L’antitotalitarismo Italia nel Secondo dopoguerra

Buonasera a tutti grazie per essere qui con noi anche più numerosi dice questa mattina di ieri per fortuna dunque oggi la sessione come avrete ovviamente come sapete visto che siete quella di totalitarismo in Italia nel secondo dopoguerra con i nostri ospiti
Lo dico perché faccio la persona in più sono Massimo Teodori e Roberta De Monticelli Ernesto Galli della Loggia
Al centro trovate vedete Cesare panissa che coordinerà il il pomeriggio la chiacchierata quindi poi sarà l'UE che vi dirà di più degli ospiti anche se non ce ne sarebbe bisogno
E che che condurrà la giornata del pomeriggio quello che invece spetta a me dire tra i ringraziamenti che facciamo in questi giorni a chi ci sostiene si vota oggi ci porta il suo saluto alla a festival un altro rappresentante di del gruppo dei promotori abbiamo che con noi il segretario regionale della UIL Giuliano Vigini anni che farà un saluto
Grazie
Grazie grazie soprattutto vi ringrazio per per l'invito di solito vado vado braccio però in quest'occasione preferisco leggere e seguire una traccia di una di un intervento anche perché il tema è un tema quanto mai difficile non facile da trattare soprattutto un tema di grande interesse
Ed è quanto mai difficile definire cosa sia totalitarismo oggi
C'è nel ventesimo su secolo alcuni regimi Benin Quadronno questo aspetto fondamentale dalla vita politica del nostro continente
E più in generale del mondo se non altro per le ripercussioni che esso ha avuto e forse più difficile trovare i confini nei quali si muovono oggi quei soggetti che a vario titolo e varie ragioni imboccano anche ora la necessità la necessità di ritrovare una vita politica incentrata sui valori autorità accanto a chi oggi in preda a una Nostalgia più dettata da un'incapacità ad elaborare una propria visione del mondo e della situazione socio politica nella quale viviamo in bocca il ritorno a leader del passato si associ una visione individualistica e puramente darwiniana nel quale l'individuo disse diventi il centro di quella che deve essere l'azione dalla società
L'individuo si sente oggi legittimato dire che la collettività il vivere comune lo stare insieme a quale unico scopo la soddisfazione di ogni proprio bene capriccio o esigenza
La società civile viene distorte ripiegata nell'individuo in questo humus concedetemi questa licenza
A utilizzare un termine forse non proprio di un individuo e del suo pensare e agire si innesta una nuova idea di totalitarismo quella dell'insieme disgregato di individui
Che non stanno più insieme per infine ultimo di far prevalere la propria nazione come avvenivano i regimi del ventesimo secolo
Ma bensì che si propone quale fine ultimo quello di definire o sovvertire la visione collettiva con l'ottenimento di tanti bisogni individuali e spesso contrapposte
Ma questa contrapposizione none per il nuovo autoritarismo individualistico in alcun modo rilevante poi poiché il tessuto sociale
E l'idea di Paesi inteso come collettività civica è il nemico primo e principale da combattere per cui poco conta c'è io e il mio vicino abbiamo visioni contrapposte
Poiché il fine comune di destrutturazione alla prevalenza su tutto il resto
E così senza entrare anche qui nel merito
Delle attuali situazioni sanitarie relative misure posti in essere dal governo in un in un unico movimento troviamo anche uniti estrema destra ed estrema sinistra in uno vocazione unica di richiamo ha presentato le giunte libertà individuali entrambe badate bene inneggianti alla necessità di abbattere la dittatura presente oggi in Italia
Oggi l'induismo che prima del due mila e venti inneggiava ritorno di una figura forte un uomo solo al comando che riportasse ordine nelle cose oggi si rispecchia nelle Berta democratica che combatteva fino a qualche anno fa prima per il ripristino di un diritto individuale del tutto avulso dal diritto postina serietà al vivere comune
Per questo con ancor più determinazione necessario combattere ogni forma di violenza quale quella venuta nelle settimane scorse nelle sedi di un sindacato dico con consapevolezza sindacato non definendolo con una sigla poiché a quell'attacco ce ne sono succedute dopo ma anche prima tanto nelle sedi della CGIL quanti in quelle della Cisl così come in quelle della UIL allora ad essere attaccati non erano i sindacati in sé ma l'idea di sindacato confederale nel suo insieme cioè quello strumento che ancora oggi cerca in una situazione di estrema DT difficoltà di tenere unito il Paese
Di rinsaldare il patto sociale tra lavoro e diritti occupazione assistenza individuo collettivo in un momento storico tra i più difficile un lavoro il nostro reso ancor più critico dal perdurare di una crisi economica che è rimasta al di fuori di un dibattito tutto incentrato sulla pandemia ma che tutt'altro che superata la situazione ma quale vivono
E lavoro i milioni di lavoratori che ogni giorno rappresentiamo è infatti resa ancor più drammatica dalle condizioni lavorative
Con cui sono sotto cui sono sottoposti dove lavoro o non si trova o è anche data la situazione generale del tutto privo di quelle tutele che garantiscono i ai lavoratori la dovuta sicurezza
Dicendo questo non parlo solo di sicurezza economica ma soprattutto di sicurezza nei luoghi di lavoro
I bollettini quotidiani su infortuni e morti sul lavoro sono vere e proprie bollettini di guerra
Che la UIL vuole combattere per questo siamo in campo con la più grande battaglia mai combattuto contro i morti sul lavoro la Campania zero morti sul lavoro nasce da qui
Dalla volontà di porre fine a una guerra che troppo silenziosamente ogni giorno cucine uccide diversi lavoratori
Oltre a ciò ci aggiunge il fatto che in un modo sempre più evidente la criminalità organizzata Specola nei nostri territori Specola investi inquinando il nostro sistema economico e produttivo
Anche su questo siamo in prima linea lui l'Emilia Romagna ha fatto della legalità la sua bandiera il Patto per il lavoro il clima sottoscritto livello ragiona regionale richiama questi valori i nostri valori oggi quindi vi porto il mio saluto e il saluto di tutta la cui l'Emilia Romagna di un'organizzazione laica e riformista che combatte questi mali così con me quelli del totalitarismo strisciante che si annida tra di noi
Oltre al nostro saluto vi porta anche un obiettivo che possiamo comunemente condividere sottoscrive
Riportare la capacità critica intesa come analisi nei rapporti tra le persone
è infatti fondamentale riportare il confronto tra le persone tra le istituzioni tra tutti i soggetti demandate rappresentare nel vivere reale e non subordinato subordinare uno ad una piattaforma
In grado di sintetizzare un per un pensiero in centottanta caratteri siamo infatti passati dal cibo genuino al cibo sintetico e oggi passiamo dal confronto umano il confronto o meglio alla stele le enunciazione digitale
E questo non è un evento scontato perché proprio con gli slogan del ventesimo secolo così come gli astanti oggi che si alimenti il totalitarismo del pensare individuale primo passo verso un totalitarismo generalizzato del vivere comune
Compito nostro così come compito di momenti di approfondimento e accrescimento quali quelli di oggi è quello di ricostruire un'idea e una rete di valori capace di riportare al centro del dibattito la nostra memoria
Memoria collettiva che ancora assente in Italia caratterizzata da tante diverse memorie costruita ad arte e manipolate da un sistema di relazioni umane assenti
Destrutturati milioni di rapporti indiretti dove gli amici si misurano su richieste via internet e non costruendo relazione care amiche e cari amici vi porto come diceva il saluto della cui dell'Emilia-Romagna
Per la riuscita anche di questa edizione del nove del Novecento feste che affronto rivolto uno dei noti dei nodi teorici sociali e politici
Che il Novecento visto e svilupparsi attraverso la esperienza di grandi movimenti e lotte sociali e politica
Quando nel mille novecentocinquanta nacque la UIL fu una scelta difficile e controcorrente dopo che era nata la CISL è la CGIL a quel punto non poter più dichiararsi unitari
Fare le spinte alla nascita del nostro sindacato ci fu anche il clima delle grandi divisioni internazionali esistenti e la spinta le contrapposizione dei blocchi militari e politici contrapposti fra Unione Sovietica e USA
Noi scegliemmo il campo della libertà occidentali ma anche nettamente quello del lunedì dell'unità europea come crescita di un'alternativa al peso asfissiante della dialettica fare grandi potenze
Abbiamo dunque fatto dalla lotta al tutte le tariffe un tratto caratteristico della nostra organizzazione
Criticando volte con fermezza alcune derive che si erano manifestate nel nostro campo occidentale accusato di imperialismo di totalitarismo per la politica di potenza sovietica
Continuare a indagare sui fenomeni più re regressivi dalla storia del del Novecento coglie dunque perfettamente una parte del patrimonio che il Festival intende così bene riassumere nella sua battaglia delle idee che state conducendo
Rinnovando i miei pensieri più sentiti i saluti miei personali e dalla mia organizzazione vi auguro buon lavoro
Grazie ma un giorno a tutti
Allora olio l'onore di di presentare questa tavola rotonda potremmo dirla così perché questi cercheremo di fare uno scambio dialogico fra i relatori prego qui presenti oggi latita detta riso in Italia nel secondo dopoguerra interprete interpreto lo spirito con cui è stata organizzato quest'incontro dai dai promotori all'interno cento Festi ce n'è sufficiente questa e il titolo ha un titolo generico in realtà la domanda che stecche che ci sta dietro e perché garantito e triste quantità del televisore Italia Seconda Guerra è stato una cultura fortemente minoritaria
E su questo credo che ascolteremo appunto le riflessioni delle dei nostri dei nostri relatori abbiamo deciso di iniziare con il professor Massimo Teodori
Che è stato e storico nel Nord America Perani segnato stare nella nell'America del Nord all'onestà di Perugia
è stato anche a lungo a lungo parlamentare e che ha scritto diversi libri sulla Swiss Relight cifra sono il Nuzzo su quella cultura politica per la famiglia politica
Dove più che in altre anime albergato alla cultura antitotalitaria nel nostro Paese
Per quindi inseriamo Daloui nel cielo immediatamente la parola
Grazie
Grazie
Gli amici di Forlì li chiamo così che ancora una volta
Mi consentono e ci consentono di avere questi simpatici incontri su temi
Che non sono
Così diffusi in meno tra il grande pubblico ma questo è un pregio non non è un difetto
In particolare voglio fare un augurio qui presente animatore del gruppo Gianni Resta Poretti che noi tutti vogliamo
Vogliamo presto
Completamente ristabilito perché perché sappiamo che la sua energia e quella che
Che fa girare gran parte del motore di questa
Impresa
Di questa lodevole impresa
Il tema Landi Toro il totalitarismo in Italia nel dopoguerra
Io comincerei dire con una con l'interrogativo semplice
Perché la parola
Totalitario
E quindi antitotalitario
Nell'Italia del dopoguerra
è stata così poco usata
Perché ci dobbiamo dare un una dobbiamo cercare di dare un una risposta
Io fatto una piccola ricerca perché queste cose chiamiamole così di
Sociologia dei dei vocaboli
Sulla sul termine
Antitotalitario e antitotalitarismo
In tutte le le biblioteche Poli bibliotecari italiani una ricerca fatta seriamente
Affondo e queste ricerche ci dice subito qualcosa che ha un suo significato
Sono state trovate su cinquantotto voci
In cui si usa il termine antitotalitario
Di queste cinquantotto voci di libri editi in italiano
Solo otto voci si riferiscono ad autori italiani
Tutti gli altri sono le traduzioni di autori stranieri quindi singolare che un termine come antitotalitario abbia una presenza nella pubblicistica
Nella storia
Italiana così con ma questo è già
Ho un un indice è un indice che dobbiamo a cui dobbiamo dare una spiegazione queste questi otto
Italiani che hanno trattato il tema antitotalitarismo riguardano in particolare tre riguardano il mondo cattolico e democristiano
In particolare
De Gasperi
E il vaticano i pontefici qualcosa del genere tre riguardano personaggi del mondo laico democratico
Di origine azionista o o giù di lì
E e gli altri due genericamente trattano di dei temi combinazioni con i temi antifascista e anticomunista
Di cui antitotalitario
Una specie di espressione simbiotica l'antifascismo anticomunista l'anticomunismo antifascista possiamo chiamarle il entrambe questa espressione dove mettiamo nelle zone oggettivo sostantivo come sostituirli con il termine antitotalitario perché
è una regione bisogna dirlo esplicitamente
Senza sottacere
E perché l'egemonia
E il peso del partito comunista prima e anche lì posso con i postcomunisti dopo perché le cose non si esaurisce con con il mille novecentottantanove con la fine dell'etichetta comunista ma va avanti con tutti i postcomunisti
E e il peso nella cultura italiana editoria università associazionismo pubblicistica eccetera
Del mondo comunista e dei compagni di strada chiamiamolo chiaramente è stata
Quello che ha soffocato
Ha soffocato uso una parola mo'molto esplicita molto chiara ha soffocato in Italia
L'anti totalitarismo dopo aver soffocato l'uso della parola totalitaria perché l'uso della parola totalitaria
E significava sottintendeva in realtà che c'erano dei totali reati gravissimi
E quindi questo è una cosa io ho voluto fare questa ricerca bibliografica perché tante volte i numeri ore delle cose banali che sembrano dei giochetti poi
Sottintendono delle con Rita
A pensare e questo quello tutto quello che riguarda mille novecento quarantatré ad oggi
A pensare che in Italia vi erano stati
Alcune personalità
Grandi personalità
Di antifascisti
Che avevano usato anticamente questo termine negli anni trenta dalla fine degli anni Venti alla fine degli anni Trenta
Queste personalità
Quattro personalità ma due in particolare le quattro personalità sono che usano questo termine
Sono Giovanni Amendola che Francesco Saverio Nitti e quali esplicitamente miti per esempio dice che cose il totalitarismo in cui ne naturalmente include oltre il fascismo il nazismo che allora tenevano banco anche l'Unione Sovietica a pieno titolo
Ma ci sono tutti due personalità che più degli altri non solo scrivono di totalitarismo e antitotalitarismo ma che operano in maniera attiva nel campo dell'antifascismo perché quella il campo e e in quel momento teneva banco e sono qui Gaetano Salvemini e don Luigi Sturzo
Gaetano Salvemini
Può non possiamo mai dimenticare questa cosa che che ebbe nota che nel mille novecentotrentacinque al Grande congresso internazionale della cultura di Parigi degli antifascisti
Prese e che era organizzato dal dal
Dai comunisti dei compagni di strada dell'intellighenzia filo comunista e visivo di tutta Europa i siamo mille centotrentacinque quindi in pieno
Fascismo nazismo
E prende la parola tribuna dicendo
E non posso tacere riprendendo un'espressione di Tolstoj non posso tacere perché se devo parlare re dei campi di concentramento della polizia anzi del del se devo parlare vi è stato io non posso tacere
Beh di quello che succede l'Unione serietà dei gulag e di tutti quelli che che sono deportati in Unione Sovietica in un convegno come quello di Parigi stretching grandissimo convegno che ha ricordato dalla storia
Che doveva essere il MOSE il momento culminante della unità della intellighenzia
Antifascista contro appunto il fascismo e il nazismo e e la stessa cosa di don Luigi Sturzo don Luigi Sturzo a ripetizione
Soprattutto
Quando va negli Stati Uniti la sua pubblicistica e sconfinata i suoi libri sono sconfinati continuamente parla di totalitarismo di antitotalitarismo
E molto strano che del mille novecentoquarantatré in poi con la ripresa della cultura italiana degli intellettuali della vita democratica eccetera
Praticamente questa parola
E viene messe d'archivio e non si può pronunzia e non si può pronunziare poi qui non abbiamo tempo perché io voglio fare soltanto o una una scaletta che magari poi nella discussione insieme a allora
Agli amici di di questo tavolo potrà essere dettagliata approfondita con gli esempi e via di seguito però noi non possiamo andare avanti a discutere di antitotalitarismo a partire dal l'uso del del del vocabolo
O totalitarismo perché il vocabolo dietro il vocabolo ce ce la cosa quindi non è che il vocabolo un fatto linguistico è un fatto che che
Dirà vocabolo c'è un concetto che c'è una cosa che sta dietro a questo concetto non possiamo andare avanti se non diciamo in maniera esplicita che il pettine l'intellighenzia
Intorno al Partito Comunista il Partito Comunista poi quando diventa PDS poi quando diventa DS poi quando diventa il PD con gli intellettuali tutti insieme
Totalitarismo è tabù è tabù anche quando ormai non non c'era più sale non c'era più non solo Togliatti ma non c'era più o diciamo la manovra lunga ma non l'unico messo sovietica
Allora io non
Per l'Italia le in una scaletta che quello che voglio fare qui soltanto
Dell'antitotalitarismo
Non posso
E credo non si debba occuparsi della Storia delle dottrine politiche o del pensiero politico ma
Ma io voglio occuparmi soltanto una scaletta perché in quel caso lì certo in Italia ci sono stati anche anche se non ci sono stati dei grandi pensatori antitotalitari come come dappertutto in Europa i i nomi li conoscete tutti quanti
Inutile che qui ve li sto elencare ma in Italia ci sono stati dei pensatori antitotalitari ma che pochi sono stati definiti col termine antitotalitario stati definiti liberali liberal democratici cristiani eccetera ma difficile volare o un grande intellettuale
Italiano che pure ha dato molto definito con questo termine perché in questo termine è stato messo in e e in soffitta
E allora quello che invece su cui io voglio la delineare questa piccola scaletta e una
Storia un repertorio chiamiamolo così una storia un termine troppo ambizioso però un repertorio di coloro che hanno fatto
Che hanno fatto politica antitotalitaria perché perché e in Italia ci sono stati
E con grande importanza o una serie di gruppi di forse e di personalità
Che sono state anti totalitarie pur non essendo definiti come tali ma che hanno inciso nella vita della politica e italiana
E qui io voglio partire partire facendo
Qua cinque fra denunciando soltanto con l'indice il primo punto quello della resistenza ora i in Italia
Non accadde
Quello che era accaduto in Spagna
Con lo scontro esplicito aperto tragico fra anti
Ma anti fascisti antifranchisti
Gliel'ho detto comunisti e antifranchisti repubblicani soprattutto di di di tipo
L'libri di origine e libertaria
In Italia non non durante la Resistenza ci sono stati molti episodi di questo genere e non gli sto qui a ricordare eccetera però ancora fino
Al al mille novecentoquarantacinque in realtà
Lo scontro fra l'antifascismo
Comunista e l'antifascismo anticomunista
Che pure c'era nelle cose non è non è esplicito anche perché erano legati da i comitati di liberazione
Come la liberazione dovevano dare il Governo a Paese come l'hanno dato col con i governi Bonomi in cui così seguono i due orientamenti fino a quello Parri
Del quarantacinque ma
Sotto a alla all'on scontro alla spagnola nella Resistenza
Nasce
Nasce un mito
Nasce il mito dell'antifascismo comunità
Che diventa il mito
Che è stato perseguito affermato ribadito e e usato come un'arma contundente su tutta la politica italiana e in particolare su tutta la la politica
Della sinistra il italiana perché il mito
Non puoi essere antico mozze sei antifascista non puoi essere anticomunista perché l'unità
L'Unità prima della Resistenza e poi
All'affondamento della Costituzione ecco cose che sono false dal punto di vista storico però
Nel nel panorama italiano sono due rientrati dei miti Tacconi difficilmente qualcuno si sottrae siamo in pochissimi in questi che qui sul banco e se ce n'è qualcuno
Quelli che hanno parlato esplicitamente di questi miti come dei dei falsi miti della storia della della Repubblica quindi quel i in nello scontro de con la col fascismo
Durante la resistenza e la guerra di liberazione
Quello scontro che pure era sotterraneo coro insisteva episodi sono sono ben noti a tutti in realtà si
Esplode poi con nel nella do nel posto del periodo post bellico diciamo esplode nel nel quarantasei quarantasette quarantotto
Il secondo punto
In cui molto chiaramente
C'è Pro uno scontro davvero tra totalitaria antitotalitari e il diciotto aprile
E sul diciotto aprile bisogna
Essere noi in questa sede bisogna essere molto molto espliciti
Nel dieci otto aprile
Lo scontro fra fra comuniste anticomunisti mondo seguaci nel mondo occidentale è uno sconto come voi sapete vuol dire che sto a ripetere affondo cento al cento per cento sulla sulla base del nel quadro della del rapporto internazionale che blocco orientale
E blocco occidentale eccetera ma non è su questo
Che io voglio mettere il diritto cose che
Su cui nessuno può obiettare nulla
Ma
Vorrei obiettare sul vorrei invece mettere il dito sul fatto che all'interno del del mondo diciamo filo America occidentali del del mondo occidentale chiamiamolo così che che la cosa
Cioè delle democrazie liberali
Di cui fa parte l'Italia in una maniera o nell'altra
In realtà ci sono delle contrapposizioni che sono molto importanti
Perché c'è innanzitutto la contrapposizione interne alla democrazia cristiana l'apporto maggiore che
Che nel quarantotto dal punto di vista elettorale e fu data la vittoria la Democrazia Cristiana cinquanta persiano Sistiana fu dato da da Luigi Gedda ma Luigi Gedda
E certo che era un anticomunista al cento per cento ma era un anticomunista
Che pensava che in Italia si dovesse fare un ruolo regime non distante da quello di Franco è una parte stesse del del Vaticano
No no Rocco a cominciare dal
Pio dodicesimo che era molto via
Non pensava in maniera diversa ma nella stessa democrazia cristiana sì
Si contrappose a questo era una antitotalitario ovvero che era Alcide De Gasperi il quale Alcide De Gasperi non solo anticomunista come tutta la revoca di chi sia ma era un anticomunista
Che voleva salvaguardare all'Occidente i valori occidentali della democrazia liberale anche nello scontro più difficile postali e tutto questo lo simile non solo il diciotto aprile nella campagna del diciotto aprile ma lo si vide due anni tre anni più tardi quando ci fu l'operazione Sturzo che era benedetta dal Vaticano per cui il Vaticano voleva che su Roma ci fosse un blocco in cui la Democrazia cristiana si allea asse con i monarchici qualunquisti e forse anche con le mie come MSI per fra fronte alla lista di sinistra e e ci fu e fu ci fu anche nel quando si era peggio all'interno delle musica cristiana in Congresso la mole di sia cristiana che mi pare mi novecentocinquanta praticamente delle proposte che dice che partivano da da questo concetto guardate noi abbiamo la maggioranza in Parlamento siamo la maggioranza nel Paese abbiamo stravinto le elezioni e quarantotto bene adesso facciamo un governo tutto cattolico e chi è che salvo la situazione
Salvo la situazione De Gasperi il quale non volle mai abbandonare
I tre partitini laici liberali repubblicani socialdemocratici che a loro volta
Appoggiarono sotto ogni aspetto Degasperi e lo appoggiarono tanto più nel momento in cui si si firmava il Patto Atlantico anche il Patto Atlantico le cose non non andarono in maniera de plano ai patata Arrigo fu molto controverso fu molto controverso anche negli ambienti cattolici
Di Pio dodicesimo il quale temeva o una in fu una influenza troppo forte della grande nazione protestante fino alla sua dichiarazione nel nell'alta
Ecco allora questo carattere di di De Gasperi cielo indica come un autentico grande politico che ha lasciato il segno di tipo antitotalitario ma insieme Degasperi ci sono gli altri personaggi gli altri personaggi vi posso dire sono a mio avviso tre
Luigi Einaudi
Con tutto quello che rappresenta eccetera
Randolfo Pacciardi Randolfo Pacciardi era era l'antifascista che guidato i battaglioni re repubblicani
Vienna in Spagna erano a favore toglie poi di diviene Ministro della non a caso io nel diviso
Mi sono difesa poi tanto vituperato nel nel decennio successivo ma Pacciardi era una un autentico antitotalitario riconosciuto come tale nella sua politica è non dimentichiamolo un personaggio che è stato importantissimo nel in queste storie di minoranze italiane ed è Giuseppe Saragat cioè Giuseppe Saragat
Che succede
No Gentile Giuseppe stare salvo nel mille novecentoquarantotto salvo la la parola socialista
Scusate un attimo di
Non può stasera sarà qualcosa
Cesare quando devo smettere su di me io
Concludo mi interrompo
Ecco allora il nostro coordinatore mi dice che debbo concludere io non posso concludere senta non se non ricordando due altri capitoli me mi trovo ancora negli anni Cinquanta poi se c'è un secondo giro andremo avanti dagli anni cinquanta in avanti ed è
Il gruppo del mondo
Il quale
Il quale aveva come
Come padri fondatori padri di riferimento non a caso Benedetto Croce Gaetano Salvemini che non si potevano tollerare l'uno con l'altro ma che bene hanno Benedetto hanno benedetto con quel quel gruppo tutta la sua storia importantissima nella nel tenere insieme quel
Quella
In uno nel momento degli integralismi dei fondamentalismi delle radicalizzazione come quello degli anni Cinquanta hanno tenuto in piedi
Una o uno spazio di e sul mondo questo vale la pena di di essere ricordato
Che pubblicò proprio il primo anno che primo anno che
Perché uscì Benedetto Croce
Pubblicò una recensione prima che cominciasse che cominciasse la la pubblicazione di dei mille novecentottantaquattro di Orwell appuntate per se non ricordo male per dodici o venti punti puntate
Alle all'inizio del mille novecento cinquanta nemmeno centoquaranta e l'autonomia centocinquantanove prima che è uscito quarantanove prima che era uscito i in Italia il il libro punto pubblicò una recensione che si chiamava
La città del Dio ateo
Che era sostanzialmente una lettura di biologo nel dell'unione solo io i sovietica usando lì ampiamente il termine di totalitarie
Mi arresto
Perché se non potrei andare avanti
Se Novegro vengono arrestato tutte perché poi magari alla ripresa vorrei vorrei parlare del congresso per la libertà della cultura di cui stamattina voi avete sentito
Avete sentito la nostra amica francese che un anziano il congresso
Che che forse aveva un po'approfondito proprio sotto quell'aspetto che dicevo prima vale a dire
La grande
Distinzione che noi dobbiamo fare
Fra anticomunismo
Dei pronto ad abbracciare tutto quelli di tutti gli anticomunisti di qualsiasi tipo anche totalitari
E gli a quelle che io chiamo degli anticomunisti democratici la maggior parte dei quali venivano dalla Resistenza derivano dall'antifascismo perché questo è il punto essenziale
Tutto quei personaggi che noi chiamiamo che io ho chiamato che chiamerò venivano
Derivano dal dall'antifascismo abilitante grazie poi ne riparliamo più avanti
Grazie presidente Errani perso passo la parola alla professoressa Roberta De Monticelli che invece ha una filosofa che ha insegnato a lungo in Svizzera a Ginevra Prairie infatti in Italia aveva insegnato al San Raffaele a Milano
E che si è occupata di molti riveste pensatori politici del del Novecento e non solo è oggi sta occupando anche molto di Altiero Spinelli
Grazie
Sì ecco così mi sentite ottimo grazie ma io avrei preferito questa tavola rotonda che in realtà è dritta avrei preferito che continuasse nella sua diciamo ammesso andazzo
Ha in qualche modo da destra a sinistra come come perché così abbiamo il punto di vista eminentemente storico politico avremmo avuto o avremo a questo punto un punto di vista eminentemente storico storico forse
E avremmo il punto di vista filosofico che essendo quello più improbabile di Tom chi era meglio che venisse giunge sino in fondo anche perché così gli avrebbe consentito diciamo di appigli armi di più alle cose dette dai colleghi comunque
A in diciamo volevo con alcune letture iniziali Brevi spero di tre diciamo a
Testi i passaggi più che altro collage di testi dargli un pochino la tonalità quasi musicale o intellettuale
A d'che vorrei dare a questa riflessione appunto sull'antico solidarismo a come si dice nella nel nel titolo della seconda metà del secolo scorso che indubbiamente si apre con il mille novecentocinquanta e con il congresso di diciamo Lallai Nina inaugura nella giornata inaugurale di quello che sarà poi il congresso per la libertà della cultura
A e dove sia reddito sia ricordato questa mattina la bellissima bellissima veramente
A conversazione corposo Rosalina scendi
A fu lanciato fra le altre fra le altre cose il famoso detto di Ignazio Silone ho lanciato da Ignazio Silone a la la vera battaglia
Della del secolo sarà perdonabile ascolani mamma
Ecco e su questo io vorrei ecco per me il diciamo l'antitotalitarismo anche vedere con cui visto l'ora vi do attraverso questi in questa raccolta di piccoli testi a il tono diciamo il primo testo
Forse lo in in certamente i miei colleghi lo riconosceranno forse certamente a Forlì lo riconoscerete anche voi in quanto è quasi un omaggio e un ringraziamento ai diciamo agli organizzatori della della Biblioteca Gino bianco a Citton l'indifferenza alla verità e il più terribile dei flagelli che possano sconvolgere una società Nicola Chiaromonte sul fascismo
A e aggiungo a cui sono
Una famosa frase di Chiaromonte che apre il primo numero proprio di tempo presente
E che dice la cultura infatti non è il terreno della verità ma della distrutta intorno alla verità
Chiaromonte spiega
Che la ragion d'essere di ciò che chiamiamo cultura e precisamente notate bene la verità vissuta e partecipata
E quindi naturalmente discussa e quindi di battuta l'uomo e animale ragionevole passionale e il tipo di verità che qui in questione riguarda come si dovrebbe vivere come una società dovrebbe organizzarsi per essere più giusta questa diciamo la la grande questione che ha brillanti totalitarismo a al quale io
Hanno riferirmi a si pone a e
E che ci sia la parola verità al centro attenzione non ha niente a che vedere con a una forma di a fondamentalismo o di dogmatismo a per cui solo io so cos'è vero e poi ve lo dico no naturalmente che ci sia una questione del tipo a come è più giusto vivere
A appunto a indica che assegna il suo cercarlo che assenso cercar di conoscere di dare una risposta
A questa questione o più risposte
E dibatterne in una società a in cui appunto fondamentalmente questo sarebbe l'ideale della democrazia
A diciamo la tutto si regge in definitiva sulle nostre domande questo che fai perché lo fai questo che comandi perché lo comandi
A tra l'altro su questo tema della verità siccome ha citato prima
Massimo Teodori illa famoso convegno a difesa della cultura organizzato dagli intellettuali comunisti nel trentacinque
Si può ricordare che diciamo la prima cosa di questo genere attivamente all'importanza della verità
Per diciamo a una una civiltà veramente democratica e la ricerca di verità della discussione sulla verità dell'esperienza o delle diverse esperienze di che cosa sia giusto a ecco sì per la prima la prima grande affermazione questo lei sarà Musil no la famosa frase ciò che chiamiamo cultura non usa direttamente come proprio criterio il concetto di verità
E tuttavia nessuna cultura può fondarsi su un rapporto obliquo con la verità è chiaro che Musile aveva anche in mente la denuncia che in quella in quei giorni
A Salvemini andava facendo o del caso se cioè e più generale insomma della situazione
A nella nel nell'Unione Sovietica Stalin stalinista
Vado avanti con l'ultimo pezzo di Chiaromonte perché questo ci dice anche la proiezione sul presente no in qualche maniera nostro perché no
Quel che colpisce l'Italia dopo il fascismo
E quanto poco sia cambiata
Gli italiani hanno mantenuto le apparenze prescritte da una delle fondamentali leggi non scritte del comportamento nazionale una legge basata
Sulla generale indifferenza per ogni distinzione netta fra apparenza realtà
Queste sempre Nicola Chiaromonte
Ecco il secondo blocco di citazioni viene dal suo grande amico e sodale da grande Ignazio Silone
Che naturalmente scrive in una lettera famosa il bisogno di verità e di sincerità che mi ha allontanato dalla politica dei partiti
è l'impulso principale che mi sostiene nel lavoro letterario
Ecco però cito un altro testo di Silone che diciamo va a fondo solo una una una peculiare diciamo
Aspetto del Novecento che e insomma tutti noi abbiamo presente pure raramente nelle discussioni venne viene menzionato e diciamo gli viene dato l'importanza che dovrebbe a vere
E il Novecento è un secolo naturalmente tragico ed è dominato nella prima metà precisamente dagli orrori che conosciamo i due totalitarismi le guerre eccetera
E tuttavia nella seconda metà avviene qualche cosa
Qualche cosa di di molto importante io credo che il massimo
Diciamo e vento del secolo scorso
Nel dicembre del quarantotto sia la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e su questo punto vorrei tornare brevemente dopo perché su questa parola universale
Che vorrei centrare la mia riflessione sugli anti totalitarismi perché anche darle diciamo una valenza in qualche modo più contemporanea
Queste stanze
Dunque la
L'altra citazione eccola qua
San Bernardo parla di uomini che furono divorati dilaniati ingoiati da Dio e ciò che la vita riservato ad alcuni miei amici gli ha talmente schiacciati e Masciullo ATI tra guerre e rivoluzioni fascismi
Che mi meraviglio di non trovarli morti o chiusi in manicomio
Ecco questa è in qualche modo le estremità
La drammaticità dell'esperienza diciamo pure morale del Novecento io la chiamo più in generale l'esperienza assiologica actio sdegno l'esperienza di valore dei valori cioè dei mai e dei beni
A che tutti noi voglio dire facciamo quotidianamente no noi stiamo al mondo in presenza
Quotidiana e costante ogni minuto di piccoli e grandi mali e beni ora appunto la parola valore
Come dire nel nella nella mente comune solitamente associata a tradizione passato fondamenti identità eccetera no formula tipicamente di destra per così dire no ecco io credo che invece la lezione dei diciamo pure pensatori
Del dell'antitotalitarismo che più mi stanno a cuore e che per valore si può intendere semplicemente quelle dualità positive e negative delle cose a azioni istituzioni fatti eventi condizioni situazioni che ne fanno dei beni e dei nani a tutti i livelli a cui si svolge la vita umana da quelli più basici quindi diciamo i valori vitali la salute la malattia di cui conosciamo ognuno la la portata per per la per per il complesso anche della nostra vita sociale
Il welfare eccetera e poi via via i valori diciamo a.d. di livello personale quindi diciamo i valori a in cui si esplica precisamente una civiltà perché questa è l'altra parola su cui volevo in qualche modo basare un po'di riflessione
I gli antitotalitari novecenteschi che mi stanno più a cuore sono quelli che in qualche modo hanno riflettuto sulla sci visitai incompiuta
A che è costituita diciamo dalle nostre democrazie dalla modernità complessivamente civiltà incompiuta
Ma in cui cioè
Diciamo il sistema di valori a che sorregge lei moderne democrazie liberali uscite diciamo dal e e sviluppate si nell'età dei diritti convenzionalmente diciamo fra le le grandi rivoluzioni della modernità e diciamo la caduta del muro di Berlino grosso modo ecco
Queste queste questi questi questi valori non sono assolutamente diciamo dispiegati o meglio realizzati e nella misura ideale in cui dovrebbero e potrebbero essere esterno è e qui appunto quindi il
E il primo il pensiero profondo innovatore cioè positivo costruttivo e non soltanto anti eh rispetto a cosa dovrebbe ideale essere una democrazia che approfondisce di molto nei pensatori a cui mi riferisco
E diciamo la teoria
Corrente nella prima metà del novecento della democrazia di questo fa parte diciamo il costituzionalismo liberale che dà origine indubbiamente alla dichiarazione dei diritti umani ma anche alla loro costituzionalizzazione nella maggior parte delle a e Costituzione appunto degli Stati europee ricostruiti dopo la catastrofe il che significa una poderosa iniezione di idealità
Nei fondamenti stessi della vita politica perché sostanzialmente inserire
Ha diciamo così a una una serie di principi che esplicitano il significato di una serie di valori per esempio la non discriminazione a un primo principio tutti gli uomini nascono
Liberi ed eguali in dignità e diritti
Tra e così via e così via
Diciamo inserire questi in Costituzione significa riconoscere riconoscere universalmente dovute alcune cose
Del tutto indipendentemente a dalla particolare nazionalità o cittadinanza appartenenza a questo o a quello stato a di ha dei Soggetti appunto portatori di questi ha di questi diritti l'universalismo e in questo caso universalismo diciamo così di ambito normativo vale a dire ci sono cose a che sono diciamo dopo Ute
A a agli umani in quanto tali e o meglio nella formulazione di una dichiarazione che comunque da abito a un nuovo ordine del mondo si cominciano diciamo a
Costruire quelle organizzazioni internazionali che oggi diciamo in ogni caso hanno comunque cambiato di molto la situazione rispetto alla prima metà della del del secolo scorso
Sono assolutamente a a oggi come non mai in crisi e ed è ed è questa la la ragione per cui è importantissimo tornare a riflettere oggi sull'universalismo dicevano è salito di ambito normativo che dice sostanzialmente
Ci sono delle a a
Delle degli interessi
E delle libertà che debbono essere protetti per tutti è da parte di tutti gli stati quali che essi siano è naturalmente questo debbono non resta
GA agganciato nell'aria ma comincia a concretarsi per diciamo la buona volontà di molte uomini e di molte diciamo nascenti istituzioni i famosi
Movimenti congressi per la libertà della cultura costituiscono diciamo la crema di questi grandi movimenti
A un'altra un altro grandissimo diciamo soggetto di questa nuova politica universalistica notate che oggi al termine universalismo di nuovo si preferisce il termine multilateralismo
E questo cosa vuol dire così come
Ci fu una feroce discussione in ambito a dadi all'anno il la commissione della che poi appunto promulgò la dichiarazione del diversa e diritti umani
Una una forte discussione sì o no adottare il termine universale dichiarazione d'assalto otto del primariamente proposte che azione uno internazionale chiunque può vedere il salto straordinario di livello
A concettuale e universale vuol dire esattamente quello che ho detto a ci sono cose direbbe Crosio a che sono dovuti agli umani
Anche se Dio non esistesse o no si interessasse ha di noi ci sono interessi e libertà che debbono essere protetti da tutti gli Stati ci sono vincoli che devono essere posti
A sugli arbitri a delle a nazioni e a delle loro organizzazioni politiche
A internazionale non vuole che la stessa cosa multilaterale non vuole dire la stessa cosa quindi questo salto di qualità
Ecco il testo che volevo adesso ci tardi
è invece un testo appunto molto bello che viene dalla autobiografia di Altiero Spinelli è un capitoletto che si chiama De profundis
E introduce un altro tema o meglio introduce il tema della se lieta
Sia dell'esperienza morale sulla quale si fonda
Un progetto politico e nessuno few fu più innovativo e in ultima analisi più di successo di quello di Altiero Spinelli che per tutta la vita invece sembrò essere uno sconfitto
A me ecco
La serietà dicevo dell'esperienza morale ma quindi anche la serietà
Come dire della questione dei sì diciamolo pure su quali fondamenti o fonderà la mia vita ecco
Leggiamo questo testo che è più chiaro un giorno di agosto del mille novecentoventinove avevo ventidue anni ed ero vuoto di saggezza nella carne e lo spirito annotata nel ventisette il giovanissimo Spinelli era stato processato e rinchiuso nelle carceri fasciste dove come sapete passerà a sedici anni seguiti poi dal confino a Ventotene
A e dove questo la giovane comunista dopo avere passato in rassegna la letteratura asilo Sofica mondiale
Da Socrate ai nostri giorni sviluppa un pensiero precisamente della civiltà incompiuta e dei modi in cui si può tentare di andare oltre i limiti delle democrazie
Effettivamente in atto nell'Occidente a e e per e sviluppano solo alla fine di questa lunga avventura intellettuale e morale il concetto di civiltà di compiuta ma anche il concetto positivo di nuova civiltà della persona e in alcune lettere bellissime in alcuni testi molto belli in cui tutto questo si concreta
In termini a diciamo di filosofia politica appunto
La cui novità ancora a mio avviso non è stata studiata
A quanto avrebbe dovuto perlomeno non si fa normalmente nei corsi diciamo ufficiale di filosofia politica
E cioè la l'immensa rivoluzione che consiste nello svincolare il concetto di sovranità democratica
Da quella di nazione
Sento noi vincoliamo il concetto di sovranità democratica da quella di nazione quindici vincolando completamente le basi diciamo
Francesi della della democrazia francesi nel senso ma voi sapete che nella la tradizione francese il concetto di nazione e centrale
A e diciamo re interpretandolo in termini molto più personalistici quel personalismo Pino Anita che vedere con la diciamo la
La la versione cattolica no qui c'è l'idea il il per il primo prive di diciamo la l'incipit del Manifesto di Ventotene si dovrebbe studiare a scuola e dice la civiltà moderna
A
E lavorato un grandioso processo che mette al centro a la che che mette al centro la persona in quanto
Centro autonomo
Autonomo centro vitale autonomo centro vitale che un allargamento enorme del concetto kantiano illuministico
Di autonomia morale un autonomo centro vitale e qualcosa di corposo è qualcosa che porta con sé una cultura
Un un insieme di preferenze di di di valori di Skopje di Fini ha una pluralità precisamente una una prospera diversità di e quindi diciamo una visione
Liberale si ma profondamente umanistica e soprattutto a quel punto vincolata a cosa al tema del vero al tema cioè di che cosa come ovunque le libertà personali non debbono diciamo comportare a in quanto appunto da
Limitazione delle libertà altrui no i vincoli i vincoli i vincoli che vanno ben oltre diciamo a in modo un po'convenzionale diciamo con cui si presenta questa De Rita centrati questa diciamo tesi centrale a del liberalismo politico no Spinelli che la sua esperienza diciamo di a pensatore anche
Come dire de delle società
Socialiste certamente non l'ha dimenticata per via articola in maniera molto fine questo interesse profondo per il vero e proprio dispiegamento delle capacità e facoltà umane pura all'interno che ci ha
Amo a di una di una di una di una società pluralistica ecco però allora arrivo arrivo al punto
E e poi leggo questa citazione finisco perché tutto sommato ho dato semplicemente le parole di altri ben più ben più chiare delle delle mie
Dice no
Avevo ventidue anni per alcuni giorni dunque ho saputo che un compagno di carcere avendo fatto domanda di grazia era stato liberato per alcuni giorni sono stato in una vera e propria agonia
Uscire dal carcere non dipendeva dunque che da un mio gesto il desiderio di libertà il pensiero della ragazza che mi attendeva
E che desideravo l'invito ora Tacito L'Espresso di mia madre e mio padre mi spingevano a compiere il gesto come avrebbe aperto le porte della prigione
Ecco dice ho capito allora che cosa ha violentato loro usa lo struggimento del desiderio e va bene no potete mangiare ci sono altre altre frasi che che salto nonostante il testo sia bellissimo e la conclusione
Messo alle strette dovevo riconoscere che si trattava una scelta totale a proposito tanta risuona qui una scelta totale a abbia sul significato ma bel po'diverso non è vero
Una scelta totale
Ho una vita sicura normale ma il cui stesso atto di nascita ne avrebbe suggellato una volta per sempre il carattere oscuro volgare del vivere per vivere oppure una vita che mirasse in alto che volesse produrre qualcosa che restasse
Ecco questo è la il tema appunto che mi interessa nei pensatori Antitrust cariche che più mi stanno a cuore ed è questo il tema dell'idealità
Io con questo con concludo dice dice Spinelli sentivo che per poter forse un giorno intravvedere tutto ciò dovevo conservare mi puro che il gesto di sottomissione era un atto impuro il quale mi avrebbe sbarrato per sempre il cammino ambizioso
E che questo mi importava più della libertà animale
Ecco qua questo amo vede così come Silone come Chiaromonte per certi versi vedono nell'idea di Europa molto più che ecco l'Occidente o in qualche modo l'Europa geografica su questo devo fare già un piccolo appunto a una delle cose che ho sentito dire da Massimo Teodori in una sua bellissima diciamo registrazione che ho che ho visto quindi on line su Nicola Chiaromonte che lui definisce uno occidentalis sta Eretico ora io credo che questa prospettiva sia troppo troppo vincolare l'idea alla sua forza
Credo che alcuni degli antitotalitari almeno che io ho più a cuore
Diciamo considerassero
Il di cui il di là come del tutto secondari rispetto all'idea incarna Billé
E non incarnata peraltro né dell'una né dall'altra parte a i versetti il mio Pantheon degli antichi Stati Tari
A a è costituito da una serie di figure non soltanto italiane e nell'elenco perché le poche di cui mi sono occupata fino fino ad oggi ci sono Silone che sono Chiaromonte che sono Spinelli
Che hanno dietro fra l'altro pensate due mondi filosofici diversi ma complementari perché sicuramente dentro l'idea di Spinelli dice una riflessione sull'Europa di radice tedesca ma attenzione tutto fuorché hegeliana
E profondamente illuministica tanto che risuona profondissima mente con un autore che ha molto molto caro anche a Chiaromonte che usano i suoi saggi sull'idea d'Europa e concludo su cosa sia questa idea d'Europa
Da dissociare un po'diciamo dalla dizione geografico storica del Paese Europa quesiti all'Europa
è l'idea diciamo di un'eccedenza fondamentalmente diciamo così del diritto sul potere politico arbitrario
E della domanda sulla tradizione ricevuta
E sono e i i due lattine la domanda socratica perché questo che fai perché lo fai questo che dici perché lo dici un bisogno di giustificazione che cede il dato tre adito sia la forza del potere reale sia la forza della tradizione esistente e questa è l'idea d'Europa
Questa è l'idea di un universalismo che è è stata la bene putacaso per quanto ci riguarda per quanto impariamo a scuola Socrate
Tra il primo a portare diciamo alla luce canterà a sviluppare nei suoi lati più diciamo e e etico universalistico moderni ma anche poi i una certa tradizione austriaco fenomenologica a sviluppare davvero nella sua diciamo consistenza esperienziale Io sono fenomenologia e penso che l'uomo e animale ragionevole in quanto è animale affettivo che ha come organo di percezione dei valori la sensibilità il sentire va bene detto questo tutti questi pensatori come Amartya Sen e molti altri ci insegnano avrebbero benissimo potuto o altri ne sono nati altrove non è il continente che conta è idea e questo universalismo e concludo che non è più soltanto quello diciamo di ambito normativo
Tipico del dichiarazione dei diritti umani ma universalismo di ambito e piste etnico e con questo mi mi chiudo con l'ultima difficile parola filosofica dicendo che vuol dire una cosa semplicissima che chiunque abbia sofferto nella carne
Cosa vuol dire
Essere violentati a in tutti i modi in cui per esempio una donna per esempio tutti i talebani può esserlo a via non ha difficoltà ad avere cognizione del valore e del diritto
Attraverso la cognizione del dolore così come ciascuno di noi ha cognizione di cosa sia giustizia attraverso il subire ingiustizia o il vederla inferta ad altri
Ecco questo elemento cognitivo ecco in questo senso io volevo presentare ma sarebbe diciamo per per prossime discussioni
Ecco una prospettiva sull'antitotalitarismo che non sia ne è squisitamente
Politica
Perché non legata troppo alle forze in campo contingenti ma più legata alle profondo idee che possono muoverle se la politica non ricade nella sua contingenza quotidiana
Ma neanche troppo storica cioè neanche troppo legata ai fatti quali sono stati perché i fatti sono stranamente portanti soprattutto per chi ama la verità
Ma i fatti ed è devono essere in qualche maniera illuminati e dalle e idee attraverso cui lì leggiamo
E allora volevo solo mettere in induce induce questo la lista dei miei antitotalitari non l'ho fatta ma ve la farò saper Carosi
A si si porrà l'occasione più tardi grazie scusate l'organo
Grazie per essere assi tematici anni anche per la passione
E adesso lascio la parola subito a Ernesto il professor Ernesto Galli Della Loggia
Anche lui
Autore no otto e da tanti anni ormai credo proprio di tre decenni editorialista sì nel Corriere della Sera per cui anche osservatore attento di tutto ciò che accade alla società italiana
Grazie grazie
Sarò breve sperando di esserlo ma non mi impegno ad esserlo veramente
Allora mi pare chiaro che sono pensare storicamente e politicamente il tema del Po nel totalitarismo non filosoficamente quali appunto faremo i conti con la filosofia nella seconda tornata significa due cose
Per noi che siamo qui il rapporto chiusi tra fascismo e comunismo o scuole tra antifascismo e anticomunismo tanti fece sopra queste due grandi intimità del Novecento e il rapporto c'è stato in Italia perché per altri Italia tra intellettuali e politica rispetto a questi due e questo è diciamo così la sostanza del nel discorso delle cose che implica discutere del totalitarismo discutere di queste colture compose
Bene
Massimo Teodori ha detto che la cultura laica e quella che più a lungo in cui più a lungo albergato la cultura della Fifth elitarismo
è verissimo naturalmente io sono d'accordo ma ma così una riserva nel senso che un grande padre che che passa per essere un grande padre
Su questo chiusi
Poi dirò qualcosa nella cultura appunto laica italiana
Piero Gobetti è stato il principale autore della maggiore diciamo così
Confusione chiamiamola così confusione su ciò che era veramente il comunismo ed è stato colui che massimamente proprio per questo è stato utilizzato dalla tradizione politica comunista
Per
Confondere le acque di così per delegittimare l'antitotalitarismo per delegittimare l'anticomunismo che quindi per fare una grande operazione riuscitissimo che sappiamo dagli anni Quaranta in poi di egemonia nel campo della cultura degli intellettuali
Piero Gobetti
Abbiamo soltanto una biografia ormai i più di mezzo secolo fa di Piero Gobetti invece bisognerebbe scrivere nell'ora che si scriva finalmente una biografia su ciò che veramente chi era veramente Piero Gobetti pressante affascinanti Simo
Che a un certo punto si innamorò del comunismo
Forse bisognerebbe dire perché sapete che si innamorò dei comunisti più che del comunismo si innamorò di Gramsci si innamorano dei compagni di Gramsci dell'Ordine Nuovo
C'erano sicuramente personaggi diciamo così sono femminismo di di un notevole spessore tant'è vero che furono molti
Che si innamorano perfino un personaggio assolutamente come dire
Che aveva cinque centimetri di terra sulla pancia rotto a tutte le cover come Prezzolini
Hanno nel mille novecentoventi a fare una conferenza alla sede dell'Ordine Nuovo che s'innamorò pigra salito no entusiaste queste personalità perché era una personalità gigantesca bene
Gobetti siamo Lambert comunismo e
Scrisse le cose più assurdamente sbagliate clamorosamente pazzesche sull'Unione Sovietica
Non capivo assolutamente nulla va
Giovane cervello troppo famosi
Preso dalla sua intelligenza possiamo dire scrisse sull'Unione Sovietica situazione russa delle cose che non stanno né in cielo né in terra
Che Perego un paio insomma che però costano c'è lentezza ma hanno fondato un caposaldo fondamentale
Del del modo in cui una parte molto importante lo culturale che si è sentita obbligata a guardare con attenzione con cautela con paura di dire cose sbagliate nei confronti del comunismo
Perché appunto illustrerà accaduto qualcosa di straordinario
Gobetti nel mio centoventi rischioso faccio tutto due piccole citazioni per farmi capire
Il senso di importanza che ha avuto Gobetti nell'indirizzario in un certo modo il pensiero di tanta parte dell'inciviltà italiana sulla Russia
Nel venti esce un libro in Italia semisconosciuto signora si accampano riconosce un'importanza sulla Russia bisogna restare in Russia ha fatto emergere rosea visto quello che nel mille novecentoventi e si poteva vedere in Russia cioè Salas dell'immaginate fece facilmente
E Gobetti lo recensì Scs libro stroncando ostentatamente e scrive egli si ostina a credere che vi siano dei sistemi odiosi
Che dove appaiono squalifica erano chi li ha fatti apparire Nancy invece ogni sistema il buono cattivo odioso accetto secondo le condizioni in cui si vive
Ciò che per noi è immaturo sì ma immaturo sanno quello che accadeva in Russia nel mille centoventinove voli immaturità sa ben altro insomma ciò che per noi e immaturo alla sua fecondità
Pratica in Russia
L'assenza di libertà di insegnamento l'invadenza esplosivistica con cui si svolge un'opera dello Stato non è criticabile dal punto di vista stesso da cui muove la nostra critica al massonico socialismo di Stato italiano per esempio concetti per i quali siamo pronti a combattere in Italia diventano erronei nel terreno storico della Rivoluzione russa
Chiaro cioè quello che non è la libertà sindaco il rutelliano efficace perché avrà ripeta ma se la violazione della stessa libertà cade in Russia Usa-Russia
è un'altra cosa perché lì c'è il e la rivoluzione che è un processo particolare i rivoluzionari sono buoni hanno buone intenzioni certo possono capitare gli sbagli soprattutto anzi
C'è un certo punto necessità storica che accadono certi sbagli e quindi non si può adoperare appunto
Nei confronti di quello che accade in Russia lo stesso criterio di valutazione perché lì sta accadendo qualcosa di straordinario
La rivoluzione
E quante volte quante volte negli anni
Sessanta settanta ottanta persone abbiamo tutti una certa età
è è capitato di ascoltare questo che riscritta violento pesi e due misure in Italia è chiaro che certe cose sono una violazione della libertà aveva spaventato osanna diciamo controlli
Se anche a noi fosse invece un'altra cosa re che non è
Adesso io posso farmi soltanto l'atto di citazione perché se no appunto già mangiato sette minuti tempo finisco dopodomani
A un certo punto compare un libro di un poemetto di socialdemocratico russo che lo Stato costretto a scappare un certo sconosciuto e peraltro stop noi che scrive anche in un libro sulle sue vicissitudini sous persecuzioni dal regime
E perché questo libro e vicino al Gobetti occulto e non si lascia scappare un'occasione per a maestrale appunto su questa su questo punto che non bisogna essere a posare un criterio universalistico diciamo caso per caso e e che stimo libro che gobbe circensi sei scrive appunto in questa lunga recessione criticismo naturalmente perché questi signori critica del dal molto rivoluzionario il signor steak noi quote su un po'Compaq DOS qui signor Stefani
Ha compreso soltanto i momenti critici libertà che umanitarismo col
Ambedue i concetti sono ridotti secondo la piccola spirito evitati un intellettuale rimasti in Filosofia alle nebbie di Tolstoj spera Hutcherson
E e l'impulso all'azione che ne scaturisce non può bene vitalità perché non accada todos
Intende dire quello che si aprono e si augurerebbe che questo perseguitato si augurerebbe cioè il la fine appunto del dell'oppressione della libertà di Roma Treviso non può avere vitalità perché non abbia termine attrezza
Perché non ha basi solide inorganica comprensione sta che muove dagli elementi dell'economia e liberi nella morale e nella politica soprattutto
Semplici
Adesso
Gobetti padre
Del cultura liberaldemocratica riapre sottopagati e penso che sia un un un una paternità abusiva
Penso che convertita di queste cose ma non può essere considera però di fatto invece questa è stato anche perché
Avuto
Diciamo così la sorte che su ordine del sostituto stonata di morire giovani chi muore nelle sue condizioni
A venticinque anni
E chiaramente i famosi questo fatto che gli conferisce una laurea o la giustamente
Si può ben capire il di di intangibilità di Brindisi Sperto immediato ma manco Better scritto da sei così punto come quelle che e io colle
Poi è vero la cultura dell'antico del Treviso negli anni venti e trenta vi ho sentito giustamente Vasilos noi salve Sturzo da questo idea del totalitarismo
Che implica anche l'Unione Sovietica e il comunismo sovietico viene mantenuta in vita però invece
E così dopo il quarantatré successo punto massimo la parola scompare il concetto anche scompare se non tenuti in vita da pochi
Da poche persone da dal punto da gruppetti quelli di cui sentiamo parlare questa perché scontare il gusto perché qui io credo che si potrebbero fare moltissimi altri discorsi dato che già ho parlato
Dieci minuti
Perché penso che considerarsi più lucida
Più condivisibile sul perché questa paura a solo scopo varie nonostante che intendiamoci non è che
Oggi i rapporti dei comunisti altri fossero stati villici dal Quaranta tempo e perché anche durante la resistenza
Massimo si è chiesto
Non ci fu lo scontro fortunatamente non ci fu lo sconto all'intera esistenza fra comunisti come mai per fortuna non c'è ed per falso giù c'era stata la Grecia
E Togliatti aveva capito che era meglio non fare come la Grecia e poi c'erano gli alleati che essendoci stata la Grecia perciò subito capire che se qualcuno si azzardava
A fare il collega le avrebbero ammazzato tutti sparato tutti cresciuti in prigione Ca'
Però durante la Resistenza chi ha letto presento il carteggio degli azionisti
Non dei partigiani monarchici ma dei partigiani azionisti chi ha letto il carteggio fra Giorgio Agosti Dante Livio Bianco un'amicizia partigiana negli ultimi mesi della Resistenza
Giorgio Agosti dice a Dante Livio Bianco comandante della Prima Divisione Langhe Giustizia e Libertà
Ci guarda i comunisti stanno accumulando le armi
Non fate l'errore di cedere le armi in vista della liberazione perché dobbiamo essere pronti a rintuzzare con le armi quello che non lo so al novanta per cento sicuramente faranno
Cioè appunto i rapporti erano di questo tipo insomma ecco ma perché scompare invece dopo la parola perché scompare
La parola scompare perché intellettuali italiani massicciamente rifiutano la parola totalitarismo per le ragioni che ha illustrato in due tre saggi bellissimi Nicola Chiaromonte il tanto invocato Nicola Chiaromonte che negli anni Sessanta meditando su questo punto scrive appunto indirettamente Sarcina la chiave del questa ascolta perché gli intellettuali specie la storia intellettuali italiani perché gli intellettuali italiani
Che caso unico in Europa occidentale prima della prima guerra mondiale nel non non ce n'è stato mai neanche un intellettuale di sinistra inutile
Il Partito socialista non aveva visto un solo intellettuali su l'ultimo è stato di amici a fine Ottocento ma fin dall'inizio tutta la cultura italiana e massicciamente non di sinistra poi vario modo il cessasse
Poi dopo la guerra diventano tutti fascisti
In Italia non c'è nulla simile all'immigrazione intellettuale che c'è stata ad esempio in Germania quelli che vanno fuori ci sono poche persone diventeranno degli intellettuali insomma Franco Venturi
Se ne salde viso o sono oltre le persone come Salvemini ci sono già impegnatissimo lotta politica perché altre sono dei politici sostanza sono i capi i capi politici
Oppure sono dei giovanissimi e cioè Aldo Garosci Nigra Chiaromonte emigra sono dei ragazzi sono così la cultura italiana auto italiane
Diventa massicciamente
Fascista
Anche perché il fascismo organizza pubblicamente la cultura rientri risolvo da un paese poveracci località sa chi dà dei soldi Dida sovvenzioni i libri pagare i viaggi
Tutto quello che si poteva pagare forza di film a
E naturalmente quando finisce la guerra però questi qui sono stati tutti quanti fascisti hanno bisogno di diventare tutti comunisti
Perché perché altrimenti sarebbe normale capiscono che diciamo così i nuovi padroni del circuito politico intellettuale sono i comunisti e i comunisti sono quelli che hanno la possibilità soprattutto questo molto evidente in chi legge i libri di storia quel quaranta per altri i Comuni sono quelli che hanno la possibilità di mettere al bando e hanno la possibilità di mettere al bando Togliatti può benissimo appunto prendere come capo gabinetto il Presidente del Tribunale della razza
Capogabinetto di Togliatti ministro giustizia e appunto
Castello Rosini presidente di garanzia chi glielo fa notare per dire non me ne frega niente apertamente perché appunto ha il potere battesimale lui assolvere dal fascismo chiunque boh e questo punto viene subito
Capito
Non solo ma anche e quindi i famosi che tutti quelli che sono stati fascisti settimane o salvare dall'essere messi al bando così hanno una via obbligata diventa elezioni segretario
E e tra l'altro c'è anche un altro problema però meno un altro fatto un'altra causa meno chiusi crudamente materialistica e che l'adesione dell'introduzione del fascismo fuochi in un grandissimo diciamo così
Numero di casi fu una decisione ad una prospettiva sociale
Per gli intellettuali italiani che venivano ad aver militato tutti quanti
Non certo in campo il socialismo con il fascismo si accostarono in modo massiccio delle prospettive sociali di essere al servizio di una causa popolare al servizio
Del popolo italiano il servizio
Del Duce che lui rappresentava tutto sul paese in generale
Cioè si adattarono si era sparsa ordinò l'idea che fare l'intellettuale significa militare per una causa superiore e quindi non si poteva ritornare alla miseria scrive un libro una poesia bisognava comunque
Se si voleva essere un intellettuale al passo con i tempi bisognava appunto militare per una grande causa sociale questa causa appunto il comunismo
E questo diciamo sì esce finché
Insieme ad un altro che e appunto se si era come se non si poteva essere il sestiere simpatizzanti perché unisce se si voleva bene diciamo così il benestare pubblico del Partito comunista non si poteva essere antitotalitaria perché anzi tariffe significa appunto vive essere contro l'Unione Sovietica essere contro il comunismo
E quindi scelse
Intellettuali allora erano importanti oggi non importano più nulla perquisito Twitter sono appunto
Contiamo pochissimo cari amici qui dietro questa scrivania ormai diciamo pochissimo il tempo però appunto quaranta cinquanta anni fa contavano moltissimi nostri predecessori
Il perché per fabbricavano le idee non c'era Twitter insomma capitata
E e quindi appunto escluso il fatto che l'intellettualità italiana massicciamente rifiutasse il concetto di totalitarismo significò che quel concetto praticamente fu spunto tranne che ragioni politiche benvenuta la Democrazia cristiana così ma non ebbe diritto di cittadinanza nell'agorà politico culturale del Paese non ebbe cittadinanza guardate qui questa
Questo proprio questo fatto
Questa c'è un orientamento degli intellettuali dipese anche da una martellante campagna politica forse la principale campagna politico-culturale che il Partito comunista fece appena ritorno in Italia già nel quarantaquattro quarantacinque
C'è un testo fondamentale
Ed è il testo di Lucio Lombardo Radice fascismo e anticomunismo
In cui sostiene che la vera natura del fascismo è una sola l'anticomunismo e per certi che anticomunista è fascista cioè è un'equazione il filiale falsa falsa
E e di cui per esempio ce le spese in una polemica perfino Benedetto Croce fu accusato di essere stato umano tengo del fascismo perché perché era comuni era anticomunista
Essendo Benedetto Croce ebbe la possibilità di avere una smentita sul rinascita insomma di avere un
Ma tutti gli altri niente invece appunto assorbiranno questa dizione
Serviva questa dizione il principale
Strumento bellico con trucco con cui fu distrutta cianosi la macchina dell'egemonia culturale crociana può per l'appunto questo conosce era un anticomunista
Il sistema crociano se anticomunista e quindi implicitamente in un modo in un altro si trovava coincidere con gli interessi del fascismo
L'anti comuni l'anti comunismo significa appunto facili quindi questo così spazzò via alla radice ogni possibilità che nella cultura tranne alcuni personaggi
Non a caso tipo appunto Silone
Tipo anche in qualche modo anche Chiaromonte che avevano avuto un'esperienza degli anni Trenta ma fuori in Italia fornita che avevano avuto l'esperienza del comunismo internazionale
A tu per tu
A tu per tu avevano visto la Spagna e che cosa era stato appunto lo scontro tra comunisti e anticomunisti spacca ma tutti quelli che erano rimasti a Spinelli anche anche se in carcere però gli fu sarà aveva un circuito
Di comunicazione personale che gli arriva faceva arrivare questo tutti quelli che stavano in Italia
In un provincia di una cuccia provincia di Siena non sapevano nulla di tutte queste cose sapevano soltanto che appunto
Il fascismo effettivamente era stato contro il comunismo contro l'Unione Sovietica quindi Causi l'equazione togliattiano comunista risultava effettivamente fondata effettivamente sì il fascismo era molto anticomunista
Come possiamo noi essere ancora anticomunisti adesso che dopo non possiamo più nulla aveva a che fare con il fascismo su questo punto tranne appunto alcune persone e alcuni che non avevano partecipato al all'Italia situazione italiana alcune personalità
Appunto come Pannunzio tutti quelli intorno al mondo peraltro intorno al mondo c'era anche un punto per esempio tutti i quali Giustizia e Libertà erano stati appunto a Parigi aprirono visto c'ha capito saputo letto certi libri invitare nessuno ha detto niente
Anzi amaretto Trotsky perché
Va bene grazie
Grazie al anche al professor fra Galli della Loggia adesso facciamo un secondo giro però non so se esula dai miei compiti come moderatore volevo solo anche per Metropoli carne al fuoco nel secondo giro cercano iter assieme approccio storico l'approccio filosofico
Quando sentivo presso gli aveva già che citava Gobetti questa figura straordinaria master veramente straniere mentre tragica e concordo sull'uso strumentale successivo di di quel di quel Gobetti nel mille novecento venti e ventuno
No perché poi dopo forse un po'cambia antiche
Non ne parla più così della Russia troppa dunque si è un fatto straordinario che su cui appunto una biografia Gobetti l'Amerigo Betti non figura nell'Elenco dei firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti
Siccome di raccogliere le firme si incarica Amendola mi hai capito tra gli viene chiesto ma IFEL Gobetti
Non mi ricordo che che in una lettera dorme invece complessiva perché noti non ti chiama cupezza di firmarlo
E Amendola risponde ma Gobetti si sta ormai comunista e diventato è una ci fosse un'illazione ricorda il burro Campania però voglio dire non è vero che non credo che sia che lui chissà cos'era diventato un concreto impegno
No Simone sì sei no no no le sto dicendo però è vero che negli ultimi agli anni successivi preso dalla lotta politica in Italia lascia completamente sullo sfondo la questione Unione Sovietica non seguono sfoglia eviti
Non torna più su quel giudizio sull'Unione Sovietica quindi quel Gesù Unione Sovietica entusiasta
Che le ho letto Trika lei ha letto prima che Menapace veramente ancora dopo quando Moreland ventitré articolo scusi
A torna torna a parlare dei missili ecco se mi hanno un po'agli atti perché ma comunque
Ma sentendo quello minima in mente queste il in una domanda poteva essere questa la riflessione per riflettere anche a tre se ne discute sul totalitarismo e sulla non presenza di questa o dell'antitotalitarismo nel secondo dopoguerra in Italia con centralizzato così come abbiamo esposto prima
E sulla difficoltà che che che a questa cultura a trovare spazio nel nostro Paese se non appunto tra i laici e sul fatto che per l'intreccio italianità transitino con tutta questa facilità dal dal fascismo
Al comunismo mi chiedo anche se questo non non possa esserci dietro quel nome che abbiamo avvocato prima cioè non tanto nettamente Croce ma comunque lo storicismo comune
A quel mondo per un errore mi sarà di Gobetti e guardare la Russia e e che poi era appunto mi fa scrivere quelle cose che per noi oggi sono assolutamente inaccettabili e che lui appunto distingue
In base a un criterio specifico fa quello che può avvenire Russia che quello che va be'in Italia perché sono come in base alla storia diverso è sostanzialmente e poi perché gli sembra poter quel momento che in Russia commenta il commento di russi alla russa si stia facendo riscrive il capitalismo insomma da una rivoluzione di tipo liberale certo equivoca su che cosa la repulsione sulla riduzione di Merate
Mi chiedo se in tutta questa storia vicenda culturale e anche nel modo con cui si tratta dal fascismo al comunismo così rapidamente non ci sia dietro un impianto storici fisico è quanto di più lontano fondo dalla cultura anche totalitaria perché per quello cui chiusi fisica tutte queste le svolte del potere ecco Graffeo greco-romana che faccio qua a tutti e però è così più sul sul tavolo per il secondo giro cresciuto ricomincerà lettera moda professor Teodori a seguire lo stesso ordini di prima prego
Tempi più ristretti clienti
Ma io sono troppo piccolo per addentrare meno i massimi sistemi
Universalismo personalismo eccetera il seguito
Su su questo sono assolutamente inadeguato
Con Ernesto di cui come è noto si sono
Perché io amico il sodale credo posso dire
Nel tempo dice due cose perché conosco la sua vis polemica
Anche laddove forse
Non è
Non è pertinente la cosa di cui stiamo discutendo
Mi attribuisce le cose uno che io ho detto credo l'antitotalitarismo appartiene alla tradizione laica eccetera cosa che io ho detto ma
Credo di aver detto a crede detto anche con molta chiarezza ed esplicite che ci sono due grandi personaggi negli anni trenta Salvemini presto Urso e che negli anni Cinquanta il maggiore esponente dell'antitotalitarismo
Nella politica italiana De Gasperi
Quindi evidentemente evidentemente non non è che io penso che l'Antitrust chiarito vitalizia non solo no i i laici del democratico RAI perché altrimenti non avrei detto questo recitato altre cose questo per essere per attenerci al al sistema in oggetto mi pare che a lungo ho ho cercato di di parlare di De Gasperi come una
Probabilmente la persona che è riuscito a salvare la la democrazia liberale
In Italia non solo i comunisti ma anche
Un filone
A un semi autoritario interno tra alla Democrazia Cristiana interna alla alla Chiesa ma passando questo
Io
Sono
O un militante di partiti
Diciamo il
Liberali fosse da
Settanta anni
Nel non approdato a queste cose casualmente
E devo dire che francamente
Far risalire l'ascendenza
Liberale
Ora mi sono formato da giovane
Sul balcone del mondo
Tempo precedente letture
Grandi storici
Coach anni o comunque Rocco
Che venivano da quel
E che non avevano fatto alcuna compromesso con il fascismo
Omodeo Salvatorelli
E eccetera
Francamente devo dire che
Il teso
Dico Betti
Su
Questo filone questa tradizione
Che io ho vissuto in prima persona
In diverse maniere
Non è non è quello che quella sì perché tu hai detto che che l'ascendenza del le liberale se no da mi correggo per evitare ritardi quindi non è ancora soltanto bene ascoltato sembra che mi ha fatto ascoltato bene e attribuirne e io
Ho parlato via Amendola
Posso seguitare a dire
Sul mondo la l'elettore
Diciamo minime anche il riferimento è a Giolitti rammendo le Giolitti per quanto riguardava la storia italiana vede i primi vent'anni nella del Novecento ma possiamo aggiungere
Gli altri riferimenti
Al gli altri due antitotalitari veri
Di di questo filone rette
Che o è un è è un pilastro del mondo ed è un pilastro dell'anti totalitarismo in italiano a cui credo che che che si rifaccia
Molte maniere anche anche De Gasperi non solo non solo una e Inaudi
Eccetera quindi voglio dire dilatare
Questo Gobetti che io non ho mai pronunciato che non nessun nessuno mai
Mai scritte nessuna si accoda meglio no ma lavoro no ma siccome ho io siccome solo da lei ma siccome c'era siccome qui stiamo facendo gli antitotalitarismo idee verrà nella storia della repubblica
Dedicare un Rocco o una cosa poi penso che a Forlì si può fare un convegno su Gobetti io non ci vengo perché non
Non no la cosa non mi interessa verso la per forza di interesse perché Perot folte
Se facciamo un un convegno al suo invece su Amendolara o solo su Salvemini o o su Rosselli
Dopo o su
Il rapporto de tra Croce la politica italiana
Ne sarei lieto perché siamo in quell'ambito lì
Che poi in Gobetti sia il padre
Del
Degli intellettuali comunisti che che lo hanno usato ma insomma io io avrei qualche seriamente qualche dubbio
No perché nelle tue parole c'era c'era questo
Fra cui aveva
Va be'metafora ma crediamo al Congo vede in soffitta perché non merita più di quel
Io ho detto che deputato sono inadeguata discutere discutere di di massimi sistemi e di grande cose ma
Il il mio filo conduttore è quello di dire
Quali ci qual è l'incidenza delle personalità
Dei gruppi delle forze politiche
In senso antitotalitario nel nel Repubblica nella storia della repubblica questo un tema cui strettamente mi attengo a non non voglio fare
Chi siamo a tutti quanti abbiamo il Pantheon degli anti solarità il mondo eccetera eccetera Beppe riconoscerà inutile ripete conosciamo perfettamente che
Che che cosa è stato il Chiaromonte per esempio il brano tra cui tutti quanti vi siete riferiti esattamente questo il comunista dilettante e il tempo nella mala fede comunista dilettante non è né un finto non comunista nel un aspirante comunista diventa una specie di totalitario in partibus
E comune il prestigio dell'uniforme comunista e che egli si rifiuta di indossare con i vantaggi dell'abito borghese di cui continua andare fiero quindi Co queste cose vediamo per per Pera per acquisite ma in Italia
Frattini in Italia
Chi è che effettivamente ha svolto un ruolo antitotalitario io continua a dire perché il gruppo del mondo
Nel periodo mille novecento
Quarantanove mille novecento
Mille novecento sessantacinque sessantaquattro sessantacinque
è stato
Uno dei pochi gruppi che
Svolto una
Funzione attiva
Di minoranza però incisiva per come ha riconosciuto di tre Silvio
Del
L'antifascismo anticomunista dell'anticomunismo antifascista
è stato un presidio attivo continuo
è stato ho citato prima il Croce del del recensione di Orwell ma posso anche ci sente citare il manifesto che nel mille novecentocinquantasei
Fu promosso dal mondo sui fatti d'Ungheria
Che è una cosa anche lì ritroviamo un un elenco di firme di testimonianze
Di anticomunisti antifascisti cioè che non era un un manifesto diciamo della destra questo perché lo ha detto anche anche Ernesto uno dei
Del degli istinti leader del della corte dalla cultura era quello di assimilare gli anticomunisti al Agli ai fascisti e qui
Le citazioni possono moltiplicarsi ma inutile cioè fisse pezzi concretamente ha testimoniato
Questo una opposizione netta chiara continua precisa puntuale non compromissoria sono stati pochi gruppi allora e io prima ho ricordato
Nel nel quarantotto De Gasperi Einaudi
Croce
Saragat siccome questi fecero nel mille novecento quarantotto
In cui la polarizzazione era diventata
Una camicia di forza della politica italiana
Con anche con colleghi con i liberali che si erano uniti qualunquisti eccetera
Ci fu un manifesto perché è molto importante perché il manifesto da cui poi nascono tante cose si chiama manifesto in Europa cultura libertà
Fu iniziata da Benedetto Croce che e che aveva queste firme questo è importante perché ci dà la dimensione in quel momento ma Gaetano De Sanctis uno del delle dei professori che non aveva firmato
La pressione nella fedeltà reca una Luigi Einaudi
Ferruccio Parri che in quel momento Ferruccio Parri siamo nel mille novecentoquarantotto quello che vota a favore del Patto Atlantico
Che che è uscito dal Partito d'azione con la concentrazione democratica repubblicana quindi con la destra azionista Atlantico ogni Effetti eccetera non non sarà il Ferruccio Parri
Diciamo poi del per singola resistenza degli anni sessanta Ignazio Silone
E un personaggio signora Pietro Rondoni
Che era in un professore di medicina inviato da De Gasperi alla firma di questo manifesto quel manifesto lì
Molto significativo a cui seguirono c'è un elenco di circa duecento nomi e la fotografia di come in Italia in quegli anni durissimi cioè quarantotto quarantotto e cinquantasei eccetera c'è
Tutto un panorama di cultura italiana
Che non è assolutamente assoggettata all'egemonia comunista ma non è neppure di Indirizzo autoritativo semi autoritario
E questo si raggruppa prima nel mondo e poi nel cinquanta
Si raggruppa nella situazione italiana per la libertà della cultura che ho il braccio italiano del congresso internazionale la libertà della cultura ma anche l'Associazione italiana per la libertà della cultura di cui
Bisognerebbe fare la la lista in un mio libro c'è tutta la la lista di di dei dei firmatari dei circoli eccetera che fecero e tutta la la la collezione dei
Dei libretti che like fece una sessantina di libretti che che vanno darà on del materiale abbia alla ammiro Anna insomma tutti i i dissidenti dell'Est dissidente dell'Ovest
L'importanza delle sensazioni per la libertà della cultura
Condotta da Silone
Dichiaro Monte
L'uno e l'altro nell'esecutivo internazionale
Anche Chiaromonte era nelle come supplente di di Silone già internazionale creata parigina almeno centocinquanta l'importante la sua azione per la libertà della cultura che svolge una grande attività nelle Aule giudiziarie miei diritti individuale prima di sedersi delle minoranze religiose
Dei perseguite somma fece un'attività sul campo di di veramente di di di
Di resistenza civile ti in un periodo in cui
Le i poli erano il clericalismo il comunismo lo erano lo era nel cinema
Lo era nelle pubblicazioni lo era nelle casse Editrice per cui e i libri c'è sarebbero piaciuti a questo convegno erano pubblicati soltanto da comunità o da qualche casa editrice minore come quello di andare in sé ricordiamoci queste cose Valais
Fu un presidio di questo e fu un quesito di questo io lo voglio Quinzi sta ricordare perché è il punto cruciale di venti anni di storia italiana
Gli italiani rappresentarono nel congresso internazionale la libertà della cultura
Lotta l'anima opposta a quella di Kessler
Che cosa significava che queste che sto diceva per combattere i comunisti ci dobbiamo allenare con tutti ed è praticamente sono gli anni di McAfee c'è McCarthy va benissimo perché lotta contro il comunismo Silone soprattutto Silone anche le non molte invece campeggiavano
L'altra l'altra corrente e anche tempo presente a Tempo presente a una uno stile è una cosa di contenuti che diversa da dalle riviste che sono confratello e cioè premio cioè
Le quattro riviste quaderno s'quella tedesca adesso Cesare mi ricorderà eccetera allora questi sono de i due gruppi che in quel momento sono l'espressione dell'antico solidarismo e quindi intarsi
Ma io voglio andare avanti sul concreto senza occuparmi di di dei massimi sistemi o o evocare fantasmi di diverso che fecero polemiche anticomuniste fortissime
Oltre no no no non essere mai compromissorio con con la destra
Con una la testa autorità
Chiamo poi ci ci sono altri due momenti cruciali in una storia di italiana dici agì solo su questo campo
I due monete si chiamano dei Partito Radicale degli anni settanta di pane negli anni settanta con tutto quello che ha fatto e a Bettino Craxi
Voglio dire so che demonizzato come come
Tante altre cose
Ma Bettino Craxi è stato quello del che che fece quello che aveva fatto Peppino sarà garante Giuseppe Saragat nemmeno centoquarantotto cioè salvo il socialismo dalla
Il primo da fronti Isma'il secondo dall'ambiguità dei rapporti e con i comunisti quelli che si chiamavano
Equilibri più avanzati o altre cose e che che lo riportò sul solco delle socialdemocrazie europee che erano quelle che erano ma erano le socialdemocrazie europee e e lo erano anche in termini di di di politica internazionale e di politica interna e questa noi non possiamo oggi una demonizzazione vive Bettino Craxi o nella
Mitizzazione
A di un certo tipo che non è quella giusta dei reati che viene dei nuovi radicali Pannella negli anni settanta per poi diventare un'altra cosa ha fatto altre
A altre cose sulle quali elettrici sì ma molto discutere io
Ne ho parlato diverse volte eccetera eccetera non possiamo dimenticare che che furono quelli di insieme ad alcune ad alcune correnti
Liberali della Democrazia Cristiana
Che in Italia svolsero questa volsero con questa funzione
Allora se non possiamo noi parlare di dei grandi antitotalitari d'Italia poi naturalmente
C'erano dei dei degli intellettuali voglio ricordare qui fare
Non vedo i primi due che mi vengono in mente ma voi mentre sprona Luciano Pellicani
Domenico Settembrini voglio dire sono persone che né nelle loro opere hanno concretamente però siamo sul piano della della della delle dottrine politico del pensiero politico quello che invece è è importante si è che nella storia d'Italia
Tenuto in piedi
Un la fiamma del l'antitotalitarismo concretamente con tutte sbavatura che comporta la politica perché la politica la la politica non è non è un il libro di Hannah Arendt alla politica la politica però è quella che poi lascia il segno concreto nella storia di tutti noi del parte del paese
Prima di venire qui non ci siamo ripetuti
Con Ernest anzi ha ripetuto una cosa che su cui siamo profondamente con convinti
Che la storia
Che la storia dell'Italia sarebbe stata diversa
Se se se non ci fosse stato Berlinguer
Ecco perché Berlinguer la più grande sciagura che l'Italia avuto osannato bravissima persona ottimo eccetera ma è quello che che è impedito
Che in Italia si formassero con
Una sinistra quella che quando io ero giovane si chiama la sinistra democratica poi si soffoca lire diventata o diventata goffo o una regola una parola assunta da dal dai comunisti e dai postcomunisti perché quando hanno dovuto fare da quel meno centottantanove
A mettere in società richiede comunista perché forma e faceva più Rolla dove là dove era nata cominciavano a usare tutte quelle parole che noi Sinistra democratica negli anni Cinquanta sessanta avevamo adoperata cioè al Partito democratico della sinistra Partito Democratico e c'era la senza mai
Per toccare la la parola socialista che era o una Santissima parola europea so vivissima parole europea che in tutte le sue sfumature di distinta dal dal dal dal mondo
Comunista e dal Monte da dal mondo democratico progressista cioè di quelle Chiaromonte richiama risalito a Lecce
Io volevo dire questo e finire con questa cosa
Io non ho neppure sentito
Nel manifesto prima del PDS DS e poi il Manifesto del Partito Democratico
Che si quei personale votando questo evocare tutte le cose il femminismo l'ecologismo tutto teorico non ho mai sentito delle parole semplici e chiare di di quello che e naturalmente l'unità anti fascismo antifascismo avete sentito pure in questi giorni che c'hanno con l'antifascismo c'hanno proprio perché diventato o una merce ormai buono a tutti gli usi no colpo ordine
Eccetera eccetera la che c'ha ripreso la l'uso dozzinale di dare del fascista a chiunque la pensa diversamente così l'unità antifascista quelle è quella che conta eccetera
La cose impressionante che dopo il mille novecento ottantanove
Quando internazionalmente nazionalmente la storia comunista era finita
Dice nessuno poi avuto il coraggio
Divide questo di dire queste cose che ripercorre la solita scusami se ho finito
All'articolo quattro Vasella segnalata al pubblico
Passi sicura i verbali
Forse a dire una una sola cosa a proposito di quello che diceva Ernesto prima e che forse ha ribadito anche Massimo Teodori ma perché gli intellettuali hanno perduto qualunque rilevanza a quanto pare a quanto dite a neghi ai giorni d'oggi
Io credo alcuni maestri filosofici mi insegna una chiara distinzione tra prendere posizione e prendere partito prendere partito significa right or wrong my parti e comunque restò dalla parte che ha qualche capacità concreta di cambiare reale prendere posizione si lega a chiedersi cos'è giusto
E successivamente eventualmente individuare cosa si potrebbe o dovrebbe fare allora se qualcuno dice chi ha demonizzato Craxi non lo so ma certamente a a alla evidenza diciamo storica degli eventi
A non sembra che Craxi fosse una persona che nello spazio pubblico si ponesse in prima istanza la questione cosa è giusto
Alcune sue battute portatrici di una espressione di realismo politico molto contingente fanno tutti così per così dire non sono esattamente ciò che diciamo Polo quegli intellettuali che in qualche modo hanno sofferto i drammi del Novecento intendevano per a a
De Rita
E valore della verità
Ecco la differenza fra la filosofia e diciamo così la in qualche maniera il a la passione politica e forse è questa
Passione credo ci debba essere comunque perché è l'organo per percepire i valori sì batterò bisogna anche rivolgerla verso i valori vale a dire verso ciò che è buono e ciò che è cattivo ciò che è bene e ciò che è male
Allora per metterla in termini un po'più teorici io non credo che il liberalismo
Vada letto in una direzione così realistica soltanto così Realpolitik soltanto chi ha veramente fatto in modo che perché appunto altrimenti è e diciamo al futuro non resta nulla noi stiamo semplicemente parlando del passato nel mille nove nel due mila otto Dworkin grandissimo filosofo legale e politico insieme con Maffettone è filosofo italiano hanno scritto un libro sui fondamenti della liberalismo e hanno distinto fra liberalismo sostanzialmente realistico nel senso di pop Realpolitik è un leader è un liberalismo sostanzialmente a critico diciamo a sociologico ecco io penso che qui qui sia il il momento cruciale anche per perfette per aprire verso il futuro perché allora la la questione vera è che cosa e totalitarismo oggi
Ecco su questa però chiudo
Tanti che presso della Loggia se vuole
Se avevamo chiesto cioè
L'ombra lavora
Una una battuta no due battute battute innanzitutto
Cioè
Come si fa a parlare la cultura anche inserita Novecento italiano senza parlare Massimo questa cultura è stata sconfitta
Fu sconfitta sempre anno per anno tutti nomi allora io penso che sia stata sconfitta
Perché c'erano altre forze
Sì culturali potenti che si sono dimostrati più forti non più bravi più buoni più forti più forti difensore al politico
Come si fa a fare una storia della politica culturale perché qui parliamo di aprire otturare degli intellettuali
Come si fa a fare una storia Tata solare della politica culturale del Paese
Nella Repubblica senza parlare di Gramsci
Senza parlare di Gobetti entrambi morti prima della Repubblica lo so anche io sono morti prima repubblica
Però l'ho l'influenza culturale si è sviluppata proprio negli anni in cui c'era il mondo la libertà culture eccetera eccetera quindi sono dei colleghi dal punto di vista storico e sono stati loro che stato Gobetti e Gramsci che hanno culturalmente sconfitto l'antitotalitarismo detta così proprio in soldoni rapidissimi e spero che sono le chiaro
è stata la capacità il partito comunista di mettere in campo così due grandi produttori idee perché erano due grandi città grandi rotoli di idee
Che si sono dimostrati più forti equal Nunzio Di Chiaromonte certo perché dietro avevano anche una cosa come il Partito Comunista ed era ben scelto per si il Partito Comunista non avesse avuto quelle due forze
Non avrei sarebbe riuscito corso ricoprì
Su dinamici e di tormenti guai se Einaudi pubblica non a caso pubblica
Le opere di Gobetti e le opere di Gramsci Satriano cura le opere di Gobetti scrive un libro intitolato Gramsci e Gobetti
Ma come si fa diciamo così essere stato come tu sei stato
Un protagonista della vita culturale e politica italiana
Degli anni dal cinquanta in poi senza essersi accorto era questo uso decisivo di Gobetti nel diciamo così sterilizzare l'anticomunismo eventuali degli intellettuali
Che non somme
Però domando ma la domanda rimane così
Poi volevo
Con la mia amica posso parlare la tengo la mia amica Robert Hughes
Roberta il tuo disprezzo per la storia rasenta incredibile datato dodici per lo storicismo e se è vero che fare ed è il Croce nessuno è stato decisivo perché Croce n-esimo
Mano qui allora però continuano a parlare per anni era niente basta interrompo qui
E lo io approfitto perché ecco ci sono delle domande al pubblico
Non so se dovete venire al microfono Fausto voluto
La
Silvia considerati abbiamo scusa al pubblico di aver esaurito
Se il figlio espletavo che desse la parola qualche momento al pubblico perché molto interessante la cosa che mi dite nel non torna diciamo Marianella Sclavi stasera parlo di solo agli iscritti
Un pezzo importante della
Una
Capacità di sviluppare un pensiero sulle Ande autoritarismo comunque se non parlo di questo no Vertigo di
Di discorsi che voi avete sviluppato che ho sentito sono arrivato un po'tardi solo in parte manca un una cosa manca
Posso togliere la
Allora manca invece un modo con con cui io appunto anch'io prendo una certezza
Ho vissuto la mancanza di una critica antiautoritaria in Italia e non solamente in Italia che invece secondo me è stato espresso in modo estremamente chiaro
Per esempio da Arturo Kessler nel suo libro Buio a mezzogiorno
Dove chiaramente si vede e qui andrò anch'esso era un giovane comunista allora ungherese
Entusiasta degli ideali del comunismo inizialmente eccetera che poi si accorge che invece si sta ribaltando in un in un regime totalmente autorità
E in un'emergenza che cerca di spiegare come mai i giovani comunisti non si ribellano questo non denunciano l'Authority l'autorità di nessuno
E il spiegazione nel romanzo che è bellissima secondo me perché è una come casto Egitto un sistema è è il racconto di uno che viene accusato da uno dei suoi leader di avere tradito perché per difendersi dovrebbe accusare il suo leader perché invece era lui che aveva che sbagliava
E vicini si trovano in prigione Aldo per dire se io accuso il mio leader
Acclude pulisco la lotta per il comunismo e mi colloco della parte del capitalismo e quindi l'idea che ogni critica verso quello che il sistema ciò che non funziona il sistema che era chiarissimo cioè non è che non lo vedevano e che non è che le persone che io conoscevo che ho conosciuto nella mia vita che sono andato in sovietica tornavano no non so non vedessero nord le vedevano benissimo
Però si asteneva hanno da fare una critica con io mi cacciava morire devo dire perché secondo me dovevano fare allora
Però ed erano miei amici tra l'altro
Ma non non la faceva perché l'idea era assai serio criterio questo immediatamente sono collocato dalla parte dei nemici e degli altri no
E quindi questo è un pezzo veramente molto importante
Al di là di Gobetti secondo me no che oggi forse poi dava fuoco dalla dalla
Carriera da a questo tipo di atteggiamento però in realtà c'era proprio questo visione dicotomica se io critico loro immediatamente sono causati da parte inedite per negligenza cinismo di cose capitalismo
E e e e d'altra parte coloro che non erano impegnati nella sinistra avevano cioè i liberali e diciamo anche loro non avevate già mito cioè la denuncia del del antiautoritaria una denuncia puramente ideologica ma il presentando se stessi come la risposta facciano tornare l'autoritarismo e poi ci siamo noi
Che mi fa con noi anche autoritario no
I reati senza sviluppare discorso quali sono le radici d'autore dell'autoritarismo come mai tanta democrazia nasce il nazismo o cioè la rivoluzione russa dall'anno grazie
Insomma ecco secondo lei questo tipo di di argomentazione
E quello che io ho toccato con mano nella mia vita
E e mi sembra interessante aggiungerlo a quello che avete già detto grazie
Grazie
Ci sono altri oppure
Vista l'ora forse qualcuno dal dei relatori vuole replicare previdente possiamo
All'intervento che la signora se qualcuno vuole aggiungere qualcosa altrimenti
Direi che possiamo senza
Siamo salutarci io ringrazio professor Teodori Loggia professoressa Roberta De Monticelli
Ci vediamo stasera per chi rimane stasera qua stasera cioè appunto la privazione di cinque documentario giusto soccorso a rischi
Arrivederci