Presentazione del libro di Guido Formigoni "Storia essenziale dell’Italia repubblicana" (il Mulino, 2021)

Natura
No Renata senatore
Ciò no prostituta
Nonché
Sei riuscito
Ci si domanda l'autobus bene
E glielo sapere agli incubi telefono altrimenti non lo vide
Comprovata Chiaravalle ha risposto Newton messa in gioco invece sms senta
Va bene
Così come di cominciare prima Casartigiani sette
Possiamo incominciare Cinisello si chiudeva bene ecco allora rinnovo il mio benvenuto a tutti gli amici e le amiche presenti cominciando naturalmente dai relatori relatrici
E stavo considerando che qui a
Diciamo italiani repubblicani a tutto tondo nel senso che tiro ci sono visto il professor Paolo Corsini che sottoscritto perché siamo tutti e due i quarantasette con criminosi l'Italia repubblicana l'abbiamo vista
Sin dalle fasce nel primo gennaio mille novecentoquarantotto entrata in vigore della Costituzione quindi noi due Paolo siamo gli unici e ci troviamo ragionare acquisiamo sbagliato e noi abbiamo sulle spalle una grossa responsabilità però va bene piccolini in frac Grassi
Al di là delle battute sono molto contento che siamo riusciti a organizzare questo incontro sul libro come sempre le cose che scrive questo lo Guido Formigoni di grande interesse e incontri d'ora questa capacità di ma narrare interpretando un uso politici capitis Qassam verranno se la con una può funzionare cioè possono sempre
Presentazioni di di di di di vicende in questo caso quello della nostra Repubblica con una capacità sempre interpretativa molto molto molto chiara
Quindi ringrazio davvero di cuore degli amici e amiche che sono intervenuti io non vorrei perché il tempo poi non è tantissimo abbiamo poco più di un'ora
Vuole cedere subito la parola
Massimo De Giuseppe non senza prima ricordare che ahimè anche quest'incontro capita in un momento di mestizia profondissimo credo ci coinvolga tutti superò le cose che si programmano bisogna poi mandarla in porto grazie ancora tutti e tre al massimo la parola
Spazio Luciano buonasera tutte tutte
E efficiente momenti complicati difficili come spesso succede quando si intrecciano le armi le guerre che lontane spesso sentiamo sentiamo un po'a distanza vive che si avvicina non ci fanno sentire il peso della tragicità
E e leggere un libro come quello di Guido e in una serata come questa credo che sia comunque un esercizio molto utile importante perché
No non solo questo libro in atto nel tempo attraverso un processo di confronto col mondo dei giovani col mondo degli studenti anche con i tentativi di decifrare quello che gli studenti e i giovani percepiscono del nostro passato di quella che è stata la storia delle dell'Italia repubblicana nel seconda metà del Novecento nei passaggi di questo avvio di ventunesimo secolo ma anche soprattutto ma almeno quello con l'occhio Keith interpretato io nel nel testo di Guido questa grande capacità di collocare questa storia italiana dentro uno scenario europeo e globale
Che poi la la sua cifra quindi toglierla un po'dal dal risotto seziona lirismo e collocarla dentro dentro un discorso ampio che crea delle reti delle connessioni profonde con tutto ciò che ci circonda
In quelli che una volta erano i due blocchi Est Ovest ma anche lungo le dinamiche di un Mediterraneo nord-sud che da all'Italia una posizione molto peculiare negli scenari globali
Questa sera abbiamo con noi del parterre d'eccezione tra virgolette verrà bravissimi storici che ci accompagneranno nella lettura e nella riflessione attorno al libro di Guido storia essenziale dell'Italia repubblicana del Mulino
E e quindi libri presento sono Paolo Corsini Umberto Gentiloni e Daniela Saresella in ordine di apparizione poi nelle nelle relazioni e comincerei dando subito la parola Paolo Corsini che naturalmente non ha bisogno di presentazioni storico autore di di libri e di cura tele molto interessanti ne ne ricordo solo due le l'eversione nera Cronache di un decennio e la città ferita con ricostruzione sui sui documenti del della strage di Piazza della Loggia
Ma anche una un attore politico ossia a livello di enti locali e quindi di di amministrazione della città di Brescia per un lungo periodo sia nei due rami del nostro Parlamento quindi Paolo prego
Ma io ringrazio molto anche se a dire il vero mi sento un poco arrugginito solo come storico perché tanti anni di impegno politico amministrativo non passano invano purtroppo
Partire dall'osservazione preliminare
Cioè la scrittura di questo lavoro
Che è estremamente piana discorsiva ed essenziale
Al punto tale che mi è sembrato di leggere il libro di uno storico inglese come modalità appunto espressiva
Per senza apparato critico ma ogni pagina mi pare assurdi di letture di riferimenti
Rispetto ai quali Guido Formigoni si sforza di proporre una sintesi per me assi estremamente convincente e persuasiva
Quindi libero risponde pienamente le sue finalità
Che è quello di parlare certamente alla comunità scientifica ma allo stesso tempo dei rivolgersi a un pubblico più ampio gli studenti lettori interessati persone che abbisognano
Di un corredo di informazioni appunto adeguato peraltro il libro corredato da appendici con tabelle schemi elenchi estremamente utili sulla vita demografica economica e sociale e così via
Una seconda osservazione
Con il governo Draghi
Si ha quasi l'impressione che si sia compiuto un ciclo storico-politico e se ne apre appunto un altro si chiude in qualche misura insomma ci spera il ciclo dalla Repubblica del comunismo e dell'antipolitica
Per usare la formula di Miguel Gotor e inizia invece con la pandemia con il Pnr e adesso il match con la pressione Russia all'Ucraina di una nuova vicenda per l'Italia
E da qui io credo cioè il significato di questo libro proprio nella sua accezione crociana cioè qui siamo veramente la dimostrazione che ogni storia storie contemporanee
E di qui la necessità di un ripensamento che vedo peraltro non coinvolge soltanto storici di professione ma recentemente manca anche politologi licenziati dalla politica penso per una soprattutto per la vicenda della cosiddetta Prima Repubblica al lavoro di Passigli sull'elogio appunto dalla Prima Repubblica UA quello per quanto riguarda la componente come dire liberale di Teodori ed in appunto Panebianco
Ma veniamo invece all'impianto del libro
Per cui libero a molteplici pregi uno fra i tredici essenziali perché una storia d'orizzonte largo diremmo parta Del Piero politica economia società cultura per cultura intendo giornalismo comunicazioni università e scuola ma anche fatti di costume demografia
Le vicende dalla Chiesa e dalla vita religiosa delle istituzioni del lavoro
Ma soprattutto ed è il taglio tipico credo di Guido Formigoni perché ha scritto dei libri fondamentali sulla politica internazionale sempre il ricevimento al contesto al contesto internazionale
Qui mi pare che questo sia come dire un pregio che invece va assurdamente su Linate è un elemento di grande novità e poi l'ultima osservazione preliminare l'onestà intellettuale dello studioso
Il quale non nel dice apertamente qual è il come dire la base culturale taglio interpretativo ma è chiaramente riconoscibile
Qualsiasi storia comporta un elemento di soggettività interpretativa
In questo caso risponde diciamo così ai criteri valoriali e di orientamento di un cattolico democratico che ripensa alla storia dell'Italia repubblicana
Mi qualche osservazione su alcuni snodi appunto fondamentale
Anzitutto il richiamo come dire alle premesse di questa vicenda le basi addirittura risorgimentali
Per arrivare poi al fascismo all'età della Resistenza e della ricostruzione con l'individuazione di alcuni fattori che segnano la continuità fattori di continuità nella storia italiana
Fattori lungo negli USA durata lo squilibrio tra la popolazione delle risorse
Quella che è stata una spaccatura religiosa dell'età risorgimentale lo sviluppo duale
Lo sviluppo l'impianto istituzionale centralistico una presenza avanza articolata in un gioco di diciamo così dei partiti parlamentari
E per il fascismo dopo il trauma della guerra il tentativo di mobilizzazione alla società secondo la volontà di un partito che non detiene soltanto il monopolio di autorità ma l'integrale molto monopolio politico
E che crea diciamo così un rapporto tra Stato economia società che a Sant'Alessio il controllo di alcuni enti economici pubblici
E comunque non uguali di stagnazione ma diremmo di modernizzazione nel senso di una trasformazione del Paese e di un indubbio sviluppo economico Guido naturalmente riconosce la centralità della stagione costituente che scaturisce dall'esperienza resistenziale personalmente guidò una piccola soddisfazione mi hai dato perché è citato il mi
Internati militari italiani ho visto adesso appena consegnato Morcelliana un libro proprio su questo tema
Un penso che fino al libro di Silvio Lanaro sulla storia della Repubblica insomma era addirittura soltanto cinturato di Tula sia iniziata a questa vicenda
Vedo che tutto molto opportunamente opportunamente la richiami
Quindi la resistenza e Concita dal fascismo che non contempla la possibilità di uno sfogo rivoluzionario proprio nel quadro di una sfera di appartenenza della nascente democrazia italiana diciamo così all'orizzonte occidentale e nel quadro di una lotta al comunismo della quale tu sottolinei diciamo così due versanti
Con la democrazia e le riforme sociali da una parte e piuttosto invece mentre tentazione di qualcuno in termini di repressione degli interventi di ordine pubblico quindi una resistenza pluralista ed un BTP unitaria d'un tempo
Da cui scaturisce la nazione democratica la repubblica dei partiti una repubblica anti elitaria dei partiti anti elitaria però rigidamente polarizzata
C'è un tema che corre tutto il tuo libro che secondo me ne definisce sul piano delle pure dalla politica interna della Repubblica
Una grande originalità quando tutte ma divisi la presenza di un partito che definisci dell'immobilismo quindi un partito come dire della evoluzione credo che siano due categorie interpretative
Che segnano insomma la novità di questa di questa di di questa ricerca quindi sommerso dalla Repubblica oltre diciamo così il il quarto partito cui faceva riferimento De Gasperi il sommerso da Repubblica erede
Dell'operazione monarchica di salvataggio della continuità istituzionale
Erede dei ciechi burocratici periferici quindi il partito dell'immobilismo da un lato e il partito delle commissioni dall'altro ambedue trasversali
Il secondo raccolto attorno alla sinistra democristiana e alle forze di ispirazione laica e socialista e dall'altra parte
Da un lato la conventio ad excludendum della damnatio Buber grandi che la da milanesi governanti assegnata alla democrazia cristiana confinanti il partito comunista che succube della propria ideologia che mi dentro appunto la sera di riferimento all'Unione Sovietica
E che che diciamo così prospettive che si stabilisce l'orizzonte di quello che hanno una sindrome da onnipotenza
Propria della potenza appunto americana
Per cui vale il riferimento che fai a Mastro Paolo quando definendo questa democrazia dicevi farà di la rappresenti come una ecco un arco politico capace di scaricare le tensioni
Se sfruttando diciamo così la opposizione tra due opposti Vettori
Ancora preservazione rispetto diciamo così molte cose che ho scritto solo contato perché mi pare sia il minimo per molti versi l'originalità del libro
Io penso che processi di distensione internazionale e gli sviluppi della politica interna in modo particolare agli esordi del diciamo così grandezza dopo il centesimo dal centrosinistra
Con un occhio di riguardo all'autonomismo né mi hanno e dall'altra parte alla politica monetaria Formigoni è probabilmente il maggior di uso di Moro la sua biografia allacciate certamente un segno alla politica con la tela delle convergenze democratico usi si muore
Delle delle convergenze parallele Cusumano com'era nella nella stampa dell'epoca l'uso Qunu come dire
Per cui critico nei confronti di questa di questa di questa di questa formula e poi l'attenzione che viene rivolta alle dinamiche che attraversano che attraversano la vita la vita sociale
Le innovazioni che sono intraprese nel percorso nel cammino Dalla Chiesa con Giovanni ventitreesimo le sue appunto il cicliche poi gli sviluppi successivi che vengono seguiti riprendendo garanzia altri lavori
Mi aveva molto impressionato il saggio vetture riscritto su Ruini e che è stato pubblicato in quell'edizione trentini de il bar Cine
In cui in questo libro riprende guai seri osservazioni che avevi già sviluppato
Quindi segui gli orientamenti della Chiesa da Giovanni ventitreesimo a Paolo sesto e Giovanni Paolo secondo il clima della presenza e della mediazione la Chiesa presenza alla mediazione
Il quindicennio di Ruini fino insomma
Alla Chiesa che interloquisce direttamente con le istituzioni e non non si sforza di riconoscere di fattori di mediazione che laicato cattolico ha voluto coinvolgere fino a Bergoglio e alla Chiesa dalla profezia pagine e mi sembrano molto significativi sono scritte sulla settanta perché Formigoni che è lo studioso di Moro che quindi conosce perfettamente inteso nella degli anni di piombo in realtà dà un'interpretazione degli anni settanta insieme al molto come dire sintonizzata anche sulle ricerche più recenti
E cioè anni e anni anni che hanno visto invece anche la produzione di una politica le delle riforme dallo Statuto dei diritti dei lavoratori al diritto di famiglia al divorzio sopra la RAI delle pensioni del sistema carcerario e allo sviluppo di fenomeni di costume culturali innovativi che segnano trasformazione di costume sì estremamente significative quali appunto il femminismo
Sugli anni ottanta l'osservazione che più mi ha colpito è esattamente questa dinamica che ricostruisce nel rapporto tra il partito dall'immobilismo il partito dell'innovazione con questo paradosso che il partito all'immobilismo si mobilita
E diventa il partito che più sintonizzato sulle trasformazioni di quella che veniva definito appunto vitali ad aprire e e sugli sviluppi diciamo così della politica internazionale e dall'altra parte invece un partito dell'evoluzione che sta sulla difensiva tanto in sede culturale quando inserite in sede politica
E infine gli anni più vicino a noi con questo concludo negli anni negli anni novanta gli anni della deriva dei partiti dalla Prima Repubblica
Qui per esempio è un'osservazione che largamente condiviso io vivo e in qualche misura sviluppate in un mio saggio di anni fa
E cioè che la crisi dei partiti la deriva dei partiti che produce Tangentopoli la quale a sua volta ne determina appunto l'implosione
E ESA dentro il percorso che i partiti hanno intrapreso col con un sistema del pentapartito con cast con con la regressione della vita civile del Paese che scaturisce appunto che scaturisce Tangentopoli
E quindi l'implosione della Prima Repubblica
Che tipo di riconducibili alla situazione corriere internazionale
La crisi sistemica che vede il crollo del PC in seguito la vicenda
Della caduta del muro di Berlino l'iniziativa alla magistratura l'insorgenza di nuove formazioni politiche quali ad esempio la lega nord
La la differenziazione negli stadi di sviluppo del Paese la diffusione della corruzione del sistema politico che così il e poi infine
La stagione prima dell'Ulivo anche qui il riflesso della politica internazionale perché a Prodi poi corrispondono Blair Schroeder Clinton lecchesi insomma di Anthony Giddens e così via
E infine Berlusconi
Qui devo dire che ho veramente riconosciuto lo storico di grande valore perché su Berlusconi su cui è stato scritto moltissimo mi pare che du esponi valutazioni di grande equilibrio di grandi città
Cioè la divaricazione tra le ambizioni l'Italia finalmente liberare il grande progetto liberale
E le risultanze di una politica di governo è stata decisamente deludente proprio sul teatrino di quell'innovazione in senso liberale
Per Berlusconi appunto riprometteva
Cioè per concludere negli anni diciamo così che stiamo vivendo dal governo Monti arresti il salvataggio dell'euro l'apoteosi del populismo un Grillo di Salvini
E la crisi di questa nel di questa ipotesi la grande crisi la questione sociale e per concludere che l'osservazione dalla quale prende le mosse quando dice che leggendo questa storia forse ci si rende conto che il Paese e Mino anomalo e meno al normale di quanto appunto si pensi
Perché in realtà la grande crisi del due mila sette due mila otto le vicende delle trasformazioni che abbiamo vissuto allineato l'Italia
Diciamo così a quello che è il grande problema che sul piano sociale e per i riflessi politici che questo dato comporta si manifesta a livello internazionale
E cioè una divaricazione sempre più profonda tra centri urbani colti cosmopoliti e diciamo così quei ceti intimoriti
In declino che sono vittime della globalizzazione
Silvio al nuovo ruolo dell'Europa che per me è indice un fare interne penso per tutti è un fattore di rassicurazione
Perché di fronte alla pandemia di fronte alla crisi ucraina dell'Ucraina in Ucraina l'Europa sembra ritrovare una propria identità forse sta nascendo quell'Europa comunitaria
Che tutti abbiamo spiegato e che spero porrà termine con la vicenda dell'Europa intergovernativa e tanti fallimenti assegnato e tante delusioni ha prodotto
Grazie grazie mille ha Paolo Corsini quest'intervento
Siamo partiti appunto dalla sintesi della chiarezza del del volume che appunto ambizione la capacità di sintetizzare in in poche pagine una storia così complessa e composita articolata intrecciata meccanismi di pervasività internazionale
E però evidenzia come è emerso da questa analisi tutti i grandi snodi sia quelli di lungo periodo più sotterranei sia quelli che in realtà si intrecciano nelle nelle varie contingenze politiche passando da punto dalla dalle dinamiche costituenti via Palazzo Giustiniani fino ad arrivare ad una quello che accade nel nel due mila e dodici nei negli intrecci tra intorno alla vicenda dello dello spread e della e della situazione dell'Italia in quel momento
Ora darei la parola al secondo ospite di questa serata che Umberto Gentiloni
Professore ordinario di Storia contemporanea all'università di Roma la Sapienza
Oppure di tantissimi libri che non sto a citare lecito suo solo due l'Italia sospese alla sulla crisi degli anni Settanta vista la Washington forse quattro crisi di tanti altri temi dai dai bombardamenti a al caso Moro per arrivare al all'ultimo suo suo libro che a sua volta è una Storia dell'Italia contemporanea tranne mille novecentoquarantatré nel due mila diciannove edito da dal Mulino quindi
Umberto Benvenuto ti lascio la parola grazie al massimo per la presentazione grazie dell'invito
Sì credo che di il libro di Guido Herz
Un importante contributo per ragionare e riflettere di questioni sulle quali giustamente in tanti cerchiamo di capire no di capire qualcosa in più rispetto al nostro rapporto con il passato ora voglio partire da qui io io utilizzato negli ultimi anni ormai diversi anni i libri di Guido Formigoni come Guido Rossa come riferimenti bibliografici perché l'ex studente sia alle sue riflessioni sulla storia internazionale disperso sulla guerra fredda L'Italia della guerra fredda credo che sia uno dei libri più importanti degli ultimi anni senza dubbio e quindi diciamo legge una sintesi essenziale sulla storia dell'Italia repubblicana mia in una certa misura rimesso in comunicazione con tutta una serie di passaggi di riferimenti e di snodi che Guido aveva già trattato ed ha affrontato i in altri cantieri di lavoro e di ricerca no quindi questo l'ho trovato
Interessante in particolare per una questione che che forse la questione oggi percorsi cerca di interrogarsi sul passato vale a dire
Il rapporto che essi è modificato
Progressivamente nella trasmissione del passato alle generazioni più giorni no in fondo
Il libro nasce da questo problema che è il problema dei problemi per noi adesso scopro veramente una cosa quasi scontata no che cosa significa oggi
Al volgere il nastro del passato e cercare attraverso il passato come si diceva una volta di capire anche le cose del presente di essere più cittadini più consapevoli più attenti non voglio ovviamente prendere di petto la questione della Storia maestra di vita che di questi tempi non credo che vada molto forte come argomento
Ma diciamo diciamo un più semplicemente no si è modificato radicalmente il rapporto diciamo nella
Trasmissione del passato attraverso il passaggio generazionale
Molto di più negli ultimi due generazioni di italiani italiane ed europee rispetto a quanto non fosse avvenuto prima
E questo elemento mette in causa io credo tra le tante cose anche gli strumenti della conoscenza storica
Che non possono più rimanere pena o la marginalità o l'irrilevanza o peggio ancora mi verrebbe da dire il fatto che ci troveremo noi a parlare
Sempre di meno tra di noi delle nostre cose dei nostri studi delle nostre letture delle nostre note in un contesto nel quale invece poi la trasmissione del passato avviene per altri canali che non sono più o che non sono quasi più mi verrebbe da dire i canali attraverso i quali il passato è stato conosciuto dalle generazioni italiane ed europee che ci hanno preceduto
E questo è un dato sul quale forse ragioniamo poco o ancora troppo poco e questo libro lo prende di petto io l'ho trovato da questo punto di vista particolarmente interessante non tanto e non solo perché appunto avevo anch'io
Cercato di proporre una sintesi pensando agli studenti e quindi a quanto effettivamente degli elementi che si trasmettevano per i canali fu
Fa non si trasmettono più corto circuito mi piace anche quell'inciso iniziale in cui Guido dice non certo per colpa loro perché poi si scivola facilmente qua dice no beh non sono non sanno niente non leggono studiano come era bello prima quando si studiano di più
Invece non non è questo il problema ecco il problema di fondo è capire se siamo convinti
Che la storia cioè lo sguardo a ritroso possa offrire degli elementi e degli strumenti per essere più consapevolmente
Dentro il nostro tempo non possiamo non prendere questa questione come una delle questioni principali quindi il rapporto con chi è più giovane e non ha vissuto segmenti di passato questo io lo trovo soltanto uno degli elementi che questo argomenta che le argomentazioni di Guido che tornano più volte mi fa pensare quindi non è soltanto che non hanno vissuto segmenti di passato questo avveniva pure prima è un dato biografico incontrovertibile fa parte la parabola della vita
Ma il tema vero è che anche segmenti che non sono stati toccati frequentati trasmessi o conosciuti non passano più per le forme di trasmissione che invece avevano consolidato in questa parte di mondo proprio negli anni nei decenni dell'Italia repubblicana una sorta di trasmissione mi verrebbe da dire tra virgolette confortevole
Cioè i partiti la scuola i grandi apparati le forme di trasmissione del passato erano tra luci ed ombre ovviamente non siamo dipingendo un mondo straordinario ma tra luci ed ombre erano anche una forma di accesso e di percorso alla cittadinanza
Tutto questo si è interrotto
Per tanti motivi se interrotto nel nei decenni conclusivi che questo volume analizza masse interrotto più in generale perché sono poi cambiate le forme io credo proprio di formazione della conoscenza quindi ci porterebbe tutto questo ovviamente a discutere anche di altro ecco quindi la sfida dell'essenziale sin dall'inizio titolo del libro io la leggo e la declino proprio in questa chiave che cosa significa oggi provare a misurarci con una selezione obbligata Cornelli indirizzarsi quindi nelle scelte chiare nel linguaggio è stato già detto da Corsini quindi non lo riprendo
Nel linguaggio utilizzato nella capacità di argomentare un percorso nel quale certamente anche questo è stato come già detto è una delle cose per le quali a me i libri di Guido quasi sempre ogni cioè in dipendono dall'inizio alla fine in un linguaggio del quale non c'è una differenza tra il racconto dell'interpretazione
E questo è un tema che noi dobbiamo cominciare a usare anche in modo un pochino più forte nel senso che al di là delle follie
Sulla storia oggettiva sulla verità storica sulla ricerca di un terreno neutrale per cui non si potrebbero studiare alcuni anni che sono troppo vicini e troppo controversia noi dobbiamo cominciare e questo libro ci aiuta anche da questo punto di vista rovesciare il ragionamento di dire che invece la storia eh interpretazione la conoscenza storica e interpretazione non c'è un secondo tempo
Tra il racconto prima e l'interpretazione poi forse in questo modo
Quel percorso di trasmissione attraverso le tante curiosità che animano i più giovani può incontrare un terreno nel quale finalmente si può cominciare a smontare l'idea secondo la quale la storia è prevalentemente uno sforzo nozionistico Nadia
Dean tenere a mente di ricordare o invece Guido
Pure essendo delle pagine molto dense privilegia nell'essenzialità
Il tracciato di un'interpretazione come percorso che poi in fondo è anche il percorso della democrazia intesa come cammino continuano aquile
Tradizioni cui si faceva riferimento tornano non solo nella ci nelle citazioni dei nostri maestri ma anche dal punto di vista diciamo così di un cammino nel quale poi la Repubblica si è trovata ecco io questo l'ho trovato fondamentalmente fondamentale diciamo così nella proposta di costruzione
Della della riflessione di Guido quali sono prova a toccare altre chiedo a Massimo d'interrompere le ovviamente se mi rubarsi troppo tempo prova a toccare tre aspetti tre confermi mi verrebbe da dire ecco con ferme e al tempo stesso
Cantieri su cui discutere ora e in futuro la prima riguarda diciamo così la capacità di inserire il dopoguerra il lungo dopoguerra della Repubblica in un contesto internazionale più ampio quindi contro l'idea dell'eccezionalità ma anche contro l'idea delle Thereau direzione cioè dei burattinai che da Washington da Pechino da Bruxelles o chissà da dove tirano le fila della politica italiana invece collocare fino in fondo
La nostra vicenda storica nel quadro delle democrazie continentali e della rinascita dell'Europa nel dopoguerra
Questo è un dato particolarmente prezioso io credo anche nel tempo in cui stiamo vivendo cioè non si non comincia oggi
Il cammino dei problemi sui quali ci troviamo non solo malgrado a dover discutere ragionare penso temi della difesa per la politica estera della sicurezza del del Mediterraneo Guido in questo attento elegante nel dire in fondo il destino dell'Italia saprà all'Europa e Mediterraneo che sembra una banale
Fotografia della cartina geografica invece è un tema diciamo così che riguarda l'identità il cammino il percorso quindi per riprendere anche qui la fortunata espressione di Guido anche nei suoi lavori precedenti la doppia costituente tra la nascente repubblica il sistema internazionale con i suoi problemi da questo punto di vista il libro con ferma io credo che questo è il terrena o diciamo così della ha piena valorizzazione della storia come strumento di conoscenza e di riflessione sul passato secondo elemento anche questo è stato già detto e è interessante anche che ci ritroviamo scende tirando fuori delle chiavi interpretative
Che evidentemente ci hanno colpito la centralità degli anni Settanta insomma Guido ha lavorato tanto su questi temi e qui emergono emerge
La svolta proprio nel rapporto tra nazionale ed internazionale di quel decennio
E me emerge la complessità chiaramente lo dice nero segnato delle cose ma non non c'è bisogno credo di citare esplicitamente l'autore no
Non reggerà alla l'espressione degli anni di piombo è molto più complesse sono che cosa Signa significato una stagione di riforme di partecipazione di impegno civile di riforma della politica e quant'altro no e quindi quel decennio come punto di osservazione per capire le dinamiche del prima
Cioè il percorso che dalla guerra porta alla all'inizio di tutta una serie di di questioni e di processi che si vedranno soltanto più avanti e la centralità di questo decennio è anche una conferma di quanto le semplificazioni ecco l'utilizzo della storia come se fosse
Una sorta di menu
Scegliendo dei pezzettini che ci fanno comodo in quel momento per sostenere alcune cose piuttosto che altre non regge di fronte all'impianto di un metodo storico che invece dice state attenti insomma è molto più complicato
è molto più interessante potremmo anche noi aggiungere ma qua rischiamo poi di metterci a salvare noi
I percorsi di conoscenze non sarebbe corretto farlo però certamente molto più complicato ecco molto più complesso e anche da un certo punto di vista anche più stimolante quindi la centralità degli anni settanta alla questione anche qui mi ritrovo pienamente di aver retrodatato i temi delle origini della Repubblica alle strade del quarantatré
è un tema di cui ho anche io ho discusso su per il mio volume con altri non non la pensiamo come è giusto e bello che sia allo stesso modo ma a invece ecco qui c'è proprio un se noi siamo convinti che il il rapporto col mondo è in una certa misura la finestra principale dentro cui leggere le vicende italiane per poterne seguire l'evoluzione e lo sviluppo nelle sale del quarantatré Happy forte del referendum del due giugno è più forte della Costituzione
Del quarantotto come punto di partenza per porci tutta una serie di problemi anche perseguire la definizione di soggetti di culture e di identità che nascono proprio nello scontro decisivo della seconda guerra mondiale e credo che questo sia in questo libro condensato in poche pagine efficacissimo nella lettura e anche dal punto di vista dell'immediatezza molto molto efficace aggiungo un'ultima cosa ho trovato
Veramente di grande spessore e di grande densità il primo capitolo qualche coordinata di lungo periodo
Devo dire ecco liberamente penso che l'obiettivo di cominciare da queste poche pagine del suscitare interesse attenzione curiosità per le vicende italiane a me sembra pienamente riuscito Celli sul serio c'è
Ecco pur non avvicinandosi ancora lessate del quarantatré però ci sono alcuni elementi alcuni nodi alcuni snodi di particolare interesse chiudo su un punto
Che
Io come tanti di noi penso ci ragiona ci riflette vale a dire
Una volta
Sostenuto con le dovute cautele le dovute attenzioni che le repubbliche non nascono e non muoiono
Così perché c'è un'inchiesta un'intervista un'estate più o meno calda no le repubbliche sono finale risultato punto di processi storici che affondano le radici nella storia del Paese nelle vicende
Di cui questo libro ci parla
E Guido dice attenzione fino agli anni Settanta mi muovo con un maggiore
Cauto con maggiore sicurezza forse ci appoggiamo supplisce ha preceduto in una certa misura c'abbiamo
Dal punto di vista delle fonti degli interrogativi e delle riflessioni degli storici tanto su cui poter appoggiare le nostre i nostri tentativi di analisi dopo è più complicato però al tempo stesso forse ecco questo libro conferma
Che non dobbiamo sottrarci a questo impegno cioè una volta che sì toglie di mezzo la semplificazione appunto della prima della seconda della terza
E magari di una Repubblica che nasce e muore così invece la storia ci può aiutare anche a capire che cosa è successo nei tentai passare lì che ci separano dall'ottantanove
Cioè è più del fa è una volta e mezzo il fascismo e cioè altro che transizione che spazio in cioè indefinito verso qualcosa questo è un tempo diciamo così che è molto più grande della della fase dei governi di centrosinistra i quali così come vengono suddivisi negli a pennello appendice utilissima liquido mette alla fine cioè qui siamo ragionando di un più di trent'anni che ci separano dal crollo della cosiddetta Prima Repubblica se vogliamo usare questa espressione o comunque nelle vicende che affondano le loro radici tra l'ottantanove novantadue dove certo
Tra le altre cose
Il tema della ridefinizione di un vincolo internazionale aiuta anche no a rivedere una serie di elementi di più lungo periodo ora le grandi novità quindi sono io credo soprattutto nel tentativo di mettersi anche a studiare e a ragionare sul gli anni sui decenni che sono i più vicini per quella ragione che dicevo all'inizio
Perché se siamo convinti che la storia sia virgolette utile
Non voglio dire di più
Che possa essere utile insieme a tante altre forme di conoscenza non possiamo pensare di costruire dei percorsi di trasmissione del passato che non considerino gli ultimi trenta o quarant'anni perché troppo vicini perché chissà per quale interessante elemento di riflessione e questo creerebbe io credo aumenterebbe diciamo così quella difficoltà di comunicazione ovviamente le novità poi del tutti fermi
Alla pandemia quindi come tanti illustri studiosi dicono e scrivono nei mesi scorsi e anche in queste terribili ore
Di notizie tragiche che ci giungono dal dall'Europa e dicono che appunto con la pandemia tutto è cambiato
Nel rapporto con lo spazio col tempo con la dimensione della globalità con la capacità di coordinare
Gli interventi anche con la messa in discussione io credo di categorie che invece in questi ultimi trent'anni sembravano andare per la maggiore penso al ritorno del pubblico alla necessità di costruire delle risposte condivise collettive insomma tutto questo poi ci permetterà io credo anche di rivedere lo spazio di questi ultimi anni per Rodi fa muovere tra le mani una storia essenziale credo che per noi penso soprattutto per le ragazze e ragazzi che seguiranno i corsi universitari sia un ottimo sul momento per non soltanto per cominciare a guardare dentro questo passato ma anche per farsi alcune domande che sono poi le domande del nostro tempo
Grazie
Grazie grazie mille Umberto per me
There is tantissime sollecitazioni la sino non solo la percezione del tempo trent'anni età per quell'avvio degli anni novanta ma bianche considerare che gli studenti delle triennali sono nati già nel ventunesimo secolo ormai per cui hanno orizzonti percezioni che ci sono che sono diverse cosa che fino a pochi anni fa consideravamo classici comunque comuni alla un substrato minimo di conoscenza collettiva oggi sono profondamente mutati e cambiati per cui queste sono coordinate con cui bisogna avere a che fare cioè Turchetto richiamati tra le altre cose il primo punto punto nella dinamica anche riflessione sulle privatizzazioni dell'uscita della seconda guerra mondiale
Un'epoca che varie per ricordarlo in questa occasione collocava nella stagione in una delle grandi ondate di democratizzazione che considerava l'Italia in quella fase uno uno degli attori coinvolti cosa che tendenzialmente noi noi non non facciamo vedendo le le le storie forse con una sorta di di iper lettura nazionale degli eventi italiani che invece questo libro ci aiuta in qualche modo decifrare così come per gli anni settanta ci aiuta a percepire quelle dinamiche di mutamento radicale delle regole del gioco dell'economia foulard con la fine di un'era e forse oggi in qualche modo le stiamo vivendo e il solo annusando ma non non percependo in profondità in questa fase di di trasformazione non più solo tra economie avanzate da economie in via di sviluppo ma in uno scenario molto molto più complessa
Quindi toccando queste questioni la pedagogia il metodo che e alle intriso nel lavoro di guida all'interno di questo libro lascio la parola all'ultima ospite con la di questa serata Daniela Saresella che che lei ordinario di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano anche lei autrice di di molti libri lecito che qui solo due uno che
Cui sono affezionato che dal Concilio la contestazione
E poi uno dei lavori più recenti che invece tra politica antipolitica che che ragiona su un su un caso particolare che è quello della RAI
Prego Daniela sì io ringrazio ringrazio molto le l'Inter l'invito il per avermi coinvolto in questa bella discussione tra l'altro Guido OLAF già da tempo abbiamo un'interlocuzione molto stretta nel senso che questo libro e i primi ringrazia anche nella sua introduzione io l'avevo letto prima ancora che fosse pubblicato e io dopo di solito i miei libri al povero Guido ed anche al massimo perché quando quando c'è abbiamo un interscambio diciamo così intellettuale quindi insomma è un libro che io ho visto anche un po'crescerà anti Guido un pochino sì anche confrontato con me soprattutto sulle questioni che poneva negli quinto Umberto relativo al rapporto con gli studenti al fatto che di che cosa si posso fornire agli studenti in relazione all'Italia repubblicana che molto spesso è un un ambito cronologico poco studiato durante il periodo del del del liceo e poi soprattutto sugli anni molto recenti perché è giunto ingiustamente Umberto diceva ma dalla dall'ottantanove al novanta novantuno impone ormai su base più trent'anni cioè gli storici si erano trovati negli anni Cinquanta riflettere sul fascismo illegittimamente sul fascismo noi invece CIPE
Diciamo è una serie di problemi ad affrontare questioni come lo snodo della fine degli anni ottanta e anni novanta che invece ormai dovrebbero
Venire
Ma avviene una dovremmo avere un certo distacco comunque sulla sorte dei tanti anni e come dire possiamo e come Guido giustamente fa affrontare queste questioni anche dal punto di vista storico con l'obiettivo proprio di fornire agli studenti nozioni ma anche una lettura dei fatti storici con tutta la il garbo che senz'altro Guido a nella sua descrizione delle questioni allora io volevo soffermarmi celeste dell'ultima delle destre ad intervenire a della ovviamente portare al fatto che già altri hanno sottolineato alcune questioni che volevo affrontare
E quindi come dire mi metto un po'sulla sull'onda di alcune osservazioni che già sono state poste sul libro di Guido di Libero che ovviamente non devo essere io a dire quanto è bello perché è come dire io l'ho condiviso già ancor prima della sua pubblicazione voglio dire che quando poi è stato pubblicato il libro e mi è arrivato a casa ho visto la copertina e la copertina abilità l'immagine di De Gasperi ad Orio sento Guido dico eh le scelte altura coperti del giudice naturale realtà è stato l'editore che ha optato per l'immagine grazie in realtà qui come dire fosse stato Guido Opus posti è stato l'editore non è che cambi volto perché questi qui mi ricollego a quello che ha detto Luciano Caimi
Ecco mi questo libro è un libro profondamente intriso di un certo tipo di lettura della storia dell'Italia repubblicana cioè non è un caso che anche fosse stato l'editor del Mulino ha scelto l'immagine di di De Gasperi perché in questo libro di Guido è un libro di una storia essenziale del l'Italia repubblicana che si colloca come hanno detto tavolo come ha detto Umberto come è stato detto anche da da Massimo all'interno di un contesto ovviamente in cui si tiene conto delle relazioni internazionali chi più di Guido potrebbe fa in questa la cosa esso mai delle questioni economiche delle questioni culturali delle questioni sociali
Ma questo è un libro di storia politica dell'Italia repubblicana cioè un libro che ed è questo è già emersa parla un po'della repubblica dei partiti
Forse anche un po'più di debiti che che Guido a nei confronti anche di Scoppola echi di tutte quelle sollecitazioni che la scuola vi Scoppola adatto
E facendo un libro sulla storia dei partito da strada politica dell'Italia repubblicana ciò che emerge con molta forza come Luciano ha già detto che come dire la forza anche del partito democristiano c'è la democrazia se noi dovessimo guardare violento questo libro e poi lo riguardava Tondelli Mieli pagine che vengono che vengono dedicate alla alla democrazia cristiana attraverso i suoi i suoi protagonisti De Gasperi innanzitutto
Ma anche Fanfani poi Moro De Mita
Cioè e c'è una attenzione nei confronti di questo mondo della democrazia cristiana
E della della del della progettualità diciamo così di questo partito che è molto maggiore rispetto a quello che non viene dato ad esempio all'altro partito nel partito comunista
O al Partito socialista cioè è una lettura quella che Guido CIDA che è una lettura domi taglia repubblicana in cui c'è una centralità politica oggettiva
Del Progetto cattolico quello che Luciano diceva comica una lettura cattolicodemocratica insomma in qualche modo di questo di questa Italia repubblicana e attraverso molto che anche i suoi protagonisti perché appunto l'immagine di De Gasperi non è un caso ma l'attenzione perché non intendeva appunto nei confronti di dei confronti di vide poi ride di Fanfani di Moro poi il Moro come dire è stato in cella la grande monografia di di di di Guido su Moro
E che quindi sugli anni Settanta come è già stato sottolineato insomma
C'è una una lettura male piedi dedite del Progetto di limitarci a una lettura diciamo così di che parte da cioè senza comiche pur nella nella nella nella nell'equilibrio complessivo che però pare intenda una valutazione
Positiva insomma in qualche modo del ruolo della classe dirigente democristiana
Anche perché e questo è già stato sottolineato il libro mette in evidenza l'accanita riformista della democrazia cristiana ad esempio per quanto riguarda il il periodo del centrosinistra Julio dopo il il sessantaquattro Guido tra l'altro sulla questione
Del del del Piano solo di De Lorenzo della responsabilità di segni che era uno dei leader del dell'INPS
Del partito dell'immobilismo reality c'è no ecco come dire i sunto su questa questione qua di di di di disegni centimetri Guido tredici delle parole molto severe nei confronti un giudizio molto severo su quello che succede in Italia del sessantaquattro
Però lui non ci dice anche che del periodo successivo la democrazia renziana e il progetto di centrosinistra non perde quella che è la la sua carica
Riformista e trova appunto un ed è enfatizza o comunque sottolinea quello che è stato il riformismo che ha caratterizzato anche negli anni settanta al di là di quello che poi molti storici invece hanno voluto invece sottolineare invece della crisi del della sul della mancanza di riformismo del centrosinistra e di questi anni settanta
Schiacciati nell'ottica dell'anni del terrorismo della della della strategia attenzione perdendo invece quello che è stata la capacità dei voti di trasformazione che in questi anni settanta
Hanno assunto
Insomma quello che emerge secondo me in questo in questo lavoro di di Guido è in una sua lettura che io non so quanto però devo dirvi condivido fino fuori uso è una lettura che lui argomenta però alcune questioni
Io non non so forse per mia sensibilità Permunia
Non le condivido del fondo cioè lui dà una lettura dell'Italia come un Paese sostanzialmente nulle ma alle non so Kiev già dei municipi di quelli che hanno dei dei colleghi che sono prima intervenuti ha sottolineato questa cosa
Cioè mentre molti storici e sottolineano la peculiarità dell'Italia invece Guido tende a darne una immagine di un Paese
è sostanzialmente normale ad esempio su tante questioni voglio fare alcuni esempi
Mille novecentoquarantasette quando c'è il li estromissione delle sinistre dalla del Governo nasce nel maggio del quarantasette il gol il governo di De Gasperi quello mai basato sulle forze del centrismo no allora Guido ovviamente ci dice che De Gasperi andrò al cospetto di Truman ci parla della scissione del Partito socialista
Ma la lettura che da della scelta di De Gasperi delle bighe stelle re le sinistre dalla dalla dalla della Governo italiano è un'avventura
Diciamo così di una decisione dizione extra dei spinge degli asteroidi deciso questo sostanzialmente sulla base di fattori interni
A differenza quindi di volti storici che metto mia relazione come dire la forzatura di questa decisione dovuta
Molto alla all'early pressioni statunitensi invece non è riconduce questo più ha fatto di interni dice
Che la i moderati italiani ormai non non si ritrovavano più il questo governo e soprattutto in questa alleanza
Con con le sinistre
E anche su quello per quanto riguarda il mille novecentoquarantotto il diciotto aprile mille centoquarantotto le elezioni quelle che furono un po'come dire lo spartiacque e poi per l'Italia
Nel secondo dopoguerra quando Guido lo dice chiaramente la democrazia cristiana
In qualche modo diventa il partito cattolico ma anche il partito conservatore tant'è vero che da lì in poi non ci sarà più possibilità per un partito conservatore in Italia
Sì però anche queste lettere del quarantotto Guido le cioè le leggi come un fatto molto italiano no
Cioè non non lo non nonne e bisnonne sottolinea diciamo così non enfatizza quello che è stato quello che probabilmente sono stati qui dal mio punto di vista forse diciamo così anche le Ellington umili Sironi internazionali nella politica italiana cioè lui oggi
Vuole mette a rendere che ricostruisce la storia italiana all'interno di una storia diciamo così della di un di un Paese normale ecco
Non come molti fanno invece in un paese in qualche modo in Renda delle vicende internazionali di un Paese diciamo così sempre un po'al limite tra la democrazia in uscivo lamento verso posizioni antidemocratiche altra questione ad esempio Guido convivente ci parla della della della della dei dei dei poco di Gladio
Di più insomma del dell'ente del contesto diciamo così delle trame internazionali
Ad esempio anche in relazione all'acquisto di piazza Fontana fa riferimento appunto però tutta questa lettura diciamo così poi degli anni settanta che molti storici hanno dato del doppio Stato
è una tipo di vettura che Guido non condizioni somma Guido lascia questa questione assolutamente sottotraccia
Anche quando parla ad alla questione ad esempio giri del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro tra l'altro qui Paolo ci potrebbe dire tantissime cose e e come dire
Nel senso che come dire ci fa riferimento guidò il fatto che che poi i si verrà a sapere che nell'ottantuno ottanta ottantuno cosa verrà fuori la questione delle pitture che la maggior parte delle persone che preso decisioni in relazione al caso Moro erano conniventi erano legate a tutta la loggia P due
Però come dire il il il il ovviamente nessuno dice che le Brigate Rosse fossero in qualche modo legate ad ambienti NATO così via
Ma che ci siano degli ambienti di opacità per cui certe cose non si fece rotante certe tentativi rimangono quattro così non non non è non effettuati da e per la liberazione di umor tanti dubbi ecco tutte queste cose diciamo che così che King Guido tende a ha smussato le tende diciamo hanno una enfatizzati somma idea
Continuità decida in questo libro
Di una paese però in via che si trasforma a attraverso una politica
A anche di accolte riforme cioè diciamo così di di di cambiamento progressivo di una progettualità politica
All'interno della quali diciamo ci sono stati altri attori che hanno agito ma questi altri ad tori sono stati attori che hanno avuto una rilevanza diciamo così relativa insomma o comunque l'Italia è riuscito a come effettivamente riuscita
A passare oltre rispetto a quelle che sono state delle tensioni o delle intromissioni internazionali che a mio parere in certi momenti sono state un molto molto molto pesanti
Anche un'altra cosa che Guido oppure secondo me somiglia c'è cerca di lasciare un po'nell'ombra che era questione anche del rapporto con la mafia Ercole criminalità perché lui ci parla io mi ricordo questa questione sempre del Pd parlando un ponte con Leoluca Orlando il fatto che lui diceva appunto che me centottanta la morte di Piersanti Mattarella abbia segnato per una generazione di cattolici l'idea sostanzialmente che di una il Reform abilità della democrazia cristiana no come dire
Anche questa questione se come dire secondo me è una questione importante sulla come dire merita una lettura diciamo così della di quella crisi del del del dei partiti politici che Guido sottolineare e che individua proprio come causa poiché il crollo dell'ottantanove del novanta del novantuno
Cioè del crollo poi successivo anche della cosiddetta Prima Repubblica insomma no
Cioè che proprio origine proprio da questa crisi del sistema politico che la morte di Piersanti Mattarella che Guido ovviamente città insomma è un momento un po'di spartiacque da questo punto di vista e quindi come dire e l'inizio insomma un po'di quella di quel percorso c'è questo Repubblica dei partiti insomma che che guidò
Comincia ad analizzare dal quarantacinque come prima dicevo
E insomma si si finisce poi con poco o nulla con la con il estinguersi con il disgregarsi progressivamente proprio perché questi partiti politici come Guido
Mette in evidenza negli anni Ottanta poi finiscono ad a vere con la non avere più un appresa sulla società e col disgregarsi con il perdono la loro capacità riformatrice che invece negli anni precedenti appunto il partito il sistema dei partiti appunto avevano ha avuto quindi sana condivido è secondo me un bel libro una lettura diciamo così del dell'Italia repubblicana che secondo me come dire
Ha delle del del utilissima dagli studenti come è stato detto anche prima il fatto che qualifica di questi questi presupposti dalla della il primo capitolo introduce un po'alle a quelli che sono gli elementi e le particolarità del Paese
Ad esempio sottolinea il fatto della del dell'Italia e della presenza della Santa Sede nel teatro nel territorio italiano che questo come dire una questione che esce nel libro più volte insomma
Anche in relazione al Concilio insomma i cambiamenti della Chiesa insomma
Che corre fortemente condizionano
Anche la la società appunto italiani quindi un libro secondo me che ha un lungo Forte utilità del dal punto di vista diciamo così della della didattica della del beriberi degli studenti
Un libro con una lettura molto precisa ecco dell'Italia repubblicana questo voglio dire cioè quando diceva Caimi è una lettura cattolico democratica una lettura che parla sostanzialmente di un'Italia come un Paese normali
Collocato in un contesto internazionale ma diciamo così quelle che sono state letture più mettiamo tra virgolette stende il Mac al Cuni colleghi su un anno quando Dutton su sulla sulla sulla peculiarità la specificità italiana
In un certo tipo di ottica vengono abbastanza smussato i diciamo così dall'interpretazione di Guido quindi è un libro con una che pur essendo un una una una storia essenziale non è un bigino è una lettura dell'Italia Repubblica con una ottica molto precisa con una lettura molto precisa sulla quale cioè ovviamente poi la discussione poco sulle varie questioni può essere ovviamente aperta
Ringrazio
Grazie grazie Daniela per di spunti critici che adesso punto solleciteranno l'autore ha a intervenire la da parte mia penso che tutt'tutto sommato è molto interessante quello che dici
Con penso però anche che sia alla fine queste intromissioni sana parte della normalità perché lo scenario della pervasività della guerra fredda la fine ne produce ovunque queste intromissioni quindi esiste una normalità globale che però e lo spunto interessantissimo e quindi a questo punto credo che tocchi alla all'autore Guido che è stato chiamato in causa attraverso prospettive analisi letture di stimoli differenti ti ti lascio la parola per per un intervento
Grazie si beh intanto ringraziamenti sinceri davvero a
Ai colleghi e amici mia amica R questi interventi molto ricchi molto
Attenti frutto di una lettura appunto che insomma tutti coloro che si impegnano a scrivere un libro vorrebbero avere c'è una lettura competente una lettura
Che tutti entrata appunto nello spirito e nella logica
Di questo tentativo che appunto è stato messo in luce efficacemente è un tentativo
Espressamente mirato a fare un'operazione al punto di comunicazione taglio didattico di taglio divulgativo
Che su cui ho avuto tantissimi dubbi anch'io perché non non ero sicuro che come dire l'equilibrio
Tara gli elementi conoscitivi ed elementi interpretativi forse
Sostenibile
Non ero sicuro o e non sono ancora sicuro perché la prova dei lettori al punto Esperti non è la stessa cosa della prova
Invece degli studenti o comunque di un pubblico più anch'io e meno e meno al dentro appunto ai dibattiti su questa storia non sono quindi ancora sicuro che funzioni dal punto di vista della trasmissione né di una passione per il passato che poi il punto che giustamente Umberto Gentiloni sottolineava
Che oggi è più faticoso che in passato insomma un po'perché viviamo in questa società che appare tutta schiacciata sul presente tutta schiacciata sulla contemporaneità sull'essere on line sull'essere
Del tutto
Appunto
Legati a a a un'impressione di esaustività del presente che taglia fuori spesso il futuro e quindi ovviamente non aiuta a guardare il al passato come una risorsa che ci permetta di capire come gli esseri umani cambiano nel tempo e quindi anche come potenzialmente si può impegnarsi a creare un futuro diverso
E questa cosa i nostri ragazzi e ragazze loro Lollo vivono appunto non per colpa loro io penso e il tentativo è è stato quello di fornirà loro una traccia che appunto una traccia
Consapevolmente
Il diciamo così spostata sulla ipotesi di presentare loro dei nessi tra le vicende che sono successe
I punti essenziali
Della ricostruzione degli eventi
Certo soprattutto politici ma appunto ho tentato di tener dentro un po'anche l'aspetto della Società l'aspetto della economia soprattutto che sono profondamente convinto non possono poi essere separati
Tra loro e questo tipo di lettura degli agganci essenziali
Cercare di fornire loro gli strumenti per collegarli creare venne sì significativi che poi il punto su cui mi sembra studenti e studentesse spesso fanno fatica perché appunto immaginano la storia come questo accumulo di nozioni come si diceva senza spesso stare attenti a una logica di comprensione dall'interno degli eventi
Linee anche di arrivare a a toccare il periodo più vicino a noi
L'avete sottolineato con un elemento forse non banale
Certamente
Queste vicende più recenti sono in qualche modo frutto della storia precedente e quindi mettere in luce questi nessi mi è sembrato giusto
Non sono come dire il punto di caduta finale è stato semplicemente un punto di caduta un po'occasionale perché sono arrivato con qualche notazione sintetica alle soglie dell'attualità sia Paolo mi pare che poi anche un po'Umberto hanno messo in luce che no senza volerlo forse siamo arrivati a uno snodo abbastanza significativo
Dal punto di vista anche sistemico i rapporti con l'Europa la la la crisi pandemica collegata alla crisi economica precedente che
Stiamo vivendo in qualche modo come un passaggio storico non banale
Su altre osservazioni
Di consenso non mi fermo più di tanto anche se appunto vi ringrazio molto delle sottolineature faccio una battuta soprattutto sull'intervento di Daniela che appunto
Essendo stata tra i tre lettori colei che a seguito di più libero
è stata quella che anche a Espresso giustamente una sua valutazione
Diverso su una serie di passaggi interpretativi
Qui vorrei dire che diciamo la mia sensibilità personale ovviamente non ho ho provato a nascondere la nel libro anche se non loro esibiti da poi come un elemento particolarmente rilevante
Non sono sicuro di
Come dire cogliere fino in fondo la sua obiezione sul riferimento alla normalità nel senso che io ho esplicitamente preso le distanze questo sì da una lettura della storia d'Italia che qualche anno fa era diventata addirittura canonica penso
A libri come quello di Silvio Lanaro appunto negli anni novanta per certi versi un po'i libri anche di Guido Crainz d'oppure che avevano poi come corrispettivo dall'altra parte i libri diciamo della tradizione degli italianisti britannici da Amex Menzel giù fino appunto ai più
Recenti studiosi che si sono occupati di questa vicenda
Che appunto da un punto di vista o da un altro sottolineavano secondo me eccessivamente l'eccezionalismo della storia italiana con questa appunto
Nostalgia di una normalità che dal mio punto di vista non esiste quindi io non ho insistito sulla normalità insipido sulla critica all'eccezionalismo
La normalità non esiste perché come dire tutte le storie
Delle società degli stati delle delle democrazie degli aggregati umani sono indubbiamente singolari
Non c'è una normalità perché non c'è un termine di paragone
Implicitamente nella storiografia anglosassone la normalità era appunto la democrazia presunta di Westminster no probabilmente nella visione dei critici degli anni novanta
La normalità era non lo so probabilmente l'esperienza delle democrazie europee
Settentrionali io sono convinto che invece la normalità non non non non non possa essere un punto di riferimento ogni paese è a sé stante ma ogni Paese si capisce solo in rapporto con belle sfide delle questioni delle come dire sollecitazioni che la storia pone che sono in gran parte comuni questo sì a paesi vicini a Paesi simili sono comuni alle grandi democrazie europee
Sono comuni perché legate appunto a contesti internazionali che hanno provocato certe dinamiche che hanno messo le premesse per appunto andare in una direzione piuttosto che un'altra e questo ho cercato di farlo pesare perché appunto il contesto internazionale mi è sembrato di sottolinearlo abbastanza nel libro
Mettendo però in luce che il contesto internazionale non è mai appunto vincolante nel senso di determinante non c'è mai un un intero direzione degli eventi ma c'è piuttosto una continua dialettica in cui la politica interna utilizzare anche il contesto internazionale l'hanno utilizzato tutti gli attori del di questa storia per finalità proprie che appunto stanno all'interno di una loro battaglia di un loro punto di vista sotto questo profilo può essere che all'osservazione di Daniela su alcuni passaggi la crisi in quarantasette il diciotto aprile piazza Fontana il caso Moro
Può essere che su quei punti io abbia sottovalutato le influenze le interferenze straniere non lo so questo sono ovviamente disposto a a a a discuterlo
Anche se mi sembra che come dire
Al di là del fatto che come lei giustamente faceva notare molti colleghi hanno costruito
Una visione qualche volta pendenze al mentre un po'forzata su questi punti
Acquisizioni documentarie recenti su diversi di questi passaggi hanno teso a ridimensionare
L'interpretazione appunto che metteva in luce in modo quasi esaustivo questo condizionamento internazionale
Evitare di dare troppo peso al condizionamento internazionale però non è naturalmente e questo spero di non averlo fatto in questa sintesi
Mettere in luce di questi passaggi solo le luci anzi le ombre ci sono ci sono state ombre anche pesanti
Però non sono state ombre tutte da addebitare al condizionamento internazionale gran partire le ombre sono sono interni appunto
E in questo senso la rottura del quarantasette ha sicuramente delle ombre la coalizione antifascista si rompe anche perché appunto condizionata dall'interno da un moderatismo in conservatorismo italiano che non la reggeva più e questo viene poi inglobato all'interno della DC con la scelta di De Gasperi
E quindi il profilo poi della DC diventa il profilo
Non credo di averlo almeno rappresentato come il profilo soltanto di un partito riformista
è il profilo del partito cominciare della storia della Repubblica fino appunto alla sua scomparsa nel novantaquattro questo mi pare che sia un dato oggettivo e quindi in questo senso che io abbia dedicato forse più pagine alla DC che non ha il PC
è legato alla sua rilevanza dal punto di vista della storia diciamo degli equilibri di governo del delle scelte determinanti nella di quello che ha pesato di più nella storia d'Italia e questo mi pare insomma una
Come dire condizione di fatto no della nostra storia
Ma appunto mi spero di essere riuscito a rappresentare quello che in realtà credo profondamente anche se manchiamo ancora diciamo di una storia
Assestata convincente complessiva di questo partito così complesso ma certamente la DC è stato il partito snodo di una faglia come ricordava anche Paolo Corsini che è stata la la faglia tra io allora la rappresento con questi due schemi il partito dell'immobilismo il partito dell'evoluzione cioè appunto
Il riformismo da una parte la conservazione e qualche volta anche le tensioni e le tendenze reazionario e dall'altra che hanno condizionato questo partito hanno indubbiamente pesato su vari passaggi per cui probabilmente il centro sinistra non è stato quello che avrebbe potuto essere senza questo questo questa faglia appunto che passava profondamente all'interno di questo partito su questo io sono convinto non sono sicuro di essere riuscito a rappresentarlo appunto appieno in questa rapida in questa rapida sintesi
Poi certamente un aspetto interessante da considerare quanto dopo la consumazione della esperienza radici e anche appunto della storia dei partiti fondatori della Repubblica
Il nesso immobilismo evoluzione cambi significativamente questore interessante da notare proprio lo accennava pare anche Paolo di uno dei suoi interventi quindi sotto questo profilo immagino che riflessioni di questo tipo sia pur sintetiche possano forse chiarire meglio le intenzioni non sono sicuro che risolvano il la legittima diversità interpretativa con punto di vista di Daniela ma questo fa parte di un dialettica tra noi che continuerà
Anche ne vedeva è una dialettica affettuosa cioè nella fase madrileno spegnere Gigi diciamo un pochino volevo va a cercare il podio delle diversità nelle cose insomma
Sono assolutamente convinto e tenere in galera veniamo cultura balinese insieme ma che assolutamente utile questo questo scambio di punti di
Questo penso fossero le cose più importanti da sottolineare il tempo è tiranno per cui
Diciamo la tentazione di riprendere invece alcune altre osservazioni che sarebbero comunque state interessanti da approfondire e su cui riflettere la
L'hai vinto dicono ultima battuta finale su la copertina
In effetti non è stata una mia scelta io diciamo all'inizio ero ero rimasto anche un po'perplesso sulla figura di De Gasperi mi devo dire no nel senso che appunto se la figura di De Gasperi in copertina vuol dire che questa è una storia centrata soltanto su questa tradizione politica è una comunicazione sbagliata dal mio punto di vista di autore
Però certamente insomma la figura di De Gasperi appare qui come una specie di rappresentanza dei padri della repubblica e quindi in questo senso il fatto che lui abbia avuto un ruolo fondamentale nel guidare una transizione democratica
Che aveva molte preoccupazioni che fallisse come era fallita quella del primo dopoguerra e che invece lui
Certamente ha avuto un ruolo determinante nel non far fallire
Diciamo mi sono convinto che sia possibile accettarla insomma come come immagine di punto di riferimento anche se è vero che Degasperi attraversa questi settantacinque anni solo in una piccolissima parte perché per molti versi lui era appunto un uomo dell'ottocento e della prima parte del Novecento quindi la Repubblica la contribuito a fondare ma poi non l'ha caratterizzata da tanto tempo ma insomma a volte bisogna fare questi compromessi con gli editori devo dire invece che sono riuscito a convincerli sul titolo che a volte sul titolo io per diversi degli produco fare discussioni inserite sul titolo questa volta dalla state essenziale invece farina del mio sacco e sono convinto che abbia appunto un senso grazie
A tutte e a tutti anche coloro che si sono collegati danno ascoltato questo nostro dibattito
Nel Guido
Non so chi chiedo se abbiamo ancora un paio di minuti per uno due domande o interrompiamo od Luciano
Omaggio forse non non è il caso a meno che proprio qualcuno desideri capi disse rapidissimamente il cinque secondi
Però non mi pare giusto è questo
Punto siamo ambrosiane abbiamo
Diamo il resto riflessioni possiamo chiudere qui direi Massimo grazie allora indegna no grazie alla laurea realizzati buonasera tutto la la Paolo
Grazie agli enti grazie grazie grazie appresso grazie anche dal tono autoritario autori maltrattate cioè l'Alzano ringrazio ammiravo E.ON ridotta dall'associazione Città dell'uomo Grilli soprattutto dei relatori dei di scasso ex atti ricominciamo
Molto incisivi sono sentimenti gratitudine con per la disponibilità che hanno voluto concederci antipatico Stasi naturalmente da parte mia l'invito chi non avesse ancora fatto a dare un'occhiata dal dal vivo al testo che veramente come abbiamo tutti capito merita moltissimo grazie di cuore alla prossima Pantano Silvio mormorò sanabile grazie