Rassegna stampa africana

Buongiorno e ben trovati a questo Nuovo appuntamento con la rassegna stampa delle grafiche al microfono Sullivan attuati iniziamo questa rassegna stampa con un drammatico appello lanciato in settimana da la rivista dei padri comboniani intitolata toh questo appello
L'impatto delle sanzioni occidentali su economie e accesso al cibo in Africa sicurezza alimentare minacciata dal conflitto tra Russia e Ucraina un articolo di Giuseppe Cavallini che ci permette appunto di approfondire nella puntata di oggi vari articoli appunto che prendono in conto le ripercussioni sulla sicurezza alimentare del continente del conflitto tra sia e Ucraina Giuseppe Tabellini scrive il dieci marzo
Bloccati i vitali rifornimenti di cereali olio da Mosca i Paesi africani guardano alla Cina che pero difficilmente sarà in grado di soddisfare la domanda
I rincari dei prezzi favoriscono gli esportatori di gas e petrolio mentre si rafforzano nel continente le alleanze tra blocchi in stile Guerra fredda
Gran parte dell'Africa
Questa dall'analisi distante Bruce sta che originario della Russia
Ed esperto analista di politica internazionale impiegato a Johannesburg nell'istituto del Sudafrica per gli affari internazionale
Ha dichiarato che si va velocemente verso li innalzamento dei prezzi delle derrate alimentari anche verso una crisi dove già Cina cerca di rimpiazzare di rimpiazzare imboscarsi va quindi i prezzi del grano aumentar loro quotidianamente in vari casi potrebbero portare in strada la popolazione esasperata alcuni analisti ricorderete
Hanno collegato l'inizio delle cosiddette primavere arabe ha proprio la crisi alimentare che ha colpito il mondo l'Africa intorno agli anni
Due mila e otto due mila e nove due mila dieci
E e questa volta appunto Nigrizia sottolinea che in vari casi queste crisi potrebbero portare in strada la popolazione esasperata
E rammenta quando in Sudan nel dicembre due mila e diciotto le manifestazioni contro l'aumento del prezzo del pane portarlo a violenti scontri in piazza e in ultima istanza
Alla deposizione del Presidente Poma el Bashir l'anno seguente
La lista stelle Bloods ritiene che l'insicurezza alimentare avrà conseguenze molto gravi a causa del conflitto in corso tra Russia e Ucraina
La Russia il maggiore esportatore di grano in Africa e l'Ucraina e al quinto posto
I Paesi del Nordafrica tra cui l'Egitto il maggior partner commerciale della Russia risentono maggiormente l'impatto delle sanzioni imposte a Mosca
La Tunisia ad esempio ha già dichiarato che sta cercando di supplire alla carenza di cereali rivolgendosi da altre parti
Un portavoce del Programma alimentare mondiale Claudio al torio pochi giorni fa affermava
Considerando l'impatto del conflitto in Ucraina in merito alla sicurezza alimentare globale
In un anno in cui le necessità degli interventi umanitari appaiono enormi
Il Programma alimentare mondiale estremamente preoccupato per il fatto che la guerra potrebbe aver conseguenze devastanti ed estremamente prolungate nel tempo
Secondo quanto sostenuto dal vicepresidente della Camera di Commercio e dell'industria e della Russia
A causa delle sanzioni dell'Unione Europea Mosca ha già pianificato un'espansione delle operazioni commerciali in Africa in cambio di prodotti quali frutta te e caffè quindi crisi nei Paesi africani e Mosca che sta cercando appunto di trovare nuovi acquirenti ai suoi prodotti in cambio di frutta latte e Caffé
La Russia scrive ancora Giuseppe Cavalli nella Russia peraltro e già impegnate in Paesi africani particolarmente instabili lo sappiamo come
Il Marini la Repubblica Centro Africana con il Sudan
Dove a considerevoli interessi minerari e dove come è noto sono Jász distanza formazioni militari Carlo stretti legami con Mosca si parla quindi del gruppo fa Kinder
E invece qual è il ruolo della Cina secondo l'analisi di Cavallini
La Cina dal canto suo è ormai operativa in tutto il continente per mezzo di investimenti in infrastrutture di vario genere
Prestiti e contratti commerciali nel due mila e ventuno il commercio bilaterali tra Cina e Africa secondo i dati di Pechino ammontava a duecentocinquantaquattro punto tre miliardi di dollari
Quello tra Russia e altri che invece secondo l'African Export Import Bank
Si limitava a venti miliardi quindi russi a un anno nell'Investimenti si potrebbe dire venti miliardi contro i duecentocinquantaquattro
Miliardi della Cina
Secondo prosegue il pezzo di Cavallini secondo il già citato gruzzolo l'ammontare del commercio cinese con l'Africa è già oltre dieci volte superiore a quello russo
Se la linea di rifornimento della Russia dovesse ridursi ulteriormente sostiene lo stesso analista lacci sarebbe la nazione favorita nel rimpiazzare mostra il collega di Cucuzza un altro alla lista aggiunge che i Paesi africani da tempo
Hanno incrementato le esportazioni di prodotti agricoli sia alla Cina che alla Russia pertanto riguardo ad aziende compagnie sudafricane sarà opportuno guardare alla Cina per supplire alle carenze della Russia c'è però tra gli economisti sudafricani chi sostiene che più che la Cina saranno l'Unione europea e gli Stati Uniti e il Canada i meglio piazzati per soddisfare la necessità di grano e olio
La Cina dichiara uno di loro non produce cereali a e olio a sufficienza per coprire il fabbisogno dell'Africa dato che pur essendo tra i maggiori prodotti dice reale produttori di cereali
Gran parte di quanto raccolto fa a coprire i fabbisogni interno appunto di una popolazione di più di un un miliardo di abitanti
L'esperto aggiunge tra l'altro kitsch e nei racconti generali in Cina lo scorso anno non sono stati particolarmente abbondanti inoltre secondo quanto dichiarato in da una settimana fa dal ministro dell'agricoltura cinese si prevede che in raccolte di frumento in questo inverno sarà il peggiore nella storia del Paese
E anche in Cina i prezzi sono già aumentati a seguito della guerra in Ucraina
Mentre a pagare il maggior prezzo che l'insicurezza alimentare causata dalla guerra
Saranno gli africani ordinari a riscuotere grande beneficio dal conflitto considerato il blocco delle esportazioni di petrolio e gas dalla Russia saranno il paese del continente che ne sono ricchi quindi Paesi che soffriranno una grave insicurezza alimentare causate dalla guerra e Paesi esportatori di petrolio e gas dalla Russia invece che saranno più ricchi
E si cita sempre l'analista Abruzzo che
Scrive
I Paesi africani produttori di petrolio in un primo tempo potranno godere di un evidente successo in termini economici
Un successo ancora maggiore se la Cina dovesse allinearsi alle nazioni che hanno imposto sanzioni alla Russia fatto peraltro finora ritenuto altamente improbabile
Nel caso comunque la Cina stessa forza di aumentare l'acquisto di petrolio da Paesi come l'Angola mentre d'altro lato procede la realizzazione di progetti di estrazione di gas naturale in Tanzania
Infine conclude Casalini in questo pezzo interessante pezzo allarme sull'insicurezza alimentare causata dalla guerra nel continente
Il conflitto non sul cranio tra l'altro contribuisce a ridefinire anche determinati alleanze prima della caduta dell'Unione Sovietica molti nazioni africane si riconoscevano entro la sfera di Washington poi dimostra e numerosi esperti afferma perché una divisione di tal genere possano di nuovo verificarsi come conseguenza del conflitto in corso
L'allarme e quindi la crisi alimentare l'analisi chi vince e chi perde e chi produce petrolio gas arricchisce e invece gli altri rischiando di
Piombare nella crisi alimentare più più grave allarme questo di Nigrizia già lanciato tra l'altro da Oxfam
Il a febbraio scorso vorrei leggervi alcuni pezzi della drammatica situazione della fame nel continente in Africa scrive Oxfam muoiono di fame sei persone al minuto
Aumenta la fame in Africa stretta nella morsa di copie d'crisi climatica e guerre
Nella regione subsahariana muore di fame un bambino ogni trenta secondi
Nel due mila e venti il sesto il sessanta per cento della popolazione africana ottocento milioni di persone erano colpite da insicurezza alimentare
I prezzi dei beni alimentari sono più alti del trenta quaranta per cento rispetto al resto del mondo in proporzione alpina pro-capite
E ancora novantatré milioni di persone in trentasei Paesi sono sull'orlo della carestia
E quindi questo appello che era lanciata da Oxfam alla vigilia del summit dell'Unione Africana in Etiopia era un appello ai leader africani a favore dei loro paesi e dei loro popoli
In questo momento i ricordano quindi queste cifre una persona su cinque
Soffre di denutrizione novantatré milioni di persone in trentasei Paesi stanno rimanendo letteralmente senza cibo i più colpiti sono donne
E bambini nella regione subsahariana un bambino muore per farlo ogni trenta secondi l'abbiamo
Ricordati
Venti paesi attraversati ricordato tardo venti Paesi
Attraversati da conflitti decine di milioni di persone fanno i conti con la più grave crisi climatica disse pre
In un continente che continua a essere depredato di ogni ricchezza scrive Oxford livelli di disuguaglianza sempre più estremi stanno lasciando in povertà intere generazioni di giovani africani portando le economie nazionali verso livelli di indebitamento sempre più alti
è questo
Quello che appunto
La Oxfam lo chiama
La
Tempesta perfetta che attraversa
L'intero continente il Corno d'Africa è colpito da una delle più grandi siccità degli ultimi quarant'anni
Dopo tre stagioni senza pioggia qui si sommano
I conflitti in corsa in Etiopia particolarmente gravi nella regione del Tigrai dell'amara e dell'affare e in Somalia in totale quasi quindici milioni di persone stanno testando senza cibo e acqua
In Africa occidentale il numero di persone che dipendono dagli aiuti alimentari per sopravvivere
Potrebbe salire quest'anno a trentacinque virgola sette milioni soprattutto durante la stagione secca che va da giugno ad agosto
E infine in Africa meridionale della popolazione dello Zimbabwe meridionali del sotto del Mozambico del Mallarmé del Madagascar sta lottando per resistere all'impatto con privato
Di eventi climatici sempre più estremi e della pandemia
Con la popolazione che finora I racconti della prossima primavera continuerà a dipendere solo dagli aiuti internazionali
E poi c'è quindi da l'appello ai leader africani
Il raggiungimento a qui viene chiesto di raggiungere gli obiettivi stabiliti nella dichiarazione di Malabo nel due mila e quattordici per dimezzare la povertà superare la piaga della fame entro il due mila e venticinque
Aumentando gli investimenti in agricoltura ad almeno il dieci per cento dei bilanci pubblici
Incoraggiare le donne giovani nell'impresa agricola e promuovere il commercio agricolo entra africano
Secondo punto della proposta di Oxfam lo sviluppo di piani nazionali l'investimento agricolo folti a sostegno dei piccoli agricoltori nei settori delle culture non redditizie
Il quarto impegno richiesto l'impegno concreto per la risoluzione non violenta dei conflitti e per il rispetto dei meccanismi di pace sicurezza africani
Che prevengono e risolvono i conflitti il rispetto del diritto internazionale umanitario nei conflitti e la condanna delle violazioni dei diritti umani
L'adozione ratifica del protocollo della carta affittarla sui diritti dei cittadini alla protezione e la sicurezza sociale con riferimento particolare all'accesso e al diritto al cibo
Chiede anche di fare pressione sui grandi inquinatori come Cina e Stati Uniti perché riducano le proprie emissioni pagando i danni della crisi climatica e sostenendo l'Africa permetti Galli in mitica negli impatti
E infine si chiede i leader africani di agire con determinazione affinché il tema della sicurezza alimentare oggi non prioritario
Sì ha ammesso al centro dell'agenda del prossimo summit Unione Europea
Unione africana dello scorso diciassette diciotto di febbraio d'allarme e soprattutto un appello questo dimostrando che non va
Che non va dimenticato che cascante appunto
Alla crisi in corso che sta mettendo in ginocchio molti Paesi africani Collins l'inflazione alle stelle e la crisi alimentare che si acutizza sempre di più
Continuando ad approfondire questo tema andiamo a prendere
Agenda scritta
In un articolo di Estelle Mussio del tre marzo consumazione in Africa consumo in Africa
L'inflazione sta tornando scrive Estelle Mussio il prezzo della maggioranza dei provo prodotti agricoli di base stanno velocemente
Alzandosi prezzi si stanno alzando las che mettono gli Stati consumatori e in settori privato affittarlo sotto pressione
La nota una lungo un lungo articolo di cioè gli altri grazie e nessuna soluzione a breve termine sembra soddisfacente
Il sacco di Farina di grano di cinquanta chili è passato da undici mila a ventitré mila franchi se fa in Costa d'Avorio
Il prezzo dello zucchero sta salendo in Senegal in Mali e in Mauritania
Mauritania il litro d'olio e in un chilo di di impattate stanno aumentando vertigini sono versetti indigeribili attingendo totalmente padano
Il Algeria sui mercati tradizionali come nei supermercati dove la maggioranza dei consumatori africani nei mercati sia Provvisionato la fattura dei derivati alimentari e non non fa che crescere
E questo sta portando a delle proteste su la vita sull'inflazione quindi il potere d'acquisto che cala
E vero che questa spinta inflazionistica è una tendenza mondiale più ventotto per cento in un anno per le derrate alimentare secondo i dati forniti ti dall'Organizzazione dell'Unità Africana dall'le organizzazioni delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura
Non è la prima crescita vertiginosa dei prezzi in Africa
Interviene in un contesto difficile di rilancio economico proposto pandemico e dovrebbe durare questa crisi secondo gli osservatori una buona parte dell'anno due mila e due ventidue
Quindi questo sta complicando il dato economico degli attori economici delle famiglie dell'impresa e dei governo si fanno un'analisi su questo pezzo vicenda scritte di Estelle Mussio sull'inflazione nel continente in Africa occidentale e dice che questo sciocco dell'inflazione non colpisce ovunque nello stesso modo
Sul due mila e ventuno solo quattro Paesi hanno conosciuto un innalzamento a due cifre
La Nigeria l'Angola lo Zambia e l'Etiopia e quanto s'sottolinea Devid croato economista in capo di Citti
E così tutta l'analisi sua altri paesi in Nigeria in Senegal e in Mali
Che si stanno dibattendo appunto contro questa crisi a cui tra da la Guerra tra Russia e Ucraina in alcuni Paesi rischia invece l'Africa gli aumenti sono spettacolari più cento ottanta per cento rispetto alla media quinquennale del Ballista nel bacino di Ashanti Argan inganna ma anche in Burkina Faso in Costa d'Avorio più cento otto per cento del miglior vecchi dal nel Mali cento otto per cento di aumento per un prodotto che è un prodotto di base
Paesi come eccome in mani e altri paesi del s'del Sahel l'analisi prosegue dicendo che è un'inflazione importata e questa infrazioni rischia di dura di durare
A lungo
E nel due mila otto ricorda c'è la scritta anche nel due mila e dodici picco dei prezzi a lui era durato solo qualche mese ma l'aumento attuale e molto più strutturali dovrebbe durare fino alla prossima hanno e quanto dice appunto un'altra alla lista Pier ricco interessante questo articolo dice Laffitte dice anche che è una posizione insostenibile alla lunga per i Paesi e per le economie
Della dell'Africa che cosa bisogna fare si riducono le tasse sulle importazioni da alcuni Paesi
Sì torna alle regine prezzi controllati con tutto questo non agisce su l'offerta che in questo momento resa difficile dalla guerra tra Russia e Ucraina interviene in questa crisi il Fondo monetario internazionale pronto a da aiutare i Paesi particolarmente vulnerabile rispetto alle ripercussioni della guerra
Un altro un articolo sempre dicendo a Fini questa volta di il giovane teli sia Assocond del dieci di marzo con una foto della presidente del fondo monetario internazionale cristallina Georgia opache tornato sulle conseguenze dell'invasione russa Uddin Ucraina le conseguenze di questa invasione sull'economia africana elastiche particolarmente vulnerabili dice la Georgia Eva
Agli impatti della guerra in Ucraina per via di quattro canali principali aumento dei prezzi delle derrate alimentari aumento dei prezzi dei carburanti
Totale drastica riduzione delle del reddito del turismo e potenzialmente potenzialmente
E in nel continente africano molti
Molte materie importante subiranno un innalzamento
In meno minacce che sono state previste ma che si sono realizzate in una maniera assolutamente più alta di quanto era previsto e tutto questo viene a frenare
Gli sforzi dell'Africa per ritornare a livelli accettabili di crescita economica dopo il Caulfield diciannove
Il Fondo monetario internazionali pronto ad aiutare i Paesi africani a fare fronte alle ripercussioni della guerra e a concepire e mettere adotterà delle riforme grazie a
A riforme politiche lo sviluppo delle capacità a prestiti le recenti riforme del fondo monetario intorno internazionale e degli strumenti che mette a disposizione degli stati offrono una grande flessibilità per aiutare a rispondere ai bisogni di finanziamento in questi Paesi non d'essere abbastanza scettici su le ricette del Fondo monetario internazionale spero che non torni Reno non torneremo alle rigidità del passato e dentro programmi cosiddetti di aggiustamento strutturale
Che hanno contribuito a strozzare l'economia africane senza peraltro aiutarli a migliorare i fattori macro economici dei loro delle loro economie
Nel frattempo però c'è qualcuno che pensa che il gas affittarlo può sostituire le forniture russe a d'Europa questa è un'altra l'altra
Parte del discorso che abbiamo fatto da un lato soffrono le ripercussioni della crisi dall'altro invece alcuni Paesi produttori del continente potrebbero essere coloro che possono sostituire l'informazione russe prendiamo Al Jazeera un pezzo di Festus io ora del due di marzo che scrive il ventidue febbraio il cancelliere tedesco OLAF Scholz annunciata nel corso di una conferenza stampa il blocco dell'approvazione dei gasdotti
Gasdotto Nozzoli un due di proprietà russa dopo che Vladimir Putin aveva riconosciuto le due entità separatiste del Donbass nell'Ucraina sud-orientale
Il Nord Stream due un gasdotto da undici miliardi di dollari di proprietà dell'azienda energetica da Strong sostenuta direttamente da Mosca e corre dalla Siberia alla Germania
Mentre il conflitto con l'Ucraina prosegue il prezzi del gas europea sono aumentati ulteriormente ed è probabile che Mosca possa interrompere le forniture di gas scrive Festus Iora
Considerati da più parti come una delle leve che Putin a sua disposizione contro l'Occidente nella sua ossessione per l'Ucraina
Andiamo però a vedere come l'Africa potrebbe rappresentare un bar
Alternativa prima che si arrivi a questo scrive il giornalista di Al Jazeera nelle prossime settimane i Paesi europei faranno di tutto per trovare una rete alternativa di rifornimento e realtà
Secondo alcuni fonti degli Stati Uniti stanno già negoziando con il Qatar che potrebbe essere un sostituto fondamentale della fornitura di gas a l'unione europea tuttavia nel corso di un vertice dei Paesi esportatori di gas che si è svolto intatta il ventuno e il ventidue febbraio l'Unione europea ha dichiarato che nel caso di sanzioni contro la Russia
Non sarebbe in grado di fornire una quantità considerevoli di gas all'Europa in sostituzione di quello russo
Quindi il G e esserci l'Organizzazione dei Paesi esportatori di gas ha detto che non sarà in grado di fornire
Una quantità considerevole di gas all'Europa in sostituzione di quello russo
è stata sottolineata la necessità di investimenti importanti nelle infrastrutture per il gas e di contratti di lungo termine per poter garantire una fornitura consistente verso d'Europa
Sì è così acceso un dibattito sulla possibilità per i Paesi africani che detengono alcuni tra i più profondi giacimenti di gas del mondo di potersi fare avanti per riempire il vuoto rispondendo
Al una domanda annua dell'unione europea di centocinquanta centonovanta miliardi di metro q.b. forniti abitualmente della Russia all'Europa di recente il presidente tanzaniano Samia sul rullo Hassan
Ha affermato che l'invasione russa in Ucraina potrebbe dimostrarsi un'opportunità per le vendite di gas mentre il Paese dell'Africa orientale la Tanzania tenta di assicurarsi un nuovo mercato per l'Energia al di fuori dell'Africa
Che si Chiatti si tratti di attività Europa o America siamo alla ricerca di mercati ha dichiarato il presidente della Tanzania Hassan e per fortuna stiamo lavorando con compagnie europee
La Tons Lattanzi è mia al sesto posto in Africa per le sue riserve di gas per un volume stimato di uno virgola sei miliardi di metri cubi afferma di essere al lavoro con la Shell per usare le sue enormi riserve di gas off-shore esportabile in Europa e altrove
Anche il più grande produttore di gas dell'Africa progetti simili in occasione del vertice dei Paesi esportatori di gas a Doha il sottosegretario per il petrolio della Nigeria
Tiny Press Silva ha dichiarato ai mezzi di informazione voliamo con Ingegneria costruire un gasdotto Trans sahariano che porti il gas in Algeria e da lì in Europa
I commenti della Nigeria sono supportati dalla Rete dalla recente firma
Di un membro Random d'intesa con l'Algeria con in Niger i dal proseguimento della costruzione del gasdotto Trans sahariano lungo seicentoquattordici chilometri con i origine nella Nigeria del Nord
Non c'è alcun ufficialità sulla data di completamento del gasdotto di cui si è cominciato a parlare negli anni settanta ma si prevede che attraverserà la Nigeria settentrionale
Entrerà in Niger e arriverà in Algeria per collegarsi infine all'Europa
Ci sono tuttavia incertezze circa la possibilità che i Paesi africani possano offrire una soluzione temporanea adeguata per la fornitura di gas naturale
Mentre l'Europa si oppone al massacro militare lanciato dalla Russia contro uno dei suoi fornitori di lungo periodo
Perché questo scetticismo perché c'è una mancanza di infrastrutture scrive
Al Jazeera secondo gli esperti una mancanza storica di investimenti nelle infrastrutture per il gas ha ostacolato il settore energetico nell'Africa subsahariana a differenza di quanto accaduto il Nordafrica per esempio
Il gasdotto maschile Europa in Algeria il più grande esportatore di gas naturali dell'Africa ricordiamo la recente visita di di Mario del presidente dell'ENI in Algeria
Il gasdotto Maghreb Europa in Algeria trasporta gas naturale attraverso il Marocco verso la Spagna e Portogallo e il gasdotto Mediaset collega l'Algeria direttamente alla Spagna
Secondo le stime degli e Sperti nel due mila e venti l'Algeria ha esportato duecentoventicinque milioni di metri cubi di gas in Spagna e prima di allora esportava ogni anno fino a quattrocentottantuno milioni di metri nel di metri cubi
Il calo è dovuto a una flessione della produzione di gas successivo al deterioramento delle relazioni con il Marocco
Lo scorso ottobre l'Algeria ha annunciato che avrebbe subito esportato il Dust direttamente in Spagna
E poi si parla di altri produttori che potrebbero entrare in gioco si parla dell'Angola
Molti molti paesi africani con grandi riserve di gas hanno avuto difficoltà ad attrarre investimenti per realizzare progetti di infrastrutture per il gas per rifornire i mercati europei
L'Angola che ha trecentottantadue miliardi di metri cubi di riserve accertate di gas
Ha assistito a un forte calo della produzione di petrolio e gas negli ultimi cinque anni per una combinazione di problemi tecnici e operativi oltre che per una mancanza di investimenti e incentivi a monte quindi pensate se avessimo avuto la lungimiranza
Di incentivare investimenti in infrastrutture nei paesi Assitalia oggi avremmo avuto
Delle alternative possibili
Sicurezza nelle forniture questo è un altro
Che potrebbe essere un problema legati a la guerriglia all'insicurezza
E il caso tipico è quello del Mozambico che ha circa duecento duecento due mila ottocento miliardi di metri cubi di riserve di gas accertate
E che però rappresenta solo l'un per cento delle riserve mondiali
E c'è una guerriglia armata nella provincia di capo del garbo che è la Regione di gas al confine con la Tanzania che ha ostacolato lavori che erano stimati a cinquanta miliardi la questione principale conclude Al Jazeera rappresenta ancora una sfida per l'Africa se vuole diventare un produttore ed esportatore affidabile di gas naturale liquefatto
La questione principale quella della sicurezza delle forniture ha spiegato ma appena o l'abuso le scoperte di giacimenti di gas naturale liquefatto in Mozambico sono un'ottima notizia
Ma è altrettanto importante ammettere che quella insicurezza provoca ritardi e instabilità nelle fornitori paesi africani riusciranno ad affrontare la situazione questa e la questione con la quale si chiude questo
Articolo analisi di Al Jazeera sulla possibilità per i Paesi africani di sostituire il fornitore russe al l'Europa
E continueremo ovviamente ad approfondire questa questione sappiamo della offensiva della diplomazia italiana verso alcuni Paesi importanti produttore di petrolio e di gas in Africa per appunto assicurare questa alternanza questa alternativa di rifornimento di petrolio e di gas si chiude qua questa puntata della rassegna stampa delle altri tesori di un atto di vi ringrazio per averla seguita rimanente all'ascolto della programmazione di Radio radicale e noi ci vediamo la settimana prossima per un nuovo viaggio nelle altre