Presentazione del libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri «Paisà, sciuscià e segnorine. Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile» (Il Mulino, 2021)

Allora buona sera a tutti porto sono Patrizia Luciani porto a tutti voi il saluto della Biblioteca di storia moderna contemporanea e saluto anche tutti coloro che ci seguono attraverso il canale Facebook della biblioteca
Siamo molto lieti di presentare questa sera il libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri
Paisà Sciuscià signor è segno orine il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al venticinque aprile edito dal Mulino due mila ventuno un libro direi appena uscito fresco di stampa
Abbiamo organizzato lo questa presentazione in collaborazione con lampi l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Istituto Nazionale Ferruccio Parri e la rete degli istituti di resistenza e Ilir si farà
Di Roma che è l'istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla resistenza io mi limito a fare un breve saluto perché abbiamo un parterre di relatori assai ricco e poi ci sono anche i due autori
Presenti Ega quali poi naturalmente daremo la parola dopo coordinerà saluto intanto tutti i relatori qui al tavolo che sono alla Balzac lo qui accanto a me che è la direttrice dell'IRS si farà Maria Corbi giornalista della stampa alla quale ora lascerò la parola per coordinare l'incontro Isabella solvibile che è una storica specializzata nella storia della Resistenza italiana già più volte venuta qui da noi
Varie varie occasioni adesso lei collabora con l'istituto museo della Shoah è stata armi da noi tra l'altro studia proprio queste tematiche questo periodo è stata qui da noi anche a discutere una serie di volumi che erano stati pubblicati insieme al procuratore Marco De Paolis proprio sulle stragi naziste tra cui l'ultimo era quello dedicato a Cefalonia
E poi c'abbiamo ho qui accanto a me Gianfranco Pagliarulo che il Presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia allora sul libro
Introdurrà adesso la coordinatrice Maria Corbi voglio solo dire che appunto questo è un Periodo
Della storia d'Italia al quale ovviamente la biblioteca è molto interessata noi conserviamo anche le fonti a stampa per lo studio di questi i temi di questi periodi a un periodo assai diciamo così difficile e controverso complicato che è quello che va dallo diciamo così dallo sbarco degli Alleati in Sicilia fino alla fine della guerra quindi via via alla liberazione e alla alla e alla fine della guerra
Tutte le vicende di questo periodo sono state in diciamo così sintetizzate raccolto in questo volume sotto vari aspetti anche sociali della vita delle popolazioni eccetera
Con un lavoro di anche di scavo e di studio di fonti diverso e sia gli archivi tradizionali ma anche lettere diari
Cinema
Documenti e di varia di varia natura ecco quindi faccio i miei complimenti agli autori dei quali avevamo già anche qui in biblioteca presentato
E che spesso lavorano in coppia no pubblicato dei libri insieme l'ultimo libro avevamo presentato qui era stato quello dedicato a Salò alla Repubblica di Salò
Quindi auguro a tutti buon lavoro e lascio la parola a Maria Corbi grazie
Buonasera a tutti
Prima di passare la parola ai relatori
La Cindy la dottoressa balzare vuole fare un saluto
Grazie non è lei appunto soltanto per portare il saluto del del laissez faire e della e del pari di pulirsi farsa partenza della quiete Lezzi fra stataliste
Approfitto per ringraziare ancora una volta l'abile attenta dista via moderna e contemporanea che nel giro di pochi mesi ci dà le occasioni e l'opportunità di fare un'iniziativa insieme presso la loro sede la nostra purtroppo è interessare ancora da degli allevatori presso la Casa della memoria e della storia e quindi diciamo che c'era il doppio la doppia gratitudine insomma della della collaborazione culturale e della propria dell'ospitalità che ci viene che ci viene offerta devo dire che questo è lavoro appunto interessante come ha detto prima di me la direttrice basato su fonti di di diversa natura
A un la diciamo d'accoglienza ma l'interesse anche nel nostro istituto perché le funzioni esce molto bene in alcune linee tematiche
Che ci sono che ci stanno particolarmente a cuore
E di pochi anni fa che l'anno scorso mi sembra la presentazione l'uscita di un volume importante del professionalizzato che fa parte del direttivo dell'istituto sulla liberazione di Ron l'esistenza degli alleati che è stato presentato proprio la prima uscita insomma è avvenuta la presentazione è proprio presso la sede e di questa biblioteca quindi liberazioni alleati resistenze Arona che è un tema che comunque serve
E
Anche la prospettiva dell'altro dopoguerra che è un filone di ricerca che quegli studi Gabriele Ranzato insomma figura
Stava ricca e care a all'istituto è un terno appunto a cui siamo stati da molti anni su quest'anno da molti anni sensibili d'altra parte i la nell'altra guerra nell'altro dopoguerra Sanasi che via venga messa in luce insomma da questo volume anche il fatto che in realtà il sud che si è sempre visto come qualcosa di contrapposto alla esistenziale proprietaria quella politico armata del no vorrebbe invece avesse poi una sua storia
Che viene a galla anche molta meglio molto bene adesso con fonti nuove che ci sono a disposizione ad esempio quel fondo
Devi contare che appunto è è molto caro anche all'Istituto appare mi e con il portale che che viene è messo in piedi dall'istituto che ha permesso di di fare degli studi accurati
Su questo genere di fonti e quindi su questo genere di presenza partigiana al Sud che a parte è stata sottovalutata d'altra parte quando si parla di presenza partigiana assurde c'è da un lato proprio gli episodi di resistenza vera e propria che non sono solo quelli più più famosi o riportabili a laziali si singoli aspetti di leva altana c'è anche la l'aspetto che e che in parte è stata studiata anche da alcuni volumi ad esempio l'anno su due anni fa uscì un volume sui siciliani e la resistenza Play Tommaso Bari se Carlo Merini appunto che faceva vedere come la il migliaia di soldati che si trovavano a poi
Ma insomma in diverse zone italiane si trovassero a dover scegliere e quindi a quel punto m sia di Cardano nella resistenza delle zone in cui si trovavano
D'altra parte è anche una in particolare la Beccaria poi di tante esperienze diverse nel dopoguerra ad esempio quella della fioritura della prima stampa libera
E non esita a questi argomenti abbiamo dedicato un Annalen nella due mila tre
Questo bel dire che la prospettiva di guardare a Roma e al sud di Roma tra la fine della guerra dallo sbarco della ma in Sicilia
Fino alla liberazione permette di mettere in luce tanti aspetti che il libero appunto evidenzia bene tocca ai nostri relatori approfondiranno molto diciamo in maniera molto più dettagliata per cui io mi limitavo
A appunto a salutare e ringraziare tutti voi e a far vedere come questo volume il cui autore anche socio dell'istituto si inserisca ben in quelle che sono delle tematiche che noi seguiamo che ci sono carenti grazie
Grazie
Adesso passo la parola Isabella inservibile è stata presentata la storica che si occupa di questi temi da anni
Che punto cita rampa una carrellata un un riassunto di quello che troviamo in questo libro che sono delle notizie della Resistenza che molti conoscono se sono specializzati ma che diciamo non è un non solo informazioni che sono arrivati a tutti ne parlavamo prima tanto meno per esempio nelle scuole dove se ne parla pochissimo
E e quindi è come se ci fosse come dire un una cesura ha rispetto alla lotta della Resistenza riguardante Sud io mi ricordo che mio zio che era un comandante della banda Marsica quindi resistenza appartenenti al sud
Scrisse mi libero
Che si chiamava scusateci tanto in cui un po'lamentava il fatto che comunque cessato lungo periodo nella nostra storia e in cui questi racconti anche del della resistenza dei partigiani erano vissuti come come dire quasi e una così una cantilena di cui noiosa in realtà probabilmente invece era come dire è sempre stato una un motivo politico che frena il racconto chiaroscuro voglio dire molto più chiaro secondo me che scuro
Della resistenza e soprattutto anche di quanto ha contato nel Sud la non solo la resistenza
Ma anche una liberazione che quella sì avuto avverati chiaroscuri nella formazione poi
Non solo dell'Italia ma anche nella assoluzione non solo non solo UTAP fa questione meridionale e chi passa
Grazie a un compito piuttosto complessa buona sera a tutti io ringrazio la biblioteca ringrazio i vari enti ringrazio Mario e Marco per avermi voluto qui acquista prima presentazione nazionale del volume
Penso
Se insomma per me molto importante essere qui a parlarne così proprio in prima battuta il libro è molto bello io ed è difficile che riesca a riassumerlo tutto perché dentro c'è c'è moltissima storia si tratta di tredici densissimo i capitoli che ripercorrono una parte della storia nazionale ecco questo è un punto importante per me
E ci tornerò è la storia dei del Mezzogiorno durante un determinato periodo di tempo o meglio forse dei Mezzogiorno perché il Mezzogiorno è
E molti rissa
Con Roma a fare da cappello ma anche da limite storico geografico perché diciamolo la liberazione di Roma il quattro giugno del quarantaquattro
è un po'il venticinque aprile del centro sud un un pezzo di storia che in quel momento si conclude si modifica
Raccontandola Mario Marcora raccontano sono amici perciò richiamo solo per nome mi mi scuseranno mi scuserete
La raccontano pezzo per pezzo attratti questo libro e storia locale attratti è storia di più ampia dimensione territoriale ma è sempre parte della storia nazionale
Quindi dicevo il il libro ripercorre le vicende avvenute in un territorio compreso tra la punta estrema della Sicilia e la capitale o viceversa
In un periodo che va dallo sbarco alleato sull'isola in Sicilia all'insurrezione nazionale del venticinque aprile quindi un tempo lungo esposte limiti geografici in una parte molto più settentrionale del Paese
Vi si racconta che cosa accade al centro sud con un centro che limita romane c'è anche un altro pezzo di centro che però fa parte di una storia
Relativamente di versa mentre il resto d'Italia appunto al centro nord affronta l'occupazione tedesca la guerra in casa il collaborazionismo fascista le stragi la guerra civile e più in generale la resistenza
Allora il titolo voglio dire gli autori mi scuseranno per quella che non è una critica ma è una riflessione a voce alta è un po'chi è molto suggestivo ed evocativo però un po'riduttivo rispetto a tutto quello che vuoi inserite nel nel nella storia del Sud perché quella che raccontate non è solo la storia di paesana sociale signorine che sono figure dell'immediato dopoguerra dell'immediato post liberazione ecco ma voi raccontate sulla base di fonti molto ampia
Su cui poi dopo mi soffermerò un attimo e raccontate bene perché le branche beh scritto e questo va detto dei libri di storia perché non tutti i libri i saggi storici sono sono prescritti o sono così leggibili diciamo così influiscono ecco il racconto che che fluisce raccontate bene
Che sulla base anche di un'amplissima storiografia che il sud delle genti del centro sud
Non subirono soltanto la devastazione della guerra totale che arrivò nelle loro case sui loro territori
Ma che quando furono furono messi in grado di farlo reagirono difesa però le piccole patrie in cui vivevano e in casi che si contano sul sulle dita di più di una mano però che si contano ma che resistono
Passarono anche all'attacco certo passarono dalla difesa all'attacco con una evidente precocità ma voi lo scrivete ed è giusto sottolinearlo che è la stessa precocità del centro nord cioè nel momento in cui avviene la prima resistenza in questi sì su struttura non le prime bande i momenti sono gli stessi al nord e al sud quindi non si capisce bene perché l'esperienza centromeridionale sia meno qualificante in un certo senso rispetto alla prima resistenza del centro nord quindi senza dubbio abbiamo dinnanzi a noi gente prostrata Dante devastato dalla guerra ma che che si vede anche nell'ingenuità con la quale poi sia affiderà ai liberatori ma che comunque ha delle aspirazioni di dignità che che vanno riconosciute anche in nella nell'istinto necessario importante dignitoso alla sopravvivenza e alla discontinuità rispetto al passato
Ho detto che appunto se un sacco di storiografia in questo libro una storiografia anche molto recente perché lo lo lo dico io lo ma probabilmente lo dirà anche il presidente Pagliarulo e forse in questi ultimi anni che la storiografia ha fatto dei passi avanti sulla storia del Mezzogiorno sulla valutazione degli episodi resistenziali del Mezzogiorno andando un po'oltre
Quello che era il mito fondante ma anche esclusivo della resistenza al Sud sono le quattro giornate di Napoli che sono indubbiamente un episodio importante perché Napoli è la prima città d'Europa che si libera da sola
Dall'occupazione nazista ma che non è l'unico invece ha finito con l'oscurare tutto il resto l'insurrezione di Matera che avviene pochi giorni prima
E che purtroppo viene sconfitta anche per questo non è ricordata quanto Napoli ma anche tanti piccoli episodi
Che fanno che dipingono però nel complesso un quadro di una sud che c'è che è presente che quando può si muove che sviluppa la resistenza nei modi più rari in cui oggi da comprendiamo ve la raccontiamo sulla lotta armata ma c'è una resistenza civile
C'è l'opposizione disarmata ce l'opposizione in politica
Ovviamente in un tempo molto condensato che cosa sto dicendo sto dicendo che in realtà al Sud compiere se bene in un tempo ristretto molto limitato le stesse esperienze che fa il Centro-Nord l'occupazione la guerra in casa il pre collaborazionismo le stragi e la resistenza
Ad esse segue il lungo dopoguerra anticipato è una definizione estremamente efficace per la quale mi complimento in cui si svolge il tentativo immenso spesso sfortunato di un ritorno alla a una normalità di pace
Il venticinque aprile del quarantacinque ma ancora di più l'otto maggio gli autori lo dicono bene cioè il giorno del vittoria della guerra in Europa il giorno della fine della guerra segnano un discrimine anche perito territorio centromeridionali che ovviamente non partecipano all'insurrezione nazionale dell'aprile del quarantacinque perché lì comincia finalmente il dopoguerra condiviso in un contesto nazionale finalmente riunificato
Comincia però anche la nuova nottata da trascorre in questo ovviamente richiamo Eduardo che ormai è un must nella narrazione di questo periodo storico con lo scontro tra i venti Vento del Sud che vive già un'occupazione da tempo
E il vento del Nord che il vento Della Resistenza partigiana con un'occupazione che si prolunga il voto monarchico del quarantasei del Mezzogiorno
Che poi diventerà voto conservatore nel quarantotto la mancata epurazione che Allard in quel momento si staglia come un orizzonte ma che per il Sud è già una realtà consolidata e dunque immutabile
La mancata giustizia per le sofferenze
Inferte alle popolazioni penso senza dubbio alle stragi che sono uno dei miei argomenti di ricerca ma penso anche alla detassazione dei territori ai paesi distrutti e mai più ricostruiti alla perdita dei beni artistici
Ha la perdita dei beni che si definivano un tempo paesaggistici
Alle conseguenze psicologiche e collettive dei traumi
Alla mancata giustizia quindi per quelle sofferenze che diventerà una costante nazionale diffusa su tutto il territorio
Di tutto lunghissimo dopoguerra che vivremo che condanna le vittime quelle sopravvissute oltre a quelle morte al dolore privato inespresso quindi irrisolto
Lo hanno già accennato le fille storico nelle intellettuali che mi hanno preceduto ma in questo libro c'è un uso di tante fonti diverse non c'è soltanto non ci sono soltanto le cosiddette Front fonti primarie ma si ricorre molto alle fonti cosiddette secondarie ma è una definizione insomma un po'arbitraria
Cioè le memorie le la la diaristico alle fonti sterminate dell'Archivio diaristico nazionale che è un patrimonio del nostro Paese troppo stop troppo poco conosciuto da al di là della cerchia degli storici
A tanta documentazione della storiografia aveva già usato ma che viene doverosamente ripresa io in questo voglio
Voglio complimentarmi per la scelta di dare molto spazio che di solito non si trova
Alle testimonianze femminili che sono veramente prevalenti all'interno del libro e che sono di solito molte meno perché sono più difficili da trovare insomma bisogna andarli a cercare
Con alcune io credo che la prospettiva femminile abbinata a quella meridionale ci possa dire qualcosa in più della nostra storia nazionale anti
Allora la storia del centro sud è inserita nel contesto della storia nazionale
Passati tedeschi in una maniera feroce ce lo ricordano i dati dell'Atlante delle stragi che un lavoro fatto dall'Istituto nazionale della Resistenza dall'ampi qualche anno fa il Sud ve lo dico giusto per avere la dimensione della della cosa a più di due mila seicento vittime in quasi novecentocinquanta episodi di strage intanto ristrettissimo compreso per lo più tra il settembre e dicembre del quarantatré
Sono numeri che ti faccio Sandro questo esempio giusto per dare la dimensione la Lombardia non raggiunge in venti mesi di occupazione quindi sono numeri estremamente significativi crea un Sud che anche le capitali del dopoguerra almeno fino alla liberazione di Romano Bari e Brindisi per un breve periodo e poi Salerno e soprattutto Napoli da tanti punti di vista
Sono stati appunto definiti dei laboratori dei laboratori delle esperienze
Che si porta che che poi verranno fatte nel resto del Paese io sono davvero lieta che finalmente questo discorso anche grazie a questo libro importante
Sbarchi la linea Gustaf insomma si parli di questi temi non soltanto al sud per il Sud ma anche nel resto d'Italia
In questo senso voglio voglio dire un'ultima cosa sulle recensioni sulle non le avrà lette tutte però ne ho lette molte Mario Giusti gentilmente mila inviate
Che sono uscite sui giornali quindi sulla stampa la storiografia sta ancora lavorando prima che scriviamo noi insomma ci vuole un po'di tempo in più
Che sono belle recensioni che parlano molto bene di questo libro giustamente ma che si danno ancora questo santo dalla scoperta del Sud continua ad essere una rivelazione la partecipazione del Sud o un fenomeno nazionale io mi chiedo se finalmente anche grazie a questo libro che avrà un'ampia disfunzione finalmente il Sud diventerà la partecipazione del Sud diventerà un dato acquisito
Nella coscienza collettiva nazionale cioè che sotto ci sia anche stato questo forse al si farà
Quando si ci si concentrerà anche un po'sulla fase precedente a palizzata sociale signorile cioè sulla fase appunto resistenziale sulla fase dell'occupazione
E si studieranno appunto le figlie le donne Primakov soprattutto le donne ha portato questo perché voi ne fate voi ne parlate però efficace farla vedere no questa questa questa è un altro libro su una sulla strage di Rionero in Vulture in Basilicata che una strage importante perché c'è una partecipazione fascista oltre ad esserci i tedeschi gli uccidono la gente
C'è una foto che viene realizzato dagli alleati che arrivano nel Paese che io sto cercando di prendere intanto vi intrattengo
Che diventata diciamo la foto una foto rappresentativa della della violenza sui civili che questa foto qua
Allora queste onde è un'altra delle foto ed è un dettaglio ecco io credo che sarà importante sviluppare un discorso su su queste donne cioè a ricordarci che il sud eh la disperazione
E vive la disperazione della guerra totale nelle signorine che sono costrette alla prostituzione per fame questo lo facciamo anche noi alle greca per dire sonno parente se sul sui cattivo italiano
E che sono molto diverso da queste donne qua in nero disperate cognita se vedete però sono le stesse donne sono le stesse donne non soltanto del centro sud sono le stesse donne del del mondo coinvolto nella guerra totale credo che si liberò e la nostra riflessione le riflessioni che si faranno si debba proprio concentrare su questo dolore collettivo che poi diventerà rinascita grazie per aver fatto un passo importante in questo
Cinque anni se facciamo amicale
Sì Giugno mille novecentoquarantaquattro infatti siamo nati esattamente in quel periodo all'esame
Sì insomma però riportano molto bene l'italiano
Allora buonasera buonasera a tutti io vi posso dire due cose cioè come ho letto questo libro come cittadino non come storico perché non lo sono
Vi dico subito l'esito di questa lettura il mio consiglio è leggetelo
Detto questo io penso che questo libro abbia il grande pregio di non darci una visione angelicata del Mezzogiorno di Roma del tempo e tanto meno degli alleati
Fermo rimanendo le straordinaria responsabilità dei nazifascisti
E perciò nella sua potente drammaticità ci fa intendere le conseguenze finali della dichiarazione di guerra del dieci giugno l'emiro centoquaranta dell'Italia alla Francia e alla Gran Bretagna
Posso leggere queste pagine in due modi che si intrecciano come leggo in terza di copertina come un lungo racconto corale io aggiungo verista oppure come una sorta di film
Aereo in quel periodo di tempo
Un film che rappresenta dall'alto l'insieme di una scena in movimento perciò nello spazio e né in quel periodo di tempo
Un osservatorio che ci consente sia pure entro certi limiti di esaminare i particolari ma specialmente di vedere il tutto l'insieme nella sua dinamica di aventi quotidiane
E assieme questo libro mi conferma una cosa che ho imparato nella vita diciamo così di come la realtà sia sempre più ricca e complessa di qualsiasi fantasia
Il libro infatti don tratta soltanto delle atrocità naziste e dei punti di resistenza che costellano l'intero Mezzogiorno argomento che come ricordava Isabella
è stato affrontato oramai da diversi anni noi dando vita al convegno due mila sedici l'anno successivo uscì un volume che si chiamava appunto la partecipazione del Mezzogiorno la liberazione di tali era il titolo del convegno
Sia chiaro questo argomento si affronta in modo approfondito ricordandoci o svelando le efferatezze dei nazisti che risalivano la penisola un quadro che conferma la natura di guerra totale diceva Isabella
Non so se è corretto dire guerre civili io l'ho sempre interpretata così da parte dei nazifascisti uno per per tutti diciamo così di queste straordinarie tragedie pietra seri per indicare uno dei tanti dal Mezzogiorno per non parlare di quegli altri del Nord
Sono molte le circostanze
In cui le violenze Nagy fascista a quanto capisco
Non sono successive ad attacchi o attentati ma si configurano non si configurano
In sostanza per quanto possa apparire mostruoso come una forma di rappresaglia ma si manifestano in modo gratuito e spietato
Per varie ragioni a me pare d'aver capito che la ragione fondamentale che la strategia di guerra nazista prevedeva organicamente il terrore come forma pianificata di dominio del territorio occupato
Dicevo il volume non tratta solo di questo cioè di quello che si può definire
Il furore freddo della macchina da guerra nazista si approfondisce naturalmente il tema degli eventi di resistenza del mezzogiorno in particolare a Roma
Dentro questo si scrive la questione fondamentale e giustamente ricordata resa bella della guerra alle donne per citare il libro Dini Michela Ponzani
Apprendo un drammatico capitolo sulle donne vittime di guerra in generale
Da parte dei nazifascisti responsabili di crimini tanto efferati quanto oggi prevalentemente rimborsi dalla memoria pubblica
Ma anche dall'altra parte se è vero come leggo che i comandi
Francesi in qualche caso giustificavano il diritto di preda
Dei reparti coloniali e se è vero che Macmillan scrisse che gli italiani non meritavano troppi riguardi rimane il fatto che le violenze dei militari alleati
Furono a quanto leggo un fenomeno relativamente diffuso e non si limitarono alle marocchina perché pure costituirono per diffusione e costanza una macchia livida sull'occupazione
Degli degli alleati
Più in generale mi ha colpito nella lettura il clima di violenza che attraverso tutto che riguarda oltre ai nazisti oltre ai fascisti e ai collaborazionisti si manifesta anche da parte degli alleati
E ancora nella collera degli italiani alle volte come giustizia alle volte come vendetta
Il primo approccio degli americani verso la popolazione meridionale e a base di cioccolato e caramelle che qualcuno ha citato nel volume non ricordo chi chiama una distribuzione di benessere
A questo proposito da quel che capisco comincia dai giorni dell'occupazione alleata
Quello strisciante processo di americanizzazione della società che andrà avanti intrecciandosi con la guerra fredda negli anni successivi essi potenzierà ulteriormente dopo la caduta del muro di Berlino
Anche attraverso lo strapotere del modello americano nella cinematografia nella rivoluzione dei programmi delle televisioni italiane per non parlare poi della politica dell'americanizzazione della politica
Torniamo a quel tempo mentre affascina il modello americano degrada la situazione locale descritta per esempio in un rapporto ma Roosevelt mi pare riguardante Napoli come una massa grigia e nera divisi che non sorridono
La povertà e tale scrive un periodico che in i napoletani presentano ok come anelli senso gemme
I bombardamenti la fame le malattie penso al con leva al al vaiolo e al tifo avevano messo in ginocchio tanta parte del Mezzogiorno
Disfacendo il costume con lo sviluppo abnorme sempre pensando a Napoli del fenomeno della prostituzione
Ma è anche vero come scriveva non ricordo quale generale americano che la questione morale è questione di sopravvivenza in quella determinate circostanze storiche
Quel modello americano illude e delude come una promessa non mantenuta ma intanto si propone e si impone il rimando sì con le contraddizioni località il Colle debolezze del Regno del Sud come per esempio nella sia pur venne Italia tradusse Unter richiesta dei separatisti siciliani di annessione come quarantanovesimo Stato allora erano quarantotto degli Stati Uniti
Dal disastro di questa condizione sociale nascono per così dire logicamente fenomeni regressivi che si intrecciano con le dinamiche locali penso alla mafia alla camorra
Al banditismo
Ai movimenti ribelli distici condotti per esempio in Sicilia si succedono tentativi di rivincita dei fascisti azioni separatiste ma anche un importante stagione di lotte di classe nelle campagne
Penso alle rivolte contadine
E alle conseguenti effimere repubbliche penso all'occupazione delle terre davanti alla intangibilità Dell'Atti fondo
Penso alla riforma di Gullo il ministro dall'agricoltura comunista né in quelle pagine si parla anche di Pio la Torre che come voi sapete ahimè fu assassinato
Negli anni settanta dalla mafia mi ha colpito da questo punto di vista la manifestazione di oggi ieri in Sardegna del tredici gennaio del mille centonovanta quarantaquattro che ha fra i protagonisti
Scusa su
Che ha fra i protagonisti
Un giovane studente sconosciuto che si chiama pensate un po'Enrico Berlinguer
Che tre giorni dopo viene arrestato e rimane in carcere per tre mesi e finalmente viene liberato insomma un mezzogiorno il subbuglio quasi rivolta in generale sollevato per la sconfitta del fascismo ma frustrato per un regime di occupazione
E di governo del Regno del Sud che non è in grado di soddisfare le più elementari condizioni di sopravvivenza della popolazione né di condizionare lo strapotere della tifone doc
Ho notato sfogliando queste pagine
Il differente approccio degli americani e degli inglesi i secondi molto meno accomodanti con la popolazione civile e penso che ci spieghi visto che di fatti aveva dichiarato guerra
Nel mille novecentoquarantaquattro e ho notato anche lessi la Rampling se mi consentite commistioni linguistiche legate all'occupazione dove per esempio MP
Military Police erano tradotte nei mercati abusivi di Napoli se non ricordo male come mamma e papà
Oppure ancora il dialogo riferito dal quotidiano il Tempo fra italiani e soldati americani che suonava più o meno così
Avverto tabaccaio Oria S. sigarette quanto il costo o io adesso il Firth i leader e c'è il cielo questi dialoghi maccheroni dici che ho trovato drammaticamente e grottescamente divertenti
Ho trovato poi particolarmente interessanti
Contrastate ed essenziale vicende della formazione del Corpo italiano di liberazione
Ritrovandomi un nome che mi ha alquanto familiare quello del marchigiano Carlo Smuraglia sapete attualmente presidente emerito della della dalla dell'anti
Sullo sfondo di questo racconto di Avagliano e Palmieri
C'è seppure mi pare in nuce il tema della ricostruzione dell'organizzazioni fasciste una costante che si intreccia con la propaganda a sostegno di queste da parte della Repubblica sociale cioè da parte di Mussolini
E con un ruolo attivo dei fascisti messo brillare i movimenti di può alcuni movimenti di protesta allora nasce come riferito nel libro il famoso ritornello si stava meglio quando si stava peggio
E mi ha colpito l'ultimo capitolo riguarda titolo stampa teatro cinema e musica in cui ho scoperto per esempio
Che offre Buscaglione nasce come artista nell'autunno del quarantatré settembre otto ottobre se non ricordo male e ancora di più se mi è concesso
Un un piccolo riferimento autobiografico io sono di Bari
Leggo che fra coloro che facevano parte del gruppo di azionisti che a Bari occupò la sede dell'EIAR c'era il mio professore di italiano Michele D'Erasmo che animò negli anni e successivi
Cosa che non c'è nel libro ma so per altri motivi il Conservatorio Musicale di Bari mettendo la sua guida un giovane musicista allora sconosciuto un certo Nino Rota che forse voi avete sentito nominare
Io ho ancora letto del ruolo battagliero da Radio Bari
Di Alba de Céspedes o della presenza di Silvio Noto ricorderete negli anni cinquanta sessanta quelli poveri vecchi come me le sue performances televisive con Enzo portano ho detto in Tortona o dell'attore accesso alle polacco
Ricorderete la sua pubblicità dove in personificata l'ispettore Rock in Carosello insomma firmo musiche canzoni spettacoli importati dagli Stati Uniti che penetravano efficacemente nel costume dei meridionali
Ma ci fu allora la progressiva costruzione di una risposta culturale di altissimo livello perché entra il jazz entrano le abitudini interessanti diciamo della cultura americana
Ma su avviene anche un altro fenomeno l'avvio del cinema neorealista
Si parla a lungo del dicendo cose molto intriganti di Roma città aperta e si mette in scena il venticinque il venticinque marzo del quarantacinque
è un auspicio
Si mettono in scena il venticinque marzo del quarantacinque Napoli milionaria da parte di Edoardo
E ancora si parla del volume delle performances di Anna Magnani e di Totò che sfidano la censura fascista attraverso le caricature di Mussolini di Hitler
In conclusione questo lungo racconto questo straordinario film presenta tanti protagonisti ma domina la povera gente rappresentando ci in poco più di quattrocento pagine
La lunghissima Tragedia di un popolo
E la faticosa via del riscatto che nonostante tutto si avvia grazie a quella Resistenza è simbolicamente col primo congresso
Del CLN a Bari
Con tutto ciò che attorno al primo congresso avviene e si dipana nei mesi e negli anni successivi
Che forse il corretto chiamare di autoformazione alla politica e alla democrazia ha più di settant'anni di distanza dove o dopo aver visto
Per così dire dall'alto tutte queste vicende mi colpisce
Una promessa montato non mantenuta ne accennava Isabella nel volume si riferisce che alla conferenza di Mosca dell'ottobre del quarantatré
Viene approvata dagli alleati una dichiarazione in cui si prevede per il nostro Paese fra l'altro ladder fascisti insolazione dello Stato
Già dalle pagine che ho letto si intende come questa deve farsi stilizzazione l'epurazione in realtà non avvenne e non avvenne pienamente
Gli anni e finisco i decenni successivi confermeranno questo limite insuperato nella costruzione della Repubblica democratica
E ci pongono a maggior ragione oggi
Qui ed ora la stessa urgenza per alcuni aspetti la stessa emergenza
Non soltanto per i gruppi neofascisti e per la straordinaria gravità delle loro gesta mi riferisco per esempio l'assalto alla sede nazionale della CGIL o alla Croce Rossa nello stessa
Nello stesso serata mi riferisco anche alla insistita presenza in tante istituzioni a cominciare dai Comuni di eletti di esplicita cultura fascista questo è l'allarme perché per dirla con Primo levi
Ogni tempo ha il suo fascismo e oggi viviamo un tempo gravido di rischi per la democrazia
Ma questo forse già il tema di un altro libro
Loizzo
Mario Avagliano
Quando
Sì
Sì
Allora sì intanto si è vero non è la prima volta il parliamo del sud
Perché in tutti i nostri libri abbiamo avuto un'ora un'attenzione per il Sud sia perché siamo meridionale entrambi io sono campano e Marco il molisano
Sia perché come diceva Isabella prima il Sud fa parte della storia nazionale
Qualcuno magari vorrebbe escluderlo dalla storia nazionale ma nomino
E dicevo
Quindi il sud per esempio anche nel nostro libro dopoguerra che un po'il nel proseguimento di questo non uno dei nostri libri precedenti
Che il libro che va dal quarantasei al quarantasette che s'intitola dopoguerra e prosegue il racconto
Che parte da Palisades Sciuscià e signorine
Noi abbiamo cercato di raccontare un po'tutti questi periodi della storia
Quindi avevamo raccontato ciò che accadeva nel centro nord della penisola nell'Italia vi sono adesso bisognava raccontare con ciò che accadeva nel Sud poi nel centro liberato della penisola e le fonti
Le fonti sono molto importanti per costruire chiaramente un libro che come diceva Gianfranco Pagliarulo cerca di parlare con le voci della povera gente no
Mi mi è molto piaciuto sia quello che ha detto Isabella cioè lo spazio enorme dedicato alle donne nel libro e dall'altro lo spazio ugualmente significativo dedicato alla povera gente nel libro perché la storia spesso in vista
E anche giustamente perché lì bisogna farlo e bisogna di utile farlo dal dal punto di vista dei protagonisti
Delle istituzioni della politica della del dei corpi militari
Ma meno molto meno dal punto di vista della gente del popolo e specialmente delle donne che sono state spesso considerate chiaramente in modo errato come non protagonista della storia invece da questo libro emerge che le donne sono grandi protagonisti della storia
Del centro sud di questo altro dopoguerra d'ordine che che la definizione che diede Nicola Gallerano l'altro dopoguerra del del sud che un un dopoguerra anticicliche vanno come abbiamo detto è Marco anticipato rispetto a quello del Centro-Nord
E nel bene e nel male lo sono perché lo sono
Perché nel male tra virgolette perché come dicono gli stessi rapporti degli alleati sono costrette a volte per sopravvivenza a commettere atti illegali Kallon sono solo la prostituzione in ma sono anche per esempio il mercato nero
Sophia Loren in ieri oggi e domani che noi citiamo faceva la contrabbandiera la rete vendeva le sigarette no e quindi con quello sosteneva la famiglia
E che ma lo sono anche e fu fortemente nel bene perché sono loro il sostegno di nuclei familiari
Che non vedono più il maschio o presente perché il maschio è prigioniera di guerra perché il maschio è in guerra perché il maschio magari e partigiano al Nord perché non dimentichiamoci che la resistenza al nord e al centro
E questo i dati che sono stati raccolti dal progetto di ricerca dell'ampia cui ha partecipato anche Isabella lo dicono
Nelle bande partigiane del proposte quindi alla resistenza che si è sviluppato a sud di che noi descriviamo in modo approfondito nel libro c'erano tantissimi meridionali e anche tra gli internati militari che sono stati oggetto
I due libri da parte mia di di Marco Palmieri c'erano centinaia di migliaia di meridionali e di di abitanti del centro l'Italia che decisero
Come dice Giovannino Guareschi di essere volontari dell'Atr cioè di andare nel Lager Puff di non aderire alla Repubblica sociale e non aderire a al con la continuare a combattere con i tedeschi con i fascisti
Le donne quindi sono il punto di sostegno di tutti i nuclei familiari
E non sono protagoniste soltanto di prostituzione o di atti di violenza come purtroppo accade
No attenzione non solo da parte degli alleati e da parte dei cosiddetti marocchini che in realtà erano le truppe coloniali francesi ma anche non lo diciamo nel libro da parte dei tedeschi
Non è vero che i tedeschi
Rispettarono le popolazioni civili almeno per quanto riguarda l'aspetto della violenza sessuale perché ci furono anche molti atti di violenza sessuale da parte dei tedeschi e noi puntualmente di registriamo
Quindi dicevo però sono protagonisti anche di storia d'amore
Perché tra i soldati alleati ma a volte anche i soldati tedeschi
E le donne italiane nascono delle storie delle dazioni l'amore che poi si trasforma no in molti casi in matrimonio non sempre i matrimoni perché a volte questi soldati sono sposati
Oppure
Ritornava a casa e non mantengono le promesse fatte a proposito di promesse non mantenute alle donne con cui hanno avuto delle relazioni ma ci sono invece chi mantiene il proprio nella mia città d'origine Cava dei Tirreni diciamo
Storia bellissima di questa ragazzina di quattordici quindici anni che conosce questo soldato americano e questo nel mille novecentocinquantaquattro cioè praticamente dieci anni dopo torna a Cava dei Tirreni e la sposa e questa storia fa il giro del mondo di tutte le le le riviste del mondo perché è una storia bellissima una storia che emozione commozione
Quindi penso di aver risposto a questa prima domanda qua come abbiamo ricavato le fonti referenti uno una una delle fonti principali la citata Isabella quella dell'Archivio diaristico nazionale che si trova Pieve di Santo Stefano io e Marco siamo andati lì in diciamo in missione religiosa
E abbiamo acquisito per tanti diari tante lettere che sono presenti in quel fondi il quel fondo molto importante
Ma poiché tante altre fonti ne abbiamo avute anche da cittadini privati infatti nelle note lo troverete ci sono anche cittadini privati che c'hanno che hanno ci hanno fornito queste fonti ma ci sono anche tantissime pubblicazioni locali che sono semi sconosciute
E fondamentale il compito io lo dico con come insieme a Marco quando girammo per l'Italia per presentare i nostri libri il lavoro che viene svolto dagli storici locali
Il lavoro che viene fatto sul territorio da questi storici è fondamentale per poter poi costruire delle storie nazionali in quanto le storie locali
L'insieme di queste storie locali poi costruisce la storia nazionale quindi noi che ci siamo avvalse anche di molte di queste pubblicazioni locali che sono conosciute soltanto nei territori riavvolta nemmeno i territori
E e e grazie a queste quella queste pubblicazione abbia avuto recuperare tantissimi documenti importanti poi naturalmente non è solo i diari e le lettere che sono però diciamo la cifra che caratterizza i nostri libri ma anche i film
Vedete citati tantissimi film ma in questo questo libro le canzoni in quel periodo nascono alcune delle canzoni più belle del repertorio classico napoletano Dassin minato locali sarà attanagliata vera e tante altre dove sta Zaza Illy canzoni dove sta Zazà diventa lì no dell'altro dopoguerra
Che Lino della guerra qual era era Lili Marlene che era la canzone che veniva cantata
Prima dei tedeschi ma poi da tutti i soldati
Di di ogni nazionalità compresi gli americani intesi come quindi nemici fra di loro erano accomunati però dalla canzone Lili Marlene
Invece dove sta Zazà che un inno liberatorio diventa l'inno dell'altro dopoguerra l'inno della Liberazione l'inno
Della spensieratezza all'inno di chi vuole tornare a vivere come la popolazione meridionale pur fra mille difficoltà
Mi fermo in questo primo intervento
E
Sì è uno dei temi che che trovano che trovano spazio in questo libro che fanno sport diciamo parte di questo di questo grande affresco
è uno dei fenomeni che prendiamo in considerazione proprio perché come è stato detto negli interventi precedenti
La forza di questo libro è di raccontare storie che confluiscono in questo ritratto complessivo in questo racconto corale
Ma che riporta a galla tutto quello che è stato in quel particolare momento storico che è avvenuto in questo spazio geografico del nostro paese che è la penisola dall'Italia in su e che poi aiuta a spiegare tante cose anche del dei fenomeni successivi questo sud che quasi scompare dalla storia dopo
Dopo dopo l'armistizio fondamentalmente se voi pensate anche ai libri di scuola se voi pensate alla memoria i racconti ai documentari in cui ci si imbatte in televisione la storia diventa da un certo punto in poi un qualcosa che riguarda la prosecuzione della guerra che riguarda la guerra civile che riguarda certamente alla Resistenza tutti fattori importantissimi di cui non ci siamo occupati in diversi dei nostri altri precedenti libri ma questo affresco collettivo del sud e dell'insieme
Dei suoi fenomeni a tutto tondo è un qualcosa che impedisce se non si approfondisce di avere una visione compiuta di quella che poi è stata la storia dell'Italia del dopoguerra dal dopoguerra in poi di cui appunto tantissimi fenomeni quello del ritorno tra virgolette perché anche la storia che durante il fascismo la mafia fosse stata stroncato fosse stata annientata
è una storia che lascia il tempo che trova documenti e fonti alla mano e studi storiografici importanti su questo tema ma che però è un elemento che appunto fa parte di una certa vulgata evidentemente invece come dire un ritorno di un fenomeno una riorganizzazione delle organizzazioni criminali sotto diversa forma in una diversa e in un diverso contesto che quello per esempio della presenza delle truppe americane sul territorio
Dell'Italia meridionale con le quali cominciano a essere instaurate anche delle relazioni
Non
Non limpidissima e l'utilizzo di alcuni soggetti che avevano a che fare con le organizzazioni mafiose malavitose che appunto da parte degli alleati non alcuni territori è una delle storie che vengono raccontate che vengono raccontati in questo in questo libro una delle tante perché poi il del Sud rappresenta anche un laboratorio di tante altre cose
Isabella lo ha detto molto bene un laboratorio della nascita di quella che poi alla Resistenza che essi combatte perché al di là delle quattro giornate di Napoli
Ci sono fenomeni e momenti di resistenza importantissime in tutto il Sud con delle caratteristiche diverse da quello organizzato a che avremo nei mesi successivi ma certamente più spontanea più caotica e che rispondono forse anche alla durissima occupazione
Tedesca Breve ma durissima che mette in atto requisizioni mette in atto violenza ecco un altro elemento lo diceva Mario che spesso si dimentica che anche il Sud ha patito sia pure in un periodo più brave ma l'occupazione tedesca
Che poi lascia il posto alla presenza delle truppe alleate con altri con altri fenomeni
E poi un laboratorio di ripresa della vita e del dibattito culturale e politico libero relativamente libero certamente più libero rispetto al periodo precedente del fascismo pensiamo ad esempio a delle repubbliche contadine che nascono e e che sono certamente effimere che sono certamente di breve durata ma che rappresenta un fenomeno interessantissimo che restituirà l'Italia del dopoguerra nella ripresa di un dibattito politico e di una discussione anche su tematiche come quella delle terre quella dell'occupazione delle terre
Come tema di lotta politica estremamente importante che al sud da delle espressioni estremamente importanti proprio in questo proprio in questo periodo la rinascita dei giornali la rinascita
Del dibattito appunto intorno a queste tematiche il tutto sullo sfondo di una vita che qui viene raccontata che una vita fatta di miserie fatta di macerie lasciate dalla guerra lasciate
Dalla dittatura e di una situazione che è tra disperazione e voglia di rinascere di ricominciare certamente vede
Tantissime altre storie intrecciarsi in questo dopoguerra anticipato che in questo libro raccontiamo appunto a tutto tondo in questa complessità di fenomeni
In quanto
Ma intanto bisogna dire che il venticinque luglio del mille novecentoquarantatré la caduta del fascismo non è il prodotto diretto
Delle forze antifasciste perché forse antifascista sono ancora troppo deboli per poter causare da sole
La caduto il fascismo
Ci sono delle concause quindi chiaramente prima ci sono gli scioperi nelle fabbriche del Nord che sono un fattore importante ma accanto a questo le sollevazioni che ci sono anche al Sud non ne parliamo in questo libro
C'è la congiura che viene organizzato all'interno dell'esercito con la cover una e con qualche frammento diciamo della della delle forze antifasciste
Del dell'epoca pre liberale
Che organizzano il cosiddetto colpo di Stato cioè la caduta di Mussolini e le dimissioni di Mussolini quindi partiti
Si trovano e lo lo vediamo anche nelle reazioni che anno dopo il venticinque luglio in una situazione nuova da affrontare
Devono riorganizzarsi lo hanno fatto clandestinamente hanno fatto attività clandestina negli anni precedenti con mille difficoltà
Si trova in una situazione nuova e il Mezzogiorno per questo è un laboratorio anche di questo di democrazia di dibattito
Ci sono delle testimonianze molto interessanti di soldati Chiodi civili che si trovano di fronte a questa situazione nuova di quasi caotica i partiti che vanno nelle piazze fanno comizi un una un una situazione a quegli italiani non erano più abituati
E quindi che a molti di loro sembra addirittura caotica appunto
Però in realtà i partiti stanno cominciando cominciando a organizzare quello che sarà il futuro confronto elettorale e il congresso di Bari è stato opportunamente recitato dal presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo è un momento fondamentale fondo attivo non a caso i riflettori di tutta la stampa internazionale sono su questo congresso e il Governo Badoglio che il Governo ancora militare il governo tecnico
Che si è instaurato dopo la caduta di Mussolini cerca di oscurato in tutti i modi ma età tramite Radio Bari tramite qualche alleato illuminato si riesce e lo raccontiamo nel libro a dare ampio spazio qui a questo congresso che viene celebrato come il primo congresso dei paesi fascisti da ex fascisti che e un congresso libero che si riorganizza chiaramente le difficoltà sono sono sono tante
Una svolta importante anche questa si verifica assunto ed è la svolta di Salerno
Cioè Togliatti appena tornato dall'unione sovietica
Sbarcato a Napoli il ventisette marzo del mille novecentoquarantaquattro qualche giorno dopo base Salerno e tiene il consiglio nazionale del Partito Comunista in questo Consiglio nazionale a sorpresa
Rispetto alle posizioni che erano di tutti i partiti politici apre al governo Badoglio
E quindici fa cadere la pregiudiziale nei confronti di Badoglio e si forma così il primo governo in cui i partiti antifascisti entrano al governo ora si discute se ci sarà stata
La direttiva di Stalin che abbia detto a direttamente a Togliatti di di fare questa con questo quest'operazione al di là di questo risultato della svolta di Salerno
è un risultato positivo perché apre a un governo in cui i partiti antifascisti possono partecipare direttamente e in cui quindi si possa tornare a una Democrazia chiaramente la democrazia che si afferma nel Meridione e una democrazia in qualche modo condizionata condizionata in due in due punti uno
Dalla presenza del re
E
Che conterà poi anche nel posto di delazione
E due da quello che chi Gianfranco Pagliarulo prima ha descritto cioè la confronto con gli usi i costumi degli anglo americani che
Verso il quale la popolazione meridionale prova una una Moore un fascino e quindi questo porterà poi nel qualche anno dopo da un lato a una scelta promo una Kia molto ampia da parte dalla popolazione
Meridionale al referendum del mille novecentoquarantasei e poi nel mille novecentoquarantotto due anni poco dopo a una scelta
Però Democrazia Cristiana e pro occidente quindi pro America
Nel voto del Milano centoquarantotto che fu quasi un referendum tra la scelta di nel campo occidentale e la scelta invece del campo lo social comunista del Fronte popolare
Forse
No io credo che ci sia anche
In generale forse
Un equivoco anche di fondo la resistenza al Mezzogiorno non è una resistenza del tutto spoglio ITC Zappa o a politica i partiti
Il clandestinità ovviamente fino a pochi giorni prima ed esponenti politici ci sono
Solo che non c'è il tempo materiale di organizzare il CLN che nasce presente a Napoli il CLN nasce immediatamente dopo le quattro giornate quindi a liberazione avvenuta
E di questi partiti gli alleati sono estremamente preoccupati perché sono partiti molto insomma molto vivaci molto attivi molto operativi a differenza diverso atteggiamento tra di inglesi e americani si spiega anche con questo
Sozzo sostanzialmente sono partiti che mirano a alla Repubblica che vogliono la Repubblica mentre gli inglesi e gli inglesi non sono assolutamente di questa idea di questa mentre gli americani sono sono in quel momento più aperti perché del resto su una non solo non hanno una monarchia quindi c'è anche questo anche le altre parti del Meridione la Puglia per esempio le c'è una grande vivacità politica ci si ricomincia subito il dibattito anzi
Noi pensiamo a Bari dove ci sono degli scontri dopo il venticinque luglio e l'esercito spara sulla folla che sta chiedendo la liberazione dei detenuti politici e non è che un ma questa è una protesta politica
Scusate solo
Sì diciamo che
Se la domanda in estrema sintesi eh se poi il voto al referendum che al sud vede una affermazione
Una presenza molto forte di voto in favore della monarchia è dovuto anche a quel periodo
Certamente certamente sia certamente c'è una un collegamento molto forte
E chiaro che
Mario fatto riferimento al fascismo che cade attraverso questa congiura di palazzo che vede come protagonista anche la figura del re ma è una figura ormai compromessa rispetto a tutto ciò che era accaduto nel Periodo precedente nella fase di sostegno e di appoggio a tutte le politiche
Del fascismo compreso le leggi razziali compreso la le politiche guerrafondai di varia natura che poi avevano portato anche alla partecipazione italiana alla guerra e quindi la figura del re asce certamente compromessa da quel periodo la mancata difesa di Roma l'abbandono di Roma è l'essersi rifugiati al Sud certamente un'altra pagina che lascia un segno profondo nel rapporto tra agli italiani e
La monarchia
C'è poi certamente il Periodo di questo Regno del Sud dove però quello che emerge in particolare da Libero è la situazione di un mezzogiorno lo diceva Isabella non manca la ripresa della della presenza politica del dibatto politico non manca un sottostante anche politico rispetto agli episodi di resistenza che ci sono ma non c'è il tempo per un'organizzazione un contrasto da un punto di vista sociale molto più caotico molto più confuso dove l'evoluzione delle rende gli eventi è rapida e in rapida successione si verificano cambi di scenario estremamente importanti e in questo situazione di caos connessa anche ad una situazione
Di disperazione di miseria il racconto appunto che questo titolo evoca con riferimento apprezzare suscita signorine
Questo degrado morale che si verifica anche in relazione al rapporto con le truppe alleate la presenza gravosa delle truppe alleate tutta questa vicenda
Porta certamente il mezzogiorno a vivere anche una certa ripresa della di nel passaggio dalla dittatura alla democrazia anche con una certa insofferenza verso quello che è percepito come il potere centrale che poi per esempio darà vita a fenomeni che proprio nel Sud prendono piede danno
Un certo peso un certo rilievo come quello dell'uomo qualunque quindi non certo atteggiamento verso la ripresa della vita politica che passa anche attraverso queste queste espressioni e che poi
Troverà certamente una ampia parte della popolazione del mezzogiorno il vento del Nord del vento del Sud contrapposti a cui faceva
Riferimento si faceva riferimento anche prima che certamente porta anche ad una diversa interpretazione del momento rispetto per esempio al
Referendum stesso dove questo avviene in maniera palese con un voto per la conservazione monarchica che certamente caratterizza il sud rispetto a quello invece del nord che altrettanto forte invece in favore della Repubblica e quindi probabilmente le radici di questa situazione proprio nella
Ricostruzione di questo libro trovano una delle spiegazioni possibili che è certamente questa questo peculiare percorso di uscita del Mezzogiorno dalla guerra molto diverso da quello che avviene in altre realtà
Che al suo interno a Molière sita ed in quel quel momento una forte componente che caratterizza il sud che spiega anche tante delle cose che sono successe dopo
Perché non si parla solo del Mezzogiorno ma come ha detto Isabella anche molto humour cioè cioè si parla sia della battaglia
Per la difesa di Roma che una delle prime battaglie in assoluto della Resistenza
Italiana quindi all'indomani dell'armistizio si parla anche della partecipazione popolare oltre che militare a questa battaglia da Porta San Paolo che è il simbolo ma in realtà non si svolse solo a Porta San Paolo la battaglia della difesa di Roma
E sia della liberazione di Roma
Che a differenza di Napoli non ebbe un momento insurrezionale per tanti motivi perché la resistenza era stata falcidiata dalla dall'eccidio delle Fosse Ardeatine
Perché il c'era il Vaticano che fece un accordo anche con i tedeschi per diciamo una uscita un per un nulla l'Anton lontano mento dei dischi indolore dalla città di Roma che in realtà il dolore non tanto tanto indolore non fu perché ci furono delle ultime stragi
Ne parliamo per esempio quella in cui morì il sindacalista Bruno Buozzi
E quindi Roma che poi diventa pretorile ritorna ad essere la capitale d'Italia dopo che lo sono state l'ho detto Isabella Brindisi e Bari da un lato e Salerno Napoli dall'altro
Con la nascita dell'Ansa con la nascita dell'Anpi con la nascita della RAI sulle ceneri dell'EIAR con questi primi grandi spettacoli teatrali musicali che si svolgono nella capitale e con il cinema neorealista nel partito benissimo Gianfranco Pagliarulo
E noi raccontiamo tutta la genesi del film Roma città aperta che interi che molto interessante anche perché praticamente fu un film che fu girato tra le macerie perché non c'era
Un lo studio di posa Cinecittà era occupato dagli alleati che di ospitavano i profughi e quindi per lungo tempo Cinecittà fu inagibile da parte delle indù dell'industria cinematografica
E quindi è un racconto che riguarda molto anche Roma e ne approfitto per ringraziare
Tutti coloro che ci hanno dato una mano organizzare questa presentazione a partire chiaramente dalla biblioteca che c'era ospitato la presidente
Patrizia Luciani di lampi leasing lì ellissi farla che insieme alla Biblioteca hanno organizzato la presentazione il presidente dell'ampi Isabella e in solvibile e Maria Corbi l'amica Maria Corbi che accettato di fare la moderatrice quindi siamo molto grati a tutti loro e ringraziamo anche coloro che ci stanno ascoltando ora Facebook molti ci hanno chiesto
Di organizzare anche una nuova nuova presentazione a Roma lo faremo a breve perché il giorno al sette dicembre un po'un giorno complicato in quanto è un giorno prefestivo e quindi morti invece vorrebbero essere
Partecipare anche alla nuova presentazione lo faremo a breve organizzeremo quindi grazie a tutti quanti voi
Il