Presentazione del libro «Inferno a Kabul. La vera storia del ritiro occidentale dall'Afghanistan» di Chiara Giannini e Simone Platania (Historica Edizioni)

Buongiorno a tutti grazie di essere qui
Questa mattina siamo alla presentazione del libro della
Dichiaro Giannini io inferno Kabul persona che ho conosciuto
Era il due mila quattordici due mila quindici persona che era appena tornato alla missione me lo ricordo
E che quando la vedo sui suoi poste sulle sue affermazioni agosto dello vista Pupo vestita tipo un tipo soldato rappresentava un po'il suo suo carattere una donna una donna che comunque Porta avanti determinate battaglie ci crede una persona che le fa comunque forte passione forte dedizione mi ricordo quando mi ha chiamato e mi ha detto io vado un po'torni in Afghanistan all'ultimo volo che ripartiva però tu eri in partenza per andare io mentalmente bravo che mentalmente tra virgolette chi te lo fa fare per cui vuol dire che crede in quello che fa che ci sta mettendo una passione enorme ed è secondo me la differenza della vita di viverla da potranno protagonista anche rischiando anche magari cadendo però io dico sempre che nella vita non saremo misurati da quante volte cambiamo moda quante volte abbiamo il coraggio di rialzarci
Per cui è partita questa missione verso la fa danni sta per raccontarci per dare la possibilità a tutti noi di sapere che cosa succede lì in modo in modo diretto il modo anche costante per cui io di fare in grandissimo applauso perché
Diciamo che non rappresenta la comodità la zona di conforto e che hanno alcuni ma una zona rappresentava la dinamicità del paese per cui io Chiara dovrei subito la parola
L'attrice del tuo libro
Allora grazie mi tolgo la mascherina non ci riesco parla con la mascherina
Grazie a Manuel per per questa occasione al Senato e questo è il mio terzo libro che ha scritto insieme a Simone Platania che dopo parlerà Simone a un giovane studente universitario molto in gamba che esperto di storia mediorientale
Com'è nato questo libro come sapete tutti quanti o a un certo punto d'agosto nel caos nel totale caos che c'era giù in Afghanistan
Chiedo di poter partire ovviamente la difesa visto che hai si si scende giù eravamo alcuni giornalisti inviati di guerra quindici andiamo in Afghanistan e arrivati giù
Che cosa troviamo troviamo e il caos totale ricordo questi questi file di afgani che salivano sul C centotrenta
Uno a uno e poi venivano ammassati per terra perché per portarle via più possibile si facevano sedere ovviamente per terra
Ricordo veramente dispari traccianti degli spari dei talebani continui continui e questa pesantezza del giubbotto antiproiettile che doveva portare veramente di continuo perché non avete modo di toglier Tolo perché era rischioso veramente in quel momento di Afghanistan elusa fatti quattordici
E c'erano state anche momenti di alto rischio perché nel due mila quattordici c'era stato questo attentato in cui rischia di morire sulla Ring road insieme a a un altro fotografo che era con me però di era peggio perché in azioni di guerra si finisci sai perfettamente che quando me questo messianici puoi finire
Ma lì liberamente in mezzo al caos non sapevi che cosa poteva cadere
Guardandomi in giro vedevo bambini buttati letteralmente a terra corpi veramente sdraiati quasi inermi disse a affidati alla disperazione di Julio
Con militari bardati di intero punto questo causa che regnava soprattutto tra gli americani turchi
A un certo punto entro nell'andare italiano e quindi inizio a vedere la speranza agli italiani hanno fatto veramente la differenza militari italiani hanno fatto la differenza perché c'era molta più umanità in quell'hangar si cercava quel poco che era rimasto da mangiare quel poco cibo di darlo a chi era ligia alle mamme ai bambini agli uomini che aspettavamo di salire su questi su su questi mezzi aerei
E ho visto persone per lo più l'addetto militare Roberto Trubia ani che devo dire la verità mi è stato reso poco onore rispetto a quello che gli doveva esser reso perché l'UE ha tirato sulle chiaramente con le sue braccia decine e decine di persone da quel muro ai bighe ittero bis io con i miei occhi
Mi azzardo ha salvato Zacchi Fabio lo conosce l'interprete che non sia il caso di portare via con la sua famiglia per quattro giorni e quattro notti disperatamente alla fine ce l'abbiamo fatta riportare l'Italia grazie anche all'impegno del generale Portolano
Di tutta la macchina organizzativa delle forze armate che è riuscita a a compiere il miracolo di portare via quanta più gente possibile
Ci sono stati momenti di fasi di difficoltà vi dico anche perché quando sei in mezzo al caos poi succedono cose che non devono succedere io lo dico senza alcuna vergogna sono stata presa a botte da un collega a un certo punto senza fare nomi
Perché nel caos purtroppo succede anche questo perché finisce in mezzo a una ripresa c'è chi si permette di prevaricare non rendendosi conto del rischio però son cose che vanno raccontate perché fa parte proprio del nostro mestiere allora io ho voluto raccontare in questo libro l'impegno dei militari italiani e un libro in cui c'è Simone che poi la cui poi darò la parola dopo
Che parla dei vent'anni della missione internazionale soprattutto italiana in Afghanistan c'è una parte di racconto mio in cui racconto anche il il trauma vissuto durante il decollo da Kabul verso Islamabad dove siamo stati puntati in quel momento da qualcosa che non sapevamo cosa fosse da chi ha detto che fossero colpi di ritorno di mitragliatrici mitragliatrice dalla riporto di Kabul in realtà noi eravamo decollati da dodici minuti eravamo più di settanta chilometri quindi qualcuno ha ipotizzato missili Strela non lo so che cosa fossero so soltanto che la pilota Annamaria tribuna è stata eccezionale riuscita con una veramente una manovra incredibile insieme ai due o piloti a a salvarci la vita per ben due volte perché per due volte sono puntati
E anche quello fa parte dei rischi fa parte di diede del nostro mestiere che facciamo comunque con orgoglio perché come voi militari sappiamo quando partì ma non sai se torni
Mia mamma l'ha detta un'amica proprio in quei giorni non so se torna questa volta ogni volta se lo ripete sembra quasi un mantra però fa parte dei dei rischi questo lavoro qualcuno lo deve fare
Ha voluto raccontare poi una parte in questa generale portolano che a un certo punto parla alle Commissioni riunite di Camera e Senato in cui spiega quella che è stata la missione quindi c'è poco la spiegazione delle di acque nominiamo l'operazione di filtrazione
Poi ci sono delle interviste che ha fatto Simone due mamme di caduti perché ho ritenuto importante materie anche le voci di due mamme che raccontassero il sacrificio estremo di due ragazzi che hanno dato la la vita per la patria e infine c'è una parte che ha già curato Giusi Criscuolo Cano bravissima collega
Che parla di come è cambiata la comunicazione dei talebani da un tempo diciamo dagli inizi fino oggi quindi c'è c'è una comunicazione di tipo diverso lenta e Montana lista quindi insomma
Ha spiegato questa cosa è un libro che secondo me comprende un po'tutti quei giorni
E che che racconta proprio l'impegno dei militari italiani io vorrei dare la parola minuta Simone se se può salire un attimo magari Elisabetta dice ad un attimo il polso per raccontare proprio il suo lavoro in questo momento
Grazie le si quando Chiara mi ha contattato quest'estate per collaborare a questo libero mi sono chiesto quale potesse essere il mio apporto per il lettore in quanto non sono un giornalista né tanto meno un inviato di guerra
E quindi io ho voluto poiché il focus del del nel mio capitolo inerente alla storia dell'Afghanistan e non solo quella più recente moderna ma andando a ritroso fino a diciamo la fine dell'Ottocento passando poi per tutto il Novecento mi sembrava un lavorio fondamentale da fare per il lettore
In quanto la storia dell'Afghanistan a a mio avviso dalle analisi che poi espongo anche nel nella capitolo è ciclica soprattutto in apporta alle relazioni con i Paesi occidentali e non e di conseguenza mi sembrava fondamentale analizzare gli ultimi due secoli che hanno caratterizzato la storia dell'Afghanistan le vicende politiche non e anche voi un piccolo focus su ciò che di buono è stato fatto in questi vent'anni e ciò che di buono è stato lasciato e e quindi c'è anche una tutta la parte di dati statistici di quanto comunque effettivamente qualcosa di positivo rimane
E empio sì le le interviste a Gina Ponziano evasa Positano che sono due madri di due soldati caduti le quali Durante l'intervista ovviamente al di là del fisiologico dolore di una madre che ha perso il proprio figlio a migliaia di chilometri di distanza
Quello che mi ha colpito è stato comunque lo leggo io verso verso sia il lavorìo fattore ai propri figli sia lo spirito di abnegazione in generale del dell'esercito italiano
E di come ha operato in Afghanistan e di ciò che comunque è stato fatto è lasciato e ovviamente la fisiologica delusione del vedere questa ritirata e il dubbio normalissimo di di adesso che succede
Quindi si questo è stato il mio apporto al libero
Niero dimenticata di dire che all'interno degli prestano anche quattro interviste che sono state fatte dal generale Morabito della NATO Defence College sta ad altre forze armate di indirizzo si racconterà adesso voi tutto quanto poi ci sono altri tre interviste la la prima generale Pasquale Preziosa ex capo di stato maggiore l'aeronautica e poi due interviste a generale Marco Bertolini al generale Giorgio Battisti di Battisti che son stati comandante i contingenti in Afghanistan e quindi hanno raccontato anche loro la loro esperienza
Darei la parola Giuseppe che ci racconta un po'a quello che è stato il suo capitolo il suo lavoro all'interno del libro consentitemi
Sui servizi allora io uso sempre questa
Chiaro riporta il libro e lo leggo e dico allora c'è un caso di nome nome il Papa dichiararle vado al
Allora l'anagrafe il giorno che nata scritto chiara
Quindi questo è un libro che è chiaramente che di dai dai maniera un'idea chiara di cosa sia stata il ritiro dall'Occidente cioè chiedo legge ha le idee chiare quindi nome nomen complimenti approva comunque è stata una buona idea quindi
Tornando al libro
Quello che io faccio degli appunti come di leggo perché entro una certa età bisogna farsi una una scaletta allora è logico che
Ditemi indi americanissimo Leonetti liberale del problema del pantano afgano questa è una cosa poca ma poche accerta sono avuto centinaia di entravano spero centinaia di miliardi avevano avuto migliaia di morti quindi se ne volevano andare
A una porta per cinque mila persone quattro quattro quaranta mila cani
Era il caso di andar via
Quattro anni fa degli errori strategici
E l'Orissa tecnici enormi incommensurabili incomprensibili
Che faranno storie questi errori sono stati fatti da chi
è facile dare una colpa qualcuno quando sei fuori no
Però come diciamo noi in Italia c'è sempre un capo che feci decide o che si chiama lo staff
Il capo era Bari venne e lo sa parlava scelto lui e hanno valutato male
Ora voi mi direte ma le forze afgane andavano davano addosso dai presidi chi c'era prima di lui ma le forze pagare è quello l'ho messo anche nel libro
Erano addensate tatticamente ora parlo da militare al combattimento tatticamente
Ma l'etica
Non si insegna consiglia destra non c'è modo di addestrare l'etica può tu ce l'hai lo spirito di sacrificio o non ce l'hai quindi cosa è avvenuto
Mentre quando non avevano coraggio non è un ottimo intenzione di fare quello che hanno fatto di quelli difendere il loro il loro ideale quando hanno visto i capi che se ne andavano sì e sono stritolati in un modo incomprensibile non per l'occidentale incomprensibile forse conoscendo le persone
Bisogna saperlo bisogna saper capire io
Non ho fatto attività operativa in Afghanistan mi sono interessato Center della formazione del personale afgano generali diplomatici che venivano o l'avevo fatto lezioni e sul posto a Kabul o nelle aree limitrofe
O venivano a Roma NATO Defence College per fare addestramento
Logicamente queste persone selezionate dal sistema afgano
No venivano in Italia ed erano contenti erano proattivi erano gente che si dava da fare dava l'impressione di essere il futuro del loro Paese
Sottolineo davanti pressione
In questo momento questo è una nota al margine ci sono quattro
Quattro ufficiali test sulla pista di afgani frequentarla Rubens collegi in questo ora loro sono partite evolutivo comunque puro senza dopo lo dichiarò sotto la sulla via della sono rimasti prigionieri dell'Italia
Non possono tornare immaginate dei quattro vetture alla cintola l'Afghanistan per farsi addestrare per addestrarsi e non torneranno mai indietro perché logicamente se dovessero mettere piede sul suolo
Ma
E poi un'altra un'altra cosa volevo dire
Attenzione perché
Non demorde Stato tantissime persone
Queste sono lì quelle che non sono riuscite a vieni via che una minima parte
Molto probabilmente addestrate passano i talebani
Per per per sopravvivenza per conoscendo la loro cultura
Se passano di là abbiamo né i talebani gente addestrata da noi
Quindi ben addestrato
Questo è un monito undici
Come siamo dei generi siamo dei geni come documento lei non l'ho detto io
Quindi quando parliamo di buttare abbiamo buttato del tempo no perché cinquantatré persone ci quattrino eroi come li chiama il presidente consiglio non sono assolutamente
Fallimento abbiamo avuto anche settecento feriti
Lo staff di Baden ha fallito in modo totale l'ha scelto lui non hanno non hanno
è difficile il parlare ed esterni no però e ci si trovava una carenza di valutazione questo biondo idea dobbiamo ammetterlo anche chi è chi di vuol difendere banche fino all'ultimo
Lui ha scelto lo staff lui ha scelto i generali che stavano lì loro hanno dato al presso le decisioni le divise mezzo completamente sbagliate
E quando parla sotto il palazzo parlerò più tardi idoneo subiamo
Del libro al ogni ogni quando ho messo questa frase si incentra il blitz il silenzio da debbano
Se voi guardate se voi avete tempo in questi giorni di guardare sulle cronache della Reuter delle nell'Al Jazeera di Al Jazeera vedetevi giornalistiche anche di alcuni italiani pannolini
E lo ripetono sempre una stessa Novella
Usando un termine inglese del nove no perché se sanno che se non ripetono queste Rovella positiva sull'Afghanistan non potranno più tornare e Chiara di spiegare se troppo tornare sul punto sul luogo del delitto a ritornare in futuro la ti bruci
Quindi loro ci stanno raccontando Ubu nelle storie che lo sappiamo ma il silenzio africano è calato
Cina e Russia
Turchi è piatta
Se voi
Esaminando un attimo chi sono i nemici della NATO vede sentito cosa ha detto il segretario generale NATO quando è venuto a Roma per l'ampiezza protezione della della del college
I nostri due controparte sulla scena e la NATO e la e la Cina e la Russia e la Cina e la Russia solo quelli che sono subito entrate in campo
In Afghanistan
Per
Portare vantate fiere vantaggi la Cina perché a interessi strategici economici presentare il quelli mandi mai minerali che sorride aggancia e quindi contenere guardato nel libro
E la la Russia perché a un a un interesse storico né Afghanistan più alle basi
Anche e queste erano separate la Turchia
Ecco come la da un dittatore che circa risulterà sempre a suonare a suo favore tutto ciò che avviene nel mondo è molto abile e il Qatar è quello che dagli aiuti economici
Economico slash religiosi alla afgani sale quindi il primo aereo che è atterrato all'aeroporto come dicono loro liberato è stato bello della Qatar Airlines
Questi sono tutti i pensieri che vanno a finire nell'idea
Che tutti gli interessi sono economici in questo momento la Cina popolare
La Cina popolare a grande interesse di far passare Auburn o perché in un salotto Lonigro la via della seta la nuovi dell'azienda per l'Afghanistan
Questa è la realtà dei fatti ci o politici economici del posto perché lascino aiuterà
L'Afghanistan e perché può le fa passare da lì una una delle grotte della via della seta
Siamo a Natale sto spero di sbagliare lo dico e lo dico a voce alta e nessuno devo sposare di quello che dico ma spero di sbagliarmi
Ma sotto Natale i nostri amici talebani uno terroristi da quell'area si si ricordano sempre che il nostro locale ce lo vogliono rovinare
è avvenuto storicamente negli anni ancora oggi il sedici non è avvenuto spero vivamente che non avvenga ma attenzione siamo nei giorni
Del rischio
Se voi tornate indietro nei calendari degli anni precedenti elevate l'anno scorso
Prima del del virus di Guam virus cinese abbiamo avuto questo problema
E abbiamo tantissimi emigranti
Afgani
In questi migranti afgani può esserci chiunque dentro
Questa è una cosa che non possiamo noi non dobbiamo considerarla perché pensare male
Ma c'era un muro umano come me e qualche ora più poi fu famoso di beghe era politicante famoso che diceva pensa male e peccato
Ma qualche volta grazie
Non abbiamo bloccato per vent'anni Al Qaeda non addestrato la sue truppe in Afghanistan per vent'anni
Abbiamo bloccato abbiamo neutralizzando Bin Laden
Questo le cose positive di questa sentenza però non sappiamo cosa succederà adesso di questo afgani fa di questo Afghanistan europeo nato di le operazioni ed ho fatto sul posto
Quindi cinquantatré persone che non ci sono più i nostri quattro vero e non sono inutili
Adesso
Chiudo aprendo Pina finestra
Sulla dottrina militare
Una cosa è fare la guerriglia
Ve l'ho visto nel libro
E contrastare lo Stato una cosa e poi prendere lo Stato in mano e governarlo
Se voi guardate adesso le le cronache di quelli che scrivono le cronache dettate
Mi dicono che ci sono problemi di energia elettrica
Ci prossimo brevi delle banche circolazione del denaro
Bisogna mandare avanti il sistema Paese e loro non sono in grado
Non sono in grado perché non hanno il know how
Devono richiamare in servizio dovranno richiamare o hanno già richiamato obbligato in servizio
Qualcuno dello stato dello stato che creato da lui dello Stato democratico della vergogna lo devono lavorare per mandare avanti il sistema perché le se vuoi informate sanno non possono pagare l'energia elettrica non c'hanno la la le loro vero fonte di energia quindi quello che volevo dire una vecchia frase di chi fa il militare studia quando voi comincia a parlare di queste cose
E la guerriglia i talebani che non perde che non hanno perso hanno vinto hanno vinto con la NATO
Ma adesso hanno problema di mandare il Paese e quindi hanno problema di una controguerriglia
Loro devono fare la controguerriglia perché qualcuno gli farà la guerra dall'interno questo questa guerriglia potrebbe essere anche dall'ISI scappa
Ho dato ai servizi delle alterazioni e chi di loro loro che devono loro che devono guidare il Paese devo fare la controguerriglia
E se non vincono hanno perso pure loro
Questa è la regola di sempre
Non voglio parlare adesso di delle donne perché c'è chi è più ne sa più di me volevo concludere con questo attenzione non hanno la capacità di governare il Paese se non l'aiuta a qualcuno
Se lei esce Cina popolare vanno in crisi se non hanno i soldi del Qatar
Vanno in crisi se non hanno gli esperti militari turchi che gli servì gli serviranno tantissimo anche per le armi che hanno ripreso trovato sul terreno non andava da nessuna parte ed la catena logistica loro non ce l'hanno
Quindi un'arma presa tenete conto che un'arma più sofisticate più ha necessità di manutenzione catena logistica di centri e la sua osare quindi quelle armi che hanno catturato hanno una vita tecnica vita operativa a breve perché non possono manutenzionato non l'hanno notizie non parlo di donne perché c'è rispetto di questa grazie
Allora adesso darei la parola Elisabetta Aldrovandi che avvocato e presidente dell'Osservatorio nazionale il signor vittime non che garante per le vittime della regione Lombardia che ci parlerà proprio dei diritti delle donne afgane
Grazie grazie mille chiare innanzitutto volevo ringraziare Chiara Giannini e senatore Lescaut di per per questo per questa conferenza stampa è anche chiaro soprattutto per avermi invitato perché oltre a essere una carissima amica ad anni io penso che sia una delle poche persone giornalista professionista in Italia che può con consapevolezza e coscienza e cognizione di causa parlare dell'Afghanistan e parlare dei paesi in guerre in cui lei è stata perché e dei voglio rendere merito a questa cosa
A differenza di tanti che in Italia anche sui mass media parlano e dell'Afghanistan hanno parlato non so il passato dell'Iraq eccetera senza magari esserci neanche mai stati no senza avere idea di che cosa si sta parlando
Chiara è invece una giornalista che come ha ricordato lei per quattordici volte ha fatto l'inviata di guerra quindi vuol dire che per quattordici volte ha rischiato di non tornare a casa
Perché è quello che lei fa non è come alcuni possono pensare magari desiderio non so oggi ieri mostrarsi di far vedere che sa più coraggio degli altri no è veramente una missione è un sentimento così forte di passione che lei sente dentro di sé che la spinge a cercare contare la verità a quella verità nonché sentì dire quella verità che lei vide con i suoi occhi quindi questo libro che per me è bellissimo devo dire la verità perché unisce oltre a ad aspetti storici importantissimi
Spiegati peraltro maniera molto semplice in modo tale che tutti vi possono comprendere unisce però racconti di vita vissuta
Con un'empatia e la capacità di trasmettere l'emozione stessa che lei ha vissuto in quel momenti e inoltre unisce anche punti interviste agli addetti ai lavori nonché ai genitori
Di persone di eroi che sono caduti in quelle terre perché anche lì molto spesso i nostri militari
Che vanno in questi Paesi e rischiano la vita ma rispondo alla vita non terre il popolo straniero ma per noi italiani perché vanno effettuare delle operazioni di contenimento per evitare magari che vi possano essere puri degli attentati o comunque delle situazioni di pericolo
Per il popolo italiano spesso e volentieri vengono sminuiti nelle loro attività nelle loro missioni e anche del loro coraggio questo ci tengo a dirlo perché io non sono assolutamente esperta del tema in questione cioè di politica estera per quello che riguarda il missioni di guerra però da cittadini dai ci tengo appunto a portare questo messaggio che penso sia molto importante ora diceva il dottor Morabito prima di Mestre condizione delle donne in Afghanistan io vorrei soltanto citare alcuni dati molto importanti che sono inseriti in custodi propriamente vado un attimo a leggere perché a memoria praticamente impossibile allora nel momento stesso
In cui i vari contingenti americani internazionali hanno abbandonato l'Afghanistan pensate che oltre nove milioni di bambini andavano a scuola c'ha ben il quaranta per cento delle ragazze c'erano trecento mila studenti che frequentavano l'università
Erano stati costruiti in quegli anni quattro mila e cinquecento edifici scolastici e c'erano più di duecento mila insegnanti dei quali oltre il trenta per cento erano sono o erano purtroppo donne l'ottanta per cento della popolazione possedeva un cellulare sessantasei per cento un televisore il diciotto per cento usava internet
Chiaramente questa era particolarmente concentrato nella città di Kabul però anche in molte altre zone del Paese era stata questa sorta di progresso di civilizzazione chiama chiamiamola così
Che aveva così caratterizzato un po'quasi tutta la popolazione
A Kabul ci hanno ben sedici istituti bancari
Ma di ancora di più il settore della salute pubblica era migliorato tantissimo
Pensate che la mortalità materna era diminuito del quindici per cento è quella di sentire il trentacinque per cento e oltre sessantuno per cento della popolazione all'accesso all'acqua potabile ma il dato più importante
è che oltre il cinquanta per cento della popolazione afgana a meno di trent'anni quindi questo cosa vuol dire vuol dire che adesso attualmente con la ripresa del potere da parte dei talebani e con l'evidente catastrofico crollo che i diritti delle donne acquisiti con tanta fatica in questi anni purtroppo sta subendo significa che questo questo oltre cinquanta per cento dei giovani sotto i trent'anni
Rischia seriamente di crescere con una cultura chiamiamola così
E una mentalità in cui la donna viene vista sottomessa viene vista come oggetto da possedere e non come persona da amare
Si dice che la democrazia non si può esportare questo può essere vero però sicuramente si può esportare la cultura dell'uguaglianza la mentalità dell'uguaglianza
Che purtroppo con con l'abbandono dei contingenti internazionali con la ripresa appunto del potere
Da parte di coloro che ritengono invece le donne essere poco più che nulla no rischia effettivamente di vedere crollare sbriciolare
Tutto quello puro che è stato fatto in in questi anni sappiamo di storia agghiacciante abbiamo letto storie agghiaccianti dell'immediatezza
No della della dell'abbandono dei contingenti Ada costa metà agosto cioè donne che comunque erano ricercate nelle case coloro che erano stati considerati anche solo collaboratori
Di questi contingenti militari come Interpreti piuttosto che come addetti diciamo ai lavori sono stati cercati per casa per casa ci sono state donne violentate uccise portati via alle loro famiglie
E allora è possibile che cali davvero il silenzio su questa situazione si dice sì però per un equilibro di natura internazionale bisogna comunque colloquiare anche con questi governi chiamiamoli così anche con delle persone che hanno un modo di pensare diciamo completamente diverso dal nostro che per noi ha obbrobriosa ripugnante a qualcosa di inaccettabile
Questo può anche essere vero però io penso che sarebbe importante che tutto il resto del mondo perché questo lo può fare tutto il resto del mondo
Imponente l'Afghanistan una condizione sì noi colloquiamo ne siamo disposti comunque ad avere rapporti di natura economica di natura commerciale però ci devono essere garantirla cipressi e la garanzia di determinati diritti minimi
Che devono essere conosciuti alle donne
Questo dovrebbe essergli OP nessun impegno a livello internazionale che dovrebbe essere preso vada sette purtroppo l'Afghanistan non è l'unico posto al mondo in cui le donne hanno pochi diritti dall'unico posto Aldo al mondo in cui le donne vengono considerate come oggetti
E allora ancora di più
Io vorrei fare davvero il mio plauso a Chiara perché lei come donna ha avuto il coraggio di andare in posti dove le donne non sono assolutamente considerate quindi ha rischiato probabilmente doppiamente e non me ne vogliano i colleghi uomini che hanno lo stesso coraggio che a lei però ha rischiato doppiamente la ma io neppure lei quando posto devi fare una digressione personale io e Chiara siamo anni che io che voglio molto bene quando lei mi ha mi ha scritto che stava partendo dalla quanti messaggi tramandato cioè io ero cioè spaventatissima per perché proprio scritto tu sei matta io personalmente quel coraggio non ce l'ho e lo ammetto che non ce l'ho
E e per questo l'immensa ammirazione nei suoi confronti però è anche vero è anche vero che questo questo coraggio secondo me andrebbe giustamente riconosciuto riconosciuto e io voglio che sia riconosciuto per quello che posso potrò farò proprio possibile che porti perché se riconosciuto non soltanto con questo libro che io invito veramente tutti a leggere ad acquistare dobbiamo assolutamente pubblicizzarlo ma non per fare pubblicità cara Giannini era un personaggio voglio dire al pubblico la conoscono tutti
Ma per fare pubblicità alla verità
A quello che succede in questi posta la verità raccontata da chi c'è stato in quei posti e non semplicemente da chi ne ha sentito parlare grazie
Grazie grazie Elisabetta e vorrei ricordare anche tra l'altro che Elisabetta ha scritto un bellissimo libro mi permetto di dirlo che si chiama castigata che è un bellissimo romanzo
No non c'entra niente ma lo voglio dire perché lo voglio dire perché sinceramente ecco un bellissimo romanzo che ha scritto in questi giorni io vi ringrazio di essere qua vorrei visto che stiamo prego
Volevamo posso sì
Ma innanzitutto
Io veramente di richiedono a un applauso a Chiara perché ha fatto somme
Testimoni ovviamente io Freedomland
E comunque partire Alitalia e andare in quel momento storico in Afghanistan e come ci ha raccontato lei vivere in un momento delicato di rientro dei nostri soldati quali comunque facciamo un plauso per quello che hanno fatto lì per cui sicuramente
Hanno fatto un lavoro straordinario come l'esercito italiano di tutti tutte le forze dell'ordine
Il la la domanda è qui veramente complimenti domare mi faccio io come sia potuto a cadere che in pochi giorni questi ci sono impossibili talebani si sono impossessati della posto una domanda e dico sembra quasi impossibile Ofcom come ha detto giustamente lei li abbiamo formati noi noi gli occidentali e poi in qualche giorno è caduto tutto
A prevedibili fino a questa cosa perché ovviamente quando l'America decide di ritirarsi in maniera così frettolosa senza lasciare degli avamposti
è ovvio che l'America aveva compiuto il suo dovere che era quello di bloccare un'eventuale terrorismo che colpisse l'America stessa come è stato era stato l'undici settembre due mila uno
Allora avevano detto ok abbiamo speso abbastanza in termini di vite umane e di soldi buttati giù in Afghanistan ce ne andiamo è logico che se ne va l'America ce ne dobbiamo andare tutti perché la NATO sappiamo un funziona un po'di tempo fa parlando in una trasmissione sarà il sottosegretario della vedova e a dei ha detto una cosa giustissima detto c'è stata una sorta sottovalutazione da parte di tutti
Anche perché è ovvio che se tu vai via intorno a giugno ad esempio il nostro contingente ha ha ha fatto l'ammainabandiera l'otto giugno eroso anch'io col ministro Guerini quando c'è stata l'ammainabandiera
E poi devi portare via altri connazionali e altri collaboratori afgani è naturale che c'è il rischio qualche calcari Ranieri vino e facciamo quello che che che poi è stato fatto
Lo sapevamo tutti appunto se stavano sottovalutazione però è colpa degli americani secondo me la la fuga repentina che c'è stata gli affari gli afgani si sono semplicemente arresti il popolo afgano è difficile da spiegare ci sono centinaia di etnia e centinaia di tribù non è un popolo così unito molto disgregato quindi non è semplice riuscire a a far passare certi messaggi non li abbiamo addestrate abbiamo lasciato tanto in quella per abbiamo fatto scuole abbiamo fatto strade abbiamo dato una speranza alle donne
è ovvio che siamo tornati indietro di migliaia di anni non di vent'anni di migliaia di anni perché purtroppo c'è stata questa sottovalutazione questa è la mia opinione
E per chiarire la cosa in modo chiaro Chiara Giannini chiaro post
I talebani non solo partiti dal confine con la Russia dal Pakistan
Ora da qualche altra parte sono arrivati a Kabul
I capi sono arrivati dopo tre giorni a Kabul il diciotto agosto
Quelli hanno viaggiato
I talebani erano lì allora nella popolazione anche a Kabul
Quando hanno visto che non c'era opposizione
Allora sono usciti fuori sono saltati fuori dalle dalla loro nascondigli sono arrivati sul posto
Non pensate a un a un trasferimento di unità che tra che attraversano l'Afghanistan ci sarà stato anche quello della di preciso va erano già sul posto i talebani erano ovunque
Erano nascosti perché avevano una il concerto lo del territorio se tu non controlla il territorio vieni fuori
Quindi
Non c'è c'è qualche intensa che ci sta tutto una bandolo che dal Nord sono scesi è vero ma c'erano anche già sul posto perché quindi mattina erano lì
Questa è la cosa che che dovete avere chiaro in mente i talebani erano già ovunque
Erano nascosti
Ma c'era non sono arrivati da una parte specifica della della della fuga
Eredità più grazie io vi ringrazio e vorrei però visto che siamo nella sala caduti in Iraq di Nassiriya oltre masseria che ricorda proprio i caduti dell'operazione Antica Babilonia
Porgere un ricordo sentito proprio a tutti i caduti di tutte le missioni di pace italiane perché credo sia doveroso ricordare insegnante
Grazie a tutti
Grazie