Custodire ogni vita

Quercia del POR subito la parola per la moderazione
Mi permetto di dire questo a un amico carissimo
Allora sono a cui per fare un intorno al traguardo dei non è proibito solo se parlassi dalla potrei no
Allora grazie di essere venuti grazie di essere venuti numerosi e puntuali che significa grazie di aver raccolto il senso di questa nostra iniziativa di oggi
E tutti voi sapete che veniamo da una settimana compressa di lavori parlamentari giusto abbiamo eletto sabato scorso il nuovo presidente della Repubblica che poi è lo stesso presidente della Repubblica
In una nuova veste di settennato e adesso con oggi da questa settimana ricominciano tutte le attività ordinarie del Parlamento
Tutti i disegni di legge che erano in qualche modo in ebollizione cercheranno di arrivare ognuno di loro al termine nel modo più veloce il migliore possibile siamo tutti consapevoli di avere davanti a noi praticamente soltanto un anno non non hanno simbolicamente ma sempre che vada bene un anno materialmente voi tutti sapete quanto son lunghi difficili e complessi
I tempi parlamentari
Noi siamo in Senato in questo momento
E il disegno chi legge
Nei confronti dei quali abbiamo le antenne assolutamente tese è un disegno di legge che ci dovrebbe arrivare dalla Camera e che riguarda diciamo inibita irrigua del fine vita in un'accezione molto particolare
Che è quello che parte dalla famosa sentenza della Corte costituzionale ma qui c'è di voci sono dei relatori molto Asperti puntualmente molto competenti che ve ne daranno delle sottolineature
A me compete un'altra cosa dirvi come è stato costruito l'incontro di oggi lo avete visto dal programma l'incontro di oggi parte da un disegno di legge approvato nel due mila e dieci idee e devo dire che con Stefano De Lillo
Credo che tutti e due con spieghiamo tra le cose tra le opportunità più belle che ci siano state offerte quello di essere stati relatori io alla Camera illude al Senato del disegno di legge sulle cure palliative che a modo suo rappresenta uno dei migliori disegni di leggi in questa materia
Che peraltro ci ha copiato si fa per dire ma comunque molti paesi in Europa ci hanno copiato invieremo voluto mi si fosse partiti da qui cioè che si fosse partiti da una dimensione positiva per questo abbiamo scelto questa settimana per presentare questo nostro convegno perché la settimana della chiamiamola così giornata della vita che anche lì sullo sfondo immediatamente la giornata del malato
Tra la giornata della vite la giornata del malato c'è anche la giornata degli stati vegetativi
Cioè è una settimana molto intensa per noi per riflettere impositivo sul valore della vita perché soltanto quando è forti questo messaggio soltanto quando siamo tutti fortemente impregnati di questo valore
Allora è possibile
Diciamo tra virgolette a contrario anche l'esperienza del dolore titolo Ri Chronicle esperienza anche della solitudine ma prima la vita bisogna amarla questi Corsi è stato costruito l'incontro di oggi un primo passaggio positivo che è quello che dice vale la pena vivere perché non lo dice soltanto come responsabilità individuale guidata da ognuno di noi a se stesso ma lo dice il senso di custodire la vita
Questa il bellissimo messaggio dei vescovi i della Conferenza episcopale custodire la vita
Ecco noi vogliamo che voglio Jacques da questa vostra giornata da questo nostro incontro di oggi con questo messaggio forte che il primo e che porremo vi portaste a casa come anche l'ultimo la nostra responsabilità personale di custodire la vita ogni viltà
Dopodiché è possibile analizzare affrontare tutte le difficoltà che la vita con poco
Io vi ringrazio di essere presenti qui e voglio dare la parola monsignor perché venga qui costi riesce a parlare senza mascherina
Che rappresenta per noi così l'abbiamo detto un po'scherzando ma non crediate muto scherzando il punto di vista di una ci si ci siamo interrogati ha ancora senso parlare con una sanità cattolica ha ancora senso parlare di una sanità che in qualche modo guarda determinati valori e il saluto che lucida dove sta come il mio amico
Eh perché responsabile e la sanità anni vaticano
E quindi ci è sembrato che questo fosse come dire il punto di riferimento più alto per tutti noi tocco di novità era un saluto come già accennato l'amico carissimo prima di tutto
Il il tutto Stefano De Lillo vicepresidente dell'ordine dei medici romani presidente della Commissione etica dell'ordine dei medici romani
Persona che è stata in Parlamento e che nel Parlamento e dal Parlamento ha condiviso con noi le battaglie più difficili però assunte sempre con grande coraggio con grande generosità ed è utile anche con grandissima competenza grazie
Non non mi non prenderò più la parola quindi appena finiscono di parlare chi condurrà le danze l'amico Marco Tarquinio
Marco Tarquinio il direttore di Avvenire
Sappiate che ovviamente non è che si può essere sempre d'accordo con tutti i giornalisti e non si perse d'accordo col dottor ma abbia sicuro che se avvenire non ci fosse
Noi non riusciremo a fare nemmeno la metà della metà delle battaglie che fa
è vero da quando ci conosciamo da tanti anni non c'è stata battaglia in piedi personalmente insieme a tanti amici sia potuta fare senza l'aiuto di Avvenire
Questo perché è vero che il giornale dei cattolici italiani il problema che i cattolici sono tanti
Che volete fare la pensano diversamente Fracci lo ecco quindi raccogliere tutte le voci dei cattolici non è più facile che raccogliere le voci dei politici ma comunque senza venire tante nostre battaglie non esistere grazie
Buona serata a tutti
Ringrazio invito ricevuto particolare ringrazia la senatrice Paola che ha insistito perché processi esser presente
E tutta l'organizzazione mi felicito mi complimento ecco per questa occasione importante permettete anch'
Io mangio saluto deferente al Presidente della Repubblica
Un augurio caloroso per il suo nuovo mandato
Ringraziandolo anche per la disponibilità che credo testimonia ancora di più la sua alta concezione della politica come servizio al bene comune e per usare favore spendete a Padre Santo Papa Paolo sesto come la forma più alta di carità
Il mio saluto una piccola riflessione da sempre la chiesa in prima linea nell'impegno per la promozione e la tutela la cura della salute la salute è un dono ed è un diritto
La chiesa assente rivendicato il diritto di creare associazioni confini sanitari e caritativi
E nella sua dottrina sociale ha collegato i grandi temi dell'etica della deontologia della morale nel campo della salute a precisi principi ispiratori
La centralità dell'uomo e il rispetto sempre dovuto alla dignità della persona
Papa Francesco nel maggio due mila diciotto così ammoniva incoraggiava i medici cattolici cito voi siete chiamati ad affermare la centralità del malato come persona
E la sua dignità
Con i suoi inalienabili diritti in primis il diritto alla ditta
Va contrastata la tendenza a svilire l'uomo malato a mattina da riparare
Senza rispetto per principi morali
E a sfruttare il più deboli scartando quanto non corrisponde all'ideologia dell'efficienza e del profitto
La difesa della dimensione personale del malato e essenziale per l'umanizzazione della medicina
Nel senso anche della ecologia umana
Non ma anche la posta la sollecitudine anche a difesa della libertà di coscienza del medici e di tutti gli operatori sanitari
Tradotto in senso laico le parole del Papa ci ci riportano quanto da millenni è sancito dai codici e dai giuramenti
Un medico un operatore sanitario deve sempre essere animato dalla convinzione di rendere un servizio alla persona
E proprio perché rispetta questo dice promuove alcune valorizza la persona umana rende il servizio più alto a tutta l'umanità
In questa luce dentro queste prospettive oggi si sente sempre di più l'urgenza di avviare una nuova fase dell'attività della Chiesa nel campo della salute
Ponendosi sempre più con autorevolezza ed efficacia a servizio del mondo della sanità con l'originalità e l'impronta specifica cattolica
Anche la terribile pandemia sta devastando il mondo intero seminando sofferenza paura e morte documenta seppure ce ne fosse stato bisogno quanto sia importante decisiva per tutti gli altri beni e diritti della persona
La cura e la tutela della salute
Per usare un'immagine cara sempre a papa Francesco possiamo affermare che la malattia
E la periferia esistenziale dove tutti prima o poi direttamente o attraverso una persona cara passano
La sanità cattolica tra virgolette dunque conserva tutta la sua importanza appunto ed esattamente per la sua capacità sorgiva di teneri sempre al centro la persona del malato
Facendogli sentire sull'esempio di Gesù Buon Samaritano tutta la cultura e la tenerezza di cui ha bisogno la grande sfida che il mondo cattolico nella sua interezza
E poi particolare le congregazioni religiose che operano nel campo della sanità e oggi chiamato a raccogliere risiede nella capacità di elaborare una lettura nuova dello scenario sociale politico ed economico istituzionale
Per potere declinare la propria presenza e proposta in maniera attuale
E compatibile con gli equilibri e le dinamiche della società nel mondo postmoderno ma sempre tenendo al centro la persona del malato
La lettera della Congregazione per la dottrina della fede
Samaritano Us bonus sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita
Approvata da papa Francesco il venticinque giugno mille due mila venti e pubblicata il ventidue settembre due mila venti ribadisce la posizione già più volte espressa dalla Chiesa
La vita e Saqqara
Unica
Io ripetibile e inviolabile
E il diritto alla vita sostiene ogni altro il diritto compreso l'esercizio della libertà umana
Cito
I valori inviolabile della vita e una verità basilare della legge molare naturale
Ed un fondamento essenziale dell'ordine giuridico così come non si può gettare un altro uomo sia nostro schiavo qualora anche ce lo chiedesse
Parimenti non si può scegliere direttamente di attentare contro la vita di un essere umano anche se questi lo richiede
Pertanto sopprime un malato che chiede l'eutanasia non significa affatto riconosceva la sua autonomia e valorizzarla ma al contrario significa disconoscere il valore della sua libertà e il valore della sua vita
Così facendo si decide al posto di Dio al momento della morte
Per questo la porta l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario guastato la civiltà umana
Di sono orfano coloro che così si comportano più ancora che quelli che subiscono elidono grandemente l'onore dal creatore
Fine della citazione
Nella lettera si sottolinea la necessità di attualizzare il messaggio del Buon Samaritano anche quando la guarnigione impossibile o improbabile l'accompagnamento medico infermieristico psicologico e spirituale
è un dovere ineludibile
Poiché l'opposto costituirebbe un Cusumano abbandono del malato
Guarire se possibile
Avevo una sempre queste parole di San Giovanni Paolo secondo
Spiegano che inguaribile non è mai sinonimo di incurabile
La cura fino alla fine
Lo stare con fra la persona malata
L'accompagnava andasse in tre ascoltandola facendola sentire amata e desiderata
E ciò che può evitare solitudine paura della sofferenza e della morte e lo sconforto che ne deriva elementi questi che oggi sono tra le cause principali delle domande di eutanasia o di suicidio assistito
Sempre la samaritano su bonus è incentrata sul senso del dolore e che il dolore a cure senso alla luce del Vangelo e del sacrificio di Gesù
Il dolore è sopportabile insiste inizialmente soltanto laddove c'era speranza e la speranza che Cristo trasmette sofferente e quella della sua presenza
Della sua regale vicinanza attraverso la nostra presenza della nostra vicinanza
L'aveva compassione umana
Cito ancora
Non consiste nel provocare la morte ma nell'accogliere il malato
Nello stargli vicino nel prendersi cura di lui appunto come il buon samaritano e testimoniare gli il suo valore unico e irripetibile
Tutto citazione
Sostenendo facendogli sentire che ci sta a cuore offrendogli affetto e mezzi per alleviare la sua sofferenza ecco il tema delle cure palliative il personale medico e gli altri operatori sanitari sono chiamati ad essere fedeli al compito di essere sempre al servizio nella vita e ad assisterla fino alla fine
Il programma del Buon Samaritano eh
Un cuore chiedete
Egli insegna che è necessario convertire lo sguardo del cuore perché molte volte chi guarda non vede perché perché manca la compassione
Senza la compassione chi guarda non rimane implicato in ciò che osserva e passa oltre invece chi ha il cuore compassionevole viene toccato e coinvolto si ferma e se ne prende cura
Questo cuore vede dove c'è bisogno di amore e agisce in modo conseguente questa è la verità che la Chiesa proclama e promuove s essendo impegnata gli vieta di collaborare con tutti gli uomini di buona volontà con credenti di altre confessioni o religioni anche con i non credenti che rispettano la dignità della vita umana anche nelle sue fasi estreme della sofferenza ed alla morte e rifiutano ogni atto adesso ad essa contrario
E sempre il dio unico creatore e Salvatore
Che offre all'uomo la vita e la sua dignità come il dono più prezioso
Da custodire valorizzare gustare in pienezza il Gioia a cui e portarla poi al suo compimento nell'eterna beatitudine con lui
Dove la sofferenza e la morte saranno debellate
E la vita e la gioia esploderanno nella danza infinita della festa senza fine
Grazie
Grazie
Grazie innanzitutto a Paola per l'invito
Mi ha fatto a portare il saluto dell'ordine dei medici di Roma che rappresento come vicepresidente c'è anche il consigliere Carnovale qui presente dovrebbe arrivare anche alcuni membri della commissione etica bioetica della dell'ordine
Grazie veramente per l'invito in questa giornata di lavori sul custodire
La vita è un grazie non formale dire meno male che Paola c'è nello scenario del Parlamento attuale pregresso che
Perfettamente
Dal il compito la Lancia
Purtroppo non con grande compagnia di portare avanti tematiche fondamentali come quelle della vita è stato detto nell'intimo nel dotto intervento e monsignor Luigi che mi ha preceduto se se il dal tema della vita nasce tutto il resto in questo magari anche l'idea che enti così leggendo il programma mi mi tornava alla mente prepariamo alla quarantaquattresima Giornata nazionale per la vita organizzata dalla Chiesa
La cosa incredibile che in realtà hanno un Cinzia in Italia una giornata nazionale
Della vita del valore della vita promossa
Da dallo dallo Stato italiano
In quando eravamo nella legislatura insieme e ci facemmo promotori di una proposta di legge che ti chiedo di di presentare per l'istituzione di una giornata nazionale per il valore della vita cui vengono declinati tanti altri
Valori importanti su cui si fanno delle iniziative bellissime
Valoriali
Però che non possono essere messe in relazione con il valore centrale delle sistemi
I temi oggi siamo qui sollecitati da due argomenti e che da relatori che ascolterò con grande interesse
Dodicesimo anniversario legge trentotto due mila dieci sulle cure palliative e la l'avvicinarsi di scadenze
Sia referendarie che di proposte di legge su temi preoccupanti come quelle dell'eutanasia a o del suicidio assistito per quanto riguarda le cure palliative ricordo ci siamo uniti
Come coppia di fatto ce lo ricorderemo con gioia per sempre il fatto che tu eri la relatrice alla Camera il relatore al Senato della legge trentotto e certamente quello lo dico da medico è stato un punto fondamentale nella cultura e nella pratica a medica perché ha ha posto le basi
Per lo sviluppo delle cure palliative anche ha cambiato l'immagine l'approccio verso la terapia del dolore molto c'è da fare molto c'è da migliorare nell'atto
Nell'organizzazione territoriale nella formazione però mi ritorna alla mente son tanti colleghi prima di quella legge prescrivere un farmaco o piacevole la morfina c'erano dei ricettari che si andavano a prendere all'ordine che bisognava poi numerati e riportare insomma
Era era una cosa impegnativa indubbiamente c'è stato un cambio di orientamento importante
E e poi c'è il tema della
Approfondiremo approfondiranno i relatori più tardi del delle cosiddetta assistenza alla morte e
E quindi io leggo
Questo sceglierò il regime per il bene dei malati
Secondo le mie forze il mio giudizio e mi asterrò dalla ritardando e offesa
Non mi son ministero a nessuno neppure si è richiesto alcun farmaco mortale
E non prenderò mai un'iniziativa del genere questo è il giuramento di Ippocrate che tutti i sanitari da tre mila anni a questa parte in maniera molto chiara in maniera molto esplicita
In maniera molto direi anche scontata
Hanno fatto nei secoli e quindi certamente nel rispetto delle scelte del legislatore non oggi non sono nella
Tradizione in una funzione laica
In quale quindi non da politico ma da da rappresentante dell'ordine noi non entreremo
Su quelle che saranno libere scelte della delle G latore ma certamente certamente la posizione del medico del sanitario non potrà cambiare nei confronti di colui che dobbiamo assistere fino alla fine di colui che dobbiamo curare fino alla fine anche se inguaribile
E in questo lavoreremo come commissione
Bioetica della ordine dei medici di Roma per fornire
Dei documenti alla atti sarà poi deputato a a prendere decisioni legislative in questo senso però ribadendo un altro punto fondamentale che la libertà di coscienza del medico
Darla spegnersi e quindi poter avere un diritto di obiezione di coscienza nei confronti di pratiche che
Il medico spesso
Consideri nocive per il paziente
La vita per l'uomo
O addirittura che possano procurarle la morte questo dovrà essere assolutamente in maniera a incontrovertibile tutelata e aggiungo io per il medico battere qualsiasi operatore sanitario per qualsiasi persona
Sarà in contatto nel processo e che assolutamente per le strutture interessate alla a una qualsiasi eventuale pratica che non potranno vedere alcun modo protagonista di interventi non ritenuti in coscienza liberi nella ci sono esperti di bioetica più di me ma insomma
Più volte abbiamo visto come sia tutelato addirittura lo lo sperimentatore che si trova a magari dover fare qualche esperimento sulla rana
Può ad al diritto di di astenersi per obiezione di coscienza dall'intervenire nella sperimentazione animale quindi figuriamoci se se questo Fossa non essere previsto da future Lecce
E quindi per questo ti ringrazio e dell'invito e abbiamo qui o autorevoli esponenti dell'informazione che Ciampi sempre
Sono state sempre attenti a queste tematiche importanti speriamo che anche altri
Importanti testate così sensibili nel rilanciare le opinioni del dell'ultimo dell'influenza era che parlano su qualsiasi argomento siano così attenti nell'approfondimento della giornata di oggi grazie
Per
Buonasera a tutti
L'ha già presentato paura molti ci conoscevamo pratici conoscevo stasera magari sono Marco Tarquinio direttore di Avvenire
E chiamò a raggiungermi a questo tavolo Maria Grazia De Marinis la professoressa De Marinis antenati scienze infermieristiche l'Università Campus Bio-Medico
Roma
Il presidente Giuseppe Casale presidente della Fondazione Antea
Questo Stern meno auto esplicativo raggiunto dal presidente afferriamo entranti
Nelle otto il tentativo tutto ciò al tema per chi la conosce molti la conosco sanno che cosa fare una fondazione che si occupa in prima linea nella lotta contro il dolore
Accanto a coloro e sono qui impegnati
Ultimo non ultimo toccato che raggiunto intanto don Carlo Abbate direttore d'ufficio pastorale della salute della Diocesi di Roma
Parleremo delle cure palliative tra assistenza ricerca e formazione nell'introdurre questo tema raccolto la piccola cosa che è accaduta a me personalmente nel due mila tredici il professor Umberto Veronesi decide di fare un processo
Hai poca arte
Ed il ritorno in scena a Milano al Piccolo Teatro
Presidente della giuria il giudice Dambruoso
Pubblico Ministero contro Ippocrate Carlo Nordio ne avete sentito parlare perché l'hanno candidato alla presidenza del Pubblico ministero l'accusa contro ecco mo'a avvocato difensore Cesare Rimini lustro civilista non penalista ma illustri servirci di lista testimone d'accusa
Umberto Veronesi in persona
Difensore testimone a difesa l'avvocato Ludovico Isolabella
Ippocrate Chieti Umberto Veronesi a me il personale o che non sono un medico sono un povero cronista ci pensate un po'e decisi di accettare l'unica volta che ho recitato sulla scena il Piccolo Teatro
Una gran battage mediatico prima di questo processo
A fine processo non una riga sui giornali
Perché tutto il battage mediatica sul fatto che si processare epoca questo giuramento per condannarlo punto l'atto di accusa del tema sulle due affermazioni che c'era citato le il presidente De Lillo
Sul fatto che il medico non può cooperare alla morte nel prendere iniziative per la morte del del proprio paziente
Quindi l'atto d'accusa il fatto che potete
Impegnasse luglio quelli che venivano sulla sua strada dopo di Luís allora agire nello spegnere la vita mai né all'inizio né durante né alla fine nessuna foto
Risultato finale due terzi e un terzo Ippocrate assolto
Lo sospettano che dietro avvenire facesse la difesa sulla base della splendida visione cattolica della vita
Lo lo chiama e chiesto di fare poca truffati poca è usato gli argomenti di Ippocrate quegli argomenti come dice io saprà zingare papa Benedetto decimo sesso il nostro Papa emerito la fede illumina ma sono già argomenti della ragione
Una pratica che non era tra governati Alan edita dalla Fondazione Veronesi vennero nessun motivo per credere che fosse tutto il battage pensata che si andava la condanna di toccate in quella situazione Fini ripeto al contrario
La notizia che sull'Avvenire diede la notizia di come era fino a quel processo non perché c'era foglietto l'avvenire non son rimaste neanche tracce perché di tutto si registra ma quella quella più quel processo non è mai stato registrato se la registrazione orge mai apparsa questo è un piccolo aneddoto per dire quant'è difficile rompere anche il muro mediatico ma le gli argomenti la ragione sono utili per cui è benedetto un incontro come questo
E io dico grazie per primo a Maria Grazia De Marinis
E niente accademica che ci aiuterà a entrare nel tema poi procederemo con con coloro che sono impegnati sul campo dal punto di vista della solidarietà competente e e della pastorale che illumina relazione tutti
Gratis spessore storico grazie all'appello per la parola grazie per questo invito da Piero gradito grazie Paola Binetti mi mi ha chiamato per fare questa riflessione sulle cure palliative e devo dire che
Nella mia storia la la riflessione sulla cura e la riflessione sull'assistenza ricordo sono infermiera è stata senz'altro influenzata dalla presenza di Paola Binetti
Nel mille novecentonovantatré e Paola mi ricordo la incontrai in un comma in un convegno che parlava di cura per la parte in cui la parlava di assistenza parlava di persona al centro dell'attenzione
E devo dire che da quel momento non mi sono più allontanata
Ma questo perché accade che quando persone competenti e formate entra in politica ci si dimentica di quello che sono sono state e continuano a essere magari no siamo i politici son tutti Polignino fanno di mestiere quello non hanno una profondità umana professionale colpevole prego per la sua presenza prestabilito
Fondamentale il suo pensiero sulla cura con il mio pensiero di assistenza infermieristica
Hanno avuto immediatamente con grande Lagrasta entrare in sintonia Paola
Oggi grazie a questo cammino atto all'interno dell'università riflettendo sull'i contenuti i principi e i valori per l'assistenza infermieristica siamo arrivate per aprire un centro di cure palliative insieme a tanti amici a tanti
Collaboratori a tante infermiere di valore e questo è un risultato davvero straordinario e per cui davvero mi fa piacere essere qui oggi a fare questo punto tra assistenza ricerca e formazione
Non so se posso ecco perfetto allora funzionano perfettamente quando si comincia a parlare di assistenza in pre per le attiva il primo riferimento che si fa ai numeri ma quanto bisogno c'è di assistenza infermieristica in realtà è molto difficile stabilire quanta popolazione in questo momento ha bisogno di queste cure così particolare i primi riferimenti che abbiamo sono quelli dell'Organizzazione mondiale della sanità questi sono alcuni numeri che si riferiscono ad una valutazione fatta in centonovantacinque Paesi nel due mila diciassette ci sono si sono contati più di cinquantasei milioni di decessi
Il settantatré per cento di questi decessi sono dovute malattie non trasmissibili quindi malattie cronico degenerative le il quaranta per cento di queste persone decedute hanno avuto bisogno di ripartiva il quarantacinque per cento
E nelle cure palliative abbiamo una popolazione molto anziana il quaranta per cento dei pazienti curati hanno una età pari o superiore ai settanta anni quindi malati cronici persone anziane
Diciamo che tra i tanti metodi sviluppati per fare il punto della situazione sul fabbisogno di quelle percettive il metodo di gomme se ecco allora è quello come dire un pochino più robusto che facciamo il ferimento che ci dice che la preferenza dei bisogni di pazienti in cure palliative è dell'uno virgola quattro per cento della popolazione nei Paesi a elevato sviluppo economico che significa che nella popolazione italiana abbiamo circa settecentotrenta settecentoquaranta mila persone annue che hanno bisogno di cure palliative
Questo mi sembra un dato fondamentale
Su cui riflettere e devo dire che nonostante questo bisogno di cure palliative l'Organizzazione Mondiale della Sanità sempre nei vari porta ci dice che soltanto il quattordici per cento delle persone che hanno bisogno di cure palliative
Le scelgono e questo è un dato che ci fa fare una importante riflessione anche sullo stato di attuazione della nostra legge perché sappiamo che la legge trentotto in molti nostra regione non ancora sviluppato una rete di cure palliative adeguate
E c'è una grande difformità su tutto il territorio nazionale fortunate le persone del Nottingham meno fortunate le persone del Sud e credo che il dottor Casale poi farà un preciso riferimento a questi dati perché sono davvero importanti sistemi sanitari in qualche modo devono prendere coscienza di questa necessità e fare in modo che le persone che ne hanno bisogno ricevano cure adeguate e migliorare la qualità di vita il più a lungo possibile
E un un dato interessante è che nel corso del tempo e cure palliative hanno modificato molto
La loro conformazione diciamo che dalla prima definizione del mille novecentonovanta dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in cui si faceva riferimento
Ad un'esplicita popolazione i malati oncologici in una determinata la fase della loro vita aspettate che forse o soltanto un anche costruttiva perché trainante no
Ecco in cui si faceva esplicito riferimento appunto al pazienti oncologici in una fase particolare della loro malattia che era quella dell'anno responsabile responsività e trattamenti curativi
Oggi le cure palliative estendono il loro campo d'azione a tutte le patologie quindi non soltanto quelle oncologiche intervengono in tutte le le fasi della malattia in tutta la traiettoria di malattia e possono essere erogate a tutti i livelli del sistema sanitario quindi dalle cure primarie alle cure specialistiche nei territori negli ospedali che cos'è che in qualche modo è rimasto sempre su stabile nella nella percorso di di questi cambiamenti è rimasto stabile questa questa finalità delle cure palliative
Garantire la una buona partita di vita per questi pazienti definire che cos'è la qualità di vita è molto difficile perché è un costrutto
Molto soggettivo multidimensionale anche culturalmente correlato e pure per i pazienti in cure palliative la qualità di vita sì assume un significato molto particolare e molto preciso
Avere qualità di vita perché i nostri pazienti significa avere continuità delle cure quindi non essere abbandonati significa avere una penalità di cure
Una cura attenta a nulla direi all'unicità e all'unità della persona quindi cure personalizzate e cure attente alle dimensioni dell'India psicologici sociali della della vita
E qualità di vita in quelle pareti meno una soltanto un costrutto che riguarda il paziente ma si estende alla famiglia e per le famiglie e qualità di vita significa supporto significa avere una grande diciamo disponibilità di supporti sociali psicologici significa avere una buona qualità della comunicazione e dell'informazione proprio per raggiungere il miglior adattamento possibile situazioni di stress
E di grande e di grande disagio posso dire questa cosa ritengo un po'modo particolare perché sono l'infermiera e diciamo assistere questi pazienti significa supportati in questa difficile come in questo difficile confronto con la sofferenza
E la sofferenza perché costa la sofferenza per dover affrontare la il dolore fisico
La sofferenza per dover affrontare una situazione di dipendenza dalle cure
E molti studi proprio mettono in evidenza si diceva
Precedente mentre si accennava precedentemente che molti studi mettono in evidenza che tra i motivi della richiesta Marsica c'è proprio questa percezione di una qualità di vita assolutamente inaccettabile
Dovuta alla perdita dell'indipendenza dalla capacità di poter affrontare
Attività e spiegazioni
I nostri pazienti sono pazienti che per le loro condizioni si sentono di peso agli altri per le loro condizioni si vergognano di doverla dipendere dagli altri per ogni piccolo gesto di cura sono pazienti che devono essere la patina estinti alimentati trasportati e questa assistenza deve essere affidata al personale competente e consapevole
Che diciamo proprio a causa di che questa dipendenza aggiunge la malattia giorno dopo giorno ulteriori sentimenti di vulnerabilità
Ne siamo consapevoli e passiamo nel nostro centro di cure palliative adesso vedo qui dove proviene anche un elemento fondamentale del nostro team ma siamo consapevoli di non poter alleviare tutta la sofferenza che una malattia così grave provoca devastando ogni progetto di vita ma siamo consapevoli che possiamo allora al alleviare la sofferenza inutile quella causata dall'abbandono quella causata da una cattiva assistenza
Lavorare in prepari detiene in questo momento per tutti noi significa aiutare i pazienti ad aprirsi ad obiettività e nel realistici relativi proprio ad un buon controllo dei sintomi del dolore
I relativi ad una cura delle relazioni tentativi anche ad una come dire ad un aiuto ad una prospettiva di un nuovo di indagare nuove nuovi significati della propria esistenza
E tutto ciò è possibile solo se a questa assistenza viene affidata a un clima e ha un personale che ha una specifica competenza
E che è capace di condividere valori prese di decisioni e di responsabilità avevo una questa
Depositi IVA assoluti principi delle cure percettive che probabilmente molti di voi conoscete e vi devo dire questo che penso che questi principi abbiano portato all'interno della medicina
Una riflessione importantissima è una riflessione sulla sofferenza che ha sicuramente a che fare con il terrore ma non si esaurisce con la mancanza di dottore
E la sofferenza e sistemi qual volta ciascuno di noi sentenze
Una come dire minaccia alla propria integrità ed è un un un una sofferenza che coinvolge tutto il nostro essere ma diciamo che coinvolge anche tutti coloro che ne vengono a contatto la famiglia in primo luogo per questo imporre Pertini pensiamo assolutamente orientati ad una assistenza che come dire non pensi di intervenire soltanto con interventi medici o farmacologici ma che sia in grado di mettere in dialogo le numerose competenze necessarie ad una cura
Che ha corpi dire molto molto chiaro la complessità dei bisogni del paziente e per questo c'è la necessità di un team e sia in maniera molto attenta formato torno su questo problema della formazione perché ne abbiamo discusso tante volte con Paola è stato stampato un elemento no di grande riflessione
Benché ci sia un ampio consenso sulla necessità di formazione dei professionisti in quelle perfettibile molti lavori mettono in evidenza come gli studenti di medicina abbiano una formazione inadeguata probabilmente no se l'insegnamento della medicina ci riporta ad una come dire attenzione agli aspetti molto cognitivi e tecnici ad una medicina che assume come valore fondante la guarigione per cui si trova
Come dire disarmata impotente di fronte a malattie
Con prognosi infausta un altro motivo della questa credenza di formazione credo
Sia legata proprio alla difficoltà di formare competenze impreparati perché indicate alle competenze necessarie necessarie per porre attenzione alla dimensione religiosa spirituale dei pazienti
E la stessa sessili Sanders riteneva questa formazione la formazione di queste competenze assolutamente necessaria in cure palliative sessili Sanders come sapete e proprio fondatrice del movimento hospice e diceva che essere sensibili ed attenta alla dimensione religiosa e spirituale del malato
E di chi con affetto gli sta vicino non è un'attitudine opzionale devozionali o volontaristica di alcuni ma una componente sostanziale delle cure palliative correttamente notizie
Penso che prendere queste linee di pensiero e di principio per l'incertezza e la formazione dei medici significa portare davvero una piccola rivoluzione all'interno del percorso dei nostri studenti
Questo è quello che tutti auspicano informazione in cure palliative per quanto riguarda la formazione e cioè una formazione di base per tutti non soltanto per chi lavora in cure palliative ma per tutti gli operatori perché chiunque qualsiasi medico qualsiasi infermiere potrebbe trovarsi in qualsiasi contesto assistenziale ad affrontare situazioni che hanno bisogno di un approccio palliativo
Poi abbiamo bisogno di un secondo livello quello specialistico per le persone che lavorano in cure palliative
Ed infine abbiamo bisogno di formazione pensate per poter congedato coniugare le competenze cliniche con quegli organizzative di formazione e di ricerca che cosa abbiamo in Italia
Abbiamo l'istituzione nel due mila dodici di cinque massi terra per infermieri e professioni sanitarie in genere per i medici e gli psicologi
è stato un appunto di conquista davvero importante
Ma non solo ah ecco questo è un antico Schievano molto interessante perché ci fa vedere come sono distribuiti stati distribuiti nel territorio nazionale negli anni questi master dal due mila quindici al diciannove e questa è una sa ben fatta dalla Conferenza permanente dei direttori rimasta e vedete come sono distribuite come sono stati distribuiti a queste esperienze di formazione sul territorio
Bene più o meno il Centro e il Nord
Apriamo un Sud e le isole in cui mancava un mancano iniziative di questo genere e questo è un dato davvero molto preoccupante un'altra iniziativa molto interessante vedo qui la dottoressa turisti annetterla peraltro su questo tavolo è stato un tavolo del MIUR cioè del ministero della Salute per emanare raccomandazioni a tutti i corsi di laurea per introdurre contenuti di formazione
Specifica e corsi per medici infermieri psicologi assistenti sociali queste raccomandazioni sono state raccolte dalla facoltà vanno avanti con molta difficoltà ma
Comunque qualcosa si è mosso all'interno del all'interno degli atenei
E questa è una riflessione che faccio qui perché davvero dobbiamo in prendere consapevolezza che non si può parlare di cure palliative senza personale formato e che cosa abbiamo in Italia oggi a disposizione
Beh c'è stato questo evento davvero importante quest'anno l'istituzione della scuola di specializzazione per medici è stato davvero una conquista
Di cui siamo davvero fieri e contenti ma che cosa succede succede che gli infermieri
Hanno una disposizione soltanto un master di primo livello copista cioè non si deve molto
Non si vedono molto colori ma il master di primo livello l'unica o sono sessanta crediti formativi e l'unica occasione di formazione degli infermieri e in più non è un titolo riconosciuto per poter accedere in cure palliative perché in Italia gli infermieri non possono contare su una formazione specialistica per accedere in quei contesti assistenziali particolari ad alta complessità assistenziale questa qualcosa a cui bisogna riporre rimedio e stroncati
Per i medici invece abbiamo adesso sia la la presenza di maschere che le scuole di specializzazione qual è il problema
Che questa Inter professionalità di cui vi parlavo
Necessarie ad affrontare con competenza anche se con competenze specifiche tutti i problemi dei nostri pazienti così complessi
Vedono un personale con un'altissima formazione è un personale con una formazione veramente di basse l'Inter professionalità non ammette disparità di livelli di formazione
E si attiene soltanto facendo percorsi formativi integrati per cui questo è un altro problema che lancio in questa in questo catasto con la speranza di trovare le sensibilità adeguate che io so
Rapidamente
La ricerca la ricerca bisogno di sostegno qui c'è una sintesi delle priorità che si mettono sul piatto per poter sviluppare la ricerca in questo campo che ancora poco matura c'è bisogno chiaramente di più finanziamenti rispetto alle aree mediche è evidente dei sta c'è bisogno di studiare la continuità delle cure quindi quali sono i contesti che consentono di più
Transizioni migliori da una da un servizio all'altro
La ricerca in questo momento certa Cercavento ancora di più di sostenere la formazione valutando i fabbisogni formativi e cercando di capire l'effetto dei programmi sugli esiti assistenziali
Si sta studiando come dire questa modalità di accesso alle cure palliative che esulta ancora di grande svantaggio per pazienti non oncologici per pazienti con disagi sociali economici ma anche geografici come abbiamo visto si stanno studiando le modalità comunicatività comunicazione un problema che abbraccia tutte le cure palliative e mette sul tavolo la grande questione di una comunicazione soprattutto della prognosi davvero difficoltosa
Sì stiamo studiando le esperienze dei pazienti soprattutto per individuare quali sono i trattamenti
Più appropriati ed efficaci per il trattamento dei sintomi e soprattutto del dolore e c'è una un ambito di studio davvero interessante che riguarda proprio come supportare la famiglia
In questo percorso così difficile e come fare in modo anche di coinvolgere la famiglia nell'assistenza al paziente
Quali sono le difficoltà ci sono numerose barriere a queste pericolosità che vorremmo che si sviluppa spero le barriere sono appunto
Dovute alla mancanza di fondi vado chiudo
Alla capacità incapacità di molte istituzioni a promuovere la ricerca faccio soltanto riferimento alla mancanza del settore scientifico disciplinare e che all'interno dell'università non facilita la nascita dei Dipartimenti e quindi dei programmi di ricerca
Alla formazione dei ricercatori alla tipologia di pazienti che chiaramente rende molto difficile la il disegno di ricerca di studi robusti perché sono pazienti che difficilmente possano essere arruolati e monitorati e poi c'è comunque una un problema che io credo sia davvero importante culturale perché oggi le cure palliative non sono una priorità della scienza
Credo che ci sia una questione di fondo che riguarda il nostro avete a che fare con la morte ecco tutti gli atteggiamenti di evitamento che mettiamo in atto questo è il quadro generale che spero dia qualche spunto di riflessione di discussione vi ringrazio
Il cuore
Ha già cominciato lei ha passato la palla presidente Casale io gliela rilancio proprio con a partire dal proprio la sua provocazione mentre sviluppa la sua riflessione dava queste indicazioni questi dati riferimento videotelefono fra la battutaccia
Quando dice che non sono una priorità per le scene l'assenza di cure palliative credeva giungere sono stato una priorità per la politica vada fatto finalmente come è stato Corsano cuoio rivendicato sia da Paola Binetti che aveva dottor De Lillo
Hanno portato alla alla legge percorsi naturali migliori
Sulla scena pubblica europea e non su
Ma quel problema il problema applicativo lo dicono tutti solo per un diretto una priorità l'applicazione corretta ad esser cattivi
Potremmo dire perché curare le persone costa più calma tale con la Salle morire l'ho detto in maniera molto brutale a però e in un continente che invecchia
E dove gli anziani diventano centri di costo ed il continente dove c'è la venerazione della perfezione e delle qui anche dei l'equilibrio di bilancio la vita della gente alla fine la scelta più come del più semplice dire la tua libertà quella di farla finita
Non è la tua libertà coesa rimetta fosse tutta nella morte erano anche dentro la vita forse qualcuno ha capito bene cos'era il vero il vero liberalismo ecco anche mettiamo in questi termini questo cassare Grasso uguaglianze geografiche abbiamo capito anche nella formazione di quelli che curano qui da parte dei curati delle persone per bisogno di cura e dall'altra parte
Prova a dare qualche numero
E ne in Europa parliamo di circa quattro milioni e mezzo di persone che dovrebbero necessitare di cure palliative
In Italia stiamo oltre i trecento mila persone ironicamente si pensa sempre che le cure palliative ricordano soltanto ai malati cosiddette oncologici
Ma in realtà si rivolgono a tutti coloro che hanno una Maria ma è una malattia inguaribile con un esito infausto
Dovrebbe essere fatto tutto un percorso quindi chiaramente chi si approccia le cure palliative dovrebbe avere una una preparazione
Forte
Non basta io lo dico da medico sarà permettere una flebo può sapere misurare la pressione ma è saper fare le cure palliative cioè conoscere in realtà perché si prendono delle decisioni estremamente importanti
Ovviamente nelle cure palliative e si vedono persone persone che vanno dai bambini aiuta novantenne quindi tutte le età con tutte le patologie quindi i professionisti che si approcciano deve una conoscenza non indifferente no per sapere gestire determinate situazioni
Per andare avanti così
Perciò velocemente dell'Antea eccetera non è tanto l'Antea quanto si ricollega
A chiunque dovrebbe approcciarsi alle cure palliative che dovrebbe approcciarsi sia nell'attività clinica che io mi piace ricordare che non è soltanto attività clinica
Ma non è soltanto appunto stabilmente la flebo eccetera ma prendersi cura della persona che ha un problema
E poi decidere se le persone che abbiano una formazione adeguata l'ha ribadito che una volta lo espressa De Marinis
Attualmente ci sono i master finalmente a livello nazionale che ha pensato bene di cominciare a a realizzare una vera e propria scuola di specializzazione in cure palliative per i medici
Perché la scuola di specializzazione perché hanno i medici non viene insegnato durante il percorso universitario o non veniva insegnato come approcciarsi a un malato in fase avanzata di malattia
Ci è stato insegnato come poter curare ma non ci è stato insegnato come potersi prendere cura nello stato insegnato come poter fare diagnosi come quale terapia poter mettere in atto ma come prendersi cura di una persona è estremamente difficile
Ma ancora più difficile non ci è stato insegnato come metterci sempre in un atteggiamento di ascolto
Le persone gioca mascherine perché son pochi numeri vado io ne ho bisogno di un medico
C'è mettessi in atteggiamento di ascolto sembra facile no dicevo che atteggiamento d'ascolto ma chiunque di noi si incontra con l'amico che dice podio e c'è un mal di testa la prima cosa che si fa non è che si ascolta quello che ha il mal di testa propria codesti predire anche io lascia stare che sono giorni e giorni dopo con mal di testa
Tanto meno si fa ci si atteggia o o ci si mette in una posizione di ascolto verso pazienti in una fase terminale
Perché perché si ha paura ma anche di delle domande che si possono che ti possono fare
Il più delle volte la domanda più frequente è perché proprio a me così detta anche crisi crisi deve però la crisi esistenziale
Perché è toccato a me perché devo stare così male perché Dio ce l'ha con me o perché non si può fare del tutto per farmi stare meglio
Tenete conto che la per fare una formazione adeguata ovviamente la formazione senza la la ricerca non può camminare no cioè la ricerca non è ovviamente in cure palliative
Si presuppone che si faccia la ricerca al di di una eticità incredibile
Di essere la ricerca etica ma devono integrarsi ricerca formazione affinché la ricerca venga poi applicata no nel a livello sia organizzativo assistenziale terapeutico diagnostico eccetera eccetera e quindi c'è c'è bisogno di fare questo ma dalla ricerca ricerca noi sappiamo che in Italia
E non solo in Italia c'è una grande confusione sul termine palliativo e
Cioè palliativo è qualcosa questo ok
Qualcosa che viene ritenuto nel nostro linguaggio normale qualcosa di complemento inutile
Viene usata anche dei politici molto spesso Filomena abbiamo fatto un provvedimento tanto per farlo palliativo
No palliativo è un prendersi cura
Approcciarsi al paziente con un senso di protezione verso la persona perché quello è il nostro compito
Considerarla persona fino all'ultimo
Non considerarla soltanto un numero o una diagnosi molto spesso sentito nelle corsie d'ospedale
Parlare non Di Giovanni o Antonio ma del spiegato del cancro al fegato cancro al pancreas del dello stomaco
Sì naturalizzato completamente la persona no che a quella quella patologia le cure palliative si riappropria no no della dell'assistenza alla persona e questo è stato ribadito
Che
Prima dal all'inizio monsignore
Già questo li approvarla riappropriarsi della persona non pare della medicina soltanto una medicina
Estremamente tecnicistica con un approccio non non ideale nomine sulla Dinoi ci si potrebbe aspettare ma oggi come oggi che cosa succede
Una contraddizione in termini quest'anno la religione laica
Cioè che cosa chiediamo noi alla medicina
Guarire ok
Tutti quando andiamo da un medico uscì poniamo Ehcheychi sediamo davanti a una a Amerigo diciamo a questo questo malanno eccetera eccetera
E vai perché ti trovi una soluzione e quindi di poter guarire ma addirittura anche di poter prolungare la vita fino fino all'inverosimile
Cioè siamo la paura di morire
Rinuncia e tutti hanno paura di morire lo di finire i propri giorni e quindici si rivolge per dire ok fare qualcosa su un medico deve aiutarmi
Addirittura qualcuno pensano di arrivare alla all'immortalità sappiamo che no sperimentazioni varie
Congelamenti no di persone e poi riscontrare dopo due quarant'anni cinquant'anni cento anni della speranza no che ci che si trovino terapie adeguate
Una volta tutto questo di guarire di stare bene eccetera si facevano i pellegrinaggi nei santuari
C'era la la molti santuari c'era la stanza votiva non appena si entrava chissà perché ho saputo che si immagina a sinistra nella stanza dei voti
Adesso non si fa più
Adesso si fa il pellegrinaggio per gli ospedali
C'è una continua emigrazione sanitaria da un ospedale all'altro per cercare qualcuno che ti possa ti possa salvare effettivamente
Ma in realtà nella nella realtà generale quando parliamo di cure palliative sia una paura incredibile delle cure palliative
Perché tutti quanti ci rivolgiamo oltre che ai vari ospedali Ciro diciamo ci mettiamo sul web a cercare qualche medico che faccia il miracolo
Poi ognuno di noi ha l'amico medico che resa più dell'altro
Se purtroppo si incorre in faccendieri perché facilmente chissà malessere una fase veramente grave cade nelle mani di di faccendieri di di predicatori eccetera eccetera che raccomandavano determinate terapie e ci si cade molto facilmente perché a quello in quel momento sei nella disperazione più assoluta
Ci fu qualche anno fa no non so se vi ricordate la un medico chiamiamolo
Che curava il cancro con il bicarbonato perché affermava che il cancro derivasse da un fungo
Ne avete bicarbonato costa cinquanta centesimi la la sua terapia costava allora in lire sedici milioni per fra una flebo con il bicarbonato qui immaginare in quale bailamme uno riesce a cadere no
In una situazione estremamente dai giornali non danno spazio a queste cose tra accusa Nassar venduti a Big Pharma
Non dai hanno la cura miracolosa e costa cinquanta centesimi tunnel vuoi parlare perché fa parte del complotto l'abbiamo rivisto anche per altre cose euro è sempre la stessa zuppa che ci viene riproposta mentre
Perché ovviamente quando c'è una necessità di salute la voglia di stare bene
Si accetta di tutto io aveva sopportato dai big buona ma sono ce ne sono veramente a iosa non il tutto tanti anni ne abbiamo visto veramente di tutti i colori
Ma c'è un'altra cosa sulle cure palliative c'è la paura
La paura delle delle cure palliative e ritorniamo al discorso formazione
Purtroppo c'è ancora molta ignoranza
No anche tra gli operatori sanitari che cosa siano in realtà alle cure palliative
Se ne sente parlare si legge anche Wikipedia di racconta che cosa sono le cure palliative
A vederle entrare a contatto con un ragazzo di vent'anni che ti sta morendo sotto le mani a casa in un quartiere che qualsiasi di Roma il rapportati con quel ragazzo e con la famiglia che ieri mattina attorno non è proprio cioè pallidissimo cioè colossali fare uno sei fare se non lo sai fare poi fare dei danni incredibili sopra di me li vedremo pure e poi c'è l'ignoranza dei cittadini si ha paura
Molti familiari quando la la la persona malata entra in hospice mi raccomando
Non fa rileggere che qui si fanno cure palliative come si facesse non so una magia alla magia nera non par vero e certi vinti prende coscienza che sai una fase finale della sua vita
Poi c'era la paura dei farmaci ancora
Paura dell'accoglienza morfina ma non è solo la morfina
La paura e non soltanto della persona malata ma anche dei familiari quando io dico che da domani iniziamo come terapia del dolore la morfina i familiari molto spesso
Si fanno questa domanda Dotto ma già la morfina siamo perché viene visto con quel farmaco che deve essere fatto nelle ultime ore di vita
E quindi anche questo qua da una limitazione incredibile
Io ovviamente questa poi conduzione non la paura di essere abbandonati che la la persona che va in quei Valeria ha paura di essere abbandonato dall'oncologo che lo seguiva prima
Dall'ortopedico dal cardiologo pochi che sia questa paura ma di essere lasciati in balìa di e questo chiaramente è un'ignoranza quindi manca una informazione ai cittadini
Mano bella precisa pregnante e soprattutto gli operatori umanitari che poi dovrebbero essere coloro che portano la conoscenza invita i ma sappiamo c'abbiamo visto tutti quello che è successo con con il bacino cioè de di tutto e di più in quelle riverniciare sempre costantemente di tutto e di più che però questo questa ignoranza che viene viene identificato le cure palliative come un posto o l'hospice che vi ricordo che nell'ospizio e cioè c'era ma hospice deriva da ospitali alla ospitale perché una volta gli ospedali veniamo chiamati ospitali
Benedetti ricavo come posso dove porta la moria le persone cioè non so dove metterle ok la faccio morire dentro l'hospice
Questa è una cosa bruttissima orrenda
Ma qual è la e le conseguenze della della paura c'è il Corriere di accelerare
Ovviamente cosiddetto accanimento terapeutico questo
Questo non accettare assolutamente che che la vita stia per finire a quindici sono solleciti continui appare qualcosa fare ancora qualcosa da fare ancora qualcosa eccetera ormai
C'è una un andamento una un andamento sulla sull'accanimento del resto nessuno valuta poi
A aumenta sempre di più e nessuno valuta quali sono le conseguenze del così detto accanimento terapeutico cioè che cosa succede quanta sofferenza aumenta l'accanimento dallo allunga la vita no è stato sempre ha dimostrato l'accanimento aumentar allunga la sofferenza sì
Questo sì allunga la sofferenza della persona e quindi chiaramente non è che smettere l'accanimento che avevo che significa assolutamente pensare a qualsiasi forma di eutanasia ma significa semplicemente non lo fa soffrire ulteriormente la persona
Poi l'accanimento diagnostico cioè si fanno TAC risonanze Manieri e fino all'ultimo secondo in prendere una persona con un tumore alle ossa
Mette la importato da fare una una risonanza magnetica non so se qualcuno di voi ha mai fatta metterlo sdraiato soltanto sul lettino che è rigidissimo e cioè c'era di causa dolore
Era calcolata per l'ulteriore esame serva a qualcosa per quel paziente
Probabilmente no o quasi sicuramente no quinquennale dire non singole tanti a tante richiesta no di esami che diventano completamente superflui
Però si continua la scusate non so come si torna indietro va bene
Sì ricorrere sempre di più provo forza di questo accanimento la pellicola a inviare le persone malate le gravi condizioni
E nelle in cure palliative degli ultimi giorni di vita
Purtroppo arrivano che sanno quasi per morire
Attenzione alle cure palliative si rivolgono anche ai morenti
Ma si rivolgono alle persone che ancora possono essere curate di questi si può prendere cura altrimenti si fa assistenza soltanto così ti moribondi
E difficilmente riescono a fare liberi proprio cure palliative si fa assistenza umana
Sotto tutti i punti di vista però non riesce a dare quella qualità invita che ognuno Elide voi desidererebbe gli ultimi pur giorni della sua vita non c'è avere una qualità di vita la più decente possibile
La legge trentotto perché ho messo questa legge non perché a caso
La senatrice Binetti essa una relatrice di cui mi onoro dell'amicizia da diversi anni di cui abbiamo parlato eccetera ma la cosa più bella di questa legge
Che pigramente convincere in basso le cure palliative e la terapia del dolore insoluti in diritto
Un diritto di ogni cittadino cioè e il diritto a non soffrire
Però ancora la legge che viene alle plauso a livello europeo e c'erano ancora non viene applicata in maniera nazionale abbiamo visto prima anche master universitari come sono distribuita in una maniera così difforme in e molte regioni del Sud non sono presenti
C'è una difformità nella distribuzione della sanità e delle cure per l'Italia in maniera incredibile e una difformità che significa difformità dal nord al centro al sud
Difformità che sa all'interno della stessa regione
E purtroppo siamo arrivati ma questa è la mia definizione delle valute responsabilità spesso alla sanità condominiale c'è ogni distretto di ogni ASL e decide qual è il percorso c'è qualcosa no che non non c'è una dirittura
Generalizzare all'inizio televoto e ancora si ha difficoltà attraversa alcune ASL a reperire
Gli antidolorifici gli analgesici e antibiotici farmaci poi di una di costi bassissimi in cui però non c'è una difformità
Noi viviamo Roma e vediamo benissimo hanno dall'altra un'ASL e l'altra c'è una confusione allucinante questo chiaramente comporta che chi operatori hanno oltre una sofferenza
Ulteriore no nel seguire le persone che stanno male o no che stanno non difficoltà ma anche a poter somministrare a queste persone i farmaci più adeguati no perché perché RAI difficoltà non riesci alle mie rischia un'ASL ed evitare una frase nullità
Eccetera eccetera quindi forse bisognerà uniformare in qualche maniera anche questo
Ma la cosa che le voleva dire fanno è chiaramente questo approccio no alla alla persona che sa in fin di vita
Sa percorrendo il suo ultimo periodo di vita non è in morente lo normalmente si pensa che dovrebbe approcciare alle cure palliative la persona che era una sopravvivenza stimata dieta novanta giorni quindi una casa alle ultime ore agli ultimi minuti
In quegli ultimi in quegli ultimi novanta giorni
Chissà male rivive la sua vita la rivive con un firma
Ai vive in tutto e per tutto ravvedere tutte le cose che ha fatto bene che ha fatto male delitti familiari ai riappacificazione e che le Coulibaly escono molto spesso a far fare
E non sempre perché poi non seppe possibile questo ma la persona malata alla persona malata è affetta così detto dolore totale a tutte queste componenti con l'erede
Non ne manca una
Per approcciarsi a tutte queste componenti ovviamente non bassa Giuseppe Casale il medico o un medico da solo non ce la fa non ce la fai
Mediamente ne abbiamo calcolato che ogni operatore si vede morire sotto le mani mediamente ogni anno dai cinquanta ai sessanta persone
Attenzione deve morire diverso da vedere cinquanta sessanta Bari fila hai vissuto l'ultimo periodo insieme a quelle persone e ai civili è ascoltato tutti i suoi bisogni quindi è qualcosa di estremamente complicato quindi e come potete vedere qui
Adesso io porto l'esempio della dell'Antea però tutte le unità di cure palliative dovrebbe essere così e si sta cercando di fare nulla più avanti sì
Dovrebbero per combattere questo benedetto dolore totale cioè una molti professionalità cioè diversi professionisti che lavorano proprio perché ogni cerchietto si interseca con l'altro
Dovrebbero lavorare insieme lavora insieme non soltanto riportare quattro dati in cartella clinica ma attenzione nell'équipe se vedere in alto
Cioè il paziente
è un po'una piccola grande rivoluzione Shack tu parli con la persona condividi colui il percorso perché altrimenti decidi tu il tutto e riusciamo a rifare quella medicina un po'troppo paternalistica no cioè decido io sono il medico so camice bianco mi sono laureato centodieci e lode e cioè ci ha saputo io tu non sai niente perché se un malato
Questo in quelle che sta rivoluzionando cioè chiedi parli condividi condivide il percorso condividi quali sono i Celti conosce quali sono i suoi bisogni e cerchi di individuare con lui il percorso migliore da fare fare e questa non è l'autodeterminazione sì
E all'eliminazione come perché paziente decide qual è il percorso migliore per lui si decide insieme certo ovviamente non mi si può chiedere famiglie zone per farmi morire arrivano anche queste richieste ma di solito in cure palliative io prima ho fatto delle velocemente dei numeri ne abbiamo assistito a voi circa trenta mila persone
Richiesta di eutanasia in queste trenta mila persone trenta mila persone sono un bel numero trenta mila persone significa poi anche trenta mila famiglie
La richiesta vi è stata vastissima e da dove veniva la richiesta dell'ansia da persone che hanno avuto un accanimento terapeutico pauroso la paura di ieri pesare i suoi familiari spesso veniva dalle persone
Anziane ci sentiamo sole e abbandonate
Certo la richiesta poi nelle cure palliative rientrava tranquillamente mano perché facciamo il miracolo perché chissà malevolenza ancora considerato persona fino all'ultimo non essere considerato un numero loda scrisse
Finisco ok quindi occorre Filippo con questa diapositiva che mi sembra importante è che nelle cure palliative ma secondo me in tutta la medicina dovrebbe essere sempre così
Ok si passa dal curare no una malattia della persona a prendersi cura alto che era come viene detto in inglese a prendersi cura della persona con una malattia sembra fare una frase al così però è estremamente difficile perché tu medico infermiere qualsiasi professionista all'interno e la sanità
Ti devi mettere in gioco chi dei sedere sul letto della persona malata una volta era vietato entrare in ospedale qualsiasi persona si sedesse sul letto era esuberi la caposala che ti uccideva e ti correva dietro
Ti devi sedere rientrino idee ritenere la mano
E poi saper fare il medico e dei sia per fare l'infermiere di avere una formazione specifica altrimenti si rischia di non fare le cosiddette cure palliative
Chiudo qui perché penso e mi sono allungato grazie
Sulla chiusura magistrale per per calmare perché
Diciamo che le due prime relazioni ci hanno prodotto proprio di slancio
Facendoci vedere
I problemi che ci sono delle risposte Rita comincia ad articolare
Risposte sordo
Con fatica Paola Binetti ha ricordato anche l'intervista abbia pubblicato ieri su Avvenire uno dei punti chiave quello che è emerso è parola che presidente Casale sta difficoltà di mettere in rete carta che ci sono di avere una stessa grammatica
Oltre che l'ex comune fino in fondo da ASL a ASL non solo da regione a regione diciamo quello che abbiamo percepito tutti durante la pandemia
Di quanto sia male che un sistema sanitario nazionale cammina su diverse gambe sia
Va bene dico
Non sono le proposte che affama anche nelle richieste il modo di di accogliere perciò questo disuguaglianze qualcosa
Di gravissimo
E poi questa tendenza
Dalla parte di chi cura a volte di ridurre le persone alla Catalogna patologia messo da parte di chi cura anche di chi guarda
Anche il sistema dei media
Le persone persino nel momento in cui lei si sostiene le richieste più estreme quei togliere la vita i casi più clamorosi vi sia pagina avvicinarsi consacrò rispetto umano
E il dolore della disperazione persone non possiamo giudicare siamo solo farci vicini
So fare una carezza cerca i farmaci viene accettata anche con le parole che usiamo quando parliamo di questi casi questa è una delle preoccupazioni che o qualcuno lo capisce magari che Avvenire usi sempre parole glielo chiedo ai miei colleghi e tutti i miei collaboratori sono sempre parole
Umane profondamente che sono cristiani nei confronti anche di chi chiede di essere è spento propone la sua esistenza ma non possiamo facciamo cadere questa questo il motto e l'unico modo che abbia però le persone fanno domande profonde le le diceva prima il dottor Casale perché proprio a me
Dio ce l'ha con me non vi dico quante volte ho dovuto rispondere a questo perché Dio permette il dolore perché Dio permetterà sofferenza spesso la sofferenza innocente chiediamo Ramallah don Carlo Abate
Maniglio come come come vuole il libero del bene tribune di stare
Seduto
Carlo grazie toccarlo le abbiamo presentato prima il direttore Ufficio pastorale
La salute della Diocesi di Roma che sarebbe
Intanto grazie
Lasciateli esprima veramente
Il mio imbarazzo perché veramente mi sento l'uomo piccolo una piccola realtà dinanzi a situazioni così elevati così ampio e così profonde che ho appena ascoltato e che abbiamo ascoltato e che voi rappresentate qui
Grazie per tutti voi che siete medici infermieri grazie che siete
Impegnati nel mondo della salute
Accanto a questa realtà così delicata e complessa cui appunto quella della
Del fine della vita
Se le cure palliative come è stato già detto fino adesso hanno avuto un percorso culturale
E hanno un percorso culturale poco
Così non sempre lineare così non pieno dice pieno di ostacoli per tanti motivi
Che cosa sono state le cure quelle dire in questi ultimi questi due anni di pandemia
No
Che cosa
Quanto è difficile morire in tempo di pandemia
Quanto è è triste
Non poteva essere accanto alla persona che in questo momento ti sta lasciando il tu magari se fuori la struttura
Cos'era a casa
Quante volte sono pazzi a proposito no
Foto Oriente
Di operatori sanitari che stavano con la videochiamata e vedete proprio il tuo caro che se ne andava e salutava sì
Invito chiamata una cosa veramente difficile no sotto questo punto di vista
E io mi sento veramente di dire grazie a tutti quelli che comunque ci sono impegnati si impegnano sono segnali siete stati chiamati eroi se ci sono medici per voi
Infermieri cedesse richiama di veramente Santilli Santi decreto santi martiri
Perché non è solamente un problema di prospettiva del malato
Di cure palliative anche in vista mare che sta morendo che sta male ma chiedo che assediano c'è anche un problema di chi sta accanto no al malato e io vado oltre la formazione perché va bene la formazione d'accordo
Però voce CEI lo stare sul campo
E chi cure curanti perché le mozioni che ti porti dentro tutti i giorni nel vedere il ragazzo di vent'anni che muore può diventare persona che magari c'è un tempo di sopravvivenza
Più prolungato no con il quale poi in qualche modo dialogare in qualche modo no le tu affettività il collegamento ai
Le promozioni è tuo
Chi ti sta vicino di chi cura chi chi chi si prende cura del curante
Chiarisca burnout rischia
Rischia veramente poi un senso di frustrazione rischia veramente di
Di andare fuori
Una delle mie
Adesso sono due anni che io non vivo più riletture l'hospice a tempo pieno
Perché da due anni ho assunto questo incarico appunto di responsabili tuffi alla Pastore lo saluta della diocesi quindi HP porto
Il saluto di monsignor Paolo Richard il nostro vescovo delegato per la pasta al sugo estremamente sensibile a questa
A questa realtà
Ma uno dei miei
Punti di riferimento delle cose su cui mi sono sempre
è una cosa che forse
Dovrebbe essere un pochino più luce
Attenzionata
La solitudine del medico
La solitudine dell'operatore sanitario
Perché le cure palliative giustamente diceva
Dottor Casale non cominciano quando tu entri siamo alle porte dell'hospice
Le cure palliative dovrebbe iniziano già prima no e dovrebbero iniziare già nel reparto o di Oncologia o di qualche altra parte dovrebbero cominciare già
In un'altra forma dovrebbe esserci un continuum e allora il medico che ci trova magari a dare a dover dare una diagnosi
Una prognosi infausta
Alla famiglia si trova sempre solo non c'è nessuna accanto a lui non c'è un'équipe
Come trovi nostri se non c'è un clima che comunque ti fa squadre ti difende Tibet e insieme no tu dai dai la possibilità di rendere la comunicazione più meno dura no
E allora c'è questo senso di solitudine che spesso di dire anche perché possiamo credito no perché dobbiamo in un contesto come quello nostro che
Che rifiuta la morte non non l'accetta tendenzialmente umanamente non siamo così ha detto una cosa importante ma Casale
L'ha fatto la differenza è che non mi è sfuggita
C'è una grande differenza tra immortalità di Terna
Noi sostanzialmente cerchiamo l'immortalità
Cerchiamo di non morirà mai
Poi la vita eterna
è una scommessa basata sulla fede
E allora
Questo fatto comunque di in questo nostro contesto Amato italiano Romano quello che volete è difficile è difficile poi no riuscì ad affrontare con parole adeguate con parole giuste perché possiamo credito se non dal paziente
Dalla famiglia che comunque TTT chi impone quasi non è la tua solitudine che impone ti mette sul ring alle corde e ti dice
Non deve dire questo non deve dire quest'altro faccia così un aneddoto proprio divertente ma fino a un certo punto perché possiamo sempre a Palma di persone che hanno lasciato la vita ricordo tempo fa
Doveva venire entrare i nostri se presidenziale Ost
Una signora
Preceduta circa una quarantina di minuti prima da e i suoi familiari bravo affannati che cercavano il sacerdote cercano al medico
Mi raccomando non dite niente perché lei non sa niente perché non saprà niente no perché se lo sa o alla fine non regge il corto mi raccomando non sarà
Bene OK arriva la paziente
Anamnesi accoglienza un'amnesia
Visita
Padre Centre devo dire una cosa mi dica
Non dica niente i miei
Perché non sanno nulla
Perché forse non sono pronte ecco di questo gioco di di io so io so che tu sai di un non so che questa Ciccolella questa congiura del silenzio si chiama si chiama nel rende tutto così complicato e questo nasce probabilmente da una solitudine da una solitudine e questo termine solitudine io la metterei proprio la giungere ai a quelle che sono le cinghie componenti che abbiamo aspro visto prima
Del total perni del dono totale
C'è un dolore fisico ecologico spiritual sociale ma c'è anche il dolore più grande di tutti che la solitudine
Ed è questa che porta che porta certamente una persona dire
Voglio morire in realtà nessuno vuole morire
Nessuno di noi vuole morire perché siamo tutti bene o male attaccati alle vita ma quello che ci spinge magari a ad arrivare a questo
E proporsi fatto che ci si sente soli no
E allora eutanasia no io ve ne sia sì
Su cd assistito
Ma l'alternativa che noi poniamo
A questo vuole allora sicuramente
L'alternativa delle cure palliative latte nativa dell'hospice che non è solo no accoglienza e somministrazione di farmaci ma è un di più è un vissuto umano con il malato che non è è parte attiva dell'ITC per la famiglia stessa parte attiva dell'équipe di stime di cura per cui lui Lustig e sovente nel processo nel processo di cura perché non è un soggetto passivo ma un soggetto attivo
E non è giustamente come si diceva
Quello che c'ha il cancro al fegato quello che c'è la malattia polmoni ma è e non è neanche il trecentouno trecentodue o la stanza duecentocinque è Carlo Abate
Persona nome e cognome che ha una storia che ha un vissuto che ha delle mozioni e a dei bisogni cadde necessità che si fa tante domande
Che sono emerse
E raccolgono la provocazione no di di Marcolin
E quante volte ci siamo sentiti dire no sì
Queste domande che poi magari spiazzano
E perché proprio a me che ho fatto di male ma se questa è la giustizia di Dio in fondo io ho fatto sempre del bene e perché già colpisce buoni non colpisce cattivi ma o forse tentativi di razionalizzare magari determinate cose
Allora non trovando ponendo delle domande chi auto poni anche delle risposte da parte in chiave proprio marchi logica
Orso cui spie di IVA
Sì e mi è successo questo forse perché sta spiando qualcosa di della mia famiglia ho io stesso
Quindi c'è una concezione che un background culturale antico che la malattia associata al peccato e quindi una conseguenza di quello che tu hai fatto niente di tutto questo
Niente tutto questo perché se fosse vero se la malattia fosse veramente un una conseguenza del peccato in tutto il globo terrestre non ci sarebbe una sola persona un bipede in grado di stare in piedi ma saremo tutti svegliati dovunque ci troviamo per strada mi terrazzi al mare sulle spiagge
Ci sono tutti stregati
E non è sempre facile poi trovare delle risposte anche per un semplice motivo personalmente vi posso dire una cosa ogni qual volta che mi sono sentito porre una domanda di questo genere
La mia risposta è stata sempre questa non lo so
Io non lo so perché protette non lo so
E fondamentalmente tutte le domande che ci possono fare
Una risposta
Di fatto non c'è
Perché io non so sto parlando cotte che sta per lasciare la vita io ancora
No chiffon lo so perché è toccata a te non te lo so dire
è un mistero forse più da cogliere che non ha una teoria da razionalizzare un qualcosa da spiegare
Perché tanto non ci arriveremo mai perché la morte è una cosa seria è un qualche cosa che è più grande di noi e dinanzi alla quale Forsin dovremmo porci con umiltà
Combattendo a favore della vita ma arrivando a quel punto in cui bisogna far sì che la persona
Noi naturalmente senza
Accanirsi è senza farla ulteriormente soffrire
Accettare e quindi
Non l'immortalità
Che tanto non c'è ma accettare che c'è un limite anche per me
E e le cure palliative allora io non voglio fare Filosofia e non voglio neanche fare troppe l'umile etico ma le cure palliative certamente sono
Un sistema
Terapeutico clinico farmacologico va bene ma sono anche un modo di pensare la vita e questo deve nascere e questo deve cominciare
Già da quando siamo piccoli
Non bisogna avere paura probabilmente di
Parlare
Ai ragazzi e i bambini e questo forse come chiesto dovremmo essere un pochino più incisivi quindi io mi pongo qui non come assistente spia di un hospice perché non lo sono più ma mi pongo come direttore di un ufficio di uno pastore sardo e quindi di una chiesa
In quel forziere avremo cominciare
Di un di una piccola parte allegato in cui forse dovremmo cominciare a non a fare l'elogio della morte
Ma con il dovremo cominciare a parlarne serenamente a dalla prima comunione
Dal catechismo tradizionali in conta di giovani conta che ragazzi forse dovremmo cominciare a renderla armonica
Più che ghettizzato la medicalizzata la censura Harlan negarla
Ho medicalizzato come volete o ho esorcizzato in tutti i modi
C'è c'è e non possiamo non possiamo quindi le risposte io sono sempre stato ben contento di non averle mi sono sempre limitato e dire io non lo so perché ha che ma tanto guarda che
Prima o poi se non è questa strada
Sarà un'altra ma toccherà pure a me
L'unica cosa che ti posso dire
E ritorno al discorso di prima le cose che posso dire e che se tu lo vuoi
Non si è solo e in questo percorso non sarei solo questa cosa detta qui adesso
Potrebbe anche non avere un senso e potrebbe anche di Roberto
Però bisogna trovarsi dalla parte
Di chi sta del malato del paziente che la recepisce in modo molto diverso da come recita uno che adesso ho capito perché
Non è tanto al forse la pur di morire ma forse il fatto di soffrire il fatto del dolore il fatto di rimanere solo il fatto di non aver lasciato nulla il fatto di di aver speso inutilmente una vita
Una volta feci una piccola indagine
Perché ma non perché credo
Un un un mi ricordo
Un un focus osservatori Ali
Mettiamola così di un centinaio di pazienti cinquanta uomini cinquanta donne dieta diversificata
Sposati non sposati celibe eccetera eccetera e mi ricordo che nei colloqui avuti così
La cosa che faceva che ha fatto che fa più male
La sofferenza più grande se dovessi fare una piccola
Ed il fatto proprio di
Non aver di non essere stato quello che volevi di nome fatto quello che hai voluto e quindi di avere speso il tuo tempo
In un modo che adesso non può più recuperare
E questo provoca un dramma profondo perché non può più tornare indietro
Allora lì non te la cavi con le frasi fatte che si dicono ecco
In determinate situazioni
Ci rido sopra le famose frasi da prete
Ok
Le forme fasi le frasi i circostanza lì di vedere una preparazione che comunque puoi farla tranquillamente però poté la fa veramente sul campo
E deve essere accompagnato sul campo per poter dare poiché le risposte che siano appropriate
Credo che poi la fine fondamentalmente in tutti gli anni che ho vissuto in hospice
La cosa che mi ha lasciato più
Mi ha colpito più di tutti è stata
Che nella ricerca affannosa
Da parte degli operatori all'inizio anche mia non chi si diventato un esperto Della Morte di una sofferenza perché sarebbe ridicola se mi presentassi di qui come un esperto la morte del morire perché a De Cello
Al contrario ma è stato quello che forse la risposta più grande
Alle domande che venivano fatti che vengono fatte dai pazienti e quanto mi mi rompo usare questo termine paziente
Preferisco persona
Quindi l'usato impropriamente dopo ti chiedo scusa e pazienti alle persone
è stato proprio che il nelle domande mi era contenuta già la non risposta allora
Mi sono reso conto mi sono reso conto
Che la risposta vera
Che una persona che sta per lasciare definitivamente la vita
Era il modo con cui stavo vivendo dignitosamente
Il suo ultimo tratto divinità la dignità con cui la persona
Stava concludendo il circo cerchio
Lì io ho capito che la risposta era era dentro se stessa era vestito ulus chiesto la persona la risposta il modo con cui
Dignitosamente e coraggiosamente tra un pianto una paura tra un'ansia è un'altra
Si vive dignitosamente si vide il morire
In modo dignitoso perché il morire si vive non si subisce civile
Ecco allora un'appropriatezza di cure che va oltre la farmacologia
è stata è stata nominata la ci si Saunders prima che comunque non ha fatto delle dell'hospice solamente un'erogazione di farmaci ma ha creato
Un mondo intorno alla persona mettendo l'accento di un processo assistenziale coinvolgendo la famiglia e coinvolgendo la persona stessa
Per cui
Mette riconnettere la in condizione di potere diverso morire
Fino all'ultimo momento godendo la vita fino all'ultimo momento
C'è una parte una parte che poiché impressionante in tutto questo c'è la parte chiudiamo diurna
Dove la persona nella sua stanza
Può essere un meno visitata no perché entrano
Parenti entravano prima della pandemia parenti volontari
Un una una realtà straordinaria all'interno dell'osso deve pure palle di regole volontariato
Che non possiamo sottovalutare
C'è quindi tutta una vita diurna ma poi c'è
E questo io c'è l'incubo notturno
Perché quando si fa sera
Quando si fa sera
Tu sei complicato perché non ce la fa e più e devi dormire perché c'è il sfinito ma non vorresti dormire
Perché hai paura di dormire perché quel sonno
Quel sonno perché prefigurazione di un qualcos'altro
Allora ci sono gli incubi notturni lavora Tournée egli accanto a te non c'è nessuno
Di notte non c'è nessuno se tu solo
Nel tuo letto quell'infermiere che puntare o meno ma non c'è un personale dedicato a starti vicino di notte
Anche se dormi però quando aprirà Pietro tra ville e vedi che non sia solo perché il sonno è prefigurazione di morte
E quindi vorrei simile perché non vorresti stare sveglio sempre perché ha paura hai paura magari avessimo la situazione le risorse umane necessarie per trovare qualcuno che comunque sta lì accanto te oltre al parente che sia lasciare morire un professionista
Che sappia stare vicino la figura notturna
Della persona
Che sta
Al arrivato il termine la vita
Uno di Bione definire ok
Il mio ruolo è cambiato
è cambiato perché si è prima io mi sono trovato
Ero io il paziente e la persona io la famiglia
Adesso è chiaro che per una serie di situazioni mi trovo a arrivo alla persona arrivò la famiglia attraverso chi lo cura chi lo gestisce
Quindi è chiaro che il mio ruolo è quello con il direttore sanitario il direttore generale il direttore amministrativo con con chi gestisce queste situazioni
Ed è difficile difficile
A volte entrare proprio in quel percorso di umanità
In determinate situazioni
Perché Marco prima ha detto una cosa che in una mia evviva grazie reciproco il Master Photo molto
Spontanea molto genuina
Finalmente è stato liberatorio
Allora
è tutta una questione economica
Punto
è una questione puramente economica perché a me chi me lo fa fare a me è stato di me lo fa fare a investire soldi
Su una persona che tanto
Non è più produttiva e non e tra poco non ci sarà più
Preferisco quindi investire su un'altra situazione e allora ecco l'autodeterminazione la libertà di scelta ecco allora la conquista del diritto quadrante Cosimo fondamentalmente è una questione mi costa più mantenere un malato
Che numero ucciderlo o sopprimerlo o lasciare che o aiutarlo supremazia da solo mi costa molto di più e le cure palliative hanno hanno difficoltà
Molto semplice che è basata su quello che poté ci ha detto prima
La professoressa del la dottoressa De Marinis
Le cure quelle che fanno difficoltà per un semplice motivo di base perché le fondamenta sono queste
Le fonti del per le cure palliative sono il palazzo
Ma la fondamenta la versione
Fanno difficoltà a entrare perché comunque abbiamo perso il concetto di persona e lo stiamo perdendo
Lo stiamo quantificandolo stiamo in qualche modo elaborando in tante maniere ma fondamentalmente non c'è il concetto di persona e questo è più grosso dispiacque perché ho detto le cure palliative non nascono quando si entra in hospice
è un percorso culturale molto molto molto lontano che viene da molto lontano quindi recuperandola recuperando la dimensione della persona
Certamente recuperiamo il bene il beneficio della persona dalla nascita al morire
Voglio solamente dire poi grazie
Ma per le rime lo dico proprio con con estrema
Perché questa legge trentotto
Questa legge trentotto
è sotto gli occhi di tutti io temo che sia veramente poi un bel quadro appeso
E rischia di rimanere un bel quadro appeso se non viene poi applicato scendere poi in qualche modo attualizzato
Però a quello che ci dà la possibilità e quindi grazie a tutti gli sforzi che vengono fatti grazie a chi l'ha fatta grazie chi l'ha scritta che l'ha pensata perché ci dà la possibilità tutte almeno di dare sì oppure di morire almeno so che morirò
In un modo sereno e senza senza sofferenza aiutato e sostenuto
L'ultimissima cosa
Quindi grazie veramente l'ultimissima cosa
Il sei prossimo è la giornata della della vita l'undici ragiono munita del malato
C'è la giornata poi ecco delle io vi faccio anche una piccola cosa non è una giornata non è una giornata però
Il cinque febbraio ricorre un piccolo piccolo piccolo minuscolo piccolissimo anniversario
è l'anniversario della
Redazione
Del manifesto interreligioso
Dei dei diritti della persona nei percorsi definiti
Un manifesto che nasce sicuramente dall'esperienza personale
Che in un hospice e non vengono solo cattolici
Vengono persone di tutte le religioni
Ai quali
Con tutto quello che è stato possibile è stata data la possibilità di morire e usiamolo questo termine invece di dire
Scomparire morire ok
Con un'assistenza religiosa appropriata ed adeguata da lì è nato tutto un percorso di collaborazione perché ogni qual volta che c'era un islamico un induista un buddista
Chiunque era è stato se lui non aveva i mezzi Bollero nove mezzi per poterlo
Recepire raccoglievo farlo venire lo abbiamo chiamato noi
Da lì è nata questa idea e abbiamo cominciato a radunare i rappresentanti delle maggiori confessioni religiose presenta a Roma in tutto nove
Ed ho fatto un cammino rapido veloce pensate quanto è stato
Cercato voluto da tutti quanti con il Tavolo interreligioso la sagoma uno
L'hospice dove ero
E abbiamo stabilito questi nove punti
Che danno la garanzia ad ogni persona a prescindere
Dal suo credo dalla sua pelle
Dalle sue di morire in modo adeguato con una serie di diritti
Ai quali corrispondono necessariamente fra una sede dove ieri stavate le strutture e quindi ecco la formazione anche su questo che è stato firmato poi nel saloon Santo Spirito
Due anni fa
Da tutti quanti i loro
Questo manifesto ha vinto il secondo premio nella settimana nel sistema delle fedi
Organizzata dalle Nazioni Unite e dal principe il re di Giordania ha vinto il secondo premio come sicuramente il
Una una disponibilità un'accoglienza un qualcosa di importante a beneficio della persona
A prescindere suo del della sua cultura egemone
Vi lascio con la domanda
Vi lascio con una domanda
Il buon samaritano
Pentita
Questo buon samaritano appreso sempre la scena
Il buon samaritano passa prende trova questo Baldan viandante lo prende lo carica sulle spalle e lo porta alle
Apprezzo sempre la scena
Ma quella locanda quel quel povero viandante poche Cina fatto non se ne parla più non se n'è mai parlato il Vangelo ne parla sarà morto sarà guarito
Sarà stato qualcuno l'ha preso in cura allora
Tribù non sto rovesciando le misure due mila sei questore per carità però mi piace allargare perché se c'è stato qualcuno che ha fatto un gesto così però poi dentro quella locanda mi piace immaginare che c'era un team
Mi piace immaginare che se è morto è stato seguito con cura appropriate
Sì comunque non è morto e statura sanato nel cortile
Per cui mi piace pensare che comunque c'è anche un locandiere e tutta una squadriglia su di lui io locanda che forse precede in questo contesto si chiama hospice
Grazie a voi grazie non Carlo grazie Forrester
Diciamo che siamo entrati lancio tema partendo da da dalle basi appunto no la risposta quella risposta che fece dire a Ippocrate allora dice io non non non non solo un partito alla morte sono un partigiano lotta contro il dolore io cancella il dolore non la persona a
Adesso ne parliamo di questo dell'alternativa la richiesta di assistenza morirà con Domenico Minorello che è il coordinatore dell'Osservatorio parlamentare dell'ex con la professoressa Giovanna Razzano
Costituzione di Stradella Università la Sapienza
Ma sul Tina Morresi
Scienziato da e bioeticista
Tante altre cose
A mio padre trovare tante cose da dire revocazione si sono moltiplicate parto dalla
Da una delle cose che ha detto Carlo risposta alle domande diceva luglio a domande sulla morte era dignità dell'ultimo tratto della via
Questa è la cosa che viene fuori set forse che fa una vita degna anche nell'ultimo tratto che si direbbe vedere il percorso
Allora Domenico Minorello giurista
E già parlamentare
Ecco qui funziona
Io vi credo di essere per quanto è possibile sì cerchiamo di molto fatti a efficaci rinvia salti ringraziamenti che sono sì nel cuore e parto subito
Con i temi che certo che assegnati Massimo D'Alema il ventiquattro gennaio novantacinque in un'intervista a famiglia Cristiana affermava di essere contrario all'arresto deliberato di una ditta
è l'inizio della storia triste di Eluana Englaro la richiesta di suo padre sedici dicembre due mila sei veniva respinta dalla Corte d'appello di Milano perché dice così diceva così la corte
La medesima Corte non ha alcuna possibilità di accedere a distinzione tra vite degne non degne di essere vissute il bilanciamento tra il bene giuridico
Della vita da un lato e quello della dignità e dell'autodeterminazione della persona dall'altro non può che risolversi a favore del primo oggi invece siamo di fronte a un'ennesima proposta legislativa che solo quindici o vent'anni dopo
Nessuno avrebbe quindici vent'anni fa nessuno avrebbe avanzato perché con rapporto di priorità della vita rispetto ad ogni concetto di dignità non regge più
Anzi perché quel rapporto è stato addirittura rovesciato cos'è successo
Cosa ha ribaltato il tavolo siano partiamo da queste domande credo che rischiamo letture sono tattiche o al massimo moralistiche soprattutto dalla proposta di legge sul suicidio medicalmente assistite o che e in discussione alla Camera o sulla proposta referendaria per la legalizzazione dell'omicidio del consenziente
Umilmente propongo una chiave di lettura è successo quel cambiamento d'epoca di cui papa Francesco
Ci parlò nel due mila clienti del due mila quindici un cambiamento così radicale da far dire a Benedetto sedicesimo che la crisi dell'Occidente prima ancora di essere politica degli Stati delle sue istituzioni
è una crisi dell'uomo c'è una crisi antropologica un uomo che ha perso ogni riferimento di fondo che non sa più chi è
Ma questa perdita di certezze viene da lontano
Emiro CEO cinquantaquattro parlando con i ragazzi che incontrava in treno
Don Luigi Giussani già si accorgeva che quell'apparente superficie cristiana nei costumi e nelle prassi italiani non corrispondeva più una reale sostanze di umanità e profeticamente nel nostro nel settantasei affermava che si trattava in effetti di un falso equilibro sostenuto soltanto dal rispetto formale di leggi e consuetudini in cui non si credeva più e che quindi ben presto sarebbero state abbandona
Allora guardiamo più con attenzione per giudicare quello che abbiamo davanti il ruolo della legge se è vero che la permanenza di legge addirittura oscurato un cambio d'epoca
Per Tommaso d'Aquino una legge non è che una prescrizione della ragione in ordine al bene comune promulgato dal soggetto alla guida della comunità
Pertanto una norma una legge dice sempre qualcosa che è ritenuto un bene e indirizza la comunità verso quel ritenuto bene basta che pensiamo al nostro linguaggio cari amici
Quando parliamo è legale è un modo per dire si può si può fare è giusto è positivo
E allora è bene che la prima domanda che dobbiamo porre fra noi e con tutti è qua e le idee di un uomo c'è alla base di una norma credo che questo sia il linguaggio che ci consentirà di dialogare con tutti e di capire per noi quel cambiamento temo deponga che altrimenti ci continuerà a sfuggire
In altri termini è giunto il momento di rispondere a quell'appello lanciato dal cardinale Bassetti proprio su Avvenire il trenta maggio due mila diciotto che diceva mai come oggi c'è un urgente bisogno di uomini e donne che sappia usare un linguaggio di verità
Senza nascondere le difficoltà ma indicando una strada e duramente
E allora ci sono almeno due grandi modelli antropologici il primo è quello di Francesco d'Assisi allora se è vero che per sessant'anni
Ci sono state delle certezze sociali e un impianto normativo che non li ha mai messi in discussione beh questo non è stato un caso forse la patina sociale aveva reso formali estratte quelle certo pre certezze ma il giudizio di intangibilità della vita che D'Alema ripeteva nel novantacinque la corte d'appello ancora del due mila sei
Non era affatto casuale discendeva da un preciso sguardo sull'uomo
C'è stato infatti un annuncio nella storia secondo cui anche i capelli del capo sono contati secondo cui cioè a ogni istante esaltante o doloroso che sia in relazione è segno è possibile significato di un destino buono per ogni singola persona
Abbiamo avuto delle testimonianze commoventi appena adesso
Così che ogni circostanza di vite percepita sempre con un valore assoluto sempre sacra
Perché diviene anelito ha un significato da ricercare e da incontrare
La citazione che vedete della lauda Tosi ci dice appunto così plasticamente qual è questo modello per cui tutta la realtà può essere buona
Desta una domanda di significato
C'è un altro modello che è il modello diciamo chiamiamolo di Prometeo con l'esaltazione del dogma dell'autodeterminazione che finisce per diventare cultura dello scarto
Quella postuma di Francesco non è più nemmeno formalmente una convinzione sociale
Avanza quello smarrimento in di cui parlava Benedetto sedicesimo in questo smarrimento c'è una grande spinta ideologica che viene portata avanti
E vorrei farci convinti di essere come Prometeo K neo misura di tutta la realtà cosicché il valore Stane la cifra dell'autodeterminazione e la libertà diviene l'affrancarsi dalla dipendenza dall'altro da sé
Dai legami dalla responsabilità e dalla realtà Styx
Questo l'uomo diritto di cui parleremo a brevissimo propone come ci ha ricordato Alfredo Mantovano già nel convegno di cinquanta associazioni nel luglio del due mila undici la correlazione fra autodeterminazione e dignità umana
Di conseguenza se esiste solo ciò che vogliono loro la dignità dell'uomo né più assoluta ma lo è nella misura in cui l'autodeterminazione si attua
Quindi è sintesi il diritto alla vita
Non è più assoluto ma degrada ha diritto a una vita dignitosa fra vita e ritenuta dignità ora prevale la seconda nulla prima rapporto si è ribaltato
Attenzione però perché paradossalmente un uomo solo senza appartenenza in realtà finisce per autodeterminarsi secondo i modelli della mentalità dominante
Le iperboli soggettive nei tetti mutuano i sogni mutuano i canoni
Più radicati di un atteso Successo della mentalità dominante
Ci addita come modello di riuscita e così la dignità finisce per essere sinonimo di efficienza di capacità di essere performanti e che diviene in questa parabola il parametro concreto della dignità chi non riesce non ha più successo per fallimenti inabilità povertà fragilità diviene uno scatto può essere scartato anzi viene indotto ad essere scartato
Bene amici il diritto come ci dicono alcuni costituzionalisti è stato usato proprio per tagliare i legami la sequenza negli ultimi dieci anni è impressionante
La sporadicamente nel due mila quattordici due mila quindici nelle di centosessantadue cinquantacinque hanno reso facilissima la risoluzione del legame matrimoniale derubricando lo ha fatto privato
Nel due mila sedici la legge settantasei ha costruito modelli familiari senza legami stabili nere scusabilità verso le persone coinvolte né apertura la vita
Nel due mila diciassette la legge duecentodiciannove ha esplicitamente staccato il diritto alla vita dal diritto alla vita dignitosa nel due mila diciotto nel due mila diciannove la Consulta ordinato al Parlamento di consentire per legge il suicidio assistito
Nel due mila venti abbiamo iniziato a vedere la privatizzazione della Porto con una circolare ministeriale e la Camera ha licenziato il DDL già già zanne che esalta soggettivismo e relativismo più esasperate
Il trentuno marzo del due mila e ventuno la Corte di Cassazione ha sostanzialmente sdoganato la maternità surrogato
Ecco qua
E qui quindi abbiamo posto alcuni parametri per provare velocissimamente a giudicare la PdL sulla fine vita pietra che lotteremo per chiameremo per brevità Bazzoli
Innanzitutto una domanda è proprio necessaria una legge sul fine vita oggi in Italia
Secondo alcuni sarebbe un vincolo sul Parlamento a seguito della sentenza della Corte Costituzionale duecentoquarantadue due mila diciannove quante i contenuti della disciplina che esso dovrà stabilire in materia di fine vita
Ma attenzione la Consulta non ha il potere di fissare ex ante i contenuti di un atto legislativo in un assetto democratico le norme di legge sono sempre appannaggio del Parlamento ma d'altronde lo dice lo stesso articolo ventotto dello legge istitutiva Della Corte che fa divieto alla corte di fare ogni valutazione di natura politica e ogni sindacato sull'uso del potere discrezionale del Parlamento
D'altronde la stessa sentenza duecentoquarantadue Thea in parte abrogato l'articolo centottanta ha precisato
A prescindere da tutti i rilievi fatti che comunque virgolette spetta al Parlamento
Disegnare il rapporto costituzionalmente corretto tra i valori in campo da un lato la vita il primo dice la corte
Due anni fa dei diritti fondamentali e da un altro lato l'autonomia morale del soggetto che in determinate situazioni e rinuncia alle cure
Però qualora la risposta del Parlamento facciamo pure la subordinata
Forse nel senso che invece si ci si debba vincolare alla sentenza della Corte Costituzionale du quarantadue riprendendone tutto il dì dictum il modo vincolato
Sì dei valori innanzitutto chiedere credo che la professoressa Rozzano poi lo affronterà meglio di me perché il testo unico Bazzoni invece si discosti in modo significativo in più punti dalla sentenza due quarantadue
Quindi
Delle due l'una oltre alla mente vincolato al merito dell'osservazione della corte
O non lo è ma se lo è perché poi se ne discosta come fa il Testo Unico Bazoli
Ma se può discostarsene allora perché non si considerano anche altre vie per superare le criticità costituzionali dell'articolo cinquecentottanta rilevate dalla Corte
Come è stato ad esempio né con la provato con l'atto Camera uno otto otto otto che proponeva in alcuni casi di attenuare la pena
Quindi la risposta alla prima domanda è questa sia necessaria una legge ma non come quella attualmente all'esame del Parlamento
Vediamo allora velocissimamente la sostanza aiuta Nasica della PdL Bazzoli
Innanzitutto una Focus non ha stiamo parlando di una disciplina morale sul diritto
Al CCD uno sul suicidio stiamo parlando di un ruolo del servizio sanitario nazionale
Che viene ribaltato perché l'articolo uno tra legge ottocentotrentatré settantotto stabilisce ancora
E complesso delle funzioni delle strutture dei servizi delle attività della sanità italiana è funzionale alla promozione al mantenimento e recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali
Evidente che cambiando il verso come vedremo del servizio sanitario nazionale sita al popolo italiano un'indicazione di quale sia il bene
Per ricordare Tommaso d'Aquino ben diversa ben diverso
Quali requisiti viene indiano posti dalla via di S. unico Bazzoli
Lo leggete qui quindi vado via veloce l'articolo uno pone due situazioni alternative o ci deve essere una patologia irreversibile con prognosi infausta attenzione che qui non si parla di stato terminale nel quale dovrebbe versare la persona da sottoporre al trattamento
Di fine vita
Ad esempio il soggetto con patologia tumorale a lenta evoluzione corrisponde senza incertezze ai requisiti di avere una patologia reversibile con prognosi infausta ma questo non vuol dire che sia prossimo alla morte
Dunque si comprendono certamente ipotesi prettamente eutanasia lontanissime diverse da forme di accanimento terapeutico che Gomez ben sappiamo anche il magistero non riconosce
Quali a una seconda situazione per accedere alla morte medicalmente assistita molto più grave
Ampliando di molto il perimetro descritto dalla corte la morte la morte può essere chiesta al servizio sanitario nazionale anche in presenza di una semplice condizione clinica irreversibile
Il che comporta il riferimento a una disabilità ora non autosufficienza correlata patologie croniche un po'di persone si può convivere o semplicemente per gli effetti dell'età tale espressione richiama la categoria dei a un siti degli inadatti in quanto tali da espellere dal corpo sociale secondo il crinale conosciuti in epoca di pulizia
è un cinetica o in Paesi che hanno iniziato esattamente complice quale quella di cui stiamo discutendo oggi in Italia
Ci sembra poiché consentire all'eutanasia per una condizione clinica irreversibile sottintenda che il valore di una persona stante la pretesa omologazione a standard di performances e di successo
Sì cioè una persona non avesse speranze quindi vive irreversibilità
Di riacquistare una condizione di completa autonomia autodeterminazione allora ciò diviene un disvalore sulla vita di quel singolo che può essere indotto essere ucciso
In un'epoca di esaltazione apparente della biodiversità qui si introduce invece lo scarto per esistenze che non possono svilupparsi secondo gli standard di normalità imposti dalla mentalità dominante
Ognuno faccia gli esempi che vuole ma patologie mentali patologie croniche menomazione anche lieti disabilità handicap sono irreversibili e possono dall'ingresso alla morte di Stato
Ancora l'articolo tre comma due
Chiede che la persona sia capace di prendere decisioni liberi e percepisca sofferenze fisiche e psicologiche e la persona stessa trova assolutamente intollerabili
Ma può essere veramente libera e volontaria a distanza di morte se condizionata da un dolore percepito intollerabile
Soprattutto la logica vorrebbe l'abbiamo sentito che se la causa della disperazione del muto rapiti intollerabilità del dolore in primissimo piano di intervento
Come impone la sentenza Della Corte non dovrebbe essere l'uccisione di un essere umano ma lo sforzo di lenire quel dolore di fargli compagnia per quanto possibile ma vedremo poiché non è questa la scelta del testo unico Bazzoli
In ogni caso notiamo che qui siamo in un soggettivismo assoluto il dolore non è parametrato al nulla solo e soltanto la percezione soggettiva sarà il criterio per cui addivenire alla morte di Stato
Ancora la lettera b si fissa un ulteriore criterio
La vita deve essere ci deve essere la permanenza in vita
Con trattamenti sanitari di sostegno vitale la cui introduzione Pratello attui interruzione provocherebbe il decesso del paziente
Non si specifica quali siano questi trattamenti sanitari abbiamo già letto sul caso del cosiddetto Mario di cui alle alle cronache di qualche settimana fa così come l'impegno e se casi giurisprudenziali che le maglie sono già o molto tirata
Fino a ricomprendere il pacemaker o pratiche di specifici specifici massaggio
Vorrei però che in filigrana della norma scorge siamo il tabù della dipendenza
In quanto questa è una situazione che nega l'esaltato dogma dell'autodeterminazione se io dipendo nessun per ce l'ho qua alla da da davo qualcosa che mi evita un attacco d'asma Julio volte sono soggetto
E e sono già in una condizione per per chiedere secondo la lettera b l'eutanasia percependo questa situazione giudicandola in modo insopportabile
Dunque secondo l'ideologia che informa questa norma l'uomo non deve dipendere da altro da sei altrimenti il valore della vita degrada a stadi non dignitosi si da meritare la morte
Questa particolare prospettiva viene in mente una probabile ragione per cui la legge duecentodiciannove due da diciassette abbia considerato trattamenti sanitari l'alimentazione e l'idratazione
Le quali sono le funzioni più Cois iniziali alla condizione propria della vita umana
Che data donata e che ha bisogno per vivere di dipendere d'altro da sé anche materialmente
Ora torniamo all'articolo due comma tre dove troviamo cercare però sensi perché dove troviamo chiaramente nel ritmo serrato non ce la facciamo a fare nei tempi ex assieme al
Ho finito
Posso finire velocemente credente vedete qui come l'articolo due comma tre con Paesi quali sia il ruolo dello Stato il non la tutela della dignità ma la tutela della dignità e della irrinunciabile autonomia
Questa scelta poi viene ribadita quando all'articolo sette si rimette come ultima decisiva l'ultima decisione in capo i comitati etici
Contro il parere del Comitato nazionale di bioetica del trentuno marzo due mila e diciassette di tutta la letteratura scientifica che raccomanda come il parere deve essere sempre orientati come sia il medico ad aver l'ultima parola ma perché questo perché si percepisce che in ultima analisi analisi è un giudizio di disvalore e quindi un giudizio etico che viene condotto sul paziente
Ancora la Corte costituzionale aveva precisato che non c'è un obbligo di procederà dall'aria alla morte ma qui troviamo nel testo Bazoli sia l'obiezione di coscienza che per Pantano ha proprio l'obbligo del servizio sanitario di fornire alcune prestazioni
Sia la previsione l'articolo cinque comma otto dove se c'è un parere negativo del Comitato di bioetica di comitato etico solo in caso di pre negativo
Il il paziente può rivolgersi al giudice quindi se si stimola il PCC se si va dal giudice vuol dire che c'è un diritto esigibile
E e quindi c'è un diritto a morire una prospettiva questa che era stata esclusa completamente la stessa sentenza sentenza due quarantadue
Tra l'altro del tutto di riferirmi a referendum recata lo faranno meglio di me e che così tagliamo tagliamo sui tempi
Vorrei
Vorrei solo
Vorrei solo finire con questa citazione di della più ci fu più volte nel serata signora sì sì di Sanders fondatrice degli hospice nel mille novecentottantatré lei così affermava
Se uno parlasse della necessità di introdurre una legge a proposito dell'eutanasia soprattutto toglierebbe la terra sotto i piedi a un gran numero di persone vulnerabili che è molto facile facilmente penserebbero oltre rito di abbreviare la mia vita è dunque ora molto vere di farlo perché sono un peso per altri danni e vita come parte della società è ormai priva di valore
Sono davvero convinta che dobbiamo dire alle persone che hanno un valore perché ci sono e che avranno un valore fino all'ultimo istante dello loro vita e che faremo di tutto per render loro vita quanto migliore possibile
E qui descrive anche sì sì di Santa scuro che abbiamo appena sentito cioè di come ci sia la possibilità di vivere fino in fondo anche quest'ultimo momento della propria
Pdl Bazoli e cure palliative purtroppo nel PdL Bazzoli e cure palliative Nuccio ovvero si prevede che il il paziente posso firmare un modulo con cui le rifiuta esattamente come è successo nei consultori per la centonovantaquattro
Posto che le cure per dire davvero non ci sono i tagli o lo abbiamo ascoltato si finirà per sottoscrivere un modulo formalisticamente ritenere così adempiuto un requisito descritto la Corte Costituzionale nulla di più lontano
Perché la Corte Costituzionale credo lo sentiremo ancora definito le cure palliative un diritto essenziale un player requisito quindi non ci si può sbarazzare così facilmente addirittura nel testo arrivato in Aula troviamo una lettera f l'articolo nove in cui si affida al ministro della salute in trenta giorni di fare un decreto
Per definire le modalità di implementazione delle reti e di cure palliative senza metterci pure euro è evidente che questo non è un modo serio di affrontare il problema ma il più una foglia di fico
Quindi noi ci stiamo la legge sulle pure palco il palliative così come descritta nell'intervista ad Avvenire di ieri Paola Binetti eh la priorità delle tre
E non solo questa
Questa priorità deve essere anche affiancata ad un utilizzo delle risorse anche del Pnr R. perché siano incrementata le possibilità di assistenza h ventiquattro tutto l'obbligo persone in situazione di grave
Patologia perché questo è il modo concreto è stato detto per dimostrare che è possibile pensare di fare compagnia gli uni agli altri fino all'ultimo minuto vogliamo quindi opporci all'abbandono sanitario di chi soffre perché vogliamo che gli sia fatta compagnia concretamente perché rimanga almeno socchiusa
Per ognuno la porta della speranza di un valore di un senso per lui e per tutti alla sofferenza e alla fragilità esiste forse una posizione più ragionevole allora apriamo come facciamo oggi il dialogo con tutti a partire da questa Roma ringrazio
Grazie anche per la ore tortura ultra prove sollecitato l'avvocato Minorello va le questioni che ha posto suo molto importanti
Un posto con una proposta di alloggi età
A affrontato pelli competenze specifiche della professoressa Razzano
Le chiederei dipendere sia la domanda fondamentale alla quale ha risposto in maniera problematica Minorello cioè vale a dire una legge necessaria oggi dopo la sentenza della Consulta e dall'altra parte anche alle questioni dei dei cardini costituzionali no per questa materia
Grazie grazie direttore ecco benissimo come abbiamo sentito questa legge per certi versi trovarmi la sua legittimazione nella sentenza della Corte costituzionale sul caso Cappato
è una sentenza complessa che richiede al legislatore di intervenire su piani Diversi ma ce n'è uno prioritario questa legge questa sentenza chiesto legislatore innanzi tutto come tre requisito
Di incrementare le cure palliative riconoscendo che sono un diritto ma che come chiarito in più serie per esempio dalla relazione annuale della governo al parlamento sullo stato di attuazione della legge trentotto del due mila e dieci per esempio dalla commissione
E affari sociali della Camera dei deputati per attraverso un'indagine conoscitiva posto in luce che queste cure palliative appunto non sono attuati specialmente quelle pediatriche
Il stesso Comitato nazionale di bioetica tutto questo è stato richiamato dalla sentenza della Consulta per invitare il legislatore e il Governo
Ad incrementare a far sì che le cure palliative siano attuati questa è la prima richiesta che ha fatto la sentenza quindi è una scelta politica quella di intervenire su un altro aspetto cioè la organizzazione di che cosa di percorsi che permettano di non considerare punibili alcuni comportamenti volti a provocare la morte intenzionalmente la morte come sapete questa sentenza ha dichiarato
Incostituzionale parzialmente l'articolo del codice penale sulla sulla istigazione e aiuto al suicidio da articolo cinquecentottanta del Codice penale
E parzialmente incostituzionale in posizione nella parte in cui non prevede che invece sia non punibile il comportamento del medico che
Su richiesta del paziente termina la sua vita in alcune circostanze che ora vedremo ricorderemo
Un cenno faremo anche ai rapporti fra questa proposta di legge Bazoli e il referendum così detto sull'eutanasia perché in realtà non è legittimo chiamarlo così dopo l'ordinanza dalla Corte di Cassazione
Che la ridenominato come in riferimento al suo vero oggetto loggette effettivo del quesito referendario che abrogazione parziale di un altro articolo del Codice penale che all'omicidio del consenziente un'abrogazione
Parziale ma non perché come vedremo lasci punite quindi Conzi continua a considerare il reato ipotesi di omicidio del consenziente ma perché le ipotesi punibili da quello stesso articolo come omicidio tout-court perché sono omicidi perpetrati nei confronti di persone che non sono capaci di consentire effettivamente perché tossicodipendenti perché
è perché anche
è stata effettuata una violenza nei loro confronti perché sono minori eccetera eccetera
E ecco queste ipotesi restano escluse ma il nucleo la sostanza
Dell'articolo cinquecentosettantanove del codice penale sull'omicidio del consenziente perfetto del referendum qualora venga dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale quindi il quindici febbraio prossimo
L'effetto del referendum dicevo sarà l'abrogazione di un omicidio di un consenziente non di un paziente quindi nulla a che vedere con i nostri temi allora come il presidente Mirabelli disse all'indomani della pubblicazione di questa sentenza e presidente emerito della Corte costituzionale questa sentenza in verità ha chiuso le porte al presunto diritto all'assistenza al suicidio perché è stata molto chiara nel punto sei
Ha escluso che si sta un dovere del medico di prestare questa assistenza e quindi non ha sancito sul versante attivo un diritto ad ottenere questa assistenza e come vedete non c'è un problema di obiezione di coscienza
Problema di obiezione di coscienza si pone solo quando l'ordinamento giuridico chiede un'azione e la richiede
In maniera cogente no invece fa non crea non si crea nessun obbligo di procedere a tale aiuto in capo ai medici quindi come dicevamo sì
Introduce con questa sentenza con infetti diciamo vincolanti anche quindi la sentenza sempre come commento al presidente Mirabelli auto applicativa in realtà in auto applicativa quindi dire che serve una legge
Per per questa sentenza non è così corretto perché la Corte costituzionale nel concludere affermano tempo cosa affermò nel concludere che occorrere va occorreva
Sanare un vulnus alla sanare un vulnus non l'aveva fatto il Parlamento dice la Corte appena dato un anno di tempo quindi lo faccio io e sanno il vulnus con questa sentenza dunque se il vulnus sanato
E la necessità di una legge in senso stretto non c'è comunque questa non è un'interpretazione solo mia di molti giuristi
L'aiuto al suicidio resta un reato quindi questa è la situazione giuridica attuali no
Resta un reato iscrivibile nel registro degli indagati chi compie questo perché vanno accertate le circostanze l'esistenza di un consenso da parte mia persona che si trovi in una specifiche condizioni
E poi la Corte ribadì proprio in questa occasione il principio supremo del diritto alla vita che costituzionale ma se l'articolo due molti altri articoli e ed è diritto umano in basso innanzitutto l'articolo due della Convenzione europea dei diritti umani quindi da questo articolo da questi articoli che comunque dall'insieme
Degli ordinamenti giuridici di tutto il mondo innanzitutto da quello nostro costituzionale scaturisce il dovere dello Stato di tutelare la vita e non di riconoscere all'individuo la possibilità di ottenere dallo Stato da terzi ma aiuto a morire quindi vediamo se davvero rispettata questa condizione poi nel testo Bazzoni
O si dice che le condizioni in base a cui non è punibile chi presta l'aiuto al suicidio secondo la sentenza Cappato siano quattro in realtà sono un po'di più no
Perché ad esempio c'è il cosiddetto prerequisito del percorso di cure palliative giuridicamente questo ha un senso significa che non essere introdotti realmente in un percorso di cure palliative rende anche difficile valutare se questa sofferenza sia davvero insopportabile perché questo uno dei requisiti no
Non stiamo a vedere tutti quanti i requisiti perché li conoscete mi considero solo tre di questi e appunto mettendo in evidenza questo aspetto della sofferenza anche psicologica
E anche in relazione alla legge sul consenso informato elevata secondo la quale il medico per c'è un dovere medico di adoperarsi per alleviare le sofferenze
Specie quando il paziente Risiko rifiuta trattamenti che ritiene di accanimento terapeutico sproporzionati gravosi
A proposito mi interrompo per ringraziare innanzitutto para Binetti per l'invito
E anche per l'invito ad un incontro così interdisciplinare che è molto importante attraverso diverse prospettive approntare internata per ringraziare delle persone vedo appunto
Non proprio la professoressa De Marinis Giuseppe Casali Adriano africani medici che mi hanno insegnato molto in relazione a cosa significhi il diritto alla vita il diritto alla salute in concreto con tre
Allora
Altri passaggi significativi di questa sentenza in relazione alle cure palliative di cui abbiamo sentito parlare prima da parte di chi lavora in questo ambito
Sono questi Lacorte afferma che
Questa sentenza non vuole essere non vuole rappresentare il rischio di una prematura rinuncia da parte delle strutture sanitarie offrire il Sempre al paziente medesimo concrete possibilità di accedere a cure palliative diverse dalla sedazione profonda continua
Ove i doni eliminare la sua sofferenza certo le cure palliative abbiamo sentito oggi sono molto di più della morfina e della terapia del dolore l'apparato da Adriana tour Rizzi anni non sono solo il dolore fisico
E la la presa in carico come si dice l'accompagnamento del dolore fisico ma ci sono gli altri aspetti noti abbiamo visto quando seppe Casale quello sociale quello psicologico quello spirituale
Allora ecco quel passaggio in cui secondo la Corte le cure palliative devono essere per requisito
Si richiama come gli avevo accennato il Comitato nazionale di bioetica comunque le indagini svolte in più ambiti che mostrano un dato dato politico le cure palliative sono un diritto ma non sono un diritto garantito dappertutto
Non sono dello stesso livello e della stessa qualità dappertutto mancano gli operatori sanitari in manca la formazione manca il personale mancano le strutture
Anche se sappiamo che lì quelli domiciliari sono quelle diciamo ideali no
Dice rapporti la corte si cadrebbe altrimenti nel paradosso di non punire l'aiuto al suicidio questo lo considera un paradosso no senza avere prima assicurato l'effettività del diritto alle cure palliative
Dunque per ricapitolare questa sentenza dato applicativa non ha stabilito un diritto a prestazione
Ha distinto ciò che diritto fondamentale da comportamenti di mera non punibilità cioè non possiamo assimilare le cure palliative che sono considerate le organizzazioni mondiale della sanità un diritto umano universale
Alla non punibilità di comportamenti volti intenzionalmente a terminare la parte di una persona
Sia pure in alcune circostanze cioè ciò che non è punibile non è evidentemente un po'valore e comunque non è un diritto no la prospettiva di questa sentenza poi ovviamente anche eticamente il punto è che la proposta di disegno di legge Bazoli la proposta di legge anziché rinforzare il diritto fondamentale alle cure palliative com'era vedremo trasforma la mera non punibilità in un diritto a prestazione
è una scelta politica non dovuta e non aderenti a questa sentendo vado molto velocemente questa indicazione secondo cui anche una condizioni cliniche reversibile da titolo alla richiesta ci mostra come al di là di quanto ci tiene raccontate che cioè solo alcuni rarissimi casi solo alcune situazioni limite potranno e diciamo venire questa assistenza alla morte perché quindi si si terrà limitato si terrà circoscritto il problema è contraddetto perché medici qui presenti confermeranno che condizioni cliniche irreversibile ha una clausola per tutto molti di noi forse tutti qua dentro potremmo rientrare in queste circostanze quindi chiedere legittimamente l'assistenza morire
Attenzione per Ingrassetto vuole mettere in evidenza già il dovere di prestare questa assistenza da parte del servizio sanitario nazionale pensione le parole supporto e sotto il controllo del servizio sanitario no
In grassetto c'è anche volontà quali libera consapevoli che un soggetto pienamente capace intendere di volere ciò esclude che con le date
Comunque si passa chiameranno assistenza morire
Deve essere attuale questa richiesta quindi di persona cosciente
Maggiorenne informata eccetera appunto lo leggiamo decisioni libere e consapevoli e previamente coinvolto in un percorso di cure palliative e le abbia esplicitamente rifiutato in questo e le abbia esplicitamente rifiutati negli articoli successivi
Si riduce ad un o oligarchi esplicitamente rifiutate quindi basta spuntare la casella da parte di questa persona che chiederà assistenza morire
In cui si chiede ai rifiutato le cure palliative sai cosa sono le ha rifiutate per ottenerle quindi non è più un requisito giuridicamente avevamo visto prerequisito significa condizione
E invece diciamo fogli e Frederic eliminare trasformare questa precondizione questo prerequisito in una mera diciamo un mero riferimento per poter ottenere l'assistenza morire significata for questo come sapete è il medico di famiglia che dovrebbe attenere questa richiesta lavorarla diciamo così e trasmetterla ad un comitato di valutazione clinica a cui non si riferiva alla sentenza della Corte la Corte si riferiva ai comitati etici territorialmente competenti qua invece scippo al nuovo organismo presto ogni struttura sanitaria territoriale
Vedete boh se abbia russi ha esplicitamente rifiutato tale percorso assistenziale vedente
Che c'è una congiunzione di un altro
Faccio un altro aspetto significativo la persona a cui sia il medico sia il comitato etico rifiutava l'assistenza a morire
O rivolgersi al giudice quindi vediamo che sta diventando un diritto a prestazioni
Questa non punibilità sta diventando qualcosa atto c'è un percorso un percorso e nel quale fondo sia il diritto di ottenere quello che si vuole fin dall'inizio perché se non lo si ottiene come vediamo queste molto significativo si può andare dal giudice ad ottenerlo dal giudice sulla base poi difficile dire di quali competenze povero giudice
Il giurista laureato in giurisprudenza a cosa cosa cosa potrebbe valutare da rispetto a un comitato etico formato da esperti com'era vedremo e a un medico curante
Quindi una decisione forse politica
L'obiezione di coscienza ci mancherebbe pure che non ci fosse in questa situazione in cui il percorso implica un dovere
E il fatto che sia un suicidio perciò ha messo in blu non è un siciliano assistenza al suicidio che suppone latto intenzionalmente volto a porre termine ad una vita posta in essere da una persona che non è la vittima stessa che non è il soggetto passivo
Gli enti ospedalieri pubblici sono e inutili ad assicurare l'espletamento delle procedure previste le regioni ne controllano i garantiscono l'attuazione più chiaro di così
Peraltro girata circolata questa nota dell'onorevole Bazoli Coppola
Insomma la definizione del progetto di legge in commissione cara quali si arguisce che novità proprio intenda ecco l'intenzione del legislatore potremmo dire intenda proprio questi passare ad un'altra a fase diciamo così rispetto a quella della sentenza la previsione dell'obiezione di coscienza presuppone dunque comporta invece che l'obbligo ci sia così configurando un vero e proprio diritto azionabile dal paziente
E prevede che le Regioni siano tenuti a garantire il servizio
C'è consapevolezza no c'ha intenzione del legislatore volta questa trasformazione
O Italia attivisti dovrebbero stare in comitati per la valutazioni clinica che sono tenuti a garantire e assicurare il corretto solo assolvimento dei compiti ad essi dei mandati
Ma questo stravolge la coscienza dei palliativisti perché abbiamo appena sentito nella prima parte del pomeriggio
Che peritali etilisti la morte un evento naturale e non si accelerano i si ritarda la morte in cure palliative qui invece si accelera si provoca
Quindi chiedere agli attivisti di inserirsi in questi organismi che hanno un dovere d'ufficio che praticamente riconoscere questo diritto altri
è chiamata facoltà nella legge per verità no ai l'articolo uno ma di fatto si atteggia comuni diritto perché altrimenti paziente va dal giudice questa è contrario alla loro coscienza metri stravolge il ruolo nature la cultura palliativi
Non è questa della risparmio sono diciamo insomma la legge vuole intervenire anche questa fase transitoria diciamo così
La lettera f le cure palliative sono ridotte alla piccola lettera f quindi annullato cioè la sentenza della Corte costituzionale aveva chiesto di intervenire a legislatore al governo irresponsabile politicamente per implementare le cure palliative
Se c'è se il tacco sono ridotte a queste no
Fa a quasi nulla quindi riassumendo quali sono gli scostamenti dalla sentenza primo dal principio del non obbligo si passa al principio dell'obbligo
Salva l'obiezione di coscienza quindi dalla non punibilità di alcuni fatti
E comportamenti si passa al diritto e quindi al dovere del servizio sanitario nazionale all'obbligo degli ospedali via superare l'espletamento delle pratiche all'obbligo per le Regioni di controllarne garantirne l'attuazione
Quanto alle cure palliative si passa dall'essere mentre requisito di altre scelte all'essere praticamente rifiuto delle cure palliative il requisito per ottenere il suicidio assistito
E richiedenti anche che in una condizione clinica irreversibile come abbiamo detto cioè
Chiunque
Vorrei anche in maniera molto stride esplicativa evidentemente non possiamo analizzare nel dettaglio analogie e differenze con le leggi che nel due mila e due in Olanda Belgio hanno introdotto l'eutanasia mali similitudini sono molte di più delle differenze queste sono le similitudini intanto l'azione no comportamento medico volto a terminare la vita di chi questa è la dizione in Paesi Bassi all'otto patologia senza prospettive di miglioramento
E in Belgio malattia grave incurabile anche qui definizioni come vedete buone a ricomprendere tutto da noi condizioni cliniche irreversibile qualora così approvata questa legge
La richiesta volontaria che danno informata attuali
Sofferenza fisica o psicologica insopportabile stesse condizioni la consulenza di un altro medico di Commissioni regionali in Olanda e federali in Belgio danno dice appunto questo Comitato per la valutazione dei crediti clinica
E rispetto della procedura tutto ciò evita l'incriminazione perché le norme penali restano questa importante perché padre invece passasse il referendum sull'abrogazione dell'omicidio del consenziente l'Italia sarebbe l'unico Paese
Che a non avere più questo reato e a non avere più il Codice Penale con il reato di omicidio del consenziente sarebbe l'unico Paese al mondo perché tutti gli altri Paesi inclusi
L'Olanda e il Belgio continuano ad a vere nei codici penali e puniti l'aiuto al suicidio all'omicidio del consenziente l'Italia rimarrebbe l'unità con una vulnus con un vuoto veramente importante e le differenze rimarrebbero queste c'è no randa elimina Belgio anche con la delle dichiarazioni anticipate possibilità dell'eterna sia da noi la volontà contrattuale in Olanda in Belgio in Belgio dal due mila e quattordici in Olanda quasi subito dopo è stata estesa ai minori e minorenni o nati ricordiamo il Protocollo di Groningen
Ecco la terminologia leggermente diversa ma anche tutta questa enfasi nel distinguere urtano Asia e Sicilia assistito non si giustifica perché in entrambi i casi se è vero che c'era una prevalenza del comportamento della vittima in un caso e del comportamento dell'aiutante dall'altro
In entrambi i casi c'è un comportamento volto a porre fine intenzionalmente ad una vita
Allora si è detto che forse però questa legge rappresenta una mediazione
Rispetto al referendum
E devo dire che è falso quantomeno per due motivi fondamentali il primo e che il sì sono sue su due articoli del codice penale Diversi no
La proposta di legge Bazoli si inserisce lei non voglia andare indietro con le slide fidati forse l'avrete notato solo in un tessuto normativo che ha a che vedere con l'articolo cinquecentottanta cioè con l'istigazione o aiuto al suicidio
Mentre il referendum ha a che vedere come l'omicidio del consenziente cioè con un'altra norma finale quindi i binari sono diversissimi ma diversi cioè la questione quella del fine vita anzi della diciamo sempre di questa azione di questo comportamento a volte volto a porre fine ad una vita ma appunto
Le norme sono diverse
C'è un altro aspetto che sia la legge sul referendum sia la sentenza sessantotto del settantotto della corte costituzionale e concludo
Hanno chiariscono il referendum può essere bloccato fermo restando che la corte il quindici febbraio potrebbe dichiararlo inammissibile
Quindi non è una certezza questo referendum il referendum ma può essere bloccato tra virgolette vi ricordate nel caso del nucleare in pochi anni fa
Solamente se sopravviene una disciplina nella stessa materia davvero nuova cioè che modifichi i principi ispiratori contenuti o normativi essenziali
In questo caso la disciplina legislativa dovrebbe intervenire sul proprio sull'articolo cinquecentosettantanove
E dovrebbe ottenere lo stesso effetto che si otterrebbe con referendum cioè il legislatore dovrebbe praticamente depenalizzare l'omicidio del consenziente solo così si può bloccare il referendum quindi la proposta di legge Bazzo Bazoli non vale a bloccare il referendum vi ringrazio
Coordinatore delle osservato aveva l'ex Domenico Minorello era professore faceva relazionano all'Abu quadro realizzando diverse modalità il testo della proposta
Sul suicidio assistito mettendo in evidenza come questa commissione consenziente forzano lattine
Afferire a uno stesso contratto complessivo ma evidenze non sono comunicanti tra di loro
La grande questione che coltiva emerge l'abbia parlato prima gara sul piano faccio finta di darti del del lei perché del diciamo pubblici da tanti anni sa che il proprio a lista avvenire il
Riporta al
All'alternativa possibile praticabile tutto il discorso che abbiamo fatto la prima parte di quest'incontro
Ma bisogna saper andare oltre
Dunque grazie grazie a tutti è veramente è stato non non lo dico formalmente lo dico velocemente perché non non c'è tempo è stato veramente
Un bel pomeriggio con tutti questi punti di vista e soprattutto tutti i punti di vista nascono da esperienze esperienze giuridica esperienze di chi sta in trincea
E questo è forse la caratteristica di di questo pomeriggio qui non non ci sono state idee anche in chi ci ha raccontato spiegato le leggi Beppe
Questi si sono misurati con la loro esperienza giuridica e con quello che è successo in questi anni e cos'è la caratteristica di oggi
Io volevo chiarire concettualmente due punti però per aiutarci senza la pretesa di fare una sintesi ma perché a dire
Noi abbiamo due piani che si sovrappongono abbiamo sentito continuamente due piani che si sovrappongono da un lato un piano medico e dall'altro un piano antropologico e mi spiego
Da un lato noi abbiamo tutto quello che abbiamo che possiamo riassumere con la parola mese prima propaganda pensiero diritto a morire
Dall'altro abbiamo la realtà della sofferenza
Una realtà della sofferenza a cui il mainstream in cui il mese prima questa propaganda si inserisce con delle false risposte e noi dobbiamo essere capaci di distinguere questi due elementi perché c'è un punto che è stato detto nella prima parte del pomeriggio sostanzialmente da tutti e tre i relatori cioè se le persone sono realmente accompagnate non chiedono di morire
Questo è un fatto allora la domanda ingenua allora perché ce stanno le leggi per accompagnare a morire se è vero e ieri Piero perché viene dall'esperienza non è una teoria che le persone realmente accompagnate non chiedono di morire perché ci sono queste leggi allora se uno avesse il tempo di ripercorrerne nel dettaglio i casi nel mondo non solo in Italia che hanno dato l'idea che accorciare la vita una risposta
Parlo date rischiavo atto ogni Bland a quelli italiani insomma senza che c'è una cosa che li unisce nessuno di loro è malato terminale
Nessuno era malato terminale nessuno aveva era in uno stato di vita terminale no con sofferenze inenarrabili ma erano tutte persone la cui esistenza secondo gli altri non aveva senso perché era soffrì era una sofferenza vivere così
è cominciato tutto con gli stati vegetativi non solo in Italia in tutto il mondo
Addirittura si diceva che non si parlava del dolore fisico che potevano provare tanto è vero che si diceva che se si staccava alimentazione e idratazione alcuni dicevano che non neanche provavano sofferenza e non si parlava di sedazione terminale ricordiamo tutti Terri Schiavo da questo punto di vista quindi le questioni delle leggi diciamo così è stato fatto una breve carrellata con quelle del Belgio dell'Olanda per capirci
Nascono non per rispondere da casi in cui non si dice di rispondere a una sofferenza di malati terminali maxi introduce l'idea che è del tutto relativa alla libertà personale di gestire la propria dite la propria morte in base a un'idea di autodeterminazione personale cioè in certe condizioni la vita non vale la pena che sia vissuta
Non era in questione è la modalità di morire cioè gli ultimi giorni del morente
Non era non era quello era altro l'idea era che si secondo me latita soprattutto non autonoma
Non pienamente performante una vita diversa una vita diversa da quella che ognuno di noi
Ha però da da quella che gli Ovo per questa vita diverso allora e di dipendenza
Può non valer la pena viverla con un rifiuto del diverso perché poi questi casi sono nati spesso da persone che non l'hanno chiesto in prima persona ma l'hanno chiesto quelli intorno
Allora per questa posizione non serve un quadro clinico
Serve la volontà cioè la volontà degli altri per dire in quelle condizioni non vorrei vivere
In quelle condizioni non voglio vivere non si parla di quadro clinico terminale
E così vero questo adesso non c'è il tempo di analizzare Madeleine leggi che di cui ci hanno parlato prima Domenico meno rende poi Giovanna Razzano soprattutto con le olandesi non è un caso che adesso Sant'stanno esitando sull'idea di di vita completata cioè di eutanasia perdita completata io penso che la mia vita sia completato una proposta di legge su cui si discute in Olanda
A livello governativo e parlamentare
Io penso che la mia vita sia completata e quindi per questo chiedo di morire tant'è vero che il problema è che i medici hanno detto allora io che c'entro cioè no
Però queste leggi sono l'esito quindi di un'idea estrema i feticisti Car di autodeterminazione estrema di autodeterminazione
E a queste la le cure palliative non possono dare risposta
Perché questa è un'idea è un'idea non di terminali ITA di sofferenza
Legato a un quadro clinico ma è un'idea di vita diversa è un'idea di autodeterminazione o voglio controllare la mia vita sempre e quindi anche la morte
E per questo questo è il piano diciamo del mainstream della propaganda e delle leggi di tipo Tanassi Co
Poi però che qual è il punto che queste leggi si propongono come risposta una sofferenza
E lì si Jesi si incrociano in maniera un po'fraudolenta diciamo i piani perché allora se noi veramente vogliamo affrontare il tema della sofferenza abbiamo sentito che una risposta certa
Non perché noi risolviamo il problema della sofferenza ma perché nove l'accompagniamo e facciamo sì che questa sofferenza invita sia dignitosa
Però dobbiamo stare attenti proprio concettualmente perché i piani si confondono cioè se quando noi se impartisse notiamo parlare di diritto a morire
è chiaro che le cure palliative non rispondono perché la il diritto a morire non si pone sul piano clinico ma si pone su un piano di idea che il quella vita non vale la pena viverla a prescindere dal quadro clinico
Questo è il punto fondante e allora nella discussione noi dobbiamo mettere i il le le le questioni in chiaro di che stava parlassi dice alle parti mia sono marchigiana di origine perché stava parlate che se che che stava di che sta Maddy no anzi precisamente dalle parti mie Sicet che stati morti
Comunque di che parliamo parliamo del diritto a morire cioè ordinata
Idea di vita basata sull'autodeterminazione estrema per cui in certe condizioni la vita non vale la pena rivela o parliamo di una sofferenza dovuta a una condizione clinica
Perché le due cose sono diverse
Noi con le cure palliative rispondiamo alla reali e sofferenza delle persone
Alla reale sofferenza e per questo le cure palliative sono una risposta a questo ambito e noi non riusciamo però dobbiamo smascherare quello che c'è
Se la legge sull'eutanasia le leggi diciamo così adesso non non faccio dei riferimenti specifici perché sono stati fatti molto meglio di quello che è riuscire a fare io prima di me
Ma se legge sull'eutanasia partono livello di sofferenza allora parliamo parliamo di un quadro clinico benissimo affrontiamo allora vediamo che cosa la scienza la pratica medica che qualcosa di diverso dalla scienza no perché c'è la relazione
E c'è la clinica alla clinica altrimenti senza la clinica un medico sarebbe un biologo no il corso di di di di di medicina senza la clinica sarebbe un corso di biologia e a questo punto io vorrei proprio dire le cure palliative io le allargherei perché vedete
Nei Paesi che abbiamo di cui abbiamo sentito prima stanno aumentando le richieste di eutanasia non degli oncologici ma per esempio delle Polito antologie
Cioè degli anziani cioè delle condizioni non di patologie io in questo in questo periodo sono molto sensibile perché ho mia madre che ha quasi novantacinque anni e non è malata è vecchia
Però siccome assolo vecchia e non è malata lei le cure palliative le terapie del dolore non ci stanno
E io vorrei anche spezzare una lancia in favore delle RSA
Perché noi agli anziani dobbiamo offrire un grande ventaglio di opportunità
Dalle domiciliari
Ice ai gruppi di aiuto alle RSA al soggiorni diurni a tutto
Perché quando noi parliamo di cure palliative in senso lato nel senso di mantello di accompagnamento anche a chi non ha una patologia
Ma vive una condizione di dipendenza e di sofferenza perché è vecchio è noi dobbiamo pensare anche un'assistenza
Che deve essere contestualizzata nel contesto demografico che viviamo e mi spiego
Al primo convegno di cure palliative a cui sono andata quando ero consulente del ministro Lorenzini oppose un problema scusate ne parliamo di cure domiciliari ma chi c'è a domicilio che i figli non ci stanno più
Per cui se noi organizziamo tutte le cure domiciliari
Senza tenere conto di quello che avverrà noi rischiamo di di sparare da un'altra parte rispetto all'obiettivo che significa che non dobbiamo fare le cure domiciliari no
Significa che noi dobbiamo prepararci veramente a ripensare alla persona che era stato detto penso da Carlo Abate no se non ricordo male
Comunque sostanzialmente dei primi tre interventi che hanno sottolineato questa esperienza
Quindi le cure palliative inserisse inteso in senso ampio voglio come assistenza come aiuto l'importanza della relazione nel momento finale della vita io nel comitato nazionale per la bioetica Hope
Chiesto ottenuto guidato un gruppo di lavoro abbiamo fatto un parere sull'importanza del non morire soli perché l'accompagnamento alla la relazione cioè l'accompagnamento alla persona fa parte della terapia non è un orpello
Cioè non è che la terapia è il farmaco solo la terapia è anche la persona è stato detto prima di me che ti sta accanto ti tiene la mano e ti dice sono contenta fino alla fine
E da questo punto di vista le chiusure delle RSA capisco benissimo
Le difficoltà ma le chiusure delle RSA l'impedimento della parte del della pandemia nel nello stare vicino agli anziani devi fare anche una domanda quanti anziani sono morti perché non hanno capito
Che non erano abbandonati
Cioè lo sappiamo tutti i no che l'assistenza in ospedale i migliori infermieri non riescono a fare quell'assistenza spicciola
Del familiare che sta che capisce quando noci c'è qualche cosa che non va quante persone quanti anziani non ci fidiamo sempre perché sono morti tanti anziani da noi
Io mi chiedo quanti anziani hanno pensato di essere stati abbandonati scaraventati nell'ospedale con tutti questi medici vestiti da apicoltori poveretti perché con il contagio soprattutto nella prima parte come potevano fare no erano vestiti in questa maniera riconoscibile non hanno più riconosciuto lì intorno
Chiusi nelle RSA ma mica perché sono cattivi quelli delle RSA perché le condizioni sono state così allora forse noi anche da questa pandemia dove dovremmo capire l'importanza della solidarietà perché le cure palliative non sono solo una risposta medica sono una risposta di solidarietà quando si parla di dolore totale vuol dire un approccio solidale
Che risponde a una domanda medica il diritto a morire fa parte di altro e dobbiamo chiarire i piani io non sono contraria a parlarne non c'è tempo per parlarne adesso non credo che esista
Il diritto a morire perché non credo che l'autorizzazione cioè la realizzazione massima di di me stessa possa coincidere con la mia auto distruzione
Però non confondiamo i piani perché il diritto a morire fa parte di una questione antropologica come io concepisco la mia vita la voglio controllare fino alla fine
Le cure palliative sono la risposta alla sofferenza reali di tante situazioni di malati terminali ma anche di condizioni non patologiche di perse ma che presuppongono una sofferenza che è oltre il dolore fisico specifico
E noi sappiamo che questo mezzo ce l'abbiamo
Per
Combatterlo per affrontarlo però dobbiamo essere anche chiari su quello che abbiamo davanti cioè diamo le risposte giuste
Alle questioni affettive che si pongono altrimenti noi rischiamo di cadere nel giochetto per cui noi rispondiamo alle cure palliative quando invece si sa al a una a un pro con le cure palliative noi rispondiamo a una richiesta di aiuto a lenire le sofferenze che non c'è perché l'idea che c'è dietro è quella di autodeterminazione noi invece vogliamo dire ok
Di che parliamo se parliamo di sofferenza di lenire sofferenze intollerabili la risposta ce il resto è altro possiamo parlarne mai altro
Grazie
Grazie
Kato quassù mirato grazie a Domenico meno Lello Edward Razzano Assuntina Morresi siamo riusciti a far mettere adesso Paola Binetti si accompagnerà con le con le conclusioni di questo pomeriggio rapine io mi voleva fra con un pensiero per parte mia ho scritto più volte sul giornale anche mi ricollego a una cosa che ha detto Assuntina vorresti la professoressa Murray sia insistito sul fatto che qui c'è una grande questione di solidarietà
Io credo che noi dovremmo insistere di meno sulla questione dell'autodeterminazione la libertà perché la libertà cercare
Soprattutto i cristiani che se nessuna religione della libertà
Io ho sempre non abbia un padrone abbiamo un Dio padrone sì possiamo persino di Albino
Assumendoci le nostre responsabilità
So fare persino questo rapporto Bondi
Dio che ci ha amato fino al punto negarci sta libertà perché ci crediamo no quindi la libertà l'autodeterminazione sono collabora comunque un po'di sano relativismo fa bene e relativismo assoluto autodeterminazione assoluta o estrema come la chiama Assuntina che diventa devastante ma diventa devastante perché badate bene sunti non può la l'ha detto questo
Quando voi assolutizziamo
La decisione del signor
Quanti casi ci sono di singoli che fanno la fila per andare a morire e quant'è il sistema che manda a morire una generazione o le persone fragili questo accade con i processi che le leggi incentivarlo nei Paesi Bassi e in Belgio se questi sono i punti di arrivo di leggi come quelle e a Gran Bretagna dove depressore non vengono più curata un certo punto
I bambini non vengono curati quando sono i casi di miti e finiscono negli ospedali italiani cardi Bambino Gesù Cacciari
Perché non li curano contro le famiglie lettura abbiamo fatto una legge sbagliando in altro modo
Che delle date che mettere famiglia in condizione di imporre ai medici il punto di vista sempre detto ce ne discutiamo a volte con la professoressa vorresti che se ci fosse stata la legge italiana in Gran Bretagna paradossalmente avrebbe vinto la famiglia sui medici
Quindi Dedekind che sono sempre nella relative possono essere buone o cattive dipende come vengono usati e vanno costruite bene ma poi dipende tutto da come vengono sa
No come la legge sulle cure palliative buonissima ma se lo facciamo una legge se non ci mettiamo le risorse è inutile non ecco il prerequisito che la Corte costituzionale ha richiamato ma soprattutto voglio dire questo quando essa esaltiamo la libertà dei singoli
Alla fine i processi che si attuano riguardano la vita e la morte degli altri
Non l'abbia proprio ma quella degli altri
Su quel edili si produce la rottura solidarietà
Quando la mia libertà non è più funzionale a un sentimento che ecco comunitaria
è un modo di vivere da comunicare questo a questo del cambiamento d'epoca evocato tavelle quella filiera che sanità di cui parla il Papa non solo lui
Erano i problemi
Ci son decenni che ci stiamo dentro questo processo
Detto dessimo sesto parlava delle città di minoranze creative proprio per questo che ed è la questione dell'oggi
Desse minoranza creativa nel tempo che tentata dal io sono molto grato perché per me è stato riassunto di tante cose abbiamo raccontato anche per attrazione faceva venire volti storie presenze vive che soprattutto smentiscono abbiamo dircelo qualche volta sta narrativa che che Moro che che mi offende e beh e e mi fa soffrire danni
Che è quella che i cristiani quando affrontano questi argomenti è perché sono crudeli
Quante volte ha trovato ad esempio voi volete quella persona che soffre continui a soffrire perché ha ragione cattolica è quella del cilicio della sofferenza le faccio la nostra Chiarelli l'esatto contrario il capovolgimento di quello che accade
L'approccio che scarpe che la prossimità e la cura amorevole sostegno tuta che ereditiamo i nobili chiamo dalla tradizione lunghissima dico sempre
Ci dicono che abbiamo cominciato saggezza vicini quando abbiamo sepolto i nostri morti io poemetti dico che quando abbiamo cominciato negli la mano prima che morissero e quando ce li siamo caricati sulle spalle quando non potevano cammina al più ramo nome abbia lasciati indietro a morire lungo la strada
L'irascibilità bere comincia
Il furto
E questo è compito che abbiamo davanti
Anche scrivendo buone leggi e di questo abbiamo un bisogno disperato perché qualunque norma scritta male o qualunque sentenza la Corte Costituzionale incompleta fuori lo vediamo nell'ambito giurisprudenziale
E nell'ambito addirittura dei comitatini viene aggirata che queste casi marchigiani dicono
Che non basta i paletti vanno ripiantati in quelli che la Consulta messo altri in maniera forte l'ha spiegato molto bene la professoressa Razzano ma è un pensiero che stiamo facendo in tanti
Buon lavoro a tutti per quanto mi riguarda noi continueremo a seguire a raccontare Paola Binetti ma esilio un posto veramente
Le dico ringraziare Iddio per questo pomeriggio di lavoro
Secondo me dopo l'elezione del Presidente della Repubblica segna tanto e tutti voi vi immaginate una sorta di nuova ripresa un po'per la per la legislatura che insisto nella migliore delle ipotesi sta davanti a sé un anno
Questo anno dobbiamo spenderlo tutti insieme nel miglior modo possibile che per noi significa due cose rispetta la logica di Agip meticcio
La prima dobbiamo tutti insieme dire no alle cattive leggi guardate e i politici sono necessariamente sollecitati dal consenso popolare
Tanto più l'ultimo anno di legislatura
Tanto più quanto nel giro di pochi mesi si andrà alle elezioni adesso al di là di tutto
Sentire che c'è il coraggio l'Energia la convinzione la motivazione di dire no
A questa legge che è una legge veramente boom meccanica che si rivolgerà contro le persone si volgerà contro una società che una società di anziani
Si rivolge racconto una società che dice no alla disabilità
Si rivolgerà contro quella fragilità che invece ha esperienza quotidiana di tutti noi e noi dobbiamo avere il coraggio di dire di no a tutti i livelli lo dice no alla professoressa Razzano che insegna alla Sapienza la facoltà di diritto lo dice no perché resta mi stupirebbe la professoressa Morresi che insegna nella facoltà di chimica ma voi avreste detto che è una chimica
Azioni camper per fermarle però è un idolo editorialista di Avvenire e membro del comitato tanti anni del Comitato nazionale di bioetica è stato tanti ministri diversi consulente del ministro cioè c'ha un'esperienza forte alle spalle e sicuramente non ha la vocazione
Sicuramente non ad occhi chiusi
Lo deve dire Dino l'amico minorenne camminare enti associazioni che lo rendono un punto di riferimento pertanto associazionismo di ispirazione cattolica
Lo devono dire di no quelle persone come Maria Grazia come Giuseppe che ogni giorno stanno di con le famiglie con i pazienti
Con questa distinzione assoluta certa che da te se la gente viene cercare la terapia diciamo tra virgolette contro il dolore contro sofferenza non ti chiederà di morire ma eletto a dire a rivendicare il diritto di morire va dal medico
Però lo deve dire di no don Carlo
Deve dire di no don Luigi ognuno nell'ambito enorme di competenza diversa che ha ma qui entra in questa sala ci sono tantissimi amici
è arrivato
Amico il professor Bersani lo deve dire di no da dalla sua cattedra di psichiatria datata la sua scuola di psicoterapia lo deve dire di no
L'le amiche che svolgono un ruolo in