Conferenza Nazionale di Organizzazione della Uil

Prego Bruno
Per favore almeno quelli che sono in sala si mettano seduti
Pagliuca tante volte
Severe
Gli anni
Gli statali seduti
Io ho ascoltato
La relazione di Franco Lotito
Una relazione che apprezzo
Che affronta i temi che in questo momento vivacizzano
La discussione nel movimento sindacale
L'autonomia pluralismo
Il confronto con la politica l'unità sindacale
Che esamina lo stato di salute della UIL
E che guarda alla UIL del futuro
Credo che ora sia necessario però entrare nel particolare
Proprio per vedere che Will vogliamo costruita nel futuro
Io credo che sia giunto il momento delle scelte coraggiose
Coerenti con gli obiettivi indicati dagli ultimi congressi della UIL
Io credo che sia giunto il momento
Di dare contenuti concreti alle generiche affermazioni di principi
Mediare
Tra vari interessi
Come qualche volta è stato fatto
Non tutti che non tutti coincidono con l'interesse generale dell'organizzazione
Significherebbe a mio parere non solo rallentare il cammino
Verso mente in teoria condivise da tutti ma probabilmente significherebbe deviare su strade che poco hanno a che vedere con la nostra storia
Se non abbiamo dubbi
Sulla competerà Lita
E necessario operare con tutte le nostre forze per superare gli ostacoli che ne hanno finora impedito la piena attuazione
In questo Paese
Negli ultimi tempi
Hanno lavorato
E tuttora lavorano le forze del corporativismo
Coloro che vorrebbero relegare il movimento sindacale in un angolino
Alcuni lo fanno apertamente altri e credo siano i più pericolosi lo fanno in modo subdolo
Consapevoli però che alcune misure come per esempio la drastica riduzione dei dei distacchi né al pubblico impiego lavoreranno in sé in questo senso
Soprattutto lavorerà in questo senso la grande offensiva
Contro il movimento sindacale che si precisa profilo all'orizzonte
Lavoreranno in questo senso la ricerca affannosa degli iscritti
La difesa esasperata degli interessi particolari entrambe suggerite a chi non riuscisse a guardare al di là del proprio naso dalla paura di non riuscire a sopravvivere e dalla volontà di sopravvivere a qualunque costo
Se queste spinte dovessero trovare punti deboli sui quali innestarsi sicuramente greve ebbero gravi problemi anche a un sindacato come il nostro che ha fatto con chiarezza la scelta della comparabilità
E di punti deboli a mio parere ne abbiamo
In un direttivo che si è tenuto nella regione dalla quale provengo con all'ordine del giorno la Conferenza nazionale dello di organizzazione mi è pervenuto un messaggio da un segretario regionale di categoria che diceva tra l'altro ritengo comunque di primaria importanza di affermare la piena autonomia della categoria
Un segretario regionale di un'altra categoria in una lettera inviata all'Ufficio del lavoro scrive testualmente
Una lettera inviata per contestare una designazione fatta dalla Camera sindacale
La mia categoria a norma di statuto è completamente autonoma dalla Camera sindacale
Ma scherziamo
Autonomia da che cosa
Il segretario della Camera sindacale di Campobasso si è sentito dire
Dalla se che dal segretario organizzativo della UIL precedente non Franco Lotito e probabilmente aveva ragione il segretario organizzativo perché parlava con la sto tutto alle mani
Che questo segretario camerale non avrebbe potuto fare senza l'assenza dalla cattedra al senso della categoria iscritti per quella categoria identico divieto anche al patronato Italo della stessa provincia
Ma scherziamo
Autonomia
Veti
Si ha spesso l'impressione che le affermazioni un animistiche
I principi giusti si scontrino continuamente
Con potevi spesso anche economici che si sono costituiti attraverso regole che vanno esattamente nella direzione opposta
E i corporativismi non vengono sostando dalle categorie ma anche dalle strutture orizzontali
In entrambi i casi non possono in entrambi i casi non possono essere consentiti
Io penso che questa conferenza d'organizzazione dovrebbe stabilire tra l'altro una volta per tutte
Che nella UIL non esistono le proprietà privata
E che la completerà i Tanzi persegue anche attraverso il dispetto
Di regole ben precise dal quale rispetto nessuno può essere dispensato
E credo anche che questa competenza di organizzazione dovrebbe stabilire che le risorse economiche della UIL
Hanno un unico proprietario la UIL e che a prescindere da come provengono all'organizzazione se da questa o da quella categoria vanno indirizzate utilizzate laddove è necessario che sia utilizzata perché la UIL possono operare a battersi per tutti gli iscritti ma perché la UIL posso operare battersi anche per tutti i cittadini di questo Paese soprattutto per i più deboli e per i premi arginato
Ne abbiamo di punti deboli
E ritengo che sia ancora lunga la strada da percorrere perché divenga realtà
Quest'indagato di cittadini che rimane un'intuizione straordinaria lungimirante
Ma a mio parere purtroppo ancora un'intuizione
Un'intuizione che avrebbe dovuto essere supportata da grandi cambiamenti da comportamenti coraggiosi proprio da un sindacato come il nostro che aveva saputo cogliere in anticipo i segnali delle trasformazioni che stavano avvenendo nella società
Un'intuizione che avrebbe dovuto essere sopportata probabilmente da un'organizzazione svincolata dall'era dalla ragnatela delle tanto invocate autonomia dietro le quali a volte si c'era un'altra alta quella degli orti e degli orticelli
Un'intuizione che avrebbero dovuto essere supportato da grandi cambiamenti perché il Paese stava cambiando e noi avevamo intuito
Perché molte cose sono cambiate sono state superate probabilmente superato lo stesso in modo al con cui si presenta ai cittadini l'iscrizione al movimento sindacale
Perché sono poi superate le divisioni categoriali e probabilmente sono superate anche le divisioni settoriali
Da cambiamenti perché non è più ammissibile che non tutti coloro che aderiscono alla nostra organizzazioni hanno uguali capacità decisionali penso e Giovanni penso ai disoccupati penso ai disabili
Perché opacità economiche non possono essere attribuite commisurando me
Alla capacità di contribuzione economica
Un'ultima considerazione vorrei fare
Prima di chiudere questo mio breve intervento
La UIL detiene un patrimonio culturale e di valori che certamente può essere arricchito
Ma altrettanto certamente non può essere contraddetto
L'ultimo congresso della UIL
Ha ribadito la collocazione a sinistra della nostra organizzazione
Un'affermazione probabilmente superflua perché scontata
Ne a destra né al centro recita il documento conclusivo bene ognuno in piena libertà può fare le scelte che ritiene opportune
Però deve trarne anche le debite so conseguenze
E se non c'è e se non lo fa ci deve essere comunque chi queste conseguenze detrarlo
Ci deve essere chi deve imporre il rispetto anche qui di regole ben precise
La questo rispetto penso appartengono
Queste regole penso appartengano i deliberati
Congressuali
Regole alle quali nessuno soprattutto se dirigente dell'organizzazione soprattutto se le ha votate a mio parere può sottrarsi grazie
Grazie a Bruno Marini lì ora
Io spero che soprattutto quelli per cui era previsto l'intervento si siano preoccupati di essere qui
In orario fra le nove
Io all'Elenco io comincia a leggere la decisione che c'era stata ieri era molto drastica
Nel senso che chi non era presente
Può venire ha cancellato dovremo gestirlo con grande
Flessibilità questo cimenti ho l'impressione che
Il primo
Davo Marinelli Paolo Pirani
Segretario regionale del Veneto
è presente
Dopo Pirani ma Rabottini
Cari amici care amiche
Credo
Sì è necessario rispondere
Ad una domanda che circola
In qualche modo tra di noi ed è circolata nella preparazione dei lavori di questa conferenza
Nella misura in cui
L'impostazione data
Sia dalla relazione di Franco che condivido sia poi nel quello che sarà il documento finale che è stato frutto di un lavoro lungo anche di preparazione nei giorni scorsi
Assume
Una serie di linee guida
Che questa conferenza poi chiamata valutare a darne
Una valutazione anche intere di voto del documento spesso però
Nel contempo
Nel merito dell'assunzione una serie di decisioni
Sì ritenuto
Rinviare tali decisioni ad un'apposita sessione del Comitato Centrale statutariamente corretta come
Prassi e come procedura
E però certamente
Dobbiamo fare i conti con aspettative che esistono
Tra di noi
Tra la nostra gente
Tra i nostri delegati delle nostre delegate
Un dato io credo vada sottolineato lo ricordava Franco Lotito nella sua relazione cioè l'ottimo successo
Che ci auguriamo tutti sia una tendenza stabile della nostra reazione nell'elezione delle rappresentanze sindacali unitaria
Per questo ottimo Successo si evince un dato
Che complessivamente l'organizzazione
A ricevuto più voti di quanti siano gli scritti
Di quanto cioè sia la sua forza organizzata
E questo ci pone un problema
Un problema di ripresa politica
Un problema anche di riflessione organizzativa come cioè noi riusciamo a raggiungere quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno dato consenso esplicito alle nostre liste i nostri delegati
Quali misure cioè mettiamo in atto
Per rendere la nostra reazione adeguata alla nuova domanda che viene dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno dato un consenso alle nostre proposte nostre dirigente le nostre posizione
Ed è una domanda
A cui occorre dare risposte risposte rapidamente
Non è pensabile infatti non valutare e per la verità la relazione il documento finale
Questo aspetto lo sottolineano
Come questo grande travolge mento
Della vita politica economica e sociale del nostro Paese
Posso in qualche modo lasciare indenni le organizzazioni sindacali
Figlie sicuramente della Prima Repubblica per usare una terminologia ad alcuni cari
Ma che oggi si sono proposte
Come
Uno dei cardini portanti
Della salvaguardia
Di uno sviluppo democratico anche nel cambiamento della Seconda Repubblica
Siamo
Eravamo siamo e saremo una grande organizzazione di massa
Portatrice di valori generali
Quali quelli della solidarietà
Della democrazia
Della difesa degli interessi dei più deboli degli emarginati della nostra società
Siamo
Una forza nazionale
Che in prima persona si è fatta carico delle sorti dello sviluppo economico e civile del nostro paese se una considerazione possiamo fare
E che il segno del cambiamento dei tempi
E che se oggi è stato possibile
Io credo per la prima volta nella storia sindacale di questo Paese fare un contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici senza un'ora di sciopero
Questo non è avvenuto per caso o per la particolare moderazione delle piattaforme sindacali avanzate
Queste avvenuto ed è uno dei primi importanti frutti
Di un cambiamento nei azioni sindacali e sociali di questo nostro Paese che noi abbiamo
Voluto su cui abbiamo lottato su cui abbiamo costruito gli accordi del novantadue e del novantatré e di cui oggi
Vediamo i primi risultati li vediamo in termini di contratti di lavoro realizzati in termini civili li vediamo in termini di lotta all'inflazione che c'è stato in questo Paese che ha portato dei risultati importanti
Li vediamo anche in termini di tenuta rispetto a quelli che sono stati i processi di crine di ristrutturazione che hanno investito e stanno investendo l'apparato produttivo se c'è qualcuno che manca
Paradossalmente su questo terreno né né un caso a mio avviso che gli scioperi si son fatti nella sanità ad esempio è proprio la mano pubblica per molti versi che non è stata in grado di affrontare questi cambiamenti con i necessari processi di trasformazione oggi ci si chiede leggevo sul Quai della sera la UIL si interroga dove vado che non andrà
Da qui il sta andando
Confermando con dei risultati importanti le scelte che ha fatto in termini sindacali in termini di affermazione di un modello sindacale
Che è stata la nostra cartina di torna solo il nostro la nostra griffes per così dire la il nostro Codice genetico
La partecipazione la scelta di meccanismi triangolari la scelta di un sindacato di responsabilità è stato l'atto di nascita della UIL
Fin dalle sue origini quando in Italia si contrapponevano
Due modelli sindacali quello per così dire socia al comunista sindacato politico e un sindacato aziendalista di tipo americano che trovava nella CISL e il suo il suo farò il suo elemento portante noi siamo nati anche contro quella contrapposizione per proporre un modello di relazioni sindacali partecipante
Per essere portatori e non è un caso e non è un caso che in qualche modo la gran una grande esperienza di portare milioni di lavoratori
A un processo di governo è venuta proprio dalla nostra area dall'area
Laico e socialista dal nostro dal nostro sindacato portatori cioè di un progetto di partecipazione alle scelte del cambiamento e dello sviluppo quello io credo è l'elemento su cui noi dobbiamo fondare ancora le nostre ragione di essere ma soprattutto è l'elemento a mio avviso che ci deve fare fare oggi alcune considerazioni
Molto è cambiato e noi dobbiamo essere adeguati a questo cambiamento dobbiamo ribadire la validità di un sindacalismo confederale contro l'emergere dei mille corporativismi che esistono e che sono trovare elementi di propulsione oggi nel cambiamento che è in atto nella nostra società noi riteniamo che le ragioni di solidarietà di democrazia
Di
Difesa degli interessi individuali e delle valorizzazioni individuali attraverso la promozione di azioni collettive abbiano una loro ragione profonda di essere e di esistere proprio per questo la UIL deve senza remore porsi alla testa di una trasformazione della creazione di un nuovo soggetto sindacale questo processo di unità sindacale non può essere inteso
Cari amici e cari compagni come il chinare la testa di fronte ad altre organizzazioni che storicamente hanno perso
Deve essere innanzitutto rivendicazione orgogliosa di quelle che sono le ragioni della nostra storia del nostro futuro della nostra esistenza lo stesso documento unitario che verrà discusso negli esecutivi dei prossimi CGIL CISL UIL dei prossimi giorni
Ha in sé e per questi io lo condivido
Questa questo elemento la scelta irreversibile tra unità sindacale e affermazione di un sindacato di partecipazione di un sindacato che vede nel metodo della concertazione la propria la propria direttrice queste una scelta che noi dobbiamo rivendicare orgogliosamente senza timori i lavoratori ci stanno dando ragione nelle elezioni delle rappresentanze sindacali questo sì e realizzato e questo dovrà ancora svilupparsi con maggior forza noi siamo un sindacato senza porsi grandi Problemi di condanne di ritorna l'ideologismi noi guardiamo al panorama politico in termini molto laici nel merito delle cose che vengono fatte debbo dire che a me fanno sorridere molti di coloro che si sono scagliati contro l'attuale governo non perché
Non abbia in sé tutta una serie di elementi di preoccupazione
Ma perché per la verità mi pare che poco abbia fatto poi
Nella capacità di agire e di governare e non facciamoci la testa prima di aver ce la rotta noi li dobbiamo riproporre con molta forza anche a questo governo una linea chiara su sanità pensioni Stato sociale trasformazione
Della macchina
Pubblica difesa
Dei diritti dei più deboli e soprattutto interventi sulle questioni occupazionali
E dobbiamo uscire
Da questa sorta che di confusione che venne sintetizzava mi pare con molto pragmatismo il ministro dell'industria Gnutti diceva qua
Dice i sindacati non vogliano far pagare i lavoratori
E noi non vogliamo far pagare il nostro elettorale o dobbiamo trovare un terzo che paghi questa terza evidentemente non c'è se non una linea di equità e di giustizia che noi dobbiamo riproporre
Come l'unica linea possibile
Non solo per uscire dalle attuali situazioni ma per stare in Europa
Per stare in Europa la preoccupazione dobbiamo manifestarla e per questi segnali molto pesanti che ci vengono dei mercati finanziari
Perché non c'è molta convinzione che ci sia una reale volontà di governo credibile nelle scelte di indirizzo economica e sociale del nostro del nostro Paese noi da questo punto di vista io credo abbiamo tornare ad essere con forza portatori di una linea di razionalità di partecipazione ma una linea che dia una prospettiva concreta ai problemi di occupazione
Di tutela dello stato sociale di riforma che sono presenti nella nostra società e questo è il modo io credo
Più giusto per dare una risposta a quella dicotomia che veniva rilevata anche nella stessa relazione di Franco Lotito
E qua si diceva vediamo
Che comunque il sindacato confederale a e mantiene un insediamento diffuso è un consenso diffuso nelle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie e vediamo nel contempo come gli orientamenti politici anche nel mondo del lavoro dipendente stiano mutando i non è un fenomeno in qualche modo nuovi in Europa nella stessa Germania che noi guardiamo sindacalmente con moda un modello di relazioni e noi abbiamo quest'esempio di un sindacato che è un chiaro orientamento di tipo socialdemocratico ma una base che poi ha votato per Kohl non ha votato per la Spd
Evidentemente questo ci deve indurre a far valere sempre di più le ragioni del nostro fare sindacato del modo con cui non abbiamo fatto sindacato nella capacità cioè
Di dare delle risposte concrete
Ai problemi della gente non risposte ideologiche ma risposte che diano una prospettiva ai lavoratori e disoccupati agli anziani che sempre più acquistano un peso nella nostra società e che sarà uno dei grandi problemi anche economici di questa nostra
Di questa nostra Repubblica
Ecco perché io credo che su questa base nove non solo possiamo rimotivare le ragioni della nostra unità come UIL non solo possiamo guardare senza timore a un avanzamento concreto del processo unitario
Va anche
Potremo assumere quelle decisioni che ormai si rendono
Per così dire immediate di riforma del nostro modo di essere organizzazione
Non significa certamente contrapporre categoria livelli confederali non siamo Willer lo siamo nelle categorie non siamo ai livelli orizzontali lo siamo sul posto di lavoro siamo portatori di una linea
Di idee di proposte di un'organizzazione
Dobbiamo saper adeguare questa organizzazione i cambiamenti che sono in atto ai cambiamenti derivanti dall'accordo del ventitré luglio che cambia una serie di aspetti anche e di titolarità contrattuali tra diversi livelli di adeguarla la trasformazione istituzionale dello Stato che vede in una partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica a partire dal territorio non dico solo dalle Regioni ma degli stessi Comuni pensate cosa comporterà
La l'affermazione di modelli per così dire di federalismo fiscale nuove capacità impositiva i comuni al di là di tutti i problemi che avremo ma certamente comporterà un rapporto diverso tra cittadino
Che viene ecco a cui vengono chieste delle tasse e dei contributi e poi l'amministrazione locale che dovrà utilizzare dei contributi per fare dei servizi per fare delle scelte un rapporto molto più dirette occorrerà un sindacato che sia in grado sul territorio di fare di avere capacità vertenze Ale sul territorio di essere propositivo sul territorio di sperimentare quelli che sono i connotati della nostra linea di sindacato dei cittadini di organizzazione di interessi diffusi della gente
Un sindacato quindi che si insedia si sviluppa sul posto di lavoro dando più peso ai nostri eletti nelle rappresentanze sindacali
Unitarie noi dobbiamo dargli risorse poteri diritti e doveri devono conoscerli esattamente qui dobbiamo spostare in qualche modo il potere a partire a favorire il posto di lavoro ma dall'altro lato dobbiamo darci un'organizzazione che nel territorio
Sia credibile ci sia sia in grado cioè di promuovere la necessaria iniziativa iniziativa politica su questo
Terreno
E concludo la riforma organizzativa va fatta
è evidente che va fatta evidente che dovremo migliorare la qualità dei nostri servizi
è evidente che dovremo porci un problema delle risorse
Non tanto io non credo non sono tra coloro che pensano che il problema sia spostare risorse dal livello categoriale a livello orizzontale io credo che le risorse devono essere dove si fanno gli scritti e dove si promuovono i servizi lì deve essere la maggioranza delle nostre risorse
E lì occorre fare delle scelte lo devono fare le categorie la deve fare la Confederazione semplificando le strutture migliorando le strutture
Ponendoci un problema è oggi un grande obiettivo di formazione di queste migliaia di delegati che sono stati eletti nelle rappresentanze sindacali unitarie
Ponendo e lo voglio dire
Un problema anche di avvio di un processo di ricambio di sviluppo dei gruppi dirigenti dei vari livelli è un problema che non può essere rinviato noi dobbiamo affrontarlo a tutti i livelli
Dotandoci di strumenti nuovi
Perché i vecchi strumenti che avevamo sono stati superati una delle indicazioni è quella d'esempio del voto segreto che io condivido lo condivido soprattutto nell'elezione dei segretari generali a tutti i livelli io ripropongo un'idea che era venuta fuori al congresso
Dell'elezione del segretario generale non so la comparazione ma di tutte di tutte le strutture
Al congresso con il voto segreto eventualmente su candidature
E contrapposte
E ritengo questa essere un elemento di riforma
Del della nostra organizzazione così come credo vada posto un problema di tetti nei mandati che ciascuna livello ricopre come su uno stesso incarico perché diventa un elemento oggettivamente di che costringe tutti a pensare in qualche modo al cambiamento è un problema dell'oggi nel senso che oggi dobbiamo darci delle regole avviare questi elementi non possiamo trovarci una condizione in cui la nostra organizzazione e concludo era l'organizzazione in qualche modo anche più dinamica né che nei nei processi di cambiamento oggi rischiamo di essere la più statica la CGIL avviato
Come noto una sei cambiamenti la CISL nei prossimi mesi farà farà altrettanto per molti per molti versi ed e a diversi e a diversi livelli
E credo noi dobbiamo adeguare le nostre scelte le nostre indicazioni per essere quel sindacato agile e giovane dinamico
Che la UIL merita e che soprattutto meritano quei migliaia di delegati che si sono fatti eleggere con grande consenso in queste elezioni Rappresentanze sindacali unitarie grazie
Grazie
Ha ora la parola Walter Galbusera segretario regionale della Lombardia
Dopo Galbusera Ceravolo
Vorrei cercare di
Fare qualche osservazione di merito
L'occasione di un
Dibattito
Che deve riavere per ragioni
Assolutamente essenziali
Rispetto alle prospettive l'organizzazione e la forza di ritrovare
Delle decisioni
O quanto meno di indicare
Delle proposte in grado
Di incidere sul piano politico e sul piano organizzativo
Nella vita quotidiana
E nelle prospettive organizzazione
Le proposte che sono contenute nella relazione
Mi riferisco in particolare a quelle che attingono
I rapporti unitari
Mi sembrano abbastanza rilevanti
Ma io non lo voglio vedere esclusivamente in termini di opposte sul tema dell'unità sindacale
Io vorrei allargare il fronte su questo terreno
Perché se noi dovessimo limitare ci a offrire delle soluzioni
E delle proposte sul terreno di unità
Senza dare avesse una dimensione più vasta senza
Costruirle su un progetto che anche una dimensione politica culturale istituzionale
Ci limiteremo a fare delle proposte di tipo organizzativo abbiamo bisogno di qualcosa di più abbiamo bisogno
Nel momento in cui i contenuti delle politiche sembrano almeno secondo i documenti secondo i documenti scritti convergere abbiamo bisogno di sottolineare e di confermare l'identità dell'organizzazione bene
Credo che se noi partiamo da queste proposte che riguardano come come come sapete
La Costituzione di una sorta di struttura unitaria
Democraticamente eletta che decide a maggioranza
Sui temi della contrattazione e la proposta se non ho capito male di di di costruire un sindacato unitario
Nell'artigianato
Bene questi due temi in realtà venne sottintendono un altro molto più vasto
Molto più vasto e che che riguarda la forma della rappresentanza e la legittimazione rappresentanza
In questi giorni è passato quasi inosservato un voto del Parlamento che ha
In un certo senso sollevato diciamo così gli artigiani
Dall'incombenza di rispettare i contratti e gli accordi un tempo le fiscalizzazione gli incentivi
I cosiddetti premi agli imprenditori erano strettamente legati al rispetto dei contratti di lavoro con il voto del Parlamento voto assunto a grande maggioranza questo legame
No oggi con
Certo con un valore politico con una sostanziale Filosofia del Parlamento Polo però lei Borghi
Certo non antisindacale comunque questo questo valore è stato cancellato d'un colpo
Ora trascuriamo le questioni pratiche che pure esistono sugli effetti economici
Di questo voto badate effetti economici che si sarebbe illusorio credere che si fermano al discorso degli artigiani perché se si rimette in discussione sotto il profilo giuridico la legittimità del mandato
A sottoscrivere un contratto e quindi
La
Implicita o esplicita deduzione che un contratto sottoscritto da CGIL CISL e UIL è un contratto che vale per tutti si rimette in discussione tutto si mette in discussione le casse edili
Si rimettono in discussione tutte le forme contrattate tra le parti
Ecco perché noi dobbiamo accettare sul tema della rappresentanza una sfida e essere noi protagonisti di un'iniziativa di una proposta ecco perché ritorna con forza con prepotenza di attualità
L'attuazione dell'articolo trentanove della Costituzione perché è quello il passaggio che da legittimità giuridica al sindacato che crea quella condizione giuridica istituzionale per cui i contratti sottoscritti da organizzazioni democraticamente
Governati i cui rappresentanti sono democraticamente eletti
A quello che è in azione da facoltà di sottoscrivere contratti da cui efficacia generale
E questo diventa un elemento non solo di cultura non sono d'identità l'organizzazione diventa un elemento di difesa dell'organizzazione essenziale l'aumento in cui non c'è solo l'offensiva politica badate che contro di noi è in atto anche se non ancora nelle forme più efficaci una poderosa azione di destrutturazione organizzativa economica e finanziaria l'attacco i distacchi l'attacco le leggi trecento l'attacco ai patronati
L'attacco che emerge con una virulenza e con una efficacia sorprendente incredibile con il voto della Camera che ripeto non voglio fare dell'allarmismo ma si può estendere a tutte a tutti gli accordi associativi ivi compresi quelli che ci toccano in alcune spie categorie importanti come per esempio diedi o il commercio questo lo scenario che abbiamo davanti
C'è un problema di sopravvivenza e c'è un problema di identità politica noi siamo in condizione di giocare questa carta che deve essere però chiara
Le proposte unitarie che io condivido totalmente fanno parte di questo progetto cioè la conseguenza dell'unità
Di un percorso unitario e di una gestione unitaria è la conseguenza non di una proposta organizzativa ma di un progetto più complessivo istituzionale e politico che ci rimette su un terreno di confronto ad alto livello con il Parlamento con le forze politiche con il Governo e che li sfida
Ad attuare l'articolo trentanove della Costituzione e questa è la parola d'ordine su questo tema meno dobbiamo costruire l'unità e chiedere le altre organizzazioni che si pronuncino perché questo è il punto in cui trovano saldatura le nostre intuizioni
Di tipo istituzionale conto le esigenze di una difesa forte e chiara dei nostri interessi
Su questo tema
La legge delle RSU
Diventa un passaggio fondamentale
Che naturalmente dovrà essere capace anche di comprendere in termini legislativi la proposta che mai affermiamo Quintero e di politici non c'è dubbio che la democrazia compiuta diresse un insieme di regole che disciplina
La contrattazione integrativa la Confederazione nazionale e in generale i contratti interconfederali questa impalcatura complessa di norme e la chiave di volta al alla soluzione della nostra crisi perché altre soluzioni non ve ne sono ecco perché riprende riprende forza riprende chiarezza
Diventa condizione esistenziale per noi affermare la battaglia del sindacato delle regole il problema oggi non è il documento politico documento politico
Rappresenta un passo in avanti esauriente sul terreno dell'unità sindacale
Su quel terreno non c'è più nulla da dire abbiamo raggiunto una un granello di unità politica dichiarata assai elevata ciò che manca sono le regole e le regole sono importati non e per un desiderio di perfezionismo architettonico
Ma perché solo le regole che possono consentirci o possono consentire ad altri di rovesciare un'impostazione politica
Laddove il metodo fattorini o sul merito nel senso che il metodo riesce a sconvolgere una scelta politica vuol dire che le cose non funzionano
E si vede che non funzionano si vede che non funzionano
La politica dei redditi che tutti accettano non può avere come presupposto organizzativo una democrazia dirette assembleare questo è il passaggio questa è la condizione la forma di democrazia chi regge una politica dei redditi
è una forma di democrazia delegata in cui sono i rappresentanti eletti che scelgono che votano e che sono sostituiti se non godono più della fiducia di chi li ha eletti da questo punto di vista anche noi abbiamo molto da fare
Devo dire con franchezza che non capisco quale categoria che ancora ricorrono ai referendum
Si dirà ma tanti referendum va bene e se va male
E cosa succede se una categoria fa un bel referendum su un contratto e i lavoratori dicono
Questo vuol proprio sapere si dimettono i segretari
Impossibile
Si dimettono i lavoratori neanche queste possibile
E e qual era affetto di questa vicenda sulla credibilità di un gruppo dirigente ecco perché è è sbagliato culturalmente politicamente accettare di spazi dell'apertura su questo terreno
Il referendum si può fare si deve fare laddove esiste una fortissima quantità di lavoratori che lo richiede il progetto Giuni per vedere il quaranta per cento meno a quelle condizioni vuol dire che una corda sbagliato quel comunque non viene accettato e allora quando il referendum boccia un accordo boccia anche il gruppo dirigente che lo hanno sottoscritto
Se si vuole invece offrire come proposta offrire come come Progetto il le un sindacato movimento allora li abbiamo la conferma che la politica attiva legge sindacato movimento e la politica del conflitto e la politica
Quasi esclusiva del conflitto e della lotta che antitetica al progetto più equilibrato che abbiamo costruito noi
In tutti questi anni questo a me pare che sia il problema vero a me pare che su questo punto lo dobbiamo sfidare noi stessi prima di tutto
I compagni l'altra organizzazione sul piano politico a costruire un po'oggetto vero qui non c'hanno anche avuto a uno dei capi saldi secondo me della della dei nostri accordi
Che viene considerato sul piano formale come una sorta di garanzia ma che da un punto di vista di fatto come viene gestito non lo è e mi riferisco al terzo garantito
è una questione delicata e adesso non sto qui ad annoiarvi ma sapete bene che questo terzo garantito suscitato una serie di dibattiti una serie di riserve sul fatto che si costruiscano nelle posizioni di privilegio o meno né i fatti però questo terzo in moltissime esperienze nella gran parte viene distribuito distribuito in misura proporzionale tra le ordinazioni confederali ma scusate ma scusate ma se se e noi lo sappiamo questa non è propaganda non dobbiamo confortarci CGIL CISL e UIL sono ancora nonostante tutto nonostante il male che si possa dire di no voglio nonostante quello che noi diciamo che noi stessi siamo ancora pressoché gli unici rappresentanti
Esistenti in termini organizzati in tutto il Paese e quindi è ovvio che saremo che saremmo noi a costituire la gran parte dell'ossatura delle strutture ma che cosa facciamo cc redistribuiamo
In termini proporzionali dei posti che avremmo matematicamente automaticamente se si votasse senza il terzo ma è un'operazione che non serve non serve
Tanto vale tagliare di netto questo punto e accettare una una sfida pulita senz'altro una clausola di garanzia però avendo chiaro avendo chiaro lo scenario complessivo che è questo il passaggio al sindacato anche istituzione è il passaggio l'attuazione dell'articolo trentanove è il passaggio allega omesse
Che ha perché a questo punto evidentemente un atto firmato
Dai rappresentanti sindacali votato dei rappresentanti sindacali è un atto di legge e non ci sarà più nessun Parlamento
Ho nessun parlamentare o nessun uomo di governo che ci mette in discussione un diritto conquistato sul campo questo è secondo me il messaggio che deve uscire il messaggio politico che devo uscire da questa da questa da questa conferenza e chiudo però anche ricordando un'altra questione la dico in trenta secondi perché
L'abbiamo tutti chiara guardate che se noi non decidiamo non decidiamo sulle questioni organizzative non decidiamo sulla redistribuzione dei Poteri dei ruoli delle funzioni delle risorse noi non andremo lontano non basta scrivere non basta scrivere che occorrono aviazione potente nel territorio perché ne siamo tutti consapevoli bisogna anche prendere e presto quelle decisioni che ci permettono di andare avanti
Grazie Galbusera
Ha ora la parola
Ceravolo delegato della FIAT Mirafiori ricordo che alla FIAT Mirafiori la UIL ha preso circa il trenta per cento
E lo ringraziamo alla conferenza ringrazia Ceravolo e a nome suo ringrazia tutti i lavoratori amici e compagni di Mirafiori
Ma io intanto dico buongiorno
E mi presento mi è difficile dopo un intervento del compagno Galbusera amico compagno
Mi è difficile però vi dico chi sono e così mi capite cerco di dire le mie cose allora
Io sono un lavoratore di terzo livello metalmeccanico che quindi oggi apprezzo cioè giudico il contratto che si è fermato ieri lo giudico a nome di tutti i lavoratori metalmeccanici che io conosco perché era
L'altro ieri io sono stata in fabbrica
E sono stati in fabbrica due turni perché può forse sindacato si vede come si è visto stamattina alle nove qua no
Ma c'è anche un'altra parte del sindacato che fa anche due turni in fabbrica e vi dico questi giorni costo caldo non è semplice no quando dico che stamattina alle nove qua non c'era nessuno
Ecco io credo che un po'di storia una una buone striata vale anche ogni tanto
In modo che no
Allora le stavo dicendo
E tutti lavoratore l'atto ieri si domandavano se si fermavano offrono al contratto gli ho detto che io non
Ho a questa conferenza organizzativa
Dicevo sono lavoratori di terzo livello
Ventisei anni di anzianità
Ventisei anni che minuto in questa organizzazione
Con tanto orgoglio tante sofferenze tanta passione
Vi posso dire che in quella piccole officine te che si chiama la Mirafiori
Non è semplice vivere
Però questa organizzazione se la sempre cavata
Quando le dico che non è semplice vivere abbiamo a livello politico una FIAT che detta che fa politica
Abbiamo dei senatori deputati di Rifondazione Comunista eletti di quei lavoratori
Sono state dette prima stavolta non sono state più eletti perché la gente incomincia a capire
Quale sono le cose che vogliono e quale l'ideologia
Che non accettano più
Quindi io credo
Che noi dobbiamo partire da questa
Lei le cose che stanno chiedendo in poche parole i lavoratori in questi giorni
è il problema del posto di lavoro
No
E il problema di avere un sindacato forte l'hanno dimostrato quando la Mirafiori è andato a votare
L'ottanta novanta per cento dei lavoratori e che facevano la coda per andare a votare ecco questo vi dice tutto
Quindi io credo che al di fuori degli uffici dobbiamo uscirne fuori noi e di queste scommesse
Come quello che abbiamo messo fatto adesso e l'abbiamo vinta noi metalmeccanici e l'abbiamo vinta perché è una UIL
Che si attesta a far dal venticinque al trentacinque per cento dipende dalle aree no ecco io credo che questa qui è una scommessa già vinta chi vi parla come le dicevo prima in quella officine tre dove si fa politica con la mia semplicità che mi ha insegnato la UILM e sono in quest'organizzazione proprio per la semplicità di questa organizzazione che non fa
Tante parole grande
è un'organizzazione di droga purtroppo certe volte che con gli slogan riprendono gli altri però dico è un'organizzazione che ho rispetto dicevo che in quella officina
No nella Mirafiori chi vi parla è stato il primo eletto
Di tutti
Di tutte le le le organizzazione sindacali che si son presentati dipinti o no e UILM
Quindi questo vi dice cosa vuol dire lavorare tra la gente
Io credo che queste l'esempio del sindacato nuove e la gente in questi giorni sta invocando l'unità sindacale
Io sono uno che vengo dalla FNM ho militato la sessantotto ho fatto il delegato clandestino coi abbiamo tenuto il monte ore
Sono uno di quello che durante perché bisogna fare un po'di storia durante e terrorismo sono stato attaccato perché ho difeso sempre la democrazia
Sono uno che sono stato denunciato alla dalla fine mi hanno portato in questura riconoscimento all'americana perché faceva i picchetti no i ticket quando i brigatisti dovevano fare
Quando oggi ancora viviamo di rendita di quelle cose lì altrimenti non avremmo avuto oggi quella libertà che ancora viviamo in fabbrica quella democrazia che ci siamo conquistati tutti insieme
Io ho voglia dire questo voglio dire questo
Per la rielezione degli RSU
A Torino bisogna darne atto che c'è un'organizzazione
Che in questi giorni ancora tuttora ancora tutto perché non son finiti
La la rielezione non è finita con la revisione dei delegati
I compagni segretarie non segretari dalla A alla Z hanno lavorato di sabato o di domenica di notte e di giorno insieme a noi e questo ha dato i frutti io credo questo è l'organizzazione che si vede
Che si deve fare allora io credo che la guerra
Per arrivare all'unità sindacale perché anche queste è una strada obbligatorio ormai no cogliere se un mi sembra che nell'accordo già parla che deve contrattare in parte alcune cose
Unitariamente no quindi essi la L'Aquila oggi per arrivare all'unità sindacale ha tutte le carte in regola
La UIL però noi
Quindici giorni fa se voi avete letto sui giornali a Mirafiori
La FIAT ha chiesto dopo il giorno di San Giovanni no San Giovanni avrebbe venerdì e sabato ha chiesto lo straordinario volontario la gente no per la la la Punto tira vi voglio ricordare che ancora Mirafiori
A Mirafiori alla fine ci sono un sacco di cassintegrati no penoso rientrata ancora in fabbrica quindi questa è oggi il pericolo della gente
Ed è quel giorno lì la FIOM no
Ha dichiarato sciopero
Dall'altro ordinanza pesa quanto l'hanno fatto quattro persone in tutta l'ammirazione su mille settecento persone comandati quindi come vedete
Ancora abbiamo queste risibili
Questi colpi di coda
Che secondo me impediscono
Di arrivare all'unità sindacale
Meno credo che la strada come dicevo prima è obbligatoria arrivare all'unità sindacale non abbiamo le carte in regola speriamo no che appare dignità queste signore che ancora vogliono come dire tenere tenere la la bandiera del passato
Ecco incominciano a ragionare veramente con i fatti perché la rielezione dei delegati le ripeto deve far pensare a tutti noi siamo cresciuti oltre alla quantità no o c'è oltre alla qualità di noialtri che abbiamo fatto sempre aggiornamento semplice siamo cresciuti anche quantitativamente la FIOM nonostante il giornale han detto che ha preso un sacco dei voti
Numericamente diminuita quindi io credo che questo qui deve far pensare questi per l'occhio
Andiamo avanti con la fine
No abbiamo avuto un attacco in questa campagna elettorale da tutte le parti
Non abbiamo avuto santi in paradiso come sapete non abbiamo più partiti per fortuna no
Abbiamo avuto un attacco da parte da destra e da sinistra perché
Qualcuno pensava che la UIL era solo da distruggere no
Noi siamo la seconda organizzazione nonostante non c'è aiutato nessuno e quando dico
Nessuna Novelli presenti alla CISL
La tecnici
Il record attori nel noto benvenuto dobbiamo fatto un convegno che abbiamo tirato il sindacato dei padrone lo chiamano i lavoratori estive sindacato aziendale no
Sì se il film eccessiva abbiamo fatto un convegno dopo queste qua non avevo nessun ruolo l'abbiamo tratte dentro
Facendoli giocare con nove al tavolo delle trattative oggi oltre che non hanno avuto il coraggio e meno male per loro perché non prendevano un vuoto
No cioè non si son presentati
Questi hanno fatto la campagna elettorale per tapping
Ma oltre che hanno fatto la campagna elettorale per la FIMP hanno fatto la campagna elettorale contro la UIL in alcuni casi quindi io credo che bisogna tener conto di tutti gli attacchi che abbiamo perché qua a fare dei Progetto una cosa però bisogna camminare bisogna camminare bisogna marciare
Nei posti di lavoro bisogna marciare come organizzazione che non abbiamo tirato fuori lo slogan del
Sindacato dei cittadini
E mi sembra che in alcune parti in alcuni ostili non tanto funziona bene questa roba qua dobbiamo vedere un pochettino
Va be'può l'altra cosa è quello che io sto notando in questi giorni no
Sento che qualcuno vuole andare con Berlusconi io parlo semplicemente per il per per essere capito eh beh io credo che noi abbiamo avuto un sacco d'esperienze nel passato di mercenari che sono entrati nei partiti all'anno distrutti
Se ci sono ancora dei mercenari
In questo limitazione in quest'organizzazione
Che ripeto sono orgoglioso io e credo che tanti sono orgogliosi di essere in quest'organizzazione un'organizzazione che non è stata né a destra né a sinistra ha avuto sempre la supposizione e gli altri hanno girato intorno
No è vero che in questi ultimi anni c'è stato qualche a fruscio no però io credo che dobbiamo uscirne perché se è vero quello che si è detto all'ultimo congresso di questo l'organizzazione
Che punta a sinistra no io non lo so se c'era sinistro non c'è la sinistra ma cerchiamo di essere quelle che siamo no
Senza vende ce ne sono
Perché altrimenti veramente la nostra sconfitta è la nostra boh
L'auto come dire ciò che ho detto già
Niente io non voglio andare
Fontana perché credo che i compagni cioè non voglio andare oltre perché credo che i compagni
Hanno tanto da dire io ho detto le cose che sapevo io
Faccio un grande augurio a quest'organizzazione
Se l'esempio che vi ho portato io
Dei metalmeccanici serve io credo che questo è da da fare in questa organizzazione
La semplicità non raccontate parla la gente perché non gliele raccontate più c'è ancora un cinque sette per cene anche al dieci per cento si arriva quelle che credono alle palle più la gente
è capace a dire che due più due fa quattro non Facci quindi continuiamo con questo modo che io credo che i risultati avverranno avverranno domani avranno dopodomani ecco però io voglio citare un almeno la mia impressione dell'intervento che ha fatto prima il compagno
Galbusera notte smettere di dire alle mezze parole no perché non ho capito cosa che ha detto l'unità la vogliamo non la vogliamo no proprio con deciderà dette deve deve veramente dire io voglio l'unità metto la storia faccio la scommessa e vediamo un pochettino
Quindi anche nella nostra organizzazione usciamo le fuori chiare nelle nel nelle cose
Perché se no poi veramente ci facciamo trascinare da una parte o dall'altra coi facciamo come dire se Diaz era la partita no se vinceva l'Italia abbiamo vinto tutti o è invece ecco io finisco scusatemi se io sono andato perché sono abituato a parlare così senza scrivere niente
Scusatemi la mia semplicità
Faccio lavori ripeto a questo l'organizzazione che cresca sempre di più grazie
Grazie all'amico Ceravolo
Io rinnovo allori
E tramite Luís anche a tutti quelli che si sono presentati nelle elezioni dove lavori l'ha ottenuto un grande risultato ci sarà sarà distribuito poi un un libricino nel quale saranno sono stati messi in evidenza i risultati di delle elezioni
Che si sono tenute che hanno visto impegnati oltre cinquecento mila lavoratori quindi avrete anche questi dati saranno distribuiti nel corso della conferenza ricordo che in cartella c'è un questionario sull'Europa e sulla Confederazione europea dei sindacati
è una iniziativa di ricerca la prima nel suo genere molto importante sui quadri sindacali questa riguarda la UIL naturalmente
è programmata con l'ufficio informazione della Commissione europea
Noi crediamo nella collaborazione di tutti voi il questionario vari con sognato domani
C'è all'ingresso
Una sportello nel quale potete consegnarla mi raccomando ha ora la parola
L'oeil segretario regionale del Lazio
Ricordo sempre i tempi
Indubbiamente i risultati
Anche se parziali
Delle RSU sono elemento importante di analisi credo che confermati anche dai primi risultati del Lazio che hanno visto oltre cento mila lavoratori interessati
Sono indubbiamente un segnale di fiducia verso il sindacato confederale
Innanzitutto per la partecipazione poi per i voti complessivamente a CGIL CISL e UIL
Naturalmente per i consensi alla nostra organizzazione
Che in tutti i settori in cui si è votato trasporti industria
I primi risultati del pubblico impiego Enti locali nello Stato nella sanità segnalano e fotografano una situazione consolidata di presenza della nostra organizzazione
Quindi dove siamo presenti dove operiamo
Acquisiamo consensi oltre il numero degli iscritti e credo che questo sia un termometro importanti
C'è però un problema che riguarda questa conferenza d'organizzazione
E il dibattito che intorno a questa si è aperto debba continuare deve continuare
E cioè come trasformare questa forza numerica in forza politica
Come questa conferenza d'organizzazione possa dare lo spunto per andare oltre
Come questa conferenza di organizzazione ci permetta di mettere in campo strumenti in cui il consenso alla confederale Rita alle organizzazioni confederali
Che è maggioranza relativa nel mondo del lavoro Possa ed debba diventare maggioranza assoluta
In questo segmento della società italiana
Parlo di maggioranza assoluta
Perché abbiamo ancora troppi gravi la pure rispetta alcuni settori alcuni segmenti alcune tipologie di impresa laddove il sindacato ha difficoltà di rappresentanza ha difficoltà di presenza
Saranno problemi che si acuirà hanno
E lo dice benissimo il documento è anche la relazione di Franco
Quando nuove figure professionali nuove tipologie di lavoro nuove mansioni entreranno e saranno anche gratificato dal punto di vista legislativo e contrattuale
C'è il rischio che la nostra maggioranza relativa resista ma possa diventare marginale
Nel segmento che noi tendiamo a rappresentare della Società italiana che il mondo del lavoro dipendente
Con un rischio in più
Che è quello di apparire in qualche modo conservatori all'interno di questo mondo
è un rischio che il sindacato non può e nel nord non deve correre di essere il sindacato dei garantiti contro i precari
Il sindacato degli anziani contro i giovani degli anziani lavoratori contro i giovani
Dei pensionati contro i pensionandi
Sono lacerazione all'interno del mondo del lavoro che porterebbe alla scomparsa del sindacato confederale
E quindi proviamo a indicare due risposte che stanno già nel documento
La prima è sicuramente la confederali ITA
Significa a nostro avviso
Non soffocamento della specificità ma un'esasperata ricerca di mediazione tra possibili interessi divergenti all'interno del mondo del lavoro
Sarà importante una verifica soprattutto nel pubblico impiego
Nella pubblica amministrazione nei servizi laddove i tagli
E la responsabilizzazione delle nuove amministrazioni rispetta i servizi porterà inevitabilmente a scelte anche difficili e dolorose
Sindacato confederale Deva Traversi
Nostri nata ricerca di una sintesi tra interi interessi che a volte possono essere divergenti tra lavoratore lavoratore essere elemento di mediazione reale per permettere il confronto verso e nei confronti di una classe intera del mondo del lavoro che non può presentarsi
Separata è spaccata
La seconda risposta è stata nella filosofia del documento
E quella di dislocare la forza e l'energia del sindacato laddove è più vivo lo scontro o è più vivo il confronto se la politica di concertazione dovesse ancora rimanere nostro cavallo di battaglia la nostra bussola per il domani
E oggi questo livello di scontro e di confronto non è più esclusivamente a livello centrale attraverso le riforme istituzionali nuovi Poteri tutto quello che ci siamo detti e che conosciamo ma soprattutto attraverso la nostra scelta di certificare ratificare il secondo livello di contrattazione
Come elemento di meno di pari peso rispetta la contrattazione nazionale abbiamo ratificato e certificato che laddove si crea la ricchezza
Si deve contrattare
Là dove c'è la possibilità di trovare le energie per coniugare efficienza efficacia e difesa dei lavoratori soprattutto la pubblica amministrazione la si deve dislocare la maggior forza dell'organizzazione sindacale e quindi ragionare seriamente pacatamente su una diversa distribuzione dei poteri all'interno della nostra organizzazione
Sono dei valori fondamentali parliamo di laicità di riformismo della socialità
Parliamo degli strumenti con cui si concretizzano questi valori che sono quelli della mediazione sociale della difesa dello stato sociale e della valorizzazione del territorio
In sostanza far prevalere la confederali ITA che noi consideriamo parte integrante e fondamentale della sinistra sociale e il decentramento significa aprire un percorso che può rispondere da solo a una mentalità è un amico
Penetrante politica di immagine che non è il nostro terreno di confronto
è inutile mettere in campo identikit o Fazzone Dromì
Sulla possibile ricerca del leader di un nuovo schieramento
Noi non avremmo mai tre o sei reti da contrapporre ad altri abbiamo solamente la forza di migliaia di persone che tutti i giorni si confrontano con i nostri interlocutori che sono i lavoratori
La che dobbiamo dispiegare le nostre energie le nostre risorse
In questa filosofia con queste filosofie cui pensiamo di riconoscersi nel documento
Che è l'elemento nelle la base di discussione di questa conferenza abbiamo nel Lazio proposto un modello un modo uno dei possibili modelli su cui chiamare discutere tutto il resto dell'organizzazione che queste giornate sono fondamentali per questo
Un modello che cerca di individuare un superamento d'un dualismo defaticante e forse stantio che è quello dell'annosa questione del dibattito tra le strutture verticali le strutture orizzontali
Va supera bisogna passare da una dialettica interno all'organizzazione fra confederali vita tra virgolette categoria Rita tra virgolette a un momento di sana dialettica tra centro e periferia
è una dialettica che c'è nella società è una dialettica che c'è nel Paese credo che sia una dialettica che vada supportata e valorizzata anche nella nostra organizzazione
Per far questo naturalmente ci saranno poi delle proposte che saranno discusse successivamente non è il documento che abbiamo approvato nel Lazio che non voleva essere un emendamento al documento nazionale ma un contributo al dibattito che inizia oggi e si articola nei prossimi mesi
Facciamo alcune proposte anche per così dire di carattere generale per dare valore a questa filosofia
Non va demonizzata la diversità la specificità delle singole realtà
Vanno riconosciute vanno rispettate va individuato questo meccanismo del rovesciamento della distribuzione delle competenze tra centro e periferia comune elemento di valorizzazione della nostra organizzazione
Che significa naturalmente ragionare anche su una diversa distribuzione delle risorse
Una di una Omo omogeneità di comportamento all'interno di tutte le strutture tra chi ha già fatto la scelta radicale di un sostegno alle proprie strutture terminali di organizzazione del territorio e chi ancora per motivi di ragioni per ragioni di carattere contrattuale probabilmente ancora non l'ha fatto
Va
Preso come valore positivo la flessibilità dei modelli organizzativi sapendo che comunque vincolante
Momento centrale di valorizzazione sui principi fondamentali della nostra organizzazione vanno razionalizzati naturalmente livelli organizzativi di tutte le strutture privilegiando le ancorandoli ai livelli laddove c'è la contrattazione dove c'è la concertazione
Va ratificato anche nella nostra organizzazione attraverso meccanismi anche un po'fantasiosi
Forme di raccordo e di confronto simile alla Conferenza Stato Regioni da dove la confederazione si possa confrontare come struttura regionale su tutti i problemi che sono ormai materia non solo di contrattazione ma di confronto con gli enti locali
Sono queste proposte a nostro avviso coerenti con il documento un modello che è posta in qualche modo ancorare la nostra organizzazione è un dibattito che in qualche modo lasci il segno
Per far sì che non si riesca non solo da queste giornate ma da queste settimane con la convinzione che nulla cambi perché tutto va bene abbiamo dimostrato che se abbiamo gli strumenti le armi
Per poter essere organizzazione all'avanguardia all'interno del mondo del lavoro
Dobbiamo far sì che questi obiettivi questi modelli siano momento di apertura reale di dibattito e discussione nostra organizzazione noi crediamo che lo spirito del documento e lo spirito anche del documento del Lazio vadano in questo senso grazie
Grazie Bosco segretario generale degli statali
Quello che stiamo attraversando e per il nostro Paese è un periodo di grandi cambiamenti politici
Economici e sociali
Non si tratta certo come qualcuno afferma in modo erroneo di una rivoluzione
In quanto alla classe dirigente o almeno il fulcro di essa è rimasta sostanzialmente inalterata
I grandi imprenditori
I finanzieri gli uomini delle professioni l'alta burocrazia la magistratura
Essa tuttavia subite guidato parimenti i grandi rivolgimenti in questi ultimi tempi
Ha espulso la vecchia classe politica cui aveva delegato la gestione del Paese ed ha assunto direttamente la guida della società
Qua portando al suo interno tra gli altri i piccoli e medi imprenditori fino a ieri ai margini del gruppo dirigente
La novità e che questo gruppo assunto in proprio la direzione del Paese utilizzando anche i nuovi soggetti politici emergenti in questa fase i gestori del potere
Cercano di imporre concetti e sistemi economici come il libero mercato
Senza temperamenti che contrastino inevitabilmente con la cultura e le realizzazioni degli ultimi decenni in termini di stato sociale e solidarismo
In questo contesto difficile
Accentuato anche da una crisi economica ancora in atto e da una gravissima crisi occupazionale il movimento sindacale corre il rischio di perdere il ruolo di soggetto sociale essenziale
Così come si non resta e da ciò la necessità di una revisione immediata e radicale della sua stessa ragion d'essere dei suoi obiettivi e degli strumenti conseguenti
Innanzitutto va intensificato il processo unitario cancellando così ogni traccia di Fazio Nismo e di divisione
Fenomeni questi derivanti da ideologia e collateralismi partitici ormai superati
Per quel che ci riguarda ed avendo come obiettivo irrinunciabile l'unità sindacale dobbiamo anzitutto adeguare l'organizzazione della UIL ai nuovi compiti che le deriveranno ai cambiamenti in atto
Il che e altresì uno degli obiettivi prioritari che si pone questa conferenza
Molti di questi cambiamenti riguardano anche nel settore nel quale noi operiamo come lavoratori statali
L'esasperato centralismo dello Stato ha comportato una gestione poco funzionale e ritardi inaccettabili nei servizi forte e pertanto la richiesta da parte della quasi totalità delle forze politiche sociali di operare un diffuso decentramento amministrativo sul territorio che abbia come fulcro a Riccione
La riforma di alcuni ministeri si è già mossa in questa direzione
Come ad esempio avvenuto per il ministero delle Finanze mediante l'istituzione delle Direzione regionale delle entrate
Altri ministeri inevitabilmente dovranno a tre quarti al decentramento delle proprie funzioni
Citiamo tra questi il ministero del lavoro che dovrà trasferire a livello regionale la gestione del mercato del lavoro
Si dovrà quindi giungere altresì ad un più vasto decentramento delle competenze amministrative dal centro alla periferia
Sarà inoltre necessaria la razionalizzazione dell'amministrazione centrale che dovrà realizzarsi in una inevitabile riduzione del numero dei ministeri mediante la riunificazione dei compiti omogenei
La riforma dello Stato dovrà comunque essere accompagnata da un decentramento istituzionale in grado di trasferire alcune funzioni alle autonomie locali di fronte a tale stato di cose occorrerà che la nostra organizzazione sindacale la UIL statali si adegui attraverso opportuni aggiustamenti che ci consentano di essere protagonisti del cambiamento
Dovremmo rivedere la nostra struttura interna per renderla rispondente alla trasformazioni e dal nuovo modello di relazioni sindacali collegato con i due livelli di contrattazione
Occorre altresì valutare l'opportunità di raggruppare in una sola organizzazione sindacale i sindacati di categoria del pubblico impiego che abbiano un'affinità funzionale con competenze sull'intero territorio nazionale
Un'aggregazione possibile valutata positivamente dalla nostra direzione nazionale potrebbe essere effettuata traumi statali UIL Deppe e Wille organi costituzionale
Ciò consentirebbe di fronte alla drastica riduzione delle risorse umane e di quelle economiche di poter svolgere al meglio il nostro ruolo sia al centro che sul territorio
Siamo comunque dell'opinione che qualsiasi accorpamento debba avvenire
Nel rispetto dei principi di democrazia di rappresentanza e debbano pertanto essere definiti tutti quegli strumenti necessari ad evitare mortificazioni e penalizzazioni delle specificità delle parti accorpate
In questa sede vogliamo rappresentare alcune difficoltà di gestione che attualmente stiamo registrando nel comparto dello Stato
Il blocco delle assunzioni abbinato ad un forte sotto ha comportato già una vacanza negli organici di circa sessanta mila lavoratori rispetto ai trecento mila addetti previsti
Si è quindi ristretta la base su cui fare proselitismo ed attingere nuovi quadri sindacali
Inoltre subiamo ancora le conseguenze di una politica dissennata attuata
Dal Dipartimento per la funzione pubblica che ha scaricato sui pubblici dipendenti la responsabilità di una cattiva gestione della pubblica amministrazione
Non ha rinnovato i contratti di lavoro non attuato la contrattazione decentrata annullando di fatto ogni spazio per corrette relazioni sindacali
Sì enti inattuata una gestione troppo accentrato delle politiche confederali
Che pur scaturita da una innegabile stato di necessità ha di fatto ridimensionato il ruolo della categoria
Ciò nonostante lui statali non solo ha mantenuto la consistenza dei propri iscritti ed il livello di rappresentatività ma altresì ottenuto successi superiori alle aspettative nelle elezioni delle RSU
Che a tutt'oggi sono stata affettuato nell'amministrazione
Siamo infatti passati dal venti per cento dell'elezione dei rappresentanti del Consiglio di Amministrazione l'ottantotto a circa il trenta per cento
Occorre quindi un impegno di tutti perché i contratti del pubblico impiego vengano immediatamente conclusi sia per la parte economica che normativa e che vengano ripristinate immediatamente nel nostro settore corrette relazioni sindacali
Intendiamo però in questa sede esprimere il nostro disappunto la nostra protesta ma le posizioni assunte dal governo in merito alle disponibilità economiche da destinare ai rinnovi del contratto del pubblico impiego
è inaccettabile che quanto concordato nell'accordo di luglio e quando tenuto giustamente dalle categorie del settore privato non venga minimamente garantito per i contratti del pubblico impiego
è una provocazione la riunione di ieri sera fatta con il governo
Dove ha proposto di abbassare il sei per cento al cinque virgola sei per cento
E di questo cinque virgola sei per cento a pagare il due virgola cinque per cento del mille novecentonovantasei trasformando di fatto un contratto biennale in Triennale per il pubblico impiego
Con questa partita è in gioco la credibilità del sindacato confederale nel pubblico impiego
Se il governo dovesse persistere
In questa assurda posizione penso che sia giunto il momento di dare una giusta risposta con uno sciopero generale del pubblico impiego una grande manifestazione a Roma contro il governo Berlusconi
Chiediamo la solidarietà dell'intero movimento sindacale pesi bloccare questa assurda
Vertenza respingendo questa provocazione che il Governo di fatto sta facendo nei riguardi dei pubblici dipendenti
Le risultanze della nostra conferenza di organizzazione della UIL statali
Coincidono complessivamente con quanto contenuto nella relazione
Del compagno Lotito e del documento confederale ne condividiamo altresì le proposte in particolare in sintesi la ripartizione dei compiti confederale su due livelli principali
Quello centrale e quello regionale la rivalutazione della centralità attribuita le categorie l'importanza Abate all'attività sindacali svolti sui posti di lavoro e nel territorio i stretto collegamento in simbiosi con il nuovo modello di partecipazione dei lavoratori costituito dalle RSU
La valorizzazione della politica dei quadri che passi attraverso un'adeguata formazione ed una costante informazione
Particolare importanza attribuiamo poi alle proposte di regolamenti interni
Che devono garantire ad ogni livello autonomia di giudizio trasparenza della gestione la migliore autorizzazione delle risorse umane ed economiche in modo da consentire un potenziamento dell'intera organizzazione
è importante infine
Che le cose che verranno decise vengano attuate nei tempi e nei modi previsti senza che sia consentito come qualche volta avvenuto nel passato Peto suo sì ostruzionismi
Stiamo giocando la partita decisiva per il nostro futuro la nostra esistenza la nostra ragion d'essere
Grazie ora la parola Bertinelli segretario generale nel settore agroalimentare
Cari amici
Giustamente
La conferenza si è aperta
Evidenziando
I risultati pur positivi che la UIL ha conseguito
Nelle elezioni delle Rsu
Sono risultati che non hanno premiato la UIL a caso
Sono risultati che premiano
Una coerente linea politico sindacale che la UIL ha saputo costruire in questi anni
E che è sempre più apprezzata dai lavoratori
Una linea politica
Che non ha subito ondeggia menti o adattamenti
A seconda che si che ci trovassimo di fronte a governi più o meno amici del sindacato
è una linea che in piena autonomia
La UIL ha sempre saputo portare avanti indipendentemente dal fatto che nel governo
Se dessero uomini vicini anche a noi politicamente
Ma abbiamo avuto il coraggio la forza e l'orgoglio
Di difendere comunque sempre la nostra posizione alla fine
Queste coerenze vengono apprezzate e premiate dai lavoratori
La ricchezza di proposte
Di De che la Huila indicato in tutti questi anni
E che inizialmente
Abbiamo subito
Le critiche aprioristiche demagogiche e strumentali di altre organizzazioni alla fine sono riusciti a prevalere
Sono riusciti ad essere adottate anche da coloro che prima li criticavano
Perché erano idee realistiche erano richieste idee e proposte che tenevano conto della realtà politica sociale ed economica del Paese
L'indirizzo di concertazione l'indirizzo di partecipazione
La proposta dalla politica dei redditi
L'idea originale Di Giorgio Benvenuto quando propose il sindacato dei cittadini
Tutte queste proposte tutte queste indicazioni
Avevano inizialmente trovato ostilità
Da parte di altre organizzazioni e alla fine proprio per la forza di queste idee sono riusciti a prevalere ha ragione quel compagno che prima è intervenuto
Membro della RSU dalla Fia quando dice
Ai lavoratori le frottole non si possono più raccontare perché ai lavoratori sanno distinguere tra coloro che li mostrano coerenza e coraggio nel portare avanti le cose in cui credono
Da coloro che invece in termini ideologici condizionano sempre e comunque la propria azione al servizio di indirizzi di De e di proposte che vengono all'esterno del movimento sindacale
Pensate a una cosa
Cosa succederebbe
Nel nostro Paese
Se l'attuale governo dovesse proporre
Anche la metà
Dei sacrifici
Che aveva proposto il precedente governo e in particolare il ministro Cassese agli italiani
Cosa succederebbe c'è oggi questo governo dovesse porre mano allo stato sociale come ha tentato di porre mano il ministro Cassese dal precedente governo
Noi siamo stati isolati siamo stati tra i pochi
Che al ministro Cassese abbiamo avuto il coraggio di dare le risposte che meritava
Il compagno analizza è stata tra i pochi che ha saputo prendere carta e penna e mettere per iscritto lei contestazioni che al ministro Cassese si facevano certamente
Altri nei confronti di questo ministero
Non hanno assunto le posizioni che avrebbero dovuto assumere se avessero
Operato in piena autonomia
Solo perché questo ministro
Era considerato ed è
Un uomo che milita nella sinistra politica del nostro Paese
L'ufficio di Cassese
Era diventato una dei tendaggi
Di un segretario confederale della CGIL
Un ministro che proprio perché si riteneva esso stesso
Rappresentante dei lavoratori perché militante
In organismi di sinistra
Questo ministero riteneva appunto di rappresentare a esso stesso gli interessi le esigenze i problemi dei lavoratori e quindi sottovalutando quelle che sono le proposte quello che è il ruolo del sindacato
Sottovalutando
Quindi la necessità dei confronti seri
Col sindacato quindi Rispetto
Degli accordi che col sindacato venivano su
Ebbene
Noi non abbiamo difficoltà a dire
Che come ci siamo posti al ministro Cassese con coerenza ci opporremo a questo governo qualora questo Governo dovesse intaccare o dovesse attentare a quelle che sono i risultati che i lavoratori con le loro notti colori impegno in questi anni hanno saputo conseguire
Ma avremo la credibilità avremo la forza nel rivendicare
La tutela di questi lavoratori in quanto nello stesso modo ci eravamo comportati anche con coloro che prima avevano preceduto questo governo
Pensate
E questo lo dico con preoccupazione
Pensate cosa succederebbe
C'è un'organizzazione sindacale
O c'è una forza politica disattende il sì
Le indicazioni è il voto che proviene dalla base così come ha fatto il gruppo dirigente del PDS la sua corsa settimana
Pensate cosa quante critiche di antidemocrazia
Che verrebbero indirizzate nei confronti di tutti coloro che operassero in questo modo
Questi sono alcune riflessioni sulle quali noi dobbiamo fare dobbiamo
Dobbiamo momento a attenerci
Perché perché il discorso complessivo dall'Unità
Che è un obiettivo serio è un obiettivo verso il quale giustamente c'è l'aspirazione da parte di tutto il movimento sindacale da parte soprattutto dei lavoratori
Ma è un percorso accidentato tutt'ora
Dalla differenza che esiste tra le cose che si dicono i chip proclamano e poi dagli atteggiamenti concreti che quotidianamente noi attuiamo questua il problema vero
è un percorso che dobbiamo sul quale dobbiamo avviarci è un percorso però
Nel quale dobbiamo usare la massima chiarezza
La massima chiarezza nel sottolineare i problemi le difficoltà e quindi indicare le soluzioni e il modo come superare queste difficoltà mettendo alla prova tutti e in primo luogo Nori
Ma non mi voglio dilungare su questo tema perché il dodici luglio
Avremo questo importante riunione dei direttivi unitari CGIL CISL UIL nei quali si approfondirà proprio il tema dell'unità sindacale io vorrei utilizzare gli ultimi minuti
Che ho a mia disposizione per fare qualche riflessione sui problemi interni che abbiamo come lui perché anche questi problemi e problemi ce ne sono
Dobbiamo riuscire ad affrontarli con realismo con coraggio e avere la forza di apportare tutti quei correttivi necessari per poter guardare i il futuro con sempre maggiore ottimismo
E quindi dando risposte concrete nei fatti a tutti quei lavoratori a tutti quegli attivisti che con noi si battono perché Halloween esca bene anche dalle elezioni dal confronto elettorale sulle RSU
Questa conferenza si è aperta su un documento unitario proposto dalla commissione preparatoria dalla Conferenza spesso è un documento importante
è un documento che porta a sintesi
Varie valutazioni
E proposte articolate che ci sono nell'ambito dell'organizzazione ma ha saputo in modo equilibrato recepire queste varie posizioni
Noi abbiamo dei problemi dei problemi urgenti che al più presto il comitato centrale della UIL dovrà trasformare in norme
Che debbono regolare la vita interna dall'organizzazione
In primo luogo dobbiamo consolidare
Il superamento delle componenti
In secondo luogo dobbiamo anche noi cercare di burocratizzare e snellire le strutture dalla UIL a tutti i livelli
Per renderle più agili
Più meglio meglio rapportate a quelle che sono le disponibilità
Economiche e operative dell'organizzazione
Dobbiamo riuscire una volta per sempre ad abbattere
Quel diaframma che tuttora esiste
A vari livelli dall'organizzazione tasche oppure verticali e strutture orizzontali
è un da un diaframma che nuoce all'organizzazione
è un via un diaframma quindi che va abbattuto perché si possa tutti insieme contribuire a un rafforzamento e a un rilancio dell'organizzazione
Attraverso anche a un intreccio
Di competenze e di ruoli
Nel rispetto delle reciproche responsabilità intreccio che deve essere realizzato dalla Confederazione fino nel territorio per valorizzare tutte le forze vive dall'organizzazione e rendere più facilmente operative le decisioni anche quando queste decisioni dovessero intaccare certi settori dall'organizzazione ma rendere quindi gestibile applicabili queste del decisione
Dobbiamo riuscire a valorizzare di più
Le Unioni regionali
Dieci entrando le competenze
Pierluigi da me grazie questo decentramento deve essere seguito e gestito anche nell'ambito del sindacato bisogna creare un fondo regionale
Per aiutare quelle strutture mettere in condizione quelle camere sindacali che non sono in grado con i propri mezzi di mettere in essere i servizi necessari per assistere i lavoratori
Dobbiamo adottare il voto segreto a tutti i livelli sempre e comunque per scegliere i nostri gruppi dirigenti
Dobbiamo avere una politica di bilancio che ci consenta
Di responsabilizzare maggiormente coloro che gestiscono le strutture perché ogni struttura possa fare il passo lungo come la gamba
E non possono più avvenire quelli indebitamenti ingiustificati che in molte strutture si sono verificate infine e quindi finisco dobbiamo valorizzare di più gli iscritti
Oggi l'iscritto è quello che sostiene il sindacato
Troppo spesso l'iscritto
Conta quasi come un non iscritto e questo è uno dei motivi della scarsa sindacalizzazione che esiste nel nostro Paese
Perché l'iscritto deve pagare la delega poi quando viene al sindacato deve chiedere permessi e deve pagare tutti i servizi come i non iscritti
Ebbene su questo punto noi una riflessione dobbiamo farla perché una valorizzazione dell'iscritto non solo in occasione dei congressi ma anche nella gestione e nella vita dell'organizzazione è necessaria ultimissimo e ho chiuso
Non mi sembra che un pochino tutte e tre le organizzazioni le confederazioni
Abbiano sottovalutato la portata dei referendum Pannella non ce ne parlo finito non se ne parla
Dovremmo riflettere anche su questi punti
E dove e dovremmo adottare
Le iniziative necessarie
Tese a a salvaguardare il sindacato perché alcuni di questi referendum è sono una un autentico attentato contro il sindacato e i questo quindi è da respingere
Le tre confederazioni unitariamente dovranno valutare e riflettere su questo punto dell'ingrato Grazia Pierluigi per Pinelli io prego
La galleria cioè tutti quelli che sono su in alto ed in piedi
E di fare almeno silenzio dovrebbero mettersi seduti ma di fare almeno silenzio perché il brusio è così forte che chi sta qui e naturalmente poi
Ne avverte pure le conseguenze negative ha ora la parola ma Rabottini segretario generale del sindacato delle costruzioni io mi raccomando sempre i tempi non prendetevela col Presidente
Se di richiamata al rispetto del tempo
Per favore chiudete le porte allora
A questa conferenza di organizzazione
Collocati in un momento abbastanza particolare della vita italiana
Un anno fa abbiamo fatto il congresso avevamo deciso di fare la conferenza italiana per incominciare a fare una prima analisi su ciò che è avvenuto su ciò che si è modificato nella società italiana
Abbiamo trovato che abbiamo di fronte alla città con forti mutamenti
Una società che corre che è velocissima
Una società che tutto trasforma con una rapidità incredibile
Cioè finite in tempi in cui tuttora stabile tuttora fermo e tutto era mediato con da una vita politiche sindacata scandita da regole certe che hanno governato l'Italia per quaranta d'un tratto ci siamo accorti che la società è mutata e questo mutamento debbo dire che come ferro abbiamo seguito abbiamo anche incoraggiato tante che come Feneal ci siamo battuti con forza e con coraggio a favore del referendum e a favore della trasformazione la Società per sbloccare tutto quello che c'era presente che secondo lui non realizzava il non collaborava per realizzare uno stato uno stato realmente realmente moderno tant'è che la gente ci ha compreso
La gente ci ha compreso il referendum
è stato vinto abbondantemente abbiamo incominciato il nuovo un uomo che è tutto da costruire il nuovo che si è affacciata appena un nuovo che però incomincia a delinearsi tant'è che noi abbiamo ormai in Italia due grandi blocchi politici due dei due grandi schieramenti che compongono lo schieramento politico anche se sono molto articolate molto variegati abbia una una cosiddetta destra
Moderata ma non tanto con delle strane punte di estremismo preoccupante abbiamo la sinistra la quale ancora aperta nel suo interno una una grande dialettica per tentare di di riconquistare un una modernità nel suo nel suo interno
Noi ovviamente vogliamo e vorremmo che il processo di trasformazione la società avvenga con maggior rapidità con maggior forza vorremmo che si realizzasse una destra diciamo più democratica che espelle al suo interno con le forze estreme non compatibile talvolta con lo schieramento
Democratico e vorremmo contemporaneamente una sinistra più moderna più articolata che riscopra
I valori del riformismo i valori di una società che fine progressivo mutamento verso un forte è stato un forte stato sociale
Un forte stato sociale che noi ovviamente difendiamo
Contemporaneamente come sindacato fino ad oggi non l'abbiamo visto ancora forti mutamenti siamo ancora le vecchie strutture grazie al cielo ben radicate nel territorio né posti di lavoro
Però ovviamente non possiamo essere le strutture
Che rischiano di fare conservazione di fronte al mutamento
Dobbiamo quindi anche noi accelerare con estrema forza con estremo coraggio il processo anche di unità sindacale un processo di unità sindacale che diventa indispensabile che va gestite seguito per dare una risposta positiva anche alla voglia di tanti lavoratori della gente comune diciamo chi di coloro che mirano al sindacato di ritrovare un un'unica casa
Un'unica casa nel sindacato che sappia difendere con forza i propri interessi
Questo ovviamente va fatto con molto coraggio e con molta saggezza l'unità sindacale non si improvvisa l'unità sindacale adesso con la conquista che va realizzata giorno per giorno e a grande necessità di passi in successione cioè non non voglio realizzare il sindacato un'unica tutti i dossi però voglio lavorare per conquistare questa questa questa voglia di unità
E l'unità del mondo del lavoro l'unità del sindacato un sindacato per cui unitario non l'unico pluralista e democratico e funzionale al sistema che si muta e funzionale al al nuovo scenario politico che noi abbiamo presente
Per cui ecco bisogna con forza almeno come fare ne vogliamo
Batterici per questa per queste cose
Per cui la società più si implicato non suscita dove ce ne sono l'emigrazione realizzate dai partiti
E la delega che davamo talvolta sbagliando eccessi ai partiti riconquistare ruolo dell'autonomia sindacale riconquista alle con forza il ruolo di essere sindacato de difende gli interessi dei più deboli dello stato sociale della democrazia
Per per evitare per evitare almeno questo è un rischio che si formino Duo più sindacata legata alle vecchie logiche alle vecchie logiche di partito questo sarebbe un dramma sarebbe un male non solo per la sosta ma per lo stesso lo stesso sindacalismo
Per cui dico gradualismo sì però ricerca costante dell'unità sindacale attenzione a tutto ciò che succederà la società civile
Noi
Come sindacato oltretutto dobbiamo essere Interpreti degli interessi veri della gente dobbiamo operare con grande senso con grande senso di autonomia se la strada che sceglie la UIL è questa
E diventa la UIL cemento di unità sindacale perché l'organizzazione più svincolata da logiche di partito meno prigioniera di di fatti che la portano a ad avere obblighi almeno in questa fase per nel particolare obblighi troppo forti con il quadro politico voi non li abbiamo
Per cui non possiamo essere i garanti i garanti di questa unità sindacale e girarla con molta con grande libertà di anime con grande amore per l'unità ovviamente questo non significa la neutralità perché io personalmente ovviamente sono uno che si vuole battere per realizzare nella mia autonomia di uomo di militante per realizzare un ma modello di sinistra almeno nel mio personale questo non conta di coinvolgere me come responsabile organizzazione come miti militante che opera all'interno dello dello schieramento dello schieramento di sinistra
Questo però non comporta ovviamente né da parte mia né da parte dei compagni della Feneal di garantire e di portare nel sindacalismo confederale
Di portare tutti quei lavoratori che come ormai accertato
Hanno votato per il Paolo diciamo delle libertà
Perché vanno comunque responsabilizzate nella difesa dei loro interessi parità che ci troviamo di fronte a voce da che ha superato del tutto come diceva nella relazione il concetto di
Di bene gara da parte del sindacato ai partiti ai partiti per cui questo questo processo possiamo coi noi realizzarlo con forza
Perché penso che il la difesa dello Stato sociale degli interessi dei più deboli delle classi emarginate
è un compito del sindacato ma è interesse di tutti i lavoratori e su questo possiamo fare con tutti una grande una grande alleanza politico sociale e questo questo diventa diventa importante
Per cui ovviamente il sindacato non deve nemmeno avere un preconcetto contro la quale governo ci si deve confrontare e se serve e se questo governo fa proposte che vogliono distruggere
La ricostruzione dello so usare perché io sono di quelli che teorizzano e nell'ecosistema forse lo stato sociale non c'era era forse più che uno Stato clientelare asservito asservita agli interessi di pochi gruppi di potere
Basta pensare a una serie lo diciamo con chiarezza
Di cassintegrazione data all'infinito una serie di cassa integrazione cavo di il sapore delle clientele che il sapore che il sapore di aiuto di salario di salario sociale
Per cui attenzione nel caso in cui ovviamente di tipo imparare Berta che governa e che difende questo stato viene contro questi principi sacri allora sì che bisogna scontrarci con questo governo
Bisogna dire alla gente di lottare ma di lottare non contro un'ideologia contro un partito ma contro coloro che vogliono indi avviarsi in cambiarci
In un sistema di estremo liberismo dello porta democrazia e che supera che supera gli interessi stessi lavoratori
Poche altre cose
Però importanti noi abbiamo fatto come insieme al una prima battaglia per realizzare le Rsu debbo dire che come ferme a là dove l'abbiamo fatte negli impianti fissi abbiamo avuto dei risultati
Per me anche sorprendenti nel senso che abbiamo superato abbondantemente la soglia del venti e più per cento cioè la gente ci ha risposto la gente ci ha dato ragione
Abbiamo avuto dà risultati molto belli perché abbiamo raddoppiato triplicato talvolta il consenso che avevamo Carthage abbiamo tramite delega sindacale
Lo abbiamo superato con con forza con slancio e questo è un segno estremamente importanti per noi ma così non solo per la se ne avvale ma per tutti quelli che hanno sperimentato la RSV queste lo Stato un dato importante avere cioè per la UIL le per la tennero un patrimonio che va conservato va valorizzata va potenziato
Va anche se volete premiato in termini vanno premiati quei compagni che sono elette che ci hanno dato fiducia se hanno hanno saputo aggregare i consensi intorno a muri
Le noi siamo ancora fermi per quanto riguarda le Rsu nei cantieri edili e questo è un problema che hanno ci si pone perché ovviamente chi lavora nel settore monco tutti sanno del lavoratore di lavoro lavoratore estremamente precario è un lavoratore che che soffre un'estrema mobilità da canti era cantiere da Oprah opera oltretutto la nostra unità produttiva dell'edilizia non è una produttività un una un sistema produttivo che risponde hanno uno un unico padrone per cui abbiamo un unico gruppo produttivo talvolta all'interno del cantiere dove operano più persone più lavoratori abbiamo ben prese e abbiamo abbiamo Bien presi per cui ovviamente lo abbiamo posto il problema con forza e debbo dire che abbiamo trovato una soluzione militare negli ultimi negli ultimi nell'ultima
Assemblea che abbiamo fatto per il quattro luglio abbiamo trovato una formulazione dove poniamo nella piattaforma il problema dell'unicità del cantiere edile
In modo che in quei cantieri di
Al di sopra dei quindici dipendente possiamo realizzare le reti R Rsu slegate dal concetto dell'impresa perché nell'unico cantiere esistono più impresa per cui si no altrimenti per noi sarebbe difficoltoso e fa
E ovviamente gli eletti gli eletti in quell'impresa dovranno dovranno essere eletti che non gravano solo sull'impresa
Da cui dipendono ma dovranno con un sistema di mutualità tramite le casse edile
Il Code loro posto corresse puntualizzavo prendere Cassibile per cui ha un costo che dovranno pagare tutte le imprese che operano all'interno del cantiere
Ecco da qua è la nostra filosofia non la nostra critica sul problema
Degli artigiani perché noi abbiamo riscontrato talvolta che nei nostri cantieri edili l'artigianato realtà talvolta nasconde
Lavoro invero coltivino sbocco e altre forme che noi comunque combattiamo e combattiamo con forza due minuti non è un Franco uno due minuti ai il nostro non è una rivendicazione monetaria non è quello il problema è una rivendicazione politica
Altrimenti rischiamo di banalizzare le cose noi non possiamo non potevamo non poniamo assolutamente assolutamente questi questi questi problemi in termini economici
Ma poche altre cose nei due minuti che me resto che riguarda che riguardano la UIL per noi noi siamo organizzazioni di categoria noi vogliamo difendere con forza la nostra autonomia
La nostra autonomia che è legata a un nostro modello di vita e di essere presenti all'interno del movimento operaio e siamo una struttura di base che diventa collettore per realizzare consensi per l'organizzazione
Questo è il nostro compito nostro compito anche quello di realizzare contrattazione oltretutto siamo una categoria che ha praticamente mente tempi pieni nel suo interno per cui ha obblighi di bilancio è un'altra serie di impegni gravosi
Che debbano realizzare
Ma questo non significa che la nostra autonomia
Deve esser si deve trasformare incorporazione per cordialmente come scelta noi siamo contro le corporazioni perché siamo una categoria che va a realizzare uno Stato sociale vuol contribuire per i il benessere di questa società vuole contribuire in termini positivi propositivo
Per cui riteniamo importante fondamentale il ruolo che svolge la Confederazione o le strutture orizzontali
Che hanno un ruolo di sintesi tra i vari interessi presenti nel mondo del lavoro per realizzare una società diciamo di giusta per utilizzare un termine molto molto semplice questa il concetto per cui il problema nel rispetto delle autonomie nel rispetto dei bilanci nel rispetto alla trasparenza bisogna battersi con forza
Per fare un serio intreccio tra ciò che è il mondo confederale il mondo dai categorie questi mondi non possono essere conflittuali troppe volte purtroppo ho avuto rapporti con volti della UIL che era un rapporto conflittuale che era basato quasi esclusivamente sul problema monetario
Queste un è un è un criterio non accettabile
Deve prevalere il criterio della politica dei rumori delle appartenenze degli intrecci legarci degli interessi
Questo è il nodo
Non possiamo ecco dobbiamo trovare delle formule serie
Come dobbiamo trovare delle formule serie per realizzare la democrazia all'interno del del sindacato dalla guida
Perché noi abbiamo superato lei componenti che erano erano ovviamente erano avviamento ma elemento di selezione e di cooptazione dei gruppi dirigenti e di selezione lo abbiamo superate noi come Frankie crediamo al superamento delle componenti lo abbiamo realizzato
E tant'è che siamo contrari a qualsiasi riedizione
Riedizione quasi finito riedizioni di politiche delle appartenenze bisogna poi realizzare il problema dalla democrazia
Questo è un problema un capitolo a parte perché perché si io sono tra quelli che dice la UIL ormai l'organizzazione monolitica che ha superato le componenti però bisogna riscoprire all'interno nostro quale la dialettica come si realizza al confronto che non deve essere per forza un confronto becero ma un confronto sulle cose sui problemi sugli interessi
Questo deve essere deve essere deve essere il confronto decide decide decidere
Realizzare
Ecco io spero e poiché ovviamente al comitato centrale un comitato centrale che spero si faccia Bray si affrontino con serietà
Questi temi i temi organizzativi temi dalla democrazia e i temi se vuole ditemi strettamente economici che coinvolgono la cui bisogna provare però una formula che crei equilibrio
Che credo libri da questo il dato grazie
Grazie ma Rabottini sono presenti in sala Sergio Cofferati segretario generale della CGIL Angelo Airoldi segretario confederale Raffaele Morese segretario generale aggiunto della CISL e ricordo
Che Cofferati prenderà la parola verso le dodici e quindici
Ora la parola Barbagallo segretario generale Della o in Sicilia
Compagni e amici dove Gatti ritengo che a questo appuntamento
Debba segnare l'inizio di un percorso
Che ci dia la possibilità di realizzare regole certe nel più breve tempo possibile
Il compagno c'era uno che parlava
Qualche intervento fa
Quando accennava all'esigenza di parlare semplici e di essere
Molto più indiretti nell'approccio con i lavoratori mi ha fatto ricordare emozionante dormi
I miei percorsi sindacale
E io che oggi appartengono a quella cosiddetta classe Dawes burocratizzare
Ritengo che sia opportuno
Sempre più ogni tanto alle nostre riunioni così come ha fatto la segreteria generale
Invitare compagni Bia legati a rappresentare la nostra con semplicità quello che succede nei luoghi di lavoro nelle fabbriche negli uffici in modo davvero è chiaro il nostro
Percorso che dobbiamo portare avanti nell'interesse di quei lavoratori iscritti alla UIL nell'interesse dei nostri rappresentanti
Dicevo mi sono emozionato perché spesso
Nello svolgere funzioni
Che rischiano con le difficoltà del momento nonostante la UIL goda come diceva Franco Lotito nella sua relazione di ottima salute di svilire un ruolo e un comportamento dei dirigenti sindacali
O noi affrontiamo seriamente la questione delle risorse umane
E
Economiche
O noi avremo segretari confederali nelle camere sindacali che passeranno maggior parte del proprio tempo a vedere come appare quadrare i bilanci per capire come è possibile dare dei servizi
Che le categorie quei lavoratori che ci ricordava c'eravamo ci chiedono sempre di più esperta una società che va cambiato
Ora noi ci mettiamo in testa senza steccati fra categoria confederazione fra livello orizzontale e verticale
Di cominciare ad aprire una stagione che permetta di separare con nettezza
I servizi e bene ha fatto la segreteria individuare la Commissione una conferenza dei servizi che dovrà secondo me avere anche capacità di autonomia economica e manageriale per rendere questi servizi efficienti per i nostri lavoratori altrimenti noi continueremo a rincorrerci fra le categorie che ci chiedono servizi e ci rimproverano di non avere servizi efficienti
Ecco predazione che ribattono che senza l'hanno già non si può anche
E allora
Questo è un discorso che noi abbiamo preminente
Questa conferenza di organizzazione parte ed Eva bere D'Erme date certe
Anche perché nel Mezzogiorno
E noi abbiamo fatto questo nostro prima approccio a Napoli
Al nostro interno per capire come si evolve la situazione economica sociale politica e per quanto ci riguarda organizzativa della nostra organizzazione
Per vedere come rilanciamo l'iniziativa che già nel Sud nel Mezzogiorno dalla UIL forte ma che si ha bisogno di essere rivitalizzata in maniera da poter reggere a un nuovo confronto di mercato non solo con le nostre consorelle CGIL e CISL ma anche rispetto a un mercato nuovo che si apre sempre di più nelle realtà meridionali
La Issa
E moto ringalluzzito da nel Mezzogiorno
E di questo lo dobbiamo avere contezza
è ringalluzzito a non perché i risultati nel Mezzogiorno non ci premio anche in Sicilia le RSU e per quanto riguarda la Opel nei primi approcci che abbia avuto nel settore metalmeccanico raggiungiamo anche del quaranta quarantacinque per cento dei consensi nella realtà dove già si è votato
Ma perché c'è il tentativo
Di utilizzare così come io ho detto già in una riunione degli organismi
Quella
Legittima difesa che qualcuno chiama l'avere votato per il Polo della libertà
Perché compagnie i tanto ci chiediamo perché la sinistra avuto questa grossa delusione a parte che ci sono molti i quadretti hanno il cuore a sinistra e votano purtroppo con la destra
Ma il problema vero è che è una sinistra che si è presentata in particolare nel Mezzogiorno
Sostenendo che bisognava avere un periodo di lacrime e sangue che bisognava sostituire allo Stato sociale senza sapere con quale progetto economica produttivo sostano Paolo con le realtà che sono state lasciate per un cinquantennio
A crogiolarsi in al brodo bella emigrazione o dal sottosviluppo perché non è stato un destino cinico e baro che nelle regioni meridionali non c'è stato lo sviluppo
è stato molto spesso non sono anche una disattenzione da parte del sindacato mongole era impreciso capitalistico di concentrare la produzione nel centro nord per rispondere alle esigenze di mercato quindi un subite forniva braccia che forniva la possibilità di avere consumi al Nord che produceva adesso abbiamo scoperto che questo non è possibile perché senza
Un progetto politico disco Nocco
In grado di rispondere all'esigenza di unificazione di questo paese visti non sono soltanto i rischi economici ma sono anche rischi per la democrazia piatti da atteggiamenti
Della lega ed era Sisti ci ci sembra che sia molto evidente e allora ha fatto bene a Powell a individuare una conferenza nazionale non meridionale delle regioni
Dal Mezzogiorno una conferenza per rimettere al centro il mezzogiorno e sottoscritto ha sostenuto cioè questa conferenza bisogna farla a Milano per parlare li diamo potere economico e politico
In modo da avere chiaro con quali sono le controparti su cui dobbiamo puntare per realizzare un nuovo un nuovo progetto di sviluppo
Non è possibile che ci si dica oggi
E poi date
Siamo pure disponibile abbiamo detto vogliamo rinunciare al meccanismo della assistenzialismo ma il poeta del significante avere le pari opportunità di cui parlava
Motivo il fai da te significa avere la possibilità di avere una rete di trasporto efficiente che non si fermi l'alta velocità che non arriverà Annapurna probabile non scartamento ridotto sicuramente
Ma che certamente non può vedere ancora nella regione meridionale alla Calabria quell'asse viario quell'asse ferroviario monorotaia o da un situazione di incredibile
Disattenzione ma quale fai da te
Se in Sicilia riusciamo appare quanto turismo palla sono ambigui nonostante abbiamo le migliori condizioni climatiche ambientale e sostengo oppure migliore conduzione di bene culturale che sono impossibilità da essere fornite a un pubblico perché abbiamo la condizione di trasporti da quelle aeree a quelle terrestri
O navali in condizione pietosa allora superiamo queste difficoltà e ci confronteremo con la nuova sicuramente classe imprenditoriale che oggi nel Mezzogiorno spesso non esiste
Il più Meridione alla lista degli imprenditori oggi nel sud è Agnelli
Non ce ne sono altri meridionalisti
La grande impresa delle partecipazioni statali hanno fatto prima le cattedrali nel deserto è quale anno sa trasformata in sagre estive
E adesso stanno smantellando quel poco di tessuto produttivo Tecce e a questo se non si danno risposte chiare poi potremmo lamentarci
Se per legittima difesa i lavoratori del Sud danno il voto al Polo dalla libertà
Soci essi in Sardegna per capirci
Perché immediatamente così c'è la contezza che un governo deve fare i conti conti gli ha dato pure voti rispetto a una prospettiva di sviluppo in quella in quella realtà e allora compagni amici evitiamo di fare molte più lo so figli abbiamo un percorso chiaro
Un percorso organizzativo che deve rendere questa umile Sempre più forte alle capacità le gambe per camminare su un percorso anche a unitario questa preoccupazione
Chiacchierava in qualcuno io che provengo da metalmeccanici che ho fatto la prima e Palermo e in Sicilia è che sono stato proprio loro che a a
Sfasciato l'Aipa l'M in Sicilia così come si è sfasciata da dimostrare che non t'abbiamo né timori di stare insieme e tanto più di stare per conto nostro con la nostra identità col nostro modo di pensare perché l'abbiamo già dimostrato nei fatti e però bisogna essere in grado di essere coerenti con le nostre importazioni il documento ripropone tutta la nostra cultura
Sindacale commuove il le propone
Parlando della dell'accordo da ben diciannove luglio una filosofia che da tempo abbiamo portato avanti e che anche CGIL CISL e oggi ci accettano bisogna avere con serietà un percorso chiaro da portare avanti se noi riusciremo ad avere
Questo percorso chiaro anche CGIL e CISL e dovranno sapere che su questo problema fondamentale non è una questione di date
è una questione di volontà politica che non può partire dal del dice ma deve partire da Ceraolo a Mirafiori così come dai nostri responsabile dalla Kadeer RSV che oggi vengono eletti in tutti i modi di evaporato in mente ne stiamo D avvero Lolita qua sulla L'Unità che ci porta così come successo cinquanta anni fa
Abiti sperare ulteriori spaccature bisogna ripartire dal basso tutto il resto diventa poi sia questa o Guido il a queste capacità allora noi dobbiamo avere da questo punto di vista chiarezza nei nostri rapporti il fatto che a settembre di comitato centrale vada decidere delle nuove regole che dobbiamo darci bisogna che si faccia in maniera che ho nessuno
Cerchi di svicolare dalle responsabilità che sia qui non si parla fra chi Sensi deve privilegiare un percorso orizzontale operistica bisogna avere il disegno preciso visto che in questo Paese si parla tanto di regionalizzazione
Non pare ben male a nessuno un po'di auto termina autodeterminazione regionale anche rispetto ai comportamenti e che riguardano l'organizzazione
Non potrebbe mala nessuno potere contare su risorse che vengono ripartite rispetto alle esigenze anche dal territorio delle categorie che sono insite nel territorio dalle capacità ed alle proposte
Di sviluppo che impattano ed ora si possono realizzare altrimenti diventa una dicotomia che ne rischiamo di perpetrare c'è mentre il Paese e se ne parla tanto va verso la regionalizzazione non andiamo verso un accentramento categoriale o confederale dei poteri
E quando si parla di potere bisogna essere anche su questo chiari
Bisogna che i poteri siano regolati con regole certe scusate il bisticcio ma che ci siano anche le sanzioni
Molto spesso dalle regole se ne fa un abuso molto spesso dal nostro modo di pensare riteniamo che questo nostro modo di pensare possa piegare quelli che sono gli interessi complessivi dell'organizzazione
Noi abbiamo bisogno e concludo di un'organizzazione che così come è stato detto a nel suo interno nella sua capacità organizzativa gli embrioni per attuare ancora più grande questa UIL per fare questo bisogna modernizzare ma per fare questo bisogna dalle regole certe per fare questo bisogna darci un percorso che ci permetta di superare difficoltà che possiamo avere ma che ci proietti verso il futuro
Sia che esso sia portamento unitario o che abbia ancorate alla grande connotazione di identità del novembre ma che veda la Will affermare in tutto il territorio e dotati paese nessuna ragione di essere organizzazione l'Acea ragioni che ci hanno portato ad avere grandi successi ad avere anche grandi consensi del lavoratore è che contano molto per tutti noi
Grazie Barbagallo ha ora la parola Fiordaliso segretario generale della sanità
In occasioni come queste
Ci si pone sempre il problema quale degli aspetti fra i molti che sono all'attenzione
Conviene di più affrontare conviene di più esaminare
E quindi ci si trova sempre a dover fare delle scelte
Correndo anche il rischio in qualche occasione di non
Cogliere gli aspetti più importanti
Ma io vorrei cogliendo molti degli spunti della relazione di Franco
Cercare di fare un'analisi
Di questa occasione che ci siamo dati con l'indizione della conferenza nazionale
Io dico intanto che
In questa circostanza noi abbiamo affrontato come commissione
Moltissimi degli aspetti che si dibattono nella UIL nelle sedi istituzionali della nostra organizzazione ma anche
In occasioni informali rispetto alle cose che sarebbe opportuno fare quelle che potrebbero aiutarci
A migliorare il nostro modo di esserne l'organizzazione devo dire che se ne è parlato con grande serenità con grande disponibilità
E credo che se uno lezione primaria viene da questa esperienza
E quella che dovrebbe essere la regola anche ad altri livelli dell'organizzazione
Che è stata quella di una segreteria confederale che si è confrontata con segretari di unioni regionali e nazionali di categoria in termini paritari
Prima di assumere una qualunque decisione ma coinvolgendo il sentendo tutte le posizioni evitando come troppo spesso succede
Che qualche dirigente di categoria o confederale ma sentendosi investito
Della dirigenza della propria struttura
Molte volte si sente autorizzato a decidere per tutti chiedendo poi solidarietà o impegno rispetto alle scelte che individualmente
Ha fatto ho assunto
E se questo è un metodo di lavoro che io ho apprezzato molto e che voglio sottolineare in questa occasione
Credo che questo metodo dovrebbe diventare sistema dovrebbe diventare regola nella nostra organizzazione
E se è un obiettivo questa conferenza
Lo può raggiungere importante
E quello di come è già stato detto
Superare quei problemi che ci sono difficoltà di rapporti fra non dappertutto perché sarebbe disonesto dire dappertutto ma in molte parti della nostra organizzazione organizzazione fra strutture orizzontali e strutture verticali
Io credo che l'esaltazione della confederali ITA così come veniva richiamata della con della relazione di Franco stia proprio nella individuazione di nuovi metodi
Decisionali all'interno dell'organizzazione che coinvolgano di più che responsabilizzino di più
Ma che mettano tutti anche di fronte alle proprie responsabilità
Io credo che rispetto delle decisioni che non vengono poi applicate ci debbano essere anche delle sanzioni
Non ci possono essere dirigenti che si sentano tali sono qua solo quando ritengono di dover essere investiti della capacità decisionale e non sono poi più tali
Quando devono rispondere delle decisioni che vengono assunte quando le decisioni stesse in qualche modo vengono poi lasciate accantonate abbandonate o addirittura boicotta
Quindi credo che qualche ragionamento attorno alle procedure decisionali e le modalità di decisione che devono essere individuate all'interno della nostra organizzazione
Vadano ulteriormente approfondite assieme anche a ripeto delle sanzioni che esaltino le regole interno della nostra organizzazione sindacale
Regole che secondo me oggi con il superamento così come è stato ricordato delle componenti dovrebbero essere maggiormente rispettati maggiormente esaltate in un sindacato laico
E in quanto tale pluralista
E il pluralismo sta nella capacità di ciascuno di noi di esaltare il ruolo della propria organizzazione indipendentemente dall'idea che ciascuno esprime esaltare gli obiettivi dello stare assieme all'interno di un sindacato di tradizione laica e socialista come il nostro
Rispettando e valorizzando le diversità politiche sociali religiose che ci possono essere all'interno del mondo del lavoro
E nel sindacato in generale
Non me la UIL
Tutto questo non è ancora un patrimonio consolidato
Ci sono ancora nel movimento sindacale
Delle concezioni che tendono a non considerare lavoratori uguali agli altri lavoratori coloro che per qualche motivo
Ideologico culturale o di intendere il la laicità della propria vita
Non rientrano nelle concezioni volute da chi
A
La gestione o la rappresentanza di qualche troncone del movimento sindacale questo è uno degli aspetti
Sui quali io credo che ci giochiamo molto del percorso sull'unità sindacale
La nostra laicità il nostro pluralismo devono essere la cartina di tornasole primaria per verificare il percorso che ci vede portare a camminare verso un processo unitario più compiuto
Senza fissare date senza fissare scadenze ma esaltando il confronto esaltando il dibattito ma trovando anche per nome e per cognome le cose che non ci piace le cose che non vanno io per esempio sono di aver fatto delle scelte di vita
Che se mi fossi trovato iscritto magari in un'altra organizzazione sindacale oggi sarà incompatibile con le regole interne di quella organizzazione sindacale e quindi come lavoratore non avrei diritto a a stare dentro il sindacato
E io credo che questo non sia accettabile e per questo salto ruolo della mia scelta all'interno della UIL le chiedo spero mi auguro che diventi patrimonio dell'intero movimento sindacale
Un'altra considerazione che rapidamente voglio affrontare e anche quella del rapporto del ruolo del sindacato del rapporto con il Parlamento col Governo con le maggioranze e così via
Io credo che con grande serenità noi abbiamo verificato al nostro interno modi di pensare diversi
Abbiamo sempre rivendicato la nostra autonomia dai governi
Io spero e mi auguro che questo modo di rivendicare non
Ripercorra però errori che abbiamo commesso nel recente passato
Perché nel recente passato
Noi abbiamo dimostrato come sindacato
Il nostro impegno
La nostra serietà nell'affrontare il problema della politica dei redditi
Abbiamo firmato in grande accordo che era l'accordo del ventitré luglio che abbiamo sostenuto nelle sedi negoziali è difeso nelle sedi assembleari
Devo dire che abbiamo fatto questo accordo con una controparte
Governativa non benigna di tanta responsabilità e di tanto impegno del movimento sindacale
Perché nei fatti e parlo qui come dirigente di una categoria del pubblico impiego mentre da una parte si firmava un impegno per garantire
In qualche modo la capacità d'acquisto dei salari
Con la copertura degli stessi con un tasso di inflazione programmato valutato nel sei per cento per il biennio novantaquattro novantacinque poi
Le stesse persone che con noi hanno negoziato questo accordo
Pochi giorni dopo hanno presentato in Parlamento il fatto approvare una legge finanziaria che negava
E che ha negato questo impegno assunto con il sindacato
E oggi noi dimostriamo la nostra autonomia comunque
Rivendicando a questo da questo governo che non assunto quell'impegno ma ha riconfermato la validità dello stesso il mantenimento del sei per cento
Ma dobbiamo sapere e io lo voglio dire anche qui così come l'abbiamo detto in piazza lo sciopero nazionale della sanità di venerdì scorso
Che il governo Ciampi Artù Rubinato
L'impegno
La serietà
Del movimento sindacale italiano
Nella formulazione di parti importanti dell'accordo del ventitré luglio
E forse allora
Allora accetto la correzione dovrei dire Ciampi e la sua banda compreso Cassese
Abbiamo anche ospiti americani questo ci fa piacere
Sono i campionati
Ciampi e la sua banda hanno tradito questo impegno e forse a non avrebbero meritato
In ossequio alla autonomia del sindacato non solo della UIL
Una risposta più immediata e più dura dal movimento sindacale
Non l'abbiamo fatto
Però devo dire c'è stato i sospetti sono poi state altre sentenze che hanno deciso rispetto al giudizio del questo popolo ha dato di questo governo
Io credo che oggi
Si debba rimarcare
Questa autonomia ribadire che non siamo disponibili a fare sconti a nessuno
Come però non siamo disponibili ad essere pre concettualmente contro a nessuno
E in questo sta la nostra caratteristica stava nostra storia sta al nostro modo di essere e di stare nel sindacato
Puntando alle cose alla sostanza dei problemi non tanto etichettature a destra o a sinistra
Non cercando di demonizzare tutto ciò
Che ci può apparire non digeribile
Ma verificandone infatti nella sostanza
Rispetto ai nostri programmi ai nostri impegno ai nostri obiettivi
Quali sono gli atteggiamenti che come sindacalisti siamo chiamati attenere tenendo uno stretto rapporto con i lavoratori
E io con un compagno che non cito per non fare polemiche per troppo diventano subito fatti personali
Che invitava la l'organizzazione ad invitare più spesso i delegati a partecipare ai nostri organi alle nostre riunioni cosa che io condivido benissimo
Credo che ci sarebbe meno bisogno se tutti a cominciare da me e mi metto in testa
Ci ricordassimo che essere sindacalisti anche a livello nazionale a tempo pieno non ci esonera
Dallo stare di più
Nel
Anzi più spesso
Di quanto abbiamo fatto in questi anni con i lavoratori nelle assemblee stabilendo però come ricordavano altri qual è il ruolo delle assemblee e quale ruolo decisionale che le organizzazioni sindacali in quanto tali
Hanno e devono poter esprimere
Un ultimo aspetto
Mi considero
Importante
Fra quelli che si potrebbero affrontare
E che non vorrei sottacere
C'era l'esigenza come veniva ricordato qualcuno
Di trovare risorse per
Migliorare i nostri servizi
C'è l'esigenza di garantire finanziamenti alle strutture di base soprattutto quelle
Terminali dei posti di lavoro
C'è l'esigenza di essere più presenti
Nel sociale
In ogni occasione in cui i lavoratori
Hanno bisogno di avere al proprio fianco
L'organizzazione sindacale c'è l'esigenza di razionalizzare al meglio le nostre risorse oltre uguale anche economico beh io credo che anche qui con grande coraggio
Dobbiamo cominciare ci può dire
Che questa organizzazione
Deve fare anch'esso uno sforzo per diventare più agile più snella e il muro pratici il molo combattiamo anche snellendo gli organismi riducendo organismi pletorici sia a livello di direttivi che di segreterie che hanno comunque dei costi e non hanno prodotto non adeguato ai costi abbiamo l'esigenza di avere un sindacato che sia più costruito per rappresentare le esigenze che emergono da un mondo del lavoro che è sempre più articolato e sempre meno omologabile all'interno di poche direttive che come sindacato possiamo dare per grandi filoni come poteva essere una volta avere maggiore disponibilità di risorse di uomini da impegnare del confronto e non per stare chiusi dietro a faraoniche scrivanie
A ipotizzare a fantasticare su strategie il più delle volte irrealizzabili o fantascientifiche
Io credo che ci sia davvero l'esigenza di riguardarci tutti con grande franchezza fra di loro
Su come vogliamo finalizzare questa iniziativa importante davvero se sa mettere al proprio centro l'esigenza
Fondamentale di adeguare anche al sindacato il sindacato a quel cambiamento che è in corso nel Paese sul piano politico sul piano sociale sul piano occupazionale sul piano economico
Non vivendo nell'illusione che tutto può cambiare e magari applaudiamo al cambiamento pensando e noi siamo l'unica continuità esiste nella nostra nazione anche noi dobbiamo poter cambiare rapidamente puntando sulle cose
Puntando su ciò che riteniamo essere doveroso per un sindacalista e cioè quello di rappresentare i lavoratori e sempre meno una burocrazia che cerca di auto conservarsi
Attraverso le alleanze e le più spurie
Con collegamenti più strani che molto spesso possono correre il rischio di far tacere quelle che sono le voci che emergono dal mondo del lavoro e pacche far prevalere soltanto ciò che ci piace sentirci dire per compiacerci fra di noi
Se abbiamo il coraggio di fare questa cosa abbiamo dato un vero e profondo significato a questo nostro appuntamento grazie
Grazie al Fiordaliso
Allora la parola
Notorio delegato UIL all'Ilva di Taranto dove abbiamo preso circa il trentadue per cento
Sono sicuro di interpretare il sentimento della conferenza nel ringraziarla per l'impegno profuso e tramite la sua persona estendere ringraziamento ai lavoratori che ci hanno onorato per la loro fiducia a te la parola
No io volevo innanzitutto ringraziare una segreteria nazionale che mi ha dato questa possibilità
Ci credevo poco voi
E quindi ringrazio di vero cuore perché mi ha dato questa possibilità di dibattere
In questa straordinario Assisi
Do la relazione di Lotito di Franco che io ho avuto la fortuna di seguire in tutte le fasi sia territoriale regionali e poi nazionale dalla mia confederazione metalmeccanica
Devo dire che sono le cose che poi le resse un Pietro
Che poi più avanti cercherò in tre punti di sintetizzare qual erano le cose di quelle sono le corse che fortemente chiediamo quindi niente di nuovo o la fortuna di io credo che Franco nel prima di fare questo tipo di relazione di organizzazione abbia fatta la riunione con le RSU
Perché poi ripeto sono le cose che speravamo riottenere
Quindi condivido perfettamente
I risultati di Taranto e qui vorrei
Vorrei nel solo pochi pochi minuti
Fare mio intervento evito di tanto è stato un grande risultato come Pečora mai tutti quanti sanno cioè non non è stato un risultato perché
Siamo Carini o abbiamo i capelli lunghi sicuramente è stato un risultato di grande lavoro che abbiamo fatto in cinque anni
Grande lavoro noi non siamo abituati a a fare
O ad a fare delle promesse marinai come si usa dire per poi promettere il montare lo sia ma abbiamo lavorato su col sul concreto dicendo la verità i lavoratori così come diceva e quindi condivido l'intervento dalle risse o della FIAT di Torino
Noi chiediamo sinteticamente tre cose ripeto stanno già all'interno di questo mi fa piacere i lavoratori
Hanno votato la lista della UILM credo di una democrazia e non più delegata ma partecipata cioè impone a noi tutti chi tutti i luoghi di decisione ti coinvolgimento sempre di più dell'iscritto e dei lavoratori tutti
Che la politica realizzata con l'accordo del ventitré luglio venga attuata e perseguito con tenacia e determinazione insomma per i lavoratori la politica di tutti i redditi non è uno slogan
E contratto dei metalmeccanici che da poco è stato realizzato Nena conseguenza è guardate un fatto straordinario per i metalmeccanici non è mai successo che senza un'ora di sciopero e quindi sarò felice lieto di fare via sempre dopo il venti all'interno della mia fabbrica perché è un fatto straordinario ripete la prima volta che senza un'ora di sciopero si può si si è realizzato un contratto importante come questo quindi perseguire ecco difendere l'accordo del ventitré luglio è un nostro dovere
Io
Sarò sintetico perché voglio evitare anche che a parte l'emozione che mi ha che non è non è cosa di tutti i giorni intervenire un'assise come queste per cui credete in un po'di emozione sta e quindi anche perché poi voglio evitare il lavoro della presidenza
Della presidenza a
A ricordarmi o abbattere tempo sarò brevissimo però la una cosa che mi mi sta a cuore l'unità sindacale più di tutti
Io non voglio far polemica perché un voglio evita la polemica per chi mi conosce sa che di polemiche le faccio tanto però voglio di sentire un attimo dico accompagnò regionale della UIL Sicilia mio compaesano sarà
Cioè io non credo che l'unità sindacale
Bisogna partire dal basso spiace contra Idillio dal basso esiste l'unità sindacale
C'è la suddivisione la Scelta momentanea dall'altro ci sono problemi politici diversi allora il lavoratore è costretto a dividersi
Nelle posizioni politiche o L'Unità secondo me è possibile farlo solo dall'alto ma non perché dall'atto hanno perché dall'atto ci sono le responsabilità
Le responsabilità vere quelle di poter fare un'unità sindacale vera non come quella che avevamo come SLM per cui poi è bastato un quattordici febbraio per per demolirla quindi un sindacato unitario fatto con regole precise
Dove nessuno a nessuno è possibile
E evadere o disconosce
Te quando per quanto riguarda
Queste soldi che lo volemmo concretizzare come l'SV
Però io
E qui se mi permetta sì che dei chiedo scusa se alla segreteria che l'Assemblea usare un termine metalmeccanico
Se qualcuno crede che nel frattempo di tutte queste discussione abbia la possibilità tifo ottici e questo è il termine che chiedo scusa
Che nel frattempo che l'unità si avvenga
Di Paci fare delle scelte sbagliate per l'amor dell'Unità che si sta per fare
Dalle nostre parti dicono ha capito male
Noi a Taranto un minuto prima che questa unità che questo evento straordinario avvenga saremo fortemente della UIL ma per la UIL grazie
Grazie
Ha ora la parola Angeletti segretario generale dei metalmeccanici dopo Angeletti prenderà la parola Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Ma io sono convinto come molti che questa non può essere un'occasione
Persa
Noi come cittadini come sindacalisti come lavoratori
Siamo coinvolti in un di queste rivoluzioni
Che cambiano la storia di un paese una volta o due in un secolo
Questa sarà idee una rivoluzione pacifica ma non di meno resta una rivoluzione
Del sistema politico e degli assetti economici e sociali di questo Paese
E tutti quanti si sono chiesti da
Da molto tempo si chiedono se la rivoluzione prima o poi avrebbe l'ambito è coinvolto anche le organizzazioni sindacali
Io sono convinto che per non perdere questa occasione
Dobbiamo almeno fare una riflessione il più possibile compiute conclusiva
Rispetto al rapporto tra il sindacato e la politica il sistema politico
Il sistema elettorale la tendenza bipolarismo
Distruggeranno due almeno due dei capisaldi con i quali il sindacato ha costruito la sua la suo rapporto la sua relazione con il sistema politico
Il primo che sempre di più
L'identità di un'organizzazione sindacale
I suoi valori i suoi principi
I motivi ispiratori che tengono insieme gente uomini e donne dentro l'edizione sindacale
Non saranno il riflesso
Di uno schieramento politico nei riflesso di un po'
Titolo
Noi dobbiamo imparare
A convivere con questo sistema
Sempre di meno sarà possibile dire che la CGIL il sindacato dei comunisti o degli ex comunisti
O che la CISL e il sindacato dei democristiani e la UIL al sindacato dei socialisti dei laici
Come forma di forti identità questo non sarà più
Noi saremo un sindacato
Che sostiene certi principi di riformismo della politica dei redditi idea laicità e della libertà ma questi valori vivono solo se noi siamo in grado di farle vivere da soli
Non pensando che vivono e vengono riconosciuti perché ci riconosciamo in uno schieramento politico un un partito questo è il vero problema con il quale noi dobbiamo fare i conti il senso di vertigine che a qualcuno Pilo qualcuno di noi nel momento in cui ha dovuto misurarsi con un mondo politico assolutamente nuovo e non e non più comprensibile
L'altra questione
Con la quale dobbiamo fare i conti anzi abbiamo già cominciato a fare i conti e che dobbiamo prendere con assoluta tranquillità
E dire a regola sulla laicità l'ipotesi che la gente si scrive alla Williams alla CISL la CGIL e vota per partiti o tre schieramenti
Diversi da quelli per i quali votano i loro gruppi dirigenti o la stragrande maggioranza dei gruppi dirigenti
Questa è l'altra questione dopo alle dobbiamo imparare a convivere perché così succede in molti sistemi politici definiti bipolari
Nei quali le organizzazioni sindacali
Sono organizzazioni che rappresentano cittadini e lavoratori che nel momento di voto si contrappongono con grande tranquillità senza far venir meno
La loro militanza nel sindacato
E il loro senso di appartenenza quell'organizzazione sindacale
Questo significa una cosa molto semplice
Secondo me
L'unica prospettiva seria
Per un sindacato confederale in questo Paese e quello di fare un sindacato che sia sul serio sul serio e sempre di più un sindacato democratico pluralista e autonomo dagli schieramenti politici
L'alternativa solamente apparente perché in realtà sarebbe comunque distruttiva
è quella di immaginare i sindacati di schieramento sindacali diarrea
Viaria politica di maggioranza e minoranza
Se noi ci facessimo ingannare da questa facile e accomodante prospettiva probabilmente realisticamente noi distruggere il mondo ogni prospettiva di un grande sindacato unitario democratico e pluralista e di massa in questo Paese
E dovremmo ripiegare su concezioni sindacali molto più modeste
Burocratiche aziendalista e corporative
Assolutamente prive di autonomia o dai partiti o dai padroni
E io credo che in questa prospettiva vada collegato anche il dibattito dell'unità sindacale
Io o una viscerale antipatia per i quei dirigenti sindacali
Che affrontano il dibattito sulla sull'unità sindacale come i critici d'arte
Qui non si può essere un critico d'arte
Non ci si può limitare ad avere l'atteggiamento del di giudicare se
Se quello che dice Tizio o la prospettiva che indica quell'altro è buono non è buona noi non siamo mica dei quindici anni siamo dei dirigenti sindacali dei protagonisti le cose si fanno nella misura in cui noi siamo in grado di farla
Non
A noi non spetta il compito di dare giudizi a noi spetta il compito di indicare la strada di fare delle scelte politiche
Allora io credo che anche in questa occasione noi dobbiamo abbiamo il dovere di dire
Fonti se siamo favorevoli o non favorevoli e che è un dibattito del tutto curioso e altre assolutamente fuori dal mondo
Noi abbiamo il dovere di indicare come secondo noi si può fare un sindacato unitario in questo Paese
E ci sono delle regole credo molto semplici
La prima è ovviamente un sindacato che sia autonome pluralista pluralista significa una cosa molto semplice che qualunque tendenza politica democratica
Ha il diritto di stare dentro questo sindacato sentendolo come casa propria
Perché non è che si può stare dentro una organizzazione si decide se si sente OC o se uno si sente sopportato o tollerato
Si può stare nell'organizzazione se uno ritiene disse che quell'organizzazione è esattamente la propria organizzazione
L'altra questione sulla quale non possiamo ovviamente
Transigere e che un sindacato indistinto non sopravvive
Cioè un sindacato che non ha un preciso programma politico sindacale è una precisa scelta di modello sindacale è un sindacato che non ha futuro cioè che si rompe a prima al primo contrasto ed è allora è bene andare cauti
Noi dobbiamo
Dire con chiarezza e su questo fare le scelte che noi siamo per un sindacato
Che scende una politica di partecipazione
Il che significa che per noi il conflitto è un mezzo non un fine
Significa che la scelte sindacali dentro un'azienda così come della società devono tener conto delle compatibilità
Cioè del fatto che siamo in un'economia di mercato e in un'economia di mercato in posti di lavoro esistono solo se producono ricchezza
Perché se non producono ricchezza primo puoi vengono soppressi
E che quindi il problema per il sindaco per un sindacato di questa natura in un paese democratico all'economia capitalista in economia di mercato
è un problema centrale l'efficienza della pubblica amministrazione e la produttività nel sito del sistema economico privato è una questione che non può essere delegata agli ha semplicemente all'impresa
è un problema sul quale anche il sindacato deve essere in grado di misurarsi
Dobbiamo quindi avvera un programma
Un programma costruire un programma politico sindacale sul quale costruire un processo di unità sindacale
L'altra questione
Su quale primo poi credo che dovremmo fare una riflessione collettiva rispetto anche
A rapporto con la CISL e CGIL
Riguarda il modello dei dei modi a democrazia
Qui guardate dalla gerla già detto Bertinelli non è che si possa lungo continuare a immaginare un sindacato che sempre più movimento e sempre meno organizzazione
Cioè un sindacato che per il quale ineluttabilmente i lavoratori sotto il più quali sia quelli che sono iscritti al sindacato sia da quelli che non sono iscritti sono uguali sia quelli che appoggiano le nostre la nostra politica sia quelle che la combatto
Non è possibile che si possa al lungo sopravvivere in questo modo
Noi dobbiamo tendere a rappresentare tutti i lavoratori dobbiamo io sono d'accordo concedere a tutti i lavoratori di esprimere un giudizio su ciò che noi facciamo
Ma dobbiamo trovare delle strade che differenziano seriamente i lavoratori che si scrivono a quelli che non si scrivono almeno in termini di vantaggi se non in termini di diritti ma almeno in termini di vantaggi questo deve essere chiaro
L'ultima questione
Quindi credo che noi dobbiamo uscire da questa conferenza d'organizzazione avendo un'idea
Semplice e chiara
Su come noi pensiamo che si possa aprire un confronto con le altre due confederazioni per avviare un dibattito e quindi un processo di unità sindacale
E dentro questo dibattito noi dobbiamo arrivare rapidamente ad una riforma del organizzativa
La riforma organizzativa per ovviamente per brevità di tempo non non possono essere non posso dettagliare ma deve eseguire questi principi
Primo bisogna decentrare dalle confederazioni alle categorie
Questa è una società complessa l'unità della classe lavoratrice non esiste più
Noi abbiamo interessi differenziati
Tenerli insieme è già complicato
Non ci mettiamo l'aggravante di una politica che non sa distinguere
L'aggravante di una politica che tende ad omologare
Ad un livello politicamente indistinte di comprensibile sappiamo essere flessibili
Sappiamo anche noi cambiare come cambia la società per questo è opportuno capire che bisogna dare un certo una certa autonomia in più alle categorie e quindi ridurre
Ridurre le gli apparati Hilaire prerogative delle confederazioni
L'altro segno e che dobbiamo spostare i poteri dal nazionale ai territori viale Fabregas anche qui e inutile fare resistenze perché più ci opponiamo a questa naturale tendenza più aumentiamo i danni
In sostanza noi dobbiamo fare
Una pura operazione abbiamo compreso che le nostre radici le nostre ragioni e la nostra forza non sta nelle etichette non Stanley negli slogan Necci viene più se mai ci fu questo fosse stato vero dall'appartenenza a questo o quell'altro schieramento politico la nostra forza le nostre radici stanno tra la gente
Tra quelli che si scrivono e quelli che ci votano
Allora la nostra organizzazione deve andare lì
è più faticoso è molto più faticoso
è complicato perché dentro le fabbriche si lavora a turno perché le fabbriche s'lo stato dei centri lecita
Quindi bisogna spostare i sedili lavorare in modo diverso capire che quando un lavoratore entrano in una sede sindacale bisogna mettersi al suo servizio e non viceversa
E non viceversa
Queste è quello che noi dobbiamo fare
Io sono convinto che la prospettiva unitaria se noi sappiamo indicare con nettezza e lucida la strada
Da per percorrere è una prospettiva realistica ci metteremo un po'di tempo e dovremmo litigare ancora ma è una prospettiva realistica
Comunque la UIL
Anche senza una rapida unificazione
Un rapido processo l'unità sindacale ha una grande prospettiva
Ha una grande prospettiva gli steccati che sono caduti
Proteggevano
Ma erano anche un impedimento
Svolgevano questa duplice funzione
Ora per la prima volta questi steccati non ci sono più
Siamo dovuti come dire andare in un territorio quasi sconosciuto non mi sembra che ci siamo dimostrati incapaci di sopravvivere bene
Il che testimonia che abbiamo dei grandi possibilità non facciamo delle scelte difensive non ci dobbiamo difendere da nessuno e cerchiamo di non difendersi da noi
Dobbiamo avere il coraggio di capire come sta cambiando la realtà il coraggio di cambiare insieme
Senza resi opporre resistenze stupide
Questo è quello che ci ha di cui abbiamo bisogno perché noi ci siamo ci raccontiamo sempre che siamo abbastanza intelligenti da capire
Quali sono i cambiamenti che avvengono
Adesso dobbiamo essere anche abbastanza coraggiosi di praticare quella politica di non solo capire ma cambiare insieme ai cambiamenti che avvengono Società grazie
Grazie Angeletti ha ora la parola Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Care compagne cari compagni
Questa conferenza di organizzazione alla vostra conferenza di organizzazione
è un'occasione importante di verifica
Interno alla UIL ma io credo anche il dibattito politico per tutto il sindacalismo confederale
Per questa ragione io vorrei non limitarmi ad un saluto formale
Ma rubando di qualche minuto vorrei qui fare qualche breve considerazione
Sul nostro immediato futuro sui problemi che aspettano
La UIL CISL della CGIL nell'arco delle prossime settimane
Vorrei ragionare brevemente Dino
Del quadro economico
E di quello sociale e delle iniziative che realisticamente dovremmo prendere
A riferimento e decidere nel nel breve periodo
Vedete sono convinto che siamo
Di fronte ad una fase
Nella quale le trasformazioni processi di cambiamento sarà ancora più consistente
Saranno ancora più consistenti
E rapidi del passato
Noi noi tutti dobbiamo fare i conti con queste mutate condizioni
Con le trasformazioni economiche con quelle sociali
Avendo coscienza che molti dei cambiamenti che si stanno
Definendo davanti a noi hanno spesso radici lontane non sono il frutto di cose capitate
Di recente non sono
Il portato di scelte che altri hanno concretizzato nell'arco degli ultimi mesi no sono trasformazioni profonde
Delle quali occorre cogliere la profondità
Per il carattere
Sono il prodotto spesso della crescita distorto degli anni ottanta
In un decennio importante per questo Paese che ha consentito
Una fase di evoluzione sociale ed economica rilevante ma che non ha risolto
Molti dei problemi sociali che resistevano
E questa crescita distorta anche offerto modelli culturali
Negativi
Per molto dell'universo che noi organizziamo e che vogliamo rappresentare
Ci sono poi i prodotti
Cambiamenti rilevanti per effetto della recessione degli anni negli anni novanta
Non si attraversa una crisi profonda come quella degli ultimi quattro anni senza subirne
Le conseguenze e questa crisi ha spesso mutato i bisogni dei lavoratori dipendenti degli uomini e delle donne
Che sono iscritti al sindacato che guardano al sindacato come un soggetto che li può tutelare difendere adeguatamente
E qualche volta addirittura a questo cambiamento di bisogna trasformato le stesse gerarchia dei valori
E i problemi di un tempo non sono esattamente i problemi di oggi
E la sollecitazione che viene da parte dei lavoratori al sindacato
Perché vengano affrontati e risolti i loro bisogni non è identica a quella dei decenni precedenti
E con questo cambiamento delle gerarchie né i valori
Dei nostri rappresentati si sono avviati processi di trasformazione nei valori complessivi della Società dei quali bisognerà attenere
Adeguatamente con
Io credo che lo specchio di queste trasformazioni sia il nuovo quadro politico non casualmente per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana
Il sindacato confederale italiano si trova a fare i conti con un governo di centrodestra
Un governo
Liberamente
Definito sulla base di un'elezione democratica
Un governo che rappresenta valori
E bisogni
Diversi qualche volta in antitesi a quelli che rappresentiamo no
Un governo che ci prospetta
Un'idea di politica liberista
Con la quale intende risolvere
Questioni antiche della società italiana
E chi ha potenziali ricadute devastanti sul corpo del lavoro dipendente
è vero che non siamo ancora davanti ad una soluzione ad una situazione stabile non c'è un blocco sociale che si è consolidato che esprime questo orientamento
E chieda questo orientamento profondità spessore e presumibilmente durata nel tempo
Lo stesso governo conferma negli atti di questi giorni di queste ultime settimane
Che
Rappresentante di interessi che tra di loro sono in qualche circostanza addirittura confliggenti
Né la riprova la prassi che viene adottata
Gli annunci i mutamenti di rotta
Il cambio di opinione di questo o di quel ministro
Per un governo come questo sembra pesare di più
L'esito di un sondaggio che non l'applicazione di un orientamento preciso di politiche economico di politica sociale
E per nostra fortuna anche l'elettorato
Ancora non ha scelto stabilmente ci sono elementi di contraddizioni evidenti i risultati delle elezioni amministrative rispetto a quelle politiche
Dobbiamo vedere però preciso un primo problema che ereditiamo
Da questa situazione che è già stato ricordato nella vostra discussione
Ne parlava ieri Franco l'ho sentito riprenderà anche questa mattina
Molti lavoratori dipendenti molti iscritti al sindacato
Guardano a noi come ad un soggetto importante e decisivo nella tutela dei loro bisogni dei loro interessi
E poi votano per forze politiche che sono portatrici di valori in antitesi a quelli tradizionali del sindacalismo confederale
Non della UIL della CISL o della CGIL di tutto il sindacalismo confederale
è un'evidente contraddizione
Noi dobbiamo impedire
E questa contraddizione si stabilizzi o che produca poi orientamenti nella rappresentanza sociale coerenti con quelli che vengono adottati nella rappresentanza politica anzi
Dobbiamo con l'autonomia la quale mai dovremo rinunciare tentare di far sì che nel corpo della società vivano i nostri valori
E siano un elemento di trasformazione anche del sistema della rappresentanza politica
Questo però che ci si profila davanti
è senza dubbio un quadro preoccupante a mio avviso più grave di quello semplificato che pure abbiamo temuto dello scontro liberista perché più insidioso perché è più difficile da fronteggiare perché può aprire contraddizioni e divaricazioni anche tra di noi
Nel corpo degli interessi che vogliamo rappresentare la grande frantumazione degli interessi e il loro radicamento corporativo
Il loro potenziale radicamento corporativo vanno affrontati con coraggio da parte del sindacato confederale
Dobbiamo sapere che la ripresa spontanea dell'economia
E la politica del Governo che la sollecita rischiano di assecondare questo processo di frantumazione
Di renderlo stabile
Che di scaricare per quella via
Su di noi
Gli effetti e le conseguenze di una fase di possibile ripresa
Che può determinarsi in ragione dell'abbandono degli elementi di rigore
Che hanno invece positivamente caratterizzato almeno una parte del risanamento che si è determinata
Le differenze tra i territori
La penalizzazione del Mezzogiorno le differenze tra i soggetti
La capacità di rappresentare di difendersi meglio che alcuni hanno rispetto ad altri
Non solo non verrebbe risolta ma verrebbe accentuata e reso ancor più drammatica
Se la ripresa dovesse avvenire spontaneamente senza un punto di riferimento senza una guida centrale basata su politiche precise
Ecco perché dobbiamo confrontare
La nostra linea con quella del governo con franchezza senza pregiudiziali
Ma con la consapevolezza che sono in campo opzioni tra di loro alternative
E guardate la politica economica e quella sociale sono per noi terreni difficili ma sostanzialmente sperimentale
Vedremo nelle prossime ore se decideranno di varare una manovra per il mille novecentonovantaquattro rimandando a settembre la definizione della Finanziaria per il novantacinque
Noi abbiamo detto tutti assieme
Che riteniamo questa ipotesi sbagliata non ce n'è bisogno ci può fare altro e diversamente
E però nella costruzione della finanziaria del novantacinque dovrà essere reso chiaro quale il punto di riferimento del Governo
Non potremo e non dovremo accontentarci di politiche deflazione mistiche
Sia chiaro il controllo del debito il contenimento dell'inflazione
Sono punti di partenza indispensabili ma guai se a questi non venissero accompagnate politiche esplicite mirati a sostenere la crescita e lo sviluppo
Questo è stato il grande limite del governo Ciampi
Limite che abbiamo criticato duramente sarebbe curiosa e stravagante sonori proponessimo esattamente lo stesso bisogno
Al nuovo governo
Crescita e sviluppo come contazione per creare lavoro e occupazione
Non la flessibilità
Come
Destrutturazione e di regolamentazione di un mercato del lavoro peraltro come è noto
Già
Carente sofferente so che qui esiste un problema molto delicato per tutti noi
All'ipotesi
Demagogica del milione di posti di lavoro noi dobbiamo rispondere con proposte realistiche credibili ma in grado di accendere una speranza
E dobbiamo farlo soprattutto verso le nuove generazioni
Guai se il sindacato confederale italiano non fosse in grado in primo luogo di parlare ai giovani a quelli che un lavoro non hanno la rottura della solidarietà tra le generazioni diventerebbe un rischio sociale enorme
E ne potremmo portarne qualche conseguenza per questo abbiamo esigenza di affinare una nostra proposta ma deve essere chiaro che la costruzione di lavoro non avviene
Beh strutturando quello che esiste
Ma creando le condizioni perché riparto meccanismo di accumulazione perché ci sia crescita e ci siano nuove occasioni da destinare soprattutto le realtà più deboli
Una ripresa spontanea la flessibilità come componente di una ripresa spontanea potrebbe dare qualche risposta peraltro non duratura soltanto alle realtà che hanno mantenuto nel corso di questi anni una loro capacità
Di produrre reddito le realtà più deboli il Mezzogiorno verrebbero drammaticamente penalizzati da un'ipotesi di questa natura
E anche per quanto concerne i conti dello Stato
Siamo alla prova
Bisogna aumentare le entrate
Ma non incrementando la pressione fiscale ci sono scelte facili
La descrivere dal punto di vista tecnico difficilissime da determinare dal punto di vista politico che possono essere realizzati per noi il criterio base l'equità la lotta all'evasione
All'elusione all'erosione del prelievo fiscale non è argomento di un'altra fase
è questione di questi giorni
E senza una scelta chiara di direzione
Di orientamento ogni altra ipotesi non può che produrre una penalizzazione
Del lavoro dipendente
Dei pensionati delle fasce cioè più deboli di questa società
Lo stesso ragionamento vale per quanto concerne la spesi bisogna ridurre sterzo alla speso ma deve essere chiaro come si aggredisce
Il fenomeno degli sprechi come si ridà efficienza ad una parte consistente del servizio
E ancora una volta senza queste due premesse
Il danno si scaricherebbe esattamente sui più deboli
La somma di queste scelte diventa il segno politico di una manovra di un'operazione abbiamo detto che giudicheremo questo governo senza pregiudiziali ma si sappia che la mancanza di pregiudiziale non vuol dire mancanza di valore mancanza di idee mancanza di vincoli
Noi a questo proposito non abbiamo molto da improvvisare
Abbiamo una cosa da chiedere con grande decisione sia tu l'accordo del ventitré luglio
Del mille novecentonovantatré lì sono descritte bene gran parte delle cose che devono essere fatte per imboccare la strada la via della crescita dello sviluppo per dare risposte
Ai problemi del lavoro per rendere anche correttamente flessibile il mercato del lavoro salvaguardando contemporaneamente i diritti di chi già lavora e non scaricando il peso
Del nuovo lavoro che si crea
Sulle generazioni che aspirano ad entrare stabilmente
In un'attività produttiva
Per noi l'accordo del ventitré di luglio è un punto di riferimento stabile non è un modello astratto ideologico
Non abbiamo noi di alloggi da proporre che sia
Ma è la somma di strumenti e di regole che si attuate non solo funzionano ma danno risultati apprezzabili per tutti il contratto dei meccanici è la prova provata
Che l'applicazione delle regole dell'accordo del ventitré di luglio può dare risultati che sono importanti non soltanto per questo quella categorie ma per il valore simbolico che assumono per tutto il mondo del lavoro dipendente
Io credo però che dovremo fare nel prossimi giorni attenzione anche ad altro
Questo diceva un terreno per non sufficientemente
Sperimentato quando parliamo di politica economica di politica sociale affrontiamo questioni che sono tradizionalmente nel nostro bagaglio
Però un sindacato confederale non può essere distratto ed estraneo rispetto ad altre vicende che si stanno determinando
è possibile una fase di instabilità politica
Nell'arco dei prossimi mesi che può precedere un altro violento cambiamento
Il referendum della primavera
Possono portare più delle scelte politiche coerenti e consapevoli
Dei partiti ad un ulteriore mutamento della rappresentanza politica
L'adozione dell'uninominale secca porterebbe come immediata conseguenza ad un processo di concentrazione della rappresentanza politica
Che può avere ricadute anche sulla rappresentanza sociale
Diversamente il doppio turno può favorire
Come è noto
La presenza di soggetti tra di loro diverso che si alleano costruiscono un'identità programmatica
In prossimità della scadenza elettorale
Ma guardate che l'adozione di un modello rispetto ad un altro le conseguenze di referendum sul sistema della rappresentanza politica
Trasformerebbe fisserei per un tempo lungo il reticolo del potere politico e di quello economico che ne consegue
E si aprirebbe così una fase assai delicata nella quale potrebbero essere messi in discussione anche alcuni caratteri stessi della democrazia si possono aprire nuovi spazi
Oppure si potrebbero subire
Anche involuzioni forti con la concentrazione dei poteri in poche mani
Bisogna sapere che questo lo scenario
Possibile
Dei prossimi mesi
Per questa ragione
E per gli effetti diretti ma anche per quelli indiretti le questioni dell'immagine le ricadute sulle forme della rappresentanza sociale
Che questi trasformazioni potrebbero avere su di noi dobbiamo prestare a mio avviso più attenzione
Ad alcuni fatti che stanno accadendo che dedicare a queste iniziative esplicite e mirate
Del sindacalismo confederale mi permetto di indicare qui rapidamente
Tre ordini di questioni
La prima trovo preoccupante la revisione ideologica che è in corso che viene riproposta con insistenza da più parti non soltanto da alcune forze di governo
Badate il problema non è l'antifascismo come si tende a dire e a descrivere sommariamente in qualche circostanza
E di più e di peggio sono i principi della tolleranza
Della convivenza tra le etnie i valori del pluralismo alcuni diritti di cittadinanza fondamentali che vengono messi in discussione
Sono valori che hanno un peso e conseguenze importanti soprattutto sulle nuove generazioni
Certo non possono cambiare la convinzione e l'atteggiamento
Di chi è cresciuto con radici
Profonde
Nella storia degli anni passati guardate che sui giovani questa trasformazione che si tenta di avviare polvere ripercussioni molto gravi e noi dobbiamo essere in prima linea a difendere
La tolleranza il pluralismo
Il rapporto tra i diversi
Che siano diversi per
Io che sino diversi per condizione sociale o diversi per genere la cancellazione di questi valori potrebbe avere effetti dirompenti sui comportamenti nel medio poi chiedo di soggetti apparentemente protetti quali sono i lavoratori dipendenti
Il sindacato generale
Il sindacato confederale
Avrebbe difficoltà ad essere tale se queste trasformazioni dovessero far Presa
Nella convinzione e poi nei comportamenti dei lavoratori dipendenti l'esercizio delle solidarietà e dei diritti sarebbe per noi molto più complesso
E ancora si è aperto uno scontro sordo ma durissimo sul controllo dei centri vitali del potere economico e degli strumenti che garantiscono la costruzione del consenso
I processi di privatizzazione in corso possono portare alla riproposizione del controllo di una parte consistente dell'economia nazionale da parte di pochi centri finanziari
Con forme diverse rispetto al passato ma con risultati analoghi non si tratta qui di mostrare ostilità ai processi di privatizzazione che anzi devono essere accelerati che portati a compimento ma di rivendicare
Nel medesimo tempo che questi avvengano sulla base di un allargamento delle forme di controllo
Del parlamento
E dei soggetti democratici tra i quali il sindacato ha come noto una parte consistente
Le questioni in campo sono molte sono complesse
Però c'è una quota di attività che prevale su ogni altra
So benissimo cosa può capitare per noi
Per quello che vogliamo rappresentare a fronte di ipotesi
Di modifica degli assetti della produzione e della distribuzione dell'energia oppure del sistema dei trasporti la mobilità un problema decisivo
In una società civile
Ma la questione prioritaria oggi quella
Che aprendosi a centottanta gradi
Congiunge settori apparentemente tra di loro lontani
Tocca all'istruzione la formazione e l'informazione
Non è casuale secondo me Carey esplodono pressioni forti per cambiare il carattere della scuola permutare i suoi programmi il suo ruolo nella corsa
Viola guardate non soltanto le televisioni giornali che pure sono terminali decisive
Ma l'insieme del complesso delle telecomunicazioni
Di quel complesso cioè che tiene assieme la trasmissione dei dati con quella dell'immagine con quella della parola
Lì c'è un ganglio vitale di qualsiasi assetto sociale democratico
Che ne dobbiamo fare grande attenzione all'ipotesi di concentrazione e di sottrazione per il compito del ruolo che proprio del Parlamento verso
Invece l'esecutivo
L'ultima cosa riguarda invece più direttamente no ci sono rischi anche per noi nell'esercizio naturale e quotidiano della nostra attività
Riprende corpo
Nonostante la nostra resistenza l'idea di una destrutturazione del sistema produttivo e delle regole contrattuali che porta all'aziendalismo
E la risposta che dà qualche azienda importante quelle che hanno ruolo non semplicemente sul piano economico ma che crea un'opinione
Nel sistema del nostre controparti
Viene indicata come via per rispondere alla crisi del modello taylorista
Con l'idea di rovesciare la prassi
L'aziendalismo la rottura corporativa che questo comporta diventa poi un modello che si trasferisce alla società se così si produce così si può vivere
Se così si produce così si può redistribuire
Ecco noi dobbiamo fare attenzione
I contratti di lavoro non sono semplicemente un atto dovuto a milioni di lavoratrici e lavoratori italiani
Sono il modo con il quale si riconferma il luogo fisico dell'esercizio dalla solidarietà della ricostruzione
Dei bisogni della loro rappresentanza della loro soluzione
L'azienda il singolo luogo di lavoro è complementare in questo modello non può essere alternativo
Ma dobbiamo essere molto attenti perché da lì può passare un processo di rottura delle nostre forme di rappresentanza
E di attuazione di un vero e proprio modello di organizzazione sociale
Guardate l'insieme di questi problemi basterebbe da solo
Per portare ad una conclusione un po'semplicistica confesso
Ma risolutiva di molto
Nostro contendere in molte discussioni che tra di noi abbiamo fatto nell'arco di questi mesi
Questo quadro le trasformazioni politiche quelle sociali può essere fronteggiato dal sindacalismo confederale che deve difendere il suo carattere
Se il sindacalismo confederale è in grado di
Compiere
Una rottura con il suo passato più recente
Si usa oggi questo termine
Qualche volta un po'ambiguo per la discontinuità la nostra discontinuità deve essere l'unità sindacale
Noi non siamo in grado di reggere
Coerentemente consapevolmente e con profitto
Un impatto con queste trasformazioni se resteremo nell'arco dei prossimi anni tre organizzazioni confederali distinte
Abbiamo bisogno di unità
Non perché ci sentiamo soli
Non perché come qualche commentatore malevolo ha sostenuto
Avendo paura del nuovo ci mettiamo assieme perché la compagnia rafforza
Non è l'unificazione di burocrazie che non hanno futuro no è un'esigenza politica fortissima quella dell'unità
Il fondamento dell'unità sindacale deve essere però chiaro
Non possiamo commettere errori non possiamo essere
Vaghi e generici equivoci
Il fondamento dell'Unità e in primo luogo l'assunzione di valori condivisi da parte di tutti quelli che si identificherà hanno nel nuovo soggetto unitario
Fondamento è il pluralismo
La storia di ciascuno di noi e delle sue organizzazioni
Il fondamento sono le regole certe di democrazia non le rate cita
La tradizione
Che pure risultati importanti adatto
La certezza di come gestire la democrazia nella costruzione dei gruppi dirigenti del nuovo soggetto e nell'esercizio del potere contrattuale verso i lavoratori verso gli scritti
Guardate compagni compagni che riscontri sono importanti
E tutti confortanti
Diceva Franco nella sua introduzione
Ho sentito l'argomento ripreso qui questa mattina
Di come questo primo test ma un teste rilevante sul piano quantitativo e qualitativo delle elezioni per le RSU
Sta procedendo
Dobbiamo essere orgogliosi di questa capitale
Soltanto qualche mese fa erano in molti a descrivere il sindacato confederale come un soggetto declinante prossimo alla scomparsa perché i lavoratori non credevano più nel sindacato confederale non è così
Le elezioni per le rappresentanze sindacali unitarie sono la clamorosa smentita di questa teoria
E sapete perché io sono contento di quel che sta capitando
Per tre motivi semplici
Il primo è la partecipazione
Sono tanti i lavoratori che votano
Poi anche qui esplicito la contraddizione di cui dicevamo prima
Votano per noi per i nostri valori quelli propri del sindacalismo confederale e poi magari da cittadini scelgono orizzonti diversi
Dobbiamo avere presente questa contraddizione
Dobbiamo risolverla ma non possiamo ignorare il fatto che nei luoghi di lavoro
I lavoratori e le lavoratrici che votano sono tanti
E la percentuale di adesione elevatissima questo taglia alla radice un elemento di polemica che altri hanno agitato
Non c'è molto fuori di noi
E comunque se anche ci fosse i lavoratori dipendenti non credono a questi soggetti diversi da noi
La seconda
Ragione
Della mia soddisfazione
Piccole privata ma ve la racconto così è che in queste elezioni
Le lavoratrici e lavoratori rendono chiaro cosa il pluralismo
Ci sono tutte e tre le organizzazioni confederali
Non ci sono processi di Polaris mo'
Ognuno di noi conferma il suo radicamento e il suo carattere
E che il pluralismo venga definito per via elettiva è un fatto
Politico rilevante
Di grande valore e poi c'è il clima
C'è un clima unitario nelle elezioni delle RSU non c'è conflitto non ci sono liti tra di noi
Non siamo a contendersi degli spazi siamo a fare un'operazione di riconoscimento
Che nella stragrande maggioranza dei casi ha questo fondamento e anche dove c'è competizione è una competizione positiva
è una competizione positiva che non mette in discussione la legittimità di nessuno
Questo patrimonio va valorizzato
Ci sono dette molte cose in queste ore sul contratto dei meccanici
Io sono particolarmente contento come immagino tutti voi di quel risultato
Che conferma la giustezza e la praticabilità di molte delle indicazioni dell'accordo del ventitré di luglio di merito di procedura
Ma guardate che la possibilità di arrivare a quella soluzione meccanici l'hanno avuta con un fatto che è passato troppo in silenzio anche agli occhi e all'attenzione nostra l'assemblea dei cinque mila delegati di Bologna
In larga parte delegati appena eletti
Guardate che quando si riesce da parte di organizzazioni di categoria a mettere assieme a rappresentanti legittimati dal voto
Che definiscono l'orientamento e la volontà di arrivare ad una conclusione rapida di una vertenza de quell'iniziativa vale molto di più sul piano della pressione
Di tanti momenti di lotte di sciopero
Le controparti anche affitto
Qual era la volontà e l'orientamento di quella categoria ma non una volontà l'orientamento aspra una volontà d'orientamento resi espliciti da soggetti per la prima volta legittimati con uno strumentazione no
A questo punto dobbiamo liberare la discussione
Io non credo al mito dell'Unità che nasce dal basso
L'unità sindacale non è un'araba fenice
Che nasce dalle ceneri di un passato
Forse recente non esaltante
I protagonisti dell'unità sindacale siamo tutti noi tutti i dirigenti e i lavoratori per questo motivo bisogni che la discussione coinvolga tutti i livelli dell'organizzazione e arrivi fino ai lavoratori
Perché i lavoratori devono vivere questa nascita come la creazione di un soggetto che risponde alle loro esigenze e non a quello delle burocrazie
Le burocrazie se non vogliono essere tali ma vogliono essere dei gruppi dirigenti devono indicare quali sono i tempi le forme e le modalità i contenuti di questo processo
Io poi sono d'accordo con voi
E in polemica ma credo che anche questo sia
Mi auguro che venga intese con uno spirito unitario corretto
Con alcuni dei nostri amici della CISL non mi appassiona l'idea di individuare il giorno l'ora il mese l'anno nel quale ci sarà il sindacato unitario
Il problema non è la data finale
No è il momento dalla partenza
è il momento della partenza deve essere ieri
Abbiamo bisogno di avviare questo processo
Di cominciare subito ad allargare la discussione coinvolgendo ognuno di voi
In molti territori molte categorie c'è una pratica un'esperienza se è una ricchezza
Che può aiutare enormemente questo processo
Poi quando arriveremo dipenderà da noi dalla nostra capacità dai fatti esterni le condizioni
Ambientali in merito alle questioni che dovremo affrontare assieme nell'arco delle prossime settimane dei prossimi mesi potranno essere
Indubbiamente un terreno di verifica in corso d'opera importante
E però indispensabile che il processo vada avviato subito
E vado avviato con lo spirito giusto
Non chiedete a me non saprei rispondervi
Che cosa potremmo essere tutti assieme alla fine di questo processo
Io credo che nessuno di noi abbia certezza
Anzi
Nessuno di noi deve avere certezze
Un processo per essere credibile deve rendere chiaro all'esterno che tutti si mettono in discussione
Non ci sono sbocchi predeterminati
Non ci sono gruppi dirigenti precostituiti
C'è una parte rilevante della società italiana che capisce
Si rende conto è consapevole
Di volere e di dover cambiare e comincia così
Un'avventura che però davvero diventa particolarmente affascinante
Franco ha stimolato qui nella sua relazione
Lo spirito di appartenenza la vostra identità
Secondo me ha fatto bene
Io sono orgoglioso di essere iscritto alla CGIL
E di essere segretario di questa organizzazione
Questo mio orgoglio non può e non deve essere un impedimento alla costruzione di un soggetto diverso
Vorrei che fosse un elemento di stimolo per tutti a cominciare
Da me
Vorrei che il soggetto unitario riconoscesse questa pluralità di esperienze e di culture
Anche di bisogno per questo credo che non abbiamo alternativa
Cominciamo subito questo processo di trasformazione di cambiamento facciamolo decollare camminiamo assieme cambiamo assieme
Poi quel che sarà sarà ma senza dubbio
Se questo coraggio lo dimostreremo
Avremo rapidamente
A disposizione il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici e credo un'attenzione un rispetto molto ampio da parte della società italiana e cosa della quale il sindacalismo confederale italiano non può fare a meno
Grazie a Cofferati per l'importante contributo portato ai nostri lavori io devo ringraziare tutti gli intervenuti perché l'autodisciplina comincia negli interventi a funzionare bene
I lavori riprenderanno alle ore quindici precise il primo degli iscritti a parlare e Ballistreri segretario di Messina il secondo Giuliani
Mi raccomando la puntualità alle ore quindici
Sperando sia iscritto
Vedo che c'è un affollamento comunque
Il primo degli iscritti a parlare
Che ringraziamo naturalmente Balistreri segretaria dalla Camera sindacale di Messina
Prego
Ma il grande pericolo di questa conferenza
All'inizio
Poteva essere costituito dal fatto di doverla chiudere senza avviare quello che credo rappresenti per noi è una fase in qualche misura di ricostituzione del nostro tessuto organizzativo e della nostra iniziativa sul terreno politico sindacale
E non decidere nulla sarebbe stato e sarebbe un fatto gravissimo di una fase di grandi mutamenti quale quella che stiamo vivendo una fase che comunemente definisce di grande transizione il nostro sistema politico istituzionale è stato investito da una sorta di Big Bang è una esplosione a poco più di un anno dal undicesimo Congresso confederale che proprio qui all'EUR abbiamo celebrato sembra invece che sia passato un secolo nulla e più come prima
E la velocità domina ormai la politica
Una continua mutazione un sistematico cambiamento
In una società come quella nostra di divo postindustriale nuovi rapporti e nuove gerarchie sociali vanno sostituendosi ai vecchi rapporti di classe
Le professioni letti i miei rapporti interpersonali financo i linguaggi costituiscono l'elemento discriminante per la determinazione di una nuova concezione dei rapporti tra gruppi e classi sociali
Se c'è un aspetto paradossale che appartiene per intero per la verità la nostra discussione al nostro dibattito e che di questo grande mutamento che negli anni ottanta si è manifestato e di cui è stata protagonista la cultura liberalsocialista del nostro Paese proprio questa cultura risulta essere disintegrata in questa fase di avvio della cosiddetta Seconda Repubblica
E c'è quella cultura che ha consentito soluzioni di governo della modernità e in questo momento assente dal confronto dal dibattito dalla dialettica politica
E mentre il leninismo appartiene all'età della pietra il cattolicesimo doroteo altrettanto queste culture hanno ancora una presenza
E per la verità anche a fortemente organizzata nel tessuto politico nipotini come dire di Togliatti e di Sturzo continuano a sopravvivere e continuano il loro impegno e loro intervento nella vicenda politica non così in ipotesi di Nenni di Saragat di la Malfa dei fratelli Rosselli resta in verità la UIL la nostra organizzazione
L'unica delle strutture associative come con grande orgoglio spesso possiamo dire
Che a quella cultura storicamente si richiama la UIL che come ha scritto una politologo virando Giorgio Galli è stato organizzazione che non in campo sindacale ma più in generale la sinistra di questo Paese ha indicato una strada che poi gli altri hanno percorso basterebbe questo per dire chi siamo da dove veniamo dove andiamo
Qual è la nostra cultura qual è la nostra tradizione
Dove siamo collocati dal punto di vista culturale e politico e quale anche un compito abbastanza arduo quello di non fare scomparire i valori di questa cultura socialista liberale e democratica
Che ha costituito il nostro fondamento genetico
Questo naturalmente non significa una posizione aprioristico pregiudiziale sul terreno degli schieramenti abbiamo combattuto a fondo la logica del sindacato di schieramento del sindaco cinghia di trasmissione rispetto alle mutazioni della politica e non vogliamo incorrere in questo errore
Ma dobbiamo incorrendo in un altro errore quello di dimenticare chi siamo stati e chi siamo di dimenticare la nostra cultura dobbiamo batterci invece perché questa cultura possa sopravvivere non come testimonianza come impegno politico diretto nelle vicende nella dialettica sindacale nel nelle relazioni sindacali per fare questo la UIL ha bisogno di una grande riorganizzazione in una grande autonomia rispetto a un sistema politico che per la verità appare ancora fortemente in fase di assestamento a cominciare da Forza Italia
Se c'è un paradosso care compagne e cari compagni appare quello del del riformismo in Italia un riformismo che vince vince sino a qualche ora fa quando si stipula quel contratto dei metalmeccanici che negli altri Paesi caratterizzati
Da un organizzazioni sindacali ispirata alla logica la prassi alle teorie del socialismo democratico e ormai una lo strumento consuetudinario e c'è un contratto ispirato alle logiche della cooperazione non del conflitto e il paradosso nel fatto che mentre riformismo
Vincenzo in campo sindacale perde in politica non riesce a trovare più sponde più rappresentanza sul terreno della soggetto Rita politica
Per quanto ci riguarda di questo riformismo dobbiamo proseguire a essere portatori di questi valori in campo sindacale
Praticando con chiarezza la politica dei redditi la concertazione e la partecipazione su questo credo che la UIL ha un grande patrimonio di elaborazione anticulturale neanche sul terreno delle proposte che riguardo alla riforma delle istituzioni non esistono scorciatoie per far affermare la politica dei redditi attraverso il tentativo di istituzionalizzare il sindacato
Che è poi quello del riconoscimento giuridico previsto dall'articolo trentanove
Che come tutti sanno è rimasto inattuato
Essendo una sorta di coacervo incostituzionale un incontro tra concezioni opposte antitetiche riconoscimento del sindacato unico obbligatorio riconoscimento il sindacato su base associativa volontari non credo che hanno riserva questa via per consentire l'affermazione in definitiva della politica dei redditi e la concertazione del modello di sindacato
Di tipo europeo serve invece una legislazione di sostegno attivo proporzionale
Quelle che i giuslavoristi chiamano ispirata alla scuola di Oxford perché sostenga che dia garanzie sul terreno anche legislativo delle intese pattizi che sono state raggiunte e questo riguarda tanto gli assetti del rapporto triangolare quanto i problemi e le procedure della partecipazione sindacale la democrazia industriale della democrazia sindacale per capirci
Per l'RSU una volta costituite
è importante avere un supporto un intervento legislativo di sostegno promozionale non intervento sostitutivo della legge nei confronti del contratto
Rispetto a questo modello questo modello che si è affermato al modello della UIL al modello del sindacalismo riformista ed europeo
Penso però ed è questo una sorta di resa da questi ovvia piena anche al dibattito Perrone dovrebbe appartenere al dibattito in questa conferenza e negli atti che ne seguiranno una confederazione diverse
Una comparazione attrezzata rispetto alle dinamiche della politica dei redditi rispetto alla possibilità di intervenire sulle questioni di natura macroeconomica ma anche i grandi unione di categoria che siano in condizioni di partecipare a contrattazioni che sono sempre più stringenti che avvengono in tempi ravvicinati
Che investono anche la qualità dei gruppi dirigenti rispetto alle rimesse alle condizioni del salario in rapporto agli esiti aziendali e serve soprattutto lo voglio dire senza per queste esprimere interessi come dire di parte
Che le prime linee siano riorganizzate potenziate servono delle forti organizzazioni sul territorio che supportino
Le categorie rispetto alla contrattazione che siano in grado di fornire servizi ma che sia in grado anche di sviluppare
Una politica diversa la politica dei patti territoriali ad esempio c'è di una politica dei redditi che viene trasferita sui problemi dello sviluppo della crescita l'economia anche a livello territoriale che investa anche il rapporto negoziale con i soggetti pubblici ma anche delle organizzazioni sul territorio che siano in grado di fare evolvere quella concezione
Evolutiva per così dire del moderno riformismo
Dice Dahrendorf uno dei più importanti esponenti del pensiero liberaldemocratico che nelle società aperte finita lei era dello stato sociale incomincia l'era della società
Del benessere della quel fare associati e cioè di organizzazioni che si autopromuoversi organizzano che danno servizi che danno risposta di interessi collettivi della gente dei cittadini
Che però ragioni una convivenza di una solidarietà interni ad organizzazioni la UIL ha le carte in regola per essere il soggetto sindacale che si intesta la rappresentanza di queste associazioni di questi cittadini che intendano
Costituire elementi
Attraverso cui la redistribuzione del reddito e la qualità dei servizi viene posta in essere credo che su questo una scommessa la nostra organizzazione Possa e debba farlo a patto che
Si è interessato a un effettivo processo di decentramento di poteri di mezzi
E anche un aggiornamento
Sotto il profilo degli uomini
Il ministro del lavoro americano frecce
Ministro di Clinton
Da come modello come ricetta per i problemi dell'occupazione del futuro quello della riqualificazione aggiornamento
Che è un modello una ricetta che non vale soltanto per lavoratori dipendenti manuali o per lavoratori dipendenti di più basso livello
Ma vale per tutti coloro i quali sono impegnati nel lavoro dipendente lavora Autonomie le professioni financo il mondo imprenditoriale credo che debba valere anche per chi svolge funzioni di rappresentanza
Per interessi del mondo del lavoro dipendente c'è un problema di un aggiornamento del ricorrete azione costante
Di chi impegnato in campo in campo sindacale e questa è la grande scommessa
Chi vincerà la battaglia della sapere della riqualificazione della distribuzione del know how nei confronti dei gruppi dirigenti anche sul terreno rappresentanza sociale sarà in vantaggio in questa sfida
Che la velocità della politica del cambiamento impone a tutti ma proprio tutti ovviamente sindacato
Compreso
Ma di organizzare la nostra UIL significa anche affrontare in modo sereno al problema della unità sindacale
è stato detto che l'Unità non avrà pitoni mitici degli anni settanta
Ma non potrebbe essere diversamente visto che non c'è più quel contorno ideologico quello scenario di ideologismi ispirate alla lotta di classe al cambiamento palingenesi o che ne sosteneva le ragioni e unità molto più pragmatica sui contenuti sulle famose cartelline di cui parla il compagno Larizza ma una unità sulla quale dobbiamo essere molto chiari
I toni di Cofferati
Sono abbastanza persuasi ma vogliamo essere sicuri che nessuno pensa a nuove forme di egemonia della vecchia egemonia gramsciana neo post comunista mascherata attraverso una sorta
Di patto dei produttori non è questa la via riformismo a cui storicamente che l'abbiamo pensato e cui pensiamo
Ma credo che non ci interessano neppure ispirazione unitarie come quelle che evolvono o per meglio dire
Sono date dalla profonda involuzioni in casa Gisele
In cui sostanzialmente tutto il dibattito e tutta la discussione sui tempi e sulle modalità accelera dell'unità sono ispirata al problema di qualcuno che si è autonominato si è autodefinito già leader del futuro sindacato unitari non credo che sia questa la strada che ci interessa è che intere soprattutto i lavoratori
Soprattutto da parte di chi stacca avallo in qualche misura con tutte le opzioni operazioni possibili che dava il mondo cattolico organizzato in politica cerca in questo momento di realizzare nel Paese
Credo che la storia se il patto di romanzi alla federazione di dare settantadue qualche insegnamento
Lo ha dato
Non servono alchimie
Non serve qualche novello dottor Faust per costruire l'unità sindacale serve invece un lavoro paziente una volo che è fondato sui programmi politici ed organizzativi
è un lavoro difficile ma un lavoro che deve trarre alimento non da un rapporto anche qui in qualche modo immaginifico con una base che non si sa bene da quali valori ispirata serve invece un rapporto concreto con una base che democraticamente si pronunzia con le nuove RSU che esprime opzioni politiche
Che conferisce deleghe e mandati di rappresentanza e di legittimazione a trattare questo deve essere il percorso che ci investiamo un rapporto con la gente per capire quale può essere opzione concreta il terreno su cui scegliere i comportamenti necessari per costruire l'unità sindacale credo che possiamo dire che noi siamo e restiamo dei terroristi siamo memori dell'insegnamento di un grande riformista socialista di Bruno Buozzi
Che diceva che l'unità dei lavoratori deve essere vista non come un valore Hassen magari astratto e magari finalizzato all'oggi che di natura ideologico rivoluzionaria ma deve essere visto come un metodo un metro dal servizio dei lavoratori grazie
Grazie Balestrieri avrà la parola Giuliani segretario generale della Camera al sindacato di Bali
Troppo presto
Innanzitutto una premesse rispetto allo stato dell'organizzazione così come descritto nel documento preparatorio della conferenza con particolare riferimento alle condizioni delle camere sindacali provinciali
Alcune precisazioni che sono d'obbligo per le considerazioni che svolge lo dopo la prima è questa la Camera sindacale dalla quale provengo non soffre in questo momento né di scarso riconoscimento da parte delle categorie sussistendo invece la ricerca e la realizzazione di un costante e proficuo rapporto con le stesse non soffre neanche di formalismo burocratico altra espressione presente
Nel documento preparatorio nebbie almeno fino a questo momento insufficienza di carattere economico ancorché le risorse siano pur sempre scarsi inoltre abbiamo già realizzato un'esperienza di voto segreto nell'ultimo congresso da camera sindacali certamente in forma imperfetta
Ma abbiamo già fatto questa questa prova con il con esiti debbo dire alquanto soddisfacenti
Infine la dimensione notevole degli organismi sia quelli direttivi sia quelli esecutivi non sbanda i conti almeno la nostra Camera sindacale né né riesce ad appesantirne
La attività
Infine vi è una netta separazione tra compiti degli organismi esecutivi è compito degli organismi direttivi è un'altra carenza che viene indicata nel documento come manchevolezza delle strutture sindacali provinciali
Nessun sistema una situazione di cattivo uso dei distacchi netta han poco una funzione meramente burocratica e di rappresentanza formale
Che su questo sono d'accordo non avrebbe più senso ma per la verità non ne aveva neanche prima
Sono cioè senti per dirla in sintesi tutti quelli che il documento base della conferenza indica come punti di maggiore crisi delle camere sindacali provinciali per cui si può concludere
Che lo stato di salute almeno di quella Camera sindacale quella di Bari
E piuttosto buono ancorché sicuramente migliorabile
Fatta questa premessa
E premesso che il rapporto con le sedi comunali presenti in tutti i comuni di quella Provincia e con le assemblee di base piuttosto intenso e frequente alta manchevolezze indicate nel documento di base la conferenza noi riteniamo di poter indicare per le camere sindacali che si trovino in queste condizioni e speriamo siano la maggioranza
I seguenti suggerimenti per tentare di migliorarne ulteriormente la funzionalità
Il primo
E il rafforzamento presso le sedi provinciali della UIL
Dell'opera di sviluppo e potenziamento del patronato promuovendo l'attività di formazione ed aggiornamento del personale e dei corrispondenti periferici
La seconda e il rafforzamento delle camere sindacali comunali come cellula base della presenza della quello sul territorio
La terza e lo sviluppo del servizio per l'inquilinato anche attraverso la collaborazione delle categorie e delle camere sindacali comunale
La quarta
E l'intensificazione del lavoro e dei servizi offerti dei centri di assistenza
Fiscale
L'altra ancora e fare crescere lotti s'dove esiste e il crearlo dove invece ancora non esiste
Poi ancora
Lo stimolare il dibattito con le strutture confederali di livello superiore quindi regionale e nazionale
Moltiplicare le occasioni di partecipazione degli iscritti
Al processo di formazione della linea politica dell'organizzazione di individuare ed individuare ulteriori forme di consultazione dei lavoratori anche non iscritti per avvicinarli alla sigla della guida
Sviluppare il rapporto unitari tra CGIL con la CISL
Ed attivare iniziative di confronto politico con quelle aree di lavoratori che oggi dissentono dalle confederazioni allo scopo di recuperare tale dissenso all'interno della dialettica democratica del mondo sindacale italiano
Attivare iniziative tese al recupero dei contatti con quei settori sociali studenti intellettuali donne immigrate handicappati eccetera
Verso i quali il sindacato trova ancora difficoltà di comunicazione
Intensificare il confronto e ove necessario la vertenza Rita con gli enti e le istituzioni locali vigilando sul rispetto scrupoloso della legalità da parte degli amministratori pubblici
Preservare gelosamente l'autonomia della UIL dei partiti pur proseguendo in rapporti corretti con le forze politiche di ispirazione democratica attivare un confronto costante ed approfondito con il mondo dell'associazionismo del volontariato
Intensificare l'attività di convegni tavole rotonde ed occasioni di confronto con la città e la società al fine di proiettare sempre più e meglio la guida liste
Attuare le linee strategiche deliberate dai congressi con il concorso essenziale delle camere sindacali comunali e soprattutto delle categorie alle quali va riconfermato il ruolo di strutture essenziali
Dell'intera organizzazioni questo molto sinteticamente e quello che noi pensiamo a Bari
Come strumento per far sì che le camere sindacali provinciali funzionino sempre meglio e possono quindi restare quel motore essenziale dell'organizzazione che sono state fino a questo momento non me ne vogliano i compagni se io confesso di avere letto le indicazioni finali del nostro undicesimo Congresso così come stilate alla fine del dicembre del mille novecento novantadue quindi nulla di nuovo né di sconvolgente né di inventato oggi in occasione della conferenza di organizzazione
Per quello che riguarda invece specificatamente Eva conferenza nazionale ed in linea più generale vorrei considerare
Che noi ci troviamo di fronte non sono problemi organizzativi ma anche soprattutto problemi politici in grande parte inediti ancorché previsti da tempo
Sono problemi essenziali che mettono in discussione lo stesso ruolo se non addirittura la possibilità di sussistenza del sindacato italiano così come esso si è andato formando e consolidando dal dopoguerra ad oggi
E noi pensiamo che su questioni tanto importanti tutti gli iscritti alla UIL
Debbano avere la possibilità di esprimersi essendo in discussione il futuro della propria organizzazione non è sul tavolo voglio dirlo espressamente l'ipotesi di un congresso straordinario
Ma ciò non toglie che sia necessario coinvolgere pienamente e su progetti approfonditamente discussi l'intero corpo dell'organizzazione
E dunque la Conferenza nazionale
Cui non siamo pervenuti attraverso un percorso del genere
E l'occasione per consentire a tutto il gruppo dirigente della UIL
Di mettere a punto un progetto politico ed organizzativo precisamente definito da portare poi come proposta tutti gli iscritti per le necessarie verifiche
Così avviando una fase di ritorno che partendo dalle assemblee di base risalga attraverso assise zonali provinciali e regionali sino ad un punto di sintesi finale nazionale
Abbiamo ben presente che l'urgenza Suge riesce la rapidità delle decisioni
Ma è altrettanto vero che il diritto dovere degli scritti di valutare e decidere non è necessariamente inconciliabile con la ristrettezza di tempi e l'urgenza di problemi
La Conferenza nazionale dunque a nostro parere non può essere considerata punto di arrivo bensì passaggio essenziale di un dibattito serio ponderato e capillarmente diffuso
Il criterio ispiratore della politica sindacale da scegliersi secondo il nostro punto di vista e quello del massimo coinvolgimento della base organizzata e quindi della scelta di organismi dirigenti
Tali da consentire il massimo di partecipazione e rappresentanza
E ciò è tanto più necessario in tempi come quello che viviamo di disaffezione verso il sindacato se non di distacco
Nonché di prevedibile grande sforzo quanto meno per difendere le conquiste realizzati in passato dal movimento ed i diritti acquisiti dei lavoratori e dei pensionati e in questa ottica riteniamo che sarebbero di dubbia utilità processi di accentramento politico e o di risorse umane e finanziarie in qualunque modo perseguiti
Va invece avviato un progetto da sottoporre alla base di decentramento dalla Confederazione verso riunioni regionali e da queste verso le camere sindacali provinciali evitando però il rischio che le unioni regionali
Che debbono continuare ad essere organo essenziali ed elaborazione della linea politico sindacale
Possano trasformarsi in strutture preposte allo svolgimento di mille adempimenti burocratici di sorveglianza e di controllo come parrebbe sottendere
E voglio questa parte particolarmente sottolineare come parrebbe sottendere la proposta di accentramento a livello regionale delle funzioni dei probiviri e dei revisori dei conti
Che diventerebbero organismi a tempo pieno e soprattutto fuori ieri di divisioni nel momento della loro elezione se i compagni che dirigono le camere sindacali provinciali ci fanno una riflessione scopriranno che questa proposta che l'ultima se non erro del documento non ha alcun elemento di decentramento in sé anzi a un elemento pericoloso di accentramento di poteri in ogni caso vogliamo ribadire che il problema principale del sindacato italiano ivi compresa la UIL e la definizione delle linee di azione sindacale
E che le modifiche di ordine organizzativo a tutti i livelli sia verticali sì orizzontali debbono seguire e non sostituire l'analisi e le scelte politiche tenendo ben conto della ineludibile attualità qui confermata stamane da Cofferati del dibattito sull'Unità
Il cui esito non potrà non influire sugli effetti sugli assetti organizzativi definitivi di Guido CGIL CISL
Queste brevemente le valutazioni della Camera sindacale di Bari
Che noi offriamo umilmente al dibattito della Consob della conferenza alla cui presidenza consegnerò alla fine di questo intervento il documento di riepilogo così come elaborato dal comitato esecutivo sull'indicazione del Comitato
Direttivo Fermo restando per concludere che a mio parere la riforma fondamentale
Resta quella già indicata nel lontano mille novecentottantasette ad Acireale consistente nel dovere elementare di tutti noi dirigenti e quadri della UIL che quello di lavorare
Lavorare
E poi ancora lavorare se questo non riusciremo a fare allora sì andremo avanti e conosceremo nuove esaltanti stagioni di successo dei lavoratori del sindacato della nostra guida come tutti noi anche quando abbiamo idee divergenti sicuramente speriamo e fortemente vogliamo ma un tale risultato io credo che non sarà accolto attraverso il becero e malcelato tentativo
Di accaparrarsi in ogni occasione nuovi spazi di potere da parte di questa o quella parte della guida
Il che si finisce i nostri dibattiti bensì rimettendo sì a lavorare
Chi pensa di fare diversamente a mio parere fuori strada
Ed è certo che al confronto con la base con i nostri iscritti si risveglierà da un brutto sogno e sarà richiamato alla realtà
Grazie Giuliani
Allora la parola
Santini segretario regionale
Nelle Marche
Rosaria filoni responsabile del coordinamento donne
C'è Rosaria
No sette
Adesso
Allora la
Grazie
Ma i risultati che delle elezioni delle Rsu e anche la diagnosi organizzativa e della UIL che ci è stata presentata nella relazione sono sicuramente dati confortanti sono dati importanti per noi che ci consentono di guardare ai futuri appuntamenti con la tranquillità di sapere appunto che abbiamo una realtà solida
Dalla quale ripartire dico dalla quale partire perché comunque credo che quello che il sindacato confederale quello che la UIL deve comunque mettersi in condizione di fare di affrontare è un adeguamento un adeguamento sia nelle sue linee sia nelle sue forme organizzative legato ai grandi cambiamenti che ci sono nel mondo economico nel mondo sociale
Non si può più sfuggire io credo oramai alla necessita di andare ad un nuovo patto fra i sessi fra le generazioni a un nuovo patto per il lavoro per i diritti
Che proprio a partire dalla piena assunzione delle differenze
Ossa promuovere una forma sociale diversa da quella del passato e che preveda opportunità per tutti
Viceversa ci può essere una realtà in cui si oppongano dei soggetti iper tutelati rafforzati ed altri
Indeboliti e passibili di esclusione qualcosa che può anche accadere con il consenso di una parte del mondo del lavoro ma che nello stesso tempo però non può avere come un risultato un risultato di progresso di libertà di democrazia
L'abbiamo vissuto per moltissimi anni in una realtà del lavoro
Costruita attraverso un modello di lavoro che prevedeva come centrale la grande impresa come modello per la vita quello di avere un lavoro un lavoro solo dall'inizio alla fine della propria appunto età lavorativa
E abbiamo avuto che intorno a questo modello di lavoro veniva costruito anche un moderno di protezione sociale che assicurava una formazione all'inizio della vita la possibilità di curarsi una pensione per la fine della vita
Il tutto
Basandosi quindi su un lavoratore che aveva quasi sempre uomo più spesso un uomo che aveva nel suo destino il lavoro professionale mentre tutto il lavoro di riproduzione sociale il lavoro di cura veniva demandato ad un altro soggetto
Che aveva dei diritti in base a una relazione con con il lavoratore quindi in qualche modo il lavoratore aveva un salario individuale aveva un salario anche familiare in qualche modo potevano cioè accedere a una serie di servizi una donna che era sua moglie e dei figli dei giovani no quindi dei giovani in formazione e una donna che non aveva un lavoro o che se lo aveva vent'aveva un lavoro molto legato legato spesso si allena vicende della sua vita e quindi alla possibilità di
Mettere insieme lavoro appunto e compiti di produzione e anche però legato alle esigenze del mercato questa caratteristica nonostante poi il lavoro delle donne si è diventata una realtà molto più solida molto più stabile l'abbiamo vissuta anche in questa in questi ultimi anni
Quando le guardiamo i dati della disoccupazione del e di chi ha perso il posto di lavoro in questi due anni
Non possiamo non guardare solo al dato complessivo dobbiamo per forza guardare che nonostante le leggi prevedessero
Delle norme e che di parità diciamo che dovevano impedire delle discriminazioni anche nel nei licenziamenti questo non è avvenuto e quindi sono circa tre quarti che circa tre quarti e numero delle donne che hanno perso il lavoro rispetto a quello degli uomini
Ma tornando a a questa forma sociale in cui noi abbiamo vissuto noi possiamo dire che in quindi in qualche modo una forma sociali di diritti ineguali
E di diritti che avevano
Per tutti i diritti erano inutile ineguali in qualche modo il uno dei motivi per cui non ci piace ministero della famiglia e proprio questo perché la nella sua accezione non parte dal voler considerare appunto i diritti dalla cittadinanza ma a partire da un nucleo o da un nucleo che Pagliarelli
E anche visto in maniera abbastanza tradizionale
E quindi tende a negare i diritti individuali per riproporre dei modelli rispetto ai quali molto si è invece elaborato in questi anni
Lo stesso sindacato ovviamente ha costruito le sue politiche la sua forma organizzativa
Sulla base di un modello di lavoro che era quello centrale quindi della punto diciamo del lavoratore a tempo pieno per tutta la vita in un luogo il
Il sindacato confederale si è sempre preoccupato anche di trovare un integrazione ai diritti agli interessi degli altri delle altre fino a un certo punto fino al punto in cui questo era anche storicamente forse possibile
Tenendo proprio conto di quali erano le centralità e di quali erano
Aspetti secondari o a volte marginali di questo mercato del lavoro
Quello che non può io comunque
Continuare ad essere ora è proprio questo nel passaggio dalla società industriale a quella postindustriale il l'organizzazione del mercato del lavoro cancella ogni menzionati l'incidenza della modalità del lavoro che abbiamo vissuto finora aumento accanto a quello delle merci il peso delle comunicazioni dell'informazione e alla centralità della grande industria si affianca quella della piccola e della medio piccola tutti i processi diventano più veloci e si rompe mentre si rompe il moderno di lavoro che abbiamo vissuto fino a oggi si rompe anche l'equilibrio che ha consentito anche al diciamo al sistema di protezione sociale di reggere in questi anni
Quando quindi noi parliamo di stato sociale probabilmente oggi si tratta da una parte sicuramente di continuare ad assicurare i diritti maturati o i diritti voglio dire promessi in qualche modo ma nello stesso tempo bisogna ripensare io credo profondamente
Il sistema di organizzazione della protezione sociale perché non rispondono i criteri su cui Stazzi è formato non rispondono ai modelli attuali della società e del lavoro
E quindi ai estremamente anche importante mettere in atto diciamo della creatività o un'attenzione appunto leggere con attenzione la realtà di oggi per costruire un dei modelli diversi delle forme diverse di per garantire appunto la protezione sociale ai cittadini
Tra l'altro rispetto ai problemi dell'occupazione della disoccupazione
Noi vediamo che nei paesi in cui in questi dieci anni si sono costruiti più posti di lavoro sì atteso a dare soddisfazione a una serie di bisogni di servizi al di fuori della famiglia mentre in Italia comunque nell'Europa continentale dove meno posti di lavoro sono stati creati questi posti di lavoro in meno rispondono proprio al fatto che è all'interno delle famiglie che sia spinta da il diciamo la soddisfazione dei bisogni
Nel momento in cui dunque cambia in modo sensibile diciamo il rapporto delle persone con il lavoro tutte le elaborazioni che in particolare quelle donne hanno fatto negli anni sul lavoro sulle sull'organizzazione sociale sui diritti diventano credo di importanza per tutti proprio perché la condizione di minore stabilità nel lavoro di necessità di veder nascere i propri diritti dall'essere cittadini e non solo dall'essere lavoratori la necessità di potersi mantenere nel mercato del lavoro grazie a successive opere di formazione di riqualificazione diventano delle necessità che diventa proprie di tutto il mondo del lavoro
E quindi diventano particolarmente importanti forse guardare a tutto quello che poi direttamente noi abbiamo prodotto negli anni e credo che oramai la sfida per il sindacato confederale per poter continuare a essere un sindacato confederale un sindacato unitario un sindacato capace di essere autonomo
Quindi ti basare diciamo la sua capacità di Progetto a partire dei propri rappresentati
Nasce proprio si gioca questa possibilità di esserlo sulla capacità di rendersi conto di trarre tutte le conseguenze necessarie
Dal appunto dal tenere conto che non esiste un lavoratore un lavoro esistono tanti lavoratori tanti lavori tanti diritti che hanno bisogno
Divenire rappresentati
E io credo che
Questa sfida non la può vincere la UIL non la può vincere la CISL non la può vincere la CGIL credo che come già è accaduto in passato
Un assicura una soluzione positiva una capacità maggiore di rappresentare il lavoro nasce proprio dalla capacità delle tre grandi confederazioni di portare avanti se per portare avanti un processo unitario e nello stesso tempo di norma quindi di non rappresentare poi soltanto gli iscritti
Ma anche e questo qua lo vediamo anche dei risultati delle RSU di saper rappresentare che sta per essere un punto di riferimento anche per chi non si iscrive ma si riconosce comunque nelle scelte del delle organizzazioni confederali
Le
La la hanno bisogno di essere rappresentati oggi e con bisogni Diversi separati
Ma da riportare voglio dire ammonita che non sia però ad un'unità a uno ma a una sintesi capace di vedere le differenze i lavoratori con tutte le loro grandi differenze da quelli iper
Specializzati
Ai lavoratori e alle lavoratrici quasi analfabeti e ce ne sono ancora tanti nel nostro Paese
Dai giovani e più anziani da chi vive nelle grandi città chi vive nei piccoli paesi non non si può avere una risposta solo a per tutte queste realtà
E quindi anche poi nella forma organizzativa c'ha bisogno di tenere conto punto di tutte queste differenze e di darsi un'organizzazione che in modo flessibile sia in grado di dare questa rappresentanza
E fondamentale credo è che appunto dobbiamo ripensare che i diritti devono nasce più dalla cittadinanza che dal lavoro che lavoro è un diritto che non può essere negato a nessuno chiaramente
Ma che i diritti devono nascere dal diritto di cittadinanza e quindi devono essere i diritti che vivono nella differenza
Che devono mettere in condizione tutti e tutte
Di vivere una vita con il massimo di opportunità possibile per tutti
E questo io credo che sia uno degli elementi anche importanti nel momento in cui si affronta una conferenza di organizzazione che come appunto molti hanno detto parte qui non arriva qui
Probabilmente in una realtà che è in evoluzione che lo sarà ancora nei mesi e negli anni prossimi il lavoro che noi possiamo fare cominciavo è già cominciato prima e prosegue prosegue nel tempo
E con grande attenzione dobbiamo sempre guardare alla a questa realtà quindi noi andremo a un sindacato e siamo in un sindacato
In cui la categoriali categorie hanno trovato in qualche modo una anche una capacità di essere adeguate ai tempi attraverso la funzione la a attraverso le RSU e di questa capacità stiamo anche come dire raccogliendo i frutti
La il momento regionale sicuramente aumenterà anche di valore proprio rispetto all'importanza maggiore che avranno da un punto di vista istituzionale delle regioni e anche a dispetto appunto all'importanza dei nel campo del mercato del lavoro nella gestione del mercato del lavoro della formazione professionale eccetera
Ma c'è anche poi un altro livello e coordinato di Rosaria riferisco dei Monti sì l'elaborazione del coordinamento a questo punto si è incrociata poi con un lavoro del Friuli per fare una proposta
Che che punto poi cercheremo nei prossimi mesi di tentare appunto in in qualche territorio del Friuli insieme alla insieme appunto la segreteria regionale e che riguarda proprio la possibilità di associare
Chi non è associabile diciamo nel nelle forme tradizionali del sindacato e allora tutto l'aria del lavoro è stabile di chi è giovane il lavoro lo deve avere o di chi è in una fase di mobilità può è che non insomma che non è facilmente
Associabile in una categoria può essere associato in una associazione il ruolo a questo punto non diventa semplicemente quello di tutela ma anche di promozione di nuovo lavoro di informazione e di aiuto rispetto a cercare lavoro o darsi all'autoimpiego
Queste associazioni possono essere a questo punto momento di passaggio per una volta ha più volte nella vita non rispetto al dall'associazione al sindacato ma forse anche rispetto al fatto che noi sappiamo che molte forme di lavoro
Cioè che l'auto impiego
Sarà una realtà deve dire sempre più diffusa negli anni che verranno e che però questo auto impiego non assomiglierà per forza al lavoro autonomo del passato
Probabilmente questi lavoratori queste lavoratrici in queste associazioni potranno trovare rappresentanza e servizi
Nel sindacato ridendo delle condizioni più vicini a diciamo a quelle dei lavoratori in quanto dipendenti e in questo modo ampliando noi potremmo anche ampliare ossa capacità di rappresentare venga
Grazie Rosaria allora la parola Cirasa segretario regionale
Calabria
Momento importante questa nostra conferenza di organizzazione
Momento importante è quello che conta di più risposta concreta visibile anche da qui e non solo da qui una risposta serena ma ferma ai grandi teorizza attori della esemplificazione
Ai cultori della proprietà transitiva per cui al semplificazione del quadro politico doveva corrispondere guai e semplificazione del quadro sindacale noi rispondiamo da qui e non solo da qui che ci siamo continueremo ad esserci perché i lavoratori lo vogliono e perché il Paese lo vuole
Ai terremoti che hanno sconquassato l'insieme politico istituzionale della nazione noi rispondiamo con il nostro essere Uyl
Un'organizzazione che mantiene intatto il suo carattere aperto e pluralista rimanendo saldamente ancorata alla cultura della sinistra sociale riformista
Collocazione netta quindi chiara visibile è facilmente individuabile dai lavoratori dai cassintegrati dai disoccupati ed agli emarginati e via dicendo
In una sola parola da quella sterminata platea per cui il sindacato è il punto importante di riferimento
Ai citati cultore della semplificazione ieri Lotito nella sua importante innovazione ha già dato una prima risposta netta e chiara
Fornendo numeri dati certi che in giro per l'Italia certificano inequivocabilmente lo stato di salute di tutto il sindacato confederale e quindi e dalla UIL
Aggiungo qui
Le ampie ripetute conferme che anche in Calabria
In tutti i comparti dove si sono effettuati l'elezione delle RSU la nostra organizzazione ottenuto partendo dalla consultazione tre ferrovieri dove la nostra organizzazione avuto il venti per cento
Con punte oltre il trenta per cento nei principali impianti tipo villa San Giovanni o Paola
In ordine di tempo è indubbio il successo dei finanziari in Calabria e ancora più vicine nel tempo elezioni con percentuali per bici terrier nel comune di Clos sia di Scalea di oltre il quaranta per cento
Nella Camera di Commercio di Cosenza
E con una presenza del ventuno e cinquantanove per cento nell'amministrazione provinciale di Cosenza dove siamo la seconda organizzazione dopo la CISL non sono da meno
I risultati nel comune di Crotone
Dove la UIL per le note vertenza si è impegnato a fondo dove la nostra organizzazione seconda
Con il trentasette cinquanta per cento dopo la CGIL e con un ragguardevole ottanta per cento nell'area dirigenziale
Il tutto condito da un grande motivo di soddisfazione che ha sottolineato anche il compagno Cofferati il riscontro del buono stato di salute del sindacalismo confederale
Buono stato di salute
Ma è utile ripetono gli esami non finiscono mai
Esame per noi difficili con un tema prevalente il lavoro
I temi in discussione possono essere cento mille non dobbiamo mai perdere di vista il lavoro ogni azione ogni sforzo d'accordo deve dunque sempre e comunque avere al centro il lavoro
Il lavoro è alla base della stessa dignità dell'essere umano
In fondo anche la nostra conferenza di organizzazione ha come fine ultimo il lavoro i nostri lavora appunto tendono ad approntare una macchina
Che contribuisca a creare più lavoro e a tutelare di più i fortunati tra virgolette che lo hanno lo stesso documento per la conferenza oggi in discussione ha come filo conduttore il lavoro
Un documento regno dei contributi di tutte le categorie della UIL
Delle strutture confederali e delle strutture di categorie che ha avuto ampia discussione nel comitato centrale della UIL Calabria che lo ha approvato in tutti i suoi contenuti
E che merita sostegno nella consapevolezza che centra gli obiettivi e lo farà di più con gli arricchimenti della discussione
Certamente i contenuti e non possono considerarsi esaustivi e vanno letti nella propria professione dinamica che al maturare delle condizioni ipotizzate realizzano le condizioni
Molte
Delle cose che ci riguardano sono Esterne vi sono dei condizionamenti esterni comunque tutte le ipotesi nel documento appaiano concrete ragionate e con i piedi per terra
Comunque anche da qui e sano realismo guardare con grande attenzione alla prospettiva unitaria
Il documento unitario elaborato e certamente un'ottima base dà in pole pare con contenuti non episodici
Ma riconducibili come tappe di un intero percorso
Il nostro segretario generale il cinque marzo scorso
In occasione del quarantaquattresimo anniversario della fondazione della UIL ha avanzato delle proposte concrete e precise condivisibili tappe appunto di un percorso più complesso
Un percorso quell'unitario che dovrà portare una vera unità tra gli iscritti
E non solo ad un inutile l'accorpamento del gruppo dirigente
Vi è comunque sempre il dovere che continueremo a fare le pro-tempore esso che quasi due milioni di lavoratori che ci hanno dato la loro adesione tutti lo sappiamo
Grandi cambiamenti che aspettano che incideranno profondamente nella società e nel sindacato il più piccolo che avanza la esaltazione del particolare della tradizione delle culture che si fanno sempre più strada
Ecco il nuovo regionalismo che prende sempre più forma e verso il quale è indispensabile essere sempre più attrezzati
Grande stravolgimenti allora conseguente anche alla riallocazione dei poteri dello Stato anche lungo il versante impositivo legislativo si impone di conseguenza
E il documento lo citava una migliore organizzazione del sindacato partendo appunto dal livello regionale
Il trasferimento in blocco alle regioni di interi capitoli di bilancio dello Stato rischia di avere nel Mezzogiorno aspetti devastanti
Sarà un'impresa quasi disperata se prendiamo a riferimento la regione Calabria e un anno che cerchiamo di attivare un minimo di fase concertativa senza riuscirci
Dipenderà che le giunte in questa Regione hanno vita breve ma forse anche dal sindacato di o parlo parlo Virle che forse non è pienamente all'altezza dal compito che gli sarà affidato un compito che dovrà vedere un innalzamento complessivo dall'organizzazione e che dovrà coinvolgere come evidenziato nel documento citato
L'intero corpo dell'organizzazione nel suo insieme partendo dai territori partendo dalle categorie
Per arrivare a tutti le vele dall'organizzazione
Oggi
è un'occasione troppo importante
Per non fare alcuni cenni
Sulla condizione delle regioni meridionali
Mi convince
L'affermazione fatta da Silvano Veronese
Nella riunione di Napoli
Sono anch'io convinto che l'efficacia delle politiche nazionali debbono avere lavora tartina di tornasole nel Mezzogiorno
Con altrettanta chiarezza bisognerà sapere se esiste come questione di primaria importanza nazionale la condizione delle regioni del Sud
Anche qui situazione politica di grande rilevanza non situazione di mero trasferimento delle risorse
Ha ragione avarizia quando sostiene che per il Sud non è solo una questione di soldi
è certamente questione di parità delle condizioni di partenza
Condizioni di partenza che l'intervento straordinario non è riuscito a garantire anzi in molti casi è servito affare anchilosare ancor di più la scassata macchina burocratica esistente in queste regioni
Da qui dobbiamo partire
Lo dobbiamo dire con grande forza e con grande chiarezza
Senza una effettiva riforma che di efficienza ed efficacia alla pubblica amministrazione nelle regioni meridionali qualsiasi intervento e destinato a fallire
Sesso amiamo il basso livello di progettualità raggiunto
E già da oggi facile immaginare quale sarà il futuro
Livello di utilizzo dei fondi strutturali non si discosterà molto dalle percentuali bassissime che abbiamo registrato in questi ultimi anni
Certo esiste anche per le regioni meridionali
Una situazione difficile in Regione in cui lo Stato appresso il controllo del territorio
In intere vaste aree il problema del ripristino della democrazia economica
è importante
Ripristino della democrazia economica che oggi è fortemente compromesso è falsato dalla criminalità organizzata che appunto governo intere territori anche qui comunque grande chiarezza
Bisognerà respingere con fermezza l'equazione che pone investimenti al Sud uguale soldi alla criminalità
Certamente in parte si verifica anche questo
Ma i vari processi in giro parlo dei processi civili e penali dovrebbero anche avere insegnato che la questione assume ben altri livelli sicuramente da combattere
Allora con grande chiarezza in primo luogo il mantenimento degli impegni sottoscritti è vera politica per il Sud
Azione perché era appunto condizione di pari opportunità con le altre Regioni d'Europa che siano visibili
E certe
Non ci possiamo accontentare ancora di balletti noi diciamo al Presidente del Consiglio Berlusconi gli diamo atto di aver mantenuto in parte le promesse sul Sulcis noi abbiamo scritto come CGIL CISL UIL Calabria
Una lettera al presidente del Consiglio ha dolori vogliamo avere risposte certe
Sui quali documenti che abbiamo sottoscritto con i precedenti governi e ancora bisogna affermare che sono risibili
Le proposte di neocolonialismo sono Variale che qualcuno mentiva come panacea per rimanere asciutte
Le gabbie salariali sono vecchi arnesi a cui nessuno dovrebbe più credere e si dovrebbe vergognare a propormi io mi avvio velocemente alle conclusioni anche perché condividendo per intero
Il documento oltretutto varato dalla Commissione non o riflessioni da fare nel merito
Il Sud
Forse più di altre regioni ha bisogno di sindacato quando l'intera città
Quando l'intera popolazione come a Crotone scriva in Corte al sostegno dei lavoratori un significato lo ha ed è certamente nostro dovere capirlo
Lo stesso consistente aumento dell'adesione alla vostra organizzazione e la elezione delle RSU dovrebbero convincere anche i più scettici
Forse anche noi dovremo valutare l'azione complessiva del sindacato confederale con la cartina di tornasole rispetto all'azione praticata presso la regione del Sud
Sono convinto e concludo veramente che per quanto riguarda il colore che assumerà la cartina rispettarlo UIL sarà corrispondente all'impegno che abbiamo profuso e profonda Remo grazie
Grazie Cirasa
Allora la parola Mereu segretario regionale della Sardegna
Ferrando
Segretario generale telefonici
Io prima sono uscito fuori c'è un sacco di gente lì a sentire il caldo ma perché non entrano
Tra l'altro credo che sia il più interessante anche partecipare ai lavori della conferenza
Servizio organizzazione riguardi un po'se riesce a fare entrare la gente in sala
Grazie
E siccome non mi sono mosso perché ha sbagliato di donne Ferrando non Ferrario precedente
Lo stato d'animo
Il particolare momento in cui cade in questa conferenza richiede un confronto sincero all'interno dell'organizzazione
Teso a verificare senza pregiudizi e senza veli lo stato di aderenza che la UIL ancora rispetto ai deliberati congressuali di appena un anno fa
Credo quindi sia utile prima di fare scelte di rimodellamento del nostro sindacato scelte che sono comunque urgenti ed indilazionabile
Riguardarci dentro tenuto conto di quanto è successo nelle ultime tornate elettorali
In quelle circostanze la UIL ha mostrato tutta la sua fragilità e la sua enorme difficoltà l'enorme difficoltà che incontra ad attuare quanto previsto dal Congresso ultimo cioè a dire ribadire la propria autonomia dei partiti affermare la propria cultura ma nel contempo spendere il proprio peso politico sociale a favore di soluzioni elettorali nel Paese
Ha dimostrato la propria fragilità perché l'autonomia dai partiti non è stata frutto di Scelta ma conseguenza di necessità
Perché la propria cultura ed il proprio patrimonio che sono vincenti nella storia non hanno sponsorizzazioni politiche certe soprattutto ha mostrato fragilità nel Centre in campo a sostegno di cartelli elettorali
Tutto il gruppo dirigente UIL ha mostrato fragilità non la segreteria affiora tutti noi per come abbiamo o non abbiamo scelto lo schieramento da sostenere
Non l'ho scelto perché l'appoggio ad Alleanza democratica nato in un frettoloso comitato centrale di fine anno e ribadito in questa sala l'undici gennaio
è stata una sorta di commedia degli inganni non degna della grande dignità che la nostra confederazione possiede
Fragilità perché non abbiamo senza la copertura di partiti che non esistono più la capacità di affrontare e risolvere il nostro rapporto a sinistra con il PDS e Rifondazione Comunista
Nel senso che con il primo occorre aprire la sfida sui contenuti nel tentativo di riequilibrare a favore dello schieramento della sinistra riformista il peso e di rapporto di testimonianza anche in termini elettorali
Mentre con Rifondazione Comunista il confronto può essere solo in termini di proposta alternativa fra la nostra posizione e la loro senza possibili sintesi che rappresenterebbero altrettante commedia degli inganni
Lo rappresentano una consistente minoranza di barrica di Eric almeno nel far politica a prescindere dal loro modello di vita talvolta inconciliabile con la stessa loro testimonianza politica
Che però solo li può vedere stare all'opposizione noi aspiriamo ad essere sinistra di governo e quindi siamo antitetici allora
Il sistema elettorale uninominale almeno per il settantacinque per cento del Parlamento
Ci ha messo di fronte a nuove esigenze per le quali ci siamo dimostrati del tutto impreparati tali esigenze che concernono la necessità di fare schieramenti alternativi fra di loro
Ha trovato la sinistra laica e riformista nel peggior periodo dalla sua storia e noi del sindacato
Alle prese con una più accentuata autonomia dei partiti che come dicevo è stata più frutto di necessità essendo venuti meno gli stessi che di scelta nostra
Il tentativo che ha fatto la confederazione
Di costruire un orientamento politico per i nostri iscritti attraverso il sostegno alla formazione di Alleanza democratica non ha prodotto frutti elettorali apprezzabili
Alleanza democratica era ed è per le anime che la ispirano la formazione più congeniale alla UIL dal momento che ci richiama all'ideologia socialista laica ambientalista cristiano sociale
Il gruppo dirigente della UIL però non gli scritti ma il gruppo dirigente in parte per la scelta di metodo in parte per il disorientamento politico generale e la voglia di nuovo che in esso il sistema in parte per l'eccessiva debolezza della formazione nel cartello progressista ha dominato dalle forze comuniste e post comuniste non si è ritrovato in questa indicazione non ha seguito la scelta che la Confederazione aveva indicato
Resta però per intero il problema
Che si ripresenterà nelle future elezioni se il governo manterrà l'impegno a rendere ancora più marcata all'uninominali ITA
Cioè l'impegno di costruire un cartello di sinistra riformista che faccia perno intorno all'unico polo di elaborazione laico socialista rimasto che appunto rappresentato dalla UIL
La UIL deve attivarsi quindi per rilanciare la propria cultura politica basata sui principi di concertazione di partecipazione chiedendo con forza al governo che deve esser giudicato senza posizioni pregiudiziali
Le iniziative che metterà in campo
Di rivalutare l'accordo fra le parti sociali del ventitré luglio novantatré teso appunto a realizzare la politica dei redditi mediante il diretto a Porto dalla rappresentanza dei lavoratori indifesa di dire gli stessi
La cultura Willy cultura sinistro di sinistra riformista come è stato ribadito anche dalla relazione di Lotito è basata sulla riaffermazione dei principi di solidarietà alla gente fra i lavoratori fra i ceti produttivi e quelli più deboli
Di giustizia sociale per l'affermazione dei diritti di cittadinanza di tutti tutelando le minoranze
Di democrazia intesa come vigilanza nei confronti di tutte le tentazioni vecchie e nuove di far perdere la libertà faticosamente conquistate
Di pluralismo per difendere il diritto di tutti a manifestare le proprie diversità
Di autonomia che faccia del sindacato un soggetto capace di indicare la via da percorrere nel sociale senza sudditanza o vecchi collateralismi
Tale cultura resta per noi quella vincente che deve trovare il proprio affermarsi nella partecipazione senza mai abbandonare la natura di movimento propria del sindacato
Con questa cultura dobbiamo chiedere al Governo di affrontare le tre grandi emergenze dal momento che sono rappresentate dai diritti di cittadinanza come pari condizioni verso i principi di esistenza nella libertà per tutti
Il diritto al lavoro attraverso un rilancio di opportunità finanziate come previsto dal progetto dello in contrasto con la tentazione di offrire ai disoccupati impieghi privi di ogni garanzia di ogni tutela sindacale
Il diritto allo stato sociale respingendo tentazioni di privatizzazione sul versante sanitario e previdenziale
Che lei danno i diritti acquisiti in materia di assistenza ospedaliera e di godimento della pensione al raggiungimento dell'anzianità prevista
Riuscirà a questo governo a rilanciare il lavoro a prescindere dallo slogan pre elettorale
Le misure annunciate nel discorso programmatico dal Presidente del Consiglio confermano che la ricetta prescelta si basa su una liberalizzazione ulteriore del mercato del lavoro
In parole povere ci si propone di togliere tutte quelle remore che ostacolano la libertà dell'imprenditore di licenziare i dipendenti
Quando il mercato non tira così per ora invogliarli ad assumerli o ad affittarli nella fase di ripresa magari con contratti precari part-time stagionali e così via
In tal modo la libertà del licenziamento dovrebbe diventare paradossalmente il massimo incentivo per l'occupazione
La rivoluzione industriale in corso cuoca mutamenti molto rapidi
Come ricorda libro bianco della CEE stiamo attraversando un periodo caratterizzato da una profonda spaccatura tra la velocità del progresso tecnico il quale verte essenzialmente sul come produrre
Ed è quindi distruttore di posti di lavoro
E la capacità di prevedere nuove esigenze individuali e collettive e nuovi prodotti capaci di dar vita a bacini di impiego succedanei a quelli che vengono a mancare
Fino a questo a quando questo processo non sarà avviato per impulso del mercato e di politiche economiche coordinate l'innovazione produttiva e gli investimenti a questo fine tenderanno più ad eliminare vecchi posti di lavoro crea crearne di nuovi
Ma assai più dirompenti degli equilibri esistenti almeno a medio termine si riveleranno gli effetti della globalizzazione del mercato mondiale
Fino a qualche anno fa i mercati erano divisi il mercato libero dei Paesi capitalistici quello pianificato ed inefficienze dei Paesi socialisti ed infine il mercato del terzo mondo fortemente vincolistico
Gravato dal debito dipendente da aiuti e sostegni di vario genere
Oggi queste barriere sono in gran parte saltate la libera circolazione dei capitali e delle merci si è imposta quasi ovunque ed il commercio mondiale nell'ultimo decennio si è incrementato del quarantanove per cento anche se gli effetti sono ancora ridotti gran parte degli scambi sono a tutt'oggi concentrati in allarme di più vecchia industrializzazione
Il valore d'annuncio del sommovimento che si è avviato scuote dalle fondamenta certezze acquisite principi politici tradizioni economiche
Dietro l'affermazione delle destre non solo in Italia vi è l'ansia di chi spera di salvare il suo status minacciato tagliando i pesi dalla solidarietà scaricando le regioni più povere rinchiudendolo in un fortilizio protetto in Francia già voci autorevoli si levano per esigere un ritorno al protezionismo doganale magari su scala europea
In Italia questa via d'uscita disperata non è stata ancora evocata anche perché gran parte della nostra imprenditorialità medio piccola
Deve la sua vitalità alla flessibilità esportativa il suo liberismo affonda quindi le radici in concreti e ben percepiti interessi
Si scontrano in questo dibattito
Non solo due scuole di pensiero economico nero keynesiani che pensano ad una politica possibile politica di ripresa sorretta da grandi investimenti indotti dall'Unione
E liberisti che preferiscono affidarsi a un meccanismo di mercato sciolto da lacci e lacciuoli ma due concezioni dell'Europa Luna basata su una concertazione convergente di politiche attive
Quelle economiche in primo luogo e l'altra che tende a ripiegare nella gestione di una sempre più allargata zona di libero scambio
La Francia e la Gran Bretagna rappresentano i due poli estremi di questo arco dialettico la Germania ancora concentrato sui problemi della riunificazione oscilla incerta la posizione italiana in questo concerto
In questo contesto acquista una notevole importanza sarà questo un primo serio banco di prova per capire gli orientamenti del nuovo governo
Al banco di prova de un altro banco di prova determinante è rappresentato dal processo di privatizzazione di alcuni grandi comparti quali ENEL esperto l'aspetto ha svolto il proprio consiglio d'amministrazione dal quale è scaturita la riconferma di Agnes alla presidenza ma non ha sciolto i nodi di fondo che condizionano la propria esistenza
Al punto di apparire sempre più anomala nel contesto europeo delle telecomunicazioni quali sono questi in ordine
Il primo riguarda l'eventuale fusione con Telecom per superare l'anomalia l'anomalia tutta italiana di mantenere due livelli di gestione del settore uno operativo e uno strategico finanziario
Il secondo concerne in previsione del processo di privatizzazione l'unitarietà o meno delle reti fisse e mobili che si intende realizzare
Cioè se pure in un ambito di mercato la gestione del servizio mantenga una regia unica controllando sia la telefonia cellulare che quella fissa in multimediale oppure se il destini dei vari servizi verranno fra di loro scissi a fino al punto da essere concorrenti fra di loro oltre che nei confronti di agenti esterni
Se a questi nodi tutti interni al gruppo si aggiunge la non chiara scelta dei governanti circa la privatizzazione che si vuole realizzare public company o nocciolo duro la confusione diventa insostenibile
Diventa pericolosa oltre che insostenibile non soltanto perché migliaia di lavoratori del settore e milioni di clienti
Utenti nel Paese vorrebbero capirne di più sui loro destini professionali per i primi economico tariffari per i secondi
Ma anche perché il contesto europeo e mondiale presenta livelli di avanzamento sul versante della deregolamentazione e delle alleanze strategiche che ci faranno a trovare assolutamente impreparati per il futuro
Sul versante della deregolamentazione e del mantenimento dell'universalità del servizio
L'azione dopo la riunione del diciassette giugno svoltasi a Bruxelles ha rinviato a settembre la scelta definitiva circa la natura dall'Universal Services in parole povere
Ci sono forti pressioni perché il servizio minimo al quale devono economicamente concorrere le compagnie in competizione
Riguardi soltanto la telefonia di base lasciando al mercato la selezione di sviluppo nei servizi a valore aggiunto
Nei servizi mobili e satellitari
Sul versante delle alleanze poi l'amministratore delegato di stelle ha riparlato di progetti non desiderabili al pubblico per ovvie ragioni di riservatezza
Noi abbiamo fiducia nella serietà e nell'affidabilità dell'amministratore delegato però cominciamo ad essere sospettosi
Visto l'esito della trattativa con la Sprint che dopo essersi presentato come può Ossimo realizzarsi è sfumato a favore di francesi e tedeschi
Vorrei chiudere questo mio intervento anche se brevemente intrattenendo mi pronunciando mi sui problemi organizzativi
Concernente il processo unitario ed il rimodellamento della UIL
In merito al processo unitario
Condivido la sincera vocazione unitaria della Confederazione intesa come azione concertata e progressiva verso momenti di convergenza organizzativa per la gestione di assemblee di negoziati
Divertente con dichiarazioni di sciopero di politiche settoriali
A tale scopo vanno richiesti
E realizzati organismi unitari ai livelli nazionali e territoriali che coordinando le RSU siano in grado di garantire l'azione unitaria del sindacato USA predando per favore
Si sente un chiacchiericcio che è diventato quasi un boato
Abbiate la cortesia di ascoltare e di fare silenzio grazie
Grazie presidente
Vi siamo a tale scopo vanno richiesti realizzati organismi unitari ai livelli nazionali e territoriali che coordinando l'RSV siano in grado di garantire l'azione unitaria del sindacato di settore e confederale
Senza pensare a forme affrettate di sindacato unico per il quale non si possono prevedere date mitiche da stabilire a livello di vertici senza un approfondito dibattito fra i lavoratori
Infine in merito alle proposte di riorganizzazione della UIL che sono state un po'tenute in ombra in questa conferenza ma che dovranno essere riprese nel richiedere una discussione di ritorno negli organismi e fra gli iscritti
Prima di arrivare a proposte definitive da assumere nel comitato centrale UIL posso sintetizzare tra indicazioni che ritengo utili
Nell'ottica la prima nell'ottica di creare grandi comparti categoriali quali Energia credito comunicazioni eccetera
Riteniamo corretto tendere al sindacato della comunicazione che riunisca in un'unica federazione delle comunicazioni posta elettronica informazione radiotelevisiva grafica impiantistica telefonica
Secondo nell'ambito dell'articolazione territoriale delle categorie deve esser mantenuta almeno per quelle che hanno la gestione contrattuale a tale livello la struttura regionale di categoria
Terzo occorre prevedere un maggior uso sinergico delle categorie ai livelli territoriali
Per poter realizzare la sburocratizzazione la semplificazione degli organismi confederali ed una maggior confederali tale dell'azione sindacale contestuale
Ad un rilancio dell'attività delle categorie fra i lavoratori
Chiudo il mio intervento auspicando una maggiore unità nella nostra confederazione tesa al rilancio della proposta UIL fra gli iscritti e nel Paese
Grazie Fernando
Ha la parola Terracciano segretario generale Campania
Degni segretario generale
Trasporti
Cari compagni e per gli amici sarò molto breve
Io credo
Perché la vastità dei problemi sui quali dovremmo vedere di discutere e probabilmente assumere anche qualche decisione che peraltro sono contenuti nella relazione del compagno Lotito è tale da indurmi ad isolare qualche problema
Io estrapolo un problema che a mio parere poi rappresenta la condizione fondamentale
Per tentare di definirne tutti gli altri
Mi riferisco tanto per fare dire una una novità mi riferisco all'unità sindacale
Io sono convinto a questo riguardo che non avrebbe senso tra di noi in questa occasione riproporre ripensare il cammino dell'Unità se non considerassimo ma con molta attenzione
Le specificità la storia della cultura di tutte quelle forze che poi dovrebbero unirsi per tentare di dare corpo a questa idea unitaria
In primo luogo io credo che il pluralismo
E il confronto dialettico
Debbono essere la condizione pregiudiziale della costruzione di questo obiettivo
Guai a noi se le tentazioni di egemonizzare in qualche modo il processo unitario
Dovessero primavere sulla richiesta di unità che sale dal mondo che intendiamo rappresentare
Bene i segnali che vengono dai luoghi di lavoro sono peraltro incoraggianti
Su questo versante
Lo sono nelle scelte che i lavoratori vanno facendo nelle elezioni delle Rsu
Dove il sindacalismo confederale si conferma la sola grande autentica casa dei lavoratori
Ecco io credo che già questa di per sé possano a presentare una risposta
Molto forte una risposta politica a quello strano tentativo che viene operato da questo Parlamento per tentare di delegittimare delle fabbriche il sindacalismo confederale
Io mi rendo conto però che una risposta politica in questo quadro politico non è sufficiente
Ed allora penso che il sindacato unito le tre confederazioni debbono necessariamente inevitabilmente percorrere anche la strada registrati
Perché non avrebbe senso se noi costruirsi mo'le nostre rappresentanze a livello di fabbrica e poi non ne di dessimo gli strumenti in questo caso legislativo per poter operare per poter affermare
Va loro va loro presa
Lo sono nella gestione delle lotte e delle trattative contrattuali a proposito delle quali il movimento sta rispolverando di fatto anche a fronte di un quadro politico che certamente non ci è favorevole
E io non mi sono convinto della bontà di questo quadro
Politico anche rispetto ad alcune decisioni che ha preso o alcune decisioni che non apprezzo e in questo senso debbo dire che rimane pregiudiziale
Il mio atteggiamento contro questo quadro politico fino a che non ci sono delle scelte che mi fanno ripensare questa posizione di tipo pratico pregiudiziale
Dicevo
Siamo rispolverando un vecchio un vecchio slogan e che a me personalmente molto caro
E che io invito tutti i compagni hanno dimenticato quello vecchio slogan che diceva negli anni lontani uniti si vince
Uniti bene i compagni mentre il Paese la gente noi stessi
Se vogliamo la nostra stessa stop
Che peraltro vengono dall'esterno
Cercare un nuovo modello di sindacato disegnarne la strategia ancorarlo alla realtà di una società che sarà sempre più diversa da quelle degli anni sessanta settanta e ottanta bene io credo che non è cosa ne impegno che possono essere affrontati d'assurdo in una orgogliosa quanto sterile presunzione
C'è una scommessa che noi dobbiamo vincere
Prima di tutto dobbiamo vincere con noi stessi
Quella di impedire che il cambiamento diventi di fatto sinonimo di normalizzazione
E il cosiddetto nuovo finisca in realtà per essere una vera e propria restaurazione
Bene per far questo noi ci siamo inventati
Il cosiddetto nuovo soggetto politico la UIL
Caro Pietro che ne do atto Mauri prestato è stata vinta colei che ha inventato va bene questo soggetto e che noi intendiamo realizzare facendo del sindacato la componente essenziale per la salvaguardia dello stato sociale e dei diritti delle fasce più deboli ed esposte dei lavoratori
Un sindacato in sostanza che non sia più il prodotto della mediazione dei partiti e questo ci ha facile perché tutto sommato i partiti quelli tradizionali non esistono più quindi questo pericolo non lo corriamo
Ma sia in sé spesso per ollare mediazione tra politica e società
Tra esigenze economiche e vivibilità della gente tra sviluppo e progresso
Ci sono interi capitoli amici e compagni della storia di questo Paese che il sindacato può e dovrà scrivere
Ma tempo da perdere non ce ne perché candidati a scrivere qual quelle pagine sono in molti e purtroppo la penna per scrivere quelle pagine non è proprio sempre la stessa
Cosa allora dobbiamo fare in concreto e io qui voglio fare alcune proposte molto molto semplici
Innanzitutto strutture di sostegno all'attività del sindacato collaterali all'azione quotidiana di tutela e di difesa dei lavoratori dei giovani dei disoccupati
Debbono poter vivere e irrobustirsi
Senza assurde concorrenze rivalità di facciata Comi purtroppo accade oggi se vogliamo presentare al Paese un volto nuovo e diverso del sindacato
In secondo luogo
Nella società o nella cosiddetta società dell'immagine
Strutture mezzi professionalità e risorse umane del movimento non possono andare disperse in cento mille rivoli e mini iniziative destinate a restare inascoltati ed in comprese
Ma debbono essere portati a sintesi direi una grande sintesi che ci consenta di a vere nei mass-media e nella carta stampata una presenza forte determinata finalizzata e i mezzi se non saranno dispersi e nun se non saranno sottovalutati ci sono e infine
Nell'era della informatica e dell'alta tecnologia
Sarebbe folle rinunciare alle preziose sinergie che ci consentono una razionalizzazione unitaria dei nostri centri di ricerca e di studio
Anche questa sintesi a mio parere va fatta e va fatta in fretta
è così
Cari amici e compagni che cammina L'Unità secondo me e non con le astratte professioni di fede così come accadeva nel passato
Né tanto meno con l'annuncio di costituenti e indicazioni di dati che illudono ma che certamente non soddisfano
Ma vi è di più
Coltivare con le azioni positive e concrete la spinta unitaria può significare anche produrre una cultura nuova nella società che oggi francamente non abbiamo almeno come sindacato
Infatti se vogliamo uscire dallo stato di incertezza e di confusione
Nel quale si è cacciata tutta la sinistra dopo le elezioni politiche una batosta che ancora non ha digerito e che se Xi comporta così non digerita nei prossimi anni
Noi queste cose e dobbiamo farne e dobbiamo farli in fretta e dobbiamo soprattutto guardare e mirare molto alto
Ma chi lo ha detto
Che la conoscenza e l'approfondimento delle grandi leggi
Che governano l'economia e la finanza e condizionano mercati economia e occupazione
Debbono essere esclusivo patrimonio delle scuole di pensiero e delle cattedre di insegnamento dell'alta borghesia industriale con i suoi giornali le sue università né sulle scuole i suoi centri di ricerca
Dove sta scritto
Che la ricerca debba essere il supporto
Dei problemi delle in prese e delle loro strategie imprenditoriali lasciando a noi al sindacato al mondo del lavoro organizzato ma in questo caso potremmo dire al mondo del lavoro che non è organizzato ma e disorganizzato
Lasciando hanno voi a cose fatte i risultati di quelle strategiche che poi si dà il caso
Raramente viene dimostrato che quelle strategie pensate da quella gente va bene sono strategie giuste strategie finalizzate al progresso allo sviluppo
Unità amici e compagni significa anche questo secondo me sforzo comune tra CGIL CISL e UIL
E non concorrenziali per disegnare modelli culturali da rendere operativi insieme quanto il confronto e lo scontro lo dovessero richiedere è difficile certo rinunciare a gestire mezzi e strutture che per lungo tempo hanno rappresentato i simboli della propria autonoma ragione di vita
Giornali patronati gli enti del tempo libero scuole per i quadri e via dicendo le abbiamo mostrati per anni come altrettanti fiori all'occhiello ma oggi il mio mi domando all'occhiello Dickie Della umile della CISL e della CGIL presi in maniera separata ecco credo che non hanno un grande respiro una grande prospettiva davanti
Quanti dirigenti manager amministratori sono usciti dalla Bocconi e dalla Louis e quanti ne abbiamo prodotti nuovi
E come avremmo potuto farlo nelle condizioni passati e se dovessero permanere nelle condizioni attuali
Quante copie al macero dei nostri cento mille giornali senza mezzi senza pretese senza mercato che non abbiamo potuto opporre alle voci del padrone
Dei grandi rotocalchi e quotidiani dei Rusconi dei Pesenti degli Agnelli dei monti dei Berlusconi
Ecco che dire infine delle lo e e dell'elettrodomestico che condiziona ormai il nostro modo di essere persino i nostri comportamenti
Che determinano per una gran parte diciamocelo anche la costituzione di nuovi quadri politici di nuovi assetti politici
Il mondo del lavoro questi venti
Trenta milioni di italiani e di italiani non potranno mai vedere se stessi in edizioni originali e senza i doppiaggi delle forze politiche sui teleschermi delle loro case
Perché allora non provarci
Anche queste a mio parere è unita unità vera nei fatti nelle iniziative
Contro lo stato sociale si stanno ammassando truppe agguerrite
E numerose per dare l'assalto smantellarono i caposaldi
Le nostre trincee di prima linea sono in preallarme
I patronati debbono farsi la concorrenza o entrare insieme in quelle trincee per una lotta comune
Occorrono fatti per volere in unità e costruirla pezzo su pezzo
Né i mezzi di comunicazione nell'immagine nei settori dell'assistenza e certo nelle stesse strutture sindacali
Che non possiamo però ne dobbiamo divaricare
Strada facendo ma rendere anche se compatibili ed omogenei con la pratica unitaria
Abbiamo davanti il Complesso e articolato problema della regionalizzazione di una parte cospicua della vita del nostro Paese
Il sindacato dovrà adeguarsi a questo processo e magari io sostengo deve precederlo
Il sindacato ciascuno per sé e questa una domanda che io mi pongo ma quando mai sarebbe fin troppo facile immaginarne le conseguenze
Portare dunque a sintesi
In una sintesi necessariamente unitaria ad esperienze organizzative ai livelli del territorio e del posto di lavoro nei rapporti con le RSU nella gestione delle competenze e delle aree della contrattazione ho finito
Non c'è molto tempo per pensare è tempo di agire e vorremmo che il processo unitario
Quello così come noi cerchiamo di immaginare segnasse un salto di qualità del movimento e non fosse invece il tempio costruito per cantar né il de profundis grazie
Grazie a Sandro alla parola Mereu segretario regionale della Sardegna
Vai vai
La Conferenza si svolge come chiaro e senza ombra di dubbio a ridosso di una serie di fatti
Che in brevissimo tempo hanno sconvolto la vita politica e sociale del nostro Paese
Era impensabile che in soli due anni vessilli vissero spazzati via contemporaneamente un sistema è una classe politica
Che hanno governato il nostro Paese negli ultimi quaranta e cinquant'anni
Certamente vecchi personaggi politici
Sono stati messi in pensione perché coinvolto in fatti giudiziari
E si può dire che Tangentopoli ha certamente contribuito ad accelerare il processo di cambiamento
A cui stiamo assistendo
Ma molto di più è stato decisivo il bisogno che le persone in carne ed ossa sentivano di buttare a mare un sistema politico oramai inadeguato inefficiente
Spesso inaffidabile fatto di lungaggini burocratiche artificiosamente inventate che hanno reso fertile il terreno per il proliferare del clientelismo in tutti i gangli della vita pubblica
Ad averne fatto le spese sono stati i cittadini più deboli e indifesi
La loro difesa si è resa necessaria anche fuori dal posto di lavoro e la UIL ha cercato di farlo con il sindacato dei cittadini
Certamente oggi più che mai necessaria attuale e di cui anche in questa conferenza siamo chiamato a discutere e cercare altri nuovi e più efficaci strumenti organizzativi per la realizzazione di tale formula sindacale
Ne ha pure fatto le spese il sindacalismo confederale
Che con grande senso di responsabilità contribuito con propri analisi e proposte autonomamente elaborate a risolvere i problemi
Anche chiedendo sacrifici ulteriori ai lavoratori
I quali occorre riconoscerlo con grande orgoglio non si sono mai tirato indietro né si sono mai rifiutati di dare il proprio contributo per il risanamento economico e morale del Paese
Troppo spesso però abbiamo sottoscritto accordi che una classe politica e di governo inaffidabile ha disatteso
Realizzando nelle parti che riguardavano i sacrifici dei lavoratori
E lasciando a tempi indefiniti quelle che riguardavano l'occupazione le grandi riforme il Mezzogiorno l'equità il fisco eccetera
Creando così enormi difficoltà al sindacato e alla politica della solidarietà togliendogli e credibilità e consentendo così il proliferare dei sindacati autonomi
Occorre affermare quindi che lavoratori e sindacato sono coloro che più di altri hanno sostenuto e rivendicato il cambiamento è che su questa strada occorre proseguire
Le scelte compiute con forza e determinazione si sono rivelate le uniche praticabili
La politica dei redditi con gli accordi del trentuno luglio novantadue o soprattutto del ventitré luglio novantatré stanno dando i primi frutti
è la UIL deve contribuire a cancellare le ultime riserve che ancora permangono in una parte fortunatamente minoritaria del sindacato
Analogamente occorre lavorare per una sinistra riformista con cultura di governo pluralista ambientalista laica e socialista
Per i lavoratori e per la UIL questo debba restare un obiettivo da conquistare
Pure con la confusione che ancora regna fra le forze politiche nel nostro Paese
Il processo di riforma istituzionale burocratico del Paese con la prospettiva di grande attualità di una valorizzazione delle regioni non può trovare il sindacato in ritardo né in una posizione conservatrice
Occorre procedere per ciò a una riorganizzazione complessiva del sindacato lavorando alla realizzazione di una serie più solido unità sindacale
Che non venga per decreto ma attraverso un processo che coinvolga seriamente tutti i lavoratori
E che contribuisca a realizzare un nuovo forte sindacato pluralista che non distrugga il grande patrimonio di cui ogni singolo organizzazione è stata portatrice
Da questo punto di vista la posizione seria e responsabile assunta dalla segreteria mi trova perfettamente d'accordo
D'altro canto mi parrebbe improponibile stabilire verticistica mente modi e tempi sulla testa dei lavoratori
Permangono infatti atteggiamenti contraddittorie settari di tanti dirigenti periferici della CGIL della CISL che manifestano nei fatti in mentre a parole si dicono unitario
I lavoratori capiscono questo comportamento è lo condannano attraverso un consenso forte che viene espresso a favore dei candidati e delle liste della UIL nelle elezioni dall'arresto di lui
Nelle quali la UIL raggiunge consensi ben al di là del numero degli iscritti consensi che circolavano sullo stesso piano di CGIL decise e viene così smentito nei fatti che la UIL sia il sindacato minoritario
Dobbiamo trasferire in adesioni e indiscrezioni la grande manifestazione di consenso che impegna la UIL in un ruolo straordinariamente importante nella società dal nord al sud del Paese
Eh le ambizioni manifestate all'ultimo congresso sono oggi alla nostra portata se sapremo essere gruppo dirigente a tutti i livelli
Serio e coerente nei fatti e nei comportamenti come lo siamo stati in questi anni difficili e impegnativi
è perciò la UIL deve andare a testa alta determinata e consapevole al processo unitario
Così come con analoga determinazione unitariamente se possibile la UIL deve procedere a mettere al centro del dibattito politico e sul tavolo del governo la questione meridionale
Dimenticata anche nelle dichiarazioni programmatiche del governo
E ora più che mai pressante anche dopo il fallimento non certo casuale del ruolo delle partecipazioni pur statali e dopo le importanti privatizzazioni che fanno prevedere nel Mezzogiorno ulteriori tagli e disimpegni
Condivido in pieno le analisi emerse nel convegno delle strutture UIL del ventidue giugno ultimo scorso a Napoli
Come pure va assunta come affermazione fondamentale per tutto il movimento la richiesta che il Mezzogiorno debba avere pari condizioni e opportunità
Rispetto a tutto il Paese
Nel frattempo però la UIL deve procedere a modificare il suo assetto il proprio sistema organizzativa
Così come stanno le cose al più protraendo Albini al mantenimento di una posizione marginale nel movimento e nella società anzi
Se non facciamo in fretta rischiamo di essere collocati fuori dal processo di rinnovamento
Rinnovamento che la società ha voluto imporre ai partiti ma che è richiesto anche alle organizzazioni sindacali con la rottura di vecchi steccati e logiche che sono venute a cadere anche grazie ai cambiamenti politici
Che vanno portate avanti sino alla realizzazione della mo'democrazia compiuta attraverso l'alternanza mai attuata nel giorno ostro paese
è troppo spesso anche il sindacato ha subito le influenze politiche la CGIL era grande perché dietro c'era il Partito comunista e la CISL o era perché c'era la DC ora tutto questo non c'è più
è il momento della UIL in una società che ci sta finalmente si sta finalmente liberando dalle vecchie balene dai vecchi dinosauri
La UIL sarda nel suo piccolo ha preso in considerazione questa serie di problematiche ed approvato un documento che tocca aspetti politici e organizzativi
Che riguardano le questioni di pertinenza nazionale e quindi di questa conferenza e del prossimo Comitato centrale
è un secondo documento che invece e investe invece responsabilità proprie delle strutture regionali territoriali confederali e di categoria
Le restrizioni a cui dovremo necessariamente sosto tra sottostare con la riduzione delle disponibilità dei permessi e distacchi retribuiti e di quelli legati alle legge trecento insieme alle sempre nuove richieste di impegno e prestazioni
Che ci vengono richieste ci obbligano immediatamente a razionalizzare tutte le risorse umane finanziarie
Con una spregiudicata analisi della situazione e con scelte severe nell'interesse di tutta l'organizzazione per raggiungere gli obiettivi che dicevo prima
Anche di fronte a un governo espressione di una maggioranza di centrodestra la UIL ha fatto bene a riconfermare la sua autonomia di giudizi senza pregiudizi
E a dire che valuterà il governo esclusivamente sulla base degli atti concreti dei comportamenti ed al rispetto degli obiettivi prioritari posti dal sindacato
E dall'attuazione della politica dei redditi contenuta nel protocollo del ventitré luglio novantatré
Occupazione previdenza sanità Mezzogiorno politica industriale contratti
In questo contesto quindi e di fronte alla prospettiva di un ruolo forte autorevole della UIL occorre procedere come ho detto prima
Immediatamente all'attuazione di un programma di riforma organizzativo che consenta di essere effettivamente in grado di governare tutta questa fase di grande rilevanza
A tal fine si rende necessario procedere da subito anche per la evoluzione in senso regionalista dico della riforma dello Stato con caratteristiche federaliste
Primo a decentrare compiti risorse di responsabilità verso le strutture territoriali
Secondo individuare nella struttura confederale regionale lo snodo del nuovo assetto organizzativo certamente il più adatto ad esprimere flessibilità organizzativa anche in base alle esigenze territoriali
è realizzare un più stretto or ed organico al rapporto operativo funzionale politico fra i sindacati di categoria le camere sindacali e le Unioni regionali
Una rideterminazione delle Camere sindacale anche in termini di risorse corrispondente alle ampie funzioni politiche disservizio che esse sono chiamate a svolgere in relazione alla realtà socio economica
Alle disponibilità umane materiali presenti nel territorio
Attuazioni immediate degli accorpamenti di categoria ipotizzando aggregazioni in più consistenti strutture di settore
Uno snellimento di tutti gli organismi a tutti i livelli
La utilizzazione in particolare dove le condizioni organizzative ed economiche lo richiedono di dirigenti Poli settoriali
Una più razionale e trasparente collegiale uso dei distacchi
E in questo contesto la UIL Sardegna avverte la necessità che venga costituito un coordinamento stabile tra le regioni a statuto speciale
Che per le unioni per le unità regionali operanti in tale regioni da subito vengono definite decentrati nuovi poteri già dal prossimo comitato centrale
In attesa di una riforma più ampia da realizzare quando l'organizzazione lo deciderà ciò per rafforzare e rendere compatibili con l'organizzazione il ruoli e compiti delle autonomie locali che richiedono peraltro una visione una strategia di insieme
Per realtà omogenee sia dal punto di vista normativo che per specificità territoriale
Grazie alla parola Merloni segretario generale del Emilia Romagna
Questa conferenza di organizzazione
Ha modificato la sua natura nel corso delle ultime settimane
Sì sono annacquati sempre di più gli argomenti di carattere organizzativo di riassetto della UIL
Di ridefinizione dei compiti e dei poteri delle strutture ed è aumentato l'interesse alla discussione delle questioni di carattere politico
Sono prevalse le analisi i contesti le valutazioni sociologiche del cambiamento
Eppure a questi argomenti dall'indomani delle elezioni ieri l'altro
Noi abbiamo dedicato credo all'interno di ogni struttura
Analisi ed approfondimenti molto franchi e leale
Compreso all'interno del gruppo dirigente nazionale che ha dibattuto in ripetute occasioni
Le considerazioni di carattere politico che derivano dallo sconvolgimento provocato dalle urne
Nonostante questo sentiamo ancora il bisogno di discutere di queste cose
Io non lo capisco bene perché anche perché da questa discussione franca e leale che abbiamo fatto nel corso della quale ci siamo detto tutto quello che ci dovevamo dire
Io non ho colto
Io non ho colto in
In nessuna parte del gruppo dirigente in nessuna struttura un'ipotesi alternativa al progetto sindacale che noi ci siamo dati nel corso del congresso dell'anno scorso
Io non ho visto mutuare da nessuna delle forze politiche che hanno vinto le recenti elezioni un progetto sindacale
Io ho visto uscire rafforzata la scelta che noi abbiamo fra fatto che è frutto di anni di discussione di una maturazione che avvenuta nel gruppo dirigente e che non può essere modificata dall'oggi al domani neppure da espongo dagli sconvolgimenti che sono successe eppure sentiamo il bisogno di discutere ancora di queste cose
Guardate io credo ovviamente a nome della
Strutture che rappresento che invece sia di vent'sia arrivato il momento proprio perché forti di un bagaglio sindacale politico lasciatemelo dire politico culturale
Forte
Che può reggere alle sfide più difficili che ci possono venire dal cambiamento noi dobbiamo avere il coraggio di guardare alle questioni organizzative riguardare al nostro interni noi nel Milan romani abbiamo cercato di farlo
Abbiamo affrontati temi organizzativi negli organismi lo sa Franco Lotito la rissa che ha partecipato alle nostre riunioni abbiamo mandato i nostri documenti e questi sono i nostri il il lavoro che noi abbiamo sviluppato sono il contributo anche al dibattito che svilupperemo all'interno del Comitato centrale
Desidero fare solo tre brevissime considerazioni di carattere generale prima di entrare nel merito delle questioni che più mi appassionano almeno in questa sede
La prima il confronto con il Governo
è chiaro non lo dobbiamo tenere fermo sui contenuti
Ma cosa significa questo in concreto
Credo che sia prevista una visita e sono le provviste dovremmo cogliere la prima occasione buona per chiedere
Al ministro del lavoro l'onorevole Mastella
Cosa significa qual è l'obiettivo che il governo intende perseguire non mi importa in questa sede se le forze di governo hanno avuto il conforto anche di altri schieramenti politici ci il provvedimento sugli artigiani RIS relativo a Rispetto meno dei contratti di lavoro qual è l'obiettivo che si pone con questi tipi di provvedimenti
Qual è il ruolo delle rappresentanze che si intende individuare
E questo forse il liberismo che ci viene presentato io sono d'accordo con chi ha denunciato la gravità di questo provvedimento
è un provvedimento gravissimo questa è una bomba lo ad orologeria che c'è stata messa nelle nostre nelle nostre sedi e dovremmo avere il coraggio di affrontare unitariamente queste queste questione di valutarne fino in fondo le conseguenze
La seconda cosa è vero
Occorre dare piena attuazione all'articolo trentanove della costi della Costituente dalla Costituzione sulla rappresentanza sindacale io lo ricordo molto bene come lo ricordate voi
Il dibattito che abbiamo sviluppato anche in un recente passato al nostro interno quel dibattito era attraversato da una paura che noi avevamo
Che l'applicazione di quel di quell'articolo della Costituzione significasse l'azzeramento della nostra presenza all'interno del mondo del lavoro
L'avevamo un po'tutti quella paura agli
Abbiamo fatto la verifica dell'elezione delle rappresentanze sindacali unitarie e questa paura credo che sia scomparsa
Ed è giusto che sia scomparsa era facile prevedere che noi proprio perché veniamo da un passato di elaborazione forte credibili
Non dovevamo tenera anzi lo dovevamo provocare il confronto elettorale nelle aziende perché sapevamo di interpretare bene
Quelle che erano le opinioni prevalente all'interno del mondo del lavoro ma sapete perché noi dobbiamo dare applicazione questo articolo trentanove in tutte le sue parti perché direttamente collegato a questo inutile nascondercelo c'è anche l'applicazione integrale dell'articolo quarantasei sempre dalla Costituzione
Relativo ai livelli di rappresentanza e di partecipazione di democrazia economica se non passa l'uno è inutile parlare dell'altro
Terza questione L'Unità
è vero abbiamo il documento sui principi va bene è un ottimo documento è ancora una nostra vittoria quel documento lì
Ci siamo messi di traverso chi voleva fissare le date abbiamo chiesto le due paginette sono otto dieci vanno bene anche otto dieci
Ora dobbiamo fare
I passi successivi
E anche vero io sono d'accordo con quello che diceva Sergio Cofferati anche se Polo è sempre giusto riservare un grande calore ai neo eletti ma lo dovremo attendere
Alla Pro
E vero e gran il vero segnale di discontinuità rispetto al passato e la costruzione di un sindacato unitario
E qui faccio una sottolineatura anche al di fuori di ogni concessione centralista
Anche al di fuori di ogni concessione centrodestra
Non ho inventato niente perché queste nello spirito della del documento ed è nel documento conclusivo dei lavori della commissione
Quindi ognuno di noi che qui rappresenta delle strutture caricato di responsabilità se ci crede nell'unità
E si può permettere il lusso di fare anche qualche passo in avanti rispetto agli scenari che a livello nazionale si dovessero definire
Le questioni organizzative
Noi abbiamo un grande obiettivo diciamocelo
Questo grande obiettivo è quello di fare corrispondere la nostra capacità politica la nostra capacità di elaborazione alla consistenza organizzativa
Quante volte abbiamo imprecato il destino cinico e baro sul perché noi non riuscivamo a concretizzare a realizzare questo obiettivo
Vedevamo le nostre elaborazioni prevalere vedevamo le nostre proposte prima rifiutate e poi farsi piano piano largo e poi venire assunte dall'intero movimento sindacale eppure avevamo questa maledizione di non riuscirà a crescere adeguatamente dal punto di vista organizzativo
Abbiamo visti i passaggi decisivi della storia del sindacato di questi ultimi anni che sono culminati nell'accordo del ventitré luglio
Fatti sulla base delle elaborazioni che noi avevamo sviluppato per primi all'interno dell'intero mondo del lavoro
Avevamo visto prevalere tutto questo eppure non riuscivamo mai a mandare all'incasso questo grande contributo che non riuscivamo ha da che riuscivamo a produrre
Ebbene questo è l'obiettivo che noi abbiamo sia in uno scenario unitario che mi auguro non riusciremmo costruire
Sia se questo scenario non dovesse concretizzarsi e questa è la grande sfida che abbiamo di fronte a noi che noi che noi da soli ci siamo lanciato lanciati abbiamo Lanza
Ed è questo quindi il momento di osare
Nel merito
Il grande quadro di riferimento che abbiamo di fronte è senz'altro quello del riordino istituzionale
è un processo inarrestabile
è un processo assolutamente inarrestabile
Questo riordino istituzionale prevede il superamento del modello centralistico dello Stato
Un passaggio decisivo di questo superamento sarà senz'altro quella della creazione del quello che assieme abbiamo chiamato il neo regionalismo affidando poteri competenze ruoli a questi livelli decentrati dello Stato ecco noi dobbiamo cercare di realizzare un livello mi limito a dire questo un livello sufficiente di coerenza organizzativa con il nuovo che avanza
E abbiamo un problema interno
Quello di migliorare l'ho messo fra virgolette la qualità del nostro stare insieme
Noi dobbiamo migliorare la qualità del nostro stare insieme come categorie come strutture confederale
Sappiamo tutti ce lo siamo detti che siamo nella stessa barca
L'unica pregiudiziale che dobbiamo vedere quella di tutelare gli interessi della UIL di tutta la UIL
Di realizzare quella necessaria corrispondenza fra le funzioni negoziali e i poteri e le risorse che vengono affidati alle strutture
Oggi lo sappiamo bene tutti
Vi sono livelli con troppi poteri e troppi soldi
Ed altri contro APO porti sia poteri che soldi
Non ci dovremmo dare anche un modello organizzativo flessibile
Perché l'Italia e lunga e stretta e le esigenze che abbiamo uno in Emilia Romagna anche dal punto di vista organizzativo anche nel rapporto istituzionale e contrattuale con le controparti è diverso da quello che mi è parso di cogliere da alcuni colleghi che hanno parlato prima di me penso ad esempio penso ad esempio alla classe interessantissima che proponeva per me rimanere di di un coordinamento fra le stretta fra le regioni a statuto speciale
è una proposta interessante questa da approfondire perché a voler omogeneizzare l'Emilia Romagna la Sicilia la Sardegna
Io quando vado a trattare con e la il nostro assessore alla formazione professionale a risorse analoghe in tutta l'Emilia Romagna quante ne alla provincia di Bolzano di trenta persone che se è sua realizzare livelli anche organizzativi omogenee
E dobbiamo avvicinare di più l'organizzazione luoghi di lavoro snellire le strutture confederali e di categoria penso ad esempio agli accorpamenti noi ce lo dobbiamo dire io almeno la vedo così non abbiamo ancora messo le mani nel piatto ed affrontato con il coraggio necessario il tema della scomposizione e ricomposizione dei settori produttivi noi non l'abbiamo affrontato questo tema e nona mi pare una grande prospettiva
L'ipotesi degli accorpamenti se non risolviamo queste questioni
Rimane poi la questione delle regole degli strumenti il nostro punto debole sono le camere sindacali provinciali
è lei e lì noi ne siamo convintissimi che si realizza la solidarietà vera del gruppo dirigente hanno e non convincono non convincono le solidarietà est
Perché ad esempio abbiamo valutato perché ad esempio non prevedere collegi dei probiviri e dei revisori dei conti unici a livello provinciale
Sarebbero più qualificati
Realizzerebbero livelli migliori di trasparenza e allora perché non farlo
E ci sono i temi del voto segreto per eleggere i gruppi dirigenti la fissazione dei limiti del mandato
Sono da attuare al completo i punti quarantatré quarantaquattro quelli relativi alla regolamentazione alla magistratura interna
Del documento della Commissione sono tutti temi straordinarie magari piccole cose ma che se delineano fissano la linea di tendenza che noi dovremo darci le risorse si dice dobbiamo migliorare l'utilizzazione
Ma cosa significa questa per noi
Significa che la P due la titolarità delle risorse
Delle strutture da dove vengono che formano queste risorse che le producono e quindi a livello due mila o di Merloni sia un coro due grazie
E quindi a livello territoriale perché è lì che si realizzi il principio della responsabilità della motivazione e delle competenze contrattuali e delle competenze contrattuale
Se non ricordo male fu l'ex ministro Formica che disse
Non so in quale occasione che il convento è povero ma i frati sono ricchi
Noi non siamo né sono sicuro a quel punto ma le tentazioni sono forti le tentazioni sono forti
Ecco noi dobbiamo
Risolvere quei pochi limiti organizzativi che abbiamo lo dobbiamo risolvere con coraggio
Noi non ci dobbiamo accontentare di come siamo oggi perché noi dobbiamo e possiamo fare molto di più
Grazie
Ha ora la parola Cerbone delegato della FIAT Auto
Di Pomigliano
A Pomigliano la UIL ha preso il ventisette per cento in un confronto non facile in quanto era presente il sindacato autonomo quindi si è trattato di un grosso risultato del quale la Conferenza ritengo ringrazia i compagni che ci hanno dato la loro fiducia
Per correttezza il ventisette otto
Quasi ventotto
A compagni io
Questa conferenza organizzativa
Ritengo che cade in un momento molto delicato e importante per il Paese
Per il sindacato specialmente
Stanno voi
Penso che in questo momento
Cogliere
Tutto quello che di positivo che ci viene dai lavoratori
Per iniziare dico io
Un nuovo modo di fare sindacato
Dispiace come compagno di fabbrica purtroppo
Vedere che non tutti forse
Stanno cogliendo
Il momento delicato in cui noi stiamo vivendo in questa fase politica nel Paese
Anche la poca attenzione mi pare in questa giornata al di là di chi interviene
Se può essere un segretario nazionale o l'ultimo delegato eletto in fabbrica
Penso che ci dovrebbe avvenire a meno la bontà e la correttezza di sentire un poco tutti
Niente io ho apprezzato molto il
Discorso che faceva Angeletti
Perché ha colto
Perciò quando dico che tutte le conferenze organizzative o i congressi hanno la loro importanza se dopo
Le cose dette nel nei congressi o nelle conferenze siano attuate e portata avanti
Perché più Dinoi
Più della UIL in questo momento
In cui ci ritroviamo veramente in una situazione politica abbastanza scabrosa
Raggruppare tutte le forze
Per tentare io dico
In un momento in cui i lavoratori
Hanno individuato nel sindacato e guarda caso
Nelle organizzazioni sindacali
Che dopo una fase travagliata
In cui Tangentopoli hanno non ha risparmiato nessuno
Dalle Guardia di Finanza ai magistrati ai politici
L'unica organizzazione in Italia Hutter nativa o che può dare chance alle esigenze sociali dei lavoratori in questo momento è l'unico è il sindacato
Noi dobbiamo rispondere a questa esigenza
Noi dobbiamo tentare con questa conferenza di organizzazione
Di essere più presenti
Di essere più vicini e mi pare che lo diceva anche segretario della sanità
Dobbiamo scendere tra i lavoratori
Perché io non mi illudo che siamo stati premiati
Dagli arresti e un
Dove le organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL
Hanno raggiunto quote di partecipazione ai voti
Che nessuno dal più grande dirigente sindacale oggi in Italia poteva immaginare
In cui il sindacato autonomo così una bestia nera dipinta da tutti i partiti
è stato ridimensionato è stato messe in un cantone
Io dico che questo però ci deve stimolare a lavorare di più
Ci deve stimolare atto ad avere un tipo di organizzazione che nei prossimi anni
E poiché noi siamo perché venga rispettato il Regolamento fino in fondo che ogni tre anni
Noi ci andiamo a rinnovare noi in questi tre anni non possiamo illuderci di continuare a fare il sindacato come abbiamo fatto negli ultimi anni perché la gente si aspetta aspetta da noi
Un forte impulso di rinnovamento aspetto da noi delle delle risposte
E le prime risposte che vengono dalla fabbrica
Dai lavoratori che ci hanno votato è che cosa noi siamo in grado di offrire nei prossimi anni ai lavoratori in termini di servizi in termini di unità in termini anche conflittuali anche se deve essere un mezzo e non un deve essere un mezzo non un fine il conflitto
Perché io ho sentito pure molta demagogia a questo palco purtroppo e come in tutte le i congressi le conferenze
Ancora oggi ci sta ancora qualcuno che si illude
Di campare alla giornata
E mi dispiace aver sentito della demagogia anche da qualche segretario
E non solo della UIL
Perché io ho tastato con mano
Dispiace che non sia presente il segretario della CGIL
Perché mi sa che lui i contatti con le fabbriche non in questi ultimi tempi anche durante il periodo elettorale non ha avuto modo di contattare le fabbriche
Perché c'è stato uno scontro tra FIM FIOM Ewe
Nella campagna elettorale non solo ma guarda caso
L'obiettivo unico di tutta la campagna elettorale almeno per quanto mi riguarda in Campania è stata la UIL
Perché eravamo l'unico elemento l'unico elemento a sinistra che poteva dare fastidio a un'organizzazione autonoma e non
Perciò dispiace sentire ancora dei ragionamenti significa che si parte con il piede sbagliato significa che quella grande unità a cui tutti a questo palco hanno dichiarato di essere propensi siamo ancora lontani
Perché l'unità si fai sui fatti
L'unità si fa scegliendo una strada molto che noi l'abbiamo scelta da parecchi anni ed è quella anche della partecipazione
E chi vi parla
Il sindacato di partecipazione ormai sono anni che lo
Perseguita
Nel senso che l'UE abbiamo tentato di mettere da parte i il sindacato conflittuale per forza abbiamo tentato la strada
Del sindacati partecipazione è l'unica organizzazioni che poi alla fine sia dovuto accodare
Hanno ci hanno sempre accusato
Di essere
Diciamo così l'organizzazione
A cui i socialisti o il partito socialista dava una mano
Anche se noi abbiamo sempre dichiarato
Che la nostra organizzazione
Era autonomo
Abbiamo sempre perseguito questa strada
E guarda caso in un momento in cui tutti hanno pagato uno scotto
In Campania noi
Siamo migliorate di otto punti
Ingo pronta alle altre organizzazioni
Questo secondo me è il dato positivo che bisogna perché ha dimostrato che noi con i partiti non eravamo legati o almeno non prendevamo sostegni da nessuno in fabbrica
Allora cogliere qui tutti questi dati positivi
è metterli da parte e aspettare tre anni
Che sarà poi il momento in cui ci dobbiamo andare innovare noi non siamo d'accordo siamo per fare una battaglia all'interno del sindacato perché le cose cambiano
Perché ci sia collegamenti perché ci siano servizi ci sia efficienza dobbiamo tentare di di trovare questa quattro se non sarà questo noi siamo destinati fra tre anni a scomparire e lo diceva Angeletti grazie
Grazie ora la parola Terracciano segretario regionale della Campania
Io riniziare ricordare che un anno fa
Proprio al Palazzo dei Congressi
Celebre avevamo il congresso confederale della UIL
E in quell'occasione
Ci trovammo all'immediata vigilia dell'accordo del ventitré luglio novantatré
Eravamo in una discussione per affermare il superamento delle componenti valorizzando l'unità dei lavori
Eravamo già in presenza di un uno stato di vedovanza
Dei partiti che storicamente
Si richiamano a Rho e nemici chiamavano
Ad essi
E soprattutto col documento finale il congresso proprio perché eravamo privi di questi riferimenti in quanto la crisi
Dei partiti del sistema politico era in piena evoluzione
Sancì mo'come è stato già ricordato che la nostra collocazione naturale non poteva non essere
Nella cosiddetta sinistra lavorare per una sinistra
Moderna progressista
Riformista come con esplicita vocazione di governo
Io credo che oggi a distanza di un anno difficile
Perché nel frattempo ci sono stati ulteriori cambiamenti
Il svolte nella vita politica
Il bilancio della nostra organizzazione con tutti i limiti
Che ci sono può essere un bilancio sicuramente confortante
Soprattutto come è stato ricordato dei compagni che sono intervenuti in rappresentanza del e delle RSU
Tenendo conto di questo un risultato
Che se
Ci inorgoglisce
Ci deve sicuramente fa riflettere
Ci deve far riflettere perché
Conferma lo stato di salute dell'organizzazione
Mette alla berlina i detrattori denigratori
Delle nostre organizzazione
E beh il risultato
Deve farsi che noi partiamo con oggi con la Conferenza di organizzazione la quarta conferenza
Sapendo che le rappresentanze sindacali unitarie rappresentano il punto di svolta
Diventano il luogo da cui far partire anche soprattutto quel forte segnale che ci accompagna
Verso la costruzione della unità possibile
E quando dico della unità possibile perché abbiamo scontato Cofferati domani ascolteremo D'Antoni
Io che ho avuto modo già di ascoltare D'Antoni
Qualche giorno fa a Napoli in occasione della
Dell'appuntamento del G7
E devo dire con una battuta anche infelice
Divenuto
Quando
In assenza del compagno amico Mussi
Che aveva necessità di partire
Con una battuta ironica D'Antoni
Ha chiuso il suo intervento dicendo che poche Mussi è andato via
L'unità sindacale può iniziare anche da due
Per capire qual è il significato il senso
Che
Attraversa alle altre due organizzazioni che poi non è vero che la competizione l'RSV si è svolto in un clima idilliaco
Come ricordava Cofferati
La verità è che la nostra organizzazione i nostri compagni e le categorie impegnate
Non hanno usufruito di protezionismo
E mi riferisco
Alle ha il gli aspetti manageriali mi riferisco a quanti siamo sono messi in moto e né di altre protezioni politiche
Verità che si è fatto un gran lavoro
E quindi dicevo prima era presente il punto di partenza per una nuova fase della democrazia
Sindacale
Di una nuova discussione sui livelli di rappresentatività
Il viatico per costruire l'unità
Ma dobbiamo anche stabilire Nouri
Che le RSU
Dovranno non solo a vere diritto di cittadinanza all'interno della vita dell'organizzazione
Ma lei adesso dovranno essere alimentate
Supportate
Aiutante
Traverso strumenti mezzi risorse permessi sindacali
Perché il territorio
Diventa il luogo fisico
Il luogo unico uguale
Si misurerà
La capacità di nuovo
La capacità per tutti noi
Di rispondere
Adeguatamente alla fortissima domanda di quel cambiamento
A cui la relazione
Si è costantemente riferite
Perché vedete non è soltanto un cambiamento
Dovuta alle trasformazioni sociali alle trasformazioni produttive
Non è soltanto dovuto a fatti meramente urbanistici di assetti urbanistici
Ma siamo in presenza
Di un cambiamento che ha un intreccio
Tra il consenso politico la domanda egli il riferimento che nesso ci può e ci deve essere in questo caso il sindacato quindi il decentramento territoriale il decentramento delle funzioni delle competenze il trasferire
Le energie nel territorio impongono a tutti noi di fare una discussione vera
Che se Satta giustamente rinvia
Al comitato centrale preceduto dalla conferenza di servizi vedo che debba essere la sede nella quale
Non solo si discute
E ma si decide
Su quello che dovrà essere il modello organizzativo
Su come noi vogliamo continuare nella scia
Di quel giudizio che ci viene riconosciuto
Dei dati elettorali
Ma che ci ha riconosciuto oramai dall'opinione
Se è vero come è vero e che credo vada sempre di più ricordato il ruolo che la confederazione
Ha svolto
In riferimento a luglio novantadue luglio novantatré
E credo che la prima testimonianza sia stato proprio il rinnovo del contratto dei metalmeccanici come ci veniva ricordato dallo stesso Angeletti che questo appuntamento e sicuramente una conseguenza delle nuove relazioni industriali
Ma anche nella capacità di questo sindacato di chiedere e di ottenere il dispetto delle intese che furono sottoscritte
Voglio dire che non ci può fare possiamo fermare acquisto e quindi abbiamo il dovere di incidere fortemente sulla riforma
Sulla riforma organizzativa sono state dette e scritte tante cose
E tutti gli interventi nella Commissione anche oggi
Puntualizzano la necessità
Di avere una riforma vera che sia una riforma di modello
Perché altrimenti lo voglio dire con serenità anche perché da questo podio ma in tutte le altre occasioni
Mi sembra costantemente di assistere a momenti di conflittualità
Di scarsa solidarietà ma soprattutto di conflittualità tra i livelli della nostra organizzazione
Questo in modo particolare tra le confederazioni le confederazioni nel territorio e le categorie
Credo che invece il problema sia ben altro
Problema di capire se noi modificando ci trasformando il modo di essere dirà dirà
Rappresentare
E qui Problemi e di interpretare i bisogni
Riusciamo a determinare quella rapporto sempre più stretto tra la Fabrica all'ufficio del territorio in buona sostanza
Dovremo movimentare Id dinamici Zauri la nostra azione cercando di trasferire quanto più è possibile energie il consolidato nel territorio nei luoghi dove oggi
Ecco e più avvertito
Il bisogno di assistenza di intervento di tutela di informazione
Quindi una riforma organizzativa non può essere Tenera non può essere indolore
E non è un problema solo di numeri c'è un modello organizzativo una riforma organizzativa e sicuramente anche un problema di numeri razionalizzare economizzare le investire miti
Rare la produzione politica dell'intervento
Comporta sicuramente
La definizione di un progetto politico di ampio respiro che poi va confrontato sicuramente con la CGIL con la CISL
Magari ne abbiamo necessità altra verso il momento della formazione sindacale perché c'è anche una grande presunzione diffusa
Oggi i poteri svolge un ruolo a qualsiasi livello senza tener conto che è tornato ora occorre parlare in maniera elementare
Ma con cognizione di causa con conoscenza dei problemi non si può più improvvisare il nemico non è soltanto quello politico economico in tutto industriale istituzionale
Ma abbiano necessità di comprendere e capire quali sono i problemi che si vivono nella fabbrica nella sofferenza nei quartieri degradati e quindi occorre trasformare trasformare il evitare sovrapposizioni Derelli
Sprechi di risorse di energie e soprattutto io questo lo voglio ribadire senza enfatizzare il concetto
Occorre che tutto ciò che è stato costantemente invocato noi dobbiamo passare da molte affermazioni predicate ha delle certezze attuate e mi riferisco soprattutto a alla all'irregolare ben vengano
Lo dico Lotito i regolamenti di cui si parla perché nessuno possa sfuggire
Soprattutto all'attuazione delle decisioni vedete nella nostra organizzazione c'è un limite il limite non è soltanto quello del circuito delle delle idee di far girare la proposta
La proposta nazionale far sì che ci sia quel dibattito quell'approfondimenti che consentì a tutta l'organizzazione di non solo di crescere ma anche di essere portatori dell'idea
Ma il problema vero è rappresentato da la mancanza di rispetto delle decisioni
E qui è un problema che va unificato alla partecipazione forse siamo il momento di sofferenza alcuni valori ideali e morali nella nostra organizzazione vanno in discussione
Allora noi su questo dobbiamo essere perentorie
Diversamente il rapporto tra io dico costi e benefici fatemi passare il termine percossi intendo tutto quello che la strumentazione il beneficio alla produzione politica sarà carente e poi che noi dobbiamo valorizzare fortemente l'unità della UIL abbiamo voluto questo appuntamento in questi termini perché il dodici luglio c'è un appuntamento importante che quello dei consigli generali unitario
Per arrivare con un ordine gli esecutivi unitario per arrivare a questo appuntamento con una Willer compatta forte
Ecco e quindi togliere l'occasione per svolge anche Illy il ruolo fondamentale come è stato già svolto
Quindi credo che noi su questo dobbiamo valorizzare l'unità dei lavori il il pluralismo dei lavori con superamento l'abbattimento dei componenti non muore l'idea non muore non viene calpestato il pensiero ma deve essere valorizzato il confronto delle idee il dibattito interno devono essere premiati
Coloro i quali hanno non solo il rispetto dell'organizzazione macchiano amor proprio del proprio lavoro che solo sono predisposti alla sofferenza non possiamo più accettare
Che esistano rendite parassitarie
Il momento del protezionismo momento in cui tutto era concesso in virtù delle componenti ed il vecchio sistema dei partiti a cui ci si riferiva credo che imponga a tutti quanti nuovi una fortissima considerazione quindi il comitato centrale
Non molto lontano
Deve di essere la sede nella quale decidiamo sulle riforme sugli accorpamenti Anco e quindi sugli accorpamenti di cui si discute bisogna tutto ciò farlo con il consenso non perché la verifica diventi ostativa
Alla realizzazione il Progetto ma cercando di ascoltare e poi ma assumere decisioni l'ultima corsa
Ciò che è stato richiamato nella relazione io credo che noi abbiamo una grande opportunità
Il regionalismo al Mezzogiorno le cose che sono state dette anche e soprattutto nella conferenza del ventidue impongono a tutti quanti noi la vera sfida con il governo Berlusconi la vera sfida con questo esecutivo
Sicuramente passerà dei problemi del Mezzogiorno ma non solo quelli economici produttivi occupazionali ma dobbiamo essere molto attenti perché non sarà ininfluente la scelta di quale sarà il nuovo ordinamento regionale l'anno prossimo avremo le elezioni regionali quindi credo che l'organizzazione l'aquilone dovremo anche qui dedicare il biellese degli appuntamenti nazionali per discutere sia per quanto riguarda il regionalismo sia per quanto riguarda cosa fare per il referendum ma soprattutto mi convince
Questo a questi due d'esportare
Nelle realtà meridionali nelle realtà più deboli ciò che è stato fatto a livello nazionale cioè la concertazione
Tra regioni sindacato e industriali ma e qui ovviamente bene fa la relazione credo quando dica che questo dovrà essere confrontato il misurato con CGIL CISL
Perché vedete dicevo
Lo passerà sicuramente per il Mezzogiorno la tenuto alla coerenza la capacità di questo governo di affrontare nel contesto unitario del Paese
Ciò che è fortemente sentito da tutti cioè il rilancio
Della paese nella sua massima unità della sua entità
Quindi credo che anche noi riprendendo il lavoro
Consigliano per quanto riguarda l'appuntamento del task force così come è stata chiamato per il Mezzogiorno
Credo che sarà uno di tanti appuntamenti su cui misurare tra le altre cose la determinazione dell'intero gruppo dirigente
Per cercare ecco di guardare ai fatti che tante volte nella nostra organizzazione anche negli appuntamenti che contano hanno avuto diciamo un differenziazione di preminenza di attenzione
Quindi anche il problema del Mezzogiorno io mi auguro ne sono convinto
Chi all'interno del nostro organizzazione nel mentre crediamo che sia affrontato come problema del Paese anche nella nostra organizzazione del movimento sindacale più complessivamente questo grande tema possa essere affrontato non con sofferenza ma anche così soprattutto con il concorso i tutti i dirigenti della nostra organizzazione con l'unità dei lavori
Grazie Graziana la parola Tory della Camera sindacale di Bolzano
Per favore un po'di silenzio tra non molto terminiamo
Cora un un'oretta di sforzo
E a liberismo imbelli decolli espone qui citati suo su AENA Costanza al polo chi versa scollega UIL specifica
Cari amici non voleva essere un trucco per captare la vostra attenzione ma l'olio iniziare volevo iniziare con due tre Pacolli vi saluto in lingua tedesca
Vuole intervento come rappresentante di una minoranza anzi di due minoranze di due minoranze in la minoranza etnica tedesca e ladina la nostra struttura sindacale
Raccoglie le adesioni di alcune migliaia di lavoratori di madrelingua tedesca e ladina
E
La seconda minoranza che mi sento di rappresentare e quella che alcuni anni fa
Ha fatto parte ha lanciato l'idea e il modesto Poggetto editoriale sotto la denominazione verde Luigi finalizzata al il discorso di sensibilizzare all'interno del sindacato
I colleghi i compagni gli amici attorno al tema sempre più importante del riconversione ecologica del sistema produttivo
Ora
Sono partito così da queste da questa mia presentazione di rappresentante di minoranze
Per sottolineare
Un dato che secondo me è un dato forte all'interno della UIL se lo sa valorizzare ed è quello di essere un insieme
Di tante particolarità di tanti stili di vita diversi fra di loro ma che dovrebbero a vedere la stessa dignità di presenza di fare politica all'interno della nostra confederazione
Quando ho lasciato la CGIL circa venti anni fa per entrare nella UIL l'ho fatto perché all'interno della CGIL ero chiuso non potevo esprimere il mio punto di vista politico il mio punto di vista sindacale il mio stile di vita che ho scelto la UIL non per caso ma perché la UIL
Era l'espressione più alta allora mi sembrava dei valori
Libertari dei valori di laicità dei valori socialisti
E
Proprio in questa mia scelta di vent'anni fa mirati mi fa riflettere va più all'interno di questa conferenza di organizzazione
Di come siamo adesso se ancora oggi siamo portatori di questi valori e proprio
Proprio per queste considerazioni devo esprimere un po'il mio stato di disagio rispetto a come si svolge questa conferenza di organizzazione io mi sarei aspettata
Aspettato molto di più soprattutto dopo aver letto i documenti preparatori elaborati dalla segreteria confederale che mi sembravano documenti molto coraggiosi molto innovativi
Che perciò
Forse non sono riusciti a stimolare a sufficienza il dibattito di della giornata odierna perché ho avuto la sensazione che in quest'aula fosse anche per un metodo sbagliato gioca aggiorniamoci insieme
Non sono stati affrontati secondo me in maniera sufficiente in maniera sufficientemente chiara
I problemi elencati a Gandellini in questo documento preparatorio della segreteria
Confederale ecco io ho un po'di difficoltà di capire bene la differenza che c'è fra un congresso una conferenza di organizzazione perché secondo me nella conferenza organizzativa bisognerebbe lasciare da parte possibilmente
E alcuni ragionamenti anche alcune retoriche purtroppo alcune parole vuote per concentrarsi sulla sostanza e da a me ma ho sentito nei corridoi anche molto molte altre persone
Un certo senso di disagio nel capire che il vero dibattito si svolge al di fuori di questa sala e si
Non si può dialogare in
Con
I colleghi con i delegati all'interno di questa sala cioè si ha spesso la sensazione di essere fuori tema ora
Io io credo che la vera rivoluzione
Che dobbiamo fare al nostro interno e comunque è un discorso che non non riguarda soltanto noi come UIL ma tutto il sindacato
è o una radicale riforma sui mezzi metodi di lavoro penso che proprio questo sia il momento essenziale cioè sono d'accordo
Sulla Filosofia che ha caratterizzato la relazione introduttiva di Franco
Sono d'accordo sul fatto che in questa fase bisogna dare entusiasmo sicurezza motivazione voglia di fare
Però quando siamo fra di noi
Dobbiamo anche aprire il coraggio di elencare alcuni punti che non vanno alcune debolezze
Dobbiamo affrontare con viso aperto con molta sincerità alcuni problemi operativi veri che abbiamo allora ecco la vera rivoluzione sta nel metodo nella necessità di definire regole nuove che siano di esempio per tutta la società civile
Perché dobbiamo tener presente che il metodo che noi attuerà amo nelle nei nostri momenti di incontro nei nostri momenti congressuali spesso e mi ricorda metodi vecchi che ho conosciuto come delegato della Will anche ai congressi dei sindacati dell'Est prima della caduta del Muro
Può sembrare molto duro e mi scuso con la presidenza e con tutti i colleghi se sono fosse anche troppo pungente nella critica però io credo Amici che sia importante una cosa sviluppare al nostro interno una vera cultura del dialogo da cultura del conflitto
Alcuni episodi della nostra storia recente della UIL mi hanno fatto molto male ecco quando per esempio abbiamo deciso negli organi massimi organismi di fare alcune scelte politiche all'unanimità o quasi e poi
Non
Lista estri stesse persone che han preso questa scelta nei corridoi si sono distanziati da questa scelta io penso che sia molto importante abituarsi ad un metodo i sincerità ad avere fiducia
All'interno della nostra organizzazione perché quasi tutti ci sono da molti molti anni e deve esserci un rapporto di fiducia
Dell'uno verso l'altro la possibilità di esprimere il proprio punto di vista ecco su input sulla politica degli orari su tanti aspetti di di della politica della vita sindacale concreta possiamo avere delle posizioni anche molto contrastanti però se noi lo viviamo
Se non gli diamo questa espressione di critica in termini positivi come punto di chiarezza della diversità di stili di vita possiamo crescere tutti insieme invece ho vissuto in molte realtà UIL
Che
L'espressione di critica viene sempre interpretata come una sfiducia alla persona la persona
Che oggetto
Della critica sui contenuti si è sentita offesa nel proprio ruolo di leader politico e ha reagito male ecco da questo punto di vista bisogna e l'avvocato e tutti insieme una cultura della dialettica interna e della conflittualità Interna
Bisogna
Fare degli sforzi per quanto riguarda la democrazia interna guardate questo non è una provocazione
Per alcuni aspetti mi sono sentito meglio nella UIL delle componenti perché almeno all'interno dei componenti c'era una una certa dialettica adesso effettivamente e alcuni elementi in mancano dobbiamo sostituire alla democrazia delle componenti una democrazia basata per fortuna io sottolineo la necessità che si superi e e che siamo stati superati le componenti però bisogna
In
Togo tournée pensare sviluppare un modello di democrazia che permetta a tutti di esprimere la il proprio punto di vista e permettere che il nel UIL e la UIL nel suo insieme ne tragga benefici politici
Un altro aspetto che permette etico la vaghezza nel nostro modo di decidere no io mi ricordo gli ultimi congressi abbiamo stabilite molto cose ma son sembri rimasta nel vago quattro anni dopo dalla prossima tornata congressuale non ci si ricordava quasi più di quello che era stato deciso e nella tornata congressuale precedente ecco sono alcuni aspetti che probabilmente in questa sede non
Potranno essere
Così come abbiamo impostato il metodo ieri oggi e domani non potranno essere risolti ma io auspico proprio per la necessità
Cioè di cambiare metodo all'interno del sindacato e cambiando metodo all'interno del sindacato all'interno di tutta la società civile
Ecco che questo percosso di elaborazione venga sviluppato il più presto possibile possibilmente intonano poiché ritengo che sia opportuno che in base a delle regole
Nuove democratiche
Che prendono atto di un quadro politico mutato sia arrivi ad un congresso che spero si anticipato rispetto alle scadenze naturali per il semplice motivo e qui guardate io purtroppo per l'esigenza di tempo proprio
Solo sintetizzo sintetizzo un po'
Io credo che le tre componenti storiche abbiano arricchito molto la UIL e il mondo politico sindacale in Italia però la realtà è cambiata
E e abbiamo di fronte a questa realtà cambiata una struttura organizzativa che spesso non Tappert tutto per per fortuna non dappertutto e ancora caratterizzato da una vecchia tripartizione di risorse e spazi
Posti in eccetera e allora penso che senza togliere nulla al valore degli amici di compagni che hanno dedicato tutta la loro vita alla crescita del movimento sindacale in Italia
Si debba fare un ragionamento ragionamento serio su come rinnovare anche nelle persone
A tutti i livelli lo stato delle cose
Ecco io assieme a molti altri amici con i quali o lanciato questo progetto editoriale del dei Wilco
Ho elaborato una proposta di laboratorio che trovate all'entrata che si può che ha il titolo della crisalide e il titolo è molto significativo non me lo spiego non mi spiego il perché che vuole essere un laboratorio
Di un percorso verso l'unità la libertà e l'ecologia sociale penso che per noi come UIL proprio debba questi tre elementi debbano essere prioritari in base proprio a queste scelte di fondo
Speravo di poter avviare assieme appunto a molti altri amici questa attività di laboratorio su tutto il territorio nazionale per portare un piccolo contributo ovviamente in una logica molto aperta di confronto dialettico per partecipare a questo processo di crescita comune
Grazie
Grazie attori c'è ora la parola
Santini segretario regionale delle Marche
Santini non c'è
E cancellato alla parola Regazzi segretario nazionale dei metalmeccanici
Cancellato
Ma nuova
Questa in questa conferenza
Il dibattito politico
Ha prevalso e sta prevalendo su un dibattito più prettamente
Occupato organizzativo
Questo mi pare che sia da considerare che ci impone anche riflettere ulteriormente che su temi di carattere organizzativo in rapporto ai mutamenti politici che ci sono stati occorre ancora approfondire riflettere
Anche se i tempi
Grasse credo che siano dei tempi tutto sommato limitate
Ha prevalso quindi ribadito politico io cercherò di stare dentro questo ragionamento individuando due punti essenziali
Attorno ai quali sviluppare il mio ragionamento uno la lecita di fare la conferenza d'organizzazione
Perché in qualche modo ce lo impone oggi ne suggerisce l'accordo del ventitré luglio del mille novecentonovantatré
L'accordo e le sue conseguenze e le sue ricadute
Il secondo
E il problema dell'unità sindacale
Il primo qualcuno questa mattina atteso direi che con il contratto dei metalmeccanici
L'accordo del ventitré luglio incomincia a prendere corpo anche dentro le realtà produttive
E mi pare che sia un aspetto incontrovertibile e cioè incominciare a tradurre concretamente alcuni aspetti alcune considerazioni soprattutto in tema di relazioni sindacali nuove diverso e moderne potremmo tentare di dire
Mi pare che questi un aspetto
Da sottolineare e che forse si io credo sia il più importante
Da sottolineare dell'accordo dei metalmeccanici si grato poche ore fa
Ma credo che noi non possiamo limitarci a guardare quelli che sono come dire gli aspetti fondamentali accordo del ventitré luglio contratto nazionale importante di una categoria
Dobbiamo incominciare a guardare dentro e le conseguenze delle ricadute che ci saranno
La prima è la più importante dei pare che sia il rapporto tra le Rsu e le strutture territoriale
Sempre di più noi ci interroghiamo se aver affidato la titolarità negoziale
Alle Rsu è stato un fatto importante
è stato un fatto significativo ma quale conseguenze esso ci impone oggi propone
Io credo che se vogliamo parlare di sindacato partecipativo la scelta che abbiamo fatto sia una scelta giusta perché partecipazione senso un ruolo importante
Delle RSU non si riesca a realizzare
Credo che abbiamo qualche esperienza alle nostre spalle gli accordi protocollo ieri dagli anni ottanta
Sono passati come colpi di vento
Non hanno lasciato nessun segno
E credo che giustamente abbiamo pensato che la partecipazione si fa se se coinvolgono tutte le strutture tutti i livelli dell'organizzazione alla vita dentale alle decisioni che si prendono in una in un'azienda e quindi credo che la scelta che abbiamo fatto sia una scelta
Importante fondamentale
La domanda che ci poniamo se è stato giusto o sbagliato al quale io ho dato una risposta affermativa credo che però sia da ragionare
La nostra esperienza l'esperienza del sindacato italiano è diverso da tutti gli altri sindacati
Molti di noi guarda al sindacato tedesco ma è pur diversa anche dal sindacato tedesco
In Germania
Le rappresentante se sindacale aziendale hanno un ruolo importante e sono nate perché alle spalle avevano la legge era stata fatta una legge prima
Quindi sono nato col supporto nate con il supporto di quella legge e lunghi binari di quella legge hanno operate continua ad operare noi continuiamo a dire che non vogliamo delle leggi che ci indica da che cosa dobbiamo fare ma caso mai le parti devono produrre dei risultati e poi da leggi casomai deve dare copertura copertura politica
Da questo punto di vista siamo molto più fragile molto più scoperti e quindi giusta la domanda alla quale dobbiamo tentare di rispondere di fare un ragionamento a me non però occupanti credo che sia giusto che sia così
Se riusciamo a mantenere un legame stretto tra le RSU
E le strutture territoriali del sindacato
In particolare quelli di categoria ma poi dirò che bisogna andare oltre al problema delle categorie
D'altra parte i disegni di legge che sono stati presentati e anche ancora forte resistenza dentro il sindacato confederale ci dicono che lei avesse un rappresentanza dentale sono una cosa e il sindacato è una cosa diversa
Quindi questa divisione questo tentativo di a reggere degli steccati tra uno strutture l'altra è il pericolo che c'è ed è il pericolo che noi dobbiamo sconfiggere
Per sconfiggere questo quindi è indissolubile allora questo legame tra le RSU e le organizzazioni sindacali territoriali
E io credo che dobbiamo insistere di più
Nel rafforzare quella frase che dice organizzato Rsu e organizzazioni sindacali territoriali dobbiamo arrivare a dire congiuntamente che quindi questi poteri sono condivisi tra l'una e l'altra struttura congiuntamente
Forse è stato una leggerezza quella che abbiamo scritto a suo tempo su questo argomento dobbiamo tentare di rafforzarla perché su questo terreno si sconfigge chi vuole dividere le due strutture e su questo terreno si realizza il sindacato di partecipazione
Altre strade io oggi non è richiesto vedere quindi giusta la scelta ma dobbiamo fare in modo che questa scelta si si saldi di pienamente con quello che è il ruolo delle strutture territoriali e di categoria
Dico che bisogna andare oltre e perché bisogna andare oltre perché non sempre strutture capo territoriale di categoria sono in grado di reggere questo confronto
E allora se il problema in qualche modo è vero sicuramente è vero per la nostra organizzazione
Che non dappertutto abbiamo presenze forti presenze capaci di reggere il confronto
Presente capace di reggere il confronto su grandi temi con le aziende e ogni volta ci sentiamo e ci domandiamo il perché di tutto questo poi non lo conosciamo tutti a memoria
Allora qui ragionamento va rafforzato va integrato con il ruolo delle camere sindacali
Cioè su questo treno uscire
Da un angolo ristretto che potrebbe essere anche pericoloso della semplice categoria che da soli in grado a reggere questo confronto ma allargare coinvolgerà su questo terreno
Il ruolo delle Camere sindacali quando quando poi e quindi quando parliamo di strutture territoriale dobbiamo necessariamente coinvolgere anche il ruolo delle camere sindacali territoriali
Ma qui c'è un punto io ho avuto modo di dirle qui lo ripeto che questo è il punto debole della nostra organizzazione
Cioè le camere sindacali rappresentano un punto di debolezza della nostra organizzazione e dove e noi con questa conferenza dobbiamo trovare il modo di rafforzarlo dobbiamo trovare il modo che attraverso una una questa conferenza di organizzazione attraverso una riorganizzazione del ruolo dei poteri
Ai vari livelli bisogna cefali in modo che le Camere sindacare siano rafforzate
Ed ecco quindi che allora qui dobbiamo risolvere questa questione questo bisticcio o questo dualismo che esiste tra ruolo delle categorie ruolo della Camera sindacali
Certo che ci sono dei poteri definiti ci son dei ruoli ben definiti ma dopo la dobbiamo smettere di litigare su questo argomento è fare in modo che ci sia ruolo delle strutture ruolo della confederazione o dalla Camera sindacale facendo ragionamento di questa natura il primo e che io insisto su questo dato le camere sindacali devono a vere la forza la capacità la risorsa della struttura le strutture adatte per fornire i servizi necessari che sono poi i tre quelli fondamentali alle categorie
In secondo luogo che la Camera sindacale diventa ruolo di coordinamento delle politiche sul territorio Parrot mi riferisco almeno delle politiche contrattuali il rapporto al ragionamento che ho fatto prima
Credo che in questo modo buona parte si superarsi posso superare un punti di debolezza e dall'altra si possa dare ruolo a un punto importante fondamentale che è quello delle camere sindacali per svolgere politica organizzativa contrattuale e di altra natura sul territorio dalle camere sindacali
Io dico che su questo l'argomento bisogna approfondirlo fino a questo momento abbiamo cercato io non so se tirare un po'di qua un po'di là perché abbiamo una coperta corta ma se non diamo risposta questo credo che alla conferenza lascerebbe un buco profondo secondo punto
Questa conferenza deve traguardare anche al problema dell'unità
E non tanto perché oggi ci dobbiamo preoccupare che a fronte di un processo unitario d'uno unità sindacale c'è un problema di strutture questo verrà da sé è un problema che sarà superato
Se il processo di unità sindacale sarà in grado di andare avanti e di camminare
Io ho sentito questa mattina Cofferati dicendo che è un falso problema quello di stabilire ora e dati per l'unità sindacale
Io credo io concordo con lui credo che noi dobbiamo concordare con lui e quindi essere preciso su questo punto sapendo che non ci sono ore date che fanno che riescono a realizzare l'unità sindacale
L'unità sindacale si realizza si può realizzare solamente se siamo in grado di individuare almeno tre questioni prima che tipo di modello di sindacato che modello di sindacato vogliamo e noi diamo gli ho dato una risposta non può che essere colo partecipativo
Secondo regole di funzionamento al proprio interno
Terzo salvaguardare il pluralismo
Anche se io qui arriva a dire che il pluralismo a un certo punto e delimitato forse ho desta forse a sinistra ma non c'è dubbio che il pluralismo inteso in un prodismo come dire compatibile al proprio interno
Se questo comporterà se questo comporterà di delimitare degli spazi del pluralismo credo che sarà necessario fare sarà come dire un sacrificio per movimento sindacale dovrà compiere massetti daremo delle regole questo sarà inevitabile questo capiterà
E allora credo che sia importante da questo punto di vista
Iniziare un processo
Di unità sindacale che non può avere tempi e spazi limitati
Chiedendo approfondire al proprio interno gli insista anche su delle battute che sono state fatte sulle famose due paginette che proponeva lavori sì travestono fondamentale le due paginette che proponevano quindi restano fondamentali
Poi se sarà un dove saranno quattro se non sarà quattro sarà otto ma proprio in quelle due paginette che deve essere iscritto come si può realizzare processo di unità sindacale
Sono state fatte anche dentro l'organizzazione non ci deve preoccupare ma solo così si può farlo età sindacale
Secondo maggiormente il perché dell'unità sindacale
Va bene noi abbiamo prodotto in omento del tutto particolare l'accordo del ventitré luglio
E forse abbiamo raggiunto il sindacato confederale ha raggiunto il massimo dalla sua forza
Probabilmente una cosa così non si ripeterà probabilmente non lo so non è l'auspicio ma credo che sia difficile raggiungere ancora una situazione di questo genere
Quello che dobbiamo immaginare che se venisse avanti
Un sistema elettorale più preciso e che è in grado di arrivare a produrre un quadro politico forte non voglio pensare a cose strane dico sufficientemente forte per governare mi limito a questo e voglio sperare in questo un quadro politica forte deve avere il sindacato per essere un serio interlocutore non può che pensare ad essere un sindacato unitario qualsiasi organizzazione sindacale di forte che sia non può essere un serio interlocutore di un quadro politico di un governo Forti inteso che sappia governare questo Paese quindi l'unità sindacale da questo punto di vista diventa un elemento essenziale
E se le cose si svilupperanno in questo modo ma io credo che Lori sindacato confederale abbia come dire di fronte a sé ancora un lungo cammino da percorrere
Se la cosa non andasse in questo senso che si realizza un quadro politico capace di governare con delle idee ben precise più o meno centrodestra
è un sindacato diviso non c'è dubbio calorosi cominciato iniziato il processo alla rovescia poi a me interessa poco fa soffermarmi sì anche quel processo durerà un anno dieci anni ho vent'anni mi interessa poco interessa solamente sottolineare che sarebbe incominciato un processo alla rovescia per ruolo del sindacato del sindacato confederale
Il secondo punto dal ragionamento
Dei dei ragionamenti che sta facendo lavori in questo momento sia che penso all'ovile vuole solo guardare se stessi
Noi dovremmo rispondere che la UIL in questo momento
E in grado di concorrere anzi di mettersi alla testa e di essere guida per un sindacato unitario
E credo che abbia tutte le carte in regola per fare questo
Un sindacato partecipativo non la come dire scoperto qualcuno
Lo sta elaborando la UIL da almeno dieci anni a questa parte e quindi se questo è il modello che noi vogliamo se questa è la cultura del sindacato che del sindacato unitario che vogliamo importare credo che siano qui
Quella che debba come dire teneri in macchina in mano il manico in mano per fare l'unità sindacale quindi non essere a rimorchio di nessuno non lasciare portar via questa questo bagaglio di esperienza
Chi abbiamo realizzato elaborato nel corso di dieci anni e che è costato carissimo badate bene ognuno di noi ha pagato un prezzo per realizzare questo ma adesso che si stanno verificando e l'accordo dei metalmeccanici da questo punto di vista lo Stars sancire Dantès copertura a quell'iniziativa che abbiamo fatto a livello aziendale ebbene allora la UIL non lo deve lasciare gestire da nessuno
Deve essere in grado di proporlo di governarlo di guidarlo per la costituzione di un suo e mio nudi un diritto o meno e ho finito
La seconda secondo ragionamento e che il modello di sindacato che noi vogliamo costruire che si basa sulla modello partecipativo deve essere un qualche cosa che noi approfondiamo in questa fase in questa fase per capire appunto se ci sono le condizioni per fare l'unità sindacale
Qui non è un qualche cosa solamente ideale o ideologico è in qualche cosa di concreto se questo è il modello ed elaborando e approfondendo questo modello senza attardarsi sefarditi passione copartecipazione col decisione che qualcuno si attardi pura ricercare fare rischia a ricerche su questo argomento ma il moderno non può essere che questo e allora credo che noi anche da questo punto di vista deve essere lei che dice queste sono le condizioni minime ma essenziali per poter fare unità sindacale
E allora il processo che si arrivi non mi interessa stabilire delle date non mi interessa stabilirlo dei periodi Interest aprire un processo alla fine del quale L'Unità la si possa realizzare
Grazie ricordo che in cartella c'è un questionario sull'Europa e sulla Confederazione europea dei sindacati
è una iniziativa di ricerca sui quadri sindacali della UIL la prima nel suo genere concordata con la Commissione europea
Fidiamo della collaborazione di tutti il questionario ha riconsegnato domani al tavolo posto all'ingresso grazie
L'ultimo intervento del pomeriggio e Pagliuca al Segretario generale della scuola
Colleghi amici
Per sgombrare subito il terreno
Dico immediatamente che il comitato centrale della UIL scuola
è espressa piena convergenza sulla relazione introduttiva di questa conferenza d'organizzazione
Ciò mi esime dal fare analisi politiche sociologiche
Sulle cause del profondo cambiamento e delle trasformazioni che contraddistinguono i nostri tempi e a cui non siamo estranei e dico questo
Perché noi non siamo estranei a questa volontà di grande cambiamento che ha pervaso il nostro Paese e vado un poco indietro un le date
Mi rifaccio al diciotto aprile del mille novecentonovantatré quando abbiamo contribuito con forza
Al raggiungimento di quell'ottanta per cento nei referendum che volevano la modificazione della legge elettorale semmai rimanente
Qualche rammarico che non siamo poi riusciti ad incidere nella gestione di questa volontà e che le cose sono venute così come sono venuto
Sta di fatto che di fronte a questi profondi mutamenti
Noi non possiamo rimanere fermi quindi dobbiamo adeguare le nostre strategie non possiamo nemmeno essere in maniera preconcetta pregiudizialmente
Dispetto alle posizioni e ai programmi del Governo dobbiamo diventare interlocutori del Governo in questa fase delegata della vita politica del Paese
E dobbiamo farlo in piena autonomia questo
E e lo dobbiamo fare perché se il risultato delle prime elezione delle Rsu
Dar ragione alla nostra organizzazione con un exploit forse inimmaginabile prima
Se è vero che questo risultato dà il consenso all'ottanta per cento delle liste confederali
Significa che i lavoratori dipendenti guardano al sindacato come punto di riferimento per la soluzione dei problemi sociali dei loro problemi dei problemi quotidiani dei lavoratori
Che i vanno definiti in con questi nuovi interlocutori quindi io credo che questa conferenza di organizzazione dovrà delineare per le decisioni che poi dovranno essere assunto negli organi collegiali
Una nuova struttura più agile e snello in senza sovrapposizioni di competenze
Dovrà delineare la fisionomia di un sindacato moderno che abbia la capacità di progettare e di decidere rapidamente ed è avviare ad attuazione i propri progetti
Fuggendo da massimalismi e da ideologismi stelle
Dovrà essere un sindacato capace di cogliere i problemi reali della gente e tradurli in una proposta di politica sociale
E credo che poi il completamento del nostro itinerario dovrà essere fatto nella conferenza dei servizi previste per il prossimo autunno
Si tratta insomma di avere chiare di cogliere gli aspetti non solo con il processo di trasformazione che marcia anche contro una eventuale nostra diversa volontà e che tocca alle istituzioni lo sviluppo lo stato sociale le relazioni economiche sociali e culturali interne ed esterne al nostro paese dobbiamo avere la capacità di confrontare e confrontarci con il nuovo sindacato che nascerà dopo l'elezione delle RSU
Per le quali credo che occorra rilevare in questa fase anche un fatto nuovo che si sta verificando vale a dire l'adesione delle organizzazioni autonoma al nostro protocollo d'intesa adesione che cominciano a porre qualche problema
E che lo pongono per esempio sulla questione del terzo garantito perché lo SNALS o meglio la comparsa alla la confederazione a cui aderisce lo SNALS che ancora non ha sottoscritto questo protocollo d'intesa già ci ha lanciato segnali secondo i quali è favorevole magari a sottoscrivere questo protocollo d'intese a fare a corti con CGIL CISL e UIL scuola per la elezione delle RSU ma che non vuole sentire parlare
Del terzo garantito
Bisogna avere
La consapevolezza che con il processo che il processo unitario proprio dalla RSU deve assumere un una diversa volontà di marcia
Sapendo che l'unità sindacale non è un dogma e ne può essere trasposte in una decisione diverte
Ma che scaturisce da un rapporto vero con la gente
Con la nostra gente con i lavoratori con la società con i giovani a cui la relazione di Franco
Ha dedicato le ultime pagine della relazione della relazione col sorgere di nuove qualifica professionale anche se toccate dalla relazione di Franco
Ed è proprio a proposito dei giovani e delle nuove qualifica professionale
Che noi riteniamo opportuno richiamare in questa sede il sindacato ad un impegno più cogente e più complessivo partendo proprio dall'accordo del ventitré luglio mille novecentonovantatré accordo che non riguarda soltanto
I contratti le nuove regole per la contrattazione i tassi programmato d'inflazione
E la farsa
Del rapporto con il governo
Che si sta consumando in un andirivieni entra a Palazzo Chigi e le sedi sindacali e che vede in estrema difficoltà il pubblico impiego proprio a causa di un governo che ansie ventilata una posizione scorretta dal vecchio governo che non assegni scritti iscritto in bilancio le risorse necessarie a mantenere i propri beni ma che non può chiamarsi fuori perché un governo va vista nella continuità
Se vuole rispettare altrimenti non ci può che essere uno scontro sociale
Siccome l'anno toccava anche gli altri due colleghi che sono intervenuti questa mattina io voglio dire solo al riguardo e poi chiudo e rientrò ma il tema della conferenza d'organizzazione che questo governo non può neppure pensare
Di finanziare il rinnovo dei contratti del pubblico impiego
Utilizzando le risorse iscritte in bilancio per gli incrementi retributivi automatici della scuola incrementi retributivi che rientrano nella massa salariale e che siamo pronti hanno riciclare
In altre forme ma solo a patto che si faccia il contratto e che questo abbia decorrenza correttamente dal primo gennaio mille novecentonovantaquattro
Dico l'accordo del ventitré luglio e voglio riferirmi in particolare al capitolo che riguarda l'istruzione la formazione e l'informazione
Badate bene non lo faccio solo perché sono il segretario generale della categoria della scuola ma perché questo è un problema di tutto il Paese
è un problema della nostra società è un problema di tutti i lavoratori è un problema di queste confederazione
In quando attiene alle politiche di investimento e di sviluppo e che presenta oggi aspetta tanto più drammatici
Proprio con il progredire dell'unificazione europea
In base al Trattato di Maastricht che prevede interventi specifici e precisi proprio nel settore dell'istruzione e la formazione ritenendo a Camp proprio dall'istruzione dalla formazione parte il volano per lo sviluppo dell'economia
E diventa drammatica per il nostro Paese per la condizione di arretratezza
E di ritardo enorme sulla programmazione di ammodernamento del sistema formativo
Ricordo qui che il ventitré e il ventiquattro giugno
La Confindustria che è molto attivo in questo settore e che ha organizzato una serie di convegni e sta cercando di monopolizzare la piazza
Per richiamare l'attenzione politica dei politici del Governo e del Parlamento su soluzione che molto probabilmente sono funzionali agli interessi confindustriale quindi dell'imprenditoria
E che possono anche non essere confacente a quelle che sono le esigenze della garanzia del diritto allo studio a tutti i cittadini sanciti dalla Costituzione quindi all'esigenza sociale
Di formazione delle giovani generazioni
Bene in quella sede c'è stato un convegno europea organizzato dalla Confindustria e da CGIL CISL e UIL
Sul tema la risorsa corti d'accordo con la Commissione europea di perché c'era anche l'intervento e quindi la collaborazione del professor Antonio Roberta nostro commissario europea sul tema la risorsa umana al centro della strategia rinvenisse
Nel corso del quale si è potuto notare come negli altri Paesi sono molto più avanti di noi in termini di riforme e di investimento
Allora le riforme
Noi peraltro abbiamo assistito in questi ultimi giorni a un bombardamento che io ho definito fuochi d'artificio e da parte del ministro Donofrio neoministro
Il quale arrivato e partito con buone intenzioni che voleva soltanto realizzare immediatamente la riforma dell'autonomia scolastica la riforma della secondaria di secondo grado e poi ogni qual volta si trovò di fronte ad una telecamera
O alla portata di mano un microfono tira fuori una nuova proposta di legge addirittura domani si appresta a presentare in Parlamento
Un disegno di legge per la soppressione della sessione autunnale di riparazione nella scuola secondaria di secondo grado
Noi non diciamo che fa male ma vorremmo soltanto che questo ministro insieme a tutto il governo
Rispettassero l'accordo del ventitré luglio dove c'erano impegni precisi sottoscritte non soltanto dal governo ma anche dalle confederazione dalla stessa Confindustria
Per la riforma della secondaria superiore l'elevazione dell'obbligo scolastico ricordo che rimaniamo l'ultimo paese che ha solo otto anni di obbligo scolastica fronda dei dieci
Già in adozione in altri Paesi europei né sperimentazione che sono in atto in Francia in Germania dell'obbligo fino a diciotto anni vieta
Per l'attuazione dell'autonomia scolastica per l'integrazione tra sistema scolastiche sistema della formazione professionale
Anche per organizzare i costi i corsi post secondaria proprio per dare una formazione adeguata il e coerente con quelle che sono le esigenze sistema produttivo alle giovani generazioni
Un'interazione affettiva con l'università
E la realizzazione di un programma di aggiornamento e di formazione di tutti gli operatori del settore finalizzata all'adeguamento del sistema da ciò discende che occorre nell'immediata
L'unificazione del coordinamento di tutte le politiche formative quest'non è che lo deve fare soltanto il Governo a livelli istituzionali il governo per conto suo si è già presentato in Parlamento per l'audizione alla commissione cultura
Con la triade del ministro del Pubblica istruzione del ministro del lavoro e del Ministro dell'università
E sono andato ad esporre quello che erano i loro orientamento su questo tema specifico lo stesso D'Onofrio ha dato luogo ad un altro incontro a Palazzo Chigi imitando le confederazioni
Presente sempre i due ministri del lavoro e dell'università per proseguire
L'esame del suo programma questo è un obbligo perché abbiamo anche noi come organizzazione sindacale nelle altre due confederazioni nostre partner Zoggia hanno realizzato questo coordinamento
Anche solo coordinamento delle politiche economiche io preciso
Anche perché i spesso
Si possono pensare abbia intenzioni di fango di Fago citazione c'era che sono molto lontane
Da quella che è stato un dibattito sereno chiaro e preciso e concreto che abbiamo fatto all'interno del nostro comitato centrale ritenendo che i voi può essere inviata ad altra sede che sarà quella degli organi collegiali
E ad altro appuntamento il discorso sul piano organizzativo
Pur senza trascurare una considerazione che in tema di accorpamento non si può pensare ad operazioni di mera aggregazione delle risorse
Indipendentemente dai fini istituzionali perseguiti ad esempio allorché si parla di pubblica amministrazione
E lo dico qui non avrebbe senso un'aggregazione tra categorie degli serale la scure ipotesi che pure circolata nel dibattito addirittura riportata in alcuni documenti di di di strutture regionali della UIL
Avrebbe senso era senso invece un Unione italiana dei lavoratori del sistema formativo in cui confluiscano le categorie della scuola della formazione professionale
Dell'università e quando si parla della scuola e della formazione professionale noi intendiamo parlare di della scuola pubblica e privata della formazione professionale pubbliche private
Diversa è invece la questione della ricerca che ha una funzione autonoma
Ed è finalizzata alle politiche di sviluppo più alle politiche di sviluppo con interesse quindi più affini ai settori produttivi ma con la quale comunque andrebbe realizzato e coordinamento anche il sei
La soluzione organizzativa futura non dopo
Non dovesse essere del tipo di aggregazione che avevo indicato
Mi avvio alla conclusione avendo abusato molto della vostra pazienza
Io dico che nel nostro comitato centrale abbiamo approvato il documento e due proposte
Una riguardante il riassetto della struttura organizzativo con penale un'altra riguardante il riassetto della struttura organizzativa del nostro sindacato di categoria sul pavé apriremo immediatamente il dibattito
Negli organi statutari
Abbiamo queste esigenze là sotto e veniamo ancora una volta di avere organismi snelli ed efficiente
Organismi in cui le decisioni possono essere attuati anche attraverso
Orientamenti Progetti duttili occorre ispirarsi ai principi economici del massimo rendimento con il minimo sforzo se faremo questo credo come sono certo
Del buono stato di salute della nostra organizzazione che avremo un futuro di sviluppo e credo che meglio potremo accompagnare anche il processo unitarie con quelle attenzioni di cui ho detto prima grazie grazie Osvaldo un mito un secondo per alcune comunicazioni
Domani mattina
Nella giornata conclusiva si raccomanda la presenza alle ore nove puntuali nove meno dieci sarebbe meglio alle nove in punto verrà data la parola a Guido Laconi di Bolzano
Seguiranno Lo Bianco della Sicilia Ippoliti per i quadri naturalmente se non sono presenti non sì Cassano
Quindi si raccomanda la puntualità domani mattina interverrà presto il ministro del lavoro quindi abbiamo i interesse ad ascoltarlo alle ore dieci
Interviene Mastella quindi cerchiamo di essere massicciamente presenti grazie
Buona sera