CGIL 2030. Il lavoro crea il futuro - Assemblea organizzativa della CGIL (1ª giornata)

Va fatta
Va bene
Proseguiamo
Poi eventualmente recupereremo
Allora
Passiamo ai saluti ringraziamo innanzitutto il sindaco di Rimini e la vice si imbarca per la loro presenza previsto anche all'arrivo del Presidente della Regione dell'Emilia Romagna quindi do subito la parola a Jamil state volva ad sindaco del Comune di Rimini per portare il suo saluto
Buongiorno buongiorno a tutte buongiorno a tutti benvenuti rinvenute nella Città di Rimini
La nostra è la vostra città dico nostra e vostra perché condividiamo i valori della democrazia della libertà dell'antifascismo
Della solidarietà e dei diritti
Rimini e medaglia Doro al valor civile per il contributo dato in termini di vite
Di sangue di sacrificio di Dolo di resistenza di rifiuto di ogni tipo di violenza e discriminazione alla rinascita
Democratica e morale di questo Paese
Un Paese che ha nell'articolo uno della sua costituzione il tema fondante del lavoro
Rimane fondante anche oggi anzi direi soprattutto oggi non siamo usciti da una pandemia che ancora morde forte
Non non è ancora le nostre spalle e non è solo una questione di mascherine di prescrizioni e di campagna vaccinale da portare a termine
Il quadro sociale ed economico e se possibile ancora più incerto di un anno fa
E a questa incertezza
Sicuramente contribuisce il tema della cambiamento mondiale di fase che stiamo vivendo le turbolenze internazionali l'aumento spropositato dei costi delle materie prime le bollette energetiche
Che stanno pesando sulle famiglie sui lavoratori sugli enti locali sui Comuni
Le nuove povertà un altro problema e buon ultimo il tema della denatalità
Che dipinge un quadro per l'Italia per i prossimi trent'anni sicuramente non confortante
E allora qual è l'elemento che lega tutto questo rappresentandone io credo problema e soluzione al tempo stesso il tema è quello del lavoro il lavoro e sicurezza e futuro e dignità
Creare lavoro deve essere compito obiettivo comune di pubblico e di privato non in competizione ma in sinergia
E tornato strati strategicamente alla centralità dei corpi intermedi
Quello che apprezzo nel vostro titolo nel titolo la vostra assembleare il lavoro che crea il futuro ecco io credo che più che uno slogan sia una dichiarazione di intenti seria sentita
E credo che la una forza sindacale come la CGIL abbia in questo come dire un elemento fondante della sua storia ma anche un elemento determinante della sua prospettiva Cambiano le società le esigenze il mondo stesso sembra sempre più in bilico tra la modernità d'azione la necessità di un nuovo rapporto con la natura e il timore di perdere molto in questa lunga e difficile nuova strada
Ma certamente il lavoro e l'obiettivo finale perché lavoro che come avete giustamente detto crea il futuro io vi ringrazio vi auguro delle proficue giornate di confronto e perché no segretario Landini l'auspicio come sindaco di Rimini e che anche a gennaio magari o comunque nell'anno due mila ventitré in questa sede la nostra città posso ospitare il congresso nazionale della CGIL ne saremmo veramente lieti grazie
Grazie
Sentenzia grazie a lei sindaco
Nel frattempo mi scuso col presidente Bonaccini perché qui nascosto nulla avevo visto che era già arrivato e quindi ringrazio anche Stefano per la sua presenza adesso interviene la Compagnia Isolabella Paolucci segretario generale della CGIL di Rimini portare i saluti della padrona di casa il senso sindacale
Buongiorno a tutti a tutti
Andrà tutto bene
Ne usciremo migliori questi alcuni dei mantra che abbiamo sentito
E forse anche recitato magari scaramanticamente in questi lunghi mesi di pandemia ora io non so quanti abbiano creduto fino in fondo a cui convincimenti ma per il nostro ruolo per il nostro osservatorio ritengo di poter dire che al momento non è che sia andato proprio tutto bene e che quasi sicuramente non ne stiamo uscendo migliori
Purtroppo le dimostrazioni di ciò sono innumerevoli le più importanti per ben due volte ci hanno portato in meravigliose piatte
Il sedici ottobre per la manifestazione nazionale antifascista a seguito del violento attacco alla nostra casa
E a cui tutti quelli che ne sono susseguiti nelle diverte camere del lavoro di tutto il territorio nazionale
E il sedici dicembre per lo sciopero generale
Uno sciopero
Per cambiare la manovra finanziaria per un fisco equo a difesa delle retribuzioni dei redditi d'attenzione per combattere la precarietà del mondo del lavoro per una riforma complessiva
Del sistema previdenziale a partire dalla necessità di tutelare donne e Giovanni per politiche industriali innovative
Che pongono al centro la qualità del lavoro per investimenti a difesa del sistema sanitario nazionale e della scuola pubblica fino ad arrivare al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro una catastrofe quotidiana
Che ancora non è considerata quale priorità nell'agenda del Paese
Per questo molto importanti sono le parole del presidente Mattarella che ha pronunciato nel suo discorso di insediamento
Ha detto la dignità e azzerare le morti sul lavoro che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi
Perché la sicurezza del lavoro di ogni lavoratore riguarda il valore che attribuiamo la vita dignità quindi dignità del lavoro che abbiamo il dovere di riconquistare e difendere
Lo abbiamo sancito noi la CGIL nella nostra Carta dei diritti universali del lavoro che da oltre cinque anni giace ignorata in Parlamento nonostante sia stata sostenuta lo sappiamo bene
Da oltre un milione di firme l'articolo tre della nostra carta recita
Ogni persona ha diritto ad un lavoro decente dignitoso che si svolga nel rispetto della professionalità e con condizioni di lavoro dunque concetto semplice chiaro
Soprattutto è un concetto costituzionale
Ecco perché ogni qualvolta ci troviamo di fronte a un diritto negato sul lavoro questo non può
Essere considerato un fatto individuale che riguarda il singolo lavoratore o la singola lavoratrice
Ma si tratta di una questione democratica che riguarda l'intero mondo del lavoro anzi no
Riguarda la società tutta non ci può essere crescita economico-sociale se la stessa si basa su un modello di sviluppo che scarica sulle lavoratrici sui lavoratori e sulle fasce più deboli della popolazione le conseguenze di scelte e politiche ingiuste e iniqua
Un modello di sviluppo sostenibile in ogni sua accettazione e dunque l'unica chiave di svolta
L'opportunità storica derivante dal Pnr R. non solo non può essere sprecata ma deve essere indirizzata nella diretti alle dell'equità della questione del benessere sociale del buon lavoro e della legalità è per questo che come CGIL di Rimini insieme a CISL e UIL abbiamo chiesto di avviare sul territorio una discussione che provasse a declinare
I contenuti del Pnr R e dell'importante Patto per il lavoro e il clima regionale nella dimensione provinciale
Un percorso lungo e articolato che nelle prossime settimane vedrà la sua conclusione attraverso la definizione di un patto provinciale
Che delinea lepri tutte le priorità di sviluppo del territorio
Un territorio caratterizzato da una forte struttura economica turistica
Ma che negli ultimi anni ha visto la crescita anche di alcuni settori legati all'ex porta ad esempio il tessile l'abbigliamento macchinari ed apparecchiature tutte caratteristiche che ci hanno fatto risentire più di altri
Gli effetti della crisi sanitaria
Un territorio che però va detto ben prima della pandemia era connotato da criticità strutturali un mercato del lavoro fragile e precario commedia retributive più vaste di oltre diciassette per cento rispetto alla media regionale
E con un Gender per il gap di quasi il trenta per cento
è del tutto evidente quindi che le risposte alle disuguaglianze pregresse e a quelle nuove determinate dalla pandemia non possono che essere trovate dall'intero sistema territoriale
Istituzioni enti associazioni di categoria strutture sanitarie e sociosanitarie il sistema dell'istruzione e il sindacato
Tutti i soggetti chiamati a disegnare il nostro futuro
Ed è quindi in questo contesto che noi abbiamo iniziato il percorso dell'Assemblea organizzativa e concluderemo in queste tre giornate
Un percorso che ci ha indubbiamente servito per analizzare la nostra capacità di presidiare i territori individuando criticità e punti di forza
Per provare a riorganizzarci in funzione delle sfide delle priorità e delle obiettivi come CGIL vorremmo perseguire CGIL che anche in piena pandemia ha continuato la sua azione di tutela
I protocolli salute e sicurezza nei luoghi di lavoro la gestione degli ammortizzatori sociali la tutela individuale le migliaia di Mei e di telefonate settimanali
Non è stato semplice compagne e compagni ma noi ci siamo sempre stati
Per la Camera del lavoro di Rimini non è stato altrettanto semplice all'indomani della dichiarata zona rossa e dei legittimi provvedimenti restrittivi regionali tenere chiuse le sedi sindacali per diverse settimane
Non poter accogliere fisicamente le persone peraltro nel momento di maggior bisogno e vedere le sedi vuote o con la presenza di quattro cinque compagne e compagni a rotazione debbo dire che è stato frustrante
Ma sebbene con tutti i limiti del caso ci siamo sempre e comunque stati abbiamo avuto la capacità di cambiare più modelli organizzativi temporanee in quella fase questo a dimostrazione della natura flessibile della CGIL di adeguarsi alle campagne straordinarie che ci travolgono da sempre
Se pensiamo solo all'ultima partita in ordine di tempo quella dell'assegno unico e a come ci stiamo riorganizzando
Ecco
Ciò che c'è oggi siamo chiamati a fare e definire un modello strutturale che in estrema sintesi parta dal necessario rafforzamento dei presidi territoriali al fine di aumentare qualificare la nostra capacità di rappresentanza
Attraverso anche nuove e ulteriori forme di partecipazione democratica l'azione della CGIL caratteristica che peraltro rappresenta la storia della nostra organizzazione
Ora per tornare mantra da cui sono partita
Non abbiamo scelta noi la CGIL da questa assemblea organizzativa può e deve uscirne migliore
Lo dobbiamo in primis alle persone che rappresentiamo se vogliamo continuare a dare il nostro contributo rivendicando con orgoglio il nostro ruolo e se sarà necessario anche continuando a manifestare per sostenere le nostre ragioni
Che sono le ragioni a difesa della tenuta sociale e democratica del Paese buon lavoro a tutte e a tutti
Grazie Isabella
Colgo l'occasione per salutare anche il presidente Marzio Mario dell'ampi Gianfranco Pagliarulo presente
Bagno che Paolo bombardieri segretario generale della UIL già raggiunti
Coi Asia proseguiremo mi scuso eventualmente per quelli che da qui non vedo ma
Arrivato a scusate allora anche Giorgio Graziani segretario l'azione dello scisma che
Allora prima di dare la parola Maurizio Landini per la relativa relazione di apertura proviamo nuovo invio del video Damo se ci riesce questa volta
Uno
Uno
Uno o
Un
Po'
La parola Maurizio Landini per ma per la relazione introduttiva
Care compagne cari compagni
Davvero bello essere di nuovo qui
Insieme in presenza
Abbiamo vissuto due anni molto difficili
Per tanti di Dinoia anche dolorosi
Sono anni in cui abbiamo sesto di difendere
La salute e la sicurezza del lavoro la vita delle persone
In alcuni momenti anche ricorrendo allo sciopero e la mobilitazione
Il copie non ancora sconfitto
E sarebbe il momento
Di cooperare
Per portare il vaccino gratuito in tutte le aree del mondo a partire proprio dalle popolazioni
Più povere e disagiate
Invece siamo di fronte al rischio di nuovi conflitti armati come nel caso dell'Ucraina
Se ci pensate un attimo
Siamo di fronte anche ad un paradosso drammatico
Oggi ci sono navi da guerra russe americane che si fronteggiano nel mare della Sicilia
E
Siamo di fronte al fatto che la spesa pubblica nel mondo cresce per le armi anziché crescere per la salute e la sicurezza delle persone
Allora voglio dirlo con molta chiarezza come primo atto
E cioè voglio ribadire che la posizione della nostra organizzazione è una posizione molto secca con un preciso no a tutte le guerre senza se e senza ma e colgo
E colgo l'occasione
Per ricordare e per salutare quello che è stato un nostro amico è un nostro compagno di lotta Gino Strada
Affatto
Nella lotta contro la guerra una ragione di vita
E coerentemente nei giorni scorsi insieme a CISL e UIL abbiamo assunto una posizione unitaria
Ne abbiamo chiesto che si arrivi ad un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza dei diritti della vita di tutte le persone coinvolte
E lo abbiamo fatto sollecitando anche la nostra organizzazione europea perché pensiamo che sia il momento che l'Europa faccia sentire la propria voce
Proprio per garantire la pace in un mondo che ha bisogno mai come adesso di cooperazione e di solidarietà
E anticipo già da adesso che proponiamo all'Assemblea insieme ai compagni e le compagne dell'aria internazionale con cui abbiamo lavorato un ordine del giorno che proponiamo che venga discusse votato che ribadisse proprio su questi temi di impegno della CGIL perché si lavori estivi si batta nel mondo per affermare la pace e tra le altre cose avete visto nel programma
Proprio per l'importanza di quello che sta succedendo per i rischi che sono insiti ma da un certo punto di vista anche per il ruolo che crediamo sia importante giocare
Per le opportunità che il synth inverta anche una tendenza abbiamo chiesto al direttore di Limes Lucio Caracciolo
Un intervento per approfondire queste situazioni per ragionare insieme su come affrontarlo
Arriviamo a questa
Fase conclusiva della nostra assemblea ero organizzativa dopo un percorso che consapevolmente l'abbiamo scelto all'inizio abbiamo voluto che fosse il più partecipato possibile
Dossola alcuni numeri sono state realizzate più di mille cinquecento diciassette assemblee
Generali che suoni nostro gruppo dirigente diffuso
Che ha coinvolto complessivamente più di sessanta mila persone uomini e donne che rappresentano le nostre strutture territoriali ad ogni livello nei territori nelle categorie regionali
E a cui hanno partecipato tutte le nostre strutture tutte le nostre organizzazioni partire dall'Inca dal caffè a tutte le associazioni
E noi affiliato
Sul merito delle proposte
Relazionerà dopo di me la compagna Ivana Galli io voglio solo limitarmi su questo punto a una questione generale di merito e ad una questione di metodo siamo partiti tutti insieme dalla consapevolezza di dover affrontare dia vere alcuni problemi da affrontare il rapporto con le nuove generazioni con i giovani
La necessità di incrementare gli scritti e di prendersi carico dei loro bisogni dei loro problemi
Di riscoprire di rafforzare il ruolo delle Camere del lavoro nel territorio di rendere le delegati delegati di attivisti delle leghe dello spirito
Protagonisti ancor di più di quello che fino ad ora sono dentro la nostra organizzazione
Di rinnovare il nostro modo di comunicare utilizzando tutti gli strumenti che le tecnologie digitali si rendono disponibili e per affrontare queste sfide
Abbiamo sento e abbiamo indicato la necessità di discutere
Perché c'è bisogno di investire sia sulla formazione come strumento strategico sia su un progetto di trasformazione digitale che si in grado di mettere all'altezza la nostra organizzazione delle sfide tecnologiche che ci sono
Oggi
Grazie alla discussione che abbiamo svolto e all'Assemblea organizzativa che stiamo tenendo e alle decisioni che prenderemo in questi giorni credo che possiamo dire di essere nella condizione di cominciare a dare delle risposte a questi problemi
E allo stesso tempo voglio portare vogliamo portare all'attenzione dell'Assemblea anche il metodo che abbiamo utilizzato perché da un certo punto di vista già ragionando sul metodo
Di è insita un'idea di cambiamento della nostra CGIL
La novità sono state le undici schede tematiche sulla base delle quali abbiamo chiesto a tutte le strutture
Di discutere di fare proposte concrete affinché appunto la nostra CGIL sia nelle condizioni di tornare a risolvere i problemi delle persone che vogliamo rappresentare utilizzando tutti gli strumenti democratici e tutte le tecnologie
Disponibili
Abbiamo proposto cioè un'azione di ascolto
Non ha non siamo partiti con le proposte già definite
Di riflessione collettiva assieme chiedendo ad ognuno di mettersi la propria intelligenza e di portare nella discussione la propria esperienza il proprio contributo
E partendo in questo senso dal basso dalle assemblee coinvolgendo i delegati le nostre strutture il territorio per poi decidere assieme i cambiamenti necessari
Ecco noi pensiamo che questa debba diventare una regola del nostro modo di lavorare ad ogni livello
Il nostro impegno ora deve essere quello di rendere cogenti e vincolanti le decisioni che prenderemo in questi giorni qui a Rimini
E Allo stesso tempo di stabilire una regola e cioè che ogni decisione che prendiamo ogni percorso che abbiamo per arrivare a prendere delle decisioni deve avere dei tempi certi
E deve avere delle verifiche periodiche che debbono essere realizzate sia per verificare se siamo riusciti a fare quello che abbiamo deciso sia per valutare discutere assieme quando non siamo riusciti a farlo perché io credo che questo debba diventare non solo un atto di pragmatismo ma deve diventare anche una modalità per far crescere la nostra organizzazione per valorizzare la partecipazione all'interno delle sette che prendiamo
Ma le scelte che dobbiamo compiere non hanno un carattere semplicemente organizzativo ma sono legate al modello sindacale che vogliamo realizzare su cui vogliamo impegnati
E perché sentiamo così forte questa esigenza di affrontare cioè questo tema del modello sindacale le ragioni sono tante sono diverse una però credo sia fondamentale
Di fondamentale importanza però i cambiamenti profondi che in questi anni hanno riguardato il mondo del lavoro
Le nuove forme produttive che nel gergo vengono dette snelle
Hanno coinciso in realtà anche con il tramonto della grande fabbrica del modello organizzativo diciamo così
Con cui era strutturata la produzione industriale
E queste modifiche hanno avuto un impatto molto pesante sia sul sistema organizzativo sia sulla condizione la qualità della vita delle persone
E sono cresciuti i servizi
Talvolta anche con scarsa qualità
Dove la produttività è molto più bassa dell'attività industriale e questa forse
è stata anche una delle ragioni per le quali le occasioni di lavoro che si presentano molto spesso sono occasioni di lavoro con livelli salariali bassi e offrono condizioni anche a volte peggiore peggiori di quelle che erano in passato
E anche in questi processi
Che in realtà sta l'attuale frammentazione parcellizzazione subordinazione del lavoro pensiamo tutto il sistema degli appalti dei sotto appalti delle finte cooperative
E tutto questo in realtà è stato accompagnato da
Una crescita senza precedenti della precarietà che in realtà è diventata in realtà la forma di lavoro e che rischia non di essere una fase della vita delle persone ma che rischia di essere un eterno presente fatto di precarietà ed incertezza
Una condizione che riguarda il lavoro nei servizi ma che riguarda l'occupazione anche nella grande impresa e che va oltre il lavoro manuale è strettamente produttivo ma che riguarda tutti gli ambiti dell'attività e come dicevo se poi pensiamo alla catena degli appalti e dei subappalti delle esternalizzazioni
Tutto ciò ha finito per produrre una diseguaglianza di reddito di diritti davvero oltre l'esperienza che ognuno di noi aveva potuto vivere fino ad oggi
E in più se ci pensiamo siamo nel pieno di una rivoluzione tecnologica
E qui con un paradosso anche qui
Perché potenzialmente le tecnologie della comunicazione e dell'informazione
Potrebbero essere in grado di dare vita a un'organizzazione del lavoro meno ripetitiva meno gerarchica più aperta
Dove addirittura diventa centrale la creatività l'intelligenza l'autonomia delle persone nel lavoro e la possibilità di realizzarsi nel lavoro che si fanno
Ma purtroppo molto spesso questa non è la tendenza con cui i processi stanno andando avanti e si stanno organizzando anzi
Siamo in un campo aperto di contraddizioni di conflitti il cui esito non è ancora scontato noi quello che vogliamo dire con molta forza e che la tecnologia non è neutra dipende come la si utilizza chi la controlla chi la governa e con quali finalità
E si aprono quindi da questo punto di vista anche il rischio di una differenziazione ulteriore dentro al mondo del lavoro con il rischio che le imprese anziché investire sull'insieme dei lavoratori possono seguire
Puntando ad un nucleo ristretto di chi ha le conoscenze di chi governa il processo e che chi è chiamato a svolgere funzioni strategiche per l'impresa è un'aria invece più ampia di lavoratori che svolgendo mansioni ripetitive e rischiano di rimanere precari e di diventare anche diciamo così obsolescenza di rispetto all'assenza di conoscenze di formazione di crescita delle proprie conoscenze
E qui io credo si pone un problema per noi fondamentale di come essi rappresentano tutti i lavoratori di come si tengono assieme queste diverse professionalità e queste diverse competenze
E il tema centrale che abbiamo di fronte proprio come proviamo a rappresentare e come facciamo sentire rappresentati tutte le forme di lavoro
Proprio perché oggi il mondo del lavoro ha perso questa tua omogeneità e chiaro che anche la nostra fuori le nostre forme di rappresentanza debbono essere ripensate
E credo che qui c'è un punto di discussione di fondo
Bisogna dare vita ad una pratica democratica molto estesa
Che ridia voce e potere le lavoratrici e i lavoratori
E bisogna fare in modo che questa diventi la base su cui ricostruire la conoscenza dell'organizzazione del lavoro e dei suoi meccanismi la base per allargare la rappresentanza a tutte le forme di lavoro compreso il lavoro autonomo
E quindi centralità
Della rappresentanza
Significa affondare le radici del nostro lavoro della nostra azione sindacale
Nelle condizioni materiali reali di vita e di lavoro sostanzialmente delle persone da lì dobbiamo ripartire dal non lasciare solo le persone e da essere in grado di ricostruire questa conoscenza e di essere quello strumento
Che viene vissuto in questo modo dal mondo al mondo del lavoro
E qui
Non è che semplicemente possiamo copiare quello che è stato fatto in altri tempi ognuno deve fare i conti con la realtà che vive con le condizioni che ci sono ma credo che sia utile non perdere la memoria
E non scordarti nella storia quella che è stata anche una stagione importante delle organizzazioni sindacali io qui voglio proporre una riflessione nella storia del sindacato confederale italiano
Di tutto il sindacato confederale italiano questo è un patrimonio di tutti unitario
I consigli di fabbrica nella storia
Hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita e di lavoro e allo stesso tempo hanno scritto una pagina molto importante di unità del mondo del lavoro e di unità sindacale
Oggi naturalmente la situazione è molto cambiata lo tentata di descrivere prima
E quindi vanno ricercate soluzioni diverse ma il senso io credo su cui chiedo di fare una riflessione e quello che forse è il momento di raccogliere il meglio dello spirito del senso di quell'esperienza
E il punto di fondo è come si ricostruisse noi vogliamo misurarti con questo un sistema di rappresentanza che sia fondato sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Per questo oltre a ringraziare
Gli esponenti di CISL e UIL
Pier Paolo e Graziano che oggi sono qui e che prenderanno la parola e li ringrazio prima ancora di ascoltare quello che dicono perché credo che sia importante la loro presenza i loro interventi alla discussione che insieme dobbiamo fare per affrontare una situazione difficile
Noi proponiamo
Che allora CISL e UIL di dar vita ad una stagione di elezioni delle Rsu in tutte le imprese che hanno più di quindici dipendenti
E pensiamo che sarebbe anche importante che là dove ci sono le RSA si ragionasse assieme per optare unitariamente per la loro eleggibilità e non per la nomina da parte dell'organizzazione sindacale
E ci può pensare
A questo
Proprio perché abbiamo forme e sistemi organizzativi del lavoro che puntano alla frantumazione della rappresentanza in molti casi a mettere in competizione le persone che lavorano
Per poter fare il loro lavoro pensiamo a quello che succede nei tanti siti produttivi dove persone che pur facendo lo stesso lavoro non hanno gli stessi diritti e non hanno le stesse tutele pensiamo alle filiere produttive alle diversità sostanzialmente che esistono ecco perché non proviamo a pensare assieme come si costruì sì invece una rappresentanza che mette assieme questi lavoratori
Che sia in grado di riunificare ciò che oggi i protesti produttivi separano e dividono
E quindi proponiamo un'idea di sindacato confederale
Che sia fondato sull'Unità sul pluralismo perché non nessuno deve rinunciare la propria indennità la propria storia i propri valori Moggi noi abbiamo credo tutti un problema in più da affrontare che quella di come mettiamo nella condizione il mondo del lavoro le lavoratrici e i lavoratori di poter essere protagonisti di questo cambiamento
E la democrazia la possibilità di partecipare e di votare le proprie piattaforme i propri accordi ai propri delegati credo che sia la base su cui si possa ricostruire una unità sindacale e anche qui voglio fare una riflessione senza ipocrisie ma facendo i conti col problemi che abbiamo di fronte perché io credo che anche il tema dell'unità sindacale
Può assumere un senso diverso dal passato
Noi
Insieme a CISL e UIL abbiamo dato vita nei due anni e mezzo che abbiamo alle spalle importanti iniziative mobilitazioni unitarie che hanno prodotto anche dei risultati importanti
Oggi ludico senza alcuna polemica anzi nell'ottica e lo sentirete di costruire e di continuare a lavorare assieme sicuramente viviamo
Un un momento di rallentamento una battuta d'arresto dell'unità d'azione in particolare con la CISL dopo lo sciopero generale dello scorso sedici dicembre che noi alla UILM abbiamo proclamato
Perché mentre abbiamo chiamati lavoratori a scendere in piazza a sostegno della piattaforma unitaria
La CISL ha ritenuto legittimamente di fare una scelta diverso allora lo dico davvero nello spirito più unitario possibile senza ipocrisia ma affrontando i problemi
Noi oggi non vediamo
Le condizioni diciamo di un generico patto sociale o di un'indistinta concertazioni strumenti che per noi rimangono importanti che vali
Ma per quello che sta succedendo e per questo pensiamo che sia il momento di proseguire la mobilitazione insieme unitariamente
Noi sentiamo la necessità oggi che è il momento di battersi per ricercare degli accordi sia col Governo che con le controparti che affrontino problemi precisi specifici
Penso al la superamento della precarietà per creare lavoro stabile
Penso a come usiamo da una vera e propria pandemia salariale che stiamo vivendo penso alla necessità di ottenere una vera riforma fiscale è una vera riforma delle pensioni
Penso ad una politica industriale e di sviluppo che sia in grado di mettere al centro le condizioni di lavoro e la crescita del nostro Paese
E allo stesso tempo penso
Che forse dobbiamo ragionare dell'unità sindacale
Con un profilo anche diverso da quello che abbiamo usato fino ad oggi se ci pensiamo un attimo
La sessione dei sindacati negli anni Cinquanta
Avvenne sulla base della anche dell'appartenenza politica in un mondo che era diviso in blocchi
Mi rendo conto di essere schematico
Ma lo faccio valuta mente mi rendo conto che questo argomento richiederebbe anche un approfondimento maggiore ma voglio proporre un terreno di confronto pronto naturalmente al confronto al dialogo io banalmente dico
Quelle condizioni quel sistema quel mondo quel sistema politico di partiti e quel sistema del mondo oggi non c'è più
E le ragioni che portarono a quella
Rottura o quella Massi tardi più organizzazioni sindacali
Ecco io banalmente dico che non vedo
Ragioni di appartenenza partitica o di appartenenza politica che possono essere ostativi a una discussione e un confronto per ricostruire un soggetto sindacale unitario democratico e plurale come ho detto
Un soggetto che deve nascere che può nascere dal basso
Ma che può da un certo punto di vista realizzarsi proprio per affermare un'idea di sindacato che sia fondato sull'autonomia sulla democrazia sulla partecipazione e se alla e sulla più ampia rappresentanza
Di tutte le forme di lavoro
E
Questa discussione credo è necessaria
Perché aperta nel Paese da tempo
Una evidente crisi di rappresentanza
E quando tutte le domande di partecipazione che esistono che ci sono non trovano sbocco queste producono rabbia producono estraniarsi ogni
E vogliamo essere onesti
Questa crisi di rappresentanza non riguarda solo gli altri riguarda anche noi
E la ragione per cui dobbiamo lavorare io credo su come si estende la Rete dei delegati delle delegate ed estenderla
E fare di questo il punto fondamentale della vita e della CELTA delle nostra organizzazione e come contributo per tutte le organizzazioni sindacali
Penso cioè
Che
La democrazia
Per vivere ha bisogno di essere praticata e quindi la rappresentanza la contrattazione il progetto di cambiamento che noi vogliamo incarnare di cambiamento sociale di cambiamento delle relazioni
Tra le persone
Sono le facce di una stessa medaglia
Ed è proprio in questo nesso io credo che vive la confederali ITA il rifiuto cioè
Di marginalizzare essi in un ruolo puramente aziendalistico e corporativo
Che trova magari la sua legittimazione nello scambio politiche con le imprese e se c'è un punto proprio forte della storia del sindacato italiane del sindacato confederale italiano in tutte le sue espressioni
è che noi non abbiamo mai insieme rinunciato ha una doppia funzione
Quella di rappresentare il mondo del lavoro ma contemporaneamente di ambire a Voeller svolgerà un ruolo di soggetto che punta anche alla trasformazione sociale
Del nostro Paese al cambiamento in cui il lavoro la democrazia e la giustizia sociale abbiano un elemento centrale
Ed è evidente allora che l'autonomia da una parte e la confederali TAR intesa come sindacato generale sono la bussola del sindacato che noi vogliamo vivere ma di cui pensiamo il Paese abbia bisogno
E lo dico in modo molto Cecco anche qui
La confederali tale
Non è prerogativa di qualcuno o di un ristretto gruppo dirigente
La confederali tali quello che tu fai e come lo fai e come lo pratica
Essa deve rappresentare la capacità di tutta l'organizzazione in ciascuna delle sue articolazioni in ogni categoria in ogni territorio in ogni camera del lavoro
La capacità di misurarsi con i processi sociali di guardare al mondo che sta fuori anche di non di essere nel vivo dei processi di trasformazione in un rapporto diretto dialettico e di confronto con le persone che vogliamo rappresentare e proprio a partire da questa nostra parzialità io credo che possiamo come sindacato essere
Un soggetto portatore di un progetto e di un messaggio generali questo vale tanto più
Oggi credo perché siamo dentro un grandissimo processo di trasformazione
Processi che rendono necessario rappresentare questi nuovi bisogni queste nuove domande nel lavoro e sociali comprese
Il cambiamenti anche tecnologici che stanno venendo avanti e per questo abbiamo bisogno di cambiare non possiamo predicare il cambiamento per gli altri e pensare che noi possiamo rimanere tranquillamente così come siamo stati per tanti anni
E non nascondiamoci anche qui
Assumendoci la nostra responsabilità
Che insieme a tante esperienze a tante cose positive che noi facciamo e che noi rappresentiamo
A volte fuori da noi dobbiamo anche vedere come ci vedono i giovani come ci vedono quelli fuori da noi come ci vedono i precari come ci vedono anche altre condizioni
A volte trasmettiamo anche l'immagine di un'organizzazione che rischia di essere troppo autoreferenziale un po'ripiegata su se stessa chi ha difficoltà a incidere processi
Reali ed allargare la propria capacità di rappresentanza a partire dalle fasce più difficile più disagiate del mercato del lavoro da una parte e dalle fasce più professionalizzate e più avanzate dall'altra
Qui porto anche un dato penso in particolare ad un tema tra gli altri che
Riguarda le lavoratrici e i lavoratori stranieri
E lo dico perché nonostante no era tra i nostri iscritti rappresenti che tra i nostri iscritti il dieci per cento
Degli oltre cinque milioni di iscritti che abbiamo sono rappresentati da lavoratori stranieri
Ma molto spesso il loro livello di
Rappresentanza al nostro interno tra i delegati nel nostro ionizzazione e ampiamente al di sotto di questa rappresentanza e di questo spazio e allo stesso tempo penso a quello che succede in tanti settori
Ai lavoratori e alle lavoratrici straniere penso al settore agroalimentare dove sono spesso è vittima di sfruttamento e di caporalato penso a quello che succede negli appalti della cantieristica e non solo
Penso a tutti quelli che si occupano dell'assistenza degli anziani tante volte all'interno delle nostre stesse famiglie
Lavoratori e lavoratrici di cui dobbiamo prendersi carico nei luoghi di lavoro attraverso i delegati di sito ma anche provando a rispondere ai diversi bisogni di cittadinanza come quello ad esempio della casa
E porsi il problema di interloquire con questi lavoratori ci impone tra l'altro anche la necessità di assumere un vincolo e cioè di essere capace di cominciare a comunicare in in
Con tutte le lingue mi ero scritto multilingue
E credo che sia un altro impegno che ci dobbiamo sostanzialmente prendere
Ecco il senso di questa Assemblea che noi stiamo facendo credo che il senso più profondo sta proprio nel rendere vincolanti alcune delle scelte che dobbiamo qui decide i coordinamenti sugli appalti quelli di sito per
Quale no come strumento per riunificare come abbiamo detto il mondo del lavoro che così frantumato la centralità delle camere del lavoro quali luogo di incontro di condizioni sociali di lavoro diverso è la centralità del territorio ove c'è bisogno di costruire vertenze sui servizi sull'ambiente e sui trasporti sulla cultura finanche sul tempo libero
E anche da lì che si guarda al lavoratore alla lavoratrice non solo nell'esercizio del proprio lavoro ma anche nella nella condizione sociale e di vita complessiva
E se si assume il tema dei diritti e della centralità della persona questo lo si deve declinare a partire certo dal lavoro ma anche con la capacità di toccare molte altre tematiche in sostanza anche il territorio è un campo aperto di contraddizioni che vanno oltre la contraddizione classica capitale e lavoro e sono tutti i conflitti che richiedono
Una risposta e quindi chiedono una rappresentanza è un'organizzazione
Ed è un approccio con il con il lavoro del sindacato
Che misurandosi con la materialità della vita concreta delle persone significa vedere la connessione tra luoghi di lavoro e quello che sta fuori
E cioè pensare che il luogo di lavoro e territorio che il territorio è anche luogo di lavoro e anche qui si incontrano altri soggetti che sono comunque portatori di istanze di culture che possono essere utili a un progetto di cambiamento tanto più quando nella condizione attuale diventa sempre più stringente l'elaborazione programmatica e il confronto su un nuovo modello di sviluppo
Un nuovo modo di produrre di consumare non è un progetto illuministico che qualcuno pensa e poi lo cala dall'altro
Ma questo comporta che vi siano soggetti cioè persone in carne ed ossa che vi siano iscritti istanze collettive
Volontariato modalità di associazioni capaci di essere protagoniste di questo cambiamento profondo sia nella produzione che nei consumi
In altre parole ho cercato di dire che abbiamo bisogno di aprirsi
A questi nuovi soggetti ai movimenti alle associazioni con i quali se necessario arrivare anche a costituire dei veri e propri patti degli organismi di consultazione per prendere le decisioni e per affrontare la complessità vedete
Di fronte alla complessità dei problemi noi dobbiamo diffidare da chi pensa di semplificare dobbiamo avere paura di chi semplifica e di perché pensa ad avere la soluzione a tutti la complessità dei problemi significa anche ragionare in termini collettivi non avere paura di confrontarsi e aprirsi ad allargare naturalmente le competenze
Ecco il senso quindi della nostra assemblea organizzativa cambiare per dare più forza ancora al sindacato confederale e applicare la sua capacità di rappresentanza
Questa nostra discussione voglio parlare di quello che il quadro politico e di quello che è successo anche in queste settimane in questi giorni
E chiamata questa nostra discussione a fare i conti fatemi dire
Così ha una doppia novità politica che è intervenuto la prima
E la rielezione di Sergio Mattarella al Presidente della Repubblica e voglio a nome vostro ringraziarlo ancora una volta
Per il gesto di responsabilità con cui si è messo a disposizione per il bene del Paese
E per il suo significativo discorso di insediamento
Nel quale ha dato conferma della sua funzione di garante della Costituzione e delle istituzioni repubblicane ed ha pronunciato parole
Credo che
Possiamo dire per noi molto importante
Perché ha parlato dei giovani delle donne degli anziani
Della peggioramento della condizione della della loro condizione di vita e ha indicato con forza la necessità di contrastare povertà e lavoro precario
Affrontato di petto il lotto la lotta il tema della lotta alle diseguaglianze quello della sicurezza sul lavoro ricordando la tragedia del giovane Lorenzo Pareto e ribadendo l'importanza dei corpi intermedi
E mettendo al centro del suo discorso il valore della dignità delle persone e il valore della dignità del lavoro
L'altra
Novità se la vogliamo chiamare così
E invece la drammatica consentitemi questo termine gestione della fase dell'elezione del Presidente della Repubblica che è arrivata da parte dei partiti
Che ha di fatto destrutturato il sistema politico e resa sempre più profonda la distanza di essi dai cittadini e con il Paese
Voglio darvi un dato che a me ha colpito molto
In una rilevazione che ho chiesto venisse effettuata
Con il metodo che usa il nostro osservatorio
Mi han colpito due dati
Che potrebbero apparire in contraddizione ma che invece indicano un problema da un lato
Alla domanda se le persone credono nel valore della politica il sessantadue per cento degli italiani dice che crede nel valore della politica
Alla domanda
Ma voi vi sentite rappresentativo vi sentite vi riconoscete in qualcuno dell'attuale quadro politico il cinquantanove per cento dice che non si riconosce in nessuna in nessuna delle forme
Con cui la politica oggi organizzata
Io credo che questo sia un punto che debba fare riflettere tutti
Molti osservatori sostengono che il binomio Mattarella Draghi consentirà una continuità del quadro politico fino alle elezioni
E al termine legislatura che nel due mila ventitré
Io mi permetto di suggerire molta cautela
Perché i contraccolpi prodotto anche da quello che è successo in Parlamento sugli stessi partiti ho la sensazione che non siano ancora esaurito
Consentitemi anche qui la franchezza
Credo che si possa dire che il centrodestra si è frantumato da questa vicenda
E che anche nel campo largo del centro sinistra i problemi non mancano
Non solo per le fibrillazioni dei Cinquestelle ma anche per la rinnovata volontà di dar vita a un polo di centro
E oltre a questo
Le palesi contrarietà che sono emersi dalle candidatura di Draghi alla presidenza della Repubblica da parte di forze che compongono il governo rischiano di indebolire nell'autorevolezza e la solidità voglio dire
Che sicuramente l'elemento della continuità del quadro politico è un fatto acclarato
Ma non la certezza della sua stabilità
Né tanto meno è questo il nostro problema la qualità delle riforme che questo governo dovrà fare i contenuti dell'azione che questo governo nelle prossime settimane nei prossimi giorni metterà in campo
Ed in queste ore c'è chi per rispondere alla crisi di rappresentanza del sistema politico propone l'elezione diretta del Presidente della Repubblica io credo che sia una prospettiva per noi è sbagliata
Non solo perché richiederebbe una modifica della Costituzione ma perché non è vero che garantirebbe una maggiore unità del paese e del resto le esperienze che sono in giro per il mondo dimostrano che non è vero che danno di per sé stabilita
Il credo che la crisi della politica
Vada affrontata in tutta la sua profondità non so non possiamo sottovalutare una questione di questa portata
Perché insisto la crisi riguarda tutte le forme della rappresentanza compresa quella sindacale dobbiamo essere onesti
E sinceri
è una questione
Che attiene alla condizione anche del campo della sinistra e più in generale credo che il tema sia della rappresentanza politica del lavoro
Della quale anche noi la nostra storia i nostri valori la nostra cultura siamo parte
E allo stesso tempo non possiamo parlare del rapporto con la politica come se fosse una categoria stabile identica nel tempo l'ho detto anche prima
I partiti che hanno dato vita alla costituzione nel nostro Paese di quei partiti di quelle forme non ce n'è più neanche un oggi il quadro è completamente profondamente mutato ed a un certo punto di vista
Vi è stata una rottura non ancora recuperata con la rappresentanza sociale
Ed è un processo lungo che non è avvenuta a casa anzi
Credo che si possa dire che le ragioni che hanno prodotto questo quadro è perché molto spesso è prevalsa la convinzione che non vi fossero alternative alla moda alla alle modalità e alle forme assunte negli ultimi decenni dai processi di globalizzazione
E così si è cancellata la centralità e la cultura del lavoro e in un qualche modo non lesse più pensato come un segno di un soggetto collettivo e in secondo luogo
In tanti casi
è venuto meno il carattere alternativo dei programmi
Tra gli schieramenti Diversi che a parole si confrontavano
E questo lo dico perché l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle in tante circostanze
Pensiamo
Alla precarietà del lavoro non è che è caduto dal cielo esistite per leggi che sono state fatte sbagliate che hanno messo in discussione diritti fondamentali e che hanno addirittura fatto arretrare la condizione e queste leggi sono state fatte sia da governi che si richiamavano al centro destra sia governi che dicevano di essere di centro sinistra se pensiamo alla riforma delle pensioni
Che ancora oggi grava sulle spalle che in queste settimane stiamo cercando di cambiare unitariamente assieme o se pensiamo più recentemente
Alla storia delle misure sul fisco guardate qui mi ha colpito un dato noi siamo arrivati insieme anche all'Aquila proclamare addirittura lo sciopero generale contro quel provvedimento non so se avete visto nei giorni scorsi a me via davvero colpito lo voglio condividere con voi
è un sito fu dei giornali un appello di centoventi persone
Che chiedevano agli Stati i ai governi di tassarli
Uno Iceman verso la dunque no erano centoventi miliardari
Che chiedevano
Di essere tassati perché denunciavano il fatto che addirittura nel periodo di Covi erano aumentate ancora di più le loro entrate ed erano aumentate le diseguaglianze
Io penso che quando noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle il confronto che abbiamo avuto con il Governo e quando addirittura dentro questo governo
Sono riusciti a mettere in minoranza anche il premier che ha tentato dopo aver discusso con noi non di cogliere tutto quello che ne avevamo avanzato ma si era reso conto che in una situazione di questo genere a partire anche dalla vicenda delle bollette
Era necessario che livelli di reddito di un certo tipo non avessero vantaggi e si dovesse concentrare anche un poco ma come elemento di intervento verso i livelli dei salari e le pensioni più basse su questo punto addirittura il Presidente del Consiglio è stato messo in minoranza dentro il suo governo
Ora quando succedono cose di questa natura io credo che noi non possiamo sottovalutare quello che sta succedendo
E qui io credo si pone il tema dell'autonomia del sindacato della sua capacità di avere un'elaborazione strategica che è realizzata con le forze che hai con le persone che rappresenti con i tuoi iscritti coi tuoi delegati con le tue rappresentanza
Fondata sugli interessi che vuoi rappresentare e che riguardano prima di tutto le persone che per vivere ha bisogno di lavorare che vivono e seguono di stare nel sindacato e guardate che questo è il contrario
Dell'autosufficienza del sindacato
Ma io credo che l'autonomia è la condizione per poter rivendicare ed esercitare con pari dignità
E autonomia rispetto ai partiti ai governi e alle imprese e per poter svolgere un ruolo finalizzato alla trasformazione della società
Nel senso di maggior giustizia sociale di maggior libertà di matti qualità del lavoro e di qualità della vita
In questo quadro noi pensiamo che la politica debba tornare ad a vere un ruolo decisivo
E l'obiettivo deve essere proprio quello di superare la frattura sociale
Che si è determinata che esiste e ricostruire quella rappresentanza e quella partecipazione senza la quale svilisce la stessa democrazia
E io penso che noi il sindacato questo caso posso parlare per la CGIL
Penso che noi possiamo essere e possiamo ambire ad essere quelli che provano a riunificare il mondo del lavoro
Che io credo la riunificazione del mondo del lavoro sia la condizione imprescindibile per affermare una nuova cultura politica generale e della sinistra in particolare che fondi le radici di una rinnovata cultura del lavoro
E proprio per questo il sindacato voglio essere chiaro su questo passaggio
Proprio per questo il sindacato non può prendere a prestito la strategia dai partiti della sinistra o del centro sinistra
Perché il nostro obiettivo il nostro orizzonte non può essere il sindacato di governo o di opposizione noi vogliamo essere il sindacato democratiche unitario che rappresenta tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori
E noi oggi dobbiamo misurare la nostra iniziativa proprio nel rapporto con il Governo e con la politica per le cose che stanno avvenendo e per i problemi che le persone hanno e che il Paese vive
Nonostante la condizione politica che si è determinata e i governi che si sono succeduti
Siamo già al terzo governo dentro questa
Legislatura
Siamo riusciti a strappare risultati importanti attraverso la mobilitazione unitaria
Penso ai protocolli alla sicurezza la tutela del reddito nel pieno della pandemia al blocco dei licenziamenti al rinnovo dei contratti agli appalti pubblici ad ad una serie di altri interventi e io credo lo dico davvero
Credendo ci
Non è il caso di disperdere questo lavoro che non è stato il frutto di
Qualcuno senza lavoro unitario di CGIL CISL e UIL anche questi risultati non ci sarebbero stati e proprio perché non abbiamo esitato insieme alla UIL ricorrere anche la mobilitazione generale quando le risposte non ci sono stato quando quelle che c'hanno dato non andavano nella direzione da noi auspicata io credo che il momento
Di continuare tutti assieme la battaglia sul fisco sulla lotta contro la precarietà contro sulle su nuove politiche industriali per una vera riforma delle pensioni per un rilancio vero del Mezzogiorno del resto se penso a quello che è avvenuto le piazze hanno risposto
L'adesione c'è stata siamo stati nelle forme che ognuno di noi ha deciso capaci di dar voce ad una forte esigenza che il mondo del lavoro a che i giovani hanno di riprendere la parola e abbiamo avuto credo la forza e la capacità
Di fare emergere di dare voce ad un disagio diffuso che c'è che non può essere marginalizzato e che non può essere lasciato così all'incanto di chi ritiene più opportuno per questo
Abbiamo bisogno di continuare assieme di dare continuità ai contenuti che sono state alla base della mobilitazione delle piattaforme unitario e guardate che se guardiamo i dati
Di quello che sta succedendo
Sia sul dati Istat sia sull'occupazione
Altre riflessioni debbono essere fatte
Abbiamo visto che nel due mila ventuno il PD
Cresce si attesta al sei e cinque per cento
Si tratta dire il vero come si dice in gergo di un rimbalzo visto la perdita che c'era stata di nove punti nell'anno precedente
E questo ci dice che la strada è lunga
Ancora per poter tornare alla fase preparando Emilia e che in ogni caso è bene ricordarlo prima della pandemia non è che le cose andavano tutte bene prima della pandemia la crescita era bassa
L'occupazione era comunque precaria e c'era uno stallo
E quello che sta succedendo in queste settimane e in questi giorni rischia di produrre un rallentamento anche nei prossimi mesi
E presenta un tratto negativo sul versante della qualità dell'occupazione cioè si sta producendo occupazione precaria
E i dati Istat dicono proprio per questo
Che è vero che si è tornati all'occupazione a livello del febbraio del due mila e venti ma il numero delle persone occupate se guardiamo il numero generale continua a essere più basso
Di quello che c'era prima ed in particolare permane il problema occupazionale per i giovani per le donne per il Mezzogiorno e quello che si crea e a tempo determinato e precario e da questo punto di vista tra l'altro voglio denunciare l'esplosione di una forma ce ne sono tante che andrebbero cambiate ma né un luna per dire un tema quello dei Chirizzi dei tirocini extracurriculari
Che riguardano ormai due milioni di lavoratori e di lavoratrici in giovani in gran parte che vengono definiti informazioni che lavorano più di quaranta ore alla settimana per un rimborso spese che va dai trecento ai seicento euro senza alcun diritto
Io credo che questa sia una drammatica un drammatico esempio di una distorsione nel rapporto tra lavori istruzioni
Di cui da un certo punto di vista e testimonianza anche la morte di Lorenzo Pareto di diciotto anni ucciso da una trave d'acciaio all'interno di uno stabilimento
La sua morte
Richiama
Drammaticamente la questione del lavoro
Che per tanti giovani e tante donne si presenta nella forma della precarietà
Con salari da fame sfruttamento nocività e non di rado purtroppo con infortuni mortali
Che hanno continuato e stanno continuando a crescere
Si è fatto credere negli anni passati
Che abbassando l'asticella dei diritti questo dava via libera la crescita e lo sviluppo non solo questo non è avvenuto ma si son peggiorate le condizioni di lavoro
Risparmiare sui costi forse fa crescere i profitti ma portato a considerare la salute la sicurezza un costo anziché è una risorsa è un investimento
E oggi noi abbiamo morti bianche insisto che sono aumentate e non si può morire sul lavoro e di lavoro la sicurezza non è una gentile concessione di qualcuno ma è un diritto che del resto è stato conquistato dalle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori io credo che sia una condizione irrinunciabile per poter dire che vivi in un Paese civile e che da dignità e qualità al lavoro
E nei confronti con il Governo e con le imprese vogliamo lanciare un messaggio secco
Il titolo è basta precarietà
Bisogna porre fine a questa forme di lavoro che impediscono qualsiasi progetto di vita a tanti giovani a tante donne e che insisto ostacola la crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno
Che è ancora in una condizione di marginalità anche per le politiche sbagliate di questi anni
Ma basta precarietà vuol dire delle cose precise e noi nel confronto che si è aperto con il Governo l'abbiamo detto in modo molto chiaro vuol dire cancellare forme di lavoro assurde che negano la dignità delle persone ne favoriscono lo sfruttamento
Abbiamo proposto che venga introdotto cominci come contratto di ingresso al lavoro un unico contratto d'ingresso al lavoro che sia fondato sulla formazione e che sia finalizzato alla stabilità dell'occupazione
Abbiamo chiesto che si condizionano i finanziamenti e le agevolazioni pubbliche alle imprese che danno stabilità al lavoro
E bisogna superare il principio che in realtà si è affermato che in realtà oggi sia poveri anche lavorando
E basta precarietà oltre a ciò che chiediamo al governo pone però anche a noi una coerenza e anche qui lo propongo assieme a CISL e UIL io credo che sia venuto anche il momento che oltre che chiedere al governo noi dobbiamo anche aprire
Nelle imprese nei luoghi di lavoro pubblici e privati vertenze che abbiano al centro la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori Basta precarietà vuol dire questo e badate che questo vuol dire anche con chiarezza mandare un messaggio che cosa vuol dire il sindacato
Diciamo
Se abbiamo difficoltà coi giovane coi lavoratori precari che a volte ci sentono anche lontani tra loro
E perché la lotta alla precarietà non è una cosa che dobbiamo lasciare il gioco se non siamo noi a partire da quelli che non sono precari che sono pronto a battersi anche a scioperare se necessario perché altri diventino stabili quelli non penseranno mai che il sindacato lo strumento che serve anche a e qui non dobbiamo chiedere a qualcun altro di Vittorio che è un altro nostro grande padre della CGIL ma anche del sindacalismo in Italia
C'ha insegnato una cosa molto importante
Ha detto una volta di fronte a una sconfitta o di fronte a un problema non risolto
Che se anche solo il dieci per cento di quello che sta succedendo succede dipende da te
Tu devi partire a fare quello che da teli pende non può scaricare su altri o dire che non tanta Pito che non ci sei
Non facciamo l'errore che han fatto le forze politiche che quando non han preso i voti han detto che erano quelli che votavano che non avevano capito quello che stava succedendo
Non facciamo questo errore e mettiamoci nella condizione oggi assieme di farsi che la battaglia contro la precarietà diventi davvero la carta d'identità del sindacato confederale perché è il momento di essere coerenti e non è il momento di dire delle cose ma il momento di farle e di dare l'idea di una coerenza che vada sostanzialmente in questa direzione
E proprio perché oggi sia poveri lavorando
Noi siamo nel pieno consentitemi
Questa parola non so se piacerà a tutti ma per dare l'idea io penso che siamo nel pieno di una pandemia salariale
I dati che ha elaborato la nostra Fondazione Di Vittorio ci dice che la massa salariale del nostro nel nostro Paese ha subito un vero e proprio crollo in Europa la massa dei salari cala del due virgola quattro per cento in Italia del sette virgola due per cento
E come sapete noi non siamo il paese che ai salari più alti d'Europa
Inoltre
Ed è all'ordine del giorno
è in atto una crescita dell'inflazione che colpisse nettamente
Un già potere
Di acquisto basso dei salari nel nostro Paese a questo poi va aggiunto l'aumento delle tariffe dei servizi pubblici dell'energia elettrica del caso
Tutto questo produce una caduta tra l'altro dei consumi e anche una riduzione della domanda interna
Che produce anche una situazione allarmante che aumenta il disagio delle persone aumenti alla povertà
Una condizione che era già diffusa purtroppo già prima della pandemia ma che la pandemia aggravato ulteriormente
E qui ci son dei dati scusate se vi do qualche numero ma i numeri a volte parlano più di tanti ragionamenti
Sono due milioni le famiglie che si trovano in povertà assoluta
E sono cinque virgola sei milioni di persone
Nel nostro Paese ci sono cinque milioni e mezzo di persone che lavorano
E che guadagnano meno di dieci mila euro all'anno
Questa questione della povertà
Pur lavorando e della povertà è una questione che deve riguardare tutti
A partire dal tema di come si fanno crescere i salari
E in questo senso
è evidente e lo dico anche qui senza polemica ma apprendo la necessità di una discussione
Evidente
E siccome siamo di fronte anche all'apertura di una stagione di rinnovo dei contratti nazionali
Lo dico con la cautela e la calma che ci vuole
Ma continuare a considerare libertà depurata dai costi energetici uno degli indicatori su cui negoziare gli aumenti salariali
Credo che dobbiamo dire
Che non è accettabile
E che mantenere quell'indicatore vorrebbe dire in realtà accettare la riduzione del valore reale dei salari non l'aumento dei salari
E per questo
Va cambiato
Perché non farlo
Significherebbe
Volevo svuotare il valore dei contratti nazionali di lavoro
Che è bene ricordare che in un Paese fatto anche di tante piccole e medie imprese
Il contratto nazionale i contratti nazionali rimangono lo strumento più inclusive più solidale che può permettere di affrontare questa situazione
Io credo
Che questo tema
Riguarda anche l'impresa riguarda anche le associazioni di impresa e lo dico perché anche per le imprese questo tema esiste e va affrontato
In più nel confronto con il Governo chiediamo
Che con adeguate risorse
Si affronti sicuramente il problema del caro bollette su questo dirò qualcosa ma contemporaneamente
Ribadiamo la necessità
Che si faccia una seria riforma fiscale il provvedimento che è stato fatto non solo non è giusto
Ma non ha avviato la riforma fiscale di cui abbiamo bisogno
Una riforma fiscale deve fare delle cose precise per essere utile deve davvero
Dare maggiori benefici a lavoratori dipendenti e pensionati a partire da chi ai redditi più bassi
Deve ampliare la base imponibile
Deve colpire le rendite finanziarie
E deve contrastare seriamente l'evasione e l'elusione fiscale
Queste cose ad oggi ancora non ci sono
E siccome tra l'altro
La legge deve
Che il Parlamento ha indicato e che oggi nelle prossime settimane sarà in discussione per noi questo è un tema centrale non è stata una protesta fine a se stessa è quella che abbia messo in campo
Come abbiamo detto era all'inizio di un iniziative di una mobilitazione per produrre davvero quelle riforme di cui il mondo del lavoro nel nostro Paese avviso
E allo stesso tempo noi chiediamo che il governo
Cambi anche le modalità di confronto
L'esempio che abbiamo avuto sul fisco l'abbiamo detto al governo in modo molto trasparente al tavolo noi come le altre organizzazioni sindacali non è il metodo per noi accettabile
Non è sufficiente ascoltare il sindacato
Poi fare la riunione della maggioranza e riconvocare il sindacato per dire la maggioranza ha deciso che si fa così
Quel livello di confronto lì non solo e controproducente anche per il governo e lo sto dimostra per quello che sta succedendo ma non è quello di cui abbiamo bisogno
E anche su questo versante pensiamo che si si discute
Di questioni energetiche di bollette anche questo sarebbe un tema
Con cui è necessario coinvolgere discutere anche le organizzazioni sindacali
Perché non è solo una questione che riguarda l'impresa immane Gestione che riguarda i lavoratori pensionati che riguarda la condizione materiale e penso su questo versante
Che sia necessario intervenire certo c'è un'emergenza che riguarda le imprese che riguarda le persone
Chiunque oggi giri un po'c'è va in un bar la dislocamento della discussione tra le persone se prendi un treno c'è pace un po'una tra le persone normali
L'oggetto della discussione la bolletta che arrivata il raddoppio che hai avuto le situazioni che si sono determinate quindi sicuramente esiste un'emergenza che va affrontato
Ma allo stesso tempo è un'emergenza che va affrontata anche nel rapporto con le imprese per valutare quali sono le scelte migliori che in questa fase di emergenza devi mettere in campo per affrontare questo tema
Ma allo stesso tempo credo si ponga anche un problema di ragionare in termini di strategia
Certo c'è un problema ce lo spiegherà
Caracciolo domani c'è anche un tema che è legato alla situazione internazionale e alla discussione dell'equilibrio internazionale che si sta mettendo in campo ma ci sono anche alcuni elementi di fondo che oggi come
E cioè
Gli investimenti e le scelte politiche che si fanno anche sul terreno delle scelte energetiche che debbono essere messi in campo oggi e gestire l'emergenza vuol dire avere anche un'idea di prospettiva di investimento sulle energie rinnovabili
Sul sistema complessivo che deve essere affrontato
Allo stesso tempo tutelare e far crescere i salari significa anche contrastare i contratti pirata
Serve un provvedimento legislativo
Che dia validità erga omnes dei contratti nazionali di lavoro quelli che sono firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative
In quel provvedimento si affronti anche il tema di misurare la rappresentanza di tutte le parti sociali che firmano i contratti
E di conseguenza pensiamo
Che è questo il modo affinché i minimi tabellari e il trattamento economico complessivo definito dai contratti nazionali debbono diventare lo strumento per superare il lavoro poche ore la bassa retribuzione nel nostro Paese e questa è la proposta con la quale noi ci siamo presentati al tavolo convocato dal governo per discutere anche del salario minimo
Che noi abbiamo messo sul tavolo visto che il governo assieme alla precarietà e ad altri temi già posto anche il tema di un possibile recepimento della direttiva europea anche da parte dell'Italia
E come si può vedere su questo terreno c'è la necessità di produrre dei risultati
E come è noto come si può vedere precarietà è questione salariale hanno un impatto anche sulle future prestazioni previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori
è chiaro a tutti un sistema
Contributivo
Se una persona è stata precaria e con salari bassi tutta la vita avrà anche una situazione precaria una pensione bassa per tutta la vita che farà c'è poco da girarci attorno questo il tema
Allora su questa base il confronto che si avvia
Doveva esserci da questa settimana un incontro governo ha detto che ci sarà nei prossimi giorni da un incontro importante perché quello in cui doppi confronti tecnici il Governo deve dire cosa pensa delle nostre proposte e quali sono gli spazi veri per una riforma di quel sistema pensionistico
E lo diciamo perché con la riforma Fornero non solo si è alzata l'età pensionabile siamo tra quelli che all'età pensionabile più alta d'Europa ma si è costruito un sistema rigido che al suo interno non ha alcuna forma di solidarietà
Infatti la solidarietà viene meno nel momento in cui si riconosce che i lavori non sono tutti uguali e che alcuni lavoratori hanno un'aspettativa di vita inferiore a volte anche di quattro cinque anni rispetto proprio alla gravosità delle attività che sostanzialmente hanno svolto
E non c'è solidarietà se non si riconosce il lavoro di cura a tutti e alle donne se non si riconosce una pensione di contributiva di garanzia che assicuri un futuro previdenziale dignitoso anche a chi per anni è stato costretto a lavori precari e a bassi salari
Così come va riconosciuto il diritto alla rivalutazione delle pensioni per gli attuali pensionati
Da tempo poi
Il nostro Paese sconta l'assenza di politiche industriali
Oggi io credo ci sia l'occasione di investire in settori strategici
E voglio elencarle per essere chiaro perché a volte quando si parla di politiche industriali si pensa solo all'industria così come l'abbiamo conosciuta non è così
Penso alle infrastrutture materiali e immateriali penso al trasporto pubblico alla mobilità penso alle energie rinnovabili fino alla chimica verde penso all'agricoltura fino all'agricoltura biologica penso al turismo penso alla cultura
Da tempo noi stiamo sostenendo
Che l'occasione che ci deriva col piano nazionale di riprese resilienza debba proprio integrarsi con nuove politiche industriali come del resto si sta facendo in altri Paesi
Mentre da noi qui questo collegamento non c'è anzi
L'assenza delle politiche industriali rischia di lasciare un segno di emarginare il nostro Paese di fronte alle sfide che ci sono
E lo dico in modo molto secco il mercato da solo non è in grado
Di governo are queste sfide e dia poter permettere una crescita
Fondata sulla giustizia sociale e su un lavoro di qualità
E addirittura
Ad essere penalizzato in modo particolare oltre ai giovani alle donne proprio il mezzogiorno del nostro Paese
Ebbene non è un caso
Che continua anche in questo periodo accada esserti un andamento differenziato di crescita tra il centro il nord e il Mezzogiorno
I divari territoriali non stanno diminuendo
Io che sono l'elemento che ormai caratterizza la condizione economica e sociale del nostro Paese
E le critiche che abbiamo rivolto alla legge di bilancio riguardano ancor di più l'assenza di politiche per il Mezzogiorno
Perché è proprio qui che dia la maggior debolezza dei consumi delle dinamiche salariali l'occupazione più bassa il maggior ricorso al lavoro precario il maggior numero di giovani che hanno smesso di cercare un lavoro e di studiare e il più basso tasso di occupazione femminile
Serve quindi una strategia di politica pubblica
Capace di fermare e di invertire questa tendenza ed è questa la battaglia che vogliamo mettere in campo sulle politiche industriali e sullo stesso piano nazionale di riprese residenza
E lo dico citando alcuni settori non per escluderne altre ma per dare un'idea penso a un settore strategico come quello dell'Automotive che riguarda vari settori e varie categorie
Siamo di fronte a un'insufficienza di investimenti pubblici e privati per affrontare i cambiamenti penso a tutto quello che significa le motorizzazioni elettriche servizi alla mobilità il cambiamento stesso della concezione della mobilità e del prodotto
Le persone non compreranno più le auto compreranno l'uno dei mezzi quando ne hanno bisogno e questo cambia radicalmente il sistema di produzione i servizi e le modalità anche di lavoro e quello che oggi sta avvenendo
E che tutto questo sta portando a un sotto utilizzo pesante
Degli stabilimenti che dovrebbero produrre mobilità penso all'impianto per gli impianti del gruppo più conosciuto oggi si chiama Stellan disse al massiccio ricorso degli ammortizzatori ma penso anche a tutto il settore della componentistica che vive una fase assolutamente complessa di ristrutturazioni
E con conseguente perdita di salario
Tra l'altro
Con il rischio di uno sblocco dei licenziamenti nel settore dell'indotto dell'auto e qui colgo l'occasione
Per
Ringraziare per dirne una ma perché c'è stata anche la capacità di reagire e penso che l'importante vertenza
Che alla fine si è conclusa con un risultato positivo che ha prodotto la possibilità di evitare i licenziamenti e di dare una prospettiva la Gil k n dia l'idea l'indicazione la possibilità della di poter far cambiare anche idee alle multinazionali ma soprattutto che l'unità del mondo del lavoro e l'unità di tutte le organizzazioni sindacali può produrre degli avanzamenti molto importanti e qui tale urgenza di un piano straordinario di questa attività proprio per aprire un ragionamento su una riconversione sostenibile di quei settori industriali verso un investimento sulle competenze la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Verso la creazione anche di una infrastruttura per la creazione di una rete capillare di ricariche di produzione di energia verde queste la via per rilanciare qualificare anche l'occupazione
Ma l'assenza di strategia di politica industriale
Tra l'altro mi è arrivato il messaggio
Proprio poco fa
Del segretario della Slc perché c'era un incontro proprio oggi che non ha prodotto soluzioni risultati siamo di fronte al rischio di uno smembramento di un'azienda importante come quella della Tim
E credo che la categoria stia ragionando unitariamente di arrivare anche la proclamazione di una giornata di mobilitazione
Badate non è solo un tema per le ricadute occupazionali o per il disperdere le proprie le professionalità ma provate a pensare alla contraddizione
Buona parte del piano nazionale di riprese resilienza
Pone il tema di connettere il Paese
Di portare cioè la fibra in tutto il Paese per connettere
E noi che abbiamo una grande azienda che abbiamo aziende anziché ragionare su quali sono le scelte di politica già di costruire un grande campione nazionale che sia in grado di agire e di fare situazioni corriamo il rischio di essere parte di una guerra tra fondi che portano addirittura ad una frammentazione ad una spezzatino
Di una competenza così importante
Allora io credo noi non possiamo
Rinunciare all'idea di un soggetto forte a controllo pubblico sì a controllo pubblico che può essere il motore dell'innovazione tecnologica del nostro Paese e proprio perché è in gioco il futuro di settori strategici sono citati due
Ma potrei parlare di altro potrei parlare della chimica potrei parlare come ho detto il turismo di quello che sta succedendo in tante catene di in commerciali e anche che affrontano in questo settore
Io credo ed è qui è un punto di riflessione che vorrei proporre e proporre anche a CISL e UIL credo che sia arrivato anche il momento di come insieme unitariamente diamo un sostegno a queste iniziative non lasciandole da sole ma facendo le vivere dentro un'iniziativa più generale di CGIL CISL e UIL che metta al centro la difesa del lavoro e di nuove politiche industriali oggi le imprese pubbliche rappresentano la spina dorsale
Delle grandi imprese
Ma il limite che a volte si vede e che ad esse non vengono affittare affidate le missioni strategiche intanto i decisivi come quello ad esempio delle fonti rinnovabili che è una condizione unica per poter rispettare gli obiettivi sulla Despar Boni trazione e su tutto il settore delle tecnologie digitali
Noi come CGIL ribadiamo la necessità e abbiamo avanzato da tempo due proposte una quella che noi proponiamo la costituzione di un'agenzia pubblica per lo sviluppo e per le politiche industriali che sia capace di indirizzare le scelte in settori strategici di aprire nuovi mercati di dare nuove priorità di creare un nuovo sistema di convenienze
E noi abbiamo anche proposto e l'abbiamo proposto
Insieme anche a CISL e UIL il fatto che non si può continuare andando avanti con tanti fondi diversi
Tra loro non collegati che sostengono i vari settori è il momento di arrivare ad un fondo nazionale che sia in grado di essere quel soggetto che accompagna le transizioni
Che
Accompagneranno quello che il futuro e la modifica perché tutto questo tutto quello che abbiamo richiamato e ci pone un tema quello che abbiamo bisogno e sta cambiando l'attuale modello di sviluppo
E cosa produrre come produrre con chi produrre questo è il cuore della transizione ecologico essa vuol dire
Non vuol dire aggiungere un po'di economia verde all'attuale modello di Crespo ma significa cambiare radicalmente produzioni consumi stili di vita
Scusate un attimo
Ciò significa
Concretamente passare dalla produzione di beni di consumi individuali a beni di consumo sociali e collettivi territorio risanamento di citare un po'e arrivo urbani formazione ricerca cultura sanità pubblica
Tutto questo non significhi ignorare l'industria tutt'altro significa mettere l'industria al servizio di uno sviluppo equilibrato che abbia al suo centro il lavoro e la qualità del lavoro
è il momento cioè di coniugare lavoro e sviluppo questa per noi e la giusta transizione uno sviluppo equilibrato capace di produrre i mezzi per la mobilità
Collettiva non inquinanti materiali meno dannosi per l'ingente
Mezzi per produrre energie con fonti rinnovabili per risparmio per il risparmio energetico per l'economia circolare non solo legata al ciclo dei rifiuti ma la riparazione e la manutenzione dei prodotti
In questo quadro il nostro Paese delle tornare ad investire non solo con le risorse europee ma anche con le risorse ordinarie e per questo diventa rilevante la discussione che si apre in Europa avrebbe sul patto di stabilità e sulla crescita europea
La nostra posizione insieme a quella dell'accesso è molto netta
Noi abbiamo espresso un rifiuto netto con le logiche di austerità chiediamo il superamento del fiscal compact che nel nostro Paese ha significato un aumento delle diseguaglianze economiche sociali e territoriali
Ha significato il taglio e la riduzione del perimetro pubblico il taglio della sanità il taglio nei settori pubblici sul piano anche dell'occupazione
E un freno agli investimenti e abbiamo visto Corea significato in questi anni di pandemia aver tagliato nei settori pubblici e nei servizi di tutela delle persone
E lo dico perché il salto di qualità delle politiche europee
Attraverso il net generation deve continuare per consentire di raggiungere attraverso politiche pubbliche che siano espansive
Proprio interventi per ridurre quei divari che un Paese come il nostro a molti dava a molti ampi pensiamo al Mezzogiorno e per colmare quelle distanze che ancora oggi riguardano tante parti del Paese aree interne o e meno ed è proprio per questo che è necessario avanzare così come cambiare i sistemi di produzione
I consumi gli stili di vita comporta la crescita di un apprendimento collettivo
Qui c'è proprio un altro tema un altro salto
Perché solo un grande investimento sulla cultura sulla formazione sulla conoscenza può rendere possibile
La capacità di gestire un processo di questo genere
E oggi
Voglio esprimere tutta la vicinanza a nome mio e di tutta la nome personale ma di tutti voi di tutta la CGIL alle tante ragazze
E i tanti ragazzi che hanno riempito le piazze delle nostre città sia per ricordare la drammatica morte di un loro compagno
Ma per ricordare a tutti le condizioni in alcuni casi drammatiche delle nostre scuole aule sovraffollate difficile insegnanti mal pagato e spesso per anni precario condizioni che l'esplosione della pandemia ha reso ancora più difficile
Quelle ragazze e quei ragazzi
Dobbiamo saperli ascoltare
Non respinge
Né tantomeno manganellate
Perché
Si mettono di fronte
La condizione di marginalità in cui la scuola e la formazione sono state spinte
Il non aver mai affrontati i problemi che da anni ci sono di fronte
Gli abbandoni e la dispersione scolastica siamo il Paese in Europa che a livello più alto
Le diseguaglianze nell'accesso alla scuola non è vero che il diritto alla conoscenza e all'istruzione garantito a tutti dipende di chi sei figlio di qual è il reddito della famiglia da cui appartiene
E c'è la necessità anche di una riforma seria dei cicli formativi
Quelle ragazze e quei ragazzi
Ci dicono invece
Che investire nella formazione nella scuola nelle università nella ricerca
Può produrre quel salto cognitivo e al tempo stesso quella nuova qualità della cittadinanza che si può affermare solo attraverso il diritto alla formazione permanente alla conoscenza per tutti
Un diritto soggettivo che deve diventare il diritto soggettivo in capo alle persone
è un diritto fondamentale che mette ogni persona nelle condizioni di potersi realizzare nel lavoro
Di superare alla radice l'origine delle nuove diseguaglianze queste l'origine delle nuove diseguaglianze ciò che fa la differenza e la conoscenza e il diritto alla formazione se telaio se non c'era
E questa è la condizione la conoscenza e la formazione anche per permettere
Alle lavoratrici e ai lavoratori di poter partecipare in modo autonomo e consapevole alle scelte alle decisioni che le imprese prendono e alla possibilità di partecipare maggiormente alla vita la gestione della vita all'interno dell'impresa
E la pandemia reso evidente
Come
Ogni evento locale è in grado di produrre in realtà conseguenze molto più altri come abbiamo visto
Il virus ignora i confini e lo stesso dovrebbero fare gli Stati e l'assenza
E questa è la ragione per cui sosteniamo le richieste avanzate da diversi Stati di sospendere temporaneamente i brevetti dei vaccini
Sono proprio le nuove minacce della salute globale la stessa crisi climatica che richiamano la necessità di cooperazione di diffusione della ricerca di innovazione per questo è giunto il momento di pensare ad una riforma delle attuali norme sui brevetti e sulle proprietà
Intellettuali
Poi c'è un altro grande tema
Che dobbiamo affrontare la questione
La questione demografica il progressivo invecchiamento della popolazione da una parte e il fenomeno complesso della natalità dall'altra
E tutte e due ci pongono nuove domande al nostro sistema di stato sociale
La pandemia ha reso evidenti due gravi problemi ma non certamente il giudizio
Dei sette sono i due fenomeni richiamati l'invecchiamento e la denatalità proprio gli anziani hanno pagato il prezzo più alto della pandemia in un Paese che stenta a dotarsi che stenta ancora a dotarsi di una legge per la non autosufficienza
Che legge che se ci fosse non costringerebbe l'anziano
A fragile a ricorrere alle strutture private come le RSA ove i ricoveri impropri nelle strutture ospedaliere e accanto a questo c'è il problema di dare vita ad una rete che consente alle persone anziane di non vivere una condizione di marginalità sociale
Invecchiamento attivo non autosufficienze più in generale riconversione della spesa sanitaria verso la discussione verso la diffusione dei servizi territoriali la prevenzione la domiciliarità l'integrazione sono totalitario sono la bussola su cui rilanciare la salute pubblica dentro un sistema universalistico
è un primo punto fondamentale in questa direzione è un piano straordinario di assunzioni in quei settori di superamento della precarietà così come sulla denatalità
Noi siamo un Paese con una rete assai bassa di servizi per l'infanzia e anche qui il mezzogiorno e doppiamente penalizzato non è questa l'unica causa della mentalità ma di certo credo incide molto
E come da tempo la nostra organizzazione chiede e voglio valorizzare il fatto che lo stiamo facendo assieme ad una vasta rete di associazioni unite
Nell'Alleanza per l'infanzia e come teorizza uno dei nostri ospiti che sentiremo nella giornata di domani Linda Laura Sabbatini lei dice
Se solo si investisse
Per arrivare alla copertura del sessanta per cento dei posti in tutt'Italia avremmo non solo più servizi ma crescerebbe l'occupazione femminile di cento mila unità solo considerando le lavoratrici per i miti
Ciò vale Perini ma è più che mai urgente insisto un piano straordinario di assunzione in tutta la pubblica amministrazione dalla sanità alla scuola a tutte le amministrazioni pubbliche che si troveranno a gestire il piano nazionale per la ripresa
E questa questione
è una visione che riguarda
Non solo la le categorie
Ma questa è una questione che riguarda tutta la nostra confederazione io credo che riguardi tutto CGIL CISL e UIL e credo che anche questo sia un punto su cui insieme dobbiamo quattro tranquilli sto andando verso la fine ancora due concetti due temi
E sono verso la conclusione
Nel percorso che ci porterà al congresso perché come sappiamo questo sarà anche l'anno del congresso per quello che ci riguarda così come questo è l'anno del congresso anche per la CISL è per lui
Abbiamo bisogno di approfondire una questione che ritengo decisiva
E voglio essere molto chiaro per questo
Dobbiamo dirci con grande franchezza
Che il tema così detto della differenza di genere
E come tale questione vive nella nostra organizzazione
Non ha trovato grande spazio nelle assemblee svolte nei materiali conclusive della nostra assemblea
E questo nonostante il lavoro importante
Fatto dalle compagnie impegnate
Sia nazionalmente che nel complesso delle nostre strutture a partire dalla stesura della piattaforme per la contrattazione dice
E da questo punto di vista credo si pongono per noi tre questioni
La prima è un amore verifica puntuale
Dell'attuazione delle norme statutarie sulla presenza delle compagne nelle nostre strutture
Attenzione
L'ho detto all'inizio che ci dobbiamo dare un metodo che se decidiamo una cosa proviamo a farla e la verifichiamo
Su questo punto
Dobbiamo rilevare un problema
Nel congresso del due mila e quattordici si era deciso di istituire ad ogni livello confederale di categoria la costituzione di un osservatorio che verificasse l'attuazione di quanto previsto dallo statuto
Questa norma è sostanzialmente inapplicata nel complesso della nostra organizzazione
E allora
Nelle schede
Che poi saranno discusse noi come segreteria proponiamo che entro giugno sì di attuazione a questa decisione
Con tutte le conseguenze previste dallo Statuto in caso di non rispetto della delibera
In secondo luogo noi abbiamo la necessità di tenere aperta questa discussione
Perché quando parliamo di cultura di genere c'è sicuramente una questione che attiene alla presenza delle compagnie nelle nostre strutture dirigenti secondo quanto previsto dallo statuto
Ma io credo
Che c'è anche un'altra necessità
Quella di ragionare
Su come e quanto quella presenza riesca a incidere a modificare i nostri modi di lavorare di discutere di organizzare il lavoro
Si tratta davvero di verificare come la questione di genere contribuisce a cambiare a rinnovare la nostra organizzazione questo a me sembra il tema su cui ci dobbiamo ti mentale e in terzo luogo
Queste questioni devono vivere in tutto il nostro percorso congressuale e aggiungo
Dovremmo prevedere non solo legittime momenti di discussione promossi autonomamente nelle forme che le compagnie riterranno più opportuno ma penso che c'è bisogno anche di cominciare a ragionare su modalità e forme organizzative che coinvolgono gli uomini cambiare gli orientamenti i comportamenti della CGIL nel suo complesso è una questione che deve riguardare anche di uomini
Nel concludere
Questa mia relazione voglio ribadire un concetto che ritengo importante
Con questa Assemblea
Organizzativa
Non abbiamo inteso
Semplicemente parlare al nostro interno
Per migliorare noi stessi e il futuro della nostra azienda
Certo
Vogliamo provare a fare anche questo
Ma le camere del lavoro la CGIL
Che sono nate più di cento vent'anni fa
Sono nate
Con l'ambizione di trasformare la società
E di affermare la giustizia sociale
E la democrazia
Attraverso l'emancipazione delle persone
Con la lotta per il lavoro un lavoro con diritti e con dignità
E anche oggi
Nel migliorarsi nel cambiare noi vogliamo parlare al Paese ed essere un soggetto che offre la possibilità a tutte le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare di partecipare
Di partecipare
E di essere protagonisti del cambiamento
E se ci pensiamo
L'aumento della precarietà
E dello sfruttamento ha coinciso in questi anni
Con la crescita dell'illegalità diffusa corruzione e vasi o sfruttamento del lavoro
Fino al punto che parti consistenti dell'economia reale sono sotto il controllo della criminalità organizzata
Rivendicare qualità
Stabilità nel lavoro
E nei servizi pubblici universali
Per noi è un tutt'uno con la richiesta
Che gli investimenti del Piano nazionale di riprese resilienza
Non finiscono per alimentare quel sistema perverso
E questo è un tema che abbiamo di fronte
E che dobbiamo credo rendere esplicito e per questo rivendicare al Governo
Che l'accordo che con noi ha firmato deve essere applicato e non è ancora stato applicato per mettere nelle condizioni non solo il sindacato nazionale
Ma i sindacati nei territori a livello regionale e delle camere del lavoro là dove viene applicato il Pnr di avere sedi di confronto e di discussione
E questo non può essere lasciata alla buona volontà di qualche regione che sappiamo che esiste questo deve essere un diritto garantito e che si applica a livello nazionale se non vogliamo perdere quest'occasione
Perché il vero
Antidoto contro tutto ciò contro il fatto cioè che il sistema perverso della criminalità organizzata Possa da questi investimenti trarre beneficio
L'antidoto vero e la partecipazione del mondo del lavoro alle scelte che riguardano il futuro del Paese
Tanto più nel momento che viviamo una crisi della rappresentanza e della partecipazione
Ed una crescente sfiducia nei confronti del sistema politico e come ho detto e ve lo dico per la terza volta questo tema è un tema che riguarda anche noi
Evitare bozze alle delegate ai delegati eletti da tutte le lavoratrici e da tutti i lavoratori
E per noi una CELTA strategico
è la condizione per riaffermare una vera democrazia
E il fatto che milioni di lavoratrici e lavoratori pubblici
Saranno chiamati a votare per eleggere la loro rappresentanza lo voglio dire con molta chiarezza è un impegno che non riguarda solo le categorie interessate
Quello è un impegno che riguarda tutta la CGIL perché essere confederali
Significa comprendere
Che la qualità del lavoro pubblico
è la condizione per garantire a tutti e a tutti i cittadini i diritti di cittadinanza
Essere confederali
Significa comprendere che quel voto non misurerà semplicemente la rappresentanza delle organizzazioni sindacali
Ma consentitemi io questo ti credo quel voto può significare la riapertura di una nuova stagione di democrazia e di partecipazione delle lavorato delle lavoratrici ed ai lavoratori
Ed è il momento essere confederali di comprendere che quel diritto
Garantito da una legge che oggi viene esercitato dalle lavoratrici e dei lavoratori pubblici deve diventare un diritto che tutti i lavoratori di tutto il mondo del lavoro debbono poter esercitare
Lo dico in modo molto chiaro
La democrazia non si sospende si pratica e la pratica della democrazia e mettere nelle condizioni le singole persone di poter ad usare la propria testa e di essere parte di un progetto più generale
Che proprio per questa ragione
E davvero concludo io considero
Un impegno importante questa Assemblea
E vorrei concluder
Ricordando una persona a me molto cara
Che conoscete di sicuro
Il che ci ha detto in modo molto semplice
Alcune cose che ci indicano io credo con grande chiarezza
Cosa significa
La confederali tra
E perché è importante agire insieme
Questa persona e don Gallo
Non c'è più
Marche è sempre stato di parte
Che è sempre stato dalla parte dei più deboli e dalla parte anche del mondo del lavoro
è una cosa molto importante
Che ci ha lasciato
Dice questo
Nessuno libera nessuno
Nessuno si libera da solo
Ci si libera
Solo tutti insieme
Questo io credo che sia un grande messaggio una grande testimonianza e sia da un certo punto di vista
Un elemento che deve fare di questo insegnamento una pratica quotidiana del nostro agire ed è il nostro stare in campo
Essere di parte sì
Dalla parte del lavoro ma essere capaci proprio mettendo assieme tutte le diversità e tutti i bisogni di affermare un'idea di società che davvero sia più giusta più libera è fondata sul lavoro
Questo è il senso dell'Assemblea che abbiamo voluto fare questo è il senso della discussione ma questo è il senso anche della battaglia della lotta che vogliamo nei prossimi giorni mettere in campo e portare avanti grazie per l'attenzione
Usasse l'arma
Stiamo Maurizio Ferrante
La relazione
Quale abbiamo iniziato i lavori Assemblea
Adesso proseguiamo con la sessione dedicata ai saluti dei nostri ospiti quindi interviene adesso il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ringrazio e al quale do la parola
Ha detto il cronometro per non abusare del quarto d'ora che mi avete
Assegnate non andare oltre
Intanto grazie per l'invito
E un grazie che non è di pragmatica ma è anche legato al lavoro che in questi sette anni di mie presidenze ad oggi
Abbiamo con Hunter anche la vostra organizzazione svolto questa inedita
Consultazione
Costante attraverso quel patto per il lavoro e che abbiamo chiamato del nuovo mandato anche per il clima
Perché sappiamo che la transizione ecologiche è uno dei pilastri per lei Società da consegnare i nostri figli nel futuro
Ci ha visti in questi sette anni condividere insieme
E saluto anche i rappresentanti di CISL UIL e di cui il
Tutte le scelte strategiche di questa regione cinquantacinque parti sociali che con la regione Emilia Romagna hanno condiviso tutto quello che fino ad oggi abbiamo fatto il programmato per il futuro
Mi auguro vada così fino a fine legislatura ognuno della proprio tu non mi ha mai la dimostrazione
Che non solo la concertazione non può essere può essere utile
Ma che può anche dimostrare che si può discutere e potete immaginare la fatica a discutere con cinquantacinque soggetti su scelte strategiche ma che può anche essere rapida delle decisioni che poi la politica deve prendere che troppo spesso lo sa ognuno di voi a tempi che risultano inadeguati ai problemi che ogni giorno un lavoratore una lavoratrice l'imprenditore un cittadino deve prendere quindi grazie ma credo che possiate riconoscere che la regione Emilia Romagna con quel patto abbia dimostrato che dare spazio bocce dignità alle parti sociali può aiutare un territorio ad essere più forte e a crescere meglio
Guardate lo dico
Perché noi chiediamo all'impresa un valore sociale quando è sana e seria perché senza impresa non ci sarebbe lavoro non ce ne sarebbe abbastanza
Ma sappiamo anche che non tutte le imprese sono seria
E quando c'è un rapporto di reciproca fiducia ognuno nella propria autonomia anche di fronte a vertenze drammatiche
Ho che potrebbero diventare tali come quella che è andata alle cronache nazionali della saga costi negli ultimi periodi la Regione sappiate e a fianco del lavoratrici ed ai lavoratori perché non ci possiamo permettere cioè in particolare in montagna dove un posto di lavoro ne vale dieci in pianura venga decapitata una parte di produzione e di lavoro importante ho fiducia
Che nel lavoro che stiamo facendo insieme ai sindacati alle parti sociali
E ai nuovi imprenditori interessati noi si possa mi auguro rapidamente dare una prospettiva di futuro e di fiducia a quelle persone che oggi con le loro famiglie rischiano di andare nel dramma
Parlavo del patto perché certo non quello da solo ci mancherebbe ma non sarà estraneo
Al fatto che a proposito che si può discutere decidere e fare insieme e che questo non solo non fa perder tempo ma aiuta un territoriale essere più forte
L'Emilia Romagna ha chiuso il due mila ventuno col sei e nove per cento di crescita
Risultato che per trovarlo tale bisogna risalire a metà degli anni Settanta
Per il sesto anno consecutivo l'Emilia-Romagna e la prima Regione perché recita nel Paese
Cosa che non era mai successo nel dopoguerra con questa consecutività
E noi vogliamo che questa crescita che certamente oggi a congiunturale
Possa tra verso la buona stesa delle risorse il Pnr R.
Ha ragione Maurizio a dire che lì c'è una sfida tutt'altro che vinta è una grande opportunità per l'Italia ma se non la sapremo cogliere diventerà una sconfitta storica e io credo mai più
Concessa a questo Paese da parte delle istituzioni europee
Noi vogliamo che questa crescita diventi strutturale vorremmo lo diventasse
Non solo in ragione del tendere alla piena occupazione non ci fosse stata la pandemia la disoccupazione che era prevista in Emilia Romagna per il due mila ventidue era attorno al quattro e mezzo per cento
Ma noi vogliamo che non solo si intenda di nuovo dei prossimi anni verso la piena occupazione ma deve diventare una buona occupazione e quindi si lotta alla precarietà
Fino in fondo perché mentre in Europa
Dalla tradizione della cultura del posto fisso si era passato alla flessibilità
Diciamo la verità solo in Italia degli ultimi quindici anni quella flessibilità si è tradotta per troppe persone soprattutto ragazze e ragazzi in precarietà
E soprattutto il fatto che oggi della pandemia siano le donne i giovani ad aver perso più lavoro di altri e a volte persino coincidano donna e giovane
Ho letto l'intervista del ministro Orlando che facendo riferimento alle norme di andare a che per gli appalti pubblici del Pnr prevede una quota di assunzioni
Che siano legate ai giovani alle donne
Io credo che servirebbe una discussione un approfondimento lo dico anche al governo e alle parti sociali e con le parti sociali
Per verificare di estendere anche al resto degli appalti della pubblica amministrazione degli enti locali il fatto che debba essere assegnata una quota di assunzioni di donne e di giovani
Perché abbiamo bisogno di dare segnali laddove anche questa crescita così forte dell'Italia il Paese lo ricordo per dire le tutte che più è cresciuto in Europa lo scorso anno non si scarichi però nei drammi che comporta se non gestita verso soprattutto chi ha pagato di più questa crisi
Ora vedete noi abbiamo bisogno di intervenire adesso verso un'altra emergenza ne ha parlato anche Landini oggi c'è un'emergenza che non è sanitaria ma che come quella pandemica è trasversale a qualsiasi categoria sociale ed economica
è la emergenza energetica
Non c'è solo il tema dell'impresa drammatico in alcuni casi commesse che da decenni non vedevano ma che rischiano alcuni settori manifatturieri e figura per i per la Regione più manifatturiera d'Italia che problema può essere rischia di tenere ferma la produzione e il rischio di perdere lavoro
Ma c'è il tema delle famiglie che vedono un'inflazione arrivata circa il cinque per cento
E che rischia di scaricarsi sull'aumento dei prezzi era gelata dei consumi che dopo la drammatica pandemia dei due anni stavano ripartendo ma c'è anche per quei gestori di piscine che ho incontrato l'altro giorno che rischiano di chiudere
O c'è per quel circolo Arci dissalatore con loro cito quello ad esempio perché diventato notizia atonale che si è vista triplicato una bolletta dove andrò sabato e rischia di chiudere un servizio fondamentale per l'aggregazione sociale in particolare per gli anziani
Ma lo è anche per i clienti come per i comuni o la sanità pubblica la Regione Emilia Romagna stimato
Che con questo aumento delle bollette energetiche nella sola sanità pubblica Emilia Romagna può esserci un aumento tra trenta e quaranta milioni di euro nel due mila ventidue attenti per una regione che al sette e mezzo per cento di popolazione ma un quarto del totale delle case della sua
Sta di tutta Italia
Rischia di pagare che ha più sanità pubblica non so se è chiaro
Ecco perché io mi auguro che l'impegno che Draghi ha preso solitamente o quello che dice lo fa
Vada nella direzione capisco
Che ha un debito drammatico come quello dell'Italia non possa essere ulteriormente aumentato ma si si sposta un po'il bilancio si chiede all'Unione Europea di fare come per i vaccini in cui anche ad abito acquisti un po'di gas se serve a calmierare il costo oggi troppo pesante
è per non farlo scaricare sulle categorie più deboli o sul mondo del lavoro dell'impresa e mi permetto di dire anche a una certa parte della sinistra o del centro sinistra attenti che se vogliamo convincere i cittadini a cambiare anche le proprie abitudini
In quella transizione ecologica necessaria vitale l'abbiamo detto dove per primi scrivendo al patto Pravo per il clima
Se contrapponiamo niente lavoro non ce la faremo e come fai a rinunciare al gas nel momento in cui devi fare la transizione verso le energie rinnovabili allora io dico si usi senza nuove posti nuove trivellazioni che mai più del doveva essere messa in essere almeno il gas nelle concessioni in essere l'ottimo utilizzo in fase straordinaria per garantire che le bollette possano mentre investe anche su altro
Riuscire a ridursi
Credo che siano questi problemi degli italiani
Non le formule politologi che nel teatrino di una politica che ormai ha stancato spesso anche bene quando si mette a litigare solo su questioni di parte
Abbiamo bisogno di affrontare questa emergenza
Perché invece se questa verrà affrontata e risolta abbiamo delle opportunità e delle potenzialità da un lato questi duecentotrenta miglia del Pnr R. nessuno ne parla ma ci sono altri quarantasette miliardi
Che arrivano dai fondi europei se penali due mila ventuno due mila ventisette
Proprio pochi giorni fa l'Emilia Romagna è stata la prima Regione in Italia che ha già approvato in Assemblea legislativa tutta la programmazione e addirittura sul fondo sociale europeo che per la prima volta useremo per fare ancora più asili nido
Perché a via diretta correlazione tra i servizi di welfare e l'occupazione femminile l'abbiamo visto e l'ho dovremmo aver imparato tutti
Quelle sono risorse che attengono alle regioni
E proprio perché ognuno ha detto bene Landini deve anche fare i compiti a casa propria
Su quelli non è responsabilità né del governo dell'Europa anti Europa aumentato di molto i fondi tocca alle Regioni dimostrare di programmare in fretta e di riuscire a mettere a disposizione del mondo del lavoro dell'impresa dei comuni delle università
Questo è il nostro impegno per politiche che abbiano certamente al centro il lavoro come vera e propria ossessione io sono un serto che sia giusto da cui anche la mia posizione netta sul fatto che sarebbe un errore
Abolire il redde di cittadinanza ma che certamente va corretto in ogni caso sei giusto come è giusto
Dare una mano un sussidio un ristoro a chi per una fase della propria vita si trova il costretto in difficoltà ho perso il dramma ma io non rinuncerò a dire che la prima forma di dignità delle persone e farle lavorare e dagli un posto di lavoro queste la prima forma di dignitario fare
Però dobbiamo fare garantendo sicurezza sul lavoro e garantendo un lavoro che sia anche buono
Vedete da ultimo abbiamo detto l'emergenza pandemica fattemi da qui ringraziare con un abbraccio non retorico tutti i lavoratori e le lavoratrici della sanità infermieri medici operatori sanitari di questo Paese
Che da due anni non conoscono più la differenza tra la notte e il giorno la domenica e il mercoledì anche qui fatemi dire credo ci possiamo dire che eravamo insieme tra i pochi in questo Paese qualche tempo fa
Che si erano messi a difendere la sanità pubblica ed erano oggi vedo che che ci veniva qui a proporre un modello diverso che Rispetto ma che è basato più sul privato abbassa lo sguardo quando glielo ricordiamo perché la pandemia cosa dimostrata ha dimostrato che puoi essere chi vuole nato dove voi nato da chi voglia avere qualsiasi conto corrente in banca ma da solo non te la cavi e può colpire chiunque
Ed è lì che viene fuori lì l'esigenza l'indispensabilità di un sistema sanitario universalistico che permetta le persone povere o ricche che siano di avere la certezza di essere curate come chiunque altro lo dico perché ho detto del ruolo che non gli assegnava l'impresa ma ci sono due politiche per chi sta da questa parte che devono essere affermate e spero che il governo su questi investe ci sono due diritti in particolare che a mio parere sono inalienabili per le persone indipendentemente da dove vivono da chi nascono e come vivono si chiama del diritto all'istruzione il diritto alla salute che deve essere il pubblico e lo stato a garantire in via prioritaria proprio per garantire a tutti di avere le stesse opportunità allora se questo è vero io mi auguro che adesso sulla pandemia visto che i numeri dell'ultima settimana ci dicono che calano dopo quattro mesi di crescita i ricoverati i contagiati e spero presto la cosa più importante il numero di decessi spero se ne possa uscire il prima possibile
Ma spero anche che avremo imparato da questa tragedia da questa vera e propria tragedia
L'importanza di investire su quelle infrastrutture pubbliche abbiamo detto che per la sanità mi pare di aver detto molto chiaramente cosa penso
E nel Pnr guardate che per la prima volta un governo mette venti miliardi per ospedali case di comunità assistenza domiciliare che il nostro futuro una sanità di territorio sempre più vicino alle persone polizia la scuola
Questa Regione ma mi verrebbe da dire per il Paese che la seconda manifattura d'Europa
Se la può cavare in futuro se investe sui cervelli
Sui talenti hai fatto bene a fare il passaggio sugli studenti se investe sull'università visto che abbiamo il numero più basso di laureati nell'Unione Europea se investe sui diplomati visto che adesso hanno preso ITS dell'Emilia Romagna ma questo Paese ha abbandonato gli ultimi trent'anni la formazione tecnico professionale e oggi spesso gli imprenditori cercano figure che non trovano nella loro formazione e preparazione
Noi non potremo competere sul costo del lavoro che rimarrà più alto che in molte parti del mondo anche dei prossimi anni o decenni noi dobbiamo investire sulla qualità di quello che si produce quello che si progetta
Io credo che sia un orgoglio per tutti e vi saluto che venga a Bologna
Non solo per l'Italia batte l'Inter Unione europea il centro metti europeo che farai porterà a cui oltre mille cinquecento ricercatori da un tutor OPA a proposito di come attrarre i talenti non solo farli andare fuori ai nostri confini per studiare le previsioni meteo transizione ecologica ma non solo a fianco abbiamo acquistato arriverà dei prossimi mesi
Il supercomputer di calcolo che è tra i primi ci quando per velocità lettura e trasferimento dei Big Data a chi crea lavoro l'impresa il mondo della ricerca pensate che quel computer quel super computer in un secondo fa un'operazione di calcolo che potrebbero far nello stesso momento tutte gli oltre sette miliardi di abitanti della terra non dobbiamo aver paura delle nuove tecnologie
Abbiam fatto quell'investimento perché nel due mila e trenta chi se ne intende più di me
Ci dice che il trenta per cento dei nostri figli ai nostri nipoti farà lavori che oggi non esistono e diventeranno il cinquanta per cento al due mila cinquanta sodo lavori che deriveranno dal grado di innovazione tecnologica robotica digitale
Di un territorio quindi non averne paura ma utilizzarle dalle i bisogni che abbia e però
E mi piace vedervi così tanti cui dal vivo non saremo degni di un Paese civile per questo l'investimento sui cervelli Prodi e poi anche le braccia
Se pensassimo che una società può vivere convivere per quanto ci siano utili nuovi strumenti sulle e-mail tendiamo i messaggi in bozza
I post su Facebook o le foto su Instagram dove abbiamo bisogno di un contatto umano di guardarci negli occhi ridarci la mani abbracciarci nella buona e nella cattiva sorte grazie per il lavoro che state facendo grazie per quello che stiamo cercando di fare insieme io mi auguro che da questa Regione che abituata a lamentarsi poco e a rimboccarsi le maniche possa arrivare un contributo questo il nostro impegno all'Italia per conoscere un futuro migliore del recente passato grazie
Grazie grazie a te Presidente per il contributo Keiji portato ai nostri lavori
Adesso come già preannunciato lo ringrazio nuovamente per la sua presenza al presidente dell'Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo colgo l'occasione anche per salutare il vicepresidente nazionale del compagno Carlo Ghezzi mare ma dette nostra conoscenza
Quindi e diamo la parola al presidente Pagliarulo per il saluto dell'Associazione nazionale
Poi seguiranno i saluti dei rappresentanti ai segretari di CISL e UIL
Buon pomeriggio a tutti a tutti vorrei prima di tutto dire che condivido molto
Rilancio l'allarme per i pericoli di guerra che ha giustamente denunciato Maurizio Landini perché evoca una mobilitazione urgente e necessaria per la pace e contro il riarmo
Mentre sento francamente un preoccupante silenzio credo che occorra alzare la voce
Io ringrazio davvero per l'invito a questo appuntamento della più grande organizzazione sindacale del nostro Paese la cui storia le cui vicende si intrecciano rappresentano l'intera storia nazionale
Lampi peraltro ha un legame antico e imprescindibile col mondo del lavoro
Perché non è neppure pensabile il grande movimento di liberazione di emancipazione che abbiamo chiamato resistenza sensi del ruolo fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori
Non mi riferisco soltanto alla lotta armata quando per esempio una delle prime brigate partigiane la brigata proletaria fu formata dagli operai dei Cantieri Riuniti di Monfalcone
Mi riferisco alla resistenza sociale quella degli scioperi dei quarantaquattro neanche a pensarci agli scioperi
Di quel marzo quarantatré sei mesi prima di quell'otto settembre che se il mio la nascita del fenomeno resistenziale
Mi riferisco ancora alla difesa delle fabbriche dai tentativi di smantellamento da parte delle truppe tedesche e ancora alle migliaia e migliaia e migliaia di operai deportati nei lager
Non è vedete soltanto un rivangare nel passato perché anche qui ed ora nel nuovo secolo si presentano scenari inquietanti
E per alcuni aspetti allarmanti inutile dire a voi mi avete accennato quello che è successo a Roma
Il nove ottobre del due mila ventuno
Penso alla sede nazionale della CGIL ma penso anche lo scenario economico sociale
Leggevo
Dove nel terzo trimestre dello scorso anno gli occupati a termine rispetto allo stesso trimestre del due mila venti sono aumentati di più del tredici per cento
Penso al tasso di inflazione ne ha parlato Landini che staziona attorno al quattro per cento in un ambito europeo superiori al cinque per cento
Penso al continuo taglio delle stime di crescita del prodotto interno lordo per il due mila ventidue cioè per quest'anno
C'è stata negli ultimi mesi dello scorso anno
Un'enfasi relativamente ottimistica giustificata dagli straordinari finanziamenti europei
Dalla sacrosanta volontà di risalire la china
Ma oggi occorre fare i conti con la realtà si extra detto dell'aumento della bolletta energetica con l'enorme crescita se ne parla di meno dei prezzi dei prodotti agricoli
Con le grandi speranze ma anche cogli sciocca usati dall'innovazione tecnologica a cominciare per esempio dal passaggio nell'Automotive dagli idrocarburi all'elettrico
Dalla continua insicurezza causata dalla pandemia dico
Tutte queste cose avendo a mente la loro ricaduta sulla vita quotidiana di milioni di famiglie il conseguente disagio che non riguarda solo le vastissime sacche di povertà
Ma anche lo stato d'animo di giovani di lavoratrice di lavoratori di ceti medi i vecchi e nuovi che hanno visto declinare la loro posizione nella clessidra sociale
Aggiungo a questo scenario la continua espansione delle diseguaglianze che notate bene come ha recentemente detto il Presidente della Repubblica sono parole sue non solo il prezzo da pagare alla crescita sono piuttosto il freno di ogni prospettiva di crescita
Con questa affermazione accompagnata dal suo straordinario decalogo sulla dignità sono state autorevolmente demolite
Le teorie economiche che predicano la diseguaglianza come una sorta di prezzo di inevitabile effetto collaterale alla crescita
Aggiungiamo ancora una tumultuosa crisi della politica di cui francamente non si vede sbocco Macchi che ha che è l'evidente l'aspetto di una crisi della rappresentanza ne ha parlato Landini
Possiamo sintetizzare questo
Convulso intrecciarsi di crisi sociale politica istituzionale morale che ha determinato un crollo della fiducia dei cittadini con due parole crisi organica
Per questo non c'è da stupirsi sia dell'aumento dell'aggressività delle formazioni esplicitamente neofasciste sia della crescente propensione
Verso la doppia idea dell'uomo forte e del Plebiscito arrivismo
Questa idea accomuna le forze politiche sovrani insiste
E spesso tracima in altri ambiti politici vedete i paragoni col passato sono sempre grossolani imprecisi imperfetti alle volte sbagliati
Eppure contengono un grumo di lezione
Che
Non si può ignorare s'annoia essere avrebbe detto un grande politico intellettuale della prima metà del Novecento scolari della storia
Pensare all'Italia per esempio del primo dopoguerra alla grande crisi politica economica istituzionale morale
Immaginate il mila novecentodiciannove erano gli anni guarda un po'della pandemia della spagnola dopodiché la storia la conoscete meglio di me
Il ventidue la marcia su Roma quest'anno si celebra d'anniversario e poi la lunga strada del fascismo torno ad oggi
Da tutto ciò
Che ho detto deriva d'urgenza del rilancio della democrazia della rappresentanza e della partecipazione popolare
La centralità assoluta del lavoro e assieme un impegno di contrasto ai fascismi vecchi e nuovi e a ogni tentazione intollerante autoritaria in qualche caso totalitaria
Come ampi abbiamo molto condiviso il documento della Confederazione europea dei sindacati del giugno dell'anno scorso dal titolo costruire la risposta sindacale all'ascesa dell'estrema destra
Di cui segnalo due frasi chiave la prima dobbiamo promuovere una cultura del ricordo la seconda chiediamo un meccanismo europeo o globale dello stato di diritto alla Unione europea
Così come abbiamo condiviso in quel documento l'analisi dei comportamenti dell'estrema destra che cerca iscritto di dividere i lavoratori attacca l'ambientalismo e la scienza descrive i sindacati come le vittorie
Tenta in alcuni casi di prendere il controllo dei luoghi di lavoro
Sosteniamo vinti di intensificazione di questo impegno che è stato proposto da Landini a Lisbona pochi giorni dopo l'aggressione alla CGIL
Nel dicembre del due mila ventuno nell'ambito di una serie di incontri che ho avuto a Bruxelles ho visto Ester Lince vice segretaria generale dell'accesso
Che mi ha informato sulla costruzione di un articolato programma di formazione sindacale antifascista
Con lei abbiamo concordato una interazione fra l'accesso lampi sui temi della formazione e sull'idea da lei avanzata di dedicare un giorno all'anno alla memoria dell'antifascismo in Europa
Questo è naturalmente un terreno di dialogo e di condivisione fra lampi e la CGIL che intendiamo promuovere e incrementare sia in sé sia nell'ambito di quella sorta di grande Rete grande alleanza per salvare cambiare l'Italia come l'abbiamo chiamata a cui abbiamo dato vita di sedici gennaio dell'anno scorso e di cui fanno parte oltre le tre organizzazioni sindacali associazioni movimenti e partiti democratici
Oggi è più che mai necessario considerare come se mi è consentito un particolarissimo bene comune
Una particolarissima categoria e cioè L'Unità e la partecipazione popolare chiudo
Nei momenti più drammatici della nostra storia quando erano in discussione i fondamenti della democrazia
L'ampia la CGIL si sono trovati sempre al fianco a fianco così è stato a Genova in Italia nel mille novecentosessanta al tempo di Tambroni
Così è stato negli anni della strategia della tensione
Contro lo stragismo fascista contro il terrorismo rosso corsia oggi quando in un contesto del tutto diverso percepiamo tutti un pericolo per la democrazia
Ampia CGIL si incontrano sempre nei momenti topici
Ogni tempo ha il suo fascino istmo ha scritto Primo levi ma terrà oggi consentitemi due parole spagnole note a tutti non passeranno
Fra un mese svolgeremo il diciassettesimo congresso nazionale dell'Anpi il cui titolo è per una nuova fase della lotta democratica e antifascista
Con le preoccupazioni che abbia esposto ma anche con questo spirito di grande unità democratica contro ogni deriva autoritaria io saluto la vostra importanti Assemblea
Sappiamo di poter contare sul contributo della CGIL che noi riteniamo indispensabile
Con questa nostra fermissima volontà
E con la grande amicizia che ci accomuna vi auguro care compagne e cari compagni un buon lavoro un lavoro che porti al rafforzamento della CGIL e con ciò stesso alla democrazia del nostro Paese grazie
Grazie grazie presidente
Adesso concludiamo la sessione dedicata ai saluti
Dando la parola a i nostri amici e compagni di CISL e UIL iniziamo da Giorgio Graziani segretario nazionale della CISL
Al quale diamo la parola sarà seguito da Pier Paolo Bombardieri
Gli amici oltre
Buon pomeriggio
A tutte a tutti
Grazie Maurizio per l'invito grazie a tutta la segreteria tutta l'assemblea organizzativa e con molto piacere che porto
Il saluto di tutta la CISL ha in particolare del nostro segretario generale GT sbarra a questa vostra
Assemblea organizzativa un appuntamento
Importante
In cui chi fa il nostro mestiere
Ha l'occasione di valutare quelle
Che sono le
Condizioni si sono adeguate se la se l'organizzazione efficace
Se la propria struttura organizzativa è nelle forme nella condizione coerente a quelle che sono le condizioni di militanza sindacale quindi anche quali sono due
I gradi di raggiungimento degli obiettivi prefissati tutti aspetti che è giusto verificare registrare ma mi sembra di capire anche molto come si dice rivendicare in termini innovativi periodicamente perché la rappresentanza del lavoro nel costante cambiamento di quelli che sono i contesti in cui viviamo richiede una continua predisposizione
All'innovazione se vogliamo anche a quella che si può definire una sorta di anticipazione strategica
è indiscutibile che sia per tutti una necessità perché viviamo un'epoca che ha già cambiato e continuerà a cambiare molti dei paradigmi che abbiamo fin qui conosciuto
Veniamo da due anni di pandemia l'hai ricordato
Molto bene sono stati davvero drammatici dal punto di vista sanitario dal punto di vista economico dal punto di vista sociale che hanno messo in evidenza tutti i limiti del nostro sistema paese
Disuguaglianze profondissime inaccettabili di vari incostante a un mento con la precarietà Italy alla sanità e la scuola che si sono perpetrati indebolimento del web farm mercato del lavoro frammentato assenza di vere politiche industriali giustizia lenta
Burocrazia asfissiante
E se vogliamo la complessiva perdita di competitività e altro ancora ce ne sarebbe da dire ma non è iniziato tutto
Nel biennio che ci ha preceduto veniamo e venivamo da un decennio di costante crisi dal due mila otto poi la crisi dei debiti sovrani del due mila e undici in una condizione e in uno scenario
Nazionale europeo e globale che andrebbe
Detto in maniera anche un po'semplificato quasi terremotato quindi un uno scenario a dir poco controverso
Da una parte
Se vogliamo condizioni straordinarie di innovazione abbiamo conosciuto stiamo conoscendo o forse l'abbiamo già superata la quarta rivoluzione
Industriale la chiamiamo la quattro punto zero ma in un modo o nell'altro staff stravolgendo il nostro sistema economico produttivo ma dall'altra
Lo dicevi nella tua relazione un dilagare di crescenti ingiustizie di marginalità di privazioni generate dal tubo capovolgimenti dei mezzi dei fini con il sacrificio della persona con il sacrificio del lavoro sull'altare di una ricerca sempre più esasperata del profitto
Contemporaneamente abbiamo dovuto anche respingere l'offensiva ideologica
Se vogliamo figli più di legislature anzi più che di legislature perché come detto te
Questo è il terzo governo della stessa legislatura nei governi precedenti di chi in nome di un iter liberismo magari
Tra i suoi obiettivi
Agitava
Quello di una sciagurata disintermediazione come obiettivo strategico magari per affidare tutto
Alle presunte virtù dell'uomo solo dell'uomo solo al comando
Niente di più sbagliato e dannoso specie in un momento come questo il momento in cui siamo chiamati a ricostruire il Paese il momento in cui le ragioni della società civile e il suo protagonismo
Il ruolo delle sue grandi rappresentanze quali noi siamo è più che mai decisivo
Non riusciremo a ripartire senza le nostre strutture senza gli strumenti organizzativi e contrattuali di una rappresentanza sociale che da un lato sappia incalzare governi avanzare proposte
Che poi si traducano i risultati concreti
E dall'altro sia capace di offrire un'alternativa reale alla solitudine
Delle più complesse periferie esistenziali e quindi
Portando la dove la disperazione è così diffusa il disagio è forte il bisogno è fortissimo le nostre sedi le proprie sedi le proprie i propri operatori i propri servizi come
Noi siamo chiamati a fare
Ogni giorno
D'altra parte sindacato ha saputo assumere
Le sue responsabilità anche in questi due anni dove hai richiamato tu abbiamo firmato i protocolli sulla salute sicurezza abbiamo firmato gli accordi sulla pubblica amministrazione sulla scuola l'avviso comune sul sui licenziamenti abbiamo firmato recentemente
L'accordo quadro sullo smalto working
Molto quindi oggi
Spetta a noi spetta al sindacato e più precisamente
Perché tante volte
Va come si dice precisato che noi siamo un sindacato confederale Tura ha ripetuto spesso e e va assolutamente
Ricordato quel sindacato
Che
Nella sua forma di rappresentanza diciamo non ha però
Almeno dal nostro punto di vista necessita di una legge di sostegno
Gli accordi ci sono
Vanno applicati
Dobbiamo dare alla nostra capacità negoziali e di portare a casa risultati nella forma e nella sostanza e credo che da questo punto di vista ci sia assolutamente la nostra capacità di mettere in campo
Come si dice una rappresentanza riconosciuta rispetto a quelli che sono stati gli accordi che abbiamo messo messo in campo sta a noi contribuire dare una prospettiva nuova al Paese apprendo una nuova stagione di illusione di diritti di iniziative di cittadinanza di solidarietà
Di lavoro
L'Italia non ripartirà
Se non insieme al mondo del lavoro perché è davvero solo il lavoro che può creare il futuro
Siamo noi
Permettetemi con le nostre differenze
Nella o nostra
Reciproca autonomia delle scelte che siamo chiamati a compiere lungo il nostro cammino a rappresentare da lavoratrici lavoratori italiani e a credere più di tutti nella profonda verità
Contenuta nella parole del presidente Mattarella che noi come hai fatto tu a nome della tua organizzazione ringraziamo proprio di cuore e con tutto con tutto lo spirito come si dice che lo ha mosso
A fare una forte Scelta quando ha prestando il suo giuramento ha detto le disuguaglianze e non solo il prezzo da pagare alla crescita sono piuttosto il freno di ogni prospettiva reale di crescita
E così è così ed è fondamentale che tutti i principali appuntamenti dell'agenda del due mila ventidue
Hanno che per molti versi sarà davvero decisivo tengano conto di questa realtà e da qui declinato questo principio di fondo in ogni scelta in ogni provvedimento concreto che verrà Dezzi che verrà deciso che dobbiamo che dobbiamo ripartire
A cominciare dalla messa a terra del nostro piano nazionale di ripresa ed esigenza dobbiamo insistere insistere
Senza mollare la Presa nemmeno per un attimo come abbiamo fatto insieme chiedendo subito da subito una governance partecipata condivisa in grado di assicurare la qualità dispensa la certezza dei tempi di quella stessa appese Spesal il rispetto della legalità e il rispetto di forti condizionalità occupazionali soprattutto per le giovani generazioni e per
Le nostre
Donne stesso discorso per i tavoli decisivo su pensioni e fisco tu la richiamato noi vogliamo e pretendiamo una riforma una riforma fiscale complessiva
Che abbia il segno ben visibile dell'equità e della progressività
Tutto questo vuol dire consolidare il sostegno ai redditi bassi
Da parte dei salari che vengono dal lavoro ma anche delle pensioni
Premiare le imprese che investono su compassione stabile e formazione
Condizionate quindi abbattere il cuneo fiscale dalla parte del lavoro e vuol dire anche ingaggiare finalmente una lotta senza quartiere rispetto a quei cento miliardi
Che se vogliamo è un furto è un vero e proprio furto di elusione ed evasione che ogni anno viene perpetrato ad Annoni innanzitutto dei lavoratori dipendenti e pensionati che noi siamo chiamati a rappresentare vogliamo che il confronto avviato sul sistema previdenziale porti una riforma organica
Per renderlo più inclusivo per giovani donne sostenibile con la giusta flessibilità per chi ha Zaha dato il proprio contributo è il momento di una nuova politica dei redditi l'obbligo assoluto è quello di proteggere delle le famiglie i lavoratori da una pericolosissima ripresa
Dell'inflazione che oggi è determinata soprattutto dall'incremento dei costi dei consumi energetici che
Come ha detto anche il vostro segretario generale sta davvero letteralmente frenando il consolidamento della ripresa produttiva ed industriale
Nuova lo lo pensiamo anche noi deve essere anche l'impostazione di una solida politica industriale che rilanci nostri assetti strategici che si Automotive siderurgia chimiche attesi le elettronica informatica agroalimentare l'artigianato il turismo quindi tutti i settori che devono vivere e vincere la sfida della transizione riguardante all'innovazione tecnologica all'innovazione digitale la transizione ecologica ma soprattutto a transizione energetica ma soprattutto la transizione
Sociale l'azienda venti ventidue non potrà mai essere disgiunta da quella che l'attenzione alla sostenibilità sociale al rilancio della quantità della qualità e della stabilità del lavoro
Il lavoro non può e non deve essere una catena non deve essere vessazione sui ragazzi sui quali
Anche noi pensiamo che vada rivolto un efficace percorso di formazione che integri esperienze distruzione di alternanza
Scuola lavoro dove si sperimentano competenze relazioni studio manualità responsabilità e solidarietà
Il lavoro non può essere sfruttamento dei più deboli delle donne dei migranti non può coincidere con discriminazione molestie violenza che si consumano a danno di lavoratrici dentro
E fuori dai luoghi
Di lavoro del e dentro e fuori dai luoghi produttivi
Non può coesistere con la fatica del lavoro povero
Che coinvolge
Nel paese tu hai dato dei numeri milioni di lavoratrici e lavoratori che vanno assolutamente ricondotti dentro il perimetro delle tutele
Contrattuali contratti nazionali di lavoro devono assumere davvero quella loro capacità di essere
Giusto equo lavoro e redistribuzione
Del del salario il lavoro non può e non deve essere un luogo in cui si perde la vita in cui ci si ammala
In cui si rimane feriti
Se volete anche nell'anno appena concluso è stato una carneficina più di mille mille duecento ventuno incidenti mortali solo nel due mila e ventuno con un incremento considerevole nonostante
Fu sia stato un anno tra virgolette
Anche parzialmente e limitato nella sua capacità capacità produttiva
Una condizione insostenibile un'emergenza che spareggio ai principi della nostra Costituzione
Occorre un radicale cambio di marcia occorre investire in prevenzione informazione potenziare gli ispettori medici del lavoro istituire una patente a punti per l'impresa finalizzare alla sicurezza l'innovazione tecnologica
Abbiamo bisogno urgente di rafforzare le protezioni sociali anche con una forma che renda
Ancora più solidi universali nostri ammortizzatori ma soprattutto le politiche attive e nelle crisi aziendali
Che la nostra viceministra ricorda essere quasi dimezzate ma alla fine a noi così non non risulta servono servono strumenti che consentano di gestirle e misure anche come quelle che sono state acclamate che mettano uno stop alle delocalizzazioni salvagente redattori
L'azione la rivendicazione per un futuro di coesione e sviluppo richiede poi un grande investimento in stock in infrastrutture nel pubblico impiego sulla sanità sulla scuola sul sostegno alla non autosufficienza sui servizi sociali sulle condizioni come si dice di riequilibrio delle grande divaricazione dei diritti di cittadinanza da nord a sud nazioni che devono vedere
Le parti sociali che stiano dentro al cantiere del cambiamento per inventare le grandi transizioni dentro la bussola della giustizia sociale c'è tanto da fare
In questo difficile tempo in questo tempo così complicato un tempo in cui c'è bisogno di allargare
E innovare la nostra rappresentanza per far progredire diritti e impedire tante forme di sfruttamento isolamento e marginalità
Nessuno lo sa meglio di noi
Meglio di chi spende il proprio impegno dentro ai luoghi di lavoro nelle comunità territoriali a fianco di chi ogni giorno con la propria fatica le proprie competenze
Ha permesso al Paese prima di resistere e poi
Di ripartire speriamo in modo consolidato ma è anche tempo di opportunità da cogliere
Di innovazioni da introdurre di cambiamenti da guidare con attenzione e apertura
Per noi oggi esistono
Lo riaffermiamo le condizioni e l'esigenza di un grande patto sociale
Una vera evoluzione delle nostre piattaforme unitarie in una visione più complessiva di rilancio inclusivo e può e sociale del nostro Paese
Noi pensiamo che in questo momento in questo delicato momento occorre un sindacato pronto a dialogare
Autonomo
Partecipativo e non conflittuale
Oggi
Queste sono posizioni che non non ci vedono tra virgolette così vicini anzi in alcuni casi ci hanno ci hanno diviso
L'unità
Non è uno slogan
E non è neanche un dogma
Si costruisce se si vuole costruire
Insieme
Scegliendo con chiarezza un modello
Nuovo di sindacato
Di sindacato confederale fondato sulla corresponsabilità
Sulla partecipazione
Sulla concertazione e sulla contrattazione
I prossimi anni saranno decisivi per il futuro del Paese
E devono essere vissuti da parte di tutti con un forte spirito costituente richiamando ancora una volta lo spirito e le parole del nostro confermato presidente della Repubblica
Per riuscire a svolgere questi compiti
Una cosa è sicura a prescindere c'è bisogno di sindacato c'è bisogno del sindacato confederale che c'è c'è come c'è sempre stato nei momenti decisivi della nostra storia
Noi ci siamo
Ci saremo
Per contribuire a portare il Paese lì dove non è arrivato ad un nuovo modello di sviluppo e può sostenibile con al centro i lavoratori e le lavoratrici le famiglie la progettualità viva responsabile e generativa dei corpi sociali grazie buon lavoro
Grazie a te Giorgio allora prima di dare la parola a Pier Paolo scusate potremmo chiedere alla platea di stare in silenzio perché qui arriva un casino che metà basta per cui l'Assemblea
Si svolge qui dentro fuori c'è tanto di quello spazio che chi vuole fare altre assemblee che tra l'altro non sono neanche autorizzate può farle fuori quindi per cortesia non parlate dentro la sala
Allora con l'intervento di bombardieri segretario generale della UIL chiudiamo la fase dei saluti e poi ci avviamo all'ultima fase della sessione odierna avete resistito finora con grande caparbietà quindi fate l'ultimo sforzo
La parola Pier Paolo il patto
Non è non abuserò della vostra pazienza
Fai Maurizio che quando lo dicono fa intanto grazie grazie dell'invito
Grazie la possibilità che ci date che mirate di discutere di alcuni temi che Maurizio oggi gli opposto nella sua relazione
Momenti come questi sono momenti importanti e sono momenti nei quali noi dobbiamo anche discutere fra di noi
Ed è un momento particolare nel solo perché voi state facendo la nostra conferenza assemblea organizzativa noi siamo sotto congresso sia noi che la CISL
Ma perché una serie di temi
Riguardano il nostro futuro conia lo slogan avete scritto crea il futuro
E io ne approfitterò e vi chiedo scusa in anticipo
Se lo farò come mia abitudine
Con franchezza
Provando a porre alcuni temi sui quali discutere
Parto all'unità sindacale Maurizio posto un tema io non mi sottraggo
Tanto per essere chiari Maurizio sgombro subito il campo
Non abbiamo nessun problema a camminare sul percorso di unità sindacale
E anche allora rispetto la tua proposta che hai fatto
Io dico che è giusto andare a votare se tutti i posti di lavoro
Voglio però aggiungere una riflessione
Che coinvolge tutti al di là delle sì
Se la rappresentanza di quel mondo del lavoro
Sì la rappresentanza dei diritti
Si ferma alle aziende che hanno più di quindici dipendenti o noi dobbiamo fare una battaglia per allargare a tutto il mondo del lavoro quei diritti di rappresentanza e di
Quote in alcuni casi parlare
Ed è chiaro che
Votiamo in tutti i posti di lavoro ci voterà nel SV
Si votano i posti di lavoro nelle aziende private lo si fa non nello stesso periodo non con le stesse regole
E quello è un tema
Ma c'è un altro tema che riguarda la vera e propria unità d'azione
Quella che in qualche modo in questo periodo è venuto un po'meno
Nella quale ci siamo divisi che dobbiamo superare e dobbiamo recuperare
E allora io chiedo di fare insieme una dismissione insieme alla CGIL insieme alla CISL
Su qual è il modello
E il futuro sul quale crediamo la rappresentanza
Ci sarebbe da farlo accomunare aggiornamento più largo non lo faccio non approfittano l'abuso della vostra pazienza
Tu l'hai sfiorato Maurizio che è quello di una rappresentanza dei partiti che andate in crisi diciamo qua che hanno
Erano quei partiti che hanno praticato e hanno trovato a praticare la disintermediazione come strumento ed obiettivi che sono finiti in nell'anno diciamo
Sono finiti nell'angolo senza dare il giudizio e con il massimo rispetto della loro autonomia di quello che è successo
Perché basta chiedere ai nostri lavoratori alla nostra gente
Che cosa ne pensano di quelle due settimane durante l'elezione del Presidente della Repubblica
E allora forse è il caso di interrogarci
Di come noi costruiamo di quali contenuti mettiamo dentro un percorso unitario
Noi poniamo alcuni temi oggi qui sui quali aprire una discussione l'abbiamo già fatto su alcuni temi ci siamo trovati però ne pongo altri come tema di riflessione comune
Il primo il lavoro
Non solo il lavoro tu lo vuoi tu hai detto che ti io lo ripeto la precarietà
E allora qui io faccio una prima proposta
Siamo tutti e tre d'accordo nel proporre al Governo un patto qui lo chiedo io come quello spagnolo nel quale si aboliscono i contratti a tempo determinato perché dobbiamo essere chiari dobbiamo farci capire non significa aprire una trattativa per verificare se l'apprendistato può più o meno essere verificate
Ci richiamano l'Europa facciamolo noi una volta tanto
In Spagna un aboliti i contratti a tempo determinato abolito
Si possono utilizzare solo per
Le sostituzioni
Hotel picchi produttivi
Ne abbiamo perduta volo con il ministro Orlando abbiamo parlato della precarietà abbiamo parlato dei lavoratori che stanno nelle piattaforme
E anche qui non bisogna andare molto lontano
In Europa c'è una direttiva che sta camminando che dice che i lavoratori di quelle piattaforme sono lavoratori dipendenti punto allora l'applichiamo uno per la didattica
Che noi dobbiamo chiedere al Governo perché davanti
Passa anche il nostro voto di essere quello che noi chiediamo ai nostri lavoratori alle nostre lavoratrici a chi non rappresentiamo
E si apre una ragionamento più complessivo
Su presepio come in questo Paese si applica
La responsabilità sociale delle aziende
Qual è il rapporto che noi intendiamo avere con le multinazionali e soprattutto quello che noi rivendichiamo nelle scelte del governo rispetto alle multinazionali
Perché sapete qui
Tu parli voi parlate giustamente di creare in futuro
E allora io provo a dire insieme ragioniamo su quale sarà il futuro del nostro Paese quale sarà il modello non come fanno i nostri politici
Alla prossima scadenza elettorale
Ma quale sarà il futuro fra cinque anni fra dieci anni
E quali saranno i rapporti di forza che in questo Paese riusciamo a costruire per esempio con le multinazionali
Abbiamo visto quello che è successo sul decreto sulle delocalizzazioni
Diciamo tutti spiegato che era una mediazione fra i partiti fra la politica
E anche qui
Se vogliamo richiamare combattere sul serio dobbiamo costringere la politica a decidere cose che sono già diverse c'è un accordo sottoscritto lo sa
Da tutti da tutti i Paesi che parla di responsabilità sociale parla di rispetto del territorio parla di formazione dei lavoratori di tempi utili per ricollocare i lavoratori
Eppure non siamo riusciti a richiamarlo utilizzo imputare maiestatis sapendo che ovviamente non siamo noi a decidere
E cioè
Una discussione più complessiva
Che riguarda
E parte dal confronto con le multinazionali circoli saranno le scelte politiche economiche finanziarie in questo Paese
Quando parliamo di in questi giorni
Di tutto quello che deriva dall'aumento dell'inflazione
Io un paio di giorni fa ho provato a porre un problema
Dicendo guardate se c'è un'inflazione al cinque per cento e un costo dell'energia così elevati
Mi pare complicato
Provare a dire che non si danno risposte a sette milioni di lavoratori che devono rinnovare i contratti e c'era uno strumento che è stato utilizzato nel pubblico impiego in qualche contratto del privato che era quello dell'indennità di vacanza contrattuale era una provocazione per dire
Ma non come pensiamo di affrontare il prossimo anno i prossimi sei mesi se l'inflazione continua con
E le risposte sono state
Complicate utilizzo questo eufemismo
Perché
Qualcuno ha spiegato tanto per non fare nomi e cognomi Confindustria con una velina
Che siamo fuori strada
Cioè bisogna utilizzare la politica dei redditi
Allora vorrei spiegare a Confindustria che noi sulla politica dei redditi c'abbiamo fatto uno sciopero generale siamo andati in piazza e non l'abbiamo messa nell'anno
Ma c'è un altro
Tema che si pone
La politica salariale in questo Paese
La possiamo rivendicare o diventa un peccato mortale
Perché la sensazione è che in qualche modo
Il nostro modo di essere lo dico ovviamente perché le analisi
Le autocritiche si fanno partendo dall'appropriazione
Tende a spostare ogni rivendicazione su un altro piano
Io rifiuto
Di fare il sindacalista di parlare di rivendicazioni salariali spostando tutto sulla politica dei redditi per me la politica salariale e di richiesta di aumenti salariali è un argomento ancora utile
Necessario
E anche qui
Permettetemi di dare un'ulteriore battuta Confindustria
Tu l'hai detto e quindi adesso siccome l'avevo posto io lo riprendo che il problema del patto della fabbrica
Quando abbiamo in questi giorni posto questo problema una ventina
Perché non ho sentito
Dichiarazioni ufficiali una velina passata dall'Ansa diceva che fonti di Confindustria dicevano che il patto della fabbrica non si tocca
E allora inutilizzo questa platea spero che mi perdonerete
Per mandare un ulteriore messaggio basta Confindustria
Il patto della fabbrica non si tocca se le organizzazioni sindacali che lo hanno sottoscritto continuano a sostenerlo se ritiriamo la firma quel patto non esiste più
E i primi segnali
Tanto per dare un messaggio molto chiaro arriveranno nella messa a punto delle piattaforme contatti contrattuale
Perché non mi pare che nel settore dell'energia dei chiasso si possano pensare che si chiedano rinnovi contrattuali sulla base dell'iter
Perché altrimenti secondo me vuol dire che siamo fuori strada
E permettetemi di dire anche qui un'affermazione
La dico a Confindustria
Così come al Governo la politica
Se non ci saranno risposte
Se non ci saranno soluzioni
Se le richieste non avranno risponde
Questa organizzazione non ha rimosso dal vocabolario il termine conflitto
Lo dico anche perché avremo altri temi
Ne cito un altro
Che può essere
Utilizzato come sempre
C'è un costo dell'energia che corre
E continuiamo ad assistere ad una richiesta
Di interventi del Governo e della finanza pubblica per calmierare
Gli aumenti del costo dell'esercito
E allora anche qui noi proviamo a guardare a quello che succede nei Paesi hanno i vicini
In Francia hanno deciso che il massimo degli aumenti consentiti era quello del quattro per cento
In Belgio hanno congelato vitale qui c'è una richiesta di risorse
Da mandare soltanto verso le aziende
E quando abbiamo provato a dire ma guardate che forse c'è chi è rimasto indietro in questo Paese che ha bisogno di interventi
La politica ha detto no
Siamo noi a decidere abbiamo visto
Le grandi scelte che avete fatto
Allora io quindi qualche altro tema perché quando noi vogliamo costruire un percorso unitario io chiedo di discutere di capire se su alcuni temi siamo d'accordo
E qualche altro tema lo voglio mettere sulla
Sul tavolo della discussione
In un sistema globale
Nel quale probabilmente le risorse disponibili per interventi soprattutto da parte dello Stato saranno sempre di meno
Possiamo interrogarci su chi può dare ulteriori risorse
Possiamo per esempio incomincerà a discutere che le grandi aziende che hanno raggiunto grandi utili durante questo periodo contribuiscono pagando un extra passa per la ricostruzione di questo Paese
O anche questo diventa un peccato no morta
Possiamo ricordare
Che i Paesi del G venti ad oggi
Hanno sborsato
Tre mila e trecento miliardi di contributi nel settore delle energie fossili
Tre mila e trecento mila e adesso però non venite a chiedere a noi chi deve pagare quei soldi perché li paga chi viaggia ricevuti
E aggiungo
Se questo è l'elemento sul quale riflettere
Allora probabilmente
Possiamo incominciato ad aggiornare prima citato
Ci sono miliardari che dicono pagati ci di più e quando noi abbiamo posto il tema di una tassa minima
Perché c'erano alcuni bolscevichi che lo facevo annuncia la baita INCE nel Fondo monetario internazionale corvidi bolscevichi pericolosissimi che dicevano guardate dicesse serve una tassa minima a livello mondiale per evitare di quelle grandi multinazionali che raggiungono grandi utili in alcuni Paesi non pago le tasse da nessuna parte contribuiscano
Alla crescita alla rinascita
E allora su questo tema io penso che noi dobbiamo continuare a lavorare
Dobbiamo continuare ad incalzare il governo
Ed è su questo forse che
Noi dobbiamo rivendicare insieme costruire il percorso unitario
Lo dico perché su alcuni temi siamo rimasti probabilmente
Ancora indietro
Tumori c'è posto oggi nell'autorelazione un tema che riguarda la rappresentanza
Io aggiungo una dismissione
Io penso che noi dobbiamo allargare la nostra rappresentanza
Intendiamoci non vorrei che da domani mattina si dicesse che la cui vuole fare il Partito del lavoro no
Assolutamente no
Ma c'è un tema che riguarda
Come noi
Rappresentiamo chi lavora e chi soprattutto come noi rappresentiamo chi oggi non lavoro
Non possiamo correre il rischio di restringere il perimetro della nostra rappresentanza al lavoro in azienda lavoro al tempo indeterminato lavoro attenta a tempo determinato
Cioè la platea la quale dobbiamo rivolgerci
Perché le sfide che noi abbiamo
Sono sfide
Pesanti
Ci dicono ci sarà la trasformazione è una rivoluzione tecnologica l'abbiamo già subito
Ecco magari io sarei contento di affrontare questa discussione affrontato anche con le nostre controparti
Magari discutere
Circa quale il modello di produttività o di competitività sui quali ci misuriamo
L'ho detto diverse volte lo ripeto in questa occasione contino sostenerlo come una necessità di discussione
Continuiamo a parlare di una
Verifica della produttività della competitività utilizzando il modello fordista o siamo disponibili a fare una scommessa guardare al futuro
In un'ottica diversa di trasformazione tecnologica se si allora io chiedo che si metta sul tavolo la possibilità di discutere di ridurre l'orario di lavoro a parità di trattamento economico altrimenti non riusciamo
Non ne usciamo
è uno degli elementi
Perché quando mi si dice che non misuriamo la produttività e la competitività solo sul lavoro significa che noi la misuriamo solo sui lavoratori noi la misuriamo sulla produttività sulla competitività di contesti se in questo Paese ci sono infrastrutture utili
Non la misuriamo sulla disponibilità delle aziende ad investire in innovazione e spesso ad utilizzare le risorse di industria quattro punto zero per fare speculazioni finanziarie anziché innovazioni in azienda
E allora queste cose sono gli elementi sui quali noi
Chiediamo di avviare un confronto
Non solo perché
Cioè il tema della rivoluzione
Tecnologica
Ma c'è il tema della transizione energetica
E oggi c'è una discussione che cresce in questo Paese su come si arriva
A questa transizione energetica la trasformazione
Io penso che bisogna discutere adesso di questi tempi e bisogna farlo senza timidezze
Io penso che bisogna cominciare a dire che in questo Paese non c'è spazio per nessun ritorno del nucleare bisogna dirlo in modo chiaro in modo forte e spiegare che il modello di sviluppo che noi abbiamo in testa non prevede quel passaggio
E c'è un tema
Che vorrei aggiungere
Dobbiamo cominciare a discutere
Anche con le nostre controparti su quale modello e qual è il sistema di stato sociale che noi rivendichiamo siamo in grado di garantire per il futuro
E dobbiamo farlo adesso perché mentre noi discutiamo qui a Bruxelles discutono
Del patto di stabilità
Qualche passaggio è stato fatto dal nostro presidente gradi ma continuo a pensare che sia troppo timido
E guardate che se il patto di stabilità rimane così come
Io continuo a chiedermi quando dovremo restituire i soldi degli investimenti secondo voi la politica tutta quei soldi dove li va a prendere
E allora forse il caso questi temi di approfondirli di discutere insieme di capire se quella unità che tu hai richiamato Maurice che noi siamo pronti a costruire si fa però su la capacità di fare sintesi la capacità di avere la stessa visione del futuro la capacità di rivendicare la stessa società
E allora c'è un grande impegno per il futuro un grande impegno per una unità di azione sulla base della delle piattaforme delle rivendicazioni tali un grande impegno per determinano un futuro comune
Non solo per la nostra vita organizzativa
Ma per la vita delle persone
Delle persone
Di quelle che rappresentiamo
E di quelle che vogliamo rappresentare
Vorrei ricordare qui che dei migranti in questo Paese non si parla più e continuano a morire nel Mediterraneo continuiamo a non dare risposte è forse il caso di riprendere questo tema perché siamo localizzazioni che si basano sulla umanità sulla solidarietà
E allora su questo percorso credo che la sfida sia per ci siamo in grado di costruire un Paese diverso con più diritti
E meno diseguaglianze
Compiuti giustizia sociale e meno egoismo un paese più giusto
Che noi dobbiamo costruire per consegnarlo a chi verrà dopo di noi grazie volo
Grazie grazie anche a Pier Paolo Bombardieri il tetto con il suo intervento conclude la fase dedicata ai saluti dei nostri ospiti ora nel caso di grazie ne bombardieri sono qualcosa più di ospiti ovviamente
Allora prima di procedere un attimo di attenzione
Allora intanto per gli amanti della statistica
Noi abbiamo registrato in questa prima sessione
La presenza di di ottocento ottantasette delegati
Qui in sala
E altri cento uno delegati sono collegati dal remoto per un totale di novecento ottantotto delegati non è poco
Poi abbiamo duecento novanta invitati collegati
Collegati con la denominazione di invitati
Che voi li avete invitati
Poi abbiamo Duemila collegamenti sulla Diretta
Quindi diciamo che questo evento questa Assemblea
Almeno in questa prima sessione
Sta un po'vivendo come un evento molto diffuso un evento diciamo di massa e questo importante per gli obiettivi che ci siamo dati
Il problema è che dobbiamo continuare a farla vivere questa Assemblea
E ora inizia un po'la fase più complicata cominci non può le tappe in salita perché comincia ad arrivare la stanchezza
Però siccome siamo andati un po'oltre la tabella di marcia sia per il ritardo di inizio che poi anche per i tempi
Degli interventi che abbiamo già ascoltato
Allora la prima cosa che dobbiamo comunicare via e che oggi lavoreremo fino alle diciannove e trenta
E quindi faremo gli interventi dopo lo la relazione di Ivana Galli fino a quell'ora lì naturalmente non potremo fare tutti quelli che erano stati previsti per oggi
E quindi quelli che non ce ne entreranno andranno nel ripescaggio a partire da domani
Dico subito così mente parla Ivana ci pensate
Che l'organizzazione ha previsto che gli interventi avranno una durata massima
Di otto minuti
Quindi cominciate mentalmente esercitarli perché io ogni minuto in più alla fine darà luogo a un un certo numero di interventi che non potremo fare
E questo è un problema l'ultima cosa che voglio dirvi prima di dare la parola Ivana
è che abbiamo fatto uno sforzo enorme
Per garantire come da voi richiesto in tutte le vostre assemblee di poter svolgere questa Assemblea in presenza
Ma per poterla fare in presenza abbiamo dovuto organizzarci garantendo il rispetto delle norme ad esempio aver allestito la sala
Con addirittura tavoli singoli che non sono quelli con le roselline che il ministero della pubblica istruzione ha messo in vendita qui stimo fissi perché non debbono essere spostati devono stare lì o meno delle SA dal suo posto
Va da sé che i capannelli
Oltre a dare noia contraddicono lo sforzo per mantenere le norme che ci consentono di fare questa sembra in presenza quindi non fatica pannelli anche per questo motivo tant'è che ricordiamo a tutti appalti da me che mi casca
Che bisogna temere correttamente la mascherina
Ciò detto la parola Ivana
Come
Ancora
Mi auguro di non tediarvi
Il percorso delle assemblee ciao ciao buone cose il percorso delle assemblee organizzative
Che ha impegnato la nostra organizzazione a tutti i livelli da settembre del due mila ventuno fino a gennaio adesso gennaio scorso in soli cinque mesi
I ha coinvolto complessivamente come ci ricordava anche Maurizio più di sessantaquattro non più esattamente sessantaquattro mila cinquecentottanta persone
Donne e uomini che quotidianamente si impegnano per rafforzare la CGIL e la sua insostituibile funzione di rappresentanza
Ai delegati alle delegate funzionari e dirigenti e tutti i rappresentanti del sistema delle tutele degli enti collaterale va il nostro sentito ringraziamento per aver riempito di contenuti questo percorso importante partecipato e di confronto vero
Un esercizio democratico che non dobbiamo mai dare per scontato a maggior ragione in una fase di erosione della nostra democrazia
Tutto ciò in un periodo denso di criticità da un lato l'attacco squadrista nella nostra sede lo scorso nove ottobre e i tanti episodi di minacce e danneggiamenti alle nostre sedi territoriali dall'altro però la straordinaria risposta democratica di centinaia di migliaia di persone in piazza San Giovanni il sedici ottobre
Poi le mobilitazioni e regionali e infine le assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori per preparare lo sciopero generale del sedici dicembre che ci ha visto protagonisti in cinque piazze partecipate colorate
Per un lavoro e i suoi diritti ma soprattutto per la giustizia sociale contro le disuguaglianze qui più di un persona ha ricordato
Le parole del presidente Mattarella che oppure lo voglio voglio riprendere e cioè che le disuguaglianze e non solo il prezzo da pagare alla crescita
Sono piuttosto il freno per ogni prescrittiva di reale crescita
E anche
Proprio perché anche noi siamo convinti di questo abbiamo come dire dato titola la nostra assemblea organizzativa CGIL venti trenta il lavoro crea il futuro
Perché le disuguaglianze si colmano con uno sviluppo e una crescita che metta al centro il lavoro stabili e sicure con diritti ma soprattutto con un lavoro che non fa distinzione tra donne e uomini tra italiani e non senza distinzione tra Nord e Sud
Ma dove contano le persone le competenze la formazione le professionalità e le intelligenze laddove a parità sembra una una cosa lapalissiana ma così non è
Laddove a parità di lavoro viene riconosciuto lo stesso salario alle stesse tutele che sono al centro voglio dire dei termini
Di più su cui ci dobbiamo cimentare nei prossimi mesi
Purtroppo come sappiamo non è così viviamo una realtà che vede la crescita esponenziale di un lavoro sempre più precario insicuro su piattaforme che hanno introdotto nuove ingiustizie e forme di sfruttamento che si sommano a quelle già esistenti
E si crede più ormai da anni voglio dire combattiamo la pandemia in questo contesto non ha fatto altro che accelerare questa transizione
Maurizio lo ricordava anche qualcun altro che rapporto venti venti del World Economic Forum ci ricorda che la forza lavoro si sta un po'Matiz dando più velocemente del previsto
Dal due mila e venti al due mila venticinque ottantacinque milioni di posti di lavoro passeranno da una forma di impiego tradizionale ad un lavoro organizzato digitalmente e proprio nel due mila venticinque
Accanto all'elevato grado di specializzazione saranno fortemente richieste competenze trasversale e relazionale conterà sempre di più il pensiero alla mia analitico
La creatività e la flessibilità saranno le principale sono pestilenze più ricercate
L'altra parte del mercato del lavoro all'altro lato della Liguria sarà rappresentato da un lavoro dequalificato accessorio di basso profilo ad un basso valore aggiunto sempre più visibile destrutturate sfruttato
Sì completerà in modo sempre più evidente la polarizzazione del lavoro che da anni denunciamo questo processo allargherà sempre di più le disuguaglianze nel mondo del lavoro e nell'intera società
E la CGIL venti trenta dei prossimi otto anni nel vicino futuro come rappresenterà il mondo del lavoro cosine evoluzione dal punto di vista contrattuale ed organizzativo
Con un'aggravante da non sottovalutare ovvero che la crisi accelerata dalle conseguenze della par conseguenze della pandemia mette nei fatti discussioni Cardini della nostra Costituzione come è stato ricordato la sanità la scuola il lavoro e lo Guelfa
E nel frattempo sono i grandi fonti di investimento le multinazionali che decidono le politiche industriali si fa per dire del nostro Paese il mese è un passacarte
Che non incide sull'esito delle vertenze e la storia degli ultimi tempi dimostra che solo le notti instancabile e coraggiosa e di tante lavoratrici e lavoratori organizzati dal sindacato pagano
E il Carla che dobbiamo affrontare come realizziamo una rappresentanza plurale dei cicli produttivi frammentati una contrattazione che include senza escludere in cui il tema della partecipazione
Della ricomposizione dei cicli produttivi edema anche alla contrattazione aziendale di sito diventano cogenti e capace di allargare i diritti e tutele
Capace di costruire risposte collettive alle trasformazioni in essere ma soprattutto farci trovare esserci e rappresentante
E questa è un'opportunità queste sono delle praterie per la rappresentanza quale futuro per il lavoro che cambia un lavoro che cambia ma che non finisce e le scelte organizzative devono partire da qui
Il modello confederale ancora attualissimo ma bar ravvivato compagni il tutto funzione si sia in sinergia se siamo bravi nel comunicare all'esterno ci siamo cosa facciamo per la costruzione di un nuovo modello sociale
è stato ricordato più volte nelle diverse assemblee che siamo una società post-ideologica i partiti non si occupano più del lavoro e dei bisogni delle persone
I valori hanno un fenomeno carsico ma le persone tutti noi abbiamo bisogno di sognare un futuro diverso migliore e il modello confederale deve avere questa capacità di arare il terreno di progettare un nuovo modello di società
Obiettivi strategici partecipati e condivisi con le persone che rappresentiamo
Ma anche con le giovani generazioni con le associazione di cittadinanza per ricostruire dal basso i valori in cui ci riconosciamo la cultura del lavoro la solidarietà io Rispetto la valorizzazione delle diversità l'integrazione e la giustizia sociale
E quando abbiamo provato a riassumere delle unghie quanto abbiamo provato a riassumere nelle undici schede legate da un filo rosso che prova a rispondere alla domanda più difficile ovvero come rappresentiamo il lavoro di domani e corre ridiamo nuovo slancio al nostro modello confederale
Le schede si poggiano su cinque a sette principale formazione comunicazione digitalizzazione contrattazione risorse
E il tesseramento è la cartina di tornasole sullo stato di salute di un'organizzazione di rappresentanza
Certamente il tesseramento ha subito le trasformazioni del lavoro delocalizzazione le crisi dei diversi settori ma è anche vero compagni che la nostra organizzazione non è stato in grado di intercettare in modo di intercettare
In modo strutturale ed integrato alla frammentazione del lavoro
Le praterie di cui parlavo sopra anche nelle grandi aziende facciamo fatica né me né i buoni contratti riescono a tradursi a tradursi in proselitismo
Il proselitismo del sistema dei servizi poi ormai l'abbiamo detto in tutte le salse è un tesseramento debole perché non viene presi in carico dalle categorie
I larghi settori dell'organizzazione non c'è tranne alcuni progetti del sindacato dei pensionati condivisi con alcune categorie la continuità dell'iscrizione la cura dell'iscritta del delegato
E dunque continuiamo a perdere iscritti ma gli occupati in alcuni settori crescono seppur precari sempre di più e discontinui sempre di più
E nel sentimento degli iscritti c'è l'idea che il sindacato fa i contratti come se l'esercizio negoziale fosse a prescindere un istituto indipendente dal bisogno di iscriversi al sindacato
Per rafforzare la rappresentatività quasi un automatismo mentre noi sappiamo che questo è un esercizio figlio dalle nostre golpisti ma non siamo in grado di trasferirlo a chi rappresentiamo
Dal due mila quindici al due mila e venti sulle posizione lavorativa attive prendendo a riferimento due mila diciotto due mila diciannove la percentuale di lavoratori a attivi iscritti alla nostra organizzazione passa
Dall'undici virgola trenta per cento all'undici virgola otto in sostanza in Italia solo lavoratori su dieci iscritto alla CGIL un numero troppo basso
Qua nel frattempo il numero totale degli occupati che cresce ma non li intercettiamo soprattutto se facciamo riferimento ai più giovani
Interessante invece è notare che cresce la percentuale di donne iscritte in crescita nell'ultimo triennio passando dall'undici al trenta per cento al dodici e ventinove per cento
Un dato che testimonia un riconoscimento da parte delle lavoratrici del nostro ruolo di tutela in relazione alle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro
Aumentano invece gli iscritti tra i lavoratori e le lavoratrici migranti lo ricordava Maurizio cresciuti nell'ultimo triennio in termini assoluti di circa cinquanta mila unità
Dobbiamo rendere ancora più capillare la formazione dei delegati e delle delle carte per i per i funzionari e dirigenti la formazione deve essere una pratica che coinvolge tutti i livelli nessuno escluso
Una formazione che aiuti a guardare al tesseramento in modo strategico e che permette di organizzare in modo altrettanto strategico campagne iniziative sportelli nei luoghi di lavoro anche con responsabilità specifiche
Il il il tesserato restato è stato bocciato ma dobbiamo anche ragionare su responsabilità specifiche valorizzando le esperienze del delegato sociale o dell'operatore polifunzionale
Dobbiamo proseguire con la programmazione di campagne di comunicazione mirate per Cingoli settori
Per target specifici e costruire progetti condivisi per la continuità dell'iscrizione tra le strutture confederali Cati e di categoria e tra i lavoratori attivi all'ospite
Vi proponiamo a tale proposito da parte a parte di mettere un punto specifico di responsabilità rispetto al tesseramento nel nostro statuto
Ma vi proponiamo di riunire ogni ogni primo trimestre l assemblea generale di ogni struttura per presentare un piano strategico sul tesseramento così d'avere un confronto che riguarda il complesso delle nostre strutture
Delegati delegati incluse
Serve aprire un confronto con le verticalità delle tutele della tutela individuale per una strategia univoca di presa in carico degli scritti e delle iscritti proveniente dai servizi rilanciando e valorizzando il lavoro fatto sulle Corelli
Sulle correlazione tra i servizi le cosiddette centottanta tutele
Al fine di realizzare percorsi specifici e progetti che riescono a rendere stabile quella forma di iscrizione tuttora troppo esposto al turnover
I nuovi bisogni sociali che emergono dalla crisi che stiamo attraversando ci impongono una profonda riflessione sul fatto che l'iscrizione dal sistema dei servizi
Ora più che mai una presa in carico di bisogni concreti di persone che si rivolgono a noi e che solo il sindacato confederale può rappresentare per dare sostanza questo piano strategico dobbiamo proseguire sulla strada dell'integrazione dei sistemi informatici esistenti lavorare sulle nuove tecnologie
Per una tessera elettronica lanciare forme d'iscrizione certificato on line per arrivare al più presto alla definizione di una banca dati unica nazionale
Fruibile e di semplice utilizzo
E che consenta ad ogni struttura di avere un dato pulito che sia davvero rappresentativo della struttura del nostro tesseramento e su cui progettare piani organizzativi e realizzare delle app dedicate per dare risposte concrete
Serve anche rafforzare con risorse dedicate e formazione specifica l'investimento per accrescere la cultura del dato vera e propria miniera inesplorata della nostra organizzazione
Poi l'organizzazione sociale di rappresentanza possono vantare
Una mole di dati paragonabile alla nostra ma non siamo ancora in condizione di ottimizzare i dati perché ancora troppo scarsa la consapevolezza di quale valore aggiunto costituisce incamerare dati puliti e completi
Già all'atto della compilazione della delega sindacale
Dare seguito agli impegni presi sulla digitalizzazione sulla valorizzazione di questi strumenti con il coinvolgimento delle RSU e dell'agibilità sindacale a vario titolo è una scelta non più rinviabile per quella che sarà la CGIL venti trenta
La maggior parte delle osservazioni emerse dai verbali evidenziano la necessità di una maggiore e più efficace sinergia tra strutture verticale le orizzontalità territoriale
Anche prevedendo uno snellimento del nostro modello organizzativo attraverso una riduzione del numero delle istanze congressuali definendo ruoli e compiti
Per liberare risorse umane ed economiche da destinare ai territori per meglio rispondere a maggiore nuovi bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori delle pensionate dei pensionati pertanto la priorità è tutto è tutta legata agli investimenti che dobbiamo fare sul presidio del territorio per dare forma e sostanza alla rinnovata centralità delle camere del lavoro
L'uovo confederale aperto e di partecipazione attiva
Gli accorpamenti di più istanze congressuali intercategoriali o Inter territoriali
Non devono rappresentare il contestuale abbandonato il territorio bensì una maggiore razionalizzazione delle risorse umane ed economico senza minare il principio di autonomia organizzativa e politica di chi svolge una funzione di rappresentanza territoriale
Vanno evitati accorpamenti tout-court esclusivamente per i sincerarsi e di bilancio Bocconi ragionare per affinità di ciclo produttiva contrattuale e comunque motivati da centri regolatori
Nel confermare le buoni prassi che hanno portato all'aumento di iscritti e di rappresentanza entro un tempo dato questo sarà la discussione in commissione va fatto una verifica degli accorpamenti in essere per vedere se hanno centrato gli obiettivi
Va di ad un percorso entro un tempo dato per verificare se l'attuale strutturazione dei livelli congressuali e dei relativi codici fiscali e funzionale in relazione all'esercizio della rappresentanza e dei luoghi di lavori in trasformazione
Ed ancora le nuove tecnologie devono essere uno strumento che accorcia le distanze e fa sentire la nostra presenza non c'è alcuna strumento che mina l'aspetto di relazione che resta il pilastro su cui si poggia la nostra azione sindacale
Uno strumento che ci permette di far sentire di più la nostra presenza non uno strumento che sostituisce la nostra presenza
Dobbiamo tirare giù il ponte levatoio compagni
Costruire nuovi strumenti di dialogo e di scambio con iscritti all'ordine per evitare derive corporative che rappresenterebbero la fine del sindacato confederale in tempi di crisi economica sociale
La tutela sindacale integrata si compone della tutela collettiva nei luoghi di lavoro e della tutela individuale nei territori che rappresentano due facce
Della stessa mute medaglia della tutela sindacale e qui che le nuove tecnologie possono giocare un ruolo di collante soprattutto nei settori del lavoro diffuso disperso frammentato nel rapporto con le nuove generazione che vivono precarietà e bassi salari che esprimono bisogni di tutela di cittadinanza non solo legato alla condizione lavorativa
Le nuove tecnologie nella società dell'informazione dei metadati e dei dei metadati e sempre più spesso la porta d'ingresso
Tante per i servizi di tutela individuale quanto per la consulenza contrattuale
Qui e dove dobbiamo fare l'investimento maggiore permette di relazioni
Categorie sistema delle tutele
Con una formazione congiunta sui contratti sulle tutele sulle vertenze sulle collaterale sui servizi di orientamento al lavoro sul complesso delle tutele che il sindacato confederale può garantire e che troppo spesso è sconosciuto
Non solo a chi non è iscritto ma anche a chi opera a vario titolo nella nostra organizzazione
Pensiamo ad esempio a realizzare sinergie tra Federconsumatori Estonia
Non solo su tematiche relativa al diritto all'abitare o dei consumatori utenti ma anche per conciliare di integrare la contrattazione con quella sociale territoriali iniziando dalla reciproca consultazione
E dal coinvolgimento nella definizione delle piattaforme che vendicative
Stesso discorso rispetto alla meritoria opera di volontariato sociale messi in campo dall'Auser nei confronti delle persone non autosufficienti e più fragili
Sul dacché nuove tutele sui diritti che espressi vanno elaborate cause pilota adeguate le competenze nell'ambito della sfera del pubblico impiego ai comparti della conoscenza alle tematiche relative alla legge centonovantanove di contrasto al caporalato
E dalla legislazione vigente sull'immigrazione fornendo anche qui una necessaria circolazione dei dati a una nuova progettualità da realizzare nei singoli territori
E pensiamo anche accorre consolidare il rapporto con chi alla CGIL già iscritto garantendo un accesso agevolato ai servizi per i delegati delle delegati questo uno dei temi insomma
Di come rendere più come dire più agevole e in molti casi insomma privilegiato l'accesso dei nostri iscritti e del delegato i nostri servizi
Quest'ultimi attraverso una specifica formazione cioè i delegati dei delegati potrebbero assumere la competenza di operatore unico ne abbiamo parlato più volte esercitando un supporto raccordo nell'accesso nella fruizione dei servizi agli iscritti alle iscritte
Questo è un elemento importante per rendere concreti tutti questi obiettivi vi proponiamo di istituire questa una proposta che vi facciamo di istituire in ogni camera del lavoro le cabine di regia territoriale tra segreterie confederali che le coordineranno categorie SP e tutti i soggetti della tutela individuale compreso Federconsumatori
Auser Sunia finite le è alta
Il compito delle cabine di regia sarà la progettazione e l'aggiornamento permanente dell'offerta dei servizi e tutele nelle sede nei luoghi di lavoro e dovrà basarsi sull'incrocio delle banche dati interne ed esterne al sistema CGIL
Oltre all'offerta integrata e più attiva la cabina di regia avrà il compito di progettare l'accoglienza nelle nostre sedi e ti ottimizzare in questa direzione l'utilizzo di sistemi tecnologici esistenti come sin CGIL GPA segreti
Così come va completato mi auguro insomma che vada completato entro dicembre del due mila ventidue il processo di piena aggregazione regionalizzazione delle società fiscali
Con la Costituzione parallela dei due caffè interregionali che si compenseranno ponesse per permettere al sistema fiscale della CGIL una voce sola in in termini di tariffe organizzazione e comunicazione dall'Alpi alle piramidi
In questo et in tutto questo ritorna la centralità della formazione sindacale e di rilancio della sua funzione strategica per avere le competenze
Rispetta e nuovi modelli di organizzazione del lavoro dei sistemi produttivi e saper governare tale cambiamento per la crescita delle competenze del gruppo dirigente ad ogni livello
Ed in particolare per formare alla cultura la cultura politica sindacale dei giovani quadri anche attraverso l'istituzione di un libretto formativo sindacale e un monte ore annuale obbligatorio che ne certifichi la formazione
Più volte a livello di battuta compagni abbiamo detto rifacciamo la scuola sindacale di Ariccia
Certamente si è manifestata l'esigenza di avere un percorso strutturato per la formazione e la selezione dei gruppi dirigenti obiettivo imprescindibile se pensiamo alla CGIL venti trenta
Nel frattempo sono state realizzate esperienze importanti dalla CGIL nazionale tali categorie dalle Camere del lavoro tali CGIL regionale ma qui dobbiamo mette il verde
Tutte queste esperienze attive per ricondurle a sintesi e creare una Scuola Nazionale di Alta formazione della CGIL
In stretto rapporto con la Fondazione Di Vittorio le università gli enti di ricerca interni ed esterni alla nostra organizzazione
Così come dobbiamo mettere a sistema tutte le banche dati e così come definito nella scheda numero cinque realizzare in un campo dato
Un progetto di alfabetizzazione digitale avere un sistema unico che abbia come riferimento la CGIL nazionale
Ove il trattamento dei dati tema molto delicato non potrà che essere sotto la responsabilità del centro confederale nazionale
Tutte le strutture confederali e di categoria e dovranno poter accedere ed avere percorsi relativi alle esigenze specifiche del settore produttivo
E della regione di riferimento per dare risposte integrate veloci per tesseramento compagnie pro attive app dedicate comunicazione rapporti con il sistema delle tutele
Passando invece i temi di organizzazione della nostra democrazia interna
L'obiettivo di allargare la partecipazione attiva alle scelte di programmi da parte delle delega dei delegati non è stato poi proprio così centrato l'Assemblea generale è stata percepita
Con una struttura che sia sovrapposto al comitato direttivo pertanto la proposta è di unificare in un unico organismo ovvero l'Assemblea generale a cui trasferire le funzioni oggi in capo al comitato direttivo proprio l'anno poi istituire nelle camere del lavoro anche a livello di zona l'Assemblea delle delle gare dei delicati degli attivisti attivisti delle leghe e degli attivisti in genere
Per la socializzazione delle esperienze contrattuali e delle vertenze in corso con l'obiettivo di rafforzare il ruolo politico delle camere del lavoro nel territorio
Tale
Tale assemblea potrà costituire un utile un luogo di elaborazione e confronto sui temi che riguardano gli indizi e l'azione politico sindacale della Confederazione
Per le i confederali Cesare l'azione negoziale e costituire un sentimento è diverso allargando gli strumenti dalla partecipazione attiva che è stato uno
L'elemento della relazione di Maurizio anche altri interventi forti la partecipazione
La lettura delle schede di sintesi del confronto dell'Assemblea generale di questi ultimi mesi conferma la volontà politica e la centralità della contrattazione inclusiva come orizzonte da praticare se pur con tutte le difficoltà che conosciamo benissimo
La pandemia il gran lavoro fatto dalla nostra organizzazione sui temi di salute sicurezza
Ci porta a pensare che sarebbe doveroso individuare laddove assente un responsabile salute sicurezza in ogni camera del lavoro e costituire un coordinamento degli all'essere agli assetti
Che possa costituire un utile riferimento per le categorie in questi anni su salute e sicurezza abbiamo fatto e sperimentato delle buone esperienze in merito all'istituzione delle aree LSD sito questa esperienza ci conferma la necessità di investire nei coordinamenti di sito anche per altri istituti contrattuali pensiamo agli orari agli accordi di secondo livello sul salario accessorio e più in generale sul complesso delle tutele e dell'organizzazione del lavoro nello stesso sito
Qui serve un patto tra le categorie coinvolte a tutte le categorie coinvolte ma anche la volontà di riconoscere un ruolo di coordinamento congiunto tra la Confederazione
E la Patagonia dico e la e la categoria della contrattazione con lente e l'azienda e committente tra la Confederazione la categoria titolare della contrattazione collante e l'azienda committente
La forza della CGIL sono propri delegati e le delicati in particolare le avessimo eletti la scelta di eleggere le RSU deve essere un impegno vincolante in tutti i luoghi di lavoro che hanno più di quindici dipendenti
Così come quando si individua la una resterà la stessa deve essere questa la proposta comunque espressione di una modalità elettiva tale processo è necessario anche per rendere vincolante la pratica di validazione democratica delle piattaforme e degli accordi siamo tutti consapevoli che oggi sceglie di candidarsi con la CGIL
Oppure di farne parte attraverso un distacco sindacale a volte scomodo se non addirittura sconveniente
Dobbiamo trovare un modo per rafforzare la selezione dei gruppi dirigenti provenienti dai luoghi di lavoro restituendo ruoli e funzioni e veri a chi rappresenti i lavoratori e le lavoratrici
Includendo le sempre di più nei processi decisionali della nostra organizzazione
Solo la nostra prima linea e pertanto non solo va tutelata mappa coinvolta
Perché sono quelli che ci mettono la faccia anche nei momenti difficili e pertanto vanno valorizzando essendo il cuore pulsante della nostra organizzazione presente ma anche del futuro soprattutto
Resta fermo l'obiettivo di una legge sulla rappresentanza che porti al rango di norma quanto già previsto dal testo unico in merito alla certificazione tanto dei sindacati dei lavoratori in quanto delle organizzazioni di rappresentanza datoriale nel frattempo però
Serve un lavoro comune compagni per armonizzare le nostre politiche contrattuali attraverso un coordinamento confederale sempre più stringente tra le singole titolarità negoziali
Anche attraverso l'istituzione di un gruppo di lavoro che nei prossimi mesi faccio un lavoro comune sui perimetri contrattuali
Deve comunque valere tra di noi il vincolo di un confronto preliminare con la Confederazione nazionale in caso di ampliamento delle sfere di applicazione dei singoli contratti
Perimetri al numero dei contratti restano i temi su cui impiantare l'esercizio della confederali tra a maggior ragione se come sappiamo tutto alla risoluzione di questi temi passa ovviamente
Dal dal confronto con CISL e UIL tornando a casa nostra invece serve strutturare in modo più efficace una consulta per la contrattazione che possa socializzare le buone pratiche devozionali tanto nel primo che nel secondo livello della contrattazione
In una fase così incerta della vita del Paese dobbiamo avere la forza di implementare la cassetta degli attrezzi dei nostri delegati
Pertanto serve implementare l'elaborazione di linee guida contrattuali aggiornati su temi come la contrattazione di genere la contrattazione relativa alla prepotenza azione del lavoro le riconversione le trasformazioni industriali sempre al fine di non farci trovare impreparati e valorizzare lo straordinario patrimonio di conoscenze presente nella nostra organizzazione
Un lavoro importante è stato fatto coi sulla pubblicazione nel due mila diciannove uno Progetto di organizzativo
Siamo è nata la la futura società che realizza le attività di comunicazione delle CGIL e che ha riorganizzato le attività di comunicazione di editoriale con il coinvolgimento di tutte le strutture
Un lavoro che prosegue e che guarda al futuro per mettere in relazione il complesso sistema della comunicazione della CGIL questo è l'obiettivo
Questa Assemblea generale dovrà produrre percorsi che nell'integrare tutto ciò che dietro il quadrato rosso ci permette di declinare con azioni concrete la centralità delle camere del lavoro
Di cui il concetto di sindacato distratta e l'orizzonte o l'orizzonte a cui tendere significa implementare modalità organizzative con cui già operiamo ma in modo troppo saltuari di episodico
Rendere cogente il sindacato di strada come pratica organizzativa significa organizzare campagne stabile per andare incontro ai bisogni fuori dalle nostre sedi con particolare attenzione ai segmenti più vulnerabili del mercato del lavoro incontrare l'invisibile
Recarsi dove ci sono i lavori e toni più a rischio di sfruttamento i nuovi padroncini dell'e commerce dove c'è lo sfruttamento dell'algoritmo
Dove operano le cooperative spurie dove la parte del subappalto dorato dei colletti bianchi mette a rischio la salute dei lavoratori e delle lavoratrici
Significa continuare a presidiare le campagne agricole Cantieri d'una norma significa presidiare con più forza le periferie geografiche e sociale del nostro Paese le aree le aree metropolitane significa in definitiva andare verso i bisogni e non aspettare che essi vengono verso di lui significa praticare la solidarietà confederale
Perché e per farsi carico delle situazioni più critiche laddove sono assenti tutele dilagano ingiustizie in modo in modo generale
Molte nostre strutture già praticano iniziative come queste ma serve la consapevolezza di tutti noi sul fatto che le singole strutture non riescono a coprire le tante criticità presenti nei territori pertanto è necessario che il sindacato di strada diventi una pratica dove tutte le categorie in un determinato territorio
Attraverso un coordinamento confederale siano disponibili a iniziative solidali
Solidali per far sentire la presenza della CGIL laddove necessario anche solo per un volantinaggio di denuncia per far portare i servizi di tutela individuale dove sono negati i diritti di cittadinanza sindacato di strada dunque significa ritornare alle nostre origini recuperare il Prix lo spirito originario del sindacato confederale proiettarlo nel futuro pensiamo anche alle collaborazione con le associazioni del territorio
Torre nel caso ad esempio dei lavoratori e delle lavoratrici migranti servono servizi di mediazione culturale di tutela legale del patronato dei servizi d'accoglienza ecco
Questo esempio per dire che se vogliamo davvero rappresentare i sentimenti più sfruttati dal mercato del lavoro dobbiamo mettere in campo il complesso delle nostre forze e non continuare ad iniziative frammentate ed in capo alle singole categorie
Che comunque e strutture che comunque vanno ringraziati per l'enorme sforzo messi in campo in questi anni
Dunque vanno formati compagne e compagni con competenze comunicative che parlano più lingue che si cimentano con culture diverse anche dal punto di vista comunicativo a partire dai volantini dei siti della comunicazione più in generale
Questo processo potrebbe dare anche un positivo impulso all'azione di contrattazione sociale e territoriale
Lo sfruttamento del lavoro corrisponde sempre di più alla negazione dei diritti
Di cittadinanza l'ingiustizia sociale dunque è un indicatore della crisi demografica dell'esclusione sociale ed educativa
Delle disuguaglianze di genere in termini di diritti e tutele che creano una società più povera in assenza di due anni fa incapaci di garantire quanto previsto dalla nostra Costituzione
Pertanto la contrattazione sociale e territoriale a maggio Lazio a maggior ragione in questa fase in cui si discute di piadine RR per creare nuove buona occupazione e necessaria per provare a contribuire scelte strategiche
Infrastrutture sociali di cui abbiamo bisogno al fine di governare meglio le trasformazioni sociali in atto e contrastare il proliferare delle diseguaglianze sociali tutto questo lavoro deve vivere di un rapporto sinergico tra le strutture confederale le categorie tutte
In tutto questo
In tutto questo insieme al tesseramento comunicazione digitalizzazione il tema delle risorse naturalmente ed è un tema trasversale strategico
La semplificazione amministrativa la riduzione dei livelli congressuali e dei codici fiscali salvaguardando le prerogative politiche ed organizzative delle strutture coinvolte sono percorsi da avviare in tempi rapidi
Ma intanto ci sono cose che possiamo avviare da subito se si decide di rete razionalizzare tutta una serie di posti attraverso centrali uniche di acquisto di fare una mappatura degli organigrammi evidenziandone le criticità
Di mettere in trasparenza i nostri bilanci così come ha fatto negli ultimi anni
In relazione alla gestione partecipata delle risorse
Potremmo avere utili indicatori per agire sin da subito sulle criticità del nostro sistema e poter intervenire ad esempio riconfermando ed incrementando attraverso il contributo di più strutture il fondo di reinsediamento
Mettendo a disposizione i percorsi di risanamento e rilancio progettuali delle strutture in più
Si vuole riconfermare il fondo per il sostegno economica Lincar con le stesse modalità operative previste dalla delibera del due mila e sedici
E di utilizzarle Rizzo le risorse del fondo stesso derivanti dal fondo d'insediamento per la gestione di progetti finalizzati a sostenere l'innovazione del sistema la qualità della tutela e nel e il recupero delle quote di mercato in particolare nelle aree di maggiore difficoltà in stretto raccordo con le risorse previste per gli investimenti ed il sostegno alle strutture derivanti dal bilancio dell'ente
Una riflessione finale compagni dal nostro Censimento
Emerge
Che il gruppo dirigente che è composto di tutto da da da nord a sud è composto da dodici mila quattrocentosessantuno persone che hanno un rapporto con la CGIL
Di questi il sedici virgola due ha un'età inferiore a quarantacinque anni sopra e sessantadue la percentuale sale al quarantadue di al quarantuno virgola tre per cento in più e questo davvero dovrebbe preoccuparci solo il ventisei per cento proviene da un luogo di lavoro e ha un distacco sindacale quasi tutti con un'età
Più verso l'alto che per molto medio-alta molto alta le donne sono presenti in buon numero e hanno un'età invece più bassa seppur non ricorrono in alcuni casi le stesse responsabilità dei compagni ma la cosa che deve scuotersi Maurizio la riprendeva in parte
La cosa che deve scuote ci a cambiare farlo in fretta la percentuale dei compagni migranti presenti nei nostri apparati sono attualmente l'uno virgola trentatré per cento mentre sono più del dieci per cento dell'intero mercato del lavoro italiano
E dato poco conosciuta rappresentano il venti per cento dei nostri iscritti
Ci dobbiamo muovere da subito il problema con urgenza di quale modello organizzativo quali competenze sono necessarie
E dove è necessario investire in merito al sistema
Delle tutele sindacato di strada l'autorizzazione delle restituì all'utilizzo della digitalizzazione per programmare un'accoglienza digitale dove necessario dove necessario in presenze sul territorio attraverso una rete specializzata di delegati collaboratori volontari
è evidente e compagni
Che dopo questa Assemblea ci saranno una serie di adempimenti che daranno sostanza quanto discuteremo anche in vista dell'apertura della stagione congressuale
è utile però che gli organismi che si riuniranno in sede di libera di IVA agiscono su un mandato chiaro espressione dell'ampio percorso di confronto fatto in questi mesi
E che in questi tre giorni troverà un suo punto di sintesi per non commettere alcuni degli errori fatti in altre occasioni è necessario prendere delle decisioni per poi attuarle tutti e tutte insieme
Per quanto ci riguarda dunque i tre giorni che abbiamo davanti rappresentano un'occasione di confronto da valorizzare ma soprattutto Company da non sprecare
E qualsiasi cambiamento abbisogna di scelte ferme fatte con determinazione mantenendo però il valore del rispetto delle persone
E voglio finire con un
Con riferimento alla confederali tal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi
Nello studio dei sistemi complessi prende con me modello il volo degli storni sembra che ci sia un disordine
Nel loro ruolo nelle loro traiettoria ma lo dimostra con il metodo scientifico che nell'apparente caos c'è sempre un equilibrio schermi di volo per sfuggire ai predatori equilibri che nella scomposizione tengono insieme migliaia di uccelli in grande armonia
Ecco noi dobbiamo sostanziare la con finalità ritrovando un equilibrio nel nostro sistema complesso nelle verticalità e nell'orizzontalità di migliaia di donne e uomini che si intrecciano per ricomporre per ridare senso e forza al sindacato confederale di cui sentiamo ancora un grande bisogno
Compagni e compagne alla lotta e al lavoro grazie