Un fisco da riformare?

Bene allora buongiorno a tutti un ringraziamento o al presidente del club via Tiziano Treu e anche nel per l'ospitalità interesse con cui raccoglie le nostre analisi io un ritorno in cuffia non so dove sia
Grazie a tutti voi per essere qui grazie a Civitavecchia sostenuto questo studio sulla dichiarazioni inerenti questo studio che fa parte degli osservatori sulla spesa pubblica sulle entrate di Itinerari previdenziali
Che ormai da circa una decina d'anni fa il monitoraggio sia per quanto riguarda la spesa previdenziale sia per quanto riguarda il la spesa il finanziamento della spesa previdenziale
Un grazie anche a tutti coloro che sono collegati tramite i siti di Itinerari previdenziali dici e sul canale io il tubo del CNEL bene avrebbe dovuto presentare i lavori il professor Tiziano Treu ma impegnato in un incontro ufficiale speriamo che ce la faccia arrivare qui da noi prima della conclusione del nostro evento quindi impropriamente faccio un foglio
Il gli onori di casa
Bene l'Islanda che adesso voi andrete a vedere sono una fotografia blairiano identiche sono stati dichiarati dagli italiani ai redditi del due mila diciannove dichiarati nel due mila e venti che il dipartimento delle politiche fiscali e la Direzione generale delle entrate hanno ha rielaborato
Con Paolo matematiche è un po'in un anno delle tabelle abbiamo come dire ricostruito tutti questi dati per agglomerare di e andrò omerali evitare di una visione di insieme
Somiglia mosse a
Ok perfetto è partita quindi iniziamo subito dal primo dato che salta all'occhio il cinquantasette per cento degli italiani vale a dire quattordici virgola cinque milioni di famiglie su un totale censito da liste di centoventicinque milioni e sette ride in media Secondo la dichiarazione dei redditi con meno di dieci mila euro lordi la questo è il primo dato e già con questo noi potremmo avere concluso la nostra presentazione perché evidente
Che se siamo in questa situazione qualche problema ce lo si deve porre soprattutto per quanto riguarda il finanziamento del welfare perché se il sistema pensionistico è finanziato dai contributi che ormai coprono quasi l'intera spesa pensionistica la spesa assistenziale che nel due mila e diciannove è ammontata a centoquattordici miliardi al Madison
E la spesa sanitaria centoquindici miliardi la spesa per welfare Enti locali dieci miliardi bene questi praticamente duecentocinquanta miliardi mal contati debbono essere finanziate dalla fiscalità generale e se la fiscalità generale è in queste condizioni non soltanto c'è un problema
Di sostenibilità del Bilancio italiana ma c'è anche una responsabilità grossa dell'welfare e infatti il nostro osservatorio fatto qualcuno si chiederà perché voi che vi interessate welfare il generale andate a parlare di fisco e perché noi l'analisi dei contributi ce l'abbiamo ben chiara ma una gran parte dell'welfare e finanziata dalla fiscalità generale e quindi questi all'indagine
è un dato credibile ci siamo chiesti
è difficile pensare che un paese del G7 abbia queste condizioni allora abbiamo chiesto alla Authority delle comunicazioni all'Istat di fornirci qualche dato il primo è che in Italia ci sono quasi settantotto milioni di connessioni telefoniche mobile quindi centoventotto per cento degli abitanti quindi sono contratti che costano e almeno il novantasette per cento degli italiani almeno uno smartphone poiché in realtà ce ne sono tantissimi ma l'Agenzia dei Monopoli ci comunica che nel due mila e diciannove tra il gioco d'azzardo legale
Voi sapete che in Italia abbiamo all'incirca più di trenta mila centri scommesse cioè quindi non abbiamo neanche gli sportelli nelle Poste così tanti cioè e sono centri scommesse e poi ci sono tutte le macchine sceglie slot machine le sale Bingo eccetera eccetera
Quindi tra questi giochi censiti dall'Agenzia delle Entrate circa centosette miliardi
E il gioco illegale che l'agenzia stimati in circa venti miliardi questo è quello che si sono giocati gli italiani
Se voi andate a vedere questo è un po'una tabellina che facciamo in modo molto rapido
Per vedere questa misura un po'il tenore di vita degli italiani il raffronto anche a quello che capita nei Paesi cosiddetti frugali quindi l'Olanda la Danimarca la stessa Svezia eccetera ecco le specie che noi facciamo ad esempio per le palestre all'alimentazione fuori casa i soldi non sono da paese che a più della metà delle famiglie che vivono con questi quattrini
E quindi la prima considerazione da fare che la politica deve avere un po'il coraggio di Tinelli questi numeri di dire la verità è perfettamente inutile che la stragrande maggioranza dei partiti politici dicano dobbiamo abbattere e le prime i primi due scaglioni di reddito e quindi ridurre perché come vedrete adesso
Questi non fruttano praticamente già niente allora andiamo a vedere
Abbiamo cinquantanove milioni virgola otto gli abitanti quarantuno milioni sono quelli che fanno la dichiarazione dei redditi trentuno milioni quelli che dichiarano almeno un euro
Di positività abbiamo un rapporto quindi dichiaranti abitanti pari a uno virgola quarantaquattro
E quindi possiamo dire che siamo un Paese da questi dati i poveri perché il quarantotto per cento degli italiani non aveva vinto parte la differenza
Andiamo allora a vedere quanti ha redditi dichiara
Hanno dichiarato ottocentottantaquattro miliardi dire dirti l'IRPEF versata Alletto Del Bono sarà Insiel centosettantadue miliardi e quindi ci sono dodici virgola due circa milioni di contribuenti
Che sono molti di più rispetto a quando era partito che hanno uno sconto fiscale di circa dieci miliardi lana la maggior parte di questi sono o incapienti o non dichiarano redditi e a questi gli dovremmo dare
L'assegno universale unico per i figli quindi un caso molto raro tra i Paesi industrializzati dove a fronte di nessuna contribuzione c'è addirittura quasi un'imposta negativa
Quello che succede che sono aumentati un po'i contribuenti sono aumentati i versanti sono aumentati i redditi dichiarati
Ma la composizione di coloro che versano è rimasta praticamente inalterata e quindi possiamo dire che il quarantatré per cento dei cittadini pari a circa il novantadue per cento di tutta l'iter quindi il cinquantasette per cento ne paga l'otto virgola cinquantaquattro e li vedete qui
Quelli che dichiarano da reddito negativo sette mila e cinquecento euro da sette mila e cinquecento a quindici mila euro sono il quarantatré virgola sessantotto per cento dei contribuenti
Costoro pagano due virgola trentuno per cento del leader scusatemi tanto i numeri ma sono significativi
Pagano quindi circa centocinquantadue euro dir penso pro-capite
E per garantire a questo quarantaquattro per cento circa di cittadini la sola Sesa sanitaria bisogna visto che pagano il tre virgola novantanove miliardi bisogna che qualcheduno volonteroso Mecca sul piano quarantasei virgola quarantaquattro miliardi attenzione
Per la spesa sanitaria poi questi cittadini beneficiano dell'assistenza dello stato dei comuni dell'illuminazione di tutto quanto eccetera quindi tutto il resto è carico di quelli che stanno sopra
Tra i quindici e i venti mila euro di reddito il l'imposta per il cittadino non è sufficiente neanche per pagarsi la sanità che sono mille novecentotrenta euro pro capite di media e quindi per questi primi tre scaglioni di reddito che però sono la parte consistente
E praticamente occorrono cinquantuno virgola quattordici miliardi solo per garantire a questi tre scaglioni la sanità
Il primo problema che si pone l'abbiamo detto prima noi spendiamo centoquindici miliardi per la spesa sanitaria centoquattordici e qualche cosa per la spesa assistenziale circa undici per gli enti locali quindi a noi costa duecento quarantuno miliardi
Bene per finanziare tutta questa specie occorrono tutte le imposte dirette cioè l'Italia deve mettere sul piatto
L'IRPEF le addizionali IRPEF regionali e comunali l'IRES lire e l'imposta sostitutiva nella sua quasi totalità quindi per mandare avanti la macchina
E per pagare quel piccolo saldo negativo nella parte vorrei evidenziare che però l'integrazione al minimo che noi consideriamo spesi assistenziale
E ci sono soltanto le imposte indirette e le accise e i monopoli
Quello che appare strano in un paese del ci sei si è sviluppato un Paese che ha il parco macchine più ampio
Salvo il Lussemburgo ma Lussemburgo non fa testo che scende ogni anno meno di nove miliardi per alimentare i fondi pensione la previdenza complementare cioè quello che sarà il futuro poi di questi signori
Spende nove miliardi e quindi più di quello che spende per i fondi pensione farsi prevedere il futuro dei maghi e fattucchiere cioè questa è la previsione e la stima che fallisca
Quindi in un Paese come questo
I tre scaglioni che versano di più cioè quei contribuenti che vanno da cento mila euro lordi a trecento mila ricordo che cento mila euro lordi in Italia sono cinquantadue mila euro al metro e quindi non proprio uno stipendio da Stravinskij bene questi tre scaglioni rappresentano L'urlo e il ventuno per cento della popolazione
Sono cinquecentouno mila soggetti
E soli versano quasi il venti per cento di tutta l'IRPEF poi ovviamente sì sogniamo quelli che hanno stipendi da cinquantacinque mila a cento mila e addirittura del trentacinque a cinquantacinque mila noi arriviamo a quello che dicevo prima scherzosamente con Anna
Il presidente dell'attività che rappresenta dunque gran parte di questo tredici virgola ventidue per cento dei cittadini che di fatto pagano quasi il sessanta per cento dell'Air France di ho messo molte
Molti numeri perché così avendo queste sei perché sono scaricabili liberamente dal sito di Itinerari previdenziali assieme allo studio voi di questi atti a rendere conto
Il qual è la situazione queste nella grafica che ci dice
Che cosa sta succedendo
E qui c'è la classe intermedia quella tra venti e ventinove mila euro e tra ventinove mila e i trentacinque mila che abbia ho dovuto praticamente assorbire per cercare di arrivare a quel famoso settanta e più per cento di imposte
Questo vita il quadro l'ultima nella parte destra della slide
Che abbiamo stretto all'orizzonte la prima era larga su tutti questa la seconda ci dice che il quarantatré glielo ha sessantatré per cento l'abbiamo già visto prima versione due trentuno quell'altra ci dice che il sessantotto virgola ottantadue per cento dei contribuenti
Con redditi fino a ventinove mila euro
Verso il ventotto virgola trentasei per cento di tutta l'iter per mentre il ventuno virgola diciotto per cento di tutti i redditi da ventinove mila un euro in su versa settantuno punto sessantaquattro
Questa una Islanda per dire quanto la cosiddetta mitica flat tax che viene proposta oggi abbia un duplice perfetto il primo che serve a pochissime persone infatti Paolo quando ha fatto l'analisi degli autonomi ha scoperto che da una parte né mancava un po'e dall'altra parte ce n'era un po'di più perché erano quelle partite IVA che erano già pensionate che quindi hanno preferito applicare la flat tax perché così non hanno più la somma dei redditi da pensione da lavoro
Ma il reddito da pensione passato secondo le aliquote ordinarie e il reddito invece dal lavoro e passato sulla base della flat tax
E come vedete quindi forse poco meno dell'otto per cento che nega beneficio ma la domanda
Perché dipendente che prende sessantacinque mila euro deve pagare tutte le tasse con quella che noi abbiamo definito attenzione non la doppia progressività ad altri per la progressività cioè prima
Più vado su più nello scaglione l'aliquota di Scaglione o meno quindi più dichiaro più pardon Parmalat terza progressività e anche che più dichiaro più parlando e nemmeno deduzioni
Quindi alla fine dopo i ventinove mila euro di deduzioni rimane al fondo pensione
Qualche detrazione per le polizze e forse il bonus allora concludiamo dicendo abbiamo fatto questa analisi qualche proposta ci sentiamo di sottoporla la prima il modello tedesco secondo noi quello che funziona meglio di tutti perché non agli scaglioni non ha di scatti così grossi oggi noi praticamente si facciamo fare un po'di straordinaria una persona corriamo il rischio che con i soldi degli straordinari nella nello scaglione successivo e quindi praticamente il beneficio nella maggioranza degli straordinari se ne va
E così via
Il reddito addizionale perché ti ho dato un bonus perché hai lavorato di più perché ha avuto un miglioramento di carriera si esca nella nella parte successiva
è l'aliquota che se lo mangia quasi tutto quindi facciamo un modello che ma in progressione
Diciamo che partiamo dai redditi da quindici mila euro e andiamo su benissimo applichiamo in progressione continua fino all'aliquota marginale oltre quel tanto di gatto scatta il quarantatré per cento per noi
Dovrebbe scale scattare qualcosa meno magari trentotto o il quarantuno per insomma teniamo conto anche della contribuzione
Più del cinquantatré per cento del reddito se ne va per onorare contributi sociali che non sono passare sono qualcosa che metto da parte per me però insomma il coso
Il contrasto di interessi
Non si riesce a fare capire che in Italia abbiamo sette milioni di soggetti che hanno un rapporto continuativo con venticinque milioni di famiglie
Ma se la famiglia non può scaricare la spesa del famoso idraulico
Perché deve chiedere con mille euro di fattura l'IVA mille duecentoventi quando se non la chiede
Quello non paga le tasse non mi paga i contributi sociali incassano le cento euro che gli valgono molto di più dei mille euro più Iva
E la famiglia però se non può dedurre niente cerca di fare quello che c'è
Una interaziendale noi dobbiamo rafforzare lo Esterhazy andare perché se io concedersi
A tutte le imprese è un emendamento alla legge di bilancio che dichiarano un reddito attivo quindi fare una dichiarazione di arredi positiva e pagano le tasse di potere dare ai propri collaboratori i propri dipendenti in esenzione una somma che è il premio di produzione
Bene su un reddito da venticinque mila dai cinque mila euro che non sono soggette al fisco e a contributi è una bella riduzione del cuneo fiscale e poi lo sviluppo dell'anagrafe generale ossia dell'assistenza che del mercato del lavoro oggi dove abbiamo i centri per l'impiego che non sono mica
Carpinelli messe in Rete e quindi non si sa nulla quindi come si fa siamo l'unico Paese che se c'è un posto di lavoro a Milano se uno abita a Cremona non lo sa e si abita a Roma ancora meno cioè ridicola
E come ridicolo che io non sappia la situazione di una famiglia per codici fiscali e che quindi magari gli do tutta una serie di prestazioni e poi ogni anno scopre che più di cento mila prestazioni sono indebite perché ha fatto per una serie di motivi come capita con la Guardia di Finanza per reggere cittadinanza abitano fatto l'indagine per il reddito che stavano facendo un'indagine è venuto fuori che l'indagato oltre che essere magari criminogeno anche il reddito che non dovrebbe avere quindi queste sono un po'lei
Le problematiche
Allora le dichiarazioni dei redditi come vi dicevo stanno sostituto della Cina che ha sostenuto il nostro studio sui nostri sensi e possono essere scaricate passa ora la parola al coautore di tutto questo studio Paolo Novati che evita qualche delucidazione sulla ripartizione territoriale e sulle imposte va fatta un po'lunga ma mi sembrava più giusto dare un quadro della situazione prego
Caccia
Buongiorno a tutti vediamo questo punto di entrare un po'nel dettaglio dei contribuenti e nelle varie tipologie sia per il tipo di credito sia per quanto riguarda la distribuzione territoriale
In particolare le da parte del ministero vengono diffusi i dati abbastanza dettagliati per tipo di reddito
Che però opportuno cercare di raggruppare in modo da vere lei gli scaglioni un pochino più più tranquillo più congrui non è uno con l'altro in particolare abbiamo i pensionati e il ai lavoratori dipendenti che sono i due categorie più grosse dopodiché nato a considerare gli autonomi includiamo imprenditori lavoratori Togni con rituale partita IVA allevatori e così via
Lasciando un residuo esce sono quelli i contribuenti che non presenta una propria dichiarazione il cui reddito è desunto dalle comunicazione dei sostituti d'imposta
Da qui vediamo che praticamente un la classificazione abbastanza riforme abbiamo diciamo abbastanza uniforme
Dato che quattro gruppi che consideriamo la quote sulla tipologia prevalente di reddito recepisce il giro sempre intorno al novanta ottanta novanta per cento
Per
In dettaglio cerchiamo di vedere a questo punto per diverse tipologie di contribuenti come comporre come contribuiscono al versamento delle imposte
In particolare abbiamo dipendenti pensionati che
Sono grosso e con e versano praticamente più dell'ottanta per cento l'ottantatré per cento in particolare delle imposte
Gli autonomi che sono molti di meno e comunque nonostante siano circa il sei per cento dei contribuenti versano il tredici virgola trentuno gli altri invece che sono parecchie quindi sfiorano ormai il dieci per cento si trovano a versare un misero tre virgola cinque per cento
La stessa cosa poiché la possiamo vedere per quanto riguarda l'analisi per quanto riguarda il reddito
E la cosa che che si evidenzia che esaminiamo i soliti redditi fino a ventinove mila euro fino a cinquantacinque mila e oltre in tutte le categorie la conclusione è sempre più o meno simile
Fino a ventinove mila euro tipo i dipendenti abbiamo quasi il sessantanove per cento che verso il fieno al ventisette per cento
Stessa cosa per i pensionati
Gli autonomi anche qui sono il sessanta sessantasette per cento degli Autorobot Aversa non soltanto il due virgola novantadue gli altri poi vorrei non aveva neanche una dichiarazione dei redditi loro abbastanza naturale bene versino di meno
Diverso è gremiti fino a cinquantacinque mila euro diciamo il ceto medio
Dove a questo punto il la quota di versamento dell'imposta è decisamente superiore alla percentuale del numero di contribuenti dipendenti versano quasi il trentanove per cento pur essendo solo il diciassette
Il venti per cento dei pensionati contro un tredici e quattro quarantuno degli autonomi intorno al diciotto
Gli altri Lele per gli altri quindi oltre cinquantacinque mila euro la confronto addirittura esaltante
Perché abbiamo tre dipendenti quattro per cento che verso il trentacinque per cento di imposte e così via per gli altri
Con un'analisi delle di come è andato l'anno due mila diciannove rispetto al due mila diciotto sempre per tipologia di contribuenti
Metto in evidenza alcune cose da da da capire da vedere come mai
Mentre per quanto riguarda lavoratori dipendenti e pensionati sostanzialmente non ci sono variazioni né per quanto riguarda iure dei contribuenti il reddito né le imposte
Per quanto riguarda invece gli autonomi vediamo che sono circa cinquecento mila in meno rispetto al diciotto
Con un reddito ovviamente che scende di seicento milioni
E l'imposta che i due miliardi e quattro inferiore a quella versata nel due mila diciotto
Se andiamo ad esaminare il totale degli altri troviamo il contrario aumentano circa quattrocentocinquanta mila
E nonostante questo versano in nonostante questo grosso aumento di contribuenti hanno circa duecentosettanta milioni in meno
Qual è l'osservazione che è opportuno fare mettendo insieme autonomia e altri abbiamo visto che c'è stato un travaso perché se sommiamo i contribuenti dei due abbiamo più o meno i valori del due mila diciotto
Che portano però ad avere circa due miliardi e sette in meno di imposte versate a che cosa è dovuto questo spostamento sostanzialmente alla flat tax applicata per gli autonomi che hanno redditi fino a sessantacinque mila euro
E che quindi perché scelgono la parte diciamo la l'imposta forfettaria
A ciò si aggiungono anche gli ulteriori le persone che ha giovani che apre una partita Iva che addirittura per cinque anni riverso nel quattro per cento anziché il quindici negli altri
è chiaro che questo provvedimento lascia un pochino perplessi cioè anche perché si ha la netta sensazione che sia molto più facile o comunque si sia nel portati a non superare il livello dei sessantacinque mila euro ed ha in avanti probabilmente o ridurre il volume d'affari oppure proseguire con il nero
Passando invece alla regionalizzazione dell'IRPEF vediamo come il nord centro e sud siano praticamente stabilizzati il Nord riversa il il C quasi il cinquantotto per cento di imposte
Il il centro il ventidue e il sud il venti quindi sempre a scalare queste imposte qui e noi l'abbiamo considerati anche rispetto alla tipologia di reddito
E vediamo chi sostanzialmente il discorso non cambia questi qui vedete in numeri diciamo il valore assoluti
E la successiva dalle imposte con il Nord dove ti trascinano sono il il pensiero lavoratori dipendenti seguiti dei pensionati e così via
E questo succede in tutte e tre gli scaglioni il in cui abbiamo suddiviso in Italia
Vediamo le addizionali regionali e comunali rappresentano complessivamente il dieci per cento dell'IRPEF dell'Inter totale versata agli netto del bonus in particolare le regionali sono il sette per cento stabile rispetto il diciotto e intorno al tre per cento l'addizionale comunale
Allora i versanti sono di meno il versamento medio che vediamo e abbastanza basso cioè diceva già quattrocentodiciassette euro grosso modo quello del due mila e diciotto
E l'importo e anche l'addizionale comunale è rimasta stabile intorno ai cinque miliardi addirittura quello del segmento medio di centonovantacinque euro
Sono importi decisamente modesti che sono ormai abbastanza fermi negli anni a cui però dobbiamo considerare che si aggiunge un sistema di riscossione autenticamente bizantino visto che si parla conto con il resto viene pagato in undici rate nell'anno successivo su queste cifre gestirlo probabilmente costa di più l'importo che si porta a casa
Passando invece alle imposte Ires e Irap e successive quindi non più strettamente l'IRPEF qui si evidenzia la netta differenza che c'è nel Paese
Diresse per per quanto riguarda quindi lei lei rigida l'impiego delle imprese di sessantasei quali il sessantotto per cento è versato al nord il il ventitré per cento al centro e ci ed il nove quarantasei del dieci per cento nel nel Sud
La stessa cosa si verifica per l'Iraq con l'unica differenza che sale abbastanza il centro
Perché e qui dentro giocano le aziende del pubblico impiego che sono più o meno concentrata nel Lazio
E a questo punto abbiamo ogni era al tredici per cento del sud quarantasei Lorbek circa quarantuno nel nel Sud
La stessa cosa la rivediamo sul sull'Iva
Che quindi anche queste legato dei consumi ha come dovrebbe essere il il tenore di vita della popolazione il nord verso il sessantuno virgola quarantatré il centro il ventotto e Sud non va oltre
Un dieci per cento
Imposte sostitutive queste sono quelle legate le imposte che trovano una una tassazione non legate strettamente all'IRPEF ma specifico su alcune cose
Tipo la cedolare secca quella sostitutiva dei premi di risultato e così via
Anche qui vediamo una netta differenza tra Nord Centro e Sud dove non riuscendo a sessantun percento mentre esce al Centro-sud siamo intorno a un venti per cento a testa
A questo punto andiamo a dare un'occhiata alle Che cos'è successo ma quando voi ci sono i dati disponibili del suo ministero nella dichiarazione dei redditi due mila otto al due mila e diciannove
Quello che notiamo e che sono drasticamente aumentati il numero di contribuenti che non dichiarano l'invito quindi sembra che il paese sì impoverisca
Però diminuiscono decisamente quelli fino a venti mila euro
E aumentano più o meno nelle stesse proporzioni lo stesso numero circa verso direi diffida Ventimila uno in avanti particolare da venti mila fino a a ventinove mila
E poi da da trentacinque mila cinquantacinque mila e via a scalare nonostante tutto il l'uno dei contribuenti sommato e mi circa duecento di circa trecento mila inferiore contribuente in meno rispetto al due mila otto
Aumentar un pochino il numero dei versanti e per quanto riguarda l'ammontare vediamo che l'IRPEF è decisamente aumentata perché ci sono circa quindici miliardi in più
Se andiamo a vedere un po'di parametri in base al centro senza scendere nel dettaglio sulle singole importi vediamo che dichiaranti e i versanti bene o male sono sempre gli stessi riusciamo sempre intorno al cento un filino Veronelli dichiarati un filino di più rispetto ai versanti
Il reddito aumentato del tredici per cento in linea con l'inflazione
Il totale dell'imposta qui purtroppo non al giudice l'importo al netto del bonus è cresciuto solo del dieci per cento e qui probabilmente possiamo imputando quasi tutto
Al alle bonus Renzi perché notiamo che il il dal due mila tredici al due mila quattordici all'introduzione la percentuale versate di quattro virgola tre per cento in meno
Quindi aveva visto con le infrazioni il PIL purtroppo tra alti e bassi sostanzialmente non è cresciuto rispetto al due mila otto se non gli uno virgola trentatré per cento
Ultima cosa che abbiamo fatto e provare a vedere nelle città capoluogo di provincia chi versa più imposte nelle considerando la di pro-capite
Qui fa la parte del l'atto tende di chi paga di più molto rappresentata è la Lombardia che ha le prime tre Milano Monza e Bergamo seguite dalla mia cornice dove abito io
E poi gli altri che per comunque hanno un reddito che guarda il sette mila e cinquecento euro di Mila no ai cinque mila e rotti
Lei cita che pagano invece meno sono for tutte concentrate al al Sud in particolare la Sicilia
Dove troviamo Palermo Catania Caltanissetta Trapani e così via e qui l'imposta pagata e decisamente più bassa sui intorno al due mila e due mila i trecento euro
Quindi questo molto ancora una volta il Paese abbastanza spaccato tra il nord un centro che si barcamena e un Sud che arranca con questo direi che
All'inizio allora grazie grazie Paolo sono tutta una serie di dati che ovviamente servono ai decisori politici per cercare di intanto sistemare resta cesura cioè è pacifico che se il sud del Paese non si sviluppa l'Italia non riuscirà mai a uscire dalla sua situazione di mancato sviluppo lo sbilancio tra l'Edison non è non è sostenibile e non sono sostenibili puro poi neanche con il piano di riparto europeo per cui il quaranta per cento delle risorse agli impieghi RR
Investiti nell'alimentati di coesione per il Sud speriamo dia gli effetti indesiderati bene a questo punto io passerei la parola alla nostra tavola rotonda andando rigorosamente in ordine alfabetico chiedere interventi di otto dieci minuti ciascuno al dottor Maurizio Benetti dell'ufficio studi della CISL di farci le sue considerazioni su un po'tutto quello che ha sentito su quello che oggi di cui oggi si discute quindi di come riformare rendere diciamo più
Valido non dire neanche più equo più valido il fisco soprattutto cercando di far capire alla maggior parte delle persone
Che nell'ultima indagine sono risultate arrabbiati
E non ci siamo posti il problema perché sanno arrabbiate
E qui permettetemi prima di dare la parola Maurizio mi scuserà un attimo un inciso che faccio sempre quando iniziamo il corso universitario noi siamo sette miliardi e settecentocinquanta milioni
Quelli che hanno una situazione come quelle degli italiani quindi uno Stato democratico dove si può vivere siccome circolare ma soprattutto dove c'è un welfare del nostro titolo
Uno è il perché corsa il cinquantasette per cento di tutta la spesa complessiva compresi
I gli interessi sul debito quindi in questa situazione e no e poi c'abbiamo aggiunto che abbia sempre dell'energia elettrica che abbia l'acqua potabile che abbia tutte queste cose siamo meno di seicentosessanta milioni cioè vuol dire che noi siamo nati in un Paese che è il nove per cento della popolazione dove tutti vorrebbero venire a vivere oltretutto è anche uno dei paesi più belli del mondo a più del cinquanta per cento dei giacimenti culturali
Archeologici eccetera e quindi quando io stento la popolazione italiana e arrabbiata o qualche politico che dice noi dobbiamo dare agli italiani quello che si meritano
Vengono dei dei problemi
Capisco che non è molto elettorale o di consenso ma condotta andiamo a vedere che quelli che lavorano sono denti due milioni e settecento mila forse arriviamo a ventitré milioni quest'anno se le cose vanno bene e gli italiani in età da lavoro sono trentasette milioni
E che il tasso di occupazione in Italia e l'ultimo dei ventotto Paesi ma siamo distanti dieci punti percentuali dalla media europea e quasi diciotto dai Paesi del Nord Europa
E qualche osservazione bisognerà pur farla
Prego Maurizio scusa Stefio rubato qualche minuto ma dall'orrendo tutto
Ad esserci
Io ricordo che Pierre Carniti mi raccontava che quando era alla commissione povertà
Uno dei dei dati che gli risultava perché
A di dati le disse presentati dagli da una parte
Di coloro che chiedevano l'allora carta nella povertà
Il reddito dichiarato da queste persone risultava voi inferiore al reddito
Quando la Agenzia delle Entrate lo andava a verificare a quello che risultava dalla dichiarazione IRPEF
Cioè queste persone dichiaravano un reddito inferiore a quello che avevamo presentato alla dichiarazione di è un po'quello che succede se volete
Ai furbetti del reddito di cittadinanza no quando noi leggiamo sul giornale che ci sono tante persone che hanno chiesto il reddito di cittadinanza e poi uno si chiede ma perché un delinquente che magari ha una livrea a a una Ferrari e così via va a chiedere il reddito di cittadinanza cioè va a chiedere tutto sommato non reddito che di fronte alla ricchezza Chinea
Mi importa poco e perché c'è coi c'è la polemica medico ordo sulla leggerezza Anna qua quando sul regime sulla reggenza quando è stata battuta che in Parlamento non rispecchia
No
La realtà del popolo della popolazione italiana in realtà buona parte della popolazione italiana non è meglio del Parlamento
Rappresenta in parlamento rappresenta quello che è anche una parte della popolazione italiana come dire è non è pronta appagare per i servizi che riceve
Diciamolo francamente
Molta parte delle popolazioni italiana non è affatto pronta a pagare per i servizi riceve prontissima a ricevere i servizi non è pronta a pagare
Questo è e una parte della politica e buona parte della politica e pronta a seguirla su questa strada
E allora noi abbiamo appunto che una parte della politica buona parte della politica dice si pagano troppe tasse
E in realtà non è così non si pagano troppe tasse o meglio una parte della popolazione paga troppe tasse natante un anziano che vaga per niente se noi andiamo a vedere
I dati che tu oggi avverto ripresentato ma quelli che si possono vedere tranquillamente sul sul rapporto io ogni anno cioè sull'economia non osservata che a metà abbastanza ridere il tra l'altro questa definizione economia non osservata
Quando si legge che ci ci sono circa centocinque miliardi di evasione fiscale
Di cui circa trentotto sull'IRPEF almeno ed è una stima che ci pone in testa alla classifica della evasione fiscale in Europa e sono di alcune categorie particolari
Aggredire voi come sindacato lo posso tranquillamente dire sono regolatore o autonomi che la maggior parte delle presentano l'evasione prima dell'IRPEF a dire questo è il dato da cui partire e forse il dato da cui bisognava partire deve affrontare il tema della riforma fiscale
Noi abbiamo un IRPEF
Che era partita come imposta comprensiva di tutti i redditi anche se in realtà fin dall'inizio una parte dei redditi ne erano tenuti fuori ma che poi mano a mano da quando è entrato in vigore nei primi anni settanta ad oggi ha visto una parte dei redditi uscire fuori dalla base imponibile così che oggi abbiamo uniti cosa che è un'imposta sui redditi da lavoro in particolar modo sui redditi da lavoro dipendente o da pensione
Su questo si applica
L'IRPEF si applica un'imposta progressiva con una progressività molto forte penso molto forte in particolare sui redditi medio-alti
Questo è la realtà del sistema fiscale mentre tutta una parte dei redditi ne sono fuori
Su questi redditi che ne sono fuori
C'è un'altissima evasione fiscale e cioè
E non c'è progressività questa alta del sistema fiscale italiano di oggi questo era il punto a mio avviso sul quale la riforma fiscale doveva partire
E questo è il punto su cui non è partito né il documento congiunto delle commissioni Tiscali di Camera e Senato e neanche la delega fiscale
Nel governo questo è un punto su cui tutti partiti compresi hanno taciuto
E debbo dire che misura abbastanza mi colpisce abbastanza che il partito democratico abbiamo dato favore nel documento congiunto di a delle commissioni che su questo punto tace completamente su questo ha ragione Vincenzo Visco quando sollevo un problema chi come ha fatto il PD ha votato a favore a favore di quella di quel documento la delega fiscale fa una scelta oltre a quella positiva del catasto fa una scelta ben precisa sulla due mila conta credo che sia una scelta probabilmente
Obbligata
Obbligata da un punto di vista politico obbligata anche da un punto di vista reale difficile oggi pensare ad un'imposta sul reddito delle persone comprensiva di tutti quanti i re
La realtà economico sociale del Paese i globale rende difficile pensare che si possa a ritornare allo schema Crociani iniziale
Specialmente quello teorico più che quello poi realizzato in braccio
E però questo questo pone un problema
Che nella delega non c'è
Oltre al fatto che la delega
Sulla deve difficile dare un giudizio esaustivo è una delega tutto sommato vuota che deve essere riempita
Dai decreti delegati e solo quando i decreti delegati saranno riempiti se era possibile dare dare un giudizio complessivo ed esaustivo sulla delega la delega manca
Manca tutto sommato di due punti
Su cui ci si può interrogare un primo punto è benissimo
Sul ai redditi da lavoro si manterrà la progressività
Sugli altri redditi come si realizza il dettato costituzionale della progressività
Le attività di saranno completamente esenti dalla progressività o ci sarà un sistema ad esempio l'idea situazione patrimoniale usiamo questa parola
Che può scandalizzare qualcuno su cui comunque una forma di progressività in qualche misura si realizzerà
Secondo problema che l'unico che affronta
In qualche suo articolo e Vincenzo Visco
Come si finanzia il sistema sociale
Noi veniamo da un
Da un sistema diciamo del dopoguerra
In cui il sistema finiti sistema sociale era finanziata essenzialmente dai contributi sociali
E da l'imposta progressiva
Ora noi siamo in una situazione
L'imposta si dice va ridotta
Il cuneo più Cuneo baritoni poi
Insomma dai ridotto quello che la tradizionale fonte di finanziamento dello stato sociale
E allora
Se andiamo verso questa strada se andiamo verso una riduzione del carico fiscale se andiamo verso una riduzione del cuneo fiscale il problema del finanziamento dello stato sociale come c'è luogo vogliamo come lo vogliamo affrontare
E questo è un problema che tutti quelli che la delega fiscale si deve porre che il Parlamento si deve porre
Perché a meno che non vogliamo rinunciare allo stato di scale e sicuramente non l'unico indagato a questo non vogliamo rinunciare allora c'è un problema ad esempio che la Commissione europea ha enunciato di allargamento della base
A cui attingere per il finanziamento dello stato sociale
Gli altri redditi
E non sono quelli di lavoro
Debbano essere esentati completamente dal finanziamento dello stato sociale
O ci può essere anche un'imposta
Particolare di finanziamento dello Stato sociale che gravi anche sugli altri dell'in Germania sì
Possiamo immaginare che si vede recapitare spesso altri edifici sia un'aliquota destinata anche al finanziamento dello stato sociale nel momento in cui sul Paesi abbiamo avuto un problema
Che ci ha posto di fronte a questo pensate all'assegno unico
Ma segna un li ho avuto un problema di finanziamento
Noi siamo passati da un assegno che era un assegno finisco
A un assegno che era finanziato in buona parte dai contributi a carico delle imprese che riguardano soltanto i lavoratori dipendenti siamo passati giustamente
Ad una segna che riguarda tutta quanta la popolazione anche agli altri non abbiamo avuto il coraggio
Di far pagare un contributo anche ai lavoratori autonomi degli altri perché per carità di contributi non si possono pagare
è è però abbiamo avuto un problema di entrare abbiamo Colombo ha avuto un problema di finanziamenti anche perché ovviamente non possiamo farlo continuare a pagare alle imprese due miliardi di oggi pagano
Di contributi Pericu acqua nel momento in cui abbiamo una prestazione che non è più soltanto legata ai lavoratori dipendenti ma una prestazione generalizzata a tutti quanti
A tutti quanti i cittadini e ma questo pone un problema di entrate
Così come con l'IRAP aboliamoli rampa benissimo come la ringraziamo la sanità
Ci limitiamo tutti quanti che li rampa una delle cose che ha sostituito sono i contributi sanitari
Ecco allora c'è un problema nel momento in cui si affrontano queste cose c'è un problema di finanziamento del welfare questo va affrontato e va affrontato allargando le fonti di finanziamento
Grazie
Grazie grazie Maurizio Benetti passo la parola adesso
All'amico Giorgio Benvenuto che ho avuto oggi il piacere di vedere il presidente della Fondazione Bruno Buozzi ego Giorgio a te la parola
Vedi pigiare il il dove c'è il rosso c'è un bottoncino
Di mezzo da parte scura
Ho perfetta è in linea
Un saluto affettuoso a tutti e tutti quanti voi
E io apprezzo questo ottavo rapporto
Apprezzo il collegamento che viene fatto delle periodo due mila otto due mila
Diciannove due mila otto importante perché l'anno in cui inizia la nostra accaduta di competitività l'anno nel quale il nostro Paese
Va indietro rispetto agli altri paesi europei e lo apprezzo perché come di consueto
Ci vengono offerti darti ripetizioni
Approfonditi i diversi aspetti nella politica fiscale riferiti anche a quelli che sono i mutamenti avvenuti ne erano sarà società
Che li apprezzo perché siamo in una fase nello con Lecce una scissione però a la conoscenza
Di cinque lo che avvenuto di quelli che sono i cambiamenti che si sono realizzati e di quella che è una abitudine
Nell'affrontare i problemi di politica fiscale nella quale ci sentiamo sempre ripetere veri osservazioni generali e ahimè generiche
Io penso che sia importante cogliere l'occasione in questa Pansa e l'occasione di vedere la forma fiscale finalmente si fa cioè
La dimostrazione confermata anno per anno dai rapporti poi aggravata da quella che è stata l'epidemia dimostra che il nostro sistema fiscale non è compatibile con i paesi come cambiato come sia bonificato
Invecchiata questo richiede richiede
Interrogativo cioè richiede una vere riforma
Richiede di superare quello che spesso è avvenuto in passato nel quale siamo ricorsiva degli aggiustamenti
Ritiene un grande sforzo di una vera riforma di un Paese diverso di un Paese più anziano di un paese dove il numero di chi pagava l'IRPEF diminuisce perché cambiato aria
La composizione delle persone e di un Paese che deve affrontare deve misurarsi in una realtà alla quale si deve confrontare a livello europeo
A livello a livello generale
Allora io penso che occorre certo non si poteva fare di più certo ci sono tante critiche da fare
Ma penso che dobbiamo avere la forza di passare dalla fase della critica di con la matita rossa e blu disegnare cose che non vanno il passare a una fase propositiva
Perché questo in questo Paese si sta spegnendo pro la capacità di progettare il futuro riprogettare il cambiamento questo serve
Perché noi abbiamo una situazione politica
E che non è più rappresentativa quando non vota lamenta degli italiani e vuol dire che la rappresentatività e diminuita di un Paese
Che et facile alle suggestioni e facile alle critiche ecco io penso che bisogna rafforzare il dominio dei nostri comportamenti per vedere di indicare delle soluzioni certo la riforma una serie di critiche potrei e e molto diffusa la letteratura a questo riguardo ma rappresenta una novità il fatto che si parla di riforma sappiamo che non è una riforma un aggiustamento
Importante che ci sia un confronto ma un confronto dove non deve essere solo il Governo deve esserci anche una capacità di proposta una capacità di indicare delle soluzioni di prendere coscienza che non possiamo chiedere agli altri di cambiare sì e no cambiamo anche noi nel modo con cui affrontiamo i problemi e quindi io vedo come che esigenza come motivazione
E in un sistema fiscale che ancora le caratteristiche che ha perché
Certamente c'è l'evasione fiscale ma c'è stata una forte erosione fiscale cioè lei visioni chi scale ci son tutte le cose che non è che abbiamo io vedo una grande importanza che si a dozzine un meccanismo che ci aiuti a fare la riforma non attraverso monologhi o direttive dall'alto ma attraverso un dialogo un confronto una discussione che utilizzi i dati perché i dati che vengono forniti non solo non vengono dati che i numeri Eunice da dei numeri nostro chimica
Coi numeri spiegano che cosa non va spiega quali sono le debolezze spiega quali sono le contraddizioni
E quindi la prima questione
Cioè questa legge l'idea degli atti io penso che sarebbe importante che ci fosse un'unica commissione
Bicamerale come è avvenuto per esempio all'epoca della riforma disco quando si fecero le agenzie per decidere con la rapidità una commissione bicamerale che gestisca
è detto anche nella legge di riforma
Che si fa questo sforzo ci sono queste priorità bisognerà lavorare su quelle che sono le indicazioni scrittrice sono state dette
Ma cioè come allora la possibilità poi di fare le necessarie correzioni
Quindi la necessità di un sistema più agile a livello parlamentare
è la necessità di un confronto vero tra le parti sociali tra le i diversi soggetti che operano nel circo
Perché è fondamentale per uscire da questa situazione di un'operazione difficile ma un'operazione nella quale dobbiamo cercare non
Di indicare le risoluzioni di fermarsi su delle pregiudiziali ma di trovare delle soluzioni che si muovono in quel direzione
Aggiungo
Che occorre che ci si renda conto che accanto alla riforma fiscale una parte importante riforma fiscale e di ripristinare anche fortemente quello che lo Stato significato dello Statuto del contribuente
Che fa certamente modificato aggiornato ENI invecchiato ma lo statuto dei
Diritto del contribuente deve essere un meccanismo che deve essere introdotto nel nostro sistema dal quale è stato espulso e deve essere affrontato anche il professor tributario una equa giustizia che deve esistere perché se una volta c'era la necessità di tutelare l'amministrazione finanziaria
Oggi l'amministrazione finanziaria a strumenti con la digitalizzazione con le banche dati con il conflitto di interessi come opportunamente in indicato
Per poter operare in quella in quella direzione quindi queste regole sono basilari
Ed è fondamentale
Che si riprenda io rimango molto sconcertato
In questo modo con cui si fanno le scelte politiche dove uno chiede gli appuntamenti agli appuntamenti come dicevo Giolitti un sigaro è un titolo di Cavaliere non si nega a nessuno
Un appuntamento non si nega a nessuno
Ma più che appunto Mensi bisogna che noi abbiamo delle nostre proposte
Delle proposte che poi vadano affittasi e che la gente possa comprendere e possa sentirsi anziché rappresentate
Ecco è un po'che occorre anche certamente la legge del la delega contiene questa legge delega questa riforma a a una impossibilitato ad un finanziamento molto basso otto miliardi
Leggendo i dati che ci sono stati ricordati mi veniva da sorridere amaramente otto miliardi quando gli italiani spendono
Pongo in miliardi per le fattucchiere e per i vari per chiedere che cosa fare
Ho
Occorre
Io penso mi oriento
Colgo l'importanza di alcune proposte che sono contenute in questo rapporto un modello che tenga conto che noi abbiamo data di discutere
Sull'IRPEF perché ha questi effetti te tutti quanti ricordiamo cioè l'assurdo che senso poche persone che finisce per pesare quello che il costo del nostro sistema del D UE perse
E dobbiamo renderci conto che dobbiamo intervenire perché questo sistema di welfare non può continuare a reggere se non non individuiamo delle soluzioni che non sia uno sporadiche improvvisate
E immagino e Chelli c'è una discussione nella quale c'è un'impreparazione e che va colta proprio con una il confronto con gli altri a che cosa mi riferisco a questa idea di di vedere le addizionali le addizionali sono state un disastro le addizionali date ai comuni addizionali dati alla Regione
Non lo dico perché sono un cittadino romano perché a Roma ha il privilegio di avere l'addizionale più alta d Italia per quanto riguarda l'IRPEF del Comune che lo zero virgola nove ora dizionari più adatta per quanto riguarda la Regione
è lì c'è diciamo così
L'idea di una sovra imposta che può dare ai Comuni anche e una possibilità e che lo sgancio perché l'addizionale come stanza utilizzata da noi in molti casi ha finito per essere proporzionale quindi la negazione del pro delle festività
Quindi uno del discorso non voglio soffermarmi su queste cose
L'IRPEF ma vari discussa in una questioni di equità ma anche di cioè il diritto per cui via si ciò che è giusto ciò che appare permette anche di poter meglio sa dire meglio definire il futuro condivido anche questa idea che cioè di incoraggiare il welfare aziendale già di fatto si sta determinando perché rispetto a quella proposta un po'stravagante che era venuta fuori che bisognava fare gli aumenti contrattuali Primo senza passare né in quelli avrebbe creato ancora maggiore confusione
Se c'è tutto una serie di soluzioni che vengono fatte sul welfare che permettono di evitare che le richieste di carattere contrattuale possano essere fortemente intaccate dalle corazza delle all'ipoteca crescono e penso anche che occorre individuare un meccanismo più forte per quanto riguarda il problema del opposta io perché partiamo dell'azione di contrasto all'evasione fiscale una azione di contrasto che dovrebbe come avviene in altre realtà si sono sperimentate consentire diciamo così di combatterebbe la con l'accordo che invece esiste per non pagare le tasse
E per risolvere e i problemi avrei ancora molte altre cose ebbe a dire
Aggiungo solo mentre una in fondo
Anche quella di fare in modo che della politica fiscale questione posta parlare e come un'opportunità questo richiede un cambiamento profondo nella politica nella politica delle aziende del ministero delle finanze inoltre sempre sono convinto personalmente
Che sia stato un errore nel nostro Paese fare un unico ministero dell'Economia
E che sia stato un errore aver su subordinato il ministero delle Finanze al vecchio ministero
Del tesoro perché questo favorisce cioè la spesa perché non ci si preoccupa nello stesso misura sin qui senza nuove soluzioni delle entrate nelle con le idee più vari e più stravaganti terminino
Ponendo anche un altro problema il problema di una cosa che non riesco a capire come mai nel nostro paese viene nascosta come la polvere sotto i tappeti
è il fatto del magazzino de di della ex Equitalia del riscossione
Leggo alcuni dati che sono stati forniti dalla Corte dei Conti e dal agenzia delle entrate dal direttore dell'Agenzia delle entrate su qual è questo magazzino
Sono novecento ottantasette miliardi non c'hai detto di lire novecentottantasette miliardi di euro
E di questi secondo quello che dice il direttore credo che invita giustamente ci sono quattrocento cinque miliardi e non si possono recuperare perché sono i soggetti falliti i soggetti decaduti o da imprese che si sono stima hanno cessato
Ho detto o da nullatenenti
è che per altri quattrocentoquaranta miliardi non si possono non si possono avviare delle soluzioni perché i ritardi cavilli i problemi Lapo reperibilità impedisce di arrivare per cui si arriva all'assurdo che su un magazzino di novecentottantasette miliardi appurati definiti che devono essere pagati
Si prevede si è proprio tutto va bene se tutto va bene di recuperare il sessanta settanta miliardi
Come è possibile una cosa di questo genere
Come è possibile che non si affronti questo problema come possibile che non si trovino delle soluzioni come è possibile che non si trovi un meccanismo Colette tecnologie che esistono oggi e di poter affrontare cioè e difficile nascondersi rispetto alla capacità che c'è oggi
Il Superenalotto oggi pomeriggio estrarrà hanno il super euro otto alle sette se usciva al l'abbia la maxi vincita in un minuto si sa dove è stata venduta la schedina dove il non solo in quale Paese ma anche in quale ricevitoria in quali ore tabaccheria
è possibile che noi non riusciamo a utilizzare gli strumenti dell'innovazione tecnologica di mettere assieme fidarsi e vedere chi adottare una iniziativa che ci permette con tempismo di affrontare i problemi ecco io penso che si tratta di cominciare a prendere iniziative a formulare delle proposte precise a non accontentarci che in questo in quell'incontro c'è questa o quella apertura
Così non faremo mai le riforme se invece la la riforma nasce su un confronto su una partecipazione su un coinvolgimento io penso che si potrà parlare del fisco in modo positivo di un fisco intelligente di un fisco equo di un fisco che ci mette in grado di competere Giulia grazie grazie Giorgio
La parola adesso Walter dottor Walter Galbusera presidente della Fondazione a Anna Kuliscioff di Milano
Grazie monetario che la parola grazie grazie buonasera a tutti però sarebbe interessante capire qual è l'effetto sul bilancio dello Stato in caso di cancellazione di questi crediti no cancellazione formale perché se fosse in ogni
In un bilancio d'impresa
E non fossimo esigibili prima o poi dovranno essere cancellati però qualche fetta di supporto economico
Probabilmente avrebbero voglio andare comunque questa è una è una è una curiosità però parliamo di mille miliardi cioè
Fluenza teorica enorme insomma comunque voglio ringraziare professor Brambilla e la
La su tutti è la sfida che lavorato su questo
Questo contributo importante perché a Boorman capacità propositiva
Rilevante partendo da Harvard a tre questioni essenziali l'una e l'esasperata progressività
Il sistema
Indotto da li andiamo a lì e che sono stati denuncia il secondo punto è la costatazione e anche l'esemplificazione nomi dei dei casi evidenti clamorosi dieta lesione il terzo e
L'inefficienza iniquità
Dei sistemi Uefa no questo è l'ultimo punto magari meno che colpisce di meno perché è una questione di numeri ma questione di
Di modalità
E evidenti che si la la l'assistenza semplicemente un travaso di so turno sulla base di oltre due buoi grafiche
Ebbene diventa una casa senza fuggono
Cioè inutile porsi il problema del finanziamento è uguale al fatto tanto male darebbe direi che bisogna aumentare sistematicamente il il prelievo in funzione del vuoto che viene determinarsi
Nel finanziamento del dell'welfare
E in realtà il welfare la dovrebbe dare prestazioni soprattutto questo mi sembra un contributo importante che viene dalla da questo da questo lavoro
Perché esempio puoi più clamoroso è quello delle regioni di cittadinanza la la prestazione qui è la ricerca di un lavoro no e è ovvio che si la servizio
Principale quella del trasferimento di un assegno ed è questo prevale nettamente come dire alla moneta la moneta cattiva scaccia la moneta buona
Quindi la la
Trasformazione del servizio di welfare sulla base
Prevalentemente dei servizi presta fino a cui possono essere anche negativa emolumenti di
Di danaro ma
Ma bisogna evitare i meccanismi automatici
Allora
Questo però vuol dire che non possiamo considerare il welfare come i elemento indipendenti no che deve essere semplicemente finanziato ogniqualvolta cioè una richiesta di cassa ma non certo non è che può essere cancellato con un tratto di penna ma ci sono dei limiti che non può superare cioè voglio dire questo è importante perché in un Paese di corporativismo diffuso come il nostro eletti sempre qualcuno o disponibile a dimostrare o che si offrì di mostrare della propria categoria è l'ultima sua faccio da erano che è stata umiliata oppressa offesa e dice quindi
La battaglia politica sarà particolarmente dura su questo ma se non partiamo da questo
Insomma ci sono poche speranze no di di di di uscire vivi da una situazione difficile e unita l'altro in cui si guarda anche il numero apro una piccola parentesi questa strada del catasto
è abbastanza curioso
è evidente perché viene rivisto il catasto per una questione estetica
Cioè non non credo no perché si cercherà di ragionare su Futures qual è immersione insomma
Più corrette delle imposte se si utilizzeranno sui nuovi valori di aliquote attuali sei Cambiasso ecco però alla fine nasconde una cosa su cui noi dobbiamo come stare anche attenti l'Europa ci dice se non ho capito male
Alcune una una parte sono l'Europa però ora più fortissima voglia dell'Italia son questi diritti
Il debito il diritto privato
è in in in alcuni Paesi come la Germania e infinitamente più alto di quanto non Noventa e la ricchezza tra cioè cioè in lo lo Stato
In parte ha arricchito i cittadini trasferendo Novo ricchezza tanti modi facciamo un esempio la cessione delle delle delle case e delle case pubbliche non ha comportato un grande trasferimento di ricchezza
è andata così io voglio dire no ma lo stesso sistema previdenziale funzione in questa direzione quindi
Quindi considero questo lavoro un contributo importante e anche delle proposte che che Ipc lirica cioè questa bella
Cioè non è detto che questa sia la soluzione però un elemento di novità che permette di
Evitare alcune iniquità no della progressività eccessiva almeno per alcune fasce di reddito dell'aliquota e quindi questa proposta dell'aliquota fiscale che varia all'aumento del reddito che se non capisco male Lomelo Tedesco
Che quindi non è che ti partitica ad una album al paese arretrato del terzo dunque la però io e convivente che all'interno della della della della della ricerca cento il richiamo
Meno mi sembra d'aver capito al discorso dei vari
Se la
L'utilizzo in lire
Non funziona
Perché e una parte eccessiva nelle religioni fugge
Beh forse probabile chiusura di meno alle imposte indirette
Io in volevamo un vecchio mantra ai tempi eroici delle lotte sindacali non trasferire la tassazione dalle persone alle cose
Dalle persone alle cose
E riflettiamo difettiamo ci perché certo è paradossale che
Si debba perché noi non abbiamo Likud lirica IVA bassissima no abbiamo più più o meno ci sono Paesi che canonico arriva molto più consistente però però
Se
Il il il è la la la la scala la scala in libertà non funzionante e forse ebbene appesantiva il prelievo sulle sui consumi almeno fuori su alcuni confronti
Il terzo punto è fondamentale il contrasto di interessi ecco qui quinta o in bianco e nero questo è un problema che bisogna portare il confronto con con con con il governo al parlamento cioè bisogna estendere
E la la logica del conflitto di interessi del nelle nelle nelle fatturazioni una serie di servizi che riguardano la casa ma anche l'automobile e sarà sarebbe un fattore di allargamento della della base imponibile se noi consentissimo delle detrazione così come avviene nel caso della sanità e così via
Ecco questo è un punto chiaro
Non è che si debba discutere Pepe era voglio dire pare un elemento dirimente sì vogliamo affrontare
De delle proposte concrete
L'ultimo punto che mi sembra interessante da da sottolineare quello dalla contrattazione nazionale
Che è qualcosa di più
Del come dire delle delle della l'abbassamento del prelievo
Sui redditi da lavoro no è una spinta formidabile all'aumento della produttività che può essere realizzato solo in sede azienda
E questo è il limite della dell'azione sindacale di oggi
Che guarda inevitabilmente necessariamente Brevini inevitabilmente no ma di fatto si insomma esiste solo il contratto collettivo nazionale il che va bene ma
In una fase come questa in cui non c'è
Nessuno notti di dimentichi il tema del ritardo nella produttività
Ecco se non si sa rilanciare la contrattazione magari attraverso un protocollo confederale però questo questo capire benissimo ma se non si va a rilanciare la contrattazione a livello aziendale e o per le piccole imprese si può cercare
Un conto è il sunto è un contesto locale territoriale ebbene perdiamo un'occasione insomma
Perché non non non il problema
E come abbiamo detto infinite volte anche quello di aumentare il denominatore il DNA unitari siglare in questo caso denominatore che
Ed era lì e danni che nasce
La crescita e il risanamento
Ecco questo è il secondo me il il
Contributo maggiore che che viene da questo da questo studio che fatto con con con grande come l'esenzione comma ora particolare anche dei dettagli io ho indicato quelli che mi sembrano gli aspetti più importanti poteva utilizzare il
Grazie allora passiamo all'intervento fino all'ultimo intervento
Dottor Mario Mantovani presidente dell'acido sentito tutti se l'ultimo un po'di conclusione prevalse Alberto grazie a tutti per gli interventi molto
Ampi che hanno toccato i tanti temi che riguardano questa questa indagine ora una giornalista mi ha chiesto oggi come mai continuiamo a supportare questo rapporto che tutti gli anni dice le stesse cose non basta farlo una volta ripetere gli stessi dati purtroppo è così purtroppo in effetti nonostante tutti gli anni ci troviamo a commentare con gli stessi accenti con gli stessi contenuti
Non cambia niente sostanzialmente con l'abbiamo visto cambia molto poco come ha visto dobbiamo visto nelle serie storiche
Io credo però che sia appunto per questo importante continuare a davvero è una voce chiara documentata basata su dati rispetto ad una situazione perché è assolutamente di di iniquità
Purtroppo vediamo che nonostante questo i segnali continuano ad andare in direzioni contrarie rispetto al riconoscimento di una situazione di fatto che vede ormai l'IRPEF come l'unica imposta in cui permetta permetta meno della metà dei contribuenti si applica una fortissima progressività
Viviamo di fatto già in un Paese di fatta ex tra le imposte sostitutive le imposte indirette che per definizione non sono progressive ma anche la prima parte della curva dell'IRPEF di fatto cioè quando abbiamo diciotto di diciotto milioni di contribuenti che sostanzialmente non la pagano quando ne abbiamo altri quattordici che pagano una somma che intorno ai centocinquanta trecento euro al mese
Largamente inferiore al dieci per cento
Beh insomma dire che se non è una flat tax gli assomiglia molto nonostante questo tra i vari provvedimenti proposti e invocati continuiamo a trovare l'allargamento della flat tax gli autonomi quindi un'ulteriore differenziazione all'interno di categoria di lavoratori che mette in concorrenza di fatto figure giuridiche che in tanti casi fanno lavori molto simili
E questo è assolutamente inaccettabili John con un'evoluzione del lavoro che porta a rendere meno rilevanti questi confini abbiamo visto nell'ultimo anno e mezzo come eliminando l'obbligo di presenza e l'obbligo di orario i capisaldi tradizionali no del lavoro ton lavoro dipendente siano diventati assolutamente insostenibili in più abbiamo ha avuto la necessità sociale di introdurre degli ammortizzatori sociali questo è un altro caposaldo non ha lavorato autonomo si deve sostenere autonomamente in caso di difficoltà ovviamente no nel momento in cui la difficoltà è così ampia e così diffusa e la difficoltà di introdurre ammortizzatori sociali in un contesto in cui non sono mai stati pensati l'abbiamo l'abbiamo vista chiaramente c'è invece che andare a convergere con un modello comune
Ci sono proposte di ulteriore sperequazione di arbitraggio fiscale tra categorie
La stessa proposta difficile da capire ma la trasformazione delle addizionali
Locali insomma imposte anche questa vapor va a gravare sempre andrebbe a gravare sempre sulla rete queste stesse categorie che sono quelle che pagano
E pagano più imposte ecco questo tipo di accanimento che oltretutto non si riflette nemmeno nella rappresentatività poi quando no parliamo con i rappresentanti dei governi tutti i governi ci fanno notare che i nostri numeri no ma i nostri numeri sono piccoli sono bassi peccato che però quando siamo contribuenti questi piccoli numeri comporti in un gettito molto significativa
Allora ecco io credo che rispetta questa situazione
Si debba sempre tenere presente un dovere di solidarietà che coloro che hanno maggiori redditi e maggiore ricchezza direi più in generale in un paese sono chiamati a ad esercitare nei confronti dei di tutti i concittadini
Questo è sempre stato un faro per la nostra categoria e continua ad esserlo quindi non presentiamo richieste di vantaggi di riduzione delle imposte significativa per le nostre categorie chiediamo però effettivamente che ci sia una netta sterzata verso verso un'equità che oggi oggettivamente non viene in alcun modo
Rappresentata dietro però questo problema di Nikita molto grande ce ne sta un'altro che a mio parere è ancora più significativo
Perché che cosa ci dice quella quella e norme quota di contribuenti che di fatto non versa IRPEF cioè paga pochissime tasse e quella grande quota di cittadini che non sono neppure contribuenti
Ci dice che il nostro è un Paese che si regge su spalle troppo fragili di poche persone che hanno lavori in grado di garantire un benessere degno di un Paese sviluppato come il nostro
Da due punti di vista da un lato perché hanno appunto redditi troppo bassi dall'altro perché hanno redditi dichiarati troppo bassi sono due facce della stessa medaglia in realtà medaglia purtroppo non di legno ramo non non di in metallo pregiato
Perché o ci mettiamo in testa che al nostro Paese che non può avere una strategia di lavoro a basso costo e deve evolvere necessariamente verso un lavoro oltre che quantitativamente anche qualitativamente
Più remunerativo e più a valore aggiunto per le aziende e per i lavoratori oppure no non c'è un'altra via cioè non non possiamo pensare che ridurre i contributi perché ormai le imposte le abbiamo ridotte no creando poi degli lì i cosiddetti buchi contributivi che si ritroveranno i giovani tra tra qualche anno no quando andranno poi ad avvicinarsi all'età
Pensionato questa non può essere una via l'unica via maestra è quella nel tempo progressivamente di favorire l'investimento in settori in aziende che siano davvero in grado di garantire la prosperità
Purtroppo invece si continuano ad avere provvedimenti che favoriscono il mantenimento di un tessuto economico marginale
Poco produttivo costretto in alcuni casi anche adoperare con delle modalità di non trasparenza per quando non diritti appunto di di nero in senso esplicito
Ma che comunque il sistema economico italiano continua continua a mantenere un inciso anche rispetto a questa questa notazione che è stata fatta sul sull'evasione fiscale sul magazzino
Ma allora nella riforma che ha una vita travagliati stimabili nel Codice delle crisi
C'era un provvedimento a mio modo di vedere potenzialmente molto efficace la perché se io sì genera questo magazzino in in particolare per la parte poiché non è più esigibile cioè per le aziende fallite
Perché i tempi di rilevazione sono molto lunghi tempi di allerta
Sono molto lunghi no i gli enti previdenziali il fisco si accorgono tra virgolette di questi mancati pagamenti dopo molti mesi in alcuni casi anni allora evidentemente un incentivo a ritardare il pagamento di questo dire ritardare questi pagamenti rispetto a quelli del fornitore per cui sono necessarie le merci domani mattina per continuare a tenere in piedi l'impresa
Ma il codice delle crisi c'è una cosa apparentemente abbastanza semplice cioè l'obbligo di allerta da parte di una serie di soggetti per cui appunto gli enti previdenziali e l'agenzia fiscale
E questo avrebbe eviterebbe in partenza di accumulare questo tipo di debito no che poi di evidente che diventa in molti casi inesigibile perché l'azienda non riesce a uscire da questa difficoltà in tante situazioni e quindi evidentemente non è più non è più in cassa ben ecco e avrebbe anche l'altro beneficio di socializzare questa situazione di difficoltà in uno stadio in cui forse ancora delle soluzioni ci sono ci possono trovare no prima che siano così gravi che poi l'azienda diventa decotta diventa incapace di valorizzare per gli assetti e il lavoro delle persone che ancora che ancora può essere appunto valorizzato
Allora ci sono una serie di interventi e questo e questo è un esempio ce ne sono altri che sono stati citati sul sull'evasione fiscale tu qualche purtroppo non non sembra che il nostro Paese Contini a non allora accettare culturalmente mi viene da dire cioè a mantenersi in un sì in una modello in un sistema in cui si cerca di dare qualche vantaggio ha delle comunità specifiche di contribuenti salvo appunto quella che rimane inossidabile dei contribuenti fedeli che con i loro redditi da lavoro dipendente le loro pensioni ricordiamolo mantiene mantiene effettivamente in piedi questa imposta
Largamente iniqua ecco quindi che non sia inutile ricordarlo ogni anno anche se effettivamente i risultati
Non si vedono
Però penso che sia un'operazione di di verità che va che va comunque ripetuto io vi ringrazio per averci ascoltato per avere dedicato un po'di tempo per conoscere effettivamente questa questa realtà
Spesso sommersa nelle nelle nelle cronache no in cui si parla di il fisco spero comunque continua a sperare che un giorno una soluzione di maggiore equità possa essere identificata grazie ancora
Bene grazie allora abbiamo sfornato un po'quindi avevo preparato del piccole conclusioni viene dirò soltanto una nella parte finale del rapporto voi trovate un appunto sulla cosiddetta redistribuzione cioè abbiamo calcolato
Per tre funzioni che sono l'assistenza sociale
La sanità e la scuola abbiamo calcolato sulla base delle dichiarazione dei redditi a quanto ammonta la redistribuzione cioè quanta parte bere delle delle imposte lire persa
Pagata dalla parte dalla fascia alta della popolazione va a beneficio della parte che praticamente non alga o paga pochissime imposte bene il risultato
E che noi redistribuiamo praticamente su cinquecentosettantotto miliardi di IRPEF il dato della nave fra Dell'Anna nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza negli seguiamo cento ottantadue per cui praticamente questo centottantadue eh molto più di tutta l'IRPEF perché viene vaga questo solo per queste tre funzioni sanità assistenza sociale e scuola e d'altra parte la Spesal per assistenza sociali centoquattordici miliardi e mezzo circa che abbiamo visto prima vanno quasi totalmente a beneficio delle porzioni di reddito fine ventinove mila euro un po'sotto i ventinove mila euro quindi la come dire puntare tutto come si sta facendo in Italia sull'ISEE e puntare tutto sul fatto che chi non arriva a nove mila euro a chi non arriva a dodici mila euro a ha trasformato di molto i redditi e l'abbiamo visto anche nella immagine di prima che ci ha fatto vedere Paolo Novati e praticamente dal due mila otto ad oggi
Il l'IRPEF è cresciuta meno dell'inflazione e quindi questo ci dice un po'tutto
Quindi grazie a Giorgio Benvenuto grazie a Walter Galbusera Maurizio Benetti Mario Mantovani grazie alle gemelle che ci ha ospitato
Abbiamo un po'scorretto nei tempi e quindi di dico soltanto che l'Osservatorio come vi ho detto prima sulla spesa pubblica
Tutte le slide tutti gli approfondimenti sono scaricabili libera consultazione dal sito www punto Itinerari previdenziali punti grazie a tutti alla prossima edizione