Presentazione del libro di Chiara Nocchetti e Maria Novella De Luca "Venti di periferia. Storie di chi non ha mai smesso di credere che un altro mondo è possibile" (Tau)

Allora buongiorno a tutti
E grazie di essere qua in questa presentazione del la pubblicazione del libro venti di periferia nere ringraziamo in primo luogo la senatrice Loredana De tra De Petris
Che ha acconsentito lo svolgimento di questo importante momento per l'associazione a Purim HP
Giusto due parole su questo Progetto in quanto io sono la curatrice
Dunque io sono rare Ferrante delle relazioni esterne di a Purim marca Ets che è un'organizzazione di cui poi parlerà il presidente qui presente padre Pietro Pellini
Questo progetto nasce ben due anni fa prima della diciamo del momento pandemico che ci ha travolti tutti
Un mese esattamente un mese prima a mi ricordo ancora la la nostra riunione nello scafo che insomma pensava di poter parlare della nostra esperienza nelle periferie usando il concetto di vento
Do un vento che in questi perché è un un uno strumento che fondamentale per noi per per rappresentare quello che per me è rimasto concetto di periferia
Che ci sono periferie diciamo quelle che conosciamo noi sono luoghi ma anche sono periferie esistenziali
Io il concetto diventò per me significa che come il vento sposta muove porta via porta da un luogo all'altro
Il le periferie possono portare verso il centro
Momenti di apprendimento nuovi quindi per noi la periferia è un concetto positivo perché dalla nostra esperienza significa non significa ghettizzazione notifica di saggio vulnerabilità
Solo questo ma significa anche no un momento di di di Presa ti coscienza della propria condizione umana e di potercela fare per arrivare a raggiungere obiettivi di dignitosi sulla vita umana quindi questo questo il titolo un po'è stato il leit motiv che ha portato poi tutto che ha portato gli altri raccogli questi racconti che sono racconti romanzati data la scrittrice Chiara Nocchetti
E che sono frutto di interviste
Tattiche di interviste direi di dialoghi veri e propri con delle dei ragazzi che vivono la loro quotidianità nelle periferie siamo più disagiate d Italia siamo stati quindi va bene noi veniamo da Tor Bella Monaca da un progetto che abbiamo Tor Bella Monaca quindi Roma poi siamo stati a Napoli in particolare a Scampia
E e siamo stati a Catania e quindi questa questo viaggio questa attraverso questi diversi territori ha messo in luce delle caratteristiche comuni ma anche delle diversità che abbiamo voluto rappresentare anche sotto forma di reportage fotografico appunto fatto dalla dal fotografa Maria Novella De Luca
Quindi io non mi dilungherei via oltre perché diciamo quello che hai Progetto la pre è rappresentativo della nostra organizzazione con un tocco diciamo artistico che abbiamo voluto dare a al libro
Io lascerei la parola a Giulia piglio Ucci che insomma cura per la tutta la parte della comunicazione che esperta di comunicazione
A da più di trent'anni all'interno di organizzazioni non governative
E conosce molto bene anche con l'esperienza diretta sul campo
Quello che le periferie esistenziali e nel mondo sono rappresentano quindi faccio introduco Giulia piglio ci che poi guiderà un po'che non farà da moderatore introdurrà anche le altre persone qui presenti grazie
Grazie mille direi a questo punto passiamo le al entriamo dentro il vivo di questo libro
Non so gli impegni della senatrice se preferisce intervenire ora si ok
La senatrice De Petris da sempre si occupa di ambiente di diritti umani e quindi e chi meglio di lei può raccontare che cosa significa
Con un vento di cambiamento per le persone sia per l'ambiente sia per proprio per le persone vero e proprio
Sì grazie grazie a voi perché tra l'altro adesso diciamo che troppe anche il libro ma insomma ben volentieri
Partecipò oggi poi ora sentire un pochino poi qualche altro impegno no io è un'esperienza quella che voi rappresentate con il quella di sia a Roma anche che quelle dell'associazione purina che multe
Assolutamente fondamentale che oggi credo che la questione
Anche le questioni ambientali quindi io parto da quella che sono poi diciamo anche le i miei punti di riferimento insomma anche politici per quello per cui io diciamo continua battermi ogni giorno
Oggi noi siamo in un momento molto complicato
Della storia dell'umanità questo è il punto vero
Non è un caso a mio avviso che il il l'enciclica la usato sì apposto al mondo una serie di una nuova uomo modo diciamo di di affrontare la nuova visione
Mettendo al centro l'avvocato si mettendo al centro quella che che sono appunto le questioni ecologia integrale quando il Papa parla di ecologia integrali non parla solo e unicamente a mio avviso modestamente della battaglia contro i cambiamenti climatici della conservazione della tutela della biodiversità della natura
Del di non essere più diciamo la specie umana predatrice ma quella che deve conservare diciamo nome tutelare il creato ma quando parla di ecologia integrale parla appunto del fatto che tutto questo
Riguarda anche diciamo e soprattutto la parte sociali
Il le emergenze ambientali se voi vedete le statistiche coincidono e vanno di pari passo con quelle che sono le emergenze sociali e la crescita dei su quegli anzi
Ma mano che negli ultimi anni si è sempre più deteriorato
Il le si sono dedicati gli ecosistemi noi vediamo questo possiamo vedere nel nostro Paese in Europa lo possiamo vedere i paesi in via di sviluppo lo possiamo vedere in Brasile in Amazon centro ma in Mammano che e avanzato diciamo l'aggressione anche gli ecosistemi mettendo arrivati al punto quasi di mettere in pericolo
La vita diciamo sul pianeta noi vediamo che e sono dati come gli scienziati ci dicono quanto sta crescendo quando sta aumentando diciamo la temperatura sul pianeta noi vediamo con gli sketch con la stessa lo stesso rigore diciamo scientifico artistico vediamo che crescono le disuguaglianze quindi è evidente che l'approccio oggi diciamo deve essere un approccio che riguarda le questioni diciamo del del se ne parla tanto insomma anche dopo in questi giorni la conferenza della lotta ai cambiamenti climatici ma significa anche intervenire pesantemente
Sulle disuguaglianze che sono sono guardate sono la faccio l'assestamento medaglia questo il punto vero
E allora le periferie e qui arrivo al punto sono proprio le periferie del mondo le periferie delle nostre città sono il luogo dove noi abbiamo a mio avviso le questioni più emergenti per quanto riguarda proprio il tema di oggi che sta in quelle disuguaglianze nel nostro Paese guardate fino a al forse a vent'anni fa
Noi eravamo uno dei pochi Paesi in Europa dove non vi era ancora diciamo questa forbice così forte diciamo ma negli ultimi anni è cresciuta prepotentemente noi ci troviamo in una situazione sempre più grave e
Il fatto le disuguaglianze pensano enormemente su sui bambini questo è il punto vero anche qualche giorno fa sono usciti i dati sulla sui dati sulla povertà
Infantile noi vediamo sono dei dati spaventosi ora tutti i prestiti queste questioni erano assolutamente già sotto i nostri occhi su cui s'interveniva poco
Prima della pandemia ma erano già questioni diciamo ormai strutturali della nostra società
Con la con dei con la pandemia la situazione notevolmente peggiorato
Perché chi era già aveva già grandi problemi di integrazione di povertà tutti mancanza diritti ahimè dobbiamo constatare che la situazione diciamo è è aumentata
E e poteva anche andar peggio e poteva anche andar peggio nel senso che sul son stati messi in campo una serie di strumenti per aiutare ma con la pandemia poi che cosa abbiamo vista abbiamo visto che soprattutto sulla parte diciamo che riguarda la povertà educativa chiamiamo così questa si è enormemente accentuata perché le le disuguaglianze hanno pesato ancora di più
Pensate la questione della rete del della Dante voi capite bene insomma hanno viene in macchina
Non è detto che in una famiglia c'era un computer non è detto che era prossima anzi diciamo questi sono i problemi che hanno quindi noi abbiamo sia esclusa diciamo una parte consistente anche dei ragazzi ed i bambini dalla possibilità di poter continuare diciamo ad apprendere
E a studiare quindi questa ulteriormente creato problemi nelle periferie poi che cosa noi abbiamo ormai fin qua forse il sessanta per cento della popolazione mondiale che è concentrato nelle città
Nelle grandi città né grandi metropoli e lì nelle periferie noi abbiamo proprio è squadernato diciamo i problemi diciamo del dell'est del dell'esclusione perché questo è il punto fondamentale io ho fatto l'assessore a Roma per tanti anni
Non lo faccio più da molto tempo
Ero convinta che sono ulteriormente convinta un coro di più diciamo dopo tutto questo tempo che per esempio il la missione principale di ogni amministrazione no comunale adesso abbiamo rinnovato da poco dovrebbe ed è quella diciamo del dedicarsi
Al alle periferie cioè al far sì che tutto sia siamo centro siamo città sia e in in particolare su questo e soprattutto a Roma poi forse non molto lunga a Roma dire dove abiti
No no non ecco non è la stessa cosa Napoli sa
Scampia però per esempio già a Napoli a diciamo i quartieri sono per come erano anche il centro storico non sotto magari a piano terra sotto ci sono per i più poveri diciamo di soldi alla stratificazione quasi negli stessi quartierino delle classi sociali a Roma non è così
A Roma tu dici dove abiti e a e e già Vichy qual è la la tua classe sociale di appartenenza qual è il tuo reddito non è per quanti sforzi si siano fatti
Questo non questo diciamo questa ghettizzazione non non non è mai stata messa diciamo in non si è mai scalfita
E lì ci sono i problemi più grandi e le questioni che dicevo delle disuguaglianze della povertà educativa del concentrarsi soprattutto sui ragazzi su sui bambini noi lo lo constatiamo proprio lì
Buio lavorate operati a il Progetto a Tor Bella Monaca ma potremmo parlare di altri pesci ferire ma c'è insomma suppergiù però questo è il grande problema quindi intervenire lì è meglio crede lavorare lì far capire che cosa significa mancanza di diritti esclusione non conosce la propria città non ha vere parchi non ha vere possibilità diciamo di poter
Opportunità opportunità anche non solo cura diciamo da parte delle istituzioni del della dei processi di integrazione ma anche diciamo la possibilità delle delle opportunità stesse quindi questo secondo me poi è il cuore che uno due diciamo delle questioni
Che le disuguaglianze nascono da lì dal dal da quando da prima che nascite questo il problema del problema fondamentale e chiudo dicendo guardate che se non si aggredisce il nodo disuguaglianze se non si mettono in campo degli strumenti i provvedimenti che che riescano diciamo progressivamente a rimuovere queste disuguaglianze guardate che è difficile diciamo anche per tutta la società io lo dico guardate che in un pub un Paese un'economia non può migliorare non può crescere non può a fare il salto di qualità non possiamo fare la transizione ecologica fino in fondo se non una finti affrontiamo parimenti la questione delle disuguaglianze perché non affrontarla continuare diciamo
A farla crescere significa lo bisogna dirlo e un danno per tutta quanta
La società questo è il punto fondale fondamentale quindi io vi ringrazio anche per il lavoro che fate che adesso diciamo fu vi sarò tra un po'sentirete Giorgio libero grazie grazie mille grazie
Dunque entriamo poi nelle mondo delle diseguaglianze quello che fa puri in macchina da questo punto di vista sarei dell'avviso per entrare nello specifico del del libro vero e proprio di farci leggere qualcosa di questo libro
E poi darei la parola su come a Pauline Mack interviene da trent'anni nelle varie periferie perché le periferie come giustamente diceva la stessa Federica e anche la senatrice e più un problema anche mentale è una periferia mentale quella che che viene vissuta delle persone
Perché sì sai cogliere quel vento che spira talvolta anche all'interno delle periferie si può avere un cambiamento comunque
Direi di farla leggere
Non vorrei sbagliarmi nomi a Chiara un brano del suo libro
Buongiorno a tutti
Io sono chiara
Ho avuto la il piacere di collaborare con Maria Novella per la scrittura di questo libro io mi sono occupata dei teschi e Maria Novella delle fotografie
Pensato di leggervi la storia di media i nomi nel libro sono nomi di fantasia
Abbiamo cercato di tutelare l'identità dei protagonisti che sono nella maggior parte dei casi dei minori
E ho pensato di leggervi la signora Lidia perché è la storia della periferia più periferia di tutte quelle che abbiamo raccontato perché Lidia
Viene da un'altra terra che l'Africa
Ha trovato accoglienza in un'altra periferia
Che è la che a Catania quindi è una storia nella storia ed è una di quelle che ci ha colpito di più perché siamo andati a Catania insieme io Federica e Maria Novella ed è stato molto toccante spero che possa rappresentare un po'lo spirito di questo libro per chi volesse seguire a pagina trentasette
Il dolore è una specie di persona che ti siede accanto e ti osserva dormire mangiare camminare guidare il dovere come un ospite invadente è una presenza ingombrante
Qualcuno dice che il dolore te lo porti dentro che ci fa compagnia
L'idea non è d'accordo per lei dolore respinge i fianchi porsi la circonda come una bolla che le rende impossibile respirare
Non i dolori a stare dentro di lei e lei dopo tutto questo tempo stare dentro al dolore
Le leggi sono spesso di provare a ricostruire di tentare di raccontare come fosse un filo che si è ingarbugliato e lei toccasse srotola farlo trovarne il capo e la quota Lidia però non ci riesce vorrebbe ma non ci riesce le parole non escono le trova e pure imparato ad articolare i pensieri in tre lingue diverse perché nessuna di queste le viene in aiuto
Pagina le dicono parla e poi aggiungono sottovoce citati Ficacci
Idea scuote la testa proprio questo non lo può fare allora fa la cosa che sa fare meglio prendi una penna da poggia sul foglio e scrive e l'inchiostro esce fuori come veleno in macchina carte le dita e Lidia lascia parlare lui
Ma tu a quattordici anni che avresti fatto
Si studi quattrini che avesse fatto tu a quattordici anni appena compiuti se togliamo avesse chiuso gli occhi senza rete pratica aprirli mai più
E se tu pare che avesse messo la porta dicendo basta ora sei grande Oggi sposi o te ne vai non sei più un problema mio
Lidia in questa terra accennata l'Africa è casa sua Lidia di questa terra conosce l'odore che è una cosa che non ti puoi dimenticare anche quando ti costringono a lavarlo via
Lidia conosce la gente conosce gli occhi di chi un giorno le dicerie mi ascolta mi sto organizzando un viaggio danneggerà la Francia una volta lì c'è una donna che ti aspetta poi lavorare da lei
Paga lei le spese di viaggio e tu te ne puoi andare da qui da questa terra affamata che non ti vuole
Lidia si fida di questi occhi ambra antiche la fissano ridendo quindi ripete questa signora paga il viaggio per me solo perché vuole che io vada a lavorare per lei e perché lo fa
Lidia gli risponde il proprietario di quei maledetti occhi sembrati lo fa perché il mondo è pieno di brava gente fidati fidati
Allora Lidia saluta la sua terra la sua Africa e da sola quattordici anni appena compiuti segue il proprietario degli occhiali Bratti
Non ha un cellulare non ha documenti e non soldi nessuno la trattiene la sua casa non è più casa sua
Tu sì dico attese proprio tu che avresti fatto sì tu ti saresti fidato tu
L'idea se ne accorge presto che qualcosa non torna
Con lei attraverso nel deserto altre persone si sta stretti ammassati su un pullman che non fa affermate e Lidia non lo sapeva che non gli avrebbero dato da mangiare l'India non lo sapeva che era un viaggio senza possibilità di tornare al confine l'uomo dagli occhi ambra tira guarda da lontano mi dispiace le dice ora non è più compito mio d'acqua in poi vi prende in custodia Luigi
Non ho capito dice richiamati mi porta in Francia e come faccio dove vado lui ride Francia Lidia tu sei arrivato in Libia per andare via devi avere dei soldi ma li hai tu i soldi
E non risponde Lidia ma avevi detto bene dice lui vorrà dire che questi soldi devi devi guadagnare nessuno fa niente per niente dice così se ne va e Lidia non piange perché non lo sa fare e perché non riesce nemmeno a respirare
Mark to dico atti ma che avessi fatto su la Libia non è un luogo la Libia un non luogo è una terra di mezzo dove il tempo si ferma si è prigionieri in uno spazio stretto se vuoi andare via di ripagare indietro non puoi tornare
Una donna dopo giorni di un girovagare stanco si avvicina Lidia se non hai un posto dove dormire sei due mila e dice soliti sussurra Lidia
Fidati le risponde la donna troverà il modo per pagare
Dichiara segue quelle che succede dopo non lo sa raccontare non lo sa scrivere non lo sa più nemmeno pensare si ricorda l'odore però gli uomini hanno un odore preciso
Che non si lava mai giorno e notte per Ventimiglia sì senza tregua Lidia paga con il suo corpo un debito di cui non conosce l'ammontare non sa quanto vale il suo corpo non sa quanto dura la sua condanna afferma il tempo passa ma lei non se ne accorge
Ha dimenticato la vita di prima e non ha più immaginato quella di dopo
Passano due anni Lidia adesso di anni ne ha sedici qualcuno gli dice ascolta possiamo partire c'è una nave che parte viene pieni seguimi
Fidati
L'idea non lo sanno significa questa parola lei non si muove e i suoi piedi si non se ne vada all'inferno non lo abbandona l'inferno l'ha ingoiata lei lo attorno segue una folle informe corpi odore rumore dopo qualche tempo giorni forse Lidia sente qualcuno dire che è arrivata in Italia
A Lampedusa al porto una donna gli sorride in una lingua che Lidia ancora non conosce le dice ciao rinvenuta ora se il sicuro tranquilla quanti anni hai
L'idea non capisce questa lingua non assomiglia per nulla alla sua però senza farci caso inizia a camminare
Se quegli altri prima in una grande tenda chiedono nomi età provenienza poi li segue in una strada piena di sole c'è il sole vento in questo Paese nuovo che nulla li dice e nulla lei ricorda le cose improvvisamente iniziano a scorrere veloci
All'idea viene assegnato un letto in una casa con altre ragazze un banco in una scuola un posto a tavola inizia ad ascoltare poco dopo a parlare subito dopo a scrivere impara questa lingua che si mischia all'inglese e alla lingua della sua terra la sua Africa
Lidia non lo sa che cosa è successo ora a diciassette anni ogni tanto mentre scrive osserva un taglio profondissimo e scuro che si è fatta sul polso quando il dolore era una specie di persona restringere i fianchi e non la lasciava respirare
Dentro questo dolore Lidia non ci sta bene Lidia non lo sa perché si è fidata degli occhi ambra atti di quella donna degli uomini della ragazza sulla barca del dottore al porto
Non sa perché questo posto che in italiano chiamano casa famiglia a lei improvvisamente sembra davvero una casa
Non lo sa perché questo accade Lidia non si fida però per la prima volta Lidia questo dolore lo guarda negli occhi non è dentro al dolore no non più il dolore è una specie di persona e lei non lo teme più
E questa è la storia di Limbiate è una diciamo delle più secondo noi ni
Toste ecco proprio l'aggettivo giusto
Dopo saremo alcune domande però direi proprio dal racconto dalle mozioni questo racconto mi farei raccontare come il vento può chiama cambiare la vita delle persone come a Purim Macca lavora in questo senso da trent'anni
Padre
Pur Pietro ci vuole raccontare come da trent'anni voi e nelle periferie lavorate perché il tempi intento arrivi e dopo porti via le persone questa questo dolore
Se il buongiorno a tutti
Sono commosso fra questa storia
Anche perché mi ricorda altre storie più o meno simili
Che sono successe che tu li vedi molte volte non sa che cosa fare e questo mi ha aiutato me personalmente
Per trent'anni a seguire quello che la Provvidenza mi ammantato diciamo di potere nei primissimi giorni ci sono trovato dentro da puri Mark
Un'associazione nata appunto trent'anni fa
Come supporto alle missioni degli Agostiniani italiani
Che si trovano in un'estrema periferia del globo
In Perù sulle montagne alte del Perù
E la zona nella regione dia puri macchine
Ha un'altitudine che va dai tre mila ai
Circa sei mila metri di altezza
Sul livello del mare
Noi abbiamo in queste sono tre Province si chiama alle tre Province alte dell'aforisma di questa Regione vicino vicino a Cusco
Noi abbiamo un villaggio che si trova a cinque mila duecento metri
Non ci si riesce manco ad arrivare quando s'arriva non ci si fa proprio respirare
E dicono che l'abitazione
Diciamo la la vedevo lapideo avviamento umano più alto del mondo sembra che sia
è una zona io l'ho vissuta per trent'anni perché avevo fatto richiesta di andare missionario non mi sono mai andato ai superiori
Però ogni anno sono andato in Perù qualche volta anche due volte all'anno proprio come come responsabile di questa associazione
Sul luogo
E in cui la vita è talmente elementare
Che per tanto tempo si è potuto fare a meno
Di luce
Delle strade
Degli ospedali
E anche dei visti
Io in qualche villaggio fatta son delle cose un po'choccanti ho visto dei bambini vestiti con una pelle di pecora
Non Cuccia hanno l'appello Natella messa addosso solo questa
Non era un secolo fa insomma no
E anche e nel tema luoghi in cui il denaro non conta
Molti non ce l'hanno
E in cui
Il mercato
Sì sia in forma di baratto delle merci uno da da si raccolse raccolgono uno da vende non son ripreso vende di patate e la poi se contrario cipolle rullaggio fu qualche altra cosa
Questo noi e questa attività non l'abbiamo portata avanti
Sia in America latina in apolidi macché in modo particolare però siamo andati anche in altri Paesi dell'Africa nel Kenya
Siamo andati in Algeria proprio durante la guerra civile in Algeria
Come siano state impero durante i dieci anni di Sendero luminoso quando si stava in mezzo alla guerra proprio e la gente diceva ma voi missionari perché rimanete qui quando tutta la gente stava fuggendo tutti
Tutto delle amministrazioni statali erano al pericolo quindi Dessì indice in gioco chiunque aveva una qualunque amministrazione sa se ne andava via
E che e i missionari sono rimasti tutti
E dicevo ma vuoi perché i rimanenti il pm di fatto qualcosa di molto grande per cui per due magistrati qui niente sono stati i dieci anni
Della migliore testimonianza di amore verso quelle popolazioni protestare in mezzo alla gente
Nonostante il pericolo la gente normale non si poteva muovere
E i missionari sono rimasti
Abbiamo lavorato moltissime cose adesso i lavori ma che è arrivata alla luce è arrivato il telefono cellulare internet
E queste cose sono arrivate alcune una cosa che mi ha impressionato sono arrivate da un giorno all'altro
Da vivere senza luce quindi senza telefono senza internet
Poi denota una ditta
Niente da parte dello Stato una ditta spagnola che ha portato fino a ai a nei villaggi più remoti di questo di questo in via ha portato la luce con la luce ha portato anche in il internet eccetera quindi da un giorno all'altro
Il mondo è cambiato come
Andare dalla preistoria all'età moderna
Pochi in pochi giorni in pochi mesi diciamo in poco tempo
E questo capite anche come la gente ha fatto fatica a recepire tutto questa cioè noi ci abbiamo messo secoli e secoli ci abbiamo messa uno sviluppo così arrivare da oggi loro si sono trovati di mezzo da un bar in un batter d'occhio
Ora noi siamo arrivati alla gente le medicina siamo riusciti abbiamo abbiamo reso la questa questa Regione del Napoli ma che è una delle regioni più povere più isolate più di montagna di tutto il Perù
Le abbiamo rese una delle delle delle regioni che hanno
Più il più o o
Dice a muso della telemedicina la telemedicina abbiamo abbiamo installato più di venti dentista azioni di telemedicina in accordo con la Ministero della salute
E serve proprio reggente di poter accedere alle strutture alle medicine perché possiamo fare
Tutto quello che c'è bisogno
Per terra per vedere lo stato di salute poi si manda tramite le medicina si manda a Lima se non mandare anche in Italia
E dare una diagnosi senza che le persone si spostino facendo un viaggio di due tre giorni o una settimana per andare a Cusco per andare a lui semplicemente tanto nel villaggio più vicino
E questi sono lembo quello che noi abbiamo fatto e stiamo facendo e cerchiamo ancora di fare ora ci stiamo preoccupando dei rifugiati venezuelani in Perù
Soltanto a Cusco vicino vicino alla zona nostra ci sono
Migliaia di migliaia di di degli venezuelani che stanno in mezzo alla strada non riescono a un
De zero stata proprio vendono io sono andato a a Cusco pagina in agosto
Tendono di sacchetti di caramelle con due tre bambini al seguito chiedono l'elemosina intento delle caramelle
Venezuelani Venezuela che è uno dei più uno dei Paesi più ricchi dall'America latina veramente una cosa veramente impressionante
Poi siamo abbiamo lavorato quindi Italia e stiamo lavorando a Tor Bella Monaca
E così anche in altri paesi
Dalle per riferire geografiche abbiamo cercato di andare alle periferie esistenziali cosiddetto come tanto tante volte il Papa Francesco in modo particolare ci ha suggerito
Che sono periferie molto più profondo e molto più diffuse di quelle geografiche perché tocca tutti i Paesi tocca
Un po'tutto tutta l'umanità soprattutto con il codice
E soprattutto per potete alimentare la speranza e il futuro delle nuove generazioni
Dei ragazzi in modo particolare
Noi abbiamo messo proprio questo libri questo volumetto venti di periferia
Il vento
Porta un po'la vita cioè sconquassi Sambo quando è troppo forte Rocco portante anche il senso della vita no e allora il vento di pervenire significa il il movimento il muoversi
Della periferia perché noi siamo convinti che
Il cambiamento in meglio
Lo può dare solo la periferia lo può dare il centro io lo dico non lo so se sbaglio di una mia opinione che mi sono fatto così perché perché il centro un po'a quello che cerca sempre di di tenere la situazione
E chi non chi non ha ha detto deciderà e quindi chi desidera coltiva la speranza
Chi non ha anche gli manca qualcosa ma sempre in circa di quello che gli manca
Perché vitale
E questo commenta la speranza non far morire la speranza
E quindi è un motore di rinnovamento mentre molte volte
Esperienze che facciamo tutti i giorni Kia
Molte volte si stufa di quello che era
Non è contento lei non è soddisfatto e lo vediamo vediamo come come nel sito e non c'è bisogno che glielo dica ecco quindi noi cerchiamo di di tenere desti questo vento di perizia nel nostro piccolo perché siamo una piccolissima ONG facciamo quello che possiamo
Però vogliamo proprio cercare di dare di mantenere la speranza in quelli che
Alcuni stanno anche perdendo da questa speranza che è l'unica veramente l'unica morire alla forza della natura
Significa anzitutto avere speranza che qualcosa cambi che si possa migliorare che si possa possa passare quel momento triste quel momento di disagio
No no si spera sempre si spera sempre e il rischio è che se si perde la speranza allora veramente non c'è più niente da fare quanto si perde la speranza è finito tutto no la vita di una persona nella vita di una famiglia nell'ambito di una società nelle vite di uno Stato
Ecco è molto importante continuare la speranza noi la speranza come io come cristiano c'ero perché mi viene anche dal signor da Gesù però scorre la speranza come esseri umani tra dobbiamo temere tutti quanti ce l'abbiamo
Dar da fare perché non venga mai meno perché questo vento
No non non si spenga ma
Grazie grazie
Ed entriamo sul sul libero da questo punto che
Di chi ha colto questi venti LEA raccontati documentando lì con gli scatti fotografici di Maria Novella di De Luca e attraverso queste parole
Tutto questo libro è un racconto fatto di parole si che precise racconti che che scuotono le anime di chi il le legge lo legge ma anche l'immagine accompagnano queste parole
Nella stessa maniera e e si sente dentro questo libro questo vento che soffia dentro le sue orecchie ecco raccontate si questa vostra collaborazione perché stretta al forte insistente da quello che ne viene fuori prego
Anzitutto Buongiorno che io ringrazio appurino H per questo lavoro che fa da tantissimi anni e per averci dato la possibilità a me e chiara di entrare un po'in punta di piedi Mar martedì fotografia e di letteratura se vogliamo così dire che sono due
Due elementi
Che aiutano a scuotere quello che fa il vento che scuote abbiamo detto tante cose che se il vento ma soprattutto scuote una situazione no e e porta anche alla luce
Quindi quello che io dal mio punto di vista faccio danni con la fotografia e chiara con con le parole scuotere e portare alla luce far conoscere alcune storie che spesso sono un po'ai margini come quelle delle come quelle delle periferiche no e nel nostro immaginario collettivo la periferia quasi sempre illegalità povertà criminalità mancanza di colore a volte o di bellezza
Ma in realtà non è così prima si parlava di di due facce della stessa medaglia no spesso invece nella periferia c'è solidarietà
C'è speranza come dire diceva padre Pietro se desiderio colore ecco quello che io ho cercato e credo con le fotografie credo chiara con le parole raccontare queste due facce nell'ammiraglia
è soprattutto sottolineare e spero che questo venga fuori dalle dalle foto
Questo colore questa solidarietà questa speranza che in questi piccoli sentieri sentieri della periferia dietro le le grandi narrazioni delle delle delle grandi città sono nascoste
E è un è un quasi una missione che io vedo
Che alla fotografia no il linguaggio che decurtati a
Fuori che deve far conoscere che la periferia è anche questo che c'è tutto questo nella Periferia
Posso raccontare Barber avete visto le le immagini scorrere dietro nel libro ovviamente abbiamo dovuto fare una scelta solo di alcune non potevo metterle tutte solo da alcune immagini è oggi abbiamo deciso di farne scorrere dietro anche anche altre per raccontare un po'quello che è stato questo questo viaggio e e ringrazio chiara per aver scelto la storia di di Lidia perché nel momento in cui la stava rileggendo mi sono emozionata di nuovo
Come anche dal padre Pietro Monni avendola vissuta Vendola sentita raccontare dalle dalle parole della dal direttamente dalla ragazza è stata sì una storia come ha detto che era tosta la ringrazio per aver letto forse proprio questa che
Non so che prove più indicativa di quello che è stato questo nostro viaggio
C'è la storia nella storia nella storia perché c'è anche tutto il discorso dell'immigrazione lei che approda in una periferia alla periferia che levi dalla vita in qualche modo e e quindi è un buon sunto di tutto quello che ci stiamo dicendo oggi qui e che credo spero le le foto possiamo direi in un'altra forma
Il collega
Proprio due parole dicendo che questa è la mia secondo esperienza di di diciamo racconto della vita delle delle persone è il mio secondo libro in cui racconto la vita degli altri
Mi fa molto sorridere perché penso spesso a quando capi cerco di di di intuire il senso nelle cose che faccio penso sempre a a una frase di uno scrittore che forse il mio scrittore preferito che lo scrittore francese Emmanuel Carrère
Che dice che quando si racconta cioè se si decide di raccontare il dolore degli altri per farlo in maniera dignitosa bisogna fingere che sia il proprio bisogna sentirlo come propri per non diciamo per non essere un narratore ma per essere uno strumento che permette al dolore di qualcuno che magari ha qualcosa da dire ma non trova la lingua e la forma giusta per per raccontarlo no e e io e questo è un esercizio che prova a fare quotidianamente nella nella mia vita e nel mio lavoro in questo libro ancora di più è stato
Forte perché nonostante sia stato un lavoro purtroppo dilazionata nel tempo a causa del colpi d'come come potete tutti immaginare è stato un lavoro molto doloroso come sempre perché quando si ascolta la vita degli altri quando si ascolta il dolore
E lo si ascolta negli adulti è difficile ma quando lo si ascolta dalla voce di dei ragazzini di quattordici di sedici anni io di anni ne ha ventisette ci si sente veramente piccolissimi
E quindi diciamo io mi sono sempre mi sono sempre sentita molto grata alla vita per avermi dato la possibilità di di ascoltare la vita degli altri e di darle spazio quindi sono grata anche a questa esperienza per averci dato la possibilità ancora di più di dare voce a chi non ce l'ha e credo che sia questo il senso sia di chi come la senatrice come padri Pietro lavora da un punto di vista
Diciamo un politico o spirituale e chi come noi attraverso l'arte decide di dare forma anche una una forma più
Magari di immediata percezione perché altrimenti non avrebbe voce quindi penso sia questo il senso del nostro lavoro e vi ringrazio per l'attenzione
Vorrei e nel chiudere questa mattinata questa presentazione ricordare che venti di periferia a un'introduzione di nello scavo che un giornalista inviato di avvenire che il il libro ponte venti lì periferia fatto da chi era Nocchetti Maria Novella De Luca deve dire a puri Imac con la curatrice che appunto Federica De Benedictis il nella casa editrice allattavo ed editrice lo si può acquistare chiedendo l'ovviamente sul sito di apporre il marchio www a puri ma che appunto IP e vorrei leggere solo per chiudere questa bella frase che ha un proverbio dopo il cinese quando il soffitto soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri
Altri costruiscono Molini al vento
Quindi si può ovunque sia sia e questo la capacità di costruire mulini al vento è proprio quella di attori ma che di tanti che operano in tante parti del mondo
Grazie