Assemblea nazionale dei quadri e delegati della Fiom del settore automotive Safety CAR

E in questa città io ho il compito di avviare questa importante assemblea di delegati dei delegati oggi è una importante assemblea un importante appuntamento anche perché ci arriviamo dopo aver discusso tra di noi ci arriviamo dopo che in tutte le regioni in cui è presente l'autobotti
Sia di stabilimenti di assemblaggio finale sia gli stabilimenti di componentistica ci arriviamo dopo aver discusso abbiamo fatto decine di assemblee ci siamo parlati in migliaia
E abbiamo fatto il punto della situazione di questa importante settore l'abbiamo fatto tra di noi purtroppo il quadro che Emerson non è confortante
Michele De Palma nell'introduzione gli interventi che ci saranno descriveranno nel dettaglio che cosa è successo che cosa sta succedendo nelle singole realtà territoriali e a livello generale però importante
Nell'avvio di questa assemblea sottolineare un aspetto
Noi non ci stiamo limitando solo a fare il punto della situazione noi abbiamo elaborato delle proposte abbiamo elaborato un punto di vista e lo vogliamo discutere a trecentosessanta gradi
Ecco perché oggi pomeriggio abbiamo anche organizzato una tavola rotonda perché bisogna parlare con le istituzioni bisogna parlare con la politica bisogna parlare con il governo perché questa è una tematica che riguarda tutti noi
Noi siamo a Torino io non posso non accennare alla situazione del nostro territorio che è paradigmatica dispetto a quello che sta succedendo sull'automotive a livello nazionale
E qui noi abbiamo vissuto direttamente il ridimensionamento non sono dell'auto ma della manifattura dell'industria guardate
Io voglio ricordare Luciano Gallino e vorrei che facessimo un applauso a questo importante il sociologo
Che ci ha aiutato anche in alcune
Elaborazioni perché Luciano ha fatto un libro ha scritto un libro ne ha scritti tanti tra cui uno che si intitola la scomparsa dell'Italia industriale
E in quel libro descrive come i politici mena Jair senza una visione hanno permesso alla perdita di interi settori industriali
E a Torino come nel resto d'Italia non le abbiamo viste tutte perché abbiamo perso informatica la chimica l'industria farmaceutica all'Elettronica
La siderurgia gli elettrodomestici solo per citare alcuni che o sono scomparsi o si sono fortemente ridimensionati
Adesso vedete io penso che non possiamo permetterci anche la perdita dell'ultima struttura portante industriale che quella dell'auto non lo possiamo davvero fare
Non lo possiamo fare quindi abbiamo il dovere di preservarla di rilanciarla guardando al futuro e guardando all'elettrificazione dico questo perché è importante oggi lanciare un segnale
Non si sta facendo praticamente nulla per preservare quel settore e noi da domani dobbiamo provare invece ad avere quella visione generale
E mi permetto di fare ancora un accenno vado verso le conclusioni rispetto a che cosa è successo in Italia partendo da Torino
Vedete senza scomodare gli anni settanta noi nel due mila otto producevamo a Torino duecentodiciotto mila autovetture
Nel due mila e diciannove barra venti nella media del biennio ne abbiamo prodotte ventinove mila
Sapete qual è la variazione percentuale ve lo dico io così ho fatto il calcolo l'ottantasette per cento
Queste quello che sta succedendo nella nostra città e che varie misure è successo in Italia
E tutto questo ha determinato dei licenziamenti noi sola Torino dei metalmeccanici abbiamo perso trentadue mila posti di lavoro cioè per i torinesi
Un paese come viene Maria che è un paesone che a trentadue mila persone che ci abitano se entrate come se fosse stato Ranzato umiliante più nell'ultimo anno da quando ci Stellan tristi e cosa è successo
A Torino abbiamo perso mille ottocento posti di lavoro
Ha chiuso una fabbrica la Maserati è stata chiusa
è vero che i lavoratori sono passati dall'altra parte in carrozzeria ma noi abbiamo perso un pezzo storico importante del nostro tessuto produttivo è voi abbiamo monitorato novanta aziende chiedo di seguirmi su questo aspetto perché non abbiamo ancora parlato
Novanta aziende dell'automotive abbiamo fatto le schede che abbiamo visto quante persone ci lavorano all'interno e quali pezzi fanno in queste novanta aziende lavorano all'incirca ventitré mila persone in queste aziende sette mila di quelle ventitré mila lavorano bene ingranaggi del cambio dallo stesso cambio per i pezzi del motore per la pulizia del motore per le testate per i basamenti nel motore ecco quelle persone se non ci sarà una visione rispetto all'elettrificazione alla riconversione quelle persone sono destinate nel giro di qualche anno a perdere il posto di lavoro e vedete noi non ce lo possiamo permettere
Noi non possiamo lasciare da soli quelle lavoratrici e quei lavoratori e la Fiom la CGIL si sente questa responsabilità addosso e non è la vogliamo esercitare pienamente però lo dico qui e concludo veramente
Quella responsabilità però la devono sentire ed esercitare anche le riprese
Le istituzioni locali il governo centrale la politica non si possono continuare a voltare dall'altra parte ecco oggi noi dobbiamo dire con forza
Questo concetto vogliamo rilanciare il settore si può fare questa discussione dirà anche come buon assemblea compagni e compagne e buon lavoro perché serve per i prossimi
Non l'ho fatto prima lo faccio adesso valutiamo la delegazione nazionale con il segretario della Filt
Falcinelli sarebbe l'assemblea saluta
Vi comunicazioni di servizio ai capi delegazione delle altre regioni che non siano il Piemonte
Prego vadano poi sotto il cui settantasette che c'è una compagna che distribuirà i buoni per il pasto nella pausa fra un un momento all'altro della nostra assemblea
Per l'introduzione nel nome della segreteria nazionale della FIOM responsabile dell'automotive Michele De Palma
Innanzitutto buongiorno a voi condono tutte compagne e compagni
Oggi vorrei provare a condividere con voi il fatto che questa non è e non vuole essere come giustamente diceva Ilazi nella sua introduzione un'iniziativa di carattere rituale
Noi oggi dobbiamo provare a fare il punto tra di noi
Del percorso che ci ha portato a questa Assemblea nazionale
Dopo aver fatto assemblee delle delegate dei delegati in tutte le regioni
In cui abbiamo provato a discutere insieme con la campagna si edificare
Qual è la situazione in questo momento del settore
Nelle aziende di assemblaggio come nelle aziende di componentistica
Per riflettere insieme dei punti critici delle opportunità ma come giustamente diceva io di prima
Noi non possiamo più essere quelli che discutono tra di voi narrando ognuno la condizione che vive all'interno del proprio stabilimento del proprio reparto della proprio ruolo di lavoro
Noi dobbiamo provare a fare lo sforzo oggi di costruire un percorso per far convergere le letture i punti di vista
Che non sono soltanto delle delegate dei delegati della FIOM
Perché quando abbiamo fatto le assemblee in tutti i territori abbiamo provato a coinvolgere le camere del lavoro
Abbiamo provato a coinvolgere la fiducia la Filcams in qualche caso anche la Filt perché abbiamo provato a ragionare del fatto che l'automotive è una questione dei metalmeccanici e vede i metalmeccanici centrali sì
Ma non è soltanto una questione dei metalmeccanici è una questione che ha un carattere generale
Perché l'auto la mobilità il trasporto delle merci e delle persone la produzione di questo servizio
Non è soltanto una questione che riguarda i metalmeccanici riguarda complessivamente un cambiamento radicale di quella che è stata l'organizzazione del lavoro e della componentistica che caratterizza lo sviluppo dei vettori che servono a trasportare le persone era merci
E per questo che lo dobbiamo guardare complessivamente alla catena del valore che si sviluppa e si genera dal settore dell'automotive
E deve essere chiaro un punto
Perché in queste settimane abbiamo letto varie affermazioni da parte dei ministri che sembrano essersi accorti del fatto che esiste il settore dell'automotive
Che il problema poi ci tornerò non è una questione di incentivi alla domanda
Lo dico pensando alle lavoratrici e lavoratori della Whirlpool di Napoli non è che dando l'incentivo per acquistare una come dire una lavatrice si salva uno stabilimento
Ecco il ministero dello Sviluppo economico ci aspettiamo
Che al posto di ragionare di essere il ticket e i suoi giorni in cui uno ha la possibilità di poter pagare meno un prodotto si è invece il ministero in cui e con cui noi possiamo ragionare di che cosa è oggi l'industria del nostro Paese
E di che cosa è l'industria dell'automotive
Che nel documento che abbiamo realizzato con Federmeccanica e con FIM UILM abbiamo definito industria dell'industria
Settore
Che oggi vive una trasformazione radicale
Noi facciamo riferimento all'auto e pensiamo ancora al sistema fordista no
Ford che si immagina dalla catena di macellazione
Che ne trovava lo smontaggio dei maiali
E pensa come la catena di montaggio può essere invece un punto di assemblaggio l'economia di scala l'aumento dei salari che permette a chi non aveva accesso all'auto di poter comprare l'auto e fare economia di scala
Quel modello oggi incontra un cambiamento il modello di business completamente diverso
Perché Tesla non vende delle auto
Perché sei Polo pensa nel due mila venticinque nel due mila trenta di produrre un'auto se Google pensa di poter produrre un'auto e allora il modello di business che noi abbiamo conosciuto della struttura dell'automotive
Che ha riguardato i grandi produttori di auto nel mondo e tra questi FIAT deve competere con un cambiamento radicale della produzione della mobilità e dei servizi legati alla mobilità
A quanti di noi qui dentro o fuori da qui dentro
Cittadini di questo Paese quando andiamo abbiamo magari la possibilità di poter comprare un'auto ci presentiamo in una concessionaria e ci dicono che se compri un'auto la paghi di meno se al posto di pagare cash fai una fonte di finanziamento
Ti stanno vendendo un prodotto finanziario non un'auto ti stanno vendendo dei servizi legati all'auto
Senza pensare al fatto che quando uno guida l'auto è ammontato dentro le centraline i sistemi di software e così via c'è tutta una partita che ha che fare con la gestione dei dati della generazione dei dati che vengono prodotti dalle persone quando guidano
Le abitudini di vita dove si fermano a fare la spesa
Ecco la generazione del valore non è più soltanto nel Delta della marginalità che si determina tra quanto costa produrre un'auto e venderla nel listino prezzi in una concessionaria
E continuare a fare una discussione con i produttori nazionali
E oltre
Del fatto che il problema che c'è oggi è semplicemente legato alle marginalità che si determinano sulla vendita di un singolo prodotto di una singola vettura non ha nulla a che fare con la complessità di generazione del valore che oggi l'industria dell'auto motivo può generare in relazione con l'industria dell'informatica
Ed è una come dire industria delle industrie perché son qui c'è qui ce ne davanti a me il segretario generale della Filt Ciampi ma tu puoi immaginare il futuro della mobilità senza ragionare del futuro della generazione di energia che serve alla produzione della mobilità
Noi siamo stati il Paese del disabile
Insieme alla Germania
Perché avevamo il designer
Perché abbiamo sviluppato il disarmo
Perché in questo Paese come in Germania l'unico sistema di alimentazione che era possibile per la mobilità delle merci e delle persone in Italia anche il Gpl poi dopo il metano
Erano l'utilizzo del disagio per avere la possibilità di poter sviluppare una mobilità diffusa delle persone
Quell'economia di scala ha visto invece una differenza nel sistema nostro europeo
Perché in Francia la ricerca invece di una soluzione energetica che fosse legata all'elettrico non era determinata da una vocazione fatemi dire ecologista del sistema industriale francese
Ma perché il costo dell'energia in un Paese che genera energia dal nucleare evidentemente diverso da quello che hanno invece Paesi come il nostro o come quello tedesco è infatti
La nostra industria dell'automotive
è strettamente legata nelle filiere produttive nelle catene del valore molti lavoratrici e lavoratori delegate e delegati che ci sono qui oggi della Lombardia del Veneto
Lavoro no nella catena di fornitura che vive esili come dire determina nel rapporto con altri sistemi industriali e non con quello nazionale
è per questo che questa complessità noi non la possiamo affrontare da sole compagni e compagne delegati delegati dalla FIOM
Noi la nostra parte nel costo di questi anni
Fatemi dire giocando una partita assolutamente controcorrente
Rispetto a quella che è stata la storia diciamo così che si è affermata sia nell'egemonia politico-culturale che in particolare qui da Torino dall'indotto a Siena irradiata su tutto il sistema nazionale
Noi eravamo dei paria siamo stati dei paria
Quando provano a dire che il nostro problema nel confronto con FIAT e con le feci a Napoli
Non era la questione legata semplicemente è semplicemente dir poco al sistema contrattuale che accompagnava un piano industriale ma era la mancanza l'assenza di una visione della produzione dell'industria dell'auto del nostro Paese
è per questo che l'Italia accumulato un ritardo strutturale rispetto agli altri Paesi europei
Ritardo strutturale
Nel mio ufficio mi ricordo mantenuto ottenuto la copia di una fu una fotocopia di un articolo sul Corriere della Sera piloti di un delegato durante una nostra iniziativa
E è una pagina del novantaquattro se non ricordo male e c'era questo titolone
La FIAT riceve le risorse dal governo italiano per poter fare l'auto elettrica
Eravamo negli anni novanta
Noi ci siamo dovuti confrontare con l'amministratore delegato quando noi ragionavamo delibere dell'elettrico
Del fatto che la produzione di un'auto elettrica in Italia avrebbe determinato un dissesto di carattere finanziario al gruppo perché il delta del costo della produzione dell'auto elettrica piuttosto che ibrida
E ha un costo troppo alto per il nostro sistema industriale
Noi noi il paese ha pagato un prezzo
E di questo hanno responsabilità chi ha accompagnato un processo di dilazione dei tempi che aveva a che fare invece con una complessità che il governo di questo Paese nel corso della storia non ha voluto affrontare
E abbiamo dovuto fare i conti con elementi anche di Sogemi ai nostri problemi che sono quelle che si sono determinati poi dopo un certo punto con l'accelerazione determinatasi con il di Sergej
Ma io oggi non posso non partire dal fatto che quell'essere controcorrente della FIOM
E stato possibile soltanto grazie alle delegate ai delegati dei luoghi di lavoro
Noi abbiamo fatto una conferenza nazionale della CGIL
Abbiamo fatto un appuntamento la nostra Conferenza nazionale come FIOM
E abbiamo deciso che il centro dell'iniziativa e del cambiamento di come siamo e ci pensiamo sindacato e nella possibilità di poter dare alle lavoratrici e lavoratori la capacità di potersi organizzare questa e possibile soltanto grazie alle delegati ai delegati chiedendogli stabilimenti nel corso di questi anni
Nel corso di questi anni dagli stabilimenti FIAT alle aziende della componentistica sono state in grado di non farsi irretire
Da una campagna egemonica fatta dall'azienda
E da una parte delle organizzazioni sindacali e dalla totalità del sistema politico c'è una cosa che impressiona si alternano i governi di destra i governi di sinistra ma al dunque quando devi scegliere da che parte stare quando devi scegliere che punto di vista assumere nel corso di questi anni sull'automotive sulla questione FIAT l'unico punto di vista che ha prevalso in Italia è stato quello dell'azienda
E noi abbiamo dovuto come dire lottare in solitudine
Possiamo essere onesti
Abbiamo lottato in solitudine
E la solitudine certe volte genera prigioni
Perché la prigione sta nel fatto che a un certo punto pensi che tu hai ragione Mati costruisce una bolla dentro la quale due ragioni e ragioni soltanto con le persone che ti danno ragione
E invece ne abbiamo fatto uno sforzo straordinario nel corso di questi anni
Noi siamo andati oltre nonostante il contratto separato
Che ha generato altri contratti separati perché ricordo tutti i nuovi tutti ricorda il contratto collettivo specifico di lavoro ma ricordate il sistema di relazioni sindacali confederali separato
Ricordate il contratto collettivo nazionale di Federmeccanica separato
Che ricordo a tutti come il fatto che la battaglia dentro gli stabilimenti della FIAT non è stata una battaglia soltanto per le lavoratrici e lavoratori della FIAT ma è stata una battaglia di tutti i metalmeccanici della FIOM perché abbiamo difeso l'unità delle metalmeccaniche veda metalmeccanici la possibilità di poter contrattare negoziare autonomamente nei confronti dell'impresa
E di questo noi dobbiamo essere riconoscenti tutta la CGIL alle delegati dei delegati che anche nelle agende dalla componentistica hanno cominciato a sentire il peso
Del fatto che anche in quelle imprese vogliamo essere onesti c'era un tempo in cui l'amministratore delegato
Sergio Marchionne aveva un potere di influenza che andava oltre il perimetro dei suoi stabilimenti
Tanto che anche il protocollo sull'auto doveva essere uno strumento per poter come dire esportare il modello senza uscire dal contratto collettivo specifico di lavoro ed esportano nel sistema della Federmeccanica
Ci fu una sperimentazione
A Melfi in cui sono coinvolte le aziende della componentistica ma lì noi noi i delegati della FIOM hanno resistito alla possibilità di potersi sentire come dire fuori da tutto e da tutti e da ho pagato un prezzo siamo qui lo diciamo in maniera pubblica
Noi a questa scelta abbiamo pagato un prezzo perché quando fai una scelta devi essere disposto ad assumerne le conseguenze
Sapete ho letto qualche giorno fa che ci davano dei populisti no
Perché abbiam deciso di scioperare per una per la morte di un giovane in alternanza scuola-lavoro appena affermo
Ma il populismo
è quello che invece ha caratterizzato la politica nel corso di questi anni tutta la politica anche quella di governo
Perché noi quando ci siamo assunti la responsabilità di essere minoranza ce la siamo assunta fino in fondo
E abbiamo pagato con una perdita delle iscritte degli scritti dentro gli stabilimenti e che ci ha Cnh e Magneti Marelli
Perché non vuol dire il fatto di fare la scelta giusta che in quel momento quello determina il fatto che tu aumenti il tuo consenso all'interno degli stabilimenti
Abbiamo passato un periodo molto complicato in cui era impossibile fare le assemblee in cui era impossibile iscriversi alla FIOM in cui non arrivi resterete sindacali tutta quella storia veniva vista fuori dagli stabilimenti della FIAT come la possibilità anche per gli altri prese di poter raggiungere l'obiettivo di saltare il tema della negoziazione del punto di vista autonomo delle lavoratrici e dei lavoratori
E guardate questo non ha permesso lo scontro che c'è stato tra noi e la FIAT di vedere quello che succedeva nella realtà
Perché scusatemi
In Francia
Se si fosse determinato il fatto che a un certo punto Reno o Psa fosse stata acquistata da un paese straniero
O se immaginate in Germania la Bosso la Volkswagen o la Daimler
Potessero essere scalati da altri produttori o da fondi di altri paesi non si sarebbe aperta una discussione all'interno del Paese per impedire il fatto che una ricchezza nazionale una leva per l'economia per l'industria per l'occupazione
Potesse essere acquisita ad altri
In Italia questo non è successo
Quando ne abbiamo detto che la fusione tra FI tra FIAT e Chrysler avrebbe determinato una delocalizzazione di fatto il potere decisionale avevamo ragione
Quando abbiamo detto che la fusione tra Psa e feci a avrebbe potuto determinare come dire uno spostamento dei poteri di decisione altrove non è perché la competizione e vorrei essere chiaro su questo punto e tra i Paesi
Non cadiamo nell'inganno che siamo noi contro la Francia il punto è che il management di Psa oggi e il management di stelle antis e il processo di fusione ha visto uno acquisire l'altro il problema non è tra i lavoratori dei singoli Paesi
Mai nella scelta che il management fa di costruire le politiche che riguardano il futuro del gruppo all'interno dell'Europa
E infatti stamattina lo abbiamo visto tutti no
I risultati straordinari
Da un punto di vista finanziario raggiunti è la rinuncia enunciati dal dall'amministratore delegato Tavares
C'è un piccolo dettaglio e lo dico qui
Il problema caro amministratore delegato
Non è che riconosce a tutte le lavoratrici e lavoratori di tutto il gruppo
Quei quattrocentocinquanta euro che qui vanno pure rima parametrati sulla base del fatto disse ai o meno maturato il rateo che è comunque son soldi e va sempre bene
Il punto non è quello e che la il fatto che siano triplicati ricavi in Italia per i lavoratori italiani dagli Enti Centrali agli stabilimenti di produzione
Quei ricavi sono determinati perché qui si è deciso di fare gli ammortizzatori sociali
Che vanno avanti da più di dieci anni dentro gli stabilimenti italiani
Allora il punto che si apre la discussione che si apre con l'amministratore delegato e con il management di Stellan visto non è sul fatto dell'invidia perché abbiamo fatto uno triplicato i risultati dal punto di vista della degli azionisti e che ci saranno i dividendo ordinari per gli azionisti
Il problema non è questo
Il punto è quali sono le scelte che da marzo verranno fatte dal punto di vista del piano industriale che riguarderà il futuro dell'occupazione della produzione sugli stabilimenti italiani e sugli enti di ricerca e sviluppo degli stabilimenti italiani
Perché noi sappiamo che una parte di quel risultato in Italia non è fatto perché abbiamo prodotto delle macchine immaginato delle macchine sviluppato delle macchine creato delle macchine
Ma una parte di quel risultato in Italia se ne legge dato perché mille settecento lavoratrici e lavoratori nel corso dello scorso anno sono andati via dagli stabilimenti se Landis
E allora il punto che dovremo discutere è che se si apre una procedura di mobilità volontaria incentivata
è uno scopre che agli enti centrali quando presenta raccordo al posto di esserci il tetto diciamo così della matrice dei lavoratori che ha indicato se ne presentano di più il fatto a quanto può aver immaginato
E poi dopo vai a Melfi e scoprì che i divieti di produzione quando presenti la possibilità di poter uscire se ne presentano di più di quello che era il limite indicato allora caro ministro delegato
La discussione che in Italia si deve fare e la prima domanda da cui bisogna partire perché
Nel nostro Paese
Il clima che c'è dentro gli stabilimenti
Porta le lavoratrici e lavoratori dagli enti centrali al management ai diretti di produzione a voler scegliere di uscire
Dalla scommessa dagli stabilimenti Stellan disperso raggiungere altri tipi di soluzioni e badate bene quelli che escono non sono soltanto quelli che si agganciano la pensione
Quelli che escono solo a ragazze e ragazzi che pensano che sono andati via per lavorare e aveva deciso a un certo punto che era meglio prendere l'incentivo per andare via e allora uno deve ragionare del fatto che quello è il segnale
Lì come altrove nelle aziende che il clima di come dire grande partecipazione sapere quando
Sì come dire ci fu Fabbrica Italia si fecero addirittura i progetti di rieducazione no
Cioè quelli in cui il sentimento doveva essere il fatto di sentirsi tutti sulla stessa barca ma se su quella barca il management italiano decide di scendere
Ma qual è il messaggio che viene dato alle lavoratrici e lavoratori degli stabilimenti degli enti centrali
è per questo che noi pensiamo che ora e necessario aprire da subito
Un confronto a livello governativo con il ministero dello Sviluppo economico con la Presidenza del Consiglio per poter avviare insieme una discussione sul futuro industriale perché
Uno dice tu parli di Stella chissà e la componentistica
Mentre da noi quando tu dici ragioniamo dei piani ti guardano e pensano che se pensando ai piani quinquennali e che se un veterocomunista
Quando parli con il management delle multinazionali le multinazionali non decidono oggi per domani dove come e quando fare gli investimenti
Le multinazionali decidono in piani di cinque eravamo in una riunione proprio qui a Torino rimanendo la ci diceva sette anni per decidere dove allocare gli investimenti dove fare la formazione e dove determinare le produzioni
Allora se in Italia
Il maggiore produttore nazionale si senta come giustamente veniva detto prima su una produzione che ancora oggi di Massimo settecento mila veicoli con una capacità installata che supera il milione e mezzo di veicoli
è del tutto evidente che se sono l'Alia se solo la denso se sono la bossa sono la Marelli a rischio non sono soltanto gli stabilimenti Stellan visto ma sono tutte le aziende che lavorano nell'indotto di produzione dell'assemblaggio finale
Perché perché tu arrivi arrivo modello magari quando quando addirittura già l'azienda ha deciso di allocare altrove le produzioni
E dove hai le produzioni sta succedendo che viene dato alle aziende della componentistica magari di fare gli investimenti in qualche altro Paese a est rispetto al nostro e sto pensando alla vicenda della serratura
Noi abbiamo uno stabilimento o due stabilimenti che in Italia non la grandissima Melfi
è seria
Su Melfi c'è un piano
Oggi sono in contratto di solidarietà sulla sera si è passati a lasciare a casa tutti i lavoratori interinali
Ci sono rimandati a casa tutti i lavoratori che arrivavano dagli altri stabilimenti e nel frattempo sta partendo uno stabilimento in meno Polonia le aziende della componentistica delocalizzano a loro volta la filiera della produzione
Mi risulta in queste ore che in alcuni stabilimenti in cui si fa la cantieristica
In Abruzzo piuttosto che in Toscana in questo momento si come si riforniscono dalla sera
Hanno il problema di lasciare a casa le lavoratrici e lavoratori perché non c'è la continuità di prodotto necessaria a poter sviluppare il futuro di quegli stabilimenti
Allora il punto centrale
E che non ce lo siamo scelti noi il fatto che sta e Landis fosse l'unico produttore nazionale
In Italia abbiamo poste Landis e produzioni diciamo così di nicchia che si determinano invece nell'area della Motor Valley
Ma il tema che noi abbiamo e che per fare le economie di scala chiedo a tutti quelli che ci hanno interrogato sul tema della produttività del sistema Paese dei lavoratori italiani
Il problema non e la produttività
Il problema è che noi potremo fare due milioni di auto in questo Paese e ne facciamo settecento mila
E voglio dire alle mini sanatoria delegato Tavares che è una cosa è calcolare i costi aziendali sulla base di una produzione che è di settecento mila veicoli altra cose calcolarli sulla produzione di un milione ottocento mila veicoli
E se quello che sta succedendo e che in questo momento anche l'elaborazione e la progettazione di nuovi modelli
Come la Y
Non vengono fatti qui
A Torino agli enti centrali
Ma vengono portate in altre parti del mondo vuol dire che il problema che noi abbiamo nella testa e nel corpo degli stabilimenti Stellan vis all'interno del nostro Paese e mi dispiace
Io non seguo il ragionamento che viene fatto dalle discussioni che faccio con alcuni sindacati
Step by step io lo chiamo
La politica dello sfogliare il carciofo
Discute ogni volta stabilimento per stabilimento e il risultato è che alla fine rimane soltanto con lo stelo
Che il governo italiano continua ad assecondare il ministero dello sviluppo economico una discussione in cui ogni volta l'azienda presenta il proprio piano su un singolo stabilimento al posto di ragionare del piano complessivo che riguarda tutti gli stabilimenti italiani
E un tema aperto nella discussione
In un Paese in cui tra l'altro abbiamo delle eccellenze dal punto di vista della componentistica perché vogliamo essere onesti
Guardate che nei nelle regioni in cui ci essi affrancati dalla mono committenza di FC aprì investe Landis dopo
In quelle regioni la diversificazione del portafoglio ordini ha permesso di potersi legare penso al Veneto penso alla Lombardia ha permesso di potersi legare ad altri catena del valore
E questo ha determinato la nell'assenza totale di politica industriale la possibilità di poter costruire quell'infrastrutturazione oggi dell'automotive che fa dell'Italia un paese leader in Europa nella produzione
Ma lui non possiamo pensare come ci dice la Banca d'Italia che esista un paese che può avere la componentistica senza avere l'assemblaggio finale
Proverò ad andare più veloce ma ora il problema che noi abbiamo e che noi abbiamo un delta di ritardo rispetto agli altri Paesi europei
Abbiamo un ulteriore problema che i piani di ristrutturazione fatti in Italia non sono mai per i distratti ristrutturazione costruiti sulla base di un'idea di una visione permettetemi un esempio
Ma quando venne chiuso lo stabilimento di Termini Imerese
E vengo proprio ieri mattina da essere stato audito al tribunale qui di Torino per un'inchiesta della magistratura su una sul fatto che sedici milioni di euro pubblici che erano stati dati arginata sembra che diciamo così al posto di sviluppare lo stabilimento non si sa dove siano andati a finire questo del nostro paese sulle reindustrializzazione
E allo stesso tempo quando venne chiuso Termini Imerese
Ci sono anche lo stabilimento ex Irisbus di Avellino
Noi facciamo un'operazione proponendo di mettere insieme lo stabilimento Breda Menarini Finmeccanica e lo stabilimento Irisbus per provare a ricostruire un polo degli autobus di produzione in Italia
Badate bene siamo ad oggi la maggioranza della proprietà e pubblica ma c'è un piccolo dettaglio l'azienda nel corso delle settimane e dei mesi precedenti non produceva autobus pur in presenza di risorse del pianeta Venere
Perché non c'era il cash flow necessario poter approvvigionare
Le linee di produzione
E quando vanno a fare i convegni tutti quelli del diciamo così che ragionano dei sistemi di organizzazione del lavoro sperano che il problema sono lavoratrici e lavoratori che non sono in grado di essere abbastanza sensibilità stare dietro ad un'organizzazione di efficientamento della produzione
Ma se volete
In questo momento guardo i lavoratori e lavoratrici che stanno dentro gli stabilimenti
Landis Marelli Cnh ho visto anche stamattina
Disabili venti si fermano per la mancanza di approvvigionamento delle centrali
E lo dico diciamo così per la grande sviluppo della teoria del buon cast Manifacturing del rendono tacciono
Gli stabilimenti la la gente arriva ai tornelli
Prova a passare il tesserino e non passa perché in quel momento l'azienda ti dice che devi tornare a casa
E ti danno il così detto senza valore succederà prima la seconda la terza volta e succede nelle aziende della componentistica come dell'automotive
Che gli stabilimenti dal VCM che doveva essere l'India e quindici stabilimenti oggi gli stabilimenti per fare l'efficienza invece sono stabilimenti che puzzano
Noi al posto di andare avanti stiamo tornando indietro allora dobbiamo mettere un freno a quello che sta succedendo in questo momento e provare invece a rilanciare
Il settore partendo da un punto fondamentale che sono la leva delle lavoratrici e dei lavoratori
Io credo che
Nell'età nei prossimi giorni
Ci saranno degli appuntamenti come dire compressi da dover gestire qui ci sono i delegati dalla Borsa
C'è la vicenda della Caterpillar c'è la vicenda della GK N
C'è la vicenda del Raparelli c'è la vicenda della denso e potrei continuare
Noi non possiamo più affrontare queste vertenze singolarmente queste vertenze devono trovare un elemento di sbocco generale insieme unito per aprire una discussione complessiva nei confronti del ministero dello Sviluppo economico perché non può succedere e lo dico con tutto il rispetto nei confronti del ministero dello sviluppo economico
Che si facciano comunicati
In cui si dice che sono si sono ridotte le crisi industriali per una banale ragione uno perché alcune aziende chiudono penso che imbrago due
Perché si mette una soglia di duecentocinquanta dipendenti per accedere ai tavoli del ministero dello Sviluppo economico così son bravo pure io a dire che risolvo le crisi perché ce ne sono di meno rispetto a quelle del giorno precedente ma il punto e che il tessuto industriale invece
Non riparte se le scelte che vengono fatte vanno in questa direzione
è per questo che io credo che sia assolutamente necessario
Ripensare a partire da Torino
Perché non c'è automatico senza Torino
E non c'è Torino senza Automotive riverserebbe questo dirlo a tutta la classe dirigente
Io e politica che nel corso di questi anni ha pensato che Torino come l'Italia potesse fare a meno dell'industria stiamo scoprendo drammaticamente nel corso di questioni di questi settimane di questi giorni
Il fatto che un Paese che non ha un'industria e un Paese che non ha una sovranità economica sul proprio Paese
E allora è del tutto evidente necessario il fatto che noi la battaglia che stiamo facendo non è soltanto per salvaguardare cosa importante i posti di lavoro ma la materia che stiamo facendo ha invece una vocazione
Che guarda al futuro è per questo che noi riteniamo che sia incredibile
Che nel Pnr nella manovra di bilancio non un euro è stato previsto di investimenti sulle strategie industriali che riguarderanno il futuro dell'automotive com'è del tutto evidente
Che per noi dopo anni di solitudine
Il fatto di aver costruito continui
E con Federmeccanica
Un documento che dice che il punto di partenza e la salvaguardia e la promozione dell'occupazione dell'industria
E si dice al Presidente del Consiglio Mario Draghi ti chiediamo un incontro perché vogliamo discutere di questo perché abbiamo delle proposte da poter sottoporre e guardate è una grande svolta rispetto alla condizione di solitudine che abbiamo vissuto nel corso degli anni passati e permettetemi lo dico per chi ha sostenuto un altro modello sindacale è un altro sistema di relazioni industriali
Oggi noi paghiamo il fatto che sta Landis Marelli e Cnh non siano nel sistema della Federmeccanica
Lo paghiamo perché per fare sistema tu hai bisogno del fatto che tutte le aziende che insistono in quel settore stiano era giorno delle politiche industriali delle politiche contrattuali
E invece questo elemento come dire di difformità
Costituisce per noi un elemento di difficoltà sulla base del quale dovremo intervenire convincere
Le nostre controparti del fatto che
Oltre ad abbandonare il buon classe Manifacturing i compagni dalla Cnh lo sanno abbiamo cominciato a discutere di nuovo premio di risultato che supera quello previsto a contratto collettivo specifico di lavoro
Stesso tema si apre dentro gli stabilimenti Marelli incertezza incomprensione invece gli stabilimenti Stellan Peace
Io credo che la Costituzione questo la proposta che noi avanziamo
Di un'unità operativa presso la Presidenza del Consiglio
Specifica trasversale ai ministeri della transizione dello sviluppo economico e del lavoro sotto la Presidenza del Consiglio che discuta con le imprese
E con il sindacato di un piano straordinario con risorse straordinarie per l'automotive e la strada che noi vogliamo condividere insieme a Federmeccanica FIM e UILM per aprire questa discussione poi abbiamo le nostre di proposte
Primo
Noi dobbiamo incentivare se la fase di riorganizzazione determina il fatto che con l'elettrico hai un minore dopo intensi hai bisogno di distribuire l'orario
Quindi deve avere politiche che servono non ha fatemi dire de contribuire defiscalizzare gli straordinari
Ma dove si fa esattamente il contrario dovreste delle politiche che impediscono gli straordinari che favoriscono invece la riduzione dell'orario
Politiche che servono a una mobilità nelle situazioni di crisi da posto a posto di lavoro il rifinanziamento del fondo nuove competenze perché la nuove tecnologie tu li affronti se le competenze e le conoscenze per poterlo fare
I percorsi di stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori che sono in staff leasing
Ecco per questi per poter realizzare questi obiettivi noi dobbiamo partire dalle crisi che in questo momento abbiamo per questo oggi pomeriggio ci sarà il ministro Orlando
Noi chiediamo di individuare lo strumento della casa per transizione come strumento non una tantum ma come strumento necessario ad hoc compagna i processi di reindustrializzazione sia aziendale anche di filiera
E per questo che per poter raggiungere questi obiettivi e veramente suo concludendo per spero di essere stato nei tempi guardate mimare se non è così
Il piano di lavoro che noi proponiamo e un piano di lavoro che ora io non so quadro comincerà a dire voi mi direte
Che magari diciamo così qualche mugugno
Perché io penso che da soli non ce la facciamo
Io ve lo dico sinceramente
Noi quello che da soli potevamo fare compagni e compagne lo dico guardandoci negli occhi
C'abbiamo subito il licenziamento in tutto quello che è successo
Abbiamo fatto una battaglia straordinaria
Ma oggi il punto
Non è fare una battaglia eroica
Oggi il punto e cambiare il corso delle cose
Per poter cambiare il corso delle cose la FIOM all'intelligenza l'autonomia la capacità il radicamento
Le relazioni dentro una discussione di carattere confederale
Che non avevamo in una condizione precedente
Un contesto in cui costruiamo una relazione anche con le lavoratrici e lavoratori che sono fuori dal perimetro viste Landis dentro altri settori dentro altre categorie
Compagni compagni noi abbiamo creato le condizioni per essere come la chiamano loro i driver di questo cambiamento
Ma questo cambiamento è possibile se lo facciamo con le lavoratrici e lavoratori tanto gli stabilimenti
Noi non siamo più un elemento di testimonianza di un altro mondo possibile di un'altra industria dell'auto possibile
Noi dobbiamo essere la concretezza di quella forza che si realizza dentro i percorsi dentro gli stabilimenti e lo dico perché a Pomigliano nel periodo peggiore abbiamo avuto settanta si iscritti
Settanta si iscritti
Oggi a Pomigliano abbiamo più di quattrocento iscritti allora il punto
Punto e che non è la FIOM nazionale Lazio anche fuori dagli stabilimenti la CGIL che fuori dagli stabilimenti che determina quel consenso
Solo lei delegati i delegati dentro gli stabilimenti che creano il consenso perché rendono pratica una cosa che ora e che fino a ieri era solo teorica
Ed è per questo che io penso che il nostro piano di lavoro deve provare a coinvolgere dentro gli stabilimenti delegati dell'autorganizzazione i lavoratori non iscritti a nessuna organizzazione sindacale
Perché se il centro solide legati al rapporto con lavoratori interna della sindacalizzazione importante il punto non è fare una tessera in più o in meno il punto è invece condividere un progetto un percorso perché anche durante la pandemia no ma in fiato durante e nelle aziende come boss a Bari
Vengono date quando c'è da fare la grande battaglia poi dopo nella vita concreta normale di tutti i giorni uno si scrive ad un altro sindacato giuridici scusa eh ma fammi capire come funziona come gira il mondo
E allora c'è un tema che lo dobbiamo porre lavoratori cioè l'elemento di corresponsabilità
Perché noi più di fare quello che abbiamo fatto non siamo più nelle condizioni di poter fare Oggiono alimento reale di lavoratrici e dei lavoratori che Ponente erano del cambiamento e dell'occupazione e dell'innovazione come un elemento centrale del cambiamento
E lì in un mare largo
Riusciamo a travolgere tutti gli acquari che gli altri si sono costruiti per navigare in porti sicuri
Perché nel mare aperto quelli che hanno competenze e conoscenze capacità e se la giocano molto meglio di quelli che invece hanno pensato che siamo in un mare protetto il cui consenso non gli viene diciamo così direttamente dai lavoratori ma dalle condizioni esterne
è per questo che penso che con le altre organizzazioni sindacali noi dobbiamo coinvolgere per ragionare insieme del futuro degli stabilimenti dall'automotive in Italia
Fare delle assemblee insieme ritornando ad avere anche nei punti di vista diversi ma farle insieme le assemblee discutere coi lavoratori delle diverse opzioni
Perché quando si in minoranza come avamposti Bari
E ci sono opzioni diverse tra le organizzazioni sindacali il punto non è che la risolviamo perché ci chiudiamo in una stanza il funzionario della FIOM il funzionario della fine del funzionario dalla UIL
Il punto è che deve avere il coraggio di andare in Assemblea ognuno porta le sue tesi e poi lo per lavoratori decidono qual è la strada da intraprendere
E se la strada è quella di fare l'accordo e tutti i rivetti al fatto che quelli i lavoratori hanno il potere democratico di decidere se decide invece di scioperare essa operi
Ma è un vincolo che costruisce
è per questo che io penso che il mese di marzo lo dobbiamo dedicare a fare assemblee in tutti gli stabilimenti dobbiamo promuovere condividere con la Confederazione con tutte le categorie iniziative di carattere territoriale penso ad Apicella ma permettetemi penso anche le felici
Perché penso alle felici perché se devo ragionare del futuro del rapporto tra energia e mobilità
Io devo mettere insieme la la ricerca e lo sviluppo che ciò dentro le fabbriche penso ai compagni degli enti centrali quelli del circuito dalla boss cioè noi dobbiamo fare il contrario di quello che fanno le imprese
Normalmente le imprese di mettere in competizione due invece con i costi un evento cooperativo di un punto di vista dei lavoratori sulla transizione è per questo che dobbiamo coinvolgere anche le università il centro di ricerca
E poi dobbiamo costruire un coordinamento territoriale
Di mutuo soccorso quando si aprono le vertenze che riguardano singoli singoli stabilimenti ed è questo che io penso e concludo che entro marzo
O c'è l'apertura di un confronto col governo con la Presidenza del Consiglio
Sul futuro dell'automotive
O c'è l'apertura di un confronto con l'amministratore delegato tarare sul futuro viste Landis oppure fatemela dire così
Se Maometto non va alla montagna e la montagna dove andare dal momento
E si corre il venticinque di marzo anche nella giornata di mobilitazione mondiale
Per il futuro
Per il clima dell'ambiente
Io non penso che noi possiamo vivere dentro la contraddizione generata da altri
Del conflitto tra ambiente e lavoro
Perché quando ci mettono in quella trappola quello che succede e che si devasta l'ambiente
E i lavoratori perdono il proprio posto di lavoro
Perché le multinazionali e fondi di investimento oggi gli investimenti non gli stanno facendo per mantenere Lando termico
Oggi le multinazionali che sta dicendo in giro che bisogna rallentare il processo di trasformazione gli investimenti di sta facendo da un'altra parte
E lo dico per essere ancora più chiaro
Il governo e le imprese di questo Paese con cui vogliamo condividere un percorso devono sapere
Che noi vogliamo condividere Investimenti che guardino alle persone e all'ambiente la mobilità e un punto di snodo fondamentale
Per le persone e per le merci io credo che la FIOM possa dare un contributo non soltanto le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici ma al futuro industriale economico e sociale di tutto quanto il nostro Paese grazie
Comunico
Ai compagni e compagne che sono rimasti in piedi non trovato posto che in CGIL qui in via Pedrotti c'è una sala dedicata ritrasmettere tutta l'Assemblea sia di stamattina che di oggi pomeriggio
Per il primo intervento dall'Emilia Romagna Ornella Fiorini della VM di Cento
Si preparerà la Basilicata Antonio Labriola Labriola della prova di Melfi
Chiedo ai compagni per rimanere nei tempi che ci sempre fissati di stare nei sette minuti circa
Delegata AVM stellare intese componentistica automotive motori diesel
Dal due mila sedici ad oggi abbiamo subito un massiccio calo produttivo passando da una capacità di cento mila motori analoghi ai circa quaranta mila odierni
Con un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali ed un drastico calo della forza lavoro dalla progettazione alla produzione
Portando l'organico ha registrato nel due mila quindici di circa mille quattrocento unità
Alle circa settecentottanta di oggi
Nessuna prospettiva produttiva e nessuna piattaforma di motore
Nessun investimento nemmeno per la parte dei motori industriali che ha mantenuto costante i volumi prodotti in questi anni
Nessun progetto di riconversione per lo stabilimento VM
L'automatica è un settore in trasformazione in tutto il mondo e la transizione ecologica rischia di condizionare le ristrutturazioni aziendali e ai Mondiali trasformandole in un massacro veri e tra i lavoratori
Mettendo in competizione Stati e stabilimenti giocando sul costo del lavoro e sulla sicurezza
In Italia subiamo un'assenza totale della politica senza strategie industriali che riescano a comprendere tutti i comparti coinvolti
Dalla chimica al Tersite dalla logistica alla meccanica dalla siderurgia commerciale
L'automatica un settore centrale nei Paesi europei dove gli stati hanno quote l impresa dove ci sono tavoli governativi di settore aperti e si discutono condividono e definiscono strategia vincolanti per le aziende
Anche sotto il profilo delle garanzie occupazionali
In Italia siamo in assenza di una qualsiasi strategia politica ed economica per affrontare la transizione e la ristrutturazione dell'intero settore automotive
In questa transizione anche i lavoratori devono avere la possibilità di poter affrontare il cambiamento
Quindi i percorsi formativi per la salvaguardia dei posti di lavoro e percorsi incentivati all'esodo per favorire il turnover
Spetta a noi
Confederali niente ed unitariamente unificare la lotta per comprendere tenere uniti tutti i comparti coinvolti
Diventare quindi un sindacato dell'industria
E se parliamo di sindacato dell'industria dobbiamo poter parlare di contratto nazionale dell'industria
Unificando tutti i contratti nazionali di settore
E avere così uguali condizioni ed uguale salario anche davanti alle aziende in appalto presenti nelle nostre aziende e sulle quali si scarica la competizione al ribasso
Da qui ovviamente poter superare il CCS sì CSM che mantiene le distanze dal CCNL sua agibilità sindacali esigibilità è diritto allo sciopero e aumenti salariali
Rivendicare l'agibilità sindacale e il riconoscimento della rappresentanza per poter tornare a contrattare
Sora dal tavolo di trattativa si può contattare il salario e le condizioni di lavoro che passano per l'organizzazione del lavoro
Organizzazione del lavoro che è imprescindibile dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
In rue M il lavora degli RLS per contrastare la pandemia ha di fatto portata ad ampliare la visione e l'approvazione verso l'organizzazione del lavoro unitariamente scavalcando così il GC S.r.l. almeno su questo punto
In alcuni stabilimenti Spellman visse perizia la trattativa unitaria ha permesso di ottenere un'integrazione al reddito sugli ammortizzatori sociali
Insieme a Kiev becco dove si applica al Circeo SL si è aperto il tavolo trattante per riformulare il premio di risultato chiamando anche la FIOM
Quindi salario sicurezza
Con una con il combustibile sintetico oggi e ieri la notizia su quattro ruote che il ministro tedesco
Durante una riunione dei coloni bensì del trasporto insieme Germania sta ritirando quella posizione sullo stop al due mila trentacinque
Dicendo che il futuro può essere l'ibrido con combustibile sintetico quindi Bossi sta muovendo
Bossi sì punta e quello che non capiamo non voi oggi a Bari perché durati lotti da una siamo stati aperti eravamo indispensabili per il gruppo l'amo fare proprio per le auto comunanze cinesi
Abbiamo lavorato posti affatto fatturato quindi noi continuiamo a quegli utili
Ma sempre in questo paradosso a cinquanta metri da noi c'è uno dei più grandi centri studi e sviluppo di Bossi
Dove li negli anni se l'arrivati contributi da solo di soldi pubblici collaborazioni con il Politecnico
è questo ha portato progettazioni
Di nuove tecnologie ma non a Bari
Questo è un punto dove non vi voglio focalizzare perché oggi abbiamo una fortuna che altro centro studi dove la Porsche era assente per vent'anni oggi propone il rinvio sarebbe un risultato straordinario siamo diventati maggioranza come siamo la FIOM non aveva un delegato
Quindi oggi altri sul centro studi bisogna fare un lavoro importante bisogna vincolare i soldi questa è mancanza di una politica anche a livello governativo si io ti do i soldi per sviluppare ma poi le produzioni me le mandi in Germania di cosa stiamo parlando
Quindi questa è proprio un'assenza anche a livello politico
Boscia tentato in questi anni di entrare nel mondo dell'elettrico attraverso le banche le banche non è che li facciamo un motore cinque sempre meccanica perché ne facciamo solamente tre componenti che vanno all'interno
Della pedalata assistita quindi siamo sempre nel campo della meccanica
Però diciamo e vai
In estate arriverà un'altra secondaria debba perché ne facciamo una generazione a livello professionale pure arriverà generazione quella consumer quella più diciamo commerciale
Ma non è stata casa-madre
A mandarci questa produzione
è lo stabilimento di Bari cantata fare delegare con altri fornitori per ricevere queste produzioni
Quindi sembriamo abbandonati a sé sventa il boss nel mondo si muove in una direzione Panin Sonata se stesso arrangiati cioè stiamo parlando di uno stabilimento che è un'eccellenza nel gruppo solamente all'ingresso dei siamo pieni di premi premi sulle competitività premi su la qualità dei lavoratori per fare i biker abbiamo avuto accesso a del fondo nuove competenze siamo stati quasi primi sul fondatore competenze dove abbiamo formato i lavoratori su queste righe su queste nuove tecnologie
Quindi per noi è assurdo che oggi boss ci venga a presentare una cosa un piano per i prossimi cinque anni così quindi noi che lavoriamo in quell'azienda e sappiamo Bosch e tutto il gruppo si sta muovendo su altre tecnologie green noi come siamo abbiamo respinto qualsiasi ipotesi che possano condurre ridimensionamenti di quella forza lavoro
Anche perché la vertenza che stiamo vivendo la stiamo vivendo il naso industriale ormai desertificata
Abbiamo problemi alla Marelli anche alla stessa magra
Una bomba sociale che in questo o in quel territorio ormai povero a livello di tessuto industriale
Perché sembra portiamo i mille settecento dipendenti a tutto l'indotto in tutte le famiglie giriamo intorno alle cinque mila persone
Quindi per loro diventa necessario attraverso un'azione sinergica tra le parti sociali e le istituzioni portare i vertici aziendali tedeschi
Sono i tedeschi che devono venire a dirci che intenzioni hanno su Bari perché alla fine sono loro che decidono come ridistribuire la produzione
Ma
Oltre a chiedere e spingere esiguo come diceva anche Michele sul pianeta sulla riconversione su tutto e non ci poniamo alcun dubbio e questo lo scopriremo se ci uniamo a livello sia politico ma anche quello sindacale provocando post non è che posso abbia già deciso che su Bari
Si ha solamente una scusa la riconversione
Sul green abbia già deciso da quello stabilimento direi variabile persone
Non è nel dubbio abbiamo già proclamato domani assemblea poi avremo venerdì sciopero e la settimana prossima abbiamo pronto un altro sciopero
E difficile lo diceva Michele sul boss fare determinati tipi di azioni come FIOM oggi anche se di minoranza siamo trainanti
Abbiamo avuto la fortuna Bari di aver ucciso da Alessio che e con una persona di lotta e anche di contrattazione quindi siamo in sintonia
E quindi come il più autorevole il nostro non ci fermeremo il nostro lavoro molti diciamo così che s'è mangiato e tolleranza zero perché a Bossi verso Bari deve fare qualcosa anche per la nostra la nostra azienda
Sicuramente torneremo a parlare nuovamente di bosco e che a breve avremo l'incontro al ministero del lavoro noi non ci fermiamo noi andiamo avanti
FIM e UILM a oggi ci si ci seguo sibila non è come Gino e Michele recitiamo sempre diari L'Unità perché più uniti si è più forte specialmente in questo e sappiamo che abbiamo una grossa responsabilità
Bossi sarà quella che determinerà anche il futuro di tutte le trattative che verranno fatte
Perché stiamo parlando di mesi e ci sta del piano industriale e posso rimarrà senza ammortizzatori sociali
E coloni superò graduare Chiomenti era
Non ci fermeremo ecco perché ho non faremo sconti a nessuno viva la FIOM e vivaci
La Lazio Andrea Andrea Di Traglia viste Landis casino e si prepara Antonio Vullo compagnie chiedo che rimanevano i sette minuti
Mi dicono che dal della diretta Facebook si sente un brusio di fondo quindi richiedere di evitare vivi parla risale proprio perché chi ascolta da casa solo questa come possibilità grazie
Allora buongiorno a tutti Andrea Di Traglia
Casino
Strano trovarsi in assemblea nazionale a parlare di crisi quando il padre un eccellente di soldi di tre anni è un po'
Però a parte questo a parte questa introduzione che fa
Fare un sorriso amaro io penso che
Il titolo di questa iniziativa itinerante interi territori
Non sia stato mai più azzeccato perché se dovessimo
Usare un parallelismo quello della Formula uno entra in campo la sacrificale quando c'è un incidente
E qui l'incidente è grave è gravissimo ed è l'Automotive ad essere uscita fuori strada ora visto che siamo in vena di ricorrenze mi viene anche da dire
Che è un anno a febbraio se non sbaglio il ventisette quando nello stabilimento di Cassino venivano a a trovarci
Tavares veniva a trovarci Tavares si faceva quindi una delegazione appunto di sindacati nella quale io per la FIOM ero presente ma
Al netto di quella passaggio io non ho potuto non constatare da subito
Che effettivamente le cose non si stavano mettendo bene per il nostro stabilimento perché se da una parte di Lodi la bellezza la potenziale efficienza
E dello stabilimento stesso e quindi un certo tipo di organizzazione ma per tutti questi elogi c'era un'arma
Umana umana ed era sempre uno costa troppo costa troppo costa troppo insomma parlando del costo del lavoro da assolutamente non era il costo dice del lavoro insegne persi ma quanto
I costi di produzione di tutto il ciclo produttivo
Della vettura
Mi veniva detto ci veniva detto che produrre auto
In questo stabilimento costava troppo e si doveva fare di più con quello che si aveva la tradizione i numeri è quasi imbarazzante perché io quando parlo di Cassino a livello produttivo ciò ribattezzati da qualche anno l'ultima dalla classe ma non per volontà capacità e competenza
In quanto produzione numerica perché i dati di vendite e del mercato Emea ci dicono e vi dico a tutti che il marchio Alfa Romeo che si produce
A Cassino finora
è quello che vende di meno e però io non mi trovo su alcuni punti perché perché che cosa vuol dire fare di più con quello che sia vuol dire che su una capacità produttiva di settanta mila vetture Tune fai solo poco più di quaranta
E allora non va bene allora dobbiamo incominciare Eataly
Mi si venga a dire che un rivenditore francese ha un margine di guadagno
Di tre volte tanto di un italiano etico lo stabilimento italiano costa il doppio di uno francese ora a me sono rimasti impressi un paio di passaggi dazione di imitare di prima che giustamente diceva non dobbiamo cadere nell'inganno
Come operai come stabilimenti di francesi contro italiani quando lui aveva una capacità di uno virgola cinque milioni di vetture se ne producono soltanto settecento mila ed è giusto ma è pur vero che c'è chi decide uguale nazione in questo momento può o non può lavorare e guardate che la crisi dei microchip dei famosi semiconduttori che è vera è che è reale
Però palla-gol della bilancia degli stabilimenti perché se vogliamo parlare di come si sta negli stabilimenti dobbiamo anche dirci quelle cose perché sono andato un anni indietro dal passaggio di Tavares
Perché da lì in poi sono incominciati dei tagli che sono a tutti gli affetti calati dall'alto che hanno visto
All'interno delle Officine
L'avanzare di delle condizioni lavorative che sono a dir poco pietose chi calpesta le officine chi vive le officine quotidianamente all'Orsa killer respira
E sempre per riprendere quanto detto da Michele prima le officine puzzano perché perché puzzano perché le condizioni igienico-sanitarie sono in questo modo perché è il prodotto e la causa dei tagli tagli al personale tagli ai cicli pulizia e alle ditte esterne addirittura abbiamo un taglio
Di quella che è la Security questo per parlare di tutto il gol intorno sul quale Tavares voleva in maniera premeditata da febbraio dell'anno scorso andare
A tagliare e quindi ad agire su quelli che per lui erano dei costi la famosa efficienza è sinonimo solo di tagli
Non di altro Tanda sono il termine ma i tagli sono tagli e quindi cappio casse integrazioni e l'uso smodato degli ammortizzatori sociali e degli stabilimenti italiani
Per non dire poi
Le relazioni sindacali le relazioni sindacali e sono all'interno degli stabilimenti completamente saltate per come le conoscevamo prima Gianni dobbiamo dirci la verità noi non abbiamo più una referenza diretta non ce l'hai non ce l'hai a livello nazionale perché se non c'è la Michele De Palma e Simone Marinelli si ripercuote anche su di te e delegato nello stabilimento e non credo che solo a Cassino si lamenti dal fatto che dall'oggi al domani quando dando il famoso senza lavoro si viene avvisati cinque meno di prima dall'oggi al domani o anche alle diciotto e trenta del pomeriggio o qualcuno viene rimandato addirittura a casa la mattina stessa
Alcuni cede solo da noi non credo succeda solo da noi chi la vive e la respira quotidianamente questo rossa
Lo sa e noi ce lo dobbiamo dire queste condizioni si sono protratte nel tempo causa dei tagli e arriviamo al fatto
Quello vero che ci pone nella conseguenza nel conseguente uso smodato della cassa integrazione dell'ammortizzatore sociale che sono i numeri sono le produttività e mi avvio anche verso la conclusione
Quasi imbarazzante parlare di numeri per l'ultimo della classe ma vorrei vorrei che tutti quanti ragionassimo su alcuni numeri nel due mila e diciannove quando Cassino faceva due turni quando si faceva
La l'auto del mass market perché da quando siamo diventati Premium segmento di le cose sono cambiate e non di poco quando producevamo l'auto del mass market facevamo con quattro mila e cinquecento operaie
Quarantotto mila novecento ottantotto vetture l'anno
Nel due mila e venti che sancisce la fine
Di Giulietta e quindi del mass market si producevano quarantuno mila cento ottantuno
Vetture con tre mila seicento cinquanta operai e se prima avevo fatto centodiciannove giorni di stop poi nel due mila e venti cento due nel due mila ventuno
Con il turno unico con la morte del segmento ci cioè quello di Giulietta col solo ausilio di Giulia e Stelvio e attenzione che qui sta arrivando il ventidue di marzo il grecale che voglio ricordare a tutti è piano industriale
Due mila diciotto era Marchionni garantisti al giorno da oggi in trepida attesa del primo marzo non ci ha dato una visioni e futura del domani
E allora tutto questo al netto di quasi ottocento novecento operai in meno grazie alle uscite incentivate non è che sono sparite le lavorazioni le lavorazioni sono sempre lì e questo determina delle condizioni di lavoro all'interno degli stabilimenti che si traducono in satura azioni che sono impossibili questi dati ci dicono che tu stai facendo lo stesso numero dei vetture con almeno mille persone ecco ecco quello che ci dice cioè si traduce in queste ore e allora non è che tu salvi gli stabilimenti tagliando gli stabilimenti si salvano Cornelli Investimenti con i piani industriali Cannon Dorino dall'oggi al domani e per questo mi sento anche di ringraziare in maniera sarcastica
La completa assenza del governo vende i governi can in una fusione che fusione non è ma se dobbiamo chiamarla per quello che un'acquisizione da parte dei francesi il governo è compartecipe per il sei per cento
E il nostro sia girato dall'altra parte grazie
Antonio Vullo per la Lear di Grugliasco e si prepara Claudio Franceschetti dell'Iveco Brescia
Toni sette minuti
Gravina
Rapporto con come soprannome programmi
Buongiorno a tutti compagne e compagni allora dei miei sette minuti io i primi trenta secondi li spendo perché i compagni e e le compagnie
Anzi le compagne e compagni
Di Torino con cui da circa un anno abbiamo iniziato l'iniziativa che è la costituzione del della sezione ampi dei metalmeccanici a Torino mi hanno chiesto di come dire parlarvi Condivi condividere con voi questa questa iniziativa questa sezione che abbiam fatto nascere e io in tutte le le occasioni che ho a livello nazionale di poterne parlare nel farlo oggi tra l'altro mi so che c'era campagna
Di tesseramento iniziata e che c'era questo evento ci siamo onorati di regalare la nostra tessera della sezione ampi dei metalmeccanici a Marie a Maurizio Landini a Francesca Re David e quindi fuori abbiamo il banchetto fermo questo compito lo lo lo svolto io lavoro Hillyard lavorò in Hillyard e siamo primo indotto di Stellan Peace e malgrado appunto
Malgrado tutto purtroppo Maria di Grugliasco come a questo punto la Lear su tutto il territorio nazionale quindi emblematica e l'emblema e significativa di quello che appunto è e significato il fallimento dei dei vari dei vari piani industriali a partire dalla piano Fabbrica Italia
In quella che prima fu FIAT poi feci a oggi Stella disse
Guardate io ho l'ingrato compito di accelerare su la relazione fatta da da Michele che che l'ha detto ma davvero i lavoratori dell'indotto e quindi anche dell'aria rischia mi può di pagare un prezzo altissimo a quello che è stato il processo di acquisizione di affezione da parte di Psa
Perché
Intanto nelle nelle
Nei contatti nei colloqui informali che noi abbiamo non solo il Lear ma a livello di indotto con le aziende ci dicono che sono state spazzate via tutte le vecchie strutture gerarchiche con cui l'indotto le varie aziende avevano relazioni sono arrivati
Uomini nuovi
E per spersonalizzare per come dire non dire ai francesi sono arrivati uomini nuovi che comunque però hanno una consolidata esperienza in quella che è stata la storia di di di di Psa quindi e quindi hanno le loro Dini e di di di fornitura hanno i loro rapporti consolidati che non sono gli stessi e quindi cioè c'è questo problema
E sempre nei colloqui informali le aziende ci raccontano che c'è proprio un cambio di paradigma di strategia
Perché siam passati dal marchio Nismo nel senso della personalizzazione estrema è spinta dell'automobile l'automobile te la scegli tu come lavori tu
Il via radio gli asco ancora oggi noi abbiamo la possibilità e lo facciamo e unire ed è un vanto per noi e l'azienda si mette le stellette quando parla di questo di poter fornire al cliente finale che non è più la vecchia ex Bertone Mirafiori ma purtroppo è soltanto Mirafiori perché la vecchia ex Bertone anche in USA in quattro ore arrivano arriva lì un sedile ordinato quattro ore prima attraverso una velina
Uno su cinque mila quattrocento allestimenti possibili da questa capacità di personalità di personalizzazione della vettura di specializzazione siamo passati
A come dire
Una standardizzazione estrema lo stesso pezzo che devi montare su più vetture e su più piattaforme e questo genera economie di scala e si massimizza la produttività
E e capite che però questo significa tagliare posti di lavoro la stessa organizzazione del lavoro prima è stato detto è stato accennato è tornata indietro di anni peggiorando le condizioni di lavoro
Peggiorano quelli che sono i cartellini operazione i ritmi di lavoro oggi noi sosteniamo perché c'è la cassa integrazione non ci fosse la cassa integrazione che ci permette il recupero psicofisico ogni tanto quei riti minori non li regge avemmo
Bisogna corre di più si legge si generano ritmi e cadenze di lavoro più più più intensivi cementizi intensificazione della prestazione richiesta al lavoratore
Se noi dovessimo come tutte le persone normali andare a lavorare ogni giorno quei ritmi purtroppo non li sosterremo e poi c'è tutto il tema della transizione all'elettrico come si diceva prima come con vertiamo le aziende che producono componentistica
Quella componenti sì ma che domani quando il motore endotermico non ci sarà più quasi sarà solo elettrico non sarà più utile come riconvertiamo quei lavoratori
Ecco i motivi per cui quindi vi dico che l'indotto rischia di pagare il prezzo più alto
E Michele nella nella relazione ha accennato alla cassa per transizione sì cassa per transizione intesa come opportunità
Why ai a lasciarlo
Intendere alle aziende la cassa per transizione come condivisione di tutti i licenziamenti o di un pezzo di licenziamenti cassa per transizione intesa come opportunità come metodo di collocazione e di nuove opportunità per i lavoratori
Perché se poi diventa un modo per far condividere al sindacato i licenziamenti
Stiamoci attenti
Alla via non solo a Grugliasco vi dicevo Mantu ma in tutta Italia
Sì vada chiude alla via non solo a Grugliasco ma in tutta Italia la condizione purtroppo per lei i mancati piani di investimento annunciati non rispettati dal dal cliente finale Petrassi a Grugliasco siamo in contratti di solidarietà fino a novembre ma solo e soltanto perché c'è stata la pandemia la cassa corvidi che ci ha permesso di recuperare delle settimane di cassa integrazione altrimenti noi saremo già avremmo già dovuto affrontare la complessità del licenziamento
Stessa cosa a Cassino dove i compagni di Cassino mi dicono che il te a fine marzo di scadono i contratti di solidarietà
A Melfi sia generici è generato una difficoltà ci son generati degli esuberi dal processo di accorpamento delle due delle due linee stessa cosa è successa qui a Grugliasco si è aggravata ulteriormente la la la la la situazione
E e zucca Ivano adesso va bene che c'ha la Panda e c'è adesso parte del Tonale ma Tavares ha detto che il segmento Azzi produrla tutto in Polonia
Da qui a qualche anno e qualche problema ci sarà anche quindi c'è un problema come come dire al rialzo Roma omelia Italia e gli elementi che c'ha un portato a questa a questa a questa situazione non sono solo e soltanto con il cliente finale fiato poi feci a oggi stella antis i piani industriali disattesi
La politica che ci ha lasciato il Soglio qua siamo a Torino io me lo ricordo Piero Fassino se fossi un operaio voterei sì
Mi ricordo Berlusconi se se se se se non vince il sì ci sono ragioni per andarsene via mi ricordo Lenzi corpo Marchionne senza se e senza se e senza ma
Quindi abbandonati dalla politica se lasciati soli siamo stati lasciati soli c'ha ragione Michele
Ma non solo dalla politica dai media che si sono schierati tutti a favore applaudivano tutti
Qualche pezzo di sindacato ieri ho letto un articolo in cui bombardieri diceva che c'è un problema di di di di di saturazione atto ilarità il benvenuto
E porca miseria è venuto
No adesso ma firmiamo i documenti perfino con la controparte col poi con il padrone con cui diciamo che c'è un problema estera corto anche bombardieri era io son delegato solo libero con l'ultimo tre delegati così mi amo definire amo definirmi e quindi questa libertà me la prendo ma non è solo quello elemento c'è un secondo elemento e chiudo davvero
C'è un problema nella testa
Delle multinazionali e delle aziende dell'indotto perché è vero come diceva Michele che in Veneto e Lombardia ci sono aziende che hanno diversificato che si sono sganciate dalla mono committenza con il con con FIAT oggi è più ieri FC a oggi Stellan
Ma ci sono anche multinazionali come la Lear che ci svela col mondo nuovo ma sono ancorate nel mondo vecchio passato che ci spiegano che il GIS
Il Just insegue anziché quello che ci garantisce a patto che il sedile si deve fare a Torino per Mirafiori e messi in discussione e se poi dice va bene allora quali sono le opportunità per noi fornire altri stabilimenti di assemblaggio magari per lavorare per la Porsche
Magari per lavorare per la Ferrari magari per lavorare però l'ottusa e ti spiegano che non si può fare
E allora il mondo vecchio
Il mondo nuovo per dirti che se vuole continuare a fare il sedile per la Maserati devi dagli altri premi di risultato dei tagli al prezzo di pausa di devi darti tanti pizzichi sulla pancia ma se ci spieghi come facciamo a fare il controllo a fornire noi
Stabilimenti di assemblaggio finale che sono distanti
No perché c'è la vicenda dei turchi noi siamo stati bruciati sulla pelle noi dovevamo fare tendenza diede la cinquecento elettrica arrivata la marcatura ha messo lo stabilimento a Torino e ci ha rubato la commessa peccato per per assemblaggio fa in Turchia però no e quindi ha messo in discussione il jeans e allora vedete il mondo nuovo perché ti devo potere però la Giolo col mondo vecchio ossee dall'altra parte gli Speedy a dire come facciamo noi a Porta a a a provare a competere per stabilimenti che sono più lontani ecco questo per dirvi che si a è successo l'incidente come diceva l'intervento prima del mille di me c'è c'è una questione andiamo al mese chiediamo chiediamo il tavolo e come dice io voglio dire un po'più brutalmente
Nel senso che quando Michele ci dice che se Maometto non va alla montagna sarà la montagna l'andare da Maometto compagni lo dobbiamo fare per davvero e non è che ce lo diciamo
Bisogna riempire i pullman
Perché siccome io ho la sensazione poi magari sono un pessimista però la sensazione che Giorgetti non è che è venuto a fare la tavola rotonda ci ha detto di no
E non ho la sensazione che Draghi come dire sia molto sensibile alle nostre stanza le nostre richieste
E allora bisogna organizzarsi perché a fine marzo se non succede niente bisogna fare un'iniziativa secondo me bisogna andarci sotto al mese a farsi sentire
Grazie
Claudio Franceschetti dalla Lombardia Iveco Brescia si prepara Silvia Curcio compagni richiedo il tassativo rispetto dei sette minuti che fino ad ora sono stati rispettati solo dei primi due perché altrimenti i compagni in fondo non riescono a intervenire quindi nel rispetto dei compagni vi chiedo di rimanere nei sette minuti
Non è va bene compagni vedremo di essere di rispettare i tempi perché anche per un rispetto per tutti gli altri va be'
Come è stato affrontato appunto nelle conferenze safety car che abbiamo fatto a livello regionale fra cui anche una anche a Brescia
è evidente siamo di fronte a una svolta è epocale per quanto riguarda l'industria manufatturiera in generale e in particolar modo appunto per l'industria delle industrie che è il settore il settore auto morti
Qualcuno dice che siamo di fronte a una tempesta perfetta qualcun altro disse che siamo di fronte cosiddetto Cigno nero
Nell'economia Polo al Polo nel nel pieno di una contraddittoria ripresa post pandemica presi affrontiamo gli affetti appunto di una crisi o di una somma di fattori che sta mescolando
Un crisi di forniture crisi date da ripresi alle stelle delle materie prime Italenergia
Con l'aggiunta appunto che non dimentichiamoci che si sta riparlando di nuovo di una guerra all'interno dell'Europa che andrà aggiungerei se dovrebbe proprio arrivare crisi su crisi che un altro un quadro generale ancora più caotico confuso quindi un quadro generale in cui si mescolano così colossali piani di investimenti pubblici per superare la crisi con piani di ristrutturazione per la transizione Elettrica Energetica
Colossali piani di migliaia migliaia migliaia e migliaia di miliardi
è una discussione che presenta fra gli stati fra i gruppi industriali e ovviamente hanno un riverbero su quale che sono la gestione dalle fabbriche
Stato all'ultimo vertice della dell'Energia nell'ambiente a Glasgow si è vista anche a lei che non tutti sono d'accordo sui tempi date appunto da questa accelerazione su un documento in cui si diceva che entro il due mila e trentacinque bisognerà andare tutti elettrici nei paesi guida a livello mondiale non tutti i gruppi
Industriali e non tutti gli stati hanno firmato questo documento fra cui anche stellati spia si è dissociata
A questo proposito voglio aggiungere alcune considerazioni rispetto colei diceva il compagno di Cassino perché Tavares in una bella intervista quanto meno parla chiaro di qualche un paio di mesi fa non solo ha visto che gli stabilimenti in Italia costano il doppio lo dice uno retro indicazione una tecnologia scelto i politici e non dall'industria
Secondo limitare i costi supplementari al cinquanta per cento per i pericoli alle dieci vuol dire avere il dieci per cento di produttività nelle fabbriche in più ogni anno quando attualmente al due per cento
Disse anche che l'intero sistema di fornitori e concessionari si devono muovere velocemente non sono pronti a questa accelerazione
Quindi la componentistica indietro quindi lui chiede incentivi fino al due mila venticinque altri mezzi conseguenze sociali profonde
Vi parla proprio di rischio di rischio sociale
Quindi questo poco ordine ci troveremo appunto di fronte a profonde ristrutturazioni e riorganizzazioni
Anche a Brescia che è una delle cittadella delle province dell'auto in Italia conta più di duecentocinquanta aziende diciotto mila addetti metalmeccanici nel settore con la presenza storica appunto dell'Iveco dopolavoro ormai da più di trent'anni noi abbiamo avuto proprio il caso della tinca un caso nazionale per questo punto di vista dimostrate che con la mobilitazione con un certo livello anche di impegno sul territorio si possono trovare delle soluzioni ma anche anche a rischio di una chiusura della fabbrica del trasferimento di produzioni fatichi sia trovata una soluzione tutti i lavoratori dell'anno troveranno la soluzione del nuovo dal nuovo acquirente
Anche all'Iveco appunto anche noi abbiamo vissuto tutti gli anni di d'acqua in un borsone ci cacciò fuori però penso che abbiamo dimostrato che si può comunque tenere in Africa e se il primo mette effettivamente sono stati difficili
Siamo riusciti comunque nel corso degli anni a gestire anche una situazione che ha visto il nostro stabilimento passare da più negli ultimi tredici anni
Da più di due mila cinquecento dipendenti ai mille cinquecento attuali e li abbiamo gestito una profonda ristrutturazione in un mercato in crisi
Siamo riusciti a gestire anche dei trasferimenti e siamo riusciti la l'anno scorso a firmare un accordo quadro in cui dopo anni finalmente si potrebbe vedere una via d'uscita per il nostro stabilimento l'accordo quadro che vide una ristrutturazione riorganizzazione al anche uscite incentivate ma che in prospettiva
Finalmente dopo quindici anni forse cominciamo a vedere assunzioni all'Iveco
Farsi pale duecento cento assunzioni e si vede anche un piano di sviluppo di investimento sul settore elettrico in prospettiva anche dall'idrogeno che l'azienda per ora sta mantenendo quindi
In una situazione comunque complicata siamo riusciti a tenere diciamo botta
Però ecco è evidente che di fronte ai problemi non ci troviamo di fronte dopo i problemi giganteschi e De Palma ci ha posto oggi alla nostra alla nostra assemblea ci ha posto un percorso su cui noi dovremmo discutere per lui ad ha ha indicato un certa un certo percorso un certo rispetto una certa strada che sicuramente da un punto di vista soprattutto per quanto riguarda la nostra azione sindacale mi vede concorde De Palma di Sabbionara vere un ammortizzatore per la transizione Pili son d'accordissimo su questo come sindaco son d'accordo che il problema dovrà diventare assumere anche una dimensione più confederale perché la partita riguarda non solo i metalmeccanici ma anche tutta una serie di settori e anche tutta una ristrutturazione generale probabilmente dell'organizzazione del lavoro
Ecco invece aggiungere anche una prova e l'ho detto ancora anche in altre in altre assemblee cioè ci vorrebbe anche una maggiore dimensione di europea ecco da questo punto di vista anche perché il settore è nostro al cuore pulsante
In Europa e anche le nostre industrie come dicevano prima bene i compagni son hanno le filiere collegata alla Germania piuttosto che alla Francia piuttosto che altri paesi perché io posso dire che concordo
Con con le proposte che ha fatte da De Palma anche perché noi dobbiamo alzare il nostro livello perché la controparte non scherza Bica insomma cioè questi si stanno giocando anche loro il loro futuro
Venne questo punto di vista noi dovremo alzare il nostro livello dovremo far leva su un'organizzazione militanza è sicuramente noi dovremo prepararsi anche a delle mobilitazioni perché come si diceva prima non è che abbiamo non abbiamo nessun governo amico
Quindi tutto quello che riusciremo a fare dobbiamo farle organizzando le nostre forze
Alla Campania Silvia Curcio dell'industria italiana auto Flumeri autobus Flumeri
Numeri
Se no come compare il no compagno Sibilia il ma non mi hanno messo l'accento ministero degli interni che non conosce come si chiama il Paese
Compagni è un piacere rivedervi dopotutto
Galleria mascherina
Ardant piacere davvero perché voi avete seguito tutti la vertenza dall'inizio ad oggi quindi la lotta appagato dopo tanti anni di battaglie grazie alla tenacia dei lavoratori
E delle lavoratrici abbiamo riaperto lo stabilimento oggi abbiamo un orario
Comportato
Non sono cioè dopo tanti anni non mia punta comunque
Dicevo la lotta è appagato e quindi noi siamo un esempio soprattutto perché veniamo dal Sud ricordiamolo dalle aree interne dove non c'è l'abitudine del conflitto
E quindi ognuno vorrebbe vivere una normalità alla normalità per noi sarebbe andare a lavorare e stare tranquilli questa invece non ci hanno permesso di stare tranquilli nel sette luglio del due mila undici
La FIAT ha deciso di chiudere lo stabilimento e da quel momento in poi
Abbiamo iniziato questa battaglia ovviamente per parlando della politica
Abbiamo avuto otto governi e quindi non è stato una cosa semplice poter affrontare e raccontare sempre daccapo che era necessario mantenere in Italia la produzione degli autobus perché era l'unica azienda che li produceva insieme al alla ex Breda Menarini di Bologna
E sarebbe stato cosa buona e giusta mantenere almeno quell'eccellenza manifatturiera visto che ci stavano stavano svendendo tutto
Per cui noi alla fine con la nostra tenacia abbiamo resistito nonostante le porte in faccia con la FIOM ecco sia intrapreso il percorso di unire le due realtà della ex Breda Menarini
Con la ex Irisbus cosa difficilissima perché un era pubbliche l'altro era privata però alla fine l'abbiamo spuntata ed oggi siamo qui abbiamo un ordine in portafoglio di autobus di circa cinquecentodieci
Autobus da fare altri ne abbiamo già fatti perché l'azienda viene ripartita tra virgolette nel due mila diciotto con la vecchia proprietà oggi dal due mila diciannove siamo un'azienda
A maggioranza pubblica però le difficoltà ci sono nonostante tutto proprio perché si si trova si creano si trovano si si creino i presupposti per non fare qualcosa di di saggio riunirsi con il con il sindacato ecco e perché le proposte arrivano da noi ha molto spesso arrivano dal mondo del lavoro di compagnia di Cassino ha detto di non vive nelle fabbriche non può capire ed è così
E noi sappiamo lavorare bene perché la nostra azienda è un'azienda dove si lavora in modo manifatturiera artigianale diciamo
Perché sono delle delle soste di lavoro quindi un autobus e di dodici metri ovviamente non sta su una cadenza su una catena di montaggio
E quindi c'è un lavoro veramente certosino perché fare autobus completamente diverso da fare automobili
Nonostante questo noi con non volevamo disperdere ecco queste professionalità da tramandare ai giovani abbia siamo con la Resistenza ecco tra virgolette la resilienza che abbiamo avuto siamo riusciti a mandare invenzione Zacco dei nostri molti dei nostri colleghi
Lo perché hanno raggiunto i requisiti dopodiché sono state fatte circa centocinquanta assunzioni negli ultimi due anni
E quindi questo ricambio generazionale e avvenuto e noi per quello avevamo lottato perché bene o male io trentanove anni di contributi spero vecchie riesco ad andare in pensione non inizia un'altra vertenza
E
Perché rimandiamo
Quindi diciamo che abbiamo lottato per il territorio è affinché i nostri figli e non andassero con la valigia in mano anche perché adesso non so dove andare cioè dove ha dove potrebbero andare visto che sono precari dappertutto
Quindi diciamo che la lotta appagato ovviamente le iniziative non mancano
Sul territorio perché abbiamo completamente la politica regionale assente al di là di quella nazionale ma anche quella provini regionale
Dove c'è lo stabilimento e non si corre non si acquistano autobus dallo stabilimento che sta in Campania si acquistano autobus dalla Mercedes queste è veramente uno schiaffo a alla al al ecco alla buona fede dei lavoratori perché se Cingano usassimo un poco in più forse non non avrebbe vita facile il Senato il nostro governatore perché abbiamo comunque fatto di tutto per cercare di convincere che il
Lì gli autobus se si devono fare e produrre in Italia e si devono e bisogna anche allargare ecco l'azienda qualche giorno fa hard abbiamo avuto un incontro con i nostri nazionali
Dove ha presentato un piano una bozza di piano industriale che va dal due mila ventidue al due mila ventisei in cui dovremo fare molti autobus proprio perché con il Pnr R. quei finanziamenti che arriveranno sa e ci ci sarà la possibilità delle municipalizzate di cambiare gli autobus rinnovare il parco che è molto vecchio rispetto all'Europa
E dopodiché è chiaro che noi auspichiamo che gli autobus i soldi arrivano per l'Italia e gli autobus si producano in Italia
Perché se no facciamo sempre la solita perché come hanno è capitato col FIAT FIAT quando ci ha chiuso non è che non ha prodotto più e non ha venduto più autobus in Italia produceva in Francia e Repubblica Ceca
E veniva a vendere gli autobus in Italia si aggiudicava la maggioranza delle gare perché era comunque una multinazionale quindi queste non dovrebbe accadere mi auguro che non accada noi ovviamente saremo sempre
Vigili su questo è per cui queste è la testimonianza più che per tutto il resto perché la vertenza bene o male la la conoscono un po'tutti ma è proprio per dire che non bisogna mollare e e tenere sempre cioè mantenere uniti lavoratori soprattutto perché poi si sa che c'è sempre qualcuno che ci mette si mette di traverso e molti non voleva non hanno lottato insieme hanno le altre sigle sindacali tranne che fortunatamente ogni tanto mettevano qualche firma sotto gli accordi che la FIOM l'ottava ovvero attenere tutti gli incontri al Ministero e tutto il resto effettivamente non so quella cifra veramente dovremmo scrivere un libro su questa vertenza con la prefazione di Maurizio Landini distillare Davide e e Michele De Palma veramente è stata una lotta dura ma alla fine questa è stato un buon risultato e speriamo che le cose vadano bene e che io riesca ad andare in pensione già
Grazie Silvia salutiamo intanto la delegazione di Federmeccanica che è venuta far visita all'Assemblea
Per l'Abruzzo Molise il compagno Angelo Masi stelle anticiperemo lì e si prepara Rita rucola
Buongiorno a tutti e a tutte
Voglio iniziare da da una frase da una frase detta da da Bonomi
Bisogna parlare di doveri
Io ritengo che noi tutti i lavoratori di doveri ne abbiamo fatti li abbiamo fatti prima della pandemia durante la pandemia e siamo pronti per farli anche in un futuro prossimo
Probabilmente non tutti ma una parte di amministratori delegati e di aziende sparse per tutta Italia probabilmente non fanno il loro dovere e creano disagi e disguidi a tutti noi e a tutta la classe operaia
Era un una prefazione perché perché rispetto agli investimenti
Si determinano determinate scelte adesso il la scelta fallimentare di Marchionne venduta come risolutore della FIAT prima e poi veniamo a Stern Landis dopo
E Termoli
Per voli praticamente c'ha un investimento nuovo ancora che che che ancora parte parte sta partendo in questi giorni e noi facciamo motori solo a benzina
Dal mille cinque nuovo al tre mila fallimentare perché a detta di Tavares
Dal due mila e venticinque ci sarà praticamente una gru ladro graduale chiusura di di questi motori fino ad arrivare al due mila trentacinque che praticamente si dovrebbe azzerare e poi passare all'IVA all'innovazione
E all'elettrico però in questo contesto voglio fare un un un un esempio di quanto noi stiamo vivendo e faccio l'esempio della Serbia
La sede era stata traversando un momento critico perché sul mancato investimento che non è stato fatto la Sevel e e che è stato fatto in Polonia accade questo oggi stiamo vivendo questo che alla Sever oggi non si produce più il Ducato
E si produce peggio
Quindi il mercato è stato P sì sì lo stanno pilotando sul peso
Che a sua volta va a discapito del Ducato che un nostro prodotto di eccellenza è in riferimento a quello che ha detto Michele è proprio questo perché andando producendo peso e sul mercato cala la la richiesta del del Ducato e quindi invece di andare in una costante produzione si va in una discesa di produzione a scapito di tutti i lavoratori e di tutto lo stabilimento e quindi non c'è una garanzia del futuro
Ma questo è un esempio perché
Perché la la politica è assente
Assente
E praticamente è asservita a se stessa perché pensano poltrone e pensano
Il futuro prossimo per loro stessi e non una visuale è una lungimiranza per tutto il Paese
Perché voglio dire questo perché ne ne negli anni e nel tempo e Maurizio mi permetto di chiamarlo Maurizio perché Maurizio era era della FIOM lo ritengo che della FIOM è e sarà sempre della FIOM
Io mi ricordo che venne a pescare a dare all'incirca nel due mila dieci e disse che bisognava prendere la strada che stavano prendendo i tedeschi per quanto riguarda l'elettrico Marchionne disse no dobbiamo andare sulle endotermico
Te lo ricordi Maurizio
Questo è il punto il punto epocale
Perché questo è il futuro diceva Lezzi Plazzi che Torino è la capitale dell'Authority la capitale della uno dell'Authority o quando sono entrato in FIAT nell'ottantasette i capi erano tutti di Torino
E sapevamo che Torino era l'auto e oggi io ritengo che se è vero che a Termoli è stato individuato come Gilda Factory
Però è anche pur vero che noi dobbiamo sapere tre punti fondamentali e che sono
Cosa propone Stella antis per questa gita Factory
Cosa finanze il Governo per questa giga fattori
E quale futuro della dell'auto in Italia perché è riduttivo parlare che a Termoli si fa la giga Factory
Ma se la gita Factory si fa perno servire è sicura si sono solo i partner europei e noi non abbiamo solo in parte euro pay come concorrenza ma abbiamo gli asiatici abbiamo gli europei con la Germania ma abbiamo la stessa appeso la peggio che già è avanti di dieci anni giaceva sul mercato i prodotti elettrici cosa che noi non abbiamo quindi abbiamo nel nostro interno
La concorrenza che noi dobbiamo
Affrontare e
Aggredire il mercato ma solo sapendo se anche noi in Italia abbiamo una certezza del futuro dell'auto
Perché senza la certezza del futuro dell'auto
Noi siamo destinati a chiudere l'auto in Italia perché a me me lo ha insegnato la Re David quando faceva i corsi sulle multinazionali le multinazionali oggi investono in Italia perché conviene ma nel giro di due mesi possono invertire il loro investimento e portarlo all'estero tranquillamente perché hanno mezzi eccolo mezzi economici mezzi di trasporto tutto per per cui hanno una facilità enorme di trasportare e di trasferire dove i loro investimenti quindi cioè l'obbligo da parte dell'azienda capire davvero della della politica e e ed è nostra capire quale direzione dobbiamo andare su quale direzione e su quali investimenti il governo deve pilotare
L'Automotive in Italia cosa che ripeto che ho detto prima la politica
è distante da da queste scelte
E io ritengo che è giustissimo quello che ha detto Michele fare un percorso che dobbiamo andare noi a Roma per capire quello che bisogna fare
Pressare come ha detto la la collega che mi ha mi ha preceduto affinché nel tutti diventiamo più sensibili nella fronte nell'affrontare il problema
Dell'auto non bisogna dimenticare una cosa molto fondamentale che noi abbiamo un know how altissimo in tutte le nostre fabbriche quindi smontare questo know how che noi abbiamo da da incoscienti cosa che noi dobbiamo cercare di tutelare e di salvaguardare
A salvaguardare chi i nostri giovani e non voglio dire i nostri anziani perché una categoria che ormai non esiste più però noi già abbiamo pagato perché adesso si sta di nuovo parlando di riforme e non vorrei che rispetto a quanto è stato fatto el quando voi abbiamo subito dal due mila e dieci
Col conto col con l'articolo diciotto colpi con tutte le forme ecco ma dico per ultimo la precarietà che oggi all'ottanta per sta votando a sette ottanta due ottantatré per cento
Ecco non si può iniziare di nuovo solo sulla nostra pelle e nel nel nel nell'affrontare la la le riforme
Una cosa la devo dire perché l'ha detto anche la signora di prima per quanto riguarda le pensioni io ritengo che non si può
Creare la vita difficile ai nostri giovani perché con la precarizzazione del del mondo del lavoro e chiudo del con la precarizzazione del mondo del lavoro si renderà la vita difficile per andare in pensione i giovani e nello stesso tempo sì sì
Lui sessantasette o i prossimi settant'anni sono un'età irraggiungibile quindi bisogna la lavorare affinché si lavori per stabilizzare i i ragazzi e nello stesso tempo abbassare l'età pensionabile perché non è possibile non è concepibile
Che per andare in pensione siti si sito si diano le penalizzazioni dopo quarant'anni di lavoro ritengo che le penalizzazioni di penalizzazioni non si può parlare grazie
Per Stella antistorici Norrito e rucola
E si prepara Andrea Zampieri
Rita sette minuti contradaioli
Dammi il tempo di mettere le pari uno
Compagnie e compagni Buongiorno
Innanzitutto vorrei tornare un po'indietro negli anni quando un tempo in un periodo in cui i miei genitori facevano gli operai impigliata in carrozzeria c'era una visione del mondo Stich
Allora FC a di Mirafiori
Quasi di un gigante Novo il gigante Automotive la dove di Artie il corpo erano la parte della produzione la testa erano i guai collar quelli che chiamavano gli impiegati la parte amministrativa tecnica
E progettuale
Allora il cuore di questo gigante era pulsante c'erano produzioni c'erano investimenti c'erano progetti
Ma mano col decorrere degli anni questo è venuto meno il cuore non ha più avuto produzioni e diminuita sono diminuiti i Progetti sono diminuiti valori poi di volumi produttivi al suo posto sono entrati le riduzioni costi le speculazioni finanziarie il profitto a tutti i costi questo ha reso il gigante sempre un volume più ridimensionato è diventato un piccolo gigante
Voluto e questo ha portato anche all'emorragia di posti di lavoro il gigante oggi di Mirafiori ieri gigante molto Automotive più piccolo adesso in ginocchio
Lo vediamo nei vari stabilimenti lo vediamo le costruzioni stampi dove si è ridotto il personale a cento lavoratori
Alta professionalità però non c'è il cambio il ricambio generazionale non ci sono assunzioni quindi si parlano delle professionalità
Lo vediamo nello stampaggio dove ci sono solo cinquecento lavoratori si lavora anche per l'estero però l'attività è ridotta
Lo vediamo in quello che sono le costruzioni sperimentali dove un tempo si facevano i prototipi
Poi la mission produttiva è cambiata in prototipi sono stati mandati fuori in altri stabilimenti addirittura in Brasile in Turchia
è cambiata la mission si sono pari
I lavoratori che hanno per avevano quelle professionalità di alta specializzazione sono stati dei Maserati
E messi a fare diciamo i saldatori per gli allungamenti dei telai del Ducato però trasformazione del Ducato e per l'allestimento di veicoli speciali per le flotte speciali
Non si sa bene qual è la loro mission erano mille son diventati duecentottanta una parte di loro è stata trasferita di fatto la carrozzeria proprio per la specificità del lavoro
Abbiamo quella parte nella meccanica quella parte diciamo che una parte simbolo del declino di Mirafiori perché l'ultimo motore che si è prodotto risale al due mila e tre
Dopodiché è anche loro hanno cambiato la produzione si sono rivolti a una produzione per quanto riguarda i cambi cambi e parti meccaniche delle trasmissioni
Sono cambi comunque vecchi c'è un il sono impianti vecchi producono i cambi per quelli che sono la cinquecento endotermica e la palla di Pomigliano
Peccato che la stessa assillanti essa ha detto che la cinquecento endotermica andrà a morire e la Panda vi Pomigliano verrà sostituita da quello che è il modello che verrà fatto in Polonia dove le architetture sono Psa
E di conseguenza non possono essere atti accettare quelli che sono i componenti nostri accetteranno componenti Pisa
E quindi quale sarà il futuro di questo stabilimento oltretutto in quell'occasione nell'occasione nella quale Inter cercava una struttura dove poter fare produrre semiconduttori la stessa squillanti essa ha messo a disposizione quasi un milione di metri quadri cioè tutta la parte a sud di Mirafiori e questo cosa vuol dire cosa ne vuole fare di tutti quei lavoratori che sono lì poi abbiamo la parte della carrozzeria come diceva prima ENI siam passati da duecentodiciotto mila vetture hanno a ventotto mila cioè ridicolo la parte della dei lavoratori che erano a Grugliasco la Maserati sono trasferte sono stati trasferiti di fatto all'interno delle carrozzerie di Mirafiori negli ultimi fatto tutto velocemente negli ultimi due mesi creando confusione creando una malevola organizzazione per quanto riguarda i carichi di lavoro le le postazioni
Anche lì
Come negli altri stabilimenti il livello cioè l'età media dei lavoratori è alta
Però non c'è la possibilità appunto di trasferire le conoscenze il know-how gli Schiele come la chiama la stella anch'essa a nuovi giovani perché non ci sono soluzioni non ci sono investimenti per poter continuare
E poi abbiamo la testa
La testa sono gli enti centrali una testa per questo Mino per questo gigante veramente molto pesante perché è una testa che è formata da circa sette mila lavoratori
è una testa confusa
Abbiamo rischiato quando ci siamo abbiamo fatto la fusione con Chrysler perché eravamo dei doppioni abbiamo resistito perché siamo oltre oceano
Adesso non penso che resisteremo per molto perché abbiamo direttamente una faccia speculare proprio in Francia in Europa
Quindi è inevitabile una riduzione di questi lavoratori
Gli stabilimenti ad oggi le fabbriche sono quasi deserti i fabbricati i lavoratori non ci sono soprattutto la parte impiegatizia perché sono rilegati a casa alienati mi piace dire perché
Sono in quella posizione lavorativa detta remoto working
Che anche lì dovrebbe essere rivista normata perché in questi ultimi anni ha creato dei problemi
Abbastanza gravi
C'è un ricorso continuo
All'ospedale binario un ricorso continuo
Incontrollato e incontrollabile
Ci sono problematiche di stress lavoro correlato disagi psicologici
Bornago
C'è anche un problema di regressione delle condizioni delle donne che si trovano a dover sottoscrivere degli accordi perché non possono fare diversamente perché devono loro modo migliore di stare a casa e comunque avere cura dei figli o curare la salute dei dei genitori è questo non sarebbe corretto
Abbiamo dell'ultimo periodo nelle ultime settimane è uscita fuori la notizia
Che parte viste l'Anpi Hess
Francese voglia concentrare tutta la ricerca e sviluppo a porsi nel due mila ventitré
Ci fa piacere la notizia ma la nostra ricerca sviluppo che fine farà
Nel due mila e sedici una parte della progettazione è stata trasferita a Orbassano insieme al CNF per il progetto della guida autonoma ha ricevuto comunque dei soldi da parte del sia del governo
Sia della Comunità europea ma nessuno si è guardato bene di capire dove sono andati a finire questi corsoldi che cosa è stato fatto
Per questo c'è la necessità che ci sia sempre un intervento dello Stato che non dia soldi così a fondo perduto che comunque chiede delle garanzie
E scusate me io ritengo inaccettabile quello che il ministro della Repubblica italiana
Dopo che aveva dopo aver giurato sulla fedeltà alla Costituzione abbia detto paroliere come stelle antis nonostante abbia ritenuto ricevuto dei soldi pubblici non è tenuta ne è obbligata ad avere impegni sulla nazione è inaccettabile una cosa di questo genere
Siamo siamo comunque stanchi di una di piani industriali farlocchi dei ministri distratti o complici
C'è bisogno di una mobilità livello nazionale perché fatemi dire se l'auto molto in questo Paese come un albero sul territorio se tiriamo fuori fuori l'albero le radici vengono via
E quindi tutti lo l'indotto le di attività commercialmente
O indirettamente collegati ne patiscono
Dobbiamo fermare questa emorragia dei posti di lavoro
C'è bisogno che nel Paese ci siano dei delle non ci sia più una precarietà c'è bisogno che i nostri figli non debbano andare a lavorare a tre euro l'ora cosa che succede oggi è una cosa che è inaccettabile
Comunque non ci crediamo più nel senso che vogliamo una mobilità a livello nazionale ora e permettetemi cito un grande Che Guevara che diceva la lotta chi lotta può perdere chi non lotta già perso noi compagni dobbiamo lottare per noi e per il futuro dei nostri figli
Le dal Veneto Andrea Zampieri della Speedline
Dopo di loro il segretario della Filt Falcinelli
Allora compagne Company intanto una peraltro a tutti
Allora io son compiere ancora asso un po'legato se devo per la spirituale di Santa Maria di Sala in provincia di Venezia
Un'azienda dove producevamo cerchione il
Dall'Automobil per le macchine in pratica
Ed è un'azienda che leader nel settore
Dal settantaquattro che produciamo che produciamo ruote
Dopo diverso deve vicissitudini
Nel due mila e otto siamo stati acquisiti da una multinazionale Svizzera Ravano al
Che è leader in Europa per la produzione di certi
Il nostro stabilimento è sempre stato specializzato nel produrre ruote di altissimo valore aggiunto
I nostri clienti sono Audi sono Maserati sono Porsche Ferrari Lamborghini
E quindi nel nostro stabilimento produciamo c'è perché di altissimo valore valore aggiunto
Siamo sempre stati abituati all'interno del gruppo di fare anche sperimentazione
E di creare tecniche e prodotti e prodotti innovativi
Abbiamo insegnato obiettivamente
A lavorare a questi a questi maniscalchi tedeschi
Perché
Sì loro fanno numeri ma sono solo capace di fare di fare numeri con bassissima con bassissima qualità
E noi
E questo non perché lo dico io
Ma perché mi è stato riferito da qualche da qualche dirigente
Svizzero
Noi facciamo i migliori in migliori inseriti dal mondo il Guidi presidente di questo gruppo che è andato via un paio di anni fa andato in pensione ha detto io mi sono innamorato
Quando son venuto in Italia di questa azienda perché ho visto le migliori ruote
Che avessi mai visto in vita mia
E noi siamo diventati un valore aggiunto siano diventati la la la bella donna per questo per questo gruppo qua no e dopo qualsiasi problema loro abbiano e che non sanno risolvere finisce che dobbiamo risolvere o noi
Hanno aperto uno stabilimento in Messico tre quattro anni fa quando sostanzialmente producono nel vuoto e BMW per il mercato nordamericano
E dopo sei mesi lavoravano con quasi il quaranta per cento di scarto
Che è una cosa che è una cosa inaudita
Abbiamo dovuto andare a andavano e dei nostri dei nostri tecnici dei nostri nei nostri operai in Messico
E adesso lo stabilimento produce sul tre quattro per cento di scarto
E dopo tutto questo impegno inizia abbiamo messo dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto un altro mistica massacrata perché vi ricordo facciamo tre uno a ciclo continuo
Poco prima di Natale siamo venuti a sapere tramite la stampa nonché la direzione ce l'abbia detto
Tramite la stampa perché
Il Sindaco il sindaco di Venezia Brugnaro a un convegno la mattina
Aveva detto che c'era la novità che la Roma chiudeva Speedline e la delocalizzato e in Polonia e Repubblica Ceca
Quindi non hanno avuto neanche la cortesia di avvisarci di questa cosa
E debbo dire che va bene non viviamo sulla luna qualche problema c'era perché chiaramente tra i covi pietra tutta la crisi del settore auto motivi volumi si erano si erano abbastanza abbastanza ristretti anche noi
Riusciamo a fare due conti insomma uno stabilimento
Con più di seicento persone che alla capacità di fare un milione un milione cento mila pezzi all'anno con cifre tra le cinquecento e le settecento mila unità è chiaro che bisogna bisogna mettere a posto la cosa ma nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa di questo genere
E al primo incontro
Cui la chiaramente nessuno della casa madre sia presentato
Hanno mandato due due avvocati due advisor di Milano pensano detto guardate si data la mano in nove barra dodici mesi chiudiamo tutto
E ne abbiam detto bene se questo se chiedete al sindacato che vi faccia da scivolo per dopo chiude del tutto chiaramente avete sbagliato tutto e ci siamo presi si è andati c'è andati via li abbiano lasciati lì
E dopodiché abbiamo cominciato con un con lo sciopero abbiamo cominciato con il blocco dei cancelli hanno far uscire a non fare uscire il prodotto prodotto finito
E in breve tempo siamo riusciti a ad aprire un tavolo un tavolo al ministero
E a fare il tirare alla alla proprietà
La decisione di chiudere
In pratica ad oggi la proprietà ha detto che finché la trattativa al ministero resta parta non ci sarà nessun spostamento di di produzione in Polonia e Repubblica Ceca e la trattativa comunque resta resta aperta e ha bloccato la decisione la decisione di chiudere
Credo che questo sia un fatto un fatto importante
Ci darà avremmo il tempo di misurarsi veramente adesso cominciano ad andare a mettere come si dice le mani
A fondo capire quale sarà il punto di caduta
Perché ovviamente
Non ci possiamo permettere di tardare di perdere un'azienda del genere in quel territorio che era già stato fortemente fortemente penalizzato
Io credo che sia importante per il governo che il Governo si dia da fare abbiamo bisogno di un piano industriale
E abbiamo bisogno come vastità secondo il mio punto di vista di un piano tipo quello dal bonus per l'edilizia
Bisogna investire
Perché non possiamo permetterci di parlare cinquanta settanta mila posti di lavoro nei prossimi anni
Questo credo che il nostro Paese non lo potrebbe non lo potrebbe realizzare e non potrebbero realizzarlo noi
Perché in tutti questi anni abbiamo sempre lavorato e dobbiamo lasciare un tessuto industriale ai nostri figli Darko tutta sta precarietà che c'è sono in difficoltà
E ci mancherebbe solo se restringersi in ulteriormente questo tra martoriato settore dell'automotive volevo ringraziare tutta la segreteria la compagna are David il compagno De Palma e il compagno
Marinelli
Per la l'iniziativa che hanno fatto a livello regionale di questi incontri sull'automobile ringrazio anche il compagno gabbie perché con la sua con la sua descrizione con i suoi dati con le sue spiegazioni veramente ci fa capire qual è la situazione e cosa sta succedendo in questo mondo comunque compagni credo che non dobbiamo aver paura perché la schiena dritta paga sempre a lavoro e alla lotta
Allora comunicazione di servizio ricordiamo che la pausa pranzo e alle tredici e trenta quindi non prima non assaltata il bar prima di questo ora
Il compagno segretario nazionale della Filctem Marco Falcinelli
Si prepara a caratteri una cappa raro
Io ringrazio tutti quanti voi ringrazio la FIOM Francesca per quest'invito che è anche una straordinaria opportunità per conoscerci un po'meglio per raccontarci un po'quello che sta accadendo rispetto a in ai temi che affrontiamo in questo periodo i grandi processi di cambiamento che sono in corso
è un'opportunità importanti devo dire e anche un onore per me parlare all'assemblea dei delegati della FIOM
Non credo che sia una cosa usuale veramente lo apprezzo con grande con grande cuore il gesto già sto che sto che è stato fatto credo che ne abbiamo bisogno
Abbiamo tante cose in comune tante cose che ci accomunano che riguardano l'industria il tessuto industriale del Paese
Ma penso che in questi ultimi tempi la cosa che ci accomuna un po'di più ne abbiamo ragionato in tantissime occasioni con Francesca anche insieme alla Confederazione è un sentimento di preoccupazione
Una preoccupazione che aumenta sempre di più o anche in queste ore rispetto alle questioni che riguardano la possibilità di un conflitto nella nostra Europa tra tra la Russia e Ucraina sembra un fatto lontano purtroppo non lo è e non lo è
Non solo per le conseguenze tragiche drammatica che potrebbe avere dal punto di vista umano è un fatto grave importante anche per le conseguenze che potrebbe avere dal punto di vista economico dal punto di vista dei processi di cambiamento e di transizione di cui siamo discutendo che dovremo affrontare perché guardare se c'è un tema che caratterizza quella vicenda è proprio quello legato per esempio
Alle questioni che riguardano la transizione energetica i lo stop perché potrebbe determinare la la guerra a ai flussi di energia i flussi di cassa e verso la nostra nuova
Ma rappresenterebbe un problema ma non perché come dire
Ci sarebbe un forse un problema da più giovamento
Di quel vettore energetico ma perché questa condizione determinerebbe un ulteriore rallentamento rispetto ai processi di transizione che invece dobbiamo provare a governare che hanno delle scadenze ben precise io immagino insomma che se dovesse arrivare meno che ha se non roba
L'idea della Germania di chiudere le centrali a carbone nel due mila trentotto potrebbe comportare un ulteriore slittamento così come il programma di dismissioni delle loro attività nucleari
Potrebbe rallentare ulteriormente questo sicuramente non contribuiva in maniera positiva al cambiamento del mondo al cambiamento del pianeta la sostenibilità ambientale industriale nostre attività dicevo i grandi processi di cambiamento che dovremo attraversare le grandi transizioni riguardano il mondo riguardano l'Europa e l'eroga l'Europa detta le regole da questo punto di vista detta le regole dal punto di vista delle modalità e detta le regole dal punto di vista di tempi ci dice che nel due mila trenta
Dovremo arrivare al cinquanta per cento di abbattimento della CO due ci dice che nel due mila cinquanta dovremo azzerare emissioni climalteranti e ci dice anche un'altra cosa
Nel pacchetto fitti forzisti faide che è stato presentata a luglio di quest'anno ci dice per esempio per parlare proprio delle del vostro settore che al Domine trentacinque dovremmo smettere di immatricolare le auto con motore endotermico
Io penso che questo rappresenterà un un serio problema ma il né il problema che dobbiamo affrontare proprio Ardara dal punto di vista generale per poi dire alcune questioni di carattere specifico
E che nel nostro Paese questa discussione sulla transizione si sta affrontando con un con una caratteristica che è ancora fortemente marcata dall'ideologia
Cioè io ho l'impressione che questa cosa l'ho detto in tantissime occasioni che nel nostro paese non si sia capito esattamente che cosa significa il termine transizione transizioni significa passare da un da una fase all'altra significa passare da una condizione del Paese dell'industria dell'economia ad un'altra fase una fase che abbiamo deciso tutti insieme
Un obiettivo che abbiamo deciso tutti insieme di raggiungere quello di migliorare il pianeta
Che dovremo lasciare in eredità alle nove alle future generazioni è quello di rendere la nostra industria vi sostenibile foto dal punto di vista ambientale il punto quale il ponte che cosa c'è in mezzo a questo passaggio che cosa c'è tra la prima fase la seconda fase
E se continuiamo a discutere di questo tema della transizione
Guardando al futuro e non guardando a che cosa accade oggi nel nostro Paese rispetta come affrontiamo la transizione noi rischiamo di arrivare a quella meta dovendo raccogliere morti e feriti dal punto di vista occupazionale
Ed è un tema che non ci possiamo permettere guardiamoci guardiamo che cosa siamo come Paesi prima di pensare di poter trattare la transizione energetica come se fossi un interruttore on offre domani mattina che andiamo e siamo un'altra cosa non siamo un Paese che dal punto di vista industriale costituito per il novanta per cento da piccole e medie imprese
Ci sono i grandi gruppi avranno la condizione di essere rapidi e di poter in qualche modo rispettare i tempi che sono stati dettati dall'Europa nella trasformazione dei loro processi industriali
Quel vasto tessuto di piccole e medie del imprese che a valle e che costituisce il novanta per cento della nostra del nostro sito industriale non sarà in condizioni se non dietro ad un forte incentivo dal punto di vista economico finanziario da parte del governo
E qui c'è la discussione che riguarda il ruolo dello Stato nell'economia nel pubblico
Quando la CGIL sostiene io condivido questa cosa
La necessità di un'agenzia per lo sviluppo del nostro Paese sostiene esattamente questo cioè come il pubblico come lo Stato può intervenire rispetta le scelte dei grandi gruppi di questo Paese qualche multinazionale
Sia del settore industriale meccanico sia del settore industriale dell'energia per quello che ci guarda pensa e ripensa ENEL ma pensa Lonardo penso a Finmeccanica come questi grandi gruppi accompagnano i processi di cambiamento che dovremo gestire e attraversare e quale ruolo Allo stato nell'orientare le scelte di politica economica e finanziarie di quei gruppi se c'è una cosa che a Roma è chiara è che il mercato che si autoregolarsi è fallita cos'è fallito come Teoria
L'economia e quindi c'è un tema che riguarda la composizione dell'industria del nostro Paese
E c'è un tema che riguarda non solo la composizione dell'industria
Riguarda il fatto che ne siamo un Paese trasformatori non abbiamo materie prime e le nostre industrie all'industria fortemente energivora ci sono settori della nostra industria che sono saranno fortemente in difficoltà rivolto a riconvertire i processi produttivi
Penso non solo a quelli che riguardano la categoria che rappresento il vetro la ceramica i cementifici Malpensa tutto il settore dell'auto modi beh è su questi settori avranno una grande difficoltà da questo punto di vista e quindi anche qui serve un forte intervento dal punto di vista economico se vogliamo sostenere la transizione e poi dobbiamo affrontare anche un altro problema sempre per guardarci dentro sempre per non fare voli pindarici e guardare al futuro senza tenere i piedi per terra
Noi siamo un Paese che è in forte ritardo dal punto di vista tecnologico noi sosteniamo ne siamo convinti che bisognerà aumentare sempre di più l'apporto delle fonti rinnovabili zio delle l'energia eolica l'energia
Solare ma dobbiamo fare i conti con il fatto che queste fonti di energia sono per loro natura discontinue
In nel nostro Paese noi produciamo energia elettrica con le fonti rinnovabili eolico e solare per il trentotto per cento del nostro fabbisogno energetico
Tutto il resto continuiamo a produrlo in qualche caso con il carbone in qualche caso con il gas e con il petrolio
Le fonti rinnovabili che sono per loro hanno natura discontinue
Se vogliamo che la nostra rete elettrica ne venga mantenuto in equilibrio per evitare i blackout
Bisogna che il nostro Paese si doti che la tecnologia necessaria ai sistemi di accumulo servono le batteriche nel nostro Paese non produce le andiamo ad acquistare all'estero
Se pensiamo
Alle nuove tecnologie del futuro ai vettori energetici del futuro servono parliamo tanto dell'idrogeno e della possibilità di utilizzare questa questo vettore energetico bene per produrre l'idrogeno se non la vogliamo produrre dal gas
Perché comunque è una fonte di inquinamento Lo Bello dopo l'unica altra possibilità per produrlo è scomporre l'acqua
Ma per fare questa cosa salvano dei macchinari che si chiamano elettro Rizzato ori che così come le batterie in italiano produciamo gli andiamo acquistare all'estero
Questo è un Paese che ha che ha destinato e ha fatto bene perché ripeto siamo tutti convinti della direzione che deve avere il mondo il pianeta ha destinato tredici miliardi di euro all'anno per lo sviluppo delle fonti rinnovabili che paghiamo tutti noi sulle nostre bollette quella quota bene siccome le pale eoliche le andiamo ad acquistare all'estero i pannelli fotovoltaici Landi ad acquistare all'estero quegli incentivi non hanno prodotto un posto di lavoro nel nostro Paese
No non possiamo continuare in questa condizione e qui torno in ruolo delle dello Stato nell'economia e torna la discussione su come è stato impostato anche piano nazionale di riprese resilienza
L'abbiamo definito un piano con un'impronta fortemente mercatista che guarda al mercato non guarda le filiere industriali che servirebbero al Paese
A quelli cari industriali che ci consentirebbero di produrre le batteria di produrre di produrre le pale eoliche di produrre i pannelli fotovoltaici e di produrre l'elettro Lizza dorica serviranno per fare l'idrogeno questo significa avere l'idea di un sistema Paese che
E questo ci consentirebbe di affrontare il tema della transizione energetica in maniera in maniera diversa
Il in questi giorni è rivela discussione che più ci appassiona è quella legata all'allargarsi al costo delle bollette
Guardare questo è un tema paradossale per alcuni aspetti
Noi siamo un Paese che consuma
Circa ottanta miliardi di metri cubi all'anno per il nostro fabbisogno energetico ottanta miliardi di metri cubi
Avremmo
La possibilità nel nostro Paese di avere una produzione nazionale di gas e di circa il cinquanta per cento del bisogno Danzi una rivendita anche se domani mattina decidessimo di astrarre
Tutto il gas che abbiamo a disposizione non saremmo dei pendenti dal punto di vista energetico per il cinquanta per cento da altri Paesi
A proposito di dipendenze
Nonostante questo nonostante questa scelta noi sono anni che per scelte politiche meno perché sbagliati abbiamo deciso che nel nostro Paese negasse non si deve più estrarre non si tratta di fare nuovi Pozzi e nuove trivellazioni non facciamo lavorare destra legasse neanche i pozzi che sono in attività
Perché nel nostro Paese produciamo due miliardi e mezzo di metri cubi di gas
Di fronte agli ottanta miliardi che consumiamo
Allora in questi giorni il governo che cosa ha deciso proviamo ad estrarre più gas nazionale benissimo
Ha in mano ad un provvedimento che si chiama Pica e sai piano di transizione per le aree idonee in cui indica quali sono le aree del paese in cui sarà possibile estrarre gas
Bene quel piano basta guardato attentamente e per capire che ci manderanno a cercare il gas dove grazie non ce mentre dorme i pozzi già ci sono e sono in attività
Hanno delimitato la possibilità di estrarre con un paradosso che è veramente allucinante da questo punto di vista hanno allargato la linea di confine dove è possibile estrarre gas mettendo in discussione piattaforme già produttive
E quella linea di confine è quella che divide le acque territoriali dall'Italia alla Croazia
L'hostess o pozzo o dove noi saliamo rischiasse noi non lo potremo più fare il tubo che che da quella parte del posto che sta nelle acque territoriali grate continua da strane grassa
E i croati ce lo rivendono noi al triplo del pezzo ma siamo un Paese normale da questo punto di vista siamo un Paese normale noi potremmo estrarre gas dal nostro Paese con un costo di produzioni di cinque centesimi al metro cubo sapere quanto valiamo incassa e Luzi e ai Paesi del Nord Africa che ce lo rivendono cinquantacinque centesimi al metro cubo
E poi ci lamentiamo del fatto che le nostre bollette sono insostenibili
E poi c'è tutto il problema delle filiere industriali lenta e aziende le grandi aziende che non ce la fanno a sostenere i costi energetici io vicino come esempio un settore che nella mia categoria c'è il settore della della ceramica
Che hanno richieste di volumi enormi è in forte ripresa produttiva e deve fermare gli impianti e mettere le persone in cassa integrazione perché ormai Gazzetta è arrivata a centocinquanta euro al metro cubo
L'anno Speedway hanno un anno e mezzo fa costava quaranta euro al metro cubo
Queste sono una serie di questioni è guardare il tema dell'Automotive regola un Francesca queste cose ci siamo scambiati un sacco di volte
Io sono convinto che quanto scritto nel documento europeo debba debba essere cambiato
Nel due mila trentacinque per questo settore e se venga se verrà mantenuta quella data de rischia di essere letali io non voglio preoccupare di più di quanto siete preoccupati ma come siete preoccupati vogliono preoccupati anche voi perché le macchine non sono fatte solo di motori
Son fatti di gomma son fatti di metro son fatti di tessuti
Tutti i nostri settori e per questo abbiamo tante cose in comune devono poter ragionare su questi temi allora lei una soluzione c'è
Perché se invece di ragionare di tutto elettrico non avendo quella quantità di energia elettrica necessaria
Perché se domani mattina
Tutte le auto del nostro Paese diventassero elettrico no dovremmo raddoppiare i la quantità di energia elettrica che produciamo novanta gigawatt e da qui al due mila trenta mentre oggi dei mettiamo a terra lo zero nove
Di quella potenza
E dovremmo in infrastrutturare le autostrade le strade del nostro Paese con il doppio delle colonnine che oggi è nelle ENI hanno messo mettendosi insieme hanno prova hanno messo a terra nel Paese non ce la faremo
E invece di incentivare lo diceva bene Michele De Palma nella sua ottima relazione io la condivido totalmente invece di incentivare l'auto elettrica basterebbe pensare ai dodici milioni di veicoli circolanti nel nostro Paese ancora è uno due
è uno due dodici milioni di veicoli circolanti
E allora la soluzione sta esattamente in una parola beyond carburanti
Carburanti sintetici non prodotti da fonti fossili ma prodotti da oli vegetali garantirebbero l'allungamento di vita del motore endotermico per altri quarant'anni
Perché non produrrebbero C o due perché verrebbero prodotti non producendo C o due perché consentirebbero a questo settore di sopravvivere prima di arrivare a quella metà del due mila e cinquanta
Comprendo soci delle voci da Silvio Berlusconi abilissimo rapidissimo sarete perché nel nostro Paese non vengono prodotti bio carburanti noi abbiamo due bio raffineria una giara una Porto Marghera
E perché l'ottanta per cento di quello che producono lo esportano lo ascoltano perché in Italia non c'è un mercato perché in Italia i biocarburanti Gonzalo quattro otto che al Buratto è normale
Allora possiamo fare qualcosa insieme lo dico a Francesca lo dico a Maurizio possiamo fare qualcosa insieme nei confronti del governo per fare un ragionamento sulle politiche fiscali che riguardano i i carburanti in questo Paese trattasse e accise si può fare qualche ragionamento e la chiudo qui
Su questo tema parlando dell'ultima questione rubo solo ancora un minuto che riguarda gli aspetti sociali
Guardate noi stiamo insistendo perché se continuiamo a trattare questo tema transizione guardandolo solo dal punto di vista industriale non guardando dal punto di vista sociale l'Europa ci dice aggiusta transizione giusta significa che dobbiamo cambiare il mondo dal punto di vista industriale ma dobbiamo stare attenta ai costi sociali di questa trasformazione bene noi dobbiamo pensare che i lavoratori devono essere i protagonisti di questo cambiamento
Il sindacato deve essere agente del cambiamento dobbiamo convincere persone che hanno mandare il mondo in una certa direzione per migliorarlo non significa avere come prima preoccupazione la perdita del posto di lavoro perché quelle persone non lei convinceremo
In questa condizione anzi altro che resilienza come qualcuno diceva da quei lavoratori noi otterremo resistenza al cambiamento sentiamolo pensare che il loro contributo per cambiare il mondo a perdere l'occupazione
Questo non ci possiamo permettere io condivido alcune cose che sono state dette da alcuni delegati con Maurizio io sono stato da questo punto di vista una sorta di goccia cinese un po'di tempo che lo dico io penso che serve una grande regia confederali da questo punto di vista quello che oggi stiamo facendo cioè parlarci tra due categorie diverse deve diventare un metodo di confronto tra tutte le categorie che riguardano l'industria
E che abbia nel mettere insieme da mettere insieme le intelligenze di tutti perché altrimenti ha ragione Michele anche in questo caso da soli non ce la facciamo
Da soli non ce la facciamo e se il governo non ci ascolta io penso che sia arrivato il momento di arrivare anche un grande momento di mobilitazione generale delle categorie dell'industria
Vi ringrazio
Dall'Emilia Romagna Caterina Capraro della Lamborghini Bologna chiedo ai quattro compagni restanti di rimanere contenuti nei tempi perché abbiamo ancora quattro interventi e poi deve concludere il nostro segretario generale nazionale
Si prepara Dario Salvetti
Buongiorno a tutti sono Caterina Capraro della delegazione FIOM di automobili Lamborghini sono non nella delegazione da cinque anni sono l'ingegnere elettronico lavora in ricerca e sviluppo e questi temi che discutiamo oggi mi stanno particolarmente a cuore
Lamborghini ha lanciato un piano di investimenti di un miliardo e mezzo di euro per la riconversione Green all'interno del nostro stabilimento perché soprattutto dopo le vicende del diesel gate il gruppo Volkswagen è particolarmente attento a questi temi
Siamo tutti d'accordo che l'alimentazione basata su combustibile fossile non è più sostenibile per il pianeta quindi non può e non deve essere un'alternativa per l'automotive
Siamo tutti consapevoli e convinti che la transizione ecologica necessaria ed è necessaria subito
D'altra parte mi permetto di fare qualche riflessione sugli impatti che questa conversione e una conversione di massa potrebbe avere
Con la rete sicuramente sentito anche il sì e odi Bol sbagliano è quello di Toyota hanno di recente fatto un piccolo passo indietro rispetto all'avanti tutta verso l'elettrificazione nel mio piccolo anch'io oggi vorrei condividere con voi qualche le mie perplessità
La prima riguarda le tecnologie ad oggi disponibili per una conversione di massa all'elettrico l'impatto che tale conversione potrebbe avere in termini di infrastrutture o di produzione di energia
Siamo veramente pronti in grado di produrre l'energia necessaria con fonti rinnovabili
Cosa significa davvero convertire l'Inter attuale mobilità
L'auto elettrica sarà mai veramente alla portata di tutti in termini economici
Bisognerà forse rivedere completamente il concetto di auto e di mobilità accettare dell'importanti compromessi rivalutando il concetto di mobilità pubblica rendendola di qualità ed accessibile a tutti
Sì ad oggi la le del sì ad oggi l'elettrico rappresenta una valida tecnologia per piccoli mezzi bici monopattini utilitarie e più in generale per spostamenti a corto raggio molte sono ancora le lacune
Per le percorrenze più lunga anche a causa del rapporto potenza peso che comporta un'efficienza più bassa per i motori elettrici
Anche guardando all'ambiente non sono sicura che convertire l'intero mercato automotive all'elettrico possa risolvere il problema delle missioni o non introdurne di nuovi il reperimento ad esempio delle materie prime
Per la costruzione delle batteria il loro smaltimento considerato il tempo di vita sono veramente sostenibile in termini ambientali
Saremo in grado di generare l'energia elettrica sufficiente a soddisfare l'intero fabbisogno le energie rinnovabili saranno sufficienti
è vero centralizzare la produzione porta un miglioramento dell'efficienza energetica nella conversione quel to wheel e ad una conseguente riduzione delle emissioni di CO due soprattutto ma non solo all'interno delle città si può inoltre lavorare sullo sfruttamento ottimale delle rinnovabili non programmabili con un accumulo di energia nelle ore di inattività ma quello delle emissioni non è l'unico problema ambientale
Quante aree naturali ad esempio saranno impattate e in alcuni casi devastate dalla costruzione di Are dedicata alla produzione di energia non è forse impatto ambientale anche questo
Lo smaltimento di pannelli fotovoltaici e più in generale dei materiali utilizzati per la realizzazione e manutenzione dei siti per la generazione di energia elettrica avrà anch'esso un impatto ambientale rilevante
Considerando il versante occupazionale ad oggi il mercato europeo è molto distante da quello asiatico il quale iniziato molto prima a investire in ricerca in questo settore
E sì ad oggi possiamo dire di essere all'avanguardia parlo come mercato europeo sul mercato dell'automotive lo stesso non possiamo dire per l'elettrico ahimè per l'elettronica in generale
La Cina a una politica industriale avanzata concentra capacità infrastrutturale e relazioni economiche strategiche rispetto a questi settori ma sappiamo anche che dal punto di vista di tutele dei diritti dei lavori sono un tantino indietro rispetto a noi
Un'immediata conversione all'elettrico comporterebbe con sé il rischio di una colonizzazione da parte del mercato asiatico per produzione e fornitura di materie prime e di componentistica
Con conseguente perdita di lavoro e di figure professionali ad oggi chiave nel mercato dell'automotive
Adesso non mi dilungo molto in tecnicismi come dicevo la transizione ecologica necessaria e l'attuale condizione non è più sostenibile per il pianeta Terra questo e l'assioma del punto di partenza
Cosa fare allora per evitare i rischi correlati e garantire l'occupazione e la sostenibilità di questa conversione
La pandemia non ci ha resi tutti migliori alla fine no non è andato tutto bene nonostante gli striscioni sui balconi
Vedi l'assalto alle sedi della CGIL però sicuramente ci siamo portato a casa un insegnamento importante i problemi globali vanno affrontati e risolti a livello globale
Serve quindi una visione globale sulla transizione ecologica una visione autonoma del sindacato fondata su dati reali
Nella scorsa sessione di safety car a Bologna ho trovato molto interessante l'intervento di Matteo Gaddi il quale ha presentato un'analisi nel settore automotive
In particolare mi ha colpito alla raccolta di dati che mostravano come tutte le aziende della filiera componente per componente sarebbero state impattate dalla conversione
La colonna del sulle lettere che era devastante
Delle cinquanta unità produttive presi in esame solo quattordici sopravvivere Bellese in caso di una conversione totale all'elettrico
Penso che il sindacato non posso ignorare un dato così importante sugli impatti che una massiccia conversione all'elettrico Queen porterebbe
è importante che gli investimenti siano mirati a tutelare l'occupazione e limitare al massimo le esternalizzazioni che non si giocherà ribasso per competere con il colosso asiatico
Per fare un'analisi strutturata per trovare soluzioni sostenibili sotto tutti i punti di vista bisogna agire su tutti i fronti sindacato istituzioni e impresa
Credo che come sindacato sia importante monitorare l'andamento del lavoro segnalare i rischi a restare pronti e aperti all'inevitabili cambiamenti del futuro prossimo
Il rischio tangibile della perdita di un numero importante di posti di lavoro e di figure tecniche importanti deve farci riflettere mettere in discussione la riconversione dei siti che lavorano sull'endotelio Mykonos sarà a costo zero e non possiamo accettare che il prezzo dalla cappa gare siano i posti di lavoro chiudo
Credo che nel nostro piccolo lei delegate e delegati dell'automotive
Dobbiamo creare una rete solida essere ben sintonizzati sui cambiamenti fare dei tavoli tecnici
Mettere a disposizione le conoscenze sul campo e avvalerci di competenze di tecnici del settore ambientale per fare una reale analisi costo-beneficio
Nella modalità elettrica a dispetto a quelle alternative o a libri da la quale garantirebbe il mantenimento di una gran parte degli attuali posti di lavoro
Che la conversione all'elettrico non sia solo uno slogan una moda del momento ma sia frutto di una vera scelta consapevole basata su dati reali perché l'obiettivo deve essere quello di costituire insieme una svolta che sia sostenibile non solo in termini ambientali ma anche occupazionali
Dalla Toscana Dario Salvetti della GK enne di Campi Bisenzio
Scusate la società nel far ripartire il cronometro per essere nei tempi
Prego
è sempre un'emozione essere a Torino sia per la storia che rappresenta ma direi oggi anche per il presente perché oggi questa e anche la città delle cinquanta scuole occupate ci colpiva vedendo le immagini delle manifestazioni studentesche dantesche a dir la verità non solo a Torino ma anche a Cosenza Roma in tutta Italia come rimbalzarsi in maniera spontanea da una parte all'altra dei cortei una canzone
Occupiamo la fino che ce ne sarà il tema non è di piaggeria non è importante da che fabbrica è nato con la canzone l'importante che gli studenti cantano una canzone che viene da una fabbrica e questo è un dato a disposizione socialmente di tutta la classe su cui dobbiamo riflettere perché cento mila duecento mila studenti quanto fossero evidentemente stanno venendo su con l'idea o almeno con l'immaginario collettivo che la fabbrica la pole contendere al padrone
Soprattutto quando il padrone se ne va e si disimpegno il re qua abbiamo un enorme padrone che non da oggi se ne va il suo disimpegno si chiama Stella altissimo che ereditato il disimpegno di esplicita che ereditato il disimpegno
Di di FIAT e che hai voluto in questo disimpegno e abbiamo uno stato che non vuole ce lo dice imporre vincoli alle multinazionali quante volte
L'ha detto e che però gioca le tre carte perché non vuole imporre vincoli le multinazionali però fa la politica industriale
Con incentivi allora se non volete imporre una politica industriale Stellan Peace lasciateci contendere le fabbriche dell'Automotive vaste l'anti scura leva pubblica perché siamo anche avanti rispetto al disimpegno
Mi Stellan disc se l'anti se non vuole e non sa e non non ritiene utile progettare il futuro dell'automotive
E così sostenibile in questo Paese siamo in grado di farlo noi crediamo che siamo in grado di farlo e qua c'è un problema c'è uno Stato che non solo non vuole ma probabilmente non sa
Più ammesso che abbia mai saputo fare una politica industriale
Chi come noi ha avuto la fortuna sfortuna di conoscere un pochino più da vicino nei vari tavoli ministeriali non crediate che c'è una macchina già pronta a fare il polo pubblico della mobilità sostenibile a cui ne dobbiamo solo rivendicare non c'è c'è una macchina che è stata bombardata sin dalle competenze sia del personale politico dirigente arrivando fino la brevettazione
Pubblica non stanno sulle cose non ci stanno stare
La macchina cui richiede una politica industriale diverso non c'è
E la cosa peggiore però che a differenza del passato hanno sdoganato la questione della nazionalizzazione perché io osservo con interesse il fatto che l'altro giorno la Caterpillar
L'esperimento dell'industria italiana autobus termini come intervento di Invitalia addirittura Cassa depositi e prestiti viene utilizzato in alcuni casi dei padroni stessi o dal ministero ma a caso
A caso per buttare ulteriori soldi nel nel tritacarne dell'assistenza la socializzazione delle perdite del capitale allora se loro hanno sdoganato il termine nazionalizzazione perché l'hanno sdoganato
Siamo all'altezza di questo lo sdoganamento sia anche noi vogliamo la nazionalizzazione di parte da filiera produttiva ma non la vostra nazionalizzazione
Noi in questa sala abbiamo possiamo ricostruire un'intera idea di più Progetto industriale del polo pubblico della mobilità sostenibile
Partendo dall'esperienza in fabbrica perché poi le manifestazioni si trovano di fronte al mise i tavoli si fanno col mise ma i rapporti di forza con cui tu impone un'altra politica industriale nato l'organizzazione del lavoro stanno in fabbrica
Ed è un caso o non è un caso che l'impoverimento del Paese cinquanta mila posti di lavoro che rischiamo in questo Paese sono passati prima
Dallo schiacciamento del sindacato inficiato da quello che ha tentato Marchionne attenzione
Non lo schiacciamento del sindacato in quanto struttura ma della democrazia sindacale
Delle RSU delle assemblee del riconoscimento della capacità dei lavoratori di organizzarsi perché la democrazia in fabbrica non c'è soltanto la capacità di resistenza di contrattazione su diritti e salari
Ma c'è anche la capacità di contro proporre organizzazione del lavoro e di contro proporre politica industriale noi dobbiamo dobbiamo dire a questo Paese l'impoverimento che sta vivendo e il rischio di cinquanta mila posti lavoro è passato dal tentativo di schiacciare i noi
E non abbiamo resistito e ora possiamo passare al contrattacco perché questo che siamo disponibili a fare come classe dirigente e la classe dirigente quel particolare settore della società che indicando una soluzione per serie qui una soluzione per il proprio posto di lavoro indicono soluzione migliorativa per l'intero Paese per un blocco sociale
Perché è vero o non è vero che il rilancio dell'otto molti in questo Paese passa dal rilancio per esempio della brevettazione pubblica dell'università pubblica è vero non è vero che rilancia le locomotive in questo Paese
Passa dal collegamento con i movimenti ambientalisti più radicali che ci possono dare una mano anche nel districare nel districare la nostra politica la green washing che viene fatto perché chiariamo una cosa
Punto primo
La guerra sociale che in atto contro di noi e che è stato in atto alla GK e nello spirito nella Gianetti non c'entra nulla con la transizione energetica non c'entra nulla con Francesco transizione climatica è una guerra di attacco ai diritti
è una guerra che ricorda un po'lontanamente perché sono molto più piccoli per carità
La lotta come dire della Thatcher contro i minatori e non mi sembra che passando sui minatori mondo sia stato più verde del mondo ha perso diritti e l'anno scorso ha fatto il record di utilizzo del fossile questo è il mondo che loro che loro ci vogliono
Regalare
E quindi ad esempio non si può affrontare questa discussione o sedersi al tavolo questa sì produttori tollerando che mantengono l'unità l'unilateralità suo schiacciamento dei diritti che continua a usare la forma di unilateralità dello staff leasing che vuol dire avere un pezzo di fabbrica che tengono li mandano a casa quando vogliono loro
E vuol dire anche dire che per esempio e questo lo pensano anche i ragazzi fra di ufficio e questo è importante che venga addirittura da loro questa consapevolezza
Se c'è da ridurre i volumi produttivi cioè la riduzione d'orario a parità di salario che deve cessare di essere un tabù
E deve diventare invece una futura umanità perché l'umanità il progresso dell'umanità funziona così
Lavoravamo di più un tempo lavoreremo meno in futuro a parità di salario questo è risultato che la produttività della quattro punto zero questo risultato sociale e noi questo lo dobbiamo dire anche per l'auto motiva e l'altra cosa importante e va mi avvio la conclusione con due o tre ragionamenti e che sia chiaro che noi non chiediamo in nessun modo il la il rallentamento della transizione ecologica
Non abbiamo fretta perché il Paese è messo malissimo e non saremo mai noi a decidere se morire di asfissia o morire di fame il punto è tutto un altro che la transizione ecologica che c'è innanzitutto è lenta lentissima
E non sta veramente al passo con le necessità del pianeta e poi tutto da ridere che sia vera transizione ecologica allora ne possa discussione la vogliamo fare la vogliamo fare collegandoci
All'ambientalismo radicale che c'è in questo Paese in un blocco
Dove al Pnr R del green washing del massacro sociale né contrapponiamo un piano nostro di rilancio del Paese dove c'è sia la transizione ecologica che la tenuta sociale
E ambientale e per questo il venticinque marzo secondo me è fondamentale
Cioè se c'è lo sciopero generale per il clima
I lavoratori e lavoratrici dell'automotive dunque lo sciopero devono trovare forme restarci con delegazioni con presidi
Con scioperi
Ma lì si sancisce la saldatura che non c'è nessuna contrapposizione tra questione sociale questione ambientale
Noi abbiamo contattato fra di fornisce gli abbiamo proposto esattamente questo e le altre leggi ambientaliste che quel giorno daranno vita quello sciopero e il giorno dopo il ventisei marzo insieme a loro rilanciamo l'idea aderì di reindustrializzazione comunitaria e di lotta contro le delocalizzazioni per i viali di Firenze perché non accettiamo non accettiamo di essere l'ennesima l'industrializzazione logorato e ho finito
Di questo Paese non accettiamo che a quello che va fatto c'è una presa d'atto comunitario di come vanno prese in mano le fabbriche valori lanciate
Si sostituisca la favola del cavaliere bianco che non c'è e non ci sarà mai per quei venticinque marzo per me è una data importante il ventisei marzo lo sarà altrettanto per quanto riguarda la nostra mobilitazione perché chiedevamo una legge per le delocalizzazioni ci hanno fatto un un procedimento che procedure Izzo alle delocalizzazioni e hanno detto che in circa pene è finita abbiamo vinto quand'è finita e quando abbiamo vinto lo decidiamo noi e quella legge sulle delocalizzazioni per noi rimane un obiettivo da andarci a prendere e ci impegniamo per il bene vostro e di tutti che non sia l'ennesima reindustrializzazione farsi un g k n
Non lo deve e non lo può essere lari solleveremo come esperimento sociale collettivo perché si affermi che un territorio ha difeso la fabbrica presa in mano e che questo modello sia come dicono loro un driver per il rilancio del Paese
Quindi il venticinque marzo e il ventisei marzo per noi sono dato immobilizzazioni fondamentali nazionali su Firenze vi ringraziamo
Fulvio Ceresini a della Magneti Marelli della Marelli e si prepara Stefano Pierotti per l'ultimo intervento
Fulvio già capito vero
Cosa voglio dirti
Farò farò Breve
In tavola
Allora io sono un dipendente Marelli
Magneti Marelli poi Marelli come sapete tutto come sapete tutti è stata Marelli è stata ceduta cassone Carsey
Però in realtà di proprietà di una multinazionale discorso e che è stato fatto oggi quale a tutti si torna sempre lì già e è stata ceduta unire un'azienda di un interesse strategico a italiano certo voglio dire Magneti Marelli brevetti la parte elettronica la parte
Tutto tutto cuore riguardo dal Motor Sport cioè voglio dire eravamo noi eravamo l'indotto auto di F CIA sono stati ceduti nel silenzio assoluto delle istituzioni io mi ricordo che chiamavo Edi Edi qua ci vendono nessuno dice niente
Non è possibile che stanno vendendo la Marelli
E nessuno si muove cioè non cioè questo è un discorso che oggi è tornato a galla cioè voglio dire noi siamo in balia delle multinazionali che poi devono fare utili adesso hanno detto ci costate troppo dovremo tagliare i costi
Loro fanno gli utili tagliando i costi tanti brevetti se li sono presi
Cioè non è che stanno a guardare nella STET nella completa assenza del Governo questo bisogna dirlo allora io faccio l'intervento perché lavoro nella parte povera della Magneti Marelli
Lavoro né in un'azienda che si chiama green technology system che non ha niente di Green perché ne facciamo
Facciamo i sistemi di scarico e quindi facciamo le ma che una volta si chiamava e marmitte quindi capite che non è Annalena e siamo stati acquisiti da Marelli ma perché ci trovavamo lì e quindi e quindi ci hanno dovuto prendere
Allora mettetevi nei panni dei lavoratori che lavora in un'azienda dove si fanno i sistemi di scarico cioè qua stipare investimenti innovazione ambiente cioè tu stai stai lavorando col pensiero che fra quattro anni cinque anni otto anni il mio lavoro non ci sarà più cioè nel senso perché comunque si va avanti si va avanti devo dire che i compagni che hanno fatto la trattativa sugli esuberi marine leader Palma
A hanno fatto un secondo me un buon lavoro hanno cercato di di farsi dire qualcosa ma ma secondo me io penso che l'azienda sta brancolano nel buio per quanto riguarda GTS perché ci dicono alla parte che stanno cercando di rinnovare lo stava cercando di vedere di di modificare un po'il prodotto perché poi voglio dire
Magari fare un componente però che può andare ma anche su un'auto elettrica però c'è un problema di fondo il prova di fondo quale come diffonde che l'innovazione
E gli investimenti sono quelli che servono per i lavoratori perché tu magari lavoratori della produzione gli poi ricollocare come parlano loro quando fanno gli accordi ne mandiamo un po'ad Automotive Lighting dove fanno i fanali e lì c'è un picco di lavoro ma un progettista che per tutta la vita progettato le marmitte un un tecnico c'è se non c'è un piano strategico dove si dice
Prendiamo questi lavoratori informiamo no le aziende non hanno interesse perché chiaramente la multinazionale quello che nell'ufficio dall'altra parte del mondo dove dice ma cosa fanno con le marmitte ma io sto presto la crocetta sotto e voglio dire se qua non c'è un intervento serio serio del Governo
Delle istituzioni ad a Torino ci muoviamo come come sabbia come ben sapete Regione però io vedo sempre che cioè se così è qui passano sempre un po'in secondo piano i secondo me siamo già in ritardo perché ne siamo molto in ritardo perché ci potremmo trovare da un giorno all'altro in mezzo alla strada quindi questo era il discorso un po'generale di quello che succede
I fatti innovazione ambiente senza investimenti ma investimenti che vanno fatti nel modo giusto non serve buttare i soldi incentivi o cuoio io non ho io non sto vedendo un investimento quindi secondo me se ci sarà la mobilitazione se quando ci sarà il tema devono essere come destinare questi investimenti gli investimenti mirati per per fare in modo che i lavoratori non sta non siano quelli che che pensano solo il fuggi fuggi erano stati Anda con altro hanno saputo degli incentivi c'è c'è stata una una vera propria ressa io me ne vado e me ne vado lì per lì i soldi me ne vado vado di qua non cioè allora non è non è possibile più ragionare in questi termini noi dobbiamo difendere i posti di lavoro
Abbiamo le competenze e quindi bisogna fare in modo che che tutti quanti lavoriamo su uno stesso tema ma ma senza l'aiuto del Governo penso che non non riusciremo a a fare qualcosa grazie a tutti
Dalla Campania Stefano Pierotti bis dell'anti spogliano per l'ultimo intervento
Allora buonasera a tutti i compagni e compagne
Anzi Buongiorno perché ecco la giorno
Come si diceva insomma tutto inizia da Pomigliano tutto finirà Pomigliano ecco perché sono ultimo intervento non per altro
Allora io vengo sono Stefano piloti sono un delegato del Giambattista vico di Pomigliano e Nolan
Una fabbrica che produce a Panda speriamo prossimamente la tonale nel senso che doveva partire già da tempo la produzione della tonale
Ma a nel frattempo sono passati solamente circa sessanta lavoratori a turno centrale
E questo è continuiamo a produrre la Panda siamo stabilimenti quattro mila e quattrocento lavoratori distribuiti la stragrande maggioranza Pomigliano e circa duecentottanta hanno la che finalmente dopo quindici anni torneranno nel sito di Pomigliano
Ci dissero
Che non sarebbero più ritornati perché erano lavoratore che non si erano integrati molti la stragrande maggioranza iscritti alla FIOM
Qui la più sindacalizzati ma alla fine siamo tornati sono tornati anche loro i lavoratori di Nola Pomigliano
Presto ci fa ci faranno sapere ed è un diciamo un'altra vittoria
Dove la FIOM ha dato un grosso contributo
Allora Pomigliano al momento stiamo andando avanti con gli ammortizzatori sociali
Sono sono circa dieci anni che andiamo avanti con questi ammortizzatori sociali da quando è arrivato Stellan Kiss non è cambiato granché
Allora noi
Perché abbiamo voluto fare questa fusione e poi una fusione un'acquisizione
Perché Marchionne parliamoci chiaro
Non è che è stato meglio di Tavares perché non ha investito non nella ricerca nell'innovazione
E quindi si è dovuto ricorrere ricorrere a questo stratagemma per per per riparare e quindi la fusione che poi non è una fusione sappiamo tutti bene un'acquisizione da parte di PS e quindi e quindi e quindi ci troviamo ancora più a disagio in questa situazione perché dovete sapere che negli stabilimenti
Come quello di Pomigliano penso pure gli altri da quando è arrivato Tavares Chastel antis
Pure i nostri dirigenti non hanno più un peso decisionale come prima
E quindi gialli si vede cosa a che cosa andremo incontro è una situazione veramente assurda stanno peggiorando le condizioni di lavoro Saro congela peggiorando le condizioni ambientali
La situazione che a noi preoccupa molto anche perché
Penso che succeda anche o se sta bene nostri molti nostri colleghi Sanna ne trasferta in stabilimenti Roma Mühlhausen come può assi ed esule in Francia e ci raccontano così assurdo
Le condizioni di lavoro veramente pessime quando voi io speravo ha ben con questa conclusione ne guadagneremmo dal punto di vista l'organizzazione del lavoro invece non è così nulla non si vede un sindacalista ci dicono i nostri i nostri colleghi non si vede un sindacalista e si lavora come animali
E le condizioni ambientali fanno schifo le condizioni igienico sanitarie fanno pena cosa che sta succedendo piano piano pure nei nostri stabilimenti
E e peggiora anche dal punto di vista della sicurezza della salute e della sicurezza insomma compagni lo dobbiamo vigilare dobbiamo vigilare perché questa avanzamento disse Landi sita Lace molto preoccupante
E pure dal punto di vista del dell'occupazione a me preoccupa assai perché sempre sentendo i nostri colleghi la stragrande maggioranza della forza lavoro di quegli stabilimenti è composta da extracomunitari
A contratti tipo interinali che sanno che che che sono sottoposti a un doppio ricatto primo perché sono interinali con contratto a termine secondo perché se non viene rinnovato il contratto interinale non gli viene rinnovato nemmeno il permesso di soggiorno
E quello che va avanti a me mi preoccupa perché siccome nostri stabilimenti sono stati come possiamo vedere da per tutto composta da lavoratori una l'età media molto alta
Con molti lavoratore ha ridotte capacità lavorative perché in tutti questi anni in particolare l'ultime dieci anni con largo guaste c'hanno scassato malamente
Ok Problemi muscolo scheletrici e altro
E il rischio che quando poi verremo sostenuta dal giudice che non molti di noi non possono essere collocati come si ricorreva una forza lavoro di interinali anche qua Pomigliano e sarà ancora più difficile
Fare sindacato portare avanti portare Anaao anche la nostra azione
Noi a Pomigliano sappiamo benissimo inutile che sto per raccontarvi cosa è successo in questi anni
Noi quando siamo entrati a Pomigliano nel due mila e quattordici qua dopo lo le cause grazie alla costituzione alla Corte Suprema perché se no raramente due grazie alla lotta di tutti i lavoratori
Della FIOM di tutti i siti di esserci a in Italia
Eravamo settanta iscritti
Cioè da settecento iscritti che eravamo nel due mila e sei due mila sette due mila otto poi dopo ci fu la rieducazione se se vi ricordate non ci faceva entrare un publico camici bianchi perché all'epoca Marchionne d'accordo col nostro cioè anzi il nostro direttore Garofalo d'accordo con marchio decisero che noi non sapevamo più fare macchine perché era di Squarza qualità
Facciamo sciopero al macero le partite
Eravamo assenteisti la qualità era scadente quando coi appena qualche mese prima
A centocinquantasei la centoquarantasette erano macchine dell'anno erano le macchine migliori tutto il gruppo quando il gruppo stava precipitando e quindi si inventarono questa storia
E quindi per non le assumere tutto quando quando siamo rientrati il primo settembre due mila e quattordici eravamo rimasti in settanta di scritti e i lavoratori si evitavano
Mi ricordava Giro saliamo in mensa
E la e la e l'azienda ci ci ci ci diceva che non potevamo stare lì
I lavoratori che non ci salutavano a stento mi ricordo un'altra cosa io stavo io ci credo avessi entrammo nel reparto l'altro saldatura ci fu Monti inizio concerto ingegner Panariello tanto Panariello che adesso fa fa l'R lesse l'hanno relegato da parte se per togliere adesso sappiamo non sono capri espiatori prendono mazzate da per tutto
Adesso mi ricordo quella vicenda che quel quell'attrice o che facemmo fra oggi piano piano da settanta iscritti siamo riusciti a recuperare a recuperare piano piano io mi ricordo che quando mi e finisco cerco di essere veloce quando quando mistero
Sulla oltre tre dominio cinque ero circondato all'epoca c'era un team leader se i lavoratori
Ne mise in quello del dominio perché erano tutti lavoratori aziendalisti
A distanza di sedici anni cui se lavora tutti quanti iscritti Minenna
è dura è dura è stata durissima non vi nascondo la rabbia e la voglia di mollare in più di un'occasione
Ma dobbiamo andare avanti dobbiamo andare avanti dovrà essere un virus dentro al sistema
Vedo se dentro al sistema
E finisco perché se non voglio rubare altro spazio a Landini con con una massima napoletana comprova il Velabro napoletano poi ve lo fate tradurre insomma
Ricetto patto c'è vicina Noce Rambo tempo cade sporto USA
Padella tradurre
Per le conclusioni
Della mattinata il segretario generale nazionale della CGIL Maurizio Landini
Certo
La FIOM è sempre molto precisa
Sempre molto precisa
E dare la parola me alle tredici dicendo che alle tredici e trenta c'è da mangiare
è un elemento molto preciso ecco anche come messaggio e anche come messaggio
Cercherò di seguire questa indicazione
Ma al di là delle battute il
Primo tema da cui voglio partire
Che dà l'idea anche della complessità
Con cui siamo chiamati tutti assieme a fare i conti è questo
Siamo di fronte a un rischio di guerra molto concreto
E come è noto la guerra la pagano alla fine i lavoratori e le popolazioni
Non la pagano quelli che la fanno
E
Credo che sia al momento
In cui bisogna prendere parole parte
Per essere anche credibili
E per dare un contributo noi in queste ore stiamo discutendo con CISL e UIL
Mi auguro che si sia nelle fasi conclusive anche organizzative
Per chiamare
Nella oratrice Tortoli ma non solo i cittadini le associazioni a prendere parola non semplicemente stare davanti alla televisione o leggere i giornali di quello che sta succedendo
Ma prendere parole Sendero in piazza
Perché questo un tema non diverso da quello che stiamo discutendo adesso
E consentitemi non si può passare
Da una battaglia contro un virus
Tranquillamente ad una guerra
E anziché spendere soldi come sarebbe oggi necessaria per affrontare il nuovo modello di sviluppo
Per combattere il virus che vuol dire estendere la sanità pubblica nel mondo visto che questa cosa non sta avvenendo nel fatto che in realtà oggi si riparte con la guerra e di conseguenza con Investimenti che stanno portando a una crescita delle spese negli armamenti
In giro per il mondo
E se ci riflettiamo un attimo
Ci sono sempre degli interessi economici dietro le guerre le guerre servono proprio per regolare interessi economici
In una fase di questa natura affermare il fatto che invece la diplomazia e la politica e la democrazia e il confronto e la mediazione tra diversi interessi che deve governare i processi mondiali
Io credo che sia un punto e noi non possiamo dire che non ci interessa che non ci riguarda può essere spettatore perché credo che questo sia un punto fondamentali importante
E non stiamo ragionando perché nei prossimi giorni non solo a livello nazionale ma nei territori in ogni luogo sì Sendai in campo si esca da questa situazione di appesa e si affronti sostanzialmente questo problema
E lo dico questo elemento cui perché una cosa che diceva Michele nella sua relazione
è un altro passaggio che credo tutti assieme dobbiamo affrontare che molti degli interventi lo indicano
Noi siamo davvero di fronte ad una grande trasformazione
Sia tecnologica sia ambientale
E perché alla storia come noi che viene dal mondo dell'industria
Questo significa dirti anche con onestà
Che siamo in una fase in cui c'è bisogno anche di cambiare in alcuni casi anche il nostro modo
Di ragionare o di vedere le cose
Perché uno dei problemi e oggi viene messo in discussione
E proprio il modello di produzione il modello di sviluppo che se realizzato in questi anni
E uno dei problemi da affrontare
Quando si dice produrre
In questo caso non solo prodotti ma prodotti servizi
Che siano rispettosi dell'ambiente
Che non inquinino che non mettano in discussione la vita del pianeta vuol dire in realtà porti proprio il problema di come la nostra intelligenza l'intelligenza delle persone che lavorano l'intelligenza
Anche della classe imprenditoriale sia messa a disposizione
Di costruire un nuovo modello di sviluppo è un nuovo sistema di produzione
E badate che qui questo significa un punto anche molto chiaro
Che non c'è qualcuno che da sole in grado di affrontare questo tema tanto meno il mercato o la singola impresa che è in grado di affrontare questo problema
Non siamo di fronte ad un passaggio in cui lo dico in modo secco visto che le tredici e trenta sono vicine
Che c'è bisogno di fare sistema quando si dice di fare sistema non vuol dire che la pensiamo tutti uguali
Vuol dire che la cooperazione tra diversi soggetti deve avvenire per quello che ci riguarda attraverso la contrattazione collettiva che vuol dire il riconoscimento del fatto che ci sono due soggetti il lavoro e l'impresa che debbono trovare
Delle mediazioni riconosce trimotore tipico non te ne esiste solo uno e che lavoro diventa uno strumento una merce che può essere comprata e venduta a disposizione di qualcun altro ma allo stesso tempo se ce lo vogliamo dire
Vuol dire anche per noi
La necessità di misurarsi su che cosa significa un processo di cambiamento di questa natura
E lo dico perché qui giustamente ne stiamo dicendo che dobbiamo difendere il lavoro e che dobbiamo dipende l'occupazione ma dobbiamo essere altrettanto consapevoli che il lavoro non rimarrà quello che abbiamo conosciuto noi
Ma che lavoro sta già cambiando e che cambierà e da un certo punto di vista allora
Lo sforzo che dobbiamo fare e in questo caso quello che dobbiamo rivendicare nei confronti delle imprese e nei confronti anche dei governi e delle forze politiche e proprio la necessità di un coinvolgimento
Delle lavoratrici e dei lavoratori della loro intelligenza per essere soggetti che sono coinvolti non solo nella discussione di quanto salario prendo di quanto orario fatto che sono fondamentali perché i nostri salari sono bassi e i nostri orari sono altri
Ma se ci pensiamo il punto che abbiamo di fronte la complessità che abbiamo di fronte
E che oggi anche la nostra azione la nostra azione di contrattazione deve misurarsi con che cosa si produce perché lo si produce con quale sostenibilità ambientale
E per quale finalità
Anche sociale oltre che produttiva e questo lo dico con molta sincerità è un cambiamento
E quando dico che c'è bisogno di fare sistema e perché penso che è una cosa di questa natura significa che tu o metti assieme l'università la ricerca l'intelligenza il ruolo anche pubblico e da questo punto di vista anche il ruolo dell'impresa non ne viene fuori e anche chi fa l'imprenditore di che svolge una funzione di questa natura deve porsi il problema che la contraddizione
Però il fatto che io pago una persona e se poi questo non usa la sua intelligente lo stesso l'importante che faccia quello che io gli chiedo di pari in base all'Aler l'elemento è un'altra contraddizione che rischia oggi di ritornare in conflitto
Proprio perché oggi il tema diventa per tutti
Quale nuovo modello di sviluppo e quali nuovi sistemi di produzione non siamo in grado di mettere in campo e insisto debbono avere una sostenibilità ambientale è una sostenibilità sociale che riguarda anche la qualità del lavoro
E che riguarda il fatto che se tu chiedi alle persone
Che lavorano di utilizzare la loro intelligenza per poter produrre anche cose nuove ragionare in modo diverso sul tipo di prodotto e di produzioni che fai li devi mettere anche nella condizione
Di realizzarsi nel lavoro che fanno di essere persone laviche in modo molto secco di non essere né precari né sfruttati né sottopagati è un è un ragionamento molto prezzi
Che però indica un elemento di evoluzione
E io penso che noi siamo di fronte a questo passaggio eccetera vogliamo dire credo Michele lo diceva in modo molto diretto oggi non è il momento della testimonianza fatemelo dire o di ricordare quello che siamo stati capaci di fare
Perché essendo ancora qui ed essendo ancora qui addirittura non a guardare a quello che abbiamo fatto ma cercando di rivendicare quello che vogliamo fare quello che siamo riusciti a fare è chiaro a tutti noi proseguiamo
Se qualcuno pensava che la FIOM e la CGIL si potevano cancellare come abbiam visto ha dovuto cambiare idea non fosse chiaro come Conte
Perché siamo siamo organizzazioni che hanno compiuto più di cento anni
Siamo ancora in buona forma non so come dirlo no e abbiamo intenzione che anche quelli che vengono dopo di noi sono nella condizione di poter dare il loro contributo proprio per proprio proseguire ma allo stesso tempo lo dico con molta onestà questo è un tema ascoltato anche l'intervento riflettevo su quello che ascolta la parola d'ordine difendiamo i posti di lavoro e l'occupazione fortissima
Ma io continuo a pensare che molto probabilmente noi non abbiam bisogno semplicemente di difendere i posti di lavoro l'occupazione così come sono
Perché se noi li difendiamo così come sono di tra un po'quei posti di lavoro lì rischiano di non essersi più non fate chiaro come Conte
Perché tu gira la come ti pare ma se gli obiettivi che vengono indicati
E che hanno deciso in Europa lo possiamo anche allungare non so nel due mila e trenta sono i due mila trentacinque non so nel due mila cinquanta ma diventa due mila sessanta la neutralità o la lunghi come tempo ma proviamo a pensare se arrivi lì
Se arrivi lì e se l'obiettivo di arrivare lì diventa un obiettivo condiviso anche da noi perché se no mette in discussione l'esistenza stessa del pianeta è molto probabilmente una serie di prodotti riproduzioni così come le come siamo adesso non ci saranno più
E la critica che noi facciamo oggi Attis dieci o quindici anni fa quando dicevamo nelle politiche industriali dovete investire sull'elettrico ci diceva che non è l'hanno capito niente è dimostra che ne perché oggi siamo in difficoltà
O siamo in ritardo nel nostro Paese perché ci sono altri che in altri Paesi o in altri settori gli investimenti li hanno fatti sono più avanti che da noi non è così
E da un certo punto di vista ciò che fa la differenza oggi è proprio il tipo di politica industriale che sia in grado di mettere in campo e l'altra cosa che stiamo dicendo con forza e io penso che l'iniziativa che unitariamente la categoria dei metalmeccanici a Pato
Insieme ad Accra Federmeccanica così come ci sono altre discussioni aperte in altre categorie ha parlato qui anche il segretario dei chimici che si stanno ponendo a partire dalla esperienze dalla situazione che c'è dentro al settore perché è indubbio
E questo cambiamento è un cambiamento che rivoluzione all'idea stessa dell'industria così come l'abbiamo conosciuta fino adesso
Io non non allarma sotto la soluzione in tasca di quello che sarà il futuro ma mi mi pongo il problema che se noi oggi non cominciamo a ragionare e quindi era anche a rivendicare
Una discussione in cui le sente le fai adesso per disegnare corra sarai tra dieci quindici venti o trent'anni altrimenti non ne veniamo fuori
E da un certo punto di vista acquisti che c'è bisogno di fare finalmente una politica industriale che venti o trent'anni che nel nostro paese non c'è
E molto banalmente anche la discussione sull'energia almeno io la vedo così
O noi abbiamo in testa che le inerzia è il cuore della politica industriale
E quindi che tipo di scelte energetiche oggi pari sono legate anche al modello si produttivo e di sistema che tu vuoi approntare o altrimenti non ne viene fuori io la dico in modo molto banale
Il novantatré per cento del gas che noi utilizziamo lo importiamo
Noi non abbiamo nel Gad nel petrolio che da soli ci permette di essere autonomi su questa parte qua non c'è molto da dire anzi
E se sì come l'obiettivo è quello progressivamente di andare su una strada che entro il due mila cinquanta poi c'è una discussione nel mondo aperta che non tutti vogliono che sia due mila cinquanta perché non tutti sono in quella condizione ma se queste la prospettiva è molto banalmente da noi se vuoi diventare un Paese se l'Europa che rimane uno dei punti più avanzati nel mondo sul piano anche industriale
Vuole torni dopo e non a questa autonomia non c'è altra strada oggi che investire su cosa quale la strada che ti può portare ad avere anche una tua autonomia energetica
Io non riesco a vedere
Qualcosa di diverso che non sia quello di come ragione incentivo oggi
E quali progetti mette in campo anche su un'idea di energia rinnovabile di energie alternative e poi facciamo la discussione di come la facciamo
In quanto tempo la facciamo di come questo processo avvenga e quando dico che cambiano anche i contenuti dal lavoro e probabilmente tra dieci venti o trent'anni ci saranno contenuti del lavoro che noi oggi non possiamo neanche immaginare visto l'evoluzione che i prodotti servizi stanno determinando e che la tecnologia sta determinando patate che l'altro tema di fondo quando si dice governare la transizione
E quello della formazione quello della conoscenza e quello dello studio come diritto di tutte le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare
E questo allora vuol dire
Che dentro il normale orario di lavoro ci deve essere un numero di ore in cui io sono pagato non perché produco ma perché studia perché mi aggiorno
E guardate che questo è un elemento di cambiamento di fondo perché se parliamo di tempo di lavoro di tempo di vita di funzionamento questo non è una cosa che discuteremo tra un po'
Questa è una cosa che deve già mettere in campo oggi e devi da questo punto di vista affrontare anche questo tipo di terreno e il fatto che qui si rivendichi la necessità di un confronto con il Governo perché affronti il problema serio di quali politiche industriali devono essere messe in campo oggi abbiamo un'occasione che non è ripetibile
Perché questo tema
Badate che nella discussione più generale che oggi si sta facendo per contrastare la guerra c'è anche il problema di quali politiche
Economiche mette in campo e di quale ruolo l'Europa nella discussione che oggi si è aperta dentro il riequilibrio nel mondo geopolitico che sostanzialmente in atto
E qual è la novità che è avvenuto in questi anni
E per dire che il modello europeo non andava bene c'è voluto la pandemia non so se è chiaro come concetto provate a rifletterci un attimo
Se non c'era la pandemia non ci sarebbe stato il piano nazionale di riprese resilienza e non ci sarebbe stata l'Europa che decideva di mettere a disposizione dei Paesi europei i soldi che ha messo a disposizione
E da un certo punto di vista proprio perché quegli investimenti sono un'occasione la occasione è che non è che
Finita la pandemia se per caso quindi rami auguro di sì ma ancora non ci siamo torniamo alla situazione precedente anche in Europa con l'austerità con i vincoli di bilancio e con le politiche che sono state fatte
Perché da un certo punto di vista noi al contrario abbiamo oggi la necessità che difendere il lavoro e rimettere al centro il lavoro e ragionare di un nuovo modello di sviluppo non loro i soldi in Italia o in una regione d'Italia
Loro i soldi se sia in grado di fare in modo che l'Europa dentro ad un confronto più generale e in grado di svolgere anche una funzione un ruolo ed essere da un certo punto di vista anche un elemento di riferimento
Per cosa significa l'innovazione dei processi e l'innovazione di prodotto e l'investimento sulle
Sul lavoro e sulle persone
E questo pone ad esempio la necessità
Che la logica che è stato un utilizzata per il piano nazionale di reperire resilienza non finisca nel due mila e venticinque nel due mila ventisei
E quindi c'è un problema di battaglia europea e per questo oggi è necessario che anche in quello che sta succedendo che rischia di portare la guerra c'è la necessità che si determini anche una politica europea che oggi non c'è
E che rischia di non essersi per gli elementi più generali che si stanno sostanzialmente determinando e dall'altra parte c'è un problema che riguarda il nostro Paese
Perché c'è accanto alle ai famosi duecentoventi o duecentotrenta miliardi di investimento del pomodoro piano nazionale di riprese resilienza
Noi non colleghiamo a quegli investimenti
Altri investimenti che devono essere realizzati
Perché si fare politica industriale Luigi macro vuol dire la politica industriale qui veniva fatto un esempio
Se tu mi spinge sull'elettrico
Ha il problema sia delle batterie sia dell'alimentazione ai problema di a vere
Delle sull'autostrada nelle città dei punti in cui le persone si possano caricare l'auto se no se tu hai un'auto elettrica che oltre costa tanto e quindi non ha i soldi per prendere questo un primo problema
Ma poi la prendi quando è ora di caricarla devi aspettare sei ore per caricarla io penso che non ce ne sono tanti che
Che che la prenderanno le dico banalmente no
E quindi tua il problema di come questo elemento lo estende i e diventi un patto normale eh banalmente questo sistema che vuol dire produrre perché fare questo prodotto vere queste colonnine fare queste cose sviluppare tutta questa attività e lavoro no
Banalmente
Avere una politica industriale vuol dire che tu non ti poni semplicemente il problema di difendere quello che hai ma ti poni il problema di come costruirsi delle nuove filiere produttive che siano in grado non di comprare all'estero queste attività ma di costruire nel tuo Paese una capacità di misurarsi ed essere all'avanguardia su questa situazione questa è un'evoluzione rispetto alla componentistica rispetto al mercato fatto l'esempio del Comune poi pare degli altri
Che riguarda un libro che riguardano l'idrogeno che riguardano altre situazioni o che riguardano se ragioniamo anche tutta la questione che qui ricordava la compagna che lavora dove producono gli autobus no
è banalmente il nostro Paese nel Pnr ha stabilito
E nei prossimi anni ci sono i soldi per rinnovare quasi sei mila autobus il problema molto banale quei sei mila autobus lì dove riproduttivi
E che tipo di filiere produttive costruirsi perché se ne quei soldi li li usiamo come parlano adesso di incentivare l'acquisto di auto che in realtà vengono prodotte da altre parti perché da noi non le stiamo producendo sì abbiamo che forse tuteleremo l'ambiente ma alla fine non abbiamo tutelato nel Paese nell'occupazione ne abbiamo cresciuto le competenze nel nostro Paese per affrontare
Allora quando diciamo
Che siamo contrari all'idea dei bonus e degli incentivi a pioggia e perché oggi è il momento che i soldi pubblici siano finalizzati appunto per creare lavoro e per far crescere anche un sistema industriale diverso
E questo cerco
Ognuno da solo non va da nessuna parte
Io credo che qui ci sia un passaggio che non riguarda solo l'unità del movimento sindacale va anche oltre l'unità del movimento sindacale
Perché riguarda la politica riguarda anche il sistema delle imprese
Perché questo elemento cambia anche il sistema delle imprese pone anche il problema di come ricostruisce una dimensione e un sistema di filiera di impresa che nel nostro Paese in questi anni è stato invece indebolito
Perché ne abbiamo pochi grandi gruppi
E se ragioniamo anche fuori dal settore proviamo noi stiamo discutendo
E la pandemia la parte emergere che non abbiamo un sistema
Diffuso in tutto il Paese per poter estendere digitale non siamo connessi come si dice adesso perché la rete non c'è dappertutto e tutto il resto
Vogliamo pensare la discussione che si sta facendo oggi su temi lo dico perché ad esempio il ventitré di febbraio tutti i lavoratori unitariamente del gruppo The in saranno in sciopero proprio contro il progetto che sembra venire avanti
Di spezzatino qui vendita di pezzi dirette e di modifica sostanzialmente di quel sistema
Allora voi capite che quando si parla di politica industriale si parla del fatto che c'è bisogno di una visione complessiva del paese che vuoi costruire e dei processi di cambiamento che sono determinati lo diceva molto bene nella relazione
Michele lo riprendevano degli interventi seratona anche rispetto alla nostra concezione io faccio l'esempio fu di me
Ma credo di tanti quando sono arrivato diciotto anni nella mia testa la cosa più importante per essere libero autonomo era avere l'auto comprarsi l'auto no
Poi me la son presa usato cui non andava c'era da spingerla ma quelle sono altre cose diciamo così nella nella nelle nella ruba nelle Errore fatto in quel momento lì però era un elemento di un certo tipo e tutti avevano in testa e prendersi l'auto era un elemento di forza
Se ha ragione a quello che sta succedendo adesso
Tu sei di fronte al fatto che sei nella condizione che in i giovani in futuro non avranno il problema di comprarsi l'auto avranno il problema di usare il mezzo di trasporto nel momento che ne hanno bisogno per la durata che ne hanno bisogno
Guardate che cambia radicalmente perché a quel punto lì il prodotto non è più il prodotto fisico il prodotto diventa la mobilità nel senso dell'uso che le persone ne possiamo fare e di come sostanzialmente cambierà sostanzialmente questo quadro quindi anche quelli che producono e vendono auto non venderanno più semplicemente l'automa venderanno un servizio alle persone si misurano in questa direzione
E questo cambierà rispetto anche al fatto se vivi in una città cioè vivi fuori la matita se vivi da un'altra parte e allo stesso tempo se la guardi sviluppare anche la il Paese e altre forme vuol dire mettere nella condizione appunto di connettere l'insieme delle produzioni che sostanzialmente tu metti in campo
Allora l'oggetto della discussione che ne stiamo facendo quello capisco che non mi dice ma intanto il problema su alla cassa integrazione domani cosa mi succede fuori dubbio noi lo sforzo che dobbiamo fare adesso
Sapendo che è una cosa complessa e come tutte le complessità non le dobbiamo banalizzare dobbiamo ragionarci e dobbiamo essere aperti ad allargarsi anche a competenze fuori da noi che possono aiutarti
Per capire quello che sta succedendo e dove dobbiamo andare costruire sistema vuol dire questa cosa
E da un certo punto di vista queste passaggio io vi vi faccio anche qui un esempio che ho vissuto quando ero ancora alla FIOM
Mi è capitato qui ha parlato l'ha delegata della Lamborghini di partecipare a una riunione in Germania perché Lamborghini e Ducati fanno parte del gruppo Alfa che ne rivisitare anche gli stabilimenti era Rosario io Blame rimasto impresso
Perché io quei giorni lì oltre a farmi visitare gli stabilimenti ho partecipato a una riunione
Era una riunione così fatta che dà l'idea per me di che cosa vuol dire fare sistema ed è perché forse i tedeschi sono un po'più avanti e noi siamo un po'più indietro
L'oggetto della discussione era come si fa a produrre in Germania nei prossimi anni un milione di auto elettriche di farlo noi
Chi avevano Chiaki avevano chiamato l'aveva organizzata anche il sindacato e quindi uno può dire potreste benissimo avevano chiamato i sindaci delle città più grandi della Germania
I rettori delle università più importanti della Germania c'erano i rappresentanti di tutti i partiti quelli al governo quelli di opposizione quelli presenti nel Parlamento europeo e quelli presenti lì
Ed erano chiamate tutte le imprese automobilistiche Sindial magnete questo piccolo particolare
Loro non hanno una casa automobilistica
Loro ne hanno più d'una ecco hanno avuto un'idea anche di gestione del mercato diciamo così meno pomo almeno monopolisti corriamo questo termine la e forse hanno visto più lontano vista la situazione che noi vediamo ma e l'oggetto della discussione
Era se queste l'obiettivo cioè se il nostro obiettivo è che dobbiamo essere i primi su quel settore di la discussione non era generale era tu dell'Università cosa devi fare dune le imprese con la devi fare nei comuni cosa devi fare la contrattazione come si deve misurare ecco fare sistema vuol dire questa cosa
Io a una io non ho mai avuto la fortuna di poter partecipare a un momento di discussione di questa natura nel nostro Paese
Lo dico non so se è chiaro
E qui guardate che non vuol dire
Che ognuno che va a quel tavolo deve rinunciare a quello che penso al suo punto di vista esattamente il contrario
Che quando vai a quei tavoli o ai delle cose in testa o se no baby non so se è chiaro come concetto
Guai un elemento di autonomia perché l'hai costruito e delle proposte che stanno in piedi che hanno un fondamento
E allora io credo che noi il passaggio che abbiamo è questo perché siccome abbiamo alle spalle un ritardo e rischiamo di pagare questo ritardo con la perdita di posti di lavoro e con la chiusura di aziende noi oggi abbiamo proprio bisogno di capovolgere
E in questo senso diventa molto importante
Che questa diventi una battaglia generale di tutti ed a un certo punto di vista c'è bisogno di un governo che dia risposte a questi temi
E queste cose non le abbiamo poste ad oggi senza ancora delle risposte precise perché confronti di discussione di questa natura non ce ne sono ancora stati con la dimensione adeguata che deve avere
Lo dico banalmente perché l'abbiamo detto noi siamo arrivati insieme anche alla UIL come vi ricordate anche allo sciopero generale
E badate che quello che è avvenuto sulla questione del fisco l'abbiamo detto al governo deve essere la cosa che non si ripete più se voi approntare i tempi perché siamo stati chiamati dal governo
Per dire abbiamo otto miliardi da destinare al fisco siete i primi che ascoltiamo diteci come sarebbe utile a spenderli
Noi l'abbiam detto
Peccato che venti giorni dopo ci hanno richiamato per dirti che la maggioranza che compone il Governo che odio come sapete una maggioranza larghissima aveva definito un'altra proposta e ci hanno informato di quale era la proposta che abbiamo visto l'esperto di quella proposta di
E cioè abbiamo Espada e guardate che sta succedendo anche adesso
Perché il limite di quella proposta lì
Non era per la vostra sicurezza sono le tredici e ventinove
Va be'l'aveva messa
Ma
Faccio questo esempio perché lo vedo come tema più generale davvero non voglio tediarvi ulteriormente
Per cosa significa cambiare
Perché quella hanno speso male quei soldi e non a caso parla di fisco
Perché in un problema del nostro Paese non è che mancano i soldi c'è uno la guardia in senso generale non è che nel nostro Paese il problema è che non ci sono i soldi
Il problema è che sono mal distribuiti che si sono concentrati e che non vengono utilizzati con serietà
E con giustizia come si direbbe e la questione che è avvenuta sul fisco il patto cioè che non si è affrontato il tema di che cosa succede a quelli che hanno redditi bassi io la dico molto banalmente oggi anche se Michele nella sua relazione diceva che quel modello è finito il fordismo e tutto il resto ma partiamo da un dato banale che è vero che sta cambiando tutto ma uno dei problemi è che oggi con gli stipendi che ci sono
Non solo le persone non arrivano a fine mese
Ma quello che sta eventualmente avvenendo è che è cresciuto in questo periodo il mercato dell'usato nell'auto per chi proprio vento aumenta bisogni prendo un'auto non di prendere un'auto nuova
Perché i soldi per prendere un'auto nuova non ce li hanno proprio la maggioranza
Poi certo ci sono anche quelli che invece si possono comprare le auto di Lucio Stanca dicendo perché la distilla quello che è avvenuto nel mondo è un aumento delle diseguaglianze una concentrazione della ricchezza in mano pochi che non ha precedenti
Ma da questo punto di vista allora agire anche sul versante della riforma fiscale
Oggi non è parlare d'altro
è la condizione per poter andare a prendere soldi dove ci sono per poter sostenere degli investimenti pubblici e dall'altra il modo per affrontare anche il tema che riguarda l'aumento degli stipendi e l'aumento delle pensioni che l'altro tema di fondo che abbiamo e in questo una delle questioni
Che credo debba essere affrontata e proprio il problema di quale lavoro voglio creare quindi l'altro grande tema canta questo è come io contrasto la precarietà
E come in un qualche modo costruisco anche un collegamento penso ai tanti giovani studenti che oggi stanno manifestando ad per quello che è avvenuto e secondo me giustamente e noi dobbiamo ragionare assieme proprio come si ricostruisse un rapporto tra il sapere il contenuto del lavoro e la qualità del lavoro
E rimettere al centro oggi il lavoro e da un certo punto di vista non solo i lavoratori ma il lavoro inteso come la possibilità di creare di costruire di produrre un nuovo modello sociale e il modo per ricostruire una cultura dove al centro non ci deve essere la finanza
Ma al centro ci deve essere il lavoro e i bisogni sostanzialmente delle persone su cui tu costruirsi sostanzialmente anche un'iniziativa e chiudo visto che bisogna mangiare
Dicendo una cosa riprendendo una cosa sempre che diceva
Michele consentitemi anche qui una battuta
Io capisco
La FIOM
Si è abituata anche in questi anni a fare tante cose come ha da fare anche da sola andar controcorrente ecco
Consentitemi la battuta e capisco che abbia dato già parlare con i chimici con la
Ecco dico semplicemente questo
Abbiate fiducia e lasciate fare qualcosina anche la Confederazione adesso restano
Perché
Perché dico questo
Perché dico questo perché io assolutamente percepisco la necessità che ci sia una capacità di discussione al nostro interno e di maggiore integrazione ma sappiamo tutti che proprio perché i processi che abbiamo da fronti di fronte nessuno da solo è in grado di affrontarli
Solo se siamo in grado di avere una visione complessiva la possiamo affrontare e badate che non è un caro e quindi questo vuole anche dire che le occasioni mi ha colpito le cose che diceva Marco no e cioè è la prima volta e Marco segretario alla possibilità di parlare a una platea che non sono i chimici Maffoni metalmeccanici quando cioè ci pensate molti di voi in realtà nei luoghi di lavoro sono i luoghi di lavoro dove non ci sono solo metalmeccanici ma ci sono anche tanti altri lavoratori o tante altre lavoratrici che e se ci pensate il sistema è giacché quel lavoro di tante persone a cui tu apriti tanti contratti diversi che realizzano un prodotto e la follia a volte del nostro modo di lavorare e che noi continuiamo a lavorare con un sistema organizzato per categorie
Che non mette nella condizione la possibilità che queste persone che alla fine attraverso il lavoro diverso hanno contratti diversi ma realizzano lo stesso prodotto non hanno la possibilità di discutere assieme quella che dovrebbe essere una strategia che li riguarda assieme
Guardate che questo è un punto di riflessione vera io non so quale sarà la soluzione di questo problema alla fine e cioè quale modello organizzativo ma lo vorrei dire perché veniva richiamato sì noi nei giorni scorsi
Abbiamo fatto l'assemblea organizzativa e quest'anno sarà l'anno del congresso della CGIL
E l'assemblea organizzativa che abbiamo fatto proprio per affrontare questi temi che abbiamo di fronte partiva dalla necessità di costruire un livello di coordinamento tra i delegati che lavorano nello stesso luogo ma hanno contratti diversi di costruire delle relazioni di dare un maggior peso
Alla nostra capacità appunto confederale la confederali da esistere
Nel momento che ognuno pensa ed è disponibile a mettersi assieme ad altri per affrontare i propri problemi se non la contrarietà non esiste
Non è che uno nasce confederale non so se è chiaro come concetto non è che io sono confederale perché o la giacca della CGIL e tu non sei confederale perché la data della FIOM non so se è chiaro quello che fa la differenza della confederali Thai quello che fai non semplicemente quello che dici
E la confederali tali proprio la capacità di unire di mettere assieme le persone che hanno interessi bisogni diversi ma ci sono tutti i lavoratori dipendenti o lavoratrici
E allora da questo punto di vista io penso che noi siamo di fronte ad un passaggio quando dico che complesse perché molto probabilmente se facciamo delle discussione non abbiamo tutte le stesse idee sulle cose che devono essere affrontate ma non sappiamo perfettamente o che siamo capaci di trovare una sintesi ed avere un progetto o rischiamo di non contare nulla perché sono altri che prenderanno le decisioni per lui e noi dobbiamo decidere
Se vogliamo essere quel soggetto
Che
Guarda e subisce i cambiamenti
E al limite si lamenta e protesta o se vogliamo essere questo oggetto che al limite utilizza anche il conflitto e la protesta ma non per difendere quello che c'è ma per essere in grado di produrre un processo di trasformazione di cambiamento dove certo per noi al centro rimane la qualità del lavoro e la qualità delle persone
E quindi un lavoro con diritti non precario lavoro stabile e ben retribuito e che faccia della formazione un elemento centrale
Ma guardate che questo non ce lo regala nessuno e vorrei che fosse chiaro
E questo o siamo in grado noi di affrontare questa situazione non ne veniamo fuori e la cosa che diceva da ultimo il delegato di Pomigliano forse dice anche cosa significa fare sindacato no
L'esempio che gli ha fatto che io non conoscevo ma mi sembra molto calzante no e cioè ci ha messo del tempo
Ma anziché essere Luís in mezzo a un gruppo di lavoratori dove nessun era sindacalizzata limite guardavano la FIOM e la CGIL come un qualcosa che non capivano cosa serviva alla fine non ha cambiato idea Luís
E riuscito parlando con le persone coinvolgendo discutendo vivendo assieme a loro a convincerli che era giusto che tutti assieme
O si organizzasse nel sindacato del resto il sindacato è questo
Insisto
Il sindacato non è il sindacalista o qualcuno il sindacato è innanzitutto il diritto della persona di scegliere di coalizzarsi e di mettersi assieme ad altro per affrontare anche i problemi personali questo è il passaggio che noi abbiamo di fronte
Questo vuol dire affrontare un quadro nuovo difficile non semplice
Ma vuol dire allo stesso tempo avere la consapevolezza e la forza che queste quello che dobbiamo fare e allo stesso tempo penso che valga la pena visto tutta la discussione che voi avete oggi fatto di dare a queste iniziative a questa battaglia una dimensione più generale
Nel confronto con il governo fino arrivare anche iniziative cerco di mobilitazione se non abbiamo risposte
Che riguardano sia le politiche industriali che riguardano il fisco come gli ho detto che riguardano la lotta alla precarietà
Che riguarderanno anche il sistema delle pensioni visto che si è aperto un confronto anche in questa direzione anche questo ciò che è un tema sentito è sensibile ma allora abbiamo bisogno in questo caso di tenere assieme
Questo quadro e credo che iniziative come quelle di oggi siano molto importanti
E da un certo punto di vista penso che queste integrazione questo mescolamento tra categorie delegati lo dobbiamo mettere in campo come confederazione
Nelle prossime settimane nei prossimi mesi perché lo dobbiamo far vivere non solo a livello generale ma anche a livello del territorio lì dove oggi le scelte vengono realizzate e questa cosa significa fatemela dire così
E colgo l'occasione positiva
Di salutare anche personalmente il presidente di Federmeccanica perché di fronte
Per l'atto anche che ha compiuto
Perché diciamocelo in modo molto concreto in questi anni
In questo Paese
E c'è stato anche un tentativo esplicito
Di cancellare i contratti nazionali di lavoro e la contrattazione collettiva o no
O noi abbiamo vissuto da un'altra parte
E se oggi siamo addirittura nella condizione l'avete fatto voi ma lo stanno facendo anche altre categorie addirittura durante la pandemia vorrei che fosse chiaro
Guardate che si è sottovalutato ma durante la pandemia cioè in un momento difficilissimo e complicato per tutti
E c'ha cambiato secondo me tutti poi può esser vagliato almeno messi ha cambiato tanti di noi anche il modo di vedere le cose
Ma se durante quel periodo è stato possibile rinnovare contratti importantissimi molto spesso nel settore industriale
E addirittura affrontare temi che era difficile e non si era riusciti ad approntare in altri momenti questo elemento ha ridato un senso alla contrattazione collettiva e ha dato un valore generale e cioè se a oggi tanti di voi qui han potuto dire che sta sempre meno si giustifica il fatto che Stella anti soci NH o Magneti Marelli non applicano il contratto siano ancora fuori dal contratto lo si può dire perché oggi si è riaffermato nel Paese il valore della contrattazione collettiva dei contratti nazionali
E quello che oggi è fuori chiedo allora era un metodo che voleva cambiare tutto il quadro oggi al contrario sono loro che sono fuori dal quadro che oggi è necessario per approntare sostanzialmente il proprio
E io credo che questo sia un punto importante
E il fatto che oggi si possa chiedere assieme
Di
Al governo di attivare quei tavoli di politica industriale che servono per affrontare questi processi io credo che farlo assieme da un elemento di forza maggiore
Ed ha sicuramente anche l'idea di chi non rinuncia alle proprie idee ma capisce che in questo momento è necessario queste idee non semplicemente praticarle un e non Charle ma è il momento di provare concretamente a praticarle per produrre dei risultati grazie dell'attenzione bontà
Compagni buon pranzo vi ricordo che alle quattordici e trenta inizia la tavola rotonda con Francesca Re David Andrea Orlando Alberto Cirio Federico Visentin Giorgio Airaudo coordinato da Federico Fubini
Sarebbe meglio tornaste per le