ci ci riporta poi quelle che sono veramente le urgenze del del comparto e del territorio la politica e i suoi tempi
Ma gli imprenditori chi sta tutti i giorni veramente sul territorio a altre priorità e altri tempistiche ascoltando prima stabili Sabina Sabina Petrucci mi mi veniva in mente dell'importanza anche di approvare in questa legislatura il disegno di legge che se non sbaglio ancora in Senato che e riconosce il l'agricoltore come custode dell'ambiente credo che potrebbe essere veramente urna
Un segnale anche positivo per i tanti giovani che si stanno avvicinando all'agricoltura quindi speriamo che il Parlamento possa fare bene da questo punto di vista e portarlo al termine entro la fine di di quest'anno e quindi entro la fine della legislatura
Onorevole Carretta io so che lei deve andarci perché fa la Camera per un provvedimento che la spetta riesce diciamo a darci una una sua impressione anche su su su su questo ultimo tavole su quelle che sono le esigenze poste dalla dal presidente
Ma di sentenze sono state ben descritte dal dal presidente mi ha fatto molto piacere vedere anche latte sentire anche la testimonianza del della partita giovani degli agricoltori perché poi sono loro che sono il futuro per appunto la nostra agricoltura in Italia io l'unica raccomandazione che mi faccio e che faccio
E la faccio al ministro
Oggi credo abbiamo veramente sentito di che cosa ha bisogno la nostra agricoltura e chiedo veramente di riuscire a davvero o a tracciare diciamo quegli obiettivi chiari per invertire la marcia per riuscire a dimostrare anche all'Europa
Anche all'Europa che stiamo un'Italia forte che i nostri agricoltori e lo possiamo dire lo possiamo dire a gran voce son tutti molto preparati son sempre stati in corsa
Per riuscire anche a sopperire quelle che sono state poi le mancanze anche da parte della politica nei dei diversi anni
Quindi riuscire a dare quegli input e quegli obiettivi diciamo più quegli obiettivi all'agricoltura per riuscire a invertire la marcia appunto
Io mi auguro veramente che riusciamo a far questo perché altrimenti la nostra economia agricola veramente cioè è finita
E credo che abbiamo e il siamo già in ritardo ma abbiamo i numeri per poterlo fare e mi auguro che magari parta anche qui da questo convegno la determinazione e il coraggio della politica per dare risposte chiare grazie
Grazie
Grazie grazie presidente
Allora terzo e ultimo tavolo di lavoro agricoltura e ambiente abbiamo un problema con i relatori che non sono ancora arrivati
Alla faccio sì faccio le veci
Il ministro sapone falsa sia esso il ministro vuole una pausa sigaretta gliela concediamo quindi sospendiamo per cinque minuti perché il ministro Rocco ausiliari pensiero le castagne dal fuoco visto che abbiamo di noi un problema con il senatore la pietra che sta intervenendo in Aula su un provvedimento che porta la sua prima firma e quindi di parliamo questa cortesia approfitto della gentilezza del ministro Guidi grazie del
Sì abbiamo fatto passare per un prezioso
Bene possiamo ricominciare abbiamo visto che la maggior parte del delle persone in sala sono fumatori visto
Perfetto
Allora terzo tavolo e ultimo tavolo tecnico di lavoro agricoltura ed ambiente abbiamo un po'rivoluzionato il la nostra tabella di marcia
Quindi abbiamo qui sulla mia destra come sempre il senatore la pietra e abbiamo in mia rappresentanza della accidia e il dottor Aldo Alberto che è anche presidente dell'associazione
Florovivaisti italiani
Presidente io partirei anche da da questo punto per due ordini di ragione dapprima anche la la vostra associazione florovivaisti è un'associazione molto recente del sì costituita nel due mila diciannove e poi anche perché in proprio in Senato in discussione quasi in dirittura d'arrivo senatore una pietra credo
Il un disegno di legge proprio per il riconoscimento all'ordinamento della vostra a professione quindi partire proprio con chiederle qual è il vostro un ruolo all'interno proprio del comparto agricolo
Ma
Dovrebbero magari dirlo altri diciamo che ha ora essere autoreferenziale non va bene ma diciamo che siamo nati da un'esigenza che si è riscontrata sul territorio prima all'interno della confederazione erano presenti Gia i Gruppi d'interesse economico però per il settore florovivaistico questo aspetto diciamo nel tempo si è ha dimostrato di avere dei grossi limiti
Proprio da parte dell'imprenditore e quindi di conseguenza proprio da parte dell'imprenditore venuto dal basso diciamo se così si può dire la volontà di costituirne questa questa associazione che è un'associazione che fa parte del mondo CIA indubbiamente ha mai autonoma nel senso che ha un suo consiglio direttivo non sua Assemblea ha una sua presenza diciamo diversificato sul territorio
Le motivazioni sono legate al alla necessità di questo settore di essere di essere diciamo così più più più visto più notato il più considerato abbiamo
Ci siamo al corti un po'tutti parlo dell'opinione pubblica in generale ma anche della politica
Dopo dopo il primo lotto da nel due mila ventidue che esista un settore florovivaistico quando avevo cominciato a inondare sia le sedi istituzionali che diciamo così media di filmati di foto di tutto quello che si stava buttando diciamo questo è stato come dire l'elemento l'elemento determinante che ci ha dato ancora più voglia di di vi riuscì ad andare avanti siamo i secondi i produttori a livello comunitario dietro l'Olanda forse potremmo essere i primi diciamo così diciamo che abbiamo le caratteristiche di fare un salto di qualità
Però voglio dire questo presuppone anche dei cambiamenti da parte nostra per l'esibizione di una maggiore diciamo unità di di di intenti all'interno del settore
Di quanto ancora questo sotto questo aspetto
Ha sentito parlare prima correva
Certo interesse giustamente di tutti quelli che sono i prodotti nell'agroalimentare italiano e delle la giusta rivendicazione di questo made in Italy si è conosciuta in tutto il mondo
Voglio ricordare che il settore florovivaistico esporta più del settanta per cento dalla sua posizione quindi anche il settore florovivaistico è sicuramente fa parte del grande mondo del del made in Italy
E le devo confessare che mi son dimenticato un pezzo della sua domanda
Appunto
Devo devo a mia sincerità degli agricoltori vi sono mi sono mi sono fatto prendere del comma da quello che varia la rappresentatività avesse
Torre e quindi poi sono da tutti da va benissimo io direi che su questo punto magari facciamo un attimo così vedo anche tempo per recuperare andando alla domanda
Mentalmente vorrei sentire il senatore la pietà perché senatore lei ieri il relatore di questo provvedimento
Che il incardinato in sede redigente se non sbaglio in Commissione agricoltura
Sì grazie io sono relatore di un disegno di legge fantasma bloccato perché da più tempo stiamo che stiamo chiedendo al ministro di poter sbloccare questo provvedimento che a parte le battute è un provvedimento importante su cui le due Camere hanno hanno lavorato perché è un provvedimento già approvato alla Camera i deputati è venuto al Senato più un anno fa abbiamo fatto tutto l'iter abbiamo audito tutti i portatori di interesse abbiamo presentato tutti gli emendamenti purtroppo è bloccato da agosto dottor dello scorso anno per un problema legato alla Ragioneria dello Stato
Io qui Rino invito ancora
Il ministro a poter intervenire anche perché se si potesse sapere quali sono i punti specifici sul duo intervenire puntualmente a come sono in grado di intervenire ma qual è il problema il problema che noi siamo oggi proprio in una piena in piena transizione ecologica
E averi la legge sul florovivaismo bloccato su sicuramente è un paradosso che va in qualche maniera rivisto perché chi produce le piante sono proprio i vivaisti sono stato vivaisti
Io ricordo alcuni come tempo fa quando la fa underline lancio il messaggio della piantumazione di tre miliardi di alberi in dieci anni faccio dei conti molto veloce
Tre miliardi di alberi in dieci anni significa circa trecento milioni di alberi l'anno significa circa un milione di alberi il giorno questa Di Bello europeo mentre poi c'è una quota per ogni singolo Paese il problema è che noi non abbiamo la possibilità di di farli questi altri perché non è che possiamo piantare il Semino nel bosco e nasce nasce Valdano
C'è tutta una procedura da fare purtroppo non abbiamo rivali forestali attrezzati come erano anni fa quindi c'è da fare un lavoro che parte proprio anche dalla valorizzazione del Tour de vivaismo e quindi da questa legge
A questo puoi però visto che il tema è agricoltura e ambiente faccio due piccole riflessioni che possono essere poi anche di spunti io credo che l'agricoltura italiana possa essere sicuramente considerata a tutti a tutti i livelli l'agricoltura più grida d'Europa se non del mondo perché i nostri ricolto e su questo sono molto attenti forse grazie anche alla specificità dei nostri prodotti in onda abbiamo molti prodotti di origine controllata di marchio quindi con con con
Con procedure di produzione molto precise e molto molto Ferri e quindi questo mutuamente aiuta
Però dobbiamo dobbiamo riuscire anche uscire scusatemi se mi sono confuso un po'da questo paradigma del fatto che la transizione ecologica l'obiettivo assoluto perché lo dico
Perché questa crisi ucraina ma anche la situazione mondiale ci sta ponendo di fronte al fatto che è vero che dobbiamo produrre bene per produrre di qualità ma è altrettanto vero che dobbiamo sostenere nostri coltura per poter dare da mangiare ai nostri cittadini le due cose in qualche maniera si devono si devono complementari l'uno con l'altro quando io vedo una PAC lo dico al ministro ne approfitto tutte le volte ha poi credo che ci dovremmo chiedere un'audizione per qualche giorno quindi la RAI oggi esatto quindi oggi prenderà qualche spunto così domani riesco oggi ti faccio i complimenti domani invece Commissione di chi è sordo la ma parte questo lo sa che non è vero
Ma volevo dire che anche lì bisogna stare attenti nella nuova pacche per esempio ci sono delle delle indicazioni ben precise c'è il fatto che dobbiamo mantenere dobbiamo destinare il quattro per cento del del delle produzioni coltivate
Ai corridori piede con il per poter mantenere
Ecco su per essere radio di per mantenere la biodiversità
Può essere anche una una una indicazione corretta ma a mio avviso a nostro avviso non può essere l'indicazione da applicare in maniere Linari e su tutto il territorio nazionale
Nella stragrande maggioranza del nostro territorio il territorio collinare è un territorio dove i colibrì corridoi verdi già ci sono in maniera naturale ci sono boschi ci sono i fossi che attraversano tutte le coltivazioni
Forse in qualche zona più dove c'è la coltivazione più massiva allora forse di potrebbe essere eventualmente applicata ma dobbiamo stare attenti perché certe volte togliere anche il quattro per cento
Del del terreno produttivo aziende montani e collinari certe volte vuol dire anche andare a incidere sul sul reddito dell'azienda stessa
Quindi è una croce è una indicazione sicuramente che va seguita ma forse non non può devono dovremo approfondire il ragionamento se applicarla a livello biliare l'altra cosa e poi mi taccio
E anche l'indicazione sempre da parte dell'Europa sempre quindi legata all'ambiente di aumentare la produzione di terreni per la produzione
Per il biologico del venticinque per cento ora noi siamo già di per sé una nazione che ideologico la migliore in assoluto quella se produciamo di più a livello europeo è sicuramente meglio
Però anche qui dobbiamo fare una riflessione e la riflessione è questa noi sappiamo tutti che destinare del terreno a metodo biologico significa drasticamente anche diminuire le rese di quel terreno
E noi abbiamo siccome non abbiamo peraltro tantissimo terreno Italia da sfruttare dobbiamo stare attenti a a seguire questa strada io sarei più
Nel cercare di aumentare quello che nel primo pannello ma anche nel secondo tavolo abbiamo discusso non quando il tavolo
Mi sono sbagliato cioè quello proprio dell'innervazione cioè nell'agricoltura tradizionale dobbiamo investire per aumentare la qualità di cui l'agricoltura non possiamo investire tutto sulla andare solo nella direzione del biologico in questa maniera forzata perché rischiamo anche di avere una situazione sociale non del interventi per quanto mi riguarda sbilanciata nel senso che i prodotti biologici da ultimo se lo possono permettere solo chi a la potenzialità economica di farlo mentre gli atti sono costretti invece a mangiare cosa scadente dobbiamo dobbiamo avere invece un'altra politica aumentare la qualità
Di dei prodotti italiani aumentare la qualità della produzione del dell'agricoltura tradizionale permettere a tutti di poter mangiare
Maggi cibo sano ci Moggi genuino Cimo fu prodotto in Italia e poi anche il biologico ma attenzione non cerchiamo di avere delle posizioni pregiudiziali su questo
Grazie senatore
Ascoltando il suo ultimo intervento mi viene in mente che un po'la l'assente di questo di di questo incontro di oggi Ida l'utente finale cioè no non parliamo mai anche di quelle che sono non si conosce ancora siamo anche noi noi siamo tutti quanti però magari cercare anche di informare informare adeguatamente quelli che sono il impropriamente chiamati i consumatori comunque cittadini anche sulle scelte da compiere sia a livello nazionale ma qui vedo anche diversi sindaci anche a livello anche a livello locale far capire e che mangiare sano tutela anche non solo la nostra economia ma tutela anche l'ambiente questo un un elemento infantile una sostanza di noi stessi Matteo nostro saluto isterismo
E che a questo punto sì ecco volevo proprio di darle la parola perché
Si tratta da Peter entrato giusta nel merito della domanda iniziale quindi devo fare ancora esatto ma voglio dire meglio tardi che mai il passaggio sulla sulla disegno di legge stufo l'organismo ferme in Parlamento
è importante io l'ho avuto occasione di di ricordarlo al ministro come alle forze Portici insieme
è un passaggio importante perché un riconoscimento fondamentale per il settore sostanzialmente come è importante riuscirà a dare uno e avere una progettualità di sistema che ci posso permettere in futuro in prospettiva di riuscire a a produrre quello che l'Unione europea tra virgolette c'ha chiesto siamo il Paese forse sotto questo aspetto più dedicato a chi ha più potenzialità di sviluppo in questa in questa direzione
Cambiando attimino argomento entrando nel Maine negli valuto il generale è ovvio che la fase che stiamo vivendo è decisamente particolare già nel momento in cui diciamo così europea cominciato a parlare di Dio Greenville e di tutti gli aspetti che riguardano un certo tipo di innovazione legato all'ambiente
Non ci ha visti complessivamente tono mondo agricolo contrari noi siamo i primi a sapere che bisogna andare in una certa direzione che fa bene prima di tutto gli stessi e che è fondamentale per il sistema per il Paese e che forse può diventare per una realtà produttiva di altissima qualità come quella nazionale di fare un ulteriore salto di qualità
Proprio in funzione delle dell'identificare ancora meglio in modo in modo ancora più più chiaro salutisti con i propri prodotti
Però cioè un problema queste cose non possono essere decise sulla carta devono essere decise e devono avere degli aspetti di esecutività che devono coinvolgere il sistema quindi le aziende non si può pensare di proporre dei livelli innovativi per la sostituzione che di sine qua non di principi attivi chimici nel momento in cui in cui non ci sono ancora gli adeguati prodotti che possono sostituirli diciamo meno impattanti più naturali
Fondamentalmente bisogna fare in modo che queste questi passaggi vadano avanti ma vadano avanti mantenendo un equilibrio all'interno di quella che il suo che è la capacità economica delle aziende di continuare ad esistere non si può fare sulla pelle dell'agricoltore questo è il ragionamento quindi va bene questo tipo di aspetto però fa calibrate in altri termini oggi più che mai
Perché è stato già detto da tutti quelli che sono intervenuti precedentemente nel momento in cui
Partita la gara Guarin Ucraina da bene da nessuno almeno non va be'prevista è successo che di punto in bianco e ci siamo accorti a che ci manca il caso B che ci mancano sostanzialmente Livera energetici a livelli più generali
Ci che ci manca la produzione agricola
Ci manca per alimentare il sistema diciamo così dell'alimentazione umana ma ci manca anche per tutto quello che l'alimentazione zootecnica che le cose andassero fatti presenta avvenne rischiamo di perdere un settore completamente
Quindi questi aspetti vanno rivisti
Vanno rivisti anche in funzione di quello di quello che era l'ipotesi credo dico era perché credo che sia siamo e tutto è possibile che si verificano delle modifiche in questo senso
Anche la la la PAC cioè voglio dire questa spetti hanno necessita di essere rivisti in funzione di riuscì era uno ha davvero una sovranità alimentare maggiore su situazioni che fino a ieri avevamo calcolato minimamente che stanno diventando l'ordine del giorno questa un qualcosa che credo vada vada assolutamente considerato
Grazie e visto che abbiamo ripreso nel tempo ma tempi sistemarla tematica della della crisi energetica vorrei dare la parola a a Domenico Brugnoni è in sala si per però presidente dell'Associazione italiana energie agroforestale in rappresentanza appunto della filiera delle imprese di legno Energia prego presidente grazie
Sì grazie buona sera buona sera a tutti grazie per l'invito sì agli del una frazione anche anche lei relativamente giovane perché a ventidue anni
E rappresenta un non un settore ma una filiera è una filiera che si occupa di tutta quella che l'Energia
Termica proveniente dalla biomassa questa cosa in questo contesto secondo me proprio in questo tavolo è molto interessante perché il la la radice della nostra filiera e proprio che viene sulle sulle nostre colline sulle aree interne
E sta nella gestione di un patrimonio importantissimo che Alitalia e chi è cresciuto anche negli anni che il suo patrimonio forestale che rappresenta circa il trenta per cento della superficie
Italiana
Rappresenta l'energia termica che noi produciamo il il il il valore più alto di energie rinnovabili che che l'Italia che che l'Italia certifica
Ma soprattutto ha bisogno di avere il chi ci sia la consapevolezza politica ma anche degli imprenditori che le le il corretta gestione utilizzo ha delle ricadute estremamente interessanti su due aspetti
Un sull'agricoltura e l'altro e sull'ambiente
Perché la gestione delle nostre colline delle nostre montagne dei nostri boschi significa creare economia locale
E significa riportare anche della delle attività in cui anche la parte agricola le ha perse le ha perse per i motivi che hanno descritto fino adesso
Inviato intervenuti in modo molti mo'molto molto preciso che la redditività ma che tutto un percorso che si è fatto soprattutto da venti anni a questa parte che in qualche modo con l'avvento delle con Morichini con l'avvento di unità un qualche umore un don Panna firmo di quella che era la nostra realtà Ida il nostro valore nostre cose ha ha messo in discussione mettendo io sono l'agricoltore
L'asticella dei breakeven è su un prezzo che la produzione di grano della Pianura Padana chiaramente da Collina si è trovata in grande difficoltà
E questo qui è il dato attuale per cui interessantissimo questa discussione di oggi perché di bisogna rimetterlo al centro
E io su questo e chiudo su una cosa che magari mi piace dire questi giorni io dico soprattutto quelli molti più giovani di me perché i principi fondatori della Comunità europea due mila centocinquantasette erano dure
L'alimentazione Energia su questo è una cosa in cui penso che tutti noi bene che facciamo una riflessione vedo che si sta facendo anche in Europa
Chi è più più propenso più sensibile è un tema che va a Bavari posto poi c'è la parte agricola non mi sovrappongo perché sono d'accordo su tre cose che sono state dette
Grazie
Senatore la pietra cerchiamo un attimo di tirare un po'le fila di tempo di tutta questa discussione io vorrei fare una domanda comporta etnica
A livello legislativo sappiamo che un po'da da diversi mesi i diversi gruppi parlamentari si sono anche messi
D'accordo per quelli che sono i provvedimenti da portare avanti e cercare di dare una priorità questi provvedimenti per arrivare diciamo a compimento e a trasformarlo in legge entro la la fine della legislatura visto che non manca molto ora le chiedo a alla luce anche di i della crisi prima vescovi in tempo alla crisi energetica adesso anche negli annali la crisi dovuta diciamo al conflitto bellico in corso
Queste priorità saranno riviste e in che in maniera perché mi sembra di capire di aver capito da dagli interventi dei contributi di oggi che e si va benissimo la pacca va benissimo il diciamo la transizione ecologica delineata dalla Bindi il però un po'la la forma la sostanza e anche le risorse
Devono essere riviste perché altrimenti così
Non regge il sistema
Allora io penso questo che sicuramente per quanto riguarda l'agricoltura noi in Commissione quindi poi anche trasferendo da OLAF cerchiamo sempre di andare nel merito dei provvedimenti
E abbandoniamo spesso cerchiamo di abbandonare spesso le posizioni ideologiche o politiche che invece ci dividerà sugli altri sugli altri campi
Quindi l'impegno nostro sicuramente quello di portare a compimento tutti i provvedimenti che sono ancora in sospeso per poter dare una mano al settore
è chiaro che quello che è stato fatto fino a oggi legato alla al comma partiamo dal dalla pandemia poi arriviamo alla crisi ultima diciamo cosa Ucraina noi cosa abbiamo contestato sempre al Governo abbiamo contestato di non aver dato una grande mano all'agricoltura faccio un esempio poi ministro sicuramente dirà
Fu venti vediamo quello che dirà ma sicuramente cercherà di di di me di stare su una posizione non difensiva ma allora diamo nel sodo nel e tutti i provvedimenti gli scostamenti di bilancio che sono stati fatti per quanto riguarda il compito ammontano circa duecentocinquanta miliardi miliardi più o meno l'ora poi bisogna capire anche agli ultimi fatti ma su questi duecentocinquanta miliardi come risorse e dirette all'agricoltura sono stati pochissimi stipata di qualche qua cinque sette otto miliardi l'anno ricordo bene complessivamente da sull'agricoltura sicuramente sono di più rispetto a quelli che erano stati dati gli animi degli anni precedenti quello che voglio dire però e che queste risorse siccome l'agricoltura è un settore primario non solo per definizione ma crea un volano di occupazione dico la mia fortissimo doveva a nostro avviso essere avere maggiori maggiori risorse
E spesso che meglio nel senso che certe volte
Se c'entra il partito di menti carattere politico ma anche all'interno del coltura di le risorse a pioggia forse non servono più ma bisogna ma bisogna cercare invece di andare sul settore circa investite di più sulle filiere andare a cercare di investire più succose specifici la stessa cosa successe con il PNR R.
Anche lì si tratta di trecento milioni di miliardi di risorse più o meno un po'meno ET ricordiamoci sempre che anche questi non sono soldi che cadono dal cielo ma la maggior parte quasi due terzi sono debiti che dobbiamo restituire quindi a maggior ragione abbiamo il dovere di spenderli bene meglio bene ma anche lì su quei trecento miliardi il Pnr R. soltanto sette otto miliardi sono stati dati in agricoltura parlo sempre di risorse dirette
Questo per dire cosa per dire fondamentalmente che certe volte
Come dicevo all'inizio del del tavolo del primo tavolo quando ho detto che l'agricoltura deve di tornare al centro dell'agenda politica significa anche dare quel riconoscimento in termine di risorse necessaria affinché questo settore che fra agricoltura diretta primaria e trasformazione quindi agroalimentare rappresenta quasi un quarto del PIL nazionale
E allora a fronte di un quarto del PIL nazionale non possiamo con questi provvedimenti investire un cinque per cento sei per cento delle risorse che sono state date prima con tutti gli scostamenti
Il bilancio che Fratelli d'Italia ha sempre votato responsabilmente che noi non abbiamo mai contestato gli scostamenti di bilancio ma eventualmente abbiamo contestato come venivano spesi in che modo vengono spesi così come a fronte di questo PIL non possiamo avere un pm Herrera perché investe in agricoltura solo il quattro cinque per cento ecco questo nell'appello che io faccio al ministro ne approfitto
Chiaramente queste risorse sono tante risorse per l'agricoltura ma io ritengo che dovevano essere sicuramente
Maggiori perché in questo settore ha bisogno di investimenti lo abbiamo detto ha bisogno di risorse ha bisogno di ricerca ha bisogno di sicuramente innovazione penso a tutti i mezzi meccanici ma pensa anche una cosa di cui si parla poco ma secondo me è un settore estremamente importante
Reso lampo da da da questo ragionamento marchio della pesca noi siamo un paese costiero con più di otto mila chilometri di costa di Foster siamo esattamente proiettate all'interno al centro del Mediterraneo
Il pesce che noi mangiamo soltanto il quindici per cento e pescato nelle nostre le ossa nelle nostre acque l'ottantacinque per cento delle importato aderendo poi tutte frotte pescherecci che vengono i nostri mali
Che non rispettano le regole che non rispettano le tempistiche che noi invece i nostri pescatori rispettano sempre con con con esattezza ecco queste sono è una considerazione che
A copie presidente scarichino io ho allungato non davo fatturavo parlavo ma a questo punto io credo comunque offeso ragionamento io inviterei comunque anche il presidente per qualche minuto cioè presidente
Presidente Dino Scanavino
Ho concluso anche perché questa almeno un saluto il presidente se lo deve fare ma non solo perché abbiamo parlato di tante cose quindi
Ma no
No che vi chiedo scusa perché l'aereo un'ora di ritardo ma altri prima di me l'hanno annullati qualche pregio
Non aveva
Ma e piena che è stato affrontato non rompo assenso mostrati in mattinata poco conservatore
La pietra abbiamo avuto tante occasioni di contro né come si inserisce l'agricoltura all'interno di questo quadro
Diciamo Prato ulteriormente modificato dal
Dal sistema
Per dalla crisi prima posto con l'apporto Pandev dopo il quale dalla guerra
Credo che sia stato detto in tv da più parti che è emersa la necessità di produrre più cibo e credo anche però che il tema dalla approcciato come dire
E coi agroambientale il impresso dalla nuova politica ricorda comunitaria sia
Il comprimibile
Cioè io non sono convinto che noi possiamo ripetere le questioni che sostengono il sistema politico comunitaria proprio perché
Questa politica
Questo progetto questo che è stato approvato il Patto
Un progetto che
A scongiurato
La posizione trasversale all'interno di tutti i partiti i gruppi presenti al Parlamento europeo che volevano eliminare
E quindi noi siamo arrivati qui
Perché siamo riusciti a disorientare una sostanziale opposizione al progetto complessivo questo dobbiamo ricordare credo sia complicato tornare indietro e forse non è nemmeno giusto dobbiamo puntare sulle energie da fonti rinnovabili
Soprattutto da biomasse dobbiamo governare i sistemi rurale partendo dalle foreste perché le foreste non sono coltivate sul diciotto per cento Forza Italia continuato presto e senta l'abbandono nelle aree rurali dobbiamo curare il territorio e curando il territorio fare una mettere in campo una grande operazione industriale e produrre Risorse per generale Energia ma soprattutto mettere in equilibrio un sistema idrogeologico un sistema di deflusso idraulico tutto quel che serve e che oggi non c'è secondo me ne abbiamo molto da fare in questo senso a vantaggio del sistema ambientale e anche a vantaggio dei cittadini perché ricordiamoci che per
Tutelare
Le metropoli per tutelare le pianure bisogna governare le colline nelle montagne se non faremo Puerto il rischio di riqualificare anche molti sforzi abbiamo messo in campo
Per quanto riguarda nel sistema economico che divertono questo Progetto che deve essere messo in campo c'è tutto il tema dalla produzione di di di di piante di altre la forestazione d'arredo urbano
De e e un scomparto
Asciutto amante dinamico che ha molto da dare che sta già dando molto e che è alla base dei Grandi Progetti di forestazione che sono stati lanciate da La Fonda Playa fino a alle alle politiche nazionale che stanno strategia porto forca Stallone dei progetti che compagno il nostro modo di essere di vivere all'interno
Gare rurale anche in quanto produttori di derrate agricole ecco io non voglio andare oltre perché magari vado anche fuori carreggiata
Non avendo ascoltato gli altri però vi ringrazio molto per averne attese e per avermi dato questa opportunità ad intervenire grazie dottor utile
Organizzare
Grazie
Bene in perfetto orario crediamo Earl anche il terzo tavolo tecnico e adesso l'atteso momento del confronto tra il ministro Stefano Patronelli e il senatore De Carlo sulla sul posto tutta questa tematica che abbiamo affrontato oggi con lei ringrazia elementi tutti
Tutte le persone interpretato e lascio il testimone come si dice la collega Antonio Rapisarda
Buonasera a tutti grazie grazie per l'Italia per averne ha chiesto di insomma intervenire a moderare quest'incontro
Insomma alla fine di un poi sarà Giorgio Vanoni insomma immagino per le conclusioni politiche narrativa di un di un confronto centrale sull'argomento primario come appunto il settore per l'agricoltura
Insomma c'era anche di confrontarmi contro Lou con Sandro De Carlo ne parliamo molto spesso ma anche con un con un ministro attento e ho visto insomma c'è stato un riconoscimento alla H faceva il ministro quindi è coerente con un applauso anche per questo motivo insomma
Ritrovare un convegno non è così diciamo frequenta quindi a maggior ragione allora beh io sarò telegrafico cioè cercheremo di fare un confronto perdonano più televisivo rispetto a quelli che ci hanno preceduti verrà per esigenze di tempo è terra ovviamente per la e le tante domande almeno sono otto domande volete fare tutte e due i nostri interlocutori
Da ministro l'agricoltura agricoltura e futuro è il tema di questo di questo incontro agricoltura e futuro anche era il cultura è presente nel senso che senza che tutto italiano l'abbiamo visto non solo il made in Italy o per lo meno un terzo di quello che fattura Mellini deriverebbe insomma meno
Ma anche il nostro sistema a sociale culturale alimentari e quindi l'argomento fondamentale diciamo di in questo in questo contesto un contesto attuale questa congiuntura mostro tra crisi pandemica
Guerra e carestia adesso insomma sembra un forno
Un contesto diciamo disarmante ci impone davanti a somma
Una situazione inedita noi rischiamo la fanno per carità
Il premier varia da pagina c'ha assicurato che non ci saranno razionamento e lei ne ha avute confermerà Anton perché è stato quando diciassette marzo ho sentito questa è stata questa informativa alla Camera un po'la da cronista mi sono anche un po'preoccupato
Ma sicuramente però questa congiuntura mostra aumento del le conserve regia quello lo lo shock dei prezzi derivato dalla dal conflitto lusso treno insomma sono diciamo elementi che hanno portato chi produce e chi consuma al no no da una parte all'aumento dei costi dall'altro al o l'aumento dei prezzi che va che si ripercuote fino alle nostre tavole
E d'Italia è stata un po'famoso affacciarsi siamo ricchi ritrovati dopo l'attacco del Coni d'troppo poco autonomi troppo poco efficienti interamente parlo da parte l'opinione pubblica The credo vedette lavori hanno spiegato perfettamente quali sono diciamo gli elementi perturbanti da questo punto di vista non io le chiedo questo dato macro che abbiamo letto e disarmante
Un terzo delle aziende andranno in perdita quest'anno ma è davvero così cioè rischiamo appunto ritrovato una situazione di desertificazione nel nostro sistema agricolo agroalimentare
Intanto grazie ringrazio i gruppi Camera Senato di Fratelli d'Italia per per questo invito e per questo
Momento di confronto di grandissima qualità per gli interventi che ho sentito certo un piacere seguite dall'inizio credo che senza mio compito voglio dire quando si partecipa a un a un evento si cerca di ascoltare perché credo che sia importante per me ascoltare la voce degli operatori tutte fare il mio intervento conclusivo
Essendo appunto questo inconveniente dedicato a agricolture futuro la prima cosa che dico e che sicuramente senza agricoltura non c'è futuro perché senza cultura non c'è cibo e senza cibo
Viva dio non c'è futuro
Siamo di fronte ad un momento molto complesso
Legato certamente a causa di una ulteriore difficoltà che la guerra e quindi le difficoltà di approvvigionamento e l'aumento dei prezzi
Ha portato i emergere con più forza ma sicuramente dopo due anni di pandemia gialli nostri settori produttivi primari non godevano diverse liste eccelsa anche se devo dire che grazie alla capacità la caparbietà e la volontà del gli agricoltori italiani
Sembrava che il la lotta Copeland sul sistema produttivo il Marie fosse stata assorbita
In un in un modo forse migliore rispetto alle aspettative i gatti del due mila ventuno erano dati i buoni le prospettive per questo per il due mila ventidue erano prospettive positive e certamente questo mo'era l'ultima cosa di cui avevamo bisogno è aldilà è ovviamente dando il peso maggiore alla questione del conflitto e quindi delle vittime civili della della perdita di vite umane e di un territorio che sta combattendo una guerra che io definisco assurda
Ma penso tutti noi riteniamo assurda come ogni guerra
è chiaro che l'impatto sulle filiere produttive nel settore primario in nel nostro Paese e un impatto forte che ci preoccupa
Ci preoccupa
E io c'era quello che sto cercando di trasmettere anche agli altri colleghi di governo oltre al presidente che tornerà contezza piena
E che mentre
La parte produttiva manifatturiera l'industria tutte le attività produttive non si del settore primario
In un regime ordinario non ha capacità di reddito stesso elevato il settore primario da Central problema di come si trasferisce valore aggiunto nella filiere produttive sul set sul primo produttore che sempre l'anello debole
Questo lo shock di
Relativo all'aumento di costituzione
Le aziende non sono materialmente in grado di assorbirle verso quindi o si foraggere appunto di filiera e si garantisce che la filiera trasferisca più valore aggiunto al settore primario quindi ai primi ai primi produttori oppure ci debba essere una se ci devono essere a fare di politiche pubbliche di sostegno che consente alle aziende di sopravvive perché l'alternativa oggi a e purtroppo e quello che sta accadendo già
E che di fronte alla bolletta energetica alla fra le fatture dei costi di materie prime al
Le rate dei mutui che sono riprese al al costo del personale
è imprenditore devo a fare delle scelte e qualche volta sceglie di chiudere la propria attività produttiva e quella è una parte che abbiamo perso per sempre all'ottico ma questo rischio
Non non non possiamo
Correrlo perché ripeto lo dico maniera grezza ebbero del l'ho ripetuto alcune volte magari senza bulloni si può stare zitta cibo uno
E non possiamo correre il rischio di vedere le nostre filiere produttive primarie
Di perdere mercato e di chiudere dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti nazionali e spingere perché vengano messi in campo tutti i leader quegli elementi europei che consentano alle nostre aziende di assorbire il la crisi che stiamo che stiamo vivendo
Abbiamo fatto fino adesso tutto qua quello che si poteva fare in queste settimane forse sì ma non basta
Non basta né a livello nazionale dove abbiamo affrontato senza lo spostamento di bilancio il la crisi Ucraina e non basta sicuramente per l'Europeo
Sotto diversi punti di vista sia dal punto di vista delle risorse dal punto di vista degli strumenti
Le risorse perché di cinquecento milioni che vengono messe a disposizione dall'Europa a trecentocinquanta milioni solo guarda i tre presidenti vada avanti ma sono
I it taglia i pagamenti diretti che sono responsabile colto quindi non stiamo regalando nulla con quel quelle risorse
E centocinquanta milioni soltanto fra Bilancio
Alcuni una
Come strumenti credo che bene la sospensione delle aree corpus letterario ecologiche bene la sospensione dei terreni a riposo
Ma si possono fare cose
Credo più radicali del e e necessarie
Io credo condivido quello che ha detto Scanavino un attimo fa
Rispetto al fatto che alcuni percorsi nella riforma la pax difficilmente riusciremo a modificarli
E credo che sia anche giusto in prospettiva continuare in quel percorso di transizione
Chiamiamo l'ecologica chiamiamola ambientale
Che l'agricoltura peraltro sta facendo danni su questo piccolo inciso io non credo che esista nessun produttore al mondo che vuole produrre il proprio prodotto sul terreno inquinato
Quindi pensare che gli agricoltori siano i primi inquinatori del pianeta mi sembra assurdo interni perché no non credo che ci sia nessun iscritto alle loro associazione di categoria o anche agricoltori non iscritti che decidono di inquinare il terreno su cui coltivano sarebbe un suicidio sostanziale
Quindi che l'agricoltura abbia un impatto sull'ambiente
E ovvio come qualsiasi tipo di attività antropica io credo che in modo più sano e il primo elemento di tutela ambientale sia la gestione del territorio e quindi bisogna dare agli agricoltori gli strumenti per poter fare reddito dalla sana gestione del territorio e l'attività produttiva consente di gestire in un modo ambientalmente accettabile il territorio ma consente anche di fare attività produttive creano un reddito perché altrimenti nessuno lo farà e allora dico
Piuttosto che e il avventurarsi in un dibattito di una modifica strutturale tra pacchetti a fuoco possibilità di essere accolto a livello europeo
Forse è chiedere almeno una sospensione di un anno
Dell'entrata in vigore della riforma andando in continuità con un Regina che già oggi in questo biennio ventuno ventidue è stato di fatto un biennio in cui si è a applicato un
Un regolamento precedente con risorse nuove
Forse la richiesta più accettabile a livello europeo che possiamo fare su questo io mi sono espresso in questi termini unico peraltro in Consiglio
Il ventuno marzo a Bruxelles ho suscitato un po'di interesse da parte della presidenza francese non troppo interesse da parte del commissario devo della verità che non ha risposto sul punto il mondo in modo puntuale
Però la strada non può non essere quella di un immediato sostegno alle produzioni agricole perché il rischio che abbiamo è proprio quello di di Perna filiere produttive fondamentali per il nostro Paese pensionate H tre aree penso alla zootecnia in generale che rappresentano il cuore pulsante dei nostri sistemi agro alimentari e che in questo momento stanno facendo una fatica e che da sole non possono farcela
Grazie grazie
Autore negando il ministro ha toccato anche con un termine fondamentale chiamando anello debole novanta punto all'anello più dedicato alla catena
Che è anche il primo anello della catena ancora insomma preparando un po'questo questi per questo incontro verificato qualche dato proprio partendo alla filiera
è incredibile ammetto insomma non sapendo chi produce incastrando paga di più di chi poi riprodotto lo trasforma in coma stessa produttori insomma come come è possibile con concepire immaginare un futuro carico intanto come la ricetta chiaramente del del ministro a sud sono sospensione può essere una di quelle
Diciamo strutture di emergenza questa fase grazie grazie Antonio de la domanda grazie al ministro per corre l'ordinamento iracheno nome di tutti i gruppi Camera e Senato dicono di fare per aveva ascoltato veramente dal primo minuto io essersi messo talmente a disposizione per ascoltare quelle che erano si le istanze che venivano dalle associazioni di categoria con cui si confronta
Abitualmente anche con un partito che sia dall'opposizione come far dell'Italia ma che ha trovato già nelle parole del nostro capogruppo alla Camera dove il un partito che quando c'è da difendere l'interesse nazionale sicuramente al fianco e al fianco del governo lo abbiamo dimostrato produttori scopriamo dello Stato con la questione del Prosecco abbiamo dimostrato ogni qual volta sia in in pericolo
Il nostro interesse nazionale detto questo io che cerco di essere sempre ed eventualmente più onesto possibile devo dire dello spettacolo avanza fuori del ministro mai c'è stata una chiusura nei nostri confronti anzi lo può testimoniare anche il mio collega la pietra c'è sempre stata una pur partendo magari posizioni differenti una voglia di confrontarsi e spesso anche una condivisione chiaro che per andare domanda di di Antonio la guerra solo acquisito quelli che sono quella che era una condizione che l'agricoltura si trascinava e non era neanche una una una situazione che si trascinava da prima della dalla pandemia ma veniva da ben prima e quindi è una situazione chi è figlia un po'di una visione è che diceva anche europea anche tanti italiani che poi sedevano in Europa che diceva che non occorreva potevamo smettere di produrre che tanto poi avremmo preso quel prodotto e in un posto dove costava meno senza particolari e difficoltà e quindi che il mercato avrebbe regolato da sé
Questa questa questa operazione addirittura alcuno probabilmente per liberarsi da un senso di colpa definito questa visione un po'naïf
Beh io credo che questa non sia una visione naïf sia una visione che di fatto è stata in qualche maniera bugiarda tap-in pochi giorni di guerra quando tutti ci siamo resi conto che per fortuna non soltanto gli operatori e gli agricoltori che lo sapevo da ben prima che scoppiasse la guerra ma anche tanti consumatori che magari fino a ieri avevano visto l'agricoltore come i grandi inquinatori
Ci sono forse resi conto che non era così e che quindi quel paradosso secondo il quale chi fa agricoltura per forza lo fa inquinando magari è solo un assistito dallo Stato quasi fosse non me ne voglia il ministro un reddito di cittadinanza agricolo per cui non si produce ma tanto qualcuno poi ci paga per insomma questa visione che assolutamente intenti intesi e diversissime tra quello che è il sentore di tanti agricoltori è crollata nel momento in cui veramente ci si è resi conto di quanto sia fragile il sistema su cui poggia il nostro record agroalimentare perché se no il vero competente oggi esportiamo e abbiamo raggiunto cinquantadue miliardi
Di di esporre l'agroalimentare e altrettanto vero che il nostro sistema poggia su una fragilità produttiva che viene a galla nel momento in cui accadono cose come questo l'Europa probabilmente s'è concentrata su una serie produzione di cavilli di leggi a volte incomprensibili a volte lontane da quelle che erano il settore degli agricoltori invece non si è concentrata su quello che era probabilmente l'idea di Europa perché alla visione del mondo come noi c'è quella di fare grandissima massa critica quella di essere un competitore all'interno del mercato anche globale
Quella che posso fare anche programmazione quella che insomma giochi un ruolo assoluto di assolutamente di primo ordine non perché il tanto vituperato sopra Nismo sia qualcosa da mettere in soffitta
Io ho sentito pochi giorni fa ma crollo
Un esempio classico di sopra ritmo ma su questo noi non siamo assolutamente non lo critichiamo su questo lo critichiamo quando pretenderebbe di essere sopranista in Francia e immaginari europeista in Italia questa è un'altra questione però quando lui difende l'interesse nazionale della Francia non può starci antipatico però ne apprezziamo ovviamente l'azione si parlava di soprano intimo e quindi non un'Europa contro le nazioni Maier la coppa che sa che fino a un certo punto arrivano le economie nazionali e da un punto superiore per il principio semplicissimo per la sussidiarietà che chi ha amministrato conosce le cose che si possono fare meglio si fanno vicino al cittadino le cose che invece si possono fare meglio allontanandosi fa da lontano non è quindi un una Europa che fatto è vuota rispetto a questo tema che si scioglie come neve al sole probabilmente non fa nemmeno non non ha nemmeno quel ruolo oggi nella politica estera che ci porterebbe
A
E se ne liberano anche nel nella mediazione in un momento drammatico
Di di di guerra come questo con un conflitto alle porte che ripeto oggi si piega su se stessa e di fatto bugiarda tutto quello che è stata la sua visione oggi il risultato è evidente purtroppo è sotto gli occhi anche di quelli che non sono gli addetti ai lavori cioè c'è un paio di coltura che da una parte non riesce a fornire tutti quei beni e quelle materie prime che servono all'industria agroalimentare e dall'altro non garantisce nemmeno le modalità dei redditi degli agricoltori problema atavico però problema sul quale una forza politica patriottica ma responsabile come la nostra non può non può mettere mano e allora io che sono fautore e assolutamente a favore dei sistemi filiera dico lo dico al ministro perché c'è accaduto anche nel PNR ci ha messo un miliardo e mezzo quindi non è che non ci abbiano caduto
Lo dico diciamo che se la filiera ha ragione di esistere secondo noi a ragione d'esistere non può essere una filiera che schiaccia il reddito del Coglitore magari premia evento degli altri partner perché quella una filiera che non poggia su due basi solide dopodiché possiamo anche dircelo insomma
Ci siamo accorti tutti di questa grande crisi crisi che gli agricoltori pagarlo già da un po'quando la crisi energetica che si è sommata alla alla crisi
Approvvigionamento ha messo in difficoltà non più solo l'ultimo anello per tornare alla domanda di Antonio ma anche quegli anelli intermedi che erano la grande distribuzione oppure le aziende di di trasformazione ed ecco quindi anch'io la visione assoluta di vedere l'agricoltura non slegata dall'agroalimentare ma anche quella di poter vedere finalmente un'agricoltura con un reddito dignitoso
Perché il tutto non solo di accordi ma anche di una visione totalmente differente di quello che la produzione nazionale o europea perché anch'io sono convinto che non potremmo mai essere autosufficienti sulle terme su tutte le derrate alimentari
Però che non possiamo essere molto meno dipendenti dall'estero su quello della tale mentali abbiamo il dovere di farlo di perseguire dopodiché ci saranno altri è un altro livello che invece faranno una politica anche cerealicolo diverso
Grazie
Torniamo un attimo all'interno diciamo tanto nemmeno Italian pieno verrà ci stiamo corti ministro in tempi di crisi internazionale come la cosiddetta regola aurea del mercato si è dimostrato la mano invisibile insonne mostrati per quello che sono ognuno a un certo punto davanti a un vanta un problema si tiene il proprio prodotto
Lo choc sotto dei prezzi viene pagato anche da chi non avrebbe come l'Italia nel caso specifico necessità di quella di quella di quella materia prima
E quindi insomma ritorna il tema che per per diventare minimamente come suggeriva giustamente Santo De Carlo più o sufficienti e necessari al momento produrre produrre di più
Se stavolta prestano l'accordo su questo e poi è sufficiente questo
Ma siamo ovviamente d'accordo su questo perché poi vorrei ribadire alcuni concetti come spesso oggi in aula durante l'informativa magari ampliando può il ragionamento
Io credo che sia necessario
Valutando tutto quello che sta accadendo e le fragilità che sono emersi in questa fase e le carenze che sono emersi in questa fase corre ai ripari quanto prima possibile e quindi aumentare le produzioni quei beni che oggi noi dobbiamo reperire stimata ma da questo a dire
Che il nostro percorso strategico
E quello di una sovranità totale del nostro Paese
Credo che sia quello può essere un orizzonte che ci guida ma che difficilmente raggiungibile bisogna ditecelo chiaramente ma ripeto quello ce l'ho avuto anch'io condivido ovvio sono ministro politiche agricole alimentari e forestali figuratevi se non
Se non auspico un aumento della capacità di produzione interna dei beni Chicco per autoconsumo del paese e trarre esportazioni
Però attenzione lo lo dico con spero di essere in un contesto in cui magari non la si pensa esattamente così ma non si può essere sopra misti sul mercato interno
Invece a favore del del global sulle esportazioni perché se noi chiediamo di proteggere l'Italia passando e il parmigiano eccetera eccetera lo facciamo in forza di una reciprocità che dobbiamo garantire
E non è che possiamo dire sul nostro mercato ci teniamo tutto quello che vogliamo esportiamo e voi vi dovete proteggere il nostro il nostro prodotto per questo oggettivamente complicato non si può
Avere questo doppio atteggiamento io credo che sia
Giustissimo aumentare in questo momento le produzioni interne soprattutto la del settore cerealicolo
Di tutta la materia prima che sta alla base alla mangimistica dei della zootecnia
Ma dobbiamo ragionare di come proteggere all'interno di un mercato che globale le produzioni europee a avere un'indipendenza Piera a livello europeo
A ragionare in modo fermo sulla reciprocità rispetto a Paesi terzi perché ciò che è stato detto anche prima è assolutamente condivisibile perché noi non possiamo pensare di
Fidare sul mercato prodotti che hanno una produzione con costi di produzione solo un decimo di quello che abbiamo in Italia
A meno di dire a un sistema di produzione europeo che garantisca le stesse potenzialità di reddito in tutti i Paesi perché anche su quello che diceva et prima ha una grossa forza
In altri Paesi il costo del lavoro sicuramente diverso al nostro abbiamo ambire ad avere arterie regimi fiscali unici questo è un progetto d'Europa che mi interessa è che mi piace c'è un'altra Europa quella che fino a qualche anno fa
Cha ha in qualche modo imposto lacrime e sangue che non mi piace per niente che per fortuna in qualche modo per colpa di una crisi pandemica che ha colpito in modo simmetrico tutti i Paesi fosse abbiamo definitivamente superato però quando si parla appunto di aumentarle le produzioni non potrete non trovare in me un un fautore del fatto che bisogna aumentare le plus
Con limiti proprio perfetto
Pars pensiamo al mai sono i importiamo
La metà più o meno del del mais che utilizziamo abbiamo circa un milione un milione duecento mila ettari a seconda dell'anno di produzione di mais produciamo con una produttività di circa uno e dieci non rispettano i monitor della tedesca
Che produciamo
Il marasma in competizione con la soia
Allora si documentare semmai scherzo io devo trovare nuove aree ritenute varare irrigue perché per coltivare il maestro ho bisogno di una pianura irrigua abbiamo a disposizione questo questa quantità io credo che sia difficile pensare di aumentare arrivando al cento per cento utilizza per non parlare del tema poi del degli OCM vietati nelle produzioni nostro nel Paesi europei quarto due potente utilizzatori mangimistica non credo che si privilegino un mangime totalmente oggi metri nelle aziende italiane
Allora su quel questi io credo che i problemi complessi hanno mai una soluzione semplice e giusto e giusto chiedere all'Europa di poter in questa fase aumentare le proprie produzioni si è giustissimo e giusto ambire
Al a quell'orizzonte sovranità alimentare che abbiamo davanti è giusta dire ma dobbiamo avere la consapevolezza che quell'orizzonte è un orizzonte e probabilmente non daremo mai
Ma l'ambizione è quella
Grazie
Chiaramente diritto di replica su questo su questo tema roba sua faccio notare che il carcere domande scritte io no e questo è un è una scorrettezza istituzionale
No io e i miei appunti allora
Torniamo in Europa in mensa
Oltre
Allora oltre allo stanziamento di di cinquecento milioni che credo insomma conto considerare elemosina presidenti decimo insomma comunque definire loro da comunque magari è solo un inizio speriamo però sa molto anche le comunicazioni del del commissario dei cultori sono ma tornate poi terreni incolti cioè gli concediamo ovvi motivi di obiettivi allargare la produzione che è però quanto pare era stata insomma detta dal primo noncuranza questi regolamenti Santon Pupo bizantina all'Europa ecco perché credo Longari mi sbaglio che una certa dissero ambientalista denunciato appunto l'agricoltore come il primo come il primo in cui inquinato ore e Como questa questo questo sciocco questa nuova situazione senatore ma ci riporta riporta un po'anche ripensare una figura Massimo all'agricoltore come
Beh a parte che il vi consigliamo mi ricorda vagamente
Però non era ancora il ministro Patronelli quando Conte nelle conferenze stampa riservi concediamo dimettervi la mascherina solamente due minuti al giorno del sembrano concedi nulla di fatto insomma sono
La dimostrazione come
Anche qui in un tempo ancora più breve
Perché qua se ci sono voluti dieci anni probabilmente di politiche sbagliate per poi tornare a una visione diversa dell'agricoltura più produttiva
è quella della discussione per esempio del far sporca è una discussione che risale a poche settimane fa gli stessi che però parlano con forza
La il fatto forse
E che trovavano in noi i nostri parlamentari europei Procaccini per primo qui ho pensato di prima
E dicevano che attenzione
Strategia quanto forte però qualcuno banalizzo semplicistico dobbiamo dare da mangiare tra un po'di anni cioè la la popolazione è in costante crescita ridurre la produzione oggi
Non è forse un'idea azzeccata
Se assai da dieci per cento Francoforte uno studio americano giace anticipava certo diceva guardate che
La proiezione rispetto all'applicazione di questa strategia contro avrebbe la produzione europea del sette per cento naturalmente sì esiti
Americani
Vedono l'Europa come un appetibili sia un mercato si spiegavano già le mani rispetto a questo tema e quindi non è un
Non è una cosa che non si sapesse
Chiaramente nel momento in cui invece il contrordine compagni di Guareschi alla memoria è quello no dobbiamo produrre di più
La prima cosa è utilizziamo i terreni incolti
Che in Italia oggi l'autorizzazione duecento mila ettari potrebbe arrivare fino a un milione di ettari
Il fatto di averla fatta solo temporanea
è un po'probabilmente
Una visione dell'agricoltura un po'particolare nel senso che se io lo lo posso fare per un anno solo e devo lavorare un terreno che non lavoro da dieci anni non posso pensare di avere quella resa o la resa uguale al terreno che sto lavorando da dieci anni
Perché non è così è demagogica
è qualcosa che è più vicino purtroppo alla alla visione di colpevolezza e quindi il tentativo di di mettere una pezza che invece alla alla realtà
Quei terreni andrebbero lavorativo sempre ma non solo lavorato quel terreno
Prima il presidente della Commissione
Agricoltura della Camera gallinella fatto un passaggio importante anche sulle tecniche di evoluzione assistito che non sono oggi è come diamo il campo c'è un'altra cosa
Tra l'altro avevamo un'università quella di di Viterbo che sulla tecnica devoluzione assistito aveva lavorato bene che poi è stata costretta a bruciare tutti il suo racconto perché in Italia qualcuno sentenzia vietato coltivare quindi anche sperimentare quel quel tipo di innovazione cosa è successo semplicemente le stesse conoscenze nostre sono passata in un altro Stato è naturalmente un altro Stato che invece non ha queste diciamo così contraddizioni europee che abbiamo noi naturalmente approvando avanguardista anche lì rispetto a questa situazione e quindi e quindi parte avvantaggiato perché lo dico perché ministro nel mio centottantaquattro cito sempre la resa per ettaro del mais in Italia era uguale se non superiore alla resa per ettaro del mais negli Stati Uniti dopo da lì qualcosa è cambiato
Ma è cambiato anche rispetto alla alla ex allora Unione Sovietica oggi in Russia la Russia l'Unione Sovietica di fatto crolla nel momento in cui non ha nulla da mangiare agli americani prestano voglio dal dal grano in cambio delle riserve auree
Sessanta sessantadue atti Stone una grande crisi quando nell'ottantatré l'embargo statunitense emigrarono arriva più il fatto crollare l'intero da allora cioè dal novanta quando crolla l'intento ad oggi
La produzione agroalimentare della Russia è pressoché raddoppiata
Ecco allora vuol dire che ci sono state delle nazioni che c'hanno
Sorpassata emanazione probabilmente la nostra che ha pensato frutto di quella politica sbagliata europea che si potesse lasciare a Stati Uniti alla Russia anche all'Ucraina l'Ungheria la produzione della materia prima per non concentrarci su quel valore aggiunto che citava in più l'agro alimentari ecco questo
Sempre per anche viziato da quella visione che di fatto poneva l'agricoltore come qualcosa da nascondere dietro l'angolo andava bene l'agricoltore che sintetica la multifunzionalità quando fa l'agriturismo quando
Ecco con quella che definito sindromi di aiuti fa vedere alle turista cittadino quale sia
La vita bucolica dell'agricoltura di una volta ma non deve
Girare con la triglia e non deve soprattutto utilizzare fitofarmaci e fertilizzanti tra l'altro ricordo a tutti che l'Italia è una nazione che gli ha calati negli ultimi anni negli ultimi cinque anni l'uso di fitofarmaci mentre ci sono
E nazioni come la Francia guarda caso la Germania che li hanno aumentati qui nemmeno qua dovremmo stare noi prendersi le bacchettate dalle altre nazioni ma dovremmo essere noi messi su un tavolo mi visto dovreste andare tu a spiegare ai francesi e e ai tedeschi qual è il modello italiano che è il modello
Di degli agricoltori nostri non fa non facciamo neanche fatica è un tema su quale non ci dividiamo nemmeno perché sul uso più razionale dei fitofarmaci siamo tutti assolutamente d'accordo
Come lo siamo sulla sulla sul discorso dell'acqua sulla razionalizzazione dell'acqua anch'io sono convinto che manchino le immagini dico da uno che ha una diga e con una riserva d'acqua nel suo comune addio centotré perché serve tanti agricoltori ma possiamo dire dobbiamo investire con quell'agricoltura quattro punto zero di culto poco prima con il ministro e che oggi attrattiva per per l'imprenditore agricolo perché tornando al discorso di prima l'imprenditore agricolo di oggi
Non è anche non è il nonno di Heidi le caprette che ti fanno ciao è un imprenditore perché a rischio d'impresa aggiunge altri rischi quello del mercato in questo caso non dipendente da lui ma anche quello de de degli eventi atmosferici quindi è un vero imprenditore
Non è qualcos'altro e quindi noi sul vero imprenditore dobbiamo al vero imprenditore dobbiamo dare quegli strumenti che altre nazioni cito così non non passiamo neanche da da da faziosi una nazione come Olanda Israele atto c'è un paese piccolo con Israele un'alta densità con con una splendida triangolazione tra banche università imprenditori oggi riesce a raggiungere straordinari obiettivi anche nel campo della produzione essendo un un un esempio da imitare ecco io credo che al di là della della del lavoro che ognuno degli agricoltori per fare poi ci debba essere una comunicazione uno storytelling per usare una frase tanto cara al nemico la pietra a una narrazione che in qualche maniera rimetta l'agricoltore al suo giusto posto cioè quello che consente di mantenere il territorio di dare da mangiare al mondo e non l'inquinato corre con la pompetta il verderame per capirci fra
Tanto vedrà cosa ne pensa potrà se non mediare dire questa cosa al mondo ma non la conoscevo Elisa Hans volevo un suo commento su questo blocco anche su altri due punti allora l'Italia come diciamo come nazione di produzione agricola era sotto attacco da tutti i punti di vista non c'è l'attacco
Esordisce no
Potevano demoni onorevole
C'è l'attacco esogeno niente quello che appunto Italia Anzaldi minuti discorre commi ricorda quattro ma vengo anche a un'esperienza che mi ha coinvolto perché l'anno scorso sono stato pesantemente attaccato dal Pd perché in un pezzo televisivo ho citato insomma ammutoliscono contestato un po'questo Roberto nel difendere poi ho citato un suo intervento alla Camera molto efficace su questo quindi so che è una battaglia che condividete appunto con Fratelli d'Italia da questo punto di società dite un può la stessa cosa fortunatamente dall'altro c'è quello indoor Gerola carenza energetica volo di cui abbiamo parlato fino adesso coma il tema cose davanti a tutto questo a questo combinato disposto di questi fronti gli attacchi sembriamo una guerra diciamo contro contributo italiano come si difende la produzione fattivamente
Parto da tutte le scorte si difende anche con questa battaglia sullo Trescore perché vedete il tema dell'UNESCO non è soltanto una questione di etichettatura e di condizionamento di mercato ma è probabilmente il primo tassello di una
Di una svolta verso l'agricoltura tutta commodity tutta a grandi produzione tutte uguali è un'omologazione che ci porta poi al cibo sintetico e che è assolutamente inaccettabile per gli assistenti produttivi ma non soltanto per gli artisti siete pronti per un'altra battaglia non può essere soltanto esclusivamente di di difesa e basta ma se noi perdiamo la democrazia del cibo abbiamo perso la democrazia in generale c'è i cittadini devono essere liberi di poter scegliere cosa mangiano non non possiamo mettere di fronte a una pillola tutta uguale o anticipo tutto uguale per tutti la strategia Once
Qual è il tuo che una strategia condivisa e non può essere confusa con la strategia guardai ad una dieta uguale per tutti i cittadini del mondo non esiste questo percorso non possiamo tollerarlo ancora opzione culturale perché per noi il cibo non è soltanto produzione non è soltanto quello che mettiamo a tavola
A assieme al cibo arrivano le nostre tradizioni e la nostra cultura le nostre distintivi tale nostra eccellenza era o difendiamo questo attraverso le battaglie sacrosante conto quella falsità di di informazione che nutrì scortese soltanto condizionamento di mercato oppure no perdiamo tutte le nostre filiere produttive perché la nostra del coltura è proprio il contrario del semaforo questa sull'etichetta
Quel semaforo soltanto un un un unico grande aspetto positivo e immediato nella comunicazione arriva subito al consumatore ed è questo il pericolo maggiore che noi che noi abbiamo io credo che serva
Avere una strategia di dove vogliamo portare la nostra agricoltura e credo che su questo il nostro piano strategico nazionale che si
Evidentemente all'interno di un contenitore che non abbiamo determinato del tutto noi che quella nuova PAC amorfa che ha è un equilibrio tra diverse pulsioni che lei abbia cercato di indire stare indirizzare facendo capire appunto che l'ambiente si tutela quando lo si gestisce non quando soltanto lo si guarda spontaneamente crescere faccia io dico nella provincia più piccola d'Italia premette quella con meno vocazione agricola proprio perché non ha territorio
Da quando non si coltiva più Hitler era sulle i servizi della costiera triestina la costiera sta franando verso il mare perché nessuno fa manutenzione sui muretti a secco alla o capiamo che l'ambiente per essere superato deve essere gestito oppure abbiamo perso completamente
Qualsiasi possibilità di tutela reale dell'ambiente lo si fa quindi pensando che i nostri agricoltori sono pronti a un salto verso l'innovazione io non c'è non voglio mai prendere neri che spero qualcuno venga dato dagli altri
Se esiste nel culto qualche punto zero esiste perché da ministro economico abbiamo aperto l'agricoltura tutto tappeto quattro punto zero in quest'anno fra un miliardo e trecento milioni di investimenti quindi non poco
Sul tema delle risorse prima il senatore l'amico Patrizio diceva
Ci sono sempre poche risorse per l'agricoltura
Io io ho cercato di farlo da un miliardo a due miliardi invece di bilancio piena arretra quando sono arrivato avrà due miliardi e mezzo ne abbiamo sette miliardi e nove
Un miliardo e mezzo di cofinanziamenti più per la programmazione del settennato avevamo sette miliardi e quattro sono arrivati a oltre nove miliardi di cofinanziamento quindi le risorse cerchiamo di reperirle poi non è sempre un tema di quanti soldi ci sono ma anche di come si spendono io credo che l'innovazione sia una un tema centrale credo che vada fatta formazione agli agricoltori vada Spotorno spiegati gli strumenti che ha a disposizione questo guardo momenti tre Presidenti per chiedere allora super già lo fanno un un contributo di divulgazione del del né i temi dell'innovazione
Con la consapevolezza che la nostra struttura produttiva Fondi formata da piccoli agricoltori c'è quasi Marta artigianalità anche nella produzione agricole alimentari difficilmente il piccolo agricoltore avrà il proprio trova il proprio sistema di sensoristica rapporti al sistema di potere precisione ma attraverso
I Consorzi attraverso le organizzazioni produttori si deve arrivare con con l'innovazione a far coesistere la produzione agricola con la tutela l'ambiente io credo che sia su questa è l'unica strada che abbiamo perché per dar da mangiare a dieci miliardi di persone impattando sempre meno grazie alle nuove tecnologie produzione possiamo farlo altrimenti perderemo questa occasione
Grazie
Chiudiamo insomma che poi dobbiamo lasciata dentro parola onorevole Meloni con ovviamente le conclusioni di Di Luca De Carlo su questo aggiungerei però una postilla si è parlato oggi di tradizione ecologica non parlando del libro posso violente scritto un somme da un da un concetto anche affascinante Nora nasce in contrapposizione dialettica con la transizione con logica un po'spulciato il testo si parla appunto della promozione del prodotte dalla comasco di classe no naturale nel mercato ecco ma tutto questo come si porta però sistema c'è insomma si fa due flop a far diventare la nostra tradizione un vettore diciamo abbia di tutela ma anche di promozione di vittoria può nel mercato
Internazionale con questo vi ringrazio
Beh insomma innanzitutto per mettere a sistema bisogna dire se l'agricoltura è un settore strategico o meno
Perché se è un settore strategico come lo è quello dell'Energia
Noi dobbiamo dimostrare concretamente che le nostre enunciazione di principi o il dall'opposizione
E molto di più il ministro sono non sono solo enunciazioni di principio slogan ma sono trovano da loro traduzione in pratica e esempi e opportunità che avremo tantissime cominciamo col utilizzare bene le risorse poche che l'Europa ci mette a disposizione e che noi dovremmo cofinanziare il troviamo ministro un settore nel quale utilizzare quei centocinquanta milioni
Che faccio una proposta la Buton sul tavolo il settore vacche da latte
Ci siamo probabilmente scontrati sul tavolo con la grande distribuzione abbiamo trovato un muro non siamo riusciti come nazione Italia a riuscire a fare in modo che gli agricoltori trova però
Lì era andato ISMEA che certificava il quanto era il costo per produrre un litro di latte zero quarantasei quando veniva pagato zero trentotto trovassero una remunerazione del proprio capitale del proprio lavoro
Non ce l'abbiamo fatta le resistenze sono state capisco tante però insomma quel tavolo si è protratto oltre non ha portato risultato oggi utilizziamo magari con le risorse per investire direttamente in quel settore dando il contributo a chi produce latte a chi lo fa a chi fa la produzione
Nome a chi a pioggia magari dando una dimostrazione
Di poca strategia e soprattutto di impalpabile capacità poi di essere efficace perché sappiamo benissimo che un contributo efficace raggiunge in maniera
Fattiva un un settore ma questa la prima parte quella dedicata a quello che alle risorse che già abbiamo
Dopodiché oggi ce lo dicono i dati del crea noi abbiamo un problema cioè le nostre aziende hanno un problema ad acquisire dei fattori produttivi per fare il ciclo produttivo
Cioè oggi c'è chi non ha
Il gasolio o non può permettersi di gasolio per fare innovazione dei campi
C'è chi non può permettersi fertilizzanti perché il costo è schizzato alle stelle bene sul c'è stato lo dicevo prima al ministro io avevo presentato l'emendamento esattamente due giorni prima era stato bocciato anche se compagine assolutamente favorevole
Delle del del firma la sua scusa Luca ma figuriamoci un parere contrario a un testo che condivido ciò stavo pensata esegue figurati stoppate contrari un tuo emendamento allo zio tutto che è esatto
Eccola qua me m'ero già sabato Gul no però
Ecco e quindi
Non riescono a comprare di fattori produttivi per fare il ciclo produttivo un'azienda su dieci non ce la farà Manni certi settori
I grani valori suini piuttosto che articoli e anche cerealicole blindato diventa uno su quattro e quindi dobbiamo intervenire cioè sul gasolio il gasolio il pagare meno il gasolio per l'agricoltura non è un pezzo degli agricoltori
Non è è ingiusto nei confronti di tutti gli altri che pagano il gasolio altissima anche lì dobbiamo lavorare ma qui è un mezzo di produzione
Vede il cibo cioè è qualcosa di strategico nazionale e quindi lì dobbiamo lavorare del innovazione abbiamo detto sgomberiamo il campo da visioni ideologiche che ormai frena la nostra produzione
Ci impegniamo
I e le tecniche regolazione assistita dagli oggi me
E facciamo innovazione ridiamo la possibilità ai nostri giovani di occuparsi di agricoltura già dall'università cioè di studiare l'agricoltura di domani
Perché se noi oggi che dovremmo est quelli che facciamo programmazione dobbiamo avere una visione diventando Diamoutene anche chi lo strumento chi ci dice è il nostro strumento per arrivare al risultato
E cioè quelle persone che nelle università e nelle e tanti centri studi riescono poi a mettere in pratica quello che è una visione moderna dell'agricoltura l'ho citato le nazioni che l'hanno fatta oggi
Oggi sono avanguardista e rispetto a questo tema tema della filiera si viene e si prezzo è contro gli oppositori non è più possibile avere agricoltori strozzati dalle filiere e e i redditi e il i grandi margini tutti a scapito di altri di altri a me
Superficie resa sono d'accordo aumenta diamo le superfici ma lavoriamo per aumentare la resa e quindi torniamo al alte
L'acqua si è detto prima prendendo anche gli spunti dalle associazioni di categoria e
è evidente che oltre che con un conoscere il problema non hanno una funzione solo di protesta ma come noi fanno proposte fanno proposte che si rivelano
Sempre centrate
Dopodiché energia fotovoltaico abbiamo la possibilità di utilizzare tutti i tetti
Degli impianti tutti i tetti
Dell'agricoltura sono oltre quattro mila e tre
E riesco a fare una produzione che non può limitarsi all'autoconsumo
Ma che deve essere messa in rete dare la possibilità all'agricoltura comunque degenerare un letto è un attività complementare
Trattiamo la comune attività Clemente
E dopo lasciatemi chiudere con quella che è la madre di tutte le battaglie oggi la garanzia del reddito degli agricoltori c'è solo rispetto
Ai venti e calamità ne dobbiamo essere in grado di trovare degli strumenti che siano garanzia che diano garanzia apre agli agricoltori anche per Problemi
Nell'acquisizione dei propri prodotti dei fattori produttivi
Oggi non possiamo pensare
Che
Un settore sia strategico e non sia tutelante faccio un esempio pratico e finisco il mais oggi grandissima richiesta di seminare mais grandissimo
Grandissimi da potrebbe andare a scapito della soia sulla quale siamo già iper deficitarie che importiamo da apposti dove la somma viene
Coltivata vuol GM
Oggi chi garantisce a quell'agricoltore che magari in veste magari si indebita
Perché non ha oggi i le risorse per fare il ciclo produttivo chi dice a quell'agricoltore che alla fine quando è ora di raccogliere lo raccoglie ad un prezzo remunerativo
è questa la grande sfida su questo dobbiamo lavorare noi e questi sono gli strumenti che dobbiamo mettere in campo ma tutto questo ministro se noi diciamolo possiamo tira anche assieme che si l'agricoltura un settore strategico grazie
Agli oneri camoscio profondamente il ministro per le agricole pizzica siamo Luca De Carlo Erba sono Roma del sole con questo che dovrebbe Maroni
Da
Dunque buonasera a tutti
Grazie di cuore grazie per essere qui grazie a Luca De Carlo dipartimento dei culturali fra l'Italia che ha voluto organizzare questa iniziativa grazie a tutti i nostri rappresentanti che quotidianamente si occupano a vari livelli di questo settore ne vedo in questa sala parli versi grazie ovviamente ai nostri autorevoli interlocutori al ministro Patronelli che ci ha offerto la sua disponibilità a un confronto aperto
Che per noi è fondamentale bene o male chi ci conosce dall'opposizione dal governo sa chi dei temi ci piace parlare ci piace parlare in profondità vero i presidenti delle associazioni dei ringrazio verrà questa presenza che non è la prima e il nostro un confronto continuo
Ci piace parlare con chi vive
Le questioni quotidianamente dei problemi del settore no abbiamo la presunzione delle risposte a tutte le domande abbiamo l'umiltà di ascoltare pensiamo che sia particolarmente necessario ascoltare ascoltarsi oggi perché non possiamo negarci e siamo in una fase completamente nuova
Io dirò poche cose e e e le voglio concentrare su questo perché chiaramente non possiamo non ragionare dei problemi che abbiamo tende tenendo conto delle mutazioni del contesto
Che sono state per noi drammatiche repentini avevamo la pandemia
Avevamo diciamo le scoperte con le cose che avevamo capito che dipendevano dalla pandemia
Adesso abbiamo una guerra nel cuore dell'Europa
Quella guerra coinvolge per esempio diciamo due nazioni che da solo producono il trenta per cento dei cereali mondiali
Abbiamo le sanzioni che impatteranno ovviamente ancora di più
Sul nostro sistema produttivo voi sapete che Fratelli d'Italia ha tenuto una posizione molto chiara su tutta la vicenda del conflitto in atto
Chiara atti spesa dell'Ucraina banalmente perché noi siamo gente che crede nel valore della libertà e della sovranità ci abbiamo creduto ieri ci crediamo oggi
Abbiamo sostenuto lo strumento delle sanzioni che sono uno dei pochi strumenti concreti che la comunità internazionale può utilizzare senza diciamo rischiare un'escalation che in questo caso potrebbe portare una guerra
Mondiale se non addirittura una guerra
Nucleare e quindi diciamo abbiamo per quello che potevamo sostenuto la posizione italiana in una fase sicuramente particolare sicuramente drammatica
Però non possiamo non valutare l'impatto che tutto questo avrà in una realtà nella quale per l'appunto
Avevamo una situazione economica già pesantemente provato la pandemia
Avevamo gira il problema
Dell'aumento del costo delle materie prime citava Luca il tema dei fertilizzanti il tema del gasolio agricolo per diciamo per dire quello che impatta su questo mondo
Abbiamo diciamo il la il rischio dalla siccità siccità le porte cioè abbiamo complessivamente una situazione sulla quale chiaramente immaginare delle sanzioni
Che per un'economia come quella italiana impattano non è che sia esattamente irrilevante
Non è irrilevante perché noi sappiamo e lo sapevamo già dalle sanzioni che Fratelli d'Italia aveva contestato in passato perché appunto impattavano molto sulla nostra economia in quel caso erano anche poco efficaci dobbiamo dirci la verità speriamo che queste lo siamo di più
E perché non avevano meccanismi di compensazione
Che anche il tema di oggi
Sì è l'Italia
Dimostra lei alta verso i suoi alleati occidentali come è giusto che faccia l'Occidente la Commissione europea l'Unione europea devono dimostrare solidarietà verso le nazioni che come l'Italia saranno più colpite da queste scelte
Questo è il tema principe che Fratelli d'Italia sta diciamo ponendo in queste ore
Quando ci fu la break sì per esempio
L'Unione Europea immagino un meccanismo di compensazione per le nazioni che sarebbero state più colpite dal uscì dalla Gran Bretagna all'Unione Europea
In quel caso parlava si parlava di sei miliardi di euro in questo caso sei miliardi di euro non sarebbero sufficienti ma il meccanismo deve essere lo stesso
Ci saranno nazioni più penalizzate ci saranno nazioni che per paradosso potrebbero essere anche Occidente favorite dalle sanzioni
Ecco io penso che oggi Commissione europea e dico di più
L'Occidente nel suo complesso quindi Banca centrale europea e Fedora riserva debbano complessivamente lavorare per aiutare le nazioni che avranno una contrazione della loro capacità economica perché noi non possiamo pensare che in un momento come questo
Diciamo l'impatto cada
Sulle aziende che l'impatto cada perché diciamo sì
Si si abbatta sulla nostra economia reale perché come dicevo siamo in una situazione nella quale non ce lo possiamo permettere
E lutti e dico di più
Io penso che una risposta seria da parte delle istituzioni occidentali
Alle diciamo di compensazione rispetto ai problemi che arriveranno dalle sanzioni non sia semplicemente è solo un modo per salvaguardare chiaramente l'economia delle nazioni
Che si sono schierate
Ma sia un modo per salvaguardare anche il sostegno l'opinione pubblica
La causa Ucraina che è una causa importante per noi
Deve dimostrare anche la comunità internazionale che lo è per le istituzioni
Perché quando chiaramente rischi che le sanzioni diciamo che che che nel momento in cui le sanzioni si abbattono l'economia reale ci siano troppe persone che cominciano a dire ma ne vale la pena
Questo è un tema che il governo si deve porre secondo me ministro dico a te perché oggi rappresenti il governo ho detto a Mario Draghi l'ho detto a tutte le persone con le l'ho detto in aula
Fratelli d'Italia ha fatto queste proposte le apportate in Parlamento perché voglio dire esattamente come io ritengo che valga la pena di schierarsi nel momento in cui viene violato il diritto internazionale la sovranità la libertà d'una nazione penso che le istituzioni europee si debbano muovere conseguentemente per dimostrare che concretamente credono in quello che stanno facendo
E dico di più
Noi abbiamo posto un'altra grande questione sulla quale Impeciati siamo di non essere diciamo d'accordo con il governo
Che riguarda diciamo questo contesto io oggettivamente non credo
Che nel contesto attuale noi possiamo fare finta di niente anche rispetto a quello in cui che riguarda il programma nazionale di ripresa del silenzio
Non possiamo fingere che le nostre priorità non siano mutate
Non possiamo continuare ad andare avanti con una strategia che secondo me oltretutto per quelli che erano alcuni obiettivi
Che il Next Generation giù come il green villa in tutte le sue forme si ponevano secondo me erano diciamo ideologici prima
Adesso rischia di sembrare lunari
Per cui io penso che di fronte alla mutata condizione nella quale ci troviamo noi si debba avere il coraggio
Di porre alla Commissione europea di porre presso l'Unione europea la modifica di una serie di obiettivi
Che l'Europa sia data secondo me seguendo delle sirene che erano abbastanza ideologica penso al Fitr forti Firefox penso a fare un po'forte con tutto quello che si accompagna compreso il nutrì scopa sul quale invece siamo d'accordo e abbiamo fatto quello che potevamo anzi delle volte abbiamo noi acceso i riflettori su una questione che fatta
Storicamente per penalizzare il prodotto italiano per penalizzare la qualità del prodotto e da lì a perché nanizzati e le eccellenze favorire la standardizzazione le lodi della cibo sintetico che purtroppo dominano in alcune istituzioni perché poi quando si dice i burocrati europei non è che si dice esattamente una cosa ideologica si dice una cosa che noi abbiamo drammaticamente materializzato perché lo vediamo nelle scelte che quotidianamente vengono fatte che non sono fatte scelte fatte per valorizzare le eccellenze europee sono spesso scelte fatte per valorizzare le grandi concentrazioni economiche
Questo ci dice purtroppo la storia e su quello secondo me bisogna lavorare quindi io credo che oggi le risorse vadano concentrate sulla risposta alla crisi
Credo che la situazione la soluzione non sia come qualcuno ha mi pare proposto all'Inter una maggioranza di governo sospendiamo
Il Pnr
Sono risorse noi abbiamo bisogno di risorse in questo momento unica soluzione non è sospendere la soluzione e aprire un confronto con la Commissione europea e capire che in questo momento la nostra priorità non può essere il quindi il come interpretato dalla Commissione europea che se poi mi consentite significa comprare dei pannelli fotovoltaici
Per favorire diciamo l'alta la l'ambiente dalla Cina che produce quei pannelli fotovoltaici con le centrali a carbone perché segnalo sommessamente che non li amo tutti nella stessa atmosfera e quindi se la Cina e l'India producono l'ottanta per cento della plastica in mare delle missioni e noi compriamo senza Tazzioli anzi ci leghiamo a queste
Realtà a non stiamo facendo una cosa particolarmente intelligente noi abbiamo la pasticca tazza trascrittasi italiana la SITAS europea io ricordo sempre che diciamo i fiumi europei contribuiscono al testamento di plastica in mare per circa lo zero virgola ottantotto per cento
Rimanente ottanta per cento e l'ottanta per cento lo sversamento di prassi amare te ne sempre prodotto da Cina e India e noi acquistiamo senza ratio nazioni che non rispettano ma neanche lontanamente
I i i target invece imponiamo le nostre aziende chiaramente così fu
Così produci chiaramente una incapacità di competere
E c'è un'altra cosa rivedere noi poniamo il tema della sovranità da tanto tempo
Quando abbiamo posto in tempi non sospetti diciamo lontano da questa da questa emergenza la questione della sovranità in tutte le sue forme della specialità alimentare segnatamente
C'è stato detto che eravamo autarchici
Quando abbiamo posto il problema della sovranità diciamo dell'autosufficienza energetica ci hanno detto che eravamo velleitari
Oggi la crisi che viviamo dice
Che invece avevamo una capacità forse di guardare avanti e di diciamo mettere in discussione alcuni meccanismi della globalizzazione che non hanno retto al primo sciocca simmetrico era quello che tentano di spiegare
Arrivata la guerra è arrivata la pandemia e la globalizzazione non ha retto ci siamo
Abbiamo scoperto tutti quanti che la nostra incapacità di essere autosufficienti sul piano energetico di essere attuato sufficienti sul piano alimentare
Ci diciamo di limitava la nostra libertà
La nostra capacità di fare delle scelte anche politiche anche economiche perché poi spesso ci siamo a purtroppo e come dire aggrappati l'abbiamo scelto di dipendere da quelli erano
Per esempio sistemi autarchici quando non dittatoriali come nel caso che citava poc'anzi
E quindi la questione che avevamo posto non era una questione ideologica e dico di più se noi avessimo un'Europa capace di fare il suo lavoro invece di stare lì a spiegarci
Appunto la lunghezza degli ortaggi o il diametro delle vongole ennesimo Europa che fa delle scelte strategiche questo ebbe un tema europeo ma quello dell'autosufficienza quello delle politiche energetiche l'Europa non ha avuto una politica energetica ce ne accorgiamo adesso
E perché il la la la la guerra in Libia che cosa fu
Se noi una guerra fatta per interessi energetici e segnatamente contro interessi energetici dell'Italia al tempo siamo noi gli unici che non l'hanno capito
Cioè noi diciamo non noi di Fratelli d'Italia che lo denunciava qualche anno ma insomma
Gli l'Italia ha fatto finta di non comprendere perché queste sono dinamiche che si muovono dovrebbe essere una scelta europea fino ad oggi le scelte europee da questo punto di vista non non ci sono state ma sicuramente anche l'Italia
Può e deve fare la sua parte soprattutto in tema di la sovranità alimentari perché era tutte le carte in regola per fare delle scelte che possono cambiare chiaramente ripeto bisogna avere il coraggio di mettere in discussione alcuni dogmi
E non lo dico perché noi siamo diciamo
Non siamo abbastanza ambientalisti io considero fra dell'Italia la la forza più ecologista diciamo nel campo del centrodestra ok noi siamo conservatori e i conservatori tra le cose che devono conservare c'è la terra
La terra dei loro padri che è terra per i nostri figli solo che la nella mia visione diciamo di
Ecologia l'uomo fa parte della natura l'uomo non è nemico della natura l'uomo non va espunto dalla natura come diciamo vuole un certo ambientalismo ideologico modello Greta traguardo
Noi sappiamo che l'opera dell'uomo può mettere in sicurezza
La natura la può rendere
Più efficace la può rendere più produttiva la pur rendere più bella
Quindi crediamo che le cose debbano convivere la sostenibilità ambientale con l'assist sostenibilità sociale con la sostenibilità economica e quello che purtroppo non abbiamo visto nelle politiche sono state portate avanti
Portare avanti in questi anni però se noi oggi non abbiamo il coraggio di rimettere in discussione alcuni dogmi che ci hanno penalizzato perché portano ancora di più allegarci a sistemi dai quali finiremo per dipendere che noi non possiamo controllare
E oppure stiamo parlando di niente
Cioè le scelte che vanno messe in discussione sono scelte strategiche poi ovviamente riguardano le politiche europee e quindi quello che il Governo secondo me deve andare a dire all'Europa e le politiche nazionali perché anche qui Suma tutto il tema della valorizzazione delle nostre eccellenze del nostri marchi
Da questa idea
Perché il cibo debba essere tutto uguale possibilmente sintetico possibilmente prodotto da delle multinazionali un unico consumatore un unico prodotto e tutti i cittadini uguali a diciamo un modello che non abbiamo sempre combattuto
E che continueremo a combattere su questo ripeto mi pare che ci siano alcune convergenze ecco sul tema della Dell'Utri scorre ad esempio ci siamo
Trovati ma Suma immagino che anche tu sappia e
Abbatta gli ATO sul fatto che mentre tu hai una pecca nella quale vengono tagliate le risorse all'agricoltura così finanziano
Le multinazionali del cibo sintetico perché questo fa la Commissione europea e allora fateci capire
E e queste sono questioni che sicuramente il governo italiano deve pure perché il tema delle eccellenze un tema che arricchisce la nostra economia dopodiché cioè diciamo un ambientalismo che è stato interpretato come mito incapacità che adesso il commissario per l'Agricoltura
Europeo che non a caso è un conservatore ha preso ha portato un po'di sano realismo reali Benato qualche decina di migliaia di ettaro
Da non utilizzato da vincoli che appunto erano anch'essi in questo contesto assolutamente lunario penso che si possa fare
Da questo punto di vista molto di più penso che si possa fare di più ovviamente sulle risorse perché non possiamo pensare che qualche decina di milioni di euro
Possa coprire contrazioni di fatturato che oggi portano molti apicoltori a prendere in considerazione l'ipotesi di non fare la semina perché se Semini per paradosso rischia di costargli di più fra non penso che loro ciclo risolviamo un qualche con qualcuno decine di milioni di euro che però a fronte delle perdite rischiano di sembrare diciamo un'elemosina o comunque di non risolvere il problema c'è tutto il tema dei il tema dei contratti di filiera
Che diciamo a tra storica vicenda che Fratelli d'Italia
Segue perché è un modo per chiaramente spalmare i costi
E lì opportunità no lungo tutta la filiera mentre noi abbiamo avuto una realtà che ha pesantemente penalizzato i nostri produttori fino ad oggi lo dico lo diciamo con la forza di dire all'inizio della legislatura
E quindi facevamo anche per te
Diciamo proponeva contro il ministero dell'agroalimentare no proprio perché si potesse valorizzare la logica di filiera
E non lavorare
Diciamo per comparti che potrà devono avere una visione comune si devono toccare ci sono tantissime cose che si possono fare
Tantissime cose sulle quali ovviamente fra dell'Italia pronta a dare una mano lo avete visto lo abbiamo sempre fatto come lo sanno e associazioni che quando ci hanno posto questioni che condividevamo
Sono state da noi seguite anche nel lavoro parlamentare e abbiamo formalizzato alcune proposte che arrivano arrivavano dal comparto pro perché un comparto nel quale crediamo e del quale siamo amici come siamo amici la produzione italiana segnatamente dall'eccellenza italiana
Perché nel tempo della globalizzazione e concludo noi non possiamo competere lo ha protetto milioni di volte sulla quantità del prodotto ma c'è una cosa su quali gli altri non possono competere con noi che la qualità del prodotto
O noi capiamo che questa è la nostra forza economica nel tempo della globalizzazione lo dico a trecentosessanta gradi lo dico per quello che riguarda il comparto alimentare lo dico in generale per futuro che marchio italiano il marchio e la cosa più potente che noi abbiamo
Quando è stato disegnato questo Pnr R.
Noi abbiamo fatto una proposta che non fu accolta di stanziare delle risorse per la riconversione di produzioni matura di produzioni che non sono più in grado di competere campo diciamo nel nell'epoca globale con con alcuni grandi attori
Sul marchio cioè su quello su cui noi siamo imbattibili al cospetto del mondo
Noi ovviamente ci siamo secondo noi finora hanno pensato fatta abbastanza dal governo italiano ma sicuramente le politiche europee sono molto sbagliate cioè litri di unità che si sta dando sul piano strategico l'Unione europea sono distanti da quello che oggi serve realmente alla nostra economia ma ovviamente quando invece si può essere mire sui temi che che ora tentato di sintetizzare qui perché non volevo tediarvi voi sapete che Fratelli d'Italia cioè come sempre cioè fratelli d'Italia quando si tratta di difendere di lavoro le aziende eccellenze la competitività innovazione la tradizione identità di questa nazione che amiamo grazie a tutti e grazie
Ancora